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Dettaglio seduta n.179 del 05/04/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 14.37)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Laus, Moriconi, Reschigna, Ricca e Turigliatto.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Aggiorniamo la seduta alle ore 15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.39 riprende alle ore 15.01)


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 379 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2007"


PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'esame del disegno di legge n. 379, di cui al punto 5) all'o.d.g.
prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.



PRESIDENTE

ARTICOLO 15



PRESIDENTE

Sull'articolo 15 non sono stati presentati emendamenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 48) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Al comma 1 dell'articolo 16 dopo le parole "della Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48, sul quale l'Assessore Taricco ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Presidente, la vedo un po' concitata. Può ricordarmi per piacere i colleghi oggi in congedo? Mi sarebbe utile per capire come abbiamo fatto ad arrivare al numero legale per la votazione.



PRESIDENTE

Ripeto i congedi: Turigliatto, Buquicchio, Laus, Reschigna, Bresso Bossuto, Spinosa, Moriconi e Ricca.
Indìco la votazione palese sull'articolo 16, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 8) (diventa articolo 17) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 16 è aggiunto il seguente: Art. 16/bis (Art. 5 della Legge regionale n. 20/1999-Deroga dei termini per i programmi di attuazione 2007) 1. I termini dei programmi annuali di attuazione per l'anno 2007 di cui all'articolo 5 della legge regionale 9 agosto 1999, n. 20 sono così modificati: al comma 2: le domande relative ai progetti da finanziare debbono essere presentate ai Consigli di Distretto entro il 31 luglio 2007 al comma 1: i Consigli di Distretto approvano il programma annuale 2007 entro il 30 settembre 2007 al comma 3: la Regione dispone il cofinanziamento dei programmi annuali 2007 di Distretto entro il 30 novembre 2007.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Semplicemente per affermare che quest'emendamento riorganizza le date che erano comprese nella legge n. 20 sui distretti, perché a questo punto diversamente, tutta l'attività sarebbe bloccata, in quanto le date non permetterebbero più la presentazione di programmi e di attività.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervengo non tanto nel merito, che mi sembra obbligato per consentire il funzionamento dei distretti, ma proprio sui distretti in quanto tali.
Nella scorsa legislatura, avevamo istituito i distretti rurali e agroalimentari, molto meno strutturati e molto più flessibili. Era addirittura, pronto un emendamento, che sosteneva che anche il distretto del vino funziona come i distretti rurali, nel senso che sono le Province che disimpegnano la Giunta da questi distretti. Qui si risolve un problema contingente.
Inviterei l'Assessore ad accogliere l'emendamento, se condivide il fatto che questi distretti sono un onere eccessivo per la Regione.
Personalmente, come responsabilità di governo, li avevo ereditati da lasciti precedenti, però ho vissuto tutta la vicenda come un eccesso di burocratismo e di procedure defatiganti, quindi, se si potesse prevedere uno sbaraccamento non di iniziativa ma della sovrastruttura, non sarebbe male.
Noi potremmo in futuro, come opposizione, presentare delle proposte in questo senso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Raccolgo sicuramente la sollecitazione del collega Cavallera e comunico che, presumibilmente entro fine aprile, sarà pronta una bozza di legge che va esattamente in quella direzione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Siccome prima il collega Bossuto era in congedo, ma adesso non lo è più, devo dedurre che è variato il numero legale. Ci terremmo ad essere informati man mano che dinamicamente numeri e geometrie della maggioranza cambiano.



PRESIDENTE

Il numero legale, come mi è riferito dai funzionari dell'Aula, è 28.



BURZI Angelo

Nonostante, l'arrivo del Consigliere Bossuto, che prima era in congedo? Cioè, è indifferente la presenza del collega Bossuto? Chiedo, a noi è totalmente indifferente.



PRESIDENTE

Presidente Burzi, dovendo seguire le vicende degli emendamenti, non spetta certamente a me curare questo. Mi fido della parola dei funzionari che mi danno, votazione per votazione, l'indicazione del numero legale. Ad oggi, il numero legale comunicato dai responsabili dell'Aula è di 28.



BURZI Angelo

Grazie.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 49) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale Cotto: Dopo l'articolo 16 è aggiunto il seguente: Articolo 16/bis (Cofinanziamento del programma regionale di rilancio delle produzioni di vino rosso) 1. Per il cofinanziamento del programma regionale di rilancio e riposizionamento sul mercato delle produzioni piemontesi di vino rosso a denominazione di origine, la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere alle organizzazioni consortili ed alle strutture cooperative un cofinanziamento pari a euro 1.000.000,00 per ciascuno degli esercizi relativi agli anni finanziari 2007, 2008, 2009 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 11012 (Programm. Valoriz. Agricoltura Programm. in materia di agricoltura).
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Tit. II).
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, è una proposta che noi abbiamo avanzato prima ancora che fosse chiesta un'audizione in Consiglio regionale da parte dei rappresentanti del mondo del vino.
In sostanza, ci sono dei problemi per le produzioni di massa - parlo delle DOC - perché è una produzione molto consistente. A questo punto, si richiede di avviare promozioni straordinarie sul mercato, un riposizionamento e anche altre iniziative che, ovviamente, sono state illustrate all'Assessore stesso l'Assessore in un intervento e che, in larga parte, condividiamo anche noi: la concentrazione dei sistemi di produzione, il coordinamento per l'andata sul mercato, insomma, la cosiddetta concentrazione dell'offerta. Qui, ovviamente, noi abbiamo previsto solo un milione di euro, che è una cifra consistente, perché ha sei zero, ma non sarebbe certamente sufficiente per un programma rilevante.
Ricordo che il programma dell'Asti Spumante, globalmente, assommava a 40 milioni di euro, ed è un programma pluriennale che coinvolge tutte le industrie e tutti i sistemi. Naturalmente, ha il finanziamento ministeriale. Qui, con un milione si avvierebbero le ricerche di mercato e le iniziative. Dando per scontato che si condivida la necessità di intervenire, si andrebbe ad arricchire il programma o, comunque, ad avviarlo. Forse, anticipatamente, è un programma che anche l'Assessore, in qualche modo, ha delineato.
A nostro avviso, sarebbe un segnale positivo accettare questa proposta perché, veramente, il mondo del vino ha molte attese.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Intervengo solo per esprimere il parere, che è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49, sul quale l'Assessore Peveraro, in nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 99) (diventa articolo 18) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Taricco: Art. 16/ter (Integrazione dell'articolo 2 L.R. 64/87) 1. All'articolo 2 della legge regionale 16 dicembre 1987, n. 64 è aggiunto il seguente comma: "E' autorizzata la contribuzione consortile della Regione Piemonte per l'anno 2007 fino a 140.000,00 euro e per gli anni 2008-2010 fino a 70.000,00 euro annui. Alla spesa si fa fronte con gli stanziamenti della UPB 12011 dello stato di previsione di spesa".
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Signor Presidente, intervengo solo per spiegare la ratio di questo emendamento, che è frutto di una norma del 1987 che, sostanzialmente regolava la modalità con cui la Regione partecipa al MIAC di Cuneo, il quale prevede un fondo consortile per il funzionamento del mercato, cui la Regione concorre dopo che questa decisione fu assunta; il problema è che non esisteva nessuna norma per enti che non fossero di ricerca, che potesse giuridicamente dare questo tipo di copertura. Pertanto, questa norma si è resa, purtroppo, a posteriori, necessaria, perché il fondo consortile, in realtà, era già operativo prima dell'anno scorso, ma non abbiamo mai potuto procedere all'erogazione in assenza della norma giuridica. L'emendamento che stanzia 140 mila euro nel 2007, consente di coprire anche gli anni pregressi, perché, diversamente, è tutto fermo, non essendo possibile procedere all'erogazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Vorrei chiedere un chiarimento.
Qui si dice: "Emendamento sostitutivo". Cosa sostituisce?



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, collega Cavallera, non l'ho annunciato.
Sostituisce l'emendamento n. 9 presentato dalla Giunta regionale, poi ritirato. Quindi, è sostitutivo di un altro emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99 (diventa articolo 18).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 17 (diventa articolo 19) Procediamo con l'articolo 17, relativamente al quale non sono stati presentati emendamenti.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

L'articolo 17 tocca la copertura dei disavanzi delle aziende regionali fino al 2004 e, poi, se non sbaglio, sia in questo articolo che in uno successivo - mi correggerà il Vicepresidente Peveraro - mi pare che con ulteriori 60 milioni - anche qui cito a memoria, invitando il Vicepresidente Peveraro a correggermi circa l'eventuale inesattezza - si coprono i disavanzi fino al 2006 compreso. Tenuto conto, evidentemente, che per quanto riguarda il 2006 siamo solo in stato di preconsuntivo, che evidentemente la Giunta ritiene sia bene fare, in attesa della deliberazione definitiva, il punto che intendo sottolineare è il seguente: anche nell'apertura della sessione di ieri, il Vicepresidente, nell'ambito della relazione introduttiva, ha fatto un'affermazione che considero impegnativa, su cui inviterei il Vicepresidente a riflettere ancora (poi avremo spazio per discuterne negli articoli successivi o in sede di bilancio). Dice il Vicepresidente: "Riteniamo, sulla base dei programmi che abbiamo, in funzione delle dotazioni che sono attualmente previste per il 2007, che il 2007 stesso si possa chiudere con un esercizio non negativo".
Mi fermo un attimo. Quindi, il Vicepresidente ci dice - mi fa anche molto piacere che sia arrivato il neo Assessore alla sanità, cui facciamo i nostri migliori auguri per un eccellente lavoro anche con queste nuove deleghe - che ritiene possibile che il 2007 si chiuda senza disavanzo.
Sarebbe la prima volta, da quando le Regioni sono state istituite. Poich lo ritengo davvero un obiettivo molto impegnativo, gradirei sapere, prima di presentare emendamenti che orientino parte della sanità in una direzione più proficua per gli investimenti rispetto alla spesa, se davvero quest'anno la Regione si pone, per la prima volta da quando le Regioni sono state istituite, un obiettivo molto ambizioso, che ritengo sarebbe di grande importanza per la Regione in quanto tale. Personalmente, credo che ci siano le risorse capienti, perché il bilancio che proponete è maggiore del consuntivo di cui avete appena completato la copertura con l'ipotesi di 60 milioni. Peraltro, vista la naturale tendenza della sanità di essere ricca di domanda, indipendentemente dalle risorse disponibili, siccome questo obiettivo deve coinvolgere, oltre all'attività della Giunta, anche quello del Consiglio regionale nelle varie sedi, credo che meriti due parole di commento quello che considero un elemento molto caratterizzante ancorché difficilmente conseguibile da parte della Giunta, della maggioranza e del Consiglio regionale. Se c'è qualche problema mi fermo qui, perché non ho particolare fretta.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente della Giunta regionale, Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Lei chiede un esercizio di previsione che ovviamente non è facile. Ci che posso dire è che è stato fatta una prospezione per i prossimi tre anni perché, come sa, questa volta il Patto per la salute è stato firmato per tre anni.
Quale previsione abbiamo fatto? Realizzando piani di ristrutturazione e riconversione, che partiranno, anche se in parte sono già stati approvati quando sarà approvato il Piano sanitario, entro il triennio sarà possibile arrivare a portare in pareggio la spesa sanitaria con le entrate. Bisogna tenere conto, ovviamente, anche di quelle che la Regione ha deciso di destinare alla spesa sanitaria, quindi l'addizionale IRPEF e i ticket così rimodulati o sostituiti da altre risorse, perché questa è una parte di ci che è stato assegnato alle Regioni, sicuramente rimodulato o sostituito in tutto o in parte.
Con questi limiti, l'obiettivo è di arrivare al pareggio entro il 2009 fermo restando che potrebbero essere scoperti nuovi farmaci per la cura di malattie oggi non curabili e quindi la spesa sanitaria potrebbe ripartire com'è avvenuto tante volte in passato.
Questo è l'obiettivo. Quest'anno non si prevede di andare a pareggio con le sole risorse assegnate dallo Stato, perché non sarà ancora realizzata appieno la ristrutturazione, ivi compresa la riduzione delle ASL e tutti i particolari del piano socio-sanitario e degli altri piani che i Direttori generali stanno predisponendo, preparandosi a portarli subito dopo all'approvazione.
Noi al momento, sulla base di quella previsione, abbiamo messo a bilancio le poste per coprire il presunto disavanzo al netto delle ristrutturazioni per la parte che si prevede di poter già fare quest'anno.
La speranza c'è. Naturalmente può esserci molta variabilità, ivi compreso il gettito dei ticket, che al momento non è affatto quello stimato dal Governo: al di là della loro inaccettabilità sociale, non producono neanche risultati.
Ad oggi, quindi, tutti questi elementi non consentono di essere certi però è una previsione ragionevole. Noi ci siamo messi nelle condizioni di provare ad andare in pareggio con il bilancio, ma non con le risorse assegnate dal livello nazionale, perché per poterci arrivare ci vogliono i tre anni di Piano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Prima di esprimermi in dichiarazione di voto, vorrei ricollegarmi ad uno spunto di dibattito, offerto ieri in apertura di seduta dal collega Ronzani: sfidare l'Aula su quanto sia probabile l'approvazione del prossimo bilancio nei tempi che tutti conveniamo essere più utile per i destinatari cioè i cittadini della Regione Piemonte, il 31/12/2007.
All'interno di un ragionamento piuttosto complesso, il collega Ronzani ha ipotizzato, per un'altra fase della riorganizzazione dell'Ente, un utilizzo diverso, proprio specificamente per la sanità, quale parte maggiore del nostro bilancio, dell'area del controllo di gestione sostenendo una tesi che credo sia da molti (non necessariamente dal settore pubblico) condivisa: il principio della separazione tra chi gestisce e chi controlla la gestione.
Rimandando questo dibattito alla I Commissione, quale sede competente per la discussione sulla nuova legge di organizzazione del personale e per la delibera in discussione nella Commissione stessa, prima o poi si procederà alla riorganizzazione delle Direzione. Personalmente non ho alcuna difficoltà ad affermare che nell'ambito dei 7 miliardi e 6 milioni quelli attualmente previsti dal bilancio, ci sono ampiamente margini di inefficienza (non penso affatto a malagestione o peggio, ma alla normale inefficienza di qualunque organismo), ma vado più in là. Qualora le efficienze fossero ottenute, credo ci siano enne Direzioni in cui ripiegarle, quindi non vedo, nella ricerca dell'efficienza economica, una finalità di risparmio, ma una finalità di utilizzo delle risorse non efficacemente spese.
Cito alcuni casi. Uno riguarda l'investimento. Se ne parlava anche questa mattina con la Presidenza: il Piano di edilizia sanitaria, quando sarà presentato (anche se mi pare che in parte sia già stato commentato da qualche collega della maggioranza), non sarà totalmente finanziato, come peraltro era impossibile che lo fosse, quindi con meno spazi per gli investimenti, sia di riadeguamento delle strutture sia per l'area della ricerca. Chi, come me, sostiene che la sanità piemontese è potenzialmente un'area di eccellenza, sa che l'area della ricerca è una delle aree su cui volendo, si può investire per ottenere dei frutti di cui possono godere non solo i cittadini piemontesi, ma un po' tutti coloro che a questo mondo della sanità, inteso non solo come cura della malattia, ma come mondo del benessere, fanno riferimento.
In questa logica, ritengo che il Consiglio non potrà essere assente nelle sue varie sedi, Commissioni e Aula. Sarà importante il ruolo dell'opposizione che, come ben sapete, non viviamo, come Gruppo, come contrarietà a priori, ma come contrarietà costruttiva; ruolo che testimonieremo sempre più, anche in questa fase di emendamenti e poi di controproposta. In tal senso, apprezzo che sia comunque coperto, con un atto impegnativo che personalmente considero coraggioso, quello che la Giunta attualmente considera l'intero disavanzo. È un impegno che so essere difficile.
D'altra parte, da questo punto di vista, voto a favore di questo emendamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 17. (diventa articolo 19).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 (diventa articolo 20).
Indìco la votazione palese sull'articolo 18 Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 (diventa articolo 21) Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere ai due Assessori competenti - sanità e agricoltura alcuni chiarimenti in ordine allo smaltimento delle carcasse animali.
Qui, ovviamente, si prevede la gratuità nel caso di epizoozie o di altre calamità che possono intervenire. Vorrei porre due domande; la prima è la seguente: girava voce che vi fosse difficoltà ad affidare l'appalto da parte del Consorzio CO.SM.AN. al soggetto che andava poi a smaltire, perch è un mercato molto ristretto, con delle posizioni dominanti (forse user dei termini fuori luogo, perché non è un grande mercato). Mi giungevano notizie di questa difficoltà, pertanto volevo chiedere all'Assessore competente informazioni a tal riguardo.
Mi sembra, inoltre, che esista un contenzioso tra le imprese che operano in questo settore, oppure tra un'impresa e il Comune competente perché avevamo assimilato la trasformazione in farine animali alla trasformazione dei rifiuti. Mi sembrava di aver letto recentemente sul giornale di un contenzioso, in base al quale il Comune sede di questo impianto di trasformazione - non faccio nomi - rivendicava il versamento da parte della ditta di trasformazione, di queste ex cinque lire al chilo (ora sarebbero da tradurre in euro), che l'impresa non versava.
Volevo chiedere un chiarimento sia in ordine al funzionamento del consorzio - se c'è correttezza nell'affidamento dello smaltimento di queste carcasse e la trasformazione in farine animali e quant'altro - sia in merito ai rapporti verso il Comune, nello specifico se sono ancora bloccati oppure se la questione si è risolta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Signor Presidente, non sto a ripetere le considerazioni del collega Cavallera, perché le stesse che egli ha fatto le ha recepite dal territorio. Per quanto mi riguarda, avendo colloquiato con diversi esponenti del mondo agricolo ed imprenditoriale, che si rivolgono in particolare alla zootecnia, emergono questi problemi.
Coglierei l'occasione, quindi, per chiedere al Presidente della Commissione, nonché all'Assessore competente, un'informativa assolutamente aggiornata in merito alla questione del Consorzio. So della disponibilità dell'Assessore, e credo che non abbia assolutamente difficoltà a farlo anche perché se sono voci incontrollate e non veritiere, sarebbe bene metterle a tacere. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Molto brevemente, per affermare che in merito all'affidamento, come loro sanno, oggi non rientriamo ancora nella nuova procedura europea, che varrà per il 2008 (sarà fatto il bando tra tutte le società a livello europeo per vincere l'appalto).
Abbiamo ancora il vecchio sistema, che prevede un bando attraverso il quale si stabilisce il prezzo di riferimento, alla luce del quale viene calcolato il contributo che eroga CO.SM.AN. Dopodiché, tra tutte le ditta accreditate, ogni singola azienda agricola o zootecnica, si sceglie l'interlocutore che vuole, paga il prezzo che vuole, ma il contributo è calcolato sulla base del prezzo della ditta che ha vinto il bando.
Per cui, oggi siamo ancora - e lo saremo fino al 31/12/2007 - con il sistema della vecchia procedura, che, peraltro, a termini di legge, è corretta.
Nel 2008 andremo a bando, per cui assegneremo alla ditta vincitrice il recupero su tutto il territorio regionale degli animali, così come previsto dalla nuova normativa comunitaria.
Relativamente alla questione del Comune, ho letto anche io alcune cose ma non sono in possesso di dati freschi, per cui ben volentieri, acquisiti i dati, risponderò in Commissione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Chiedo scusa all'Assessore, ma stavo per intervenire quando ha preceduto.
Volevo solo fare alcune osservazioni, una in particolare. Mi trovavo fuori Italia nei giorni scorsi, quando ho ricevuto un'Ansa sul telefonino dove si parlava di un'eventuale infezione in arrivo in Italia. Volevo avere conforto in merito, visto che stiamo parlando di un tema così delicato, che il sottoscritto, insieme all'Assessore Valpreda, aveva portato avanti con determinazione.
Questa notizia mi ha un pochino preso alla sprovvista: mi auguro che non sia vera.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Al momento, come spesso succede, l'infezione è sui giornali.



PRESIDENTE

E speriamo che ci rimanga! Non risultano altre richieste di intervento in merito all'articolo 19, per cui lo pongo in votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 19 (diventa articolo 21).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 (diventa articolo 22) Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Ieri sui giornali abbiamo letto che l'incremento di spesa sanitaria della Regione Piemonte, per quanto riguarda i farmaci, è del 5,6%, mentre a livello nazionale la media è del 4%.
Anche se leggevo una fotocopia, quindi non era molto chiara e non si rilevavano bene i colori di un diagramma che metteva in fila tutte le Regioni italiane, noi comunque eravamo verso gli ultimi posti, con un incremento superiore alla media (5,6% della spesa farmaceutica).
Credo che il dato, sulla base dell'ultimo periodo della spesa farmaceutica, non sia sfuggito né alla Presidente, né al Vicepresidente.
Questo è un dato che potrebbe inficiare, in qualche modo, le previsioni di spesa per il 2007. Chiedo a voi se avete notizie in merito. La fonte era il Sole 24 Ore, quindi un giornale abbastanza attendibile sotto questo profilo.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze.

Al momento non risultano scostamenti significativi rispetto alle previsioni.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 20 (diventa articolo 22).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 (diventa articolo 23) Emendamento rubricato n. 50) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Modifica dell'articolo 21 Al comma 3, dell'articolo 21 della l.r. 9/2004, sostituito dal comma 1 dell'articolo 21 dopo le parole "Alla Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".
La parola al Consigliere Cavallera per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo

Con questo emendamento si vuole assegnare un ruolo al Consiglio e alla Commissione per quanto riguarda la definizione dei criteri in base ai quali si assegnano i contributi. Non si vuole mettere il naso sui contributi, ma solo sui criteri. L'emendamento recita: "I criteri e le modalità di assegnazione dei contributi sono determinati dalla Giunta, sentita la Commissione".
un provvedimento una tantum: una volta per tutte si discutono i criteri in Commissione. Il ruolo di indirizzo è proprio del Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Non vorrei che sfuggisse l'importanza di questo articolo, che fotografa quello che avviene nei nostri ospedali e nella sanità.
Abbiamo presentato questo emendamento e vogliamo che venga sentita la Commissione, perché è importante sapere quanti sono i rischi e le responsabilità degli operatori delle aziende sanitarie.
Ricordo che proprio con l'Assessore Valpreda avevo organizzato ad Asti presso l'ospedale Cardinal Massaia, un grande convegno (parteciparono 500 persone) sulla medicina difensiva proprio per capire bene i limiti, le potenzialità e i rischi. Questo articolo non deve passare nell'indifferenza, bene fa la Giunta ad organizzarsi a stabilire dei paletti, a creare un fondo per rimborsare chi viene danneggiato.
Inserire la frase "sentita la competente Commissione consiliare" è veramente il minimo per evitare tante interrogazioni e interpellanze.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Ovviamente per esprimere il voto favorevole all'emendamento presentato dal Consigliere Cavallera.
Invito a fare una riflessione, perché questo è un articolo che rappresenta quasi un'anticipazione del Piano Socio Sanitario. C'è una centralizzazione a capo di un unico fondo per la valutazione di tutto il risarcimento danni, quindi, al di là di quanto è già stato evidenziato dai Consiglieri nei precedenti interventi, vi è la necessità assoluta di un passaggio in Commissione, per valutare anche se questo articolo non incida già negli aspetti programmatori del futuro Piano Socio Sanitario.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Parere positivo. Non so se sia così chiaro, nell'emendamento, il fatto che venga inserito al punto 3.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 21, come emendato (diventa articolo 23).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 (diventa articolo 24) Emendamento rubricato n. 51) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Modifica dell'articolo 22 Al comma 7 ter, dell'articolo 14 della l.r. 38/1994, aggiunto dal comma 1 dell'articolo 22 dopo le parole "dalla Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".
Emendamento rubricato n. 98) presentato dai Consiglieri Scanderebech e Guida: All'articolo 1, allegato A: Per la concessione di appositi contributi per il finanziamento della legge regionale 26/2002 "Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta nelle parrocchie, dagli istituti cattolici e da altri enti di culto dello Stato attraverso le attività di oratorio" è istituita apposita spesa all'interno dell'UPB 30041 Politiche sociali del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007 determinata per l'esercizio finanziario 2007 in euro 1.000.000,00 con pari riduzione dell'UPB 09011 Bilanci e Finanze del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

L'emendamento fa parte di tutta la serie del "sentita la competente Commissione consiliare". Volevo anche intervenire, se posso farlo subito sull'articolo, quindi faccio un unico intervento.
Siamo a favore di contributi alle organizzazioni di volontariato, al coordinamento. Ci siamo anche un po' stupiti di vedere l'articolo nella finanziaria. Quando ho fatto l'intervento generale ho accennato a questo.
Noi diciamo: "La Regione concede agli organismi di collegamento, di coordinamento", ma sono già cinque o sei anni che la Regione concede questo contributo. La sottoscritta lo aveva fatto con una delibera, faceva parte del progetto "Contrasto alla solitudine", e i vari coordinamenti del volontariato, tutti, venivano finanziati su progetti di contrasto alla solitudine, specialmente nel periodo estivo. Da parte mia c'è un po' di stupore nel vedere un articolo di legge, per cui mi chiedo: non bastava una delibera? Ho sbagliato come Assessore alle politiche sociali a concedere nel passato questi contributi? Ha sbagliato la Giunta Ghigo? Non credo.
Così come non penso che abbiate sbagliato voi l'anno scorso nel concedere questi contributi.
Intanto, voglio sottolineare che purtroppo non sono contributi aggiuntivi, sono contributi già del bilancio previsto, sempre per evitare i soliti comunicati stampa. Al coordinamento 300 mila euro in più, da cinque sei anni, anche se l'allora Assessore al bilancio Pichetto era molto tirchio, ma per il volontariato biellese li abbiamo sempre concessi.
Quindi, sarei interessata in primo luogo ad aggiungere "sentita la competente Commissione" e, in secondo luogo, a capire perché abbiamo disturbato il treno della Finanziaria per far salire quest'articolo e se nel passato abbiamo sbagliato. Voi dovete sapere che proprio la legge n. 1 lo prevede, come lo prevedeva la legge n. 62 dell'assistenza. C'è un fondo a discrezione dell'Assessore di turno per iniziative a rilievo regionale.
Giustamente questi finanziamenti fanno parte di questo fondo.
Vorrei qualche spiegazione in più per capire e per sentire la Commissione, e anche sul resto. Voglio attirare l'attenzione del Presidente del Consiglio, che sul tema del volontariato da un po' di tempo si sta impegnando di più (lo abbiamo anche visto donare il sangue, più volontario di così, se fa dono di una parte di se stesso è veramente eccezionale) per sollecitare la richiesta che ho consegnato ieri all'Ufficio di Presidenza.
Se è il caso, si può proporre anche un emendamento per finanziare la giornata del volontariato in piazza, che si svolge l'ultima domenica di settembre, e sarà realizzata dal Consiglio regionale in collaborazione con l'Assessorato e tutti gli altri protagonisti degli anni passati. Forse su un vagone di questo treno si può far salire anche un emendamento dell'Ufficio di Presidenza, qualora intenda presentarlo. Se poi il Consiglio regionale ha un bilancio già ricco che gli permette di poter organizzare con dignità questa giornata del volontariato, non possiamo che esserne lieti.
Mi sono consultata con il mio Capogruppo e su quest'articolo comunque voteremo a favore, a meno che non venga ritirato perché, secondo me, è inutile, perché sono sei anni che si danno questi soldi ai coordinamenti delle associazioni di volontariato. Quindi, chiedo scusa se in passato abbiamo sbagliato. Naturalmente non chiederemo alle organizzazioni di volontariato di restituire i soldi. Cercheremo di capire la dinamica e se viene mantenuto, voteremo a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

All'articolo 22, abbiamo inserito un finanziamento alle associazioni in generale ma, in particolare, a favore della legge n. 6 del 2002, che finanzia gli oratori, poiché riteniamo che il lavoro svolto da questi sia di fondamentale importanza nel momento in cui determinati valori etici e morali, come quelli della famiglia sono messi fortemente in discussione.
di fondamentale importanza il lavoro svolto dagli oratori, i quali, oltre ad esercitare una funzione sociale di supporto alle mansioni che dovrebbero essere svolte dalla famiglia e dagli Enti locali, rappresentano un punto di riferimento, in un momento in cui la famiglia quotidianamente viene attaccata dai media e dalle istituzioni, nel momento in cui determinati concetti, che sono il fulcro portante della nostra società, vengono messi in discussione. Gli oratori garantiscono un supporto sociale e di aggregazione molto importante nei confronti dei giovani, delle giovani coppie e della famiglia, che in Piemonte è in crisi (è una delle Regioni con il maggior numero di cause di divorzio).
Gli oratori svolgono una funzione preliminare di inserimento sociale delle nuove famiglie. Mi auguro che tutti i colleghi possano votare quest'emendamento, perché è un emendamento che va nella direzione generale degli interessi della collettività e, soprattutto, a difesa della moralità e dei valori etici che sono alla base della società, insieme al perno portante della famiglia di cui noi tutti, oggi, non possiamo fare a meno per dar vita ad una società sviluppata, educata e moralmente civile.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Chiederei soltanto di variare la collocazione dell'emendamento - che peraltro, è condiviso -: è un incremento di fondo, con l'articolo 22 della legge finanziaria non c'entra. In realtà, questa è una variazione importante sull'UPB legata alle politiche sociali, quindi, il testo era esattamente quello dell'emendamento che è stato presentato. Anzich all'articolo 22, comma 2, l'emendamento farebbe meglio parte dell'allegato A all'articolo 1, perché varia l'ammontare delle risorse a disposizione sull'UPB.
Quindi, se il Consigliere è d'accordo sulla modifica che propongo, il parere è positivo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Sulla discussione generale dell'articolo, parlando di volontariato, mi collego a questo emendamento, anche se riposizionato nella forma ma importante nella sostanza, visto che abbiamo discusso in questi giorni di sicurezza e di disagio giovanile. Non voglio riprendere l'argomento in maniera completa, per carità, per rispetto verso il Consiglio e soprattutto, verso quei Consiglieri che hanno avuto la bontà di ascoltare precedentemente.
Desidero soltanto far notare come quest'ottica sia per noi anche educazione ad un percorso generale, globale e completo di sviluppo della personalità umana, non soltanto un percorso di educazione civica, di socialità e di prevenzione del disagio, perché esistono pochissime realtà come queste, che, con un costo esiguo, danno un servizio così grande.
Come Assessore, ho sostenuto centri studenteschi e giovanili che favorissero ogni forma di aggregazione. Con l'allora Assessore Cotto abbiamo difeso organizzazioni di volontariato che avessero una valenza positiva. Ora, vi è in dubbio se esista una prevenzione che è oggetto di discussione, almeno. Sono venuti dei richiami verso la Presidenza della Giunta rispetto a una non grandissima attenzione verso il mondo cattolico.
Questa poteva essere un'occasione non solo per andare nella direzione della prevenzione del disagio, della ricomposizione sociale, della lotta alla delinquenza, al disagio e alla droga, ma anche per dare un segnale di pluralismo culturale, che, dati i tempi, non sarebbe affatto male.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 98 del Consigliere Scanderebech è stato spostato sull'allegato A dell'articolo 1.
Procediamo con l'emendamento n. 51, presentato dal Consigliere Cavallera.
La parola all'Assessore Peveraro, che esprime il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, per certi versi, sono un po' sorpreso. Mi sembra che la Giunta, su questi emendamenti che abbiamo confezionato in ordine al coinvolgimento della Commissione, quando si stabiliscono criteri e si danno indirizzi, a mio avviso, proceda a seconda delle sensibilità o degli umori degli Assessori.
Credo che si debba sottolineare come, a differenza di quello che avviene in via ordinaria, qui, da parte dell'Assessore competente e della Giunta, si proponga una norma speciale, particolare. Allora, a maggior ragione, a mio avviso, occorre un coinvolgimento del Consiglio.
Di fatto, noi diamo una delega, va bene, la delega gestionale compete alla Giunta - la gestione compete alla Giunta - però, fino a prova contraria, i criteri e le modalità di intervento, essendo un qualcosa che si colloca al di fuori dell'ulteriore legislazione vigente, tant'è che l'Assessore richiede una norma speciale, a maggior ragione, siamo in un campo non regolato, stando alla ratio di questo ulteriore articolo, noi siamo preoccupati e vogliamo giocare il nostro ruolo partecipando alla definizione dei criteri. Mica chiediamo un parere conforme! Chiediamo solamente un "sentita la Commissione".
Fino a prova contraria, ciascuno di noi, maggioranza o minoranza, è portatore di una serie di istanze e di riferimenti anche culturali e sociali. Credo che in una materia come quella del volontariato, che per sua natura vive di vita propria, ci sia la necessità di riconoscimenti e sostegno su determinate questioni.
Prendiamo atto, pur nell'incongruenza, come rilevava la collega Cotto che si vuole confezionare una norma speciale, si abbia almeno la compiacenza di rispettare i ruoli, che sono di indirizzo del Consiglio, e di stabilire i criteri di gestione e attuazione della Giunta regionale.
Per noi è una grossa contraddizione la proposta della Giunta in questo caso. A questo punto, mi appello anche ai colleghi della maggioranza e all'Aula nel suo complesso, perché non rinunci a svolgere i compiti che le sono propri, cioè dare gli indirizzi cui la Giunta regionale deve attenersi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo per dichiarazione di voto.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Le chiedo scusa, però, per dichiarazione di voto per il Gruppo - ha ragione, collega Leo - ha già parlato il Consigliere Cavallera.



LEO Giampiero

Allora, mi dissocio come voto, nel senso che non partecipo...



PRESIDENTE

Consigliere Leo...



LEO Giampiero

Mi dissocio.



PRESIDENTE

La stimiamo e sappiamo che è un collega serio, però, la invito...



LEO Giampiero

Ci metto un secondo.
Dico che non voto neanche, non partecipo al voto, perché una Giunta che nega il "sentito" al Consiglio vuol dire che è una Giunta che non vuole sentire punto il Consiglio, una Giunta che già non è molto interessata anche su questo! Non voto neanche, non partecipo al voto, perché è talmente paradossale non sentiteci, non prendete neanche il voto!



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, per lei vale la stessa cosa, il suo Gruppo ha già proceduto alla dichiarazione di voto.



TOSELLI Francesco

Guardi, a differenza del collega Cavallera e del collega Leo, darò solo la presenza in aula, quindi non voterò.
Intervengo soltanto per ricordare ai colleghi Consiglieri che oggi si crea un precedente, che almeno il sottoscritto, sperando di esserci nuovamente nella prossima legislatura, si lega all'orecchio.
Mi rivolgo ai nuovi Assessori della Giunta, così come mi pare i cittadini piemontesi indichino, che dovranno governare questa Regione, cioè ai futuri Assessori della Casa delle libertà: conoscendovi tutti oggi e augurandomi di esserci nella prossima legislatura, non crediate poi di chiedere alla Giunta "sentita la Commissione", perché questo resta a verbale ed è un precedente che vale per tutti indistintamente, così almeno non giochiamo a fare opposizione quando conosciamo i meccanismi di quando si sta in maggioranza e viceversa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, il nostro intervento ci trova alquanto stupefatti per la scelta della Giunta e della maggioranza, spero solo della Giunta e non della maggioranza in seno all'emendamento n. 50, che recita semplicemente: "Sentita la Commissione consiliare competente".
Tra l'altro, c'è una sfilza di emendamenti analoghi che, giustamente non vogliono completamente estromettere il Consiglio da alcune di quelle che sono le scelte fondamentali in seno al proprio mandato elettorale.
Peraltro, mi pare che nel comma 3 dell'articolo 21, evidentemente, non si tolga alla Giunta regionale il potere, di fatto, di determinare i criteri e le modalità di gestione del programma assicurativo in relazione ai soggetti incaricati della gestione medesima, né l'ammontare del fondo speciale per il triennio, né la quota della spesa sanitaria di competenza. Però, mi pare assolutamente di buon senso sentire comunque la Commissione competente.
Inoltre, credo che qualunque Consigliere possa, tramite un ordine del giorno o un altro atto ispettivo, portare la discussione in Commissione invece di prevederlo nella legge, soprattutto in funzione di quanto test ricordato dal collega Cavallera, cioè, questo non viene deciso con un dispositivo ad hoc, ma con un atto legislativo. Mi sembra assolutamente opportuno coinvolgere la Commissione, che, come sappiamo tutti noi, è l'organo di solito deputato dal Consiglio ad almeno relazionare al Consiglio intero su queste vicende.
Quindi, trovo assolutamente incomprensibile l'atteggiamento della Giunta al riguardo, tra l'altro, lo ritengo anche di scarso buon senso perché sappiamo perfettamente che già molte di queste norme, a volte rimangono lettera morta e disattese, però, prevederle comunque è compito del buon legislatore, per dare maggior garanzia ai cittadini, affinch vengano tutelati in tutti i loro diritti costituzionali. Non riusciamo a capacitarci dell'atteggiamento posto in essere sull'emendamento.
Ci appelliamo all'intelligenza e al buonsenso degli Assessori che così hanno voluto, per evitare ulteriori analoghi interventi, con l'aggravio eccessivo sulla tempistica consiliare. È evidente che, di fronte ad un atteggiamento del genere, ci sarà un'analoga risposta da parte dell'opposizione, ogni qual volta si chiederà, non un parere vincolante alla Commissione competente, ma una semplice informativa. Chiunque ha avuto un minimo di pratica nei lavori di Commissione sa che, normalmente, questo può comportare un tempo che va da un quarto d'ora ad un massimo di mezzora.
Anzi, spesso si traduce in una semplice lettura di un paio di pagine da parte dell'Assessore, che risponderà poi a tre o quattro domande poste da Consiglieri un po' più attenti.
Oltretutto, sono informazioni che i Consiglieri possono avere, anche se mi pare che l'emendamento in questione vada più nell'ottica di una corretta trasparenza che ci deve essere fra maggioranza e opposizione, ma soprattutto tra Giunta - essendo totalmente esterna, quindi non facente parte del Consiglio - e il Consiglio stesso.
In questo assoluto buonsenso chiedo alla maggioranza un atto autonomo e non legato a logiche di coalizioni, esprimendo un voto favorevole all'emendamento in oggetto, come il sottoscritto e il mio Gruppo. Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Burzi ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Come opposizione, avremmo bisogno di un minuto, forse anche meno, di intervallo. Suggerisco anche una ricostruzione veloce delle puntate precedenti.
Ha ragione il Vicepresidente nel ricordarmi che era compito dell'opposizione segnalare una serie di leggi o di aree. Peraltro, nel dichiarare che quanto dice il Vicepresidente è vero, se si vuole provvediamo. Non mi pare ci sia alcuna materia del contendere: siccome lo scopo è meramente consultivo e formale, può essere declinato e in tal senso ci impegniamo a farlo, se è utile.
Poiché questo scopo è largamente condivisibile, se non viene strumentalmente usato - e non è affatto nostra intenzione, né qui né dopo farlo, perché se dobbiamo trovare materie per litigare troviamo qualcosa di più sostanzioso - mi pare che un po' tutta l'Aula, che sa benissimo che non si può governare per tutta la vita, ritiene di dover fare fronte, prima o poi, ad esigenze di informazione e di controllo.
Non c'è riuscito neanche Berlusconi!



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Poiché condivido in pieno la dichiarazione del Consigliere Burzi, e non trovando così strategica l'approvazione o meno di questo emendamento, trovo un po' suggestivo il comportamento della minoranza che avvia, non appena viene espresso un parere negativo su un emendamento, una posizione ostruzionistica. Ovviamente questo non facilita i nostri lavori, come del resto il vostro lavoro non facilita il nostro, ed in particolare il mio che in questa fase ho la regia del lavoro.
Tuttavia, proprio per andare incontro al massimo spirito di collaborazione, cambio la valutazione sul parere ed esprimo parere positivo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non sarei intervenuto perché credo che già alcuni colleghi abbiano spiegato, tanto l'anomalia quanto la sorpresa, nel non vedere accolto l'emendamento. Anomalia perché, correttamente, veniva ricordato che è un articolo finanziario di cui non si sente la necessità, nel senso che la Finanziaria anticipa aspetti di legge quando la Regione è sprovvista della legislazione in merito.
un po' anomalo che si inserisca, all'interno della Finanziaria, uno stanziamento economico che si potrebbe erogare a legislazione vigente. La sorpresa è venuta meno quando abbiamo compreso che non c'era neppure la volontà di confrontare, con la Commissione, i criteri di...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gianluca

Mi sono perso una parte? Allora chiedo scusa. Rileviamo positivamente il cambio di opinione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale. Ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22, come emendato (diventa articolo 24).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 (diventa articolo 25) Emendamento rubricato n. 52) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Al comma 3 dell'articolo 23 dopo le parole "della Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".
La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Visto che si ripete la questione di prima, e per evitare questioni che potrebbero solo rallentare i nostri lavori, la nostra proposta, per poter esprimere parere favorevole, è di sostituire il termine "sentita" con "informata la Commissione".



PRESIDENTE

Il Consigliere Cavallera è d'accordo? Allora consideriamo modificata la formula dell'emendamento da parte del proponente.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Usiamo la formula "previa informazione" altrimenti, se l'informazione è successiva, non serve a nulla.



PRESIDENTE

Nell'emendamento n. 52, presentato dal Consigliere Cavallera, la parola "sentita" è sostituita con le parole "previa informazione alla Commissione".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

L'istituzione del fondo regionale per il potenziamento della rete sulla prima infanzia è certamente un aspetto positivo.
Crediamo che, in altri casi, come in questo, una normativa di riferimento o, meglio, un testo unico di riferimento avendo la Regione già più normative e le susseguenti delibere di Giunta nel merito, crei non dico confusione, ma che sia già abbastanza normato o quasi interamente normato l'aspetto. Un aspetto, di fatto, economico. Anche in questo caso riteniamo che l'emendamento, l'articolo presentato poteva trovare tranquillamente copertura economica all'interno delle leggi regionali che sono già state messe insieme. Se si fossero inserite nelle due normative o, meglio, nella singola normativa di riferimento - l'altra è relativa ai criteri - non cambiava nulla. Certo, come in altri casi, cambierà la visibilità rispetto ad un testo di legge perché si inserisce il concetto dell'aver istituito il fondo.
Nel merito, sarebbe opportuno addivenire non dico ad una modifica, ma ad una legge quadro sul potenziamento dei servizi per l'infanzia o, quando discuteremo la legge della famiglia, inserirla all'interno della legge stessa. In qualche modo noi oggi non diamo alcuna indicazione rispetto a come verranno utilizzati i fondi. I Consiglieri sanno che i fondi possono essere utilizzati tanto per la costruzione di nuovi asili nido, quanto per la gestione degli stessi. All'interno dei capitoli già esistenti nel bilancio regionale, sono anche previsti contributi per le famiglie che mandano i figli in asili nido privati nei Comuni dove questo servizio ancora non è presente, non è erogato dal Comune competente.
Riteniamo, come abbiamo detto altre volte in Commissione, che sarebbe opportuna una normativa di riferimento, non che delegare alla Giunta non sia corretto perché lo dice la legge, ma perché crediamo che sarebbe opportuno che il Consiglio desse delle indicazioni precise relativamente alla modalità di utilizzo dei fondi. Tanto sulla divisione fra i fondi legati alla costruzione, quanto sulla destinazione dei fondi legati alla gestione degli asili nido stessi per ciò che riguarda le amministrazioni comunali alcune delle quali hanno non tanto difficoltà nella costruzione degli asili nido, ma nel pagare, nel mantenere, quindi nel gravarsi degli oneri di gestione degli stessi.
Così come un'altra riflessione, all'interno di una legge meglio che in un articolo di finanziaria, andrebbe fatta relativamente alle tantissime e migliaia di famiglie che mandano il loro figlio in un asilo privato in comuni in cui esistono già queste strutture. Il Comune di Torino è certamente la realtà in cui per numero di popolazione e per altre motivazioni vi sono le liste di attesa maggiori. Soprattutto vi è un'altra valutazione da fare: le liste di attesa oggi non fotografano la reale necessità delle famiglie. Tutte le famiglie che sanno di avere cinque o sei punti non partecipano neanche alle graduatorie ben sapendo che sotto i dieci punti, nel Comune di Torino, non vi è neanche la possibilità di essere in lista di attesa con possibilità, nel corso dell'anno o negli anni avvenire, di entrare.
Se si facesse una mappatura degli asili nido privati che sono sorti fortunatamente, in questi anni, si comprenderebbe la natura del problema.
Come dicevamo in apertura, se abbiamo intenzione di trattare il tema con una legge organica di riferimento che utilizza anche il fondo regionale, ma che riflette anche sulle modalità differenti e le richieste differenti della popolazione piemontese, non solo dell'area urbana - perch questa una volta era una necessità soprattutto nell'area urbana - ma anche della prima e della seconda cintura metropolitana, per quanto riguarda la nostra realtà e per quanto riguarda altre realtà piemontesi, potremmo utilizzare nel modo migliore i fondi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Cogliamo favorevolmente l'istituzione del fondo regionale per il potenziamento della rete di servizi per la prima infanzia. Sappiamo di dover investire di più nei servizi all'infanzia, specialmente nell'alto Piemonte. Conosco meno la realtà della città metropolitana, sono convinta che se noi vogliamo trattenere le giovani coppie in montagna, sulle nostre colline, chiaramente dobbiamo dare loro più servizi.
Ricordo, nella passata legislatura, l'impegno che ha portato circa cinque, seimila posti in più. Partivamo dalla Città di Torino che aveva il 20% in più. La media nazionale era sul 13% noi avevamo la Città di Torino che superava di gran lunga questa media. Avevamo la provincia di Cuneo che aveva l'8%, ma questo perché la provincia di Cuneo, avendo un po' la famiglia allargata, richiedeva meno questi servizi nel passato. Oggi li chiedono un po' tutti.
giusto che la Regione se ne faccia carico istituendo un fondo e cercando di dare le risposte che sul territorio avanzano sempre di più.
Sappiamo, lo sa anche l'Assessore, che le cifre dovranno essere incrementate, assestate meglio in sede di assestamento e, nei prossimi anni, il primo andamento della domanda farà in modo che noi presenteremo emendamenti di aiuto.
A proposito di emendamento solo per la verità storica. Voglio dare atto al Consigliere Cavallera, non è stata la sottoscritta a presentare gli emendamenti "Sentita la Commissione consiliare". Questo lo voglio dire perché non ne ho presentato nemmeno uno, sono tutti a firma dei Consiglieri Cavallera e Burzi. Sono intervenuta solo per sottolineare che sono profondamente convinta della necessità di dialogare.
Ricordo, in passato, e lo possono ricordare i Consiglieri Ronzani e Placido, ma sarebbe far torto alla Consigliera di allora, Marisa Suino, e il Consiglio Riggio che pretendevano, giustamente, che tutte le delibere passassero in Commissione, qualcuna anche dopo, come informazione giustamente. Lo può testimoniare anche il Consigliere Pedrale, allora Presidente della Commissione. Non vogliamo rinunciare al nostro ruolo di legislatori regionali: più siamo informati, più possiamo proporre. Non pensiamo di fare ostruzionismo, ma chiaramente, quando emerge la delusione o qualcosa che non si capisce, questo succede.
Vado verso la conclusione, ma voglio ancora dire una cosa all'Assessore al bilancio.
Oltre alla rete e ai servizi, dovremmo pensare - magari sarà una proposta di legge o un disegno di legge a proporlo anche per quanto riguarda i costi di gestione degli asili nido, perché sappiamo che tanti Comuni e tante famiglie non riescono a pagare i costi di gestione. Uno sforzo c'era stato: il trasferimento alle Province. Però ricordo che nel passato non sono mai riuscita a fare aumentare quella cifra. È un argomento che interessa tutti. Non possiamo far finta di niente, quindi (lo dico per aiutare), per il prossimo assestamento di bilancio pensiamo ai costi di gestione degli asili nido e vediamo come possiamo rinunciare un po' tutti ad altre priorità, per fare in modo che la Regione Piemonte pensi concretamente ai servizi per l'infanzia, sia per quanto riguarda le strutture sia per quanto riguarda la possibilità di tenerle in vita.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Vorrei chiedere trenta secondi per fare gli auguri al Consigliere Rossi, che oggi è diventato papà.



(Applausi e auguri da parte dell'Assemblea)



PRESIDENTE

Si vede che è nato il figlio di un esponente politico di rilievo perché è nato nel momento in cui viene esaminata una norma di finanziamento ad hoc. Mi associo e faccio, a nome di tutti i Consiglieri, gli auguri al Consigliere Rossi.
La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Chiederei di sospendere momentaneamente i nostri lavori affinché una delegazione si possa recare in visita a salutare il figlio del Consigliere Rossi e, qualora non fosse possibile, inviterei il Consigliere Rossi ad ordinare immediatamente delle paste e del buon champagne, perché lo gradiremmo tutti.



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, al di là del fatto che alcuni colleghi, specie astigiani, hanno diritto di protestare contro la sua scelta - il moscato di Asti può sicuramente essere miglior - scarterei la sua prima ipotesi per evitare uno shock al bambino e alla mamma. Proporrei la seconda soluzione e sono sicuro che il Consigliere Rossi provvederà al termine di questa sessione di bilancio.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52, così come modificato dal proponente, con parere favorevole della Giunta regionale espresso dall'Assessore Peveraro.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 23, come emendato (diventa articolo 25) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 (diventa articolo 26) Non sono stati presentati emendamenti.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Anche su quest'istituzione di un fondo regionale, non possiamo che essere d'accordo. Sappiamo, tra l'altro, che le IPAB sono fortemente in difficoltà. Per la verità sono in difficoltà di gestione un po' tutte le case di riposo anche per carenza di ospiti.
Abbiamo sempre sostenuto che gli anziani devono rimanere a casa loro e che si debba sviluppare maggiormente la domiciliarità. Con il fenomeno delle badanti questo si è verificato maggiormente, quindi qualche casa di riposo oggi si trova in difficoltà.
Per fortuna che ci sono le case di riposo, perché molti anziani non hanno la famiglia o la famiglia non può pensare a loro, oppure l'abitazione è inadeguata, quindi possono aumentare gli incidenti domestici. È lo stesso medico o l'assistente sociale che consiglia il ricovero nelle case di riposo. Penso che la Regione abbia lavorato bene da sempre con il discorso delle case di riposo. È un argomento di cui tante volte si preferirebbe non parlare, perché a volte sono argomenti che mettono tristezza, che la gente vuole rimuovere.
Nel 2003, come Assessore avevo presentato un disegno di legge per il riordino delle IPAB, così come chiedeva la legislazione nazionale (la legge Turco), ma poi, per un accumulo di lavoro in Consiglio, tale disegno di legge è rimasto fermo.
All'inizio di questa legislatura, insieme con i colleghi di Forza Italia, lo abbiamo ripresentato. Proprio perché conosciamo le problematiche delle IPAB lo abbiamo richiamato in Aula, tant'è che quando il Capogruppo dei DS Muliere diceva di andare avanti con le leggi, io ho risposto: "Andiamo avanti con questo disegno di legge, che può essere opportunamente emendato dalla maggioranza, ma perlomeno è una traccia".
Ci tengo a sottolineare che il disegno di legge era frutto di un tavolo di lavoro comprendente esperti dell'Assessorato ed esperti delle IPAB. Questo è un provvedimento tampone, che però deve essere un sollecito per la Giunta e per il Consiglio: per la Giunta a presentare, se ritiene opportuno, un suo disegno di legge; per il Consiglio a chiedersi se una proposta di legge sulle IPAB, che è già in Aula, deve continuare a tardare così che la questione compaia all'ordine del giorno dei lavori solo attraverso interrogazioni, mozioni e ordini del giorno e non sia affrontata come questione di principio.
Voglio sottoporre questa problematica ad ognuno di noi. Se veramente ci stanno a cuore, facciamo in modo che queste IPAB possano ottenere dalla Regione Piemonte la prevista legge di riordino.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 24 (diventa articolo 26).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 (diventa articolo 27) Indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 (diventa articolo 28) Emendamento rubricato n. 53) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Al comma 3 dell'articolo 26 dopo le parole "La Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Con la correzione che abbiamo visto prima, ovvero, con la "previa informazione", il parere è positivo.



PRESIDENTE

Consigliere Cavallera accetta la riformulazione, così come dell'emendamento precedente? Quindi, il "sentita" viene trasformata in "previa informazione alla".
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Signor Presidente, intervengo sull'articolo. Questo è un altro di quei casi, come quello indicato precedentemente rispetto al fondo per gli asili nido, sui quali sarebbe stato necessario avere una legge, per due motivi.
In primo luogo, è ovvio che nella produzione di un provvedimento di sostegno al reddito non si può soltanto dare un'indicazione economica, da una parte, circa l'importo sostenuto e, dall'altra, relativamente ai percettori di reddito. È ovvio che si indica una soglia, ma alla Giunta sarà demandata l'individuazione delle differenti modalità di contribuzione e di sostegno al reddito, a seconda di quanto percepito. Questo, anche ai sensi normativi, può essere corretto, cioè che il regolamento lo confezioni la Giunta.
Invece, ci sembra poco corretto o, comunque, strategicamente e politicamente poco opportuno, che su un investimento economicamente così importante quale quello che andiamo a fare non vi sia - l'attendiamo ormai da due anni - una normativa quadro sul lavoro.
Rilevo che è il secondo anno che nella legge finanziaria inseriamo questo articolo e che, verosimilmente, chi intende realizzare un provvedimento di sostegno al reddito può o dovrebbe...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Assessore, la informo che ha diritto di replica, per cui, se crede potrà replicare.
Vede, noi abbiamo votato delle leggi, per esempio, quella sull'apprendistato, e in sede di discussione generale sull'apprendistato molti colleghi di quasi tutto hanno parlato salvo che di apprendistato, ma si è proceduto ad una grande riflessione e discussione, da una parte, sulla necessità della stabilizzazione lavorativa e, dall'altra, sul contributo al reddito.
Ora, sull'una e sull'altra parte non credo vi siano dei partiti politici, per lo meno non lo è il nostro, contrari né a che vi sia minore precarietà nel mondo del lavoro e neppure all'intenzione di provvedere ad un'integrazione al reddito per coloro i quali necessitano di questa integrazione.
Credo, però, che la politica o, per lo meno, il Consiglio regionale o una Giunta che governa, necessiti di inserire queste considerazioni all'interno di una normativa quadro dove non si stabilisce soltanto un quantum economico da erogare, perché la soglia che avete individuato è certamente bassa, si tratta di percettori che hanno difficoltà nell'arrivare a fine mese, ma noi non facciamo alcun distinguo, cioè, se vi è un soggetto che abita con la propria famiglia che percepisce un reddito inferiore ai 13 mila euro, accertato tramite l'indicatore ISEE, o un soggetto che è padre di famiglia con tre figli.
Noi non facciamo alcuna distinzione all'interno di questa norma perch non possiamo farla, nel senso che non è una norma. È un articolino politicamente importante, ma non significativamente, da un punto di vista politico, importante, perché questo dovrebbe essere fatto sulla ormai molto attesa legge sul lavoro.
Allora, credo che questo sia uno dei provvedimenti tampone che la maggioranza ha consigliato alla Giunta proprio in quelle situazioni in cui vi sia l'assenza di provvedimenti normativi.
In merito al lavoro, nell'arco di due anni e mezzo - non volendo intendere l'intervento FIAT come un intervento sul lavoro, che certamente aveva un riflesso relativamente al lavoro, ma non stavamo modificando la legislazione vigente - non abbiamo legiferato nulla relativamente all'apprendistato e alle modalità di accreditamento delle agenzie.
Sono due aspetti, il secondo è un adempimento normativo rispetto ad una legge nazionale, il primo, invece, concerne una legge che...



(Scampanellìo del Presidente)



VIGNALE Gian Luca

Concludo, non prendo tempo per discutere l'emendamento, lo unisco, per non uscire dai tempi.
Credo che un Governo che si presenta con un programma quale quello che voi avete presentato....



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Sono passati due anni è mezzo, credo che...



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Due anni e mezzo.



(Commenti fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Va bene, due anni, sono due anni e mezzo.
Dal 27 aprile 2005 sono due anni.
Dopo due anni di legislatura e arrivando alla terza manovra finanziaria quello mi ingarbugliava - credo sia doveroso per chi governa non fare un provvedimento a termine di legislatura, perché ci sono i cittadini piemontesi che cambiano espressione di voto a seguito del sostegno al reddito che possono percepire con l'intervento del centrosinistra che governa e che ha fatto la legge. Questo si verifica con un provvedimento tampone e non di quadro normativo.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Pichetto Fratin, che interviene in qualità di Consigliere.



PICHETTO FRATIN Gilberto

Signor Presidente, questo articolo, che, peraltro, l'Assessore ha illustrato in sede di VII Commissione, continua l'azione intrapresa con gli interventi per il sostegno del reddito su tutta quella fascia di popolazione che, trovandosi in difficoltà con il lavoro, quindi con difficoltà di sostentamento, necessita di un credito integrativo che peraltro, ci impone una riflessione su una carenza nazionale che caratterizza ancora il nostro Paese. In questo momento siamo l'unico Paese dell'Europa occidentale a non avere un sistema di assistenza, o di sussistenza, per i disoccupati, per coloro che hanno perso il lavoro, e a questo punto dobbiamo utilizzare, fino alle fattispecie estreme (in alcuni casi borderline violando quasi la norma) strumenti destinati ad altri usi.
Se esaminiamo le combinazioni tra cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione straordinaria, dove si prevede già un passaggio in mobilità un attento esperto di diritto potrebbe configurare quella somma di atti illeciti per raggiungere un obiettivo, un atto certamente lecito, ma diverso rispetto al fine della norma originaria, nel senso di cassa integrazione ordinaria e calo di produttività, cassa integrazione straordinaria e crisi o ristrutturazione, o poi mobilità, quindi accompagnamento esterno.
Ciò che in questo momento diventa importante è avere la radiografia del sistema in Piemonte, per evitare di lasciare scoperte intere frange di popolazione, o di lavoratori in questo caso; d'altra parte, il rischio è che vi sia una serie di situazioni eccessivamente coperte.
Leggevo un opuscolo che dava i totali e ripartiva i contributi che i consorzi socio-assistenziali erogano alle famiglie bisognose. Noi non abbiamo ancora un sistema di controllo su quanti in questo caso potrebbero percepire, da un lato, l'integrazione al reddito e, dall'altro, anche la contribuzione. Con ciò non è detto che ci sia una situazione, vista anche l'entità dell'integrazione al reddito, tale da necessitare il doppio intervento, perché ci sono particolari casi di famiglie dove è necessario il doppio intervento.
Tre anni fa eravamo all'avvio. Alcuni colleghi che sedevano su questi banchi nella passata legislatura sanno com'è nata la norma: il primo anno di sperimentazione lo abbiamo fatto nel 2003 o nel 2004 e, dopo lunghe discussioni, abbiamo ricercato i meccanismo di bando, con consultazioni molto ampie ed estese anche a rappresentanti di categoria.
Con questa norma, Assessore, mi sembra che si vada ad una stabilizzazione. Diciamo che si è usata la Finanziaria, o un collegato alla Finanziaria negli altri anni, per creare una nuova norma.
A questo punto, ritengo sia importante fare questo controllo e chiedo se il sistema degli enti bilaterale sia ancora coinvolto sulla parte di integrazione al reddito.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53, così come modificato dal proponente, con parere favorevole della Giunta regionale espresso dall'Assessore Peveraro.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 26, come emendato (diventa articolo 28).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 27 (diventa articolo 29) Emendamento rubricato n. 85, a prima firma Consigliere Vignale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
In realtà, l'emendamento n. 85 è stato sostituito dall'emendamento n.
100, quindi è relativo all'articolo 43.



PRESIDENTE

Chiedo scusa. Non ci sono altri emendamenti, quindi procediamo con la votazione dell'articolo 27.
Indìco la votazione palese sull'articolo 27 (diventa articolo 29).
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 28 (diventa articolo 30).
Non ci sono emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 29



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Su questo articolo chiederemo qualche informazione in più. In teoria siamo d'accordo, vogliamo solo capire meglio.
Ricordo in passato una delibera che era stata portata in Commissione.
Ho sempre creduto nell'Agenzia per le adozioni internazionali proprio perché sono convinta che non ci dobbiamo fermare al Piemonte, ma aprirci a tutto il mondo. Questo l'ho visto fare dalle nostre ONG, dal nostro settore di cooperazione internazionale. Siamo sempre stati convinti che i bambini debbano vivere là dove sono nati e noi dobbiamo aiutarli.
Fin dal 1996 la Regione Piemonte si è sempre impegnata nella direzione della cooperazione internazionale, tant'è che anche la legge che istituiva l'Agenzia per le adozioni internazionali si è preoccupata di creare un capitolo per la cooperazione a favore dei bambini per aiutarli a vivere là dove sono nati, per migliorare le loro condizioni di vita. Tuttavia sappiamo che, nonostante tutti gli sforzi che può fare la Regione Piemonte che può fare l'Italia, l'Europa e il mondo intero ci sono ancora tanti bambini in stato di abbandono. Poiché siamo fermamente convinti che tutti i bambini hanno il diritto di essere amati e diritto ad una famiglia, abbiamo voluto istituire un'Agenzia e ci siamo anche preoccupati di potenziare il discorso della cooperazione.
Quando, con una delegazione Giunta-Consiglio, mi sono recata in Burkina Faso e alla richiesta al Ministro della Solidarietà sociale di quel Paese se c'erano bambini in stato di abbandono ci è stato risposto "probabilmente sì, ma non si può certificare perché chi nasce non viene iscritto all'anagrafe", abbiamo chiesto alle ONG di organizzare dei progetti.
Coinvolgendo impiegati dei vari municipi andati in pensione per aiutare veramente a registrare quei bambini, per stabilire se erano in stato di abbandono e per venire incontro alle domande che ogni anno quasi un migliaio di coppie rivolgono al Tribunale dei minori per dichiarare la loro disponibilità ad accogliere un bambino.
Non possiamo che guardare con favore se l'articolo 29 viene a colmare una lacuna e viene presentato per dare maggiore efficienza all'Agenzia.
Tuttavia, siamo preoccupati se si rischia di assumere persone che poi magari, possono non essere più utile all'Agenzia stessa. L'Agenzia oggi ha bisogno di operatori che conoscono il cinese, domani, magari, chiudono la frontiera e ha bisogno di operatori che parlano altre lingue. Ha bisogno di maggior flessibilità, di poter agire meglio. Voglio sottolineare come si possa veramente essere credibili. Abbiamo voluto istituire un servizio pubblico proprio perché crediamo nel pluralismo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla cooperazione sociale

Volevo tranquillizzare la Consigliera Cotto, che ha manifestato una legittima preoccupazione in ordine alle necessità di non dotarsi di personale che abbia delle competenze che non possano essere utilizzate perché se chiudono una frontiera o non consentono più le adozioni in quel Paese rimangono, come si dice in piemontese, sul gobbo. Qui si tratta soltanto di consentire il completamento del primo piano occupazionale quello che fa riferimento al 2003-2005. Significa, in buona sostanza dotare l'Agenzia, che oggi si avvale di collaborazioni invece che di personale stabile, di due o tre posizioni di livello C.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Per esprimere un voto ovviamente favorevole, visto che l'Agenzia per l'adozione internazionale è stata una felicissima intuizione dell'Assessore Cotto nella passata legislatura. Come la stessa Consigliera, ex Assessore ha voluto evidenziare vogliamo un'informazione e un dettaglio più approfondito. Auspichiamo che, al più presto, in IV Commissione l'Assessore Migliasso ci porti l'evoluzione del piano occupazionale.
Siamo memori di esperienze del passato - vedi l'Agenzia regionale per la protezione ambientale - dove un coordinamento e un controllo da parte del Consiglio regionale, in questo caso della Commissione, è più che auspicabile affinché si possano utilizzare figure professionali, magari già esistenti all'interno dell'amministrazione regionale, senza eccessivi oneri finanziari aggiuntivi. Come invece, una volta evidenziati i particolari profili professionali, effettivamente e giustamente, ci si avvalga di personale esterno all'amministrazione regionale.
Non è qui il caso di fare le solite riflessioni preoccupate su quando si istituisce un ente nuovo, un'agenzia nuova, un soggetto nuovo all'interno dell'amministrazione pubblica come, poco a poco, il personale aumenta e si diffonde. Sappiamo benissimo le difficoltà di muoversi all'interno delle strutture pubbliche, della difficoltà di trovare anche le persone disponibili a passaggi di mobilità, alle difficoltà di attuare i comandi.
Siamo coscienti delle rigidità che esistono all'interno dell'amministrazione pubblica, come in quella regionale. Lo possiamo dire proprio perché altre agenzie, nel passato, sono state istituite e non è stato facile, a volte, individuare particolari figure professionali nonostante il personale dell'amministrazione regionale sia numeroso.
Va bene un parere positivo, tuttavia chiediamo, al più presto, un passaggio informativo all'interno della Commissione proprio per verificare come si evolve il primo piano occupazionale e anche come si potrebbe dispiegare nei prossimi anni.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO FRATIN


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Rapidissimamente, ma sull'ordine dei lavori. Mi rivolgo ai due Vicepresidenti, al Presidente e al Consiglio, nel senso che quello che dico potrebbe un pochino far sorridere. Ne ho parlato con un Consigliere saggio e autorevole come il Collega Cattaneo, che mi diceva che ci sarebbe la necessità e il desiderio (come anche di altre persone) di partecipare alle funzioni del Giovedì Santo, che in genere sono verso sera.
I torinesi possiamo farcela stando in Aula ancora un po' di più, ma per i non torinesi non è possibile. Quindi, rivolgendomi ai due Vicepresidenti chiedo se è possibile ipotizzare un termine dei lavori un pochino prima delle 20, per permettere di partecipare alle funzioni del Giovedì Santo.
Con il mio contributo, vi prometto di non intervenire in Aula per tutto il giorno. Credo che i colleghi possano cogliere questa promessa anche come auspicio di comune civiltà e di predisposizione alla Pasqua.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Pedrale sull'ordine dei lavori.



PEDRALE Luca

Mi associo anch'io a quanto evidenziato dal Consigliere Leo.
Credo che, al di là, degli impegni istituzionali vi sia anche una sensibilità da parte di molti di noi, ovviamente, cattolici praticanti.
Quindi ci appelliamo ufficialmente, come Gruppo, alla sensibilità del Vicepresidente, che è di tradizione laico-repubblicana, ma sicuramente attento anche alle sensibilità religiose e cattoliche della nostra Regione.
Chiediamo semplicemente di concludere in tempi ragionevoli il Consiglio per consentire ai colleghi, soprattutto a quelli che provengono dalle Province esterne a Torino, di raggiungere in tempi utili i luoghi di culto per le imminenti celebrazioni pasquali.



PRESIDENTE

Diciamo che ci sono diversi tipi di esigenza. Eventualmente faremo una riunione di Capigruppo, salvo che vi sia un consenso raggiunto in Aula.
Potremmo chiudere verso le 18.30, terminando per quell'ora l'articolo in esame, per poi riconvocare il Consiglio regionale, se vi è il consenso dei Capigruppo e della Giunta, nel pomeriggio di martedì 10 alle ore 14. Mi pare che i Capigruppo tentino di raggiungere una convergenza anche con l'ipotesi di una seduta serale.
Formalmente, alla chiusura del Consiglio verrà data comunicazione con certezza del calendario dei lavori della prossima settimana, altrimenti alla chiusura del Consiglio di oggi sarà convocata una Conferenza dei Capigruppo per sancire il proseguimento del percorso dell'esame della finanziaria e del bilancio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 379 inerente a "Legge finanziaria per l'anno 2007"


PRESIDENTE

Non ci sono più interventi all'articolo 29.
Indìco la votazione palese sull'articolo 29 (diventa articolo 31).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 54) presentato dai Consiglieri Cavallera, Pedrale Cotto: Dopo l'articolo 29 è aggiunto il seguente: "Articolo 29 bis (Fondo a sostegno dei frequentanti i corsi per infermieri professionali) 1.E' istituito un fondo regionale a sostegno dei frequentanti i corsi per infermieri professionali.
2. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente stabilisce le modalità di funzionamento del fondo di cui al comma 1.
3. Per gli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo la Giunta regionale è autorizzata a stanziare la somma di euro con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 29061 (Controllo delle attività sanitarie organizzazione personale risorse umane Tit. I).
4. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)."



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Intervenendo con quest'emendamento, abbiamo per certi versi lasciato in bianco la cifra, che a questo punto possiamo individuare in un milione di euro. Ma soprattutto, con quest'emendamento vogliamo trattare la questione degli infermieri professionali, che è un problema veramente critico in tutte le strutture ospedaliere che abbiamo avuto occasione di visitare in questi ultimi tempi.
Il discorso che viene fatto è proprio quello di mettere a confronto la situazione attuale, che prevede corsi universitari, rispetto al sistema precedente, quando negli stessi ospedali s'istituivano corsi professionalizzanti e gli aspiranti infermieri venivano assunti proprio attraverso questo corso-concorso, percependo già un salario o pre-salario che dir si voglia. A questo punto, ovviamente, anche se alcuni corsi sono stati decentrati, molte volte si deve risiedere fuori casa per conseguire una laurea breve, che comporta una professionalità rilevante dal punto di vista sociale, ma ottenibile con gran fatica e poco gratificante in rapporto alla retribuzione. Noi riteniamo che se ci fosse un maggiore sostegno e una contribuzione per coloro che frequentano questi corsi, pu darsi che potremo assistere ad una maggiore disponibilità, da parte dei giovani, a frequentare i corsi stessi. A questo punto, sciolgo la riserva dicendo che al comma 3 prevediamo inizialmente di stanziare una somma di 500 mila euro, quindi completiamo l'emendamento, Presidente, però, di fatto, intendiamo intervenire per sostenere coloro che frequentano per invogliare eventuali giovani aspiranti a rivolgersi a questi corsi iscrivendosi. Sarebbe un incentivo per evitare l'attuali penuria di infermieri, che attualmente comporta anche l'acquisizione dall'estero di diplomati che vengono inseriti nei nostri ospedali. Meno male che ci sono ma, tutto sommato è una situazione che, a mio avviso, potrebbe essere affrontata anche con iniziative di maggior incentivo all'interno della nostra Regione e del nostro Paese. Quindi, con questo emendamento desideriamo anche tirare un sasso nello stagno e vedere se si pu affrontare in un certo modo più efficace un problema che viene segnalato da tutti coloro che sono responsabili di strutture sanitarie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale sull'emendamento.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Non essendoci dichiarazioni di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato al n. 54.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 55) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera Cotto: Dopo l'articolo 29 è aggiunto il seguente: "Articolo 29 bis (Realizzazione del progetto di ammodernamento dell'immobile denominato ex Casa Bocchetta) 1. La Regione, al fine della realizzazione del progetto di ammodernamento dell'immobile denominato ex Casa Bocchetta, destinato all'ampliamento dell'Ospedale Santissima Trinità di Arona, è autorizzata a stanziare la somma di euro 2.000.000,00 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB (28042 Programmazione sanitaria Edilizia e attrezzature sanitarie Tit. II).
2. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)."



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, il primo firmatario di questo emendamento è il collega Nastri, per cui, avendo tanti emendamenti, voi mi assolverete se come secondo firmatario, sarò un po' meno preciso del collega nell'illustrarlo.
Qui si fa riferimento ad un immobile denominato "ex Casa Bocchetta" che dovrebbe essere destinato ad ampliamento dell'Ospedale di Arona.
A questo punto, si chiede che la Giunta regionale venga autorizzata a stanziare la somma di euro due milioni con imputazione ad un apposito capitolo nel Titolo II; naturalmente, la maggior spesa a compenso viene prelevata, nel momento in cui si accoglie l'emendamento, dall'UPB 09012.
L'emendamento di per sé è mirato, quindi, qualora si condivida l'obiettivo, si vota favorevolmente, come faremo noi dell'opposizione condividendolo. Però, volevo cogliere l'occasione per far presente al Vicepresidente che, ovviamente, si accingerà ad esprimere parere contrario relativamente a questo emendamento - questo non ci turba in quanto ci darà la possibilità di dire ad Arona che la Giunta regionale non sarà tempestiva nel predisporre i mezzi per l'ampliamento dell'immobile - che, al di là di questo, abbiamo letto sui giornali che, nel giro di 15 giorni, verrà varato dalla Giunta regionale un Piano di edilizia sanitaria molto articolato, che farà riferimento a tutti quelli che sono i sistemi di valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Aziende Sanitarie Regionali.
Mi sembra, Vicepresidente Peveraro, che la predisposizione di questi mezzi finanziari nel bilancio 2007-2008-2009 non ci sia. Ho visto qualcosa ma nettamente inferiore, dal punto di vista dei valori, di questo Piano da circa 3 miliardi di euro, che è stato prefigurato, non so se a causa di una fuga di notizie, sui giornali. Comunque, in bilancio queste cifre non ci sono e non è neanche indicata una manovra che, in qualche modo, possa coprire questa iniziativa importante, che, per quanto mi riguarda, è in parte condivisibile, al di là delle incertezze su alcune realtà, come quelle di Torino, anche se, per esempio, per quanto riguarda Alessandria ho visto l'inclusione del nuovo Ospedale Civile.
Proprio perché condivido alcuno scelte, mentre altre, magari, le critico, complessivamente, ritengo il progetto meritevole di attenzione.
Chiedo all'Assessore se non sia il caso di prevedere degli emendamenti alla legge finanziaria per raccordarsi a questo programma, che, per ora, non è ancora stato rivelato, ma si preannuncia approvabile da parte della Giunta entro il corrente mese, così come si dice sui giornali, relativamente al quale aveva lavorato anche l'Assessore Valpreda, mentre ora lo sta portando avanti la Presidente Bresso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per esprimere il parere della Giunta regionale sull'emendamento.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo la previsione del Consigliere Cavallera di un parere negativo che, peraltro, non è legato al fatto di ritenere inopportuno l'intervento previsto nell'emendamento presentato. La posizione deriva dalle considerazioni svolte dal Consigliere Cavallera, ovvero, nel momento in cui ci accingeremo a presentare un piano articolato di ammodernamento delle strutture sanitarie della nostra Regione - piano che avrà un suo iter e ovviamente, avrà sue modalità di finanziamento, che, al momento, sono già in parte recepite nel nostro bilancio con oltre 230 milioni negli investimenti della sanità - ovviamente, esamineremo anche la situazione di Arona e della Casa Bocchetta.



PRESIDENTE

Comunico che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55.
Il Consiglio non approva.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Intervengo sono per chiedere al Consiglio un'autorizzazione in relazione al fatto che, come è evidente e come, peraltro, è già stato annunciato, i nostri lavori proseguiranno nella giornata di martedì, in cui, purtroppo, non potrà essere presente il collega Borioli essendo occupato in impegni istituzionali, peraltro anche fuori Italia. Quindi, la cortesia che la Giunta chiederebbe all'Aula sarebbe quella di passare alla trattazione della Sezione 7, articolo 44, per completare il lavoro sulla predetta Sezione, che riguarda quattro articoli, per, poi, tornare all'ordine prestabilito, se non ci fossero obiezioni.



PRESIDENTE

Assessore, la Sezione è la n. 8.
Se l'Aula acconsente, passiamo ad esaminare l'articolo n. 44, Sezione 8.



(L'Aula, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

ARTICOLO 44 (diventa articolo 49).



PRESIDENTE

Sull'articolo 44 ("Investimenti per il rinnovo e il potenziamento del materiale rotabile e i servizi di trasporto pubblico locale") non vi sono emendamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera per dichiarazione di voto.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, come ci ricordava l'Assessore Peveraro, i trasporti pubblici costituiscono la seconda partita regionale dopo la sanità.
Peraltro, in questi ultimi mesi sono diventato un assiduo fruitore dei trasporti pubblici locali ferroviari, quindi sono costretto ad intervenire sottolineando l'assoluta necessità che il programma qui prefigurato delineato in modo ancora un po' troppo generico, possa veramente assumere una fisionomia più chiara, dal punto di vista finanziario, con riferimento ai valori in gioco nei vari esercizi 2007/2008/2009. Forse la sede opportuna sarà quando affronteremo l'assestamento di bilancio.
Ovviamente qui si dà indirizzo su cosa si vuole fare e su come si deve fare, però il discorso del quanto è tutto riferito alle risorse complessivamente in gioco.
Personalmente credo che lo sforzo prefigurato prima dalla Presidente o del Vicepresidente in ordine alla sanità, cioè di portare tutte le problematiche finanziarie della sanità all'interno del bilancio, debba essere uno sforzo compiuto anche per quanto riguarda i trasporti. In caso contrario, l'alternativa è di lasciare un sistema galleggiante sui suoi problemi, mentre invece richiederebbe un intervento straordinario soprattutto per quanto riguarda il materiale rotabile, che caratterizza la qualità del servizio.
Per quanto riguarda trasporto e impianti fissi, direi che in questi anni, al di là di grandi infrastrutture come la TAV o le nuove ferroviarie una serie di interventi e di investimenti sono stati realizzati, però si è continuato a penalizzare il materiale rotante.
Negli ultimi anni, quando ancora il collega Casoni era Assessore, una serie di treni più moderni sono arrivati, però il pregresso è veramente notevole. Per pregresso intendo quando veniva gestito dalle Ferrovie dello Stato che, ovviamente, non hanno riservato, durante il periodo di loro responsabilità, molta attenzione finanziaria ed economica alla partita del trasporto locale, dando per scontato che, chi doveva andare a lavorare doveva comunque usufruire di un mezzo di trasporto.
Personalmente non sono d'accordo con chi sostiene che bisognerebbe investire nel trasporto locale e non nell'Alta Velocità. A mio avviso invece, bisognerebbe cercare di contemperare tutti e due gli aspetti.
Volevo sottolineare l'importanza di questo argomento, chiedendo che diventi molto più pregnante nei bilanci, dal punto di vista finanziario con i prossimi passaggi in aula.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 44 (diventa articolo 49).
Il Consiglio approva.
Comunico che la convocazione del Consiglio di martedì prossimo è alle ore 14 e alle ore 20.
ARTICOLO 45 (diventa articolo 50).
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Pensavo di aver presentato un emendamento su questo articolo.



PRESIDENTE

C'è una serie di emendamenti sull'articolo 45 bis. Conferiamo che non è su questo articolo, al limite con l'impegno di ripescarlo.



COTTO Mariangela

Mentre lo cercano, preciso che avevo presentato un emendamento a questo articolo. Siamo d'accordo sull'articolo, però proponevo di estendere questa libera circolazione anche ai volontari che viaggiano su treni o su pullman nell'esercizio della loro attività di volontariato. Penso che questo sia un modo concreto di testimoniare...
l'emendamento n. 66 all'articolo 47 bis? Non so se posso già illustralo adesso, perché lo collegavo di più a questo articolo. Decidete voi, per me fa lo stesso.



PRESIDENTE

Sarebbe meglio andare in ordine. Le darò la parola quando affronteremo l'articolo 47.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Solo per ricordare al Vicepresidente che anche in questo articolo, al comma 3, si parla di mancati introiti, com'è evidente dalle disposizioni di cui ai commi precedenti. Alla fine del dibattito ci piacerebbe avere un quadro riassuntivo dei mancati introiti, a vario titolo, in modo da comprende come si modifichi, per effetto di questa Finanziaria, il quadro delle entrate del Vicepresidente Peveraro, onde non si debba procedere inutilmente ad un altro mutuo, quale naturale tendenza del nostro Vicepresidente.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

In realtà, questo emendamento ha la sua copertura, in questa fase stimata in 500 mila euro, che non sono riconosciuti come minori nostre entrate, ma come contributo alle società per le minori entrate. Questo quindi, è già allibrato nel bilancio di previsione 2007.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 45 (diventa articolo 50).
Il Consiglio approva.
All'articolo 45 bis sono stati presentati gli emendamenti n. 86, 87, 88 e 89, che riguardano tutti lo stesso tema.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione degli emendamenti.



VIGNALE Gian Luca

Gli emendamenti che lei ha elencato sono all'articolo 49.



PRESIDENTE

Mi scusi, gli emendamenti sono stati ricopiati all'articolo 45.



PRESIDENTE

ARTICOLO 46



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 62) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Al comma 2 dell'articolo 46 dopo le parole "della Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "sentita la Commissione consiliare competente".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze.

Il parere è positivo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per dichiarazione di voto. Voto convitamene l'emendamento presentato dal Consigliere Cavallera perché immette nella vicenda descritta nell'articolo 46 un elemento di ulteriore discussione in Commissione.
Né il sottoscritto né il mio Gruppo ha presentato emendamenti perch riteniamo che ciò che è scritto nell'articolo 46 riguarda un impegno assai importante, anche se per un breve tratto, e strategico rispetto ad un progetto che nasce, cresce e viene progettato in Lombardia. Come è noto, il Piemonte ha semplicemente una piccola parte finale del progetto autostradale.
In Lombardia, prima dell'ultima Conferenza dei Servizi, è nato un lungo dibattito che ha coinvolto anche comitati locali, sindaci e, più in generale, cittadini sul merito dell'opera ponendola sotto l'osservazione puntuale di tutta una serie di critiche - qualcuna anche a qualche livello di ragione - secondo le quali, al di là del collegamento est-ovest forse in quella zona in modo particolare, al di là degli impatti ambientali occorreva ragionare su altri tipi di collegamento nord-sud.
Detto ciò e detto che non me la sento di intervenire a piè pari in un dibattito che è stato fatto in Lombardia - anche se lo rispetto molto e sono obbligato e tenerne conto nel momento in cui il progetto finisce per arrivare in Piemonte, anche se per un piccolo tratto - abbiamo bisogno (tra l'altro su questo ho presentato un'interrogazione giacente in Commissione) di un'attenzione particolare al progetto e a tutti i passaggi che verranno fatti nelle prossime settimane. Per tutte queste motivazioni e per dubbi che, comunque, sul progetto in generale sono nati in Lombardia, dichiaro la mia astensione sull'articolo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Davvero sorprendente la posizione che proviene da alcuni settori della maggioranza. Se si hanno delle perplessità o, addirittura, delle contrarietà su un collegamento così importante per la viabilità dell'Italia settentrionale e della nostra regione, c'è davvero da domandarsi su altre partite altrettanto importanti, se non importanti, come l'Alta Velocità come finirà e come finirà il futuro del Piemonte sui settore dei trasporti.
Questo è un collegamento fondamentale che, tra l'altro, disintossica l'area milanese e consente un miglior collegamento, quindi un beneficio dal punto di vista economico per la nostra regione, per i collegamenti ad oltralpe che vanno in direzione della Lombardia, del Veneto e del centro Italia. C'è la possibilità di bypassare a meridione tutto il nodo di Milano, quindi potete immaginare i vantaggi economici per la nostra regione soprattutto per alcune Province - vedi il Vercellese, vedi l'Alessandrino che avranno la possibilità, con questa interconnessione, di collegarsi direttamente con il Pavese e quindi con il resto della Lombardia, del Veneto e tutta l'area del Nord-Est.
Per i territori interessati da questa nuovo collegamento autostradale c'è la possibilità di un decollo economico veramente positivo senza contare che, una volta tanto, abbiamo dimostrato collaborazione e sinergia con altre regioni, in questo caso con la Regione Lombardia, concedendo alla stessa i poteri per la concessione e la progettazione del tratto che insiste sul territorio piemontese. Un piccolo tratto nel territorio della Provincia di Vercelli, per altro fondamentale perché consente l'interconnessione con la Voltri-Gravellona Toce e poi con la bretella che va verso Aosta.
Da questo nostro voto favorevole e su questo specifico aspetto dovremmo trarre ulteriori conseguenze, cioè copiare o, comunque, prendere in grande considerazione quanto ha già fatto la Regione Lombardia che, per quanto riguarda la rete autostradale che insiste sul territorio regionale si è dotata di un'apposita legge con poteri paritetici a quelli che ha l'ANAS a livello nazionale. Riflettiamo anche da questo punto di vista e mi auguro che l'Assessore Borioli porti avanti al più presto un disegno di legge nella Commissione competente dove anche il Piemonte si doti di poteri di concedente regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bizjak; ne ha facoltà.



BIZJAK Alessandro

Grazie, Presidente.
Nel merito di questo articolo della legge finanziaria naturalmente anche noi siamo concordi con le indicazione che ha dato la Giunta.
Naturalmente occorre dire, facendo professione di realismo, che si tratta e noi condividiamo, di un'indicazione di carattere strategico che dà alla nostra regione e che definisce come ente concedente la Regione Lombardia perché è la Regione maggiormente interessata all'arteria autostradale.
Maggiormente interessata in termini di attraversamento, mentre invece, come regione Piemonte, siamo interessati per le possibili ricadute socio economiche positive sul territorio vercellese, anche se questo è interessato solo per un piccolo tratto.
Naturalmente, siamo nella fase preliminare della progettazione, quindi non si tratta di un'opera che vedrà la luce in tempi brevi. Tuttavia, ci pare di condividere questa indicazione, perché, oggi, è sufficiente percorrere la tratta stradale Vercelli-Pavia per rendersi conto, sia dal punto di vista del trasporto su gomma che da quello del trasporto ferroviario, di come sia difficile collegare queste due città confinanti tra Piemonte e Lombardia.
Quindi, da questo punto di vista, condividiamo l'indicazione della Giunta con questo elemento, che è quello di una valutazione complessiva del progetto man mano che si procederà nella direzione indicata.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 62, così come riformulato dalla Giunta regionale "previa informazione alla".
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 46 (diventa articolo 51).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 92) (diventa articolo 52) presentato dai Consiglieri Guida, Casoni, Giovine: Dopo l'art. 46, aggiungere il seguente articolo: "Art. 46 bis (Copertura della linea ferroviaria nel Comune di Bra) 1. La Regione Piemonte riconosce che la copertura della linea ferroviaria nel Comune di Bra è un'opera di riqualificazione urbana e ambientale di notevole importanza in grado, inoltre, di migliorare la viabilità interna all'abitato e quella di connessione fra l'albese e il resto della provincia.
2. La Regione con apposito Accordo di Programma con il Comune di Bra partecipa finanziariamente alla realizzazione della copertura della ferrovia nel tratto urbano compreso fra la via Cuneo e la Strada Orti della linea ferroviaria Alba-Bra.
3. Le risorse necessarie per l'attuazione del presente articolo comportano una spesa di euro 1.400.000,00, per l'esercizio finanziario 2007, cui si provvede con aumento di tale importo del fondo per il finanziamento degli accordi di programma e stanziamento previsto all'UPB 08032 - Programmazione e statistica e diminuzione di euro 1.400.000,00 dello stanziamento dell'UPB 09012 - Bilanci e finanze.
La parola al Consigliere Guida.



GUIDA Franco

Signor Presidente, signora Presidente e Assessori, la Città di Bra è l'unica della provincia di Cuneo attraversata da ben quattro linee ferroviarie: la Bra-Alba, la Bra-Ceva (nel tratto ancora esistente Bra Cherasco), la Bra-Torino e la Bra-Cavallermaggiore. Per molti anni si è trattato - lo è attualmente - di un problema di carattere non soltanto ferroviario e di trasporto, ma ambientale e urbanistico.
Il nostro obiettivo è nel tempo quello di abbassare la stazione ferroviaria nel tratto del passaggio a livello - ben lo sa l'Assessore Borioli che, in questi giorni, anche con la Presidente Bresso, è riuscito a far inserire questo lavoro nelle opere prioritarie delle Ferrovie dello Stato - e, dall'altra, di coprire la ferrovia nel tratto precollinare verso Alba-Santa Vittoria. Ecco, questo intervento è quello inserito in questo emendamento che riguarda l'articolo 46 bis.
Il Comune di Bra ha già previsto l'opera nel piano dei lavori pubblici con l'intervento di due milioni di euro, che, naturalmente, non bastano.
Ecco, allora, che la Regione, nell'ambito delle sue attività e compartecipazioni, così come avviene su tutto il territorio, attraverso l'approvazione di questo emendamento, potrebbe intervenire con un milione e 400 mila euro. Devo ringraziare i Consiglieri Casoni, Giovine e Lupi che hanno voluto condividere con me questa iniziativa, a dimostrazione che si possono approvare opere con la più ampia collaborazione. Naturalmente, se anche i Consiglieri della maggioranza, oltre che della minoranza, vorranno votare a favore, non potrò che ringraziarli e tenerne conto nei prossimi giorni per tutta l'attività che avviene qui in Consiglio e, naturalmente nelle Commissioni. Ringrazio ancora l'Assessore Peveraro per la pazienza e l'attenzione verso le nostre iniziative.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Anche se non è una mia precipua competenza, il parere è favorevole ovviamente, sentito anche il collega Borioli, nel quadro di quella intesa che ha rappresentato uno dei punti fondamentali anche per i nostri lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, intervengo perché, tecnicamente, non ero ancora riuscito a comunicare la sottoscrizione dell'emendamento ottimamente illustrato dal collega Guida.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92.
Il Consiglio approva.
così introdotto l'articolo 46 bis (diventa articolo 52).



PRESIDENTE

ARTICOLO 47 (diventa articolo 53)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 63) presentato dai Consiglieri Cavallera, Burzi: Al comma 5 dell'articolo 47 dopo le parole "alla Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "previa informazione alla Commissione consiliare competente".



PRESIDENTE

Penso che la Giunta voglia accogliere l'emendamento 63 con la formulazione di cui sopra.
La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

L'emendamento rubricato n. 63 propone "sentita la Commissione consiliare competente". La formulazione è già stata adottata in alcuni altri casi, quindi, direi che "previa informazione alla Commissione" è accoglibile.



PRESIDENTE

Quindi, l'emendamento, con il consenso dei proponenti, viene riformulato aggiungendo "previa informazione della Commissione consiliare competente".
Indìco la votazione palese sull'emendamento n. 63, sul quale l'Assessore Borioli, a nome della Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 47, come emendato (diventa articolo 53).
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 13) (diventa articolo 54) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "Art. 47/bis 1. La Giunta regionale avvia un processo per giungere progressivamente entro il 2009, a riconoscere la libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico locale agli invalidi civili, agli invalidi del lavoro, agli invalidi di guerra e ai portatori di handicap formalmente riconosciuti dalle Commissioni mediche previste dalla legislazione vigente con grado di invalidità non inferiore al 67 per cento o equiparato".
La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Con quest'articolo, la Giunta propone di avviare un processo per giungere, entro il 2009, ad ampliare la fascia d'accesso alla libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico, agli invalidi civili, agli invalidi al lavoro, agli invalidi di guerra, ai portatori di handicap ovviamente riconosciuti dalle commissioni previste dalla legislazione vigente, abbassando il grado d'invalidità, attualmente fissato al 71 progressivamente fino al 67%.
Questo principio è definito con un meccanismo di gradualità, perch ovviamente bisogna riuscire a temperare l'abbassamento della percentuale d'invalidità per il libero accesso, graduandolo anche con la quantità di risorse via via disponibili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Confesso di avere ascoltato poco l'Assessore, anche per il brusìo di alcuni capannelli in aula, però mi sembra che con questa proposta di avviare il processo per giungere, entro il 2009, a riconoscere la libera circolazione, di fatto è come se andassimo al 2010.
A questo punto, penso che un emendamento del genere debba almeno prevedere che, dal primo gennaio 2008, andiamo a regime. Allora possono avere un senso alcuni mesi per lavorarci sopra, ma un emendamento così diciamo a futura memoria, non si è mai visto. Venga presentato quando decorre l'agevolazione. Penso di poter convenire anche da parte nostra in una soluzione che preveda una decorrenza un po' più in là per potersi organizzare, ma almeno guardiamo di che categoria parliamo: invalidi di guerra, invalidi del lavoro, invalidi civili, portatori di handicap.
Insomma, facciamo tutti uno sforzo, affinché dal 2008 queste cose possano andare a regime.
Scusate, colleghi, ma, di fatto, sto presentando in modo anomalo un subemendamento che dica "a decorrere dal 2008".
Assessore, Vicepresidente, vediamo di attivare almeno dal 2008 la libera circolazione per portatori di handicap, invalidi civili e del lavoro ecc. Diamo un termine più ravvicinato, perché così è dal 2010: entro il 2009 vuol dire dal 2010. Il tempo utile per le elezioni, dice qualcuno.
Sembra che invece l'obiettivo dovrebbe essere un obiettivo sociale. Il Presidente Gariglio viene dal mondo dei trasporti, sa che quando ci si dà un obiettivo, anche nelle grandi aziende bisogna raggiungerlo entro un anno.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Ero un po' distratta e non ho sentito la proposta del collega Cavallera, che annunciava verbalmente di presentare in modo anomalo un emendamento per dire entro il 2008 e, quindi, questo è stato chiesto dal collega. Devo dire che ha ragione, perché non si capisce bene la logica di quest'articolo e perché venga messo in Finanziaria, su questo treno che raccoglie tutto.
Probabilmente è la risposta a qualche associazione di disabili, che giustamente ha fatto questa richiesta, però penso che la Giunta possa avviare tutti i processi che vuole senza bisogno di un articolo nella Finanziaria, che dica che nel 2009 riconoscerà la libera circolazione agli invalidi civili, del lavoro e di guerra.
Noi sappiamo che anche il riconoscimento dell'invalidità cambia a secondo delle categorie. È una materia molto complessa. Forse conviene ritirare l'emendamento e avviare, come Giunta, questo processo. Magari potremo avere una risposta puntuale sulla finanziaria del 2008.
Fare adesso emendamenti dicendo che si avvia un processo per arrivare nel 2010 a dei riconoscimenti è, sinceramente, poco credibile.
Ho parlato, Presidente, solo per dare la possibilità al collega Cavallera di presentare l'emendamento.



PRESIDENTE

Il collega Cavalleria ha formalizzato il subemendamento; quindi metterò in votazione prima il subemendamento e poi l'emendamento n. 13.
Subemendamento all'emendamento rubricato n. 13) presentato dal Consigliere Cavallera: "entro il 2008" La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Il parere della Giunta regionale è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sul subemendamento Cavallera, sul quale l'Assessore Borioli, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13, presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 64) presentato dai Consiglieri Nastri, Cavallera Cotto: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "Articolo 47 bis (Contributi al Comune di Novara per la progettazione e la realizzazione della linea elettrica di trasporto) 1. La Giunta regionale è autorizzata a corrispondere al Comune di Novara un contributo pari euro 3.000.000,00 per la predisposizione e realizzazione del progetto della linea elettrica di trasporto.
2. Per far fronte agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo è stanziata la somma di euro 3.000.000,00, con imputazione ad apposito capitolo nell'UPB 26022 (Trasporti Viabilità e impianti fissi Tit. II).
3. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)." La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Essendo un esperto in elettrotecnica, non potevo esimermi dall'intervenire, perché nel momento in cui si prefigura la realizzazione di un sistema elettrico di trasporto, ovviamente, andiamo in un sistema che ha un impatto ambientale veramente ridotto rispetto agli altri sistemi di trasporto sui gomma anche pubblici.
Nel dettaglio, non conosco il riferimento allo specifico che ha indotto il Consigliere Nastri a predisporre l'emendamento, ma lo avevo illustrato da un punto di vista di principio e, sotto questo profilo, lo condivido.
Anche sotto questo profilo, dobbiamo ricordarci che sono state realizzate molte aziende comunali dei trasporti.
La pubblicizzazione del trasporto locale l'ho sperimentata ad Alessandria: c'era una rete di filobus che girava nel centro storico, la prima misura che adottò l'ATM fu quella di togliere i filobus e sostituirli con autobus. Oggi come oggi siamo in un'epoca nella quale ragioniamo in modo diverso. La proposta del Consigliere Nastri non è peregrina, ma va nella direzione di spingere le amministrazioni verso una maggiore attenzione al trasporto elettrico, tram o filobus che, ovviamente presuppongono la costruzione di una linea di contatto cui i trolley dei filobus devono far riferimento per l'alimentazione elettrica.
Chiedo attenzione all'emendamento e l'accoglimento da parte della Giunta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Borioli per il parere della Giunta.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64, sul quale l'Assessore Borioli, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 65) presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera Nastri: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "Articolo 47 bis (Progetto tangenziale di collegamento tra il casello di Chivasso est e il casello di Asti est) 1. La Regione Piemonte ritiene che la tangenziale di collegamento tra il casello di Chivasso est e il casello di Asti est rivesta importanza strategica al fine del collegamento diretto con le autostrade Asti-Cuneo Torino-Piacenza e Torino-Milano.
2. Al fine della predisposizione del progetto di realizzazione della tangenziale di collegamento tra il casello di Chivasso est e il casello di Asti est la Giunta regionale è autorizzata a corrispondere un importo di euro 3.000.000,00 con imputazione ad apposito capitolo istituito nell'UPB 26022 (Trasporti Viabilità e impianti fissi Tit II).
3. La maggior spesa prevista al precedente comma trova copertura finanziaria, mediante corrispondente riduzione dell'importo indicato nell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Tit. II)." La parola alla Consigliera Cotto per l'illustrazione.



COTTO Mariangela

Di questo emendamento ho già avuto modo di parlarne con l'Assessore ai trasporti ieri. È un emendamento che prevede l'ipotesi di un progetto di collegamento (una tangenziale) fra il casello Asti est e il casello Chivasso est. Può essere un ottimo collegamento con l'Asti-Cuneo, con la Torino-Milano e la Torino-Piacenza.
In passato si parlava della tangenziale est di Torino, ma è difficile la realizzazione di quell'opera per cui è stata abbandonata. Pensare di intercettare il traffico che arriva da Milano e diretto magari nel cuneese nelle Langhe con una tangenziale Chivasso est, Asti est non può che essere positivo. Non può che essere positiva un'arteria di collegamento proprio per le comunità che vi abitano. Siamo al confine tra la provincia di Asti e la Provincia di Alessandria. Avevo già sentito l'Assessore abbastanza interessato al discorso.
Mi auguro, Assessore, che lei possa accogliere questo emendamento o perlomeno, dare assicurazione su uno studio di fattibilità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Borioli per il parere della Giunta.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Analogamente al parere espresso sull'emendamento in precedenza, anche su questo esprimo parere negativo.
Preciso che questo parere muove soprattutto dalla considerazione - vale anche per l'emendamento precedente - che l'impegno di risorse previsto è un impegno ingente a fronte di una fase istruttoria che è bene compiere anche con le realtà locali per vedere se maturano le condizioni, in modo tale da fare con più cognizione di causa un passo in questa direzione. Esprimo parere negativo motivato dal fatto che non c'è, in questo, una bocciatura pregiudiziale di un'idea su cui credo valga la pena fare qualche approfondimento.
Naturalmente in questo associo anche le considerazioni all'emendamento precedente che riguardava Novara nelle sue attività istruttorie. Come assessorato cercheremo di verificare con gli Enti locali su quale livello di maturazione può postare un passaggio e una fase di impegno che implica un investimento di risorse su cui è bene aver fatto prima un lavoro di verifica istruttoria.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65, sul quale l'Assessore Borioli, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 66) presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera Nastri: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente: "Articolo 47 bis (Disposizioni in materia di libera circolazione sui servizi di trasporto pubblico locale. Modifica alla legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1) 1. In deroga al comma 5, dell'articolo 12, della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 (Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422) coloro che prestano attività di volontariato ai sensi della legge regionale 29 agosto 1994, n.
38 (Valorizzazione e promozione del volontariato) hanno diritto, per gli spostamenti che si rendono necessari per l'esecuzione delle prestazioni personali volontarie, alla libera circolazione sui servizi del trasporto pubblico locale di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 1/2000.
2. Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, stabilisce le modalità applicative delle disposizioni di cui al comma 1.
3. Per compensare i mancati introiti da traffico è riconosciuto, a decorrere dall'esercizio finanziario 2007, alle aziende che esercitano i servizi di trasporto pubblico locale di cui al comma 1, un contributo annuale entro il limite di spesa di 300.000,00 euro iscritto nell'UPB 26031 (Trasporti - Trasporto pubblico locale - Tit. I spese correnti) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007.
4. Le modalità di attuazione del precedente comma sono stabilite con appositi protocolli di intesa tra la Regione, le aziende che esercitano i servizi di trasporto pubblico locale e gli enti soggetti di delega ai sensi della legge regionale n. 1/2000."



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto per l'illustrazione dell'emendamento.



COTTO Mariangela

Sono contenta di avere l'attenzione del Consigliere Robotti che è persona di peso nella maggioranza, ma vorrei l'attenzione dell'Assessore.
giusto, concordiamo con questo provvedimento però ci chiediamo: perché non estendere questo provvedimento anche ai volontari che devono muoversi sui treni o sui pullman per l'esercizio delle loro funzioni? Sarebbe veramente un risultato tangibile, un riconoscimento concreto che molti della maggioranza dicono quando devono magari denigrare altre iniziative. Abbiamo previsto una spesa di 300 mila euro, pari al contributo che si dà al coordinamento del volontariato, ma non è una cifra eccessiva.
Per rimanere in tema con l'articolo 45, possiamo dire che nella nostra regione c'è un esercito di volontari, che tutti i giorni, silenziosamente fanno il loro lavoro. Venire incontro con questo emendamento, anche se non è proposto da La Margherita, ma da quei cattivi del centrodestra, che credono nella solidarietà. Stiamo riscontrando che a volte si è vittime di pregiudizi: c'è gente che pensa che la solidarietà sia solo a sinistra; che dimentica quanto è stato fatto dalla Giunta di centrodestra; che a parole ringrazia il volontariato e poi pensa solo alle Forze dell'ordine giustamente diciamo noi - e fa finta di pensare ai disabili.
Sul punto avvieremo anche un altro dibattito, perché non si può dire ai disabili che li faremo viaggiare gratis, riducendo la percentuale riconosciuta di invalidità, nel 2009 con valenza quindi nel 2010 combinazione anno delle elezioni.
Questo è un fatto grave. No, signori, non possiamo accettare questa ipocrisia (mi consenta, Presidente, di chiamarla in questo modo). Non possiamo dire oggi ai disabili che li faremo viaggiare gratis nel 2010. Non so se non si ha neanche il senso del ridicolo, perché se ogni tanto riuscissimo a vergognarci, forse saremo persone normali. Forse siamo molto distanti dai cittadini. Immagino quei disabili che devono pagarsi il biglietto del pullman perché la loro invalidità riconosciuta è del 64 mentre la legge prevede il 66%.
Non possiamo dire: "Abbiamo presentato l'emendamento. La Giunta lo ha accolto e nel 2010 anche voi viaggerete gratis". Magari loro nel 2010 potrebbero anche non esserci più.
Chiedo veramente alla Giunta e alla maggioranza di riflettere, magari sospendendo la questione, perché non potete non accogliere questo emendamento, che è di poca spesa e che dice grazie ai volontari. Noi sappiamo, dalle varie indagini sul mondo del volontariato, che ci sono molti gli anziani, ormai ritirati dal lavoro, che svolgono attività di volontariato. Sono anziani cui pagare il biglietto può pesare, però lo devono fare.
Ad Asti, per esempio, abbiamo volontari che tutti i giorni si recano presso l'Ospedale Cardinal Massaia. Queste persone, visto che l'ospedale è stato dislocato in periferia, sono costrette a prendere il pullman. Penso che un'iniziativa di questo genere, per quelli di Asti come per quelli di Torino e per tutta la Regione, che può costare solo 300 mila euro, non possa essere disattesa.
Inviterei i colleghi a firmare questo emendamento. Se volete non facciamo comunicati stampa: prendetevi tutto il merito voi, però risolvete il problema.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Intervengo per sostenere l'emendamento presentato dai colleghi di Forza Italia, non solo per le motivazioni di natura sociale ricordate dalla Consigliera Cotto, ma anche per favorire i molti volontari presenti all'interno della nostra Regione.
Ritengo necessario sottolineare alcuni aspetti, tra cui certamente il sostegno al mondo del volontariato, come veniva ricordato.
Abbiamo una legislazione che prevede sgravi, contributi e la possibilità di incentivare il mondo del volontariato - inteso come associazioni di volontariato - ma abbiamo pochissime facilitazioni per i singoli volontari.
Vi sono molte convenzioni e provvidenze che la Regione dà nei confronti delle associazioni, ma nulla nei confronti dei singoli volontari, che sono sì tali, e pertanto non richiedono un pagamento per le prestazioni che svolgono, ma certamente rimborsare le spese sostenute, rendendole meno onerose per i singoli volontari, sarebbe un fatto positivo.
vero che questo capitolo costerà 300 mila euro alle casse regionali ma se si considera le provvigioni che i singoli enti locali, e la Regione stessa, danno alle associazioni di volontariato per rimborsare le spese che i soci sostengono (spesso sono di trasporto), comprendiamo come possa essere un emendamento quasi a costo zero, se non a costo zero, facilitando quelle istituzioni minori, soprattutto i piccoli Comuni, che hanno maggiore difficoltà nel riconoscere queste provvidenze.
Peraltro, l'emendamento è ben chiaro. Non chiediamo di fare viaggiare gratis sui pullman tutto l'anno chi è iscritto alla Croce Rossa, ma soltanto ed esclusivamente nel momento in cui svolte la propria attività.
Vi è un comma 2 che definisce le modalità di attuazione del regolamento cioè quello che demanda alla Giunta le modalità applicative delle disposizioni di cui al comma 1.
Solo responsabilizzando i legali rappresentanti e le singole associazioni si può utilizzare le facilitazioni di questo emendamento, nel caso in cui è chiaramente valutabile il fatto che una persona stia lavorando in qualità di volontario e si sta recando verso un luogo per svolgere la sua attività di volontariato.
Sarebbe veramente un emendamento quasi a costo zero, ma di rilevante impatto sociale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Non condivido le parole del collega e della collega quando manifestano perplessità rispetto all'applicazione dell'emendamento della Giunta, che porterà entro il 2009 a riconoscere, a diverse categorie di invalidi e di disabili, l'accesso gratuito se con percentuale almeno pari al 66%.
Questa previsione di applicazione al 2009 è stata indicata dallo stesso Assessore. Noi avremmo gradito un'indicazione più ravvicinata, perché si farà riferimento ai contratti di servizio con il trasporto pubblico locale che, via via, i diversi contraenti ridefiniranno. Immagino che sarà in quella occasione che verrà richiesto agli esercenti il contratto di servizio, con l'obbligo del riconoscimento della gratuità per chi è in possesso dell'invalidità in questione.
Per questo è stata prevista un'applicazione diluita sui due anni, ma è evidente - la Giunta lo potrà precisare in questo dibattito - che il percorso di applicazione di questo emendamento avverrà non al 31/12/2009 quindi, a decorrere dal primo gennaio 2010, come paventano i Consiglieri colleghi di opposizione, bensì fin dal 2007. Pertanto, con i colleghi di minoranza sarò ligio nel verificare la progressiva - cito espressamente applicazione della misura in questione.
Per quanto riguarda l'altra questione sollecitata dai due colleghi avanzo un dubbio - questo è un tema che necessita di un'opinione della Giunta - rispetto all'effettiva praticabilità della proposta dei due colleghi, che, naturalmente, ritengo meritoria, ma di difficile applicazione pratica. Peraltro, faccio osservare loro che il rimborso delle spese di trasporto è già, ad oggi, il rimborso più richiesto e al quale vengono destinate le maggiori cifre nelle convenzioni tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato. Quindi, questo rimborso è in larga parte già oggi praticato, direi in larghissima parte laddove ci sono convenzioni in essere.
Avanzando dei dubbi rispetto all'effettiva praticabilità, domando, per esempio, come potrà essere possibile distinguere quando il volontario è in missione e quando, invece, utilizza il trasporto pubblico per motivi personali.
Pur riconoscendo l'onestà e la dedizione alla categoria dei volontari che è fuori discussione, credo che queste misure potrebbero essere passibili di comportamenti opportunistici, mentre, evidentemente, la misura sull'invalidità non può essere oggetto di comportamenti opportunistici essendo frutto di una valutazione medica da parte delle aziende competenti.
Queste sono le mie valutazioni, che, naturalmente, rimando al parere della Giunta per quanto riguarda le osservazioni dei colleghi.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto sull'ordine dei lavori.



COTTO Mariangela

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Siccome ho sentito che alle ore 18.30 si sospendeva la seduta - non so se la notizia era giusta - siccome, relativamente a questa materia, è assente l'Assessore al volontariato, penso che si possa un attimo fare due conti. Ha ragione il collega Lepri quando dice che la maggiore spesa delle associazioni di volontariato che hanno le convenzioni è proprio quella dei rimborsi.
Chiedo se, magari, è possibile fare un attimo una verifica con i centri di servizio del volontariato - non dimentichiamo che abbiamo nove centri di servizio - affinché possa essere rilasciato un tesserino a quelle associazioni iscritte nel Registro, in modo che possano essere riconosciute. Secondo me, non è poi così difficoltoso. Posso sbagliarmi però, forse, è giusto dare la possibilità agli uffici di verificarlo.
Se andiamo a verificare tutte le spese che già effettuiamo come rimborso, in modo anche più burocratico, magari, viene a costare di meno mettere 300 mila e dare la possibilità a tutti, anche a quelli che non hanno le convenzioni con l'ente pubblico, come rimborso spese - sappiamo tutti che il volontariato è gratuità - di avere questo riconoscimento.
Alla fine dei conti, magari, risparmiamo ancora rispetto ad altri capitoli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Clement.



CLEMENT Gian Piero

Concordo in larga misura con l'intervento del Consigliere Lepri essendo, sicuramente, lo spirito dell'emendamento positivo.
Ritengo sia molto difficile individuare modalità applicative, credo che, però, vada ripresa la sollecitazione della Consigliera Cotto. Per esempio, all'interno del Consiglio regionale del volontariato può essere aperto un confronto su questo tipo di problematica per capire eventualmente con loro, se si possono individuare delle soluzioni che, da una parte, sicuramente, facilitino i volontari nell'esplicitare la loro opera, che, però, non diventino l'elemento per il quale uno, tra virgolette, "si mette in distintivo da volontario per avere l'abbonamento o cose di questo genere", altrimenti la cosa non funziona.
Ad oggi, credo che l'emendamento, proprio per la sua scarsa praticabilità, non sia votabile. Ritengo, però, che riprendere questo ragionamento, soprattutto all'interno del Consiglio regionale del volontariato, possa essere un elemento anche interessante da parte di chi ha proposto l'emendamento.



PRESIDENTE

Sull'ipotesi dell'ordine dei lavori proposta dalla collega Cotto pare non ci sia il consenso alla sospensione da parte della maggioranza e della Giunta, piuttosto con un'impostazione di questo genere, certamente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato al n. 66, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
Intervengo sull'ordine dei lavori: noi chiuderemmo questa Sezione con l'emendamento rubricato al n. 102, della Giunta regionale, relativo alla dotazione di personale, sulla quale non vi sono molte eccezioni.
Se l'Assessore Borioli lo illustra, è possibile chiudere la Sezione trasporti, altrimenti rimane aperta con un emendamento.
stato iscritto un ordine del giorno, con moltissime firme bipartisan che riguarda la moratoria dell'esecuzione capitale. Penso che non necessiti di una grande illustrazione, quindi, lo porrei in votazione subito dopo.
Emendamento rubricato n. 102) (diventa articolo 55) presentato dalla Giunta regionale a firma dell'Assessore Peveraro: Dopo l'articolo 47 è aggiunto il seguente art. 47/ter (Modifica all'art. 4 della l.r. 26 giugno 2006, n. 22) 1. il secondo periodo del punto d), comma 2 dell'art. 4 della l.r. 26 giugno 2006, n. 22 "Modalità di rilascio dell'autorizzazione" è sostituito dal seguente "la dotazione di personale con rapporto di lavoro subordinato avente un inquadramento contrattuale abilitante a condurre autobus da noleggio è in numero non inferiore all'80% degli autobus destinati a noleggio con conducente: tale percentuale viene applicata per le Imprese con più di 2 mezzi e si considera arrotondata all'unità inferiore".
La parola all'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

L'emendamento riguarda una legge che è stata approvata e licenziata da questo Consiglio il 26 giugno dello scorso anno, la n. 22, che ha come oggetto il noleggio autobus con conducente.
La Regione Piemonte, che, peraltro, è una delle poche Regioni che si è dotata di questa normativa che immette elementi di trasparenza in questo settore, aveva previsto nel testo iniziale sul quale l'emendamento propone di intervenire un rapporto di copertura tra il numero dei mezzi delle aziende che svolgono servizio di noleggio con conducente e il personale dipendente del 90%.
Allora, si propone un correttivo di queste percentuali mutuando tale e quale il dispositivo dell'unica altra Regione che ha normato questo aspetto specifico nell'ambito della propria normativa, che è il Friuli Venezia Giulia, proponendo, in sostanza, che la dotazione di personale con rapporto di lavoro subordinato avente un inquadramento contrattuale abilitante a condurre autobus da noleggio sia in numero non inferiore all'80%, laddove si prevedeva il 90%, degli autobus destinati al noleggio con conducente.
Tale percentuale viene applicata - si dice - con le imprese con più di due mezzi e si considera arrotondata all'unità inferiore.
Questo è lo stesso testo del Friuli Venezia Giulia. Questa modifica ha lo scopo di salvaguardare le piccolissime imprese, quelle imprese familiari che hanno uno o due mezzi, che da quella normativa così confezionata sarebbero state praticamente cancellate. Quindi, in questo senso, è una norma che, prendendo spunto da un esempio che già esiste, cerca di armonizzare l'esigenza di trasparenza nel mercato del lavoro e anche di tutela delle piccolissime imprese.



PRESIDENTE

Non essendoci interventi per dichiarazione di voto, metto in votazione l'emendamento rubricato n. 102.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102 (diventa articolo 55).
Il Consiglio approva.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 657 "Moratoria delle esecuzioni capitali" presentato dai Consiglieri Barassi, Deambrogio, Chieppa, Ferraris, Clement Cavallera, Pizzale, Cotto, Spinosa, Muliere, Pace, Turigliatto, Auddino Pozzi, Ricca, Rabino, Cattaneo, Motta, Casoni, Lepri, Travaglini


PRESIDENTE

In conclusione di seduta, esaminiamo l'ordine del giorno n. 657.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 657, avente per oggetto "Moratoria delle esecuzioni capitali", il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che: l'abolizione della pena di morte è sempre più un punto di vista anche della comunità internazionale. La Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, il 20 aprile del 2005, per il nono anno consecutivo, ha stabilito che l'abolizione della pena di morte "contribuisce al rafforzamento della dignità umana e al progresso dei diritti dell'uomo", ed ha chiesto agli Stati mantenitori di "stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista della definitiva abolizione della pena di morte" i Tribunali istituiti dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per giudicare il genocidio, lo stupro etnico, le fosse comuni ed altri gravi crimini commessi nella ex Jugoslavia e in Ruanda e lo stesso Statuto del Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'umanità escludono tutti il ricorso alla pena capitale, mentre essa è prevista all'interno di alcuni Stati, per reati infinitamente meno gravi dopo l'abolizione della schiavitù e l'interdizione della tortura, il diritto a non essere uccisi a seguito di una misura giudiziaria può essere un altro comune denominatore, una nuova e irriducibile dimensione dell'essere umano che fa di tutti noi un'unica comunità considerato che: il 27 luglio 2006 la Camera ha approvato all'unanimità una mozione che impegna il Governo a presentare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, in consultazione con i partner dell'Unione europea, una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione completa della pena di morte una decisione a favore della moratoria da parte dell'Assemblea generale dell'Onu, l'organismo maggiormente rappresentativo della comunità internazionale, avrebbe un valore politico e d'indirizzo straordinario e l'indiscutibile effetto di consolidare l'opinione mondiale della necessità di mettere al bando le esecuzioni capitali, così contribuendo allo sviluppo dell'intero sistema dei diritti umani il Presidente del Consiglio e il Governo Italiano sono impegnati ad avviare le procedure formali perché l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite metta all'ordine del giorno la questione della moratoria universale sulla pena di morte impegna la Giunta regionale farsi parte attiva presso la Presidenza del Consiglio ed il Governo Italiano affinché tale impegno prosegua anche attivando tutti quei canali Istituzionali in grado di mobilitare in primo luogo i nostri partner europei, al fine di allargare il consenso e creare le condizioni per un successo dell'iniziativa da portare avanti in sede di Nazioni Unite aderire alla marcia di Pasqua: 'Per la Moratoria subito delle Esecuzioni Capitali' che si terrà a Roma domenica 8 Aprile 2007".
Il Consiglio approva.
Rivolgo un augurio di Buona Pasqua a tutto il personale e a tutti i Consiglieri.
Ricordo che il Consiglio è convocato per martedì 10 aprile alle 14 e alle ore 20.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.45)



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