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Dettaglio seduta n.18 del 14/09/05 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 10.00 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(Alle ore 10.40 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



(La seduta ha inizio alle ore 11.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Gariglio, Ricca e Spinosa..


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Prima di proseguire l'esame del testo unificato del disegno di legge n.
113 e del disegno di legge n. 121, "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005 e disposizioni finanziarie per l'anno 2006" sui quali non vi sono ancora iscritti ad intervenire, comunico che è stata preparata, così come richiesto nella seduta di ieri, la documentazione relativa agli emendamenti. Vi è, altresì, la documentazione (anch'essa richiesta nella giornata di ieri) rispetto alla divisione per capitoli preparata dalla Giunta regionale.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta di inversione all'o.d.g. per una comunicazione della Giunta regionale in merito alla sperimentazione della pillola RU486 presso l'Ospedale Sant'Anna di Torino


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

La ringrazio, Presidente.
Credo che sia necessario che l'Assessore alla sanità, com'era d'uso anche nella scorsa legislatura, venga a chiarire quanto sta accadendo all'Ospedale Sant'Anna.
Penso, infatti, che tutti i colleghi abbiano letto l'articolo su La Stampa, a cui è stato dato uno spazio notevole, inerente al primo aborto chimico in Italia. Non solo ritengo che vada chiarito quel fatto, che ci pare comunque importante per la realtà piemontese, ma vorremmo capire cosa sta succedendo relativamente all'invio degli ispettori proprio da parte del Ministro Storace.
Come lei sa, visto che era presente nella scorsa legislatura, quando si verificavano fatti eclatanti, a cui veniva riservato un ampio spazio su La Stampa, l'allora opposizione, che oggi è maggioranza, chiedeva, prima di iniziare i lavori del Consiglio, che l'Assessore competente chiarisse quanto era accaduto.
Credo che un fatto come questo, riportato con così grande evidenza su La Stampa, meriti alcune spiegazioni, visto che la competenza "sanità" è di fatto, in mano alla Regione, al suo Assessore e al suo Presidente.
Pertanto, rispetto a quanto sta succedendo all'Ospedale Sant'Anna e relativamente all'invio degli ispettori, chiedo formalmente di sapere dall'Assessore o, eventualmente, dal Presidente della Giunta qualora l'Assessore si dovesse trovare al Sant'Anna al seguito degli ispettori(capirei la motivazione), cosa stia facendo la Regione a tal proposito.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghigo; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo

Intervengo sull'ordine dei lavori per rappresentare un altro tema, sul quale avremo modo, anche nei giorni successivi, di discutere, che ritengo necessiti di una comunicazione da parte dell'Assessore per dare a tutti i Consiglieri la possibilità di approfondire l'argomento. Il tema naturalmente, è legato alla sanità.
Colgo l'occasione per far notare che, al di là dell'autorevole presenza del Vicepresidente Susta, che ringraziamo per l'attenzione che riserva all'Assemblea - proprio adesso è arrivata la Presidente Bresso - non ci sono gli Assessori competenti. Per una discussione che ritengo debba essere necessariamente approfondita, viste le dichiarazioni che ieri, nella presentazione dell'assestamento del bilancio, il Vicepresidente Susta ha fornito, chiedo che almeno sul tema della sanità sia presente l'Assessore competente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Sempre sull'ordine dei lavori, vorrei rifarmi a quanto diceva il Presidente Rossi.
La questione relativa alla sperimentazione della RU486 all'Ospedale Sant'Anna è molto delicata. Vi è una competenza diretta della Regione e non possiamo far rientrare l'argomento fra le "varie ed eventuali".
Chiedendo da subito la presenza dell'Assessore Valpreda, credo che sia opportuna una comunicazione da parte dello stesso e della Giunta preliminarmente all'apertura di qualsiasi altro dibattito.
E le spiegherò subito perché non è argomento da "varie ed eventuali": da quanto apprendiamo dai giornali o da interviste puramente ideologiche che ci interessano poco, favorevoli o contrari alla sperimentazione, non esiste in questa legislatura alcun atto o fatto nuovo sulla sperimentazione della RU486 rispetto alla legislatura precedente.
Cosa significa questo? L'iter per la sperimentazione della RU486 partì circa due anni fa. Da due anni a questa parte, nonostante il cambio di legislatura, non vi è stata alcuna novità: non vi è stato, cioè, alcun provvedimento autorizzativo da parte del Governo; non vi sono state ulteriori richieste da parte dell'Ospedale Sant'Anna o della Regione Piemonte; non vi é stato, in qualche modo, alcun mutamento di indirizzo n alcun atto diverso rispetto al passato sulla sperimentazione della RU486.
Allora, Presidente, visto che la sperimentazione è iniziate e vi stata la somministrazione della pillola che provocherà l'aborto farmacologico, la domanda è la seguente: come mai oggi si può sperimentare e ieri no, se non è intervenuto alcun fatto o atto che consenta la sperimentazione, ovvero che non la consentisse ieri? un aspetto importante, Presidente, perché o ci troviamo di fronte ad una struttura che sta operando illegalmente, e quindi all'omissione del controllo da parte degli organismi anche politici della Regione Piemonte oltre che di quelli amministrativi dell'Ospedale Sant'Anna, oppure qualcuno deve venire subito a dirci - e ribadisco subito, perché, come ripeto l'argomento non rientra fra le "varie ed eventuali" - che è cambiato qualcosa rispetto alle possibilità dell'Ospedale Sant'Anna di procedere alla sperimentazione o rispetto alla possibilità della Regione Piemonte di autorizzare la sperimentazione o ancora rispetto alle potenzialità della Regione Piemonte di controllare la sperimentazione. Qualcuno dovrebbe venirci a dire che c'è stato un sostanziale cambiamento negli atti che consenta questo tipo di sperimentazione, altrimenti ci troveremmo di fronte, Presidente - conoscendo la sua sensibilità e la sua attenzione alle questioni che formali non sono - ad una forzatura, magari legale, ad un'interpretazione propagandistica su un tema, che è il tema delicato per eccellenza.
Prima di procedere alla discussione del bilancio - che sarà più o meno lunga indipendentemente dalla questione di cui stiamo discutendo - credo sia indispensabile un chiarimento formale su un argomento che, mi preme dirlo ancora una volta, non é un argomento normale.



PRESIDENTE

Vorrei ricordare che nella discussione generale il tempo a disposizione per ogni Consigliere è di dieci minuti, sull'ordine dei lavori due minuti.
Vi prego di attenervi ai tempi previsti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

La questione legata alla sperimentazione al Sant'Anna non è sicuramente da sottovalutare. Tuttavia vorrei ricordare al Consigliere Ghiglia che la questione non è nata all'improvviso, emerge da tempo. Possiamo sicuramente confrontarci, ma non dobbiamo discutere della sperimentazione al Sant'Anna questa mattina, potevamo discuterne anche due anni fa perché era sicuramente all'ordine del giorno anche tempo fa.
Detto ciò, poiché siamo stati convocati per discutere dell'assestamento di bilancio, vorrei pregare il Vicepresidente a richiamare l'attenzione di tutto il Consiglio e riportare il dibattito sull'assestamento. Credo sia utile discutere della vicenda, ma all'interno della Commissione competente.
Alla prima convocazione della Commissione competente, il Presidente farà presente all'Assessore alla Sanità di fare una comunicazione sull'argomento e in quella sede discuteremo ampiamente della questione. Oggi credo sia utile ritornare alla discussione sull'assestamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Intervengo sull'ordine dei lavori, ma in merito all'assestamento di bilancio facendo un po' seguito alle valutazioni che abbiamo inteso fare ieri.
Questa mattina su La Stampa abbiamo letto le dichiarazioni della Presidente Bresso, le quali, al di là di valutazioni che il nostro Gruppo consiliare potrà fare, hanno sempre lo stesso limite, cioè quello della politica dell'annuncio, anche qualora si tratti di una valutazione che ha alcune parti positive e altre certamente meno, che non segue ad una formale e corretta gestione dell'attività consiliare del rapporto fra Giunta e Consiglio. Senza riprendere interventi sostenuti dalla minoranza nella passata legislatura, è chiaro a tutti che nel momento in cui viene presentato alle 16 del giorno precedente un maxiemendamento che varia in molte parti l'assestamento presentato, vi è una questione di analisi dell'assestamento stesso. Mi permetto di dire - ed è verificabile dai verbali - che ieri il Vicepresidente Susta ha detto una mezza verità quando ha sostenuto che l'emendamento faceva riferimento ad accordi, a sollecitazioni avvenute in sede di Commissione competente. Se è vero che in alcuni casi, maggioranza e opposizione, hanno rilevato sensibilità simili è altrettanto vero che in molti altri casi alcune valutazioni non sono state dichiarate recepibili dagli Assessori. Ed è altrettanto vero - faccio solo un esempio quello sullo sviluppo alle medie imprese, l'innovazione e la ricerca - che quando si annuncia una legge a fine giugno, viene approvata dalla Giunta il 9 agosto (almeno al protocollo risulta quella data), con un mese e mezzo di ritardo, e su questa si stanziano fondi che non abbiamo esaminato in Commissione, su quel capitolo vi è una variazione assolutamente significativa.
Concludo per rispetto del Regolamento. Certamente il risparmio del tempo, che anche correttamente alcuni Consiglieri di maggioranza richiedono sull'ordine dei lavori o sulle modalità con cui andremo all'analisi del Consiglio, non sarà tale. La minoranza avrà la necessità, il nostro Gruppo consiliare ha la necessità, di un grande approfondimento dell'assestamento di bilancio per comprendere tutto ciò che non siamo stati in grado di comprendere, o di comprendere tardivamente, perché tardivamente presentate con l'emendamento.



PRESIDENTE

Consiglieri, scusate, ritengo che non si debba essere fiscali e a due minuti e un secondo interrompere il Consigliere che sta intervenendo, ma sull'ordine dei lavori vi chiedo di rispettare i due minuti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Volevo far presente all'Aula che è vero che se ne parla da tempo di aborto farmacologico, ma è anche vero che gli Ispettori sono giunti solo ieri al Sant'Anna. Da un articolo de La Stampa si legge che ieri pomeriggio sono giunti da Roma gli ispettori inviati dal Ministro: il dottor Umberto Filibeck e la dottoressa Angela Del Vecchio. Mi parrebbe opportuno parlarne, quanto meno l'Assessore potrebbe dire qualcosa. Non è una questione semplice e facile. È un po' come quando un'azienda è sottoposta a controllo dalla Guardia di Finanza, la questione diventa un po' più seria.
Bisogna fare chiarezza in Aula e sapere quello che succede al Sant'Anna perché il primo aborto chimico non è una cosa da poco, ci saranno altri cinque aborti e vogliamo sapere le conclusione degli ispettori.



PRESIDENTE

Solo un'informazione: la Guardia di Finanza presumo sia andata per la FIAT Avio o per altro, non certo per il Sant'Anna.
Per quanto riguarda le questioni relative al Sant'Anna ricordo che l'Assessore Valpreda è in congedo (è a Roma per doveri istituzionali).
Concordo che sia un problema che meriti tutta l'attenzione, come è successo nella scorsa legislatura. Può essere un argomento da non trattare con i canoni normali dell'interpellanza (ricordo che è già stata presenta un'interpellanza sull'argomento).
Chiederemo alla Giunta di accelerare al massimo la riposta sull'argomento al quale potranno partecipare i Consiglieri che hanno presentato l'interpellanza e tutti quelli che riterranno opportuno presentarne altre. In tempi utili, in tempi rapidi, ci sarà la risposta della Giunta a questa o altre interpellanze che saranno presentate. Se c'è l'intenzione, da parte del Consigliere Rossi o di altri, di chiedere l'inserimento di questo punto all'o.d.g., in base all'articolo 51, comma 4 del Regolamento interno, si può richiedere un intervento a favore - che presumo lei abbia già fatto - e un altro contro, si vota e si passa alla discussione generale sull'assestamento di bilancio.
Consigliere Rossi, ritiene di presentare la richiesta d'inversione dell'ordine dei lavori?



ROSSI Oreste

Assolutamente sì, Presidente, anche perché ritengo alquanto strano che la Giunta non se la senta - capisco che non ci sia l'Assessore alla sanità ma c'è il Presidente della Giunta - di spiegare quello che sta accadendo al Sant'Anna. Credo sia un fatto estremamente importante, che riguarda la nostra regione e la sanità regionale.
Ci sono degli ispettori ministeriali che stanno valutando quello che si sta verificando al Sant'Anna. Prendo atto - almeno così mi pare - che non sia intenzione della Giunta o di questa Presidenza del Consiglio dare spiegazioni o informazioni. Lo ritengo un atto molto grave, perché ricordo quello che succedeva nelle passate legislature - la scorsa ero presente anch'io - quando la stampa riportava informazioni anche d'importanza nettamente inferiore rispetto a questo fatto.
Ci sono tre ispettori ministeriali arrivati ieri al Sant'Anna. Prendo atto - ed è veramente grave - che questa Giunta rifiuti di dare informazioni o spiegazioni al Consiglio. Sia chiaro che non finisce qui.
vero che posso presentare interrogazioni e interpellanze o possiamo discuterne in Commissione sanità, ma quando i giochi sono fatti, è grave che non si parli di una notizia di questo tipo e importanza e che si rinvii il tutto la settimana prossima, senza dare una risposta al Consiglio regionale.
Benissimo! Ne prendiamo atto, ma ci comporteremo di conseguenza: ci saranno circa ottocento punti di cui può essere richiesto l'inserimento all'o.d.g., Presidente, lei lo sa! Ottocento punti per due minuti fanno ben 1.600 minuti; io non ho problemi a parlare, mi munisco di bottigliette d'acqua e andiamo avanti in questo senso, però la preavviso, poi non mi venga a dire che faccio ostruzionismo, perché mai la Giunta precedente si è rifiutata di dare un'informativa al Consiglio quando questa veniva chiesta specie su argomenti di questa delicatezza e importanza, che credo non interessino solo i Consiglieri della Lega Nord, ma tutti i Consiglieri anche quelli delle forze di maggioranza. Se oggi o stasera, quando saranno a qualche festa di partito o a qualche comizio o qualche incontro un cittadino chiederà loro cosa stia succedendo al Sant'Anna, risponderanno: "Lo saprò la settimana prossima, quando la mia Giunta mi darà una risposta". O hanno una via privilegiata e una risposta l'hanno già avuta e a noi non la vogliono dare? Cerchiamo di capirci: il nostro lavoro comporta un rapporto con la gente, con professori, medici, cittadini che si rivolgono a noi. Noi gli risponderemo: "Ci hanno detto che ce lo diranno la settimana prossima!".
Ne prendiamo atto, colleghi, ma anche per voi vale la stessa cosa.
Siete contenti? Io non credo che sia questo il modo di lavorare, però se questo è, votate contro la richiesta di questa comunicazione della Giunta che si può risolvere in cinque minuti, perché basta che la Presidente ci dia due indicazioni e la risolviamo, altrimenti andiamo avanti con ottocento richieste d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. fino a dopodomani! Non c'è alcun problema, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
L'intervento del collega è stato a favore della richiesta d'iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g. Interviene contro il Consigliere Dalmasso.
Prego, Consigliere.



DALMASSO Sergio

In nome del nostro Gruppo e credo anche di altri della maggioranza crediamo che il tema sollevato sia importante e fondamentale. Crediamo però, che il Consiglio sia stato convocato ieri e oggi su un altro tema su cui stiamo discutendo da lunghissimo tempo: l'assestamento di bilancio.
Ieri, giustamente, la minoranza ha chiesto che nel pomeriggio non si tenesse il Consiglio per valutare e studiare il maxiemendamento. Il Consiglio non ci sarà domani e credo che anche la prossima settimana alcune giornate non potranno essere utilizzate per affrontare questo tema.
Crediamo quindi che oggi sia utile incominciare una discussione, che sarà certamente complessa e lunga, su questo tema fondamentale.
Il problema sollevato dal Consigliere Rossi e altri è di fondamentale importanza. Crediamo che l'assenza dell'Assessore oggi, e per motivi personali, ma politici e istituzionali, impedisca un ragionamento complessivo. Ricordiamo che nelle scorse settimane e negli scorsi mesi oltre al tema sollevato ora, molti altri sono stati posti all'attenzione di questo Consiglio senza essere discussi. Ricordo numerosi ordini del giorno su temi locali e su temi complessi. Ricordo che vi sono moltissime interrogazioni che giacciono e che attendono di essere trattate. Crediamo quindi che sia importante sciogliere prima il nodo dell'assestamento e passare nelle prossime sedute, magari dandoci anche tempi particolari discutendone con i Capigruppo, programmando eventualmente numerosi Consigli per risolvere tutte le questioni che si sono accumulate in questo periodo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Assestamento di bilancio - Trasporti su ferro

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. riguardante un ordine del giorno relativo al trasporto ferroviario e alla proposta di sospensione dell'esame del testo unificato del disegno di legge n. 113 e del disegno di legge n. 121


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Sull'ordine dei lavori.
Prendo atto della votazione, immaginando che la maggioranza abbia votato compattamente a favore della tesi espressa dal collega Dalmasso. Non ci sono i numeri per discutere in modo interessante dell'assestamento.
Penso che il minimo richiedibile, in maniera molto sommessa e non sollevando alcuna questione, è che la maggioranza esprima i numeri per discutere prendendo per buono la volontà di procedere celermente alla discussione e all'approvazione dell'assestamento, perché ventisei sono un po' pochini.



PRESIDENTE

Ringrazio il collega Burzi, che, attento come sempre, ha colto la situazione.
Collega Burzi, confortato dagli uffici, rilevo che legge di bilancio non ha bisogno di 31 voti. Rimane un problema politico, lo riconosco ufficialmente. La votazione era valida a tutti gli effetti e così le altre a seguire, a meno che non venga a mancare il numero legale, che è pari a 31, ma è un'altra possibilità.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Come ho annunciato prima, ho qui pronte ottocento richieste d'inserimenti di punti all'ordine del giorno. Comincerei col primo.
Chiedo, sempre in base all'articolo 51, comma 5, del Regolamento, che venga iscritto un nuovo punto all'ordine del giorno, che non rientra nell'elenco di quelli di cui era prevista la trattazione in Consiglio.
Questa prima richiesta d'inserimento è relativa all'ordine del giorno presentato dal Gruppo della Lega Nord, il cui primo firmatario è il collega Monteggia, che riguarda il trasporto ferroviario locale. Credo che sia un problema che interessa moltissimo i cittadini piemontesi, che si trovano a dover combattere ogni mattina con una situazione di degrado dei mezzi pubblici, in particolare quelli ferroviari (si pensi alle carrozze dei treni), estremamente sgradevole. Non mi riferisco soltanto alle notizie eclatanti uscite sui giornali, che riguardano l'invasione di pulci o la sporcizia sulle carrozze ferroviarie, ma soprattutto al ripetersi dei ritardi.
Devo dire che l'Assessore competente, interpellato dal sottoscritto, ma anche in Commissione, ha dato delle risposte, tutto sommato, soddisfacenti.
Devo inoltre dire che la linea che l'Assessore sta perseguendo è anche interessante, nel senso che si sta vagliando la possibilità di sanzioni nei confronti di chi gestisce il servizio di trasporto pubblico locale, cioè di comminare multe se non vengono mantenuti dei livelli minimi di qualità, di tempi a disposizione per salire sui treni, di contingentamento dei tempi di percorrenza. Credo che sia un argomento che interessa un'importante fetta dei cittadini piemontesi, anche perché pare che la Città di Torino voglia di nuovo partire con le targhe alterne per l'accesso al centro. E quindi è fondamentale assicurare i servizi, perché se pensiamo di poter chiudere la Città di Torino due giorni la settimana con la circolazione a targhe alterne, dobbiamo anche trovare soluzioni alternative per i cittadini che devono muoversi a Torino.
fondamentale dare dei servizi che garantiscano la puntualità, il rispetto degli orari, il numero delle corse sufficienti legate alle esigenze dei pendolari ma, non solo, anche carrozze adeguate e pulite, che garantiscano ai cittadini la possibilità di sedersi e non solo situazioni di disagio o, addirittura, viaggi effettuati in piedi.
Quindi, questo è un ordine del giorno estremamente importante, che credo vada approvato oggi, con il quale l'Assessore Borioli - che non vedo in Aula - potrà impegnarsi in modo ufficiale e definitivo proprio sull'impegno che ha già anticipato in Commissione, ma anche in un colloquio con il sottoscritto.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi. Io però mi riferisco non tanto alla prassi che è comunque consolidata, che prevede - come si è sempre fatto - di presentare gli emendamenti, tanti o pochi che siano, prima dell'inizio della seduta, ma al Regolamento. In base al Regolamento, possono essere presentate delle richieste di inversione all'o.d.g., come lei ha fatto poc'anzi. Sulla sua prima richiesta di inversione di punti all'o.d.g.
abbiamo votato e ho dichiarato che si passava al secondo punto.
Quindi, ci atteniamo a quello che è sempre stato fatto, cioè di presentare le richieste prima, tante o poche, e nessuno vieta a lei o ad altri colleghi di presentarle nella seduta pomeridiana. Le deve formulare per iscritto, precisando a quale punto all'o.d.g. si riferisce la richiesta d'inversione, dopodiché abbiamo la possibilità di discutere su quello che lei intende presentare.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Presidente, a me dispiace contraddirla, ma le leggo - così lo sentono anche i colleghi - l'articolo 51, comma 5, del Regolamento, che recita: "L'iscrizione di nuovi punti all'ordine del giorno, che non rientrino nel caso di cui al comma precedente" - si intendono quei punti all'o.d.g. già iscritti, quindi non nuovi inserimenti (in questo caso sono nuovi inserimenti) - "può essere proposta al Presidente del Consiglio, dalla Giunta, dal rappresentante di un Gruppo consiliare" - io sono rappresentante di un Gruppo consiliare - "o da tre Consiglieri, soltanto salvo casi eccezionali, all'inizio della seduta, subito dopo la comunicazione dell'ordine del giorno di cui al primo comma. Su tale proposta può chiedere di parlare, dopo il proponente, un solo Consigliere contrario e la votazione avviene per alzata di mano. La proposta è approvata se ottiene il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri assegnati al Consiglio".
Insomma, non è stabilito che devo presentarla in forma scritta, il che non esclude che possa presentarla oralmente. Ho presentato la prima, si è arrivati ad una votazione ed è stata respinta. Ho presentato la seconda e vado avanti per altre ottocento volte. Se alzo la mano e lei, Presidente non mi vede, è conseguente che lo faccio per ottocento volte, anche perch glielo avevo anche annunciato ed è a verbale. Lei può sospendere, ma se sa che deve darmi la parola per presentare ottocento inserimenti di nuovi punti all'o.d.g., me la dia in automatico e risparmia qualche secondo. Se ogni volta alzo la mano, mi guardi mentre la alzo, perché le assicuro che sono capace di alzare la mano.
Questo è il Regolamento, così è scritto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Quando lei alza la mano, la vedo sempre. Può darsi che mi sono espresso male, al di là della questione della presentazione della richiesta per iscritto o meno. Lei ha chiesto l'inserimento del punto all'o.d.g., le ho dato la parola, indi c'è stata la votazione. Subito dopo la votazione risulta a verbale - ho dichiarato che si passava alla discussione sull'assestamento di bilancio. Quello che ho cercato di dire è che lei avrebbe dovuto, non solo secondo la prassi, presentare più richieste nel suo intervento. È una questione di interpretazione, ma nessuno le vieta di presentarle.
Lei sa meglio di me che, secondo la prassi consolidata nella scorsa legislatura, in apertura di seduta si presentavano, tante o poche, le richieste. Non è mai avvenuto un inserimento, si votava e il Presidente dichiarava che, fatta la votazione, si passava all'ordine del giorno previsto. Questo è quello che ho detto e non che non è possibile.
Nel mio precedente intervento ho detto che si sarebbe passati alla discussione generale sull'assestamento di bilancio una volta esaurita la richiesta del Consigliere Rossi di inserimento di un nuovo punto all'ordine dei lavori. Quindi, gli interventi sull'ordine dei lavori andavano fatti prima.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Credo che un punto fondamentale, non tanto per una buona tenuta dei rapporti all'interno del Consiglio, ma per il rispetto della nostra funzione, sia il rispetto delle regole in primo luogo da chi dovrebbe essere super partes, quindi essere il garante del regolamento e non il garante di una parte.
Come il Presidente Placido sa bene, la prassi interviene nei casi in cui il Regolamento non è sufficientemente esaustivo o nei casi in cui vi è una prassi e una modalità che viene ripetuta nel tempo; prassi che, per gerarchia delle fonti (anche se il termine non è corretto), non può mai sovvertire quanto è scritto all'interno di un testo regolamentare.
L'appiglio che il Presidente ha ricercato è quello dell'apertura dei lavori sull'assestamento di bilancio, perché è chiaro che il Presidente Rossi, come qualsiasi altro Presidente di Gruppo consiliare, può chiedere anche ottocento volte l'iscrizione di nuovi argomenti.
Mi sembra però - poi l'Ufficio di Presidenza operi come crede - che l'aver visto o meno l'alzata di mano su una richiesta legittima ai sensi del Regolamento, che avviene un secondo dopo che il Presidente ha dichiarato l'apertura dei lavori sull'assestamento di bilancio, non sia una modalità che, per prassi, viene utilizzata in questo Consiglio.
Le faccio un esempio che ricorre molto spesso: se il Presidente del Consiglio dichiara aperta la votazione, nessuno potrebbe più intervenire per dichiarazione di voto. Ma succede che, ogni tanto, ci sia un Consigliere con la mano alzata per richiedere di intervenire per dichiarazione di voto quando si è già dichiarata l'apertura della votazione. A quel Consigliere si dà sempre la parola.
Ora, non vorrei che usassimo artifizi regolamentari che non sono all'interno del nostro Regolamento per mascherare un problema numerico e politico della maggioranza. Ha più senso sospendere venti minuti il Consiglio, attendere che qualche Consigliere di maggioranza arrivi e riprendere la seduta nel rispetto delle regole. Il Presidente Placido, che ha esperienza, sa bene che non rispettare le regole o cercare artifizi che consentano alla maggioranza di lavorare più speditamente, bloccando per una volontà dell'opposizione, tendenzialmente non è mai foriero di un risparmio di tempo, anzi è uno strumento che dà alle opposizioni la possibilità di appellarsi alle cose dette.
Quindi, l'invito che noi facciamo poteva anche essere fatto da un collega di maggioranza: atteniamoci al rispetto del Regolamento consiliare pur con la flessibilità che però è sempre stata usata.



PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Vignale. Non c'era, da parte mia, nessuna volontà di appigliarmi ad artifizi o escamotage e - usando un termine diventato famoso, utilizzato dal Presidente Ghigo nella scorsa legislatura nessun tentativo di fare una "furbata" con quello che ho detto.
Rispondendo al Consigliere Rossi - mi rivolgo a lei perché per primo ha posto il problema, ma naturalmente anche a tutti gli altri colleghi ritengo che venerdì mattina la Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Valpreda, possa rispondere all'interpellanza presentata e alle altre che saranno eventualmente proposte. In effetti, al di là del Presidente della Giunta, su un tema come questo è logico che sia l'Assessore competente a rispondere, in quanto non si tratta di un argomento di ordinaria gestione.
Nella Conferenza dei Capigruppo si potrà concordare come gestire anche lo spazio relativo all'argomento particolarmente significativo rispetto al problema proposto dal Consigliere Rossi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Presidente, mi risulta che venerdì mattina l'Assessore Valpreda sarà all'Ospedale di Novara e dovrà partecipare al Consiglio provinciale di Novara. Lei sostiene che venerdì mattina l'Assessore Valpreda sarà presente in Consiglio. Ebbene, mi sembra un po' strano che possa sdoppiarsi e svolgere due funzioni in un momento solo: essere a Novara ed essere a Torino in Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Collega Monteggia, la ringrazio dell'informazione. Il Consiglio venerdì durerà tutta la giornata, anche se non è stato ancora deciso l'orario ufficiale dei lavori del Consiglio di quella giornata. Era stata avanzata una richiesta da parte del Consigliere Casoni ed altri colleghi - visto che a Bra si svolgerà il Salone Cheese - su come organizzare l'attività consiliare di venerdì prossimo, ma non è stata ancora stato ufficializzato se vi sarà una seduta unica o se si svolgeranno le normali due sedute antimeridiana e pomeridiana.
La prima seduta utile - mi auguro, lo verificheremo e prima della conclusione dei lavori del Consiglio di oggi sarà data comunicazione ufficiale - l'Assessore Valpreda sarà presente in Aula per rispondere all'interpellanza presentata e alle altre che saranno eventualmente proposte su quest'argomento, che ritengo - ma non sono l'unico particolarmente significativo.
Avendo esaurito questa prima parte, si apre la discussione generale sull'assestamento di bilancio. Al momento, non ci sono iscritti a parlare.
Ricordo ai colleghi che sono a disposizione dieci minuti di tempo per ogni intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Presidente, il mio non è un intervento sul provvedimento in oggetto, ma ai sensi dell'articolo 63 del Regolamento pongo una questione pregiudiziale. Relativamente a che un dato argomento non debba discutersi lo motivavamo stamattina - riteniamo che, avendo portato a conoscenza del Consiglio solo ieri le modifiche fatte al documento di bilancio, chiediamo che non si voti oggi, ma che il documento in oggetto venga rinviato a un'altra seduta, magari con un passaggio in Commissione.



PRESIDENTE

Oggi iniziamo il dibattito generale; per carità, non posso fare previsioni, non ho la famosa sfera di cristallo (anche se sono stato paragonato al mago Othelma nella scorsa legislatura), però non penso che oggi si arrivi a votare. Tutto può succedere, lo vedremo nel corso dei lavori.
Nel frattempo, visto che ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, con gli uffici leggiamo attentamente l'articolo 63 del Regolamento e le darò la risposta tra qualche istante.
Prego, Consigliere Rossi, intervenga pure sull'ordine dei lavori.



ROSSI Oreste

Presidente, mi pare che nello scorso Consiglio si fosse deciso che oggi l'Assessore al bilancio avrebbe illustrato il maxiemendamento per capitoli.
Ho forse capito male? Se non sbaglio, lei ha chiesto chi desidera intervenire in discussione generale, prima ancora di aver dato la parola all'Assessore. Pertanto, si parte con la discussione generale o prima l'Assessore illustra il maxiemendamento? Lo chiedo solo per comprendere come procederanno i lavori.
Tra l'altro, se lei avesse comunicato anche solo cinque minuti fa che ci avreste fornito l'informativa sul problema del Sant'Anna nel corso della prima seduta utile, avrei evitato la fatica di predisporre cinquecento inserimenti di nuovi punti all'o.d.g., facendo perdere ore di lavoro oggi pomeriggio.
Io avevo solo chiesto un chiarimento da parte della Giunta; bastava che la Presidente dicesse: "Consigliere Rossi, non sono in grado di risponderle adesso perché stiamo valutando la questione. Venerdì in Consiglio le faremo avere l'informativa" e avremmo risolto il problema.
Il muro contro muro ci porta oggi a perdere l'intero pomeriggio. Me ne dispiace, ma non è colpa mia, è colpa vostra. Scusatemi, ma un'arroganza politica di questo tipo è fuori luogo: bastavano due o tre minuti e avremmo risolto il problema.
Comunque, preannuncio la presentazione di cinquecento inserimenti di nuovi punti all'o.d.g. in apertura di seduta, come d'altronde avevo anticipato prima. Mi spiace, lo ripeto, perché lo potevamo evitare: se quello che lei ha detto l'aveste detto cinque minuti prima, il problema non esisteva.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la comunicazione e la disponibilità dell'Assessore Valpreda, è stato necessario provare a contattare l'Assessore, che non è a Torino ma a Roma, anche perché diventa difficile dare una risposta senza sentire il diretto interessato. Tra l'altro, le faccio notare che la comunicazione, come normalmente avviene, è stata data dopo che lei e altri colleghi hanno chiesto di poter intervenire sullo stesso argomento. Mi sembra naturale, normale - mi auguro che lo condivida - che, dopo aver ascoltato i colleghi su quell'argomento, ci fosse la comunicazione nel merito.



PRESIDENTE

ROSSI ORESTE (fuori microfono)



PRESIDENTE

Avete votato contro!



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Rossi, la votazione è stata contro l'inserimento non contro la disponibilità a dare la risposta da parte dell'Assessore. Se noi avessimo votato l'inserimento di oggi in assenza dell'Assessore, chi faceva la comunicazione? Le ripeto, su un argomento come questo la risposta sarà - e non pu essere diversamente - dell'Assessore alla sanità nella prima seduta utile.
Non c'era alcuna intenzione né di essere arroganti né di fare muro contro muro, che magari ci sarà, non in quest'occasione, ma su altri argomenti compreso l'assestamento di bilancio.
Ricordo quanto detto ieri: il Vicepresidente Susta integrerà quanto già comunicato ieri nella relazione, visto che i documenti richiesti sulle UPB e su come sono allocate le risorse sono stati regolarmente prodotti dalla Giunta e distribuiti ai colleghi.
Collega Vignale, per quanto riguarda la sospensiva le ho già detto che le darò la risposta appena possibile.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.53 riprende alle ore 11.58)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il collega Vignale ha posto una pregiudiziale sospensiva di tipo costituzionale in merito alla discussione sull'assestamento al bilancio e come tale, ha chiesto che venga messa ai voti.
Indìco la votazione palese su tale questione pregiudiziale.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame testo unificato del disegno di legge n. 113 e del disegno di legge n. 121 "Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2005 e disposizioni finanziarie per l'anno 2006"


PRESIDENTE

Ritorniamo all'esame del punto 2) all'o.d.g., relativo all'assestamento di bilancio.
Come comunicato precedentemente, do la parola al Vicepresidente Susta che integrerà quanto illustrato nella seduta di ieri all'inizio della discussione generale.



SUSTA Gianluca, Assessore al bilancio e finanze

Vorrei riprendere il discorso da dove l'avevamo interrotto ieri, nel senso che farò un richiamo all'intervento di ieri mattina, ma, al di là della comprensibile richiesta di disporre dello strumento cartaceo dell'emendamento, l'opposizione era già stata edotta sulle linee di fondo.
Non so se è una mezza verità, come dice il Consigliere Vignale, o una verità intera o una mezza bugia, però partirei dal dato acquisito in Commissione, quando noi Consiglieri regionali abbiamo votato per l'inoltro in Aula del provvedimento, su cui sono state apportate successivamente ulteriori integrazioni, alcune derivanti da intese politiche all'interno della maggioranza, che hanno determinato modifiche all'assestamento. Altre situazioni che si sono manifestate negli ultimi giorni, come la vicenda della sanità, hanno indotto la Giunta a procedere ad ulteriori integrazioni lunedì scorso.
Se posso fare un commento (a prescindere da questa vicenda sull'accordo della sanità), parlare di maxiemendamento è totalmente improprio, a meno che si ritenga di comprendere anche l'emendamento significativo che avevamo già presentato ad agosto, ma che poi era stato ritirato sulla base dell'accordo, intervenuto tra maggioranza e opposizione, di rinviare gli emendamenti all'Aula, cui non avevano aderito alcuni Gruppi, che invece avevano presentato emendamenti già in Commissione.
Una prima riflessione: vale la pena di ricordare in quest'Aula la portata della manovra che stiamo facendo, della manovra più che dell'emendamento. È una manovra consistente, che supera i 500 milioni di euro e, con gli aggiustamenti che apportiamo, è intorno ai 600 milioni di euro, quindi è pari a metà della parte corrente del bilancio regionale al netto della sanità.
Vale la pena di ricordarlo, ma ce lo siamo detti in Commissione, come in occasione della relazione generale del Consigliere relatore, ma vale la pena di riprenderlo, perché si è chiesto un ulteriore intervento della Giunta: su quest'assestamento hanno pesato principalmente due fattori limitativi.
Quest'assestamento sconta che, da una previsione di avanzo di amministrazione già utilizzato sul bilancio di previsione, mancano 226 milioni di euro, e inoltre che vi era la necessità di reimpostare ulteriori fondi per 212 milioni di euro, perché il fondo di 200 milioni previsto dal bilancio di previsione non era assolutamente capiente .
chiaro che tutto potrebbe apparire più semplice se fosse stata, non dico esatta, ma attendibile l'indicazione dell'avanzo di amministrazione: invece di 353 milioni, alla fine era solo 127 milioni, se gli uffici avessero potuto confrontarsi con le impostazioni che erano note fin dal bilancio di previsione, nella misura minima e indispensabile per attivare gli investimenti che non potevano non essere attivati, dal momento che il fondo per le reimpostazioni si sa qual è, e si sa quali sono le opere che possono partire entro l'anno corrente.
Noi siamo dovuti partire da lì, e, da lì, è nato l'assestamento, a cui poi sono state apportate variazioni su parti significative dello stesso, a seguito del dibattito in Commissione, su suggerimento della maggioranza, ma anche tenendo conto di indicazioni e richieste (chiamiamole come vogliamo) da parte della minoranza, con la quale è stato concordato un certo percorso.
Noi non possiamo non ritenere importanti almeno tre questioni su cui maggioranza e minoranza hanno convenuto, in sede di dibattito in Commissione e in sede di audizione di tutti gli Assessori, di incrementare ulteriormente le risorse: per i trasporti di circa 30 milioni di euro, per le comunità montane di 6 milioni di euro e per le comunità collinari di un milione di euro, nonché per l'assistenza. L'emendamento presentato a fine luglio, che poi è stato ritirato, nasceva da queste esigenze.
Successivamente, abbiamo apportato altri incrementi significativi su alcune voci, che non sono stravolgenti rispetto all'entità della manovra, cioè le ultime modifiche, quelle che abbiamo apportato dopo le riunioni della I Commissione, che ha chiuso i lavori il 4 agosto e ha consegnato all'Aula il provvedimento.
Si tratta di alcuni interventi nel campo dell'assistenza (la questione degli oratori) e nel campo della cultura, dove abbiamo incrementato lo stanziamento di 2 milioni e 50 mila euro. Abbiamo riportato all'originali cifra di 18 milioni e mezzo il fondo per l'EDISU, il che è significativo perché incrementare il capitolo sul diritto allo studio di 5 milioni di euro per avvicinarlo il più possibile al finanziamento dei buoni scuola è il frutto di una vera scelta politica, non semplicemente correttiva di impostazioni precedenti.
Questo è quello che è stato integrato rispetto a ciò che la Commissione aveva già votato i primi giorni di agosto. Si era reso necessario, questo è un fatto importante, non sconosciuto, tecnicamente imposto dall'accordo tra gli Assessori regionali al bilancio di venerdì della settimana scorsa, ma reso noto a noi lunedì e su cui gli uffici hanno lavorato anche per impostare l'articolato dell'emendamento per i 100 milioni sulla sanità perché l'accollo al bilancio regionale di una parte del maggior costo per gli oneri contrattuali ci consentirà di incamerare in toto il contributo che lo Stato darà a saldo (diciamo così) per questa componente di debito cioè quella relativo agli oneri contrattuali che ripetiamo.
Quindi, se noi togliamo questo, evidentemente la manovra nel suo complesso è una manovra di circa 600 milioni di euro. Le modifiche apportate (esclusa questa della sanità, presentata nella riunione di Giunta di lunedì 12 a seguito di un incontro di maggioranza del 7 settembre) sono minime rispetto all'entità della manovra. Ecco perché le due proposte emendative, considerate insieme, sono significative, ma quelle politicamente corpose ed importanti, a parte alcune delle questioni che ho ricordato, erano già note.
Non si può sostenere che la minoranza non è stata messa in condizione di conoscere la proposta. Dopodiché non è certamente questa la prima volta e non sarà neanche l'ultima in Aula, che maggioranza e minoranza presentano emendamenti su una traccia che è già stata abbondantemente approvata e consegnata.
Qual è l'impostazione generale? Intanto ricordo il significativo spostamento di 47 milioni di euro sul fondo unico per l'incentivo alle imprese (era stato erroneamente indicato nel fondo progetti innovativi). La sostanza è che nell'assestamento abbiamo inserito questa cifra in più sui capitoli dell'industria che, in parte, servirà per finanziare l'operazione FIAT, ma anche per finanziare il sostegno alla piccola e media impresa e quindi, si aggiungerà ai fondi che erano stati previsti a bilancio.
Ricapitolando, abbiamo la reintegrazione del fondo per la progettazione e la realizzazione dei progetti di viabilità per 30 milioni di euro l'adeguamento degli oneri finanziari per il pagamento delle anticipazioni di cassa per 10 milioni di euro, il ripristino del fondo per la montagna e per la collina, i 5 milioni per il diritto allo studio, i 3 milioni per l'EDISU, lo spostamento di 3,5 milioni di euro per l'accesso al credito delle imprese commerciali e di 10 milioni di euro per lo sviluppo e la qualificazione dell'artigianato (spostamento che è stato reso necessario dalla norma della legge finanziaria dello Stato, che impedisce il finanziamento con mutuo degli investimenti privati e quindi andranno a incrementare i fondi rotativi), l'adeguamento del fondo dell'assistenza per altri 3 milioni 250 mila euro (che arriva così complessivamente a 55 milioni di euro), lo stanziamento di 2 milioni di euro per le attività relative ai beni culturali, lo stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro che va ad aggiungersi ai 4 nella previsione originaria dell'assestamento sugli interventi di promozione turistica, lo stanziamento di 115 mila euro sul capitolo per la difesa e la tutela del consumatore, anche al fine di non perdere il cofinanziamento comunitario di 830 mila euro.
Questo è è il quadro generale che ci apprestiamo a prefigurare.
L'unica correzione riguarda l'emendamento n. 1 consegnato ieri conseguente all'accordo tra Stato e Regioni del 23 marzo scorso, che viene ritirato perché già votato in Commissione al momento della remissione all'Aula (è l'unico emendamento che alla fine avevamo convenuto di far approvare in allora). Per errore è stato riproposto, ma in realtà era già compreso nel testo consegnato all'Aula dalla Commissione.
L'emendamento n. 2, invece, è stato riformulato in un testo coordinato e articolato in quello originariamente presentato alla Commissione, che avevamo poi deciso di sospendere e di rimettere all'Aula con le ulteriori integrazioni precedentemente illustrate.
Credo che Qquesto aggiuntivo elemento aggiuntivo di valutazione credo sia utile per sviluppare la discussione generale e per meglio comprendere almeno spero - le modifiche intervenute dopo il passaggio dalla Commissione all'Aula.
Ritengo che quanto ho espresso sia sufficiente; ringrazio tutti e sono disponibile ad intervenire ulteriormente qualora si rendesse necessario nel corso della discussione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Susta. Il testo coordinato è in distribuzione.
Procediamo con la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dalmasso; ne ha facoltà.



DALMASSO Sergio

Una breve dichiarazione, che vale quasi come dichiarazione di voto complessivo per l'intero assestamento, anche se interverremo su singole questioni, qualora la discussione verterà su di essele affrontasse, come abbiamo fatto nelle sedute di Commissione avvenute nei mesi di luglio e di agosto.
Come Gruppo voteremo l'assestamento. Garantiremo, per quanto possibile la presenza dei nostri Consiglieri a tutti i Consigli decisi dalla Conferenza dei Capigruppo, chiedendo che senza forzature estreme si giunga ad un'approvazione, ovviamente in tempi politici ragionevoli, per dare modo a tutti di esprimere dissensi, consensi e valutazioni diverse nel complesso e su singoli temi.
Alcune sintetiche valutazioni.
Il nostro voto positivo è il risultato della discussione con gli Assessori in Commissione, nelle ultime settimane di luglio. Nostra convinzione è che questo assestamento sia il frutto di una situazione complessivamente difficile, conseguente al bilancio precedente, che noi come formazione politica, abbiamo criticato in questa stessa Aula. A proposito della prima stesura - poi il maxiemendamento corregge in positivo alcune voci come la cultura, la scuola, le questioni sociali e il welfare abbiamo sottolineato recisamente alcuni elementi di sofferenza. Possiamo discutere sul termine "slittamento" o "taglio", ma i problemi sollevati su alcuni temi - il trasporto locale, l'handicap, le questioni culturali, le strutture legate alla cultura e alcune questioni sociali complessive - non sono poca cosa.
Evidentemente, deriva da una situazione di difficoltà complessiva che nella sanità ha il suo vertice, la punta di un iceberg, che però si riflette in su tutti i grandi temi.
Voteremo l'assestamento per i motivi che ho espresso, pensando che il vero banco di prova per l'attuale Giunta e la maggioranza, complessivamente intesa, saranno il DPEFR e il bilancio 2006.
In vista di queste scadenze, pensiamo che sia importante individuare alcune priorità elementari: prima di tutto, la grande questione del lavoro.
Ribadiamo, com'è stato fatto nel primo intervento in maggio, la nostra totale contrarietà alla legge n. 30. Sull'argomento FIAT abbiamo votato positivamente un ordine del giorno di maggioranza, ma saremo molto attenti a come verranno utilizzati i soldi pubblici e a come alcune grandi questioni sociali che la FIAT pone - cassa integrazione al primo posto verranno affrontate. Su questi argomenti, però, sarà convocato un Consiglio specifico, quindi non vi annoio ulteriormente.
Questione scuola. Per noi è stato un accordo estremamente difficile.
Non è un segreto che anche al nostro interno c'erano posizioni differenti in quel lungo pomeriggio al cui termine si è siglato un accordo complessivo, ma chiediamo che le grandi questioni del diritto allo studio fortemente colpito in questi ultimi anni (si stanno riproponendo discriminanti di classe sulla scuola che sembravano scomparse gli scorsi anni: libri, possibilità per le famiglie povere di mandare i figli a scuola, di mandarli tutti e non solo uno; avere acceso a tutte le strutture e a tutti gli strumenti) siano tutelate nella futura legge affrontando la quale discuteremo delle singole questioni.
Per quanto riguarda le grandi tematiche ambientali, riteniamo che l'argomento "rifiuti" sia il primo da affrontare. Sapete che abbiamo una posizione specifica, per cui a monte ci devono essere norme contro la raccolta indifferenziata e l'uso terrificante di mezzi che ammorbano. Per la raccolta differenziata, servono ingenti finanziamenti e grandi scelte politiche.
Per quanto riguarda il trasporto locale, ci sono sofferenze profonde.
Non potremo, fra sei mesi, addebitarne all'ex Assessore Casoni le responsabilità. Occorre fare delle scelte. Al di là delle discussioni sulle grandi scelte e sulle grandi opere, esistenti anche all'interno della maggioranza, riteniamo fondamentale che scelte e mezzi vengano indirizzati su un trasporto locale che riguarda la grande maggioranza della popolazione piemontese. Occorre che siano seguite attentamente non solo le grandi linee, ma che si intervenga anche a favore dei pendolari e di coloro che impiegano ore per compiere percorsi di pochi chilometri, proprio per la scelta complessiva di Trenitalia - e non solo - che, secondo noi, ha penalizzato questi ceti. Sapete che sulla privatizzazione delle ferrovie abbiamo avuto una posizione profondamente diversa rispetto ad altre forze del centrosinistra. Il malessere sociale, però, ci pare la questione fondamentale che dovrà essere toccata, a cominciare dalla prossima Finanziaria. È un malessere profondo, che si avverte quotidianamente e che tocca aree che ne sembravano esenti; tocca Torino, forse oggi più di quanto tocchi aree periferiche: basti pensare a questioni come il lavoro e l'occupazione giovanile, o i servizi sanitari e l'assistenza alle persone anziane. Siamo convinti che la civiltà di un paese non si valuti attraverso il PIL o in base al numero di telefoni (anch'io, per la prima volta in vita mia, dopo aver giurato che mai avrei posseduto un telefonino, ne ho comprato uno, ma per la causa si fa questo e altri sacrifici), ma si misuri da come l'infanzia viene trattata, dalle condizioni delle persone anziane dai livelli di disoccupazione endemica: queste sono le grandi questioni su cui, anche a nostro giudizio, al di là delle polemiche di bassa lega che non vogliamo fare né faremo mai, si giocheranno le prossime elezioni politiche e caratterizzano ancora, nonostante tutto, la differenza tra la sinistra e la destra. Questo è il giudizio che esprimiamo noi, ma logicamente è diverso da altri.
Non facciamo proclami di alcun tipo, né li abbiamo mai fatti, perch abbiamo un modo di essere e uno stile che forse ci penalizzano davanti agli organi informativi. Cercheremo di intervenire sia nelle Commissioni consiliari, sia in Consiglio e sia nella maggioranza con alcune proposte specifiche.
Come l'Assessore Susta saprà, abbiamo già espresso un giudizio positivo nel suo complesso sugli elementi di correzione presentati col maxiemendamento. Speriamo che sia soltanto la prima tappa per correzioni successive, nonostante la situazione difficile di cui siamo profondamente coscienti. Abbiamo un Assessorato che maggiormente mette in luce la gravità di questa situazione complessiva.
Crediamo, però, nonostante questo, che sia necessario dare alcuni segni importanti e nei prossimi mesi l'impegno nostro sarà accentrato su questi temi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Mi sia consentita una dichiarazione iniziale, Presidente, soltanto per sottolineare che non si può pensare che questo assestamento, che pure ha ricevuto un significativo approfondimento in Commissione, scivoli via da quest'Aula in pochi minuti o in poche ore.
Noi, che proveniamo da un'esperienza significativa in questo Consiglio abbiamo imparato, forse a nostre spese, che documenti e leggi di simile importanza necessitano pazienza e fatica, quella stessa pazienza e quella stessa fatica che i Consiglieri di opposizione della legislatura 2000-2005 ci imponevano con vere e proprie "maratone verbali", peraltro a volte anche utili per raggiungere dei risultati migliorativi.
Al collega che mi ha preceduto vorrei ricordare che molto spesso la fretta è cattiva compagna della bontà dei provvedimenti. Pertanto, almeno per quanto riguarda il nostro Gruppo, crediamo sia necessario attrezzarsi per un approfondimento in Aula delle documentazioni che questa legge contiene; tra l'altro, contiene anche molti spunti di discussione, alcuni dei quali sono già stati sollevati in Commissione ma che è giusto che vengano ribaditi in Aula.
Noi comprendiamo la necessità di chiudere questo provvedimento per passare ad altri, ma riteniamo anche che molto dipenderà dall'atteggiamento che la Giunta regionale vorrà mostrare nell'andamento di tale discussione: a fronte di atteggiamenti collaborativi della Giunta regionale su alcuni temi politici fondanti, che sono compresi in questo documento, naturalmente ci saranno atteggiamenti altrettanto comprensivi della minoranza, o perlomeno del Gruppo che in questo momento rappresento.
Senza dubbio non si può pensare di liquidare velocemente un assestamento di bilancio con queste cifre, e soprattutto con questi spostamenti di cifre su alcuni capitoli che ci stanno particolarmente a cuore: mi riferisco, ad esempio, alle questioni ambientali e sociali, sulle quali vogliamo avere profonde rassicurazioni.
Questo mio primo intervento, Presidente, non vuole ancora essere di merito, perché ci penseranno gli emendamenti: non so quanti ne verranno presentati, ma sicuramente saranno molti e tutti con uno spirito di costruzione, sempre che questo sia lo spirito con cui la maggioranza e la Giunta accetteranno il confronto con la minoranza.
A fronte degli emendamenti di merito valuteremo ora per ora, giorno per giorno quale sarà l'atteggiamento e quanto tempo sarà necessario per arrivare alla definizione di questo provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Signor Presidente.
Gentili ed egregi colleghi, in letteratura quando parliamo di "politica di bilancio" e di "politica di assestamento di bilancio" ci riferiamo a documenti capaci di tradurre in scelte concrete la destinazione delle risorse, avendo come riferimento le linee di programma che un'Amministrazione intende portare avanti nell'arco di una legislatura.
Rilevo, però, che questa definizione solo in parte può riguardare ed è riferibile al documento che oggi cominciamo ad esaminare all'interno dell'Aula consiliare, per una ragione molto semplice: io credo che in questo documento confluiscano, tutte assieme, tre esigenze, e solo in parte l'esigenza di attuazione di programma da parte di un'Amministrazione.
Vi è un'esigenza di recupero di un effettivo equilibrio economico rispetto al bilancio di previsione non più garantito a seguito dell'approvazione del conto consuntivo del 2004.
Vi è un'esigenza di riportare a destinazione alcune risorse indispensabili per soddisfare bisogni e qualità dei servizi all'interno della comunità piemontese, non garantiti nel bilancio di previsione del 2005.
Infine, vi è un'esigenza, che certamente è parte non preponderante contenuta all'interno di questo assestamento, di cominciare a tradurre in atti di destinazione delle risorse le scelte di programma che quest''Amministrazione intende portare avanti.
Prima questione: recupero dell'effettivo equilibrio economico, che non è più garantito all'interno del bilancio di previsione del 2005.
Non dimentichiamo che il dato di partenza - negativamente di partenza rispetto a questo assestamento è sostanzialmente la necessità di recuperare 226.283.950 euro di minor avanzo di Amministrazione rispetto al conto consuntivo del 2004, iscritti tra le entrate del bilancio di previsione del 2005. Questo elemento condiziona fortemente le scelte successive che, in parte, hanno anche alcuni caratteri di riduzione di risorse contenute all'interno dell'assestamento che oggi cominciamo a discutere.
Seconda questione: tornare a recuperare risorse economiche al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi che normalmente venivano erogati all'interno della comunità piemontese. Mi riferisco agli oltre 10 milioni di euro di poste di bilancio a capitolo zero nel bilancio di previsione 2005 che con l'assestamento cominciano a ritornare ad avere una loro copertura e una loro dignità economica. Sono questioni legate alla disabilità, alle politiche sociali; sono questioni legate ad una serie di interventi assolutamente necessari ed indispensabili. Mi riferisco anche agli oltre 30 milioni di euro che questo assestamento assume come elemento anch'esso vincolante di debiti contrattuali da parte della Regione Piemonte nei confronti di Trenitalia sul trasporto e la mobilità locale, importo che non trovava e non ha trovato una propria copertura né nel bilancio di previsione del 2005, né nei bilanci di previsione dei precedenti esercizi.
Su questo quadro, e con qualche difficoltà relativamente alla compatibilità delle risorse, si inseriscono, a mio parere, alcuni elementi caratterizzanti il programma di questa Amministrazione regionale, che, in parte, trovano una loro collocazione all'interno del documento.
Mi riferisco alle scelte sulla politica industriale, sul sostegno alle piccole e medie imprese; mi riferisco alla scelta sulla maggior destinazione di risorse per il diritto allo studio e per sostenere la relativa legge regionale sul diritto di studio,, frutto di un accordo di programma all'interno della maggioranza, che trova una sua dignitosa ed ampia collocazione all'interno delnel documento di assestamento.
Su questo,Documento il nostro giudizio e la nostra assunzione di responsabilità che, in parte, corrisponde alla traduzione dii scelte di programma sulle quali ci. In gran parte ci assumiamo le responsabilità che ci derivano, per le ragioni che ho espresso poc'anzi, dalla incompiutezza e dall'inadeguatezza del bilancio di previsione 2005, espressione di un'amministrazione che non é lanon nostra.
Su queste linee e su questi tre momenti fondamentali si è sviluppato il lavoro all'interno della Commissione, che ha consentito, dal nostro punto di vista, un confronto vero e ha consentito il miglioramento del documento rispetto alla stesura originaria presentata dalla Giunta regionale, su alcuni temi che hanno visto, come già ricordava il Vicepresidente Susta poc'anzi, condivisione di atteggiamento tra maggioranza ed opposizione. La nNecessità di restituire adeguate risorse al fondo regionale sulla montagna, la necessità di migliorare le risorse per la politica culturale la e necessità di migliorare ulteriormente le risorse e di adeguare ulteriormente le risorse sulle politiche sociali. Inoltre, lLa necessità di adeguare gli effettivi stanziamenti sulle politiche del trasporto in coerenza e in coincidenza con l'effettiva cantierabilità delle opere. Tutto ciò appartiene deriva dal patrimonio e al lavoro positivo svolto all'interno della Commissione.
Chiudo con un'ultima considerazione. Apriamo oggi il confronto e la discussione sul documento in oggetto all'interno dell'Aula consiliare; si intravedono due strade, entrambe possibili, nella discussione in Aula. La prima è che - come in parte appare già trasparire nelle dichiarazioni pubbliche, negli atteggiamenti all'interno dell'Aula - sul documento si maturi una sorta di prova di resistenza fisica tra maggioranza e minoranza.
La seconda è che, proseguendo il lavoro svolto all'interno della Commissione, si prosegua e si sviluppi unil confronto vero di merito sulle scelte, sulle compatibilità, sulle possibilità che ildel documento pdi dare uò dare ulteriori risposte positive.
evidente che se affrontiamo la discussione sul piano della resistenza fisica, rinunciamo ad al un valore essenziale che è quello di fare in modo che in quest'Aula, su un documento così importante, avvenga un reale confronto che esalti la politica, che esaltied anche le ragioni dell'opposizione della nella condivisione sul documento.
Se invece vogliamo proseguire con l'atteggiamento del confronto, con il miglioramento del documento così come è avvenuto in Aula, non annulliamo le rispettive posizioni che pur rimangono diverse, obiettivamente diverse. Con maggior chiarezza, e in modo molto semplice e lineare, maggioranza e minoranza possono evidenziare, in termini molto chiari, le proprie rispettive e reciproche posizioni. La necessità di chiarezza è un bisogno che la politica deve essere capace di recuperare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Credo Ritengo sia necessarioe fare due valutazioni in merito alsul documento in oggetto: . Uunano di merito sul documento in se sé e, sulle modalità che ci portano a votare il documento, sia l'altro di metodo sia ma anche di merito, sulle modalità che ci portano a votare il documento.
Dicevo prima cheConfermo quanto detto in precedenza relativamente alle mezze verità delil VicePpresidente Susta: ha detto delle mezze verità e lo confermo perché, se è vero che vi sono stati momenti in cui maggioranza e opposizione hanno trovato sensibilità comuni all'interno della Commissione in merito a tagli che la Giunta aveva operato presentando il documento di bilancio, non vi è mai stato un confronto fra la Giunta e il Consiglio.
Vi è stato, supponiamo, un confronto fra la Giunta e i partiti di maggioranza - assolutamente legittimo - ma formalmente, nelle sedi appropriate, non vi è mai stato un confronto fra Giunta e Consiglio in Commissione per modificare il documento. Ho ascoltato con attenzione quanto diceva il Consigliere Reschigna, che profilava due possibilità reali: arrivare ad un confronto "muscolare" che cerca sicuramente di entrare sui temi, sugli argomenti e sui numeri che questo documento porta e, dall'altra parte, anche la necessità o la possibilità di arrivare ad un rapporto chefruttuoso,, al di là del contenuto delle cose che questo documento contiene, si fa tra maggioranza e opposizione. La tentazione, io dico personale, ma credo anche di interpretare il pensiero del il Gruppo consiliare ee dell' l'opposizione, è forte. È forte per una l'assenzamancanza, non voglio dire di rispetto, ma sicuramente di comunicazione nei confronti del Consiglio, che non lamenta solo un Gruppo di opposizione, ma che solo ieri ha lamentato anche il Capogruppo del secondo partito dellai questa coalizione.
Voglio ricordare - mi spiace che il Consigliere Reschigna non sia presente - alcuni passaggi "agostani", non che sono solo gli ultimi e non i più importanti: pillola abortiva, ospedali fantasma ecc.; ma questa è una valutazione che nulla ha a che fare con le politiche regionali per cui ci puòiù stare e coinvolge i partiti di maggioranza, non l'opposizione.
La dichiarazioneQuella di questa mattina è la classica dichiarazione dell'annuncio. La Presidente Bresso è stata abituata a governare in Regione, ma haha governato a lungo in alla Provincia di Torino in una struttura, quale quella degli Enti locali, dove i Consigli hanno un potere decisamente inferiore:, sono soggetti ratificatori che, più che fare dare indirizzio, fanno controllanoo. Ho il timore che vi sia ancora l'un atteggiamento nei confronti del Consiglio - e inevitabilmente dell'opposizione - che sia quella di un Presidente di un Ente locale, non di un'assemblea legislativa.
Dev'essere chiaro alla Giunta, come alla maggioranza - lo dico perch alcuni vostri colleghi hanno fatto hanno avuto lo stesso atteggiamento esattamente lo stesso nellea legislatura precedente, penso alla legge sui buoni scuola e ad altri provvedimenti - che un singolo Consigliere è in grado di bloccare un provvedimento per molti mesi all'interno dell'Aula così com'è in grado di bloccare il cambiamento di un regolamento per altrettanto tempo.i mesi. Un Gruppo politico lo può fare per anni, . Sse non c'è un minimo di volontà di confronto che non é si traduce soltanto nella frase quella "apriamo all'opposizione" - visto che stiamo discutendo il primo provvedimento serio - ma in un unconfronto serio, che partae dal metodo con cui si lavora per arrivare alla sostanza; , allora credo che ci sarà poco spazio per la politica se ci sarà poco spazio per le valutazioni di merito relativamente al documento.
Tuttavia vorrei fare aAlcune ulteriori valutazioni. Molti Consiglieri di maggioranza e opposizione hanno segnalato la mancanza 'assenza totale di stanziamento - non c'è un euro - relativamente al capitolo dell'impiantistica sportiva. Solitamente, la Giunta precedente faceva presentava un bando ogni due anni sull'impiantistica sportiva. Vi èAll' un'attesa nel del mondo dell'associazionismo, ma anche dei Comuni, degli Enti locali, rispetto a questo tema - che è stato sollecitato sia dai Consiglieri sia di minoranza sia di maggioranza e sul quale- non è stata data alcuna risposta. Vi è una necessità, per esempio, di intervento sul mondo agricolo, dove per il quale sono stati operati alcuni tagli in un periodo particolarmente difficile, per il mondo agricolo non soltanto per la flavescenza dorata, che comunque molta comporta nella nostra regione, a cui non si è stata data rispostoa nell'emendamento presentato.
Non possiamo non comprendere che lo spostamento effettuato di 50 milioni di euro sulle politiche relative all'industria per finanziare una prima tranche di 30 milioni l'operazione FIAT inevitabilmente impoverirà i sistemi locali dove questi finanziamenti erano destinati.
Possiamo continuare con altre valutazioni di merito sul bilancio certamente la parte relativa ai trasporti è stata implementata, così come quella relativa alla montagna, ma mancano alcuni interventi che erano previsti nei bilanci precedenti.
Sono molte le problematiche che abbiamo sottolineato in sede di Commissione consiliare ed è ovvio che, in qualche modo, cercheremo di farle nostre anche per significare e rappresentare una parte di mondo piemontese il 49% del Piemonte che ha sostenuto il centrodestra e che dal centrodestra vuole anche sentirsi rappresentato con alcuni emendamenti al bilancio.
Al di là degli emendamenti presentati, molti dei quali ovviamente rischiano di avere un carattere più di lungo approfondimento che non di merito e sostanza reale, credo che questo sia il primo appuntamento in cui in qualche modo, Giunta da una parte, maggioranza dall'altra e opposizione dall'altra ancora, debbano comprendere quale sarà il cammino che si vuole intraprendere, che non può essere fatto di strappi e dichiarazioni sui quotidiani cittadini, ma deve essere un cammino che dia la volontà a questa parte politica di condividere, quando ovviamente si condivide, i provvedimenti, o di intervenire con una certa pragmaticità nelle azioni a favore della nostra regione.
Voglio dire al Presidente Placido, di cui ho grande rispetto: non riproviamo a fare i trucchi. I trucchi servono a poco, soprattutto quando la chiarezza regolamentare è tale per cui non c'è necessità di interpretazione. Certamente le è sfuggito, e non è una questione di malafede, che la votazione sul non passaggio ai voti è passata con 31 voti e un non votante. Il Consigliere Laus, che è comparso come votante, era fuori dall'aula, è entrato e ha detto: "Ero fuori con mia moglie". Al riguardo, non abbiamo sollevato un problema, perché sappiamo che questo pu accadere; potrà capitare anche a me di non essere in Aula nel corso della votazione di un provvedimento e voterà il mio collega, ma se ci si impunta nello zelo regolamentare, il nostro Gruppo consiliare conosce il Regolamento e lo applicherà con lo stesso zelo che la Presidenza oggi ha inteso usare.
Quindi, comprendendo che quella del Presidente del Consiglio è una posizione assolutamente delicata, credo che la flessibilità dell'interpretazione consiliare - prima col collega Rossi, poi col sottoscritto - sia una delle cose utili per creare un clima dove davvero come diceva il collega Reschigna, si possa parlare di politica, scontrarsi ovviamente se non si è d'accordo, ma trovare punti di incontro quando questi vi sono.
In conclusione, ricordo che il nostro Gruppo consiliare, come la totalità dell'opposizione, ha approvato i provvedimenti che riteneva corretti, anche se presentati da questa Giunta, al limite apportando alcune modifiche (mi riferisco, per esempio, alla legge sull'abolizione dei CORECO e ad altre due o tre che abbiamo votato) che sono state votate all'unanimità da parte di questo schieramento politico. Per cui c'è la volontà di condividere le politiche, ovviamente quando queste sono da noi condivisibili, ma con il massimo rispetto e senza che si facciano strappi forzature e ricuciture finali, perché servono a poco.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Vignale. Se l'Aula permette, devo dire che condivido le ultime considerazioni, anche perché mi sono trovato a farle la scorsa legislatura.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Devo ricordare al collega Vignale - e lo faccio senza spirito polemico che faremmo un torto alla discussione che si è svolta sin qui sull'assestamento di bilancio e faremmo quindi un torto anche a noi stessi se dovessimo negare il fatto che in Commissione vi è stato un confronto di merito sull'assestamento di bilancio. Confronto che è durato giorni, com'è giusto che sia, nel quale si sono comparate opinioni diverse sul senso della manovra che la Giunta ha presentato.
Devo anche dire che alcuni emendamenti che l'Assessore Susta ha illustrato questa mattina, che fanno parte della seconda nota di variazione, sono modifiche che in qualche misura tengono conto di un dibattito che c'è stato. Lo dico perché altrimenti discutiamo a prescindere, e questo per me è un errore. Poi possiamo convenire sul fatto che quella parte emendativa tenga conto di tutte le osservazioni fatte, ma certo è che in quella seconda nota l'Assessore Susta, la Presidente Bresso e la Giunta tengono conto di un dibattito che c'è stato in Commissione.
Vorrei aggiungere che noi non possiamo confondere - non lo dico perch manco di rispetto ai colleghi, lo dico per una ragione politica - piani diversi. Stiamo discutendo dell'assestamento di bilancio. Punto. La partita vera, colleghi della minoranza, dovremo insieme confrontarci e giocarla sul bilancio e sulla legge finanziaria del 2006, perché quello è il punto di snodo, lo strumento, l'occasione per verificare le politiche di questa amministrazione, per confrontare progetti alternativi. Credo, però, che anche sull'assestamento dovremmo tutti insieme auspicare un confronto che ci consenta di misurare proposte alternative, perché l'obiettivo deve essere approvare un assestamento diverso, semmai, non contrastare ed impedire l'approvazione dell'assestamento.
Approvare un assestamento diverso, portare un segno nella manovra condizionare il centrosinistra, ma non ricorrere a qualche artificio regolamentare per prendere qualche giorno, perché questo non risolve i problemi della regione, non qualifica le minoranze, non ci consente di governare il Piemonte. Questo lo dico perché io, essendo stato su questi banchi come minoranza, ho sempre evitato atteggiamenti di filibustering cercando invece di misurarmi sul merito.
Seconda considerazione. Questo bilancio di assestamento sconta due limiti - li ricordavano Susta e Reschigna - che noi abbiamo ereditato Consigliere Vignale, che c'erano e con quelli facciamo i conti. Il primo limite: un minore avanzo.
Ma vorrà pur dire qualcosa il fatto che io ho impostato il bilancio 2005 dando per scontato che avrei avuto un avanzo di 226 milioni di euro superiori all'avanzo accertato col rendiconto 2004. E questa non è poca cosa, se io, a un certo punto, devo discutere dell'assestamento, perch questo condiziona pesantemente la manovra di assestamento.
Secondo. Il fatto che io debba trovare 200 milioni di euro per finanziare i fondi da reimpostare è un bel dilemma, colleghi della minoranza, perché è improprio affrontare nell'assestamento un problema come questo. Non è l'assestamento lo strumento con il quale finanziare tutto il fondo dei fondi da reimpostare, colleghi della minoranza, era il bilancio 2005 la sede nella quale affrontare il nodo dei fondi da reimpostare problema che ci ritroveremo negli anni a venire, perché questa partita è una partita aperta, che condizionerà per anni il bilancio di questa regione. E poi abbiamo i capitoli zero, collega Vignale, che non sono frutto di un accordo politico: è stata una scelta della maggioranza di prima di non finanziare alcuni capitoli, io ritengo, nella prospettiva di poterli finanziare con l'assestamento, ma quelli c'erano e siccome si tratta di capitoli importanti, che hanno una valenza sociale ecc., è evidente che questa Giunta non può non porsi il problema di come allocare le risorse su quei capitoli per fare delle politiche.
Apro un inciso. Stamattina il Consigliere Rossi ha sostenuto che bisogna affrontare il nodo del rapporto con Trenitalia. Ha ragione.
L'Assessore Borioli mette su questo assestamento un bel po' di soldi per onorare un contratto di servizio, perché se non onoriamo il contratto di servizio poi non abbiamo il potere di contrattazione per determinare un rapporto diverso con Trenitalia e pretendere una svolta nella sua politica.
Ma questo è un passaggio obbligato, e lo strumento per farlo impropriamente o in parte impropriamente - è l'assestamento.
Questi sono i limiti, colleghi, da cui partiamo. Vi invito, nei ragionamenti che facciamo, a tener conto di ciò, perché se voi foste al posto della Presidente Bresso, questi limiti avreste dovuto tenerli presenti e avreste quindi dovuto affrontare una manovra di assestamento che scontava in partenza questa barriera di fondo. È partendo da questo che noi abbiamo fatto uno sforzo per indicare delle priorità.
Sono d'accordo, collega Vignale, le esigenze sarebbero molteplici. Non mi sento di negare molte delle questioni poste in Commissione, il punto è che, se quelli sono i limiti dell'assestamento e se quelle sono le risorse assestabili, voi capite che per qualsiasi classe dirigente, di centro, di destra o di sinistra, c'è il problema di individuare le priorità; possiamo semmai, discutere sulle priorità, ma non c'è dubbio che vi è il problema di individuare le priorità, se quelle sono le risorse assestabili.
Questo è ciò che ha fatto la nostra amministrazione: individuare le priorità. Guardando cosa? Guardando al Piemonte, a una regione in crisi, a una regione che chiuderà il saldo occupazionale con dei problemi, a una regione che ha settori che sono in crisi e che vanno riorganizzati. Da questo punto di vista, io intendo l'accordo FIAT come un primo intervento di politica industriale in questa regione, ma so che la crisi è una crisi che riguarda settori altrettanto significativi.
Allora il punto è: se questo è, le politiche pubbliche a cosa devono servire? Io dico che devono servire a fare in modo che le risorse assestabili possano essere impiegate per raggiungere i tre obiettivi fondamentali: industria, lavoro, politiche sociali. Ce ne sono altri? Sono assolutamente d'accordo, il punto è capire se facciamo i conti con le risorse effettivamente disponibili.
Ho concluso su questo punto. Faccio soltanto una considerazione che riguarda il futuro. La sfida, colleghi della minoranza, è la finanziaria, è il bilancio 2006, la sfida vera è questa. Vedete, noi rischiamo un 2006 che, dal punto di vista dell'andamento dell'economia, non ci riserverà grosse sorprese, non soltanto perché il 2005 si chiude con un meno e avremo problemi enormi in questa regione, ma perché nel 2006 discuteremo del bilancio di questa regione scontando una serie di problemi enormi: meno risorse libere della regione, meno trasferimenti statali (l'impressione è che il Governo usi la legge finanziaria per tagliare, falcidiare i trasferimenti alle regioni), meno risorse europee per effetto del fatto che vi sarà un problema di utilizzare le risorse per un maggior numero di paesi membri della comunità.
Qui c'è un sentiero stretto che va percorso, e le politiche di bilancio devono fare i conti con questi vincoli. Devono fare i conti con questi vincoli e porsi però, al tempo stesso, un problema: recuperare tutte le risorse disponibili, ristrutturare - com'è stato detto in Commissione dall'Assessore competente - lo stesso bilancio regionale, disboscare le risorse disponibili. Perché il nostro problema è immaginare un bilancio 2006 che ci consenta di fare i conti con la crisi di una regione che oggi è alle prese con i problemi dello sviluppo.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

L'ordine dei lavori prevede la sospensione alle ore 13. La seduta riprenderà alle ore 14.30 con una riunione dei Capigruppo, dove occorre decidere l'orario della seduta di venerdì, che non è stato definito, e l'inizio o la gestione dei lavori della settimana prossima.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Intervengo per fare una raccomandazione a lei, Presidente, e a tutti i Capigruppo. Ho sentito che venerdì l'Assessore Valpreda sarà a Novara e so che l'Assessore Migliasso sarà ad Asti. Allora, non metteteci nell'imbarazzo di dover parlare di argomenti così importanti come sanità ed assistenza senza la presenza degli Assessori, tenetene conto nell'organizzare i lavori.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Cotto.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.00)



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