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Dettaglio seduta n.77 del 09/06/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.50 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Trasporti aerei

Interpellanza n. 176 presentata da Avetta, inerente a "Italia + 4% di passeggeri/Caselle - 3,3% di passeggeri. Cosa intende fare la Regione Piemonte?"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
La Giunta regionale si è resa disponibile a rispondere alle interrogazioni e interpellanze.
Comunico agli interroganti che l'Assessore Gabusi ha chiesto, causa impegni istituzionali, di esaminare subito gli atti d'indirizzo che lo riguardano.
Pertanto, procederei in tal senso.
Vedo l'Assessore Gabusi in linea e il Consigliere Avetta, pertanto esaminiamo l'interpellanza n. 176.
Risponde l'Assessore Gabusi.
Ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per un massimo di cinque minuti, la risposta dell'Assessore e la replica dell'interpellante per un massimo di non più di cinque minuti.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente, e buongiorno.
La questione di Caselle, ovviamente, è stata ampiamente stravolta dall'emergenza COVID. Va detto, infatti, che la vicenda di Caselle e i numeri che abbiamo riportato nell'interpellanza risalgono nel tempo e rappresentano una questione che ha tante criticità, non ultima quella (lo dico rivolgendomi all'Assessore) di aver troppo in fretta, forse, dismesso il ruolo di partecipazione pubblica da parte degli Enti locali, perch quando si tratta di strumenti così importanti e così centrali nelle politiche di sviluppo, la possibilità del pubblico di essere determinante nelle scelte forse potrebbe essere utile e fare la differenza rispetto alle strategie di sviluppo economico locale.
Pensate solo a cosa può significare la possibilità di scegliere e decidere strategie di uno scalo come Caselle rispetto al traffico turistico e soprattutto, rispetto, per esempio, all'attrattività di una realtà come il Torinese, come il Piemonte, rispetto alle imprese che scelgono di insediarsi o no qui da noi, anche considerando l'efficienza e la comodità dei collegamenti.
Detto questo, per attenerci alla questione sollevata con l'interpellanza, i numeri del traffico passeggeri di Caselle pre-COVID erano francamente numeri impietosi. L'abbiamo evidenziato nell'oggetto: Caselle aveva (e ha tuttora) il quattordicesimo posto in Italia; scendeva, nel 2019, come traffico passeggeri, del 3,3% purtroppo a fronte di una crescita complessiva a livello nazionale di + 4% nel resto d'Italia, solo per capirci, e non ci paragoniamo evidentemente a città come Milano, Napoli o Roma, ma una città come Bologna, una città media italiana come Bologna aveva un traffico passeggeri tre volte superiore a quello dello scalo di Caselle.
Forse possiamo raccogliere (lo dico con un certo sarcasmo) i "benefici" (tra virgolette, ovviamente) dell'emergenza COVID, che hanno un po' azzerato le differenze, che erano evidenti, tra il nostro scalo e quello di altre realtà simili alla nostra, o addirittura realtà, se così possiamo dire senza offesa per nessuna, più piccole della nostra, della realtà torinese.
Proprio per questo, diventa ancora più interessante e ancora più urgente capire cosa intende fare la Giunta; cosa ne pensa, intanto, e cosa intende fare per far ripartire uno scalo che noi riteniamo sia uno strumento fondamentale per la ragione cui ho fatto riferimento prima.
In particolare, chiediamo che ne è stato di quel piano d'intervento che il Presidente Cirio annunciò nel luglio 2019, di cui non abbiamo più saputo nulla; piano d'intervento che doveva comprende sia Caselle sia - e qui mi allargo un po' anche sul Piemonte 2 - lo scalo di Levaldigi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta, per l'illustrazione.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Come ha detto bene il Consigliere, questi dati sono ormai in un contesto completamente diverso, anzi ci farebbe piacere che il calo fosse solo del 3,3%; purtroppo, parliamo di numeri completamente stravolti.
Pertanto, la mia risposta sarà certamente sull'oggetto della domanda, ma anche con una prospettiva che certamente potrebbe anche essere, come ha accennato il Consigliere Avetta, un'opportunità per lo scalo di Torino sicuramente non leader italiano per numero di passeggeri.
Il motivo per cui lo scalo ha risentito di questi cali lo conoscete certamente meglio di noi: la scomparsa e la forte riduzione del vettore Blue Air, con una serie di altre tratte che sono state recuperate (le nuove mete tipo Berlino-Schönefeld, servizio di EasyJet, Cracovia e altre).
Quest'anno, l'inizio è stato un inizio in linea con quanto più o meno fatto nel 2019; il COVID ha portato a una rivisitazione che vedrà, nel mese di luglio, iniziare alcuni collegamenti con l'Italia meridionale esercitati da Volotea.
È certo che non si potranno fare paragoni, ma è anche vero che, prima del COVID, tra gennaio e inizio febbraio, avevamo convocato finalmente i due aeroporti al Tavolo. Ha fatto bene il Consigliere Avetta a citare anche Cuneo-Levaldigi, perché il nostro sistema deve essere visto come un sistema unitario e purtroppo spesso non lo è stato. Ci siamo resi conto plasticamente da quell'incontro di come anche solo farli dialogare e parlare può essere utile per una serie di piccole economie di scala, che iniziano con un discorso che poi si può sviluppare in futuro con un sistema davvero unitario, certamente con numeri molto diversi.
Sono a disposizione da parte della Regione circa sei milioni di euro che possiamo utilizzare mediante azioni di promozione e marketing territoriale.
Sapete che il Presidente aveva annunciato e ha chiesto un incontro al capo dell'Unità Trasporti della Direzione Concorrenza della Commissione europea Sophie Moonen, al fine di trovare una soluzione per superare o per rispettare le normative europee in materia di concorrenza, ma consentendo però, di procedere al protocollo d'intesa che teneva insieme i due aeroporti piemontesi.
Certamente, ci sono meno vincoli con l'aeroporto più piccolo (quello di Levaldigi), un po' di più con Torino-Caselle, ma i soldi sono a disposizione. In queste settimane, passato il periodo più cogente dell'emergenza COVID, abbiamo ripreso il dialogo con i due aeroporti per trovare un sistema efficace per erogare queste somme.
In tutto questo discorso, s'insinua e s'insedia il problema del virus quindi del numero di passeggeri sugli aerei; s'insinua e s'insedia il problema dell'ultimo Decreto Rilancio, che è stato contestato da buona parte delle Regioni. Abbiamo avuto un incontro con la Ministra De Micheli la settimana scorsa proprio sul tema degli aeroporti.
Anche qui, non certo copiando da noi - ci mancherebbe - ma, in maniera logica, la Ministra De Micheli ha detto che si aprirà un tavolo a livello nazionale sul sistema aeroportuale italiano che tenga insieme la nuova Alitalia, il nuovo management di Alitalia e la tematica di tutti gli aeroporti importanti e minori d'Italia per un rilancio complessivo.
Infatti, sappiamo che la ripresa del turismo, come ha detto bene anche il Consigliere Avetta, l'imprenditorialità e la decisione se insediarsi in certe parti d'Italia, passa anche attraverso il sistema aeroportuale.
In questo ragionamento, ci sono due livelli: uno che seguiremo al Tavolo nazionale e l'altro, che abbiamo già iniziato e intrapreso in questi mesi che non è soltanto l'erogazione di quei fondi famosi, con l'implementazione di altri fondi, nei prossimi anni, ma è anche il tentativo di iniziare dal basso, dalle piccole cose per fare ragionare insieme i due aeroporti per andare, naturalmente con la rete della Regione, sul tavolo nazionale, ma anche con le opportunità che saprà cogliere a livello piemontese per dare un supporto all'aeroporto più importante, quello di Torino Caselle, così come quello di Levaldigi.
Devo ammettere però che la situazione non è semplice, perché partiamo non da un colosso, non da una struttura che fa numeri importanti, ma partiamo dal tredicesimo o quattordicesimo (come lo si voglia guardare) posto tra gli aeroporti d'Italia, a fronte di una città che non si trova in quella posizione.
Dobbiamo recuperare molta strada: è una mission complicata, c'è però un management che ha voglia di seguire, di darci una mano e di supportare questa linea di sviluppo e la seguiremo insieme nei prossimi mesi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Gabusi.
La parola Consigliere Avetta, per la replica.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la risposta, che certamente soddisfa.
Mi rendo conto che la situazione è quella che abbiamo già premesso illustrando l'interpellanza, che è molto complicata, però mi fa piacere che l'Assessore convenga con me sul fatto che quest'emergenza possa davvero rappresentare un'opportunità, perché vi è stato un riposizionamento, almeno in modo parziale, rispetto alla situazione critica che vivono anche gli altri aeroporti italiani e che vive tutto il sistema aeroportuale italiano.
Allora, credo che, mai come oggi, ci sia l'occasione per ricollocare Caselle in una giusta posizione.
Mi fa piacere che l'Assessore condivida quest'impostazione e credo opportuno che abbia ricordato che quell'azione nei confronti del Ministero competente possa essere coordinata nel modo più efficiente ed efficace possibile, per risalire quelle quote nei confronti di altri aeroporti italiani, perché Caselle è collocato in una posizione ormai diventata oggettivamente intollerabile per una realtà come Torino e come il Piemonte.
In conclusione, forse, in tutto questo sarebbe opportuno - l'Assessore non l'ha citato, ma magari c'è stata - l'interlocuzione con la Città di Torino e con la Città metropolitana; è vero che l'aeroporto di Caselle è l'aeroporto piemontese, è vero che va messo in sinergia con Levaldigi, ma certamente è anche l'aeroporto di Torino.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interpellanza n. 180 presentata da Avetta, inerente a "L'officina GTT di Rivarolo sta smobilitando: cosa intende fare la Regione Piemonte?"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 180.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Anzitutto, chiedo se l'Assessore e agli Uffici se possono inviarmi via mail la risposta scritta.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere.
È un dato di fatto che gli Assessori inviino agli interpellanti la risposta via mail.
Prego, Consigliere.



AVETTA Alberto

Molto bene.
Ogni volta che trattiamo il tema GTT torniamo, soprattutto, come in questo caso, a parlare di ferrovia, torniamo ai tempi e ai modi del passaggio tra GTT e Trenitalia.
Non so se il Presidente della Commissione Fava sia collegato, perché è a lui che andrebbe rivolta questa considerazione, ma ricordo che ormai più di sei mesi fa (se non ricordo male, il 9 dicembre 2019) ho sollecitato l'audizione in Commissione dei vertici di Trenitalia e, nonostante sia stato più volte rassicurato sul fatto che sarebbero stati tempestivamente convocati, a oggi ciò non è ancora avvenuto.
Tutti voi sapete (lo ricordo all'Assessore, ma anche a chi ci ascolta) che il passaggio da GTT a Trenitalia avrebbe dovuto già avvenire nel 2019.
Siamo a metà del 2020 e ciò non è ancora avvenuto. Inoltre, in un'altra occasione, l'Assessore ci ha rassicurati sul fatto che avverrà entro quest'anno.
Se avessimo dato corso a quest'audizione, forse oggi saremmo in grado di avere maggiori notizie su tante questioni che riguardano GTT e che generano tanti interrogativi, che già prima del COVID ci ponevamo e che oggi ovviamente, assumono ancora maggiore preoccupazione, soprattutto per le persone direttamente coinvolte dal punto di vista professionale rispetto a questi interrogativi.
Uno di questi è certamente il destino dell'officina GTT di Rivarolo, che per molto tempo è stata il fiore all'occhiello di un'azienda che oggi versa in una situazione di grande incertezza. Si tratta di un'area molto rilevante anche dal punto di vista dell'ampiezza. Il dato che credo di avere inserito nell'interpellanza si aggira intorno ai 4.000 metri quadri un dato rilevante per la città di Rivarolo, tant'è vero che, rispetto al destino urbanistico di quest'area, anche il Sindaco di Rivarolo aveva chiesto e credo anche ottenuto, ma ce lo dirà l'Assessore, un incontro perché, com'è comprensibile, gli addetti di GTT che vivono sulla loro pelle quest'incertezza avevano coinvolto il Comune.
Quindi, la domanda all'Assessore Gabusi è sul futuro dell'officina GTT di Rivarolo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
È certamente complicato rispondere al Consigliere Avetta, che conosce molto bene la materia, certamente più di me, anche per la vicinanza logistica e geografica.
Credo che il tema dell'officina di Rivarolo sia molto importante, se contestualizzato nel momento del passaggio da GTT a RFI; quel passaggio che, a quanto ci risulta, non è rallentato, nel senso che probabilmente avrà la sua prestazione finale e definitiva partenza nel dicembre 2020.
Probabilmente, poteva essere anticipato il coordinamento tra GTT, RFI e Comune di Rivarolo.
Nel quadro di questa scelta strategica, dove GTT, per motivi legati a una gara alla quale non ha nemmeno partecipato, cede il passo sul trasporto ferroviario, certamente l'officina di Rivarolo potrà avere qualche problema. Questo non lo sappiamo ancora, perché la gara prevedeva il passaggio del servizio ferroviario a Trenitalia. Di conseguenza e com'è logico, se abbiamo intavolato una serie d'interlocuzioni già operative con RFI, di cui non conosciamo però ancora il disegno complessivo, è corretto giusto e normale che l'infrastruttura passi a RFI.
Voglio essere molto onesto, in questo quadro: immagino che l'officina di Rivarolo non siano l'elemento basilare della proposta di RFI e lo sappiamo tutti. Questo è il motivo per il quale il territorio si sta muovendo per capire quali saranno gli scenari futuri, che non credo saranno immediati.
Tuttavia, credo che dobbiamo anche pensare che se c'era qualche difficoltà nell'ambito societario di GTT dal punto di vista economico, non possiamo pensare che le stesse difficoltà culturali si debbano ribaltare sull'area di riferimento.
Pertanto, dobbiamo agire in maniera da tutelare l'occupazione, e su questo siamo stati molto chiari sin dall'inizio, ma dobbiamo anche comprendere che il futuro potrà anche prevedere uno spostamento di una parte di quelle lavorazioni. Certo è che dobbiamo farlo in maniera tempestiva, dobbiamo farlo mantenendo fermi i servizi e l'occupazione e dobbiamo farlo dando una prospettiva ai lavoratori, affinché non lo sappiano dall'oggi al domani, ma che abbiano un tempo di decantazione sufficiente. Tuttavia, ripeto, non siamo ancora a quel livello (come sapete, sono sempre molto trasparente).
Stiamo lavorando in maniera consistente per l'elettrificazione dell'ultimo tratto, non abbiamo abbandonato la linea. Anzi, credo che dal punto di vista sia dell'interlocuzione - e lo può dire bene il Consigliere Fava sia del lavoro degli Uffici (domani c'è un'altra riunione sul tema elettrificazione, dei passaggi a livello e della richiesta dei fondi al Ministero che ci mancano), la canavesana è una delle linee ferroviarie più attenzionate, proprio perché sappiamo che è una linea che ha molti passeggeri e molte difficoltà.
Siamo riusciti a portarla alla velocità di 70 chilometri l'ora, ma ora stiamo facendo un percorso con GTT e RFI per portarla a 90 chilometri diminuendo ulteriormente i disagi che ancora in parte ci sono.
L'investimento sui passaggi a livello è potenzialmente importante. Dico potenzialmente, perché abbiamo soldi a disposizione che, come sempre ribadisco, vanno poi messi a terra, in maniera rapida e veloce, perché ci va la disponibilità dei territori, quindi delle amministrazioni locali che grazie anche ai Consiglieri regionali, hanno dimostrato di avere.
In questo quadro, l'officina di Rivarolo hanno un elemento di forza, perch sono sul territorio, e la canavesana è una linea che non abbandoniamo tutt'altro: è una linea su cui vorremmo continuare a fare investimenti.
Devo dire che, nell'ambito del sistema ferroviario l'azienda RFI, nel medio periodo, potrebbe, pian piano, cedere il passo alle officine del Lingotto.
Questa è una supposizione che va oltre alle mie competenze, ma che voglio enunciare in maniera trasparente per non eludere il problema, altrimenti prenderei in giro il Consigliere Avetta e anche quelli che ne sanno più di me perché sono del settore e che, in prospettiva, si aspettano che quello sarà l'approdo. Altrettanto trasparentemente, devo dire che, di fatto, non ci sono comunicazioni ufficiali e atti scritti che prevedano questo passaggio, perché non siamo arrivati ancora a quel punto e questi ultimi mesi non ci hanno aiutato a concludere la trattativa.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Avetta per la replica, per un massimo di cinque minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente, e ringrazio l'Assessore per le considerazioni.
Prendo atto della situazione e, a maggior ragione, risolleciterò il Presidente di Commissione per avere quest'audizione, che ci consentirebbe probabilmente, anche di avere maggiori informazioni sul destino finale di queste officine, in particolare per due ragioni.
La prima perché credo, se siamo ancora in tempo, come mi pare di aver capito dalla risposta dell'Assessore, sarebbe un peccato e sarebbe anche sciocco, da parte di chi subentra, ossia di Trenitalia, non mettere a valore e a fattor comune la competenza e l'esperienza degli addetti GTT che hanno fatto di queste officine, per tanti anni, un fiore all'occhiello.
Prendo per positive le rassicurazioni che l'Assessore ci ha rivolto in questo momento, anche sul mantenimento dell'occupazione.
La seconda ragione, oltre a mettere a valore e a fattor comune competenza ed esperienza degli addetti di GTT, c'è il tema dell'area che, laddove dovesse essere dismessa.
Peraltro, apro una parentesi: l'Assessore non mi ha detto se poi ha incontrato il Comune di Rivarolo, ma me lo può dire dopo.
Dicevo: laddove, nei prossimi mesi o nei prossimi anni, quest'area fosse completamente dismessa, dovremo poi anche immaginare, non lasciando solo il Comune di Rivarolo, la destinazione di quest'area perché si andrebbe qualora fosse dismessa, ad aggiungere alle tante aree postindustriali o ex industriali che sono in stato di abbandono nel Canavese. Questo evidentemente, non sarebbe positivo e nemmeno auspicabile.
Credo che ci siano le condizioni per poter, ancora oggi, ragionare e trovare una soluzione che tenga insieme sia la tutela della competenza e dell'esperienza degli addetti GTT, sia il destino di un'area che, se lasciata così, ricadrebbe solo sulle spalle del Comune di Rivarolo che credo di poter interpretare l'interesse dell'amministrazione di Rivarolo non ha proprio nessuna intenzione di averla totalmente sulle proprie spalle.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta.
Ricordo che per le interrogazioni ordinarie non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante, vi è la risposta della Giunta regionale ed è prevista la replica dell'interrogante per cinque minuti.
Passiamo all'interrogazione n. 93 del Consigliere Grimaldi.



RAVETTI Domenico

Scusi, Presidente, avevo un'interrogazione cui doveva rispondere l'Assessore Gabusi. L'Assessore sta andando via?



PRESIDENTE

Abbia pazienza, abbiamo spostato la trattazione dell'interrogazione dopo quella del Consigliere Grimaldi.



RAVETTI Domenico

L'Assessore Gabusi non va via?



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Io ci sono fino alle 10.30.



GRIMALDI Marco

Presidente, se vuole fare prima l'interrogazione dell'Assessore Gabusi mi fa un piacere, perché devo resettare meglio il wi-fi.



PRESIDENTE

Se non è un problema per l'Assessore Icardi.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Io ho un impegno a Torino e mi devo scollegare. Se volete, la trattiamo oggi pomeriggio.



PRESIDENTE

Ditemi voi, per me non cambia niente.
Se lei, Consigliere Grimaldi, riesce risolvere i problemi di wi-fi velocemente, discutiamo prima la sua interrogazione, così liberiamo gli Assessori.



GRIMALDI Marco

Mi dia solo qualche minuto.



PRESIDENTE

Diamo qualche minuto al Consigliere Grimaldi di ricollegarsi.



ROSSI Domenico

Scusi, Presidente, approfitto per dire all'Assessore Icardi e agli Uffici se possono inviarmi la risposta all'interrogazione della settimana scorsa perché non l'ho ancora ricevuta. So che non dipende da lui, ma se pu sollecitare.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Sollecito subito gli Uffici, Consigliere Rossi.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione n. 93 presentata da Grimaldi, inerente a "Trattamento farmacologico del fibroma uterino"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interrogazione n. 93.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il fibroma uterino è, senza dubbio, una delle patologie più frequentemente osservata durante il periodo fertile delle donne. La prevalenza dei fibromi aumenta, come sappiamo, con l'età: molto bassa nei primi vent'anni e crescendo, gradualmente, fino a raggiungere un picco in epoca pre menopausale, tra i 40 e i cinquant'anni.
Le stime di prevalenza sono molto variabili e in base alla metodica diagnostica: esame fisico, ecografia transvaginale, esame istologico sull'utero asportato, ecc.
All'attenzione dell'esaminatore nei confronti delle lesioni di limitate dimensioni, in linea generale, da un terzo a metà delle donne ultraquarantenni è portatrice di miomi uterini.
Il trattamento di tipo chirurgico s'impone quando sono presenti sintomi importanti o quando le dimensioni del fibroma sono maggiori di quattro cinque centimetri, tali da determinare un rischio di complicanze future.
In Piemonte il numero d'interventi chirurgici per leiomioma uterino (il cosiddetto fibroma) in donne residenti è il seguente: 2.779 nel 2016, 2.638 nel 2017), 2.766 nel 2018. È più o meno una cifra che oscilla nel tempo tra i 2.500 e i 3.000 interventi annui.
Riguardo al trattamento farmacologico si rileva che il medicinale Esima a base di Ulipristal acetato è classificato da AIFA - che è l'ente regolatore competente sulla farmacologia - in classe A (Nota 51 PHT) e pertanto è distribuito nel territorio della Regione Piemonte in regime di distribuzione per conto. Il medicinale è soggetto a diagnosi e piano terapeutico a prescrizione medica limitativa, da rinnovare di volta per volta, redatta da specialisti ginecologici.
Le indicazioni terapeutiche autorizzate, riportate nel RCP, sono che Ulipristal acetato è indicato nel trattamento pre-operatorio di sintomi da moderati a gravi, di fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva.
Ulipristal acetato è anche indicato nel trattamento intermittente dei sintomi da moderati a gravi di fibromi uterini in donne adulte in età riproduttiva.
Dalle analisi dei dati estratti dai flussi nel periodo gennaio-agosto 2019 risultano erogate 1.885 confezioni di Esmya 28CPR da cinque milligrammi per un importo pari a 186.935 euro. Si rileva, infine, che saranno avviati a livello regionale ulteriori approfondimenti per valutare la possibilità dell'utilizzo di questo farmaco a base di Ulipristal, al fine di procedere o escludere l'intervento chirurgico.
Queste sono le azioni e quanto risulta agli atti della Regione Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Icardi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi per la replica; ne ha facoltà per cinque minuti.



GRIMALDI Marco

Utilizzerò meno tempo, anche perché, come spiegava l'Assessore, si tratta di un farmaco che può essere utile a ridurre l'impronta chirurgica e pu servire a sviluppare prima di tutto la ricerca. In questo caso, c'è un medicinale che dovrebbe parzialmente sostituire la gran parte degli interventi, in quanto agisce preventivamente e, in qualche modo, produce anche un risparmio che, più che economico, come diceva l'Assessore riguarda la possibilità, in casi di neoplasia benigna, di evitare di fare interventi che possano poi non solo rendere sterile la donna, ma avere altre complicazioni, se capisco bene, Assessore.
Per questo, sollecito solamente l'Assessore per capire se si possano avviare percorsi di utilizzo più chiari dell'Ulipristal - ho sentito i dati e mi pare che sia già una pratica consolidata in molti ospedali - e se si possa continuare a tenere monitorata l'incidenza del fibroma uterino e del suo trattamento non solo chirurgico, ma farmacologico, per far sì che, come in altri campi, la pratica farmacologica diventi una pratica che possa servire alle donne e soprattutto al Sistema Sanitario Nazionale per evitare complicazioni e interventi che, ripeto, in molti casi portano davvero altre complicazioni oltre che alla sterilità delle donne stesse.
Ringrazio l'Assessore e lo invito, se è possibile, a continuare questo monitoraggio, magari chiedendo a un suo Dirigente di avviare anche una discussione pubblica se dal punto di vista scientifico questi dati sono confortanti, per capire dai Direttori delle ASL se questi protocolli possano diventare realtà in tutto il territorio regionale, senza continuare nelle sperimentazioni, poiché mi pare sia una pratica consolidata.
Grazie.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177 presentata da Riva Vercellotti, inerente a "Stato dell'arte di attuazione della legge regionale 10/2017 sull'endometriosi" (posticipo esame)


PRESIDENTE

Passiamo ora allo svolgimento delle interrogazioni indifferibili e urgenti per le quali, ricordo, è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante di due minuti, mentre per la risposta della Giunta è previsto un tempo di tre minuti. Non è prevista la replica dell'interrogante.
Iniziamo con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177.
La parola al Consigliere Riva Vercellotti per l'illustrazione.
Consigliere Riva Vercellotti, mi sente? Probabilmente il Consigliere Riva Vercellotti ha qualche problema di connessione, per cui sospendiamo l'esame dell'interrogazione n. 177.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 192 presentata da Valle, inerente a "Esclusione dei non udenti e non vedenti dal concorso pubblico per n. 4 posti di assistente amministrativo riservato alle categorie protette indetto dall'ASL CN1"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 192.
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione si riferisce a un concorso indetto dall'ASL CN1 a luglio 2019 per la copertura di n. 4 posti di assistente amministrativo riservati alle categorie protette, rispetto alle quali, però, risultavano escluse le persone non udenti e non vedenti, senza spiegazione per l'esclusione.
Purtroppo, da questo punto di vista, è prassi voler scegliere, all'interno delle categorie protette, i disabili "un po' meno disabili" e "un po' più comodi" per l'Amministrazione, in termini di lavoro.
Noi riteniamo che questa prassi sia ovviamente da contrastare in tutti i modi, perché fa venir meno anche lo spirito della legge che istituisce le categorie protette.
Alla luce di ciò, con quest'integrazione volevamo sapere se l'iter del concorso è proseguito, per cui sono state assunte delle figure, o se è stato interrotto; inoltre, chiediamo alla Regione di verificare il rispetto delle procedure in materia.



PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Valle per l'illustrazione.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
A seguito di quest'interrogazione, abbiamo fatto degli accertamenti.
La legge 12 marzo 1999 n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili" ha come finalità la promozione dell'inserimento e dell'integrazione lavorativa di persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.
L'articolo 1, comma 1, in particolare, elenca le tipologie di persone cui si applica: quelle affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali i portatori di handicap intellettivo, invalidi al lavoro, non vedenti o sordomute, invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
Il comma 2 dello stesso articolo specifica la condizione di non vedenti e di sordomuti.
L'articolo 3, comma 1 dispone per i datori di lavoro pubblici e privati l'obbligo di avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti a tali categorie, specificando la relativa proporzione.
A seguito della segnalazione pervenuta dall'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti, dall'Ente Nazionale Sordi e, in ultimo, dall'Associazione FAND Piemonte (Federazione Associazioni Nazionali persone con Disabilità Comitato regionale di coordinamento del Piemonte), il 25 settembre 2019 con nota di pari data, nel caso di una possibile discriminazione ai danni di persone con disabilità presso l'ASL CN 1, con riferimento proprio al bando di concorso che citava il Consigliere Valle, ovvero per titoli ed esami per la copertura di n. 4 posti di assistente amministrativo riservato a soggetti appartenenti alle categorie protette ex lege 68/1999, il Settore regionale Sistemi organizzativi e Risorse umane, con nota protocollata n.
19648 del 9 ottobre, ha chiesto all'azienda delle informazioni in merito.
L'ASL CN1 informa di aver svolto un incontro di chiarimento della posizione aziendale con le suddette associazioni il 13 settembre, durante il quale il Direttore generale, dottor Brugaletta, ha ricevuto personalmente il Presidente dell'UIC, Adriano Gilberti, riservandosi di riferire l'esito allo scrivente Assessorato.
L'Azienda, peraltro, già con nota del 16 ottobre, aveva provveduto a comunicare all'Assessorato ai rapporti con il Consiglio regionale delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, che ne aveva fatta specifica richiesta, che le loro esigenze organizzative richiedono per il profilo messo a concorso, mansioni da svolgere in strutture e servizi che non consentono l'inserimento di persone sorde e/o non vedenti precisando che tale limitazione non ha intenti discriminatori, ma è motivata esclusivamente dall'incompatibilità tecnico-strutturale dei luoghi di lavoro con le mansioni previste per questa categoria dei dipendenti. E ha altresì provveduto ad attivare presso il Centro per l'impiego di Cuneo ulteriori procedure di assunzione per altri profili riservati a tutte le categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68, e che i vertici aziendali hanno incontrato le associazioni interessate al fine di consentire l'inserimento dei disabili visivi e uditivi senza ulteriori disagi o limitazioni logistiche.
Con formale comunicazione regionale, sono state inoltrate all'ASL CN1 richieste di chiarimenti sulla procedura in questione, di cui alle sottoelencate integrazioni.
L'Azienda precisa che il concorso non è stato sospeso e che sarà espletato presumibilmente entro il mese di aprile (ovviamente, questa nota è precedente alla situazione emergenziale COVID, quindi sarà ulteriormente prorogato); che il concorso pubblico per titoli ed esami per quattro posti di assistente amministrativo è riservato a soggetti appartenenti alle categorie protette di cui all'articolo 1 della legge n. 68, eccetto le categorie dei non vedenti e sordomuti, così come espressamente indicato nel bando pubblicato; che l'Azienda garantisce inoltre la parità e le pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro e per il trattamento sul posto di lavoro, come stabilito dall'articolo 7 del decreto legislativo 165/2001.
In estrema sintesi, Consigliere Valle, credo che ci sia stata un'impossibilità oggettiva per quei posti messi a concorso di inserire questa tipologia di disabili.
Questo è il sunto di quanto l'Azienda sanitaria ci ha comunicato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore, per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 214 presentata da Valle, inerente a "Misure adottate dall'Assessorato alla Sanità e dai presidi sanitari per emergenza Coronavirus


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 214.
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione, per un massimo di due minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Quest'interrogazione nasce all'inizio dell'emergenza Coronavirus, in particolare da una discrasia rilevata tra una nota dell'Assessorato che invitava le Direzioni generali delle Aziende a bloccare l'erogazione di prestazioni ambulatoriali di classe D e P, e un quasi contestuale (del giorno dopo) comunicato dell'ASL di Torino, che, discostandosi, bloccava le prenotazioni ma ammetteva la possibilità di svolgere le visite già prenotate, rispettando, ovviamente, le cautele e le procedure legate al caso.
Quest'interrogazione diventava dunque l'occasione non soltanto per capire se poi le indicazioni dell'ASL si sono, a un certo punto, riallineate con quelle dell'Assessorato alla sanità (o se si trattava soltanto d'indicazioni dell'ASL stabilite senza aver preso in carico le indicazioni dell'Assessorato del giorno prima, vista la tempistica), ma anche per fare anche un po' il punto sugli accorgimenti e sulla situazione dell'ospedale Martini, che, in particolare, è quello dove ho avuto l'occasione di rilevare la differenza tra queste due note.
L'interrogazione - mi rendo conto che l'atto perda un po' di attualità - è finalizzata a conoscere gli accorgimenti adottati dall'ospedale rispetto alle distanze, alle visite ambulatoriali o pre-triage e alle politiche in materia di tamponi che si stavano eseguendo in quel momento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Nella nota citata - nota n. 11029, "Indicazioni in merito alla gestione dei pazienti ambulatoriali in ambito ospedaliero a seguito dell'emergenza epidemiologica COVID" - richiamata dall'interrogante, l'Unità di crisi, nel fornire indicazioni, chiedeva a ciascun'Azienda di contestualizzare le tematiche trattate e di adottare tutte le determinazioni più idonee alla salvaguardia della salute dei cittadini e, parallelamente, alla continuità dell'attività, con particolare riferimento alle procedure salvavita.
L'ASL di Torino ha contestualizzato all'interno delle proprie strutture le attività come di seguito indicate: Attività ambulatoriali: il 5 marzo 2020 si ritiene necessario bloccare le prenotazioni di prestazioni ambulatoriali di classe D e P per le strutture che insistono sul territorio Città di Torino, compresa l'Azienda Ospedaliera Mauriziano, sentito il Direttore generale, e s'invitano i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta a prestare la massima attenzione alle classi di priorità e informare i cittadini circa le motivazioni che sottendono le scelte. L'erogazione delle prestazioni ambulatoriali a oggi - cioè in allora - prenotate in classe D e P in regime di libera professione (intramoenia) verranno al momento erogate sul territorio e negli ospedali laddove sia possibile porre in atto le misure cautelative già previste dalla procedura aziendale (cioè pre-triage distanza tra gli utenti, non più di venti persone in sala d'attesa eccetera) e s'invita a fare ogni sforzo in questo senso.
Il giorno dopo, cioè il 6 marzo, l'erogazione delle visite ambulatoriali di classe D e P, attualmente regolamentate nella nota aziendale del 5 marzo sarà completamente sospesa a partire dalla giornata odierna e fino a nuova indicazione (quindi il giorno dopo), al fine di concentrare le risorse ospedaliere sul contrasto dell'epidemia in atto e di garantire maggiormente, per quanto possibile, la sicurezza degli operatori e degli utenti all'interno dei nostri ospedali, fermo restando che si plaude agli accorgimenti organizzativi messi in atto dai singoli Presidi che hanno consentito, fino ad ora, un'organizzazione e un'erogazione delle prestazioni ordinarie e straordinarie, rispettose delle misure di prevenzione.
Pertanto, c'è stato soltanto un disallineamento di un giorno.
Sale di attesa e pre-triage, secondo argomento.
Il 4 marzo, l'Azienda scrive: "All'arrivo del paziente in sala d'attesa nella struttura territoriale, l'operatore sanitario gli consegna un questionario per la rilevazione dei carichi sospetti, di cui all'allegato 3, chiedendo al paziente di utilizzare una propria penna. Qualora fosse necessario l'utilizzo di una penna aziendale, questa, a ogni utilizzo, va disinfettata utilizzando le molecole indicate dal CIO, presenti in ogni Presidio aziendale.
Dal punto di vista strutturale, l'operatore sanitario dovrà invitare i pazienti a mantenere una distanza non inferiore a 1,5 metri, in modo da evitare rischi di contagio diretto.
Nelle sale d'attesa del centro prelievi dei CUP potranno essere presenti massimo venti persone in contemporanea, cercando, comunque, di fornire maggior tutela ad anziani, disabili e donne gravide, anche nel superamento nel numero massimo. Quindi il paziente, preso il numero progressivo dal totem, potrà stazionare nella sala d'attesa soltanto nel caso in cui il proprio numero non sia maggiore di venti unità rispetto a quello indicato dal display. Nel caso in cui il numero fosse superiore, il paziente è invitato a tornare, munito dello stesso numero, dopo venti minuti. Il passaggio sarà garantito anche se fosse passato il proprio numeroso sul display".
Due giorni dopo, cioè il 6 marzo, l'Azienda dispone: "Nelle sale d'attesa degli ambulatori" - come da procedura aziendale per la gestione COVID-19 "si ribadisce che il massimo è di 20 persone. Qualora le condizioni strutturali delle sale d'attesa siano tali da non garantire le misure di sicurezza atte a prevenire il COVID, i direttori di Presidio potranno ridefinire un numero anche inferiore di compresenza".
In merito a quanto richiesto sull'esecuzione dei tamponi, si precisa che alla data del 21 marzo, erano stati eseguiti 3.011 tamponi per pazienti afferenti al Presidio ospedaliero Martini e processati dal laboratorio dell'Amedeo di Savoia. Di questi 3.011, 236 erano risultati positivi.
In materia di "D" e "P" - ultima questione richiesta - è sempre stata resa in maniera direttamente proporzionale, secondo le disponibilità di materiale, come fornite dall'Unità di crisi, e a tutti i presidi della Città di Torino, compreso l'Ospedale Martini. L'Azienda ha aggiornato periodicamente le misure di prevenzione che, come sapete, hanno subito anche delle diverse valutazioni e disposizioni normative sull'applicazione e utilizzo dei "D" e "P", ovviamente nel rispetto delle indicazioni nazionali, regionali e delle organizzazioni internazionali.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore, per la sua risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177 presentata da Riva Vercellotti, inerente a "Stato dell'arte dell'attuazione della legge regionale 10/2017 sull'endometriosi"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 177.
La parola al Consigliere Riva Vercellotti per l'illustrazione.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa per prima, ma ho avuto un problema di connessione.
Ringrazio l'Assessore Icardi, a cui avevo già accennato a questa interrogazione nel gennaio scorso. È un'interrogazione che nasce dunque in periodo pre-COVID per porre l'attenzione e promuovere un'azione rispetto a una malattia, l'endometriosi, e una legge regionale, la 10 del 2017, che meritano un intervento diverso e urgente da parte della Regione.
L'endometriosi è una malattia che anche nella nostra regione ha dei numeri impressionanti: tra il 10 e il 15% delle donne in età riproduttiva sono coinvolte e addirittura tra il 30 e il 50% delle donne infertili, o con difficoltà a concepire, sono coinvolte da questa malattia particolarmente dolorosa.
Per questi motivi, nel luglio 2017 fu promulgata la legge 10 del 2017, con un'ampia condivisione (anche il mio Gruppo portò il suo contributo).
Purtroppo, però, nella scorsa legislatura rimase quasi completamente inattuata.
Ecco perché si sono fermate tutte le azioni che erano previste nella legge: l'osservatorio non è mai partito (un osservatorio per definire le linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico terapeutico); la parte formativa rivoltaai medici è rimasta ferma; nessun monitoraggio; le linee guida regionali non sono state avviate insieme al piano d'azione regionale così come la creazione di un'organizzazione in rete per la prevenzione e la cura è rimasta al palo.
Ecco perché, Assessore, nell'interrogazione chiedo sostanzialmente due cose: la prima, in realtàormai superata, se intendeva promuovere iniziative per il giorno 28 marzo, che è la giornata nazionale per la lotta contro l'endometriosi. Il 28 marzo eravamo in piena emergenza COVID, per cui l'auspicio è che il 28 marzo 2021 si possa recuperare con gli interessi, in termini di attenzione e di sensibilità.
La seconda, Assessore, è di porre un'attenzione diversa su questa legge; di dare attuazione a una norma che non è mai stata, di fatto, attuata e quindi, promuovere con rapidità l'insediamento e l'attività dell'osservatorio, elaborare le linee guida per il percorso diagnostico terapeutico, fare formazione per il personale medico, definire il piano d'azione regionale e, infine, creare una vera e propria rete organizzativa sul territorio regionale per la prevenzione e la cura.
Conoscendo la sua sensibilità sul tema, l'auspicio è che possa dare seguito con particolare rapidità e attenzione. Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Come diceva il Consigliere Riva Vercellotti, la legge regionale 10 del luglio 2017, poi seguita dalla DGR 37 del 12 gennaio 2018, definisce gli obiettivi e i criteri per l'istituzione dell'Osservatorio regionale sull'endometriosi che ha, tra i suoi compiti, quello di predisporre linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare e per il controllo periodico delle pazienti affette da endometriosi.
La costituzione formale di tale osservatorio è stata avviata, ma a oggi mancano i riscontri di alcune istituzioni rispetto ai propri rappresentanti. Tra l'altro, è stato avviato il gruppo di lavoro con lo scopo di produrre una proposta di PDTA a valenza regionale. Il PDTA rappresenta uno specifico documento tecnico-operativo che definisce l'iter del paziente nelle strutture sanitarie.
Per il gruppo di lavoro sono stati coinvolti rappresentanti delle aree omogenee in cui è articolato il territorio regionale: oltre a Torino Torino Ovest, Piemonte Sud-Ovest, Piemonte Nord-Ovest e Piemonte Sud-Est.
Tuttavia, come ricordava il Consigliere, non hanno ancora prodotto, anche per una serie di concomitanze compreso il COVID, queste linee guida.
La predisposizione del PDTA ha valenza regionale e deve includere dati epidemiologici, mappatura dell'attuale sistema di offerta, criteri d'inclusione e sospetto diagnostico, modalità d'invio, presa in carico e gestione follow-up dei pazienti e indicatori per la valutazione e sintesi destinata all'utente. Per questo, viene richiesta anche la convocazione delle associazioni dei pazienti.
Per la predisposizione del PDTA occorre prevedere un approccio multidisciplinare: ginecologi, pediatri, chirurghi, urologi, anestesisti psicologi, infermieri, medici di famiglia di medicina generale e pediatri di libera scelta, con il coinvolgimento delle Aziende sanitarie e l'individuazione di un referente per il coinvolgimento del paziente. Il PDTA deve essere implementato a livello regionale con l'informazione, la formazione e il monitoraggio.
Sono pienamente d'accordo con il Consigliere Riva Vercellotti: queste attività sono ancora non dico in fase embrionale, ma certamente devono essere sviluppate e sarà compito e impegno di quest'Assessorato sollecitare il percorso successivo, perché la lotta all'endometriosi è certamente uno degli obiettivi che dobbiamo darci, che merita tutela e azioni a sostegno.
Grazie, Consigliere, della sua sollecitazione e conti sul fatto che noi ci faremo parte diligente per procedere su questa strada.


Argomento: Tutela dell'ambiente - Inquinamenti: argomenti non sopra specificati

Interrogazione n. 203 presentata da Rossi, inerente a "Fabbisogno e crescita professionale del personale del settore idraulico forestale"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 203.
Risponde l'Assessore Gabusi.
Ricordo che per le interrogazioni ordinarie non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante; vi è la risposta della Giunta regionale ed è prevista la replica dell'interrogante, per cinque minuti.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore al personale e organizzazione

Velocemente, Presidente, perché avevo scritto che alle 10.30 sarei andato via e purtroppo sono in ritardo su tutta la mia tabella, però va bene, lo faccio volentieri.



PRESIDENTE

Le chiedo perdono, ma abbiamo perso venti minuti noi.
Grazie.



GABUSI Marco, Assessore al personale e organizzazione

Rispondo velocemente.
Il tema è stato ampiamente affrontato in ambito sindacale, Comitato paritetico, eccetera. Quest'anno, ai problemi ordinari del rispetto del contratto integrativo si sono aggiunti i problemi del COVID, quindi gli operai forestali a tempo indeterminato hanno iniziato da pochi giorni e gli altri inizieranno il 15 giugno.
Di questo ci spiace, ma devo anche dire che abbiamo fatto il massimo possibile per tutelare le visite mediche, che sono la conditio sine qua non per la soddisfazione del contratto e, di fatto, i tempi sono stati davvero molto veloci, compatibilmente con i tempi dell'Amministrazione Pubblica e considerando che i laboratori di analisi fino a un certo momento sono stati impegnati su altri fronti piuttosto che sulle visite mediche.
Rispetto al tema specifico dell'interrogazione, cioè ai fabbisogni e alla crescita professionale, sostanzialmente alle .



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

L'abbiamo persa, Assessore! Non la sentiamo.
Consigliere Rossi, lei sta sentendo?



ROSSI Domenico

Sì, sto sentendo.



GABUSI Marco, Assessore al personale e organizzazione

Tutte le comunicazioni ci portano a ragionare su tempi un po' più lunghi ma soprattutto perché, come voi immaginerete, la stabilizzazione di 30-40 persone - una trentina di unità, sostanzialmente, che sono quelle che ci portano ad arrivare alle 273 unità a tempo indeterminato - va condivisa con i sindacati e fatta con attenzione, per capire quali sono gli esami e i criteri per cui stabilizzarne alcuni e, invece, gli altri lasciarli a tempo determinato.
Mi sembra di poter dire che, al netto delle tensioni di coloro che non hanno iniziato a lavorare per tre mesi, quindi non avevano neanche la cassa integrazione, quindi i tempi indeterminati, il resto del percorso sia stato fatto in maniera trasparente e collaborativa - se così si può dire - quindi c'è piena soddisfazione, come avete visto anche nei comunicati dalle parti perché la stabilizzazione di 30 unità, in questo periodo, non è banale.
Credo che questo passi, e l'abbiamo anche detto, contestualmente con una revisione di alcuni aspetti organizzativi delle squadre, tipo i bacini di presa, quindi le aree in cui questi lavoratori vanno a lavorare, perché ci sono un po' di cose da perfezionare e rivedere su cui anche i sindacati concordano.
Penso che, nell'arco di quest'anno, rispetto alla crescita professionale e alla stabilizzazione, avremo risposte importanti.
Sul fabbisogno complessivo, è importante dire che la necessità di operai idraulico-forestali non è venuta meno, quindi cercheremo, compatibilmente con le esigenze di bilancio, così come diceva anche il contratto integrativo, di rispettare gli impegni, ma soprattutto di avere organici che ci consentano di operare sul territorio, vista anche la diversa stagionalità cui è sottoposto il nostro territorio. Se, una volta, sapevamo che in certi periodi dell'anno non si poteva lavorare perché il maltempo imperversava, ormai è cambiato un po' tutto, quindi diciamo che il lavoro c'è quasi tutto l'anno, sul nostro territorio.
Il tentativo di stabilizzarne qualcuno in più è certamente dovuto a una logica anche di condizioni meteorologiche e tecniche che ci consentono di farlo e, di conseguenza, magari di modificare un po' il lavoro. Questo però, è un percorso che certamente faremo insieme agli operai e ai loro rappresentanti sindacali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Rossi per la replica, per un massimo di cinque minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
È complicato replicare da parte mia, per due motivi: uno, è che io quest'interrogazione, Presidente, l'ho presentata il 12 febbraio. È chiaro che, avendo una risposta a distanza di più di quattro mesi (siamo quasi al 12 giugno), chiaramente anche i problemi che poniamo cambiano, perché il 12 febbraio non eravamo neanche fermi per il COVID.
È chiaro che questo non riguarda l'Assessore Gabusi in particolare. Sono almeno due settimane che scrivo alla Presidenza e lo farò anche questa settimana, Presidente Gavazza, perché ho presentato delle interrogazioni a ottobre, altre a gennaio, alle quali non ho ancora ricevuto risposta e sulle quali il Regolamento parla chiaro, perché si parla, in base alla tipologia, di 15-20 giorni. Non è possibile aspettare quattro o cinque mesi, ripeto rispetto a interrogazioni che sono risalenti (alcune) al periodo pre-COVID. Non c'era neanche l'alibi dello smart working del personale.
Ritengo che, su questo, la Presidenza debba attivarsi affinché la Giunta in generale, sia sollecita nel rispetto del Regolamento, Presidente altrimenti le interrogazioni che noi presentiamo perdono di valore, sia politico sia sostanziale.
Tenga conto che i question time, che sono gli unici su cui c'è un obbligo immediato, per la maggior parte di questi mesi non sono stati svolti se non una o due volte, però questo, dal punto di vista del Consiglio e delle minoranze, in particolare, credo sia un vulnus cui bisogna porre rimedio Presidente.
Davvero, più che replicare alla risposta dell'Assessore Gabusi, che ringrazio e al quale chiedo, se possibile, di avere anche in questo caso qualche riga scritta, mi rivolgo alla Presidenza (lo farò ancora per iscritto, per la terza volta), perché non è possibile avere questa dilatazione dei tempi, altrimenti le interrogazioni rischiano di perdere di significato, ma il Regolamento è stato scritto proprio perché questo non debba avvenire.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Attiveremo gli Uffici per dare delle risposte, come da Regolamento.


Argomento: Edilizia scolastica

Interrogazione n. 270 presentata da Sarno, inerente a "Finanziamento opere di edilizia scolastica ex Decreto 175/20"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione n. 270.
Risponde l'Assessore Chiorino.
Prego, Assessore.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Buongiorno, Presidente.
Non c'è l'illustrazione del Consigliere interrogante?



PRESIDENTE

In questo caso, no.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Rispondo subito io? Va bene.
La determina regionale n. 19 del 2020 ha individuato gli interventi finanziabili con le risorse che sono state rese disponibili dal Ministero dell'Istruzione per 34 milioni di euro circa, rispettando l'ordine delle graduatorie.
Uno dei parametri cardine per la stesura delle graduatorie è stato il livello di progettazione. Il bando regionale prevede, infatti, che siano finanziabili solo gli interventi con le caratteristiche di approfondimento di un progetto definitivo e che, quindi, consenta la richiesta dei vari pareri di legge.
Nella medesima determinazione (n. 19 del 2020) non si dà conto dello sviluppo progettuale intercorso fra il mese di maggio 2019, con la presentazione dell'aggiornamento, e il mese di gennaio 2020, cioè il momento dell'individuazione regionale dei possibili beneficiari. Perché? Perché in questo lasso di tempo, sia i richiedenti, sia gli enti preposti a rilasciare i vari pareri, hanno portato avanti i rispettivi lavori in questi termini, proprio per fornire i vari pareri.
Tra i vari esempi, ci sono gli enti che hanno ottenuto i pareri necessari alcuni enti hanno chiesto di poter variare i progetti, perché sono sopravvenute necessità differenti e nuove evenienze e, di conseguenza hanno ricominciato l'iter autorizzativo e altri enti hanno dovuto modificare il progetto in seguito ai rilievi evidenziati dagli enti posti proprio al rilascio dei pareri stessi. I vari enti sono stati tutti accompagnati nello sviluppo degli interventi, per far sì che i contributi fossero spesi in progetti adeguatamente costruiti.
Soltanto alcuni enti sono riusciti a spingere la progettazione a livello esecutivo, perché avevano in dotazione una propria copertura finanziaria della progettazione. Questo avviene perché, fino al 10 marzo 2020, nessun intervento aveva la certezza del finanziamento e la sicurezza che il relativo investimento nella progettazione andasse effettivamente a buon fine.
Successivamente, sono sopraggiunti i decreti ministeriali che hanno finanziato gli interventi e abbiamo anche quelli dell'annualità 2018 comprendenti il Piano annuale, il Piano palestre e il Fondo Protezione civile, che modulavano la data di scadenza per l'aggiudicazione provvisoria dei lavori, in funzione del grado progettato dalla presentazione dell'aggiornamento. Pertanto, sarebbe stato penalizzante indicare il grado progettuale effettivo al momento della determinazione regionale d'individuazione degli interventi finanziabili.
Nel decreto n. 175 del 2020, è stato modificato il criterio adottato per modulare la data di scadenza per l'aggiudicazione provvisoria e non si fa più riferimento al grado progettuale, ma al costo dell'intervento e, di conseguenza, sono previste due tempistiche diverse: abbiamo i 12 mesi decorrenti dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale per gli interventi il cui importo dei lavori è inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria; invece, abbiamo 18 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per gli interventi il cui importo è superiore alla soglia di rilevanza comunitaria o anche per gli interni di costruzione, quindi 12 mesi in un caso e 18 mesi nell'altro.
A oggi, si è in attesa dal Ministero di ulteriori decreti che consentirebbero di finanziare altri 25 interventi, per un totale di circa 37.550.000 euro. Ciononostante, non saranno finanziati sei interventi inseriti nel Piano annuale 2019, perché ci sarebbe la necessità di ulteriori 12.364.000 euro circa. Dico "circa", perché ci sarebbero i centesimi, che non le indico ora, ma che li troverà nella risposta che le invierò.
Per concludere, la progettazione non è mai stata ferma; il lasso di tempo maggio 2019-giugno 2020 è servito per dare questi aggiornamenti che le ho elencato con alcuni esempi, i vari pareri, oppure la ripresa addirittura di alcuni progetti.
I pareri da rilasciare variano a seconda della natura del progetto, quindi in alcuni casi, sono i Vigili del fuoco, in altri, la Soprintendenza, in altri, le ASL, in altri ancora erano le autorizzazioni idrauliche e così via e agli Uffici regionali non sono state segnalate lungaggini o problematiche dovute alle tempistiche in questi termini.
Nell'ambito della struttura regionale posso confermare che è stato esaurito tutto nei tempi prescritti e che, di conseguenza, le pratiche sono state sottoposte all'esame nei tempi previsti, quindi non ci sono ritardi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno, per la replica.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e la ringrazio anche per aver dato subito la disponibilità su questa interrogazione.
Vi è la necessità, in particolare, di non perdere i 34 milioni. Lei, con questa risposta, ci ha rassicurati che non si perderanno e, soprattutto che a oggi non ci sono elementi di ritardi derivanti dalle valutazioni degli Uffici.
All'inizio della mia interrogazione, ponevo l'attenzione sui 14 progetti che erano ancora in attesa di pareri, e speriamo che, come ha detto lei arrivino in tempi brevi dai Vigili del fuoco o da altri. Pertanto, chiedo se è possibile - ovviamente, per competenza - che i suoi Uffici della Regione sollecitino questi pareri, per poter proseguire rispetto a un'utilità pubblica e di chiudere i livelli progettuali, per proseguire con l'esecuzione dei lavori.
Infine, siamo contenti che, seppure con qualche mese di ritardo, dopo l'accordo nazionale stipulato tra Regioni e Governo per velocizzare l'applicazione dei fondi e, quindi, l'esecuzione dei lavori, firmato a marzo a livello nazionale, finalmente la Regione nel mese di maggio ha ratificato quell'accordo. Pertanto, speriamo che anche quest'accordo per velocizzare le pratiche sia una risposta immediata all'edilizia scolastica perché sappiamo che è un tema fondamentale e che, anche qui, non deve avere colori politici di parte. Infatti, credo che la sicurezza degli studenti all'interno delle scuole sia un elemento d'urgenza e di priorità per le politiche pubbliche.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.



(Alle ore 11.08 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 11.12)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo u.s. e sue integrazioni, secondo quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche, come già avvenuto nelle ultime settimane, per la migliore gestione della seduta. Per confermare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando gli appositi pulsanti rosso (disattivo) e nero (attivo).
Il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola diversamente, il microfono va tenuto spento.
Per chiedere la parola, occorre prenotarsi per mezzo della chat.
La seduta è trasmessa in streaming. pertanto, tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile online. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma dalla presenza, sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza. Sia la presenza sia la votazione vanno confermate nella chat: vi prego di prestare particolare attenzione a quest'adempimento.
Hanno chiesto congedo Caucino, Cirio, Graglia, Icardi, Martinetti, Poggio e Ricca.
Il numero legale è 23.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo solo di inserire all'o.d.g., l'ordine del giorno n. 298, inerente a "Innalzamento della soglia ISEE per l'accesso al voucher scuola e ulteriori misure necessarie a seguito della grave crisi economica derivante dall'epidemia da COVID-19".



PRESIDENTE

Va bene.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Chiederei una sospensione per fare una Conferenza dei Capigruppo per decidere l'ordine dei lavori di oggi e di domani. Ci sono state delle introduzioni informali che vorremmo formalizzare in una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Avevo capito che fossimo ancora sull'o.d.g. da variare. Magari prima della sospensione, definiamo solo l'ordine dei lavori. Lo dico solo per il Regolamento.
Chiederei alla Giunta, in particolare all'Assessore Poggio, di darci un'informativa sul tema degli spettacoli dal vivo e, in generale, sulla condizione del comparto culturale e artistico.
Sappiamo bene che ieri c'è stato un incontro tra l'Assessore e le rappresentanze, le maestranze e tutti coloro che sono stati esclusi dai bonus, anche della Regione Piemonte. Parlo dei service, degli organizzatori di eventi, ma anche di chi ruota intorno a questo mondo, dai fotografi ai lavoratori intermittenti. In generale, credo sia venuto il momento di mettere in campo delle linee guida per il ritorno della cultura. È incredibile che le persone oggi possano giustamente stare in strada possano manifestare, possano presentarsi a centinaia nelle piazze piemontesi con un drink umano e non ci siano strumenti per avviare una lettura in un parco o per avviare un concerto o una sonorizzazione lungo i fiumi del nostro Piemonte.
Pertanto, vorrei solo capire a che punto siamo e se possiamo avere, appena possibile, un'informativa da parte dell'Assessore, per capire sia il tema degli ammortizzatori sociali e di sostegno alla cultura, ma anche le linee d'indirizzo. Non so se lei lo sa, Presidente, ma siamo una delle poche Regioni italiane che, ad esempio, non ha fatto aprire i tanti circoli ricreativi e aggregativi del Piemonte. Un conto sono le carte, il gioco delle carte magari dei più anziani, che capisco sia difficile da regolamentare in questo momento, un conto è tutto il resto.
Appena possibile, ci terremmo a sentire le comunicazioni dell'Assessore Poggio anche rispetto all'incontro che ha avuto ieri con gli operatori.
Grazie.



PRESIDENTE

È presente l'Assessore Marrone, che ha udito la richiesta. Appena avrà notizie, lo comunicherà.
Aveva chiesto la parola la Consigliera Canalis, che però probabilmente ha problemi di audio.
Do quindi la parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Mi piacerebbe poter ricevere un'informativa su questo tema, Presidente. Con l'ultima ordinanza il Governatore ha aperto ad alcune attività del mondo della formazione professionale, alle attività di balneazione, spiagge e cose di questo tipo. Ci terrei a sapere dall'Assessore, invece, a che punto siamo su alcune comunicazioni che sono arrivate alla Giunta, anche a mezzo PEC, da parte del mondo delle scuole di lingue e delle scuole d'italiano per stranieri.
Perché lo dico? Perché la stessa mail è stata inviata ufficialmente a tutti i Governatori delle Regioni italiane e, a parte il fatto che hanno ricevuto risposta - cosa che, invece, non è stata fatta dai destinatari in questa



PEC - altri Governatori hanno dato la possibilità di riprendere le lezioni

con tutte le distanze e i dispositivi di sicurezza.
Poiché Veneto, Liguria e Campania l'hanno fatto, volevo capire che differenza c'è tra chi prende un cocktail in piazza San Carlo, dove la dimensione del distanziamento è difficilmente controllabile - e l'abbiamo visto nelle serate di movida - e chi fa parte di un comparto con un numero importante di lavoratori e di studenti, al quale non è stato permesso di riaprire.
Mi piacerebbe, da questo punto di vista, che qualche Assessore ci spiegasse, prima di tutto, perché non si dà risposta neanche a una mail, a una PEC ufficiale, spiegando le ragioni per cui non si apre. In secondo luogo, vorrei sapere perché non riaprono queste attività, che fondamentalmente sono addirittura più gestibili rispetto alla formazione professionale e, di sicuro, più gestibili rispetto alle scuole, considerato che si sono già messe nelle disponibilità di avere tutti i dispositivi di sicurezza necessari.
È vero che alcune scuole riescono a gestire i corsi online, ma altre non hanno questa possibilità. Faccio un appello, e lo faccio in questa sede affinché si possa permettere a costoro di poter riaprire come stanno riaprendo tante altre realtà sul nostro territorio, ben sapendo che il protocollo c'è e che altre Regioni lo stanno permettendo, ad esempio la Liguria da questa settimana e il Veneto almeno da due settimane.
Se ci fosse la possibilità di un'interlocuzione con la Giunta sugli intendimenti rispetto a questo tipo di attività, sarebbe assolutamente doverosa, perché rischiamo che queste realtà poi chiudano.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Aveva già fatto una richiesta e ricordo che, in via del tutto eccezionale per dare tempo alla Consigliera Canalis di potersi ricollegare, le ho dato la parola e le ho dato la possibilità di esplicitare il suo pensiero, che può essere anche condiviso. Porteremo alla prossima Conferenza dei Capigruppo le varie richieste per la Giunta.
Ha ora la parola la Consigliera Canalis; prego.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Mi scusi per il disguido tecnico.
Vorrei chiedere l'iscrizione all'o.d.g. del mio ordine del giorno n. 295 del 5 giugno, inerente a "Revisione fasce ISEE per l'assegno di studio e altri strumenti per contrastare la dispersione scolastica". Di fatto, ha un oggetto analogo all'ordine del giorno n. 298 a prima firma del collega Magliano.



PRESIDENTE

Lo consideriamo attratto.



CANALIS Monica

Il mio ordine del giorno è di data ancora precedente.



PRESIDENTE

Sì, uno attrae l'altro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere se era possibile avere un'informativa da parte della Giunta regionale, in primis dall'Assessore Tronzano per competenza, riguardo a ci che leggiamo questa mattina su alcuni organi di stampa, perché la notizia e se è una notizia, ce lo dirà l'Assessore - è che s'ipotizza un possibile utilizzo del grattacielo della Regione per ospitare una parte delle aule del Politecnico.
Come si sa, le strutture universitarie si sono fermate, sono state chiuse per il lockdown e nei giorni scorsi da parte del Rettore era giunta la notizia di un possibile fermo delle aule del Politecnico addirittura per tutto il primo semestre, quindi fino a febbraio. Con riguardo a questo pare ci sia stato anche un po' un cambio di posizione da parte del Politecnico, quindi un'intenzione reale di riaprire prima e sugli organi di stampa di oggi leggiamo del grattacielo.
Siccome sembra un po' una telenovela, nel senso che non ci sono ancora i dipendenti, ma per assurdo già si parla di metterci dentro gli studenti volevamo sapere se era possibile avere delle informazioni su quanto c'è di vero e di fattibile riguardo a questa notizia.
Grazie.



PRESIDENTE

Prendiamo nota di tutte le richieste.
Se non vi sono altre richieste, sospenderei la seduta per cinque minuti per convocare una Conferenza dei Capigruppo, visto che c'è stata un'interlocuzione da parte di tutti i Gruppi per cercare di trovare un accordo.
La Conferenza dei Capigruppo è ovviamente convocata per i Capigruppo che sono in linea sulla piattaforma e per quelli presenti alla Sala delle Bandiere..
No, rimaniamo qui in Aula, avevo capito che si fosse predisposta la sala.



GRIMALDI Marco

Presidente, durerà più di cinque minuti.



PRESIDENTE

Passeranno cinque minuti tra adesso e la riunione dei Capigruppo.



GRIMALDI Marco

Ah, bene.



PRESIDENTE

Era per capire un attimo se utilizzare questo link o.



GRIMALDI Marco

Mi sembrava.



PRESIDENTE

No, no, la sospensione - fra cinque minuti si terrà la Capigruppo - è per capire tecnicamente se svolgerla su questa piattaforma, con questo link, o aprirne un altro.
Comunque, si tratta di questioni tecniche che affronteremo fra cinque minuti, quando sarà convocata la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.30, riprende alle ore 13.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La Conferenza dei Capigruppo ha definito un ordine dei lavori.
Nel frattempo, essendo arrivate le ore 13, sospendiamo la seduta che riprenderà alle 14.30, come da prassi e come concordato nella Conferenza dei Capigruppo.
Invito tutti i Consigliere a rimanere collegati sulla piattaforma e ci riaggiorniamo per il Consiglio regionale alle 14.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.19, riprende alle ore 15.49)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dopo una lunga discussione alla Conferenza dei Capigruppo, a più riprese per chi non avesse seguito la Conferenza dei Capigruppo (vi partecipano solo dei Presidenti dei Gruppi del Consiglio regionale), c'è stata una proposta di modifica dell'ordine dei lavori di oggi.
Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Semplicemente, così come anticipato in una delle riunioni dei Capigruppo che si sono svolte questa mattina, chiedo un'anticipazione, sull'ordine dei lavori, del disegno di legge collegato n. 83, attraendolo, ricollocandolo prima delle mozioni che, al momento, precedono il punto relativo alla Commissione d'indagine. Pertanto, dopo la proposta di legge 94, a firma Gallo, che era giustamente stata messa al primo punto, in quanto ancora collegata al disegno di legge 95.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Presidente, no.
Guardi, capisco le continue interruzioni e quant'altro di questa mattinata e di questo primo pomeriggio, ma le chiedo se può concedere cinque minuti per una riunione del Gruppo PD e poi delle opposizioni, così mettiamo in fila un po' tutte le cose.



PRESIDENTE

Va bene, perché la Conferenza dei Capigruppo è stata lunga e movimentata però giustamente, essendoci vari temi importanti per maggioranza e opposizione, ci dev'essere chiarezza per il prosieguo, perché - come tanti sanno - svolgere l'attività da remoto non è semplice, soprattutto su discussioni politiche così importanti.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Pensavo che desse prima l'autorizzazione a sospendere i lavori, però.



PRESIDENTE

Come vuole.



GRIMALDI Marco

Le chiedo solo la verifica regolamentare, perché l'articolo 58, relativo all'o.d.g. delle sedute, recita: "Dopo la comunicazione dell'o.d.g. da parte del Presidente, se non viene chiesta alcuna modifica tale o.d.g. si intende approvato".
Poiché l'Assessore Marrone adesso sta facendo una richiesta, vuol dire che quella fase non è ancora chiusa, quindi ogni Presidente di Gruppo, se non l'ha già fatto, può chiedere l'iscrizione all'o.d.g. di nuovi punti.



PRESIDENTE

Esattamente.



GRIMALDI Marco

Ok. Mentre, l'inversione vale sempre come una richiesta di aggiuntiva o è a parte?



PRESIDENTE

L'inversione è a parte: c'è l'inversione e poi l'inserimento. Stavo guardando lo specchietto: prima l'inserimento e poi l'inversione. Sono due punti differenti, distinti.



GRIMALDI Marco

Però, visto che formalmente l'Assessore Marrone non ha chiesto l'inserimento, ma un'inversione, vorrei capire se il Regolamento l'articolo 58, è superato o no.



PRESIDENTE

No, è sempre sull'articolo 58. Sono due commi diversi, ma è sempre articolo 58.



GRIMALDI Marco

Sì, lo so, però l'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. è chiusa, sì o no?



PRESIDENTE

No.



GRIMALDI Marco

E quindi ognuno di noi può iniziare.



PRESIDENTE

Non è stato approvato l'o.d.g.. Sembra strano, data l'ora, ma non è stato ancora approvato l'o.d.g. iscritto.



GRIMALDI Marco

Quindi, ognuno di noi può ancora, se non l'ha fatto, aggiungere punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Sì.



GRIMALDI Marco

Poi, l'Assessore chiede l'inversione dell'o.d.g., mentre non è ancora approvato l'o.d.g. e non ha ancora svolto le sue Comunicazioni, sulle quali potremo intervenire.



PRESIDENTE

Esattamente.



GRIMALDI Marco

Successivamente, sempre che ci sia un primo punto all'o.d.g. diverso da quello riguardante il Consigliere Gallo, noi potremmo avere, per esempio delle pregiudiziali.



PRESIDENTE

Sì, pregiudiziali e sospensive, come prescrive il Regolamento.



GRIMALDI Marco

La ringrazio per queste osservazioni sull'inserimento.



PRESIDENTE

È l'articolo 71.



GRIMALDI Marco

Vado a riunirmi con i colleghi dell'opposizione, se me lo consente.



PRESIDENTE

È sull'articolo 71, comunque poi lo vediamo.



GRIMALDI Marco

Sì, sì, me lo ricordo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Solo per dire che, come Gruppo della Lega, chiediamo invece l'inserimento di un punto extra all'o.d.g., che è l'istituzione, dopo un anno di discussione, anche perché mi sembrano superate tutte le questioni di natura tecnica e nel merito della questione, della proposta di deliberazione n. 7 "Modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale ai fini dell'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia, affari istituzionali, federalismo, enti locali sburocratizzazione e semplificazione".
C'è stato, nei giorni scorsi, un richiamo del Presidente Mattarella in merito all'autonomia; ci sembra un tema sempre attuale, perché il fatto di avere la gestione delle risorse sui propri territori è molto importante, in una fase magari anche post COVID, dove di risorse ne avremo meno, perch purtroppo si avvicina una fase economica pesantissima per il nostro Paese e per il nostro Piemonte.
Ho visto con piacere anche dei post sul social network Instagram dell'ex Presidente Ravetti, che anch'egli auspica una fase nuova di autonomia per un territorio virtuoso qual è anche il nostro Piemonte. Pertanto chiediamo l'inserimento del punto riguardante questa importante Commissione. Non è una questione di baratto, assolutamente, ma una questione di ordine dei lavori. C'è una Commissione che è ferma ormai da un anno, non ci sono pregiudiziali dal punto di vista tecnico: pensiamo che sia ora in maniera tranquilla e pacifica, per tutti i Gruppi politici, di approvarla.
La Lega è stata di parola, ha avuto grande senso di responsabilità, ha approvato la Commissione legalità. La Commissione legalità, peraltro, opera e deve anche operare per rendere pubbliche alcune situazioni poco chiare che si sono avute in questa fase. Ci mancherebbe, noi siamo i primi a voler mettere un faro e un'attenzione. Però, come noi siamo stati di parola e abbiamo mantenuto la parola, dopo un anno anche il nostro Gruppo ritiene che una Commissione così importante come quella dell'autonomia debba volgere al suo fine e poi magari trovare una sua sintesi su una Commissione che può mettere d'accordo tutti in campo sanitario.
Pertanto, chiedo che, dopo la proposta di legge Gallo, che è sicuramente importante, venga posto il provvedimento sulla Commissione autonomia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre richieste d'intervento, sospenderei la seduta per dieci minuti.
Alle 16.10 riprendiamo l'attività d'Aula.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.58, riprende alle ore 16.33)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo ai colleghi se vi sono ulteriori richieste d'intervento, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.



GALLO Raffaele

Presidente, ci aiuta a riepilogare le richieste?



PRESIDENTE

Sì, grazie per averlo chiesto.
È stato chiesto dal Consigliere Preioni l'inserimento al punto 3) dell'o.d.g. della PDCR n. 7 "Modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale ai fini dell'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia, affari istituzionali, federalismo enti locali, sburocratizzazione e semplificazione".
Inoltre, è stata chiesta dalla Giunta regionale l'inversione del punto 4) all'o.d.g. con il punto 3).
Vi sono altre richieste di modifica all'o.d.g.?



GALLO Raffaele

Presidente, mi scusi, a che punto è stato richiesto l'inserimento del provvedimento relativo alla Commissione permanente con competenze in materia di autonomia?



PRESIDENTE

Attualmente, al punto 1) all'o.d.g. sono iscritte le Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale.
Al punto 2) all'o.d.g. è iscritta la proposta di legge n. 94 "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022.
Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19", presentata da Gallo, Avetta, Canalis, Marello Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno e Valle.
Al punto 3) all'o.d.g. è iscritta la mozione n. 286 "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte" presentata da Ravetti, Avetta, Bertola, Chiamparino, Disabato, Frediani Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano, Marello, Martinetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle, e la mozione n. 294 "Indagini conoscitive ex art.
32 Regolamento del Consiglio regionale in Commissione IV sull'emergenza COVID-19", presentata da Stecco, Cerutti, Mosca, Demarchi, Perugini, Cane Zambaia, Leone, Preioni, Gagliasso, Fava, Nicotra e Dago.
Al punto 4) all'o.d.g. è iscritto il disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", il cosiddetto "collegato" alla legge di stabilità.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

No, no, finisca di riassumere, perché non abbiamo chiarito.
Poi chiederò la parola, ma finisca pure.



PRESIDENTE

Attualmente, sono pervenute due richieste: una d'inserimento e una d'inversione. Prima verrà votato l'inserimento.



GRIMALDI Marco

Ma si parla d'inserimento di un nuovo punto al fondo dell'o.d.g.?



PRESIDENTE

Inserimento, come terzo punto all'o.d.g.
Pertanto, alla luce della richiesta del Consigliere Preioni, i punti all'o.d.g. sarebbero i seguenti: Comunicazioni del Presidente; proposta di legge n. 94 "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022. Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", presentata da Gallo, Avetta, Canalis, Marello, Ravetti, Rossi Salizzoni, Sarno e Valle; PDCR n. 7 "Modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale ai fini dell'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia, affari istituzionali, federalismo enti locali, sburocratizzazione e semplificazione".
Seguono la mozione n. 286 "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte", presentata da Ravetti, Avetta Bertola, Chiamparino, Disabato, Frediani, Gallo, Giaccone, Grimaldi Magliano, Marello, Martinetti, Rossi, Sacco, Salizzoni, Sarno e Valle, e la mozione n. 294 "Indagini conoscitive ex art. 32 Regolamento del Consiglio regionale in Commissione IV sull'emergenza COVID-19", presentata da Stecco Cerutti, Mosca, Demarchi, Perugini, Cane, Zambaia, Leone e Preioni; infine disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", il cosiddetto "collegato" alla legge di stabilità.
L'Assessore Marrone chiede l'inversione del punto relativo al disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", il cosiddetto "collegato" alla legge di stabilità, da collocare al punto 3) all'o.d.g.
Qualora fosse approvata la richiesta avanzata dall'Assessore Marrone trattata successivamente a quella del Consigliere Preioni, i punti all'o.d.g. risulterebbero come segue: proposta di legge n. 94 "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022.
Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19", presentata da Gallo, Avetta, Canalis, Marello Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno e Valle; disegno di legge n. 83 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020", il cosiddetto "collegato" alla legge di stabilità; PDCR n. 7 "Modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale ai fini dell'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia, affari istituzionali, federalismo, enti locali, sburocratizzazione e semplificazione".
Seguiranno, infine, la mozione n. 286 "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte", presentata da Ravetti, Avetta, Bertola, Chiamparino, Disabato, Frediani, Gallo Giaccone, Grimaldi, Magliano, Marello, Martinetti, Rossi, Sacco, Salizzoni Sarno e Valle, e la mozione n. 294 "Indagini conoscitive ex art. 32 Regolamento del Consiglio regionale in Commissione IV sull'emergenza COVID 19", presentata da Stecco, Cerutti, Mosca, Demarchi, Perugini, Cane Zambaia, Leone e Preioni.
Si tratta di due richieste di modifica dell'o.d.g, per cui si configurano due votazioni. Oppure si possono prendere in considerazione tutte e due nell'ordine di presentazione.



GRIMALDI Marco

Adesso immagino che chi non ha chiesto di inserire nuovi punti all'o.d.g.
lo farà. E chi, come me, ha chiesto delle comunicazioni (un'informativa) da parte della Giunta regionale, possa chiedere un'inversione dell'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Sì.



GRIMALDI Marco

Di fatto, il Consigliere Preioni cerca qualsiasi modo per farsi dire "no" ma noi non gli vorremmo concedere nessun alibi sulla Commissione d'inchiesta. Anzi, se vuole inserire il punto relativo all'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia siamo favorevolissimi, anche solo per far capire pubblicamente qual è l'oggetto.
Dopodiché, come sapete, noi abbiamo un'opinione chiara in merito: non avete saputo gestire i vostri poteri ordinari, figuratevi se ve ne servono di straordinari! Perché ricordiamo che la sanità è pubblica: è inserita all'interno del sistema sanitario nazionale, ma è gestita dalle Regioni.
Comunque, le chiedo anch'io un'inversione dei punti all'o.d.g.: nello specifico, chiederei che le mozioni relative alle Commissioni d'inchiesta vengano messe al punto 2) all'o.d.g., cioè prima della proposta di legge n.
94 "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022. Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A.
per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", presentata da Gallo, Avetta, Canalis, Marello Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno e Valle.
Se questo è il gioco che vuole fare la maggioranza.



PRESIDENTE

Quindi dopo la proposta di legge n. 94, "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022. Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", presentata da Gallo, Avetta, Canalis, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno e Valle?



GRIMALDI Marco

Dopo le comunicazioni.
Posto che lei deve ancora annunciare le comunicazioni, successivamente vorrei poi prendere la parola.



PRESIDENTE

Sì, grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Sì, volevo avanzare anch'io una richiesta d'inversione punti all'o.d.g anticipando la trattazione della mozione n. 286 "Istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla questione dell'emergenza COVID in Piemonte" presentata da Ravetti, Avetta, Bertola, Chiamparino, Disabato, Frediani Gallo, Giaccone, Grimaldi, Magliano, Marello, Martinetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle, e della mozione n. 294 "Indagini conoscitive ex art. 32 Regolamento del Consiglio regionale in Commissione IV sull'emergenza COVID-19", presentata da Stecco, Cerutti, Mosca, Demarchi Perugini, Cane, Zambaia, Leone, Preioni, Gagliasso, Fava, Nicotra e Dago giusto per una questione di priorità.
Mi sembra, infatti, che in questo momento ai piemontesi interessi più capire cosa è successo e come fare in modo che non succeda mai più quanto è accaduto, piuttosto che istituire una Commissione sull'autonomia, di cui non capiamo l'urgenza in questo momento.
Siamo dunque contrari all'inserimento di questo punto all'o.d.g., come Gruppo del Movimento 5 Stelle, perché troviamo assurdo che si vada a parlare di autonomia con tutta questa fretta, ancora prima di fare luce su quello che è successo su un tema che, com'è stato anticipato, è di competenza regionale. Abbiamo poche scuse in questo caso: prima cerchiamo di capire cosa non siamo stati in grado di fare e poi, magari, vediamo di aggiungere altre materie all'autonomia regionale, se è necessario e se ne siamo in grado.
È chiaro che non può essere accolta, dal nostro punto di vista, questa richiesta; anzi, siamo sicuri che, per un certo tipo di buonsenso e di rispetto nei confronti dei piemontesi, dimostriamo cos'è prioritario e cosa invece non lo è, indicandolo nell'o.d.g. Pertanto, prima una Commissione sanità e poi tutto il resto.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

La proposta che sto per avanzare fa una sintesi di quanto richiesto dalla maggioranza e dall'opposizione; dopodiché, liberi ciascuno di non approvarla, però, se mettiamo in ordine la richiesta n. 94 del Consigliere Gallo, che mi pare nessuno contesti che sia all'inizio della scaletta anticipiamo il collegamento, mettendo prima la mozione sulla Commissione COVID rispetto alla Commissione sull'autonomia.
Componiamo le necessità degli uni e degli altri: mettiamo la Commissione sull'autonomia al quarto o quinto punto, se si considerano anche le comunicazioni, però la mozione sulla Commissione COVID prima di questa.
Fine della proposta, grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Guardate, affinché sia pubblica anche la discussione fatta nella Conferenza dei Capigruppo di questa mattinata e delle prime ore del pomeriggio ovviamente noi chiediamo l'inversione dell'o.d.g. e, quindi, l'iscrizione della Commissione sull'emergenza COVID al punto 2) dell'o.d.g.
Noi non ci sottrarremo all'inserimento della Commissione sull'autonomia anche non se la riteniamo, oggi, una priorità per decisioni all'interno della maggioranza. La Commissione sull'autonomia non è volontà della maggioranza, doveva essere scritta prima della discussione sull'omnibus invece oggi - sto perdendo anch'io il senso di tutti i lavori - viene proposta un'inversione, da parte della Giunta regionale, dell'omnibus prima della Commissione sull'emergenza COVID e della Commissione sull'autonomia.
A questo punto le chiedo, a mia volta, un'inversione all'o.d.g., inserendo il punto della Commissione sull'autonomia prima dell'omnibus, così come peraltro, volontà di una parte della maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie.
Se viene votato, è già inserito al punto 3).
Lascerei la parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Solo per portare all'attenzione sua e dell'Aula anche la posizione dei Moderati.
Se il prezzo politico da pagare per far partire una Commissione che ha a che fare con la gestione di un'emergenza sanitaria, che ha a che fare con tanti interrogativi che hanno i cittadini piemontesi rispetto alla gestione, corretta o non corretta, di questo fenomeno, è l'autonomia, e questa è la logica con la quale ci si confronta, i Moderati voteranno sì all'inserimento della Commissione sull'autonomia.
Questo per togliere l'alibi, perché l'ipotesi del dire "no autonomia, no verità sul COVID" è oggettivamente brutto. È brutto dal punto di vista politico, è brutto dal punto di vista umano, è brutto anche per chi invece ha lavorato seriamente e vorrebbe che gli venissero riconosciuti i meriti di una gestione di questa emergenza.
Presidente, anch'io chiedo l'inversione dell'ordine dei lavori ma - lo dico da subito al Presidente del Gruppo della Lega - se servirà il nostro voto per fare questo tipo di passaggio lo avrete, perché come Moderati amiamo molto di più la verità sul COVID che un tatticismo che, di fatto, non avrebbe permesso a quest'Aula e alla Commissione competente di provare a fare quella chiarezza che in tanti ci chiedono e farla nei luoghi istituzionali, perché altro tipo di chiarezza sarà fatta in altre sedi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste d'inserimento e inversione, possiamo procedere alla votazione.
Iniziamo con l'inserimento richiesto dal Consigliere Preioni.
Indìco la votazione per appello nominale sull'iscrizione all'o.d.g. della DPCR n. 7, inerente a "Modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale ai fini dell'istituzione della Commissione permanente con competenze in materia di autonomia, affari istituzionali, federalismo, enti locali, sburocratizzazione e semplificazione".
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Se non vi sono richieste d'intervento, metterei in votazione per appello nominale la richiesta di una informativa della Giunta regionale in merito a "Spettacoli dal vivo e situazione comparto culturale ed artistico" del Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Non ho capito, Presidente: le informative adesso si votano? Da quando?



PRESIDENTE

È un inserimento, un nuovo punto all'o.d.g. Se vuole, non lo votiamo.



GRIMALDI Marco

Di solito, le richieste d'informativa non vengono votate.



PRESIDENTE

Avevamo capito che fosse una richiesta d'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
Avevamo fatto la richiesta all'Assessore Marrone, il quale ha puntualmente annotato e fatte proprie le richieste presentate in precedenza, tutte le richieste di comunicazioni. Se vuole, non la mettiamo.



GRIMALDI Marco

No, no: votiamo questa e votiamo anche la mia richiesta d'inversione. Per allora, le chiederei di essere lineare, cioè la mia proposta era precedente, era di stamattina.



PRESIDENTE

Prima si mettono gli inserimenti.



GRIMALDI Marco

Mi pare di averlo chiesto prima del Consigliere Preioni, solo per questo.
L'ho chiesto stamattina, quindi.



PRESIDENTE

Sì.



GRIMALDI Marco

Non capisco tanto il tipo di votazione, perché allora doveva essere: prima la mia richiesta, poi quella del collega Preioni, eccetera.



PRESIDENTE

Sì, ha ragione su questo.



GRIMALDI Marco

La ringrazio.
Poi, comunque, alla mia richiesta d'inversione.



PRESIDENTE

Sì, poi c'è la richiesta d'inversione, dalle mozioni ad arrivare al punto 3).



GRIMALDI Marco

La mia, quella del Consigliere Gallo; benissimo.



PRESIDENTE

Adesso c'è la votazione sulla sua richiesta d'inserimento di comunicazioni.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Chiedo se il Consigliere Segretario Bertola vuole procedere con la votazione sull'inserimento della richiesta di informativa da parte dell'Assessore Tronzano in merito a "Possibile utilizzo del grattacielo della Regione Piemonte per ospitare alcune aule del Politecnico".



BERTOLA Giorgio

Sì, votiamolo, Presidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Procediamo con la richiesta del Consigliere Segretario Bertola, inerente all'inserimento delle comunicazioni dell'Assessore Tronzano sul Palazzo Unico della Regione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Avendo già inserito il punto sulla Commissione autonomia, a che articolo del Regolamento siamo? Perché per inserire la Commissione autonomia.



PRESIDENTE

Non è ancora stato approvato l'o.d.g., Consigliere Grimaldi. Siamo ancora nella fase.



GRIMALDI Marco

Vorrei capire cosa succede, perché, comunque, è stato inserito...



PRESIDENTE

È stato inserito; dobbiamo finire la procedura degli inserimenti delle inversioni. Quando viene approvato l'o.d.g. iscritto con la PDCR, perciò la modifica del Regolamento, si entra con il Capo X. Da quel momento, si utilizza il Capo X ed è un'altra vicenda.



GRIMALDI Marco

Il Capo X vale per tutto.



PRESIDENTE

Sì, per tutto l'o.d.g. di oggi e di domani.



GRIMALDI Marco

Grazie.



MAGLIANO Silvio

Presidente, sono Magliano e le avevo chiesto la parola, ma mi ha saltato.



PRESIDENTE

Mi scusi, guardavo le votazioni. Mi scuso, siamo un po' in difficoltà adesso.
Prego, Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Volevo solo chiedere, visto che stamattina ho chiesto anch'io - si ricorda? delle comunicazioni in merito alla riapertura o meno dei corsi di lingue e poiché sono venuto a sapere che anche in maggioranza questa è una cosa particolarmente chiesta agli Assessori competenti, vorrei capire se mette in votazione anche questa, se l'accettate o no, o se qualcuno vuole dirci qualcosa in merito.
Le chiedo scusa se ho preso la parola così.



PRESIDENTE

No, mettiamo in votazione anche quella richiesta d'inserimento, perch abbiamo deciso di votare tutte le richieste d'inserimento, anche sulle comunicazioni, per avere un ordine corretto.
Alla Conferenza dei Capigruppo c'è stata una lunga discussione su cosa inserire o no, in modo che l'Aula si esprima al meglio, essendo sovrana. In questo modo, non ci possono essere fraintendimenti su cosa viene inserito o meno all'o.d.g. odierno e di domani.
Adesso siamo sulla parte dell'inserimento delle comunicazioni dell'Assessore Tronzano, poi voteremo anche la richiesta d'inserimento presentata dal Consigliere Magliano.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Bertola.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con la richiesta del Consigliere Magliano in merito a "Ripresa dei corsi nelle scuole di lingue e italiano per stranieri" Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di comunicazioni della Giunta regionale presentata dal Consigliere Magliano.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non ci sono altre richieste relative a ulteriori inserimenti.
In virtù dell'inserimento votato dall'Aula, il nuovo o.d.g. risulta così a seguire: al punto 2) la proposta di legge n. 94; la PDCR n. 7; le mozioni n. 286 e n. 294; successivamente, il disegno di legge n. 83.
È stata richiesta l'inversione all'o.d.g. per collocare il disegno di legge n. 83 al punto 3). Votando l'atto d'indirizzo collegato come punto 3), si considerano superate le richieste d'inversione delle mozioni come punto 3).
Procediamo con la votazione della richiesta della Giunta di portare il disegno di legge n. 83 al punto 3) all'o.d.g.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di inversione all'o.d.g presentata dalla Giunta regionale.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GRIMALDI Marco

Presidente, chiedo se prima non bisogna procedere con l'inversione dei punti precedenti.



PRESIDENTE

Abbiamo votato sul punto 3) relativo al documento collegato e si considerano superate le richieste d'inversione come punto 3).



GRIMALDI Marco

Infatti, ma io ho chiesto al punto 2); a differenza degli altri, io ho chiesto al punto 2).



PRESIDENTE

L'inversione delle mozioni n. 286 e n. 284 come punto 2)?



GRIMALDI Marco

Io ho chiesto che le inversioni venissero fatte dal punto 2).
Quindi doveva essere fatta prima dell'inversione del punto 3); per questo motivo, le ho chiesto la parola sull'ordine dei lavori. Secondo me ovviamente, da Regolamento. È a verbale e, tra l'altro, mi sono scusato perché era prima del punto del Consigliere Gallo e ho spiegato le motivazioni per le quali non vedevo come un faro quello del collega Gallo.



PRESIDENTE

Mi dicono tutti, anche nel verbale, dopo.



GRIMALDI Marco

No, no. Vada al verbale. Io ho detto: "Al punto 2) prima del Consigliere Gallo". Tanto è vero che.



PRESIDENTE

Annulliamo la precedente votazione e la rifacciamo: non ci sono molte soluzioni.



GRIMALDI Marco

È stata fatta anche dal collega Gallo, anzi infilando in termini diversi l'ordine degli addendi. Io ho soltanto detto di metterlo al punto 2) e il Consigliere Gallo ha detto di sì, poi Commissione sull'autonomia e poi omnibus, se si ricorda. Comunque, è tutto a verbale.



PRESIDENTE

Va bene. Mettiamo in votazione la richiesta d'inversione.



GRIMALDI Marco

La Commissione d'inchiesta sul COVID.



PRESIDENTE

Sì, come punto 2), dopo le comunicazioni.
Procediamo con la votazione della proposta del Consigliere Grimaldi di anticipare al punto 2) all'o.d.g. le mozioni n. 286 e n. 284.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di inversione all'o.d.g. presentata del Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
C'erano altre richieste?



GALLO Raffaele

Presidente, c'era ancora la mia richiesta.
Io avevo sottoscritto ovviamente quella del Consigliere Grimaldi e dei colleghi, ma avevo chiesto di mettere in votazione l'inversione del punto sull'autonomia, prima del punto dell'omnibus. Così come ormai è approvato nei vari passaggi precedenti.



PRESIDENTE

L'Aula si è già espressa in tal proposito.
Prima di valutare l'inversione proposta dall'Assessore Marrone - come diceva lei, sull'autonomia prima del collegato. L'Aula, votando il collegato.
Prima abbiamo inserito il provvedimento sull'autonomia, poi si è chiesta l'inversione, lei adesso chiede di votare per reinvertire: è una votazione non dico inutile, ma inversa a quella precedente.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Cirio, Graglia, Icardi, Martinetti, Poggio e Ricca.
b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 25 maggio 2020.
c) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 5 giugno 2020 la seguente legge regionale e ha deliberato la non impugnatività della legge del 17 aprile 2020 n. 9 "Modifica alla legge regionale 14 marzo 2003" e della legge n. 7 "Disposizioni in materia di protezione civile".
Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 94, inerente a "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022.
Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi di sostegno alla lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 ", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Comunico che il provvedimento è stato licenziato dalla I Commissione con voto negativo il 22 maggio u.s.
Prima di dare la parola ai relatori, ricordo che chi volesse intervenire può cominciare a prenotarsi sulla chat. Nel momento in cui avrà la parola dovranno essere attivate telecamera e microfono.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere per chiarimenti sulle Comunicazioni.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Scusi, Presidente, ma chiaramente si è più veloci ad alzare la mano che scrivere, quindi mentre io scrivevo, lei andava avanti con le comunicazioni.
Volevo chiarimenti sulla comunicazione relativa a una non impugnativa sulla legge che abbiamo approvato, legge regionale che modifica una parte della legge sulla Protezione civile, quella alla quale abbiamo dato il via in modo molto veloce e anche molto responsabile da parte dell'opposizione in una Commissione legislativa concessa in meno di ventiquattr'ore. Questo anche per rispondere ad alcune cose che sono dette dalla maggioranza.
Volevo chiaramente su questo, perché se da una parte c'è stata la non impugnativa, non siamo andati a invadere delle competenze da parte del Governo. Tuttavia, da segnalazioni che riceviamo quotidianamente un po' da tutto il Piemonte, non solo dalla provincia di Torino che è la realtà magari che vedo più da vicino, la distribuzione delle mascherine sta avvenendo in modo molto lento. Questo rischia di minare un po' la fiducia nella politica e in ciò che di buono in questo caso la Regione ha fatto.
Da un po' di tempo abbiamo deliberato la distribuzione di queste mascherine, ma siamo al 9 giugno e parte dei cittadini piemontesi ancora non le hanno ricevute. Parlo anche per me, perché a casa mia non sono ancora arrivate. Di conseguenza, c'è una forte dissonanza e discrasia tra la velocità con la quale abbiamo approvato questo provvedimento e il tempo di consegna ai cittadini piemontesi. Quest'operazione doveva essere completamente esaurita entro la seconda metà di maggio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Nelle sue comunicazioni, fra l'istituzione di un o.d.g. diverso da quello concordato nella Conferenza dei Capigruppo e le comunicazioni, che immagino le fossero state scritte in precedenza, non ho capito tre cose.
In primo luogo, quali sono i colleghi Consiglieri e di Giunta presenti e non presenti.
In secondo luogo, essendo stata iscritta la PDCR sulla Commissione autonomia, passiamo, se capisco bene, a un regolamento. Di conseguenza pensavo che nelle comunicazioni ci dicesse esattamente come s'interpretano gli articoli successivi al 95 - se mi ricordo bene, visto che ho letto più volte il Regolamento - cioè come da ora in avanti possiamo chiedere ulteriori inversioni dell'o.d.g. Siccome abbiamo deciso di passare al Capo X successivamente, immagino che i commi dell'articolo 96 possano essere applicabili d'ora in poi.
In terzo luogo, anch'io volevo delucidazioni sulla non impugnativa del Governo, cioè se è solo sull'ultimo provvedimento approvato nella legislativa o anche su quello successivo.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi focalizzo su quest'ultimo punto che ha citato il collega Grimaldi e anche il mio collega di Gruppo, Consigliere Bertola, rispetto alla non impugnativa, perché è un tema molto importante. A volte se ne parla durante le comunicazioni, però poi non si va ad approfondire. Direi che sarebbe molto utile, invece, ricordarci intanto quale sia il provvedimento di cui si parla, come ha provveduto a fare il collega Bertola, ricordando anche il nostro senso di responsabilità nell'approvare velocemente questo provvedimento.
Inoltre, sarebbe anche interessante ragionare e confrontarci con la Giunta rispetto alle conseguenze di questo provvedimento. In questo caso, non abbiamo avuto impugnative da parte del Governo, cosa che succede purtroppo, invece su altri provvedimenti, ma temo che succederà anche in futuro su qualcosa che abbiamo approvato recentemente. Però anche quando abbiamo un segnale positivo e quindi i nostri provvedimenti non presentano difficoltà, dovremmo comunque ragionare sugli effetti. In questo caso, gli effetti erano riferiti alla distribuzione delle mascherine, che incontra qualche difficoltà sul territorio.
Sarebbe interessante trovare momenti di approfondimento e di condivisione tra noi in Consiglio regionale, oppure considerare se farlo in Commissione per valutare insieme quali siano le conseguenze degli atti che approviamo.
In questo caso, sulle mascherine sarebbe interessante fare un po' il punto per capire a che punto sia la distribuzione e come si siano organizzati i diversi Comuni, perché sappiamo che i Comuni hanno adottato differenti modalità di distribuzione.
Per il futuro, anche riferito ovviamente ad altri temi che non siano necessariamente le mascherine, vorremo capire se il modello adottato sia stato il più idoneo o se possiamo immaginare un modello differente da adottare in altre occasioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, presidente.
Anch'io volevo intervenire sull'aspetto delle comunicazioni, perché sarebbe interessante fare luce su quanto anticipato, in parte, dai colleghi, ma volevo portare qualche esempio.
Poiché abbiamo avuto la possibilità di distribuire una grande quantità di mascherine, attraverso l'impegno della Protezione civile, dei Comuni e di tutti gli attori coinvolti, io ad esempio, che abito in un piccolo Comune di 300 abitanti, posso dire di avere avuto accesso immediatamente non solo alle mascherine acquistate dal Comune, ma anche a quelle distribuite per conto della Regione Piemonte. Invece nei Comuni più grandi ci sono state grosse difficoltà: qualcuno addirittura le ha ricevute ben oltre la fine del lockdown e qualcuno le sta ancora aspettando. Questo vanifica la tempestività degli interventi.
Al di là di tutta una serie di aspetti su cui è stata fatta facile ironia ad esempio su alcune componenti delle mascherine distribuite, per quanto riguarda la tempestività della distribuzione capillare su tutto il territorio sarebbe necessario un momento di condivisione con l'Assessore e con gli altri Consiglieri per capire un domani quale strumento utilizzare nel caso in cui si dovessero distribuire in maniera rapida dei dispositivi.
Dico questo affinché non ci siano più dei cittadini che abbiano un trattamento di serie A perché hanno la fortuna di vivere in piccoli comuni dove la distribuzione è stata molto semplice e ha funzionato, mentre nei comuni più grandi, oppure in altre aree geografiche del Piemonte, vi sono state difficoltà maggiori e si è arrivati ad avere il dispositivo in una situazione in cui ormai la possibilità di reperire le mascherine non era più un grosso problema sull'intero territorio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste d'intervento.
Per quanto riguarda le richieste del Consigliere Bertola, poi riprese anche dalla Consigliera Frediani e dal Consigliere Sacco, possiamo avanzare una richiesta alla Giunta, perché non fa riferimento alla Presidenza del Consiglio, tantomeno al Consiglio regionale. Abitando a Torino, le ho ricevute ieri, perciò potete immaginare la mia felicità, visto che fortunatamente mi sono procurato, come tanti altri cittadini piemontesi, le mascherine in altri luoghi.
La richiesta del Consigliere Grimaldi era riferita all'articolo 96 del Capo X al comma 1, che recita: "Nelle sedute consiliari nelle quali è iscritto all'ordine del giorno un'approvazione o una modifica di uno dei provvedimenti di cui al presente Capo, l'inversione di punti all'ordine del giorno può essere proposta dallo stesso Presidente, o dalla Giunta, o dal Presidente di un Gruppo consiliare, o da tre Consiglieri". Perciò in qualsiasi momento può fare la proposta d'inversione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Spero riusciate a sentirmi, perché ho grossi problemi di collegamento.
Anch'io sulle comunicazioni ho letto nei giorni scorsi che è successo un fatto alquanto spiacevole, ovvero la famosa fake news apparsa sui vari social sulle mascherine che, secondo alcuni fanatici, forse contenevano delle sostanze tossiche. Questo era l'oggetto della fake news.
Al riguardo, ho sentito un intervento dell'Assessore Gabusi, che prontamente ha smentito ovviamente questa notizia, però siccome oggi si è parlato del tema delle mascherine e i colleghi hanno anche sollevato altre questioni molto importanti, penso che sia forse il caso di chiarire, in una sede ufficiale e istituzionale, quanto è accaduto, e soprattutto che cosa intenderà fare la Regione (in particolare l'Assessore Gabusi e la Giunta) per diffidare chi ha divulgato queste notizie, che hanno creato grande allarmismo tra la popolazione piemontese.
Vorremmo capire quali saranno le azioni che, effettivamente, saranno messe in campo, anche per dare un forte segnale contro questo tipo di atteggiamento ed evitare che si ripeta in futuro un fenomeno simile.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. La aggiungerei alle richieste da trattare in sede di Conferenza dei Capigruppo.
Se non vi sono altre richieste d'intervento in merito alle comunicazioni di cui al punto 1) all'o.d.g., proseguirei i lavori con la trattazione del punto 2).
Invito tutti i Consiglieri a chiudere il microfono. Anch'io precedentemente, quando interveniva la collega Disabato, rispondevo a una richiesta del Direttore, per cui si sentiva l'audio. Talvolta si sentono dei rumori simili alla pioggia o quant'altro, per cui inviterei chi non sta intervenendo a disattivare il microfono.
Ricordo, altresì, che chi desidera intervenire si può prenotare in chat e quando si ottiene la parola è opportuno attivare sia la telecamera sia il microfono.


Argomento: Interventi a favore dell'economia - normative organiche nei vari settori - Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di legge n. 94, inerente a "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022. Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 94, inerente a "Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2020-2022.
Ulteriore riduzione del capitale sociale di Finpiemonte S.p.A. per misure di rilancio dell'economia regionale, nonché primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale e interventi a favore dell'attività sportiva e del Terzo Settore a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Marin, che ha facoltà di intervenire.



MARIN Valter, relatore

In merito alla proposta di legge n. 94, il cui primo firmatario è il Consigliere Gallo, credo che, con l'approvazione del disegno di legge n. 95 (ora legge regionale 13/2020), sostanzialmente sia stata superata soprattutto per quanto riguarda la capitalizzazione delle imprese (articolo 4), con l'inserimento nei capitoli di bilancio di un milione di euro.
Pertanto, le richieste contenute nella proposta di legge n. 94, in realtà in parte sono già state superate, per cui, per quanto riguarda il Gruppo della Lega e tutta la maggioranza, si ritiene di esprimere parere contrario.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marin.
La parola al Consigliere Gallo, relatore di minoranza.



GALLO Raffaele, relatore

Grazie, Presidente.
Sarò molto rapido, perché questa proposta di legge, collegata al disegno di legge "Riparti Piemonte" e al "Bonus Piemonte", l'abbiamo discussa in più momenti: è stata presentata alla stampa ed è stata discussa nel suo articolato insieme al disegno di legge della Giunta.
La proposta di legge n. 94 si fonda sull'utilizzo della riduzione del capitale sociale di Finpiemonte, come più volte detto, e sulla destinazione di queste risorse per il rilancio dell'economia e per la ripartenza vera del Piemonte, che vuol dire sostenere gli investimenti e introdurre strumenti di politica industriale.
Uno di questi - la capitalizzazione delle imprese - e quindi il contributo che viene dato per la capitalizzazione delle imprese, è stato recepito dalla maggioranza nell'ambito della discussione sul "Riparti Piemonte" qualche settimana fa, dunque è diventato uno strumento a disposizione delle imprese, così come ha anticipato dal collega Marin.
Sul resto, non abbiamo avuto modo di trovare alcun tipo di contatto sulle misure che abbiamo pensato per l'economia piemontese, perché non sono state recepite dalla maggioranza.
Rivolgo un ultimo appello alla maggioranza a ripensare al voto negativo sulla proposta di legge complessiva, e a valutare la bontà delle misure introdotte in questa proposta di legge, che vanno dal sostegno al turismo al sostegno alle fragilità sociali, al sostegno allo sport e al terzo settore in modo molto più consistente rispetto a quello che è stato inserito nei precedenti atti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda l'utilizzo del capitale sociale di Finpiemonte, è chiaro che dobbiamo fare un ragionamento particolarmente attento soprattutto per cercare di individuare delle possibilità d'investimento alternativo di queste risorse che possano comunque avere una ricaduta positiva non solo sull'economia della nostra Regione, ma anche sul patrimonio stesso del Piemonte.
Non dimentichiamo che ogni volta che andiamo a spendere risorse che attualmente sono all'interno del patrimonio della Regione non è detto che poi ritornino. In pratica, sono risorse che andiamo a spendere e che le future generazioni (oltre che i futuri Consigli regionali e i futuri piemontesi) potrebbero non avere più a disposizione.
In che modo potremmo andare a risolvere questa problematica? Da una parte potremmo utilizzare questi fondi per reinvestire all'interno del patrimonio della Regione Piemonte o, comunque, all'interno del gruppo Regione Piemonte.
Abbiamo tutta una serie di possibilità d'intervento (peraltro, è uno degli articoli inseriti all'interno della proposta di legge del collega Gallo, di cui condivido pienamente l'impiego delle risorse) per quanto riguarda le fragilità sociali, e, in particolare, l'edilizia pubblica sociale residenziale.
Perché dico questo? Perché, da una parte, avremmo la possibilità di andare a ristorare tutta una serie di situazioni debitorie che abbiamo nei confronti delle nostre ATC, che richiedono dei crediti che non sono ancora stati armonizzati rispetto a quello che è il bilancio regionale.
Che cosa vuol dire, in sostanza? Significa che le ATC vantano dei crediti nei confronti della Regione, e che la Regione vanta dei debiti nei confronti delle ATC che non corrispondono alle richieste delle ATC. In pratica, le ATC sostengono: "La Regione ci deve X milioni di euro". Da parte sua, la Regione risponde: "No, non vi devo X milioni di euro, ma vi devo X-Y, quindi sicuramente una cifra inferiore".
Per risolvere la questione concernente le richieste delle ATC, che, lo ricordo, sono di espressione regionale, cioè sono un organo che dipende dalla Regione Piemonte, possiamo andare loro incontro elargendo una quantità di patrimonio che attualmente è inutilizzato all'interno del capitale sociale di Finpiemonte per intervenire sull'edilizia residenziale.
Così facendo, si provvede, innanzitutto, a un'opera di riqualificazione degli edifici; riqualificazione non solo dal punto di vista della tenuta strutturale, ma anche delle vetustà accumulate nel tempo, che stanno distruggendo l'attuale patrimonio della Regione.
Pongo sempre l'esempio di un'infiltrazione, che magari, all'inizio potrebbe costare qualche migliaia di euro, ma se non viene fatto subito l'intervento e quest'infiltrazione diventa più grave, l'intero stabile deve poi metterci mano, quindi da qualche migliaia di euro possiamo a qualche decina di migliaia di euro d'intervento.
In questo modo, da una parte potremmo proteggere il patrimonio esistente delle ATC, dall'altra parte potremmo intervenire su situazioni di riqualificazione di alcuni edifici che potrebbero essere destinati all'edilizia pubblica e rispondere a un bisogno di abitazione di molte persone, soprattutto dopo questa forte crisi, dopo questo stravolgimento che il COVID ha causato non solo dal punto di vista sanitario, ma anche dal punto di vista economico.
Purtroppo si creeranno nuove situazioni di fragilità sociale, per cui è assolutamente necessario intervenire il prima possibile per rispondere a quelli che potranno essere bisogni abitativi sempre più imminenti, su cui la Regione, adesso, avrebbe la possibilità di dare risposta con un'importante somma. Inoltre, andremo a incentivare un settore che ha com'è stato più volte detto, un importante coefficiente di moltiplicazione.
È chiaro che può essere positivo dal punto di vista dell'economia e dal punto di vista ambientale, nel momento in cui andiamo a fare interventi di riqualificazione e non andiamo a intervenire su nuove realizzazioni consumando suolo. Questo no, ma poiché abbiamo una grossa quantità di edifici di proprietà delle ATC che avrebbero bisogno d'importanti interventi, sia nell'ATC Nord sia nell'ATC centrale sia in quella Sud potremmo utilizzare questa parte di patrimonio per avere tre ritorni positivi.
Il primo significa rispondere a un bisogno sociale, quindi andiamo ad aiutare i più deboli.
Con il secondo, andiamo a riqualificare energeticamente degli edifici anche dal punto di vista strutturale, quindi andiamo a riqualificare il patrimonio della Regione con un positivo impatto anche dal punto di vista ambientale.
Con il terzo, andiamo a inserire liquidità all'interno di un settore che ha una forte capacità di far ripartire tutto un indotto, quindi con una ricaduta positiva sia per l'economia sia per le persone sia per le casse regionali.
Dal nostro punto di vista, l'utilizzo del capitale soldi sul Piemonte in modo oculato può essere una soluzione per mantenerlo all'interno della TUC della Regione Piemonte, in modo da lasciare anche un patrimonio a chi governerà la Regione dopo di noi. Distribuire queste risorse alle persone più in difficoltà potrebbe essere la soluzione migliore per una spesa oculata e per un principio, non solo di buon andamento della pubblica amministrazione, ma anche di coscienza della spesa pubblica.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questa proposta di legge viene discussa in un momento in cui abbiamo approvato già delle misure di sostegno alle imprese, alle famiglie e all'economia piemontese, in questo periodo di emergenza legata alla pandemia da COVID-19.
Questa proposta di legge presentata dal Gruppo del Partito Democratico s'inseriva appunto in quella discussione, lo dice anche il dato cronologico: la proposta di legge è la n. 94, mentre il cosiddetto "Riparti Piemonte" era la proposta di legge n. 95, poi scorporata in due parti approvate successivamente.
È chiaro che la discussione su quest'altrettanto importante, per molti aspetti, proposta di legge induce anche a fare delle riflessioni, a fare i conti, a fare un momento di bilancio rispetto alla gestione di questa crisi, alla gestione della cosiddetta Fase 2, dal punto di vista economico di questa crisi, da parte della maggioranza e della Giunta che governa il Piemonte, perché purtroppo ci sono più ombre che luci.
Com'è già stato ribadito e detto più volte, più vediamo un certo tipo di atteggiamento da parte della maggioranza e della Giunta regionale, più pensiamo sia utile e importante ribadirlo, perché ancora oggi si è visto (l'ha visto chi sta seguendo la nostra seduta, oltre ad averlo visto noi) come la maggioranza e la Giunta regionale abbiano ripreso il vecchio metodo, peraltro mai abbandonato, di anteporre le loro bandierine ideologiche come l'autonomia o la caccia, se ci riferiamo al collegato alla legge di stabilità, alla questione COVID. Pensa alle sue bandierine invece che continuare a governare, da una parte, quest'emergenza, e, dall'altra, a cominciare a tirare le somme e arrivare a una verifica del lavoro svolto.
Certamente la gestione dell'emergenza, dal punto di vista sanitario, non è stata ottimale, per cui la Commissione d'inchiesta, chiesta dalle opposizioni, serviva proprio per chiarire determinati aspetti e per evitare che le stesse cose si ripetessero in futuro. Tra l'altro, a nostro modo di vedere, non era tanto solo un'inchiesta e un'indagine sulla gestione della crisi e dell'emergenza COVID, ma anche su tutto ciò che è accaduto prima quindi al depauperamento della sanità pubblica piemontese portato avanti da Giunte di centrodestra e di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi 15 anni. Avete visto quali sono, invece, le priorità della Giunta regionale.
Al momento resta la discussione di questa proposta di legge, com'è già stato detto dal relatore, nonché primo firmatario, Consigliere Gallo. In alcune parti è stata recepita, sebbene solo per alcune parti e solo in modo parziale, ma per altri versi non ha trovato accoglimento delle misure votate dalla maggioranza che governa questa Regione.
All'interno di questa proposta di legge ci sono misure che vanno a toccare molti ambiti del sistema economico piemontese. Nel valutare questa proposta di legge, rispetto alla quale condivido chiaramente il giudizio espresso dal collega Capogruppo del mio Gruppo, il Consigliere Sacco, ritengo importante soffermarmi sull'articolo 10, articolo che riguarda l'incremento delle risorse del fondo regionale per il contrasto ai fenomeni di usura.
Chiaramente, notevoli sono le difficoltà economiche legate a questa emergenza, al lockdown, al fermo piuttosto lungo della gran parte delle attività economiche della nostra regione. Sono le difficoltà legate anche a questa ripartenza, che comunque limita ancora, per sacrosante misure di sicurezza sanitaria, molte attività economiche e ne riduce sicuramente la possibilità di sviluppo e di fatturato. Mi riferisco ai ristoranti e a tantissime attività che hanno appena riaperto, o che magari non riescono ancora a riaprire, perché in un momento come questo, chi vuole fare dell'attività illegale può trovare terreno fertile.
Chi segue le procedure, quindi tutto il mondo che agisce alla luce del sole, in trasparenza, deve seguire dei tempi; ha delle procedure per l'erogazione degli aiuti e dei finanziamenti sia della Regione sia del Governo nazionale sia degli istituti bancari, che, in qualche caso, con molta fatica e con molte lungaggini, stanno dando corso anche alle misure nazionali, che prevedono quei finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti dallo Stato. Chi, invece, agisce fuori dalle regole, non ha bisogno di seguire determinate procedure: arriva subito e rischia di arrivare prima degli altri, rischia di distruggere ulteriormente il nostro tessuto economico e sociale.
L'Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, del quale ho l'onore di avere la delega della Presidenza, insieme con il Consigliere Segretario Gavazza, della Lega, ha posto l'accento sulla questione, è attento a questo fenomeno, sta avviando una campagna di comunicazione sociale attraverso il canale del Consiglio regionale. L'Osservatorio ha già svolto due riunioni, nelle quali si è confrontato con tutte le realtà che ne fanno parte, quindi anche le fondazioni bancarie antiusura, e vuole intraprendere anche un dialogo costruttivo insieme con le associazioni di categoria per individuare e delimitare degli ambiti d'intervento.
Anche all'interno dell'Osservatorio è emersa un'esigenza. Infatti, giacch si tratta di un organismo che promuove anche delle campagne d'informazione e di comunicazione su un uso consapevole del denaro, cerca di dimostrare la vicinanza delle Istituzioni rispetto a chi incorre in problemi di usura, di sovraindebitamento e di estorsione, ma che materialmente non ha il portafoglio che ha, invece, la Regione.
Chiaramente, concordiamo sull'esigenza di incrementare il capitolo che riguarda gli interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento.
L'articolo 10 della proposta di legge propone un incremento di 500 mila euro, che appare condivisibile, ma persino sottostimato, perché, a mio avviso, ci vorrebbe almeno un milione di euro in più. Analogo emendamento era stato presentato all'interno della discussione del DDL 95, per purtroppo, non ha trovato accoglimento.
Penso che questo sia un fatto grave, perché - penso si possa essere tutti d'accordo - non è una bandierina di parte, non è una battaglia che sia propria di una forza politica piuttosto che un'altra, non è una battaglia propria delle opposizioni piuttosto che di chi governa: dev'essere una battaglia di tutti.
L'Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento è un organismo istituzionale assolutamente non di parte che, non a caso, è anche presieduto da due Consiglieri regionali (il sottoscritto e il collega Gavazza) che appartengono a due partiti diversi ma anche a due schieramenti diversi: maggioranza e opposizione.
Noi pensavamo che quest'intervento potesse essere utile e importante: non c'è stato, ma c'è il tempo per recuperare approvando l'articolo 10 di questa proposta di legge. Se così non fosse, noi auspichiamo e continueremo a fare pressione affinché questi interventi siano previsti magari nell'ambito della discussione dell'assestamento di bilancio, che, a detta dell'Assessore Tronzano, dovrebbe avvenire all'inizio dell'estate.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Penso che dovrò essere breve. Solo per aggiungere qualche osservazione condividendo ovviamente quelle già espresse dai miei colleghi di Gruppo Sacco e Bertola.
La proposta di legge del Consigliere Gallo è l'esempio di come si possa essere costruttivi anche dall'opposizione, perché si tratta di una proposta che va a toccare e affrontare diversi temi. Alcune proposte sono state recepite; altre, purtroppo, come vediamo oggi dall'espressione di voto annunciata dalla maggioranza, non troveranno accoglimento.
Ritengo che l'articolo che ha appena citato il mio collega Bertola sia un articolo assolutamente centrale di questa proposta, ma ancor prima, facendo proprio un passo indietro dal punto di vista numerico nel testo di legge mi concentrerei sull'articolo 9, che mi sembra un articolo molto importante e che va a definire i primi interventi a sostegno della lotta alla povertà e al disagio sociale.
Credo che questa dovrebbe essere la prima sfida di tutte le Istituzioni pubbliche: andare a contrastare il disagio sociale e la povertà anche conseguenti o, perlomeno, aggravate dalla crisi legata alla diffusione del COVID.
Si tratta di un tema che non possiamo assolutamente ignorare; è un tema che purtroppo, in questi giorni e anche nei mesi precedenti, ho sentito trattare in modo molto superficiale, per slogan, perché sento a volte delle affermazioni rispetto, ad esempio, a una misura importantissima come il reddito di cittadinanza, che paragonano questa misura importantissima di dignità sociale a misure di puro assistenzialismo e, pertanto completamente inutili.
Credo, invece, che dovremmo cambiare prospettiva e dovremmo capire che, in questo momento, è assolutamente importante che le Istituzioni siano al fianco dei cittadini che vivono momenti di difficoltà.
Vedo che, in questa proposta di legge, si richiama anche l'obiettivo di lotta alla povertà, che, tra l'altro, è un obiettivo che ci viene fissato anche dall'Unione Europea, quindi è lecitamente perseguibile da parte di tutte le Istituzioni, utilizzando degli strumenti come possono essere le risorse di Finpiemonte.
Un altro punto di questa proposta di legge che mi sembra magari non così prioritario, ma comunque è un punto su cui concentrarci, è quello relativo all'articolo 5, che fa riferimento ai finanziamenti finalizzati allo sviluppo dello smart working. Questo è un tema che magari può sembrare secondario; in realtà, lo smart working è legato a una modalità di lavoro che dovrebbe essere implementata maggiormente e maggiormente diffusa e potrebbe avere delle ripercussioni positive sui nostri stili di vita, sulla vivibilità delle nostre città, sui trasporti e, di conseguenza, anche sull'impatto ambientale.
Credo che questa sia una delle conseguenze (sembra troppo dire "positive") portate dal dover affrontare un'epidemia di queste dimensioni, che ci deve indurre a riflettere su quali siano i comportamenti che dobbiamo cambiare nella nostra vita. La nostra mobilità e il nostro modo di lavorare sono sicuramente aspetti centrali nei nostri stili di vita e vanno assolutamente affrontati predisponendo risorse adeguate.
In questa proposta, sono previste delle risorse; risorse che, invece, non ho visto in altre misure approvate dal Consiglio nel provvedimento proposto dalla Giunta, quindi penso che potrebbe essere una buona opportunità quella di accogliere perlomeno questo provvedimento rispetto alle proposte riguardanti quest'ambito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Scusi sa arrivo sempre all'ultimo, ma a volte ho l'impressione di ricevere la voce o il segnale in ritardo. Ho il sistema un po' lento, forse perch uso il telefono.
Detto questo, voglio anch'io dire qualcosa su questa proposta di legge che, visti i tempi e i criteri di discussione, arriva un po' in ritardo in Aula, nel senso che la discussione si è già ampiamente affrontata nelle settimane precedenti, su tutto quello che riguarda l'emergenza e il sostegno alle imprese e a tutte le realtà piemontesi del territorio, in tutti i comparti.
Pertanto, tutto quello che poteva essere, tra l'altro, preso per buono penso sia stato inserito nel disegno di legge "Riparti Piemonte", però a tratti, perché abbiamo visto com'è andata a finire con quel provvedimento.
Intendo proprio il "Riparti Piemonte", che non aveva granché a che vedere con l'emergenza, che la gran parte degli articoli che conteneva erano dedicati all'edilizia; poi, ci sono stati i contributi alle imprese del commercio, dell'artigianato, del turismo e abbiamo visto anche quello che è successo dopo, con tutte le varie polemiche.
Penso che se avessimo ampliato la discussione, se la maggioranza si fosse dimostrata più costruttiva e ricettiva rispetto alle proposte delle minoranze, forse saremmo riusciti a elaborare una proposta migliore per il sostegno a tutte queste realtà. Purtroppo, devo dirlo, vedo qual è il modo di lavorare, vedo il sistema e non posso fare a meno di notare che, a volte, ci si trovi di fronte un muro insormontabile.
È chiaro, quindi, che apprezzo lo spirito propositivo del Partito Democratico nel portare una proposta che tocca più argomenti. In particolar modo, accolgo con molto piacere la proposta sul tema dello sport, perché ne ho ampiamente parlato durante le scorse sedute. Penso che il settore dello sport patirà molto l'interruzione dei vari campionati e delle varie competizioni , quindi non si può sicuramente non parlare di sostegno alle realtà piemontesi, senza parlare di sostegno a tutto il mondo sportivo.
Noi siamo stati propositivi nei confronti del "Riparti Piemonte", come anche dell'emergenza di per sé, ponendo l'accento su questi temi presentando molti emendamenti. Io, in particolar modo, ne ho presentati tantissimi relativamente al settore dello sport e in favore dei lavoratori dello sport, perché, come dicevo, non tutti possono godere di ammortizzatori sociali e di contributi per superare l'emergenza.
Pertanto, ritenevo molto importante che la Regione si attivasse nei confronti di questi lavoratori che, purtroppo, per problemi d'inquadramento contrattuale, com'è magari quello dei collaboratori sportivi, non avevano diritto ad ammortizzatori. Il Governo se n'è occupato, ma la Regione purtroppo soltanto per quanto riguarda le guide alpine; tutti i restanti lavoratori, partite IVA o collaboratori sportivi, non hanno visto alcun tipo di sostegno. Questo è quanto avrei aggiunto a questa parte del provvedimento.
Inoltre, come dicevo prima, c'è tutta la parte relativa ai contributi alle imprese. Posso dire che accolgo con molto favore il fatto che non siano contenute discriminazioni o vincoli di alcun tipo. Mi riferisco a quanto è successo con il "Bonus Piemonte", perché ancora in questi giorni leggiamo sui giornali i vari articoli che parlano delle esclusioni. Ci sono molte imprese che si stanno aggregando per protestare nei confronti della Regione; infatti, sarebbe anche il caso di sapere, successivamente alla trattazione di questa proposta, che cosa intenderà fare la Regione in favore di tutte quelle attività che, purtroppo, non sono rientrate nei contributi per, a mio avviso, negligenza.
Oltre a ciò, tra l'altro, a volte, si sono manifestate vere e proprie discriminazioni di tipo morale. L'abbiamo visto con la questione dei sexy shop, ma possiamo anche parlare dell'artigianato, che è stato fortemente ignorato, se vogliamo così dire, tant'è che era stato detto che si toglieva il bonus ai sexy shop per darlo agli artigiani, come se 50.000 euro potessero cambiare le sorti dell'intero comparto.
Sono molti gli errori che sono stati commessi. Noto che questo tipo di argomentazione non è posta; quando si parla di attività d'impresa e di attività in generale, tutti quanti hanno diritto a ricevere un contributo e un sostegno in un periodo di crisi come questo, che si protrae dal passato con tutte le problematiche che ci sono già state e che adesso si vanno ad accumulare aggravando la situazione. Penso che non dovremmo fare assolutamente distinzione tra le attività, perché tutti quanti contribuiscono con il pagamento delle tasse, delle imposte e tutti quanti contribuiscono al PIL del nostro Paese, quindi non vedo perché qualcuno debba essere considerato e qualcun altro no.
Poiché abbiamo sforato con le tempistiche, concludo, perché comunque tutto quello che si poteva affrontare e che si poteva fare è stato fatto con il precedente provvedimento. Non so che parere riceverà questa proposta da parte della Giunta, anzi forse l'ho sentito anche prima, però per problemi di connessione non penso fosse il parere vincolante del provvedimento chiedo se può ripeterlo, perché ho avuto problemi di ricezione.
Ringrazio il Partito Democratico per il suo contributo, come abbiamo contribuito anche noi con le nostre proposte, durante la discussione sul "Riparti Piemonte", con le nostre idee per far ripartire il Piemonte e per dare un sostegno a tutte le attività economiche della nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

A che ora si concludono i lavori questa sera? Alle 19?



PRESIDENTE

Alle ore 18. Aspetti che controllo.



GRIMALDI Marco

Perché adesso sono già le 18.05. Non vorrei essere fuori verbale.



PRESIDENTE

No, fuori verbale no, perché ricordo che l'ora della chiusura è un'indicazione ma, se l'Aula è concorde, si può anche sforare.
Se intendeva fare il suo intervento per la chiusura della discussione generale, si può anche sforare di dieci minuti; se, però ci fossero altri interventi, chiuderei per riprendere la seduta domani mattina alle ore 10.



GRIMALDI Marco

Allora interverrò domani mattina.



PRESIDENTE

Va bene.
Se non ci sono altre richieste d'intervento, sospenderei la discussione generale, che riprenderà domani mattina alle ore 10.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.07)



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