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Dettaglio seduta n.141 del 18/12/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(Alle ore 11.30 il Consigliere Segretario Ghiglia comunica che la seduta avrà inizio alle ore 12.00)



(La seduta ha inizio alle ore 12.01)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bossuto, Bresso, Moriconi Rostagno, Spinosa e Valloggia.


Argomento:

b) Questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 3, della legge regionale 24 dicembre 2004, n. 39 (Costituzione dell'Azienda Sanitaria Ospedaliera "Ordine Mauriziano di Torino"


PRESIDENTE

Comunico altresì che il Tribunale di Torino, Sezione III Civile (Procedimenti riuniti n. 14638/06 e n. 14643/06 R.G.), con ordinanza in data 12 dicembre 2006 (pervenuta alla Presidenza il 15 dicembre 2006) ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 3, della legge regionale 24 dicembre 2004, n. 39 (Costituzione dell'Azienda Sanitaria Ospedaliera "Ordine Mauriziano di Torino".) per violazione degli articoli 117, comma 2 lettera l), 120 comma 2 e 97 comma 1 della Costituzione, trasmettendo gli atti del giudizio alla Corte Costituzionale per la risoluzione della stessa questione e sospendendo il relativo giudizio.
Copia dell'ordinanza è disponibile presso la Segreteria del Consiglio regionale.


Argomento:

c) Richieste di inversione all'o.d.g. e iscrizione nuovi punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Comunico che è stata consegnata alla Presidenza una richiesta di inversione all'o.d.g. e n. 60 richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Ghiglia ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, vorrei porre una pregiudiziale, che ho già posto la scorsa settimana. Nonostante le promesse del Vicepresidente della Giunta che non vedo presente oggi - avevo chiesto di avere notizie dall'Assessore...
Presidente, a chi mi rivolgo della Giunta? Chi è il delegato, perch vorrei sapere chi si deve far carico di queste cose?



PRESIDENTE

Per noi è il Vicepresidente Peveraro, non avendo comunicazioni in senso contrario, collega Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Dobbiamo sospendere la seduta, perché ho una pregiudiziale da presentare alla Giunta. Sospenda un quarto d'ora, arriverà! Quando arriva arriva!



PRESIDENTE

Stiamo controllando che non sia giunta agli Uffici una comunicazione.
Prego, Consigliere Ghiglia. Dopo il suo intervento, le comunicherò le mie determinazioni.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, avevo chiesto al delegato...
Non so cosa dire. Mi fermo e, poi, richiedo la parola.



PRESIDENTE

Non è un arrivato alcun fax, sospendiamo i lavori fino alle ore 12.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.05 riprende alle ore 12.16)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il Consigliere Ghiglia desidera completare il suo intervento; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, volevo porre la pregiudiziale che avevo già posto la settimana scorsa all'Assessore Peveraro, che ritengo dal giorno di giovedì stia tentando di contattare telefonicamente l'Assessore Valpreda. Ricordo che quando avevo posto questa questione, immediatamente, il Vicepresidente Peveraro si era attaccato al telefono cercando l'Assessore Valpreda.
Allora, che le risposte della sanità piemontese in questo anno e mezzo siano notevolmente peggiorate lo sanno tutti i cittadini, che si sono visti aumentare le liste di attesa per ricoveri e prestazioni, che, però, non si riesca a trovare l'Assessore Valpreda per una comunicazione, sinceramente mi sembra eccessivo.
La mia richiesta di pregiudiziale era sul fatto che, a fronte di una contestazione mossa da un noto esponente torinese della Rosa nel pugno, il quale sollecitava l'Assessore Valpreda ad acquistare su internet la pillola RU486, un direttore regionale della sanità rispondeva piccatamente dicendo: "Ma come, Viale non lo sa che noi abbiamo il record degli aborti in Piemonte? Viale non lo sa che il Piemonte, come numero di aborti e di interruzioni di gravidanza, ha una percentuale del 2% superiore rispetto alle altre regioni?".
Di questo fatto, ovviamente, il direttore regionale alla sanità ne faceva un vanto e un fiore all'occhiello della sanità pubblica.
Allora, se rispettare la legge n. 194 è un diritto, far rispettare la legge n. 194 è un dovere per le istituzioni, ma farla rispettare! La legge n. 194 non dice che dobbiamo diventare il recordman dell'aborto italiano.
La legge n. 194 pone a favore delle donne che potrebbero optare per l'interruzione di gravidanza tutta una serie di garanzie e di possibilità alternative, che la legge prescrive.
Quello che vorrei sapere subito, e che cerco di conoscere da giovedì, è quando l'Assessore Valpreda svolgerà la sua comunicazione sul tema, perch il tema è delicato. Voglio capire perché c'è questo record. Voglio capire se la legge è stata rispettata. Voglio capire se i consultori in Piemonte funzionano o se sono soltanto delle industrie dell'interruzione di gravidanza e voglio capire il perché di questo primato che, a mio avviso non è assolutamente un primato di cui andare fieri.
Credo che su un tema così importante la sensibilità politica avrebbe già dovuto imporre all'Assessore Valpreda, o a qualche altro, di svolgere delle comunicazioni sul tema.
Presidente del Consiglio e Vicepresidente Peveraro, mi darete atto che lo sto chiedendo da quasi una settimana e non avete neanche ancora fissato la data del dibattito. Per carità, potete anche non farla, è chiaro che la questione verrà riproposta ad ogni inizio di seduta, perché io la ritengo una questione nodale; perdiamo tanto tempo, credo che un'informativa al Consiglio su questo tema sarebbe doverosa.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio regionale ai docenti e agli allievi della scuola elementare "A. Manzoni" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare "A. Manzoni" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ritornando alle questioni sollevate sull'ordine dei lavori all'osservazione del Consigliere Ghiglia risponde il Vicepresidente Peveraro, cui do la parola.



PEVERARO Paolo, Vicepresidente della Giunta regionale

Rispondo con coerenza rispetto alla risposta che già ho dato la settimana scorsa, credo nella seduta di venerdì.
Il collega Valpreda, nonostante l'impegno di questi giorni del Consiglio regionale su importanti provvedimenti, che ci terranno qui tutta la settimana, si è comunque dichiarato disponibile a fare la comunicazione.
Confermo quanto detto venerdì: nella giornata di mercoledì, la comunicazione verrà svolta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Mi associo a quanto diceva il Consigliere Ghiglia sul tema, anche se non sull'argomento specifico. Anche perché, francamente, non comprendo bene il motivo per cui siamo ancora qui alle ore 12.21. Però, riterrei che questo non comprendere bene, in primis, dovrebbe essere compito dell'Ufficio di Presidenza, che fa tali comunicazioni. Poiché la Conferenza dei Capigruppo, ormai, sta diventando una prassi gestita dalla maggioranza mi aspetto che dalla prossima riunione dei Capigruppo qualcuno ci aiuti a comprendere meglio quanto sta avvenendo.
Nell'intento di essere, per ora, di qualche aiuto, ricordo solo alcuni fatti. Nell'unico incontro che i Capigruppo di minoranza hanno avuto con la Presidente, presenti tra l'altro il Vicepresidente Peveraro e il Presidente di quest'Assemblea, uno dei temi sollecitati dalle minoranze (oserei dire l'unico) è una certa attenzione istituzionale al tema del Piano Socio Sanitario, a fronte del quale noi abbiamo cercato di dare una sensibilità e una disponibilità, a nostro avviso molto costruttiva, nei riguardi dei lavori di questo Consiglio, per il tempo che ancora rimaneva, tenuto conto delle date che erano in gioco.
Rispetto ad allora, prendo atto che nella I Commissione non si è chiusa neanche la presentazione dell'esercizio provvisorio. Mi sono permesso di fare una battuta che, comprensibilmente, il Vicepresidente non ha molto gradito, ma tant'è: al momento, l'esercizio provvisorio pare non essere un tema interessante per quest'amministrazione. Parlo della Giunta, dove probabilmente ci sono alcune innovazione che mi sfuggono e che, nelle prossime sessioni di I Commissione, ci verranno rese chiare.
Le sessioni di I Commissione non sono state convocate, quindi probabilmente si potrebbe mettere qualche altra sessione di IV Commissione nell'attesa che il Piano Socio Sanitario che non c'è venga esaminato.
Questo piano viene esaminato in tutte le possibili sedi di questa simpatica Regione, tranne che nell'unica che ne è la sede naturale. A meno che non vi sia qualche nuova riforma istituzionale che mi sfugge. Se mi sfugge, io tendo con una certa difficoltà a comprendere, ma, una volta capito, a dare ragione.
State parlando di Piano Socio Sanitario regionale in tutti i posti molte volte con assoluta mancanza di rispetto - tranne nell'unico in cui questo nostro simpatico Statuto, per questa parte non emendata, lo porrebbe come sede naturale, cioè la IV Commissione. Ripeto: vi sarà qualche meccanismo che mi sfugge, però vorremmo essere aiutati a comprenderlo.
Perché dico questo? Perché oggi è il 18 dicembre 2006 e noi siamo in attesa; non facciamo neanche questione del fatto che i nostri lavori sono stati convocati alle 11.30, per mera responsabilità della maggioranza, ma comprendo la loro confusione perché hanno, credo, le stesse difficoltà che abbiamo noi, cambiando semplicemente le "varie". Mentre, ovviamente, non consento alla Giunta, che sta forzando per i propri provvedimenti, di essere assente nella difesa degli stessi.
Forse andrebbe ripetuto qualche ragionamento, fatto all'inizio di questa sessione, quando suscitò le inutili ire di qualche collega la considerazione che gli Assessori rinunciassero a essere i rappresentanti legittimi del territorio che li ha espressi per diventare dei funzionari magari eccellenti, ma con tutt'altra significatività rispetto a quest'Aula in cui dovrebbero essere i legislatori e non i burocrati, ma prima o poi su questo tema torneremo.
Allora, da adesso in poi utilizzerò gli interventi, pochi o tanti, che mi verranno resi disponibili, per informare i colleghi non tanto di minoranza, quanto di maggioranza, sulle cose che fin'ora abbiamo cercato di rendere di interesse collettivo distribuendo documenti e cercando di illustrare qui ciò che nelle sedi di Commissione non è possibile. Quindi parlerò del tema del sociosanitario regionale, che nessuno pare voler discutere né in Aula, né in Commissione.
Personalmente, farò quello che posso su questo argomento e su alcune piccole polemiche, a nostro avviso tutt'altro che di scarsa rilevanza, che ci dividono, in questo momento, a cominciare dal rispetto istituzionale che questa Giunta ha nei riguardi del Consiglio tutto.
Presidente, poiché è lei che convoca i Capigruppo, è lei che sta accettando - capisco con sofferenza personale, ma non sufficit - questa ingerenza sistemica nell'ordine dei nostri lavori che poi, giornalmente, la maggioranza forza rispettando l'imposizione della Giunta, che lei poi deve "riforzare". Da quando è iniziata questa modalità nuova, credo che si abbia la quinta versione di calendari diversi cui noi, non aderendo, partecipiamo per forte rispetto istituzionale non votandoli. Vi dovete far carico di questa rottura che voi considerate con superficialità, e fate male, secondo me, però vorremmo essere aiutati a capire come fare il nostro lavoro per cui siamo stati eletti e veniamo pagati.
Stiamo facendo un lavoro inutile. Quando qualcuno fa delle prediche sullo spreco del denaro pubblico, sappiate che questo tema, da adesso fino al giorno delle elezioni, io continuerò a batterlo.
Buon lavoro, Presidente!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Burzi.
Ovviamente, ho già avuto modo di esprimere le mie considerazioni personali in sede di Conferenza dei Capigruppo e per economicità non le replico qui. Però, è chiaro a tutti il mio pensiero.
Il Consigliere Toselli ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Vorrei ricordare a quest'Aula che dal 15 gennaio 2007 in 35 dei Comuni più inquinati dalle micropolveri, quelli dell'agglomerato di Torino e quelli al di sopra dei ventimila abitanti nel resto del Piemonte, le autovetture Euro 0 ed Euro 1 diesel ed Euro 0 benzina si fermeranno definitivamente, dal lunedì al venerdì, almeno cinque ore al giorno per il traffico privato, e almeno tre ore al giorno per il traffico di impresa. La norma, ovviamente, vale anche per i ciclomotori.
Vi è il comunicato stampa dell'Assessore, ma la delibera ci ricorda che entro tale data le Province dovranno mettere a punto le modalità di esecuzione del piano ed i Sindaci emettere le relative ordinanze prevedendo inoltre appositi provvedimenti, per aggiungere nei propri territori infrastrutture realizzate in base ai piani comunali di mobilità, come parcheggi di interscambio modale o di attestamento, e per assicurare i collegamenti internazionali essenziali.
Ora, ci avviciniamo al 15 gennaio e quest'Aula non parla, nella maniera più assoluta, della delibera che riguarda il piano di mobilità, come se nulla precedentemente fosse successo, come se decine di migliaia di cittadini piemontesi obbligati a cambiare l'auto siano una faccenda che non deve riguardarci. Invece, credo che faremmo torto ai nostri territori e al Piemonte tutto se non teniamo conto di un provvedimento che colpisce le fasce più deboli della società e che non risolve il problema dell'inquinamento ambientale.
Presidente, tra poco mesi richiederò all'Assessore i dati necessari in base ai rilevamenti, al fine di compararli con quelli che ci sono stati dati precedentemente in Commissione. Questo per dimostrare a tutta l'Aula che questo provvedimento è del tutto iniquo ed inefficace.
Adesso, il dibattito non deve vertere su questo, ma sull'applicazione di questa delibera. Pertanto, chiedo che vi sia un'informativa da parte dell'Assessore rispetto a quanto le Province ed i Comuni Piemontesi hanno o non hanno messo in atto. Signori, se a voi non interessa, è facile comunicarlo all'esterno. Non possiamo permetterci di far finta di nulla, di leggere il giornale, di andare a prendere il caffè come se nulla fosse successo.
Dal momento che avevo già richiesto, in un mio precedente intervento ed a più riprese, un'informativa dell'Assessore nel merito della questione, mi sembrerebbe importante, prima delle vacanze natalizie, che si discutesse di questo argomento. Se, poi, non v'interessa, sarà molto facile comunicare all'esterno che a voi non interessa che decine di migliaia di piemontesi alcuni senza un soldo, sono obbligati a cambiare l'auto.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Il mio intervento mira a sollevare due problematiche che, se verranno accolte o perlomeno prese in considerazione, credo che possano essere utili per uno svolgimento più fluido dei lavori, soprattutto in relazione alla titanica fatica che ci apprestiamo a compiere.
Mi sembra che già giovedì scorso la stimata collega Consigliera Mariangela Cotto avesse ipotizzato un servizio di bed and breakfast per i Consiglieri, soprattutto quelli che giungono da lontano, per le donne in particolare e per tutti coloro che, giustamente, hanno delle difficoltà. Si chiedeva all'Ufficio di Presidenza di farsi carico di questo servizio anche se mi era parso di capire che alti organi regionali (forse la Giunta) lo dico col beneficio del dubbio, perché sinceramente non l'ho verificato, mi è semplicemente parso di capirlo in modo marginale - già lo prevedono per qualche tipologia o qualche realtà.
Ad ogni modo, a me sembra che i legislatori della Regione Piemonte, in particolare quelli che vengono da fuori Torino, abbiano tutto il diritto di poter usufruire di un servizio di questa importanza.
Oltre a ciò, chiedo all'Ufficio di Presidenza di farsi carico di due questioni che probabilmente saranno dirimenti nelle prossime ore e sicuramente nei prossimi giorni: una riguarda il parcheggio del Consiglio regionale, soprattutto i posti auto dei Consiglieri.
Personalmente oggi ho cercato un posteggio per tre quarti d'ora, ma non mi sono mai lamentato - voglio sottolinearlo - della carenza cronica di parcheggi auto. Alla fine, si tratta semplicemente di poter espletare il proprio mandato e credo che sia cosa buona e giusta, tutto sommato ipotizzare almeno nei giorni di Consiglio, visto che questo problema si verificherà giorno e notte, un servizio parcheggiatori. Mi pare una cosa assolutamente consona, magari senza ipotizzare una figura permanente, ma un servizio anche volontario che, secondo me, è necessariamente d'uopo. Non penso, tra l'altro, che ci siano dei problemi a reperire persone disponibili a fornire questo servizio di parcheggiatori ai colleghi Consiglieri, nonché ai funzionari e a tutti coloro che ne avranno bisogno soprattutto in vista del futuro ingorgo, oserei dire istituzionale, oltre che di traffico, che si verificherà nei prossimi giorni.
Mi collego alla terza questione. Domani, dicono i giornali, ci sarà un surplus di manifestazioni davanti al Consiglio regionale del Piemonte.
noto e stranoto che ci saranno alcune associazioni di inquilini che legittimamente verranno a richiedere un'approvazione più celere del cosiddetto Piano casa. Ci sarà, peraltro, qualche altro esponente istituzionale che, un po' meno legittimamente, verrà a protestare per farsi bello davanti ai giornali e alle televisioni. Ebbene, sapremo accoglierlo e personalmente chiederò conto a questo esponente in particolare del suo operato in altri settori, nel suo Assessorato specifico, dove ci sono alcune questioni da chiarire, alcuni punti nebulosi che gli stessi media che non sono notoriamente amici del centrodestra, ma meno che mai amici miei, per carità! - hanno avuto l'intelligenza di sollevare.
Ho letto l'intervento del Sindaco di Rivoli, dottor Guido Tallone, che guiderà addirittura la protesta degli amministratori pubblici affinché noi cattivi Consiglieri inadempienti, possiamo approvare celermente il Piano socio-sanitario. Ma, come giustamente ha detto il Consiglieri Burzi bisognerebbe che ci fosse un Piano Socio Sanitario da approvare o che almeno arrivasse in Commissione.
Detto ciò e a parte questo, chiedo - è questa la proposta, Presidente che venga istituito un servizio affinché ci sia la turnazione di coloro che intendono protestare legittimamente.



PRESIDENTE

Collega, ho sentito le sue richieste e le hanno sentite anche i Consiglieri questori Chieppa e Ghiglia: le giro a loro per competenza pregandoli di relazionare presso l'Ufficio di Presidenza circa le modalità attuative e i costi relativi.
La parola al Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Il mio collega ha testé accennato al Piano socio-sanitario. Leggiamo su comunicati stampa diversi, che la Giunta ha già raggiunto degli accordi su questo Piano con forze sindacali, forze dell'associazionismo, ecc.
Peccato che, a tutt'oggi, questo Piano sanitario non sia disponibile per i Consiglieri regionali, perché proprio questa mattina il mio Gruppo ha richiesto agli uffici della IV Commissione una copia del Piano e ci è stato risposto che non è disponibile.
Quindi ribadisco la richiesta già avanzata più volte da altri Consiglieri della minoranza - e forse non solo della minoranza - di rendere disponibile questo Piano, in modo da poterne prenderne visione e svolgere la successiva discussione in Commissione ed in Consiglio.
Ripeto, mi sembra veramente assurdo - e direi anche antidemocratico il modo di procedere che ha la Giunta in questo momento, perché sicuramente il Piano esiste, al punto che viene discusso con rappresentanti esterni a questo Consiglio, mentre i primi che dovrebbero prenderne visione ed esserne a conoscenza non possono farlo. I primi siamo proprio noi Consiglieri di minoranza; pertanto ribadisco la richiesta che il Piano Socio Sanitario venga messo a disposizione dei Consiglieri al più presto.



PRESIDENTE

Consigliere Dutto, abbiamo registrato la sua richiesta e ovviamente ci facciamo carico che ogni formalizzazione di nuovi intendimenti sul Piano sanitario da parte della Giunta sia adeguatamente comunicata, anche con supporti cartacei idonei, a tutti i membri del Consiglio regionale.


Argomento: Opere idrauliche ed acquedotti

Richiesta inversione punti all'o.d.g. (proposta di deliberazione n. 209 inerente a "Edilizia residenziale pubblica. Approvazione del 'Programma casa: 10.000 alloggi entro il 2012' ai sensi dell'articolo 89 della legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 di attuazione del d.lgs. 112/1998")


PRESIDENTE

Come annunciato, è pervenuta una richiesta di inversione e 60 richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. con varie firme. Procedo quindi a metterle in votazione, previa discussione.
Il primo punto è la richiesta, a firma del Consigliere Muliere, di invertire il punto 4) all'o.d.g., inerente alla proposta di deliberazione n. 209, al punto 1) bis, ai sensi dell'articolo 51, comma 2, del Regolamento, nell'odierna seduta antimeridiana.
Il proponente desidera illustrarla? Prego, Consigliere Muliere, prenda pure la parola.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Avevamo già votato quest'inversione, ma poiché l'o.d.g. del Consiglio era stato stilato prima di questa richiesta - approvata dal Consiglio nella giornata di giovedì scorso - riproponiamo l'inversione del punto che prevede la proposta di deliberazione n. 209 come primo punto in discussione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Anche in questo caso, come nel precedente, ci asteniamo.
Continuiamo a suggerire, in questo caso al collega Muliere, ma in senso più esteso alla maggioranza, che poiché non ci sono provvedimenti all'o.d.g. del Consiglio, di guardare la data di formazione del Consiglio.
Per questo motivo, per quei documenti che vedano l'aprioristica contrarietà, almeno del Gruppo che rappresento, per la modalità con cui una gestione di ordine dei lavori viene forzata senza discussione e senza alcun rispetto di dialogo, riteniamo di astenerci.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di invertire il punto 4) al punto 1 bis) all'o.d.g.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Chiedo di aggiungere la mia firma alla richiesta di inserimenti all'o.d.g. già presentati presso la Presidenza, come credo la procedura consenta, e poi per chiedere quali siano le modalità di discussione dei punti che seguiranno, rispetto ai proponenti, di modo che il dibattito fluisca il più veloce e regolare possibile.



PRESIDENTE

Ovviamente, prima di entrare nel merito dell'esame dell'o.d.g. del Consiglio regionale, dovremmo procedere ad esaminare le richieste di iscrizione di nuovi punti, ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento. Su ciascuna richiesta il proponente può chiedere di illustrarla e un Consigliere può intervenire in senso contrario.
Ci siamo sempre regolati in questo modo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Intervengo sull'ordine dei lavori.
Visto che sull'autostrada Asti-Cuneo sono stati effettuati dei sopralluoghi...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Toselli, lei ha già parlato una volta sull'ordine dei lavori. Non può...



TOSELLI Francesco

No, è un altro argomento



PRESIDENTE

Consigliere Toselli...



TOSELLI Francesco

Guardi che il Regolamento penso di conoscerlo e se vuole la aiuto.
Essendo un argomento diverso al precedente, posso intervenire sull'ordine dei lavori.
Richiamo un altro fatto importante. Il 20 dicembre a Roma è convocata una riunione del GIPE per analizzare la convenzione che dovrebbe regolare i rapporti tra Governo, ANAS e società concessionarie e, di fatto, sbloccare i lavori dell'autostrada Asti-Cuneo. Questo ce lo dice l'Assessore regionale ai trasporti attraverso un suo comunicato stampa.
Chiederei, a meno che anche questa richiesta passi con assoluto silenzio dell'Aula, di conoscere domani, visto che il 20 dicembre è giornata odierna, se la situazione dell'Asti-Cuneo si è sbloccata. Ne saremmo tutti felici, altrimenti dovremmo riunirci per formare quel fronte bipartisan, al fine di organizzare una manifestazione a Roma. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta regionale ha udito le richieste e il Vicepresidente provvederà a dare indicazioni al riguardo nel corso del dibattito.
Esaminiamo le richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.
Sulle richieste che vanno dal n. 1 al n. 60 deve intendersi aggiunta la firma del Consigliere Burzi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Chiedo di apporre la mia firma su tutti le richieste di iscrizioni all'o.d.g.



PRESIDENTE

Sulle iscrizioni degli ordini del giorno presentate dal n. 1 al n. 60 si intende apposta anche la firma del Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Mi scusi ancora, ma vorrei invitare tutti i colleghi della minoranza presenti a fare altrettanto, cioè apporre la propria firma, in modo che questi inserimenti siano firmati da tutti. Grazie.



PRESIDENTE

Quindi possiamo intendere accolte da tutti i Consiglieri presenti nei banchi dell'opposizione le richieste di iscrizione.


Argomento:

Richiesta iscrizione nuovi punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la seguente richiesta di iscrizione all'o.d.g.: Richiesta di iscrizione n. 1 presentata dai Consiglieri Botta, Cavallera Cotto, Ferrero, Rossi, Ghiglia, Casoni, Scanderebech e Guida: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 202 avente oggetto "Tutela del patrimonio linguistico piemontese" all'ordine del giorno della seduta odierna.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Dutto; ne ha facoltà.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente.
Si tratta di un ordine del giorno, oramai datato 14 dicembre 2005, che arriva da un'inserzione a pagamento sul quotidiano La Stampa. Penso sia utile leggere il testo del documento, in modo che tutti i Consiglieri possano sapere di cosa si sta trattando.
L'oggetto è la tutela del patrimonio linguistico piemontese.
"Vista l'inserzione a pagamento sul quotidiano La Stampa del 9 dicembre 2005, voluta dal coordinamento delle Associazioni di promozione della lingua piemontese, in cui si ricorda che grazie alle leggi ragionali emanate a partire dal 1990, trentamila studenti e migliaia di adulti in tutto il Piemonte hanno potuto seguire corsi di lingua piemontese centinaia di pubblicazioni sono state stampate e moltissimi eventi culturali sono stati organizzati rilevato che la suddetta inserzione recita che, tuttavia, oggi in Piemonte c'è chi propone di cancellare il piemontese, adeguando la normativa in materie di lingue minoritarie alla legge dello Stato Italiano n. 482/99 che nega al piemontese lo status di lingua, nonostante i riconoscimenti dell'Unesco e del Consiglio d'Europa ritenuto che, a partire dall'applicazione della legge regionale n.26/90 che riconosce le quattro lingue storiche presenti sul nostro territorio (piemontese, franco-provenzale, occitano e valser) e, successivamente, con l'approvazione della legge regionale n. 37/97 la politica della Regione Piemonte, in materia di tutela delle lingue minoritarie, abbia confermato fino ad oggi, uno sviluppo sempre crescente delle attività e delle risorse impegnate in questo ambito di intervento, con la convinzione che valorizzando e sostenendo il proprio patrimonio linguistico scaturiscano maggiori stimoli e opportunità per altri ambiti artistici e culturali osservato che il percorso avviato fin dal 1990 dalla Regione risponde alla rinnovata attenzione e al sempre crescente interesse in cui le lingue minoritarie hanno potuto godere, sia a livello nazionale ed europeo considerando che, con l'ordine del giorno del 30 novembre 1999, approvato all'unanimità, il Consiglio regionale riconosce il piemontese quale lingua regionale del Piemonte, il Consiglio regionale del Piemonte ribadisce il riconoscimento della lingua piemontese come lingua regionale del Piemonte come parte integrante e irrinunciabile della propria storia e cultura nonché mezzo di relazione quotidiana utilizzato da centinaia di migliaia di cittadini piemontesi impegna la Giunta regionale a proseguire e rafforzare le azioni di tutela valorizzazione e promozione della conoscenza, dell'originale patrimonio linguistico del Piemonte, ai sensi delle leggi regionali n. 26/90 e 37/97 mediante la realizzazione di tutte le iniziative e informazioni in tali norme previste".
Questo ordine del giorno è quanto mai attuale. Ho partecipato al gruppo di lavoro della Commissione cultura (la VI Commissione) proprio per la revisione della legge n. 26/90 e per un tentativo di sintesi di diverse proposte di leggi regionali presentate da diversi Consiglieri.
Nel gruppo di lavoro si è giunti ad un accordo generalizzato sulle previsioni di legge, sull'articolato di legge ma, a monte, c'è una precisa spaccatura in quanto alcuni Consiglieri rappresentanti dei Gruppi di maggioranza, non intendono ammettere che venga citata la lingua piemontese.
Pertanto, lo ripeto, è quanto mai attuale discutere questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Travaglini ne ha facoltà.



TRAVAGLINI Marco

Per esprimere voto non favorevole da parte della maggioranza.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta di iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 1 del Consigliere Dutto.
Il Consiglio non approva.
Richiesta di iscrizione n. 2 presentata dai Consiglieri Botta, Cavallera Cotto, Ferrero, Rossi, Ghiglia, Casoni, Scanderebech e Guida: Si chiede l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 205 avente oggetto "Solidarietà Europarlamentare Borghezio" all'ordine del giorno della seduta odierna.
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

L'ordine del giorno di cui si chiede un'immediata trattazione è il n.
205. Personalmente, chi ha preso la parola in questo frangente ci tiene particolarmente a trattare l'ordine del giorno in oggetto e lo può fare senza particolare accuse di frontismo perché, già in passato, quando venne picchiato l'europarlamentare Agnoletto, chiesi analogo provvedimento e analoga trattazione in aula. Espressi tutta la solidarietà del caso.
Chiunque rivesta una carica pubblica, bene o male, ha ricevuto un mandato dai cittadini, ha tutto il diritto di poter espletare il proprio mandato senza dover subire minacce fisiche o minacce di altra natura o, peggio ancora, psicologica.
Nella fattispecie, i fatti accaduti all'Onorevole Borghezio sono ancora più odiosi e gravi perché non si riferivano ad un'azione specifica di tipo legislativo o legata al proprio mandato, ma semplicemente perché era lui perché esisteva. Mi ricordo che in quell'occasione anche diversi esponenti del centrosinistra, forse più coraggiosi di altri che hanno preferito tacere, hanno espresso una solidarietà di tipo formale. Credo sia importante, da parte del Consiglio regionale del Piemonte, esprimere una solidarietà di tipo sostanziale votando questo ordine del giorno che, se la maggioranza lo accogliesse, avrebbe una trattazione molto rapida (nessuno potrà votare contro, al massimo ci sarà qualche astensione). Credo sia assolutamente opportuno, anche perché ormai i fatti riguardano un anno fa.
Leggo molto rapidamente l'ordine del giorno. Forse è utile ai colleghi Consiglieri rinfrescare la memoria per capire di cosa stiamo parlando. Sono ben vive nella mia memoria le immagini e i fatti di cui sto parlando ma sicuramente, non è così per tutti i Consiglieri (d'altronde, non potrebbe essere diversamente).
"Premesso che l'europarlamentare della Lega nord Mario Borghezio il 17 dicembre scorso è stato aggredito sul treno Torino-Milano da un gruppo di circa 400 fra no global, anarchici, squatter e giovani dei centri sociali di ritorno da una manifestazione contro l'Alta Velocità che si era svolta in giornata a Torino, l'esponente leghista, dopo essere stato insultato, è stato preso a pugni e schiaffi, ha riportato la frattura del setto nasale ed escoriazioni varie per le quali sarà operato in giornata. Anche gli agenti della Polfer che hanno tentato di difenderlo hanno riportato distorsioni e contusioni varie".
Questo è l'aspetto ancora più grave, perché le forze dell'ordine, che difendono i rappresentanti del popolo, vengano anch'essi aggrediti e malmenati.
"Considerato che hanno espresso la loro condanna e solidarietà al loro parlamentare leghista, considerato che l'episodio occorso sul treno Torino Milano poteva concludersi in tragedia, è sintomatico..." Voglio ricordare ai Consiglieri che volevano buttarlo fuori dal finestrino ma, grazie a Dio, la mole dell'onorevole Borghezio ha impedito questa nefasta conclusione. In questo caso, voglio dire, quello che in altri frangenti poteva essere controproducente, è stato una fortuna.
"Ritenuto che il fanatismo estremista va condannato in maniera ferma e decisa, da parte di tutte le forze politiche e democratiche, che devono impegnarsi per isolare e delegittimare le componenti più oltranziste, il Consiglio regionale condanna fortemente questo spietato episodio di violenza ed esprime la propria piena solidarietà all'onorevole Mario Borghezio e ai due agenti della polizia ferroviaria, rimasti feriti durante la brutale aggressione di sabato scorso". In questo caso, evidentemente per sabato scorso s'intende il 17 dicembre del 2005, lo ricordo ai fini del verbale.
Mi pare che non ci siano riferimenti di natura politica o di natura partitica, se escludiamo giustamente l'appartenenza dell'onorevole Borghezio. Appellandomi al buon senso dei colleghi, potremmo effettuare in pochissimi minuti quest'iscrizione. La ringrazio, Presidente. Grazie ai colleghi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallaro, che si esprime in senso contrario; ne ha facoltà.



CAVALLARO Sergio

Siamo assolutamente contrari a quest'inversione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla proposta di iscrizione all'o.d.g.
rubricata n. 2 del Consigliere Giovine.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.05)



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