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Dettaglio seduta n.202 del 03/07/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 10.00 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
La Consigliera Cotto ha chiesto la parola. Le firme per il numero legale ci sono.
Se alcuni colleghi chiedono la verifica del numero legale, propongano una votazione e noi non avremo difficoltà a procedere.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri, Bresso, Manolino e Valloggia.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Distribuzione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 13, 20, 27 marzo 2007. Verranno posti in approvazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle osservazioni della Consigliera Cotto sulla mancanza del numero legale per deliberare


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola la Consigliera Cotto, che ha pertanto facoltà di intervenire.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Solo per affermare che sono molto stupito. In passato, quando il Presidente constatava che in aula non c'erano i Consiglieri, sospendeva il Consiglio. Oggi i Consiglieri in aula non ci sono.
Quindi, se stabiliamo che i Consiglieri possono stare al bar, possono stare fuori, possono stare in una riunione e che non c'è più rispetto per il Consiglio, basta dirlo e cambiamo il Regolamento! Però penso che sia un fatto grave, Presidente, proprio per la dignità del Consiglio. Mi rivolgo a lei, Presidente: se non ci sono i Consiglieri perché apre i lavori? Non capisco, e mi stupisco anche degli uffici, perch devono farle presente che, in assenza dei Consiglieri, lei non pu iniziare.
Quante volte avevate chiesto la sospensione del Consiglio perché in aula non c'era la metà più uno dei Consiglieri! S'inizia quando in aula ci sono i Consiglieri!



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, come da prassi iniziamo quando abbiamo le firme che raggiungono il numero legale. Quindi, come da prassi e come da Regolamento ho aperto il Consiglio in presenza delle firme.
Se alcuni colleghi ritengono - e questo è previsto dalle nostre norme e dalle nostre prassi - che le firme non corrispondano alle presenze in aula o fuori dall'aula e che quindi non ci siano le condizioni numeriche per procedere, hanno semplicemente da proporre qualsiasi atto che presupponga una votazione ed io, ai sensi del Regolamento, non mi sottraggo al Regolamento.
Quindi, se ci sono delle istanze, siano formalizzate e procederò come da Regolamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Prima di tutto, non è che affermiamo che le firme siano apocrife. Le firme sono state apposte, però il discorso è un altro.
Noi non vorremmo che ci fossero delle innovazioni rispetto alla prassi.
Lei, Presidente, si richiamava alla prassi e la prassi parte dal presupposto che ci sia la metà più uno delle firme previste, naturalmente dando per scontato che i colleghi siano presenti in aula.
Adesso non si va a fare il conteggio sul pallottoliere, ma è chiaro che quando ci si guarda intorno e si vedono i banchi vuoti, credo che, proprio al fine di non discostarsi da una determinata prassi, sia perfettamente legittima l'osservazione della collega Cotto.
Credo anche che, nel momento in cui di solito si fanno uno o due rinvii, e quindi ciascuno di noi può attendere alle questioni di retrobottega, sia opportuno, al momento dell'inizio del Consiglio, che tutti vengano nella "bottega" (con la B maiuscola, in senso nobile), che poi è la bottega delle arti, in questo caso dell'arte di legiferare.
chiaro che sarebbe opportuno che ci fosse un orientamento un po' di tutti, soprattutto della maggioranza, di mettersi a disposizione per un lavoro concreto e produttivo.
Questa è la ragione per la quale, vista l'eccezionalità dei vuoti rilevati in Consiglio, la collega e anche il sottoscritto hanno ritenuto di sollevare la questione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cavallera. Ribadisco comunque che ho proceduto come da Regolamento. I colleghi che vogliono fare verifiche della presenza in aula del quorum hanno tutti gli strumenti per richiederlo ed io prontamente assicurerò le garanzie invocate dai colleghi intervenuti.


Argomento:

Inversione argomenti all'o.d.g


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Non sia insofferente, Presidente, perché se non c'è la metà più uno dei Consiglieri non andiamo molto lontano.
Chiedo l'inversione dell'o.d.g. per esaminare . la proposta di legge n.
60 "Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza" presentata dai Consiglieri Cotto, Ghigo, Cavallera, Ferrero Leo, Manolino, Pichetto Fratin, Cirio, Burzi, di cui al punto 22) all'o.d.g. È un provvedimento che ho richiamato in aula alcuni mesi fa ed è molto atteso dal territorio.
Quindi, chiederei di iniziare il Consiglio proprio discutendo questo provvedimento.



PRESIDENTE

stata quindi presentata una proposta di inversione all'o.d.g. La Consigliera Cotto chiede che il punto 22) all'o.d.g. venga portato al punto 1) bis.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Non ricordo bene e quindi lo chiedo a lei: questa mattina non dovremmo svolgere il Consiglio straordinario richiesto dalle opposizioni?



PRESIDENTE

No, nell'ultima Conferenza dei Capigruppo è stato convenuto di spostarlo nella mattinata del 10 luglio.



MULIERE Rocco

In ogni caso, siamo contrari all'inversione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è 29.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
presentata dalla Consigliera Cotto.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.46 riprende alle ore 11.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Rammento che la sospensione è stata dovuta a una votazione non valida.
La collega Mariangela Cotto ha chiesto un'inversione dell'o.d.g.
proponendo di collocare il punto 22) all'o.d.g., relativo alla proposta di legge n. 60, "Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza", presentata dai Consiglieri Cotto, Ghigo Cavallera, Ferrero, Leo, Manolino, Pichetto Fratin, Cirio e Burzi, al punto 1) bis. La votazione non è risultata valida e pertanto, ai sensi del Regolamento, deve essere ripetuta.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Opere pubbliche

Interpellanza n. 1208 dei Consiglieri Chieppa e Robotti, inerente a "Realizzazione nuovo ponte sulla Dora Riparia in Comune di Collegno"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 1208, presentata dai Consiglieri Chieppa e Robotti.
La parola all'Assessore Sibille per la risposta.



SIBILLE Bruna, Assessore alle opere pubbliche

In merito all'interpellanza n. 1208 dell'11/12/2006 dei Consiglieri Chieppa e Robotti, relativa alla realizzazione nuovo ponte sulla Dora Riparia in Comune di Collegno, comunico che a seguito di specifica richiesta di notizie alla Provincia di Torino, da parte del Settore decentrato OO.PP., sono pervenute le seguenti informazioni.
L'opera prevede la realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Dora Riparia di una strada di collegamento con viale Certosa e di una rotatoria a livelli sfalsati tra il ponte, la SS 24 e la tangenziale di Torino.
Il ponte in oggetto è cofinanziato dalla Provincia di Torino e dal Comune di Collegno.
Allo stato attuale, sta per essere approvata la convenzione tra le parti per definire nel dettaglio le modalità di realizzazione dell'opera.
Alla luce di quanto sopra, si presume che i lavori potranno essere appaltati entro l'anno in corso.


Argomento: Spesa socio - assistenziale

Interpellanza n. 1453 dei Consiglieri Cotto e Leo, inerente a "Attivazione delle procedure per la realizzazione del Piano triennale degli interventi e servizi sociali"


PRESIDENTE

L'Assessore Migliasso può rispondere all'interpellanza n. 1453 presentata dai Consiglieri Cotto e Leo.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al welfare

Tentando di rispondere punto per punto all'interpellanza presentata dai Consiglieri Cotto e Leo, informo che l'analisi dello stato di salute sociale regionale verrà effettuata dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Torino, in continuità con il supporto che il Dipartimento ha fornito negli anni passati all'attività della Direzione 30 in particolare, si collega al rapporto curato nell'anno 2006, dal titolo "Misure della salute sociale", facente parte del documento "Lo stato di salute della popolazione in Piemonte", predisposto congiuntamente dall'Assessorato alla tutela della salute e sanità e dall'Assessorato al welfare.
Il tutto si basava anche su un rapporto che la precedente Giunta aveva instaurato con questo Dipartimento per la definizione di alcuni indicatori che servissero poi a definire i bisogni sociali del Piemonte, in relazione a quegli indicatori che allora - se non ricordo male - erano l'immigrazione e la popolazione anziana.
Per una ricognizione della risposta complessiva che i sistemi sia del pubblico sia del privato sociale sia del privato puro offrono ai bisogni sociali intendiamo avvalerci dell'IRES Piemonte tramite una ricerca finalizzata a una valutazione globale della spesa corrente di parte pubblica e privata, destinata a finalità sociali e assistenziali in Regione, che sarà a sua volta accompagnata da un'analisi dei percorsi e sui soggetti del terzo settore che operano in completa autonomia dai circuiti legati alle politiche pubbliche.
Come voi sapete, c'è un pezzo del privato che è del tutto di privato un pezzo del terzo settore che è segnatamente la cooperazione sociale (operante in regimi di convenzione con i servizi pubblici) e un'altra parte sempre del terzo settore, che è segnatamente quella delle cooperative che pur facendo parte di questo settore, operano in completa autonomia dai circuiti legati alle politiche pubbliche. Per noi era interessante, nel momento in cui si dà avvio al Piano sociale, avere questo tipo di ricognizioni, sapere cioè quanto, oltre al sistema pubblico e al privato sociale, anche in termini di privato puro, offre la nostra Regione, per poter capire e connettere meglio - questo anche sulla base di indicazioni date dalla legge di riforma dei servizi sociali - il migliore utilizzo e il migliore coordinamento di tutte queste risorse.
Noi pensiamo che l'IRES, che da anni svolge ricerche sui bilanci degli Enti pubblici territoriali, garantisca la necessaria competenza scientifica, oltre che un'omogeneità e una coerenza metodologica nell'analisi dei differenti soggetti che operano sul territorio regionale caratteristiche che si ritiene non possano essere in modo così competente assicurate da percorsi differenti, tanto meno attraverso una segmentazione provinciale.
Raccolgo - peraltro è obbligo di legge - l'osservazione sulla partecipazione delle Province non tanto quanto Enti cui noi diamo una funzione ricognitoria, ma come Enti che, insieme all'adesione degli Enti gestori, apporteranno un contributo ampio e articolato attraverso la partecipazione al coordinamento interistituzionale per il percorso del Piano insediato il 20 aprile presso l'Assessorato al welfare, che vede la rappresentanza dei piccoli Comuni, delle Province e degli altri Enti gestori, ma vedrà la presenza di tutti questi soggetti ai singoli tavoli tematici di lavoro sulle politiche di promozione regionale che concordemente, nel tavolo istituzionale, abbiamo scelto essere quelle indicate dalla legge n. 1 del 2004, più una serie di altri tavoli che possono essere utilmente attivati a corredo di ciò che già prevede la legge.
L'accantonamento di 180 mila euro è stato stimato sulla base dei preventivi di massima forniti dall'Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Sociali, dall'IRES Piemonte, formulati sulla base delle ipotesi concordate per le attività di ricerca e di partecipazione al percorso del Piano che durerà secondo un cronoprogramma. Cronoprogramma che ci auguriamo di rispettare, ma che poi, per una serie di incidenti di percorso, di carenza di personale - non da parte dell'Università o dell'IRES, ma da parte nostra a seguito di eventi di varia natura, da pensionamenti a quant'altro - magari slitta un po' in là nel tempo. La nostra previsione è di tenere conto anche di questo aspetto.
Ritenendo di aver risposto a tutte le domande, ringrazio i Consiglieri che hanno posto il tema.



PRESIDENTE

La parola, per la replica, alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore, ma non ho capito i tempi per la realizzazione del Piano sociale, forse l'Assessore non lo ha detto. È un anno? Quindi nel 2008 dovremmo vedere in IV Commissione il Piano sociale. Piano che arriva con un ritardo di tre anni, questo lo voglio sottolineare a chi sta attento.
Permettetemi solo una raccomandazione: un maggior coinvolgimento delle Province, visto che sono chiamate a concorrere, anche con gli enti gestori alla programmazione sociale sul proprio territorio. Penso sia importante dare la possibilità, Provincia per Provincia, di partecipare a questi studi, con l'IRES e con l'Università, per fotografare meglio il territorio.
In Commissione sanità abbiamo discusso molto se permettere ai Presidenti delle Province di votare nei distretti, alla Conferenza dei Sindaci. La Giunta dovrebbe avere un indirizzo completo, cioè chiarire bene, e sempre chi fa che cosa e il ruolo dei vari Enti, Comuni, enti gestori, Provincia Regione, IRES e Università.
Di questo parleremo fra un anno.


Argomento:

Risposta scritta ad interrogazioni

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interrogazione n. 1144 dei Consiglieri Vignale, Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia, inerente a "Insufficiente l'organico della Guardia Forestale" (risposta scritta)

Argomento: Beni librari (biblioteche, tutela ecc.

Interrogazione n. 1374 del Consigliere Toselli, inerente a "Progetto cittadella della letteratura" (risposta scritta)

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1426 del Consigliere Toselli, inerente a "Garanzia dell'efficienza del servizio postale" (risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 1424 della Consigliera Ferrero, inerente a "Iniziative a sostegno della TRAMET di Mappano" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta alle interrogazioni n. 1144 1374, 1426 e 1424.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interpellanza n. 997 della Consigliera Cotto, inerente a "Servizi di pre scuola"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 997, sulla quale risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

L'interpellanza presentata dalla Consigliera Cotto è volta a conoscere quali iniziative la Giunta regionale intende intraprendere per dare risposta all'esigenza primaria e prioritaria degli alunni che hanno necessità di accedere alla scuola prima dell'orario di apertura; se è in programma una convenzione con il MIUR per facilitare i servizi di pre e post-scuola; se il prossimo bilancio regionale prevede finanziamenti per i servizi di custodia per gli alunni figli di lavoratori dipendenti.
In merito, vorrei sottolineare che condivido le considerazioni della Consigliera Cotto sull'importanza che riveste per le famiglie il servizio di pre e post scuola. Rilevo come l'attività rientri tra le materie di competenza delle Istituzioni scolastiche e, in modo particolare, dei Comuni che possono o nell'ambito dei progetti relativi all'ampliamento dell'offerta formativa o all'interno dei servizi educativi organizzare tali servizi.
In entrambi i casi l'attività viene realizzata attraverso la collaborazione tra l'Istituzione scolastica e Comune di appartenenza che a questo fine stipula apposite convenzioni.
Segnalo, inoltre, che l'attivazione del servizio non è compresa tra le attività per il diritto allo studio previste dalla legge regionale n. 49/85 per la realizzazione delle quali l'Amministrazione regionale eroga contributi e che, presumibilmente per questo motivo, ad oggi, non sono pervenute agli uffici competenti richieste specifiche da parte di alcun comune. Non esistono atti ufficiali che testimonino l'esigenza, ma sappiamo essere un'esigenza assolutamente sentita.
Per quello che concerne la previsione di stanziamenti specifici sul bilancio del prossimo anno segnalo come il disegno di legge sull'istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa attualmente all'esame della VI Commissione - preveda che tutta l'attività in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa sia attuata attraverso l'approvazione di un piano triennale da adottarsi tenuto conto delle indicazioni espresse dalla Conferenza permanente per il diritto allo studio e la libera scelta educativa, della quale è prevista anche la partecipazione dei Comuni, che utilmente potranno in quella sede richiedere che siano previsti interventi specifici.
Aggiungo, non ultimo, che all'interno della realizzazione del piano triennale in Commissione, si sta discutendo come prevedere anche la partecipazione del Consiglio e della Commissione apposita che si occupa del disegno di legge. Quella è la sede all'interno della quale potremo discutere di un servizio che sicuramente è utile ai cittadini piemontesi e a tutto il sistema scolastico.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Sono contenta di verificare che anche l'Assessore condivide il problema. Problema che deve trovare una soluzione in Regione. È vero che c'è competenza da parte dell'autonomia scolastica, chiamiamola così, dei Comuni, ma è altrettanto vero che tanti nostri comuni non riescono a farsi carico di una maggiore spesa per garantire il servizio di pre-scuola e doposcuola. Occorre un intervento finanziario forte della Regione occorrono delle politiche di coordinamento.
Pensiamo al servizio civico volontario che prevede un finanziamento di un milione e 500 mila euro che potrebbe anche essere orientato in tal senso, affidando magari un punteggio maggiore a quei progetti che prevedono il servizio di prescuola. Oppure pensiamo ai finanziamenti, al volontariato, ai coordinamenti regionali del volontariato. Allora si pu chiedere all'Assessore di inserire un punteggio per dare priorità a tale progetto.
Credo che sia importante, lo dico in particolare ai colleghi di maggioranza, appurare se non sia proprio il caso di vedere, già in sede di bilancio, un apposito stanziamento per i servizi di pre-scuola.
So che la Presidente della VI Commissione è molto sensibile a questi problemi e magari sono minori nella città metropolitana, ma sono maggiori nell'altro Piemonte, dove le famiglie devono far trasportare dai mezzi pubblici davanti alla scuola e gli orari vengono stabiliti dai conducenti dei mezzi pubblici e non dalla scuola. Quindi, l'alunno viene accompagnato a scuola quella mezz'ora prima dell'inizio dell'attività scolastica. Noi assistiamo in certi posti che in inverno la scuola neanche apre le porte all'alunno perché non c'è il cosiddetto personale ausiliario che ha competenza di accudirlo prima dell'inizio della scuola.
Ho voluto porre questo problema e ne comprendo tutta la complessità. In passato si era fatto qualche esperimento, proprio per cercare di venire incontro a quei territori che più ci rappresentavano questo problematica.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 1321 dei Consiglieri Robotti e Chieppa, inerente a "Assemblea di istituto al Liceo Marie Curie di Grugliasco (To)"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 1321, presentata dai Consigliere Robotti e Chieppa.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

L'interpellanza n. 1321, presentata dai Consiglieri Robotti e Chieppa chiedeva di conoscere, da parte della Presidente della Giunta, se l'atteggiamento tenuto dai rappresentanti di Istituto del Liceo Marie Curie di Grugliasco non sia stato un atteggiamento di palese discriminazione sessuale in violazione dello statuto delle studentesse e degli studenti che garantisce che i temi e gli ospiti delle assemblee d'Istituto che debbono essere scelti dagli studenti stessi.
Faccio presente che il IV comma dell'articolo 1 dello statuto degli studenti enuncia: "La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono; quale che sia la loro età e la condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale".
Premesso che al momento dell'accaduto invitavo la Preside a rivedere la sua posizione e riaffrontare il tema proposto dai ragazzi nell'ambito del Consiglio d'istituto, ritengo altresì importante che i dirigenti e i docenti si assumano la responsabilità di rispondere autenticamente alle domande e alle curiosità dei ragazzi. Proprio per questo, può rientrare a pieno titolo parlare di omosessualità cercando di offrire un approccio corretto tale da consentire una conoscenza reale e appropriata della questione.
Nel merito - com'è sicuramente noto, non abbiamo una competenza diretta sui dirigenti scolastici - ho richiesto al dottor De Sanctis, Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, di informarmi sull'evolversi della vicenda attraverso una richiesta scritta della quale posso leggervi la relazione.
"Con riferimento alla questione illustrata nell'interpellanza regionale di cui in oggetto, sulla base delle informazioni fornite a questo ufficio dal Dirigente scolastico dell'istituto Marie Curie, si specifica quanto segue.
Nel Liceo Curie, come da Regolamento approvato dal Consiglio d'Istituto del 1997, gli studenti hanno diritto a riunirsi in assemblea di classe o di Istituto (come previsto dagli articoli 42, 43, 44 il DPR 416/1974) in locali forniti o indicati dalla Scuola. È consentito lo svolgimento di un'assemblea d'Istituto al mese.
In merito a detto Regolamento, alle Assemblea d'Istituto svolte durante l'orario delle lezioni, in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d'Istituto. Nel caso di una partecipazione di esperti, la richiesta deve essere presentata almeno dieci giorni prima per consentire la convocazione del Consiglio d'Istituto. Il Comitato studentesco e i rappresentanti d'Istituto garantiscono l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
Il Dirigente scolastico, inoltre, afferma che 'la presentazione in sede di Assemblea d'Istituto di un qualsiasi argomento deve avere una connotazione culturale ed essere affrontata nella sua integrità e nei suoi molteplici aspetti. Per garantire, pertanto, una trattazione democratica e pluralista, devono essere invitati a partecipare a dibattiti e conferenze relatori appartenenti ad ambiti diversi, in grado di fornire agli studenti le informazioni necessarie alla piena conoscenza dell'oggetto trattato.
A tutela delle famiglie degli studenti, l'Istituto si riserva di richiedere garanzie da parte delle organizzazioni nei confronti delle persone da loro individuate come relatori, di convocare eventualmente altri relatori per integrare la presentazione dell'argomento, nonché di esaminare il materiale audiovisivo proposto dagli studenti.
Quindi, nessuna iniziativa riguardante la convocazione di esperti esterni può essere lasciata ai soli studenti. Questi ultimi non possono direttamente contattare le Organizzazioni, azione che spetta, invece unicamente alla Presidenza della Scuola.' La richiesta di autorizzazione per lo svolgimento dell'assemblea relativa all'oggetto è stata presentata dagli studenti il giorno 26 gennaio per il giorno 29 gennaio. È stata pertanto avanzata con notevole ritardo e, a parere del Dirigente scolastico 'senza la necessaria documentazione atta ad informare la Presidente sui reali contenuti dell'incontro e sulle referenze dei relatori'. Quindi, il Dirigente scolastico ha ritenuto opportuno rinviare l'assemblea per poter avviare le procedure previste.
Inoltre, alla proposta degli studenti rappresentanti d'Istituto di convocare su di un tema vasto come 'sessualità e omosessualità' solamente due appartenenti all'associazione Arcigay di Torino e due operatori dell'ASL 5 di Collegno, il Dirigente scolastico riferisce che è stata apposta l'integrazione da parte dei docenti del Consiglio d'Istituto, di altri esperti nell'ambito storico-etico-religioso, per allargare la conoscenza dell'argomento e per favorire un autentico e ampio confronto.
Secondo il Dirigente scolastico, 'la decisione di rinviare l'assemblea è stata fraintesa dagli studenti... che si sono rivolti di loro iniziativa contrariamente alle regole dell'Istituto all'Arcigay nello stesso giorno. I rappresentanti dell'associazione hanno ricercato telefonicamente il Dirigente scolastico, impossibilitato per motivi di lavoro a dedicare il loro tempo necessario ad una discussione e ai chiarimenti necessari. Questo fatto ha determinato l'ingiustificato fraintendimento da parte dell'organizzazione che si è sentita offesa e rifiutata dall'Istituto, che invece non ha mai manifestato nessuna ostilità nei confronti degli omosessuali e in particolare dell'Arcigay, già ospite in passato di altre conferenze.
Allo spiacevole episodio suddetto è seguita la convocazione di un Collegio docenti straordinario e del Consiglio d'Istituto del 1° febbraio in cui il Dirigente scolastico, esprimendo tutta la sua amarezza per la strumentazione politica cui è stato fatto oggetto un normale atteggiamento di prudenza e attenzione a tutela delle fasce di utenza adolescenziali del Liceo, ha sottolineato la sua immutata disponibilità a convocare la prevista assemblea, previo controllo delle referenze dei relatori, del materiale audiovisivo e dell'integrazione con i relatori dell'ambito storico-etico e religioso. Tutto il Collegio docenti ha condiviso quanto esposto dal Dirigente scolastico'.
Inoltre, essendo state ultimate le normali procedure organizzative l'assemblea dal titolo 'Sessualità e omosessualità' è stata prevista ed effettuata il 23 febbraio 2007".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Robotti per la replica.



ROBOTTI Luca

Intanto ringrazio l'Assessore, anche se chiedevo la risposta all'interrogazione n. 1324, inerente a "Lezione antisemita al Liceo Cavour".
Va benissimo anche questa, ma volevo la risposta all'interrogazione riguardante le questioni dell'antisemitismo; va bene ugualmente. La risposta a questa interrogazione era sufficiente in forma scritta.
Avendo la parola, chiedo a lei, Assessore, in qualità di rappresentante di tutti i piemontesi, se condivide con me una semplice considerazione.
Ritenendo che religiosità e sessualità siano argomenti tra loro poco attinenti, credo sia del tutto ingiustificata la motivazione della Dirigente scolastica e del Direttore generale dell'istruzione del Piemonte che sostengono che era necessario integrare esperti di questioni religiose in un dibattito che riguardava esclusivamente questioni sulla sessualità.
La risposta - non la sua - del Dirigente scolastico e del Direttore regionale è assolutamente un po' stiracchiata e forzata. Noi ne prendiamo atto, è l'ennesima dimostrazione che, in questo Paese, il dibattito non pu liberarsi da condizionamenti esterni rispetto all'ambito laico di riferimento, continuando, invece, ad essere spesso vincolato da questioni religiose, che, non per volontà nostra, evidentemente, hanno un peso, che spero la secolarizzazione del nostro Piemonte, prima o poi, riuscirà a cancellare.


Argomento:

Risposta scritta a interrogazione

Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

l'interrogazione n. 1324 dei Consiglieri Robotti e Chieppa, inerente a "Lezione antisemita al Liceo Cavour" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che verrà data risposta scritta all'interrogazione n. 1324 dei Consiglieri Robotti e Chieppa.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 1476 dei Consiglieri Leo, Cotto, Picchetto Fratin e Cirio inerente a "Calendario scolastico 2007-2008"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1476, presentata dai Consiglieri Leo Cotto, Pichetto e Cirio Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

L'interrogazione era volta a conoscere se non si riteneva opportuno fatta salva l'autonomia scolastica, una modulazione più compatta del calendario scolastico che agevoli i nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano.
In risposta all'interrogazione n. 1.476 - chiedo scusa per l'errore di prima, ma ho compreso essere l'altro numero - la Giunta regionale, nella seduta di lunedì 21 maggio, ha approvato la proposta di calendario scolastico 2007-2008, concordato con il tavolo di concertazione cui hanno partecipato le otto Province piemontesi, i sindacati, l'Ufficio Scolastico Regionale, la Lega delle Autonomie, l'ANCI e l'ANCI piccoli Comuni e rappresentanti degli istituti scolastici, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, in linea anche con quanto espresso dalle famiglie attraverso un sondaggio on line che quest'anno abbiamo inviato in via sperimentale.
Alla proposta originaria, che è stata la più votata dalle famiglie, è stata apportata un'unica modifica: la riduzione dei giorni delle vacanze pasquali da 10 a 5. Questa modifica è stata richiesta dal COOGEM (coordinamento genitori nidi, materne, elementari e medie), che ha sottolineato le difficoltà che derivavano, per numerose famiglie, dalla sospensione delle lezioni nel periodo pasquale per 10 giorni consecutivi.
Le lezioni del prossimo anno scolastico inizieranno il 10 settembre 2007 per tutte le scuole di ogni ordine e grado; il 7 giugno 2008 sarà l'ultimo giorno di lezione nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e il 30 giugno per le scuole dell'infanzia.
Nel corso dell'anno, inoltre, saranno previste le seguenti sospensioni: dal 22 dicembre al 5 gennaio 2008 per le vacanze natalizie; dal 20 al 25 marzo sospensione attività didattica per le vacanze pasquali; 26 aprile; 2 3 maggio. Saranno 208 i giorni di lezione totali, che si ridurranno a 207 nel caso in cui la ricorrenza del Santo patrono cada in un giorno nel quale siano previste le attività didattiche.
Il calendario così concepito credo possa rispondere al meglio alle esigenze di maggiore compattezza richieste anche dai Consiglieri interroganti, nell'ottica di rispondere alle esigenze delle famiglie soprattutto laddove queste abbiano figli che frequentano scuole di ordine e grado diverso, cercando di uniformarlo il più possibile, fatta salva l'autonomia scolastica, per tutte le scuole di ogni ordine e grado.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pichetto Fratin per la replica.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Signor Presidente, prendiamo atto dello sforzo da parte dell'Assessore e dell'Amministrazione per tentare di rendere il più uniforme possibile il calendario nelle scuole di ogni ordine e grado. Negli ultimi anni, a livello nazionale, si è verificata una situazione di collegamento con le autonomie scolastiche che, forse, ha portato ad un'eccessiva frammentazione. Altresì, devo dire, in qualità di insegnante o ex insegnante, essendo, ormai, da moltissimi anni in aspettativa - non si sa mai nella vita cosa può succedere - che, troppo frequentemente, il calendario è misurato sul singolo istituto, addirittura nell'ambito dei giorni da definire - che abolirei - quindi sulle esigenze di quel gruppo di insegnanti. Non c'è dubbio che queste esigenze siano rilevanti, ma gli insegnanti sono pagati per svolgere una funzione. Poi, naturalmente, chi decide deve valutare qual è la priorità.
In questo Paese, che sta cambiando, è preminente riuscire a mettere le famiglie nella condizione di seguire il più possibile i propri figli. Fino ad una quindicina di anni fa, in molte realtà del Piemonte, esistevano ancora i cortili o i nonni, che, in qualche modo, surrogavano, nei momenti di assenza, la funzione scolastica, cioè costituivano tutele o accompagnamenti, che oggi vengono sempre meno.
Pertanto, il più grave disagio lo subiscono le famiglie, in particolare i minori, che alcuni giorni si ritrovano abbandonati, in alcuni casi, soli in casa, oppure fuori casa, in giro, prestati a parenti o amici, a causa della diversa articolazione delle lezioni e delle vacanze degli istituti scolastici, di ogni ordine e grado.
L'invito che con l'interrogazione in questione rivolgevamo all'Amministrazione era il raggiungimento della maggiore uniformità possibile, non essendo possibile arrivare ad un decreto a livello nazionale che indichi lo stesso calendario per tutti, che, a mio parere, sarebbe la miglior cosa.



CHIEPPA VINCENZO


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati - Edilizia scolastica

Interpellanza n. 809 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale, inerente a "Tetto scoperchiato alla Scuola media di Spinetta Marengo"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 809, presentata dai Consiglieri Botta Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

In merito alla tromba d'aria che si è abbattuta nella Città di Alessandria e che ha scoperchiato il tetto della Scuola media Alfieri nel sobborgo Spinetta Marengo, si precisa che il Comune di Alessandria proprietario dell'immobile, ha trasmesso la relazione dettagliata contenente gli estremi dei dati riguardanti l'approvazione del progetto gli importi dei lavori, i nomi dei tecnici incaricati. Sono state riportate le tempistiche relative ai fatti calamitosi accaduti e i provvedimenti immediatamente assunti.
Gli attori interessati sono pressoché concordi nel ricondurre all'eccezionalità dell'evento la causa principale del disastro.
La Procura della Repubblica, sulla base della relazione tecnica prodotta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, incaricato delle indagini, avrà l'onere di cercare e trovare una spiegazione a quanto è successo. Alla data odierna non c'è ancora pervenuta relazione, anche se è stata richiesta.
Per quanto riguarda il punto 2) dell'interpellanza, si comunica che il Comune di Alessandria ha predisposto le schede di rilevazione di tutte le strutture scolastiche di propria competenza.
Infatti, la Regione Piemonte, già da due anni, ha avviato il progetto "Anagrafe dell'edilizia scolastica", che è diretto a monitorare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio dell'edilizia scolastica dell'intera Regione. Più in generale, si specifica che l'Assessorato sta predisponendo per il bilancio di previsione 2007 una programmazione triennale delle risorse a favore dell'edilizia scolastica nonché un bando attuativo, nello spirito della legge finanziaria statale oltre che quella regionale, che prevede interventi cofinanziati da Stato Regioni ed Enti locali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Botta.



BOTTA Marco

Chiedo se possiamo avere copia della risposta.



PRESIDENTE

Il Consigliere Botta chiede copia della risposta, pertanto invito l'Assessore alla trasmissione della stessa al richiedente.


Argomento: Formazione professionale

Interrogazione n. 979 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale inerente a "Agenzie di formazione professionale"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 979, presentata dai Consiglieri Ghiglia Casoni, Boniperti, Botta e Vignale.
Risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore alla formazione professionale

Signor Presidente, l'interrogazione era volta a conoscere quali provvedimenti urgenti s'intendano adottare al fine di impedire che in futuro siano nuovamente accreditate agenzie che non sono in possesso dei requisiti necessari e quali richieste di accreditamento siano state presentate agli uffici regionali negli anni 2005-2006, quante siano state accolte e quante rifiutate. In quest'ultimo caso, si specifichi le motivazioni e se non si ritenga opportuno istituire un'apposita Commissione di indagine sulla formazione professionale.
Occorre fare una premessa, secondo la quale il monitoraggio della Provincia di Torino, citato nel "preso atto" dell'interrogazione in oggetto, è un monitoraggio effettuato in sede di istruttoria e rileva che alcune agenzie, che hanno presentato domanda per un bando, non sono in regola con le norme sull'accreditamento, il che significa che hanno presentato domanda pur non essendo accreditate, o, essendo state sospese dall'accreditamento, hanno presentato domanda non essendo in possesso dei requisiti giuridici per farlo, millantando, quindi, un accreditamento non posseduto. Millanteria facile da verificare, in quanto sul sito internet della formazione professionale è costantemente aggiornato l'elenco degli operatori accreditati e di quelli che sono stati sottoposti a sanzioni relative all'accreditamento (sospensione, revoca o decadenza), oppure alcune agenzie hanno presentato domande false o incomplete.
Ne deriva la considerazione di un comportamento di singoli attuato per aggirare le norme del sistema evidenziato dal livello di controllo competente (in questo caso, dall'Amministrazione che ha emesso il bando).
Al riguardo, si cita soltanto una lettera del 2006, con cui la Provincia di Torino, interpellata in riferimento alle risultanze del monitoraggio, rispondeva che solo due sedi operative necessitavano di approfondimento in sede di istruttoria del mantenimento del requisito dell'accreditamento. Rispetto a queste due sedi, si è avviato un procedimento di sospensione.
Premesso, inoltre, che la citazione sempre presente nel "preso atto" dell'interrogazione in oggetto riguardo i corsi per lavoratori occupati ad iniziativa aziendale, non specifica che le imprese che fanno corsi per i propri dipendenti sono esonerate, ai sensi del decreto ministeriale n.
166/01 e successivo Accordo tra Stato e Regioni del 2001 dall'accreditamento.
Si precisa ancora che l'accreditamento regionale non si basa solo su autocertificazioni, come indicato nel "considerato", ma in audit in loco effettuato dai valutatori, controlli dei funzionari regionali su specifici parametri, esame della pratica da parte di un nucleo valutazione, e che le visite di audit sono semestrali per il primo anno e annuali successivamente, oltre tutti gli ulteriori controlli che la Regione e le Province decidono di disporre.
Nel merito, bisogna rilevare che per migliorare il sistema di accreditamento, la Giunta regionale, con propria DGR n. 3181 del 19 giugno 2006, ha deciso di rivedere le procedure di accreditamento delle sedi operative per la formazione e per l'orientamento. Tale revisione è incentrata soprattutto sul ruolo delle Province, con cui si concordano tutti i dispositivi regolativi e si disciplina la sinergia dei controlli operati della Regione Piemonte sull'accreditamento e dalle Province sui corsi; sulla semplificazione delle procedure; su una più accurata esplicitazione e contemporanea semplificazione degli effetti dei provvedimenti sanzionatori; sulla trasformazione del sistema da sistema per processi e procedure al sistema per processi, procedure e strutture, con l'aggiunta di alcuni requisiti dell'accreditamento, oltre al controllo su processi e procedure, anche quello della disponibilità reale di strutture e di personale che abbiano specifiche competenze, onde evitare l'insorgenza di "agenzie virtuali", cioè di operatori senza un solido background, che poi sono espulse dal sistema (siamo ormai a quota 214, tra revoche e decadenze effettuate nell'ultimo anno), ma che nel frattempo, nel migliore dei casi, "costano" lavoro agli uffici pubblici senza produrre un'effettiva formazione sul territorio e a tutti i cittadini piemontesi, e, nel peggiore dei casi, sono imputati di reato di frode comunitaria.
S'interviene nel definire che il valutatore di parte seconda non sarà più scelto dall'organismo richiedente, come avveniva fino ad oggi su una lista approvata dalla Regione Piemonte, ma la Regione abbinerà, con procedura specifica, valutatore ed organismo.
incentrata, inoltre, a modificare lo sviluppo del sistema informativo, a supporto di tutta la procedura di accreditamento; sviluppo che consente una diminuzione dei tempi burocratici, su una graduale implementazione, sia di un sistema di controllo degli indicatori di efficienza e di efficacia, sia della certificazione delle competenze professionali delle figure di sistema e dei formatori, che consentano peraltro di contingentare nei bandi i corsi aggiudicabili ad un operatore a fronte delle risorse organizzative dello stesso.
Questo nuovo modello dovrebbe consentire di semplificare le procedure rendere contemporaneamente più significativi i controlli, sia sul versante delle adeguatezze minime richieste, sia sul versante della qualità della formazione che noi andiamo ad erogare, e di rispondere, inoltre, in maniera adeguata, alle criticità rilevate nella precedente impostazione, che peraltro, era stata attivata da soli due anni e necessitava, quindi, di essere adeguata e rivista.
L'allegato all'interrogazione è corposo, poiché, si tratta nei fatti anche se non nel nome, di un regolamento che disciplina l'intera attività di accreditamento, per cui è necessario approfondire con numeri e con ulteriori elementi.
L'allegato in questione, frutto di un lavoro molto dettagliato, ha in sé una grossa semplificazione, in quanto rende certo il comportamento degli uffici di fronte ad una serie di casistiche (per esempio, quello che era previsto dal precedente articolo 10, "Effetti delle sanzioni", dà certezza agli uffici che gestiscono i bandi sul comportamento che devono tenere per quanto riguarda l'ammissibilità, la prosecuzione dei corsi, il pagamento dei saldi all'operatore eventualmente sanzionato, a seconda delle gravità delle sanzioni previste).
Gli atti lasciati a successive determinazioni consentono di dare ulteriore flessibilità al sistema e al suo variare nel tempo, all'interno delle direttive che sono emanate.
Le norme transitorie disciplinano anche le modalità con cui il nuovo sistema si sostituisce in modo graduale a quello vecchio, in modo da non lasciare dei "vuoti" applicativi e interpretativi.
Per quanto riguarda gli atti di successiva implementazione, sono state emanate nuove disposizioni per i valutatori tenuti all'accreditamento ed è stata avviata la fase di riqualificazione dei valutatori stessi.
stato completato il percorso di totale informatizzazione del sistema dell'accreditamento, attraverso i seguenti passi: informatizzazione modulistica della domanda di accreditamento; sviluppo informatico della stesura on-line del verbale di audit; informatizzazione dell'istruttoria di preparazione dei lavori; informatizzazione del verbale di valutazione accessibile sia alla Regione che alle Province; sviluppo di una procedura che contenga l'agenda dei valutatori, e l'abbinamento tra auditors e agenzia formativa.
L'attività di controllo ha portato all'emanazione di provvedimenti di revoca e di decadenza - come ho precisato prima - per 214 sedi operative.
Questo lavoro approfondito è il segnale che i controlli sono effettuati in modo efficace e in maniera sistematica.
Per quanto riguarda le domande di accreditamento che sono state presentate, accolte e rifiutate negli anni 2005-2006, la situazione risulta essere la seguente.
Per quanto concerne la formazione, sono state presentate 135 domande: ne sono state respinte 16 (11.85%) e ne sono state accreditate 119.
Per quanto concerne l'orientamento, sono pervenute 35 domande: ne sono state concesse 34 (una non è stata concessa).
Infine, per quanto concerne il riconoscimento, su 8 richieste, ne sono state concesse 7, di cui una non giudicata positivamente.
Non riteniamo opportuno istituire un'apposita Commissione di indagine sulla formazione professionale, in quanto il sistema piemontese è spesso lodato come "sistema di eccellenza" nei diversi Comitati di sorveglianza sia dalla Commissione Europea stessa, sia dalle autorità nazionali. Nello specifico, è stato positivamente messo in evidenza l'alto numero di revoche nell'accreditamento, giudicato questo come un indice di salute del sistema che consente di testare il gap fra l'affidabilità presunta, in sede di primo accreditamento e in omaggio alla libertà di accesso, requisito che c'è spesso evocato dalla Commissione europea, ed affidabilità reale...



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore. Vorrei richiamare l'Aula ad una maggiore attenzione.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Mi rendo conto che possono essere temi non troppo entusiasmanti, ma è bene cercare di approfondire il meccanismo dell'accreditamento, al fine di evitare inutili strumentalizzazioni oppure non comprensione del reale processo avviato da parte della Regione.
Dicevo, non si ritiene opportuno avviare una Commissione di indagine poiché i risultati e le conferme della Comunità europea ci dicono che si tratta di un sistema della formazione professionale affidabile, che consente anche di espellere chi non rispetta le regole.
In sostanza, possiamo dire che il sistema di salute è un sistema buono e che permette di effettuare dei controlli. Questo non vuol dire che non possano e non debbano essere adottati ulteriori strumenti per rendere il sistema sempre più sicuro e qualificato e rispondere sempre di più alle esigenze del mercato del lavoro, nonché dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Chiedo agli interroganti se desiderano ricevere la risposta scritta dell'Assessore Pentenero. Bene, ho colto l'orientamento del Gruppo di Alleanza Nazionale.
Comunico che sarà consegnata risposta scritta all'interrogazione n.
979, come richiesto dal Gruppo di Alleanza Nazionale.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1373 del Consigliere Leo, inerente a "Tagli agli organici della scuola"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1373, sulla quale risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
L'interrogazione era volta a conoscere se non si ritenesse opportuno intervenire nei confronti del Ministro della Pubblica Istruzione e della Direzione scolastica, di evitare che a causa dei tagli derivi una penalizzazione del sistema dell'istruzione piemontese e quali iniziative la Regione intende intraprendere con il Ministero della Pubblica istruzione affinché siano riconosciute adeguate deroghe.
In riferimento a quanto chiesto dal Consigliere Leo, vale la pena fare una premessa. Innanzitutto, vorrei dire che condivido le preoccupazioni che sono state espresse dal Consigliere Leo e che i dati forniti dall'Ufficio scolastico regionale - mi riferisco a dati di qualche mese fa - confermano la difficoltà della situazione, ritenendo necessaria la massima sinergia tra tutti i soggetti che, a vario titolo, sono competenti per materia.
In data 21 marzo scorso, ho sottoscritto, congiuntamente con il Direttore dell'Ufficio scolastico regionale ed i rappresentati delle Organizzazioni sociali di categoria, una nota che è stata inviata al Capo Dipartimento per l'Istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione segnalando la necessità che l'organico di diritto delle scuole piemontesi per il prossimo anno scolastico sia incrementato di 50 posti per quello che riguarda la scuola dell'infanzia, 40 posti per la scuola secondaria di primo grado e 130 per la scuola secondaria di secondo grado. In questa nota si chiede che sia mantenuta per intero, come per il corrente anno scolastico, ed anche per il prossimo anno, la possibilità di adeguamento dell'organico di diritto alle reali e vagliate esigenze delle Istituzioni scolastiche piemontesi. È inoltre mia intenzione chiedere un ulteriore incontro con il Ministro, che peraltro si terrà tra breve, per un ulteriore confronto ed evidenziare la necessità che, nella determinazione dell'organico destinato alle scuole piemontesi, si operi con la flessibilità necessaria per evitare penalizzazioni che, in particolar modo nella scuola secondaria di primo grado, considerato anche l'aumento degli alunni che si sono iscritti, a fronte di un'ipotetica riduzione dei posti della dotazione, rischiano di comprometterne l'efficacia. Aggiungo, infine che l'organico di diritto - come voi ben sapete - è ormai concluso, quindi solo attraverso l'organico di fatto noi riusciamo a soddisfare le esigenze dal punto di vista dei docenti, del sistema scolastico piemontese. Nel frattempo, da quando è stata inviata la lettera, sono stati numerosi gli incontri avuti con i Capi Dipartimento della Pubblica Istruzione e le segnalazioni effettuate al Ministro Fioroni.
Peraltro, abbiamo iniziato un percorso di lavoro congiunto, così come poi si prevedrà in applicazione del Titolo V della Costituzione, per cercare di definire, insieme con il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, quali sono le esigenze del sistema scolastico piemontese.
Quindi, anche all'interno dell'organico di fatto, abbiamo ridefinito e rivisto quali sono le reali esigenze delle nostre scuole che sottoporremo al Capo Dipartimento dell'Istruzione ma, in un successivo incontro, che si terrà nella prima quindicina di luglio, sottolineeremo nuovamente al Ministro Fioroni proprio questa testimonianza di quanta attenzione abbiamo dato alla questione, ed è anche logico spiegare l'evoluzione del processo da quando l'interrogazione è stata presentata ad oggi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Grazie, Presidente.
Sulla base di questa risposta, vorrei far notare due cose diverse. Una rivolta all'Assessore Pentenero a plauso del suo impegno, che ringrazio per il lavoro attento e preciso. L'altra riguarda i colleghi, ma lo dico non in forma di provocazione o richiamo, per citarne uno in prima fila come il collega Moriconi, il quale, avendo ascoltato la risposta dell'Assessore Pentenero, dovrebbe avere un giudizio molto severo su questo Governo e sulla politica che fa per l'istruzione. La risposta dell'Assessore Pentenero è congrua con quanto alcuni colleghi, dal basso il Consigliere Clement e altri, tante volte hanno presentato in Commissione.
Prendo atto che, anche sulla base della nostra interrogazione l'Assessore Pentenero si è attivata, ma proprio dalla sua risposta si evince la gravità della situazione. In ogni caso, chiunque legga qualunque giornale vede in quale situazione di emergenza versi la scuola.
Ringrazio l'Assessore per l'impegno che ha avuto, ringrazio il Presidente per aver voluto e consentito la risposta. Quello che ci ha detto dovrebbe farci aumentare la vigilanza - la preoccupazione era già grande per la politica del Governo sull'istruzione.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interpellanza n. 1034 della Consigliera Cotto, inerente a "Progetto WI Scuola"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 1034, sulla quale risponde l'Assessore Pentenero.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

L'interpellanza era volta a conoscere quali sono gli orientamenti della Giunta in merito alla sperimentazione avviata in alcune scuole; perché non è stato coinvolto almeno un Istituto scolastico per ogni Provincia della Regione; infine, con quali criteri sono stati scelti gli Istituti da collegare alla rete sperimentale.
Trattandosi di una sperimentazione, al fine di contenere i costi abbiamo optato per un solo intervento per poi rispondere anche alle richieste ed alle aspettative che si sono generate nel frattempo.
Quest'anno intendiamo ripetere l'esperienza in altre Province piemontesi anche in base alle richieste che ci sono pervenute.
La scelta della scuola di Cerrina, collegata con le pluriclassi di Gabiano e Mombello Monferrato, è stata conseguente al fatto che i plessi scolastici presentavano caratteristiche sia per ubicazione, sia per impostazione delle pluriclassi ottimale al fine delle sperimentazioni che abbiamo fatto.
In un primo tempo la sperimentazione era caduta sui plessi di Villanova d'Asti e le pluriclassi di Cellarengo e Dusino San Michele, ma per la loro posizione necessitava una messa in opera di maggiori interventi per poter sperimentare il progetto. Quindi, si è scelto un pezzo del territorio che maggiormente potesse rispondere senza caricare eccessivamente di costi la sperimentazione.
Poiché è stata apprezzata ed ha dato dei buoni risultati, intenderemmo estenderla a tutto il territorio, immaginando anche che i costi della sperimentazione permetteranno di abbattere l'applicazione sugli altri prezzi scolastici che, in base alle richieste, saranno attivate.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, vorrei fare un invito: se è possibile, sciogliete i capannelli sia a sinistra, sia a destra, in maniera bipartisan. Se i Consiglieri devono colloquiare, sicuramente di cose importantissime, li pregherei di accomodarsi fuori.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Intanto do voce al collega Leo, che sottolineava come avesse avuto modo di constatare che solo al centro le cose vanno bene.
Assessore, grazie per la risposta; in effetti, lei ha colto il senso della mia interpellanza dovuta un po' alla delusione da parte di Villanova Cellarengo. Speravano di essere loro al centro della sperimentazione e sono rimasti delusi; quindi, dando voce al territorio ho dovuto chiedere il perché la sperimentazione è andata da altre parti.
Mi auguro che possano esserci i finanziamenti. Si parla sempre più di tecnologia, sempre più di "senza fili" e noi sappiamo che i vari "Piemonti" si possono avvicinare se riusciamo ad investire di più.
Grazie.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale) - Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 1434 della Consigliera Cotto, inerente a "Soggiorni verdi"


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione n. 1434, cui risponde l'Assessore Pentenero, che ha pertanto facoltà di intervenire.



PENTENERO Giovanna, Assessore all'istruzione

L'interrogazione era volta a conoscere se non si ritiene utile organizzare a favore dei giovani appositi soggiorni verdi per consentire loro di conoscere le tradizioni tipiche piemontesi e contestualmente promuovere i prodotti tipici regionali.
Premesso che il compito di organizzare soggiorni per i giovani non rientra tra le competenze regionali, accogliendo i suggerimenti di alcuni insegnanti piemontesi che mi hanno segnalato l'esigenza di poter disporre di una guida del Piemonte che sia calibrata sui bisogni delle scuole e che consenta di conoscere tutte le offerte culturali, anche minori se così si possono definire, che il territorio esprime, sto lavorando per la realizzazione di una guida turistica del Piemonte specificamente calibrata sull'esigenza delle scuole.
una guida turistica on-line, quindi non una guida cartacea, che ha il duplice scopo di migliorare la conoscenza interna alla stessa Regione.
Peraltro, vorremmo strutturare la guida in maniera tale da far cogliere tutte le opportunità di turismo, quindi anche il turismo legato ad eventuali soggiorni verdi all'interno del Piemonte, e ha un ulteriore scopo, che è quello di diffondere in altre Regioni le peculiarità...



PRESIDENTE

Consiglieri, comprendo di non avere l'autorevolezza del Presidente Gariglio, ma vi chiedo ugualmente di evitare il brusio, e lo dico senza altre accentuazioni. Se c'è la necessità di discutere di cose importanti vi prego di accomodarvi fuori, dove ci sono degli spazi appositi per questa cosa. Consentiamo all'Assessore Pentenero di concludere la risposta all'interrogazione.



PENTENERO Giovanna

Dicevo che è una guida on-line, quindi è continuamente aggiornabile e ha da un lato l'obiettivo di favorire la conoscenza tra scuole delle opportunità all'interno della nostra Regione e di quelle che sono le opportunità che il nostro territorio offre, ma anche l'obiettivo di garantire una conoscenza delle opportunità che la nostra Regione ha inserendola stabilmente all'interno dei percorsi di turismo scolastico organizzato su una base interregionale.
Sono molti i progetti che ci vengono presentati da altre Regioni volti ad uno scambio del turismo scolastico.
A questo fine, abbiamo istituito un tavolo di lavoro interdirezionale che avrà il compito di reperire le informazioni necessarie e di validare gli eventuali contenuti che saranno proposti.
La guida dovrà contenere tutte le informazioni utili, peraltro informazioni già in possesso da parte della Regione Piemonte, e credo che questo potrà essere un'ulteriore informazione al Consigliere per poterci fornire eventualmente del materiale e delle informazioni da inserire all'interno della guida che è in fase di studio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie all'Assessore Pentenero.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
importante coinvolgere le Province per la stesura di questa guida Assessore.
Ora non so chi siede al tavolo di lavoro, non ho visto determine o deliberazioni di istituzione di questo tavolo di lavoro.
Sono soddisfatta che, nonostante l'argomento non sia di competenza della Regione, se ne riconosca l'importanza, e mi permetto anche di sottolineare che secondo me è di competenza della Regione. Tant'è che vorrei ricordare che l'Assessorato all'agricoltura in passato - e il collega Cavallera potrebbe esserle utile proprio nella trasmissione di conoscenze - aveva istituito le fattorie didattiche e aveva favorito percorsi di educazione ambientale e i viaggi del vicino, proprio per dare la possibilità ai nostri bambini di conoscere anche solo da dove arriva il latte, cioè che non pensino che arriva dal gas. Un bambino così ha risposto una volta ad un incontro.
Quindi, tengo molto a questo discorso e le chiederei di fare partecipare a questo tavolo i rappresentanti del territorio e delle associazioni di categoria.
In questo momento non è presente il Presidente della III Commissione ma potrebbe esserci in futuro un incontro congiunto tra la III e la VI Commissione proprio per approfondire queste tematiche e per avere l'opportunità di collaborare alla stesura di questa guida, ovviamente secondo le specifiche competenze.



PRESIDENTE

Grazie alla Consigliera Cotto.
Con quest'intervento abbiamo esaurito il sindacato ispettivo.


Argomento:

Iscrizione nuovo punto all'o.d.g.:

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Comuni - Sanita': argomenti non sopra specificati

Testo unificato del disegno di legge n. 419 e del progetto di legge n. 348 inerente a "Disposizioni in materia di cremazione, conservazione affidamento e dispersione delle ceneri"


PRESIDENTE

Con il parere positivo dell'Aula, propongo di iscrivere all'o.d.g. il testo unificato del disegno di legge n. 419 e del progetto di legge n. 348.
Tale testo è stato licenziato dalla Commissione competente, quindi è un atto formale, ma mi pare di cogliere l'unanimità del Consiglio.



(L'Assemblea, all'unanimità acconsente all'iscrizione all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Vorrei presentare una pregiudiziale, però vorrei la Giunta presente perch senza la Giunta diventa difficile.
Vorrei il delegato; al di là dell'autorevolezza dell'Assessore Pentenero vorrei il delegato.



PRESIDENTE

Quindi, chiamiamo in aula il Vicepresidente Peveraro.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Ghiglia, di una comunicazione della Giunta regionale sulla situazione dell'Ospedale Molinette di Torino (sull'ordine dei lavori)

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Richiesta, da parte del Consigliere Leo, di esaminare l'ordine del giorno n. 728, inerente a "Adesione alla manifestazione 'Salviamo i cristiani'" (sull'ordine dei lavori)

Argomento: Caccia

Richiesta, da parte del Consigliere Cavallera, di una comunicazione della Giunta regionale sulla DGR 37-6385, inerente a "Linee guida per la gestione e il prelievo venatorio degli ungulati selvatici in Regione Piemonte"

Argomento: Trasporti su ferro

Richiesta, da parte dei Consiglieri Nastri e Monteggia, di una comunicazione della Giunta regionale relativamente all'incontro del Ministro Di Pietro con l'Amministrazione comunale e provinciale di Novara del 2 luglio 2007, inerente al nodo ferroviario di Novara

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Scanderebech, di una comunicazione della Giunta regionale sugli esiti dell'incontro che la Giunta regionale del Piemonte ha avuto con la Giunta regionale della Liguria il 2 luglio 2007


PRESIDENTE

Il Consigliere Ghiglia ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Volevo fosse presente il Vicepresidente Peveraro per presentare una prima pregiudiziale allo svolgimento dei lavori di oggi, che riguarda l'ospedale Molinette.
Signor Presidente, ritengo che oggi sarebbe importante che la Giunta regionale, nella persona dell'Assessore pro tempore alla sanità, facesse una comunicazione urgente su quanto sta avvenendo alle Molinette.
Guardate, ci si può anche trincerare dietro a formalismi e dire "sono notizie giornalistiche", ma a fronte di un fatto di attualità così grave ed inquietante, che da giorni occupa le pagine dei giornali, non possiamo rimanere indenni da un dibattito.
Non voglio rubare più di due minuti, ma riteniamo questa pregiudiziale su un'informativa riguardo alla situazione che sta vivendo le Molinette assolutamente pregiudiziale a qualsiasi tipo di lavoro oggi in aula.
Chiederemo alla Giunta di prenderne atto e di comunicarci se ritiene di dirci qualcosa che non siano le solite discrezione e quando ritiene di farlo.



PRESIDENTE

Andiamo avanti con gli interventi e poi valutiamo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Sarò molto breve. Volevo rivolgere all'Aula e ai Capigruppo una richiesta. Abbiamo iscritto all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 728, inerente a "Adesione alla manifestazione 'Salviamo i cristiani'" sulla persecuzione dei cristiani in Medio Oriente. Domani a Roma si svolgerà tale manifestazione. Non chiedo nessuna delegazione, ma soltanto che si possa votare, in giornata, l'ordine del giorno. Tutti i giornali nazionali, non solo quelli cattolici, hanno invitato gli Enti pubblici a prendere una posizione. È un ordine del giorno che si può modificare e integrare come si vuole, chiedo solo di votarlo entro la fine della giornata.
Lascio la richiesta alla sensibilità dei colleghi, nessuna forzatura non chiedo adesso nessuna votazione. Mi permetto di segnalare che si potrebbe votare anche alla fine della serata.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Volevo richiamare una lettera inviata al Presidente del Consiglio, alla Presidente della Giunta e all'Assessore Taricco, con la quale si chiedeva una comunicazione urgente in ordine al ritiro di una delibera della Giunta regionale riguardante la caccia agli ungulati (l'annosa questione dello scorso anno, quella che riguardava i cosiddetti Bambi, se vogliamo usare un termine divulgativo).
Al di là di ciò, quello che mi preoccupa, leggendo anche le notizie apparse sul bollettino di Pro Natura (quindi, visto da un soggetto qualificato), è che sarebbe in atto un ping pong di comportamenti criticabili da parte della Giunta che, nel merito, non ci vede d'accordo con questa associazione ambientalista, ma concordi nel segnalare un pasticcio da un punto di vista amministrativo.
Siamo a luglio, quindi nel mese precedente a determinati anticipi dell'attività venatoria. Credo sia opportuno, da parte dell'Ufficio di Presidenza, sollecitare l'Assessore competente a fare una comunicazione il più presto possibile. È chiaro che, in termini residuali, potremmo anche consentire ad una tempestiva comunicazione in Commissione. Non vedo la disponibilità di parlare dell'argomento in Commissione né di fare una comunicazione direttamente in Aula.
Presidente, veda lei di fare qualcosa di concreto, perché la prossima volta solleciterò la comunicazione in modo più incisivo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Vorrei sottoporre all'attenzione del Vicepresidente Peveraro la gravità di un incontro che si è tenuto nella giornata di ieri nella Città di Novara tra l'Amministrazione comunale, l'Amministrazione provinciale e il Ministro delle grandi infrastrutture, Di Pietro.
In quell'incontro è emerso qualcosa di estremamente grave per quello che riguarderà il futuro del territorio, non soltanto della regione Piemonte, ma anche, e soprattutto, per quello che riguarda la provincia di Novara. Ieri per la prima volta - non eravamo a conoscenza - c'è stato riferito che non ci sono i fondi per il nodo di Novara. È un fatto gravissimo. Ecco perché chiedo l'impegno, da parte della Giunta regionale di chiarire questo aspetto nella giornata di oggi.
Il Ministro Di Pietro ieri è stato molto schietto, anche grazie alla sua consueta franchezza, di cui dobbiamo dare atto. Il Ministro ci ha detto che, per il nodo di Novara - ma soprattutto per quello che concerne anche tutti i collegamenti, quindi anche dal Movicentro per il collegamento della stazione nord con la stazione centrale, tutto il discorso dei servizi di collegamenti dei parcheggi - la Regione Piemonte non ha chiesto di inserirlo come priorità.
L'aspetto grave è che non solo non ci sono i fondi, ma la Città di Novara - e dirò anche perché la Città e non la Provincia - è rimasta completamente tagliata fuori da quello che sarà non soltanto il collegamento della città, ma addirittura non ci sarà il collegamento dell'Alta Velocità con Malpensa. Questo è sicuramente un fatto grave, di cui oggi dovrebbe rispondere l'Assessore che, purtroppo, non è presente in Aula, ma mi aspetto una risposta immediata da parte del Vicepresidente.
Sono stati presi degli impegni con un protocollo di intesa, e questi sono stati completamente disattesi.
Il Ministro Di Pietro nell'ultimo intervento ha dichiarato che non rientra nelle priorità perché nel DPEF della Regione Piemonte non è stato inserito il nodo ferroviario come priorità. Questo è l'aspetto più grave.
La sorpresa - ecco perché sarebbe opportuna la presenza dell'Assessore Borioli, non so se si tratti di un comunicato stampa o un'ansa - è che l'Assessore Borioli, nella giornata di oggi, ha risposto a Di Pietro sul nodo ferroviario, dicendo che è una scorrettezza istituzionale, perché n il Sindaco e tanto meno il Ministro si sono preoccupati di informare e di invitare la Giunta.
Ma fin qui è un problema che riguarda la comunicazione fra Enti, non è sicuramente un problema che riguarda l'Amministrazione comunale. La cosa importante è che l'Assessore Borioli ha dichiarato che il Ministro Di Pietro era a conoscenza della priorità del nodo ferroviario e addirittura che la scrivania - leggo quello che c'è scritto sul comunicato - del Ministro e quelle delle sue strutture sono zeppe delle reiterate richieste che questa Regione, a più riprese, ha avanzato per avere garanzia circa lo stanziamento delle risorse necessarie, senza mai - fino a oggi - avere qualche risposta. In più, circa un mese fa, questo Assessorato ha convocato una riunione proprio per fare il punto sul nodo di Novara e l'unico assente era il Ministero delle Infrastrutture.
Presidente, mi faccia terminare, perché questo non è il tetto di una scuola che, per carità, ha tutte le ragioni per avere una risposta, ma è un problema che riguarda l'intera regione. Infatti, nel caso in cui non fosse realizzato il nodo ferroviario di Novara, è chiaro che ci sarebbero dei problemi anche per l'intersezione dei corridoi europei est, ovest, nord e sud.
Quindi questa è una situazione grave ed è opportuno che la Giunta regionale si assuma in toto la responsabilità di questi atti, dando una comunicazione nella giornata di oggi, dicendo che il nodo ferroviario di Novara rientra nelle priorità, perché il Ministro Di Pietro, ancora ieri con la massima schiettezza e sincerità - e io mi fido delle parole del Ministro - ha dichiarato che il nodo ferroviario non è stato inserito perché la Regione Piemonte non l'ha inserito come priorità. Sicuramente su questa contraddizione che esiste tra il Ministro e la Regione Piemonte bisogna fare chiarezza, perché oggi non c'è chiarezza su un nodo strategico che interessa la Regione, ma interessa soprattutto alla Provincia di Novara.
L'unica cosa che oggi risalta è che la Regione Piemonte (centrosinistra) e la Provincia di Novara (centrosinistra) hanno scaricato completamente la Città di Novara. Ecco perché chiedo ai colleghi dell'Aula e ai Consiglieri regionali della Provincia di Novara di costituire un intergruppo affinché si faccia fronte comune per una priorità che diventa fondamentale per la Città e la Provincia di Novara.
Chiedo ai colleghi Cattaneo, Cavallaro, Valloggia, Boniperti e allo stesso Monteggia di costituire un intergruppo immediato per far fronte a questo problema.
Abbiamo bisogno di una risposta immediata. Se non avrò risposta oggi interverrò tra dieci minuti, tra un quarto d'ora, tra mezz'ora, ma una risposta immediata e franca bisogna darla.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Intervengo sullo stesso tema del Consigliere Nastri, perché lo considero il tema della giornata di ieri, visto che anche qui l'Assessore Borioli parla del blitz del Ministro Di Pietro a Novara...



PRESIDENTE

Consigliere Monteggia, le chiedo scusa. Non le voglio togliere la parola, ma lei intervenga sull'ordine dei lavori e non apra il dibattito sulla visita del Ministro Di Pietro.



MONTEGGIA Stefano

Va bene, intervengo sull'ordine dei lavori, ma vorrei anche spiegare che cos'è successo ieri.



PRESIDENTE

No, Consigliere.



MONTEGGIA Stefano

A meno che non me lo voglia spiegare lei, che non c'era.



PRESIDENTE

Le chiederei, però, di non intervenire su questo punto. Ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori, ovviamente le è stata concessa e tuttavia le chiedo di non avviare un dibattito sulla visita del Ministro Di Pietro.
Questo vale anche per la prenotazione - lo dico in anticipo - del Presidente Buquicchio.



MONTEGGIA Stefano

Scusi, ma il Consigliere che è intervenuto prima di me ha parlato della visita del Ministro Di Pietro e non gli è stata assolutamente tolta la parola.



PRESIDENTE

Il Consigliere Nastri è intervenuto sull'ordine dei lavori.



MONTEGGIA Stefano

Allora, sull'ordine dei lavori. Chiedo che l'Assessore Borioli venga a relazionare su questa vicenda, sulla visita del Ministro Di Pietro che ieri si è presentato a Novara. L'Assessore dovrebbe venire a relazionarci su questo fatto.
Lo chiediamo fermamente perché, da quello che abbiamo capito, ieri il Ministro Di Pietro si è presentato a Novara e ha fatto certe affermazioni dicendo che non c'è più una lira per il nodo di Novara. Vorremmo sapere se ogni tanto questa Giunta regionale parla anche col Governo, per capire quali sono le interfacce tra uno e l'altro, per sapere quello che dice uno e quello che dice l'altro.
Da quel che dice l'Assessore Borioli, questo è un grave fatto. Lui dice che ciò che è successo ieri a Novara costituisce una scorrettezza istituzionale grave giacché nessuno (né il Sindaco né il Ministro) si è preoccupato di informare e invitare la Giunta regionale. Su quello l'Assessore Borioli non si preoccupi tanto, perché neanche il Consigliere Monteggia è stato avvisato. È stato avvisato mezz'ora prima della visita del Ministro Di Pietro e avrebbe avuto piacere di partecipare anche lo stesso Consigliere Monteggia alla riunione che c'è stata a Novara.
Ma la cosa grave è questa scarsità di informazioni e di interfaccia tra Regione e Governo. Se l'Assessore Borioli fa queste affermazioni e il Ministro Di Pietro ne fa delle altre, vorremmo capire che fine fa questo benedetto nodo di Novara; questo benedetto nodo di Novara che aveva assicurato anche il collegamento con Malpensa. Su questo noi ci ritenevamo tranquilli, si ritenevano tranquilli tutti, non solo l'Assessore Borioli ma anche i Consiglieri Nastri, Cattaneo, Cavallaro, Monteggia, Valloggia rappresentanti istituzionali, per quello che riguarda il Novarese, nel Consiglio regionale.
La scrivania del Ministro e quelle sue strutture sono zeppe delle reiterate richieste che questa Regione, a più riprese, ha avanzato per avere garanzie circa lo stanziamento delle risorse necessarie, senza mai avere fino ad oggi alcuna risposta: vorremmo capire se tutte queste pratiche sulla scrivania del Ministro non siano mai state viste e quindi non siano state date delle risposte sia al Comune di Novara sia a questa Regione.
Ritengo che questo sia un fatto gravissimo, rispetto al quale dobbiamo avere una risposta. Adesso non so se ce la vorrà dare l'Assessore Peveraro che in questo momento gioca di prestigio con il suo telefonino, quindi deve essere anche un prestigiatore a darci una risposta seria. Vorremmo per sentire anche l'Assessore Borioli che, dopo avere fatto un intervento così non può esimersi dal venire in quest'Aula a darci delle risposte serie delle risposte che diano delle certezze al territorio, perché il territorio non può rimanere con queste incertezze.
Sul discorso dell'Alta Velocità abbiamo già dei problemi per quello che riguarda la Val di Susa; non vorremmo avere altri problemi a Novara, dopo che il territorio è stato rivoltato come un calzino e la gente di Novara non ha detto nulla perché, appunto, doveva essere effettuato quest'intervento.
Di conseguenza, vorremmo ribadire con forza la nostra richiesta che questo tema sia risolto con assoluta immediatezza. Nella stessa giornata di oggi, vorremmo avere delle risposte serie, delle risposte che ci diano delle certezze.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Presidente, mi permetto, senza violare il Regolamento, di continuare molto brevemente, per quel che è possibile, per fare chiarezza sulla questione sollevata dai due Consiglieri dell'opposizione che mi hanno preceduto.
Ieri ero presente alla riunione ed effettivamente mi meraviglia, questo comunicato stampa, che non mi sembra che, al momento sia stato ripreso dall'ansa, da parte dell'Assessorato, che lamenta una scorrettezza istituzionale. Questa scorrettezza istituzionale, qualora si fosse verificata, non è sicuramente attribuibile al Ministro, perché il Ministro era invitato, ancorché da istituzione non di centrosinistra, e ha fatto bene, per quel che mi riguarda, ad accettare l'invito. Era presente il Presidente della Provincia, ma se non è stata invitata la Regione, non è sicuramente colpa o scorrettezza attribuibile al Ministro.
Per quel che riguarda invece i fondi, non è assolutamente vero che il Ministro ha sostenuto che non ci sono i fondi: lo snodo di Novara importantissimo - rientra nel finanziamento previsto. Quelli che invece non ci sono (sembra strano che in quell'accordo non ci fosse la firma dell'ANAS, che è un attore importante) sono fondi da parte di ANAS, ma soprattutto non ci sono fondi da parte di Ferrovie Nord, che devono intervenire. Non so se la Regione Piemonte non ha inserito quest'argomento fra le priorità.
Per quel che riguardava il Ministero, tutto si è fatto e tutto è predisposto, però manca l'ANAS e mancano soprattutto le Ferrovie Nord società per azioni. In assenza di azioni di questi, è ovvio che le Ferrovie dello Stato creerebbero una cattedrale nel deserto e, quindi, attendono che si possa risolvere questo problema di mancanza di coordinamento.
Comunque, il Ministro ha preso a cuore l'argomento, ha capito, e lo risolverà sicuramente in una riunione ancor prima delle vacanze estive.



PRESIDENTE

Consigliere Nastri, la prego di fare una precisazione di soli trenta secondi, se no va poi in coda rispetto alle altre prenotazioni.



NASTRI Gaetano

Era solo per precisare che questo documento unitario potrebbe essere sottoscritto da tutti i Consiglieri nella Provincia di Novara, ma sarebbe opportuna anche la firma e la presenza dell'autorevolissima Giuliana Manica, che vedo e che saluto, in modo tale da dare ancora più forza alla necessità che ha il territorio.
Soprattutto voglio confermare quello che ho detto prima: abbiamo bisogno di chiarezza e, soprattutto, di una risposta immediata da parte del Vicepresidente, dell'Assessore Borioli o di qualsiasi esponente della Giunta, in modo tale da chiarire una vicenda che, oggi, può avere ripercussioni pesanti sulla Provincia di Novara. Abbiamo anche l'autorevolissima presenza dell'Assessore Giuliana Manica, che è di questo territorio, della Provincia di Novara, quindi sarebbe molto più semplice oggi, dare una risposta ai cittadini della Provincia di Novara.
da anni che aspettiamo!



PRESIDENTE

Il suo pensiero è chiarissimo, Consigliere Nastri.
La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Presidente, colleghi, credo che vada approvata una sede (non so se il Consiglio di oggi o la Commissione) di merito per consentire alla Giunta e all'Assessore Borioli di tornare sulle questioni che alcuni colleghi hanno posto questa mattina, intervenendo sull'ordine dei lavori.
Si tratta, come è noto, del Documento di Programmazione Economica Finanziaria, che contiene un allegato sulle opere che s'intendono finanziare per il quinquennio 2007/2011. Non voglio in questa sede entrare nel merito. Sarebbe troppo facile ricordare che in passato l'elenco delle opere predisposto dai Governi precedenti era un libro dei sogni. Tuttavia penso sia opportuno tornare su alcune delle questioni che i colleghi hanno posto e penso che la Giunta abbia argomenti e ragioni da vendere per sostenere alcune delle posizioni che appaiono anche dalle dichiarazioni che fatto ai giornali il collega Borioli.
Può essere oggi pomeriggio, può essere in Commissione. Io stesso avrei una serie di questioni da sollevare e da porre all'attenzione dell'Assessore. Per queste ragioni, penso anch'io che sia opportuno avere una sede nella quale fare il punto della situazione. Lo dico perch altrimenti rischiamo che si crei una gran confusione, mentre mi pare che su tali questioni la Giunta regionale abbia assunto posizioni molto nette.
Tanto vale che vi sia una sede nella quale tornare su alcuni di questi problemi. Grazie.



PRESIDENTE

Prego sempre ai colleghi di contenere il livello sonoro, perché non si riesce a sentire il Consigliere che sta intervenendo. Vi chiedo scusa, ma è la terza volta che faccio questo richiamo.
La parola al Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Paolo

Intervengo con un certo imbarazzo, perché si parte da un discorso sull'ordine dei lavori e poi si apre un dibattito. Stiamo parlando, collega Nastri, della città di Novara, della Provincia di Novara, del mio territorio, ma non si può speculare su questo.
La Città di Novara esiste sempre.



(Commenti del Consigliere Nastri)



CATTANEO Paolo

La prego, mi faccia parlare, collega Nastri. Io l'ho lasciata parlare lo faccia anche lei.



PRESIDENTE

Consigliere Nastri, la prego, l'abbiamo tutti ascoltata con grand'attenzione. La pregherei di far proseguire il Consigliere Cattaneo.



CATTANEO Paolo

Stiamo parlando in particolare di cose molto serie per il Piemonte e per il Novarese. Ne sono convinto e non è da oggi che mi batto per queste cose. Da noi i Consiglieri regionali sono sempre Consiglieri regionali.
Tutto l'anno non devono essere solo chiamati quando può far comodo. Ieri siamo stati invitati a quest'incontro e io ringrazio il signor Sindaco. Non so se i Consiglieri regionali erano forse di serie B, perché siamo entrati quando già la discussione era già avanzata. C'era il collega Buquicchio presente dal primo momento, ma dalla segreteria del Sindaco ci hanno detto che non potevamo partecipare, poi il collega Nastri è entrato, forse da una porta secondaria, e ad un certo punto sono entrati anche gli altri per assistere a quest'incontro.
Mi spiace però che il Sindaco di Novara non abbia invitato l'Assessore Borioli, il quale, interpellato da me ieri telefonicamente, non ne sapeva nulla. Penso che la Regione, a prescindere da qualsiasi maggioranza e da qualsiasi Giunta, sia Istituzione fondamentale, e anche per un buon senso politico si doveva invitare l'Assessore Borioli alla presenza del Ministro.
Probabilmente si sarebbero chiariti certi equivoci.
Come diceva il collega Ronzani, la cosa va ripresa urgentemente.
Fissiamo i tempi, fissiamo i modi, ma va fatta chiarezza perché, anche nella riunione di ieri, il Ministro ha sollevato alcune domande ed alcune perplessità cui va data risposta.
Da parte nostra c'è la totale disponibilità, però attenzione a non speculare su queste cose o a fare la lavagna divisa in due, dove ci sono i buoni che difendono il territorio e i cattivi che non se ne occupano.
Questo non lo accetteremo mai!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, le preannuncio che la minoranza più tardi terra una riunione.
Indipendentemente dall'esito della riunione e dai suoi contenuti ho letto sui giornali qualcosa di più preciso in merito alla possibilità di dar vita ad una macro regione e della possibilità di una lobby del Nord.
Pretendiamo da lei spiegazioni in merito, che ci dia informazioni altrimenti le garantisco che non si svolgerà alcuna discussione. Noi siamo Consiglieri regionali e abbiamo le "scatole" che non reggono più! Si parla di mafia, si parla di faida a livello sanitario, non ne possiamo più, noi Consiglieri regionali! La Presidente va in giro con il triciclo, con la bicicletta, con il pullman, i nostri dipendenti dicono "non possiamo permetterci che, per colpa della Regione, ci tolgano la patente". Cosa sta succedendo? Signor Presidente, lei, che è così autorevole e rappresentativo, ci dica qualcosa. Cosa sta succedendo? Noi non ne possiamo più, gli Assessori e la Presidente ci dicano qualcosa! Il collega Cattaneo, prima, si riferiva al suo territorio; pensate io cosa devo dire, è una vita che vado in giro a prendere preferenze e di mio non c'è niente, è tutto degli altri! Ho diritto di sapere qualcosa almeno per quei pochi cittadini che rappresento, che sono sbalorditi, non capiscono più niente. Vogliamo darci un ordine su tutto, partendo da questo Consiglio, che è l'Assemblea più rappresentativa in Piemonte? Tutti noi di centrodestra e di centrosinistra abbiamo la necessità di conoscere quanto sta accadendo per poter riferire ai nostri elettori.
Mi raccomando, Presidente, confido molto su di lei. Ci dica qualcosa stiamo qui ad ascoltarla.



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, la ringrazio per la fiducia.
La parola al Consigliere Boniperti.



BONIPERTI Roberto

Signor Presidente, innanzitutto, vorrei rispondere all'amico Cattaneo: penso che mai come in questo momento sia necessaria l'unità dei Consiglieri della Provincia di Novara, compresa Giuliana Manica, in quanto Assessore perché è fondamentale.
Non diciamo che quanto verificatosi ieri a Novara sia scandaloso, per ha aperto un grosso squarcio di quella verità, dell'abbandono della Regione Piemonte della Provincia di Novara.
Nelle Amministrazioni precedenti si è lavorato tanto, abbiamo lasciato passare sul territorio l'Alta Velocità, alla quale abbiamo creduto. Siamo stati beffati dall'Amministrazione provinciale, che ha fatto tutt'altro che portare avanti quanto era di propria competenza; dall'Amministrazione regionale, che ci ha abbandonati, pensando solo ai "cavolacci propri", al collegamento Torino-Malpensa e non al rimanente territorio. È vergognoso! Si è lavorato, Novara ha lavorato, ha dato i propri territori e ha patito tutti i lavori, in attesa che arrivasse questa benedetta stazione in linea, che non è e non sarà mai una cattedrale nel deserto, come purtroppo, il Ministro Di Pietro ha affermato. Lo capisco, lui si è trovato e si trova in mezzo a tanta carta e a tanti disegni che non conosce, a territori che vede per la prima volta, ma non è così. Non è così perché a questa cattedrale nel deserto - così è stata nominata - hanno lavorato i più grossi progettisti ferroviari e stradali, dalla SATAP alla Ferrovie Nord Milano, dalla RFI alla FIAT Engineering. Tutti hanno creduto in questo progetto, perché, evidentemente, hanno la vista acuta, ciò che, invece, non sta facendo la Regione Piemonte.
importante che i Consiglieri della Provincia di Novara, lo ripeto all'amico Cattaneo e all'amico Cavallaro - è assente la collega Valloggia ai colleghi Nastri e Monteggia, siano in prima linea anche con il sottoscritto a combattere qualsiasi battaglia. Il territorio di Novara è distante da Torino, ma non per questo deve essere abbandonato.



PRESIDENTE

Chiedo al Vicepresidente Peveraro di fornire alcune risposte ovviamente, quelle possibili.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

In merito alla richiesta di delucidazioni sulla vicenda delle Molinette, devo scusare l'assenza della Presidente Bresso, che, trovandosi a Bruxelles per una missione istituzionale, non potrà essere presente all'intera seduta consiliare. Certamente, credo che sarà nelle condizioni martedì prossimo, a fronte della richiesta, di fornire le delucidazioni richieste.
Per quanto riguarda la questione che, invece, ha animato il Consiglio in particolare negli ultimi minuti - mi riferisco alla vicenda novarese ovviamente, non sono informato nel dettaglio. Peraltro, ho sentito il collega Borioli - in questo momento si trova a Roma per un incontro con il Sottosegretario Letta, quindi anche lui non sarà presente al Consiglio di oggi - che mi ha riferito circa il comunicato, già ripreso dall'ansa, che lui stesso ha redatto appena venuto a conoscenza dei fatti illustrati dai Consiglieri in aula. È un documento che è stato stigmatizzato dal Consigliere Buquicchio, che certamente rappresenta bene quella che è un po' la sorpresa dell'Assessore Borioli rispetto a ciò che emergeva e che veniva resocontato nella riunione di ieri a Novara. Quindi, oggi, rimandando a martedì prossimo l'approfondimento in aula circa la questione specifica non posso che confermare che il nodo di Novara rientra tra le priorità della Regione. La documentazione è stata trasmessa, cito il documento del collega Borioli al Ministero, ribadendo questa sua determinazione, nonch la determinazione dell'Amministrazione regionale.
Pertanto, non posso fare altro che confermare e sottolineare questo aspetto, rimandando i dettagli alla prossima riunione di Consiglio, che si terrà martedì prossimo, proprio perché anche il collega è impegnato in una missione istituzionale.



PRESIDENTE

Vicepresidente Peveraro, volevo solo ricordarle la questione sollevata dal Consigliere Cavallera, nonché la richiesta del Consigliere Scanderebech, in merito alla quale mi pare di aver colto che volesse una informativa - difficilmente espletabile in questo momento, ovviamente sugli esiti dell'incontro che la Presidente ha avuto con i vertici della Regione Liguria. Credo di aver ben interpretato il suo pensiero.



PRESIDENTE

SCANDEREBECH Deodato (fuori microfono)



PRESIDENTE

Vuole che precisi meglio la richiesta?



PRESIDENTE

Non serve, ho già sollecitato la richiesta. Grazie.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Ovviamente, sull'incontro di ieri, essendo stato presente come tutti i colleghi di Giunta, potrei tranquillamente riferire. Mi pareva, però, che la Presidente fosse interessata ad entrare un po' più nel dettaglio nella seduta di martedì prossimo, proprio per illustrare quello che è stato certamente un confronto molto interessante ed utile sulle molte iniziative che la Regione Piemonte, con tutti i suoi Assessorati, e la Regione Liguria, stanno avviando.
Da questo punto di vista, quindi, una risposta nella seduta odierna risulterebbe un po' sacrificata rispetto alla relazione di dettaglio che la Presidente ci teneva a fare.
In merito alla vicenda del ritiro della delibera degli ungulati, ho riferito la questione al collega Taricco, che probabilmente nel pomeriggio sarà presente in Aula. Potremmo, quindi, rinviare la questione al pomeriggio, oppure riferire anche su questo argomento nella seduta di Consiglio regionale della settimana prossima.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Peveraro.
Sono pervenute numerose richieste di intervento: sono tutte segnate e con pazienza...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non apriamo, però, un dibattito in merito all'intervento del Vicepresidente Peveraro, perché non ha reso delle comunicazioni.
Avete chiesto la parola e io, formalmente, ve la concedo. Ma se avete ulteriori richieste, dovrete intervenire sull'ordine dei lavori.
Come ripeto, non si è aperto alcun dibattito, perché il Consiglio non mi ha dato quelle indicazioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi, che so che resterà sicuramente nell'ambito del Regolamento.



BURZI Angelo

Assolutamente.
Vorrei solo ricordarle, Presidente, che le comunicazioni della Giunta siano esse state richieste dai colleghi, come in questo caso, o, come avremmo preferito, autonomamente decise all'inizio della mattina normalmente consentono un dibattito agli interlocutori, proprio perch talora, come un attimo fa, il Vicepresidente fa delle dichiarazioni di una certa rilevanza.
Mi permetto solo di ricordare al Vicepresidente della Giunta e ai colleghi di Giunta presenti (a quelli assenti ci penseranno nella prossima sessione di Giunta) che non è che qui si stia sollecitando su temi futili.
Se volevamo sollevare un argomento futile, parlavamo dell'indomito sciopero cui, finalmente, gli autisti della Regione Piemonte, dopo anni di prevaricazioni da voi "subite", hanno dovuto ricorrere per ottenere dei risultati, cosa mai successa. Però nessuno ci è parso aver sollevato questo tema.
Allora, che noi si debba chiedere, in maniera tutto sommato molto civile, che attorno al tema che ha visto le due Giunte riunirsi ieri, con mille occasioni che la Giunta ha in quest'Aula e nelle Commissioni...
Ieri la Presidente Bresso è rimasta pazientemente attesa, e credo che il Presidente Rostagno possa darcene atto: nessuno ha provocato alcuna tensione in Commissione, convocata per le 15.30. A noi è stato detto che la Presidente era in altri compiti affaccendata e, come ho detto, nessuno per questo ha provocato delle rotture di Commissione.
Dico questo per anticipare che gradiremmo, da adesso in poi, se fosse possibile, non essere più tacciati, né in quest'Aula (dove non è ancora accaduto) ma neanche e soprattutto sui giornali, di "tesi ostruzionistiche"; altrimenti lo facciamo qui l'ostruzionismo, così quando fuori raccontano delle cose, almeno raccontano la verità. Questo è il primo punto.
In merito al tema del Piemonte e della Liguria, che a noi non pare affatto di secondaria importanza, come non lo era certamente la strategicità del nodo di Novara - come al solito, trovo erroneo che siano i Consiglieri di Novara a doversi occupare di un tema che è della Regione Piemonte - sarò ben lieto di attendere che la Presidente ci racconti quando sarà presente; ma data l'importanza del tema, non saremmo certamente delusi se lei o l'Assessore Bairati (come lei ci ha detto, eravate tutti presenti) voleste resocontare all'Aula - che è la vostra avente titolo, tra l'altro perché quando portate delle leggi, non ve le fate approvare dai giornali ma avete questa strana tendenza (che forse alla fine avete compreso) a farvele approvare dall'Aula competente - e dirci delle cose che ci riguardano non per curiosità, ma per dovere istituzionale e politico.
Chiederei al Consigliere Chieppa, che ben sta gestendo l'Aula finalmente... Di questo terremo conto al rinnovo delle cariche che, quanto prima, dovrà operare il Consiglio, perché finalmente qualcuno ha un minimo di rispetto per la democrazia dei colleghi, ben diversamente da altri, di parti diverse, che l'hanno preceduta sulla stessa poltrona; lo consideri un impegno, Consigliere Chieppa, che svolgeremo con attenzione e assolutamente con dedizione quando sarà il caso.
Ci sembra di chiedere "cose" oggettive. Vorremmo avere, su queste "cose" oggettive, avere delle risposte, che sono un dovere sia istituzionale che politico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.
Rinnovo l'invito a tutti i colleghi di rispettare i due minuti previsti per questi interventi.
Esaurite queste ultime richieste, se il Vicepresidente Peveraro non intenderà replicare ulteriormente, potremmo sospendere la seduta antimeridiana, sperando che la pausa pranzo rassereni gli animi e porti consiglio, diciamo così.
Prego, collega Monteggia.



MONTEGGIA Stefano

Grazie, Presidente. Resterò nei due minuti.
Volevo ricordare al collega Buquicchio che durante le Olimpiadi era previsto un collegamento con Malpensa, che partiva da Torino, si fermava a Novara e arrivava a Malpensa. Quindi non è che non ci fosse già una di queste iniziative, che avrebbe potuto, poi, essere considerata. Questo è un altro discorso, perché si parla della stazione in linea.
Però un collegamento è possibilissimo, attraverso le Ferrovie Nord, che sono lombarde: dunque non è che la Lombardia non sapesse di questo collegamento.
Ma al di là di questo aspetto, ho sentito l'accorato intervento del Consigliere Cattaneo, che invitava a "non speculare": noi non vogliamo assolutamente speculare su niente, però non vogliamo neanche che il tema venga dimenticato. Noi ci battiamo proprio affinché questo tema venga risolto, perché a furia di non parlare mai dei problemi del Novarese, come successe quando era Presidente della Provincia e ci furono dei sorvoli su Malpensa, alla fine si speculò sul fatto di Malpensa.
Fu sempre il centrosinistra a speculare su Malpensa facendo un Comitato contro i sorvoli su Malpensa. Peccato che il Presidente, prima di quando ci furono i sorvoli su Malpensa, fosse proprio il Presidente Cattaneo.
Consigliere Cattaneo, capisca che bisogna intervenire su questo problema, sul quale nessuno vuole speculare. Però non intendiamo neanche far passare tutto sotto silenzio. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Vedo che oggi i Vicepresidenti in cassa integrazione o in sciopero lasciano a lei la Presidenza.



PRESIDENTE

In maniera imprudente - "imprudente" da parte sua, intendo - il Presidente del Consiglio ha chiesto a me di presiedere questa fase del Consiglio. Dunque lo faccio con piacere.



CAVALLERA Ugo

Non c'era alcuna ombra di critica nella nostra osservazione, anche perché lei sta dando ovviamente spazio al Consiglio, affinché possa formulare le sue richieste in sede di ordine dei lavori.
Essendo molto interessato ai rapporti tra Piemonte e Liguria, volevo chiedere e sottolineare questa comunicazione che debba essere indirizzata a tutti i temi che senz'altro ieri hanno discusso. Poi, sappiamo che i giornalisti riportano solo alcune cose, perché non posso credere che nell'incontro tra Piemonte e Liguria non si sia parlato di Terzo Valico così come non posso pensare che non si sia parlato di questioni di natura idrogeologica e di bilancio idrico e risorse idriche tra Piemonte e Liguria. Essendo della Provincia di Alessandria, come altri colleghi, so benissimo che Genova, dal punto di vista idropotabile, si approvvigiona ampiamente dal versante padano della stessa Liguria, perché sappiamo che il confine amministrativo non è sullo spartiacque, ma è più a valle verso il Piemonte.
Quindi, questi due temi sono fondamentali perché il Terzo Valico, come ricordava direttamente e indirettamente il collega Nastri, è assolutamente fondamentale per il corridoio nord-sud e l'incrocio di Novara. Sono tutti temi che si legano. Probabilmente la presenza massiccia a Genova ha impedito di prestare attenzione alla direttrice Piemonte Torino-Milano che indubbiamente, dovrà essere messa a punto.
Nella comunicazione attendiamo chiarimenti anche sotto questo profilo.
Nel passato si parlava di GE-MI-TO (Genova, Milano e Torino) successivamente si sono usate altre declinazioni, questo per sottolineare anche da parte di un Consigliere "peone", che una comunicazione è veramente importante e necessita della dovuta tempestività.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Non si tratta solo di una semplice comunicazione. Cari colleghi, noi siamo l'Assemblea regionale del Piemonte, organo preposto ad ogni forma di atto legislativo. Quando parliamo di macroregione o dell'ipotetica - come qualcuno la vuole chiamare - lobby del Nord o di un'ipotetica nuova forma di Statuto prima di ogni cosa deve ottenere il vaglio della volontà popolare e poi dall'Assemblea preposta.
Quindi non si tratta di chiedere una semplice comunicazione. Noi vogliamo capire perché ci si muove così male e, soprattutto, perché tutti si sentono in diritto - la Presidente e la Giunta compresi - di andare a vendere quello che non gli appartiene. Loro non possono permettersi di parlare di nuova macroregione e di nuova forma di federalismo senza passare dal vaglio della volontà popolare e da quest'Aula assembleare.
ora di smetterla di andare avanti con questo sistema antidemocratico e di farci fare brutte figure nei confronti dei nostri cittadini, dei nostri collaboratori e del nostro territorio. Non ne possiamo più di questa situazione! Non ne possiamo più nemmeno di leggere sui giornali che nella sanità in Piemonte esiste la mafia! Ma vi sembra una cosa normale questo? Senza un intervento della Regione, con quello che sta succedendo oggi alle Molinette? Silenzio assoluto da parte della Regione Piemonte! In quel caso la Regione Piemonte ha competenza al 100% e deve intervenire, non pu essere silente o assente.
Presidente, se questo è il modo di andare avanti, io non ci sto più! Non ci sarà nessun dibattito oggi pomeriggio, se non si chiariranno queste questioni fondamentali. Queste sono delle questioni politiche, non sono n del PD, il nuovo partito, né dell'UDC, che vanta l'1% in alcuni Comuni comunque, si tratta di una questione politica che appartiene a tutti.
Il sottoscritto è stato eletto dal popolo e quel numero di cittadini che l'hanno eletto hanno il diritto di sapere e, soprattutto, hanno il diritto di fare intervenire gli enti preposti, in questo caso la Regione.
Si parla di mafia e di faida laddove c'è l'interesse della salute dei cittadini piemontesi. Cari colleghi, stiamo giocando! Non ne posso più di questa situazione! Quindi, non si andrà avanti se non ci sarà un chiarimento politico anche solo con i Capigruppo. Non c'è niente di tanto misterioso. Facciamo una riunione con tutti i Capigruppo, dopodiché veniamo in Aula e cerchiamo di riassumere quelli che sono i nostri impegni, indipendentemente dall'appartenenza politica di ognuno di noi.
Presidente, confido nella sua onestà intellettuale e, soprattutto nella sua onestà politica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, mi consenta di appellarmi solo alla sua onestà umana e personale, perché su quella politica non mi posso sbilanciare così, in quanto essendo lei comunista, se mi fidassi... Non posso, abbia pazienza.
Comunque, sull'onestà umana e personale sicuramente sì, ci mancherebbe altro.
Ribadisco, anch'io stamattina (un'ora fa) ho chiesto alla Giunta di farci delle comunicazioni sulle Molinette. Guardate che non è un fatto ordinario. Se vi ostinate a considerarlo un fatto ordinario, vi comunichiamo che per noi non lo è. Credo che il collega Scanderebech sia già stato abbastanza chiaro.
Al di là del turismo politico, la Presidente Bresso è ovunque in questi giorni tranne che in Aula. Prima è andata in Brasile, ieri è andata a fare "Limonte", che credo sia la bibita che lancerete nelle prossime settimane ed oggi è da un'altra parte, tranne che dove deve stare. Visto che fa anche l'Assessore alla sanità e visto che ha tante cose da fare, potrebbe stare anche un po' in quest'Aula a dirci le cose che ci interessano.
Anche perché, Presidente, vorrei ricordare che ieri la Presidente ha di nuovo straparlato, non so il perché, ma probabilmente perché ha patito il jet lag o il fuso, di un miliardo e mezzo di debiti nella sanità, che avrebbe lasciato il centrodestra. È già stato chiarito, più volte, che quella somma - non si trattava di debiti - è inferiore alla metà di quanto dichiarato.
Allora, se noi comprendiamo che ci possa essere un po' di confusione dovuta al fatto di fare e disfare continuamente le valigie, anzich interpretare il ruolo di Presidente regionale, non accettiamo di essere continuamente insultati e di non avere le informazioni che tutti sembrano avere in questa Regione, a cominciare dagli organi di stampa e meno male che ci sono, perché così l'omertà che contraddistingue questa Giunta non riesce a tacitare, per il momento, anche gli organi di stampa.
Vicepresidente, per la seconda volta, le chiedo cortesemente: ci dite qualcosa sulle Molinette o pensate che continuiamo a discettare di tutto un po' senza preoccuparsi di quello che prioritariamente interessa alle persone? Perché se sarà così, vedremo che sarà difficile proseguire a lavorare.
Lei fa spallucce, faccio spallucce anch'io. Dovreste avere il coraggio ogni tanto di affrontare anche gli argomenti veri.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Era solo per un chiarimento sulla comunicazione del Vicepresidente Peveraro, cioè per sapere se il comunicato stampa diramato dall'Assessore Borioli è condiviso dalla Giunta.
una domanda: il comunicato stampa è condiviso dalla Giunta regionale o meno? Poi un'altra domanda: se il nodo ferroviario non è inserito nel DPEF, è prioritario o non è prioritario?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Vorrei ricordare - e lo dicevo prima al Presidente della VIII Commissione - che in VIII Commissione avevo chiesto che la Presidente Bresso venisse a relazionare su "Limonte" o "Piemare", non si capiva bene.
Su questo avevo avuto una risposta affermativa. Però poi non è successo nulla.
Quindi, è logico che possiamo anche essere un po' nervosi, perché ci sentiamo poco rispettati come Consiglieri regionali. Si stanno cambiando le regole e la prassi, ed ogni tanto veniamo anche un po' derisi dai Consiglieri di maggioranza perché sopportiamo troppo.
Questa mattina abbiamo sopportato che alle ore 10.30, in mancanza del numero legale, non venisse rinviato di mezzora il Consiglio, ma che strumentalmente si aspettassero quei sette-otto minuti per dare la possibilità ai Consiglieri di maggioranza di entrare, che si iniziasse un Consiglio con sette Consiglieri presenti. Questo non era mai successo perché in passato quando il Presidente constatava, o gli uffici lo facevano notare ed allora veniva fatto notare, che non c'era la metà più uno dei Consiglieri presenti, il Consiglio era sospeso, facendo riferimento maggioranza e minoranza. E quando la minoranza in Commissione chiedeva di essere informata, questo succedeva.
Non è mai successo che in presenza di un Vicepresidente, il Presidente del Consiglio delegasse al Questore di presiedere.
Noi siamo ben felici che lei presieda, anzi presiede molto bene quindi, nulla da ridire però ci chiediamo come mai non presiede il Vicepresidente Placido; che sia in sciopero come gli autisti oppure è in cassa integrazione? Ci interessa capire perché noi siamo per il rispetto delle regole. Una volta eravamo abituati ad avere gli Assessori presenti; oggi siete tantissimi, ma a volte ne è presente anche solo uno anche se sul tabellone sono accese le luci blu. Magari la presenza c'è stata, anche solo per cinque minuti e se andiamo nelle sale vicine vi troviamo.
C'è un gesto di insofferenza verso questo Consiglio, come se facessimo perdere del tempo. Noi non vogliamo fare perdere del tempo, noi siamo stati eletti dai cittadini proprio per lavorare e per legiferare e conosciamo bene i nostri compiti.
Però attenzione a non tirare troppo la corda perché ci sentiamo veramente poco rispettati nel nostro ruolo di Consiglieri regionali, poco informati e troppo prevaricati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Come non condividere le considerazioni della Consigliera Cotto, che sono un monito a tutta l'Assemblea, non soltanto alla minoranza, ma anche alla maggioranza? Non so quanti Consiglieri di maggioranza abbiano le idee chiare su che cosa vuole fare esattamente la Presidente Bresso del Piemonte.
Questa è una situazione alquanto contraddittoria, perché è vero che rappresenta la maggioranza però sarebbe bene che la maggioranza dicesse qualcosa sulle idee che la Presidente sta portando avanti in questi giorni.
Credo che ci sarà tempo e modo nelle prossime sedute di capire ed approfondire questi temi che sono centrali e delicatissimi. Sono temi istituzionali perché riguardano la riforma della Costituzione e mi chiedo con quale leggerezza possono essere affrontati soltanto attraverso le redazioni dei giornali anche se le più autorevoli.
Pongo una questione che non può sfuggire a nessuno, cioè la grave crisi di rappresentatività della Giunta regionale in materia di sanità, senza alcuna speculazione ovviamente sulla figura del galantuomo che tutti noi conosciamo, che è Mario Valpreda.
Però, signori, noi siamo da tempo impossibilitati a parlare di sanità soprattutto qui in aula, perché la Presidente ha altri impegni comprensibili ma altri, e questa crisi alla fine si sta riproducendo sull'attività quotidiana dell'Assessorato alla sanità. Non ve lo devo dire io: parlate con i Dirigenti, parlate con gli amministratori e con quanti in giro nelle ASL aspettano indicazioni e notizie. Il problema è molto più serio di quanto possa sembrare e credo che la maggioranza dovrebbe dare un segnale importante su questo fronte.
Anche di questo noi gradiremmo parlare qui con la Presidente Bresso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Guida.
Seppure ci siano state delle puntualizzazioni e delle risposte da parte del Vicepresidente Peveraro, chiederei alla luce di queste ultime considerazioni, di replicare.
Dopodiché, chiuderei la seduta.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Rispondo in particolare alle due domande poste dal Consigliere Nastri.
Sulla prima, posso dire che il contenuto del documento che il collega Borioli ha inviato è assolutamente condiviso.
evidente che il documento risente nella forma, per dire la verità forse anche del momento di arrabbiatura conseguente alla mancata convocazione e probabilmente anche alle dichiarazioni rilasciate.
Quindi, alcuni aspetti formali potevano essere forse anche attenuati.
Ma ciò che credo interessi il Consigliere Nastri, così come gli altri Consiglieri novaresi e come credo la Città e la Provincia di Novara e l'intera Regione, sia la sostanza del documento. La sostanza del documento è confermata dalla Giunta.
Per quanto riguarda la questione dell'inserimento del DPEF, di dove dal punto di vista tecnico debba essere inserita quest'opera per poter essere adeguatamente finanziata, non lo so dire, ma certo c'è la volontà che o nel DPEF, se quello è lo strumento, o in un altro strumento relativo alle grandi opere questo intervento ci sia.



PRESIDENTE

Ringrazio il Vicepresidente Peveraro.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.32)



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