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Dettaglio seduta n.212 del 19/07/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.31 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto X) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Barassi, Buquicchio e Cavallaro.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà



LEPRI Stefano

Signor Presidente, chiedo un rinvio dell'apertura dei lavori, perché è in corso una verifica di maggioranza. Grazie.



(Commenti della Consigliera Cotto)



LEPRI Stefano

Un confronto di maggioranza molto sereno, signora collega.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.02 riprende alle ore 15.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che ho n. 69 richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Abbiamo saputo informalmente che c'è stata una riunione di maggioranza e che, più tardi, è convocata una Conferenza stampa della Presidente.
Poiché questa mattina abbiamo fatto un'ampia discussione, che è terminata con un mio intervento, in merito ad un possibile ripensamento negli atteggiamenti che si tengono tra gli organismi della Giunta e quelli del Consiglio, ritengo che - non spetta ad un Capogruppo di minoranza dirlo, ma lo dico con spirito costruttivo - probabilmente, più si acuisce il tema, più si arreca del danno e se ne pagano le conseguenze.
Quindi, siamo tutti liberi di compiere le azioni che si ritengono di fare, ma faccio presente che più il clima diventa ostico, più diventerà difficile trovare un punto di mediazione in quest'aula.
Noi abbiamo esposto le nostre ragioni; abbiamo anche proposto delle indicazioni costruttive; se non ragioniamo su queste cose, anziché perdere tempo a discutere di inversioni, forse potrebbe essere più utile concordare delle procedure certe per tutta l'Aula.
Se questo non avviene - ripeto - come avete visto per noi non è assolutamente un problema, in questi giorni, organizzare i nostri lavori però io tendo sempre a parlare, affinché dopo non ci si affermi che la minoranza non ha fatto proposte, che non ha dato indicazioni, che non è disponibile a sedersi intorno ad un tavolo per trovare delle soluzioni arrampicandoci su cavilli che credo entrambi gli schieramenti sono abilissimi a costruire.
Se vogliamo andare avanti su questa linea, per noi non cambia; per lanciamo il messaggio che mi è parso cogliere da molti interventi di questa mattina, cioè di cercare di uscire da un empasse. Dall'empasse non si esce con le Conferenze stampa, non si esce con le procedure. Anzi, se c'è una Conferenza stampa che in qualche modo coinvolge le minoranze, sicuramente l'atteggiamento delle minoranze diventerà ancora più intransigente.
Quindi, ognuno è libero di compiere le azioni che ritiene. Ciò per genererà una contro-Conferenza stampa e delle prese di posizione dei singoli Consiglieri. Mi è parso di cogliere - che questa mattina - ma già ieri, mi è stato riferito - il nervosismo in aula sia a livelli abbastanza alti. Siamo nel momento ideale per farlo scoppiare, per fare in modo che si generino situazioni che preludono ad ogni ulteriore trattativa. Anche perché sono state fatte delle affermazioni che noi vorremmo assolutament5e fugare.
Noi non abbiamo nulla da trattare - lo dico qua pubblicamente, perch mi è parso che questa mattina siano stati fatti dei riferimenti - se non le quote riservate alle minoranze per legge, vale a dire che, ogni 5 nomine due sono della minoranza Non abbiamo null'altro - questo ci tengo a dirlo a microfono, pubblicamente - non è questo il tema. Anzi, ne abbiamo parlato a più riprese più con il Vicepresidente Peveraro e meno con la Presidente Bresso; abbiamo indicato delle prospettive di uscita ragionevoli e condivise, a parole, anche da molti Consiglieri della sua maggioranza, che invece dopo non hanno il coraggio di uscire pubblicamente con certe dichiarazioni. Questa mattina qualcuno, timidamente, ha iniziato anche a farlo.
Credo che, nell'interesse del Piemonte e dei piemontesi, sia ragionevole trovare un'intesa che non faccia uscire nessuna delle due parti vincitrice o che possa alzare una bandierina; propongo invece di fare un lavoro costruttivo di qui alla chiusura dei lavori e poi, eventualmente, le bandierine si alzeranno da settembre. Da settembre ognuno potrà alzare le bandierine, ma noi non seguiamo chi tre mesi fa diceva "entro agosto approveremo un Piano" e poi fa di tutto per far vedere che quella è la linea precisa, quando siamo al 20 luglio e presumibilmente i lavori si chiudono al 10 di agosto.
Ci farebbe piacere conoscere il pensiero della Presidente, che ha speso molte pagine sui giornali per il tema della sicurezza. Noi ieri abbiamo detto: "Perché non facciamo la legge sulla sicurezza? (che noi saremmo disponibile a fare prima della chiusura dei lavori). Abbiamo detto: "Perch non facciamo la legge su Finpiemonte?" (che noi saremmo disponibili a fare prima della chiusura dei lavori).
Se questi due temi non sono considerati e si vuole andare a un muro contro muro, questo starà nell'esito dei lavori di oggi, in quello che sentiremo da questa Conferenza e dai suoi esiti. Ho però voluto fare questo intervento all'inizio, affinché poi non ci si accusi di atti sconsiderati o di quant'altro. Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Casoni, nel suo intervento, ha posto alcune questioni che presuppongono anche - immagino - una risposta, dovuta perlomeno da una cortesia istituzionale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo fatto una seria riunione di maggioranza - è stata la ragione per cui abbiamo tardato, e ci scusiamo con il Consiglio e con la minoranza - perché volevamo cercare uno spazio ulteriore per capire se potevamo, nel rispetto dei ruoli, arrivare ad una soluzione che ci liberi da questo scontro, che certamente noi non vogliamo alimentare.
I punti che ci paiono sintetizzare la nostra posizione possono essere riconducibili a sei.
Il primo punto... sono tutte cose scontate, ma le formalizziamo con una certa ufficialità, perché sia possibile che si discuta su una proposta concreta; proposta presentata in aula e non più nelle stanze autorevoli, ma pur sempre secondarie, di questo Consiglio.
Uno, noi intendiamo approvare il Piano Socio Sanitario. Ne abbiamo diritto, fa parte della nostra responsabilità e crediamo che sia arrivato il tempo per approvarlo.
Ne abbiamo discusso lungamente, seconda considerazione; ne abbiamo discusso per 40 sedute di Commissione, un tempo molto lungo, probabilmente ancora insufficiente, ma certamente non è mancato il tempo di un confronto.
Terzo, questo confronto noi lo vogliamo ulteriormente...



(Commenti in aula)



LEPRI Stefano

LEPRI Stefano



LEPRI Stefano

Al primo punto abbiamo detto che noi...



(Commenti in aula)



LEPRI Stefano

No il secondo l'ho detto.
Al primo punto abbiamo detto che noi intendiamo approvare il Piano Socio Sanitario con assoluta determinazione.



PRESIDENTE

Mi raccomando la consecutio dei punti.



LEPRI Stefano

Secondo punto: ne abbiamo discusso.
Diciamo che è un commento al primo punto, è un'argomentazione per fasi successive.
Ne abbiamo discusso, quindi non accettiamo la considerazione di chi ritiene che ne abbiamo discusso troppo poco. Ma - terzo punto - siamo altrettanto disponibili e volenterosi ad entrare nel merito delle questioni anche in Aula, ma certamente anche determinati e disponibili a tornare in Commissione.
Siamo disponibili in questo senso a fare due passi indietro o, detto in altri termini, a tendere entrambe le mani; le mani tese sono - uno - la nostra disponibilità a tornare in Commissione, così come ci avete richiesto e - secondo - a votare l'intero provvedimento entro il 20 settembre (cioè le votazioni finali e le dichiarazioni di voto entro il 20 settembre), ma evidentemente, approvando, prima delle pausa estiva, due provvedimenti che riteniamo non più dilazionabili. Sono due perché strettamente correlati tra di loro: la legge che definisce gli istituti della programmazione, e che apre alla possibilità di poter modificare gli assetti delle ASL attraverso una delibera di Consiglio, e il correlato dispositivo di Consiglio - la delibera di Consiglio - di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie Locali.
Questi due provvedimenti sono per noi indilazionabili. Abbiamo detto le ragioni di questa impossibilità a dilazionare questa decisione: ne va dei risparmi che noi intendiamo fin da subito per i piemontesi ottenere; ne va della coerenza tra il mandato assegnato ai Direttori generali, cioè di fare già i piani di riordino nella prospettiva dell'approvazione, con la necessità di approvare la stessa riorganizzazione.
Queste sono un po' le questioni che già conoscevate, ma che riteniamo debbano essere presentate in modo esplicito alla discussione e alla conoscenza dell'Aula, in modo particolare della minoranza.
Queste sono le carte che noi mettiamo in tavola, in modo scoperto augurandoci che ci sia un'attenzione e un senso di responsabilità da parte del centrodestra e quindi si riprenda quel filo di dialogo, di riflessione e di confronto comune che noi non intendiamo abbandonare.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
L'intervento del Consigliere Lepri, come in altre occasioni, stride con il comportamento della Presidente Bresso. Perché dal Consigliere Lepri - e immagino dai Consiglieri della maggioranza - viene il tentativo di recuperare un dialogo e un confronto con la minoranza, mentre quasi contestualmente, o poco prima, purtroppo - lo diciamo anche con una certa delusione - la Presidente Bresso interpreta, invece, in maniera muscolare il confronto con la minoranza.
Dico questo perché anche il nostro Gruppo è rimasto amareggiato dal conoscere che verso le ore 16.30 o 17.00 la Presidente Bresso ha convocato una conferenza stampa per stigmatizzare e attaccare il comportamento dell'opposizione. Così come siamo molto amareggiati per aver ricevuto la conferma stenografica - su cui magari interverrà la collega Cotto - di quanto solo verbalmente avevamo intuito stamani, nell'intervento della Presidente Bresso, quando la stessa aveva alluso che, forse, i problemi di salute dell'Assessore Valpreda erano, in qualche maniera, collegati anche al nostro comportamento in Commissione sanità (poi la collega Cotto leggerà il risultato stenografico).
È Certo che questi due elementi, da parte della Presidente Bresso stridono notevolmente con quanto ha evidenziato, proposto e riflettuto il Presidente Lepri.
Nonostante ciò, noi non gettiamo nel cestino la riflessione del Presidente Lepri. Però è chiaro che dopo l'eventuale intervento della collega Cotto dobbiamo fare una riflessione al nostro interno, fra i Gruppi di minoranza, e poi vi faremo sapere il nostro pensiero.
Per cui, dopo l'intervento della collega Cotto, chiederò al Presidente una riunione dei Gruppi di minoranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Presidente Bresso; ne ha facoltà.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Vorrei solo precisare che le cose che il Presidente Lepri ha appena detto sono esattamente le stesse - si può verificare di nuovo sul verbale che ho detto nell'ultimo intervento della mattinata, ricapitolando quali erano le condizioni e le proposte che ieri avevamo fatto durante la riunione di maggioranza.
In secondo luogo, la conferenza stampa - lo preciso perché capisco benissimo che l'obiettivo è dividere il Presidente dalla maggioranza, ma non ci siete riusciti e non ci riuscirete - è convocata congiuntamente da me e da tutti i Consiglieri della maggioranza al puro ed unico scopo naturalmente, se le condizioni cambieranno disdiremo la conferenza stampa di precisare, trattandosi di un dibattito che interessa molto i cittadini piemontesi, quali sono le proposte, che certamente non sono muro contro muro, che abbiamo fatto ieri sera, che abbiamo rifatto stamattina per mia bocca e adesso per bocca del Consigliere Lepri a nome di tutta la maggioranza e anche mio. Come avete notato, ho sollecitato il Consigliere Lepri ad intervenire, perché avevamo concordato che fosse lui a ricapitolare le nostre proposte, e le faremo conoscere - le stesse, nulla di più e nulla di meno - anche alla stampa, perché riteniamo che, essendoci una situazione che indubbiamente interessa il nostro territorio, sia giusto farla conoscere.
Naturalmente, l'opposizione è libera di far conoscere le proprie ragioni, le proprie proposte o quello che vorrà.
Per quanto riguarda la vicenda dell'Assessore Valpreda, sulla quale anche io, ovviamente, preferirei non tornare, sono fermamente convinta che nello stato di stress molto forte in cui si trovava prima della sua malattia rientrasse "anche" - questo ho detto - una componente dovuta ad una situazione che per un amministratore è estremamente frustrante, di non riuscire a portare a compimento il proprio progetto politico.
Naturalmente, ciò non significa - e l'ho detto - che io ritengo ci sia una responsabilità; ritengo, però, che questo modo di comportarci faccia male a tutti noi, nessuno escluso, perché la tensione fa male a tutti.
Spesso mi chiedo quale sia la ragione - la battaglia politica non è necessariamente un insulto continuo - per cui dobbiamo distruggerci fisicamente e distruggere l'immagine che questa assemblea - che è un'assemblea legislativa e, per quanto mi riguarda, essendo una federalista, un parlamento regionale - dovrebbe avere, cioè il luogo dove si discutono le grandi questioni piemontesi, invece di passare la stragrande maggioranza del tempo in schermaglie procedurali.
Questa cosa, secondo me, fa male a tutti noi. In questo caso - da assessore alla Sanità - suggerirei a tutti quanti un modo diverso di gestire l'assemblea dal punto di vista della nostra salute personale e collettiva. Sicuramente, molti di noi o molti di voi - io personalmente non ce l'ho - hanno la pressione alta e la gestione irosa di queste riunioni è sicuramente dannosa per la loro salute.
Come sapete, il nostro Piano è basato sulla prevenzione. Da questo punto di vista, la gestione di queste assemblee è quanto di peggiore ci sia: consentitemi di ripeterlo.



(Commenti in aula)



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Lo dico non solo come assessore alla Sanità, ma anche come persona che non vuole del male a nessuno: spero solo che non capiti.
Tuttavia, a titolo preventivo, suggerirei un po' più di calma.



PRESIDENTE

E' iscritta a parlare la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ha ragione la Presidente quando dice che queste cose ci fanno star male. Io ammetto di stare molto male a pensare che, oltre ai costi della politica, adesso i cittadini devono anche pensare alla salute dei politici.
La frase che qui è stata registrata è di una gravità estrema. Da sempre, sono affezionata al dottor Valpreda; in Commissione ero quasi sempre presente. Presidente, voglio parlare di questo argomento in seduta segreta, ricordando i tanti Consiglieri che sono morti in questi ultimi dodici anni.



PRESIDENTE

Non ho nessuna difficoltà. È stata avanzata una richiesta; se non ci sono indicazioni in senso contrario, possiamo procedere in tal senso.
La collega Cotto ha chiesto una seduta segreta: la pianificheremo per discutere le dichiarazioni effettuate.
Devo però dire che, rispetto al testo, la discussione può anche non comportare la necessità di una seduta segreta. Comunque, ne prendiamo atto e calendarizzeremo la richiesta alla prossima conferenza dei Capigruppo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà



PEDRALE Luca

Intervengo nel tentativo di stemperare il clima; poi - come ho detto dopo l'intervento del collega Vignale e magari di altri colleghi, come minoranza ci riuniremo.
Seguendo il ragionamento della Presidente Bresso, personalmente la prevenzione l'ho già svolta qualche settimana fa: quando il Vicepresidente Peveraro ha avuto qualche problema, gli ho consigliato di prendere la lecitina di soia tutte le mattine, per prevenire i problemi di colesterolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo sull'ordine dei lavori. Il Presidente del Gruppo La Margherita, a nome della maggioranza e della Giunta, ha fatto una proposta e, correttamente, il collega Pedrale ed anche il Presidente del mio Gruppo hanno chiesto del tempo per poterla valutare.
Tuttavia, mi domando - e domando al Presidente - se sia in qualche modo corretto che la seduta subisca, prima, un'apertura tardiva perché la maggioranza si riunisce; poi, che debba subire un'interruzione - o non so cosa avverrà - nel momento in cui vi è una conferenza stampa.
Dico questo, visto che ci sono dei tempi calendarizzati che valgono per tutti. E' ovvio che la maggioranza ha un potere che la minoranza non ha cioè quello di non far aprire una seduta o - se non è presente -- di farla sospendere per fare ciò che ritiene.
Io credo che, per correttezza, sarebbe giusto sconvocare perlomeno la sessione pomeridiana del Consiglio, perché mi sembra che ci sia tutta una serie di impegni della durata anche di un'ora (o 40-35 minuti, ma questo a noi importa poco); tali impegni sono stati calendarizzati in concomitanza con i lavori del Consiglio, e questo non credo sia corretto.
E' assolutamente corretto che la maggioranza e la Giunta vogliano dialogare con la stampa e, tramite essa, con i cittadini. Tuttavia, il Presidente comprenderà che non si tratta di un'opportunità di cui dispone la minoranza. E non credo neanche che sia compito della minoranza dover stare in aula ad attendere le volontà - ripeto, legittime, ma che ci possono poco interessare o comunque non calendarizzate - della maggioranza in quest'aula.
Chiedo quindi al Presidente se non ritiene opportuno sconvocare questa sessione. A me parrebbe che, per l'utilità dei lavori, sarebbe più opportuno sconvocare le sessioni odierne, per provare a capire se, rispetto alla proposta avanzata dal Presidente Lepri, vi possa essere un punto di incontro - io questo non lo so - che ci consenta di riprendere i lavori in termini più produttivi rispetto a quanto abbiamo fatto. E' però una valutazione che deve fare il Presidente.
A me sembra che ci sia una serie di incombenze, prima fra tutte quella della conferenza stampa della maggioranza e della Giunta, che dovrebbero prevedere questo. Non mi sembrerebbe corretta una sospensione per garantire quello che altri gruppi consiliari invece non possono avere. E' ovvio che se la minoranza vorrà fare una conferenza stampa, avviserà per tempo il Presidente, affinché in un tempo dato non si svolga lavoro d'aula. Invece comunicandolo mezz'ora prima dell'inizio della medesima, con un Consiglio iniziato con un'ora di ritardo. Mi sembra che tutto sia possibile, purch avvenga seguendo le regole: non è la maggioranza che detta il calendario dei lavori.



PRESIDENTE

Colleghi, sono state avanzate due richieste. La prima è quella del Consigliere Pedrale, a nome del suo Gruppo, di effettuare una sospensione della seduta del Consiglio per dar modo al suo Gruppo e - penso - ad altri Gruppi dell'opposizione di fare una riunione.
Successivamente, è stata annunciata una conferenza stampa della maggioranza; la maggioranza non ha chiesto una sospensione: non so se intenda partecipare con tutti i consiglieri di maggioranza, il che comporterebbe automaticamente la necessità di una sospensione. Il Consigliere Muliere annuisce, per cui immagino che ci sia una richiesta di sospensione da parte della maggioranza.
Quindi, formalmente, sono state presentate due richieste di sospensione, rispettivamente per una riunione della maggioranza e per una riunione dell'opposizione. Ovviamente sarebbe auspicabile, visto che la calendarizzazione dei lavori importa aggravi sulla presenza in Consiglio dei colleghi, saperlo prima; però le due richieste arrivano sulla base di decisioni, una non preventivata, l'altra repentina, a seguito della riunione della maggiorana.
In pratica, ho due richieste che potrebbe essere evase attraverso una sospensione dei lavori da questo momento - immagino che la conferenza stampa duri un'ora, un'ora e mezza - fino alle ore 16.30, 17.00, 17.30, ora in cui si potrebbero riprendere i lavori. Io ho sempre cercato di garantire, a fronte delle richieste della maggioranza o dell'opposizione la possibilità di sospendere i lavori della seduta e di riunirsi. Solo questa mattina è stata avanzata la richiesta di una Conferenza dei Capigruppo, a cui non è stato dato seguito, perché i cenni pervenuti da un'altra parte facevano presupporre che la riunione non avrebbe sortito effetti.
Quindi io procederei in tal senso, se non ci sono altre proposte.
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Presidente, forse non ci siamo capiti. Se il tono è questo, io le comunico da adesso che noi, dalle ore 17.30 alle ore 20.00, organizzeremo conferenze stampa, anche in maniera congiunta.
Siamo stati un'ora ad aspettare che rientrasse (noi alle ore 14.30 eravamo in Aula); che finisse la riunione di maggioranza. Si arriva e ci si dice che alle ore 16.30 c'è una conferenza stampa; ci fanno una proposta e lei ci dice che si riprende al termine della conferenza stampa della Giunta? Il Consigliere Vignale le ha proposto di chiudere i lavori della sessione odierna, per permetterci di riflettere. Va da sé che da qui a questa sera, almeno la sessione pomeridiana sia largamente compromessa.
Abbiamo iniziato con un'ora di ritardo; c'è una conferenza stampa convocata; c'è una proposta che dovremmo valutare: che senso ha far riprendere il Consiglio alle 17.30? A questo punto, sembra veramente che ci prendiate in giro!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Aggiungo che già ieri, nella riunione dei Capigruppo che si è svolta il Consigliere aveva esternato questo concetto molto bene.
Non mi pare un metodo molto furbo quello di fare una proposta, che tutto sommato potrebbe essere conciliante, e contemporaneamente convocare una conferenza stampa, dove evidentemente si andranno a dire altre cose. Mi sembra un po' come andare a discutere, a fare una trattativa con la pistola puntata.
Poi, per carità, ribadisco che per noi è assolutamente indifferente.
Fate pure tutte le conferenze stampa che ritenete opportune. Però, questo modo di procedere non è il massimo dell'astuzia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Presidente, confido nella sua capacità istituzionale. Io non capisco più cosa stia succedendo. In un momento così importante e delicato, in cui ci sono delle tensioni forti - l'abbiamo verificato anche questa mattina all'interno della stessa maggioranza, e non fa mai piacere a nessuno lavorare in questo modo - lei, Presidente, permette di convocare una conferenza stampa nella sala dei Presidenti contestualmente alla convocazione del Consiglio.
E' nel vostro pieno diritto e potere cercare di fare tutte le conferenze stampa possibili, ma sospendiamo il Consiglio; permettiamo a chi volesse farlo di partecipare alle conferenze stampa convocate.
Non capisco questo modo di procedere! Non vi stiamo chiedendo di non farla; vi stiamo chiedendo di organizzare i lavori in modo tale da non intralciare quelli dell'Aula.
Presidente Gariglio, faccia lei!



PRESIDENTE

Ci sono molti Consiglieri che voglio intervenire: ne prenderò nota.
La parola al Consigliere Ricca.



RICCA Luigi Sergio

Ho chiesto la parola perché volevo fare un altro tipo di intervento, ma vista la situazione che si è creata in Consiglio, chiedo una brevissima sospensione di 5 minuti per fare una riunione di tutti i Capigruppo e capire come proseguire.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

E' stata avanzata la proposta di una Conferenza dei Capigruppo per capire come pianificare i nostri lavori. Se non ci sono opinioni in senso contrario, possiamo riunirci per dieci minuti per decidere il da farsi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Presidente, naturalmente non mi oppongo ad una Conferenza dei Capigruppo. Voglio semplicemente ricordare una parte dell'intervento svolto poc'anzi dalla Presidente. Parlando della conferenza stampa che la maggioranza intende fare alle ore 16.30 - quindi definendola anche per quello che dovrà essere - ha però detto anche una cosa importante, che dal punto di vista dei colleghi di minoranza forse può essere valutata.
La Presidente ha detto che la conferenza stampa è messa in campo, da una parte, semplicemente per mettere in fila qual è la proposta organica che è stata fatta qui oggi; però, ha detto anche che la conferenza stampa potrebbe essere revocata. In questo caso, c'è chiaramente la possibilità per la minoranza di riunirsi e di valutare nel merito questa proposta. La conferenza stampa potrebbe - appunto - essere convocata e, a seconda dell'esito di questa riunione, i nostri lavori potrebbero anche ripartire forse in un senso positivo.
Chiedo ai colleghi dell'opposizione - anche con riferimento alla riunione dei Capigruppo - di valutare attentamente anche questo elemento.



PRESIDENTE

Sono state avanzate ipotesi diverse di pianificazione dei lavori.
All'interno dell'Ufficio di Presidenza sono stati fatti presenti i precedenti del Consiglio regionale, la prossima di questo Consiglio, quindi non voglio fuoriuscire da questa prassi.
Prego tutti i Capigruppo di riunirsi per una breve seduta della Conferenza dei Capigruppo per decidere le modalità con cui proseguire eventualmente in questa o in altre sedute.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Noi parteciperemo a questa Conferenza per stabilire il prosieguo dei lavori, ecc. Tuttavia - Presidente Gariglio - batta un colpo! E' in questi momenti che lei deve trovare la sintesi di equilibrio in quest'Aula! Come è possibile poter pensare di continuare i lavori oggi, con tutto quello che è successo, tra proposte di apertura e proposte di chiusura; tra dimostrazioni muscolari, aggressive e aperture da parte di alcuni settori della minoranza?! E' impossibile proseguire i lavori! .



PRESIDENTE

Consigliere Pedrale, poiché è difficile battere i colpi sul tavolo, i colpi si battono attraverso le discussioni tra tutti i colleghi! Proprio per questo mi è stata fatta una proposta.



PEDRALE Luca

Lei, se vuole, ha le capacità intellettuali e politiche di trovare la sintesi! Quindi, io credo che oggi si possa fare la Conferenza dei Capigruppo ma sia impossibile proseguire i lavori della seduta odierna del Consiglio regionale.
E' stata avanzata una proposta di buonsenso da parte del Consigliere Lepri; c'è un discreto clima di confronto rispetto a stamani; non depauperiamolo inutilmente con un prolungamento nocivo dei lavori del Consiglio!



PRESIDENTE

E' proprio per questo motivo - Consigliere Pedrale - che riterrei opportuno parlarci per trovare una modalità condivisa per la conduzione del prosieguo dei nostri lavori in questa e nelle prossime sedute che dobbiamo calendarizzare.
Sospendo la seduta per cinque minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 16.01 riprende alle ore 16.30)



PRESIDENTE

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppo ha definito il seguente calendario: l'odierna seduta pomeridiana si chiuderà qui; pertanto la seduta serale prevista per oggi è sconvocata.
Il Consiglio è convocato, come d'avviso che avete ricevuto, domani mattina alle ore 10.00. Domattina, alle ore 9.30 si svolgerà in Sala A una seduta della Conferenza dei Capigruppo per calendarizzare il lavoro della prossima settimana.
La seduta serale è sconvocata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16.31)



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