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Dettaglio seduta n.115 del 10/10/06 - Legislatura n. VIII - Sedute dal 3 aprile 2005 al 27 marzo 2010

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PLACIDO



(Alle ore 10.01 il Vicepresidente Placido comunica che la seduta avrà inizio alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GARIGLIO



PRESIDENTE

La seduta è aperta.



(La seduta ha inizio alle ore 10.45)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bresso, Motta e Dalmasso.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

c) Assegnazione temporanea delle funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Caracciolo


PRESIDENTE

Comunico che, stante la contemporanea assenza della Presidente Bresso e del Vicepresidente Peveraro, fungerà da Vicepresidente della Giunta regionale l'Assessore Caracciolo in virtù del DPGR n. 104 del 14 novembre 2005 trasmesso al Consiglio regionale il 15 novembre 2005 (comunicazione della Direzione Affari Istituzionali del 30 maggio 2006 prot. n. 7786).


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle richieste del Consigliere Rossi di un chiarimento in merito a dichiarazioni della Presidente Bresso sulla Finanziaria; di una comunicazione dell'Assessore Valpreda in merito al blocco della sperimentazione sulla pillola RU486 dell'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 447 'Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria' presentato dai Consiglieri Dutto, Novero, Rossi).


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Oreste

Poiché nella scorsa Conferenza dei Capigruppo ho chiesto di avere una relazione in aula relativamente alle dichiarazioni della Presidente Bresso sulla Finanziaria, vorrei sapere se la Presidente Bresso ha intenzione questa mattina sappiamo non esserci...



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Rossi, l'oggetto della comunicazione era sulla Finanziaria e poi?



ROSSI Oreste

Una richiesta era relativa alle dichiarazioni rilasciate dalla Presidente Bresso sulla Finanziaria e apparse sui giornali; l'altra riguardava il blocco della sperimentazione sulla pillola RU486. A tal proposito, avevamo chiesto che l'Assessore Valpreda venisse a relazionare in aula su cosa è successo.
Lei, Presidente, aveva detto che avrebbe sollecitato la Giunta a dare qualche risposta, quindi volevo sapere qual è stata la risposta.
Ovviamente, mi riservo di intervenire di conseguenza.



PRESIDENTE

Ricordo bene, Consigliere Rossi. La sua richiesta è stata recepita dagli Uffici della Giunta regionale. Mi pare fosse presente, in rappresentanza della Giunta, l'Assessore Conti.
Attendiamo che entri in sala l'Assessore Caracciolo, che oggi svolge funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale, per sapere se e come la Giunta intende rispondere o dare comunicazioni in aula su queste due questioni.
Consigliere Rossi, sarà mia cura avere informazioni dall'Assessore e riferire, nel corso della seduta, le intenzioni della Giunta.
Intanto, procederei con l'esame degli atti di sindacato ispettivo.


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione n. 820 del Consigliere Chieppa, inerente a "Situazione ARPA. Lettera aperta di 200 lavoratori dell'azienda"


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Svolgimento interrogazioni ed interpellanze", esaminiamo l'interrogazione n. 820, presentata dal Consigliere Chieppa.
Risponde l'Assessore De Ruggiero.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Fortunatamente il Consigliere Chieppa sa bene che abbiamo dedicato una quota parte del tempo di una seduta della IV Commissione - anche se mai abbastanza - su questo punto.
Stiamo parlando - lo dico, per informazione, ai Consiglieri - di una lettera sottoscritta da ben trecento lavoratori, che avanzano alcune richieste di grande importanza, che riguardano sia l'esigenza di una maggiore partecipazione nei processi decisionali, sia un maggior decentramento delle decisioni stesse.
Credo che si stia lavorando su un documento di modifica del Regolamento. Proprio per questo, la mia risposta sarà breve, avendone parlato in Commissione. Sono in grado di dire che la discussione in merito è aperta all'interno dell'ARPA. Mi auguro che i dirigenti si siano riuniti per proporre una consultazione ampia all'interno dell'Azienda. Mi sembra che si sia intrapresa la strada di un'attenta lettura dell'istanze contenute nel documento sottoscritto dai lavoratori.
Credo che in questa sede si possa dire questo, perché in Commissione c'è un tavolo aperto, così come c'è un tavolo aperto all'interno dell'ARPA e del comitato di controllo dell'ARPA. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Chieppa, per una replica.



CHIEPPA Vincenzo

Semplicemente per confermare l'iter della discussione, così come ricordava l'Assessore, affrontata in Commissione.
Seppure il mio breve intervento di oggi non aggiunga nulla alla discussione avvenuta in Commissione, ritengo sia utile ripetere qui in aula, quindi in una sede pubblica, che vi è un percorso aperto che dovrebbe tendere a superare - questa è la nostra puntualizzazione - i problemi posti da quelle lavoratrici e da quei lavoratori, rispetto all'operatività dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente.
Oggi mi fermerei qui, ribadendo la nostra particolare attenzione a quest'aspetto. Crediamo sia necessario e urgente porre rimedio a quei processi di riorganizzazione, concretizzati in questi anni all'interno dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente, che ne hanno fortemente indebolito l'operatività.
Ricordo che l'Assessore in Commissione, in maniera esplicita riconosceva la giustezza di gran parte delle osservazioni che quelle lavoratrici e quei lavoratori hanno espresso per iscritto. Quando trecento lavoratori dipendenti - quando ho presentato l'interrogazione erano duecento, adesso sono diventati trecento - sottoscrivono pubblicamente una lettera di quel tenore, mettendo in gioco anche il proprio nome e la propria faccia, credo che le loro esigenze debbano essere attentamente valutate, poiché nessun lavoratore dipendente sottoscriverebbe, in maniera superficiale o poco attenta, una lettera di quel genere.
Ovviamente chiediamo all'Assessore di registrare concretamente dei cambiamenti rispetto all'eccessiva frammentazione, rispetto al depotenziamento di servizi ispettivi sul territorio e rispetto ad una gestione - l'ho detto in Commissione - singolare dei dirigenti dell'Agenzia stessa, operata dai vertici dell'Agenzia. Avevamo infatti richiesto l'azzeramento dei vertici. Su questo non c'è concordia tra il sottoscritto e la Giunta. Il commissariamento dell'Agenzia, comunque, resta una nostra richiesta politica.
A mio parere, che vale assolutamente quanto il suo, Assessore, è che con questo tipo di vertici non sarà possibile porre rimedio ai danni fatti e al depotenziamento dell'Agenzia, nonostante la sua azione, che noi sosteniamo e riteniamo di dover verificare fino in fondo.
Quello che c'interessa di più, al di là di ciò che ci differenzia sul futuro dei vertici dell'Agenzia, è di porre rimedio, di ridare possibilità concrete all'ARPA, di valorizzare le grandi professionalità che negli anni si sono stratificate all'interno dell'Agenzia e di restituirle il ruolo vero di prevenzione e di tutela dell'ambiente e del territorio della nostra Regione. In questi ultimi anni, quest'opportunità è stata progressivamente negata da una dirigenza che noi continuiamo a ritenere quanto meno inadeguata. Credo che restando semplicemente su un terreno di gestione aziendale, di managerialità - parola che non so neanche pronunciare, perch sono concetti distanti dalla mia cultura politica - proprio in quella logica, Assessore, i manager dovrebbero essere chiamati a rispondere delle azioni condotte sicuramente in buona fede, ma degli errori nei processi di riorganizzazione degli enti.
In un ente privato un manager che attua un processo di riorganizzazione se, a valle di quel processo, il risultato è negativo sul piano della produttività e della qualità, quel manager è richiamato, è penalizzato e magari anche sostituito. Questo elemento credo che dovrebbe valere, senza alcuna volontà persecutoria personale nei confronti di nessuno, anche per i manager pubblici, non lo dico io, ma lo dice la legge, lo dice l'ordinamento legislativo in vigore sul piano nazionale.
Da questo punto di vista concludo ribadendo che, al di là della vicenda legata ai vertici aziendali, quello che a noi sta a cuore è rilanciare concretamente l'azione dell'ARPA a tutela e sul piano della prevenzione e dell'ambiente del territorio della regione.


Argomento:

Sollecito risposta a interrogazioni e interpellanze


PRESIDENTE

Approfitto della presenza dell'Assessore De Ruggiero per sollecitarlo a dare risposta all'interrogazione n. 439, inerente a "Esternalizzazione del servizio vigilanza guardaparco al Sacro Monte di Varallo", primo firmatario Consigliere Chieppa, che attende risposta da 313 giorni (siamo veramente oltre i termini, Assessore, contiamo sulla sua collaborazione. È difficile richiamare Assessori non presenti in Consiglio: contiamo sulla sua disponibilità).
Pregherei sempre l'Assessore De Ruggiero di predisporre la risposta all'interrogazione n. 551, inerente a "Stato del ruscello in zona Pra' Basse", primo firmatario il Consigliere Chieppa, che non ci risulta pervenuto in Aula e che attende una risposta da 249 giorni all'interrogazione n. 558, inerente a "Ritrovamento di polverino d'amianto nell'area 'ex piemontese' a Casale Monferrato", primo firmatario il Consigliere Botta, che attende risposta da 245 giorni; all'interrogazione n. 573, inerente a "Presenza di atrazina e altri prodotti fitosanitari nelle falde acquifere regionali", primo firmatario Consigliere Ricca, che attende risposta da 238 giorni e non risulta pervenuta; all'interrogazione n. 582, inerente a "Timori per l'apertura di due discariche del Monferrato", primo firmatario il Consigliere Botta, che attende risposta da 231 giorni.
Comunicheremo a tutti gli Assessori le pendenze di loro competenza.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Interpellanza n. 936 del Consiglieri Burzi, inerente a "Ricorso della Regione Piemonte innanzi alla Corte Costituzionale avverso la legge n. 284/2006. (C.d. Decreto Bersani) per violazione di competenze regionali"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 936, sulla quale risponde l'Assessore Deorsola.



DEORSOLA Sergio, Assessore al legale e contenzioso

Grazie, Presidente.
Il Consigliere interpella la Presidente della Giunta regionale per conoscere se la Giunta, l'esecutivo regionale, intenda proporre il ricorso in oggetto, al fine di tutelare l'autonomia costituzionalmente garantita dalla Regione.
L'esecutivo regionale, insieme agli esecutivi delle altre Regioni hanno valutato la portata della norma condividendo che ci debba essere un'azione di contrasto. Per una forma di sinergie e di risparmio operativo abbiamo convenuto che le Regioni Toscana e Veneto presentassero ricorsi avverso la legge n. 248 del 2006; ricorsi di cui condividiamo il tenore e ben sapendo che, in caso auspicato di vittoria del ricorso, gli effetti ricadrebbero anche su di noi.
Perciò per una forma di sinergia e di risparmio, abbiamo contribuito a costruire un ricorso contro il decreto Bersani.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Ringrazio l'Assessore Deorsola per la risposta e per la consueta sintesi e chiarezza con cui la risposta è stata data.
Nell'apprezzare il contenuto e rivolgendomi all'Assessore come responsabile della delega dei rapporti con il Consiglio, mi piace ricordarle che, probabilmente in altra sede (in VII Commissione, in Conferenza dei Capigruppo, in I Commissione) quanto l'Assessore ha riferito rispondendo in maniera esaustiva e soddisfacente alle mie interrogazioni poteva forse essere detto. L'Assessore poco fa ha ribadito che (in seguito pareremo dei risparmi e dell'efficienza) la Regione Piemonte - avversando alcuni aspetti del decreto Bersani che si ritiene non essere rispettosi dell'autonomia delle Regioni e condividendo le iniziative di legge presentate dalla Regione Veneto e dalla Regione Toscana - per mere ragioni di risparmio, (tanto il ricorso c'è già) attende l'esito del ricorso, onde ottenerne eventualmente dei benefici.
La notizia ha un rilievo dal punto di vista politico, oltre che dal punto di vista istituzionale. Non so se sia quella, Assessore mi consenta l'area su cui risparmiare, ma siamo in sede di assestamento, siamo in sede quanto prima, di bilancio preventivo, terremo nella debita attenzione l'orientamento della Giunta a fare efficienza sulle risorse pubbliche azione che condividiamo sempre. Magari daremmo anche altri suggerimenti alla Giunta, che siamo certi vorrà trattare con la dovuta attenzione, per ampliare l'area dell'efficienza e del risparmio.
Sempre rimanendo, mi consenta di allargarmi un attimo, all'interno delle deleghe dei rapporti con il Consiglio e riscontrato che oggi non è presente la Presidente, immaginando che l'Assessore Deorsola sia il delegato della Giunta a rappresentare la Giunta...



PRESIDENTE

No, è l'Assessore Caracciolo.



BURZI Angelo

La ringrazio, Presidente. Assessore che vedo puntualmente presente nell'espletamento delle sue funzioni di rappresentanza della Giunta nei riguardi del Consiglio. Vorrei chiederle, Presidente, di fare in modo che la Giunta, in qualche modo, se ritiene, voglia essere rappresentata in quest'Aula, sempre che lo ritenga non del tutto inutile.
Inoltre, approfitto della cortesia dell'Assessore Deorsola - in seguito ne parlerò anche con l'Assessore Borioli che vedo presente - per dire alcune cose. Facciamo fatica a seguire una clamorosa politica di annunci sui giornali che ci impegna, tutte le prime ore del mattino, a seguire la frenesia degli annunci che poi trova, puntualmente, disattesa nell'ambito delle istituzioni, dove invece non succede niente.
Questa Giunta è freneticamente dedita a comunicare: vogliasi referendum sì, referendum no, vogliasi apertura al project financing sì, project financing no. Quest'ultimo tema lo riprenderemo in II Commissione, così occuperemo un po' del tempo qualora l'Assessore Borioli intenda partecipare alla Commissione stessa e ove i colleghi della II Commissione siano interessati a questo tema. Potrebbe anche essere interessante - glielo suggerisco, Assessore Deorsola, per la prossima riunione di Giunta mettere in contatto l'Assessore Borioli, e la sua visione (peraltro da noi condivisa) di apertura al mondo del privato, con una visione del tutto antagonista dell'Assessore Valpreda nell'ambito della gestione della sanità, dove il leasing pare essere, oggi, una forma privatistica, e, come tale, da demonizzare: che i due si parlino, perché sembrano esservi pressioni di Giunte, di tempi, di secoli e di linee politiche diverse.
Assessore Deorsola, ringraziandola per l'esaustività della risposta che condividiamo, la pregheremmo di fornire queste notizie, ove fosse possibile, nelle sedi competenti, ovvero in Consiglio, e non soltanto rispondendo cortesemente alle nostre interpellanze.
Inoltre, su alcuni temi che noi non consideriamo così marginali - come la TAV ed eventuali consultazioni popolari, come il ricorso o meno ai privati, come le leggi di cui si parla solo sui giornali, perché nelle Commissioni non ve ne è traccia alcuna - vogliate porre un po' di ordine e non lamentarvi di questo ostruzionismo pesante che la vostra maggioranza sta facendo a se stessa, perché facciamo fatica a seguirvi.
Se rallentaste un po' nella politica degli annunci, magari noi potremmo opporci a qualcosa, ove voi lo faceste preventivamente.


Argomento:

Sollecito risposta a interrogazioni e interpellanze


PRESIDENTE

Approfitto della presenza dell'Assessore Deorsola per chiedere di voler cortesemente provvedere, in maniera sollecita, a rispondere all'interrogazione n. 392, inerente a "Calendario di Mussolini: la Regione intervenga", avente come primo firmatario il Consigliere Chieppa, che attende risposta da 335 giorni, nonché all'interrogazione n. 421, inerente a "Messa in sicurezza di Via Novi a Mandrogne (AL)", del Consigliere Botta.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, sto cercando di riepilogare le vostre interrogazioni "latitanti" che attendono ancora una risposta. Vi prego, dunque, di prestare un po' di attenzione.
Come dicevo, l'interrogazione n. 421, presentata dal Consigliere Botta attende risposta da 322 giorni; la pregherei, Assessore Deorsola, di provvedere in tal senso.
La risposta all'interrogazione n. 526, inerente a "Allargamento strada Cerca ad Alessandria" del Consigliere Toselli attende risposta da 265 giorni.


Argomento: Viabilità

Interpellanza n. 856 della Consigliera Cotto, inerente a "Variante di Calliano e circonvallazione di Quarto d'Asti"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 856, alla quale risponde l'Assessore Borioli.



BORIOLI Daniele, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma vorrei leggere la risposta perché sarebbe opportuno dare conto della storia di queste due opere.
Le strade oggetto dell'interpellanza appartengono al demanio regionale e, com'è noto, sono state affidate alla gestione delle Province in virt del processo di trasferimento di competenze.
Gli interventi che costituiscono l'oggetto dell'interpellanza sono inseriti nel Piano di investimenti licenziato con delibera del Consiglio regionale del 27 novembre 2002 e la loro realizzazione, in quanto strade appartenenti al demanio regionale, fu messa in capo, come prevedeva allora l'impostazione di legge, ad ARES.
Per quanto concerne l'intervento inerente alla strada regionale 457 "Adeguamento del tracciato da Portacomaro Stazione sino all'innesto sul nuovo tracciato già realizzato a Madonnina di Pontestura", la Provincia di Asti, con il finanziamento della Regione, aveva provveduto a redigere i progetti preliminari del completamento a quattro corsie della stessa 457 da Portacomaro Stazione a Castell'Alfero, e della variante di Calliano.
Successivamente, a Piano di investimenti definito (che prevedeva questo intervento, per il quale la Provincia aveva redatto il progetto preliminare), la stessa Provincia propose la realizzazione di un tracciato completamente alternativo, una sorta di "nuova strada" alternativa alla 457, da realizzarsi nel tratto compreso tra Castell'Alfero e Moncalvo attraverso la Valle Versa.
Questo tracciato, peraltro, era difforme rispetto all'intervento previsto nel Piano di investimenti, concordato, a suo tempo, con la Provincia.
Inoltre, l'attuale tracciato della 457 è stato più volte valutato e ritenuto - ovviamente previa la realizzazione degli interventi di costruzione delle varianti al centro abitato di Calliano - idoneo ad assolvere le funzioni di collegamento tra le città di Asti, Casale e Vercelli per cui l'intervento era stato previsto.
La Provincia di Asti, successivamente accertata la difficoltà - forse sarebbe meglio dire l'impossibilità - ad accedere ai fondi dell'ANAS per il completamento della 457 a quattro corsie (era l'ipotesi da cui si era partiti) fino a Castell'Alfero, nel corso del 2005 - questa è la partita da cui abbiamo cominciato ad entrare noi, come Giunta - ha concordato di ridefinire il Piano di interventi, mantenendo sulla 457 gli interventi concordati per il Piano di investimenti, quindi la prosecuzione della 457 var a quattro corsie fino a Castell'Alfero e la variante di Calliano.
Per quanto riguarda, invece, l'intervento relativo alla strada regionale 10 - "Adeguamento del tracciato dallo svincolo di Asti est sulla statale 10 verso Alessandria (compresa la variante di Quarto d'Asti)" - la Provincia di Asti ha provveduto, con il finanziamento della Regione Piemonte a suo tempo erogato, a redigere il progetto preliminare, che ha consegnato nel 2005.
Dopo questa sintetica premessa, le informazioni di sostanza sono le seguenti: nel mese di giugno 2006, a fronte, peraltro, di un piccolo ma necessario rifinanziamento di ARES per lo sviluppo delle parti progettuali che sono state ad essa affidate, ARES è stata autorizzata ad integrare i progetti preliminari presentati dalla Provincia di Asti, perché erano carenti di alcuni elaborati necessari dal punto di vista tecnico; questa fase di affinamento e di completamento della progettazione, che già la Provincia aveva svolto (in questo caso, a carico di ARES), dovrebbe concludersi, secondo le tempistiche fornite da ARES, entro il 2006.
Sulla base della conclusione di questo iter tecnico, che dovrebbe realizzarsi entro il 2006 (naturalmente, si tratta di monitorare, con ARES che tutto vada a compimento nei tempi dovuti), noi potremmo istituire le conferenze dei servizi ai sensi della legge n. 40 e, su quella base licenziati i progetti preliminari, ARES potrà passare allo sviluppo della progettazione definitiva.
Se tutto questo verrà rispettato in termini tempistici (ovviamente in base a quanto il Consiglio, nella sua sovranità, licenzierà in termini di disponibilità di risorse all'Assessorato competente), si dovrebbe arrivare al completamento della progettazione e all'affidamento degli appalti entro il 2008.
Considerato che il 2007 sarà in gran parte impegnato per la realizzazione dei progetti definitivi ed esecutivi, il 2008 potrebbe essere il termine entro cui procedere all'appalto e all'esecuzione concreta dei lavori.
Ovviamente, questo percorso dipenderà da alcuni fattori, ovvero che ARES rispetti le tempistiche che si è impegnata a onorare, e che i finanziamenti nel loro sviluppo pluriennale siano tali, per quanto riguarda le competenze del mio Assessorato (che si può muovere in base alle disponibilità di bilancio che il Consiglio gli mette a disposizione), per far procedere gli interventi previsti.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

La ringrazio, Assessore, per la sua risposta e anche per la sincerità che ho registrato nella sua replica. Ci sono tanti "se", ci sono tanti "ma", non c'è proprio la certezza, però è chiaro che noi staremo molto attenti affinché queste due opere vengano veramente elencate tra le priorità nelle prossime riunioni del Consiglio regionale, quando si tratterà di ripartire i finanziamenti.
Le chiedo, ovviamente, copia della risposta scritta, per poterla consegnare ai Sindaci della zona che seguono con trepidazione gli eventi.
Penso che per questi Sindaci potrebbe anche essere utile prendere contatto con l'ARES, onde evitare ogni possibilità di errore nel tracciato e comunque per disporre di maggiori informazioni.
Vedo che lei fa cenno di sì, quindi posso informarli anche di questo.
Grazie.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interpellanza n. 506 della Consigliera Cotto, inerente a "Donare la forza di vivere alle vittime di incidenti stradali"


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Migliasso per la risposta all'interpellanza n.
506, presentata dalla Consigliera Cotto.



MIGLIASSO Teresa Angela, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore alla sanità

Relativamente ai quesiti posti dall'interpellante, comincio a leggere le varie note preparatemi dagli uffici. Nel caso la Consigliera ritenesse di dover avere anche la risposta scritta, posso fornirgliene immediatamente copia.
Relativamente agli interventi per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati naturalmente sono stati acquisiti elementi di giudizio dalla Direzione Edilizia.
Con la legge 13/89, "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati", il legislatore è intervenuto allo scopo di permettere l'utilizzazione degli spazi edificati ad una fascia sempre più allargata di persone, con particolare riguardo a chi, permanentemente o temporaneamente, soffre di una ridotta o impedita capacità motoria.
Grazie al contributo riconosciuto dalla legge 13/89, l'avente diritto al contributo, che non è necessariamente la persona disabile, riduce le spese da sostenere per effettuare lavori all'interno dell'abitazione oppure in parti comuni.
I contributi sono erogati nel seguente modo: fino a 2.582,28 euro contributo per intero; da 2.582,28 a 12.911,42 euro il 25% (che ammonta a 2.582,28 euro); (2.582,28 euro + 2.582,28 euro = 5.164,56 euro); oltre a 12.911,42 euro in poi il 5%, per un massimo di 7.101,28 euro.
Medianti questi contributi, anche se non sempre sufficienti a coprire gli interi costi degli adeguamenti, si possono avviare quelle azioni necessarie per consentire alla persona disabile di raggiungere un soddisfacente grado di autonomia.
La graduatoria, di tipo regionale, è definita ogni anno con riferimento ai criteri di priorità previsti dall'articolo 10, 4° comma, della legge 13/89, che individua la precedenza per le domande presentate da persone disabili riconosciute invalide totali con difficoltà di deambulazione tenendo conto in subordine dell'ordine cronologico di presentazione delle domande.
Vi è poi tutta una serie di altre considerazioni, che tralascio e che naturalmente consegnerò alla Consigliera.
Vorrei richiamare solo un dato significativo. Dall'entrata in vigore della legge a oggi, il Ministero dei Lavori Pubblici ha messo a disposizione della Regione Piemonte circa 5 milioni e mezzo di euro, i finanziamenti sono stati costanti per tre anni dall'89 al '91, poi è stato finanziato l'anno '94 e nuovamente dal '96 al 2000. Nel 2001, 2002 e 2003 la legge non è stata finanziata dallo Stato, mentre per il 2004 sono stati assegnati circa un milione e mezzo di euro. Come sicuramente la Consigliera saprà, la Regione ha integrato i finanziamenti statali con fondi di bilancio regionale per circa 17 milioni di euro (33 miliardi circa di vecchie lire). Ciò ha consentito di finanziare il 100% delle domande presentate dagli invalidi totali fino al 2004.
Complessivamente, per finanziare tutte le domande degli invalidi totali dall'anno 1989 al 2004, sono stati erogati fondi per 22 milioni di euro circa. Percentualmente le opere finalizzate a garantire l'accessibilità all'unità immobiliare sono elevate in ogni provincia, con andamento costante nel corso degli anni. Nel 2006 sono state stanziate somme pari a euro 6.900.000,00 per le esigenze immediate.
allegata una nota esplicativa che poi consegnerò.
Relativamente al punto riguardante l'inserimento lavorativo delle persone diversamente abili, gli interventi che hanno coinvolto le persone traumatizzate da incidenti stradali sono stati oggetto di sperimentazione nella prima e seconda fase di EQUAL (l'iniziativa comunitaria EQUAL si inserisce nell'ambito della Strategia Europea per l'Occupazione ed è volta a contrastare la disuguaglianza e la discriminazione all'interno del Mercato del Lavoro).
Uno tra i progetti più significativi rivolti alle persone diversamente abili affronta la discriminazione all'accesso del mercato del lavoro di alcune fasce di popolazione potenzialmente attiva: persone che, avendo subito traumi fisici causati da incidenti di varia natura (stradali, sul luogo di lavoro, domestici, durante attività sportiva) o a seguito dell'utilizzo di sostanze stupefacenti , acquisiscono disabilità, spesso molto gravi (traumi cranici, mielolesioni, ecc.), con conseguente cessazione o sostanziale diminuzione di capacità e abilità personali e professionali.
Alcune Province, in particolare Novara e Torino, intendono avviare interventi, finanziati con contributi o del POR o dei fondi nazionale/regionale, che coinvolgono persone traumatizzate.
Si evidenzia, inoltre, che le attività di politica attiva del lavoro promosse dall'Assessorato al Lavoro regionale in favore dell'inserimento lavorativo delle persone diversamente abili sono riconducibili a tre ambiti: le politiche regionali di attuazione della legge 68/99; la realizzazione delle azioni previste dalla Misura B1 del POR FSE 2000-2006 in particolare quelle delle Linee 2 e 4; ulteriori iniziative a favore dell'inserimento lavorativo dei disabili.
Questi tre ambiti risultano adeguatamente supportati dai trasferimenti di risorse già avvenuti a favore delle Province ed anche dalle disponibilità sui capitoli di riferimento del bilancio regionale 2006, uno dei quali deriva anche dalle multe che le aziende pagano per mancate assunzioni e che ogni anno vengono ripartite alle Regioni e in questo caso alla Regione Piemonte.
Ci sono diverse specifiche per quanto riguarda l'utilizzo di questi fondi e ulteriori iniziative a favore dell'inserimento lavorativo dei disabili, che consegnerò.
Direi che, relativamente al punto di vita riguardante ai progetti di "Vita indipendente" la Regione, avendo riscontrato dalla lettura dei dati un notevole incremento della grave disabilità motoria dovuta all'aumento delle patologie invalidanti e dei traumi legati al fenomeno della motorizzazione che provocano gravi disabilità, ha ritenuto opportuno promuovere nuovi percorsi progettuali a sostegno di questa disabilità.
Il percorso è stato quello delineato da una deliberazione del 2002, che ha trovato la sperimentazione di progetti di "Vita indipendente" su tutto il territorio regionale, stanziando la somma di un milione di euro.
Successivamente, con altri atti che sono ben delineati nella risposta che consegnerò, sono state fatte altre azioni.
Vorrei sottolineare che questa sperimentazione è finalizzata, tramite il monitoraggio sui progetti in corso, alla definizione di linee guida di intesa con le associazioni promotrici da utilizzare su tutto il territorio piemontese con l'obiettivo assolutamente condivisibile di evitare confusioni che potrebbero scaturire da una non puntuale conoscenza del concetto intrinseco di "Vita indipendente" per non confonderlo con l'erogazione dell'assegno di cura o del voucher alle famiglie che poteva e può essere sempre concesso.
L'ultima informazione a questo proposito è che attualmente, nelle more del perfezionamento delle suddette linee guida, che ci consentiranno di superare la fase sperimentale e portare a regime i progetti di "Vita indipendente", la Giunta regionale del 2 agosto 2006 ha garantito la continuità dei progetti in corso ed ha riservato un'ulteriore somma pari a 565 mila euro per l'inserimento di 38 nuovi piani progettuali.
Pertanto, per l'anno 2006-2007 le risorse destinate ai 339 progetti di vita indipendente ammontano a 2 milioni 124 mila euro.
Relativamente agli interventi per favorire la prevenzione degli incidenti stradali, come abbiamo fatto per la Direzione Edilizia, abbiamo acquisito elementi di giudizio dal settore Polizia locale, anche questo allegato.
stata accertata l'esistenza di un piano regionale della sicurezza stradale predisposto dall'Assessorato ai trasporti e di un piano regionale di prevenzione degli incidenti stradali predisposto dall'Assessorato alla Sanità, che è normato dalla D.G.R. n. 23/01/2006 e ulteriori notizie, se la Consigliera lo riterrà, potranno essere richieste agli Assessori competenti.
In ultimo, allegherei copia della risposta fornita all'interpellanza n.
529 in materia di incidenti stradali, dove si fa riferimento ad iniziative sempre dell'Assessorato ai trasporti rivolte ai giovani e ad altre iniziative assunte dal settore Polizia locale.
Ovviamente, presso questi Assessorati potranno essere acquisiti altri elementi di giudizio, qualora la Consigliera interpellante lo ritenesse utile.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Elementare statale "Francesco D'Assisi" di Torino


PRESIDENTE

Colgo l'occasione prima della replica per portare il saluto del Consiglio regionale agli allievi della Scuola Elementare "D'Assisi" di Torino che sono in visita al Consiglio regionale.
Vi do il benvenuto. Siete venuti all'interno dell'Aula dove si riunisce ed opera il Consiglio regionale. Questa è la prima fase della seduta odierna del Consiglio regionale ed avete appena assistito alla risposta che un Assessore, seduto di fronte a me, ha fornito a domande inviate per iscritto dai Consiglieri regionali su materie di competenza della Giunta regionale.
Adesso, a seguito della risposta, la Consigliera Cotto che è la Consigliera interrogante, dirà se è stata soddisfatta o meno della risposta.
Quindi, siamo nella fase iniziale del Consiglio regionale che durerà tutta la giornata.
Vi auguriamo una buona visita e grazie per essere venuti.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interpellanza n. 506 della Consigliera Cotto, inerente a "Donare la forza di vivere alle vittime di incidenti stradali" (seguito)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto, per la replica sull'interpellanza n.
506.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente.
Sono soddisfatta della risposta e soddisfatta anche che ad ascoltarla ci siano degli allievi delle scuole perché è importante far capire che un attimo di disattenzione quando si guida può causare una disabilità motoria che condiziona la vita del giovane o dell'adulto.
L'interpellanza "Ridonare la gioia di vivere" voleva proprio non spegnere i riflettori su queste problematiche della disabilità e sono contenta di apprendere che la sperimentazione del progetto "Vita indipendente" non solo va avanti, ma è stato anche incrementato per quanto riguarda il finanziamento.
Sono sperimentazioni ed azioni che dobbiamo continuare a portare avanti. In Consiglio regionale tante volte non si ha il tempo per affrontare queste problematiche.
Quindi, ringrazio ancora l'Assessore per la sua articolata e complessa risposta.


Argomento: Psichiatria

Interrogazione n. 924 della Consigliera Ferrero, inerente a "Apertura casa comunità psichiatrica di Trofarello"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'interrogazione n. 924.
Risponde l'Assessore Valpreda, che ha pertanto facoltà di intervenire.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

La richiesta ineriva ai finanziamenti necessari per i lavori di ristrutturazione della casa comunità psichiatrica sita in Trofarello e l'interrogante chiedeva quali erano le motivazioni per cui non si era ancora inteso procedere all'apertura di questa casa e quali provvedimenti si intendeva adottare al fine di rendere operativa questa struttura e qual è la situazione dei posti letto per questi soggetti in Piemonte.
La destinazione d'uso iniziale della casa comunità oggetto dell'interrogazione era di comunità psichiatrica protetta di tipo B.
La cronologia della vicenda è così riassumibile.
I lavori si sono conclusi nel mesi di luglio 2001. In data 8 ottobre 2003 è stata avviata una prima procedura di gara per l'affidamento del servizio che si è conclusa senza l'aggiudicazione, poiché il finanziamento regionale previsto non è pervenuto.
In data 16 gennaio 2006 si è proceduto ad avviare una seconda gara di cui una prima fase (valutazione dei progetti) è già stata esperita mentre la fase successiva (valutazione economica) è attualmente sospesa per due ordini di motivi: l'approfondimento dell'impatto economico dell'avvio dell'attività e la valutazione della reale possibilità di assumere il personale sanitario a carico dell'ASL n. 8, così come previsto dal capitolato di gara. È evidente che il ritardo dell'apertura della comunità è da far risalire a difficoltà economiche di pertinenza della precedente amministrazione regionale.
Attualmente, il numero di posti letto in comunità psichiatriche comprese le comunità alloggio, risulta essere di 2.85 posti letto ogni 10 mila abitanti, a fronte di un fabbisogno previsto dall'ultimo progetto "Obiettivo tutela salute mentale nazionale" pari a un posto letto ogni 10 mila abitanti - quindi, noi siamo sovradimensionati - per un totale complessivo di 1.200 posti letto.
L'esubero può essere addebitato alla mancata programmazione regionale con concessione di eccessiva autorizzazione ai privati con il risultato che l'eccedenza di posti, rispetto al fabbisogno regionale, ha provocato un flusso di pazienti, anche gravi, da altre Regioni, fatto che ha comportato e comporta vari problemi.
Gli uffici dell'Assessorato, vista la situazione nel suo insieme, hanno predisposto un censimento degli ospiti delle varie unità residenziali che si concluderà tra breve. È oggetto di approfondimento, da parte del Commissario e degli operatori del dipartimento salute mentale dell'ASL n.
8, la valutazione della congruità con la situazione sanitaria e sociale attuale della tipologia assistenziale da prevedere all'interno della struttura e/o l'individuazione di altre possibili soluzioni gestite in prima persona dal dipartimento di salute mentale dell'ASL n. 8 (Centro diurno, gruppi appartamento) che potrebbero coesistere nei locali in questione.
L'ASL n. 8 è impegnata da una parte ad attivare interventi di manutenzione straordinari affinché l'immobile non si degradi per il mancato utilizzo e dall'altra, entro l'anno, a scegliere, sulla base degli approfondimenti di cui sopra, l'indirizzo definitivo della struttura da attivarsi nel 2007.



PRESIDENTE

La parola, per la replica, alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Ringrazio l'Assessore per la risposta. Ho preso alcuni appunti, ma sarebbe interessante poterla avere totalmente scritta.
Mi limito, semplicemente, ad una riflessione legata, ovviamente, alla giustificazione che, mi pare, emerga dalla sua risposta e cioè che essenzialmente, questo è stato un intervento inserito nell'ambito della scorsa amministrazione regionale, tra le tante promesse fatte sul territorio, ma senza una base di programmazione.
ovvio che questa è una valutazione consistente e pesante, della quale è necessario tenere conto, e anche il territorio abbia conto del fatto che voi ritenete che questa non sia una struttura utile. È anche importante considerare il fatto che, nel momento in cui vengono fatte determinate scelte in marito ad interventi sul territorio, la sanità in quanto tale non è mai, sia nel caso governassimo noi, sia nel caso governiate voi, solo ed esclusivamente una decisione monocratica dell'Assessore, ma è la conseguenza di un'attività che l'Assessorato compie, in quanto insieme di settori e dirigenti, con il complesso del mondo della sanità e in rapporto con le ASL.
Prendo atto che l'attuale Assessorato ritiene che questa sia stata nell'ambito delle scelte passate, una scelta assolutamente inutile.
Evidentemente, il territorio e l'Assessorato nella sua complessità nel momento in cui l'ha valutata avrà, dal suo punto di vista, sbagliato. Noi ovviamente, riteniamo che questo investimento, per la portata che ha avuto e per come è stato considerato sul territorio, avesse una valenza giustificata dalle stesse strutture regionali e locali che la difendevano.
Quindi, in questo senso ci faremo carico di informare il territorio che l'Assessorato non ritiene che questa sia una struttura utile.
molto interessante l'aspetto da lei richiamato, rispetto al rapporto posti letto ed esigenze sul territorio che attengono ad un tema molto più complesso e, quindi, non solo ed esclusivamente legato a questo specifico problema. Riteniamo che su questo argomento si debba fare un approfondimento importante, anche nell'ottica della discussione che ci sarà a livello di Commissione sanità sul Piano Socio Sanitario, perché è un tema sul quale, allo stato attuale, sia precedentemente sia ora, non ci sono ancora lumi, notizie o riflessioni e proposte dal punto di vista complessivo della programmazione.
Per quanto ci riguarda, ovviamente, il fatto che adesso vi occupate voi di questo tema sarà importante per vedere come verrà garantita la soluzione del problema posti letto in esubero.
Sul resto, ovviamente, non mi ritengo soddisfatta per il tipo di risposta che, ancora una volta, sostanzialmente, giustifica una sorta di inefficienza della struttura affermando che l'investimento, tutto sommato non pare essere stato o essere molto utile. Però, sarà nostro carico spiegare al territorio che queste risorse messe a disposizione avevano una loro logica, non dell'Assessore, ma della sanità, qualche tempo fa, mentre adesso non sono più ritenute utili.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Valpreda per una precisazione.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

Volevo solo dire che, forse, il rumore di fondo dell'aula ha impedito di cogliere il senso della mia risposta. Non ho detto alla Consigliera Ferrero che la questione è stata accantonata. La questione è oggetto di un'ulteriore valutazione da parte dell'ASL. Assolutamente, non si è arrivati alla decisione di accantonare l'utilizzo di questa struttura, ma solo di vederne un uso integrato con altre soluzioni.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Attivita" delegate alle USSL (vigilanza, formazione)

Interrogazione n. 756 del Consigliere Rossi, inerente a "Consultazioni in merito all'applicazione della delibera della Giunta regionale n. 17 e n. 18 del 30/03/2005"


PRESIDENTE

Passiamo ora ad esaminare l'interrogazione n. 756, sulla quale risponde ancora l'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla programmazione socio-sanitaria di concerto con l'Assessore al welfare

Per quanto si riferisce all'interrogazione n. 756 del Consigliere Rossi, ricordo che si articolava sulle consultazioni in merito all'applicazione del DGR 17 e 18 del 30/03/2005. Il Consigliere Rossi voleva sapere qual era il percorso seguito per la definizione del nuovo modello assistenziale, nell'ambito del tavolo congiunto Regione-territorio per l'applicazione dei LEA, di cui alla delibera n. 51/2003. Il monitoraggio sulla progressione attuativa annuale del modello regionale di assistenza residenziale ad anziani non autosufficienti è stato illustrato e discusso nell'incontro del tavolo congiunto Regione-territorio per l'applicazione del LEA sull'area sociosanitaria nella forma plenaria (parti, componenti e più parti coinvolte) tenutosi il 20 aprile 2006 coerentemente con quanto previsto dalla delibera n. 17 del 30/03/2005.
Il Gruppo di lavoro citato è stato costituito in rappresentanza tecnica dalle sole parti componenti il tavolo congiunto Regioni-Territorio. Tali parti sono la Regione (assessorati alla tutela della salute e del Welfare) le Associazioni rappresentative degli enti locali e le organizzazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL).Il Gruppo di lavoro si è riunito nei giorni 2 e 22 maggio 2006 presso la sede dell'Assessorato alla sanità e non in provincia di Alessandria, come citato nell'interrogazione.
Successivamente a tali incontri è stata elaborata, a livello interassessorile, una proposta tecnica relativa al piano di progressione per l'applicazione a regime della D.G.R. 17/2005. Questa proposta è stata illustrata e discussa nel corso degli incontri con tutte le rappresentanze del tavolo congiunto Regione-Territorio (sia le parti componenti sia le parti coinvolte) tenutosi nei giorni 29 giugno e 4 luglio ed è stata successivamente integrata, tenendo conto delle osservazioni pervenute.
Rispetto alla domanda posta nell'interrogazione, si precisa che il motivo per cui nel gruppo di lavoro non sono state incluse le rappresentanze dei soggetti gestori delle strutture residenziali, è dovuto al fatto che tali rappresentanze non fanno parte del tavolo congiunto Regione-Territorio come componenti istituzionali ma come parti coinvolte (citato dalla delibera n.
17). Il coinvolgimento è stato garantito, tuttavia, attraverso l'organizzazione di incontri specifici in data 4/7/2006, fra gli Assessori competenti e le rappresentanze di tutte le parti coinvolte nel tavolo congiunto Regione-Territorio, vale a dire i soggetti gestori delle strutture residenziali e le rappresentanze del volontariato e del privato sociale. Quindi sono stati sentiti non nel tavolo ufficiale, che non lo prevede, ma in una riunione appositamente dedicata.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 925 del Consigliere Rossi, inerente a "Liste di attesa negli ospedali piemontesi"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interrogazione n. 925.
Risponde l'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

In riferimento a quest'interrogazione, che si riferiva alle liste di attesa negli ospedali piemontesi, si precisa che è stata interpellata la direzione generale dell'ospedale Mauriziano, che ha fatto presente come le modalità organizzative attuate per la prenotazione delle visite reumatologiche, siano state modificate a partire dal luglio 2006.
In particolare il disservizio, che si era effettivamente verificato nei termini segnalatici, non dovrebbe più presentarsi, in quanto al numero di prime visite precedentemente previste (24-30), sono state aggiunte ulteriori 40 visite la settimana, tant'è che ad oggi i tempi di attesa per chi prenota una prima visita reumatologica, sono di circa tre giorni.
Come già avveniva in precedenza, anche ora viene garantito l'accesso diretto per tutti gli utenti che presentano una richiesta di visita urgente.
Il piano di abbattimento delle liste di attesa adottato con la DGR 56/7/2006 in adempimento alle richieste ministeriali di durata quadriennale, che fissa i tempi massimi che dovranno essere rispettati per le prime visite e prestazioni ambulatoriali, non si riferisce ai tempi di attesa relativi alle prime visite reumatologiche che, pur tuttavia dovranno essere anch'esse contenute nell'ottica di una buona gestione aziendale.
L'azienda ha assicurato di aver dato da tempo disposizione formale agli operatori presenti presso gli sportelli di prenotazione a non indicare percorsi di libera professione sia intra che extramoenia, fatta salva specifica richiesta dell'utente.
intendimento della direzione stessa, infine, mettere a disposizione dell'ufficio di prenotazione una lista delle strutture pubbliche piemontesi che effettuano la prima visita reumatologica, al fine di indirizzare l'utente presso altre strutture qualora i tempi di prenotazione non risultino appropriati.



PRESIDENTE

La parola, per una replica, all'interrogante, Consigliere Rossi.



ROSSI Oreste

Grazie, Assessore. Sono soddisfatto della risposta perch effettivamente se così è, c'è stata una soluzione ad un problema abbastanza grave. Problema che era legato a tempi di attesa veramente biblici addirittura di otto-nove mesi da una parte e, dall'altra, al fatto spiacevole che venisse personale privato a pagamento ad effettuare questo tipo di visite, su indicazione dalla struttura o da chi in quel momento rispondeva e rappresentava la struttura.
Devo dire che è stata un'operazione ben fatta, perché si è trovata la soluzione ad un problema in tempi brevissimi (tre giorni), un periodo assolutamente congruo.


Argomento:

Sollecito risposta a interrogazioni e interpellanze


PRESIDENTE

Prego l'Assessore Valpreda di fornirci risposta quanto prima, nelle prossime sedute di Consiglio, alle seguenti interrogazioni: n. 311 inerente a "Ristrutturazione presidio ospedaliero 'Teresio Borsalino' di Alessandria"; n. 315, inerente a "Nuovo ospedale di Biella"; n. 316 inerente a "Nuovi episodi di malasanità in Piemonte", n. 388 "Clausola valutativa l.r. n. 11/2004 'Misure straordinarie per i presidi ospedalieri della Commissione Istituti Ospedalieri Valdesi (CIOV)", n. 426 "Laboratorio analisi presidio ospedaliero S. Salvatore di Santhià", n. 494 "Grave situazione interna all'ospedale S. Anna", n. 512 "Nuovo ospedale di Biella", n. 540 "Mancata apertura dell'ospedale 'Borsalino' di Alessandria", n. 547 "Infermieri est europeo", n. 561 "Convenzione Regione Piemonte - INPS", n. 563 "I fondi Bertagnetta restino a Vercelli", n. 567 "Previsioni in bozza del Piano Socio Sanitario regionale", n. 569 "Nomine consiglio di Amministrazione CSI - Piemonte", n. 571 "Impianto coclearie nei minori affetti da ipoacusia - Pubblicazione del tariffario e avvio della presa in carico al Servizio Sanitario Regionale dei costi d'intervento", n. 579 "Camere iperbariche in Piemonte", n. 590 "Assistenza mancata all'ospedale Sant'Anna", n. 591 "Chiusura punti nascita (Domodossola)", n. 592 "Chiusura punti nascita negli ospedali dell'alessandrino", n. 593 "Chiusura punti nascita negli ospedali del cuneese", n. 599 "Nuovo presidio sanitario di distretto a Venaria", n. 605 "Chiusura del punto nascita di Susa (To)", n. 610 "Prenotazioni visite mediche ai reparti di reumatologia", n. 611 "Tempi di attesa per le visite fisiatriche", n. 618 "Contributi economici per le prestazioni agli invalidi di guerra, alle vittime civili di guerra, agli invalidi per cause di servizio e categoria assimilate".


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione) - Assistenza farmaceutica (organizzazione, servizi ecc.

Interpellanza n. 814 dei Consiglieri Cotto, Cavallera, Ferrero e Burzi inerente a "Malattie sessualmente trasmesse in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interpellanza n. 814, alla quale risponde l'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla tutela della salute e sanità

L'incremento costante del numero di visite presso i Centri MST del Piemonte è indicatore dell'elevata visibilità di questi servizi. I dati disponibili, riferiti agli accessi, riportano che il 38% circa delle visite sono state effettuate su pazienti inviati da conoscenti o che direttamente si sono rivolti al centro. I centri clinici rappresentano circa il 62 delle strutture invianti. In particolare, per quanto riguarda i medici di medicina generale, dal 2001 al 2004 la percentuale di persone che sono arrivate ai centri MST su loro invio sono passate dal 5% al 13% sul totale delle visite.
Per ogni centro MST regionale, in modo differenziato rispetto alle diverse realtà territoriali, è stata progettata una strategia di comunicazione dell'attività dei centri che ha previsto la produzione e diffusione di documentazione cartacea informativa, la divulgazione dell'esistenza dei centri tramite internet e incontri informativi presso scuole, con associazioni e con gli operatori sanitari che lavorano maggiormente a contatto con la popolazione generale.
La tappa successiva del programma dell'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte per la definizione ed implementazione di un sistema di sorveglianza specifico per le IST in Piemonte prevede di non limitarsi alla divulgazione dell'esistenza dei Centri, ma di estendere la rete in modo che l'offerta di prevenzione raggiunga tutto il Piemonte ed interessi la popolazione generale. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso la creazione di una rete di centri clinici per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle infezioni sessualmente trasmesse, utilizzando i servizi sanitari esistenti e adottando una strategia comune di lavoro in stretta associazione con i Centri MST.
Nell'anno passato è stato realizzato un corso di cinque giornate, con l'intento di formare un gruppo di sanitari, medici, biologi, infermieri ed ostetriche appartenenti a diverse discipline, operanti nei vari servizi che si occupano della diagnosi e della cura delle IST, per individuare funzioni di riferimento nella creazione della rete regionale IST-net. L'azione coordinata e finalizzata della rete consentirà la sorveglianza epidemiologica delle principali IST, la promozione di interventi di profilassi primaria e secondaria omogenei su tutto il territorio regionale e il potenziamento degli interventi di controllo delle IST.
Presso i Centri MST - che sono sei in Piemonte - la risposta terapeutica relativa a diagnosi di patologie specifiche è offerta attivamente al fine di interrompere la catena del contagio. È favorito il trattamento dei\del partner mediante contact-tracing indiretto. La consegna del farmaco non prevede rallentamenti, in quanto è effettuata direttamente in ambulatorio secondo accordi presi con il Servizio Farmaceutico.



PRESIDENTE

La parola all'interrogante, Consigliera Cotto, per una replica.



COTTO Mariangela

Grazie, Assessore.
L'aumento da 5 a 13% deve far riflettere tutti. Noi ovviamente siamo contenti di avere sei Centri d'eccellenza in Piemonte, però non dobbiamo abbassare la guardia (e so che lei, Assessore, è convinto di questo).
Forse, però, nel discorso della prevenzione occorrerebbe predisporre un protocollo con il MIUR, Direzione regionale, affinché nelle scuole si parli di più di queste problematiche.
Lei ha già parlato di incontri informativi presso le scuole, però forse varrebbe la pena organizzare corsi per gli insegnanti, affinché siano poi loro a trasmettere ai ragazzi queste informazioni; così com'è necessario coinvolgere di più i consultori familiari.
Ovviamente mi farà avere la risposta scritta, quindi la ringrazio.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione n. 914 dei Consiglieri Boniperti, Botta, Casoni e Vignale inerente a "Ospedale San Luigi di Orbassano"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare l'interrogazione n. 914, sulla quale risponde l'Assessore Valpreda.



VALPREDA Mario, Assessore alla programmazione socio-sanitaria

L'interrogazione si riferisce alla richiesta di conoscere quali provvedimenti s'intendono attuare per rendere più cogenti i tempi della realizzazione di alcuni progetti presso l'Ospedale San Luigi di Orbassano.
Rispetto alla questione dell'elisuperficie, il Dipartimento per la Gestione del Sistema dell'Emergenza Sanitaria ha trasmesso, in data 11 febbraio 2006, il foglio ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), che sanciva l'istituzione dell'elisuperficie dell'ASO San Luigi, comunicandone contestualmente l'attivazione e l'inizio della gestione. Successivamente in data 20 giugno 2006, il suddetto Dipartimento ha trasmesso all'Airgreen società capofila dell'ATI, la scheda tecnica dell'elisuperficie comunicando che dalle ore 7.30 di sabato 24 giugno la superficie stessa sarebbe stata attiva ai fini dell'utilizzo da parte dei velivoli del 118. A partire da tale data, l'elisuperficie è utilizzata per trasporti compatibili con le caratteristiche dell'ospedale e delle specialità presenti; l'elisuperficie è abilitata per atterraggi diurni e notturni.
Rispetto alla situazione del Centro Antidoping "Alessandro Bertinaria" si precisa, innanzitutto, che esso è gestito da un consorzio di diritto privato a partecipazione interamente pubblica, i cui soci sono: la Regione Piemonte, l'Università degli Studi di Torino, l'Istituto di Medicina dello Sport e l'ASO San Luigi di Orbassano. Il Centro Antidoping ha svolto con successo i propri compiti durante l'impegnativo banco di prova delle recenti Olimpiadi invernali di Torino; lo testimoniano gli attestati rilasciati dall'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e dal Sistema Nazionale per accreditamento Laboratorio (SINAL).
Ora il Centro Antidoping è interessato da un profondo processo di riordino al fine di poter affrontare in modo adeguato i seguenti futuri campi di azione: Laboratorio Antidoping regionale; Tossicologia clinica e forense; Controllo sugli usi illeciti ed impropri dei farmaci in ambito veterinario (proprio oggi abbiamo avuto la notizia del problema della somatotropina usata per le bufale in Campania); Medical Services per la gestione dei grandi eventi sportivi; Osservatorio regionale sullo stato di salute degli atleti giovani, amatoriali e dilettanti, nonché come centro di coagulazione, in accordo con l'Assessore regionale allo sport, per tutte quelle che sono le iniziative di lotta al Doping, in particolare proseguendo l'attività della campagna promozionale "Sport pulito".
Per quanto attiene il Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (DEA) è innegabile che tale struttura necessiti di una profonda ristrutturazione anche per far fronte alla domanda crescente dell'utenza (40.000 passaggi nel 2005, stima di 45.000 passaggi nel 2006). È previsto un primo intervento di adeguamento della rampa e del piazzale di accesso, con dotazione di camera calda, per la primavera 2007. Una completa sistemazione sarà realizzata utilizzando i fondi previsti ex art. 20 L. 67/88. Tale progetto si inquadra nella rivalutazione complessiva dell'Area Emergenza Terapia/Intensiva dell'ASO San Luigi. A tal fine, sono stati appaltati i lavori per la prossima realizzazione di una nuova area per l'assistenza ambulatoriale e per l'Endoscopia Digestiva, che permetterà, in una fase immediatamente successiva, lo spostamento della Rianimazione nell'area suddetta. I progetti sono finanziati sulla base del dispositivo dell'art.
20 L. 67/88.
Rispetto alla situazione delle sale operatorie, si precisa che i tempi di attesa sono sensibilmente lunghi solo per alcuni tipi di interventi non urgenti urologici e ortopedici. Per quanto concerne, invece, tutte le patologie che necessitano di un intervento urgente, quest'ultimo è effettuato con tempistiche compatibili con le esigenze cliniche.
comunque opportuno rilevare che i tempi di attesa non sono conseguenza diretta di una carenza di sale operatorie. L'ASO San Luigi dispone attualmente di sette sale operatorie nonché di una sala utilizzabile solo per interventi in anestesia locale; tenendo conto degli attuali organici e della dotazione di posti letto, un aumento del numero delle sale operatorie non comporterebbe alcun significativo aumento del numero di interventi chirurgici.
Ciò non toglie che, nell'ambito dei progetti finanziati ex articolo 20 legge 67/88, sia prevista la realizzazione di due nuove sale operatorie, al fine di adeguare tecnologicamente quelle esistenti. Nell'ultimo anno la Direzione Generale dell'ASO San Luigi ha posto in essere provvedimenti organizzativi atti al miglior utilizzo, in termini qualitativi e quantitativi, delle sale operatorie disponibili.
Per quanto riguarda, infine, lo status di "Ospedale di Insegnamento" si fa presente che l'ASO San Luigi è sede del corso di insegnamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia oltre che dei corsi di "Laurea Infermieristica" e di "Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica".
Venti delle trentaquattro Strutture Complesse sono a Direzione Universitarie e i Dipartimenti sono costituiti da aggregazioni di Strutture Ospedaliere ed Universitarie. Sin dalla trasformazione da Ospedale Monospecialistico in Ospedale Generale, l'Università ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita dell'Azienda e nell'attività assistenziale mentre i professionisti ospedalieri sono attivamente coinvolti nei processi di formazione.
Sia codesto Assessorato sia la Direzione Aziendale dell'ASO San Luigi sono profondamente convinti del valore strategico del progetto di realizzazione di un modello di Ospedale di Insegnamento realmente integrato e rivolto all'assistenza territoriale oltre che ospedaliera.



PRESIDENTE

La parola, per una replica, al Consigliere Vignale.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente.
Siamo sostanzialmente soddisfatti della risposta perché articolata e compiuta rispetto alle domande rivolte. Tuttavia vi sono aspetti che magari affronteremo in altre sedi, sui quali non è possibile, visto anche il numero elevato di domande rivolte, fare alcune considerazioni.
Il centro antidoping ha svolto un lavoro positivo. Tuttavia, abbiamo fatto presente non solo in questa interrogazione, ma anche in atti precedenti, che le modalità con cui si è operato all'interno del Centro anche i costi che il Centro stesso ha sostenuto - pur vero centro privato ma trattasi di trasferimenti pubblici - sono stati elevati. Così come crediamo che, pur in un'urgenza di interventi da fare, vi saranno da individuare, nella prossima votazione sull'edilizia sanitaria, alcune priorità rispetto ad altre. Crediamo che questa sia una di quelle.
Chiediamo copia della risposta all'Assessore.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la fase di sindacato ispettivo.
Il Consigliere Rossi ha fatto richiesta di una comunicazione, da parte dell'Assessore Valpreda, relativamente alla sperimentazione della pillola RU486. Prima di procedere alla comunicazione che l'Assessore è disponibile fare (prego di avvisare il Consigliere Rossi), è stata richiesta l'iscrizione all'o.d.g. di alcuni punti.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g. dei seguenti atti di indirizzo:

Argomento: Tutela dagli inquinamenti idrici

Ordine del giorno n. 447, inerente a "Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'acqua", presentato dai Consiglieri Dutto Novero e Rossi

Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Ordine del giorno n. 431, inerente a "Misure contro l'inquinamento volute dalla Giunta regionale", presentato dai Consiglieri Botta, Boniperti Casoni, Ghiglia e Vignale

Argomento: Norme generali sui trasporti - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Ordine del giorno n. 381, inerente a "Divieto di circolazione per i mezzi di trasporto con motore Euro, Euro zero, Euro uno", presentato dai Consiglieri Ghiglia, Boniperti, Botta, Casoni e Vignale

Argomento: Norme generali sui trasporti - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Presentazione interrogazione n. 1022, inerente a "Aggiornamento del piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria. Stralcio di piano per la mobilità", presentata dai Consiglieri Barassi, Dalmasso Bossuto, Clement, Deambrogio e Moriconi


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. i seguenti ordini del giorno in materia di Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria: ordine del giorno n. 447 presentato dal Consigliere Dutto.
ordine del giorno n. 381 presentato dal Consigliere Ghiglia.
ordine del giorno n. 431 presentato dal Consigliere Botta Sullo stesso punto risulta presentata l'interrogazione n.1022 a prima firma la Consigliera Barassi.
Come da prassi li considererei iscritti in calce all'o.d.g.



(L'Aula, all'unanimità acconsente all'iscrizione)


Argomento: Norme generali sui trasporti - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Casoni in merito ad una comunicazione della Giunta regionale sul piano antismog


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Casoni sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



CASONI William

Per il nostro Gruppo è molto importante il tema del blocco delle auto prospettato con delibera di Giunta per cui, dal 6 novembre, si bloccherebbero una serie di automobili nella nostra regione. Pur non essendo ancora di dominio totale della cittadinanza, sta già provocando moltissime richieste di chiarimenti, oltre che lamentele, da parte di associazioni e di cittadini che vogliono essere informati su questo provvedimento.
Approfittando della presenza dell'Assessore all'ambiente De Ruggiero si rileva, peraltro, che la presenza odierna di Assessori e di rappresentanti di Giunta è scarsissima, per cui riteniamo che la nostra richiesta possa essere accolta - e dal momento che tali provvedimenti sono stati iscritti all'o.d.g., chiediamo che tali provvedimenti vengano discussi immediatamente, mediante un'inversione punti all'o.d.g., perch crediamo che sia un tema sul quale i cittadini attendono urgentemente delle risposte, per conoscere le modalità con cui entrerà in vigore tale delibera e per sapere se nei loro territori potranno o meno circolare.
Inoltre, l'Assessore ci dovrebbe altresì spiegare come mai questo provvedimento, che potrebbe essere utile per il centro di Torino, valga anche per Briga Alta, ad esempio, piuttosto che per Domodossola, limitando la mobilità, peraltro, di fasce debolissime di cittadini: chi possiede un'autovettura Panda che ha più di dieci anni, infatti, non è certo il professionista o l'avvocato.



PRESIDENTE

La sua è una formale richiesta di inversione punti all'o.d.g., per collocare la trattazione dei provvedimenti in oggetto in quale punto dell'o.d.g.?



CASONI William

Subito.



PRESIDENTE

Quindi dopo il punto 2), "Interrogazioni e interpellanze", ovvero al punto 2) bis.
Faccio solo presente che durante la Conferenza dei Capigruppo, tenutasi mercoledì scorso, avevamo affrontato la questione e si era deciso di demandarla all'esame congiunto delle Commissioni trasporti e ambiente decisione che puntualmente ho comunicato ai Presidenti delle Commissioni competenti, invitandoli ad attivarsi per calendarizzare un momento di discussione.



CASONI William

No, no.



PRESIDENTE

Questo era l'oggetto...



CASONI William

No. Anzi, puntualizzo affinché sia chiara la nostra posizione.
Noi avevamo già richiesto la settimana scorsa che questo provvedimento venisse discusso in Consiglio, proprio perché non lo ritenevamo un argomento marginale, da trattare in un refolo di Commissione.
Si tratta, casomai, di un problema che sta interessando tutto il Piemonte. Stanno pervenendo lettere da cui emerge preoccupazione: ho a mie mani una lettera, recapitatami ieri, del "Patto per lo sviluppo" di Cuneo che contrasta tale provvedimento, ed è firmata da Confartigianato Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti di Cuneo, cioè un po' da tutti. Oltre ai cittadini interessati, tutte queste organizzazioni chiedono di rivedere tale provvedimento.
Annuncio anche che qualora questa richiesta non venisse accolta, il nostro Gruppo proporrà richieste di inversioni punti all'o.d.g. finché non sarà accettata.



PRESIDENTE

Presidente Casoni, la sua richiesta è perfettamente legittima e quindi procederò, ovviamente, come da Regolamento.
Ci tengo solo a precisare che anche coloro che assistono e verbalizzano i lavori della Conferenza dei Presidente dei Gruppi hanno verbalizzato alla fine dei lavori, questa decisione, tant'è che ho provveduto a chiedere, con una certa sollecitudine, ai due Presidenti di Commissione di pianificare il calendario dei lavori, in modo tale da affrontare compiutamente la questione. Ciò non toglie che in questa sede l'Aula possa esprimersi in senso difforme.
Vi è, dunque, una proposta di inversione punti all'o.d.g. avanzata da un Gruppo consiliare, in merito alla quale mi pare di cogliere posizioni diverse.
Ha chiesto la parola il Presidente Muliere, dopodiché procederemo ai sensi del Regolamento e se non vi è il consenso di tutte le parti...



PRESIDENTE

GUIDA Franco (fuori microfono)



PRESIDENTE

Posso chiedere un chiarimento?



PRESIDENTE

Ai sensi del Regolamento la parola spetterebbe al Consigliere Muliere ma le concedo un breve chiarimento.



GUIDA Franco

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola solo per precisare che è vero quanto lei ha detto ovvero che noi abbiamo richiesto, in Conferenza dei Capigruppo, un approfondimento del tema di cui si parla ormai da parecchi giorni. Però, di fatto, la Commissione di giovedì è stata convocata con altri argomenti all'o.d.g.
Il fatto che il provvedimento entri in vigore il 6 novembre richiedeva quantomeno una convocazione urgente. Forse è questo l'aspetto che è sfuggito: "urgenza" voleva dire nel più breve tempo possibile, subito, e non alla vigilia del 6 novembre.



PRESIDENTE

Certo. Questo è un problema su cui assolutamente non voglio entrare però è chiaro che si tratta di una questione estremamente urgente.
Pertanto, i Presidenti di Commissione sono invitati ad operare con celerità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente.
Noi avevamo effettivamente deciso in tal senso.



(Commenti in aula)



MULIERE Rocco

Perché siamo tutti disponibili. Anzi, credo ve ne sia la necessità e il primo a volerne discutere ritengo sia l'Assessore.
Però è stata convocata una Conferenza dei Capigruppo: altrimenti comincio davvero a pensare che non serva effettivamente a molto. Ricordo bene che la questione era stata posta dal Presidente Burzi, che aveva detto: "L'abbiamo già posta in Consiglio, ma chiediamo che la Giunta ripensi questo provvedimento".
Addirittura, il collega Burzi, durante l'ultimo Consiglio regionale aveva chiesto il ritiro di questa delibera. Però, il Presidente Burzi aveva anche detto: "Ma noi...Insomma, se ne volete discutere, ne discutete. Se no...".
Dopodiché, siccome l'argomento era molto importante, avevamo deciso di convocare la II e la V Commissione in seduta congiunta per discuterne. Noi saremmo favorevoli a discuterne in quella sede.



MULIERE Rocco

CASONI William (fuori microfono)



MULIERE Rocco

All'ordine del giorno di giovedì non c'è nulla.



MULIERE Rocco

Vediamo di convocarla nel più breve tempo possibile - sono presenti i due Presidenti - e affrontiamo quella discussione in modo approfondito in Commissione.
Suggerirei anche un'altra proposta, se questo può aiutare a risolvere la questione: l'Assessore faccia una comunicazione e poi apriamo la discussione in Commissione.



MULIERE Rocco

CASONI William (fuori microfono)



MULIERE Rocco

un provvedimento che interessa tutti! Che Commissione!



MULIERE Rocco

Non vorrei che si pensasse che non vogliamo discutere del problema.
Della questione vogliamo discutere, però non è che si possono cambiare le carte in tavola tutte le volte! Abbiamo deciso di discuterne in Commissione, e poi si richiede di discuterne in Consiglio.
Sappiamo tutti che c'è molta animazione sul tema, non abbiamo volontà di non discuterne.



MULIERE Rocco

CASONI William (fuori microfono)



MULIERE Rocco

E allora discutiamone!



MULIERE Rocco

"E allora discutiamone", tutte le volte si dice così.
Per quanto mi riguarda, se l'Assessore vuole fare una comunicazione in tal senso, non vi è alcun problema. Poi, però, convochiamo nel più breve tempo possibile le due Commissioni, così come si era deciso durante la Conferenza dei Capigruppo, e approfondiamo il tema, perché va giustamente approfondito.



PRESIDENTE

Presidente Muliere, il suo intervento lo interpreto come dichiarazione di voto contraria alla proposta?



(Commenti del Consigliere Muliere)



PRESIDENTE

Vi è una posizione di mediazione avanzata dal Consigliere Muliere nel voler far rendere delle dichiarazioni all'Assessore De Ruggiero, per poi procedere col dibattito in Commissione.
Dal momento che stanno pervenendo molte richieste di intervento sull'ordine dei lavori, ai sensi del Regolamento si dovrebbe procedere immediatamente alla votazione, ma per cercare un accomodamento - ho visto due mani alzate che chiedono la parola - vi consento di intervenire.
Dopodiché, se non vi è una soluzione unanime, procederemo come da Regolamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Burzi; ne ha facoltà.



BURZI Angelo

Grazie, Presidente.
Ho chiesto di intervenire proprio come chiarimento sulla procedura perché qualora si debba votare, so benissimo come votare.
Credo però - mi ricollego a quanto diceva il Consigliere Muliere perché penso che come chiarimento ci stia - che la Giunta abbia sempre la possibilità di intervenire in quest'Aula, se ci sono delle cose da dire.
Ha ragione il collega Muliere a ricordarci - aspetto che nessuno contesta - quanto abbiamo deciso e perché. Sono però passati alcuni giorni da allora e, nel frattempo, sono successe almeno altre due cose: innanzitutto, l'Assessore in alcune sedi ha dichiarato che non ci pensa proprio per nulla a ritirare la delibera; pertanto, se l'Assessore volesse mantenere, eventualmente, questa posizione, questa sarebbe la sede per ricordarcela.
In secondo luogo, il livello della protesta - questo è un dato oggettivo - cresce.
Allora, siamo in un'Aula legislativa: voglia l'Assessore dirci qualcosa, se ha delle cose da dire adesso; ove l'Assessore non abbia niente da dire, si voti e poi andiamo avanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Vignale; ne ha facoltà.



VIGNALE Gian Luca

Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori per esprimere una valutazione positiva rispetto alla richiesta avanzata dal collega Casoni.
Vedete, credo che vi siano...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Vignale, ma è il suo Capogruppo. Sull'ordine dei lavori, la pregherei di non intervenire ad adiuvandum rispetto a una posizione che è già stata avanzata dal Presidente del suo Gruppo.



VIGNALE Gian Luca

Ma non può parlare un Consigliere a favore e uno contrario? Lo dice il Regolamento.



PRESIDENTE

Consigliere Vignale, il Regolamento parla di un Consigliere a favore e uno contrario, ma poiché è interesse, ovviamente, di chi presiede l'Aula di comporre le posizioni confliggenti al fine di dare soddisfazione a tutti ho cercato di far emergere le varie posizioni dei vari Gruppi.
Non è assolutamente mia volontà pregiudicare il suo diritto di intervenire, però siccome stiamo andando al di fuori del Regolamento pregherei davvero tutti di intervenire nella logica di un Consigliere per Gruppo, al fine di non complicare la situazione e di favorirmi nella possibilità di trovare un'intesa.



VIGNALE Gian Luca

Si, ma io intervenivo sull'ordine dei lavori per far presente che non riteniamo esaustiva la comunicazione dell'Assessore.
La delibera di Giunta ha ormai diverse settimane; sono stati fatti alcuni incontri in cui sono state mantenute le indicazioni date dall'Assessore. Non solo; il nostro Gruppo consiliare ha inviato all'Avvocatura della Regione una lettera per chiedere se, come noi riteniamo, il piano stralcio non fosse, vista l'importanza del medesimo una competenza consiliare...



PRESIDENTE

Scusi ancora, Consigliere Vignale. Stiamo cercando di trovare una soluzione. Una richiesta è già stata avanzata; la pregherei di specificare la sua proposta, visto che stiamo intervenendo sull'ordine dei lavori e non sul merito della discussione.



VIGNALE Gian Luca

Allora, la proposta che avanzo... Poi, Presidente, il Regolamento è uguale per tutti, lo dico con tutto il rispetto...



PRESIDENTE

Mi rendo conto di marciare su una linea sottile tra il far rispettare il Regolamento alla lettera e il derogare quel mimino che serve per favorire la possibilità di conciliare le diverse posizioni. Quindi è mia cura cercare di farlo nel modo meno peggiore possibile.



VIGNALE Gian Luca

O parlano uno a favore e uno contro, oppure parlano tutti. Perch altrimenti il Regolamento ha un'interpretazione che può essere elastica, se elastica è tale; se invece è rigida, parlano uno a favore e uno contro e gli altri stanno seduti, perché così recita.
Detto ciò, ritengo che la comunicazione - lo dico in merito all'ordine dei lavori - dell'Assessore De Ruggiero non sia affatto esaustiva considerato quanto non hanno fatto i Presidenti di Commissione e considerato anche quanto dichiarato dal Sindaco della nostra città in merito a un'eventuale chiusura alle auto.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della scuola media statale "Coppino" di Torino


PRESIDENTE

Prima di dare la parola ad altri Consiglieri, desidero porgere il saluto dell'Aula consiliare agli allievi della Scuola Elementare Coppino di Torino, che sono in visita al Consiglio regionale.
Benvenuti. Siamo felici che siate venuti a trovarci. Stiamo discutendo di alcuni temi che toccano anche direttamente le vicende delle vostre famiglie: stiamo ponendoci la questione di dettare norme a tutela della salubrità dell'aria e quindi di regolamentazione della circolazione con le automobili. Quindi state assistendo agli inizi di questa discussione.
Grazie e buona visita.


Argomento: Norme generali sui trasporti - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alla richiesta del Consigliere Casoni in merito ad una comunicazione della Giunta regionale sul piano antismog (seguito)


PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Barassi; ne ha facoltà.



BARASSI Paola

Intervengo solo per una precisazione, legata alla richiesta di discussione congiunta del provvedimento in II e V Commissione. Purtroppo non siamo riusciti a calendarizzare tale impegno per questo giovedì, in quanto l'Assessore De Ruggiero, che è sempre presente alle Commissioni proprio giovedì deve recarsi a Roma per un incontro legato alla Conferenza Stato-Regioni. Dunque, vi è questo problema.
Con il Consigliere Rutallo stavamo valutando di calendarizzare la discussione per la prossima settimana (giovedì prossimo). Questa è una precisazione, nel senso che noi, appena abbiamo ricevuto verbalmente la richiesta della Conferenza dei Capigruppo, ci siamo attivati per capire quando era possibile calendarizzare quest'informativa. Sicuramente la settimana prossima l'informativa e la discussione nelle Commissioni congiunte ci sarà. Questo è un impegno che espongo pubblicamente perché lo stavamo già determinando.
Ripeto, il problema è semplicemente per questo giovedì a causa dell'impossibilità ad essere presente da parte dell'Assessore e anche perché avevamo già calendarizzato, su richiesta del Consigliere Botta un'audizione dell'Assessore Sibille rispetto ai tragici avvenimenti che sono avvenuti in Valle Intrasca la scorsa settimana.
Vi è, dunque, questa contingenza, legata solo al problema che giovedì prossimo, purtroppo, l'Assessore De Ruggiero non potrà essere presente in Commissione, ma sicuramente la discussione si terrà nella prossima settimana.



PRESIDENTE

L'ultimo intervento è quello del Consigliere Dutto. Prego, prenda pure la parola.



DUTTO Claudio

Intervengo per ultimo, così posso puntualizzare l'attuale situazione che sta diventando confusa.
stata chiesta l'inversione di un punto all'o.d.g., cioè la discussione immediata degli ordini del giorno relativi al piano antinquinamento. Su questa richiesta, Presidente, mi sembra un obbligo che l'Aula si esprima, cioè che voti sì o no.
In alternativa, è stata proposta una comunicazione dell'Assessore.
Tuttavia, ricordo che sulle comunicazioni i Consiglieri possono intervenire. Pertanto, se viene bocciata la proposta di discutere gli ordini del giorno e viene data la parola all'Assessore per la comunicazione, comunque si fa la discussione su questo argomento.
Allora, la mia proposta è: anziché fare due discussioni, facciamone una sola e discutiamo gli ordini del giorno, su cui ovviamente l'Assessore interverrà facendo le sue comunicazioni.



PRESIDENTE

Per non rischiare di pregiudicare l'utilità della nostra seduta proverei ad avanzare una soluzione metodologica.
Possiamo procedere oggi con la comunicazione dell'Assessore Valpreda sulla vicenda della sperimentazione sulla pillola RU486, come richiesto a inizio seduta dal Consigliere Rossi (in mattinata, prima della chiusura).
Alle ore 14.30, prima dell'apertura dei nostri lavori, possiamo tenere una seduta della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per individuare una modalità per affrontare la questione con il maggior consenso possibile.
Ha chiesto la parola il Consigliere Muliere; ne ha facoltà.



MULIERE Rocco

Grazie, Presidente. Apprezzo sempre il suo equilibrio per cercare di trovare una mediazione all'interno dell'Aula.
Dico espressamente una cosa: che non vogliamo apparire come quelli che non vogliono discutere. Non voglio neanche regalare - lo dico perché sono presenti anche gli organi di stampa - la "palla" a William Casoni, che si fa difensore dei cittadini e delle associazioni di categoria: questo è un argomento che interessa tutto il Consiglio.
Domani è prevista la Conferenza dei Capigruppo e quindi discuteremo anche sull'autorevolezza della Conferenza dei Capigruppo. Per quanto ci riguarda, comunque, siamo disponibili a discutere adesso dell'argomento quindi lasciare la parola all'Assessore De Ruggiero per fare una comunicazione e aprire la discussione.



PRESIDENTE

Il cambio di posizione rende superfluo il mio sforzo di mediazione, per cui, se non ci sono opinioni in senso contrario, possiamo procedere immediatamente alle comunicazioni dell'Assessore De Ruggiero, fermo restando che procederemo nel pomeriggio alle altre comunicazioni.
Non c'è necessità di votazione perché è stata presentata una proposta d'inversione all'o.d.g. del Presidente Casoni. Le voci dissenzienti si sono tramutate in voci consenzienti e non c'è nessuna posizione contraria quindi la proposta del Presidente Casoni viene accolta, il punto è automaticamente invertito e quindi procediamo con la comunicazione De Ruggiero.


Argomento: Norme generali sui trasporti - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Comunicazioni della Giunta regionale in merito al piano antinquinamento


PRESIDENTE

La parola all'Assessore De Ruggiero per la comunicazione richiesta.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
Vorrei in primo luogo provare a richiamare i punti sui quali si è tutti d'accordo, cioè il vero nocciolo del problema. Il problema ovviamente non sta nel parco macchine, ma in un inquinamento atmosferico di particolare entità, ovviamente diffuso in maniera diversa tra Comune e Comune, tra realtà e realtà, che però evidenzia con molta chiarezza un peggioramento della qualità dell'aria tale da rendere già superata dalla realtà dei fatti una classificazione dei Comuni e di zone risalente al 2002.
Oggi è senza dubbio evidente che esiste un inquinamento pesante della Val Padana, che impone una collaborazione tra diverse Regioni e che è un livello d'inquinamento che potrebbe preoccuparci poco se non avesse un'incidenza diretta sulla salute dei nostri concittadini.
Insisto su questo concetto perché stiamo parlando ovviamente non di un puro superamento di legislazioni ambientali, ma di un fenomeno le cui evidenze epidemiologiche, quindi mediche, sono rilevate da esperti.
Peraltro, esiste un solo grande studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità su questa problematica, quello della sezione europea, che individua con molta chiarezza un'indubitabile ricaduta, in termini di mortalità e di morbosità, dell'inquinamento atmosferico sulla salute.
Credo che su questo siamo tutti d'accordo, nel senso che in tutti questi anni sono stati ovviamente presi provvedimenti, che hanno avuto una loro utilità, anche se non sono sufficienti.
Il punto in cui siamo è questo: un accordo tra le Regioni individua alcuni filoni d'intervento che sono quelli che, nelle sperimentazioni avvenute negli anni passati, si sono dimostrati efficaci, ma dall'altro canto abbiamo una situazione che anche nel 2006 non è certamente confortante.
Non credo opportuno leggere la miriade di dati in merito e che, se il Presidente vuole, possono ovviamente essere messi a disposizione (mi riferisco ai numeri che abbiamo al 2 ottobre). Gli aggiornamenti sono fatti ogni dieci giorni anche solo per fare le medie.
Noi abbiamo una situazione che non solo vede in tanti Comuni della nostra Regione il superamento dei cosiddetti "giorni di bonus" (il superamento pari a 35 rispetto alla soglia dei 40 milligrammi per metro cubo), ma ovviamente abbiamo anche - cosa più preoccupante - già superamenti delle medie annuali, con una situazione che registra un peggioramento, in particolare, nei territori non torinesi e della città non capoluogo di Regione. Vale a dire un superamento già delle medie degli scorsi anni, per cui abbiamo di fronte tre mesi di quelli non facili.
Abbiamo di fronte tre mesi che classicamente alzano la media e non la abbassano, perché sono tre mesi invernali.
Noi abbiamo un contatto diretto e quindi è ovvio che tutti i provvedimenti sono in continuazione monitorati con le altre Regioni e con l'Unione Europea, perché, come ben sapete, oltre ad un problema di salute che francamente è quello che più mi preoccupa - c'è anche un aspetto importante di procedura d'infrazione aperta a livello europeo, non solo con l'Italia, ma anche con altri paesi, per il superamento da più anni dei livelli definiti dall'Unione Europea, che ci porta a dire che, a partire dai dati del 2005, l'ordine di grandezza della nostra multa (cioè il pagamento dell'infrazione europea) va dai 18 ai 20 milioni di euro per il Piemonte, di più per la Lombardia e un po' di meno per il Veneto.
Questo è il secondo aspetto di preoccupazione, mentre il primo, di particolare evidenza, è, a tutti gli effetti, quello relativo alla salute e al contenimento dell'inquinamento atmosferico per avere risultati positivi nel campo della prevenzione sanitaria.
In primo luogo, desidero dire e chiedo scusa di questa parentesi - che la Conferenza Regione-Enti locali del 13 settembre ha espresso un unanime parere positivo sul provvedimento del 18 settembre. Voi sapete che la composizione della Commissione è ampiamente rappresentativa di Regioni ed Enti locali, ed è per questo che il parere favorevole che ha espresso è autorevole. Ovviamente questo vuole dire che, fin dall'inizio, la formulazione di una proposta di stralcio di piano della mobilità - questo è il termine tecnico che intitola questa delibera - è stata opportunamente oggetto di tutta la consultazione necessaria. Sono stati fatti in sede di consultazione diversi approfondimenti, avanzate soluzioni di qualche ambiguità e anche proposte modifiche di una qualche sostanza, com'è giusto che sia quando c'è una consultazione seria su una materia importante.
Che cosa sta succedendo dal 18 settembre ad oggi? Non c'è dubbio, noi sappiamo benissimo che ci sono difficoltà quando si va - cosa assolutamente non piacevole - a porre dei vincoli e degli obblighi.
Quindi, sappiamo bene che i provvedimenti che pongono vincoli, anche quando supportati da una campagna d'incentivazione che solo il Piemonte ha adottato, comportano problemi. Ovviamente non possiamo escludere difficoltà ed è ovvio, non siamo ingenui e sappiamo che ci sono difficoltà a seguito di provvedimenti presi ovviamente per salvaguardare la salute, ma che hanno anche un'incidenza diretta sulla vita quotidiana dei nostri concittadini.
Quali novità sono emerse in queste settimane? Io le cito come dei successi della nostra azione e dell'azione congiunta delle Regioni, che ha posto con molta attenzione a livello nazionale ed internazionale gli sforzi che si stanno facendo e le difficoltà che ci sono, che sono oggettive, e le difficoltà anche economiche. Però la prestazione della nostra e delle altre deliberazioni ha portato ad alcuni risultati.
Faccio una piccola parentesi. È ovvio che l'attenzione sulla delibera della Giunta è incentrata sulla partita legata all'uso delle autovetture.
ovvio invece che ci sono altri provvedimenti d'altrettanta importanza che rappresentano impegni precisi - e mi auguro che ci sia attenzione anche in occasione dell'assestamento del bilancio e della prossima finanziaria - sul rinnovo, sulla pulizia e sulla qualità come sulla quantità del nostro trasporto pubblico, che è una misura di grande importanza, per la quale abbiamo investito alcuni milioni di euro per provvedere all'installazione di filtri anti-particolato in partenza per gli Euro 2, poi per gli Euro 3 e gli Euro 1. Il primo step è già nei fondi di quest'anno. Quindi, questa procedura è già partita.
Spero che il bilancio ci consentirà di completare quest'operazione per una programmazione che non può essere per un singolo anno, perché è un importo non differente, quindi c'è tutta una partita importante sulla qualità del nostro trasporto pubblico e c'è anche una delibera di Giunta che recita che i prossimi acquisti saranno acquisti migliori, perch ovviamente non va accettato - a mio parere, come Assessore all'ambiente che si comprino fino ad un certo punto i veicoli che possono circolare e poi si lasci all'ambiente, com'è stato negli anni scorsi, devo dire con molta attenzione, pagare il cosiddetto extracosto, vale a dire quello che è di più.
Credo che sia una responsabilità complessiva comprare già quello che è di più accettandolo come logica collegiale di Giunta. C'è questa parte relativa agli autobus, c'è una parte (c'è un riscontro su La Stampa di Torino) di grand'attenzione sull'allargamento, sull'ampliamento e anche su una maggiore cogenza e importanza di un altro provvedimento ritenuto utile in tutte le Regioni, relativo all'organizzazione delle zone a traffico limitato, che possono essere o non essere totali, quindi di un'altra misura che si ritiene di dimostrata efficacia.
Noi abbiamo alcune novità. La prima è che non c'è dubbio che, a livello europeo, le delibere delle nostre Regioni sono state favorevolmente accolte. Si tratta di seguire in itinere i lavori in corso. Il 23 ottobre è prevista la seduta specifica dei Governi per dare un parere - mi auguro positivo - su questa cosiddetta estensione temporale che, con molto buon senso, tende ad affermare che, nelle aree in cui non si sono ancora raggiunti i livelli definiti dall'Unione Europea - lo dico traducendola invece di pagare multe, gli stessi impegni vengono fatti per risolvere il problema, e cioè che sia un'estensione temporale, una proroga del pagamento dell'infrazione, ma come garanzia dobbiamo approvare provvedimenti seri e impegni di spesa veri.
Il lavoro congiunto delle Regioni ha portato, certamente, ad un atteggiamento positivo. Ringrazio il Consigliere Casoni, non ero a conoscenza della notizia che lui mi ha dato riguardo all'intervista di un Commissario...



PRESIDENTE

CASONI William (fuori microfono)



PRESIDENTE

Del Capo della Commissione.



PRESIDENTE

DE RUGGIERO Nicola, Assessore all'ambiente



PRESIDENTE

Intervista che - devo dire la verità, non ho letto - del Capo della Commissione che è - a noi questo risulta, ma se c'è anche un nero su bianco, mi fa piacere - in attesa, però, dei provvedimenti. Nel senso che non c'è la seduta ufficiale, che sarà, a quello che mi risulta, il 23 ottobre prossimo. Questo va salutato con gran soddisfazione. Questo per noi è un elemento di riflessione vera, anche se abbiamo portato quei piani alla discussione.
C'è un altro successo, credo, più piemontese che di altri, ed è che nel decreto legislativo del n. 262 3/10/2006, che accompagna la Finanziaria c'è una politica positiva che è stata, con qualche soddisfazione, non suggerita, perché non è che si suggerisce al Ministero o al Governo, ma è presentata, come proposta al Ministero e poi al Governo, di una campagna di grande importanza sulla partita degli incentivi alla rottamazione dell'incentivazione sui carburanti, dei meccanismi rispetto alle tasse di circolazione che incentivino il rinnovo dei mezzi privati.
Il senso della partita su quel capitolo della nostra delibera ha tutto il senso di incentivare il rinnovo del parco macchine. A partire dal fatto che è oggettivo che i livelli d'attenzione alla tutela dell'ambiente tra le auto di dieci-dodici anni fa rispetto alle tecnologie oggi disponibili è un divario molto grande. Nel senso che non vi è alcun dubbio che molte macchine di persone soprattutto anziane fanno poco chilometri, ma a loro bisogna purtroppo spiegare che i loro chilometri contano molto di più nel contesto dell'inquinamento atmosferico.
Queste incentivazioni, già da decreto legge, sono legate alla rottamazione, per quanto riguarda i veicoli commerciali e autocarri inferiori a 3,5 tonnellate, di un incentivo di mille euro se c'è la rottamazione dell'Euro 0 o euro 1, con l'acquisto di un nuovo veicolo Euro 4.
Per le autovetture a metano, c'è un'incentivazione di 1.500 euro per l'acquisto di un nuovo veicolo omologato a metano, che aumenta fino a 2.000 euro se le emissioni di CO2 sono inferiori ad una certa quantità. Quindi viene ulteriormente incentivato se l'acquisto è ecologicamente più corretto.
Per quanto riguarda i veicoli a metano e GPL c'è un'incentivazione di 1.500 euro per l'acquisto di un nuovo veicolo omologato a metano o GPL dal costruttore più - e questo è un provvedimento che avevamo assunto oltre a quello del 2005 anche come Regione nello scorso anno, se ben ricordate 650 euro per la trasformazione a metano o GPL di veicoli entro i primi tre anni a partire dal decreto. Quindi, un'incentivazione anche alla trasformazione a metano o GPL di veicoli entro tre anni dall'assunzione di questo decreto.
Ci sono incentivazioni sui carburanti, con un gioco sulle accise, tra il GPL e il gasolio, che vada a favorire il GPL e vada invece a sfavorire il gasolio. C'è un meccanismo, che è l'unico di cui s'è parlato sui giornali di più ampia diffusione, che è legato alle tasse di circolazione che tendono a favorire le tasse di circolazione dei nuovi euro 4 penalizzando anche pesantemente, triplicando, se ho ben compreso, la tassa di circolazione dei veicoli più inquinanti e più anziani.
C'è anche una possibilità che dobbiamo esaminare per le tasse di circolazione, nella parte in cui è di competenza della Regione: "Le Regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale i veicoli nuovi a doppia alimentazione GPL, benzina e metano immatricolati per la prima volta dopo l'entrata in vigore del presente decreto, a poter portare fino a un'esenzione per cinque anni per questa tipologia di veicoli ecologicamente più corretti". Quindi, l'esenzione per cinque anni è una discrezionalità regionale. Vi dico, ovviamente, che mi sembra che sia un'altra opportunità che viene offerta, che però è oggetto di una discussione di Giunta e Consiglio, perché ha una sua ricaduta economica anche se non di grandissima entità.
Quindi, ci sono incentivazioni del Governo che sono una novità rispetto al panorama che avevamo il 18 settembre. C'è certamente un atteggiamento positivo dell'Unione Europea rispetto ai programmi che abbiamo portato, ma che non si sostanzia ancora in una delibera.
C'è una partita degli incentivi regionali nel filone artigianato che evidentemente, avendo avuto scarso successo, deve essere rivista e meglio resa appetibile, e questo è un impegno che stiamo prendendo, che sarà l'impegno che vedremo di confezionare con le associazione datoriali che riceveremo nella prossima settimana. La questione ha anche a che fare peraltro, con l'assestamento di bilancio, dove sono previsti sei milioni di euro su questa partita della lotta all'inquinamento atmosferico (anche se ovviamente, è una partita di miglioramenti ambientali, ma l'abbiamo detto più volte in Commissione, su capitoli che vanno su questa tematica e su questo problema) e ha anche a che fare con la Finanziaria dell'anno prossimo, perché è ovvio che non è che si chiude un anno, bisogna vedere come si riesce a proseguire le incentivazioni.
Le disponibilità finanziarie sono legate in parte all'assestamento di bilancio e in parte al monitoraggio della campagna di rottamazione, di cui i primi dati non sono attendibili, perché i primi giorni sono classicamente poco attendibili rispetto ad un'informazione di questo tipo. È ovvio che tutto ciò che può essere fatto a livello regionale per rendere più appetibile l'incentivazione, per verificare se, alla luce dell'incentivazione prevista dal Governo, sia utile meglio supportare e metterci del proprio per estendere la partita della trasformazione a metano o GPL di veicoli. L'andamento della rottamazione dipende dagli incentivi della rottamazione. È chiaro che tutto questo ci rende possibile salutare alcuni successi veri, fra cui vorrei anche segnalare il fatto che in più di un Comune quest'attenzione, soprattutto nei Comuni o che hanno già superato sia le medie e sia i giorni canonici di bonus. Vi è un'attenzione legata anche alla stesura e approvazione di questo provvedimento regionale altresì, c'è l'interesse a rivedere con più attenzione e più efficacia le ZTL di cui abbiamo parlato prima.
in corso la gara per la fornitura dei filtri antiparticolato ovviamente, ci auguriamo che già nel prossimo anno ci possano essere i finanziamenti così da chiudere questa partita.
La ratio di questo provvedimento regionale parte da due considerazioni.
Per quanto riguarda la prima, la legislazione in merito dice che la Regione deve intervenire laddove ci siano rischi di superamento delle soglie convenute a livello europeo. Purtroppo, qui non stiamo parlando di rischi di superamento, ma di tante realtà nelle quali i superamenti sono acclarati e dimostrati da più anni. Ormai, si riesce a svolgere benissimo un paragone per gli anni 2004, 2005 e 2006. Sussiste qualche difficoltà per il 2003 essendoci state delle modifiche nell'organizzazione del sistema, ma certamente, il 2004, il 2005 e il 2006 rappresentano, in ogni caso, un lasso di tempo che ci permette dei confronti.
D'altro canto, in tutte le riunioni svolte, che sono per il mio lavoro una costante, è stata sottolineata da parte di tutte le Province la necessità di un provvedimento regionale per provare a omogeneizzare e uniformare quella che, oggettivamente, è stata una situazione difficile per le singole realtà. Per cui, solo come battuta, se non ci fosse questa nostra deliberazione di Giunta a far testo e ad attirare l'attenzione, è ovvio che staremo tutti discutendo se a Torino fare le targhe alterne, se invece, a Biella introdurre una zona di traffico limitato, se ad Alba o a Bra individuare un'altra soluzione per risolvere il problema o se in una certa situazione possono circolare le auto Euro 4 o Euro 3, in un clima di confusione relativamente ad un tema oggettivamente complicato. Per la verità, ritengo che la nostra deliberazione fosse abbastanza chiara, poi ovviamente, complicazioni di comunicazione ve ne sono.
Alla luce di tutto questo, è chiaro che noi possiamo non ritirare la deliberazione, perché la deliberazione non si compone di questa parte sola la deliberazione comprende molte parti: quella relativa agli autobus quella relativa alle ZTL, quelle che riguardano un programma di incentivazione, quella che riguarda le incentivazioni nazionali e quelle che riguardano gli stanziamenti dati alle Province, affinché possano anche loro seguire meglio i loro programmi di azione. Quindi, non si tratta di ritiro; tale dizione, ovviamente, non può essere accettata.
Certamente, si può rimodulare la deliberazione, su questo non c'è alcun problema, perché mi sembra giusto e di buonsenso che ogni provvedimento alla luce delle difficoltà applicative e dei successi che può registrare possa essere rivisto.
Procedo ad individuare i due o tre aspetti di una qualche importanza.
Per quanto riguarda il primo, non posso anticipare nulla in quanto si tratta di una decisione collegiale e credo sia anche opportuno sentire, da un lato, le associazioni datoriali e, dall'altro, le Province, secondo un calendario di ascolto, che ritengo utile.
certo che abbiamo Comuni che superano le medie, sostanzialmente, sono quelli indicati nella deliberazione regionale del 2002, i cosiddetti Comuni di area 1 e non solo di piano. Rispetto a questi Comuni, a fronte di una situazione già registrata, è necessario adottare misure di una certa radicalità, ma in modo omogeneo, perché siamo noi a rendere note alle altre Regioni europee le nostre decisioni in merito ai 58 Comuni che possiamo definire i più urbanizzati. Non li elenco, ognuno di voi li può immaginare: per Alessandria sono 9 Comuni, per Asti sono 2, per Biella sono 2, per Cuneo sono 9, per Novara sono 4, per Torino, ovviamente, sono 23, per il VCO sono 6 e per Vercelli sono 3. Possiamo anche leggerli, sono quelli individuati dalla deliberazione del 2002 in area di piano e caratterizzati da un pallino rosso, se così vogliamo dire; semplificando, il pallino rosso indica l'inquinamento già in atto.
Relativamente ad un secondo aspetto, può esserci la definizione con le associazioni datoriali di un vero programma di dismissione dei mezzi, anche alla luce degli incentivi regionali, che, a mio parere, vanno resi più appetibili. Per quanto riguarda quelli nazionali, che già ci sono, non ho avuto il tempo di svolgere un confronto, ma li confronteremo. L'incentivo può certamente derivare da un accordo con le associazioni datoriali, in quanto è assolutamente necessario dare dei messaggi già a partire dall'anno 2006; alcune puntualizzazioni vanno fatte subito.
Mi auguro si possa individuare un piano di dismissione del parco macchine oggi adibito al lavoro sia pubblico che privato. Purtroppo, non interessa solo il privato, ma anche i nostri mezzi pubblici. Questo pu essere un punto di caduta di particolare importanza. Ovviamente, alcune precisazioni sono necessarie. In ogni caso, s'impone una nuova sottolineatura di alcuni punti. Dico questo essendo stato oggetto di sottolineatura giornalistica. È ovvio che sono esclusi i mezzi che rientrano nella voce di pronto soccorso e di pronto intervento o i casi di certificazione della reperibilità e quelli in cui c'è un obbligo morale a condurre le persone in ospedale. Questo, ovviamente, va al di là, di un'auto Euro 0 o Euro 4, mi auguro che nessuno si fermi davanti a questo mi pare chiaro, ma è utile ribadirlo.
Mi rivolgo alla Consigliera Cotto: questi aspetti erano già presenti nella deliberazione precedente, nella seconda parte, ma è sempre utile riprendere il tutto.
emerso il problema del comportamento da tenere nei casi di sciopero dei mezzi pubblici. Anche questo va detto: in questi casi, il meccanismo è automaticamente derogato, mi pare chiaro. Altre fattispecie di questo tipo possono meglio delineare aspetti di buon senso che già erano contemplati mentre altri possono emergere nel corso della consultazione. Come potete ben immaginare, quando si tocca la movimentazione e la mobilità dei cittadini, emergono tutte le possibili casistiche.
Un'altra casistica che si può verificare nelle aree che possiamo definire inquinate è la valutazione discrezionale nelle singole situazioni da parte del signor Sindaco. Questo mi sembra assolutamente normale rientra nei suoi poteri, ma, probabilmente, è utile rimarcarlo, perch evidentemente, è fonte di problemi, me ne rendo conto perfettamente.
Quindi, non è un problema di ritiro della deliberazione o un problema di data, in quanto la deliberazione ha una sua cogenza non solo sulla parte di traffico privato. I successi, ma anche le attenzioni e le sottolineature che registriamo, evidentemente, c'impongono una revisione, una riscrittura una rimodulazione rispetto a questo punto, sia per chiarire alcune parti sia per lanciare alcuni messaggi nel 2006, che, lo dico con molta franchezza, sono prodromi di altro. Si tratta di un meccanismo programmatorio di cui si può valutare la gradualità, che consta di vincoli successivi e attenzioni sempre maggiori; non è una gradualità a scendere ma a salire.
Ritengo che da parte mia queste siano le principali comunicazioni. Lo dico sinceramente, ho letto un solo ordine del giorno, non sono riuscito a leggere il secondo. Certo, posso non essere d'accordo su alcune considerazioni. Faccio solo una valutazione relativamente ad una misura importante che è stata messa in campo, quale quella del bollino blu. Il bollino blu, ovviamente, è un bollino che tende a tenere la macchina a livello iniziale. Purtroppo, non possiamo accontentarci di questo, vista la situazione in cui ci troviamo. Pertanto, devo dire che c'è una serie di considerazioni che non mi vedono consenziente, ma se l'input è di una sottolineatura, anche alla luce di tutte le considerazioni che ho fatto di rivedere alcune modulazioni del provvedimento, questo ce lo impone assolutamente il buon senso.
Leggo che il Consigliere Marco Botta ha chiesto di rinviare per almeno altri cinque anni, ma credo che non sia opportuno dare tempi di rinvio dato che siamo già al punto finale di un processo che già doveva succedere (delibere regionali, comunali, provinciali e nazionali). Dare tempi di modulazione è certamente opportuno, ma dare tempi di rinvio credo sia sbagliato da tutti i punti di vista.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PICHETTO FRATIN



PRESIDENTE

Sono le 13.10. Sono iscritti a parlare i Consiglieri Casoni, Burzi Cavallera, Dutto, Rossi, Travaglini, Barassi, Robotti, Turigliatto Vignale, Botta, Cotto e Guida.
Direi che, data l'ora, possiamo riprendere queste prenotazioni per la seduta del pomeriggio.
Riprendiamo i lavori del Consiglio alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.08)



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