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Dettaglio seduta n.229 del 26/09/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 14.01 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.30)



(La seduta ha inizio alle ore 14.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Leo, Pedrale, Ricca, Spinosa e Valloggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Trasporti su ferro

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle richieste del Consigliere Burzi e del Consigliere Nastri, in merito allo svolgimento di una comunicazione della Giunta regionale relativamente all'aeroporto di Malpensa e al nodo ferroviario di Novara e in merito ad un'organizzazione dei lavori consiliari tale da consentire l'espletamento di detta comunicazione


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame della proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010", di cui al punto 2) all'o.d.g.
comunico che sono state presentate 105 richieste d'inversione di punti all'o.d.g. e chiedo un attimo di disponibilità per svolgere le pratiche tecnico-burocratiche per proseguire.
La parola al Presidente Burzi sull'ordine dei lavori, che ringrazio perché ci aiuta a sbrigare pratiche tecniche.



BURZI Angelo

Signor Presidente, ho perso parte della sua comunicazione, ho sentito l'elenco dei congedi, non so se lei abbia comunicato il numero legale della seduta pomeridiana, conseguentemente, ove questo non si sia verificato, la prego di provvedere in tal senso.



PRESIDENTE

Il numero legale è 29.



BURZI Angelo

Grazie.
Sempre per rendere utile la predisposizione dei documenti - mi era parso di intravedere l'Assessore Borioli, ecco, lo vedo di nuovo - lei ricorderà che la giornata di ieri - non so se in quel momento stava presiedendo lei o il Presidente Gariglio o il Vicepresidente Pichetto dedicata alla discussione sull'indulto e sui temi collegati - si è chiusa con la votazione degli ordini del giorno un po' più tardi rispetto a quanto originariamente previsto, per la ricchezza del dibattito. C'è stata una minimissima polemica sul fatto che ieri sera non si sia potuto procedere alla comunicazione relativa alle infrastrutture che era stata originariamente prevista nella sessione precedente, perché, per quanto riguarda le ultime due sessioni del Consiglio, nella prima seduta svolta dopo la pausa estiva si sono esaminati altri temi e ieri lo spazio è stato occupato dal Consiglio straordinario sull'indulto e dal dibattito sugli ordini del giorno, che è stato piuttosto controverso, allungando così i tempi. Alla fine, un po' perché era tardi e un po' a causa dell'assenza dell'Assessore, probabilmente, a causa di altri impegni istituzionali, non si è potuto procedere, né sarebbe stato comunque possibile anche in presenza dell'Assessore, data l'importanza del tema, a quello che alla fine di luglio avevamo posto quale primo punto da esaminare alla ripresa dei nostri lavori: il Nodo ferroviario di Novara, Malpensa, infrastrutture varie ed eventuali.
Dopo aver svolto questa non troppo lunga premessa e costatando la presenza dell'Assessore Borioli, della quale mi congratulo, nell'attesa che i documenti per lavorare ci siano distribuiti, se l'Assessore intendesse relazionare su quest'argomento, annuncio che siamo tuttora interessati esattamente come lo eravamo a fine luglio, non ci sembra che l'importanza dei temi sottolineati si sia nel frattempo risolta, anzi! Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Intanto sono arrivati i primi documenti sull'inversione dei punti all'o.d.g.
La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Vorrei fare una breve dichiarazione politica.
Com'è noto, l'Assessore Borioli aveva assunto l'impegno di intervenire prima della pausa estiva, poi il Consiglio scelse di non procedere con quella comunicazione. Oggi, noi eravamo ovviamente pronti ad effettuare la comunicazione e tutte le attività allora previste, però, ci appare evidente che, così come non sono uscite in tempo - sono uscite solo per decorrenza dei termini - dalla Commissione competente le due delibere sul Piano Sanitario, gli accorpamenti delle ASL e la loro individuazione, ben difficilmente usciranno nelle scadenze allora concordate la legge sulla sicurezza e le due delibere in questione, che noi riteniamo assolutamente prioritarie per la nostra azione politica.
Quindi, l'Assessore Borioli, a nome della Giunta, svolgerà la comunicazione solo se, a seguito di un'eventuale riunione dei Capigruppo ci sarà la garanzia da parte dell'opposizione rispetto a quel patto che prevedeva per la fine di settembre il voto definitivo della legge sulla sicurezza e il voto delle due delibere, ma non l'anno successivo.
Se l'opposizione intende rispettare quel patto, noi lo rispetteremo altrimenti torneremo alle nostre priorità, che non comprendono la comunicazione sul Nodo di Novara, bensì il voto delle due deliberazioni e poi, quello della legge sulla sicurezza.
Quindi, in assenza di una diversa comunicazione, anche noi riterremo che non lo si debba rispettare. Riteniamo che, da adesso in avanti, la nostra priorità sia soltanto una e fino a quando non saranno approvate le due deliberazioni e, subito dopo, la legge sulla sicurezza, non accetteremo di essere noi a ritardare i tempi. Naturalmente, se del caso, i tempi saranno ritardati dall'ostruzionismo dell'opposizione e non da un nostro ostruzionismo.
Ribadisco che ieri, durante un incontro con il Ministro della Salute e, l'incontro collettivo della Conferenza dei Presidenti con il Governo, è stato richiamato l'imperativo categorico di rispetto del patto della salute, che per il Piemonte significa rientrare da un deficit strutturale peraltro, da voi lasciatoci in eredità. Il rientro prevede la riorganizzazione che è contenuta nelle due deliberazioni, oltre che nella legge approvata a luglio, quindi i motivi di urgenza non sono legati ad una testardaggine, ma alla necessità di dare corso agli impegni che, come Regione Piemonte, ovviamente, a nome della sua maggioranza, abbiamo preso con il Ministero in sede di discussione del Patto per la salute e dei suoi conseguenti aspetti finanziari lo scorso anno, all'epoca della Finanziaria che abbiamo confermato nella riunione, sempre sulla Finanziaria, tenutasi ieri sera.
Di conseguenza, a meno che non ci siano diverse dichiarazioni in Aula io valuto che quel patto sia stato considerato violato o che ci sia una decisione di violarlo da parte dell'opposizione. Naturalmente lo verificheremo di qui alla fine del mese (ormai ci sono solo le riunioni di oggi, domani e dopodomani). Se invece sarà rispettato, noi siamo pronti anche nella tarda serata di venerdì, se tutte le delibere saranno state approvate, a fare tutte le comunicazioni opportune.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Vorrei mettere a fuoco la situazione per quanto riguarda l'ordine dei lavori. Intanto vorrei capire quanto abbiamo a disposizione come dibattito sulle dichiarazioni della Presidente Bresso.



PRESIDENTE

Non c'è dibattito sulle dichiarazioni della Presidente.
C'è stata una richiesta del Consigliere Burzi che ricapitolava un percorso rispetto a una comunicazione che doveva avvenire e che non è avvenuta per una serie di motivi. Relativamente a tale richiesta, vi è stata una comunicazione della Presidente Bresso, quindi non mi sembra che ci sia dibattito rispetto a questo.



SCANDEREBECH Deodato

Va bene. Di questo sarà lei a decidere, per carità. Lei è al di sopra delle parti, quindi faccia lei.
Invece, per quanto riguarda l'andamento dei lavori, ci sono due aspetti. Il primo è la comunicazione della Presidente Bresso. L'altro aspetto, secondo me ancora prioritario, è il fatto che ieri, cari colleghi abbiamo chiuso il Consiglio - andiamo tutti a leggere che cosa è stato detto da chi era lì al posto suo, Presidente - dicendo: "Domani riprendiamo i lavori dal punto in cui siamo arrivati adesso". Questo è stato detto dal Presidente che era seduto in quel posto lì, non l'ho detto io, andiamo pure a vedere cosa è stato detto. Tutti abbiamo concordato: "Va bene, domani riprendiamo, ci sarà anche l'Assessore Borioli".
Quindi non c'entra niente quello che ha detto adesso la Presidente l'Assemblea è sovrana. Lasciamo stare i patti o non patti, arriviamo dopo a questi aspetti, a me questi patti o non patti fan solo ridere, vediamo di mettere a fuoco quello che è stato detto ieri. Io ho qualche problemino di orecchio, però tutto è stato registrato. Andiamo a vedere che cosa è stato detto ieri: "Domani riprendiamo i lavori da dove sono stato finiti, andando avanti". Poi, non volete farlo? Volete rimetterlo al voto? Volete ridiscutere tutto? Non è un problema, Presidente. Potete rimetterlo al voto, però fatelo, non prendeteci in giro così.
Attenzione: non prendiamoci in giro, non prendiamo in giro l'Assemblea.
Voi avete il potere per fare tutto, ma nelle regole istituzionali. E nelle regole istituzionali bisogna riprendere da dove eravamo arrivati ieri. Ci siamo detti questo e bisogna procedere in tal senso. Voi volete cambiare registro? Non c'è problema! Però dovete dirlo! Ieri abbiamo detto una cosa, oggi decidete se vogliamo fare cinque dieci minuti di sospensione per valutare la questione. Decida lei Presidente.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, chiede di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sull'ordine dei lavori solo per comprendere la situazione, Presidente dando per assodato - lei mi darà atto, sempre che il collega Manolino non la disturbi, perché a noi non ci disturba affatto - che non ci manca l'occasione per parlare.
Stabilito che non si tratta della ricerca di uno spazio, chiedo solo se posso intervenire, come sin qui negli ultimi trentasette anni e mezzo si è fatto - ma c'è necessità di fare delle cose nuove, me ne rendo conto - su una comunicazione di una qualche rilevanza della Presidente. Se posso allora su questo intervengo, nell'ambito dello spazio che la Presidenza del Consiglio assegnerà a tutti i colleghi. Ove lei questo, per motivi di cui potremmo anche prendere atto con una certa sorpresa - ma lo vediamo in altra sede - non ritenesse, vuol dire che dirò le stesse identiche cose che avrei detto nell'ambito degli interventi sulle comunicazioni della Presidente nell'ambito della prima richiesta d'inversione, quando questa sarà resa disponibile e mi sarà consentito - spero non ci sia una nuova sorpresa e non si possa - intervenire.
Quindi le chiedo, senza fretta: posso intervenire sulle comunicazioni della Presidente (versione A) o mi metto tranquillo e seduto e le stesse cose le dico (versione B) quando mi sarà data la parola sulla prima richiesta d'inversione dell'o.d.g.?



PRESIDENTE

L'intervento della Presidente Bresso - rilevante, per carità - era in risposta ad alcune sue dichiarazioni rispetto allo svolgimento dei lavori odierni. La Presidente è intervenuta esponendo il proprio pensiero, e l'avete inteso tutti.
Nello svolgimento dei lavori, in base all'articolo 49 del Regolamento ("Comunicazioni della Giunta"), ci possono essere degli interventi di due minuti per richieste di chiarimento, cosa che questa Presidenza ha sempre permesso. Dopodiché, quando sarà terminata la fase di chiarimento sull'intervento della Presidente Bresso, passeremo alle richieste d'inversione dell'o.d.g.
Per quanto riguarda l'affermazione del Consigliere Scanderebech, la seduta di ieri si è chiusa con la conclusione del dibattito sulla seduta straordinaria, quindi oggi siamo a tutti gli effetti a nuova seduta, con un o.d.g. a nostre mani che proseguirà nel rispetto del Regolamento. In questo caso, prima di passare al punto 2) all'o.d.g., ci sono le richieste d'inversione di punti all'o.d.g., dopo gli interventi di chiarimento sull'intervento della Presidente Bresso, con due minuti a disposizione per tutti i Consiglieri che ne faranno richiesta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie. Sul merito, ove i colleghi che non hanno potuto partecipare alle riunioni dei Capigruppo (formali e informali) che in qualche modo sono state propedeutiche a quanto sta qui oggi iniziando ad accadere, credo che sia ben noto il fatto che la convocazione di oggi e quelle successive, cioè che l'ordine dei lavori da oggi in poi non è più oggetto di un accordo nato in Conferenza dei Capigruppo, ma di una decisione assolutamente legittima e, ahimè, neanche più tanto innovativa, perché lo fu la prima volta che in tal senso la maggioranza lo ritenne opportuno (questo è avvenuto ormai nel Natale del 2006, dunque non è più nuova).
Quindi noi non ci facciamo carico né dell'organizzazione delle riunioni, che non compete ai Gruppi di opposizione avere concordato, n ovviamente delle scelte sulle priorità, che invece sta assolutamente nella legittima responsabilità della Presidente, sia in quanto capo dell'esecutivo che in quanto capo della maggioranza, definire e di volta in volta aggiornare, ove questo lo ritenesse opportuno.
Prendiamo atto del fatto che in questo momento la Presidente, nel suo doppio ruolo - o unico, questo valutatelo voi - di responsabile dell'esecutivo e di capo della maggioranza, definisce che la priorità è quella che andremo ad affrontare. A noi pare di non ricordare niente del genere su nessuna delle valutazioni politiche - tutte legittime - ma tutte secondo noi, assolutamente vissute dall'opposizione in maniera esattamente opposta. Questo avremo modo di declinarlo nei momenti successivi.
Grazie per l'attenzione e buon lavoro.



PRESIDENTE

Grazie Consigliere Burzi. Ricambio il buon lavoro.
La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Presidente, lei non deve darmi lezione di come si dirige un'Aula o di come si tengono in considerazione gli ordini del giorno del Consiglio o le promesse che sono state fatte, indipendentemente da come sono state dette.
Qui nessuno è fesso! Cominciamo a capire questo. Capisco quando c'è qualcun altro che fa delle affermazioni, fatte da lei non mi piacciono poiché ci conosciamo dall'anno scorso. Siamo qui tutti per lavorare e per confrontarci politicamente e non per essere presi in giro.
Ieri abbiamo finito il Consiglio con le parole del Presidente che diceva: "Rimandiamo a domani tutto quello che non è stato fatto oggi". Lei afferma che è tutto scritto, allora fate una cosa: chiudete l'Assemblea mettetela all'o.d.g., decidete voi cosa volete fare. Potete fare tutto, ma non potete stravolgere quelle che sono le parole dette in un'aula come questa. Risentiamo tutto quello che è stato registrato. Attenzione! - lo facciamo, non lo facciamo, non cambia niente - l'importante è non essere presi in giro. A me questa cosa non garba. Siamo tutti qui per fare le nostre battaglie politiche, quindi facciamole nel rispetto reciproco.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Scanderebech. Vista la cordialità che c'è sempre stata fra di noi, non mi permetterei mai di prenderla in giro o di non tenerla nella dovuta considerazione.
Vale l'o.d.g. inviato ai sensi del Regolamento in tempo utile, che è quello che tutti noi abbiamo a nostre mani, avente come protocollo il n.
0035154/D2S3 24/09/2007, perché si possa effettuare una seduta di Consiglio. L'affermazione di ieri, se anche fosse stata fatta da chi presiedeva l'Aula, ha valore solo se riceve il consenso con votazione dell'Aula, che è sempre sovrana.
E' possibile modificare l'o.d.g. nel rispetto del Regolamento che tutti noi conosciamo, solo se vi è il consenso di tutti con la votazione dell'Aula. Non c'era nessuna presa di posizione da parte mia. Ci mancherebbe altro che venir meno a quanto lei affermava. La ringrazio per l'attenzione.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Intervengo solo per una precisazione. Evidentemente, non chiediamo nessuna votazione su questo punto perché ci sembra di buon senso, ma pare che il buon senso debba essere emigrato in Canton Ticino o da qualche altra parte. Ad ogni modo, non sta tanto bene. Sarà il cambiamento di stagione fra l'estate e l'autunno,avverte anche lui questi cambiamenti.
Ci sembra che di come impiegare (si fa per dire perché trattasi di spreco) il nostro tempo, siamo abbastanza esperti. Ahimè, c'era sembrato non inutile cogliere l'occasione di fare una cosa che poteva anche...
Dopodiché, prendendo atto di quello che ha detto la Presidente, che è stata chiarissima, ci mancherebbe se noi volessimo obbligarvi a votare su una cosa su cui la Presidente è stata assolutamente chiara e non vorremmo assolutamente che la maggioranza condividesse un'altra delle erronee priorità che la Presidente ci sta dando; anzi, ci dispiace e lo dico sinceramente.
Siamo in un periodo importante della vita politica italiana, che vede la nascita di un nuovo soggetto, molto faticosa, come tutti i soggetti chi non ha mai fatto parte di un partito non può capire. Apprezziamo la fatica e la passione di chi si sta impegnando e comprendiamo le difficoltà che affronta. Ci dispiace sinceramente (lo dico senza nessuna forma d'ironia e di sarcasmo) disturbare, perché è importante che questo soggetto nasca bene; poi magari ci auguriamo che non lo voti nessuno, ma c'interessa che la nascita avvenga al meglio possibile. Credo che solo il mercato dei partiti migliorerà il pessimo esempio che, in questo caso, ha una responsabilità molto chiara, ma in altri casi c'è stata un'associazione per delinquere di cui anche noi abbiamo fatto parte nel dare pessimi esempi ai cittadini.
Mi dispiace disturbare un percorso che riteniamo, senza alcuna ironia estremamente importante per tutti.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Mi scuso, innanzi tutto, perché purtroppo sono arrivato in ritardo.
Novara è abbastanza distante, vengo in auto e non in treno. Siamo venuti tutti perché aspettavamo delle comunicazioni per i nostri territori.
Oltre a me c'è anche il Consigliere Cattaneo, l'Assessore, il collega Nastri, tutti quanti ci aspettavamo di non essere presi in giro. Ieri è stato detto: daremo delle comunicazioni. Noi siamo qui per questo. Non si pretende che si voti, ma almeno avere delle comunicazioni.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Ormai è diventata (mi scuso con i colleghi di maggioranza) una farsa.
diventata una farsa, perché è dal mese di luglio che attendo comunicazione dall'Assessore Borioli sul Nodo ferroviario, sulle stazioni di linea della Città di Novara, su Malpensa. Tutti temi che, comunque, sono stati ampiamente affrontati e anche discussi su La Stampa e da altri mezzi di comunicazione, sicuramente non in Aula, in Consiglio regionale. C'è stato un incontro, qualche mese fa, a Novara con il Ministro Di Pietro; c'è stato un incontro qualche giorno fa sempre con il Ministro Di Pietro, a cui i Consiglieri della Provincia di maggioranza e di minoranza non erano neppure stati invitati.
Devo ringraziare il collega Cattaneo che si era fatto portavoce di questo mio disagio con l'Assessore Borioli, così lunedì abbiamo partecipato all'incontro. Non è sicuramente così che si lavora, non è così che si danno risposte al territorio, ma soprattutto è dall'Assessore Borioli che attendiamo con ansia, con trepidazione, orami da mesi (il Presidente lo sa perfettamente) comunicazioni e risposte in Consiglio. Allora, o l'Assessore Borioli non è in grado di dare delle risposte, come sovente succede, quindi lavora soltanto con i comunicati; oppure, se non è in grado di svolgere il proprio lavoro, può fare altro. Sicuramente non può svolgere il ruolo di Assessore della Regione Piemonte, soprattutto con deleghe importanti come quella ai trasporti.
La Provincia di Novara ormai è insofferente da diversi mesi precisamente da due anni, da quando si è insediata questa Giunta, con dei grossi problemi. È da qualche tempo che chiediamo chiarimenti, ma soprattutto delle risposte che non ci sono date.
Sarebbe opportuno, visto che soltanto l'altro ieri c'e stato quest'incontro con il Ministro Di Pietro, che comunque ha portato dei risultati, perché non si può parlare di esiti positivi per la Provincia soltanto per merito dell'Assessore Borioli, ma soprattutto per la tenacia...



(Scampanellìo del Presidente)



NASTRI Gaetano

Mi scusi, Presidente, sono cose importanti, che i Consiglieri di maggioranza devono sapere.
Dicevo, non è per merito dell'Assessore Borioli, perché comunque il Nodo ferroviario non rientrava nella priorità della Regione Piemonte.
L'Assessore Borioli oggi è presente in Aula e ha altre cose cui pensare visto che non mi sta neanche ascoltando, ma ribadisco che i risultati di cui dicevo sicuramente non sono per merito dell'Assessore Borioli.
Il ringraziamento per quello che oggi ha la Provincia di Novara, o che potrebbe avere, va sicuramente al Comune di Novara, alla tenacia del Consiglio regionale, anche allo stesso Paolo Cattaneo, che comunque era presente con me agli incontri e, soprattutto, al Ministro Di Pietro, cui va dato atto, con la sua presenza, di aver dato delle risposte.
Però oggi sarebbe opportuna la presenza dell'Assessore Borioli, perch è da tre mesi che aspetto la risposta. Oggi c'è l'Assessore Borioli...



PRESIDENTE

Lei deve rispettare il tempo a sua disposizione!



NASTRI Gaetano

Visto che lui ha partecipato all'incontro, è una questione di educazione per il ruolo che svolge il Consigliere.



PRESIDENTE

In base al Regolamento, siccome sono state proposte delle inversioni di punti all'o.d.g., l'articolo 51...
Consigliere Nastri, mi scusi, sto parlando io. Lei ha posto un problema, abbia pazienza!



(Interruzione del Consigliere Nastri)



PRESIDENTE

Sul merito del contenuto, non sono in grado e non sta a me...
L'Assessore Borioli, come concordato, ieri era nelle condizioni di dare delle comunicazioni, poi c'è stato lo svolgimento del Consiglio straordinario - eravate tutti presenti - che è stato di lunga durata.
Per quanto riguarda la richiesta fatta dal Presidente Scanderebech, ma anche dai colleghi Boniperti e Nastri, in base all'articolo 51 del Regolamento sono proposte le inversioni di punti all'o.d.g. e l'avete utilizzato, perché a questa Presidenza è arrivato un certo numero di richieste di inversioni all'o.d.g.
In base al Regolamento, non possiamo che utilizzare l'o.d.g. che abbiamo a nostre mani. Quindi, se ci sono in tal senso richieste, oltre che di inversioni, anche di iscrizioni all'o.d.g., siccome l'Aula è sovrana deciderà l'Aula.
Consigliere Nastri, l'ordine degli interventi è stabilito dalla Presidenza, in base ai colleghi che hanno alzato la mano, rispettando il Regolamento.
Quindi, interviene il Consigliere Vignale, il Presidente Scanderebech e poi il Consigliere Nastri.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Solo per ricordare quanto è avvenuto in Conferenza dei Capigruppo e quanto è avvenuto ieri. La Conferenza dei Capigruppo che ha calendarizzato il Consiglio della giornata di ieri, non quello della giornata di oggi, ha posto al punto 3) all'o.d.g. le comunicazioni della Giunta, fra le quali quelle dell'Assessore Borioli relativamente al Nodo ferroviario di Novara e a Malpensa.
L'Assessore Borioli ieri alle ore 17 si è dovuto allontanare perch aveva alle ore 17.30 un appuntamento fuori dall'aula del Consiglio. Il Consiglio si è convocato con quel punto all'o.d.g. alle ore 14.30 per chiudersi alle ore 20, e non alle ore 17.
Per questo motivo, conclusa la discussione relativamente all'indulto e non potendo aprire il Consiglio sulle comunicazioni, si sono chiusi i lavori.
vero che l'o.d.g. di oggi non prevedeva le comunicazioni, perch nessuno chiede che la stessa comunicazione sia iscritta in due Consigli successivi se si ha certezza che nel primo la comunicazione venga data.
vero - e il Regolamento lo conosciamo - che siamo nelle condizioni e nella facoltà di chiedere l'inversione dell'o.d.g., ma se non si è riusciti ad espletare un punto all'o.d.g. del Consiglio della seduta di ieri, non per mancanza di volontà dell'Assemblea, ma perché era fisicamente assente l'Assessore...
Il Consiglio finisce alle ore 20, ed è pur vero che l'Assessore ha organizzato la sua giornata pensando che il Consiglio iniziasse alle ore 14.30 e che il primo punto di fatto all'o.d.g. era quello relativo alle comunicazioni.
Poi in realtà la discussione del Consiglio convocato alle ore 10, che si doveva concludere alle ore 13, è slittata fino alle ore 17.30, pertanto non è riuscito a rispondere. Mi sembra normale il fatto che su un tema si risponda, ed è una richiesta che segue quello che è l'ordine dei lavori consiliari.
Aggiungo un altro aspetto. Questo è il dato formale, vi è poi un dato politico. Mi sembra anomale e strano - in particolar modo lo dico perch da un punto di vista temporale, è più vicino ed investe una problematica maggiore - che relativamente allo scalo di Malpensa, su cui si è molto discusso anche da parte dei vertici della Giunta regionale, la Giunta non intende dare comunicazione.
Anche non l'avesse chiesto l'opposizione e anche non fosse all'o.d.g.
una Giunta che si rispetta dà una comunicazione all'Aula relativamente ad un problema tanto importante quale quello dello scalo aeroportuale di Malpensa e anche a quello relativo al Nodo ferroviario di Novara.
Dopodiché, sta alla sensibilità della Giunta, perché se si vuole attuare in modo non restrittivo e diligente il Regolamento, ha ragione il Presidente: abbiamo facoltà di fare inversioni e quant'altro, però mi sembra che, da un punto di vista politico e anche da un punto di vista formale rispetto alle cose che ho detto precedentemente, ci sia la necessità che l'Aula dia comunicazioni in merito.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Ripetiamo quello che è successo ieri e lo ha spiegato benissimo il Consigliere Vignale.
Non è che ieri si è chiuso il Consiglio perché c'è stato qualcuno che si è sentito male, mancasse il numero legale o non ci fosse l'opposizione per cui non si potevano dare le risposte.
Il Consiglio si è chiuso perché l'Assessore Borioli aveva altro da fare, ma abbiamo chiuso il Consiglio con l'accordo politico, e con la comunicazione fatta dal Presidente in aula, che questa mattina si riprendeva il tema.
Quindi, è vero che c'è questo, Presidente, ma prima di espletare quello che è scritto all'o.d.g. di ieri, c'è un impegno di ieri, che è recente perché era ieri - non sono passate nemmeno 24 ore - per andare avanti con i lavori dell'o.d.g. di ieri.
Voi non volete farlo, ma dovete essere voi a metterlo all'o.d.g. Voi dovevate proporre adesso l'inversione all'o.d.g. per non andare più avanti con il punto di ieri e procedere con questo nuovo punto, come da convocazione di oggi.
Quindi, è vero che c'è scritto questo e c'è scritto quell'altro, ma la politica ha una sua logica; l'andamento dell'Aula ha una sua logica indipendentemente da quello che è stato scritto. Se poi trasformiamo le cose normali in cose anormali, non mi sta bene e non sta bene a nessuno.
Quindi, non capisco perché dobbiamo presentare noi un'inversione quando ieri abbiamo detto che andava bene per fare una cortesia all'Assessore, che aveva degli impegni! Non succede niente di nuovo, se perdiamo mezzora o un'ora, quindi non capisco questo vostro irrigidimento. Volete andare avanti in questo modo ma non parlate di correttezza, non parlate di patti, perché qui state stravolgendo tutto quello che è stato fatto fino ad oggi.
Presidente Placido, copro tutto con i manifesti se lei fa il Presidente in modo trasparente e per tutti! Questa è una minaccia!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

A differenza del collega Scanderebech, mi affido a lei, Presidente e soprattutto, non vado a togliere i suoi manifesti.
Mi rivolgo ancora una volta all'Assessore Borioli. L'incontro che vi è stato l'altro giorno ha dato un risultato positivo, anche se non dipendeva sicuramente dalla sua volontà, perché lui aveva gestito male la vicenda fino a quel momento. L'incontro ha dato comunque un risultato positivo sia alla Regione, sia soprattutto alla Provincia di Novara.
Questa ripicca di non comunicare all'Aula in merito agli esiti dell'incontro con il Ministro Di Pietro sinceramente non la comprendo: o non è in grado di farlo, ovvero non ha quelle motivazioni per cui sarebbe normale rispondere in Aula, oppure c'è qualcosa che non va, perché dopo tre mesi di battaglie sostenute dalla Provincia e dallo stesso Comune di Novara, sempre in maniera sinergica, con il Ministro Di Pietro, la Regione ha comunque ottenuto un risultato.
Per una Provincia che rischiava di rimanere esclusa dal collegamento con Malpensa e dal discorso delle stazioni in linea qualcosa si è ottenuto anche a fronte, comunque, di risultati che la Provincia si aspettava. Si è chiarito, soprattutto, l'aspetto finanziario ed economico, grazie agli 85 milioni di euro che sono stati trovati.
Non capisco, dunque, il motivo per cui oggi lei si rifiuti di parlare in Aula di un qualcosa di positivo: potrebbe farlo almeno sull'aspetto del Nodo ferroviario e sull'incontro che si è svolto con il Ministro Di Pietro sia a Novara sia, soprattutto, a Torino; poi, eventualmente, se su Malpensa non è in grado di rispondere, è un altro discorso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Nastri.
A titolo informativo, abbiamo richiesto il testo stenografico relativo alle affermazioni della Presidenza rilasciate nella seduta di ieri pomeriggio. Lo dico comunque a titolo di informazione, perché non cambia la sostanza dei fatti.
La convocazione del Consiglio regionale, in base al Regolamento necessita di un determinato lasso temporale affinché sia valida.
Vale comunque la possibilità, in base all'articolo 51, commi 2 e 3, di proporre una richiesta d'inversione punti all'o.d.g., cosa che avete fatto con un quorum ordinario; così come vi è la possibilità di richiedere l'inserimento di nuovi punti all'o.d.g., come ha fatto il collega Dutto (nello specifico, ricordo che ha richiesto delle comunicazioni dell'Assessore Borioli), sempre in base all'articolo 51, comma 5. In questo caso, la maggioranza richiesta è quella dei due terzi, quindi di 42 voti.
Pertanto, non solo in termini temporali la richiesta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. è arrivata successivamente rispetto alla proposta d'inversione nuovi punti, ma riguardando un comma successivo, pur insistendo sull'articolo 51, va da sé che l'Aula potrà approvarla successivamente alle proposte d'inversione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Vorrei tentare un appello al buonsenso e all'autonomia della maggioranza. Ieri ci siamo lasciati con un accordo a dibattere in Commissione un ordine del giorno. Ricordo la proposta del Presidente della Commissione e l'apprezzamento del Capogruppo Muliere.
Oggi eravamo convocati qui alle ore 14, abbiamo iniziato alle ore 14.32, e sono ormai 50 minuti che discutiamo di non discutere.
Noi ci aspettavamo delle comunicazioni su Malpensa, per poi passare alla discussione successiva.
La Presidente Bresso è venuta e ha detto: "L'Assessore Borioli non risponde. Siete cattivi. Non ci permettete di andare avanti su altre questioni ". Chiederei dunque la convocazione di una riunione con i Capigruppo di maggioranza, per capire se ha ancora un senso la Conferenza dei Capigruppo. In caso contrario, la si potrebbe abolire. E sarà poi la Presidente Bresso a stabilire l'ordine dei lavori del Consiglio.
Ieri sera, quando ci siamo lasciati, eravamo tutti convinti di iniziare i lavori odierni con le comunicazioni dell'Assessore Borioli, a cui va il merito di essere presente (non capita sovente di vederlo nella sala consiliare). Oggi è presente e ne siamo contenti: lasciamolo almeno parlare. Basterebbero dieci minuti per una comunicazione.
Consiglieri di maggioranza, mi appello al vostro orgoglio e alla vostra autonomia, perché una situazione simile è persino imbarazzante.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento sull'ordine dei lavori procediamo all'esame delle richieste d'inversione punti all'o.d.g.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione di punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Per la seduta di Consiglio regionale odierna passiamo pertanto all'esame delle 29 richieste d'inversione di punti all'o.d.g.
Vi ricordo che può intervenire un Consigliere a favore e uno contro per cinque minuti.
Richiesta rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 23: Proposta di legge n. 46 "Disciplina del sistema dell'istruzione e formazione professionale in Piemonte" con l'o.d.g. n. 2 Proposta di deliberazione n. 2: "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Burzi, che interviene a favore; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Comincio dalla richiesta n. 1, che recita: "Per la seduta di Consiglio regionale odierna si richiede l'inversione dell'o.d.g. n. 23, proposta di legge n. 46 'Disciplina del sistema dell'istruzione e formazione professionale in Piemonte', con l'o.d.g. n. 2, proposta di deliberazione n.
161, 'Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010'".
Come per tutte le dimostrazioni, più che a convincervi sull'importanza che questo Consiglio legiferi nell'ambito della legge n. 46, "Disciplina del sistema dell'istruzione e formazione professionale in Piemonte" cercherò di persuadervi sull'utilità di discutere di qualunque cosa rispetto alla proposta di legge n. 161.
La legge n. 46, tra l'altro, è una legge eccellente, che ha subito modifiche di poco conto soltanto dopo la fine della Giunta Brizio.
Adesso non ricordo se il delegato alla formazione sia l'Assessore Migliasso.



PEVERARO Paolo, Assessore regionale (fuori microfono)

L'Assessore Pentenero.



BURZI Angelo

Come dicevo, tenterò di convincervi sull'utilità che qualunque cosa venga discussa prima del disegno di legge n. 161. Un tempo, al liceo quando non tutti erano obbligati ad essere promossi, questa si chiamava "dimostrazione per assurdo".
In un breve passaggio delle comunicazioni della Presidente, se ho ben colto, sono stati citati una serie di danni (non so se ci fosse la "d" maiuscola o minuscola, perché non ho il testo scritto della comunicazione) che interverrebbero qualora la n. 161 non venisse approvata - ma chi ha mai pensato di non farvela approvare! - e soprattutto in maniera celere.
Mi ponevo un quesito. Ma nel domandarmelo, siccome ormai la fortuna che mi sono causato da solo di non essere Assessore dimettendomi è ormai di cinque anni, uno diventa obsoleto in fretta rispetto all'evolversi dell'innovazione. Non casualmente c'è l'Assessore Bairati, che dell'innovazione ne è il testimonial più evidente in tutti i nostri passaggi di vita regionale e non solo.
Mi stavo domandando, dunque, a che cosa serve una delibera. Servirà forse, ad attribuire delle risorse, perché chiunque frequenti la IV Commissione (se non la frequenta mi permetto di informarlo) sa che tutte le assegnazioni di risorse, sia per quanto attiene l'anno precedente che per l'anno in corso, sono assolutamente operative nell'ambito dei fondi già oggi disponibili. Anzi, cara Assessore Artesio - ogni tanto, mi permetta di coinvolgerla, ancorché marginalmente, in questo nostro del tutto inutile dibattito - l'anno scorso, con il suo predecessore, a cui rivolgo i miei più sentiti auguri di ristabilirsi quanto prima a lui e alla sua famiglia la prego, ove lei lo vedesse più frequentemente di me, di porgerglieli direttamente - si discuteva con lui perché si teneva milioni di euro a riserva.
Nell'evolversi dei conti economici, tutti ragionevolmente - adesso cerco un eufemismo di taroccati - imprecisi, come solo le Pubbliche Amministrazioni delle aziende, da sempre, hanno abitudine ahimè a fare.
Anche perché, sugli organi di controllo ne dibatteremo nell'ambito della riforma della legge n. 51.
Lui si teneva delle risorse. Quando gli si chiedeva "Perché te le tieni?", lui rispondeva: "Per far fronte alle esigenze che, eventualmente emergessero". Che, tradotto in politichese, significava che al momento dei PRR - credo che stia arrivando adesso, ad ottobre di ogni anno - quindi credo che in Assessorato lei li stia ricevendo.
Sulle risorse, le potete assegnare tutte, se le assegnate. Poi, noi apriremo delle contestazioni su come e in che modo vengono assegnate, ma non è un problema di risorse. Sarà, forse, la questione delle nomine dei Direttori? Buon Dio, no! Perché li avete appena nominati, mi pare a marzo aprile di quest'anno. Noi abbiamo qualche lieve commento sulla legittimità delle nomine, non certo sui nomi su cui avevamo già fatto dei commenti.
Però, li avete nominati tutti! Sarà sulle apicalità? Nemmeno, perché recentemente ne avete nominati ventidue, se le informazioni desunte dai giornali sono esatte. Perché nelle sedi ufficiali di informazioni ne arrivano né punto, né poco.
Sara sui Piani di riordino e di riequilibrio? Noi li contestiamo in quanto, secondo noi, attività di...
Quando devo smettere lo faccio, siccome pensavo di dire delle cose non totalmente inutili, ma posso anche continuare dopo, non perdo il filo.
Allora, non c'è assolutamente nulla che venga impedito nell'ambito dell'esercizio della vita - si fa per dire - normale, secondo noi dall'approvazione della delibera, che noi tra l'altro auspichiamo quando la discussione in merito ad essa si sarà esaurita e quando una serie di punti che noi riteniamo indispensabili, saranno stati, in Aula, ove non sia possibile in Commissione, discussi.
Spero di avervi, con questa mia dimostrazione, per assurdo, convinti dell'utilità di discutere qualunque altra cosa, prima della proposta di deliberazione 161 e ringrazio il Presidente per i 50 secondi che ho sprecato, ma li recupererò nel prossimo intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Prima di passare alla richiesta d'inversione rubricata n. 2, in riferimento a quanto comunicato prima e all'informazione sulla comunicazione su Novara vi risparmio tutto lo stenografico sull'intervento del Consigliere Rossi e del Consigliere Burzi, vi leggo solo la parte finale del Vicepresidente Pichetto, che presiedeva l'Aula. Effettivamente, c'erano le richieste dei Consiglieri Rossi e Burzi di trattare la comunicazione, in assenza dell'Assessore Borioli.
Leggo testualmente: "Effettivamente, c'era da aggiungere l'assenza della Giunta per la comunicazione. Peraltro, a norma del Regolamento, è possibile la comunicazione fin dalla giornata di domani. A norma del Regolamento, vale l'articolo 51 sull'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Naturalmente, la Conferenza dei Capigruppo, qualora avvenga nella giornata di domani, andrà a prevedere e calendarizzare la Comunicazione da parte della Giunta regionale".
Quindi, non potevo che prevedere la possibilità, in base al Regolamento che abbiamo ampliamente citato precedentemente e che conoscete.
Richiesta rubricata n. 2) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 19: Proposta di legge n. 39 "Legge generale in materia di lavori pubblici" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire, in senso favorevole, la Consigliera Ferrero ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Approfitto di questa richiesta d'inversione dell'o.d.g. per fare un brevissimo commento rispetto a quello che lei ha appena detto. Quello che lei ha appena letto conferma semplicemente il fatto che la richiesta, che si è fatta all'inizio della seduta, di poter addivenire alla Comunicazione della Giunta rispetto all'argomento di cui lei parlava, non era una scusa ostruzionistica per poter bloccare i lavori del Consiglio, ma era la conseguenza rispetto a degli impegni che ci si è presi all'interno di questo Consiglio, rispetto non ad una cosa lontana dalla quotidianità perché soltanto ieri sui giornali e nelle tivù, non in Consiglio, abbiamo appreso tutta una serie di incontri e l'esito di questi incontri che ci sono stati, dei quali questo Consiglio ha tutti i titoli di chiedere conto.
Ci fa piacere che sia stato verificato che sarebbe necessario che questo impegno venisse definito dai Capigruppo nell'ambito di queste giornate perché, per quanto ci riguarda, questo è un argomento che attiene alla conoscenza rispetto a un problema che abbiamo visto, letto e sentito in questi giorni di cui questo Consiglio non è assolutamente a conoscenza.
Detto questo, ritorno alla richiesta d'inversione dell'o.d.g.. La legge sui lavori pubblici è un progetto di legge che questo Gruppo ha presentato ormai da mesi in Consiglio regionale. Già in una precedente di occasione di Consiglio regionale avevamo chiesto che questo argomento fosso velocizzato e portato all'attenzione del Consiglio regionale. Direi che l'urgenza di potere addivenire alla discussione di questo progetto di legge è ancora più forte alla luce degli impegni che ci siamo assunti e che abbiamo portato avanti e concluso, prima della pausa estiva.
Negli ultimi Consigli, come ben sapete, è stato approvato un disegno di legge che attiene a SCR. In questo disegno di legge si tenta, dal nostro punto di vista in modo assolutamente sbagliato, di dare una risposta alle lungaggini, alla burocrazia e alla velocità necessaria di poter rispondere alle esigenze soprattutto sanitarie di trasporti e viabilità sul nostro territorio.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Ferrero. La campanella non è sufficiente, prego i colleghi che non fossero interessati ad ascoltare gli interventi dei Consiglieri di uscire dall'aula.



FERRERO Caterina

Noi sosteniamo, e abbiamo sempre sostenuto, che lo strumento non sia quello di costituire l'ennesima società pubblica all'interno della quale sono più gli interessi, diversi da quelli dei cittadini piemontesi, che si portano avanti rispetto ad altri.
Noi riteniamo che un modo più limpido e più trasparente di risolvere il problema della velocizzazione della realizzazione delle opere pubbliche sia quello di avere il coraggio di affrontare la norma.
La norma è una legislazione sui lavori pubblici, che è una legislazione sulla quale si può intervenire. Dopo la modifica del Titolo V della Costituzione la Regione ha acquisito la titolarità a poter legiferare in questa materia, ed è un modo per permettere non soltanto ad alcune cose che interessano alla Regione, ma a tutto il sistema delle opere pubbliche a livello territoriale, di avere una risposta all'urgenza, alla qualità e alla possibilità di realizzare, in tempi brevi, queste attività sul territorio. Una risposta più trasparente, più legittima e che non necessita di altre società, di altri Consigli di amministrazione, di altri funzionari di altri dipendenti, ma minati in strutture delle quali, dal nostro punto di vista, in questo momento, non ce n'era bisogno.
Visto che spesso noi leggiamo sui giornali, anche da parte di questa Presidente, un attacco, magari condiviso, ma feroce, allo sperpero del denaro pubblico, questo poteva essere un modo - senza pagare altri stipendi a nuove persone, a consiglieri di amministrazione - molto limpido e trasparente di modificare alla base il problema, che è quello della norma attraverso la quale si realizzano le opere pubbliche. Poteva essere un modo serio per affrontare un problema che voi avete affrontato in modo sbagliato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini per il parere contrario.



TRAVAGLINI Marco

Parere difforme e voto contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 26: Proposta di legge n. 188 "Istituzione dell'Ufficio del Garante dei servizi sanitari" con l'o.d.g. n.
3: Proposta di deliberazione n. 162 "Individuazione delle Aziende Sanitarie Locali e dei relativi ambiti territoriali" La parola alla Consigliera Cotto per l'illustrazione.



COTTO Mariangela

Il 1° dicembre 2005 veniva presentata questa proposta di legge, il 16 dicembre 2005 questa legge, con il nuovo Assessore Valpreda, veniva illustrata ad Asti davanti a circa 500 persone. Da allora il silenzio.
Poiché c'è il silenzio sulle proposte di legge presentate dalla minoranza, c'è il silenzio sulla richiesta di comunicazione della minoranza, vorrei trascorre in silenzio i quattro minuti e mezzo che ho a mia disposizione per l'intervento.
Così come faceva una volta la minoranza, allora capeggiata dall'attuale Presidente della Provincia, rimango quattro minuti in silenzio perché so essere una prerogativa dei Consiglieri regionali.



(La Consigliera Cotto utilizza il tempo rimasto a disposizione per il suo intervento rimanendo in silenzio)



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. È stato detto che il silenzio è d'oro. Mi auguro aiuti alla riflessione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per il parere contrario il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Dopo questa brillante performance, il nostro sarà un voto contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 29.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta di chiarimenti, da parte del Consigliere Segretario Chieppa, sulla modalità di intervento "silenzioso" scelta dalla Consigliera Cotto


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech sull'ordine dei lavori.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, ho visto che lei si è fatto servire una bevanda.
Lei, Presidente, può fare questo ed altro, però, visto che noi dobbiamo stare qui tutta la sera, se dobbiamo anche leggerci il libro di Mao, me lo dica; se possiamo avere un caffè, mi leggerò anche il libro di Mao. Mi chiedo se possiamo trasgredire, visto che lei ha trasgredito, come Presidente, se vogliamo trasgredire tutti insieme, se dobbiamo leggerci anche il libro di Mao, ce lo leggiamo in questi intervalli, adesso vado a comprarlo.
Chiedo se anche tutti noi possiamo avere un caffè, per noi sarebbe importante.



PRESIDENTE

Presidente Scanderebech, la ringrazio, ma non sono incorso in alcuna trasgressione, solo che non potendo alzarmi dal banco della Presidenza e non avendo pranzato, oltre che ad essere un po' febbricitante, il minimo è prendere una cioccolata calda. La ringrazio per la sua preoccupazione nei miei confronti.
La parola al Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Signor Presidente, la ringrazio e avanzo una richiesta anche in qualità di componente dell'Ufficio di Presidenza: chiederei una verifica dal punto di vista regolamentare sulla modalità di utilizzo del proprio tempo che la Consigliera Cotto ha testé fatto. Credo che non valgano i richiami e stare in silenzio cinque minuti non mi pare davvero cosa seria, ma questo è un giudizio personale.
Credo si debba svolgere una verifica di tipo regolamentare. Se si vogliono fare centinaia di interventi, almeno si parli.
Se questo è stato fatto in passato, c'interessa relativamente, anzi per nulla, così come mi viene suggerito. Credo, però, che si debba procedere ad una verifica di tipo regolamentare.
Ritengo che non sia corretto utilizzare il tempo stando in silenzio, si legga quello che si vuole, ad esempio la Divina Commedia, ma il Consigliere che chiede di parlare parla e non sta in silenzio durante il tempo a lui assegnato.
Questo è il mio parere. Chiedo una verifica di tipo regolamentare anche perché più parlano e più i cittadini piemontesi si rendono conto della realtà che noi viviamo in questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Consigliere Chieppa, la sua richiesta sarà trasferita immediatamente alla Giunta per il Regolamento.
La parola al Consigliere Vignale sull'ordine dei lavori.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, intervengo sullo stesso tema che ha posto il collega Chieppa. È pur vero che in molte Aule la prassi aiuta a gestire i lavori perché come sanno bene il Presidente e anche il Consigliere Chieppa, in qualità di membro dell'Ufficio di Presidenza, il Regolamento non entra in tutte le pieghe, per cui, in molti casi, la prassi aiuta, pone, però, una questione che deve essere certamente analizzata.
Ci sono due modalità, quella avanzata dal Presidente, che è la più formale, cioè richiamare la Giunta per il Regolamento ad esprimersi nel merito, oppure verificare attraverso una riunione dell'Ufficio di Presidenza qual è il comportamento da tenersi oggi. È ovvio che, se si attende l'espressione della Giunta del Regolamento, facendo ricorso alla prassi consolidata anche solo a un minuto fa, noi potremmo stare in silenzio, qualora lo ritenessimo opportuno, per i cinque minuti della richiesta d'inversione.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, la stessa questione sarà presentata anche all'Ufficio di Presidenza per una valutazione.
La parola al Presidente Rossi sull'ordine dei lavori.



ROSSI Oreste

Vede, Presidente, fa piacere sentire i richiami al Regolamento del collega Chieppa, lui che è abituato a non rispettarlo, in modo particolare sa bene cosa è successo più volte in quest'aula, proprio dalla sua posizione di Questore.
Per quanto riguarda la collega Cotto, lei, avendola osservata alcune volte, avrà notato che la stessa stava osservando la Presidente Bresso che amorevolmente chiacchierava e discuteva con i suoi collaboratori e con il Vicepresidente Peveraro.
Lei capisce che non essendo seduto all'ascolto l'Assessore competente alla sanità, ma la Presidente Bresso, che giustamente ne fa le veci - va benissimo - il Consigliere che parla pretende che almeno un membro della Giunta lo guardi e lo ascolti, perché se neanche viene ascoltato diventa difficile che un Consigliere possa continuare a parlare.
Ho visto la Consigliera Cotto che è rimasta in piedi a guardare nessuno l'ha considerata, quindi, è ovvio che ha continuato ad attendere che qualcuno la considerasse per poter svolgere il suo intervento.
Dopodiché, capisco che il collega Chieppa possa ritenere antipatico - così come noi - lo stare qui delle ore a discutere del più e del meno quando potrebbero essere discussi provvedimenti importanti, ma deve capire che da parte nostra troviamo antipatica la forzatura che ha riportato in Aula un provvedimento che era in fase di discussione in Commissione ed era anche a buon punto. Credo fosse stata discussa almeno la metà degli emendamenti presentati, in buona parte già con dichiarazione di voto definitiva, altri ancora erano in visione della Giunta, per cui si poteva arrivare in modo non difficile ad una conclusione del provvedimento in Commissione.
Lei sa altresì che, essendo stato richiamato in Aula il provvedimento si ricomincia da zero, quindi, non siamo noi che abbiamo perso del tempo siete voi che avete perso un bel po' di lavoro fatto in Commissione richiamando provvedimenti in Aula, quindi ricominciando da zero. Pertanto caro collega Questore Chieppa, i piemontesi se la potrebbero prendere con voi per il tempo e i soldi che state facendo spendere loro.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

La storia è maestra di vita, però registriamo una doppia morale da parte di alcuni esponenti della sinistra, perché quando loro utilizzavano questi sistemi andava bene. Mi ricordo un episodio di quando presiedeva il Consiglio il Presidente Picchioni: c'era stata una sospensione, si era riunito l'Ufficio di Presidenza e, poi, Regolamento alla mano si era stabilito, come lei ha detto, signor Presidente, che ogni Consigliere poteva utilizzare il tempo a disposizione come meglio credeva.
Se questo crea fastidio al Consigliere Chieppa, pazienza, penso sia un bel messaggio anche nei confronti dei cittadini piemontesi, per esprimere il disagio della situazione che si è creata, io dico non per colpa nostra altri possono dire per colpa vostra. Il silenzio è veramente d'oro e io provocatoriamente sono rimasta in silenzio per sottolineare tutto il disagio di questa mancanza di dialogo e il fatto che la Presidente sia venuta qua a dire che l'Assessore non risponde. Siamo al livello dei bambini dell'asilo, ci facciamo i dispetti, non aggiungo altro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

A parte che non condivido nulla di quello che ha detto il Consigliere Chieppa, dovrebbe però spiegarmi qual è la differenza che c'è tra un Consigliere che non parla e un Assessore che non risponde. Vede Presidente, se siamo arrivati a perdere un'ora e trenta muniti è perché, ad ogni modo, c'era un accordo già di qualche mese fa. Quest'accordo prevedeva comunicazioni da parte dell'Assessore Borioli.
Dopo quest'accordo ci sono stati altri incontri con il Ministro Di Pietro. Basterebbero soltanto dieci minuti del prezioso tempo dell'Assessore Borioli per raccontare all'Aula questi incontri e soprattutto, per spiegare cosa accadrà in una Provincia importante come quella di Novara, che sarà interessata sia dall'Alta Velocità, sia dal collegamento con Malpensa, e sarà altresì interessata a "stazioni in linea". Soprattutto, l'Assessore Borioli dovrebbe spiegare all'Aula perch nei mesi precedenti al suo insediamento come Assessore, non ha fatto nulla per inserire la Provincia nelle priorità delle opere. Basterebbero soltanto dieci minuti per spiegare. Forse i cittadini piemontesi, ma soprattutto quelli della Provincia di Novara, sarebbero contenti di questo.
Non condivido, Consigliere Chieppa, il suo modo di fare ma soprattutto, l'atteggiamento che lei ha nei confronti della collega Cotto.
Soprattutto, dovrebbe spiegare perché l'Assessore Borioli non risponde.
inutile che rida, Consigliere Chieppa. È lei che dovrebbe rispondere e non rivolgere la domanda al Presidente, perché anche lei ha un ruolo e dovrebbe svolgerlo. Non deve fare la morale ai Consiglieri che cercano di svolgere il proprio dovere e il proprio lavoro. Il suo intervento sarebbe stato molto più semplice nel chiedere magari all'Assessore Borioli di non farci perdere del tempo prezioso, di rispondere e, soprattutto, comunicare all'Aula cosa si è verificato l'altro ieri con il Ministro Di Pietro, per poi arrivare all'Assessore Borioli, che è da mesi che continua a non rispondere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Capisco che in quest'Aula si può dire tutto e il contrario di tutto, ma le bugie più efferate mi sembrano un po' eccessive.
Io c'ero, Consigliera Cotto, alla fine di luglio, la sera in cui si è deciso e l'opposizione era d'accordo (forse non era presente l'UDC, come dice il Consigliere Scanderebech, in ogni modo l'opposizione era rappresentata). Tutta la minoranza, tranne la Lega, aveva concordato con noi che entro il 30 settembre avremmo finito di approvare le leggi, che entro la metà di settembre il Piano avrebbe completato il suo iter in Commissione e che entro il 30, verosimilmente, sarebbe stato approvato.
Erano d'accordo tutti.
Consigliere Nastri, richiamare ad un impegno dell'Assessore Borioli quando si viene meno ad un accordo preso nella Conferenza dei Capigruppo mi sembra (non lo dico solo a te) che sia un atteggiamento di chi ha un po' la faccia tosta. Credo che bisognerà cominciare a fare i conti in quest'Aula e spiegare ai piemontesi quanto costano queste sedute inutili (dai dieci ai ventimila euro), perché l'opposizione, di fatto, c'impedisce di lavorare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Intanto, credo che sia necessario chiedere la santificazione della Presidente, perché con un miracolo è riuscita a far parlare il Consigliere Nastri, che erano due anni che non proferiva parola e, adesso improvvisamente canta come un usignolo. Santifichiamo la Presidente Bresso per questo miracolo, avvenuto in aula oggi pomeriggio.
Come seconda cosa, credo che dovremmo dirci le cose come stanno.
Vogliamo poter discutere il Piano Sanitario, ma qualcuno non ci permette di farlo. Questo è il dato reale. Continuano ad essere presentati emendamenti e sono pronte decine d'inversioni all'o.d.g. È materialmente impossibile discutere del Piano Sanitario. Fermiamoci, iniziamo a discutere del Piano Sanitario, approfondiamolo riga per riga, parola per parola, ma discutiamo di quello, perché quello è l'obiettivo che abbiamo di fronte tutti quanti noi. Questo è quello che si aspettano i cittadini piemontesi, le decine d'associazioni rappresentative dei cittadini, che consultati hanno affermato che vogliono il Piano Sanitario; che vogliono il Piano Sanitario che vogliono il Piano Sanitario.
Gli unici che non lo vogliono siete voi colleghi, che così facendo rischiate di non rappresentare neanche più la vostra gente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Lo posso anche dire successivamente quando parleremo della disciplina dell'istruzione sul non rispetto eventuale degli accordi. Credo che ci sia una certa bibliografia in materia...



(Commenti del Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

Collega Robotti, per cortesia, non interrompa il Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non mi disturba per niente, anzi, mi aiuta. Quando il dibattito che porterà in maniera costruttiva, dopo l'affermazione del Partito Democratico, di cui non sono aderente anche se sono un tifoso e, spero nell'interesse...



(Commenti del Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

Consigliere Robotti, faccia terminare il Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Spero che il prossimo coordinatore sia per il Piemonte l'attuale Onorevole e parlamentare Susta, perché ritengo che possa dare un contributo a tutti noi, anche a chi non la pensa come lui. Quando tutto questo sarà finito potremmo chiedere a Susta di ricostruire, partendo da lui, passo dopo passo. Credo che potrebbe essere un passaggio utile. Adesso non glielo chiederei non perché non lo direbbe, perché non vorrei che minasse ulteriormente il suo già difficile percorso, ripeto, nella totale stima che l'onorevole Morgando sa di avere da parte mia da parecchio tempo. Quindi su questo, parliamo in seguito. Tra l'altro, il collega che mi ha preceduto ha detto una cosa che sicuramente ha dei valori diversi secondo i momenti e precisamente: "Tranne la Lega".
Guardate che noi quelli della Lega li riteniamo degli alleati indispensabili per quello che è il nostro percorso politico di oggi, di ieri e, soprattutto, di domani.
Sul resto delle obiezioni che i colleghi hanno svolto, credo che non avrò difficoltà a trovare spazio per completare il ragionamento. Grazie.



PRESIDENTE

Aveva chiesto di intervenire nuovamente sull'ordine dei lavori il Consigliere Scanderebech, ma visto che non c'è, lo farà prossimamente nel seguito dei lavori.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste inversioni di punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 4) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 27: Proposta di legge n. 271 "Obbligatorietà dell'installazione di ascensori nei condomini con disabili e anziani non autosufficienti" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".



PRESIDENTE

La parola, per l'illustrazione, alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Continuiamo, in queste nostre richieste d'inversione dell'o.d.g.
proponendo degli argomenti assolutamente importanti che attengono a delle problematiche serie, visto che prima il Consigliere Robotti ci richiamava a ragionare anche rispetto a tutta una serie di problemi del Piemonte.
Lui immagina che le sorti del Piemonte e le esigenze dei piemontesi siano legate alle sorti di questo Piano Socio Sanitario; noi pensiamo che anche attraverso la proposta di una serie di iniziative legislative a questo Consiglio regionale si possa andare incontro ad una serie di problemi.
In questo caso, i problemi sono quelli dei disabili. Come voi sapete leggiamo quotidianamente in molte realtà del nostro territorio, soprattutto nelle grandi città, di quante difficoltà incontrino ancora i disabili o i diversamente abili, sulla realtà soprattutto urbana, per utilizzare i servizi pubblici e i servizi sul territorio, ma anche della legittima esigenza di vivere in un luogo confacente alle proprie difficoltà e alle proprie esigenze. Questa è una proposta che va nell'ottica di affrontare il problema, ma attraverso una sorta di ridefinizione delle modalità attraverso le quali si definiscono le nuove strutture che vengono costruite per abitazione, che dovrebbero rispondere a determinati criteri e caratteristiche.
Penso che i Consiglieri che hanno proposto questo progetto di legge che peraltro sono Consiglieri del nostro Gruppo, abbiano individuato una modalità.
una modalità, ma più che altro questa proposta ha il pregio di inserire nel dibattito di questa Regione un argomento, spesso utilizzato per poter dire sui giornali che siamo da quella parte, e magari sperare di prendere qualche voto in più. Questo è un modo un po' più concreto per affrontare questi problemi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini per intervenire in senso contrario; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Intervengo per esprimere parere contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Sarò breve, perché i colleghi Boeti e Robotti ci hanno accusato che non vogliamo discutere il Piano Socio Sanitario e che i cittadini aspettano il Piano Socio Sanitario.
E siamo stati anche accusati che facciamo ostruzionismo ed opposizione in modo ostruzionistico. È vero, però, caro Robotti, questo è solo l'inizio...



(Interruzione del Consigliere Robotti)



SCANDEREBECH Deodato

La Città della Salute deve essere fatta a Torino. Voi mettete che la Città della Salute sia fatta a Torino e poi discutiamo di tutto!



(Accesa discussione tra il Consigliere Scanderebech e il Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.05 riprende alle ore 16.09)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Richiesta rubricata n. 5) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 32: Proposta di legge n. 358 "Iniziative a sostegno dei malati di Alzheimer" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Basterebbe applicare le deliberazioni che già ci sono, caro collega Robotti, e tante risposte sanitarie ci sarebbero sul territorio, ad esempio la deliberazione n. 17 del marzo 2005 che non viene applicata e che dà ai malati di Alzheimer dei contributi di sostegno.
Quindi, in attesa che su proposta del componente dell'Ufficio di Presidenza, il Consigliere Chieppa, si decida diversamente da come disposto dal Presidente, io doppiamente convinta rimango in silenzio, ma non solo per protesta sui lavori di questo Consiglio, ma proprio per dare voce ai malati di Alzheimer e delle loro famiglie che da questa Giunta sono inascoltati.
Il mio silenzio è il loro, che non hanno voce.



(La Consigliera Cotto utilizza il tempo rimasto a disposizione per il suo intervento rimanendo in silenzio)



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, prendo qualche secondo del suo tempo. Ho già detto su richiesta di alcuni di voi, che il problema sarà posto alla Commissione per il Regolamento e all'Ufficio di Presidenza. Per questa seduta abbiate pazienza, queste sono le regole.
Chi vuole intervenire lo potrà fare successivamente sull'ordine dei lavori.
Prego, non interrompete il tempo a disposizione della Consigliera Cotto.



(La Consigliera Cotto utilizza il tempo rimasto a disposizione per il suo intervento rimanendo in silenzio)



COTTO Mariangela

Presidente, la ringrazio per l'attenzione.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliera Cotto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna, che interviene contro.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo per esprimere il parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata al n. 5.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle proteste del Consigliere Boeti in merito alla modalità di intervento "silenzioso" scelta dalla Consigliera Cotto


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Io non riesco a capire questo aspetto: quando un Consigliere chiede di intervenire, significa che chiede la parola per esprimere il suo pensiero.
Se un Consigliere ritiene di non aver niente da dire, secondo me non ha il diritto di "rubare" il tempo degli altri. Considerato che ho già una certa età, il tempo lo considero un elemento prezioso. Mi spiace, dunque che la Consigliera Cotto mi derubi del tempo che magari potrei utilizzare in maniera diversa.
un aspetto è senza senso: dato che non abbiamo niente da fare sprechiamo i soldi dei cittadini e passiamo il tempo a litigare tra di noi? Mi permetto, dunque, di sottolineare che in questo momento la Consigliera deruba il nostro tempo, nel senso che ci impedisce di utilizzarlo in altra maniera.
Questa è una cosa che non sta né in cielo, né in terra, con tutto il rispetto per il cielo e per la terra.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Cercherò di aiutare il collega Boeti che non comprende.
Ma lo farò in sede politica.
Sono stato iscritto per lungo tempo (ora non lo sono più, ma non escludo che possa risuccedere) al Partito Radicale, perché era uno dei partiti che consentivano la doppia iscrizione. Io, ben prima che nascesse il partito di Forza Italia, ero iscritto al Partito Radicale e in fasi successive, sono stato iscritto a Forza Italia (si fa per dire, sono già intervenuto sull'aspetto del partito, ma poi volendo, se il tema interessa si potrebbe anche approfondire dal punto di vista dell'organizzazione partitica) e al partito Radicale.
Non credo di dover utilizzare la collaborazione del non ancora Onorevole Grillo, anche se credo che lo diventerà (tutte le voci, ove partecipino al coro della politica, la migliorano, se dal di dentro; dal di fuori, ritengo che la complichino, ma è un tema che esula).
Non credo di dover qui ricordare il numero di volte che gli esponenti del partito Radicale - siano esse condivisibili o meno - hanno utilizzato la forma del silenzio e dell'imbavagliamento.
Anche il partito che oggi diventerà Partito Democratico, ma che nel tempo è stato DS, PDS e per molti degli attuali rappresentanti è stato anche il PCI (ma dipende dalle formazioni), ha utilizzato la logica del silenzio come forma di espressione politica, che, come ripeto, può essere condivisa o meno nel merito.
Mi stupisco che non si riesca a capire, ma temo che si arrivi al solito problema di quelli che sostengono che oggi la destra e la sinistra sono identiche. Sono identiche soprattutto per chi, non avendo letto niente della destra né della sinistra, e avendo magari una certa età, trova difficoltà a comprendere quale sia l'una e quale sia l'altra. Ma ci sono montagne di cose che attengono ad una cultura di destra e altrettante che attengono a quella di sinistra. Non ci sarebbe il tempo per conoscerle tutte, perché, come diceva Socrate, più si invecchia e più alcuni comprendono di essere sicuri di non sapere. Però negare il silenzio come forma di espressione politica all'interno dell'Aula, francamente sarebbe come dire che la Juventus ha rubato tutti gli scudetti: secondo la Magistratura ne ha rubati solo alcuni.
Noi granata sosteniamo che li ha rubati tutti, ma non è ancora provato.
Come ho detto, la Magistratura dice che ne ha rubati solo alcuni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro pensiero nel merito dell'utilizzo del silenzio. Noi riteniamo che sia legittimo, ma se si intende chiarirlo, vi sono gli strumenti formali per farlo (non i richiami ogniqualvolta ciò accade).
Detto questo, credo che si possano fare tutti gli equilibrismi che si crede nel dire o nel giustificare la presenza del Piano, così come è avvenuta oggi in Aula, dicendo che volete discutere del Piano o stigmatizzando quelle che sono forme di ostruzionismo.
Sarebbe sufficiente un passo indietro vicino, cioè quello del termine della scorsa legislatura, per comprendere che chi oggi lamenta l'ostruzionismo, l'ha praticato moltissimo, anche solo negli ultimi mesi della passata legislatura; e chi oggi dice che intende discutere del Piano Sanitario, tre giorni fa ha deciso di portarlo in Aula quando in Commissione si stava discutendo di Piano Sanitario.



(Commenti del Consigliere Boeti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Boeti, la invito a non interrompere il Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

chiaro che se non si vuole entrare nel merito del Piano Socio Sanitario nella sede opportuna, che è ovviamente la Commissione, e non si intendono dare risposte agli emendamenti di merito presentati, di fatto si blinda un testo per dire "lo portiamo in Aula così com'è".
Poi, discuteremo del Piano - lo dico al collega Robotti - e vedremo nel merito quali saranno le posizioni del centrosinistra relativamente ad alcuni aspetti che il nostro Gruppo consiliare, o altri Gruppi consiliari ha rilevato in un ragionamento che tendeva a rispettare anche i tempi dell'accordo sottoscritto.
Abbiamo cercato di evidenziare le spigolature più grosse presenti all'interno del Piano, ma se dobbiamo, perché questo è il nostro compito in quanto rappresentanti dell'altra metà del Piemonte che, oggi, è verosimilmente maggioritaria e chiede a noi di non approvare questo Piano e a voi chiederà di approvarlo, cercheremo anche le singole spigolature perché di valutazioni contrastanti, rispetto a questo Piano, ne abbiamo a centinaia e le evidenzieremo quando entreremo nel merito.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste d'inversione di punti all'o.d.g. (seguito)


VIGNALE Gian Luca

Richiesta rubricata n. 6) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 8: Proposta di legge n. 250 "Tutela incentivazione e disciplina dello sviluppo del commercio al dettaglio" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero in senso favorevole ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Anche questo è un argomento molto importante. È un impianto legislativo che, tra l'altro, il nostro Gruppo ha proposto a questo Consiglio, anche alla luce delle modifiche del Titolo V della Costituzione e alla luce di un'attività fervente che anche il Governo nazionale in questi mesi ha portato avanti rispetto ad un nuovo impianto del sistema e dello sviluppo del commercio.
Questo è un argomento sul quale riteniamo sia importante che questo Consiglio possa discutere, dibattere e approfondire perché il commercio checché ne dica Padoa Schioppa e tutti coloro che con questa Finanziaria hanno ritenuto di distruggere una realtà come quella del piccolo sistema economico sul nostro territorio, sia invece una realtà importante sulla quale bisogna investire e stabilire norme che possano permettere anche al commercio di potere sopravvivere, chiaramente, nelle forme che la modernità prevede e che sono sia le grandi dimensioni, che noi auspichiamo sempre di più, che una buona e sana predisposizione di un sistema di commercio sul territorio che preveda delle forme di sviluppo territoriale competitive rispetto a queste nuove formule che stanno nascendo sul nostro territorio.
un progetto di legge serio, sul quale invitiamo il Consiglio e la disponibilità del Consiglio ad aprire una discussione profonda e seria perché questo Piemonte ha l'esigenza su questo tema di poter provare le modalità attraverso le quali riformare un sistema così fondamentale per l'economia del nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Deambrogio, in senso contrario; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Voteremo contro quest'inversione dell'o.d.g. .
Visto che ho la parola, mi permetto di dire questo: l'accordo che avevamo siglato fra forze politiche per andare in vacanza - tra l'altro non vorrei che quell'accordo fosse stato vissuto in spirito troppo vacanziero - prevedeva oltre che nella forma, anche nella sostanza (mi ricordo le discussioni di quei giorni) che, al di là della legge quadro che è già stata approvata, si facesse un percorso dentro la Commissione di poche sedute e ci si concentrasse esattamente su elementi di merito che poco prima, richiamava il collega Vignale. Ora, è del tutto evidente che in questi giorni di sedute ne abbiamo fatte più di tre o quattro, che l'Assessore Artesio si è resa più che disponibile ad accettare anche modifiche di merito. Ma è altrettanto del tutto evidente che si è giocato e si è continuato a giocare sul filo del rispetto della forma, ma con una sostanza che diceva tutt'altro, a introdurre non solo un numero di emendamenti che parlano non tanto di una modifica nel merito puntuale, ma di un tentativo che si sviluppa verso l'ostruzionismo, non solo numericamente, se si possono vedere tutti quegli emendamenti si vedrà che anche nel merito non tutti gli emendamenti dicono di una volontà di modificare in meglio nel merito la proposta che abbiamo di fronte. È per questo cari colleghi che siamo qui. Senza fare forzature, credo che il nostro atteggiamento sia quello della fermezza e della calma. Votiamo contro e ci apprestiamo a rappresentare non solo a voi, ma all'intero Piemonte questa fermezza e questa calma. Vogliamo arrivare a votare il Piano Sanitario e la delibera di riordino delle ASL.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 9: Proposta di legge n. 290 "Disciplina e attività del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi, in senso favorevole; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Credo che questa sia una delle proposte di legge più importante che abbiamo sul tavolo. Da tempo, perché è stata presentata nel giugno 2006 quindi ha più di un anno di vita. Perché è importante questa proposta di legge? Questa proposta di legge va a dare attuazione all'articolo 87 del nostro Statuto. Quell'articolo di Statuto disciplina il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro che è l'organo, o perlomeno doveva essere se istituito, che doveva contribuire all'elaborazione delle politiche di sviluppo del territorio.
Cari colleghi, le politiche di sviluppo del territorio significano molto per il Piemonte, che è una Regione che sta comunque sopportando una crisi occupazionale importante. Realizzare questo Consiglio ci avrebbe dato una mano perché poteva collaborare con noi in vaie scelte fatte, da quando si era discusso di interventi a favore di mamma FIAT fine a tutti gli interventi sul mercato lavoro fatti non solo da questo Consiglio, ma anche dalla Giunta e avrebbe potuto darci degli spunti importanti. Purtroppo avete preferito non discuterne.
Il dialogo tra Pubblica Amministrazione e Parti Sociali richiede partecipazione e apporto di tutti i soggetti coinvolti nei processi di programmazione della politica economica e sociale. Il ruolo che intendeva attribuire questa proposta di legge al CREL è quello di organo rappresentativo delle diverse componenti delle realtà sociali e doveva concorrere unitamente alla Regione alla formulazione e all'attuazione delle politiche economiche.
Tra le attribuzioni del CREL, previste dall'articolo 2, un particolare rilievo assume la formulazione di pareri obbligatori che, chiaramente, non sono vincolanti perché è un Consiglio che deve supportare il nostro lavoro e il lavoro della Giunta su progetti, disegni di legge, regolamenti di leggi in materia di attività produttive, lavoro, formazione professionale professioni, credito, pensiamo a tutta l'operazione fatta con Finpiemonte per quanto riguarda la parte Finpiemonte S.p.A. che verrà gestita, in buona parte, da istituti bancari che entreranno ulteriormente a farne parte.
Ricordiamo che Finpiemonte S.p.A. contiene, al suo interno, il più grosso consorzio Fidi europeo, quindi è fondamentale per il credito all'impresa piemontese, e non solo. Anche in questo caso sarebbe stato utile, sui disegni di legge, sulle proposte di deliberazione avente ad oggetto documenti contabili, di una programmazione, di una manovra finanziaria prevista della legge regionale in materia di ordinamento contabile.
evidente che l'attività consuntiva del CREL - ai fini della miglior elaborazione normativa che accoglie le diverse istanze - avrebbe portato un aiuto per quanto riguarda i pareri che avrebbe emesso, in materia di interesse economico di competenza regionale e avrebbe potuto individuare azioni a sostegno del mercato e del lavoro che poi il Consiglio e la Giunta avrebbero potuto far loro e portare avanti con iniziative legislative o delibere.
Di tutte le attività svolte, il CREL deve riferire al Consiglio regionale in un'azione semestrale. Il CREL svolte un aspetto fondamentale perché per rendere effettivo il suo ruolo, è indispensabile la rappresentanza dei soggetti che partecipano alla vita economica e sociale della Regione. Infatti, il progetto di legge prevede che il CREL sia composto da ben 42 membri nominati dal Consiglio regionale, quindi un'emanazione diretta del Consiglio regionale, suddivisi tra gli esperti in materia economico giuridico e sociali rappresentati dei lavoratori dipendenti, rappresentanti dei consumatori (una grande novità perch avrebbe anche tutelato i diritti dei consumatori), rappresentanti dei settori economici, quelli principali.
Tra l'altro, per quanto i rappresentanti dei settori economici, ai fini della ripartizione, si è cercato un meccanismo analogo di rappresentanza delle categorie per le norme di Consiglio e della Camere di Commercio richiamando il decreto del Presidente della Repubblica del '95 La nomina, come ho detto prima, sarebbe stata effettuata dal Consiglio regionale in parte su designazione delle università piemontesi, delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, dalla Consulta regionale per la difesa del consumatore ecc.
I CREL avrebbero avuto una durata di cinque anni e quindi un mandato simile a quello del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per il parere contrario.



RESCHIGNA Aldo

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
Vorrei informare l'Aula che dopo una rapida e superficiale ricerca sono stati rinvenuti tre momenti di silenzio da parte dei Consiglieri regionali dell'opposizione: nella seduta del 16 marzo 1999 da parte dei Consiglieri Chiezzi, della Consigliera Spagnuolo e del Consigliere Cavaliere.
Questo quanto emerge da una rapida ricerca, se volete possiamo anche fare una ricerca più attenta, ma penso che il personale abbia altro di più interessante da fare.
Rimane quanto comunicato che il tutto sarà portato alla Giunta per il Regolamento, all'Ufficio di Presidenza.
Richiesta rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 34: Proposta di legge n. 397 "Recupero della volumetria dei 'Piani Pilotis' per alloggi residenziali destinati ad anziani, disabili e giovani coppie" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Se la Presidenza del Consiglio ritiene di interrompere i lavori per fare una ricerca più efficace e se possiamo collaborare alla ricerca, è una soluzione.
Oppure possiamo interrompere i lavori per discutere, nell'ambito del Regolamento, come ogni tanto ci è sembrato essere una priorità.
Probabilmente, non essendoci dei menu consolidati della casa, noi apprezziamo un ristorante come quello della Giunta dove si può mangiare la carne. Non è come quei ristoranti noiosi dove c'è sempre lo stesso menu capiterà anche voi di mangiare in quei ristoranti noiosi, ma comodi perch sono sotto casa o nella piazza limitrofa.
Ci sono delle priorità. C'è stato un momento, anche recente, in cui una delle priorità sembrava essere il Regolamento che noi siamo, non da ora, e non superficialmente, disponibili a discutere. Ci deve essere un luogo, ove non sia il convegno delle Carmelitane alle sei del mattino, in cui noi saremo anche disponibili a discutere qualora il Regolamento attuale non soddisfacesse l'attuale maggioranza come in passato, invece, sembrava, per motivi che non ricordo, soddisfarla maggiormente.
Siamo contro il lavoro precario di chi fa la professione del politico siamo a favore dei professionisti della politica - non dei dilettanti della politica - quelli che lo fanno per mestiere.
Entro nel merito, anche qui utilizzerei una modalità, nei rimanenti due minuti, così mi autocensuro per un minuto recuperando quello che ho fatto sprecare prima.
Qualche tempo fa il Consigliere Robotti aveva detto che loro della maggioranza volevano discutere del Piano Socio Sanitario. Molti Consiglieri della maggioranza, non tutti, ricordo che alcuni non ne fanno parte Robotti invece fa parte della maggioranza. Non solo questo è un problema che mi pare abbastanza evidente, ma fa parte anche della Commissione Sanità. Vi ricostruisco, disponibile a delle verifiche, cosa è successo dal 3 settembre ad oggi. Il 3 settembre esordisce l'Assessore Artesio, noi diciamo che è finita la tregua perché c'è stata la vacanza di mezzo.
Sul fatto dei 60 giorni, di come questi vengono contati, ne parleremo in seguito, quando arriveremo nel merito. Adesso siamo soltanto nei carteggi superficiali dei rapporti, come cercavo di dire prima, a cercare di capire dove l'area è più sensibile e indirizzare lì i nostri investimenti. Iniziamo la discussione, riconfermo l'apprezzo, da Capogruppo di uno dei Gruppi di opposizione, che i Consiglieri appartenenti alla IV Commissione hanno dato alla modalità della discussione gestita eccellentemente dal Presidente Rostagno. Se non ricordo male, il Gruppo di Alleanza Nazionale presenta un documento, credo anche una conferenza stampa che, ovviamente, trova l'esito che trova normalmente la comunicazione da parte dell'opposizione - e presenta un numero impressionante di emendamenti: 13. Il Gruppo della Lega presenta 63 emendamenti, molti dei quali raggruppabili come poi la discussione è avvenuta.
Sono stato spesso presente, anzi, quasi sempre, non ricordo le assenze talora sono intervenuto, molto spesso sono stato ad ascoltare.
Se devo esprimere un'opinione, non ho rilevato mancanza di attenzione perché sarebbe ingeneroso, per ora, dire che l'Assessore Artesio era distratta, non era affatto distratta, era attenta; d'altronde, essendo entrata in Consiglio comunale nel 1975 ha una certa scuola ed è di una certa parte politica, credo sarebbe per me una grave sorpresa fosse disattenta sia politicamente che istituzionalmente.
Non ho sentito alcun intervento del collega Robotti, probabilmente è perché l'argomento trattato era totalmente delegato alla gestione dell'Assessore.
Riteniamo...



(Commenti della Consigliera Ferrero)



BURZI Angelo

Io non sostengo che non ci fosse quasi mai, questo lo lascio ai controlli degli uffici. Mi pare che sia successo così, anche perché il collega Robotti ha una certa dimensione, quindi è difficile non intravederlo. In ogni caso, non ricordo gli interventi illuminanti del Capogruppo Robotti, ma assumo per totale delega incondizionata e illimitata nei confronti dell'Assessore, ricordo i nostri.
Siccome il collega Robotti - adesso parlo per lui perché li ha citati non li ha sentiti bene, quando sarà il momento, che non è oggi, dopo glieli faremo risentire tutti qui e cercheremo di comprendere se stiamo dicendo delle sciocchezze, che il collega Robotti ci sia o non ci sia, che abbia capito o non abbia capito, ove condividesse o no, non abbiamo capito.
Questo vale anche per il collega Chieppa, noi estendiamo il concetto, lo socializziamo, lo globalizziamo e vediamo se riusciamo a discutere nel merito, che è esattamente quello che vogliamo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti, che interviene in senso contrario.



BOETI Antonino

Esprimo contrarietà rispetto all'emendamento e, per amore di chiarezza colgo l'occasione per svolgere una riflessione.
L'accordo al quale si era giunti diceva testualmente che entro la metà di settembre - lo ripeto per i Consiglieri che non se lo ricordano avremmo concluso l'iter all'interno della Commissione: entro la metà di settembre! chiaro che se la Lega presenta 63 emendamenti e Alleanza Nazionale ne presenta 13, di cui uno consta di sette-otto pagine, in pratica la riscrittura di una parte del Piano Socio Sanitario, non ci sono le condizioni per completare l'iter entro la fine di settembre.
Se i Consiglieri di opposizione ritenevano di non poter prendere quell'impegno avrebbero dovuto consentirci, così come avevamo programmato di andare avanti anche durante le prime due settimane del mese di agosto e provare a concludere l'iter del Piano. Noi abbiamo commesso l'errore - lo dico qui - di fidarci delle parole dell'opposizione, abbiamo sbagliato! Naturalmente, siamo contro l'inversione.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla proposta d'inversione all'o.d.g. rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 9) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 41: Proposta di legge n. 41 "Modifiche delle leggi regionali 4 settembre 1996, n. 70 e 8 luglio 1999 n. 17 in materia di protezione della fauna selvatica e omeoterma e del prelievo venatorio" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Nastri, che interviene a favore.



NASTRI Gaetano

Signor Presidente, questo intervento mi permette di rispondere al collega Robotti, visto che prima non volevo far perdere tempo per fatto personale.
Evidentemente, il collega Robotti - condivido pienamente quanto espresso dal mio Capogruppo Burzi relativamente ad una certa dimensione si dimentica - magari è fisicamente presente in aula, ma pensa ad altro - i miei interventi nel merito relativamente al mio ruolo come Consigliere regionale del Piemonte, soprattutto per il consenso ricevuto in una Provincia. Quindi, se solitamente i miei interventi entrano nel merito per difendere una Provincia che spesso viene tralasciata dalla politica del "torinocentrismo", è chiaro che il collega Robotti fa finta di non sentire.
Sempre al collega Robotti volevo precisare una questione.
Evidentemente, lui non sa dov'è la Provincia di Novara perché appartiene ad un Gruppo, quello dei Comunisti Italiani, che nella nostra Provincia non rientra in nessuna scala, lo abbiamo perso completamente in qualsiasi posizione, in ogni radar. Quindi, al collega Robotti conviene tranquillamente starsene qui nella Provincia di Torino, continuare a fare "fuffa" di quello che è un grado di fare, soprattutto, forse, sarebbe opportuno, in particolare per lui...



PRESIDENTE

Consigliere Nastri, la prego di rivolgersi ai colleghi con termini adeguati.



NASTRI Gaetano

Certo.
Soprattutto, sarebbe opportuno giustificare anche...
Ho detto "fuffa", non ho detto altro.



PRESIDENTE

Non è un complimento! Prego, prosegua.



NASTRI Gaetano

Mi scuso, Presidente, se ho detto "fuffa" in relazione al suo operato.
Sarebbe opportuno che il collega Robotti spiegasse anche ai suoi elettori cosa ha fatto in questi due anni, soprattutto per quanto riguarda la politica del lavoro e dell'occupazione, che, solitamente, il suo partito porta avanti.
Oggi, come negli altri mesi, i miei interventi si sono caratterizzati soprattutto per ottenere chiarezza relativamente a problemi che ancora oggi sono evidenti nella mia Provincia. Mi riferisco all'Alta Velocità, al nodo ferroviario e alle mie battaglie personali per quanto riguarda l'ospedale di Novara, perché sono temi importanti che riguardano comunque una Provincia che ancora oggi fa parte del territorio del Piemonte. Gli interventi, solitamente, non vengono fatti per...



(Scampanellìo del Presidente)



NASTRI Gaetano

...del collega Robotti per quello che riguarda - mi scusi, non "fuffa" chiaramente per quello che riguarda l'inconcludente.
Rispetto al mio intervento di prima, se ho ancora tempo, vorrei intervenire anche nel merito.



PRESIDENTE

Scusi, ha già superato ampiamente i due minuti, non le mancheranno le occasioni.



NASTRI Gaetano

Va bene.



PRESIDENTE

La ringrazio per la disponibilità e la comprensione nel rispettare i tempi.
La parola al Consigliere Travaglini, che esprime parere contrario.



TRAVAGLINI Marco

Sinteticamente, intervengo per dire che siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo, in modo particolare per il Consigliere Ronzani, che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.
Mi scuso con il collega Nastri, il tempo a disposizione era di cinque minuti, ero preso dai molti interventi sull'ordine dei lavori. Avrà occasione di recuperare, le chiedo ancora scusa.
Grazie per la sua comprensione.
Richiesta rubricata n. 10) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 48: Proposta di legge n. 315 "Norme per la tutela e il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento dell'amianto" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Il centrosinistra in più di un'occasione ha manifestato la necessità assolutamente legittima, di arrivare al voto del Piano Socio Sanitario quasi come se il medesimo fosse, in qualche modo, una panacea salvifica per la sanità piemontese, dimenticando che, di fatto, gran parte delle indicazioni del Piano sono in realtà già state attuate con i piani di riqualificazione e assistenza economica e con un accorpamento delle ASL.
Questo ha però comportato che la IV Commissione da quasi un anno salvo la parentesi di quei quattro-cinque mesi, in cui il centrosinistra ha dovuto litigare per presentare un emendamento comune al Piano Socio Sanitario - non ha mai discusso di temi particolarmente importanti. Non è questo, ovviamente, l'oggetto della legge che giace in V Commissione, che non è stata ancora licenziata dalla medesima, che vede un'ampia trasversalità rispetto alle finalità di queste proposte di legge, perch se non ricordo male - ve ne sono tante di Forza Italia, di AN e del centrosinistra, ma su un tema che certamente ha una ricaduta sulla salute dei cittadini.
Non siamo stati in grado di dare alcuna risposta. Invece, sappiamo che è un aspetto che ha una valenza di carattere politico più che una reale incidenza sulla sanità piemontese, non perché il Piano non sia importante ma perché, di fatto, in alcune sue parti è già attuato e in altre non ancora. In particolar modo, quando si fa una grande attenzione rispetto alla medicina territoriale, ai distretti e si vede che in realtà in questi anni non vi è stato un trasferimento economico maggiore rispetto ai medesimi, anzi, vi sono stati in alcuni casi e in altri no delle contrazioni, si comprende come una parte di Piano è già stato attuato soprattutto quella relativa alla restrizione dei servizi e agli accorpamenti degli stessi, mentre un'altra parte (quella più prosaica quella di maggior promessa nei confronti dei cittadini), non verrà attuato.
Questa maggioranza gestisce da due anni e mezzo la sanità piemontese.
Se in due anni e mezzo non è riuscita a dare un'impronta rispetto alla gestione della sanità e, invece, questa svolta avverrebbe con il piano vorrebbe dire che per due anni e mezzo si è, in qualche modo, gestita l'ordinaria amministrazione. Ovviamente, così non è.
Abbiamo perso molto tempo in quella che è una valutazione, soprattutto di carattere politico-ideologico, che affonda le sue radici nelle valutazioni negative che il centrosinistra fece nella precedente legislatura e nelle promesse della campagna elettorale. Ricordo ancora quello che si diceva: "Entro dicembre faremo il Piano Socio Sanitario".
Naturalmente si intendeva "approvato" e non "pubblicato" in modo non corretto su internet, dicembre 2005, non dicembre 2007. Per questa pervicacia, abbiamo dimenticato tutta una serie di provvedimenti che sono assolutamente importanti per la sanità e per l'assistenza della nostra Regione.
La Commissione sanità ha discusso due volte di temi legati all'assistenza di malati cronici e anziani affetti da malattie come l'Alzheimer, quindi fortemente invalidanti, solo ed esclusivamente perch abbiamo avuto fortissime proteste da parte delle associazioni presenti all'interno della nostra Regione. Non è mica stato calendarizzata, nel lunghissimo programma di lavori, una Commissione per discutere di questo.
Riteniamo che esaminare il provvedimento relativo a "Norme per la tutela e il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento dell'amianto" sia particolarmente prioritario, almeno quanto il Piano Socio Sanitario.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Sicuramente noi voteremo contro l'inversione, però voglio prendere in parola il Consigliere Vignale e condivido la parte d'intervento relativo all'amianto. Siamo disponibili evidentemente a discutere e a proporre una buona legge sull'amianto, perché riteniamo che sia una priorità vera.
Mi associo all'intervento del Consigliere Vignale, con l'auspicio che ci sia, possibilmente dopo questa votazione, una calendarizzazione su quel tema, sul quale noi condividiamo la finalità e l'importanza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 11) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 5: Proposta di legge n. 60 "Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Chiedo scusa per il breve momento di silenzio, soltanto perché stavo discutendo con la collega Cotto che, su questo tema, ha più volte intrattenuto l'Aula e la Commissione, quindi, è ben più esperta di me nel merito anche se il merito interessa poco, visto che la maggioranza non ci sta sentire.
Colgo l'occasione anch'io per fare un piccolo commento interessante su una parte d'intervento che il collega Travaglini ha fatto prima di me riprendendo un tema sollevato dal collega Vignale.
Non avendo una conoscenza così approfondita, non mi sembra che l'ipocrisia sia una delle sue doti maggiori e ho avuto modo di apprezzarla come Vicepresidente della Commissione del regolamento per il poco tempo in cui questa si è riunita e come principale relatore della proposta che, in questo momento, giace in Commissione e che alla fine esamineremo, credi si tratti di buon senso o di senso comune. Lo ha detto prima su un tema che poteva sollecitare polemica in merito alle presunte comunicazioni o all'assenza delle stesse, collega Borioli. Siamo stati per circa 50 minuti (ed era vero) a discutere, se fosse utile o meno, che il collega Borioli (che prima era qui) parlasse. Si è deciso, per mera contrapposizione politica - legittima - sia ben chiaro - che il collega Borioli non parlasse. Sicuramente lo rimanderemo ad una prossima puntata.
Lo stesso vale sul tema che lei prima ha sottolineato: l'amianto. Lo dico con proprietà nei termini certamente inferiore a quella che altri colleghi (per esempio il collega Cavallera il quale vive in una zona dove è ben presente, non che nel resto delle Province piemontesi ne siano totalmente indenni, ma dove il problema dell'amianto è più sensibile e ha fatto un numero di vittime impressionanti.
Credo che potremmo benissimo discutere di quella legge che non conosco nel merito, ma so essere una legge trasversale, perché ci sono anche non soltanto dei punti di vista che ci oppongono trasversalmente, ma ci sono anche dei punti di vista che ci riuniscono. E attorno all'amianto ritengo ci sia poco di ideologico e molto invece di concreto e di mezzi da rendere disponibili.
Poi riprendere a litigare - si fa per dire litigare, in senso politico come se nulla fosse successo, ma una posizione costruttiva è questa: smettiamo per un momento di perdere del tempo, abbiamo opinioni del tutto diverse su chi abbia provocato l'origine della perdita di tempo. Tanto qui non mi sembra che ci sia nessuno da convincere. Non credo che ci sia nessuno che cambierà voto domani mattina; persino i moderati che hanno una certa tendenza a valutare il loro voto in funzione delle situazioni contingenti, com'è legittimo che sia, non riescono a valutarlo nell'arco di un pomeriggio. Ci sarebbe bisogno almeno di una giornata intera per modificare la loro posizione politica.
Quindi, siccome non c'è nessuno da convincere, facciamo una cosa utile.
Il Consigliere Vignale l'ha detto, il Capogruppo di Forza Italia assicura che è un discorso fattibile, lei addirittura ci chiede di prenderlo come impegno, e dopo riprendiamo a litigare - litigare sempre nel senso del rispetto delle parti.
Il non farlo, il metterlo dopo è assolutamente legittimo, ma vi ricordo che siete maggioranza al momento e fino al 2010, per quanto mi riguarda, lo sarete; sarebbe la prima legislatura che s'interrompe prima, e non lo ritengo particolarmente probabile.
Finora "piove, opposizione ladra", non lo dice nessuno. Normalmente le responsabilità di chi governa persino Grillo le addebita di più a chi governa rispetto ad altri. Persino Grillo, che poi utilizzeremo come consulente in altri momenti di questo simpatico dibattito.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Oltre ad esprimere chiaramente parere contrario all'inversione, vorrei ricordare al Presidente Burzi, che è sempre molto attento, che sull'argomento in Commissione c'è una discussione sulla possibilità di un testo condiviso ed unico.
Quando sarà pronto in Commissione sarà portato in Aula, e lì credo che potremmo tranquillamente ragionare ed esprimerci nel merito, possibilmente con un voto positivo e più largo possibile.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 12) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 25: Proposta di legge n. 172 "Esenzioni dal pagamento dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e della tassa automobilistica regionale nei confronti delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Occuperò un paio di minuti del prezioso tempo, perché vedo presente il collega Robotti, che mi dà la possibilità di riprendere ancora una volta quello che ho detto qualche minuto fa.
Collega Robotti, la mia presenza in questi 24 mesi in Consiglio regionale è stata, sotto l'aspetto della produttività, sicuramente superiore alla sua. Ho detto prima - e mi scuso già con i colleghi perch ripeterò le stesse cose - che in una Provincia importante come quella di Novara, dove il suo partito è poco presente, perché è addirittura fuori da ogni radar delle percentuali politiche, è una fortuna per il centrodestra.
Dopo aver conquistato il Comune per il secondo mandato consecutivo, è iniziato il conto alla rovescia per vincere alla Provincia di Novara questo perché abbiamo elementi importanti che ci permettono, ogni qualvolta che ci sono delle competizioni amministrative, di vincere.
I miei interventi in questo Consiglio sono stati soprattutto nel difendere e nel cercare di fare sentire la voce di una Provincia che spesso si sente lontana da Torino, quindi le battaglie affrontate su questi banchi per quanto riguarda il nuovo ospedale, la TAV e l'Alta Capacità, o per quanto riguarda il discorso della mitigazione ambientale, i contributi e le risorse, sono battaglie che sono portate avanti con l'entusiasmo di un Consigliere che ha ricevuto tanto consenso dalla Provincia di Novara.
Quindi, mi sento profondamente offeso dalle sue parole, secondo cui non sentiva la mia voce da 24 mesi, perché questo assolutamente non risponde alla verità. E soprattutto - e mi rivolgo alla Presidente Bresso - se di accordi si parla, si parla anche di un accordo preso dal Vicepresidente Peveraro per una comunicazione all'interno di questo Consiglio su un tema importante e sentito sulla Provincia di Novara, cioè quello del Nodo ferroviario.
Quando si parla di Alta Capacità o, comunque, di collegamenti importanti come Malpensa, che purtroppo ricadute positive sulla Provincia non ne ha avute, si fa riferimento ai temi di cui la gente vuole sentire parlare. Oppure addirittura del nuovo ospedale di Novara - vedo presente il nuovo Assessore regionale alla sanità - di cui soltanto dopo continue e continue interrogazioni, finalmente nel mese di luglio, esattamente dopo 24 mesi, questo Consiglio ha iniziato a parlare.
Poi ci sono i temi importanti che la gente vuole sentire, ma soprattutto vuole avere anche risposte. Quindi, non vuole sentire la "fuffa" di ideologie, e lei sa perfettamente a cosa mi riferisco.
Un altro tema non affrontato qui in Consiglio regionale è l'assemblaggio dell'F35, dove lei e il suo partito ancora oggi fate battaglie e manifestazioni contro quello che è il discorso dell'occupazione.
Queste sono sicuramente cose importanti, quindi non vedo per quale motivo un Consigliere non debba difendere la sua Provincia.
Oggi era facilissimo iniziare il Consiglio con le comunicazioni da parte dell'Assessore Borioli per l'incontro che c'è stato con il Ministro Di Pietro e sarebbe stato molto più semplice dare delle risposte e delle comunicazioni.
Anche perché è da settimane e da mesi che attendevamo le risposte addirittura, forse per la prima volta in questi 24 mesi, la Regione Piemonte di riflesso, grazie anche al lavoro fatto dal Comune di Novara e soprattutto dal Ministro Di Pietro, abbiamo avuto delle risposte positive.
Quindi, poteva essere a vantaggio di tutta la Regione Piemonte, poteva essere a vantaggio della stessa Giunta regionale e, perché no, anche dell'Assessore Borioli, che fino a quel momento aveva completamente dimenticato la Provincia di Novara, visto che non rientrava in quelle che erano le priorità.
Sarebbe stato molto semplice iniziare il Consiglio regionale con comunicazione dell'incontro dell'altro ieri; invece siamo qui a perdere del tempo per parlare di tutt'altro, meno delle cose che interessano ai cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Travaglini, che interviene in senso contrario ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere il voto contrario e chiedere al Consigliere Nastri di non ammannirci sempre con la solita questione della "fuffa", come la chiama lui, perché forse il vocabolario andrebbe reso più intelligibile per tutta l'aula in quel caso. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata al n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 13) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 43: Proposta di legge n. 162 "Norme sulla protezione dalle esposizioni a radiazioni ionizzanti" con l'o.d.g. n.
2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, che interviene a favore; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

La ringrazio, Presidente.
Anche questa è una proposta di legge estremamente interessante, visto il periodo che stiamo vivendo in Regione Piemonte con lo spostamento e smantellamento dei siti di stoccaggio dei materiali nucleari. Mi riferisco ovviamente a Trino, a Boscomarengo e altre realtà che richiedono una particolare attenzione, così come i rifiuti radioattivi di origine industriale e/o ospedaliera.
Di fatto, questa proposta di legge riguarda proprio le norme sulla protezione dall'esposizione a radiazioni ionizzanti.
La pluralità di occasioni in cui la Regione viene coinvolta in attività connesse con la gestione degli esiti residuali del nucleare sul territorio unitamente ad altri adempimenti cui fa riferimento il legislatore in materia di radioattività, suggeriscono la necessità di effettuare un complessivo riordino della materia relativamente alla protezione dalle esposizioni a radiazioni ionizzanti, per quanto concerne in primo luogo l'attribuzione di compiti e funzioni, previsti in capo alle Regioni, e la definizione di procedure, in attuazione del decreto legislativo 230/95 "Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3 Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti", sempre in materia di radiazioni ionizzanti.
L'adozione di una disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a radiazioni ionizzanti costituisce anche l'occasione per definire compiti e funzioni in ordine all'attività di analisi, controllo ed informazione sugli esiti del nucleare sul territorio ed all'aggiornamento dello stato di esercizio degli impianti nucleari e delle relative misure di sicurezza adottate, così definendo un disegno complessivo e organico di azioni regionali.
In particolare, il decreto legislativo 230/95 prevede che con leggi delle Regioni e delle Province autonome siano stabilite le autorità competenti per il rilascio del nulla osta all'impiego di radiazioni ionizzanti comportanti esposizioni a scopo medico, nonché le modalità per il rilascio medesimo, e siano individuati o costituiti gli organismi tecnici da consultare ai fini del rilascio del nulla osta; inoltre, le autorità competenti per il rilascio dell'autorizzazione all'allontanamento dei materiali destinati ad essere smaltiti, riciclati o riutilizzati in installazioni, ambienti o, comunque, nell'ambito di attività non ricadenti nell'ambito di applicazione del decreto stesso, nonché le modalità per il rilascio dell'autorizzazione.
Per quanto concerne il rilascio del nulla osta, poiché la materia in questione è strettamente di carattere medico-sanitario, il presente disegno di legge individua quale autorità competente l'Azienda Sanitaria Locale tuttavia, a garanzia anche della tutela dell'ambiente più generale, è previsto che l'ASL si avvalga di un organo tecnico nel quale siano presenti anche le competenze tecniche in materia ambientale. A tal proposito, per favorire la formazione di uno strumento normativo snello e flessibile si è ritenuto di demandare ad un successivo provvedimento della Giunta Regionale la definizione delle modalità per il rilascio del nulla osta e l'individuazione dell'organismo tecnico di supporto, peraltro già di fatto esistente e operante.
In relazione all'allontanamento dei rifiuti - competenza che a noi interessa in modo particolare perché è propria di ciò che sta accadendo in Piemonte, vedasi il sito di Trino e di Boscomarengo - poiché in Piemonte le competenze autorizzative in materia di rifiuti di cui al decreto legislativo 22/97, "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio" (cosiddetto decreto Ronchi), sono in capo alla Province, al fine di garantire una gestione organica di tutta la "materia rifiuti", con il presente disegno di legge si è ritenuto di attribuire alle Province anche la competenza al rilascio dell'autorizzazione all'allontanamento dei rifiuti radioattivi, prevedendo che le stesse si avvalgano del supporto tecnico scientifico dell'ARPA, per la conoscenza del territorio e dei suoi processi di trasformazione, e della competenza medico-sanitaria delle ASL.
Non dimentichiamo, comunque, che sono state aperte sedi operative dei NOE un po' su tutto il territorio regionale, tra cui anche Alessandria. Per cui è fondamentale che ci sia, da parte della struttura organo nazionale NOE, il controllo, ma che le Province abbiamo la possibilità, per quanto ci riguarda, di poter rilasciare queste autorizzazioni, essendo l'organo sufficientemente grande più vicino al territorio rispetto alla Regione.
Anche in questo caso, al fine di creare uno strumento normativo snello e flessibile, si è demandato ad un successivo provvedimento della Giunta Regionale la definizione delle modalità per il rilascio dell'autorizzazione. Anche qui, la proposta di legge chiede che sia la Giunta regionale ad attivarsi in merito.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna, che interviene contro ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo per esprimere il parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 14) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 49: Proposta di legge n. 392 "Modifica alla legge regionale 3 ottobre 1994, n. 42 'Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'industria termale in Piemonte'" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero, che interviene a favore ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Anche questo progetto di legge è stato presentato dal nostro Gruppo.
Ovviamente, ne chiediamo la discussione in questa sede perché riteniamo che anche questo sia un argomento importante, che attiene tra l'altro ad una proposta di legge che si pone come obiettivo quello di rafforzare e rendere maggiormente efficaci i principi e la disciplina prevista dalle leggi del 1994 in materia di tutela, valorizzazione e sviluppo dell'industria termale.
L'industria termale, ovviamente, è un settore di sviluppo economico della nostra Regione particolarmente importante, soprattutto per alcune aree, come per la provincia di Alessandria. Proprio in questo contesto era stato inserito, nell'ambito del nuovo Statuto della Regione Piemonte, un richiamo apposito rispetto all'articolo 6 che individuava una particolare importanza nella salvaguardia del principio della tutela del patrimonio naturale. Ovviamente, questo patrimonio naturale è sancito e richiamato dallo Statuto della Regione Piemonte all'articolo 6.
Lo Statuto, entrato in vigore nella precedente legislatura, è stato uno degli atti più importanti e più significativi, seppure a fine legislatura che questa Regione ha voluto porre in essere nella scorsa tornata amministrativa.
Sulla base di questo principio e in conformità alla legislazione vigente, la Regione promuove la valorizzazione del patrimonio idrotermale nonché la più razionale utilizzazione dello stesso.
Quindi, c'è stato un inserimento del principio della promozione del riconoscimento di questo settore idrotermale come un settore non soltanto di valenza naturale e territoriale, ma anche di valenza economica, proprio specificando che sia possibile una razionale utilizzazione dello stesso.
Infatti, questo progetto di legge si articola in una serie di articoli che specificano una serie di aggiornamenti che devono essere fatti. Il primo richiama alla modifica dello Statuto e quindi, all'esigenza di potere definire questo adeguamento.
L'articolo 2, invece, impone la predisposizione da parte della Giunta regionale dell'inventario e delle risorse e degli impianti del monitoraggio, del mantenimento e della valorizzazione delle risorse termali esistenti per consentire una più adeguata ed efficace utilizzazione delle stesse.
La Regione Piemonte ha, come il nostro Paese in genere, una grande quantità di risorse naturali sulle quali molto spesso non si ha la consapevolezza di individuarne il luogo, la destinazione e l'utilizzazione.
Questo è un aspetto positivo che deve essere utilizzato con una conseguenza che sia positiva per il territorio. Ecco perché all'articolo 2 si richiede di individuare una sorta di monitoraggio di queste risorse sul territorio.
Ovviamente, negli articoli successivi, per esempio all'articolo 3, si stabilisce che la programmazione degli interventi sia effettuata ogni anno (immaginate una data, il 31 maggio). Purtroppo, come noi ben sappiamo, le date nei progetti di legge vengono individuate come date di riferimento, ma nella pratica è sempre abbastanza difficile essere nei tempi.
All'articolo 4, si intende rivedere le iniziative già previste dall'articolo 3 della legge 42, ampliandone però la portata. Inserisce infatti, l'acquisto e l'integrazione di apparecchiature medicali che impieghino acque minerali per uso termale ed i relativi impianti e poi di apparecchiature medico-diagnostiche di laboratorio.
Prevede, inoltre, tra le varie iniziative, le ricerche di farmacologia sperimentale, clinica e terapeutica, nonché le ricerche e gli studi di biometria epidemiologia nell'ambito della specializzazione termale.
Questa breve illustrazione dei primi articoli più importanti di questo progetto di legge erano per evidenziare la portata di questo provvedimento che noi chiediamo a quest'Aula di discutere in un consesso così autorevole per poter, effettivamente, prendere atto di una previsione di Statuto che necessita di una norma che regolarizzi la situazione termale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grande attenzione al tema, ma contrarietà all'inversione odierna.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 15) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 42: Proposta di legge n. 96 "Conservazione, recupero e salvaguardia del patrimonio e dell'assetto ambientale. Abrogazione della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32"con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente.
Trattiamo di un argomento di cui si è parlato molto in sede di Consiglio. Tra l'altro, abbiamo la fortuna di avere presente anche l'Assessore con delega all'ambiente, competente in questa materia. Di ambiente si è parlato e si è discusso sempre di rimbalzo, mai affrontando direttamente la questione ambientale.
Se ne è discusso quando si parlava dei parchi macchine antiquati, se ne è discusso, indirettamente, quando si affrontavano altre tematiche, ma noi crediamo che questa proposta di legge debba affrontare nel suo insieme la questione ambientale e debba superare la legge regionale n. 32 del 2 novembre 1982 in quanto non soltanto legge superata in alcuni aspetti di sostanza, ma non dobbiamo dimenticare che si tratta di una legge che va rivista e riformulata per adeguarla alle direttive che provengono da livelli superori (livello europeo e comunitario).
Questa è una legge che si basa, sostanzialmente, su due Capi. È una legge, per certi versi, innovativa perché ha un primo Capo che si occupa della fruizione dell'ambiente da parte di soggetti che hanno un certo tipo di utilizza più moderno, nel senso che magari un tempo non era così diffuso.
Il secondo Capo invece che ha più a che fare con la flora e con la fauna. In particolare, si tratta la questione dei funghi epigei e di una nuova definizione, una nuova normativa e riformulazione di quello che comunemente conosciamo come il tesserino di abilitazione alla ricerca dei funghi, che viene rilasciato dalle Comunità montane sul territorio piemontese.
Per quanto riguarda il concetto della fruizione, questa legge la riteniamo innovativa e moderna, forse più che moderna direi al passo con i tempi di oggi perché prende in considerazione alcune forme di utilizzo dell'ambiente a scopo ludico-sportivo che la vecchia legge non prevedeva o che comunque non prevedeva nelle dimensioni attuali.
Non possiamo dimenticare l'utilizzo dell'ambiente per gli scopi sportivi, di attività motoristiche e di fuoristrada, tanto che siano autoveicoli, quanto che siano moto da trial o da enduro che si svolgono senza alcun tipo di regolamento, per impedire che un utilizzo smodato e soprattutto senza principi e regole, possa arrecare i danni che attualmente, crea.
Non dimentichiamo anche tutta l'attività ciclistica di fuoristrada e di escursionismo che anche se non utilizza il motore, può essere dannosa.
Anzi, aprioristicamente dobbiamo ritenere che anche l'utilizzo smodato e privo di regole, un'esagerazione di utilizzo delle biciclette, può arrecare danni al patrimonio ambientale e comune. Pertanto, deve essere non contenuto, non impedito, ma regolamentato da norme che oggi, di fatto, non esistono o sono molto ridotte.
A ciò si aggiunge tutta l'attività di volo alpino, forse un tempo meno diffuso, ma oggi più diffuso. Il volo alpino caratterizza l'utilizzo di apparecchi ultraleggeri, che hanno una facilità di decollo e di atterraggio molto ampia, quindi possono caratterizzare anche l'utilizzo di spazi montani un tempo non utilizzati.
Con questo, vogliamo dimostrare che le leggi devono essere generali e astratte, ma devono essere anche figlie dei loro tempi di applicazione. Non possiamo continuare, dopo 25 anni dalla sua approvazione, ad avere una legge che tutela l'ambiente quando le modalità di fruizione, di utilizzo dell'ambiente sono radicalmente cambiate.
Il secondo capo della legge attiene alla tutela della flora e della fauna con particolare riguardo alle necessità di adeguamento della regolamentazione della raccolta dei funghi. Si vuole avere la possibilità di trasferire, su scala regionale, l'autorizzazione, eliminare la frammentazione per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni e il controllo effettivo delle stesse che oggi viene affidato alle Comunità montane, per dare la possibilità alla Regione di intervenire su ampia scala regionale e quindi di non avere per diverse realtà piemontesi, diverse modalità di applicazione o di trattamento. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per il parere contrario, il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Siamo contrario all'inserimento del nuovo punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 16) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 37: Proposta di legge n. 415 "Disposizioni attuative del D.M. 12 maggio 2006 'Requisiti minimi per l'istituzione, l'organizzazione e il funzionamento dei Comitati etici per le sperimentazioni cliniche dei medicinali'" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire per l'illustrazione, la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Visto che il Presidente apprezza molto il mio silenzio, da subito mi riservo di rimanere in silenzio per il tempo che ho a disposizione in attesa che lei possa cambiare il Regolamento.
(La Consigliera Cotto utilizza il tempo rimasto a disposizione per il suo intervento rimanendo in silenzio)



COTTO Mariangela

Presidente, la ringrazio per l'attenzione, non voglio abusare del mio tempo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna per il parere contrario.



RESCHIGNA Aldo

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 17) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 39: Proposta di legge n. 235 "Interventi a sostegno degli esercizi di vicinato nei comuni disagiati di minori dimensioni" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Cirio, che interviene a favore; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Signor Presidente, cercherò di esporre brevemente i contenuti di questo provvedimento di cui, peraltro, sono primo firmatario.
L'intervento è finalizzato a sostenere gli esercizi di vicinato nei comuni disagiati di minori dimensioni. Questo provvedimento, presentato nel febbraio 2006, nonostante fosse stato allora, in sede di Commissione condiviso nei suoi principi e nei suoi contenuti dai Commissari presenti aveva subito una brusca frenata per presunte questioni di illegittimità per quanto riguarda il concetto dell'introduzione di quello che viene definito "reddito di sostegno" a favore di coloro i quali insediano attività e aziende commerciali (esercizi di vicinato vuol dire fino a 300 metri quadrati di superficie commerciale) nei comuni che abbiano dimensioni piccole. Questo concetto di "sostegno al reddito", che esiste da tempo e forse, a volte, è abusato nel campo dell'agricoltura, dove si interviene sostenendo il reddito di aziende agricole che si insediano in aree considerate disagiate del territorio piemontese, secondo questa proposta di legge, doveva essere analogicamente applicato anche alle attività commerciali, partendo da una ratio molto semplice. Nel momento in cui il privato, a seguito di un investimento, apre l'attività commerciale in un Comune di piccole dimensioni viene ritenuto equiparabile all'azienda agricola che insedia la propria attività in zone che siano naturalmente non positive o non favorevoli, comunque meno favorevoli di altre.
Allora, il ragionamento che qui si poneva riguardava la creazione di uno strumento attraverso il quale la Regione potesse intervenire a sostegno del mancato reddito di queste attività commerciali. Mi pare che la legge sui piccoli Comuni, che nelle ultime settimane è stata sbandierata dalla maggioranza, preveda anche sull'attività commerciale il solito meccanismo dimostratosi spesso inutile, di agevolare il sistema della tassazione per quanto riguarda l'attività commerciale nei piccoli comuni oppure le spese degli stessi, magari prevedendo, ad esempio, che non paghino l'affitto o abbiano in utilizzo locali comunali a prezzi agevolati, senza pagare prezzi commerciali.
Il problema di fondo consiste proprio nel ragionamento, che è sbagliato. Si sbaglia gravemente se si continua a pensare che agevolando il meccanismo della tassazione si aiutino le attività commerciali nei piccoli Comuni, così non si aiutano per nulla, in quanto all'attività commerciale manca il volume d'affari. Colui che apre un'attività, evidentemente procede in una semplice analisi di mercato per capire quanto venderà del proprio prodotto e quanto gli costerà; nei piccoli comuni manca la possibilità di acquisto del prodotto, manca la capacità da parte del mondo dei consumatori, che nei piccoli Comuni non esistono, di garantire un livello di incasso e di vendita del prodotto connesso all'incasso da parte dell'attività commerciale. Questo significa che non si raggiunge la soglia minima nel bilancio dell'attività commerciale che permetta alla stessa di poter esistere e continuare a vivere. È lusinghiero pensare che si possa ridurre una tassazione, ma queste sono fatte sulla base di un volume d'affari che non c'è. Occorre spostare l'attenzione non su questo aspetto ma su quanto è pregiudiziale per garantire a chi apre un'attività commerciale in un comune disagiato la possibilità di avere alla fine della giornata un incasso sul proprio prodotto. Diversamente, se non si opera in questo senso, gli aiuti saranno inevitabilmente destinati a fallire pertanto, attraverso questo provvedimento, noi chiediamo di introdurre quello che in agricoltura è prassi, di cui spesso si abusa: il reddito di sostegno a quegli imprenditori che, indipendentemente dal business, credo anche per ragioni di servizio al loro territorio, decidono di aprire la propria attività in comuni disagiati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pace.



PACE Massimo

Intervengo solo per comunicare che siamo contrari all'inversione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 18) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 40: Proposta di legge n. 425 "Modifica della legge regionale n. 10 del 12 marzo 2002 (Testo unico delle leggi regionali in materia di raccolta, coltivazione, conservazione e commercializzazione dei tartufi)" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Nastri, che interviene a favore; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Questa proposta è stata presentata da Forza Italia e ha come primo firmatario il collega Cirio.
Sappiamo che questa proposta di legge intende apportare delle modifiche alla legge regionale 12/2002 relativa a "Raccolta, coltivazione conservazione e commercializzazione del Tartufo", fino al punto di semplificare delle norme che avevano soprattutto come obiettivo l'esercizio della raccolta, anche perché il tartufo è simbolo della nostra Regione conosciuto in tutto il mondo per le sue caratteristiche che lo fanno definire un prodotto esclusivo.
Sappiamo anche che la notorietà e la diffusione del tartufo consente di veicolare altri prodotti sul territorio, soprattutto per l'immagine complessiva che dà. Crea quell'indotto dal punto di vista del turismo quindi dell'offerta turistica, ricettiva ed enogastronomica piemontese.
Per queste ragioni, il progetto si pone come obiettivo il sostegno dei cercatori di tartufi attraverso l'eliminazione di procedure complesse non in linea con quello che può dare la correttezza della raccolta. Il provvedimento in esame prevede quattro modifiche: l'articolo 1 che è abrogato a favore del n. 10; l'articolo 2 invece è modificato ed è inserito il comma relativo al mancato versamento della tassa di concessione regionale annuale che impedisce l'esercizio e la raccolta dei tartufi l'articolo 3 che è abrogato, quindi l'articolo 8 della legge regionale del 10/2002; infine, l'articolo 4 che va a modificare l'articolo 15, comma 2 sempre della legge regionale 10/2002, dove sono soppresse le parole "vidimata anche per un solo anno".
Conseguentemente alla valutazione di questi articoli le disposizioni richiamano, appunto, il ridimensionamento particolare delle norme che stabiliscono che la mancanza di vidimazione del prodotto, anche per un solo anno, può essere nuovamente autorizzata la raccolta a seguito d'ulteriore accertamento dell'idoneità. La presente proposta di legge, quindi, pu essere interessante per quello che è lo sviluppo di quel particolare che prevede che l'attività di raccolta sia impedita solo in casi di mancato versamento della tassa regionale. Eventualmente si può fare anche l'anno successivo e, comunque, consentirebbe all'interessato di riprendere l'esercizio e la raccolta senza l'obbligatorietà di presentare ulteriore idoneità.
A differenza della legge 10/2002, che comunque era già prevista da alcune norme importanti e fondamentali per questo tipo di prodotto, vi sono quattro modifiche: le prime due vanno ad abrogare l'articolo 1 e l'articolo 2; la terza e la quarta vanno poi ad aggiungere altre parole che garantirebbero quell'importanza sostanziale che ha il tartufo. Senza dimenticare che il tartufo crea anche quell'insieme di cose che, alla fine rendono sicuramente il prodotto importante per l'immagine a livello mondiale ma, soprattutto, per l'indotto che riesce a veicolare sull'intero territorio regionale, inteso non soltanto come immagine, ma anche per il turismo e per quanto riguarda la parte recettiva.
Sicuramente è una proposta importante. Mi auguro che presto sia approvata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Burzi, che interviene sull'ordine dei lavori.



BURZI Angelo

Volevo solo intervenire sull'ordine dei lavori. Penso che nessuno abbia potuto apprezzare la richiesta d'inserimento del punto all'o.d.g. del collega Nastri, che aveva come oggetto il tartufo. Voglio ricordare alla Giunta che il tartufo non è un tubero. Lo dico perché ho notato che continua ad ostinarsi a scriverlo dappertutto.
Rivolgendomi all'Aula che continua a lavorare con i propri file, volevo suggerire di guardare nel sito della Regione Piemonte, dove l'affermazione che il tartufo è un tubero è ripetutamente presente. Vorrei che l'attuale Giunta ponesse rimedio a questo, visto che è uno dei prodotti più importanti della nostra Regione.
Vorrei che si apprezzasse che noi terremmo a che il clima rimanesse non soltanto non drammatico - non lo è e non lo sarà mai. Se si volesse tornare a produrre cose serie, allora ci si affretti. In tal senso, non abbiamo apprezzato uno dei massimi docenti sulla materia, riconosciuto anche al di fuori della sua città, non solo della sua Provincia (parlo del Consigliere Cirio) e, proprio per evitare che in altre aree (mi riferisco al collega Rabino), nascessero inutili controversie e inutili competizioni che non è in noi cercare. Non è che facciamo le cose tanto per fare, le facciamo con un certo discernimento, tale da essere apprezzato dalla maggioranza.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 19) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 46: Proposta di legge n. 205 "Istituzione in Piemonte delle agroteche regionali" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, che interviene a favore; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Relazionare il merito e l'importanza di questo provvedimento presentato nel lontano dicembre 2005, con quasi due anni di ritardo e dimenticato all'interno dei cassetti delle Commissioni, effettivamente è difficile.
L'ordine del giorno parla dell'agricoltura piemontese nel suo contesto: elementi, valori e peculiarità.
Abbiamo un'articolazione territoriale in Piemonte che va dai massicci alpini fino ai confini del Mar Ligure, con montagne, vallate e sistemi collinari, pianure con una serie di condizioni climatiche differenti. Ci consente una vasta e variegata produzione agricola, agroalimentare zootecnica. Dall'ultimo censimento che c'è stato in Piemonte risultano operative nella nostra Regione 121 mila aziende agricole, zootecniche e forestali con una superficie totale di SAU di circa un milione e sono ripartite tra montagne (26%), collina (29%) e pianura (45%).
Quindi, una buona parte della nostra agricoltura si svolge in montagna e collina, con un lavoro preponderante manuale dell'uomo, con una prevalenza di piccole e medie aziende, allevamenti.
Infatti oltre ai 120 mila conduttori diretti, ci sono i loro familiari che portano all'incirca a 300 mila le persone che operano nell'ambito agricolo e rurale.
una ricchezza agroalimentare veramente complessa e svariata. Passiamo dai 910 mila capi bovini con razze autoctone come la Piemontese, Bruna Alpina, Valdostana, Pezzata rossa d'Oropa, Tortonese, ai 57 mila caprini e ai 100 mila capi ovini con tutte razze autoctone (Biellesi, Frabosana Sambucana e Delle Langhe), ad oltre un milione di capi suini, 1,7 milioni di conigli tra cui il Grigio di Carmagnola, 14 milioni la consistenza avicola con due razze autoctone (la Gallina Bionda piemontese e la Gallina Bianca di Saluzzo) e vi sono anche i Capponi di Morozzo, Vesime e San Damiano d'Asti.
Ci sono 370 prodotti agroalimentari tradizionali censiti, catalogati e riconosciuti dalla Regione, tra i quali 109 tra frutta e ortaggi, 55 formaggi, 72 carni e 100 dolci e focacce.
Possediamo ben 46 vini DOC e 8 DOCG derivanti quasi tutti da vitigni autoctoni (oltre 200 vitigni catalogati in Piemonte); nove formaggi DOP, la Nocciola Piemonte IGP, 15 DOP fra prodotti vari e 11 IGP in attesa di riconoscimento.
Il grande sistema produttivo del riso con una coltura che si estende su circa 110 mila ettari e che copre quasi interamente le aree di pianura del Vercellese, del Novarese, del Biellese e parte dell'Alessandrino e del Casalese.
Qui si produce oltre il 50% del riso italiano con varietà pregiate, dal Carnaroli, al Baldo, al Balilla, al San Andrea, al Vialone Nano.
Possediamo altresì 300 cooperative agricole e agroalimentari, 5.125 aziende alimentari artigiane, ottomila aziende agroindustriali.
Un'eccellente e rinomata enogastronomia esaltata dalle qualità dei prodotti di base, dai vini alle carni, dai formaggi ai salumi, dagli ortaggi ad altri prodotti preziosissimi, quali ad esempio il tartufo in particolare quello bianco, le lumache, i funghi, il miele, le nocciole e le castagne.
Non dimentichiamo la produzione di piante officinali, florovivaistiche che caratterizzano il territorio del Lago Maggiore con le tipiche produzioni di rododendri, azalee, camelie e petunie.
C'è un vero e proprio sistema Piemonte determinati dalla qualità intrinseca dei prodotti, da un accurata politica sui controlli, tutele ed incentivi ai marchi, certificazioni e denominazioni; tutela e valorizzazione del paesaggio agrario e rurale, dell'ambiente, tutela della biodiversità delle coltivazioni vegetali ed animali.
Addirittura lo stesso Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte, quello vecchio 2000-2006 - perché quello nuovo non è ancora operativo, causa le pesanti modifiche richieste dall'Unione Europea - era lo strumento più importante e cospicuo di intervento, destinando buona parte delle risorse alle misure agroambientali.
Oltre a ciò il Piemonte dispone di paesaggi agrari e rurali fascinosi e interessanti, dagli alpeggi con i margari, alle vallate alpine e prealpine alle colline, alle pianure e ai territori vari che con le loro ricchezze culturali, agroalimentari ed enogastronomiche potrebbero portare ulteriore occupazione, benessere e turismo.
Per questo riteniamo che sia fondamentale istituire in Piemonte le agroteche regionali.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, in senso contrario, il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente. Siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione dell'o.d.g.
rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 20) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 56: Proposta di legge n. 229 "Disciplina dei tirocini estivi di orientamento" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Riteniamo opportuno discutere la proposta di legge di cui all'inversione al punto 20), in quanto la disciplina sui tirocini estivi di orientamento, che era oggetto del decreto legislativo n. 267/2003, la cosiddetta legge Biagi, in una parte, proprio quella relativa ai tirocini estivi di orientamento, è stata cassata dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l'articolo che citavo. Infatti si ritiene correttamente e noi riteniamo che essendo la competenza relativa alla formazione una competenza di esclusivo titolo delle Regioni, anche la disciplina dei tirocini estivi di orientamento tocca alle Regioni.
Questa sentenza della Corte Costituzionale ha fatto però sì che quest'aspetto estremamente importante, presente all'interno della legge stessa, oggi non sia previsto né normato da alcun soggetto.
Non è più normato dallo Stato per la sentenza che dicevo e non è stata ancora normato dalla Regione, perché anche nella legge sull'apprendistato che abbiamo previsto, o sulla legge sull'accreditamento dei principi formativi che abbiamo votato in Consiglio, non abbiamo previsto questa tipologia legata ai tirocini estivi di orientamento, che possono avere una grande importanza, perché danno la possibilità a coloro i quali hanno un percorso studentesco normale, quindi frequentano le scuole medie superiori di alternare il principio dell'istruzione a quello del lavoro. Quindi, fare stage formativi, che innanzitutto possono rappresentare una sede di confronto e di reciproco arricchimento professionale tra ente ospitante e tirocinanti, ed essere anche un primo avvicinamento al mondo del lavoro che può essere estremamente utile per un approccio al mondo del lavoro stesso e anche per un'eventuale scelta del proprio percorso universitario.
La scelta può essere se intraprendere o meno un percorso universitario conoscendo il mondo del lavoro. Ricordiamo che i nostri atenei hanno, in alcune facoltà, percentualità di mortalità universitaria che arrivano anche al 70%, quindi molti studenti che s'iscrivono all'Università in realtà non riescono a concluderla, non soltanto per i problemi che ha l'Università italiana, ma perché verosimilmente sarebbero più portati per un'esperienza di tipo lavorativo piuttosto che di tipo universitario.
Molte scuole medie e superiori offrono possibilità differenti nella scelta del proprio percorso lavorativo. Crediamo che un'alternanza scuola lavoro, oltre alla scelta di cui parlavo precedentemente di proseguire o meno negli studi, possa anche indicare delle possibilità di scelta di un lavoro da intraprendere.
Questa proposta di legge prevede che al tirocinante possa essere corrisposta una borsa lavoro il cui importo non può essere superiore a 600 euro. Questo ha due vantaggi: in primo luogo, unire, al principio del lavoro, un principio di riconoscimento economico per i lavoro svolto; al tempo stesso, non avere un riconoscimento economico che trasformi quello che a tutti gli effetti è un tirocinio o uno stage, in un lavoro vero e proprio o in un lavoro mascherato, che può, da un certo punto di vista utilizzare dei parametri contributivi, assicurativi e quant'altro differenti rispetto alla contrattualistica vigente rispetto ad un lavoro tradizionale, dall'altra, potrebbe distogliere, se ci fosse un riconoscimento economico maggiore, lo studente dal continuare il percorso istruttivo.
La proposta di legge individua, altresì, i soggetti promotori dei tirocini estivi di orientamento, la figura del tutor, le modalità esecutive.
Crediamo che questa proposta di legge meriti l'attenzione del Consiglio, ma anche, essendo giacente da molto tempo, della Commissione competente, perché riteniamo che l'alternanza scuola-lavoro sia un principio su cui insistere. Soprattutto è un principio e un'istituzione oggi non normata. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini, che interviene contro ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Non intervengo nel merito della questione, ma sul metodo: siamo contrari alla richiesta d'inversione punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 20.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 21) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 55: Proposta di legge n. 45 "Riordino delle norme sull'organizzazione e sull'ordinamento del personale. Modifica e integrazioni alla legge regionale 8 agosto 1977, n. 51" con l'o.d.g. n.
2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, che interviene a favore.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola non tanto per entrare specificamente nel merito della proposta di legge n. 45, inerente la riorganizzazione di quella che viene chiamata normalmente la "legge del personale", la legge n. 51.
Altrimenti il collega Travaglini mi ricorda che magari sul merito potrebbe anche non essere così... e dissentire sul metodo. Ma è proprio sul metodo che mi si tira in ballo (e non per i capelli).
Nell'ultima settimana, mentre si stava discutendo - utilmente, a nostro giudizio - in IV Commissione con l'Assessore Artesio per le materia di sua competenza, ci sono state altre Commissioni (non molte). Per esempio, sono state convocate un paio di sessioni di I Commissione, presieduta dal Presidente Ronzani e dai membri che ne fanno parte (alla presenza dell'Assessore Peveraro, che poi coinvolgeremo anche per l'ordine del giorno successivo).
La Giunta - a meno che vi siano delle delibera di Giunta che ne abbiano cambiato le deleghe, mi sembra che tuttora sia non solo Vicepresidente in carica, ma anche l'Assessore delegato alla materia - ha presentato una delibera e sia formalmente che informalmente si è discusso costruttivamente su come si potesse arrivare ad un disegno di legge riformante la legge n.
51, perché sebbene sia una legge eccellente - se non fosse altro che per l'Assessore che ebbe l'onore di portarla a casa, che ero io - è del 1997 e sono passati ormai dieci anni. Si sa che le leggi diventano velocemente obsolete, soprattutto quando toccano una materia così importante e così delicata come quella relativa al personale, sia per quanto concerne l'ultimo degli entrati in termini di precari, che per il dirigente più anziano che tuttora ne svolga le funzioni.
Cosa diceva il Vicepresidente Peveraro? Peraltro, non ho motivo di dubitare della sua assoluta buona fede; lo conoscono tutti a Torino come una persona coerente non solo con se stessa, ma anche e soprattutto con le sue dichiarazioni, e non posso che confermarlo. Diceva: "È una priorità di questa Amministrazione - intendeva la sua - arrivare velocemente ad una legge".
Siccome nelle leggi che ha presentato la Giunta, rispetto a quella che ha presentato il Gruppo di Forza Italia (in realtà l'ha ripresentata e ha atteso, con una certa pazienza, non i 60 giorni regolamentari, di cui 30 di agosto, ma due anni e mezzo, che questo simpatico Consiglio ne discutesse) le differenze ci sono, ma non sono così clamorose, e tutti pensano che sia meglio avere una legge piuttosto che andare avanti a spizzichi e bocconi uso questa frase perché l'ha usata lui, ma in questo caso rappresentava bene l'idea - se troviamo la modalità per discuterne in Commissione (magari anche con un gruppo ristretto fuori Commissione) potremmo arrivare ad una condivisione.
Che cosa proponeva, in pratica? Proponeva un metodo di discussione e di cooperazione tra maggioranza e opposizione, tendendo, ove è possibile, ad un risultato - una legge - condiviso o condivisibile tra maggioranza e minoranza. Questo è il "film A". Poi c'è il "film B", rappresentato da lei: nella parte di lei, la Presidente Bresso.
In merito alla discussione con l'opposizione - peraltro è una posizione legittimissima - mi sembra lievemente restia. Francamente mi sembra restia anche la discussione con la sua maggioranza, ma questo è un problema che non mi compete e quindi non entro nel merito. Certamente lo è con l'opposizione. Ripeto, mi sembra restia a discutere su tutto; infatti, a mio giudizio, ha sbagliato posto, perché doveva fare il Sindaco; se avesse letto bene le leggi, avrebbe capito che il Sindaco ha una potestà di gestione ben maggiore rispetto al mandato di un'Aula legislativa come quella della Regione.
Lei dice: "Ma discutere di che cosa? E quando? Abbiamo già discusso abbastanza; si tratta di votare, ove non ci fossero dei dubbi, quello che voglio io", che è una posizione legittimissima. Temo, però, caro collega Travaglini, che metodologicamente sia lievemente diverso rispetto a quello che dice l'Assessore Peveraro. Non voglio porre i due soggetti in contrapposizione, ci mancherebbe! Vorrei solo capire (non loro, perché in tal senso ho rinunciato) quale priorità seguite voi: quella che dice l'Assessore Peveraro al mattino o quella che dice la Presidente Bresso al pomeriggio? Perché non sono mica la stessa cosa (intendo metodologicamente perché del merito ne parleremo un'altra volta).



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Travaglini, che interviene contro ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Grazie, Presidente.
Mi limiterò a esprimere parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 21.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 22) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 53: Proposta di legge n. 333 "Misure di razionalizzazione della finanza regionale al fine di ricorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006 2010".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Mi spiace che non sia presente, ma avremo modo, in altre sedi, di coinvolgerlo. Servirebbe la presenza del Vicepresidente Peveraro, ma sono certo di poter confidare nella presenza del delegato ai rapporti tra Giunta e Consiglio, l'Assessore Deorsola. Infatti, vanno benissimo, come era facilmente prevedibile, dal giorno in cui l'Assessore Deorsola venne assegnato a questa delega. Quindi, sono certo che riferirà con la puntuale efficienza e tempestività che lo connota ormai da alcuni anni, per non dire decenni.
Sul fatto della razionalizzazione, credo che anche la maggioranza, se volesse dissentendo nel merito, dovrebbe prendere atto però di tre cose che sono successe tutte nell'ultimo periodo. Siamo la regione più indebitata d'Italia. Uso tutte fonti rigorosamente di centrosinistra. In questo caso per esempio, cito Il Sole 24 ORE per essere chiari. Non vado più a destra de Il Sole 24 ORE. Di per se, anche se questo ha irritato molto qualcuno quando venne improvvidamente informato, non è ancora un dato così negativo dipende per che cosa si fanno i debiti.
Nel caso specifico nostro, solo per finanziare la spesa corrente perch investimenti pochi. Anche grazie all'attiva collaborazione dei Gruppi politici che esprimono, presenti l'attuale Presidente che hanno sulle infrastrutture di qualunque tipo, genere e specie diciamo così - come direbbe D'Alema - una versione lievemente diversa da altri Gruppi appartenenti non solo all'opposizioni, ma anche alla maggioranza. Quindi investimenti niente! Spesa corrente più che se ne può, ma questo attiene ad un'ideologia che mi è ben nota. Come la finanziamo? Con i debiti. Da cui il soprannome, non me ne vorrà il Vicepresidente Peveraro, di "Indebitetor" che, ormai, non gli toglie più nessuno. Ma, non basta. Come voi ben sapete, la formula tecnica che noi ci siamo permessi di criticare perché i debiti qui sostenuti li pagheranno i nipoti dei nipoti dei presenti qui dentro.
Neanche i figli, perché se ne ha per 30 anni, e fischietta.
Con la nota serietà, un tempo, solo di alcune componenti, oggi, estesa anche a quelle del rigore, del rispetto e dell'efficienza della spesa pubblica - guardo gli amici e colleghi diessini - il Vicepresidente si è anche seccato e diceva: "Cosa vuoi capirne tu, che sei un ingegnere!".
Niente, infatti, ma una vaccata del genere non l'avrei mai fatta, appunto perché sono un ingegnere.
Ma, non basta. C'è un punto numero tre. Una certa polemica giornalistica che irritò moltissimo...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Non importa, tanto c'è la Presidente Bresso e mi considero assolutamente tutelato e rappresentato nei miei interessi politici. Finch c'è lei, sono tranquillo dal punto di vista politico. Alla Presidenza ci pensa il Consigliere Chieppa. Noi di centrodestra cosa possiamo domandare di più? Francamente, mi sembra che dovremmo essere più che soddisfatti.



PRESIDENTE

Consigliere Burzi, spero che si senta tutelato dall'attuale Presidenza che, quando riveste questo ruolo, è come sempre imparzialissima.



BURZI Angelo

Le sembro critico?



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Non sono neanche tanto timido, qualora abbia delle critiche, da ritenermi inibito all'esprimerle.
Dicevo che il Vicepresidente Peveraro e non solo si seccarono molto quando qualcuno ipotizzò, nell'ambito di un giornale nazionale, ahimè questo sì di centrodestra, che sotto queste modalità di scelta degli advisor e di definizione della modalità di indebitamento - sul quanto, a che fine e su chi paga ho già detto, ma poi tanto lo riprendiamo - ci fossero altre modalità meno trasparenti.
"Ti denuncio, ti querelo" non si è visto ancora niente, ma questo lo vediamo poi dopo perché parole tante e annunci fatti nessuno. Adesso questo sta diventando un'inchiesta giornalistica, siamo alla puntata numero quattro, se qualcuno non l'avesse ancora letta possiamo fornire via elettronica o via carta i numeri de Il Sole 24 ORE, noto giornale molto più a destra del Secolo d'Italia, come tutti ben sapete, che si sta dilettando ad esaminare nell'ambito del territorio italiano, cioè delle Regioni e degli Enti locali che questa modalità stanno utilizzando, e risulterebbe che alcune delle cose che noi abbiamo sommessamente detto da ingegneri forse anche alcuni che ingegneri non sono e fanno altri lavori, li ritengano interessanti e degne di molta attenzione.
Vedete, lo spreco di denaro pubblico pare non essere più così simpaticamente limitato alla nostra Regione, come noi da buoni piemontesi pensavamo e più sistemico e ampio e, alcuni pensano, guardate, guardate che non sia neanche del tutto trasparente. Mi devo fermare qui. Mi scuso per i 30 secondi, ma li recupererò nel prossimo intervento. Ma sono certo che neanche su questo tema vorrete discutere. Peccato!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Laus; ne ha facoltà.



LAUS Mauro

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 22.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 23) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 54: Proposta di legge n. 359 "Istituzione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime di Nassirya" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Credo che la situazione odierna abbia abbastanza del ridicolo. Non riesco a capire perché continuate ad ostinarvi a perdere tempo in Aula sapendo benissimo che non potrete risolvere nulla, se non ritornando ai lavori di Commissione, ma questa è semplicemente una scelta vostra che non condividiamo, ma che accettiamo dal punto di vista politico.
Da parte nostra, non possiamo fare altro, per difendere i nostri diritti e tutelare, in particolare, quelli dei cittadini piemontesi ad avere un Piano Sanitario vero, diverso da quello da voi presentato, che rimanere qui a passare ore in poca allegra compagnia. Per quanto ci riguarda, riteniamo sia importante, visto quello che è successo negli ultimi giorni, cioè il ferimento di due uomini italiani dell'intelligence militare in Afghanistan, in particolare uno di loro viene dato per gravissimo, richiamano alla nostra mente quello che è successo il 12 novembre 2003 a 19 carabinieri italiani, a militari e civili che furono trucidati da gruppi terroristi islamici a Nassiriya.
Lo so che a voi crea qualche problema istituire un giorno della memoria nei confronti di queste persone che erano là per difendere la democrazia e i valori in cui tutti crediamo. Vi costa fatica perché alcune forze politiche che sostengono la maggioranza Bresso e la maggioranza Prodi, sono vicine a quelle frange estremiste di estrema sinistra - la sinistra che noi chiamiamo "sinistra", nel senso negativo del termine - che inneggiava in manifestazioni "10,100,1000 Nassiriya", con scritte sui muri come "10 100,1000 Nassiriya" e che hanno visto sfilare con loro Ministri di questa Repubblica.
Noi crediamo che ricordare il 12 novembre 2003 sia importante. Quegli uomini e le nostre forze armate in missione di pace in Iraq svolgevano un delicato compito: sostenere la rinascita della democrazia irachena.
L'attacco terroristico colpì la base di un'unità multinazionale lì insediata per la difesa della pace in Iraq, con lo specifico compito di affiancare la polizia irachena in azioni antisommossa e antiterroristica.
A tal proposito voglio anche ricordare una risoluzione ONU che conferisce piena legittimità internazionale al ruolo delle forze multinazionali per un nuovo Iraq libero e sovrano. Ricordiamo che sono morti nostri connazionali, tra cui due militari piemontesi. Giovanni Cavallaro di 47 anni, originario della Provincia di Messina, ma da diverso tempo residente a Nizza Monferrato, in provincia di Asti, Maresciallo dei carabinieri in servizio al comando provinciale di Asti e Andrea Filippa 31 anni, nato a Rivalta, ma carabiniere in servizio a Gorizia. Queste morti sono state precedute e seguite da quelle di tante altre vittime militari e civile di ogni nazionalità, oltre a quella di molti iracheni impegnati sullo stesso fronte di liberazione dell'Iraq, dalla dittatura e dall'insediamento della democrazia in quel Paese, compresi, purtroppo molti civili innocenti, uccisi da bombe, uccisi da kamikaze, che nulla facevano se non recarsi a lavoro, recarsi a scuola o recarsi ad un mercato.
Pertanto, a quattro anni dall'evento, per non disperdere e vanificare l'esempio di coraggio e di abnegazione dei nostri militari e perché le generazioni future possano ricordare il valore della loro missione e la natura del loro sacrificio, è stata predisposta questa proposta di legge che istituisce il giorno del ricordo in memoria delle vittima di Nassiriya e non solo, di tutte le vittime, secondo noi, di queste terribili guerre.
La proposta di legge prevede all'articolo 1, comma 1, l'istituzione del giorno del ricordo per il 12 novembre. Stabilisce, al comma 2, l'impegno a ricordare il tragico evento, particolarmente nelle scuole di ogni ordine e grado e a favorire, da parte di istituzioni ed enti, l'organizzazione di adeguate iniziative al fine di non perdere la memoria di quanto successo.
Se non fosse stata l'opposizione a ricordare la necessità di ricordare e commemorare le morti delle Torri Gemelle dell'11 settembre, probabilmente quella commemorazione, fatta nel cortile frettolosamente, non ci sarebbe stata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, in senso contrario, il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.
Tuttavia, approfitto della parola per fare una considerazione: mi ripugna il fatto che siano utilizzati i morti di Nassiriya per fare ostruzionismo in aula. Ci sono molti altri argomenti che possono essere utilizzati. I morti di Nassiriya li lascerei in pace.
Bisogna ricordare al Consigliere Rossi che quei militari sono andati lì per scelta del Presidente degli Stati Uniti, per decisione del Presidente Berlusconi per combattere e morire una guerra inutile. Oggi anche gli americani - gli inglesi si stanno ritirando - sostengono che sia stata una guerra inutile, imbecille e sbagliata. L'unico a non essersene accorto è il Consigliere Rossi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 23.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 24) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 52: Proposta di legge n. 237 "Interventi per la promozione di progetti di multiculturalità tra la fascia giovanile della popolazione" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto di intervenire, per l'illustrazione, il Consigliere Nastri ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Questa proposta di legge era stata presentata dal Gruppo di Forza Italia, dal Presidente Ghigo, primo firmatario. La proposta nasceva dall'apporto degli studenti delle scuole medie superiori che il 1° dicembre 2005 avevano partecipato ad un'iniziativa chiamata "Ragazzi in aula".
Iniziativa attraverso cui i giovani venivano a contatto con la realtà del Consiglio regionale indossando, per un giorno, le vesti di Consiglieri quindi di amministratori della nostra Regione.
Da questa iniziativa è emersa una proposta di legge presentata dagli studenti del liceo valdese di Torre Pellice avente per oggetto "La promozione di progetti di multiculturalità", che oggi si vuole presentare per rendere effettivo l'impegno che i ragazzi hanno profuso attraverso questa iniziativa avvicinandosi alle istituzioni.
Sappiamo che il tema della convivenza di diversa civiltà nello stesso territorio, parliamo anche della nostra stessa regione, negli stessi luoghi di lavoro, nelle stesse istituzioni scolastiche, piuttosto che sportive appare oggi problematica. Comunque è un problema attuale Sono tanti gli episodi di intolleranza e, allo stesso tempo, anche di disagio che spesso questi problemi si vengono a creare soprattutto di quei soggetti che, apparentemente e non solo apparentemente, possono essere esponenti di culture, di religioni, di ideologie anche diverse, quindi vengono considerati diversi.
innegabile che nella nostra società, dove si parla molto di globalizzazione, sia importante diffondere l'idea della multiculturalità.
Per questo è stata presentata questa proposta di legge che si propone di operare a 360° in questo senso, a partire dalle istituzioni scolastiche luogo in cui avviene la formazione dei giovani; soprattutto, quello che serve per la convivenza tra i ragazzi, anche se di etnie diverse. Questa proposta di legge serve per costruire un percorso tra i giovani che magari, hanno cultura e religioni diverse, per far sì che questo rapporto possa confluire in uno scambio costruttivo delle diverse esperienze. Da qui nasce questa proposta di legge, per verificare che tra i giovani ci possa essere un confronto costruttivo. La proposta in esame consta di pochi articoli, perché, alla fine, si tratta di cinque articoli.
L'articolo 1 contiene la finalità: "La Regione Piemonte valorizza e sostiene la multiculturalità tra la fascia giovanile della popolazione mediante il finanziamento di progetti tematici".
L'articolo 2 individua i destinatari dei finanziamenti regionali, che sono identificabili nelle scuole primarie e secondarie pubbliche e private e nelle istituzioni pubbliche e private che promuovono percorsi educativi rivolti ad una fascia di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
L'articolo 3 prevede i requisiti per accedere ai finanziamenti. Si tratta dei soggetti di cui all'articolo 2, cioè le scuole primarie, le secondarie, le istituzioni pubbliche e private, che sono tenute a presentare progetti strutturali che devono indicare, a pena di ammissibilità della domanda, la durata del progetto, gli operatori coinvolti e il loro percorso formativo, il costo complessivo di realizzazione del progetto. I soggetti richiedenti il finanziamento sono tenuti a presentare il progetto entro il 31 maggio di ogni anno. Questo offre la possibilità all'inizio dell'attività, per il mese di settembre, di avviare il percorso finalizzato all'erogazione dei contributi, in modo da poter portare avanti iniziative con questo tipo di finalità.
L'articolo 4 stabilisce l'entità dei finanziamenti: non parliamo di grosse entità, ma di un contributo massimo di 2.500 euro e, nel caso di costi inferiori ai 2.500 euro, l'entità del finanziamento corrisponde soltanto all'80% dei costi totali del progetto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Ringrazio il collega Deambrogio che mi ha ceduto la parola.
Signor Presidente, esprimo un doppio no: un no all'ostruzionismo e un no - lo voglio sottolineare - alla strumentalizzazione di argomenti che necessiterebbero di momenti ben più alti di dibattito in Aula di quanto questa opposizione, questa sera, ci sta offrendo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 24.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 25) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 51: Proposta di legge n. 418 "Valorizzazione delle attività del passato" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola alla Consigliera Ferrero, che interviene a favore; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Signor Presidente, proponiamo l'inversione dell'o.d.g. per inserire l'esame di un progetto di legge presentato dal nostro Gruppo, con primo firmatario il collega Cavallera. È una proposta che parte dalla conclusione per cui molti studenti italiani delle scuole del obbligo impegnano parte del proprio tempo in casa a guardare la televisione, a giocare al computer privi di contatto con la natura. È un tema sul quale questa sera l'opposizione vorrà cercare di discutere, ma questa maggioranza ovviamente negherà tale possibilità. Noi riteniamo che sia invece un problema, quello dei minori e quello della deriva verso la quale sta andando questa generazione, e proponiamo di dedicare il tempo libero ad attività di questo tipo un argomento che peraltro ci ha visti discutere qualche Consiglio quando si è parlato di minori, e, anche all'epoca, era emersa da questo Consiglio l'esigenza di portare delle idee, dei contributi, delle ipotesi sulle quali poter lavorare rispetto ad una serie di problemi legati a questo comparto.
Avendo ogni cittadino la libertà di informare, informarsi ed essere informato, secondo l'articolo 21 della Costituzione italiana, riteniamo che sia un dovere delle istituzioni scolastiche far conoscere ai giovani la possibilità di prendere in considerazione altre attività per trascorrere diversamente il loro tempo, facendo sorgere il desiderio di approfondire la conoscenza del passato, le modalità con cui i nostri avi lavoravano e giocavano.
Il provvedimento in esame, del quale chiediamo l'inserimento all'o.d.g., propone di dedicare una parte dell'orario scolastico alla visita dei poderi agricoli oppure di piccole tenute artigiane, proprio per apprendere delle pratiche ormai non più attuali, ma che soprattutto in alcune aree di questo Piemonte, quelle meno vicine alle grandi città e alle realtà cittadine, vivono ancora dal punto di vista culturale.
Questo progetto ha anche l'obiettavo di valorizzare altre attività, che oggigiorno sembrano appartenere ad un passato lontano, dove le persone sopravvivevano grazie al lavoro della terra, al legame profondo con una realtà che oggi, purtroppo, non conosciamo più; attività all'apparenza umili, ma non per questo di minore importanza. I lavori che abbiamo preso in considerazione, tenendo conto delle caratteristiche del territorio regionale, sono ovviamente svariati; ne elenco alcuni, consapevole del fatto che non si è stati in grado di comprenderli tutti, perché sono molti.
Intanto, le vaste zone adibite alla coltivazione dell'uva, con tutte le necessarie lavorazioni legate alla sua crescita e alla sua trasformazione in vino, alla sua commercializzazione. Poi, le aree dedicate ai noccioleti una materia prima che insieme al cacao viene utilizzata per la produzione di svariati tipi di dolci, che - tra l'altro - sono, per il nostro Piemonte, dei prodotti DOC, mi riferisco al cioccolato e alle torte che vengono prodotte, con particolare riferimento a questo contenuto.
Abbiamo poi la produzione lattiero-casearia, anche se non famosa come le altre zone d'Italia, è ricca, gustosa e legata alla tradizione; la ricerca dei funghi e dei tartufi, che porta a vivere a contatto con la natura attraverso la collaborazione con le realtà territoriali, più tutta una serie di altre produzioni come il riso e lavorazione dell'oro.
Sono tutte ricchezze del nostro Piemonte, di questa nostra terra e forse, anche con questo piccolo strumento della formazione, da attuare già nelle scuole elementari, si può dare un contributo ad essere più attenti al mondo che ci circonda e non a quello che vediamo in televisione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Ferrero.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Travaglini; ne ha facoltà



TRAVAGLINI Marco

Parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 25.
Il Consiglio non approva.
Comunico ai Consiglieri il rispetto sul prosieguo dei lavori del Consiglio e sulla loro organizzazione. Ancora alcuni pareri e poi chiuderemo la seduta pomeridiana alle ore 19.30 per riaprirla alle 20.30.
Vedo ampissimi cenni di assenso, addirittura cenni entusiastici.
Richiesta rubricata n. 26) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 50: Proposta di legge n. 417 "Promozione dell'utilizzo del bioetanolo" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Cirio, che interviene a favore; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Spero di non urtare la sensibilità di nessuno parlando del bioetanolo ma non credo ci possano essere implicazioni morali di particolare rilevanza.
Il bioetanolo è un argomento che riguarda la questione dell'ambiente e della salvaguardia ambientale. È una proposta presentata che ha, come primo firmatario, il Consigliere Cavallera, il quale vanta una decennale (forse anche di più) esperienza all'interno dell'esecutivo con competenze comunque legate alle tematiche ambientali.
anche una questione relativa ad un discorso più ampio che, tra l'altro, abbiamo trattato anche in precedenza, quando si è parlato della proposta di legge relativa ad una nuova disciplina che superasse la revisione di legge attuale, che ormai è datata 1982.
Quando parliamo di questione ambientali e di difesa dell'ambiente, non dobbiamo mai dimenticare che il tutto va analizzato ponendo una valutazione di equilibrio di fondo, poiché da una parte c'è evidentemente la necessità di rispettare l'ambiente, dall'altra c'è un'altrettanta importante necessità, che è quella di non dimenticare che la nostra è una società che ha necessità anche di produrre. È una società che ha necessità di utilizzare l'ambiente che la circonda con grande rispetto ma che, allo stesso tempo, lo deve utilizzare come strumento per arrivare ad una produzione.
Quando in passato abbiamo parlato di ambiente e di rottamazione di veicoli considerati vecchi, abbiamo assistito anche a delle vere e proprie incongruenze che, fra l'altro, avevamo da sempre denunciato. Abbiamo assistito a prediche di risparmio energetico, di salvaguardia ambientale e contestualmente, abbiamo visto la soppressione di treni sostituiti con i pullman. Abbiamo visto sopprimere mezzi di trasporto molto meno inquinanti e all'introduzione di nuovi altri mezzi di maggiore impatto ambientale.
A volte sono queste le incongruenze che si presentano nel momento in cui bisogna cercare di risolvere i problemi. È, comunque, una sorta di considerazione di fondo della difficoltà a trattare questa materia.
Questa proposta di legge è finalizzata al tentativo di ricercare in nuove fonti energetiche e alternative, una possibilità di risparmio e di salvaguardia ambientale. Quando parliamo di bioetanolo non parliamo di un qualcosa di astruso o un qualcosa di strano, non parliamo di una sostanza energetica di cui ancora si conosce poco, per cui si spera che un giorno possa sostituire quelli che sono i mezzi tradizionali.
Parliamo di qualcosa che esiste per la scienza, che è stata affrontato dalla chimica, di qualcosa che è riproducibile o, meglio, basta soltanto che qualcuno lo produca. Per produrlo, dal momento che si tratta di innovazione che magari non sarà da subito redditizia, ecco che noi crediamo debba intervenire quella che è la lungimiranza che dovrebbe avere un'amministrazione pubblica, un'istituzione pubblica. Quello di capire magari prima, in che direzione evolve questa nostra società e di sostenere ciò che magari da subito non è imprenditorialmente, economicamente e conveniente; ciò che non dà da subito profitto, ciò che un giorno potrà dare profitto ma, certamente, da subito, dà un vantaggio ambientale complessivo. Per questa ragione, questa proposta di legge cerca e disciplina un intervento a sostegno di coloro i quali nella loro attività imprenditoriale (specialmente in quella agricola) vorranno produrre il bioetanolo. Lo potranno fare i coltivatori di mais, di frumento, di orzo e tanti altre aziende già esistenti sul nostro territorio, una volta opportunamente sensibilizzate. Credo anche, Presidente, che se saranno opportunamente aiutate e trainate, potranno essere i promotori di questa produzione in grado, senza dubbio, di migliorare le condizioni complessive ambientali di questa nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Siamo contrari perché non siamo d'accordo su questa modalità di gestione dell'Aula, con attività ostruzionistica, ma non siamo d'accordo anche nel merito.
Le notizie di oggi dicono che la produzione di etanolo genera circa 300 volte più anidride carbonica di quanto non si produca utilizzando i combustibili fossili. Quindi, guardiamoci dagli ambientalisti dell'ultima ora.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 26.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 27) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 47: Proposta di legge n. 236 "Vita dalla vita" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
La presente proposta di legge nasce da una proposta fatta dagli studenti delle scuole medie superiori, che il 1° dicembre, partecipando all'ottava edizione di "Ragazzi in aula" - iniziativa che vede i giovani entrare in contatto con la realtà del Consiglio regionale facendo per un giorno i Consiglieri regionali - hanno avanzato questa proposta, in particolar modo gli studenti dell'Istituto Tecnico commerciale "Leonardo da Vinci" di Alessandria. Questa proposta è tesa a sensibilizzare la società sul tema della donazione del cordone ombelicale che oggi si intende presentare per rendere effettivo l'impegno che i ragazzi hanno profuso avvicinandosi alle istituzioni.
Il tema della donazione del cordone ombelicale è, come i colleghi sanno, uno dei temi sui quali più si è discusso negli ultimi anni, in particolar modo quando vi è stata tanto la discussione sulla legge n. 40 quanto sulla discussione sul referendum abrogativo della stessa. È noto alla comunità scientifica internazionale che le cellule staminali presenti all'interno del cordone ombelicale hanno al loro interno, essendo prodotte dal midollo osseo, delle cellule che opportunamente trapiantate in soggetti malati di leucemie e linfomi, fanno sì che ci sia la produzione di globuli bianchi e di piastrine.
In molti casi dopo il parto, anche se bisogna dire che, all'interno delle neonatologie della nostra Regione, vi è una campagna di sensibilizzazione fatta non tanto dalla Regione, quanto dai medici presenti all'interno delle neonatologie, viene fatta sensibilizzazione per la donazione del cordone per gli innumerevoli vantaggi che la donazione del medesimo può dare ai fini della ricerca per soggetti affetti da grave malattia.
La presente legge intende intervenire per creare una campagna di sensibilizzazione in merito.
Crediamo però che sia particolarmente importante non solo una campagna di sensibilizzazione, ma anche investire dei soldi nella ricerca affinch le cellule che provengono dai cordoni ombelicali possano essere effettivamente utilizzate per attività di ricerca.
Nella nostra Regione, o certamente in alcune ASL, molti dei cordoni ombelicali che vengono donati non sono in realtà utilizzati o utilizzabili perché sono più i cordoni ombelicali donati che le possibilità di fare ricerca sugli stessi. E questo è un problema che innanzitutto interviene su coloro i quali donano il cordone ombelicale e quindi fanno una donazione non utile per la scienza e per la vita e, in secondo luogo, perché dal lavoro e dalla ricerca sulle cellule staminali si possono ottenere i benefici di cui parlavamo precedentemente, soprattutto relativamente alle leucemie e linfomi, ma vi sono anche altri aspetti che dovrebbero dare la possibilità di investire maggiormente su questo tema.
Noi sappiamo però che per esempio, per rimanere al dato della nostra Regione, nell'ultimo bilancio i fondi relativi alla ricerca sanitaria e le borse di studio relative ai ricercatori sanitari sono stati fortemente ridotti.
Pertanto, anche in questo caso non stupisce che ci si trovi in questa situazione di per sé paradossale, in cui abbiamo - caso raro fortunatamente - più donatori e più cordoni ombelicali donati di quanto i ricercatori piemontesi e la sanità piemontese siano in grado di utilizzare.
Quindi, anche per questi motivi, non soltanto per una sensibilizzazione nei confronti delle partorienti, ma anche nei confronti della sanità piemontese, che su questo dovrebbe essere più attenta, crediamo che la proposta di legge n. 236 sia particolarmente importante e da mettere in discussione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pace; ne ha facoltà.



PACE Massimo

molto interessante la proposta che arriva dai giovani studenti del "Leonardo da Vinci" di Alessandria, ma noi vorremmo parlare ed approvare il Piano. Per questo siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 27.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sono certo che è superfluo quanto sto per dire. Do per scontato che qualora ce ne siano, ogni cambiamento del numero legale gli uffici la informano e lei, Presidente, tempestivamente ci informerebbe.
Quindi, al momento è 30 il numero legale.



PRESIDENTE

Sì, tuttora è 30 il numero legale, l'aveva verificato qualche minuto fa e non avevo ritenuto di comunicarlo all'Aula proprio perché non era modificato rispetto alle precedenti votazioni.
Richiesta rubricata n. 28) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 45: Proposta di legge n. 171 "Misure straordinarie per la manutenzione ed il restauro dei campanili" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Ho visto il Consigliere Deambrogio che si stava agitando e pensavo volesse intervenire a favore. Sarebbe stato veramente un piacere che un rappresentante del suo partito decidesse che era cosa utile aiutare e finanziare la ristrutturazione e il restauro dei campanili. Una volta nella vita si possono anche fare scelte diverse dalla propria fede politica.
A parte questa battuta, Presidente, ne approfitto per chiedere la garanzia che non chiuda il palazzo di Piazza Solferino, perché alcuni di noi abbiano l'automobile.
Andando sull'argomento, quindi per quanto riguarda gli edifici di culto, sapete che c'è una legge apposita, quella che prevede "Interventi a favore degli edifici di culto", per accontentare i colleghi della sinistra più che altro estrema.
Ricordo che qualunque edificio di culto può essere oggetto di interventi di restauro con questi fondi regionali. Il problema, ahimè, è che viene normalmente sottofinanziato. Dico "ahimè" perché nel nostro Paese, in Piemonte in particolare, insistono una serie di edifici religiosi e, per quanto riguarda questa legge, anche civici, che rivestono un enorme interesse architettonico, storico e culturale; edifici che, spesso e volentieri, sono abbandonati, semiabbandonati, danneggiati o in condizioni che richiedono sicuramente interventi di recupero e restauro. Le parti che si danneggiano prima sono i tetti e le torri (torri campanarie, torri civiche, campanili di chiese, cattedrali e così via).
Tanto per porre un esempio, leggevo un libro estremamente interessante scritto in collaborazione tra Comune, Archivio storico e Diocesi, sugli edifici di culto, anzi sui conventi che esistevano sul territorio alessandrino in base al catasto sabaudo. Ebbene, in Alessandria città c'erano 57 conventi: di questi, oggi ne rimangono tre. Quasi tutti sono distrutti; pochissime unità sono state trasformate in altro uso e non è più assolutamente possibile risalire alla loro struttura originaria. Perch dico questo? Perché sono opere d'arte perse.
Questa proposta di legge vuole intervenire proprio sulle torri (torri campanarie, torri civiche e torri dei campanili) con interventi di restauro eccezionali - quindi con una spesa extra per interventi di edifici di culto proprio per tutelare il grande patrimonio culturale, storico ed architettonico rappresentato dai campanili, dalle torri e dalle torri civiche del Piemonte, che può essere salvaguardato e valorizzato (anzi deve essere salvaguardato e valorizzato).
La presente legge si propone, infatti, di prevedere l'intervento della Regione per sostenere manutenzioni straordinarie e restauri dei campanili delle torri campanarie dei vari Comuni Piemontesi e ovviamente delle Diocesi piemontesi.
Spesso, Comuni ed Enti di culto non riescono ad agire su edifici che richiedono interventi consistenti, non sufficientemente sostenuti da altri fonti di finanziamento (ricordavo anche prima che la legge regionale sugli edifici di culto è finanziata in modo irrisorio).
Occorre, pertanto, prevedere una normativa specifica che permetta un intervento decisivo per recuperare un patrimonio unico, legato allo sviluppo della cultura di tante piccole entità locali.
Il campanile è considerato un riferimento proprio per le nostre comunità locali, o perlomeno dalla maggioranza di coloro che nelle comunità locali risiedono. Ma rappresenta anche un biglietto da visita importante per il turista.
Prevedere una valorizzazione più capillare di questi edifici, parti integranti della storia e della tradizione dei nostri Comuni, può davvero portare un vantaggio alla nostra Regione, rappresentando un impegno concreto per tramandare alle generazioni future un segno fondamentali del nostro Piemonte.
Il progetto di legge propone questi interventi, volti alla manutenzione straordinaria, al restauro e alla conservazione di campanili e torri campanarie in Piemonte.
Viene utilizzato uno spostamento di fondi di bilancio: in questo caso il riferimento era sul 2005-2007, ma poiché la proposta di legge è stata presentata nel novembre 2005, ha una sedimentazione di ben due anni.
La quantificazione complessiva della spesa del biennio 2006-2007, che chiaramente sarebbe da rivedere nel momento in cui si entrerà nel merito dell'argomento, ammontava ad una previsione di quattro milioni di euro.
Credo che oggi si possa parlare di una cifra maggiorata del 20-25%, che si aggira intorno ai quattro milioni e mezzo o cinque milioni di euro per il biennio prossimo. Ma sono modifiche che chiaramente si potranno fare solo entrando nel merito della proposta di legge. Si tratta di una spesa in conto capitale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cattaneo, che interviene contro; ne ha facoltà.



CATTANEO Paolo

La relazione svolta dal Presidente Rossi è interessante e la proposta è convincente. Ritengo, comunque, che bisognerà approfondirla nella Commissione ad hoc.
Tuttavia, riteniamo che il momento sia sbagliato, pertanto siamo contrari alla richiesta d'inversione punti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 28.
Il Consiglio non approva.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Calma! c'è un elemento di contestazione? Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non ho visto bene il replay, poi le moviole servono quando servono...
Però, dal mio punto di osservazione, che è molto, molto, molto parziale il suo è senz'altro più ampio - guardavo cosa davano in televisione e c'era un canale commerciale che indicata "29". Poi, senza che ai miei occhi nulla si muovesse, improvvisamente è apparso un "30".
Sarei curioso di capire il "30" del collega Laus, che era legittimamente là. E, pur avendo grandi capacità che soltanto noi sappiamo apprezzare e domani valorizzare, ho delle difficoltà a comprendere.
Non cambia niente negli esiti, perché sono le ore 19.21 e figuriamoci se ci appelleremmo a queste sciocchezzuole per avere degli elementi di contestazione.
Però chiederemmo non tanto alla Presidenza, che abbiamo sin qui molto appezzato (mi riferisco alla Presidenza del Consiglio, perché non vorrei che ci fossero delle confusioni), se poteste evitare di darci ulteriori motivi per...



(Commenti in aula fuori microfono)



BURZI Angelo

Niente di grave, per ora.



PRESIDENTE

Al termine della votazione, i votanti erano 31.
Al di là dell'elemento della contestazione, chiederei a tutti i Consiglieri, raccogliendo l'invito del Presidente Burzi (credo che debba essere compito di tutti) di avere la pazienza di attendere ai propri banchi che la votazione si chiuda. Non mi pare che ci possano essere delle urgenze che impediscano di restare vicino alla propria postazione per trenta secondi.
Chiederei, quindi, anche per il prosieguo dei lavori, di restare vicino alla propria postazione dopo aver espresso il proprio voto.
Richiesta rubricata n. 29) presentata dai Consiglieri Burzi, Cavallera Cirio, Cotto, Ferrero, Leo, Nastri, Pichetto Fratin, Toselli, Rossi, Dutto Scanderebech: si chiede l'inversione dell'o.d.g. n. 44: Proposta di legge n. 168 "Contributi in favore delle associazioni combattentistiche e d'arma" con l'o.d.g. n. 2: Proposta di deliberazione n. 161 "Piano Socio Sanitario regionale 2006-2010".
La parola al Consigliere Burzi, che interviene a favore; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Anche questa volta cercherò di non tediarvi sul merito della proposta di legge n. 168, perché temo che non susciterei alcuna attenzione. Mentre penso, spero e mi augurerei di aiutare la maggioranza a porre attenzione a questo tema perché è un tema che le Associazioni combattentistiche d'arma che, per chi non lo sapesse, raccolgono essenzialmente ex combattenti di tutte le armi e non soltanto dell'esercito, ma anche delle forze dell'ordine si sono spesso lamentate quando governavamo noi, non so se adesso sia cambiato, per esempio si lamentano molto in questi periodi della gestione che il Sindaco Chiamparino, che è un noto esponente del centrodestra, ma che opera in nome e per conto anche del centrosinistra d'altronde, è stato eletto anche grazie al nostro possente aiuto con il 67 dei voti, circa un anno fa in questa Città - le Associazioni si lamentano di non ricevere, a loro dire perché io non ho sufficiente competenza in materia, sufficiente attenzione dal Comune.
Non so dirvi se sia vero o meno. Vedete voi, se avete degli amici che operano in Comune, sia nella Giunta che nei Consigli comunali, in questo momento parlando di varie riorganizzazioni e magari qualche colloquio avviene. Molto spesso, il Sindaco Chiamparino si lamenta - è un modo un pochino greve di esprimersi - che la Regione non gli dia quanto gli compete. Questo è un altro gioco delle parti, ma è tutto legittimo.
In questo caso, per esempio, si lamenta sulla legge della sicurezza. Mi pare che ce n'è sia una che è in vigore, poi che a voi non piaccia l'abbiamo capito. Dopo, direbbe il Consigliere Travaglini... Perché lo sanno tutti, mia madre, per esempio, è assolutamente convinta che la legge della sicurezza sia molto, molto, molto più importante del Piano Socio Sanitario, se volete la faccio parlare con il Consigliere Robotti, così sente anche lui quanto mia madre ponga attenzione al Piano Socio Sanitario e quanto alla legge sulla sicurezza, così si rassicura tornando velocemente nelle sue terre astigiane.
Dicevo, noi lo riproporremo all'assestamento come richiesta di contributo o in termini di discussione di progetto di legge se e quando ci sarà spazio anche per i Gruppi di minoranza o di opposizione di discuterne.
Però, lo suggeriva alla maggioranza, in un momento in cui state discutendo del Partito Democratico, per cui vi sono degli equilibri che in qualche modo stanno venendo costruttivamente rivisitati, con il Sindaco Chiamparino guardate che questo qua vi sta trattando proprio male... allora io capisco le prime due file che hanno, rispetto a queste strutture, un atteggiamento ideologico non di favore. Questo è coerente in qualche modo, ma non tutti la pensano così.
Quindi, avete anche qualche "armetta" nel dialogo con l'attuale Sindaco e, si dice, prossimo Presidente della Regione - ma questo lo vedremo nel 2010, se ci si arriva e come ci si arriva - anche per gestire un rapporto che, mi sembra, più difficile di quanto la logica e la comune appartenenza politica di provenienza e di partito democratico di destinazione e per gran parte dei Direttori dovrebbe appartenere.
Ma si sa che gli avversari si annidano quasi sempre in casa propria.
Rifletteteci durante l'intervallo e poi alle 20.30, dopo Carosello riprendiamo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'inversione all'o.d.g.
rubricata n. 29.
Il Consiglio non approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.30)



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