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Dettaglio seduta n.214 del 20/07/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.31 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Reschigna, Spinosa e Travaglini.



PRESIDENTE

Colleghi, nel corso della seduta mattutina, come sapete, è stata richiesta un'interpretazione più stringente del Regolamento. Spesso, quando i colleghi chiedono la parola, risulta difficile intervenire e normarlo a prescindere, non conoscendo a priori l'oggetto dell'intervento dei colleghi. Vi pregherei, quindi, di esercitare le vostre prerogative attenendovi ai sensi del Regolamento consiliare, in maniera tale che non si proceda in modo disordinato.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Pedrale)



PRESIDENTE

Se il collega Pedrale vuole intervenire, è pregato di farlo al microfono.
Il numero legale, nelle firme, è garantito. Se i colleghi Consiglieri ritengono opportuno fare una verifica, basterà esaminare la prima richiesta d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. e fare immediatamente la votazione.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta da parte del Consigliere Ghiglia di chiarimenti in merito alla possibilità, da parte della Presidente Bresso, di sottoscrivere la firma del protocollo d'intesa per la costituzione dell'Euroregione Alpi Mediterraneo

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta d'iscrizione all'o.d.g. di una comunicazione della Giunta regionale relativamente a "Dichiarazioni della Presidente Bresso su Assessore Valpreda" presentata dai Consiglieri Toselli, Novero, Cavallera Botta, Pedrale, Leo, Cotto, Nastri, Rossi e Dutto, da trattare in seduta segreta


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, voglio essere breve: ieri avevamo chiesto il parere degli uffici sulla possibilità della Presidente Bresso di sottoscrivere accordi per l'Euroregione, eccetera eccetera, eccetera. Se vuole le ripeto tutta la questione.



PRESIDENTE

No, ho presente la questione.



GHIGLIA Agostino

Mi avevate promesso un parere per oggi, quindi vorrei capire se c'è o no, perché se no...



PRESIDENTE

Le fornirò una risposta nel corso della seduta. Anzi, in tempo reale le comunico che il parere è pronto. Non ne ho ancora preso visione, ma sarà trasmesso nel corso della seduta odierna. Il parere è stato predisposto dagli uffici.
Purtroppo, stando qui in Aula, anche gli adempimenti amministrativi si sono rallentati, comunque gli uffici hanno fatto la loro parte e non dubito che l'abbiamo fatto in maniera ottimale. Procediamo con le richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli, sempre sull'ordine dei lavori. Collega Toselli, le chiedo di indicare il titolo del suo intervento.



TOSELLI Francesco

Certo, Presidente. Avrei più argomenti per intervenire sull'ordine dei lavori.
Il primo: credo che sia stata formalizzata una richiesta di seduta segreta - chiedo scusa se mi sono assentato soltanto pochi secondi per urgenze - ma non mi sembra che...



PRESIDENTE

Quindi lei chiede che sia votata la richiesta d'iscrizione di un punto.
La richiesta è presentata dal Gruppo di Forza Italia, presumo.



TOSELLI Francesco

Presidente, non la interrompo quando interviene. La pregherei di usare la stessa cortesia nei confronti dei colleghi Consiglieri. Anche perch comprendo che la maggioranza non possa far sentire il suo dissenso nel notare una Giunta totalmente assente quando si parla di questioni ritenute da tutti loro sostanzialmente prioritarie. Né alzano il tiro nei confronti della loro Giunta, sapendo che, mentre loro sono qui a lavorare alacremente per il bene e la salute dei nostri cittadini, i loro Assessori sono in giro a farsi propaganda elettorale attraverso le conferenze stampa.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Collega Toselli...



TOSELLI Francesco

Ho tutto il tempo. Tanto recupero il vociferare, perché si usa fare così in questo Consiglio.



PRESIDENTE

Collega Toselli, non si usa fare così. Ciascuno ha il suo tempo e verrà fatto rispettare il tempo di ciascuno.



TOSELLI Francesco

Come dissi stamani, l'unico verso il quale l'opposizione nutre la stima relativamente a questa questione nello specifico è il Vicepresidente Peveraro, perché è l'unico che ha disdetto le sue conferenze stampa, quindi ci permetterà prossimamente di partecipare alle sue conferenze stampa che almeno per quanto mi riguarda, sono assolutamente interessanti e nel merito vale la pena approfondirle.
Detto questo, Presidente, formalizzo la richiesta di porre in votazione la seduta segreta, perché ritengo che stamani si sia chiusa la seduta antimeridiana discutendo della questione per cui noi, appunto, chiediamo l'iscrizione all'ordine del giorno e la votazione, e mi sembrerebbe normale proseguire, nell'apertura dei nostri lavori pomeridiani, proprio con la votazione e quindi con l'opportunità di svolgere questa seduta segreta.



PRESIDENTE

Il collega Toselli chiede che venga posta in votazione la richiesta d'iscrizione del punto inerente a "Dichiarazioni della Presidente Bresso sull'Assessore Valpreda", da trattare, peraltro, in seduta segreta.
Ci sono Consiglieri che desiderano intervenire in senso contrario? Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Ho svolto l'ultimo intervento nella seduta antimeridiana illudendomi che questi temi avessero lì una loro fine. Non è così, perché si riprende oggi pomeriggio esattamente sulla stessa linea. Sono molto deluso.
Da questo punto di vista, la mia posizione non può che essere contraria a questa seduta segreta.



PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta d'iscrizione del punto "Dichiarazioni della Presidente Bresso sull'Assessore Valpreda", il cui dibattito è da tenersi in seduta segreta.
Vi ricordo che per l'accoglimento della richiesta occorre la maggioranza dei due terzi.
Indìco la votazione palese su tale richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g


PRESIDENTE

Comunico che sono state presentate n. 63 richieste d'iscrizione di nuovi punti all'ordine del giorno (ai sensi dell'articolo 51, comma 5 Regolamento).
Passiamo pertanto al loro esame.
Richiesta rubricata n. 1 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 670 avente oggetto "Rinvio dell'aggiornamento delle rendite catastali dei terreni" all'o.d.g. della seduta odierna Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
un argomento che, in parte, abbiamo già toccato con un precedente ordine del giorno e riguarda tutta una serie di manovre fiscali che diversamente da quanto forse sarebbe necessario per produrre un rilancio dell'economia, tendono complessivamente a mortificare il sistema economico con un eccesso di carico di tributi sul patrimonio, forse con ancora alcuni pregiudizi nei riguardi di questo termine; patrimonio che, in questo caso va a colpire alcuni settori dell'economia italiana, in particolare quella agricola, ma più in generale l'economia piemontese.
un aspetto non di poco conto. Vi sono già state riunioni di associazioni di categoria, alcune riunioni anche di agricoltori autoconvocati, cosa molto rara, perché è una categoria, tra l'altro, molto individualista. Il fatto che si siano autoriuniti è il segnale di un malessere profondo che è presente nel mondo agricolo.
un settore che diversamente, forse, dal passato di venti-trent'anni fa, quando aveva goduto sicuramente di aiuti statali e regionali in maniera molto massiccia, negli ultimi anni, e nell'ultimo decennio sicuramente non si può ritenerlo un settore che ha beneficiato di un forte assistenzialismo, anzi, ha dovuto giustamente accettare alcune riconversioni per trasformare imprese agricole in imprese moderne. Devo affermare che in parte quest'opera di ammodernamento del sistema agricolo piemontese è avvenuto grazie anche a un coordinamento della politica agricola piemontese, che è stata sì di sostegno, ma mai eccessivamente invasiva.
Adesso, condizionare in maniera negativa, con un aumento addirittura in alcuni casi retroattivo, delle rendite catastali dei terreni, è sicuramente un colpo molto duro verso il mondo agricolo e l'imprenditoria piemontese.
Bisogna anche distinguere tra settore agricolo e settore agricolo. Vi sono alcune colture e coltivazioni intensive che sicuramente determinano redditi anche molto elevati, rispetto ad altri settori dove invece la redditività è sempre stata piuttosto precaria, nonché a volte legata alle intemperie atmosferiche che si abbattono periodicamente sulle coltivazioni il che, come potete ben capire, squilibra il bilancio di piccole imprese agricole. Sto pensando all'agricoltura collinare e all'agricoltura montana non tanto all'agricoltura intensiva di pianura, dove forse i margini di redditività sono sicuramente più alti.
Detto ciò, quello che è negativo è che, oltre a colpire in particolare il mondo agricolo, c'è un peggioramento di approccio verso tutto ciò che è il mondo produttivo, in senso lato. Lo sappiamo che un aggravio tributario ed erariale su tutto il sistema economico, in questo caso su quello agricolo, non consente di liberare risorse, ma contrae fortissimamente i consumi, quindi deprime in partenza e impedisce in partenza quel rilancio economico che tutti noi auspichiamo. Soprattutto mette in difficoltà il Piemonte a cogliere i primi segnali di ripresa economica che la congiuntura nazionale e internazionale sembrano accennare.
un peccato, l'agricoltura in Piemonte ha un ruolo molto forte e significativo. È un Piemonte fatto di tante realtà, ma sicuramente il mondo agricolo incide pesantemente sull'economia piemontese e, quindi, colpire questo settore significa colpire un po' tutto il sistema economico della nostra Regione impedendo, tra l'altro, o mortificando quei tentativi portati avanti dagli agricoltori più giovani, dagli imprenditori agricoli di più giovane età.
Concludo sostenendo che questi carichi fiscali, che ricadono sul mondo agricolo, rischiano anche di mortificare o di non consentire il decollo di quella diversificazione dell'attività agricola che gli imprenditori più giovani stanno cercando o hanno cercato di fare negli ultimi anni: far diventare le proprie imprese agricole anche imprese dedite all'agriturismo e all'enogastronomia, cercando di far entrare in maniera consolidata l'agricoltura anche nel turismo di tipo culturale.
Tutte queste iniziative non vanno sicuramente nella direzione di aiutare questo settore primario, che storicamente è stato realmente tale ma che ancora oggi ha sicuramente una posizione di gran rilievo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

evidente! È evidentissimo che qui c'è il tentativo di far perdere tempo a tutti e soprattutto di sprecare risorse, non solo per noi che siamo qui eletti e ben pagati, ma per i 4.600.000 piemontesi.
Il parere su quest'inversione naturalmente è negativo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 2 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 672 avente oggetto "Sostegno all'attività di Emergency" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Novero, che interviene a favore.



NOVERO Gianfranco

Ho paura di prevedere un risultato negativo da questa nostra richiesta.
Se poi mi sbaglio, ne sarò veramente lieto. Se per caso non mi sbagliassi, gradirei capire il motivo per cui questa proposta viene rigettata. Capisco anche, Vicepresidente Peveraro, che la sanità piemontese è in difficoltà e dobbiamo intervenire e dobbiamo risanarla. Ci rendiamo conto di cosa succede nel mondo. Emergency (non lo so pronunciare bene perché parlo piemontese, parlo anche male l'italiano), quest'associazione meritevole, anche se, fa più pubblicità a voi che a noi - devo dire che qualche suo rappresentante mi sta sullo stomaco - non mi piace molto. Non mi piace molto non tanto per quello che fa ma perché, secondo me, usa impropriamente il suo aspetto pubblico, quindi, una possibilità di influenzare l'opinione pubblica, per favorire impropriamente delle forze che, secondo questi personaggi, sono le uniche sane di questo mondo.
Mentre, personalmente, ritengo che anche noi non siamo poi così infetti.
Credo che quest'associazione sia benemerita non solo nell'intenzione ma anche nell'azione che svolge. Però, penso altresì che sbagli ritenendo che certe forze di centrodestra siano contro di loro.
Noi abbiamo presentato quest'iscrizione del punto all'o.d.g. cercando di dimostrare che non è vero che noi siamo contro di loro. Anzi, noi vorremmo far conoscere e capire che, in realtà, condividiamo quest'azione.
Allora, se l'esito della votazione di questa proposta sarà - in questo caso, penso di essere un facile profeta - di un rigetto perché le forze cosiddette progressiste - a me parrebbe conservatrici, ma non è un'offesa...



(Commenti in aula)



NOVERO Gianfranco

Detto da me, tra l'altro, non è un'offesa in quanto sono un ibrido perché sono un progressista-conservatore. Comunque, voglio dire né l'una né l'altra cosa non vuole essere offensiva.
Se queste forze rigetteranno questa nostra proposta, questi poveri dirigenti come faranno ad essere ancora stabili in sella alle loro idee che noi destrorsi siamo i cattivi e voi siete i buoni. Non vorrei confondere le idee ai dirigenti di Emergency.
Presidente, le faccio notare che finisco, addirittura, prima che lei schiacci il bottone quindi, sono anche bravo.
Faccio un caldo invito ai colleghi della maggioranza di votare quest'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chieppa; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Ho chiesto di intervenire perché, insieme al Consigliere Bossuto, sono co-primo firmatario di quest'ordine del giorno. Sinceramente, pensavo che ordini del giorno come questi non venissero utilizzati dal centrodestra in questa battaglia, squalificante, devo dire, per chi la sta conducendo.
Evidentemente, m'illudevo ancora che non fosse prevalso, rispetto alla politica, un cinismo che trovo rivoltante. Non solo da un punto di vista politico - lo dico con gran sofferenza - ma anche umano.
Il Consigliere Novero, che ogni tanto si alza e ci fa la morale sui buoni sentimenti, l'odore delle caprette e tutte quelle storie che ci racconta quasi in ogni riunione di Consiglio, ci descrive il luogo da dove arriva con le casette di Heidi dove sono tutti buoni, ha ritenuto di strumentalizzare - in maniera che la squalifica, caro Consigliere Novero l'azione di Emergency.
Parliamo di un'azione che viene svolta da tantissime donne e tantissimi uomini volontari sui teatri di guerra dove si rischia la pelle e non si fanno le strumentalizzazioni e gli ostruzionismi come state facendo voi.
Invece, è stato ritenuto di dover strumentalizzare anche su un tema di questo genere. Per questo, Presidente, le ho chiesto di intervenire, perch c'è un limite - o meglio, dovrebbe esserci - tra la politica e cinismo.
Invece, in quest'Aula questo limite è stato completamente superato.
Vedete, me lo sarei aspettato da alcuni esponenti del centrodestra...



(Commenti in aula)



CHIEPPA Vincenzo

Tra l'altro, fascista si può dire perché è stato sancito dalla Corte Costituzionale, ma non lo dico.



PRESIDENTE

Scusate colleghi, è vietato interloquire con il Consigliere che sta parlando. Consigliere Ghiglia, mi scusi, ma sono intervenuto anche sul Consigliere Auddino.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Ghiglia)



PRESIDENTE

Non si può interloquire, se vuole può intervenire dopo. Prego Consigliere Chieppa.



CHIEPPA Vincenzo

Grazie, Presidente.
Vado a chiudere molto rapidamente.
Mentre, non mi sarei stupito di alcuni esponenti del Polo del centrodestra, che hanno condotto sempre battaglie anche intrise da una violenza verbale e che gli vengono riconosciute da tutti, lo sono invece nel vedere che quest'operazione viene sostenuta dal Consigliere Novero e dalla Consigliera Cotto, la quale sempre sbandiera questi buoni sentimenti in Commissione e in Consiglio, che si fa sempre paladina di una purezza della politica così alta, così cristallina e, adesso, ride in maniera cinica su una questione di questo genere, ride su Emergency, voi ridete su Emergency e sui morti di questi atti di guerra. Dovreste vergognarvi! Noi voteremo contro.



PRESIDENTE

Collega Novero, potrà intervenire dopo la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 2.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 3 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 674 avente oggetto "Sostegno alle vedove ed ai superstiti dei caduti per servizio - vittime del dovere" all'o.d.g. della seduta odierna.
Un'informazione all'Aula: chiedo scusa, ma per una distrazione sono state trattate due iscrizioni di punti all'o.d.g. che erano già state trattate questa mattina. Ringrazio il collega Clement che l'ha segnalato. Come sapete, non è possibile, nella stessa seduta, discutere e trattare la stessa iscrizione di punti all'o.d.g.. Non ho voluto interrompere perch c'erano già i colleghi che stavano intervenendo.
Nella seduta antimeridiana è stata trattata, senza votazione l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 674, "Sostegno alle vedove ed ai superstiti caduti per servizio - vittime del dovere", ma non è stata effettuata la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Prima di passare alla proposta di iscrizione del nuovo punto all'o.d.g.
rubricato n. 4, il Consigliere Novero desiderava intervenire, non so se per fatto personale o sull'ordine dei lavori.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, intervengo per fatto personale sull'intervento.
Premetto, per correttezza nei confronti del Presidente, che non mi considero offeso, ma potrei esserlo a seconda del significato inteso dal Consigliere Chieppa rispetto alle mie dichiarazioni e reso nel suo intervento.
Se l'interpretazione è quella corretta, non la considero offensiva perché ho svolto un intervento, così, in senso ironico, si conosceva il motivo per cui lo svolgevo. Siccome si parlava di un'organizzazione, non lo dico per ironia o altro, neanche perché devo dirlo, ha la mia stima per la sua azione. Se fa attenzione, magari si potrà leggere il verbale, ad un certo punto, in un momento di ironia, ho detto "adesso parlo sul serio" facendo poi affermazioni positive sull'associazione, di cui riconfermo la serietà, rispecchiano la mia idea. Ho la massima stima verso l'organizzazione di Emergency, per gli obiettivi che si prefigge, ma non solo, anche per quello che fa, con qualche problema personale per quanto riguarda alcuni dirigenti. Poi, verso la fine dell'intervento sono tornato ad un tono ironico.
Conoscendo da lunga data il collega Chieppa, che, giustamente, è un suo merito, su questi temi si accalora, credo non abbia afferrato la duplice figura delle mie dichiarazioni e, se avessi ironizzato sull'argomento per tutto il periodo, il suo intervento troverebbe addirittura il mio assenso.
Quindi, se è così, per me va bene, altrimenti pazienza, non so se lui abbia il diritto di intervenire o no.
Per me, se il discorso è questo, considero chiuso l'argomento.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 4 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 677 avente oggetto "Iniziative per il contributo statale a favore degli asili nido" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola alla Consigliera Ferrero, che interviene a favore.



FERRERO Caterina

Signor Presidente, ovviamente, cercherò di essere breve quanto serve semplicemente per convincere questo Consiglio a dimostrare buona volontà rispetto all'assoluta non buona volontà di concludere - lo chiedo a questo Consiglio per l'ennesima volta - una discussione, che è stata interrotta qualche seduta fa, in cui avevamo svolto ragionamenti sul problema e sul tema dei bambini.
In questo senso, se ricordate, si era aperto un importante dibattito su uno dei temi che riguardano questi problemi, si tratta della scarsa presenza di asili nido sul nostro territorio e dell'interpretazione che pu essere data circa il loro utilizzo, quale semplice luogo all'interno del quale intrattenere i bambini o anche quale luogo in cui poter svolgere tutta una serie di attività didattiche, ovviamente propedeutiche alla crescita dei bambini, che, poi, si troveranno ad avere una preparazione diversa per la scuola materna e, successivamente, elementare. Ovviamente, è un'impostazione molto ampia, che necessita di maggiori risorse e di un impegno più forte da parte delle istituzioni.
Vede, collega Chieppa, noi, invece di insultare chi svolge la propria parte in Consiglio, esercitando, tra l'altro, un'attività che non si nasconde, come ho già detto diverse volte in queste sedute, dietro ad una qualche scusa, ma palesemente evidenziando quest'attività quale conseguenza di un disagio da voi causato, non do alcun giudizio sul modo di lavorare dei colleghi. Dico semplicemente che noi proponiamo a quest'aula di valutare l'opportunità di ragionare su questo tema, di esprimere semplicemente un voto. Se lei, magari, nel suo intervento si fosse dedicato meno ad insulti e polemiche, lasciando dei suoi cinque minuti, come adesso cercherò di fare, un pochino di tempo per espletare un semplice voto su un ordine del giorno, tra l'altro proposto da voi, forse, si sarebbe fatta una figura un pochino più decente rispetto a quella indecente che lei ha fatto.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzi.



POZZI Paola

Intervengo per esprimere la contrarietà a questa proposta d'iscrizione d'ordine del giorno, non perché si ritenga che il tema degli asili nido e del sostegno economico da parte dello Stato per questi servizi non sia importante, ma per evitare che questo Consiglio si trasformi in una specie di notte nera in cui tutti i gatti sono grigi, in cui viene meno l'individuazione delle priorità e la definizione dei tempi giusti per la discussione degli argomenti.
Noi siamo qui riuniti per parlare del Piano Sanitario. Siamo stati convocati con un o.d.g., del quale chiediamo il rispetto, per discutere nel merito dell'argomento per il quale siamo qui da alcuni giorni e continueremo ad esserci fino a quando non si potrà discutere.



PRESIDENTE

Collega Pozzi, qual è il parere, per cortesia?



POZZI Paola

Ho esordito dicendo "per esprimere la contrarietà a questa proposta".



PRESIDENTE

La ringrazio.
Dopo i due interventi sulla proposta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g., invito i colleghi a votare, ricordando che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 5 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 678 avente oggetto "Innalzamento dell'età pensionabile delle donne" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ha ragione la Consigliera Pozzi quando afferma che è un peccato essere qui ad esprimere pareri contrari o a chiedere inserimento di ordini del giorno ben sapendo che noi non riusciremo ad avere parere favorevole e ben sapendo che siete costretti a dare parere contrario.
Mi auguro, come dice un proverbio, che chi ha un po' di cognizione, la utilizzi. Se avete letto l'intervista del collega Cavallera su La Stampa quando dice di essere stato costretto a mettere il foulard, questo è successo perché qualcosa chiaramente si è inceppato nella democrazia dell'Aula.
Non rinuncio però a dire perché abbiamo presentato questo ordine del giorno, perché ne chiedo l'inserimento.
Rinuncerei a chiedere l'inserimento se venisse votato perché penso che sia un ordine del giorno condiviso. Credo che sia chiaro a tutti che quando si parla di pari opportunità, sarebbe veramente gravissimo dire alla donna che pari opportunità non ha mai avuto nell'arco della vita in famiglia e della vita sul lavoro rispetto agli uomini, e che adesso devono andare in pensione anche dopo.
Se guardiamo gli importi delle pensioni, come abbiamo già avuto modo di fare con altri ordini del giorno, vediamo che gli importi delle pensioni delle donne, secondo i dati statistici dell'INPS, sono notevolmente inferiori a quelli degli uomini sia per i tempi delle maternità sia per i tempi del minor lavoro per conciliare i doveri con la famiglia.
Sarebbe di una certa gravità che proprio nell'anno delle pari opportunità l'unico provvedimento potesse consistere in un innalzamento dell'età pensionabile della donna.
Voglio ricordare che oggi le donne che hanno 60 anni, 59 o 57 sono già costrette a lavorare sul posto di lavoro, in casa per accudire gli anziani genitori, per dare una mano ai figli che hanno bisogno di loro per i nipotini.
Credo veramente che un Parlamento non possa stabilire che per le pari opportunità donne e uomini sono uguali solo nell'innalzamento dell'età pensionabile.
Penso che molti su questo argomento facciano facile ironia, a volte siamo vittime di pregiudizi e di luoghi comuni. Chiedo veramente di riflettere su questo argomento, di pensare alle donne che ci sono nella vostra famiglia, al lavoro che stanno facendo.
Allora vi chiederei veramente di fare un'eccezione per dire "sì inseriamo nella discussione questo ordine del giorno" in modo che almeno qualcosina di utile lo possiamo fare; approvare quest'ordine del giorno magari insieme con altri ordini del giorni che volete voi.
Noi non abbiamo nessuna preclusione a fare passare questi pomeriggi, a votare ordini del giorno, in attesa che chi ha più cognizione, la utilizzi.
Sarebbe un modo più utile di passare le nostre giornate qui: potremmo togliere dall'elenco degli ordini del giorno tanti argomenti che sono qui in attesa e qualcuno anche da due anni e mezzo.
Nel frattempo si vedrà quando ci sarà di nuovo la democrazia nelle procedure e nei comportamenti dell'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Collega Cotto, noi siamo contro l'inversione dell'o.d.g. per due ragioni, perché vorremmo discutere di sanità e perché l'ordine del giorno pone un problema che non esiste più.
La collega Cotto avrà sicuramente letto i giornali stamattina, dai quali risulta che il Governo, con la proposta di riforma delle pensioni non modifica l'età pensionabile delle donne.
Io sono per rendere utile questa nostra discussione e il modo per farlo è non discutere ordini del giorno che pongono problemi superati e discutere invece di sanità. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta del Consigliere Ghiglia di una comunicazione della Giunta regionale sulla legittimità con riferimento all'articolo 117 della Costituzione della sottoscrizione ad opera della Presidente Bresso del protocollo d'intesa per la costituzione dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo

Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richiesta del Consigliere Ricca di chiarimenti in merito alla facoltà della Presidenza del Consiglio regionale di procedere al contingentamento dei tempi degli interventi in Aula


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, vorrei rubare tre minuti, perché avevo chiesto delucidazioni in merito alla firma del Protocollo d'intesa firmato dalla Presidente Bresso.
Oggi mi è arrivato il parere degli uffici e vorrei leggerne due righe.
Scrivono gli uffici che "con tale Protocollo le parti decidono di cooperare strettamente per intensificare gli scambi nei comuni settori di competenza al fine di realizzare" - e questa è la parte che causa la mia prima domanda "legami politici, economici, sociali e culturali". La disposizione dell'articolo 117 della Costituzione, come richiamata nel parere, parla esclusivamente di...



PRESIDENTE

Scusate, colleghi! Il Consigliere Ghiglia sta ponendo una questione che potrebbe essere importante. Abbiate pazienza! Prego, Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

L'articolo 117 della Costituzione parla esclusivamente di intese dirette a favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale, non di legami politici. Pertanto, o c'è un'interpretazione estensiva, da parte degli uffici, rispetto a quanto è stato firmato, oppure ci troviamo di fronte ad un protocollo che esula dalle disposizioni costituzionali di merito.
Secondo problema: la procedura impone che si debba dare, prima della firma, una comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli Affari Regionali.
Vorrei ricevere copia della comunicazione data alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Presidente, non voglio rubare molto tempo, però visto che mi avete dato un parere in ritardo rispetto a quando ve l'ho chiesto, e non so come dovremo procedere rispetto alla pregiudiziale di ieri, lascio ovviamente a lei ogni decisione ultima in merito (né mi oppongo). Io non ho capito, dal parere, il motivo per cui si possa, ma andiamo avanti.
Terzo punto: "Si rileva, infine, come la Regione, anche negli anni passati, abbia adottato con la medesima procedura altri protocolli d'intesa". Questa - mi spiace perché sarà stato pure il Presidente Ghigo ma non ce l'ho con lui - non è una rassicurazione rispetto alla possibilità di...
Io ho chiesto i fondamenti giuridici, non i precedenti.
C'è un problema di legami pubblici che esulano dalle prescrizioni e dalle previsioni costituzionali, per cui vorrei capire di cosa si tratta e se è stato firmato un protocollo con un "di più" rispetto a quelle che sono le previsioni espresse e insuperabili della nostra Carta costituzionale.
Presidente, fate gli approfondimenti dovuti, perché questa è una cosa sulla quale le parole possono essere spese, ma soprattutto scritte, in maniera superficiale ed estemporanea.
Perché è vero che sappiamo che il legame politico è tutto e nulla, ma voi capite che il legame rispetto ad un protocollo firmato con Regioni appartenenti ad uno Stato estero può anche essere tantissimo, oppure nulla.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ghiglia.
Come molti colleghi sapranno, le leggi regionali possono essere impugnate dal Governo, dalla Corte o, in caso accidentale, durante un procedimento. Questa non è una legge, ma un'azione della Giunta e non riguarda espressamente il Consiglio, che non ha competenze in merito, ma riguarda eventualmente il Ministero.
La Presidenza approfondirà il suo quesito avendo avuto in questo momento il documento che lei ha illustrato, al di là di quanto potranno decidere o meno il Governo e i Ministeri competenti.
Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, la Presidente Bresso.
Prego, Presidente.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Anche se, come ho già detto, non intendo rispondere su altri temi che non riguardino il Piano Socio Sanitario, vorrei rassicurare il Consigliere Ghiglia che abbiamo ricevuto il parere conforme del Ministero degli esteri della Presidenza del Consiglio, come previsto dalle leggi.
Volevo porre, invece, una questione al Presidente del Consiglio, anzi al Vicepresidente del Consiglio che sta presiedendo, richiamando l'articolo 5, comma 2 del Regolamento del Consiglio, in particolare in merito ai poteri/doveri del Presidente del Consiglio.
Il comma 2 recita: "Il Presidente presiede il Consiglio, dirige e modera la discussione e ne riassume, occorrendo, i termini allo scopo di consentire al Consiglio di adempiere ai compiti demandati dalla Costituzione, dalle leggi dello Stato e dallo Statuto della Regione entro i termiti stabiliti, di porre la Giunta in grado di svolgere il suo programma politico e legislativo nonché la sua azione amministrativa e di consentire alla minoranza di esprimere le ragioni del proprio dissenso e di illustrare i loro programmi alternativi e le loro istanze particolari".
Le chiedo, Presidente, come pensa di "porre la Giunta in grado di svolgere il suo programma politico e legislativo nonché la sua azione amministrativa", in particolare relativamente al Piano Socio Sanitario, che in questa Regione, com'è noto, manca da circa dieci anni, mentre dovrebbe essere adottato entro 150 giorni dall'adozione del Piano Sanitario Nazionale (ne esistono di approvati recentemente; da allora, ne sono stati approvati più di uno), in particolare nell'ipotesi astratta che l'opposizione intenda proseguire all'infinito per impedirci di approvare questo documento.
Chiedo a lei, dunque, come pensa di interpretare il Regolamento, in modo da consentirci di svolgere le funzioni che ci sono garantite dalla Costituzione, dalle leggi dello Stato, dallo Statuto e dal Regolamento della Regione.



PRESIDENTE

Presidente Bresso, la Presidenza - in questo caso, la mia e quella del Presidente Gariglio - non fa altro che applicare il Regolamento di questo Consiglio regionale.
Si può essere d'accordo o meno, ma lei stessa ha citato il comma 2 ove recita "e le loro istanze particolari", in riferimento a quelle dell'opposizione, nel rispetto del Regolamento.
Come ho detto, possiamo condividerlo o meno, ma questo è il Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Se la Presidente Bresso ritiene, visto che è anche Consigliera regionale, può chiedere una immediata convocazione della Giunta per il Regolamento, onde dipanare eventuali dubbi in merito.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ghiglia.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Vorrei porre una domanda anch'io, perché conosco il Regolamento ma non ho sufficiente dimestichezza per coglierne tutte le sfumature e gli aspetti.
Il quesito che vorrei porre è il seguente: ci sono tempi precisi regolamentati per i vari interventi, ma è nelle facoltà del Presidente ridurre questi tempi, qualora sia necessario, al fine di raggiungere un obiettivo, quello della conclusione di una discussione con la conseguente espressione del voto? Mi chiedevo, quindi, se nel Regolamento erano previsti questi spazi e queste opportunità, perché bisognerebbe cominciare a ragionarci su.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ricca.
La Presidenza non può assolutamente ridurre gli spazi in termini di durata, previsti peraltro dal Regolamento.
Alla Presidenza tocca far rispettare il tempo massimo di intervento, a seconda dei vari momenti, che, come sa, sono di due, cinque o dieci minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Credo che non si possa imputare alla Presidenza la mancanza di un accordo tra maggioranza e opposizione, rincarando la dose sulla gestione dell'Aula.
Ovviamente, il Regolamento è quello che questa legislatura ha ereditato, e i Presidenti non possono fare altro che applicarlo.
Poi la politica, come sempre ha fatto in quest'Aula, faccia il suo corso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Toselli.
Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Tanto oramai qua siamo a ruota libera. Credo però sia giusto evidenziare un aspetto che è messo a verbale.
Questo è un Regolamento nato nella prima repubblica e si fonda su un principio che io, da trentacinquenne, anche se ne dimostro qualcuno di più trovo assolutamente scandaloso: l'idea malsana, tutta italiana del consociativismo, ovvero, che non si fa nulla senza "inciuciare" e senza trovare l'accordo.
Questa è una vergogna! Una vergogna su cui noi dobbiamo lavorare per risolvere e per permettere a quelli che verranno dopo di noi di poter lavorare senza più il ricatto e senza più l'insopportabile vincolo consociativistico, per lo stesso principio di democrazia, quello che sta alla base della nostra presenza in quest'Aula.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, per cortesia.
La libertà di poter esprimere il proprio pensiero è per tutti. Chiedete la parola e vi sarà data.
La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

Innanzitutto, esprimo, a nome di tutto il Gruppo di Forza Italia, il compiacimento per come, in maniera corretta e puntuale, ha risposto la Presidente Bresso, e per come ha difeso l'autonomia e l'indipendenza del Consiglio durante il dibattito.
L'altro aspetto che invece mi sorprende è la masochistica richiesta del collega Ricca. Ognuno ha le proprie opinioni, ma mi sembra un po' masochistico, soprattutto quando uno è da solo o appartiene ad un Gruppo piccolo, fare quelle proposte di ridurre ulteriormente i tempi di discussione sugli ordini del giorno e sui provvedimenti.
Invece voglio difendere l'attuale Regolamento del Consiglio, perché non condivido quanto ha detto il collega Robotti, anche perché nella prima repubblica c'era anche un importante partito che ha avuto un ruolo importante nella democrazia italiana e che si chiamava Partito Comunista Italiano.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



PRESIDENTE

Collega Robotti, per cortesia, interruzioni del genere non servono all'andamento dei lavori.
Il Consigliere Pace aveva chiesto di intervenire, ma rinuncia all'intervento.
La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Rinuncio perché ho rispetto della Presidenza. Visto che non capivo bene a che titolo avrei parlato, preferisco rinunciare.



PRESIDENTE

Ringrazio non solo per la Presidenza, ma anche per l'istituzione Consiglio regionale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Chieppa, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Intervengo per pochissimi secondi.
Volevo esprimere il mio parere, ma lo ha già fatto il collega Robotti.
Mi pare che la Presidente abbia posto un problema che prima o poi dovremo affrontare, cioè il fatto centrale che in qualche modo le maggioranze qualunque esse siano, hanno un diritto, che è quello di poter proporre provvedimenti di legge e avere anche certezza che questi provvedimenti siano discussi.
Aggiungo una cosa. C'è un altro diritto che è inalienabile, che è quello dell'opposizione di opporsi. Dico una banalità. Tuttavia Presidente, stiamo assistendo da qualche giorno a qualcosa di diverso, cioè al fatto che non si discute del provvedimento. Sarei anche lieto di passare qui molte giornate se potessi discutere del fatto se il centrodestra è favorevole o contrario a riorientare il servizio sanitario regionale sul piano della prevenzione (come dice il Piano). Il centrodestra è favorevole o contrario a rivedere la rete ospedaliera così come ipotizzata nel Piano Sanitario regionale? È favorevole o contrario a costituire gruppi di cure primarie per dare una risposta ottimale ai cittadini della nostra Regione? Il tema è importante. Non si tratta di limitare un diritto dell'opposizione. C'è un Regolamento che impedisce la discussione anche nel merito delle questioni, ma noi stiamo parlando. Ricordo, a beneficio del verbale, che è un documento strategico per dare una linea di sviluppo al servizio sanitario regionale. Qui ci si oppone senza entrare nel merito.
Viene ricordata tutte le volte la battaglia del centrosinistra contro i "buoni scuola". Quella fu una battaglia nel merito contro un provvedimento che si riteneva iniquo. Ma oggi di cosa stiamo discutendo? Il centrodestra ha un piano alternativo di riorganizzazione del servizio sanitario regionale? No. Non ha alcun piano e lo dimostrano gli anni in cui ha governato.
In assenza del Piano Sanitario, credo che il richiamo forte della Presidente Bresso, anche se fatto in maniera irritale, debba farci riflettere e dare gambe anche a proposte di modifica dell'attuale Regolamento.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Chieppa. Io, che sono abituato a vedere gli aspetti positivi in qualsiasi fase dello svolgimento del dibattito, dunque anche in questa fase, penso sia stato utile per porre il problema della revisione del Regolamento.
evidente che non è questa la sede, né il momento. La politica chiama a utilizzare le sedi proprie.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 6 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 680 avente oggetto "2007 - anno europeo per le pari opportunità" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto, che interviene a favore.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Dopo tutta la discussione che è stata fatta, sono ottimista e spero di ottenere l'attenzione su questo ordine del giorno.
Ordine del giorno che è stato firmato anche da autorevoli esponenti della minoranza e della maggioranza.
un ordine del giorno che ricorda che il 2007 è l'anno europeo per le pari opportunità. Ricorda le difficili e problematiche condizioni delle donne che vivono in Stati membri dell'Unione Europea.
Il documento chiede alla Giunta di sostenere con concreti interventi di solidarietà la popolazione femminile di quei territori. È un ordine del giorno che impegna la Presidente della Giunta regionale a riguardare quote (quando si parla di donne, si parla di quote), e noi vogliamo riservare quote delle risorse destinate alla cooperazione internazionale per le pari opportunità, a progetti finalizzati al sostegno della popolazione femminile anche nelle regioni extraeuropee in cui la Regione Piemonte opera attraverso programmi geografici o tematici di cooperazione decentrata (ricordo il programma di sicurezza alimentare e di lotta alla povertà nei paesi del Sahel) In tutte le occasioni ricordo che nel 1997 questo progetto è stato approvato all'unanimità dal Consiglio regionale e ricordo ancora che era stato proposto da Pasquale Cavaliere. Un progetto che ha continuato a dare buoni frutti, già si è ampliato anche a un discorso di progetti al femminile. Tanti progetti sono stati esportati anche in altri paesi. Tanti progetti ci sono stati suggeriti dai Comuni, da ONG, da Associazioni di volontariato che operano in quei paesi proprio attraverso la cooperazione decentrata.
Allora, soffermarci un momento su questo ordine del giorno, che è stato presentato quest'anno proprio a ricordo delle pari opportunità. Noi, prima abbiamo parlato di pari opportunità a proposito di innalzamento dell'età pensionabile. Vogliamo parlare di pari opportunità in un discorso più allargato.
Credo che valga veramente la penda di riflettere, magari un'apertura per dire, ma per quest'ordine del giorno facciamo l'eccezione e siamo disponibili a discuterlo e ad approfondire. Sempre aspettando "chi ha pì cognission ch'la dovra" e quindi poter passare ad argomenti che interessano di più tutto il Consiglio, tanto la maggioranza quanto la minoranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

La Consigliera Cotto mi induce a rispondere in piemontese. Io mi costringo e non lo faccio, anche se la tentazione è fortissima.



PRESIDENTE

Però, non lo faccia nemmeno in calabrese.



BOETI Antonino

No, nemmeno in calabrese. Cercherò di resistere a questa tentazione.
Presidente, ho imparato a conoscere, in questi due anni, la passione per la prosa del Consiglio regionale. Dato che si lavora poco, i Consiglieri passano molto del loro tempo a leggere. Credo che ci sia la stessa passione per la poesia - se la Presidente me lo consente, so che lei detesta le parole non adeguate al luogo - vorrei fare un piccolo riferimento ad una poesia di Prévert.
Considerato che oggi è una bellissima giornata, fa caldo, c'è un sacco di gente fuori, chi è in piscina, chi lavora in ospedale, chi fa l'operaio Prévert in una giornata come questa si rivolge all'operaio che sta andando a lavorare e gli dice: "...non ti sembra che sia un po' da coglione regalare una giornata come questa ad un padrone?".
Ora, noi non siamo operai. Quindi, i nostri padroni sono in qualche modo i cittadini che ci hanno votato e che ci hanno chiesto di lavorare nel loro interesse. Allora, in una giornata come questa, chiederei al centrodestra di farci lavorare per l'interesse dei cittadini anche in questa giornata di sole, nella quale forse tutti preferiremmo essere in piscina con i nostri figli e le nostre compagne.
Questo ostruzionismo un po' becero comincia davvero ad essere fastidioso. Naturalmente, siamo contrari alla richiesta di inversione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Naturalmente, la citazione essendo consentita, come tutte le libertà poetiche, non l'o ritenuta un'offesa all'Aula ed ai colleghi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 7 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 681 avente oggetto "Crisi idrica" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Nastri, che interviene in senso favorevole; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Sposo in pieno le parole del Consigliere Boeti perché condivido il fatto che potremmo trascorrere anzi, sarebbe stato opportuno trascorrere queste giornate in Consiglio regionale a parlare delle problematiche della sanità, dei trasporti, delle infrastrutture, ma soprattutto quelle che affliggono le nostre Province. Io abito in una Provincia piccolina, che è in fondo al Piemonte e confina con la Lombardia, che spesso viene dimenticata perché abbiamo la sfortuna di avere Assessori, in questo caso mi riferisco all'Assessore Borioli.
trascorso quasi un'altra sessione di Consiglio regionale e l'Assessore Borioli, evidentemente, ha avuto difficoltà di traffico perch continuo a leggere comunicati stampa - questo è di qualche minuto fa dell'Assessore Borioli: "Fermati a Stresa. Borioli scrive a Cisalpino.
Pronti ad ogni iniziativa per mantenere le fermate del treno in Piemonte".
Mi rivolgo a lei, Presidente Bresso, che ha un Assessore che ormai da settimane non vediamo...



PRESIDENTE

Collega Nastri, mi scusi. Colleghi, un Consigliere ha cinque minuti per illustrare l'argomento, può essere anche l'ultima frase che dà il senso all'intervento.
Prego, Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Sono contento di averla sentita, Consigliere Rostagno, perché mancava la sua voce. Sarebbe opportuno, dopo il mio intervento, qualche parere in più. Visto che c'è il Presidente della Commissione sanità e per tutta la settimana, da quando sono qui, non si è mai sentito.
Volevo soltanto andare avanti e rivolgermi alla Presidente Bresso, che non vedo e che, spesso, parla solo fuori dal microfono, per dirle che sono in attesa, ma non solo in attesa come Consigliere regionale, siamo in attesa come Provincia di avere risposte per quanto riguarda il Nodo ferroviario della provincia di Novara. Riguardo a questo punto, L'Assessore Borioli, ancora una volta, si è contraddetto rispetto a qualche settimana fa e rispetto alla chiarezza, alla limpidezza e alla trasparenza del Ministro Di Pietro che è stato veramente un grande dal punto di vista politico e amministrativo perché ha avuto la schiettezza di dire come stavano le cose, cioè che mancano i soldi per la stazione in linea della nostra Provincia.
Ancora stamattina l'Assessore Borioli dichiara che tutte le polemiche sono state superflue, parla ancora della priorità del Nodo ferroviario della Provincia di Novara, ma non dice con chiarezza e schiettezza, a differenza del Ministro Di Pietro, che nel DPEF non ci sono i finanziamenti per realizzarlo. Quindi, un plauso va sicuramente al Ministro Di Pietro.
Per quanto riguarda, invece, il discorso della sanità perché era questo l'ordine del giorno. Non si può parlare di sanità quando abbiamo gli Assessori di questa Giunta che utilizzano le Province per fare passerelle e, nello stesso tempo, per venire a creare aspettative e promesse poi non mantenute. Parlo del nuovo nosocomio di Novara dove vengono promessi 350 milioni di euro, mentre ce ne soltanto venti.
Arrivo all'ordine del giorno per cui mi sono prenotato per parlare. C'è una crisi, ed è una crisi idrica ma, soprattutto è una crisi di esistenza.
Non è pensabile discutere di un qualcosa dove manca il contenuto. È chiaro che in questi giorni passati in Consiglio regionale, se ci fosse stata da parte della maggioranza, in questo caso, mi riferisco alla Presidente Bresso che se avesse dato anche comunicazione alle nostre richieste legittime, forse, non ci troveremmo in queste condizioni.
Esiste un Regolamento, che poteva essere modificato anche nella passata legislatura. Abbiamo in Aula un'autorevole presenza, l'Assessore Manica che ai tempi era Capogruppo dei DS in Consiglio regionale, ed ha sempre utilizzato il Regolamento per fare forte ostruzionismo. Quindi, è sicuramente normale e regolare.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno inerente alla crisi idrica l'impegno che viene chiesto alla Giunta e alla Presidente, visto che ci sono dei grossi problemi, è quello di attivarsi per concertare degli studi di fattibilità con dei soggetti diversi interessati, che prevedono la realizzazione, guarda caso, di infrastrutture idonee integrando differenti strategie per un aumento della disponibilità delle risorse.
chiaro che quest'ordine del giorno dovrebbe essere votato, visto anche il problema contingente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rostagno.



ROSTAGNO Elio

Volevo segnalare al collega Nastri, che diceva di non aver sentito la mia voce oggi, che il mio intervento è stato il secondo dopo quello del Consigliere Ghiglia, quando quest'ultimo ha segnalato che nell'emendamento a sue mani risultava essere inserito Candiolo, che, in sede di Commissione non era stato così approfonditamente concordato come emendamento. Dopo il suo intervento, c'è stata la risposta della Presidente Bresso e in quel contesto, parlandosi di sanità, mi sono permesso di riportare quanto era stato detto in Commissione e ho plaudito all'apertura fatta dal Consigliere Ghiglia sulla disponibilità ad approvare la legge procedendo separatamente con il ragionamento sul Piano e sulla deliberazione degli accorpamenti.
Viceversa, come abbiamo potuto ampiamente constatare, questa parvenza di disponibilità si è dissolta immediatamente, malgrado la Presidente Bresso abbia immediatamente risposto positivamente all'istanza di ritiro del tema di Candiolo, e ora siamo qui a parlare di tutto tranne che di sanità.
Nei giorni scorsi ho già avuto modo di ricordare il costo economico di tutto questo, ma, soprattutto, esiste un costo di immagine nei confronti dei piemontesi, che hanno un servizio sanitario migliorabile; degli operatori - sono più di 60 mila - che lavorano nelle varie aziende, che in molti casi hanno una carenza di certezza legata alla mancata definizione degli accorpamenti in questione; dei direttori generali, che, dovendo predisporre entro breve i PRR, non hanno le certezze necessarie per poter operare. Ci si aspetta che in questa sede si parli di sanità, quando noi invece, stiamo intervenendo su tantissime cose, anche interessanti, che nulla hanno a che vedere con l'obiettivo.
Poco fa si parlava di pari opportunità. L'opportunità della maggioranza di poter esercitare il proprio ruolo, in qualche modo, andrebbe meglio tutelata, ci sarà, prima o poi, una revisione di questo Regolamento! Il fatto di trascorrere qui le giornate senza poter entrare nel merito del tema che ci sta a cuore e che vogliamo affrontare, chiaramente, è una prevaricazione della minoranza nei confronti della maggioranza, che i nostri concittadini devono conoscere e devono capire che noi trascorriamo qui le nostre giornate perdendo il nostro tempo, perché non c'è la volontà di permettere alla maggioranza di esercitare il proprio ruolo.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Rostagno, deve esprimere le intenzioni di voto della maggioranza.



ROSTAGNO Elio

Ero intervenuto per fatto personale, credendo che il Consigliere Manolino dicesse che noi siamo contrari all'inversione dell'o.d.g.; se si vuole ritenere esaustivo l'intervento in questione, siamo contrari.



PRESIDENTE

Avendolo inteso quale intervento in senso contrario, ha avuto occasione di poterlo illustrare.
Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 7.
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Novero sull'ordine dei lavori.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, devo dire che invidio il collega Boeti che, oltre ad avere lo scontato consenso della maggioranza sul suo intervento, ha avuto il consenso del collega Nastri.
Intervengo sull'ordine dei lavori, sollecitato dal collega Boeti, che approvo.
Detto questo, fuori c'è il sole e dalle mie parti stanno iniziando i festeggiamenti sacri di questo periodo: San Giacomo e Sant'Anna sono i nostri protettori delle montagne, per noi sono momenti clou, dobbiamo ballare e mangiare la polenta concia.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Novero, chiedo se può esplicitare qual è il problema sull'ordine dei lavori.



NOVERO Gianfranco

Arrivo alla proposta.
Cerco solo di spiegare il motivo, dando ragione al collega Boeti e aggiungendo altre motivazioni. Tra l'altro, prendo atto della situazione circa l'intervento della Presidente Bresso e quelli seguenti, quello del Consigliere Robotti. L'unica cosa che contesto è l'"inciucio". Ragazzi sapete mica che a Roma stanno discutendo, per esempio, ma "inciuciano"?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



NOVERO Gianfranco

Non lo so.



PRESIDENTE

Consigliere Robotti, per cortesia.



NOVERO Gianfranco

Non ho capito se i sindacati stanno "inciuciando" o no.
Io, da ex sindacalista, rivendico...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, con calma.
Prego, collega.



NOVERO Gianfranco

Era una parentesi, sono uscito dal seminato, chiedo scusa.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Colleghi!



NOVERO Gianfranco

Rivendico il diritto...



PRESIDENTE

Consigliere Novero, qual è il quesito?



NOVERO Gianfranco

Arrivo al dunque.
Volevo solo dare il senso del punto a cui siamo arrivati.
Siamo arrivati ad un punto di stallo, in cui ci sono accuse e controaccuse...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, sono scaduti i due minuti, Consigliere, la prego!



NOVERO Gianfranco

Sono solo due?



PRESIDENTE

Solo due.



NOVERO Gianfranco

Chiedo scusa, arrivo alla conclusione.
Premetto che non sono "inciuci", è sacrosanto il dibattito tra il Sindacato e il Governo, anche qui credo sia importante. Io vorrei discutere il Piano Sanitario! Allora, per uscire dall'empasse, siccome vorrei discutere il Piano Sanitario, avanzo una proposta, se il Consiglio la vota: portiamo il Piano Sanitario in Commissione, per poi discuterne ore e ore.
La mia proposta è di portare il Piano Sanitario in Commissione.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Novero, rimane il dubbio su quanto possano aver influito San Giacomo e Sant'Anna, che si stanno festeggiando nelle Valli di Lanzo, se ricordo bene.
Passiamo ora alla discussione della proposta rubricata al n. 8 circa l'iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

A nome mio personale, essendo un fatto personale, vorrei che la Presidenza dicesse che si è trattata di una voce dal sen fuggita, visto il personaggio non me ne stupirei; viceversa, gradirei capire dal collega Robotti, a verbale, dove sono finiti i 30 milioni di euro che lui ci ha dato e mi ha dato pro quota all'opposizione, quando me li ha dati, su quale conto mi sono stati versati, perché vorrei andarmeli a godere.
Visto che, al di là delle battute, la questione è seria, Presidente chiedo che ci vengano date spiegazioni immediate e verbalizzate in aula o ci venga detto che era una battuta dovuta alla stanchezza o alla nota incontinenza verbale del soggetto di cui in premessa.
La pregherei di dirimere questa questione, perché quando si parla di milioni di euro presi, dati, concessi, spesi, non ci sto tanto, perché se devo passare dal lazzo alla cosa seria, ci passo, ma eviterei.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Ghiglia.
L'intervento del collega Robotti è avvenuto fuori microfono, a mie mani non c'è e non ho ascoltato con chiarezza. Non c'è neanche il Consigliere Robotti presente, la ringrazio però di una cosa: il suo intervento è servito a ricordare ai colleghi che quando si parla bisogna fare attenzione a quello che si dice. Io non ho sentito, non era un intervento ufficiale e mi dispiace di non poterle dare una risposta nel merito.
Richiesta rubricata n. 8 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 682 avente oggetto "Difendere il servizio postale quale servizio pubblico universale" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Vorrei fare una proposta seria. La proposta seria l'ho già fatta ieri ci sono alcuni ordini del giorno che sono oggettivamente importanti.
Io lo dico qua perché visto che votare si vota - per dare anche un senso alle nostre giornate, se su alcuni ordini del giorno, che sono oggettivamente importanti e trasversali ci si impegnasse tutti a votarli senza dibattito, andando a sfoltire quanto meno sulle cose serie il cassettone degli ordini del giorno.
Ve ne sono alcuni condivisi, senza dibattito, secondo me faremmo un buon servizio alla comunità e daremmo, almeno parzialmente, anche un contributo alla serietà dei nostri lavori.
una proposta che faccio ai colleghi; è chiaro che non su tutti è possibile, però su alcuni basterebbe un cenno di assenso, un sì o un no, si vota e si procede.
Ad esempio, sulla proposta del collega Ricca, questo ordine delle giorno in cui si "...impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Ministero, affinché il servizio postale rimanga comunque, nonostante la privatizzazione e non perda la definizione di pubblico servizio...", e sappiamo quanto questo sia importante soprattutto nelle zone più distanti nei Comuni montani della nostra Regione e quanto questo servizio sia importante e fondamentale per la popolazione anziana e per coloro i quali non possono muoversi, a noi sembrerebbe un ordine del giorno degno di considerazione.
Quindi, la mia proposta, se tutti i colleghi fossero d'accordo, sarebbe quella di votarlo non come inversione, ma nell'ambito della stessa votazione votare eventualmente l'ordine del giorno.
Questa cosa si potrebbe presentare anche per altre questioni, e credo che veramente sarebbe un gesto importante che contribuirebbe anche a dare un senso vero alle nostre giornate.
Per testimoniare la buonafede, rinuncio anche a qualche minuto di intervento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ghiglia.
Dopo la votazione porrò il quesito all'Aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Non volevo rubare l'argomento visto che il Consigliere Ricca è l'autore dell'ordine del giorno, ma tant'è che non si discute e visto che siamo qua per parlare di altro, cioè di Piano sanitario e non di ordini del giorno sulle poste, il parere è negativo.
Però, Presidente, vorrei sollecitarla su una questione, che mi sembra a dire poco ridicola. Noi siamo qua da quattro giorni a - dico un termine che ormai va di moda, quindi penso che si possa dire in aula - "..." su argomenti...
Non va bene questo termine? Allora, Presidente, lo cancello, chiedo scusa.



PRESIDENTE

Prego espungere dal verbale il termine utilizzato dal Consigliere Manolino.
Prima il collega Boeti ha fatto una citazione e anche i poeti hanno pure libertà.
La ringrazio, perché mi dà l'occasione per fare una precisazione. Il decoro dell'Aula e delle istituzioni dipende dagli argomenti, dagli atteggiamenti, dai comportamenti e anche dall'abbigliamento. Quindi, vi invito a concorrere.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Credevo davvero che fosse ormai rituale, non volevo assolutamente offendere l'Assemblea regionale, ma è il termine che mi viene spontaneo quando intendo dire che si sta perdendo tempo.
Volevo fare una provocazione naturalmente vera, quindi faccio una specifica richiesta a cui vorrei una risposta.
Siccome da quattro giorni qui non ci è concesso per motivi, neanche politici, ma per motivi di puntiglio e di principio, di discutere quello che dovremmo discutere e quello che i cittadini probabilmente si stanno aspettando che si discuta, e cioè il Piano Sanitario, a me pare che noi stiamo davvero sprecando non solo tempo ma anche molto denaro.
Siccome l'Ufficio di Presidenza del Consiglio spesso e volentieri fa interventi sui quotidiani e sulle televisioni, richiamando in un caso o nell'altro a seconda delle volte o la necessità di ridurre le spese della politica o la necessità di ridare dignità al Consiglio regionale nei confronti di una Giunta che è un po' involontariamente prevarica il Consiglio, credo che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale perch questo non è un problema politico che deve risolvere un gruppo politico piuttosto che un altro...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Manolino...



MANOLINO Giuliano

Sto ponendo una domanda.



PRESIDENTE

Sì, però lo faccia nei tempi consentiti.



MANOLINO Giuliano

Infatti, ho ancora due minuti a disposizione.
Vorrei chiedere all'Ufficio di Presidenza di farsi parte diligente affinché domani o dopodomani compaia sui quotidiani una risposta alle domande che i cittadini stanno facendo a me come ad altri colleghi.
Non più tardi di stamattina me l'hanno fatta al bar e cioè "perché non parlate del Piano Sanitario? Perché perdete i giorni in questo modo? Perch 80-90 persone sono ferme in aula per giorni e giorni a essere pagate a non lavorare, a fare 60 ordini del giorno che tutti sanno essere perfettamente inutili, quindi volutamente perdite di tempo".
Chiedo che l'Ufficio di Presidenza faccia una comunicazione o una pubblicazione come dovrebbe fare, in protesta rispetto all'Assemblea regionale, dicendo che come Ufficio di Presidenza si sta sprecando il denaro pubblico, si sta sprecando il tempo e non si sta facendo il lavoro per cui siamo stati eletti e pagati, e che quindi chi deve mettere il buon senso - come diceva prima la collega Cotto - lo metta.
una questione semplicemente di buon senso. Se poi vogliamo parlare di ostruzionismo, vediamo gli emendamenti sul Piano Sanitario e in quel frangente discutiamo nel merito e finalmente il collega Rostagno, che è il Presidente della Commissione sanità, e che è stato accusato di non essere intervenuto, potrà dare sfogo a tutta la sua libidine verbale e ci dirà tutto e di più sul Piano sanitario.
Presidente, lei come Ufficio di Presidenza questa comunicazione la faccia e vorrei una risposta chiara.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Non sono ammessi sensi di approvazione come applausi o altro.
Consigliere Manolino, rispetto al suo quesito non è competenza dell'Ufficio di Presidenza utilizzare gli organi di stampa per delle affermazioni che fanno parte del dibattito politico all'interno del Consiglio. Altra cosa sono gli spazi che i Gruppi hanno la facoltà con le loro risorse, se lo ritengono, di acquistare.
Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 8.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Sono le ore 16.44 e non vediamo ancora il collega Giovine, che di solito arriva verso le 16.30. Vorremmo solo sapere se è tutto a posto, o se c'è qualcosa che non va. Grazie.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, vi ricordo che tutte le sedute del Consiglio regionale sono trasmesse via internet.
Lo dico per vostra informazione: ciascuno utilizzerà le informazioni che la Presidenza ha fornito come meglio ritiene.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Presidente, volevo esprimere il disappunto per la scarsa presenza in Aula dell'opposizione, se mi è consentito. Dato che gli argomenti di cui discutiamo sono di estremo interesse, il fatto che i Consiglieri siano assenti, mi sembra un insufficiente rispetto per l'Aula.
La pregherei, se è possibile, di invitare l'opposizione a garantire una presenza maggiore in maniera che si entri di più nel vivo degli argomenti.
Inoltre, proprio perché possiamo seguire le sedute tramite internet come sappiamo tutti - a maggior ragione chiederei di inviare due vigili a cercare il Consigliere Giovine, in modo che, finalmente, si possa scoprire l'arcano e sapere dove lavora, perché secondo me alle 17 smette. Non vorrei che smettesse di lavorare e non riuscissimo a beccarlo!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boeti.
I momenti di leggerezza aiutano anche a interrompere la tensione e vi ringrazio per questo. Però vorrei ricordare all'Aula che il Consigliere Giovine è un Consigliere eletto regolarmente e gode degli stessi diritti di tutti quanti.
Fino a che non c'è prova contraria, è un Consigliere eletto regolarmente, riconosciuto dalla Corte e ha tutti i diritti di qualsiasi altro Consigliere.



RICCA Luigi Sergio (fuori microfono)

Anche i doveri, però!



PRESIDENTE

I doveri riguardano i singoli Consiglieri. Questa Presidenza deve garantire i diritti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Credo di dover intervenire per rassicurare il collega Boeti.
Noi teniamo nella massima considerazione i suoi suggerimenti; pertanto partendo dal corridoio dei passi perduti e ricorrendo ad altri luoghi del Consiglio regionale, mentre discutiamo in ordine alle tematiche di cui si sta trattando facciamo anche un po' di moto, proprio per mantenerci in efficienza, vista la durata dei nostri lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rostagno; ne ha facoltà.



ROSTAGNO Elio

Ritengo che il Consigliere Lupi sia stato discriminato: ci siamo preoccupati soltanto dell'assenza del Consigliere Giovine, quando il Consigliere Lupi, a sua volta assiduo frequentatore, è anche egli assente.
Quindi, se si lanciano dei messaggi via internet per rintracciare il Consigliere Giovine, chiedo che venga rintracciato anche il Consigliere Lupi.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Rostagno.
Penso più opportuno procedere all'esame della proposta di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 9 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 683 avente oggetto "Attuazione l.r. 15/2004, art. 9 comma 2" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Dico subito che cercherò di trovare argomenti a favore, anche perch non vorrei in questo mio intervento perdere un po' la tramontana, dal momento che oggi ho ricevuto degli scossoni notevoli alle certezze che ho impiegato più di sessant'anni ad acquisire.
Le mie certezze vacillano perché in questi giorni continuo ad incontrare la gente per strada che mi chiede di resistere alla vecchia maniera che voi conoscete dei giudici milanesi. Ho sempre pensato che la capacità forte dei politici fosse quella di ascoltare la voce della gente.
Ma sentendo il collega Manolino, a cui invece dicono tutti di non resistere, anzi di resistere alla resistenza, ho avuto un momento di scombussolamento: perché o la gente parla con i politici dandogli ragione sempre, e quindi cercando di interpretarli, oppure non lo so.
Mi sta bene che i nostri concittadini sappiano che noi stiamo resistendo, anche se di solito questo "resistere, resistere, resistere" non mi piace tanto, ma in certe occasioni, quando ci vuole, ci vuole.
Il fatto che i nostri concittadini - mi spiace che la Presidenza non possa dirglielo, ma cercheremo di farlo noi - sappiano che noi resistiamo per evitare l'approvazione di questo Piano Sanitario, io non solo non mi adonto, per usare un termine ricercato, ma mi fa anche piacere.
L'altra certezza che oggi mi è crollata è la mia capacità oratoria sulla quale comincio a nutrire dei seri dubbi, perché il collega Chieppa ha parlato di "paesaggi idilliaci di Heidi" quando intervengo io.
un anno che cerco di dimostrare che viviamo in ambienti brutti, in cui risulta difficile vivere, e l'immagina che il collega Chieppa ha ricevuto è invece idilliaca. Vuol dire che non sono all'altezza dei miei compiti, evidentemente.
Adesso cercherò di dimostrare che intanto se esiste una legge - dura lex sed lex dicevano i latini - bisognerebbe applicarla. Può anche darsi che una legge cada in disuso, perché non ha senso il fatto che solo il rappresentante della Regione quando si trova in momenti di ufficialità mentre i Sindaci sbandierano la bandiera tricolore, mentre l'Assessore o il Presidente della Provincia sbandierano la loro fascia azzurra... io non so nemmeno che colore abbia la nostra fascia, credo sia arancione, ma non lo so, lo confesso. Mi dicono che è arancione.
Comunque, a parte la battuta, non so veramente quale sia il colore della rappresentanza della Regione. Ho partecipato in quest'ultimo anno (quasi tutti i fine settimana) a riunioni in cui erano presenti Assessori probabilmente non avrei mai avuto l'onore di indossare la fascia regionale perché se c'è l'Assessore se la mette lui e altrettanto se c'è la Presidente. Se siamo io e Robotti, la danno a lui e non a me. Vedete che ero preoccupato per la mia capacità oratoria, perché ho sbagliato completamente.
Qui si chiede dell'utilizzo della fascia regionale. Se non c'è, a maggior ragione, ma la legge prevede che possa esistere, a maggior ragione votiamo quest'ordine del giorno. La Giunta regionale, o chi per essa prepari una delibera. Facciamo questa fascia, in modo che Robotti possa metterla e lasciamogliela indossare. Così mi parrebbe utile.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, in senso contrario, la Consigliera Barassi ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Ovviamente siamo contrari all'iscrizione di questo punto all'o.d.g. Lei ha parlato prima di dignità e di decoro del Consiglio, ma forse un po' di dignità e di decoro ci sarebbe uscendo da questa fase in cui da quattro giorni siamo bloccati in Consiglio regionale, e cominciare a discutere seriamente di quello che i cittadini si aspettano, cioè del Piano Sanitario regionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 9.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Stemma - Gonfalone

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle richieste dei Consiglieri Cavallera e Robotti di chiarimenti sulle modalità di utilizzo dello stendardo e del gonfalone della Regione Piemonte


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliera Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Intervengo sull'ordine dei lavori e sull'ordine dell'Aula, se così vogliamo dire.
Qui ci sono le tre bandiere, l'europea, l'italiana e quella della Regione Piemonte, però non è previsto che ci sia anche lo stendardo della Regione in Aula? Non ricordo la legge o la prassi, ma a suo tempo c'era anche il drappo.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Cavallera, perché mi permette di dare un informazione al Consigliere Novero sulla proposta precedente.
La legge regionale indicata è parzialmente applicata, perché non esiste la fascia della Regione e del Consiglio regionale, sapendo che vale anche per il Gonfalone per similitudine. All'interno dei confini regionali, la Giunta o il Consiglio utilizzano il Gonfalone. Al di fuori del Consiglio regionale, è una potestà della Giunta e quindi della Presidente, in questo caso della Presidente Bresso.
Per quanto riguarda la fascia, voglio ricordare che non c'è nessuna Regione italiana che ha la fascia e che, di conseguenza, la utilizzi.
Questo è quello che ci risulta. Si può ragionare su una modifica o applicazione della legge perché concordo che se una legge c'è, va applicata.
Per quanto riguarda l'esposizione delle bandiere, ci atteniamo ad una legge nazionale e regionale, che prevede l'esposizione delle bandiere. Il Gonfalone è all'ingresso del Consiglio regionale.
La parola al Consigliere Robotti.



ROBOTTI Luca

Ritornando ad essere seri, approfitto di questa comunicazione, perch tempo fa ho sollecitato all'Ufficio di Presidenza di verificare una modifica del Regolamento che permettesse la possibilità di avere il Gonfalone ai funerali degli ex Consiglieri e degli ex Assessori.
Le dico questo perché, all'ultimo funerale a cui ho partecipato, quello di un collega che è mancato (l'Assessore Ferraris), era molto brutto che non ci fosse il Gonfalone del Consiglio, luogo per il quale il Consigliere Ferraris aveva dato tanto, non solo per il bene della nostra Regione, ma anche per il buon funzionamento di quest'Aula.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Robotti. Normalmente, quando si è formato un tempo sufficiente (parlo per esperienza personale), partecipiamo come Consiglieri anche con il Gonfalone.
Verificheremo cosa prevede il Regolamento e le farò avere una risposta precisa e puntuale.
La ringrazio però della segnalazione.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 10 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 684, avente oggetto "Attribuzione del sigillo della Regione Piemonte alla Protezione civile regionale del Piemonte" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola alla Consigliera Ferrero, che interviene a favore.



FERRERO Caterina

Questa proposta di inserimento all'o.d.g. casca "a fagiolo", nel senso che abbiamo anche la presenza del nostro Assessore alla protezione civile di questa legislatura, che ovviamente oggi ha una funzione e un ruolo importante e fondamentale rispetto alla proposta che facciamo di inserimento all'o.d.g. di una proposta che era già stata formalizzata, se non ricordo male, in occasione delle celebrazioni del raduno degli alpini a Cuneo, quando vi furono alcune proposte in merito da parte di questo Consiglio.
Già all'epoca il mio Gruppo, rispetto alle motivazioni che erano state addotte per concedere il riconoscimento al corpo degli alpini, chiese al Consiglio di attribuire lo stesso riconoscimento alla protezione civile.
Dico questo perché la protezione civile e il volontariato ad essa collegato è il termine più generale all'interno del quale si possono configurare le funzioni svolte dagli alpini nel corso di tutta una serie di emergenze e iniziative che ci sono state in questi tantissimi anni sul nostro territorio.
Lo stesso ragionamento vale per la Protezione civile che è ormai diventata un sistema all'avanguardia, efficiente e riconosciuto in tutto il territorio nazionale, parlo del sistema di Protezione Civile piemontese che sta continuando in questa importante attività sul territorio e ci pare che questa proposta che, tra l'altro, è abbastanza recente q già contiene una proposta di attribuzione di questo sigillo per l'anno 2008 possa essere una proposta da fare a questo Consiglio che, opportunamente, votata e calendarizzata per il prossimo anno, possa essere un segnale importante ad un sistema che a questo Piemonte ha dato molto, sul quale la Regione Piemonte ha anche investito molto in passato e continua ad investire.
Ovviamente, in questo senso ringrazio l'Assessore Caracciolo che si sta adoperando perché questo sistema possa continuare a crescere in un contesto come quello nazionale che, abbiamo visto in questi anni, ha visto la Regione Piemonte coinvolta non soltanto in emergenze locali, regionali, ma anche a supporto di una serie di iniziative a livello nazionale (il terremoto del Molise, una serie di alluvioni che si sono verificate in altri Stati europei) che hanno portato un supporto tecnico, logistico e umano in situazioni dove, evidentemente, questa organizzazione non era tale da poter risolvere da soli le emergenze e i problemi che, in quel contesto si sono verificati.
Ci pare una proposta importante, sulla quale ci farebbe piacere che tutto il Consiglio potesse convergere perché è un modo per riconoscere a tante persone che gratuitamente prestano la propria attività e il proprio tempo libero a svolgere una funzione importante per il nostro territorio e per una serie di attività che, anche all'esterno del nostro territorio spesso, sono richiamate come coinvolgimento e come riconoscimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Esprimo parere contrario. Vorrei approfittare del tempo per raccogliere se ho sentito bene perché in questi giorni abbiamo sentito discussioni su quanto è stato affermato in aula - mi sembra di aver sentito il Consigliere Novero che diceva: "Noi stiamo facendo questo ostruzionismo, queste iniziative per non farvi approvare il Piano Sanitario". Questa affermazione, a me sembra, di estrema gravità. Può darsi che mi sia sbagliato, però, a me sembra, di aver inteso questa risposta.



(Commenti in aula)



MORICONI Enrico

Credo che l'abbia detto.
Il discorso è che io credo sia, anche se l'Aula è stanca un'affermazione che la maggioranza non può assolutamente non contestare.
Nel senso che noi abbiamo presentato un Piano in cui crediamo, che ha passato le consultazioni ed è stato accettato e approvato da tutte le persone che sono state audite. Chiaramente, non tutti sono stati d'accordo ma la stragrande maggioranza dei piemontesi attende questo Piano.
un Piano importante perché punta sulla prevenzione, punta su elementi in cui noi crediamo per migliorare la Sanità piemontese. Quindi, mi sembra che, qualora fosse condiviso da altri esponenti della minoranza l'affermazione del Consigliere Novero ripeto, se ho capito bene - mi sembra di un'estrema gravità.
Perciò, ancora più convintamente, diciamo no a questa inversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 10.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Stemma - Gonfalone

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale per chiarimenti sulla l.r. 15/2004 "Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera e del sigillo della Regione Piemonte" (modalità di partecipazione del Consiglio regionale alle esequie di Consiglieri in carica o di ex Consiglieri)


PRESIDENTE

Scusate, colleghi, anche se è un problema da non augurarsi mai, ma è già successo, rispetto alla richiesta d'informazioni da parte del Consigliere Robotti, l'articolo 5 ("Partecipazione a lutti") dell'apposito Regolamento dell'Ufficio di Presidenza, intitolato "Norme di applicazione del cerimoniale", recita: 'Il Consiglio regionale partecipa ai lutti con le modalità di seguito indicate: a) nel caso di decesso di un Consigliere in carica: trasmissione di un telegramma alla famiglia, pubblicazione sulla stampa quotidiana piemontese di un necrologio del Presidente del Consiglio regionale a nome dell'intero Consiglio, invio di una corona floreale e presenza del Gonfalone alle esequie accompagnato da una rappresentanza del Consiglio regionale b) per i Consiglieri delle precedenti legislature e non più in carica: trasmissione di un telegramma alla famiglia, pubblicazione di un necrologio del Presidente del Consiglio regionale a nome dell'intero Consiglio e presenza del Gonfalone alle esequie accompagnato da una rappresentanza del Consiglio regionale.
Il Presidente del Consiglio regionale commemora in aula, nella prima seduta successiva, il Consigliere deceduto'".
Questo è quanto previsto dalle nostre norme, se è successo mi scuso a nome dell'Ufficio di Presidenza. Naturalmente, vale sempre che in mancanza di segnalazione diventa difficile poter far rispettare quanto previsto ed essere presente al funerale. Ringrazio il Consigliere Robotti, è un'informazione che può essere utile a tutti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero, per fatto personale ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, chiedo scusa all'Aula se, forse, mi ripeterò. Se, da un lato, repetita iuvant, dall'altro, sono sempre più perplesso sulle mie capacità oratorie, perché vedo che non riesco a farmi capire dai colleghi.
Ribadisco quanto detto precedentemente: voglio fortissimamente voglio discutere il Piano Sanitario.



PRESIDENTE

Vorrei...



NOVERO Gianfranco

Vorrei, gradirei, desidererei.
A mio modesto avviso, siamo impantanati in una situazione in cui non riusciamo a discutere del Piano Sanitario, che io vorrei discutere, siccome mi giungono fortissime istanze per resistere sull'approvazione - non sulla discussione, collega Moriconi - del Piano regionale così com'è, non sull'attuazione del Piano regionale, punto - è ovvio che mi sono fermato al punto.
Le pressioni provenienti dalla gente che incontro per strada sono nel senso di non lasciarlo passare così com'è, mi viene chiesto di modificarlo e, per far questo, di resistere.
Allora, a questo punto, penso di aver chiarito ad abundantiam la mia visione e ribadisco la mia richiesta ignorata prima, ma vox clamans in deserto, pazienza.
Ribadisco la richiesta di passare in sede di Commissione per discutere se questa neanche viene esaminata, non mi arrabbio nemmeno, ci mancherebbe altro, valuti la Presidenza.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, un attimo di attenzione. È già stato proposto da altri precedentemente, ma può essere utile per il prosieguo dei lavori. In questo momento, al di là...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Scusate, per cortesia! Colleghi, per cortesia, vi prego di porre attenzione, siccome è stato posto un quesito e non è la prima volta.
Noi ci troviamo tra il punto 1) all'o.d.g., avente ad oggetto le "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", che è stato svolto e il punto 2), recante il disegno di legge n. 267. Per passare ai punti successivi, compreso il lungo elenco di ordini del giorno, è evidente la necessità di proporre, votare e accogliere una variazione dell'o.d.g. a nostre mani e, poi, comportarsi di conseguenza.
In assenza di tale proposta e votazione, noi siamo ancora nel guado tra il punto 1) e il punto 2). Comunque, la ringrazio, Consigliere Novero.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste iscrizioni nuovi punti all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 11 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 685, avente oggetto "Attribuzione del sigillo della Regione Piemonte ai Missionari piemontesi nel mondo" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Signor Presidente, innanzitutto, vorrei iniziare questo mio intervento felicitandomi per la liberazione, avvenuta questa mattina, di Padre Bossi che deve essere motivo di soddisfazione per tutti noi - Abbiategrasso forse, per i torinesi, è un po' distante, ma per noi novaresi è molto vicino, comunque, è a pochi chilometri dai nostri territori - perché è una persona che sta dando la vita per le persone che hanno bisogno.
Relativamente a questo fatto mi ricollego all'ordine del giorno, anzi visto che vedo presente la nostra Presidente, vorrei rivolgermi a lei: prima, al di fuori del Consiglio, chiacchierando, mi ha raccontato della sua esperienza da scrittrice, questo potrebbe anche essere un momento per scrivere qualcosa su tutte queste persone che appartengono ai nostri territori e che nel mondo stanno dando tanto al prossimo. Siccome so che la Presidente Bresso è persona di buona penna, nel mese di agosto, potrebbe anche scrivere un libro su questo tema.
Torniamo alla questione inerente al sigillo ai missionari piemontesi nel mondo. Quanti di noi conoscono il numero dei missionari piemontesi che operano fuori del territorio italiano e nel mondo? Penso che qui dentro siano pochissimi, forse nessuno. Sono oltre 300 le persone che, senza farlo vedere, portano la propria capacità, sensibilità e voglia di aiutare il prossimo a tutte le popolazioni che hanno bisogno. Accanto a queste sempre per i pochi che hanno intenzione e voglia di ascoltare - c'è un altro migliaio di persone che trascorrono i propri periodi di pausa lavorativa in giro per il mondo ad aiutare il prossimo come missionari laici, nella veste di medici, ma anche gente comune che vuole dedicare il proprio tempo libero, o comunque una parte della propria vita, a favore di chi ha bisogno.
Secondo me, oltre ad attribuire il sigillo, dovremmo essere un po' più generosi, far sì che a queste persone venga dato qualche soldino, non tanto per loro, non lo fanno per questo, ma da portare ai bisognosi, aiutando con progetti tutti coloro che sono in grado di aiutare il prossimo.
Noi siamo qui impegnati in azioni di ostruzionismo o di forza sul Piano sanitario, ma dobbiamo pensare che, oltre ai nostri cittadini piemontesi c'è tanta gente che, purtroppo, nel mondo, necessita di cose più piccole rispetto a quelle che abbiamo noi e di quelle che vorremmo garantire alla nostra gente.
Proprio per questo, vorrei lanciare un messaggio ai colleghi di minoranza e di maggioranza, per individuare l'opportunità in cui creare insieme qualche progetto o iniziativa, che ci permetta, quando andiamo in giro per il mondo, di vedere quanto di buono è stato fatto per la povera gente, per chi ha più bisogno di noi - andiamo in Argentina, andiamo dappertutto.
Vedo il collega Robotti che sorride, farebbe bene poter andare...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



BONIPERTI Roberto

Pensavo ridesse per il fatto di andare in giro per il mondo. Invece potrebbe essere qualcosa di buono.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi.
Prego, Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Posso proseguire, Presidente?



PRESIDENTE

Le mancano ancora dieci secondi, prego.



BONIPERTI Roberto

Tanto taglio via veloce.
Quando andiamo all'estero in delegazione, sarebbe bello poter organizzare delle visite per poter finalmente vedere qualcosa che è stato fatto a fin di bene dalla Regione Piemonte. Sarebbe sicuramente una bell'immagine, rispetto all'andare in giro solo per rappresentanza o viaggi di cortesia.



(Scampanellìo del Presidente)



BONIPERTI Roberto

Ancora cinque secondi.
Rilancio questo messaggio: quando, a settembre, si ripartirà, se qualcuno avrà qualche buona idea, forse, nelle Commissioni appropriate potremo lavorarci.



PRESIDENTE

Consigliere Boniperti, la ringrazio per aver ricordato il lieto evento della liberazione di Padre Bossi.
La parola alla Consigliera Pozzi, che interviene in senso contrario.



POZZI Paola

Signor Presidente, un filosofo d'altri tempi disse che il sonno della ragione genera mostri. I giovani che seguono su internet questi lavori consiliari potranno capire a cosa porta il sonno della ragione, per esempio, porta ad utilizzare argomenti seri, come quello di cui abbiamo sentito parlare in questo momento o come quelli oggetto di altri ordini del giorno, sentirne parlare come strumenti non per procedere nei nostri lavori, ma per impedire di lavorare secondo quanto previsto dalla convocazione del Consiglio, cioè affrontare il tema della sanità in questa Regione.
Questo sonno della ragione ci porta inevitabilmente a dover essere contrari alla discussione di questi ordini del giorno, anche se siamo convinti che gli argomenti sarebbero degni di ben altra trattazione e di ben altro approfondimento.
Siamo contrari, ma speriamo che la ragione si svegli, parafrasando l'espressione che ha usato la collega Cotto "chi ha più cognizione, la usi". Speriamo che la ragione si svegli e per il momento continueremo ad opporci all'inserimento di ordini del giorno. Speriamo di potere finalmente passare al punto 1) o al punto 2) dell'o.d.g. per il quale siamo stati qui convocati.



PRESIDENTE

Indico la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 11.
Il Consiglio non approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Boniperti ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente.
Mi spiace che la collega Pozzi abbia male interpretato l'intervento.
L'intervento consisteva nel fatto di mettere in chiaro, e comunque portare all'attenzione di questa sonnolenta seduta un problema che invece è odierno ed attuale, e sarà sempre più attuale.
Non penso di essere un mostro, non penso di esserlo mai stato e non voglio crearne; voglio solo portare all'attenzione di tutti delle situazioni importanti e delle opportunità che perdiamo.
Volevo solo ribadire che non siamo dei mostri e non vogliamo crearli.
Vogliamo solo portare all'attenzione di tutti determinate problematiche c'era un ordine del giorno giacente, è stata chiesta un'inversione per poterlo discutere. Poi che qualcuno abbia delle priorità rispetto ad altri è facoltà di ognuno di noi.
Il Regolamento ci dà la possibilità di dibatterlo e di non metterlo nel cassetto. Rilancio ancora il messaggio di prima: se c'è buona la volontà portiamola avanti, altrimenti stiamo qui solo a perdere tempo e, comunque a cercare di fare andare avanti solo quello che ci fa comodo.



PRESIDENTE

Mi sembrava di avere inteso che l'intervento della Consigliera Pozzi non fosse rivolto a lei.
Richiesta rubricata n. 12 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 686 avente oggetto "Monitoraggio nei Presidi socio-sanitari e socio-assistenziali" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Cavallera, che interviene a favore.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno era stato presentato due mesi fa dalla collega Cotto e dal nostro Gruppo proprio per sottoporre alla Giunta regionale l'attenzione sul monitoraggio sui presidi socio-sanitari e socio assistenziali.
Nella scorsa legislatura, con deliberazione della Giunta regionale del mese di dicembre 2002, si era istituito questo gruppo di monitoraggio, che aveva una finalità sostanziale. Noi sappiamo che ci sono degli organi che sono preposti alla rilevazioni e alla verifica dei requisiti formali delle varie strutture, il possesso degli standard e le cosiddette certificazioni ai fini degli accreditamenti e così via, ma poi vi è la possibilità di svolgere un'osservazione di tipo complessivo e vedere come effettivamente vengono trattati gli ospiti o i pazienti secondo la tipologia di struttura.
Proprio in quest'ottica si era istituto questo gruppo integrato di lavoro che aveva degli importanti risultati.
Credo debbano anche essere acquisiti nella presente legislatura con l'eventuale ricostituzione del gruppo stesso, perché si parla di integrazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali, perché si parla proprio di valutare quella presa in carico di colui che ha bisogno di intervento, che può essere un intervento di tipo sanitario, ma ovviamente adesso si assommano molte volte, soprattutto nella fase riabilitativa anche la necessità di assistenza domiciliare integrata o di altro tipo.
Se la collega Cotto ha suggerito al nostro Gruppo questa proposta tant'è che è stata presentata con un ordine del giorno con la collega prima firmataria, è perché portava una casistica di situazioni critiche che aveva rilevato e che, a mio avviso, è meritevole di attenzione.
Credo che un ordine del giorno come questo sia anche attinente ai lavori che stiamo traguardando nell'o.d.g. che ci è stato inviato, e potrebbe anche costituire una convergenza di tipo propedeutico qualora anche la maggioranza fosse d'accordo con noi.
Non si tratta di un argomento ozioso, è comunque una proposta che viene sulla base dell'esperienza. Ricordo che purtroppo Mario Valpreda aveva seguito - dico purtroppo per il fatto che non sia qui a discutere con noi dopo la pensione per un certo periodo l'Assessore Cotto anche sulle tematiche dell'assistenza e aveva dato, anche sotto questo profilo, il suo contributo.
Pertanto, credo che sia proprio una proposta che meriti tutta la nostra attenzione e, naturalmente, che con una discussione ed un'approvazione veloce non si vada ad inficiare quello che è il tema a cui primariamente tutti, ma in modo particolare la maggioranza, richiama costantemente la nostra attenzione.
Presidente, formulo la richiesta d'iscrizione all'ordine del giorno n.
686. Mi auguro che questa richiesta venga valutata positivamente e si arrivi all'approvazione del documento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Barassi, che interviene in senso contrario.



BARASSI Paola

Semplicemente per dire che siamo contrari a questo inserimento e che forse si potrebbe, a questo punto, discutere seriamente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 12.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 13 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 691 avente oggetto "Fondi straordinari per la sicurezza" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Boniperti, che interviene a favore.



BONIPERTI Roberto

Quest'ordine del giorno, tra l'altro, è stato proposto dal nostro Gruppo. La sicurezza è un tema che crea sempre molte idee e molte visioni del problema. La sicurezza è innanzitutto garantire al cittadino la possibilità di vivere tranquilli a casa propria. Dovrebbe dare la possibilità di far vivere tranquilli fuori di casa propria: nel mondo del lavoro, dello svago, nella vita quotidiana.
Purtroppo i fatti della vita ci stanno insegnando che questo miraggio della sicurezza poco alla volta svanisce. La gente va in giro tenendosi la borsa ben stretta. Certi luoghi, se può, li evita, in certe condizioni transita sempre preoccupandosi di guardarsi con quattro occhi davanti e di dietro per cercare di capire da chi si è avvicinati o da chi ci sta venendo incontro.
Si rischia, a volte, anzi, non è che si rischia. A volte ormai siamo arrivati al punto in cui la gente, oltre a guardarsi davanti e dietro quando è fuori, deve stare barricata in casa. Ci sono delle zone delle nostre città dove non c'è la possibilità (penso per chi abita a Torino, non ci abito e non lo so, ma chi abita a Torino la sera debba vivere con la porta chiusa).
Vedo che il collega Dalmasso dice che è logico. Sinceramente da noi ci sono ancora dei posti dove la porta non si chiude e io sono uno di quelli che la porta non la chiude. Forse perché ho l'abitudine di abitare in un piccolo paese di poche anime, dove al minimo rumore di una macchina cominciano ad abbaiare tutti i cani e per forza di cose ci si sveglia. Per vi dico che è un modo di vivere decisamente diverso, rispetto alle persone che si conoscono, che arrivano a casa la sera e la prima cosa che fanno è chiudere le finestre, barricarsi e forse prima di andare a dormire, per chi ce l'ha, inserire l'impianto di antifurto.
una cosa che, da un lato forse da più sicurezza alle persone, per dall'altro, secondo me, dà sicuramente una percezione della qualità della vita sicuramente meno godibile, perché crea all'interno di ognuno di noi imbarazzo e preoccupazione sempre costante. Proprio per questo e per i fatti che purtroppo accadono quasi quotidianamente, abbiamo chiesto di stanziare dei fondi straordinari sul tema della sicurezza.
Abbiamo segnalato che, come dicevo prima, alcuni quartieri della città capoluogo ex capitale d'Italia e della nostra Regione, quartieri che una volta erano decisamente tranquilli, sono diventate zone a rischio. Tutti i residenti - le persone che ci hanno votato e che, probabilmente condividono con alcuni di noi, con quelli che abitano a Torino, il vivere in questo territorio - abitano in zone in cui si vive in un profondo stato di insicurezza.
Io stesso, attraversando Torino, quando transito dalle parti di Porta Palazzo, mi viene voglia di tirare su i finestrini e stare attento. Mi immagino cosa possono provare quei torinesi, quelle persone anziane che conoscevano la Torino degli anni Quaranta, degli anni Trenta o del primo dopoguerra e che vedono la Torino di adesso in queste zone.
Zone, purtroppo, non per colpa delle forze dell'ordine, che fanno più di quello che possono, perché hanno delle dotazioni e un numero di addetti tale che gli permettono solo di fare qualcosa, sono veramente pericolose.
Visto che il Presidente mi sollecita, invito ancora a tenere conto del nostro ordine del giorno e di poterlo discutere magari in un momento più tranquillo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Boniperti.
La parola al Consigliere Ricca, che interviene in senso contrario.



RICCA Luigi Sergio

La questione della sicurezza non è una questione che sta a cuore soltanto al centrodestra, ma è ben presente per la sua importanza a questa maggioranza, tant'è che l'Assessore Caracciolo ha presentato un disegno di legge, licenziato dalla Commissione, che ben delinea le politiche che quest'amministrazione vuole mettere in campo per garantire maggiore sicurezza ai cittadini del Piemonte.
Il disegno di legge è iscritto all'ordine del giorno del Consiglio. Noi riteniamo però che questa questione così rilevante e così importante, a cui noi rechiamo grande attenzione, debba essere approvata dall'Aula. La vogliamo porre in discussione non appena affrontata un'altra questione di grande rilievo, che tocca da vicino la vita di tutti i giorni dei cittadini, che è quella della sanità.
Quindi, noi diciamo no a questa richiesta di inversione, sapendo che dopo la discussione sul Piano Socio Sanitario, avremo anche la possibilità di approvare in fretta e in tempi rapidi il disegno di legge sulla sicurezza.
Approfitto, Presidente, mentre ho la parola, per chiedere un'altra informazione. È possibile trasmettere i lavori del Consiglio, oltre che via internet, anche attraverso un servizio di informazione pubblica (penso ad emittenti private, come Radio Radicale), che si rivolga ad una platea molto ampia per informare sull'andamento di questi lavori e per dare ai cittadini la possibilità di farsi, con più puntualità, un orientamento sui lavori che vengono condotti in quest'Aula e sull'atteggiamento ostruzionistico di questa minoranza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ricca. La risposta alla sua richiesta di informazione avverrà dopo la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 13.
Il Consiglio non approva.
Rispetto alle informazioni richieste dal Consigliere Ricca, ricordo che noi trasmettiamo tramite Internet, gli organi di informazione (carta stampata emittenti radio-televisive) vengono quando ritengono opportuno. Eventuali servizi aggiuntivi sarebbero servizi non gratuiti rispetto all'informazione, ma a pagamento. È evidente che non è interessante per alcune emittenti trasmettere queste ripetitive sedute del Consiglio regionale del Piemonte.
Richiesta rubricata n. 14 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 692 avente oggetto "Disimpegno del Governo per le celebrazioni a Torino dei 150 anni dell'unità d'Italia" all'o.d.g. della seduta odierna.
...Ecco perché il Consigliere Leo era già pronto, non poteva non intervenire su un problema legato al suo impegno ormai quasi trentennale.
La parola al Consigliere Leo, che interviene in senso favorevole; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Interverrò sulla materia, però voglio anche interloquire su due ragionamenti fatti dalla Consigliera Pozzi e dal Consigliere Ricca.
Vi è almeno una notizia buona per il Consiglio: il Comitato per il 2011, che è stato il primo ad essere costituito in Italia, si è riunito il lunedì mattina - si fa di lunedì perché gli altri giorni c'è Consiglio - ! Dunque cari Presidenti Gariglio e Placido, dal versante del Comitato voglio ringraziavi per aver provveduto tempestivamente a far fare le nomine perché, così, il Comitato procede.
Ne approfitto per dire che, siccome sono convinto che la pazienza sia una virtù divina che chi presiede l'Assemblea, più di altri, il Presidente Gariglio e il Presidente Placido hanno un grandissimo merito e un grandissimo pregio. Quindi, grazie alla Presidenza.
Rispetto a quello che diceva il collega Ricca, sarei veramente tanto contento se i giornali ed i telegionali, dessero spazio ai nostri lavori invece: i principali organi di informazione di questa Regione sono talmente "filopresidenziali" e talmente appiattiti sulla Presidenza della Giunta della Regione che per noi non c'è spazio ! L'abbiamo constatato tante volte, non c'è spazio! Soltanto i Consiglieri di minoranza, ma certe volte soprattutto i colleghi di maggioranza.
Sembra che in questa Regione esista per il 90% la Presidente Bresso per il 9% l'opposizione e l'1% per il resto della maggioranza. Quindi sarei molto contento se dessero più spazio all'informazione.
Lo dico non per piaggeria, menomale che c'è la Repubblica perch altrimenti sembrerebbe che l'opposizione neanche esista. La Stampa non si preoccupa certo molto di dare notizia. Dopodiché, fuori ci dicono: "non fate nessuna opposizione!". Qui ci dicono: "esagerate con l'opposizione".
Quindi, collega Ricca, sarei d'accordo nel potenziare l'informazione.
Pensate che la legge contro la mafia non ha avuto una riga sugli organi di informazione. Collega Ricca e, correlatrice, collega Pozzi, Presidenti del Consiglio la legge contro la mafia non ha avuto una riga su La Stampa di Torino. Allora, come dire, se ci comportiamo benissimo non scrivono niente, se ci comportiamo in maniera stravagante invece... È una cosa un po' strana questa! Quanto alla collega Pozzi, riproduco un ragionamento che ho già fatto in Commissione. Intanto, le racconto una battuta, dicevano "il sonno della ragione genera mostri, il sonno del Comune genera mostre". Era una battuta che correva ai tempi di una maggioranza di centrosinistra che spendeva troppo per le mostre in Comune. Quindi, regalo questa battuta a lei che è stata in Comune.
Rispetto al ragionamento, direi che dovremmo arrivare a un punto finale. Ho proprio parlato con alcuni colleghi che erano presenti nella passata legislatura e che non lo sono oggi, ai quali ho detto: "Guardate che i vostri colleghi di centrosinistra attuali hanno dichiarato che quel sistema che praticavate era sbagliato, come è sbagliato - praticandolo noi adesso -l'ostruzionismo". Loro hanno risposto: "Dica a quei colleghi che abbiamo vinto le elezioni grazie a quello e che, se riprendessimo il posto rifaremmo la stessa cosa".
Collega Pozzi, uno dei vostri colleghi che ha fatto l'ostruzione nell'VIII legislatura, che abbia dichiarato "Abbiamo fatto male, se perdessimo cambieremmo" non l'ho ancora sentito. Anzi, qualche collega mi diceva che rivendica fortemente il merito e che, rispetto a loro, noi stiamo facendo ancora troppo poco. Allora, se ci dovessero essere nuove regole, che siano condivise non che siamo presi per il naso. E non che, se domani cambiasse la situazione, cambia di nuovo il metodo di giudizio della sinistra!. Dedichiamo una volta, dopo approvato il Piano Sanitario, una seduta alle regole, alle regole anche fra gentiluomini, non scritte, ma condividiamole tutti insieme! Perché collega, le garantisco che molti suoi colleghi di centrosinistra che hanno fatto a suo tempo ostruzionismo in quel modo, lo rivendicano e si vantano di averlo fatto. Allora, stabiliamo: "o è giusto o è sbagliato".
Non è come il colesterolo, cioè, che c'è l'ostruzionismo buono e quello cattivo, come c'è il colesterolo buono e quello cattivo. Se lo facciamo noi è sempre cattivo, se lo fanno altri era, è, e sarà sempre buono. Allora dedichiamo una seduta a questo. Tendenzialmente, io sono di questo avviso.
Però, stabiliamo per tutti le regole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Credo che alcune delle affermazioni che ha fatto il Consigliere Leo siano affermazioni che mi hanno ricordato un pezzo della mia vita. Vorrei ricordare al Consigliere Leo, a suo tempo Assessore, che io ed altri Consiglieri avevamo fatto delle dure opposizioni a dei provvedimenti che erano, ad esempio, l'aumento delle indennità dei Consiglieri regionali e siamo contenti di averla vinta, peraltro solo parzialmente.
Così come siamo contenti di aver fatto delle grandi opposizioni all'aumento dei Consiglieri regionali previsto nello Statuto. Anche questa è una battaglia che...



(Commenti in aula)



MORICONI Enrico

No, dico la portata per far cessare l'ostruzionismo, e ha mantenuto a 60 il numero dei Consiglieri. Comunque, ci ricordiamo bene come sono andate le cose.
La legge sui "buoni scuola", che giudico ancora oggi ingiusta e la considero un vulnus della democrazia, il Consigliere Leo l'ha "portata a casa", e sa anche come noi abbiamo gestito la vicenda in Consiglio. Nel momento in cui siamo arrivati all'esame dell'Aula, non siamo stati quattro giorni a proporre richieste di inversione punti all'o.d.g.! Abbiamo trascorso un tot di giorni sia in Commissione che in Consiglio, ma sempre per parlare sul merito. E, alla fine, la legge è stata approvata ugualmente, checché ne dica il Consigliere Leo, visto che esistono dei dati ufficiali. Se adesso il Consigliere Leo sostiene che la legge non è stata approvata, vuol dire che stiamo vivendo una storia diversa!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Leo)



MORICONI Enrico

Io ho detto semplicemente che dopo una battaglia in Aula, la legge è stata approvata: credo che su questo non mi possa smentire! Così come non mi può smentire quando affermo che non abbiamo mai discusso per cinque giorni delle richieste di inversione punti all'o.d.g..
Ricordiamo tutti com'è andata la vicenda: abbiamo discusso mille emendamenti, non uno in più. Anzi, abbiamo accettato un'interpretazione selettiva del Regolamento (c'era anche l'attuale Presidente del Consiglio in veste di Consigliere), poiché abbiamo presentato tutti gli emendamenti all'inizio della discussione in aula, e non ne abbiamo aggiunto uno (conoscete tutti il Regolamento!), dimostrando un'alta responsabilità nel voler discutere la legge, anche di notte. E, come ripeto, non abbiamo aggiunto un emendamento.
Però la politica è basata sulle parole e ciascuno può dire ciò che vuole. Quello che dico io è documentato negli atti del Consiglio, ma ciascuno può pensare quello che crede.



PRESIDENTE

Mi scusi collega Moriconi, l'indicazione è contraria?



MORICONI Enrico

Sì, è contraria.



PRESIDENTE

Lo preciso affinché rimanga agli atti l'indicazione contraria dell'intervento del Consigliere Moriconi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 14.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo, per fatto personale. La pregherei di esplicitarlo prima, perché non vorrei essere stringente nei suoi confronti, vista la simpatia che nutro per lei.



LEO Giampiero

Il fatto personale riguarda le considerazioni del Consigliere Moriconi secondo il quale ho raccontato cose non vere e vivo su un'altra terra.
Il Consigliere Moriconi è divertente e simpatico, e non si accorge, con tutto questo disordine, che sta votando una legge sul "buono scuola" quasi come quella di prima. Evidentemente è un po' distratto.
Ma a parte questo...



LEO Giampiero

BOETI Antonino (fuori microfono)



LEO Giampiero

No, è pentito!



LEO Giampiero

pentito? Grazie, ma allora lo dica !



(Commenti fuori microfono del Consigliere Moriconi)



LEO Giampiero

Non dica "abbiamo evitato una scelleratezza per farla noi".
Complimenti, Consigliere Moriconi! È veramente divertente il collega Moriconi! E quando dice "siamo sempre intervenuti nel merito", mi spieghi quella lettura affascinante - peccato che in questo momento non sia presente la Consigliere Cotto - che il Consigliere Chiezzi ci faceva su "Alice nel Paese delle meraviglie". Quale pertinenza aveva?



LEO Giampiero

MORICONI Enrico (fuori microfono)



LEO Giampiero

No, confonde le due cose!



PRESIDENTE

Consigliere Leo...



LEO Giampiero

Il Consigliere Chiezzi, invece, ci aveva letto...



PRESIDENTE

Il Vangelo!



LEO Giampiero

Bravo! Lo ricorda anche il collega Placido.
Ci ha letto tutto il Vangelo e mi è piaciuto moltissimo. Ci ha letto tutta la dottrina sociale cattolica! Il Consigliere Moriconi non se ne intende molto di quella materia e fa un po' di confusione, perché ci ha letto la dottrina sociale cattolica.
Per questo l'avevo ringraziato molto, considerandola una piacevole lettura, ma non mi si dica che erano interventi pertinenti.



LEO Giampiero

ROBOTTI Luca (fuori microfono)



LEO Giampiero

Ma non vi è servito!



LEO Giampiero

Mi è servito, per difendere il bene!



PRESIDENTE

Consigliere Leo, è notorio che lei difenda le forze del bene, per espliciti il fatto personale, per cortesia.



LEO Giampiero

Il Presidente Moriconi ha sostenuto che mi ricordo male e che ho detto una cosa non vera. Prendiamo i verbali e convochiamo una "Commissione di verifica" gratuita: ne vedremo delle belle! Magari quella lettura ci darà tanti altri spunti per fare un'opposizione migliore, perché come ci dicono i colleghi Chiezzi ed altri, quando li incontriamo, noi non la sappiamo fare.
Poi il collega Moriconi era il principale sodale di Chiezzi, mentre adesso lo rinnega. Questo non va proprio bene.



PRESIDENTE

Richiesta rubricata n. 15 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 694 avente oggetto "Servizi socio-sanitari per adulti e anziani affetti da patologie invalidanti e non autosufficienti" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Però vorrei sapere se anch'io le sono simpatico come il collega Leo perché se no poi divento triste. Vorrei almeno essere rassicurato!



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia, tutti sanno che col collega Leo c'è un'amicizia più che ventennale. La sua è più recente.



GHIGLIA Agostino

Che devo fare! Pazienza, sarò più triste.
Sappia, Presidente, che oggi sarò più triste! A parte questo, noi chiediamo l'inserimento di questo punto all'o.d.g.
anche se, in teoria, non dovremmo chiederlo. Come ben sa l'Assessore Migliasso leggendo il primo punto dell'ordine del giorno, siamo costretti a sollecitare un impegno che per voi dovrebbe essere un imperativo categorico, cioè fare qualcosa.
Il primo punto impegna la Presidente della Giunta all'adozione di un Piano straordinario, teso a dare risposta a diecimila anziani non autosufficienti che attendono una sistemazione.
Lei ricorderà, Presidente, che negli ultimi due anni le liste d'attesa per quanto riguarda l'inserimento degli anziani non autosufficienti, sono aumentate di circa il 30%, ovviamente, a causa delle enormi capacità di pianificatrice e amministratrice dell'Assessore Migliasso, naturalmente con la complicità negativa dei suoi colleghi di Giunta.
Questo tema è particolarmente grave in quanto queste liste d'attesa non vengono affrontate. L'anno prossimo ci troveremo in una condizione ancora peggiore, stante l'ormai nota e acclarata incapacità della Giunta regionale di dare risposte nei confronti di questo dramma, che coinvolge migliaia di famiglie piemontesi, soprattutto quelle a basso reddito, perché, con una battuta, chi ha i soldi, i problemi non li ha mai in questo campo, nel senso che si aggiusta diversamente.
Quella che dovrebbe essere la prima attenzione da parte di una Giunta che si dichiara di centrosinistra, che, in realtà, ha nella sua maggioranza la parte più importante di sinistra estrema, viene dimenticata, in quanto principalmente, "se ne frega" dei diritti di chi ha meno. Per noi non è una novità, per noi essere di sinistra è come essere farisei, è sempre stato così, lo abbiamo sempre saputo, lo abbiamo sempre detto, voi ce lo dimostrate sempre.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Robotti)



GHIGLIA Agostino

Presidente, poi, i Comunisti Italiani hanno un difetto peggiore: sia il Consigliere Chieppa che il Consigliere Robotti, che, notoriamente, sono incontinenti verbali - l'ho già detto, spero solo verbali - parlano sempre fuori microfono, perché non hanno mai il coraggio di dire quello che pensano.
(Commenti del Consigliere Robotti)



GHIGLIA Agostino

Talvolta si vergognano perché sanno che quanto dicono rasenta il livello degli esseri viventi divisi in tipologie darwiniane, altre volte semplicemente, perché non hanno il coraggio! È sempre meglio dire le cose fuori microfono, tipo vecchio provocatore da liceo con il volantino, che dire cose più o meno urbane al microfono, senza correre il rischio di essere spernacchiati da quello che è il buonsenso comune.
A parte questo - magari, un giorno, il collega Robotti avrà il coraggio di esplicitare le sue importanti opinioni al microfono, anziché gracchiare alla mia destra, nel senso, purtroppo, fisico dell'aula - vorrei tornare all'importanza dell'inserimento di questo punto all'o.d.g., per sottolineare un altro passo importante di questa nozione, che ritengo essere la gratuità dei centri diurni per gli anziani colpiti da demenza senile. È un altro tema grave e importante a cui non viene data alcuna risposta dalla Giunta e in cui l'Assessore Migliasso eccelle per incapacità nel dare risposte. Così, almeno un Palmarès lo guadagna anche lei e un complimento glielo facciamo perché non vogliamo farli mancare a nessuno.
Non vorremmo che, come me all'inizio, anche l'Assessore Migliasso, oggi dovesse essere più triste per non avere ricevuto neanche un complimento.



PRESIDENTE

La parola al Presidente Robotti.



ROBOTTI Luca

Noi votiamo contro quest'inversione dell'o.d.g.
Vorrei dire al Consigliere Ghiglia che, solitamente, sono persona educata, essendo stato educato dalla mia famiglia, solitamente non insulto non aggredisco, non parlo fuori microfono.



ROBOTTI Luca

GHIGLIA Agostino (fuori microfono)



ROBOTTI Luca

Quello lo fai sempre.



ROBOTTI Luca

Non dire queste cose che non sono vere! Ti contesto un'unica cosa: non mi sono mai sentito, e mai mi sentir un fariseo.
Credo di svolgere onestamente il mio compito: rappresentare coloro che mi hanno eletto e lavorare per ridurre il divario tra chi ha molto e chi ha poco - questo è il mio compito - cercando di conciliare la democrazia e il capitalismo, che nella mia formazione ho sempre ritenuto difficilmente conciliabili. Spero di riuscire a conciliare queste due grandi visioni della vita, una che pone il pluralismo al di sopra di tutto e l'altra che cerca di imporlo. Se non ci riuscirò vorrà dire che avrò fallito, ma certamente, non mi sento un fariseo.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 15.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 16 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 430 avente oggetto "Carta europea prodotti agricoli di qualità nelle aree montane" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Intanto, faccio una battuta: come cattolico dovrei essere favorevole al pentimento, previo esame di coscienza, come abbiamo detto tante volte, ma inizio a ritenere simpatici coloro che non si sono pentiti, perché c'è chi da un passaggio all'altro, tra maggioranza e minoranza, cambia completamente punto di vista.
Non cito chi ha cambiato punto di vista, ma voglio citare almeno due persone che non hanno cambiato atteggiamento: il collega Caracciolo, che avrebbe ragione nell'invitarci a non fare ostruzionismo, perché lui non l'ha mai fatto, e il Consigliere Placido, che nelle file della minoranza era durissimo, ma non si scopre pentito come il collega Moriconi, Placido ha fatto un'opposizione durissima e orgogliosamente la rivendica. Quindi in questo senso, anche i colleghi come Robotti e Chieppa sono coerenti.
Grazie a Dio ci sono persone coerenti.
Per esempio, il Consigliere Chieppa, questa mattina, in relazione al discorso sul Tibet, mi ha detto di essere favorevole al grande e glorioso esercito di liberazione popolare cinese che sta liberando il Tibet dai feudalisti, quindi, almeno è coerente; anche il collega Moriconi. Dovrebbe esserlo!



(Commenti fuori microfono)



LEO Giampiero

vero, sono d'accordo, infatti, anche il collega Moriconi è d'accordo su questo con il Consigliere Chieppa.



(Commenti fuori microfono)



LEO Giampiero

Eravate più lucidi?



LEO Giampiero

Collega Ghiglia, questa, fuori microfono, è buona!



(Commenti fuori microfono)



LEO Giampiero

Robotti ha detto che lui era filorusso e i filorussi bombardavano i cinesi.
Detto questo, per quanto riguarda la questione della montagna, voglio complimentarmi con i colleghi Bellion e altri che hanno proposto questo ordine del giorno, perché, effettivamente, è molto importante la tutela dei prodotti e tipicità della montagna.
grave che, oggi, il Governo voglia massacrare le Comunità montane con la loro eliminazione. Come ho detto, non so, avendo cambiato posizione, se una serie di colleghi che prima erano assolutamente favorevoli alle Comunità montane, adesso - contrordine, compagni! - siano favorevoli alle comunità sottomarine, certo è che la vicenda posta sulla tutela dei prodotti delle Comunità montane non soltanto è importante, ma attuale.
vero, adesso c'è un argomento prioritario, però, penso che potremmo fare un gioco: evidenziare gli ordini del giorno di buonsenso e, terminata questa fase, considerarli, almeno in parte, votati, così avremmo fatto un lavoro quantomeno utile.
In merito alle vicende della montagna, ripeto che tutto quanto viene citato è assolutamente molto serio. Si dice che la montagna con le sue caratteristiche è importante, le comunità montane hanno svolto un lavoro di grande importanza. Quindi, come si concilia questo con il Governo Prodi che vuole eliminare tante comunità montane? Si concilia con il fatto che, cambiando posto a sedere, si cambia parere; io non ho cambiato parere. Infatti, ho firmato diversi ordini del giorno della sinistra come quello di Emergency, così come altri, perché ero favorevole prima e lo sono adesso.
Come dicevo non è così per tutti, c'è chi prima avrebbe strillato contro il Governo e adesso tace, c'è chi prima ha urlato contro la nostra proposta del diritto allo studio e adesso si arrampica sui vetri e sui cristalli in maniera divertentissima.
Questi sono i dati. Chi, ad esempio, ha esercitato gran temperanza anche nella passata legislatura è il Consigliere Muliere.
Non lo stesso possiamo dire per la collega Manica o per il segretario Marcenaro. Non possiamo dire di loro che siano stati tolleranti. La collega Manica fa l'Assessore e non si ricorda più di quella lontana parente che era Giuliana Manica, Capogruppo DS. Se ne dimentica, quindi magari con il Piano Sanitario forniamo anche qualche pastiglia per la memoria !



PRESIDENTE

La collega Manica non è di Collegno! Ha chiesto la parola il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
rubricata n. 16.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 17 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 434 avente oggetto "Chiusura Ospedale di Gattinara" all'o.d.g.
della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boniperti; ne ha facoltà.



BONIPERTI Roberto

Grazie, Presidente.
L'ospedale di Gattinara, per chi non lo conoscesse, è un piccolo ospedale di una realtà stranissima, quella della Provincia di Vercelli.
Qua c'è qualche collega, ad esempio Comella o Bizjak, che conosce la zona anche se, pur essendo un novarese sono più vicino di loro a Gattinara perché abito a Carpignano Sesia e sono a 6 km. Quindi, faccio parte di quella popolazione che ha utilizzato l'ospedale di Gattinara, ospedale che nel suo piccolo ha sempre funzionato bene.
Voglio essere coerente e corretto nell'esposizione delle cose. Il Piano sanitario, a fronte dell'ottimizzazione, prevede la chiusura di quest'ospedale. Quest'ospedale di fatto dà e dava un servizio a tutta una parte della Provincia di Vercelli abbastanza distante dal capoluogo e serviva altresì una parte anche della Provincia di Novara.
Quest'ospedale di fatto ha sempre dato servizio non solo alla Provincia di Vercelli e questa fascia della Provincia di Vercelli, ma anche a tutta una parte della Provincia di Novara, cioè tutto il distretto, quello che era considerato il distretto dei vini che andava da Romagnano Sesia, a Gemme, Pizzano, Carpignano Sesia e andava a confinare fino con Borgomanero che è uno degli altri ospedali che purtroppo saranno oggetto di risistemazione dal Piano sanitario.
La scelta di chiuderlo è stata una scelta sofferta e ha fatto sì che tuta l'Amministrazione e tutta la cittadinanza di Gattinara sia pure venuta almeno un paio di volte a protestare davanti a questo palazzo al fine di avere udienza per poter portare le proteste, le richieste, i consigli e forse, in qualche caso, anche i ricordi di ciò che questo ospedale ha dato sul territorio.
La stessa struttura di quest'ospedale è tutt'altro che fatiscente e se devo essere sincero rispetto al grosso ospedale di Novara su cui si sta discutendo parecchio in questo periodo, l'ospedale di Gattinara ha una struttura molto più recente, molto più dinamica e in ogni modo è molto più accessibile, pur essendo molto piccolo.
La proposta potrebbe essere quella comunque di tenere un presidio a Gattinara, forse non necessariamente utilizzandolo in toto o con tutte le specialità e i reparti che vi erano fino a qualche anno fa, ma potrebbe essere utilizzato in ogni caso con un presidio di primo soccorso, con alcuni reparti e addirittura per evitare che queste strutture di proprietà di tutta la collettività - sono proprietà della Regione, ma ricordiamoci che la Regione siamo noi Consiglieri in primis e cittadini in seconda battuta - non vengano lasciate all'abbandono, perché vorrebbe dire far sì che tutte queste proprietà, questi beni della collettività non vengano abbandonati, non vengano lasciati all'incuria, perdendo la possibilità di utilizzo di questi immobili. I Consiglieri Giovine e Lupi che avevano presentato quest'ordine del giorno esprimevano la massima solidarietà agli abitanti di Gattinara. Noi dovremmo fare qualcosa di più: visto che siamo qui proprio per il Piano sanitario dovremmo forse ritornare in Commissione e cominciare a guardare taluni di questi problemi, che forse dopo qualche settimana di aula farebbero sì che tutti noi fossimo un po' più benevoli verso chi è più piccolo di Torino, di Novara e delle grosse città.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallaro.



CAVALLARO Sergio

Ho chiesti di intervenire perché ho vissuto proprio sulla mia pelle tutta la storia dell'ospedale di Gattinara, per cui parlo anche con cognizione di causa.
Al Consigliere Boniperti vorrei ricordare che le lacrime che adesso versa per la chiusura dell'ospedale di Gattinara sono nient'altro che lacrime di coccodrillo, perché chi ha dato il colpo di grazia a quell'ospedale tanto decantato dal Consigliere è stata proprio la precedente Giunta Ghigo, la quale ha perseguito la politica di favoreggiamento delle cliniche private e quindi della sanità privata, e ha cominciato a smantellare i reparti più vitali e più importanti dell'ospedale di Gattinara, a cominciare dalla chirurgia.
Contemporaneamente alla chiusura della chirurgia, ha aperto una struttura convenzionata di chirurgia di 17 posti letto ad almeno dieci chilometri di distanza, la clinica privata "Cedri di Sara".
Piano, piano sono state tolte tante altre strutture, a cominciare dalla medicina, sostituendole con strutture a carattere residenziale. Per cui la Giunta Bresso si è trovata un ammalato, più che da risanare, da rianimare impossibile da ricostituire.
Mi meraviglio come i Consiglieri Lupi e Giovine abbiano potuto fare un ordine del giorno di questo tipo, sicuramente in quanto estranei in tutta la vicenda, poiché non conoscevano i termini del problema.
Per questo motivo, siamo contrari discutere quest'ordine del giorno e ribadiamo che vogliamo discutere veramente di sanità e non di problemi assolutamente marginali al Piano Sanitario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 17.
Il Consiglio non approva.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Boniperti)



PRESIDENTE

Non riesco a capire, oltre che sentire, quello che dice il Consigliere Boniperti sull'ordine dei lavori per fatto personale. Non mi sembra che nel minuto e mezzo che il Consigliere Cavallaro ha utilizzato per intervenire, abbia detto delle cose offensive. Le opinioni possono anche essere diverse. Approfitti per il prossimo intervento per dire quello che pensa.
Richiesta rubricata n. 18 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 438 avente oggetto "Revoca consulenza a Brackenbury" all'o.d.g.
della seduta odierna.
La parola al Consigliere Segretario Ghiglia, che interviene a favore in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Volevo sapere che brano stava ascoltando l'Assessore Bairati, visto che lo vedevo "ballucchiare" con la testa a ritmo semi-rap. Volevo sapere se potevamo anche noi muoverci un po' e fare rap. Mettiamo un bel globo di quelli che girano in mezzo alle discoteche e muoviamoci insieme, anche se sono vecchio e non giovane come te.



PRESIDENTE

Per "la febbre del sabato sera", bisogna aspettare domani, Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Mi sembrava un bel ritmo, per quello volevo sapere se mi masterizzava un CD pirata, così mi agitavo un po' anch'io. Sono troppi anni che non mi capita.
Comunque, grazie, Presidente.
La Giunta Bresso ha già una lunga tradizione, pur avendo una vita abbastanza corta, di consulenze inutili, alcune delle quali, addirittura eclatanti. Ad esempio, una delle più recenti manifestazioni di quello che sto dicendo è avvenuta qualche mese fa sul lago d'Orta, dove assieme alla Presidente Bresso e all'Assessore Manica, si aggiungeva alla pessima compagnia il padre del Piano strategico del turismo dei laghi, Martin Brackenbury. Ad un certo punto il professore cosa fa? Si stufa - devo dire che in questo aveva ragione lui - perché a sentir parlare sia la Bresso sia la Manica sia gli amministratori locali non poteva che stufarsi e nonostante la sua lauta retribuzione come consulente, ammontante approssimativamente a 125 mila euro, ha pensato bene di alzarsi, di andarsene e di non illustrare più il Piano.
Se gli concediamo tutta la nostra comprensione umana e politica per essersi scocciato dei soliloqui delle due signore di cui sopra, non possiamo certo, come amministratori, avallare silentemente l'atteggiamento di chi, nonostante abbia un altisonante nome inglese e venga pagato molto più di un Consigliere regionale (ed è un vostro consulente), "molla" tutto e se ne va.
Giusto per parlare dei costi della politica, questo signore, che non sta seduto neanche dieci minuti a sorbirsi le lagne della Bresso, viene pagato più di un Consigliere regionale, ma nonostante questo si alza, se ne va e il Piano non lo illustra nessuno. Sembra che l'abbia illustrato l'Assessore Manica, per quello che ne poteva sapere, nonostante la delega fosse la sua.
A questo punto, abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere la revoca della consulenza a questo anglosassone indispettito e poco paziente chiedendo appunto che bloccassimo i fondi destinati ad una persona che dovrebbe ricordarsi, oltre che di ritirare l'assegno mensile od annuale anche di svolgere l'attività per cui viene così lautamente retribuito.
Non ci hanno detto nulla; nessuno ha più parlato; non gli è stata naturalmente revocata la consulenza. In questo momento non si sa cosa stia facendo; probabilmente il training autogeno per riuscire a sopportare la prossima conferenza congiunta Bresso-Manica, sicuramente però non gli è stato revocato l'incarico.
Questa era una mozione di indirizzo che invece doveva essere colta nella sua giusta considerazione perché passino, anche se non dovrebbe passare, i consulenti strapagati, passi il fatto che abbiamo dipendenti qualificatissimi che potrebbero utilmente svolgere, anche meglio, le attività del consulente inglese (questo vale anche per tanti altri consulenti che si preferisce pagare anziché valorizzare le professionalità all'interno dei dipendenti pubblici). Però non può passare, in maniera ancora una volta silenziosa, il fatto che chi percepisce denaro pubblico non ha neanche la pazienza di venirci a spiegare i frutti del suo lavoro.
Quindi, Presidente, vorrei che almeno su questo e sull'onestà delle prestazioni trovassimo una volta tanto un po' di trasversalità e potessimo votare tutti l'inserimento di questo punto all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 18.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 19 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 439 avente oggetto "Ampliamento Ospedale di Giaveno" all'o.d.g.
della seduta odierna.
La parola al Consigliere Ferrero, che interviene in senso favorevole ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Intervengo per sollecitare la discussione di un ordine del giorno che almeno questa volta, ci sembra abbastanza in tema. Visto che ci avete spesso ricordato in questi giorni che la vostra volontà era quella di parlare di sanità, ovviamente, noi nel contesto di una discussione come quella che stiamo cercando di fare con molta fatica, chiediamo a questo Consiglio di discutere un ordine del giorno che evidenzia effettivamente un problema di grandissima attualità, che è legato a quello delle sorti dell'ospedale di Giaveno.
Abbiamo letto in più occasioni l'allarme e le preoccupazioni degli Amministratori locali e del Sindaco di Giaveno rispetto alla difficoltà di quest'ospedale rispetto a tutte le azioni che questa Giunta sta facendo di non volontà di mantenimento di questo Presidio. In quest'ordine del giorno si rileva un altro aspetto che già avevamo avuto modo di discutere nella fase di approvazione della delibera di proposta di accordo di programma che è stata presentata un po' di tempo fa a livello nazionale.
In questa proposta abbiamo visto che, di fatto, scompariva un intervento che era stato previsto proprio per l'ospedale di Giaveno. Se non ricordo male si trattava di circa quattro milioni di euro a carico dello Stato. Nel 2003 la Regione aveva già predisposto un Piano di riallineamento con il quale aveva rivisto la tempistica di attuazione di questi interventi di edilizia. Ma nell'ultimo Piano che è stato previsto non è contenuto appunto, il Presidio ospedaliero di Giaveno.
ovvio che in questa fase di razionalizzazione e organizzazione del sistema sanitario a livello territoriale non si può solo ragionare o tenere conto delle peculiarità locali in un'ottica di allontanamento...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Ferrero. Colleghi, per cortesia.



FERRERO Caterina

Volevo ringraziarla, Presidente, perché nonostante questi momenti di tensione, decide di addolcirci ogni tanto con questi buonissimi cioccolatini.
Dicevo, a livello locale sono stati manifestati molti disagi rispetto al fatto che quest'ospedale si voglia sostanziale chiedere e quindi non utilizzare più come servizio di un'area territoriale così importante.
Quest'ordine del giorno sostanzialmente chiede di potere affrontare l'argomento, nel senso d'invitare la Presidente della Giunta a fare sì che se non è adesso perché non è possibile per scelta di questa maggioranza nei futuri accordi di programma possa essere...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Ferrero. Non so se è stato l'effetto dei cioccolatini della Presidente. Forse, c'era un calo di zuccheri.
Prego, Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Quindi, si chiede sostanzialmente in quest'ordine del giorno, tra l'altro, presentato dai colleghi di Alleanza Nazionale che condividiamo e ringraziamo per averlo presentato perché è servito a sollecitare questo problema alla discussione del Consiglio, che invita la Giunta ad inserire il progetto relativo agli interventi strutturali del Presidio ospedaliero di Giaveno nel prossimo accordo di programma tra i Ministeri della salute e dell'economia e la Regione Piemonte e d anche a reperire le risorse economiche necessarie per l'espletamento di questi lavori.
Questo è un ordine del giorno, ovviamente, datato. Sappiamo che nell'ultima delibera è stata prevista una serie d'interventi sulle varie strutture ospedaliere quindi, evidentemente, anche in questo comparto territoriale sono stati previsti degli interventi. È ovvio che leggendo non più tardi di queste ultime settimane, ancora appelli da parte degli Amministratori locali a porci il problema anche di questa realtà locale evidentemente, gli interventi che fino adesso sono stati previsti non sono ritenuti ancora sufficienti.
Quindi, quest'ordine del giorno che dicevo condividiamo, lo proponiamo alla discussione di un Consiglio che, seppur disattento, ci pare di aver compreso, vorrebbe parlare di sanità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Non sarebbe malvagia una discussione sul ruolo dei piccoli ospedali che questo Governo regionale ha previsto in rete con gli ospedali più grossi. A differenza del Governo regionale precedente che, invece, i piccoli ospedali aveva deciso di chiuderli completamente.
Chi parla ha fatto delle battaglie in Val di Susa per tenere aperti gli ospedali di Giaveno e di Avigliana. La Consigliera Ferrero sa anche che il finanziamento dell'ospedale di Giaveno, il Governo regionale precedente lo ha previsto nel terzo stralcio dell'articolo 20, cioè in quello che non veniva finanziato da parte dello Stato. Sa anche che grazie a questo Governo regionale e al Ministro Livia Turco che, forse, tra qualche anno gli abitanti di Giaveno potranno finalmente avere una struttura degna di tale nome.
Aggiungo anche che i piccoli ospedali debbono in qualche modo tendere alla specializzazione, che Giaveno non può fare la cardiochirurgia contrariamente a quanto pensa il Sindaco di Giaveno che invece pensa si possa fare - che possa essere in rete con gli ospedali di Rivoli (San Luigi) e l'ospedale di Avigliana per offrire i servizi che quel piccolo ospedale ai cittadini di quel territorio può offrire.
Non siamo d'accordo sull'iscrizione dell'ordine del giorno. Magari un'altra volta discuteremo in maniera più seria di questi argomenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 19.
Il Consiglio non approva.
Richiesta rubricata n. 20 presentata dai Consiglieri Rossi, Dutto, Novero Ghiglia, Ferrero, Cavallera, Cotto: si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 441 avente oggetto "Comitato per la sicurezza" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Presidente, spetta a me illustrare il motivo di questo richiamo sull'ordine del giorno, presentato dal Capogruppo dell'UDC Scanderebech oggi assente.
Il collega Scanderebech, facendo riferimento al fatto che si erano verificati a Torino gli ennesimi atti di violenza tra immigrati, forze dell'ordine e cittadinanza, aveva presentato quest'ordine del giorno, in cui si precisava quanto segue: "Gli abitanti delle zone maggiormente colpite dalla criminalità denunciano che la situazione è completamente fuori controllo, e hanno il timore di essere mandati via dalle loro abitazioni dagli stessi immigrati, che vivono senza alcuna regola e commettendo gravi reati. Gli immigrati manifestano ira nei confronti delle forze armate" - forse sarebbe stato meglio scrivere 'Forze dell'Ordine' "poiché sono contrari agli interventi della forza pubblica, come la retata che ha portato alla morte di un giovane e alla scomparsa di un altro nella Stura.
Considerato che, l'indulto, le scarse risorse a disposizione delle forze dell'ordine nonché l'aumento dell'immigrazione selvaggia" - più che 'selvaggia' direi clandestina - "senza un progressivo inserimento sociale contribuiscono ad inasprire la già critica situazione che poi sfocia negli episodi dei giorni scorsi".
Il Consigliere Scanderebech chiedeva alla Presidente della Giunta di "farsi promotrice per la costituzione urgente di un comitato per la sicurezza". Probabilmente, il collega voleva dire la convocazione del già esistente Comitato sicurezza provinciale dell'ordine pubblico, che come sapete...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Guida, ma emendiamo l'ordine del giorno?



GUIDA Franco

Non ho questa facoltà. Oggi ho solo la possibilità di interpretarlo e di spiegarlo.
Si chiedeva, quindi, di convocare urgentemente il Comitato provinciale per l'ordine pubblico, che ha sede presso la Prefettura, cui parteciperanno, ovviamente, il Comune, la Provincia, la Regione, le Forze dell'Ordine e i rappresentanti dei territori delle varie categorie economiche e sociali.
Deve sapere, Presidente, che è pur vero che i rappresentanti delle forze economiche, sociali e sindacali non sono membri di diritto del Comitato provinciale per l'ordine pubblico, ma possono essere invitati se il Prefetto lo ritiene opportuno.
Tra l'altro, devo dire che è già stato fatto un passo in avanti importante negli anni passati. Sei anni fa è stato modificato il Comitato provinciale per l'ordine pubblico prevedendo la partecipazione, oltre che del Presidente della Provincia, anche del Sindaco della città capoluogo di Provincia, in rappresentanza degli altri Enti locali.
Cosa chiedeva il Consigliere Scanderebech? Che il Comitato si occupasse delle cronache di quei giorni di Torino, per evitare che la cosiddetta "banlieu torinese", come la definisce il Consigliere Scanderebech, ancora una volta fosse protagonista delle cronache quotidiane.
Ogni volta che si parla di sicurezza dobbiamo essere sensibili al fatto che il tema è tra quelli che maggiormente preoccupano i cittadini italiani.
Secondo un recente sondaggio pubblicato su la Repubblica, fra le preoccupazioni degli italiani al primo posto troviamo proprio la sicurezza ancora prima delle condizioni di carattere economico. Per molti, la sicurezza è vista come un problema quotidiano.
Naturalmente, come abbiamo potuto esaminare durante l'intervento dell'Assessore Caracciolo in Consiglio regionale pochi mesi fa, quando si è parlato di sicurezza, il problema è ben diverso fra Torino e le Province.
Ma l'importanza che riveste il capoluogo regionale è comunque per noi motivo di estremo interesse.
Se a Torino la sicurezza preoccupa, anche noi Consiglieri regionali che veniamo dalla Provincia siamo preoccupati, non soltanto perché ci rechiamo a Torino per svolgere la nostra attività di Consigliere regionale, ma perché Torino, che è una città splendida e straordinaria, è per noi un punto di riferimento non soltanto politico, ma anche culturale e sociale.
Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Guida, per aver interpretato il pensiero del Consigliere Scanderebech. Peraltro saremmo curiosi di conoscere il motivo per cui il collega non si trova fra noi a presentare il suo ordine del giorno. Se vorrà toglierci questa curiosità, la ringrazio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Naturalmente siamo pronti a discutere di sicurezza, così come abbiamo sostenuto. Tuttavia, vorrei ricordare al collega Guida, sempre molto moderato nei toni e nel linguaggio, che l'atteggiamento della minoranza in verità impedisce di affrontare una questione come questa. Perché se potessimo oggi discutere del Piano Sanitario, potremmo più utilmente e più rapidamente anche affrontare i temi della sicurezza.
Lei sa, collega Guida, che giace in questo Consiglio un provvedimento che affronta i temi della sicurezza, che la maggioranza è pronta a discutere e a votare non appena verrà licenziato il Piano Sanitario. Quindi la sua è una contraddizione, perché da una parte sottolinea l'urgenza di affrontare tale questione, ma il suo atteggiamento, ostruzionistico di fatto, diventa ostruzionistico anche verso la possibilità di approvare il provvedimento sulla sicurezza.
Per questo motivo, siamo contrari e vogliamo che venga votato il Piano Sanitario. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. rubricata n. 20.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale, sull'ordine dei lavori.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Dal dibattito che da alcuni giorni si protrae, oltre che da alcuni commenti intermittenti durante le discussioni sugli inserimenti di nuovi punti all'o.d.g., è stato espresso, sia da una parte che dall'altra, il desiderio di riuscire a superare questa fase di stallo e di entrare nel merito delle tematiche relative al Piano Socio Sanitario.
Noi, volendo proprio cercare di sbloccare questa situazione in maniera responsabile, e sapendo di rappresentare una larga fetta della popolazione piemontese, noi abbiamo formalizzato una proposta, che consegneremo alla Presidente Bresso e alla maggioranza, che è stata sottoscritta da tutti i Capigruppo di minoranza, per riuscire a superare questa situazione, dove nessuno si senta né vincitore né vinto, dove comunque le prerogative del Consiglio regionale e della minoranza vengano salvaguardate. Nello stesso tempo, si vuole che i provvedimenti che stanno più a cuore alla maggioranza vengano avviati e gli ultimi dieci giorni prima della pausa estiva vengano concretamente impegnati non solo sul tema della sanità, ma anche su altri disegni di legge e altre tematiche a cui è necessario dare una risposta.
Consegnerei il documento - forse l'ho già dato, non mi ricordo - al portavoce della maggioranza, all'amico e collega Rocchino Muliere dopodiché, sarebbe opportuna una sospensione dei lavori, in modo tale che la maggioranza possa discutere questo documento e sia possibile anche a noi della mi noranza svolgere ulteriori riflessioni.



PRESIDENTE

Essendoci condivisione rispetto alla sua richiesta, la seduta consiliare termina in questo momento, è riconvocata, come da comunicazione a vostre mani, alle ore 20.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.53)



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