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Dettaglio seduta n.219 del 25/07/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


SPINOSA MARIACRISTINA



(Alle ore 14.01 la Consigliera Segretaria Spinosa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 14.30)



GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 14.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo il Consigliere Ferraris.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Enti strumentali

Esame disegno di legge n. 421 "Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A." (Ordine del giorno n. 760 "Razionalizzazione delle 'Unutilities' di Finpiemonte", presentato dai Consiglieri Ghiglia Boniperti, Botta, Casoni, Vignale ordine del giorno n. 763 "Situazione delle Società partecipate dalla Regione Piemonte", presentato dal Consigliere Burzi ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze" presentato dai Consiglieri Casoni, Rossi, Nicotra, Scanderebech, Ferrero collegati al dibattito)


PRESIDENTE

Avevamo terminato la discussione generale sull'articolo 2. Procediamo con l'esame delle relative proposte emendative.
Emendamento rubricato n. 63) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Art. 2 (Finpiemonte S.p.A.) Si sopprime l'intero articolo 2.
Vi sono colleghi che desiderano intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente, per avermi dato la parola. L'emendamento in oggetto riguarda l'articolo 2.
Si parla, appunto, di Finpiemonte S.p.A. e il complesso articolato in oggetto prevede la descrizione di quella che è - e che sarà - la Finpiemonte S.p.A., ovvero "...una società a capitale interamente pubblico a prevalente partecipazione regionale, che opera a favore della Regione e degli altri enti costituenti o partecipanti.
La Finpiemonte S.p.A., nel quadro della politica di programmazione regionale, svolge attività strumentali alle funzioni della Regione, aventi carattere finanziario e di servizio, nonché degli altri enti costituenti o partecipanti, consistenti: nella concessione ed erogazione, anche mediante appositi strumenti finanziari, di finanziamenti, incentivi, agevolazioni contributi od ogni altro tipo di beneficio; nell'amministrazione, gestione e controllo dei fondi comunque pervenuti; nella gestione di strumenti a favore del sistema dei confidi; nell'attività di compravendita e amministrazione di beni mobili e immobili; nell'attività di consulenza e assistenza a favore della Ragione e degli enti pubblici partecipanti, oltre che a favore della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. nell'ambito d'apposita convenzione di coordinamento dei servizi; nella collaborazione alla progettazione e nell'attuazione delle politiche d'intervento in materia di ricerca, innovazione e sostegno alla competitività del sistema imprenditoriale piemontese; nel supporto a progetti d'investimento e di sviluppo territoriale; nella promozione e sostegno, anche in collaborazione con enti locali, d'iniziative e attività rivolte alla realizzazione di obiettivi di sviluppo economico e sociale delle comunità locali regionali nell'attuazione dei programmi comunitari d'interesse regionale; nella gestione delle politiche degli interventi per il trasferimento tecnologico (parchi scientifici e tecnologici, incubatori, distretti); nello svolgimento d'ogni attività istruttoria, strumentale e connessa a quelle sopra indicate.
La Giunta regionale - nell'articolato in oggetto - con proprio provvedimento: approva preventivamente, informata la Commissione consiliare competente - in questo caso, la I Commissione - i documenti di programmazione e il piano industriale di Finpiemonte S.p.A.; verifica lo stato di attuazione degli obiettivi assegnati, anche sotto il profilo dell'efficacia, efficienza ed economicità; definisce i criteri e le modalità di gestione e rendicontazione delle risorse assegnate alla società per l'erogazione delle agevolazioni e dei benefici. (...) La Giunta regionale - peraltro - è autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale di Finpiemonte S.p.A. fino ad un importo massimo di 9 milioni di euro, anche mediante il trasferimento di crediti in essere a valere sui Fondi Investimenti Piemonte (FIP), entro il 31 dicembre 2008.
Nei limiti degli appositi stanziamenti di bilancio ed all'esclusivo fine di dotare la società dei mezzi finanziari occorrenti per realizzare gli interventi previsti nel Documento di Programmazione Economico Finanziaria, di cui all'articolo 63 dello Statuto, la Giunta regionale è autorizzata a sottoscrivere prestiti obbligazionari o strumenti finanziari partecipativi emessi da Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.".



PRESIDENTE

Grazie, collega Giovine. Vi sono altre richieste di intervento? Prima di procedere alle dichiarazioni di voto, darei la parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale su tale emendamento.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta regionale esprime il parere negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Procediamo con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine, per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Mi spiace che il parere sia tristemente negativo sull'oggetto emendativo. Peraltro, potrebbe essere utile un ulteriore commento da parte dei proponenti perché ci fossero, invece, delle considerazioni al riguardo.
Credo che una delle considerazioni sia quella legata al fatto che sicuramente l'approvazione dell'emendamento in oggetto tenderebbe a rendere più fruibile l'applicazione dello stesso.
Chiedo, quindi, alla maggioranza di approvarlo e di non indugiare oltre in questo. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 63) sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 64) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Art. 2 (Finpiemonte S.p.A.) Si sopprime il comma 1.
Chi desidera intervenire? Consigliere Giovine, la prego solo di rimuovere, per cortesia, la cravatta dalla sedia e riporla sul bracciolo o sullo schienale, luogo in cui la cravatta può essere in ogni modo adeguatamente sistemata.
Prego anche i colleghi di provvedere analogamente, tramite i commessi con la giacca. Grazie.
Prego, Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Non ho problemi a porre la cravatta in altro sito. Sarei pure curioso di vedere in quali parti del Regolamento o di determine dell'Ufficio di Presidenza si stabilisce dove possa essere allocata la cravatta qualora non sia al collo del Consigliere.



PRESIDENTE

Da nessuna parte è scritto, solo il buonsenso, collega Giovine.



GIOVINE Michele

Perfetto. Ciò detto, mi piacerebbe, ogni tanto, che il Presidente fosse altrettanto ligio - non solo in questo momento, Presidente, perch evidentemente doveva motivare la sua rigidità nell'applicazione del buonsenso verso la mia persona - quando, magari, c'é qualcuno che in quest'Aula viene pensando di essere in piscina o ai "Bagni da Mariuccia".
L'emendamento rubricato come n. 64, che parla del Capo I - Finalità e regime giuridico, all'articolo 2, denominato direttamente Finpiemonte S.p.A. chiede la soppressione del comma 1 in oggetto.
"La Finpiemonte S.p.A." - dice il comma 1 - "è una società a capitale interamente pubblico, a prevalente partecipazione regionale, che opera a favore della Regione e degli altri enti costituenti o partecipanti".
Credo che sia un emendamento assolutamente pleonastico; si sa perfettamente qual è l'oggetto della Finpiemonte S.p.A., non c'è dubbio alcuno che questa sia la ragione sociale di quello che fa la Finpiemonte S.p.A.
Peraltro, non siamo soddisfatti nella formulazione quando si parla di "prevalente partecipazione regionale". La partecipazione regionale deve essere totale ed è parecchio pleonastico quando si afferma che opera a favore della Regione e degli altri enti costituenti o partecipanti. Ci mancherebbe ancora che operasse a favore della Regione Liguria o della Regione Lombardia o di chissà quali altri interessi. Mi sembra assolutamente pleonastico, anche perché se così è per la Finpiemonte S.p.A., e se per caso non fosse altrettanto scritto che ciò deve fare la Finpiemonte Partecipazione S.p.A., allora posso immaginare che se tutte le realtà societarie che operano a favore della Regione e devono prevedere nel proprio statuto il principio secondo cui operano a favore della Regione per contro, quelle che non hanno questa dicitura previsionale evidentemente non operano a favore della Regione.
Quindi, anche per questi motivi chiedo che sia soppresso il comma 1 dell'articolo 2, oltre che per tutti gli altri motivi che elencherò in dichiarazione di voto, che sono d'obiezione totale all'intero articolato del disegno di legge n. 421 e a quest'orrenda scissione finanziaria.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro per il parere sull'emendamento n.
64.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Rimango oltremodo stupito e amareggiato della risposta negativa del Presidente Peveraro, che non ha colto le argomentazioni del sottoscritto o probabilmente è colpa mia, dipende dalla mia incapacità il non essere riuscito a fargli cambiare idea.
Prima l'Assessore Peveraro ha detto una cosa carina nei momenti di pausa, dicendo che magari poteva prevedere che avrebbe preso lui la parola dicendosi convinto di ritirava il provvedimento per riformarlo. Questo gesto sarebbe molto apprezzato dal Consigliere Giovine, che lo riterrebbe di assoluto buon senso. Quindi, la invito a riflettere più attentamente sulle sue parole, che raccoglierebbero il mio consenso e la mia totale approvazione.
Ciò detto, chiedo invece che il Consiglio liberamente sia autonomo e libero nel decidere quanto è opportuno, ovvero accogliere l'emendamento proposto. Quindi, stralciare il comma 1 dall'articolo 2, procedere affinch ci sia un'ulteriore analisi del testo e andare anche a stralciare ulteriormente tutti gli altri commi, che sono totalmente inutili e deflagranti.
Peraltro, volevo far notare al Presidente che il Consigliere Clement deambula senza giacca e non è stato rimproverato dalla Presidenza.



PRESIDENTE

Ha ragione, non l'avevo visto e provvederò quanto prima. È anche senza giacca, perché aveva dimenticato la sua giacca sulla sedia e non l'ha più trovata. Quindi, sono sicuro che la sta andando a recuperare.



GIOVINE Michele

Io sono sempre felice e commosso, Presidente, nel vedere come lei è sempre pronto a giustificare gli atteggiamenti degli altri, mentre adotta una particolare severità nei miei confronti, ma di ciò le sono grato perché è l'unico modo che ho per migliorare, crescere ed imparare.
D'altronde, io sono un giovane Giovine e sono qui per imparare, come spesso già all'Assessore Peveraro ho avuto il piacere di ricordare.
Il giovane Consigliere proponente dell'emendamento in oggetto richiede di approvare lo stralcio del comma 1 dell'articolo 2, perché l'obiezione che parte in questo caso da questo apparentemente ininfluente comma, parte di lì per arrivare, di fatto, nella sostanza, ad un rifiuto totale dell'intero articolato di legge.
In questa Regione c'è un modo di fare politica che, spesso e volentieri, è commisto al modo di fare affari.
Penso che sia insopportabile questo sistema di cose, credo che non ci sia granché da scherzare al riguardo. Credo che certa parte politica che a parole, sui giornali e magari anche in aula, dichiara una certa rigidità comportamentale, istituzionale e poi, nei fatti, vota ed avalla certe porcherie, debba essere stigmatizzata.
Io non m'iscrivo nella parte di quelli che stanno a pontificare, per mi permetto di fare il mio dovere fino in fondo opponendomi a quello che è un disegno di legge assolutamente sbagliato, ingiusto, iniquo e profondamente pericoloso per il futuro dell'istituto finanziario Finpiemonte S.p.A. in Piemonte.
Lo faccio e a me basta che qualcuno, anche uno solo, in Piemonte capisca il senso di questa battaglia, che non è quello che qualcuno di voi malignamente, e qualche giornalista non malignamente, ma complice, ha voluto riportare su qualche quotidiano.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, chiaramente le valutazioni sono discrezionali però rammento che i giornalisti effettuano il loro lavoro. In vari casi ci siamo lamentati, però i giornalisti hanno sempre rammentato e fatto valere la loro autonomia.
Quindi, invito ad esprimere delle parole di rispetto per il lavoro svolto dai giornalisti, anche qualora, nel tono e negli argomenti, possano risultare sgraditi.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64, sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Calamità naturali

Sull'ordine dei lavori - Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 766 "Solidarietà alla Regione Puglia"


PRESIDENTE

Il Consigliere Scanderebech ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Avevo annunciato, prima della chiusura della seduta antimeridiana, che avrei presentato un ordine del giorno in solidarietà a tutto quello che sta accadendo nel sud dell'Italia, in modo particolare in Puglia. Ricordo che l'articolo 2 della Costituzione tratta di solidarietà politica, economica e sociale così come il nostro Statuto all'articolo 2 e all'articolo 3 che tratta di solidarietà nei confronti delle altre Regioni. A parte lo Statuto e la Costituzione, penso sia un momento delicato.
A settembre, come avevo annunciato, farò la mia battaglia politica per ciò che riguarda alcuni aspetti politici e sui contenuti del Piano Socio Sanitario, ma per ciò che riguarda Finpiemonte, non capisco, non vedo e non riesco a comprendere. Se ci sono delle richieste precise dal punto di vista politico, ci sono le sedi preposte per farlo, ad esempio la Conferenza di Capigruppo, ma lasciamo all'Aula la dignità che merita.
Oggi non dico che dovremmo esporre le bandiere a lutto, non voglio arrivare a questo perché bisogna essere sempre positivi nella vita, bisogna guardare avanti, ma se leggiamo i giornali, già dalle prime pagine, ci sono catastrofi...



PRESIDENTE

Consigliere si trattava di un intervento sull'ordine dei lavori, quindi le chiederei di avanzare la sua proposta.



SCANDEREBECH Deodato

Prima ho chiesto l'intervento della Presidente per sapere se, in queste ore, c'è stato un intervento o qualche telefonata di solidarietà, se abbiamo mandato una nostra delegazione. Non si può parlare soltanto di Unità nazionale, di valori...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Scanderebech, se mi permetto di focalizzare l'oggetto dell'intervento, ma qual è la sua richiesta?



SCANDEREBECH Deodato

Chiedo che sia iscritto all'o.d.g. - e votato subito - un mio ordine del giorno, già depositato, affinché quest'aula abbia la possibilità di esprimere la propria solidarietà.



PRESIDENTE

Quindi chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno depositato...



SCANDEREBECH Deodato

Che si discuta di questioni delicate ed importanti che penso valga la pena. L'ordine del giorno è facilmente modificabile, sotto tutti i punti di vista. Siamo a disposizione per parlare di questioni serie, delicate ed importanti.



PRESIDENTE

Come da prassi, se non ci sono opinioni in senso contrario, lo diamo per iscritto.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Chiaramente è iscritto in calce all'o.d.g. Se nel corso della seduta si vorranno formalizzare richieste d'inversione, saranno formalizzate, ma il documento è stato iscritto.
La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Volevo solo fare un'integrazione alle poche considerazioni di questa mattina. In particolare confermo che la Regione Piemonte, in questo momento, ha quattro unità, di tre uomini ciascuna, impegnate in Molise.
Altre quattro unità erano pronte a partire ieri per la Calabria, ma c'è stato chiesto di sospendere l'invio nell'attesa, presumibilmente nella giornata d'oggi, di inviarle in Puglia. Questa è la situazione, al momento per quanto riguarda la disponibilità che, ovviamente, la Regione ha dato con i suoi mezzi, le persone, quindi la Protezione civile, ecc.
Resta il fatto più politico di piena condivisione del dramma che ripeto, purtroppo, non è solo in Puglia, ma sta attraversando, da nord a sud, tutta Italia.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Enti strumentali

Esame disegno di legge n. 421 "Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A." (Ordine del giorno n. 760 "Razionalizzazione delle 'Unutilities' di Finpiemonte", presentato dai Consiglieri Ghiglia Boniperti, Botta, Casoni, Vignale ordine del giorno n. 763 "Situazione delle Società partecipate dalla Regione Piemonte", presentato dal Consigliere Burzi ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze" presentato dai Consiglieri Casoni, Rossi, Nicotra, Scanderebech, Ferrero collegati al dibattito) (seguito)


PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 1 si propone la soppressione del termine "prevalente".
Non essendoci richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 12) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 1 si propone l'aggiunta della dizione "finanziariamente" tra le parole "opera" e "a favore".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

L'emendamento al capo 1) dell'articolo 2 riguarda il comma 1 e propone l'aggiunta della dizione o delle parole "finanziariamente" tra le parole "opera" e "a favore". Il comma 1 che andrebbe, di fatto, a leggersi tende a rivedere completamente la questione. Tendenzialmente quando si dice "opera a favore" non ha un gran senso logico. È normale che un ente formato e costruito con legge regionale dall'Ente Regione deve per forza operare a favore della Regione e della collettività. "Opera finanziariamente", per delinea chiaramente gli ambiti in cui l'ente dovrà operare e agire.
Purtroppo lo stralcio dell'intero comma è stato respinto dall'Aula quindi non possiamo fare altro che agire cercando di rendere qualche miglioria sui commi, sugli articolati restanti. In questo caso, poiché si tratta di istituto finanziario - il titolo è "riorganizzazione societaria dell'istituto finanziario regionale piemontese e costruzione della Finpiemonte Partecipazione S.p.A." - mi sembra assolutamente opportuno precisarlo anche nell'articolato e cercare di indicarlo più compiutamente.
Credo che, tutto sommato, precisare che la Finpiemonte S.p.A. opera in modo finanziario a favore della Regione, o si stralcia totalmente la frase perché non ha assolutamente senso logico (può avere un senso legislativo ma non ha un senso logico), oppure la s'integra con questa parola cercando di renderla più fruibile anche per il cittadino elettore che poi, alla fine, è quello interessato alla lettura della legge medesima.
A proposito della legge anche in questo ho visto un articolo presentato dall'Assessore Peveraro che, curiosamente, è rubricato come articolo 11 bis,anziché come articolo 12, pur non esistendo un articolo 11 nel testo in vigore (misteri della tecnica legislativa).
Voglio rammentare che, secondo lo Statuto - e secondo quanto è stato deciso non diecimila anni fa, ma nella scorsa legislatura - ci sono dei tempi tecnici di promulgazione da parte del Presidente della Giunta, e dei tempi tecnici di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, dei margini di tempo entro cui la legge entra in vigore, che sono tendenzialmente 15 giorni, salvo la legge preveda diversamente per casi d'urgenza. Questi tempi tecnici sono stati pensati dal legislatore - in questo caso, dal Costituente regionale, che nel 2005 ha varato il nuovo Statuto - per dare la possibilità ai cittadini elettori, che non vivono di politica e di amministrazione, di avere tutto il tempo per leggere tutto ciò che inciderà sulla loro vita.
Questo vale per la formazione di un ecomuseo, per la formazione di un parco, ma anche per l'organizzazione societaria della Finpiemonte. Credo quindi che, quando c'è l'urgenza, l'urgenza va veramente applicata, ma l'urgenza deve essere un urgenza reale, se no si aggira costantemente il dettame statutario.



PRESIDENTE

La Giunta regionale intende esprimere il suo parere? La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Negativo.



PRESIDENTE

Grazie per la consueta sintesi.
Per dichiarazione di voto, la parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Per esprimere la consueta amarezza e perché sono amareggiato per l'ulteriore negatività sollevata dal Vicepresidente Peveraro.
Sono curioso di chiedere al Vicepresidente se è negativo sull'emendamento in oggetto in sé o sulle mie spiegazioni sull'urgenza sull'11 bis e quant'altro.



(Commenti del Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro)



GIOVINE Michele

Quindi è una negatività apprezzata in questo caso. Bene, mi fa piacere sono contento, ogni tanto, di essere apprezzato anche da uno degli uomini più potenti della Regione, non tanto come Regione istituzionale, quanto appartenente alla popolazione piemontese. Sono cose che fanno piacere m'inorgoglisco molto.
Nel mio inorgoglirmi, voglio riprendere il filo del discorso e invitare i colleghi di tutti gli schieramenti politici presenti in questo parlamento regionale per richiamare l'attenzione su un argomento importante, quale appunto la Finpiemonte. La finalità di Finpiemonte è importante in un'ottica di ridiscussione regionale di quelle che saranno i due assetti futuri se questa legge passerà, anche se il Vicepresidente Peveraro assicura che ormai la scissione è stata già fatta e che la macchina è stata avviata.
Mi viene il dubbio se qui stiamo discutendo inutilmente, perché se la macchina è avviata, non capisco perché c'è bisogno di questa legge.
Giustamente il Consigliere Guida mi guarda e s'interroga. È un istituto che volete smontare, avete già smontato un pezzo, quello PR, volete smontarne altri due pezzi. Mi fa piacere che lo vogliate fare, mi fa un po' meno piacere che nessuno, a parte il sottoscritto, abbia qualcosa da dire. Trovo l'atteggiamento di una parte delle forze che sostengono questa maggioranza assolutamente strano e atipico, anche perché in controtendenza rispetto alle dichiarazioni fatte quando si discute del merito delle questioni.
Ritengo che non ci siano delle motivazioni reali per procedere all'approvazione di questo disegno di legge. Ricordiamoci che questo disegno di legge ci vede in prima fila, se vogliamo, nel panorama nazionale sullo sdoppiamento di un ente che le altre Regioni non fanno. Voglio mettermi in prima fila sull'aumento degli sprechi e dei costi, ma degli sprechi perché il costo va a coprire quello che è un servizio. Qui il servizio c'è già, aumentano i costi, aumentano gli sprechi per darli all'associazione di servizi che c'è già.
Le altre Regioni, come la Lombardia e la Liguria, procedono in senso opposto, loro creano società in house. La Liguria, ad esempio, ha riacquistato le quote di partecipazione dei privati con una spesa di quasi quattromila euro. Magari poi l'Assessore ci dirà quanto costerà, alla fine della fiera, tutta questa gestione, tutta questa magnifica splendida scissione, che probabilmente costerà ben più di quello che è costato alla Liguria riacquistare le quote di partecipazione dei privati.
Invito i colleghi ad un senso di responsabilità e a bloccare quello che poi, in futuro, diventerà irreversibile per la Regione, per il Consiglio regionale ma, peggio ancora, soprattutto, per i piemontesi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12, sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sull'ordine dei lavori, Presidente.
Mi riconnetto all'intervento che ha fatto poco fa il collega Scanderebech, ma in parte anche ad alcuni interventi che si sono succeduti nella mattinata d'oggi. Avremmo utilità, se l'Aula acconsente, a non più di cinque minuti d'interruzione, perché, come Capigruppo di minoranza vorremmo esaminare alcuni dei problemi che si pongono all'attenzione dei nostri lavori.



PRESIDENTE

Come da prassi, procediamo alla sospensione.
Riprendiamo i lavori alle ore 15.20.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.10 riprende alle ore 15.52)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Emendamento rubricato n. 65) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Art. 2 (Finpiemonte S.p.A.) Si sopprime il comma 2.
La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65, sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 13) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2 si propone la soppressione del termine "nel quadro della politica di programmazione regionale".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2 si propone l'aggiunta della dizione "economico" tra le parole "carattere" e "finanziario".
La Giunta regionale conferma il proprio parere negativo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16, sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 66) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera a) del comma 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2, lettera a sé propone l'aggiunta della dizione "economico" tra le parole "strumenti" e "finanziari".
Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 19.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2, lettera a si propone la soppressione del termine "ad ogni altro tipo di beneficio".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 20) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2, lettera a si propone l'aggiunta della dizione "economico" tra le parole "beneficio" e "finanziario".
Tale emendamento è dichiarato non collocabile.
Emendamento rubricato n. 67) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera b) del comma 2.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente, perché avevo dei dubbi comportamentali, ma lei mi ha aperto gli occhi, finalmente ho deciso e posso procedere giustamente all'esposizione di questi emendamenti.
Non so cosa dire: sono molto felice di ciò, anche perché mi ha sollevato nei confronti di una decisione comune della minoranza, che ha chiesto di ritirare la stragrande maggioranza degli emendamenti presentati affinché si potesse affrontare, come condizione fondamentale, l'ordine del giorno presentato dal collega Scanderebech.
indubbio che il rispetto dei morti in Puglia, per una regione che sicuramente sopporta malissimo questa situazione, aveva esigenze politiche superiori a quelle presentate dal sottoscritto, di opporsi al disegno di legge 421.
Lei, Presidente, mi ha ricordato che l'atteggiamento ostruzionistico è assolutamente riconosciuto come pratica legislativa, soprattutto quando bisogna difendere alcuni principi etici e alcuni diritti dell'opposizione.
certo che uno dei diritti dell'opposizione, Presidente, sia quello di prendere la parola e parlare quando questa viene concessa.
Ho notato che lei ha un atteggiamento, in particolare nei miei confronti - lo fa sempre e solo con me, almeno io mi accorgo di questo per cui tutto quello che prima ho detto, che avevamo deciso nella riunione di minoranza, non viene tenuto in considerazione. Pertanto, la minoranza può continuare giustamente nella sua decisione, ma io continuo nel mio atteggiamento, perché difendo il mio diritto ad intervenire in quest'Aula consiliare.
Grazie, Presidente. Ciò detto ed entrando nel merito degli emendamenti all'articolo 2, con l'emendamento n. 60 si chiede che l'articolo 2 possa diventare il nuovo articolo 1, affinché "Oggetto e finalità. Finpiemonte S.p.A." diventi un articolo solo.
Peraltro questo era...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, spero che non prenda questa interruzione come una mancanza di rispetto nei suoi confronti, ma le comunico che stiamo discutendo l'emendamento n. 67 e non il n. 60.



GIOVINE Michele

La ringrazio, Presidente, credevo che lei avesse detto 60, ma forse mi sono sbagliato. Del resto oggi, come l'Assessore Vicepresidente Peveraro sa, anche su altre questioni, purtroppo, mi sono dovuto ricredere. Ne prendo atto.
L'emendamento n. 67, relativo all'articolo 2, chiede che venga soppressa la lettera b) del comma medesimo, il quale recita: "a) nella amministrazione, gestione e controllo dei fondi comunque pervenuti" nell'articolo complessivo, che recita: "La Finpiemonte S.p.A., nel quadro della politica di programmazione regionale, svolge attività strumentali alle funzioni della Regione, aventi carattere finanziario e di servizio, nonché degli altri enti costituenti o partecipanti consistenti: a) nella concessione ed erogazione, anche mediante appositi strumenti finanziari, di finanziamenti, incentivi, agevolazioni, contributi, od ogni altro tipo di beneficio b) nella gestione di strumenti a favore del sistema dei confidi c) nell'attività di compravendita e amministrazione di beni immobili e mobili d) nell'attività di consulenza e assistenza a favore della Regione e degli enti pubblici partecipanti, oltre che a favore della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., nell'ambito di apposita convenzione di coordinamento dei servizi e) nella collaborazione alla progettazione e nella attuazione delle politiche di intervento in materia di ricerca, innovazione, sostegno alla competitività del sistema imprenditoriale piemontese f) nel supporto a progetti di investimento e di sviluppo territoriale g) nella promozione e sostegno, anche in collaborazione con enti locali, di iniziative e attività rivolte alla realizzazione di obiettivi di sviluppo economico e sociale delle comunità locali regionali h) nell'attuazione dei programmi comunitari di interesse regionale i) nella gestione delle politiche e degli interventi per il trasferimento tecnologico (parchi scientifici e tecnologici, incubatori, distretti)".
Ovvero, eliminando la lettera b), si eliminerebbero comunque l'amministrazione, la gestione e il controllo dei fondi che, ovviamente, in questo caso, non potrebbero più pervenire.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere in nome della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine per dichiarazione di voto.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, intervengo solo per dirle che, precedentemente quando ho alzato la mano per chiedere la parola e lei, invece, ha fatto partire il voto, volevo chiedere che la Giunta esprimesse comunque un parere per ogni emendamento posto in votazione, anche se questo non viene discusso e illustrato, ma utilizzato in dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Certo, sarà mia cura, mi dispiace - anche perché così si giustifica la presenza dell'Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 67.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Calamità naturali

Sull'ordine dei lavori - Richiesta d'inversione all'o.d.g. per esame ordine del giorno n. 766 "Solidarietà alla Regione Puglia")


PRESIDENTE

Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori.
Ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Signor Presidente, nella riunione di minoranza conclusasi qualche minuto fa i colleghi hanno espresso quanto ritenevano importante nell'assoluta legittimità del percorso che ciascun Consigliere, ciascuno Gruppo e ciascuna parte sempre deve avere in quest'aula - Longanesi diceva che "il problema non è la mancanza di libertà, ma la mancanza di uomini liberi", quindi, quanto più gli uomini sono liberi di esprimersi tanto più credo che il dibattito e la ricchezza di tutti si accresca. In particolare poi, credo che il collega Scanderebech ben più approfonditamente di me riporrà l'accento - si è ritenuto di lasciare, oggi, lo spazioo anche ad altri temi, uno dei quali lo riteniamo assolutamente urgente, mi riferisco alla drammatica situazione in cui versano parecchie Regioni d'Italia, in primis, nel caso specifico, la Puglia. Proprio per fare questo, si era ipotizzata un'interruzione di attività legittime e condivisibili, tra l'altro, nell'esito, visto che tutte le minoranze hanno manifestato contrarietà su questo disegno di legge.
Ora, alla ripresa dei lavori, c'è quel minimo di nervosismo che contraddistingue la fatica di stare in aula, che fa sì che si possa comprendere come al collega Giovine una parola non data ad un certo momento possa provocare anche un nervosismo maggiore di quanto convenuto, ma la riflessione aiuta.
Suggerisco di chiedere un'inversione dell'o.d.g. o un'introduzione dell''o.d.g. In questo caso, non è un'inversione, perché l'ordine del giorno, non essendo iscritto, in primo luogo, deve essere iscritto, poi deve essere richiesta l'inversione e, infine, si deve procedere alla discussione, onde consentire all'aula di affrontare oggi il problema, che meglio di me il collega Scandererech dopo motiverà, che è di oggi rimandando a subito dopo gli esiti di quanto rinviabile.
Ovviamente, considero implicito, ove non fosse chiaro, lo rendo più esplicito, il fatto che noi non ci riconosciamo più come Gruppo, da adesso in avanti, in forme di ostruzionismo che ritengo abbiano avuto lo spazio per essere esplicitate e, semplicemente, devono lasciare il campo all'urgenza di altri problemi.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Casoni.



CASONI William

Signor Presidente, sarò ancora più esplicito. Nella riunione di minoranza abbiamo chiesto al Consigliere Giovine di fare due cose oggi: in primo luogo, permetterci di svolgere la discussione su questo tema e contemporaneamente, chiudere la discussione su Finpiemonte entro le ore 20.00. Penso che un'ora si possa tranquillamente dedicare per allertare la Protezione Civile piemontese, affinché corra in aiuto alle altre regioni e, nel contempo, raggiungere, come da impegni sottoscritti, quanto concordato; il nostro partito è uso avere una sola parola, quando la parola viene data, noi, indipendentemente dagli esiti, tendiamo a mantenerla.
Rivolgo un ultimo appello al Consigliere Giovine: c'è un bene importante da tutelare nella nostra Italia, allo stesso modo c'è da rispettare un impegno che è stato preso come un gentleman agreement. Ognuno ha il diritto di opporsi, ognuno ha il diritto di fare le azioni che più ritiene eclatanti, ma non si ha il diritto di tenere inchiodati in aula 62 Consiglieri.
Mi sembrava che il Consigliere Giovine su questa posizione avesse dato un'opportunità, ma vorrei ancora sentirlo. Pertanto, lo invito a riprendere la parola per chiarire meglio in aula la sua posizione, affinché anche i nostri Gruppi possano decidere se rimanere in quest'aula o se abbandonarla.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Rossi.



ROSSI Oreste

Anche il Gruppo della Lega aveva aderito a un'ipotesi che potesse portare l'aula a chiudere entro sera sia con Finpiemonte e sia con l'ordine del giorno di sostegno a quanto sta succedendo in alcune regioni meridionali, ovviamente, mi riferisco al disastro degli incendi, che sono quasi tutti dovuti ai piromani e quasi nessuno a cause naturali.
Anche noi lanciamo un appello affinché si possa arrivare entro questa sera a chiudere i nostri lavori in modo utile per il territorio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, volevo precisare che primo firmatario è anche il collega Buquicchio, che, naturalmente, ringrazio. Ringrazio tutti i miei colleghi per la solidarietà manifestata nella riunione di minoranza.
Rivolgo ancora un appello al collega Giovine affinché con un ulteriore sforzo possa tralasciare eventuali incomprensioni. Il primo giorno di convocazione dell'Assemblea ricordo che tra me e il Presidente ci fu, già allora, un battibecco abbastanza aspro. Per cui, Consigliere Giovine, ci sono dei contenuti e delle ragioni molto più profonde.
Diamo a quest'Aula dignità, ma soprattutto facciamo valere il diritto che ha quest'Assemblea di manifestare solidarietà alle vittime e alle Regioni colpite da questa calamità. Abbiamo tutti visto e letto sui giornali odierni cosa sta succedendo nel sud Italia. Condividiamo tutti la possibilità democratica di fare ostruzionismo. Abbiamo preso delle decisioni delicate e importanti anche nel rispetto dell'unità della minoranza.
Collega Giovine, oggi l'abbiamo delegata come esponente e portavoce in Aula della minoranza per definire e decidere come procedere. Ma proprio perché è stato abbastanza disponibile nella riunione di minoranza, la invito nuovamente a riflettere attentamente e, se è possibile, a riprendere ancora la parola per poter procedere con l'esame dell'ordine del giorno relativo a "Solidarietà alla Regione Puglia".
Penso che anche i colleghi di maggioranza convengano con questa decisione (c'é stato già un piccolo contatto da parte del collega Buquicchio).
Dimostriamo ai media, alla stampa, a noi stessi che questa Assemblea è sovrana. Una volta tanto, fare un passo indietro vuol dire anche essere rispettosi nei confronti degli altri; vuol dire essere forti e uscirne vincenti sotto l'aspetto politico. Ma la politica, talvolta, deve dimostrare di erigersi al di sopra di tutte le posizioni politiche, proprie o di partito.
Oggi c'é in gioco qualcosa di più; qualcosa che ci riguarda tutti, che riguarda l'unità nazionale ma anche la dignità di quelle povere vittime e di coloro che oggi stanno attraversando un momento molto più difficile del nostro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Scanderebech.
Ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente.
imprescindibile che mi accomuni subito alla richiesta del Consigliere Scanderebech per la discussione di questo ordine del giorno, che mi sembra improrogabile.
Vorremmo che si svolgesse la discussione su questo ordine del giorno per poi votarlo, affinché si possa esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che, in questo momento, si trovano in difficoltà a causa di questi incendi che stanno veramente sconvolgendo non solo la Puglia, ma anche le altre Regioni. Oggi, però, si sta parlando di Puglia perché, evidentemente in quella Regione ci sono stati dei lutti. Non vorremmo che succedesse ancora in altre Regioni: cominciamo ad esprimere questa solidarietà e ad essere incisivi su questa Regione, e, nello stesso tempo, pensiamo anche alle altre Regioni che soffrono dello stesso problema della Puglia.
Vorrei fare un'ulteriore precisazione, che mi accomuna a quanto hanno già ribadito il Presidente Burzi, il Presidente Casoni e il Presidente Rossi: nella Conferenza dei Capigruppo avevamo fatto un ragionamento con il Consigliere Giovine, pertanto lo invito ancora a ripensare a questa sua posizione.
D'altra parte, non è che voglia convincerlo a tutti i costi, perché è imprescindibile il suo ruolo di Consigliere regionale. Il Consigliere Giovine può esprimere liberamente le sue idee; chiaramente le possiamo esprimere anche noi.
Pertanto, avendo una coesione con le forze di minoranza, mi accomuno a loro e, in caso contrario, anch'io abbandonerò l'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Penso che tutta la maggioranza concordi con la possibilità di poter discutere questo ordine del giorno, ma, nello stesso tempo, condividiamo anche l'invito che è stato rivolto al collega Giovine, da parte di molti esponenti della minoranza, a permettere all'Aula, pur nella contrarietà che è stata espressa dallo stesso collega, in modo chiaro, sia ieri che oggi di arrivare al termine della discussione di questo disegno di legge, come del resto, avevamo concordato venerdì scorso. Sarebbe un segnale positivo anche perché la settimana scorsa abbiamo discusso, nel bene e nel male, per tanti giorni e siamo arrivati ad un'intesa che intendiamo tutti quanti rispettare. Continuare su questa strada, sarebbe un bene per i lavori dell'Aula e per i rapporti all'interno di quest'Aula.



PRESIDENTE

Vi sono altri colleghi che desiderano intervenire? Ha chiesto la parola la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Brevemente, la Giunta è disponibile. L'Assessore Caracciolo è stato avvertito ed entro pochi minuti dovrebbe raggiungerci in Aula.
Ovviamente, si tratta di decidere se finire prima il provvedimento inerente a Finpiemonte e svolgere la comunicazione, o se interrompere l'esame del disegno di legge in oggetto.
Naturalmente, per quanto riguarda Finpiemonte, ricordo che l'urgenza di concludere è nota a tutti. Tuttavia, abbiamo anche la convocazione serale quindi si potrà andare avanti.
Credo anch'io che sia utile avere una breve comunicazione su quello che stiamo facendo, per poi predisporre un ordine del giorno da votare - penso sia possibile - all'unanimità.



PRESIDENTE

Vi sono colleghi che desiderano intervenire? Collega Giovine, i Presidenti dei Gruppi della minoranza, ma anche il Presidente Muliere a nome dei Gruppi della maggioranza, hanno rivolto un appello affinché si possa proseguire utilmente nell'esame del disegno di legge in oggetto ma anche nell'esame dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Scanderebech, insieme al collega Buquicchio ,in merito agli incidenti nel sud Italia. Le chiedo, quindi, se desidera intervenire sulla questione o se desidera dare una risposta. Poi, eventualmente, prenderemo le decisioni del caso.
La parola al Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

veramente sintomatico, Presidente, che lei, quando chiedo la parola non me la dia; invece, quando non la voglio, me la voglia dare.
No, non desidero intervenire, Presidente.



PRESIDENTE

Bene. I Presidenti dei Gruppi di minoranza hanno presentato una richiesta di inversione punti all'o.d.g.: chiedo se vogliono formalizzarla attraverso il voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sì, nel senso che, almeno sul tema che è stato sollevato con grande passione dal Consigliere Scanderebech - ho apprezzato molto il suo intervento di pochi minuti fa - riteniamo che si possa decidere.
Ove l'Aula, su questa inversione, non consenta - e lo comprenderei perché comprendo anche le urgenze che sono state sollecitate, per cui ne prenderemmo atto senza che questo causi alcun disappunto - siccome la nostra presenza, a questo punto, ci sembrerebbe inutile per lo svolgimento dei lavori di oggi, per quanto mi riguarda - ognuno sarà libero di fare ci che vorrà - vado in ufficio, perché ho un sacco di cose da fare.
Vorrei che si votasse l'inversione e, qualora venisse approvata, si discutesse dell'ordine del giorno, relativamente al quale credo il collega Scanderebech, in qualità di primo firmatario, voglia considerare aggiunte le firme di tutti i colleghi della minoranza e di tutti i colleghi della maggioranza che, oltre al Presidente Buquicchio, intendessero sottoscriverlo.
Vorremmo semplicemente che il tema venisse discusso e fosse portata una solidarietà concreta, come ha detto con parole ricche di passione il collega Scanderebech. Almeno avremo fatto qualcosa.
Dopodiché, l'Aula procederà nella sua sovrana libertà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Placido, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



PLACIDO Roberto

Grazie, Presidente e colleghi.
Mi sembra che la situazione sia sufficientemente chiara. Mi rivolgo non tanto alla maggioranza e all'opposizione, che hanno ampiamente affermato le loro intenzioni, ma mi rivolgo al collega Giovine.
Penso che abbia ottenuto il risultato di evidenziare un forte dissenso e una forte contrarietà sul provvedimento in questione.
Voglio riconoscere al collega di avere esplicitato una forte contrarietà, mentre magari altri colleghi, pur avendo delle perplessità, se le sono tenute a livello personale e non hanno avuto la voglia, la volontà e il coraggio di esplicitare non dico le contrarietà, ma le perplessità.
La proposta e la richiesta che faccio al collega Giovine, avendo ottenuto tutto lo spazio e l'evidenza di sottolineare la contrarietà, di non andare oltre in un atteggiamento che comprendo, ma che non sarebbe capito, è di dare la disponibilità magari anche a fare l'inversione dell'o.d.g. e votare l'ordine del giorno sul disastro avvenuto in Puglia non è un disastro naturale ma ha dei precisi responsabili.
Collega Scanderebech, per la vicinanza con la mia terra non posso che essere favorevole al documento, in assoluto per quello che è successo e a maggior ragione per la vicinanza.
Propongo poi di tornare immediatamente al provvedimento sulla Finpiemonte facendo ulteriormente pesare gli emendamenti di merito - io li ho visti e so che ci sono - sul provvedimento stesso, ma ritirando tutti gli emendamenti che rallentano il percorso del provvedimento per arrivare, al termine della giornata d'oggi, all'approvazione di un provvedimento importante, che ha visto non esplicitate le perplessità da parte di alcuni ed una forte contrarietà del Consigliere Giovine. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Gli atti di coraggio, anche quando non sono condivisi, rimangono atti di coraggio. Però noi siamo il Consiglio regionale del Piemonte e dobbiamo soprattutto prendere decisioni. È mia convinzione che il popolo piemontese come quello italiano, si allontana dalla politica quando non vede assumere decisioni, al di là dei costi e di tutti gli altri problemi.
Chiedo al Consigliere Giovine, dopo avere chiarito in modo ampio e brutale la sua posizione di contrarietà all'operazione Finpiemonte, di lasciar perdere, pur condividendo alcune di queste problematiche. Perché un gruppo come la Finpiemonte, che al suo interno ha un gioiello che si chiama Eurofidi, che, pagando lautamente giovani diplomati e laureati a 1.000 euro al mese, non produce utili, pone qualche problematica sulla capacità di questi direttori e dirigenti nel gestire queste aziende.
Quindi, rispetto al fatto che oggi in modo brutale sono state prese in considerazione queste problematiche, spero che chi dovrà (pubblico o privato o misto) decidere chi andrà a dirigere gli organismi di questo Consiglio, ne tenga conto; che sappia leggere i bilanci meglio di come so fare io; che sappia valutare le caratteristiche e i risultati ottenuti da questi dirigenti negli anni passati e si possa regolare di conseguenza.
Quindi chiedo al Consigliere Giovine, dopo aver fatto la battaglia, di chiuderla qui e di lasciare andare avanti i lavori del Consiglio regionale.
Ormai la sua posizione (e non solo la sua) è chiara. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chieppa; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Vorrei in un minuto, anche se irritualmente, a margine di questo momento di discussione e senza volere interloquire direttamente con il Consigliere Giovine (lo facciamo in altra sede), al di là della vicenda drammatica su cui credo il Consiglio debba pronunciarsi e dei fatti tristissimi che accadono nel resto del nostro Paese, vi è anche un altro tema, che anche con questo intervento pongo alla riflessione dell'Aula.
un po' però sulla falsariga di quello che dicevo stamattina. Continuo ad essere preoccupato, Presidente, che nel nostro ruolo di maggioranza e di opposizione, alcune volte possiamo perdere di vista che vi è un'ondata vera di antipolitica e anti-istituzioni in questo Paese.
Sono davvero preoccupato e, in particolare, c'è una tendenza a voler cancellare quella che è una centralità, ormai in parte persa, da parte delle assemblee elettive.
Credo che qui noi assolutamente non perdiamo tempo; vi è la necessità di discutere, ma non perdiamo tempo quando discutiamo dei provvedimenti.
Può sembrare magari anche un po' annoiante, ma dico lo stesso quello che penso, perché sempre più spesso assistiamo invece ad un dibattito anche tutto mediatico, che richiede sempre con maggior frequenza l'uomo o la donna forte alla guida delle istituzioni, al fatto che le assemblee elettive sono diventate luoghi non più capaci a rispondere alle esigenze dei cittadini e dei territori, in cui si perde del tempo, in cui non si produce.
Questo è un elemento centrale ed è un vero elemento di degrado della democrazia.
Volevo dire questo, perché so che, seppure con le enormi differenze che ci sono tra i nostri pensieri, sono convinto che anche il Consigliere Giovine tiene alla tenuta - scusate il bisticcio di parole - democratica delle istituzioni elettive soprattutto in questo momento.
Vorrei che noi cessassimo questo tipo di scontro per senso di responsabilità verso le assemblee elettive, perché non è un ragionamento di maggioranza o di opposizione.
Noi dobbiamo dare l'idea che qui ci si divide sulla politica e sulle scelte.
Mi sono permesso, anche per la lunga frequentazione politica che ho con il Consigliere Giovine, di richiamarlo molto affettuosamente su un tema tutto politico, che è il non danneggiare, indipendentemente dalle intenzioni, le assemblee elettive.
Mi pare che non ce ne sia la necessità, anzi c'è la necessità di rafforzarne il ruolo proprio in questo momento che vive il nostro Paese.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare la Presidente della Giunta regionale, Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

A questo punto, proporrei all'Aula di procedere, se volete, alla sospensione dell'o.d.g. per l'inserimento di un punto a carattere di urgenza con una pre-comunicazione dell'Assessore Caracciolo. Chiederei per correttezza di tutti e perché sappiamo che i tempi sono abbastanza tiranni di darci un tempo per la discussione. Quindi, se possibile, di contenere in cinque minuti gli interventi dei Capigruppo, fermo restando che ci possono essere Consiglieri che per ragioni personali intendono intervenire. Diciamo che la discussione potrebbe durare non più di mezz'ora, quaranta minuti:mezz'ora di dibattito e cinque minuti di introduzione, in modo da poter votare un ordine del giorno. Credo sarebbe bello se riuscissimo a votare un ordine del giorno comune, questo lo do come suggerimento ai Capigruppo.



PRESIDENTE

Sono state avanzate delle richieste dai Capigruppo dell'opposizione degli interventi successivi alla proposta della Presidente Bresso.
Proporrei di...
Prima di avanzarela proposta, do la parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Vorrei ribadire ancora una volta il ringraziamento a tutti i colleghi.
Inoltre, sono completamente d'accordo con quanto detto dalla Presidente sul predisporre un ordine del giorno comune, indipendentemente da quello già presentato. Siamo quindi a disposizione per una posizione unica istituzionale.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'inversione all'o.d.g. )


Argomento: Calamità naturali

Comunicazione della Giunta regionale sulla situazione incendi nella Regione Puglia (ordine del giorno n. 766, "Solidarietà alla Regione Puglia" presentato dai Consiglieri Scanderebech, Buquicchio, Spinosa, Nastri Casoni, Rostagno, Auddino, Barassi, Ricca, Lepri, Laus, Muliere, Cavallaro Boeti, Clement, Deambrogio, Pedrale, Valloggia, Placido, Pozzi, Bossuto Chieppa, Nicotra, Monteggia, Giovine, Pizzale, Lupi, Burzi, Travaglini Manolino, Guida, Larizza, Rutallo collegato)


PRESIDENTE

Propongo di sospendere l'esame del disegno di legge n. 421 e di procedere alle comunicazioni della Giunta regionale in merito ai recenti eventi accorsi in alcune Regioni d'Italia in particolare nella zona del Gargano.
La parola all'Assessore Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni, Assessore alla protezione civile

Vorrei comunicare all'Aula quello che è di nostra conoscenza rispetto agli incendi del centro sud.
Siamo stati allertati dal dipartimento della protezione civile Ministero degli interni, già da venerdì. Abbiamo mandato con immediatezza quattro squadre nelle Marche.
Ogni squadra è composta da un mezzo attrezzato per poter spegnere gli incendi, con tre volontari, quindi, sono quattro squadre per tre, sono 12 volontari.
Sono già sul posto e stanno lavorando. Successivamente siamo stati sollecitati a mandare altre squadre in Calabria. Eravamo già pronti a mandare tre squadre e abbiamo avuto un contrordine da parte del dipartimento di dirottarle verso la Puglia. Abbiamo un ricevuto un altro comunicato che ci diceva di stare lì e aspettare altri ordini.
Quindi noi siamo ancora allertati con i nostri mezzi pronti per intervenire appena ci arriva un segnale da parte del dipartimento.
In questo momento stiamo operando in Liguria, nel territorio di La Spezia, ma questo è un lavoro che facciamo spesso con la Liguria, perch c'è una collaborazione, già da diversi anni e che si svolge in un clima di tradizione attraverso una convenzione.
Questo è quanto. Vorrei esprimere in questa occasione il cordoglio penso di tutto il Consiglio regionale - per le vittime della calamità capitata con gli incendi in Puglia, e quindi attraverso quest'ordine del giorno, formalizzarlo.
Vorrei sottolineare che in questa occasione emerge ancora l'importanza della prevenzione che, purtroppo, in molte Regioni del sud non esiste nemmeno, mentre da noi dopo l'alluvione del 1994, abbiamo imparato a nostre spese. È stata una scuola importante che cosa significa avere un sistema di protezione civile regionale organizzato bene, in cui la prevenzione4 è al primo posto. In questo momento stiamo portando avanti il completamento dei Piani comunali e provinciali sulla protezione civile. Ho tenuto a sottolineare questo per mettere anche in risalto che sarebbe ora che anche nel centro sud si desse impegno a questa organizzazione perché se no ogni anno si ripetono sempre le stesse cose, purtroppo.



PRESIDENTE

I colleghi desiderano intervenire sulle comunicazioni dell'Assessore Caracciolo? La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Parlo a nome di tutta la minoranza che mi ha delegato portavoce su questo tema specifico, non su ciò che riguarda il rientro e il contenuto della riunione della minoranza.
Naturalmente questo è un tema che abbiamo vissuto qui, in passato con le calamità che ci hanno colpito dal '94. Il Piemonte e i cittadini piemontesi hanno già vissute questi episodi tragici. Oggi, purtroppo siamo troppo presi dai nostri dibattiti, siamo in un periodo di stanchezza, un periodo in cui la gente ha la testa altrove a differenza dei media che continuano a fare il loro mestiere evidenziando tutto quello che è successo in queste ultime ore in Puglia e nel sud in generale.
Che questi incendi siano di origine dolosa è ormai palese, lo si legge e lo si sente tramite i media. Proprio per questo, mi auguro che il governo nazione intervenga al fine di garantire un intervento tempestivo e che si attivi al fine di estirpare queste forme mafiose - se così si possono definire - . Forme mafiose che naturalmente ledono e colpiscono in tutte le parti del mondo. Non ci può essere sicuramente né solidarietà, né tanto meno accettazione davanti a tali forme di speculazione. Le istituzioni hanno il compito di colpire e individuare queste forme mafiose, adoperando tutti i mezzi possibili e immaginabili perché quello che sta succedendo in questi giorni è drammatico sotto tutti i punti di vista, dal momento che abbiamo problemi idrologici, idirici, elettrici. Il punto più delicato è che ci sono stati dei morti. Due anziani non sono riusciti a sfuggire alle fiamme e sono rimasti ingabbiati in una macchina. Il fatto di vedere distese così immense, una natura che non può più ritornare, bruciata ala vento, sono delle immagini veramente devastanti.
Ringrazio quanto ha detto l'Assessore Caracciolo, perché la Regione Piemonte, effettivamente, sotto l'aspetto organizzativo e, in modo particolare, la Protezione Civile, è stata fino ad oggi l'esempio, un po' in tutto il mondo; dove li abbiamo mandati ci hanno sempre ben rappresentati. Quindi, non nutrivo dubbi su questo così come sull'interessamento particolare della Presidente per conto della Regione Piemonte.
chiaro che questa mattina, venendo in Aula, mi sono sentito in dovere di manifestare questa presa di posizione tramite un ordine del giorno perché ritenevo ne valesse la pena, indipendentemente dal sostegno economico e morale che possiamo dare in questo momento, sia ai morti sia a coloro che hanno subito dei danni enormi.
Interi villaggi sono stati S.p.A.zzati via e le immagini che molti anni fa abbiamo visto appartenere ad altri mondi e nazioni, ieri sera purtroppo, sono state proiettate rispetto al nostro territorio.
Voglio ringraziare il collega Giovine - che non vedo - che ha fatto un passo indietro, per permettere di parlare di un tema così importante e manifestare la nostra solidarietà.
Ringrazio anche i colleghi della maggioranza per la solidarietà manifestata, apponendo la propria firma sull'ordine del giorno; se qualcuno, per motivi organizzativi, logistici, non ha messo la propria firma, può farlo anche adesso.
Mi aspetto che la Presidente Bresso ci dica se ha avuto un contatto diretto con il Presidente della Regione Puglia, per capire cosa sta succedendo e sapere qual è la situazione in questo momento, perché sembra ci siano anche dei dispersi (c'erano molti turisti soprattutto nelle vicinanze del Gargano).
Termino, Presidente, dicendo che quest'Aula è sovrana; capisco il discorso che l'Aula debba cercare d'essere protagonista della politica, ma deve anche essere protagonista di solidarietà e nel dare segnali istituzionali. A volte basta un piccolo segnale per fortificare l'unità nazionale, che è un cardine fondamentale della nostra Costituzione..
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente. Ho aderito senza alcun indugio ad una richiesta di solidarietà nei confronti della regione Puglia, che è la mia regione natia così come l'avrei accordata a qualsiasi altra regione di questa nazione.
Colgo l'occasione per fare qualche riflessione.
L'Italia, in questo periodo, nel periodo più caldo dell'estate, è forse il paese più colpito da questi disastri. Si tratta, non solo di disastri di natura paesaggistica, economica o di disastri che colpiscono il turismo che per alcune zone è la maggiore fonte di sviluppo e guadagno - ma, in qualche caso, come nello sfortunato caso di Peschici, di disastri che colpiscono vite umane.
Questo fatto deve sicuramente far riflettere: non possiamo limitarci ad esprimere solidarietà o ad inviare aiuti concreti, con un meccanismo di solidarietà che non può che partire da regioni più organizzate verso regioni meno organizzate.
Come ricordava l'Assessore Caracciolo, il Piemonte vanta un'organizzazione forse migliore di altre regioni. Ma noi non possiamo limitarci a tutto questo. Dobbiamo chiedere con forza - amico Scanderebech al Parlamento e al livello nazionale dei precisi interventi, mirati oltre che all'individuazione della patogenesi, e quindi delle cause di questi disastri, anche all'individuazione di un'adeguata terapia.
Dico questo perché è troppo facile parlare di vandali o di criminali senza comprendere le ragioni che possono star dietro a questi atti vandalici e criminali.
Possono esserci ragioni di natura speculativa sotto il profilo urbanistico; ebbene, se così fosse e se così è, è necessario intervenire con adeguate misure legislative per frenare, disincentivare e scoraggiare questo fenomeno. E sono convinto che sia così! Qualche volta si tratta semplicemente di una malattia, poiché la piromania è una malattia che colpisce alcuni individui, che godono, in modo perverso, a vedere il fuoco che distrugge la natura, le case e, qualche volta, anche gli esseri umani.
Quindi, accanto ad una necessaria e accurata indagine analitica, sotto il profilo patogenetico di questi fenomeni è necessario individuare anche forme che possono scoraggiare e disincentivare questi atti vandalici.
Oggi si parla d'inasprimento delle pene; non so se questo possa essere sufficiente, senza aver compreso a fondo le ragioni che colpiscono, di volta in volta, svariati territori, e non sempre le cause sono le stesse.
Ben venga, comunque, da parte della Regione Piemonte un concreto e incisivo intervento di aiuto; ben vengano tutte le misure adottate dal livello parlamentare, ministeriale o del Consiglio dei Ministri, per porre un freno al fenomeno che, complice il clima, determina disastri al nostro bel Paese. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Mi scuso se non ho ascoltato la relazione dell'Assessore - che mi ha raccontato prima - ma ero impegnata fuori.
Faccio anch'io volentieri una considerazione. Intanto, nel condividere lo spirito, il contenuto dell'ordine del giorno proposto dai colleghi Scanderebech e Buquicchio, sia come impostazione sia come invito rivolto a questo consesso regionale e al Parlamento nazionale. Poi, anche per qualche valutazione rispetto alle considerazioni dell'Assessore, per esprimere solidarietà e condivisione rispetto alla modalità e all'operato che, ancora una volta, questa Regione ha scelto di porre in essere di fronte a una calamità come quella che si sta verificando in questi giorni, per fortuna non nella nostra regione, anche se purtroppo il periodo è tale per cui anche la nostra regione è a rischio.
Abbiamo due problemi da gestire: il primo, è quello di mantenere un servizio di vigilanza, prevenzione e organizzazione all'interno della nostra regione, che ci permetta di non essere iperefficienti da altre parti e, magari, di avere dei problemi sul nostro territorio.
Condivido il fatto che l'Assessore non abbia posto in essere un'attività di soccorso e solidarietà sporadica, indipendente e non contenuta in un sistema di Protezione Civile nazionale, di cui facciamo parte, che, ovviamente, di fronte a problemi di questa portata, è quello che deve un pochino condurre l'attività di gestione dell'evento.
In passato, abbiamo imparato, anche come Regione, che è sicuramente importante la solidarietà e l'intervento istantaneo di chi arriva per primo, ma è altrettanto importante, soprattutto quando i problemi sono di così gran dimensione, che questo avvenga in un contesto di indirizzo un pochino più organizzato e definito non dalla libera iniziativa della singola Regione, ma in un contesto più completo.
La Regione Piemonte fa parte integrante del sistema nazionale di Protezione Civile, ha sempre operato in prima fila e sono convinta che anche con l'Assessore Caracciolo questo stia avvenendo e continuerà ad avvenire. Sostanzialmente, l'invito è di rendere disponibile tutto quanto occorre nel contesto di una chiamata del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e, soprattutto, di tener presente che la nostra realtà è altrettanto a rischio. Forse, abbiamo meno vandali o iniziative dolose, ma il problema della prevenzione in questo periodo sussiste anche nel nostro territorio.
Se qualcuno non lo ha già fatto, mi permetto di avanzare un'ultima proposta, in quanto l'intervento organizzativo-strutturale della Protezione Civile, ovviamente, è un po' meno solidaristico dal punto di vista delle risorse o, magari, degli aiuti. In questo consesso, però, abbiamo un'altra importante struttura, che, generalmente, in presenza di tali emergenze, è attivata, mi riferisco al Comitato di solidarietà, che, se del caso potrebbe essere attivato, quale iniziativa di questo Consiglio, da parte del Presidente del Consiglio, per vedere se, parallelamente all'iniziativa gestita e coordinata dalla Protezione Civile a livello nazionale, che ci vede partecipi, può essere uno strumento attraverso il quale contribuire magari con un'iniziativa un pochino più piemontese e non di sistema.
Ovviamente, ringrazio l'Assessore Caracciolo, tutta la struttura della Protezione Civile, che è sempre disponibile; preannuncio il voto favorevole di Forza Italia all'opportuno ordine del giorno proposto dai colleghi Scanderebech e Buquicchio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Signor Presidente, ho sottoscritto l'ordine del giorno che è stato presentato dal collega Scanderebech, lo ringrazio per avere sollevato questo problema, che non dobbiamo minimizzare e che riguarda anche la nostra Regione - per fortuna, non oggi nell'emergenza - sul quale dovremmo anche riflettere, magari, in un momento da individuare al di fuori dell'emotività che può caratterizzare l'odierna discussione.
Anche il nostro territorio è a rischio dal punto di vista degli incendi e, quale Sindaco di un piccolo Comune situato in una zona collinare, ho avuto modo di intervenire direttamente in più di un'occasione per organizzare le squadre antincendio affinché operassero sul territorio.
Questa primavera, tornando a casa dai nostri lavori torinesi, in più di un'occasione, osservando la corona delle montagne e delle colline che lambiscono il Canavese, ho rilevato la presenza di tanti focolai di incendio, pertanto, anche nelle nostre aree, sono stati necessari rilevanti interventi. Altresì, voglio ricordare che, non più tardi di due mesi fa anche sul nostro territorio, c'è stata una vittima: una signora sessantenne che stava cercando di limitare un incendio e salvare le poche cose di casa sua. Quest'episodio, forse, non ha avuto il risalto mediatico che in questo momento ha il nostro Paese, quel paese della Valle Sacra o della Valle dell'Orco non era certamente un gran centro turistico. Non voglio fare paragoni, ma sottolineare il carattere generale del problema: praticamente percorrendo la nostra penisola, anche attraverso il sistema autostradale possiamo verificarne la presenza in ogni regione.
Ritengo necessario sottolineare alcuni aspetti. Intanto, nella nostra Regione è stato organizzato e consolidato un sistema di prevenzione vigilanza e pronto intervento, richiamato prima dall'Assessore Caracciolo che testimonia il senso di responsabilità e consapevolezza dei problemi disponibile ad intervenire anche in altre realtà.
Precedentemente, sono stati richiamati gli interventi delle quattro squadre delle Marche e, forse, anche della Liguria; ho visitato il nostro sito poco fa e ho avuto modo di conoscere anche la provenienza delle squadre di volontari, che arrivano da questi territori, dal Biellese, dalla Provincia di Torino, dal Canavese, aree alle quali ho fatto riferimento perché lì, periodicamente, ci si confronta con questo fenomeno.
un fenomeno causato dall'incuria e, in molte realtà, certamente, da atteggiamenti criminosi, per inciviltà e anche per quelle questioni di sistema di melomania, richiamate in precedenza dal collega Buquicchio, che possono toccare alcune persone.
Allora, proprio per questo, è difficile fornire delle risposte. Ritengo importante che in casi come questi non ci sia tanto la rincorsa emotiva all'intervento, se non coordinato in un quadro generale di operazioni perché l'accorrere con qualche mezzo, in alcuni casi, si tradurrebbe soltanto in confusione. Quindi, bene ha operato l'Assessorato, in modo coordinato ed evitando di intervenire se non in casi strettamente necessari. Sottolineo quanto l'Assessore Caracciolo ha voluto evidenziare: la necessità della prevenzione e la crescita di coscienza e senso di responsabilità anche in alcune parti del Paese, nelle quali, forse l'azione di prevenzione e vigilanza rispetto a questi fenomeni non è ancora sufficientemente elevata.
Termino l'intervento annunciando la necessità di ragionare attorno a questi fenomeni per capire se occorre mettere in atto un gran progetto di tutela dei territori, che potrebbe essere foriero di risultati positivi sul versante della ricerca di nuove fonti alternative, dal punto di vista della produzione energetica, e quale volano di occupazione, rispondendo, nello stesso tempo, anche all'esigenza di migliorare la qualità della manutenzione, dell'agibilità e della fruibilità della difesa e della tutela del nostro paesaggio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Signor Presidente e colleghi, anch'io credo che l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Scanderebech abbia il pregio di sollevare un problema importante, non tanto per l'emozione di questo momento, perché in molte regioni del sud si tratta di un'emergenza che annovera anche il decesso di alcune persone, ma in quanto solleva un problema molto importante per il nostro Paese. Ogni anno, alla vigilia delle vacanze assistiamo nel nostro Paese allo sterminio di interi boschi, di centinaia e centinaia di ettari di alberi e di patrimonio ambientale.
Dobbiamo avere tutti ben chiaro quest'aspetto: da nord a sud il problema degli incendi esiste, è concreto. E noi riteniamo che le politiche che di solito nel nostro Paese si attuano verso il territorio, inteso come ambiente in senso lato, e verso questo gran patrimonio - che è una caratteristica del Paese e del sistema Italia - debbano essere ulteriormente rafforzate. Chiediamo anche che il Piemonte lo faccia con una politica sistematica anche nei confronti del potere centrale, del Governo centrale.
Oggi, di fronte a quello che è successo in Puglia o che sta succedendo in Calabria, nelle Marche, nel Lazio e in Sicilia, non possiamo sicuramente limitarci a comportarci da semplici "notai" e prenderne atto.
Tutti sanno che si tratta di atti criminali e criminosi, perpetrati da singoli ma anche da associazioni di criminali. E, come tali, gli autori vanno perseguiti e assicurati alla giustizia.
Auspico che, al di là della solidarietà e del dolore che si può provare in questo momento, ci sia anche l'impegno, da parte delle forze dell'ordine, di assicurare finalmente alla giustizia più criminali e associazioni criminose possibili, per vederli finalmente scontare una giusta e degna pena per quanto hanno commesso.
Teniamo in considerazione - lo hanno sottolineato in molti - che si tratta di un attentato alla sicurezza e alla vita delle persone, ma anche alla sicurezza e all'ordine pubblico, all'ambiente, all'ecosistema.
Sono convinto che, dalla Sila alle Alpi, il patrimonio ambientale italiano sia unico e vada preservato. Pertanto, la speculazione di chi commette questi reati e questi atti criminosi, deve essere giustamente punita.
Anch'io mi associo a quanti hanno sottolineato l'importanza del pronto intervento che ha messo in atto la Regione Piemonte, l'Assessore e la Giunta nel suo compresso, perché, ancora una volta, si dimostra come la nostra Regione, oltre alla solidarietà, riesca ad attivare tempestivamente un sistema di prevenzione e di pronto intervento che sicuramente ci fa onore in tutta Italia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Auddino.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente. Perdono il Vicepresidente Pichetto che mi faceva ostruzionismo, a sua volta.
Intervengo semplicemente per ringraziare il collega Scanderebech per avere sollevato il tema e per la pronta risposta dell'Assessore Caracciolo che, peraltro, è sempre estremamente gentile e comunque istituzionale nella sua attività di Assessore.
Sabato e domenica ho avuto il piacere di assistere ad un incontro con mostra e convegno successivo a Treiso (è in provincia di Cuneo, a due passi da Alba), organizzato dalla Protezione Civile, cui l'Assessore Caracciolo ha partecipato in qualità di relatore.
L'attività promossa dalla Protezione Civile e la gestione delle relative risorse - scarse, rispetto all'enorme bisogno che ce ne sarebbe sul territorio piemontese e non solo - è portata avanti con una grandissima abnegazione da parte di centinaia di volontari che si adoperano per la salvaguardia della sicurezza di tutti.
Sono assolutamente convinto che quest'ordine del giorno meriti una priorità nell'ordine dei lavori e spero che sia accettato e votato favorevolmente quanto prima, affinché si possa portare tutto l'aiuto necessario alle popolazioni che, evidentemente, in questo momento, sono più sfortunate di noi e ne hanno bisogno.
Peraltro, colgo l'occasione per annunciare all'Ufficio di Presidenza che appongo anch'io la mia firma all'ordine del giorno in oggetto che dovremo andare a votare.
Ringrazio l'Assessore e la Protezione Civile per quanto stanno facendo e per quanto faranno in questa situazione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Caracciolo, per una breve replica.



CARACCIOLO Giovanni, Assessore alla protezione civile

Solo pochissime parole per ringraziare tutti per le espressioni di cordoglio e di solidarietà.
Vorrei rendervi partecipi del fatto che la nostra Presidente, per ben tre o quatto volte, ha cercato di mettersi in contatto con il Governatore della Puglia, Vendola, il quale, però, è impegnatissimo sul posto, dove c' necessità che sia presente. Comunque, hanno un appuntamento più tardi per un colloquio telefonico. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 766, "Solidarietà alla Regione Puglia" presentato dai Consiglieri Scanderebech, Buquicchio Spinosa, Nastri, Casoni, Rostagno, Auddino, Barassi, Ricca, Lepri, Laus Muliere, Cavallaro, Boeti, Clement, Deambrogio, Pedrale, Valloggia Placido, Pozzi, Bossuto, Chieppa, Nicotra, Monteggia, Giovine, Pizzale Lupi, Burzi, Travaglini, Manolino, Guida, Larizza e Rutallo, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che il centro sud dell'Italia è preso nella morsa degli incendi, in particolare la situazione è completamente fuori controllo nella regione Puglia, a Peschici in provincia di Foggia, una delle zone più turistiche dell'intero Gargano considerato che sono stati trovati due cadaveri carbonizzati in una macchina in centinaia a Peschici sono rimasti bloccati sulla battigia, in situazione di panico, e sono stati soccorsi via mare dai mezzi di soccorso della Guardia Costiera, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e da motonavi e barconi molti comuni della Puglia sono rimasti al buio a causa di un blackout che per molte ore ha creato disagi ai cittadini e ai numerosi turisti presenti nella Regione, oltre a rallentare i soccorsi sono oltre 4.000 i turisti evacuati da campeggi e villaggi di vacanza risulta che la maggior parte degli incendi siano stati provocati da criminali visto l'art. 2 della Costituzione ove chiaro è il riferimento ad uno dei principi cardine quale quello della solidarietà sociale l'art. 2 e 3 dello Statuto della Regione Piemonte esprime la propria solidarietà al Presidente della Regione Puglia impegna la Giunta regionale ad attivarsi nell'immediato al fine di mettere a disposizione adeguati mezzi della Protezione Civile e a prevedere un contributo per far fronte all'emergenza invita inoltre la Presidente della Regione Piemonte ad attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni affinché si rivedano in senso più punitivo le pene previste per chi provoca volontariamente incendi".
Il Consiglio, unanime, approva.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali - Enti strumentali

Esame disegno di legge n. 421 "Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A." (Ordine del giorno n. 760 "Razionalizzazione delle 'Unutilities' di Finpiemonte", presentato dai Consiglieri Ghiglia Boniperti, Botta, Casoni, Vignale ordine del giorno n. 763 "Situazione delle Società partecipate dalla Regione Piemonte", presentato dal Consigliere Burzi ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze" presentato dai Consiglieri Casoni, Rossi, Nicotra, Scanderebech, Ferrero collegati al dibattito) (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo con l'esame degli emendamenti all'articolo 2.
Emendamento rubricato n. 21), presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico), Art. 2 (Finpiemonte S.p.A.), comma 2 lettera b Si propone la soppressione dei termini "comunque pervenuti".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Credo che l'emendamento n. 21), relativo all'articolo 2, di cui abbiamo già parlato, che chiede la soppressione dei termini "comunque pervenuti" sia tutto sommato abbastanza semplice da comprendere. Pertanto, per quanto mi riguarda, penso che si possa passare, ovviamente dopo le dichiarazioni di voto, alla votazione. Grazie.



PRESIDENTE

Vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 68) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera c) del comma 2.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Consigliere Guida, lo so che lei mi vuole bene, ma anch'io ne voglio a lei e a tutti i braidesi, che sono sempre nei nostri pensieri e nelle nostre attenzioni. È proprio per i braidesi e per tutti i piemontesi che io sostengo che l'articolo 2 debba essere modificato eliminando la lettera c) con la soppressione totale dell'articolo che riguarda Finpiemonte S.p.A.
nella lettera c), che tratta di gestione di strumenti a favore del sistema dei confidi.
Prima credo che qualche collega abbia parlato di Eurofidi e non solo.
La Finpiemonte S.p.A., nel quadro della politica di programmazione regionale, svolge attività strumentali alle funzioni della Regione, aventi carattere finanziario e di servizio, oltre che degli altri enti costituenti o partecipanti.
Nell'attività, che avrebbe prevalentemente un carattere finanziario di servizio, nonché degli altri enti costituenti, bisogna tenere presente che esiste una concessione ed un'erogazione, e mediante appositi strumenti finanziari vengono fatti i finanziamenti, gli incentivi, le agevolazioni e i contributi e, di conseguenza, ogni altra forma di beneficio.
In tutto questo troviamo che la gestione degli strumenti a favore del sistema dei confidi sia tutto sommato inutile, ridondante e poco consona all'intero articolato di legge, che invece dovrebbe essere approvato senza questa riga in oggetto che non ha alcun valore normativo aggiuntivo, non arricchisce né impoverisce quello che peraltro - lo voglio ricordare e sottolineare - è un articolato di un provvedimento di legge sbagliato dall'inizio alla fine.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Intervengo non sul merito di questo emendamento, ma su una proposta ultima da parte di tutta la minoranza che intendo fare.
Chiedo che ci sia un impegno ad approvare l'ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze", dopo l'approvazione della legge su Finpiemonte, nel quale vengano garantite alle opposizioni i pari diritti di rappresentanza anche nelle controllate Finpiemonte. Chiedo al collega Giovine, a fronte di un'assicurazione, qualora sia positiva da parte della Presidente o del Vicepresidente su questa approvazione, di recedere dall'illustrare gli emendamenti e di ritirarli, per fare in modo che si possano concludere i lavori, pur manifestando tutta l'opposizione - lo ribadisco ancora - e la netta contrarietà a questa legge. Però giustamente può votare, ha manifestato tutta la sua contrarietà e quant'altro.
Ripeto, questa è l'ultima proposta che la minoranza intende fare e spero che possa avere un esito positivo.
Qualora non l'avesse da una delle due parti, noi abbandoneremo l'aula e lasceremo che la maggioranza vada avanti con chi rimarrà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Come è noto, nella prassi questo comportamento la Giunta regionale lo adotta, tant'è vero che, come la minoranza ben sa, la Finpiemonte ha già proceduto a diverse designazioni nei Consigli di Amministrazione nelle società partecipate, ricoprendo dei posti e delle posizioni destinate alla minoranza con dei dirigenti, che non appena la legge sarà approvata, si potrà procedere a sostituire.
Quindi, sostanzialmente un ordine del giorno di indirizzo in questo senso, credo che possa essere raccolto.
evidente che questa è un'ennesima questione che poniamo sul tavolo, a fronte della quale mi pare che non ci siano risposte soddisfacenti. Quindi ci auguriamo che, a fronte di questa ulteriore disponibilità, ci sia un accordo, anche perché è evidente che l'Amministrazione regionale considera la minoranza come un corpo unico, perché diversamente anche nelle prossime valutazioni complessive si andrà a fare ragionamenti per Gruppo, perché si prende atto, con totale disappunto, che la giornata di ieri e quella odierna sono trascorse in modo assolutamente non proficuo.
Poi siamo riusciti ad inserire qualche cosa che ha dato un significato anche alla nostra giornata. Diversamente, non siamo entrati ancora nel merito però credo che sia necessario sottolinearlo.
Peraltro, confermo la disponibilità ad un ordine del giorno di questo tipo.



PRESIDENTE

Se nessuno intende intervenire, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 68.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Presidente, solo per ricordarle che non potevo intervenire per non farlo due volte.



PRESIDENTE

Il Presidente Casoni è intervenuto facendo una proposta di ordine procedimentale, quindi ho chiesto ai colleghi se desideravano intervenire sulla proposta appena fatta.



GIOVINE Michele

Prima di mettere in votazione, dovrebbe chiedere se qualcuno vuole intervenire per dichiarazione di voto.
Era solo per rammentarle questo piccolo aspetto procedurale.



PRESIDENTE

Ha ragione, saremo molto attenti alle procedure.
Il Presidente Casoni ha avanzato una proposta, che però non mi pare sia stata ancora accolta.
Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

oggetto di riflessione del Gruppo cui appartengo e per carità lascio che l'Aula vada avanti, visto che ci sarà la votazione, se qualcuno vuole intervenire voglio un attimino confrontarmi, ma non chiedo nessuna sospensione come il Consigliere Casoni.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2 lettera c, si propone l'aggiunta della dizione "finanziari" tra le parole "strumenti" e "a favore".
Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 69) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera d) del comma 2.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Negativo



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 70) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera e) La parola al Consigliere Giovine



GIOVINE Michele

Faccio un piccolo preambolo a questo emendamento per evitare che poi i colleghi di minoranza precipitosamente escano dall'Aula e magari si perdono il meglio della giornata, anche perché assolutamente trovo che la proposta fatta dal Consigliere Casoni, mi pare che da parte della Presidente Bresso sia degna di essere presa in considerazione.
Se cambierò mai atteggiamento, non sarà mai per questo, perché l'ho detto in aula, l'ho detto nelle varie riunioni di Capigruppo, l'ho detto ai giornali ma solo un giornale - il giornale del Piemonte - ha poi scritto la verità, la Repubblica ha scritto, invece, una valanga di menzogne, anche nel sottotitolo ha detto cose assolutamente non vere. La battaglia che nasce qui, non nasce per problemi di postumi di Consigli di amministrazione, per numero di consiglieri di amministrazione ...minoranza e meno che mai per un consigliere di amministrazione che in qualche modo sia attribuibile al Consigliere Giovine. Quindi, il Consigliere Casoni e i colleghi capiranno che se io adesso su questa che peraltro trovo assolutamente sacrosanta richiesta e proposta dovessi, cambiare atteggiamento assembleare è evidente che al di là di come si voglia leggere la storia di questa giornata è facile che fra qualche anno chi leggerà gli atti del Consiglio potrà pensare sequenzialità che non esiste né nei fatti né nei contenuti né nella volontà.
Personalmente non avevo quest'obiettivo, non c'era, l'hanno scritto perché evidentemente era il modo migliore per infangare la mia azione politica. Ritengo però che sia giusto e sacrosanto che la minoranza abbia una legittimazione e una riconoscibilità all'interno di questi enti a cascata. Perché? Perché anche lì si fa politica, anche lì si spende soldi e anche lì è giusto ci sia un controllo, che sappiamo benissimo essere più facile quando si hanno degli uomini all'interno delle strutture totalmente esautorati e all'oscuro di quello che accade in questi enti a cascata.
Se, ripeto, se il mio atteggiamento cambierà, non sarà assolutamente legata a questa cosa. Invito però il Consigliere Casoni e gli altri presidenti dei Gruppi di minoranza a non lasciarci perché, già in questa battaglia mi sento solo e non abbandonato, ma non vorrei sentirmi anche abbandonato oltre che essere solo, anche perché so già che è vero che qualcuno che appartiene forse più alla storia politica del Presidente Casoni che alla mia, diceva: "Molti nemici, molto onore"ma, perdonatemi, di onore credo, oggi, di averne avuto abbastanza o di non averne avuto troppo.
Quindi vi sono grato se a tal proposito questo emendamento in oggetto verrà accolto dall'Aula. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech



SCANDEREBECH Deodato

Il collega Giovine continua a far finta di non capire. Mi dispiace chiedo scusa a tutti i colleghi, ma non ci stiamo a questo gioco al massacro ma, soprattutto, almeno da parte mia, come penso anche da parte dei colleghi, sono costretto ad abbandonare l'Aula. Mi dispiace però lo devo fare perché ne va di mezzo la mia dignità personale ma quella di Consigliere regionale.
Non sono d'accordo che tu vada avanti con questa modalità, Giovine. Non sono d'accordo nel momento in cui ci si parla chiaramente. In quest'Aula non stiamo giocando al gioco dell'oca, né con il proprio portafoglio stiamo giocando con gli interessi dei cittadini e di tutti noi indipendentemente all'appartenenza politica.
Mi dispiace caro Giovine. Stai sbagliando di grosso, continua a sbagliare ma io non posso essere presente in un momento in cui si sta commettendo un qualcosa che va contro i principi della politica ma soprattutto contro i principi istituzionali di dignità di quest'Aula.



PRESIDENTE

Chiedo scusa Consigliere Scanderebech. Pregherei i colleghi prima di allontanarsi perché avrei intenzione di procedere alla votazione sull'emendamento rubricato n. 70 e poi prima che, eventualmente, alcuni colleghi ci lascino, riterrei opportuno effettuare una brevissima riunione della Conferenza dei Capigruppo per prendere alcune decisioni sul prosieguo dei nostri lavori, in maniera tale da poterlo fare avendo la rappresentanza più ampia possibile dei gruppi consiliari.
Riterrei, se consentite, di effettuare una breve sospensione di cinque minuti.
La parola alla Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Abbiamo preso atto con una certa soddisfazione delle dichiarazioni del Consigliere Giovine in merito alle varie posizioni e all'interesse sulle stesse; peraltro, il parere è negativo.



PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto chi intende intervenire? La parola al Consigliere Giovine



GIOVINE Michele

La mia amarezza è ormai sempre più sconfinata rispetto alle dichiarazioni del Vicepresidente Peveraro che da una parte... Presidente se il brusìo nell'aula continua penso sia inutile che convochi la Conferenza dei Capigruppo perché non trovo grandi difficoltà a capire che non se ne uscirebbe granché, però è legittimo farlo e trovo che sia sacrosanto. Se questo brusìo continua a persistere ..



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, ci sono 63 Consiglieri che stanno cercando con fatica di fare il proprio lavoro. Dopo un po' di ore trascorse in modo non propriamente produttivo, il brusìo è il minimo che possa accadere in quest'aula.



GIOVINE Michele

Per carità, sono consigli operativi, così come fa il Consigliere Burzi: lui non impone, consiglia. Io mi permettevo, nella mia miseranda e minimalista posizione, di dare il mio piccolo contributo alla discussione.
Non capisco perché il Consigliere Scanderebech se ne sia andato, trovo che questa abdicazione del suo ruolo di Consigliere di opposizione, per fare opposizione ad un altro Consigliere di opposizione, sia così stucchevole e non granché chiaro. Vorrei far notare al Consigliere che ha incassato, politicamente, una grande vittoria politica: si è discusso di un ordine del giorno che egli stessi aveva proposto e sollecitato per primo che io stesso ho firmato, ed è stato votato all'unanimità, quindi non capisco cosa abbia da lamentarsi.
Mi viene il sospetto che egli abbia da difendere e da tutelare un accordo extra assembleare con il Vicepresidente Peveraro e che quindi stia difendendo tale accordo perché il Vicepresidente Peveraro gli avrà detto: "Se non chiudiamo con il Consigliere Giovine, non chiudiamo con nessuno".
Non so se sia così, perché magari effettivamente il giornalista, il dottor Trabucco Marco, ha scritto anche delle cose giuste, magari è vero che c'era qualcuno che aveva degli accordi con il Vicepresidente Peveraro. Magari nella foga, si è sbagliato, non era il Consigliere Giovine, ma il Consigliere Scanderebech. Può darsi che sia così, Presidente. Tuttavia trovo che questa sua posizione sia assolutamente esagerata, fuori da ogni logica, ma ne prendiamo atto con assoluta serenità.
Chiedo solamente ai Consiglieri d'avere pazienza, magari, chissà, il caldo farà maturare le nespole, o forse no, intanto so che il Presidente Peveraro con i suoi sudoku ha una gran pazienza illimitata e gliene siamo tutti grati. Grazie, Presidente



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Scanderebech, ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Volevo tranquillizzare il Consigliere Giovine che non ho nessun accordo interpersonale con l'Assessore Peveraro, le mie battaglie sono solo politiche, lo sono state in passato e lo saranno in futuro. Possono dire di tutto del sottoscritto, tranne che fa delle battaglie per un posto o per un altro. Sono anche un po' scocciato che si parli di cose che non m'interessano. Il mio problema è di portare avanti delle battaglie politiche, soprattutto di mantenere lo status che tutti i Consiglieri regionali dovrebbero mantenere quello di dignità. Quotidianamente tutti usiamo queste terminologie, ma poi non le applichiamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Turigliatto per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



TURIGLIATTO Mariano

Sono normalmente silenzioso perché ritengo che quando altri esprimono opinioni che condivido, non ci sia bisogno che le ribadisca e non sono animato da brutti sentimenti nei confronti di nessuno, tanto meno nei confronti - ma stasera sì- del Consigliere Giovine. Tuttavia vorrei che il Consigliere capisse, una volta per tutte - ed è già accaduto in passato e io ho taciuto perché ritengo che ciascuna esercita, nel modo in cui preferisce, il mandato che gli elettori gli hanno conferito - che questa sera, secondo me, si è passato il limite. Questa sera abbiamo assistito alla sistematica umiliazione di un Parlamento, quello di cui noi facciamo parte, che non è una bella cosa per la democrazia. È sempre l'inizio di quelle chiamiamo "derive autoritarie". Iniziano così. Con gli ostruzionismi che non portano da nessuna parte, con lo svilimento delle prerogative e del ruolo di ciascuno e di coloro che ne fanno parte, dell'organismo nel suo complesso.
Quello che sta accadendo - che è accaduto e che, ahimè, continua ad accadere - è un buon passo dal punto di vista dell'umiliazione dell'organo e di coloro che ne fanno parte, cioè noi.
Adesso inizio a sentirmi anche un po' umiliato dal punto di vista personale, non perché sono qui da giorni e giorni, prima per un motivo adesso per un altro, sostanzialmente a non concludere nulla - questo ci sta, nel funzionamento dei Parlamenti, ci sono anche momenti di questo tipo ma perché non capisco il senso di quello che sta accadendo. Sono due giorni che non riesco a capire di costa stiamo parlando, cos'è che si vuole.
La settimana scorsa abbiano avuto un periodo d'ostruzionismo al termine del quale si sono convenute, piaccia o no, una serie di metodologie e di procedure, che erano il risultato di una battaglia politica discutibile bella o brutta, che aveva degli obiettivi dichiarati. Adesso, non capisco quali siano gli obiettivi. È evidente che nel momento in cui mi sento umiliato anche dal punto di vista personale, perché non capisco cosa sto facendo e sto facendo una cosa che non mi piace, prima o poi reagisca.
Vorrei evitare di dover reagire, lo dico con estrema chiarezza, in termini personali, ad un'umiliazione che comincio a considerare personale: mi si dica perché stiamo facendo questa cosa, allora posso arrabbiarmi, stufarmi decidere di andare, oppure anche condividerla.
Se non me lo si dice ritengo di avvalermi di tutti gli strumenti che lo Statuto e il Regolamento mi mettono a disposizione per condurre, anche sul piano personale, una risposta a quest'umiliazione. Non ne posso più!



PRESIDENTE

Procediamo con il voto finale, dopodiché sospenderemo la seduta per una Conferenza dei Capigruppo Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70.
Il Consiglio non approva.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.40 riprende alle ore 18.09)



PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori.
Comunico che nella riunione della Conferenza dei Capigruppo si è auspicata una soluzione che preveda di terminare i nostri lavori con il voto finale entro la seduta pomeridiana, auspico che l'esame degli emendamenti, che dobbiamo ancora svolgere, vada in quel senso.
Presidente Rossi, io auspico, i colleghi hanno dato indicazioni in questo senso, poi, ciascun collega si regolerà secondo le sue possibilità e responsabilità in aula.
Passiamo all'esame degli emendamenti sull'articolo 2.
Emendamento rubricato n. 71) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera f) del comma 2.
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 50) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) articolo 2, comma 2, si propone l'aggiunta, in finale di proposizione, della frase "in ambito regionale".
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 72) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera f) del comma 2.
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 2 la lettera j) si propone l'aggiunta della dizione "di ricerca" tra le parole "istruttoria" e "strumentale".
La lettera j non è presente.
Gli emendamenti rubricati n. 23), 24), 25), 26), 27), 28) e 29) sono ritenuti non collocabili nel corpo del testo.
Se il presentatore desidera avere indicazioni o riformularli, pu accomodarsi presso la Presidenza per le correzioni del caso.
Emendamento rubricato n. 73) presentato dal Consigliere Giovine: al Capo I (Finalità e regime giuridico) articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera h) del comma 2.
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
L'emendamento 30 non è collocabile.
Emendamento rubricato n. 74 presentato dal Consigliere Giovine: al Capo I (Finalità e regime giuridico), articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) si sopprime la lettera i) del comma 2.
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Gli emendamenti rubricati n. 31, 32 e 51 non sono collocabili nel corpo del testo.
Emendamento rubricato n. 75) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera l) del comma 2.
La parola all'Assessore Peveraro che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese su tale emendamento.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 76) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera m) del comma 2.
Emendamento rubricato n. 77) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime il comma 3.
Emendamento rubricato n. 78) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera a) del comma 3.
Emendamento rubricato n. 79) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera b) del comma 3.
Emendamento rubricato n. 33) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "mensilmente" tra le parole "verifica" e "lo stato".
Emendamento rubricato n. 35) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "bimestralmente" tra le parole "verifica" e "lo stato".
Emendamento rubricato n. 37) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "semestralmente" tra le parole "verifica" e "lo stato"..
Emendamento rubricato n. 34) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera m) del comma 2.
Emendamento rubricato n. 36) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "periodicamente" tra le parole "verifica" e "lo stato".
Emendamento rubricato n. 38) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "finanziaria" tra le parole "efficienza" e "ed economicità".
Emendamento rubricato n. 80) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime la lettera c) del comma 3.
Chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere sugli emendamenti 76 77, 78, 79, 33, 35, 37, 34, 36, 38, 80, tutti consequenziali.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80).
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 39) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera c si propone l'aggiunta della dizione "preventivamente" tra le parole "definisce" e "i criteri".
Emendamento rubricato n. 41) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera c si propone l'aggiunta della dizione "di natura finanziaria" tra le parole "criteri" e "le modalità".
Emendamento rubricato n. 42) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 3 lettera c si propone l'aggiunta della dizione "finanziari" a fondo capoverso.
Emendamento rubricato n. 82) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime il comma 5.
Emendamento rubricato n. 81) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime il comma 4.
Emendamento rubricato n. 43) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.) comma 5 si propone l'aggiunta della dizione "eventualmente" tra le parole "può" e "partecipare".
Emendamento rubricato n. 83) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 2 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime il comma 6.
Procediamo al secondo blocco d'emendamenti sull'articolo 2, rubricati ai n.
39, 41, 42, 81, 82, 43 e 83.
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere su tali emendamenti.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta esprime il parere negativo, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 81).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 82).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43).
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83.
Il Consiglio non approva.
Non vi sono altri emendamenti sull'articolo 2.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto sull'articolo 2 il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, durante la Conferenza dei Capigruppo io ho dichiarato quanto voi sapete, ma tutto sommato abbiamo ancora un po' di tempo e possiamo affrontare tranquillamente l'argomento.
Sull'articolo 2 esprimo parere assolutamente contrario.
Ritengo che questa Finpiemonte S.p.A., che è la società in house che si andrà a creare, sarà un mostro giuridico che non avrà un gran senso slegata all'altra. Ovviamente, sono pronto ad accettare scommesse e a fare una facile Cassandra: ci sarà un aumento di costi di personale; saranno raddoppiate le figure dirigenziali e saranno raddoppiate tutte le situazioni, dal semplice usciere al direttore generale. Questo ci vede fortemente contrari, perché non se ne sentiva assolutamente l'esigenza, non si pensava che il Piemonte avesse questa necessità.
Riteniamo quindi che il voto contrario su quest'articolo sia assolutamente opportuno; non potevo esimermi dall'intervenire negativamente su quest'articolo, perché è uno degli articoli più scandalosi dell'intero testo.
Il parere del nostro gruppo è assolutamente contrario, quindi voteremo di conseguenza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 Sono stati presentati alcuni emendamenti. Chiedo alla Giunta regionale se intende esprimere un parere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Visto che non ho ritirato gli emendamenti, richiedo che formalmente si proceda, come consuetudine, e che quindi ci sia la discussione generale sull'articolo. Magari potrà anche non intervenire nessuno, però chiedo che la discussione sia formalmente aperta, poi successivamente quando sarà finita la discussione generale e s'inizierà l'esame degli emendamenti saremo felici di sentire il curioso parere del Vicepresidente Peveraro.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, ha ragione; quindi, procediamo con la discussione sull'articolo 3.
Non essendoci interventi passiamo all'esame dei singoli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 84) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte S.p.A.), si sopprime l'intero articolo 3.
Chiedo alla Giunta di esprimere il parere sull'emendamento rubricato n.
84) ed eventualmente anche sugli emendamenti successivi.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 85 presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Art. 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.) Si sopprime il comma 1.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 86) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 87) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 3.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 44) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 3, si propone l'aggiunta della dizione "finanziarie e non" tra le parole "gestione" e "delle partecipazioni".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 88) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 4.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 45) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 4, si propone l'aggiunta della dizione "di natura finanziaria o industriale" tra le parole "partecipazioni" e "privilegia".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 89) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 5.
Per dichiarazione di voto ha chiesto la parola il Consigliere Giovine ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Voterò a favore di quest'emendamento. Uso la forma al singolare, anche perché non vedo molti resistenti nella minoranza, ma non sono totalmente solo e ringrazio per la presenza e il conforto l'onorevole Tino Rossi.
Ritengo che questo poteva essere un emendamento di merito che poteva essere accolto, ma evidentemente non si è creato il clima giusto, quindi non voglio illustrarlo né chiederò un parere diverso.
Non c'è il clima per poterlo affrontare, ma voglio che ciò rimanga a verbale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 46) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 5, si propone l'aggiunta della dizione "esclusivamente" tra le parole "partecipazioni" e "finalizzata".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 90) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime la lettera a) comma 5.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 47) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 5 lettera a) si propone l'aggiunta della dizione "e razionalizzare" tra le parole "specializzare" e "le singole".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 91) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime la lettera b) comma 5.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 48) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 5 lettera b si propone l'aggiunta della dizione "tramite nuovi progetti" tra le parole "consolidare" e "ulteriori".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 92) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime la lettera c) comma 5.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 93) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 6.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), comma 6, si propone l'aggiunta della dizione "eventuale" tra le parole "con" e "smobilizzo".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 94) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 7.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 95) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo I (Finalità e regime giuridico) Articolo 3 (Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.), si sopprime il comma 8.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 52) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo II (Gestione) Articolo 3, comma 8, si propone l'aggiunta del seguente comma 9: "la Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. reinvestirà gli utili della sua gestione, derivanti in primo luogo dai dividendi della Società partecipate secondo le indicazioni del Comitato d'Indirizzo".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto sull'articolo 3 il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Questo è forse l'articolo più controverso dell'intero testo. Il Gruppo de La Lega Nord è contrario allo sdoppiamento di Finpiemonte, in particolare con Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
Nell'articolo 3 sono contenute le motivazioni del nostro voto contrario. L'articolo recita "I soci della Finpiemonte Partecipazione S.p.A. possono essere, oltre alla Regione, enti pubblici territoriali e locali" e questo va bene "enti economici e finanziari" qui iniziamo a dubitare e "imprese e fondazioni bancarie e creditizie" su questo siamo nettamente contrari. "Compagnie di assicurazione" ancora peggio. Per il resto va bene, non ci sono problemi.
Ci sono altri punti dell'articolo 3 che non ci piacciono. Ad esempio il comma 5) punto b: "Promuovere e consolidare ulteriori integrazioni tra soggetti pubblici e privati, anche mediante strutture e societarie intermedie, per attrarre nuovi investimenti".
Questo significa che noi non soltanto duplichiamo il consiglio di amministrazione di Finpiemonte, creando due Finpiemonte ma, addirittura nell'articolo 3 inseriamo che Finpiemonte S.p.A. può fare ulteriori integrazioni e, addirittura, costituire, anche mediante strutture societarie intermedie, nuove strutture societarie intermedie. Cosa vuol dire? Vuol dire che si creeranno ulteriori società intermedie costituite tra Finpiemonte s.p.a e altre società pubbliche e/o private che avranno regolare consigli di amministrazioni, regolari direttori, amministratori Presidenti e Vicepresidenti, ufficio e ammennicoli vari.
Il che vuol dire: aumentare in modo esponenziale i costi che il pubblico - è chiaro, è scritto che Finpiemonte S.p.A. sarà a maggioranza capitale pubblico - dovrà pagare di più, spendere di più e utilizzare soldi dei cittadini per mantenere nuovi consigli di amministrazione.
Ricordiamoci che, ogni volta che si costituiscono i consigli di amministrazione, questi si divertono, a volte in modo utile, altre volte in modo meno utile, a volte in modo dannose, a dare consulenze in giro, a pagare personale, ad assumere personale e così via. Quindi i costi della politica - quando si tratta di soggetti a capitale prevalentemente pubblico, si parla di costi della politica - tendenzialmente aumenteranno.
Se qualcuno avesse ancora dubbi, leggiamo il comma 5 punto c.
"Condizionare l'assunzione o la conservazione delle partecipazioni al riconoscimento del proprio diritto di essere rappresentata negli organi di amministrazioni e controllo delle società, cui le partecipazioni si riferiscono". Qui, addirittura, scriviamo che Finpiemonte S.p.A. condiziona la sua adesione o meno ad aiutare una società che ha necessità di essere aiutata, solo se le viene concessa la poltrona all'interno del consiglio di amministrazione. È chiarissimo, lo scrivete anche. Posso capire tutto: pensatelo, immaginatelo, speratelo, invece lo scrivete all'interno dell'articolo. Se Finpiemonte aiuterà una società che ne ha bisogno condizionate il finanziamento pubblico - Finpiemonte è a maggioranza di capitale pubblico - al riconoscimento a Finpiemonte stessa della poltrona da occupare, altrimenti i soldi non glieli date, gli date un calcio nel "culo"! Date i soldi a società in crisi, ma dicendo "ti aiuto con i soldi pubblici, dei cittadini piemontesi, a condizioni che tu mi dia la poltrona". Ovviamente immagino ben retribuita, perché di poltrone non retribuite in società non ce ne sono...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Rossi, la richiamo all'utilizzo di termini adeguati.



ROSSI Oreste

Chiedo scusa, Presidente, mi è scappato.
Dopodiché, al punto comma 6, scrivete "la politica di gruppo deve risultare orientata alla rotazione del portafoglio delle partecipazioni con smobilizzo delle stesse una volta conclusasi la fase di avvio dell'impresa o in relazione al grado di sviluppo delle società interessata". Finpiemonte, quindi, può entrare, uscire, decidere in modo totalmente autonomo, prendendo posizioni di comando, di controllo, di gestione, poltrone, fare società, smobilitare società e così via.
Al comma 7): "la Finpiemonte Partecipazioni" - come se non bastasse quello che può fare, anzi, fa, in modo condizionato cioè dare soldi pubblici in cambio di poltrone - "può svolgere attività finanziaria nonch prestare servizi finanziari, amministrativi,contabili e tecnici prevalentemente a favore dei soci ed altresì delle società partecipate e della Finpiemonte s.p.a".
Ma non avevamo detto, proprio l'altro giorno - lo aveva confermato l'Assessore in aula - che Finpiemonte, in particolare con Eurofidi, società che dipende da Finpiemonte, avrebbe avuto il compito primario - lo garantiva a parole, l'ha detto in aula, ribadisco, è a verbale - di aiutare nel credito la piccola e media impresa? Ma secondo voi, la serie di cose scritte nell'articolo 3 serve per creare una mega società di controllo sul territorio, di gestione del denaro dell'impresa nel finanziamento nel settore creditizio con banche e assicurazioni, o serve per dare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese, all'artigiano o al commerciante che ha bisogno di 10,20, 30 o 40 mila euro? Io vedo un colosso economico che si mette insieme al mondo della finanza per gestire posti, poltrone, potere, denaro e servizi finanziari.
Questo è l'articolo peggiore del testo, per cui il nostro voto non può che essere convintamene contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Non posso che condividere completamente l'intervento del Consigliere Rossi. Questa è una delle motivazioni per cui mi sono opposto ferocemente al disegno di legge n. 421, a questa scissione, sicuramente ad un raddoppio delle figure lavorative e professionali all'interno dei due enti. Ci sono quel che è peggio, alcune finalità che non sono chiarissime e piacevoli all'interno del disegno di legge in oggetto. Non si capisce bene qual è il vero obiettivo dell'articolo 3, che andrà a definire la Finpiemonte Partecipazione S.p.A., questa sorta di holding,.
vero, adesso la Finpiemonte non poteva fare certe operazioni, perch comunque, era una società che aveva dei vincoli dettati dalla legge n. 76 invece, questa nuova holding, Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., potrà fare tutte le cose testé elencate dal Presidente Rossi, che non so quanto possano essere confacenti al dettame statutario e quanto utili e interessanti per le politiche destinate ai piemontesi.
Credo che chi fa politica debba fare politica e chi fa affari debba fare affari, che non ci debba essere una grandissima commistione, anzi, al riguardo, non ci dovrebbe essere per nulla.
Quest'articolo 3, con la costituzione di questa società, invece, va pericolosamente verso quest'indirizzo. Sono due anni che sui giornali a livello nazionale leggiamo continuamente delle commistioni tra politica e affari, purtroppo, ci tengo a sottolinearlo, con il discredito della politica e non certamente del mondo economico e di coloro che fanno affari.
Oggi, un ulteriore irrigidimento su questa legge da parte del sottoscritto poteva portare a eccessivi e facili entusiasmi e trionfalismi da parte di chi vuole delegittimare quest'Aula e ritiene che al comando sia necessario solamente un uomo o una donna che decida e che quest'Aula non abbia le sue funzionalità.
Vicepresidente Peveraro, non penso che lei sia la donna al comando.
Credo che lei abbia gusti non dico sani, perché qualcuno potrebbe offendersi in quest'aula, però, per lo meno, chiaramente eterosessuali e non ho motivo di dubitarne, mettiamola così.



PRESIDENTE

Per cortesia, collega Giovine, la invito a non intervenire su questioni attinenti la privacy di altri Consiglieri.



(Commenti fuori microfono)



GIOVINE Michele

Questo è vagamente allusivo alla privacy del Presidente Peveraro e alle sue abitudini, ma va bene, se fossi il Presidente Peveraro mi offenderei.
Ciò detto...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, siamo in sede di dichiarazioni di voto, invito tutti alla serietà.



GIOVINE Michele

Siamo in sede di dichiarazioni di voto, chiedo scusa.
Ciò detto, non aveva senso continuare con un tale atteggiamento, se vogliamo chiamarlo ostruzionistico, chiamiamolo pure ostruzionistico avendo il sottoscritto già ampiamente sottolineato quali erano le motivazioni per cui mi opponevo fortissimamente al varo di questo disegno di legge.
Una di queste, ultima, ma non ultima, in ordine di tempo, l'ha ottimamente presentata il Presidente Rossi; dal punto di vista istituzionale, sarebbe gradito che l'Assessore Peveraro rispondesse, per lo meno al Presidente Rossi, sulle questioni di critica che egli ha sollevato all'articolo 3.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Chiedo se mi è consentito esprimere solo due parole in merito alla sollecitazione rivoltami non solo dal Consigliere Rossi, ma anche dal Consigliere Giovine circa l'articolo 3.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

In realtà, in qualche modo, penso di avere delineato la posizione dell'Amministrazione regionale nella fase di presentazione del disegno di legge. Certamente, non voglio convincere, ma almeno vorrei invitare alla riflessione il Presidente Rossi, che aveva già esposto questa critica, sul fatto che terrei scissa la questione relativa ai soggetti che possono partecipare alla nostra società dalle attività varie che le partecipazioni possedute da queste potranno svolgere.
Su Eurofidi ho già detto, ovviamente confermo, tenga conto che già in Eurofidi, come lei sa, la quota di partecipazione indiretta della Regione attraverso Finpiemonte, è una quota di minoranza e c'è una consistente quota posseduta già dai principali istituti bancari nazionali; mi pare che in questi anni, l'attività di Eurofidi si sia svolta, tra alti e bassi comunque, con soddisfazione certamente per i clienti e i soci.
Altra cosa è dire quali devono essere i soggetti che partecipano alla nostra iniziativa, quindi alla Finpiemonte. Sostanzialmente, qui non abbiamo fatto altro che riconfermare, dando la possibilità anche ad altre fattispecie di partecipare alla nostra società; come lei sa, in questo momento, partecipano già fondazioni bancarie e banche in Finpiemonte dall'origine, e società terze.
Credo che questa platea di azionisti debba, anche alla luce di quelle che saranno le strategie che la Regione definirà, poter aumentare, sempre con i limiti che lo stesso Statuto prevede, mi riferisco in particolare all'articolo 3 per la finanziaria di Partecipazioni, Finpiemonte Partecipazioni; con un controllo pubblico potrà esserci un ampliamento, a seconda delle iniziative di sviluppo che la Regione intenderà fare, senza intervenire in quelle che sono le attività che le società poi direttamente svolgeranno.
Credo che l'equilibrio azionario che la Finpiemonte ha raggiunto in questi anni sia un equilibrio da confermare e su questa linea noi ci muoveremo nel futuro.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di intervento sull'articolo 4, procediamo all'esame dei relativi emendamenti.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dal Consigliere Giovine: Al Capo II (Gestione) Articolo 4, comma 2, si propone la modifica della cifra "9.037.995,74" con la cifra "9.000.000,00".



PRESIDENTE

Vi sono colleghi che desiderano intervenire? La Giunta regionale intende esprimere il parere?



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta regionale esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? Pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 53).
Chiedo scusa, collega Giovine, non l'avevo vista. Interrompiamo la votazione.
La parola al Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Solo per dire che anche su quest'articolo il voto sarà...



PRESIDENTE

Il voto è sull'emendamento n. 53), non sull'articolo.



GIOVINE Michele

No no, volevo intervenire sull'articolo.
Mi scusi, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53).
Il Consiglio non approva.
Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'articolo 4.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Io sono contrario all'articolo in questione, che parla di ricapitalizzazione di Finpiemonte, perché, ovviamente, è un articolo perno per la gestione e per la fattibilità della scissione stessa delle due società costituende.
Di fatto, andiamo a spendere per l'aumento di capitale la cifra di 9.037.995,74 euro, a differenza di quanto, ad esempio, hanno fatto altre Regioni - lo dicevo già prima - tra cui la Lombadia e la Liguria acquisendo invece, o acquistando, le quote di partecipazione delle partecipate o consociate.
Credo che sia una dimostrazione del fatto che questa scissione a noi costa di più di quelle che sono state le scelte delle altre Regioni italiane. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste di dichiarazioni di voto sull'articolo 4? Procediamo, dunque, alla votazione dell'articolo.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5 Sull'articolo 5 sono pervenuti due nuovi emendamenti. Mentre gli uffici procedono a fotocopiarne e a distribuirne i testi, inizierei con la discussione generale sull'articolo 5.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Approfitto delle dichiarazioni che ha reso l'Assessore competente appunto per chiedere un voto favorevole ad almeno uno dei due emendamenti che ho presentato, che mi sembrano estremamente corretti e vanno nel senso delle parole di fiducia che ha espresso l'Assessore Peveraro.
Se è tutto bello, chiaro e non ci sono problemi, perché mai le informative di Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
devono essere presentate al Presidente della Giunta regionale e non alla Commissione competente del Consiglio, che è l'organo che ha istituito le due società Finpiemonte? È una domanda, Assessore.
Non riesco a capire: noi, come Consiglio, costituiamo le due società Finpiemonte; dopodiché, loro vanno a relazionare al Presidente della Giunta.
Se ritiene, mi può anche andare bene "Presidente della Giunta e Commissione competente", ma non capisco perché il Consiglio debba essere completamente esautorato.
Non le chiedo un voto favorevole, nel senso che le Commissioni devono votare il documento o la relazione. Le chiedo solo una relazione in Consiglio o nella Commissione competente oltre che al Presidente o al posto di "al Presidente". Veda lei.
L'altro emendamento è di seconda battuta, ed è al comma 2, che recita: "Il Presidente della Giunta regionale trasmette al Presidente del Consiglio regionale i documenti di cui al comma 1" cioè la relazione fatta da Finpiemonte S.p.A. e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
Anche qui, trasmette al Presidente: ci fa piacere, ma se venisse anche a relazionare nella Commissione competente o in Consiglio ci farebbe più piacere. Perché un conto è trasmettere i documenti al Presidente del Consiglio - comma 2 - o al Presidente della Giunta - comma 1 - ma se i Consiglieri che hanno creato, alla fine, Finpiemonte e Finpiemonte S.p.A.
non hanno il potere o la titolarità di dire la loro, mi sa tanto che sia solamente un proforma senza alcun'utilità per i Consiglieri regionali, che invece sono, a nostro giudizio, l'organo legislativo che ha costituito le due società e ha diritto, una volta all'anno, di sapere che cosa fanno queste due società, visto che comunque, perlomeno una delle due Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. - è un colosso economico e finanziario credo di importanza fondamentale per la Regione Piemonte, visto anche l'importo economico che dovrebbe, in teoria, smuovere.



PRESIDENTE

Sempre in sede di discussione generale, ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Solo per precisare che ho apposto la firma ai due emendamenti presentati dall'Onorevole Rossi semplicemente perché li ritenevo corretti.
Non hanno altre finalità e non interverrò sui due emendamenti in oggetto perché credo che lo abbia già fatto ampiamente e ottimamente il Presidente Rossi, sperando che vengano accolti entrambi, o almeno uno dei due, dalla Giunta e da questa maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta intende intervenire sull'articolo 5 e, quindi implicitamente, anche sugli emendamenti n. 98) e 99) testé illustrati dal Consigliere Rossi? La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Sinceramente, mi sembrano già ricompresi nell'informativa, perché il percorso mi pare abbastanza chiaro. Cioè la società trasferisce la comunicazione alla Presidente della Giunta, la quale - comma 2 - la trasferisce al Presidente del Consiglio.
Mi riferiscono - il Presidente e gli Uffici - che il Presidente del Consiglio, quando riceve questa documentazione, la manda alla Commissione competente.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

ROSSI Oreste (fuori microfono)



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Perché?



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Perché così è. Quindi mi sembra sinceramente superfluo.
esattamente il percorso indicato.
Il parere è negativo per questo.



PRESIDENTE

Ci tengo ad intervenire per ribadire che la prassi del Consiglio regionale precedente a questa legislatura fa sì che i documenti di un certo rilievo, che hanno attinenza con le attività di tutte le partecipate vengano, una volta acquisiti dal Presidente, immediatamente trasmessi alla Commissione consiliare permanente competente per materia, che ne dà conto in seduta (in alcuni casi si è anche aperta una discussione). Chiaramente per il resto, si tratta di una valutazione politica.
Emendamento rubricato n. 98) presentato dal Consigliere Rossi e Giovine: Al comma 1, sostituire "al Presidente della Giunta" con "al Consiglio regionale tramite la Commissione competente".
Emendamento rubricato n. 99) presentato dal Consigliere Rossi e Giovine: Al comma 2, sostituire "trasmette al Presidente del Consiglio regionale" con "relaziona alla Commissione competente e al Consiglio regionale".
Procediamo, quindi, all'esame degli emendamenti rubricati n. 98) e n.
99) già illustrati in sede di discussione generale.
Presidente Rossi, se intende intervenire sull'emendamento, ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Immagino che quello rubricato n. 98 sia quello ho presentato insieme a quello del Consigliere Giovine.
Mi rivolgo all'Assessore, perché un conto è l'impegno scritto a farlo un conto è la volontà del Presidente che se vuole e se lo ritiene lo fa, lo gira al Presidente della Commissione che in questo momento mi dice "io ben volentieri, poi ne faccio una discussione in Commissione".
Ma è lasciato alla buona volontà dei soggetti, non c'è l'impegno a farlo. Un conto è scriverlo nel testo, un conto è dire "Sì, lo facciamo".
Ho capito, non siamo in un Consiglio di circoscrizione di una piccola cittadina, dove in amore e in amicizia vi passiamo i documenti e, se volete, facciamo anche la discussione.
Un conto è dover fare la discussione, anche senza un voto, ma dover fare la discussione con l'Assessore competente o con il Presidente della Giunta; un conto è dire "lasciamo alla buona volontà del Presidente del Consiglio e del Presidente della Commissione la scelta di farlo".
E' un po' diverso, Assessore. Non capisco però di che cosa abbia paura visto che non si deve esprimere un voto ad una discussione fatta in Commissione.
Perdiamo giornate di Commissione a volte per motivi futili e credo che sul colosso finanziario della Regione non stiamo parlando di noccioline tenete conto che il solo consorzio Eurofidi che sarà uno dei soggetti che faranno parte di Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. è il più grosso consorzio fidi d'Europa.
Eurofidi è il più grosso consorzio fidi d'Europa, che sarà uno dei soggetti che saranno dentro Finpiemonte S.p.A.
Se anche perdiamo una seduta di Commissione all'anno per valutare se gli obiettivi che si pone Finpiemonte Partecipazioni e Finpiemonte S.p.A.
sono perseguiti, non credo che ci sia da strapparsi le vesti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Credo che ragionando sulla proposta che ha fatto il Presidente Rossi noi potremmo risolvere la questione in maniera ancora più esplicita, cioè potremmo in sostanza integrare il comma 2 dell'articolo in questione nel seguente modo: "il Presidente della Giunta regionale trasmette al Presidente del Consiglio regionale il quale lo inoltra alla Commissione di merito".



PRESIDENTE

Presidente Rossi, quindi il suo emendamento lo consideriamo assorbito dalla proposta. Quindi, la riformulazione prevede che nel comma 2 "il Presidente della Giunta regionale trasmette al Presidente del Consiglio regionale, che li inoltra alla Commissione consiliare competente, i documenti, di cui al comma 1, unitamente alle valutazioni circa la rispondenza dei risultati evidenziati agli indirizzi regionali".
Possiamo considerare ritirato l'emendamento rubricato 98), riformulato in quello rubricato n. 99bis) ? L'Aula acconsente.
L'emendamento rubricato n. 99) è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99bis).
Il Consiglio approva.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'articolo 5.
Non essendoci richieste di dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 Non essendoci emendamenti passiamo all'esame dell'articolo 6.
Non essendoci richieste di dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 Sull'articolo 7 ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Una domanda veloce all'Assessore.
Chiederei la sua interpretazione all'articolo 7 della parola "indipendenza", cioè "i membri del Consiglio di Amministrazione delle due Finpiemonte devono essere soggetti al requisito di indipendenza". Se potesse spiegare cosa significa.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ribadisco peraltro un concetto già presente nel Consiglio di Amministrazione nello Statuto della Finpiemonte attuale.
L'indipendenza è rispetto alla Regione, ovvero sostanzialmente non possono essere amministratori, funzionari e dirigenti della Finpiemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Quanto appena detto dal Vicepresidente Peveraro e chiesto dal collega Rossi evidenzia un aspetto che per quanto mi riguardava era abbastanza chiaro, ma era forse un po' meno chiaro, d'altronde un po' viziato dalle dichiarazioni del Vicepresidente Peveraro.
Non credo che se oggi non voteremo la legge, oggi o domani mattina o comunque in tempo utile prima dell'assemblea di domani, il Vicepresidente Peveraro poteva procedere alla scissione dell'attuale Finpiemonte S.p.A.
attualmente in vigore, fino a questo momento, con l'unica legge regionale la n. 8/76.
Probabilmente l'avrebbe fatto lo stesso e avrebbe sbagliato dal punto di vista legale e amministrativo. L'avrebbe fatto con i poteri del Consiglio, anche confidando nel fatto che comunque il Consiglio avrebbe ratificato questa operazione, ma quanto appena detto va a sottolineare in controtendenza a quanto lunedì scorso l'Assessore Peveraro o comunque la Giunta, nominando 9 direttori nella costituenda Finpiemonte Partecipazione S.p.A., permetteva di andare avanti nel caso questo Consiglio non avesse approvato in tempo utile, in modo da potere provvedere ed andare oltre.
Credo che quella nomina fosse illegittima, così come credo fosse illegittimo proseguire; probabilmente la forzatura l'avrebbe fatta, perch aveva scadenza 31 luglio, comunque imprescindibile. Vicepresidente Peveraro, i ritardi degli ultimi due giorni - se di ritardi si vuole parlare - sono imputabili al sottoscritto, ma non quelli dell'ultimo mese o degli ultimi sei mesi.
Se si confida troppo nelle intenzioni altrui senza averle percepite e neanche ascoltate, forse si fa un errore di valutazione; in questo caso, di sottovalutazione o di sopravalutazione di se stessi.
Io sono stato lineare nella posizione e credo di esserlo da sempre su questa questione. L'onorevole Ronzani sa che da tempo avevo sollevato le questioni. Perché non l'ho fatto a suo tempo in Commissione per migliorare questo disegno di legge? Perché sarebbe stato assolutamente inutile avendo da parte mia un'opposizione totale, frontale ed assolutamente incontrovertibile. Per me è sbagliata l'operazione, non c'è migliore o peggiore modo per farla; è sbagliata, punto e basta. E' come quando si è contrari alla guerra; si è contrari alla guerra e non si sta a discutere se usare il carrarmato o il missile termonucleare. Si è contrari, punto e basta e non si entra nel merito dei dettagli.
Nella fattispecie io sono assolutamente contrario al provvedimento.
Credo che quanto detto poco fa dal Vicepresidente Peveraro andava nell'ottica di quanto ho immaginato e quanto altri più bravi ed esperti di me dal punto di vista legale ed amministrativo mi avevano comunque confermato.
Sarebbe stata un'ulteriore prova di forza ed io speravo che questo Consiglio avesse il coraggio di dirlo. Il Vicepresidente Peveraro ha dichiarato che probabilmente questo provvedimento non piace a molti, ma pochi hanno avuto il coraggio di dirlo.
Io ho avuto il coraggio di dirlo fino in fondo, mi sono procurato l'odio dei presenti, ma va bene così, lo metto in conto.
Credo che lei, Vicepresidente Peveraro, agisca male e vada contro la collettività, non so neanche se lei sia in buonafede in questa sede.
Lei è sicuramente una persona simpatica, e quindi le conciliamo e le perdoniamo tante cose.
Dico però a verbale se, secondo me, lei domani, se noi oggi non approviamo...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, non voglio contribuire ad aumentare la tensione in un momento già teso, però la prego di usare dei termini rispettosi nei confronti delle persone con cui parla. La critica è legittima, ma il concetto di malafede mi pare eccessivo rispetto al dibattito che stiamo conducendo.



GIOVINE Michele

Se anche il concetto di malafede è inopinabile ed è censurato da questa assemblea credo sia veramente...
Penso che faccia parte della critica politica; uno può sbagliare in buonafede o può sbagliare in malafede, oppure può fare un cosa giusta in malafede. Sono concetti che trovo siano assolutamente legittimi, ma attribuisco al Vicepresidente Peveraro una furbizia metodologica e di amministrazione politica che gli va tutta quanta a merito ed onore.
Non tutti credono alla favoletta, signor Vicepresidente! Poi se la irrita la terminologia adottata, chiedo scusa, tanto oggi siamo in periodo di saldi e visto che ho chiesto scusa a tutti, chiedo scusa anche a lei.
Tranne all'onorevole Ronzani, oggi ho chiesto scusa a tutti.
Quindi, sono assolutamente in linea e le dico che non credo che domani lei avrebbe potuto procedere con l'operatività della scissione. Prenderà atto che è così, poi può anche non rispondere, questo lo sa lei e lo sa magari il notaio che domani dovrà essere presente all'assemblea.
L'indipendenza del Consiglio di Amministrazione è un requisito necessario e credo che sia anche normato dal Codice Civile. Non credo che questa indipendenza si sia vista oggi in questo Consiglio regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Passiamo agli emendamenti sull'articolo 7.
Gli emendamenti rubricati n. 54), n. 55) e n. 56), come già comunicato al presentatore, non sono collocabili nel corpo del testo.
Non essendoci richieste di dichiarazioni di voto sull'articolo 7 passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 Sull'articolo 8 è stato presentato l'emendamento rubricato n. 57) non collocabile nel corpo del testo.
Non essendoci dichiarazioni di voto sull'articolo 8 passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Sull'articolo 9 è stato presentato l'emendamento rubricato n. 58) non collocabile nel corpo del testo.
Non essendoci dichiarazioni di voto sull'articolo 9 passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Sull'articolo 10 è stato presentato l'emendamento rubricato n. 59) non collocabile nel corpo del testo.
Non essendoci dichiarazioni di voto sull'articolo 10 passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 96) presentato dall'Assessore Peveraro: La lettera c) del comma 1 dell'articolo 11 (Abrogazioni) è soppressa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Solo per richiedere una copia dell'emendamento n. 96) per poterlo leggere. Grazie.



PRESIDENTE

L'emendamento sostanzialmente chiede di sopprimere l'abrogazione del punto c), mantenendo in vita le norme del punto c) che venivano erroneamente abrogate.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Se può gentilmente motivare, in trenta secondi, perché era nata l'abrogazione e poi perché...
Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

...Che parla in buona fede.
La legge finanziaria del 2006 è quella che prevedeva la scissione.
Nell'ambito della prima predisposizione del disegno di legge, ne era stata prevista l'abrogazione, in quanto, sostanzialmente, superata dal disegno di legge.
Gli uffici ritengono che comunque sia utile mantenere in vigore l'articolo 22 della legge finanziaria del 2006 e quindi cancellano - o meglio, richiedono e io ovviamente aderisco presentando l'emendamento l'abrogazione dell'articolo 22 della finanziaria 2006.



PRESIDENTE

Vi sono ulteriori richieste di intervento sull'articolo 11? Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96).
Il Consiglio approva.
Non essendoci richieste d'intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 11, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 97 (diventa articolo 12) presentato dall'Assessore Peveraro: aggiunto l'articolo 11 bis (Dichiarazione d'urgenza) "La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 47 dello Statuto ed entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul BUR".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
un intervento motivato da due richieste separate: una di ordine procedurale, l'altra legata all'emendamento in sé.
La prima penso sia assolutamente accoglibile. Lei sa, Presidente quanto mi piaccia la pulizia nei testi di legge che andiamo ad approvare.
Chiedo, quindi, se si può numerare questo articolo come 12, anziché come 11 bis.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, è una questione di tecnica legislativa: l'emendamento che viene presentato non può che avere correttamente la dizione di "11 bis," perché questa è la logica di tutte le procedure emendative di tecnica legislativa.
Dopodiché, una volta che il testo finale sarà approvato, gli uffici automaticamente, provvederanno alla numerazione degli articoli, ovviamente facendo sì che il testo esca pulito e gli articoli siano numerati in senso progressivo, da 1 in avanti.
Ovviamente, rispetto alla numerazione attuale, potrebbero essere stati aggiunti o sottratti degli articoli, quindi la numerazione finale ne potrebbe risentire.
Tutti gli emendamenti, pertanto, si basano sul sistema dei numeri latini bis, ter, quater e via dicendo.



GIOVINE Michele

Va bene, la ringrazio.
Quindi questo diventerà l'articolo 12?



PRESIDENTE

Sì.



GIOVINE Michele

Perfetto. La ringrazio per avermi dato questa rassicurazione.
Invece, l'altra parte dell'intervento era legata a questo: mi perdoni sarà l'ora tarda e poi sono un giovane Consigliere e devo imparare, ma vorrei sapere quanti minuti ho a disposizione per le dichiarazioni di voto finale, perché - le sto a motivare la richiesta - vorrei argomentare, se mi è consentito, Presidente, i motivi per cui ho voluto estremizzare in questo modo l'azione politica e, al tempo, spiegare anche il perché, ad un certo punto...



PRESIDENTE

Per le dichiarazioni di voto, collega Giovine, sono previsti i cinque minuti canonici, sia sull'emendamento rubricato n. 97) sia sulla legge.



GIOVINE Michele

Allora intervengo adesso. Per me è la stessa cosa.



PRESIDENTE

Prego, prego. Può intervenire tranquillamente, sia adesso che dopo: adesso sull'emendamento n. 97), dopo...



GIOVINE Michele

No no, per carità, possiamo fare anche l'articolo 11 tris, 11 ter, 11 quater... Io mi adeguo a quello che la sua Presidenza mi chiede di fare.
Io non so quanti abbiano capito, qua dentro o fuori dall'aula, le motivazioni dell e azioni politiche che ho voluto intraprendere da due giorni a questa parte.
Come dice ogni tanto un'illustre collega di minoranza, che oggi non è presente, d'altronde non possiamo neanche preoccuparci più di tanto, perch non c'é peggior sordo di chi non vuol capire.



CLEMENT Gian Piero (fuori microfono)

Di chi non vuol sentire!



GIOVINE Michele

No, di chi non vuol capire: ho detto bene questa volta, Presidente Clement.
Qui non si è voluto capire quali erano le motivazioni per cui il Consigliere Giovine, anzi io - il collega Robotti si irrita quando uso la terza persona - mi sono voluto opporre, mettere di traverso e osteggiare con tutti i mezzi possibili e immaginabili l'iter di questo provvedimento.
Tutto ciò che è stato detto e pensato credo sia la spia di un malessere che c'é nella politica torinese e piemontese.
Il fatto che si desse per scontato che tutto fosse generato da una trattativa becera su posti o postucoli di sottogoverno - poi probabilmente, molti di voi penseranno invece che non è stata quella la motivazione del recedere, quindi saranno rimasti di questa idea - dà comunque l'idea di qual è il livello a cui siamo abituati a ragionare: qui si fa, si tratta, si cede e poi, alla fine - è l'arte del contendere - la maggioranza non si confronta realmente con la minoranza nel merito delle questioni; spesso e volentieri questo, evidentemente, porta a degli sterili bracci di ferro, a volte anche con esternazioni abbastanza antipatiche che vivaddio, al sottoscritto scivolano addosso come acqua. Mi spiace, invece che qualcuno attualmente in maggioranza si accalori eccessivamente anche nelle invettive personali.
Presidente Peveraro, lei è simpaticissimo, ma stavolta il provvedimento che ha portato all'attenzione dell'Aula, per la votazione, ritengo sia sbagliato: noi andiamo a raddoppiare un ente che funziona benissimo così com'é. E vedrete che ci sarà una cosa curiosa: in certi casi, Presidente Peveraro, succederà che le stesse cose verranno fatte magari dall'uno e dall'altro ente, o magari un po' e un po'. Raddoppieremo i Dirigenti raddoppieremo...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, per cortesia: potrà intervenire ancora con le dichiarazioni di voto finale, quindi la pregherei di restare nei tempi.



GIOVINE Michele

Ho bisogno di più dei minuti classici, mi consenta.



PRESIDENTE

No, ha cinque minuti, non dieci.



GIOVINE Michele

No no, ho bisogno comunque di più dei cinque più cinque.



PRESIDENTE

Per cortesia Consigliere Giovine ha parlato già per tutto il tempo a sua disposizione, sono 6 minuti e 20, la prego di chiudere il suo intervento, poi potrà intervenire per dichiarazione di voto sull'intera legge.



GIOVINE Michele

Presidente, come ella crede.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 97, presentato dall'Assessore Peveraro a nome della Giunta regionale (che diventa articolo 12).
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Sono stati presentati, e distribuiti, tre ordini del giorno collegati, che dobbiamo esaminare prima del voto finale.



PRESIDENTE

Ordine del giorno n. 760 "Razionalizzazione delle 'Unutilities' di Finpiemonte", presentato dai Consiglieri Ghiglia, Boniperti, Botta, Casoni Vignale ordine del giorno n. 763 "Situazione delle Società partecipate dalla Regione Piemonte", presentato dal Consigliere Burzi ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze" presentato dai Consiglieri Casoni, Rossi, Nicotra, Scanderebech, Ferrero.



PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 760, a prima firma del Consigliere Ghiglia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie.
Visto che interverrò su tutti e tre gli ordini del giorno e, poi, in dichiarazione finale, chiedo di svolgere un intervento unico, anziché più interventi spezzettati - almeno questo me lo può concedere.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, gli ordini del giorno collegati sono due, il n. 760 e il n. 763, l'ordine del giorno n. 767 non è tecnicamente collegato, però è stato presentato a seguito della Conferenza dei Capigruppo, si è preso l'impegno di iscriverlo automaticamente in aula e di votarlo dopo l'approvazione della legge.
Chiederei di concentrare l'intervento sugli ordini del giorno n. 760 e n. 763, che poi porremo in votazione, chiaramente dopo che tutti i colleghi che lo desiderano saranno intervenuti. Successivamente, ci svolgerà il voto finale sulla legge, per poi passare all'esame e al voto dell'ordine del giorno n. 767.



GIOVINE Michele

Intervengo sui primi due.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

La parola al Presidente Ronzani sull'ordine dei lavori.



RONZANI Wilmer

Invito i colleghi a fare soltanto una riflessione. Per quanto mi riguarda, va bene qualsiasi soluzione, però, siccome i due ordini del giorno recano la firma di colleghi che non sono presenti al dibattito di questa sera, mi domando se non ci convenga più utilmente concentrarci sul terzo ordine del giorno e gli altri due rinviarli. È un atto di correttezza nei confronti dei colleghi che hanno firmato gli ordini del giorno.
Secondo me, potremo utilmente discutere e votare, se sono d'accordo i colleghi, il terzo ordine del giorno, ma non discutere e votare un ordine del giorno di cui i firmatari non sono presenti. Questo è un problema.
Siccome, giustamente, insistiamo sull'esigenza di avere rispetto dei colleghi del Consiglio, un modo per essere rispettosi verso i colleghi è di non discutere e di non votare qui questi ordini del giorno. Li rinviamo poi i colleghi li ripresenteranno in una prossima occasione, in maniera che sia possibile lì discutere con loro, che sono firmatari, il contenuto degli ordini del giorno. Questa è la mia proposta.



PRESIDENTE

stata avanzata dal Presidente Ronzani la proposta che tiene conto del fatto che i presentatori non sono presenti in aula - abbiamo provato a metterci in contatto con loro, ma non sono raggiungibili.
Quindi, la proposta avanzata dal Presidente Ronzani è di iscriverli nel prossimo o.d.g. e di non discuterli, né porli in votazione, in questa seduta, stante l'assenza dei Consiglieri proponenti, cioè il Gruppo di Alleanza Nazionale per il primo e il Presidente Burzi per il secondo. Mi pare una proposta ragionevole.
La parola al Consigliere Giovine, che interviene su questa proposta.



GIOVINE Michele

Sostanzialmente, sono d'accordo con il Presidente Ronzani.
Effettivamente, se non sono presenti i proponenti, tra l'altro, lo sottolineo, colpevolmente, perché è il loro dovere, soprattutto se erano consci del fatto che presentavano degli ordini del giorno, magari erano anche contrari alla mia azione politica. Mi pare che anche il Presidente Rossi non si sia associato, è rimasto qui a fare il suo dovere, rappresenta la Lega Nord e non ha presentato ordini del giorno.
Credo che, tutto sommato, sia un ragionamento da condividere. Per prima di non porre questioni - Presidente - ribadisco quanto ho detto prima: volevo utilizzare il tempo di intervento degli ordini del giorno per poter svolgere un intervento conclusivo con un po' più di respiro - non l'ora - pensavo di concentrarmi sui 10 minuti canonici. Se, invece, questi due ordini del giorno decadono ed ella applica strettamente il Regolamento ho paura di non avere i 10 minuti canonici, vorrei avere qualche rassicurazione in merito, prima di dare il via libera alla sensatissima proposta del Presidente Ronzani. Almeno mi permetta di argomentare come si conviene, non so se sarò in grado, ma almeno liberamente, la mia dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Abbiamo sentito il primo firmatario del primo ordine del giorno, che ha convenuto sulla proposta. Quindi, rinviamo l'esame degli ordini del giorno n. 760 e n. 763.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Consigliere Giovine, lei ha chiesto la parola e di poter utilizzare più tempo di quello consentito. Il tempo a sua disposizione è di 5 minuti, non staremo a guardare il secondo, ma la prego di attenersi, anche per rispetto verso i colleghi che sono stati in aula due giorni per garantire lo svolgimento delle votazioni, a quanto indicato dal Regolamento e di non sforare questo termine, se non con quel minimo di piccola discrezionalità.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Io interverrò negativamente sul disegno di legge n. 421, che quest'Aula tra pochi secondi si appresterà a varare definitivamente, per tutta una serie di argomentazioni che credo di aver già ampiamente illustrato nella giornata di ieri e oggi.
Non cito alcune questioni, che, forse, avevo velatamente iniziato a menzionare nella seduta di ieri, all'inizio di questo tour de force, per credo che i colleghi, ogni tanto, debbano prendere atto che noi, bene o male, abbiamo un elettorato che ci ha mandati qui, che non necessariamente ha gli stessi desideri e le stesse esigenze dei signori che abitavano in Piazza San Carlo - adesso si sono trasferiti un po' più lontano, a Milano.
Credo che, ogni tanto, si debba avere un po' di spina dorsale nell'affrontare gli argomenti, la metodologia può essere diS.p.A.rata e opinabile.
Non so quanti altri strumenti avevo per oppormi con forza al disegno di legge in questione.
Signor Vicepresidente, sono sinceramente convinto che questa sia una scissione sbagliata.
Signor Vicepresidente, sono sinceramente convinto che lei stia facendo un danno al futuro della Regione Piemonte, dell'Istituto finanziario Finpiemonte e, quindi, dei piemontesi.
Sinceramente, signor Presidente, sono convinto che una parte di questa maggioranza sia anche in buonafede su questa questione, magari anche la totalità dei Consiglieri presenti in aula sono in buonafede, però, ho una convinzione relativamente a questo disegno di legge, che, magari, è stato generato da qualche altra parte, magari in altre stanze, che non sono proprio le stanze della politica.
Credo che ci debba essere una differenziazione netta tra quello che è etico fare e quello che non è etico fare, credo che ci debba essere una certa sincerità nei rapporti; bisognerà anche cercare di fare delle cose che non necessariamente debbano asservire alla volontà di qualche altro...



(Commenti fuori microfono)



GIOVINE Michele

Presidente...



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Peveraro)



PRESIDENTE

Per cortesia, collega Giovine, mi ero distratto, ma la prego di mantenere il rispetto nelle sue affermazioni.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Peveraro)



GIOVINE Michele

Perché?



PRESIDENTE

Per cortesia, Vicepresidente! Consigliere Giovine, può terminare il suo intervento.



GIOVINE Michele

Presidente...
Ecco, vede, adesso che lei ha incassato il provvedimento, getta la maschera e tira fuori il suo vero volto arrogante, signor Vicepresidente come arrogante è stata la procedura...



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Peveraro)



PRESIDENTE

Per cortesia!



GIOVINE Michele

Come arrogante è stata tutta la procedura, come arrogante è stata questa scissione, signor Vicepresidente.
Non sono io che lo dico, lo dice La Stampa da tre giorni, qui leggo: "Torino è in mano a una nomenclatura". Oggi c'era un articolo analogo sempre su La Stampa, con un titolo analogo grosso così.
Credo che abbiano ragione, credo che ci sia una situazione veramente insopportabile, qualcuno, magari, parlerebbe di "cupola" insopportabile nella gestione e insopportabile nell'arroganza.
Non so se siamo arrivati a questi tristi livelli. Credo che la scissione sia sbagliata; credo di aver fatto onestamente quello che era in mio potere per potermi mettere di traverso. Credo che chi oggi lo vota se ne assume la responsabilità morale e politica. Ovviamente non vi è nessuna responsabilità di altra natura.
Ho voluto smettere e permettere il licenziamento, perché mi pare che anche l'opposizione si era schierata nel dire "va bene, dobbiamo andare al mare e dobbiamo fare votare questa cosa, perché tanto, prima o poi passerà!".
Ne prendiamo atto, io ho fatto il possibile, non volevo che il Consiglio subisse in questo caso una umiliazione, perché tanto prima o poi sarebbe passato e non sarebbe cambiato nulla dal punto di vista pratico dei fini effettivi.
Signor Vicepresidente, sono contento per lei, ne prendiamo atto. Spero per lei che sia in buona fede, spero che lei possa dormire serenamente stanotte. Io ho dormito bene ieri notte, dormo bene stanotte e dormirò bene in futuro. Il mio dovere lo faccio e lo faccio con molta serenità probabilmente sbaglio, probabilmente esagero e probabilmente molti colleghi hanno ragione a dire che uso un po' strumentalmente troppo questa situazione e questa possibilità. Lo faccio anche a nome e a titolo di altri cittadini torinesi e piemontesi che avrebbero tantissime cose da dirle signor Vicepresidente, ma non hanno la possibilità di farlo.
Io umilmente cerco di fare quello che sono in grado di fare e spero di farlo con assoluta serenità ed onestà. Poi i cittadini valuteranno e sapranno valutare di conseguenza.
Non potevo permettere ulteriormente - e questo lo voglio ribadire in aula perché rimanga agli atti - sono sensibile alla richiesta del collega Nicotra, del collega Buquicchio...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, il suo tempo è scaduto, per cortesia.



GIOVINE Michele

Il mio tempo è scaduto, quindi concludo.
Vi era poi il Vicepresidente Placido che mi ha chiesto come favore personale quello di recedere dall'atteggiamento affinché si potesse varare il provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giovine.
Mi permetto di dire che sul merito dei provvedimenti che discutiamo si possono avere le opinioni più diverse e i giudizi più critici, ma inviterei a mantenere sempre il rispetto per le persone che sono dietro ai provvedimenti, cosa che purtroppo nelle sue affermazioni, oggi non sempre si è ravvisato.
Non essendoci altre richieste per dichiarazione di voto, indico la votazione nominale dell'intero testo di legge n. 421.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 Consiglieri votanti 34 Consiglieri hanno votato SÌ 31 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.


Argomento:

Esame ordine del giorno n. 767 "Rappresentanza delle minoranze" presentato dai Consiglieri Casoni, Rossi, Nicotra, Scanderebech e Ferrero


PRESIDENTE

stato presentato un ordine del giorno.
Nella Conferenza dei Capigruppo si è convenuto di metterlo in votazione dopo l'approvazione del testo della legge.
Si tratta dell'ordine del giorno n. 767 presentato dalla minoranza.
Non essendoci interventi, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 767, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale in occasione del dibattito avvenuto nel corso dell'esame del disegno di legge n. 421 (Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.) richiamato l'articolo 94 dello Statuto regionale nel quale si prevedono le garanzie delle opposizioni e in particolare il comma 2 rela tivamente alle nomine (....) di competenza del Consiglio e della Giunta regionale richiamato altresì l'articolo 72 del Regolamento interno del Consiglio regionale, nonché l'articolo 2 delle legge regionale del 23 marzo 1995 n.
39 (Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati) sempre con riguardo alle garanzie delle minoranze impegna la Giunta regionale a garantire che i Consigli di amministrazione della Finpiemonte S.p.A. e della Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. rispettino il principio di garanzie delle opposizioni anche nelle nomine nelle società partecipate o controllate di loro competenza".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Motta; ne ha facoltà.



MOTTA Angela

Grazie, Presidente.
Anch'io velocemente solo per chiedere gli atti di tutto questo Consiglio con le dichiarazioni del Consigliere Giovine per vedere se ci sono gli estremi per le querele.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 20.07)



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