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Dettaglio seduta n.80 del 17/06/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.13)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo u.s. e sue integrazioni, secondo quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche, come già avvenuto nelle ultime settimane, per la migliore gestione della seduta. Per confermare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando gli appositi pulsanti rosso (disattivo) e nero (attivo).
Il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola diversamente, il microfono va tenuto spento.
Per chiedere la parola, occorre prenotarsi per mezzo della chat.
La seduta è trasmessa in streaming. Pertanto, tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile online. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma dalla presenza, sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza. Sia la presenza sia la votazione vanno confermate nella chat: vi prego di prestare particolare attenzione a quest'adempimento.
Hanno chiesto congedo Cirio, Graglia, Poggio e Ricca.
Il numero legale è 24.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 9 giugno u.s. ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo subito loro la parola, perché qua, davanti all'aula, in via Alfieri, è presente una delegazione delle RSU del CSI Piemonte che, oltre a svolgere attività di volantinaggio e sensibilizzazione sulla questione dell'emendamento n. 17 che abbiamo sollevato ieri, avrebbe piacere di incontrare una rappresentanza del Consiglio. Le chiederei, quindi, di sospendere i lavori per permettere questo incontro, in modo da liberare sia noi sia loro.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Alla luce della discussione della Conferenza dei Capigruppo di ieri sera terminata tardi, su alcuni emendamenti depositati, le chiederei in apertura, se è possibile, di sospendere i lavori, per permettere al Gruppo del PD di fare una riunione di gruppo e poi, come opposizione, di riunirci.
È una questione di un quarto d'ora per tutte e due le riunioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori e su quanto abbiamo discusso ieri sera alla Conferenza dei Capigruppo.
È comparso un emendamento rubricato al n. 1943, presentato "un po' così" non dico di notte come i ladri, ma un po' alla chetichella. Essendo un emendamento di Giunta, che non è come un emendamento delle opposizioni che può risultare di merito o ostruzionistico (a meno che la Giunta non si faccia ostruzione da sola: a volte lo fa in modo involontario per incapacità, ma non lo fa coscientemente), è un emendamento che vuole passare ed è un emendamento che andrebbe a modificare la legge sul gioco d'azzardo patologico.
Questo è un fatto gravissimo - ripeto, un fatto gravissimo - perché la legge era in discussione in Commissione. È stato messo lì senza dire nulla magari pensando che nessuno se ne accorgesse.
Noi questo non lo permettiamo. È una cosa vergognosa! Veramente vergognosa! Vi dovete vergognare di questo! Da parte nostra ci organizzeremo; se volete passare i prossimi mesi a votare degli emendamenti, perché le votazioni non rientrano nel contingentamento, fate pure. Adesso vedremo cosa fare, se non ritirerete quell'emendamento.
Questa è l'ulteriore dimostrazione della vostra incapacità! Incapacità di discutere e di confrontarsi in Consiglio e nelle Commissioni. Avete ridotto la seduta d'Aula del Consiglio regionale a un rito di votazioni e di bottoni che si schiacciano e non al luogo della discussione e della democrazia, perché non siete in grado di discutere le questioni nelle Commissioni consiliari.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Oltre a sottoscrivere tutte le parole del mio collega Bertola - ci tratteniamo, perché siamo in Consiglio - volevo perorare la richiesta del Consigliere Gallo per una sospensione, in modo da poterci confrontare con le opposizioni e, magari, dare la possibilità agli Uffici di "fare la quadra" sugli ultimi emendamenti che sono arrivati.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Proverò a dosare le parole nel modo più corretto, per non farmi sanzionare.
So che a lei, Presidente, piacciono le parole in piemontese, ma non ho davvero nessuna traduzione per quello che avete fatto questa notte, come dei ladri, nel segreto delle minacce velate che ci avete fatto ancora ieri in Capigruppo. Ricordo, per chi si è appena collegato, che voi avete avuto la faccia tosta, dopo soltanto due ore di illustrazione degli emendamenti di contingentare i tempi, di supplicarci di evitare di presentare altri emendamenti, pur non avendo accettato nessuna - ripeto, nessuna - delle nostre richiedente e avendo, per l'ennesima volta, violato il principio di rispetto che c'è fra noi.
Già, perché noi siamo davanti a un Consiglio regionale che avrebbe dovuto discutere sulla Commissione di inchiesta sul COVID. Voi siete riusciti, non solo a prenderci in giro per due settimane, ma anche a richiamare in Aula un omnibus, che doveva contenere tutte le norme collegate alla finanziaria e, invece, come è successo con il "Riparti Piemonte", avete inserito delle leggi e delle modifiche di leggi che, nella scorsa legislatura, abbiamo impiegato quasi quattro anni a riformare. Sì: parlo dell'urbanistica nel "Riparti Piemonte"; oggi, invece, ripartite con la caccia e con le cave! Non contenti dei 3 mila emendamenti che abbiamo depositato, negli orari stabiliti, voi questa notte, a firma della Giunta, tra l'altro, quindi neanche un'ipotesi di maggioranza - no, della Giunta! - in sfregio a tutto quello che ci siamo detti sul mancato rispetto, di nuovo, delle norme sul contingentamento. Già, perché voi contingentate i tempi su una norma che non è né il bilancio, né l'assestamento, né per motivi urgenti! In questo omnibus ci sono talmente tante questioni,che i motivi d'urgenza non ci sono! Così, in una notte avete provato a normare il CSI, togliendogli tutte le funzioni, togliendogli il ruolo di Ente di diritto pubblico; e così questa notte, cosa avete pensato per forzarci la mano? Di mettere sul tavolo la modifica delle norme gioco d'azzardo! Benissimo! Volete il Far West? Volete il Far West? Lo sparatutto, sia nella caccia sia nel gioco d'azzardo? Bene! Queste pistole fumanti che continuate a mettere sul tavolo, credo che noi, da pacifisti, ve le dovremo tutte buttare. E non saremo da soli a farlo: lo faremo con gli strumenti del Regolamento, ma anche con chi ci sta ascoltando! Parlo dei giornalisti, che dovrebbero iniziare a scoprire che cosa sta succedendo! Già! Perché voi state mettendo sul tavolo tutte le promesse elettorali, con strumenti che di fatto, non sono normati dal nostro Regolamento! Voi state utilizzando impropriamente le norme di legge per fare rientrare queste modifiche; nella notte della crisi, avete iniziato a mettere il calcestruzzo nell'urbanistica e adesso, in una norma collegata alla finanziaria, volete estendere tutte le norme sulla caccia e anche quelle sul gioco d'azzardo ritornando al Far West di prima: noi ve lo impediremo! Presidente, lei dovrebbe capire qual è il suo ruolo! Lei dovrebbe rispettare le opposizioni e, invece, non ci ascolta da settimane! Presidente, le chiedo intanto di fermare subito questa discussione permettendo alle opposizioni di incontrarsi; sinceramente, io spero davvero - che la maggioranza si incontri in questo tempo e ritiri in fretta quell'emendamento fatto questa notte; altrimenti, i 5 mila emendamenti, che stiamo per depositare, non vi basteranno per arrivare neanche a settembre! Ve lo dico, sinceramente: dovete smettere di ricattarci! Perché è chiaro che questo è un ricatto: è chiaro! Ma se continuate così, continueremo a fare quello che possiamo! Continuate a metterci i piedi in testa? Noi continueremo a opporci, perché siamo l'opposizione e lo siamo di diritto perché qualcuno ci ha dato questo mandato, e sono i cittadini piemontesi! Voi dovete governare, ma noi dobbiamo vigilare, perché nella notte, nello scuro delle vostre segrete stanze, non continuiate a fare quello che avete fatto in questi giorni!



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Brevemente; in realtà, provo a correggere il collega Grimaldi.
Collega Grimaldi, è successo molto peggio rispetto a quanto detto da lei perché non è stato depositato questa notte, ma qualche minuto prima della riunione dei Capigruppo di ieri sera delle ore 20.00, imposta dalla maggioranza, senza comunicarlo in Capigruppo, senza dire in Capigruppo che ci sarebbero stati nuovi emendamenti e chiedendo il contingentamento violando, come abbiamo già detto ieri, il comma 6 dell'articolo 69, a nostro avviso, che non permette il contingentamento su norme non collegate alla natura finanziaria dello stesso. E non solo: chiedendoci di non presentare più emendamenti, quindi interpretando in modo restrittivo il Regolamento, senza neanche dirci che avrebbero depositato questi emendamenti! Quindi, per me, è ancora più grave quanto è successo...



GRIMALDI Marco

Che schifo, Presidente! Ha ragione lei: è un vero schifo! Una vergogna! Come diceva il Consigliere Bertola, una vergogna!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, non sovrapponetevi.



GALLO Raffaele

Non m'interrompa, Consigliere Grimaldi, non faccia opposizione a me.
Tengo a dire che per tutto il giorno ho chiesto, personalmente - mi riferisco al Presidente del Consiglio, perché è il mio riferimento nel dibattito consiliare - se la Giunta avesse altri argomenti su cui depositare emendamenti ed, eventualmente, addirittura di fermare il Consiglio per una Commissione per farceli illustrare. Non ci è stato detto nulla! E l'abbiamo trovato stamattina. nel momento in cui sono stati caricati gli emendamenti dagli Uffici. Questo, per me, è ancora più grave! Quindi, chiedo scusa, Presidente, se ho abusato sull'ordine dei lavori, ma ho corretto il collega Grimaldi, perché è ancora più grave quanto è successo. Rispetto a questo, continuo a chiedere se è possibile avere una sospensione per riunire le opposizioni. Grazie.



PRESIDENTE

Adesso finiamo gli interventi sull'ordine dei lavori. Procediamo con ordine.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Rapidamente, anch'io sono sorpreso, per non dire di peggio, del modo in cui è stato proposto quest'ultimo emendamento, ma c'è una questione che sta a monte: noi abbiamo un problema grosso, che si sta sempre più manifestando ed è la questione del contingentamento, che all'interno del Regolamento è previsto per circostanze particolari.
Per come le cose si stanno mettendo, sta diventando la postilla ad ogni momento in cui la maggioranza è più in difficoltà e non riesce a risolvere con la mediazione e con il dialogo, prima di entrare in Aula, questioni che, legittimamente, ci vedono in posizioni opposte.
Le dico perché questo problema va risolto il più rapidamente possibile.
Perché non è accettabile che uno strumento, inserito all'interno del Regolamento per dirimere circostanze particolari, gravi, importanti e rilevanti come sono, indubbiamente, quelle, per esempio, di bilancio (non si può lasciare la Regione a discutere del proprio bilancio perché ci sono priorità, quello è evidente), ma ciòo che dovrebbe essere un'eccezione, è diventata la regola. Sono questioni che, oggettivamente, non sono urgenti e irrilevanti, ma diventano il motivo per cui si utilizza impropriamente lo strumento.
Bisogna dare una soluzione al problema, altrimenti andiamo avanti per quattro anni ogni volta negando, come ha detto in maniera legittimamente colorita il Consigliere Grimaldi, anche la democraticità di quest'Aula. Se ogni volta che non siamo d'accordo su argomenti - che, invece, dovrebbero essere discussi in Commissione e che avrebbero bisogno di occupare il tempo necessario - andiamo al contingentamento, neghiamo proprio l'essenza stessa di confrontarci per la risoluzione dei problemi. Francamente, tematiche come la caccia, l'edilizia e il gioco d'azzardo, per quanto importanti hanno bisogno di approfondimento e non possono essere risolte manu militari con un sistema come quello che si sta utilizzando, cioè lo introduco all'interno dell'omnibus, chiedo il contingentamento e, a quel punto faccio passare qualunque cosa. Questa non è più democrazia.
Invece, su temi così divisivi, che però per obbligo politico dobbiamo portare a una sintesi, come quello della caccia e del gioco d'azzardo come ha detto benissimo il collega, ci sono voluti quattro anni per trovare una formula che mettesse tutti d'accordo - se neghiamo quel principio, è inutile che veniamo in Aula, è inutile che discutiamo delle cose, se tanto sappiamo che prima o poi si arriva a quella conclusione.
Il numero degli emendamenti è direttamente proporzionale all'incapacità di dialogare con l'opposizione e di trovare soluzioni condivise. I nodi centrali erano due,tre, forse quello fondamentale uno. Su quello adesso ci troviamo in questa difficoltà e non c'è stata la volontà di comprendersi.
Per questo dico, Presidente, mettiamo mano al più presto alla soluzione di questo aspetto del contingentamento, altrimenti rimarrà per sempre un vulnus in questi quattro anni e renderà veramente inutile e privo di significato il nostro ruolo e il nostro lavoro quotidiano.
Chiedo anch'io di poterci riunire come opposizione. Mi sembra più che legittimo, visto che scopriamo la mattina dopo, se non la sera stessa proposte come quella di questo emendamento che, oggettivamente, cambiano ulteriormente il panorama dei nostri rapporti.
Grazie.



PRESIDENTE

Il Consigliere Martinetti ha chiesto di intervenire sull'ordine del lavori ma ricordo che sono già intervenuti due Consiglieri del suo Gruppo.
Su cosa voleva intervenire?



MARTINETTI Ivano

Era solo a sostegno dal Consigliere: se è inopportuno il mio intervento, mi taccio.



PRESIDENTE

Non posso mai dire che un suo intervento sia inopportuno, ma mi è già "scappato" il secondo intervento del suo Gruppo: non mi faccia scappare il terzo. Le darò la parola successivamente.



MARTINETTI Ivano

Va bene.



PRESIDENTE

Darei ora seguito alla richiesta di un incontro con la rappresentanza dei lavoratori del CSI, che ho già fatto accomodare in sala Viglione, per ascoltare le problematiche che pongono. Successivamente, procederei con la riunione dei Gruppi di minoranza e poi quella dei Gruppi di maggioranza.
Sono le ore10.38: fra un incontro e l'altro, ci possiamo riaggiornare (per non fare un tira e molla) alle ore 11.15; eventualmente, ci riaggiorniamo perché tra un incontro e l'altro non c'è certezza di quando possano finire.
Ripeto, propongo ai Consiglieri presenti in Aula di andare in sala Viglione per incontrare le rappresentanze sindacali del CSI. Successivamente, ci saranno le riunioni dei Gruppi di minoranza e poi dei Gruppi di maggioranza. Per il proseguo dei lavori, ci riaggiorniamo alle ore 11.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.39, riprende alle ore 13.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Abbiamo svolto l'incontro con la delegazione dei lavoratori del CSI e c'è stata la riunione delle minoranze.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; poi, vista l'ora, ci interromperemo ulteriormente per la pausa e riprenderemo successivamente.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Grazie per il tempo che ci avete lasciato. Noi siamo rimasti, come detto stamattina, particolarmente colpiti dall'atteggiamento della Giunta e della maggioranza rispetto al deposito di questo emendamento, in particolare in tema di ludopatia, ma anche di una serie di interventi inseriti nell'omnibus all'ultimo minuto, prima della Conferenza dei Capigruppo di ieri sera. È un passaggio che segnerà i rapporti tra maggioranza e opposizione, i rapporti tra Giunta e Consiglio.
Noi chiediamo, in questa mia richiesta - parlo a nome delle opposizioni ma poi interverranno anche gli altri colleghi Capigruppo - di avere un confronto con il Presidente Cirio e con l'Assessore ai rapporti con il Consiglio, Marrone, per affrontare questo tema, quello che è successo nella serata di ieri sera, questa mattina e, in particolare, i rapporti tra Giunta e opposizione. Ricordo a tutti che noi siamo opposizione, ma rappresentiamo centinaia di migliaia di piemontesi che hanno voluto credere in noi, ci hanno dato il mandato di rappresentarli all'interno di quest'Aula e di svolgere un ruolo diverso da quello di amministrare la Regione, cioè di controllare e verificare, svolgere il ruolo di opposizione rispetto alle leggi e alle proposte di legge della maggioranza.
Il nostro ruolo è quello di farvi compiere meno errori possibili, dal nostro punto di vista, e questo noi lo faremo con forza, con gli strumenti del Regolamento e con il ruolo e la forza che ci hanno dato i nostri elettori e i piemontesi che noi rappresentiamo.
Siamo arrivati, purtroppo, dopo un anno dalle elezioni, ad un rapporto molto conflittuale tra Gruppi politici di maggioranza e opposizione, tra Giunta e Consiglio. Chiediamo di poter incontrare il Presidente Cirio e l'Assessore competente ai rapporti con il Consiglio per avere un confronto su questi punti, per discutere nel merito anche delle azioni della Giunta della serata appena passata e nel merito anche di alcune scelte che sono state fatte.
Questa è la nostra richiesta e attendiamo da parte vostra la possibilità o meno di effettuarla.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Buongiorno, Presidente.
Mi pare di comprendere che siamo a un punto di non ritorno. Credo che ci sia la volontà, da parte delle opposizioni, di evitare tutto questo, senza ricatti e senza ulteriori rilanci.
Sono assai stupito che sia successo quello che abbiamo letto stanotte; che addirittura sia avvenuto - non me ne ero reso conto - a pochi minuti da una Conferenza dei Capigruppo in cui ci avete obbligato a venire, alla fine del Consiglio, unicamente per comunicarci il contingentamento dei tempi, dopo solo due ore di presentazione degli emendamenti.
Noi ve lo diciamo sinceramente: tutto ci saremmo immaginati, meno che pensare che in un collegato alla finanziaria si pensasse di smontare l'intero lavoro di una legislatura. Avete solo più quattro anni di tempo per fare le leggi, per approvare quello che ritenete giusto, anche se va in contrasto con quanto abbiamo fatto negli scorsi anni.
In particolare, io ve lo ricordo, per fortuna, la legge di cui sono stato il relatore di maggioranza - e parlo della legge che contrasta il gioco d'azzardo patologico - era stata votata innanzitutto all'unanimità; in secondo luogo, era stata richiesta dai tanti Enti locali che chiedevano di non essere lasciati soli davanti alla deregolamentazione totale. Abbiamo dalla nostra parte le scuole, le Università, i professionisti, le comunità chi si occupa di ludopatia ogni giorno, ma soprattutto abbiamo dalla nostra parte i dati: 770 milioni in meno sono le perdite (diminuite di fatto) e il valore del giocato. Ma soprattutto c'è una diminuzione, cioè il 20% in meno delle perdite contro un dato nazionale del 3%, che ci dice che siamo davanti alla migliore legge italiana in vigore. Ce lo dicono i professionisti, ce lo dicono autorevoli fonti giornalistiche, ma soprattutto le comunità piemontesi che non sono d'accordo con voi.
Ora avete tutto il tempo di riscrivere quella legge, avete tutto il tempo di discuterla. Di sicuro non vi è consentito farlo così, di notte, come foste dei ladri.
Spero che il Presidente Cirio e l'Assessore Marrone non vogliano segnare questo punto di non ritorno fra noi, nei rapporti tra le opposizioni e la maggioranza. Tornate indietro: siete ancora in tempo; vediamoci alle 14,30 o quando volete, in una riunione dei Capigruppo, però vorremmo un confronto con il Presidente Cirio e con chi è delegato ai rapporti con l'opposizione l'Assessore Marrone, per un confronto con le opposizioni su questo punto ma in generale su come vogliamo andare avanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Vorrei aggiungere una questione. L'emendamento che è stato presentato ieri sera, quello inerente al gioco d'azzardo, è stato presentato prima di una riunione dei Capigruppo nella quale alcuni esponenti della maggioranza chiedevano di contingentare i tempi, non solamente sul dibattito - quindi contingentare i tempi degli interventi - ma anche di impedire la presentazione di nuovi emendamenti.
Se fosse passata quella impostazione, noi non avremmo avuto neanche la possibilità di presentare nuovi emendamenti, nonostante questa ulteriore modifica dell'omnibus. In pratica, un "sistemino" per cercare di fregare le opposizioni che, per fortuna, non è passato; ma se l'andamento della riunione dei Capigruppo avesse avuto il fine che aveva indicato il Presidente Preioni, noi non avremmo avuto più la possibilità di presentare emendamenti, con questo nuovo regalino della Giunta sul gioco d'azzardo.
Se si vuole andare avanti così, fatelo! Fatelo, ma sappiate - e il Presidente Cirio lo sa bene - che la guerra costa tantissimo. Questo è uno sgarbo nei confronti delle opposizioni, è un comportamento molto lontano da quel minimo di decenza che bisogna tenere all'interno delle istituzioni e di rispetto nei confronti delle opposizioni.
State praticamente contingentando ogni cosa, nonostante in questi mesi di emergenza le opposizioni abbiano collaborato al 100% per dare delle risposte ai piemontesi, anche su cose su cui eravamo totalmente contrari.
Lo abbiamo fatto per garantire un aiuto ai piemontesi e abbiamo dovuto abbassare la testa davanti ai vostri ricatti, ma adesso basta. Adesso è finita! Quindi, o troviamo una quadra con il Presidente Cirio oppure non possiamo più andare avanti così. Vorrà dire che questo sarà solamente un assaggio di quello che saranno i prossimi 4 anni e non è una minaccia: è una richiesta di rispetto. È una richiesta di rispetto per le centinaia di migliaia di piemontesi che non la pensano come voi, perché siamo in democrazia, non siamo in dittatura. Ci deve essere prima un dialogo e poi una sintesi di questo dialogo. In questo modo ci viene impedito sia il dialogo sia la sintesi.
Per cui mi appello anche al Presidente Cirio affinché riprenda in mano le redini della sua legislatura e si renda conto che, forse, è meglio cercare di coltivare un buon rapporto con le opposizioni, anziché calpestarle in questo modo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Rispetto alle richieste dei Capigruppo di minoranza, io non ho problemi ad un incontro, anche fisico per chi è a Palazzo Lascaris, nel primo pomeriggio di oggi alle ore 14,30 o alle ore 15. Per quello che riguarda il Presidente Cirio, posso confermare che oggi è in congedo; sto raccogliendo l'ipotesi di una disponibilità congiunta nella giornata di domani, se per voi è fondamentale che ci sia anche la sua partecipazione diretta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Assessore Marrone, non me ne voglia. Noi abbiamo chiesto l'incontro ovviamente anche con lei, che ha la delega ai rapporti con il Consiglio, ma abbiamo la necessità e la volontà di confrontarci con il Presidente Cirio che rappresenta tutta la maggioranza e la guida della Giunta regionale.
Qui c'è un problema profondo di rapporti Giunta-Consiglio e maggioranza opposizione. Per cui auspichiamo che il Presidente Cirio possa trovare lo spazio oggi per incontrarci, insieme ovviamente a lei, anche fisicamente visto che siamo in Aula, in modo da poter approfondire questi aspetti.



PRESIDENTE

Nel frattempo, cercando di trovare l'intesa, possiamo sospendere i lavori che riprenderanno alle ore 14.30 e si faranno le valutazioni, come Consiglio, sul prosieguo dei lavori.
Siamo arrivati oggi alla discussione degli emendamenti sull'articolo 1 e si riprenderanno i lavori da quel punto, se non ci saranno altri fattori che interverranno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Non credo di potere intervenire sull'ordine dei lavori, perché è già intervenuto il mio Capogruppo. La domanda è: c'è stata una riunione dei Capigruppo che ha preso delle decisioni, che stiamo dando per scontate, ma lei non ci ha ancora fatto delle comunicazioni ufficiali. Non ci deve comunicare questo?



PRESIDENTE

Sì, c'è stata una richiesta da parte del suo Gruppo di sospendere la seduta per l'incontro con i lavoratori, di cui c'era urgenza.



ROSSI Domenico

Lo chiedevo perché ha detto che si riprenderà con la votazione. Chiedo scusa: solo per quello.



PRESIDENTE

Riprendiamo dall'o.d.g. iscritto attualmente.



GRIMALDI Marco

Presidente, credo che il collega Rossi le stia dicendo che si riprenderà dalle sue comunicazioni, che non ha dato stamattina.



PRESIDENTE

Sì, quello sicuro. Per essere corretti, dato che eravate tutti presenti e lo ricordate meglio di me, non è ancora stato approvato l'o.d.g. della seduta consiliare di ieri; perciò siamo ancora in quella fase. Ci sono le comunicazioni che ho già fatto stamattina sul congedo dei Consiglieri dovrò rifare la comunicazione del congedo dei Consiglieri che ho fatto in precedenza, per svolgere al meglio e ho già fatto degli errori, perch avevo messo in congedo automaticamente l'Assessore Chiorino, che invece non era in congedo, perciò ci sarà quella parte; successivamente, si proseguirà con l'ordine dei lavori iscritti, se non arrivano richieste diverse da parte del Consiglio.
L'intesa era quella. Lo dico per correttezza anche di chi segue a quest'ora i lavori. Si è arrivati alla discussione degli emendamenti all'articolo 1 non c'è stato un passo ulteriore sul disegno di legge. Questo è quanto.
Se non ci sono altri interventi, interromperei la seduta. Riprenderemo i lavori alle 14.30 con, eventualmente, degli interventi se ci saranno dei Capigruppo che richiederanno la parola; poi proseguiremo i lavori del Consiglio.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle 13.20, riprende alle 15.09)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire la Giunta regionale.
Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
In coerenza con l'impegno che mi sono assunto questa mattina, su richiesta di diversi Capigruppo di minoranza ho raccolto la disponibilità del Presidente Cirio, oggi in congedo, a incontrare la Conferenza dei Capigruppo nella giornata di domani nel primo pomeriggio, verso le ore 14.30, terminato il question time.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Mi scusi, solo per precisazione: terminato question time cosa significa? Il question time non terminerà alle 14.30, di solito dura un po' di più quindi 14.30 a prescindere dal question time?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Sì. Allora, alle 14 è programmato il question time; alle 14.30 c'è la disponibilità del Presidente. Suggerirei, senza dover rinunciare al question time, di portarlo avanti fino a quell'ora, magari interromperlo fare la Capigruppo e poi continuare. Questo rispetto alla necessità avanzata da diversi Presidenti di Gruppo di avere un'occasione di confronto politico diretto con il Presidente. Si è acconsentito alla richiesta e questa è la disponibilità.
Sulle questioni organizzative, non credo si irrigidirà né una parte n l'altra.



GALLO Raffaele

Posso solo terminare? Devo registrare 24 ore per avere la possibilità di incontrare il Presidente Cirio? Capisco gli impegni del Presidente e le agende già fissate, ma l'auspicio era di poterlo fare domani mattina.
Dopodiché, prendiamo atto della situazione del Consiglio in questo momento e dei rapporti tra Giunta e Consiglio. Se non c'è possibilità di anticipare in alcun modo l'incontro, che noi - ricordo - abbiamo chiesto per oggi ovviamente in forma di videoconferenza, perché ci rendiamo conto sia del fatto che alcuni Presidenti di Gruppo non sono in Aula sia del fatto che il Presidente Cirio potrebbe essere in giro per il Piemonte a svolgere il suo lavoro, il suo ruolo, ne prendiamo atto e registriamo quest'ennesima violazione dei tempi nell'incontrare le opposizioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
È chiaro che la tempistica con cui incontreremo il Presidente Cirio non è un aspetto secondario, visto che dovremmo definire anche come procedere su questo disegno di legge, per capire se c'è possibilità di trovare una sintesi con le minoranze, altrimenti la possibilità di rimanere bloccati in Aula per settimane non è così remota.
È chiaro che se lo dobbiamo incontrare domani pomeriggio alle 14.30, in quest'arco temporale come ci comportiamo in Aula, se non siamo arrivati a un accordo? Mi viene difficile capire quale potrebbe essere lo scopo di stare qui bloccati per ore, senza avere neanche ancora parlato con il Presidente. È senza uno scopo, se non quello di portare avanti qualche articolo che magari, se c'è veramente la volontà di discutere con le opposizioni, potrebbe agevolare il lavoro dell'Aula.
Per quanto mi riguarda, potremmo sospendere e riprendere domani mattina la seduta, avendo contezza di discutere con il Presidente Cirio il più presto possibile. Essendo convocata fino alle 20 la seduta odierna, per noi diventa impossibile affrontare i lavori senza esserci prima confrontati con il Presidente Cirio, dopo l'annuncio del contingentamento e il nuovo emendamento sul gioco d'azzardo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Provo dove sono adesso, perché mi è saltato il wi-fi in casa; qua prende il cellulare.
Prendiamo atto che questa è un'apertura politica, se capiamo bene, quindi sospendiamo i lavori fino alla sessione di domani e confrontiamoci con la Giunta. Se non è un'apertura politica, non ci serve toglierci le ultime dieci ore in cui possiamo presentare emendamenti senza sapere qual è il fine.
Ve lo dico sinceramente: poiché il Regolamento ci consente, fino all'arrivo dell'articolo successivo, di continuare a presentare emendamenti, anche di merito, non vorrei perdere quei pochi minuti che ho, perché nel contingentamento di dieci ore che ci sta per annunciare il Presidente Allasia ognuno di noi deve avere il tempo per discuterne anche nel merito.
Poiché voi riuscite in due leggi, nel "Riparti Piemonte" e nell'omnibus, a cancellare altrettante leggi, fra cui alcuni provvedimenti urbanistici, la caccia, le cave e poi, addirittura come dei ladri, di notte vi mettete a presentare emendamenti per cancellare leggi come quelle sul contrasto al gioco d'azzardo patologico, noi che cosa possiamo fare? Di sicuro, a questi linguaggi di guerra possiamo solo rispondere con la penna, anzi, con l'inchiostro virtuale dei nostri emendamenti; per cui eviterei di depositare altri duemila emendamenti, se so che c'è un confronto con il Presidente Cirio domani alle 14.30.
Diteci voi cosa fare: se sospendiamo, noi non presentiamo più emendamenti altrimenti continuiamo, abbiamo un buon ritmo, ogni ora riusciamo a fare cento.
Decidete voi. Capiamoci, perché voi ci state mettendo con le spalle al muro e noi non abbiamo nessun altro strumento, se non il Regolamento, sempre che il Presidente Allasia lo voglia interpretare in modo estensivo per tutti.
Non si capisce perché si possono contingentare leggi come la finanziaria piuttosto che l'assestamento e noi non possiamo continuare a fare almeno il lavoro di opposizione, per cui tanti concittadini ci hanno scelto almeno per vigilare proprio perché non succedessero queste cose.
Voi avete tutto il diritto - lo ricordo per chi ci ascolta, sopratutto per i giornalisti - di cambiare la legge sulla caccia. Fate la legge sulla caccia come ha fatto il centrosinistra la scorsa legislatura. Ve lo dicono anche le altre opposizioni, che ci hanno fatto opposizione per anni. Volete cambiare la legge sulle cave? Fate una modifica alle leggi sulle cave.
Volete mandare a casa la natura giuridica e pubblica del CSI? Fate una legge per questo. Volete contrastare la nostra legge sul gioco d'azzardo? Fate una legge per questo.
Non è possibile, Presidente Allasia, quello che state facendo. È ignobile.
Non so come dirlo: è ignobile! Vi rendete conto che allora in un omnibus si possono trattare tutte le leggi della legislatura precedente e cancellarle tutte in un solo momento? Vi sembra logico? A parte gli scherzi, pensate davvero che ve la caviate dicendo che è tutto normale? Se il Presidente Cirio ha fatto un'apertura, lo ringraziamo a distanza anche se non ci sta ascoltando. Ci vediamo domani alle 14.30 e riprendiamo i lavori da lì.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone, sull'ordine dei lavori.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Brevemente, solo perché la maggioranza abbia contezza che l'opposizione su quest'argomento e su questo tema ha la medesima idea e il medesimo modo di vedere. Non ci sono incrinature, anzi in tutte le sue componenti e anche in tutte le sue oggettive e differenti sensibilità, si stringe su un unico obiettivo e su una valutazione omogenea delle circostanze.
Come ho già detto questa mattina, secondo me, relativamente allo strumento del contingentamento, c'è quantomeno un abuso. Se non altro, va riveduto insieme per definirlo meglio, altrimenti abbiamo un problema da qui fino alla fine della legislatura: adesso l'abbiamo noi, ma non solo noi, anche chi governerà in futuro. Abbiamo visto come la situazione sia arrivata a un momento di non ritorno e, comunque, d'incaglio in Aula.
Ho fiducia che nel colloquio di domani con il Presidente Cirio e con l'Assessore Marrone si possano trovare elementi di sblocco, però dal punto di vista mio - in questo mi unisco ai colleghi - non ci sono grandi ragioni per andare avanti adesso e fare anche solo un passo dei 5.000 che ne dobbiamo fare, perché noi possiamo anche fare un passo al giorno, ma la soluzione deve venire, se riusciamo a trovarla, in un colloquio con il Presidente direttamente, per cambiare radicalmente la natura dei rapporti.
Allora a quel punto il fiume potrà ricominciare a scorrere anche in maniera tumultuosa, ma a scorrere; il punto è che adesso è tutto inchiodato come in un'enorme diga.
Anche per me, possiamo rimanere oggi fino alle 20 a disquisire su tutti gli emendamenti che abbiamo presentato, ma di per sé la situazione è statica e niente si potrà risolvere tra oggi pomeriggio e domani mattina, se non dopo aver colloquiato con il Presidente, che purtroppo non è sempre presente in Aula e non sempre può avere contezza di ciò che avviene, per quanto senz'altro voi gli riferiate quanto accade in Aula.
Auspico anch'io d'interrompere i lavori e riprenderli una volta che ci sia stato questo chiarimento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Preioni, sull'ordine dei lavori.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Mi sembra che questa maggioranza abbia già dato delle grandi aperture nella giornata di oggi con quest'incontro legittimo, che è stato concordato, per fare un po' il punto della situazione, e c'è stata questa giusta pausa anche ampia, per la discussione dei Gruppi di minoranza, però noi proponiamo, come maggioranza, d'iniziare l'articolato e le votazioni per procedere con i lavori del Consiglio, come da o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, ritorniamo sulle procedure.
La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Registro l'ennesima forzatura della Lega in quest'opposizione del suo Capogruppo.
Le opposizioni, tutte insieme unite, hanno chiesto un incontro, l'anno avuto 24 ore dopo, anzi l'abbiamo chiesto stamattina. Noi capiamo tutti gli impegni del Presidente, lo ringraziamo della disponibilità e auspichiamo che si possa anticipare e, in alternativa, sospendere i lavori.
Lei sa, Presidente, che avendo definito a maggioranza, in Capigruppo, un contingentamento che lei annuncerà a breve, di fatto, avete quasi messo il bavaglio alle opposizioni, quindi avremo un tempo molto limitato per raccontare ai piemontesi quello che per noi non va bene in questa legge quello che dovete ritirare, quello che state sbagliando e, in qualche modo aiutare il Piemonte a fare in modo che facciate meno danni possibili.
Auspichiamo che questa forzatura non avvenga o che, in qualche modo, si trovi la possibilità d'interloquire prima con il Presidente Cirio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco, sull'ordine dei lavori.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Vorrei replicare al Consigliere Preioni, che chiedeva di andare avanti.
Questo vorrebbe dire che l'esito dell'incontro con il Presidente Cirio è già segnato, perché se c'è la volontà di trovare una sintesi con le minoranze, non avrebbe assolutamente senso proseguire.
Se, invece, non c'è la volontà di trovare una sintesi con le minoranze tanto vale fare anche l'incontro domani: proseguiamo direttamente e chiudiamo la questione.
Sinceramente, non capisco il senso di andare avanti se dobbiamo incontrare il Presidente Cirio, per capire in che modo andare avanti; altrimenti, non c'è nessuna motivazione d'incontrare il Presidente se non per sbloccare i lavori dell'Aula.
Il Presidente Cirio avrà tutte le attenuanti di questo mondo e gli impegni però questa è la casa dei piemontesi e noi siamo i rappresentanti dei piemontesi, per cui mi sembra che questo abbia la priorità assoluta sul mandato del Presidente. Quindi, va bene; magari, non può liberarsi adesso ma che almeno ci sia concesso di sospendere i lavori per capire come comportarci domani quando riprendano dopo l'incontro con il Presidente Cirio.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, proseguirei con la discussione sulle Comunicazioni.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta consiliare di ieri 16 luglio 2020, ai sensi del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Hanno chiesto congedo Cirio, Graglia, Poggio e Ricca.
La parola al Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Mi scusi lei, Presidente.
Solo per un'interpretazione autentica del Regolamento, perché non ci siamo mai trovati in questa situazione.
Lei fa le sue Comunicazioni e i nostri interventi sulle comunicazioni però, non rientrano - immagino - nel tempo già suddiviso per il contingentamento o, invece, sì?



PRESIDENTE

È suddiviso nel contingentamento; tutte le discussioni.



VALLE Daniele

Le discussioni, ma le comunicazioni non sono discussione.
Le do un attimo per consultarsi.



PRESIDENTE

Stavo riguardando il Regolamento Sulle comunicazioni, i Consiglieri possono intervenire tre minuti.
Deve fare delle osservazioni, Consigliere Valle?



VALLE Daniele

Quindi le comunicazioni non rientrano nei tempi del contingentamento?



PRESIDENTE

Le comunicazioni no. Il resto della discussione, tutti gli altri procedimenti legati ai vari punti sì, rimangono all'interno del contingentamento.
Grazie per la richiesta di precisazione.



VALLE Daniele

Dobbiamo tutti imparare.



PRESIDENTE

Se deve fare una comunicazione, prego, ha facoltà di intervenire.



VALLE Daniele

Approfitterei di questo spazio sulle comunicazioni perché ho sentito che ci sono diversi Assessori in congedo e ne approfittavo per lamentare l'assenza sia di quelli in congedo sia di quelli che, purtroppo, non hanno seguito i lavori dall'Aula.
Effettivamente questa mattina, durante l'incontro con i lavoratori del CSI in quel momento di confronto, ho avvertito con forza l'assenza della Giunta. È vero che erano presenti i Capigruppo di maggioranza, è vero che ci sono stati i collegamenti telefonici per chiedere informazioni, ma è chiaro che un confronto diretto con i lavoratori avrebbe avuto tutt'altra possibilità di approfondimento.
Non so quale sarà il calendario della prossima settimana, ma tanto i lavoratori del CSI quanto altre categorie toccate da diversi aspetti dell'omnibus che, per sua natura, coinvolge diverse materie, avranno piacere a dei momenti di confronto con i Capigruppo che sono presenti in Consiglio, ma anche con la Giunta.
Penso che, dalla prossima settimana, se non altro gli Assessori competenti per le materie toccate dall'omnibus, dovrebbero essere presenti in Aula.
Penso che ci sarà parecchia presenza in via Alfieri la prossima settimana e non possiamo, per la dignità dell'istituzione che rappresentiamo, far sì che la Giunta sia completamente assente dal confronto con il mondo fuori che, in qualche modo, viene coinvolto dai contenuti di quest'omnibus che tocca, per sua natura, diverse materie in maniera controversa, com'è evidente dalla tensione dei lavori che stiamo portando avanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi sulle comunicazioni; ne ha facoltà.
Le ricordo che ha tre minuti.



ROSSI Domenico

Presidente, intervengo se lei ha terminato le comunicazioni. Forse il Consigliere Valle l'ha interrotta.



PRESIDENTE

Sono finite le comunicazioni.



ROSSI Domenico

Scusi, ma la questione del contingentamento quando viene spiegata ufficialmente in Aula? Magari è stato detto e io non l'ho sentito.



PRESIDENTE

Il contingentamento lo citerò quando tratteremo il punto sul disegno di legge.



ROSSI Domenico

Non fa parte delle comunicazioni?



PRESIDENTE

Se volete, lo comunico, non è un problema. È come i congedi.



ROSSI Domenico

Allora intervengo sulle comunicazioni, dando per scontato che lei lo dirà dopo. Nella mia mente c'era il fatto che, dopo una Conferenza dei Capigruppo in cui si prende una decisione grave e importante come questa il Presidente lo annunci in Aula con una comunicazione, ma va bene.
Intervengo come se lei lo avesse detto.



PRESIDENTE

Ripeto, lo avrei comunicato quando avremo trattato il punto.



ROSSI Domenico

Non ho capito se annunciarlo sul punto fa parte delle comunicazioni oppure no.



PRESIDENTE

Il contingentamento riguarda il punto sul disegno di legge e lo avrei annunciato quando avremmo trattato il punto sul disegno di legge. Non fa parte delle comunicazioni del Presidente.



ROSSI Domenico

Capito. Allora intervengo sulle comunicazioni che ha appena terminato.
Colgo l'occasione per sottolineare come ormai da diverse settimane, forse mesi, la quasi totalità delle interlocuzioni avviene solamente con l'Assessore Marrone che, chiaramente, ringraziamo, ma è evidente che non è sufficiente. Soprattutto in un caso come quello cui siamo assistendo oggi dove siamo arrivati a un punto di rottura forse mai raggiunto tra maggioranza e opposizione. La disponibilità del Presidente Cirio arriva il giorno successivo, nel pomeriggio, quando, fra l'altro, abbiamo visto che via web ci si può connettere da ogni parte del Piemonte o d'Italia.
Deduco, ancora una volta, che il Presidente in queste settimane ha cercato di trattare il Consiglio come se fosse meno importante rispetto ad altre questioni che sta portando avanti e, in questo momento, sta prendendo tempo perché ci sono da colmare delle divergenze dentro la maggioranza, anche su quello che sta accadendo. Che è gravissimo, Presidente, perché qui si sta facendo una forzatura del Regolamento non a favore dei lavori o delle minoranze, ma una forzatura al contrario, una forzatura a favore di chi ha già i numeri per andare avanti.
Su questo mi permetta, Presidente, di farle un appello con un esempio.
Nella scorsa legislatura, uno dei suoi predecessori a un certo punto minacciò - istituzionalmente, chiaramente - uno degli Assessori della Giunta dicendo che se non avesse fornito i documenti richiesti a un Consigliere di opposizione, avrebbe mandato i carabinieri o non avrebbe più convocato il Consiglio: quel Presidente eletto dalla maggioranza stava difendendo il Consigliere di minoranza e, difendendo il Consigliere di minoranza, stava difendendo l'istituzione, il Consiglio regionale.
Noi, qui, invece, assistiamo a forzature tutte a favore della maggioranza.
Mi deve spiegare, Presidente, dov'è la rilevante importanza prevista dal Regolamento su un provvedimento che va a modificare leggi su cui abbiamo discusso nella scorsa legislatura per mesi e, in alcuni casi, per anni. La legge sulle cave fu depositata a fine 2014-inizio 2015, per poi essere approvata nel 2016. Sulla caccia siamo stati in Commissione per mesi, in Aula abbiamo discusso tantissimo. Inoltre, abbiamo discusso sul gioco d'azzardo tutta la legislatura.
Oggi, con una forzatura, nel giro di pochi minuti, senza una discussione n con le forze politiche né con l'opinione pubblica e nemmeno con la società piemontese, noi cancelliamo con un colpo di spugna un provvedimento con emendamenti anche tenuti nascosti o presentati alla fine, solo dopo una giornata di discussione, solo perché non si è in grado e non si vuole dialogare con le minoranze e non si accetta il confronto. Qui c'è un'allergia al confronto, un'allergia alla democrazia! A me, Presidente, sembra il comportamento di quei furbetti che vogliono saltare la fila. Se si prevede che i provvedimenti vengano messi in programmazione, poi calendarizzati in Commissione, discussi in Commissione e soltanto dopo in Aula, questo vuol dire che chi ha scritto lo Statuto e chi ha immaginato il ruolo del legislatore, ha immaginato che un provvedimento di legge, soprattutto se importante, merita il confronto merita le audizioni e merita una revisione.
Invece, così facendo, noi prendiamo provvedimenti importanti e semplicemente li spazziamo via. Perché? Perché non abbiamo tempo, non abbiamo voglia di confrontarci e non ci interessa il confronto. Ricordo che a livello nazionale la Lega, la destra, abbandona l'Aula perché dice che il Governo non li ascolta: qui fa quello di cui lì si lamenta, ma lo fa peggio.
È una vergogna!



PRESIDENTE

La invito a concludere, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Vado a concludere, Presidente.
Qui non stiamo saltando la fila, qui stiamo saltando i procedimenti democratici e stiamo offendendo quest'istituzione.
La pregherei, Presidente, di far rispettare il Regolamento con interpretazioni che ogni tanto tutelino anche noi, a partire dalle interrogazioni perché, come lei sa, su , invece di avere riposta entro 15 giorni, sono mesi che aspettiamo: ieri ho ricevuto una risposta a un'interrogazione di ottobre. Le chiedo di essere ferreo su altre cose.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anche il mio è un intervento sulle comunicazioni, principalmente legato all'assenza del Presidente Cirio.
A breve, il Presidente Allasia annuncerà il contingentamento di questo disegno di legge e noi non avremo la possibilità di confrontarci con il Presidente subito dopo quest'annuncio.
Ricordo le parole di apertura del Presidente Cirio nei confronti delle opposizioni al momento dell'insediamento. Al Presidente è stato concesso anche molto credito, mi permetta di dirlo, abbiamo sempre fatto l'opposizione costruttiva e abbiamo sempre collaborato anche nei momenti di difficoltà che ha attraversato la nostra Regione, con un notevole senso del dovere e senso di responsabilità.
C'è un credito che dovreste colmare con le opposizioni, che invece si concretizza in maggiore debito, in un maggiore sopruso del potere della maggioranza. Visto che è stato dichiarato il contingentamento, vuol dire che per la Giunta il provvedimento è importantissimo, è imprescindibile e viene ancora prima di quello che potrebbe essere una Commissione d'inchiesta sull'emergenza COVID per dare risposte ai piemontesi o provvedimenti che possano andare a definire in che modo vogliamo costruire il futuro della nostra bellissima Regione. Invece no, nonostante il contingentamento, il Presidente della Giunta non è collegato con noi, non è in Aula e non è nemmeno collegato in remoto. Di conseguenza, mi sembra abbastanza assurdo che sia chiesto all'Aula il contingentamento su un provvedimento che non viene nemmeno seguito dal Presidente della Giunta. Mi sembra che si stia abusando un po' di questa facoltà e di questo mi dispiaccio.
Mi dispiaccio enormemente, perché avevo creduto alle parole del Presidente Cirio e alle sue aperture nei confronti delle opposizioni. A ormai quasi un anno dal nostro insediamento posso dire che, purtroppo, tutte queste speranze sono naufragate. Vorrà dire che dovremo cambiare l'impostazione della nostra opposizione, perché va bene la collaborazione in alcuni momenti, ma arriva anche il momento di dire basta ai continui soprusi nei confronti delle opposizioni, soprattutto senza che il Presidente venga in aula a metterci la faccia.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulle comunicazioni..



(Audio mancante o non comprensibile)



FREDIANI Francesca

Proprio nella discussione relativa al deposito di quest'emendamento relativo al.



(Audio mancante o non comprensibile)



FREDIANI Francesca

Sapendo che cos'è la ludopatia, io mi chiedo se l'Assessore Icardi non si ponga qualche domanda rispetto alle conseguenze che una modifica della legge sull'azzardo potranno avere sulla sanità piemontese.
Veramente non capisco per quale motivo ci si comporti così. Evidentemente condanno fermamente le modalità di presentazione, perché già solo il fatto che si pensi di modificare una legge che in questo momento è così centrale e così importante con una modalità così truffaldina, è inaccettabile. Per condanno a maggior ragione il fatto che l'Assessore Icardi non si esprima non sia presente e non dica nulla, perché è un tema che lo riguarda da vicino, lo riguarda pesantemente purtroppo. Credo che l'assenza di quest'Assessore sia un'assenza assolutamente pesante.
Tra l'altro, ricordiamo che la discussione relativa a questo tema si è svolta anche in Commissione legalità. Dopo interverrà il mio collega Bertola, che è sempre stato molto attento al tema e so che ha partecipato attivamente alla discussione della legge nella scorsa legislatura. Sono talmente tanti gli aspetti da valutare nell'andare a modificare quella legge, soprattutto in un momento come questo, che farlo con una tale leggerezza è assolutamente vergognoso. Vuol dire proprio chiudersi in una stanza e rendere conto a qualche lobby che ha consentito probabilmente al centrodestra di prendere il governo di questa Regione e restituire una parte di quanto promesso in campagna elettorale, senza pensare minimamente alle ripercussioni sulla salute dei piemontesi.
È per questo motivo che vorremmo parlare con il Presidente Cirio, perch noi restiamo convinti che il Presidente di questa Regione, in realtà, abbia a cuore la salute dei piemontesi e che possa fare queste valutazioni insieme con noi. Pertanto, crediamo veramente che sia necessario sospendere la discussione di questo provvedimento, perché non ha il minimo senso discutere oggi in Aula in questo modo. Significa proprio solo occupare il tempo nel nulla, perché capiamo bene che le discussioni che faremo oggi in Aula non porteranno a niente.
Bisogna sospendere la discussione e poi ne riparliamo dopo un confronto con il Presidente Cirio da parte dei nostri Capigruppo. Vorrei anche capire cosa ne pensa l'Assessore Icardi, poiché è la persona che si deve occupare della gestione della sanità nella nostra Regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo, come da Regolamento, sulle sue comunicazioni, che danno conto a questo Consiglio regionale e ai piemontesi dell'assenza di alcuni Consiglieri, tra cui il Presidente Cirio.
Intervengo perché, purtroppo, questa è un'amara costanza rispetto all'assenza. Ricordo all'inizio della legislatura che il Presidente Cirio come alcuni Assessori, si era dato disponibile, ma soprattutto aveva preso preciso impegno a partecipare ad alcune discussioni prioritarie, volute e che sarebbero state portate all'interno del Consiglio.
In particolare, ricordo la valutazione del Presidente Cirio di partecipare costantemente ad alcuni lavori, ad esempio, della Commissione legalità ricordiamocelo - dopo il caso Rosso, di partecipare ad alcuni lavori del "Riparti Piemonte". Anche in quel caso, è stato particolarmente assente.
Pertanto, questo elemento di assenza non so se deriva dal fatto, come ha osservato la collega Frediani, che quest'emendamento è stato ieri consegnato velocemente pochi minuti prima della riunione dei Capigruppo, da alcuni, e solo alcuni, Assessori della sua Giunta.
Occorre dare disponibilità, come diceva anche il mio Capogruppo, a questo incontro. Il Consigliere Preioni nel suo intervento ha detto che ci sono state larghe aperture della maggioranza. Le larghe aperture della maggioranza si vedranno poi nell'incontro eventuale che però, purtroppo arriverà solo domani pomeriggio.
Credo che sia un elemento difficile da comprendere e forse il Presidente Cirio dovrebbe venire in Aula anche un po' per capire il sentore delle opposizioni e capire anche le opposizioni che arrivano da fuori. Sottolineo alcuni comunicati stampa e prese di posizione molto forti da parte di tante realtà piemontesi, che si sono già espresse su quest'emendamento in maniera pubblica. Ad esempio, per quanto riguarda la caccia state ricevendo tutti delle mail e ne arriveranno altre su questo tema.
Pertanto, chiedo di sospendere i lavori e riprenderli dopo l'incontro.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente, e buongiorno.
Se ho ben capito, dovreste presto comunicare, o avete già comunicato francamente non sono riuscito a capire - che avete deciso di contingentare la discussione sull'omnibus. State facendo una cosa gravissima nel merito e una cosa gravissima nel metodo.
Nel merito - me lo faccia dire con una battuta e non la prenda come un'offesa - vi state un po' comportando come la Regina di Francia, se non ricordo male, Maria Antonietta, che al popolo che chiedeva pane offriva brioche.
A una Regione che chiede lavoro, sviluppo e benessere voi offrite di poter "sparacchiare" ai merli, di poter andare le domeniche di settembre a cacciare, mettendo magari a rischio qualche famiglia, che vuole andare a spasso, di essere "sparacchiata" e, cosa gravissima, di tornare a poter tentare la fortuna, per uscire da una situazione magari di crisi finanziaria attraverso le slot machine.
Scelte vostre; noi le contrasteremo fino in fondo, con tutti gli strumenti che avremo. Nel metodo, però, state facendo una cosa che è di una gravità se posso dire, ancora più grande.
Le scelte politiche sono legittime, ne risponderete voi, noi le contrasteremo fino alla fine, ma sono legittime, mentre la scelta del metodo riguarda tutti.
Colgo quest'occasione per dirle che ho avviato un lavoro per chiedere un parere, un'interpretazione autentica dell'articolo del Regolamento sui contingentamenti all'esterno. Se per caso dovesse dare ragione a quanto noi sosteniamo, l'avverto fin da ora che la battaglia proseguirà anche in altri terreni e su altri campi.
In ogni caso, io mi attengo a quella che è una violazione palese della sostanza e dello spirito del Regolamento, che non è certo quello di contingentare materie che non hanno scadenze, perché ci sono leggi che funzionano, e non hanno ragioni di bilancio per essere attuate.
L'hanno già detto tutti i miei colleghi, ma voglio aggiungere anche la mia voce sul punto. Se il Presidente Cirio è sinceramente interessato a trovare una soluzione che consenta a voi di approvare, con i tempi giusti e le modalità giuste, le vostre proposte politiche, allora non ha senso continuare con questa discussione. Se lei ritiene di continuare, io interverrò su ogni emendamento, come faceva una volta Pannella: chiederò la parola, controllerò l'orologio per due minuti e starò zitto. È l'unico modo per farle capire che ci volete semplicemente mettere il bavaglio.
Dico ancora un'altra cosa, Presidente, e lo dico direttamente a lei: cerchi di far tornare rapidamente i lavori in Aula. Hanno persino ripristinato i voli aerei, quindi abbia pazienza, non è possibile che mentre tutto il mondo riprende, noi siamo gli unici costretti a lavorare da casa, che per certi aspetti è anche più comodo, ma è importante, soprattutto quando si affrontano temi di questo profilo, la presenza fisica, ed è importante guardarsi negli occhi.
La politica è anche questo, quindi le chiedo di fare il possibile per tornare al più presto a un lavoro di presenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiamparino.
La Capigruppo ha valutato e può chiedere al suo Gruppo qual è la discussione in atto alla Conferenza dei Capigruppo, perché è stata mia intenzione ribadire il concetto che c'è la necessità e la volontà di riprendere i lavori dell'Aula non da remoto, ma ci sono state, non dico opposizioni, ma questioni che saranno affrontate nelle prossime Capigruppo.
Sicuramente è mia intenzione riprendere, non dico al più presto, ma il prima possibile, l'attività non da remoto.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
La mia riflessione è un po' più in generale, sulla concezione dell'omnibus in questo collegato alla legge di stabilità, su cui ci stiamo soffermando.
L'omnibus nasce per andare a modificare leggi in vigore, non nel loro contenuto politico centrale, ma negli aspetti residuali, per esempio le scadenze e alcune precisazioni marginali, che però non vanno a sconvolgere l'impianto e il senso generale di quel provvedimento legislativo.
Ho diverse perplessità sulla vostra interpretazione e sull'uso che state facendo di questo strumento, ma temo che, quando il Presidente Cirio si è insediato e ha compreso la semplificazione tra i tre assi chiave su cui voleva concentrarsi in questa legislatura, intendesse per semplificazione quest'obbrobrio legislativo cui stiamo assistendo in questi giorni in Consiglio regionale. Se voi scambiate la semplificazione per una scorciatoia regolamentare per una fuga dal confronto, non tanto con le minoranze che voi disprezzate e umiliate senza alcun ritegno, ma con la società che sta là fuori e vuole essere coinvolta nella modifica delle leggi, allora siamo veramente su due pianeti diversi, perché per noi semplificazione è tutt'altro, è rendere più agile e più veloce il processo legislativo, ma senza sfuggire al confronto politico.
Noi rispettiamo la differenza di visioni su temi come la caccia, le cave e il gioco d'azzardo. Il punto non è che non ci sia, in quest'Aula consiliare, un pluralismo di punti di vista e di posizioni politiche. Lo scorso maggio 2019, i piemontesi hanno chiesto a voi di guidare la Regione quindi è legittimo che la vostra parte politica possa aspirare a fare modifiche su un impianto legislativo pregresso della Regione Piemonte, per c'erano due modi per fare queste modifiche: il primo, era la strada politica, cioè andare in Commissione e accettare la fatica del confronto che è una fatica che si fa con la controparte politica, quindi con queste minoranze rompiscatole, che secondo voi vi fanno solo perdere tempo, ma anche con - ripeto - tutti i corpi sociali che sui vari argomenti hanno cose da dire ed è giusto che siano ascoltati.
La seconda strada è quella che avete scelto voi, cioè la strada della scorciatoia di inserire proprio il cuore dei provvedimenti legislativi in quest'omnibus, evitando completamente il percorso normale di modifica delle leggi.
Se nei vari livelli legislativi - quello statale e quello delle varie Regioni d'Italia - tutti facessero come voi, ci sarebbe un sommovimento della vita democratica, perché la democrazia non è ritenere, una volta vinte le elezioni, di avere un credito totale da parte della popolazione che implichi che non ci sia più un confronto con nessuno fino alla successiva scadenza elettorale. La democrazia e le modalità di svolgimento del processo legislativo non implicano che si venga eletti una volta e poi è come se si fosse ottenuto il 100%.
Voi non avete ottenuto il 100% dei voti; non avete avuto un credito totale da tutti i piemontesi, per cui, nel corso della legislatura, è necessario che siano esercitati pesi e contrappesi che vadano, non solo a livello regionale, ma anche a livello statale, a intervenire nel processo legislativo.
Pertanto non potete, ogni volta che qualcuno vi fa un'obiezione, fare ricorso alla forza, anche in maniera un po' rude e grossolana.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Fra poco, quando arriveremo al punto del disegno di legge n. 83, lei comunicherà il contingentamento dei tempi, che è stato richiesto alla Conferenza dei Capigruppo di ieri sera.
Abbiamo già detto di come fosse inopportuno mettere certe norme all'interno di un omnibus, perché posso capire che voi vogliate permettere la caccia al merlo e all'allodola, ma che cosa posso dire a chi vuole sparare ai merli e alle allodole? Mi sembrerebbe anche di infierire nel dire qualcosa. Mi spiace, però, da lì a metterlo in un omnibus, ne passa. Oltretutto, non si può neanche considerare una questione urgente, perché se voi usate il contingentamento così, vi comportate come se tutto fosse di rilevanza importante e urgente. Ora, se tutto - tutto - è importante, vuol dire che nulla è importante. Se tutto è importante, nulla è davvero importante.
Voi state svilendo uno strumento legislativo, oltre a svilire il dibattito all'interno del Consiglio regionale, perché l'Aula diventa la sede di discussioni su altro, sul Regolamento, come sta accadendo, oppure di contro battaglia e di risposta dell'opposizione, non luogo di discussione, specie quando non è stato un luogo di discussione la Commissione, perché avete eliminato dalla Commissione ogni possibilità di discussione.
Inoltre, non c'è neanche la motivazione di dire che la Giunta regionale e la maggioranza devono poter governare, perché vi stiamo facendo governare.
Infatti, vi abbiamo fatto approvare nove leggi in tre mesi; ripeto, nove leggi in tre mesi, lo stesso numero approvato nei nove mesi precedenti quindi non c'è nemmeno questa scusa.
In più, ieri sera avete presentato quell'emendamento sulla legge regionale sul gioco d'azzardo che va a smontare e a distruggere la legge regionale vigente sul contrasto al gioco d'azzardo patologico e non dite nulla.
Inoltre, l'emendamento è stato presentato un momento prima di andare in una riunione di Capigruppo nella quale si chiedeva il contingentamento e si stabiliva che non si potevano più presentare altri emendamenti.
In questo, oltre a vederci qualcosa che è lontano dal mio pensiero - ma ci sta - ci vedo anche un po' di malafede, perché non solo lo avete presentato, ma avete voluto anche la possibilità che non si potesse nemmeno subemendare, perché avete stabilito che dopo non si potevano più presentare altri emendamenti. L'avete presentato, di nascosto, a fine giornata, messo lì con la speranza che poi non si potesse nemmeno subemendare. Questo è veramente grave, è veramente grave! Ed è veramente una pagina negativa nera della Regione! Avete preso male la questione della semplificazione e questa è la seconda volta che la prendete male.
La prima volta l'avete scambiata con il portare al macero delle leggi senza discuterne, tra l'altro, che non si usano più da vent'anni. Quella volta avete sbagliato. Poi, quell'operazione è andata male, anche perch chi la portava avanti ha cambiato residenza e ora abita alle Vallette.
Adesso, l'avete scambiata dicendo che semplificazione significa non discutere più delle proposte, ma contingentarle. Questa è la seconda volta che sbagliate! Magari, la terza vincerete una bambolina.
Non prendeteci in giro dicendo che domani parleremo con Cirio, ma proseguendo ugualmente, perché o si parla con Cirio e si trova una quadra o non si parla. Questa è veramente una pagina nera! Vi auguro di passare bene i prossimi 15 giorni qui in Aula a votare tutti gli emendamenti e tutti gli articoli.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni, come hanno già fatto i miei colleghi, per richiamare tutti voi alla giusta misura, e lo dico con grande serenità.
Come ha già detto il Consigliere Sacco, avevamo cominciato bene, avevamo iniziato con il Presidente che dava l'impressione di voler applicare un modello che, dal nostro punto di vista, era condivisibile.
Ricordo molti richiami del Presidente Cirio, quelle poche volte che è venuto in Aula, al concetto di buonsenso. Un concetto che è molto opportuno rinverdire in particolar modo oggi, di fronte a un atteggiamento, che è l'atteggiamento che questa maggioranza sta adottando in modo sempre più spudorato. Davvero, io non trovo termini meno grevi per definirlo! Altrettanto, richiamo davvero tutti voi e so che molti, a livello personale, nutrono tanti dubbi su questa modalità di lavoro, che non vi fa onore, non fa onore all'istituzione che tutti insieme rappresentiamo, sia rispetto all'efficacia di quest'atteggiamento, sia rispetto e soprattutto alle conseguenze che, di fatto, provocherà, perché minerà a fondo, come hanno detto molti colleghi e anche il mio Capogruppo, il rapporto tra di noi.
Di fatto, ci costringete a far prevalere il falco che è dentro ognuno di noi, e lo dico con grande rammarico: non sarà utile al Piemonte, non sarà utile ai piemontesi, non sarà utile al lavoro che questo Consiglio regionale è chiamato a svolgere. Se sarà difficile per noi avere questo tipo di atteggiamento, cioè far prevalere quel falco che è in noi certamente lo renderemo molto difficile anche per voi. Allora, chiedetevi se ne vale la pena, per portare a casa qualche promessa elettorale su temi sensibili come la caccia, farlo attraverso strumenti come il contingentamento che, seppur ammissibile dal punto di vista formale (ma abbiamo molti dubbi e il Presidente Chiamparino ha espresso la posizione del nostro Gruppo), certamente non lo può essere dal punto di vista politico e del buonsenso cui ha fatto molte volte riferimento il Presidente Cirio.
Mi rivolgo, in particolare, a voi che so essere tanti, che sono più sensibili al rispetto dell'istituzione che tutti, e non soltanto voi, siamo chiamati a rappresentare. Allora è per questo che considero inaccettabile quello che sta capitando in quest'aula virtuale, proprio quella che davvero vi facilita in questa discussione.
Presidente, non mi faccia avere dei retropensieri sulla ritrosia, che è evidente, al rientro in un'aula fisica! Le soluzioni ci sono, Presidente! Se ne faccia carico per il bene che tutti noi.



(Audio mancante o non comprensibile)



AVETTA Alberto

Se ne faccia carico! Ci sono soluzioni che garantiscono assolutamente la comodità e la sicurezza di tutti noi, anche se non rientriamo in quel "bunker" faticoso e anche poco piacevole dal punto di vista fisico (è una mia considerazione personale), in cui lavora il Consiglio regionale.
Soluzioni alternative ce ne sono e ve ne abbiamo anche suggerita qualcuna.
Presidente, se ne faccia carico e non ci faccia pensare che questa ritrosia sia finalizzata al fatto che l'aula virtuale aiuti questo tipo di atteggiamento che riteniamo, ripeto, inaccettabile.



PRESIDENTE

Grazie.
Non lo accetti come fatto personale, perché non sono fatti personali quelli che esprime il Presidente del Consiglio, ma non c'è nessuna ritrosia, dal momento che è già stata proposta dal sottoscritto e da altri Consiglieri anche se non c'è stata condivisione di tutti i Capigruppo, di riprendere i lavori non da remoto, e questo è evidente. Poi, mi permetta una battuta perché ritengo ci siano posti peggiori in cui lavorare rispetto a quest'aula.
Proseguiamo sulle comunicazioni.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Molto bella l'immagine del collegata Avetta sui falchi, mi è piaciuta.
Nel dibattito politico, ci si divide tra falchi e colombe, questo è vero così com'è importante l'invito a far emergere la colomba che è in noi, non tanto perché è il simbolo della pace, anche se di pace abbiamo bisogno sempre e comunque, ma perché, al contrario, il falco mi pare essere un animale che riporta ad atteggiamenti troppo aggressivi.
Tuttavia, il problema non è se l'opposizione sia colomba o falco; il problema è che dobbiamo capire a quale animale possiamo rifarci, nel completare la metafora, rivolgendoci alla maggioranza. Io resto all'immagine del falco per non andare alla ricerca di altri animali, ma quella del falco mi pare per la maggioranza, invece, l'atteggiamento più evidente, perché siete voi a essere aggressivi.
Dal punto di vista legislativo, ritengo sia pericoloso per la maggioranza essere aggressivi, perché l'aggressività è accompagnata dalla forza dei numeri. E mi permetto, sommessamente, di farvi notare che con la presunzione della forza dei numeri si rischia tantissimo nelle attività legislative.
Intanto, si rischia quella che alcuni definiscono la "dittatura della maggioranza", che non vuole confrontarsi con l'altra parte che rappresenta altri, anche se numericamente inferiori, almeno fino al giorno delle elezioni. In democrazia, quest'atteggiamento non va per nulla bene e voi state dimostrando l'arroganza e l'aggressività di chi prova con forza a prevalere nei confronti in chi ha meno numeri e, quindi, rappresenta l'elemento più debole dell'emisfero, in questo caso del Consiglio regionale, prova a far prevalere la forza sul dialogo.
Guardate, non può andare sempre bene, ve lo dico perché viviamo nella stessa regione, non abitiamo solo lo stesso Consiglio regionale. Non è conveniente per voi, innanzitutto, dopodiché c'è un fatto: voi vi siete presentati ai piemontesi dicendo esattamente che avreste cambiato la legge sulla caccia e modificato la legge sulla ludopatia. In questo senso, siete molto coerenti. Quello che vi chiediamo è di essere coerenti nel rispetto di tutti.
Voi siete aggressivi e irrispettosi. Dal nostro punto di vista irrispettosi anche delle regole. Trasformatevi in qualcosa di migliore rispetto a quello che state rappresentando, soprattutto per il bene dei piemontesi.
Per questo, Presidente, chiedo se è possibile, in attesa di un confronto con il Presidente Cirio, di valutare la necessità di interrompere i lavori perché non vedo il senso di questa discussione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Interverrò sulle comunicazioni fatte e su quelle che lei deve ancora fare e, al di là della rubrica con cui le farà, credo di avere diritto di intervenire successivamente. Mi riferisco, ovviamente, a quando annuncerà il contingentamento.
Poiché le sue comunicazioni hanno avuto a oggetto i congedi, voglio svolgere una considerazione che, per la verità, avrei voluto fare da tempo ma che per un nuovo arrivato in Consiglio regionale come sono io, ho pensato fosse bene attendere almeno un anno per capire come funzionavano le cose. Adesso credo sia giunto il momento di dire le cose che sto per dire.
Francamente sono stupito sin dall'inizio del fatto che, quando venivamo in Aula, dopo le sedute d'insediamento della Giunta Cirio, i banchi degli Assessori e del Presidente fossero quasi sempre vuoti. Abbiamo assistito anche all'approvazione di leggi importanti, a question time e a interrogazioni con l'assenza degli Assessori di riferimento. Ero francamente stupito perché io, da povero Sindaco - tra l'altro, Sindaco per dieci anni di una cittadina che credo di una certa rilevanza come Alba nei fatti, in qualsiasi Consiglio comunale, ero ovviamente presente, ma gli Assessori erano, di fatto, precettati, perché non c'è nulla che venga prima della partecipazione a un'assemblea elettiva, se non, mi consenta, motivi di salute.
Se ci sono dei motivi di salute legati ai congedi, ovviamente non ci sono ragionamenti che tengano, così come se ci sono impegni istituzionali di rilevantissima importanza: ovviamente, se devo incontrare il Presidente della Repubblica o un Ministro della Repubblica, è evidente che c'è una gerarchia in tutto questo, per cui viene prima quell'incontro.
Per il resto, un'assemblea elettiva è un luogo che non può essere minimamente messo in secondo piano rispetto a degli appuntamenti, ad altre cose che tutti noi abbiamo, che tutti gli Assessori hanno e che il Presidente Cirio ha. Così non è stato in quest'anno. Anzi, direi che la situazione è andata peggiorando, abbiamo avuto la vicenda del COVID che ci ha fatto partecipare da remoto.
Mi sento di dire, a distanza di un anno, che questo poco rispetto dell'istituzione elettiva è rappresentata proprio dall'assenza fisica frequentissima, del Presidente Cirio, ma è altrettanto frequente in molti Assessori e si traduce anche negli atteggiamenti di arroganza che stiamo vivendo in questi giorni; atteggiamenti che, per il bene del funzionamento di un Consiglio regionale, con l'impegno di tutti occorrerebbe evitare.
Se tra coloro che sono in congedo ci sono Consiglieri che non stanno bene hanno tutta la mia solidarietà, ma per gli altri io mi auguro che ci sia un cambio di passo e che prevalga il senso del rispetto e del ruolo che ripeto, è importantissimo quando si è eletti dal popolo e dalla gente per governare la Regione e per governare un territorio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Chiedo a tutti di rimanere sui tre minuti e auguro a tutti di godere di ottima salute. Purtroppo alcuni Consiglieri in congedo lo sono per motivi di salute, quindi dispiace. Auguro una pronta guarigione ai Consiglieri che sono in congedo per motivi di salute.
Ha chiesto di intervenire la Consigliere Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sicuramente anch'io auguro pronta guarigione a chi è congedato per motivi di salute, ma non voglio entrare troppo nel merito delle motivazioni perché ognuno può avere un motivo valido, non è questo il mio obiettivo.
Ci tengo, invece, a farvi riflettere su tutte le vostre mancanze. Va bene stare assenti per determinati motivi, ma quando voi decidete di mettere un provvedimento di questo tipo sul piatto e di portarlo in Consiglio, dove inserite tutto il vostro programma elettorale, su cui voi siete andati in giro a prendere voti, avete premesso certe cose e adesso state cercando con un solo colpo di mano, di attuare interamente, allora vi dico che l'assenza non è giustificata. Non è giustificata, perché qui noi ce la stiamo raccontando da soli, praticamente ci stiamo raccontando da soli il perché e il per come non dovrebbe essere affrontata in questo modo la discussione e perché certi provvedimenti inseriti all'interno sono sbagliati. Da parte vostra, in particolar modo da parte degli Assessori e del Presidente Cirio, nemmeno una parola. Zero.
Adesso vi state prendendo la briga di portare tutto il vostro programma all'interno di un provvedimento in questo modo, ma non state dicendo il perché. Perché ci credete? Perché ne siete convinti? Dovreste convincerci a comprendere il perché di questo provvedimento, invece c'è solo il silenzio e le assenze. C'è proprio l'ignoranza totale nei confronti delle minoranze siamo qui in attesa che voi vi mettiate a votare uno per uno gli oltre 5.000 emendamenti. Io ieri sera ne ho mandati mille e invito tutti quanti a sottoscriverli, perché sono sicuramente di buon senso. È chiaro che quella è la nostra attività, ma capite bene che non è normale essere così latitanti nei confronti di questa discussione.
Qualcuno cerchi di convincerci del perché sia giusto o sbagliato approfittare del Consiglio regionale per portare avanti un provvedimento in questo modo. Sinceramente il silenzio non vi rende nemmeno giustizia perché poi voi dovreste essere i primi a dire che siete orgogliosi di portare avanti questi provvedimenti e di portare avanti queste decisioni invece vi state completamente nascondendo. Forse vi state nascondendo proprio perché qualcuno, magari, si "vergogna" di agire in questo modo.
A parte i contenuti all'interno della legge, non devo essere io a dirvi perché, secondo me, è sbagliato inserire nuove specie nel calendario venatorio solo per il puro divertimento o il puro gioco di quei pochi, tra l'altro, che ancora si dilettano con questo divertimento (divertimento per loro, perché nella sofferenza degli esseri viventi non c'è nessun divertimento); oppure perché sia inappropriato agire adesso sul tema del gioco d'azzardo, dopo che ci sono provvedimenti su provvedimenti che ci hanno messo una vita a passare nelle Commissioni consiliari durante la scorsa legislatura. Con un colpo di mano, state facendo semplicemente un colpaccio sul vostro programma elettorale.
Ma io ve lo dico - Presidente, non si arrabbi se uso questo termine - ma il vostro mutismo in questo momento è ridicolo. Qualcuno si prenda la responsabilità di venirci a dire perché è così contento di portare avanti il provvedimento in questo modo, negando completamente un confronto democratico sui temi, un confronto che dovrebbe essere approfondito. Ditemi voi se è normale tutto questo.
Veramente smettetela di stare muti di fronte a questo scempio, perché non fate una bella figura.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente, e buongiorno.
Intervengo anch'io sulle sue dichiarazioni, sulle sue comunicazioni iniziali. È chiaro che le assenze oggi sono pesanti, perché andremo a discutere, visto l'ultimo emendamento presentato, argomenti troppo importanti per poter essere inseriti in quest'omnibus, affrontati e votati in questa maniera, senza alcun tipo di confronto.
Non lamento neanche troppo l'assenza di oggi - ci potrebbero essere dei motivi per cui uno è impossibilitato - ma l'assenza in generale sul confronto su tutti questi argomenti. Non nego il mio disappunto questa mattina quando ho letto l'emendamento in questione. Andiamo a toccare un tema troppo importante e dovreste riflettere su quello che state facendo anche in questo preciso momento.
Si sta lentamente provando a ripartire, ci sono ancora tantissimi problemi soprattutto economici, perché non li abbiamo risolti, anzi si sta cercando di mettere una pezza ai danni che molti cittadini piemontesi hanno subito in questo periodo in cui la pandemia si è abbattuta sul nostro Paese e sul mondo intero.
Pertanto, andate a liberalizzare nuovamente una situazione per la quale com'è stato dimostrato dai dati - ne abbiamo discusso in parte a inizio legislatura - c'è già una delle leggi migliori che siano state prodotte da una Regione su quel tipo di settore. Voi volete prenderla e infilarla in mezzo alle specie cacciabili e a dei ragionamenti sulle cave che, anche questi, non sono stati sufficientemente approfonditi.
Ci impedite di avere anche un minimo dibattito, perché siamo fermi ad aspettare che il signore di turno si liberi per trovare un accordo, ma un accordo sulla base di una discussione sterile, soprattutto quella di oggi pomeriggio, perché avete un programma preciso e lo state portando avanti.
Avete inserito nella legge precedente tantissime norme che con l'emergenza COVID c'entravano poco o niente, ma c'entravano molto con l'edilizia e l'urbanistica. Adesso non so quale sarà il prossimo argomento che ci proporrete e ci costringerete in maniera blindata a dover approvare, senza poterci neanche confrontare.
Come ha già detto il mio Capogruppo, credo che in questo momento sia impensabile portare avanti qualsiasi tipo di discussione. Credo sia più utile aspettare il confronto con il Presidente Cirio, che ci dirà qualcosa proprio su queste novità che sono state introdotte ieri sera, poco prima della Conferenza dei Capigruppo, senza informare nessuno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Salizzoni in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
Credo che stiamo commettendo tutti un grande errore d'interpretazione della realtà. L'impressione che ho è che si parli di caccia o di gioco d'azzardo per guadagnare del tempo, non rendendoci conto esattamente di quella che è l'attuale situazione sanitaria.
Mi pare che rifiutiamo tutti di parlare di quello che in realtà è ancora nell'aria - e, a mio giudizio, lo è pesantemente - cioè di parlare di COVID. Leggiamo i giornali della mattina per vedere che cosa è successo a Pechino e in altre città della Cina e del mondo che si ritenevano ormai mondate da questa calamità.
Insomma, per non parlare di COVID e della conseguente inchiesta, quella che prima si chiamava così (nome sbagliatissimo), o indagine (nome che pu andare un po' meglio) - ma se non va bene il nome "indagine", perché si pensa che si voglia indagare, accusare o dare delle responsabilità a qualcuno, parliamo pure di uno studio, di una revisione di quanto è successo, perché sono estremamente convinto che possa risuccedere e possa tornare - e giriamo tutti tranquillamente, come se la situazione passata fosse cosa d'altri tempi.
Il fatto che ci siano gli assembramenti, il fatto che le mascherine stiano diventando per molti un optional, il fatto che non ci si renda conto che anche con delle capacità da parte di questa Regione, abbiamo scampato un pericolo importante, significa che non si è consapevoli che questo pericolo è in agguato e può tornare e, quindi, ci mettiamo a parlare di caccia e di gioco d'azzardo.
Sono sicuro che nella Lega e nelle forze di maggioranza, così come in tutte le forze politiche del Consiglio, nessuno sia così convinto e contento di permettere ai cacciatori di sparare ai volatili di piccola taglia o di vedere le sale dei giochi d'azzardo piene di ragazzini, che buttano una moneta dietro l'altra e che, invece di studiare o di utilizzare al meglio il loro tempo, si riducono a questo stato quasi bestiale.
Occorre, invece, pensare seriamente alla realtà e chiudere questi aspetti che stiamo discutendo, per tornare a studiare la situazione sanitaria nella quale potremmo ben presto ritrovarci. Sono pressoché certo che ci ritroveremo in una situazione difficile, se non nell'estate, sicuramente alla fine dell'anno.
L'ottimismo che circola, secondo me, è eccessivo. Spero di aver torto, anzi spero che un giorno possiate prendermi in giro, dicendomi "guarda, hai sbagliato, il tuo pessimismo in realtà era assolutamente fasullo", ma temo che non possa essere totalmente così.
Mi permetta anche, Presidente, di sottolineare il fatto che occorra al più presto ritornare in aula, magari non in quell'aula che obiettivamente ha dei limiti, ma in una qualche situazione più spaziosa, che ci permetta di incontrarci, di vederci e di guardarci negli occhi, perché a volte anche guardando il viso, si capiscono cose che altrimenti non capiremmo, sia che uno la pensi in un modo sia che uno la pensi in un altro.
Credo che questo vada fatto al più presto, proprio nell'interesse generale e nell'interesse della discussione, che deve diventare più reale e più viva. Svolta così in remoto, mi sembra quasi fatta per finta - uso il "per finta" come termine probabilmente improprio - ma fatta tanto per farla.
Certo, è comodo stare a casa propria, per certi aspetti; per altri aspetti è scomodo perché stare dalla mattina alla sera davanti a un computer non è la cosa più bella del mondo. Quindi, diamoci da fare per ritornare a discutere insieme delle necessità dei piemontesi, - necessità non soltanto sanitarie, ma anche di lavoro e di uscita dalla crisi in cui questa Regione è caduta dopo il COVID - e parlarci veramente a quattr'occhi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Non ho molto da aggiungere. Purtroppo il Presidente Cirio non fa né il falco né la colomba; fa il merlo e ha paura di "essere sparato" dalla sua maggioranza e se ne scappa, così come ha fatto su tante questioni.
Ricordo però un dato, soprattutto all'Assessore Marrone. Circa tre anni fa davanti a un omnibus, al Capo di Gabinetto, o almeno a una delle figure più rilevanti della Giunta e della Segreteria di Cirio, il Consigliere Vignale faceva dell'ostruzionismo proprio su un omnibus e in una Conferenza dei Capigruppo le opposizioni dissero esplicitamente che la Giunta non avrebbe potuto contingentare il tempo.
Sapete cosa diceva il Consigliere Vignale, proprio sul tema della caccia in quanto la legge non era ancora stata approvata? Che bastava fare un po' di ostruzionismo sulla caccia per obbligarci, se volevamo salvare i dipendenti di quei confidi che rischiavano di fallire. Se Finpiemonte doveva prendere quel ruolo, allora dovevamo stralciare tutti gli emendamenti sulla caccia, perché ricordo che, in assenza di legge, avevamo iniziato a introdurre dei divieti di specie cacciabili.
Qual è il punto di quella vicenda? È che noi non abbiamo mai contingentato i tempi sull'omnibus. Non lo abbiamo fatto neanche successivamente sulla legge sulla caccia. E sapete perché? Perché non si poteva fare. Allora ha ragione il Consigliere Chiamparino: troveremo il modo di fermarvi, anche con le regole del nostro Regolamento.
Siamo giunti alle 16.27 e posso annunciare che, oltre i 2007 emendamenti di ieri, il nostro Gruppo ne ha depositati altri 2.007. Fate il calcolo: sono 4.014 emendamenti. Credo sia un record per la nostra storia ed è un record che serve semplicemente a dirvi: volete fare una legge sulla caccia? Fatela. Volete cancellare le nostre leggi sul gioco d'azzardo? Fatelo, ma lo farete in altra sede, non dentro l'omnibus e non con questi metodi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Intervengo sulle sue comunicazioni, anche se, in realtà, mi ha stimolato il collega Grimaldi, perché mi ha ricordato un momento difficilissimo della Giunta Chiamparino della scorsa legislatura, che si riferiva proprio al tema di Eurofidi, del Consorzio di garanzia Fidi, proprietà anche della Regione Piemonte. È proprio vero.
Poiché in queste ore sto cercando di recuperare tutti i momenti in cui nella passata legislatura (in quella ancora prima non posso dirlo perch non ero presente), noi abbiamo utilizzato il contingentamento, vi posso dire che non sono arrivato a più di tre o quattro volte, ma continuerò a cercare per darvi un numero più preciso. Non all'anno, tre o quattro volte nel corso della legislatura, su materie di rilevante importanza.
È proprio vero, in quel caso era materia di rilevante importanza e urgenza perché era da approvare una norma entro determinati orari - non giorni - in un momento difficilissimo per quella società e per la dinamica del momento.
Noi avevamo stralciato un'intera parte dell'omnibus, credo più di 15 articoli, per arrivare ad approvare quell'articolo specifico, farlo diventare norma di legge e fare in modo che avesse i suoi effetti. Neanche in quell'occasione abbiamo utilizzato il contingentamento.
Sul tema del contingentamento, chiederemo approfondimenti e vogliamo fare chiarezza, perché quattro anni di legislatura sono molto lunghi e crediamo non si possa abusare del Regolamento e delle opposizioni, facendo continuamente ricorso al richiamo in Aula dei testi di legge e al loro contingentamento.
Non ci metterete il bavaglio per quattro anni; non ve lo faremo fare e saremo sempre pronti a dire quello che non funziona, quello che non va e cercare di farvi commettere meno errori possibili per il Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulle assenze degli Assessori, che lei ha comunicato all'Aula. Sono assenze che vanno un po' a pari con i ritardi nella risposta alle interpellanze. Mi auguro che quanto prima, come ha già detto lei Presidente, alla Conferenza dei Capigruppo di ieri (e di questo la ringrazio), faremo un punto su quanto la Giunta possa permettersi di non rispondere entro i 30 giorni o quantomeno, come prevede il Regolamento scrivere ai Consiglieri interroganti che non ha intenzione di rispondere o i motivi per cui non vuole rispondere, così sarà anche cura dei Capigruppo o dei Consiglieri interpellanti spiegare, a chi ha sollevato il problema che in questa fase la Giunta non ritiene quel problema importante o degno di nota.
Nello stesso tempo, Presidente, penso che l'intervento del Consigliere Chiamparino sia quanto mai opportuno, arrivando da un'esperienza di Consigli comunali. So bene che il custode del Regolamento non è il Presidente o l'interpretazione del Presidente, ma è il Segretario comunale cosa che in Consiglio regionale non esiste.
Sono ben contento - e lo ringrazio - che abbia messo nelle mani di un professionista un'interpretazione pro veritate del Regolamento, perché in neanche un anno di legislatura ho visto questo Regolamento interpretato in una modalità che non ci dà certezza che sia la modalità più adeguata.
È chiaro che lei, Presidente, fa tutti gli sforzi possibili, e di questo la ringrazio, perché proprio grazie a lei le opposizioni possono continuare a presentare emendamenti durante il contingentamento, perché questo è stato fatto durante il "Riparti Piemonte" e, quindi, possiamo farlo anche in questa sede.
Su questo, devo darle atto che lei sta usando la stessa misura. Certo è che, per un parere certo su come interpretare il nostro Regolamento proprio perché "interpretazione" non vuol dire stravolgere, non vuol dire tirare per la giacchetta un testo complesso, chi lo scrisse a suo tempo forse non ebbe illuminate vedute su come redigere il testo. Lo dico con grande chiarezza.
In ultimo, chiedo ai miei colleghi di fare molta attenzione quando fanno riferimenti a volatili. Ho sentito parlare di falchi e colombe - lo dico ai colleghi che li hanno fatti - ma non vorrei mai che partisse, dalla maggioranza, un bel fuoco di contraerea che cerchi di abbattere anche quei tipi di volatili, oltre a quelli già inseriti nell'omnibus. Certo è Presidente, che l'utilizzo dell'omnibus in questo modo poco ha a che fare con quella già citata da me in Aula "igiene e pulizia giuridica", tanto amata da un famoso giurista italiano. È un modo per cercare scorciatoie per infilare dentro tutto e il contrario di tutto, ma che non parla di un'identità politica e di dove si vuole andare.
Si vuole fare in fretta - e anche un po' da furbi - delle misure che invece, avrebbero bisogno di approfondimenti e di discussioni con le parti.
Sono abbastanza convinto che avremmo potuto audire tanti e tanti soggetti a favore e contro, ma anche a favore, rispetto alle misure che state ponendo che avrebbero potuto migliorare, limare, smussare oppure contraddire le vostre intenzioni, ma all'interno di un esercizio democratico dell'Aula. È un esercizio democratico che noi dobbiamo, non tanto a noi stessi, ma all'istituzione per la quale siamo stati eletti dai cittadini piemontesi.
Grazie, Presidente, e le chiedo scusa se ho usato qualche secondo in più.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci più richieste d'intervento sulle comunicazioni, procediamo con l'o.d.g. attuale.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 83, inerente a "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 83, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta del 10 giugno 2020 è terminata la discussione generale.
Nella seduta di ieri, 16 giugno 2020, è iniziato l'esame degli emendamenti a partire dall'articolo 1. Sono stati illustrati gli emendamenti rubricati n. 44), 49), 43), 51), 370), 373) e 374). La seduta è terminata con l'esame dell'emendamento rubricato n. 376). Sono intervenuti i Consiglieri Frediani e Bertola.
Ricordo che nella Conferenza dei Capigruppo del 16 giugno è stato deciso il contingentamento, ai sensi dell'articolo 69, comma 6, del Regolamento interno. La ripartizione del tempo è stata notificata anche via e-mail.
Procediamo con gli emendamenti.
Il Consigliere Segretario Bertola chiede di sottoscrivere gli emendamenti.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Per la verità, non volevo intervenire ancora sull'emendamento, ma sulla sua comunicazione che ha fatto adesso, con riferimento alla decisione assunta in Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Per cui sull'ordine dei lavori?



MARELLO Maurizio

Sull'ordine dei lavori.
Intanto chiedere se c'è qualche motivazione in più; qual è la motivazione per la quale si è ritenuto di applicare l'articolo 69, comma 6. Immagino che questo tipo di operazione debba essere motivata.



PRESIDENTE

La Giunta ha richiesto il contingentamento.
L'Assessore Marrone è collegato, ma non risponde.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, in attesa dell'Assessore, Marrone, se la Giunta non è presente, sospendiamo i lavori.
In passato vedevamo se in Aula fosse presente almeno un Assessore, ma ora se non è collegato nessun Assessore, sospendiamo i lavori. Probabilmente la Giunta non è interessata ad ascoltare neanche le nostre discussioni sugli articoli e nel merito della questione, ma così non si può proseguire con la seduta.
Capisco che adesso l'Assessore Marrone si collegherà, ma invito a essere collegato sempre, magari, con la telecamera accesa, così vediamo che è presente.



PRESIDENTE

Ci sono altri Assessori, quindi la Giunta è presente.
Chiedevo all'Assessore Marrone, perché era presente in Conferenza dei Capigruppo, ed è stato lui, nel suo ruolo, a chiedere il contingentamento sul disegno di legge n. 83, quindi la Giunta è ben rappresentata da diversi esponenti.
In attesa dell'Assessore Marrone, sospendiamo la seduta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle 16.40, riprende alle 17.03)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola all'Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Chiedo scusa a tutto il Consiglio. Ho avuto un grosso problema tecnico perché è mancata completamente la rete per oltre un quarto d'ora e ora mi ha aggiornato il Presidente sulla richiesta del mio intervento.
Rispetto alla richiesta di contingentamento, ribadisco quanto ho già affermato nella Conferenza dei Capigruppo di ieri.
La Giunta, a fronte della mole senza precedenti di emendamenti di ostruzionismo presentati dalle minoranze ma e, soprattutto, del carattere d'urgenza di molte delle disposizioni contenute nel disegno di legge collegato al bilancio, in particolare, come aveva già ribadito l'Assessore Tronzano, per disposizioni relative al personale, siamo a chiedere il contingentamento, che, ricordiamo, garantisce solo con le tempistiche ridotte le facoltà d'intervento di tutti, forze di maggioranza e di minoranza, e in ogni caso - lo ricordo - nelle more di svolgere domani l'incontro già fissato di confronto politico tra Gruppi consiliari, a partire da quelli di minoranza e di opposizione e il Presidente della Regione Piemonte Cirio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Presidente, ripeto, perché l'Assessore Marrone non ha ascoltato in precedenza le nostre comunicazioni sulle sue comunicazioni.
Assessore Marrone, ricordavo che durante un omnibus di qualche anno fa noi abbiamo dovuto stralciare ben 15 articoli, anche se c'erano provvedimenti urgenti. Lei si ricorderà la vicenda di Eurofidi? Si ricorda che, senza il nostro provvedimento, non potevamo dare il via libera a Finpiemonte per fare quelle ricognizioni? Ecco, noi abbiamo dovuto stralciare gli articoli con gli emendamenti delle opposizioni, di cui faceva parte Vignale; in quella Capigruppo il suo amico Vignale (se lo ricorderà ancora Vignale? Ogni tanto v'incontrate? Credo faccia parte ancora dei collaboratori stretti di Cirio) ricordava che noi non avremmo mai potuto contingentare perché se anche fosse stato vero che c'erano i termini per il contingentamento solo sull'articolo su Eurofidi, su tutti gli altri non ci sarebbe stato e, quindi, il Regolamento non si poteva applicare.
Adesso non so se gli Uffici si ricordano, ma quello che dicevo ieri è se possiamo non mettere in mezzo gli Uffici e chiedere ai colleghi Frediani Bertola, Marrone e chi c'era in quella Legislatura, credo Gallo, credo Ravetti, ma tanti potrebbero ricordarselo, anche il Presidente Chiamparino.
Il Presidente Chiamparino ha dovuto dire all'allora Assessore alla caccia che non se ne faceva niente. E sa che c'è? Mi ha detto anche successivamente quando, dopo anni di ostruzionismo - anni! anni! anni Assessore Marrone! anni! - noi siamo arrivati in Aula dopo anni, perché non abbiamo utilizzato gli strumenti che oggi voi mettete in campo! Pertanto, Assessore Marrone, prima di farci ricorrere in altre sedi possiamo ricordarci tutti assieme questa storia in una Capigruppo, davanti al suo Presidente? Perché, se non se la ricorda, allora ci sono dei problemi. È vero che lei non è stato con noi in un vuoto temporale, ma non credo fosse quello il caso. Quindi, possiamo tornare a miti consigli? Voi dite che davanti agli emendamenti, noi utilizziamo questo strumento. Ma noi possiamo anche non presentarne 4.010 (io sono il presentatore di 4.010 emendamenti), che magari non saranno illustrati tutti, ma lei Assessore Marrone, poi li deve votare! Lei, Assessore Marrone, deve mettersi lì e votarli tutti. Ha senso continuare così? O forse non è il caso che voi la smettiate di fare i ladri di notte, che presentano emendamenti che stralciano altre leggi che tutti noi - perché noi tutti siamo stati scemi tutti noi che siamo stati della maggioranza! - abbiamo impiegato una legislatura ad approvare, proprio perché non si poteva fare quello che avete fatto qui oggi! Possiamo tornare a quello che è il Regolamento? Questo ve lo stanno dicendo tutti: non si può fare di nascosto, non si può fare di nascosto una discussione e quando vi diciamo "come i ladri di notte" è perché questi provvedimenti non sono mica stati discussi in Commissione, non sono stati discussi con gli Enti locali. Agli Enti locali avete chiesto se retroattivamente potete stralciare la legge sul gioco d'azzardo? Avete chiesto che cosa pensano del cambiamento della natura giuridica del CSI? Non credo.
Di conseguenza, io mi aspetto dall'Assessore Marrone e da tutti voi il rispetto del Regolamento, che passa dal fatto che non potete contingentare i tempi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Voglio solo fare una puntualizzazione e mi appello a lei, Presidente, come prevede il Regolamento, senza replicare direttamente al Consigliere Grimaldi, che è intervenuto poc'anzi.
Come tutti i colleghi di maggioranza e di Giunta, mi sono accorto che il Consigliere Grimaldi, nella sua abilità comunicativa, ha cominciato a usare un refrain, ripetuto all'infinito, di darci dei ladri. Con la metafora un po' sfumata dei ladri che, di notte, modificano il testo.
Presidente, come vede, siamo assolutamente tranquilli, calmi e con i nervi a posto, a differenza di certi interventi che sento un po' esagitati anche nel tono, che è anche un po' ridicolo, permettetemi, attualmente di fronte a un monitor dal poggiolo di casa. In ogni caso, mi limito a chiederle Presidente, magari alla venticinquesima volta in cui ci sentiamo dare dei ladri, sicuramente non chiediamo, perché non è nella nostra mentalità provvedimenti disciplinari che tante volte ci sono stati inflitti per molto meno quando eravamo oppositori perché, visto che si è in vena di amarcord e di ricordi del passato, lo sono stato anch'io, anche relativamente a lungo.
Mi ricordo tanti contingentamenti, non solo sul bilancio o sugli atti tassativamente indicati, ma ricordo un utilizzo corretto e politicamente disinvolto della clausola diciamo aperta che chiude quella previsione normativa. Ricordo tanti emendamenti ostruzionistici presentati, ricordo tanti emendamenti non ammessi dagli Uffici alla votazione per ragioni formali. Credo che questa sorte toccherà anche ai tanti emendamenti delle migliaia che vanta il Consigliere Grimaldi. Ragion per cui mi limito intanto, a chiedere sommessamente al Presidente un richiamo anche solo ai termini: si può usare verve polemica senza insultare.
D'altra parte, anche per il fatto che, in ogni caso, ci siamo confrontati con gli Uffici, riteniamo che ci siano i presupposti, su quest'atto collegato al bilancio, per chiedere il contingentamento. Non ci piace farlo, ed è questo il motivo per cui cerchiamo, comunque, di costruire degli spazi di confronto politico, ma non ci arrendiamo al muro contro muro. Fino a quel momento, come le minoranze usano il Regolamento legittimamente, a tutela delle loro istanze, lo facciamo anche noi come Giunta, confermando la richiesta di contingentamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Avevo chiesto l'intervento dell'Assessore Marrone intanto perché volevo conoscere le ragioni del contingentamento, poi volevo che rimanesse agli atti del Consiglio la motivazione. Così come voglio lasciare agli atti del Consiglio la dichiarazione che sto per fare, cioè che l'Assessore Marrone ha citato due motivi, poi ne ha aggiunto un terzo nell'intervento per fatto personale. Il primo motivo del contingentamento sarebbe l'elevato numero di emendamenti, ma questo non è contemplato dall'articolo 69 del Regolamento.
Il secondo motivo sarebbe quello dell'urgenza. Voglio ricordare all'Assessore Marrone che intanto l'urgenza deve avere un carattere oggettivo e non semplicemente un carattere di natura soggettivo. Se in un omnibus, composto da molte norme e molto diverse tra di loro per materia per finalità e quant'altro, c'è qualcosa che veramente può rappresentare delle scadenze, allora lo si stralcia rispetto a tutto il resto.
Nella dichiarazione per fatto personale, l'Assessore ha poi aggiunto che questo provvedimento è un collegato al bilancio. Forse mi sbaglio, ma mi pare di avere capito che non lo sia più, che ci sia un emendamento in qualche modo che lo scollega e che lo fa diventare una "normalissima" legge regionale.
A mio modesto parere, credo che non ci siano proprio i presupposti dell'articolo 69 del Regolamento, pertanto questo contingentamento viene fatto in violazione delle più elementari prerogative e competenze di ogni Consigliere regionale e di ogni Gruppo politico, anche di minoranza, e che quindi si tratti, sostanzialmente, di un contingentamento illegittimo anche per come l'articolo 69 è sempre stato applicato e interpretato secondo la prassi consolidata e secondo la consuetudine dei Consigli regionali nelle precedenti consiliature.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Solo per replicare all'Assessore Marrone che, per la sua presenza nelle Aule istituzionali, ha una larga conoscenza dei regolamenti per averli ricordo la legislatura precedente - anche subiti. Avrebbe dovuto subire gli effetti dell'applicazione, per lui in quel momento non positivi.
Oggettivamente, ritengo che anche l'Assessore comprenda che i motivi d'urgenza, d'importanza e anche di rilevanza di alcuni articoli contenuti in questo collegato, non siano conformi a quella che è stata l'interpretazione del Regolamento fino ad oggi.
Mi rivolgo all'Assessore Marrone, che spero ci stia ascoltando e al quale parlo sempre senza farmi prendere, perché non è mia natura, dalla foga, per dire che, oggettivamente, gli aspetti che riguardano la caccia e la ludopatia non hanno dei rilievi d'urgenza. Peraltro, essendo figli di provvedimenti particolarmente elaborati e particolarmente faticosi, a parte dei quali ha partecipato anche lui, sa che ci sono due elementi d'incompatibilità o, comunque, di incongruenza: uno è il fatto che non siano urgenti, l'altro il fatto che siano all'interno di un provvedimento che non è la sede adatta.
Se dobbiamo ridiscutere della caccia perché la maggioranza, al momento, ne ha una visione diversa, non facciamolo, non dico a tradimento, ma quantomeno in maniera rapida e senza discussione all'interno di un omnibus.
In maniera così rapida e superficiale, senza dare la possibilità di ragionare sugli aspetti di quel tipo di decisione.
Se dobbiamo ragionare di nuovo sulla ludopatia, per carità, rimettiamoci per quanto questa legge, com'è stato anche già detto oggi, abbia avuto effetti positivi per la "salute" in termini di dipendenza di tutti i piemontesi, ma non facciamolo con un emendamento messo all'ultimo momento.
Un momento in cui colgo una contraddizione nell'esposizione dell'Assessore Marrone. L'Assessore ha un percorso dignitoso dal punto di vista politico e di riconoscimento delle regole, ma anche lui sa che presentare, poco prima di un incontro tra i Capigruppo, un emendamento che contraddice un intero percorso praticato negli anni precedenti con fatica e che nega gli effetti di una legge, non è propriamente un comportamento da statista di grandissimo livello.
Non voglio esprimere un giudizio sul percorso politico di nessuno, ma non posso pensare che il collega non abbia presente che, oggettivamente, quel gesto è particolare. Al di là del fatto che io non lo percepisca come un ricatto e non lo percepisca come un dispetto, lo percepisco, comunque, come un'operazione non trasparente e non particolarmente leale. Tanto che noi siamo andati in Conferenza dei Capigruppo senza neanche sapere che quell'emendamento era contenuto e ne siamo venuti a conoscenza la mattina seguente.
Quello che io dico è di portare ogni argomento, soprattutto quando così delicato e divisivo come i due cui ho fatto riferimento, nelle giuste sedi per evitare che il percorso che c'è dietro a quei temi e la fatica che ha portato a quella realizzazione siano inficiati o contraddetti da una riga tirata su un foglio nel giro di una serata o di una singola giornata, senza poter approfondire anche con le parti sociali che hanno subìto gli effetti negativi di ciò che era prima di quella legge e senza che esse possano esprimere la loro opinione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Mi spiace che l'Assessore Marrone non abbia sentito gli interventi precedenti, ma non ripeto il mio intervento fatto sia in chiusura d'Aula ieri sera, prima della riunione dei Capigruppo, sia nella medesima riunione, nella quale ci siamo confrontati anche con fermezza e durezza su quest'atteggiamento della Giunta, in particolare nella richiesta del contingentamento.
Confermo e ribadisco che, a mio giudizio, non ci sono i presupposti per richiedere il contingentamento e intervengo perché, chiamato in causa dal collega Grimaldi, ricordo bene il caso Eurofidi, nel quale, all'interno di un omnibus, abbiamo dovuto inserire una norma che andava a provare a risolvere alcune questioni legate alla crisi finanziaria e strutturale del consorzio di garanzia più grande nel nostro Paese di proprietà della Regione Piemonte. In quel caso, per inserire questa norma in modo che diventasse legge entro poche ore, perché era questione veramente di ore abbiamo stralciato metà dell'omnibus, sul quale c'era sicuramente più attività ostruzionistica da parte delle opposizioni, per garantire l'approvazione nei tempi certi di quella misura.
Ha fatto bene il collega Grimaldi a ricordarlo: in quel caso erano in ballo anche posti di lavoro, quindi una rilevante e urgente questione, ben diversa dalla questione caccia e dalla questione ludopatia che stiamo trattando in questi giorni.
In merito a questo, inoltre, segnalo all'Assessore Marrone, allora Consigliere, che, come dicevo prima, sto recuperando gli atti relativi a tutte le volte che la Giunta Chiamparino e la maggioranza di centrosinistra hanno richiesto il contingentamento nel corso della scorsa legislatura e le assicuro che l'abbiamo fatto non più di tre o quattro volte.
Dato che siamo al giro di boa del primo anno di legislatura e dato che l'Assessore Marrone ha assunto questa responsabilità di rapporto con il Consiglio da poche settimane, lo invito a tenere in considerazione in modo diverso i rapporti Giunta-Consiglio e a far prevalere il confronto e il rispetto delle opposizioni, che rappresentano centinaia di migliaia di cittadini piemontesi che ci chiedono di stare in Aula per controllare e per verificare tutto quello che la maggioranza porta avanti e per far commettere meno errori e meno danni possibili a questa maggioranza.
Noi, rispetto a questo mandato, ci stiamo muovendo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

La ringrazio molto.
Solo per testimoniare innanzitutto che è vero che noi siamo ricorsi qualche volta al contingentamento nella misura di cui diceva testé il mio Presidente Gallo, ma quello che sono pronto a sottoscrivere e su cui sono pronto a scommettere qualsiasi cosa (metaforicamente e simbolicamente) è che l'abbiamo sempre fatto soltanto su leggi inerenti alla materia di bilancio. Non l'abbiamo mai fatto su materie come la caccia o altre cose.
Anzi, ricordo benissimo - sono testimone - che anche grazie alla sensibilità verso il Consiglio del Vicepresidente Reschigna, proprio sulla caccia rinunciammo a fare un'operazione che poteva avere tratti simile a quella che adesso state cercando di fare.
Concludo, Presidente - e la ringrazio per avermi dato la parola ancora una volta - sottoscrivendo dalla A alla Z quello che ha detto il collega Marello ai fini del verbale, per la semplice ragione che escludendo di portare avanti in sedi esterne al Consiglio regionale una battaglia di legittimità sugli atti, ci tengo che risulti dal verbale che sottoscrivo quello che il collega Marello ha detto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sempre sulla questione del contingentamento volevo invitare a una semplice riflessione. Se vale la regola secondo cui si può contingentare il tempo su un omnibus - nonostante non ci sia una rilevanza che possa cagionare un danno alla Regione o un ritardo che possa creare delle esternalità negative il problema di fondo è che, considerato che le maggioranze si alternano se applichiamo questa regola nella prossima legislatura, basta presentare un bel riordino il primo mese con la modifica di tutte le norme approvate dalla vostra maggioranza e in un mese sono cancellati e buttati all'aria cinque anni di lavoro, perché oggi abbiamo creato il precedente in cui s'interpreta il Regolamento in maniera totalmente estensiva.
Non è una mia frase, ma quando si deroga a una regola, equivale a cancellarla. Questo non è solamente un danno che viene fatto oggi a noi, ma sarà un danno che verrà fatto da qualcun altro nei vostri confronti, magari nei prossimi cinque anni o magari successivamente, se sarete in grado di rivincere le elezioni o magari la volta successiva.
Pertanto, proprio per evitare ogni volta di dover ripartire da zero dopo cinque anni, c'è anche una logica nell'equilibrio tra maggioranza e opposizione, in modo che tutte le modifiche che vengono fatte, a meno che non ci sia un'esigenza legata all'urgenza, possano essere ben ponderate e soprattutto, condivise e discusse nella maniera più ampia possibile.
Vorrei fare anche un'altra riflessione, ovvero che andare a intervenire in maniera così drastica sulle norme, cioè utilizzando questo sistema del contingentamento, che permette di approvare molto velocemente tantissime norme - e nel caso di un'applicazione sull'omnibus si tratta di varie norme in un unico provvedimento - crea dei danni anche dal punto di vista della tenuta economica della nostra Regione, perché vuol dire avere la possibilità ogni volta di toccare leggi su cui magari si era fatta una programmazione, o su cui qualcuno si appoggiava per fare magari dell'attività economica e non solo ludica.
Pertanto, direi di fare attenzione ogni volta che si decide di derogare a una norma così importante come quella contenuta nel Regolamento, che permette una garanzia delle minoranze, ma anche una modifica della normativa che sia quanto più condivisa possibile e quanto più discussa possibile, prima di arrivare alla votazione. Invito tutti alla riflessione perché chi di spada ferisce, di spada poi perisce.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, vuole intervenire sull'ordine dei lavori?



ROSSI Domenico

Anch'io sulle comunicazioni dell'Assessore Marrone.



PRESIDENTE

Prego, ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie.
Volevo fare prima di tutto una domanda, nel senso che non ho capito a quale disegno di legge è applicato il contingentamento. Sembra una battuta quella che faccio, ma non lo è, perché noi stiamo discutendo il disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", e su questo la Conferenza dei Capigruppo ha votato a maggioranza l'applicazione di un articolo del Regolamento che prevede la rilevante urgenza, su cui torno dopo.
L'emendamento n. 41) a prima firma dell'Assessore Tronzano, quindi sempre della Giunta, cambia il titolo di questa norma e la fa diventare "Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale", perché chiaramente questa norma sempre di meno ha a che fare con la legge di stabilità e sempre di più si occupa della normativa ormai generale di questa Regione.
Perciò, mi chiedo: su qualche dei due disegni di legge - perché cambia il titolo, ma cambia anche la natura - stiamo applicando il contingentamento? Mi faccia poi dire, Presidente, una cosa rispetto a quello che ha detto il collega Sacco: il problema non è solo l'azione del contingentamento, ma che stiamo applicando un contingentamento dopo un'assenza assoluta di discussione in Commissione. Avremmo potuto comprendere un atteggiamento di questo tipo dopo una discussione di mesi o anni, come abbiamo fatto la scorsa legislatura, in Commissione. Ma qui neanche la discussione generale abbiamo fatto in Commissione, per cui questa forzatura sul Regolamento grida vendetta. Grida vendetta perché è un'umiliazione del Regolamento, non è un'interpretazione corretta del Regolamento.
Allora mi lasci dire, Presidente - mi rivolgo a lei perché non posso rivolgermi all'Assessore Marrone - che il riferimento che ha offeso capisco - l'Assessore sulla questione dei ladri di notte è, chiaramente una metafora, per tutto ciò che è accaduto in questo contesto: assenza di discussione in Commissione (neanche la discussione generale), richiesta di fare la discussione generale prima della Commissione d'insediamento COVID che poi però viene negata, quindi anche sulla discussione generale il tempo viene tagliato con un sotterfugio e poi si arriva al contingentamento in Aula dopo un giorno di discussione.
Una norma, quindi, che va a rivedere caccia, cave e poi, di nascosto - è lì il riferimento ai ladri di notte, metaforicamente - anche il gioco d'azzardo, senza discuterne un giorno in Commissione, senza fare la discussione generale, e dopo solo un giorno di Consiglio c'è il contingentamento.
Signori, con una forzatura di questo tipo, altro che buon senso! Qui stiamo cercando di trovare dei sotterfugi, non è un'interpretazione del Regolamento. Questo è fare "strame" del Regolamento. Non esiste una cosa di questo tipo, quindi bene facciamo a rivolgerci anche all'esterno per avere un'interpretazione di tutto questo, perché se è così va cambiato, ma non per noi, va cambiato per il diritto delle opposizioni in cui, come sapete ci alterniamo. Assolutamente una cosa del genere non è possibile e confermo che nella scorsa legislatura noi l'abbiamo usato poco perché, in queste situazioni, l'interpretazione era che non si poteva neanche usare, perch l'urgenza era soprattutto legata al bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Una cosa semplicissima e mi rivolgo a lei. Gli interventi che mi hanno preceduto facevano riferimento a una non concessione di contingentamento nella scorsa legislatura. Si è fatto riferimento a tutto il tema del personale, per cui non si è concesso il contingentamento e, se c'era un problema di urgenza, piuttosto lo si estrapolava dall'omnibus e lo si votava perché aveva un'urgenza.
In questo caso, invece, nuova legislatura, lo si concede.
Essendo la mia prima legislatura, Presidente, vorrei un parere dagli Uffici o da chi è deputato a dirci, con estrema chiarezza e serietà, dal punto di vista giuridico, perché allora non fu concesso e, invece, oggi si ritiene di concederlo. Voi pensate di avere il via libera e carta bianca, dal punto di vista giuridico, per quest'applicazione del Regolamento? È una domanda che pongo a lei e agli Uffici del Consiglio. Da questo punto di vista, qualcuno può spiegarmi, o darmi un parere tecnico sull'inopportunità di allora, quando venne negato, mentre oggi viene dato il via libera al contingentamento su una norma molto simile? Anche allora da quel che ho capito, era, di fatto, un omnibus, quindi perché venne negato, mentre oggi viene concesso? Mi rivolgo a lei, Presidente. Come può un Presidente di un Gruppo consiliare avere un parere tecnico-legislativo dai nostri Uffici? Qual è il soggetto che mi lascia tranquillo rispetto alla scelta fatta allora e la scelta che si fa oggi? C'è la possibilità di avere un confronto da questo punto di vista (sempre dal punto di vista giuridico), per non metterci in condizione che potrebbero arrivare - questo sì Presidente - alla luce delle richieste e di quanto è stato asserito in Aula dai colleghi, rispetto a un parere pro veritate chiesto fuori dall'Aula, eventuali ricorsi? Chiedo a lei se fosse possibile darmi una spiegazione sul perché allora non venne concesso e oggi invece sì.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Comincio con una battuta: non vorrei che l'Assessore Marrone si offendesse quando si fa riferimento alla metafora del ladro che viene di notte. È stata usata per contesti decisamente più importanti, in libri decisamente più importanti, facendo riferimento a questioni più significative. Delle metafore non è importante l'oggetto che viene preso a paragone, ma il concetto che si vuole inverare con la metafora.
Vado, invece, a porre due domande, che in realtà sono tutte e due per lei Presidente.
La prima è di sostegno e di approfondimento rispetto a quello che poneva adesso il collega Magliano. Noi a questo punto siamo spaesati, vedendo la differenza d'interpretazione del Regolamento dei diversi Presidenti del Consiglio che si sono susseguiti, almeno per la mia modesta esperienza.
Sono al terzo Presidente del Consiglio che incontro e vedo che su questo tema c'è una difformità rilevante, in costanza, però, di Uffici, perché chi vi sta a fianco e vi supporta tecnicamente sono sempre le stesse persone.
A questo punto, come ha già detto il Consigliere Chiamparino, noi ci stiamo attrezzando per avere un parere pro veritate da parte di giuristi esterni all'Aula che ci possano aiutare a interpretare correttamente lo Statuto e il Regolamento, e a fare chiarezza su questo punto. Chiedo anch'io - e lo chiedo per conto di tutto il mio Gruppo - un parere scritto, alla struttura tecnica del Consiglio regionale, circa l'interpretazione dell'articolo 69 e, in particolare, rispetto a questa dicitura della cosiddetta "rilevante importanza". Dobbiamo capirci chi giudica questa rilevante importanza, come si motiva e quali caratteristiche deve avere per essere considerata tale.
Sinceramente e modestamente, il fatto che il Regolamento faccia alcuni esempi prima di alcuni provvedimenti sui quali si dà per implicita la rilevante importanza, mi fa supporre che dovrebbe trattarsi di un provvedimento di analoga portata, non di un giudizio che invece è figlio soltanto di valutazioni politiche di parte. Diversamente, allora, non ci sarebbe scritto "rilevante importanza", ma si riconoscerebbe genericamente, questa facoltà alla maggioranza, che quando vuole pu contingentare e chiudere lì la questione.
Pertanto, propendo per un criterio interpretativo analogico. Mi rendo conto che il mio parere è anche di parte e quindi, se potessimo avere una disamina scritta, magari anche con un po' di casistiche relative alle prassi precedenti seguite dalle Presidenze del passato e un po' di esempi di numeri delle legislature precedenti, in quali casi, nell'ultimo quindicennio, si è ricorso al contingentamento, potremmo avere anche dei termini di paragone e capire se ci troviamo di fronte a un caso eccezionale come sosteniamo noi, straordinario e nuovo, oppure se questo ricorso è assolutamente normale, come ha detto il collega Marrone.
La seconda domanda la rivolgo di nuovo a lei, Presidente: l'Assessore Marrone che per un attimo, secondo me, si è confuso e ha voluto prendere le parti del Presidente del Consiglio, annunciandoci che una parte di questi emendamenti, che l'opposizione ha depositato, saranno giudicati irricevibili.
Da questo punto di vista, Presidente, ci dica lei a che punto siamo, se sono in corso valutazioni di questo tipo e quando avremo l'esito della ricevibilità o meno degli emendamenti finora presentati. Quando ha intenzione di dircelo? Ci sono già approfondimenti conclusi? Vorremmo saperlo perché è chiaro che, in base a questo, tareremo anche diversamente la nostra attività. Mi sembra rilevante per la nostra importante attività emendativa, poiché abbiamo parecchio tempo di fronte e sicuramente la nostra intenzione è continuare ad approfondire lo studio del provvedimento in corso. Se dobbiamo prepararci a una dichiarazioni d'irricevibilità di alcuni emendamenti - di tanti, di pochi, di uno schema non so, diteci voi - per noi è importante saperlo adesso. Provocatoriamente potrei anche dire: ci faccia sapere, Presidente, se decide l'Assessore Marrone per lei o se ce lo dice lei.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Fino a quando sarò io il Presidente del Consiglio, saremo io e gli Uffici a prendere le decisioni del Consiglio regionale.
Sapete benissimo che sono circa una decina quelli che non sono stati resi ricevibili. Avete le tabelle, penso che abbiate tutti la possibilità di visionarla. Nella scorsa legislatura ci sono state dieci richieste di contingentamento, però lo vedremo successivamente.
Adesso continua la richiesta d'intervento di altri Consiglieri.
Prego, Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Ovviamente mi rivolgo, come sempre, a lei, soprattutto per porle un paio di domande. Ormai è un anno che sono in Consiglio, però chiedo come poter evidenziare una proposta formale, perché se lei, Presidente, sta realmente ascoltando le parole di ogni singolo Consigliere, si accorgerebbe che sta venendo fuori una richiesta credo molto chiara, e cioè di non procedere ulteriormente con questa seduta, fino a quando non abbiamo, per iscritto una legittima interpretazione del Regolamento rispetto alla richiesta di contingentamento. Più voci da parte di chi era della passata legislatura hanno ragionato e portato in evidenza che ci sono interpretazioni differenti.
Presidente, non basta modificare il titolo aggiungendo la parola "urgente" per chiedere il contingentamento, almeno credo. Pertanto, chiederei di sospendere il Consiglio, di attendere un'ulteriore interpretazione scritta da parte degli Uffici rispetto alla legittimità del contingentamento per poter successivamente procedere. Questo perché le interpretazioni, come abbiamo già visto, cambiano.
La seconda questione riguarda ancora l'interpretazione del Regolamento.
Tutti gli interventi sul tema del contingentamento, a partire dall'intervento dell'Assessore Marrone, che, capisco, è in difficoltà poiché anche lui, magari, ha visto in ultima analisi e così all'improvviso l'emendamento che ha fatto scaturire ulteriormente la reazione delle opposizioni, secondo l'interpretazione che io ho dato leggendo il Regolamento, non rientrano nel calcolo degli interventi del contingentamento, ma sono fuori da quei calcoli e stanno dentro alle reazioni alle sue comunicazioni e, soprattutto, a quelle dell'Assessore Marrone, perché il calcolo riguarda gli interventi sul contenuto della legge, secondo certi criteri.
Pertanto, mi piacerebbe avere un'ulteriore interpretazione e disamina del Regolamento anche su quest'aspetto e, visto che siamo a questi livelli chiederei che questo sia messo per iscritto. Pertanto, per consentire lo svolgimento dell'interpretazione prima che la discussione continui chiederei la sospensione della seduta, per avere maggiore certezza rispetto a tutti gli interventi che mi hanno preceduto. Perché di "casini" ne state facendo, tant'è che anche il tempo sta dando merito a voi, perché sta venendo giù il diluvio universale; credo che questa sia un'ulteriore reazione a quello che di vergognoso stiamo assistendo in questo Consiglio.
Attendo una risposta rispetto alle mie domande, oltre a quelle dei miei colleghi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Non so se l'Assessore Marrone sia collegato, ma mi è sufficiente sapere che qualcuno della Giunta ascolti.
Leggo, Assessore Marrone, grazie.
Voglio ripetere un passaggio che ho espresso in precedenza, perché credo sia opportuno. Quando ho usato il concetto della "dittatura della maggioranza", non so il suo partito, ma sono certo che la trazione leghista della coalizione che ha vinto le elezioni l'anno scorso a maggio, durante la campagna elettorale, ovunque, nelle piazze, sui giornali, ovunque ha detto che, dopo la vittoria, avreste modificato la legge sul gioco d'azzardo patologico. Lo avete detto.
Mi domando perché, oggi, anziché attivare con pazienza un dialogo e un confronto, affermando le ragioni della vostra scelta, in Commissione e in Aula, voi abbiate deciso di prendere la scorciatoia. Perché? Voi così calpestate quello che appartiene a tutti, cioè il Regolamento. Per voi è un'interpretazione.
Insomma, tra persone intelligenti, dovremmo dirci la verità: sapete anche voi che è un'interpretazione a uso e consumo vostro e che, da oppositori l'interpretazione sarebbe stata un'altra, perché calpesta le principali regole del confronto non soltanto tra l'opposizione e la maggioranza fosse solo quello - ma anche tra le parti, perché fuori da qui c'è un mondo che non vi appartiene e che non appartiene a nessuno ed è libero, che per vuole confrontarsi rispetto a questa proposta e vuole farvi cambiare idea.
È il principio della democrazia questo! Adesso, non la voglio fare più grande di quella che è, ma è sostanza! Non dico che nella natura delle attività il contingentamento non esiste Assessore Marrone. Certo che esiste, ma va utilizzato con parsimonia e attenzione e non va piegato alla volontà della maggioranza per norme che dimostrano, in questo caso, che voi non avete coraggio. Rispetto a questa scelta, con un emendamento inserito in un contesto così ampio, dimostrate di non avere il coraggio. Ma proprio voi? Voi non siete coraggiosi, è questo il tema. Vi state nascondendo invece di affrontare con la modalità più opportuna, che è quella di un passaggio in Commissione, sentiti i Sindaci, sentite tutte le associazioni, quello che volete fare. Affermate con coerenza i vostri principi, Assessore Marrone.
Lei, in rappresentanza della Giunta - nulla di personale - non si è mai dimostrato poco coraggioso; invece, in queste ore, dimostrate tutte le vostre insicurezze e chi è alla guida di una Regione importante come il Piemonte non può essere insicuro come voi. Quindi, fermatevi. Domani il Presidente Cirio e i Capigruppo, il mio Capogruppo, s'incontreranno e provate a cambiare idea. Provate a cambiare idea: non per voi, ma per tutto il Piemonte sarebbe davvero molto meglio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Canalis.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei intervenire sulle comunicazioni dell'Assessore Marrone.
Se il mio precedente intervento verteva sull'opportunità d'inserire in un provvedimento come l'omnibus materie non tecniche, non legate ad aspetti marginali delle leggi, ma materie prettamente politiche e per di più divisive, come quella sulla caccia o sul gioco d'azzardo, il mio intervento attuale, invece, verte sull'opportunità di contingentare i tempi.
Faccio riferimento, in particolare, al Regolamento del nostro Consiglio e all'articolo n. 69, che norma la durata dei dibattiti e degli interventi.
Quest'articolo, al comma 6, puntualizza che, in particolare, quando è in discussione la legge finanziaria, il bilancio, il rendiconto l'assestamento e ogni altro argomento di rilevante importanza, la Conferenza dei Capigruppo stabilisce i tempi della discussione, riservando almeno un terzo del tempo complessivo agli interventi delle opposizioni.
Abbiamo visto che nel percorso di questo disegno di legge n. 83 siamo passati da una legge collegata alla legge di stabilità regionale 2020 a un altro tipo di provvedimento, che mira semplicemente a modificare una serie di leggi regionali, ma senza alcuna connessione con la legge di stabilità e, quindi, con una normativa di carattere finanziario e bilancistico della nostra Regione.
In tal senso, mi chiedo se, in questa fattispecie specifica, sia legittimo da parte della maggioranza e da parte dell'Assessore Marrone, che rappresenta in Giunta i rapporti con il Consiglio regionale, ricorrere al contingentamento dei tempi. Non ci pare che le materie in discussione siano urgenti, né che giustifichino una riduzione dei tempi di discussione e una riduzione dell'agibilità politica delle minoranze.
Tra l'altro, m'interesserebbe anche conoscere il punto di vista dei Consiglieri e non soltanto della Giunta sul ricorso a questo strumento.
Così come avevamo criticato l'utilizzo diciamo sportivo del contingentamento in sede di discussione del "Riparti Piemonte", direi che la dobbiamo fare anche adesso. Ormai ci conosciamo da un anno, condividiamo quest'esperienza consiliare da un anno e davvero è stato troppo e troppo frequente il ricorso al contingentamento.
Già il Presidente Chiamparino si è riservato di fare delle verifiche legali su questa procedura e su questa prassi. La mia riflessione non è soltanto strettamente giuridica, ma anche politica. Anche in questo caso, volete calpestare gli spazi e i tempi delle minoranze e non entrare nel merito dei nostri emendamenti, che non sono tutti ostruzionistici: alcuni hanno anche interpretato fedelmente lo spirito di un omnibus, quindi meriterebbero tempi giusti e non razionati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non voglio ribadire quello che ho già detto riguardo questa discussione o comunque, ripetere quello che già hanno detto i colleghi. Tuttavia, ritengo davvero irrispettoso questo metodo di procedere e spiego anche perch com'è stato anche spiegato oggi dal Capogruppo Sacco.
Fino a oggi, noi siamo stati disponibilissimi, per quanto riguarda la gestione dell'emergenza, ad approvare il bilancio in fretta e furia, come abbiamo approvato anche il bilancio quando c'è stata l'alluvione verso settembre-novembre, quindi non è stato solo un episodio di disponibilità da parte nostra, ma si è reiterato più volte, quindi mi sarei aspettata innanzitutto, una sorta di gratitudine nei confronti della nostra potenza di dialogo e di collaborazione. Cosa che, invece, non si sta verificando.
Ripeto, avrei potuto capire se si fosse trattato di un provvedimento emergenziale, perché anche sul "Bonus Piemonte" ci siamo dimostrati disponibili a trattare la questione in via prioritaria, nonostante contenesse un ampio spettro di lacune che abbiamo sottolineato con numerosi emendamenti, arricchendo la discussione. Nonostante tutto, voi continuate a tirare la corda: tirate, tirate e tirate. Dopo una, due, tre volte, la corda si spezza.
Ritengo che il giusto atteggiamento adesso sia quello di farvi votare tutti gli emendamenti che, come ha sottolineato anche la Consigliera Canalis, non sono tutti quanti ostruzionistici; anzi, per quanto mi riguarda, sono tanti, ma sono tutti nel merito perché riportano, comunque, diverse argomentazioni, in diversi campi. Voi avete sollevato molte questioni riguardanti molti argomenti, per gli argomenti che avete sviscerato forse gli emendamenti sono pochi, nonostante siano un record.
V'invito a riflettere sul fatto che sia stata dimostrata più volte disponibilità e collaborazione, ma questa collaborazione non riuscite mai a coglierla.
Oltre all'arroganza, che ritengo direttamente proporzionale al numero di emendamenti che abbiamo presentato, secondo me dovreste mettervi una sorta di mano sulla coscienza, almeno per parlare degli argomenti che non sono in questo momento emergenziali e che, a mio avviso, non riguardano l'emergenza Coronavirus dalla quale siamo appena usciti, per fortuna, oppure la grave crisi economica e sociale che sta colpendo la regione e l'intero Paese.
Forse per quello si potrebbe anche richiedere una discussione rapida e veloce, com'è stato già fatto, ma in questo momento non si può parlare della caccia, piuttosto che delle cave, piuttosto che di altre leggi che richiedono iter molto più lunghi, perché bisogna fare le audizioni, bisogna parlare con le parti locali, con le categorie e con tutto il mondo che rappresenta questi ambiti.
In questo momento, abbiamo affrontato la discussione senza aver interloquito con i giusti interlocutori, quindi secondo me anche questa è una mancanza che non si riverserà tanto addosso a noi, quanto a voi, perch chi non ascolta e chi ha troppa fretta rischia di commettere degli errori.
V'invito, per l'ennesima volta, come hanno fatto tutti gli altri, a rivedere questo metodo e veramente a non osare oltre, perché alla pazienza c'è un limite. Non ci obbligate a presentare altri emendamenti o ad andare avanti. Il testo è lungo da analizzare, quindi richiede molto tempo a disposizione.
Ritornate sui vostri passi, cercate anche di essere un po' più umili e un po' più disponibili nei confronti di chi, invece, con voi lo è altamente.
Fin troppo.
Grazie.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste d'intervento.
Vista la situazione e visti gli emendamenti che sono anche giunti poc'anzi chiederei di svolgere una Conferenza dei Capigruppo, in modo tale che si possa fare un attimo il punto su tutte le considerazioni che sono state fatte fino adesso sul contingentamento e sul prosieguo dei lavori. Per correttezza di tutti quelli che stanno lavorando, per i Gruppi consiliari per i dirigenti, i funzionari e i dipendenti del Consiglio, si deve fare chiarezza sul prosieguo dei lavori. Ci deve essere una metodologia ben precisa, per cui la Conferenza Capigruppo deve definire bene la modalità e le tempistiche chiare per affrontare il prosieguo della discussione sul disegno di legge 83.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Ci può dire il totale degli emendamenti?



PRESIDENTE

Attualmente sono circa 5.240.
Sospenderei la seduta e convocherei la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.56, riprende alle ore 19.10)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nella Conferenza dei Capigruppo si è discusso sulle tempistiche del contingentamento, oltre l'applicazione dell'articolo 69, comma 6 del Regolamento con il combinato disposto dell'azione emendativa finora effettuata dai Consiglieri regionali di Giunta, maggioranza, opposizione insomma di tutto il Consiglio regionale.
Ho assunto la decisione di convocare la Giunta per il Regolamento domani mattina alle ore 9.30 per fare valutazioni ulteriori e per l'applicabilità dell'articolo 69 sulle decisioni che saranno da prendere in modo puntuale sul procedimento per l'approvazione del disegno di legge 83.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Credo che il percorso della Giunta per il Regolamento sia quello giusto perché, quando s'interpreta un Regolamento o, comunque, una parte di esso bisogna convocare gli organi che possono farlo. La Giunta per il Regolamento è uno di quelli. Discuteremo domani su quanto già discusso in Conferenza dei Capigruppo, ma è giusto farlo in quella sede. Noi saremo presenti e discuteremo nel merito della questione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Anch'io penso che sia il caso di convocare la Giunta per il Regolamento com'è stato fatto, proprio in conseguenza della circostanza che non vi è una norma specifica che consente di contingentare anche la possibilità di presentare gli emendamenti, fino a quando l'articolo non è aperto.
Pertanto, visto che sarebbe una novità all'interno del Consiglio regionale del Piemonte, spero che la Giunta stili un documento che permetta di poter emendare anche successivamente alla dichiarazione del contingentamento sempre in ottemperanza alla previsione del Regolamento, quindi un contingentamento dei tempi di discussione, ma non della presentazione degli emendamenti, altrimenti mi chiedo quale sia la possibilità delle minoranze di fare un minimo di lavoro di opposizione, laddove non si riesce a trovare un punto di caduta fra maggioranza e opposizione. Significa che in una giornata si può tranquillamente approvare qualsiasi cosa.
Mi appello al buonsenso dei Consiglieri, ricordando a tutti che le maggioranze cambiano. Vorrei soprattutto ricordarlo ai piemontesi e, nel caso si cambino le regole della convivenza democratica all'interno di un'Aula, si creerebbe un forte squilibrio, che sicuramente non gioverebbe alla buona legislazione di questo Consiglio.
Spero che la Giunta per il Regolamento sia in grado di trovare una sintesi e un'interpretazione equilibrata del Regolamento e che, soprattutto, possa garantire le opposizioni, che sono quelle che devono essere maggiormente tutelate dal Regolamento, in quanto non hanno la forza dei numeri dalla loro parte.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Nella Conferenza dei Capigruppo abbiamo convenuto di convocare domani mattina la Giunta per il Regolamento. Questa maggioranza non è poi così cattiva come viene dipinta, ma è una maggioranza che ha anche senso di responsabilità e moderazione, e ci mancherebbe. Le minoranze hanno giustamente l'esigenza di bloccare i provvedimenti e mi sembra che, con 5.000 emendamenti presentati, la loro azione sia più che garantita e non mi pare che siamo di fronte aduna dittatura, a dei blitz o a una maggioranza che vuole decidere tutto da sola.
Probabilmente bisogna avere un momento di confronto anche tecnico su istituti come il contingentamento, che riguardano tutta l'attività legislativa di quest'Aula. Quando sento parlare di contingentamento, penso a tutte le assemblee legislative d'Italia e d'Europa, nelle quali normalmente ci sono dei sistemi che si chiamano "canguro", si chiamano "fiducia", si chiamano "contingentamento", che nelle altre Regioni sono applicati addirittura già all'inizio della discussione. Insomma, non è nulla di diverso rispetto a tutte le democrazie avanzate. Naturalmente ai provvedimenti bisogna dare il giusto spazio, la giusta dialettica e il giusto confronto con le minoranze, però è naturale che c'è una maggioranza legalmente eletta - nel nostro caso, dalla grande maggioranza dei cittadini piemontesi - per realizzare un programma elettorale.
Noi abbiamo intenzione di realizzare il nostro programma elettorale, di dare risposte a chi ci ha votato. Naturalmente ci sono cose che ci trovano vicini e cose che ci trovano molto lontani, come questo collegato, però una volta che si dà un'ampia disponibilità di trattazione dei temi, alla fine bisogna arrivare a una sintesi.
Ribadisco che sugli emendamenti di merito siamo sempre disponibili a concordarli. Dobbiamo dire che oggi la gran parte degli emendamenti sono frutto di un lavoro di un software che, inserendo la parolina in base all'articolato, crea ad hoc centinaia e migliaia di emendamenti. Pertanto non stiamo parlando di emendamenti di merito, perché il 90% sono emendamenti espressamente ostruzionistici. Per amor di Dio, attività legittima della minoranza, che va tutelata e che è tutelata, ma la maggioranza ha una priorità nell'approvare i provvedimenti che sono nel suo programma elettorale e utilizzerà tutti i metodi che il Regolamento consente.
La Giunta per il Regolamento domani mattina porterà delle valutazioni in merito, che consentano alla Giunta e alla maggioranza di approvare i propri provvedimenti in tempi considerati opportuni.
Stiamo ancora lavorando da remoto e mi auguro che, quanto prima, si possa ritornare fisicamente in aula, perché questa procedura è sicuramente più complessa della procedura normale. Questo è quello che mi sentivo di dire.
Per noi questa sera la seduta può concludersi qui, se c'è l'accordo di tutti, naturalmente.
Noi non abbiamo parlato tutto il giorno e magari adesso dico due parole su alcuni emendamenti che hanno provocato grandi polemiche. A nostro avviso l'emendamento sul gioco tratta di un gioco legale e che rimane nell'ambito della legalità. Il nostro emendamento è volto esclusivamente a revocare la retroattività della legge. Rimane in vigore il distanziometro per le attività dopo la normativa del 2016. Serve semplicemente a revocare una retroattività che riteniamo assolutamente sbagliata nei confronti di tanti commercianti che, in modo legale, hanno investito soldi e che rischiano di lasciare a casa 4.000 persone.
Contemporaneamente, come Gruppo della Lega, con il Consigliere Leone si è presentata una PDL sul gioco sul modello della Puglia, quindi votata dal Presidente Emiliano, ex magistrato, dalla compagine del centrosinistra.
Noi, infatti, vogliamo sicuramente dare risposte sociali a chi si rovina con il gioco, a chi è patologico, però vogliamo anche dare delle certezze a chi, in termini di legge, ha delle attività commerciali.
Da una parte, c'è una revoca della retroattività, perché in uno Stato di diritto, dove persone onestamente investono dei soldi, è impensabile che il giorno dopo si dica che gli investimenti e i lavoratori devono andare a farsi benedire. Dall'altra, con la presentazione ufficiale di una PDL sul gioco sul modello della Puglia, che è ritenuta tra le più severe e le più giuste dal punto di vista sociale e sanitario, c'è la volontà di andare a rivedere tutta la materia del gioco in termini generali, sotto tutti i vari aspetti.
Da parte nostra, c'è la massima apertura su questo. Possiamo anche trovare un accordo, che penso troveremo nelle prossime ore o nei prossimi giorni di darci un tempo per approvare questa nuova normativa, facendo tutti i passaggi che servono e sapendo che noi, grazie alla Lega, abbiamo approvato una Commissione che si chiama Commissione legalità. Quindi, in quella sede faremo tutti gli approfondimenti relativi alla questione.
L'ex Procuratore di Torino, Rinaudo, è un ex magistrato, un uomo che ha dato tutta la sua vita per combattere l'illegalità, ed è un interlocutore nostro su questo tema, nostro nel senso "con noi", che ha interloquito con noi e non nostro perché con noi abbia qualche tipo di rapporto politico. È un interlocutore che sicuramente ha una professionalità e una competenza per dare delle risposte. Lui ci dice che, dove non c'è il gioco legale arriva il gioco illegale. Quello sì che è in mano alle mafie e in mano alla 'ndrangheta, ed è quello che dobbiamo combattere.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo solamente per il fatto che non entreremo nell'articolato e poi non lo farò più fino alla dichiarazione di voto finale, che non so quando ci sarà, perché diventa difficile fare una previsione.
Lo faccio per complimentarmi con lei, Presidente, per come conduce e guida anche in situazioni come queste, il Consiglio regionale. È una situazione difficile, vuoi perché stiamo lavorando da remoto, quindi mi auguro che nel più breve tempo possibile si possa ritornare al lavoro ordinario in aula vuoi per il muro contro muro che si è venuto a creare con l'opposizione.
Come ho detto alla Conferenza dei Capigruppo, è fisiologico trovarsi su posizioni differenti ed evitare in futuro quantomeno io mi adopererò in questa situazione - di arrivare a una situazione così conflittuale.
Sicuramente, però, occorre garantire di poter lavorare; occorre garantire i lavori nell'interesse del Piemonte e dei piemontesi. In questo caso, si accoglie la funzione del contingentamento, che non può venire meno, perch se noi apriamo la possibilità di caricare emendamenti all'infinito, poich la tecnologia permette oggi di produrli così, non si lavora più.
Il contingentamento, come ha detto lei, diventa lo strumento per garantire il lavoro dell'Aula, lo svolgimento regolare delle ore di lavoro e di arrivare a delle soluzioni, che sono le approvazioni legislative, che è quello per cui è demandato il Consiglio regionale.
Il contingentamento, insomma, lo leggo come uno strumento imprescindibile in questa fase e in questo istante, per il regolare andamento dei lavori.
Domani ribadirò questo concetto nella Commissione convocata. È stato più bravo di me il collega Preioni, perché io l'avrei voluta, ancora nei minuti che stiamo parlando, adesso in Aula, per poter domani iniziare finalmente la discussione dell'articolato del collegato.
Comunque, Presidente, ancora complimenti e grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Per fatto personale, Presidente, non tanto mio, ma dei nostri collaboratori, perché sono stati offesi dal Consigliere Preioni.
Non c'è nessun software. Gli emendamenti sono frutto del lavoro delle persone che lavorano per il nostro Gruppo, che vanno rispettate. Il Consigliere Preioni non usi la fisica quantistica per spiegare fenomeni che non comprende. Sono persone che lavorano, che fanno gli emendamenti e vanno rispettate. Sono i collaboratori del Gruppo, non i software. Magari i software li usate voi per inventarvi le vostre cose all'ultimo minuto.
Volevo veramente tutelare loro.
Non c'è nessun blocco all'attività legislativa. Vi abbiamo fatto approvare nove leggi in tre mesi. Nove leggi in tre mesi, ve lo ripeterò tutti i giorni. È lo stesso numero di leggi che si sono approvate nei nove mesi precedenti, quindi non c'è nessun blocco all'attività legislativa. Questo disegno di legge è un provvedimento composto da 58 articoli, che già solo con gli emendamenti di maggioranza e Giunta poteva arrivare a 70/80 articoli. Di per sé, anche con un dibattito di merito, è un provvedimento che non può essere approvato in un giorno solo, in una sola seduta, ma voi l'avete contingentato già il primo giorno.
Questo tradisce già il vostro intento di soffocare il dialogo. Consigliere Preioni, se vuole il confronto in Commissione legalità o nelle altre Commissioni sulla questione legata al contrasto del gioco d'azzardo patologico, faccia un emendamento abrogativo a quell'emendamento, lo stralciate, riportiamo tutta la questione nelle Commissioni e ne parliamo nelle Commissioni e non in un omnibus contingentato. Va bene? Personalmente, non m'importa nulla della Puglia, se non che è una bella regione con un bel mare, buoni vini e un'ottima gastronomia. Se la Puglia sbaglia a fare una legge, non dobbiamo sbagliare pure noi. Non m'interessa chi governa la Puglia, non me ne importa nulla, anzi, ho stressato anche i miei a Roma quando volevano presentare emendamenti che, secondo me andavano in un senso contrario. Su questa questione, quindi, si va solo sul merito, non m'interessa ciò che fanno le altre Regioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non voglio rubare ulteriore tempo, soprattutto perché sarà la Giunta per il Regolamento a decidere cosa è meglio fare, ma solo una nota di merito al Consigliere Preioni, quando dice che cancella la retroattività della legge.
Una legge è retroattiva se, di fatto, non è già stata applicata. Se è stata applicata a diversi esercenti, quindi questi esercenti hanno e sono tenuti ad aver rispettato la nostra legge, questa legge è in funzione da tempo. Se voi fate esattamente questo tipo di emendamento, state facendo una norma retroattiva, perché andate a incidere su una norma che è già in vigore da tempo. Sono scaduti i termini e non vorrei - lo dico a Preioni - che la Giunta regionale avesse fatto qualcosa di peggio, cioè avesse dato un segnale, durante la campagna elettorale, dicendo: "Ah sì, sono scaduti i termini? Non vi preoccupate, legiferiamo in fretta".
Nel frattempo, i termini sono scaduti e, se fate questa legge, la fate retroattiva, perché state andando a incidere su norme che sono già applicate nella Regione Piemonte. Che cosa vuol dire? Vuol dire che se qualcuno, giustamente per i distanziometri, ha chiuso la sua attività e l'ha spostata, voi state facendo una misura che è un ulteriore distorsione oltre, ovviamente, a tornare indietro a quello che era prima perché, in una città come Torino, prima della nostra norma c'erano slot machine ogni dieci metri, a ogni angolo.
Voi volete esattamente questo: il far west che avevamo prima, che non era regolamentato e in cui non si poteva tornare indietro perché, se fate applicare questa norma, ogni metro quadro sarebbe già stato occupato da quell'attività.
Grazie.



PRESIDENTE

Stante l'accordo che c'era fra i Capigruppo, chiuderei la seduta.
Per domani rimane la convocazione alle ore 10 del Consiglio regionale. Alle ore 9.30 è convocata la Giunta per il Regolamento; eventualmente, se dovesse tardare per questioni inerenti alla Giunta per il Regolamento, si aprirà, successivamente alla chiusura della Giunta per il Regolamento, il Consiglio regionale, in modo tale che ci possa essere, come prassi e com'è sempre stato fatto, la presa di visione delle norme, nella Giunta per il Regolamento e, in base al Regolamento, la discussione nella Giunta per il Regolamento.
Sentita la Giunta per il Regolamento, si procederà con il Consiglio regionale, con la decisione che si prenderà nella stessa.
La Giunta per il Regolamento è convocata alle 9.30 e il Consiglio alle ore 10. Per mantenere un orario, però, dipende da quanto durerà la Giunta per il Regolamento: se dura poco, apriamo alle 10; altrimenti, appena ci sarà la chiusura della Giunta per il Regolamento, si aprirà il Consiglio regionale.
Manteniamo gli orari prestabiliti, in modo che tutti possano rimanere collegati in modo preciso: i partecipanti alla Giunta per il Regolamento alle 9.30, tutti gli altri alle 10 in Consiglio regionale.
La seduta è terminata e auguro a tutti una buona serata.
Mi sono dimenticato di dirlo stamattina: spero che quest'oggi siamo andati bene gli esami di maturità a tutti i nostri concittadini, in modalità sicuramente difficile per tutti, anche per loro, nello svolgimento di un evento particolare della loro vita. Avremo sicuramente possibilità di augurargli un buon risultato a tutti nelle prossime giornate.
Buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.32)



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