Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.162 del 20/02/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 10.02 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



(La seduta ha inizio alle ore 10.36)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Passiamo al punto 1) all'o.d.g., che reca "Approvazione verbali precedenti sedute".
Comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali delle adunanze consiliari del 1° agosto - 12, 19, 26 settembre, del 3 e 10 ottobre 2006.
Se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

E' in congedo la Consigliera Spinosa.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Parchi e riserve

c) Deliberazione di modifica di coordinamento ex articolo 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Comunico che l'Ufficio di Presidenza ha approvato con deliberazione n.
24 del 14 febbraio 2007, ai sensi dell'articolo 83 del Regolamento, le seguenti correzioni formali di coordinamento alla deliberazione legislativa "Istituzione del Parco fluviale Gesso e Stura".
Per mero errore materiale non sono state sufficientemente coordinate le disposizioni relative alle sanzioni con quelle di tutela delle aree protette. Pertanto, si propone, in sede di modifiche e coordinamento, la seguente riformulazione del comma 5 dell'articolo 13, in quanto le fattispecie sanzionabili a cui fa riferimento non sono solamente di carattere forestale, ma di portata più generale. Il comma 5 viene così riscritto: "Le violazioni alla norma di cui all'articolo 10, comma 1 comportano le sanzioni amministrative previste dalle normative di settore vigenti".


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 1193 dei Consiglieri Toselli, Cavallera e Ferrero inerente a "Investimenti in Piemonte della Società Michelin" interrogazione n. 1288 dei Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia Vignale inerente a: "Possibile ridimensionamento del personale Michelin in Piemonte"


PRESIDENTE

In merito al punto 3) dell'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni e interpellanze", esaminiamo l'interpellanza n. 1193, presentata dai Consiglieri Toselli, Cavallera e Ferrero, e l'interrogazione n. 1288 presentata dai Consiglieri Botta, Casoni, Boniperti, Ghiglia e Vignale.
Risponde congiuntamente il Vicepresidente Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La Michelin Italia ha oltre 5 mila dipendenti sul nostro territorio, la cui maggior parte si è concentrata in quattro stabilimenti piemontesi: Torino Stura (con circa 1.100 dipendenti); Alessandria (1.100 dipendenti) Cuneo (2.100 dipendenti) e Fossano (circa 650 dipendenti).
I primi tre stabilimenti applicano il contratto della gomma-plastica mentre lo stabilimento di Fossano applica il contratto dei metalmeccanici poiché produce i fili metallici per i pneumatici. A questi stabilimenti si deve aggiungere la sede centrale di Milano, con circa 350 dipendenti e alcuni centri di logistica.
Nel corso dell'incontro svoltosi lo scorso 15 gennaio con le organizzazioni sindacali del settore gomma-plastica per l'esame della situazione degli stabilimenti piemontesi della Michelin, le organizzazioni hanno espresso forti timori sulle prospettive produttive ed occupazionali del gruppo derivanti principalmente dalle scelte territoriali degli investimenti strategici compiuti dal gruppo stesso. Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato che la società sta concentrando i propri stabilimenti, per quanto riguarda l'Europa occidentale, soprattutto in Francia, Germania e Spagna.
Inoltre, il piano industriale prevede che entro il 2010 avvenga un ridimensionamento del personale complessivo del gruppo (da attuarsi prevalentemente attraverso il blocco del turn-over. Questo ridimensionamento dovrebbe riguardare circa 20 mila addetti di cui 10 mila nella sola Europa.
Tenendo conto dell'apertura della vertenza sindacale a livello nazionale e della ripresa del confronto con l'azienda, (nei prossimi giorni dovrebbe svolgersi un ulteriore incontro con le organizzazioni sindacali e l'amministratore della società), le organizzazioni sindacali hanno sollecitato un coordinamento da parte della Regione degli incontri tra tutti i soggetti istituzionali interessati e l'attivazione di un tavolo di confronto. Accogliendo la richiesta delle organizzazioni sindacali, è stata assicurata la disponibilità della Regione a raccordare e coordinare l'impegno unitario di tutti gli Enti locali, anche nel rapporto con il Governo centrale, ovviamente, con l'obiettivo di salvaguardare la presenza attuale e futura della Michelin in Italia e, per quanto ci riguarda soprattutto, in Piemonte.



PRESIDENTE

Per cortesia, prego i colleghi di accomodarsi nei banchi o di uscire dall'aula, perché è difficile ascoltare la risposta.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Lo stabilimento di Torino Stura non ha il ciclo produttivo completo (non c'è il reparto mescole, che rappresenta la produzione di base dei pneumatici) e in questi ultimi anni ha avuto un processo di ridimensionamento, contrattato con il sindacato, che ha comportato la chiusura del reparto delle gomme per gli scooter e del reparto stampi.
Entrambe le produzioni sono state portate negli stabilimenti dell'est europeo.
Le organizzazioni sindacali in particolare hanno rappresentato che la produzione dei pneumatici per auto di bassa dimensione (14 e 15 pollici) effettuata in questo stabilimento, ha una limitata redditività sul mercato ed, inoltre, che si sta profilando, sostanzialmente, una riduzione della produzione: dai 7 milioni di pezzi che sono stati prodotti nel 2004, siamo scesi a 5,9 milioni, che si prevede vengano prodotti nel 2007. Gli investimenti sono stati molto contenuti negli ultimi anni e non riguardano le produzioni strategiche, cioè quelle che hanno una prospettiva di crescita. L'area dello stabilimento è per circa inutilizzata per i due terzi e la centrale termica è assolutamente obsoleta.
Lo stabilimento di Alessandria (Spinetta Marengo) produce circa 830/870 mila pneumatici l'anno per veicoli industriali e autobus. Ha una superficie di 480 mila metri quadrati, di cui coperti oltre 210 mila. L'età media dei lavoratori è di circa 40 anni. Il punto debole di questo stabilimento è il reparto mescole, che è oggettivamente obsoleto dal punto di vista tecnico.
Lo stabilimento di Cuneo produce 8,5 milioni di pneumatici l'anno. Due milioni di questi sono pneumatici da neve (ovviamente è una produzione stagionale); gli altri 6,5 milioni si suddividono in 15% da 14 pollici, 70 da 15 pollici, 15% da 16 pollici. Nello stabilimento vengono anche prodotte le camere d'aria (circa 2 milioni nel 2006, un milione e mezzo nel 2007) e i pneumatici per aerei, ma, soprattutto per questo reparto, se ne prevede la chiusura nel 2008.
Il reparto mescole è nuovo poiché è stato ricostruito dopo che l'incendio del 1999 lo aveva completamente distrutto. Quest'elemento obiettivamente, rappresenta un punto di forza dello stabilimento di Cuneo unitamente al fatto che si producono pneumatici a più elevata redditività rispetto agli altri stabilimenti del Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli, per la replica.



TOSELLI Francesco

Grazie, Assessore.
La nostra preoccupazione va oltre, rispetto alla questione nello specifico. Vi sono aziende di paesi dell'Unione Europea, come la Francia (costituisce un ulteriore esempio la Lactalis di Moretta, operante nel settore lattiero-caseario), che vengono in Italia, trovano l'opportunità di insediarsi e di ottenere i finanziamenti per operare, per poi fare, direi quasi immediatamente, delle scelte strategiche che penalizzano il comparto del lavoro.
Certo, questo è un punto fondamentale: comprendere in che modo si possano "imbrigliare" le aziende, attraverso un'opera che lei, in qualità di Presidente vicario, può certamente fare, ma attraverso chi ne ha la competenza, che non è certo la Regione, ma i Ministeri, con un tavolo molto più ampio di trattativa (non limitato alla questione della Michelin) con le aziende francesi oggi in crisi in Piemonte nei vari settori produttivi affinché questo tavolo di lavoro coinvolga, di fatto, anche i Ministeri competenti, al fine di comprendere che tipo di scambi - consentitemi di usare questo termine - si possano fare anche con il Governo francese, per definire un quadro economico-occupazionale complessivo delle aziende francesi in Piemonte.
In questo caso, direi che il Governo potrebbe aprire la partita in modo molto più ampio.
Avendo gli strumenti istituzionali, amministrativi e politici del Governo, toccherebbe a lei, in qualità di Assessore al lavoro, "pungolare" i Ministeri affinché si occupino di questioni che ci toccano maggiormente da vicino, non certo per scaricare, da parte della Regione, il problema quanto per rendere invece più forte il ruolo della Regione rispetto alle crisi occupazionali delle aziende del Piemonte.
Desidero comunque ringraziarla per la risposta che ha fornito chiedendole un maggior impegno in tal senso, e di valutare la questione che le abbiamo sottoposto in modo più ampio, omnicomprensivo dell'intero territorio e dell'attuale situazione lavorativa e delle difficoltà che i diversi operai oggi vivono. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Volevamo ringraziare il Vicepresidente per la risposta dettagliata che ha fornito, della quale, se possibile, chiedevamo copia, relativamente ai dati che il Presidente citava.
Certo, vi è preoccupazione, come il Vicepresidente peraltro sottolineava nel suo intervento, rispetto a quello che può essere una minore presenza, in termini occupazionali, dell'impresa.
un dato positivo certamente da rilevare rispetto al nuovo stabilimento. Vi sarebbe, poi, come il collega Toselli ha fatto, un ragionamento su cui provare a ragionare (che, in termini singoli, abbiamo già fatto ogniqualvolta ci troviamo di fronte ad una crisi occupazione con un gran gruppo industriale), relativamente alle possibilità che un territorio offre, in molti casi senza garanzie: molte volte, gli insediamenti industriali che beneficiano di varianti di Piano regolatore a livello locale, piuttosto che di contributi, da parte della Regione, sui fondi dell'Unione Europea o semplicemente sui fondi regionali per il comparto dell'industria, piuttosto che dei fondi sulla ricerca, non sempre danno garanzie rispetto al fatto che una presenza occupazionale rimanga tale in termini quantitativi e qualitativi, avendo potuto beneficiare legittimamente, dei fondi stanziali dalla Regione Piemonte.
un problema che sappiamo essere complesso, perché è difficile poter intervenire in quelle che, talvolta, sono motivate come scelte strategiche date da riduzioni di percentuali di mercato che, in realtà, in alcuni casi sono poi Piani industriali che vertono in tal senso. Non è, da un punto di vista strategico della Michelin come invece delocalizzazione e volontà di riduzioni di spesa.
Sarà certo un tema interessante da trattare, che riguarda, per inciso anche tale questione, ma che riguarda, in senso più generale, quelli che sono gli interventi per lo sviluppo economico dell'industria, soprattutto relativamente alle società multinazionali, che la Regione Piemonte fa all'interno del nostro territorio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Interrogazione n. 1166 presentata dal Consigliere Ricca, inerente a "Nuovo programma per l'incasso e la gestione dei bolli auto"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 1166, presentata dal Consigliere Ricca.
Risponde il Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

La Regione Piemonte ha affidato al CSI, dal 2001, la gestione delle pratiche relative al bollo auto.
In base ad accordi precisi e condivisi, il sistema è stato recentemente riprogettato per migliorarne le funzionalità attraverso l'integrazione di applicativi e banche dati diverse.
Per la prima volta, grazie agli accordi tra Regione e Comuni piemontesi, è stabilizzato un sistema di riscontro delle informazioni anagrafiche di competenza comunale e di accesso allo stradario regionale per evitare che la PA chieda più volte i dati al cittadino o, peggio, li dia errati.
Da questo confronto sono emersi numerosi vantaggi: procedure più snelle per la gestione dei rimborsi, abbattimento dei tempi di restituzione dei crediti maturati, qualità del dato e servizi migliori al cittadino, grazie all'accesso diretto alle fonti informative (Dipartimento dei trasporti rivenditori, poste), procedure di riscossione più semplici per gli operatori, interventi di manutenzione meno onerosi.
Al di là della validità complessiva del progetto, si trattava però di un'operazione molto complessa: 600 operatori della riscossione coinvolti 20 operatori provinciali, 1.500 rivenditori di auto e moto collegati tutti in tempo reale.
La composizione del sistema è così rappresentabile: cinque applicativi Intranet (consultazione, riscossione, gestione delle pratiche di rimborso gestione delle pratiche d'esenzione, gestione degli intermediari della riscossione del bollo auto); un applicativo Internet per la gestione delle pratiche di sospensione di pagamento del bollo per i venditori d'auto; web services di calcolo e consultazione, usati da sistemi di riscossione esterni ed applicativi di visura (le multe on line); un sistema d'accesso alle banche dati della sanità per la validazione delle pratiche d'esenzione per i disabili.
Proprio per la complessità di quest'operazione, cui facevo riferimento prima, la Regione ha voluto ridurre al minimo ogni possibile disagio per gli utenti, programmando l'avvio del nuovo sistema a novembre, mese che storicamente, vede il minimo di passaggi agli sportelli, e prorogando i termini di pagamento al 7 dicembre.
I disservizi si sono verificati; sono in ogni modo state immediatamente attivate le procedure correttive. Si è registrato complessivamente un aumento dell'utilizzo del servizio.
La bontà del progetto del nuovo sistema - ricordiamo, altresì, che interpellanza è un po' datata, perché stiamo parlando di un'interpellanza del 28 novembre - risiede anche nel fatto che sia esportabile ad altre realtà regionali e ad altri soggetti pubblici come Vigili Urbani e Province.
L'eccellenza dimostrata a livello italiano è testimoniata anche dagli accordi in corso con altre Regioni italiane (proprio nella riunione di Giunta di ieri, 19 febbraio, è stata approvata una convenzione). In particolare, è stato sottoscritto con Marche, Liguria e Veneto un protocollo d'intesa che consentirà loro di usare a titolo gratuito il nuovo sistema, nella logica del riuso del software tra le Amministrazioni. La Campania, infine, sta già usando con soddisfazione la vecchia procedura ed è in attesa di passare al nuovo.
La correzione degli inconvenienti non ha comportato aumenti di costi per la Regione che, con nota del 1° dicembre 2006 inviata al CSI, ha precisato che l'onere del mancato incasso (sanzioni ed interessi) sarà ovviamente a carico del CSI, che ha causato il disservizio, oltre ai danni d'immagine per l'Ente Regione. A questo scopo, il CSI dovrà rendicontare tutti i pagamenti effettuati tra il 1° e il 7 dicembre rientranti in questa casistica, il cui l'onere sarà completamente a carico del CSI.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Ricca, per la replica.



RICCA Luigi Sergio

Ringrazio il Vicepresidente Peveraro per la risposta, che tratteggia la complessità dell'operazione posta in atto, ma che riconosce anche disagi e disservizi arrecati all'utenza, e non soltanto nei mesi di novembre e dicembre. Al riguardo, informo che ho ricevuto sollecitazioni anche nel mese di gennaio, in particolare verso fine mese, di forti disagi sul territorio per quanto riguarda le procedure di riscossione dei bolli quelli più semplici; disagi che sono stati superati da una quindicina di giorni.
Tuttavia, permangono ancora situazioni d'estrema difficoltà per quanto concerne l'accesso alle banche dati e l'aggiornamento dei danni che riguardano altri operatori privati convenzionati con la Regione per lo svolgimento del servizio. È vero: l'interrogazione è datata; l'ho presentata proprio a novembre, quando si sono verificati i fatti più eclatanti, che hanno portato anche ad uno slittamento dei termini.
Purtroppo, il disagio perdura ancora e risulta ci sia anche una qualche difficoltà ad avere interlocutori con i quali cercare di ovviare agli inconvenienti che si registrano a livello territoriale. Da una parte prendo atto della bontà degli obiettivi che si vogliono perseguire e credo che oggettivamente, a missione compiuta, il risultato sarà migliore per l'utente, ma nello stesso tempo devo prendere atto di una gran difficoltà che forse poteva essere superata in modi diversi, più puntuali, con maggiore efficacia nella realizzazione delle nuove procedure. Prendo inoltre atto della lettera che la Regione ha inviato al CSI, ma chiedo all'Assessore Peveraro di effettuare un monitoraggio in tempi immediati per capire se la situazione consente oggettivamente di superare gli inconvenienti che si sono registrati, oppure se questi continueranno a permanere per alcuni aspetti applicativi delle procedure.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 1009 della Consigliera Ferrero, inerente a "Situazione dei lavoratori della Model Master"


PRESIDENTE

L'Assessore Migliasso risponde all'interrogazione 1009, presentata dalla Consigliera Ferrero.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Quest'interrogazione risale ormai a qualche tempo fa, però posso fin d'ora annunciare che...



(Interruzione da parte di uno spettatore)



PRESIDENTE

Per cortesia, non è consentito a persone terze intervenire nel corso del dibattito, quindi la prego di consentire lo svolgimento regolare del Consiglio, altrimenti sarò costretto a farla allontanare dall'aula.



(Accesi commenti dello spettatore)



PRESIDENTE

Prego gli addetti di far accomodare il signore fuori dall'aula.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.03 riprende alle ore 11.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, Assessore Migliasso, può completare la risposta.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Dicevo che l'interrogazione è abbastanza datata e tuttavia la risposta che leggerò è valida ancora oggi perché non ci sono stati sviluppi e novità significative rispetto alla questione in oggetto.
La Model Master di Moncalieri - azienda operante nel settore dell'auto nel corso del 2005 aveva denunciato uno stato di crisi determinato da una riduzione molto consistente dei volumi produttivi, che aveva generato un pesante andamento involutivo nei risultati aziendali: calo rilevante delle vendite, riduzione del fatturato, bilanci in perdita. Di conseguenza, aveva richiesto l'intervento della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per 12 mesi a decorrere dal 24 ottobre 2005.
Nonostante tutti gli interventi posti in essere durante il suddetto periodo, l'Azienda ha registrato un esubero di personale che non è stato possibile riassorbire e, pertanto, aveva attivato una procedura di mobilità per procedere al licenziamento di 45 lavoratrici e lavoratori.
Nel corso degli incontri tenutisi preso l'Assessorato al lavoro l'Azienda e le OO.SS. hanno ritenuto di condividere la proposta di mediazione della Regione che, operando sempre nell'ottica di affrontare il problema cercando di limitare il più possibile l'impatto sociale sul piano occupazionale, si è concretizzata nel modo seguente.
La Model Master sta utilizzando, dal 24 ottobre 2006 e per sei mesi, la cassa integrazione in deroga, autorizzata dalla Regione Piemonte, in base all'accordo generale sulla cassa integrazione in deroga per il 2006 siglata in sede governativa il 5 aprile 2006, che ha previsto, come la Consigliera sa, l'estensione di prestazioni di garanzia del salario per settori per i quali è stato riconosciuto il particolare stato di crisi, in espressa deroga alle norme comuni, nel caso di programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali, oppure di programmi che mirano al reimpiego dei lavoratori coinvolti in questi programmi e, cioè, i piani per la ricollocazione.
L'intervento riguarderà un numero massimo di 41 lavoratrici e lavoratori. Nello stesso periodo e nelle settimane successive, è stato affrontato il problema delle eccedenze strutturali di organico attraverso idonee iniziative quali eventuale trasformazione di rapporti di lavoro da full time a part time; ricerca di possibili ricollocazione presso altre aziende; comando e/o distacco dei lavoratori sospesi presso altre aziende finalizzato ad una possibile assunzione; mobilità finalizzata al raggiungimento di un trattamento pensionistico per coloro che non si opporranno al recesso operato dall'azienda.
Era previsto un incontro per il mese di gennaio 2007, che non è stato programmato perché, finora, dall'azienda e dalle organizzazioni sindacali non è pervenuta alcuna richiesta, anche se penso che nelle prossime settimane è probabile che si tenga un ulteriore incontro di verifica, come comunemente avviene in questi casi. Grazie.



PRESIDENTE

La parola per replica, alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente, e grazie Assessore per la sua risposta, sia pure con qualche ritardo rispetto alla data dell'interrogazione.
Oltre a chiedere copia della risposta, rivolgerei un'altra cortesia all'Assessore. Lei assicurava che dall'ottobre del 2006 è stata concessa la deroga di ulteriori sei mesi, quindi noi, verosimilmente, abbiamo ancora un percorso che dovrebbe chiudersi ad aprile 2007, entro il quale poter verificare se le condizioni di riorganizzazione dell'azienda e di recupero di queste risorse umane avranno avuto un esito positivo.
Quello che le chiederei, Assessore, è se fosse possibile avere, anche in forma scritta, un supplemento di comunicazione rispetto agli esiti che queste misure hanno effettivamente prodotto.
Lei parlava di 40 dipendenti; sarebbe interessante comprendere come queste misure, che in accordo con le categorie sociali e con le aziende in genere poniamo in essere, hanno poi un'effettiva ricaduta in termini di ricollocazione delle risorse umane. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Sicuramente questi ulteriori dati chiesti dalla Consigliera Ferrero saranno resi disponibili, se è possibile, ancora prima che avvenga l'incontro. Chiederò agli uffici di informarsi, sia pure in modo informale e se ciò sarà possibile li consegnerò.
Nel caso fosse complicato, m'impegno, non appena avverrà l'incontro (anche perché bisognerà affrontare il problema di un'ulteriore estensione di cassa integrazione in deroga) ad informarvi. Voglio solo precisare che sono in corso trattative tra le parti sociali e le organizzazioni sindacali per la stipula del nuovo accordo sulla cassa integrazione in deroga, così come è stato fatto per il 2004-2005-2006 e per rendere spendibili i 23 milioni di euro che il Ministero del Lavoro ci ha comunicato, sia pure in via informale, essere a dotazione finanziaria del Piemonte per la cassa integrazione in deroga per il 2007.


Argomento:

Risposta scritta ad interrogazioni ed interpellanze

Argomento: Ristrutturazione industriale

Interrogazione n. 896 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta e Vignale, inerente a "Accordi dell'Azienda FIAT con SEVESTRAL, SAIC e CHONGQING" (risposta scritta)

Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interpellanza n. 1258 dei Consiglieri Cotto, Leo, Nastri, inerente a "Misurazione del benessere organizzativo" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Comunico che sarà data risposta scritta all'interrogazione n. 896 e all'interpellanza n. 1258.


Argomento: Immigrazione - Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 996 della Consigliera Cotto, inerente a "Programma di interventi per la diffusione della conoscenza della lingua italiana destinato agli studenti extra-comunitari"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 996, sulla quale risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore all'immigrazione

Grazie, Presidente.
La Regione Piemonte, aderendo a una proposta del Ministero della Solidarietà Sociale, ha sottoscritto un Accordo finalizzato alla promozione e alla realizzazione di corsi di lingua, cultura e educazione civica italiana rivolti ad immigrati extracomunitari, successivamente approvato con delibera del Consiglio regionale n. 43-2517 del 03/04/2006.
Considerato il finanziamento del Ministero pari a euro 210.300,00, la Regione Piemonte, in attuazione dell'articolo 3 dell'Accordo, ha stanziato un cofinanziamento di euro 38.400,00 per un totale di euro 248.700,00.
L'integrazione di una nuova generazione di ragazzi migranti o nati in Italia da persone straniere rappresenta non solo un nodo cruciale dei fenomeni migratori, ma anche una sfida per la coesione sociale e un fattore di trasformazione della società. A questo fine, si è deciso di finalizzare il progetto alla realizzazione di una serie di interventi rivolti a studenti extracomunitari delle scuole superiori, della terza media e agli iscritti al primo anno di Università, allo scopo di dotarli di strumenti linguistici tesi al miglioramento della loro capacità di apprendimento e dell'inserimento scolastico, proprio in queste fasi cruciali di passaggio da un sistema ad un altro.
Gli allievi iscritti nelle scuole di secondo grado della Regione nell'anno scolastico 2004/2005 erano 5.914 sul totale di 36.188 alunni stranieri.
La progettazione è stata messa a punto attraverso la collaborazione con la Direzione Generale Regionale per il Piemonte e del Ministero dell'Istruzione, che ha aderito come partner. Attraverso la sua collaborazione sono state individuate alcune scuole-polo sul territorio una per provincia, con cui mettere a punto il progetto operativo.
Successivamente, è stato istituito un Tavolo tecnico di lavoro con Regione, Direzione Generale Regionale per il Piemonte del Ministero dell'Istruzione e le otto scuole capofila, che sono: l'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "E. Fermi" di Alessandria; l'Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "Alberto Casigliano" di Asti; l'Istituto Tecnico Commerciale "Bona" di Biella; l'Istituto di Istruzione Superiore "M. Eula" di Savigliano (CN); l'Istituto Tecnico Industriale "L. Da Vinci" di Borgomanero (NO); l'Istituto Tecnico Industriale "Avogadro" di Torino l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Ferrini" di Verbania infine, l'Istituto di Istruzione Superiore "Lanino" di Vercelli.
Le Province, in considerazione del ruolo che rivestono per la realizzazione del "Programma triennale di interventi in materia di immigrazione extracomunitaria per il triennio 2004-2006" e dei propri piani annuali, sono state convocate e informate dell'iniziativa.
Il Tavolo ha elaborato le linee guida del progetto e otto scuole-polo hanno individuato altri istituti scolastici presenti nella propria Provincia, con cui hanno stipulato Protocolli di intesa.
I fondi disponibili sono stati assegnati con D.D. n. 122 del 15/06/06 alle otto scuole capofila.
Attraverso il progetto "Moduli didattici di insegnamento e valutazione in italiano L2", finanziato nel 2005 dal Ministero della Pubblica Istruzione e realizzato in collaborazione con l'Università di Torino Dipartimento Lingue, è stato inoltre possibile affiancare a quest'iniziativa un piano formativo per gli insegnanti coinvolti con attività su tutto il territorio regionale.
Le scuole hanno attivato circa 60 corsi nelle diverse sedi.
A metà settembre 2006 è stato organizzato un incontro pubblico articolato in una mattinata di presentazione e lancio dell'iniziativa, e in un pomeriggio più "tecnico", relativo al tema dell'insegnamento dell'italiano progetto L2.
Si segnala, inoltre, che molte altre iniziative sono realizzate per sostenere l'inserimento scolastico di alunni stranieri, sia dalle Province nell'ambito dei propri Piano attuati grazie ai finanziamenti regionali sia dalla Regione stessa.
Nel 2005 è stato finanziato il progetto "Moduli didattici di insegnamento e valutazione in italiano L2" del Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel 2006 è stato finanziato il progetto "Sostenere la genitorialità" presentato dal CICSENE. Il progetto prevede un'azione rivolta alle famiglie immigrate dei ragazzi inseriti nella scuola dell'obbligo e degli studenti di 14-19 anni che giungono in Italia durante l'anno scolastico, realizzando incontri di orientamento scolastico. Inoltre, sono previsti incontri con i genitori di ragazzi stranieri delle scuole secondarie di secondo grado dedicati al tema dell'adolescenza. L'altra azione, rivolta direttamente agli studenti, è tesa ad orientarli in maniera ragionata e responsabile e per facilitarne l'inserimento nella scuola superiore più adatta, e prevede anche attività extrascolastiche per quegli allievi che necessitano di un maggior sostegno scolastico.
Sono stati inoltre finanziati tre progetti presentati dalla Direzione generale regionale per il Piemonte del Ministero della Pubblica Istruzione.
Il primo è "Materiali per studiare L2", progetto mirato a elaborare materiali didattici articolato in due parti: una parte rivolta ai docenti e ai formatori, l'altra rivolta ai ragazzi, utilizzabile a casa e a scuola.
Il secondo progetto è "Formazione per insegnanti in reti di scuole" (ciclo di seminari ed elaboratori, da organizzare a livello provinciale o interprovinciale, tenuto da docenti dell'Università di Torino e Vercelli dedicati alla formazione teorico-pratica idonea a sviluppare le competenze professionali degli insegnanti chiamati a confrontarsi quotidianamente con l'insegnamento di italiano L2).
Il terzo progetto è "Ricerca-azione modelli d'intervento per studiare in italiano" (messa a punto di modelli verificati di un efficace inserimento dei ragazzi stranieri nel sistema scolastico formativo e nel tessuto sociale, verificando e convalidando i modelli organizzativi e didattici realizzati nel progetto "Conoscere l'italiano per studiare", al fine di fornire alle scuole e a tutte le organizzazioni interessate elementi ed esempi utili per la progettazione e la realizzazione d'interventi efficaci rivolti ai ragazzi), presentati dall'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte del Ministero della Pubblica Istruzione.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Grazie, Assessore.
Dalla risposta dell'Assessore tutti abbiamo capito che bisogna intervenire maggiormente per favorire l'integrazione. È veramente minimo l'impegno della Regione Piemonte, un cofinanziamento di 38 mila e 400 euro già da solo, fa capire tutti i limiti di una programmazione a favore dell'integrazione che non c'è.
Mi fa piacere sapere che c'è un progetto finanziato a sostegno della genitorialità; mi spiace vedere sparire i finanziamenti per il Progetto Pilota "La scuola delle mamme", che rappresentava un po' il fiore all'occhiello della Regione Piemonte. Era un'iniziativa del MIUR, con la Regione che dava la possibilità anche alle mamme immigrate di imparare l'italiano mentre i bambini erano scuola.
Sappiamo che per alcune donne, perché la loro cultura non lo permette diventa difficile frequentare corsi serali, quindi saranno sempre più emarginate. So che dovremmo trattare l'argomento in VI Commissione con l'Assessore Pentenero. Aspettiamo che la Presidente di Commissione Consigliera Pozzi, calendarizzi quest'appuntamento.
Tuttavia, l'Assessore ha risposto solo in parte all'ultima domanda. Ho capito che sono state coinvolte nell'iniziativa le Province e il Provveditorato scolastico a livello regionale, ma non sono stati coinvolti i Provveditorati a livello locale (pare che non siano stati coinvolti dal Provveditorato regionale). In questo campo dovremmo sostenere di più le associazioni di volontariato che possono aiutare le istituzioni nel difficile compito di favorire l'integrazione.
Mi auguro che il prossimo bilancio di previsione possa contenere qualche cifra in più per favorire l'integrazione a vantaggio di tutti i cittadini piemontesi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media "Oltrestura Cuneo" di Cuneo


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola media "Oltrestura Cuneo" in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Informazione

Interrogazione n. 1222 dei Consiglieri Ghiglia, Casoni, Boniperti, Botta Vignale inerente a "Piemontefeel"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 1222, sulla quale risponde la Presidente Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

L'interrogazione dei Consiglieri relativa all'attività di Piemontefeel pone una serie di quesiti a cui darò risposta.
Piemontefeel è il portale turistico della Regione Piemonte, che si affianca al sito istituzionale. È stato ideato e realizzato per le Olimpiadi in occasione della campagna di comunicazione internazionale curata dalla Regione nell'autunno-inverno 2006. L'obiettivo era di offrire uno strumento innovativo, agile e di facile utilizzo per promuovere la vocazione turistica del Piemonte, e, al tempo stesso, per far conoscere la nostra storia, tradizione, cultura, tecnologia e capacità d'innovazione.
Molta rilevanza hanno le immagini fotografiche. Gli scatti sono stati realizzati da una delle agenzie più prestigiose al mondo, l'agenzia Magnum.
Il sito è in quattro lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo) ed è costituito da più sezioni, che propongono informazioni e percorsi turistici.
Dall'home page possono essere visibili gli eventi, le news (in ambito turistico-culturale e del tempo libero), si può accedere alla parte riguardante la Regione in termini più strutturali (storia, territorio città, architettura, geografia e natura) o alla parte di tipo culturale (cosa fare, cosa vedere, gli itinerari ecc.).
Il sito è quindi un contenitore multifunzionale rivolto ad un target non istituzionale, come quello del portale della Regione Piemonte, ma ad un target essenzialmente turistico, ad un pubblico nazionale ed internazionale. Contiene numeri verdi e servizi informativi per consentire di prenotare delle attività in Piemonte o di chiedere informazioni.
Contiene le proposte "Piemonte week-end", che avete visto anche pubblicizzate su riviste di tipo turistico, e Piemonte Fan Club, cui ci si può iscrivere e ricevere così, sulla propria casella di posta elettronica notizie su quello che avviene in Piemonte per essere informati puntualmente su tutte le attività.
Il sito è ideato dai settori Comunicazione istituzionale e Ufficio Stampa della Giunta e, per la parte tecnica, dal CSI Piemonte. Il CSI, su incarico della Regione, ha curato la realizzazione e la messa on line e ha scelto i redattori, decidendo il tipo d'inquadramento professionale, il ruolo e le funzioni retributive.
Il Direttore responsabile del sito è Fabrizio Borio, che è il responsabile del Settore Ufficio Stampa e Responsabile Web della Giunta regionale.
La gerarchia delle notizie è decisa in piena autonomia dalla redazione in particolare le notizie scelte per l'home page riguardano i grandi eventi del momento o importanti iniziative che favoriscono la promozione turistica e culturale del Piemonte, sia a livello locale, ma anche e soprattutto a livello internazionale.
In occasione di manifestazioni di richiamo internazionale, l'home page viene dedicata interamente allo stesso evento, come nel caso delle Olimpiadi, del Salone del Gusto o delle Universiadi.
La sezione eventi, suddivisa in diverse categorie, viene aggiornata quotidianamente, presentando i più significativi eventi che si svolgono in tutto il Piemonte e che possono catturare l'attenzione di chi vuole conoscere o visitare il territorio regionale.
Il numero medio di accessi mensili è in continua crescita. A dicembre 2006, in occasione dello "Speciale neve", è stato registrato un picco di un milione e 6.000 accessi; mensilmente, il sito riceve circa 790-800 mila contatti e, come dicevo, il trend è in continuo aumento.
Dopo i contatti eccezionali del periodo olimpico - oltre un milione in aprile 2006 gli accessi erano 543 mila, mentre a dicembre 2006 hanno nuovamente raggiunto il milione, con una crescita quindi del 100% in soli otto mesi. Soprattutto, è molto significativo il fatto che abbiamo raggiunto un numero di contatti pari a quello del periodo olimpico, in cui l'interesse per la nostra Regione era molto speciale.
Il nostro obiettivo per il 2007 è di raggiungere un numero medio di accessi mensili pari ad un milione e mezzo, superando la fase olimpica.
Pertanto, la distinzione mi pare molto chiara: abbiamo un sito istituzionale, che svolge tutte le funzioni normali dei siti istituzionali delle Regioni, ed un sito essenzialmente rivolto al pubblico turistico gestito e organizzato essenzialmente sull'informazione turistica, con un numero verde disponibile per chi vuole prenotare alcune delle iniziative proposte o avere informazioni di qualsiasi tipo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente.
Ringrazio la Presidente per la risposta molto completa. Vorrei però, se fosse possibile anche nei prossimi giorni - ed è colpa mia che non l'ho scritto - un'integrazione rispetto al numero di personale addetto, ai criteri di selezione.
Dico questo per un motivo. Noi ci troviamo di fronte ad una struttura e credo che succeda anche in altri casi - della quale, di fatto, non abbiamo il controllo. Abbiamo il Direttore responsabile che è il dirigente della comunicazione istituzionale, però il personale viene scelto all'esterno dal CSI con criteri che non siamo andati a sviscerare.
Riterrei interessante capire quali siano i criteri di selezione che hanno scelto, quanta gente ci lavora e quanto ci costa, anche perché è evidente che rispetto ai servizi per cui il CSI è convenzionato con la Regione e il Consiglio regionale, rispetto ai soldi (tanti) che il CSI prende dalla Regione e dal Consiglio regionale e rispetto ai dipendenti (tantissimi) del CSI, il fatto che ci sia comunque il ricorso ad un'ulteriore esternalizzazione, dal mio punto di vista, mi sembra un po' eccessivo, proprio per il fatto che il CSI è una di quelle strutture che, a livello di personale e di professionalità interne, è molto corposa.
Il CSI più o meno, se non ricordo male, ha oltre un terzo dei dipendenti rispetto a tutta la Regione. Quindi, si tratta di numeri importanti, e, stanti le convenzioni che ci legano, mi sembra un po' difficile comprendere il fatto che si debba prendere ulteriore personale all'esterno per gestire un sito di questo tipo, che io ho visitato e che mi piace anche, perché l'ho trovato uno strumento interessante e utile.
Vorrei solo delle precisazioni, Presidente, se possibile per le prossime settimane, perché mi darà atto che, nel momento in cui si delega al CSI tutta la selezione del personale, viene meno la possibilità di controllo da parte nostra, che è una delle prime preoccupazioni della nostra azione politica.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente Bresso.



BRESSO Mercedes, Presidente della Giunta regionale

Intervengo non per replicare, ma per dire che, d'accordo, fornirò in forma scritta i dati richiesti. Poi, ovviamente, il Consigliere valuterà se presentare un'altra interrogazione oppure si riterrà soddisfatto.


Argomento: Immigrazione

Interpellanza n. 1001 dei Consiglieri Robotti e Chieppa inerente a: "Estenuanti code all'Ufficio immigrazioni della Questura "


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1001, presentata dai Consiglieri Robotti e Chieppa Risponde l'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore all'immigrazione

Signor Presidente, anche questa è un'interrogazione un po' datata tuttavia contiene alcune considerazioni tuttora valide.
Pur condividendo con la dovuta attenzione il problema sollevato e le considerazioni relative al disagio cui le cittadine e i cittadini extracomunitari sono costretti, rilevo come, purtroppo, la Regione Piemonte non abbia competenza in relazione al problema relativo al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno. Invece, vorrei dare alcune altre informazioni che penso possano essere utili.
Con deliberazione del Consiglio regionale del 16/02/2005, la Regione Piemonte ha approvato il "Programma triennale di interventi in materia di immigrazione extracomunitaria. Triennio 2004-2006", che individua gli obiettivi regionali in materia e stabilisce che per il raggiungimento di questi obiettivi si promuoveranno direttamente le iniziative ritenute di notevole interesse regionale e ci si avvarrà della collaborazione con le Province.
Segnalo, a questo proposito - aprendo e chiudendo immediatamente una parentesi - che è in corso di discussione con le Province il Programma triennale, a norma della legge n. 64/1989, per il triennio 2007-2008-2009.
Per attuare questo programma annualmente vengono utilizzate risorse che provengono in parte della legge citata prima e in parte dal Fondo nazionale per le politiche sociali.
Per l'anno 2005 le risorse disponibili sono state di euro 1.220.950, di cui euro 1.049.950 assegnati alle Province e euro 171.000 assegnati per progetti regionali.
Segnalo che l'anno 2005 è stato l'annus horribilis, nel quale il Ministero delle Politiche Sociali ci ha dimezzato il Fondo nazionale dal quale si traggono le risorse, tra le altre attività, anche per le politiche dell'immigrazione, portandolo da un miliardo di euro a 500 mila euro.
Quindi, per questa ragione, c'è stata una parziale riduzione rispetto all'anno precedente, però, per l'anno 2006 si è andati in aumento, così come i Consiglieri potranno vedere quando discuteremo dei capitoli di bilancio nella Commissione opportuna, cercando di fare una sforzo anche per il 2007.
I Consiglieri sanno che le Province predispongono annualmente un proprio Piano progettuale attraverso la concertazione con gli Enti locali i Consigli territoriali per l'immigrazione, gli Enti gestori della funzioni socio-assistenziali, anche con le Istituzioni scolastiche, le Aziende Sanitarie, le associazioni di stranieri, i soggetti del terzo settore e con le rappresentanze delle forze economiche e sociali.
Molte Province hanno realizzato progetti mirati a supportare e migliorare i servizi forniti da altre Istituzioni relativi proprio alle pratiche di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno.
Siamo ben consapevoli che questi interventi possono solo cercare di rendere meno complicata e difficile la situazione di molti uffici pubblici e di molti cittadini stranieri costretti a lunghe attese e che il problema deve essere affrontato alla radice, così come, peraltro, abbiamo sentito dire l'8 gennaio in un bellissimo incontro svoltosi al Centro Incontri della Regione Piemonte, alla presenza del Ministro alla Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero: si sta elaborando un nuovo testo di legge all'interno del quale anche la questione dei permessi di soggiorno cambierà, oltre all'impianto e alla filosofia complessiva della legge; per la questione dei permessi di soggiorno, quanto meno per il rinnovo verranno interessati gli Enti locali, proprio per sveltire le pratiche.
Prima ancora di avere una nuova legge, in qualità di Regione che coordina la Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome competente per la materia "flussi migratori", in accordo con le altre Regioni, con l'ANCI e l'UPP, abbiamo messo a punto un documento congiunto sulle politiche migratorie, che verrà discusso proprio il giorno 28 di questo mese in due Commissioni congiunte a Roma: Commissione flussi e Commissione per le politiche sociali.
Tra l'altro, questo documento, che è stato ampiamente condiviso intende sottoporre al Governo alcune questioni prioritarie tra cui la necessità - leggo testualmente il documento - di "meccanismi chiari e definiti di coinvolgimento degli Enti locali nello snellimento delle pratiche amministrative relative ai rinnovi dei permessi, con precisi protocolli operativi con le competenti autorità governative che hanno la titolarità sugli stessi, sulla base di quanto già proposto e sperimentato da singole Amministrazioni comunali e dall'ANCI, per giungere quanto prima ad un trasferimento complessivo agli Enti locali delle competenze legate al rinnovo del permesso di soggiorno" e di - cito testualmente - "previsione di un aumento della durata dei permessi di soggiorno anche al fine di ridurre i carichi di lavoro presso le Questure, che, molto spesso innescano conseguenti disagi nei confronti di cittadine e cittadini stranieri".
Naturalmente, il documento, che, quando verrà approvato, sarà consegnato a tutti i Consiglieri che lo riterranno utile ai fini di una corretta e più puntuale informazione, contiene anche osservazioni in ordine alle risorse umane e materiali che devono essere fornite agli Enti locali per attuare questo tipo d'attività che ora grava interamente sulle Questure. Quindi, si tratterà, contestualmente o subito dopo l'approvazione della legge, di attivare protocolli d'intesa tra la Conferenza Stato Regioni e Autonomie locali, per rendere davvero esigibile questo diritto delle cittadine e dei cittadini stranieri, mettendo gli Enti locali nella condizione di poter svolgere al meglio tale compito.
Come si può desumere dalle presenti considerazioni, assicuro ai Consiglieri interroganti la massima attenzione al problema e l'intenzione di sollecitare il Governo e i diversi Ministeri interessati ad affrontare la questione sollevata attraverso adeguati interventi normativi e amministrativi, cosa che, per la verità, è già ormai alla più che avanzata attenzione da parte non solo del Ministero della Solidarietà Sociale, ma anche del Ministero dell'Interno che, come sapete, hanno, per le materie complessive sull'immigrazione, la più stretta e più cogente competenza.
Essendo l'interrogazione un po' datata, mi era sfuggito un ulteriore supplemento che l'Assessore Caracciolo, con apprezzabile gentilezza, ha fornito a mio supporto, per meglio completare la risposta degli interroganti. Tale supplemento riguarda, nello specifico, la sua materia.
Il testo recita: "La situazione di disagio che si viene a creare per le code avanti agli Uffici Immigrazione delle Questure è certamente un fenomeno che va affrontato in accordo con tutti gli Enti che più direttamente sono coinvolti in questa situazione.
Per quanto attiene all'intervento della Protezione Civile, è sicuramente una problematica che attiene strettamente alle competenze comunali, sia in materia di ordine pubblico, che è l'aspetto prioritario che per quanto riguarda la possibile assistenza alle persone coinvolte nelle code.
Sarà pertanto utile interpellare le singole Amministrazioni comunali interessate, nonché gli organi statali preposti all'uopo, coinvolgendo, se del caso, le grandi associazioni nazionali del settore assistenziale e sanitario, quali ANPAS, Misericordia, CRI, eccetera". Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Io, il collega Dalmasso e pochi altri avvertiamo, intanto, il totale disinteresse dei colleghi Consiglieri rispetto a questo tema: forse è perché gli immigrati non votano, pertanto non sono considerate persone degne dell'attenzione del Consiglio. C'era un brusio generalizzato, sia dai banchi della minoranza, ma anche purtroppo da quelli della maggioranza.
Noi abbiamo presentato quest'interrogazione perché riteniamo che non sia più tollerabile vedere ogni anno non le code, che sono un aspetto normale che tutti i cittadini civili possono fare, anzi sono tenuti a fare nel rispetto del diritto di precedenza di coloro che sono arrivati prima ma quel tipo di code, che diventano, poi, permanenze per 24, 36 o 48 ore al caldo in estate e al freddo in inverno, per accedere agli Uffici della Questura e rinnovare i permessi di soggiorno.
Parliamo di donne con bambini, di persone non più giovani, di famiglie che devono alternarsi, perché mentre sono lì a fare le code devono in ogni modo garantire l'assistenza agli anziani se sono in Italia a fare le badanti, o devono continuare a lavorare nelle aziende dove fanno le pulizie, perché queste non gli permettono neanche di avere il tempo di stare davanti all'Ufficio della Questura a garantirsi il rinnovo del permesso di soggiorno.
Così come per tanti altri campi, noi invitiamo sempre le Amministrazioni pubbliche a informatizzarsi per semplificare la vita delle persone, rendendola meno burocratica. Anche su questo tema, crediamo che qualche sforzo si possa fare: e chi, meglio della Regione Piemonte attraverso il proprio consorzio informatico, può sostenere le Pubbliche Amministrazioni statali (mi riferisco alla Questura) per individuare i sistemi migliori per garantire un diritto democratico all'accesso di questi atti pubblici ai cittadini extracomunitari? Alcuni esempi semplici: perché non attivare una pre-iscrizione alle liste per la distribuzione dei permessi di soggiorno attraverso gli sms? Perché non incentivare l'utilizzo dell'sms come risposta alla registrazione avvenuta, e quindi al rilascio del permesso di soggiorno? Oggi abbiamo un servizio di sms in alcune Questure del Piemonte (ma non in tutte), che trasferiscono, alla persona che ha presentato la domanda di permesso di soggiorno, l'avvenuto rilascio dello stesso.
Noi potremmo abilitare un servizio che, al contrario, permetta a queste persone, attraverso un semplice sms, di iscriversi alla lista per l'accesso alla registrazione e al ritiro di questi atti.
Così come non capisco un ulteriore aspetto (mi rivolgo, con molta amicizia all'amico e compagno Caracciolo, perché sono sicuro che non l'ha scritta lui questa risposta): non credo che la cosa prioritaria nella permanenza di queste persone avanti le Questure sia una questione d'ordine pubblico, come invece è scritto nel testo dell'interrogazione.
Non mi sembra che si siano registrati casi eclatanti di scontri o di arresti avvenuti durante queste lunghe, estenuanti e difficili permanenze avanti alle Questure piemontesi.
Noi riteniamo che la Protezione Civile, sollecitata dalla Direzione centrale della Protezione Civile a livello regionale, debba intervenire e organizzare delle vere e proprie task force che sostengano queste persone con coperte, con cibo, con acqua, e permettano alle stesse una permanenza davanti alle Questure, più agevole e meno faticosa, ovvero meno da cittadini di serie C.
Questi nostri fratelli sono cittadini che stanno chiedendo semplicemente una risposta, in termini burocratici, alla loro esigenza di vita e di lavoro che oramai svolgono permanentemente nella nostra Regione.
Quindi è nostro dovere sostenerli e aiutarli. È nostro dovere non far finta di nulla, fingere che non accadano queste cose.
Un'ultima considerazione: vorrei esprimere un grande apprezzamento per la risposta ricca di contenuti e di spunti che l'Assessore Migliasso ha fornito stamani.
Assessore, potevamo pensare di attrezzare già subito noi delle aree quantomeno nell'area metropolitana - per il rilascio dei permessi di soggiorno, evitando le code davanti alle Questure: perché se in alcune realtà locali di piccole Province piemontesi queste code si risolvono nel giro di 12, 18, o 24 ore, nelle Questure torinesi abbiamo code sino a 72 ore prima di accedere allo sportello adibito al rilascio del permesso di soggiorno.
Allora, perché non individuare un'area coperta adibita ad uffici della Questura, con servizi igienici, con un servizio minimo di mensa, che consenta a queste persone di potersi riposare durante le fasi notturne, per un più agevole rilascio dei permessi di soggiorno? Questo lo possiamo fare.
Possiamo individuare un'area di proprietà regionale, in accordo con il Ministero degli interni e con la Questura di Torino, e organizzare un servizio di questo tipo. Credo che sia nostro dovere.
Non c'è bisogno di aspettare la riforma della Bossi-Fini nazionale. Non c'è bisogno di aspettare le risposte del Governo nazionale.
Ci sono alcune cose semplici e pratiche che possiamo fare noi, qua e subito, senza grandi risorse economiche, senza grandi impegni burocratici ma con gran semplicità.
Attendo la risposta scritta. Grazie.



PRESIDENTE

Dichiariamo concluso il sindacato ispettivo. Procediamo con i punti successivi all'o.d.g.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 610, inerente a "Possibile ridimensionamento del personale Michelin in Piemonte", presentato dai Consiglieri Rossi, Dutto e Novero


PRESIDENTE

stata presentata la richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 610su "Possibile ridimensionamento del personale Michelin in Piemonte".
Se non vi sono osservazioni in merito, la consideriamo accolta.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione)



PRESIDENTE

*****


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Chiedo la parola sull'ordine dei lavori, perché vorrei sottoporre a lei e, ovviamente, a tutta l'Assemblea, questo strano dibattito-comunicazione che si è instaurata in questi giorni, dove si sollecitano i Comuni l'universo dei 1.206 Comuni piemontesi! - a adottare provvedimenti di blocco del traffico, non basandosi su dati oggettivi come sono le normative di legge, ma, come si dice, "per dare un segnale di tipo complessivo".
Addirittura, ci sono minacce di ritorsione, del tipo "mandiamo l'ARPA a fare i controlli", oppure "ti togliamo i contributi".
Presidente, fino ad ora ero convinto che a dare e a togliere era la legge. È la legge che stabilisce le priorità nelle varie contribuzioni ecc.
Mi sembra che si stia andando verso una deriva pericolosa. Poi, su Il Corriere della Sera leggo: "In Emilia solo i Comuni superiori ai 50.000 abitanti, in Lombardia i Capoluoghi oppure i Comuni delle zone critiche...", ma anche noi in Piemonte abbiamo delle zone critiche...



PRESIDENTE

Quindi chiede delle comunicazioni?



CAVALLERA Ugo

Chiedo un chiarimento. Domenica si avvicina: non abbiamo il tempo di agire in modo diverso.
un fatto rilevante soprattutto questa dialettica arrogante nei confronti dei Comuni che sta ponendo i Sindaci in una situazione di disagio; situazione che non si addice a un rapporto istituzionale corretto di leale collaborazione tra soggetti, perché la Regione e i Comuni secondo la Costituzione hanno lo stesso rango, la stessa importanza.



PRESIDENTE

Faccio anche presente che al punto 41) del nostro o.d.g. sono iscritti quattro possibili atti di indirizzo che attengono proprio allo stesso tema e che ovviamente, per ingolfamento nel nostro calendario, non siamo ancora riusciti ad esaminare.
Comunque, la Giunta ha udito la richiesta e io vedrò di avere indicazione dalla Giunta regionale per capire se e come intende rispondere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Faccio mie le richieste del Consigliere Cavallera anche perch Presidente, ritengo che sia inaccettabile effettuare minacce. Se queste minacce vengono fatte da una Pubblica Amministrazione, è ancora più grave soprattutto se svolte a mezzo stampa.
necessario un chiarimento rispetto alla domenica ecologica del 25 febbraio. Il chiarimento, signor Presidente, dovrebbe avvenire entro la giornata di oggi, essendo l'ultimo Consiglio regionale prima del 25 febbraio prossimo.
L'altra questione che desidero sottoporre all'attenzione del Consiglio è una richiesta all'Assessore regionale ai trasporti, Borioli, in merito alla situazione dell'Asti-Cuneo. Essendo l'Assessore Borioli convocato venerdì 23 febbraio presso la Provincia di Cuneo, vorremmo conoscere nella giornata di oggi la posizione che intende tenere in quella pubblica riunione.
Per quanto riguarda la questione Lactalis di Moretta (settore lattiero caseario), le ricordo che già un paio di martedì or sono chiesi all'Assessore Taricco di conoscere se l'azienda o, meglio, le maestranze locali, le organizzazioni sindacali e l'Amministrazione avessero avuto l'opportunità di vedere fissata una data in merito all'incontro con i Ministeri.
Chiedo all'Assessore Taricco, essendo in Aula, se vuole farci sapere qual è la situazione ad oggi, anche perché, avendone discusso in Commissione, ritengo che debba avere uno svolgimento in Aula o, meglio, una dichiarazione da parte dell'Assessore per comprendere se questi appuntamenti sono stati svolti oppure no.
Al momento, mi fermo qui.



PRESIDENTE

Sono giunte tre indicazioni. Ovviamente, anche su questo mi riservo di avere risposte e indicazioni dalla Giunta regionale su come intende dare ragguagli in proposito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Intervengo soltanto per unirmi alla richiesta proveniente dai colleghi di comunicazione rispetto al blocco del traffico del 25 febbraio.
Oggi abbiamo assistito a un episodio, sicuramente non bello, di un cittadino che si scagliava contro la politica, ma devo dire che non so se noi ormai siamo abituati a vivere dentro il palazzo, chiusi nei luoghi dei poteri, o se abbiamo ancora la modestia di frequentare la gente normale che è assolutamente incredula rispetto a questa decisione che mina la libertà di movimento individuale e che mina la possibilità a tanti di andare a lavorare la domenica.
Purtroppo non noi, Assessore, ma tanti piemontesi la domenica lavorano per guadagnarsi la cosiddetta "micca", quindi l'impossibilità di movimento è un fatto assolutamente grave. Soprattutto mi pare che, rispetto ad altre Regioni, noi siamo carenti rispetto alle indicazioni generali che solleverebbero magari i Comuni da tante incombenze, in maniera tale che la nostra Regione non diventi una Regione a macchia di leopardo in cui nessuno capisce più che cosa succede a dieci chilometri di distanza.
Quindi attendiamo delle comunicazioni chiarificatrici, ma attendiamo soprattutto che la Regione, come altre Regioni, assuma delle posizioni valide su tutto il territorio regionale affinché il 25 febbraio non si tramuti in un'ulteriore carnevalata a danno dei cittadini, e non si tramuti nella data in cui i carnevali sono stati soppressi perché i carri non possono circolare, ma circolino magari tanti cittadini che poi potrebbero essere sottoposti anche a misure di tipo amministrativo.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Intervengo anch'io per riprendere molto velocemente il tema che è stato toccato dai due interventi precedenti svolti dai colleghi Cavallera e Toselli, anche e soprattutto perché il 25 febbraio è domenica prossima.
Capisco la procedura da parte del Presidente, che dice: "Sentiremo la disponibilità a risponderci". Diciamo che la risposta al 26 febbraio c'interessa un po' meno di quanto eventualmente c'interesserebbe oggi una qualche forma non solo di risposta, ma anche di attività.
Sul merito delle competenze dei Sindaci a fare o a non fare delle cose a nostro avviso - il collega Cavallera è stato chiarissimo - esulano dalle deleghe date al singolo su un atto che dalla Giunta è definito simbolico.
Quella del Sindaco tutto è, tranne che un'attività di natura simbolica perlomeno se non c'è una nuova modifica regolamentare che la Giunta Bresso sta istituendo non si sa bene sotto che forma di delibera.
Vi è poi un secondo punto, cui certamente l'Assessore De Ruggiero e i colleghi di Giunta non saranno insensibili. Il Presidente Formigoni regione limitrofa, di cui molto spesso si utilizza la coesione nell'applicazione, ad esempio, del Titolo V della Costituzione - ha deliberato sullo stesso tema, dal punto di vista della Regione, dando una serie di deroghe, in questo caso specificamente per il mondo del turismo che pare - di nuovo - al nostro governo non interessino.
Guardate che c'è una serie di Province che, in attesa di essere cedute in maniera definitiva o per referendum alla Svizzera o alla Francia, hanno una certa componente di PIL che dipende dal turismo. Capisco che l'Assessore Manica, nei suoi road show dappertutto tranne dove serve, non se ne renda conto, ma che cosa faranno i turisti domenica 25 febbraio quegli sfigati che venissero mai, non si sa bene a che titolo, in Piemonte? Partecipano ad un atto simbolico? Solo per comprendere.
Domenica 25 è, appunto, domenica prossima. Veda la Giunta se consentire un atto che penso dovrebbe essere una delibera, perché le Giunte normalmente, più che conferenze stampa, fino a poco tempo facevano leggi o delibere. Apprendiamo che anche questa è una modalità innovativa, di cui certamente i cittadini torinesi terranno conto non appena potranno esprimerla col voto.
Ripeto, essendo domenica 25 febbraio la prossima, credo che ci siano ampi spazi, dal punto di vista del PIL, dal punto di vista del traffico dal punto di vista dell'ambiente. Se è un problema di salute, è un obbligo non è un fatto simbolico; se è un fatto simbolico, i simboli li curi la Presidente della Giunta non delegando la perdita di consenso a Sindaci, che hanno invece degli obblighi molto concreti, sanciti da una serie di leggi e non da conferenze stampa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Credo che la Giunta dovrebbe dare un po' di risposte e questo Consiglio dovrebbe fare un po' di lavoro. Siamo in attesa delle famose comunicazioni della Presidente Bresso sulla verifica di maggioranza; così come dovremmo discutere del blocco del traffico del 25, che causerà enormi problemi.
Penso ai danni che dovrà subire chi ha un ristorante fuori città, un maneggio o un'attività che in ogni modo comporta lo spostamento di persone oppure a chi dovrà spostarsi per recarsi al lavoro durante il periodo di blocco. Tra l'altro, sappiamo bene che la domenica viaggiano meno treni e meno corse di mezzi pubblici, specie quelli a lunga percorrenza, quindi chi dovrà andare a lavorare come farà a raggiungere le città? Dovremmo affrontare anche il problema della rivisitazione dello stabilimento Michelin in Piemonte, con il rischio di chiusura della fabbrica a Spinetta Marengo o a Torino o, comunque, una riduzione generalizzata del personale. Abbiamo il problema della FIAT con l'accordo sulla mobilità.
Presidente, questi sono argomenti che, per importanza, dovrebbero essere discussi prima di altri. Dobbiamo cercare di aiutare la nostra gente, altrimenti rischiamo che con la legnata FIAT, con la legnata Michelin, con la legnata del blocco del traffico, si metta in ginocchio l'economia della nostra Regione.
Diteci cosa avete intenzione di fare oggi, come calendario dei lavori.
Vogliamo sapere se siamo qui a lavorare per la nostra Regione e per aiutare i nostri cittadini lavoratori, oppure se siamo qui per parlarci addosso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi. Rispetto agli argomenti da lei citati, la questione Michelin è già stata iscritta; mentre per le altre questioni provvederà la Giunta a dare risposta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Volevo chiedere, in seguito o nel corso della mattinata, e comunque prima di entrare nel merito degli altri argomenti, di avere una comunicazione dell'Assessore Valpreda sulle nomine all'interno della sanità.
Il motivo è un motivo sostanziale che ricorre spesso: in questo momento la delibera non è ancora visibile sul sito della Regione Piemonte, ma al tempo stesso abbiamo letto, come ogni collega questa mattina, alcune indicazioni che crediamo siano veritiere, che darebbero conferme spostamenti o quant'altro.
Crediamo sia importante che il Consiglio, su un aspetto tanto importante che investe la sanità piemontese per i prossimi tre anni, abbia una comunicazione e, possibilmente, la copia della delibera di Giunta di ieri pomeriggio. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendo altri colleghi che chiedono di intervenire sull'ordine dei lavori, procediamo con l'o.d.g.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intervengo per aiutare e facilitare i lavori di tutti.
Nell'ambito delle nomine che stiamo per effettuare, ce ne sono alcune di competenza dell'opposizione. Mi permetto di ricordare all'Aula, nella sua interezza, le indicazioni date dai Capigruppo: un membro del Consorzio per gli insediamenti produttivi del Canavese, le cui posizioni indicano un membro uscente, Giuseppe Cerchio, attuale Vicepresidente del Consiglio della Provincia di Torino; due sostituzioni alla Conferenza dei Servizi dove ci sono quattro candidature (due membri che originano la nomina di oggi si sono dimessi). I membri che la minoranza intende suggerire sono: Togni come effettivo, e Belfiore come supplente. Infine, la sostituzione di un revisore alla struttura dell'ARES, perché credo si sia dimesso il dottor Colloca. A questo punto, però, avrei bisogno di qualche minuto, affinché le minoranze individuino in maniera compatta, com'è loro abitudine, la candidatura.
Se il Presidente del Consiglio volesse concedermi un paio di minuti credo che, nella formalizzazione delle schede e dell'urna, la questione possa risolversi velocemente.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Chieppa di una sollecitazione, da parte del Consiglio regionale, nei confronti della Prefettura affinché operi le opportune verifiche per l'autorizzazione di una manifestazione pubblica organizzata dal partito della Fiamma Tricolore


PRESIDENTE

Il Consigliere Segretario Chieppa ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CHIEPPA Vincenzo

Chiedo scusa alla Presidenza e ai Consiglieri se il mio intervento seppur brevissimo, non attiene all'atto che stiamo per votare, ma sono sicuro che i Consiglieri mi consentiranno di esprimere una viva preoccupazione e di richiedere, alla Conferenza dei Capigruppo o all'Ufficio di Presidenza, di farla propria.
una preoccupazione che attiene ad una manifestazione nazionale che si terrà sabato 24 febbraio a Torino, credo della Fiamma Tricolore, di cui oggi si occupano le cronache dei giornali. Sapendo e avendo letto di preoccupazioni, che peraltro noi condividiamo, espresse anche autorevolmente da chi in questo momento presiede l'Aula, noi chiediamo che la Conferenza dei Capigruppo, o la Presidenza del Consiglio, chieda all'autorità competente, e quindi al Prefetto, di valutare questa situazione e di non consentire lo sfilare, nel centro della nostra città di un corteo, a tutti gli effetti, neofascista, che ovunque si è palesato ha sfilato esponendo simboli fascisti, peraltro vietati dal nostro ordinamento giuridico, e ha scandito slogan razzisti e fascisti. Tutto questo in relazione alla delicatezza e all'alta probabilità che l'iniziativa di sabato si trasformi in un vero elemento di turbativa dell'ordine del pubblico nella nostra città.
Faccio un appello accorato, di modo che anche dal nostro Consiglio arrivi una sollecitazione alle autorità competenti, affinché non si consenta lo svolgimento di questa vergogna nella nostra città.
Grazie.



PRESIDENTE

Collega Chieppa, siamo in una fase non di dibattito generale, n sull'ordine dei lavori. La funzione che ricopro, non mi permette di entrare nel merito delle cose che ha detto il Consigliere Chieppa. Tuttavia l'intervento del Consigliere Chieppa sarebbe stato opportuno ad inizio seduta, oppure all'inizio della seduta pomeridiana. Richiamo il Consigliere ad attenersi alle regole del nostro Consiglio.
Evitatemi di dovervi richiamare al rispetto delle regole, se volete intervenire sulle nomine, volentieri, altrimenti v'invito a posticipare gli interventi all'apertura della seduta pomeridiana. Ricordo che il Consigliere Burzi ha chiesto una sospensione. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Il mio intervento, ovviamente, non è in merito alle nomine, ma alle dichiarazioni del Consigliere Chieppa, ma non solo.
Non devo difendere le manifestazioni di nessuno, né mi preoccupano le affermazioni del Consigliere Chieppa: è un gioco dei ruoli cui siamo abituati. Stupisce che nessuno si stupisca che, in manifestazioni definite pacifiche e quant'altro, vi sia chi inneggia al terrorismo. Questo passa sotto silenzio. Invece, su altre manifestazioni - che saranno quello che vedremo, non posso saperlo io, ma neanche il Consigliere Chieppa conosce quanto accadrà - si alza un livello d'attenzione estremo. Oggi ho visto un volantino che recava il simbolo di un partito: che cosa faranno e a cosa inneggeranno, è un problema che affronteranno le autorità competenti.
Al di là di questo, intervengo - non l'avrei fatto solo per una questione, per non sollevare problematiche inutili - volentieri, perché il Vicepresidente ha fatto un'affermazione corretta. Dopo l'intervento del Consigliere Chieppa ha detto: "Non è mio compito intervenire nel merito".
Ma credo non lo sia neppure sui giornali. Non è che questo gli debba sottrarre agibilità politica, ci mancherebbe, fa le sue battaglie su altre cose che sono condivise, è un Consigliere come un altro. Ma che un Vicepresidente del Consiglio si prenda la briga di sollecitare le autorità a verificare se una manifestazione si debba tenere oppure no, credo esuli dal compito che ricopre. Lo faccia fare, se ritiene, al suo Capogruppo, lo faccia fare ad un esponente del suo partito, ma non lo deve fare chi ricopre una carica istituzionale importante all'interno della Regione Piemonte. Come non è compito del Presidente, come non lo è degli altri membri dell'Ufficio di Presidenza, soprattutto del Presidente e del Vicepresidente.
Detto ciò, non è un problema, siamo abituati agli allarmi e alle attenzioni che pone il Consigliere Chieppa. Lo dico come cittadino soprattutto come esponente di un'istituzione: sono molto più allarmato del fatto che, nel deposito del Gerbido, s'inneggi alla rinascita delle BR; che vi siano decine di scritte nella città che inneggiano alla morte del poliziotto a Catania; che in manifestazioni cui hanno preso parte segretari di partito vi sia chi espone uno striscione con la scritta "noi comunisti voi terroristi" e quant'altro. Questo mi preoccupa molto rispetto al confine tra la libertà di espressione e fare apologia o fiancheggiare attività ritenute, in questo momento, contro la legge da parte della Magistratura competente, in alcuni casi in modo assoluto (se tengo delle armi in casa, o nel giardino di casa, è ovvio che ho violato la legge, che sia un sedicente brigatista oppure no). Questo mi preoccupa molto.
Ovviamente, abbiamo sensibilità diverse.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

Come convenuto, accordo cinque minuti di sospensione.



(La seduta, sospesa alle ore 12.22 riprende alle ore 12.31)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi dell'Istituto professionale "R. Steiner" di Torino


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Saluto i docenti e gli studenti dell'istituto professionale "R.
Steiner" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Nomine (seguito)


PRESIDENTE

Vorrei sapere se ci sono indicazioni della minoranza relativamente alle nomine.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

L'indicazione da parte dei Consiglieri di minoranza è il dottor Tudisco.



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 240 "Consorzio per gli Insediamenti produttivi del Canavese" - Consiglio Direttivo - nomina di 3 membri (articolo 15 Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 239 "Fondazione Ariodante Faretti" - Collegio dei Revisori - nomina di 1 membro (articolo 11 Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 238: Fondazione "Nuto Revelli" - ONLUS Consiglio di Amministrazione - designazione di 1 rappresentante (articolo 9 Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 230 "Azienda Speciale della Camera di Commercio di Asti per la Promozione e per la Regolazione del Mercato" Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di 1 membro effettivo e di 1 membro supplente (articolo 8 Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 229 "E.V.A.E.T. - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Novara" - Collegio dei Revisori dei Conti - nomina di un membro effettivo e di un membro supplente (articolo 8 dello Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 228 "Azienda Speciale della Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola" - Collegio dei Revisori dei Conti nomina di un membro effettivo e di un membro supplente (articolo 8 dello Statuto dell'Ente)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 227 "Agenzia Regionale delle Strade del Piemonte - A.R.E.S. - Piemonte" - Collegio dei Revisori - nomina di 1 membro effettivo in sostituzione del signor Antonino Colloca (articolo 9 l.r. 19/2001)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 226 "Conferenza di Servizi presso la Regione" - nomina di un esperto effettivo e di un esperto supplente con esperienza in materia di sistemazione idraulico-forestale in sostituzione dei signori Giorgio Goria ed Enrico Ravedoni (articolo 33 l.r. 44/2000)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla distribuzione delle schede per la seguente nomina:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 225 "Parco Naturale dei laghi di Avigliana" Consiglio Direttivo - nomina di un membro, con esperienza in materia zoologica, botanica e idrobiologia, in sostituzione del signor Antonio Aquilano (articolo 9, comma 10, l.r. 12/1990)


PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Robotti e Monteggia.
Prego il Consigliere Segretario Chieppa di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Chieppa effettua l'appello nominale)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Intanto ringrazio l'Assessore De Ruggiero della cortesia dell'intervento che fra poco renderà all'Aula.
Ricordavo solo alla Presidenza, se è possibile, di interrompere i lavori alle ore 13 come già chiesi ieri.


Argomento: Viabilità

Comunicazioni della Giunta regionale relativamente "Limitazione del traffico nella giornata di domenica 25 febbraio 2007"


PRESIDENTE

L'Assessore De Ruggiero rende le comunicazioni richieste.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Presidente, le chiederei di distribuire ai Consiglieri il testo dell'accordo tra le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto, le Province Autonome di Trento e di Bolzano e la Repubblica Cantone del Ticino per la prevenzione e tutela dell'inquinamento atmosferico.
Lo dico perché i Consiglieri che avranno la pazienza di sfogliare il documento troveranno che questa domenica 25 è non tanto un blocco, quanto una domenica a favore della salute, ed è a sostegno del pedone o del ciclista, quindi a favore di qualcosa e non a sfavore di altro; questo è ovviamente un punto dell'accordo propriamente simbolico a suggello dell'accordo.
L'accordo, invece, contiene delle parole molto impegnative per quelli che sono i nostri impegni nel trasporto pubblico locale, su quelli che sono gli usi dei combustibili, come le strategie rispetto al ruolo del riscaldamento nell'inquinamento atmosferico.
Quindi, ci sono degli impegni pesanti, e di questo, infatti, si sta parlando in tutte le Regioni, perché se è a costo zero organizzare una domenica ecologica, non è a costo zero rivedere la qualità, l'efficacia l'efficienza e la pulizia del nostro trasporto pubblico; non è affatto a costo zero.
Voglio sottolineare il fatto che è un accordo di tutto il Bacino del Po. È ovvio che, da un punto di vista mediatico, l'aspetto della domenica ecologica è quello che appare, ma è quello che era voluto. Cioè era voluto che ci fosse una domenica di tutta la Pianura Padana a suggello di alcuni impegni importanti.
Ed è ovvio anche che non ci può essere la bacchetta magica per mettere in sintonia e omogeneizzare posizioni, prassi, strategie, regole o anche leggi regionali diverse l'una dall'altra.
Noi abbiamo una situazione che così espongo e riepilogo.
Cinque anni fa, la Regione Emilia Romagna ha stipulato un accordo di programma con tutti i Comuni superiori ai 50 mila abitanti, ma sappiamo che la situazione in Emilia Romagna è diversa anche da un punto di vista organizzativo. Quindi, è un accordo di programma per i grandi centri sottolineando l'invito della Regione e delle Province verso i centri più piccoli.
Abbiamo invece una situazione che è stata anche oggetto di un dibattito tra Stato e Regione Lombardia, che vede per un'area critica, che è essenzialmente l'area di Bergamo, Brescia e Milano, l'assunzione di alcuni poteri da parte del Presidente della Giunta regionale, Formigoni, in Lombardia.
La situazione che abbiamo ereditato - che io condivido - vede l'emanazione della legislazione complessiva (i piani stralcio) da parte della Regione - abbiamo appena approvato il piano stralcio sul riscaldamento e abbiamo "rinverdito" il piano stralcio sulla mobilità adesso si dovrà esaminare il piano stralcio sulle emissioni degli insediamenti produttivi - una forma di input regionale importante del coordinamento provinciale, ma, secondo me, è correttamente in capo alle amministrazioni comunali, quindi ai Sindaci, la responsabilità di emanare provvedimenti. Non vorrei dimenticare, quindi continuo a sottolinearlo anche a seguito dell'esperienza maturata in qualità di Sindaco, che la responsabilità della salute pubblica è del singolo Sindaco, ognuno per i propri abitanti, siano essi 100 o 900 mila, ognuno per la grandezza del proprio territorio.
L'iniziativa programmata per il 25 febbraio è la prima su base padana ma è anche la prima volta per la Regione Piemonte in senso lato.
A questo punto, si trattava - purtroppo! - di partire da zero: mercoledì scorso, dopo che gli Assessori provinciali hanno condotto le loro consultazioni locali, abbiamo concordato con loro quali potevano essere visti gli orientamenti generali dell'accordo, che, giustamente, lasciavano alcune libertà locali, le modalità concordate e le abbiamo scritte nero su bianco. Relativamente al primo punto, "Strade non interessate alla limitazione", non sono interessate alla limitazione tutte le strade che portano fuori del centro abitato, sulle quali si può esprimere un'ordinanza del Sindaco - stiamo parlando di centri abitati. Anche in questo caso ci sono state polemiche sterili su alcuni outlet o centri commerciali che tradizionalmente, sono posti al di fuori dei centri abitati e, semmai, sono più vicini alle uscite autostradali. Questi non sono interessati da questa tipologia di provvedimenti, ovviamente, se il Sindaco vuole. Anche la possibilità di raggiungere le località turistiche, sostanzialmente, rimane fuori da questi provvedimenti.
ovvio che, visto l'orario orientativamente indicato (9.30-19.30), chi vorrà raggiungere una località montana o il proprio outlet, per uscire dalla propria abitazione, che normalmente è compresa in un centro abitato dovrà alzarsi un attimo prima e, forse, tornare un po' dopo, ma, insomma queste sono tutte organizzazioni facili.
Siccome è una strategia importante, è necessario rodare questo sistema permettendo l'arrivo ai parcheggi di scambio intermodale con i mezzi pubblici o comunque ai parcheggi di assestamento. Non c'è dubbio che una delle modalità più efficaci per ridurre l'impatto verso il centro abitato sia definire i parcheggi di assestamento e gli scambi intermodali possibili con i mezzi autostradali.
Ad esempio, ad Asti - ieri mattina ho avuto il piacere di presentare l'iniziativa della Provincia e del Comune di Asti - ma non solo, sono presenti - per la verità, per quanto ho potuto comprendere - parcheggi di assestamento che permettono di arrivare dall'altra parte della città a piedi, normalmente - chi può - senza l'auto, quindi si arriverà anche più facilmente.
Quindi, abbiamo definito le strade non interessate dalla limitazione abbiamo definito orientativamente un orario, perché è ovvio che bisogna anche lasciare al percorso alcune logiche di flessibilità locale. Abbiamo definito i veicoli coinvolti, ponendo maggiore attenzione ai veicoli inclusi nella limitazione, comprendendo anche gli Euro 4. Trattandosi di una domenica pedonale, probabilmente, non era corretto lasciare circolare i mezzi Euro 4, cioè solo le auto più nuove.
Abbiamo definito le deroghe consigliate - non siamo noi a scrivere la deliberazione - che sono quelle normali.
I veicoli per il trasporto dei soggetti disabili; i veicoli iscritti nei registri delle auto storiche; tutti i veicoli di soccorso e di pronto intervento; quelli utilizzati per i servizi di reperibilità; quelli per persone sottoposte a terapie indispensabili o indifferibili; quelli relativi ai lavoratori con turni lavorativi tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, certificati dal datore di lavoro (eravamo abituati a fare così anche in altre occasioni); quelli legati alla distribuzione di farmaci o, comunque, di prodotti per uso medico; quelli destinati alla distribuzione di merce alimentare deperibile (che pu avvenire anche la domenica); quelli legati alle manifestazioni, cioè quelli legati al servizio indispensabile per le manifestazioni regolarmente autorizzate (giustamente, molti Sindaci hanno aggiunto che se c'è una manifestazione e quel veicolo è utile ed indispensabile alla manifestazione, può circolare). Poi, ancora i veicoli con persone partecipanti a matrimoni, battesimi e cresime, comprendendo così tutti i sacramenti, che, in generale, si svolgono la domenica.
Sottolineo il fatto che - questo è stato un po' il dibattito - anche il matrimonio può essere l'occasione per aumentare l'area pedonale.
Normalmente, i nostri Comuni sono abituati a lasciare un "pizzico" di area e un "pizzico" di orario relativamente all'occasione religiosa della domenica mattina. Questa può essere l'occasione per allargare l'area e gli orari legati alle funzioni, siano esse laiche o religiose. È l'occasione per fare un passo avanti, come per i Comuni montani è l'occasione per fare un passo avanti nella maggiore organizzazione del trasporto pubblico e del trasporto privato.
Per la verità, la situazione è molto semplice, tranne un "piccolo caso politico", tra virgolette, se così lo si vuole definire, per quanto riguarda la Provincia di Vercelli: l'Assessorato alla Provincia di Vercelli non è riuscito, per sua dichiarazione, a tenere il tavolo di coordinamento con tutti i Sindaci. Questo è anche legato ai tempi in cui queste vicende entrano un po' nel "tritatutto" della polemica politica. È ovvio che l'attuale polemica politica a Vercelli è dovuta anche alla presenza della Lega nella Giunta della Provincia e all'assenza della stessa nella Giunta del Comune. Quindi, c'è una sorta di incomunicabilità tutta interna al centrodestra, se devo dirlo, tra la Provincia di Vercelli e il Comune di Vercelli; questo è l'unico caso, tra virgolette, "politico".
Poi, ci sono alcune incomprensioni. Ritengo che quella dei Comuni vicini all'outlet di Serravalle sia una sostanziale incomprensione: limitare la circolazione all'interno del centro urbano abitato di Novi Ligure non vuol dire bloccare l'accesso all'outlet di Serravalle. Certo essendo la prima occasione, ci sono ancora dei livelli di informazione da perfezionare.
Inoltre, c'è un'altra piccola questione, che è stata accennata dal Consigliere Cavallera, quindi vorrei rispondere. Le nostre centraline sono sistemate in quella maniera per delineare un quadro complessivo, non certo per penalizzare Oulx o Bardonecchia. È una grande sciocchezza dire da parte di alcuni Sindaci che i loro Comuni non sono inquinati e hanno l'aria buona, perché i dati del 2006 dicono con molta chiarezza che, per fortuna c'è stata una diminuzione dell'inquinamento nelle aree più tradizionali, ma un'estensione generale dell'inquinamento. Pertanto, nessuno può tirarsi fuori, probabilmente, tranne il fortunato corridoio del Verbano-Cusio Ossola, che ha certamente dei livelli minori d'inquinamento (ma non ne è comunque escluso), e i Comuni di montagna al di sopra di una certa altitudine, anch'essi non del tutto esenti, ma sicuramente con livelli inferiori.
Pertanto, quando qualche Sindaco, facendosi peraltro del male, dichiara che nel suo Comune l'inquinamento non è esiste, riterrei più opportuno aprire laicamente una valutazione dei livelli di PM10, di ossidi e di quant'altro, anche in quel Comune. L'unica cosa che è stata detta, quindi è che sarebbe anche suo interesse verificare.
ovvio che non si può accettare una sorta di schizofrenia, per cui da un lato si richiedono, giustamente, dei finanziamenti regionali per superare, "addolcire" e rendere più accettabili i provvedimenti, anche quelli di limitazione, e, dall'altro, sostenere che quel Comune non è inquinato; perché delle due, l'una.
Questo provvedimento, come ben sa il Consigliere Cavallera, non è una deliberazione, ma una normale dialettica che spesso si sviluppa in simili situazioni. Ma non esagererei su questa dialettica.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Sono pervenute tre richieste di intervento; parimenti, altri colleghi hanno chiesto di interrompere i lavori alle ore 13.00.
A questo punto, proporrei di riprendere il dibattito in apertura della seduta pomeridiana, con brevi comunicazioni sulle dichiarazioni dell'Assessore De Ruggiero.
Al momento, sono iscritti ad intervenire i Consiglieri Rossi, Cavallera Casoni e Vignale. Vi ricordo che alle ore 14.00 è convocata la Giunta per le Elezioni presso la Sala dei Morando.
La seduta consiliare riprenderà alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.59)



< torna indietro