Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.181 del 11/04/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 15.32 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



(La seduta ha inizio alle ore 16.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellion, Bossuto, Chieppa Deambrogio, Spinosa e Travaglini.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla questione della convocazione e della sconvocazione di sedute del Consiglio regionale sollevata dalla Consigliera Cotto


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ho chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori perché ieri mi ero organizzata per partecipare alla seduta di Consiglio serale, che poi è stata sconvocata.
Stamattina leggo sul giornale: "La partita batte l'ostruzionismo: Consiglio regionale semideserto". In particolare, si dice: "Certo che se tutte le sere giocasse la Juve, avremmo una bella garanzia: la fine dell'ostruzionismo".
Queste dichiarazioni le fa un componente dell'Ufficio di Presidenza di questo Consiglio. Per fortuna che la giornalista dice: "In verità, un campione bipartisan".
Allora, Presidente, vorrei capire qualcosa, ovvero: chi ha deciso di sconvocare la riunione serale? Vorrei capire: questa mattina in Commissione Bilancio è mancato il numero legale perché magari qualcuno dello stesso Gruppo che lancia questo sasso era ancora impegnato sui commenti della partita? Sarebbe interessante saperlo.
Presidente, voglio ricordare che giovedì pomeriggio, quando il collega Leo le ha chiesto di anticipare la sospensione dei lavori per permettere d'accordo con il Consigliere Cattaneo, ai cattolici praticanti di quest'Assemblea di poter partecipare alle funzioni religiose del giovedì santo, non è stato ascoltato. Oggi, leggendo che invece il Consiglio è stato convocato per la partita, non sapendo nulla al riguardo, le chiedo una risposta ufficiale.
Tra l'altro, Presidente, le chiedo anche se è vero che i lavori del Consiglio sono costati tantissimo, ad esempio, per la sconvocazione di audizioni. Si parla di circa 1.400 euro per un'audizione che era già convocata e che è stata sconvocata. Allora una raccomandazione all'Ufficio di Presidenza: permettere lo svolgimento delle audizioni e riunire il Consiglio il pomeriggio o la mattinata successiva. Altrimenti è tutto lavoro per gli uffici ed è chiaramente spreco di denaro pubblico nell'organizzazione dei lavori.
Vorrei una risposta per capire chi ha deciso di sospendere ieri la seduta serale e di anticipare la conclusione di quella pomeridiana.



PRESIDENTE

Collega Cotto, non ho difficoltà a rispondere ai quesiti che lei pone.
Conformemente a quello che è previsto dallo Statuto e dal Regolamento consiliare, il calendario dei lavori, in particolar modo quelli riferiti all'Aula, sono decisi dal Presidente, sentita la Conferenza dei Capigruppo.
Su questa base ho sempre ritenuto di orientarmi e di attenermi.
Per quanto riguarda la seduta di giovedì scorso, è stata posta a suo tempo all'attenzione dei colleghi Presidenti dei Gruppi anche la sensibilità che alcuni Consiglieri avevano avanzato di non tenere Consigli nelle giornate del giovedì proprio in considerazione del valore religioso di quella giornata. I Presidente dei Gruppi hanno alla fine determinato di procedere comunque. I lavori della Conferenza dei Capigruppo non sono oggetto di resoconto stenografico, però quando il Presidente ha assunto la proposta, questa era sicuramente condivisa dal numero prevalente dei Capigruppo, e su questo non ci sono state differenze tra maggioranza e minoranza.
Per quanto riguarda la pianificazione dei lavori di questa settimana, è stata oggetto di una Conferenza dei Capigruppo nella giornata di ieri; una Conferenza dei Capigruppo che è stata chiesta nel corso della seduta. Anche in quell'occasione, alcuni colleghi Presidenti dei Gruppi hanno richiesto di non tenere la seduta d'Aula nella serata. La motivazione, in realtà, era un po' diversa da quella che lei ha citato, nel senso che la ragione derivava dalle difficoltà di raccogliere le ultime proposte emendative e in qualche modo di cercare una soluzione di componimento delle diverse istanze per facilitare i lavori dell'Assemblea. Siccome quest'istanza è stata condivisa dal numero maggioritario dei Capigruppo, su quest'indicazione ci siamo orientati.
Queste sono le ragioni delle nostre determinazioni.
Per quanto riguarda i costi delle convocazioni, questi attengono essenzialmente al numero dei convocati. Sono in grado di quantificarli esattamente e di comunicarli alla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi nel corso della prossima seduta, perché derivano semplicemente dalla moltiplicazione del costo unitario del telegramma per il numero dei telegrammi effettuati. È un calcolo matematicamente molto facile da effettuarsi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente. Nella giornata di ieri, la giornalista che oggi ha pubblicato l'articolo sulle dichiarazioni del collega Chieppa mi aveva sentito telefonicamente per chiedermi se era così e io sinceramente mi ero messo a ridere perché mi sembrava veramente una stupidaggine. La stessa cosa l'ha fatta con il Consigliere Chieppa e il collega, che ho sentito al telefono adesso, ha risposto la stessa cosa alla giornalista: "Ma non è vero, è una stupidaggine". La giornalista, però, ha scritto ugualmente il pezzo, che oggi è stato pubblicato su La Stampa.
Noi abbiamo già provveduto a smentire la giornalista e non possiamo scusarci perché non è nostra responsabilità, né mia né tanto meno del collega Chieppa.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Presidente, non intendo entrare nel merito di questa discussione, ma voglio semplicemente ricordarle - visto che siamo sull'ordine dei lavori che, all'inizio della discussione sul bilancio, avevo chiesto cortesemente alla Giunta, dicendo che avrei atteso una disponibilità nel rispetto dei tempi, una comunicazione urgente rispetto a tutta la questione relativa alla Bertone, alle riunioni che ci sono state e quant'altro.
Ci sono state delle riunioni, sono state sconvocate e ce ne sono state altre, continuiamo a leggere sui giornali di momenti di discussione che ci sono, di impegni presi, ritirati e poi nuovamente presi; sono passati due o tre giorni e adesso, cortesemente, chiederei che la Giunta s'impegnasse a rispondere, visto che aveva fatto un cenno positivo con la testa quando gliel'avevamo chiesto.



PRESIDENTE

Consigliera Ferrero, ricordo perfettamente la sua richiesta.
L'Assessore Conti e l'Assessore Caracciolo sono presenti e ne hanno sicuramente preso atto. Attendo che, tramite loro o tramite comunque altri Assessori, mi arrivi un'indicazione sulla disponibilità della Giunta a adempiere alla sua richiesta.
La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Solo un chiarimento su due questioni tra il sacro e il profano.
Probabilmente mi sono perso qualcosa, però rispetto al giovedì santo ho sentito il Consigliere Leo, verso le ore 16.30-17, chiedere l'anticipo della chiusura dei lavori, cosa che s'è puntualmente svolta: alle 18.30 18.40 di giovedì i lavori si sono chiusi. Quindi mi sembra che l'Aula abbia dato dimostrazione di sensibilità da questo punto di vista. Questo è il sacro.
Il profano. Non so sinceramente come possano nascere delle "malinformazioni" giornalistiche in questo modo, perché ieri sera c'era una partita che sinceramente ai piemontesi credo che non interessasse più di tanto. La partita che eventualmente interessava era quella delle ore 17.30.
Essendo questo Consiglio regionale guidato da un noto granata e la Giunta per la stragrande maggioranza granata, non è stata nemmeno presa in considerazione una sospensione per assistere alla partita della Juve.
Queste cose sono ciarlatanate, ciarlatanate che escono sui giornali.



PRESIDENTE

Grazie, collega Clement.
La prego solo di credere che la mia decisione non è imputabile a partigianeria, ma è semplicemente una valutazione differente sulle sensibilità e sulle attenzioni dei Consiglieri rispetto a partite di serie inferiore.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Proseguimento esame disegno di legge n. 379, inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2007" (seguito)


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 379, di cui al punto 2) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
ARTICOLO 52 Emendamento rubricato n. 73) presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera e Nastri: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Articolo 52 bis (Modifica della legge regionale 30 novembre 1987, n. 58 "Norme in materia di polizia locale").
Dopo l'articolo 5 della legge regionale 30 novembre 1987, n. 58 "Norme in materia di Polizia locale") è inserito il seguente: Articolo 5 bis (Contributi ai comuni dotati di servizi di polizia locale) 1. Al fine di garantire maggiore copertura territoriale e temporale, la Regione Piemonte eroga, ai comuni dotati di servizi di polizia locale contributi per consentire la prestazione dei servizi a favore dei comuni limitrofi che ne sono sprovvisti.
2. L'estensione dei servizi di polizia locale avviene tramite la stipula di apposite convenzioni tra i comuni interessati.
3. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente stabilisce le modalità di accesso ai contributi di cui al comma 1.
4. Per far fronte agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata a stanziare la somma di euro 2.000.000,00 nell'UPB 05021 (Affari istituzionali processo di delega Polizia locale - Tit. I).
5. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
La parola alla Consigliere Cotto, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Avevo già anticipato questo emendamento nel corso della discussione sulla sicurezza, dopo la relazione svolta dall'Assessore Caracciolo.
un emendamento molto "piccolo", che riguarda la polizia locale, e si riferisce, in particolare, a quei Comuni - circa 400 - che non sono dotati di servizio di polizia locale.
Con questo emendamento si chiede di poter incentivare questo servizio da parte delle Polizie locali limitrofe e di poter coprire il servizio laddove è previsto, nelle giornate di sabato e di domenica.
Questo è quanto chiede il territorio, sia a livello di singoli Comuni che di Comunità collinari e montane.
Per questo motivo, noi pensavamo ad un emendamento di circa 2 milioni di euro, finalizzato proprio a tale scopo.
Sappiamo che i cittadini si sentono rassicurati quando sanno di avere un servizio di Polizia locale. Sappiamo, altresì, che i vigili sono i migliori "fotografi" della realtà locale. Ho avuto modo di incontrare tanti vigili nei corsi di formazione, insieme ad insegnanti, assistenti sociali ad esempio in merito al discorso dell'equipe multidisciplinari per il contrasto degli abusi su minori. Conoscendo il territorio, sanno come avvicinare quell'anziano che vive solo e che magari ha perso un po' la memoria, e possono segnalare il caso dall'assistente sociale del vicino consorzio socio-assistenziale; o sanno che ci sono particolari ragazzi abituati ad azioni di bullismo, magari sui treni o sui pullman, quando gli altri ragazzi aspettano i mezzi di trasporto per recarsi a scuola.
veramente un'operazione sociale importantissima. Abbiamo la fortuna di avere un settore di polizia locale che lavora molto bene. Abbiamo una formazione permanente e itinerante dei Vigili, che altre Regioni ci invidiano.
In una riunione di Commissione, quando è emerso che la vicina Lombardia aveva organizzato una scuola centralizzata (o la stava organizzando) per la formazione dei vigili urbani, è stato ricordato che è molto meglio quanto fa il Piemonte, che, appoggiandosi ai Comuni capoluogo, evita tante volte ai vigili di venire a Torino e di aumentare le spese per conto del proprio Comune, oppure di perdere magari nella giornata stessa tre ore di viaggio.
Quindi l'attenzione alla polizia locale c'è. I vigili lavorano molto bene sul territorio e le Amministrazioni comunali sono molto soddisfatte.
A mio giudizio, è importante fare uno sforzo che permetta a quei 370 piccoli Comuni di essere dotati di una "copertura". Non intendiamo affermare che ogni piccolo Comune debba avere un vigile. Assolutamente no: però se potenziamo gli organici dei Comuni limitrofi, ecco che si pu garantire tale copertura sul territorio anche dal punto di vista dell'orario di servizio.
Sappiamo che gli straordinari sono sempre più difficili da pagare oltre che da fare. E quindi, senza ostruzionismo, vogliamo portare all'attenzione del Consiglio regionale che ci sono quasi 400 Comuni che hanno bisogno di una copertura di polizia locale.
Siamo certi che qualora questo emendamento non dovesse ricevere risposta oggi, la troverà con l'assestamento, perché il problema esiste e l'Assessore lo conosce molto bene. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto.
La parola al Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Credo che sia stato sollevato un tema veramente importante. Credo anche che, nel limite del possibile, per i servizi sul territorio, si debba vedere la Regione come un soggetto che propone il riequilibrio sul territorio nel momento in cui ci sono degli squilibri; squilibri che ovviamente, derivano dal fatto che ci sono delle realtà locali che hanno scarse disponibilità e risorse limitate proprio per l'ampiezza del territorio che deve essere vigilato, e la bassa dimensione demografica.
Credo che la Regione possa proprio adottare un'iniziativa sotto questo profilo.
Naturalmente non si tratta di regimentare il territorio o di prevedere qualcosa dall'alto, ma di mettere a disposizione delle realtà locali delle risorse; realtà locali che, peraltro, in alcuni casi, si sono già associate. Sotto questo profilo sono molto importanti le Comunità collinari e montane e altre forme d'aggregazioni, perché magari da solo un singolo Comune non è in grado di risolvere il problema, mentre la domanda di vigilanza ovviamente sta crescendo.
Non vorremmo fare una "riedizione" della discussione sulla sicurezza forse quel giorno si è più filosofeggiato - ma entrare nel concreto del problema. Vi è, quindi, una proposta che senz'altro - ne sono convinto troverà il sostegno, l'approvazione e l'iniziativa da parte dell'Assessore ciò in quanto la persona in divisa sul territorio; l'intervento nel momento in cui è necessario nei momenti più critici; avere in tutti gli angoli del Piemonte uomini della polizia locale è veramente un obiettivo che ci dobbiamo dare.
Sul come declinare quest'obiettivo, noi abbiamo fatto una proposta come per buttare dei sassi nello stagno, ma naturalmente ascoltiamo le proposte e le valutazioni dell'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Caracciolo.



CARACCIOLO Giovanni, Assessore alla polizia locale

Entro nel merito della questione, dicendo subito che sicuramente il problema, inquadrato nell'ottica di una maggiore presenza di vigili laddove non ci sono, può rappresentare una certa efficacia per alcuni problemi di microcriminalità, di scarsità di legalità o di assistenza, ecc. Però, una disponibilità di questa cifra per dei vigili che non esistono è discutibile. Come tutti sappiamo, l'assunzione del personale di polizia locale rientra nell'ambito del pubblico impiego, dove c'è il blocco delle assunzioni, quindi anche se prevediamo degli stanziamenti a questo scopo se non cambia la normativa, non possono essere assunti altri vigili.
Attualmente, c'è la possibilità di attingere a dei contributi per favorire l'associazionismo dei Comuni: ci sono dei bandi, ai quali bisogna rispondere per ottenere questi contributi.
Personalmente sarei favorevole all'implementazione del servizio di prossimità dei vigili. Si tratta di un servizio da predisporre, studiare inquadrare, che comporta molte spese, da destinare per lo più a città medio grandi che non ai piccoli Comuni. Quindi il problema è un po' complesso.
Allo stato attuale, l'unica fonte per avere risorse è rispondere ai bandi che ci sono e che sono fatti dalla polizia locale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia per dichiarazione di voto.



GHIGLIA Agostino

Intervengo per esprimere il voto favorevole di Alleanza Nazionale all'emendamento presentato dal Gruppo di Forza Italia.
Rilevare all'Assessore un'inesattezza rispetto a quanto da lui dichiarato poco fa. Non esiste un blocco dell'assunzione del pubblico impiego (non è nemmeno previsto dalla Finanziaria). Esiste una sorta di rispetto del Patto di stabilità, nell'ambito del quale voi, come i Comuni avete (ed hanno) una larga autonomia decisionale su come mantenerlo. Tant'è che il Comune di Torino (mi spiace per lei), proprio nel bilancio approvato la settimana scorsa, ha disposto l'assunzione di 115 vigili urbani, che erano stati temporaneamente assunti nel corso del periodo olimpico.
Quindi, Assessore Caracciolo, quello che lei ha detto non è tecnicamente corretto, perché, nonostante il rispetto dei parametri del Patto di stabilità, l'assunzione, anche nel pubblico impiego, se finalizzata ad esigenze particolari, è consentita.
In altre parole, i Comuni potrebbero tranquillamente avvalersi di una cifra di questo tipo per l'incremento del numero degli agenti di polizia municipale. Non solo. Anche se questi soldi fossero finalizzati, non all'estensione, ma a quello che dice Forza Italia al comma due del suo emendamento - cioè l'estensione del servizio di polizia locale tra Comuni limitrofi, perché spesso potrebbe diventare una questione semplicemente di pagamento dei costi di straordinario di servizi ulteriori - a legge vigente e a finanziaria vigente sarebbe assolutamente praticabile.
Quindi, il fatto di dire no da parte della Giunta, a mio avviso dimostra solo un fatto: che voi, sulla sicurezza in senso lato, non volete spendere soldi. Quest'emendamento è assolutamente accoglibile, se c'è la volontà.
chiaro che voi preferite mettere i soldi su una legge che non c'è e che forse non ci sarà mai - perché non è una legge sulla sicurezza, ma è una legge del "tutto un po'" - anziché mettere dei soldi che sarebbero spendibili subito per i Comuni e per la polizia locale.
Comunque, ribadiamo il nostro voto favorevole, tenendo presente che anche rispetto alle leggi, occorrerebbe maggiore precisione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Anch'io ovviamente pronuncio il voto a favore, da parte del nostro Gruppo, sull'emendamento che abbiamo presentato. Ma non è tanto questo l'elemento su cui mi permetto di chiedere l'attenzione della Giunta, bensì su un aspetto metodologico, non soltanto nella replica svolta prima dall'Assessore - al di là d'eventuali imprecisioni di cui mi scuso, perch non ho una sufficiente conoscenza per entrare nel merito della norma che peraltro, il collega Ghiglia ha spiegato con molta chiarezza o così mi è sembrato di comprendere - quanto invece sullo spirito dell'argomento.
Mi rendo ben conto che le Regioni non abbiano delle competenze illimitate, e ritengo giusto che sia così.
Riteniamo, però, altrettanto giusto che una Regione lavori in senso lato sul tema della sicurezza, qualunque peso a questo tema noi vogliamo dare per l'attenzione che vi pone la cittadinanza. Noi stessi siamo spesso oggetto di richieste su quanto si possa e si debba fare per migliorare in senso lato la sicurezza del nostro vivere, in particolare a Torino e nella sua Provincia più che in altre realtà della nostra Regione.
Come dicevo, sicuramente ci confrontiamo con dei limiti legislativi (norme di livello superiore, nazionale o dell'Unione Europea) o di competenza che ci potrebbero frenare, però credo che sia proprio quello il momento in cui un'assemblea legislativa si debba porre il problema e qualora questo sia riconosciuto come un'esigenza primaria da parte della collettività che rappresentiamo, occorre trovare le modalità procedurali onde il limite, qualora esista, venga rimosso.
Lei sa bene che una serie di Consigli regionali sono autorizzati a proporre cambiamenti anche alla legge principale che governa tutti noi, che è la nostra Costituzione.
Con la stessa identica logica, non auspico che ad ogni piè sospinto si debba modificare lo stato delle cose, perché la modifica implica anche, in qualche modo, una rottura di fiducia da parte dei cittadini e delle istituzioni, creando qualche elemento di confusione. Tuttavia, su alcuni temi il vedere l'esistenza del limite - non certamente in senso rivoluzionario - ed auspicare la rimozione procedurale dello stesso limite per adempiere ad una funzionalità o ad un obiettivo, qualora venisse ritenuto superiore, credo sia una delle funzioni di un'assemblea legislativa quale quella alla quale ci onoriamo oggi di partecipare.
in tal senso che ribadiamo convintamene il parere favorevole su quest'emendamento, non solo per quanto qui si suggerisce. Riteniamo che il tema della sicurezza, su cui vari organi d'amministrazione pubblica osano oserei dire dovrebbero - confrontarsi, ognuno facendo le cose che già rientrano nell'ambito delle competenze attuali (ma anche modificandole seguendo leggi e procedure, qualora queste non siano più esaustive dell'esigenza cui le collettività dimostrano di essere sensibili), sia uno dei temi cui le collettività sono più sensibili.
Chi ha vissuto il successo delle Olimpiadi di Torino credo abbia mille modi per tradurselo. Personalmente, avendo avuto il piacere e l'onore di esserci, so che la maggior parte dei torinesi che ho incontrato - torinesi o ospiti di Torino in quei giorni - mi raccontavano di una Torino aperta di una Torino pulita, di una Torino sicura. Credo, però, che il successo di quella manifestazione non si possa limitare soltanto attorno a questi tre aggettivi, anche se si tratta, comunque, di tre aggettivi importanti.
Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Su quest'argomento sapete che ho sempre espresso una notevole perplessità sull'atteggiamento di totale chiusura da parte della Giunta.
Non posso fare altro, dai banchi della maggioranza, che prendere atto di questa volontà politica - perché tale è: una chiara volontà politica - di non investire sulla sicurezza.
ovvio che, nel merito, l'emendamento della collega Cotto con quelli dei colleghi di Forza Italia mi vedrà ancora "disciplinato" verso la maggioranza, non perché non creda nella bontà dell'emendamento stesso, ma perché sull'argomento ci sono altri emendamenti che presto affronteremo, un po' più complessi e un po' più globali, nei confronti dei quali la mia posizione potrebbe essere anche meno disciplinata. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73.
Il Consiglio non approva.
Passiamo all'emendamento n. 77, il cui primo firmatario è il Consigliere Nastri.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

So bene che la procedura non lo consente, ma visto che il collega Nastri...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Burzi, abbiamo commesso un errore: prima c'è l'emendamento rubricato n. 74.
Emendamento rubricato n. 74) presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera e Nastri: Dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Modifica della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 "Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie") 1. Dopo la lettera f), del comma 1, dell'articolo 2, della legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 (norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie) è aggiunta la seguente: g) tra i soggetti beneficiari dei contributi di cui alla presente legge sono ricompresi i seguenti: 1) case di riposo 2) circoli ricreativi 3) parrocchie".
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Mi dispiace che non sia presente l'Assessore allo sport, ma di questo problema abbiamo già parlato in Commissione, quando discutevamo sull'attività fisico-motoria.
Allora avevo chiesto come mai nell'elenco dei soggetti beneficiari dei contributi, di cui alla legge n. 93 del 1995, non rientravano le case di riposo, i circoli ricreativi e le parrocchie, intese come attività di oratorio.
Sappiamo quante case di riposo iniziano piccoli percorsi, nel proprio cortile, nel proprio giardino o nel proprio parco, per facilitare l'attività fisico-motoria di anziani.
Purtroppo sapete che quando un anziano entra autosufficiente in una casa di riposo, dopo poco tempo rischia di diventare non autosufficiente perché, in pratica, non può fare più nulla. Le leggi non gli consentono di apparecchiare il tavolo, di dare una mano in cucina o di fare qualche lavoretto. Non è possibile: giustamente o ingiustamente. Sta di fatto che sono costretti all'inattività. C'è sempre meno personale che abbia tempo di parlare con loro.
A questo punto, quindi, un po' di attività fisica, magari incoraggiata e sostenuta dai volontari (tante volte dai famigliari o dai volontari) pu aiutare. Allora perché non approfittare della possibilità che dà la legge? Nella legge c'è la possibilità che sia tutto il mondo destinatario di questi contributi. Lo si deve decidere.
Permettere di partecipare al bando per l'attività fisico-motoria anche alla case di riposo, che magari non vogliono realizzare una vera e propria palestra, ma solo qualche iniziativa all'esterno, sarebbe un fatto positivo.
Per non parlare poi dei circoli ricreativi.
In occasione del gran progetto di contrasto alla solitudine abbiamo visto che il nostro Piemonte è ricco di circoli ricreativi. Una volta erano frequentati anche da giovani, mentre oggi sempre più anziani vanno a giocare a carte, a bocce, o approfittano del sabato o della domenica per trovarsi insieme.
Allora perché non permettere a questi circoli ricreativi di sistemare il campo da bocce? So che adesso vanno molto di moda, per la nuova Giunta campi da golf, ma magari si potrebbe fare qualcosa anche per i campi da bocce. È una sport popolare, quindi perché non investire in questo gioco? Perché non permettere ai circoli di organizzare corsi di formazione dove gli anziani possono insegnare ai giovani a giocare a bocce? Sarebbe un modo per favorire il rapporto intergenerazionale, sarebbe un modo per vedere in questi nostri paesi un po' di vita e di vivacità.
Le parrocchie. Si può essere credenti oppure no, ma nessuno mette in discussione il ruolo che le parrocchie hanno avuto nella nostra società. Un ruolo educativo. Pensiamo agli oratori. Quando si parla di oratori è facile pensare a Don Bosco, pensare quanto abbia fatto per il disagio giovanile.
Perché non aiutare, quindi, le parrocchie a sistemare quel campetto di calcio che ha bisogno di pochi euro per sistemare la porta o per altra manutenzione? Quest'emendamento può essere accolto. Mi spiace di avere poca attenzione da parte della Giunta. Non ho parlato con l'Assessore Peveraro prima, però è un emendamento che non smuove finanziamenti. L'emendamento recita: "Tra i soggetti beneficiari dei contributi di cui alla presente legge" - parliamo della legge n. 93/95, 'Promozione impiantistica sportiva' "possono anche essere ricomprese le case di riposo, i circoli ricreativi le parrocchie". È un emendamento importante per l'attività fisico-motoria.
un emendamento che può aiutare senza aggiunta di soldi, apre semplicemente lo scenario...



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliera Cotto, la prego di concludere il suo intervento.



COTTO Mariangela

Ha ragione, mi scusi Presidente, mi stavo allargando, ma quando parlo di questi argomenti mi entusiasmo. Sono certa che anche i miei colleghi tra cui il Consigliere Leo, volevano intervenire sull'argomento.



PRESIDENTE

So che lei spesso si entusiasma degli argomenti che tratta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Le questioni, quando sono importanti e significative, si devono ripetere. Si recupererà successivamente il tempo.
La legge n. 93 del '95 era stata vista, in allora, soprattutto come un momento di incentivazione della pratica sportiva. Dopo più di dieci anni di esercizio e di attuazione della legge, possiamo trarre delle indicazioni ed intervenire con emendamenti che, in sostanza, allargano il panorama dei beneficiari. Da più parti si sottolinea l'importanza della pratica sportiva, non limitata solo ad alcune stagioni della vita ma lungo tutto il suo corso, come un'attività di prevenzione e anche di miglioramento della qualità della vita stessa.
Quindi non solo prevenzione sanitaria, ma anche sotto il profilo del mantenere momenti di relazione ed essere inseriti da un punto di vista sociale. È chiaro che occorrono dei soggetti che assicurino lo svolgimento di queste attività, per cui l'emendamento individua delle realtà emergenti per esempio il ruolo che hanno le case di riposo per quanto riguarda gli anziani e i circoli ricreativi, momenti di aggregazione sotto tanti punti di vista. Naturalmente, non dimenticando il ruolo delle parrocchie, che possono mutare la frequenza da un punto di vista dell'attività religiosa e rappresentare un punto di riferimento molto importante nei vari quartieri.
Non solo quartieri di città, ma in certe realtà locali sono forse l'unico soggetto organizzato, anche se oggi come oggi soffrono della difficoltà di assicurare una presenza sacerdotale in via autonoma. Molte volte ci sono aggregazioni su base intercomunale.
Detto ciò, credo che non ci sia nessuna difficoltà non tanto a modificare la legge nella sua essenza da un punto di vista del sostegno della pratica sportiva, ma quanto dell'allargamento dei beneficiari. Sotto questo profilo, penso senz'altro di trovare convergenze. Ci troviamo d'accordo, mi auguro, con tanti colleghi di altri Gruppi, al di là di quello che può essere il rapporto maggioranza e minoranza. Auspico che questo emendamento - che non ha nessun costo aggiuntivo per il bilancio regionale, ma una valenza sostanzialmente normativa - venga giudicato positivamente da parte della Giunta e possa essere accolto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Ringrazio il Presidente. Chiedo scusa al Presidente se ieri ho rubato qualche minuto fuori ordinanza, ma il Presidente ha garbo e pazienza.
Cerco di intervenire su quelle materie che mi sembrano più importanti.
Vorrei sottolineare il duplice vantaggio dell'emendamento: non vi è aggravio economico; ha una valenza sociale di prevenzione, di collegamento di servizio veramente importante. Siamo ormai in un'epoca in cui lo Stato non può e, forse, non deve rispondere a tutto. Mentre ci sono corpi sociali intermedi che, con pochissima spesa, possono rendere un servigio grandissimo. Ampliare questa legge per rendere servizi di primaria importanza, data la necessità della popolazione, dà la possibilità agli stessi di rendere un servizio alla collettività prezioso e non indifferente. Dà modo anche alla politica di dimostrare che è capace di attenzione, di rispetto, che è capace di valorizzare quelle associazioni quei gruppi e quei corpi sociali intermedi che hanno dimostrato, più che mai, di essere preziosi.
Ho parlato tante volte del principio di sussidiarietà, ma è stato sovente interpretato soprattutto in senso verticale fra istituzioni, poteri e non con la società civile. È ora di ampliare la mente, pensare ad una sussidiarietà orizzontale. Più di una volta la Consigliera Cotto e il Consigliere Cavallera hanno dimostrato, argomentandola con i fatti, come delle realtà di privato sociale (privato sociale, ma con valenza pubblica) abbiano saputo rispondere ad esigenze pubbliche, quindi di tutti, in maniera non soltanto più economica, che è già un dato che il legislatore deve guardare, ma socialmente, quindi pubblicamente più preziose.
Ho comunque lanciato un appello al sostegno di questa iniziativa.
Crediamo che in un Consiglio veramente sovrano e attivo - poi ci rendiamo conto delle difficoltà della politica - molte cose potrebbero essere cambiate dal buonsenso e dalla buona volontà.
Mi spiace che ieri la Presidente Bresso si sia inquietata quando ho evocato il ruolo del Consiglio su determinati aspetti, ma ormai la nostra speranza, di fronte alla rigidità della Presidenza della Giunta, è che siano posizioni consiliari. E solo il buonsenso, la disponibilità e la generosità dei Gruppi, che sovente hanno saputo interloquire...
Riconosco che l'altro giorno, rispetto a certe istanze poste dai banchi della maggioranza, in particolare di alcuni colleghi della nuova sinistra o sinistra...



(Commenti fuori microfono)



LEO Giampiero

Volevo comunque segnalarlo e ringraziare per la disponibilità e l'attenzione al dialogo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Quando si parla di sport, è chiaro che bisogna sempre portare avanti quella che è la valenza dello sport: lo sport è aggregazione e socializzazione, ma è soprattutto un modo per fare divertire tutti.
Quando ero Assessore al Comune di Novara, parlavo sempre di sport a 360 gradi; uno sport per tutti e non solo a livello agonistico. Ecco perché è fondamentale ottimizzare la funzionalità dell'impiantistica sportiva e offrire la possibilità a tutti di praticarlo.
Quando si parla di valenza sociale, in particolare quando si fa riferimento ai soggetti che potrebbero beneficiare dei contributi della legge n. 93 del 1995, mi sembra giusto offrire tale possibilità anche alle case di riposo, ai circoli ricreativi ma ancora di più alle parrocchie perché sicuramente l'oratorio dovrebbe avere una valenza sociale di formazione del giovane. Non dare la possibilità a questi soggetti di partecipare ai bandi è una cosa non giusta, soprattutto quando si parla di sport.
Anch'io condivido quello che è stato detto dai colleghi che mi hanno preceduto (mi riferisco, in particolare, ai colleghi Cotto, Cavallera e Leo). È fondamentale, a mio giudizio, offrire questa possibilità a questi soggetti, per diversi motivi.
Se si parla di aggregazione, non comprendo per quale motivo i circoli ricreativi non possano essere considerati "aggreganti" e quindi non possano partecipare ai bandi per ricevere i contributi, sapendo, poi, che la maggior parte dei circoli e delle parrocchie, oltre ad avere una valenza sociale, hanno anche problemi di carattere finanziario. Non concedere loro questa opportunità non rientrerebbe nella normalità. Ecco perché questa è una legge importante, e un buon 50% o 60% dei Comuni della nostra Regione partecipano. Però, a mio giudizio, sarebbe ancora più giusto dare questo tipo di opportunità a tutti i soggetti.
A questo punto sì che lo sport avrebbe una valenza a 360 gradi, perch nessuno sarebbe escluso.
Quando si parla di circoli ricreativi, spesso si pensa che siano strutture frequentate da persone di determinate età; invece accolgono persone di tutte le età e quindi è chiaro che anche questi circoli hanno bisogno di contributi, proprio per formare anche i giovani. È soprattutto la formazione che serve ai giovani, anche per poterli "togliere" da altri pericoli.
Visto che non sono contemplate delle cifre, credo che questo emendamento possa essere tranquillamente approvato, perché è soltanto un ampliamento normale di soggetti che, in qualche modo, possono partecipare e, nello stesso tempo, hanno bisogno di contributi per andare avanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliere Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Vorrei ringraziare i colleghi del Gruppo che hanno voluto presentare questa proposta di emendamento, che personalmente considero molto importante, perché non va all'euro in più rispetto alle risorse stanziate ma fa un ragionamento di riconsiderazione di una serie di premesse e di indirizzi che la legge n. 93, quando fu istituita e votata anche da noi nel 1995, aveva dato.
Questo emendamento, sostanzialmente, propone al Consiglio di valutare nell'ambito degli aventi diritto alle risorse (che sono quelle che la Giunta ha ritenuto di indirizzare rispetto a questa legge e a questo contesto), di tener presente, al di là dei riferimenti tipici che nell'ambito dello sport si muovono, operano e agiscono istituzionalmente di una serie di realtà che, anche sotto questo profilo (che è quello dello sport e delle attività fisico-motorie) operano.
Dico "anche sotto questo profilo" perché le indicazioni espresse all'interno di questo emendamento, dove si richiede appunto di estendere gli aventi diritto anche alle case di riposo, ai circoli ricreativi e alle parrocchie, evidenziano una realtà che magari non ha la nomea, la considerazione o non dà l'impressione di rappresentare un mondo professionale e professionistico in questo settore, ma che svolge una funzione sociale molto importante. Perché all'interno dei circoli ricreativi o delle parrocchie ci sono una serie di momenti aggregativi che vengono svolti anche attraverso lo sport, che portano grandi quantità di giovani a farsi coinvolgere e a sviluppare, magari, una passione e un'eventuale futura professione, anche se non attraverso le modalità classiche del percorso sportivo tradizionale.
Qui, in fondo, non si chiedono risorse in più e non si chiede nemmeno di valutarle al pari di queste altre. Si delega sostanzialmente la Giunta a fare una serie di valutazioni rispetto alle risorse disponibili e alle modalità attraverso le quali queste realtà possono essere riconsiderate e mi sembra che questa sia un'impostazione seria di porre i problemi e di richiedere a questo Consiglio, che nel 1995 votò questa legge, un supplemento di istruttoria rispetto alle motivazioni che avevano portato all'epoca a definire, tutti insieme, questo percorso.
Tra l'altro, non ricordo se questa legge è stata votata all'unanimità ma fu una legge molto condivisa. Quindi non si tratta di un segnale di parte, ma si tratta semplicemente di riconsiderare nell'ambito di una legge come questa, che noi riteniamo così importante, a proposito dei luoghi all'interno dei quali vengono svolte queste attività. Non era stato all'epoca ricompreso, ma, di fatto, si è dimostrato, si dimostra e si dimostrerà un luogo d'aggregazione e di sviluppo di attività fisico-motorie importanti come quelle che abbiamo voluto descrivere.
Per quanto mi riguarda, esprimo un apprezzamento alla presentazione di quest'emendamento e rivolgo una richiesta, non solo alla Giunta, ma più che altro al Consiglio, affinché considerino questa come una proposta assolutamente seria, che tutti abbiamo ritenuto importante e che forse pu a distanza di dieci anni, avere questo supplemento e questa riflessione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale.



PEDRALE Luca

L'emendamento avente come prima firmataria la collega Cotto rientra perfettamente nella politica di prevenzione e d'innalzamento della qualità della vita per la popolazione tutta e, in particolare, per tutte le fasce deboli e disagiate, e per gli anziani.
Con quest'emendamento si cerca di coinvolgere nelle attività fisico motorie e ludico-sportive quei soggetti che, normalmente, nelle case di riposo e nei circoli ricreativi vengono ignorati o, implicitamente, non sono sufficientemente coinvolti. Nel passato si è sempre pensato ad attività ricreative più che fisico-motorie per gli anziani. Con quest'emendamento si cerca, in parte, di correggere tale carenza.
Credo sia noto a tutti, ne siamo pienamente consapevoli, come la ginnastica dolce e la moderata attività fisico-motoria, soprattutto per gli anziani, sia lo strumento e la medicina migliore per prevenire una serie di patologie legate, appunto, alla non sufficiente attività fisica e motoria.
Il tentativo di quest'emendamento è di inserire stabilmente questi soggetti, finora esclusi o semplicemente poco coinvolti, nelle attività sportive, in generale.
Quest'emendamento ha una duplice valenza di tipo sociale, perch coinvolge quella fascia di popolazione il cui primo problema è, spesso e volentieri, la solitudine e la paura di essere abbandonati nelle case di riposo. Case di riposo che non sempre sono all'altezza della situazione non sempre sono in condizioni igienico-sanitario ottimali e, soprattutto al di là della vetustà o meno dell'edificio, denunciano un problema a volte irrisolvibile: quello degli spazi e del coinvolgimento sociale e umano degli ospiti di queste strutture residenziali. Vi è una latente difficoltà persino a far parlare gli anziani nella stessa stanza o nella stessa camera da letto. Anziani che provengono da paesi diversi, con esperienze diverse di ceti sociali diversi, purtroppo spesso si trovano di fronte a barriere difficili da superare.
Ecco che allora l'attività sportiva, ovviamente moderata, semplice come appunto la ginnastica dolce e la creazione di spazi all'interno delle case di riposo, possono essere uno dei migliori modi per socializzare e per rompere anche quelle invisibili ma esistenti differenze fra anziani-ospiti che magari hanno alle loro spalle patologie e operazioni con traumi difficili da rimuovere con la sola permanenza all'interno delle case di riposo.
Non è da sottovalutare l'effetto positivo che potrebbe generare l'ammodernamento delle attività all'interno degli oratori parrocchiali.
Nella passata legislatura, con un gruppo di colleghi di estrazione cattolica, abbiamo varato un provvedimento (sono anch'io uno dei firmatari) denominato legge per gli oratori parrocchiali, che ha avuto un grandissimo successo. Aveva, giustamente, la finalità di riconoscere il ruolo di formazione, di educazione, di educazione civica e di strumento per combattere la devianza sociale e la devianza giovanile nei centri riconosciuti come "oratori parrocchiali".
Si è volutamente, in quel caso, dimenticare il ruolo sportivo che già era stato riconosciuto agli oratori parrocchiali. È noto però che molti dei nostri oratori hanno evidenti problemi di struttura e proprio per questo motivo devono essere aiutati, sopratutto per poter correlare momenti di ricreazione ad attività di tipo fisico-motoria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 75) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale e Cotto: Dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Cofinanziamento regionale per la realizzazione del Movicentro del Comune di Arquata Scrivia).
1. Per la realizzazione del Movicentro del Comune di Arquata Scrivi- la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere la somma di euro 1.000.000,00 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 26992 (Trasporti - Direzione - Tit. II).
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

La proposta che avanzo riguarda un importante Comune (lo conosce bene il collega Casoni). È un Comune ubicato nella Valle Scrivia, dove s'incrociano le ferrovie Torino-Genova e Milano- Genova.
Naturalmente è un rilevante nodo ferroviario sia per quanto riguarda i passeggeri, sia per quanto riguarda le merci. A livello di merci è stato realizzato un centro logistico limitato, da un punto di vista della superficie, perché siamo all'interno di una valle appenninica, però, per quanto riguarda il movimento delle persone è molto importante, in quanto il pendolarismo verso Torino, Milano e Genova è notevole e poi perché, in quella stazione, vi è la fermata di moltissimi treni.
Credo che l'amministrazione comunale abbia considerato, per quello di cui a mia conoscenza, la realizzazione di quest'infrastruttura come obiettivo prioritario, confermando quello che aveva già ipotizzato anche la precedente amministrazione, quindi vi è un dato di continuità nella previsione e nella durata. Ovviamente, in precedenza, la Regione ha privilegiato i Comuni più grossi, quindi i capoluoghi di Provincia e i centri zona, ma adesso è possibile, con cifre significative per un Comune sia pure più limitate, come nel caso specifico.
Per quanto riguarda Arquata Scrivia, sarebbe sufficiente una cifra di un milione di euro per completare la realizzazione di quest'intervento che ovviamente, prevede anche un co-finanziamento di base, sempre di un milione di euro, da parte dell'amministrazione comunale.
Sapete che i Comuni hanno dei limiti nella capacità di contrazione di mutui e quindi, senza quest'intervento straordinario, non ci sarebbe la possibilità di realizzare il Movicentro.
Abbiamo già sentito parlare di Arquata Scrivia per la vicenda del passaggio di una frazione dal Comune di Gavi a quello di Arquata. Una delle ragioni per cui si avanzava questa proposta era proprio che il Comune cedente la frazione Sottovalle, il Comune di Gavi, non provvedeva ai servizi in modo efficace come avrebbe potuto fare il Comune di Arquata. Vi è, quindi, un orientamento del Consiglio regionale di andare in quella direzione.
Proprio il Sindaco di Arquata, ascoltato nelle consultazioni per quella vicenda, chiedeva comunque un aiuto straordinario della Regione, perché se avrebbe dovuto farsi carico del completamento delle infrastrutture della nuova frazione, avrebbe avuto grosse difficoltà. Chiedeva, quindi, un aiuto della Regione su altri capitoli o su altri interventi, come potrebbe essere quest'occasione. Ascoltando quell'audizione mi si è accesa una lampadina come si suol dire, e sono stato indotto a presentare questa proposta.
Mi auguro che l'amministrazione regionale, proprio da un punto di vista finanziario, possa valutare positivamente l'emendamento.
Sarei anche disponibile ad accettare un ragionamento che chieda di trasformare l'emendamento in un ordine del giorno o che, comunque, si riservi di accoglierlo successivamente.
Probabilmente, la trasformazione in un ordine del giorno sarebbe la strada che ci garantirebbe di più e ci consentirebbe di collegarci con l'altra vicenda, cui prima faceva riferimento.
Spero di essere stato chiaro nell'illustrare l'importanza della proposta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Ha ragiona il collega Cavallera quando dice che Arquata Scrivia è un centro molto importante. Chi, come me o come il collega Muliere, viaggia in treno, sovente a Porta Nuova prende il treno in direzione di Arquata Scrivia.
In passato sono stati realizzati e finanziati Movicentro nelle città capoluogo. Anche Asti, lo può confermare la Consigliera Motta, sta ultimando i lavori del Movicentro (speriamo che possa essere inaugurato prima delle elezioni comunali del 27 maggio, altrimenti poi tutti cercheranno di assumersene il merito).
Sono iniziative che partono da molto lontano, prima di arrivare alla realizzazione, quindi bene ha fatto il collega Cavallera a porre l'attenzione nella discussione della Finanziaria. Di Arquata Scrivia - pu confermarlo il Consigliere Reschigna - ne abbiamo già sentito parlare in VIII Commissione, quando sono stati auditi i due Comuni, Gavi e Arquata per il passaggio della frazione Sottovalle da Gavi ad Arquata. In quell'occasione, il Sindaco aveva chiesto, facendo presente le tante difficoltà di un Comune, sia pure di dimensioni notevoli rispetto ai 624 Comuni del Piemonte che hanno meno di mille abitanti, la necessità di avere un contributo straordinario della Regione.
Se l'idea è di realizzare Movicentro nelle stazioni minori, rispetto ai Comuni capoluogo, penso che Arquata Scrivia abbia veramente la dignità per avere questo finanziamento per completare i lavori.
Ha ragione sempre il collega quando dice che, se non è possibile trovare un milione di euro per questo co-finanziamento, allora valutiamo d'accordo con i colleghi della Provincia di Alessandria, che meglio di me conoscono questo problema, di preparare insieme (quindi non un ordine del giorno già confezionato, ma creato insieme ai Consiglieri della Provincia di Alessandria), un ordine del giorno che indirizzi la Giunta verso il completamento di quest'opera. Sono certa che al collega Cavallera, come ai colleghi della Provincia di Alessandria, potrebbe anche bastare metà del finanziamento richiesto con l'emendamento. Anziché un milione, anche solo 500 mila euro, proprio come un segnale importante che interessa anche quelli di Torino e di Asti, perché se Arquata può avere un Movicentro degno di questo nome, chiaramente i collegamenti con Genova potranno essere migliorati. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Mi associo anch'io all'emendamento presentato dal collega Cavallera e dalla collega Cotto, perché la politica di Movicentro è sicuramente una politica dei trasporti che ha avuto successo in Piemonte. È stata un'intuizione positiva che, indipendentemente dai colori politici delle Giunte regionali che si sono succedute, sembra proseguire in una corretta gestione amministrativa.
I riflessi positivi li conosciamo, perché abbiamo già iniziato ad apprezzarli nei grandi centri, in particolare nei Capoluoghi di Provincia del Piemonte, però è giusto, com'è già stato sottolineato, cercare di trasferire questa nuova politica dei trasporti, con un rispetto e un'attenzione all'ambiente e al territorio, anche nei centri minori realizzando quel decentramento amministrativo e quel federalismo concreto e territoriale che spesso proclamiamo di voler fare, ma che poi non riusciamo sufficientemente a realizzare.
bene, quindi, che anche in centri minori, come quello di Arquata Scrivia - lo posso dire dopo l'esperienza positiva in alcuni centri della mia Provincia, che ha avuto successo ed è stato accolto molto favorevolmente dalla popolazione, soprattutto dalla fascia dei pendolari nonché delle amministrazioni comunali - si possano realizzare tali opere.
anche un segnale per venire incontro a quest'amministrazione comunale consentendogli di co-finanziare quest'investimento e quest'intervento.
Qualora non fosse sufficientemente facile individuare, all'interno delle maglie del bilancio regionale, le risorse indicate nell'emendamento, si dia comunque un segnale concreto, magari con uno stanziamento minore, purch sempre ufficialmente imputato all'interno del bilancio regionale. Un'ultima fattispecie di ipotesi, come è anche già stata ipotizzata in particolare dalla Consigliera Cotto, potrebbe essere la scrittura di un ordine del giorno redatto da più Gruppi sia di maggioranza sia di minoranza, in maniera tale che vi sia, se non un impegno finanziario contabile, un impegno politico ufficiale largo ed esteso. In questo modo la Giunta è vincolata alla realizzazione dell'opera e al trasferimento di risorse al Comune interessato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Portare i problemi del Piemonte in questa sede, nel Consiglio regionale, credo non sia tempo perso. Bisogna trovare i percorsi per dare le soluzioni, come si è sempre fatto. Do atto al Consigliere Casoni di aver avviato la politica dei Movicentro che aveva risolto molti problemi nelle città maggiori. Adesso abbiamo città medio-piccole, ma importanti da un punto di vista della strategia dei trasporti. Sappiamo quanto sia necessario avere un interscambio con le strutture adeguate per passare dal trasporto su ferro al trasporto su gomma le linee di autobus che si collegano con le zone circostanti, ma anche l'esercizio della motorizzazione privata, quindi parcheggi e quant'altro a disposizione.
Mi auguro che la riposta negativa della Giunta possa essere bilanciata da una convergenza più ampia da parte dei Consiglieri anche di maggioranza.
Qualora dovesse rimanere "incastrata" nel rapporto maggioranza e minoranza potrebbe esservi l'impegno - mi rammarico dell'assenza dell'Assessore Borioli, ma era stata preannunciata nella scorsa settimana - che la vicenda possa trovare tempestivamente le giuste soluzioni.
una politica - quella dell'intermodalità, dell'interscambio, della logistica - che oggi come oggi deve essere proseguita perché ne va non solo del soddisfacimento della domanda di trasporto, ma anche di un miglioramento dal punto di vista ambientale. Se si ricorre a risposte più sofisticate, più organizzate, indubbiamente ci sono anche dei vantaggi sotto il profilo dell'utilizzazione integrata di tutti i mezzi di trasporto. L'integrazione autobus-ferrovia e autovettura-ferrovia è certamente una risposta strategica soprattutto per coloro che abitano nelle zone più decentrate e che guardano alle infrastrutture dei Movicentro come ad un punto di riferimento importante. Sono risposte ai pendolari che dobbiamo dare non solamente interessandoci della puntualità dei trasporti del miglioramento dei treni per i pendolari stessi, ma anche organizzandoci logisticamente per facilitare il miglior raggiungimento possibile del posto di lavoro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 75, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 76) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale e Cotto: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Modifica della legge regionale 23 marzo 2004, n. 6 'Politiche integrate in materia di sicurezza').
Dopo l'articolo 11 della legge regionale 23 marzo 2004, n. 6 (Politiche integrate in materia di sicurezza) è inserito il seguente: Articolo 11 bis (contributi ai comuni fino a 5.000 abitanti).
1. Per la realizzazione di interventi del tipo di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) la Regione concede, ai comuni fino a 5.000 abitanti contributi in capitale nel limite massimo di 40.000,00 euro, per ciascuno degli anni finanziari 2007, 2008, 2009. In alternativa la Regione, nei limiti del medesimo valore di intervento, concede contributi in conto interessi.
2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente stabilisce le modalità di accesso ai contributi di cui al precedente comma.
3. Al fine dell'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo è istituito un apposito fondo con stanziamenti pluriennali nell'unità previsionale di base (UPB) S1991 (Gabinetto Presidenza della Giunta direzione Tit. I spese correnti).
4. Per l'anno 2007 è previsto uno stanziamento di 12.000.000,00 euro, in termini di competenza e di cassa, iscritto nell'unità previsionale di base (UPB) S1991 (Gabinetto Presidenza della Giunta direzione Tit. I spese correnti) alla cui copertura si fa fronte con le risorse dell'unità previsionale di base (UPB) 09011 (Bilanci e finanze Tit. I spese correnti) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007.
5. Per il 2008 e 2009, agli stanziamenti di 12.000.000,00 euro per ciascun anno, in termini di competenza, si fa fronte con le risorse dell'UPB 09011 del bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2007-2009".
La parola al Consigliere Cavallera per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo

Questo è un ordine del giorno che avevamo approntato, almeno personalmente, anche su sollecitazione del Gruppo di Forza Italia e dopo aver discusso con tantissimi Consiglieri, anche di minoranza, a seguito del dibattito che c'era stato sulla sicurezza dicendo che un conto sono le parole, un altro sono i fatti.
Abbiamo la certezza, abbiamo constatato direttamente che ci sarebbero tanti Comuni che vorrebbero realizzare sistemi di vigilanza sul territorio sopperendo all'assenza di vigili urbani e alla difficoltà di reperirli.
Quindi una vigilanza completa, a tutto campo, operativa attraverso la figura del corpo di polizia locale. Naturalmente queste realtà pensano di sopperire anche con sistemi di tipo tecnologico. Noi avevamo detto che se ci fosse uno stanziamento di 12 milioni di euro per ogni anno, per tre anni, senz'altro queste esigenze potrebbero essere soddisfatte, perlomeno in buona parte. Ecco quindi la nostra proposta che accelera quello che è previsto dalla legge sulla sicurezza. Per certi versi, questa proposta si fa anche carico di andare oltre la normativa vigente.
Quest'emendamento potrebbe essere valutato positivamente anche da coloro che hanno riflettuto in quest'aula che una legge sulla sicurezza dovrebbe, comunque, essere rivisitata. Sarà senz'altro rivisitata qualora la volontà della maggioranza andasse in tal senso.
Abbiamo confezionato non solo una proposta di stanziamento di 12 milioni di euro all'anno per tre anni, ma anche una casistica, quindi una normativa. Alcuni commi che, in sostanza, prevedono come la Giunta regionale debba, o dovrebbe, elaborare una deliberazione per stabilire i criteri di erogazione di questi contributi proprio tendenti a realizzare quei sistemi tecnologici, più o meno sofisticati, tali da coadiuvare il presidio del territorio, ovviamente nel rispetto delle norme sulla privacy (qui ci riferiamo alle aree pubbliche, quindi alle aree di diretta competenza dal punto di vista della normativa territoriale, urbanistica viabilistica dei Comuni stessi). Naturalmente la cosa è stata prevista proprio per i Comuni fino a 5.000 abitanti proprio per partire dal basso. I Comuni di dimensione demografica superiore potrebbero far riferimento, in teoria, alla legge n. 6 vigente - se finanziata-, mentre i piccoli Comuni se non siamo di fronte ad uno stanziamento straordinario o ad un finanziamento con percentuali di contribuzione alta, senz'altro non potrebbero affrontare e risolvere il problema.
Quindi limite nella proposta per i Comuni fino a 5.000 abitanti; limite nella proposta per un massimo di contributo di 40.000 euro pro-capite o meglio, pro-Ente finanziato.
Così come abbiamo fatto prima per quanto riguarda l'emendamento sul rafforzamento della Polizia locale, con questo emendamento diamo un'ulteriore occasione al Consiglio regionale - se volesse - di intervenire aiutando i Comuni nel settore della vigilanza, che non è solamente per la sicurezza in senso diretto, ma anche per il controllo del territorio e dell'ambiente, perché sappiamo che l'assenza di vigilanza ha anche dei risvolti negativi sotto il profilo ambientale e territoriale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene in qualità di consigliere; ne ha facoltà.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Grazie, Presidente. Intervengo a sostegno dell'emendamento presentato dal collega Cavallera.
La bontà di questo emendamento - potremmo definirla "nuova norma" - va spiegata anche col dibattito che c'era stato sulla sicurezza. La caratteristica del nostro territorio - praticamente il 90% degli Enti è costituito da piccoli Comuni e ci sono intere zone, in particolare le vallate, che vivono un momento di desertificazione sotto l'aspetto residenziale - sovente porta questi Comuni a non essere nemmeno in grado di far fronte alla ordinaria gestione della sicurezza: le caserme dei Carabinieri si trovano, normalmente, a fondo valle; i Comuni non hanno personale dedicato alla vigilanza vera e propria, in senso stretto; non c'è il corpo dei Vigili e normalmente la figura della Guardia comunale è vista sovente come multi-funzionale.
Avere la possibilità di un contributo - in questo caso ridotto - per utilizzare la strumentazione essenzialmente di tipo tecnologico come le telecamere per controllare le vie principali, può essere la soluzione - o il deterrente, in questo caso - per creare una condizione di maggior sicurezza per chi vi abita, ma anche contro i furti negli edifici non abitati, nei luoghi di culto, che si stanno moltiplicando, in generale per garantire le sicurezze sul patrimonio (parliamo di una sicurezza diversa rispetto al concetto che viene dato nella grande città).
positivo il limite dei 5.000 abitanti. Naturalmente, penso che il primo firmatario Cavallera sia disponibile a modificarlo: se per la Giunta non va bene 5.000, può diventare 4.000 o 6.000, così come ritengo che l'entità prevista di 12 milioni di euro possa essere modulabile a volontà della Giunta. Ma certamente significa indirizzare l'intervento della Regione su un settore di sicurezza che finora non è stato completamente affrontato, in quanto il concetto di sicurezza finora trattato era una sicurezza alla persona nelle grandi città. La sicurezza dei beni, in particolare nei piccoli Comuni, è un altro degli elementi che crea notevole disagio e che meriterebbe una risposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
un tema che abbiamo già toccato in altre occasioni, in particolare nel recente dibattito sulla sicurezza della nostra Regione.
Noi, con tutta la nostra convinzione e determinazione, riproponiamo un provvedimento che avevamo già accennato e discusso anche nel dibattito sulla sicurezza, come dicevo in precedenza, e della assoluta necessità di un adeguamento della legge n. 58 ad una politica di maggior efficienza della Polizia locale, per far fronte ad una serie di emergenze sulla sicurezza e sulla tranquillità che noi conosciamo ormai fortemente insediata anche nei centri minori del nostro Piemonte.
In più di un'occasione abbiamo dovuto constatare come certi fenomeni di delinquenza e di microcriminalità, che fino a qualche anno fa avevano come teatro le grandi città, in particolare Torino, si siano purtroppo spostati e diffusi su tutto il territorio, anche nei centri minori.
Non abbiamo purtroppo avuto la possibilità di dotare di personale adeguato la Polizia urbana tutti i Comuni. Alcuni Comuni del Piemonte, in particolare quelli piccoli, sono totalmente sprovvisti di Vigili Urbani.
Un tempo vi erano Comuni con uno o due Vigili Urbani che avevano anche funzioni di "messo" e qualche altra incombenza amministrativa e burocratica; vi era comunque un presidio e una presenza di un agente con funzione di pubblica sicurezza come quella di Polizia municipale, di Polizia locale.
Adesso, in molti Comuni, questa presenza è scomparsa per motivi di bilancio. Sapete benissimo che i trasferimenti dallo Stato centrale ai Comuni sono progressivamente diminuiti in questi anni e i provvedimenti che abbiamo adottato con la nostra legge regionale sulla sicurezza a volte sono stati sufficienti, a volte no.
vero che in molti casi - argomento sul quale torneremo più volte in futuro - la video-sorveglianza o gli impianti di allarme per proteggere il patrimonio degli edifici pubblici è già stata una buona risposta e ha rappresentato un utile deterrente contro la microcriminalità. Ma a volte questo non è sufficiente, soprattutto nei centri di campagna e soprattutto per la protezione e la sicurezza delle abitazioni civili (in particolare di quelle isolate, in campagna).
necessaria, quindi, la presenza di Polizia locale, che, se non pu dotarsi autonomamente di agenti di pubblica sicurezza all'interno del personale della Polizia Municipale, possa almeno essere aiutata dai Comuni limitrofi, magari dai Comuni che hanno maggiori dimensioni e che hanno un corpo di Polizia più numeroso.
Ecco che quindi proponiamo la stipula di convenzioni fra Comuni che ovviamente siano interessati a rafforzare il servizio di sicurezza attraverso la Polizia locale con questo specifico emendamento, che - ne siamo coscienti - non risolverà da solo tutti i problemi relativi alla sicurezza del territorio, ma fa parte di quella politica di controllo, di prevenzione, di educazione e di rispetto della legalità su cui credo tutti dovremmo essere d'accordo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Credo che l'emendamento sia particolarmente importante, in quanto integra un aspetto della legge 6/2004, relativamente ad un intervento nei piccoli Comuni con fondi immediatamente disponibili per gli stessi e con una capienza economica che potrebbe garantire di sostenere un numero relativamente alto di Comuni, per le finalità di cui al presente emendamento.
Crediamo sia quanto mai importante, tanto quanto il finanziamento della legge 6/2004 rispetto agli articoli già previsti dalla legge stessa, perch va a individuare una tipologia di soggetti (Comuni al di sotto dei 500 abitanti) significativi all'interno della nostra Regione per numero di residenti istituzioni, soprattutto perché darebbe la possibilità ad amministrazioni, che difficilmente avrebbero modo di attuare politiche integrate di sicurezza, di intervenire a favore dei loro concittadini.
Questo è un concetto che a noi sta molto caro, non soltanto da un punto di vista quantitativo rispetto al finanziamento in oggetto, ma da un punto di vista quantitativo rispetto a come andrebbero intese le politiche sulla sicurezza.
Qual è l'approccio più volte seguito da quest'amministrazione, non soltanto non finanziando la legge n. 6, ma anche con le indicazioni che sono state date? La sicurezza è un ambito di esclusiva competenza delle forze dell'ordine, che devono garantire la sicurezza all'interno delle nostre comunità locali e del territorio regionale, dunque non è un compito degli Enti locali. Ora, questo ci sembra un approccio limitativo.
Certamente le forze dell'ordine hanno un compito legato alla repressione e anche alla prevenzione, ma crediamo che, soprattutto in materia di prevenzione, le amministrazioni regionali e locali abbiano le loro competenze.
Qualora l'emendamento fosse approvato, si darebbero risposte concrete ai fabbisogni dei cittadini conoscendo quelle che sono le differenti necessità delle diverse realtà locali all'interno delle nostre Province e della nostra Regione. Crediamo che questo sia il sistema migliore per garantire politiche integrate in materia di sicurezza, proprio come recita il titolo della legge 6/2004.
Crediamo che, con queste modalità, si possa aumentare il livello di sicurezza dei cittadini (anche il livello di percezione di sicurezza da parte dei cittadini piemontesi), con interventi sussidiari che partono certamente dallo Stato nazionale e dalle forze dell'ordine, ma anche con interventi locali da parte delle Regioni, delle Province e delle singole amministrazioni comunali.
Per questo riteniamo importante che l'emendamento sia approvato.
altresì importante, ma questo a latere di quanto propone l'emendamento in oggetto, che, oltre a finanziare un articolo aggiuntivo della legge esistente, vi siano congrui finanziamenti sulla legge in vigore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Prendo come un auspicio il fatto che i banchi della Giunta comincino ad essere più frequentati anche da persone che, essendo regolarmente elette e non dimesse, continuano ad avere un certo legame con la politica e con il territorio, cosa che, secondo me, male non farebbe a tutti noi (minoranza esclusa). Si fanno delle scelte e poi, giustamente, si tengono in conto non dico che se ne pagano i conti.



PRESIDENTE

"Dimesse" come participio passato.



BURZI Angelo

Assolutamente, come participio passato del verbo dimettersi o dimissionare, che mi sembrerebbe alternativamente utile e agevolerebbe di molto i nostri lavori e non soltanto quelli attuali.
Ciò detto, facendo le cose in parallelo, mi spiace che alcuni argomenti, che personalmente trovo di notevole importanza, come l'emendamento che qui discutiamo, non trovino non dico l'entusiastica approvazione, ma almeno l'approvazione da parte della Giunta o del Vicepresidente Peveraro, che in questo caso è responsabile della legge che stiamo discutendo. Ben vedo che 12 milioni sono un numero (anche a me sembra poco rispetto all'importanza dell'iniziativa che qui si sottolinea) ma mi permetto di dire che nella disattenzione, che non considero grave di per sé per la parte politica, ma grave nel merito, quest'emendamento credo scritto a due mani tra il Consigliere Cavallera e il Consigliere Pichetto - è proprio un buonissimo compromesso tra diverse esigenze.
Non credo di dover convincerla, Assessore Caracciolo, perché so che lei è facilmente convincibile. Chi crede nel federalismo, lascia spazio a tutti gli Enti locali nell'assoluta autonomia e indipendenza, permettendo loro se vogliono - di proporsi e di dotarsi di iniziative qualora le loro collettività alla sicurezza tengano non soltanto nelle dichiarazioni al bar, ma nell'operatività dell'amministrazione.
Si consenta alla Regione non di supplire ad iniziative terze o di interferire, ma semplicemente di aiutare i Comuni. Ricordo che il nostro tessuto sociale è ricco di tanti campanili: siamo la Regione che ha la maggior densità di Comuni, nell'ambito di una terra, l'Italia, che è comunque la terra dei Comuni o dei campanili. Molti di questi li conosciamo per esperienza diretta e non hanno le dotazioni, certamente economiche e finanziarie, ma anche culturali, non nel senso di rispetto delle persone ma delle competenze per risolvere questi problemi. È la ripresa di un tema che, a suo tempo, venne suggerito dal centrosinistra con i fondi rotazionali - credo che l'allora Assessore all'urbanistica, Consigliere Cavallera, ricorderà la legge che fondò i FIB. Ma erano altri tempi, quando la Regione era in grado di avere entrate proprie e quindi poteva deliberare, senza correre alcun rischio, per favorire iniziative di Comuni anche piccoli, non pretendendo da loro l'esazione di interessi corposi che non avrebbe potuto corrispondere.
Ci dispiace che questo tema cada in una fase di difficoltà del dibattito d'Aula, però, per la nostra esperienza, ogni tanto si può porre attenzione ad un argomento, che magari non è accoglibile alla luce dei limiti delle pretese o delle ipotesi di finanziamento che suggeriamo, per per un bilancio - che ogni tanto, come battuta, definisco dei mille buchi ma che comunque sull'indebitamento non mi pare abbia negato un mutuo a nessuno - porre un fondo rotazionale, che fondamentalmente è orientato agli Enti locali, sulle tematiche della sicurezza e non a pioggia, ma previa approvazione dei Consigli, francamente mi sembra una modalità seria. Mi dispiace che arrivi in un momento di difficoltà del dibattito.
Ne riparleremo in un altro momento.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.
Pur condividendo le finalità esposte nell'articolo non posso che confermare, anche nella valutazione finale sull'emendamento, le valutazioni espresse dal collega Caracciolo, ovvero che noi auspichiamo, nel più breve tempo possibile, l'approvazione - in questo momento in discussione in Commissione - che ci pare adeguatamente finanziata nei fondi speciali, con tre milioni di euro.
Quest'auspicio spero sia condiviso dall'Aula e, conseguentemente, si possa presto arrivare all'approvazione del disegno di legge presentato dal collega Caracciolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi per dichiarazioni di voto; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ne prendo atto e anticipo che chiederemo la votazione per appello nominale.
Mi spiace dover commentare che ci si limiti a degli auspici su leggi sia pure importanti, di cui anch'io auspico, a fine discussione in Commissione, una celere approvazione in quest'Aula.
Guardando l'o.d.g. non ci sembra che ci siano molti provvedimenti di Giunta in attesa di approvazione dell'Aula, anzi, mi pare che non ce ne siano proprio (a parte le leggi che stiamo discutendo), quindi non saprei neppure come chiedere al Presidente del Consiglio di farci fretta, nel momento in cui non c'è niente che deve succedere. Potremmo leggere "Il deserto dei tartari" di Buzzati o altre letture interessanti sul nulla o sugli annunci che molto si sta costruendo. Mi domando solo come si possa suggerire, in sede di Finanziaria e di bilancio - quale legge principale o comunque, una delle leggi principali dell'architettura di questa nostra Regione - di rimandare ad altra sede e ad altro momento legislativo un tema importante come questo, in cui la Regione non interferisce, non surroga non sostituisce, ma fa finalmente da mamma, e non da matrigna, agli Enti locali, aiutandoli, qualora essi vogliano, ad affrontare questo tema.
Ciò detto, voteremo a favore. Riproporremmo il tema in tutti i momenti in cui sarà possibile, perché ci sembra che il meccanismo qua suggerito sia utile e che funzionerebbe, perché non serve un'erogazione a pioggia di fondi, su cui si dovrebbe avere gran rispetto, trattandosi di soldi pubblici.
Concludo ribadendo che chiediamo l'appello nominale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Come ho già rimarcato in altre occasioni, il fatto che questa Finanziaria e questo bilancio abbiano a zero il capitolo della sicurezza, è una vergogna per questa Regione. Nessuna Regione in Italia ha zero a bilancio sui temi della sicurezza. Vengono millantati quattro milioni di euro su una futuribile legge, senza capire bene da quale fondo sarebbero attivabili, qualora questa legge fosse approvata. Insomma, è come se affermassimo che forse un giorno potremmo andare tutti con il treno sulla Luna e quando arriveremo lì troveremo delle stazioni. Dovremmo dire responsabilmente, che la delinquenza aumenta in questa Regione e dovremmo dire, come Regione, che daremo un segnale in questo senso. Poteva essere dato sotto forma di emendamento per i vigili urbani o su altro. Ma ci torneremo quando discuteremo del bilancio.
Alleanza Nazionale chiederà spostamenti nel bilancio a favore del capitolo che si riferisce alla legge esistente, e che oggi vede zero come stanziamento di capitale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Anch'io credo che non sia piacevole leggere che sulla Finanziaria non vengono stanziati fondi sulla legge per la sicurezza. Spiace che l'Assessore rimanga in questo "assordante" silenzio. Riteniamo, però, che sia giusto tentare di aumentare i fondi relativi con emendamenti.
Per quanto ci riguarda, il nostro emendamento per implementare i fondi sulla sicurezza è stato presentato sul bilancio, per cui mi riservo di intervenire quando affronteremo il bilancio.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale come richiesto dal Consigliere Burzi sull'emendamento rubricato n. 76.
L'esito della votazione è il seguente presenti 45 Consiglieri votanti 44 Consiglieri hanno votato Sì 13 Consiglieri hanno votato NO 31 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 77) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera e Cotto: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Cofinanziamento regionale per la realizzazione delle caserme dei Carabinieri nei comuni di Castelletto Ticino, Lesa e Trecate (NO).
1. Per la realizzazione delle caserme dei Carabinieri nei comuni di Castelletto Ticino, Lesa e Trecate (NO), la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere la somma di euro 4.000.000,00 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 25992 (Opere pubbliche - Direzione - Tit. II).
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
La parola al Consigliere Nastri per l'illustrazione dell'emendamento.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Che la politica della sicurezza non sia una priorità della Giunta Bresso è confermato dalle vicende relative alla costruzione delle caserme dei carabinieri nella zone di Trecate, Castelletto Ticino e Lesa. Più di un anno fa, c'era stato uno pseudoaccordo tra Regione e Provincia per cofinanziare queste caserme, soprattutto per garantire la presenza dell'Arma sul territorio.
proprio notizia di qualche giorno fa che sia la Provincia sia la Regione - entrambe di centrosinistra - in quota parte, non abbiano accettato di finanziare la costruzione delle tre caserme che sarebbero utili per i tre Comuni, ma soprattutto per il territorio limitrofo.
Ricordo che questi tre Comuni sono tutti ai confini con la vicina Lombardia, quindi è troppo facile dare una generica disponibilità a parole mi spiace che non sia presente l'Assessore Manica - nei confronti della Prefettura e poi, al momento di impegnarsi, dire che la Regione non pu intervenire perché non è di sua competenza. Nell'ambito di un accordo di programma si potrebbe intervenire ancora oggi e procedere nella direzione che era già stata avviata a dicembre 2005.
La Regione, invece, non solo ha dato parere negativo, ma ci ha messo più di un anno per dire no ad un'iniziativa che avrebbe permesso di risolvere le difficoltà strutturali delle residenze dei carabinieri.
Proprio relativamente all'immobile di Trecate, di proprietà del Comune secondo il comando provinciale di Novara il problema è che quest'immobile non è più in grado di ospitare la caserma.
Il vero pericolo è che, a giorni, potrebbe arrivare lo sfratto. Il contratto è scaduto a settembre 2003 e non è stato più rinnovato. Neanche la ricerca sul mercato immobiliare avvenuta all'interno dei tre Comuni ha dato risultati positivi. La precedente Giunta Ghigo aveva fornito una risposta concreta alle esigenze di sicurezza dotando la Regione di un valido strumento cui hanno fatto ricorso i molti Enti locali. È proprio notizia di oggi che il Comune di Trecate ha messo a disposizione, per i prossimi due anni, un milione di euro suddivisi in un primo stanziamento di 400 mila euro per il 2008, e 600 mila euro nel 2009.
chiaro che servirebbe, a questo punto, un piccolo sostegno da parte della Regione per attivare un percorso per costruire la caserma almeno a Trecate, perché sarebbe molto più semplice. Il terreno è di proprietà del Comune, esiste già una bozza di progetto e questo darebbe la possibilità almeno alle zone limitrofe, di avere una presenza costante dell'Arma. Ecco perché l'impegno nel portare avanti e nell'approvare quest'emendamento servirebbe soprattutto per assicurare una presenza che oggi, purtroppo, sul territorio non c'è.
molto semplice, in questo momento, rivolgersi anche ai Consiglieri di maggioranza come il Consigliere Cattaneo e la Consigliera Valloggia per dare sostegno a questo emendamento, che serve per dare una risposta positiva ad una cittadinanza che oggi soffre per la mancanza di una struttura importante.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intervengo volentieri su quest'emendamento, anche se non l'ho firmato proprio perché una lettura superficiale - che, ne sono certo, i colleghi non vorranno dare - collegherebbe l'iniziativa che noi suggeriamo specificamente ad un territorio che, fra l'altro, è quello del collega Nastri (non casualmente, è il motivo per cui il Consigliere Nastri è primo firmatario dell'emendamento).
Il Consiglio regionale ha posto, nel corso delle legislature attenzione su interventi a favore di caserme non soltanto dell'Arma dei Carabinieri, ma della pubblica sicurezza in genere, delle strutture che sono delegate a tutelare il rispetto delle regole, la sicurezza di tutti coloro che vi operano. Tema dominante del mio Gruppo con emendamenti.
Voglio ricordare un'iniziativa in maniera particolare, quando il Presidente di quest'Assemblea, l'Onorevole Picchioni (all'epoca mi pare fosse con la nostra maggioranza, nella Giunta precedente era con il centrosinistra, ma nella Giunta del '95 era con il centrodestra, adesso è con il centrosinistra, quindi è rappresentativo di un pensiero allargato e ampio) volle - io ne fui molto onorato - coinvolgere i Capigruppo, non soltanto di maggioranza (all'epoca ero Capogruppo di maggioranza) ma anche di minoranza, attorno al tema dell'attenzione che il Consiglio regionale doveva porre alle strutture logistiche della pubblica sicurezza e dei carabinieri, che svolgevano già allora - oggi sono solo peggiorate le condizioni del loro lavoro - un lavoro indispensabile, qualunque sia l'atteggiamento che ciascuno di noi ha nei riguardi delle armi.
Ci furono parecchi incontri con i sindacati - non il SALP, che era particolarmente vicino al centrodestra, ma il SIULP, vicino al centrosinistra - autonomi (è molto critico il mondo sindacale nel settore delle divise, come voi ben facilmente potete immaginare). Coinvolgemmo anche alcuni Sindaci, l'allora Sindaco, si fa per dire, - forse il termine è eccessivo - Castellani (la democrazia così volle in quel momento), perch buona parte delle attività concernevano la valorizzazione delle aree in cui insistevano alcune caserme non più utilizzabili nella sede attuale rispetto a quando vennero costruite.
Si era immaginata una lodevole iniziativa in cui i Sindaci, con le varianti dei Piani regolatori, avrebbero consentito l'utilizzo, anche economicamente interessante, per gli Enti locali, di quelle aree consentendo anche un ripristino o la costruzione di nuove caserme consentendo un'abitazione più degna ai dipendenti e garantendo un interesse di utilità collettiva. Poi, purtroppo, il discorso si arenò con le procedure del demanio, a cui appartengono buona parte di queste strutture procedure difficili e lunghe che non ne consentirono la realizzazione.
Il tema, però, è rimasto lì, lo strumento pure e temo di poter dire anche il problema, perché nel frattempo è solo peggiorato. Non è che questo emendamento lo vuol risolvere, tanto è vero che, come ho precisato, questo emendamento si inserisce in un gruppo di emendamenti attorno al tema ampio della sicurezza affrontato non con semplice erogazione di fondo, ma con qualche iniziativa più solida, come la costruzione di caserme o l'istituzione di fondi rotativi. Ci spiace che anche questo purtroppo caschi in un momento di non particolare attenzione. Vorrà dire che l'Aula dovrà, in qualche altro momento, occuparsene nuovamente. Ne auspicherei non soltanto un'attenzione da parte della Giunta, ma anche un'approvazione simbolica per capire se questo Consiglio regionale, attorno al tema della sicurezza, oltre che conferenza stampa e auspici di nuove leggi, vuole ogni tanto concretamente occuparsene. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cirio; ne ha facoltà.



CIRIO Alberto

Grazie, Presidente.
La questione della sicurezza, già stata toccata dai colleghi che mi hanno preceduto, è di straordinaria importanza e ne abbiamo già discusso in Consiglio regionale durante l'interessante relazione letta dall'Assessore Caracciolo sul tema in oggetto. Da questa discussione sono nati interessanti punti di riflessione.
Credo che parlare di sicurezza non sia solo una necessità di carattere teorico o formale o di filosofia. Parlare di sicurezza è, senza dubbio, una necessità di saper dare risposte concrete e pratiche.
Parlare di sicurezza vorrebbe dire rivedere le norme che regolano perlomeno il sistema penale italiano ma anche le norme che regolano il sistema giudiziario e penitenziario. Perché è evidente quanto il sistema che regola attualmente il nostro Paese non sia adeguato a dare quelle risposte di certezza e di concretezza di cui i cittadini, evidentemente necessitano.
Quando diciamo di volere dare delle risposte concrete, dobbiamo cercare di non nascondere eventuali nostre responsabilità dietro a quel modo tutto italiano - di ripartire le competenze tra Enti territoriali diversi per cui, come molto spesso accade quando si verifica un problema o una mancanza, si assiste a quel "teatrino" in cui vi è una sorta di conflitto di enti, in cui ognuno scarica le responsabilità agli altri.
In questi casi, credo che si debba fare uno sforzo e cercare di superare questo conflitto latente e far fronte, laddove le risorse esistono, alle necessità dei nostri Comuni.
Guardate che in questo caso parliamo di una caserma dei Carabinieri, ma non vuole essere solo questo: è la caserma della Guardia di Finanzia, è il presidio del Corpo Forestale dello Stato. Laddove c'è una divisa o un presidio, ogni luogo in cui lo Stato è presente si rischia una sorta di desertificazione del servizio proprio a causa dell'impossibilità di garantire queste strutture.
Pensate che con l'ultima legge Finanziaria i tagli alla Guardia di Finanza fanno sì che proprio in Regione Piemonte dovremmo assistere a numerosi accorpamenti e riduzioni: verranno ridotte le compagnie della Guardia di Finanza perché non ci sono le risorse per pagare gli affitti delle caserme.
Assistiamo, allora, a situazioni strane, in cui i Comuni, per non perdere il servizio, devono far fronte alle loro tasche comunali per poter mantenere la garanzia di un presidio sul proprio territorio.
vero che non competerebbe loro. È vero che sarebbe più facile, per un Sindaco di un Comune d'Italia, dire: "Non mi compete, perché spetterebbe alla Regione, allo Stato, ad altri". Eppure molti Sindaci si mettono la mano sulla coscienza - perché poi sono loro i diretti interlocutori dei cittadini - e cercano, nelle pieghe dei loro bilanci, già scarni e magri di trovare qualche risorsa da poter investire in tal senso.
Guardate che questo accade regolarmente, e proprio specificatamente per garantire le sedi delle caserme della Guardia di Finanza; accade per il Corpo Forestale dello Stato; accade per i Vigili del Fuoco. Accade davvero spesso. E non è solo un problema di uomini e di personale, perch evidentemente, non si può chiedere alla Regione, alle Province o ai Comuni di pagare lo stipendio a dipendenti che non sono di pertinenza degli Enti ma ciò non vuol dire che non si possa, da parte della Regione, delle Province e dei Comuni, poter attingere a risorse per garantire quelle infrastrutture e quei presupposti infrastrutturali necessari al mantenimento di questi servizi.
Il presidio territoriale è fondamentale per la sicurezza dei nostri cittadini. Quando si parla di sicurezza e si dice che viviamo in un territorio non sicuro, credo che non si dica la verità. E soprattutto credo che non si debba dire in pubblico. Ritengo che i cittadini debbano avere la percezione di una città sicura, di un territorio sicuro, di una Regione sicura. Ma poi, all'interno delle Aule istituzionali a ciò preposte, si deve dire la verità. Si deve dire che purtroppo la garanzia di questo stato di diritto non è più tale. Si deve dire che in alcune aree anche di questa città, in cui vivono molti colleghi, la garanzia del presidio delle forze dell'ordine non è sempre garantita e tutelata.
Ebbene, credo che in questo modo potremmo dare risposte concrete: votando emendamenti che vanno nella direzione di dare ai Comuni virtuosi che si fanno carico di responsabilità e di competenze che non sarebbero loro, di avere le risorse per poter mantenere presidi vitali per le loro comunità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Chiunque abbia svolto il ruolo di Amministratore comunale o provinciale sa come nel nostro Paese, per antica tradizione, gli Enti territoriali abbiano adibito parte degli immobili comunali per l'alloggiamento della caserma dei Carabinieri sul territorio.
Credo che si debba subito precisare che comunque, a livello statale (tramite le Prefetture e gli organi preposti), l'utilizzo di questi locali viene remunerato sulla base di un affitto che viene corrisposto.
Soprattutto si chiede agli Enti territoriali di svolgere quelle mansioni e quei compiti che gli sono propri, quelli di realizzare gli immobili di interesse pubblico. Di solito, ovviamente, i Comuni realizzano la sede municipale, la sede per le scuole e altri edifici di interesse generale. Ma laddove ci sono le caserme dei Carabinieri, storicamente gli Enti territoriali hanno realizzato proprio immobili destinati a caserma.
Oggi come oggi, ovviamente, emergono nuove esigenze di sicurezza, per cui gli immobili precedenti non sono più considerati idonei. Bisogna adattare le caserme ad una presenza anche di tipo femminile tra i militari che fanno parte delle varie stazioni; soprattutto sono aumentati gli automezzi e gli altri sistemi e dotazioni, che richiedono maggiori spazi.
Qui abbiamo una realtà territoriale, che è quella del novarese, che ha queste necessità e dove, come dicevano i colleghi precedentemente, con un contributo e un sostegno della Regione, si potrebbero avviare a soluzione questi problemi.
Quindi, credo proprio che la cosa debba essere seguita in modo particolare nell'ambito della nostra Regione, che storicamente è stata la culla dell'Arma dei Carabinieri, che ha svolto un ruolo importante nella storia del nostro Paese. Naturalmente, si possano avere delle idee articolate in ordine ai vari momenti storici, ma questa istituzione sul territorio ha sempre costituito un ancoraggio e un punto di riferimento per la cittadinanza, pronto ad intervenire per tutte le necessità.
Sappiamo quanto sia importante, ovviamente, la repressione dei reati previsti dal codice penale, ma non solo. Oggi l'Arma dei Carabinieri affronta anche altri compiti più moderni come la tutela del patrimonio artistico, la tutela dell'ambiente, la tutela della sanità e la tutela di altri interessi generali e primari. Auguriamoci di essere sempre più in accordo con quelli che sono i compiti di istituto della Polizia di Stato oppure della Guardia di Finanza.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Solo per esprimere parere negativo sull'emendamento rubricato n. 77.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 79) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera e Cotto: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Articolo 52 bis (Completamento del progetto di realizzazione del Centro polivalente del Comune di Novara) 1. Per il completamento del progetto di realizzazione del Centro Polivalente del Comune di Novara la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere la somma di euro 100.000,00 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 21042 (Opere pubbliche - Direzione - Tit. II.
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Il centro polivalente di Novara è sicuramente una delle opere più importanti della Regione Piemonte. Era stato finanziato in parte con le opere delle Olimpiadi, grazie all'interessamento della Giunta Ghigo.
Quest'opera nasce in una zona completamente riqualificata, su un'area di proprietà del Comune ed è costata 34 milioni di euro, di cui l'80 finanziati interamente dalla Regione, la differenza dal Comune di Novara.
Parliamo di tre strutture: un centro polivalente che non è un palazzotto ma è polifunzionale, perché può ospitare eventi sportivi professionistici e dilettantistici; soprattutto, va a colmare una grande carenza di impianti sportivi che ancora oggi caratterizza la Provincia e il Comune di Novara.
Sicuramente è una delle opere più importanti, perché non solo va a compensare la mancanza di struttura, ma addirittura va a dare ulteriore spazio ad altri tipi di manifestazioni, concerti fiere e mostre, in quanto è l'unico luogo dove oggi si possono ospitare eventi di questo carattere è soltanto il Teatro Coggia, che ha una capienza massima di 800 persone.
Vicino alla struttura polifunzionale, è stata costruita una piscina olimpionica, forse una delle prime nel suo genere; all'interno, oltre alla classica piscina olimpionica, trovano spazio anche altre strutture. Infine vi è una club house, che è un punto di aggregazione. Sicuramente è un'opera importante, un'opera che potrà ospitare (questo è il nostro obiettivo) manifestazioni importanti, non soltanto di carattere sportivo ma anche di altri tipi di eventi.
Il completamento dell'opera necessita di un intervento di risistemazione, perché oggi a Novara sono praticate diverse discipline, fra cui la pallacanestro, la pallavolo, l'hockey ecc. Quindi, l'obiettivo è appunto di far approvare questo emendamento per acquistare attrezzature in grado di far sì che queste società, agonistiche e non, possano effettuare le loro gare e disputare le loro manifestazioni con strutture all'altezza.
La somma di centomila euro serve appunto per poterla finanziare. Non mi sembra una cifra eccessiva, soprattutto perché parliamo di un'opera che non solo verrà utilizzata dal Comune, ma anche dalla Regione. Ultimamente abbiamo avuto nella nostra città la visita dell'ex Sottosegretario Onorevole Pescante, che oltre a fare i complimenti per l'opera nella sua grandezza, ha fatto i complimenti per i tempi di realizzazione, in quanto sembrerebbe l'unica opera terminata nei tempi utili consentiti dalla legge per le opere di accompagnamento.
Quest'emendamento serve (se sarà approvato) soprattutto per rifinire quest'opera all'interno del centro polifunzionale e non all'interno della piscina olimpionica. Quindi necessita soltanto di quest'intervento e l'inaugurazione dovrebbe avvenire entro le prime settimane del mese di giugno. Ecco perché è fondamentale che quest'emendamento venga approvato.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 90) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Ghiglia: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Interventi a sostegno della stampa periodica locale).
1. La Regione, con la presente legge, contribuisce a promuovere e garantire il pluralismo e la libertà di informazione nel rispetto dei principi costituzionali e dello Statuto.
2. Nell'ambito delle finalità di cui al comma 1, la Regione promuove interventi di sostegno alle imprese, aziende, cooperative e associazioni editoriali con sede legale in Piemonte, che editano periodici in carta stampata venduti in edicola o distribuiti gratuitamente non avente finalità comunicativa prevalentemente commerciale: a) regolarmente registrati in tribunali da almeno due anni dall'entrata in vigore della presente legge b) con frequenza non quotidiana ed a carattere almeno mensile c) con copertura territoriale di capoluoghi provinciali o sovracomunali e con una tiratura non inferiore alle 15.000 copie per ogni uscita d) finalizzati alla valorizzazione dei temi riguardanti la cronaca, la realtà sociale, economica e culturale del Piemonte.
3. In attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, la Regione programma interventi tesi a: sostenere la stampa di informazione periodica regionale e locale sostenere la distribuzione locale e i punti vendita della stampa periodica nel Piemonte promuovere la definizione e l'attuazione di progetti per la diffusione l'analisi e la lettura della stampa locale nelle scuole medie, inferiori e superiori, nelle biblioteche comunali e nei luoghi di lavoro.
4. La Regione, al fine di promuovere il sistema informativo locale della stampa periodica e il suo adeguato sviluppo, sostiene le iniziative di cui al comma 3 attraverso i seguenti interventi: a) contributi in conto interessi b) contributi per l'acquisto di servizi e tecnologie anche informatiche c) contributi per l'abbattimento dei costi di realizzazione e stampa e) contributi per l'acquisto di locali e per la locazione di sedi.
5. Sono considerate ammissibili le spese, effettuate dopo l'entrata in vigore della presente legge, relative all'acquisto di mezzi di trasporto all'acquisto, all'installazione e al potenziamento delle attrezzature tecniche finalizzate alla realizzazione di periodici locali in genere nonché quelle relative alla costruzione, acquisto, ristrutturazione degli immobili necessari all'iniziativa editoriale.
6. I contributi di cui al comma 4, lettera a), sono concessi nella misura del venti per cento del costo di redazione, stampa e distribuzione, fino a un massimo di venticinquemila euro l'anno, a condizione che: i periodici in questione abbiano una tiratura, certificata da fattura della tipografia, di almeno quindicimila copie per numero, se in distribuzione gratuita, o di cinquemila copie per numero, se in vendita in edicola libreria o in abbonamento postale abbiano una periodicità regolare di almeno quarantaquattro uscite per i settimanali, ventidue uscite per i quindicinali e undici uscite per i mensili abbiano una foliazione di almeno sedici pagine abbiano come collaboratori redazionali almeno un giornalista professionista e due giornalisti pubblicisti siano dedicate alla società e alla vita politica locale, alla cronaca e alle istituzioni almeno metà delle pagine.
7. Nella destinazione degli interventi è data priorità alle associazioni senza fine di lucro e alle imprese cooperative singole o associate. In particolare si tiene conto delle iniziative: a) promosse e gestite da giovani, di età non superiore a trentacinque anni o da donne, in forma associata b) promosse e gestite da cooperative no-profit aventi iscritti nel proprio statuto gli scopi non di lucro.
8. Le risorse necessarie per l'attuazione del presente articolo comportano una spesa complessiva annuale pari a euro 500.000,00 per la cui copertura finanziaria si provvede nel seguente modo: per l'esercizio finanziario 2007, agli oneri pari a euro 400.000,00, in termini di competenza nell'ambito dell'UPB 16031 del bilancio pluriennale 2007-2009, e agli oneri pari a 100.000,00 euro, in termini di competenza, nell'ambito dell'UPB 16032 del bilancio pluriennale 2007-2009, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate con le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003)".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
In realtà è stato sostituito da un altro emendamento che...



PRESIDENTE

Forse è il n. 101?



PRESIDENTE

VIGNALE Gian luca



PRESIDENTE

Il 101. Non lo trovo ma lo ricordo, per cui non ho bisogno di copia.
L'emendamento n. 101 tende a creare un...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Vignale, l'emendamento 90 lo consideriamo ritirato?



PRESIDENTE

VIGNALE Gian luca



PRESIDENTE

Ritirato.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 90, è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 101 (diventa articolo 63) presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni, Botta, Boniperti e Ghiglia: dopo l'articolo 52 bis aggiungere il seguente articolo: "Art. 52 bis (Interventi a sostegno della stampa periodica locale).
1. La Regione contribuisce a promuovere e garantire il pluralismo e la libertà di informazione nel rispetto dei principi costituzionali e dello Statuto.
2. Nell'ambito delle finalità di cui al comma 1, la Regione promuove interventi di sostegno alle imprese, aziende, cooperative e associazioni editoriali con sede legale in Piemonte, che editano periodici non quotidiani in carta stampata venduti in edicola o distribuiti gratuitamente non avente finalità comunicativa prevalentemente commerciale.
3. Le risorse necessarie per l'attuazione del presente articolo comporta una spesa complessiva annuale pari a euro 500.000,00 per la cui copertura finanziaria si provvede nel seguente modo: per l'esercizio finanziario 2007, agli oneri pari a euro 350.000,00, in termini di competenza nell'ambito dell'UPB 06011 del bilancio pluriennale 2007-2009, e agli oneri pari a 150.000,00 euro, in termini di competenza, nell'ambito dell'UPB 16032 del bilancio pluriennale 2007-2009, si fa fronte con le risorse finanziarie individuate con le modalità previste dall'articolo 8 della legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 (Ordinamento contabile della Regione Piemonte) e dall'articolo 30 della legge regionale 4 marzo 2003, n. 2 (Legge finanziaria per l'anno 2003)".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Abbiamo ritenuto opportuno presentare quest'emendamento alla Finanziaria, per segnalare una peculiarità della comunicazione in Piemonte.
A differenza della totalità delle Regioni italiane, noi abbiamo uno scarso numero di quotidiani, rispetto ad un numero assolutamente rilevante di settimanali o bisettimanali, in ogni modo di stampa locale, che hanno una tiratura unica in tutto il resto d'Italia.
In merito a questo, sono state presentate più proposte di legge - una anche dal nostro Gruppo consiliare - attualmente all'esame della Commissione. Ci auguriamo, quindi, che quest'emendamento sia una sorta d'anticipazione dell'iter legislativo che avverrà in sede di VI Commissione, augurandoci di approvare una proposta di legge che vada essendo più articolata di quanto può fare un emendamento in Finanziaria, a sostituire ed abrogare l'emendamento che stiamo discutendo, qualora venisse approvato. L'emendamento ha come fine quello di sostenere le imprese, le aziende, le cooperative e le associazione editoriali con sede legale in Piemonte, che editano periodici non quotidiani in carta stampata, venduti in edicola o distribuiti gratuitamente, non aventi finalità comunicativa prevalentemente commerciale.
Crediamo possa essere un importante segnale che il Consiglio regionale rivolge ad un mondo estremamente vivo, e che consente una dialettica e un'informazione, anche dal punto di vista dell'occupazione e della possibilità di far esercitare la professione di pubblicisti o di giornalistici a molti giovani - o anche meno giovani - che vogliono avvicinarsi a questa professione e che, qualora non esistessero i periodici locali, avrebbero oggettive difficoltà ad esercitare la professione. Ci auguriamo che l'emendamento venga accolto e che sia, come dicevo in apertura, una sorta d'anticipazione della legge, ormai da mesi presentata alla Commissione competente, che ci auguriamo venga discussa nelle prossime settimane.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Mi associo alla proposta emendativa del collega Vignale, che ha toccato uno degli argomenti fondamentali della vita della collettività piemontese: la particolare e anomala impostazione del sistema informativo, soprattutto di carta stampata, dove vi è la presenza di un gran quotidiano di rilevanza nazionale e poi una numerosa serie di settimanali locali. In altre Regioni d'Italia, in particolare la vicina Lombardia, vi è invece una presenza diffusa di quotidiani, che sicuramente danno un pluralismo, almeno per quanto riguarda l'informazione quotidiana, sicuramente maggiore rispetto a quella piemontese.
Le cause possono essere sociali, culturali, storiche ed economiche, ma non è il caso di approfondire eccessivamente in questa sede e non siamo neanche nelle condizioni di poter risolvere questa situazione, fosse anche per merito del quotidiano nazionale che ha relazioni e cronache locali, che in qualche maniera sopperisce alle esigenze di altri quotidiani. Rimane il fatto, però, che la Regione deve venire incontro a questo sistema informativo, certamente non minore come importanza, ma più locale, con un'importante incidenza in alcune zone, in quasi tutte le zone del Piemonte, forse ancora di più nelle zone più periferiche, quelle meno metropolitane della nostra Regione.
Il disegno di legge attualmente in VI Commissione va già in questa direzione. Speriamo che l'iter prefigurato possa rispettare i tempi e quindi, giungere ad una positiva approvazione.
Peraltro, un segnale concreto, anticipatore e propedeutico a quest'obiettivo potrebbe essere la proposta emendativa presentata dal collega Vignale, cui sin da ora anticipo il vostro favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Presidente, personalmente trovo un po' singolare l'emendamento, perch mi sembra una strada che cerca di introdurre, attraverso un articolo della Finanziaria, un'anticipazione rispetto ad una discussione già avviata in sede di VI Commissione e già indirizzata su un percorso privilegiato. La Presidente Pozzi, nell'ultima seduta di Commissione, aveva individuato un gruppo di lavoro, sia pure informale, che finalizzasse la sua azione alla definizione di un testo che intervenisse sia a sostegno dell'informazione periodica locale, sia a sostegno della piccola imprenditoria editoriale della nostra regione. La singolarità la trovo nella proposizione, a pochi giorni di distanza, di quest'emendamento che pone, certamente, una questione sulla quale personalmente sono d'accordo, che condivido, ma che mi pare la ponga anche in modo un po' improprio. Non riesco a capire come si possa, concretamente, nell'immediato, dare attuazione a progetti veri di sostegno stanziando risorse in più su un capitolo che prevede, se conosco bene l'UPB, interventi di comunicazione istituzionale da parte della Presidenza della Giunta regionale. Le perplessità rimangono e, se ci sarà un parere favorevole della Giunta, voterò disciplinatamente quest'emendamento. Tuttavia, credo di dover rilevare un altro aspetto: la necessità di completare in fretta quel percorso che la VI Commissione aveva individuato sulla materia e di sottolineare come la legge - che eventualmente, sarà approvata dall'Aula - non sarà figlia di quest'emendamento, ma di un lavoro ben più ampio e strutturato che anche altri Gruppi consiliari hanno messo in campo e che riguarderà non soltanto l'editoria periodica, ma anche la piccola imprenditoria editoriale.
Quell'imprenditoria che offre un contributo significativo alla cultura della nostra regione; alla scoperta e alla promozione di autori piemontesi mettendo in risalto, con gran qualità, la storia, la tradizione, la politica, l'economia, l'arte, lo sport e la società civile e religiosa della nostra regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Ritengo che la proposta emendativa meriti tutta la nostra attenzione sia per i soggetti cui si rivolge, sia anche per la tipologia di intervento che qui è stata indicata. Ciascuno di noi sa quanto sia importante sul territorio la presenza di organi di informazione periodica. Più di altri hanno la possibilità di dare spazio e mettere in risalto tutte quelle iniziative, tutte quelle attività, tutte quelle azioni che ci sono sul territorio sia per l'impegno diretto e l'azione diretta degli Enti locali ma, soprattutto, per tutti quei corpi sociali, aggregazioni, e anche singoli cittadini che hanno esigenza di essere informati e di informare.
Se non ci fosse un sostegno in questo senso, alla lunga, nell'epoca della comunicazione, dei grandi mezzi di comunicazione e della multimedialità arriveremmo all'assurdo di essere informati su ciò che capita nel resto del mondo, ma di non avere informazioni su ciò che capita nella realtà locale, a poche centinaia di metri o a pochi chilometri dal luogo dove noi risediamo.
proprio un servizio pubblico, di interesse generale, la funzione che svolgono questi mezzi di informazione che, ovviamente, devono agire nel rispetto delle regole sull'indipendenza e sulla non interferenza tra le attività delle istituzioni e la libertà di informazione o autonomia redazionale.
Ritengo che ci sia la prospettiva, senz'altro, di avere una legislazione più organica, ma soprattutto, con quest'emendamento primo firmatario il Consigliere Vignale, abbiamo una seria opportunità di svolgere anche una sperimentazione, di coinvolgere soggetti, di dare un segnale su cui, da adesso in avanti, magari il Consiglio regionale e la Regione potrebbero essere maggiormente disponibili.
Tuttavia, bisogna riconoscere che, per quanto riguarda il sostegno all'editoria locale, molto è stato fatto già in precedenza. Qui la situazione viene scandagliata a fondo, vi è una casistica più ampia.
Ritengo che ci possa essere anche una nuova fase di sperimentazione.
Qualora queste risorse dovessero essere stanziate nel corso di quest'anno se ne potrebbe poi riparlarne in assestamento e, per quanto riguarda gli anni futuri, nei prossimi bilanci.
La mia voce, il mio intervento va in quella direzione, ritenendo che anche da parte della maggioranza vi possano essere, complessivamente come Gruppi o singolarmente come persone, delle attenzioni in questa direzione.
Sappiamo che iniziative editoriali nascono e, a volte, cessano anche con una certa rapidità. Non si può dire: "Accantoniamo il problema, lo risolveremo successivamente". Nel momento in cui un Consigliere ha elaborato una proposta, se questa è corretta e coerente con un certo disegno anche di sostegno della libertà di informazione locale, soprattutto locale, credo che si debba, al di là delle nostre collocazioni politiche convenire e sostenere l'iniziativa. Cosa che da parte nostra, come Gruppo noi faremo.
Si fa anche riferimento ad una modalità aggiornata di distribuzione di organi di informazione locale, quelli che sono distribuiti gratuitamente.
Naturalmente è una grossa innovazione prevederli all'interno di un filone di contribuzione da parte dell'ente pubblico, da parte della Regione. Anche sotto questo profilo, manifesto tutta la curiosità che ci potrebbe essere nello sperimentare questa nuova modalità contributiva. Intervengo sostenendo l'approvazione dell'emendamento, su cui, peraltro, vi è stata un'accurata ricerca, da parte dell'estensore, di un'adeguata modalità di copertura finanziaria.
Grazie.



PRESIDENTE

Non ci sono altri Consiglieri che intendono intervenire.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Il parere è positivo con quella correzione sull'UPB riportata agli atti.



PRESIDENTE

Probabilmente, per un errore materiale nel corpo dell'emendamento n.101, non tutti hanno il riferimento esatto. L'UPB non era la 16031, ma la 06011.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101 (diventa articolo 63), sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 112 (diventa articolo 64) - sostitutivo degli emendamenti rubricati n. 91 e 105 - presentato dai Consiglieri Botta Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 52 ter (Contributi a favore delle Associazioni combattentistiche e d'Arma) 1. La Regione concede contributi annui in favore delle sezioni regionali e provinciali delle Associazioni combattentistiche e d'arma regolarmente costituite.
2. I contributi hanno la finalità di agevolare il conseguimento degli scopi istituzionali delle Associazioni combattentistiche e d'arma ed in particolare, di promuovere, attuare e sostenere le attività sociali, le iniziative culturali, le manifestazioni, le pubblicazioni di studi ricerche, saggi e di tutelare gli interessi morali e materiali degli associati.
3. I contributi sono altresì concessi per le spese intervenute per l'acquisto, la locazione, la ristrutturazione e l'ampliamento degli immobili delle associazioni.
4. L'erogazione dei contributi è subordinata alle seguenti condizioni: a) esistenza e funzionalità degli organi previsti dallo Statuto b) pubblicità dei bilanci c) assenza di fini di lucro d) svolgimento effettivo di attività promozionali e di sostegno degli associati.
5. Le Associazioni beneficiare dei contributi hanno l'obbligo di presentare, entro il 31 marzo di ogni anno, il resoconto analitico dell'attività svolta nell'anno precedente, approvato dai rispettivi organi direttivi.
6. Per l'erogazione dei predetti contributi è autorizzata la spesa per l'anno finanziario 2007 di 200.000,00 euro, con copertura sull'UPB 0901".
Tale emendamento è sostitutivo degli emendamenti n. 91 e n. 105, che vengono ritirati dai proponenti e conservati agli atti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento volevamo dare un riconoscimento al ruolo che svolgono le associazioni combattentistiche e d'arma in questa Regione. Del resto, è notizia di questi giorni, Presidente, che forse alla più significativa e autorevole delle associazioni combattentistiche e d'arma quella che raggruppa il corpo degli Alpini, la Regione Piemonte conferirà il sigillo regionale, penso per volontà del Presidente dell'Assemblea.
Quindi ci pare che in questa linea vada anche questo emendamento, che riteniamo possa contribuire a mantenere vive le tradizioni di uomini e donne che sicuramente hanno reso un servizio importante alla Regione e al nostro Paese.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso il parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 78) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera e Cotto: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Realizzazione del Museo Risorgimentale di Novara).
1. Al fine della predisposizione e dell'attuazione del progetto di realizzazione del Museo Risorgimentale di Novara, la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere la somma complessiva di euro 250.000,00 con imputazione di euro 100.000,00 in apposito capitolo istituito nell'UPB 31991 (Direzione Beni Culturali - Spese correnti) e di euro 150.000,00 in apposito capitolo istituito nell'UPB 31992 (Direzione Beni Culturali Spese di investimento).
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria mediante corrispondente riduzione degli importi indicati nell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. I) e nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Ritiro l'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 78 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 93 (diventa articolo 65) presentato dai Consiglieri Casoni, Boniperti, Botta e Ghiglia: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente articolo: "Art. 52 quater 'Accordi di programma con la Provincia di Cuneo per il sostegno di progetti e attività promosse e svolte da giovani (associazioni e gruppi informali (in ambito sportivo e culturale rivolte alla valorizzazione delle tradizioni e del territorio in comuni di piccole dimensioni'.
1. La Regione si impegna a stipulare un accordo di Programma con la Provincia di Cuneo per favorire i progetti e le attività promosse e svolte da giovani (associazioni e gruppi informali) in ambito sportivo e culturale rivolte alla valorizzazione delle tradizioni e del territorio in comuni di piccole dimensioni.
2. Per l'accordo di programma è autorizzata la spesa di 250.000,00 euro per l'anno finanziario 2007, sull'UPB 08032 (Programmazione e statistica Val. Prop. Atti progr. Negoziata, titolo 2: spese in conto capitale - Cap.
27851R (Fondo per gli accordi di programma)".
Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni, per l'illustrazione; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Con questo articolo aggiuntivo vogliamo dare un segnale che potrebbe diventare sperimentale per tutta la Regione.
Com'è noto, nella nostra Regione i Comuni di piccole dimensioni sono circa il 97-98% dei 1206 Comuni.
Noi crediamo che in questi piccoli Comuni, a volte dimenticati, a volte sperduti, fare dei progetti sperimentali per i giovani, per avvicinarli allo sport o alle tradizioni locali, siano iniziative da intraprendere al di fuori, anche perché quasi sempre questi Comuni o queste associazioni proprio perché di piccole dimensioni, non riescono a partecipare a bandi regionali o non hanno associazioni sportive in ogni singolo Comune o non hanno attività che siano promuovibili dalla Regione in ogni singolo Comune.
Quindi, seguendo l'iter degli accordi di programma, chiediamo l'accoglimento di questo nostro emendamento. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Volevo soltanto ribadire che questo emendamento proposto dai colleghi Casoni, Boniperti, Botta, Ghiglia e Vignale è significativo ed importante perché se c'è un qualcosa che crea humus o un rafforzamento del territorio della cultura e quindi della solidarietà sociale, sono proprio questi interventi. Il collega Casoni ricorderà che in passato, quando li realizzavamo, c'era qualcuno che diceva "sono interventi a pioggia". In realtà, una serie di studi, anche di articoli su La Stampa e persino su La Repubblica, hanno dimostrato che questi sono molto preziosi per dare vitalità, per creare terreno, un territorio, un humus.
Probabilmente, a Torino, non saremmo oggi nelle condizioni di avere la Film Commission e il primo Film Festival se venti o trenta anni fa non si fossero finanziati i nuovi teatri, i circoli, le associazioni, insomma le cose che nascevano e che creavano tessuto. In particolare, questo aspetto è importante nei piccoli Comuni, perché in essi, un intervento così, specie se messo in rete (mi rivolgo, quindi, anche all'Assessore Oliva in qualità di Assessore alle politiche giovanili e al Vicepresidente Placido come responsabile della Consulta giovanile), può avere un grande significato.
Per cui ci associamo. Tra l'altro, parla anche di associazioni e gruppi informali. Questo è un aspetto significativo, perché sono quelli che rischiano di essere tagliati fuori, come precisava poc'anzi il collega Casoni, dai bandi.
Inoltre, il discorso delle tradizioni collega l'innovazione culturale lo stimolo e le altre attività proprio nei giovani, contraddizioni che sono assolutamente preziose.
Per questa ragione, noi ci associalo convintamente alla richiesta del collega Casoni e ovviamente voteremo a favore, sperando che venga accolto.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

La Giunta esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93, che diventa articolo 65, sul quale la Presidente Bresso, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 107 (diventa articolo 33) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro e del Consigliere Giovine: Dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (IRES).
1. Si applicano all'Ires, in quanto ente pubblico di ricerca, le disposizioni in materia di assunzione previste dall'articolo 1, commi 6, 4 3 e seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007).
2. La spesa regionale determinata ai fini del rispetto del patto di stabilità nazionale è computata includendo i trasferimenti regionali all'Ires".
La parola all'Assessore Peveraro per l'illustrazione.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

L'emendamento consente all'IRES di assumere del personale, anche in deroga ai vincoli specifici sulle assunzioni del Patto di stabilità rientrando ovviamente nel plafond complessivo ai fini della determinazione dei limiti del Patto di stabilità della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di parola, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 107 (diventa articolo 33) presentato dalla Giunta regionale.
Il Consiglio approva Emendamento rubricato n. 110) presentato dai Consiglieri Casoni, Botta e Boniperti, Ghiglia e Vignale: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 53 (Accordi di programma da stipularsi da parte della Regione) 1. La Regione Piemonte stipula Accordi di programma con i soggetti sotto riportati e per gli importi e le finalità indicate: a) Provincia di Cuneo per concorrere al finanziamento di attività volte all'avvicinamento della popolazione giovanile alla pratica sportiva e alle iniziative culturali promosse nei piccoli Comuni per euro 250.000,00 b) Comune di Carpignano Sesia (Novara) per concorrere alla realizzazione della scuola elementare per euro 250.000,00 c) Comune di Bra (Cuneo) per concorrere alla realizzazione della copertura della Ferrovia nel tratto urbano in prossimità della zona Orti per euro 250.000,00".
L'emendamento rubricato n. 110 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 94) presentato dai Consiglieri Cavallera, Cotto e Guida: articolo aggiuntivo: "1. Il capitolo 12718, all'UPB 17041 (Spese per la promozione commerciale) è aumentato di euro 500.000,00 a sostegno delle imprese del settore orafo di Valenza per la partecipazione all'"Anno internazionale del design 2008".
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
L'emendamento rubricato n. 94 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Rimangono da votare gli emendamenti n. 108 e n. 109, primi firmatari rispettivamente il Consigliere Burzi e il Consigliere Giovine (il n. 109 è un subemendamento).
Propongo di sospendere per dieci minuti la seduta, in modo da consentire una riformulazione degli emendamenti che rimangono, compresi quelli sull'allegato A) della legge finanziaria.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 19.05 riprende alle ore 19.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 108) presentato dai Consiglieri Burzi e Giovine: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Accordi di programma da stipularsi da parte della Regione Piemonte con Enti territoriali).
1. La Regione Piemonte stipula Accordi di programma con gli Enti territoriali sotto riportati e per gli importi e le finalità rispettivamente indicate: a) Comune di Viguzzolo al fine di concorrere nella realizzazione del nuovo complesso edilizio scolastico per euro 237.000,00 b) Provincia di Asti al fine di concorrere al potenziamento e alla messa in sicurezza dei presidi a rilievo sociale per euro 850.000,00 c) Comune di Casalgrasso per concorrere alla realizzazione di un nuovo impianto sportivo bocciodromo per euro 100.000,00 d) Comune di Racconigi per concorrere alla ristrutturazione del centro di aggregazione giovanile 'ex Gil' per euro 100.000,00 e) Comune di Envie per concorrere al rifacimento della Piazza Santa Maria della Piazza Don Giordano e della strada che collega la Via Madonna Occa in frazione Occa per euro 200.000,00 f) Provincia di Cuneo per concorrere negli interventi a sostegno dei Comuni per il recupero, potenziamento e messa in sicurezza di immobili comunali o ex religiosi in uso ai Comuni - da destinarsi ad attività didattiche turistiche, sportive o di rilievo sociale per euro 200.000,00 g) Comune di Castellinaldo per concorrere alla ristrutturazione e al recupero dell'immobile comunale denominato 'Acli' per la realizzazione di un centro anziani, aula didattica, biblioteca comunale, ambulatorio medico e sala polivalente per euro 100.000,00 h) Comune di Ceresole d'Alba per concorrere al recupero della Chiesa Madonna dei Prati per finalità turistiche e socio-culturali per euro 100.000,00 i) Comune di Bossolasco per concorrere all'ampliamento della struttura comunale coperta per salone polivalente indoor per euro 100.000,00 l) Comune di Trecate per concorrere alla ristrutturazione dell'immobile denominato 'Palazzo ex tessitura Valle Susa', da destinare a sede di associazioni per euro 380.000,00 m) Comune di Novara per concorrere alla realizzazione, recupero potenziamento e messa in sicurezza degli impianti sportivi comunali per euro 147.000,00 n) Comune di Novara per concorrere al completamento e l'acquisto delle attrezzature del centro sportivo denominato 'Poli' per euro 150.000,00 o) Comune di Lesa per concorrere alla sistemazione esterna dell'asilo nido 'Bubù' e per l'allestimento del parco giochi 'Parco dei Glicini' per euro 130.000,00 p) Comune di Tricerro per concorrere al recupero ai fini socio-culturali come centro polivalente della ex Chiesa di S. Giorgio e per la realizzazione di un centro sportivo dotato di impianto natatorio per euro 900.000,00.
2. Per far fronte agli oneri previsti dal comma 1, lo stanziamento previsto all'UPB 08032 (Programma e statistica Val. progetti prop. Atti progr.
Negoziata Tit. II) è aumentato di euro 3.694.000,00.
3. la maggior spesa prevista al comma 2 trova copertura finanziaria mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato, nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II).
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

L'emendamento in oggetto meriterebbe un'amplissima discussione, ma la rimando alle dichiarazioni di voto, vista l'ora tarda. Per il momento, lo ritiro.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 108 è ritirato dal Consigliere Burzi e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 109) presentato dal Consigliere Giovine: (Modifica dell'emendamento rubricato n. 108).
"1. Alla lettera a), del comma 1, dell'emendamento 108 le parole 'euro 237.000,00' sono sostituite dalle seguenti: "euro 300.000,00".
2. Al comma 2 dell'emendamento rubricato n. 108, le parole 'euro 3.694.000,00' sono sostituite dalle seguenti 'euro 3.757.000,00'.
3. La maggior spesa di euro 63.000,00 prevista dal presente articolo trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato, nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)".
L'emendamento rubricato n. 108) è stato ritirato dal Consigliere Burzi conseguentemente l'emendamento rubricato n. 109) decade.
Emendamento rubricato n. 113 (diventa articolo 66), presentato dal Consigliere Burzi: dopo l'articolo 52 è aggiunto il seguente: "Art. 52 bis (Accordi di programma da stipularsi da parte della Regione Piemonte con Enti territoriali) 1. La Regione Piemonte stipula Accordi di programma con gli Enti territoriali sotto riportati e per gli importi e le finalità rispettivamente indicate: a) provincia di Asti al fine di concorrere al potenziamento e alla messa in sicurezza dei presidi a rilievo sociale per euro 850.000,00 b) Provincia di Cuneo per concorrere negli interventi a sostegno dei Comuni per il recupero, potenziamento e messa in sicurezza di immobili comunali o ex religiosi in uso ai Comuni - da destinarsi ad attività didattiche turistiche, sportive o di rilievo sociale per euro 600.000,00 c) Provincia di Cuneo per concorrere negli interventi a sostegno dei Comuni per la realizzazione di opere di urbanizzazione per euro 200.000,00.
2. Per far fronte agli oneri previsti dal comma 1 lo stanziamento previsto all'UPB 08032 (Programma e statistica Val. progetti prop. Atti progr.
Negoziata Tit. II) è aumentato di euro 1.650.000,00.
3. La maggior spesa prevista al comma 2 trova copertura finanziaria mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato, nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze -Bilanci - Tit. II)".
Poiché l'emendamento è ancora in corso di distribuzione, ne ho dato lettura, in modo da semplificare i lavori.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113 (diventa articolo 66) sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 52, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 53 Indìco la votazione palese sull'articolo 53.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Metteremo in votazione gli emendamenti che riguardano la tabella dell'allegato A.
Resta inteso che fra gli emendamenti che verranno posti in votazione sono compresi quelli che intervengono cumulativamente su più leggi. Faccio l'esempio dell'emendamento 106 bis, che cambia a seconda dell'incremento degli importi che si riferiscono a diverse leggi. Altri emendamenti, che voteremo successivamente, intervengono su gruppi diversi di leggi, per cui potrà capitare, nel corso delle votazioni, di votare due volte su gruppi di leggi. La stessa legge sarà oggetto di più incrementi diversi.
Resta inteso che, in questo caso, gli incrementi si sommano l'uno con l'altro. Se una legge viene incrementata da un primo emendamento e poi da un secondo emendamento, l'approvazione di entrambi gli emendamenti comporta il cumulo degli importi.
ARTICOLO 1 L'emendamento rubricato n. 106) presentato dal Consigliere Burzi (sostituito dall'emendamento rubricato n. 106 bis) è ritirato e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 106 bis) presentato dal Consigliere Burzi (sostituisce l'emendamento n. 106) presentato dal medesimo Consigliere contestualmente ritirato):



(VEDI TABELLA ALLEGATA N. 1)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere sull'emendamento rubricato n. 106 bis è positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106 bis, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 16) presentato dai Consiglieri: Novero, Dutto e Rossi: articolo 1, allegato A: "Lo stanziamento previsto all'UPB 06011 è aumentato di euro 95.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 è diminuito di pari importo".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 38/1978 'Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamità naturali. Titolo II - UPB 25022 - OO. PP.
Infrastrutture pronto intervento.
Variazione: + 300.000,00 Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è relativo alla legge regionale 38/1978, "Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamità naturali!.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

L'emendamento è ritirato; ne avevo già parlato con l'Assessore Sibille.
Mi auguro che vada in porto quanto ha previsto l'Assessore Sibille.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 23 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 17) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo 1, allegato A.
"Legge regionale n. 58/1978: Lo stanziamento previsto all'UPB 31992 è aumentato di euro 395.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di pari importo".
L'emendamento in oggetto attiene la legge regionale n. 51/1978. Questo è il caso di una legge che è già stata oggetto di incremento di finanziamento con l'emendamento n. 106 bis.
La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 24) presentato dai Consiglieri Leo, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 58/1978 'Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali'.
Titolo I - UPB 31991 - Beni culturali Direzione Variazione: + 1.500.000,00 Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Gli emendamenti rubricati n. 24, 25, 26 e 27 attengono alla legge 58/1978, "Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività dei beni culturali". Presumo che vengano ritirati, ma chiedo ai proponenti qualche cenno di conferma.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Ha previsto correttamente: sono ritirati.



PRESIDENTE

Ne comunico il ritiro congiunto agli emendamenti rubricati n. 25, 26 e 27.
Emendamento rubricato n. 15) presentato dai Consiglieri Dutto e Rossi: articolo 1, allegato A "Legge regionale n. 75/1978: 'Lo stanziamento previsto all'UPB 31031 è aumentato di euro 150.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 è diminuito di pari importo'".
Tale emendamento attiene la legge regionale 45/1978. "Istituzione del Museo ferroviario piemontese".
La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Gli emendamenti rubricati 28) e 29), relativi alla legge regionale n.
7/1982, "Piano Socio-Sanitario della Regione Piemonte", vengono ritirati e conservati agli atti.
Emendamento rubricato n. 18) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo. 1, allegato A "Legge regionale 18/1984: 'Lo stanziamento previsto all'UPB 25022 è aumentato di euro 750.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di pari importo'".
L'emendamento in questione si riferisce alla legge regionale 18/1984 che è già oggetto di intervento emendativo a seguito dell'emendamento n.
106 bis. Il testo distribuito originariamente prevedeva l'importo di 520.000 euro, che è stato corretto a 750.000 euro dal proponente.
La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo, anche con la correzione manoscritta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 19) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo. 1, allegato A "Legge regionale 15/1989 'Lo stanziamento previsto all'UPB 31032 è aumentato di euro 630.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di pari importo'".
Tale emendamento attiene alla legge regionale 15/1989.
La parola all'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 30) presentato dai Consiglieri Leo, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 15/1989 'Individuazione negli strumenti urbanistici generali di aree destinate ad attrezzature religiose - Utilizzo da parte dei Comuni del fondo derivante dagli oneri di urbanizzazione e contributi regionali per gli interventi relativi agli edifici di culto e pertinenze funzionali all'esercizio del culto stesso'. Titolo II - UPB 31032 - Beni culturali musei e patrimonio culturale.
Variazione: + 3.000.000,00 Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è ritirato dal Consigliere Leo e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 31) presentato dai Consiglieri Leo, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 24/1990 'Tutela del patrimonio storico e culturale delle Società di Mutuo Soccorso'.
Titolo II - UPB 31032 - Beni culturali Musei e patrimonio culturale.
Variazione: + 1.000.000,00 Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
L'emendamento attiene alla legge regionale 24/1990, "Tutela del patrimonio storico e culturale delle società di mutuo soccorso".
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Ho dato ad alcuni colleghi un ordine del giorno, sperando che possa interessare, sulla cultura e sulle politiche giovanili.
Siamo preoccupati per il taglio drammatico che c'è stato nel Comune di Torino; è vero che siamo la Regione Piemonte e non il Comune, ma c'è stato un taglio significativo anche per la Regione Piemonte di 20 milioni di euro.
Avevamo presentato una serie di emendamenti per cercare di recuperare questo taglio. Però non vogliamo creare problemi o fibrillazioni.
Lo dico con amicizia, specie nei confronti dei Capigruppo della passata legislatura: il collega Muliere ricorderà che in passato votammo sempre gli ordini del giorno in cui si auspicava un recupero sui fondi tagliati o su azioni strategiche. La mia proposta è di dare un'indicazione alla Giunta tendenzialmente di recuperare con l'assestamento almeno i tagli più drammatici sui fondi della cultura e delle politiche giovanili.
Per non insistere, per non dare l'idea che vogliamo che ce li boccino o per dare l'idea di una provocazione, li ritiriamo, anche perché alcune forme sono state raccolte. In particolare, ringrazio il mio Capogruppo per l'opera che ha svolto. Alcune indicazioni sono state accolte: è una segnalazione che ha valenza politica.
Vorrei ricordare al collega Placido, che è presente in Aula, che in passato, come Consiglieri, abbiamo sempre avuto una valenza politica. La mia richiesta è che su un fronte che gestisce l'Assessore, sia data una valenza politica, una segnalazione che, nel momento in cui ci sono tagli così grandi dal Comune di Torino verso cultura e giovani, noi diamo un segnale opposto.
Quindi, ritiriamo l'emendamento, in modo che non sia provocatorio il metterlo ai voti solo per farcelo bocciare, e prepariamo il discorso sull'ordine del giorno.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 31 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 20) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo 1, allegato A "Legge regionale 33/1990 'Lo stanziamento previsto all'UPB 26022 è aumentato di euro 150.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di pari importo'".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dal Consigliere Burzi: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 75/1995 'Contributi agli Enti locali per il finanziamento di interventi di lotta alle zanzare. 'Titolo II - UPB 27022 - Sanità pubblica - Prevenzione sanitaria.
Variazione: - 7.000.000,00 Aumento di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci)'".
Tale emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 33) presentato dal Consigliere Burzi: Nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 75/1995 'Contributi agli Enti locali per il finanziamento di interventi di lotta alle zanzare'. Titolo II - UPB 27022 - Sanità pubblica - Prevenzione sanitaria.
Variazione: + 8.000.000,00.
Copertura finanziaria: Diminuzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che necessita la necessaria copertura finanziaria".
Tale emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 21) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo 1, allegato A, legge regionale 93/1995: "Lo stanziamento previsto all'UPB 21041 è aumentato di euro 350.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 è diminuito di pari importo".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 104) presentato dal Consigliere Giovine: Nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 93/95 'Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie'. Titolo II - UPB 21042 - Turismo, Sport, Parchi - Sport Spesa C/C.
Variazione: + 100.000,00 Copertura finanziaria: UPB 09012 Riduzione di pari importo (- Euro 100.000,00) dell'UPB 09012/09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104, , sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 34) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 21/97 'Norme per lo sviluppo e la qualificazione dell'artigianato'. Titolo II - UPB 17072 - Commercio e Artigianato - Prom.
Svil. Credito Artig.
Variazione: + 2.500.000,00 Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 35) presentato dai Consiglieri Pedrale, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 55/1997 'Interventi urgenti di adeguamento delle strutture sanitarie alle norme di sicurezza'. Titolo II - UPB 28042 - programm.
Sanitaria -Edilizia e attrezzature sanitarie.
Variazione: + 3.000.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
La parola al Consigliere Pedrale, per l'illustrazione.



PEDRALE Luca

Questo è un argomento che abbiamo già affrontato in IV e in I Commissione, perché riteniamo che in molti presidi ospedalieri le norme di sicurezza non siano adeguate, nonché la manutenzione non sia a livelli ottimali.
Cito, come esempio propedeutico, l'incidente avvenuto in occasione della visita del Ministro Fioroni all'Ospedale Sant'Andrea di Vercelli, il quale è rimasto bloccato in un ascensore dello stesso.
Quell'episodio si è ripetuto nelle settimane successive; non so se nell'ascensore c'era qualcuno della Margherita o meno, non importa probabilmente erano semplici elettori di qualsiasi colore politico, ma, al di là della battuta, ritengo che il problema della manutenzione sia molto importante.
Spesso ci concentriamo sul fatto di costruire nuovi ospedali, ed è giusto prevederli, però è anche opportuno curare l'esistente e operare la quotidiana manutenzione, perché - ripeto - in molti presidi ospedalieri del Piemonte non siamo a livelli accettabili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Questo è un esempio di quanto abbiamo già detto, rispetto ad argomenti che consideriamo molto rilevanti.
Ricordo alla Presidente Bresso, al Vicepresidente Peveraro e un pochino anche ai colleghi della maggioranza, alcuni dei quali erano presenti, che nella scorsa legislatura, nell'ambito della discussione del Piano Socio Sanitario regionale, che noi non riuscimmo ad approvare, una delle aree oggetto di minore discussione riguardava gli adeguamenti necessari per portare ai livelli di sicurezza (vedi legge n. 626 e affini) gli edifici della nostra struttura sanitaria.
Le valutazioni che all'epoca venivano fatte - parlo di almeno sei o sette anni fa - si aggiravano intorno ai 1000-1100 miliardi; valutazioni che, probabilmente, erano più attinenti al merito sanitario (c'era l'allora Direttore Mario Valpreda) che all'aspetto edile.
Non credo che, nel frattempo, la struttura del problema sia stata risolta, anzi, probabilmente, si è semplicemente aggravata.
Pertanto, ritengo importante porre attenzione, nell'ambito della discussione di queste leggi, all'inadeguatezza, dal punto di vista della sicurezza, di una parte non piccola della struttura sanitaria piemontese.
Mi fa piacere che l'Assessore Bairati, nell'attesa che SCR diventi prima o poi capiterà - una realtà, da parte di questo Consiglio, o faccia gli esercizi di stretching o, consenta, rispetto alla tesi che qui esprimevo, pur nella tarda serata di un mercoledì, trovi una qualche attenzione.
Sono tra coloro che sostengono che la sanità piemontese è uno dei potenziali elementi di eccellenza, sostantivo del tutto assente dall'attuale proposta del Piano Socio Sanitario regionale. Ci sarà qualche altro motivo! Capisco che anche il Vicepresidente Peveraro abbia dei momenti defatiganti, ma quando affermo che è assente, è perché l'abbiamo verificato.
Tornando al tema della sicurezza, sia perché vi viene rinchiuso inopinatamente, e allora diventa argomento di notizia, il Ministro Fioroni ho sentito che il Presidente Gariglio alludeva a una certa possanza del Ministro, che potrebbe essere stata una concausa della sua permanenza indebita nell'ambito dell'ascensore del Sant'Andrea...
Questo è stato detto, l'ambiente della Margherita non è così tranquillo, esistono polemiche anche al suo interno...



(Commenti fuori microfono)



BURZI Angelo

Sulla stazza, certo! Non volevo immaginare che ci fossero problemi di natura politica, ma scherzosi riferimenti alla stazza di un simpatico e da tutti stimato Ministro! Parole della Margherita.
Rimane il problema della sicurezza, che - ripeto - nel '99 valutavamo in 1100 miliardi. Non so quanto sia valutata oggi, ma non credo si possa risolvere con l'indebitamento, perché su questo il Vicepresidente ha già dato e penso che non abbia più fido, quindi credo che bisognerà o non risolverlo, o appropinquarsi al termine, cercando delle fonti economico finanziarie di altra natura.
Su questo tema, siamo in attesa che, prima o poi, qualcuno ci dica oltre a fare qualche conferenza stampa e qualche auspicio, se qualcuno ha qualcosa di più concreto per risolvere il problema.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 35, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 11 Consiglieri hanno votato NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 36) presentato dal Consiglieri Burzi: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 10/1998 'Costituzione dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari'. Titolo I - UPB 28051 - programmazione sanitaria gestione risorse finanziarie.
Variazione: - 3.200.000,00.
Aumento di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci).
L'emendamento rubricato n. 36 è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 37) presentato dai Consiglieri Leo, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 29/1999 'Interventi per l'Università e il Diritto allo Studio Universitario'. Titolo II - UPB 31042 - Beni culturali Università e Istituti scientifici.
Variazione: + 8.000.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
La parola al Consigliere Leo per l'illustrazione.



LEO Giampiero

Capisco che non si possono sconvolgere gli equilibri, ma se fosse almeno respinto con un'astensione sarebbe un segnale che quest'iniziativa è considerata interessante. In passato abbiamo fatto enormi sforzi sul diritto allo studio universitario. Su quest'emendamento chiediamo il voto nominale, perché è un segnale d'attenzione verso l'Università che sta facendo grandi sforzi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 37, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 37 Consiglieri hanno risposto Sì 8 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri si sono astenuti 23 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 38) presentato dai Consiglieri Burzi: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 6/2000 'Dotazione del fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione'. Titolo II - UPB 18031 - Edilizia Disciplina vigilanza patrimonio enti Variazione: + 1.500.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
L'emendamento rubricato n. 38 è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 39) presentato dal Consiglieri Burzi: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 26/2002 'Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di oratorio'. Titolo I - UPB 30041 - Politiche sociali altri soggetti pubblici privato sociale.
Variazione: + 500.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
L'emendamento rubricato n. 39 è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 98) presentato dai Consiglieri Scanderebech e Guida: all'articolo 1, allegato A: "Per la concessione di appositi contributi per il finanziamento della Legge regionale 26/2002 'Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto dello Stato attraverso le attività di oratorio', è istituita apposita spesa all'interno dell'UPB 30041 Politiche sociali del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007, determinata per l'esercizio finanziario 2007 in euro 1.000.000,00 con pari riduzione dell'UPB 09011 Bilanci e Finanze del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007".
La parola all'Assessore Peveraro Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 40) presentato dai Consiglieri Cirio, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 44/2000 'Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59'. Titolo I - UPB 22991 - Tutela ambientale e gestione rifiuti Direzione".
Variazione: + 200.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 41) presentato dai Consiglieri Cirio, Cavallera e Cotto: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 10/2002 'Testo unico delle leggi regionali in materia di raccolta, coltivazione, conservazione e commercializzazione dei tartufi'.
Titolo I - UPB 14031 - Economia montana e foreste attività strumentali economia montana foreste.
Variazione: + 50.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 22) presentato dai Consiglieri Novero, Dutto e Rossi: articolo 1 allegato A.
"Legge regionale n. 7/2003.
Lo stanziamento previsto all'UPB 25111 è aumentato di euro 200.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 è diminuito di pari importo".
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 42) presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera e Nastri: nell'allegato A sono introdotte le seguenti modifiche: "Legge regionale 1/2004 'Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento'. Titolo II - UPB 30032 - Politiche sociali - Rete delle strutture qualità servizi.
Variazione: + 10.000.000,00.
Copertura finanziaria: Riduzione di pari importo dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci) che presenta la sufficiente disponibilità".
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Se non mi sono distratto, nell'ultima votazione, nell'ambito dell'approvazione, mi pare che senza il contributo della minoranza non ci sarebbe stata approvazione. Siccome l'ora è tarda, noi chiederemmo la cortesia della maggioranza di votare come ritiene opportuno, ma di garantire il numero legale. Ove questo non si potesse garantire indipendentemente dall'ora, noi ne trarremo delle conclusioni molto negative sulla volontà della maggioranza di approvare non solo questa legge, ma anche le prossime.
Siete cordialmente pregati di votare, ovviamente, come volete (a favore, in dissenso), ma garantendo, da soli, il numero legale.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2) presentato dall'Assessore Peveraro: "Nell'allegato A, all'articolo 1 è aggiunto il rifinanziamento della legge regionale 5/2006 per l'anno 2007 per l'importo di euro 1.000.000,00".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

Brevissimamente. I Consiglieri che erano in I Commissione ricorderanno che questo è il finanziamento per la legge che prevede la ristrutturazione delle vecchie stazioni ferroviarie, ma che non era stata finanziata in prima battuta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 11) presentato dall'Assessore Peveraro:



(VEDI TABELLA ALLEGATA N. 2)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

semplicemente una riclassificazione. Si storna dalla competenza dell'Assessorato al turismo agli accordi di programma, un ammontare di tre milioni di euro che saranno oggetto di un accordo di programma specifico.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 111) presentato dai Consiglieri Casoni, Botta Boniperti, Vignale e Ghiglia: nell'allegato A incrementare le leggi come sotto indicato:



(VEDI TABELLA ALLEGATA N. 3)



PRESIDENTE

Ne comunico il ritiro e la trasformazione in emendamento al disegno di legge n. 380.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale e Cotto: dopo il comma 1, dell'articolo 1, è aggiunto il seguente: "2. In deroga a quanto previsto dalle leggi regionali di settore, ogni provvedimento amministrativo regionale, riguardante l'assegnazione di risorse finanziarie in materia di ambiente, territorio, opere pubbliche infrastrutture, edilizia pubblica e storico monumentale, è adottato dalla Giunta regionale, o dalle strutture regionali operative, dopo aver sentito la competente commissione consiliare".



PRESIDENTE

Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 114 (diventa articolo 1) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: all'articolo 1 è aggiunto il seguente comma: "2. Le disposizioni delle leggi regionali abrogate e citate nell'allegato A di cui al comma 1, continuano ad applicarsi ai rapporti sorti nel periodo della loro vigenza e per l'esecuzione degli accertamenti dell'entrata e degli impegni di spesa assunti così come previsto dall'articolo 2 della legge regionale 1° agosto 2005, n. 13 (Legge regionale di semplificazione e disciplina dell'analisi di impatto della regolamentazione)".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

un emendamento meramente tecnico. Si prevede che le disposizioni delle leggi regionali abrogate, che vengono citate nell'Allegato 1 mantengono la loro validità nel periodo della loro vigenza, quindi, si fa riferimento fino a quando sono state vigenti.
un emendamento che viene inserito in tutte le leggi finanziarie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114.
Il Consiglio approva.
Colleghi, vista la complessità del testo e degli interventi emendativi che abbiamo approvato, la Presidenza si è autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo così approvato, prima di passare alla votazione finale.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale, sull'ordine dei lavori.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori, perché mi sembra manchino due passaggi importanti, che so essere quelli esiziali della norma finanziaria...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Sanciamo che c'è la possibilità di correggere tutti coloro i quali intervengono e ne prendiamo atto.



PRESIDENTE

il cosiddetto coordinamento formale, cui facevo accenno...



VIGNALE Gian Luca

Benissimo, in assenza della Presidente, lo fa il Vicepresidente.
Dicevo che ci sono due passaggi importanti: votare l'articolo 1, che poi è il succo della finanziaria, e le dichiarazioni di voto.
vero che abbiamo intrapreso una discussione veloce, per quanto possa esserlo, visto che la norma finanziaria ha 53 articoli e oltre un centinaio di emendamenti. Mi sembra, però, più opportuno dedicare un'oretta domani mattina alla discussione dell'articolo 1 e alle dichiarazioni di voto, che non farlo stasera, alle 20.15, anche per dignità della norma che regola tutto il lavoro della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Colleghi, propongo di votare l'articolo 1 e di rinviare a domani mattina le dichiarazioni di voto e la votazione finale della legge.
Ovviamente, essendo l'articolo 1 il corpo principale della legge, è chiaro che il dibattito sull'articolo toccherà gran parte della legge finanziaria, quindi in sede di dichiarazione di voto i colleghi avranno modo di intervenire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Come sempre, ma specialmente il Vicepresidente Pichetto, che presiederà domani mattina, avrà cura della massima flessibilità.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 20.20)



< torna indietro