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Dettaglio seduta n.125 del 07/11/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



(Alle ore 14.37 il Presidente Gariglio comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta ha inizio alle ore 15.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Deambrogio, Pizzale, Ricca, Rutallo e Turigliatto.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 312, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie" ed esame ordini del giorno nn. 482, 486, 487, 489, 490 e 491 collegati


PRESIDENTE

L'esame del disegno di legge n. 312 inerente a "Assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 3) all'o.d.g. prosegue con la discussione dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.
Sono pervenuti alcuni emendamenti. Comunico che gli emendamenti dal n.
1 al n. 280 sono ritirati dal proponente e conservati agli atti.
Il primo emendamento da esaminare è il n. 283.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavallera; ne ha facoltà.



CAVALLERA Ugo

Grazie, Presidente.
Solamente per avere dei chiarimenti, non vorremmo dire una cosa per un'altra. La tabella che ci avete distribuito risulta graficamente nuova ma potrebbe essere sostanzialmente coincidente con gli elenchi che ci hanno distribuito in Commissione. Vorremmo solamente un chiarimento per capire.
Non solleviamo problemi, ma avere una spiegazione per capire cosa contiene la tabella, in modo tale da sapere a cosa ci riferiamo. Può darsi che i numeri siano circuitati in Commissione, ma a colpo d'occhio questa tabella non l'ho mai vista.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Come il Consigliere Cavallera si ricorderà in sede di approvazione del testo "collato" dell'assestamento 2006, sono state introdotte alcune variazioni contabili che erano inserite nell'allegato A. Questo è l'allegato A del documento licenziato dalla I Commissione nella giornata di venerdì scorso. Per altro, importi che sono stati oggetto della presentazione in sede di Commissione, in particolare su specifica domanda del Consigliere Cavallera, del dottor Lesca.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavallera



CAVALLERA Ugo

Visto che ho fatto la domanda, prendo atto della spiegazione del Vicepresidente Peveraro. Diciamo che in questo momento non sono in grado di spuntare le singole cifre, ma complessivamente mi sembra che coincidano con quelle comunicate in Commissione. Sono rammaricato per il fatto che, se le avessimo avute questa mattina, avremmo potuto fare un riscontro.
Comunque, quello che diceva il Vicepresidente corrisponde alla comunicazione che lui ha fatto verbalmente in Commissione. Ovviamente numeri e tabelle sono una componente basilare della deliberazione, ma sarebbe sempre opportuno, dato che questi non sono emendamenti aggiunti successivamente e poiché ancora stamattina abbiamo concorso ad incrementare, se fossero stati disponibili in mattinata adesso non saremmo caduti dalle nuvole, da un punto di vista dell'impaginazione formale delle cifre.
Per quanto mi riguarda, con beneficio d'inventario, è tutto chiaro Vicepresidente. Noi prendiamo sulla parola che quello che è qui contenuto corrispondente a quello che verbalmente era stato comunicato in Commissione.



PRESIDENTE

Si tratta comunque di un testo approvato in Commissione non più da votare.
La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Riprendo un attimo il tema che stava sviluppando adesso il collega Cavallera non perché non abbia sentito ciò che ha detto il Vicepresidente della Giunta, ma perché auspicherei, se serve, da parte sua, un secondo di riflessione.
Siamo sicuri, Vicepresidente, che questo è il documento che abbiamo ricevuto in Giunta e in Commissione e che abbiamo discusso in Commissione? Lo dico, non nell'utilità dell'opposizione, ma nell'utilità della Giunta perché qualora lei non ne fosse sicuro, la inviterei ad una verifica (qualora servisse) e poi chiederei, se possibile, da adesso in poi, che i documenti che ci vengono distribuiti, riportassero una data e una firma, in modo tale che tutti noi, qualora l'alzheimer procedesse ulteriormente, che nel caso mio è una certezza, possiamo ricordare meglio.
Ripeto, per quanto mi riguarda, che ciò che ha detto il Vicepresidente va bene. Vorrei soltanto essere sicuro, per conto della Giunta, che questo è il documento che abbiamo discusso in Commissione. Solo questo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Confermo ai Consiglieri solo per quello che riguarda l'illustrazione di carattere generale e per come si sono sviluppati i lavori dell'assestamento. Una prima tabella di variazioni è stata presentata nel momento in cui abbiamo presentato l'assestamento nella Commissione (avvenuta, come ricordava il Consigliere Burzi, il 12 luglio). Quelle erano le variazioni sui conti che erano stati fatti in sede di assestamento e che accompagnavano la legge di assestamento, che aveva poi un suo articolato che riguardava varie cose.
Nell'ultima seduta, è stato distribuito e presentato un documento peraltro, devo dire, anche con delle correzioni manuali, che integrava la prima tabella e con successive variazioni intervenute sia in sede di discussione di Commissioni sia su segnalazione dei colleghi. In quella sede le abbiamo esaminate, sono state approvate e poi si è detto: se la Giunta ha ulteriori variazioni, le porta in sede di discussione dell'assestamento e il Consiglio deciderà se approvarle o meno.
Su questa linea abbiamo presentato i due emendamenti che ho illustrato ieri e che, ovviamente, sono disponibile a illustrare oggi, che sono nella parte iniziale del dossier degli emendamenti, peraltro gli unici due emendamenti che toccano i numeri precedentemente esaminati.



PRESIDENTE

L'ordine con cui verranno portati in votazione gli emendamenti che segue l'ordine dell'UPB sul librone.
Emendamento rubricato n. 283 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB S1991 denominata Gabinetto Presidenza della Giunta - Direzione è aumentato di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
La parola al Consigliere Toselli.



TOSELLI Francesco

Ho voluto formalizzare, anche a nome di altri firmatari quest'emendamento, che prevede un ulteriore stanziamento di due milioni di euro alla legge regionale 6/2004, inerente a "Contributi per progetti integrati per la sicurezza".
Perché sostanzialmente questa richiesta? Perché al momento, benché vi sia una legge (LR. 6/2004), la Giunta non ha ancora dato le necessarie disposizioni per prevederne il bando. Comprendo che presso l'VIII Commissione vi sia un disegno di legge che porta ad abrogarne alcune, quali per esempio anche la 6/2004, però mi chiedo come si possa far passare così tanto tempo, quando il problema nella società nella quale viviamo, quella della sicurezza pubblica, è gravoso e il fenomeno della micro e macrocriminalità è sostanzialmente in aumento.
Questo lassismo da parte del centrosinistra e della Giunta, che non finanzia più una legge in vigore e, nello stesso tempo, tiene ferma una proposta di legge in VIII Commissione, mi fa pensare che il problema della sicurezza dei cittadini sia in fondo all'agenda della Giunta Bresso.
Quindi, propongo con forza, e anche in tono provocatorio, lo stanziamento di due milioni di euro sulla legge regionale 6/2004, e attendo buone notizie; anzi, le buone notizie mi auguro che le possano ottenere quei Comuni e quei cittadini che attraverso il bando avrebbero ottenuto delle risorse per promuovere progetti integrati per la sicurezza pubblica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta è negativo.
Se devo commentare, peraltro, commenterei nell'inizio. La sostanza delle intese e delle discussioni che si sono registrate nella Commissione competente aveva in qualche modo inserito quelle che erano le modifiche discusse e concordate in sede di Commissione. Purtroppo, mio malgrado, mi vedo costretto a dover esprimere un parere negativo. Fermo restando che la questione relativa a quest'emendamento e relativamente anche a diversi altri, che pongono questioni opportune, sarà assolutamente affrontata in sede di predisposizione del bilancio della legge finanziaria del 2007.



PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, prego i Consiglieri di accomodarsi nei banchi per evitare di ripetere gli errori dell'ultima votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 283, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 298 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB S1991 (Presidenza della Giunta) è aumentato di pari importo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento riprende quanto già proposto dal nostro Gruppo consiliare in sede di assestamento 2005 e, soprattutto, in sede di bilancio 2006, cioè individuare maggiori fondi per finanziare la legge 6 del 2004, cioè la legge sulla sicurezza. In particolar modo riguarda i contributi relativi agli Enti pubblici e alle organizzazioni private, per progetti integrati alla sicurezza.
Come i colleghi sanno, questo Consiglio ha deciso, approvando il bilancio e la finanziaria regionale, di stanziare una quota assolutamente esigua per tutto ciò che riguarda la legge 6, quindi per le politiche integrate di sicurezza. Noi crediamo sia opportuno e doveroso, per le tante questioni di cronaca che ogni giorno leggiamo sui giornali e per un sentimento, ormai condiviso, che vi è all'interno della pubblica opinione (e noi crediamo anche all'interno dei partiti politici) di dare maggior forza alla legge sulla sicurezza.
L'unica anomalia, al di là di come andrà la votazione sull'emendamento è che quando ci si trova ospiti in trasmissioni televisive, o durante interviste, non vi è un esponente di questo Consiglio, o della Giunta regionale, che non dica quanto sia importante impegnarsi per le politiche legate alla sicurezza, e poi invece, quando ci troviamo ad affrontare, in termini pratici e concreti, questo tema, cioè destinare maggiori risorse per garantire paesi più sicuri con illuminazioni più potenti e con telecamere all'interno dei Comuni, non sempre le valutazioni politiche espresse in molti consessi o in ambiti pubblici si trasformano in un voto che dovrebbe essere conseguente.
Ci auguriamo che oggi non sia così. Noi certamente siamo coerenti, non solo rispetto alla legge e all'importante importo che la precedente Giunta regionale stanziò sul tema legato alla sicurezza, ma lo portiamo avanti anche nel momento in cui siamo all'opposizione del Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi sul punto, do la parola alla Giunta regionale per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 298, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola elementare "G. Rodari" di Borgofranco d'Ivrea in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare G. Rodari di Borgofranco di Ivrea, in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 312, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie" ed esame ordini del giorno nn. 482, 486, 487, 489. 490 e 491 collegati


PRESIDENTE

Riprendiamo con il disegno di legge n. 312, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione 2006", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 299 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 05021 (Polizia Locale) è aumentato di pari importo.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
L'emendamento è simile al precedente, cioè tende a garantire maggiori risorse finanziarie, non solo rispetto alla legge 6, ma anche rispetto ai trasferimenti che la Regione Piemonte può fare, in merito al sostegno delle funzioni di Polizia locale, esattamente nel ragionamento che facevamo prima.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 299, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 300 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 11031 (Sviluppo agroindustriale) è aumentato di pari importo.
La parola al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Questa è certamente una richiesta doverosa, in termini di impatto ambientale e di minor inquinamento, che il legislatore ha fatto nei confronti delle imprese. Non vorremmo che tutte le misure volte ad un miglioramento, dalla qualità dell'area al minor impatto inquinamento vadano a ricadere sempre sulle imprese piemontesi. Tutto questo su un principio generale secondo cui, sulle politiche, anche positive come quella relativa alla misura dei nitrati, è doveroso e opportuno che una parte la metta certamente il privato, ma l'altra parte la metta il pubblico, perch altrimenti le imprese, in termini di concorrenza internazionale e di fondi che vengono meno per rimanere in modo competitivo sul mercato, sono gravati da istanze, da provvedimenti o da norme che, in qualche modo, la burocrazia, sia essa statale, regionale (o le delibere di Comuni e Province) introduce, che vanno sempre più a pesare sul portafoglio, e quindi sulla possibilità di sviluppo competitivo delle imprese agricole piemontesi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco, per esprimere il parere della Giunta regionale.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Il parere sull'emendamento è negativo, ma raccogliamo, comunque, la sollecitazione.
Rassicuro il Consigliere Vignale che la questione relativa ai nitrati rientrerà fra le priorità che stiamo definendo nel prossimo Programma di sviluppo rurale.
Raccoglieremo, quindi, tutti questi interventi nella programmazione che, dall'anno prossimo, accompagnerò lo sviluppo rurale piemontese.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 300, sul quale l'Assessore Taricco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 301 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 13022 (Difesa colture danneggiate da calamità naturali) è aumentato di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta regionale esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 301 sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva..
Emendamento rubricato n. 302 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 13041 (Territorio rurale) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 302.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 303 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 13041 (Territorio rurale) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 303.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 304 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 2.500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 14042 (Sostegno alle attività delle Comunità Montane) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 304.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 284 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 14042 denominata Economia montana e foreste -Economia montana è aumentato di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Tale emendamento è ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
Emendamento rubricato n. 305 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 14052 (Economia Montana) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 305.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 315 presentato dai Consiglieri Ferrero, Cavallera Ghiglia, Cirio e Scanderebech: articolo 1, all. A UPB 10022 - 50.000.000 UPB 16032 + 80.000.000 L'emendamento è volto a stornare le risorse previste per l'acquisto dei terreni del Mauriziano in favore della promozione e sviluppo delle P.M.I.
La parola alla Consigliere Ferrero, per l'illustrazione.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Questo emendamento è la conseguenza di una serie di considerazioni che abbiamo avuto modo di fare in sede di discussione generale sul bilancio.
Nel comprendere le ragioni rispetto all'indicazione di una somma consistente sui capitoli del patrimonio per il presunto acquisto di terreni del Mauriziano, auspichiamo che questo emendamento possa essere anche oggetto, da parte dell'Assessore, di una risposta rispetto a questo quadro complessivo, alla luce del fatto che noi riteniamo che il vincolo su questi terreni sia squisitamente perseguibile attraverso la creazione di un vincolo normativo e non acquisendo direttamente terreni che, in questo contesto, sono, di fatto, vincolati.
La proposta che formuliamo è di spostare queste risorse consistenti nell'ambito delle risorse per la piccola e media impresa che, in ambito di assestamento, hanno subìto una decurtazione di circa 140 milioni di euro se non ricordo male, per quel problema di cui si discuteva prima (il Testo Unico sull'imprenditoria non è partito).



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro, per esprimere il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è negativo. Mi permetto di fare solo due commenti, perch credo che l'emendamento li meriti, anche rispetto alle considerazioni emerse nel corso del dibattito generale di questa mattina.
In realtà, l'impegno che l'Amministrazione regionale aveva assunto resta tanto è vero che manteniamo la richiesta di stanziamento di 80 milioni (in realtà, la cifra era di 100 milioni, e conglobava altre operazioni e altri acquisti), in primo luogo perché la scadenza del commissariamento è sostanzialmente, il 23 novembre. Proprio oggi è in corso a Roma - per l'Amministrazione regionale partecipa il collega Deorsola - un incontro volto ad ottenere chiarimenti rispetto all'evoluzione di un'istituzione così importante come la Fondazione Mauriziano. Anche perché è evidente che il problema non riguarda solo le aree di interesse regionale, ma anche altre importanti proprietà, non solo a Torino, ma anche in Piemonte e altrove. Riguarda anche un numero consistente di fornitori ed operatori che vantano significativi crediti nei confronti della Fondazione.
evidente che l'obiettivo dell'Amministrazione regionale è quello di acquisire le aree, con una loro unitarietà: è ovvio che la possibilità di esercitare un legittimo diritto di prelazione - facoltà che, peraltro, il Codice Civile prevede - deve, in qualche modo, essere monitorata da parte dell'organo che controlla, ovvero del Governo. Auspichiamo che si vada in questa direzione, anche perché è del tutto evidente che le risorse che sarebbero messe a disposizione della Fondazione - sarebbero risorse ingenti per la parte di acquisto relativa alla Regione Piemonte, ma anche quelle che derivano dalla dismissione di altri beni - andrebbero a servizio anche del sistema produttivo regionale, ovvero dei creditori del Mauriziano. Si tratta, quindi, di un'operazione complessa, che ha aspetti patrimoniali ed economici anche più vasti.
Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 315, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 285 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi, Ferrero e Pedrale: Lo stanziamento previsto all'UPB 18022 denominata Edilizia - Attuazione degli interventi in edilizia è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Pedrale; ne ha facoltà.



PEDRALE Luca

E' l'emendamento che chiede un incremento, a cui ho già fatto riferimento nel mio intervento sulla discussione generale dell'assestamento. Si tratta di un incremento delle risorse per l'abbattimento delle barriere architettoniche.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Visto anche l'obiettivo dell'emendamento, il parere negativo è, a maggior ragione, legato solo alla questione generale della trattazione confermando l'impegno sul bilancio 2007 e sulla finanziaria 2007 di tenere conto delle indicazioni emerse nell'esame di questo emendamento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 285, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 318 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Migliasso: Lo stanziamento dell'UPB 21011 è aumentato di euro 250.000,00. Lo stanziamento dell'UPB 30011 è ridotto di euro 250.000,00.
Ha chiesto la parola l'Assessore Migliasso; ne ha facoltà.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

Volevo solo spiegare ai Consiglieri e alle Consigliere di che cosa si tratta. Se loro ricordano, durante la discussione sul bilancio del 2006, un gruppo di Consiglieri presentò un emendamento con il quale si assegnava alla UPB 30011, che è una UPB del settore socio-assistenziale, la somma di 1 milione di euro con una precisa indicazione: "Progetto Piemonte per tutti".
Questo era un progetto nato su proposta della Consulta per le persone in difficoltà, in vista dell'evento olimpico alcuni anni fa.
Avendolo trovato sui nostri capitoli di bilancio con quel vincolo molto preciso, avevamo ritenuto correttamente di accantonare la somma con una delibera a favore della Direzione Turismo, che aveva gestito in precedenza il progetto "Piemonte per tutti", che non aveva nulla di assistenziale, ma era per la libera circolazione delle persone, per attività di varia natura sempre nell'ambito delle Olimpiadi.
L'Assessorato al Turismo ci ha comunicato che la cifra messa a disposizione, cioè 1 milione, era sovradimensionata di parecchio rispetto alla continuazione del progetto presentato a settembre dalla Consulta per le persone in difficoltà, che ammonta a circa 250 mila euro.
Se l'avessimo mantenuta sul capitolo di bilancio del turismo, non sarebbe stato possibile spendere il resto della cifra, cioè 750 mila euro.
Quindi, con l'emendamento intendiamo stanziare solo 250 mila euro a favore della Direzione Turismo. La restante parte, 750 mila, rimane alla Direzione Politiche Sociali e sulla UPB appropriata per attività nei confronti delle persone con disabilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Io vorrei soltanto essere sicuro di aver compreso bene quello che ha detto l'Assessore, per cui vedo di tradurlo per i non udenti.
Lei ci ha detto che esisteva una posta di 1 milione di euro stanziata dalla legge finanziaria 2006 a carico dell'Assessorato turismo, spesa corrente. Spesa corrente o spesa in conto capitale?



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

Sì, spesa corrente. Ho detto che, durante la discussione sul bilancio era stato attribuita alla UPB 30011 la cifra di 1 milione di euro per lo scopo molto preciso previsto dall'emendamento, e cioè il finanziamento del progetto "Piemonte per tutti", che era un progetto a suo tempo...



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Quindi, avevo capito bene: c'era uno stanziamento di 1 milione di euro della legge finanziaria attualmente in vigore assegnato alla Direzione competente del competente Assessorato al turismo, che non è stato impiegato per lo scopo originario. Oggi (7 novembre) procedete ad un recupero, perch essendo spesa corrente andrebbe perso. E' così, Assessore? Assessore, abbia pazienza! Lei ha dato la sua spiegazione e io mi permetto di dare la mia modesta interpretazione. Significa che 1 milione di euro che questo Consiglio regionale, magari tardivamente, ha assegnato con uno scopo preciso, l'Assessorato al turismo non è stato in grado nel corso di quest'anno di impiegarlo.
Lei sa bene che è molto difficile impiegare i fondi di capitale, mentre credo che il collega Peveraro vorrà anche solo con un breve cenno dirci che, in genere, la spesa corrente è invece più semplicemente impegnabile.
Quindi, in questo caso, su questo specifico impegno della Giunta e della legge, non siamo stati in grado di impegnare neanche la spesa corrente, e quindi ci si chiede di fare un risparmio, in modo che almeno 250 mila euro vengano risparmiati. E' così?



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, la parola all'Assessore per la replica.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

Consigliere, anzi Presidente Burzi, la ragione per cui si arriva soltanto ora a poter rendere spendibili i fondi con questo trasferimento che ripartisce il milione di euro, impropriamente collocato a suo tempo su una UPB e ora correttamente collocato, è dovuta al fatto che soltanto a settembre la Consulta per le persone in difficoltà ha presentato una sua progettualità.
Quindi, se il progetto che il Consiglio intendeva finanziare presentato da un organismo terzo, che è la Consulta per le persone in difficoltà costa 250 mila euro e viene presentato a settembre, si spenderanno 250 mila euro con questo emendamento sull'apposita UPB e sull'apposito capitolo di bilancio, gli altri 750 mila euro saranno spesi per le attività cosiddette normali che si fanno nei confronti delle persone in difficoltà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Deve avere pazienza perché l'Assessore spiega l'emendamento o l'emendatore replica. Se l'Assessore replica il Consiglio credo abbia una qualche autorevolezza a replicare il che significa, mi scuso per il fraintendimento di prima, che quando questo Consiglio ha deliberato la prima volta, ci avete chiesto di assegnarvi i soldi senza alcuna progettualità. Se soltanto a settembre la consulta deputata ha deliberato non importa chi, le leggi in questo Consiglio spero che non vengano attribuite a Berlusconi o alla maggioranza di centrodestra. Mi era parso che avessimo perso le elezioni qualche tempo fa. Quindi, c'è un'economia che un po' tardivamente viene assegnata da un'altra parte.
La ringrazio della spiegazione, Presidente, anzi, Assessore.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 318, presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Migliasso.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 286 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 21031 denominata Turismo Sport Parchi - O.
Turistica Turismo Sociale Tempo libero è aumentato di euro 2.500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze Bilanci è diminuito di pari importo.
Il Consigliere non ritiene di illustrarlo. Chiedo all'Assessore Peveraro qual è il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 286, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 306 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 3.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 21042 (Sport) è aumentato di pari importo.



PRESIDENTE

Chiedo il parere della Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 306, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 316 presentato dai Consiglieri Cirio, Cavallera Cotto e Guida: articolo 1, all. A UPB 10022 - 2.000.000 UPB 25022 + 2.000.000 Di queste nuove risorse nella legge n. 18 (opere pubbliche) si richiede di destinarne il 50% alle Comunità montane.
Sul punto sussiste anche l'emendamento n. 281, presentato dalla Giunta regionale.
La parola al Consigliere Guida per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 316.



GUIDA Franco

Con questo emendamento vogliamo dare una mano alla valida Assessore Sibille, nel senso che, siccome le promesse a distribuire soldi a tutte le comunità montane non sono state evase completamente, perché alcuni soldi del capitolo sono stati poi destinati ai singoli Comuni, credo che qualche soldo in più ci permette di dare una mano a quella decina di comunità montane che sono state escluse dai finanziamenti pochi giorni fa, approvati e deliberati dal dirigente su indicazione della Giunta.
Ecco perché ci permettiamo a presentare questo emendamento. Se poi la Giunta stessa vi provvede, noi esprimiamo il nostro modesto voto favorevole e il nostro plauso.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 281 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Lo stanziamento dell'UPB 25022 è aumentato di euro 500.000,00. Lo stanziamento dell'UPB 25111 è ridotto di euro 500.000,00.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Solo per precisare che in realtà l'assestamento già contiene un trasferimento sui fondi dell'UPB, corretti per sei milioni di euro che erano i fondi che a suo tempo erano stati definiti in sede di bilancio della finanziaria del 2006.
In realtà, come peraltro i consiglieri potranno vedere, il 317 addirittura impegna già per il 2007 la somma di 10.500.000 euro in modo tale da poter avere le risorse già nel 2007 e, eventualmente, a bilancio non approvato perché inserito nel bilancio pluriennale.
L'emendamento 281 invece è in realtà destinato ad un'altra questione che non riguarda il sostegno e gli adempimenti che certamente la collega Sibille effettuerà nel momento in cui l'assestamento sarà definitivamente approvato con il nuovo bando, ma si riferisce in realtà al trasferimento di 500.000,00 euro da un UPB di partita corrente, che era destinato allo sgombero della neve, per trasferirlo ad un capitolo per il ripristino dei deterioramenti stradali. Questo era il commento, che mi è stato richiesto dell'emendamento 281 fatto dalla Giunta.
Ovviamente non posso che esprimere parere favorevole per l'emendamento della Giunta.
Per quanto riguarda l'emendamento del Consigliere Giuda dico che quegli stanziamenti sono già stati opportunamente calibrati, in fase di assestamento, per sei milioni di euro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 316, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 281.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 307 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Bilanci e Finanze - Bilanci) è diminuito di euro 10.000.000 e l'UPB 28011 (Programmazione sanitaria) è aumentato di pari importo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

L'emendamento in oggetto prevede un maggior trasferimento al fine di ridurre le liste di attesa. L'emendamento era già stato presento e respinto durante il bilancio preventivo. Non essendo migliorata la situazione, un impegno economico che va nella direzione di migliorare le liste di attesa derivino esse dall'attuazione regionale del SovraCup o da una migliore erogazione dei servizi - è opportuno.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze.

Per le stesse ragioni che ho già anticipato, il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 307, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 287 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 28042 denominata Programmazione sanitaria Edilizia ed Attrezzature Sanitarie è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Il Consigliere Cavallera uscendo dall'aula mi ha pregato di sollecitare la Presidente Bresso rispetto a questo emendamento. Si tratta di una richiesta che già era stata avanzata in sede di bilancio di previsione del 2006. La Giunta aveva detto al nostro Gruppo che questo investimento poteva essere condotto senza la necessità di ulteriori risorse messe a disposizione. Ci pare che questo non sia avvenuto, ragion per cui, in sede di assestamento, riproponiamo un emendamento che vede la richiesta di realizzazione della PET all'ospedale di Alessandria che, nell'ambito dei quattro quadranti, è l'unica parte che non ha ancora visto questo tipo di investimento. Un investimento assolutamente importante e urgente anche nell'ottica dei conteggi sulla mobilità passiva.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze.

Resta il commento generale introduttivo. Sulla questione specifica è chiaro che l'impegno che l'Amministrazione ha assunto verrà mantenuto. Il Consigliere Cavallera segnalava che, con ogni probabilità, non sono necessari investimenti perché è sponsorizzato. L'impegno resta sul bilancio 2007. Riuscire, nel caso in cui fossero necessari ulteriori integrazioni di fondi, ad inserirlo sul bilancio finanziario del 2007.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 287, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 308 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 30011 (Politiche sociali) è diminuito di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 29031 (Assistenza Ospedaliera e territoriale) è aumentato di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

La Giunta esprime parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 308, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 309 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 2.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30011 (Politiche sociali) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 309.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 310 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 1.500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30011 (Politiche sociali) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 310.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 288 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 30011 denominata Politiche sociali Persona famiglia personale socio-assistenza, è aumentato di euro 1.000.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 288, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola elementare statale di Lessolo in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della scuola elementare statale di Lessolo in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita - Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 312, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie" ed esame ordini del giorno nn. 482, 486, 487, 489, 490 e 491 collegati


PRESIDENTE

Riprendiamo con il disegno di legge n. 312, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione 2006", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Emendamento rubricato n. 311 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 09011 (Fondo di Riserva) è diminuito di euro 750.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 30011 (Politiche sociali) è aumentato di pari importo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 311.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 289 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 30032 denominata Politiche sociali - Rete delle strutture qualità servizi è aumentato di euro 620.660,54 e lo stanziamento previsto all'UPB 09012 denominata Bilanci e Finanze - Bilanci è diminuito di pari importo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 289.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 312 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: Lo stanziamento previsto all'UPB 30031 (Politiche sociali) cap 11975R (Interventi a favore della popolazione nomade) è diminuito di euro 300.000,00 e l'UPB 30041 (Politiche sociali - altri soggetti pubblici privato-sociale) cap. 12024R (Riconoscimento e valorizzazione degli oratori) è aumentato di pari importo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 312.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 282 presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: Lo stanziamento dell'UPB 31991 è aumentato di euro 1.000.000,00. Lo stanziamento dell'UPB 09011 è ridotto di euro 1.000.000,00.



PRESIDENTE

Parola alla Giunta regionale.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Questa UPB alimenta un capitolo della Direzione Cultura. In particolare, è destinata a finanziare progetti della legge 58.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 282 Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 291 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: Lo stanziamento previsto all'UPB 32031 denominata Att. Culturali Istruzione Spettacolo - Promozione attività culturali è aumentato di euro 500.000,00 e lo stanziamento previsto all'UPB 09011 denominata Bilanci e Finanze Bilanci è diminuito di pari importo.
La parola all'Assessore Peveraro per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 291, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 1, come emendato.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 317 (diventa articolo 2) presentato dalla Giunta regionale, a firma dell'Assessore Peveraro: dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente articolo: "1/bis (Trasferimento di stanziamenti di spesa all'anno 2007) Gli stanziamenti corrispondenti alle variazioni in diminuzione dell'UPB 25012 (Opere Pubbliche - Opere Pubbliche - Titolo II - Spese d'investimento) (capitolo 21553) per euro 6.000.000,00 e dell'UPB 25022 (Opere Pubbliche - Infrastrutture Pronto Intervento - Titolo II - Spese d'investimento) (capitoli 22097, 22339 e 22360) per complessivi euro 4.500.000,00 contenute nell'allegato A, sono trasferite all'anno 2007.
2. Alla copertura finanziaria del trasferimento di cui al precedente comma si provvede, sul bilancio pluriennale 2006-2008, mediante riduzione pari ad euro 10.500.000,00 dell'UPB 09012 (Bilanci e Finanze - Bilanci - Titolo II Spese d'investimento)".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Ho già commentato prima, in sede di emendamento n. 281 e di quello presentato dal collega Guida. In realtà, si impegnano già, sul 2007, 10 milioni e 500 mila euro per la legge 18, in modo da poter prontamente intervenire sin dall'inizio dell'anno.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 317.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 2 (Diventa articolo 3) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 2.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 3 (Diventa articolo 4) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 3.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 4 (Diventa articolo 5) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 4.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 (Diventa articolo 6) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 5.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 6 (Diventa articolo 7) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 6.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 7 (Diventa articolo 8) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 7.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 8 (Diventa articolo 9) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 8.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero, per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Grazie, Presidente.
Brevemente, solo per motivare il nostro voto contrario rispetto all'articolo 9, che sembrerebbe, senza un minimo di spiegazione, in contrasto rispetto a quella che stata la discussione, molto ampia, che abbiamo avuto in Commissione, durante la quale il nostro Gruppo, insieme all'opposizione, aveva richiesto un adeguamento delle previsioni di copertura del deficit sanitario.
Come avevamo già annunciato, noi ritenevamo che tale operazione non dovesse avvenire con una semplice verifica rispetto all'anticipazione di risorse che saranno assegnate dallo Stato alle varie Regioni, ma dovesse essere un aspetto utile per poter fare una proposta di razionalizzazione diversa delle spese che, in questo assestamento di bilancio, la Regione ha organizzato.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo n. 9, che diventa articolo 10, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 313 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: dopo l'articolo 9 aggiungere l'articolo 9 bis (Sostituzione dell'articolo 7 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14).
"1. L'articolo 7 della l.r. 14/2006 è sostituito dal seguente: Articolo 7 (Concessione acque minerali o di sorgente).
1. A decorrere dal 1à gennaio 2007, i titolari di concessione di acque minerali o di sorgente con annesso stabilimento di imbottigliamento sono tenuti a versare un canone annuo pari a euro 0,35 per ogni 1000 litri di acqua minerale o di sorgente imbottigliata comprese anche le bibite confezionate con le suddette acque.
2. Il canone di concessione di cui al comma 1 è aggiornato con deliberazione della Giunta regionale ogni due anni sulla base dell'indice ISTAT.
3. Il canone di concessione di cui al comma 1 è versato ad uno o più Comuni ove è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento ed alla Regione secondo la seguente suddivisione: 50 per cento al Comune, 50 per cento alla Regione. In caso lo stabilimento di imbottigliamento si trovi in un comune facente parte di una Comunità montana, la percentuale destinata alla Regione è versata esclusivamente alla Comunità Montana.
4. Gli introiti degli enti locali, derivanti dall'applicazione del presente articolo sono finalizzati alla realizzazione di opere di recupero e di riqualificazione ambientale, a progetti di sviluppo locale ed al potenziamento o mantenimento di servizi primari. Il controllo in merito al pagamento del canone è effettuato dalle amministrazioni locali.
5. La quota del canone di concessione dovuta al Comune o alla Comunità Montana sul cui territorio è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento o il cui territorio interessato da un concessione mineraria è ridotta in relazione ad eventuali contributi previsti in convenzioni tra comuni o comunità montane e le imprese concessionarie.
6. Al fine di contenere la dispersione delle risorse idriche, di incentivare la realizzazione di nuovi impianti di imbottigliamento, di preservare la quantità del prodotto, su richiesta del concessionario, è portata in detrazione dalla quantità di acqua assunta come base per il calcolo del canone annuo per l'imbottigliamento, il 50 per cento della quantità di acqua imbottigliata che, nello stesso periodo, è stata commercializzata in bottiglie di vetro.
7. Al fine di beneficiare delle detrazioni previste al comma precedente il concessionario fornisce adeguata documentazione comprovante la sussistenza dell'ipotesi summenzionata".
Emendamento rubricato n. 314 presentato dai Consiglieri Vignale, Boniperti e Casoni: dopo l'articolo 9, aggiungere l'articolo 9 bis (Modifiche all'articolo 7 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14).
"1. All'articolo 7 della l.r. 14/2006, dopo il comma 3, aggiungere i seguenti commi: 4. Il canone di concessione di cui al comma 1 è versato ad uno o più Comuni ove è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento ed alla Regione secondo la seguente suddivisione: 50 per cento al Comune, 50 per cento alla Regione. In caso lo stabilimento di imbottigliamento si trivi in un Comune facente parte di una comunità Montana, la percentuale destinata alla Regione è versata esclusivamente alla Comunità Montana.
Gli introiti degli enti locali, derivanti dall'applicazione del presente articolo sono finalizzati alla realizzazione di opere di recupero e di riqualificazione ambientale, a progetti di sviluppo locale ed al potenziamento o mantenimento di servizi primari. Il controllo in merito al pagamento del canone è effettuato dalle Amministrazioni locali.
La quota del canone di concessione dovuta al Comune o alla Comunità Montana sul cui territorio è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento o il cui territorio è interessato da una concessione mineraria, è ridotta in relazione ad eventuali contributi previsti in convenzioni tra Comuni e Comunità Montane e le imprese concessionarie".
Emendamento rubricato n. 314 presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti: dopo l'articolo 9, aggiungere l'articolo 9 bis (Modifiche all'articolo 7 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14) "1. All'articolo 7 della l.r. 14/2006, dopo il comma 3, aggiungere i seguenti commi: 4. Il canone di concessione di cui al comma 1 è versato ad uno o più Comuni ove è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento ed alla Regione secondo la seguente suddivisione: 50 per cento al Comune, 50 per cento alla Regione. In caso lo stabilimento di imbottigliamento si trovi in un comune facente parte di una Comunità montana, la percentuale destinata alla Regione è versata esclusivamente alla Comunità Montana.
5. Gli introiti degli enti locali, derivanti dall'applicazione del presente articolo sono finalizzati alla realizzazione di opere di recupero e di riqualificazione ambientale, a progetti di sviluppo locale ed al potenziamento o mantenimento di servizi primari. Il controllo in merito al pagamento del canone è effettuato dalle amministrazioni locali.
6. La quota del canone di concessione dovuta al Comune o alla Comunità Montana sul cui territorio è ubicato lo stabilimento di imbottigliamento o il cui territorio interessato da una concessione mineraria è ridotta in relazione ad eventuali contributi previsti in convezioni tra comuni o comunità montane e le imprese concessionarie".
Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale per l'illustrazione; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Illustrerò tanto l'emendamento rubricato al n. 313, quanto quello rubricato al n. 314, anche se brevemente, dal momento che è stato presentato un ordine del giorno che, in qualche modo, non sostituisce, ma rimanda quanto previsto nei due emendamenti presentati.
Tali emendamenti riguardano il canone di concessione sulle acque minerali e si distinguono solo per un aspetto.
Noi riteniamo che il canone attualmente previsto - 0,50 euro - renda poco competitive le imprese piemontesi. Il mercato delle acque minerali non è certo regionale: la Liguria, per esempio, non impone canoni rispetto all'imbottigliamento. Pertanto, le imprese liguri sono certamente avvantaggiate rispetto a quelle umbre, laziali o piemontesi.
Nel primo emendamento proponiamo la riduzione - e non l'eliminazione del canone, per realismo: saremmo favorevoli all'eliminazione del canone stesso, ma sappiamo bene, anche per pragmatismo, quali sono le idee di questa Amministrazione.
La seconda parte dell'emendamento riguarda non tanto l'individuazione del canone per metri cubi, quanto la distribuzione del fondo derivante dall'incasso del canone regionale. Mentre sul canone relativo alle cave e torbiere, inserito con la precedente legge finanziaria, è stato presentato un emendamento all'assestamento di bilancio, che, anche sostanzialmente nello spirito, è accoglibile - prevede di concertare con le imprese e le Amministrazioni locali di destinare i fondi di una nuova tassa o di un nuovo canone affinché tali cifre rimangano sui territori - noi vorremmo sancire, con un secondo emendamento, lo stesso principio: l'emendamento infatti, prevede che il 50% del canone venga incassato dai Comuni e il 50 dalla Regione (per i Comuni che fanno parte di una Comunità Montana, la percentuale destinata alla Regione è versata esclusivamente alla Comunità Montana), sancendo il principio per cui chi dà ricchezza - l'acqua è certamente considerata una ricchezza - mantenga le ricchezze che dà ai cittadini.
In secondo luogo, perché mentre i due o tre milioni di euro (non so quanto sia la stima, ma lo rapportiamo rispetto ai 7 milioni di euro del DDL che venne presentato in sede di VII Commissione con un canone decisamente più alto rispetto a quello attuale.
I due o tre milioni di euro che, eventualmente, la Regione incasserà rappresentano una parte infinitesimale per il bilancio regionale, ma costituirebbero un aiuto sostanzioso e concreto per le realtà di montagna e per i piccoli o piccolissimi Comuni, che da questo avrebbero una sorta di contributo annuale non indifferente, perché ogni anno verrebbe incassato.
Con il comma 6 che abbiamo inserito si darebbe anche la possibilità alle Amministrazioni locali e alle imprese di concertare l'utilizzo del canone.
Dopo sarà presentato un ordine del giorno; ci auguriamo che, se non sarà approvato nella giornata odierna, il principio del mantenimento delle risorse possa essere introdotto con un progetto di legge ad hoc oppure con la prossima finanziaria regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore De Ruggiero.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore alle acque minerali e termali



PRESIDENTE

Intervengo solo perché su questo tema, assolutamente interessante e importante, è stato presentato un ordine del giorno. Credo che la discussione possa svolgersi sull'ordine del giorno, mentre darei una valutazione negativa sugli emendamenti, così come sono stati presentati.
Voglio solo precisare - forse può essere utile esplicitarlo nell'ordine del giorno - che proprio dopodomani, in sede di Conferenza delle Regioni, è previsto il raggiungimento del minimo comune denominatore sul problema dei canoni di concessione delle acque minerali, che può essere un punto importante di omogeneizzazione su scala nazionale.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 313, sul quale l'Assessore De Ruggiero, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 314.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10, che diventa articolo 11.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 319 presentato dal Consigliere Giovine: al Capo I (Disposizioni finanziarie), articolo 11, comma 3, si propone la sostituzione delle parole "16 ottobre 2007" con le parole "31 dicembre 2007".
Tale emendamento è dichiarato ritirato.
Emendamento rubricato n. 320 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni finanziarie) articolo 11, comma 2, punto 4, si propone la sostituzione dell'intero comma con il seguente: "Lo statuto dell'Agenzia è approvato con deliberazione del Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, che deve formalizzare una proposta entro 60 giorni dall'entrata in vigore dalla presente legge".
La parola al Consigliere Giovine per l'illustrazione.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, siccome - ahimè - non sono stato visto durante la votazione del precedente articolo, voglio dichiarare il mio voto a favore dell'articolo 10, in particolare per la partecipazione alla Banca etica.
Invece, sull'articolo 11 ho presentato tre o quattro emendamenti.
L'emendamento n. 319 lo ritiro perché l'Assessore Taricco mi ha già dato ampia e corretta spiegazione: l'anno comunitario termina il 15 ottobre 2007.
Per quanto riguarda gli altri, se per il Presidente va bene, anche per non portar via eccessivo tempo all'Assemblea, che è abbastanza tediata da questo assestamento di bilancio e, giustamente, vuole passare oltre, mi permetterei di presentarli tutti e tre in questo intervento. Poi, a seguito di quanto dirà l'Assessore Taricco, procederemo alla votazione singola o addirittura, al ritiro, se proprio sono inaccettabili. Credo che, in realtà, siano tutti e tre degni di menzione e di attenzione da parte di questo consesso.
In particolare, il primo (il 320) è un emendamento sostitutivo del comma 2, punto 4), dell'articolo 11.
L'attuale punto 4) del comma 2 recita: "Lo statuto dell'Agenzia è approvato con deliberazione della Giunta regionale entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la Commissione consiliare competente".
La proposta di modifica, che credo interessi tutti i presenti, invece recita: "Lo statuto dell'Agenzia è approvato con deliberazione del Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, che deve formalizzare una proposta entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge".
Di fatto, se non vi sono particolari problemi, si mantengono i 90 giorni dell'iter complessivo, perché se la Giunta entro 60 giorni deve formalizzare una proposta e il Consiglio, alla fine, vaglia lo statuto credo che i 90 giorni richiesti si possano benissimo accettare soprattutto, considerando la presenza del comma 3 dello stesso articolato che prevede il mantenimento dei poteri dell'attuale organismo pagatore fino al 16 ottobre 2007. Quindi, di fatto, c'è quasi un anno di tempo per eventualmente, lavorare in Commissione e in Consiglio e varare compiutamente questo statuto.
Ritengo che sia, ovviamente, interesse delle forze di minoranza e anche delle forze di maggioranza - quindi dell'intero Consiglio - voler approfondire l'elaborazione di questo statuto e quale tipo di organizzazione si vuole dare a questa Agenzia.
L'emendamento n. 321 è sempre sostitutivo del comma 4. Di fatto, è molto più semplice del precedente, che viene riformulato fornendo una tempistica certa. Le parole: "Regione Piemonte" vengono sostituite con le parole: "Consiglio regionale del Piemonte".
La nuova formulazione recita: "Lo statuto dell'Agenzia è approvato con deliberazione del Consiglio regionale del Piemonte entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la Commissione consiliare competente" e credo che non si debba ulteriormente spiegare.
L'emendamento n. 322, che, invece, è soppressivo, recita: "Il comma 5 è abrogato".
Ricordo, per chi in questo momento, magari, è distratto, che il punto 5) del comma 2, per essere precisi anche ai fini del verbale, recita: "Sono organi dell'Agenzia il Direttore nominato dalla Giunta regionale e il Collegio dei Revisori nominati dal Consiglio regionale".
Non voglio entrare nel merito, ma se dobbiamo approvare uno statuto e si tiene presente che possono essere ritenuti validi gli emendamenti precedenti, è evidente che rinviamo allo statuto la decisione di quali debbano essere gli organi dell'Agenzia, cioè se c'è un Direttore, se c'è un Consiglio direttivo e da quanti soggetti deve essere composto il Collegio dei Revisori.
Per questi motivi, è assolutamente inutile e ridondante; ritengo possa essere abrogato, rinviando tutto quanto al comma 4, ovvero all'approvazione dello Statuto.
L'ultimo emendamento che riguarda l'articolo 11 lo ritengo un emendamento di garanzia e credo che almeno questo non debba avere particolari problemi per l'approvazione. Di per sé, probabilmente, è un comma ridondante, perché, forse, già le leggi prevedono questo, però, a maggior ragione, non vedo perché non possa, a questo punto, essere approvato e messo a ulteriore garanzia. L'emendamento recita: al termine del comma 5 si aggiungono le parole "per la composizione del Collegio dei Revisori deve essere rappresentata la minoranza consiliare".
Quindi, di fatto, se si riesce a votare l'emendamento 123, la nuova formulazione sarebbe: "Sono organi dell'Agenzia il Direttore nominato dalla Giunta regionale e il Collegio dei Revisori nominato dal Consiglio regionale. Per la composizione del Collegio dei Revisori deve essere rappresentata la minoranza consiliare".
Ho concluso e credo di essere stato abbastanza rapido. In base a quello che dirà l'Assessore Taricco per conto della Giunta regionale, mi comporterò di conseguenza sul ritiro o sulla richiesta di votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Taricco.



TARICCO Giacomino, Assessore all'agricoltura

Faccio una premessa: la normazione di quello che giuridicamente deve essere questo tipo di agenzia, purtroppo, è interamente vincolata, nel senso che la bozza di Statuto tipo che ci ha trasmesso AGEA e che è stata approvata a livello nazionale non ci permette quasi nessun elemento di flessibilità.
Pertanto, una serie di emendamenti sulla composizione dello Statuto e con la richiesta di togliere degli organi dallo Statuto non sono accoglibili, perché per norma questa agenzia regionale non avrà organi, ma è gestita da un Direttore monocratico: così prevede la norma sugli organismi pagatori regionali. Quindi, ripeto, gli emendamenti presentati sono sostanzialmente non accoglibili.
Per quanta riguarda il fatto che sia il Consiglio ad approvare lo Statuto, nella discussione fatta sia in III Commissione che in I Commissione, il compromesso raggiunto - che metta insieme la garanzia del Consiglio, ma anche la funzionalità dell'approvazione del documento - è che il documento venga approvato dalla Giunta, ma verificato in III Commissione.
Portarlo in Consiglio significherebbe prolungare di mesi l'approvazione di uno strumento che è al 98% vincolato da normative approvate dal Ministero. Quindi, di fatto, discuteremmo di una cosa della quale non si può discutere.
L'unico emendamento sul cui contenuto non ci sono problemi è quello che garantisce la presenza all'interno del Collegio Sindacale. Non problemi a scriverlo, ma mi sembra assolutamente ultroneo, nel senso che per nostra disposizione uno dei tre componenti è di nomina della minoranza. Quindi non vedo la necessità di specificarlo, quando abbiamo una normativa generale che lo ribadisce.
Accolgo dunque la sollecitazione, ma è assolutamente già garantita dal quadro normativo vigente. Di conseguenza, il parere della Giunta su questi emendamenti è forzatamente contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 320, sul quale l'Assessore Taricco, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 322 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 11, comma 5: Il comma 5 è abrogato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 322, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 323 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 11, comma 5: al termine del comma 5 si aggiungono le parole "Per la composizione del collegio dei Revisori deve essere rappresentata la minoranza consiliare".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 323, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 321 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 11, comma 5: Si propone la sostituzione delle parole "Regione Piemonte" con le parole "Consiglio regionale del Piemonte".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 321, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 11 (che diventa articolo 12) nel testo originario.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 293 presentato dai Consiglieri Toselli, Cotto Cavallera, Burzi e Ferrero: dopo l'articolo 11 è inserito il seguente: "Articolo 11 bis (Istituzione del Fondo regionale di solidarietà a favore di donne vittime di reati di violenza sessuale e contro la persona) 1. E' istituito il "Fondo regionale di solidarietà a favore di donne vittime di reati di violenza sessuale e contro la persona.
2. Le disponibilità di cui al Fondo regionale di solidarietà a favore di donne vittime di reati di violenza sessuale e contro la persona sono erogate nella forma di contributi al Comune o al consorzio socio assistenziale ove risiede il soggetto passivo della violenza.
3. I contributi di cui al precedente comma sono destinati a sussidio delle spese legali e mediche sostenute a causa dell'offesa subita.
4. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente individua le modalità di accesso ai contributi di cui al presente articolo e ne definisce la misura dell'erogazione.
5. Per l'istituzione del Fondo regionale di solidarietà a favore di donne vittime di reati di violenza sessuale e contro la persona viene stanziata nell'UPB 30011 (Politiche Sociali - Persona famiglia Personale Socio Assistenziale - Titolo I - spese correnti) la somma di euro 1.000.000,00 in termini di competenza e di cassa per l'anno finanziario 2006.
6. Alla copertura della spesa si provvede mediante riduzione di pari importo dell'UPB 15111 (Formazione professionale lavoro - Osservatorio del mercato del lavoro - Titolo I - spese correnti) del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006".
Ha chiesto la parola l'Assessore Peveraro; ne ha facoltà.



PEVERARO Paolo. Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 293, sul l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 12 (che diventa articolo 13) nel testo originario.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 13 (Diventa articolo 14) Indìco la votazione palese sull'articolo 13, che diventa articolo 14.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 14 - (Diventa articolo 15) Indìco la votazione palese sull'articolo 14, che diventa articolo 15.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 15 - (Diventa articolo 16) Indìco la votazione palese sull'articolo 16, che diventa articolo 17.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 16 - (Diventa articolo 17) Indìco la votazione palese sull'articolo 16, che diventa articolo 17.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 294 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: dopo l'articolo 16 è aggiunto il seguente: "Articolo 16 (Inserimento dell'articolo 16 bis della l.r. 14/2006) Dopo l'articolo 16 della l.r. 14/2006 è aggiunto il seguente: 'Articolo 16 bis (Disposizioni in materia di Enti di gestione delle aree protette regionali) 1. Agli Enti strumentali della Regione di gestione delle aree protette regionali si applica la normativa statale e regionale riferita alla Regione.
2. La Regione garantisce il rispetto dei limiti di finanza pubblica a carico degli Enti di cui al comma 1, limitatamente alle risorse oggetto di trasferimento regionale, nell'ambito della globalità del proprio bilancio'".
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 294, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
ARTICOLO 17 Comunico il ritiro dell'emendamento rubricato n. 330 e la presentazione dei seguenti emendamenti: Emendamento rubricato n. 324 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 17, comma 1, si propone la sostituzione delle parole "la Regione" e sostituita dalle parole "il Consiglio regionale".
Emendamento rubricato n. 325 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra Lupi e Monteggia: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 17, comma 2, si propone la soppressione delle parole "disciplina di cui alla".
Emendamento rubricato n. 326 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 17, comma 5: si propone la sostituzione delle parole "un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie strutture privilegiando modalità che si conformino al controllo di gestione. In particolare la Regione: nomina e revoca i componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società approva preventivamente i documenti di programmazione e il piano industriale della società approva preventivamente le deliberazioni societarie di amministrazione straordinaria e gli atti fondamentali della gestione: bilancio, relazione programmatica, organigramma, piano di sviluppo verifica lo stato di attuazione degli obiettivi assegnati anche sotto il profilo dell'efficacia, efficienza ed economicità" con le parole "e sulla nuova società le disposizioni e i controlli di cui alla legge regionale 26 gennaio 1976 n. 8".
Emendamento rubricato n. 327 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 17, comma 5: si propone la sostituzione delle parole "la regione" è sostituita dalle parole "il Consiglio regionale".
Emendamento rubricato n. 329 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo I (Disposizioni Finanziarie) articolo 17, comma 7: si propone la sostituzione delle parole "la Regione" sostituite dalle parole "il Consiglio regionale".
Emendamento rubricato n. 328 presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi: al capo II (Modificazioni alla legge finanziaria del 2006) articolo 17 comma 5: vengono soppresse le parole "a) nomina e revoca i componenti del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società;".
Viene aggiunto il comma 9 "Il Consiglio regionale nomina i componenti del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società".
Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Ritiro l'emendamento n. 324, mentre come ho fatto prima per l'articolo 11, se per la Presidenza va bene, farei un'esposizione unica per tutti gli emendamenti.
Parto dall'emendamento n. 325 soppressivo del comma 2 dell'articolo 17 in esame. Attualmente il comma 2 recita: "La riorganizzazione societaria di cui al comma 1 prevede la costruzione, attraverso la scissione da Finpiemonte S.p.A. e il mantenimento della medesima composizione del suo capitale sociale, di una nuova società alla quale, ferma nei suoi confronti l'applicabilità della disciplina di cui alla legge regionale n. 26 gennaio 1976 n. 8" - la legge costitutiva dell'Istituto Finanziario regionale piemontese, ovvero la Finpiemonte S.p.A. - "vengono affidate la gestione delle partecipazioni e il perseguimento degli altri scopi attualmente svolti da Finpiemonte S.p.A. e non rientranti nelle finalità della società in house". Questo è il comma che disciplina, di fatto, la cosiddetta holding, quella che gestirà le partecipazioni.
La società in house essendo di per sé tale, quindi a totale capitale pubblico, inizialmente è a totale carico della Regione Piemonte e poi successivamente, sarà partecipata dalle Province, dai Comuni o in ogni modo da altri enti pubblici come previsto dal comma 7 successivo. Invece, con questa formulazione, in teoria, secondo quanto c'è stato assicurato in Commissione dall'Assessore Peveraro - cui sono molto grato per l'attenzione che mi sta ponendo - si ha una garanzia di controllo legislativo da parte della Regione.
In particolare, la preoccupazione dei proponenti è che i vincoli della legge istitutiva, la legge n. 8 del 1976, ovvero quella istitutiva della Finpiemonte, venissero portati anche alla nuova holding per evitare che in futuro, non si sa mai nella vita, qualcuno dei soci privati, senza passare dal Consiglio regionale, la potesse acquisire in parte o potesse acquisire una quota di controllo tale per cui, quello che era stato tanto faticosamente acquistato con soldi pubblici, venisse poi controllato da qualche altra società di natura privatistica.
L'emendamento n. 325 in oggetto, l'emendamento soppressivo, di fatto ribadisce questo elemento. Eliminando le parole: "disciplina di cui alla" la nuova formulazione del comma sarebbe: "la riorganizazzione societaria di cui al comma 1, prevede la costituzione, attraverso la scissione da Finpiemonte S.p.A. e il mantenimento della medesima composizione del suo capitale sociale, di una nuova società alla quale, ferma nei suoi confronti l'applicabilità della legge regionale 26 gennaio 76, n.8 ...ecc" mi sembra molto più chiaro. Con questa nuova formulazione mi sembra che vincoli organizzativi e normativi siano così spostati sulla holding, su questa chiamiamola così, Finpiemonte 2 (lascio all'Assessore Peveraro il giudizio nel merito). Durante i lavori in Commissione, e a latere della Commissione consiliare, che venerdì 27 ottobre ha licenziato l'articolato, era emerso un assenso di massima da parte dell'Assessore Peveraro. È vero che non si era arrivati ad una formulazione definitiva sulla forma, tuttavia avendo l'Assessore ribadito che i vincoli regionali, quindi la tutela del bene pubblico che attualmente tutelano Finpiemonte. S.p.A. 1, sarebbero stati spostati anche sulla holding, non vedo grandi obiezioni ad approvare anche questo emendamento. Attendo che l'Assessore Peveraro dia seguito a quanto era stato preventivamente concordato.
L'emendamento n. 326 è un emendamento sostitutivo del comma 5 dello stesso articolo. Il comma 5 tratta della società in house e ne parla in modo assai compiuto e particolareggiato, oserei dire perfino troppo. Leggo testualmente i punti elencati: "La Regione esercita sulla società in house un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie strutture privilegiando modalità che si conformino al controllo di gestione. In particolare la Regione: a) nomina e revoca i componenti del Consiglio di amministrazione del collegio sindacale della società.
b) Approva preventivamente i documenti di programmazione al piano gestionale della società.
c) Approva preventivamente le deliberazioni societarie di amministrazione straordinaria degli atti fondamentali della gestione bilancio, relazione programmatica, organigramma, piano di investimento e piano di sviluppo.
d) Verifica lo stato societario degli obiettivi assegnati anche sotto il profilo dell'efficacia efficienza ed economicità".
Penso che al Consiglio di amministrazione che farà parte della società house rimarrà, forse, da decidere di che marca comprare la carta igienica.
Dovendo decidere tutto quanto la Giunta, non capisco perché si nomina un consiglio di amministrazione. Non capisco tutto: dal bilancio, alla relazione programmatica, all'organigramma, al piano di investimenti. Da qualche parte si dice che nominiamo anche il direttore: è uno spettacolo! Ho trovato eccessivo il controllo che la Giunta regionale vuole effettuare sulla società in house per cui emendavo tutto questo articolato con la più semplice enunciazione della seguente frase: "E, sulla nuova società, vengono praticate le disposizioni e i controlli di cui la legge regionale n. 26 gennaio 2006 n. 8, ovvero la legge istitutiva della Finpiemonte S.p.A". Visto che ha funzionato così bene per quasi trent'anni per Finpiemonte S.p.A., non capisco perché non possa funzionare anche per la società in house. A meno che non mi si venga a dire che per la società in house occorre un altro tipo di verifica e di controllo più accurato e più approfondito.
Gli emendamenti n.327, 328 e 329, invece, tendono a mantenere il controllo, anche normativo, legislativo e di sviluppo, delle due società in capo al Consiglio regionale, non alla Regione Piemonte. O meglio. Per Regione Piemonte, così come è inserito nel dettato legislativo, si intende molto più facilmente, o troppo facilmente, la Giunta regionale.
Non sto a enucleare ...che riguardano anch'essi il comma 5, che riguardano la società in house. È un emendamento minore rispetto a quello appena presentato, quello sostitutivo.
Per quanto riguarda l'emendamento modificativo, si mantiene in capo alla Regione dal punto B al punto E, mentre invece il punto A, ovvero la nomina e la revoca dei componenti del consiglio di amministrazione del collegio sindacale della società, vengono esautorati dal potere della Giunta regionale e vengono spostati sul Consiglio regionale. A questo punto verrebbe aggiunto il comma 9: "Il Consiglio regionale nomina i componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società".
Voglio ricordare che la società in house non è propriamente un ente strumentale. È già successo che per enti strumentali in cui la Regione ha il totale controllo dell'azionariato o del capitale sociale o la maggioranza del capitale sociale, la nomina del consiglio di amministrazione e degli organi dirigenziali, sono di competenza del Consiglio regionale e non della Giunta. Voglio citare il caso dell'IRES voglio citare il caso del CSI, voglio citare l'esempio di altri organi tipo il CORECOM (che non è ente strumentale, ma è un comitato)...



PRESIDENTE

Consigliere Giovine, la invito a chiudere il suo intervento.



GIOVINE Michele

Presidente, ho deciso di intervenire una volta sola e chiedo di intervenire compiutamente.
In particolare, mi pare che il collegio sindacale, ma credo anche il Consiglio di amministrazione, per quanto lo vediamo chiaramente esautorato debba essere di nomina del Consiglio regionale e non della Giunta. Poich non è una S.p.A. vera e propria, ma è di fatto una società in house, che è più vicina a un ente strumentale, non vedo per quale motivo debba essere di nomina della Giunta regionale.
Ci sono già ampi casi che sono in essere, in vigore e che, tutto sommato, funzionano benissimo. Non capisco perché la Giunta si debba rendere conto e anche noi dobbiamo appaltargli la nomina della composizione del Consiglio di amministrazione.
Credo di aver finito. Aspetto la risposta dall'Assessore Peveraro, in particolare, sull'emendamento n. 325, perché credo che sia quello più facilmente accoglibile. Comunque aspetto dall'Assessore Peveraro (visto che poi ci sono tre ordini del giorno in votazione) un rimando delle questioni sollevate sull'articolo 17 a successivo confronto consiliare.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore e al bilancio e finanze

Il tema, ovviamente, è molto interessante e ha peraltro già occupato parte dei nostri incontri in Commissione. Soprattutto sarà oggetto di adeguati approfondimenti nelle prossime settimane, quando inizieremo, alla luce dell'ordine del giorno che è stato presentato e che io auspico possa essere approvato, la discussione sulla riforma della legge 8/76.
Ripuntualizzo, le ragioni per cui, sostanzialmente, non siamo intervenuti nell'articolato dell'assestamento, limitandoci in questa fase a individuare un percorso che metta l'amministrazione regionale nelle condizioni di disporre di un soggetto cosiddetto in house. Poi, secondo me dovremo vederne le caratteristiche proprio per capire le ragioni per cui c'è una certa modalità anche nel governo di quella società, e infine intervenire con più calma e con l'approfondimento necessario e dovuto sulla legge '76.
L'articolo 17, sostanzialmente individua solo un'operazione societaria che, ribadisco, mette l'amministrazione regionale nelle condizioni di rispettare le disposizioni di legge (Bersani ultimo intervento), ma certamente anche le indicazioni e le raccomandazioni che la Comunità Europea in più occasioni ha fatto In house, vuol dire che la società è totalmente pubblica. Vuol dire che l'ente pubblico esercita su di essa un controllo analogo a quello che esercita sui servizi gestiti internamente.
Conseguentemente, le modalità che noi dovremmo mettere in atto nel Governo della società Finpiemonte in house, saranno esattamente quelle che la legge prevede e prescrive. Sull'altro fronte, invece, ribadisco, è necessario intervenire nella rivisitazione e nella ridefinizione di quelle che sono le caratteristiche essenziali della legge n. 8.
Quindi mi dichiaro assolutamente disponibile a entrare nel merito della discussione.
Pertanto il parere della Giunta è un parere negativo su tutti gli emendamenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 325, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 326, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Presidente, se vuole può dare la stessa votazione sugli emendamenti 327 e 329. Chiedo invece la votazione sull'emendamento 328.



PRESIDENTE

D'accordo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 327, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 329, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 328, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 17, che diventa articolo 18..
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 18 - (Diventa articolo 19) Indìco la votazione palese, sull'articolo 18, che diventa articolo 19.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 19 - (Diventa articolo 20) Indìco la votazione palese, sull'articolo 19, che diventa articolo 20.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 20 - (Diventa articolo 21) Indìco la votazione palese, sull'articolo 20, che diventa articolo 21.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 21 - (Diventa articolo 22) Indìco la votazione palese, sull'articolo 21, che diventa articolo 22.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 - (Diventa articolo 23) Indìco la votazione palese, sull'articolo 22, che diventa articolo 23.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 23 - (Diventa articolo 24) Indìco la votazione palese, sull'articolo 23, che diventa articolo 24.
Il Consiglio approva.
Emendamento rubricato n. 295 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: dopo l'articolo 23 è aggiunto il seguente: "Articolo 23 (Modifica alla legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13 'Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti locali ai sensi della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni. Indirizzo e coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche') 1. All'articolo 14 della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13 dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: "3 bis. Il Fondo di cui al comma 1 può essere utilizzato dalla Regione, in presenza di particolari situazioni locali di criticità, per assegnazioni di contributi direttamente ai Comuni che ne facciano richiesta, ancorché essi non abbiano ancora individuato il gestore del servizio idrico integrato".
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Non so bene se l'Assessore d riferimento è l'Assessore Taricco piuttosto che l'Assessore De Ruggiero, o l'Assessore Sibille, comunque la materia è quella che attiene al servizio idrico integrato.
Sostanzialmente, con questo emendamento, che non è un emendamento di spesa, chiediamo di prevedere l'aggiunta di un articolo, l'articolo 3 bis che prevede di poter destinare, quindi non obbligatoriamente, da parte della Regione, le risorse previste nell'apposito fondo, delle risorse ai Comuni che, in questo momento, sono in una fase ancora transitoria rispetto all'effettiva adesione alle varie autorità del servizio idrico integrato.
Voi sapete che sul territorio ci sono realtà marginali che, in questo momento, presentano notevoli criticità di gestione congiunta di questo servizio, ma che hanno effettive urgenze in corso, o che si sono verificate, o che addirittura vedono bloccate risorse già loro destinate proprio per l'entrata a regime di questo servizio, per interventi di massima urgenza legati ad acquedotti e fognature.
La possibilità di aggiunta del 3 bis permetterebbe alla Giunta di valutare queste criticità, di valutarne il contenuto ed, eventualmente, di poter dare, in casi particolari, la possibilità di utilizzare risorse per realizzare opere la cui attesa, altrimenti, si allungherebbe, e che potrebbero essere anche compromesse dal meccanismo di entrate nel servizio integrato o da situazioni locali di criticità.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo il parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 295, sul Quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 296 presentato dai Consiglieri Toselli, Cavallera Cotto, Burzi e Ferrero: dopo l'articolo 23 è aggiunto il seguente: "Articolo 23 bis (Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1998, n. 21 'Norme per il recupero a fini abitativi di sottotetti') 1. Il comma 6 dell'articolo 3 della legge regionale 6 agosto 1998, n. 21 è sostituito dal seguente: 6. Il contributo di cui al comma 5 è ridotto nella misura del 50 per cento qualora il richiedente la concessione provveda, contestualmente al rilascio della concessione, a produrre dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale si attesti che le parti rese abitabili costituiscano pertinenza dell'unità immobiliare principale.
2. Il termine di cui al comma 3 dell'articolo 1 della legge regionale 6 agosto 1998, n. 21 è differito alla data di entrata in vigore della presente legge".
La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Visto che so già quale sarà la risposta della Giunta, in questo contesto chiedo un aiuto al collega Manolino, che all'epoca era stato grande sostenitore della legge sui sottotetti.
Sostanzialmente chiediamo, con questo articolo, di prorogare i termini di utilizzo di questa legge alla data di entrata in vigore della legge regionale che andiamo ad approvare.
Sul territorio esiste una serie di situazioni che necessiterebbero di poter utilizzare ancora la legge attualmente in vigore. Con l'emendamento chiediamo, con tutte le garanzie e le cautele che la legge già prevedeva di modificare il termine di cui al comma 3 dell'articolo 1 della legge 21 differendola alla data di entrata in vigore della presente legge.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo parere contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Manolino; ne ha facoltà.



MANOLINO Giuliano

Vorrei soltanto rispondere al richiamo e al cortese invito della collega Ferrero, dicendo che questa proposta di legge è già giacente in Commissione. Augurandomi che ben presto venga dato il via libera da parte della Commissione, non credo necessiti di uno specifico documento inserito nell'assestamento di bilancio, ma sarà oggetto di licenziamento, da parte della Commissione e poi dell'Aula, affinché i termini vengano regolarmente prorogati.
Grazie per l'invito, ma spero che la collega Ferrero partecipi attivamente all'approvazione di questa legge in Commissione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 296, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Emendamento rubricato n. 297 (Diventa articolo 25) presentato dai Consiglieri Muliere, Robotti, Moriconi, Dalmasso, Nicotra, Burzi, Giovine Ghiglia, Scanderebech, Lepri e Manolino: dopo l'articolo 23 è aggiunto l'articolo 23 bis che recita: "Articolo 23 bis (Norme sul funzionamento dei Gruppi consiliari) 1. Per l'anno 2007 e 2008 l'importo del contributo di funzionamento dei Gruppi consiliari di cui all'articolo 1, comma 4 della legge regionale dell'8 giugno 1981, n. 20 e s.m.i., iscritto nell'ambito dell'unità revisionale di base (UPB) 09002 (Bilanci e finanze spese per il Consiglio regionale Titolo I spese correnti) è complessivamente incrementato di Euro 1.723.680 per ciascun anno.
2. La ripartizione delle risorse di cui al comma 1 è definita dall'Ufficio di Presidenza, sulla base delle esigenze manifestate dai Presidenti dei Gruppi consiliari.
3. La copertura degli oneri di cui al comma 2 è disposta sulla base dell'articolo 30 della legge regionale del 4 marzo 2003, n. 2".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Buquicchio; ne ha facoltà.



BUQUICCHIO Andrea

Grazie, Presidente.
Qualora ci sia qualche collega in Aula, o qualche rappresentante della Giunta, che non conosca la mia posizione sull'attivazione dell'elenco di vincitori di quel famoso concorso chiamato "dei portaborse", approfitto di questa occasione per fare un intervento non particolarmente appassionato anche se è un argomento che mi stuzzica. Immaginate, colleghi, che diversi anni fa mi sono avvicinato alla politica con l'esplicito desiderio di modificare le norme concorsuali universitarie. È un desiderio che ho ancora e spero di poter avere la forza per incidere in qualche modo.
Nel merito, ritengo che questo emendamento rappresenti il prosieguo con volontà bipartisan, di attingere alla graduatoria di quei famosi 90 o 100 vincitori di quel concorso riservato.
Ritengo che nella pubblica amministrazione i concorsi non possano essere riservati. I concorsi devono essere aperti a tutti e i criteri di valutazione devono essere i più asettici possibili. Non ritengo che sia giusto attribuire parametri di valutazione di comodo, come quelli che in quel famoso concorso sono stati attributi. È questo il motivo per cui ho espresso, sin dal primo momento, un parere sostanzialmente contrario.
Mi rendo conto che, data la situazione dell'Aula e l'assenza di qualche altro Consigliere, sarò il solo a votare contro questo emendamento, ma consentitemi di esprimere, non una velleità o una presunzione, ma forse solo un desiderio di cortesia: ritenere che il mio voto contrario rappresenti anche la volontà, chiamiamola subconscia, di molti altri Consiglieri che non hanno la mia fortuna, certo non per merito, di poter essere totalmente libero e indipendente da qualsiasi vincolo, non programmatico come in questo caso, trattandosi di questione appunto extraprogrammatica, di poter esprimere cioè, oltre che un parere, anche un voto totalmente difforme non dalla maggioranza, ma dalla quasi unanimità dell'Aula. Di questo sono felice. Ma sono soprattutto felice di poter esprimere, col mio voto, lo stesso pensiero di quanti di voi non hanno la fortuna di trovarsi nella mia posizione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Io mi ritengo molto fortunato, anzi fortunatissimo.
Credo che questa fortuna mi abbia permesso di essere libero, e di poter esercitare tale libertà, almeno fin qui, con una certa pragmaticità.
Ascolto sempre gli interventi di tutti, anche quelli appassionati - il collega Buquicchio sa che è così - però, da buon laico, ho una grandissima difficoltà a sentire le prediche; non a caso, le chiese le hanno costruite in genere, in posti eccellenti, dove uno deliberatamente entra e si segna o, comunque, simbolicamente definisce la propria appartenenza a quella comunità e poi, se lo ritiene, in silenzio ascolta le prediche.
Francamente, di prediche sulla libertà ne accetto poche. Ma proprio per questo, Presidente, reputandomi ignorante in tema di Regolamento - torner comunque sull'argomento - vorrà la dottoressa Garabello precisarmi se esiste una modalità mediante la quale, su questo emendamento, dove il collega Buquicchio è tranquillamente certo che molti non si esprimano per mancanza di libertà o per timore, il Consiglio si possa pronunciare a voto segreto. Se esiste una simile modalità, sono assolutamente favorevole; in questo modo, tutti potranno, sempre con molta tranquillità, esprimersi e con altrettanta serenità il Consiglio potrà comprendere su questo punto...



(Commenti del Consigliere Muliere fuori microfono)



BURZI Angelo

Certo. Io sarò sempre favorevole a qualsiasi decisione l'Aula vorrà assumere.



(Commenti del Consigliere Muliere fuori microfono)



BURZI Angelo

Anche sulla ipocrisia ho dei voti bassi, sia di scritto che di orale! Il collega Buquicchio ha detto una cosa diversa: ha detto che qualcuno vorrebbe, ma non può. Per quanto mi concerne, io ritengo di potere e di volere.
Ma fughiamo questo dubbio: magari c'è qualcuno che vorrebbe e non può.
Concediamo all'Aula - così ci divertiamo un po'! - di votare, se esiste la modalità, in maniera segreta.



PRESIDENTE

Colleghi, è stata avanzata una richiesta regolamentare.
Ai sensi dell'articolo 82 del Regolamento interno, la votazione sui singoli articoli si svolge sempre in forma palese.
In questo caso, si tratta di un emendamento che introduce un nuovo articolo, pertanto riterrei doveroso, ai sensi del Regolamento, procedere con voto palese.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 297 (diventa articolo 25) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 24 (diventa articolo 26) Indìco la votazione palese sull'articolo n. 24



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Presidente, eravamo distratti: stavamo parlando di altre cose e non abbiamo seguito la votazione.
Le chiederemmo, se fosse possibile, di ripetere la votazione.



PRESIDENTE

Disponiamo la ripetizione della votazione sull'articolo 24, relativo alla dichiarazione di urgenza.
Vi ricordo che la ripetizione della votazione avviene per appello nominale.
Indìco la votazione palese sull'articolo n. 24, che diventa articolo 26.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 42 Consiglieri votanti 40 Consiglieri hanno votato Sì 32 Consiglieri hanno votato NO 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio approva.
Passiamo alla discussione e votazione degli ordini del giorno collegati iniziando dall'ordine del giorno n. 482 inerente a "Riparto fondo sociale" presentato dai Consiglieri Cirio, Casoni, Guida, Burzi, Nastri e Toselli.
La parola all'Assessore Migliasso.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio assistenziale

Signor Presidente, esprimo il parere contrario della Giunta non perch non apprezzi lo spirito e l'intento con cui questo ordine del giorno è stato proposto. La motivazione deriva dai criteri di riparto e, dunque, dal riequilibrio, soprattutto, a favore di quelle situazioni che, a causa di varie vicende (spesa storica molto esile e altro), avevano conosciuto negli anni uno sviluppo dei servizi senza un riconoscimento adeguato, rispetto agli investimenti sulla collettività, di quegli enti gestori.
Dall'approvazione la deliberazione alla quale ci si riferisce non solo nell'ordine del giorno, ma anche in articoli pubblicati su diversi giornali, è stata dalla sottoscritta puntualmente applicata sia per l'anno 2005 e sia con maggiori fondi a disposizione, naturalmente, derivanti dal fondo regionale, che è stato incrementato, e dal fondo nazionale, anch'esso incrementato, che verranno ridistribuiti, sempre - ripeto - secondo i criteri che tengono conto anche del riequilibrio della deliberazione del 2004 predisposta dall'allora Giunta Ghigo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Guida.



GUIDA Franco

Signor Presidente, ho ascoltato l'intervento dell'Assessore competente.
Peraltro, questo ordine del giorno mi sembra che, ad un certo punto impegni la Giunta ad individuare le risorse aggiuntive necessarie a colmare le richieste. Mi sembra una richiesta molto soft, che non possa essere considerata in modo offensivo. Mi sembra che lei se la sia un po' presa per alcune dichiarazioni apparse sui giornali. Nella mia dichiarazione relativamente a questo ordine del giorno e alle interrogazioni mi riferisco in modo molto chiaro e preciso unicamente all'ottenimento di una maggiore perequazione nei contributi che vengono conferiti ai consorzi. Si dovrebbe tener conto che molti consorzi hanno modificato la loro attività, rispetto al passato hanno maggiori competenze, che una volta erano delle Amministrazioni comunali o delle ASL; spesso questi consorzi, con fatica riescono a chiudere il bilancio grazie a maggiori contributi pro capite dei Comuni e delle Fondazioni bancarie.
Le rivolgo l'invito di guardare con maggiore attenzione a questo mondo.
So che lei è sensibile, abbiamo parlato molte volte dell'argomento.
Forse, un aumento in questo campo non farebbe male neanche alla Giunta regionale, sarebbe un segno distintivo. D'altronde, sovente, si dice che la sinistra si differenzia rispetto agli altri per il suo essere maggiormente vicina al mondo del sociale, perché ha una maggiore attenzione, per esperienza, per consuetudine o, forse, soltanto per letteratura giornalistica. Quindi, perché non dare qualcosa in più ai consorzi socio assistenziali, agli enti gestori? Questa è la domanda che le volevamo rivolgere con questo ordine del giorno.
Secondo noi, è sbagliato dire di no in questo modo. Sarebbe stato più semplice cercare una mediazione, un punto di riferimento o, magari, un chiarimento in Commissione, perché credo che, relativamente a questo lavorare insieme, alla fine, sia positivo per l'utente finale, che è il cittadino.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale (richiesta dal Consigliere Burzi ed altri) sull'ordine del giorno n. 482, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale visto che i parametri del riparto del fondo sociale sono disomogenei rispetto al territorio di ogni singolo Consorzio socio-assistenziale: considerato che i bisogni sono ormai uguali in tutto il territorio (anziani non autosufficienti, disabili, minori, etc.) condividendo il percorso già iniziato nella passata legislatura teso alla riduzione graduale delle differenze registrate impegna la Giunta regionale ad individuare le risorse aggiuntive necessarie e colmare le richieste degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali che per motivi storici sono stati penalizzati".
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 41 Consiglieri hanno votato Sì 10 Consiglieri hanno votato NO 16 Consiglieri si sono astenuti 15 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri Il Consiglio non approva.
Comunico la presentazione di una modifica presentata dai Consiglieri Ferrero, Guida e Burzi: "dopo le premesse aggiungere 'Impegna la Presidenza del Consiglio a calendarizzare entro l'anno 2006 un dibattito di Consiglio per individuare le linee strategiche che dovranno caratterizzare il progetto di riforma della Finanziaria regionale;'".
Chiedo al presentatore se intende accogliere tale proposta di integrazione.
La parola al Consigliere Muliere.



MULIERE Rocco

Viene accolta, siamo d'accordo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Quindi, l'ordine del giorno n. 486 viene posto in votazione con un ultimo impegno aggiuntivo, contenuto nella proposta avanzata dalla Consigliera Ferrero.
La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Esprimo pieno consenso.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese dell'ordine del giorno n. 486, così come integrato dalla proposta della Consigliera Ferrero, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che a seguito di quanto stabilito dalla normativa comunitaria e dal Decreto Bersani, con le norme finanziarie di accompagnamento al Bilancio di assestamento del 2006, è stata autorizzata la scissione di Finpiemonte per dar vita ad una società 'in house', con cui gestire le leggi regionali di spesa che occorre, nello stesso tempo e con la massima urgenza, ridefinire il ruolo, gli assetti e gli obiettivi di Finpiemonte nel quadro di una strategia che individui nella Finanziaria regionale uno degli strumenti con cui favorire un forte rilancio delle politiche di innovazione e di sviluppo che a questo fine, occorre avviare una riforma della legge regionale 26 gennaio 1976 n. 8 (Costituzione dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese) istitutiva di Finpiemonte, dando seguito alla discussione svoltasi presso la Commissione competente e favorendo il più ampio confronto consiliare vista l'importanza della Finanziaria regionale, appare opportuno che il confronto sulla suddetta riforma si sviluppi a partire da un dibattito in Consiglio, attraverso cui individuare le linee strategiche che dovranno caratterizzare il progetto di riforma stesso impegna la Presidenza del Consiglio a calendarizzare entro l'anno 2006 un dibattito di Consiglio per individuare le linee strategiche che dovranno caratterizzare il progetto di riforma della Finanziaria regionale impegna la Giunta regionale a presentare in Consiglio regionale, entro e non oltre il mese di marzo del 2007, le linee di un progetto di riforma della legge regionale 26 gennaio 1976 n. 8 e a predisporre le iniziative legislative attraverso le quali giungere alla sua approvazione".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 487, inerente a "Tutela dell'Istituto finanziario regionale piemontese denominato Finpiemonte S.p.A. dopo la scissione", presentato dal Consigliere Giovine.
La parola al presentatore, Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Signor Presidente, propongo due modifiche, peraltro concordate con l'Assessore Peveraro.
Al secondo capoverso, anziché "articolo 11" si intende "articolo 17" mentre nelle conclusioni relative all'impegno per la Giunta e per il Presidente, il secondo capoverso dalle parole "a considerare tutte e tre le società venutesi a creare, tutelate dalla L.R. dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese, L.R. 26/1/76 n. 8" è cancellato.
Quindi, se mi permette, lo leggo nel testo definitivo: "Il Consiglio regionale tenendo conto della modifica all'art. 22 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14, avvenuta con l'art. 17 del presente Assestamento di Bilancio ddl n. 312 constatando l'art. 1 della legge regionale 21 giugno 2002, n. 16 è totalmente modificato dall'art. 11 del medesimo Assestamento di Bilancio ddl n. 312 considerando che con tale modifica si viene a scindere la composizione della Finpiemonte S.p.A. in tre organismi regionali, dividendo così tra i tre compiti finora gestiti dalla Finpiemonte S.p.A.
apprendendo che questa rilevante modifica societaria va nella direzione delle richieste della Comunità Europea e delle normative comunitarie, in special modo con la creazione dell'Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura per quanto riguarda delle competenze precedentemente gestite dal cosiddetto "Organismo pagatore", o ORPAGA impegna il Presidente della Giunta regionale, on. Mercedes Bresso, il Vicepresidente ed Assessore con le relative deleghe, Paolo Peveraro, e la Giunta nella sua interezza a mantenere almeno lo stesso livello occupazionale attualmente in carico alla Finpiemonte S.p.A.
a considerare tutte e tre le società venutesi così a creare tutelate dalla legge regionale istitutiva del Istituto Finanziario Regionale Piemontese legge regionale 26 gennaio 1966, n. 8 a mantenere sotto il controllo pubblico della Regione Piemonte la società che avrà il controllo e la gestione delle partecipazioni".
Questo, affinché sia chiaro, era stato anch'esso concordato nell'ultima Commissione bilancio del 27 ottobre. Attendo risultanze dall'Assessore Peveraro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Grazie, Presidente.
Vorrei solamente chiedere che venga tolto l'ultimo comma dell'ordine del giorno del Consigliere Giovine. Spiego il motivo.
In questo momento non voglio assolutamente esprimere delle posizioni contrarie all'aspirazione che viene riconfermata con questo ultimo comma cioè che sulla Finpiemonte, non società in house, venga mantenuto il controllo pubblico della Regione Piemonte.
Quando parliamo di S.p.A. e di controllo sulle S.p.A. vuol dire più del 50% del capitale azionario.
Poiché abbiamo appena votato un documento che impegna il Consiglio regionale a definire linee strategiche anche di riforma della legge istitutiva di Finpiemonte, non voglio affermare posizioni diverse rispetto a questo contenuto; tuttavia, incominciare oggi questa discussione con un paletto, senza affrontarla compiutamente all'interno di un dibattito consiliare che deve ridefinire le strategie, la composizione e probabilmente anche lo stesso ruolo della compagine azionaria di Finpiemonte, a me sembra un vincolo forte. Solo per questa ragione chiederei di togliere questo ultimo comma, in modo da evitare di cominciare un dibattito che riteniamo di grande importanza e grande attualità, avendo fissato dei paletti rigidi iniziali. Il primo punto relativo al mantenimento del livello occupazione va bene, mentre il secondo comma l'ha già tolto il collega Giovine. Io sono dunque intervenuto sul terzo comma.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Il parere della Giunta è positivo, in particolare tenendo conto delle considerazioni svolte dal Consigliere Reschigna e del fatto che quanto stiamo dicendo lo abbiamo ribadito nella legge di assestamento e nell'ordine del giorno. Ad ogni modo, quella società rientra nella legge n.
8, che già prevede che il controllo sia pubblico; quindi, è anche ridondante.
Mi sembra invece che il primo elemento sia importante e che tuteli i lavoratori della Finpiemonte anche rispetto a questa nuova ripartizione e organizzazione societaria.
Quindi, il parere è favorevole, così com'è emerso dalla discussione.



PRESIDENTE

E' stata avanzata una proposta di correzione dell'ordine del giorno.
Chiedo al collega Giovine se intende accogliere la proposta, in modo da definire cosa mettere in votazione.



GIOVINE Michele

Ringrazio il collega Reschigna per avere preso seriamente in considerazione l'ordine del giorno presentato e rispondo prontamente che accolgo la proposta, perché la votazione dell'ordine del giorno anche solamente con il primo punto, ovvero con "la tutela del livello occupazionale attualmente in carico alla Finpiemonte S.p.A.", è comunque un risultato politico.
In sede di dichiarazione di voto, intendo però sottolineare che è preoccupazione del Gruppo Consumatori e anche di altri gruppi di minoranza che l'holding che si andrà a creare non sia facilmente scalabile da altri soggetti privati. Questo è un dato assodato.
Ritiro il punto 3 - che, avendo soppresso un punto in precedenza, è diventato il punto 2 - semplicemente perché trovo molto sensate le argomentazioni proposte dal collega Reschigna, ovvero di non porre eccessivi paletti nella discussione che dovrà essere la più franca e libera possibile fino a marzo.
Quindi, riproporrò queste problematiche e queste sensibilità. Peraltro riconosco che ha ragione l'Assessore Peveraro: il fatto che nell'assestamento di bilancio si parli di disciplina della legge n. 8 significa prevedere già una certa forma di tutela e di vincolo.
Riporterò comunque in sede di Commissione tutte queste ulteriori preoccupazioni. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

L'ordine del giorno n. 487, presentato dal Consigliere Giovine, si intende emendato nel seguente modo: al secondo capoverso, al posto di articolo 11, deve leggersi articolo 17 "negli impegni vengono soppressi gli ultimi due paragrafi".
Pertanto, l'ordine del giorno mantiene un unico impegno "a mantenere almeno lo stesso livello occupazione attualmente in carica alla Finpiemonte S.p.A.", mentre i due periodi successivi si intendono espunti.
Sull'ordine del giorno così emendato, la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 487 come modificato il cui testo recita: "Il Consiglio regionale tenendo conto della modifica all'articolo 22 della legge regionale 21 aprile 2006, n. 14 (Legge finanziaria per l'anno 2006), avvenuta con l'articolo 18 della deliberazione legislativa concernente "Assestamento al Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie" (ex ddl 312) costatando che l'articolo 1 della legge regionale 21 giugno 2002, n. 16 (Istituzione in Piemonte dell'organismo per le erogazioni in agricoltura di aiuti, contributi e premi comunitari) è totalmente modificato dall'articolo 18 della medesima deliberazione legislativa considerando che con tale modifica si viene a scindere la composizione della Finpiemonte S.p.A. in tre organismi regionali, dividendo così tra i tre i compiti finora gestiti dalla Finpiemonte S.p.A.
apprendendo che questa rilevante modifica societaria va nella direzione delle richieste della Comunità Europea e delle normative comunitarie, in special modo con la creazione 'dell'Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura' per quanto riguarda delle competenze precedentemente gestite dal cosiddetto 'Organismo pagatore', o ORPAGA impegna la Presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, il Vicepresidente ed Assessore con le relative deleghe, Paolo Peveraro, e la Giunta nella sua interezza, a mantenere almeno lo stesso livello occupazionale attualmente in carico alla Finpiemonte".
Il Consiglio approva.
Esaminiamo l'ordine del giorno collegato n. 498, inerente a "Celiachia" presentato dai Consiglieri Guida, Scanderebech, Turigliatto, Manolino Monteggia, Laus, Leo, Buquicchio, Giovine, Cirio, Casoni, Nicotra, Boeti Ferreo, Cotto, Rabino, Deambrogio e Cavallera.
Sull'ordine del giorno n. 489 ha chiesto la parola il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Premesso che ho presentato prima l'ordine del giorno all'Assessore competente, così almeno evito di presentare delle cose che non trovano attenzione nella Giunta regionale.
La Giunta ha approvato alcuni mesi fa i nuovi criteri di assegnazione dei contributi ai malati di celiachia, rifacendosi ad un decreto ministeriale che ha una lunga storia; difatti è nato nel 2001, quando il Ministro era il Professor Veronesi.
Credo che sia importante rivedere i criteri di assegnazione dei contributi; alcune Regioni in Italia non danno un contributi economico, ma dei buoni acquisto presso negozi o supermercati convenzionati. Questo potrebbe essere un criterio accettato dall'Associazione Italiana di celiachia. In più, alcune regioni non si sono attenute ai limiti massimi stabiliti dal decreto ministeriale, ma hanno messo qualcosa in più.
L'Associazione ha chiesto più volte di fare attenzione non tanto all'aspetto economico. Il malato di celiachia non chiede contributi, non chiede un'assistenza economica, ma chiede attenzione soprattutto nel stimolare le associazioni di categoria, supermercato e commercianti, a vendere anche questo tipo di prodotto e gli esercenti ad attrezzare parte delle loro cucine per preparare cibi che anche gli ammalati di celiachia possono consumare. L'ordine del giorno va in questa direzione.
Annuncio che presenterò una proposta di legge che mi auguro possa essere condivisa anche dai Consiglieri di altri Gruppi che tende a dare una mano a quegli esercizi pubblici che vogliono predisporre parte della loro attrezzatura per preparare cibi per i celiaci. Questo in collaborazione con le ASL perché la preparazione di questi cibi deve seguire un particolare iter.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore bilancio e finanze

La Giunta esprime parere positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 489, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale visto che la celiachia è un'intolleranza permanente e geneticamente determinata dalla gliadina, contenuta nel glutine, una proteina a sua volta contenuta nel frumento, nell'orzo, nella segale, nel farro, nel kamut ed in altri cereali minori considerato che quanto premesso rende tossici, nei soggetti predisposti tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione. L'intolleranza genera gravi danni alla mucosa intestinale quali l'atrofia dei villi intestinali considerato che i soggetti affetti da celiachia sono costretti ad acquistare, per il loro sostentamento personale, prodotti specifici privi di glutine considerato inoltre che con deliberazione della Giunta regionale numero 127-3648, su recepimento del Decreto ministeriale 4 maggio 2006 vengono stabiliti i limiti massimi di spesa per erogazione prodotti senza glutine visto e considerato tutto ci impegna la Giunta regionale a modificare i criteri di assegnazione dei contributi ai soggetti affetti da celiachia a prevedere dal 2007, se possibile, un capitolo specifico in Bilancio al fine di incrementare con fondi regionali i limiti massimi di spesa per l'acquisto di prodotti senza glutine".
Il Consiglio approva.
Passiamo all'esame ordine del giorno n. 488 collegato, inerente a "Le risorse derivanti dalla Tassa sull'imbottigliamento delle acque minerali rimangano nei Comuni e nelle comunità montane in cui sono presenti le imprese", presentato dai consiglieri Vignale, Casoni e Boniperti.
Tale ordine del giorno è ritirato e sostituito dall'ordine del giorno n.
490, inerente a "Risorse derivanti dal canone sull'imbottigliamento delle acque minerali", presentato dai Consiglieri Vignale, Casoni, Clement e Travaglini.
La parola al Consigliere Vignale per l'illustrazione.



VIGNALE Gian Luca

Proprio per non entrare nel merito dell'eventuale distribuzione del canone, così come il nostro Gruppo aveva fatto con la presentazione di due emendamenti, l'ordine del giorno intende sancire un principio. Principio che è indicato nel secondo capoverso: "Gli introiti derivanti dall'applicazione del canone in oggetto rimangano nei territori in cui sono presenti le fonti".
Crediamo sia opportuno, per questo impegniamo la III Commissione perch certamente è competenza consiliare, ad entrare nel merito della normativa o con un inserimento nella finanziaria del 2007 con un articolato che consenta la ripartizione e la finalizzazione dei fondi all'interno della finanziaria, oppure con eventuali proposte di legge qualora fossero presentate.
Crediamo che questo sia un ordine del giorno importante per iniziare un cammino che, in qualche modo, era iniziato con il ddl presentato alla Giunta, ancorché con tutte le distorsioni che avevamo denunciato, con il quale si imponeva una tassa e che la stessa veniva, anche se in misura parziale, distribuita ad alcuni soggetti. Avendo inserito invece il canone nella finanziaria del 2006 e solo l'introduzione del canone, senza la destinazione dei proventi ne la finalizzazione, crediamo sia opportuno riprendere questo cammino in sede di III Commissione per poi finalizzarlo al massimo, con il documento della finanziaria 2007.



PRESIDENTE

Altri Consiglieri intendono intervenire? La parola all'Assessore Peveraro per il parere della Giunta.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Come ho avuto già avuto modo di dire nel corso del dibattito, ne condivido l'impostazione e quindi il parere è certamente positivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 490, sul quale l'Assessore Peveraro, a nome della Giunta regionale, ha espresso parere favorevole, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale premesso che la legge regionale del 21 aprile 2006 n. 14 (Legge finanziaria per l'anno 2006) ha introdotto un canone pari a 0,70 euro per ogni metro cubo di acqua imbottigliata e che le risorse derivanti da tale canone, che entrerà in vigore dal 1 Gennaio 2007, verranno incassate direttamente dalla Regione Piemonte rilevato che sarebbe quanto mai opportuno sancire il principio che gli introiti derivanti dall'applicazione del canone in oggetto rimangano nei territori in cui sono presenti le fonti di acqua minerale impegna il Presidente della III Commissione a calendarizzare la discussione della normativa regionale in merito al canone delle acque e delle Proposte di legge eventualmente presentate in merito, oltrechè alla distribuzione dei proventi alla tassazione e alla distribuzione dei proventi da essa derivanti entro il mese di dicembre 2006 impegna altresì la Presidente della Giunta regionale sulla base delle indicazioni che emergeranno al termine dei lavori della III Commissione, ad inserire nella legge finanziaria 2007 un articolato che preveda la ripartizione del canone tra Regione ed Enti Locali, nonché la finalizzazione dello stesso".
Il Consiglio approva.
Procediamo, infine, all'esame dell'ordine del giorno n. 491, inerente a "Aumento di capitale Eurofidi S.c.p.a.", presentato dai Consiglieri Giovine, Nicotra e Lupi.
La parola al Consigliere Giovine.



GIOVINE Michele

Molto rapidamente. Questo non era concordato con l'Assessore né con la maggioranza, ma voleva essere uno strumento in mano alla Giunta, utile per poter eventualmente procedere all'aumento di capitale di cui si parla nell'articolo 5 dell'assestamento di bilancio testé votato, affinch potesse avere maggior efficacia. In particolare, nell'ordine del giorno si sottolinea il fatto che Eurofidi è una realtà economica importantissima, su cui tantissime società piemontesi hanno potuto fare affidamento, e trovare un partner consolidato. Si dà mano libera alla Giunta per poter attuare tutte le procedure necessarie per l'aumento di capitale, al fine di trasformare la struttura cosiddetta "Basilea compatibile", quindi con notevoli ricadute positive sulla trasformazione che potranno avvenire sul territorio regionale.
Pertanto, si invita a scegliere l'aumento di capitale più conforme alla soluzione ideale per gli obiettivi su elencati. In particolare, si sottolinea che l'aumento di capitale deve essere il più utile possibile per il raggiungimento dei fini su elencati, considerando come massimo limite teorico di sottoscrizione la quota equivalente per la Regione Piemonte all'atto di fondazione di Eurofidi, società consortile.
Molto semplicemente, era uno strumento ad adiuvandum della Giunta in riferimento all'articolo 5 dell'assestamento, che abbiamo testé votato.
Lascio alla libera interpretazione dei Consiglieri la valutazione in merito.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

appassionante. Anche dal punto di vista giuridico, la questione relativa all'ammontare dell'aumento di capitale sociale di Eurofidi è dibattuta. È dibattuta al punto tale che non mi sento di dare un parere positivo a questo ordine del giorno, che invece già assume per certa una conclusione o dà per scontata una certa conclusione dell'esito degli approfondimenti che il Presidente Calderoni e i suoi consulenti stanno individuando. Quello che è certo, perché lo abbiamo deliberato nella legge di assestamento, è che l'aumento di Eurofidi lo faremo. Ovviamente, lo faremo senza contravvenire alle leggi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi sull'ordine del giorno n. 6.



BURZI Angelo

Intervengo per dichiarazione di voto, proprio a commento di quanto ha detto adesso l'Assessore Peveraro.
Mi fa piacere che non abbia un'opinione certa, dal punto di vista giuridico. Mi permetto solo di ricordare al Vicepresidente che venne votata, la scorsa legislatura, una legge, perché all'epoca avevamo l'abitudine di fare leggi, in questo molto sollecitati anche da quella che allora era una minoranza che riteneva che quest'Aula dovesse fare leggi.
Tesi che pare, al momento, un po' negletta, ma ci torneremo in dichiarazione di voto.
Sono convinto che il tema in qualche modo risulterà, piaccia o non piaccia, appassionante, come, secondo me, lo deve essere. Comunque, dicevo la scorsa legislatura quest'Aula votò, con molta fatica, una legge che consentiva alla Giunta, entro certi limiti, di dismettere delle partecipazioni di aziende ritenute inutili dal Consiglio. Credo che tuttora ci siano delle aziende in liquidazione, il cui processo di liquidazione si confronta con l'Assessore alle partecipate, non so se era la Presidente Bresso o l'Assessore Bairati, comunque un suo collega di Giunta, da parecchi, parecchi anni.
In alcuni casi, credo più di venti, e anche sulle dismissioni, sugli aumenti di capitale, sulle opzioni, ci fu, da parte della minoranza di allora, una legittima richiesta che il Consiglio venisse informato sulle linee che intendeva avere la Giunta, e che solo all'interno di ciò, previa autorizzazione, si potesse muovere, in modo da non contraddire il mercato.
Mercato, questa parola all'epoca sembrava un demone, ma adesso ci piace vederla; perfino a Robotti piace la bestia del mercato. Con fatica, ma è una cosa che gli piace, perché la vota, vota delle cose che, all'epoca nessuno di noi avrebbe mai avuto il coraggio di proporre, ma si sa, le conversioni noi le prendiamo in qualunque momento esse avvengano...



(Commenti in aula)



BURZI Angelo

Allora era Robotti che alludeva. Adesso comprendo, era il compagno Robotti cui alludeva l'amico Buquicchio, quando diceva che c'è gente che agisce in clima di costrizione. Ma questo è un tema che imporrà certamente degli approfondimenti, che la maggioranza vorrà fare nelle sue sedi, e se lo vorrà.
Io sono serissimo, Robotti, sei tu che hai il problema di essere comunista. Io sono serissimo. Soprattutto quando scherzo.
Dicevo, Vicepresidente, Eurofidi è un tema estremamente importante per questa Regione. A suo tempo, Federpiemonte, socia fondatrice di Finpiemonte, tuttora membro del comitato fondatore e del Consiglio di amministrazione di Finpiemonte, chiese con una certa autorevolezza che Eurofidi venisse sciolta - non so se mi sono spiegato bene, ma ho detto sciolta - in quanto attrice che agiva su un panorama di concorrenza sleale nei riguardi della concorrenza che, all'epoca, Federpiemonte riteneva nell'interesse dei suoi associati, di dover esprimere.
Attendo con sovrana tranquillità, e ci mancherebbe ancora, che una Giunta agisca non nel rispetto della legge. Francamente, questo mi parrebbe il minimo che, almeno negli intenti, una Giunta dovrebbe fare. Chiaritevi le idee dal punto di vista della legge. Chiaritevi anche, soprattutto dal punto di vista politico, sulla politica delle partecipate di cui Eurofidi non è un tassello ininfluente e, non certo oggi, perché l'ora è tarda, sono le 18.15.
Credo che tutti abbiamo lavorato molto e bene, e lo dirò anche in dichiarazione di voto, ma su che cosa debba fare la Giunta e su che cosa debba fare il Consiglio e perché - so che lei, apparentemente, sul tema lei è sensibile, e magari non agisce ancora in linea di costrizione - credo valga la pena di riflettere.



PRESIDENTE

Vedo che il collega Giovine chiede di intervenire per dichiarazione di voto. Ci sono altri interventi sul merito di quest'ordine del giorno? La parola al Consigliere Reschigna.



RESCHIGNA Aldo

Abbiamo letto l'ordine del giorno e abbiamo ascoltato le dichiarazioni dell'Assessore Peveraro.
Noi abbiamo votato l'articolo del disegno di legge dell'assestamento che, volutamente, abbiamo chiesto fosse riformulato da "Intende partecipare" a "Partecipa" all'aumento di capitale di Eurofidi, perch consideriamo il tema assolutamente importante e strategico.
Noi, con quella votazione sull'articolo del disegno di legge dell'assestamento, abbiamo voluto esprimere questa volontà, che significa sostanzialmente un'indicazione, da parte del Consiglio regionale, affinch la Regione non riduca la sua partecipazione attuale all'interno di Eurofidi, e affinché ci sia anche una tutela del valore patrimoniale di questa società, atteso il fatto che Eurofidi è investito, proprio come è giustamente descritto all'interno dell'ordine del giorno, da una fase interessante di apertura di nuove prospettive.
Per noi va bene questo tipo di scenario. Noi siamo anche per accogliere l'indicazione espressa dall'Assessore Peveraro. Chiederemo però al Vicepresidente di venire, quando saranno definite le situazioni e prima comunque che vengano compiuti gli atti definitivi, in sede di I Commissione, a illustrare le fasi operative di attuazione dell'articolo che abbiamo votato sul disegno di legge e sull'assestamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Peveraro.



PEVERARO Paolo, Assessore al bilancio e finanze

Rispondo, perché ho difficoltà a comprendere l'intervento del Consigliere Burzi. Noi ci siamo assolutamente allineati a quelle che sono le disposizioni e, per quanto mi riguarda, ho le idee chiarissime sulla questione Eurofidi. Tant'è vero che la legge, che non abbiamo ancora approvato - ma già abbiamo approvato l'articolo 5, relativo all'aumento di Eurofidi - è chiarissima e dà indicazioni che non sono contestabili.
L'impegno è di mantenere la nostra presenza, di sottoscrivere l'aumento di capitale sociale e di dare anche un'interpretazione rispetto alla prospettiva. Poi sulla presenza in Eurofidi, sulla concorrenza, sulla Federpiemonte, qualche ragionamento varrà la pena farlo, anche in relazione al fatto che ci sono situazioni che forse devono essere chiarite e che, col tempo, magari si sono un po' involute.
Evidentemente, vi è una delicata questione legale che deve essere chiarita, ed è quella appunto collegata alla possibilità di incrementare la percentuale di possesso da parte dell'ente pubblico, ma ci sono interpretazioni che dicono che non è possibile farlo, quindi la stessa attuale partecipazione deve essere mantenuta nell'ambito dell'aumento di capitale sociale. Peraltro, ci sono altri pareri, altrettanto autorevoli che ritengono possibile quest'aumento. È evidente che su quest'aspetto giustamente, il Presidente della società, prima di andare a deliberare l'ammontare preciso (non l'aumento di capitale) dell'aumento di capitale sociale, vuole avere, sotto tutti i punti di vista, le garanzie affinch quella che si compie sia un'operazione corretta.
Aderisco all'invito fatto dal Consigliere Reschigna. Quando avremo il quadro chiaro e definito, io e il Presidente della Finpiemonte verremo nella Commissione competente ad illustrare le nostre posizioni e l'aumento di capitale sociale che verrà eseguito.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
Sono molto felice di vedere che l'ordine del giorno non era campato in aria, ma ha suscitato un appassionante dibattito, ripreso dall'Assessore Peveraro e dal Consigliere Burzi. Ringrazio anche il Consigliere Reschigna per il suo intervento.
Mi associo alla richiesta del Consigliere Reschigna con una piccola postilla: quello che il collega chiede non è una cortesia, ma un obbligo.
Mi pare evidente che la Giunta dovrà relazionare al Consiglio su quello che verrà fatto in Eurofidi.
Con l'ultimo intervento del Vicepresidente Peveraro forse si è sviscerato meglio qual era l'intento dell'ordine del giorno. C'è - come ha detto il Vicepresidente Peveraro - una difformità di idee sull'entità della quota di aumento di capitale che si può andare a riferire. Ci sono autorevoli pareri difformi: entrambi autorevoli ed entrambi difformi.
Vicepresidente, l'ordine del giorno chiedeva e delegava all'organo politico - in questo caso alla Giunta, tramite una delega, una copertura del Consiglio regionale - di decidere qual era la quota con cui poter aderire. Se mi permette, non è il Presidente Calderini, illustrissimo professore del Politecnico, che deve dirci con quale percentuale noi dobbiamo aderire ad Eurofidi; semmai, sarà l'organo politico che deciderà quali sono i più autorevoli pareri legali sulla quota, in questo caso il 19%-32%. Il Presidente Calderini, e la Finpiemonte, si conformerà alle decisioni della Giunta.
Questa era la mia visione. Personalmente la vedo in questo modo. Credo che l'organo politico sia superiore in queste importantissime scelte, come peraltro, ha già ampiamente e dottamente riassunto il collega Burzi.
Ciò detto, comunico che il mio parere sarà favorevole.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Il nostro Gruppo si asterrà su questo ordine del giorno, perché credo che, in questo caso, la procedura più corretta sarebbe quella di seguire l'aumento di capitale nelle forme e nelle proporzioni delle quote che ogni soggetto ha per rafforzare Eurofidi, soggetto che si sta imponendo con buone prospettive di crescita. Caso mai, qualora ci fossero quote inoptate allora si decideranno norme che devono andare avanti. Certo è che non credo si possa uscire dalla logica delle quote. Se è un aumento di capitale credo che la prima opzione sia quella di farlo, come avviene in tutti gli aumenti di capitale, proporzionalmente alle quote che ogni singolo soggetto detiene all'interno della stessa società. Dopodiché, ci saranno procedure successive che saranno decise.
Quindi, proprio su questo, ci asterremo, precisando che, secondo noi la Regione farebbe bene a seguire questa strada.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento per dichiarazione di voto procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 491.
Indìco la votazione dell'ordine del giorno n. 491, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale costatando la grande importanza strategica di Eurofidi Scpa tenendo conto dell'enorme sviluppo di Eurofidi negli ultimi anni portandolo a diventare uno dei soggetti economici a partecipazione pubblica più importanti di tutta Europa considerando che il piano di sviluppo 2004/2006 della società Eurofidi è stato impostato per trasformarla in una struttura 'Basilea compatibile' con le notevoli ricadute positive che da tale trasformazione potrà trarre tutto il sistema produttivo della Regione Piemonte apprendendo che per poter raggiungere tale ambizioso obiettivo sono state tracciate due direttrici: iscrizione all'elenco degli intermediari vigilati e ottenimento di un rating pari ad almeno A- (A meno) preso atto che l'aumento di capitale è condizione necessaria al raggiungimento dei traguardi sopra descritti appurato che già attualmente, Eurofidi è una realtà economica importantissima su cui tantissime società piemontesi hanno potuto fare affidamento, e trovare un partner consolidato facendo esplicito riferimento all'articolo 5 (aumento di capitale di Eurofidi) già previsto nel disegno di legge 312 'Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006 e disposizioni finanziarie' impegna la Presidente della Giunta regionale, on. Mercedes Bresso, il Vicepresidente ed Assessore con le relative deleghe. Paolo Peveraro, la Giunta nella sua interezza e la finanziaria regionale Finpiemonte S.p.A. ad attuare tutte le procedure necessarie per rendere operativa la sottoscrizione dell'aumento di capitale più utile possibile per il raggiungimento dei fini su elencati, considerando come massimo limite teorico di sottoscrizione la quota equivalente per la Regione Piemonte all'atto di fondazione ei Eurofidi".
Il Consiglio non approva.
Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guida; ne ha facoltà.



GUIDA Franco

Solo per ricordare che alla riunione dei Capigruppo il Vicepresidente Peveraro si era anche impegnato a darci alcune rapide risposte su ordini del giorno che avevamo approvato in sede di bilancio.



PRESIDENTE

Consigliere Guida, siamo in dichiarazione di voto, quindi tecnicamente non è più possibile un intervento da parte della Giunta regionale.



GUIDA Franco

Vista anche l'ora, se nei prossimi giorni il Vicepresidente vorrà farci avere un appunto scritto, lo accettiamo. In questo modo avrà anche la possibilità di parlare con gli Assessori, relativamente a questi ordini del giorno.
Peraltro, noi voteremo contro la manovra di bilancio, come abbiamo già annunciato negli interventi fatti in queste ore.



PRESIDENTE

Va bene. Sarà nostra cura sollecitare la Giunta regionale affinché si proceda in tal senso.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni; ne ha facoltà.



CASONI William

Grazie, Presidente.
Arriviamo all'approvazione dell'assestamento di bilancio con uno spirito di collaborazione. I Gruppi di minoranza hanno fatto in modo che i tempi concordati dopo le risoluzioni pervenute, forse tardivamente permettessero di giungere all'approvazione del documento. Personalmente credo che questo serva anche da indicazione per i successivi atti, anche se mi sembra che la Giunta non capisca sempre, se non all'ultimo momento queste cose.
Già l'anno scorso, in sede di assestamento di bilancio, i Gruppi di opposizione furono compatti. Dopo parecchie riunioni di Capigruppo e con la maggioranza ci accordammo di delineare i temi su cui vi erano dei contrasti cercando di appianarli preventivamente, perché poi arriviamo comunque allo stesso risultato tre mesi dopo. Forse per il futuro sarebbe meglio affrontare i temi quando si presentano, perché noi è da mesi che sosteniamo che sull'assestamento ci doveva essere un confronto tra i Gruppi politici e che c'erano alcuni nodi politici da sciogliere.
Ci fa piacere che siano stati sciolti. Se avessimo guadagnato un po' di tempo, forse il Piemonte ne avrebbe giovato in investimenti e in azioni.
Visto che adesso il compito del Vicepresidente Peveraro sarà di predisporre il bilancio preventivo 2007, invito la Giunta e i delegati, o coloro che saranno delegati a trattare l'avanzamento del bilancio preventivo 2007, a relazionarsi attentamente con tutti i Gruppi del Consiglio, per fare in modo che il percorso possa essere meno accidentato e, magari, più produttivo per tutti, nell'interesse comune degli abitanti della nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Sarà un voto convintamente contrario, senza tediare più nessuno, perch sugli argomenti avremo modo di ritornare. Ne scelgo solo due in particolare. In primo luogo, a noi sembra - e spero sembri anche alla maggioranza - che l'emendamento approvato dalla Giunta sulla sanità, sia pur tardivamente, evidenzi in maniera chiara, almeno per ora in termini numerici, quanto sia difficile far quadrare i conti della sanità. Lo dico nella maniera più gentile possibile: se volete, almeno dal punto di vista dei numeri, i primi diciotto mesi della gestione della sanità da parte della Giunta Bresso e dell'Assessore Valpreda sono decisamente inferiori tenuto conto che nel frattempo le risorse si sono incrementate rispetto a quelle di cui disponeva la tanto discussa e criticata, a mio avviso a torto, Giunta Ghigo.
Mi pare ormai palese, soprattutto per tutti coloro che si sono confrontati in I e in IV Commissione, che i conti non tornano. Credo che sia importante, nel continuare a fare in modo che i conti almeno arrivino per tempo e siano verificati con una procedura un po' più qualificata (mi rivolgo, soprattutto, all'Assessore Peveraro, in quanto Assessore alle risorse e garante non solo della Giunta, ma, nell'ambito della Regione, di risorse tutt'altro che piccole, che, nell'area della sanità pubblica vengono impegnate), con una garanzia anche dal punto di vista formale, che oggi, a mio avviso, non c'é.
I conti che noi esaminiamo, e su cui faticosamente prendiamo le decisioni, sono "ballerini", instabili. Lei lo vedrà quando la sua Giunta con fatica, approverà i consuntivi 2004-2005, o quando, con fatica arriverà ai pre-consuntivi 2006 o ancora quando, con molta più fatica definirà le coperture necessarie, sempre che l'amico Governo romano non continui, come noi ci auguriamo che faccia, visto che stiamo parlando di risorse dedicate alla sanità piemontese.
I conti, come dicevo, non tornano. Non vi tedierò su come queste ingenti risorse siano state impiegate. Noto che il mio Gruppo ha chiesto il ritiro del documento proposto dalla Giunta.
Sarà un argomento che, durante la prossima sessione di IV Commissione ci consentirà di esprimerci in maniera più chiara e motivata nelle argomentazioni, coinvolgendo, nell'ambito della maggioranza (perché non sempre i temi hanno una connotazione ideologica), quei Gruppi che noi riteniamo non possano avere una visione della sanità pubblica del Piemonte nel terzo millennio, così distante da quella che a noi sembra essere quella più idonea. Le attuali proposte, oltre che l'attuale gestione, ci sembrano essere molto distanti.
Il disinteresse dell'Assessore verso i numeri può essere un aspetto molto nobile per la persona, ma non è consentito a chi gestisce nell'interesse di tutti, un bene primario, quello che, per me, è anche uno dei mercati più importanti di questa Regione nei prossimi decenni.
Il secondo tema è stato sfiorato più volte, ma lo voglio sottolineare comunque: mi riferisco ai rapporti fra la Giunta e il Consiglio.
Sono lieto che il Vicepresidente si sia fatto carico, per conto della Giunta, di proporre - il primo firmatario è stato il Capogruppo Muliere la revisione della legge n. 8, che per noi - quando dico "noi" non intendo il Gruppo di Forza Italia o la minoranza, ma "noi" in quanto Consiglio - è un elemento importante. Ci auguriamo che non sia un impegno unicamente nominale, e faremo di tutto perché diventi un impegno sostanziale.
In questo caso mi permetto anche di rivolgermi alla Presidente Bresso perché so quanto è difficile governare con un Consiglio che ha le leggi di cui oggi questa Assemblea è dotata.
Presidente, mi permetto di chiederle di scegliere eventualmente la via maestra: se le regole attuali non consentono quella che un autorevole membro della sanità torinese chiama "democrazia decidente", vengano fatte proposte per migliorarle. Le orecchie per sentire ci sono, e ci sono sempre state anche in altri momenti. Evidentemente, le proposte devono essere tali da consentire agli Esecutivi di questa Regione - non soltanto al suo - di governare, come un giusto diritto, e all'opposizione di opporsi.
Evitate la tentazione di sfuggire certi percorsi: lei è stata una Consigliera, nonché un Assessore, di questa Regione; lasci al Consiglio regionale il suo ruolo, che è un ruolo importante di legge. Non cerchi o non si faccia tentare da scorciatoie, come troppo spesso, in questi 18 mesi è la mia opinione, immagino che la vostra sia del tutto diversa - è stato fatto, perché noi non lo consentiremo più. Noi lo consideriamo finito con questo assestamento, che, nonostante l'ostruzionismo della maggioranza, pur faticosamente, riusciamo ad approvare stasera. Per quanto mi riguarda, mi pare che il lavoro portato avanti nelle Commissioni e in Aula si sia svolto con reciproco rispetto e credo che questo sia un elemento importante anche per i ruoli, oltre che per i risultati.
Abbiamo finito l'apprendistato, Assessore Peveraro: riteniamo che lei abbia capito - spero - meglio di altri, che sono qui da più tempo di lei la differenza che c'è fra un Ente locale e una Regione. Qualora ciò lei non l'avesse ancora compreso, ci permetteremo di aiutarla, con le buone o con le meno buone, a farglielo comprendere. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giovine; ne ha facoltà.



GIOVINE Michele

Grazie, Presidente.
La componente dei consumatori che io rappresento in Consiglio regionale voterà contro questo assestamento di bilancio, per due motivi essenziali.
Il primo è dovuto al fatto che non vi sono quelle risorse per la tutela delle politiche dei consumatori che ci aspettavamo, e che comunque i consumatori piemontesi ormai non possono più procrastinare nelle attese.
Il secondo motivo l'avevamo già accennato durante la discussione generale e riguarda il percorso prescelto per arrivare allo sdoppiamento di Finpiemonte, che non ci è piaciuto per nulla. Mi riferisco alla modalità di scissione di Finpiemonte in tre enti diversi, e non in due. Non mi dilungherò ulteriormente, dal momento che se n'è discusso ampiamente anche con gli ultimi due ordini del giorno. Il Presidente Burzi, in un ordine del giorno votato peraltro all'unanimità, ha riportato la discussione su Finpiemonte, con un ulteriore passaggio in Commissione e poi in Consiglio attraverso il riordino della legge n. 8.
Non abbiamo altresì apprezzato la scarsa comunicazione, già evidenziata precedentemente, sulla vicenda e sul futuro di Eurofidi. Peraltro, mi pare che la preoccupazione sulla scarsa comunicazione in merito a Eurofidi abbia attraversato, in modo trasversale, diverse componenti di questo Consiglio e credo che si sia evidenziata, con forza, nella votazione dell'ordine del giorno testé votato (mi riferisco, in particolare, al pesante voto di astensione, perché è stato quello maggioritario, con oltre venti Consiglieri).
Ci sono, però, anche delle note positive. Vorrei ringraziare, ad esempio, i membri della maggioranza per l'ascolto franco e libero che c' stato in merito alle rivendicazioni della minoranza, in particolare quelle che ho voluto portare avanti col mio Gruppo (vi ricordo che erano quasi tutte firmate anche dai colleghi Nicotra (Democrazia Cristiana-Partito Socialista) e Lupi (Democrazia Cristiana-Ind-MPA), a cui rivolgo un ringraziamento sincero).
Un ringraziamento è rivolto, altresì, per quanto siamo rimasti un po' delusi da alcuni "niet" espressi su alcuni emendamenti ritenuti per noi fondamentali (in particolare quelli sulla Finpiemonte), all'Assessore e Vicepresidente Peveraro. Ma il rinvio ad un confronto dialettico legislativo nelle sedi di futura competenza lo interpretiamo come una promessa.
Con oggi, a mio avviso, si è segnato un nuovo corso di rapporti fra maggioranza e opposizione.
Sulla responsabilità delle minoranze e dell'opposizione ha già ampiamente parlato il Presidente Burzi, ma soprattutto il Presidente Casoni. Mi auguro che si continui su questo versante, magari già da domani in sede di I Commissione, quando si andranno a votare alcune questioni che saranno preliminari per un ulteriore viver civile positivo e pacifico nell'interesse, soprattutto, dei cittadini piemontesi. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Riccardo

Grazie, Presidente.
Da pochi mesi faccio parte di questo Consiglio e cerco di dare il mio contributo per il "fare" e non per "impedire il fare". Per questo, rivolgo il mio incoraggiamento alla Presidente Bresso sulla TAV e sul federalismo che però segnano il passo.
Nell'audizione della Commissione sanità ed assistenza della scorsa settimana - anziani non autosufficienti - tutte le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti degli ammalati sono stati molto critici sull'attuale gestione dell'Assessorato alla sanità e all'assistenza: liste di attesa aumentate da 7.000 a 8.000 pazienti, scarsi controlli sulla qualità del servizio, sperequazioni finanziarie, rappresentanti non ricevuti a fronte di molti incontri con le case di cura.
Il Consiglio regionale ha il preciso dovere di prestare grande attenzione alle categorie più deboli, in particolare agli anziani non autosufficienti.
Per questi motivi, il mio voto sarà contrario, sarà contrario il voto del Gruppo Socialista Nuovo PSI, per sensibilizzare sempre di più il Consiglio e la Giunta su questi problemi.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 Consiglieri votanti 42 Consiglieri hanno votato Sì 33 Consiglieri hanno votato NO 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere Il Consiglio approva.
Colgo l'occasione per ricordare che nella giornata di domani, alle ore 14.00, si terrà come d'abitudine la riunione della Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.44)



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