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Dettaglio seduta n.131 del 28/11/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


GARIGLIO DAVIDE



(La seduta ha inizio alle ore 16.30)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola Bodoni


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Saluto i docenti e gli studenti del liceo scientifico "Bodoni" di Saluzzo, in visita al Consiglio regionale. Mi spiace che abbiate dovuto aspettare. Purtroppo i lavori di questa mattina sono finiti all'incirca alle ore 15, quindi la ripresa è stata fissata per le 16. Scusate per l'attesa, speriamo che la visita sia utile e possa essere di vostro gradimento. Grazie.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Manolino e Muliere.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Dibattito inerente a "Anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Nastri, Ferrero, Leo, Burzi, Pedrale Pichetto Fratin, Rossi, Cirio, Toselli, Giovine, Nicotra, Casoni, Vignale Ghiglia, Botta, Guida, Dutto e Novero (atti d'indirizzo collegati: ordine del giorno n. 289, inerente a "Clinica della memoria di Collegno" presentato dai Consiglieri Lepri, Bizjak, Bertetto, Reschigna, Auddino Ricca, Pozzi, Buquicchio, Rostagno, Laus, Motta e Boeti ordine del giorno n. 477, inerente a "Riparto fondi anziani non autosufficienti" presentato dai Consiglieri Cotto, Pedrale e Toselli mozione n. 494, inerente a "Servizi socio - sanitari per gli anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Lepri, Boeti, Cavallaro Bizjak, Ricca, Rostagno, Rabino, Chieppa, Auddino, Robotti, Laus, Pozzi Turigliatto, Reschigna, Muliere, Buquicchio, Motta, Cattaneo, Rutallo e Valloggia ordine del giorno n. 516, inerente a "Clinica della memoria di Collegno" presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Nastri, Pedrale, Burzi e Toselli ordine del giorno n. 517, inerente a "Clinica della memoria di Collegno" presentato dai Consiglieri Lepri, Boeti, Ricca, Rostagno, Buquicchio Rutallo, Cattaneo, Motta, Pozzi e Comella ordine del giorno n. 514, inerente a "Politiche sociali a sostegno degli anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera Ferrero, Burzi, Nastri, Pedrale, Cirio, Toselli e Leo ordine del giorno n. 515, inerente a "Situazione dei servizi socio assistenziali per anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni, Ghiglia e Botta) atti di sindacato ispettivo assorbiti: interpellanza n. 884, inerente a "La Giunta non rinvii l'adeguamento delle strutture assistenziali per anziani", presentata dai Consiglieri Chieppa Laus e Robotti interrogazione n. 892, inerente a "LEA - bozza di delibera - DGR 17/2005" presentata dal Consigliere Guida


PRESIDENTE

Riapriamo la discussione inerente al punto "Anziani non autosufficienti", iniziata stamani.
In Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, abbiamo deciso di proseguire la sessione straordinaria del Consiglio anche per la prima parte del pomeriggio. Contrariamente a quanto stabilito nella lettera di convocazione, in ragione degli sviluppi che si sono avuti durante la discussione, è stata distribuita la prima copia del resoconto stenografico eseguita con il sistema Michela, dei due ultimi interventi dell'Assessore Migliasso, come richiesto dall'opposizione. Faccio presente che si tratta di un resoconto stenografico non ufficiale, poiché per essere ufficiali i resoconti stenografici devono essere verificati e corretti dagli oratori.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Prima di intervenire nel merito della bozza non corretta dell'intervento dell'Assessore Migliasso, ho ancora bisogno di due informazioni. Una l'ha chiesta stamattina il collega Vignale, domandando di entrare in possesso della delibera cui facevano riferimento gli Assessori che è stata assunta ieri.
Stamattina ero in difficoltà, quando parlavo di trenta milioni già disponibili con il bilancio di previsione e non ancora impegnati, ma ad un certo punto ho sentito dire: "Ieri, con delibera di Giunta ne abbiamo accantonati venti". Allora mi sono detta: "Ma ne avevo trenta". Poi l'Assessore Valpreda ha risposto molto bene affermando che dieci milioni erano quelli che andavano ad essere concertati con l'Assessorato alle politiche sociali e gli altri dieci milioni, sempre per anziani non autosufficienti, per tutti quei servizi alla persona, che lui stamattina ha elencato. Quindi, il conto torna.
Tuttavia, mentre cercavo di trovare i dieci milioni in più, ho chiesto aiuto all'ex Assessore al bilancio della Provincia di Alessandria, che guardando l'ordine del giorno della Giunta di ieri, al punto 151, a nome Valpreda, trova un accantonamento della somma di euro venti milioni sul capitolo 15111 del bilancio 2006, a favore della Direzione Programmazione sanitaria, per l'erogazione di fondi destinati ad attività socio-sanitaria a favore di anziani non autonomi. Vi chiedo di ricordare il capitolo del bilancio 2006, che è il 15111.
Inoltre, c'è il supplemento all'ordine del giorno, dove non troviamo niente, e andando avanti a leggere, fuori sacco, grazie al mio Capogruppo in ultima pagina a firma Migliasso e Valpreda, trovo di nuovo accantonati nella deliberazione n. 233, "Interventi destinati all'incremento di posti letto da convenzionare col sistema pubblico regionale per l'assistenza residenziale a favore di anziani non autosufficienti. Euro 10.000.000,00 sul capitolo 15111 - quelli già accantonati al punto 151 - ed euro 10.000.000,00 sul capitolo 14821/2005, già 11949/2005 del bilancio regionale per l'esercizio 2006".
Cosa significa questo? Che erano soldi del 2005, fatti slittare sul 2006? E gli altri 10 milioni, dei 25 milioni, di cui ci ha riferito l'Assessore Peveraro? Io cercavo 30 milioni; mi hanno risposto che ne hanno accantonati 20.
Qui, adesso, ne trovo 40: qualcosa non quadra.
Penso, quindi, signor Presidente, che il Consiglio debba avere le due deliberazioni - la numero 151, a firma Valpreda, e la n. 233, a firma Migliasso-Valpreda - per comprendere da dove sono stati accantonati e perché il capitolo 15111, che aveva una dotazione di 20 milioni, adesso ne ha 30.
Noi abbiamo verificato sull'assestamento e non c'è.



(Commenti del Consigliere Ghiglia fuori microfono)



COTTO Mariangela

Penso che non si debba lavorare con faciloneria.
Siamo di fronte ad anziani non autosufficienti che avevano il diritto di vedere i soldi impegnati a maggio, 45 milioni. E non solo 10 milioni a maggio e il resto alla fine, a novembre. Tutti dovevano essere impegnati a maggio. Se non lo sono stati, noi pretendiamo la verità: "Ci siamo dimenticati"? "Non ce ne siamo accorti"? "Il tempo è passato in fretta"? Non questo modo autoritario ed arrogante di dare le risposte, quando scopriamo che il Consiglio è stato disatteso nel suo indirizzo di bilancio.
Il Consiglio, che tanto ha fatto per cercare di dare priorità agli anziani non autosufficienti, è stato disatteso dalla Giunta, che ieri ha accantonato 10 milioni in più, prendendoli da un capitolo che ne ha solo 20, e non 30.
Penso, Presidente, che lei ci debba procurare queste deliberazioni, per valutarle e proseguire con la risposta dell'Assessore Migliasso.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Vorrei rinnovare la richiesta, anticipata, giustamente, dalla collega Cotto, di fornirci queste due deliberazioni. Qualora emergano delle difficoltà in tal senso, attenderemo con fiducia, magari con una sospensione, la loro distribuzione.
Nel caso in cui non si intenda fornirle in tempo utile nella seduta odierna, invece, chiediamo che l'argomento sia aggiornato al prossimo Consiglio, perché, logicamente, dobbiamo valutare la veridicità e le conseguenze di quanto è stato detto oggi.
Se lei ritiene, sospenda il Consiglio in attesa di fornirci i documenti richiesti, ma ci conceda il tempo di controllarli. Dopodiché potremo riprendere.



PRESIDENTE

Desidero solo precisare che i funzionari del Consiglio regionale si sono attivati nei confronti della Giunta regionale, che ci ha prontamente fornito il materiale richiesto. Procediamo, quindi, a fotocopiarlo e a distribuirlo.
Ha chiesto la parola l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria (di concerto con l'Assessore alla sanità)

Grazie, Presidente.
Vorrei soltanto fare una precisazione per quanto riguarda la deliberazione a firma Migliasso-Valpreda.
Nel dispositivo - "delibera" - alla terza riga si fa riferimento al capitolo "14821/2005": è un errore materiale, perché si tratta del capitolo "14821/2006". Alla riga successiva "già 11949/2005 impegno...".
Ho voluto precisarlo per chiarezza.



PRESIDENTE

Le due deliberazioni in oggetto sono in corso di stampa e saranno tempestivamente distribuite.
Vi sono richieste di intervento, nelle more della distribuzione delle delibere?



PRESIDENTE

COTTO Mariangela (fuori microfono)



PRESIDENTE

Magari, da parte delle maggioranza...: ma il loro silenzio è eloquente...



PRESIDENTE

Prego di completare la distribuzione della deliberazione, già consegnata ai Capigruppo.
Riprendiamo i lavori.
La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, qui si tratta di capire effettivamente quante sono le risorse disponibili, perché credo si ragioni a blocchi di 10 milioni di euro, più o meno, è un dato molto importante.
La deliberazione n. 151 classicamente indirizza 10 milioni per il finanziamento di parte sanitaria - è l'intervento socio-sanitario, la quota sanitaria - in più 10 milioni per interventi di continuità assistenziale e per adeguare le tariffe RSA e RAF nell'indirizzo da tutti condiviso. Poi si può discutere se la quantità di risorse è totalmente sufficiente o, in ogni modo, si potrà andare avanti successivamente.
Poi, vi è un'altra deliberazione che reca altri 20 milioni di euro, di cui 10 milioni sono prelevati sempre sul capitolo 15111, che è della sanità, e altri 10 milioni sono prelevati sul capitolo 14821, già 11949 dei fondi delle politiche sociali.
A questo punto, noi, ovviamente, come Consiglieri regionali, conosciamo solamente il bilancio di previsione, aggiornato dall'assestamento, per UPB.
Poi, all'interno delle UPB, vi è l'operatività della Giunta, che progressivamente, può spostare, all'interno delle UPB o all'interno delle aree di spesa omogenee, stanziamenti da un capitolo all'altro. Di per s la cosa non mi sorprende. Questo avviene previa deliberazione di Giunta che è comunicata al Consiglio. Tutte le volte, all'inizio della seduta, il Presidente ci comunica l'arrivo di pacchi di deliberazioni e di variazioni di bilancio de minimis, nel senso che non vanno a toccare il pareggio del bilancio, ma spostano risorse da un capitolo all'altro.
Capite che questo è un fatto molto importante. Sarebbe abbastanza clamoroso aver discusso pensando che ci fossero - 35 meno 15 - 20 milioni di euro disponibili quando qui ne troviamo 40. Naturalmente, questi 20 milioni sono indirizzati all'incremento dei posti letto da riservare ad anziani non autosufficienti, per i quali le Commissioni UVG abbiano già previsto il progetto di assistenza individuale oppure anche, almeno per il 25%, per comprendere persone già ricoverate a proprio carico presso RSA o RAF; a questo punto, si può attivare un contributo ricorrendo alle convenzioni che le ASL stipulano con i vari soggetti che gestiscono queste istituzioni e servizi. Pertanto, chiediamo un chiarimento: sono 20 o sono 40? Sono due deliberazioni, non credo che la Giunta faccia delle deliberazioni per far vedere che fa il doppio di quello che effettivamente si fa. Occorre un chiarimento.
Guardate che è un fatto molto importante, almeno andiamo via di qui sapendo esattamente come stanno le cose, poi, ognuno tirerà le proprie conclusioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ronzani.



RONZANI Wilmer

Signor Presidente, credo sia opportuno sospendere per alcuni minuti la seduta per consentire agli Uffici e agli Assessori una verifica. Penso si tratti di un errore materiale spiegabile. Siccome di questo occorre dare conto al Consiglio con cognizione di causa, sarebbe saggio sospendere un attimo minuti la seduta, in modo da consentire all'Assessore di svolgere la necessaria verifica. Penso sia ragionevole procedere in questo modo.



PRESIDENTE

I lavori riprenderanno alle ore 17.10.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.56 riprende alle ore 17.12)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola all'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla programmazione socio-sanitaria (di concerto con l'Assessore al welfare)

Volevo chiarire il mistero degli apparenti 40 milioni, che, in realtà sono 30, perché ci sono due accantonamenti fatti nello stesso pomeriggio.
Il primo è quello della sanità, che ha accantonato 20 milioni così suddivisi: 10 milioni in concorso ai 20 per la riduzione delle liste di attesa (l'ampliamento dei posti letto), che si uniscono ai 10 dell'Assessore Migliasso (10 più 10 uguale 20).
Gli altri 10 sono costituiti da due frazioni, di cui 6 per la continuità assistenziale e altri 4 per l'adeguamento delle tariffe di cui alla deliberazione n. 2.
Per un errore materiale, relativamente alla parte dei 10 milioni della sanità accantonati ieri, pur essendo sullo stesso capitolo, c'è una dizione secondo la quale sono stati accantonati la volta precedente (la riunione di Giunta precedente), il 20 novembre.
Adesso faccio venire il funzionario affinché mi dia una spiegazione perché io, combinazione, il 20 novembre ero a Roma all'incontro con il Ministro e non mi ricordo. Sinceramente, mi sono fidato. Adesso, mi spiegheranno come mai c'è stato questo errore.
In ogni modo, i soldi accantonati sono 30 milioni di euro, di cui 20 per i posti letto e 6 più 4 per la continuità assistenziale. Altri 6 milioni per la continuità assistenziale già accantonati ieri sono stati ripartiti, sempre per la parte della sanità, secondo una tabella alle varie ASL. Spero che sia stato chiarito il mistero.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Ovviamente, siamo in fase di approfondimento, quindi i commenti e le valutazioni le faremo successivamente. Siamo alla fine del mese di novembre che, se non sbaglio, è il termine che prevede la nostra legge sul bilancio per gli accantonamenti; tant'è che per stanare queste due delibere abbiamo dovuto sfogliare parecchi o.d.g. di Giunta.
Non abbiamo alcuna difficoltà a considerare l'approccio dell'Assessore Valpreda, però qui conta solo ciò che è "nero su bianco", come si suol dire, cioè contano le carte in materia di stanziamenti. Per cui occorre che la Giunta, nella persona del Vicepresidente Peveraro, ci dica quale provvedimento si prenderà per correggere e coordinare queste due delibere nel loro complesso. È chiaro che, nel momento in cui dovesse essere confermato quello che dice l'Assessore Valpreda, di cui prendo atto fino a prova contraria, è necessaria una delibera di poche righe che coordini le due delibere e ci dica che l'accantonamento complessivo ammonta a 30 milioni di euro.
Al momento, prima di tirare qualsiasi conclusione, aspettiamo notizie in ordine alle modalità mediante le quali la Giunta regionale intende porre rimedio alla situazione che è stata da noi evidenziata. Anche se è un fatto che può sembrare improprio in quest'Aula, non è così. Quella socio assistenziale è una materia di primaria importanza che intendeva dare un segnale all'esterno: sapere se ci sono 30 o 40 milioni di euro è un fatto fondamentale.
Quindi, o sono sommabili i due accantonamenti o la Giunta farà una delibera. Però, ditecelo subito. Se volete sospendere cinque o dieci minuti per ragionarci, noi siamo qui a disposizione. La Giunta deve, se ritiene fare una delibera di coordinamento delle due delibere, dicendo: "L'accantonamento complessivo è tot". A quel punto, noi potremo dare il nostro giudizio.
A blocchi di 10 milioni di euro ciascun stanziamento ha una sua finalità: parte per le liste d'attesa, parte per l'integrazione delle rette e parte per la quota sanitaria di competenza della sanità nella RSA.
Attendiamo notizie dalla Giunta regionale nel suo complesso. Abbiamo la fortuna di avere in Aula il Vicepresidente, Assessore al bilancio: ci dica qualcosa. Se avete bisogno di un tempo strettamente necessario per coordinarvi, ditelo e prendetevelo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ronzani; ne ha facoltà.



RONZANI Wilmer

Mi rimetto alla valutazione che faranno gli Assessori e, se lo ritiene il Vicepresidente. Credo anch'io che, stante la ricostruzione dei fatti testé svolta dall'Assessore Valpreda, occorra rettificare la delibera perché vi è un riferimento improprio a un accantonamento sbagliato. Ma di questo si tratta.
Se ho capito bene, vorrei riassumere come stanno esattamente le cose.
Abbiamo stanziato 20 milioni di euro per ridurre le liste di attesa finanziati per 10 milioni dall'Assessore Migliasso e per 10 dall'Assessore Valpreda sui capitoli. Fin qui ci siamo: siamo tutti d'accordo. Poi, ci sono altri 10 milioni con i quali invece vengono finanziati gli interventi volti a garantire la continuità assistenziale. Totale: 30 milioni.
Sorge la preoccupazione, che hanno sollevato i colleghi della minoranza, che i milioni accantonati fossero non 30 ma 40. Da qui, credo giustamente, la richiesta che venga rettificata la delibera. Una delle delibere adottate ieri dalla Giunta, fuori sacco, per un errore materiale questo mi è parso di capire ricostruendo l'intera vicenda - fa riferimento ad un accantonamento sbagliato. Questo fatto ha, giustamente, fatto ritenere ai colleghi della minoranza che le somme accantonate fossero complessivamente 40 milioni.
Non è così, perché se facciamo riferimento all'accantonamento giusto e non a quello sbagliato (non al capitolo 101/878, ma al capitolo giusto) noi avremo ovviamente due delibere che, complessivamente, accantonano 30 milioni di euro. 20 per ridurre le liste d'attesa e 10 per garantire la cosiddetta continuità assistenziale.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Cavallera)



RONZANI Wilmer

un errore materiale ed ho chiesto la rettifica, Consigliere Cavallera. L'ho detto all'inizio e penso di essere stato chiarissimo.
Ripeto: do atto - voglio essere ancora più chiaro - del fatto che la per minoranza ha sollevato un problema reale. Mi pare però che la ricostruzione dei fatti ci consenta di dire - ho anche detto che credo che la Giunta proporrà una rettifica di quella delibera - che i milioni accantonati sono 30, di cui 20 per ridurre le liste di attesa e 10 per la continuità assistenziale.
Un errore materiale compiuto, facendo riferimento ad un accantonamento sbagliato, ha fatto ritenere erroneamente che le somme accantonate ammontassero a 40 milioni. Questo è il problema. Credo che vada rettificata la delibera, facendo riferimento all'accantonamento giusto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

A questo punto mi viene spontaneo chiedere se l'Assessore Migliasso aveva previsto già tutto stamattina nel suo discorso, quando ha detto (colleghi, non so se avete letto le frasi incriminate, ne leggo alcune): "C'è l'impegno e ci sono già le proposte per stanziarne altrettanti da parte del comparto sanitario e socio-assistenziale anche per il 2007.
Quindi, per dare un sollievo visibile e percepibile. Certo non è l'unico strumento - non l'unico strumento! - perché - l'Assessore Valpreda dirà altre cose oltre a quelle che dirò io - noi dobbiamo, vogliamo e abbiamo già incrementato l'assistenza domiciliare. Adesso, vi direi quali sono gli altri provvedimenti che riguardano le competenze della sottoscritta, che già sono state assunte, alcune in tempi lontani, nel senso che sono state assunte da noi qualche mese fa, altre solo negli ultimi tempi, perch dovevamo fare con l'Assessore Valpreda quel lavoro di concertazione, che è un lavoro complicato".
Quindi, Assessore, era stato azzeccato dire che si trattava di un lavoro complicato. Finiamo la frase, che è quella incriminata e per la quale la Consigliera Cotto chiede ancora spiegazioni: "La Consigliera Cotto sa che per mettere insieme le stessa della sanità e dell'assistenza ci vuole un po' di tempo, ma ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati ad una buona concertazione, mettendo insieme quello che dicevamo essere culture diverse.
Così come sanno anche i Consiglieri".
Alcune somme, questo è il punto, - e qui ci deve dare qualche chiarimento l'Assessore Migliasso - non si sono rese disponibili prima dell'assestamento di bilancio, non solo sul capitolo del socio assistenziale per non autosufficienti, ma anche su altre partite. Cosa vuole dire con ciò, Assessore? È un altro giallo al giallo. L'Assessore conclude dicendo: "...per errori di apposizione, chiamiamola tecnica, che lo hanno impedito fino a che non ci fosse stato l'assestamento di bilancio che correggeva l'UPB all'interno della quale erano inserite o non cambiava il nome del fondo a disposizione. Queste sono le ragioni che hanno reso non disponibili finora alcuni fondi, ma tant'è". È un altro punto su cui dobbiamo chiarirci, sono frasi pronunciate da un Assessore. Cosa vuole dire l'Assessore con queste frasi, e con questo tatticismo di bilancio? Prima sono stato accusato da un Consigliere seduto nei banchi dell'opposizione, di "menare il torrone" (qualcuno ha capito "terrone" invece ho detto "torrone", ma lasciamo stare). Qui non si tratta di "menare il torrone", si tratta di fare un po' di chiarezza. Voglio capire, "vo-glio ca-pi-re" cosa vuol dire questa affermazione, oltre ad avere la delibera che abbiamo richiesto. Ho una fiducia illimitata nei confronti dell'Assessore alla Sanità, però vogliamo questo documento.
Presidente Bresso, sospendiamo la discussione, fateci avere la delibera; l'Assessore si prenda il tempo necessario per spiegarci cosa voleva dire, capisco che non può darci una risposta immediata.
Diversamente, la situazione si complicherebbe. Diamo un po' di tempo lasciamo stare "il menare il torrone", vediamo di arrivare ad una definizione e ad un chiarimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Toselli; ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Grazie, Presidente.
Ho visto sul sito istituzionale della Giunta regionale le considerazioni espresse dalla Giunta attraverso il comunicato stampa.
Poiché è noto che i comunicati stampa della Giunta sono sempre completi delle informazioni utili al cittadino e della politica che la Giunta svolge nei vari settori, non ho trovato la comunicazione relativa ai 30 milioni di euro. Mi chiedo se i 30 milioni di euro non erano così importanti da inserirli sul comunicato stampa pubblicato sul sito della Giunta. Se non erano importanti, perché?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Reschigna; ne ha facoltà.



RESCHIGNA Aldo

Intervengo dopo che il Consigliere Ronzani ha avuto modo di chiarire il punto su cui la discussione si è bloccata in sede di Consiglio regionale.
Chiarito il punto e ribadito il fatto che sia opportuna una delibera di rettifica da parte della Giunta regionale, vorrei tornare all'importante discussione che abbiamo affrontato questa mattina e che non può chiudersi se non attraverso una valutazione e un'approvazione dei documenti portati all'esame del Consiglio regionale.
La conclusione che il Consiglio sta avendo sul tema, rischia di accentrare o di concentrare le proprie attenzioni su aspetti da un lato certamente importanti, ma chiariti, dall'altro circa un atteggiamento dell'Assessore Migliasso nel merito di alcune sue affermazioni che sono state abbondantemente e esaurientemente chiarite dalla stessa nel suo intervento e nell'intervento di replica di questa mattina.
L'Assessore Migliasso ha chiarito con molta precisione che quando parlava di somme che si sono rese disponibili dopo l'assestamento di bilancio, parlava di due milioni di euro sulle politiche sociali. Ancora.
Quando l'Assessore Migliasso, come ha riferito poc'anzi il Consigliere Scanderebech, dice "ad altri temi" si riferisce ad un argomento anch'esso già abbondantemente esaminato e sviscerato durante la discussione sull'assestamento di bilancio in I Commissione, laddove è stato esaurientemente fornito ai componenti della Commissione e rappresentato il fatto che, in sede di presentazione di un emendamento al bilancio di previsione, erano state sbagliate le imputazioni di alcune UPB. Tutto questo appartiene a questioni che sono state chiarite in questa sede e in sede di I Commissione. Adesso, se vogliamo dare un seguito all'importante discussione che si è svolta questa mattina in Consiglio regionale, a noi compete sostanzialmente ritornare all'essenza delle questioni e dei problemi. L'essenza delle questioni e dei problemi è rappresentata da documenti - condivisibili o non condivisibili sia ben chiaro, non voglio anticipare le posizioni che i singoli Gruppi esprimeranno sugli stessi - ma da documenti che sono stati depositati, che devono essere approvati dall'Aula, esaminati dall'Aula e votati dall'Aula.
Partendo dalla consapevolezza che c'è un'ampia condivisione sulla necessità di affrontare, in termini ancora più forti rispetto a quello che è stato fatto nel passato e si sta facendo nel presente, il tema dell'abbattimento delle liste di attesa sulla popolazione anziana, vengono individuate alcune linee strategiche su cui avviare azioni e destinare risorse. Questo lo consideriamo molto importante, soprattutto in una fase nella quale si deve avviare il confronto rispetto al bilancio di previsione del 2007.
Ho voluto intervenire solamente per richiamare la nostra attenzione sulle cose importanti che dobbiamo fare. Ripeto, chiarito tutto quello che è stato chiarito in termini molto onesti, molto trasparenti. Credo che sbagliare sia umano, da me si dice: "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico". Qui non stiamo perseverando, quindi apparteniamo sempre alla dimensione umana.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Il mio Gruppo è disponibile a passare all'esame degli ordini del giorno, non prima di aver visto la delibera che il Consigliere Cavallera ha chiesto di raccordo.
Ha ragione il Consigliere Reschigna: sbagliare è umano, ci mancherebbe! Però è da questa mattina che cerchiamo di far capire, disperatamente, che la Giunta, per sei mesi, non ha impegnato i finanziamenti che aveva a disposizione! Lo abbiamo detto in tutti i modi. Non volevate capirlo, ci rispondevate in altro modo. Adesso sappiamo che l'hanno capito tutti: le cifre erano disponibili già da maggio, tant'è che una parte è stata impegnata. La Giunta per sei mesi è stata inadempiente perché non ha impegnato 30 milioni, adesso si è sbagliata, ne ha impegnati 40: vogliamo che ci sia una delibera che ci dica che è avvenuto ciò. Noi chiediamo, poi voi ci rispondete e vi assumete la responsabilità di quello che fate.
Voglio solo dire una cosa: siccome ho lavorato molto con i collaboratori dell'Assessorato alle politiche sociali e con i collaboratori dell'Assessorato alla sanità, li dobbiamo ringraziare perché hanno sempre lavorato molto bene. Stigmatizzo e chiedo ai Consiglieri, che sono stati sindacalisti, di riprendere l'Assessore laddove dice: "La Consigliera Cotto sa che per mettere insieme le teste della sanità e dell'assistenza...". Ma scherziamo! Un po' di rispetto per il personale.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo che, alla luce degli approfondimenti appena fatti e che ci riserviamo di verificare con i funzionari (che, peraltro, sono in arrivo) si rende necessaria una delibera che rettifichi l'errore materiale d'accantonamento di dieci milioni in più. Confermo che tutto fa presupporre che l'errore ci sia, però non c'è ancora l'impegno, com'è ben noto.
evidente che in una situazione di questo genere, nel momento in cui si fosse proceduto all'impegno, si sarebbe verificato la duplicazione dell'ammontare. Fermo restando questo, riconfermo che dovremmo procedere nella prima seduta di Giunta utile, ovvero lunedì prossimo, alla rettifica dell'errore materiale di dieci milioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Ho chiesto di intervenire, ma non so se sulla comunicazione o sull'ordine dei lavori. Capisco l'ora tarda e che siamo andati un po' oltre, ma ricordo che da due Consigli regionali, da due Conferenze dei Capigruppo e dall'ultima Commissione post-olimpica è stata sollecitata direi coram populo, una richiesta di comunicazione da parte dell'Assessore Bairati sulla questione importante e sempre più incalzante del post Olimpiadi e, in particolare, sulla situazione della Fondazione Olimpica.
Ovviamente, Presidente, è giusto che l'Aula abbia la possibilità di intervenire sugli ordini del giorno, però chiedo una sollecitazione affinché almeno martedì prossimo ci sia finalmente una comunicazione formale dell'Assessore (che, peraltro, riconosco essere sempre estremamente disponibile ad intervenire), a meno che non ci sia qualche altro Consigliere, ad esempio il Consigliere Laus, Presidente della Commissione Post Olimpica, che chieda che l'Assessore Bairati intervenga in questa sede. Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, ha perfettamente ragione. Per due volte è stata richiesta una comunicazione. L'Assessore oggi era presente; gli abbiamo comunicato che avrebbe dovuto rendere tale comunicazione, ma poi le vicende del Consiglio hanno portato a prorogare la discussione su questo punto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scanderebech; ne ha facoltà.



SCANDEREBECH Deodato

Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, e poi finisco veramente la giornata, perché sono stanco di ripetermi. L'Assessore ha detto che per errore di apposizione non sono stati ...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Scanderebech, non voglio interrompere il suo intervento, però la pregherei di rimanere sull'ordine dei lavori...



SCANDEREBECH Deodato

Allora lasciamo stare...



PRESIDENTE

Di questa vicenda abbiamo parlato ampiamente.



SCANDEREBECH Deodato

Vogliamo sospendere un attimo la discussione, in attesa che si stabilisca se veramente è da fare questa delibera? Che l'Assessore Migliasso si chiarisca bene tutto quello che ha detto e dopodiché, se non ci vuole dare le risposte, non ha importanza, non le vogliamo subito.
Vogliamo sospendere questa giornata, dopo tutto quello che abbia vissuto, rimandando magari tutto in Commissione, visto e considerato che il sottoscritto è stato accusato più di una volta di "menare il torrone"? È la prima volta che succede, Presidente. È la terza legislatura ed è la prima volta che succede una questione come quella che è successa oggi e ce ne stiamo tutti tranquilli come se non fosse successo niente. Non si tratta se è grave o non è grave, la situazione va rivista per rispetto.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Scanderebech, quindi qual è la sua proposta?



SCANDEREBECH Deodato

Fermiamo un attimo la palla al centro. Andiamo a casa tranquilli e ci rivediamo a breve.



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, abbiamo già avuto una precisazione dal Vicepresidente della Giunta regionale che, riprendendo l'affermazione dell'Assessore alla sanità, ha confermato che si procederà ad una rettifica.
Sono stati presentati cinque ordini del giorno: in sede di Conferenza dei Capigruppo avevamo convenuto fossero considerati collegati alla discussione e quindi, come tali, che si sarebbero votati.
Il primo documento è l'ordine del giorno n. 289, inerente a "Clinica della memoria di Collegno", presentato dai Consiglieri Lepri, Bizjak, Bertetto Reschigna, Auddino, Ricca, Pozzi, Buquicchio, Rostagno, Laus, Motta e Boeti.
La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Vorrei avere un'ulteriore precisazione sull'ordine del giorno da parte dell'Assessore Valpreda. Mi pare che l'Assessore abbia assicurato, sia pure in modo un po' sintetico, che il percorso prefigurato, approfondito e commentato nella sua relazione, sarà realizzato. Tuttavia, dovendo dire tante cose, non si è espresso in modo assolutamente chiaro, quindi attendo una parola più chiara sulla vicenda dall'Assessore, per potermi poi esprimere in proposito. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla programmazione socio-sanitaria (di concerto con l'Assessore al welfare)

Molto esplicitamente, devo dire che l'opera "Clinica della memoria" si realizzerà, con una forma che modifica leggermente l'impianto iniziale, che non è più sostenibile perché l'Università non è disposta ad investire risorse notevoli. Noi abbiamo predisposto, in accordo con i tecnici e con lo stesso don Foradini, un gruppo di studio con i migliori neurologi, che hanno adeguato, sotto l'aspetto tecnico, il progetto.
In questo modo, la "Clinica della memoria" tradizionale, con 40 posti che rimanevano fini a se stessi, sarà costituita da un centro che accoglierà 60 pazienti alla volta. Ci sarà, quindi, una modifica strutturale e qualche ritocco finale del progetto.
Questi pazienti, che rimarranno lì trenta giorni, saranno seguiti e assistiti da neurologi e da clinici universitari, poi saranno destinati alle RSA convenzionate, una delle quali sarà all'interno della stessa struttura. In questo modo saranno seguiti nel loro percorso assistenziale e si potranno fare anche studi su eventuali farmaci innovativi messi sul mercato.
Le malattie neuro-degenerative, difatti, cui appartiene anche il morbo di Alzheimer, rappresentano, dal punto di vista dell'industria farmaceutica, un traguardo di espansione produttiva molto rilevante.
Confermiamo che tale struttura sarà costruita con queste caratteristiche, recuperando anche l'Università, che non riguarderà solo più l'Istituto di geriatria, ma tutta la neurologia torinese, tra cui il professor Mutani, titolare della Clinica Universitaria che studia questo tipo di degenerazione nervosa, e il professor Carlo Buffa, referente di tutti i neurologi ospedalieri del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Lepri.



LEPRI Stefano

Ringrazio l'Assessore. Mi pare che la sua ulteriore chiarificazione elimini ogni dubbio sulle intenzioni positive, che naturalmente condividiamo in quanto sottoscrittori dell'ordine del giorno.
A questo punto, credo di interpretare anche il pensiero di chi con me ha sottoscritto questo ordine del giorno nel ritenere superato lo stesso.
Chiedo quindi che non sia portato in discussione, in quanto l'Assessore ha chiarito le sue intenzioni e quelle della Giunta.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 289 è dunque da considerarsi ritirato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Volevo intervenire sull'ordine del giorno e quindi, eventualmente, lo riproponiamo noi, oppure lei mi lascia intervenire sulle dichiarazioni dell'Assessore.
Ho presentato una proposta di legge sull'Alzheimer...



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, l'ordine del giorno è stato ritirato dai proponenti però se lei lo ritiene, con il suo Gruppo, può ripresentarne uno con lo stesso testo e sottoscriverlo in proprio; come tale lo metteremo in votazione, con le firme che avrà.



COTTO Mariangela

Faccio quanto che il Regolamento prevede, però il fatto che un Gruppo presenti un ordine del giorno e l'Assessore risponda, penso non sia un fatto privato tra il Gruppo e l'Assessore, ma che tutti i Consiglieri possano intervenire sull'argomento. Se un articolo del Regolamento prevede che non sia possibile, mi attengo al Regolamento, come ho sempre fatto.
...parlate tra voi in maggioranza: perché venite a parlare qui? Credo che sia per condividere con noi un percorso.



PRESIDENTE

Ribadisco che il Gruppo di Forza Italia, o chiunque dell'opposizione lo ritenga, può ripresentare lo stesso ordine del giorno, e quindi possiamo mantenere la discussione.
Tecnicamente, sarà l'ordine del giorno n. 516 inerente a "Clinica della memoria di Collegno", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Nastri Pedrale, Burzi e Toselli. Però, poiché abbiamo iniziato la discussione su questo tema, potremmo continuare a discuterne, invece di riprenderlo per ultimo. Abbiamo appena udito la dichiarazione dell'Assessore; se c'è un ordine del giorno da porre in votazione, continuiamo la discussione. Chi lo desidera, può quindi intervenire e poi metterò in votazione il testo che mi verrà presentato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

La ringrazio, Presidente. Noi siamo d'accordo sulla "Clinica della memoria", come abbiamo già avuto modo di dirlo in Commissione.
Don Foradini mi ha scritto, quando ho presentato la legge sull'Alzheimer lamentando che sulla legge non avevo messo un articolo riguardante la sua clinica. Io non l'ho fatto perché, essendo Consigliere regionale, nel presentare una proposta di legge devo guardare a tutto il territorio regionale e non al singolo caso, che mi auguro abbia risposta e - se ho capito bene - avrà risposta nel Piano Socio Sanitario.
Chiedo però una cosa: poiché so che sul territorio sono nati dei centri Alzheimer a spese di fondazioni e di associazioni, chiedo alla maggioranza che lo stesso trattamento della Clinica della memoria, che è giusto e che condivido, venga allargato a tutti gli altri centri; altrimenti, diventa difficile spiegare a quelli di Vercelli, di Verbania e di Asti che, con fatica, stanno creando questi nuclei Alzheimer che le ASL non convenzionano.
Qualcuno li ha già creati nelle case di riposo, ma non riescono ad avere quel minimo di finanziamento in più. Potrebbero dire: "Grazie ad un gruppo di maggioranza e grazie all'Assessore, quel problema viene risolto solo lì".
Mi rivolgo al Presidente della Commissione che oggi è insolitamente taciturno. Abbiamo parlato un'intera giornata di questi argomenti - che lui a volte già subisce in Commissione - e, per me, il suo silenzio è eloquente. Grazie ai collaboratori delle politiche sociali, quando facevamo le campagne per la tutela dell'infanzia, ho imparato uno slogan "Ascolta anche quello che non dicono", rivolto ai bambini. Io dico, anche rivolto a voi, ma non perché vi considero bambini: "Ascolto quello che non dite", e voi non potete dire tante cose.
Quindi, se mi permettete, vi do voce. Penso che un Consiglio regionale una Regione Piemonte non possa trattare un argomento singolo. Deve trattare per avere una risposta a quei 65 mila cittadini - il dato è dell'Assessore Valpreda - che soffrono della malattia di Alzheimer, non solo i 60 della "Clinica della memoria". Anche quelli, quelli per primi, però anche tutti gli altri, altrimenti non siamo più Regione Piemonte. Diversamente io, con il mio Gruppo, potrei sostenere un altro caso.
Credo dunque che dobbiamo votare l'ordine del giorno; non capisco perché sia stato ritirato. L'ordine del giorno va votato, con l'intenzione per me basta la dichiarazione della Giunta - che per l'Alzheimer si penserà a tutti i cittadini piemontesi, compatibilmente con le risorse, e non solo a chi ha già iniziato cinque-sei anni fa, che merita tutto il nostro appoggio, tutto il nostro rispetto: però, non possiamo dimenticare gli altri.
Quindi, ringrazio i colleghi del gruppo che hanno ripresentato l'ordine del giorno, e ovviamente ne chiedo la votazione, perché si è credibili per quello che si fa, non solo per quello che si dice. E noi oggi abbiamo sentito parole e parole per una giornata intera, solo per non aver voluto ammettere che i finanziamenti si potevano impegnare a maggio.
In un'ora sarebbe tutto finito, e lo dico al Consigliere Pace, che lamentava che in quest'Aula si facciano tante parole senza concretezza.
Un'ora e sarebbe tutto finito, permettendoci di passare all'esame della legge sulla pesca, come vorrebbe anche il Consigliere Cavallera correlatore, e di congedare il funzionario presente da alcune sedute.
Avete fatto il "gioco delle tre carte", e adesso correggete la delibera. Presentate un ordine del giorno, ma basta che l'Assessore dica "Poi vedremo" e lo ritirate.
Penso che la serietà c'imponga di votare quell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io per chiedere al collega Lepri e agli altri firmatari di mantenere l'ordine del giorno e di non ritirarlo, perché credo che sia un documento assolutamente condivisibile e che forse in questa giornata potrebbe essere approvato con il voto unanime dei Consiglieri regionali e quindi anche affievolire le tensioni che ci sono state oggi in Consiglio.
A me spiace - e ne approfitto per dirlo - di avere sentito un intervento di risposta non sull'ordine del giorno, ma sul dibattito di stamattina, così acido e aspro da parte dell'Assessore (non dell'Assessore Valpreda, ovviamente).
L'Assessore Migliasso poteva assolutamente fare a meno di fare un intervento di quel tipo, anche perché in buona parte stava dicendo cose o conosciute o comunque non vere. Si è poi scoperto che, in effetti, non erano giuste.
Per quanto riguarda l'Assessore Valpreda, bisogna dire invece che lui ha avuto la capacità di rispondere senza accendere inutili polemiche o fare dichiarazioni scontate.
Sicuramente ognuno ha la sua posizione, però da come gli Assessori rappresentanti della Giunta rispondono al Consiglio, il Consiglio a sua volta, la minoranza in particolare, risponde.
In questo caso, devo dire che l'Assessore Migliasso sicuramente non ha svolto bene il suo compito.
Tornando alla "Clinica della memoria", ritengo fondamentale votare quest'ordine del giorno non tanto perché la cosiddetta partenza è stata fatta dalla precedente amministrazione regionale di centrodestra, ma perché, per quanto ci riguarda, ribadisce una volte per tutte, perlomeno su quest'argomento, che almeno su qualcosa la precedente Giunta aveva lavorato bene. Di solito, quando i rappresentanti della maggioranza intervengono su questioni della sanità, lo fanno esclusivamente per attaccare l'operato della precedente maggioranza. Una volta tanto, un nutrito numero di Consiglieri di maggioranza dice che avevamo lavorato bene, perlomeno, su quest'argomento.
Pertanto, chiede all'Assessore alla sanità e alla Giunta, di andare avanti in quel senso, addirittura, di rinnovare, anzi, riformulare questa convenzione mettendo la "Clinica della memoria" all'interno del Piano Sanitario Regionale, dando fondi e convenzionando posti all'interno della struttura.
Siamo assolutamente d'accordo, perché riteniamo che sia fondamentale una collaborazione tra il pubblico, il privato, l'università e tutto quello che può essere utile al nostro territorio e ai nostri cittadini.
Sono convinto che ognuno di noi, se può scegliere, sceglie sempre il meglio. Noi non possiamo imporre al paziente malato, specie se questo è anziano o se soffre di gravi patologie (ad esempio l'Alzheimer) di dover scegliere per forza, senza poter scegliere liberamente. L'alternativa è o pubblico o pubblico.
Queste collaborazioni private (fondazioni, università), possono dare un livello assistenziale qualitativamente superiore con due risultati: dare libertà di scelta al paziente. Nel secondo caso, deve obbligare il pubblico, se vuole reggere la concorrenza del misto pubblico-privato, a migliorare i servizi che offre al cittadino e al paziente.
Chiediamo ai Consiglieri di centrosinistra che hanno firmato quest'ordine del giorno, di mantenerlo. Siamo convinti che quest'ordine del giorno, visto che vi è il parere favorevole dell'Assessore alla sanità potrebbe passare all'unanimità e credo che sarebbe un bel messaggio del Consiglio regionale alla Giunta. È importante favorire il ricorso misto pubblico-privato, perché è estremamente utile per il territorio, per i cittadini e per i pazienti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida.



GUIDA Franco

Per come si sono messe le cose, credo che convenga a tutti mantenere l'ordine del giorno e votarlo perché c'è l'unità di intenti.
Se la risposta dell'Assessore sarà seguita da fatti concreti, da deliberazioni e da convenzioni, ne saremo tutti contenti. Nell'integrazione di servizi, c'è il rapporto con l'università e gli enti di ricerca che rende la sanità piemontese moderna e adeguata. Fra l'altro stamattina l'Assessore Migliasso ha risposto dicendo che non importa chi è che presenta i provvedimenti, che non importa che il gatto sia nero o sia bianco, l'importante è acchiappare il topo, come diceva Mao. A voi lo hanno ricordato i suoi compagni di partito che lo diceva Mao, non io, in quanto avevo un altro tipo di esperienza politica e culturale. Comunque mi adeguo a questo tipo di proverbio, quindi credo che convenga mantenere l'ordine del giorno. Non importa se lo abbia presentato il Consigliere Lepri o la Consigliera Cotto. Lo dobbiamo votare perché l'importante è acchiappare il topo, come ha detto lei, per raggiungere l'obiettivo secondo le indicazioni che poco fa ha dato l'Assessore Valpreda.
Su tutto il resto, ho un'interrogazione che avrebbe richiesto una risposta chiara e precisa sin dall'inizio. Così non è stato nella gran confusione della discussione di oggi dove, alla fine, abbiamo ottenuto una minima risposta grazie alla nostra attenzione, non certamente alla sua.
Perché alla fine noi abbiamo fatto degli interventi che avevano come unico obiettivo quello di sapere in che modo la Regione intende intervenire nell'assistenza agli anziani non autosufficienti. Ne è nata una discussione infinita, le sue risposte mi sono sembrate a tratti approssimative e per certi versi sbagliate. Credo che non abbia compreso la totale buona fede con cui noi abbiamo firmato l'ordine del giorno per chiedere la discussione in Consiglio.
Con questi chiarimenti, mi considero insoddisfatto della risposta che lei mi ha dato e adesso posso considerare chiusa e integrata la discussione sull'interpellanza n. 892 che avevo presentato.
Per ciò che riguarda l'ordine del giorno sulla clinica di cui abbiamo parlato fino a poco fa e sull'Alzheimer, credo che vada votato all'unanimità. Ripeto, l'importante è raggiungere l'obiettivo, come lei stamattina ci ha insegnato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Boeti.



BOETI Antonino

Ci sono delle cose che un po' stupiscono, può darsi che io non abbia a mente il Regolamento del Consiglio regionale.
Devo dire che, da un punto di vista etico, mi sembra discutibile Consigliere Guida, il fatto che una coalizione presenti un ordine del giorno e poi lo ritiri perché riteneva inadeguato quel momento, e poi l'opposizione lo ripresenti tale e quale, apponendo le proprie firme.
Adesso non ditemi che Chiezzi lo faceva, perché mi sono stufato anche di Chiezzi. Sinceramente devo dire che trovo questa roba incomprensibile.
Non mi pare che succeda in nessun Comune. Evidentemente qui dentro pu capitare anche questo. Credo che la maggioranza abbia il diritto, se lo ritiene, di ritirare l'ordine del giorno se pensa che quell'ordine del giorno abbia trovato, in qualche modo, ospitalità nella programmazione regionale.
Ci costringete a tenere gli occhi nella nuca, piuttosto che sulla fronte e ci costringete contemporaneamente a guardare indietro. La "Clinica della memoria" è figlia della completa assenza di programmazione che ha caratterizzato il governo regionale precedente, per quanto riguarda la sanità. E questa fa il paio con l'ospedale di Settimo, altra "grana" che, a poco a poco e con fatica, l'Assessore sta risolvendo.
La Giunta regionale precedente, peraltro senza interventi deliberativi e legislativi che lo definissero, ha avviato questa struttura, per la quale sono stati spesi già 13 o 14 milioni di euro; tutti soldi del privato perché la Regione fino adesso non ha messo una lira. È inammissibile che si ritiri fuori per l'ennesima volta questo tipo di ragionamento dopo aver deciso di mettere assieme, con Don Foradini, tutto quel che serve, nel momento in cui la Regione ritiene che questo progetto possa andare avanti dopo aver ripreso correttamente lo studio che l'Assessore Valpreda ha fatto, e dopo averlo inserito nella programmazione della Regione. Vi ricordo che la "Clinica della memoria" è stata inserita nella bozza di piano che la Giunta ha approvato.
Sono veramente grato all'Assessore Valpreda che, con serietà e con competenza, ha rivisto quel progetto che non stava in piedi, da un punto di vista economico, che avrebbe avuto un milione di euro di passivo se gestito in quel modo, nonostante la Regione in convenzione pagasse tutti i servizi ed abbia elaborato un progetto innovativo che risponde alle esigenze del territorio, che coinvolge migliaia di cittadini, piuttosto che i quaranta che erano stati previsti. L'Assessore Valpreda dà ragione di un investimento che, fino a prima che lui stesso definisse questo progetto non aveva nessun senso.
Quindi, grazie Assessore Valpreda. Noi, se necessario, voteremo quest'ordine del giorno, ma davvero mi pare che l'etica non appartenga a questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Leo.



LEO Giampiero

Riconosco a molti colleghi della maggioranza e della minoranza - fra cui la Consigliera Cotto, che, con tanta passione, ha sempre seguito le materie di competenza, quelle materie cui si è sempre prodigata un'autorevolezza su quest'argomento.
Volevo fare solo due considerazioni. In primo luogo, sono anch'io preoccupato del problema dell'etica. Non so, perché il collega Boeti ha posto questioni importanti, se appartenga all'etica. Certo non appartiene alla capacità di raccogliere - caratteristica che alcuni di noi avevano - i suggerimenti della minoranza, alla collaborazione. Alcuni Assessori, quando sono sollevate questioni in arricchimento o in approfondimento, come accadeva in passato, hanno la capacità di coglierle; altri Assessori si barricano e si blindano: sono perfetti, non possono aver sbagliato in nulla. Tutto ciò che era stato fatto prima era sbagliato. Il mondo è nato l'altro ieri.
Neanche il creazionismo dice questo: l'evoluzionismo dimostra che il mondo è cresciuto passo per passo, insomma. Sembra che alcuni Assessori abbiano sposato il creazionismo: di colpo, con loro è nato il nuovo mondo la bellezza, la verità, la salute. Non è così, ed è bene ricordarlo.
In secondo luogo, votare l'ordine del giorno presentato a suo tempo dai colleghi Lepri, Bizjak ed altri, sarebbe un segno di attenzione verso una realtà vera della società civile.
Lo dico con tutto il rispetto per il lavoro degli Assessori, ma pretendendo, esigendo e richiedendo lo stesso rispetto per il lavoro dei Consiglieri, tutti. Altrimenti, a questo punto, le vicende di questa Regione diventano un fatto privato di un Presidente e di alcuni Amministratori delegati (perché gli Assessori, non essendo più neanche Consiglieri, e dipendendo vita, morte e miracoli dal Presidente, rischiano di finire in questo loop).
Sottolineo, quindi, la validità del dibattito e spero che, come in altri casi, o su La Stampa di oggi, si lanci un appello verso Roma per la cultura, per fare fronte comune con i nostri politici e le nostre realtà noi per primi - per difendere il Piemonte, alieni dalla politica del "tanto peggio, tanto meglio", che non ci appartiene. Per questa ragione, desidero ringraziare pubblicamente la collega Cotto Mariangela per quello che ha fatto, per come ha sollevato la questione, perché ha portato insieme ai colleghi Cavallera, Botta, Vignale e tanti altri, il Consiglio a parlare di un argomento così importante.
Non è uno degli argomenti che seguo normalmente, ma ho quella minima sensibilità per riconoscerne l'importanza e attribuirne tutta l'attenzione necessaria.
Anch'io invito a votare l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Turigliatto; ne ha facoltà.



TURIGLIATTO Mariano

In origine, non avevamo sottoscritto l'ordine del giorno, per cui non lo voteremo; ma non perché non ne condividiamo il contenuto, ma per le ragioni descritte poc'anzi dalla stessa Consigliere Cotto.
Nel discutere di politica sanitaria e di politica socio-assistenziale emerge la necessità di darsi dei criteri, di fissare dei paletti e delle modalità di discussione e di decisione.
Non credo sia un bel segnale approvare quest'ordine del giorno, ma non lo credevo già prima, neanche quando era stato presentato dalla maggioranza. Credo sia invece importante fare com'è stato fatto, e bene lo ribadiva il collega Boeti, e cioè prendere in considerazione il problema e valutare se assumerlo o meno nello strumento di programmazione che, nel nostro caso, è il Piano Sanitario.
Mi pare che questo sia il lavoro che è stato fatto. Non credo che si debbano dare segnali differenti, perché tra un po', se questo è il metro ci ritroveremo con alcuni ordini del giorno che sollecitano l'adozione di strutture che sono cresciute (o per interventi di carattere più speculativo o per attività di volontariato generoso, volontariato privato) e che adesso non si sa più in che modo gestire.
Mi dispiace per l'unanimità richiesta, che nel nostro caso non sarà possibile, ma questo è il motivo.
Siamo d'accordo sul fatto che la "Clinica della memoria" si faccia nel modo in cui l'Assessore l'ha delineata, così come siamo d'accordo a studiare degli interventi comuni, misti pubblico-privato, per risolvere alcuni problemi specifici del nostro sistema sanitario.
Ma questo non è il metodo con cui portare a casa questo genere di risultati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente.
La discussione di oggi è molto complicata, così com'è molto complicato vederne i contorni e talvolta, diciamo così, l'utilità.
Ciò detto, credo che alcune cose siano già state anticipate dai colleghi che mi hanno preceduto, in particolare dal collega Boeti.
Credo sia intenzione della maggioranza ripresentare l'ordine del giorno relativo alla "Clinica della memoria", modificandolo - da quanto ho potuto vedere - con un passaggio che richiami direttamente quanto l'Assessore Valpreda ha testé precisato in quest'Aula, dando a quel progetto un contorno definitivo.
Su questa via, potremo, da una parte, scardinare un'operazione che giudico del tutto strumentale, come quella messa in piedi in questo momento dall'opposizione di centrodestra, ripresentando questo ordine del giorno e tenendo altresì conto di quanto l'Assessore Valpreda ha precisato oggi.
Rivolgendomi soprattutto alla Consigliere Cotto, che reclamava a gran voce la necessità di intervenire anche su altri Centri della Regione e implementare il servizio regionale, credo che si sia compiuto uno sforzo enorme, come già ricordava il collega Boeti, per intervenire su un progetto che era nato, in qualche modo, come completamente scollegato dalla programmazione regionale; un progetto che ci siamo già trovati in corso d'opera e che è costato molta fatica ricondurlo all'interno della programmazione regionale.
Alla Consigliera Cotto vorrei dire che è esattamente questa l'intenzione che abbiamo e che vorremmo perseguire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. "Programmare" significa mostrare attenzione verso i servizi che ci sono sul territorio, ma anche capire come dare risposte certe e credibili a questi servizi.
Il Pubblico che programma e che interviene sui bisogni è un Pubblico serio. Un Pubblico che semplicemente corre dietro a questo o a quel progetto, a questo o a quell'interesse localistico, a questo o a quell'altro intervento portato avanti da questo o da quel soggetto, credo che non sia un Pubblico serio.
Un'operazione di serietà, anche se è difficile, si è messa in piedi attorno al progetto della "Clinica della memoria", e credo che non sia più possibile rincorrere ciò che succede, in modo sporadico e non coordinato sul territorio. Abbiamo tutto l'interesse e la responsabilità per programmare seriamente, per non correre dietro a questo tipo di interessi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Robotti; ne ha facoltà.



ROBOTTI Luca

Grazie, Presidente.
Vorrei precisare due cose. La prima è che condivido l'intervento del Consigliere Deambrogio, così come quello del collega Turigliatto.
Anche noi non voteremo a favore di quest'ordine del giorno, perch riteniamo che non avrebbe dovuto neanche essere presentato, dal momento che questo ragionamento è inserito nel Piano e lì - è in esame la programmazione e l'analisi di ragionamenti più ampi su un territorio vasto e complesso come quello piemontese - deve restare, e non in queste forzature, che rappresentano, ovviamente, il tentativo di bypassare un ragionamento di concertazione e di consenso più ampio, che è quello legato al Piano.
Il secondo ragionamento che vorrei fare è che sarebbe opportuno avere la diretta video, per mostrare ciò che, in pratica, facciamo in questa Aula, per mostrare l'atteggiamento di questa minoranza che non vuol far governare il Piemonte.
Il dovere di tutti noi, maggioranza e minoranza, è quello di governare la Regione responsabilmente: noi, perché abbiamo vinto le elezioni, abbiamo il dovere di costruire un progetto e di svilupparlo; voi avete il dovere di controllarci, e non di bloccare il nostro lavoro. Non è questo il vostro compito, non è questo.
Io non so cosa è accaduto in passato e non mi interessa, colleghi perché noi, oggi, siamo qui a condurre insieme l'VIII Legislatura del Consiglio regionale del Piemonte. È nostro compito e dovere fare gli interessi generali di tutti i cittadini, di centrodestra, di centrosinistra, di centro, di destra e di sinistra, indipendentemente dal partito che hanno votato. Oggi, noi non lo stiamo facendo. Credo - lo dir nella mia maggioranza - che d'ora in avanti l'atteggiamento nei vostri confronti debba cambiare. Noi dobbiamo stare chiusi qui dentro anche 24 ore al giorno, per portare a casa quello che noi riteniamo debba essere portato a casa, punto!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera.



CAVALLERA Ugo

Signor Presidente, la discussione sull'ordine del giorno è veramente stimolante e mi induce a intervenire per rilevare alcuni atteggiamenti e affermazioni.
Chi è intervenuto prima di me censurava il fatto che, addirittura, non si dovevano presentare degli ordini del giorno su materie che riguardano in senso lato il Piano socio-sanitario. Ritengo sia una modalità di lavoro delle assemblee legislative adottare risoluzioni che, poi, vengono inserite e di cui si tiene conto, laddove ci sono convergenze maggioritarie, proprio nei documenti che si confezionano.
Chiaramente, da parte del collega Robotti è stata espressa una critica nei confronti del collega Lepri che ha "osato", tra virgolette, presentare un ordine del giorno e commentare senza avere il permesso...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, collega Cavallera, per cortesia!



CAVALLERA Ugo

Il collega Robotti ha detto che il collega Lepri ha presentato un ordine del giorno senza avere prima l'autorizzazione del Commissario politico, perché, alla fine, non doveva presentare un ordine del giorno su temi di cui si parlerà nel Piano Socio Sanitario.
Altra considerazione per l'affermazione del collega Deambrogio. Penso sia anche facile ipotizzare che ci possono essere risposte giù tempestive sotto il profilo della sussidiarietà, che ci possono essere corpi sociali organizzazioni e privati che si associano, che, in qualche modo, si organizzano per rispondere a delle necessità, relativamente alle quali lo Stato, ovviamente, può essere più lento nel rispondere.
Non vedo alcuna contrapposizione. Pensiamo anche al ruolo svolto nel passato dal mondo cattolico - siamo in Piemonte - in termini di intervento sostitutivo, in epoche in cui non si parlava certamente di stato sociale relativamente all'educazione dei giovani e all'assistenza dei bisognosi.
Ovviamente, le cose cambiano, lo Stato oggi è nella condizione di assolvere le funzioni di assistenza, in senso lato, però, emergono delle necessità.
Non vedo nulla di strano che in questo ambito possa nascere un'iniziativa che cerca di rispondere alla tematica dilagante e pesantissima della malattia di Alzheimer. Insomma, procediamo con un po' più di cautela, quando si discutono temi così importanti credo siano legittime tutte le posizioni; bene ha fatto la minoranza a chiedere la convocazione del Consiglio straordinario. Certamente, Consigliere Robotti l'osservazione "lasciateci lavorare" si deve rivolgere alla Giunta, perch forse, se la Giunta lavorasse in modo più tempestivo, non ci sarebbe stata la convocazione straordinaria del Consiglio, in quanto mi sembra sia emerso chiaramente che le motivazioni da noi sottolineate e illustrate siano più che fondate. Quindi, non accettiamo minimamente e restituiamo al mittente tutte le critiche che sono arrivate: è una critica da rivolgere alla Giunta.
Non vorrei che il Consigliere Robotti, in qualche modo, avesse voluto parlare alla suocera perché sentisse la nuora, a volte capita, però, è un'osservazione che a noi non deve essere rivolta, perché l'intera opposizione - e ritengo personalmente - ha una cultura di governo, pertanto chiede solo di essere coinvolta nell'approfondimento dei problemi. Sotto questo profilo, vi aspettiamo al varco su tutte le tematiche, perché siamo pronti a discutere e a farci carico, quando ne saremo coinvolti, di tutte le problematiche di questa Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente, mi chiedo se la "Clinica della memoria" sia sotto una bandiera che appartiene a questa maggioranza piuttosto che a quella di prima, considerando e valutando che la clinica della memoria è una delle principali eccellenze della sanità piemontese, per cui, insieme...



(Commenti fuori microfono)



SCANDEREBECH Deodato

Ho detto che potrebbe essere una delle principali eccellenze...



PRESIDENTE

Per cortesia!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere Robotti! Potete parlare a tempo debito.



SCANDEREBECH Deodato

Potrebbe essere, potrebbe diventare...
Vede, Presidente, che questo comportamento non aiuta la discussione!



(Commenti fuori microfono)



SCANDEREBECH Deodato

Potrebbe essere, potrebbe diventare, lasciatemi questa...
Visto e considerato che potrebbe essere...
(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, ci vuole un po' di serietà!



SCANDEREBECH Deodato

Consigliere Robotti, sulla carta, dal punto di vista progettuale, per quello che è stato fatto fino ad oggi è una delle principali eccellenze del Piemonte. Ti piace così? Allora, insieme ad altri centri, quale quello oncologico e altri, è una delle principali eccellenze del Piemonte. Queste eccellenze hanno colore politico? Possiamo permetterci di presentare un ordine del giorno? Presidente, è corretto presentare un ordine del giorno, aprire la discussione e, poi, ritirarlo, relativamente ad un argomento così importante, di primaria eccellenza del Piemonte? Ti piace così? corretto dire, caro collega Robotti: "Lasciateci lavorare"? Proprio tu dici: "Lasciateci lavorare"? Proprio tu che hai bloccato l'Alta velocità e, quindi, non si è potuto lavorare fino ad oggi! Tu che sui giornali e dappertutto hai bloccato l'Alta velocità vieni ad insegnare a noi Presidente: "Lasciateci lavorare"! Ma stiamo scherzando! Fa autocritica: lavorate prima nella vostra maggioranza e, poi, venite ad insultare i cittadini piemontesi? Ripeto: se questa mattina l'Assessore Migliasso avesse risposto in modo coerente, con una dialettica più appropriata, fosse stata più rispettosa dei consigli, dei pareri e dei suggerimenti di tutti i Consiglieri regionali, a quest'ora non saremmo qui.
Allora, Consigliere Robotti, non mi venire a parlare di arroganza perché è un qualcosa che non ci appartiene. Tu poi fare tutto quello che voi, lo puoi fare di notte e di giorno. Io, in veste di Consigliere regionale, faccio gli interessi dei cittadini e perseguo il bene dell'intera collettività, non c'è un colore politico, così come su quest'argomento che riguarda l'interesse generale, che è un'eccellenza definiscila come vuoi, può diventare un'eccellenza. Sulla carta progettualmente, è una delle principali eccellenze di cui tutto il Piemonte stava aspettando il completamento.
Mi chiedo se è corretto comportarsi in quel modo, quando, relativamente ad un ordine del giorno, il collega Lepri avrebbe potuto benissimo vedersi con l'Assessore in disparte, l'Assessore avrebbe dato la giusta risposta che ha dato, e avrebbe ritirato il documento in modo riservato, ma dal momento in cui è stato iniziato il dibattito, come giustamente ha evidenziato il mio collega Guida, non può ritirare il documento in questo modo, perché è una scorrettezza nei confronti di tutta l'Aula. Ma soprattutto, chiedo al Presidente se lo possiamo accettare come un atto corretto nei confronti di tutta l'Assemblea. Ripeto: chiedo se è corretto presentare un ordine del giorno, iniziare la discussione e poi ritirarlo senza aprire la discussione. Se non ci fosse stato l'intervento della collega Cotto, a quest'ora eravamo già a casa senza sapere se il Centro della memoria, che abbiamo nei pressi di Torino, è un'eccellenza o meno.
Presidente, vogliamo ripristinare il dialogo fra opposizione e maggioranza in modo corretto e propositivo? Allora, lasciamo da parte l'arroganza. Chi ce l'ha, la metta in evidenza, ma non in quest'aula. Oggi per la prima volta, collega Robotti, è successo che siamo ancora qui a discutere, dopo che è stato verificato che ci sono degli artifici amministrativi e legislativi di cui, ancora oggi, non conosciamo l'esito.
Lo sapremo nei prossimi giorni. Quindi, più correttezza politica di così cosa vuoi ancora da noi? Siamo qui a sostenere l'Aula e a mantenere il numero legale. Siamo qui per discutere, però voi non dovete permettervi di dire che non siamo corretti.



PRESIDENTE

Consigliere Scanderebech, mi permetto solo di fare alcune puntualizzazioni sulle sue osservazioni. Premesso che gli Uffici del Consiglio regionale mi hanno comunicato che è capitato parecchie volte che nel corso di un dibattito, un ordine del giorno venisse ritirato dai proponenti anche a seguito delle risultanze del dibattito. Tuttavia, nel caso in questione, l'ordine del giorno è stato ritirato dal proponente subito dopo aver chiesto delle informazioni. In effetti, non si è entrati nel tema, anche se il Consigliere Lepri è intervenuto due volte. Nel primo intervento, che io ho interpretato più come un intervento sull'ordine dei lavori, ha chiesto di conoscere il giudizio dell'Assessore su un certo tema. Dato il giudizio dell'Assessore, l'ordine del giorno è stato ritirato.
Dopodiché, avvalendosi di una facoltà del Regolamento del Consiglio regionale, alcuni colleghi hanno deciso di fare proprio quell'ordine del giorno, ripresentandolo con altre firme e cambiandone il testo con interventi sostanziali. Tant'è che l'ordine del giorno n. 516, presentato dalla Consigliera Cotto, è stato poi modificato dalla proponente, ed ora si presenta in una formulazione diversa da quella originaria. Quindi, ai sensi del Regolamento non ci sono, su questo punto di vista, forzature.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Non so se convenga che vi sia la televisione: al di là delle intemperanze verbali dei colleghi della sinistra, credo che se oggi qualche telespettatore avesse avuto la pazienza di assistere a questo programma certo poco divertente e soprattutto poco rassicurante per gli anziani non autosufficienti, avrebbe potuto comprendere alcune cose. Ad esempio, i ritardi della Giunta, alcune non correttezze - entreremo maggiormente nel merito - rispetto a soldi non stanziati ecc., tutti argomenti che affronteremo con l'esame degli ordini del giorno che seguono.
Mi domando soltanto - mi riferisco all'intervento del collega Robotti alla chiusura del collega Boeti e alle dichiarazioni di presenzialismo assiduo in Aula - se l'Aula ed anche le Commissioni vengano frequentate con assiduità. Forse è bene ricordare a questa maggioranza che i ritardi sottolineati più volte dal collega Burzi, ma anche il nostro Gruppo consiliare all'inizio dei lavori, non credo siano responsabilità della minoranza.
Le televisioni andrebbero messe anche in Commissione, dove c'è chi arriva, resta venti minuti, non entra nel merito delle proposte di legge si allontana, però percepisce ugualmente il gettone. Giusto per parlare di moralità. Magari possiamo metterle alla chiusura delle Commissioni, così diamo anche il senso delle dichiarazioni di principio, tanto per dire "un tanto al chilo" e del lavoro che si svolge all'interno dell'Aula e delle Commissioni.
Non credo che vi farebbe granché onore. Il voto plurimo certamente consente di esprimere un voto, però tutti noi siamo stati eletti per esaminare le proposte di legge e quant'altro.
Non faccio moralità né etica "un tanto al chilo", però visto che era stata richiamata da alcuni colleghi, vorrei rammentare come questa debba essere valutata sempre, non solo nelle occasioni in cui conviene.
Dopodiché, se si vuole fare una valutazione sull'etica, sulla produttività e quant'altro del Consiglio, suggerisco al collega Robotti o al collega Boeti di prendere spunto, visto che il provvedimento che segue è la legge sulla pesca e gli emendamenti collegati: vedere chi li ha presentati e chi era nei gruppi di lavoro. Ciò anche considerato il fatto che avete costituito un forum per capire la fattività e l'operosità di chi sta all'interno di questo Consiglio.
La verità, per arrivare all'ordine del giorno, è che io non trovo assolutamente paradossale che questo sia stato presentato. Anzi, con il collega Botta e gli altri colleghi di Alleanza Nazionale abbiamo presentato anche degli emendamenti, per far sì che gli stessi interventi, legati alla "Clinica della memoria", siano estesi a tutte le altre situazioni consimili, presenti all'interno della Regione, proprio perché non si faccia solo un intervento ad hoc.
ovvio che questo è l'ennesimo caso di un'evidente spaccatura all'interno della maggioranza, dove alcune forze ritengono non corretto e non congruo un ordine del giorno presentato da alcuni colleghi della stessa maggioranza. Per carità, questo sta nella natura delle cose, ma sta anche nella natura delle cose che l'opposizione tenda a far rimarcare le contrarietà.
Concludo ricordando a chi diceva "noi governiamo, voi fate opposizione", che non siamo in un Consiglio comunale. Nei Consigli comunali questo appunto può valere, ma nelle assemblee legislative in cui si fanno le leggi no. Tutti i Consiglieri hanno parità di diritto di presentazione di proposte di legge, tanto il Consiglio quanto la Giunta. È ovvio che l'unica differenza è di vederle approvate o meno, perché c'è la possibilità di avere una maggioranza che sostiene le proposte di legge o meno.
Dico questo, perché anche nelle proposte di legge le diversità e le discrasie di questa maggioranza sono assolutamente evidenti. Se, ad oggi abbiamo un numero di leggi votate e di leggi proposte all'attenzione dell'Aula assolutamente limitato e che fa forse di questo consesso una delle assemblee legislative nazionali che ha meno legiferato (e non sempre la delegificazione o il numero limitato di leggi è un buon dato), non si può certo parlare di riottosità dell'opposizione. Se oggi cercassimo fisicamente dieci testi che hanno la condivisione, non di maggioranza e minoranza, ma della maggioranza, avremmo difficoltà a trovarli e a metterli in votazione, anche qualora l'intera opposizione fosse assente dall'Aula consiliare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà..



BURZI Angelo

Premesso che voterò a favore dell'ordine del giorno, chiunque l'abbia scritto, presentato o ritirato, essendo le ore 18.37, devo ammettere che con una certa pervicacia, l'amico e collega Robotti tende inesorabilmente a fare delle prediche a cui non ho chiesto di partecipare.
Mi permetto quindi di fare qualche considerazione, perché magari abbiamo visto due film diversi.
Intanto, chiedo all'attuale maggioranza di provvedere a diffondere più largamente quanto qui avviene, oltre all'accesso alla rete che noi conosciamo bene, perché credo che siamo tra i pochi a frequentare. Sappia comunque il collega Robotti e tutta la maggioranza che noi siamo favorevoli. Per esempio, si potrebbero disimpegnare alcune delle somme che sono già state spese, per le acquisizioni, a nostro avviso inutili, di alcune aree di Torino Mirafiori, per dirottarle su una più ampia e doverosa rete di informazione. Di esempi come questo, ne potrei portare un centinaio, ma li rimandiamo al prossimo bilancio preventivo.
Tuttavia, poiché temo che il collega Robotti - che è un sanguigno e io apprezzo le persone dotate di passione - abbia visto un film diverso allora gli dico il film che ho visto io stamattina, Da chi poi si lamenta che non c'è la capacità di governo.
Il film di oggi è questo: c'è una Giunta - come tutte le Giunte, e questa non è un'eccezione - che al 27 novembre è oberata di deliberazioni (in ossequio alla legge sulla contabilità che suggerirei di leggere anche ai Consiglieri di maggioranza, qualora non l'avessero ancora fatto, e male non farebbe).
C'è chi è a Roma, e qualche collega amico porta le deliberazioni in proprio nome. Succede sempre, collega Valpreda, altrimenti le deliberazioni rimarrebbero ferme, e non sempre si può controllare tutto. Succede che delle cifre stanziate - qui parliamo di spesa corrente, collega Robotti nelle Giunte normali, non rimane più neanche una lira, mentre è faticosissimo fare fluire e fluidificare gli investimenti.
C'è una polemica - che io credo sia costruttiva, visto che buona parte di questo Consiglio ne ha discusso per una fase - in cui comunque cifre disponibili da finanziare al 2006, al 27 novembre non erano ancora state impegnate. Spero sia consentita una sommessa critica da parte della minoranza, quando su un tema così largamente condiviso, che ha visto delle sessioni di IV Commissione molto agitate da parte delle associazioni che a questa Commissione fanno riferimento, con un atteggiamento estremamente fremente - cerco di scegliere bene gli aggettivi nei confronti della Giunta affinché ciò avvenisse: al 27 novembre questo non era avvenuto.
responsabilità di questa minoranza? Francamente troverei difficile che qualcuno, anche del tuo territorio, collega Robotti, ti credesse. Ma se vuoi fare un convegno su questo argomento, io vi partecipo volentieri: scegli tu dove.
Poi è avvenuto che ci sia stato un errore. Buon Dio! In Giunta io ne ho fatti tanti. Ma ci sono due modi: uno è quello che, anche in quest'aula qualcuno a suo tempo ha scelto, dicendo "Ho sbagliato". Poi c'è l'altro: voi avete scelto l'altro, senza che da parte di questa minoranza (questa non la vostra, perché non sto parlando delle minoranze interne a voi, parlo dell'opposizione regolarmente eletta per fare opposizione) ci sia stato n un aggettivo né un'espressione, nulla che non avesse del rispetto istituzionale. Ciò perché la maggior parte di noi - tolta la Lega, come dice spesso l'amico Tino Rossi - è partita con cultura di governo, e quindi conosciamo bene la difficoltà. Oggi ci compete fare opposizione e stiamo molto attenti ai termini che usiamo, perché siamo rispettosi - nella differenza - delle istituzioni.
Bastava dire che si è sbagliato! Inviterei a risentire anche il tono degli interventi svolti dagli Assessori, perché talora, collega Robotti, l'arte del governo è fatta anche del tono con cui le cose si dicono. Lo traduco in italiano più semplice: se c'è qualcuno che fa "il figo", deve avere poi "le palle" per esserlo. Mi hai sentito bene? Perché se c'è qualcuno che fa "il figo" e poi non ha "le palle", in questo gioco, che è un gioco difficile, ogni tanto ce le lascia.
Sono stato chiaro?



(Commenti del Consigliere Robotti)



BURZI Angelo

Noi siamo insindacabili, l'ho già spiegato una volta. C'è una legge che avete votato anche voi, ma se ne volete l'eliminazione, mi aggiungo come prima firma. Con questa legge in quest'aula si è stati abituati a dire e se non sai leggere o non hai voglia di leggere il passato è un problema tuo, Luca Robotti, non nostro - che i nani sono sei ed erano guidati da tutti tranne che da Biancaneve.
Quindi, non sto usando nulla del passato: sto usando solo oggi. Faccio anche un pronostico, collega Robotti: prenda l'o.d.g. di oggi e lo guardi.
Dal punto 7) al punto 26) ci sono ben 19 ordini del giorno. Lei sa quanti sono stati presentati dalla vostra maggioranza? Sono 12. Gli ordini del giorno, normalmente, nelle altre aule, magari in questa c'è un'innovazione che staremo a vedere, vengono presentati per testimoniare posizioni politiche. E poi saremmo noi che non vi facciamo governare? Collega Luca Robotti! Buon lavoro!



PRESIDENTE

Riepilogo la situazione, perché è poco chiara a tutti. Abbiamo l'ordine del giorno n. 516, presentato dalla collega Cotto, corretto dalla medesima accogliendo le proposte emendative - che sono state distribuite. Tali correzioni sono poi state ritirate: quindi, l'ordine del giorno n. 516 va inteso nella forma originaria con la firma della Consigliera Cotto e verrà votato come da stesura originaria.
C'è poi l'analogo ordine del giorno rubricato n. 517, inerente a "Clinica della memoria di Collegno", presentato dai Consiglieri Lepri Boeti, Ricca, Rostagno, Buquicchio, Rutallo, Cattaneo, Motta, Pozzi e Comella, che si differenzia nel capoverso "considerato", e che è stato distribuito. Sostanzialmente, si tratta dell'ordine del giorno n. 516 della Consigliera Cotto o dell'ordine del giorno n. 289 del Consigliere Lepri cui è stato inserito un paragrafo, prima del capoverso "considerato".
Quindi, c'è il paragrafo "premesso che", "udito l'intervento dell'Assessore Valpreda in Consiglio regionale in data 28/11/2006", e poi il paragrafo del "considerato che", nella formulazione originaria.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 516, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la "Fondazione San Secondo per la ricerca sull'Alzheimer" sta realizzando in Collegno, su terreno concesso dalla Fiat Auto S.p.A. alla Fondazione stessa, la "Clinica della Memoria", finalizzata alla cura, alla ricerca e alla formazione sull'Alzheimer il 2 maggio 2000 la Fondazione San Secondo, l'Università degli Studi di Torino, l'Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista e la Regione Piemonte firmarono una dichiarazione di intenti in cui ciascuno dei firmatari si impegnava a sostenere, secondo le proprie specificità, il progetto in particolare, la Regione Piemonte dichiarava di ritenere tale iniziativa "congruente con la politica sanitaria regionale" e perciò si impegnava a tenerla in considerazione come "elemento costitutivo del prossimo Piano Socio-Sanitario Regionale con conseguente finanziamento" a seguito di ciò, il 13 aprile 2002, grazie alla raccolta di fondi da parte di Fondazioni e di donatori privati, sono iniziati i lavori di edificazione della clinica considerato che: il progetto è stato ispirato dal compianto prof. Fabris, esimio geriatra che ha assicurato sin dall'inizio il pieno supporto da parte dell'Università grazie alla collaborazione universitaria, accanto alle attività di cura, la Clinica prevede quattro importanti laboratori di ricerca (laboratorio di neuropsicologia, laboratorio di genetica medica, laboratorio di farmacologia e farmacogenetica clinica, laboratorio di neurofisiologia) sono previsti spazi per la formazione di infermieri e assistenti domiciliari che assistono malati di Alzheimer e una biblioteca di documentazione su questa patologia indirizzata a studenti e ricercatori del settore la Clinica prevede, accanto alle attività di ricerca e formazione, 40 posti letto residenziali, 40 posti per servizi diurni, un centro di riabilitazione psichica e funzionale, un poliambulatorio, i reparti di radiologia e risonanza magnetica la struttura può offrire un contributo all'abbattimento della lista di attesa per l'inserimento di anziani in strutture (circa 1800 anziani nella sola Torino) nonché costituire una risposta importante per una patologia che, come recenti fatti di cronaca hanno evidenziato, genera sofferenze insopportabili per le famiglie che debbono affrontare la malattia di un congiunto senza adeguati aiuti la progettazione della Clinica, e in specifico delle stanze di degenza, è ispirata a criteri moderni e avanzati, al fine di assicurare la migliore qualità della vita ai degenti, la loro sicurezza e autonomia il modello cui la Clinica si ispira si basa su concrete e rilevanti esperienze - quali ad esempio l'IRCCS di Brescia - che operano da anni con risultati eccellenti è stata assicurata la disponibilità di soggetti di esperienza e qualità a farsi carico della gestione del progetto accertato che: per la realizzazione di questo progetto, in applicazione degli intenti evidenziati in premessa, sono state raccolte e spese risorse consistenti provenienti da cittadini donatori e da Fondazioni vi è una disponibilità di Fondazioni a mettere a disposizione ulteriori risorse, quando sia assicurata dalla Regione l'intenzione di avvalersi di questa struttura per la realizzazione di questa opera sono già stati spesi dieci milioni di euro e altri sette sono necessari per il suo completamento. Nell'attuale situazione di scarsità di risorse economiche, poter disporre di una struttura realizzata con un così consistente contributo da parte di soggetti privati appare un'opportunità di assoluta importanza, tanto più considerata la problematicità della patologia curata tutto ciò premesso e considerato e accertato impegna la Giunta regionale a inserire il progetto all'interno del Piano Socio-Sanitario Regionale in via di approvazione, garantendo successivamente le risorse necessarie al funzionamento a formalizzare quanto sopra alle Fondazioni sostenitrici del progetto, al fine di assicurare gli ulteriori finanziamenti resi disponibili a tali condizioni prevedere da subito l'utilizzo dei centri diurni e residenziali situati nella parte già completata dell'opera ricercare, facendo seguito agli impegni assunti nella dichiarazione del 2000, accordi con l'Università rispetto allo sviluppo presso la clinica di attività di ricerca preclinica e clinica applicata, nonché attività di formazione permanente sulle malattie neurofisiologiche, con particolare riferimento alla condizione degli anziani malati cronici e alla patologia dell'Alzheimer".
Il Consiglio non approva.
Prima di votare l'ordine del giorno n. 517, presentato dal Consigliere Lepri, qualcuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Il Gruppo di Forza Italia voterà questo ordine del giorno che è uguale a quello che abbiamo presentato noi, tranne per la frase: "Udito l'Assessore". Poiché l'Assessore l'abbiamo udito anche noi, voteremo a favore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Grazie, Presidente.
Ritengo che sia abbastanza singolare il comportamento della maggioranza, che ha votato contro un ordine del giorno identico, in tutto e per tutto, a quello presentato, ritirato e ripresentato dalla stessa maggioranza, solo perché presentato dalla minoranza. Sembra un gioco di parole, ma in realtà tutti sanno bene qual è la differenza. Semplicemente: "Udito l'intervento dell'Assessore Valpreda in Consiglio regionale".
L'avevo già detto nell'intervento precedente: ritenevo positivo arrivare alla votazione congiunta di un ordine del giorno che andava bene a tutti, stranamente anche alla Giunta, sentito l'Assessore Valpreda. Spiace questa posizione di muro contro muro, posizione assunta non dalla minoranza, ma dalla maggioranza.
Noi vogliamo dimostrarci più corretti, per cui il Gruppo della Lega nonostante l'etica ci chieda di votare contro il documento perché il vostro comportamento è stato scorretto: voterà a favore per dimostrare che non sempre bisogna andare muro contro muro, anzi, quando è possibile, è bene convergere su un documento comune. Anche perché su alcuni argomenti di interesse comune, di interesse dei cittadini piemontesi, in questo caso addirittura di interesse dei malati di Alzheimer - quindi di categorie deboli, quindi categorie che hanno bisogno e necessità di cure - bisogna avere un comportamento univoco. Esprimere, quindi, un voto univoco, dare ufficialmente mandato alla Giunta di applicare quello che viene richiesto su questo ordine del giorno.
Vi ricordo ancora una cosa. Votato questo ordine del giorno - immagino alla fine sarà approvato perché il Gruppo di Forza Italia si è già espresso a favore, non so gli altri, il Gruppo della Lega ha dichiarato che voterà a favore - ricordatevi che quando il Piano Sanitario verrà in Commissione dovrà essere emendato. Fatelo voi, altrimenti lo faremo noi, anzi, meglio ancora se arriva già alla Giunta con un emendamento di Giunta, un emendamento che riguarda l'inserimento del progetto sulla "Clinica della memoria", sul finanziamento della "Clinica della memoria", come oggi votato dal Consiglio.
Se quando il Piano sanitario arriverà in Commissione non sarà già inserito quanto richiesto da questo ordine del giorno, non ci sarà un emendamento della Giunta o della maggioranza per l'inserimento, lo faremo noi. In quell'occasione verificheremo se voterete contro o a favore. In caso di bocciatura di un emendamento della modifica al Piano sanitario che comporta l'inserimento di quanto richiesto da questo ordine del giorno, non sarebbe più un muro contro muro, ma un atto di guerra.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Il nostro voto sarà a favore.
Avremmo votato sì anche prima, senza perdere troppo tempo sulla discussione. È vero, la Regione corre ai ripari, nel senso che il riconoscimento che si dà a questa iniziativa del tutto privata è al di fuori della programmazione sanitaria. Prima è stato detto che ciò è colpa dell'amministrazione precedente.
Nella passata legislatura non ero presente, come non erano presenti altri Consiglieri, il Piano sanitario non c'era, ma ci sono esigenze reali che è giusto portare avanti. Voi sapete bene che l'ex Capogruppo dei Democratici di Sinistra della passata legislatura, e anche Vicepresidente del Consiglio, il Consigliere Riba, fu uno dei promotori dell'ospedale di Alba-Bra, che era al di fuori del Piano sanitario, quindi quel discorso va accantonato.
La discussione di oggi è stata, tutto sommato, importante. Bisognerebbe tagliare le questioni che hanno portato la discussione su un fronte di contrasto, ma ciò che importa è che il nocciolo, la sostanza di quello che abbiamo detto, sia effettivamente giusto. È con questi sentimenti che voteremo a favore dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Botta; ne ha facoltà.



BOTTA Marco

Soltanto per annunciare il voto favorevole del Gruppo di Alleanza Nazionale all'ordine del giorno non fosse altro per similitudine all'ordine del giorno votato poc'anzi.
A dimostrazione del grande stato di confusione che vige in Consiglio in particolare nella maggioranza, un ordine del giorno presentato da un Capogruppo di un importante partito di maggioranza viene ritirato, viene fatto proprio dalla minoranza e si ha un voto sfavorevole su quell'ordine del giorno dallo stesso partito che l'aveva presentato in maniera primigenia. Viene presentato un altro ordine del giorno soltanto per segnare una differenziazione in maniera tale che la maggioranza non debba votare quello che aveva proposto, ma che è stato poi ripreso dalla minoranza.
Un gioco di ruolo o un brutto reality della politica che ormai non interessa più nessuno, ma che ci consente di dire che la confusione in cui abbiamo vissuto tutta la giornata di oggi, non è estremamente dignitosa per il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Deambrogio; ne ha facoltà.



DEAMBROGIO Alberto

Grazie, Presidente Una velocissima dichiarazione di voto. Dopo avere ascoltato l'Assessore Valpreda che, in qualche modo, ha delineato un progetto molto chiaro per la "Clinica della memoria", crediamo che questo progetto superi, per molti versi, anche l'ordine del giorno medesimo. Noi siamo favorevoli a quel progetto, quindi, in questa votazione, daremo la nostra presenza garantendo il numero legale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 517, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la 'Fondazione San Secondo per la ricerca sull'Alzheimer' sta realizzando in Collegno, su terreno concesso dalla Fiat Auto S.p.A. alla Fondazione stessa, la "Clinica della Memoria", finalizzata alla cura, alla ricerca e alla formazione sull'Alzheimer il 2 maggio 2000 la Fondazione San Secondo, l'Università degli Studi di Torino, l'Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista e la Regione Piemonte firmarono una dichiarazione di intenti in cui ciascuno dei firmatari si impegnava a sostenere, secondo le proprie specificità, il progetto in particolare, la Regione Piemonte dichiarava di ritenere tale iniziativa 'congruente con la politica sanitaria regionale' e perciò si impegnava a tenerla in considerazione come "elemento costitutivo del prossimo Piano Socio-Sanitario Regionale con conseguente finanziamento' a seguito di ciò, il 13 aprile 2002, grazie alla raccolta di fondi da parte di Fondazioni e di donatori privati, sono iniziati i lavori di edificazione della clinica udito l'intervento dell'Assessore Valpreda in Consiglio regionale in data 28 novembre 2006 considerato che: il progetto è stato ispirato dal compianto prof. Fabris, esimio geriatra che ha assicurato sin dall'inizio il pieno supporto da parte dell'Università grazie alla collaborazione universitaria, accanto alle attività di cura, la Clinica prevede quattro importanti laboratori di ricerca (laboratorio di neuropsicologia, laboratorio di genetica medica, laboratorio di farmacologia e farmacogenetica clinica, laboratorio di neurofisiologia) sono previsti spazi per la formazione di infermieri e assistenti domiciliari che assistono malati di Alzheimer e una biblioteca di documentazione su questa patologia indirizzata a studenti e ricercatori del settore la Clinica prevede, accanto alle attività di ricerca e formazione, 40 posti letto residenziali, 40 posti per servizi diurni, un centro di riabilitazione psichica e funzionale, un poliambulatorio, i reparti di radiologia e risonanza magnetica la struttura può offrire un contributo all'abbattimento della lista di attesa per l'inserimento di anziani in strutture (circa 1800 anziani nella sola Torino) nonché costituire una risposta importante per una patologia che, come recenti fatti di cronaca hanno evidenziato, genera sofferenze insopportabili per le famiglie che debbono affrontare la malattia di un congiunto senza adeguati aiuti la progettazione della Clinica, e in specifico delle stanze di degenza, è ispirata a criteri moderni e avanzati, al fine di assicurare la migliore qualità della vita ai degenti, la loro sicurezza e autonomia il modello cui la Clinica si ispira si basa su concrete e rilevanti esperienze - quali ad esempio l'IRCCS di Brescia - che operano da anni con risultati eccellenti è stata assicurata la disponibilità di soggetti di esperienza e qualità a farsi carico della gestione del progetto; accertato che: per la realizzazione di questo progetto, in applicazione degli intenti evidenziati in premessa, sono state raccolte e spese risorse consistenti provenienti da cittadini donatori e da Fondazioni vi è una disponibilità di Fondazioni a mettere a disposizione ulteriori risorse, quando sia assicurata dalla Regione l'intenzione di avvalersi di questa struttura per la realizzazione di questa opera sono già stati spesi dieci milioni di euro e altri sette sono necessari per il suo completamento. Nell'attuale situazione di scarsità di risorse economiche, poter disporre di una struttura realizzata con un così consistente contributo da parte di soggetti privati appare un'opportunità di assoluta importanza, tanto più considerata la problematicità della patologia curata tutto ciò premesso, considerato e accertato impegna la Giunta regionale a inserire il progetto all'interno del Piano Socio-Sanitario Regionale in via di approvazione, garantendo successivamente le risorse necessarie al funzionamento a formalizzare quanto sopra alle Fondazioni sostenitrici del progetto, al fine di assicurare gli ulteriori finanziamenti resi disponibili a tali condizioni prevedere da subito l'utilizzo dei centri diurni e residenziali situati nella parte già completata dell'opera ricercare, facendo seguito agli impegni assunti nella dichiarazione del 2000, accordi con l'Università rispetto allo sviluppo presso la clinica di attività di ricerca preclinica e clinica applicata, nonché attività di formazione permanente sulle malattie neurofisiologiche, con particolare riferimento alla condizione degli anziani malati cronici e alla patologia dell'Alzheimer".
Il Consiglio approva.
Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 477.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Il discorso che abbiamo fatto oggi in tutta la giornata parte da lontano, da ottobre. Non doveva cogliere nessuno di sorpresa perché è stato fatto il 25 ottobre in I Commissione con l'Assessore Peveraro, che ha risposto che i 15 milioni dei 25 milioni che aveva in dotazione sul capitolo dell'Assessore Migliasso non erano ancora impegnati.
Noi questa discussione l'abbiamo fatta in Commissione. Per la verità devo dire che l'Assessore Migliasso era assente, non volontariamente perché si trovava in Argentina, ma noi abbiamo chiesto all'Assessore Peveraro di relazionarci sull'utilizzo delle risorse.
Perché, cari colleghi della maggioranza e caro collega Robotti? Noi vogliamo lasciarvi governare. Noi pretendiamo che la Giunta governi, noi pretendiamo che la Giunta impegni i soldi in tempo reale per dare soddisfazione ai bisogni che ci sono. Il 25 ottobre l'Assessore Peveraro ci spiegava, dopo aver avuto la dovuta relazione, che in effetti i 25 milioni non erano tutti impegnati, che ne erano stati impegnati dieci l'8 maggio che cinque milioni sarebbero stati impegnati a breve, e poi anche gli altri dieci. Allora, cosa abbiamo fatto? Facciamo un ordine del giorno e chiediamo alla Giunta di ripartire con urgenza questi soldi. Questo l'abbiamo fatto il 27 ottobre.
Colleghi della maggioranza, io aspetto, non ho problemi, quando poi volete sentire, sentite. L'indifferenza è la peggiore risposta che potete dare. Nonostante quello che è stato discusso in I Commissione, Presidente Ronzani, nonostante l'ordine del giorno, noi a metà novembre abbiamo visto che l'indifferenza era la risposta.
Nessuna delibera di Giunta, nessuna determina. Allora siamo stati obbligati - non volevamo, l'abbiamo discusso tra noi - a chiedere un Consiglio straordinario per cercare di mettere fine a questa situazione di indifferenza, ma di indifferenza verso gli anziani non autosufficienti, che avevano diritto a vedere ripartito questo fondo. Ci sono 1.160 cittadini (l'ha detto l'Assessore Migliasso) che potevano avere una risposta nelle liste di attesa. Abbiamo aspettato sei mesi, ma - glielo avevo già detto allora all'Assessore Peveraro - sarebbe opportuno controllare l'utilizzo delle risorse. È quello che noi facciamo adesso. Adesso voi vedete il lungo elenco di delibere, vedrete il lungo elenco delle determine, per cercare di non impegnare questi soldi in "zona Cesarini".
Adesso noi, capitolo per capitolo, andremo a vedere quei finanziamenti che si potevano impegnare a maggio e che non avete impegnato. Andremo a vedere perché avete rinunciato a governare con i milioni e milioni di euro che potevate spendere sei mesi fa. Chiederei a voi di andare a verificare queste cose, anziché presentare dodici ordini del giorno su diciotto.
Questo come invito amichevole, perché chiaramente, per governare, bisogna impegnare questi soldi, essere decisi. La Giunta può fare tante cose.
Perché non le ha fatte? Questa è la verifica che rimando a voi. Quest'ordine del giorno Presidente, visto che il problema è risolto con la delibera di ieri, lo ritiro. Non mi offendo se qualcuno della maggioranza lo ripresenta. Lo ritiro perché, come si suol dire, è datato. Il problema è stato risolto esattamente trenta giorni dopo l'ordine del giorno in cui si invitava a impegnare i soldi disponibili sul bilancio di previsione 2006, fin dall'8 maggio, quando sono stati impegnati solo 10 milioni, anziché i 45 a disposizione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cotto.
L'ordine del giorno n. 477 è ritirato.
Passiamo al successivo atto di indirizzo collegato, la mozione n. 494 inerente a "Servizi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti" presentato dai Consiglieri Lepri, Boeti, Cavallaro, Bizjak, Ricca Rostagno, Rabino, Chieppa, Auddino, Robotti, Laus, Pozzi, Turigliatto Reschigna, Muliere, Buquicchio, Motta, Cattaneo, Rutallo e Valloggia.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Intervengo per una dichiarazione veloce di voto, per dire che noi voteremo anche questo documento. Ringraziamo tutti i firmatari per averlo sottoscritto. Abbiamo istituito un osservatorio degli ordini del giorno quindi è chiaro che staremo a verificare se quanto scritto in quest'ordine del giorno sarà poi mantenuto dalla Giunta.
A me fa piacere veramente poter votare questa mozione e constatare che al di là della dialettica, sul discorso dei non autosufficienti, anche la maggioranza prende le distanze dalla Giunta e ha la necessità di presentare una mozione per dare alla Giunta il dovuto indirizzo. Grazie alla maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Anche noi votiamo a favore della mozione. Vorrei solamente ricordare siccome siamo stati accusati di far perdere tempo, che durante l'assestamento di bilancio abbiamo ritirato tutti gli ordini del giorno che avevamo presentato tranne uno o due concordati con la Giunta, e avevamo chiesto solamente in cambio di ricevere una relazione scritta degli Assessori competenti sull'esito di quegli ordini del giorno, come ha ricordato poco fa la Consigliera Cotto, a testimonianza del fatto che non è vero che la minoranza mette i bastoni tra le ruote a tal punto da impedire alla Regione di funzionare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Noi esprimeremo un voto positivo in merito alla mozione presentata dai colleghi del centrosinistra.
Ovviamente, non possiamo non rilevare due aspetti. Uno è quello di critica in merito a quanto svolto dalla Giunta finora. Lo si legge non soltanto da quanto indicato all'interno dell'ordine del giorno, ma anche da impegni che l'ordine del giorno suggerisce all'amministrazione. Il dato secondo noi, politicamente rilevante è che è un ordine del giorno sottoscritto da tutti i Gruppi del centrosinistra. Lo facevamo già presente questa mattina.
In realtà il Consiglio regionale di oggi, che riteniamo certamente utile, non soltanto perché si è svolto, ma soprattutto perché è stato convocato e nasce da una richiesta di convocazione di tutti i soggetti interessati alla problematica relativa agli anziani non autosufficienti sta a dimostrare che, da una parte, vi è, trasversalmente, all'interno del Consiglio - al di là delle letture che ogni singolo partito, per la posizione che tiene o per lo schieramento in cui siede, è tenuta a dare una posizione di sensibilità relativamente al problema degli anziani non autosufficienti o con demenze senili. Vi è, invece, una Giunta che è o sorda o noi pensiamo più che altro incapace, anche solo nell'utilizzare i fondi iscritti a bilancio già dalla Finanziaria votata dal Consiglio e nel dare risposte concrete alle esigenze che provengono dal territorio.
L'Assessore ha garantito che gira per il territorio: noi non solo non abbiamo motivo di dubitarne, ma crediamo che rientri nei suoi doveri aver conoscenza della materia non soltanto in termini di tecnicismi o di programma che, in qualche modo, è stato presentato.
Se, però, in qualche modo, veniamo a sapere che vi è prima una giustificazione (che potrei leggere, ma è a mano di tutti i Consiglieri quindi possiamo farne a meno) in cui si dice che le somme non si sono rese disponibili prima dell'assestamento di bilancio, e poi, invece, dallo stesso testo stenografico, dopo che la collega Cotto ha fatto presente che verosimilmente è stata raccontata una non correttezza o una falsità al Consiglio, lo stesso Assessore si deve correggere, crediamo che...



(Commenti dell'Assessore Migliasso fuori microfono)



VIGNALE Gian Luca

Allora, Assessore, gliele leggo: "...perché alcune somme non si sono rese disponibili prima dell'Assestamento di bilancio, come sanno i Consiglieri, non solo sul capitolo del socio-assistenziale - 'non solo' significa che è sul capitolo socio-assistenziale - per non autosufficienti ma anche su altre partite per errori di apposizione, chiamiamola tecnica che lo hanno impedito, fino a che non ci fosse stato l'assestamento di bilancio che correggeva l'UPB all'interno della quale erano inserite o non cambiava il nome del fondo a disposizione".
Dopo l'intervento della collega Cotto, l'Assessore Migliasso precisa: "Grazie, Presidente. A me pare di aver detto, quando facevo riferimento ad errori materiali che erano stati compiuti durante il bilancio, che mi riferivo ai 2 milioni di euro, la cui disponibilità è stata resa disponibile soltanto dopo l'approvazione dell'assestamento di bilancio quindi con una delibera del mese di novembre".
sufficiente questa citazione per comprendere che sono state dette due verità. Pertanto, se, in qualche modo, non solo non si conoscono - ma certamente si conoscono - ma, peggio, non si utilizzano i fondi a disposizione, relativamente ai quali nutriamo dei timori, siamo invece lieti che la seduta odierna abbia non soltanto dato indicazioni alla Giunta e al Consiglio, ma abbia anche sottolineato quelle che sono state le inadempienze della Giunta regionale e dell'Assessorato competente fino ad oggi.
Riteniamo altresì importante la mozione presentata dal centrosinistra perché fornisce una serie di indicazioni e di indirizzi rispetto a quanto la Giunta, nella gestione delle politiche sociali, dovrà fare. E visto che come abbiamo ribadito in altre occasioni, ci apprestiamo a redigere il bilancio - o, meglio, è la Giunta che si appresta a farlo - siamo certi che vi saranno i fondi necessari e che le relazioni di accompagnamento al bilancio terranno conto di tutti gli indirizzi che il Consiglio intenderà elargire alla Giunta.
Pertanto, di questo documento - come degli altri ordini del giorno depositati - faremo tesoro, e lo terremo nei nostri cassetti per verificare, nel momento in cui l'Assessore Migliasso e l'Assessore Valpreda, durante le sedute di bilancio, verranno a presentarci in sede di IV Commissione le loro poste relativamente a queste competenze, che vi saranno i fondi utili per poter soddisfare gli indirizzi che, in qualche modo, il Consiglio ha fornito.
Non solo in questo momento l'Assessore è distratta, ma credo che anche l'utilizzo dei fondi a sua disposizione dimostri che non abbia una puntuale attenzione delle risorse a sua disposizione.
Per cui, noi esprimeremo un voto favorevole rispetto alla mozione presentata, perché condividiamo tanto le critiche che alla gestione della Giunta si muovono, quanto buona parte dei proponimenti e degli indirizzi che l'ordine del giorno intende dare alla Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente. Ero venuto a chiederle se si poteva intervenire in discussione generale o se, invece, era già obbligatoria una dichiarazione di voto. In questo ultimo caso, avrei utilizzato la logica del dissenso.
Mi permetto di ricordare un altro passaggio che è avvenuto oggi e che mi ha colpito. Come ha ricordato prima la collega Cotto, noi abbiamo votato a favore di un ordine del giorno ripresentato (o presentato) dal collega Lepri, che aveva delle sostanziali diversità rispetto al nostro, perché mi pare che rispetto al testo...



(Commenti del Consigliere Lepri fuori microfono)



BURZI Angelo

Che non è cosa da poco, perché credo che abbia richiesto una fatica e una meditazione non trascurabile. Noi il lavoro lo apprezziamo sempre.
Nel testo c'era: "Udito l'Assessore". E noi l'abbiamo votato perché ci sembrava come il nostro, ma meglio del nostro.
Abbiamo votato il nostro e poi abbiamo votato anche quello successivo perché era meglio del nostro. Questa è una lettura.
Un'altra lettura potrebbe essere che c'è, in questa Aula, chi continua a ritenere legittimo - non c'é da stupirsi - come la ricerca dell'identità delle proprie posizioni politiche (proprie, siano esse personali o dei Gruppi) sia una componente importante. Questa è un'altra lettura.
Poi, ci dicono i giornali - personalmente, ritengo che questa sia la lettura più importante - che giovedì scorso si è tenuta una riunione di maggioranza. Non so se sia un'abitudine, ma certamente non attiene ai Regolamenti - a mio avviso atterrebbe al buonsenso - che la maggioranza una volta che si è riunita e che ha dibattuto di quello che legittimamente, ha inteso dibattere, comunicasse qualcosa, se lo ritenesse opportuno. Intanto perché quando uno non sente delle voci ufficiali medita pensa, riflette e inventa. Se, invece, ci fossero delle voci ufficiali che dicessero quello che viene ritenuto opportuno dire, uno sta a sentire, su ciò che sente e non capisce chiede dei chiarimenti e si instaura un dibattito, di qualunque natura esso sia, tra maggioranza e minoranza.
Siccome uno dei temi di stasera era "ci remate contro", che era un tema già sentito, mi sembra che l'atteggiamento sia come uno degli slogan migliori che il centrosinistra volle attribuire a noi quando ci facevamo chiamare Casa delle libertà e si concludeva dicendo: "Sì, siamo la Casa delle Libertà e facciamo un po' quel che ci pare". Mi pare che l'atteggiamento sia più su questo secondo tema.
Però vi informo, come Capogruppo di uno dei Gruppi della minoranza, che siamo in pazientissima attesa di comprendere non tanto di cosa la maggioranza abbia parlato - ci mancherebbe che fossimo così inutilmente curiosi! - ma di che tipo di rapporto la vostra maggioranza, sempre che intenda governare, voglia avere con questa minoranza.
Guardate che aspettiamo delle voci ufficiali, perché essendo, come ho detto prima, partiti, fondamentalmente, di governo, noi non diamo n occhio, né orecchio, né attenzione ai giornali. Qualora dessimo occhio orecchio e attenzione ai giornali e, magari, a qualche ricerca, che noi consideriamo superflua, di inutili identità, dovremmo dedurre che questa maggioranza intende - ogni tanto il collega Robotti lo teorizza anche, ma non è detto che il collega Robotti rappresenti l'intera maggioranza oppure se così è, fatecelo sapere - che è bene essere più duri e più forti.
Noi vorremmo capire, senza fretta, in sede ufficiale, qui o in una Commissione, cioè dove si svolgono le attività dei Consiglieri e le attività consiliari, se questa maggioranza intende dirci che cosa vuole fare con noi in sede pubblica, non sui giornali, perché, se leggo i giornali, potrei essere indotto a prendere delle cantonate, dalle quali, si sa, finisce di emergere la parte più combattiva della minoranza. Credo che quasi tutti in maggioranza abbiano ormai imparato che governare è un'arte difficile, avere le idee è la cosa più semplice, è soltanto l'inizio costruire è enormemente più difficile, dire di no è enormemente più facile.
Visto che oggi è soltanto il 28 novembre - domani è il 29 - temo che in I Commissione il Vicepresidente Peveraro non ci presenterà il bilancio preventivo, altrimenti lo avreste già assunto ieri nella riunione di Giunta; altresì, temo che venerdì non discuteremo il Piano socio-sanitario altrimenti avreste già definito gli emendamenti. Insomma, è una lunga sequenza di "non". Ove questa sequenza di "non" fosse di vostro interesse perché, secondo me, lo è dei piemontesi e anche di una nostra parte, le nostre orecchie sono in paziente attesa. Al momento non vediamo segni, se non che voi votate un ordine del giorno, che è diverso dal nostro, perch nel vostro, meritoriamente, c'è scritto "udito l'Assessore".
Non mi sembra un grandissimo passo in avanti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Deambrogio.



DEAMBROGIO Alberto

Signor Presidente, prometto di non occupare troppo tempo.
Come Gruppo di Rifondazione Comunista, noi non abbiamo sottoscritto la mozione di cui stiamo discutendo adesso.
Credo che questo documento contenga nella parte del dispositivo alcuni aspetti importanti, che abbiamo potuto ascoltare, soprattutto dal rapporto che, in questi mesi, abbiamo mantenuto anche con le associazioni e il territorio. Però, ritengo che quanto scritto all'interno di questo ordine del giorno non debba, nella sua lettura, avere il segno di una sorta di sconfessione o di sconfessione critica di quanto la Giunta ha fatto finora.
Qui sono state raccolte delle esigenze, che credo la stessa Giunta e gli Assessori Migliasso e Valpreda abbiano ben presenti davanti a loro tant'è che oggi, qui, è stato rappresentato anche un lavoro. È del tutto evidente che la Giunta e i due Assessori non sono stati immobili, voglio ricordare, anche se non credo sia qui necessaria una difesa d'ufficio quello che ci hanno detto gli Assessori: la Giunta non è immobile e si stanno facendo cose importanti, che dentro questo spirito trovano già un'applicazione.
Voglio ricordare, anche se solo brevemente, alcune cose espresse in questa sede dall'Assessore Valpreda, non me ne voglia l'Assessore Migliasso, lo faccio solo a titolo di esempio: un'attivazione per avere tariffe uniformi su tutto il territorio, per aiutare la vita autonoma degli anziani a casa propria; un lavoro puntuale sull'accreditamento, che non pu essere solo strutturale, ma deve tener conto anche della qualità di quello che si fa; l'assistenza integrativa e protesica; gli interventi sui ticket i progetti per la presa in carico degli anziani, con la sperimentazione di Asti; la ricognizione attenta sulle Unità Valutative Geriatriche; le liste di attesa, che pure sono un grande problema, di cui ho già detto questa mattina; i farmaci distribuiti direttamente nelle RSA; i gruppi di cure primarie per, sostanzialmente, liberare anche i pronto soccorso dagli ingorghi e, poi, gli sportelli unici socio-sanitari.
Ho voluto fare questi esempi per ribadire che conosciamo bene le indicazioni contenute in questo ordine del giorno, che non devono essere considerate come una critica rivolta alla Giunta, che, invece, si sta già movendo nella giusta direzione.
Il solo appunto che posso muovere a questo ordine del giorno, che voterò, è, se posso dirlo, l'inserzione, non propriamente congrua, di tutti questi elementi nel Piano Socio Sanitario regionale. Dico questo perch rispetto al Piano Socio Sanitario regionale dovremmo essere tutti attenti.
un progetto di programmazione molto complicato, che ha visto un percorso lungo e una condivisione anche da parte della maggioranza, però, si deve evitare di tirarlo un po' per la giacca. Quel progetto ha una sua dignità e credo che verrà discusso a breve, a iniziare dalla Commissione. Quindi lasciamo a quei momenti una discussione generale più congrua per quel tipo di documento. Per il resto, credo che il punto vero sia quello che ho detto prima.



PRESIDENTE

Non essendoci interventi per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sulla mozione n. 494, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la situazione dei servizi socio-sanitari rivolti alla popolazione anziana non autosufficiente nella nostra regione presenta criticità in termini di liste di attesa e di uniformità sul territorio nella fase di consultazione sulla proposta di Piano socio-sanitario e nel corso dell'audizione della IV Commissione consiliare tenutasi il 3 novembre 2006 sono state evidenziati rilievi problematici da parte di organizzazioni di tutela degli utenti, di organizzazioni di volontariato, di soggetti rappresentativi degli operatori del settore, degli enti locali considerato che la DGR 17-15226 del 30.3.2005 ha definito un nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti uniforme sul territorio regionale, comprendente i livelli di assistenza da erogarsi, gli indirizzi e le linee guida per il nuovo modello, i riferimenti tariffari e la percentuale di compartecipazione dei cittadini alla spesa; la stessa DGR prevedeva una fase di transizione verso il nuovo modello da concludersi entro il 30 aprile 2006 la DGR 51-11389 del 23 dicembre 2003 ha definito i livelli essenziali di assistenza relativamente alle cure domiciliari, prevedendo una compartecipazione della sanità alla spesa nella misura del 50% nella fase di lungoassistenza la DGR 32-29522 del 1 marzo 2000 ha fissato nell'1% del numero di anziani ultrasessessantacinquenni la quota di posti letto in RSA e RAF a gestione diretta o convenzionate da più parti - e ripetutamente nella fase di consultazione relativa alla Proposta di Piano socio-sanitario - si è segnalato come tale limite sia inadeguato rispetto alle esigenze e generi liste di attesa incompatibili con l'esercizio di un effettivo diritto di cura e assistenza; si è pertanto quantificato nel 2% la quota necessaria a rispondere alle reali necessità recentemente sono stati stanziati ulteriori venti milioni di euro finalizzati all'abbattimento delle liste di attesa per l'inserimento degli anziani non autosufficienti in strutture residenziali la situazione di differenziazione delle tariffe erogate nei diversi territori regionali può riflettere situazioni di decadimento della qualità o casi di mancata ottimizzazione nella contrattazione con i fornitori.
Tutto ciò premesso e considerato, si impegna la Giunta regionale a inserire nel Piano socio-sanitario regionale, negli atti di bilancio e nelle deliberazioni in materia misure tese a: conseguire progressivamente ma con tempi certi su tutto il territorio regionale, a garanzia della qualità dei servizi erogati, l'omogeneità circa: i livelli di servizio residenziale e domiciliare resi alla popolazione anziana non autosufficiente i criteri di accesso ed eventuale compartecipazione al costo del servizio da parte degli utenti le tariffe corrisposte, uniformandosi ai livelli previsti dalla DGR 17 15226 del 30.3.2005, nonché prevedendo, al fine di evitare successive onerose ricontrattazioni, gli incrementi delle stesse sulla base degli indici ISTAT a partire dalla conclusione della fase transitoria assicurare agli anziani e alle loro famiglie un'effettiva esigibilità dei servizi e una reale possibilità di scelta tra cure domiciliari e inserimenti in strutture residenziali stabilendo: nel 2% degli anziani ultrasessantacinquenni la quota posti letto in strutture residenziali una quota certa e crescente di prese in carico domiciliari di anziani non autosufficienti, applicando la compartecipazione sanitaria alla spesa secondo quanto previsto dall'accordo sui LEA definire un modello di domiciliarità integrata, comprendente prestazioni socio-sanitarie, prestazioni di assistenza familiare e servizi di supporto da integrarsi in un unico piano assistenziale individualizzato far cessare la prassi ancora troppo diffusa di ricoveri impropri in case di cura per la lungoassistenza di anziani non autosufficienti con caratteristiche che consentono l'inserimento in RSA o RAF definire un piano che dia tempi certi al completamento delle procedure di accreditamento delle strutture, superando l'attuale sistema di regime transitorio riattivare e rendere permanente il tavolo misto di confronto che comprende uffici regionali, rappresentanze degli enti locali, degli enti gestori, degli utenti, del terzo settore e dei lavoratori, come luogo di elaborazione, consultazione sui provvedimenti da adottare e di verifica rispetto ai servizi resi attuare, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza degli utenti, iniziative volte a rilevare e controllare la qualità dei servizi resi".
Il Consiglio approva.
Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 514, inerente a "Politiche sociali a sostegno degli anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Cotto, Cavallera, Ferrero, Burzi, Nastri, Pedrale, Cirio Toselli e Leo.
La parola alla Consigliera Cotto per l'illustrazione.



COTTO Mariangela

Signor Presidente, intervengo molto velocemente.
Non potevamo chiudere un Consiglio straordinario senza presentare un ordine del giorno. Sono certa che questo ordine del giorno, probabilmente avrà lo stesso risultato nella votazione, perché chiede quanto abbiamo già votato prima e anche quanto gli Assessori hanno già anticipato: stanziare più soldi nel bilancio 2007 per i non autosufficienti; recepire la DGR n.
17 per quanto riguarda anche la vigilanza; istituire presso ogni RSA e RAF un "Nucleo Alzheimer" per gli anziani affetti da demenza e da gravi turbe del comportamento dovute alla patologia; prevedere progetti di formazione anche questo è già stato detto - per il personale socio-sanitario dedicato all'assistenza e anche alla riabilitazione dei pazienti affetti da Alzheimer.
Poi, qui, c'è una cosa nuova rispetto al resto: ha ragione l'Assessore Migliasso quando dice che le politiche sociali interagiscono con le politiche di tutti gli altri Assessori. Noi questo lo sappiamo bene abbiamo discusso di sanità, di integrazione rette e case di riposo, ma vogliamo anche discutere delle abitazioni civili, che non sono adeguate.
Per questo ho chiesto all'Assessore Conti la gentilezza di fermarsi un attimo - e lui gentilmente si è fermato - perché noi chiediamo anche di adottare gli strumenti necessari per l'adeguamento strutturale delle abitazioni civili rispetto alle esigenze dei soggetti non autosufficienti.
Noi siamo tutti d'accordo che l'anziano deve essere mantenuto al suo domicilio. Penso che non ci sia un Consigliere contrario a questa tesi.
Però, sappiamo che tante volte questo non è possibile. Una delle causa di questa impossibilità è proprio l'abitazione non adeguata alle esigenze di chi diventa non autosufficiente. L'Assessore ha un piano casa ed è sensibile a queste problematiche. Quindi, vi chiedo di approvare questo specifico punto dell'ordine del giorno.
Infine, insistiamo molto per garantire la partecipazione democratica di tutti i soggetti coinvolti. Ma, questo è il vostro cavallo di battaglia.
Noi abbiamo cercato di mantenerlo e speriamo che anche voi lo facciate.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 514, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che con D.G.R. n. 17-15226 del 30 marzo 2005 la precedente amministrazione regionale individuava un percorso finalizzato all'omogeneità territoriale della qualità dei livelli assistenziali, da erogare da parte di tutte le strutture socio-assistenziali piemontesi, a fronte di un uniforme livello di contribuzione da parte delle ASL e dei servizi sociali regionali considerato che successivamente, con D.G.R. 2-3520 del 31 luglio 2006 l'attuale Giunta regionale anziché accelerare il processo già iniziato deliberava un ulteriore periodo di transizione, pari a tre anni, per gli adeguamenti tariffari previsti dalla D.G.R. n. 17-15226 del 30 marzo 2006 tenuto conto della sempre più evidente situazione di emergenza del settore assistenziale che si occupa degli anziani non autosufficienti, posto il ritardo della Regione nell'erogazioni dei fondi per i servizi ai medesimi nonché la mancanza di risposta alla crescente richiesta di maggiori posti letto e di messa in sicurezza all'interno delle RSA rilevato che in mancanza dell'adeguamento contrattuale dei lavoratori che prestano la propria attività all'interno delle strutture assistenziali si continua a favorire l'alto tasso di mobilità nonché la scarsa qualificazione del personale impiegato valutata la necessità di maggiori contributi a favore dei Comuni ai fini dell'integrazione della retta e, soprattutto, a sostegno delle famiglie per la permanenza al domicilio del parente anziano non autosufficiente ritenuto indispensabile il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati attraverso lo strumento della concertazione, per l'individuazione delle politiche sociali destinate al miglioramento della qualità dei servizi offerti agli anziani e alle loro famiglie impegna la Giunta regionale a stanziare, nel Bilancio regionale per l'anno 2007, maggiori risorse finanziarie sul capitolo 14821 "Fondo regionale per la gestione del servizio integrato degli interventi e servizi sociali" al fine di ridurre e/o annullare le liste di attesa recepire integralmente la D.G.R. 17-15226 del 30 marzo /2005, anche per quanto concerne la vigilanza dei livelli assistenziali effettivamente prestati nelle strutture regionali istituire presso ogni RSA e ogni RAF un "Nucleo Alzheimer" per gli anziani affetti da demenza e da gravi turbe del comportamento dovute alla patologia prevedere progetti di formazione specifica per il personale socio-sanitario dedicato all'assistenza e alla riabilitazione dei pazienti affetti da Alzheimer adottare gli strumenti necessari per l'adeguamento strutturale delle abitazioni civili rispetto alle esigenze dei soggetti non autosufficienti.
garantire la partecipazione democratica di tutti i soggetti coinvolti nell'individuazione delle politiche sociali destinate al miglioramento della qualità dei servizi offerti agli anziani e alle loro famiglie".
Il Consiglio non approva.
Passiamo ad esaminare l'ordine del giorno n. 515 inerente a "Situazione dei servizi socio-assistenziali per anziani non autosufficienti", presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni, Ghiglia e Botta. Se non ci sono richieste di intervento, lo metto in votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 515, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale Considerato che la situazione dei servizi socio-assistenziali, così come sottolineato da associazioni di enti gestori dipendenti e utenti in sede di IV Commissione, è assolutamente allarmante in quanto le liste d'attesa degli anziani non autosufficienti nella nostra regione stanno ogni mese crescendo rilevato che la DGR 17-15226 del 30 marzo 2005 che definiva un modello integrato di assistenza, senza disparità fra servizi e costi da provincia a provincia, da definirsi entro il 30 aprile 2006 è stata superata dalla DGR 2-3520 del 31 luglio 2006 che sposta inspiegabilmente i termini al 31 dicembre 2008 sottolineato che l'attuale governo regionale, nonostante le molteplici dichiarazioni, non è stato neppure in grado di spendere quanto impegnato nel bilancio 2006 considerato ancora che tale situazione aumenta inevitabilmente la prassi di ricoveri impropri in ospedali impegna la Giunta regionale e l'Assessore competente a stanziare risorse del 50% superiori a quelle del bilancio 2006 nel bilancio 2007 al fine di dare risposte adeguate alle famiglie e agli anziani piemontesi finalizzate a: rimborsi forfettari, cure domiciliari e assegni di cura, l'abbattimento delle liste d'attesa, la continuità assistenziale delle cure, la realizzazione di centri diurni per malati di Alzheimer e altre demenze senili, la messa a norma delle strutture a rischio riprendere il coinvolgimento dei soggetti interessati al fine di dare attuazione entro il 31 dicembre 2007 alla DGR 17-15226 del 17 marzo 2005".
Il Consiglio non approva.
Comunico al Consiglio che sono assorbiti dal dibattito svolto i seguenti atti di sindacato ispettivo collegati: interpellanza n. 884, inerente a "La Giunta non rinvii l'adeguamento delle strutture assistenziali per anziani", presentata dai Consiglieri Chieppa Laus e Robotti interrogazione n. 892, inerente a "LEA - bozza di delibera - DGR 17/2005" presentata dal Consigliere Guida.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.31)



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