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Dettaglio seduta n.161 del 13/02/07 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 15.32 il Presidente Gariglio comunica che la seduta è stata rinviata alle ore 16.00 )



(La seduta ha inizio alle ore 16.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Prego i colleghi di accomodarsi in aula.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Chieppa, Laus, Monteggia Nastri e Ronzani.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle Comunicazioni della Giunta regionale su "Costruzione nuovo inceneritore del Gerbido"


BURZI Angelo

Mi sembra utile - e spero che così sembri anche ai colleghi della maggioranza - non tanto procrastinare questi o altri punti regolarmente iscritti all'o.d.g., quanto trarre una qualche conseguenza, nei tempi e nei modi che la maggioranza riterrà opportuno, dal dibattito che si è concluso alle 14 di oggi. Poiché riteniamo che siano state dette delle cose di una qualche importanza, non tanto e non soltanto sul tema, peraltro importantissimo, sollevato dall'Assessore De Ruggiero nell'ambito della comunicazione di questa mattina, ma estendendolo e generalizzandolo e senza ripetere inutilmente quanto alcuni colleghi (Buquicchio, Ricca, Laus) hanno detto stamattina, ci sembra che le loro dichiarazioni esigano una presa di posizione da parte della maggioranza.
Il procedere come se nulla fosse successo, secondo noi - e credo anche secondo i colleghi dell'opposizione - atterrebbe ad una professione di ipocrisia che, francamente, a mio parere sarebbe eccessiva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Casoni.



CASONI William

Questa mattina è successo un fatto importante, che attiene alla dignità di tutti i Consiglieri di quest'Aula. Io sono il primo a affermare che la libertà di ogni Consigliere viene prima di tutto, ma ci sono anche le maggioranze politiche che devono comportare determinati atteggiamenti e determinate scelte.
Come dicevo, questa mattina l'Assessore ha svolto una relazione sulla realizzazione del termovalorizzatore. Sappiamo che tre Consiglieri di questa maggioranza hanno sottoscritto un ricorso al TAR per rallentare la realizzazione di questa infrastruttura; quindi non hanno fatto una dichiarazione ad un giornale, una dichiarazione in aula, una dichiarazione tra le righe, ma hanno firmato un ricorso al TAR.
Questa è la cosa che m'interessa di più, perché potrebbe toccare ad ognuno di noi, a rotazione, nella nostra legislatura: tre o quattro Consiglieri di maggioranza hanno chiesto una verifica, in quanto evidentemente non esistono le condizioni per garantire un'agibilità politica a questa Giunta.
Alla luce delle posizioni che sono state prese su questo tema (ed io aggiungo, come probabilmente sulla TAV, su tanti altri temi ambientali, su altri temi che quest'Aula non è riuscita ancora a dibattere), chiediamo che la Presidente Bresso o chi ne fa le veci ci confermi che sarà avviata una verifica politica che si concluderà con il ritiro delle firme da questo esposto al TAR.
Diversamente, significherà che quest'Aula non avrà più il sostegno evidente di una maggioranza propria; quindi la Presidente dovrebbe assumerne le decisioni finali, ovvero dimettersi perché una parte importante della sua maggioranza non la sostiene in un'operazione importante come quella della realizzazione del termovalorizzatore.
Realizzazione che ha impegnato per nove anni la stessa Presidente, prima come Presidente della Provincia, con la consultazione di tutti i Comuni del territorio, per giungere alla decisione finale di realizzarlo a Gerbido con l'approvazione di tutti i soggetti e di tutti gli enti.
Oggi questa procedura viene messa in discussione o, in ogni modo, c'è un tentativo di bloccarla da parte di una fetta importante della sua stessa maggioranza. Quindi, o questa contraddizione in parte viene risolta, o la decisione può essere solo quella di rendersi conto che non ha più una maggioranza coesa su un punto importante scritto in una o più pagine del programma che la Presidente Bresso ha presentato agli elettori del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Lo dicevo prima: oggi ho assistito, dopo undici anni che faccio il Consigliere regionale, al terzo primato della Regione Piemonte: il primo lo ha conquistato Enzo Ghigo con la legge che ha consentito ai Presidenti regionali di essere chiamati "Governatori della Regione". Il secondo primato è stato quello di aver visto, per la prima volta, la Regione denunciare se stessa; questo è quanto è accaduto in questi giorni, con il ricorso al TAR da parte di due Capigruppo e di un Presidente della Commissione ambiente.
Il terzo primato è stato quello di vedere le principali forze di maggioranza (mi riferisco al Gruppo della Margherita e ai DS) chiedere una verifica, a seguito di quanto accaduto con il famoso ricorso al TAR.
Addirittura, è stato detto: "Riacquistare la credibilità con verifica politica". Dopo una frase del genere, Presidente, mi affido a lei. Non sono qui a richiedere le dimissioni della Presidente Bresso; non vogliamo apporre cartelli; non vogliamo grane di alcun tipo, perché ci sono già troppi problemi in giro per il mondo e per la nostra società, che ne avanzano persino.
Noi chiediamo, però, che venga rispettato quanto è stato detto oggi.
Peraltro, non lo abbiamo detto noi, Presidente! È stato detto: "Dobbiamo riacquistare credibilità con una verifica politica". Questa frase è stata pronunciata da un esponente di una delle principali forze politiche che governano questa Regione.
Un altro esponente di questa maggioranza ha affermato che presentare ricorso al TAR è stato un errore, perché si sono esasperate le ideologie.
Detto questo - non voglio entrare nel merito - mi fa piacere assistere a dei primati, però non possiamo rimanere inerti di fronte ad una richiesta specifica. Andiamo a rileggere quello che è stato stenografato in aula.
Presidente, compia il suo dovere: faccia da arbitro in questa Aula e sospenda i lavori.
Colleghi, siamo con voi: non vogliamo niente di più, se non dei chiarimenti! Vogliamo che sia legittimata questa Giunta, che, quando si è insediata aveva precisato che il suo modo di agire sarebbe stato quello di fare le cose nell'interesse dei cittadini.
Sappiate che di quei famosi 400 euro che le famiglie medie quest'anno hanno pagato in virtù dell'aumento dei servizi, i primi due elementi ad incidere su quella cifra sono stati la luce e lo smaltimento dei rifiuti.
Ebbene, il termovalorizzatore va in questa direzione. Lediamo, ancora una volta, gli interessi dei cittadini. Non possiamo giocare con gli interessi dei cittadini! Presidente, a lei la parola: noi abbiamo già detto tutto. Diteci voi qualcosa. Noi ci adegueremo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Vorrei richiamarmi alle considerazioni rese dai Consiglieri che hanno partecipato al dibattito di questa mattina, intervenendo soprattutto nel merito.
Credo che non vi sia nulla per cui stare allegri in questa situazione di grave crisi nel settore dello smaltimento rifiuti nella Provincia di Torino.
Potremmo anche far finta di niente e cercare di minimizzare il problema in questa sede. Ma la situazione, a mio avviso di pre-crisi, è molto grave ed è paragonabile a quella dell'area napoletana.
Sotto questo profilo, chiedo anche alla Giunta regionale delle valutazioni nel merito.
Per quanto concerne la questione politica, volevo ricordare all'attuale grande "navigatore" seduto fra i banchi della Giunta - mi riferisco al Vicepresidente - che qualora non dovessero pervenire i chiarimenti che sono stati correttamente sollecitati dai Capigruppo di opposizione, non rinunceremo, comunque, a sottoscrivere una richiesta di convocazione del Consiglio regionale su questo tema. Perché è giusto smettere di fare i pesci in barile: il Consiglio si pronunci su temi così importanti, che toccano la vita quotidiana di tutti i cittadini del Piemonte, in modo particolare della Provincia di Torino.
Se la Giunta gestirà la situazione, dovrà farci sapere, dopo la richiesta-verifica, a che punto siamo, se esiste o no la maggioranza sui temi fondamentali del nostro Governo. Diversamente, dovremo provvedere noi dal basso, con una richiesta di convocazione del Consiglio a termini di Statuto, visto che è una facoltà che ci è concessa.
Volevo sottolineare questo aspetto, perché vi è attesa corale. Non è un gioco delle parti, ma una necessità assoluta di fare chiarezza. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Intanto non entro nel merito specifico della questione, perché non credo che sia questo il punto. Questa mattina c'è stato un approfondito dibattito, con la relazione introduttiva dell'Assessore De Ruggiero responsabile in materia; c'è un programma dell'Amministrazione regionale molto chiaro, che tutti i partiti hanno sottoscritto e rappresenta, quindi la linea su cui l'Amministrazione si è mossa e si muoverà anche in futuro.
Posso peraltro rassicurare gli esponenti dell'opposizione che l'approfondimento che è stato richiesta verrà fatto.
Non credo che siamo di fronte alla necessità di una verifica, certo di un approfondimento, su un tema così importante per lo sviluppo delle nostre città e della nostra Regione. Posso rassicurarvi in tal senso.
I tempi e le modalità dello stesso approfondimento verranno decisi in Giunta assieme ai Capigruppo di maggioranza, affinché si possa chiarire questa vicenda, su cui si sono già espressi buona parte dei Consiglieri della maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori e sulle dichiarazioni rese dal Vicepresidente Peveraro.
Comprendo l'utilità e la tendenza a minimizzare o a ridurre il problema. Però, Vicepresidente, come dire, non è sufficiente.
Il prossimo punto all'ordine del giorno, tolto quello delle nomine prevedrebbe, qualora l'Aula acconsenta, l'approvazione del Consorzio di secondo grado delle Valli di Lanzo. Dovremmo mostrare una qualche forma di rispetto - o, meglio, dovrebbe farlo la Giunta - nei confronti delle affermazioni che la sua maggioranza ha reso questa mattina, perché noi siamo stati a sentire, Vicepresidente Peveraro, e non abbiamo fatto alcuna melina o opposizione.
Siamo stati ragionevolmente attenti rispetto a quanto è successo, che i giornali e l'Aula hanno fedelmente riportato.
Siccome intenderemmo fare un inutile ostruzionismo in merito all'approvazione della costituzione del Consorzio di secondo grado delle Valli di Lanzo - già il nome della delibera ne connota l'importanza strategica - ma anche sull'approvazione della Variante al Piano territoriale della Provincia di Alessandria, vi suggerirei, con un certo calore, avendo un certo rispetto per ciò che questa mattina l'Aula ha detto, di trovare qualcosa di più politicamente pregnante da dirvi, dirci dirgli: "dirvi" come maggioranza, "dirci" perché abbiamo delle esigenze come opposizione che, a torto o a ragione, abbiamo dovuto sottolineare, e "dirgli" come media.
Non ritengo che l'opera di minimizzazione da lei svolta, peraltro meritevole, abbia alcun sostegno.
Quindi o cambiate idea o cambiate idea. Potete scegliere tra le due varianti che, con una certa liberalità, intenderei sottoporre alla Giunta e alla maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Bisognerebbe, a mio avviso, evidenziare la domanda che abbiamo posto che è molto semplice: abbiamo chiesto se esiste una maggioranza in questo consesso che giustifichi, che gradisca e che esprima parere favorevole alla politica dei rifiuti e dello smaltimento degli stessi, quindi dell'ambiente, dell'Assessore De Ruggiero. Questo è quanto vorremmo sapere oggi. Se non ci riuscissimo, ne prenderemmo atto.
Fate la verifica - o chiarimento, come l'avete definito - e le varie osservazioni, ma se dopo aver approvato il Piano Territoriale di Alessandria dovessimo scoprire che in quel Piano sono evidenziate anche le aree dove potrebbero essere realizzati impianti per il trattamento, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (ed eventualmente anche uno spazio per un inceneritore) cosa succederebbe? Che non lo approvano perché nella programmazione è scritto così? Personalmente, credo si debba riflettere su questo fatto.
Noi vorremmo avere solo una risposta: esiste una maggioranza chiara e precisa che sostiene le politiche dell'ambiente del Piano dei rifiuti dell'Assessore De Ruggiero e della Giunta Bresso? È una domanda molto semplice, ma se non viene data alcuna risposta verrebbe da pensare che non abbiate neanche ritegno di spiegarci se esiste una maggioranza sul tema oppure no.
Dobbiamo presentare noi un ordine del giorno a sostegno delle politiche dell'ambiente, dello smaltimento dei rifiuti e dell'inceneritore? Potremmo anche presentarlo, però poi vedremo come avverrà la votazione, a meno che non diciate: "No, non lo ammettiamo". A questo punto, però, sarebbe grave non ammetterlo, perché, su un tema del genere, trasparenza e democrazia richiederebbero un minimo di discussione e un voto.
Usciamo da questa sala con un chiarimento da parte vostra.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Non voglio riferirmi a quanto detto dal Vicepresidente Peveraro, che personalmente capisco, perché in una situazione così imbarazzante e complessa non poteva dire di più di quanto ci ha detto pochi minuti fa però c'è un problema più importante, al quale credo sia chiamata a rispondere la stessa Presidente Bresso, se nessuno, in quest'Aula, ha il coraggio di chiedere una verifica di maggioranza sulle politiche dell'Assessore De Ruggiero.
Questa mattina l'Assessore De Ruggiero ha detto certe cose. Alcuni Consiglieri in Aula, oltre ad aver sottoscritto il ricorso al TAR, hanno confermato la loro posizione contraria.
È chiaro, quindi, che non si può andare avanti su nessun altro provvedimento all'o.d.g., se prima non c'è un voto dell'Aula favorevole alle politiche ambientali di questa Giunta, che dimostri la compattezza della maggioranza e autorizzi l'Assessore De Ruggiero ad andare avanti in tutte le decisioni assunte sino ad oggi.
Se non verrà richiesto dalla Presidente Bresso, o dal Vicepresidente lo scriviamo e lo presentiamo noi, chiedendo che venga messo ai voti perché è importante dare una risposta a quei Consiglieri, non di minoranza ma di maggioranza, che in questi atteggiamenti hanno ravveduto un elemento di indecisione politica e di messa in discussione della maggioranza che governa questa Regione, attraverso lo strumento della verifica.
La verifica è di maggioranza. Se viene chiesta, non solo dall'opposizione, ma da importanti Gruppi della maggioranza, deve essere fatta. Potremmo sospendere i lavori e aspettare che la Presidente Bresso venga in aula per ricondurre questa maggioranza alla compattezza sulle politiche espresse nel programma, oppure presentiamo noi un documento molto semplice di messa in votazione di un ordine del giorno che sostenga o no questa maggioranza sulle politiche ambientali.
Questi sono gli unici due passi che possono essere fatti in questo momento in Aula. Di certo, non possiamo passare alla trattazione del provvedimento successivo all'o.d.g. che, rispetto ad una questione così importante, non ha nemmeno la dignità di entrare in quest'Aula, almeno fino a quando non verrà risolta questa questione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Questa mattina, dopo l'intervento della Consigliera Ferrero, sono stato tra i primi a sollecitare un chiarimento dell'Assessore. Il chiarimento c'è stato e mirava a capire in quale direzione andava la linea della Giunta, la linea dell'Assessore, la linea del Governo di questa Regione, e se un atto ingeneroso - mi permetto di riferirlo e di classificarlo come tale - da parte di qualche appartenente alla maggioranza, avesse, sia pure di poco scalfito quella volontà.
Mi sembra di aver capito, dalle risposte dell'Assessore, che così non è, nel senso che quello che è stato concordato si deve fare e si farà a tutti i costi.
Questo significa che, nell'ambito della responsabilità di Governo dettate determinate linee, e se queste confliggono solo con una parte minimale di rappresentanti della maggioranza, non può che preoccupare colleghi della minoranza, la maggioranza stessa, sollecitando quello che molti questa mattina hanno chiesto, cioè una verifica nelle sedi opportune.
Detto questo, non è che si voglia mettere la testa sotto l'ala o nasconderla sotto la sabbia, perché siamo stati i primi a chiedere un chiarimento in tal senso. Auspichiamo che questo chiarimento non finisca a "tarallucci e vino", ma che chiarisca, una volta per tutte, la volontà di una parte di questa maggioranza di contribuire al governo della Regione o di fare lotta anziché governo.
Se poi intenderà esplicitare che vuole fare lotta e governo, lo dica e se ne assumerà pubblicamente la responsabilità. C'è chi dà, come eventualmente forze dell'opposizione o della minoranza, un appoggio ad un'attività di Governo che condivide. Non è assolutamente condannabile una cosa del genere, anzi, tempo addietro mi sono fatto promotore di un'iniziativa che avevamo chiamato "il ponte", proprio per attirare forze della minoranza che desiderassero contribuire al raggiungimento di determinati obiettivi, indispensabili ed utili per il Governo.
Questa è una cosa. Ben diverso è, stando seduti tra i banchi della maggioranza, e quindi anche nell'ambito della Giunta, fare un'opposizione che significa ostruzionismo e blocco di attività dello stesso Governo.
Questo è inaccettabile, ma non riguarda, cari amici, il pomeriggio di oggi. Oggi possiamo andare avanti nei lavori perché non c'è nulla all'o.d.g., tranne la mozione sulla prevenzione sanitaria, che potrebbe prestare ancora e ulteriormente il fianco ad equivoci di questo tipo. Penso che questo non ci debba spaventare e non ci debba riguardare oggi. Domani sicuramente si farà una verifica in altra sede. La maggioranza avrà il dovere di farla e avrà il diritto, chi l'ha richiesta, di richiederla. Sarà poi necessario riferire, con i fatti, gli esiti.
Oggi ritengo si possa procedere con i lavori calendarizzati e all'o.d.g.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Penso che il motto - che mi ricordava prima il collega e amico Scanderebech - della Presidente Bresso "governo del fare", oggi possa essere sostituito con "governo del mare" di contraddizioni.
Credo che abbia ragione in toto il collega Buquicchio: la maggioranza deve fare una verifica. Lo diceva anche il collega Muliere e lo abbiamo letto sui giornali; poi se i giornali hanno scritto il falso è un'altra cosa.
Queste sono questioni non secondarie per un Consiglio regionale riunito in modo formale; addirittura questa mattina alcuni colleghi hanno chiesto verifica di maggioranza in aula. Ed ha ragione il collega Buquicchio quando dice che all'o.d.g. non c'è nulla.
È vero, ma questo è preoccupante ed è preoccupante per voi che all'o.d.g. di fatto non ci sia nulla, nonostante la minoranza non abbia fatto da numerosi Consigli alcun tipo di ostruzionismo, ma neanche alcun tipo di attività per creare ostruzionismo; non ha nemmeno presentato emendamenti. Fate tutto da soli, non riuscite a portare in questo Consiglio nessuna legge importante ed utile per il Piemonte. C'è un o.d.g. vuoto.
Quindi, il collega Buquicchio ha ragione: cosa andiamo avanti a fare? Per discutere di questioni secondarie, Presidente? Credo che voi dovreste essere i primi a preoccuparvi di anteporre questioni importanti come la tenuta della vostra maggioranza rispetto al voler andare avanti con degli ordini del giorno che, lo dite voi stessi, lasciano il tempo che trovano.
Quindi, chiudiamo questo Consiglio e fate una bella cosa: vi chiudete in camera caritatis con la vostra Presidente, vi chiarite su quello che volete fare da grandi, perché ormai sono due anni che governate la Regione secondo voi governate, secondo noi "sgovernate" - e ci dite se c'è o no una maggioranza stabile. Se non c'è una posizione unitaria di una maggioranza stabile, non si può andare avanti su tutti gli articoli importanti sul territorio.
Ricordo il terzo valico, ricordo l'Asti-Cuneo, ricordo l'Alta Capacità ferroviaria, e tutti i problemi relativi allo smaltimento dei rifiuti e così via: non trovano la maggioranza con una posizione concorde.
Stiamo semplicemente facendo il nostro lavoro; come Consiglieri di minoranza non possiamo accettare di stare qui a farci menare per il naso da una maggioranza che dichiara ufficialmente che non è d'accordo su questioni rilevanti.
Mettetevi d'accordo. Dopodiché, la Presidente Bresso, che è titolata a farlo, venga in Consiglio e ci dica se c'è o meno la maggioranza. Se c'è ci dica su quali argomenti; se non c'è, venga in aula e rassegni le dimissioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Io capisco il collega Rossi che oggi ci fa una po' di lezione, ma proprio dagli esponenti della Lega, che è stata sempre all'interno del centrodestra la forza che ha piantato.
Non voglio andare oltre, ma che le lezioni di coerenza ci arrivino proprio dalla Lega mi sembra davvero un po' eccessivo. Inoltre, nessun imbarazzo: noi siamo stati molto chiari.
Lo abbiamo fatto stamattina: parte della maggioranza ha detto che c'è bisogno di un chiarimento politico e il chiarimento politico possiamo anche farlo, quando è necessario, in Consiglio perché, come è stato detto presenterete ordini del giorno, ma la maggioranza ha una sua sede, poi c'è la sede del Consiglio.
Abbiamo dimostrato che abbiamo profondamente rispetto del Consiglio regionale, ma è anche evidente che c'è una sede dove la maggioranza deve chiarirsi al suo interno rispetto alle politiche da attuare, anche in campo ambientale. Poi ci misurerete quando arriveremo agli atti, perché gli atti non possono essere questi che sono all'o.d.g.
Vorrei ricordare al collega Rossi che ogni atto è importante, non ci sono atti di serie A e di serie B, perché la variazione del piano territoriale di Alessandria non è una cosa banale. Come non sono una cosa banale gli altri punti all'o.d.g., quindi bisognerebbe stare molto attenti e rispettosi dei punti iscritti all'o.d.g. in Consiglio regionale. Dico questo perché c'è sempre il rovescio della medaglia, quindi bisogna sempre stare un po' attenti e cauti con le parole.
Detto questo, credo che l'atteggiamento che oggi sta tenendo la minoranza, pur legittimo, mi sembra puramente strumentale.
Lo abbiamo dichiarato e lo riconfermiamo: ci sarà un chiarimento politico all'interno della maggioranza. Poi andremo a discutere in Commissione e in Consiglio rispetto agli atti che la Giunta e la maggioranza riterranno opportuni, e nel confronto con la minoranza, perch in Commissione c'è questo confronto tra la maggioranza e la minoranza sugli atti che riguardano le politiche ambientali di questa coalizione.
È lì che si misurerà la coerenza di questa maggioranza, è lì che dovrebbe incalzare la maggioranza rispetto alla sua coerenza. Adesso sinceramente, che si blocchino i lavori del Consiglio mi sembra molto strumentale.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

A me pare che le domande che in qualche modo vengono insistentemente dai banchi dell'opposizione si possano ridurre a due, depurate di alcuni elementi di polemica. Esiste questa maggioranza e questa maggioranza si riconosce o no in un Assessore, l'Assessore all'ambiente, e nelle sue politiche.
Penso che questa maggioranza ci sia e ci sia anche sulle politiche che riguardano l'ambiente; per quanto ci riguarda, la nostra fiducia nell'Assessore all'ambiente è piena e totale.
Torno su queste due cose molto brevemente, perché secondo me bisogna tenere conto di una cosa: dal nostro punto di vista, è un bene che questa maggioranza e l'Unione in Piemonte e in quest'aula abbiano contribuito a costruire qualcosa, giorno per giorno, anche nei momenti di difficoltà.
È diverso pensare ad una coalizione in qualche modo è coesa, che non ha mai difficoltà. Ci si appresta giorno per giorno a costruire cose diverse sapendo che di questa coalizione fanno parte forze diverse, d'ispirazione diversa, che provano, nella fatica quotidiana, a costruire una posizione.
Lo dico, colleghi dell'opposizione, perché credo che quest'impostazione, queste difficoltà questa fatica non vi siano aliene. In passato, in quest'Aula è toccato anche a voi, è toccato al Governo nazionale quando è stato ora di governare il paese. Credo che anche voi abbiate potuto sperimentare che cosa significa costruire una coalizione tra diversi.
Quindi, se in qualche modo avete potuto sperimentare questo, credo che ci dobbiate quella possibilità oggi, ma per quanto mi riguarda, questa maggioranza esiste e si sperimenta tutti i giorni nella difficoltà.
Questa mattina il Presidente Muliere ricordava come si è costruito il programma per le elezioni provinciali ad Alessandria, persino sulla partita dei rifiuti.
Il Presidente Muliere saprà benissimo che si partiva da una posizione che chiedeva l'impianto d'incenerimento in quella Provincia. Quindi discutendo e ridiscutendo, si è arrivati ad una posizione che, sancendo nel 66% il tetto per la raccolta rifiuti, porta ad avere, dal mio punto di vista, un programma che, di fatto, non prevedrà più l'inceneritore.
Quindi, come si vede, discutere e ridiscutere serve. E serve soprattutto a noi e lo faremo; io non amo la parola "verifica", ma ci sarà la possibilità di poterlo fare, di poter discutere su questa partita come su altre. La discussione non ha spaventato il partito della Rifondazione Comunista.
Abbiamo la possibilità e il dovere di farlo e di poterlo fare per anche nei luoghi che sono deputati.
È una parte che noi dobbiamo assumerci come nostra. Nessuno ci pu chiedere di fare una discussione immediatamente pubblica, perché tutte le coalizioni hanno il dovere e la possibilità di confrontarsi, anzitutto, al proprio interno.
Relativamente all'Assessore all'ambiente, per noi è una risorsa di questa Giunta. Abbiamo lavorato bene con lui anche quando abbiamo trovato delle difficoltà; potrei ricordare una serie di provvedimenti, ma voglio ricordarne uno solo, recentemente approvato, che rappresenta una risorsa per questa Regione: il Piano di tutela delle acque. Con questo provvedimento, Assessore, ci siamo confrontati a viso aperto, anche quando si sono verificate possibilità di scontro e abbiamo trovato una soluzione.
Anche questa volta è possibile trovare una soluzione.
Esiste una Giunta, esiste un Consiglio: nella dialettica costruttiva e civile si possono costruire le soluzioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Gli interventi svolti dai Consiglieri dell'opposizione e anche da alcuni Consiglieri di maggioranza non possono che trovarmi favorevole.
Ritengo che la presentazione di un ricorso al TAR da parte di alcuni Consiglieri di maggioranza sia un errore sia sul piano del metodo sia sul piano dei contenuti. Tanto più nella misura in cui, è evidente a tutti, si tratta di una decisione già ampiamente presa che, se venisse riconsiderata riporterebbe il nostro Piemonte e la nostra Provincia in una condizione drammatica sul piano della risposta alle questioni dello smaltimento rifiuti.
Trovo una posizione soprattutto discutibile sul piano del metodo perché noi abbiamo, in quest'aula, la possibilità di un confronto civile e di una mediazione, così come lo stesso Consigliere Deambrogio ricordava prima. È in quest'aula, è nelle altre aule in cui la maggioranza è chiamata a governare che occorre fare la mediazione e non fuori. Per questa ragione penso sia assolutamente utile e urgente fare una verifica politica: l'ho chiesta io stesso alla Presidente. Non ho motivo di rinviare e di dilazionare questa richiesta. Parlandoci, troveremo una soluzione che non può essere un "ni", ma dovrà essere un "sì" o un "no", come in altri casi.
Quello che ritengo altrettanto criticabile è la posizione delle opposizioni. I Consiglieri d'opposizione esercitano il loro mestiere, ma con la loro posizione sostengono una linea di gestione dell'Aula non condivisibile. Un conto è avanzare critiche su questioni sicuramente non secondarie come oggi hanno fatto, un altro è fare melina, o, di più, fare ostruzionismo rispetto ai lavori d'Aula, che sono importanti e che hanno argomenti forse non eclatanti, ma tutt'altro che secondari.
Lo sviluppo del Consorzio di secondo grado nelle Valli di Lanzo è sicuramente un tema importante. Non credo che un alessandrino come il Consigliere Rossi possa considerare secondaria l'approvazione della variante del Piano territoriale della Provincia Alessandria e così via. Non possiamo permetterci di rinviare queste decisioni, ne abbiamo molte altre che sono prossime ad essere deliberate nelle Commissioni; non condivido l'idea secondo cui la nostra maggioranza non lavori. Abbiamo molte questioni che stanno per arrivare all'approvazione delle Commissioni e dell'Aula, dobbiamo procedere con i lavori, così come deciso nella Conferenza dei Capigruppo.
Per quanto riguarda la nostra maggioranza, saremo sicuramente capaci di fare una verifica, senza nascondere le posizioni di ciascuno, ma questo non può permettere il freno dei lavori dell'Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Mi collego alle parole del Consigliere Lepri.
Rispetto agli auspici che il Consigliere, legittimamente e comprensibilmente, ha avanzato rispetto alla sua richiesta di verifica di maggioranza, si è dimenticato di valutare un piccolo particolare. Il problema è questo: non è difficile immaginare che una maggioranza possa avere idee diverse che si compongono nell'ambito di un'assemblea come questa, in Commissione o quant'altro. Quando il Consigliere dice "troveremo una soluzione che non sarà un "ni", ma un "sì" o un "no", il problema è che tutte le volte che voi bisticciate, arrivate sempre ai "ni", e non ai "sì" o ai "no". Se volete, vi faccio degli esempi.
Sul Piano sanitario avete proposto degli accorpamenti, poi avete cambiato idea e adesso ci sono altri accorpamenti ma, nello stesso tempo sul territorio, gli stessi partiti vanno a sostenere che è una schifezza.
Sull'inceneritore avete sottoscritto un programma elettorale ma loro complessivamente, adesso sottoscrivono un ricorso al TAR, che va ad incidere rispetto ad un percorso di valutazione e di VIA che è l'ennesimo modo per bloccare un percorso.
Sull'Alta Velocità non avete sostenuto che si blocca tutto, avete sostenuto che ci sono dei problemi. Allora, qual è il modo per far stare tutti d'accordo ma, comunque, non fare l'Alta Velocità? Togliamo la legge obiettivo, istituiamo due osservatori, una Conferenza dei servizi, in modo che ci parliamo per mesi e mesi e forse.
Noi siamo stufi di ricevere, come prodotto di questa maggioranza, solo dei "ni". Visto che continuate a produrre dei "ni", attraverso il metodo di chiarirvi e portare delle proposte in Aula, credo che quest'opposizione possa dire legittimamente basta - come ha detto il Capogruppo del mio Gruppo e gli altri di quest'opposizione - per ricevere da voi una risposta che sia un "sì" o un "no". Il problema è che il metodo che oggi ci proponete è sempre il solito, che porterà a voi un momento di valutazione per tornare in aula con dei "ni".
Noi chiediamo - rispetto alle notizie comparse, rispetto alle dichiarazioni dell'Assessore - se questa maggioranza oggi ritiene di riconoscersi nelle considerazioni dell'Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Lo stupore di alcuni Consiglieri nei confronti dell'operato dell'opposizione che, in alcuni casi, è stato anche definito come un freno o una melina, è difficilmente comprensibile. In questi anni, soprattutto negli ultimi mesi, anche da quando siete al Governo nazionale, abbiamo imparato che una maggioranza eterogenea come la vostra sta in piedi su un principio santo: il rispetto del programma.
È bene ricordare a tutti i Consiglieri, anche a quelli che fanno parte di Gruppi che hanno sottoscritto il programma, cosa recitava il programma che la Presidente Bresso ha presentato al Consiglio il primo giorno in cui si è riunito il medesimo. Quindi non soltanto le premesse fatte agli elettori in campagna elettorale, ma anche l'atto di investitura, nonostante l'elezione sia diretta da parte dei cittadini, che la Presidente ha richiesto all'aula.
Il programma recita, naturalmente cito solo le parti che interessano: "Politiche dei rifiuti. Secondo la gerarchia prevista dalla legislazione europea nazionale. che prescrivono nell'ordine: prevenzione, recupero energetico, smaltimento in sicurezza dei materiali non recuperabili, degli scarti, degli impianti di trattamento. L'aggiornamento del piano dei rifiuti concernente, tra l'altro, l'ammodernamento e il completamento e gli impianti di trattamento dei rifiuti industriali, con particolare attenzione alla correttezza delle localizzazioni alla mitigazione e al contenimento degli impatti".
Nel vostro programma, magari qualcuno lo ha dimenticato, a differenza che nel programma della Provincia di Alessandria - che ci auguriamo venga penalizzato dagli elettori, ma che oggi poco riguarda l'Aula - la questione relativa agli impianti di termovalorizzazione è presente.
Pertanto, vi è un primo dato. Lo rilevo da alcuni colleghi che manifestavano insoddisfazione per i nostri interventi che apparirebbero di opposizione, di freno o di melina. Tuttavia, ricordo che, pur non essendo una strategia che sovente il nostro Gruppo adotta, se dovessimo guardare negli annali delle legislature di quest'istituzione, mi sembra che sia accaduto più o meno che chi governava dovesse scontare il fio di un'opposizione che cercava di rallentare i lavori del Consiglio.
Vado a chiudere ricordando due aspetti: un collega, il Consigliere Buquicchio, ha chiesto anche un supporto alle forze di minoranza perch venga rispettato il programma piuttosto che, come diciamo noi, siano mantenuti degli impegni importanti per la nostra Regione.
Abbiamo già dimostrato e abbiamo già dichiarato di essere disponibili a fare ciò, ma la richiesta deve pervenire, non credo da parte del collega Buquicchio - sarebbe una mancanza di rispetto - ma dal capo dell'esecutivo.
Spetta cioè alla Presidente dire, come hanno fatto i Capigruppo di Camera e Senato dell'Unione, che possono anche esistere maggioranze variabili su alcuni temi di coscienza o su temi particolarmente importanti, senza che questo prefiguri una crisi.
In secondo luogo, il collega Lepri, ha detto: "Noi faremo una riunione di maggioranza perché l'abbiamo richiesta". Noi crediamo che oggi il Consiglio debba portare a conclusione il dibattito su questo tema. Nel momento in cui il Capogruppo del secondo partito di maggioranza relativa del Consiglio regionale chiede una verifica alla propria maggioranza e al capo dell'esecutivo, credo che si faccia perché non si è certi che una maggioranza sia ancora presente. Diversamente, non si dovrebbe verificare.
Posto questo, e posto che la verifica viene fatta per chiedere dei sì o dei no, non dei "ni", crediamo che non ci siano le condizioni, senza una maggioranza all'interno di questo Consiglio, di procedere con altri atti che magari condividiamo e abbiamo condiviso in sede di Commissione, ma che vorremmo affrontare il giorno in cui vi sarà nuovamente una maggioranza di centrosinistra a governare il nostro Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Devo dire che ho notato un particolare carino, ma significativo.
Mentre il collega Vignale leggeva il vostro programma elettorale in materia di rifiuti, l'Assessore De Ruggiero lo ascoltava molto interessato come se stesse per dire: "Cosa sta dicendo questo qua? Ho scritto quelle cose?" Nel senso che la vostra politica su questi temi è talmente confusa e contraddittoria che l'Assessore De Ruggiero doveva ascoltare con attenzione quanto egli stesso avrebbe dovuto scrivere.
O non se lo ricordava (un deficit di memoria può capitare a tutti), o nella confusione delle vostre contraddizioni continue su tutto e il contrario di tutto soprattutto, probabilmente non era più chiara la linea che doveva seguire.
Allora, colleghi, il Presidente del mio Gruppo ha chiesto una cosa banale anche insieme con altri Capigruppo della minoranza. Non siamo capaci di grandi elucubrazioni mentali e sinceramente non abbiamo capito su cosa Deambrogio e Muliere hanno trovato l'accordo per il piano dei rifiuti ad Alessandria. Nel senso che quando le cose si dicono in maniera assolutamente confusa.
Visto che la destra vuole capire, visto che il nostro profilo è veramente basso, vogliamo sapere qual è la politica sul ciclo dei rifiuti della Giunta Bresso. Se è quella di quei Consiglieri regionali che presentano il ricorso al TAR o se è quella dell'Assessore De Ruggiero: più semplice di così, facile, banale. Non è che dobbiate studiare tanto: l'avete scritto, fatelo, votatelo! Ha ragione De Ruggiero: fate l'ordine del giorno, dite che ha ragione De Ruggiero, che condividete la parte del programma in cui De Ruggiero sostiene il ciclo dei rifiuti, così la finiamo qui. Cosa c'è di più facile? Vedete, colleghi, non potete neanche esagerare, nel senso di chiederci di prendere per buono il niente che ha detto niente: la posizione edulcorata dell'Assessore De Ruggiero di questa mattina! Sinceramente, non potete chiederci di prendere per buone le parole di Deambrogio, secondo cui l'Unione è un valore in sé; affermazione che non ci ha assolutamente convinto: è un valore in sé per voi, ma per noi. Dio ce ne scampi e liberi! Ma non è questo il punto. Non è che voi siete un valore.
Lo siete in rapporto a ciò che dite. Ma quando non dite niente non va bene perché o dite e dite tutti la stessa cosa, o qualcuno sta zitto.
Dal momento che una maggioranza non si può permettere, su temi così delicati, di dire cose diverse, noi attendiamo semplicemente. Fino a quel momento, senza sapere se ha ragione chi firma gli esposti, chi firma i ricorsi, o l'Assessore all'ambiente, ritengo difficile procedere in qualunque tipo di attività.
Più facile di così!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Larizza.



LARIZZA Rocco

Signor Presidente, da stamattina sto cercando di capire qual è la ragione di una discussione importante, ma che richiede una giornata intera.
Ho sentito per due volte anche il Consigliere Ghiglia: non ho capito il primo intervento e neanche il secondo. Anch'io sono al tuo livello, come vedi. Per capire te, collega Ghiglia, bisognerebbe essere laureati! Io non lo sono, vedrò di provvedere, perché è importante non perdere ciò che tu dici! Detto questo, è chiaro che, se anziché l'esposto contro l'inceneritore fosse successa un'altra cosa, loro avrebbero fatto lo stesso ostruzionismo per tutta la giornata.
Questa è la sostanza. Perché? Perché della questione dei rifiuti dei termovalorizzatori, non gliene è mai importato un granché. Quando in un Comune governato dalla destra, in Provincia di Torino c'era l'opportunità di fare un termovalorizzatore (parlo di Chivasso) non se ne fece assolutamente nulla. Per trovare un'area e fare un termovalorizzatore, si dovette andare esattamente a Gerbido, in un Comune vicino a Comuni governati dal centrosinistra, a paesi di centrosinistra dal dopoguerra.
Le scelte di governo si fanno e si prosegue. È inutile richiamare anche la legge obiettivo e l'Alta Capacità. Di quei dieci anni di governo della Regione Piemonte e di cinque anni di stabilità di governo Berlusconi l'Alta Capacità non ha guadagnato nulla se non la vicenda di Venaus: il fatto di aver fatto rivoltare un'intera valle senza costruire un centimetro di linea ferroviaria.
Le uniche azioni di governo sulle infrastrutture, che restano e sono presenti, sono quelle avviate dal Ministro Bersani, con la Conferenza dei Servizi, attraverso una decisione a maggioranza, non con una legge obiettivo che non ha centrato nessun obiettivo.
È evidente che qui siamo di fronte ad una presa di posizione del tutto strumentale. L'unica cosa che vorrei chiedere al Presidente è che...



(Commenti fuori microfono)



LARIZZA Rocco

Andate a casa, così possiamo lavorare. Non abbiamo mica problemi, se non avete niente da fare, andate a casa. Lasciateci lavorare, perch ovviamente ci sono dei problemi che anche i cittadini che hanno votato noi vorrebbero vedere risolti. Ma da quando siamo in quest'aula, vedo solo ostruzionismo da parte vostra.
Fate una proposta, per favore. Perché se in dieci anni di governo non avete imparato nulla, ovviamente c'è qualche problema. Quindi la questione che voglio porre al Presidente è questa: dato che qualcuno ha voglia di andare a casa, le chiedo di mantenere la seduta fino all'orario necessario per approvare l'ordine del giorno.
Non può essere la minoranza a decidere il calendario dell'Aula.
È prevista una Conferenza dei Presidenti dei Gruppi e non credo che possa essere un Consigliere dell'opposizione a dettare un calendario.
Questa è la mia opinione.
Spero che si possa fare almeno qualcosa di utile, visto che abbiamo perso tutta la giornata per ostruzionismo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Grazie, Presidente.
Io dovrei fare il tifo affinché la maggioranza sia compatta, perché è troppo piacevole il ruolo di Capogruppo di minoranza. Però i problemi della nostra Regione e gli interessi del Piemonte - mi riferisco, ad esempio alla TAV, al federalismo, alla RAI regionale o ancora alle questioni ambientali vanno al di là di quello che potrebbe essere il piacere di uno o più Capigruppo di minoranza.
Molto brevemente, vorrei invitare la maggioranza a fare una verifica seria su questi problemi, ma anche su altri che sono all'ordine del giorno.
Perché al di là di eventuali recite post-verifica, se la verifica non sarà stata seria, magari non saremo noi a crearvi dei problemi, ma saranno i problemi non risolti da voi stessi a crearvi una situazione di impasse fino al termine della legislatura. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Presidente, sinceramente non sarei voluto intervenire, però sono entrato in Aula a tempo debito, tanto da sentire l'intervento del collega Larizza, che naturalmente non giudico, ma che mi ha colpito nella parte relativa all'accusa ai Governi di centrodestra di non portare avanti le opere infrastrutturali.
Collega, bisogna solo intendersi: poi, per carità, in politica ci sta tutto e il contrario di tutto.
Ma a parte i lavori già svolti, come ricordava il collega Casoni (mi riferisco al raddoppio della Torino-Piacenza o la terza corsia sulla Torino Milano), ricordo che prima che il Governo Berlusconi perdesse le elezioni potrà smentirmi - qualcosa relativamente ai cantieri del terzo valico - e ribadisco "cantieri", cioè inizio di attività - si era fatto.
Altrimenti, non riuscirei a ricordare come mai ci sono stati incidenti poliziotti picchiati e che picchiavano. Ma lì, non si stavano aprendo dei cantieri per una delle opere infrastrutturali più importanti di questo millennio per la nostra Regione? Quelle non erano opere infrastrutturali significative? Per carità, la mia memoria mi fa sempre difetto.
Lei sa che sono alessandrino, come il collega Muliere. Lì è prevista un'altra opera infrastrutturale, che è il terzo valico, che dovrebbe collegare il porto di Genova con l'Alessandrino e il Novarese per poi andare al Sempione.
Mi risulta, colleghi, che anche su questa piccola opera - poco più di una rotonda, rispetto a quello che voi fate - mi pare che ci fosse, da una parte, il finanziamento del CIPE per un terzo dell'opera già approvato, e dall'altra, l'appalto già assegnato ad un Consorzio che doveva iniziare i lavori. Poi, qualcuno - non dico chi, ma lo sappiamo tutti - ha bloccato anche questa cosa.
Capisco la polemica politica, però non stravolgiamo la realtà almeno in quest'aula, perché ci facciamo del male, e non è giusto. La gente, poi, non capisce.
Ci sono tanti modi per dire che il centrodestra ha gestito male nei cinque anni di Governo; però, non diteci che nell'unico campo che abbiamo seguito con grand'attenzione, sia a livello regionale che a livello nazionale, non abbiamo fatto nulla, perché è ingiusto e soprattutto falso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Nel dibattito che ho ascoltato è stata tirata in ballo la Lega Nord per il suo comportamento nella passata legislatura. Posso assicurare, però, che mai e poi mai la Lega Nord è arrivata ad impugnare una delibera presso il TAR; delibera emanata da una Giunta che sosteneva.
I contrasti che c'erano stati, se così si possono definire, erano, al confronto di quelli che oggi vediamo dividere la maggioranza, delle questioni veramente marginali e minimali, che non andavano assolutamente ad intaccare quello che era l'allora programma della Giunta Ghigo. Oggi invece, il programma della Giunta Bresso è pesantemente attaccato proprio dalla maggioranza.
E sottolineo un aspetto del tutto anomalo: la più forte opposizione ai punti essenziali al programma Bresso è fatta dalla stessa maggioranza che sostiene la Presidente Bresso, e non dalla minoranza, che, invece, è d'accordo.
Oggi ne abbiamo avuto un classico esempio con gli inceneritori (anzi termovalorizzatori, cosa ben diversa) nel Comune di Torino: di fatto maggioranza e opposizione sono unite nel sostenere la Presidente Bresso, in quanto l'opposizione su quest'opera è d'accordo.
L'altra grossa questione che divide la maggioranza è sicuramente la TAV, ovvero la costruzione della nuova ferrovia Torino-Lione. Anche in questo caso, l'opposizione si trova d'accordo con il programma della Presidente Bresso sulla realizzazione di quest'opera, ma esiste una pesantissima opposizione all'interno della maggioranza che la blocca.
Pongo un altro esempio, cambiando campo: poche sedute fa abbiamo visto approvare delle mozioni presentate dal centrodestra - quindi dalla minoranza - in merito alla sperimentazione della pillola abortiva, con una spaccatura piena della maggioranza e una minoranza che trovava curiosamente, in quel momento, una maggioranza.
Altrettanto dicasi sui PACS e sulla famiglia, in merito ai quali all'interno della maggioranza, emergono dei grossissimi problemi fra le forze politiche che la compongono.
Mi chiedo, veramente, come oggi possa essere governato il Piemonte da una maggioranza così divisa sui temi essenziali e primari del suo programma.
Potrei capire, su alcune questione marginali, che dei Consiglieri possano non essere d'accordo; ma su questioni prioritarie, che costituiscono la base del programma presentato agli elettori, queste spaccature sono assolutamente non sopportabili.
La maggioranza stessa dovrebbe fare, al proprio interno, un grosso esame, perché il Piemonte non può restare ingessato in questo modo. Non possiamo lasciare ferme tutte queste opere ferme per problemi interni della maggioranza.
Se la maggioranza è così spaccata, ne prenda atto e torniamo alle elezioni. Fate "cadere" la Bresso e torniamo alle elezioni.
Ancora una riflessione, Presidente, collegata alle opere non realizzate.
Stiamo aspettando delle comunicazioni, da parte dell'Assessore, per quanto riguarda il futuro dell'autostrada Asti-Cuneo. Una settima fa ci è stato riferito che l'Assessore non aveva nulla da dire e in questa seduta non se n'è più parlato. Potrei invece comunicarvi che ho io qualcosa da dirvi, qualcosa di gravissimo.
La convenzione approvata dal Governo e dal CIPE non viene accettata dalla società vincitrice dell'appalto e, quindi, dalla concessionaria.
L'autostrada, quindi, non verrà fatta, perché quella concessione non è firmata, anzi, la società vincitrice della gara d'appalto, che avrebbe dovuto procedere alla costruzione degli otto lotti rimanenti dell'autostrada Asti-Cuneo, ha chiaramente dichiarato che non procederà alla costruzione finché non sarà tutto chiarito e, per di più, avvierà le vie legali contro il Governo.
Ci troviamo di fronte ad un altro fatto gravissimo. A questo punto le chiedo, Presidente, di inserire, nei prossimi o.d.g., comunicazioni dell'Assessore Borioli in merito all'autostrada Asti-Cuneo.
Prima ho detto che l'autostrada non si farà. È una situazione gravissima, quindi gradirei avere una risposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente.
Vorrei tentare di fare chiarezza su cosa è successo oggi perch diversamente, o il Consigliere Larizza non c'era questa mattina.



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Grazie a Dio non ho bisogno di andare a prendermi una laurea perché ne ho già due. Collega Larizza, io non l'ho interrotta, sto cercando di fare chiarezza, mi lasci almeno questa parte di buonsenso che ho, mi lasci stare e mi lasci parlare.
Al contrario di quanto ha fatto trapelare lei dal suo discorso, cioè che noi siamo arrivati questa mattina armati di ascia e di martello per fare chissà quale sommossa popolare, noi abbiamo presentato un ordine del giorno e volevamo fare tutt'altro: volevamo parlare del provvedimento sul fermo delle auto.
Non siamo stati noi, colleghi della maggioranza, a chiedere la verifica. Siete stati voi a richiederla in quest'Aula, con i vostri bei discorsi. Dopodiché, avete detto: "Adesso andiamo avanti con i lavori".
Insomma, cosa volete da noi? Cosa volete da noi? Ditecelo, perché noi non siamo cretini: sono undici anni che facciamo politica, bene o male qualcosa abbiamo imparato! Se volete farvi la vostra bella riunione di maggioranza per fare la vostra bella verifica, ve la fate in un'altra aula. Potevate farvela in un'altra aula. Potevate dirvelo in un'altra aula, invece siete venuti in Consiglio e avete chiesto a questo Parlamento di dire e di far sapere che c'è da fare una verifica. Allora adesso cosa volete da noi? Volete che non facciamo opposizione? Volete che non vi diciamo che dobbiamo smettere fino a quando non ci direte cosa volete fare? Cosa dobbiamo dire? Diteci voi cosa dobbiamo dire e noi ve lo diremo. Scriveteci il discorso! Ma qui stiamo dando i numeri! Fate tutto voi e poi ci accusate di fare opposizione. Insomma, diteci cosa dobbiamo fare. Siete voi che fate tutto.
Indipendentemente dal fatto se siete d'accordo o meno con la progettualità portata avanti sullo smaltimento dei rifiuti, e indipendentemente dal fatto se siete d'accordo o meno con il termovalorizzatore, sta di fatto che c'è di mezzo una vostra denuncia al TAR. Non l'ho fatta io la denuncia al TAR! È la prima volta che la Regione denuncia se stessa. Questo è il secondo primato: il primo l'ha avuto Enzo Ghigo, diventando Governatore della Regione Piemonte; il secondo l'avete ottenuto voi con la denuncia a voi stessi.
Dopo tutto questo, venite da noi a farci la morale in quest'Aula? Venite da noi a dirci come dobbiamo fare opposizione, quando sia Forza Italia sia UDC sia Alleanza Nazionale sia Lega Nord hanno votato a favore di quei pochi provvedimenti che andavano nell'interesse dei cittadini? Benedetto Iddio, Presidente, vuole svolgere il ruolo del Presidente di questa Assemblea, dopo la richiesta di una verifica, da parte dei principali partiti della maggioranza? Consigliere Muliere, non l'ha chiesta in una riunione della maggioranza.



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Ho capito, ma noi eravamo tranquilli perché volevamo fare altro.
Il suo collega de La Margherita ha parlato addirittura di riacquistare la credibilità politica. Non l'ho detto io, l'ha detto Laus.



(Commenti in aula)



SCANDEREBECH Deodato

Ho capito, ma non è colpa mia, non sono mica nella testa e nelle vesti del collega Laus.
Sia ben chiaro una volta per tutte: se vogliamo ripristinare la democrazia in quest'Aula, fermiamo i lavori, Presidente. Lei faccia il suo lavoro da Presidente. Fino ad oggi non ho mai messo in discussione il suo lavoro, perché l'ha sempre diretto con maestria e con intelligenza. Anche i colleghi alla mia destra si sono comportati allo stesso modo, come penso anch'io e tutti gli altri miei colleghi, però cerchiamo di essere un po' coerenti e rispettosi tra di noi. Non sono stato io a chiedere in Aula la verifica della maggioranza. Abbiate pazienza. Adesso non potete chiedere di fare un'altra cosa.
Interrompiamo questi benedetti lavori, Presidente, perché non possiamo presentare noi un ordine del giorno che faccia del tatticismo davanti ad un'operazione così devastante come quella di questa mattina. Poi potremmo ripristinare i lavori e fare tutto quello che dobbiamo fare, ma non venite a farci la morale e insegnare a noi come dobbiamo fare politica.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Iscrizione all'o.d.g. ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento del Consiglio regionale dell'ordine del giorno n. 605, inerente a "Realizzazione termovalorizzatori", presentato dai Consiglieri Burzi Casoni, Rossi, Scanderebech e Nicotra


PRESIDENTE

Colleghi, comunico che è stato consegnato alla Presidenza l'ordine del giorno n. 605, presentato dai Consiglieri Burzi, Casoni, Rossi Scanderebech e Nicotra di cui è stata richiesta l'iscrizione all'o.d.g. ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento del Consiglio regionale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Abbiamo cercato di rispondere alle istanze del collega Larizza, in modo da sbloccare la situazione.



PRESIDENTE

Scusi, collega Burzi, parla a favore della richiesta di iscrizione?



BURZI Angelo

Certo. Nel richiedere l'iscrizione dell'ordine del giorno, che immagino gli Uffici potranno distribuire in un tempo ragionevole e che potrebbe sembrare molto banale nell'apparenza, mi permetto di dire che ci sarebbe almeno un punto su cui convenire. Ho molto apprezzato l'intervento del Capogruppo Muliere e, soprattutto, l'inusitata chiarezza del collega Lepri.
Quando una serie di colleghi di maggioranza parla di verifica - è chiaro che non è competenza della minoranza deciderne né i tempi né le sedi né, tanto meno, il luogo o gli esiti - noi riterremmo, visto che c'è un impasse politico, di doverci dare una modalità per superarlo. Io ne vedo due. Vogliano i colleghi firmatari del ricorso al TAR - che è stato giudicato, nella migliore delle ipotesi, dai Consiglieri della maggioranza inopportuno - ritirarlo. Noi prenderemo atto di questa disponibilità politica e lo riterremmo un fatto nuovo.
Il ritiro del ricorso al TAR, definito in Aula, lo prenderemo come elemento di volontà da parte di una componente non superficialmente n numericamente trascurabile per l'attuale maggioranza, in modo che la stessa possa nelle sedi, nei tempi e nei modi, fare le verifica che la maggioranza ha chiesto per se stessa.
Al contrario, visto che dubito - ma sono sempre lieto di essere smentito dai fatti - che il ricorso al TAR venga ritirato adesso chiederemmo non soltanto l'iscrizione, ma anche che, nella prossima sessione - sono le 17.22 di martedì e non abbiamo l'impressione di aver fatto né grossa melina né grosso ostruzionismo, ma abbiamo fatto fatica a seguire le peregrinazione di codesta maggioranza - venisse discusso e votato, visto che la questione è, per noi, certamente situata nell'ambito delle deleghe dell'Assessore De Ruggiero, ma eminentemente politica, quindi discussa e votata alla presenza della Presidente Bresso. Per noi, e spero non soltanto per noi, e senza alcuna ipocrisia, il problema è politico, non nel merito.



PRESIDENTE

Emerge, quindi, una richiesta di iscrizione e non di discussione e di votazione perché la Presidente, da quanto ci è stato comunicato, oggi non sarà presente in aula.
Ha chiesto di intervenire, in senso contrario, il Consigliere Muliere ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Non intervengo in senso contrario. Siamo d'accordo, come sempre rispetto all'iscrizione dell'ordine del giorno. Saremo stati contrari a discuterlo oggi. Nella Conferenza dei Capigruppo decideremmo quando discuterlo. Saremmo stati contrari se fosse stata richiesta l'inversione.
Poiché c'è una sollecitazione da parte della minoranza, ma lo abbiamo chiesto anche noi, che ci sia un chiarimento all'interno della maggioranza noi chiediamo al Presidente, se i Consiglieri della minoranza possono concordare su questa richiesta, di sospendere la seduta del Consiglio alle 18. Vorremmo fare un incontro di maggioranza. Visto che c'è stata sollecitata, avremmo questa necessità, voglia di discutere tra di noi per vedere cosa fare.



PRESIDENTE

Se non ci sono ostacoli in senso contrario, consideriamo l'ordine del giorno n. 605 iscritto all'o.d.g.



(L'Assemblea, tacitamente acconsente all'iscrizione)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

È stata avanzata la proposta di chiudere i lavori del Consiglio alle 18. Se non ci sono osservazioni che vadano in senso contrario, la consideriamo accolta.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere, d'accordo con il mio Capogruppo, se in questa mezz'ora è possibile iniziare a discutere la proposta di deliberazione n. 244 sull'edilizia sanitaria. È l'ultimo punto iscritto all'o.d.g. È una delibera presa dalla Giunta, con i poteri del Consiglio, che deve essere approvata entro il 26 febbraio (abbiamo ancora tempo martedì prossimo). Non so se in mezz'ora riusciamo a trattarla.



PRESIDENTE

Il Consigliere Vignale ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Ci sembra condivisibile la proposta del Consigliere Muliere. Credo sia corretto che dopo una discussione vi sia un intervento anche perch richiesto da altri esponenti della maggioranza. Non è una questione che ci riguarda, ma da un punto di vista della metodologia e dei rapporti ci sembra corretta.
Tuttavia, non comprendiamo che senso abbia non chiudere la seduta in questo momento, al di là dell'importanza delle singole delibere, disegni di legge o quant'altro all'attenzione dell'Aula. È una richiesta avanzata dal Capogruppo del partito di maggioranza relativa, ma ci risulta difficile utilizzare i trenta minuti rimanenti su un atto, salvo non vi sia una condivisione totale. Noi diciamo, da subito, che sulla deliberazione relativa all'edilizia sanitaria non c'è, non perché intendiamo esprimere un parere negativo o contrario che annunceremo al momento del voto, ma perch un tema tanto delicato quale quello dell'edilizia sanitaria non si pu liquidare in venti minuti di intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente.
Non confuto la proposta della Consigliera Cotto se è la Conferenza dei Capigruppo a decidere, ma al punto 5) dell'o.d.g. di oggi vi è una delibera, la n. 212, che attende da un anno di ottemperare ad un obbligo di una legge regionale. Con legge regionale imponiamo il consorziamento di secondo grado, i consorzi stessi lo chiedono, ma la delibera è ferma da un anno. In Commissione non ha avuto nessun problema, è questione di un minuto e daremo la possibilità ai Consorzi irrigui della Valle di Lanzo di ottemperare a quanto, con legge regionale, noi chiediamo loro di fare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Soltanto per dire ai Consiglieri che abbiamo presentato, ma è aperto alla firma di tutti i Consiglieri, un ordine del giorno, il n. 602 relativo alla solidarietà che il Consiglio regionale, secondo noi, dovrebbe dare al Presidente Napolitano che ieri è stato oggetto di attacchi molto duri da parte del Presidente croato. Su questo, penso ci sia la condivisione di tutti, per cui potrebbe essere un documento che potremmo approvare in brevissimo tempo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Poiché abbiamo poco tempo, i Consiglieri di Alleanza Nazionale saranno contrari perché hanno chiesto di sospendere subito i lavori del Consiglio penso sia utile, in questa mezz'ora, approvare qualcosa e magari incardinare quel provvedimento su cui potremmo iniziare la discussione e terminare martedì prossimo. Sarebbe il caso di votare quello che ha proposto il Consigliere Bellion, perché ha trovato l'intesa di tutti i Gruppi consiliari in Commissione, incardinare il provvedimento di cui diceva la collega Cotto e terminarlo almeno martedì prossimo, anche perch martedì è l'ultimo giorno per stare nei termini.
Se riuscissimo già oggi, non sarebbe male. Dopodiché ricordo Presidente, che martedì scorso avevamo chiuso i lavori del Consiglio con una votazione rispetto alla mozione presentata dal collega Buquicchio, ma era mancato il numero legale. Diciamo che teoricamente noi dovremmo iniziare dalla ripetizione di quella votazione, però, Presidente, è importante che in questa mezz'ora si possa approvare o iniziare a discutere qualcosa.



PRESIDENTE

Possiamo procedere alla rinfusa, però sull'ordine dei lavori hanno parlato praticamente tutti i Consiglieri. Anche lei, collega Ghiglia, ha parlato. Tutti gli interventi erano sull'ordine dei lavori.
Consigliere Ghiglia, mi ero rivolto prima al Consigliere Muliebre e poi a lei. Possiamo intervenire tutti di nuovo la seconda volta o procedere mettendo in votazione le proposte di inversione all'o.d.g. che sono state avanzate.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Sull'ordine dei lavori, volevo proporre un'inversione del giorno affinché si possano trattare, quanto prima possibile, gli ordini del giorno iscritti questa mattina e che hanno, come argomento, le deroghe al divieto di circolazione del traffico, in occasione della giornata contro lo smog del 25 febbraio.
È emerso un problema abbastanza grave, che è quello dei lavoratori turnisti, ma anche quello delle imprese che lavorano a ciclo continuo.
Bisogna permettere a questi lavoratori di raggiungere il posto di lavoro per svolgere le loro mansioni. Cosa che non è prevista dalle deroghe in questo momento varate dalla Giunta.
Gli ordini del giorno, o almeno il nostro, andavano in questo senso cioè proponendo di concedere un'ulteriore deroga a questo tipo di lavoratori. Siccome il 25 febbraio si avvicina, sarebbe opportuno discutere e approvare questi ordini del giorno oggi, in modo che l'Assessorato e l'Assessore De Ruggero abbiano il tempo per varare il provvedimento con una delibera di Giunta e integrarla alla precedente delibera. Questo potrebbe avvenire nella Giunta di lunedì e quindi arrivare in tempo per il giorno 25 a concedere queste deroghe importantissime per questa categoria di lavoratori.
Pertanto, al di là di tutte le polemiche, sarebbe opportuno che questi ordini del giorno venissero approvati oggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Per serietà, sull'ordine dei lavori, onde evitare che tutti intervengano due volte, proporrei di ripetere la votazione rispetto alla mozione di Buquicchio che abbiamo fatto la volta scorsa e su cui è mancato il numero legale. Propongo inoltre di chiudere i lavori, perché se vuole che esponga il mio pensiero sull'ordine dei lavori, lo faccio. La nostra posizione è quella che, in attesa di un chiarimento politico, non si possono approvare provvedimenti. Non è che noi passiamo una giornata a porre un problema politico e poi in dieci minuti ci infilate un provvedimento che portate a casa, anche se è utile, perché il problema politico più generale prevale.
Allora, onde evitare di costringerci di molestarci tutti ad intervenire due volte sull'ordine dei lavori, credo che l'unica proposta perseguibile sia di completare la mozione Buquicchio e di far sì che la maggioranza vada a riflettere dove meglio crede per riuscire, magari la prossima settimana a dare un minimo di costrutto ai lavori di quest'Aula. Valuti lei.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

La ringrazio, Presidente.
In merito alla questione della domenica ecologica del 25 febbraio, che ovviamente condivido così come è impostata, vi sono quattro ordini del giorno che insistono sulla questione, che riguardano complessivamente le deroghe che la Regione Piemonte non ha fatto ai mezzi di emergenza sanitari, agli ambulanti ed ai lavoratori turnisti.
Chiedo solo un impegno verbale dell'Assessore ad occuparsi, come Regione, in accordo con le Province, che vengano esentate queste categorie come peraltro ha fatto la Regione Lombardia. La Regione Piemonte stipulando il patto del Nord, poteva tranquillamente adeguarsi in tal senso. Essendosi differenziata rispetto alla Regione Lombardia, ci comporterà che il 25 febbraio non circoleranno i mezzi sanitari di emergenza, gli ambulanti e lavoratori turnisti.
Se vi fosse anche solo verbalmente un impegno dell'Assessore, credo che tutti noi siamo disponibili a ritirare i quattro ordini del giorno e a non discutere in tal senso nella prossima seduta.



PRESIDENTE

Direi che possiamo procedere ripetendo la votazione della mozione n.
464, che era stata invalidata per mancato raggiungimento del quorum deliberativo.
Procediamo con la votazione e poi decidiamo se andare avanti oppure no come da suggerimento sull'ordine dei lavori del Consigliere Bellion.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione scomparsa Giorgio Salvetti, ex Consigliere regionale


PRESIDENTE

Colleghi, desidero comunicarvi la scomparsa avvenuta ieri mattina di Giorgio Salvetti, Consigliere regionale dal 1980 al 1985, nonché componente dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Si tratta di un collega che è stato esponente del Partito Socialista Italiano, che ha fatto varie esperienze nell'amministrazione locale. È stato Sindaco di Caluso per oltre dieci anni. È stato in Provincia di Torino ed è stato Presidente della Provincia di Torino dal 1975 al 1980 e dal 1980 al 1985. Ricordo che i funerali si svolgeranno domani a Caluso.
Sarà presente anche il Forum ufficiale del Consiglio regionale. La camera ardente è aperta al municipio di Caluso dalle ore 8.30 in poi, e lo ricordo a beneficio dei colleghi che desiderano partecipare. Sarà assicurata la presenza ufficiale del Consiglio regionale del Piemonte per la scomparsa di questo ex collega.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame mozione n. 464, inerente a "Iniziative per ridurre i costi della sanità regionale favorendo il ricorso alla prevenzione sanitaria", presentato dai Consiglieri Buquicchio, Scanderebech, Guida Manolino, Pizzale, Lepri, Rostagno, Rabino, Motta, Turigliatto, Valloggia Ricca, Lupi e Giovine


PRESIDENTE

Mi pare non ci siano le condizioni per passare al punto 3) all'o.d.g.
relativo a "Nomine". Pertanto, procediamo al rifacimento della votazione sulla mozione n. 464, a prima firma Buquicchio.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 464, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che i costi della sanità hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili per la Regione Piemonte e l'intero sistema del paese rilevato che i costanti progressi della ricerca consentono diagnosi precoci, così come un efficace monitoraggio dell'evoluzione di molte patologie, non solo di natura oncologica valutato che è opportuno pretendere un maggior senso di responsabilità individuale da parte dei cittadini e quindi una loro attiva collaborazione con le istituzioni sanitarie nell'indispensabile opera di prevenzione per quanto di loro propria competenza valutato inoltre che la diagnosi precoce, nonché l'adeguata terapia ed il rispetto dei protocolli, sia diagnostici che terapeutici determinano in misura considerevole la riduzione di incidenza di acuzie, cronicità ed esiti invalidanti, che gravano in larga parte sulla spesa socio-sanitaria impegna la Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi affinché, in collaborazione con le maggiori organizzazioni scientifiche, scelti i protocolli più validi, individui i metodi e le tecniche finalizzati al rispetto degli stessi, prevedendo altresì incentivazioni per comportamenti collaborativi e disincentivazione in caso di acclarato disinteresse da parte degli utenti".
Il Consiglio approva.


Argomento: Opere di bonifica e consorzi - Opere idrauliche ed acquedotti

Esame proposta di deliberazione n. 212 inerente a "L.r. 9 agosto 1999, n. 21 (Norme in materia di bonifica e d'irrigazione), articoli 45, 51 comma 2 e 53. Approvazione della costituzione del Consorzio di secondo grado delle Valli di Lanzo"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione n. 212, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Non ci sono richieste d'intervento.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 212, il cui testo verrà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Non vorrei, visto il clima di oggi, porre un ulteriore problema.
Personalmente non ho mai criticato la sua gestione, che ritengo ottima però abbiamo votato un documento che c'è stato fornito dopo il voto.
Per rispetto degli alberi abbattuti, credo che almeno nel futuro sia il caso di fornire il documento prima, per lo meno per rispettare la formula della distribuzione del documento.



PRESIDENTE

Collega Moriconi, mi dispiace, ma i documenti sono sempre presenti alle spalle della Presidenza.
Prima di porre in votazione la proposta di deliberazione n. 212, ho chiesto se c'erano colleghi che desideravano intervenire. Nessuno lo ha richiesto e ho interpretato questo silenzio come palese cenno di consenso.
Se ci fossero stati problemi sarebbe bastato segnalarlo, come nei casi passati, e automaticamente avremmo sollecitato l'adempimento che ovviamente, è necessario. Mi dispiace, ma non era un atto di dispetto irriguardoso.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Presidente, lei ha assunto una formula assolutamente corretta nella gestione dell'Aula.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.46)



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