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Dettaglio seduta n.64 del 24/03/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti; vi ringrazio per la vostra disponibilità.
Saluto anche tutti gli utenti che ci stanno seguendo in streaming e tutti i video spettatori. Siamo riuniti in videoconferenza, a causa della straordinaria emergenza del Coronavirus che ci impedisce di riunirci nell'Aula consiliare di Palazzo Lascaris. Questa è la prima volta in 50 anni di storia dell'Assemblea legislativa piemontese ed è la prima esperienza in questo senso a livello nazionale.
Mi permetto anche, insieme a tutti i Consiglieri, di stringere in un caloroso abbraccio tutti i piemontesi per questa emergenza e questa situazione drammatica che sta affrontando, non solo la nostra Regione e il Paese, ma tutto il mondo. È una pandemia che si sta cercando di sconfiggere con modalità particolari. Sicuramente la scienza e la tecnica ci verrà in aiuto, come ci sta venendo in aiuto oggi da remoto per svolgere le attività del Consiglio regionale e per approvare il bilancio, la legge di stabilità e il DEFR.
Indubbiamente, c'è necessità di stringerci tutti in un caloroso abbraccio virtuale perché, come stiamo ribadendo da parecchio tempo, ognuno deve fare la propria parte, stando a casa ed evitando contatti diretti con altre persone, perché il virus e la malattia sicuramente potremo sconfiggerli con questa modalità.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che, come stabilito in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo e sue integrazioni e quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche per la migliore gestione della seduta. Per segnalare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando l'apposito pulsante rosso "telecamera disattiva", il pulsante nero "telecamera attiva"; il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola. Diversamente, il microfono va tenuto spento: rosso "microfono spento" e nero "microfono acceso". Per chiedere la parola occorre prenotarsi per mezzo della video chat.
La seduta è trasmessa in streaming, pertanto tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile online. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari e di tenere un comportamento video consono alla nostra attività. Comunico che procederò all'appello nominale sia ai fini della conferma della presenza sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza, come da intesa della Conferenza dei Capigruppo.
Hanno chiesto congedo Cirio, Graglia, Icardi e Poggio Giovanni Battista.
Comunico che i Consiglieri presenti sono 47.
Il numero legale è 28.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo e di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza via chat.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



(La seduta inizia alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta è aperta


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Se mi permettete, avrei io una proposta di modifica: chiedo all'Aula l'inserimento di un punto all'o.d.g. dell'odierna seduta. Si tratta, nello specifico, dell'ordine del giorno n. 227, presentato da Allasia, Gagliasso Cerutti, Marin, Demarchi e Perugini, avente ad oggetto "Esposizione striscioni di emergenza COVID-19".
Peraltro, è già stato sottoscritto da tutti i Capigruppo e da altri Consiglieri. Perciò, se avete volontà di sottoscriverlo, potete ancora farlo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo per darle ovviamente il nostro assenso sulla richiesta di iscrizione di questo punto all'o.d.g. dell'odierna seduta.
Se i colleghi sono d'accordo, quando il Presidente Cirio farà le comunicazione sullo stato di emergenza per Coronavirus e fornirà il bollettino di oggi, potremo sospendere temporaneamente la discussione sul bilancio e decidere se trattare, in quel frangente, gli ordini del giorno su COVID-19 (compreso quest'ultimo).
È una valutazione che lasciamo a lei e all'Ufficio di Presidenza: possiamo anche non deciderlo in questo istante. È una semplice proposta sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi, proseguirei con i nostri lavori, in attesa che il Presidente Cirio ci raggiunga e si colleghi con noi in videoconferenza per intervenire in merito all'emergenza da COVID-19.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" e nella casella esterna a disposizione dei Consiglieri per questa seduta in videoconferenza i processi verbali relativi alle sedute del 03/03/2020.
b) Giudizio di illegittimità costituzionale La Corte Costituzionale, in data 6 marzo 2020, nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 135 (Servizi di emergenza e urgenza territoriale 118) della legge regionale 17 dicembre 2018, n. 19 (Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2018), per violazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
L'articolo 135 consente al personale medico, in servizio presso le strutture del sistema di emergenza e urgenza territoriale 118 delle Aziende Sanitarie della Regione Piemonte e con un'anzianità lavorativa di almeno tre anni, ma privo dell'attestato di formazione in medicina generale, di accedere alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato nell'emergenza sanitaria territoriale.
L'oggetto dell'impugnativa si basava sul fatto che le leggi dello Stato e le norme della contrattazione collettiva nazionale stabiliscono che il personale medico, per poter accedere alle graduatorie regionali di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato nel settore dell'emergenza sanitaria territoriale, debba aver conseguito il diploma di formazione specifica in medicina generale e l'attestato di idoneità all'esercizio dell'attività di emergenza sanitaria e che tale disciplina costituirebbe un principio fondamentale della legislazione statale che vincola la legislazione regionale sia in materia di "tutela della salute", che in quella delle "professioni".
La Corte Costituzionale, nel ribadire che l'ambito materiale interessato dalla disposizione regionale in esame è quello della "tutela della salute" di cui al terzo comma dell'art. 117 della Costituzione, in cui spetta allo Stato la fissazione dei principi fondamentali ed alle Regioni la disciplina attuativa di tali principi, ha dichiarato la fondatezza nel merito della questione.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali dell'11/02/2020.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020- 2022)"


PRESIDENTE

Proseguendo con l'esame dei punti all'o.d.g. inerenti il bilancio, vi comunico che il numero legale è 24 (con 47 presenti siamo abbondantemente al di sopra).
Procediamo, quindi, con l'esame della proposta di deliberazione n. 5 inerente a "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020- 2022)" di cui al punto 3) all'o.d.g.
Prima di dare la parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione, ricordo che chi volesse intervenire può cominciare a prenotarsi sulla chat.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente e buongiorno a tutti.
Prima di iniziare il mio intervento, Presidente, chiedevo, se siamo d'accordo tutti, di illustrare insieme i seguenti punti all'o.d.g.: la proposta di deliberazione n. 67 "Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (DEFR 2020-2022)", il disegno di legge n. 68 "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" e il disegno di legge n. 63 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020 2022 - Legge di stabilità regionale 2020").
Possiamo prevedere un'unica illustrazione, per favore?



PRESIDENTE

L'audio si sente, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Le chiedevo, Presidente, se potevo illustrare insieme tutti i provvedimenti all'o.d.g. inerenti al bilancio.



PRESIDENTE

Se lo ritiene possibile, sì.
Non entro nelle modalità della sua presentazione: se ritiene di riuscire a svolgerla in un unico discorso penso che non ci siano problemi. Immagino che ci sia l'assenso da parte della maggioranza dei Consiglieri. Peraltro vedo che tutti i Capigruppo sono d'accordo, perciò può tranquillamente presentarli tutti assieme.
Poiché il Regolamento le concede quindici minuti per l'illustrazione di un atto, se avrà bisogno di ulteriore tempo glielo accorderemo. Prego, ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Innanzitutto un saluto ai piemontesi: vorrei dire loro, a nome della Giunta, del Presidente Cirio e credo anche di tutti i Consiglieri, che stiamo lavorando con grande forza per affrontare questa emergenza sanitaria.
Seppur con visioni diverse all'interno di questa emergenza, stiamo comunque collaborando, tra maggioranza e opposizione: dall'opposizione arrivano suggerimenti anche importanti; della maggioranza arrivano valutazioni determinanti. Questo tipo di analisi ci consente di affrontare questo flagello da una posizione più forte e più adeguata all'emergenza di oggi.
È impressionante come questo virus ci abbia limitato nelle nostre relazioni sociali. Le nostre relazioni sociali, chiaramente, sono quelle che ci fanno anche crescere e migliorare. Personalmente, come tutti coloro che fanno politica, sento molto l'assenza di rapporti umani a cui questo virus oggi ci costringe. Sono certo che l'emergenza finirà presto, perché i piemontesi si stanno comportando in modo responsabile; stanno dimostrando grande senso civico.
Grazie, quindi, a tutti i piemontesi, grazie ai Consiglieri e grazie a tutti coloro che si stanno adoperando, in particolare l'Unità di Crisi, con il dottor Coccolo e il dottor Raviolo in testa.
Perché illustrare complessivamente i quattro provvedimenti? Perché hanno una consequenzialità e una logica fra loro, chiaramente secondo gli ideali e la visione della società che ha questa maggioranza. L'opposizione farà le sue riflessioni, ed è possibile, naturalmente, che non siano in linea con quanto questa maggioranza propone. Però questo è il bello dalla democrazia e le elezioni hanno portato ad un risultato che noi cercheremo di mettere in pratica attraverso questi provvedimenti, che sono i primi, più o meno importanti, che vedono il Consiglio esprimersi nel suo complesso.
È il primo bilancio preventivo di questa maggioranza.
Io partirei dal DEFR, che, tecnicamente, è un documento che si articola in due sezioni: la prima comprende il quadro sintetico del contesto economico finanziario e gli obiettivi strategici; la seconda contiene l'analisi della situazione finanziaria della Regione.
Come suggerito all'interno della discussione in sede di Commissione sia dalla maggioranza sia dall'opposizione, e grazie anche ai suggerimenti del Consigliere Riva Vercellotti, ho voluto inserire, all'interno del Documento di Economia e Finanza Regionale, alcuni emendamenti. Per quale motivo? Perché non possiamo sottacere all'interno di questo documento l'emergenza portata dal Coronavirus.
Pertanto, a pagina 1, in particolare al punto 1.1, ho inserito delle valutazioni.
A pagina 2 ho inserito delle valutazioni all'interno del panorama nazionale.
A pagina 14 ho preferito eliminare il paragrafo dedicato all'economia piemontese e riscriverlo completamente.
Appena possibile gli Uffici dell'Aula vi forniranno questi emendamenti, ma nella sostanza è importante sottolineare come il Documento di Economia e Finanza debba essere leggermente modificato, vista l'emergenza.
Dunque, prima della discussione sul 2018 e 2019, che naturalmente l'IRES ha voluto includere all'interno di questo documento, ho inserito quanto necessita dire per il 2020: che l'inizio del 2020 ha visto deflagrare il COVID-19, e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il Coronavirus "pandemia" l'11 marzo 2020, visto che oltre 120 Paesi sono stati colpiti.
Gli scenari economici, pertanto, si presentano drammatici e alcune analisi si spingono ad ipotizzare fino a 25 milioni di disoccupati in più rispetto ai 188 milioni già esistenti. Si pensi che la crisi del 2008 comportò una crescita dei disoccupati di oltre 22 milioni di unità (voi capite, quindi la drammaticità di questa pandemia e di questo flagello).
I comparti più toccati potrebbero essere il turismo, i trasporti, ma anche l'industria dell'automobile, dove si prevedono oltre 14 milioni di posti di lavoro a rischio.
In questo quadro internazionale funesto l'Unione Europea sta prendendo posizioni molto forti e determinate e probabilmente consentirà agli Stati membri di spendere quanto necessita per salvare le economie nazionali.
Questa è un'azione meritoria, determinante e fondamentale, perché le nostre micro e piccole imprese e i nostri negozi necessitano, prima di tutto, di una iniezione di liquidità. Naturalmente, hanno anche bisogno di credito ma soprattutto di un'iniezione di liquidità, che l'apertura dell'Unione Europea probabilmente ci consentirà di attuare quanto prima.
A pagina 2, all'interno del panorama nazionale, aggiungo che il 2020 è stato stravolto dallo sviluppo rapido e intenso del Coronavirus. Le azioni messe in campo dallo Stato italiano tentano di arginare l'emergenza che vive il tessuto produttivo, in particolare quello lombardo, piemontese veneto ed emiliano-romagnolo.
Rispetto al 2019 il fatturato delle imprese italiane - come dicono alcuni studi - potrebbe scendere del 7,4%. Queste sono le azioni.
Inoltre, a pagina 14, ho preferito modificare completamente il paragrafo riscrivendolo in questo modo: "Nel periodo 2020-2022 per l'economia piemontese è impossibile fare previsioni certe. Alcuni recenti studi individuano un crollo del fatturato delle imprese piemontesi del 20,9% nel 2020 e del 4,6% nel 2021.
È evidente che la Regione Piemonte mette in campo tutte le armi a sua disposizione, anche grazie ai suggerimenti sia dei Consiglieri di maggioranza sia dei Consiglieri di opposizione. Il Piano per la competitività utilizzerà nel più breve tempo possibile i 600 milioni che ha a disposizione".
L'intenzione era di utilizzare questi 600 milioni nel 2020 e 2021, ma naturalmente cercheremo di anticipare questo insieme di misure nel più breve tempo possibile, ovviamente utilizzando le deroghe che l'Unione Europea potrebbe concedere prossimamente.
La Regione ha anche iniettato liquidità - 200 milioni di euro - grazie ad un grande lavoro di team. Al riguardo, vorrei ringraziare tutti gli Uffici gli Uffici del bilancio e gli Uffici delle attività produttive - e i Direttori per il grande lavoro che hanno svolto, perché questa iniezione di cassa rappresenta veramente un toccasana.
Chiaramente, non basterà per pagare tutti coloro che aspettano soldi dalla Regione Piemonte: sono tanti i debiti che la Regione ha contratto nei confronti non dei fornitori, con i quali siamo puntuali, ma nei confronti dei Consorzi, delle associazioni e di tutti coloro che con la Regione hanno a che fare (parliamo di oltre 600 milioni di euro). Ma con 200 milioni diamo un segnale importante, unico e naturalmente straordinario - una tantum - che potrebbe consentire a molti di questi enti e di queste realtà di sopravvivere in questi mesi di grave difficoltà economica (almeno fino a giugno).
Si è cercato di affrontare l'emergenza anche nell'immediato, dando liquidità alle imprese attraverso il Fondo di garanzia, mettendo 56 milioni di euro che lo Stato, tra l'altro, ha implementato in modo molto forte mettendo 1 miliardo e mezzo a tutela dei crediti delle imprese.
Naturalmente, tutto questo aiuta le imprese, ma non è ancora sufficiente. È per questo che noi abbiamo chiesto, come Regione, una modifica dell'articolo 80 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prevedendo il cosiddetto "fondo perduto", la cosiddetta "liquidità": noi abbiamo bisogno che i nostri piccoli esercizi, le nostre piccole imprese ovvero l'asse portante della nostra economia, abbia in questa fase denaro contante fresco nelle proprie casse, anche in deroga agli aiuti di Stato come probabilmente l'Europa ci consentirà di fare.
Oltre a questo, abbiamo previsto una moratoria sui mutui che le aziende hanno in capo alla Regione, in particolare con Finpiemonte: anche lì abbiamo liberato 110 milioni di euro, oltre ad azioni di altro tipo, come il Fondo unico, partito il 18 febbraio, che peraltro era già stato individuato dalla precedente Giunta e che noi abbiamo prorogato, credendolo positivo, visto che era stato concertato con tutte le associazioni di categoria (quindi ha molta efficacia).
Tutte le informazioni - lo dico per chi ci ascolta e ha interesse in questo senso - sono reperibili sul sito www.regione.piemonte.it: qui troverete tutte le scadenze e le modulistiche necessarie per poter accedere a queste possibilità che la Regione, nell'ambito delle sue capacità e competenze può fornire.
Ovviamente, non è finita qui. Abbiamo cercato di intervenire anche in merito alla sospensione del bollo auto, che - lo ricordo a tutti rappresenta la principale fonte di entrata della Regione Piemonte, con oltre 400 milioni di euro; dunque, anche per la cassa ha un impatto notevole. Ma noi abbiamo comunque voluto, insieme a tutti i Consiglieri lo dico ai piemontesi - sospendere il bollo per i mesi di febbraio, marzo aprile e maggio, facendolo pagare al 30 giugno, per due semplici ragioni: la prima è perché i cittadini, come diceva il Presidente Allasia, devono continuare a stare in casa sino a che l'emergenza non sarà finita. Lo chiede a gran voce anche il Presidente Cirio, che ha adottato misure anche più stringenti rispetto a quelle dello Stato nazionale. Secondo me, ha agito bene e la Giunta, tutta insieme, ha sostenuto il nostro Presidente Cirio in queste misure: avrebbe potuto riaprire le scuole, ma insieme ai Capogruppo abbiamo deciso di non farlo, quando ancora il Governo nazionale ci concedeva questa possibilità. Riteniamo di aver fatto bene ed è per questo che chiediamo ai cittadini di continuare a rimanere in casa. Ed è per questo che i cittadini non dovranno andare a pagare il bollo auto agli sportelli: lo potranno fare dal 30 giugno in poi.
Oltre a questo, naturalmente, vorremmo lasciare un po' di soldi in tasca ai cittadini.
Veniamo, quindi, alla legge di stabilità. Naturalmente, il tutto è collegato: la legge di stabilità ha, al suo interno, azioni senz'altro utili anche durante l'emergenza Coronavirus.
Mi riferisco agli incentivi sul bollo auto: con l'approvazione della legge di stabilità (se il Consiglio vorrà), chi acquisterà un'auto nel 2020 non dovrà pagare il bollo auto nei successivi tre anni, naturalmente se cambia un'auto Euro 0, 1 e 2 con un'auto Euro 6.
Questo anche perché, rispetto ad altre Regioni del Nord, siamo leggermente più bassi in termini di percentuale di ricambio di auto particolarmente inquinanti.
Ne approfitto per rivolgere un appello ai Consiglieri, da Assessore alle attività produttive, nel valutare se sia necessario un rallentamento nell'elettrificazione delle auto, perché in questo momento drammatico dell'economia nazionale, europea e mondiale, a mio avviso occorre cercare di mantenere la filiera dell'automotive legata al motore a scoppio.
possibile Probabilmente, un'elettrificazione spinta costringerebbe ad una chiusura di imprese decisamente maggiore rispetto a quella preventivata oggi, in questo momento di emergenza.
L'elettrificazione andava benissimo con i limiti di CO2 europei prima di questa emergenza da Coronavirus, ma adesso, secondo me, bisogna ripensare a questo tipo di posizione. Aspetto anche da voi, se vorrete, suggerimenti in merito.
Oltre a questo, nella legge di stabilità parleremo di canoni idrici e di altri aspetti tecnici, come la restituzione dei fondi da parte di ARPEA. Ma parleremo anche di IRAP: al riguardo, poiché ho visto un ordine del giorno sull'argomento a prima firma del Consigliere Gallo, del Partito Democratico, vi anticipo già che, come vuole la maggioranza e come vuole anche l'opposizione, sarà istituito un "tavolo dell'IRAP".
Perdonatemi se mi autocito, ma non voglio fare modifiche alle aliquote IRAP fino a che non avrò un confronto preciso con voi Consiglieri e soprattutto, finché non avrò un'idea chiara di quanto sta succedendo all'interno del mondo produttivo. Perché l'IRAP deve essere equa.
Naturalmente mi riferisco all'IRAP regionale, quello 0,94% sul quale noi possiamo agire: non abbiamo grandi chance, perché la manovra IRAP piemontese oggi riguarda soltanto 3 milioni di euro, quindi non parliamo di grandi cifre. In ogni caso, una rimodulazione delle aliquote IRAP potrebbe senz'altro portarci ad avere un gettito più importante. Per esempio - lo dico con rispetto per tutti - potrebbe essere utile valutare chi oggi sta guadagnando di più rispetto a prima, a seguito dell'emergenza Coronavirus e chi, invece, sta patendo in maniera drammatica questa crisi, per aumentare le aliquote per alcuni e diminuirle per altri.
Quindi, una discussione andrà fatta il più presto possibile, dopo l'approvazione del bilancio, congiuntamente nella I Commissione, presieduta dal Consigliere Carlo Riva Vercellotti.
Invece sull'IRAP, in termini di legge di stabilità, è molto importante almeno dal nostro punto di vista, quello che noi approveremo.
Nell'emergenza da Coronavirus è probabile che questa globalizzazione possa avere delle modificazioni: è possibile che grandi imprese che oggi sono ad Oriente, vogliano rientrare nel Vecchio Continente e vogliano rientrare in Italia. E noi, come Piemonte, dobbiamo essere pronti ad accoglierle.
È per questo che nel Piano per la competitività abbiamo previsto risorse importanti su questo aspetto, sui contratti di insediamento. Ed è per questo che nella legge di stabilità abbiamo inserito una diminuzione dell'IRAP per coloro che insediano imprese o per coloro che aprono imprese nel territorio piemontese. E l'abbiamo inserita anche a favore dei lavoratori: i lavoratori che verranno assunti (dall'unità in su) saranno sgravati dall'aliquota IRAP.
Queste sono le azioni previste all'interno della legge di stabilità.
Naturalmente, le approfondiremo nella replica che, se il Presidente vorrà personalmente farò, anche a seguito degli interventi dei Consiglieri.
Veniamo, adesso, alla questione del bilancio. Il bilancio regionale è il primo bilancio politico di questa maggioranza. Abbiamo già sperimentato sull'assestamento le varie situazioni. Ma sull'assestamento .



(Audio mancante o non comprensibile)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

. sostanzialmente rispetto al bilancio di previsione della Giunta del Consigliere Chiamparino.
In questo bilancio preventivo noi pensiamo di aver fatto valere con forza le linee guida che ci hanno portato a vincere le elezioni, dedicando un'attenzione particolare al territorio, un'attenzione particolare alle famiglie, un'attenzione particolare alla diminuzione delle tasse.
Naturalmente queste sono opinioni, sono valutazioni. È possibile che l'opposizione su questo non concordi, ma noi riteniamo di mantenere ferma la barra su questo bilancio, perché pensiamo di poter portare dei soldi al nostro sistema delle imprese.
Con alcuni emendamenti della Giunta pensiamo di portare soldi anche alle famiglie che in questo momento sono toccate dal fatto che le scuole sono chiuse (in particolare, questa misura è stata voluta dal Presidente Cirio ed è stata gestita dall'Assessore competente, Chiorino). Inoltre, pensiamo anche di dare risposte alle emergenze del futuro, anche quelle determinate dal Coronavirus.
È per questo che continuiamo a credere che le azioni sulla legge n. 18 cioè quelle azioni che consentono ai Comuni di agire per mettere a posto alcune cose all'interno dei Paesi, siano una manovra meritoria. Crediamo che questi 14 milioni di euro, stanziati sulla legge n. 18, siano importanti anche per le imprese, che dai Comuni riceveranno, quando usciremo dall'emergenza, dei fondi per lavorare e per potere far ricrescere il nostro PIL.
Riteniamo meritorie anche altre azioni, come quella che ha voluto l'Assessore Carosso, ad esempio, sulle Botteghe dei servizi: tornare a valorizzare il tessuto produttivo di montagna, perché in questi anni purtroppo, abbiamo assistito ad una decrescita del tessuto economico della parte montana e collinare del nostro Piemonte. Con questo intervento voluto appunto dall'Assessore Carosso, proveremo a rimettere in circolo la possibilità di dare forza a quel territorio.
Daremo di nuovo i soldi che spettano alle Province che hanno la maggior parte delle derivazioni idroelettriche: abbiamo previsto delle risorse sui canoni idrici; abbiamo messo soldi anche a favore delle Province.
Non voglio farla lunga, perché nell'ambito delle repliche avrò modo di rispondere, eventualmente, anche alle sollecitazioni che perverranno da parte dei Consiglieri.
Credo che questo bilancio preventivo rispetti i nostri ideali e la nostra visione di società; ritengo che sia un bilancio che rispetta il mandato che ci hanno assegnato i nostri elettori, facendoci vincere le elezioni.
Il bilancio preventivo pareggia nel 2020 a 19 miliardi di euro, di cui quasi 9 miliardi sono dedicati alla sanità.
Le entrate tributarie sono stimate in 10 miliardi; le extra tributarie in 378 milioni; in conto capitale 375 milioni.
Presidente, se mi concede ancora qualche minuto, farei una breve illustrazione degli emendamenti che ha presentato la Giunta su questo bilancio preventivo.
Partirei dall'emendamento rubricato n. 22), che specificavo prima. Grazie al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il bilancio della Regione ha registrato un risparmio sulle rate scaturite a seguito di accensioni di mutui con il MEF e con CDP di circa 25 milioni di euro. Di quei 25 milioni di euro, 15 andranno a favore delle famiglie, 7 a favore dei produttori (in particolare sul PSR) e oltre 3 a favore delle imprese.
L'emendamento rubricato n. 23 si riferisce a prospetti contabili, integrati con gli importi allegati in funzione dell'attività politica: emendamenti specificamente tecnici.
Anche l'emendamento rubricato n. 24) è un emendamento tecnico, perch riguarda le risorse statali ed europee pervenute entro il 31/12/2019, più le stesse risorse nell'anno 2020 che nell'esercizio provvisorio non potevano essere ancora decise con delibera di Giunta.
L'emendamento rubricato n. 25) riguarda l'iscrizione dei residui attivi e passivi all'01/01/2020. Lo dico a beneficio dei Consiglieri: i residui attivi ammontano a 6 miliardi; i residui passivi a 8 miliardi.
L'emendamento rubricato n. 26) riguarda la riprogrammazione dei fondi di Finpiemonte, a seguito del rientro del capitale sociale. Al riguardo utilizziamo il nostro slogan, il nostro dogma, che è quello di far pagare all'Europa ciò che i piemontesi hanno pagato fino ad ora. In questa riprogrammazione c'è l'accenno a questo principio.
L'emendamento rubricato n. 27) è un emendamento tecnico sui fondi e accantonamenti per i provvedimenti che si perfezionano durante l'anno.
L'emendamento rubricato n. 28) è l'applicazione della parte accantonata e vincolata.
L'emendamento rubricato n. 29) è il fondo di riserva di cassa, che ammonta a 742 milioni di euro.
L'emendamento rubricato n. 30) invece è sul MTCC (qui c'è un piccolo errore materiale, perché non è MTTC, ma è MTCC) e deriva dal rispetto della legge n. 9/2019: spostiamo 10 milioni di euro nel 2022, perché nel 2020 questi soldi non servono (ne lasciamo soltanto 2 milioni).
L'emendamento rubricato n. 31) è in ossequio alla legge regionale n.
2/2004, che specificava che le leggi regionali devono essere in qualche maniera finanziate, quindi autorizza la spesa per tutte le leggi regionali.
L'emendamento rubricato n. 32) - che è un subemendamento all'emendamento n.
23) - prevede ulteriori variazioni contabili al bilancio che derivano da azioni dell'attività politica.
L'emendamento rubricato n. 33) - che è un subemendamento all'emendamento n.
23) - riguarda il ripristino dei soldi per ARPA (2 milioni che mancavano) e l'attivazione del milione che è stato implementato con gli altri 3 di cui dicevo prima, dei 25 milioni di risparmio sul Coronavirus. A questo capitolo, previsto alla Missione 20 - Programma 03, andranno oltre 4 milioni di euro.
L'emendamento rubricato n. 34) costituisce il fondo Coronavirus.
Oltre a questo gruppo di emendamenti - parlo dei 51 presentati - la Giunta non ne ha approvati altri.
Degli ordini del giorno parlerei dopo che il bilancio è stato discusso e approvato.
Scusate se sono stato un po' lungo, ma vi ringrazio per l'attenzione e attendo le vostre sollecitazioni o i vostri commenti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Nella Conferenza dei Capigruppo di questa mattina abbiamo cercato di confrontarci per gestire in aula una discussione ordinata.
Solo per organizzarci, come Gruppo, e avendo visto le richieste .



(Audio mancante o non comprensibile)



RAVETTI Domenico

. quindi l'intesa di chiudere in giornata con una votazione ...



(Audio mancante o non comprensibile)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Presidente, mi scusi, ma non sento l'intervento del Consigliere Ravetti.



PRESIDENTE

Sì, l'audio non è perfetto.
Il senso era che l'intesa .



RAVETTI Domenico

Presidente, si sente meglio ora?



PRESIDENTE

Sì, provi a ripetere.



RAVETTI Domenico

Se adesso si sente meglio, proverò, in sintesi, a ribadire quanto ho detto prima.
Nella Conferenza dei Capigruppo convocata prima dell'inizio dei lavori abbiamo tentato di condividere un metodo per affrontare questa complicatissima discussione.
Il metodo poteva essere quello di un intervento per Gruppo in discussione generale. Vedo che del Gruppo di Fratelli d'Italia, che è composto da quattro colleghi, già in tre di quei quattro si sono prenotati nella discussione generale.
Presidente, non sarà per nostra volontà che, seguendo questo metodo, non riusciremo a chiudere la discussione e il voto del bilancio in giornata! Se questo è il metodo, anche molti colleghi del mio Gruppo sono disponibili ad intervenire in discussione generale. Lei capisce che, così facendo andremo ben oltre le ore 18.00!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Avevo comunque capito il senso del suo intervento.
Siccome il problema è anche gestionale, dato che in termini di verbalizzazione saranno allegati il video, l'audio e la chat, vi chiederei di limitarvi a scrivere in chat solo ed esclusivamente questioni inerenti al Regolamento o alle richieste di prenotazione.
Se non sussistono altre questioni sull'ordine dei lavori lascerei la parola alla Consigliera Frediani, che ha chiesto di intervenire in discussione generale.
Siccome all'Assessore Tronzano abbiamo concesso più minuti per l'illustrazione di tutti i provvedimenti, rispetto ai quindici minuti previsti da Regolamento, se anche per i Gruppi si configura l'ipotesi di discutere tutti i provenienti in un unico blocco, possiamo eventualmente concedere più tempo anche a loro.
Mi scusi, Consigliera Frediani, ma c'era ancora il Consigliere Marrone che desiderava intervenire sull'ordine lavori.
Vi chiedo la cortesia di prenotarvi prima, però.
Prego, Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello

Non credo che riuscirete a vedermi attraverso la telecamera, però penso che riuscirete a sentirmi.
Vorrei ricordare, per precisione, dal momento che siamo stati citati dal Capogruppo Ravetti, che nella Conferenza dei Capigruppo - vi invito, al riguardo, a rileggere la chat scritta, perché ne è rimasta traccia - si era parlato di fare dichiarazioni uniche presumibilmente sugli emendamenti e sugli ordini del giorno.
Personalmente avevo rivendicato - lo ribadisco tutt'ora - che non si pu impedire un intervento, per il singolo Consigliere che lo desideri, in fase di discussione generale. Al limite, possono essere interventi contingentati, nel senso che nessuno di noi, credo, abbia bisogno di parlare un quarto d'ora. Sinceramente, quella è una condizione di dibattito minima a mio avviso irrinunciabile.
Credo che il Presidente possa confermare che il problema sulle tempistiche dei lavori d'aula da remoto, più che dagli interventi, sia dato dalle votazioni.



PRESIDENTE

In realtà il problema delle tempistiche è dato da tutto. Oggi sono presenti 47 Consiglieri: se intervengono dieci minuti ciascuno, parliamo di 470 minuti, ovvero diverse ore, solo in fase di discussione generale.
È evidente che ci dev'essere o un'intesa politica, come si era trovata nella Conferenza dei Capigruppo, oppure per regolamenti politici o per normalità politica gli accordi saltano.
Poi ciascuno farà le proprie considerazioni.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020- 2022)" (seguito)


PRESIDENTE

In fase di discussione generale ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Prima di tutto, porto il saluto del mio Gruppo a tutti i cittadini piemontesi, almeno a quelli che ci ascoltano, e il nostro ringraziamento a tutti gli operatori impegnati in prima linea in questi giorni, sia quelli che operano nella sanità sia quelli che lavorano nei servizi essenziali spesso mettendo a rischio la loro salute.
Noi abbiamo partecipato, in questi giorni, a diverse riunioni e a diverse Commissioni; come tutti sappiamo, c'è una Conferenza dei Capigruppo perennemente convocata, quindi abbiamo più volte fatto il punto della situazione e abbiamo ribadito più volte che, a nostro avviso, in questo momento non dobbiamo perderci in troppe parole: non è il momento delle polemiche e non è il momento delle discussioni. Per questo motivo, abbiamo scelto di avere un determinato comportamento nella discussione dei provvedimenti che stiamo esaminando oggi. Abbiamo scelto di presentare pochi emendamenti e pochi atti d'indirizzo, perché crediamo che non sia interesse di nessuno perdere tempo - consentitemi il termine - anche se non è una perdita di tempo stare in aula, ma in questo momento crediamo che siano necessarie delle azioni.
Per questo privilegiamo il confronto all'interno delle Commissioni, nel momento in cui ci si va a confrontare con l'Assessore e con il Presidente Cirio nelle riunioni e nelle Commissioni che teniamo periodicamente online.
Crediamo che al Piemonte serva un bilancio approvato in tempi brevi. Ed è questo il motivo per cui abbiamo scelto di dare massima disponibilità per un'approvazione il più possibile rapida.
Ci sarà poi, ad emergenza finita - speriamo presto - anche lo spazio per confrontarsi e scegliere successivamente come operare per poter consentire alla nostra Regione di ripartire. Credo che dovremmo utilizzare questo tempo, che purtroppo ci viene concesso dall'isolamento, per delle riflessioni su quanto il Coronavirus ha messo in evidenza. In questi momenti, in emergenza e di crisi le riflessioni devono portare necessariamente ad un cambiamento di visione.
Dobbiamo ragionare su quanto accaduto, che ha messo in evidenza alcune gravi carenze del nostro sistema. E le prime, ovviamente, sono le carenze della nostra sanità, perché credo che nessuno possa dire che ci siamo trovati pronti a fronteggiare una simile emergenza. E credo che nessuno possa pensare che quando questa emergenza sarà finita, non ci potrà essere un cambiamento nella nostra visione della sanità. Nessuno potrà pensare che non sia necessario investire più risorse in sanità e potenziarla sul nostro territorio. Abbiamo bisogno di strutture, di strutture moderne, abbiamo bisogno di materiale e di strumentazioni; e abbiamo bisogno di medici ed operatori qualificati.
Pertanto, credo che la prima riflessione che dovremo fare quando rientreremo in aula e quando ci troveremo ad affrontare le prossime decisioni e le prossime scelte, sarà su questi temi. Il primo sarà la sanità, quindi capire come possiamo potenziare l'assistenza sanitaria sul nostro territorio, come possiamo consentire ai nostri medici di operare al meglio, come possiamo aumentare il numero dei nostri medici. Questa è una prima emergenza - che poi è anche la massima competenza della Regione.
Questo tremendo virus ha messo in evidenza altre debolezze del nostro sistema. Nel DEFR si parlava di uno degli obiettivi, peraltro posti dall'Unione Europea, ovvero la lotta alla povertà; io aggiungerei la lotta alla solitudine, perché mai come in questo periodo abbiamo visto persone cittadini che si sono ritrovati soli di fronte a questa emergenza. Quindi la lotta alla povertà e alla solitudine sono due temi che assolutamente viaggiano a braccetto e vanno affrontati con serietà.
Poi c'è l'istruzione, il nostro sistema d'istruzione. Abbiamo purtroppo degli studenti che in questi giorni sono completamente isolati, perché non hanno accesso a quello cui avrebbero diritto - l'istruzione - perché non hanno i tablet, non hanno la connessione, non sono in grado di connettersi ad Internet e non hanno alle spalle famiglie che li possano sostenere in questi passaggi.
Siamo in tremendo ritardo; questo virus, in realtà, ha solo evidenziato alcuni dei nostri ritardi e delle nostre debolezze. Questo non pu assolutamente essere ignorato e non possiamo far finta che nulla sia cambiato; dobbiamo utilizzare questo periodo per fare delle riflessioni per poi avere il coraggio di fare delle scelte. Ho sentito poco fa l'Assessore dire che dovremmo rallentare la produzione di auto elettriche o comunque il settore dell'elettrificazione. Questa, secondo me, è già una prospettiva sbagliata, perché se non cogliamo l'occasione in momenti come questo per fare dei ragionamenti che siano veramente rivoluzionari e che ci portino a cambiare i paradigmi che abbiamo utilizzato fino ad oggi e che, purtroppo ci hanno portato in questa situazione, mi chiedo come possiamo pensare di dare un futuro a questa Regione, se ripartiamo daccapo esattamente come prima, trascinandoci dietro tutti i nostri errori. Come possiamo pensare di dare un futuro ai nostri giovani quando abbiamo dimostrato di non saper nemmeno proteggere i nostri anziani, che sono quelli che oggi più di tutti stanno pagando, perché non abbiamo un sistema sanitario all'altezza. Non possiamo permetterci di parlare di futuro in queste condizioni, perch abbiamo dimostrato di non essere in grado di progettare un futuro nuovo. Se ripartiamo esattamente con le stesse modalità, proponendo le stesse ricette, non avremo mai un futuro. Quindi, cerchiamo da questa terribile disgrazia che ci ha colpiti almeno di imparare qualcosa.
Abbiamo sentito parlare l'Assessore di tutte le misure messe in atto conosciamo anche le misure messe in campo dal Governo. Ripeto, ci sarà tempo, ad emergenza finita, per valutare interventi ulteriori, per aiutare chi è stato danneggiato in questo momento, però la visione di fondo va cambiata.
Per citare soltanto altri due esempi di come dobbiamo cambiare visione basta pensare alla concezione che abbiamo avuto dell'ambiente in questi anni. Credo che tutti ci siamo emozionati vedendo le immagini dei delfini che nuotano nella laguna di Venezia, ma poi saremo ancora in grado, ad emergenza finita, di chiederci se possiamo ancora sottrarre spazio alla natura e devastare il nostro ambiente? Ci siamo emozionati per i concerti sui balconi, per il "Va' pensiero", per il coro costruito online, però sappiamo ancora dare un valore alla nostra cultura? Abbiamo capito che bisogna investire in cultura, non solo in quanto impresa economica o come un qualcosa che serve ad attrarre turismo? Ma cultura come un qualcosa che crea coesione sociale, come qualcosa che ci fa crescere come società, come un qualcosa che fa bene allo spirito e, di conseguenza, anche alla salute, un po' come lo sport. Riconosciamo anche il valore di tutto quello in cui fino ad oggi non abbiamo creduto abbastanza.
Credo sia il momento non tanto di mettersi a distribuire cifre e numeri anche se questo, per carità, è importantissimo per far capire alle imprese alle aziende, ai cittadini e a chi ha pagato le maggiori conseguenze di questi momenti, il nostro sostegno e il nostro aiuto. Però serve una svolta, serve un cambiamento totale di visione e bisogna avere il coraggio di farlo, adesso. Prendiamola come un'opportunità, ovviamente con tutta la valutazione del contesto negativo, con tutta la valutazione dell'impatto delle conseguenze e tutta la sofferenza e il dolore che questo periodo ha portato, però cerchiamo di cogliere almeno questa opportunità di cambiamento reale.
Per questo, se nulla sarà più come prima - e credo che tutti noi lo pensiamo - cerchiamo di ripartire con dei ragionamenti che siano corretti e che ci possano dare realmente un futuro.
Per quello che riguarda gli emendamenti, magari qualche mio collega li pu illustrare tutti insieme negli interventi successivi, se ci sarà tempo. Ne abbiamo presentati pochissimi al bilancio e sappiamo che non troveranno accoglimento, ma non era nostra intenzione, in questo momento, fare battaglie particolari per i motivi che ho illustrato precedentemente; ne riparleremo in fase di assestamento. Ritenevamo però importante cercare di portare la riflessione su questi aspetti. Il tempo per il confronto politico e per il dibattuto ci sarà, lo abbiamo sempre avuto e lo avremo anche successivamente, ma oggi crediamo che sia importante concludere la discussione e votare il bilancio per i cittadini piemontesi. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Solo per fare un richiamo al buonsenso di tutti e alla condivisione che aveva caratterizzato questo Consiglio, ma, come vedo in chat, questo buonsenso si sta un po' perdendo.
Vorrei richiamare gli amici di Fratelli d'Italia a ragionare sul fatto di fare un solo intervento, alternando magari chi interviene, altrimenti mi pare di capire che l'accordo con gli altri Gruppi politici salta. Oggi come non mai, l'importante è portare a casa il bilancio perché ai piemontesi poco e nulla interessa delle nostre diatribe politiche e delle nostre discussioni. Abbiamo tutto il tempo, attraverso i comunicati stampa e i social, di fare le comunicazioni politiche che vogliamo, ma in questa seduta straordinaria vorrei richiamare tutti i colleghi alla ragionevolezza e all'accoglimento delle richieste anche degli altri Gruppi. In alternativa, vedo difficile approvare questo bilancio e sarebbe devastante per tutti e per il Piemonte non dotare il Piemonte di questo bilancio.
Chiederei ai colleghi, agli amici di maggioranza e di Fratelli d'Italia di rivedere la posizione rispetto agli interventi, così da permettere anche le prenotazioni degli interventi dei colleghi del PD, altrimenti la vedo difficile contenere i tempi e arrivare all'approvazione.
Ritorniamo sui nostri passi e rivediamo la questione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, la Consigliera Frediani ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Volevo solo segnalare che nello streaming non si è sentito tutto l'intervento del Consigliere. Verificare almeno che, se si parla, non si parli nel nulla.



PRESIDENTE

Stanno verificando. In chat ho sentito tutto; farà fede la chat e sarà pubblicato quello. Adesso stanno verificando la questione sullo streaming.
Ricordo che la trascrizione degli interventi, per il verbale, non avviene tramite canale streaming, ma sulla piattaforma.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020- 2022)" (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo in discussione generale riprendendo il ragionamento che abbiamo lasciato sospeso - e che abbiamo cercato di portare avanti in queste settimane con gli strumenti tecnologici - circa 18 giorni fa, quando abbiamo fatto l'ultima Commissione in aula consiliare sui temi della legge di stabilità e del bilancio, alla presenza anche dell'Assessore Tronzano.
In quella sede il Gruppo del PD, con forza, ha chiesto alla maggioranza e all'Assessore la sospensione di quella discussione per trovare un'intesa politica, una sintesi sugli elementi per noi principali che si dovevano correggere in previsione dell'emergenza COVID-19 e approvare il bilancio in un giorno. L'abbiamo detto con forza e abbiamo dato la nostra massima disponibilità ad approvarlo in un giorno.
La situazione dell'emergenza sanitaria è peggiorata drasticamente nei giorni successivi, quindi tutte le Commissioni programmate sono state sconvocate. Abbiamo cercato un confronto, in sede di Conferenza dei Capigruppo in videoconferenza, con la maggioranza e con la Giunta - in alcuni momenti anche serrato - per trovare una sintesi che ci permettesse oggi, di approvare il bilancio della Regione Piemonte.
Abbiamo sempre pensato che in questa emergenza la Regione non potesse stare senza bilancio, senza le piene leve di gestione del bilancio regionale, in un'emergenza così storica, così incredibile che ci siamo trovati tutti a gestire, in primis la Giunta regionale. Ribadiamo la volontà e la nostra ovvia disponibilità a concludere oggi i lavori e a rendere operativo il bilancio della Regione Piemonte, con tutti i suoi documenti economici.
Tuttavia dobbiamo evidenziare che il confronto è stato ampio. Poteva essere ancora più approfondito, ma forse le condizioni in cui si è svolto non hanno permesso, in quegli aspetti che noi pensiamo rilevanti, una sintesi politica. Perché dico questo? Perché noi avevamo molte perplessità sull'impostazione generale del bilancio pre-emergenza COVID-19, che rimangono nelle posizioni politiche diverse, lo diceva bene l'Assessore Tronzano, tra Gruppi politici. In quella sede abbiamo cercato di avanzare delle proposte migliorative.
Con l'emergenza COVID-19 abbiamo chiesto con forza l'introduzione di alcune misure che a noi risultavano necessarie per dare una risposta oggi, stasera alle ore 18, alla crisi che stanno vivendo le imprese, in particolare il settore commercio, turistico e il settore cultura -giorno dopo giorno le chiusure si sono ampliate, potrei parlare di tutto il mondo produttivo - e delle risposte alle famiglie.
Il deposito dei nostri emendamenti - dieci sulla legge di stabilità e dieci sulla legge di bilancio - non vogliono essere di opposizione o ostruzionistici, ma vogliono segnare la nostra visione politica per dare una risposta oggi al problema dell'emergenza COVID-19.
Nel corso di queste settimane abbiamo sentito la maggioranza annunciare che tutte le risposte e gli strumenti che metteva a disposizione dell'emergenza, sarebbero rientrati nell'ambito del Piano per la competitività. Un Piano che, fatemi dire per inciso, insieme al DEFR, alla legge di stabilità e al bilancio vero e proprio, è la quarta gamba degli strumenti economici finanziari della Regione, rispetto al quale non siamo ancora in condizione di conoscere i dettagli, se non per alcune informazioni a mezzo stampa e rispetto alle quali chiediamo nuovamente con forza di poterci confrontare. Anche perché, al pari del bilancio, è stato predisposto in una situazione di pre-emergenza e noi chiediamo che venga rivisto alla luce delle emergenze attuali.
Sul Piano per la competitività diciamo anche, ma non mi soffermo ulteriormente, che questa mole di risorse che si vengono a immettere nel sistema economico derivano, in gran parte, da operazioni già compiute nell'anno precedente e da residuo dei Fondi europei, che ben vengano riprogrammati e riorganizzati per essere spesi. Probabilmente daranno una risposta al sistema economico e al tessuto produttivo, a medio termine e non immediato.
Ragion per cui noi insistiamo, e lo faccio anche in questa discussione generale sapendo che abbiamo visioni diverse rispetto alla maggioranza quindi sapendo che le nostre proposte non verranno accolte, a chiedere un'ulteriore riflessione alla maggioranza. In particolare, chiediamo di utilizzare subito la leva fiscale dell'IRAP, impiegando le risorse accantonate nel disegno di legge stabilità per le misure di riduzione dell'IRAP citate prima dall'Assessore o del bollo auto, in riduzione dello 0,92, quindi della quota regionale, per tutte le imprese, senza distinzione di categoria produttiva, in modo da dare subito, oggi o tra qualche settimana, una risposta concreta a questa crisi economica per quello che la Regione può fare e per quello che la Regione ha nelle sue leve.
In secondo luogo, abbiamo chiesto e chiediamo con forza un'altra misura importante: sostenere il comparto turistico che nel mondo della nostra regione ha accresciuto, in questi anni, la sua importanza in termini economici e che vive un momento molto difficile, con lo stanziamento e la traslazione di alcune risorse appostate dalla Giunta regionale su alcune misure, in particolare sulla legge n. 18 per i piccoli Comuni, in un grande Piano di promozione turistica e di rilancio del nostro territorio.
Ovviamente non da fare oggi in piena emergenza, ma quando l'emergenza sarà terminata, e quindi appostando le risorse oggi, avendole già disponibili.
La misura relativa alla legge n. 18 dei Comuni, che anche negli anni passati abbiamo finanziato, è una misura importante, ma noi pensiamo possa essere finanziata in assestamento di bilancio mettendo una scala di priorità negli interventi da attuare.
Il terzo grande tema, e l'Assessore Tronzano l'ha citato e io posso essere anche d'accordo con lui, sono le nostre attività. Pensiamo alle piccole aziende familiari nel mondo del commercio, della ristorazione e del turismo, che oggi hanno un enorme problema di liquidità. La chiusura forzata di queste settimane, e probabilmente anche delle prossime, comporta minori entrate e, quindi, una necessità di sostegno importante, che sicuramente deve arrivare dal Governo e dallo Stato, come in parte è stato fatto con il decreto "Cura Italia", ma anche con le leve della Regione Piemonte.
Credo che oggi, in attesa che il livello europeo ci conceda strumenti diversi, magari derogando agli aiuti di Stato e ci metta a disposizione risorse, magari (con gli eurobond), la Regione Piemonte possa già utilizzare lo strumento del Fondo Centrale di Garanzia, che sta per diventare operativo, per mettere in campo una grande operazione di finanziamento per liquidità, sul modello della tranched cover, come è stato fatto negli anni passati: finanziamenti veloci e snelli per sostenere la liquidità del capitale circolante di queste imprese.
Per rispondere oggi, abbiamo le risorse subito. Entro qualche settimana dobbiamo mettere a disposizione questo strumento, operativo fino a dicembre, e riattivarlo da subito, altrimenti è difficile mettere in moto il Fondo di garanzia - che è uno strumento utile, ma di risposta di "secondo livello", lasciatemi dire per sintesi di discussione - e diventa difficile arrivare all'economia reale in tempi rapidi.
Crediamo anche che i tanti numeri annunciati dall'Assessore Tronzano, di utilizzo di liquidità di pagamento e di misure introdotte, come la sospensione del bollo auto, possano dare una risposta oggi, ma, non essendo strutturali, ci pongano poi il problema, a medio termine, da giugno in avanti, di quali risposte dare come Regione Piemonte. Ragion per cui chiediamo con forza di attivare subito la rimodulazione del Piano per la competitività.
Vado veloce sugli altri emendamenti più di dettaglio e non legati, se volete, all'emergenza Coronavirus.
Ma fatemi dire ancora una cosa. Poiché non sono state accolte queste misure, nelle norme del bilancio che noi approviamo oggi, in realtà, non abbiamo risposte immediate per l'emergenza; sono stati stanziati 25 milioni che derivano da una riduzione del pagamento delle rate di mutuo, allocati come definito nell'emendamento della Giunta regionale, che sono le risorse più cospicue che si vengono a dare subito, in questo caso alle famiglie all'agricoltura e alle imprese, nella suddivisione che è stata detta prima.
Precedentemente era stato stanziato, sostanzialmente fuori Piano per la competitività, soltanto il milione di euro per il turismo.
Credo che, al di là dell'emergenza Coronavirus, ci sia una grande questione che ritengo possa essere accolta in questa sessione di bilancio - e di questo noi siamo contenti - non collegata direttamente al Coronavirus ma in realtà, al tema della fragilità e, in particolare, degli assegni di cura. Negli emendamenti che abbiamo presentato e che ripetiamo nelle nostre discussioni, (che conosce bene la maggioranza), abbiamo insistito con forza affinché venissero ripristinate le risorse per ristabilire la quota di risorse destinate agli assegni di cura. Mi sembra di intendere che ci sia la volontà di tutti i Gruppi del Consiglio regionale di intervenire su questa posta, e di questo noi siamo contenti.
Crediamo anche che ci siano alcune tematiche che nel bilancio, al di là del Coronavirus, debbano essere prese in considerazione e debbano essere valutate anche in questa sessione di Consiglio regionale online, che sono descritte negli altri emendamenti che vado a descrivere velocemente per sintesi.
In particolare, ristabilire il taglio di 400 mila euro introdotto sul tema dell'edilizia sociale e delle cooperative indivise. Un emendamento legato al mondo della sanità, sul quale non sono intervenuto perché è evidente che noi dovremmo fare un profondo ragionamento sul tema della sanità post emergenza, ma oggi in tema di bilancio siamo qui a discutere delle misure che mettiamo in campo per il Piemonte, al di là del sistema sanitario, che ha risorse destinate.
Andiamo a inserire una destinazione di fondi ad hoc, per incrementare le borse di studio dei medici specializzandi, che proprio in queste settimane stanno intervenendo con forza - e li ringraziamo fin d'oggi - in questa emergenza sanitaria. È importante che, in modo strutturale, la Regione Piemonte aumenti i fondi in questa direzione. Così come, un altro tema che ha occupato il dibattito tra opposizione e maggioranza nelle settimane precedenti a questa emergenza (che oggi è un attimo sospeso), è quello dell'"allontanamento zero". Abbiamo depositato un emendamento per destinare risorse per l'incremento delle assunzioni di neuropsichiatri infantili, che oggi risultano in numero non sufficiente.
Questo il quadro, più o meno, degli interventi che noi abbiamo proposto.
Ovviamente, abbiamo tutta l'intenzione di dare al Piemonte la possibilità di avere oggi il bilancio approvato, e, quindi, i documenti economici approvati. Sugli emendamenti non strettamente collegati al Coronavirus discuteremo in assestamento di bilancio. Facciamo invece un nuovo appello anche se credo non avrà un buon esito, a valutare le misure che abbiamo proposto per l'emergenza attuale del Coronavirus. Su tutti gli altri temi discuteremo in assestamento di bilancio, sperando di essere non più in fase di emergenza, ma nella possibilità di fare ragionamenti, a medio termine strutturali, grazie anche agli aiuti che probabilmente arriveranno dall'Europa.
Grazie e scusate se sono stato troppo lungo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Prima di dare la parola al Consigliere Marrone, ricordo che sono iscritti la Consigliera Canalis, Bongioanni, Bertola, Chiorino, Grimaldi, Marello Sarno, Rossi, Preioni e Valle.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Credo stia nell'intelligenza di ciascuno di noi contenere gli interventi senza rinunciarvi, così da non aggiungere e non ripetere, ma cercare di dare un contributo a questo dibattito, con tutta la fatica anche per consentirlo, difficoltà tecnologiche. Penso vada proprio rimarcato il messaggio che, comunque, speriamo che la democrazia, l'assemblearismo e la rappresentanza, popolare e territoriale, non finiscano vittime, anch'esse di questa epidemia.
Sul merito del bilancio molto ha detto l'Assessore Tronzano e non ci ripeteremo. Rivendichiamo l'orgoglio di essere riusciti comunque ad avere in un grave momento di emergenza, il pragmatismo di individuare le priorità: la nostra economia avrà bisogno di uno shock per risollevarsi dal disastro di questo mese, che possiamo quasi definire bellico, e che potrà purtroppo essere di più, di sospensione e di blocco.
Di sicuro c'è l'orgoglio di aver comunque mantenuto i capisaldi di un bilancio, primo bilancio politico di questa maggioranza, che ne imprime anche la visione politica e che cerca di andare al di fuori di questa emergenza e di dare tutti gli strumenti di mantenimento delle politiche che intendiamo portare avanti. Noi, per esempio, andiamo orgogliosi del fatto che sia mantenuto, nonostante la grave crisi, quel fondo straordinario di edilizia scolastica ed emergenza: quattro milioni che saranno messi a disposizione dei Sindaci con un bando per andare a ripristinare edifici scolastici la cui agibilità era compromessa.
Sempre in ambito dell'istruzione e dell'infanzia ricordiamo con orgoglio l'intervento messo in campo, in particolare dall'Assessore Chiorino rispetto a quei 15 milioni ricavati in via emergenziale, discussi recentemente anche con tutti gli altri Capigruppo e che, di fatto, vanno a erogare contributi di rimborso ai servizi per l'infanzia, in particolare 10 milioni sulla fascia 0-2 e poi altri 5 milioni sulla fascia 3-6 anni, così da consentire con i contributi alle strutture che non vedranno verosimilmente le rette pagate in questo mese, di sgravare di questa spesa anche le famiglie che quindi, almeno, saranno esentate da questo costo, di cui peraltro neanche si avvalgono.
Queste sono solo alcune misure rispetto a un monte di interventi che, come abbiamo calcolato e annunciato in diverse occasioni, ammonterà a quasi un miliardo di sostegno all'economia reale.
È davvero una politica importante che però - io penso - andrà calibrata. È un appello che rivolgo alla nostra stessa maggioranza: una rimodulazione del Piano per la competitività nell'andare a colmare, come ha già accennato l'Assessore Tronzano, la grande difficoltà attuale: il calo di liquidità.
Dal Governo, senza andare a commentare misure altrui, ci sono interventi anche importanti di accesso al credito; ci sono dei rinvii dei termini fiscali, ma non delle esenzioni o dei tagli in tal senso. Il rischio, a nostro avviso, è che poi le imprese abbiano, sì, un mese di respiro, ma che in un prossimo futuro, vedranno abbattersi su di loro una scure insostenibile. Penso che come Regione Piemonte si dovrebbe andare a controbilanciare questa leggerezza di risposta, che finora è stata fornita alle partite IVA, alle imprese, al di là della cassa in deroga che riguarda i dipendenti, perché ci sono imprese che hanno costi vivi e che vanno avanti, in assenza di profitto, per uno o forse più mesi.
Quello il campo di intervento su cui, con il Piano per la competitività che passerà, sì, da questo bilancio, ma anche e soprattutto da interventi di risorse di Finpiemonte e dai Fondi europei, bisognerà oculatamente - e io sono convinto anche in modo condiviso e trasversale a livello di programmazione - dare un grosso sostegno per senso di responsabilità e soprattutto, senso di amore per la propria comunità territoriale.
In tutto ciò ci sono di sicuro tante partite minori che, per senso di responsabilità come maggioranza, abbiamo deciso di evitare, come emendamenti, al di là di quello degli extra LEA, che immagino verrà illustrato prevalentemente da altri colleghi. Rinunciare a certe partite emendative in questa fase di approvazione di bilancio per poi rinviarle con atti di indirizzo, magari alla fase dell'assestamento.
Sono partite importanti di sostegno al contrasto del sovraindebitamento per tutti i piccoli e medi imprenditori che si troveranno strangolati; insomma misure di pragmatismo totale. Abbiamo accettato, comunque, di rinviarle rispetto a degli emendamenti attuali perché condividiamo l'urgenza di approvare, in questa giornata, il bilancio della Regione Piemonte. Il termine era il 30 aprile, lo sappiamo; tuttavia riteniamo che questo senso di responsabilità e di celerità sarà un buon messaggio di incoraggiamento a tutta la componente imprenditoriale privata e la società civile della nostra regione, che attende da noi presenza, attende da noi celerità e attende, soprattutto, risposte concrete.
Mi fermo qui con questo intervento in discussione generale, poiché ritengo che la fase degli atti di indirizzo, che ha un'urgenza inferiore rispetto all'approvazione amministrativa, darà tutto il tempo per entrare maggiormente nel merito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Grazie anche a tutti coloro che si sono adoperati, a partire dai dipendenti del Consiglio regionale, per rendere possibile questa seduta straordinaria pionieristica e unica in Italia.
Grazie anche al lavoro di ricerca e di sintonia svolto in particolare nelle ultime settimane, per far prevalere sulle polemiche il senso di responsabilità, il senso delle istituzioni, l'amore per la popolazione e per il nostro Piemonte.
Detto questo, le polemiche sono cosa ben diversa dalla dialettica politica che, invece, è il sale della democrazia ed è quello che ci consentirà, nel dopo-crisi - che davvero avrà i tratti di un dopoguerra - di poter ricostruire e di poter rafforzare la coesione sociale della nostra popolazione. Alla luce di questa dialettica politica, che è irrinunciabile tocca a noi esponenti delle minoranze cercare di dare un contributo, se possibile, anche migliorativo rispetto alla proposta arrivata dalla Giunta regionale del Piemonte.
In queste settimane abbiamo provato a farlo in Commissione, quando ancora ci riunivamo e poi, da quando l'emergenza ci ha costretti a una sospensione, abbiamo provato a farlo a distanza, con un dialogo serrato come già anticipato dal nostro Vicecapogruppo Raffaele Gallo - con la Giunta e con gli esponenti della maggioranza. Anche noi riteniamo che in questo bilancio ci siano ancora alcuni elementi non all'altezza della situazione che si è venuta a creare. È un bilancio scritto prima che l'emergenza COVID-19 scoppiasse. Noi, quindi, eravamo critici e perplessi già prima della crisi e lo siamo anche oggi, perché non abbiamo visto sufficienti modifiche in risposta alla situazione che si è creata.
Soprattutto per quanto riguarda l'IRAP, quindi il peso fiscale, per quanto riguarda alcuni segmenti dell'economia piemontese, in particolare il turismo e la cultura ma, in modo particolare, nutriamo perplessità anche per quanto riguarda la sanità, che è già materia principale di lavoro della Regione Piemonte, ma che dovrà essere maggiore quando riaffioreremo dalle nebbie in cui ci troviamo oggi a causa dell'epidemia.
Per non ripetere quello che molto correttamente e dettagliatamente ha già detto il Consigliere Gallo, vorrei soffermarmi in particolare sui temi sociali e sanitari. Il segnale più consistente arriva dai 25 milioni che si sono liberati grazie a un provvedimento nazionale, che ha sollevato dal pagamento della quota capitale sui mutui. Su quei 25 milioni, 15 sono destinati all'infanzia: 15 milioni che noi consideriamo ben spesi e ben distribuiti. Tuttavia, al di là di questi 15 milioni, non abbiamo visto segnali seri, forti, decisi e mirati sul sociale e sulla sanità. Per lo meno non abbiamo visto quelli che noi avremmo voluto vedere.
In particolare, faccio riferimento alla nota battaglia sulle cure domiciliari per le persone non autosufficienti. Tema che noi avevamo già ben sottolineato nei mesi passati e che, in questi giorni, torna alla ribalta. Le persone più colpite e sensibili al virus, sono proprio le persone anziane. In una regione come il Piemonte, seconda in Italia per numero di anziani, le cure domiciliari e l'attenzione agli anziani sono imprescindibili e devono essere una priorità politica trasversale alla maggioranza e alle minoranze.
Noi abbiamo contestato, prima della crisi, la scelta della maggioranza di non aumentare i fondi per le fragilità sociali, all'interno dei quali ci sono anche le non autosufficienze, ma semplicemente di ridistribuirli territorialmente. Secondo noi la scelta giusta non è tanto la redistribuzione, quanto l'innalzamento della spesa, in maniera tale da raggiungere in maniera equa più persone possibili, dando anche un sollievo generale alla sanità piemontese. Domiciliarità significa non solo miglioramento della qualità delle cure, ma anche risparmio per le finanze regionali.
Su questo elemento apprezziamo che in uno degli emendamenti della maggioranza ci sia un'inversione di rotta, per quanto tardiva, ma ci riserviamo anche di ascoltare gli interventi che illustreranno questo emendamento. Vogliamo capire se nasce da una visione coincidente con la nostra, oppure no. Su questo dovremmo cercare di porre la massima attenzione.
Gli altri punti legati alla sanità e al sociale, cui già ha accennato il Consigliere Gallo, sono le borse di studio per gli specializzandi, quanto più necessari in un momento in cui la carenza di personale sanitario si è rivelata così cocente e così dolorosa.
Il secondo punto riguarda l'assunzione di neuropsichiatri infantili per il sistema di tutela dei minori del Piemonte. Il primo modo concreto per migliorare quest'aspetto e ridurre le debolezze, è assumere le persone in prima linea nel tutelare i minori, cioè i neuropsichiatri infantili, gli assistenti sociali, gli educatori e gli psicologi.
Abbiamo deciso di cominciare con i neuropsichiatri infantili perché, in questa fascia professionale, la carenza è particolarmente evidente e profonda e perché oggi, praticamente in tutte le ASL, i minori e le loro famiglie devono attendere mesi e mesi per poter avere un appuntamento con i neuropsichiatri infantili.
Ci pare che questo intervento sarebbe quanto mai opportuno anche in un momento come questo, in cui la sanità si rivela ancora più centrale nelle priorità del Governo regionale. Ci riserviamo, in sede di discussione, di capire quale sarà l'avviso della maggioranza su queste nostre proposte, ma invitiamo a prestare attenzione a questa richiesta delle minoranze.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente .



GRIMALDI Marco

Chiedevo solo al Presidente di dire chi interverrà dopo, così ci si prepara, come si fa in aula.



PRESIDENTE

Dopo il Consigliere Bongioanni, c'è il Consigliere Bertola e l'Assessore Chiorino.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Un saluto a tutti voi e un abbraccio sincero, purtroppo virtuale, a tutti i piemontesi. Sarò estremamente veloce e sintetico, ma consentitemi una battuta sugli interventi dei Consiglieri Ravetti e Preioni.
In un momento in cui il nostro Piemonte sta gridando, come tutta l'Italia e tutto il pianeta, il suo dolore e la sua richiesta d'aiuto, io penso che quantomeno nella discussione generale - i colleghi del Partito Democratico l'hanno fatto e si sono presentati in tanti ad intervenire - sia nostro obbligo trasferire sul tavolo del Consiglio e sulla nostra discussione la richiesta di aiuto del territorio: ne verrebbe meno il ruolo stesso del Consiglio.
Detto questo, mi rivolgo soprattutto all'Assessore Tronzano, del quale ho apprezzato l'intervento - visto che non c'è il Presidente, ma poi ci raggiungerà - per la necessità urgentissima, disperatamente urgente, di interventi a favore della piccola e media impresa.
Il nostro Piemonte vive di tessuto economico con il sistema turismo commercio no food, artigianato, agricoltura, e aggiungo ancora, come ha detto prima la Consigliera Frediani, oltre al discorso cultura, anche lo sport.
In questi giorni, il grido di aiuto è di aiutare ad arrivare alla fine del mese e poi alla fine del mese successivo. Assessore Tronzano, sarebbe opportuno studiare di prevedere una linea di credito per il pagamento degli affitti ...



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. Un'altra cosa Assessore: se è vero che l'articolo 107 del Regolamento .



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Scusi, Consigliere, mi sono perso una parte del suo intervento.



BONGIOANNI Paolo

Ripeto. Il discorso è sulla possibilità di prevedere una linea di credito da attivare per il pagamento degli affitti e un approvvigionamento delle scorte per quando - chissà quando - riapriranno le attività. Gli affitti arrivano sistematicamente ogni mese ed è una problematica che tutti i settori che ho citato - turismo, commercio (commercio no che oggi sta soffrendo in modo terribile), una parte dell'artigianato, tutto il mondo delle palestre e della cultura - stanno vivendo.
Altra questione. Se è vero che l'articolo 107 del Regolamento europeo ci permette di andare in deroga agli aiuti di Stato, sarebbe d'obbligo, da parte nostra, che quei 200 milioni di euro, se ho capito, che sono gli .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. FSC - il 20% - cui possiamo accedere per aiuto alle imprese, attivassimo immediatamente gli Uffici per metterli in bando e poter, al massimo 60 giorni da oggi, far concorrere i nostri imprenditori. Perché? Perché le nostre aziende vivono sulla liquidità e, senza, muoiono. Muoiono le nostre aziende, muore il Piemonte e muore l'Italia.
Altro appello, Assessore. Paghiamo subito, laddove abbiamo già assegnato dei finanziamenti. Esempi che mi sono stati sollecitati .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. risorse che sono una minima boccata di ossigeno per le nostre aziende e la legge n. 2 del 2009 darà un minimo di ossigeno al turismo .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. oggi vale per le partita IVA. Quante sono quelle iscritte all'INPS ...



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. dei vari ordini, come se questi non fossero toccati dalla crisi. Una cosa assurda! Non c'è stata una sospensione, una riduzione o una dilazione nei pagamenti delle bollette, ed era un discorso che, invece, era stato anticipato. Non tocchiamo il discorso della sospensione dei contributi, che è stata di quattro giorni e poi dopo l'INPS è andata subito a richiederli.
Infine, una battuta sul discorso del bollo auto. Va bene .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

. adesso non so se sia tecnicamente possibile, ma visto che oggi l'automobile non si sta usando, decurtare le mensilità in cui non viene usata potrebbe essere un minimo segnale per un territorio che ne ha bisogno.
Termino qui perché non voglio prendere altro tempo. Penso di aver trasferito degli input e interverrò prossimamente durante la discussione dei vari punti all'o.d.g.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Prima di dare la parola al Consigliere Bertola, mi dicono, dal servizio informatico e CSI, che se chiudessimo tutti i video in streaming, si vedrebbe solo il Consigliere che interviene. Perciò, quando si richiede di intervenire, si accende il video e l'audio, in modo tale che ci sia un maggior flusso di dati nei canali e nelle postazioni che abbiamo. Il limite dello stesso programma è anche strutturale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, volevo unirmi anch'io ai saluti a tutti i cittadini piemontesi e a un abbraccio a chi, in questo momento, sta attraversando un periodo di difficoltà. Un ringraziamento a chi è in prima linea per fronteggiare questa emergenza.
Volevo anche ringraziare il personale del Consiglio regionale, come componente dell'Ufficio di Presidenza che ha la delega ai sistemi informativi, che ha permesso di fare questa seduta e si è impegnato per far sì che questa seduta potesse avere luogo dal punto di vista tecnico, quindi coniugare le esigenze del dibattito e della democrazia con l'esigenza di avere uno strumento tecnico efficiente e anche coniugarlo con la possibilità, per gli Uffici del Consiglio regionale, di lavorare. C'è un lavoro dietro che non si vede, ma che è veramente grande. Ringrazio veramente tutti.
Come ha già detto la Consigliera e Capogruppo Frediani, noi in questo frangente abbiamo tenuto, come opposizione, un atteggiamento responsabile non solo riguardo tutti i temi attinenti all'emergenza, ma anche cercando di non calcare troppo la mano su alcune critiche che avremmo anche voluto fare. Anche sul bilancio abbiamo rinunciato a molte delle nostre istanze far sì che questo bilancio venga approvato nel più breve tempo possibile.
Abbiamo presentato pochi emendamenti. Personalmente, illustrerò un emendamento al disegno di legge di stabilità e un ordine del giorno per quanto riguarda il bilancio.
Una riflessione già fatta da alcuni colleghi: pensiamo, quando approviamo un bilancio, alle risorse che andiamo a destinare ai vari capitoli soprattutto alla sanità. Ci siamo accorti che questa pandemia, questo flagello - che sarebbe stato un flagello a prescindere - ha trovato nella nostra regione un sistema sanitario fragile. Fragile per i tagli che abbiamo visto in questi anni; tagli relativi al Piano di rientro.
Riflettiamo anche su questo.
Atteggiamento responsabile sì, però mi pare anche corretto e doveroso, nei confronti dei cittadini piemontesi, mantenere una sana dialettica politica.
Da questo punto di vista, devo dire che non posso non commentare ciò che ho sentito dire questa mattina dall'Assessore Tronzano. Non si può sentire di rallentare l'elettrificazione in favore del motore a scoppio. Questa è un'affermazione, a mio avviso, fuori dal tempo Innanzitutto, la Storia ci insegna che le emergenze non rallentano le transizioni, ma le accelerano. Accelerano i processi di transizione. Quando noi usciremo da questa emergenza - perché usciremo da questa emergenza, ne usciremo - le emergenze che già c'erano saranno ancora lì. Quindi l'emergenza inquinamento e l'emergenza cambiamenti climatici le dovremmo ancora affrontare, aggiungendovi tutta l'eredità, dal punto di vista economico, finanziario e sociale, che ci avrà lasciato l'emergenza Coronavirus.
C'è di più - non sono io a dirlo, ma autorevoli studi che stiamo leggendo in questi giorni - c'è uno studio dell'Università "La Sapienza" che parla di interazione tra cambiamento ambientale e rischio di pandemie sottovalutata in questi anni. Quest'aspetto deve diventare parte integrante e prioritaria del Piano di sviluppo sostenibile. Questa pandemia è stata considerata, anche da studiosi dell'Università "La Sapienza", come figlia dello sviluppo insostenibile. Altri studi che stiamo leggendo in questi giorni correlano l'inquinamento da polveri sottili con la diffusione del virus: pare che le polveri siano qualcosa che può trasportare il virus.
Su questi argomenti dovremmo tornare quando sarà finita questa emergenza.
La diffusione di questo virus ha a che fare anche con il modo che abbiamo di rapportarci con l'ambiente e con la natura, quindi non possiamo sentir dire che questa crisi potrebbe portare a un rallentamento di una transizione che non è rimandabile, che è in corso e che, anzi, deve essere accelerata dopo questa crisi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Chiorino; ne ha facoltà.
In seguito interverrà il Consigliere Grimaldi.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Cercherò di essere più sintetica possibile.
Consentitemi, nonostante questo, un pensiero rivolto a tutti coloro che stanno lavorando e operando in prima linea ormai da settimane e che hanno tutta la nostra gratitudine, ammirazione e massima stima.
Un ringraziamento è doveroso anche a tutti i dipendenti della Regione che stanno continuando a lavorare con estrema difficoltà e che ci consentono comunque, di portare avanti tutte le misure di cui stiamo discutendo qui oggi.
In merito alla presentazione esposta dall'Assessore Tronzano, che ringrazio per il lavoro svolto, tengo particolarmente ad evidenziare che questo è un bilancio che pone le basi per la necessaria e indispensabile tutela del nostro sistema economico.
È evidente che le nostre aziende e le nostre imprese, ma soprattutto - come diceva poco fa anche il Consigliere Bongioanni - le PMI, i lavoratori autonomi, le partite IVA e le micro imprese, sono in estrema difficoltà. Di conseguenza, è fondamentale e importante porre le basi di tutela per queste realtà, che più caratterizzano il sistema economico piemontese. Occorre avere una visione ben chiara, fin da ora, sulla necessità di far ripartire velocemente queste aziende quando tutta questa emergenza sarà terminata.
È evidente, come già accennava l'Assessore Tronzano, che ci sono segnali importanti da parte delle agenzie di valutazione dei rischi, che evidenziano come, in questo momento, l'ambito, soprattutto cinese, non sia più ritenuto così particolarmente affidabile. Di conseguenza, molte aziende che avevano localizzato in una certa area stanno valutando la riapertura in occidente. Questo va tenuto presente in tutte le misure che andranno ad integrare quelle che oggi presentiamo, proprio in termini di attrattività.
Se è vero che in questo momento l'Italia, e il Piemonte in particolare stanno vivendo probabilmente la crisi più importante, è altrettanto vero quanto meno è l'auspicio in questo momento di difficoltà, che saremo anche tra i primi ad uscirne. Di conseguenza, dobbiamo fare in modo che il nostro sistema economico-produttivo possa reggere e abbia non soltanto la capacità, evidentemente supportata, di ripartire bene e velocemente, ma anche di essere attrattiva, eventualmente anche per quelle aziende che avranno tali difficoltà per cui potranno valutare una riconversione proprio in questi termini.
Tengo ad evidenziare che anche la rimodulazione del Piano per la competitività dovrà e andrà, per tutto quello che ci riguarda, in questa direzione. La necessità, come abbiamo già ribadito tutti, è quella sia di un'iniezione di liquidità importante sia di misure che possano essere concrete e pragmatiche e il più possibile snelle e sburocratizzate.
Su tutto questo mi permetto un inciso, che ritengo doveroso in termini di informazione, per quanto riguarda tutta la questione legata alla cassa in deroga. Siamo in attesa del decreto di riparto che il Ministro del lavoro in questo momento, ha dato informalmente. Al Piemonte, come prima tranche sono stati assegnati circa 82 milioni di euro; ma per l'erogazione è necessaria la formalizzazione del decreto. In questi termini, proprio per essere il più possibile veloci anche come Regione Piemonte, mi auguro entro sera, al più tardi domani, di avere la firma dell'accordo quadro per la cassa in deroga, in accordo con tutte le parti sociali. Questo ci consentirà di riuscire ad avere la maggior snellezza possibile anche nell'erogazione della cassa.
Ovviamente, una grande tutela va posta in termini di attenzione anche a ci che potrebbe andare a creare, in questo momento, una crisi di liquidità da parte delle aziende. Per questo si sta anche lavorando .



(Audio mancante o non comprensibile)



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

... si era firmato con Intesa San Paolo .



(Audio mancante o non comprensibile)



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

. in merito all'anticipo della cassa straordinaria. Stiamo lavorando per poter ampliare il Protocollo, e di questo ringrazio la disponibilità delle banche, anche per .



(Audio mancante o non comprensibile)



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

. in questi termini è un importante supporto sia alle imprese sia ai lavoratori.
La necessità dello sblocco dei Fondi europei, parlo per quanto riguarda una delle mie deleghe, la della formazione, diventa importante e fondamentale anche per il sostegno a tutta la struttura della formazione. È evidente che, in questo momento, non è possibile rispettare i vincoli imposti dall'Unione Europea rispetto ai Fondi europei destinati alla formazione. Su questo siamo attivi: una richiesta ufficiale è già partita nell'ambito della IX Commissione in questi termini (per IX Commissione intendo la Conferenza delle Regioni, che si occupa di lavoro, istruzione e formazione).
Per quanto io sia anche d'accordo, perché è evidente che una riscoperta di determinati valori è importante come chi, prima di me, è intervenuto e ha evidenziato, tengo anche a evidenziare che questa non può diventare una visione di decrescita. Il tema deve essere, al contrario e lo rievidenzio la capacità di dire che il sostegno all'impresa va dato anche in un'ottica di visione futura; dobbiamo recuperare tutto quello che in queste settimane e, ahimè, in questi mesi, si sta perdendo. Di conseguenza immaginare un supporto, sicuramente in termini di una maggiore incisività su tutte quelle che sono le politiche di economia circolare, piuttosto che di sostenibilità ambientale, ma non può diventare una visione che fa entrare in contrasto il mondo dell'industria con quello dell'ambiente. Anzi, bisogna avere una sintesi ben chiara sul fatto che industria e ambiente possono lavorare insieme e a supporto anche della sostenibilità ambientale e non di certo l'idea del supporto all'impresa che possa diventare, invece, un danno rispetto all'ambiente. Tutt'altro.
Detto questo, ancora un passaggio velocissimo e poi mi taccio rispetto a tutto quello che è il mondo dell'istruzione. Concordo - ahimè - con le difficoltà che ha già evidenziato la Consigliera Frediani riguardo alle dotazioni. Il mondo della scuola, per quanto gli insegnanti si stiano oggettivamente, sforzando di mantenere il rapporto con i ragazzi e di continuare a proseguire le lezioni, faccio un appello al Ministro rispetto alle varie piattaforme (oggi non tutte le scuole sono riuscite a dotarsi di una piattaforma): c'è una diversità troppo frammentata di utilizzo delle varie piattaforme. Mentre sarebbe bene riuscire a dare - e questo lo dico perché è una parte che spetta non alla Regione, ma al Ministero un'uniformità di strumenti e di possibilità di collegamenti, che in un momento come questo aiuterebbe anche, e in parte, quanto meno a sopperire a tutte le ulteriori difficoltà.
Detto tutto questo, ribadisco anch'io la necessità di ulteriori misure per i lavoratori autonomi e per le partite IVA - su questo la Giunta sta lavorando - come è bene tenere presente le difficoltà che rischiano di avere le nostre aziende sulle messe in mora per ritardi nelle consegne; ma ritardano nelle consegne perché mancano parti della filiera o perché con le misure messe in atto hanno dei rallentamenti, se non addirittura dei fermi.
Questo delle messe in mora è un ulteriore problema che deve essere evidenziato e considerato.
L'ultimo passaggio è relativo alla difficoltà che stanno vivendo alcune imprese rispetto alla chiusura degli Uffici pubblici. C'è chi ha i cantieri bloccati e, di conseguenza, anche lo stato d'avanzamento dei lavori rischia di non essere liquidato, e per alcuni si traducono in esposizioni finanziarie importanti. Tutto questo è alla massima attenzione anche della Giunta e lo si rivendica in un bilancio - ribadisco i miei ringraziamenti all'Assessore Tronzano - che ha posto le basi per poter, con le prossime misure, intervenire capillarmente a sostegno di tutto quello che è il nostro Piemonte e di tutte quelle che sono le nostre necessità, per riuscire a ripartire al meglio, e uscire quanto più velocemente possibile dalla crisi in cui, in questo momento, ci troviamo.
Vi ringrazio ancora tutti per il lavoro che svolgete. Ringrazio anche tutti, e indistintamente, i Gruppi consiliari. Chiedo anche scusa per la nota che mi è stata chiesta e che io ho girato in modo decisamente informale, ma con le difficoltà degli Uffici in questi giorni era tutto quello che riuscivo a fare. Il mio massimo impegno a farvi avere una nota il più precisa e puntuale nelle prossime ore.
Grazie a tutti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.
Ricordo che in seguito interverrà il Consigliere Marello.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Avevamo il timore di affrontare questa discussione di bilancio non avendo chiari né il quadro della situazione né gli strumenti per definire quanto sta succedendo.
D'altra parte, Presidente, l'Italia, l'Europa e il mondo intero stanno affrontando una prova durissima che cambierà in profondità la nostra società; forse la sta già cambiando giorno dopo giorno, ora dopo ora. Come lei sa, da sempre noi sosteniamo la necessità di cambiamenti profondi che rimettano al centro i diritti e il benessere delle persone, anziché i profitti di pochi. Mi sento, comunque, anche se le differenze in quest'aula virtuale sono tante, di ringraziare tutti, soprattutto chi è rimasto lì a Palazzo Lascaris, chi ancora oggi è lì a lavorare, a fianco al Presidente Allasia.
Fatemi ringraziare, visto che non l'ha fatto nessuno, anche il Governo italiano e i tantissimi amministratori locali per le iniziative che hanno saputo mettere in campo fino ad oggi. Soprattutto, forse non basta mai ripeterlo, lo straordinario sacrificio affrontato ogni giorno da tutte le donne e gli uomini che lavorano per sostenere la nostra vita, a partire da quelli impegnati nel Sistema Sanitario nazionale. Non solo, fatemi dire grazie anche a tutte le persone che lavorano nelle farmacie, che lavorano davanti a quegli scaffali spesso vuoti. Fatemi dire anche una piccola cosa: siamo in un mondo in cui per decreto non si riesce a far tutto, si riesce magari a discutere se era giusto lasciare i tabaccai aperti o no e magari ci dimentichiamo che tutti quei bambini che stanno in questo momento nelle case hanno bisogno anche di quei quaderni e di quei giochi che sarebbero molto utili in questo momento. Basterebbero dei pennarelli per continuare a disegnare in quelle case. Da settimane continuiamo però a chiedere altro.
Intanto, Presidente, io non volevo scollegare la discussione del COVID-19 dal bilancio perché spesso abbiamo detto che per motivi economici non si può far tutto. Per esempio, continuiamo a chiedere di fare i tamponi almeno a tutto il personale medico e aumentare in generale la profilassi. Sono ancora migliaia gli operatori che avrebbero bisogno di fare quei test e che stanno continuando a lavorare esposti al rischio di contagio o addirittura, già ammalati. Sono a pochi metri dall'ospedale Gradenigo - tra l'altro neanche totalmente pubblico, ma che ha funzioni pubbliche - e tantissimi miei vicini di casa che lavorano lì, oggi sono tornati a casa dopo una situazione drammatica, e dopo aver assistito tantissimi pazienti si sono ammalati e hanno fatto parte anche loro di quello stesso piano. Ci sono tantissime persone che hanno lavorato a fianco di quei malati: a loro ovviamente, va tutto il nostro sostegno. Soprattutto, devono essere sottoposti ai test al più presto.
Anche ciò che dirò adesso sembrerà non c'entrare col bilancio, ma vorrei che invece ne parlassimo, perché troppi operatori aspettano ancora disperatamente le mascherine, ma anche le tute, gli occhiali, i calzari insomma, tutte quelle protezioni necessarie in caso di incontro con persone con sintomi.
Sappiamo che il Presidente Cirio e tutta la Giunta sono consapevoli di tutto ciò; ma, davvero, è una corsa contro il tempo. Anche perché da domani tutto dovrebbe essere un po' più chiaro, anche sulle attività non essenziali e sulla prevenzione per i lavoratori e le lavoratrici che dovranno rimanere esposti.
Se nelle ore più buie il nostro Paese sta tenendo, è soprattutto grazie alle strutture dello Stato, a partire dalla sanità pubblica. E proprio per questo riteniamo necessario un ulteriore salto di qualità.
L'ultimo DPCM andava analizzato prima di iniziare la discussione sul bilancio - lo avevo chiesto all'Assessore Tronzano e a tutta la Conferenza dei Capigruppo - anche per capire quali erano i "buchi" di questa discussione.
L'ultimo DPCM va nella direzione giusta, riducendo ovviamente le attività che continuano ad operare; ma le deroghe sulle attività non essenziali sono ancora troppe, per cui bisogna mettersi in ascolto dei tanti lavoratori e lavoratrici piemontesi che ci chiedono di restringere ulteriormente la manovra.
Soprattutto, andava analizzato il decreto "Cura Italia", Presidente Allasia, che ha messo in campo certo risorse fondamentali per sostenere il Paese, anche superando alcuni tabù (come quelli di Maastricht), prima, tra l'altro, che l'Unione Europea decidesse di sospendere il Patto di stabilità. Eppure non basta. Perché, nonostante l'impegno, molti fra i più esposti non si sono sentiti riconosciuti.
Serve un cambio di impostazione radicale: servono tutele universali utilizzando tutti gli spazi economici lasciati liberi dal Patto di stabilità e, ovviamente, serve una redistribuzione delle risorse. Di questo, purtroppo, dalle parole dell'Assessore Tronzano, non abbiamo sentito traccia, mentre alcuni vi hanno fatto riferimento: pensiamo a chi vive con la partita IVA, ai precari, ai tirocinanti stagionali, ai lavoratori intermittenti, specialmente delle filiere più colpite dall'inizio di queste misure di contenimento, come quelle del turismo della cultura, dello spettacolo dal vivo, della ristorazione e del commercio.
D'altra parte, la crisi ci sta dimostrando quanto un sistema di ammortizzatori sociali legato alle singole categorie non sia più adeguato.
È una realtà lavorativa così frammentata che crediamo che il prossimo provvedimento del Governo debba sperimentare una sorta di "reddito di base universale" - altro che reddito di quarantena! - perché la crisi sarà molto più pesante di come l'abbiamo descritta.
Le risorse si possono trovare, a partire da un contributo di solidarietà da chiedere a chi abbia patrimoni superiori al milione di euro.
Assessore Tronzano, mi consenta una riflessione prima di discutere di rimodulare l'IRAP con strani ragionamenti. Io le ho posto come esempio le catene del grande centro torinese, quindi del nostro capoluogo: com'è possibile che i nostri commercianti continuino a pagare il doppio o il triplo di IRAP rispetto alle più grandi catene multinazionali? In tutto questo tempo, nel chiedere autonomia al Governo centrale, non siamo riusciti a capire che quella tassa ormai ha buchi che non sono più sostenibili.
Noi proponiamo che al blocco del pagamento dei mutui e dei prestiti si aggiunga anche quello degli affitti, per chi non ce la fa. Per questo motivo chiedevamo all'Assessore Caucino e all'Assessore Chiorino di esaminare in fretta le misure che già abbiamo, come il "salva-sfratti" e il "salva-mutui", per ridefinirle in base a questa crisi.
C'è poi il tema delle utenze, che, soprattutto in questo momento di crisi per le piccole imprese e per chi è obbligato a chiudere le proprie attività, devono essere registrate dentro una discussione generale.
Inoltre, non ho sentito alcuna parola sul tema degli investimenti pubblici.
Dopo questa crisi credo sia inevitabile parlare di un poderoso piano di investimenti pubblici in sanità, ricerca e formazione. Portare l'Italia al livello di investimenti dei principali e più importanti Paesi europei non dovrebbe essere più uno slogan, ma diventare l'oggetto della nostra discussione.
Infine, credo che dovremmo essere tutti protagonisti - le Regioni e il Governo - nella battaglia per gli Eurobond e per l'utilizzo dei fondi in capo al MES senza alcuna condizionalità, ovviamente oltre ad una riforma della BCE.
Vi chiederete perché le Regioni debbano iniziare a discutere di questo: perché se non vogliamo discutere, com'è successo nell'ultima settimana, di aspetti che oggettivamente sono minori rispetto a questa crisi (per carità possiamo stare nelle nostre bolle social a parlare di runner o di caccia all'untore fuori dalle nostre finestre), se davvero vogliamo cominciare a progettare l'attesa di questa fine e iniziare a pensare a cosa verrà dopo questi giorni, è tempo di osare. Se vogliamo rivedere un futuro, dobbiamo farlo con occhi diversi da quelli con cui abbiamo guardato fino ad oggi.
Certo, oggi il primo pensiero riguarda la crisi sanitaria: i pochi là fuori devono avere le protezioni, e chi è a casa deve godere di una vigilanza attiva. Ma, al contempo, dobbiamo pensare alla crisi economica di domani.
Perché un conto è bloccare le attività per qualche settimana, ben altra cosa è fermarsi per diversi mesi. Servirà un pensiero lungo, all'altezza di una crisi lunga.
Come sapete, io vorrei ridurre l'orario di lavoro a parità di salario liberare il tempo per migliorare i consumi; introdurre, come vi dicevo ammortizzatori universali e tornare a scommettere sui settori strategici e di interesse pubblico. Faccio notare che, a parte qualche azienda, nessuno in questo momento in Piemonte sta maturando pensieri per riconvertire le proprie filiere, anche per l'interesse pubblico. Per questo ringrazio ovviamente la ditta Miroglio e chi ha prodotto le mascherine in questi giorni.
Pensate a quanto poco siamo autosufficienti, a proposito di sovranismo.
Ebbene, mentre qualcuno pensa ad una nuova stagione di austerità, che non verrà certo pagata dai più ricchi, sarebbe proprio il momento di cambiare tutto, anche quello che non funzionava nella cosiddetta "normalità".
Questa crisi ha messo in luce i nervi scoperti della nostra società, lo dicevano bene la Consigliera Frediani, il Consigliere Bertola e altri colleghi. Ma ce ne sono molti altri che in questa Italia sono rimasti indietro. Anzi, troppo indietro dal punto di vista del lavoro agile e delle tutele (penso, ad esempio, ai lavoratori non garantiti). Ma questo virus ci ha anche fatto capire che dobbiamo correre davvero; dobbiamo avanzare e colmare le nostre lacune.
Per questo motivo, ho ascoltato con preoccupazione le parole dell'Assessore Tronzano, specie sull'elettrificazione delle auto e sulle emissioni di CO2: mi faccia dire, Assessore, che non c'entrano nulla con le promesse della vostra campagna elettorale! Frenare su quei temi, significa usare questa straordinaria situazione per rilanciare ricette vecchie in un mondo che questo virus ci ha fatto chiaramente capire che non funziona più.
C'è un Nord Italia diventato ospedale da campo, quello dove si registra la più alta concentrazione di polveri sottili e il più alto numero di morti d'Europa, e forse del pianeta, e non si vede nemmeno un collegamento tra le tante patologie delle vie respiratorie e la virulenza del COVID-19? Sono esterrefatto! Dunque, se chiede una nostra opinione, le diciamo che bisogna fare tutto il contrario di quello che ha detto. Perché il Green New Deal non è più una formula per tempi migliori. È una necessità senza la quale affonderemo (peraltro, stiamo già affondando!).
La nostra Costituzione parla di doveri inderogabili e di solidarietà politica, economica e sociale. Dovremmo esigerli! Non ci avete fatto un favore eliminando il taglio sugli assegni di cura.
Semplicemente, vi siete resi meno ridicoli rispetto a trenta giorni fa.
Fate bene a ringraziarvi, membri di maggioranza, dicendo: "Abbiamo ritirato tanti emendamenti". Ma, forse, dovreste essere un po' onesti intellettualmente.
Perché questo è un bilancio inadeguato! Ringraziate che dall'altra parte avete dei Consiglieri e dei Capigruppo cui questa discussione, per fortuna interessa ben poco, perché sono proiettati a superare la crisi e a dire a tutti i nostri concittadini che ce la faremo, che non lasceremo nessuno da solo e che nessuno perderà il posto di lavoro. Siamo concentrati a fare questo. Ma siamo anche concentrati a far sì che in futuro tutto cambi perché questa "normalità", cui molti vogliono ritornare, è una normalità piena di ingiustizie.
Per questo, cari colleghi, vi ringrazio per la discussione e spero che ci potremo ritrovare prestissimo di nuovo in quell'aula a discutere, a litigare, ma soprattutto a cambiare lo stato delle cose.
Grazie, Presidente Allasia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marello.
Seguiranno i Consiglieri Sarno, Rossi, Valle e Magliano.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Rivolgo un saluto a lei e ai colleghi Consiglieri, agli Assessori e a tutto il personale della Regione che in questo momento ci supporta.
Mi sarei atteso, in questa situazione emergenziale, un accordo tra tutti per limitare questa discussione ai soli interventi dei Capigruppo, non perché non fosse importante, ma perché fosse prioritario approvare oggi il bilancio. Questo non è stato possibile.
Ho apprezzato molto l'appello del collega Preioni, Capogruppo della Lega in questa direzione, e dei colleghi di Fratelli d'Italia. Purtroppo l'appello è caduto nel vuoto.
Siccome non ho nessun titolo per chiedere ai colleghi di non intervenire ho però quello di chiedere a me stesso di non intervenire: quindi rinuncer al mio intervento, perché tra le mie povere parole e l'esigenza di dare a questa Regione un bilancio ai piemontesi, credo sia molto più utile la seconda.
Mi rivolgo, dunque, ai piemontesi che oggi sono in casa, che hanno le aziende chiuse, che fanno fatica a tirare avanti e che hanno bisogno che la nostra Regione esca dall'esercizio provvisorio e metta concretamente a disposizione i fondi per le questioni ordinarie, ma anche quelle per quelle straordinarie, legate all'emergenza per il Coronavirus.
Mi sia consentito esprimere, però, in questa fase delicatissima, almeno una parola di ringraziamento nei confronti degli operatori sanitari - medici e infermieri - che in queste settimane stanno lavorando alacremente, sovente anche non in piena sicurezza; dei lavoratori che non possono stare a casa perché devono garantire i servizi essenziali; degli scienziati, che, con le loro competenze, ci tireranno fuori da questo dramma; dei cittadini che rispettano le regole.
Grazie anche alle istituzioni. Grazie al Governo nazionale, al Presidente Conte, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento. Grazie alle istituzioni regionali, al Presidente Cirio, alla Giunta, ai Consiglieri regionali.
Grazie ai Presidenti di provincia e ai Consiglieri provinciali. Grazie, in particolare, ai Sindaci, che sono in prima linea a contatto con i cittadini, e che vivono una situazione inedita insieme alle loro Giunte e ai loro Consigli comunali.
Una parola di vicinanza a chi è nel lutto, agli anziani, a chi è nelle case di riposo, a chi è nelle carceri e, da ultimo, in generale, ai poveri, che in tempo di crisi sono più poveri del solito.
Grazie e buon lavoro a tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Indubbiamente, la sua pacatezza e il suo modo di esprimersi, rendono sempre molto gradevole ascoltarla. Mi associo alle sue parole, come penso faranno tanti Consiglieri, nella speranza di ritrovare anche un equilibrio per il futuro.
Lascerei la parola al Consigliere Sarno, che ha facoltà di intervenire.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutte e a tutti. Tengo anch'io, inizialmente, a ringraziare come hanno fatto molti colleghi, le persone che ci stanno supportando per svolgere al meglio questo Consiglio regionale: dare un segnale alla nostra regione che le istituzioni sono operative e adeguatamente strutturate per continuare il lavoro non solo nella quotidianità, ciascuno nel proprio ruolo, ma anche collegialmente, come istituzione pubblica, credo sia importante e fondamentale. Davvero, il ringraziamento non è di facciata, ma di sostanza.
Seguo, in scia, quanto sosteneva il collega Marello. La prima parte del mio intervento mira quasi esclusivamente a dare voce pubblica ad una situazione, perché credo che anche queste considerazioni siano collegate all'elemento di bilancio e all'urgenza con la quale la maggioranza avrebbe dovuto costruire questo bilancio - uso volutamente questo tempo verbale non, come ha detto l'Assessore Tronzano, rispettando esclusivamente le linee guida del programma elettorale (è doveroso, ci mancherebbe altro avete vinto ed è giusto che sia così), ma attraverso la considerazione dell'emergenza.
Il ringraziamento che in molti hanno rivolto alle categorie del personale medico credo sia fondamentale, perché in carenza di comunicazioni così efficaci e puntuali, in carenza dei cosiddetti "tamponi", in carenza anche dei dispositivi di protezione individuale, quel mondo sta facendo un lavoro straordinario e fuori dal comune.
Stamattina alcuni operatori dell'Oftalmico di Torino mi hanno chiamato perché sembra che un paio di reparti o un paio di elementi all'interno dell'Oftalmico - pare notizia pubblica, ma non ne ho ancora verificato la corrispondenza - saranno destinati all'emergenza da Coronavirus. L'aspetto di cui sostanzialmente si discute riguarda la possibile questione del loro contagio, anzi del probabile loro contagio, a quanto dicono alcuni colleghi esperti. E, preoccupati di questo, mi hanno chiesto se avevo informazioni circa eventuali convenzioni con delle strutture ricettive, cioè hotel o bed and breakfast. Perché? Perché in questa fase non vorrebbero tornare a casa proprio per tutelare i loro parenti.
Voi capite che se questa narrazione è vera, stando a quanto mi hanno raccontato telegraficamente nelle prime ore del mattino, è evidente che sussiste un problema: quel personale, oltre a lavorare in un certo modo ovvero nel modo migliore possibile, si sta anche preoccupando di pagarsi delle stanze dove dormire per non tornare a casa.
Uso questo mio intervento per rendere nota a tutti questa vicenda, se verrà confermata nelle prossime ore: ecco perché sostengo che questo bilancio così strutturato, sia inadeguato all'emergenza, anche dopo l'intervento iniziale dell'Assessore.
La maggioranza di questa Regione, legittimamente, ha sovente criticato il decreto nazionale sui social e sui comunicati stampa; in particolare alcuni nostri colleghi lo hanno criticato perché non prevedeva interventi a favore dei commercianti, cosa parzialmente non vera. Non entro nel merito della critica, ma sta di fatto che l'Assessore Tronzano, in una delle ultime Commissioni che abbiamo svolto in sede consiliare, già all'epoca con le misure di tutela dei Consiglieri, aveva detto che avrebbe atteso il decreto nazionale per evitare doppioni, nel senso di non sviluppare procedure e missioni economiche che andassero ad interagire con quelle nazionali.
Se è vero, secondo la maggioranza, che quel decreto non ha sostanziato interventi per il piccolo commercio, è altrettanto vero, però, che questo bilancio - mi scuso con l'Assessore, ma vorrei capire il senso del suo ragionamento - non interviene direttamente e in maniera adeguata su quegli aspetti; ma interviene, anche giustamente, come credo l'Assessore Chiorino abbia detto, sull'istruzione da 0 a 3 anni e da 3 anni a 6. Questo elemento va ad aggiungersi ad alcuni criteri e ad alcune manovre che il decreto nazionale aveva, evidentemente, già messo in piedi. Ad esempio, l'esenzione sul bollo auto per chi acquista un'auto Euro 6 poteva essere leggermente spostata nel tempo, utilizzando proprio quelle risorse per dare maggior sostegno al piccolo commercio, che oggi è in stragrande difficoltà e che avrà conseguenze gravi anche nei prossimi mesi.
Non capiamo, dunque, perché alcune nostre indicazioni, come questa che avevo ribadito anche dopo l'intervento del collega Gallo, non possano essere davvero considerate.
Chiudo con un'ultima riflessione. L'Assessore Tronzano sul tema del Piano per la competitività aveva risposto che avrebbe avuto delle quote di intervento finanziario proprio per l'emergenza Coronavirus. Ma, come ha detto anche il Consigliere Marrone, evidentemente a seguito di incomprensioni interne alla maggioranza, la richiesta di modifica del Piano per la competitività credo dimostri quanto avevamo detto noi, e cioè che il Piano per la competitività è legittimato ad intervenire su alcune questioni, anche forse legate all'emergenza, ma non ha i tempi adeguati: in pratica, se anche dovessimo rivedere insieme quei fondi, con un Tavolo di lavoro o comunque con una discussione più collettiva, avrebbero dei tempi molto più lunghi.
Ecco perché vi chiediamo, visto che abbiamo correttamente aperto il dibattito (il mio intervento era rivolto ai contenuti del bilancio, spero in maniera molto puntuale, precisa e chiara), che questo elemento venga preso in considerazione e che alcuni dei nostri emendamenti, proprio per l'emergenza Coronavirus, vengano valutati positivamente, anche per quella vicenda che ho raccontato all'inizio del mio intervento.
Ringrazio tutti per la discussione che seguirà, che sarà sicuramente più difficile del solito, ma a questo punto anche molto utile, come richiesto anche dal Consigliere Marrone.
Chiedo all'Assessore Tronzano di porre rimedio a questi errori, perch questo bilancio, om'è stato detto chiaramente anche dal Consigliere Grimaldi, davvero non rappresenta una risposta immediata ed emergenziale rispetto al Coronavirus. E di questo ci dispiace, non per questioni politiche, ma principalmente per i piemontesi, che ci contattano per chiederci elementi di sostegno.
Noi crediamo che oggi questi elementi di sostegno, attraverso questo bilancio, non vengano messi in campo e non vengono animati nel modo più corretto.
Grazie, Presidente Allasia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Lascerei la parola al Consigliere Rossi.
Seguirà l'intervento del Consigliere Valle.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti. Cercherò di fare un intervento breve, per dare il mio contributo all'obiettivo finale, che è quello di approvare il bilancio.
Chiaramente, non posso che associarmi ai ringraziamenti di coloro che sono intervenuti prima di me nei confronti di tutte le categorie, a partire dagli operatori della sanità e oggi mi sentirei di aggiungere anche del socio-sanitario, che sono impegnati in prima linea in questa straordinaria e grave emergenza sanitaria, che sta diventando un'emergenza sociale psicologica ed economica. Dunque, questa Regione farà bene a trovare il tempo per discutere, al di là del bilancio, di come affrontare questa situazione.
Non vi nascondo un piccolissimo disagio rispetto alla discussione che stiamo affrontando; chiaramente, siamo tutti orientati a finire per parlare dell'emergenza Coronavirus, che è sicuramente legata al bilancio, ma che è certamente un tema su cui tutti siamo coinvolti in questi giorni, fra telefonate e riunioni, perché tutti stiamo cercando di dare una mano. È chiaro che questa discussione generale sul bilancio viene in qualche maniera influenzata dalla situazione straordinaria in cui viviamo.
Tuttavia, non intendo aprire in questa sede una discussione sull'emergenza anche perché, se non ho capito male, non ci sono né il Presidente Cirio n l'Assessore Icardi, dunque mancherebbero due interlocutori fondamentali per affrontare questo dibattito.
Però, visto che molti dei miei colleghi hanno fatto alcune considerazioni permettetemi di aggiungere un elemento che in questi giorni è alla nostra attenzione: oltre alla drammatica questioni dei dispositivi di protezione che credo ciascuno di noi conosca, in questi giorni il grido d'allarme proviene dalle RSA, dove sono stati rilevati numerosi casi di persone in difficoltà. In molte strutture le persone stanno morendo e non si riscontra un intervento omogeneo da parte delle ASL su tutto il territorio: servono delle linee guida da parte dell'Unità di Crisi.
L'altro elemento che forse oggi dobbiamo mettere sul tavolo - questo si avvicina di più alla questione del bilancio, di cui stiamo discutendo oggi è legato all'allungamento dei tempi di costrizione, che ovviamente aumenta il livello delle conseguenze economiche. Ma non va trascurato neanche il livello delle conseguenze sociali e psicologiche.
Chiaramente, cominciano a pagarne le conseguenze soprattutto i più deboli.
Quindi non possiamo non immaginare, anche nel nostro bilancio, degli elementi che vadano a dare una risposta immediata e il più possibile tempestiva a queste realtà. Pongo alcuni esempi relativi al mondo della scuola: chi sta pagando, in termini di apprendimento, il prezzo maggiore in questa fase? Chiaramente tutte quelle famiglie e quegli alunni che, in questo momento, non hanno a disposizione i dispositivi informatici, non hanno a disposizione una buona connessione Internet, o non hanno in casa genitori o familiari in grado di seguirli in questa fase particolare. È chiaro, quindi, che una fase di stress limitata nel tempo poteva essere gestita senza troppi contraccolpi; ma se la fase di stress passa da poche settimane a dei mesi, ecco che questo provoca delle conseguenze, a partire dai più fragili. Quindi nel nostro bilancio dovremmo tenere conto anche di questo.
È notizia di ieri, ad esempio, l'aumento dei casi di TSO a Torino: questo è solo il primo segnale di una situazione che rischia di sfuggirci di mano non soltanto per le questioni sanitarie ed economiche, ma anche per ragioni sociali e culturali.
I nostri sistemi non sono costruiti per essere vissuti e costretti nei nostri appartamenti: c'è chi è troppo solo, c'è chi ha vicino persone che non vorrebbe avere vicino ma con cui è costretto a convivere per troppo tempo, c'è chi non ha neanche un posto dove stare e che quindi si appoggia effettivamente a luoghi messi a disposizione dalle istituzioni. Voi capite che più il tempo di questo stress si allunga, e più saranno necessari i nostri interventi.
In merito agli emendamenti che abbiamo presentato, che sono solo di merito hanno già detto i colleghi che mi hanno preceduto. Risottolineo, per quanto riguarda l'aspetto sanitario, la questione delle borse di studio per i medici specializzandi: una delle carenze strutturali più gravi che abbiamo in Piemonte (ma in Italia in generale) riguarda proprio la carenza di medici specialisti, soprattutto in alcune discipline.
In questo momento diventa strategico, necessario ed urgente fare in modo che più medici siano a disposizione per il nostro sistema sanitario e che possano essere assunti.
Concludo, Presidente, con una nota che non vuole essere polemica, ma che spero aiuti a chiudere oggi il bilancio. Sono giorni che ci confrontiamo all'interno del nostro Gruppo per fare in modo che oggi, in maniera responsabile, si arrivi all'approvazione del bilancio.
Ci ha stupito moltissimo questa mattina vedere che un Gruppo della maggioranza - in particolarmente Fratelli d'Italia, ma non lo dico strumentalmente - abbia chiesto la parola in massa, addirittura facendo intervenire un Assessore, cosa che non ricordo sia mai successa nella precedente legislatura. Mi stupisco che succeda proprio in una situazione di emergenza, in cui tutti siamo impegnati a far approvare questo bilancio.
Se normalmente comprenderei quest'atteggiamento, perché in democrazia è giusto che durante il Consiglio si intervenga, sarebbe altrettanto corretto mettersi d'accordo anche nei momenti di preparazione al Consiglio, e decidere se impiegarne uno o due di giorni per l'approvazione, o il tempo necessario. Avete chiesto all'opposizione responsabilità e noi giustamente, non faremo ostruzionismo, perché abbiamo presentato solo emendamenti di merito; siamo disposti ad intervenire uno per emendamento e a non entrare nella discussione, tutti aspetti che in questo momento il Piemonte ci chiede e che noi siamo disposti a mettere sul tavolo. Per come minimo, ci aspettiamo che anche dalla maggioranza (peraltro apprezziamo l'invito del Capogruppo Preioni) ci sia lo stesso atteggiamento. Altrimenti, per noi diventa difficoltoso darvi una mano.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Lascerei la parola al Consigliere Valle, che ha facoltà di intervenire.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io voglio iniziare questo intervento ringraziando, innanzitutto, tutte le persone che, fuori dalle nostre case, sanno permettendo alla nostra comunità di superare questa terribile emergenza: ovviamente, penso, in primo luogo, a chi è impegnato e lavora nel mondo sanitario, ma penso anche a tutti gli altri lavoratori che in questi giorni conoscono meno la ribalta, ma che sono altrettanto fondamentali per mantenere vivo quel sistema economico e di servizi che ci consente di affrontare queste lunghe settimane di isolamento in casa.
Il mio ringraziamento va anche ai dipendenti del Consiglio regionale e del CSI, che ci hanno consentito di organizzare la seduta in questa modalità che, senza voler esagerare, ha un qualcosa di storico, dal momento che è la prima volta che si permette ad un'Aula di deliberare con questo sistema.
Un ringraziamento politico - sebbene fosse più scontato che arrivasse dalla maggioranza, a dire il vero - va rivolto, a mio avviso, a tutte le opposizioni di questo Consiglio, che stanno permettendo a questa Assise di ritrovarsi e di deliberare con questa modalità.
Non era affatto una scelta scontata; probabilmente non è elegante rendersi onore da soli, ma sinceramente mi aspettavo un riconoscimento maggiore da questa maggioranza, che sembra quasi darlo per scontato.
L'impianto di questo bilancio, complessivamente, è molto poco soddisfacente, lo hanno già detto i miei colleghi, ma tengo a ribadirlo. Mi pare che non si prenda atto del fatto che ci sia un'emergenza in corso.
Complessivamente, l'impianto resta quello che c'era già stato presentato all'inizio della discussione: sono decisamente poche le modifiche apportate, e le principali sono quelle rese possibili proprio dal decreto "Cura Italia", e poco altro invece dagli ampi margini di manovra che potrebbe avere un bilancio regionale. Dunque, non si considera l'eccezionalità del momento che stiamo vivendo.
È vero che c'è stato un confronto con la maggioranza - lo ha ribadito lo stesso Assessore Tronzano - ma è stato un confronto assolutamente sterile nel senso che nessuna delle proposte formulate delle opposizioni è stata accolta. Devo rilevare, inoltre - nel mio caso, è la prima volta - che non abbiamo né emendamenti proposti dalle opposizioni che vengono accolti, n emendamenti dell'opposizione e della maggioranza che, essendo più o meno sugli stessi ambiti, vengono assunti dalla Giunta e fatti propri. Come ho detto, nella mia modesta esperienza in Consiglio, è la prima volta che mi capita.
Nel merito, vorrei soffermarmi su tre argomenti. Il primo riguarda il dietro-front sulla questione della non autosufficienza, dal mio punto di vista particolarmente significativo, perché in questo momento diventa ancora più importante la tutela dei più fragili, in particolare nella grande città, che è quella su cui storicamente si concentra la maggior condizione di fragilità della nostra Regione. Inoltre, considero curioso ancorché particolare, il fatto che l'emendamento che ripristina i fondi arrivi da coloro che, fino a qualche settimana fa, difendevano questo taglio come ragionevole. Certo, potrebbero essersi convinti delle nostre buone ragioni, ma sarebbe stato indubbiamente più elegante riconoscere le nostre buone ragioni permettendoci di essere noi a proporre questo emendamento.
Il secondo punto su cui vorrei portare la vostra attenzione è il tema dei 15 milioni sulle famiglie con bambini, in particolare sui servizi (asili e scuole materne) appostati con i soldi liberati col decreto "Cura Italia".
Da un canto, mi va di sottolinearne l'opportunità, nel senso che dal mio punto di vista la Giunta ha saputo individuare con grande capacità una priorità su cui investire queste risorse; priorità che ci sentiamo di condividere politicamente anche noi, come Gruppo.
D'altra parte, però, nutro dei dubbi (magari avremo occasione di entrare successivamente nel merito) sulla ripartizione dei fondi. Mi sono fatto qualche conto, a spanne: 5 milioni per le scuole cosiddette materne, con 5.000 iscritti, vuol dire un contributo di circa 150 euro a bambino per due mesi di stop, quindi molto poco. Per gli iscritti ai nidi, che sono molti meno (fra i 10.000 e i 15.000), con quasi 10 milioni a disposizione vorrebbe dire un contributo di quasi 1.000 euro a bambino, a seconda del numero di iscritti e di quali servizi consideriamo oltre agli asili tenendo conto che anche il perimetro è tutto da definire. Probabilmente sarà necessario ricalibrare diversamente la ripartizione di questi fondi.
Ma è soltanto un dubbio di metodo e non di merito, nella misura in cui, dal punto di vista dell'obiettivo, mi sento di condividere la priorità che si è voluta sostenere.
Il terzo punto di merito su cui volevo focalizzare la mia attenzione riguarda il fondo di garanzia per le imprese culturali (c'è anche un emendamento del Partito Democratico che lo ripristina). Con i soldi della mancata capitalizzazione di Finpiemonte noi avevamo ipotizzato l'alimentazione di un fondo di garanzia per le imprese culturali. Ora vedo che questo capitolo è azzerato, ma, contemporaneamente, vedo che la misura è ugualmente annunciata nei comunicati stampa. Allora, o il nostro emendamento verrà approvato, ma mi pare di capire che non sarà così, oppure queste risorse per i fondi di garanzia destinate alle imprese culturali arrivano da altri capitoli che, evidentemente, io non sono stato in grado di individuare.
Non vorrei, invece, che si trattasse di un annuncio "vuoto", perché in questo momento - non è il caso di ripeterlo, perché è già stato ribadito da tanti - ci sembra evidente che il comparto culturale sia uno di quelli in maggior sofferenza per via dello stop alle attività che il Covid-19 ha imposto.
Per il resto, come dicevo all'inizio, è un bilancio che, di fatto, non coglie la criticità e l'emergenza del momento, rimanendo sostanzialmente analogo a quello che è stato presentato prima che scoppiasse l'epidemia.
Penso che ci sarà comunque il tempo per parlare nel merito di questa emergenza - non certo oggi - perché sarebbero tante le questioni su cui francamente, avrei piacere di confrontarmi. Ma, come ho detto, non è questo il luogo, né lo è la IV Commissione, in quelle poche, sporadiche e insufficienti per numero sedute che stiamo convocando.
In questi giorni abbiamo assistito ad inutili polemiche tra il livello regionale e quello nazionale. Non abbiamo ancora capito il perché della politica dei tamponi di questa Regione: come mai il Piemonte continua a fare meno tamponi di altre regioni? Vorremmo sollevare anche una questione sulla distribuzione dei presidi perché, per quanto rassicurati in Commissione dell'Assessore Icardi, dal territorio ci arriva tutt'altro tipo di segnale. Senza arrivare al balletto dell'altro giorno che, francamente, ho trovato sconfortante, quello di un'ordinanza emanata un'ora o due prima del decreto nazionale, che ci lascia oggi nella totale incertezza su cosa vale o meno, su quale parte della norma sopravvive, con le difficoltà interpretative che stiamo riscontrando tutti e a cui tutti stiamo cercando di rispondere.
Penso, però, che non sia questo il tempo per entrare nel merito di queste vicende. Oggi, senza ringraziare la vostra irresponsabilità anche dal punto di vista degli interventi che si stanno susseguendo, contiamo di dare alla Regione un bilancio e di togliere, in questo modo, anche un alibi a questa maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.
Prima di lasciare la parola al Consigliere Magliano, vi informo che ci ha raggiunto il Governatore Cirio, cui cederei subito la parola perché ci dovrà lasciare a breve.



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Vi ringrazio tutti. Mi permetto questa breve intrusione soltanto per due ragioni. Innanzitutto, mi è spiaciuto sentire l'intervento del Consigliere Valle, perché - ce lo siamo detti tante volte, poi ciascuno può fare le verifiche che crede - la politica dei tamponi della Regione Piemonte è la politica del Ministro della Sanità dello Stato italiano, del Governo italiano e del Consiglio Superiore di Sanità. Fintanto continueranno a ribadire che i tamponi si fanno prioritariamente ai sintomatici (e non a tutto l'universo), perché la comunità scientifica nazionale del Ministro della Sanità ritiene che gli asintomatici non siano portatori - peraltro questa è la posizione del Consiglio Superiore di Sanità di fine febbraio (circolare inviata a tutti) - noi ci atterremo alle disposizioni del Ministro della Salute, Speranza.
Se vuole può chiamarlo, così le confermerà che questa è la posizione della politica dei tamponi. Il Piemonte non ha una politica sui tamponi diversa rispetto alle altre Regioni. Tranne il Veneto, che ha fatto una scelta diversa, noi continuiamo a seguire la politica dei tamponi del Governo italiano. Nel momento in cui cambierà, la cambieremo anche noi. Al momento l'abbiamo ampliata al personale sanitario. Nel giro di tre giorni saremo in grado di arrivare a 4.000 tamponi al giorno. Dunque, faremo tutti i tamponi che il Ministro della Salute, il Governo italiano e il Consiglio Superiore di Sanità diranno di fare alla Regione Piemonte. Non c'è nessun balletto in tal senso.
Sui dispositivi di protezione invito il Consigliere Valle a leggere l'intervista su Repubblica di oggi del Capo della Protezione Civile, che dice che non arrivano più mascherine in Italia! Lo dice il Capo della Protezione Civile! Quindi le difficoltà di approvvigionamento sono nazionali. Quando il Governo ha centralizzato gli acquisti su Roma, io non ho fatto polemiche, non me le avete mai sentite fare e non le farò neanche adesso.
Giustamente, il Governo ha centralizzato gli acquisti per dividerli, ma non arrivano più approvvigionamenti, perché hanno chiuso tutte le frontiere per l'arrivo delle merci. Badate che non lo dice Cirio, ma Borrelli: leggetelo e verificate.
Possiamo convocare tutte le IV Commissioni del mondo, però siamo in una fase di guerra a livello globale, dove ci si strappa il materiale gli uni con gli altri, e dove tutti si cerca di fare il possibile.
Di cose da dire ce ne sarebbero mille, ne sono convinto. Credetemi, il mondo della sanità piemontese in generale sta facendo i salti mortali dalla A alla Z: lo stanno facendo i farmacisti, che nelle varie aziende sanitarie fanno gli acquisti; lo sta facendo l'Unità di Crisi; lo fanno primi fra tutti, i medici e gli infermieri. Si sta facendo tutto quello che si può fare per gestire una crisi in merito alla quale la sanità piemontese, evidentemente, non era pronta, così come non era pronta la sanità italiana. Figuriamoci le difficoltà che si possono riscontrare nelle realtà dove magari, negli anni, sono stati apportati dei tagli, come la sanità piemontese; tagli che non hanno sicuramente aiutato a gestire la situazione personale.
Non è questo l'argomento, però tenevo a ribadirlo, perché su questo bisogna essere molto chiari: se vogliamo creare chiarezza, dobbiamo muoverci in linea con il Governo. Per cui, se il Consigliere Valle sostiene che noi abbiamo un atteggiamento polemico col Governo, quando invece siamo la Regione che sui tamponi segue la linea del Governo e del Ministro Speranza in maniera molto rigorosa, credo ci sia un'incongruenza nelle sue parole che andrebbe documentata nel momento in cui uno fa queste affermazioni perché creano confusione.
Così come, sui test sierologici, il Ministro Speranze e il Governo italiano sostengono che non sia necessario farli, perché non hanno rispondenza. Il professor Locatelli, del Consiglio Superiore di Sanità, dice: "Regioni, non fate i test sierologici". Alcune Regioni se ne fregano e li fanno lo stesso. Qual è il rischio? Secondo il Consiglio Superiore di Sanità, il fatto di avere una rispondenza del 20% comporta che alla fine otto casi su dieci sono negativi, ma possono essere positivi, e li si lascia andare in giro liberamente. Questo è il motivo per cui i test sierologici vengono considerati inopportuni e inappropriati.
Con la delibera di oggi apriamo a tutti i privati la possibilità di fare i tamponi ad un prezzo calmierato, ma continuiamo su questo a seguire la linea del rigore della comunità scientifica italiana, che ci dice che i tamponi virologici si fanno con l'indagine molecolare.
Detto questo, ci sono sicuramente le liste d'attesa, perché in tutta Italia ci sono le liste d'attesa! Guardate il numero dei contagiati ogni giorno e immaginate voi come può, un sistema sanitario come il nostro, pensare di riuscire a seguire una curva che cresce in maniera così esponenziale! Per cui è necessario, evidentemente, rafforzare al massimo la possibilità dei tamponi, cosa che ho dato indirizzo di fare al massimo delle nostre possibilità.
Ci costruiamo il reagente grazie alla Microbiologia dell'Università di Torino e di Milano. Abbiamo comprato dodici macchine nuove, che, con il reagente autoprodotto, ci permette di non essere "schiavi" della politica dei reagenti internazionali (perché, anche a livello internazionale, si faticano a trovare).
Questa la situazione di guerra che stiamo vivendo.
Non era il motivo del mio intervento, però era doveroso fare chiarezza.
Credo che sempre si possa fare meglio nella vita. Ma ritengo, altresì, che ci si debba sempre rendere conto della situazione di emergenza - neanche straordinaria, di più! - che noi stiamo vivendo.
Per quanto riguarda le ordinanze, non sussiste alcuna incongruenza. La mia ordinanza l'ho data al Ministro.
Chiedo scusa - ho letto il messaggio del Consigliere Ravetti - e non voglio essere aggressivo con nessuno. Dico soltanto che il mio intervento aveva tutt'altro scopo; ma visto che invece di parlare di bilancio si è parlato di questo, ci tenevo a fare alcune precisazioni, anche sull'ordinanza restrittiva che ho condiviso con tutti i Capigruppo.
Quell'ordinanza restrittiva è stata condivisa con tutti i Capigruppo, con tutti i Presidenti di Provincia, con l'ANCI, con l'UNCEM, con l'ANPCI, con la Lega delle Autonomie e con tutti i Sindaci di capoluogo. Abbiamo deciso di emanarla perché indubbiamente opportuna.
C'è un unico dibattito, relativo alla questione inerente gli studi professionali, su cui il Prefetto mi ha detto di andare avanti. Perch essendo una norma più restrittiva, dovrebbe valere, anche sulla base del parere del Legislativo della Regione Piemonte, l'impostazione dalla nostra Regione.
Su tutte le altre previsioni non sussiste alcun tipo di contrasto, di nessun genere. Anche quella sulle attività turistico-ricettive è stata chiarita con una circolare.
Chiedo scusa, non volevo tenere un tono aggressivo nei confronti di nessuno; forse ho solo il tono un po' stanco, perché condurre questa battaglia è veramente impegnativo. Quando sento dei giudizi, io li ascolto e li rispetto sempre tutti, perché li ritengo tutti preziosi. Vorrei per che fossero contestualizzati nella crisi che stiamo vivendo. E il decreto del Presidente del Consiglio purtroppo non è stato annunciato.
Il giorno prima, quando avevamo pronta l'ordinanza sulle attività sportive (anche quella con l'intesa di UNCEM, ANCI e tutto il mondo!), io non l'ho emanata, perché il Ministro Boccia mi ha comunicato che ci sarebbe stata alle ore 08.00 quella del Ministro della Sanità: ci mancherebbe farla in contrasto! Questa l'abbiamo emanata perché non c'era la previsione della certezza del decreto, tant'è che, come avete ben visto, il decreto è stato annunciato ma è arrivato 24 ore dopo, e adesso è ancora in corso di chiarimenti, perch la materia è certamente complessa (ovviamente, non è una critica a chi governa).
Io ho sempre tenuto un atteggiamento molto costruttivo - spero che mi sia stato riconosciuto - e quando alzo la voce lo faccio solo perché nella distribuzione dei materiali non si sta seguendo il criterio della linea epidemiologica. Nel momento in cui ci danno un ventilatore, dopo un'ora arriva a Torino ed è attaccato alla bocca di una persona. Ci sono Regioni dove arriva un ventilatore e sta in un magazzino in attesa che ci sia l'evoluzione del contagio! Io mi sono solo permesso di dire che nell'assegnazione. Ma questo è stato condiviso da tutti i Parlamentari del Piemonte, di tutti i partiti, che mi hanno telefonato dicendomi che aiuteranno anche loro, affinché questo sia il criterio che il Governo utilizzerà nella distribuzione.
Scusatemi se ho aperto questa parentesi, credo che fosse anche per un aggiornamento importante. Mi scuso con il Consigliere Valle se ha ritenuto aggressive le mie parole, perché non sono mai aggressivo con nessuno. Sono solo stanco e preoccupato per questa vicenda, che però contiamo di seguire con grande impegno e con grande lucidità, facendo tutto quello che sarà possibile fare in un contesto difficilissimo, così come sta facendo tutto il nostro personale.
Per quanto riguarda il bilancio, tenevo soltanto a riconoscere a tutti il grande senso di responsabilità che hanno avuto nell'approccio al documento: mi rivolgo sia ai Consiglieri delle forze di maggioranza, sia, soprattutto visto che il loro ruolo sarebbe quello di maggior critica, a tutte le forze di opposizione.
Non appena sarà approvato questo bilancio sarà mia cura riconoscere lo sforzo di tutti pubblicamente; riconoscere che c'è stata una "squadra Piemonte" che ha permesso alla Regione di avere un bilancio.
Io non credo che oggi ci sia la serenità né il tempo di cambiare il bilancio per farlo diventare un bilancio straordinario per l'emergenza Coronavirus. Adesso dobbiamo salvare la vita alla gente, l'emergenza è quella sanitaria, evidentemente. Parallelamente - ho condiviso molti interventi dei Consiglieri di minoranza - deve partire, però, un gruppo di lavoro che utilizzi il Piano per la competitività, declinandolo e modificandolo non in base ad un Phe deve avere una prospettiva, come era all'origine, di durata ampia, ma di durata immediata, cioè che diventi un intervento "shock" da condividere con tutto il Consiglio regionale sull'economia del nostro Piemonte. Su questo c'è ampia disponibilità.
Soprattutto, sono corso qui dall'Unità di Crisi per dirvi "Grazie", per dire "Grazie a tutti quanti per la disponibilità e per il senso di responsabilità che è stato dimostrato".
Come ho detto, non appena il bilancio sarà approvato farò un comunicato ufficiale per riconoscere a tutti i Gruppi l'impegno costruttivo messo in campo per raggiungere questo risultato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Cirio.


Argomento:

Intervento del Consigliere Valle per fatto personale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, per fatto personale, il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Giusto perché citato più volte, vorrei fare alcune considerazioni.
Non ho alcun problema se i toni si alzano in una discussione, soprattutto in un momento concitato come il presente. Ma restano dei fatti inoppugnabili su cui non abbiano ancora ricevuto risposte.
Perché sul tema dei tamponi è un fatto che il Piemonte ne abbia fatti molti meno di altre Regioni. Quindi, evidentemente, o tutte le altre Regioni non seguono le indicazioni del Ministero, o noi siamo rimasti indietro. Mi fa piacere sapere che ci stiamo apprestando, ce l'ha comunicato l'Assessore Icardi in Commissione. Ma stiamo ancora aspettando il Piano per il personale sanitario, in merito al quale è stato annunciato che tutti quanti potranno fare il tampone.
Sui contrasti tra l'ordinanza e il decreto apprezzo che il Presidente Cirio usi il condizionale circa la possibilità di contrasto, perché è argomento controverso, come sanno tutti i giuristi.
Sul materiale è un fatto che noi in Commissione, per due volte, abbiamo sentito l'Assessore Icardi rassicurarci sul fatto che il materiale ci fosse (in particolare penso alle mascherine) e che venisse distribuito con grande attenzione, dal momento che quando veniva dato in grandi quantità tendeva a sparire. Mentre nei nostri territori ricevevamo tutt'altro tipo di segnalazioni, fino ad arrivare ai casi eclatanti di medici mandati in corsia con i teli neri dell'immondizia sopra i loro camici. Quindi evidentemente, c'era una distonia tra quello che noi abbiamo sentito dire in Commissione e i segnali dal territorio. Torno a dire che su questo si rileva una grave carenza di comunicazione per i Consiglieri, in particolare tra i Consiglieri e l'Unità di Crisi; sarebbe opportuno individuare una figura per noi di approvvigionamento di notizie e di documenti puntuale. Le pongo il mio esempio: solo ieri ho ricevuto una circolare di interpretazione dell'ordinanza della Regione Piemonte attraverso una chat delle mamme della scuola, scoprendo poi, tramite i suoi collaboratori, che questa non era ancora uscita; purtroppo le chat fanno girare dei documenti e noi stessi Consiglieri abbiamo difficoltà a reperire quelli ufficiali.
Sulle polemiche nei confronti del Governo penso non sia questa la sede opportuna per discuterne. Però è un fatto che, non dico ogni giorno ma quasi, lei, Presidente, o un Assessore della Giunta, rilasci un'intervista in questo senso.
Penso, allora, che sia opportuno per tutti abbassare i toni e portare a casa oggi un risultato, quello di approvare il bilancio della Regione, da una parte per garantire l'operatività della Regione, dall'altra per togliere a questa maggioranza ogni alibi circa le responsabilità cui deve rispondere, sapendo che non era scontato che le opposizioni permettessero l'approvazione on line del bilancio, né che si riservassero di non fare ostruzionismo e interventi, diversamente da quanto stanno facendo i Gruppi di maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Valle.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 5, inerente a "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020- 2022)" (seguito)


PRESIDENTE

Tornerei alla discussione generale sul DEFR.
Aveva chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente e buongiorno a tutti.
Anch'io rinnovo il ringraziamento a tutti coloro che permettono all'interno della nostra istituzione, che questo Consiglio si possa celebrare in questa formula.
Un ringraziamento da parte mia va anche a tutti coloro che nel sistema sanitario si stanno occupando di gestire questa crisi, e stanno anche reggendo dal punto di vista psicologico. Perché una delle cose più preoccupanti in questa fase è proprio il vedere come, giorno dopo giorno,si viva una crisi anche dal punto di vista della tenuta umana dei rapporti e delle attività che vengono sviluppate.
Soprattutto,grazie a tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo della sanità. Il fatto di sapere che abbiamo centinaia di volontari in attività ancorché non sono nostri dipendenti, né sono parte integrante della pubblica assistenza, come giustamente ha fatto notare l'Assessore Icardi (penso, ad esempio, alla pubblica assistenza, alla Croce Rossa, alla Croce Verde, a tutti coloro che in questo momento danno una mano affinché le persone possano essere trasportate), ci conforta, per cui è assolutamente doveroso ringraziarli.
Venendo al bilancio, è evidente - lo ha ribadito adesso il Presidente Cirio che questa norma non si stia occupando prevalentemente di intervenire sulla crisi sanitaria. Ma è un bilancio - dobbiamo dircelo con chiarezza all'interno del quale, grazie ad una misura del Governo, si sono trovate delle risorse da destinare a misure che la maggioranza e la Giunta pensano siano necessarie.
Nello stesso tempo, l'idea di spostare tutta la discussione in assestamento porterà con sé tutti i rischi del caso, nel senso che noi spostiamo solo più in là nel tempo alcune questioni che le forze politiche tutte, di maggioranza e di minoranza, pensano siano necessarie per il Piemonte, pre crisi e, a maggior ragione, post-crisi.
Concordo anch'io che bisognerà ragionare su come utilizzare la leva fiscale da parte nostra, sia in termini di sgravi, sia in termini di potenziamento.
Ogni crisi porta con sé qualcuno e nel nostro Paese in molti subiranno danni drammatici. Ma ogni crisi farà sì che alcune categorie e alcuni soggetti, invece, ne avranno un vantaggio o lo stanno avendo (le categorie commerciali che in qualche modo ne avranno un vantaggio le possiamo ben immaginare).
Come Gruppo non abbiamo fatto alcun tipo di ostruzionismo, per cui utilizzerò questo mio intervento per spiegare le ragioni degli emendamenti che ho presentato, che alla fine sono davvero pochi.
Riteniamo che questo sia un senso di responsabilità che noi dobbiamo al Piemonte e a chi ci ha voluto in Consiglio regionale.
Noi crediamo che si sarebbe potuta aprire una discussione dove ogni forza politica avrebbe potuto portare il proprio contributo, soprattutto in questa fase, ma così non è stato.
Non c'è stata alcuna polemica sui giornali, né la stiamo facendo dal punto di vista della gestione della crisi sanitaria. Apprezziamo - io lo apprezzo personalmente - quanto il Presidente stia cercando di fare anche dal punto di vista della comunicazione, nel tentativo di tenere insieme un tessuto sociale che, oggettivamente, è spaventato.
A mio avviso, ci sarà tempo e modo, in una seconda battuta, di valutare cosa non ha funzionato sul bilancio, cosa non ha funzionato nell'emergenza cosa non ha funzionato nell'approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza. Chiaro è che la centralizzazione degli acquisti è la tipica misura che fa un Governo o uno Stato quando deve gestire una crisi, che non è di livello 2 o 3, ma è di livello 1, quindi di livello nazionale.
Abbiamo, da parte della Giunta, la concessione di un emendamento alla propria maggioranza - oggi sappiamo che c'è anche quello legato al Museo ferroviario - a firma Forza Italia, che dà voce a quanto noi dicevamo da tempo: un modello che funziona non deve essere smontato (penso al tema del welfare, degli extra LEA e degli assegni di cura), ma implementato anche nel resto della regione. È evidente che questa crisi fa emergere un aspetto ancora più forte, più incisivo: quello che noi abbiamo individuato come immagine rispetto alle fragilità, ai nostri anziani e alle persone con disabilità.
Quando si affronta un momento di tensione, alcuni nodi tengono, e ci rendiamo conto che il sistema funziona, mentre altri mostrano tutta la loro difficoltà. Purtroppo, il nostro Paese è poco abituato a occuparsi di prevenzione o a programmare interventi nel caso in cui si verifichino condizioni di difficoltà; fortunatamente, nell'emergenza il nostro Paese è in grado di essere uno dei migliori al mondo, come ha dimostrato molte volte. Tuttavia, è evidente che questa fase (e penso ai 5 milioni rimessi sul tema degli assegni di cura) ci porterà a interrogarci su come esportare nel resto della regione l'eccellente modello di gestione delle fragilità delle disabilità e degli anziani: non è depauperando un sistema che si fa un favore al resto della regione. Questo è un primo dato.
Secondo dato: noi dovremmo ragionare bene e - mi auguro - porre le basi per svolgere un lavoro legato all'IRAP, ma soprattutto legato al riconoscimento del ruolo del terzo settore. Insieme al Consigliere Valle ho fatto presente la richiesta delle Alleanze delle cooperative; perché se è vero che il sistema sanitario oggi è al centro dell'attività, tutto ciò che ruota attorno al sistema sanitario è - oltre alla quota privata - gestito dal terzo settore.
Non possiamo immaginare che questo settore non diventi centrale nel ripensare cosa sarà il nostro Piemonte dopo la crisi. Forse ciò è quanto ci viene chiesto in questa fase: immaginare quale sarà la qualità delle relazioni tra le Istituzioni e tra le persone dopo questa crisi, e riflettere sulla necessità che il mondo del terzo settore trovi pari dignità, sia perché rappresenta una risposta ai bisogni delle persone sia perché si tratta di un comparto dove il numero dei posti di lavoro è crescente. Dunque, un adeguato ruolo al Terzo settore,che oggi, a buon diritto, spesso e volentieri fa parte della filiera di produzione dei beni e servizi della nostra regione.
Relativamente ai nostri emendamenti, legati al tema della libertà dell'educazione e al tema della scuola, ritengo che il Paese dovrà correre ai ripari con tutte le misure necessarie legate al mondo dell'impresa dell'artigianato e dell'industria - e queste le sfrutteremo con forza appena ne avremo conoscenza - ma dovrà anche ripensare al tipo di formazione e d'istruzione da offrire alle nuove generazioni: sono quei contenuti, quegli upgrade di competenze e capacità che rendono un Paese competitivo, soprattutto in momenti come questi. Se non avessimo avuto una buona istruzione, una buona Università, oggi non saremmo riusciti ad intervenire dal punto di vista della ricerca, dell'approvvigionamento del materiale e degli strumenti necessari a combattere, in Italia, questo virus.
Ritengo che questo sarà, in parte, oggetto di una riflessione globale.
Condivido le parole degli Assessori Chiorino e Tronzano, quando affermano che, probabilmente, se l'Europa sarà in grado di uscire da questa crisi con forza e con capacità le aziende guarderanno a un ritorno al lavoro all'interno del proprio Paese, anche perché noi, purtroppo, con l'esternalizzazione siamo diventati interdipendenti anche riguardo ai beni di primaria necessità. Questo non possiamo permettercelo, anche perché, da quanto sto leggendo avidamente in questi giorni, questo virus fa un po' la radiografia alle debolezze e alle carenze che i Paesi dell'Occidente oggi hanno all'interno delle proprie strutture, sia funzionali sia commerciali sia industriali.
Pertanto, ben venga la possibilità di ragionare sull'inserimento e sulla permanenza di nuove aziende all'interno del nostro territorio, perch alcuni di questi scenari cambieranno se sapremo essere, come in tutte le occasioni, come ho detto in precedenza, all'altezza di questa sfida.
In questo senso, ho apprezzato l'intenzione e la volontà di sostenere il comparto 06 dell'Istruzione, però dobbiamo essere molto chiari nella comunicazione: quando interveniamo su un tema, dobbiamo intervenire sapendo esattamente quali benefici può portare una misura e non pensare che tali benefici siano la soluzione dei problemi. Io capisco che in questa fase ci sia la necessità politica di qualche leader nazionale che, a cascata, fa intervenire i propri rappresentanti nei territori con la stessa modalità ma è evidente che, quando diamo dei messaggi a favore delle famiglie e dei lavoratori, dobbiamo avere la forza e almeno la statura politica di immetterli nel sistema della comunicazione, quando sappiamo esattamente quali benefici renderanno, quale importo avranno e quali opportunità rappresenteranno.
Quella dei 15 milioni è una misura che - ben venga - aiuterà le famiglie ma anche le scuole. Il sistema paritario, a differenza del sistema statale e del sistema comunale, vive di una liquidità molto stretta, di una finanza molto ridotta, pertanto dire "Pagate" o "Non pagate le rette", da questa punto di vista può essere decisamente inopportuno. Poi, ho visto che c'è stato un piccolo cambio di rotta:una comunicazione più coerente ha fatto sì che si rimettesse in piedi, perché quando una scuola chiude è molto difficile farla riaprire.
Sono contento che ci sia stata questa attenzione e che una delle opportunità date dal Governo sia stata messa proprio nel comparto 06.
Dovremo studiarla molto, molto bene, sapendo che non sarà risolutiva del non pagamento delle rette, per non creare un danno alle scuole per tutti i mesi che salteranno, e sapendo che le scuole avranno bisogno di un nostro intervento. Se l'intervento è la cassa in deroga, solo a quel punto saranno in grado di restituire le rette. Poiché conosciamo approfonditamente il bilancio delle scuole paritarie, soprattutto materne e asili nido, sappiamo che non hanno grandi risorse da parte e nemmeno possono permettersi grandi spese.
Mi auguro che, una volta approvato il bilancio, si possa sedersi quanto prima al Tavolo insieme, per capire quali sono le posizioni che vogliamo assumere dal punto di vista strategico.
Io mi sono permesso di proporre un emendamento sul tema IRAP, per quello che riguarda i Centri di servizio del volontariato, perché è dai tempi della riforma del nuovo Codice del terzo settore, che quest'ultimo dà a queste strutture la possibilità di essere delle vere e proprie configurazioni territoriali. Parrebbe che il tema dello sviluppo del mondo del Terzo settore non sia collegabile, di primo acchito, all'emergenza del Coronavirus; al contrario,ritengo che siano interventi cui dovremmo porre mano, ancorché la maggioranza e la Giunta abbiano preferito bocciarli tutti, o li bocceranno, ma - in un secondo momento - dovremo affrontare il problema di capire quale Paese e quale regione vogliamo costruire una volta terminata questa emergenza.
Da questo punto di vista, mi auguro che sarà una regione dove le relazioni interpersonali varranno molto di più, considerando quanto si sta vivendo oggi, la fatica che facciamo oggi non potendole vivere fino in fondo e cosa vorrà dire l'impegno del terzo settore, che oggi, a differenza di altri non potendo dividere gli utili, li reinveste costantemente per essere all'altezza delle sfide che continueremo ad avere: un Paese vecchio, con un tasso di produttività basso e con un numero crescente di persone in difficoltà. Sarà, quindi, importante ragionare su come sostenere e aiutare chi oggi si occupa di queste difficoltà.
Una nota personale: continuo a chiedere a chi deve decidere sulle ordinanze restrittive di tenere conto (non è un fatto banale, in alcuni casi è veramente importante) che per alcune persone, soprattutto affette da un quadro di salute critico, piuttosto che per alcuni affetti da problemi psichiatrici, una passeggiata giornaliera è parte della terapia che devono fare. Ad oggi, questo problema è rimasto inascoltato, ma altre regioni su questo si sono mosse.
Mi auguro che la maggioranza e la Giunta si rendano conto che, in questa fase, le opposizioni sono più che responsabili e che si sarebbe potuto fare di più e meglio almeno nelle interlocuzioni con le opposizioni, perch negli interventi che ho sentito in Commissione e in Conferenza dei Capigruppo sono stati posti temi di buonsenso e, spesso, neanche bandiere politiche precise, ma contenuti che potevano aiutare tutti, e innanzitutto il Piemonte.
Concludo il mio intervento ringraziando gli Uffici del Consiglio regionale il Presidente Allasia e l'Ufficio di Presidenza, che stanno facendo di tutto affinché la nostra attività democratica di rappresentanza del popolo piemontese possa continuare a svolgersi.



PRESIDENTE

Grazie a voi.
Indubbiamente, devo ringraziare tutti i Consiglieri, che si sono adattati anche a questa nuova modalità; a fine seduta, ringrazierò tutti gli Uffici perché non dobbiamo dimenticare nessuno. In questa fase, ringrazio i Consiglieri e tutti i Gruppi politici, che si sono resi disponibili nel trovare un'intesa per approvare al più presto il bilancio.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
In primis, voglio fare gli auguri al nostro collega Poggio, che si trova a combattere, anche lui, come tanti italiani, contro il Coronavirus: a lui va il nostro abbraccio virtuale, affinché si possa rimettere al più presto.
Ringrazio tutti i dipendenti del Consiglio, che oggi ci permettono di riunire questa importante seduta sul bilancio, che mi auguro possa vedere al più presto la votazione finale; ringrazio tutti i lavoratori in generale, che forniscono servizi fondamentali a tutta l'Italia; ringrazio i medici e gli infermieri che, in questo momento, sono la colonna portante di questo Paese in emergenza totale; le forze di polizia, la Protezione Civile e i tanti che si stanno dando da fare, anche in maniera volontaristica.
Fortunatamente, in Piemonte tanti hanno voluto donare, dare del loro. Tante sono le imprese note che hanno fatto donazioni anche importantissime; tante imprese si sono messe a disposizione e stanno producendo, anche gratuitamente, dispositivi di protezione individuale. Come sempre, il Piemonte ha fatto vedere la parte migliore di sé.
Ribadisco il concetto precedente: il ringraziamento ai dipendenti, anche perché ci consentiranno di riunire nuovamente il Consiglio regionale il 31 marzo, per l'importante e rivoluzionaria legge sulle concessioni idroelettriche, che nel breve periodo porteranno alla Regione Piemonte centinaia di milioni di euro: una vera rivoluzione, un vero passo verso l'autonomia di questa Regione.
Voglio ringraziare, soprattutto, il nostro Assessore alla sanità, Icardi che sta passando il giorno e la notte all'Unità di Crisi e tutti i lavoratori dell'Unità di Crisi, per il lavoro che stanno facendo nel gestire quest'emergenza.
Il Piemonte c'è, la Regione c'è e abbiamo persone al comando che sanno quello che fanno.
All'Unità di Crisi, con l'Assessore Icardi alla guida dell'Assessorato alla sanità, si è potuto aprire un ospedale in pochi giorni: l'Ospedale di Verduno, convertito esclusivamente al COVID-19. Situazioni che prima sembravano quasi fantascientifiche, oggi sono reali grazie all'impegno di tanti, di molti: l'impegno della comunità.
Per quanto riguarda il mio Gruppo - la Lega - che con grande senso di responsabilità ha deciso quest'oggi di limitare al minimo gli interventi e procedere celermente all'approvazione di questo provvedimento. Possiamo dire di essere soddisfatti di un bilancio del genere, che vede, dopo tanti anni, 14 milioni per i piccoli Comuni, 14 milioni sulla legge 18, quindi per i piccoli interventi. Questa Regione, dopo sei anni, se non sbaglio rifinanzia la legge 18; e i 14 milioni vanno anche in visione di questa crisi, perché saranno tante le piccole aziende che potranno lavorare nei propri Comuni, con piccoli lavori.
Pertanto, un'attenzione ai piccoli Comuni, alle piccole aziende, fortemente voluta dal mio Gruppo.
Abbiamo 15 milioni di euro sul Fondo Coronavirus, che andrà principalmente alle famiglie, agli asili (pubblici, paritari e privati), che, in questa fase di quarantena ormai per tutti, hanno svolto una funzione fondamentale.
Vanno aiutati loro e le famiglie, per sopperire al loro esborso economico dal bilancio familiare.
Ci sono 6 milioni di euro in più per la montagna, per la Bottega dei servizi, quindi per i piccoli centri che potranno essere sempre più a contatto con la Regione Piemonte. Ci sono 20 milioni di euro, sulla normativa sull'idroelettrico, per le Province; un Ente di coordinamento fondamentale che, in questi anni, è stato quasi dimenticato. Finalmente questi 20 milioni alle Province si ripercuoteranno sull'edilizia scolastica e sulle strade provinciali.
Vengono stanziati 40 milioni di euro per sistemare le case popolari: altra questione importantissima. Abbiamo detto delle persone che soffrono e che saranno ancora più povere dopo questa crisi, sono in particolare coloro che abitano nelle case popolari, che vedranno finalmente un Piano straordinario di 40 milioni di euro per dare dignità a queste realtà.
Abbiamo 10 milioni sulla competitività per il turismo; altri 7 milioni sul turismo, un comparto molto colpito (albergatori, campeggiatori), che rappresenta una nostra priorità. Naturalmente, occorrerà sostenere degli interventi pesanti sulla promozione turistica, una volta finita quest'emergenza.
Grazie agli Assessori Marnati e Caucino, sono stanziati 4 milioni e mezzo sullo smart working, una modalità di lavoro agile da casa e da remoto sperimentata in questo momento, ma che sarà sicuramente il futuro di molti lavori.
Grazie all'Assessore Caucino, si è potuto intervenire sulle RSA e distribuire delle mascherine, pur non essendo una competenza prettamente regionale. Poiché rischiano di diventare un focolaio d'infezione, il nostro Assessore ha colto queste sensibilità e, grazie al suo impegno, si è proceduto a consegnare dispositivi anche alle RSA. Questo è fondamentale per contenere l'emergenza, perché sapete benissimo quanto le case di riposo possano essere fonte d'infezione.
Questi sono alcuni punti del nostro bilancio.
Naturalmente, puntiamo molto sul Piano per la competitività, che è di 600 milioni di euro. La previsione era di gestirlo in 6 anni, ma oggi, con quest'emergenza, vogliamo che il Piano per la competitività sia esaurito in un anno. Naturalmente, andrà profondamente rivisto e stiamo già prendendo contatti con le associazioni di categoria e con tutti gli stakeholder, per far sì che queste risorse importantissime (600 milioni di euro) vadano alle categorie realmente colpite da questa crisi.
In primis, mi rivolgo alle piccole e medie imprese, che sono la colonna portante del Piemonte e dell'Italia e sono quei soggetti che dovranno avere le maggiori risposte da questa compagine politica: rispetto per tutti e aiuto a tutti, però immagino i tanti imprenditori che sono alle prese con mutui, leasing, pagamenti di scadenze fiscali, pagamenti di una certa entità. Sono queste le fasce che devono essere aiutate maggiormente, perch uno studio professionale può chiudere magari una settimana e naturalmente non introitare il guadagno di quella settimana, ma chiudere un'azienda o una fabbrica è molto diverso: ci sono delle spese fisse e delle incombenze molto più pesanti, pertanto dobbiamo aiutare sicuramente le piccole e le medie imprese in primis, che danno fatturato, tassazione e posti di lavoro.
Per la Lega occorre aiutare in primis queste imprese, che sono la colonna portante del nostro Paese, perché siamo preoccupati per loro. Per questo la battaglia politica è pesante ed è anche di scontro con il Governo e l'Europa, perché è impensabile che la Germania destini alle proprie imprese 550 miliardi, per Francia e Spagna se ne stanzino 200, mentre in Italia siamo fermi a 25 miliardi di euro.
Questo deve essere totalmente rivisto. Noi chiediamo una revisione del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), perché, se non si allentano i cordoni europei, è impensabile che le nostre piccole e medie imprese non ricevano aiuti adeguati.
Dopo questa devastante epidemia, servirà un'iniezione di liquidità importantissima, di miliardi e miliardi di euro per far ripartire l'economia.
Questo è un nostro must, un nostro pensiero importante e chiediamo veramente di intraprendere una battaglia, anche come Regione, per far capire l'esigenza di questa iniezione di miliardi di euro per il nostro sistema produttivo. Non sono certamente i 600 euro una tantum alle partite IVA che potranno sollevarci e sollevare nuovamente la nostra economia.
Questo il pensiero del mio Gruppo.
Sono contento che oggi ci sia, al di là di qualche screzio, di qualche visione diversa - ci mancherebbe, è la democrazia - la volontà di tutti i Gruppi di approvare questo bilancio e il riconoscimento, penso unanime, di tutti i Gruppi del grande lavoro svolto in questi giorni dalla Giunta e dall'Assessore alla sanità, oltre al buonsenso di capire che il tempo delle polemiche e delle urla non è sicuramente questo. Questo è il tempo del ragionamento, del seguire e sentire le associazioni di categoria, per poter dare le migliori risposte al Piemonte e ai piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
La parola al Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Anche per il mio Gruppo, Forza Italia, per lo stesso senso di responsabilità, ci sarà un unico intervento.
Desidero iniziare con dei doverosi ringraziamenti, che vogliono essere molto veri, sentiti e di sostanza. I primi vanno, ovviamente, a tutti gli operatori che sono impiegati in prima linea nell'emergenza, (mi limito a dire "tutti gli operatori", così non rischio di dimenticare nessuno), tutti coloro i quali si adoperano, a vario titolo, in quest'emergenza.
Desidero, poi, ringraziare tutte le forze politiche rappresentate in quest'Assemblea, in modo particolare quelle di opposizione, per il senso di responsabilità dimostrato in queste settimane. Desidero anche ringraziare il Presidente Cirio e l'Assessore Tronzano, che, nelle condizioni note, si sono impegnati in modo straordinario nell'emergenza sanitaria e in un importante lavoro che io definirei di limatura, che ci ha consentito di accelerare la discussione del bilancio. Ovviamente, non voglio dimenticare il Presidente Allasia e tutti i dipendenti del Consiglio, grazie ai quali oggi possiamo svolgere il nostro lavoro.
Per entrare nel merito, possiamo dire che il lavoro di limatura che ho accennato non ha perso di vista la situazione d'emergenza che stiamo attraversando. Con il contributo di tutti, il bilancio che stiamo approvando, che si compenetra profondamente con il Piano per la competitività da 600 milioni di euro e con il Decreto anti-crisi del Governo, va nella direzione di creare le condizioni affinché il tessuto economico e imprenditoriale della nostra regione possa tenere anche ora nell'emergenza del Coronavirus.
In queste settimane, mentre la pandemia si sviluppava, la Regione non è stata con le mani in mano. Tra i provvedimenti che possiamo considerare e che l'Assessore ha anticipato nella sua relazione, una prima risposta all'emergenza è arrivata attraverso la messa a disposizione di 200 milioni di euro di cassa, utilizzati per assicurare liquidità a tutti quei settori che aspettavano soldi dalla Regione: soldi, beninteso, dovuti, ma che sono stati trasferiti velocemente.
Con quest'operazione una tantum, ovviamente non ripetibile, mettiamo in circolo denaro fresco per le aziende, le cooperative, le associazioni, i Comuni, che, a loro volta, pagheranno le imprese o altri soggetti (Protezione Civile, Consorzi e quant'altro). Ci sono, poi, i 110 milioni di finanziamenti alle imprese coperti dalla moratoria, consistenti nella soppressione del pagamento della quota capitale delle rate e nell'allungamento della scadenza dei finanziamenti concessi.
Inoltre, abbiamo sbloccato 54 milioni per il Fondo di garanzia. Questa è una misura che dà una risposta concreta alle richieste di credito provenienti dalle micro-piccole e medie imprese e dai liberi professionisti. Infine, vi sono i 90 milioni sul Fondo unico, partito il 18 febbraio 2020, il finanziamento agevolato a contributo a fondo perduto, per progetti d'investimento, sviluppo, consolidamento e per la connessa necessità di scorte. I beneficiari sono le piccole, medie e grandi imprese con limiti diversi.
A queste misure immediatamente disponibili, si aggiungono, come ho già anticipato, i 600 milioni del Piano per la competitività, che partirà non appena verranno pubblicati i bandi; cosa che auspico, come tutti coloro che mi hanno preceduto, avvenga nel minor tempo possibile.
Ci sono anche altri interventi importanti come la creazione di un fondo per la riduzione della pressione fiscale e altri che sono stati condivisi in modo trasversale, ma di cui rivendico fortemente la paternità, cioè la riduzione dell'IRAP per le aziende che s'insediano nel nostro territorio e l'esenzione del bollo auto per chi acquisterà una nuova autovettura. Due misure quanto mai fondamentali, che vanno esattamente nella direzione che oggi auspichiamo: gli aiuti alle imprese e alle famiglie.
Un discorso a parte meritano gli extra LEA.
Forza Italia, fin dalle prime riunioni di maggioranza in cui si è presentato il bilancio, vista la nostra sensibilità nei confronti delle fasce più deboli e fragili della popolazione, ha chiarito che per noi sarebbe stata una priorità non prevedere alcun tipo di taglio o, meglio rimodulazione che vedesse un deficit in quel settore. Certamente condividiamo con i nostri colleghi la necessità di aumentare le risorse per gli altri territori che compongono la nostra regione, ma siamo sempre stati chiari sul fatto che ciò non poteva avvenire a discapito di altri territori; in questo caso, nello specifico, Torino.
Abbiamo presentato, pertanto, un emendamento che prevede di destinare il 50% delle risorse individuate per l'esenzione del bollo auto per chi sostituirà un'auto nel 2020; un importo pari a 3 milioni di euro, proprio agli extra LEA di Torino, portando così il fondo complessivo, tra extra LEA e assistenza domiciliare, a quasi il 10% in più rispetto all'anno precedente. Tengo a sottolinearlo, perché non ci siamo limitati a rimodulare e quindi spostare denaro, ma ad aumentare le risorse rispetto alle fragilità e alle necessità presenti nell'assistenza domiciliare.
Inoltre, mettiamo le mani avanti: anche il prossimo anno, Forza Italia chiederà di avere nel complesso dei capitoli almeno le stesse risorse.
Condividiamo che i fondi per l'assistenza vengano implementati, ma non sulle spalle di un territorio rispetto ad un altro.
Ciò che è fondamentale sottolineare è che questo bilancio, pur in una situazione emergenziale, dà risposte concrete senza discostarsi dall'azione di risanamento dei conti della Regione, già intrapreso.
Vi sono, poi, tante altre partite in cui abbiamo aumentato le dotazioni: dai fondi a disposizione per i danni arrecati dalla fauna selvatica ai contributi per l'acquisto di scuolabus, al Fondo regionale di Protezione Civile, rendendolo, tra l'altro, da quest'anno, per la prima volta, come spese obbligatorie.
Questo è un momento difficile per la nostra regione e per tutto il Paese.
Superata quest'emergenza sanitaria, dovremo affrontare quella economica garantendo le condizioni per ripartire tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno. Non possiamo certamente lasciare indietro le famiglie, le imprese, i lavoratori autonomi, le partite IVA, gli artigiani, i commercianti: tutto il nostro tessuto deve poter ripartire.
Inutile negare che ci aspetta un periodo difficile. Secondo alcune prime stime, l'impatto economico del COVID-19 potrebbe incidere negativamente sul PIL piemontese per una forbice negativa tra il 2,2 e il 4,2% (secondo il Centro Studi Einaudi), mentre in termini assoluti il fatturato potrebbe calare tra i 25 e i 60 miliardi sul prossimo biennio, per non parlare del PIL nazionale che, come ci ha ricordato ieri il Presidente di Confindustria, Boccia, 30 giorni di fermo nelle condizioni attuali potrebbero costare al PIL italiano 100 miliardi.
È evidente che da soli non possiamo farcela. Dovremo lavorare ad un unico e straordinario progetto che veda compenetrarsi gli spazi finanziari dell'Europa e le azioni che ha intrapreso e che intraprenderà il Governo nazionale con le nostre azioni del bilancio e del Piano per la competitività, predisponendoci (tengo a sottolinearlo) a rimodulare con grande flessibilità tutti gli strumenti e le azioni messe in campo, laddove gli scenari lo dovessero richiedere, ovviamente, a partire dal Piano per la competitività.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
La parola all'Assessore Caucino.



CAUCINO Chiara, Assessore al sociale

Grazie, Presidente.
Questo è un momento certamente difficile, un momento che deve tirare fuori il meglio di tutti noi, e ritengo che la Giunta abbia fatto proprio questo cioè abbia posto in essere dei fatti. Non credo sia il momento di polemizzare in alcun modo, ma sia quello di dimostrare alla collettività attraverso i fatti, che questa Amministrazione di centrodestra è presente e sta dando risposte fattive, volte a salvaguardare, nel caso delle deleghe che io posseggo, le fasce più deboli.
La struttura che rappresento si è mossa e lo ha fatto immediatamente, dando risposte concrete. Abbiamo messo in campo numerosissime misure d'urgenza per fare in modo che gli anziani, gli invalidi, i bambini possano subire il meno possibile le nefaste conseguenze di un momento difficile, che oggi nostro malgrado, ci troviamo a vivere.
Ritengo che, se siamo in buona fede, siamo in grado di riconoscere quanto è stato fatto e dovrà necessariamente continuare a essere fatto. Attraverso l'Assessore Icardi e il Gruppo della Lega (posso parlare a nome del Gruppo Lega, in particolare), questo non mancherà mai. Non ci siamo risparmiati, e lo abbiamo fatto nello specifico nell'ambito del welfare, mettendo in campo quasi immediatamente una DGR che ho portato all'attenzione dell'intera Giunta e che è stata subito approvata, per dare indicazioni a tutti i comparti socio-assistenziali del sistema piemontese, che necessitavano di linee guida e di indicazioni precise.
Questo è il nostro compito: non lasciare i territori in balìa di loro stessi, ma dare indicazioni precise, che possano mettere ordine in un momento - ahimè - drammatico.
Abbiamo uniformato i comportamenti su tutto il territorio regionale abbiamo comunicato ai Centri diurni, per esempio, di sospendere le proprie attività, abbiamo dato indicazioni anche alle strutture educative territoriali, a tutte le RSA; insomma, ci siamo mossi davvero attivamente questo, voglio sottolinearlo - in assoluto e continuo contatto con il territorio.
Ho creato un gruppo di continuo confronto con la maggior parte dei direttori dei più grandi Consorzi, con i rappresentanti delle cooperative con il mondo del sociale in generale, dalla Caritas al volontariato, perch ritengo che in questo momento tutti debbano unirsi per dare risposte nell'immediato, il più attinenti alle esigenze che nascono dai territori.
Questo è un lavoro fondamentale, che nel nostro caso è stato fatto immediatamente.
Abbiamo sospeso - ahimè - alcuni servizi fondamentali, di supporto per le famiglie, gli invalidi e gli anziani (pensiamo ai Centri diurni), ma ho inviato una nota assessorile volta a chiarire che, quando, da una parte viene meno un servizio, dall'altra deve essere attivato con altrettanta motivazione e solerzia un servizio domiciliare, perché gli anziani, i bambini e gli invalidi non possono mai essere lasciati soli. Anche questo è stato fatto immediatamente.
È stata posta in essere una DGR per derogare ai titoli degli operatori sociali, perché purtroppo in questo momento molti operatori sociali si ammalano, altri si mettono in mutua per paura e questo è anche comprensibile, ma noi non possiamo far venire meno dei servizi essenziali per mancanza di personale. Siamo in guerra e ritengo che in guerra si debbano fare delle scelte spesso anche difficili, al limite di quello che si andrebbe a fare in tempi di pace (passatemi questa parola), quindi abbiamo derogato ai titoli degli operatori sociali, perché è necessario che gli operatori che non sono più in grado di svolgere la propria attività vengano sostituiti il prima possibile da altri operatori.
Abbiamo fatto una richiesta all'Unità di Crisi relativamente al fabbisogno dei dispositivi di protezione, perché è vero che la sanità ha avuto all'inizio, una priorità e questa è una priorità assolutamente sacrosanta ma è altrettanto vero - e questo è un concetto che ho difeso a gran voce e con grande forza - che, se il mondo socio-assistenziale entra in crisi e cade, questo aspetto si riverserà necessariamente nell'ambito sanitario con tutte le nefaste conseguenze che dovremo aspettarci.
Abbiamo distribuito più di 42 mila mascherine a tutto il comparto socio assistenziale e nella giornata di domani saranno distribuite altre 12 mila mascherine; quindi non soltanto alle RSA, ma a tutti i presidi legati ai minori, agli invalidi e agli homeless, cioè quei soggetti che, loro malgrado, non possono restare in casa e si trovano in una condizione assolutamente peculiare, per cui è necessario che anche costoro abbiano dei dispositivi di sicurezza cui fare riferimento.
Tra l'altro, ho voluto mettere mano al capitolo relativo ai bambini capitolo cui tengo particolarmente, che è quello che abbiamo dotato di un milione di euro. Ho sottratto a questo capitolo, per quanto possibile, per queste prime tre mensilità dell'anno, 225 mila euro per aiutare, in questo momento drammatico, tutti quei bambini reclusi - passatemi il termine come siamo noi nelle nostre abitazioni - ospiti di comunità e di case famiglia e che hanno la necessità di svagarsi e sentire la presenza dell'Istituzione. Pertanto, ho fatto sì che venissero distribuite le risorse per sviluppare progetti di natura ludico-ricreativa e di socializzazione.
Come ha già detto il nostro Capogruppo, abbiamo stanziato 4,5 milioni per il lavoro agile; questo lo avevamo già previsto come welfare aziendale però ho voluto anticipare tale misura e incrementarla di risorse per dare vicinanza a tutti quei soggetti che si trovano costretti a lavorare da casa. Pertanto, un sostegno di 4,5 milioni di euro, in questo momento, è assolutamente significativo.
Sto lavorando a una DGR per sospendere i pagamenti dei canoni d'affitto e di locazione a favore di quelle attività commerciali che locano i locali delle ATC, e sto preparando una DGR per sostenere la locazione privata.
Anche qui, stiamo accelerando i tempi per immettere nel sistema 3 milioni e 635 mila euro per aiutare soprattutto le fasce deboli - anziani e pensionati - affinché abbiano un aiuto concreto e mensile per pagare il canone di locazione, qualora stiano affittando e locando la propria abitazione nel mercato libero.
Quindi, tutta una serie di attività tra cui la sospensione della morosità incolpevole. Abbiamo anche prorogato i termini per il pagamento della quota minima e abbiamo fatto sì che questi esiti venissero prorogati nella comunicazione a favore degli enti gestori. Anche in questo caso, parliamo di edilizia sociale.
Infine, devo dire che, tra gli emendamenti che ho ricevuto rispetto alle deleghe specifiche che rappresento, mi ha colpita positivamente l'emendamento del Consigliere Gallo, che sottolinea come la neuropsichiatria infantile versi in condizioni disastrose. Non dobbiamo certamente pensare che solo in questo momento di crisi ci si accorga di certe falle del nostro sistema: che la neuropsichiatria infantile abbia necessità di iniezione di risorse è cosa assolutamente conosciuta.
Voglio svolgere delle riflessioni sull'emendamento presentato dal Consigliere Gallo, il quale chiede a me, alla Giunta e a tutto il Consiglio di iniettare 500 mila euro a favore della sanità. La neuropsichiatria non è certamente una competenza della sottoscritta, ma espressamente dell'Assessore Icardi; ma mi fa riflettere il fatto che io, che gestisco un bilancio di 200 milioni, debba dare 500 mila euro a un bilancio che gestisce 9 miliardi di euro. Questo non vuole essere un alibi: le mie risorse sono decisamente inferiori a quelle che la sanità è chiamata a gestire.
Devo dire che il capitolo dei bambini è un capitolo cui tengo e per il quale ho previsto una serie di progetti. Se accogliessi la seppur legittima e condivisibilissima istanza del Consigliere Gallo, su quel capitolo non avrei più alcuna possibilità di agire; pertanto, spero che il Consigliere Gallo abbia compreso la mia posizione, stante il fatto che quel capitolo è già stato eroso di 225 mila euro, proprio per attivare, in questo momento di urgenza, una serie di progetti di natura di intrattenimento per i bambini che vivono nelle comunità.
Voglio chiudere con il discorso degli extra LEA, che interessa un po' tutti, sia le minoranze sia la maggioranza. Nella mia azione politica, ho voluto mettere al centro le fasce deboli, e l'ho fatto davvero convintamente. Nel momento in cui ho rimodulato le risorse legate agli extra LEA, ho voluto mettere al centro gli anziani.
Mi spiace che qualcuno non l'abbia compreso profondamente; si parla di esportare un modello vincente come quello di Torino, riguardante gli extra LEA: mi chiedo per quale motivo questo modello vincente non sia stato esportato a favore di tutto il territorio piemontese nelle scorse legislature.
Noi della Lega, per la prima volta (da 16 anni la situazione degli extra LEA era statica, mentre era necessario approfondire e mettere mano al problema), abbiamo avuto il coraggio, che speriamo ci venga almeno riconosciuto, di rimodulare dei sacrosanti servizi a favore di tutto il territorio piemontese e di tutti gli anziani piemontesi, affinché il servizio domiciliare possa essere garantito non soltanto all'anziano che risiede a Torino, ma anche all'anziano che risiede a Biella, a Vercelli o in qualsiasi altra città piemontese.
Per noi, questa è un'operazione di rimodulazione del sistema; del resto, il sistema Torino potrà recuperare agevolmente un milione di euro, perché io ho traslato 5 milioni dal capitolo extra LEA al capitolo regionale legato ai servizi domiciliari per gli anziani non autosufficienti.
L'operazione proposta da Forza Italia nulla toglie alla mia azione politica e se si è voluto pensare di riconsegnare una quota di questi trasferimenti in capo al capitolo extra LEA, ben venga; diciamo che la mia operazione di giustizia non viene in alcun modo lesa. Sono contenta di averla posta in essere e soprattutto che alla fine si sia trovato un accordo generale.
L'intervento della Consigliera Frediani, che ho molto apprezzato, riguarda il fatto che in questo momento di grave crisi è assolutamente necessario mettere al centro la povertà, l'aspetto della solitudine. Non è semplice mettere in campo misure generali e regionali in tempi brevissimi, perch occorre fare delle riflessioni per non errare e occorrono soprattutto delle risorse, che in questo momento non abbiamo, da veicolare ai singoli ambiti.
Convengo, però, assolutamente, che si tratta di aspetti centrali soprattutto in un momento come questo, in cui siamo costretti nelle nostre abitazioni e, per alcune persone, c'è bisogno anche di un supporto di tipo psicologico.
La lotta alla povertà vive di risorse statali, quindi non direttamente veicolate da noi, come Regione, pertanto tutte le azioni che possono essere messe in campo in ambito di lotta alla povertà sono messe in campo direttamente dai territori.
Il Gruppo della Lega e quest'Amministrazione di centrodestra hanno cercato e stanno cercando di non risparmiarsi e di mettere in campo le maggiori misure possibili per superare questo momento di gravissima crisi individuale e - ritengo - anche economica, assolutamente.
Voglio concludere con un augurio. Vorrei che certi dissidi venissero meno e che, sia nell'ambito della maggioranza sia tra maggioranza e opposizioni ci fosse la volontà di collaborare soprattutto riguardo alle fasce deboli che ho l'onore di rappresentare, per trovare il giusto modo di affrontare questo momento di grande preoccupazione per tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Caucino.
I tempi si sono un po' dilatati, per interventi, sia dell'Assessore Tronzano sia dell'Assessore Caucino in sede di discussione generale concernenti tutto il complesso dei provvedimenti.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

Non so se mi si sente, perché un attimo fa non c'è stata connessione.



PRESIDENTE

Assolutamente sì.
È in linea e in streaming, quindi può proseguire l'intervento.



GIACCONE Mario

Penso sia doveroso e, paradossalmente, anche un diritto di ogni Gruppo del Consiglio regionale ringraziare tutti i lavoratori che stanno garantendo i servizi di base, che sono un po' il tessuto connettivo della nostra comunità. Pertanto, richiamo quanto è già stato detto da altri: anche il nostro Gruppo vuole ringraziare tutti i sanitari, che, in diversi ruoli, si stanno occupando dei cittadini contagiati, così come tutto il settore dei trasporti, le forze dell'ordine, che stanno garantendo l'ordine pubblico gli amministratori pubblici e il personale della Regione, ma anche tutti coloro che nei supermercati consentono a ciascuno .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

Un ringraziamento particolare ai farmacisti - tutti sapete la categoria cui appartengo - ai quali non ho mai fatto riferimento, ma questa volta lo voglio fare, per il ruolo che stanno rivestendo sia negli ospedali sia negli esercizi di vicinato sia nelle farmacie, che si sta dimostrando dirimente. La farmacia è l'unica, dal punto di vista sanitario, insieme agli ospedali, agli esercizi di vicinato e alla parafarmacia, a essere considerata un presidio necessario e indifferibile, e dimostra, una volta di più, un aspetto che forse fino a ieri era un po' sottovalutato o poco considerato: la funzione di camera di compensazione tra le pressioni di una situazione particolare come questa e le necessità che nascono, in seguito a una situazione del genere, nei cittadini. Sappiamo quanto sia importante la dispensazione del farmaco, ma anche il poter fornire le corrette informazioni ai cittadini, poterli rassicurare e fare da elemento di "contenimento" dell'ansia e delle paure generali.
Fatto questo ringraziamento, che considero dovuto, nei confronti di tutti i lavoratori che consentono alla nostra comunità di continuare ad andare avanti, pongo una breve nota, perché, anche rispetto a come ci siamo accordati nella Conferenza dei Capigruppo, ho notato qualche piccola distonia.
Penso che tutti possano apprezzare, in questo clima di fair play istituzionale, la responsabilità dell'opposizione, che, rispetto al bilancio, sin da subito non ha apposto atteggiamenti ostruzionistici o che possano ritardare l'approvazione del bilancio stesso, che consideriamo fondamentale. Anche rispetto al modo in cui questa crisi sanitaria viene gestita, nessuno si è permesso di "ostacolare il manovratore" se non attraverso suggerimenti educati e sempre volti alla risoluzione del problema e mai per mettere in difficoltà chi, in questo momento, sta gestendo il tutto.
Anche se sono dall'altra parte dell'emiciclo, ho molta considerazione del lavoro che stanno svolgendo sia l'Assessore Icardi sia il Presidente Cirio.
Non è questo il momento di giudicare dove si stia facendo giusto o dove si stia facendo sbagliato: è il momento di sostenerli in ogni modo.
Eventualmente, quando il momento non sarà più quello dell'emergenza verranno fatte altre considerazioni.
Sono rimasto, invece, un po' stranito di fronte ad alcuni toni, che non voglio definire "trionfalistici", che ho sentito in qualche rappresentante della maggioranza rispetto a questo bilancio, perché è proprio il presupposto che ho detto, cioè l'atteggiamento dell'opposizione, che consentirà di arrivare a una rapida risoluzione del provvedimento. Non è stata una battaglia d'Aula o la capacità di portare a casa determinati risultati, ma il senso di responsabilità nei confronti di una necessità comune.
Inoltre, alla Conferenza dei Capigruppo avevo inteso che ci sarebbe stato un intervento per Gruppo. Io intervengo per il mio Gruppo e nessun altro interverrà, ma anche nella discussione generale mi aspettavo di sentire l'Assessore al bilancio, come è legittimo che sia e come è stato utile per capire quali fossero le sue posizioni, ma non capisco come mai ci siano interventi o relazioni anche di altri Assessori. Non lo dico in tono polemico, ma per l'ordine dei lavori.
Per necessità di brevità, vi sottopongo solo due riflessioni, che ritengo riflettano la situazione generale. Una, è che dovremmo ripensare il modo in cui intendiamo la sanità pubblica. Nel mandato precedente, avevamo necessità dettate dal bilancio, quindi abbiamo dovuto procedere secondo una certa politica, per evitare di essere commissariati. Proviamo, in quest'occasione e d'ora in avanti, a ragionare tutti insieme in maniera diversa riguardo alla gestione del comparto sanitario pubblico, perch questa pandemia ci ha dimostrato che l'economia di un territorio e l'economia di un Paese sono strettamente legate non solo all'economia sanitaria, ma anche al modo in cui si concepisce la sanità.
E il modo in cui sta rispondendo la sanità pubblica in questo momento, con uno sforzo e una capacità di reazione assolutamente superiori alle risorse messe a disposizione, dimostra non solo che i due aspetti sono strettamente legati, ma anche che dobbiamo ripensarli. Questa considerazione non è in contraddizione - lo ripeto - con quello che è stato fatto dalla precedente Amministrazione, perché lì eravamo in una circostanza particolare, ma adesso che ci troviamo in una posizione nuova, proviamo a ripensare .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

. anche con una corretta integrazione della sanità pubblica da parte della sanità privata, con rapporti che siano chiari a priori e che non ci mettano nella necessità a dover richiamare l'aiuto del privato su rapporti estemporanei, che nascono in quel momento.
Faccio parte di una categoria che proprio dalla collaborazione e dalla convenzione con il Pubblico restituisce al territorio (e lo sta dimostrando e più che mai in queste settimane) un servizio insostituibile; mi sembra che sia un buon esempio di collaborazione tra gli uni e gli altri e invito a un ripensamento e a una riconsiderazione del modello sanitario, anche nella nostra Regione.
La seconda riflessione riguarda un ragionamento più ampio, che voglio riprendere e che è già stato parzialmente espresso sia dalla Consigliera Frediani sia dal Consigliere Grimaldi: mi sembra che la circostanza di questa pandemia e del Coronavirus ci inviti anche a un cambiamento di paradigma rispetto al nostro modo di concepire il modello di società. Cosa dobbiamo ripensare, anche a livello regionale, rispetto alle relazioni tra il territorio, rispetto alle relazioni tra le persone, rispetto all'idea di sviluppo, di assistenza di ambiente? Perché sembra (lo dico senza critiche e senza polemiche) che per necessità, in questo momento, e anche forse per urgenza, nel bilancio che abbiamo presentato noi stiamo proponendo formule vecchie a problemi nuovi: continuiamo a ragionare secondo un paradigma precedente che, probabilmente, non si sta dimostrando inadeguato, ma che alla fine di questo fenomeno, di cui ancora non riusciamo a mettere il termine, avrà dimostrato tutta la sua fragilità. Lo dico appunto senza polemiche e anche con comprensione della situazione di difficoltà in cui l'Assessore stesso si trova; da alcune considerazioni fatte dall'Assessore al bilancio nel corso della presentazione, ho impressione che l'idea dell'Assessore stesso sia che il governo di questa Regione, in questo momento, non sia costruito, pensato o immaginato su quello che sarà questo virus.
Visto che è stata fatta una metafora, visto che questo periodo è stato avvicinato, per quanto sia una similitudine che non mi piace già solo per il termine, cioè non condivido quell'impostazione, ma è vero che quando questo virus avrà ho terminato i suoi effetti, noi ci troveremo in una situazione che, per certi versi, potrà essere riconducibile a quella del dopoguerra. Allora, per quel momento è stato un modello sul quale il nostro Paese si è ricostruito, ha vissuto e ha prodotto una sua stessa prosperità e un benessere di cui hanno beneficiato buona parte dei nostri territori.
Qual è il modello sul quale noi vorremmo rilanciare il nostro territorio e la nostra Regione, quando il Coronavirus avrà terminato i suoi effetti? È questo il ragionamento a cui invito le forze di maggioranza e le forze di opposizione a prestare attenzione, perché abbiamo la responsabilità di indirizzare tutte le nostre scelte su un modello nuovo che possa garantire ai cittadini un più autentico benessere. Il precedente modello probabilmente non è adeguato.
Concludo con una riflessione. Avrete letto che Bill Gates, qualche tempo fa, aveva anticipato questo tipo di pandemia e aveva negato il fatto che il problema vero fosse il terrorismo, quanto la possibilità di una pandemia e la diffusione di un virus di questo tipo; aveva ricondotto i motivi di questo terribile pericolo, che poi purtroppo si sono dimostrati non solo pericoli potenziali, ma pericoli oggettivi, gli effetti dei quali stiamo vivendo, all'aumento della popolazione e del degrado ambientale. Mi sembra che queste affermazioni dimostrino (questo, secondo me, dimostra a maggior ragione il cambiamento di paradigma) che esiste in questo mondo un legame indissolubile, e ancor più lo sarà in futuro, tra gli ultimi e i primi, tra quelli che sono in una posizione di privilegio e quelli che sono in una posizione di maggiore difficoltà, tra chi ce la fa e chi non ce la fa.
Cioè, diventa velleitaria l'idea di poter costruire dei muri o delle separazioni tra chi ce l'ha fatta e chi no, perché se ieri con un luogo potevi tenere lontano chi ti faceva paura (e qui è dimostrato l'esemplificazione della debolezza di quel tipo di modello) che non ci sono muri che possano separare un Paese dall'altro, una categoria dall'altra una classe sociale dall'altra, perché qui il virus se lo "beccano" tutti.
Allora, o ripensiamo a delle risposte d'insieme, a delle risposte globali che risolvano il problema a tutti o non si può, come si poteva pensare fino a ieri, risolvere il problema o considerare che il problema non ci riguardi, perché siamo in una posizione di vantaggio, perché nella posizione di vantaggio non c'è più nessuno: quotidianamente, facendo un esempio terra terra, in farmacia arrivano tutte le classi sociali, tutte le categorie che possono essere contagiate indistintamente. Quindi non è più una questione di separarsi o di avere atteggiamenti egoistici di difesa di zone, perché il virus passa qualunque confine pensato fino a ieri.
Penso che esista un mondo e che c'è un territorio e una risposta che prescinde dall'idea di confini, che salva tutti; se rispondiamo con lo schema precedente siamo destinati a essere contagiati tutti e a non avere il vaccino per essere tutti guariti e per riprendere e rilanciare il nostro territorio e il nostro Paese.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sarò molto rapido.
Anch'io mi aggiungo ai ringraziamenti a chi è in prima linea a combattere in questo momento difficile che stiamo anche a livello a livello internazionale.
Visto che stiamo parlando di bilancio, volevo fare una precisazione. Ho ascoltato con molto interesse quanto è stato riportato dai colleghi e condivido chiaramente ciò che hanno espresso i miei colleghi di Gruppo, ma anche le molte altre riflessioni dei colleghi che sono intervenuti: quando si è parlato della necessità della Regione d'intervenire anche oltre quelli che sono i provvedimenti messi in campo dal Governo, si è fatta un po' di confusione, perché si sono paragonati i 25 miliardi stanziati dal Governo italiano con i 550 miliardi annunciati dal Governo tedesco. Voglio fare questa precisazione, visto che si stanno alimentando dichiarazioni che non corrispondono alla realtà, per quanto riguarda gli stanziamenti di bilancio.
I 25 miliardi messi sul piatto dal Governo italiano sono 25 miliardi di liquidità, messi a disposizione dal Governo per un'iniezione di liquidità immediata, per l'assunzione di medici e infermieri, per comperare tutto il materiale necessario per questa emergenza e per intervenire con misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori: soldi freschi, soldi che vengono messi in mano ai destinatari del provvedimento. Mentre, per quanto riguarda i 550 miliardi della Germania, sono garanzie di liquidità, cioè sono fondi che permettono alle imprese e alle famiglie di accedere al credito, con garanzia fornita dallo Stato attraverso la Banca pubblica tedesca che è assimilabile alla nostra Cassa Depositi e Prestiti. Quindi, non si tratta di una vera e propria liquidità che lo Stato mette in tasca alle imprese ma una sorta di promessa di pagamento nel caso in cui si acceda al credito da parte di imprese e famiglie.
I nostri 25 miliardi, insieme agli altri provvedimenti messi in campo dal Governo, permetteranno di sbloccare un flusso di denaro che è stato quantificato in circa 350 miliardi. E se noi andiamo a prendere questo dato, che alla fine è la ricaduta economica che andrà a generare nei prossimi mesi, e se questo intervento lo paragoniamo al PIL si rileva che noi abbiamo fatto uno sforzo maggiore rispetto agli altri Paesi per andare incontro alle esigenze della nostra economia.
Spero di essere stato il più breve possibile e di aver fatto chiarezza su questo punto. e ringrazio per avermi concesso la parola.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Non essendoci altri iscritti a parlare sulla discussione generale proseguirei.
la parola all'Assessore Tronzano, per la replica.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie Presidente.
Ringraziando tutti per l'eccellente qualità degli interventi, condivisibili o meno che essi fossero, tengo a dare alcune specificazioni. Innanzitutto noi stiamo iniziando a creare una task force attraverso una deliberazione che penso andrà in Giunta venerdì,, per mettere insieme tutte le migliori teste pensanti per ragionare sull'avvento del post-coronavirus, quindi diciamo così - della nuova libertà che avremo. Questa task force è stata elaborata con deliberazione e naturalmente sarà composta dalle Associazioni di categoria, credo dagli Enti locali e anche dalle forze sindacali comunque, persone che hanno a cuore il territorio piemontese e che quindi possono darci dei buoni suggerimenti.
Naturalmente, questa task force sarà poi traslata - diciamo così - anche a livello di Consiglio: fin da ora do la disponibilità ai Consiglieri di maggioranza e di opposizione per ragionare sui temi economici, come e quando essi vorranno.
Sull'aspetto dell'elettrificazione, invece, vi invito ancora a fare un'analisi; naturalmente, l'analisi non deve partire dalla Regione, la Regione in questo caso non c'entra nulla, perché creerebbe soltanto distorsioni a nocumento alla nostra Regione Piemonte. Io invece l'appello lo voglio fare all'Unione Europea e lo faccio a voi, come valutazione perché l'elettrificazione dell'auto porta a un meno 30% (queste sono le previsioni) di occupazione nella filiera dell'Automotive, che per noi è fondamentale. Pertanto, l'analisi che facciamo è, visto che tra l'altro hanno rinviato le Olimpiadi nel 2021, nulla è intoccabile: a seguito di questa emergenza, valutiamo se rallentare - provvisoriamente, chiaramente questo tipo di percorso, ma la valutazione la deve fare l'Unione europea che deve ripensare alla propria politica economica, come facciamo noi peraltro, e lo Stato italiano, a seguito del Coronavirus. Quindi, questo è il mio invito alla riflessione: non certo un intervento a piedi giunti da parte della Regione, che non ha nessun tipo di possibilità di fare interventi.
Sul futuro. Secondo noi, naturalmente con tutte le possibilità del caso di migliorare le nostre valutazioni, visto che siamo esseri umani come tutti abbiamo idee chiare sia sulla scrittura della nuova programmazione economica europea, sempre se saranno mantenuti questi tempi della programmazione 2021-2027 per poter arrivare ad avere le risorse nel 2022: le parole chiave, certamente, sono "economia circolare" e "digitalizzazione". Oggi abbiamo idee chiare - condivisibili o meno perché gli assi europei di riprogrammazione del FESR sono in fase di valutazione da parte nostra e, secondo noi, è bene andare a posizionare tutte le risorse possibili postabili all'interno dell'asse 3, quello che riguarda le piccole e medie imprese e, magari, spostare risorse da Agenda urbana, che secondo noi, in questo momento, ha una priorità minore. Quindi valutazioni sull'asse 3 e sul FESR sono in corso di analisi.
Il confronto sul Piano per la competitività è naturalmente nelle cose: non appena la Giunta avrà fatto le sue valutazioni, eventualmente, di modifica non è detto che tutto il Piano per la competitività sia da cambiare sarà messo a disposizione del Consiglio e con esso sarà valutato.
Certamente, una delle priorità, come chiedono molti Consiglieri, sarà quella di anticipare le risorse entro il 2020, compatibilmente con le possibilità che ci darà Bruxelles, che credo saranno comunque notevoli rispetto a quello che sta succedendo in queste ore.
Poi, dobbiamo far sopravvivere le imprese; e qui arrivo al ragionamento che faceva il Consigliere Gallo, che mi ha affascinato, ma, secondo noi, in questo momento non è la priorità. Perché non è il credito - è anche il credito - ma è la liquidità, di cui hanno bisogno le imprese e la seconda edizione della tranched cover, che è stata fatta a livello piemontese non ha dato i risultati sperati. Allora qual è il ragionamento che stiamo facendo con le altre Regioni? È spostare a livello nazionale queste tranched in modo che le banche siano più allettate e riescano a far partecipare più aziende e dando quindi più credito. Tutte le Regioni insieme, collocano la loro disponibilità finanziaria su questa tranched, e cercano di fare avere il maggior numero possibile di credito alle imprese perché sempre di credito, in questo caso, si parla.
Altra azione che cerchiamo di attuare, che il Governo, secondo me, ha sottovalutato in questa fase, è la richiesta di revisione del decreto legge 35 sulla liquidità, iniettata nelle Regioni nel 2014 (vado a memoria); quei 3 miliardi e mezzo che la Regione sta pagando pesantemente. Abbiamo chiesto di poter rivisitare gli interessi passivi su questa operazione: perch erano al 4%, ma oggi potrebbero essere all'1%. Se questa possibilità ci verrà data dal Governo, potremmo liberare veramente risorse importanti e non solo i 25 milioni: in questa emergenza, oggettivamente, poca cosa.
La questione del bollo. Il bollo è tassa di proprietà e non tassa di circolazione, quindi sarebbe bello poterlo calibrare sui chilometri percorsi, ma noi non possiamo farlo finché la legge nazionale la considera tassa di proprietà e non di circolazione.
Venerdì o la prossima Giunta abbatteremo anche gli interessi e le commissioni a carico delle aziende che hanno rapporti con le banche attraverso il Fondo di Garanzia; questa è un'ulteriore misura che mettiamo a disposizione delle aziende immediatamente, perché la sopravvivenza nell'immediato è fondamentale. Manca solo più la liquidità, perché quello è il punto centrale sul quale noi batteremo e invito tutti a battere veramente con grande attenzione, perché il Governo possa inserirsi in questo ragionamento.
Il Piano d'investimenti, attraverso gli FSC, sono molto importanti e concordo con chi l'ha detto. Gli FSC sono una risorsa fondamentale e un grande Piano di investimenti pubblici ci dev'essere, e se riusciamo a fare quello che abbiamo in testa, ci sarà.
Sul mercato nazionale, come ho detto, ci sono luci e ombre. Ombre sui lavoratori autonomi e sulle partite IVA: cercheremo di intervenire, per come sarà possibile. Oggi, non possiamo, come Regione, intervenire sulle partite IVA; se l'Europa ci darà degli spazi derogando, secondo l'articolo 107, agli aiuti di Stato potremo intervenire.
Quindi, concludo dicendo che senz'altro tutto quello che sarà possibile lo faremo; tutte le discussioni affinché ci diate buoni suggerimenti, ci saranno; in tempi bui - come dice il Presidente del Consiglio - occorrono interventi straordinari, che non può che mettere in campo lo Stato, l'unico che ne ha la forza. Noi possiamo cercare di fare tutto il possibile, fare con le risorse che abbiamo a disposizione; in 3 mesi il PIL potrebbe scendere i circa 175 miliardi a livello italiano e pensiamo un blocco economico intorno al 40%.
Chiaramente, dobbiamo dialogare con i Sindacati, viste anche le polemiche di oggi, ma dobbiamo pensare che la nostra economia deve sopravvivere. Li inviteremo, insieme al Prefetto, per parlare del Decreto Legge del Presidente Conte, che entrerà in vigore domani, e valuteremo con grande attenzione tutte le loro analisi in merito all'Allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio.
Questo è quanto; vi ringrazio per l'attenzione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Se non ci sono altri interventi, comunico che dalla Giunta sono stati presentati tre emendamenti legati all'emergenza sanitaria.
Se l'Assessore Tronzano vuole intervenire, altrimenti passerei .



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Presidente, non so se intervenire o no: ho già esposto durante .



PRESIDENTE

Va bene. La prassi prevede che sia richiesto all'Assessore se intende replicare e io mi attengo.
Sono tre emendamenti; qualche Consigliere chiede d'intervenire sugli emendamenti? La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Sull'ordine dei lavori, per chiarezza, dato che all'inizio di questo Consiglio regionale avevamo capito delle cose e poi se ne sono verificate delle altre, vorremmo capire se tutti gli emendamenti dei Gruppi di maggioranza dobbiamo ritenerli ritirati, tranne uno, quello a prima firma Ruzzola sugli extra LEA e che rimangono solo gli emendamenti della Giunta.
Chiedo all'Assessore Tronzano se, cortesemente, può esprimersi, visto che abbiamo trattato insieme tutti i punti all'o.d.g., sugli emendamenti presentati dal Gruppo del Partito Democratico e su quelli presentati dal resto delle minoranze, per comprendere se ci sono delle differenze di atteggiamento nel metodo e nel merito.



PRESIDENTE

Sì, è correttissimo.
Adesso stiamo parlando del Documento di Economia e Finanza Regionale e indubbiamente il Consigliere Ravetti parla dell'ordine generale del provvedimento legato al bilancio.



RAVETTI Domenico

Certo.



PRESIDENTE

Solo per chiarezza, anche per chi ci ascolta da casa e per tutti i Consiglieri che stanno seguendo un filo logico, come ho chiesto prima all'Assessore Tronzano.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Chiedo scusa in anticipo, ma per ragioni di metodo e non di merito - in fase di assestamento valuteremo tutti gli emendamenti che, naturalmente non dovranno essere tutti condivisi, chiaro? - in questo bilancio, boccer tutti gli emendamenti presentati. Sugli ordini del giorno, invece valuteremo caso per caso.
Confermo, se non ci sono cambiamenti, che, tranne l'emendamento Ruzzola tutti gli altri emendamenti saranno ritirati e soltanto la Giunta presenterà emendamenti.
Naturalmente, se ci sono correzioni .



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello

Confermo al Presidente, che quantomeno, noi Fratelli d'Italia avevamo presentato alcuni emendamenti, che sono stati direttamente convertiti in atto d'indirizzo collegati, altri che sono stati semplicemente oggetto di rinuncia, un emendamento per stornare risorse su capitoli emergenziali da un capitolo di origine che riguarda il sostegno e interventi ai cittadini extracomunitari del quale, a fronte, di rassicurazione di comprensione nell'emendamento di Giunta della nostra richiesta, confermo il ritiro.
Quindi, da parte di Fratelli d'Italia non ci sono emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie.
Nel frattempo faccio la parte del diavolo - possiamo dirlo in questo momento storico.
Il Consigliere Preioni. Diamo per silenzio-assenso?



PREIONI Alberto

Sì, sì, ovviamente, per l'esigenza di votare alla svelta e di approvare.



PRESIDENTE

Va bene. Vengono ritirati.
Penso che questo sia condiviso dalla maggioranza e dalla minoranza, non tanto per celerità, ma per dare certezza a tutto il sistema economico della Regione.
Tornerei sul Documento di Economia e Finanza Regionale, la delibera 5.
Qualche Consigliere chiede d'intervenire? Siamo alla votazione degli emendamenti.
Consigliere Ravetti, chiede una sospensione di 5 minuti o ci si vuole confrontare come Capigruppo?



RAVETTI Domenico

Presidente, ho la necessità di confrontarmi con i colleghi del mio Gruppo e, velocemente, anche con i colleghi Capigruppo di opposizione. Davvero, 5 minuti.



PRESIDENTE

Va bene.
Sospendiamo per 5 minuti. Appena avete finito, mi fate sapere.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.11 riprende alle ore 15.38)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Poiché nessuno chiede la parola, proseguiamo con la votazione degli emendamenti.
Procedo, quindi, all'appello nominale per la votazione.
Ricordo che durante la votazione è necessario mantenere attiva la telecamera e, dopo l'espressione verbale del voto, occorre confermarlo in chat.
Il numero legale è 24.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta è positivo.
Stiamo parlando della DGR 5?



PRESIDENTE

Sì, il DEFR, il Documento Economico Finanziario Regionale.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento n. 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento n. 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 3) dell'allegato A, pagina 14 paragrafo 1.4 presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 3).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla proposta di deliberazione n. 5.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Presidente, prima forse avevo il microfono disattivato. Io ho votato la presenza.



PRESIDENTE

Sì, è stato scritto. Poi faremo la spunta di tutti e verificheremo.
Nelle votazioni, soprattutto per iscritto, dovete scrivere la presenza.
Poiché abbiamo detto che le votazioni devono essere fatte con la videocamera attiva, con l'espressione verbale del voto e conferma in chat per avere la certezza delle votazioni, successivamente manderemo uno specchietto con la richiesta di voto, in modo tale che non ci siano fraintendimenti.
Mi chiedono se la Consigliera Nicotra è attiva e presente, perché non ha mai confermato.



NICOTRA Letizia Giovanna

Sì, sono attiva e ho votato favorevolmente a tutti e tre gli emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie, lo scriva sulla chat in modo che rimanga a verbale.
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto sulla proposta di deliberazione n.
5.
Non essendoci richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Ricordo di esprimere il voto con le tre modalità previste: facciale con la telecamera, espressione verbale e sulla chat, affinché non ci siano fraintendimenti.
Indìco la votazione per appello nominale sulla proposta di deliberazione n.
5, il cui testo, come emendato, sarà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non ho percepito il voto della Consigliera Disabato.
La Consigliera Nicotra l'ho sentita: ha problemi sulla linea.
Il Consigliere Protopapa l'ho sentito adesso.
La Consigliera Disabato ha problemi sullo schermo, però ha scritto che è contraria.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 67, inerente a "Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2020-2022)


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 67, di cui al punto 4) all'o.d.g.
L'Assessore ha già illustrato la proposta.
Se non ci sono ulteriori integrazioni, apriamo la discussione generale.
Non essendoci richieste di intervento in discussione generale, passiamo alla votazione per appello nominale.
Ricordo che durante la votazione è necessario mantenere sempre attiva la telecamera e, dopo l'espressione verbale del voto, occorre confermare in chat.
Indìco la votazione per appello nominale sulla proposta di deliberazione n.
67, il cui testo sarà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
La Consigliera Disabato ha scritto di aver votato in senso contrario.


Argomento:

Inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Il disegno di legge n. 63, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020- 2022 (Legge di stabilità regionale 2020)", è stato iscritto al punto 6) all'o.d.g.
Poiché la legge di stabilità deve essere esaminata ed approvata prima del disegno di legge n. 68 "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" propongo l'inversione dell'ordine di trattazione dei due punti.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 63, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020- 2022 (Legge di stabilità regionale 2020)"


PRESIDENTE

Procediamo quindi con l'esame del disegno di legge n. 63, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020 2022 (Legge di stabilità regionale 2020)", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ricordo che il provvedimento è stato richiamato in aula, ai sensi dell'articolo 37, comma 4, del Regolamento interno, in quanto non ancora licenziato dalla Commissione. Pertanto, il provvedimento non ha relatori.
L'Assessore Tronzano, come dichiarato, ha già provveduto all'illustrazione.
Non essendoci integrazioni, dichiaro aperta la discussione generale.
Prima di proseguire con l'esame dell'articolato, ricordo che l'eventuale aggiunta di firme sugli emendamenti presentati deve essere dichiarata al microfono prima dell'articolo cui si riferisce, in modo che risulti a verbale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo Raffaele; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, l'aggiunta delle firme agli emendamenti bastava trasmetterla via mail o bisogna anche dichiararla al microfono? Non ho capito.



PRESIDENTE

Sì, il Partito Democratico è a posto.
Se ci fossero altri che non hanno firmato, possono aggiungere a verbale la firma in diretta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Presidente, lei può dirci chi è il primo firmatario degli emendamenti? Perché non è semplice seguire.



PRESIDENTE

Va bene, man mano che proseguiamo comunicherò il nome del primo firmatario.
Mi scuso, perché per disposizione di legge non bisogna avere persone attigue alla propria persona: ho i fogli davanti, ma devo fare quasi da solo, anche se i Dirigenti sono presenti a darmi una mano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Può condividere la pagina con tutti gli emendamenti in tabella? Così la vediamo tutti ed è anche più facile seguire. Mi riferisco all'elenco di tutti gli emendamenti.



PRESIDENTE

E' stato inserito nel link, comunque ve lo mandano via mail.
Passiamo ora all'esame dell'articolato. Ricordo che chi intende intervenire deve prenotarsi sulla chat e che, nel momento in cui gli verrà data la parola, dovrà essere attivata la telecamera e il microfono.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 3) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Presidente, noi i nostri emendamenti li diamo per illustrati.



PRESIDENTE

Do lettura del riepilogo di tutti gli emendamenti presentati.
. Em. 1). Articolo 1, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 11) . Articolo 1 bis, primo firmatario Consigliere Bertola . Em. 17). Articolo 2 bis, presentato dalla Giunta regionale . Em. 18). Articolo 3, presentato dalla Giunta regionale . Em. 19). Articolo 3, presentato dalla Giunta regionale . Em. 12). Articolo 6, presentato dalla Giunta regionale . Em. 4). Articolo 6, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 10). Articolo 8 bis, primo firmatario Consigliere Magliano . Em. 16). Articolo 8 ter, presentato dalla Giunta regionale . Em. 15). Articolo 8 quater, presentato dalla Giunta regionale . Em. 8). Articolo 9, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 9) Articolo 9, primo firmatario Consigliere Gallo . Em 7) Articolo 10, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 5). Articolo 10, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 2). Articolo 10, bis primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 6). Articolo 11, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 13) Articolo 11 bis, presentato dalla Giunta regionale . Em. 14). Articolo 11 ter, presentato dalla Giunta regionale . Subem. 21) all'em. 20). Articolo 11 quater, primo firmatario Consigliere Gallo . Em. 20). Articolo 11 quater, presentato dalla Giunta regionale



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Grimaldi, questo è il disegno di legge n. 63 non è il bilancio; è per questo che non ci sono i suoi emendamenti. Nel bilancio ci sono gli emendamenti..



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Verifichiamo subito. Sospendiamo qualche minuto, così verifichiamo la questione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.12 riprende alle ore 16.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ricordo a tutti il riepilogo degli emendamenti sul disegno di legge n. 63.
Eravamo all'articolo 1.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 3) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Tale emendamento è interamente sostitutivo.
Il parere della Giunta?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 3).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



CANE Andrea

Presidente, forse prima non ho sentito l'audio. Volevo ricordare il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Il Consigliere Cane esprime voto contrario.
Emendamento rubricato n. 1) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Tale emendamento è interamente sostitutivo.
Il parere della Giunta?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è negativo, perché sposta il bollo dal 2020 al 2021 .



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 1) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo ora alla votazione dell'articolo 1.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 1 bis Emendamento rubricato n. 11) presentato da Bertola, Frediani, Sacco Disabato, Martinetti.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consigliere proponente ha dato per illustrato l'emendamento.
La parola all'Assessore Tronzano per il parere sull'emendamento.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Questo emendamento mi pare che parli del pagamento del bollo domiciliato in banca. Siccome era una promessa fatta in sede di assestamento e, visto che abbiamo valutato essere per i cittadini una cosa utile domiciliare in banca il pagamento del bollo, in questo caso senza sconto - mi corregga se sbaglio, Presidente, non ha lo sconto ma solo la possibilità di domiciliare in banca - sarei favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 11) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 2 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Chiedo scusa ai Consiglieri. L'esercizio del voto sui singoli emendamenti è senz'altro importante, però vorrei fare una proposta: in relazione al disegno di legge n. 63, quali sono gli emendamenti che vorremmo approvare come maggioranza e quali bocciare e fare un'unica votazione, se è consentito dal Regolamento, dal Presidente, dalla maggioranza e dall'opposizione. Lo propongo per risparmiare tempo, perché credo sia utile a tutti. Cosa ne dite? E cosa ne pensa il Presidente? Innanzitutto, si pu fare?



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Non si può fare, perché non sono in ordine cronologico.
Se ci fossero degli emendamenti in ordine cronologico e l'Assemblea decidesse di dare la stessa votazione, si potrebbe procedere. Con questa metodologia non si può fare un pacchetto con un'unica votazione, ma bisogna proseguire secondo l'ordine cronologico degli articoli e degli emendamenti.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Qualche Capogruppo di opposizione di buona volontà può suggerire un'altra strada, se è fattibile?



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non so se l'avete notato, ma abbiamo rinunciato ad intervenire. Se qualche Capogruppo di maggioranza o qualche altro collega non avesse fatto lo stesso stamattina, oggi forse avremmo già votato. Quindi, non stiamo facendo ostruzionismo, più che votare ordinatamente, non so cosa potremmo fare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

E' evidente che se qualche Capogruppo di maggioranza questa mattina fosse stato un pochino più sobrio nel numero degli interventi, oggi avremmo già risolto gran parte dei problemi. In ogni caso, dal nostro punto di vista le faccio un esempio molto pratico. Se lei pone al voto un emendamento a prima firma Gallo e il voto successivo è di nuovo un emendamento a prima firma Gallo, dia pure la stessa votazione, perché la votazione è uguale a quella precedente. Questo è un modo per evitare l'appello nominale ogni volta.



PRESIDENTE

Quello si può fare. Grazie.



GRIMALDI Marco

Presidente, se dovesse succedere, vale anche per noi.



PRESIDENTE

Però devono essere emendamenti o articoli con votazioni consecutive. Non possiamo spezzettare o accantonare.



RAVETTI Domenico

Esattamente, Presidente, e ci sembra già un buon modo per sostituirci alle proposte che dovrebbero e che avrebbero dovuto arrivare dalla maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 63, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020- 2022 (Legge di stabilità regionale 2020)" (seguito)


PRESIDENTE

Non essendoci richieste di altri interventi, proseguiamo con le votazioni.
ARTICOLO 2 bis Emendamento rubricato n. 17) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 17).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 18) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 18).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 19) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 19).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 3, come modificato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 5 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n.
12).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 4) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Tale emendamento è decaduto in quanto superato dall'approvazione dell'emendamento rubricato n. 12).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 6, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 7 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 bis Emendamento rubricato n. 10) presentato da Magliano.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 10) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 ter Emendamento rubricato n. 16) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 16).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 quater Emendamento rubricato n. 15) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 15).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 8) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 8) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 9) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 8) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 10 Emendamento rubricato n. 7) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Emendamento rubricato n. 5) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Sugli emendamenti n. 7) e n. 5) possiamo dare la stessa votazione degli emendamenti n. 8) e n. 9)? Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Presidente, chiedo scusa: troviamo una modalità per non allungare troppo.
Vorrei approvare l'emendamento n. 5 perché tutela tutto il Consiglio.
L'emendamento recita "sentita la Commissione consiliare", non mi pare una sciocchezza, mi pare utile, ma non vorrei allungare troppo. Non possiamo trovare una modalità gestibile?



PRESIDENTE

L'emendamento è in votazione.
Possiamo dare all'emendamento n. 7) la stessa votazione dell'emendamento n.
8) e votare l'emendamento n. 5), oppure diamo la stessa votazione dell'articolo 9, ma deve essere il firmatario.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere sull'emendamento n. 7) è negativo, ma vorrei votare a favore dell'emendamento n.5).



PRESIDENTE

Sull'emendamento non possiamo, perché sulla votazione precedente ha votato contro, quindi, immaginando che, come si dice dalle mie parti, non si tiri la zappa sui piedi, si voterà contro anche questo emendamento. Dobbiamo votarlo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 7) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 5) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 10 bis Emendamento rubricato n. 2) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Posso dare la stessa votazione dell'emendamento 7)?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Scusi, Presidente, sto facendo confusione. Che cosa sta proponendo?



PRESIDENTE

Sto proponendo al Consiglio di dare all'emendamento n. 2) la stessa votazione dell'emendamento n.7), sul quale il Consiglio ha dato parere contrario.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 2) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 6) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Posso dare la stessa votazione dell'emendamento n. 7)?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Stessa votazione dell'emendamento n. 5) perché anche qui si dice "Sentita la Commissione consiliare".



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 6) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 11, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 bis Emendamento rubricato n. 13) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 13).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 ter Emendamento rubricato n. 14) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 14).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 quater Subemendamento (all'emendamento rubricato n. 20) rubricato n. 21) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi Salizzoni, Sarno, Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Come per l'emendamento n. 5), anche qui si dice "Sentita la Commissione consiliare", quindi parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
21), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 20) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 20).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 12 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 13 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 13 bis Emendamento rubricato n. 22) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 22).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ci sono dichiarazioni di voto sull'intero provvedimento? Vi ricordo che votiamo l'intero testo del disegno di legge n. 63, sul quale, ovviamente, la Giunta ha espresso il parere favorevole (non lo metto neanche in dubbio!) Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Vi ricordo che il provvedimento è stato richiamato in aula ai sensi dell'articolo 37, comma 4, del Regolamento interno, in quanto non ancora licenziato dalla Commissione. Pertanto, il provvedimento non ha relatori.
L'Assessore Tronzano ha già precedentemente illustrato il provvedimento, ma gli chiedo se non abbia altre dichiarazioni a fare. In caso contrario dichiaro aperta la discussione.
Come preannunciato, non vi sono richieste di intervento.
Chiedo all'Assessore Tronzano se desidera intervenire in merito.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Interverrei sull'ordine dei lavori, perché vorrei capire la domanda del Capogruppo Ravetti, avanzata prima della sospensione, con la quale chiedeva, appunto, se la Giunta presentava tutti gli emendamenti, escluso quello del Capogruppo Ruzzola.
Volevo capirne la ratio, se c'era.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prego, Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Ho sentito che mi ha citato l'Assessore Tronzano, ma mi ero distratto un attimo e, francamente, non ho capito la domanda.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Capogruppo Ravetti, intendevo solo chiederle la ratio della domanda per la quale è stato sospeso il Consiglio. Lei chiedeva se la Giunta presentava tutti gli emendamenti, escluso quello del Consigliere Ruzzola: c'era una motivazione?



RAVETTI Domenico

La motivazione della sospensione era legata alla necessità di un confronto all'interno del mio Gruppo e con i Capigruppo di opposizione.
Non sono arrivati segnali particolari dalla maggioranza di alcun genere, n sugli emendamenti né sugli ordini del giorno, che abbiamo capito tratteremo nella prossima seduta di Consiglio.
Noi eravamo disponibili - e lo siamo tuttora - a concludere i lavori entro le ore 18.00. Ma continuo a dire che questa mattina il tempo non è stato impegnato al meglio da parte della maggioranza. Tra l'altro - ma lo dir se mi sarà data la possibilità, in fase di dichiarazione di voto su questo punto all'o.d.g. - abbiamo anche ascoltato degli interventi per nulla convincenti.
Detto questo, Assessore, per essere ancora più chiari, noi la disponibilità a chiudere i lavori oggi continuiamo a darvela. Tuttavia, non sentiamo da parte della maggioranza alcuna voce che ci possa convincere, non dico a ritirare gli emendamenti, ma a non metterli al voto e a spostarli, poi nella sede di assestamento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Assessore Tronzano, desidera replicare?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Capisco il concetto, ma la posizione è la medesima di questa mattina, con estrema trasparenza. Nel senso che, per questioni di metodo e non di merito, bocciamo tutti gli emendamenti, escluso quello del Capogruppo Ruzzola.
Sugli ordini del giorno, invece, si faranno delle valutazioni e delle riflessioni. Ma possiamo anche rinviarle alla prossima settimana.
Però la posizione è questa, con estrema trasparenza, nel senso che non approviamo alcun emendamento, tranne quello del collega Ruzzola.
Come abbiamo detto più volte, la Giunta presenterà questi emendamenti e nessun Consigliere della maggioranza ne presenterà altri.



PRESIDENTE

Va bene, grazie delle precisazioni.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" (seguito)


PRESIDENTE

Dichiariamo chiusa la discussione generale e proseguiamo con l'esame dell'articolato.
Ricordo che l'eventuale aggiunta di firme sugli emendamenti presentati dovrà essere dichiarata a microfono prima dell'apertura dell'articolo cui si riferiscono, in modo che risulti a verbale.
Procediamo con l'esame dell'articolato.
Comunico che l'esame dell'articolo 1, riguardante "Stati di previsione delle entrate e delle spese", dev'essere sospeso, in quanto contiene, nei tre commi, i totali delle entrate e delle spese del bilancio per ciascuna delle tre annualità.
L'articolo dovrà essere votato come penultimo, cioè prima della dichiarazione d'urgenza, di cui all'articolo 5.
Informo, inoltre, che anche l'articolo 2 dev'essere sospeso, perch costituisce la cornice contabile degli articoli 3 e 4 e degli eventuali articoli aggiuntivi, qualora questi prevedano interventi che necessitano di copertura.
È stato presentato dalla Giunta l'emendamento n. 54), che introduce l'articolo 2 bis, che contiene ulteriori allegati contabili: anche questo dev'essere sospeso e discusso ed approvato successivamente.
Passiamo, quindi all'articolo 3.
ARTICOLO 3 Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Ricordo che chi intende intervenire deve prenotarsi nella chat e, nel momento in cui si avrà la parola, dovrà essere attivata sia la telecamera sia il microfono.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Mancano meno di quaranta minuti: avrei almeno auspicato una presa di posizione sui nostri ordini del giorno. Ricordo che non è che ci si fa un favore a trattare gli atti d'indirizzo la prossima settimana, perché di solito gli ordini del giorno collegati al bilancio si votano insieme al bilancio. Quindi almeno una disponibilità! Soprattutto perché stiamo parlando di temi quantomeno urgenti, come quelli sul Coronavirus.
Non c'è stata, in effetti, alcuna risposta per tutto il giorno. Noi possiamo anche non intervenire: ricordo che siamo intervenuti una volta in tutta la giornata, quindi possiamo anche non presentare gli emendamenti, se non in pochissimi minuti, ma ci farebbe molto piacere capire cosa pensa la maggioranza, almeno nel merito di quelli urgenti sul Coronavirus.
Lo abbiamo chiesto questa mattina, ma nessuno ci ha risposto, a parte il battibecco fra il Presidente Cirio e il Consigliere Valle, alquanto surreale, ma legato, probabilmente, all'agitazione del momento.
Non possiamo far finta che non ci siano degli aspetti importanti del bilancio collegati a questa emergenza. Però - lo ripeto - più che usare il buonsenso e non intervenire più, se non, in una sola occasione, ad illustrare tutti i nostri emendamenti, non so che fare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Sarò velocissimo, Presidente.
Intervengo solo per confermare che da parte nostra - da parte della maggioranza - c'è sicuramente la disponibilità a discutere gli ordini del giorno nel prossimo Consiglio. Ancora meglio, perché i nostri Assessori avranno più tempo per esaminarli e verificarli, perché da ieri sicuramente, non hanno avuto le ore necessarie per poterlo fare. Dunque, la disponibilità permane.
Tuttavia, è naturale che mancando mezz'ora alle 18, se le opposizioni, per il bene del Piemonte e per il bene dei cittadini piemontesi, decidessero di spostarli in fase di assestamento, come ha detto bene il Consigliere Ravetti, accelerando in tal modo la votazione finale sul bilancio, sarebbe un ulteriore atto di condivisione e di comprensione su un bilancio di emergenza come questo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Il Consigliere Marrone ha rinunciato ad intervenire.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" (seguito)


PRESIDENTE

ARTICOLO 3 Se non vi sono ulteriori richieste di intervento sull'articolo 3 proseguirei con le votazioni.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Proseguiamo con l'esame degli emendamenti che propongono l'inserimento degli articoli 3 bis, 3 ter, 3 quater e 3 quinquies.
ARTICOLO 3 bis Emendamento rubricato n. 29) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 29).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



FAVA Mauro

Presidente, io non avevo segnale, per cui forse non è stato registrato il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Diamo atto che il Consigliere Fava ha espresso voto favorevole.
ARTICOLO 3 ter Emendamento rubricato n. 31) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 31).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 quater Emendamento rubricato n. 28) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 28).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 quinquies Emendamento rubricato n. 52) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 52).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GALLO Raffaele

Presidente, su quest'ultima votazione vorrei esprimere la mera presenza.



PRESIDENTE

Va bene.



GRIMALDI Marco

Ma allora bisogna ripetere la votazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 52).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 27) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 27).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Essendo l'emendamento 27) interamente sostitutivo, viene approvato l'articolo 4.
ARTICOLO 4 bis Emendamento rubricato n. 34) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 34).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 ter Emendamento rubricato n. 22) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 22).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 quater Emendamento rubricato n. 26) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 26).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 37) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
L'emendamento rubricato n. 37 è decaduto (a seguito dell'approvazione dell'emendamento rubricato n. 26).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, so che siamo in dirittura d'arrivo per alcuni: è già arrivato il comunicato stampa in cui si dice che è stato votato il bilancio di previsione 2020-2021 e in cui il Consigliere Preioni ci ringrazia per questa votazione. Poiché non abbiamo ancora finito le votazioni, almeno mandate una errata corrige perché abbiamo votato altro, abbiamo votato alcuni documenti prodromici al bilancio. Mi rivolgo al Capogruppo della Lega: va bene tutto, ma fare i comunicati in anticipo sulle votazioni in cui si dice anche che cosa voteremo! Peraltro io ero ancora indeciso su come votarlo. Lo faccio solo presente ai colleghi, ci vorrebbe anche un po' di opportunità. Mandate un'errata corrige.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Il Gruppo che ha fatto il comunicato farà le proprie valutazioni. Dico solo che dobbiamo chiudere i lavori alle ore 18.00 - c'era l'intesa di chiudere a quell'ora - mancando dieci minuti, non voglio essere cattivo.



GRIMALDI Marco

Ma io non ho mandato i comunicati stampa in anticipo e non dovrebbe farlo nessuno. Non ha molto senso.



PRESIDENTE

Dico solo che vedo assai difficile, in 12 minuti, votare tutti gli emendamenti e approvare il bilancio. Ognuno faccia le proprie considerazioni, io dico solo che, a livello temporale, alle 18.00, come inteso, il Consiglio chiude.



GRIMALDI Marco

Pensi che io non ho presentato neanche un emendamento, potrei anche ritirarli; ma fino adesso abbiamo trattato solo i vostri emendamenti.



PRESIDENTE

Non posso neanche chiedere di andare oltre le ore 18.00 perché ci sono gli Uffici qua presenti e ci vuole anche il buonsenso per la gente che lavora.
In Conferenza dei Capigruppo avevamo deciso di non fare la pausa e fare la cosiddetta "tirata" e dovete anche permettere alla gente che lavora, di lavorare in una condizione di normalità.
In 11 minuti mi sembra assai difficile poter approvare il bilancio, poi faccio il Presidente del Consiglio e non svolgo l'attività di Consigliere e non ho fatto nessuna azione. Chi di dovere sollevi la questione.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Magliano ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Intervengo sull'ordine dei lavori. Rispetto a quanto diceva il Consigliere Grimaldi penso che, comunque, sia una caduta di stile. Chiunque di noi ha parlato il meno possibile, e fare un comunicato stampa, prima ancora che sia finito il Consiglio, non è un bel modo di rispettare i Consiglieri che in qualche modo, non hanno fatto polemica.
Siamo stati nei tempi, almeno io sono intervenuto pacatamente e fare un comunicato del genere è proprio non avere considerazione del fatto che dall'altra parte ci sono Consiglieri che possono ritirare emendamenti, o che ne ha presentati pochi o che non ha fatto ostruzionismo.
Mi spiace perché il clima fin qui era stato assolutamente decoroso e nel rispetto delle parti. È una caduta di stile che mi spiace dover registrare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Sarò velocissimo. Non sono a conoscenza di cosa sia successo, penso che il nostro Ufficio stampa abbia inviato, in maniera errata, in anteprima questo comunicato. Ci dispiace, ci mancherebbe; mi auguro che non venga preso come alibi per non arrivare all'approvazione del bilancio perché non è una questione politica o della Lega, ma è una questione per i piemontesi e mi sembra doveroso e importante oggi arrivare all'approvazione di questo bilancio.
Se c'è stato un errore da parte nostra, per l'amor di Dio, ce ne scusiamo ma non penso che sia un alibi per non arrivare alla votazione del bilancio.



GRIMALDI Marco

Consigliere Preioni, io la scuso e non era questo il punto. Stavo solo dicendo che mancano nove minuti alla fine del Consiglio e io non ho presentato un solo emendamento. Posso anche ritirarli in questo istante, ma il problema ve lo siete fatto voi. Il Presidente Allasia sta dicendo proprio questo, perché non credo che in nove minuti si possa votare. È una mia opinione, magari mi sbaglio.
Io sono disponibile.



PREIONI Alberto

Se c'è l'accordo di tutti i Gruppi, penso ci sia l'opportunità di andare oltre le ore 18.00.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Accetto le parole di scusa del Consigliere Preioni e sono convinto che non ci fosse malafede, tuttavia abbiamo preso degli accordi in Conferenza dei Capigruppo ai quali l'opposizione si è attenuta non presentando gli emendamenti singolarmente. Anzi, in parte ritirandoli, essendo disponibili a contenere i tempi. Non avevamo accordi per i quali ci sarebbero stati più interventi all'interno dello stesso Gruppo e neppure che ci sarebbero stati Assessori che illustravano documenti. Non erano previsti. I tempi sono stati prolungati dalla maggioranza e non dall'opposizione.
Ricordo che il Consiglio doveva chiudere alle ore 18.00 e noi abbiamo fatto tutto il possibile, intervenendo il meno possibile sia per stare ai patti sia per fare in modo che il bilancio potesse essere approvato oggi.
Se la stessa maggioranza ha prolungato i tempi, io non so che cosa fare.
Rimango perplesso io stesso, perché non siamo stati noi a tirare in lungo il brodo e a non rispettare gli accordi che avevamo preso in sede di Conferenza dei Capigruppo.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Scusi, Presidente. Io continuerei con le votazioni e andrei anche dopo le ore 18.00. Credo sia una cosa giusta. Non so se qualcuno abbia perso tempo oggi o meno, ma il dibattito è stato comunque interessante e utile. Non vedo problemi particolari. Se si potesse proseguire anche dopo le ore 18.00 chiudiamo il bilancio e abbiamo fatto un bel dibattito comunque.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Vi chiederei soltanto di non esagerare. Definire quello di oggi un "bel" dibattito non è esattamente dare onore alla verità. Questa mattina abbiamo dato massima disponibilità, abbiamo limitato gli interventi da parte del nostro Gruppo, mentre abbiamo ascoltato interventi, anche piuttosto lunghi e anche di Assessori che, normalmente, tra l'altro, non intervengono in discussione generale. Adesso, chiedere di prolungare oltre le ore 18.00 data l'importanza del bilancio, sinceramente lo riteniamo un po' offensivo non tanto perché è un problema andare oltre le ore 18.00, per noi non è assolutamente un problema, ma proprio per una questione di rispetto reciproco.
Il rispetto che noi abbiamo dimostrato nei confronti di quello che abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo, ci aspettiamo che lo dimostri anche la maggioranza. Questa mattina abbiamo visto qualche comportamento non esattamente in linea con quanto deciso, ma vedere uscire un comunicato prima dell'approvazione, e addirittura sentirsi proporre di andare oltre le ore 18.00 quando noi abbiamo rispettato i tempi e abbiamo cercato di garantire lo svolgimento in tempi brevi, francamente ci sembra un po' troppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Ravetti ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo al Capogruppo della Lega con il massimo rispetto. Sono settimane che ci chiede, insieme all'Assessore Tronzano, di concludere questa discussione entro la fine della giornata odierna. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per chiudere questa discussione entro le ore 18.00 di oggi.
In verità, lo dico al Consigliere Preioni, un intervento insolito, in discussione generale, di un Assessore iscritto al suo Gruppo, ha spinto più in là il tempo della chiusura di questa discussione. Una decisione unilaterale di Fratelli d'Italia di fare intervenire tutti i presenti in quel momento; anche quella decisione ha spostato più in là il termine temporale della discussione di questo bilancio.
Assumetevi tutta la responsabilità, oppure diteci che non vi interessava chiudere oggi questa discussione. Una delle due. Ditelo ai piemontesi, non a noi.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" (seguito)


PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento.
Proseguiamo con le votazioni degli emendamenti.
ARTICOLO 4 quinquies Emendamento rubricato n. 8) presentato da Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 17) presentato da Grimaldi.
La parola all'Assessore Tronzano per il parere della Giunta.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 8) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 17) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 30 presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 30).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Marrone ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello

No, l'ho chiesto. Forse.



PRESIDENTE

Avevo percepito la questione.
Siamo arrivati alle ore 18.00 e la convocazione era fino alle ore 18.00: dovrete dire e formalizzare una proposta e una richiesta.



MARRONE Maurizio Raffaello

Se era per questo sì. Scusate, non avevo capito. Era già anticipato anche dalla Giunta ...



(Audio mancante o non comprensibile)



MARRONE Maurizio Raffaello

. e senso di responsabilità di tutti. Mi permetto di aggiungere le mie personali scuse rispetto al fatto che ci siano state delle fughe di notizie in avanti e degli errori di comunicazione. Trattandosi di poche votazioni possiamo anche proseguire e, in pochi minuti, soprattutto se si sostengono gli stessi esiti sulle votazioni omogenee, credo si possa pensare di concludere la votazione.



PRESIDENTE

Vi ricordo che ci sono 37 emendamenti e tre articoli, più il voto finale.
Sono 40 votazioni, tre minuti ciascuna; se c'è un'intesa, si riesce a proseguire in modo celere, se non c'è e si fanno le votazioni singole, ci sono due ore di votazioni continue, senza dichiarazioni di voto e altro.
Tuttavia, vi chiedo dieci minuti di sospensione per problemi tecnico organizzativi cui occorre dare soluzione. Eventualmente, ragionateci e ci riaggiorniamo. Sospendiamo dieci minuti la seduta in modo da riorganizzarci.



(La seduta, sospesa alle ore 18.06 riprende alle ore 18.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Se i Capigruppo mi fanno un cenno sulla prosecuzione; abbiamo la possibilità di proseguire, ditemi cosa volete fare.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Nel rispetto di tutto quello che ognuno ha detto, per quello che abbiamo fatto fin qui e per tutto quello che ci eravamo impegnati a fare, io credo che sul non concludere stasera per 30-40 minuti in più, nessuno possa sentirsi assolto dalla responsabilità di non aver approvato oggi il bilancio. Possiamo discutere chi possa avere più o meno responsabilità, ma credo che, sicuramente, nessuno possa sentirsi totalmente assolto.
Mi rivolgo a tutti, in modo particolare ai colleghi della minoranza, per chiedere di concludere, entro questa sera, il voto sul bilancio. Un voto che serve ai piemontesi e non tanto a noi per fare uscire un articolo sui giornali entro questa sera e poter, eventualmente, cercare responsabilità in una o nell'altra parte. Mi appello a quella responsabilità e a quel buonsenso che tutti, a parole, mi sembra, abbiamo espresso.
Credo sia necessario chiudere entro questa sera, almeno la parte che riguarda il bilancio, lasciando tutto lo spazio necessario agli ordini del giorno nel prossimo Consiglio, come in parte avevamo già concordato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Ci siamo confrontati con i Capogruppo di maggioranza e mi associo al pensiero del Consigliere Ruzzola. L'intenzione della maggioranza è: se permane la volontà dell'opposizione di ritirare i propri emendamenti, si può concludere la votazione in mezz'ora. Ne abbiamo da guadagnare tutti, i piemontesi in primis.
Altrimenti, se la volontà è di non proseguire, noi siamo disposti a votare ed è, a maggioranza, andare comunque avanti perché riteniamo imprescindibile l'approvazione di questo bilancio, in un momento storico come questo. Non è certo mezz'ora o un'ora in più che ci fa paura nel rimanere qui a fare il nostro dovere e dotare la comunità piemontese del bilancio. Sarebbe assurdo, in un momento del genere, non permettere alle nostre imprese di essere pagate: si tratta di sbloccare decine e decine di milioni di euro per le nostre imprese. Non si può non rispondere alle nostre imprese per bizantinismi politici, che la gente non capisce fortunatamente già da tempo, e che non capirebbe tutt'oggi. Questa è la parte dura del mio intervento.
La parte, invece, ragionevole - o più moderata - è che, se la minoranza ritiene di fare delle scelte secondo noi più ragionevoli, si può aprire anche un Tavolo di discussione per un ragionamento sugli ordini del giorno futuri.
Una presa di posizione di ritiro di questi emendamenti farebbe maggiormente propendere la maggioranza ad avere un'opinione sicuramente più ragionevole sulla discussione degli ordini del giorno futuri, quindi ci sarebbe una maggiore apertura che noi vogliamo avere per il prosieguo di questa serata.
In alternativa, ribadisco, siamo disponibili a votare e portare a casa comunque il bilancio.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi sull'ordine dei lavori? La maggioranza degli emendamenti si possono, eventualmente, dare per votati con le votazioni precedenti. C'è una serie considerevole di emendamenti che si possono votare in questo modo.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Ravetti ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie.
Presidente Allasia, ho sentito gli interventi dei due Capigruppo: ma come si fa! Questa mattina avete fatto passerella, avete fatto intervenire anche gli Assessori: cosa mai vista prima! E adesso intendete scaricare su di noi dopo aver fatto comunicati stampa prima della chiusura dei lavori - la responsabilità di un Consiglio che non è stato in grado, per colpa della maggioranza, di votare il bilancio che serve ai piemontesi? Non c'è fine alla prepotenza! Non c'è mai fine alla vostra prepotenza! Provate a chiamarci, a telefonarci, a dirci: voi cosa ne pensate? Abbiamo commesso degli errori organizzativi questa mattina, abbiamo fatto fare dei video agli Assessori, così almeno se li possono mettere su Facebook, che è l'unica cosa che serviva in questa discussione. Questo è successo questa mattina, non altro! Telefonateci, chiedeteci: cosa ne dite? Ci riconvochiamo giovedì mattina? Ritirate gli emendamenti? Non fare degli interventi con prepotenza! Ci troviamo giovedì mattina e votiamo anche gli ordini del giorno? Facciamo qualcosa di buono? Avete sbagliato! Avete capito o no avete sbagliato questa mattina? Non lo avete capito perché scaricate su di noi! È incredibile quello che è successo oggi. Incredibile! Guardate che i piemontesi hanno bisogno del bilancio, non delle vostre parole. Abbiamo sentito soltanto delle parole stamattina, e basta! A noi la lezioncina oggi, non la fate. Chiaro?



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Solo per dire che non abbiamo illustrato gli emendamenti e, di solito, c'è anche la dichiarazione di voto finale. La proposta del Consigliere Ravetti di vederci giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, votando anche gli ordini del giorno, salva il fatto che in questa settimana avremo il bilancio.
Anche se avete commesso degli errori grandi come una casa, mi pare che vi stiamo dando la possibilità di fare quanto ci eravamo detti. Dopodich ricordo che tutto si può fare, meno che addossarci responsabilità che non abbiamo. Nessun Consigliere di opposizione ha presentato i suoi emendamenti. Il mio primo emendamento è in votazione alle 18.03. Per me Presidente, può dare anche lo stesso esito, tuttavia mi pare che ci siano 36 votazioni davanti e le dichiarazioni di voto finali.
Non so come si possa scaricare addosso, soprattutto ai dipendenti. Mi rivolgo al Consigliere Preioni: non sta facendo uno sgarbo a noi andando avanti con le votazioni. Ci sono persone che indossano le mascherine a fianco del Presidente Allasia, c'è il lockdown e voi state dicendo che è normale andare avanti? Fate cosa volete, ma il problema non è votare a maggioranza. Mi stavo sincerando, l'ho già chiesto un'ora fa, se eravamo nei tempi per arrivare alla votazione finale.
Convocare il Consiglio giovedì dalle 10.00 alle 13.00, come ha proposto il Consigliere Ravetti, è una posizione di buonsenso. Ripeto, possiamo anche dare la stessa votazione ai nostri emendamenti così giovedì, in pochi minuti, arriviamo alla votazione finale e facciamo almeno le dichiarazioni di voto. Così come facciamo sempre, come è normale e magari trattiamo anche gli ordini del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io sostengo la proposta del Consigliere Grimaldi. Credo che per correttezza, anche nei confronti dell'opposizione che è da questa mattina che ha tenuto un comportamento più che responsabile, sia il caso di riprogrammare una nuova seduta, in modo che possiamo chiudere sia la discussione degli emendamenti sia degli ordini del giorno.
Arrivare a questo punto e richiamare la nostra responsabilità quando è tutto il giorno che noi dimostriamo responsabilità, mi sembra veramente offensivo e non corrispondente al vero. Chi oggi ha seguito la seduta in streaming ha le idee ben chiare di quanto è successo. Basta andare a rivedere i tempi di intervento, chi è intervenuto e che cosa ha detto. Noi abbiamo sempre detto che siamo disponibili ad approvare il bilancio in fretta, non vogliamo piantare nessuna bandierina. Non siamo noi responsabili del fatto che si è arrivati a quest'ora senza aver approvato il bilancio. È un dato oggettivo che non si può assolutamente contestare.
Non accetteremo nessun richiamo alla responsabilità. La responsabilità noi l'abbiamo dimostrata abbondantemente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Sarò veloce. Non aggiungo nient'altro a quanto hanno detto i Capigruppo, a partire dal Consigliere Ravetti che, per quanto mi riguarda, sottoscrivo per intero. Vorrei solo sollevare una questione sulle responsabilità, anche in vista dell'eventuale rinvio a giovedì mattina.
È evidente che chi ha i numeri, chi ha la maggioranza, ha la possibilità di portare a casa il risultato. Mi sembra di capire che oggi, ma non solo oggi, le opposizioni, anche nella preparazione di questo Consiglio, si siano rese disponibili, non abbiano presentato nulla di ostruzionistico, ma la risposta che abbiamo ricevuto è sempre stata: "Non entriamo nel merito degli emendamenti, quindi, per metodo, li bocciamo tutti." Capite benissimo che, comunque, parlando di bilancio e di emendamenti di merito, anche quelli legati all'emergenza Coronavirus, è una risposta inspiegabile e aggiungo, inaccettabile. Saremmo anche stati disposti a valutare questa proposta, ma almeno mettete sul tavolo gli ordini del giorno. Invece, la maggioranza pretende di parlare tutto il tempo, di fare intervenire gli Assessori, non valuta gli emendamenti, dice che forse in futuro guarderà gli ordini del giorno, allora non convochiamo il Consiglio, Presidente, e diciamo che va bene così, ma chiaramente non può essere così.
In vista della seduta di giovedì, l'invito che rivolgo alla maggioranza e ai Capigruppo è di valutare che, comunque, noi abbiamo il dovere di fare del nostro meglio per il Piemonte. Gli emendamenti di merito e gli ordini del giorno hanno questo significato. Guardateli, prendetevi il tempo di guardare e, con una risposta responsabile su questo, in poche ore, si chiude il Consiglio. Diversamente, non riesco a capire cosa devono fare di più le opposizioni rispetto a hanno quanto hanno fatto fino a oggi.
Grazie.



PRESIDENTE

Assessore Tronzano, ha sentito la discussione? C'è la volontà, da parte della maggioranza, di proseguire sul provvedimento. Se si è celeri si svolge in mezz'ora, però ci deve essere un accordo che esula dalle potenzialità della Presidenza essendoci un Regolamento che permette sicuramente, una discussione più ampia di mezz'ora, pur facendo anche salti mortali.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Come in tutte le democrazie si va avanti e se non c'è accordo si vota.
Penso che andare avanti questa sera non manchi di rispetto a nessuno.
Ripeto, è stato un dibattito interessante per tutti. Penso che non offendiamo nessuno se andiamo avanti e chiudiamo il bilancio questa sera non vedo nessuna difficoltà se il Regolamento non lo impedisce. Non credo che la maggioranza mancherebbe di rispetto a qualcuno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Magliano ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Solo per fare mia la richiesta avanzata dal Consigliere Ravetti, cioè di concludere tutto giovedì, così rimaniamo nella settimana e si può partire con l'attività amministrativa che abbiamo incardinato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Marello ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Volevo solo rivolgere una domanda perché non ho il Regolamento sottomano e la cosa mi sfugge. Con un Consiglio convocato dalle 10.30 alle ore 18.00 si può andare oltre le ore 18.00 senza l'accordo di tutti i Gruppi? È solo una domanda.



PRESIDENTE

Il Regolamento non prevede una chiusura; si può mettere in votazione il prosieguo dei lavori, ed è l'unica modalità per tutelare il Regolamento e tutelare i Consiglieri.
Mi sembra ci sia la proposta del Consigliere Ruzzola di proseguire.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Giaccone ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Avete capito che l'opposizione ha una proposta comune che tutti i Gruppi in maniera unanime, stanno avanzando. Non è per "allungare il brodo", ma è perché, per come si sono tenuti i lavori oggi, riteniamo che la distribuzione dei pesi non sia stata equilibrata. Siamo anche disponibili a far passare questa situazione in secondo piano, a fronte del fatto che oggettivamente, gli spazi siano riequilibrati attraverso una .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

. di mezza giornata.
Due giorni in più non arrecano danno a nessuno ma, mio avviso, consentono di proseguire - questo sì - con rapporti istituzionali anche più cordiali.
È vero, democraticamente si può decidere qualunque cosa, la maggioranza vota quello che vuole ma, a quel punto, l'opposizione deve subire quel tipo di atteggiamento.
Visto che è chiaro che non ci sono atteggiamenti ostruzionistici ed è chiaro che non stiamo spostando la discussione sul bilancio a martedì prossimo per far fare brutta figura a qualcuno, ma solamente per consentire di illustrare meglio delle parti che, responsabilmente, abbiamo accettato di non illustrare fino ad oggi sulla base degli accordi che avevamo preso cioè il contenimento dei tempi, vi invito, con molta calma e tranquillità a valutare ancora per qualche momento questa possibilità perch chiaramente, risolverebbe la situazione lasciando tutti soddisfatti.
Altrimenti si ha l'impressione che, veramente, oltre ad altri atteggiamenti che oggi sono sembrati di discreta .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

. proprio alla chiusura della giornata, registro l'imposizione di un atteggiamento a fronte del fatto che, come ripeto per l'ennesima volta avevamo preso degli accordi in Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo. È passata mezz'ora, nel frattempo avremmo votato e avuto il bilancio. Permane, con grandissima forza, la nostra richiesta di votare.
Noi vogliamo andare avanti e fornire il Piemonte di un bilancio. In una situazione emergenziale come questa, non esistono parole che possano convincerci in maniera diversa.
Disponibili giovedì, se si vuole, convocare un Consiglio esclusivamente sugli ordini del giorno, ma noi, come maggioranza, questa sera, daremo ai piemontesi il loro bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

A me pare, per l'ennesima volta, che se c'era un errore che si poteva fare il Consigliere Preioni l'ha fatto: questo è veramente talento. Continuate nonostante tutto e anche in queste situazioni, a comportarvi come "cani in chiesa".
Oltretutto, gli interventi che abbiamo sentito in seguito da parte del Consigliere Preioni e del Consigliere Ruzzola sono veramente irricevibili.
Ricordo che, fino a quel momento, non è stato illustrato nemmeno un emendamento dalle opposizioni. Ripeto, nemmeno uno. Non potete metterci in mezzo adesso.
Se volete andare avanti, per quanto mi riguarda, mi dispiace di non avere emendamenti, ma li avrei illustrati uno ad uno e sarei intervenuto tutte le volte che potevo intervenire, fino alla fine, fino alle dichiarazioni di voto.
State tranquilli. È facile dire che volete andare avanti quando avete già fatto un comunicato stampa a bilancio non ancora approvato. Vedrete che il bilancio verrà approvato entro mezzanotte, magari alle 23.50.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento, mettiamo in votazione la richiesta del Consigliere Ruzzola di proseguire con i lavori del Consiglio.



RAVETTI Domenico

Presidente, in base a quale articolo sta facendo votare la prosecuzione dei lavori?



PRESIDENTE

È una richiesta sull'ordine dei lavori, una votazione per andare avanti con i lavori del Consiglio.



RAVETTI Domenico

Deve essere scritta sul Regolamento, non su qualche codice che non conosciamo.



PRESIDENTE

Sul Regolamento non c'è neanche scritto un orario di inizio e fine del Consiglio, perciò potremmo anche non votare. Se volete interrompiamo e proseguiamo.



RAVETTI Domenico

Presidente, se ci ha convocato con un orario nulla osta a mettere ai voti quello che lei sta mettendo in votazione; le chiedo soltanto in base a quale articolo del Regolamento, e cosa dice esattamente quell'articolo.



PRESIDENTE

È una richiesta sull'ordine dei lavori messa in votazione. Faccio riferimento all'articolo 71 del Regolamento, come questione preliminare.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Presidente, preliminare di cosa?



PRESIDENTE

Preliminare alla richiesta di prosecuzione dei lavori.



GRIMALDI Marco

Abbiamo sempre detto che si procede se siamo tutti d'accordo. Non ho mai visto una cosa del genere. La vita è difficile, Presidente.



PRESIDENTE

È una vita difficile perché è un Regolamento che non prevede né apertura e né chiusura del Consiglio, non ci sono orari.



GRIMALDI Marco

Allora perché nella convocazione ha indicato orario di apertura e chiusura? È indicativo? Se il Consigliere Preioni decide di iniziare mezz'ora prima il Consiglio e io devo essere presente mezz'ora prima perché l'orario è indicativo?



PRESIDENTE

Per dare prosieguo ai lavori, per dare adito ad una richiesta esplicita della maggioranza e dare l'opportunità alla minoranza di esprimersi in modo esplicito con una votazione. Se la minoranza non vuole metterla ai voti non la mettiamo in votazione.
Ripeto, il Regolamento non prevede la chiusura dei lavori del Consiglio.
Ho chiesto la sospensione per verificare se, tecnicamente, c'è la possibilità di proseguire, poiché tanti dipendenti sono in smart working.
Ci sono anche le condizioni tecniche per far chiudere il portone del palazzo fra mezz'ora. Per evitare di dover chiamare il servizio di sicurezza e rimanere nell'aula consiliare di Palazzo Lascaris, ho chiesto la sospensione. Oltre a questo, la maggioranza ha fatto una richiesta esplicita di approvazione del bilancio e l'ho messa in votazione. Se non si vuole votare, non dico che non sia un problema, ma meglio una votazione in più che una in meno.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Marello ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Prima avevo posto la domanda perché avevo il dubbio che il Regolamento non lo prevedesse. Poiché non lo prevede, non mi pare che ci si possa agganciare ad altre interpretazioni, anche perché, l'abbiamo visto in tempi passati, ad esempio quando si aveva il termine per approvare la richiesta referendaria al 30 settembre, la Conferenza dei Capigruppo ha avuto cura di convocare h24 o, comunque, h12 tutti i giorni, compresa la sera, il Consiglio regionale.
La regola è che se c'è un orario, quello è; altrimenti, se si ha il dubbio di non finire, si convoca il Consiglio regionale per il mattino, il pomeriggio, la sera del giorno dopo e quant'altro ancora.
Il fatto che adesso noi diamo la disponibilità a convocare, comunque, il Consiglio giovedì mattina, mi sembra un atteggiamento al di fuori della normale prassi. Credo che sia già un modo, alla luce anche di come è andato il Consiglio e lo hanno già sottolineato i colleghi di minoranza responsabile da parte nostra per dire che non oggi, ma giovedì mattina si ha la possibilità di chiudere con un'ora ragionevole e cercando di presentare gli emendamenti, gli ordini del giorno e gli interventi.
Questa credo sia una proposta di buon senso. Mi pare, francamente, che mettere ai voti e dare questa interpretazione al Regolamento sia un po' una forzatura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Marrone ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Mi limito a constatare una cosa, l'avevo già fatto in passato quindi mi sento assolutamente tranquillo a farlo anche oggi: quando si afferma che non esiste nessuna disposizione del Regolamento che imponga la chiusura dei lavori sull'orario di termine indicato nella convocazione, c'è il principio generale dell'Ufficio di Presidenza che disciplina i lavori dell'Aula e quando ci sono delle controversie le pone in votazione - e, da che mondo è mondo, in votazione si vince a maggioranza perché queste sono le regole della democrazia - e, d'altra parte, sinceramente, mi sembra paradossale che stiamo passando più tempo a discutere se continuare o meno, piuttosto che proseguire i lavori.
Chiudendo, mi limito a dire che, mentre nulla dice il Regolamento sul fatto che non si possano continuare i lavori oltre la convocazione, dubito che il Regolamento consenta di fare ore di discussione sull'ordine dei lavori, in mezzo a una votazione. Normalmente una votazione, se è iniziata, la si conclude. Grazie.



PRESIDENTE

Ho interrotto la votazione per dare spiegazioni: l'articolo 71, comma 5 del Regolamento, dà delucidazioni sulle questioni preliminari attinenti alla conduzione dei lavori del Consiglio. Ritengo che la questione sia prettamente attinente alla conduzione dei lavori.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, la Consigliera Frediani ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Solo per dire che è vero che sul Regolamento non c'è scritto un orario di fine, ma per il buon andamento anche dei futuri lavori del Consiglio io direi che potremmo rispettare quello che si è sempre fatto. Quando si definisce un'ora di fine, la si rispetta. Non capisco quale sia il problema nel prevedere una ulteriore seduta di giovedì.
Visto che ho la parola, chiedo se sia possibile sottoscrivere tutti gli emendamenti del Consigliere Grimaldi.



PRESIDENTE

Va bene, sono sottoscritti.
Riprendiamo sulla questione precedente, sulla richiesta del Consigliere Ruzzola in base all'articolo 71, comma 5, del Regolamento.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta del Consigliere Ruzzola, di posticipare la chiusura del Consiglio oltre le ore 18.00.
Il Consiglio approva.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 68, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022" (seguito)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Ho chiesto in chat di sottoscrivere gli emendamenti del Consigliere Grimaldi.



PRESIDENTE

ARTICOLO 2 Submendamento rubricato n. 9) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Alle ore 18.48 illustro il mio primo emendamento e lo faccio unicamente perché eravamo assai disponibili a non illustrarne alcuno, anche se, tutto sommato, avevamo almeno il diritto di fare una dichiarazione iniziale un'illustrazione unica e una dichiarazione di voto finale. Purtroppo la forzatura appena avvenuta ha fatto sì che saltasse tutto, anche i minimi rapporti di decenza fra noi, e quindi sono costretto a chiedere Presidente, così non intervengo due volte (guardi quanto sono gentile) di sottoscrivere gli emendamenti degli altri Gruppi che devono ancora essere votati e illustrati.
Questo è un emendamento da tre milioni di euro sulle borse di studio universitarie. L'unico scopo, in questo senso, è di arrivare alla stessa cifra messa in assestamento di bilancio lo scorso anno. Vi ricorderete che abbiamo aggiunto tre milioni di euro per arrivare ad una cifra che era quella stabilita per arrivare alla copertura del 100% degli idonei. È molto importante perché, come sapete, in Piemonte gli idonei continuano a essere in crescita. mi può dire, Presidente, quanto tempo ho a disposizione? Non vorrei abusare della sua fiducia e del rispetto.



PRESIDENTE

Lo sto tenendo il tempo, quando manca un minuto l'avviso.



GRIMALDI Marco

Me lo dica, così mi autoregolo. Quanti minuti sono?



PRESIDENTE

Lei ha tre minuti, e due minuti il secondo firmatario.



GRIMALDI Marco

Come dicevo, è iniziata un'importante discussione in Commissione sulla copertura di queste borse, anche tramite i Fondi Strutturali Europei.
Tuttavia noi pensiamo, prima di addivenire a quella soluzione - che rischia, comunque, di essere una soluzione una tantum - di continuare ad avere risorse del nostro bilancio.
Per questo chiediamo la cifra di 26 milioni, già stabilita in assestamento e di confermare la volontà di questa nuova amministrazione di coprire il 100% delle borse di studio, così come pensiamo sia necessario arrivare presto ad un confronto con Edisu sui criteri che, come dicevamo, non possono essere cambiati attraverso i comunicati stampa.
Per questo e per tutelare tutti gli idonei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, abbiamo presentato questo emendamento che speriamo avrà il parere favorevole della maggioranza e anche un esito positivo nella prossima votazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Sarò velocissimo.
Voglio sia messo a verbale ciò che dico. Mi auguro che non ci sia la volontà ostruzionistica di non far passare il bilancio perché è passata di nuovo un'ora e il bilancio nel frattempo sarebbe stato approvato non una ma due volte. In mezz'ora avremmo già votato.
Che sia chiaro a tutti i piemontesi che c'è una volontà esclusivamente ostruzionistica, che trovo assurda in un momento storico e di emergenza come questo. È un'azione da fuori di testa pensare di fare ostruzionismo e di non concedere al Piemonte il bilancio.
Faccio solo sapere che la maggioranza è disponibile a rimanere in aula tanto siamo comodamente a casa nostra, possiamo "anche", quando non vogliamo ascoltare alcuni interventi ostruzionistici, togliere l'audio figurarsi che bellezza - e muoverci sul nostro divano. State pur tranquilli che noi, anche se dobbiamo stare qua fino alle cinque di domani mattina, ci staremo perché vogliamo dare al Piemonte il suo bilancio.
Rimane la disponibilità di discutere gli ordini del giorno, ma di discutere nel merito, non certo di ostruzionismo.



PRESIDENTE

Ricordo al Consigliere Preioni che qualcuno è a casa sul proprio divano, ma altri sono a Palazzo Lascaris e altri sono in lavoro agile da casa e stanno seguendo i lavori. Ci deve essere correttezza nell'espressione.
Ha chiesto di intervenire, sull'emendamento, la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi sembra che la questione stia un po' degenerando. Mi aspetterei che, da parte della maggioranza, ci fosse un atteggiamento un po' diverso.
Considerate la giornata com'è iniziata, quali sono state le nostre intenzioni dichiarate, pensate come siamo arrivati a questo punto e ditemi se si possa addebitare qualche responsabilità alle opposizioni.
Adesso ho sottoscritto tutti gli atti del Consigliere Grimaldi, ma non pensiate che per me sia piacevole rimanere qui delle ore perché ho la famiglia a casa, ho i bambini a casa da soli. Anche se sono comodamente sul divano, in questo momento non sono a casa mia perché avevo considerato un certo orario di fine. Tuttavia, sembra importante rimanere qui e far capire, attraverso la sottoscrizione di questi emendamenti, che noi avremmo avuto mille proposte per il Piemonte: non le abbiamo presentate e abbiamo scelto di rimandarle alla fase dell'assestamento, proprio per senso di responsabilità.
Se ora noi siamo ancora qui a illustrare emendamenti non nostri e sottoscritti - e inizieremo a farlo da adesso - è solo e soltanto per rimarcare tutto quello che noi non abbiamo presentato per senso di responsabilità. A questo punto, quindi, ci obbligate a sottolineare ulteriormente la nostra decisione di non ostacolare l'approvazione del bilancio - abbiamo detto chiaramente questa mattina che eravamo disponibili ad approvarlo in fretta - ma non potete pensare che noi stiamo in silenzio a sentirci additare come quelli colpevoli della non approvazione. Non è nostra la responsabilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Visto che siamo sulle richieste "di mettere a verbale", anch'io chiedo sia messo a verbale che, probabilmente, il Consigliere Preioni deve imparare a comportarsi visto che è arrivato a dire che per non ascoltare gli interventi degli altri Consiglieri spegne il microfono, e poi quando si è alzato non ha spento nemmeno il video, altrimenti avremmo visto passare anche gli unicorni nella sua stanza, visto che sembra vivere veramente in un altro mondo.
Non si può parlare di ostruzionismo perché, fino oltre alle ore 18.00, non c'è stata l'illustrazione di un solo emendamento dell'opposizione. Se siamo arrivati a quell'ora, si sa benissimo grazie a chi. Grazie a interventi che, probabilmente, si potevano anche saltare; si potevano evitare delle passerelle, così come si poteva evitare di far uscire un comunicato che dava per approvato il bilancio prima della votazione finale.
Nello specifico questo emendamento.
.qualche Consigliere si è dimenticato di spegnere il microfono.



PRESIDENTE

Chiedo scusa.
Invito i Consiglieri che non stanno intervenendo, a spegnere il microfono.



BERTOLA Giorgio

Arriviamo alle 2.00 se il Consigliere continua a parlare a microfono.



PRESIDENTE

Ho capito, non dipende da me.
Non ho la possibilità tecnica di spegnere il microfono al Consigliere.
Ci sono dei limiti strutturali.



BERTOLA Giorgio

Vi dicevo che nello specifico aggiungere tre milioni di euro per il diritto allo studio, chiaramente è un emendamento che ha piena dignità all'interno di un bilancio di previsione.
È un emendamento che ci sentiamo assolutamente di sostenere e l'abbiamo sottoscritto convintamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Non ci sono altre richieste di intervento; passiamo all'emendamento successivo.
Subemendamento rubricato n. 18) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non le faccio perdere tempo, quindi mi dia la parola ogni volta che mi vede come primo firmatario.
Questo è un emendamento molto semplice. Come lei sa, abbiamo presentato un emendamento che chiedeva di rendere spesa obbligatoria le spese sugli assegni di studio - cosa diversa dalle borse di studio universitarie. Per intenderci, per inquadrare questa vicenda che anche il Gruppo del Partito Democratico, i Moderati, il Movimento 5 Stelle e Insieme per Chiamparino Lista Monviso abbiamo già presentato in assestamento, il tema era quello delle scuole primarie e secondarie, cioè i cosiddetti assegni per i libri di testo, per i trasporti e per, come noi speriamo, le mense.
Questa cifra, che sembra importantissima, in realtà è quella che ancora ci divide fra dare la borsa a tutti gli idonei delle graduatorie, rispetto a quello che invece oggi paghiamo. Noi arriviamo, più o meno, a otto mila euro di ISEE, più o meno alla soglia della povertà assoluta, non arriviamo neanche a sostenere tutta la povertà relativa.
Con questo emendamento noi diciamo, tra l'altro, in un momento di crisi come questo e di forti difficoltà, che dal bando del prossimo anno si arrivi almeno alla povertà relativa; che con questa copertura economica si arrivi a garantire, a tutta la popolazione piemontese, i libri di testo, i trasporti, le spese di cartoleria, quelle generali che sapete benissimo quanto influiscano sui costi delle famiglie, ma anche le gite scolastiche e, ovviamente, come chiediamo in un altro emendamento che pesca esattamente sulla stessa ex UPB, cioè sulla stessa Missione, anche la possibilità di pagare le mense.
Ricordo, peraltro, nella discussione con l'Assessora Chiorino, che la questione mensa è l'unica cosa che esce da quella buona norma, che approveremo anche grazie a questo bilancio, quella di tornare alle rette degli asili nido e, in parte, delle scuole dell'infanzia che, come sapete se sono statali, non hanno rette. La vicenda delle mense non è ancora compresa nella nostra legislazione, ma sostenendo questo emendamento daremo anche la copertura politica, istituzionale ed economica a una trasformazione che presto dovremmo fare anche dal punto di vista legislativo.
Grazie, Presidente.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Presidente, a che numero di emendamento siamo?



PRESIDENTE

Subemendamento n. 18).
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Siamo su uno dei temi importanti per il Consigliere Grimaldi, ma direi anche per tutti noi. Noi vorremmo fortemente che si arrivasse alla copertura totale delle graduatorie per le spese previste dalla legge n. 28 un po' come si invoca spesso, e il Consigliere Grimaldi è uno degli alfieri di questa battaglia: la copertura del 100% delle borse di studio. Noi più volte abbiamo chiesto la copertura del 100% delle graduatorie relative alle scuole dell'obbligo. Ragion per cui, a maggior ragione, crediamo sia importante dare un sostegno alle famiglie che spesso devono affrontare spese piuttosto importanti per consentire ai loro figli di studiare.
È un altro dei temi che avremmo portato avanti attraverso l'attività emendativa, se avessimo scelto di presentare emendamenti. Questione su cui ripeto, ancora una volta - e mi appello all'Assessore Tronzano che conosce il percorso fatto: ci siamo confrontati più volte - mi sembra impossibile che siamo arrivati a questo punto di scontro quando, in realtà, siamo partiti con ottimi presupposti di confronto, che sono venuti totalmente a mancare, così come, oserei dire, è venuto a mancare il rispetto non da parte dell'Assessore ma, in particolare, da parte della maggioranza.
Mi chiedo come si sia arrivati a questo punto, quando i presupposti avrebbero consentito una discussione molto serena, con una conclusione rapida e un esito soddisfacente per tutti noi ma, soprattutto, per i piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere, ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Come diceva la Consigliera Frediani questo emendamento che abbiamo sottoscritto ricalca il contenuto di un emendamento che avevamo noi stessi presentato per l'esame in Commissione del bilancio di previsione, ma che poi non abbiamo ripresentato in aula, uniformemente alla linea di comportamento che c'eravamo dati, per senso di responsabilità, e che dobbiamo un po' cambiare, alla luce del comportamento inaccettabile della maggioranza.
Non è cambiato il nostro senso di responsabilità, anzi, in questo momento accresce il nostro senso del dovere nei confronti dei cittadini piemontesi continuando a svolgere il nostro lavoro, utilizzando al massimo anche le nostre prerogative democratiche di Consiglieri regionali, per far sì che la discussione riguardante il bilancio possa avere tempi certi, ma che sia una discussione il più ampia possibile.



PRESIDENTE

Grazie.
Subemendamento rubricato n. 35) presentato da Magliano, Grimaldi.
Subemendamento rubricato n. 36) presentato da Magliano, Grimaldi La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

L'emendamento 35) pone l'accento sulla questione della libertà di educazione, cioè sul tema voucher e assegni di frequenza.
Io pensavo, presentando questo emendamento, di provare - insieme all'ordine del giorno che ho sottoscritto - a percorrere uno dei punti che ha contraddistinto la campagna elettorale dell'attuale maggioranza; nel senso che andiamo in crescita a dare la possibilità, mettendo più risorse (quindi poi, in un secondo momento, a poter modificare le soglie ISEE), a più famiglie possibile di esercitare la libertà di educazione, la possibilità di scegliere in quale scuola iscrivere i propri figli, proprio perché la passata Giunta, e ormai da parecchi anni, in Regione Piemonte, con la possibilità di dare alle famiglie questa scelta, ci si è posti all'avanguardia. Chiaro è, però, che è un problema di risorse.
Le risorse che ho proposto permetterebbero, con un innalzamento dell'ISEE di dare una chance a molte più famiglie di iscrivere i figli nelle scuole paritarie che, ricordo a tutti, sono scuole che a buon titolo stanno nel servizio pubblico.
Mi sono quindi permesso, in questo emendamento, di proporre una serie di interventi: 2 milioni sul 2020, 3 milioni sul 2021 e infine 4 milioni sul 2022 che, di fatto, porterebbero il nostro sistema quasi ad un raddoppio delle risorse disponibili per le famiglie. Andremmo così a garantire loro questa caratteristica, che nel nostro ordinamento è prevista dal 2000 con la legge dell'allora Ministro Berlinguer, con l'atterraggio sulla nostra Regione, ancora ai tempi dell'Assessore Leo, che ha garantito, in parte, la libertà di educazione e la libertà di scelta da parte delle famiglie.
Capisco la questione di metodo, però poi mi piacerebbe, in sede di discussione degli ordini del giorno, capire se questa maggioranza, che su questi temi ha basato anche la campagna elettorale, vorrà provare a fare uno sforzo aggiuntivo, sapendo che, nella scorsa legislatura l'introduzione del voucher, che andava direttamente alle scuole, ha permesso alle scuole e alle famiglie di non incorrere nel problema della liquidità.
Questo l'emendamento che ho presentato, il 35), un emendamento che fondamentalmente guarda ai prossimi tre anni.
Penso di aver usato i miei tre minuti, Presidente. Vuole che illustri anche l'emendamento 36)?



PRESIDENTE

Se lo ritiene sì, ha 2 minuti e 50, perché sono tre minuti ciascuno.



MAGLIANO Silvio

Illustro anche il 36), grazie Presidente.
L'emendamento 36) si occupa, con lo stesso concetto, su questa annualità.
Avevo inteso, dalle discussioni del bilancio di assestamento a fine dell'anno scorso, che quest'anno si sarebbe data una svolta più politica all'attività del Consiglio regionale, per cui avevo provato a ipotizzare un aumento di 2 milioni sul tema legato ai voucher, quindi alle risorse attinenti alla missione 20 dei fondi accantonamenti programma 2001, Fondo di Riserva e Beneficio, della missione 04 istruzione e diritto allo studio.
L'ho fatto proprio perché pensavo che in questa prima fase si volesse dare un segnale alle tante realtà che penso abbiano, da questo punto di vista creduto a una convinzione in merito al tema di cui discutevo prima, cioè la libertà di educazione, sapendo che nel nostro Paese forse l'unico ascensore sociale che abbiamo ancora è il nostro sistema di istruzione e di formazione.
Capisco il tema del merito, che sarà affrontato in assestamento, ma queste non sono scelte che possono essere gestite solo in assestamento. Speravo di poter immaginare, capire, approfondire, o comunque intendere che questa maggioranza, su questo tema, fosse d'accordo, sapendo che si è fatto un intervento sullo 06. È evidente che lo 06 rappresenta una parte del sistema paritario, ma sappiamo bene che, in quel caso, buona parte delle scuole paritarie sono le scuole materne (questo per storia e tradizione), idem una parte importante degli asili gestiti dal privato o dal privato sociale.
In questo caso, la maggioranza deve decidere se sostenere o meno la libertà di educazione, se sostenere o meno uno dei principi legati alla dottrina sociale della Chiesa. L'emendamento da 2 milioni, che è solo sull'annata 2020, voleva cercare di capire gli intendimenti di questa maggioranza.
È chiaro che bisognerà modificare le tabelle ISEE e tutta una serie di elementi per discutere sull'anno scolastico 2020-2021. Spero di stupirmi in fase di assestamento nell'apprendere che la libertà di educazione non è esclusivamente un tema da campagna elettorale, ma che forse qualcuno ci crede ancora.
Io ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano, anche per averci fatto risparmiare del tempo che è sempre prezioso come non mai.
Subemendamento rubricato n. 5) presentato da Grimaldi, Frediani e Bertola.
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente. Dopo di me però dia la parola subito alla Consigliera Frediani sull'ordine dei lavori.
Non illustrerò più nessun emendamento. Me lo faccia dire: lo faccio solo per rispetto alle persone che ha lì affianco con le mascherine e che non c'entrano niente con - mi permetta e non mi ammonisca - le stupidaggini che hanno sentito dire a verbale sul web. Li ringrazio per tutto il lavoro fatto e credo che la cosa più opportuna sia andare al voto su tutti questi emendamenti senza ulteriori indugi. Lo faccio anche per tutti i colleghi che non hanno la fortuna di essere liberi di stare dietro quello schermo magari perché hanno degli impegni familiari o perché, magari, perché la vita è più difficile di quanto si pensi anche per noi privilegiati, in primis anche lei, Presidente, che non credo si stia divertendo da solo, lì in quell'aula.
Non presenteremo nessun emendamento. Non credo ci arriveranno ringraziamenti dai colleghi della maggioranza, che purtroppo hanno reso questa disponibilità davvero difficile. Credo che il nostro continuare a essere responsabili, dopo le parole che abbiamo sentito, sia davvero la prova più grande. Dopodiché, la ringrazio: e non presenteremo più nessun emendamento.



(Si sente un Consigliere parlare al telefono)



BERTOLA Giorgio

Non sono capaci neanche ad usare il computer.



PRESIDENTE

Grazie.
Tenete i microfoni spenti.
Consigliere Grimaldi, la ringrazio dell'utilizzo del tempo di tutti, non solo il suo, ma anche il mio (tanti dicono che siamo dei privilegiati) e soprattutto dei lavoratori che stanno operando per il buon funzionamento del Consiglio, cercando anche di seguirci e alle volte rincorrerci sulle nostre questioni politiche. Lavorando in Consiglio regionale, lo sanno: alle volte, in emergenza, non sempre è possibile fare pronostici.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie. Sull'ordine dei lavori.
Sono in linea con quanto detto dal Consigliere Grimaldi.
Partiamo dal presupposto che ho già più volte espresso: le nostre intenzioni, da questa mattina, erano di essere collaborativi e approvare il bilancio in tempi brevi. Non abbiamo cambiato idea. Ci siamo sentiti molto offesi, a dir poco, ma crediamo sia mancato il rispetto istituzionale nei nostri confronti, quando, a un certo punto, si è cercato di indicare noi come responsabili di un'eventuale non approvazione del bilancio.
Come dicevo questa mattina, questo non è il momento delle polemiche. Non è il momento delle parole: verrà quel momento, non per le polemiche, ma per chiarire il modo in cui intendiamo lavorare. Adesso lasciamo passare questa emergenza; adesso è importante approvare il bilancio ed è importante che tutte le nostre energie siano rivolte verso i cittadini, verso chi sta lavorando in prima linea e verso chi sta soffrendo. E' inutile stare qui a parlarci addosso, a fare i nostri spot o i nostri comunicati stampa anzitempo, soltanto per dire che siamo stati bravi, che abbiamo piazzato le nostre bandierine e ottenuto i nostri risultati.
Per me non cambia nulla rispetto a quanto ho dichiarato nella discussione generale. Il tempo delle parole per noi è finito, quindi ritiriamo i nostri emendamenti (ritiro i miei, ma immagino che anche la collega vorrà intervenire dopo per ritirare i suoi) e non interverremo su altri emendamenti. Però, vi prego veramente di cambiare atteggiamento, perché al di là dell'approvazione di questo provvedimento, dovremo lavorare ancora per alcuni anni insieme e farlo in questo modo è francamente improponibile.
Se vogliamo lavorare bene dobbiamo assolutamente cambiare atteggiamento e lo dico in particolare ad alcuni esponenti della maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Solo per essere chiari, Consigliera Frediani, se abbiamo inteso bene stavo guardando l'organizzazione dei lavori - lei ritira gli emendamenti a sua firma?



FREDIANI Francesca

Sì, ritiro gli emendamenti a mia firma. Non so se posso ritirare anche quelli della collega Disabato. Formalmente, non so se si può fare.



PRESIDENTE

Glielo chiederò quando arriveremo sul punto, per cui basta che lo dica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io rinuncerò all'illustrazione degli emendamenti che ho firmato mezz'ora fa. Non lo faccio tanto per me o per gli altri Consiglieri perché, guardi, sono qui seduto comodo a casa mia e non ho problemi, lo facciamo più che altro per le persone che sono lì con lei a Palazzo Lascaris a lavorare. Noi siamo fieri e orgogliosi del nostro impegno, della nostra correttezza e del nostro senso di responsabilità, invece qualcuno si deve vergognare per la sua arroganza.



PRESIDENTE

Grazie.
Proseguiamo con gli emendamenti.
Subemendamento rubricato n. 4) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 14) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 13) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 7) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 6) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 40) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 47) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Il subemendamento rubricato n. 1) è ritirato.
Mi dà conferma, Consigliere Cerutti?



CERUTTI Andrea

Sì, Presidente, ritiro l'emendamento 1).



PRESIDENTE

Grazie. Se qualcuno può controllare chi ha l'audio acceso e lo contatta, mi fa un piacere, perché non è tanto fastidioso per me, quanto per quelli che devono poi trascrivere gli interventi.
Subemendamento rubricato n. 44) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 39) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 38) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 3) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 45) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 16) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 15) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 12) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
I subemendamenti a firma Frediani, il 19), 49) e 48) sono ritirati.
I subemendamenti 11) e 10) a firma Grimaldi sono ritirati.
Subemendamento rubricato n. 41) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 2) presentato da Ruzzola, Biletta, Riva Vercellotti, Marrone, Bongioanni, Nicco, Cerutti, Allasia, Preioni Zambaia, Cane, Dago, Perugini, Nicotra, Lanzo, Gagliasso, Mosca, Leone Marin.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Consigliere Ruzzola, intende intervenire?



RUZZOLA Paolo

Sì, Presidente, se va bene anche per i colleghi lo darei per illustrato, in quanto vi ho dedicato una parte consistente nella relazione generale al bilancio.



PRESIDENTE

Grazie.
Subemendamento rubricato n. 46) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Subemendamento rubricato n. 43) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
I subemendamenti rubricati n, 20) e 50) a firma Frediani sono ritirati.
Il subemendamento rubricato n. 5) presentato da Disabato è ritirato.
Subemendamento rubricato n. 42) presentato da Gallo, Ravetti, Avetta Canalis, Chiamparino, Marello, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.
Il subemendamento è dato per illustrato dai proponenti.
Il subemendamento rubricato n. 21) presentato da Marrone è ritirato.
Emendamento rubricato n. 32) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 33) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 23) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 24) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 25) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Emendamento rubricato n. 53) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
L'emendamento 53), è interamente sostitutivo dell'articolo 2.
Se non ci sono interventi passerei alle votazioni degli emendamenti.
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla votazione del subemendamento rubricato n. 18).
Chiedo se posso dare la stessa votazione.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Io le chiedo se può dare lo stesso esito ai nostri emendamenti solo se sono d'accordo i Consiglieri Gallo e Magliano, ma solo - ripeto - per rispetto dei dipendenti. Ovviamente, non voglio per parlare per Gallo e Magliano: lo dicevo solo per dare ancora più disponibilità affinché i lavoratori vadano presto a casa dalle loro famiglie.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, chiedo ai firmatari degli altri emendamenti, i Consiglieri Magliano e Gallo.



MAGLIANO Silvio

Per sveltire i lavori sono favorevole a dare lo stesso esito sui miei due emendamenti, rispetto alla votazione di questo.



PRESIDENTE

Grazie.



GALLO Raffaele

Va bene anche per me, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 2), a firma Ruzzola.
Parere della Giunta?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Favorevole.



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sul subemendamento rubricato n.
42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 32).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 33).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 23) della Giunta regionale.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 24).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 25).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 53).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 2 bis Emendamento rubricato n. 54) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 54).
Il Consiglio approva. (Voto esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



LEONE Claudio

Mi scusi, Presidente: non avevo la linea, ma voglio annunciare il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

I Consiglieri Leone e Fava annunciano il loro voto favorevole.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Mi scusi, Presidente: l'ho scritto in chat, ma temo che non abbiate sentito il mio annuncio di voto favorevole.



PRESIDENTE

Ne diamo atto.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 55) presentato dalla Giunta regionale (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 55).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo1, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 5 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Come concordato, l'esame degli atti di indirizzo verrà rinviato ad altra seduta.
Possiamo quindi procedere con le dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Siamo pressoché giunti al termine di questa giornata davvero complicata.
Là fuori i cittadini vivono preoccupazioni enormi e noi avremmo potuto impegnare diversamente il tempo quest'oggi.
Mi sono già espresso durante il dibattito e non ho apprezzato alcuni interventi: nulla di personale, ma ovviamente le dichiarazioni del Capogruppo della Lega non permettono la costruzione di rapporti politici adeguati al tempo complicato in cui viviamo.
Io credo che la parola "responsabilità" fosse autonoma nel scegliere .



(Audio mancante o non comprensibile)



RAVETTI Domenico

. non sceglierebbe certamente i banchi della Lega.
In questa dichiarazione finale cercherò di tenere insieme un po' tutti gli argomenti inseriti all'ordine del giorno di questo Consiglio regionale in meno di dieci minuti.
Innanzitutto, abbiamo una forza su cui possiamo contare in condizioni ordinarie; è la stessa forza a cui oggi affidiamo le nostre speranze e la nostra fiducia: sono le competenze scientifiche, la qualità dei nostri operatori socio-sanitari, dei medici, degli infermieri, la loro disponibilità ad affrontare con equilibrio, in ogni istante, ogni paziente.
Quando la normalità tornerà ad essere la modalità in cui vivremo, dovremo fare il possibile per non scordarci di loro, di tutti, in particolare di quelli che lavorano nel nostro sistema sanitario pubblico, che si è dimostrato il vero bastione a difesa della nostra salute.
Possiamo dire con forza che il sistema sanitario pubblico si è dimostrato il vero bastione a difesa della nostra salute, contro questo nemico silenzioso, invisibile, direi crudele.
Sono certo che non dimenticheremo nemmeno tutte le persone e i lavoratori che sono impegnati in altri settori strategici, come la Protezione Civile e il volontariato, e tutti quei lavori che, per decreto, in questa fase sono stati definiti "essenziali"; parliamo di lavoratori che, a prescindere dalle loro mansioni, sono davvero essenziali e più esposti al contagio.
Mi sia permesso dire, in questa dichiarazione di voto finale, che non dimenticheremo le persone che sono decedute a causa di questo virus o che a questo virus hanno associato fatalmente altre patologie: non numeri, non percentuali, non età medie, ma nomi, cognomi, storie, paure, famiglie. Ai familiari assicuriamo tutta la nostra vicinanza e il nostro rispettoso dolore.
Oggi siamo stati convocati in questa seduta inedita e singolare nell'osservanza delle norme e con molta prudenza, per discutere i documenti di programmazione economico-finanziaria.
Come ho detto prima, il primo pensiero è rivolto ai colleghi della maggioranza, in particolare ai colleghi della Lega: chiedo a loro se adesso è chiaro cosa intendevo dire, a nome del mio Gruppo, all'inizio di questa legislatura, quando ho pronunciato la parola "responsabilità". Adesso vi è chiaro? Cioè tempi e metodi concordati per consentire al Piemonte questa sera di avere un bilancio, dimenticando, nella sostanza, ogni prerogativa democraticamente lecita e normale per le opposizioni, a partire delle attività emendative; dimenticando addirittura quelle attività ostruzionistiche .



(Audio mancante o non comprensibile)



RAVETTI Domenico

. delle opposizioni.
È la dimostrazione che per noi prima vengono gli interessi delle istituzioni, strumento necessario per affrontare i problemi delle persone soprattutto nei momenti di difficoltà. Tutto questo, Presidente Allasia ci fossero il Vicepresidente Carosso e il Presidente Cirio lo direi con ancora più forza! - nonostante voi, nonostante la maggioranza che sostiene questa Giunta, e nonostante il vostro iniziale atteggiamento rispetto alle nostre preoccupazioni in Commissione, quando il Coronavirus per voi era una storia lontana, mentre per noi era già al centro delle nostre preoccupazioni, a partire dalla prima seduta di Commissione! Le prime avvisaglie, i primi timori per i settori economici, soprattutto all'inizio, per quello turistico, ricettivo, culturale, commerciale, e poi tutti gli altri.
Noi, da subito, vi abbiamo chiesto di essere molto attenti in questa fase non soltanto mentalmente, ma con fatti e con impegni economici, con missioni, programmi e capitoli specifici.
Nonostante ciò, voi non avete preso in considerazione le nostre proposte perché avete bocciato tutti i nostri emendamenti, molti dei quali erano e sono utili non per l'assestamento, ma per domani mattina! Nonostante le nostre proposte fossero chiare fin dal principio, ne avete presa in considerazione soltanto una, quella degli assegni di cura. Non voglio andare oltre, ma avete modificato la vostra impostazione iniziale con un emendamento che è sembrato molto più volto a coprire le vostre mancanze; un emendamento che - adesso posso dirlo - avete voluto impropriamente intestarvi.
Utilizzate spesso - vado verso la conclusione, Presidente - un titolo quello del Piano per la competitività, e lo evocate altrettanto di frequente.
Ribadisco - l'ho detto in un comunicato stampa a nome del mio Gruppo - che eravamo, siamo e saremo ancora disponibili a sederci attorno ad un Tavolo per riscrivere completamente quel Piano per la competitività. Siamo a disposizione, ma lo siamo nel concreto.
Come ha ricordato il Presidente Cirio questa mattina, noi siamo ancora disponibili: se volete, noi ci siamo. Ma utilizzate concretamente la nostra disponibilità per scrivere un Piano per la competitività utile per tutti i comparti economici del nostro Piemonte. Non utilizzate il titolo "Piano per la competitività" come un mantra tautologico .



(Audio mancante o non comprensibile)



RAVETTI Domenico

. risolvono tutti i problemi del mondo. Perché su alcune questioni questo Piano arriverà talmente in ritardo! Ma talmente in ritardo! Mi avvio verso la conclusione. Nonostante il gioco di alcuni fra voi, il criticare il Governo nazionale, spostando sul piano del contenzioso politico un confronto che meritava ben altro, Presidente .



(Audio mancante o non comprensibile)



RAVETTI Domenico

. un altro appiglio istituzionale, con un Governo che ha dovuto affrontare una crisi mai incontrata fino ad oggi. Nonostante gli errori che Giunta e maggioranza in questa fase hanno commesso, che sono per noi e per me fino incomprensibili, sui quali, mi sia permesso, ho e abbiamo costruito argini per evitare ogni forma di cinico sciacallaggio politico. Nonostante da voi non siano arrivate che piccole testimonianze economiche sul Coronavirus perché le risorse liberate o sono frutto di positive ricadute generate da provvedimenti nazionali, o sono accantonamenti derivanti da scelte adottate nella scorsa legislatura, o sono devoluzioni di privati cittadini ai pazienti.
Per questo motivo, Presidente Allasia, il Gruppo del Partito Democratico voterà in maniera contraria anche per il documento del bilancio iscritto all'ultimo punto all'o.d.g., perché voi proponete una politica in cui noi non ci riconosciamo.
È grazie a noi - alle opposizioni - che il Piemonte ha il suo bilancio.
Continueremo a lavorare per dare forma e forza all'Istituzione della Regione Piemonte, mettendo al centro sempre gli interessi dei cittadini.
Riprenderemo con forza le nostre battaglie sui temi economici e sociali cercando di ribadire quello che noi riteniamo insufficiente.
Ecco, Presidente Allasia e Capogruppo Preioni, "insufficiente" è l'aggettivo che più di altri ha segnato e segna ancora la vostra azione di governo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Credo, però, che si fossero iscritti ad intervenire prima la Consigliera Frediani e il Consigliere Grimaldi, se non erro.



PRESIDENTE

Alterniamo gli interventi di maggioranza e di opposizione.



PREIONI Alberto

Va bene, Presidente.
Volevo ringraziare per questa approvazione. Ringrazio anche le opposizioni che sono scese a miti consigli e hanno deciso di ritirare gli emendamenti: l'abbiamo apprezzato.
Per l'amor di Dio, in un bilancio come questo, difficile, da remoto, con un'emergenza del genere, siamo consapevoli che si possano alzare anche i toni, ci mancherebbe. Però si è riusciti ad approvare quello che ci interessa, quello che conta.
Quello che conta è che la Regione Piemonte oggi avrà un bilancio per dare delle risposte ai nostri cittadini. Questa è la prima cosa.
Una sola riflessione all'amico e collega del Partito Democratico: a me sembra che ci fosse solo un personaggio politico che aveva sottovalutato la crisi e l'emergenza da Coronavirus, e che beveva aperitivi in quel di Milano; mi pare che fosse proprio il Segretario suo partito. E con questo chiudo .



(Audio mancante o non comprensibile)



PREIONI Alberto

. Ora abbiamo in testa il Piano per la competitività, ma non ce l'abbiamo in testa come un mantra o come un qualcosa che sembra la soluzione di tutti i mali. Ce l'abbiamo in testa rispetto al bilancio, che, naturalmente, come ben sappiamo, ha delle cifre ridotte in seguito alle crisi che abbiamo vissuto negli anni passati, come il Piano di rientro sanitario e tante vicende storiche della nostra Regione.
Abbiamo un Piano per la competitività che si va ad inserire come aiuti alle piccole e medie imprese, che sono quelle che noi vogliamo aiutare, per 600 milioni di euro! Sono 600 milioni di euro che noi vogliamo dare alle piccole e medie imprese, che sono quelle che avranno la ricaduta economica più pesante a causa di questa epidemia epocale.
Vi è un altro aspetto da sottolineare, che non vuole essere uno scarica barile. Naturalmente l'attenzione di questa Regione e l'attenzione nostra politica, sarà verso il Governo, perché ci aspettiamo misure forti dal Governo, nell'ordine di decine e decine di miliardi di euro, da iniettare nella nostra economia. Altrimenti sarà difficile .



(Audio mancante o non comprensibile)



PREIONI Alberto

Guardando il Governo, si guarda anche all'Europa che .



(Audio mancante o non comprensibile)



PREIONI Alberto

. emergenza epocale; rivedere il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità per permettere .



(Audio mancante o non comprensibile)



PREIONI Alberto

. a noi importa che il nostro sistema produttivo abbia un.



(Audio mancante o non comprensibile)



PREIONI Alberto

. di euro per poter ripartire, perché altrimenti la ripresa sarà difficilissima.
Il Gruppo della Lega è contentissimo di aver approvato questo bilancio. Le porte del dialogo saranno sempre aperte, perché ci saranno altre sedi per approfondire questi argomenti, come la discussione e il ragionamento sul Piano per la competitività.
Siamo felici che in una giornata di emergenza come quella che stiamo vivendo abbiamo raggiunto l'obiettivo di portare a casa dei piemontesi un bilancio che, a nostro avviso, è ben fatto, perché destina risorse importanti sul turismo, che è uno dei settori più colpiti, sui piccoli Comuni, sulle Province; è un bilancio che, da domani, andrà a dare tante risposte risolutive per il Piemonte. Grazie a tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni. Come ha visto, anche il Consigliere Ravetti mi ha assegnato una sufficienza lieve lieve, perciò sono in linea con il mio excursus scolastico (non mi sono elevato in questi decenni!).
Come avevo anticipato, si è deciso di alternare interventi di maggioranza e di opposizioni.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
In realtà sarò brevissima, perché credo che oggi abbiamo già detto più volte quello che pensiamo.
Vorrei solo aggiungere che noi abbiamo fatto la nostra parte. La nostra parte è stata quella di aver consentito l'approvazione del bilancio.
A giudicare dai commenti sotto la diretta video del Consiglio odierno pensiamo che fuori da qui oggi si parli di altro: fuori da qui c'è gente che parla di tamponi, di mascherine, di sopravvivenza, parla della quotidianità che è stata completamente stravolta. Quindi noi adesso dovremmo dedicarci totalmente a dare risposte a queste persone.
Il nostro lavoro, nei prossimi giorni, sarà continuare a raccogliere segnalazioni e continuare a dare risposte a questi cittadini. E quando non le avremo, ovviamente ci rivolgeremo all'Assessore e al Presidente per ottenere le conferme necessarie.
Come opposizione continueremo ad essere a disposizione, in quanto membri del Consiglio regionale. Questa sarà la nostra principale attività nei prossimi giorni.
Abbiamo approvato questo bilancio, ma ci sembra un bilancio vuoto. "Vuoto" nel senso che manca completamente del contributo dell'opposizione. Per questo motivo pensiamo che non possa essere un buon bilancio. Perché anche l'opposizione rappresenta una parte consistente dei cittadini piemontesi: dunque, anche per questo, credo che l'opposizione debba avere una sua capacità di influire sul provvedimento. Invece questa capacità a noi è stata negata.
Noi speriamo che in futuro ci sia maggior possibilità di interagire con la Giunta per cercare di far passare qualche nostra proposta. Speriamo soprattutto, che cambi l'atteggiamento, perché se non siamo riusciti a mantenere un clima di collaborazione in un momento come questo, credo che sarà difficile mantenerlo in un periodo normale.
Credo, dunque, che sia il momento di capire che dobbiamo cambiare passo non velocità, ma semplicemente passo - e cambiare le modalità di interazione, perché altrimenti i prossimi quattro anni saranno veramente ma veramente difficili. Chiediamo maggior ascolto, maggiore rispetto e maggiore disponibilità ad accogliere le nostre proposte.
Noi ovviamente - dico "ovviamente" perché dopo questo discorso non pu esserci altra conclusione - voteremo contro questo bilancio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo pochissime parole, perché per responsabilità, come gli altri Gruppi di opposizione, non abbiamo fatto ostruzionismo. Vorrei solo ricordare ai colleghi di maggioranza che fino alle ore 18.00, termine di scadenza di questa convocazione, non abbiamo presentato nemmeno un emendamento.
Ci dispiace - lo dico sinceramente - che ci sia stato l'inconveniente delle 16.45.
Guardi, collega Preioni, non è tanto il refuso o un collaboratore che sbaglia ad inviare un comunicato stampa a darci fastidio: è l'arroganza.
L'arroganza con cui, davanti alla nostra responsabilità, si prova a spiegarci che basta un voto a maggioranza per continuare ad andare avanti fino a mezzanotte. L'arroganza di chi non capisce che a fianco al Presidente Allasia ci sono tanti dipendenti che hanno meno possibilità di lei di stare comodi e di fare i bulli, in un momento in cui lì fuori ci sono migliaia e migliaia di persone contagiate. E quando ha detto: "Sì discuteremo in altri momenti, in assestamento" non si è neanche degnato di guardare i nostri atti di indirizzo o i nostri emendamenti.
Le pongo degli esempi. Alcuni emendamenti li avevamo già presentati qualche settimana fa, per esempio quelli che avete bocciato sullo spettacolo dal vivo, sulla cultura. Abbiamo fatto bene a chiedere all'Assessora Chiorino di attivarsi da subito con una misura per pagare tutte le rette già anticipate dalle famiglie. Avete fatto ancora meglio ad evitare il taglio di 5 milioni di euro agli assegni di cura.
Non vi siete neanche resi conto che con i nostri primi provvedimenti regionali abbiamo bloccato centinaia e centinaia di operatori, a cui almeno andava dato un segnale: penso agli operatori dello spettacolo dal vivo penso a tutti quelli che si stanno indebitando. Perché a molti di quei soggetti, per esempio, abbiamo chiesto di fare grandi investimenti su immobili pubblici, ma in questo momento non hanno neanche la possibilità di vedersi fra i beneficiari delle nostre misure! Dirò di più. A questo punto rimanderemo a martedì prossimo gli atti di indirizzo sul Covid-19: ci sono alcuni aspetti che abbiamo fatto notare nell'ultima Conferenza dei Capigruppo che non c'entrano niente con la polemica politica che, tra l'altro, metà degli Assessori della Giunta continuano a muovere contro il Governo. Ecco, noi non ci siamo mai neanche permessi di fare un comunicato contro l'Assessore Icardi, a cui va tutto il nostro sostegno in questo momento, come al Presidente Cirio, che spero, adesso che è guarito, possa stare vicino al centro operativo, come lui stesso ha detto.
Non ci siamo mai permessi, anche se abbiamo sempre provato a dare dei suggerimenti. Mi è dispiaciuta davvero la polemica contro il Consigliere Valle delle ore 13.00, non solo perché di solito si ascolta tutto un dibattito e poi si interviene, ma anche perché quello che dicevamo nei nostri atti di indirizzo è molto semplice: non si hanno abbastanza tamponi? A parte il fatto che, prima o poi, si dovrà risolvere questa vicenda dei reagenti, come diceva lo stesso Presidente, e grazie ai nuovi macchinari spero che riusciremo a fare più controlli. Ma la cosa che vi stiamo chiedendo è di far sì che non ci siano "più Piemonti": perché in una parte della nostra regione la vigilanza attiva verso le persone che hanno manifestato sintomi esiste già; ci sono territori, invece, dove quella vigilanza attiva non viene attuata e ci sono persone che aspettano una chiamata per tre o quattro giorni anche solo per rifare il tampone, per poterlo fare la prima volta o per poter sapere che cosa si deve fare una volta che gli è stato detto di stare in quarantena. Guardate che se quelle stesse persone dovessero essere prelevate d'urgenza da un'ambulanza quattro o cinque giorni dopo, perché magari, nel frattempo, quella malattia è diventata polmonite, è responsabilità anche nostra.
Ciò che vi stavamo chiedendo era semplicemente di destinare tutte le risorse possibili dov'è possibile. Spostare i lavoratori dei call center che abbiamo in questo momento rallentato (perché ci sono ovviamente meno chiamate) e metterli sui numeri di emergenza è una possibilità.
Confrontarci su altre misure, perché, come sapete, c'è la possibilità di utilizzare risorse straordinarie per alcuni medici specializzandi anche per quei triage.
Insomma, avremmo voluto discutere anche di questo, come della necessità di trovare tutte le soluzioni possibili perché quei pochi lavoratori che sono rimasti lì fuori, e che reggono sulle loro spalle l'intero sistema, siano al sicuro.
Concludo, dicendo che ovviamente ci sarà il modo di ritornare su quello che è successo oggi. Non è stata una bella pagina: stiamo per votare un bilancio solo perché le opposizioni hanno responsabilmente deciso di lasciarlo andare in Aula, senza ostruzionismo e senza neanche essere intervenuti, se non per le illustrazioni iniziali e per le dichiarazioni di voto finali.
Meditate su quello che avete fatto e pensate davvero a quel credito che in questo momento vi siete presi senza permesso.
Spero che questa discussione verrà rimandata a momenti migliori. Per questo motivo, in questa dichiarazione finale vi chiedo di non convocare più Consigli regionali finché questa crisi non sarà finita, perché avete già avuto quello che volevate. Volevate un bilancio operativo, che in realtà è molto politico e che non risolve quasi niente delle emergenze che avremo davanti. Era un bilancio che aveva delle lacune già due mesi fa; oggi ne ha ancora di più. Ci avete già chiesto tanto. Evitate di fare altre richieste nei prossimi giorni, perché noi saremo solo concentrati per uscire da questa crisi.
Non pensate nemmeno di ritornare in quest'aula virtuale dopo quello che avete fatto oggi. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La mia sarà una dichiarazione di voto molto veloce, perché ciò che dovevo dire ho provato ad esprimerlo nei miei precedenti interventi - peraltro interventi di merito - perché penso che da questa fase ne usciremo con più consapevolezza di quello che oggettivamente è il nostro patrimonio umano il nostro patrimonio culturale, il nostro patrimonio imprenditoriale.
Concordo quando si dice che dovremmo gettare le basi per chi oggi vede la propria impresa, la propria fabbrica e la propria attività lavorativa messa in ginocchio già in una condizione non semplice. Chi oggi nel nostro pianeta corre, lo fa anche perché è stato in grado di contemperare sia l'investimento di un mondo profit, quindi su impresa, artigianato e commercio, sia, soprattutto, un investimento importante sul tema della cultura, dell'università, della formazione. Perché ogni punto di PIL investito in quel settore, nel giro di quattro o cinque anni fa sì che il Paese cresca, e cresca più velocemente. Forse tra i tanti racconti che ci hanno fatto in questi giorni, anche il Presidente Cirio, rispetto alle capacità del nostro mondo accademico, non possiamo che non avere di fronte agli occhi che l'esperienza dei decenni passati oggi portai nostri ricercatori a rappresentare ancora un'eccellenza nel mondo.
Attenderò con grande attenzione - e devo dire anche con grande speranza questa fase di assestamento, nel senso che si è caricato quest'assestamento di una valenza quasi messianica, poiché si è consapevolmente deciso di non gestire questa emergenza in questo bilancio, nella condivisione delle forze politiche. A mio avviso è stato un errore, lo dico con estrema franchezza.
Tutte le volte che il nostro Paese ha dovuto ricostruirsi - lo dice la storia politica e mi auguro che coloro che oggi siedono in Consiglio regionale la storia di questo Paese la conoscano - tutte le volte che abbiamo dovuto affrontare qualcosa di imponente, di grande e di drammatico come la ricostruzione nel dopoguerra o i fatti del terrorismo, le forze politiche hanno affermato un solo criterio, che era quello dei padri fondatori dell'Europa: ciò che unisce è più forte di ciò che ci divide.
È chiaro che per avere il coraggio di ascoltare gli altri bisogna essere anche molto forti e molto certi delle proprie capacità e delle proprie competenze; bisogna essere certi di quello che si è studiato, di quello che si è imparato, di quello che si è visto negli occhi della gente.
Il fatto di non aver accettato nessun tipo di dialogo politico dal punto di vista del bilancio non dice di una forza: esprime solamente la voglia di fare in fretta a causa del COVID-19. Ma sono abbastanza sicuro che questo bilancio lo avremmo affrontato in questa stessa identica modalità anche se non ci fosse stata questa emergenza. Certo vorrei essere smentito, perch se in assestamento invece troverà spazio un dialogo vero e sincero, dove poter esprimere quello che ciascuno di noi vede come priorità, allora sarà mia cura da subito scusarmi con l'Aula.
Perché penso che questa fase di emergenza sanitaria sia una fase ulteriore cioè di ripensamento di qual è il ruolo della nostra Regione e del nostro Paese, e del ruolo della nostra Regione rispetto all'Europa. Più menti ci sono a pensarlo e meglio è.
Se qualcuno della maggioranza, in una fase così complessa, ritiene di avere la soluzione a tutti i problemi, potrebbe essere tacciato di pazzia, perch sarebbe un folle. Perché le migliori menti del nostro Paese stanno ancora pensando a come l'economia circolare possa essere un'opportunità, o una nuova economia di sistema, o una nuova economia di mercato sociale. Mi auguro, quindi, che ci sia la voglia di ascoltarsi e di lavorare davvero insieme.
Il voto del Gruppo dei Moderati sarà un voto contrario proprio perché ben conscio della fatica che stiamo affrontando, non si è voluto mettere insieme tutti i piemontesi, dando spazio e credito alle posizioni non ostruzionistiche e agli emendamenti presentati dalle forze di opposizione ma si è voluto scegliere; si è voluto scegliere quali erano i punti sui quali era necessario intervenire, senza tener conto delle Commissioni svolte addirittura prima o delle ipotesi e delle istanze che noi avevamo posto ancora l'anno scorso.
Non posso che essere grato a chi ha permesso che questo esercizio democratico si potesse svolgere. Non oso immaginare le nottate e le ore di lavoro dell'Assessore Tronzano in primis e di tutti gli altri Assessori.
Però in questa fase - mi rivolgo ad un Assessore in particolare, che ho sentito parlare di "guerra", di "combattere" - rivendicare con orgoglio attività e azioni fatte senza una condivisione non sia appropriato; forse meriteremmo qualcosa in più, i piemontesi meriterebbero qualcosa in più non tanto dal punto di vista delle scelte, ma per l'idea che ci sia una classe dirigente che, insieme, tenta di mettere a fattor comune tutto quello che sappiamo, tutto quello che abbiamo imparato, tutto quello che abbiamo studiato.
Io diffido sempre di chi ha delle ricette facili, perché di solito di fronte a problemi complessi una soluzione semplice non esiste. Sì, esiste twitter, esistono i post, esistono le dirette facebook, ma non esiste una soluzione semplice a problemi complessi come quelli che ci portiamo dietro da tempo. Non eravamo pronti, questo è evidente.
Concludo il mio intervento, Presidente. Sono d'accordo che non possiamo farcela da soli, come Piemonte, su questo ha ragione anche il Consigliere Preioni. Non ce la può fare da solo il Piemonte. Forse non ce la può fare da sola neanche l'Italia.
Forse questa crisi può dare finalmente una nuova anima all'Europa, come capitò con i padri fondatori e come potrebbe capitare oggi, perché, forse di fronte a questo problema sanitario, l'Europa dovrà ritrovare le ragioni per cui stare insieme. Se non ce la farà neanche stavolta, allora sì che potremo immaginare di pensare che questa Europa è solo una mera struttura.
Mi auguro, invece, che le forze migliori di questa nostra Europa, riescano a risollevarsi, anche partendo dalle nostre tradizioni. Perché mai come oggi - e concludo veramente, Presidente - abbiamo bisogno di capire chi eravamo e chi siamo per poter trovare delle soluzioni che non siano solo ed esclusivamente "mettere soldi", per quanto importante e necessario, nelle tasche dei nostri cittadini e dei nostri imprenditori, ma che ci facciano capire per che cosa li stiamo mettendo e che tipo di Paese vogliamo consegnare ai nostri figli.
Io voterò in maniera contraria, nella speranza di essere contraddetto in fase di assestamento, dove, invece, come forze di opposizione, vorremmo trovare maggiori possibilità di considerazione, senza essere considerati degli avversari da sbeffeggiare con comunicati stampa pubblicati prima del dovuto o con affermazioni attraverso i social network, dove si prova a scaricare la responsabilità della non approvazione a qualcuno. Detto questo, concludo, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Il mio sarà un breve intervento, soltanto per dire che il nostro sarà un voto convintamente favorevole, perché siamo estremamente convinti che in questa situazione di straordinaria eccezionalità, determinata dall'emergenza sanitaria, il fatto di dotare il Piemonte del proprio bilancio significa mettere la macchina, e quindi l'Istituzione che rappresenta la Regione Piemonte, nelle condizioni di poter avere tutta l'agibilità necessaria per riaffrontare nell'immediato quella che è l'emergenza sanitaria e prepararsi ad affrontare quella che sarà l'emergenza economica.
Siamo consapevoli che approviamo un bilancio che non risolverà tutti i problemi del Piemonte e dei piemontesi. Ma crediamo che, a condizioni e a risorse date, sia un buon provvedimento.
In molti discorsi sembra quasi che le risorse siano infinite. Invece siamo tutti consapevoli che le risorse sono limitate: dunque, la scelta dalla maggioranza è stata che quelle poche risorse che c'erano a disposizione almeno nella parte di questo bilancio ordinario, le abbiamo dirottate tutte verso le famiglie, verso le attività produttive, verso gli Enti locali (in modo particolare i Comuni), verso le fasce più deboli, verso quelle fragilità.
In questa dichiarazione finale ci tengo a sottolineare che l'emendamento che noi abbiamo presentato, per il quale ringrazio per l'approvazione all'unanimità, finalizzato a riportare altri 3 milioni sugli extra LEA, non si è limitato, come veniva chiesto da più parti, a ripristinare quelle che erano le risorse precedenti. Perché nella somma complessiva fra extra LEA e assistenza domiciliare - lo voglio sottolineare, perché mi sembra che tutti si faccia finta di non aver compreso correttamente - lo stanziamento a disposizione degli anziani, delle parti più deboli e più fragili, aumenta rispetto agli stanziamenti degli anni precedenti.
Con il nostro emendamento non ci siamo limitati a dire che quei 5 milioni che venivano spostati venivano riportati dov'erano. Abbiamo lasciato quei 5 milioni perché siamo convinti della correttezza e della bontà dell'operazione che ha voluto proporre la Giunta, in particolare l'Assessore, per offrire aiuto anche a quei consorzi che offrono i propri servizi su tutti i territori provinciali (nella provincia di Torino e in tutte le altre Province), ma li abbiamo integrati con fondi che sono arrivati da quel capitolo che pure noi ritenevamo fondamentale ed importante. Perché eravamo convinti che incentivare la sostituzione dell'auto con una meno inquinante andasse nella direzione giusta, sotto tutti gli aspetti: un contributo alle famiglie, un incentivo alla sostituzione, quindi un incentivo al lavoro e un incentivo al miglioramento dell'ambiente.
Era un capitolo su cui noi credevamo e crediamo fortemente. Ma, nonostante ciò, lo abbiamo ridotto per metterlo a disposizione di quelle che sono le attuali fragilità. Così facendo, non solo quei capitoli sono stati ripristinati, ma addirittura incrementati di quasi il 10% rispetto agli altri anni.
È un aspetto che ci tengo a sottolineare, perché credo che sia importante.
Non mi dilungo ulteriormente, concludo qui. Ringrazio però tutti, in modo particolare le opposizioni, per il senso di responsabilità che, comunque oggi hanno dimostrato. Questa sera, tutti insieme, ci permettiamo di dotare il Piemonte e i piemontesi di un bilancio approvato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazioni di voto possiamo mettere in votazione l'intero provvedimento.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Il disegno di legge n. 68 è, dunque, approvato.
Do atto che è intervenuto il parere favorevole dei Revisori, perciò il Consiglio approva il disegno di legge n. 68.
Con questa comunicazione, possiamo concludere la seduta.
Nel frattempo, oltre a ringraziare tutti i Consiglieri e tutti quelli che sono intervenuti, ma soprattutto coloro che ci hanno ascoltato nel corso della giornata, voglio rivolgere un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti delle Direzioni del Consiglio regionale - Processo Legislativo e Comunicazione istituzionale e Amministrazione, Personale, Sistemi informativi e Corecom - che hanno collaborato al buon esito di questa seduta di Consiglio regionale on line, che è la prima Assemblea regionale da remoto che si è svolta in Italia. Sicuramente, ne seguiranno altre nel Paese, perché l'emergenza COVID-19 purtroppo non si fermerà questa sera per cui ci aspetteranno ulteriori valutazioni future.
Un grazie particolare ai Sistemi informativi, per lo sforzo e l'impegno dimostrato in questi giorni e per la pazienza che hanno saputo riservarci poiché in questo periodo il nervosismo e l'agitazione di tutti i Consiglieri e di tutti i Gruppi alle volte sono esasperati dalla disperazione che, costantemente, si deve affrontare.
Come componente di maggioranza, ringrazio sicuramente anche le opposizioni sebbene mi abbiano attribuito un voto di insufficienza: le ringrazio per aver permesso al Consiglio regionale di approvare il bilancio, affinch come abbiamo detto più volte e come avete ribadito tutti, ci possa essere almeno una normalizzazione del sistema Regione Piemonte per meglio affrontare questa emergenza sanitaria.
Come abbiamo detto più volte, dobbiamo lavorare al meglio delle nostre possibilità: solo così ce la faremo.
L'invito a tutti i piemontesi è di stare a casa: andrà tutto bene, siamo in buone mani. Lo abbiamo sentito dire direttamente dal Presidente Cirio, che peraltro è uscito da una situazione di positività alla malattia; come sapete, aveva contratto il virus COVID-19 a seguito dei suoi incontri costanti nelle passate settimane, ma è riuscito ad uscirne bene già ieri e sta lavorando insieme alla Giunta e in collaborazione con tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione che si sono resi disponibili per superare questo periodo.
Con questo, concludo. La seduta è terminata.
Ci riaggiorneremo nei prossimi giorni con la convocazione della Conferenza dei Capigruppo, che sarà calendarizzata successivamente.
Vi ringrazio ancora e auguro a tutti una buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 20.37)



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