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Dettaglio seduta n.146 del 19/12/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


CHIEPPA VINCENZO



(Alle ore 15.00 il Consigliere Segretario Chieppa comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.30)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 15.30 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 16.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(La seduta ha inizio alle ore 16.13)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Auddino, Bellion, Cattaneo e Manolino.


Argomento: Varie

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle riserve e alle critiche espresse dai Consiglieri Burzi e Ghiglia in merito all'organizzazione e alla conduzione dei lavori consiliari, nonché alla richiesta dei Consiglieri Giovine e Scanderebech di esaminare la proposta di deliberazione n. 209


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Per prima cosa, vorremmo scusarci coi colleghi, che abbiamo costretto ad attendere un po' più di quanto avremmo pensato, ma la democrazia è un prodotto faticoso, soprattutto per chi ci crede.
Non ripeto quanto è stato oggetto della riunione dei Capigruppo soprattutto per quanto attiene al percorso - se vogliamo così chiamarlo che alla fine ha sintetizzato la Presidente Bresso, e un paio di interventi, uno che l'ha preceduta e uno successivo del Capogruppo dei DS Muliere, e del collega Stefano Lepri, che sono stati un pochino l'oggetto della nostra disamina.
Per sintesi - altrimenti facciamo anche qui inutilmente notte riassumo, solo per conto del mio Gruppo, sia ben chiaro, quello che a noi sembra essere lo stato dell'arte di oggi pomeriggio.
Noi abbiamo reagito con una forzatura regolamentare, di utilizzo duro ed estremo dello strumento regolamentare, a quella che ci è sembrata una forzatura, di cui non comprendevamo la natura, da parte della maggioranza.
Maggioranza di cui, ove non ci siano dubbi, evidentemente attribuiamo - lo dissi anche nel precedente incontro alla Presidente Bresso - non la responsabilità nel senso necessariamente di averla ideata, ma la responsabilità politica alla Presidente Bresso, in quanto individuiamo nella sua figura, per ovvie ragioni di natura elettorale, il capo attuale.
A forzatura abbiamo risposto con forzatura. Ognuno di noi può trarre le proprie conclusioni momentanee, il proprio bilancio parziale di quello che è avvenuto in questi giorni ed è quindi inutile che vi esponga il mio, il nostro punto di vista, perché non è detto che necessariamente sarebbe un segno di coesione, di visione comune.
Ognuno di noi Consiglieri, come ogni Gruppo, credo che possa aver fatto le proprie valutazioni rispetto a quello che sin qui è successo. Certo, su un punto che per noi era e rimane fondamentale non posso non sottolineare che le forzature, almeno in origine, che vennero richieste in termini di Conferenza dei Capigruppo e in termini di Commissioni, basate su una priorità assolutamente legittima nella sostanza, semplicemente illogica secondo noi dal punto di vista della praticabilità sul Piano Socio Sanitario, si sono rivelate, non tanto nei fatti, ma nella logica politica non percorribili nella misura in cui la stessa maggioranza, la stessa Presidente - peraltro oggi l'ha già detto due volte, stamattina in un momento di incontro coi Sindaci e poi in sede di Capigruppo; tra l'altro l'emendamento, il maxiemendamento, piccolo o grande, quello che sarà lo vedremo - l'ha reso impraticabile. Di conseguenza, ci permettiamo di sottolineare come quella forzatura, che noi avevamo valutato illogica, nei fatti si sia dimostrata tale. Non abbiamo però risolto il problema.
Noi esprimiamo la seguente considerazione. Non c'è nessuna delle leggi oggi all'o.d.g. del Consiglio che veda il mio Gruppo - gli altri Gruppi di opposizione diranno il loro pensiero - aprioristicamente contrario, quindi non c'è nessun provvedimento che sia talmente diverso da quanto noi ci siamo proposti, a partire da alcuni che addirittura - com'è stato ricordato sono stati coprodotti in sede di Commissione.
Cito i due principali: la sperimentazione sull'urbanistica e la legge sulla pesca, ma anche sugli altri, sia quelli che conosco bene sia quelli che conosco meno bene, vedono particolari incidenze.
Di conseguenza, noi non facciamo, non abbiamo fatto né accettiamo proposte numeriche, perché non ragioniamo per numeri: ragioniamo per metodo. Quello che noi proponiamo è un ritorno in uno stato di normalizzazione ex ante.
Secondo noi, le forzature non producono alcun effetto, non le abbiamo cercate, abbiamo reagito, non ci sembra che siano utili a nessuno. Quindi proponiamo che la maggioranza ci riporti - ahimè, dolendoci, ma meglio tardi che mai - al punto da dove eravamo partiti; che si annullino quindi le forzature che, nell'ambito della Conferenza dei Capigruppo, hanno connotato la nostra reazione; che si riporti il dibattito (noi suggeriamo) alla legge che stavamo discutendo.
Ci spiace che in questo momento - ma è casuale, non è elemento di critica - non ci sia l'Assessore Taricco, che peraltro ha passato parecchie ore, parecchie mezze giornate con noi nell'ultimo periodo, ma bisognerebbe fare in modo che la Giunta - come è in questo momento - fosse non dico al completo, ma presente in un numero tale da dare dignità essa stessa al dibattito d'Aula, qualunque sia il tema. Se così fosse, ci impegniamo a discutere gli argomenti che all'o.d.g. sono posti, ovviamente rinunciando a un uso tecnico del Regolamento.
Questo che cosa porterà? Non lo so, perché il dibattito dell'Aula è sovrano. So, però, che noi apprezzeremmo quella che viene chiamata una normalizzazione dei rapporti, quindi il ritorno alle condizioni che hanno provocato la nostra reazione esattamente nel momento in cui, per qualche inquinamento d'aria, magari dovuto a un piano antismog non celermente approvato, è stata provocata una tensione. Vorremmo che l'origine della tensione venisse rimossa: non possiamo che chiederlo a chi questa forzatura ha originato - ripeto - nell'elencare una priorità legittima, ma in un momento illogico, a nostro avviso, e non perseguibile.
Qualora ciò venga rimosso e la Giunta garantisca una presenza (come in questo momento) che renda il dibattito degno di essere svolto, ci impegniamo a rimuovere ogni forma di utilizzo del Regolamento. Questo porterà all'approvazione di uno, due, tre, quattro, cinque, mille provvedimenti? Non lo so. So che noi continueremo nel modo di fare opposizione che abbiamo avuto fino a poco tempo fa.
Peraltro, non vedo - e concludo - nessun rischio da parte neanche della maggioranza, perché avendo sinora questa maggioranza cambiato dal primo momento, credo sei volte, l'ordine dei lavori di questo Consiglio in maniera unilaterale, penso che non si formalizzerà, qualora il caso lo richieda, a cambiare per la settima, ottava, nona, decima volta.
Ci piacerebbe che, da adesso in poi, il dibattito tornasse a come questa istituzione merita, per il rispetto che ha sempre avuto e la logica conclusione dei nostri lavori, anche dal punto di vista dell'efficacia delle leggi nel numero e nella qualità, quindi che le prossime riunioni tornassero ad avere una condivisione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Anche noi chiediamo un ritorno alla normalità rispetto a un tentativo di normalizzazione che la maggioranza ha portato avanti in questi giorni.
La democrazia non si impone con una pistola alla tempia e le leggi non si approvano con dei tentativi di estorsione. Mi spiego meglio. Noi non accetteremo mai che in una democrazia e nell'Assemblea legislativa del Piemonte ci si venga a dire: "O mi approvi queste leggi, o ti fai le sedute notturne". Se questo è lo stile, ci facciamo le sedute notturne, nel senso che - lo ripeto - la democrazia non si impone a colpi di vanga con la pistola alla tempia, sequestrando i Consiglieri regionali: la democrazia è dibattito, discussione aperta, rispetto delle regole da parte di tutti.
Allora, se c'è il rispetto delle regole, se c'è il rispetto della normalità democratica, noi siamo disposti - lo ha detto il collega Burzi nel merito ad approvare tutti i provvedimenti che questa assemblea riuscirà a discutere.
evidente che la questione numerica di per se stessa diventa un fatto estorsivo, perché cercare di contraccambiare la normalità dei rapporti con un numero predeterminato è un tentativo di coartare la volontà democratica di un Consiglio che cozza con i principi fondanti di una democrazia e quindi con il dibattito e con la serenità e con la libertà con cui un dibattito deve essere svolto.
Il Gruppo di Alleanza nazionale vuole il piano sulla casa e vuole il provvedimento sugli esercizi commerciali. Il Gruppo di Alleanza nazionale vuole il provvedimento sulla pesca, perché siamo coerenti con i voti che diamo nelle Commissioni. Il Gruppo di Alleanza nazionale non vuole il coltello alla gola! Non so se sono stato abbastanza chiaro o se devo uscire dal politichese che mi contraddistingue, ma se i rapporti sono normali, se il dibattito è approfondito ed equilibrato, se ci si consente la serenità della discussione, noi - parlo anche da cattolico - non poniamo mai limiti alla divina provvidenza.
evidente che se si cerca di scambiare il tot di leggi sostituendo la democrazia decidente con la democrazia prepotente, con un tot di sedute noi ai ricatti, alle brutalizzazioni e ai tentativi di violenza priva e democratica ovviamente non cediamo.
Dopodiché la prossima volta organizzatevi con i Sindaci perché ho trovato anche abbastanza patetico il fatto che erano presenti venti Sindaci quando ne controllate mille in Piemonte. Potevate fare uno sforzo in più nel senso che non mi sento particolarmente messo alle strette da quindici Sindaci di estrema sinistra che si presentano un giorno al Consiglio regionale.
Non è quello. Io credo che l'interesse di quello che i Sindaci rappresentano sia portare a casa e vedere approvati dei provvedimenti che interessano a tutti i piemontesi.
Ripeto che per noi le priorità fondamentalmente sono due: innanzitutto il piano casa, perché noi vogliamo veramente più case per tutti. Peccato che il Governo poi non lo finanzi, e questo è un dettaglio che non dobbiamo dimenticare, perché la protesta era contro il vostro Governo di centrosinistra che non mette i soldi per costruirle. Ma questo è un dettaglio e, se e quando arriveremo nel merito, siamo disposti a discutere.
In secondo luogo, la legge sugli esercizi pubblici perché non possiamo permettere che tanti lavoratori autonomi si vedano immediatamente vessati dalle normative europee.
Detto questo, però la democrazia è un valore superiore; questa deve essere una libera adesione, il voto deve essere libero, Presidente Gariglio.
Il voto deve essere libero, non si possono dire ai Consiglieri regionali frasi del tipo "voi mi votate tot leggi, altrimenti facciamo le notti".
Ma ci rendiamo conto a che livello si sta tentando di portare il dibattito democratico in quest'aula? Sono passati tanti provvedimenti condivisi in questi mesi, anche non condivisi. I bilanci sono passati, abbiamo rispettato le regole, abbiamo fatto i bilanci provvisori, gli assestamenti e tutto nei tempi, quando avremmo potuto fare altro.
Quindi, non credo che da parte della minoranza ci sia mai stato un atteggiamento pregiudiziale alla normalità del Governo. È chiaro che se nella normalità del Governo si deve risolvere nella prepotenza "o porto a casa nove o tu rimani sveglio la notte", vorrà dire che prenderò un caffè in più! Quindi, l'ultimo appello lo facciamo - concludo, Presidente, e la ringrazio per il tempo in più che mi ha concesso - per il ritorno alla normalità.
Il ritorno alla normalità vuol dire ad esempio sconvocazione delle sedute notturne, e vedremmo un utile strumento per tornare a discutere utilmente di quello che al Piemonte interessa davvero.
Se non c'è questo, l'ultimo che si addormenta vince, ma mi sembra una logica perdente per tutti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Mi ricollego agli interventi dei due colleghi di opposizione e giustamente il collega Burzi mi ricorda che è opposizione e non più minoranza.
Faccio un'aggiunta a quanto appena detto dal collega Ghiglia sulla presenza dei Sindaci di stamattina. Non so se erano tanti o pochi, credo però che rappresentassero un buon numero di cittadini piemontesi.
Però voglio ricordare ai presenti, perché io ero presente questa mattina in sala Viglione, che due Sindaci sono intervenuti; uno è intervenuto a favore dell'approvazione del piano casa con una sollecitazione molto garbata, chiedendo il rispetto di tutta la tempistica necessaria e il dialogo tra maggioranza ed opposizione utile affinché si approvi un piano casa serio e utile al Piemonte.
Ma il secondo Sindaco è intervenuto in senso contrario al piano sanitario, ha chiesto in modo molto netto - e poi ho avuto modo di parlargli successivamente - uno stop al Piano sanitario; quindi esattamente nella direzione di quanto sta chiedendo ora l'opposizione.
Chi parla in questo momento è ininterrottamente presente a queste sedute da ieri mattina, quindi direi che alle ore 11.30 di questa mattina ho superato le 24 ore; ho saltato solamente la Commissione Nomine, e quindi penso di essermi concesso il lusso di presenziare a tutti gli appuntamenti consiliari.
Vi posso dire che, a parte l'aver perso qualche chilo, mi sento assolutamente tranquillo e ben disposto, anzi ottimamente disposto a continuare a fare serate o nottate.
Vorrei però fare rilevare alla maggioranza che quanto ha chiesto il Presidente Burzi è una profonda apertura, e tale deve essere ritenuta.
una profonda apertura, perché il Presidente Burzi ha chiesto un'apertura affinché si ripristinasse l'agibilità normale del Consiglio e non ha chiuso lì le porte.
Ha detto che avremmo occasione - e se non avete capito io posso spiegarvelo molto meglio perché forse in questo il Presidente Burzi è stato più politichese - di capire che cosa far approvare o no dei provvedimenti che sono desiderati dalla maggioranza.
Personalmente trovo tutti i provvedimenti degni di estrema importanza però se qualche provvedimento aveva più urgenza di altri, forse la maggioranza avrebbe dovuto avere l'accortezza di presentarli per tempo.
L'Assessore Conti, che è una persona che giudico gradevolissima simpaticissima ed assolutamente una persona per bene, ha presentato questo piano casa con estremo ritardo rispetto alle esigenze che chiede a quest'aula consiliare.
stato presentato a metà ottobre e a fine novembre è stata licenziato dalla Commissione, nella quale non c'è stato assolutamente un atteggiamento ostruzionistico. Parliamo di poco più di venti giorni fa e questo lo dico affinché i giornalisti possano prendere nota.
Ora ci si chiede un'approvazione a tamburo battente dopo appena venti giorni che questo è passato in Commissione. Si potrebbe anche fare, ma sappiamo benissimo che se c'era questa urgenza, c'era tutta la possibilità di portare il piano casa ampiamente per tempo; prima c'erano altre urgenze e ne prendiamo atto, però non si può imputare questa richiesta di analisi approfondita all'intera assemblea del piano casa.
Quindi, credo che anche riprendere la discussione sulla legge sulla pesca possa essere utile affinché successivamente anche il piano casa possa passare.
In caso negativo, ne prendiamo atto e spero che poi ognuno voglia assumersene la responsabilità.
Ricordo solamente ai colleghi, a quelli di maggioranza, in particolare che quando piove non è mai colpa dell'opposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, noi ci siamo parlati prima e abbiamo cercato di valutare le iniziative che devono essere perseguite da questo momento in avanti per cercare di fare nel miglior modo possibile gli interessi dei cittadini piemontesi. Nonostante ciò, di fronte alle constatazioni e agli eventi verificatisi oggi, in aggiunta a quanto accaduto nei giorni passati mi sento di poter affermare che o riusciamo ad approvare questo oppure vi costringeremo a passare in Consiglio regionale le notti e anche il sabato antecedente la vigilia di Natale. Questa è l'ulteriore minaccia che si è ventilata oggi da parte della maggioranza, benché sia nostro interesse approntare un dialogo, sulla base di quanto chiedono i cittadini, cioè una collaborazione proficua, una collaborazione tra la maggioranza e l'opposizione, una collaborazione per valutare, nell'interesse della collettività, i provvedimenti che sono più importanti.
Oggi, questo, purtroppo, non si è verificato e non sembrano sussistere i presupposti perché si verifichi. Nel giorno in cui stiamo cercando di creare un dialogo e stiamo cercando di dipanare la matassa e di venir fuori dalla palude, la maggioranza si serve dei mezzi di comunicazione e di volantini e, ancora una volta, pur di difendere gli interessi partitici vengono meno gli interessi dei cittadini. Noi, invece, vogliamo mettere al centro gli interessi dei cittadini. È questo che chiediamo a tutti i colleghi qui presenti.
Personalmente, in qualità di Consigliere regionale, mi domando se è più importante approvare il Piano casa, o menar il can per l'aia. Da quanto riferitoci prima in Aula, ci sono innumerevoli persone che, oggi, non avendo casa, vivono per strada abbandonate.
Mi chiedo anche se questi 750 milioni andranno a coprire le esigenze di tutti coloro che oggi non hanno la possibilità di avere la casa oppure ne beneficeranno solo le persone extracomunitarie che non avendo reddito risultano essere tra i primi. Anche qui vogliamo dire la nostra con tranquillità e nella solidarietà, rispettando il principio di sussidiarietà; vogliamo essere il più solidali possibile.
In questo mio breve intervento volevo evidenziare che noi non siamo contrari a nessuno di questi provvedimenti,ma siamo contrari alla forma. La politica è assente, la politica non è capace di dare risposte, così come accade per l'alta velocità, mi chiedo se è peggio non affrontare il problema dell'alta velocità, dove perdiamo 218 milioni, considerato che dall'altra parte delle Alpi hanno realizzato 300 chilometri di altra velocità in tre anni, arrivando a Parigi, mentre noi, da quattro anni continuiamo a parlare e non riusciamo a costruirne 150 chilometri.
Quale fra questi due provvedimenti è prioritario per l'interesse per la collettività della regione Piemonte e per tutti i cittadini italiani? È più importante il provvedimento casa o è importante un segnale forte, che possa sbloccare la strumentalizzazione fatta oggi? Qual è la realtà? Noi oggi ci troviamo qui perché la Presidente è prigioniera di estremismi all'interno della sua stessa maggioranza e questa prigionia voleva ribaltarla su di noi sostenendo: "Voi dovete stare qui in Consiglio regionale, prigionieri perché dobbiamo approvare questi provvedimenti molto urgenti".
Lei queste minacce dovrebbe adoperarle nei confronti degli estremismi presenti nella sua maggioranza visto e considerato che quando c'era di mezzo l'interesse della collettività noi abbiamo votato tutti i provvedimenti.
Allora, ripristiniamo la situazione. Siamo in prossimità di Natale e pertanto vogliamo essere magnanimi e solidali con il popolo.
Nei giorni scorsi, ho avanzato una proposta, che ora lancio a tutti i colleghi: mettiamo a disposizione il 10% del nostro stipendio e regaliamolo, se non agli anziani in condizioni di disagio, a chi non ha una casa o a chi vive per strada. Sono disponibile a dare per primo il buon esempio facendo questo atto di solidarietà, ma non prendiamo in giro i cittadini dicendo che un provvedimento è più importante dell'altro.
Ripristiniamo la legittimità di quest'aula e del Consiglio regionale facciamo un passo indietro nell'interesse dei cittadini. L'obiettivo è di mettere al centro della politica i cittadini. Iniziamo ripristinando la regolarità nella conduzione della politica, dopodiché, affronteremo giorno per giorno gli impegni che sono stati assunti sia da parte nostra che da parte vostra.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Scanderebech, ma sottolineo che tutti i Consiglieri, in questa sede, sono liberi di esprimere le proprie opinioni e di utilizzare gli spazi di azione che il Regolamento e lo Statuto consentono - che non sono indifferenti - per dare spazio e voce alle proprie idee e istanze politiche.
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Signor Presidente, mi unisco agli inviti dei miei colleghi intervenuti un attimo fa, condividendo completamente le loro proposte. Anch'io voglio far notare che, finché i lavori dell'Aula sono stati regolari, le questioni, comunque, proseguivano con i tempi e i modi direi consueti di questo Consiglio regionale. Nel momento in cui c'è stata una forzatura, con la convocazione del Consiglio a ritmi impensabili e insostenibili, ecco che si è bloccato tutto, perché, effettivamente, questa opposizione non pu subire imposizioni di questo genere, quale un ricatto di questo genere: "Approviamo queste leggi immediatamente oppure dovete lavorare giorno e notte".
Il mio invito è in linea con quello dei Capigruppo e dei colleghi intervenuti finora: torniamo alla normalità, procediamo con convocazioni anche giornaliere, anche ristrette, ma che permettano di vivere normalmente, per discutere nel merito i provvedimenti. Da parte nostra abbandoneremo qualsiasi forma di ostruzionismo e collaboreremo affinché i provvedimenti vengano approvati nel migliore dei modi. Ovviamente, non possiamo garantire i tempi, ma direi che possiamo garantire la qualità.
Anch'io posso già anticipare che non ci sono contrarietà particolari relativamente a questi provvedimenti, ma solo una citazione per quanto riguarda il programma di costruzione delle case popolari. Questo programma ci sta bene, purché non venga modificata la legge che prevede i punteggi per l'assegnazione di queste case popolari. Cioè, dopo la costruzione questi alloggi vengano distribuiti sulla base dei criteri oggi esistenti e non, invece, seguendo nuovi criteri, che favorirebbero extracomunitari o altre persone; questo non ci trova d'accordo.
Siamo invece molto d'accordo sulla costruzione di nuove case popolari perché riteniamo che la nostra popolazione ne abbia proprio bisogno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Monteggia; ne ha facoltà.



MONTEGGIA Stefano

Mi sembra che tutti gli interventi dei colleghi siano stati uniformi nel senso che tutto quanto detto finora non esprime posizioni diverse quindi inviterei la maggioranza a pensare bene a quello che abbiamo detto in questi interventi, perché il ripristino delle condizioni iniziali diventa importante.
Non siamo contrari a questi provvedimenti, al massimo vi sono divergenze su qualche piccola sfumatura. Se tutti i colleghi hanno detto di rinunciare all'ostruzionismo e se vengano ripristinate le condizioni iniziali, tutto potrebbe filare in modo abbastanza univoco e veloce chiaramente con tutti gli interventi e le differenze che ci saranno.
Ritengo che sui provvedimenti non ci possano essere stravolgimenti tali da obbligare il Consiglio a parlare per ore ed ore su questi provvedimenti.
chiaro che ci sono provvedimenti più importanti e meno importanti però vorrei far capire alla maggioranza che non c'è una preclusione da parte nostra, ma, anzi, un'apertura importante, che può portare questo Consiglio a proseguire e ad approvare alcune di queste leggi. Non possiamo dire quante saranno approvate - possono essere tre, cinque o sei - però mi sembra che sia una grande apertura dell'opposizione in questo momento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
A questo punto bisognerebbe fare una riflessione che va oltre la situazione che stiamo vivendo e gestendo in queste ore e in questi giorni.
In una democrazia, in un Consiglio regionale ci si confronta, tra opinioni diverse, tra maggioranza e minoranza. Le regole democratiche devono garantire i diritti dell'opposizione e, nello stesso tempo, i diritti della maggioranza, che ha ricevuto un consenso elettorale e deve portare avanti e concretizzare il programma elettorale con il quale ha vinto le elezioni.
In questi mesi abbiamo cercato di lavorare in questa direzione. Anche se siamo in una situazione difficile e molto stanchi, ritengo utile una riflessione come questa. L'opposizione deve avere le garanzie per svolgere il suo ruolo utile per la vita democratica di opposizione, perché sarebbe sbagliato pensare che l'opposizione non sia utile al confronto democratico.
Per quanto mi riguarda, quando ero all'opposizione ho imparato molto come ho imparato anche quando mi sono trovato a governare, riflettendo sugli errori commessi quando ero all'opposizione. È facile sbagliarsi.
giusto, quindi, dare queste garanzie, ma è giusto darle alla maggioranza che deve realizzare il proprio programma.
Cosa abbiamo cercato di fare in queste settimane? Abbiamo concluso il lavoro in Commissione su provvedimenti in gran parte condivisi anche dall'opposizione: il testo sui pubblici esercizi ha un relatore di maggioranza ed uno di minoranza, così come quello sulla pesca; c'è stata una proficua discussione sulla delibera del "piano casa" in Commissione e abbiamo lavorato in modo costruttivo per arrivare alla legge sulla sperimentazione per le varianti strutturali ai piani regolatori.
Nelle sedute consiliari abbiamo lavorato per arrivare a testi di delibera o di legge che fossero in gran parte condivisi da tutti i membri delle Commissioni competenti.
Per quanto riguarda la forzatura, credo che occorrerebbe fare un minimo di ricostruzione. Ovviamente, noi possiamo dare una lettura e voi un'altra però, nel momento in cui abbiamo chiesto di riunire più volte la IV Commissione per cominciare ad affrontare la discussione sul Piano Regionale Socio Sanitario, anche l'opposizione ha detto: "Crediamo che un'unica Commissione alla settimana non sia sufficiente per affrontare un tema così importante come il Piano Regionale Socio Sanitario".
Il fatto di arrivare a porsi un obiettivo, come quello di cercare di approvare questi testi di legge che, come dicevo questa mattina, sono all'o.d.g. da oltre un mese, è un obiettivo legittimo della maggioranza anche perché, ripeto, sono testi in parte condivisi. Il Consigliere Ghiglia ha detto: "Siamo d'accordo sul piano casa. Siamo d'accordo sulla legge per i pubblici esercizi. Siamo d'accordo sulla legge della pesca". Questo vuol dire che gran parte di quei testi sono condivisi. Personalmente credo che sui fondi strutturali possiamo anche discutere, ma stiamo decidendo una delibera quadro e sarà poi il confronto con il territorio a stabilire i progetti che verranno presentati. C'è tutto un lavoro da fare, ma se non approviamo la delibera quadro, è impossibile iniziare questo confronto con il territorio.
Sulla questione della forzatura, quindi, mi pare che ci sia stata un po' di strumentalizzazione da parte dell'opposizione. Nel gioco delle parti ci sta anche, però siamo arrivati a questo punto non per responsabilità di una maggioranza che avrebbe voluto forzare rispetto all'obiettivo legittimo di approvare i testi di legge iscritti all'o.d.g. di questo Consiglio regionale da oltre un mese. È per questo motivo che dico: siamo al 19 dicembre, possiamo anche tornare alla normalità, ma questo non significa arrivare a fine gennaio con questo o.d.g.. Non è la normalità. Sul testo della pesca abbiamo fatto alcuni Consigli regionali. Avete ribattuto che la maggioranza ha presentato degli emendamenti: è vero, ma abbiamo lavorato per ridurli, però non è possibile che un testo, così discusso in decine di riunioni della Commissione consiliare, debba andare in Consiglio e occupare cinque o sei sedute del Consiglio regionale per discutere un testo condiviso dalla Commissione consiliare, anche dalla minoranza.
per questo che io dico che, adesso, chiederci di ritornare alla normalità, senza sapere quando potremo arrivare ad approvare questi testi di legge, è un'ulteriore forzatura.
Diamoci dei tempi certi, perché nel garantire l'opposizione e nel garantire le forze di maggioranza che hanno il diritto di governare e di portare avanti il loro programma, credo sia utile - se questo può essere un elemento sul quale riflettere - discutere dei tempi. Discutiamo e diamoci dei tempi. Ritorniamo alla normalità. Possiamo ritornare alla normalità se concordiamo i tempi per approvare queste leggi. Per noi, i tempi non possono essere quelli di arrivare a gennaio: questo non va bene.
Abbiamo ancora delle giornate di lavoro dinanzi a noi prima del trenta dicembre; credo che possiamo concordare i tempi per arrivare all'approvazione e concludere questo ordine del giorno del Consiglio regionale, che ci impegna da oltre un mese.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Svolgo alcune considerazioni, prima di fare una proposta personale (ovviamente), perché la maggioranza non si è riunita dopo le parole di tutti i Presidenti e Consiglieri di minoranza.
Penso che sia non opportuno da parte vostra, colleghi della minoranza parlare di vulnus alla democrazia. Qualcuno ha parlato anche di illegalità: questo mi sembra veramente improponibile.
Esiste un regolamento, che consente all'opposizione o a chi ritiene di dover fare opposizione di fare quello che si sta verificando oramai da giorni; lo stesso regolamento consente al Presidente del Consiglio all'Ufficio di Presidenza, sentiti i Capigruppo nella Conferenza dei Capigruppo, di calendarizzare le sedute consiliari.
Quindi, se vulnus alla democrazia non c'è nel primo caso, non pu esserci neanche nel secondo: chiariamolo bene. Se fare opposizione in modo tecnico, applicando tecnicamente il regolamento è uno strumento dell'opposizione, allo stesso modo è consentito alla maggioranza adottare altri sistemi di controbilanciamento.
Tuttavia, così facendo, pur non determinando alcun vulnus alla democrazia, c'è un assurdo dispendio di energie, di tempo e anche di danaro pubblico. Se il confronto deve esserci - ed è sempre opportuno che ci sia è bene che questo confronto giunga all'ottenimento di un obiettivo che possa soddisfare tutte e due le parti. La proposta che emerge in modo chiaro da parte dell'opposizione è dire: "Rinunciate al vostro strumento di difesa, che è quello di convocare le adunanze assembleari l'una dopo l'altra anche in notturna - e noi vedremo di non fare l'ostruzionismo tecnico, applicando il regolamento, ma nel rispetto della sovranità dell'Aula, vediamo cosa succede. Quindi vediamo se riusciamo a discutere su una proposta (e ad approvarne una), a discutere su due, tre, quattro e ad approvarne altrettante". Una proposta in questi termini - ripeto, parlo a titolo personale - non mi sembra accettabile.
Io mi permetto, con grand'umiltà, di farne una a voi, colleghi dell'opposizione. Approfittando dei tempi di cui disponiamo e quindi delle convocazioni, compresa quella pomeridiana di oggi, dateci un segnale di rinuncia all'opposizione tecnica. Approviamo quanto è iscritto all'o.d.g.
iniziamo ad approvare qualcosa; dopo questo segnale, sarò il primo a chiedere ai colleghi della maggioranza di riunirsi per rivedere eventuali aggiustamenti del calendario Però, se realmente volete offrire una fattiva collaborazione, dateci questo segnale.
In assenza di quello, penso che sia molto difficile da parte nostra rinunciare ad una calendarizzazione, avendo come contropartita una serie di punti interrogativi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Noi abbiamo ascoltato con attenzione le proposte prima formulate dai colleghi del centrodestra. Devo annunciare che siamo rimasti un po' delusi perché ci è sembrato - davvero - di aver fatto tutti uno sforzo di incontro, anche ammettendo qualche forzatura che, per il bene dei piemontesi, intendevamo perseguire, forse con qualche margine di errore.
Resta però indiscutibile una domanda, cui non avete dato risposta. Come abbiamo dichiarato, forse c'è stato qualche eccesso di comunicazione e accelerazione, ma la sostanza del percorso seguito sul piano istituzionale non ha mai sbandato dai binari canonici.
Abbiamo sempre seguito un percorso condiviso all'interno dei Capigruppo e anche le numerose convocazioni di IV Commissione non hanno mai prefigurato - almeno nelle intenzioni di chi vi parla, ma sono convinto anche dei miei colleghi - un'accelerazione improvvida delle decisioni sul Piano socio-sanitario.
Ora voi ci chiedete di ristabilire le condizioni, ma noi possiamo credo più che legittimamente - rispondervi. Ben vengano le regole così come ce le auguriamo, di modo che maggioranza e minoranza possano interloquire ciascuno nel rispetto del proprio compito. Ma noi pretendiamo, in nome dei piemontesi, di sapere quanti e quando questi provvedimenti, che anche voi dite di sostenere, possono essere approvati. Noi ormai abbiamo - ahimè, e l'esperienza anche a parti invertite negli anni scorsi ce lo conferma troppa esperienza di come sia facile allungare i tempi di provvedimenti che, invece, come voi ci ricordate, sono assolutamente urgenti. Non è tollerabile e accettabile pensare che ci possa essere una proposta affidata completamente alla disponibilità, alla sensibilità e al buon cuore del centrodestra.
Noi pretendiamo, in nome e nel rispetto delle attese dei piemontesi che diciate, insieme con noi, che questi provvedimenti li volete perché li condividete, e che diciate a noi e ai piemontesi quali sono i tempi certi per approvare questi provvedimenti che, da troppo tempo, sono attesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Non è semplice intervenire in un frangente di questo tipo, anche per uno come me che è abituato a ragionare senza usare le scale di grigio, o in bianco o in nero. È difficile comprendere come su provvedimenti come il piano casa o la legge sulle attività commerciali o i fondi europei centrosinistra e centrodestra possano pensare diversamente. Non ci sono ragioni politiche, non ci sono, oggettivamente, ragioni politiche per cui noi, su queste questioni, dobbiamo avere opinioni contrapposte.
Se non ci sono ragioni politiche, allora vuole dire che c'è qualcos'altro. Vuole dire che la vostra è un'opposizione assolutamente democratica, ma preconcetta, assolutamente legittima, ma strumentale.
Assolutamente confacente ad un rapporto tra maggioranza e minoranza che, da anni, contrappone maggioranza e minoranza del Consiglio. Queste relazioni non sono funzionali al bene dell'Assemblea anche nei rapporti con l'Esecutivo stesso ma, in modo più generale, nei confronti delle dinamiche più vaste che riguardano la nostra gente, gli uomini e le donne di questa regione.
Allora, Consiglieri, dopo questa fase burrascosa, e anche un po' ridicola, che ci ha visto contrapposti con atteggiamenti da parte nostra a volte irrisori o poco rispettosi, da parte vostra con atteggiamenti altrettanto irrispettosi (è stata una presa in giro nei nostri confronti il vostro continuo presentare inversioni di ordini del giorno, spesso su ordini del giorno presentati dalla stessa maggioranza di cui faccio parte) dopo questo teatrino che, per l'amore del cielo, ci sta, è giustificabile in dinamiche di contrapposizione che anche nel Paese sono enormi, sono inconciliabili, adesso è il momento di fare il punto e di vedere insieme come percorrere una strada che ci porta fuori della secca su cui ci siamo arenati.
Ha ragione il Consigliere Lepri, non possiamo, con tutto il rispetto che possiamo avere e che abbiamo per ognuno di voi, accettare che siate voi a dettare l'agenda dell'approvazione di questi provvedimenti. Non è praticabile questa strada. Così come, ne sono certo, tutti quanti voi nessuno escluso, voglia approvare in tempi certi questi provvedimenti.
Parte larghissima del vostro elettorato vi chiede che questi provvedimenti siano approvati per il bene e il futuro della nostra regione. Avevamo avanzato una proposta, una proposta che ci permette di avere la certezza di approvare i provvedimenti più importanti, quelli più urgenti, quelli che servono di più per rispondere ad una serie di bisogni sociali e di disegni prospettici dell'economia, soprattutto di quella agricola, della Regione mettendo da parte quelli non indispensabili, quelli che non servono. Ma soprattutto abbiamo dato una garanzia precisa: il Piano sanitario si congela e si discute a gennaio alla ripresa dell'attività politica... no, è così Consigliere Burzi, sa che ho un grande rispetto per lei, la considero una persona capace cui guardare per imparare il nostro lavoro, ma è così.
una garanzia che ha dato la Presidente stessa. Una delle questioni dirimenti su cui avete posto maggiore enfasi nell'aggredire la maggioranza è stata sciolta. Passiamo, ad una fase successiva, all'approvazione di questo pacchetto di provvedimenti, all'interruzione delle festività di fine anno.
Dobbiamo trovare una strada insieme, non credo che la soluzione proposta da voi sia praticabile. Credo, invece, che la soluzione proposta da noi possa ancora essere ragionata e discussa nei tempi e nelle modalità di approvazione. Diamoci ancora un po' di tempo per riflettere, per ragionare, e troviamo insieme una via di uscita affinché il Consiglio chiuda l'anno regalando ai piemontesi quattro provvedimenti importanti e permettere alla Regione di avere un bilancio che permetta di fare l'attività che è necessario svolgere anche senza l'approvazione definitiva del bilancio.
Questo è un appello che rivolgo con difficoltà perché, come ho detto all'inizio, non siamo abituati a ragionare con ampi margini di trattativa.
Siamo per natura, per formazione, abituati a ragionare in modo abbastanza contrapposto nelle idee, nei modi e nei ragionamenti. Adesso, in questa fase, serve grande ragionevolezza, grande volontà di fare e costruire insieme. Questo è un appello che rivolgo a tutti voi, spero che apprezziate lo sforzo che facciamo per andare nella giusta direzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Clement; ne ha facoltà.



CLEMENT Gian Piero

Molto brevemente. Mi sembra che da parte dell'opposizione sia emersa una richiesta di ritornare alla normalità. Ritorno alla normalità vuol dire sconvocare dal calendario dei lavori le sedute notturne, a fronte del fatto, se ho capito bene, che l'opposizione rinunci all'ostruzionismo applicato in questi giorni. Tuttavia, rimangono i dubbi, le perplessità che ha espresso molto bene il Consigliere Muliere. Se la normalità è il tran tran della pesca, è una normalità che non ci porta da nessuna parte. Credo sia opportuna, mi rivolgo al Presidente del Consiglio, una breve sospensione dei lavori per convocare la Conferenza dei Capigruppo per capire come organizzare i lavori a partire da questa sera.



PRESIDENTE

Consigliere Clement, prendo atto delle sue richieste.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Semplicemente per associarmi a quanto ha appena detto il Consigliere Clement. Mi sembra che la sua proposta vada nel senso di aprire la discussione per quanto riguarda i temi che stiamo discutendo. Sottolineo e avanzo anch'io la richiesta di valutare una sospensione dei lavori.



PRESIDENTE

Invito i Capigruppo ad accomodarsi in Sala A.
Sospendo la seduta fino alle ore 17.45.
La seduta è sospesa.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO FRATIN



(Alle ore 17.59 il Vicepresidente Pichetto Fratin comunica che la seduta è ulteriormente sospesa fino alle ore 18.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 18.31 il Presidente Gariglio comunica che la seduta riprenderà alle ore 19.10)



(La seduta riprende alle ore 19.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g (articolo 51, comma 5 del regolamento consiliare)


PRESIDENTE

Ho una serie di richieste di iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Ritiriamo tutte le iscrizioni all'o.d.g. che pregheremmo gli Uffici di consegnarci in maniera ordinata anche per vedere quelle eventualmente ci potrebbero servire per le prossime puntate.



PRESIDENTE

Collega Burzi, posso assicurarle che abbiamo provveduto a conservare anche quelle delle sedute passate per ogni futura necessità, anche lontana nel tempo.


Argomento: Pesca

Proseguimento esame testo unificato delle proposte di legge n. 47, 48, 58 165, inerente a "Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca" - Esame ordini del giorno n. 522, 523, 528 e 543 collegati


PRESIDENTE

Mi pare di poter utilmente raccogliere gli intendimenti dei Gruppi consiliari, proponendo un'inversione all'o.d.g.
Quindi, riprendiamo il testo unificato delle proposte di legge in materia di pesca, di cui al punto 2) all'o.d.g., il cui esame prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti ARTICOLO 8 Dovremmo passare all'esame degli emendamenti all'articolo 8.
Ha chiesto la parola l'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Informo che la Giunta ritira l'emendamento n. 45, sostituito dall'emendamento n. 54.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Non credo che ci fossero emendamenti a carico del nostro Gruppo qualora ce ne siano sono da considerarsi ritirati.



PRESIDENTE

Sull'articolo 8 non risultano emendamenti presentati dal Gruppo di Forza Italia.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Anche io nell'eventualità che siano rimasti in vita alcuni emendamenti presentati dal sottoscritto - ma parlo anche a nome del collega Lupi - li ritiro, a meno che l'Assessore li ritenga di vitale importanza.
Tra l'altro, ringrazio l'Assessore per essere presente nonostante non stia molto bene di salute; proprio per questo cercheremo di essere celeri nell'approvazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Risultano alcuni emendamenti a mia firma e chiedo che siano solo messi in votazione. Mi riservo di intervenire sull'emendamento rubricato al numero 20.



PRESIDENTE

Passiamo quindi all'esame dei rimanenti emendamenti presentati all'articolo 8.
Emendamento rubricato n. 26 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'art. 8 comma 2: sostituire le parole della lettera c) con "alla gestione della presenza di specie alloctone".



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26, sul quale l'Assessore Taricco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 54 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: al comma 2, lettera c) dopo le parole "azioni di" aggiungere le parole "gestione".
Al comma 3, sostituire la lettera b) con le seguenti: "b) un funzionario regionale esperto in normativa di settore individuato dalla struttura competente b bis) un funzionario regionale competente in materia di risorse idriche:".
Al comma 5 dopo le parole "Consiglio nazionale delle ricerche" sono aggiunte le seguenti: "di Verbania Pallanza".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 62 presentato dai Consiglieri Novero, Pedrale e Monteggia: all'art. 8 comma 2 punto e) aggiungere: "anche con riferimento alla rete idrica creata per scopi irrigui".
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Il parere è negativo, perché era già stato oggetto di trattazione in Commissione, quindi non lo rimettiamo in discussione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62, sul quale l'Assessore Taricco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 42 presentato dai Consiglieri Reschigna, Ferraris Laus e Travaglini: all'art. 8, comma 5, dopo le parole "Consiglio Nazionale delle Ricerche aggiuntive" aggiungere le parole "di Verbania Pallanza (Istituto per lo Studio degli Ecosistemi)".
Ha chiesto la parola l'Assessore Taricco; ne ha facoltà.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Chiedo di ritirarlo, in quanto l'osservazione di Pallanza è già ricompresa nell'emendamento della Giunta.



PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti..
Indìco la votazione palese sull'articolo 8, come emendato.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16 presentato dai Consiglieri Giovine e Lupi: capo 1 (Disposizioni generali) Art. 9 comma 3: si propone la soppressione della frase "entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge".



PRESIDENTE

La parola Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Lo ritiro.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 16 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo n.9, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 55 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 10, al comma 2, dopo le parole: "la disciplina regionale" sono aggiunte le seguenti: "e nazionale".
Il comma 4 è sostituito dal seguente: "il piano regionale è redatto in coerenza con la pianificazione regionale concernente la protezione degli ambienti acquatici e la tutela delle acque".
Tale emendamento sostituisce quello rubricato n. 46.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 28 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'art. 10 comma 5: cancellare la lettera b).
L'emendamento rubricato n. 28 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 27 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: art. 10, comma 5 punto f3 dopo le parole: "3) zone per attività agonistiche e promozionali dell'attività alieutica" aggiungere le parole ", "che non potranno essere individuate all'interno dei territori classificati come: 1) Aree Protette 2) Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale, ai sensi della direttiva 92/43/CEE e 79/409/CEE 3) Rotte di migrazione dell'avifauna ai sensi dell'articolo 1, comma 5 d3ella legge 11 febbraio 1992, n. 157".
La parola all'Assessore Taricco, per il parere della Giunta regionale.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Il parere è negativo, perché impatterebbe troppo definire anticipatamente le aree in cui si può pescare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Lo ritiro, poiché c'è un ordine del giorno al riguardo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 27 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 53 presentato dai Consiglieri Giovine, Dutto e Novero: capo II, art. 10, comma 5, lettera f), punto 5 si sopprimono per intero le parole del punto in oggetto: "5) zone a regolamentazione particolare oppure tratti di corsi d'acqua o bacini naturali nei quali l'attività di pesca è consentita esclusivamente con rilascio obbligatorio del pesce catturato." Ritenendo tale pratica 'sportiva' una tortura gratuita per i pesci, condannandoli a morte quasi certa".
La parola Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Lo ritiro.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 53 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 47 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 11 la lettera b) del comma 1 è sostituita dalla seguente: "b) effettuano la classificazione delle acque in zone ittiche l'individuazione delle zone ittiche, la redazione e l'aggiornamento della carta ittica provinciale:" la lettera h) del comma 1 è sostituita dalla seguente: "h) forniscono le valutazioni circa la qualità delle acque di cui alla lettera b) e degli ecosistemi acquatici sulla base di parametri fisici chimici e biologici significativi, a integrazione dei monitoraggi effettuati ai sensi della normativa in materia di tutela delle acque;".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47 Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11, come emendato.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 12



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 13



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo. 13.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 14



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 15



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo. 15.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 16



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 17



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'articolo. 17 aggiungere il seguente comma: "E' vietato l'immissione a qualsiasi titolo ed in qualunque ambiente acquatico di fauna ittica appartenente a specie alloctone".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco, per esprimere il parere della Giunta regionale.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Il parere della Giunta è negativo, perché è troppo restrittivo: significherebbe non poter più immettere alcun tipo di pesce di nessun genere ad esclusione delle poche specie (una o due) autoctone.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33, sul quale l'Assessore Taricco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 17, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 Emendamento rubricato n. 34 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: il comma 9 dell'art. 18 è sostituito dal seguente: "La pesca dilettantistica è esercitata senza scopo di lucro da chiunque sia in possesso di licenza di pesca o di permesso temporaneo di pesca ovvero dell'attestato del conseguimento dell'esame di cui all'art. 19 e della ricevuta del versamento delle tasse e sopratasse di cui all'art. 27".
L'emendamento rubricato n. 34 è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 18, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 Gli emendamenti n. 35, 36 e 37, presentati dal Consigliere Moriconi sono ritirati dal proponente e conservati agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 19, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 Emendamento rubricato n. 20 presentato dal Consigliere Moriconi: art. 20, al comma 1, dopo le parole "il pesce senza che lo stesso abbia abboccato l'esca." aggiungere "il pesce va soppresso immediatamente evitando allo stesso crudeli sofferenze".
La parola al Consigliere Moriconi per l'illustrazione.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
Soltanto due parole per illustrare l'emendamento, così come avevo preannunciato. Esso recita: "Il pesce va soppresso immediatamente, evitando allo stesso crudeli sofferenze".
Eventualmente, propongo all'Assessore di eliminare la specificazione: "evitando allo stesso crudeli sofferenze.
Il concetto di sopprimere immediatamente il pesce è una pratica che dovrebbe essere fatta in ogni caso. Mi chiedo perché non si voglia inserire questa specificazione. Il pesce pescato è lasciato morire per soffocamento è comunque una sofferenza per l'essere vivente. Non credo che quella proposta sia una specificazione così negativa per i pescatori. Mi si dice che i pescatori lo fanno di prassi, quindi, si tratterebbe solo di sancirla.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Signor Presidente, intervengo esattamente per le motivazioni espresse in questa sede dal Consigliere Moriconi, che trovo molto convincenti. Noi stessi, come Gruppo, avevamo presentato un emendamento di questo tipo.
Voteremo quindi a favore dell'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buquicchio.



BUQUICCHIO Andrea

Anch'io sono favorevole all'emendamento proposto dal Consigliere Moriconi: un inno alla vita anche degli animali.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Questo tema è già stato oggetto di lunga e approfondita discussione e confronto.
Sul piano pratico sono presenti tutte le norme sul benessere animale che impattano sui comportamenti di questa natura; ne abbiamo già discusso.
Sarebbe un'affermazione di tipo quasi ideologico più che tecnico-pratico.
Capisco le motivazioni alla base della richiesta. Su un piano di sensazione posso anche...
Cedo la parola al Consigliere Cavallera, proseguo dopo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera, che interviene in qualità di relatore.



CAVALLERA Ugo

Nell'assenza del relatore n. 1, prende la parola il relatore n. 2.
Faccio presente che mal si addice ad una norma del genere la trasformazione in legge; è una norma di comportamento e come tale regolamentare.
L'Assessore ha già ricordato tutte le norme comprese nel benessere animale, ma, dato che nella legge è prevista l'emanazione di disposizioni potete trasformarlo in ordine del giorno, che la Giunta può recepire.
Ritengo incongruo andare ad un dettaglio del genere, altrimenti dovremmo inserire la dimensione dell'amo o chiedere che l'amo non sia a due uncini. In questo modo, non finiremmo più. Abbiate pazienza: è un qualcosa che va visto in sede regolamentare.
Sono contrario a inserire questa norma in legge.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Propongo di scrivere un ordine del giorno da inserire nel regolamento.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n 20 è ritirato dai proponente e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 21 presentato dai Consiglieri Dalmasso, Barassi Bossuto, Clement, Deambrogio e Moriconi: art. 20 al comma 2 dopo le parole "Non è consentito l'uso contemporaneo di attrezzi professionali" eliminare "fatta eccezione per la canna con o senza mulinello e la lenza da fondo o spaderna".
L'emendamento rubricato è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 38 presentato dal Consigliere Moriconi: all'art. 20 aggiungere il comma 19: "È vietato l'esercizio della pesca ai minori di anni 16".
L'emendamento è ritirato dal proponente e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20, nel testo originario.
Il Consiglio approva



PRESIDENTE

ARTICOLO 21



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 22



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 22 presentato dai Consiglieri Dalmasso, Barassi Bossuto, Clement, Deambrogio e Moriconi: art. 22 al comma 1 dopo le parole "al personale di vigilanza delle aree protette nazionali, regionali e provinciali" aggiungere "alle Guardie Ecologiche Volontarie".



PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 56 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 22 sostituire il comma 2 con il seguente: "2. Le province possono affidare altresì la vigilanza ai seguenti soggetti con funzione di guardia ittica volontaria: a) a volontari, su richiesta delle organizzazioni piscatorie riconosciute e dei comitati di bacino b) alle guardie ecologiche volontarie di cui agli artt. 36 e 37 della legge regionale 2 novembre 1982, n. 32 'Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale'.".
Sostituire il comma 4 con il seguente: "La provincia disciplina e coordina l'attività di formazione, aggiornamento e vigilanza dei soggetti di cui al comma 2".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Noi aderiamo alla proposta della Giunta, che riteniamo faccia parte di quell'equilibrio che si è trovato all'interno della legge. Questo è un auspicio che mi auguro possa valere anche per altre attività, ad esempio per quella venatoria.
Getto parole al vento, ma è la dimostrazione che, quando si vuole, è possibile trovare punti di equilibrio. Come sapete, in partenza non eravamo totalmente d'accordo. Però, avendo trovato un equilibrio, prevedendo che anche le guardie ecologiche faranno il corso per guardie ittiche, a questo punto, aderiamo a quella soluzione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 39 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'art. 22 comma 2 dopo la parola "piscatorie" aggiungere le parole "e ambientali".
L'emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 22, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 Emendamento rubricato n. 49 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 23 al comma 3 cancellare la parola "volontarie".
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Lo ritiriamo.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n 49 è ritirato dalla Giunta regionale e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 23, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 Emendamento rubricato n. 57 (sostituisce l'emendamento rubricato n. 50) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 24 sostituire il comma 1 con il seguente: "Il riconoscimento della qualità di guardia ittica volontarie è subordinato alla frequenza di corsi di qualificazione e aggiornamento organizzati dalle province che ne rilasciano attestato d'idoneità." Sostituire il comma 3 con il seguente: "Le guardie con funzioni di vigilanza in materia ittica, già nominate alla data dell'entrata in vigore della presente legge sono confermate nelle loro funzioni e sono tenute alla frequenza dei corsi di aggiornamento".
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Si tratta di un emendamento di coordinamento, alla luce delle modifiche che abbiamo fatto all'articolo 22.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 40 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'art. 24 comma 2 dopo la parola "piscatorie" aggiungere le parole "e ambientali".
L'emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Indìco la votazione palese sull'articolo 24, come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 25 Indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 26 Emendamento rubricato n. 51 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 26 la lettera i) del comma 1 sulle sanzioni in materia di importazione di idrofauna, controlli sanitari, trasporto e allevamenti è cancellata nella lettera j) del comma 1 sostituire le parole "acquicoltura" con le parole "di ripopolamento".
Nel comma 3 dopo le parole "Le province" aggiungere le seguenti: "esercitano le funzioni relative alle sanzioni amministrative in materia di pesca ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689 'Modifiche al sistema penale'".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51.
Il Consiglio approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 26, come emendato.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 27



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 41 presentato dai Consiglieri Moriconi, Bossuto Barassi, Deambrogio e Dalmasso: all'art. 27 cancellare il comma 4.



PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 27, nel testo originario.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 28



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 29



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 52 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Taricco: art. 29 al comma 1, le parole "sino alla loro scadenza" sono sostituite dalle seguenti: "fino all'entrata in vigore del regolamento di cui al comma 3 dell'articolo 9".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 29, come emendato.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 30



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 30.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 31



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 32



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 78 del Regolamento, sono stati presentati tre ordini del giorno, più un quarto presentato in questo momento, che dovranno essere votati Prego i commessi di iniziare a distribuire i primi tre ordini del giorno.
Il primo ordine del giorno è il n. 522, presentato dai Consiglieri Casoni, Ferraris, Cavallera, Rossi, Giovine, Rostagno.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Il parere è favorevole, perché si tratta di un ordine del giorno in sostituzione di una serie di emendamenti di indirizzo alla Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 522, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la legge regionale 29 dicembre 2006, n. 37 (Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca), prevede all'articolo 8 comma 3 la costituzione di un Comitato consultivo regionale tecnico scientifico e che alla lettera i) dello stesso comma è prevista la nomina di un esperto in acquicoltura per garantire un'adeguata rappresentazione delle specifiche esigenze dell'acquicoltura professionale nelle tecniche che verranno ad essere assunte ciò premesso impegna la Giunta Regionale nella designazione del componente, di cui alla succitata lettera i), a tenere conto della rappresentazione delle sensibilità espresse dalle associazioni maggiormente rappresentative nel settore.
Il Consiglio approva.
Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 523, presentato dai Consiglieri Casoni, Ferraris, Cavallera, Rossi, Bossuto e Giovine.
La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

un richiamo alla semplificazione e al non appesantimento burocratico.
Il parere è favorevole



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 523, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la legge regionale 29 dicembre 2006, n. 37 (Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca), prevede all'articolo 9, comma 3 che la Giunta Regionale entro 6 mesi dall'approvazione della legge approvi un regolamento che ai punti d) ed e) dovrà normare l'importazione di idrofauna e le attività di acquacoltura, pescaturismo e ittiturismo ciò premesso impegna la Giunta Regionale nella predisposizione di detto regolamento a conformarsi alla necessità di: semplificazione amministrativa coordinamento interassessorile gestione dei controlli sanitari in capo alla Direzione Sanità pubblica".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 528, presentato dai Consiglieri Moriconi, Barassi, Deambrogio, Dalmasso, Bossuto e Clement.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

chiaro che un ordine del giorno approvato dal Consiglio è comunque un pronunciamento che deve essere adottato, dopo aver soppesato bene tutte le parole. Voglio ricordare ai colleghi le questioni legate alle zone di protezione speciale, i cosiddetti SIC o ZPS, questioni che, se non gestite e manovrate con cautela, possono creare una serie di problemi.
Va da sé che, per quanto ne so io, in queste zone bisogna introdurre i vincoli che sono necessari. Per esempio, se devo proteggere dei minerali, è inutile che introduca dei divieti sull'attività venatoria o sull'attività piscatoria. A questo punto, a mio avviso, la dizione, così come è proposta è un po' troppo generica. Infatti, noi diciamo alla Giunta di introdurre in tutti i SIC e in tutte le ZPS, modalità e vincoli per la pratica piscatoria.
A questo punto, non ci siamo.



(Commenti fuori microfono)



CAVALLERA Ugo

Aggiungerei tale possibilità solo se del caso, cioè se occorre tutelare quell'habitat nel quale nuota il pesce. Se non c'è una precisazione, su questo ordine del giorno mi astengo. In linea di principio, non sono contrario ad un richiamo di questo tipo, ma questa formulazione è troppo ambigua e può essere liberamente interpretata. Può quindi accadere che o il Regolamento non corrisponde all'ordine del giorno oppure si corre il rischio di essere troppo semplicistici.
Per quanto riguarda il nostro Gruppo, se non viene adeguato, ci asteniamo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Moriconi; ne ha facoltà.



MORICONI Enrico

Grazie, Presidente.
A me sembra che la definizione sia sufficientemente generica per dare la possibilità alla Giunta di comportarsi esattamente come diceva il Consigliere Cavallera. Nel senso che la possibilità di individuare non impegna la Giunta a fare obbligatoriamente una certa scelta.
La mia personale interpretazione è questa: valutando le condizioni, le premesse e quanto previsto dalle leggi, la Giunta potrà individuare o meno modalità e vincoli.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Luigi Sergio

Dopo aver ascoltato gli interventi dei colleghi Cavallera e Moriconi propongo ai firmatari dell'ordine del giorno di valutare l'opportunità di inserire le parole "se del caso" dopo "la possibilità di individuare", in modo da mediare le esigenze di entrambi. In questo modo, si potrebbe votare l'ordine del giorno con un largo voto del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore alla tutela della fauna e della flora

Se vogliamo modificare il testo, lo possiamo fare. È chiaro che noi avevamo dato parere favorevole, soppesando esattamente le parole: "la possibilità di individuare modalità e vincoli". Vincoli vuol dire regole se vogliamo chiarire meglio la parola vincoli, si potrebbe inserire le parole "modalità e limiti". È chiaro che questo non è un blocco. Proviamo a mettere "di individuare modalità e limiti" che, ovviamente, potranno essere ampli o stretti: lo si valuterà caso per caso.
Valutiamo la possibilità di inserire "modalità e limiti", senza pregiudicare alcunché.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Concordo con l'indicazione dell'Assessore. Siamo disposti ad accogliere le parole "modalità e limiti", anziché vincoli, anche se l'ordine del giorno originale ci sembrava già abbastanza chiaro e aperto a tutte le possibilità.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Moriconi, riformuli l'ordine del giorno.



MORICONI Enrico

riformulato nel senso che nella frase "le possibilità di individuare modalità e vincoli", la parola "vincoli" viene sostituita con la parola "limiti".



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 528, il cui testo come modificato, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale nello spirito di conservazione delle biodiversità e di tutela della fauna riconoscendo l'importanza di effettuare scelte che recepiscano la necessità di salvaguardare l'unicità delle aree riconosciute come siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE nonché delle aree protette impegna la Giunta Regionale ad adottare norme che prevedano all'interno di tali aree le possibilità di individuare modalità e limiti della pratica pescatoria".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ordine del giorno n. 543, a firma dei Consiglieri Moriconi Barassi, Travaglino, Valloggia, Robotti, Boeti, Dalmasso, Turigliatto Buquicchio e Rabino; ne do lettura: "Il Consiglio regionale viste le norme relative al benessere animale, e nella convinzione che si debbano adottare provvedimenti il più possibile rispettosi della vita di ogni essere vivente impegna la Giunta regionale ad inserire nel regolamento previsto dalla legge regionale 29 dicembre, n.
37 (Norme per la gestione della fauna acquatica, degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca), la previsione della soppressione immediata del pesce immediatamente dopo la sua cattura".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Intervengo non tanto come relatore, ma come appartenente al Gruppo Forza Italia: raccomando al mio Gruppo di astenersi su questo documento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 543.
Il Consiglio approva.
Dobbiamo ora procedere alla votazione dell'intero testo della legge.
Ricordo che la votazione avverrà per appello nominale.
La parola al Consigliere Moriconi per dichiarazione di voto.



MORICONI Enrico

Intervengo brevemente per giustificare il fatto che, come si è visto mi sono astenuto per tutta la votazione su questa legge.
Ritengo che sia una legge molto attesa, quindi, il Consiglio sicuramente dovrà procedere a lavorare su questo punto. Da sostenitore delle tesi e delle teorie dei diritti degli animali, ritengo che si potrà fare di più per la tutela dei diritti degli animali.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera



CAVALLERA Ugo

Voglio sottolineare due cose. La prima considerazione è che non si pu negare l'impegno della nostra parte politica, ma parlo in senso lato, dei colleghi di tutta la Casa delle Libertà in questa sede, oggi, per arrivare ad approvare questa legge: la riteniamo adeguata ai tempi e attesa sul territorio. La seconda considerazione è che, con questo testo di legge abbiamo superato una serie di ostacoli; mi auguro che questa metodica possa costituire un sistema per affrontare altre questioni all'orizzonte, altri testi di legge e altre problematiche sulle quali dovremo deliberare o con leggi o con piani. Nel momento in cui la maggioranza - in questo caso l'Assessore Taricco - si atteggerà con uno spirito costruttivo, da parte nostra non mancherà l'attenzione e anche la condivisione, qualora ce ne siano le condizioni politiche.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Barassi.



BARASSI Paola

Un minuto solamente per dichiarare che il nostro Gruppo approverà questo disegno di legge, esprimendo voto favorevole. Ci sono alcune cose che non ci convincono fino in fondo, ma riteniamo che l'Assessore, nel lavoro di definizione di questo articolato, abbia prestato attenzione anche ad una serie di problematiche da noi evidenziate. Ci auguriamo che, anche nella fase di definizione del regolamento, metta in campo questa attenzione.
Quindi, ribadisco il voto favorevole.



PRESIDENTE

Prima di mettere in votazione il testo, prego di fare attenzione al comunicato.
Risultano sconvocate le sedute del Consiglio regionale di oggi, martedì 19, alle ore 20.00; di domani, mercoledì 20 dicembre, alle ore 0.01 e alle ore 14.30, nonché alle ore 20.00. Risulta altresì sconvocata la seduta del Consiglio regionale di giovedì 21 alle ore 0.01.
Pertanto, anche alla luce della lettera di convocazione che riceverete restano convocate le sedute di Consiglio regionale di domani, mercoledì 20 alle ore 10.00; giovedì 21, alle ore 14.30; venerdì 22, alle ore 9.30.
Ripeto, restano convocate queste tre sedute di Consiglio regionale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Volevo solo chiedere cortesemente alla Presidenza, in particolare in queste due settimane, di mettere con una certa puntualità l'o.d.g. dei lavori su Internet. A volte capita che ci sia una certa discrasia tra quello che è indicato e quello che poi accade.
Credo che, anche per i colleghi non presenti in Aula, sia molto utile avere prontamente la visione su Internet delle convocazioni.



PRESIDENTE

Seguirò gli Uffici, affinché si adempia nel modo da lei indicato.
La parola alla Consigliera Motta



MOTTA Angela

Volevamo solo sapere dove siamo invitati a cena dall'Assessore Taricco per mangiare pesce questa sera.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 Consiglieri votanti 39 Consiglieri hanno votato Sì 37 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
La seduta è tolta



(La seduta ha termine alle ore 20.01)



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