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Dettaglio seduta n.200 del 26/06/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Cavallera, Deambrogio Lepri, Rabino, Rostagno e Turigliatto.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento a:

Argomento: Trasporti su ferro

Richiesta, da parte della Consigliera Cotto, di una comunicazione della Giunta regionale sull'aumento delle tariffe ferroviarie

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte del Consigliere Vignale, di chiarimenti in merito alle modalità di distribuzione del documento relativo al progetto della "Città della Salute e della Scienza"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Richiesta, da parte della Consigliera Cotto, di chiarimenti in merito al mancato invito ai Consiglieri regionali per la partecipazione al convegno "Lavorare in salute e sicurezza"

Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Richiesta, da parte del Consigliere Rossi, di chiarimenti in merito a "proposte", riportate su articoli pubblicati dai quotidiani La Stampa e la Repubblica, espresse dal Presidente Gariglio relativamente a come ridurre i costi della politica

Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Richiesta, da parte della Consigliera Ferrero, di chiarimenti in merito a dichiarazioni, riportate in un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa, del Consigliere Auddino sugli esiti della Commissione tecnica nominata dalla Giunta regionale rispetto alla scelta della localizzazione dell'ospedale di Moncalieri


PRESIDENTE

Passiamo al punto 2) dell'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", compatibilmente con l'assenza giustificata dell'Assessore Migliasso, dell'Assessore Taricco e, trovandosi in missione, della Presidente Bresso.
La parola alla Consigliera Cotto sull'ordine dei lavori.



COTTO Mariangela

Signor Presidente, prima di iniziare con le interpellanze e interrogazioni - vedo l'Assessore Borioli uscire, gli chiedo di non andare via - chiedevo se era possibile avere un'informativa sull'aumento delle tariffe relativamente ai biglietti ferroviari. Noi lo abbiamo letto questa mattina sui giornali, che riportavano che la Regione aveva dato via libera.
Io non faccio parte della II Commissione, pertanto non so se in tale sede è stato trattato l'argomento, ma proprio questa mattina in treno sentivo molti pendolari affermare che, anziché aumentare, il loro stipendio diminuiva a causa di questi costi fissi che loro hanno. Queste persone vorrebbero trovare casa a Torino, ma, a causa dei prezzi molto alti, non riescono a trovarla e, non essendo riusciti a risparmiare per potere accedere ad un mutuo, sono costretti a viaggiare in treno.
Un aumento così non può passare sotto silenzio, quindi è bene che l'Assessore di competenza riferisca al Consiglio.
Mi dispiace che non sia presente il Presidente della II Commissione però, vedo qui autorevoli membri della Commissione predetta, quale il Consigliere Auddino, e sarei curiosa di conoscere se quest'argomento è stato trattato in Commissione, in quanto negli o.d.g. che ho avuto modo di visionare per le varie convocazioni non c'era.
L'Assessore era qui presente, ma nel momento in cui ho chiesto la sua presenza l'ho visto uscire lo stesso; questo non mi sembra molto carino nei confronti del Consiglio e di un Consigliere regionale.
Quindi, chiedo anche al Presidente di turno del Consiglio di chiedere ragione di questo comportamento, allorché un Consigliere chiede la presenza di un Assessore e questi esce. Noi comprendiamo le necessità impellenti, ci mancherebbe ancora, comprendiamo altresì che il Consiglio era convocato per le ore 10 e alle ore 11, magari, stenta a partire, però, dobbiamo stabilire delle regole di rispetto.



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, l'Assessore Borioli aveva un impegno, ma nell'arco del tempo dedicato alle interpellanze darà anche un'informativa rispetto alla sua richiesta.
La parola al Consigliere Ghiglia sull'ordine dei lavori.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, volevo associarmi a quanto detto dalla collega Cotto, perché ci sembra che sia passata un'eternità da quando la Presidente Bresso faceva la campagna elettorale sui treni. La Presidente Bresso ha fatto un po' di campagna elettorale sui treni: è stata la prima e l'ultima volta della sua vita in cui è andata a prendere contezza delle condizioni dei pendolari, della sporcizia del servizio e dei ritardi.
Tutti questi peccati, ovviamente, ancorché non originali, erano del centrodestra, è ovvio, banale e scontato.
Prendiamo atto che, dopo due anni dall'ultimo viaggio della campagna elettorale della Presidente Bresso su un treno, i treni sono più sporchi più in ritardo e, da oggi, anche molto, molto più cari. In effetti dobbiamo dire, dovessimo usare un metro di paragone, che è il suo solito modo. Va un po' tutto peggio in questo Piemonte da quando la Presidente Bresso ha smesso di andare in treno e ha deposto anche la Panda.
Presidente, però, oggi, noi chiediamo con forza che l'Assessore Borioli non venga en passant. Credo che l'Assessore Borioli - io non faccio parte della II Commissione - abbia intrapreso un percorso in Commissione e sarebbe disdicevole, visto che non so di più mi fermo qui per il momento venire a sapere che, magari, sono state fatte le trattative con i sindacati peraltro, contrari anche loro - e niente è passato in Consiglio regionale.
Presidente, non credo sia avvenuto questo, non ne sono informato, spero che non sia così, perché, ovviamente, se così fosse, mi riservo di intervenire con un po' più di verve nel merito.



PRESIDENTE

Consigliere, come ho detto prima alla collega Cotto, terminato il tempo dedicato alle interpellanze e interrogazioni, l'Assessore Borioli darà un'informativa sul problema sollevato circa l'aumento delle tariffe ferroviarie.
Per quanto riguarda, la Presidente Bresso, non essendo presente, non è in grado di rispondere sui suoi controlli e viaggi con le linee ferroviarie regionali.
La parola al Consigliere Vignale sull'ordine dei lavori.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, volevo porre un problema all'Ufficio di Presidenza affinché si abbia non solo la documentazione necessaria, ma anche più rispetto per l'intero Consiglio regionale.
Il Vicepresidente sa, essendo persona che legge i giornali, così come i colleghi, anche perché alcuni lo hanno ricevuto, che martedì scorso proprio nel momento in cui stavamo votando la deliberazione sull'edilizia sanitaria che prevedeva anche la Città della Salute e della Scienza di Torino, è stato distribuito, come abbiamo potuto apprendere dai giornali il giorno successivo, anche con qualche vanto del Presidente dell'AReSS che lo ha fatto presente alla carta stampata, il documento sulla Città della salute - perlomeno ha dichiarato una sacrosanta verità - ai Capigruppo di maggioranza; così è avvenuto. I Capigruppo di minoranza, ancorché i Presidenti dei Gruppi consiliari, sono, come il Vicepresidente ben sa uguali di fronte alla Giunta, di fronte al Presidente dell'AReSS e di fronte a qualunque partecipata regionale, ma si è inteso fare questa distinzione.
Peraltro, come abbiamo detto in aula, quindi non lo riprendo, abbiamo votato un documento senza nulla in mano, ma quello fa già parte della polemica politica e non lo riprendo, però, successivamente, abbiamo svolto altre riunioni in IV Commissione dove, se è pur vero che era assente la Presidente Bresso, è anche vero che sarebbe stato disponibile, era comunque presente in Italia, l'Assessore Bairati.



(Commenti in aula)



VIGNALE Gian Luca

O a tutti o a nessuno, Assessore, il problema è quello.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Ho letto il labiale, il problema è esattamente quello: o a tutti o a nessuno.
Vado a concludere. Ovviamente, ritengo che sarebbe stato meglio darlo a tutti prima del voto. Si è consegnato il martedì e - cosa più disdicevole è stata consegnata solo ad una parte dell'emiciclo e non a tutti i Capigruppo.
Pertanto, invito il Presidente del Consiglio, non soltanto a richiedere una comunicazione in merito, ma ad invitare il Presidente della IV Commissione a fare il proprio lavoro e a cercare di capire, con l'Ufficio di Presidenza, come sia potuto accadere che un documento è stato consegnato solo ad una parte dei Presidenti dei Gruppi Consiliari. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale. Appena ci saranno notizie certe, le comunicherò. È evidente che i documenti sono ufficiali; possono essere distribuiti istituzionalmente, quindi rimanere alla funzione istituzionale oppure essere distribuiti, con un certo criterio, a tutti i Capigruppo.
Non ci sono documenti ufficiali di maggioranza o d'opposizione pertanto - ripeto - appena ci saranno notizie certe, gliele faremo conoscere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, in questo clima di vacanza, le chiedo se i Consiglieri sono tutti fuori, sotto un ombrellone, magari ai Murazzi del Po, perché siamo in 18 in Aula, adesso 19; certo, non c'è l'obbligo di stare qui ad ascoltare però decidete almeno come non volete lavorare oggi! Per ora, avete incominciato ottimamente.
Pongo, Presidente, un'altra questione, sull'ordine dei lavori. Mi spiace, ma la sua risposta non è sufficiente, perché non solo sono state distribuite mille copie informali, ma, delle mille copie informali che sono state distribuite, anche ieri, io non ne possiedo nemmeno una. Quindi personalmente, fino a quando non l'avrò, userò tutti gli strumenti dell'ostruzionismo democratico per ripristinare un minimo di serietà nei rapporti Giunta-Consiglio regionale, in quest'Aula.
Non è "qualora verificato", ma ve lo dico meglio, così capisce anche l'Assessore Bairati.
L'Assessore Bairati ha fatto gli invii istituzionali; nel momento in cui c'è l'invio istituzionale di un documento, e questo arriva al Presidente del Consiglio, pretendo - perché arriva al Presidente del Consiglio in maniera formale - di poter accedere ad una copia dello stesso.
Quindi, me la date subito, perché se è arrivata ieri, e non c'è stata la Commissione, me la date subito. Se arriva il Presidente della Commissione, me la date subito; non che ieri il mio Capogruppo l'ha avuta "così".
Il mio Capogruppo - Assessore Bairati, se lo dico è perché l'ho vista l'ha avuta "così". Allora, qui le cose "così" non si danno! Quindi, Presidente, le chiedo cortesemente di far predisporre la mia copia, quella del collega Vignale, quella della collega Ferrero, quella della collega Cotto e quella del collega Rossi: tutte copie formali.
Diversamente, Presidente, lo dico a lei, perché so benissimo che lei interpreta ottimamente il suo ruolo (lo faceva anche quando stava dall'altra parte): si faccia rispettare un minimo! Passino le fughe di notizie, passi tutto il resto, ma almeno la forma salviamola, perché se non c'è nemmeno quella...



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Ghiglia. Le posso garantire che il documento del Presidente Gariglio è rimasto unico.
Per quanto riguarda il suo quesito, se le può far piacere, anch'io non ne ho ricevuto copia, quindi siamo in numerosa compagnia! Come dicevo, stiamo verificando il percorso che è stato fatto, perch ripeto - se ci sono comunicazioni ufficiali, riguardano tutto il Consiglio.
Ci lasci, dunque, il tempo di verificare, perché non abbiamo la sfera di cristallo, ma quanto prima mi farò premura di svolgere una comunicazione, a lei e al Consiglio, in merito al quesito sollevato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Presidente, sempre sull'ordine dei lavori: anch'io, come il collega Ghiglia, sono un po' dispiaciuta di vedere l'assenza dei Consiglieri della maggioranza. Forse dovremmo chiedere un'inversione dell'o.d.g. per far arrivare i colleghi! È chiaro che sta diminuendo l'attenzione e io direi anche il rispetto nei confronti del Consiglio regionale e dei Consiglieri regionali.
Ieri e oggi, al Lingotto, si sta svolgendo un Convegno, dal titolo "Lavorare in salute e sicurezza", che è la prima conferenza del Servizio Sanitario Nazionale sulla promozione della salute.
Ringraziamo il Ministro Livia Turco, perché ha deciso di tenere questa conferenza in Piemonte, però è grave che il Consiglio regionale non sia stato invitato; è grave che i Consiglieri della Commissione sanità non abbiano avuto l'opportunità di parteciparvi.
Alludo a ieri pomeriggio, quando c'è stata imposta la riunione della Commissione, che noi non volevamo, perché ieri pomeriggio il Direttore Vittorio Demicheli portava, a questo Convegno, l'esperienza regionale.
Noi avremmo voluto sentirlo, così come ci sarebbe piaciuto, stamattina sentire il Presidente della IV Commissione, che è stato invitato come oratore a tale conferenza nazionale.
Nessuno di noi ne era al corrente, pertanto penso, Presidente, che lei non possa permettere questo; non possa permettere che un Direttore, magari Assessore in pectore, non avvisi la Commissione competente della sua partecipazione alla conferenza.
Allora, noi Consiglieri abbiamo abdicato al nostro ruolo, tra Assessori esterni e Direttori.
Chiedo veramente un attimo di riflessione e verifica sul nostro ruolo su cosa stiamo a fare noi qui, oltre ad aspettare che la maggioranza arrivi puntuale alle riunioni delle Commissioni.
Presidente, il mio tempo è terminato, pertanto mi attengo al rispetto delle regole, però so che lei ha compreso il messaggio: non siamo disposti ad accettare ancora queste situazioni, perché le abbiamo subite parecchio in questi due anni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Presidente, la domanda che le pongo, le chiedo di girarla al Presidente del Consiglio, Gariglio.
Ho appreso stamattina, sia da La Stampa sia da la Repubblica, che il Presidente Gariglio sta guidando un gruppo che avanza delle "proposte": un taglio ai benefit degli ex Consiglieri e meno Assessori (la Repubblica) mentre La Stampa scrive: "Regione, dossier predisposto dal Presidente del Consiglio: arriva la scure sui costi della politica".
Pertanto, se il gruppo che guida il Presidente Gariglio è il suo partito, forse sarebbe stato meglio se la proposta l'avesse fatta il Capogruppo de La Margherita; se, invece, il gruppo che guida è quello che dovrebbe guidare dal punto di vista istituzionale, cioè il Consiglio, le dico che io non ne so nulla, pur essendo un Capogruppo, per cui stranamente, è un gruppo di cui la Lega Nord non fa parte.
Se, ancora, è una sua posizione personale, vorremmo capire come mai adesso le fughe le fa il Presidente del Consiglio, visto che più volte ci sono stati problemi relativi a fughe in avanti sui giornali, contestate da molti Capogruppo e non solo di minoranza, da parte della Presidente Bresso? Se si tratta di fughe di notizie, ovviamente, consiglio al Presidente di cambiare il personale che ha in ufficio, perché probabilmente ha parlato e non doveva, però mi sorgono dei dubbi su questo, perché molte frasi sono virgolettate, quindi attribuite al Presidente stesso.
Sappia, Presidente - e glielo riporti al Presidente Gariglio - che a noi, come Lega Nord, questa fuga in avanti non è piaciuta. Che il Presidente voglia fare la prima donna, facendo il moralizzatore della politica, senza neanche parlarne prima alla Conferenza dei Capigruppo, che rappresenta il Consiglio intero, non ci piace e gradiremmo che questo problema venisse portato nel suo ambito naturale, che è quello dei Capigruppo, perché ci deve spiegare cos'è successo, cosa sono queste proposte, se le fa a nome personale o a nome di che Gruppo, e poi capire se lui è Presidente del Consiglio, cioè di tutti noi, o Presidente di una parte di noi.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Anch'io intendo svolgere una breve considerazione perché ieri, non essendosi riunita la Commissione sanità, non abbiamo potuto approfondire questo argomento in quella sede.
Presidente, lancio un appello a lei rispetto a una notizia comparsa purtroppo ancora una volta, sui giornali in questi giorni, la quale ci ha lasciato abbastanza stupiti per i metodi e le modalità che questa Regione ha nell'assumere decisioni su argomenti così importanti come quelli che noi riteniamo debbano essere quelli della sanità.
Mi riferisco ad un articolo che è apparso, mi sembra, su La Stampa di domenica scorsa, con una bellissima foto del collega Consigliere Auddino il quale ci anticipava quelli che sarebbero stati gli esiti della Commissione tecnica nominata da questa Giunta rispetto alla scelta della localizzazione dell'ospedale di Moncalieri.
Per quanto riguarda Forza Italia, noi abbiamo una nostra posizione rispetto alle valutazioni...



PRESIDENTE

Prego cortesemente i colleghi Consiglieri di prestare attenzione.



FERRERO Caterina

Dicevo, noi non ne facciamo una questione del tipo "è meglio in un posto piuttosto che in un altro", perché abbiamo giustamente accettato di conoscere gli esiti di una Commissione tecnica che la Giunta ha ritenuto di nominare. In questo senso, eventualmente faremo le nostre valutazioni dopo che la Commissione si sarà espressa.
Tuttavia, la cosa scandalosa è che un Consigliere di questo Consiglio anticipi sui giornali delle decisioni - a meno che la scelta non sia già stata formalizzata dalla Giunta, noi questo ancora non lo sappiamo - che saranno il frutto dell'esito del lavoro della Commissione tecnica.
Riteniamo scandaloso il fatto che un Consigliere regionale si permetta nei confronti della Giunta e nei confronti di quest'Assemblea regionale, di anticipare delle decisioni.
Di conseguenza, visto che nei giorni successivi non ci sono state smentite o prese di posizione da parte della Giunta - penso che qualcuno di voi abbia letto l'articolo - noi ci appelliamo al Presidente del Consiglio affinché inviti la Commissione o la Giunta a dirci se è vero o se non è vero, se sono già state prese decisioni o meno.
Lo facciamo qui perché non abbiamo avuto modo di farlo ieri in Commissione, ma riteniamo che questo modo di lavorare su degli argomenti seri, che riguardano ovviamente anche il futuro dell'organizzazione sanitaria di un territorio così importante, vengano trattati in una maniera così becera semplicemente per poter dire "l'ho detto prima io" rispetto ad altri, non ci sembra un modo corretto per la serietà della decisione che deve essere presa.



PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Mi spiace, Presidente, però vorrei chiederle di sospendere il Consiglio per tutto il giorno, intanto perché oggi siete partiti molto male e anche perché, rispetto al convegno nazionale con la Ministra Turco, mi avete già fatto perdere l'intervento di Peveraro.
Stamattina alle 9.30 c'era Peveraro che parlava...



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Era ieri!



GHIGLIA Agostino

Peccato! Ma non essendo stato invitato, non ero a conoscenza delle date e quindi... E chi c'è andato ieri?



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

L'Assessore Bairati.



GHIGLIA Agostino

Bairati? Ragazzi! Avessi saputo che c'era lui! Se era un piacere ascoltare il Vicepresidente Peveraro, sarebbe stato un doppio piacere ascoltare l'Assessore Bairati, almeno così non sarei stato costretto a leggere le notizie sui giornali, ma avrei sentito qualche novità dalla sua viva voce! Invece, sfortunatamente, non solo non ho sentito nulla dalla sua viva voce, ma neanche sono stato invitato al convegno! Ma mettiamola così. L'intervento, però non lo so, credo, quello del....
Quindi mi volete dire che mi sono perso anche quello del Direttore regionale? Ma pure lui? Presidente, al di là delle battute, vorrei sapere dalla vostra maggioranza, visto che mi avete fatto anche perdere - questa veramente la ritengo un'offesa personale - l'intervento di Rostagno alle 9 del mattino che immagino sia stato un intervento in cui c'era una platea...
A Lingotto stamattina alle 9 c'era Rostagno. Mi avete fatto perdere persino Rostagno - ripeto, la prendo come un'offesa personale - alle 9 del mattino, perché sarei stato ovviamente in prima fila ad ascoltare qualcosa sulle strategie del servizio sanitario nazionale e sul sistema di prevenzione nei luoghi di lavoro.
Presidente, scusi, glielo chiedo in maniera non formale, poi se voi ci prendete - io lo so che non è così - se la Giunta pensa di prenderci in giro e se crede che noi siamo una banda di buffoni che devono venire qua a rubare il gettone, allora vi prendiamo in parola: abbiamo già queste 200 inversioni dell'o.d.g. pronte per essere depositate e facciamo i buffoni sempre.
Presidente, non accetto di venire qua senza avere il documento che è stato diffuso - spero che gli uffici l'abbiano già informata - che è il dossier su Molinette 2 e non sono stato informato, ma i sindacati sì, sugli aumenti delle ferrovie, e poi c'è il convegno sulla sanità dove partecipa la Ministro Turco e non vengo neanche invitato. Ma voi non pretendete mica che poi noi veniamo qua ad alzare le manine a dirvi sì e no! Scusate, visto che io non sono cortese come la collega Ferrero, ve lo dico molto brutalmente. Non sono un gentiluomo come Rossi, sono proprio "carnaccia da macello", perché se voi pensate di poterci insultare e umiliare così, noi reagiamo con la mannaia, Presidente, sia chiaro, non col fioretto! Allora, noi adesso gradiremmo ricevere delle risposte sui tre temi che abbiamo posto, altrimenti cominciamo a fare le cose in maniera meno, come dire, meno...



PRESIDENTE

Consigliere Ghiglia, ho atteso la fine delle richieste di inversione dell'o.d.g., mi scusi, non volevo anticipare.
Per quanto riguarda il problema posto dalla collega Cotto sul convegno sulla salute, ripreso anche da lei, è evidente, colleghi, lo sapete benissimo, con quale fatica, sia nella scorsa legislatura e anche in questa siamo riusciti a intervenire sulla Giunta affinché non ci fosse concomitanza, durante la seduta di Consiglio, con convegni più o meno importanti o comunque di rilevanza regionale, e mi sembra che questo stia accadendo. È evidente che nulla possiamo, se non nella sensibilità di chi organizza...
Ho il ricordo lontano di una presenza in Consiglio regionale, alcune legislature fa, di un convegno organizzato dal Ministero della Salute.
Capirete, posso condividere, andare anche oltre...



PRESIDENTE

GHIGLIA Agostino (fuori microfono)



PRESIDENTE

C'è il patrocinio!



PRESIDENTE

Ma il patrocinio non vuol dire...
Lo sa benissimo, per la lunga esperienza che ha, come anche la collega Cotto e gli altri - ma vale anche per la maggioranza - che il patrocinio non implica nessuna responsabilità sull'organizzazione e sulle date, così da una manifestazione sportiva a un convegno importante, visto che è organizzato da due Ministeri, non uno solo.
Collega, so che lei apprezza. Mi auguro che ieri sera alle 21.30 non abbia perso la proiezione del film "Apnea" del regista Roberto Dordit, al Cinema Massimo. Mi auguro che almeno quello abbia avuto occasione di...



PRESIDENTE

GHIGLIA Agostino (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non mi hanno invitato!



PRESIDENTE

Neanche io sono stato invitato. Magari porrò il problema, perché non mi è arrivato il documento dell'Assessore Bairati, sul quale forniremo una risposta ufficiale nella mattinata, tanto per essere chiari, ma neppure io sono stato invitato al convegno "Lavorare in salute e sicurezza".
Quindi, non siamo assolutamente in grado di intervenire sulle date e sui luoghi dove si svolge un convegno organizzato da due Ministeri Ministero della salute e Ministero del lavoro - le cui deleghe, per coincidenza, ricadono sotto la responsabilità di due Ministri piemontesi.
Per quanto riguarda il problema sollevato dal Presidente Rossi inerente ai costi della politica, mi spiace che non sia presente il Presidente Burzi, che notoriamente afferma che non si fida di quanto è scritto sui giornali. Credo che il Presidente Rossi concorderà con me su quest'aspetto.
In merito alla garanzia d'imparzialità, del senso delle istituzioni e della difesa del ruolo del Consiglio, penso che il Presidente Gariglio sia inappuntabile. È evidente che ci sono le sedi naturali - quelle deputate istituzionalmente - in cui affrontare un problema come questo; problema che tutti sappiamo essere agli onori della cronaca da alcuni mesi e non potrà che essere affrontato nelle sedi opportune, come la Conferenza dei Capigruppo (prima del Consiglio regionale).
Al di là di quanto scrivono i giornali, la garanzia e la difesa del ruolo del Consiglio da parte del Presidente Gariglio, così come la sua attenzione, penso che sia assolutamente di garanzia e ritengo che nessuno possa metterlo in discussione.
Per quanto concerne la questione sollevata dalla collega Ferrero, in merito alle dichiarazioni del Consigliere Auddino relativamente all'ospedale di Moncalieri-Nichelino-Trofarello, non essendo presente l'Assessore alla sanità, la cui delega, come sapete, è nelle mani della Presidente Bresso, al momento in missione, se la Consigliera Ferrero lo riterrà opportuno, potrà porre un'interpellanza ufficiale all'Assessore alla sanità - e quindi alla Presidente Bresso - o al Presidente della IV Commissione, Rostagno.



PRESIDENTE

FERRERO Caterina (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io non ho detto quello, però.



PRESIDENTE

No, no, sto solo dicendo che lei ha posto un problema, ma, in assenza dell'Assessore dalla sanità (la Presidente Bresso), poteva pensare di trasformarlo in interpellanza, segnalando quanto riportato su La Stampa.
Sinceramente, non ho letto l'articolo: se mi farà la gentilezza di fornirmene copia...



PRESIDENTE

FERRERO Caterina (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho la copia, gliela fornirò.



PRESIDENTE

evidente, collega, che ogni Consigliere si assume la responsabilità di quanto dice. Le decisioni sono poi quelle ufficiali, prese nelle sedi deputate, ovvero Commissione, Consiglio e Giunta. Lei sa meglio di me dove vengono prese le decisioni ufficiali.
Se vorrà fornirmi copia dell'articolo, la ringrazio.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Presidente, so benissimo quelli che sono i compiti della Commissione.
La Commissione entra nel merito delle questioni, quindi è ovvio che sarà quella la sede all'interno della quale si approfondiranno decisioni quando verranno prese - o modalità attraverso le quali le decisioni verranno prese.
Questa mattina ho posto un'altra questione: ho chiesto a questo Consiglio, nonché al suo Presidente, se ha senso che un Consigliere di questa Assemblea anticipi sui giornali delle decisioni che una Commissione tecnica, nominata dalla Giunta, non ha ancora preso, e che la Giunta non dica niente nei due giorni successivi? Forse, sarebbe utile che questo Consiglio dicesse qualcosa, quantomeno nel rispetto di tutti i Consiglieri regionali, al di là del contenuto delle decisioni e delle discussioni che in Commissione sanità giustamente si faranno su questo tema.
So bene che non è questa la sede per approfondire quest'argomento. Ma intervengo sul metodo che un collega Consigliere regionale ha assunto nel comunicare delle cose sulla base delle quali nessuno ha informazioni perché giustamente la Giunta ha nominato una Commissione, la quale correttamente, prima riferirà alla Giunta cosa ha deciso (e non al Consigliere Auddino) e poi, eventualmente, lo comunicherà al Consiglio.
Ho posto una questione di metodo e di rispetto da parte della Commissione - se è vero che ha detto quelle cose al Consigliere Auddino - e del Consigliere Auddino, secondo me, nel tenersi queste indiscrezioni per sé e di non pubblicarle sui giornali con una modalità che, dal mio punto di vista, crea un imbarazzo a questo Consiglio, e penso anche alla Giunta.
Volevo sapere da questo Consiglio, nella persona del Presidente o delle parti politiche qui rappresentate, e dalla Giunta, che probabilmente potrebbe essere un pochino più arrabbiata rispetto ad un semplice Consigliere regionale di quest'Assemblea, che cosa ne pensa.
Questo, Presidente, penso che sia un tema di oggi, di questo Consiglio e di ordine dei lavori.



PRESIDENTE

La ringrazio per la precisazione, Consigliera Ferrero.
evidente che non si possono confondere i desiderata, gli auspici e le opinioni di un Consigliere regionale nello svolgimento delle sue funzioni sempre legittime - anche quando hanno travalicato, quest'Aula ha sempre votato, come lei sa - rispetto alle decisioni ufficiali, che non sono state ancora prese.
Le decisioni - lo ha precisato anche lei, quindi non voglio ripetere l'iter - le comunicherà la Giunta, che riferirà al Consiglio, che prenderà le decisioni. Diventa oggettivamente complicato poter intervenire.
Se non vi sono altre richieste sull'ordine dei lavori, potremmo passare, in vista dell'informativa dell'Assessore Borioli in merito all'aumento delle tariffe ferroviarie, richiesta dalla collega Cotto, alla trattazione del sindacato ispettivo



FERRERO Caterina

Non ho capito che cosa facciamo: la Giunta dirà qualcosa? Questo Consiglio dirà qualcosa? Oppure facciamo finta di niente? Vorrei solo saperlo.



PRESIDENTE

Mi scusi Consigliera Ferrero, ma come lei sa la delega sulla sanità è nelle mani della Presidente Bresso, che, in questo momento, è assente perché in missione.



FERRERO Caterina

Ma la delega al comportamento dei Consiglieri regionali chi la detiene la Presidente o questo Consiglio?



PRESIDENTE

No, mi scusi, Consigliera Ferrero, è evidente che il comportamento dei singoli Consiglieri...
Le pongo io il problema, anche se è irrituale: sulla facoltà di un Consigliere regionale di poter esprimere le proprie opinioni o auspici condivisibili o meno, la Presidenza del Consiglio non ha certo la possibilità di intervenire. Abbiate pazienza! Visto che si vuole continuare sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Presidente, sto facendo la parte della "comparsa anonima", ma in seguito vorrei anche ricoprire il ruolo dell'attore protagonista Mi appello a quanto ha detto lei e alla sua competenza politica ed istituzionale. Esattamente tre anni fa per un invito che lei non aveva ricevuto, aveva bloccato l'intero Consiglio e l'allora Assessore Racchelli si dovette personalmente scusare.
Fu anche convocata una riunione dei Capigruppo. E oggi lei viene a dirci che questi sono convegni organizzati dal Ministero? Certo che sono organizzati dal Ministero, ma il Ministero si appoggia alle strutture territoriali, come in questo caso...



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Come no? Mica arrivano così! Giustamente, come dice il mio collega Guida, la sanità è al 99% di competenza della Regione Piemonte.
Come ripeto, c'è un problema territoriale, indipendentemente se tal evento sia stato organizzato dal Ministero o meno.
Non accetto, quindi, giustificazioni di questo genere da una persona che reputo intelligente sotto tutti i punti di vista, come lei. Quindi non ci prenda per i fondelli per cortesia? Tanto per essere...



PRESIDENTE

Collega, la invito sui toni e sui temi, senza problemi.



SCANDEREBECH Deodato

Ci sono dei momenti in cui anche i toni forti devono essere usati perché hanno una loro logica sotto tutti i punti di vista.
La prego, Presidente: dal momento che riconosco la sua figura quale istituzionale e democratica la invito ricoprire tale ruolo dal momento che penso che anche molti colleghi alla mia destra siano vittime di questo modo di fare.
Noi siamo stufi e, come tali, siamo costretti a fare i pagliacci in quest'aula, perché solo così facendo riusciamo a farci rispettare o quanto meno ad attirare l'attenzione. Questo modo di fare e di comportarsi non è corretto né per le Istituzioni e nemmeno nei vostri confronti che le state rappresentando più di noi in questo momento.
Dico solo questo e poi non dico più niente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Scanderebech.
Come lei sa, non mi permetterei mai, neanche con il pensiero, di fare quanto lei ha indicato. L'ha detto lei. Ha posto un problema della scorsa legislatura legittimamente, com'è stata posto in questa legislatura da altri colleghi, rispetto ai convegni organizzati dalla Giunta. L'ho detto anche nel mio precedente intervento. Non abbiamo nessuna possibilità di intervenire su convegni organizzati da due importanti Ministeri, con due Ministri piemontesi.
Se può, la prego di credermi. Se può farle piacere, io stesso non ho ricevuto l'invito al convegno del 25 e del 26 giugno. Essendo un noto cinefilo, non mi sarei perso la proiezione di ieri sera al cinema Massimo.
La parola al Consigliere Auddino.



AUDDINO Angelo

Intervengo più per fatto personale, perché sono stato più volte richiamato in causa dalla Consigliera Ferrero, quindi vorrei dare una brevissima risposta.
Consigliera Ferrero, non credo di avere anticipato nessuna decisione della Commissione tecnica, che lavora in tutta la sua autonomia e indipendenza. Ho semplicemente detto ad una richiesta del giornalista, che poi ha pubblicato la notizia su La Stampa di domenica scorsa, che ho sempre ritenuto migliore, per il nuovo ospedale di Moncalieri, il sito nella frazione Carpice, che è più baricentrico rispetto all'utenza.
Alla domanda se sapevo qualcosa sui lavori della Commissione tecnica ho risposto che mi risulta che sta valutando in tutta autonomia e indipendenza, ma da qualche anticipazione sembrerebbe che avesse, per tutti e due i siti, dato parere favorevole, sebbene quello di Carpice appariva meglio utilizzabile per la dislocazione dell'utenza, quindi sembrava più orientata in tal senso. Però non potevo assicurare che questa era una decisione presa né dalla Commissione tecnica, perché non ha ancora completato il suo lavoro, né tanto meno dall'Amministrazione regionale perché non ha ancora i risultati.
Ho cercato di smentire questa mattina l'affermazione quando ho visto l'articolo, solo che più uno cerca di precisare più i giornalisti ritornano, giustamente dal loro punto di vista, sopra. Quindi nessun'ingerenza e nessuna scorrettezza. Credo che sia, per il nostro ruolo nel territorio, giusto manifestare le proprie opinioni e dire anche come la si pensa. Ciò non costituisce né ingerenza, né anticipazione. Grazie



PRESIDENTE

Grazie al Consigliere Auddino, che ha precisato in merito all'articolo.
Ringrazio ancora la Consigliera Ferrero di avermene fatto avere copia. In questo caso non vale la regola che chi smentisce conferma. La smentita del Consigliere Auddino è quanto mai opportuna.
Sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Vorrei ricordare che giustamente, in una Regione malgestita come il Piemonte in campo sanitario, non potevate che proiettare un film che si chiama "Apnea" e già siete stati soft. Il titolo poteva essere decisamente peggiore.
A parte questo, Presidente, c'è una questione un po' più seria...



PRESIDENTE

Collega, ci risparmi, perché di film dedicati alla sanità nei decenni non ne sono stati fatti tanti!



GHIGLIA Agostino

Magari non è gradevole il titolo, ma è più gradevole il contenuto.
Comunque, Presidente, volevo affermare che c'è un giallo sul dossier Molinette. Vorrei sapere, ringraziando l'Assessore Bairati, che ha spedito ai Gruppi con lettera formale, il 20 giugno, il dossier Molinette, quando gli uffici preposti o Tanino il postino ("Tanino il postino" lo vedo sempre con mia figlia alla televisione), rispetto al 20 giugno, ha consegnato ai Gruppi il dossier Molinette.
Presidente, è un fatto molto, molto importante; molto, molto delicato.
Se lei Presidente, una decina minuti fa era venuto a dire "in mattinata vi diremo e spiegheremo" rispetto ad una lettera, con dossier della Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Bairati, del 20 giugno, e lei dieci minuti fa non era in grado di darci informazioni, lo reputo un fatto enorme. Sono sei giorni, non sei minuti...
Presidente, voglio sapere quando questi dossier sono stati consegnati.
Qua c'è qualcuno che ha fatto qualcosa in maniera "inadatta". Sei giorni non sono assolutamente giustificabili. Voglio sapere quando è arrivato e quando è stato distribuito!



PRESIDENTE

Collega Ghiglia, non sono abituato a sottrarmi alle risposte, per cercando di dare una risposta ufficiale, finché non ho un informazione certa, rispetto all'iter e al percorso che hanno effettuato le due copie su quella del Presidente del Consiglio ho già garantito prima, sull'altra copia sto aspettando risposte. Finché non ci saranno risposte certe e ufficiali da parte degli uffici, non sono in grado né mi permetto di rispondere al suo quesito, che ritengo quanto mai corretto.
Voglio ripetere quanto ho dichiarato prima: io stesso a questo momento alle ore 11.47, non ho ricevuto copia del documento. Nella mattinata o comunque, appena mi arriverà, come da mia sollecitazione, darò un informazione precisa e puntuale rispetto al quesito che lei ha posto e che ritengo legittimo.
In qualsiasi momento della seduta del Consiglio, sarà mia premura oltre che piacere, darle la risposta.
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Presidente, non voglio infierire, ma è ovvio che le considerazioni del collega Auddino m'invitano a fare anch'io una precisazione. È ovvio che è sempre colpa dei giornalisti, soprattutto quando si è dall'altra parte però sul giornale ci sono delle parole virgolettate, inequivocabili rispetto alle considerazioni che ho fatto.
Sull'articolo si dice che il Consigliere Auddino è "portavoce dell'annuncio" che l'ospedale si farà a Carpice. "È Angelo Auddino che invia un comunicato stampa in cui anticipa le conclusioni della Commissione tecnica nominata dalla Regione".
Il Consigliere Auddino dichiara: "Visto il mio ruolo di Consigliere dei DS a Palazzo Lascaris, ho avuto informazioni certe. La Commissione tecnica ha reputato entrambi i siti, ma Carpice ha molti più punti a favore".
questo il problema, non tanto Carpice, non Carpice: è che c'è una Commissione nominata da questa Giunta, che è oggi assolutamente assente e silenziosa. C'è un Consigliere che dice d'avere informazioni certe. Queste cose arrivano dalla Regione e la Regione siamo noi, con quella determinata Commissione.
Oggi, il Consigliere Auddino è invitato almeno a scusarsi nei confronti della Giunta e del Consiglio. Sarà poi la Giunta a prendere provvedimenti nei confronti dei componenti della Commissione, al cui interno mi pare ci sia addirittura Demicheli, che è il Direttore della sanità. L'alternativa è prendere provvedimenti in questo senso oppure, sinceramente, continuiamo a rimpallarci considerazioni, rispetto ad un fatto che è assolutamente evidente.
Oggi, dal mio punto di vista - uno su 63 - per proseguire i lavori di questo Consiglio, il Consigliere Auddino dovrebbe dire che ciò che è stato scritto non è vero perché non ha preso assolutamente nulla, oppure dovrebbe scusarsi nei confronti del Consiglio e della Giunta per aver anticipato notizie che non aveva titolo ad anticipare per evitare di creare condizioni particolari, così com'è successo oggi in questo Consiglio. Si tratta di parole virgolettate, non di elucubrazioni di un giornalista!



PRESIDENTE

Ho ascoltato con attenzione - come penso anche lei - l'intervento del Consigliere Auddino, che ha dichiarato di non aver detto quelle cose, ma di aver cercato anche di far passare una smentita all'ordine di stampa in questione, che è La Stampa nell'edizione torinese, l'articolo del giornalista Giuseppe Legato.



FERRERO Caterina

Se questa è la sua valutazione, la rispetto.



PRESIDENTE

Il Consigliere Ghiglia ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, mi spiace, ma non funziona così. Personalmente, quello che diceva la collega Ferrero m'interessa relativamente e ciò che dice il collega Auddino m'interessa ancora meno. Me lo deve dire la Giunta! Intanto vi sono delle leggi sulla stampa, che regolano i rapporti, in base alle quali ognuno manderà la propria smentita ai termini di legge.
Poi, la stampa scriverà quello che vuole.
Io non me la prendo con il Consigliere Auddino, che è più furbo degli altri, perché riesce ad avere delle informazioni di prima mano che noi non riusciamo ad avere. Come dire, voi siete abituati così e quindi fate così.
C'è una Giunta? La Giunta può dire che quanto riportato "da", in merito all'allocazione del nuovo presidio ospedaliero, agli atti è totalmente privo di fondamento. Questo deve fare la Giunta regionale: una bella smentita! Il che non vuol dire che domani non lo si faccia davvero lì perché se gli studi diranno che l'ospedale va costruito lì, si farà lì.
Però, la Giunta deve assumersi la responsabilità e deve dire che agli atti quell'allocazione dell'ospedale è priva di fondamento. Questo noi vogliamo. Il collega Auddino può dire quello che vuole; certo, se smentisse sarebbe meglio. Al di là di tutto, non credo che sia il Consigliere Auddino a decidere, se non per parte sua.
Presidente, chiederei questo alla Giunta regionale.



PRESIDENTE

Come ho già detto precedentemente - lo sa anche lei, Consigliere Ghiglia - l'Assessore alla sanità è assente. La Giunta intende rispondere al quesito posto dal Consigliere Ghiglia? Prego, la parola all'Assessore Bairati.



BAIRATI Andrea, Assessore agli interventi per la ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Aziende sanitarie regionali e per l'innovazione nella sua gestione di concerto con l'Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il quesito ha una risposta molto semplice. Ad oggi, la Giunta sa che i lavori della Commissione sono tuttora in corso. Quindi, immagino che siano in corso le ultime valutazioni tecniche sugli aspetti urbanistici territoriali e infrastrutturali. Quando la Giunta acquisirà le valutazioni della Commissione tecnica, prenderà la decisione che sta in capo alla sua facoltà prendere, cioè la scelta di un sito o di un altro.
Al momento attuale i lavori della Commissione non sono stati chiusi.
Quindi, né all'Assessore alla sanità, né all'Assessore che ha la delega al patrimonio edile e sanitario, che è il sottoscritto, sono giunte comunicazioni formali della Commissione in oggetto.
Questo è lo stato dell'arte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Grazie, Presidente.
Visto che a livello giornalistico sono coinvolto per una serie di motivazioni, non ultima quella che mi ritengo, spero non a torto, uno dei referenti di quel territorio, vorrei segnalare che per quanto mi riguarda non voglio entrare in una polemica relativa alla risultanza di una Commissione a delle anticipazioni. Per questo voglio solo dire che noi parlo dei Moderati - a Moncalieri siamo intervenuti e interveniamo semplicemente, perché non abbiamo vestito nessuna maglia - a differenza del collega Auddino, del Sindaco di Trofarello o di altri Gruppi politici - per quel che riguarda un sito piuttosto che l'altro e continueremo a farlo.
Richiediamo solo che l'individuazione ed i lavori di ricerca del sito vengano fatti coinvolgendo la popolazione.
Presidente, su quel che riguarda le dichiarazioni giornalistiche non mi stupisco, può essere che ci siano dichiarazioni non complete e non corrette che vengono riportate dal giornalista. Tanto per fare un esempio, proprio stamattina sui giornali c'è una dichiarazione che risulterebbe fatta da me ma non è vera, perché non è stata fatta così. In questo caso il giornalista, a suo uso e consumo, credo l'abbia interpretata e assimilata ad altre posizioni ed ha inserito una frase virgolettata che non corrisponde a quello che ho detto.
Ora, non mi metto a smentire perché so bene la fine che fanno le smentite. Dal mio punto di vista, credo sia perfettamente inutile fare questo tipo di polemica perché sia le fughe in avanti di qualcuno, sia i pareri politici di altri dovranno comunque alla fine ancora confrontarsi con i pareri non solo della Commissione, ma proprio dei cittadini e di un Consiglio comunale. Quindi, ne riparleremo.



PRESIDENTE

Il Consigliere Guida ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Premetto che conosco relativamente questa vicenda, occupandomi di altre zone del Piemonte ma, sollecitato da alcuni amici di quell'area, ho presentato un'interrogazione alcune settimane fa. Mi sembra che un'analoga interrogazione sia stata presentata anche dalla Consigliera Ferrero alcuni mesi fa.
Da una parte siamo in attesa di conoscere, attraverso lo strumento che c'è dato a disposizione (l'interrogazione), qual è la situazione, come si sta muovendo la Commissione tecnica, quali sono le indicazioni dell'Assessorato e della Giunta e dall'altra si leggono le risposte sui giornali.
Direi che è anche ora di piantarla di dare la colpa ai giornalisti perché siamo noi che andiamo a cercare la notizia, la visibilità e il consenso, tutti i giorni, attraverso gli organi di stampa; siamo noi che pensiamo di sapere o millantiamo notizie, per cui spesso ci rivolgiamo agli organi di stampa per dire che il nostro Gruppo sta facendo questo o quell'altro; siamo noi o, meglio, voi, che siete in maggioranza, che cercate in tutti i modi di dimostrare che i problemi della sanità, nella fattispecie della sanità, sono cosa vostra e non cosa di tutti, delle Istituzioni e del Consiglio.
Presidente, credo che prima bisognerebbe rispondere alle interrogazioni e dopo rivolgersi alla stampa per millantare notizie e credibilità, per cercare quel facile consenso che, come sa benissimo, tanto facile non è.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Interpellanza n. 1509 della Consigliera Ferrero, inerente a "Garanzie di servizio per gli abbonamenti 'Formula' su autobus privati"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g., "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 1509, presentata dalla Consigliera Ferrero.
Risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Questa interpellanza aveva un oggetto molto specifico, credo collegato anche ad alcune notizie emerse a mezzo stampa, in modo particolare a seguito di una comunicazione fatta da ANAV (associazione rappresentativa delle imprese di trasporto pubblico), che annunciava la propria intenzione di recedere dal protocollo d'intesa tra le aziende su cui si sorregge il sistema Formula.
Devo dire, molto brevemente e sinteticamente, che questa problematica oggi, dovrebbe essere superata, in quanto, in primo luogo, per una parte era anche collegata a un processo di rivisitazione dell'impianto tariffario relativamente a questo, anche a seguito delle sollecitazioni pervenute questa mattina, interverrò in modo molto breve.
In secondo luogo, è stata rivolta una precisazione a tutti gli interlocutori presenti, al di là degli equilibri che, in qualche modo ancora sono legati ad un meccanismo di intesa tra le imprese: per potere arrivare ad un riparto automatico e oggettivamente certo degli introiti dei cespiti che le aziende introitano attraverso il sistema Formula occorrerà attendere che vada a regime il sistema di bigliettazione elettronica, che consentirà di misurare scientificamente qual è l'utenza che, di volta in volta, si rivolge ai diversi componenti aziendali che concorrono a definire il sistema Formula.
Relativamente a questo meccanismo di protocollo, che, certamente, è collegato ad un'intesa di riparto forfetario tra le imprese, tuttavia sussiste un obbligo da parte del sistema delle imprese stesse ad attivare un meccanismo tariffario, che è compito dell'autorità pubblica stabilire.
Quindi, non è che un'azienda possa entrare e uscire da un sistema tariffario a seconda del suo gradimento. Naturalmente, sul gradimento e sulla congruità del protocollo un'azienda può, in qualche misura, avviare una vertenza, coinvolgendo anche gli enti pubblici, rispetto ai sistemi di governance degli apparati tariffari e non può decidere di uscirne.
Relativamente a questo punto specifico, noi abbiamo avuto con le associazioni un confronto piuttosto diffuso e credo che, ormai, questo problema sia, in qualche modo, alle spalle. In ogni caso, fin dall'inizio ho voluto precisare che alle imprese che esercitano il proprio servizio nelle aree di Formula è fatto obbligo di applicare la tariffa Formula, non possono decidere loro il tipo di meccanismo tariffario.
Su questo, al di là di un approccio più o meno in positivo, mi pare che la quadra si sia trovata e questo dovrebbe essere un problema alle spalle in questo senso non dovrebbe avere ricadute concrete.
Peraltro, come credo la Consigliera avrà notato, è stato fatto un annuncio con molta enfasi, che serviva anche ad aprire una discussione prefigurando, però, l'accadimento dell'autosottrazione dal sistema Formula non possibile, ma comunque annunciata per settembre, con un anticipo tale per cui la stessa presa di posizione sembrava fatta apposta per sollecitare più l'avvio di una trattativa di merito.
Da questo punto di vista, ho provveduto ad insediare un tavolo tecnico non solo su Formula, ma su tutto il meccanismo di monitoraggio, sia per quanto riguarda i costi di produzione del servizio e sia per quanto riguarda le modalità di copertura dei costi di produzione del servizio anche in ottemperanza alle leggi, mediante i corrispettivi pubblici e gli introiti tariffari, che, così come sanno i Consiglieri, per legge, devono coprire almeno il 35% del costo - è un obiettivo a cui ci si avvicina per provvedimenti tendenziali - insomma, c'è un tavolo tecnico che sta lavorando.
Mi sento di rassicurare che il sistema tariffario Formula non solo è fuori pericolo, ma non è in discussione per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, che, peraltro, ha il compito di individuare i sistemi tariffari che le aziende sono tenute a adottare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Intervengo brevemente, ovviamente, per ringraziare l'Assessore della risposta.
Noi siamo soddisfatti rispetto al percorso che l'Assessore ci ha delineato relativamente alla soluzione di questo problema. Auspichiamo che anche tutte le notizie che continuano a comparire rispetto a questi continui problemi possano trovare una soluzione, anche, eventualmente, in quell'ennesimo tavolo costituito rispetto a questo tema, così come si sta facendo anche per altri temi.
Non so se l'Assessore aveva preparato una risposta scritta, in ogni caso si sarà resoconto, va bene così.



(Commenti dell'Assessore Borioli)



FERRERO Caterina

Tanto provvedono gli uffici. Grazie.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Purtroppo, avevo vergato degli appunti, che adesso riscriverò.


Argomento: Norme generali sui trasporti

Comunicazioni dell'Assessore Borioli relativamente ad "Aumento delle tariffe ferroviarie"


PRESIDENTE

Non essendoci i primi firmatari di altre interpellanze che la riguardano, quali i Consiglieri Casoni, Cavallera e Chieppa, se è disponibile, l'Assessore Borioli potrebbe rendere l'informativa rispetto all'aumento delle tariffe ferroviarie richiesta dalla collega Cotto.
La parola all'Assessore Borioli per le comunicazioni sull'aumento delle tariffe ferroviarie.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Per quanto riguarda l'informativa relativa alle tariffe, che naturalmente, come era prevedibile, giusto e corretto, sta trovando uno spazio piuttosto consistente anche attraverso gli organi di informazione è giusto e corretto perché ritengo che l'informazione debba anche svolgere una funzione di sottolineatura, soprattutto di quei temi che poi si riflettono sulla vita dei cittadini e, certamente, le tariffe dei servizi pubblici rappresentano uno di quei temi - vorrei ricordare non solo alla Consigliera Cotto, ma a tutto il Consiglio, quali sono i passaggi attraverso i quali siamo arrivati alla determinazione di questi incrementi.
Prima di tutto, come ho dichiarato prima nell'intervento che ho svolto rispondendo alla Consigliera Ferrero su un altro tema, quando parliamo di tariffe del servizio di trasporto pubblico, dobbiamo sempre tenere presente un vincolo che la legge ci impone, in virtù del quale il sistema deve dimostrare la copertura, da parte degli introiti derivanti da tariffa, di almeno il 35% del costo di produzione del servizio.
Teniamo presente che, in questi cinque anni, dal 2002 - a quella data risale l'ultimo intervento sulle tariffe del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma - ad oggi, sono aumentati i costi di produzione, mentre sono rimaste ferme le tariffe. Quindi, questa forbice nella quale si colloca il vincolo di legge della copertura del 35% dei costi di produzione attraverso gli introiti tariffari, ovviamente, è andata allargandosi.
In merito ad una seconda questione, al di là di questo vincolo di legge, al quale, tuttavia, siamo chiamati a rispondere, esisteva ed esiste una considerazione molto pragmatica e operativa riguardo agli obiettivi che noi ci siamo posti relativamente all'incremento qualitativo del servizio pubblico, nei confronti dell'utenza.
Problema che, probabilmente, va aggredito attraverso tre gambe, che devono muovere simultaneamente il proprio passo.
Innanzitutto, occorre adeguare l'entità del corrispettivo pubblico, in sostanza impegnare il soggetto pubblico finanziatore, che, per quanto riguarda TPL è la Regione, sia per quella parte di trasporto pubblico direttamente affidato alle competenze regionali, come il trasporto ferroviario regionale, sia per quelle parti come il trasporto automobilistico, affidato alle competenze degli enti soggetti di delega che sono i Comuni e le Province, rispettivamente per il trasporto urbano e quello extraurbano.
Rispetto a questo pacchetto, quindi, il prima tema è contenuto, e voi lo ricorderete sicuramente, nella progressione degli stanziamenti pubblici che sono previsti nel triennio 2007/2008/2009, che vanno ad incrementare le risorse pubbliche destinate al settore, seppure in misura non particolarmente elevata, ma di una qualche consistenza.
Parliamo di un gap tra il 2006 e il 2007, di un incremento di oltre sei milioni di euro, quindi sei milioni di euro in più, che il bilancio pubblico regionale stanzia su questo servizio.
L'altra gamba è quella che costituisce un vincolo di legge, quello di adeguare l'entità del concorso tariffario attraverso cui l'utenza alimenta complessivamente il sistema, quindi a questa gamba appartiene il provvedimento di cui la Consigliera Cotto ha chiesto conto.
La terza gamba è l'impegno delle imprese, impegno del sistema aziendale, pubblico e privato, perché - com'è noto - il trasporto pubblico locale in Piemonte, così come in molte altre realtà d'Italia, è gestito per una parte, da imprese pubbliche, interamente o prevalentemente pubbliche, dall'altra da imprese private.
Le tariffe a cui si faceva riferimento nella richiesta di mie comunicazioni - lo vorrei ricordare - sono, nel loro sviluppo, totalmente coerenti agli sviluppi della politica tariffaria e previsti anche con le cifre nell'ambito del Piano del Programma triennale del trasporto pubblico locale che la Giunta ha adottato, dopo un lungo e piuttosto approfondito processo di concertazione con le parti sociali, con i rappresentanti dell'utenza e, da ultimo, ma non meno importante, attraverso il procedimento formale previsto per l'espressione del parere nell'ambito della Commissione consiliare competente.
Tale Commissione ha licenziato con parere positivo il provvedimento del programma triennale, dentro cui, in un capitolo specifico, che indica gli sviluppi e i criteri attraverso cui gli sviluppi delle politiche tariffarie sono attuati, sono indicati gli incrementi che devono essere prodotti.
Quindi, ogni provvedimento di adeguamento tariffario che la Giunta regionale ha adottato è l'attuazione di quell'atto di programmazione che ha seguito il processo di concertazione di cui parlavo.
A regime, quello sviluppo tariffario di cui parliamo oggi, è un primo step di adeguamento, che entrerà in vigore dal 1° luglio, per quanto riguarda il trasporto extraurbano, e entro 60 giorni per quanto riguarda il trasporto urbano, perché per il trasporto urbano viene data indicazione ai Consigli comunali di esprimersi, naturalmente in aderenza alla tariffa di costo semplice base, che è quella su cui si ricalcala tutto il sistema degli abbonamenti.
I Comuni hanno 60 giorni di tempo per adeguarsi, ma ci muoviamo sempre nelle coordinate stabilite dal Programma triennale.
Devo dire che abbiamo previsto alcuni meccanismi che ritengo fortemente migliorativi e potenzialmente in grado di permettere un salto di qualità di tutto il sistema, che poi, naturalmente, dovremo monitorare.
Abbiamo introdotto, nel contesto del sistema tariffario - cosa prima non prevista - la possibilità e la facoltà di adire agli abbonamenti annuali anche per il trasporto su gomma, e la cosiddetta tariffa Formula.
La possibilità degli abbonamenti annuali era contemplata soltanto per il trasporto ferroviario, pertanto quest'aspetto, nello sviluppo dei calcoli, produce due conseguenze.
La prima conseguenza: chi effettivamente utilizza - i pendolari, in modo particolare - il trasporto pubblico tutto l'anno, può, con l'abbonamento annuale, garantirsi l'accesso ai servizi del trasporto pubblico, pagando l'equivalente di nove mesi, a fronte dei dodici in cui può utilizzare il trasporto con abbonamento illimitato.
Questa possibilità, come ho detto, non era prevista; era prevista soltanto per il treno, mentre oggi è prevista anche per il servizio urbano ed extraurbano su gomma e per la tariffa Formula.
Inoltre, stiamo impiantando, sulla base di un progetto presentato dalle associazioni dei consumatori, un sistema di monitoraggio che consentirà agli utenti, anche sulla base dell'obbligo, che viene fatto a tutte le imprese, di produrre, con tempistiche piuttosto cadenzate, indagini di customer satisfaction, da sottoporre alla valutazione collegiale, così come un organismo di monitoraggio, che sarà organizzato con il protagonismo diretto delle associazioni dei consumatori.
Abbiamo introdotto un principio: quello di una relazione più aperta trasparente e cogente tra ciò che deve essere la valutazione sia del sistema dei costi di produzione del servizio sia del monitoraggio della qualità, e questa sarà una prima clausola che diventerà già operativa prima di decidere se dare libero corso o meno al secondo step di incrementi tariffari previsti in aderenza al programma triennale, al più tardi per il luglio 2008.
Quest'ulteriore tassello di incremento non ci sarà se il report di questo sistema di monitoraggio non misurerà in maniera qualitativamente sufficiente la qualità del servizio.
Ultimo punto, ma non meno rilevante: le aziende, tutte le aziende quelle ferroviarie e quelle di trasporto su gomma, sono vincolate da un Protocollo che hanno sottoscritto con l'Assessorato regionale, ben prima che le tariffe entrassero in vigore, con il quale si impegnano a reinvestire il 50% degli incrementi di introito derivanti dall'adeguamento delle tariffe in miglioramento della qualità, adeguamento del parco mezzi e miglioramento delle tecnologie.
Insieme a questo, ovviamente - i Consiglieri lo sanno - abbiamo dato vita, con il bilancio, ad un programma di investimento consistente, che espone oltre 160 milioni di euro per l'adeguamento del parco mezzi, oltre a 30 milioni di euro per l'inserimento dei sistemi di controllo elettronico del trasporto e dell'attività di biglietteria, che ci consentirà di arrivare a un'unica tariffa integrata, mi auguro in un triennio. Sarebbe un grande salto di qualità per tutto il sistema regionale.
Accanto a questo, non ultimo - lo voglio dire perché è stata un'iniziativa della Presidenza del Consiglio, che oggi trova una sua conclusione, perché era stato dato mandato alla Giunta, entro 30 giorni, di disporre i provvedimenti attuativi - a partire dalle prossime settimane sulla base della legge finanziaria regionale che ha stanziato le risorse necessarie, inseriremo un progetto sicurezza su tutta la rete del trasporto pubblico locale, in virtù del quale tutte le Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco compresi, viaggeranno gratuitamente, con una carta di libera circolazione, non più solo sulle ferrovie, come accadeva fino ad oggi, ma su tutti i mezzi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, segnalando la loro presenza al conducente e facendosi garanti nei confronti dei cittadini, per tutelare sia la loro incolumità sia la loro tranquillità e serenità di spirito.
Quello che voglio sottolineare è che parliamo di un adeguamento tariffario che è sempre doloroso, perché quando si chiedono soldi in più ai cittadini non lo si fa mai a cuor leggero, soprattutto in momenti difficili, ma lo facciamo nella convinzione che questo è una parte significativa, la più spiacevole, di un disegno più generale che ha ben altri obiettivi, non solo quelli di agire sulla leva tariffaria.
Naturalmente, siamo impegnati - è un impegno che non possiamo che assumere anche davanti al Consiglio - a verificare che tutti questi obiettivi vengano raggiunti e che anche il sacrificio che si chiede all'utenza serva a riqualificare complessivamente un sistema che apparirebbe piuttosto esausto, se sono vere le cose che molto spesso anche qui in Consiglio ci siamo detti e ci diciamo.
Non ho altro da aggiungere.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ringrazio l'Assessore per questa informativa.
Stamattina sul treno una biologa, che ha una borsa di studio all'ospedale Molinette, ben 800 euro al mese, diceva: "Questi aumenti mi penalizzano". Qualcuno ribatteva: "Con l'abbonamento annuale risparmi", e lei rispondeva: "Ma io non ho i soldi per fare l'abbonamento annuale perché significa una mensilità". Parliamo di una persona laureata che non vuole pesare sui genitori anziani, pensionati al minimo, brava (ha vinto una borsa di studio).
A me spiace fare qui parti che dovrebbero fare i Consiglieri di questa maggioranza. I giornali, giustamente, hanno dato molto risalto alla notizia e parlano di stangata. L'Assessore ci dice: "Ne ho parlato coi rappresentanti dell'utenza". Intanto vorrei sapere chi sono, perch altrimenti noi Consiglieri regionali non veniamo neanche più considerati rappresentanza dei cittadini e dell'utenza, per cui di questo non si parla nella Commissione. Si fa l'accordo coi sindacati: quali sindacati? Non penso siano quelli che qui protestano: "Sindacati all'attacco: eccessivo il rincaro del 12%". E allora vorrei che il Consiglio fosse anche informato avesse gli atti, i verbali di questi accordi con i rappresentanti dell'utenza, che avremmo anche noi magari il piacere di audire in Commissione, di sapere chi sono, se sono iscritti in qualche registro dell'associazionismo.
L'Assessore ha detto: "C'è un vincolo di legge". Allora mi chiedo se questo vincolo di legge sia stato disatteso dal 2006 al 2007 o anche negli anni precedenti. L'Assessore dichiara: "Però adesso le ferrovie faranno un incremento qualitativo". Ma questo, Assessore, lo doveva già pretendere per il passato.
Noi non abbiamo fatto rispettare le convenzioni precedenti, che prevedevano semplicemente che le carrozze fossero pulite e che le porte non fossero tutte non accessibili. Chi viaggia sa benissimo quante carrozze viaggiano con la scritta "porta non utilizzabile" perché manca il personale. La porta si può utilizzare, ma non c'è il personale per otto carrozze, c'è solo per le ultime quattro, ecc.
Tutto questo si doveva già pretendere. Invece la filosofia è: "Bene, vi lascio aumentare il costo per l'utenza, tanto non pago io, poi voi, nel tempo, vi mettete a posto, intanto faccio viaggiare più gente gratis sui treni". E il pendolare laureato che guadagna 800 euro al mese ha difficoltà a capire come mai una Giunta di sinistra prima aumenta i costi per i lavoratori e poi spera di ottenere un miglioramento qualitativo del servizio.
Noi vorremmo sapere se gli ispettori che abbiamo assunto per la vigilanza sui treni lavorano ancora, vogliamo sapere se le osservazioni dei Consiglieri pendolari vengono prese in considerazione (so che il collega Dalmasso viaggia tantissimo in treno e quindi riscontra efficienze e non, e ne abbiamo parlato).
Perché, Assessore, su un argomento così importante, che va ad incidere su tantissimi cittadini, non ha ritenuto opportuno fare un passaggio nella competente Commissione? La ritengo una forma di rispetto verso i Consiglieri e anche di condivisione, di corresponsabilità, di comprensione delle sue ragioni e delle ragioni di Trenitalia.
Abbiamo visto il TG regionale che ha dato molto risalto, ad esempio, a una riunione che lei ha fatto con tre Consiglieri di maggioranza perché il treno non si fermava più in determinate ore ad una stazione ferroviaria e come Consiglieri, siamo rimasti soddisfatti. Quel treno non si fermava più a Stresa, l'Assessore è stato sensibile, con tre Consiglieri di maggioranza ha fatto la riunione e noi siamo stati contenti, però non fa una riunione con la Commissione per parlare di un problema così serio! Io, a differenza di Caterina Ferrero, non ho presentato subito un'interrogazione per chiedere come mai l'Assessore trova il tempo per una stazione - è un argomento molto importante, io sono anche disponibile a firmare un ordine del giorno su questo - e su problemi così generalizzati non trova il tempo per riferire in Commissione.
Ha ragione, Presidente, ho di nuovo superato il tempo a mia disposizione. Ho detto che rispetto le regole, ma penso che dobbiamo modificarle per dare la possibilità, su argomenti così importanti, di parlare di più o rimandare l'Assessore in Commissione. Ritengo che anche il discorso degli Assessori esterni imponga un maggiore coinvolgimento delle Commissioni e del Consiglio regionale, perché altrimenti alla fine noi, che siamo stati eletti dai cittadini, in questa partita non riusciamo neanche più a toccare la palla, e non ci sta bene.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto. Se lo ritiene, potrà presentare un'interpellanza da dibattere nella Commissione competente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Molte cose sono già state dette dai colleghi e dagli organi di stampa.
Credo sia opportuno ricordare all'Assessore e anche ai colleghi quello che il centrosinistra ha detto, ma soprattutto ha scritto all'interno del proprio programma di governo.
Nel maggio-giugno di due anni fa, quando venne presentato il programma al Consiglio, si scriveva che il sistema pubblico locale ferroviario avevo questi principali problemi: un sistema ferroviario regionale carente per la qualità delle reti e del servizio offerto; in questi dieci anni di governo regionale i finanziamenti per le infrastrutture dei trasporti regionali sono stati notevolmente ridotti, se non addirittura in alcuni casi cancellati.
La risposta che, in qualche modo, si voleva dare era questa: per questo occorre un grande impegno della Regione, in primo luogo in termini economici e di reperimento delle risorse; la Regione deve essere un ente forte e presente nella contrattazione con lo Stato e con le Ferrovie, se si vuole tornare ad offrire un servizio efficiente e competitivo col trasporto privato e su gomma.
Io non so quanto sia stato stanziato dal governo regionale nei dieci anni precedenti, so soltanto, parlando dell'immediato - poi vedremo anche la Bacheca del pendolare, perché, in termini di comunicazione divertente, è quello che la Regione prova a dire dal suo sito - che reperire - come si dice nel programma - risorse importanti aumentando il biglietto, non ci andava l'Assessore Borioli o una Giunta di centrosinistra. O, meglio, era indispensabile una Giunta di centrosinistra per gravare, ancora una volta su una tassazione indiretta nei confronti dei cittadini. Ma certamente ogni amministratore è capace ad aumentare i biglietti, per poi dire non che la totalità dell'aumento sarà utilizzata per migliorare un servizio carente ma soltanto che il 50% dell'aumento sarà utilizzato per migliorare il servizio carente: quindi col 50% fate cassa, con l'altro 50% migliorate il servizio.
Quando si parlava della prima contrattazione fra Ferrovie e Regione ricordo che l'Assessore ci fece presente quanto era stata incapace la Regione, negli anni precedenti, di fare una contrattazione reale con Ferrovie dello Stato, sia in termini economici, sia di miglioramento delle strutture, eccetera.
Lo diceva già il collega Ghiglia questa mattina nella richiesta di comunicazione: la Presidente ha smesso di prendere il treno e ha abbandonato la Panda. Credo che l'Assessore non soltanto non frequenti più treni e stazioni, ma da tempo rifiuti anche di leggere i giornali. Perch senza essere un pendolare, solo leggendo la cronaca di qualunque periodico di Provincia, oltre che i maggiori quotidiani cittadini, si evince che non vi è luogo della nostra Regione dove i pendolari non lamentino un peggioramento del servizio.
ovvio che, se a questo si assomma un aumento del costo del biglietto diventa un aspetto non indifferente. Ma attenzione (mi rivolgo anche ad altri colleghi che, teoricamente, sottoscrivevano un documento che diceva cose differenti): siamo di fronte ad un aumento graduale, perché l'aumento non riguarderà solo il 2007, ma anche il 2008. L'Assessore, sul sito internet della Regione, dice: "Nel Piano di adeguamento delle tariffe è stata rispettata l'indicazione contenuta nel Programma triennale relativo alla gradualità degli aumenti, che andranno integralmente a regime solo nel 2008".
Pertanto, il 15% o 20% di aumento del biglietto è solo il primo passo relativamente ad un aumento graduale (è un concetto assolutamente differente della gradualità degli aumenti che l'Assessore ha e che noi abbiamo). Ciò implica un dato certo: a fronte di questo aumento, nel 2008 assisteremo in modo graduale ad un successivo aumento da parte della Regione.
Concludo, Presidente, perché è molto divertente ma assai poco trasparente il calcolo delle nuove tariffe.
La Regione istituisce una Bacheca del pendolare, ma in essa, nel calcolo delle nuove tariffe, ti fa calcolare soltanto la tariffa con abbonamento (perché, ovviamente, è più economica), ma non quella per la corsa semplice.
Invito l'Assessore ad essere trasparente su un documento che è della Regione Piemonte, in home page, in bella vista: ci faccia calcolare anche la tariffa della corsa semplice, così possiamo verificare che vi è un aumento, e che viene nascosto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Ho poco da aggiungere rispetto a quanto diceva il collega Vignale salvo sottolineare un paio di aspetti.
Il primo: il collega Vignale ha giustamente ricordato che siamo al primo passo, ovvero siamo al primo aumento che prevedete. Diteci subito di quanto aumenterete, perché se c'è un Piano pluriennale (triennale) e questo Piano ha (o vorrebbe avere) una propria efficacia, è evidente che vi sarete fatti una pianificazione dei costi. Perché, altrimenti, se non c'è una pianificazione dei costi, che non può che derivare anche dalla consapevolezza dei maggiori introiti che si intendono realizzare, è un Piano "ciucco", che non consentirà assolutamente di migliorare il servizio.
Voi oggi fate il primo step, ma diteci anche cosa farete entro il 2008.
Non c'è niente di male, tanto noi sempre "no" diremo, perché non riteniamo che il servizio sia sufficiente - ma è un altro discorso - ma diventa un fatto di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Se si è trasparenti e se si fanno delle promesse che si è in grado di mantenere, credo che non vi sia nulla da temere nell'esserlo fino in fondo.
Secondo passaggio: la Presidente Bresso ha smesso di prendere i treni.
Ci ha lasciato, oggettivamente, dei treni peggiori di quelli che c'erano in passato, e le proteste sono quotidiane.
Vorrei che l'Assessore Bairati, che dispone di potenti comunicatori e più potenti uffici, facesse l'elenco degli articoli comparsi sul malfunzionamento della rete piemontese rispetto a quelli che aveva accumulato il centrodestra. Sicuramente in questo vincete.
Delle due, luna: o lavorate male, oppure il potere magico e taumaturgico della Presidente Bresso, essendo la medesima scesa dal treno e mai più risalita, ha cessato i suoi effetti. Fate ricominciare la Presidente Bresso a viaggiare sul treno, così, almeno, col codazzo di fotografi, non è escluso che qualche scopino faccia meglio il suo dovere e qualche carrozza sia restituita quantomeno all'onore del mondo.
Ma al di là di questo, Assessore Borioli, se negli aumenti proponete lo dico con un termine che è semplice per me - una sorta di "tassa di scopo" per migliorare il servizio, questa tassa di scopo però non pu essere così aleatoria e non ancora determinata, perché altrimenti...
Lei faccia così, Assessore: ci dica esattamente e dettagliatamente (non se se è così nel dettaglio e sia previsto nel Programma triennale) - avrete un preventivo di spesa sui maggiori introiti - cosa intenderete fare rispetto a questo.
L'ultima questione che ho trovato molto grave, Assessore Borioli riguarda il fatto che non siete passati dalla Commissione di merito e non avete detto di quanto avreste fatto gli aumenti. Però avete parlato coi Sindacati.
Questo è grave, Assessore Borioli: non si fanno le trattative coi sindacati lasciando fuori il Consiglio regionale, fino a quando voi dovrete rispondere a questo Consiglio regionale.
Capisco che voi siete tutti esterni e quindi tendiate a fregarvene perché tanto voi rispondete solo all'"imperatrice". Però questo - è ovvio non facilità mai le cose, perché nei rapporti con il Consiglio - glielo ricordi lei, Presidente Placido, che a lungo si è fatto alfiere delle prerogative del Consiglio - il Consiglio non si può scavalcare.
giusto che l'"imperatrice" sia il terminale di tutto, ma il Consiglio non si può scavalcare. Perché se no il Consiglio si offende. E se il Consiglio si offende (non io, ma il Consiglio), poi è costretto a porre in atto quelle autotutele immunitarie contro lo strapotere arrogante della Giunta che gli sono propri.
Io non ho nulla contro i sindacati, ma non capisco perché voi dobbiate contrattare con i sindacati gli aumenti e non ne parliate in Consiglio regionale, con i rappresentanti dei cittadini. Anche su questo, vorremmo una riflessione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

chiaro che l'Assessore se ne sarà reso conto, ma probabilmente se lo aspettava: questi aumenti hanno creato una serie di dure proteste, ma non solo perché quando si aumentano le tariffe di servizi sociali così importanti come quelli dei trasporti e si vanno a colpire categorie che dovrebbero avere un minimo di protezione sociale non si può che aspettarsi proteste, richiami e quant'altro.
Come dicevano, giustamente i colleghi, la gente, i cittadini, gli utenti sono abbastanza stufi di essere chiamati a contribuire al miglioramento del servizio con l'aumento del suo costo e poi non vedere mai nulla. Questo è il vero problema, Assessore. La gente ormai ha esaurito la sua pazienza: non ne può più di mettere mano al portafoglio per dare un contributo sul costo del servizio e vedere treni che non arrivano, sporchi poco sicuri, materiale rotabile scadente.
Forse bisognerebbe cercare di modificare questa equazione. Prima diamo qualche segnale di rinnovamento, facciamo qualche investimento e qualche accordo serio con chi svolge il servizio in maniera tale da giustificare un aumento dei costi. Non continuiamo a chiedere promettendo in cambio miglioramenti del servizio, quando in realtà chi frequenta le stazioni, chi usa i mezzi pubblici e chi utilizza il treno sa cosa deve patire.
Caro Assessore, siamo una Regione che, pur governata da una Giunta e da una maggioranza con all'interno una forte presenza di sinistra radicale molto legata ai temi ambientali, continua a spostare i suoi trasporti dalla rotaia alla gomma. Lo sa, caro Assessore, che su molte tratte della mia Provincia, dalla fine del vecchio anno scolastico fino all'inizio del nuovo, sono stati soppressi tutti i treni e sostituiti con gli autobus? Queste sono cose inaccettabili, in particolare per una Giunta che vorrebbe fare delle proposte ambientali un po' la propria bandiera.
Ieri, ero per caso in una stazione dove 70 poveretti sono saliti su un autobus dove non sono stati neanche aperti i vani per mettere i bagagli.
Parlo di un autobus che è l'unico mezzo di trasporto che collega un'importante località della mia provincia con un capoluogo di provincia: non ci sono più treni, tra Casale e Vercelli, da quando sono finite le scuole. È questa una seria politica dei trasporti pubblici? Come possiamo dire a questi utenti che aumentiamo il biglietto per farli viaggiare su autobus dove non possono mettere le valigie perché l'autista non scende ad aprire il vano bagagli? Stiamo scherzando o di cosa stiamo parlando? Tutti ci rendiamo conto che i nostri trasporti vanno migliorati anche con tariffe a livello europeo. Tutti noi abbiamo una certa esperienza di quello che succede nei paesi europei più avanzati da questo punto di vista ma non possiamo continuare a pensare che i cittadini siano sempre chiamati a dare il loro contributo per il miglioramento del servizio, quando il servizio poi rimane quello che è. Un servizio scadente, un servizio che non viene migliorato, che molto spesso viene tagliato, che viene sostituito con altri tipi di servizi che aumentano gli inquinamenti, però poi facciamo le domeniche senza auto e impediamo alle auto vecchie di dieci anni di circolare, ma immettiamo sulle nostre strade centinaia di vecchi autobus che sostituiscono i treni! Queste sono le contraddizioni vere, Assessore, di provvedimenti come questi; provvedimenti che, ripeto, non potranno essere raccolti con soddisfazione non solo dall'opposizione in questo Consiglio regionale, ma soprattutto dai cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dalmasso.



DALMASSO Sergio

Continuo a credere che le questioni poste siano serie e che la politica ferrovia sconti quella sorta di spezzatino che si è creato negli scorsi anni. Oltre alla regionalizzazione delle Ferrovie stesse, si è creato un ulteriore spezzatino, dividendo la gestione delle carrozze da quella delle pulizie e dai servizi, con appalti dati a condizioni maggiormente vantaggiose e, quindi, con profondo danno per chi lavora.
Non so se le condizioni siano peggiorate in questi anni, ma mi pare che siano situazioni sostanzialmente stabili in cui i problemi si sono riproposti. Chiunque localmente conosca la situazione, la vede rimanere tale soprattutto su alcune questioni fondamentali. Penso, per esempio, ai doppi binari. L'Assessore conosce certamente meglio di me i problemi dei binari unici, delle linee che non sono elettrificate, quando le condizioni di viaggio sono quelle che sono, quando alcune linee vedono un peggioramento progressivo. È il caso, per esempio, della Torino-Savona, che è una vecchia linea storica di grande importanza, ma che ha subito in questi anni un deterioramento semplicemente perché non sono stati rinnovati i binari.
Credo che le due questioni poste anche da altri Consiglieri, anche se di parte politica lontanissima dalla mia, riguardino il rapporto tra privato-pubblico e binario-gomma, siano quelle che devono essere affrontate. Un aumento del 12%, per quanto scaglionato in un periodo e per quanto non si apprestino aumenti dall'anno 2002, credo produca difficoltà fra i pendolari, i comitati e i gruppi di cittadini, se non si riesce a dare loro chiarimenti sufficienti (l'Assessore lo ha fatto su alcuni punti) riguardanti il servizio, la qualità e il rinnovo del parco dei mezzi e quant'altro.
Ho parlato solamente di treni, ma ricordo che, accanto a questo, c'è tutto il problema legato al trasporto pubblico locale, che è sempre più effettuato mediante autobus. Anche qui c'è un problema di parco macchine di tempi e inquinamenti.
Accanto alla questione di contenuto, mi pare che gli interventi abbiano posto alcuni elementari questioni di metodo. I tre temi posti oggi - a parte il film che l'Assessore Bairati non ci ha fatto vedere ieri sera, ed è una colpa estremamente grave, che peserà sicuramente - riguardano il problema del rapporto Consiglio-Presidenza-Giunta. Visto che questo è stato richiamato più volte, sarebbe forse opportuno che su tutto questo si riuscisse a dare anticipazioni alle Commissioni e al Consiglio. Penso anche al tema sulla giusta riduzione di alcuni cosiddetti costi della politica e di alcuni privilegi anche nostri. Credo che la questione vada affrontata collettivamente, non può essere affrontata con " fughe" giornalistiche su qualche giornale, con tanto di foto.
Su questa specifica questione, penso che la comunicazione che l'Assessore ha dato sia molto corretta. Tuttavia, sarebbe forse opportuno che avvenisse un minimo passaggio in Commissione, con un'informativa, una discussione e, probabilmente, un passaggio collettivo con strutture sindacali, comitati di pendolari ecc. Credo che sia l'unica forma per condividere alcune difficoltà e cercare di affrontare insieme alcune questioni che si porranno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Noi comprendiamo fino a un certo punto le decisioni della Giunta e dell'Assessore ai trasporti, in modo particolare, relativamente a questi aumenti.
di poche ore fa una forte protesta nel Lazio sull'aumento delle tariffe ferroviarie. Credo che, forse, avreste dovuto attendere ancora e quantomeno, presentare in Commissione una relazione sullo stato dei trasporti ferroviari e su gomma in Piemonte, su cui la Regione ha notevoli competenze.
Il Gruppo dell'UDC, che si è espresso alcuni giorni fa con un documento pubblico di protesta e di forte critica sull'atteggiamento della Giunta non può che ripetere oggi in Consiglio la propria posizione. Non siamo contrari agli aumenti, non li critichiamo per partito preso, non siamo ideologicamente contrari all'aumento delle tariffe se a questo corrisponde il miglioramento del servizio.
Siamo molto pessimisti sull'azione che lei sta conducendo in Piemonte nel settore dei trasporti. Di fatto, siamo andati indietro e non avanti.
Sono certo che gli elettori sapranno comprendere la nostra posizione nel momento in cui sottolineeremo la poca attenzione che è stata prestata al trasporto ferroviario pendolare ed al miglioramento del trasporto su gomma.
Ci tengo ad avvisarla che molte aziende, che svolgono trasporto pubblico su gomma in Piemonte, si stanno lamentando per i ritardi con cui avvengono i pagamenti dalle Province, ma con i soldi che la Regione eroga.
Credo che una maggior attenzione al pagamento di coloro che svolgono l'attività di servizio pubblico potrebbe contribuire a migliorare il sevizio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Molto brevemente, senza riprendere argomenti che sono già stati trattati da altri, è chiaro che quando ci approcciamo alle tematiche del trasporto pubblico locale, sia su gomma sia su rotaia, credo sia estremamente opportuno tentare in tutti i modi di favorire tali modalità di trasporto. Non mi soffermo a spiegare tutte le motivazioni.
chiaro che le indicazioni di aumento tariffario che arrivano sicuramente non facilitano questo tipo di trasporto, anche se per molti casi ci rendiamo conto che sono abbastanza inevitabili.
C'è però una preoccupazione in più: c'è un sistema di integrazione al trasporto pubblico locale su gomma (le ferrovie) che funzionava e funziona in maniera egregia, quello che va sotto il nome di Formula. Ci risulta che alcune aziende abbiano disdettato o vogliano disdettare questo tipo di accordo. Per quanto riguarda il territorio pinerolese, le società Sapav e Cavourese hanno avanzato proposte in questa direzione.
Quindi, crediamo che anche su questo argomento ci debba essere un intervento che vada a sanare questo tipo di situazione. Oggettivamente, il rischio è che tutte le volte ci diciamo che dobbiamo favorire in tutti i modi i trasporti pubblici, ma alla fine, per un motivo o per l'altro, le condizioni di trasporto peggiorano ed i costi aumentano.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Vorrei fare un brevissimo accenno riguardo alla questione Formula, di cui parlava il Consigliere Clement. In qualche modo ho già risposto a questo tema, a proposito di un'interrogazione presentata dalla Consigliera Ferrero, rassicurando - colgo l'occasione per estendere questa rassicurazione anche a lei, Consigliere Clement - circa il fatto che quelle iniziative che erano state annunciate, anche con qualche clamore, a mezzo stampa da soggetti privati che, peraltro, sono tenuti ad applicare il sistema tariffario determinato dalla Regione Piemonte, sono in via di soluzione, quindi si tratta di problematiche superate. Naturalmente, se dovessero sorgere problemi, ne darei informazione.
Vorrei riprendere due questioni. Chiedo scusa, giacché non è la prima volta in cui, nel porre argomenti, rilievi e critiche alla Giunta e al sottoscritto - naturalmente, io parlo per me - peraltro, entra dalla finestra la considerazione degli Assessori esterni che rispondono soltanto come diceva qualcuno prima, con più o meno riuscita ironia, riferendosi all'"imperatrice".
Vorrei chiarire un punto, soprattutto, di fronte al Consiglio: ritengo sia frutto di un'approssimativa conoscenza dei meccanismi attraverso i quali funzionano le assemblee legislative di organismi esecutivi pensare che uno, soltanto perché è un componente esterno di una Giunta, non svolge un ruolo politico. Su questo, basta andare a leggere i testi di tutti i costituzionalisti e si scoprirebbe che le cose vanno diversamente.
Detto questo, rispondo ovviamente per lealtà alla Presidente che mi ha nominato, ma rispondo alla maggioranza consiliare della quale sono espressione. Non sono un tecnico prestato alla politica, quindi a quest'Aula do risposte politiche, perché credo siano queste che mi vengono richieste. Non vorrei - lo dico per rispetto al Consiglio - dover sentire ogni volta la riproposizione di questo argomento che, per quanto mi riguarda, ritengo infondato.
Dopodiché, se il Consiglio ritiene che io debba dare risposte solo di natura tecnica da alto funzionario, come qualcuno ha avuto modo di dire in Consiglio qualche tempo fa, lo faccio, ma non so se questo sarà motivo di soddisfazione per il Consiglio.
Sui punti, giacché è stata richiamata una questione di metodo, con altrettanta schiettezza parto da quella per dirvi che su questa questione di specie non c'è stato nessun scavalcamento del ruolo del Consiglio, n della Commissione consiliare.
In aderenza con quanto prevedono le procedure e le normative di questa Amministrazione regionale, ho sottoposto in due o tre sedute, conclusesi in data 14 febbraio 2007, presso la II Commissione, il Programma triennale dove si legge, ohibò - così chiariamo anche gli aspetti di metodo che qualcuno ha definito gravi, perché in quel contesto ho proceduto con le parti sociali - a pagina 47: "Al fine di eliminare le differenze ancora esistenti tra le tariffe di abbonamento del servizio ferroviario e le tariffe extraurbane su gomma si intende procedere gradualmente per livelli di adeguamento differenziato fra i medesimi. Diversamente, gli incrementi per i biglietti ordinari di ferro e di gomma potranno essere omogenei visto il già avvenuto raggiungimento di parità tariffaria.
A titolo indicativo, salvo arrangiamenti che potranno rendersi necessari in sede di approvazione finale da parte della Giunta regionale, i valori massimi degli incrementi medi suddivisi per tipologie di trasporto sono:... per il trasporto su gomma, delegato alle Province, più 12% per gli scaglioni fino a 40 chilometri...". Segue l'indicazione delle percentuali specifiche per tipologie di trasporto.
Gli aumenti di cui parliamo oggi - così rispondo al Consigliere Ghiglia, che affermava "dite che cosa volete fare" - sono il 70% di questi incrementi previsti in un atto che è stato sottoposto al parere della Commissione competente nel corso non soltanto di una seduta, che si è conclusa con una votazione che ha visto, a parte il voto favorevole della maggioranza presente in quella riunione, l'astensione di Forza Italia. Non erano presenti altri Gruppi, neppure quello di Alleanza Nazionale, che oggi è intervenuto con i suoi rappresentanti; non mi risulta che sia stato fatto divieto ai rappresentati del Gruppo di Alleanza Nazionale di partecipare alle sedute di quella Commissione in cui si è articolatamente discusso di questo provvedimento, per arrivare, tra le altre moltissime cose all'individuazione di una politica di adeguamento tariffario che è stata demandata alla Giunta.
Nessuno in Commissione ha chiesto che il provvedimento attuativo degli adeguamenti tariffari fosse riportato all'esame della Commissione, neppure durante la seduta in cui se ne è discusso, fino ad arrivare all'espressione di un parere formale.
Quindi, mi si può dire tutto. Ovviamente, non voglio entrare nel merito delle valutazioni politiche su come funziona il servizio ora e su come funzionava prima - non è questo il punto - quando c'era chi mi ha preceduto o addirittura chi ha preceduto il mio predecessore. Non è questo il punto! Su questo non rientro, perché non è questa la sede. Sono disponibile a tornare in Commissione per parlare più approfonditamente di questo tema però, respingo formalmente l'eccezione formale di non avere coinvolto la Commissione. Ho dato adempimento a quanto richiesto dalla procedura mediante i passaggi in Commissione che dovevano essere fatti. Non è colpa mia se in Commissione tutti i rilievi che sono stati fatti oggi non sono stati posti da chi era presente e da chi non era presente perché ha scelto di non esserlo, non posso essere io a conoscere le motivazioni per cui non ha ritenuto di partecipare.
Relativamente ad un'ultima questione, non è vero, Consigliere Vignale che noi non abbiamo messo nulla sul fronte della finanza pubblica e che facciamo ricadere sulle spalle degli utenti l'incremento di risorse: ho detto prima con precisione che noi mettiamo sei milioni di euro in più, che non sono noccioline, su un sistema. Ancora una questione: non mi risulta naturalmente, farò una verifica e, se così fosse, provvederei a correggere una stortura informativa involontaria - che sulla Bacheca del pendolare consultabile sul sito internet della Regione Piemonte ci siano solo i meccanismi di calcolo degli abbonamenti; mi risulta che si possano leggere benissimo anche i meccanismi di calcolo collegati agli aumenti sulle tariffe singole. Procediamo ad una verifica per controllare se così non fosse, perché la questione mi risulta diversamente. Per quanto mi consta un utente lì può apprendere tutto quello che deve apprendere sugli aumenti tariffari, anche delle tariffe singole.
In conclusione, torno su un'unica questione: in questo caso, non mi si può dire di non avere coinvolto la Commissione. In Commissione c'è stato più di un passaggio su questo punto, ho letto il testo, ma potete vedere negli atti quanto esprime il programma triennale, che è stato licenziato con parere della Commissione - diversa è l'espressione di voto dei vari componenti della Commissione - dopo più di una seduta e alle pagine 47-48 sono anche indicate le percentuali. Quindi, deve essere chiaro che l'aumento tariffario, che deve andare a regime entro il 2008, sta dentro quelle percentuali, non un centesimo di euro in più rispetto alle percentuali lì indicate, perché questo è l'indirizzo programmatico che il Consiglio, attraverso la Commissione, mi ha rilasciato. Ovviamente, potete dirmi di tutto sulla valutazione circa la qualità del servizio o meno, come funziona ora, come funzionava con la precedente Giunta, questa è una valutazione politica sulla quale ci mancherebbe che il Consiglio non potesse esprimersi, ma relativamente al metodo, in questo caso francamente, devo respingere nella maniera più ferma le valutazioni che sono state fatte. Dopodiché, è ovvio che sono disponibile, in questa sede e in Commissione, a svolgere tutti gli ulteriori approfondimenti che saranno necessari. Finora ho seguito in maniera assolutamente coerente ciò che le procedure prevedono per il coinvolgimento degli organi consiliari, era sufficiente guardare i documenti per accorgersene.



PRESIDENTE

Con l'intervento dell'Assessore Borioli si chiudono i lavori della seduta consiliare antimeridiana, che riprenderanno alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.04)



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