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Dettaglio seduta n.142 del 18/12/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PLACIDO ROBERTO



(Alle ore 14.32 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Buquicchio, Dalmasso, Gariglio Rostagno, Travaglini.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Colleghi, intendo fornire alcune informazioni di servizio che possono essere utili nel prosieguo dei lavori e invito i Consiglieri presenti a segnalarle ai colleghi dei rispettivi Gruppi che non fossero presenti in aula.
Si tratta di due questioni pratiche. Una riguarda i colleghi che hanno le auto parcheggiate in piazza Solferino. Gli orari sono: apertura ore 7.30 e chiusura ore 20.30, il che permette a questi colleghi di parcheggiare sulle strisce blu senza pagare niente, com'è già successo nella scorsa legislatura quando si è verificata una seduta notturna. Vi prego di informare i colleghi interessati.
Poi, se l'Aula acconsente, le sedute potrebbero avere la seguente scansione: apertura ore 14.30, chiusura ore 20, pausa fino alle 21.30 per la cena, riapertura alle 21.30 fino alle ore 24, dalle 0.01 fino alle 6 del mattino, con un certo margine d'elasticità per permettere ai Consiglieri ma anche al personale, un minimo di funzionalità. Naturalmente, per la pausa pranzo e per la pausa cena (20-21.30), oltre al bar, è aperta anche la mensa. Faremo una prova questa sera: se non utilizzata, evidentemente non chiederemo al gestore di tenerla aperta inutilmente.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Per quanto riguarda il mio Gruppo, assolutamente non acconsentiamo e la pregherei, per stabilire un calendario opportuno, di fissare una riunione dei Capigruppo.
So che lei lo capisce, Presidente, ma voglio spiegare ai colleghi che fossero disattenti che voi avete convocato un Consiglio 24 ore non stop e noi intendiamo fare un Consiglio 24 ore non stop. Perché? Perché con la proposta del Presidente Placido voi fate una sosta di 8 ore al giorno: 4 ore al mattino più i ritardi (oggi ci avete già fatto perdere un'ora e mezza), più un'ora e mezza-due per il pranzo, più un'ora e mezza per la cena fa 8 ore e forse qualcosa di più. Allora, se intendete fare una sosta complessiva di 8 ore al giorno e se questo è il desiderio della maggioranza, va molto bene, però non convocate le sedute notturne: le fate dalle 10 del mattino alle 24, facendo risparmiare denaro pubblico perch non si pagano straordinari ed evitando di costringere i dipendenti ad orari impossibili, facendo una cosa seria.
Notturne, Presidente, vuol dire notturne, non che si smette alle 5.30 6, si va a dormire cinque ore, si fa la sosta, si fa la pausa e poi si riprende con calma. Se volete fare queste battaglie e avete inaugurato, con la Presidente Bresso, una democrazia prepotente al posto della democrazia decidente, va molto bene, però cattivi, cioè non prendiamoci in giro perché per quanto ci riguarda - ed è per questo che chiediamo un'urgente riunione dei Capigruppo - non siamo disposti a fare le finte: se volete fare le notturne, sono le notturne, non ci sono pause, si mangia a turno e soprattutto non si sprecano soldi pubblici per pagare gli straordinari perché voi dalle 5 alle 10 del mattino dovete andare a fare la nanna. Non è questo il nostro problema.
Presidente, io la prego di attenersi a quelle che sono le convocazioni che avete deciso - maggioranza - nella Conferenza dei Capigruppo, perch altrimenti noi non ci stiamo. A questo punto, le chiedo, come da Regolamento, di convocare una riunione dei Capigruppo che prenda le decisioni conseguenti, anche a maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ghiglia, per quanto ha segnalato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Non so se sia necessaria la riunione dei Capigruppo; per quanto mi riguarda, la riunione notturna si può tenere sino alle ore 8 del mattino, perché si era già ipotizzata quest'eventualità.
Vorrei ricordare al Consigliere Ghiglia, che adesso ha fatto un richiamo alla serietà, che nella scorsa legislatura quest'aula ha fatto più di una nottata non per un nobile obiettivo, ma perché allora qualcuno si voleva aumentare lo stipendio. Abbiamo fatto le notti per bloccare quell'obiettivo che qualcuno voleva perseguire e quindi, caro Agostino lasciamo perdere queste lezioni perché cominciamo male la giornata.



GHIGLIA Agostino

già cominciata male! E sempre per colpa vostra!



MULIERE Rocco

Lasciamo perdere, Agostino, perché non è il caso.
Comunque, Presidente, per quanto ci riguarda, la seduta notturna pu andare avanti sino alle ore 8 del mattino. Dopodiché, se non vogliamo concedere la sospensione per mangiare, non concediamola, ma io credo che sia utile. In ogni caso, per quanto riguarda la notturna, ripeto che per noi va bene andare avanti sino alle 8 del mattino.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Come ho già detto in altri momenti, l'ormai inarrestabile, ineludibile avvio nell'ambito della minoranza di quella che un tempo era la CdL del partito unico, mi obbliga ovviamente ad aderire in maniera integrale a quanto ha detto il collega Ghiglia, nonché Segretario provinciale di AN.
Ma, al di là dell'adesione politica, mi permetto - come già fatto nella scorsa sessione - di ricordare alla Presidenza del Consiglio che le convocazioni nella Conferenza dei Capigruppo sono imprecise perché non definiscono nulla se non l'orario di inizio delle sessioni. Quindi qualunque sia l'impostazione che l'Ufficio di Presidenza, immagino sostituendosi alla Conferenza dei Capigruppo, o di una riunione dei Capigruppo in qualunque momento convocata, vi è certo da definire l'orario di chiusura delle convocazioni.
Al momento, è previsto l'orario di inizio delle convocazioni, non è stabilito l'orario di chiusura: credo che questo sia un compito regolamentare. Dopodiché, avendo letto stamattina dell'assoluta, per quanto ci riguarda in sede politica, inutilità di quanto stiamo facendo, voglia la maggioranza, che sempre ha deciso, decidere in quale modo continuare con la stessa identica inutilità. Ci adeguiamo volentieri a qualunque decisione la maggioranza in tal senso, essendo inutile, vorrà intraprendere.
Ricordo, se non sbaglio, che per le ore 15.30 è prevista (da precedenti convocazioni, organizzazioni o quant'altro) la Consulta europea e chiedo cortesemente all'attuale Presidenza che cosa intende fare a questo proposito.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Io concordo con quanto hanno già dichiarato i colleghi Capigruppo di maggioranza. Volevo fare un'ulteriore proposta, che magari potrebbe essere discussa durante la Conferenza dei Capigruppo: visto che questa mattina abbiamo perso mezz'ora per mancanza del numero legale, oggi pomeriggio abbiamo perso un'altra mezz'ora sempre per mancanza del numero legale proporrei di fare un "bonus" per questa ora persa a favore dei dipendenti lasciando scegliere a loro se fare un'ora in meno in prima serata o in prima mattinata.
Penso che i Capigruppo debbano anche tener conto di quest'aspetto perché il tempo si deve regalare, non sprecare. Pertanto, il primo dovere della maggioranza è di non far mancare ripetutamente il numero legale.
Mentre ho la parola, farei un'altra proposta organizzativa.
Quando siamo andati in tutte le Province a discutere del Piano Socio sanitario, i colleghi delle Province hanno ospitato tutti i componenti della Commissione durante la pausa pranzo. Visto che parliamo di pausa pranzo, ricordate i colleghi Giovine e Lupi che arrivavano sempre puntuali al momento giusto? C'é un impegno, da parte dei Consiglieri di Torino, a restituire quest'ospitalità. Secondo me, se si organizzasse domani nella pausa pranzo, potrebbe anche aiutare e favorire il dialogo tra di noi.
Dato che lei, Presidente, alle 15.50 dovrà sospendere il Consiglio ritengo che possa essere opportuna una riunione dei Capigruppo per discutere di queste proposte organizzative.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cotto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Presidente, intervengo per fatto personale, perché credo che quanto ha riportato la collega Cotto possa avere anche una sfumatura altamente offensiva sull'operato dei colleghi che ha citato, ovvero il sottoscritto e il collega Lupi. Vorrei eventualmente chiedere alla collega Cotto un'ulteriore precisazione al riguardo o quantomeno una sospensione della seduta e una riunione dell'Ufficio di Presidenza per dipanare quest'equivoco nei confronti dei colleghi Lupi e Giovine. Chiederò anche al collega Lupi di intervenire in merito a questo gravissimo e pesante attacco che abbiamo ricevuto. Innanzitutto vorrei precisare che non intervenivano nelle varie riunioni delle Commissioni sanità all'ora di pranzo, ma con ampio anticipo sulla seduta pomeridiana: c'é una bella differenza, scusate! Inoltre, altro aspetto sicuramente rilevante, occupandoci di tutti gli aspetti dei consumatori, in particolare di quelli legati alla qualità e alla tutela alimentare sul cibo, avevamo bisogno di completare una cultura enogastronomia alimentare di tutto il panorama piemontese. Peraltro anticipando la risposta richiesta dalla collega Cotto, che, tutto sommato ha dei punti di interesse che meritano chiarezza, sono certo che insieme ai colleghi Leo, Lupi, Burzi, Nicotra, Ferrero, Ghiglia e tutti gli altri Consiglieri di Minoranza (ma credo che anche quelli di maggioranza vorranno associarsi), siamo ben disponibili ad offrire non uno, ma ben due pranzi ai colleghi del Piemonte 2, che finora sono stati così generosi. Nella fattispecie, propongo che uno di questi si possa offrire a Piazza dei Mestieri, dove ho potuto appurare personalmente che la qualità è assolutamente eccelsa.
Interverrò successivamente anche sull'ordine dei lavori. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giovine. Mi fa piacere che il clima natalizio porti bontà e serenità: ne abbiamo bisogno! Ha chiesto la parola il Consigliere Lupi; ne ha facoltà.



LUPI Maurizio

Grazie, Presidente.
In merito alla proposta inerente ai tempi delle sedute, penso che proprio per una questione organizzativa, sia importante una riunione dei Capigruppo per definire con precisione sia gli orari d'inizio (questi ovviamente, sono già presenti nelle convocazioni) sia gli orari di termine delle sedute stesse, in modo che il Consiglio, nel suo complesso, possa avere un riferimento di tipo organizzativo sulla durata delle sedute.
Sarebbe utile esaminare queste proposte in una Conferenza dei Capigruppo, per definire, col consenso di tutti, l'orario di inizio e di chiusura delle sedute, per trovare un accordo complessivo condiviso.
Penso che sia il sistema migliore per definire e per sapere nei prossimi giorni quando si inizia e quando si finisce.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lupi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Leo; ne ha facoltà.



LEO Giampiero

Mi rendo conto che il tutto sia un po' variegato, ma vorrei porre un quesito al Presidente Placido, alla Presidente Bresso e al collega Chieppa che è il delegato. Alle ore 15.30 è convocata la Consulta Europea: cosa dobbiamo fare? È imbarazzante, nel senso che io vorrei seguire i lavori: vanno via i membri della Consulta Europea? In altri casi abbiamo sempre sospeso la seduta.
Come dice giustamente il collega Ghiglia, c'era un accordo. Oltretutto visto che c'era l'intenzione di convocare una riunione dei Capigruppo, si potrebbero prendere due piccioni con una fava, come suggeriva poco fa la collega Cotto, sempre di grande buonsenso.
Presidente Placido, mi rivolgo a lei, conoscendo il suo rigore nella gestione dell'aula: vorrei che fosse tutelato il mio diritto di essere presente in aula e alla Consulta Europea.
Pongo tale questione agli organi della Presidente Bresso, al Presidente Placido e al collega Chieppa: io desidero partecipare sia al Consiglio che alla Consulta, perché è un mio diritto, ma è altresì un mio dovere. Penso che anche altri colleghi la pensino come me: se non partecipasse nessun Consigliere alla Consulta Europea sarebbe una presa in giro; ma d'altra parte, se partecipassimo, mancherebbe il numero legale.
Vedete voi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Collega Chieppa, sono interessato perché nella precedente legislatura sono stato Presidente per delega della Consulta Europea; mi spiace che lei sia così disinformato, ma ciò dimostra quale sia il suo supporto all'interno dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, perché non conosce neanche i componenti che vi sono stati e le deleghe che avevano.
Non accettando queste forme di provocazione...



(Commenti del Consigliere Chieppa fuori microfono)



TOSELLI Francesco

Sento un leggero brusìo e non so da dove proviene! Vede, Presidente, lei deve gestire ovviamente l'aula e avendo fatto anch'io il Presidente per delega comprendo le difficoltà che può avere.
Vedo questa maggioranza assolutamente agguerrita. Ma proprio perch dimostra di esserlo in queste ore giornaliere, mi chiedo se lo sarà anche più tardi.
Sono due le cose...



(Commenti del Consigliere Chieppa fuori microfono)



TOSELLI Francesco

Scusi, ci sono delle mosche che volano? Delle api? Delle zanzare? Perché sento qualcosa che vola, è un ronzio, e diventa difficile proseguire.



PRESIDENTE

Collega Toselli, le assicuro che ho un buon udito e non sento ronzii.



TOSELLI Francesco

Se mi aiuta con del DDT, potremmo zittire queste mosche che danno fastidio quando si interviene.
Quand'ero Presidente per delega - lo ricordo ad alcuni componenti dell'Ufficio di Presidenza - ho sempre cercato di venire incontro ai componenti Consiglieri regionali della Consulta Europea.
Quindi, non abbiamo mai accavallato il Consiglio regionale a riunioni della Consulta Europea. E siccome i temi della Consulta Europea interessano anche me, vorrei assentarmi in tal senso, ma con l'accordo dell'Aula sulla sospensione dei lavori.
Seconda questione: mi chiedo come si fa a fare maggioranza e a voler mostrare i muscoli quando si prendono otto ore delle ventiquattro complessive come pausa. Che senso ha non fare la seduta domani mattina? Perché i Consiglieri devono riposare? Ma per quale ragione bisogna far lavorare le strutture del Consiglio regionale e poi non siamo in grado neanche di garantire il numero perché bisogna riposare, e quindi alcune ore non le facciamo? Facciamo il Consiglio nelle ore giornaliere...



PRESIDENTE

Per cortesia, collega Toselli, tutti hanno diritto di parlare all'interno dei tempi previsti. Sull'ordine dei lavori i tempi sono di due minuti.



TOSELLI Francesco

La ringrazio, Presidente. Sono stato sufficientemente disturbato dai famosi ronzii, quindi potrei ancora proseguire, ma per rispetto dell'Aula chiudo il mio intervento, chiedendo anche io una riunione dei Capigruppo per decidere insieme le modalità dell'orario e della gestione dei lavori dell'aula. Grazie.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Credo che la richiesta che alcuni colleghi hanno posto non sia così banale. La riunione della Consulta Europea non è banale, anche per il numero dei componenti che ne fanno parte, cioè uno per Gruppo consiliare.
Quindi, su questo problema sarebbe bene sospendere brevemente i lavori del Consiglio e decidere se parteciparvi e con quali modalità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Lepri; ne ha facoltà.



LEPRI Stefano

Grazie, Presidente.
Noi le riconfermiamo che abbiamo intenzione di lavorare duramente, il che vuol dire che non ci sono ostacoli da parte nostra a lavorare l'intera notte fino alle ore otto del mattino.
Ripetiamo che questa è la posizione della maggioranza, quindi invitiamo l'Ufficio di Presidenza e il Presidente a prendere atto di questa richiesta e di concludere questa discussione - peraltro legittimamente avanzata dalla minoranza - perché è evidente che esiste in questo senso una maggioranza.
Così come chiedo, senza che vi sia motivo di polemica, di capire la ragione per la quale non è stata cancellata la convocazione della Consulta Europea essendo stato chiaro all'interno della Conferenza dei Presidenti che la richiesta da parte di tutti i gruppi di maggioranza era di escludere ogni convocazione di qualsiasi Commissione.
Quindi, ritengo ci sia stato verosimilmente ed involontariamente un vizio nella gestione delle convocazioni, a meno che non fosse più possibile sconvocare la Consulta, nel qual caso prendiamo atto. Se così non fosse senza alcuna critica (perché possono esserci degli errori da parte di tutti) risottolineo il fatto che nella riunione dei Capigruppo abbiamo chiesto espressamente che venissero cancellate tutte le altre convocazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Mi ricollego a quanto detto dal collega Lepri, cercando nel mio ruolo di tentare una prima mediazione.
Temo che il collega Toselli abbia ragione sui ronzii e credo che dobbiamo migliorare gli acchiappa mosche, perché è assai strano che in inverno dentro al Consiglio regionale ci siano effettivamente questi ronzii un po' fastidiosi.
Tra l'altro, volevo cercare di spiegare al collega Boeti che quanto sto per dire ha un filo di senso costruttivo; giustamente il collega Lepri ha chiesto il motivo per cui non è stata convocata. Personalmente credo che non ci sia stato alcun malanimo da parte di chi poteva convocarla, ma mi pare che già in passato quando c'è stata la Consulta Europea, erano state sospese le altre attività consiliari e di Commissione.
Ricordo benissimo un caso in cui una Commissione è stata interrotta perché la Consulta Europea era stata convocata di lì a poco.
E' una Consulta che ha la sua importanza, visto che il tema Europa ha nelle nostre vite un'importanza sempre più rilevante; è un organo del Consiglio regionale e voglio ricordare che per domani è stata convocata la Commissione nomine e che, in quella occasione, verrà sospesa la seduta del Consiglio.
Quindi, o c'è stato un refuso o un qui pro quo nella comunicazione nell'Ufficio di Presidenza; non vi è nulla di male, ma possiamo rimediare sospendendo ora il Consiglio regionale e riprendendo poi normalmente.
Non è una forzatura ma una questione di rispetto anche verso i membri esterni della Consulta Europea che sono venuti appositamente e molti da Province esterne a Torino.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Oggi sono arrivato un po' in ritardo, per un motivo non banale.
Terminando la seduta serale del Consiglio a mezzanotte, ho dovuto cercare un parcheggio che non fosse nel cortile interno di piazza Solferino.
Capisco che normalmente di notte non ci sia il servizio di portineria e di sorveglianza, ma in questi giorni che abbiamo previsto le riunioni notturne forse sarebbe il caso di prevedere qualcosa in modo da permettere l'utilizzo del parcheggio.
Detto questo, scusandomi del fatto che sono appena arrivato, ho sentito gli interventi fatti or ora sul problema di sospendere o meno. E' chiaro che una serie di lavori come quelli che abbiamo programmato comportano necessariamente la sovrapposizione di più riunioni.
Oggi c'era un'altra riunione per me importantissima cui avrei voluto partecipare, ma non riuscirò. Già nella scorsa seduta avevo fatto un appello almeno per poter aderire all'invito del sindaco di Torino Chiamparino, per un'altra manifestazione importantissima.
Capisco perfettamente che quella riunione, convocata in corso Regina Margherita, farebbe saltare mezza giornata del nostro Consiglio; però mi pare - non vorrei sbagliarmi essendo arrivato da poco - che questa riunione sia convocata nelle sale di questo palazzo.
Dovrebbe iniziare fra tre minuti, non so quanto possa durare, ma non salta la seduta pomeridiana del Consiglio se parteciperemo a quella riunione, semplicemente si prolunga il tempo di pausa, e centinaia di volte prolunghiamo le riunioni per i motivi più strani.
Avevo già espresso il mio desiderio di potere partecipare ad alcune riunioni e capisco perfettamente che non possiamo, per le esigenze legittime di ognuno di noi, far saltare delle intere sessioni, però, oggi si tratterebbe di rinviare di mezz'ora o un'ora la riunione che si tiene nel palazzo.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste d'intervento?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, non vorrei mai limitare...
Andando per ordine, sull'ultimo problema posto dal collega Novero, ho già informato i colleghi - parlo in prima persona perché presiedevo l'Aula della chiusura del Palazzo in piazza Solferino, ma i colleghi dovrebbero anche ricordare che mancano alcuni posti auto per dare la possibilità ad ogni Consigliere di avere il proprio posto assegnato. La questione dovrebbe essere risolta in tempi abbastanza rapidi, perché, così come deciso - anche di questo dovreste essere a conoscenza - l'acquisizione del Palazzo in via Arsenale, dove hanno sede molti Gruppi consiliari, dovrebbe portare al Consiglio regionale la disponibilità di alcuni posti auto nel cortile sito tra Palazzo Lascaris e il Banco di Sicilia. In questo modo, dovremmo avere disponibile un posto per ogni Consigliere, riducendo tutti i problemi e disagi che, specialmente durante le giornate di Consiglio, hanno i Consiglieri che turnano sui posti non assegnati.
Invece, per quanto riguarda gli orari delle sedute...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate colleghi, siccome la cosa ci riguarderà per un paio di giorni vi chiedo l'attenzione necessaria.
Nella riunione dei Capigruppo la proposta non era stata formalizzata.
Prego i colleghi Capigruppo che erano presenti di confermare: non era stato formalizzato un calendario completo e articolato circa l'apertura e la chiusura delle sedute, c'era l'indicazione su alcuni orari. L'Ufficio di Presidenza, non all'unanimità, ha provato a suggerire una proposta di orari per i nostri lavori, che tenesse conto di quanto deciso sui Consigli convocati e anche delle necessità fisiologiche dei Consiglieri e del personale.



PRESIDENTE

GHIGLIA Agostino (fuori microfono)



PRESIDENTE

A maggioranza.



PRESIDENTE

Sì, a maggioranza, ho detto "non all'unanimità".
Collega Ghiglia, ho detto "non all'unanimità" che vuol dire a maggioranza.
Ho proposto in apertura dei lavori una possibile calendarizzazione degli orari. Mi sembra di capire che su questo non ci sia la condivisione.
Di conseguenza, vale la convocazione ufficiale dei lavori, che è a vostre mani: ore 14.30, ore 20.00, ore 0.01; poi, ripresa alle ore 08.00 e alle ore 10.00. Non cambia niente rispetto alla convoca a vostre mani.
Per quanto riguarda la Consulta europea...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate colleghi, non vorrei che tutto l'interesse dichiarato sull'Europa venisse meno a seguito della proposta sull'organizzazione.
Per un disguido, senza entrare nel merito, la Consulta europea non è stata sconvocata come di solito avviene per altre iniziative previste in concomitanza con le sedute calendarizzate. Quindi, si è creata una situazione per la quale, al di là dei Consiglieri, anche alcuni componenti della Consulta europea hanno ricevuto la convoca per venire a Palazzo Lascaris.
Eviterei di votare su una tale questione, pertanto sospenderei la seduta per mezz'ora, riprendendo i lavori con gran puntualità, per una forma di cortesia non tanto verso i Consiglieri che sono già presenti in Aula, ma verso i convocati che non hanno ricevuto la comunicazione.
Quindi, prego il Consigliere con la delega alla Consulta europea di andare su e informare della situazione.
I lavori dell'Aula riprendono alle ore 16.05. Naturalmente, se non ci sono problemi, i lavori proseguiranno così come da convoca.


Argomento: Varie

Saluti agli alunni e insegnanti della Scuola elementare statale "M. Coppino" (Succursale "Giulia Falletti di Barolo") di Torino


PRESIDENTE

Poiché alla ripresa dei lavori non saranno presenti, saluto gli allievi della Scuola elementare "M. Coppino" (Succursale "Giulia Falletti di Barolo") di Torino e gli insegnanti che li accompagnano nella visita al Consiglio regionale. È in corso la seduta di Consiglio, che è stata appena sospesa per mezz'ora a causa di un'altra riunione che si tiene al primo piano. Grazie della visita e buona permanenza in Consiglio regionale.
(La seduta, sospesa alle ore 15.35 riprende alle ore 16.05)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori consiliari.
Sono state espletate le formalità sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, non avevo partecipato ai lavori quando il mio Capogruppo, Presidente Rossi, aveva presentato una serie di richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g., pertanto chiedo di poter apporre la firma ai seguenti ordini del giorno: 344, 46, 48, 53, insomma, a tutti gli ordini del giorno, per non elencarli tutti, presentati.



PRESIDENTE

Diamo per apposta la sua firma a tutti i documenti presentati, così siamo tranquilli.
La parola al Consigliere Botta sull'ordine dei lavori.



BOTTA Marco

Signor Presidente, intervengo soltanto perché - c'è il Consigliere Robotti che si rivolge in tono oltraggioso alla mia persona, usando...



(Commenti fuori microfono)



BOTTA Marco

L'ho visto io. Mi ha fatto dei segni.



PRESIDENTE

Se si ripete, prenderemo provvedimenti. Prego, Consigliere Botta.



BOTTA Marco

un impegno! Presidente, vorrei che lei ci comunicasse come intende risolvere la questione delle eventuali future interruzioni, sia serali sia di domani mattina, in maniera tale da esserne tutti a conoscenza.



PRESIDENTE

Consigliere, la ringrazio perché mi permette di ripetere quanto già comunicato prima della sospensione rispetto all'organizzazione dei lavori delle varie sedute calendarizzate a mano di tutti i Consiglieri regionali.
La Presidenza ha avanzato una proposta di organizzazione dei lavori che, di fatto, con alcuni interventi, tra i quali quello del suo collega di Gruppo, Consigliere Ghiglia, non è stata accolta dall'Aula. Si è addivenuti all'opportunità di rispettare l'orario indicato nelle comunicazioni.
Quindi, l'Aula, con eventuali riunioni di Capigruppo, è sempre sovrana finché non ci saranno variazioni, rimane quanto comunicato ufficialmente nelle convocazioni che avete ricevuto.
La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, sempre relativamente all'orario, vorrei capire se non ci sono interruzioni. È grave questo! Ragazzi, ma state scherzando!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi, scusate! V'invito ad entrare nel merito. Il Consigliere Scanderebech pone un problema sull'ordine dei lavori, ha la facoltà di intervenire.



SCANDEREBECH Deodato

In qualità di Consigliere anziano - non d'età, ma politicamente essendo già stato presente nella precedente Legislatura - ma, soprattutto in qualità di Presidente, risolva questo problema, si metta nelle condizioni, perché non è un "problemino", è un "problemone", per tutti.
Quindi risolviamolo, altrimenti cominciamo a giocare senza avere l'arbitro in campo e in competizioni ad alto livello è di fondamentale importanza che ci sia l'arbitro in campo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Scanderebech. Io non ho mai voluto fare l'arbitro per tanti motivi. In questo caso faccio il notaio del regolare funzionamento dei lavori. Ha chiesto la parola il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente. A differenza del collega Scanderebech, io non voglio chiedere gli orari, perché mi sembra che siano stati scritti quindi, se non ci sono modifiche, l'orario sarà rispettato.
Vorrei invece - e penso che nella giornata di oggi sia forse il primo intervento - denunciare quanto sta avvenendo su una Provincia, esattamente la Provincia di Novara, nel Comune di Arona, di cui tutti i giornali stanno parlando, non ultimo quello di oggi, rispetto al quale è apparso un articolo su La Stampa e sul Corriere di Novara.
Mi riferisco al fatto che sono stati finanziati, dalla Regione Piemonte 240.000 euro, quindi non sicuramente poche decine di euro, per dare un contributo ad un'associazione che si chiama Art Museo per una mostra. A prescindere dall'opportunità di fare una mostra a vantaggio di tutta la collettività, il vero problema - mi rivolgo a lei, Presidente, conoscendo la sua sensibilità - è che lo stesso Comune di Arona non ne sa nulla quindi tutto questo è avvenuto all'insaputa del Comune di Arona. In merito l'Assessore alla cultura ha rilasciato una dichiarazione; non ne faccio un problema né politico tanto meno partitico, anche se, giusto per dare informazione all'aula, parliamo di un Comune che attualmente è amministrato dal centrosinistra. Lo stesso Assessore DS alla cultura, questa mattina quindi parlo di un testo "virgolettato", dice di essere sconcertato da un contributo così elevato.
Non discuto la validità delle mostre che vi vengono allestite e nemmeno il valore artistico di quest'ultima, però la Regione ha....



(Il Presidente ricorda che il tempo a disposizione è terminato)



NASTRI Gaetano

Scusi se vado oltre, però credo che serva a tutti, per chiarire gli aspetti a mio parere importanti di quello che avviene all'interno della nostra Regione. Tante volte il ruolo del Consigliere è importante all'interno dell'istituzione, ma tante volte viene invece scavalcato all'interno della Provincia.
Come dicevo, l'Assessore dichiara che la Regione ha autorizzato il contributo, senza consultare il Comune.
Chiedo dunque a lei Presidente, ma la mia domanda è rivolta all'Assessore regionale competente, come è possibile erogare contributi di tale entità. Vorrei capire se esiste una determina o ...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega, però...



NASTRI Gaetano

Mi faccia terminare. Presidente! E' importante, perché non stiamo parlando di aria fritta, ma di un problema secondo me reale e vero. Cioè si sta discutendo, e oramai discutiamo da mesi, ...



PRESIDENTE

Mi scusi, collega, per cortesia! Mi permetta! Io ho seguito con attenzione il problema che lei pone, che ritengo anche un problema importante. Questo però, se mi permette, non rientra nell'ordine dei lavori.
Lei ha due possibilità. Se mi farà avere la documentazione personalmente chiederò informazioni all'Assessore competente. Inoltre, lei da solo o insieme ad altri colleghi - ha la possibilità, nell'ambito del sindacato ispettivo, di presentare un'interpellanza urgente su quanto è accaduto, pregando il suo Capogruppo di sollecitarla nei tempi più rapidi possibili.
Io le chiedo la cortesia e utilizzo questa interruzione per rivolgermi a tutti i colleghi: nel rispetto del Regolamento, cui tengo particolarmente, c'è la possibilità, per ogni Consigliere, di intervenire una volta sull'ordine dei lavori; però l'intervento deve essere riferito all'ordine dei lavori. L'ordine dei lavori prevede l'iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g. Lei pone un problema importante rispetto a un fatto che può essere oggetto di sindacato ispettivo. Quindi la prego gentilmente di...



NASTRI Gaetano

Presidente, mi faccia solo terminare. Io mi sono rivolto a lei soprattutto sapendo che lei ha una grande sensibilità su questi problemi.
Io non entro tanto nel merito, ma è una questione - secondo me - di metodo perché se continuiamo a lamentare - e questo viene lamentato sia dalla Regione sia dagli stessi Comuni - che sono stati ridotti i trasferimenti statali agli Enti locali, come pensiamo si...



PRESIDENTE

Però, mi scusi collega Nastri, con tutta la simpatia: io ho parlato un minuto e mezzo, lei tre e mezzo, su un argomento che non è sull'ordine dei lavori. L'ho ascoltata con attenzione, quindi la prego di preparare la documentazione: se me la fa avere, chiederò informazioni, per quanto possibile, all'Assessore; lei potrà utilizzare lo strumento del sindacato ispettivo. Abbia pazienza! Sono passati tre minuti e mezzo: mi dispiace!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non se ne abbia a male, ma ha avuto tre minuti e mezzo a disposizione.
Colleghi, per cortesia! Lei ha avuto tutto il tempo a disposizione. Io sono stato più che paziente.
La Consigliera Ferrero ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente. Ho chiesto la parola perché avevo interesse a sollevare una questione, da un lato curiosa, ma dall'altro lato anche molto grave, che si sta verificando in queste ore a livello territoriale.
In data 14 dicembre 2006, un sindaco della Provincia di Torino ha posto in essere un'iniziativa di coinvolgimento di tutti gli amministratori della Regione Piemonte in una manifestazione che si vorrebbe tenere domani mattina nei confronti del Consiglio regionale: tutti i Sindaci dovrebbero sfilare con la fascia per chiedere con forza l'approvazione del Piano Socio Sanitario.
Io mi permetterei di rivolgere al Sindaco di Rivoli DS un appello da parte nostra a che sicuramente solleciti la maggioranza a definire quello che deve essere il quadro del Piano socio sanitario, ma mi permetterei anche di consigliare al Sindaco di Rivoli di manifestare rispetto ad un problema vero, perché purtroppo le Amministrazioni, tutte, in queste settimane, si sono espresse nei confronti del Piano socio sanitario in termini negativi, e non tanto in termini di una grande esigenza di approvazione. Questa è la cosa curiosa.
La cosa invece molto grave, Presidente, che io volevo sollevare, è il fatto che la Presidente dell'ANCI Piemonte, Sindaco del Comune di Rivalta (che mi pare sia DS), tale Amalia Neirotti, in qualità di Presidente dell'ANCI Piemonte sta mandando in queste ore una mail a tutti i Sindaci della Regione Piemonte invitandoli ad aderire all'iniziativa partitica politica del Sindaco di Rivoli.
Mi permetto di sollevare tale questione, perché ritengo che la prof.ssa Amalia Neirotti, che è persona che conosco e che stimo, in questo contesto e in questo ruolo deve essere istituzionale e super partes. L'avesse fatto come Sindaco, che dice "io, come Sindaco di Rivalta, ritengo l'iniziativa e la proposta del Sindaco di Rivoli assolutamente condivisibile e quindi manifesterò anch'io con fascia davanti alla Regione domani mattina" l'avrei compreso; come Presidente dell'ANCI Piemonte ritengo invece che sia un fatto assolutamente grave e da stigmatizzare.
Chiedo quindi al Consiglio, alla Giunta e al Presidente di voler valutare, nell'ambito dei lavori della giornata o della nottata, le modalità attraverso le quali stigmatizzare un comportamento che assolutamente non rende onore al ruolo super partes che l'ANCI ha sempre rivestito, rispetto a posizioni anche dure assunte nei confronti di attività istituzionali ben più importanti.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliera Ferrero, per le segnalazioni su una questione sulla quale non ero a conoscenza.
Come lei saprà, avendo una consolidata esperienza amministrativa, le competenze dell'ANCI non dipendono dal Consiglio regionale. Pertanto, è un problema che riguarda chi ha eletto il Sindaco Neirotti come Presidente dell'ANCI regionale. Come ripeto, non ero informato della questione, per cui prendo per buone le considerazioni che ha testé esplicitato, ma è questione che riguarderà l'organizzazione dell'ANCI e chi ne fa parte ovvero tutti i Sindaci della Regione Piemonte.
Sull'ordine dei lavori, il collega Nastri era già ampiamente intervenuto.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate colleghi, c'è la disponibilità, nel rispetto del Regolamento, a dare la parola a chiunque la chieda sull'ordine dei lavori. Il collega Nastri però l'aveva già richiesta, così come il collega Scanderebech.



(Commenti del Consigliere Scanderebech fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega Scanderebech, pensavo di essere stato chiaro in tal senso, ma forse non sono stato sufficientemente preciso: non so se lei era presente o meno, ma prima dell'interruzione per la Consulta Europea, sono state avanzate diverse proposte da parte di più colleghi su come regolamentare i lavori delle sedute calendarizzate.
Non trovando una condivisione -ricordo che l'aula è sovrana in caso di condivisione - ho comunicato che l'organizzazione dei lavori delle sedute consiliari sarebbe stata quella a vostre mani. È evidente che le interruzioni previste sono dalle ore 08.00 alle ore 10.00, salvo le necessità tecniche nel passaggio dalla seduta serale a quella notturna, che gli uffici mi comunicheranno e che sarà mia premura trasmettere all'aula.
Tecnicamente, ci sarà un'interruzione di "x" minuti, che provvederemo a comunicare; pertanto, al momento, l'unica interruzione prevista è quella segnalata nelle convocazioni, ovvero dalle ore 08.00 alle 10.00. Per il resto, s'intende che ci sia continuità. Questo è quanto è stato deciso e quanto hanno regolarmente ricevuto tutti i colleghi.
Per il resto, si farà di necessità virtù.
Ha chiesto la parola il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Quello che ha detto lei, non corrisponde a quanto è scritto nell'ordine del giorno.
Quest'ordine del giorno non è preciso in merito all'orario dell'inizio e di fine lavori. Perché se lei sostiene che è stato stabilito di interrompere la seduta dalle ore 08.00 alle ore 10.00, mi preme sottolineare che qui non è specificato. Pertanto, è tutto da rivedere.
Sarebbe opportuna una riunione dei Capigruppo per decidere, con calma come procedere, perché così come è scritto in questo documento l'interruzione alle ore 08.00 non è prevista. In questo documento si legge: "Il Consiglio regionale è convocato a Palazzo Lascaris, Via Alfieri n. 15 per i giorni...". A parer mio è indispensabile precisare meglio e farlo mediante una convocazione di riunione dei capigruppo. Dal momento che questa partita deve ancora iniziare, poniamo delle regole chiare, in modo tale da evitare di mettere in difficoltà il Presidente o chi gestisce i lavori d'aula.
Questo documento non è attinente all'andamento con cui si vuole condurre questa assemblea.
Mi rivolgo anche ai colleghi della maggioranza: incontriamoci decimiamo questi orari e poi cominciamo a lavorare.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Scanderebech.
Nel corso della seduta, appena riusciremo ad avviare i lavori dopo le legittime richieste in merito all'o.d.g., verificheremo anche, al di là di quanto è scritto nelle comunicazioni a vostre mani, come meglio organizzare le sedute previste nelle convocazioni. Grazie.
evidente che tutto ciò avverrà attraverso una riunione dei Capigruppo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
La mia richiesta è molto semplice: chiedo la sospensione del Consiglio regionale dalle ore 17.30 alle ore 22.30, per consentire a tutti i Consiglieri della provincia di Cuneo di partecipare al tradizionale incontro con il Prefetto, previsto per le ore 18.00.
Abbiate pazienza, ma o all'incontro ci vanno tutti, o non ci va nessuno.
Se non ci va nessuno, che sia inviato, almeno, un telegramma a nome del Consiglio regionale e della Presidenza con cui si avvisa che i Consiglieri sono impegnati in un'importantissima e produttiva riunione del Consiglio regionale e non potranno pertanto partecipare all'incontro con il Prefetto.
Però, Presidente, a scanso di equivoci, quanto ha precisato poc'anzi il Consigliere Scanderebech è corretto: la vostra convocazione non è esatta o, meglio, è imprecisa, perché non consente ai Gruppi e ai Consiglieri di organizzare la propria attività. Vi ricordo che molti colleghi non sono di Torino, quindi sarebbe opportuno che questo tipo di convocazione fosse integrata, sostituita o surrogata (usi il termine che preferisce).
Ritengo che questa sia una convocazione assolutamente imprecisa, che dimostra proprio il clima in cui siamo caduti; un clima di incertezza e di approssimazione, che non sappiamo dove ci condurrà.
Sarebbe più logico tornare ai tentativi di mediazione di alcuni giorni fa; peraltro, sarebbe anche più comprensibile per i cittadini, che in questo momento ci vedono bivaccare in questa sede per portare a casa una magra soddisfazione, chiamiamola così.



PRESIDENTE

Ringrazio il collega Guida che, come al solito, è intervenuto in maniera molto equilibrata.
Invieremo un telegramma al Prefetto di Cuneo per informare che l'assenza dei Consiglieri regionali non è dovuta al non rispetto di una tradizione, ma alla loro partecipazione ai lavori del Consiglio regionale.
Vi informo, peraltro, che per l'incontro col Prefetto non si è mai sospeso il Consiglio regionale (sto andando a memoria).
GUIDA Franco (fuori microfono) C'é sempre una prima volta!



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la lettera di convocazione, su quanto segnalato precedentemente dal Consigliere Scanderebech, da sempre - si potrà comunque modificare questa prassi - nelle convocazioni che riceviamo è indicato l'orario di apertura dei lavori, non la chiusura. Sta ai Capigruppo indicare il termine delle sedute.
All'inizio dei nostri lavori ho avanzato una proposta di regolamentazione delle sedute previste. Tale proposta non é stata accolta dall'Aula e, di conseguenza, ci siamo attenuti a quanto indicato nella lettera di convocazione.
Siccome ritengo che una condivisione, se non altro fisiologica, sia utile ai Consiglieri e al personale, nello svolgimento della seduta odierna sarà mia premura proporre una riunione dei Capigruppo, al fine di raggiungere un accordo non solo sugli orari di apertura, ma anche su quelli di chiusura e di eventuali pause.
Qualora questa condivisione sugli orari e su come organizzare i nostri lavori sarà raggiunta, è evidente che da parte della Presidenza sarà comunicata l'integrazione alle comunicazioni ricevute da tutti noi.
Mi auguro che questa decisione sia condiviso da tutti i Consiglieri.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Visto la corretta sollecitazione del Consigliere Guida, e pensando di interpretare anche il pensiero di tutti i Consiglieri alessandrini, visto che noi alle ore 18.00 saremmo convocati dal Prefetto, le chiederemmo di riservarci la stessa cortesia e di inviare un telegramma anche al Prefetto di Alessandria.
Se poi volesse inviarne uno anche a tutte le mogli dei Consiglieri per informarle che siamo qui, farebbe cosa ancora più gradita!



PRESIDENTE

Grazie, collega Botta.
Naturalmente, prendo per buoni gli incontri con i Prefetti un'eventuale imprecisione in tal senso non sarebbe una bella figura, n personale né istituzionale - pertanto invieremo ufficialmente un telegramma come Consiglio regionale. La ringrazio per la segnalazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Chiedo una riunione dell'Ufficio di Presidenza, perché le questioni che ha sottoposto la collega Ferrero non mi sembrano assolutamente di poco conto.
Domani vi è una manifestazione di Amministratori locali. Noi, come Consiglieri regionali, non sappiamo quale comportamento dobbiamo assumere rispetto ai lavori dell'Aula, e mi sembrerebbe opportuno - anche perché vi è necessità, soprattutto per chi viene da fuori, di potersi organizzare che cortesemente l'Ufficio di Presidenza ci indicasse quali sono le modalità di gestione dell'Aula rispettivamente a questo incontro che i Sindaci propongono, unitamente alla manifestazione che si svolgerà domani mattina.
Inoltre, siccome ho ricevuto anch'io la convocazione del Prefetto e dovrei essere presente oggi (ore 19) in Prefettura a Cuneo, la invito Presidente, ad utilizzare lo stesso trattamento che ha proposto e che vede l'Ufficio di Presidenza nelle condizioni di poter inviare un telegramma per spiegare al Prefetto le motivazioni per le quali il collega Guida non pu essere presente. Essendo anch'io Consigliere regionale eletto in provincia di Cuneo, mi associo alla stessa posizione del Consigliere Guida e la invito ad inviare un telegramma anche per me - magari farne uno unico per i Consiglieri della provincia di Cuneo - anche perché il Prefetto rappresenta il Governo e quindi mi sembrerebbe poco cordiale e poco educato non presenziare. Proprio per questa ragione, la invito anche per conto mio ad inviare un telegramma al Prefetto.
Concludo, Presidente, invitandola a darci una risposta su tali questioni, visto che l'intervento della Consigliera Ferrero è passato in quest'Aula come se nulla fosse successo, mentre credo che questo sia un momento importante.
Domani ci saranno dei Sindaci con la fascia che rappresentano dei cittadini e dobbiamo portare loro rispetto: in che modo ci comportiamo e quali sono le modalità alle quali ci dovremo attenere domani?



PRESIDENTE

stato molto chiaro, come sempre. Per quanto riguarda gli incontri con i Prefetti, invieremo dei fax che ci garantiscono la maggiore rapidità possibile, indicando i nomi dei Consiglieri delle varie province (Cuneo Alessandria, ecc.). L'ufficio di comunicazione del Consiglio è composto da professionisti che svolgono, come sempre, con precisione il loro lavoro.
Poi, per quanto concerne il problema indicato dalla Consigliera Ferrero, che lei gentilmente ha ripreso, a questa Presidenza non è ancora pervenuta nessuna comunicazione ufficiale, e a questo ci dobbiamo attenere.
evidente che, ove domani vi fosse una presenza di Sindaci, lo verificheremo domani mattina in base a chi si presenterà, se si presenterà su quali argomentazioni, su quali problematiche.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Presidente, volevo chiederle: a norma di Regolamento, quante volte pu intervenire un Consigliere sull'ordine dei lavori? Mi può gentilmente dare una risposta?



PRESIDENTE

Volentieri, ma prima cedo la parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Siccome mi associo a questa interessante domanda fatta dal Capogruppo del principale partito dell'attuale maggioranza - si fa per dire - chiedo che, prima che venga data una risposta, ci sia un esame lungo quanto basta di quanto è avvenuto nelle scorse legislature, onde evitare un inutile accrescersi di tensioni in un ambiente che mi sembra già inutilmente, del tutto inutilmente teso.



TOSELLI Francesco

Presidente, chiedo la parola per fatto personale.



PRESIDENTE

Colleghi, abbiamo tutto il tempo per intervenire più volte e quindi non ci sono problemi. Consigliere Toselli, se permette, prima finisco di parlare e poi le darò la parola.
I Consiglieri Burzi e Muliere hanno posto un problema rispetto a quante volte si può intervenire e ciò può essere utile anche al prosieguo dei lavori.
Leggo testualmente le "Disposizioni generali" contenute nell'articolo 59 del nostro Regolamento: "Il Presidente concede la facoltà di parlare agli oratori, che parlano di norma dal proprio seggio rivolti all'assemblea e al Presidente. L'iscritto a parlare, se risulta assente dall'aula quando viene il suo turno, decade dal diritto di parola. Nessuno può intervenire più di una volta nella discussione su uno stesso argomento, tranne che per un rischiamo al Regolamento o all'o.d.g., alla priorità della votazione nonché per fatto personale e per dichiarazione di voto".
Articolo 63, comma 2 (questione preliminare): "Tutte le questioni hanno carattere incidentale e la discussione non può proseguire prima che il Consiglio si sia pronunciato su di esse".
Comma 5: "È inoltre facoltà di ogni Consigliere presentare al Presidente del Consiglio questione preliminare, ossia attinente alla conduzione dei lavori del Consiglio".
evidente che il nostro Regolamento non ci aiuta con grande chiarezza.
Dopo le informazioni, che mi auguro siano state sufficientemente esaustive aveva chiesto la parola il collega Leo e poi il collega Nastri.
Per quanto riguarda il Consigliere Toselli, posso testimoniare che la sua conduzione dell'aula, quando svolgeva le funzioni di Vicepresidenza, è stata sempre adeguata a questa assemblea.
La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Una questione molto rapida, che sinceramente mi sarebbe piaciuto porre in un altro contesto.
Avete letto tutti sui giornali - ne parlavo prima serenamente con i colleghi Turigliatto e Lepri - i problemi che stanno avvenendo al Teatro Stabile, alla Film Commission, ecc. C'è un bel finimondo, di cui francamente non do la responsabilità a nessuno, la mia non è una ricerca di responsabilità. Certo, una destabilizzazione così in poco tempo delle principali realtà culturali, sulle quali la Regione ha così importanza meriterebbe almeno un'informazione.
Per quanto mi riguarda, ho già detto alla collega Pozzi che sono disponibile a fare Commissione anche fra Natale e Capodanno, sia per approvare provvedimenti sia per discutere.
In merito a tale questione, onestamente non so cosa pensino i membri della Giunta, gli Assessori, ma so che molti Consiglieri sono realmente preoccupati. La vicenda legata allo Stabile di Torino viene messa in crisi non è cosa da poco.
Voglio ringraziare il Presidente Placido per l'interruzione di prima il Consigliere Chieppa che ha condotto con efficacia la Consulta europea e i Consiglieri intervenuti. In effetti, sarebbero rimasti male i rappresentanti se non fossimo andati, abbiamo reso un buon servizio al lavoro svolto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Leo. La ringrazio per quello che ha detto ringraziare i Consiglieri che vi hanno partecipato, in particolare il Consigliere Chieppa che ha la delega.
La Consigliera Cotto ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Presidente, la ringrazio per aver letto l'articolo del Regolamento, ma penso che potrebbe essere utile a tutti noi rileggere il Regolamento.
Un Regolamento che noi, per dieci anni, lo sa bene l'Assessore Deorsola, l'Assessore Manica, volevamo cambiare. Volevamo cambiare perch non riuscivamo ad andare avanti con i lavori, i Sindaci non ci comprendevano quando dicevamo che, per colpa del Regolamento, non riuscivamo ad andare avanti. Ricordo la legge sui buoni scuola, ricordo anche la mia legge sull'assistenza, possiamo ricordare tante discussioni sui bilanci...anche sulla pesca l'Assessore Taricco ci ha accusato sui giornali che abbiamo fatto ostruzionismo, ma mi pare che sulla pesca i lavori siano stati rallentati da emendamenti della maggioranza. Che è legittimo! Ci mancherebbe ancora che la maggioranza prendesse tutto per oro colato quello che viene presentato dalla Giunta. L'autonomia e la sovranità del Consiglio regionale è nota a tutti, non è noto il discorso del Regolamento.
Qualcuno che vuole mostrare di più i muscoli, deve avere la pazienza di fare quello cha abbiamo fatto noi nelle scorse due legislature: leggere il Regolamento che permette a tutti i Consiglieri di intervenire. Nessuno di noi si diverte ad intervenire così, noi vorremmo lavorare, il Consigliere Capogruppo Burzi ha fatto interventi molto chiari, che non vogliono essere compresi.
Il Regolamento non è stato modificato perché, nella scorsa legislatura il maggior gruppo di minoranza non ha voluto. Come non è vero? È vero eccome! Vi invito a leggere gli interventi, quello che è stato detto da esponenti, dal Capogruppo dell'altra legislatura, dal Segretario regionale dei DS. Leggete quello che c'è scritto e vi documentate. Così non rischiate di accusarci di dire che, quello che si è fatto nelle legislature precedenti non fa testo. Abbiamo avuto diversi Presidenti: dall'on.
Picchioni, al Presidente Deorsola, dal Presidente Cota, al Presidente Rossi. In dieci anni si sono alternati quattro Presidenti e tutti hanno fatto rispettare il Regolamento, tutti e quattro hanno permesso sedute notturne fiume, dove altri Consiglieri facevano quello che stiamo facendo noi. Quindi propongo una rilettura, oltre che del Regolamento, anche dei verbali delle scorse legislature, di certi comportamenti da parte di autorevoli esponenti dell'allora minoranza ed anche di autorevoli esponenti dell'attuale maggioranza, che con ruoli diversi lavorano con voi per posticipare l'approvazione di certe leggi.
Un po' più di umiltà, un po' meno muscoli e un po' più di storia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Nastri; ne ha facoltà.



NASTRI Gaetano

Mi ricollego alla Consigliera Cotto. Non posso che non condividere quello che ha detto poc'anzi. Quando si vogliono mostrare i muscoli bisogna mostrarli fino in fondo.
All'interno di quest'assise uno dei grandi problemi che emerge è il ruolo del Consigliere spesso delegittimato. Perché dico questo? Perché, mi ricollego anche alla Consigliera Ferrero, domani tutti i sindaci devono essere muniti di fascia tricolore per sollecitare l'approvazione delle leggi di cui i comuni hanno bisogno e del piano sanitario che tanto interessa cittadini e amministratori. Mi rivolgo ancora una volta a lei Presidente, per dire: com'è possibile che mentre noi siamo qui a parlare nella città di Novara, nella seconda città del Piemonte, l'Assessore Valpreda discute e dibatte del nuovo ospedale, del Piano socio sanitario senza che si sia fatto un solo incontro in Commissione? Non capisco come l'Assessore possa parlare del nuovo ospedale di Novara se il Piano regolatore è ancora fermo in Regione Piemonte, non è stato ancora approvato.
Non capisco come faccia l'Assessore Valpreda a parlare dell'ospedale di Novara quando non c'è un euro sul bilancio. Mi chiedo per quale motivo un Consigliere, di maggioranza o di minoranza, nel suo ruolo istituzionale non possa partecipare a questi incontri. Anche qui, dovrebbero esserci delle regole. Mi chiedo se le regole sono quelle che un Assessore, nel momento in cui è convocato il Consiglio regionale, prevaricando un Consigliere che deve essere in Consiglio a svolgere il suo lavoro, pu tranquillamente recarsi in una città e parlare del Piano socio sanitario senza che questo sia stato discusso nella sede opportuna. Mi domando, e lo domando a lei, Presidente, che è una persona sensibile; la sua figura importante in questo momento, deve essere super partes. Il Presidente deve essere al di sopra di tutto e di tutti. Qual è veramente il ruolo del Consigliere regionale se non trattare dei problemi che interessano la Regione intera? Perché un Consigliere regionale, oggi, deve essere in Consiglio a svolgere il suo ruolo mentre l'Assessore Valpreda è nella mia città, nella provincia di Novara, a dibattere di un tema importante come il nuovo ospedale di Novara? Senza che questo sia passato attraverso un regolare percorso all'interno di una Commissione, all'interno di un dibattito in Consiglio regionale? Senza che ci sia un euro a bilancio senza il Piano regolatore, bloccato ormai da due anni all'interno della Regione Piemonte ?



PRESIDENTE

La ringrazio per le parole di apprezzamento, ma lei si rende conto che non c'è nessun Regolamento, comunque non il nostro, che obbliga la presenza contestuale dell'Assessore...no, mi scusi, lei mi ha posto un problema, la cosa peggiore che si possa fare è aprire un dialogo a due. Non si può certo regolamentare la presenza contestuale di uno o più Assessori con uno o più Consiglieri. È un problema annoso per altre questioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

L'intervento del Consigliere Nastri ha sottolineato un problema che emerge tutti i giorni: il rapporto fra Giunta e Consiglio. L'idea della Presidente Bresso di nominare Assessori tecnici (mi risulta che anche il Presidente Ghigo avesse quest'intenzione), alla fine si sta dimostrando sbagliata. Crea un solco, un forte divario fra la Giunta e il Consiglio e crea anche delle situazioni imbarazzanti come quella di cui poco fa ha parlato il Consigliere.
La mia è una domanda molto semplice: in questo frangente chi è l'Assessore delegato, il cosiddetto Assessore vicario?



PRESIDENTE

La delega è della Presidente Bresso, non più in congedo; prima, c'era il Vicepresidente Peveraro.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Abbiamo appurato che in questo momento non c'è il vicario del Presidente in rappresentanza della Giunta regionale, quindi non si pu proseguire con i lavori.
La prego, quindi, di sospendere i lavori.
Noi siamo per la regolarità dell'Aula, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Mi ricollego all'intervento del collega Nastri che condivido in toto aggiungendo solo un particolare. Domani ci sarà un surplus di manifestanti perché probabilmente c'è stato, da parte dei colleghi e amici della sinistra, un'eccessiva sollecitazione delle truppe cammellate.
Mi scusi, Presidente, ma i colleghi che vogliono intervenire lo fanno prendendo la parola e intervenendo a norma di Regolamento. Magari è anche intelligente quello che ha detto il Consigliere Robotti, però...



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, per intervenire o ricevere informazioni è necessario ascoltare.
Prego, Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

A parte che vorrei capire qual è l'iter - se c'è un iter, una procedura particolare o un modulo da compilare - per andare a protestare davanti al Consiglio, perché nel qual caso anch'io domani andrò a fare una piccola protesta. Non devo ovviamente dirvi contro a chi andrò a protestare, perch mi pare di aver già ampiamente sottolineato le motivazioni, soprattutto perché, se passerà il Piano casa, vorrei anche capire chi le costruirà queste case.
Probabilmente chi mi sta interrompendo non sa tutta la telenovela, ma non abbiate dubbi, avrò modo di illustrarvela ampiamente nel corso di queste giornate.
Caro Boeti, io faccio politica e mi occupo della politica...



PRESIDENTE

Collega Boeti, per cortesia, non interrompa il Consigliere Giovine nell'espletamento delle sue funzioni.
Prego, Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

La cosiddetta procura che lei ha invocato... si va in Procura quando evidentemente la politica non ha più nulla da dire, mio caro.
Ciò detto chiedo, innanzitutto, se c'è una procedura (e chiedo alla Presidenza di darmi una risposta) e, secondo, chiedo di prevedere una procedura e di dare dei bigliettini, perché ci saranno tanti che domani e nei giorni successivi vorranno protestare, altrimenti non ci capisce più neanche per cosa si protesta.



PRESIDENTE

Lei, essendo Consigliere regionale, ha la possibilità di protestare sia dentro che fuori la sede del Consiglio, a differenza dei comuni cittadini che, quando lo ritengono, singoli o organizzati, lo comunicano, per una questione di autorizzazione, alle autorità competenti. Chi lo ritiene, pu informare la Presidenza del Consiglio, ma in questo momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione ufficiale. Ringrazio ancora la Consigliera Ferrero per la comunicazione dell'ANCI che ci ha prodotto. Naturalmente, il Consiglio regionale non ha poteri sull'ANCI regionale. Domani, quindi, come tutte le altre volte, chi vorrà potrà richiedere un incontro con la Presidente della Giunta, con il Presidente del Consiglio o con i Capigruppo.
In questo momento diventa difficile entrare nelle intenzioni di altre persone, quindi si valuterà a seconda delle richieste, ove queste saranno formulate.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Grazie, Presidente.
Il collega Nastri ha messo il dito sulla piaga, per una situazione che mi tocca direttamente, non tanto personalmente, quanto per la zona.
L'Assessore Valpreda ha partecipato a più riunioni nella mia zona. Non ne sapevo niente. Le uniche due volte che lo sapevo ero occupato qui in Aula. La gente per strada continua a chiedermi notizie in merito.
Sarà anche bello, per la maggioranza, che Novero, appartenente alla minoranza, faccia la figura di non sapere niente, ma guardate che la gente semplifica molto. La brutta figura non la fa il vostro collega di minoranza, ma la Regione.
Per carità, è tanti anni che mi occupo di politica e quindi non mi stupisce niente, perché quello che vedo oggi l'ho già visto in passato magari anche in modo peggiore, però ricordiamoci che instillare il qualunquismo nei nostri concittadini nuoce sia a chi comanda sia a chi fa opposizione.
Detto questo, non capisco perché le iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g. con tanto di numero, si riferiscono ad un ordine del giorno passato e non discusso. Gli ordini del giorno sono stati depositati, non sono stati discussi e qui qualcuno chiede che siano iscritti.
Chi ha apposto la domanda di iscrizione avrà letto l'ordine del giorno e magari sa anche cosa dire, ma non riesco a capire i colleghi che non hanno il testo: probabilmente si fidano di chi parla. Capisco che tanto i colleghi saranno sempre contrari e che la maggioranza degli ordini del giorno sono stati inseriti in modo pretestuoso, però magari alcuni sono meritevoli di approvazione. Ho letto qualche ordine del giorno della maggioranza che piace anche a me. Chiaramente voi, non avendoli neanche letti, probabilmente non ve li ricorderete neanche, quindi non so come si fa.
Credo che i Capigruppo dovrebbero almeno avere il testo del documento.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda il quesito, è evidente che l'inversione deve essere presentata prima dell'apertura della seduta del Consiglio, così come è stato fatto dai colleghi del suo Gruppo.
Per evitare inutili sprechi del lavoro dei funzionari, non stiamo a fotocopiare pile di documenti. Se ci fosse una richiesta specifica su uno o più volentieri, però c'è tutta la possibilità di lavorare su quanto previsto, senza appesantire i funzionari del Consiglio di un lavoro che spesso, rischia di dimostrarsi inutile e con uno spreco di carta macchinari ed energia.
Se ci fosse necessità di avere copia di qualche documento, c'è la tutta la disponibilità. È evidente che se un ordine del giorno o un'inversione fossero accolti, c'è poi l'automatica distribuzione a tutti Consiglieri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Riguardo alle sue osservazioni finali, mi dicono che ci sono 3500 documenti da fotocopiare, occorrerebbe organizzare il lavoro, anche perch il Centro stampa chiude alle 17.00.
Lo faccio per correttezza perché qualora non ci sia ottemperanza in questo, si deve interrompere il Consiglio. Glielo dico per aiutarla.



PRESIDENTE

La ringrazio delle sue preoccupazioni. Lo terremo presente con molta attenzione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Visto che siamo ancora sull'ordine dei lavori, mi permettevo di chiedere cortesemente alla Giunta un'informazione rispetto ad un impegno che la stessa si è assunta formalmente attraverso la legge n. 46 del novembre 2005, che ha sostanzialmente istituito TNE e il comparto di intervento nel settore auto.
All'articolo 7I è prevista una clausola valutativa, che prevede un'informativa della Giunta regionale entro sei mesi dall'approvazione della legge, ed in seguito, con cadenza trimestrale, un'informativa rispetto all'andamento sia della costituzione della società sia del comparto automobilistico di intervento. Da quanto leggiamo, le Amministrazioni pubbliche ai livelli istituzionali più alti (Comune di Torino, Regione Piemonte e Provincia di Torino) stanno lavorando con molto impegno; infatti, pare si susseguano continue riunioni per cercare di capire la destinazione di questi "famosi" terreni inquinati, acquistati per 70.000.0000 di euro, divisi tra i vari livelli istituzionali.
Visto che è presente la Presidente Bresso - se non fosse stata presente avremmo "sfruttato" la cortese presenza del Vicepresidente Peveraro - ci permettiamo di sollecitare Lei e la Giunta a fornirci un'informativa con la cadenza prevista dai termini della legge. Quest'impegno allo stato attuale non è stato rispettato; auspichiamo che attraverso l'organizzazione dell'ordine dei lavori delle prossime sedute si possa comprendere come la Giunta intenda muoversi rispetto ad un impegno assunto formalmente attraverso una legge regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Ferrero. Come lei sa benissimo, la Giunta pu intervenire in qualsiasi momento; quando lo riterrà risponderà al quesito posto e a quanti saranno posti nel proseguo dei lavori.


Argomento:

Richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. (ai sensi dell'articolo 51, comma 5, del Regolamento).


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame delle richieste d'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
Richiesta rubricata n. 1) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero Ghiglia, Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera e Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 344 avente per oggetto "No all'accorpamento tra l'ASL 10 di Pinerolo e l'ASL 8 di Chieri", all'o.d.g.
della seduta odierna.
La parola alla Consigliera Ferrero per l'illustrazione.



FERRERO Caterina

L'argomento è in parte superato a parole e in parte urgente dal punto di vista della discussione, sollecitata alla Giunta già molti colleghi. Ci troviamo di fronte ad una Regione che ostinatamente non vuole discutere il Piano socio-sanitario (questo quanto cercheremo di spiegare domani agli Amministratori che verranno a protestare) Nonostante le numerose riunioni di Commissione, il 18 dicembre la Regione Piemonte non ha ancora prodotto un testo, perlomeno formalmente condiviso dalla maggioranza, sul quale poter discutere; per cui sostanzialmente, ha deciso di posticipare la discussione del Piano socio sanitario a tempi successivi nell'arco del 2007, non mantenendo l'impegno assunto con gli elettori e con gli amministratori nel corso della campagna elettorale.
Ci auguriamo che il Piano sia discusso con una certa urgenza, poiché le notizie che compaiono quotidianamente sui giornali - annunci di accorpamenti e disaccorpamenti di ASL sul territorio - creano grandi malumori e grandi allarmi.
L'ASL10 è ormai diventata la "Madonna pellegrina": prima cerchiamo di accorparla con l'ASL8, adesso pare ci sia un'altra proposta con l'ASL5.
Insomma, una situazione di confusione totale e di assoluta incapacità di fornire certezze al territorio, ai Commissari e a coloro che devono governare una situazione territoriale in difficoltà.
L'ordine del giorno in esame, rispetto a quanto pubblicato sui giornali, potrebbe teoricamente essere superato: la "Madonna pellegrina" pare si sia appartata in altro tipo di accorpamento - che ci preoccupa lo stesso.
Auspichiamo di poter aprire finalmente esaminare un Piano socio sanitario che vi ostinate a non assumere in un'aula di Consiglio che lo vuole discutere e approfondire.
Mi auguro che dalla discussione che noi chiediamo di affrontare oggi arrivino chiarimenti che spieghino tutto "bene, bene, bene" come direbbe il capogruppo Angelo Burzi. Domani, qualora gli Amministratori vengano a chiedervi il motivo per cui non si discute del Piano socio-sanitario saremo costretti a dir loro che la maggioranza non l'ha ancora assunto come documento sul quale condividere una posizione politica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giovine per dichiarazione contraria.



GIOVINE Michele

Mi spiace ma devo contrastare quanto ha testé molto intelligentemente argomentato la collega Ferrero. Personalmente, ritengo che l'accorpamento tra l'ASL 10 di Pinerolo e l'ASL 8 di Chieri sia argomento da posticipare visto che ci si appronta nei prossimi giorni a discuterne - si spera, viste le ampie dichiarazioni sui giornali - nelle Commissioni sanità e poi successivamente in Consiglio. Credo che anticipare la discussione dell'accorpamento fra l'ASL10 di Pinerolo e l'ASL 8 sia inopportuno nonostante personalmente sia assolutamente d'accordo e estremamente favorevole all'ordine del giorno in oggetto, affinché non ci sia un accorpamento amministrativo tra queste due ASL. Chiunque abbia in mente la geografia del Piemonte, si rende conto di dove si trovino Pinerolo e Chieri e che, comunque sia, la semplice agglomerazione di tipo numerico non ha ragion d'essere quando in mezzo ci sono altre ASL, altre realtà comunali.
Per esempio, il territorio pinerolese non comprende solo Pinerolo città e pianura e zona pedemontana, ma anche valle Chisone, valle Pellice; vallate tra l'altro, molto particolari. Da Torino a Massello, tanto per citare un comune della valle Chisone occorre oltre un'ora e mezza di auto, e anche a ritmo sostenuto. Per raggiungere altri comuni della valle Pellice occorre addirittura di più. Immaginare dunque quanta percorrenza occorra in automobile da Montaldo o da Sciolze fino a Pinerolo e soprattutto a Massello, a Bobbio Pellice.
Mi sembra una ipocrisia comprendere in un'unica realtà amministrativa un territorio percorribile in oltre due ore e mezza di automobile.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

Scusi Consigliere Giovine. Possiamo riportare a maggiore tranquillità il Consiglio? Prego Consigliere Giovine, la invito a concludere.



GIOVINE Michele

Presidente, sono cinque minuti di tempo. Poi credo che il collega Toselli abbia due comunicazioni urgenti da farle a riguardo di questa Presidenza, ma non voglio togliere al collega Toselli il piacere di poter interloquire con lei su tematiche quali il regolamento e affini.
Riprendo invece il problema importante della sanità e dell'accorpamento dell'ASL 10 e ASL 8, ovvero Pinerolo e Chieri.
Credo sia più consono trattare l'ordine del giorno in oggetto in Commissione sanità; quindi, chiedo che sia rimandato in Commissione quando si andrà ad affrontare il Piano socio-sanitario.
Penso che incastrato lì dentro stia benissimo, anche perché sicuramente rientra in un'ottica più generale, perché non si può solamente discutere di queste due ASL.
Peraltro, ribadisco che sono assolutamente contrario all'accorpamento delle ASL.
Interrompo l'intervento, perché il collega Toselli mi disturba e non posso continuare. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g. rubricata n. 1.
Il Consiglio non approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli. Per quale motivo chiede la parola?



TOSELLI Francesco

Sull'ordine dei lavori. Mi stupisco che lei non sappia che si pu intervenire sull'ordine dei lavori. Visto anche l'errore che lei...



PRESIDENTE

Consigliere Toselli, se può attenersi a quanto che deve dire... Anche perché non è ...spiritosaggini...



(Battibecco tra il Presidente Chieppa e il Consigliere Toselli)



PRESIDENTE

Se vuole proseguire, Consigliere... Grazie.



TOSELLI Francesco

Sono molto serio. La invito e invito i Consiglieri Segretari e l'Ufficio di Presidenza, prima di presiedere l'aula, a conoscere il Regolamento, perché se non lo si conosce, si rischiano brutte figure.
Quindi, se non se la sente in questo frangente, può ridare la Presidenza al collega Placido.
Detto questo, poiché il Presidente di turno, quando presiede una Assemblea, deve portare rispetto all'Aula, mi chiedo come sia possibile che il Presidente di turno in questione non abbia un abbigliamento consono al rispetto dell'Assemblea.
Non si può presiedere - io credo nel rispetto dell'Assemblea - senza avere una cravatta, perché l'immagine che daremmo all'esterno e ai nostri cittadini sarebbe davvero pessima.
Indi per cui, per le ore che resto ancora in quest'aula, mi tolgo la cravatta, essendo all'opposizione, e la impresto al collega Chieppa.
Se, viceversa, non posso toglierla, perché devo portare rispetto ai colleghi dell'aula, chiedo che il Presidente di turno Chieppa si munisca di una delle cravatte in dotazione in Consiglio regionale e che vengono date agli ospiti in visita che non ne sono muniti. Grazie.


Argomento:

Richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. (ai sensi dell'articolo 51, comma 5, del Regolamento) (seguito)


TOSELLI Francesco

Richiesta n. 2) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 346 avente oggetto "Iniziative di contrasto dell'epilessia" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Il proponente della richiesta d'iscrizione all'o.d.g. rubricata n. 2 è il Consigliere Nastri, che ha pertanto facoltà di intervenire.



NASTRI Gaetano

Grazie, Presidente.
Credo che il suo ruolo, altamente istituzionale, prevederebbe sicuramente un atteggiamento diverso da quello dimostrato poc'anzi anche nei confronti del collega Toselli.
A differenza sua, chi l'ha preceduta ha sicuramente più rispetto di chi oggi siede da questa parte dei banchi.
Per quanto riguarda, invece, l'ordine del giorno che ha come iniziativa il contrasto della epilessia, sarebbe opportuno intanto che fosse presente l'Assessore Valpreda.
Ricollegandomi a quanto ho detto qualche minuto fa, non si può parlare del Piano socio-sanitario senza che l'Assessore Valpreda abbia iniziato un minimo di discussione all'interno delle Commissioni.
E' vero anche che l'Assessore Valpreda ha trovato l'accordo con...



PLACIDO ENRICO



PRESIDENTE

Per cortesia, date la possibilità al collega Nastri di illustrare il suo intervento.



NASTRI Gaetano

Diventa difficile e anche penalizzante per lo stesso ruolo che riveste il Consigliere regionale sapere che l'Assessore Valpreda ha trovato l'accordo con le Confederazioni dei sindacati Cgil-Cisl-Uil senza trovare l'intesa con l'organo competente, cioè il Consiglio regionale.
Questo sicuramente è grave e scorretto e significa delegittimare il ruolo del Consiglio regionale e del Consigliere regionale.
Per quanto concerne invece la richiesta di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno che ha come oggetto "Iniziative di contrasto della epilessia" quello che vorremmo che oggi venisse condiviso e anche votato, è che "L'epilessia è una patologia che colpisce circa 500 mila persone in Italia e circa 40 mila nel solo Piemonte. Questa patologia è accompagnata da pregiudizi e disinformazione, che generano discriminazioni nei confronti dei cittadini che ne sono affetti. Non sono presenti in Piemonte Centri di eccellenza per la cura dell'epilessia. Non è presente in Piemonte una rete integrata dei Centri di I grado, II grado e di III livello che si occupino di epilessia. Non sono presenti strutture di coordinamento e monitoraggio relativamente all'iniziativa di lotta verso l'epilessia.
Considerato che, oggi, spesso manca un'adeguata informazione nei confronti dei malati e delle loro famiglie sulla rete dei servizi presenti sul territorio, si determina spesso una diagnosi non tempestiva e, di conseguenza, la degenerazione della malattia, con conseguente esclusione sociale e anche lavorativa.
Diagnosi precoce e cure adeguate possono determinare il miglioramento della qualità di vita delle persone con l'epilessia e delle loro famiglie, nonch una diminuzione dei costi socio-sanitari diretti e anche indiretti.
Sono attive nella regione Associazioni di tutela e rappresentanza dei cittadini con patologie epilettiche.
Tutto ciò premesso e considerato, impegna la Giunta regionale - ed ecco perché la presenza dell'Assessore Valpreda era non solo gradita, ma secondo me, anche opportuna - ad inserire nel Piano socio-sanitario adeguate misure di contrasto dell'epilessia e, in specifico, prevedere l'istituzione di una Commissione di coordinamento e monitoraggio composta da rappresentanti delle Associazioni di tutela e volontariato statutariamente dedicate al contrasto dell'epilessia; prevedere che, in sede di accertamento dell'invalidità di persone con epilessia, le Commissioni mediche siano integrate da specialisti delle malattie epilettiche; promuovere anche la collaborazione delle ASL e dei Centri regionali di III livello con gli Istituti scolastici, al fine di garantire le opportune consulenze sul percorso di studi o formazione degli allievi con epilessia; prevedere la realizzazione e divulgazione di messaggi attivando canali di sensibilizzazione e informazione sulla patologia attraverso i mezzi radio e tv, tenendo conto anche delle indicazioni del Centro regionale di riferimento per l'epilessia; diffondere materiale di informazione sulla patologia...



(Scampanellìo del Presidente)



NASTRI Gaetano

Presidente, mi scusi, ma è talmente importante l'argomento che intanto, ci doveva essere...



PRESIDENTE

L'avvisavo solo che erano scaduti i 5 minuti. Prego.



NASTRI Gaetano

Visto che a non tutti i colleghi è stato distribuito l'ordine del giorno, mi sembrava opportuno leggerlo, in modo tale che, prima di votare qualcuno si mettesse la mano sul cuore.
...Promuovere interventi di sensibilizzazione, informazione e formazione presso medici di famiglia, farmacisti, infermieri e Commissioni medico-legali, docenti, operatori scolastici; individuare spazi idonei alla diagnosi e cura dell'epilessia, con l'indicazione della localizzazione dimensionamento e specializzazione, prevedendo la loro integrazione in rete, definendo Centro di I livello ambulatori extraospedalieri, per l'individuazione della sospetta epilessia; Centro di II livello ambulatori ospedalieri ed universitari per l'infanzia e per gli adulti, che garantiscono con i propri spazi e servizi la formulazione della diagnosi precoce e la cura dell'epilessia; Centri di III livello i Centri regionali di contrasto dell'epilessia per l'infanzia e per gli adulti, che con spazi e servizi di alta tecnologia e con personale altamente qualificato garantiscono la diagnosi e cura di situazioni...



(Scampanellìo del Presidente)



NASTRI Gaetano

...situazioni in cui sia richiesta una diagnosi differenziale approccio chirurgico secondo una programmazione territoriale.
Prevedere adeguate misure di riservatezza da parte degli operatori sanitari a tutela della privacy delle persone con epilessia. Approvare attraverso apposite....



PRESIDENTE

Collega Nastri, la prego di terminare.



NASTRI Gaetano

Ho terminato.
...misure volte a favorire l'integrazione sociale delle persone con epilessia, quali misure atte a prevenire la discriminazione dei cittadini con epilessia in sede di frequenza scolastica e di mantenimento del posto di lavoro".
Volevo soltanto terminare ricordando a tutti i colleghi che l'epilessia è una patologia che, oggi, colpisce circa 500 mila persone in Italia e circa 40 mila sono presenti sul territorio piemontese.



PRESIDENTE

Collega Nastri, la ringrazio anche per queste informazioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Parere negativo.



PRESIDENTE

Prima di porre in votazione la proposta di iscrizione del nuovo punto all'o.d.g., comunico che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 2 Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 3) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 348 avente oggetto "Bandiera del Piemonte" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, penso sia logico dare lettura del testo, in modo che i colleghi possano conoscerlo a fondo, il quale recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte: premesso che: l'articolo 7 della legge regionale 31 maggio 2004, n. 15: 'Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera, del sigillo, della fascia della Regione Piemonte. Abrogazione delle leggi regionali 16 gennaio 1984, n. 4, 24 novembre 1995, n. 83, 17 luglio 1997, n. 36', prevede al comma 3: 'La bandiera viene altresì esposta: all'esterno delle sedi dei Consigli provinciali, di Comunità montane comunali e circoscrizionali; all'esterno degli edifici scolastici all'esterno degli edifici sedi di seggi elettorali in occasione di votazioni per il rinnovo del Consiglio regionale ogni volta che vengono esposte le bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea'.
Constatato che: molti Enti locali ed Istituti scolastici non adempiono a tale disposizione e la bandiera della Regione Piemonte non viene regolarmente esposta impegna la Giunta regionale ad adoperarsi affinché la bandiera del Piemonte venga regolarmente esposta come previsto dalla legge regionale".
Questo ordine del giorno trae spunto dall'esistenza di una legge regionale che, spesso e volentieri, non viene osservata. Per carità francamente, non so nemmeno se la legge regionale impone o non impone però, penso che un tale problema non possa essere imposto.
Una volta, in Provincia, mi sono messo a leggere "La vispa Teresa" rendendomi conto che nessuno mi stava ascoltando, perché ho letto tre righe della stessa prima che l'uditorio si accorgesse che ero andato fuori tema.



(Commenti fuori microfono)



NOVERO Gianfranco

Chiedo scusa, colleghi, ho letto il testo, che poteva essere noto e noioso; adesso vorrei fare qualche considerazione, chissà che non mi approviate, scusate! Riprendo quanto stavo dicendo: anche ove fosse obbligatorio, non ritengo che una cosa del genere debba essere imposta con la forza; sarebbe opportuno, come chiede l'ordine del giorno, che la Giunta regionale si impegnasse ad attuare un'azione di moral suasion, un'azione culturale. Vi racconto un aneddoto: una delle prime volte che ho litigato con mia moglie era perché io ammiravo la bandiera italiana mentre a mia moglie ricordava la guerra. Lei la vedeva sotto questo aspetto. Io le dicevo: "No, è una cosa di unione, di fraternità, di fratellanza". E lei ribatteva: "Ma figurati!".
La bandiera italiana, oltre a procurarmi problemi con mia moglie, mi ha causato, in un 1° maggio, problemi con amici e compagni. Militavo in un'organizzazione - la CISL - le cui lettere iniziavano: "Cari amici e compagni..."



PRESIDENTE

Consigliere Novero, è interessante, ma ci sono molti altri punti con richieste d'iscrizione...



NOVERO Gianfranco

... e terminavamo con la frase: "Fraterni saluti": non per prendere in giro, ma proprio per salutare fraternamente. All'epoca mi hanno quasi "menato", perché avevo una bandiera dell'Italia: allora non si usava, erano tempi antichi! Detto questo, non volevo certo provocare, ma portare l'esempio di come i tempi cambiano. Capisco che in passato, magari anche per colpa nostra, la bandiera del Piemonte sia stata vista non bene, perché c'erano delle esagitazioni. Ma i tempi sono cambiati: vediamola bene tutti insieme.
Faccio un appello. Quella dell'Italia, dell'Europa e del Piemonte e dei franco-provenzali: vediamole bene, queste bandiere. Purché siano un segno di fraternità.



PRESIDENTE

La ringrazio, collega Novero; avrà occasione di terminare l'illustrazione dell'argomento quanto mai interessante.
Volevo ricordare, se mi permettete, un episodio relativo ad un collega che purtroppo non c'è più. In una seduta del Consiglio comunale di Torino gli cambiarono l'ordine dei fogli dell'intervento, ma lui lesse imperterrito, senza rendersi conto di nulla. Ma erano altri tempi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Grazie, collega Robotti.
Ricordo che il numero legale è sempre 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 3.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 4) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 353 avente oggetto "Attentato del 2 giugno 2006 alla Caserma della Chiesa di Fossano" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente. Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri, nato a Saluzzo, già Prefetto di Palermo, fu uno dei protagonisti della battaglia contro il terrorismo nel nostro Paese.
Credo che l'ordine del giorno si commenti da sé nella parte dell'oggetto. All'inizio dell'estate è avvenuto un attentato alla Caserma Dalla Chiesa, che è anche la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano.
L'attentato ha riguardato l'immissione di alcune bombe non di particolare intensità esplosiva, ma sicuramente preoccupanti, in alcuni cassonetti dell'immondizia prospicienti la Caserma di Fossano. Noi crediamo che questo tipo di attentati si inquadrino nel clima di minacce che sono state rivolte all'Arma dei Carabinieri, cui va ovviamente tutta la nostra considerazione non soltanto a Torino, ma anche in altre parti del Piemonte. Peraltro, è probabile che questo tipo di attentati si inquadrino nella serie di atti che sono stati compiuti dagli anarcoinsurrezionalisti (così, almeno, è stato detto dagli investigatori poche ore dopo il fatto avvenuto).
Come Consiglio regionale, dobbiamo, ancora una volta, portare il nostro tributo, il nostro ringraziamento, il nostro riconoscimento alle Forze dell'Ordine, che non soltanto in provincia di Cuneo, ma in tutto il Piemonte e in tutto il Paese sono protagoniste della difesa dei diritti civili e delle libertà democratiche.
Pensi che, pochi giorni fa, un'importante istituzione nazionale in termini di sondaggi ha messo in evidenza che ormai, al primo posto nella percentuale di fiducia dei cittadini, ci sono le Forze dell'Ordine, quindi Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanzia, Corpo Forestale dello Stato Vigili Urbani, chiunque attraverso la divisa ha preso un impegno professionale sicuramente adeguato, ma che conduce con mezzi non sempre adeguati una battaglia difficile contro il crimine organizzato, contro gli atti di vandalismo, contro alcuni fenomeni di microterrorismo.
Potremmo dunque inquadrare quello che è accaduto a Fossano nell'ambito del microterrorismo, che però è ancora più pericoloso, perché più difficile da colpire, ancora più difficile da reprimere e che probabilmente viene coltivato anche in ambienti di giovani che, probabilmente, non completamente responsabili delle proprie azioni, con cattivi maestri che in qualche modo li influenzano, compiono questo tipo di atti.
Colgo l'occasione della presentazione di questo ordine del giorno per ricordare che la recente finanziaria ha ridotto di molto le disponibilità economiche a favore delle Forze dell'Ordine. Per la prima volta nel nostro Paese da moltissimi anni, abbiamo assistito a proteste di piazza organizzate in modo particolare della Polizia di Stato ma ci sono state prese di posizione anche dal coacher della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, proteste contro il Governo per aver previsto nella finanziaria addirittura il ridimensionamento di sedi di Caserme, di Distaccamenti della Polizia.
Credo che questo sia un fatto molto grave, che denunciamo attraverso l'ordine del giorno che, secondo me, dovrebbe essere emendato e ampliato.
Pertanto, se verrà messo in discussione, ci permetteremo di aggiungere un inciso, invitando la Giunta a farsi interprete presso il Governo delle difficoltà che attraversano le Forze di Polizia anche in Piemonte e a Torino.
Noi crediamo che il controllo del territorio debba essere fatto soprattutto con la presenza delle Forze dell'Ordine. Per evitare la repressione, per evitare strumenti che non appartengono al nostro sistema ci vuole una presenza organizzata, come in altri Paesi. Ecco perché noi riteniamo che sia assolutamente sbagliato da parte del Governo nazionale ridurre le spese per le Forze dell'Ordine, aumentando per contro spese che riguardano richieste improbabili e addirittura clientelari presentate da alcuni Senatori rispetto a questo o a quel provvedimento, solamente per assicurarsi il voto favorevole alla finanziaria.
Un Governo, un Paese che non riconosce alle Forze dell'Ordine gli strumenti adeguati è un Paese che sicuramente non è all'altezza della situazione. Chiedo quindi che venga posto all'o.d.g. questo documento, per portare il nostro sostegno e il nostro riconoscimento all'Arma dei Carabinieri.



PRESIDENTE

Grazie, collega Guida.
Ha chiesto la parola il Consigliere Boeti; ne ha facoltà.



BOETI Antonino

Intervengo per esprimere il nostro parere contrario.
Aggiungo, inoltre, che utilizzare il nome del Generale Dalla Chiesa per fare ostruzionismo pare un po' antipatico.



PRESIDENTE

Vi informo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 4.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 5) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 354 avente oggetto "Spostamento del CPT di corso Brunelleschi nell'area del poligono militare di Lombardore" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Botta per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno, relativamente recente, - è stato presentato in data 5 giugno 2006 - solleva un problema importante, rispetto al quale ritengo che vi sia una grande attenzione da parte di tanti colleghi Consiglieri.
noto come tra i compiti e le facoltà del Consigliere regionale vi sia anche quella di visitare i Centri di Permanenza in cui vengono riuniti gli extracomunitari che si trovano nel nostro Paese non sempre in maniera lecita, perché la sistemazione di queste persone, cui va comunque riconosciuta la possibilità di salvaguardare la propria dignità, la salute e la possibilità di avere un minimo di qualità della vita, sta a cuore un po' a tutti.
Vorrei innanzitutto chiarire, in maniera tale che non vi siano fraintendimenti, che il Poligono militare di Lombardore è chiaramente inattivo. Lo dico perché non vorrei che qualcuno pensasse che Alleanza Nazionale voglia spostare il CPT presso un Poligono militare ancora attivo.
Questo dato escludiamolo in partenza, anzi chiariamolo, perché l'equivoco potrebbe generare eventuali fraintendimenti.
Perché questa richiesta? Come tanti colleghi della maggioranza sapranno, il CPT di Corso Brunelleschi ha delle carenze di tipo igienico di spazio, di possibilità di socializzazione molto evidenti. Inoltre questo CPT si trova in una zona sostanzialmente centrale della città, che non consente possibilità di ampliamento, sebbene ospiti una quantità di persone non indifferente.
Il provvedimento che questo ordine del giorno sollecita - chiaramente non è di competenza di questa Amministrazione regionale, ma potrebbe agire come sollecitazione al Ministero degli interni - prevede il trasferimento del CPT in questione in un'area esterna alla città di Torino, in una nuova costruzione, per dare la possibilità a questi ospiti - non ai Consiglieri regionali che andranno a far loro visita - in attesa che venga chiarita la loro posizione, di godere di una qualità di vita migliore.
Naturalmente tutto ciò avrebbe delle ricadute positive anche per coloro che abitano attualmente in corso Brunelleschi, che vedrebbero forse addolcita e alleviata una situazione di disagio, in quanto, purtroppo succedono spesso episodi di violenza e di fughe, in cui è richiesto l'intervento delle Forze dell'Ordine.
In questa maniera avremmo quindi raggiunto almeno due importanti obiettivi: il primo quello di dare ai cittadini più tranquillità, il secondo di dare agli ospiti del CPT un luogo più degno dove trascorrere il tempo necessario per chiarire la loro posizione.
A ciò si aggiungerebbe la possibilità, per le Forze dell'Ordine, di potersi occupare in maniera più organica del controllo del territorio torinese, e di intervenire in maniera più oculata su un luogo più idoneo ovvero l'area del Poligono militare di Lombardore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Siamo contrari.



PRESIDENTE

Vi ricordo che il numero legale è 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 5.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 6) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 357 avente oggetto "Assegnazione sedi farmaceutiche vacanti e disponibili" all'o.d.g. della seduta odierna.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno ha una sua storia ma anche una sua attualità perché in tutto il territorio il problema dell'assegnazione delle sedi disponibili delle farmacie resta un problema di grande attualità,che si trascina, purtroppo, da troppo tempo. Parlo, in particolare, di situazioni che conosco bene.
Vi sono alcune province, fra cui la mia, nella mia circoscrizione, dove si è in attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali per coprire una serie di farmacie già programmate, già previste. Si tratta soprattutto, di farmacie rurali in alcuni comuni minori. Questa copertura non può avvenire perché in Piemonte non viene espletato il concorso su base regionale. Il che è grave. Non si garantisce un'adeguata assistenza sanitaria e farmaceutica su tutto il territorio, soprattutto nelle zone di campagna...Poiché questo ordine del giorno, rispetto ad altri, forse ha una certa rilevanza sospendo il mio intervento...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Pedrale, ma mi è stata chiesta un'informazione che solo io potevo dare. Mi sono momentaneamente distratto, le chiedo scusa, la prego di continuare.



PEDRALE Luca

Se poi questa informazione può essere di patrimonio di tutta l'assemblea, le saremo grati.
Il problema della disponibilità delle copertura delle farmacie è un problema importante. Il Piemonte è una delle regioni in ritardo nell'espletamento della copertura. Altre regioni hanno già avviato le procedure concorsuali per coprire i posti vacanti. Ripeto, il problema è molto sentito e molto importante in alcune zone periferiche del Piemonte sia quelle collinari che quelle montane. È in corso una razionalizzazione così viene chiamata dalla Giunta regionale, dalla maggioranza, delle rete sanitaria sul territorio che prevede una riduzione dei servizi della diagnostica sul territorio. Questo processo di riduzione della presenza sanitaria sul territorio potrebbe essere, in qualche maniera, compensato da un'adeguata distribuzione dei presidi di farmacie sul territorio. Questo purtroppo non sta avvenendo.
La Regione Piemonte è in ritardo, come vi dicevo, nell'espletamento delle procedure concorsuali rispetto ad altre Regioni, come ad esempio il Veneto, che invece hanno già avviato le procedure. Non riusciamo a capire perché ci si trovi ancora in questa situazione. In sede di Piano Socio sanitario ci aspettavamo che fosse programmata e prevista, in maniera puntuale e cogente, la copertura delle sedi vacanti; è uno dei problemi aperti su cui non abbiamo ancora avuto una risposta. Noi avremmo voluto discutere subito in Commissione del Piano Socio Sanitario potendo approntare e approfondire anche questi argomenti. Riteniamo che, forse questo è uno di quei ordini del giorno che ha una rilevanza sociale, che non è limitata al singolo episodio, ma interessa tutto il territorio regionale.
L'invito che rivolgiamo è che si indichi e si copra al più preso le sedi vacanti (a volte sono richieste dalle stesse amministrazioni comunali). Vi sono anche corrispondenze in corso fra i diversi comuni piemontesi e le ASL di competenza le quali rispondono, ne sono stato testimone, che la programmazione delle singole ASL era stata fatta già due anni or sono e che la richiesta di copertura era stata inoltrata alla Regione. Sono posti già previsti si tratta di svolgere il concorso su base regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 6.
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 7) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 358 avente oggetto "Seggiovia Jovenceaux-Sportinia, la fondazione per il post-olimpico sostenga anche il disavanzo degli impianti classificati come opere connesse" all'o.d.g. della seduta odierna.
La parola al Consigliere Novero



NOVERO Gianfranco

Mi pare che sia stata messa in dubbio la facoltà, per chi ha firmato un ordine del giorno, di parlare contro. Ricordo un famoso filosofo che disse: "Solo gli imbecilli non cambiano idea". Io, imbecille, cerco di esserlo il meno possibile e cambio idea tutte le volte che qualcuno mi dimostra ...



(Commenti fuori microfono di alcuni Consiglieri)



PRESIDENTE

Per cortesia, fate terminare il Consigliere Novero, sta ponendo un quesito tutt'altro che peregrino.



NOVERO Gianfranco

Mi si spieghi se devo ritirare la firma per parlare contro, oppure se posso cambiare idea e parlare contro.
Faccio un esempio. Durante la mia lunga carriera di politico, una volta sono partito da Torino, rappresentante di un'assemblea, per andare a Roma e votare in un certo modo, così come mi era stato suggerito. Una volta arrivato a Roma ho sentito i colleghi del Piemonte, della Lombardia, della Campania e della Sicilia che spiegavano delle cose che non conoscevo: sono tornato a Torino dopo aver votato il contrario di quanto mi era stato suggerito. Nel corso dell'assemblea ho spiegato le motivazioni per cui ho votato in maniera diversa e anche gli altri mi hanno dato ragione.
Quindi, o noi votiamo per delega, oppure, spiegatemi se devo ritirare la firma. Io la ritiro e parlo contro. Spiegatemi anche se posso votare come ritenete voi o se devo chiedere il permesso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Sempre sull'ordine dei lavori. Penso sia davvero importante leggere il Regolamento, noi pensiamo di conoscerlo, ma possiamo sbagliare. A me ha fatto tenerezza il tentativo del Consigliere Reschigna di farci risparmiare due minuti.
Chiederei al Presidente, mentre risponde sul Regolamento per quanto riguarda questo punto, se può anche dare una risposta su come devono essere gli abbigliamenti dei colleghi Consiglieri, dei funzionari, di chi ha accesso in questa sala. Mi ricordo, in particolare la Presidenza dell'Onorevole Picchioni, essere molto severa sul punto. Non so se sia una delibera dell'Ufficio di Presidenza, se è contenuta nel Regolamento, sta di fatto che una volta non si poteva neanche assistere se non si aveva giacca e cravatta. Oggi invece notiamo altri comportamenti, magari sono anche più consoni, però un po' di storia, per riallacciarmi al discorso precedente per capire se sono state abrogate quelle norme, lo ritengo opportuno nell'interesse di tutti. Ricordo che una volta, insieme alla collega Ferrero, ci eravamo tolte la giacca per il troppo caldo e ci hanno obbligato a rimetterla, perché indossavamo un vestito senza maniche.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Bisogna stare attenti a prendere delle brutte derive: non nascondiamo che la mancanza di attenzione o ritardo nella prenotazione di alcuni Gruppi o di alcuni Consiglieri, che hanno tutto il diritto di parlare contro l'inserimento proposto, possa essere nascosto da interpretazioni regolamentari che non esistono. Non esistono. Se siete attenti alla discussione, siete attenti ai momenti in cui ci si iscrive per parlare contro: si alza la manina e si parla. Il collega Guida ha alzato la mano con grande lentezza. Nessuno dei Gruppi di maggioranza l'ha alzata. Adesso richiedere che sia una supposta norma regolamentare - che non esiste - a determinare questo fatto, è una forzatura, che naturalmente il Presidente non ha acconsentito e il collega Guida ha ritirato la sua richiesta di intervento. Questo non crea assolutamente un precedente, basta che la maggioranza non sia soltanto pronta a premere un bottone, ma ogni tanto chieda la parola per dire che non è d'accordo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Ho ritirato adesso l'ordine del giorno relativo alle sedute di Consiglio regionale. Nello specifico, mi riferisco alle convocazioni. La informo - anche se so che lei ne è ovviamente a conoscenza - che la seduta serale inizia alle ore 20, però non ci è detto di comprendere, rispetto a quella iniziata oggi, a che ora termina. Dovremmo individuare un periodo di tempo affinché, a parte i Consiglieri, il personale possa fare la giusta pausa per recarsi a mangiare qualcosa.
Quindi, Presidente, a che ora intendiamo sospendere i nostri lavori d'Aula, non tanto per noi quanto il personale? Grazie.



PRESIDENTE

Rispetto ai quesiti posti, ringrazio i Consiglieri Botta, Toselli e Cotto intervenuti.
Per quanto riguarda l'abbigliamento, confermo che c'è una norma di comportamento da tenere durante le sedute consiliari, redatta dall'Ufficio di presidenza.
L'articolo 4, comma 4, recita: "Tutti coloro che accedono all'aula devono indossare un abbigliamento decoroso - fra virgolette - è d'obbligo la giacca (non è specificato se con cravatta o senza) e assumere un comportamento consono al carattere istituzionale dell'Assemblea legislativa".
Il comma 5, invece, riguarda l'utilizzo dei telefonini cellulari. Come avrete potuto verificare, dopo le richieste di alcuni colleghi, non ci sono più problemi di ricezione. L'invito che però vi faccio, visto che le nuove tecnologie permettono di verificare la ricezione senza lo squillo, di utilizzare quanto le nuove tecnologie permettono.
Per quanto riguarda il problema precedente, è evidente che non riuscendo sempre a capire le firme - spesso delle sigle - chiedevo al collega Guida se era uno dei proponenti, perché diventa singolare che uno dei proponenti intervenga contro un punto da lui presentato. Il Consigliere Guida, con la signorilità che lo contraddistingue, ha rinunciato a richiedere l'intervento, avendo alzato per primo la mano per intervenire tra l'altro ha fatto pervenire il ritiro di firma sull'ordine del giorno n.
20. Quindi, tutto si è svolto in questi termini. Avendo rinunciato il collega Guida, è evidente che il collega Reschigna, che si era prenotato successivamente, è stato il Consigliere che ha effettuato l'intervento.
Per quanto riguarda la questione posta dal Consigliere Toselli, in una mia precedente comunicazione - e mi scuso se non sono stato abbastanza chiaro - ho detto che fra una ventina di minuti proporrò una breve sospensione dei lavori di cinque minuti, per definire con i Capigruppo avendo ricevuto questa Presidenza delle indicazioni discordanti rispetto alla chiusura e non all'apertura, perché, di prassi, l'apertura è indicata nella convocazione, la chiusura dipende dall'evolversi della seduta. Mi auguro, avendo fatto una comunicazione in tal senso in apertura dei lavori di trovare una condivisione comune sulla chiusura delle varie sedute.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Novero; ne ha facoltà.



NOVERO Gianfranco

Avendo capito che la mia tesi non verrà accolta, vorrei ritirare la mia firma dalla richiesta di iscrizione all'o.d.g. degli ordini del giorno n.
358, 359, 365, 366, 380, 387, 389, 391, 392, 398, 407 e 408, in quanto non sono sicuro di essere d'accordo.
Sulla questione della ricezione dei cellulari, Presidente, penso che i colleghi che si appoggiano alla TIM saranno molto contenti perché ricevono mentre chi, come me, si appoggia ad OMNITEL, se prima riceveva poco, adesso niente. Non so se è concorrenza sleale e non so se rivolgermi al Presidente, al Corecom o a qualche organismo, oppure cambiare scheda.


Argomento:

Richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. (ai sensi dell'articolo 51, comma 5, del Regolamento) (seguito)


NOVERO Gianfranco

Richiesta n. 7) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 358 avente oggetto "Seggiovia Jovenceaux-Sportinia, la fondazione per il post-olimpico sostenga anche il disavanzo degli impianti classificati come opere connesse" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Riprendiamo la proposta di iscrizione all'o.d.g. n. 7) Ha chiesto di intervenire il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Grazie, Presidente.
Mi fa piacere che sia presente anche l'Assessore Bairati, perché è un ordine del giorno presentato dal mio Gruppo che, purtroppo, mi limiterò a leggere perché è abbastanza tecnico e ritengo che abbia, nella sua esplicitazione, un certo significativo.
L'ordine del giorno sostiene che la Fondazione per il post-olimpico debba essere chiamata a sostenere anche il disavanzo degli impianti classificati come opere connesse. Infatti, a fronte degli investimenti legati in maniera stretta allo svolgimento degli avvenimenti delle Olimpiadi invernali, tutta una serie di opere cosiddette "connesse" ha aumentato la capacità di impianti sportivi di varie parti del Piemonte non direttamente sede di iniziative sportive olimpiche. Impianti, che, a nostro avviso, dovrebbero seguire il destino delle opere olimpiche maggiori strettamente collegate all'evento olimpico.
Pur se le opere connesse sono state di svariatissima natura - strade ponti, impianti sportivi non connessi alla neve - chiediamo che la Fondazione che seguirà tutto il post-olimpico, si interessi di quelle opere connesse di rilevanza sugli sport invernali.
In particolare l'ordine del giorno dice: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto che: il 21 aprile la Conferenza dei servizi riunitasi negli uffici della Regione Piemonte ha finalmente approvato in via definitiva la realizzazione della seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico destinato a collegare Jouvencaux-Sarnas-Sportinia, sostituendo il vecchio impianto biposto esistente - un'opera sicuramente significativa per quelle zone nel mese di febbraio e nel mese di aprile, la Sestriere Spa aveva comunicato per iscritto al Comune di Sauze d'Oulx la disponibilità a gestire, senza oneri per il Comune, in nuovi impianti per un periodo di 12 anni la Sestriere Spa con una nota di venerdì del 19 maggio u.s. (tenete conto che l'ordine del giorno è stato presentato il 6 giugno), ha invece annunciato che non avrebbe più firmato la convenzione per la gestione dell'impianto di risalita in oggetto, in quanto è in atto la vendita dell'azienda l'opera è già stata appaltata tramite gara di Comunità montana (stazione appaltante) e la seggiovia è già in fabbricazione da parte della ditta Leitner, che si è aggiudicata l'appalto; su tale opera vi è un .
Su tale opera vi è un finanziamento di 11 milioni di euro di denaro pubblico -, quindi, un'opera anche dal costo non indifferente (una ventina di miliardi) di vecchie lire per fare un'opera che poi non si sa ancora chi gestirà, anzi, chi doveva gestirla farlo vi aveva poi rinunciato); a gestirla creando un problema.
Qquesta seggiovia, che si configura come sostituzione di impianto preesistente non fa parte del dossier olimpico in quanto opera connessa considerato che .
Considerato che qquell'impianto come altri realizzati per le olimpiadiOlimpiadi, creerà un disavanzo di gestione di circa 250 mila euro all'anno, visto il basso numero di passaggi che spesso effettua statisticamente, in un inverno e gli alti costi gestionali (personale corrente, manutenzione straordinaria, ecc.) Da ciòne deriva che il gestore (Sestrieres o futuri proprietari della società), non aprirà detto impianto al pubblico eccetto i periodi di massima affluenza turistica, natale Natale, Ccapodanno eccetera. A a meno che il proprietario non ne copra i costi eccedenti.; Iil cComune di Sauze d'Oulx, come tutti gli altri comuni olimpici di piccole dimensioni, non è in grado di fare fronte a simili esborsi;. Qquesto problema si ripresenterà anche per tutti gli altri impianti olimpici che non garantiscono un numero di passaggi sufficienti.: L la creazione della costituenda 'Fondazione del 21 marzo', avrà anche il compito di ottimizzare e promuovere le risorse del comprensorio sciistico della Valle di Susa, valorizzando tutte le sue aree"..
Quindi lLa richiesta è dunque di intervenire sostanzialmenteulla su questa materia, in particolare, su questo caso specifico, ma in generale su tutti gli impianti connessi alle opere olimpiche che si trovano o si troveranno in questenelle stesse condizioni, per non aver buttato via e investito mala mente, decine di milioni di euro di denaro pubblico.



CHIEPPA VINCENZO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Siamo contrari all'iscrizionenversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulladi richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 7).
Il Consiglio non approva Richiesta rubricata n. 8) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero Ghiglia, Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 359 avente per oggetto "La salute non può attendere" all'o.d.g. della seduta odierna.



PRESIDENTE

Passiamo alla prossima richiesta di iscrizione al di nuovo punto all'ordine del giornoo.d.g. . Si chiede l'iscrizione della della mozione mozione n. 359 avente per oggetto ": Lla salute non può attendere". a firma. Intervengono i Consiglieri Botta e Muliebre.
La parola al Consigliere Botta per l'illustrazione..



BOTTA Marco

Peccato che sia uscito assentato l'Assessore Valpreda, ma è uguale perché c'è la Presidente della Giunta che gli porterà sicuramente il testo e il senso di questa mozione, che non a caso si intitola "La salute non pu attendere". , perché iIl caso che qui viene presentato è un caso significativo e che getta un'ombra su una sanità che noi sappiamo essere una sanità d'eccellenza come quella piemontese, ma che necessita evidentemente, come tutti i comparti, di una continua attenzione soprattutto ai casi singoli., Soprattutto ai casi che possono sfuggire o che possono essere addirittura fonte di negatività in virtù di una burocrazia che molto spesso si ferma alla carta e non va alla sostanza di bisogni delle persone.
Da notizie di stampa, abbiamo appreso infatti, che una signora di 36 anni affetta da malattia autoimmune rara e grave , per la quale non esisterebbero cure definite, si sarebbe rivolta all'ospedale Mauriziano dover gli è stata fissata una visita con il reumatologo in data aprile 2007!, caro Caro Presidente., DDieci mesi dalla data di richiesta della visita.
Naturalmente, Qui ppotremmo aprire evidentemente un l'enorme voragine di discussione relativa alle liste di attesa. Ma eEvito: perché i 5 minuti non ci permettono di entrare sudi entrare in un tema così significativo come quello delle liste di attesa, che quest'amministrazione quest'Amministrazione aveva detto di voler porre come uno dei punti focali della sua azione. Eppure Ma sono ormai passati oltre 12-13-15 mesi, e il Presidente concorderà con me che non può più essere colpa del Governo precedente se avvengono ancora in Piemonte intervengono ancora prenotazioni a dieci mesi dalla richiesta.
Tra l'altroIntanto, andremo a vedere perché questo succedevediamo com'è potuto accadere.
Considerato che Nnella prescrizione del medico di famiglia era specificata l'urgenza della visita richiesta, ma mancava (qui Presidente noi dobbiamo fare un patto contro la burocrazia..., quella che non capisce o che non vuole capire le cose e i bisogni dei cittadini) ) mancava la crocetta necessaria sull'apposito codice per ladi procedura di urgenza.
Quindi, il medico di famiglia aveva indicato l'urgenza di questa visita, ma mancava la crocetta. La "famosa" crocetta. Per cui questa signora si è vista spostare una visita reputata urgente dal suo medico di famiglia dieci mesi dal momento in cui l'aveva richiesto.
Consideriamo inoltre che, al momento della prenotazione, il personale dell'ospedale Mauriziano non avrebbe avvisato il richiedente delle motivazioni che inducevano a respingere una procedura d'urgenza.
Quindi, nessuno all'ospedale, pur avendo letto sulla prescrizione del medico "urgente" aveva avuto la prontezza di riflessi di dire "non gliela possiamo dare urgente perché manca la croce".
Considerato però che, nei casi in cui la procedura urgente non sia necessaria, è assurdo che i cittadini debbano attendere dieci mesi per ottenere una visita presso una struttura ospedaliera. L'urgenza deve essere effettuata nei primi sette, dieci o quindici giorni perché abbia un senso ma anche la non urgenza non può slittare a 10 mesi.
Considerato che davanti ad una simile vicenda l'Assessore Valpreda - e me ne dispiace - avrebbe risposto semplicemente che questi sono problemi endemici della sanità, problemi che l'attuale Giunta aveva promesso di risolvere, noi chiediamo che la Giunta si impegni per sapere quali provvedimenti si intendano attuare al fine di risolvere il problema delle liste d'attesa; se non si intendono attuare convenzioni con specialisti privati, onde accorciare i tempi delle liste d'attesa più lunghe, se non intendano ricercare sul territorio nazionale medici specialisti nelle specialità in cui si manifestano le carenze maggiori, nonché quali provvedimenti siano stati attuati dalla Giunta dalla data del suo insediamento per diminuire le liste d'attesa e i riscontri numerici di tali azioni per ogni singola Asl e Aso.
Un po' di umanizzazione nella sanità, un po' più di attenzione alle esigenze e ai bisogni degli utenti e meno alle croci da fare forse non sarebbe male.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Ovviamente siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 8).
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 9) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 361 avente oggetto "Mantenimento uffici postali nei piccoli comuni piemontesi" all'o.d.g.
della seduta odierna.



PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. n. 9). Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 361 avente oggetto "Mantenimento uffici postali dei piccoli Comuni piemontesi" presentato dal Consigliere Nastri ed altri.
La parola al Consigliere Nastri.



NASTRI Gaetano

Questo ordine del giorno presentato in data 9 giugno aveva ed ha una valenza sicuramente importante perché spesso il grosso disagio è quello di non avere gli uffici postali vicini. Questo succede soprattutto a chi abita fuori, quindi in Comuni piccoli, soprattutto Comuni montani.
Ecco perché questo disagio diventa un problema che rispecchia il disagio anche sociale, perché la stragrande maggioranza di questo disagio avviene soprattutto per le persone più anziane.
Da questo scaturisce la richiesta e la presentazione di questo ordine del giorno e per chiedere che in quel protocollo d'intesa già sottoscritto da parte della Regione Piemonte insieme a Poste Italiane di far sì venisse inserito (cosa che non è stata fatta) l'impegno delle Poste Italiane a non procedere alla chiusura di alcun ufficio postale per almeno un anno.
Porto anche l'esempio di alcuni paesi proprio della mia Provincia, dove con un numero di abitanti di circa 500-600 persone, spesso esiste un disagio perché la chiusura e l'apertura non viene garantita come avviene nelle grandi e medie città; viene garantita soltanto per un certo periodo.
Significa che in una settimana spesso questi uffici rimangono aperti magari due o tre giorni, ma il vero problema nasce dal fatto che le Poste hanno difficoltà ad avere del personale disponibile a trasferirsi in questi centri. E' chiaro che trasferirsi da una città con un certo numero di popolazione e trasferirsi in un paese con 500-600 persone crea un disagio considerevole.
Ecco perché il protocollo sottoscritto dalla Regione Piemonte non ci ha soddisfatti.
Questo ordine del giorno poi era anche abbastanza descrittivo perch non bisogna dimenticare che le Poste Italiane attualmente sono il concessionario unico del servizio postale universale su tutto il territorio, e come tale nel quadro degli impegni che le Poste si sono assunte con lo Stato, dovrebbe essere non solo il fornitore, ma dovrebbe assicurare a tutti gli utenti la qualità, ma soprattutto - la parte più importante - la capillarità dei prodotti e dei servizi offerti.
Quindi, sarebbe stato opportuno inserire subito in questo protocollo le richieste della stragrande maggioranza dei Comuni al di sotto di una certa soglia di abitanti.
E soprattutto era inserito ed è inserito in questo ordine del giorno che gli enti locali territoriali - parliamo delle comunità montane e dei piccoli Comuni - esprimono già da tantissimo tempo una forte preoccupazione di riduzione annunciata da tempo da parte delle Poste italiane.
Chiaramente questa situazione è resa ancora più difficile soprattutto in certi periodi dell'anno e soprattutto nei paesi di montagna nel periodo estivo ed invernale.
La cosa che dovrebbe far riflettere è questa: parliamo di Comuni che vivono tantissimo con il turismo nel periodo estivo ed invernale, mentre soprattutto in quel periodo quando aumenta considerevolmente la popolazione, questo servizio non viene erogato.
Ecco perché si richiede con questo ordine del giorno di impegnare la Giunta regionale, quindi anche gli Assessori, di inserire in questo protocollo l'impegno da parte di Poste Italiane a non procedere alla chiusura di alcun ufficio postale per un anno, ma soprattutto di intervenire presso il Governo centrale affinché faccia valere i termini della concessione del contratto di programma, soprattutto nella parte riguardante le sanzioni in caso di violazione degli obblighi connessi all'espletamento del servizio universale che Poste Italiane deve svolgere nella sua qualità di concessionario unico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Grazie, Presidente. Per stasera siamo contrari.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 9).
Il Consiglio non approva.
Richiesta n. 10) presentata dai Consiglieri Rossi, Botta, Ferrero, Ghiglia Boniperti, Casoni, Scanderebech, Guida, Cavallera, Novero: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 362 avente oggetto "Aspettativa non retribuita agli operatori sanitari volontari" all'o.d.g.
della seduta odierna.
La parola al Consigliere Novero.



NOVERO Gianfranco

Signor Presidente, il dibattito va avanti, un po' veloce, un po' lento non si sa bene, però, chiedo scusa, è veramente deprimente vedere, per esempio, il comportamento dell'amico - penso di poterlo chiamare così Consigliere Bellion. Mi hai deluso, continuo a stimarti, continuo a considerarti uno che quasi sempre opera per giuste cause, ma parlare così brutalmente degli uffici postali, che riguardano - permettimi di dire - le nostre montagne, è una cosa gravissima.
Capisco il dover obbedire, anch'io obbedisco a ordini di scuderia.
Preferirei prendere l'olio di ricino, anziché intervenire oggi, ma, non prendendo l'olio di ricino, intervengo, perché è così! Però, mi aspettavo altro. È una dichiarazione, è una qualche giustificazione, sono costretto a votare contro.
Voglio vedere adesso il Consigliere Auddino, visto che si è prenotato e che è il primo firmatario...



(Commenti fuori microfono)



NOVERO Gianfranco

piemontese, Consigliere Auddino.
(Commenti fuori microfono)



NOVERO Gianfranco

No, penso che il Presidente lo abbia già sentito più volte, secondo la mia concezione, quando dico: "nostra gente" mi riferisco alla nostra gente piemontese, nel senso che risiede in Piemonte.
Sono in ritardo con i miei auguri di Natale. Vi pregherei tutti di leggere l'ultima riga - è molto rischioso per me della Lega - degli auguri che ho inviato a tutti; spero domani di riuscire a portarveli.
Il problema è il seguente: noi protestiamo perché si tratta di un ordine del giorno importante che è stato presentato a giugno di quest'anno io lo avrei votato. Se riusciremo a farlo iscrivere, sul serio, voterò a favore, senza ombra di dubbio, anche se, chiaramente, per la mia formazione, sia personale che politica, non nascondo i problemi che sottendono questo ordine del giorno, così come anche chi lo ha firmato. Si tratta di problemi che rappresentano dei costi anche per le aziende private.
Allora, ragazzi, bisogna vedere se i costi per le aziende private li paga il padrone, come si usava dire una volta, o se li pagano gli operai.
Uno degli ex padroni di Ciriè, l'anno scorso, ha dato un miliardo in beneficenza al Duomo di Ciriè - pensate, un miliardo di lire! - e quest'anno ha venduto l'azienda, pare che non ce la facesse più, chi lo sa non lo so, gli operai sono in ambasce! Non so chi abbia pagato quel miliardo di beneficenza.
Questo ordine del giorno, che sottintende che ci siano dei costi da pagare non solo da parte del pubblico, ma anche del privato, mi pone dei problemi, però, è importante l'argomento che porta avanti. Per quanto riguarda l'aspettativa non retribuita agli operatori sanitari volontari possiamo pensare che questi ultimi vadano in ferie a divertirsi a spese nostre oppure, se non è così, è logico che tale aspettativa che viene concessa a chi opera in una struttura pubblica sia permessa anche nel privato.
Quindi, relativamente a questo ordine del giorno, quando verrà iscritto spero che un giorno o l'altro lo sia - penso che voi voterete contro perché il primo firmatario si è prenotato per parlare contro.
Chiedo al Presidente Placido se il primo firmatario dell'ordine del giorno può parlare contro; secondo me può, ma con qualche problema di coscienza.



PLACIDO ROBERTO



PRESIDENTE

Certo, oltre che di opportunità, anche di coscienza. La ringrazio anche perché è una richiesta di iscrizione.



NOVERO Gianfranco

Io non parlerei contro quanto da me presentato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Auddino; ne ha facoltà.



AUDDINO Angelo

Signor Presidente, contro l'inversione e contro l'ostruzionismo che danneggia il Piemonte: "no".



PRESIDENTE

Ricordo che il numero legale è sempre di 30.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 10) Il Consiglio non approva.
Così come comunicato precedentemente, sospendiamo i lavori per 15 minuti; è convocata la riunione dei Capigruppo in Sala A.



(La seduta, sospesa alle ore 18.44 riprende alle ore 18.55)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Comunico, in modo che i colleghi possano prenderne nota, che nella riunione dei Capigruppo è stato deciso che le sedute convocate avranno il seguente orario: la presente seduta terminerà alle ore 20.00, i lavori riprenderanno alle ore 21.30, saranno interrotti alle ore 24, ma tecnicamente, riprenderanno praticamente subito, per terminare alle ore 7.00 del mattino.
Il Consiglio riprenderà alle ore 10 e proseguirà fino alle ore 13.00 poi la ripresa alle 14.30 fino alle ore 20.00-21.30 e così di seguito salvo decisioni e modifiche che saranno concordate nella nuova riunione dei Capigruppo.
Ripeto: 20.00 questa sera; ripresa ore 21.30 fino alle 24.00; pausa tecnica di qualche minuto, poi fino alle 7.00 del mattino; ripresa alle ore 10.00 fino alle ore 13.00; 14.30; 20.00; 21.30 e così di seguito.
Vi informo che la mensa del Consiglio è aperta. Quindi, alle ore 20.00 i colleghi e il personale potranno usufruire di questo servizio, oltre a quello della caffetteria. È evidente che: mensa aperta, bar chiuso.



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