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Dettaglio seduta n.47 del 18/12/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore14.30, il Presidente Allasia constatata la mancanza del numero legale aggiorna la seduta alle ore 15.00)



(La seduta inizia alle ore 15.00)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Bongioanni, Caucino, Chiorino, Graglia, Lanzo, Marin Perugini, Ricca, Rosso e Zambaia


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Comunicazioni dell'Assessore regionale Icardi inerenti a "Edilizia sanitaria"


PRESIDENTE

Nella seduta antimeridiana odierna, l'Assessore Icardi ha svolto le comunicazioni in ambito di edilizia sanitaria. Si è svolto il dibattito.
Do la parola all'Assessore Icardi per la replica.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Grazie, Presidente.
Rispondo, nella sequenza, agli interventi precedenti, ma non nel merito.
Consigliere Grimaldi, o signor Grimaldi, volevo rassicurarla sul mio stato psicologico: sto benissimo, nonostante quanto sento uscire dalla sua bocca non soffro di disturbi psicologici, non ho problemi di doppia personalità e non ho amici immaginari, perché i consulenti di AgeNaS esistono e i consulenti del Sant'Anna anche - ma non importa.
A "sciacqua lattughe" e "ciaparat" aggiungo anche "terrorista". Faccio un elenco dei suoi aggettivi.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Sì, me l'ha detto lei. Terrorista.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

No, no, se vuole poi sentiamo la registrazione: faccio la collezione di quanto lei ci dice.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Prosegua.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Si può autosospendere.



PRESIDENTE

Prosegua, Assessore.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Va bene, quindi non entro nel merito delle valutazioni.
Parlando di cose serie e di interventi seri, volevo rispondere al professor Salizzoni (chiedo scusa per la schiena, ma non ne posso fare a meno) nel cui intervento ha centrato il problema.
Ritenevo che dal comunicato del PD fosse emerso il fatto che fossimo concordi sul mantenere il Regina Margherita fuori, però si vede che ho capito male io. È anche vero che è una valutazione complessa, ma devo ringraziare il professore perché è l'unico che mi ha dato un documento concreto ed effettivo sui passaggi, su cui valutare, tra il Sant'Anna e le Molinette. Lo ringrazio per questo intervento.
Il Consigliere Sacco, invece, ha parlato dell'INAIL. Si sbaglia quando dice che non c'è stata una ricognizione. Ci sono le lettere dell'INAIL, dopo il nostro intervento a luglio, in cui si chiede a tutte le Regioni quali interventi siano stati realmente progettati e cantierabili, per evitare che le Regioni tengano impegnati soldi che poi non utilizzano.
A settembre si è conclusa questa ricognizione e l'INAIL, di quei due miliardi e sette, quasi 500 milioni sono risultati non spendibili dalle Regioni, quindi li redistribuiranno.
Ovviamente la mia richiesta in allora fu: se ci sono questi soldi rimettiamoli subito su Novara; ma mi fu risposto che non era possibile e che doveva essere fatta una ripartizione sentendo l'esigenza di tutte le Regioni.
Questa ricognizione è stata fatta. In questo secondo passaggio, il cambio di Governo ha inciso in modo significativo. Diversamente, forse si sarebbe potuto fare, ma questo solo per dovere di cronaca.
Per quanto riguarda il tema della riservatezza, lei avrà sicuramente letto il protocollo d'intesa con Cassa Depositi e Prestiti, ma è una clausola di riservatezza che si mette su ogni contratto. È ovvio che il diritto di accesso agli atti dei Consiglieri supera qualsiasi condizione di riservatezza, quindi non c'è nessun problema sul punto.
Ci tenevo a spiegarlo, ci mancherebbe altro.
Altro tema importante che lei ha toccato è il discorso di fermare tutto.
No, assolutamente. Noi non vogliamo assolutamente fermare niente tutt'altro. Stiamo molto attenti, nella gestione degli atti, a non toccare o modificare, per esempio sul Parco della Salute, gli atti di gara, perch sarebbe veramente un problema.
Come ricordava prima il professore Salizzoni, il problema non è tanto sulla torre pediatrica. Certo, saremo tutti d'accordo se avessimo più letti a disposizione: si fa la torre pediatrica, si mettono tutti dentro, come richiesto anche dai sanitari del Sant'Anna, ma il problema sono proprio i posti letto. L'impossibilità di arrivare a questa soluzione è che i posti letto sono un elemento di gara, un oggetto di gara, quindi in questa fase diventa difficile - direi impossibile - modificarlo. Necessariamente credo che si passi da un'altra strada.
Mi ha detto anche che non c'è alcun atto di modifica. È vero, oggi il progetto sta andando avanti esattamente come era stato deliberato dalla precedente Giunta. Sta andando avanti, ma prima che il dialogo competitivo entri nel vivo, dovrà essere fatto, in caso di modifica, nel caso in cui la Giunta, attraverso il Consiglio, ritenga di fare una modifica (noi lo riteniamo), un atto di indirizzo alla Commissione, alla Città della Salute ovviamente senza toccare l'oggetto di gara, in maniera da permettere variazioni che non stravolgano tutto l'impianto.
Ha parlato anche di Moncalieri. Innanzitutto, vorrei precisare che Sindaci dell'ATO 5 ne ho incontrati e non pochi, anche a gruppi. Quindi, non è vero che non li ho ricevuti. Non è affatto vero: li ho ricevuti, ma adesso volevano un ulteriore incontro in Assemblea dei Sindaci, che per il momento ritengo di non fare per un motivo semplice. Sono state fatte delle valutazioni dai Sindaci proprio sull'ubicazione, e dall'esame di che quanto è emerso abbiamo ritenuto opportuno un approfondimento tecnico. L'ARPA ci dice che questo sito è alluvionabile; a 5.20 metri, se non erro, c'è già la falda, per cui le fondazioni dovrebbero essere elevate e la costruzione dovrebbe essere fatta su pilotis. Insomma, c'è una serie di problematiche tecniche.
Per non ripetere i precedenti errori, vorrei ricordare quanto fatto da Amministrazioni di destra e di sinistra sui siti ospedalieri del passato: come ricordava il Consigliere Martinetti, abbiamo costruito l'ospedale di Verduno su una collina che si muoveva e che, guarda caso, gli anziani chiamavano "località paciarina", già evocativo del fatto che non fosse molto stabile. A Nizza si è fatto di meglio, perché il suo ospedale è stato costruito in località Ranè: dove ci sono le rane, ovviamente, c'è anche l'acqua. Millefonti è il sito scelto per Torino; Fontanone mi pare fosse quello per Biella.. Per costruire un ospedale pare che ci si avvalga sempre della "associazione rabdomanti" - dove c'è acqua noi andiamo a costruire un ospedale! - visto il pregresso, e viste anche le esternazioni di alcuni Sindaci sulla possibile inidoneità del sito - sottolineo "possibile" abbiamo preferito fare degli accertamenti tecnici e chiedere una perizia.
Voglio sottolineare che la scelta è stata delineata solo sulla base delle norme di attuazione tecnica del Piano regolatore e sulla base di una commissione, però non ho visto - perlomeno non è agli atti - una relazione geologica o idraulica che ci garantisca che il sito sia idoneo.
Dunque, al di là di tutte le altre valutazioni, volevo fare un approfondimento su questo tema. Poi non c'è nessuna intenzione di spostarlo. Se qualcuno mi trova una relazione geologica che dica che non c'è acqua né che sia alluvionabile.
Peraltro, anche le dichiarazioni del Sindaco di Moncalieri, Comune che negli ultimi periodi non è stato alluvionato, non sono corrette: tutti sappiamo che queste valutazioni tecniche hanno delle proiezioni a duecento anni sull'alluvionabilità. Questo lo prevede la Direttiva alluvioni dell'Unione Europea che noi abbiamo recepito. Nel 1994 il sito è stato alluvionato (certificato). Non lo è stato nel 2016 né nel 2000 (va bene però in passato lo è stato). Allora, qualche previsione in più e qualche accertamento in più non guasta, visto anche il passato delle nostre costruzioni.
Sono d'accordo sul piano relativo ai nuovi ospedali, che è certamente necessario. Però, oltre all'edilizia sanitaria, qualcuno ha citato anche tutta una serie di tematiche legate proprio all'assistenza e alla cronicità (se non erro, lo ho rammentato anche il Consigliere Stecco).
Rilevo che proprio oggi - lo dico con grande piacere - è stato approvato dopo mesi di assiduo e impegnativo lavoro, il nuovo Patto della salute per i prossimi tre anni. In questo Patto sono inseriti anche elementi sull'edilizia sanitaria: badate che sull'edilizia sanitaria - lo vedrete nei prossimi giorni - c'è una norma importantissima, che in alcune situazioni permette di accomunare la necessità e l'urgenza di provvedere a rinnovare le strutture sanitarie pari a quelle della Protezione Civile bypassando spesso una serie di norme ordinarie, per costruire in modo più rapido e veloce i nostri ospedali. Questo è un grande risultato. Ci sono una serie di misure per far fronte alla carenza di medici. Insomma, il patto ha veramente dei contenuti importanti e approfitto di questa occasione per ringraziare tutti quelli che ci hanno dato una mano a realizzarlo. È stato approvato in questi minuti dalla Conferenza Stato Regioni. Questo per dare una risposta non strettamente sull'edilizia sanitaria, ma sui problemi che ogni giorno attanagliano il nostro servizio sanitario.
Il Consigliere Rossi ribadisce - è una considerazione ricorrente - che non abbiamo tempo e dobbiamo prendere delle decisioni. È giusto, però per quanto riguarda Novara credo che sia doverosa una precisazione: io credo di avere più fretta di voi! Nonostante i giornali abbiano scritto in passato che andavo spedito perché avevo il Consigliere Rossi che mi mordeva le caviglie - infatti mi fanno ancora un po' male! - in realtà possiamo approvare la legge senza attendere quel documento dalla Cassa Depositi e Prestiti, che potrà arrivare al termine di un percorso di redazione degli atti di gara. Quando avremo il documento potremo andare in gara. Però è importante approvare la legge subito - nei prossimi mesi, a gennaio, a febbraio o quando i lavori lo permetteranno - perché in questo modo possiamo sbloccare il finanziamento statale e partire con gli atti di gara.
In realtà, sugli atti di gara si sta già lavorando - perché ho disposto che si cominciasse a lavorare in tal senso - nel senso che si stanno facendo delle simulazioni su nuove cifre del partenariato e credo che tutti insieme, lavorando, si possa senz'altro arrivare a un documento condiviso di congruità economico-finanziaria del Piano.
Pertanto, con grande tranquillità, visto che la Giunta ha già approvato il protocollo d'intesa con Cassa Depositi e Prestiti, per cui questo è già sufficiente a garantire a tutti noi quella diligenza del buon padre di famiglia nell'approvare la norma che autorizza la garanzia, credo che si possa andare ancora più veloci, senza dover aspettare questa documentazione.
Sul discorso del PPP, Consigliere Rossi, vorrei precisare che non sono assolutamente contrario al partenariato pubblico-privato. Da Sindaco ne ho fatti alcuni, li ho fatti cum grano salis, li ho fatti con criterio e sono contento di averli fatti, perché hanno prodotto anche dei risparmi, in quanto avevano un alto contenuto tecnologico. Però, prima di tutto, bisogna vedere come si fanno i PPP: se avessimo capacità di indebitamento certamente sarebbero uno strumento residuale; sarebbe molto meglio ovviamente, poter accendere un mutuo all'1%! In subordine, pagare il 2.5 su una realizzazione INAIL, visto che dilaterebbe nel tempo il carico sulla spesa corrente, e visto che almeno nell'immediato non dovremmo rimborsare la quota capitale (cosa che invece si fa con altri tipi di finanziamento) è decisamente meno conveniente.
Nelle condizioni in cui siamo, oggi è l'unica strada percorribile, quindi è quella che percorreremo, cercando di farlo nel modo più corretto e cercando di risparmiare il più possibile nella realizzazione di questo piano finanziario.
Vengo poi ai rilievi del Consigliere Martinetti. La ditta è leggermente in ritardo nella consegna, ha chiesto una proroga di 60 giorni, e confidiamo che a breve possa essere risolto il problema.
Il tema delle riserve, ovviamente, è un fatto che attiene all'azienda e al committente. È consuetudine che sulle varianti le ditte facciano riserva c'è anche un mercato delle riserve, quindi non ci scandalizziamo. È ovvio che poi la valutazione della Direzione lavori dell'Azienda deciderà quali sono ammissibili e quali no. Quello che è certo è che le penali sono sicuramente dovute, perché il ritardo è considerevole rispetto al 2018.
Ci sarà sicuramente un momento di confronto tra il concessionario e l'Azienda sanitaria per la definizione in contraddittorio sia delle riserve sia delle penali. Questo però avverrà dopo. Io mi auguro che prima consegnino l'ospedale e che possiamo iniziare a curare i pazienti nell'ospedale.
Invece, sul discorso dell'edilizia sanitaria, quindi sul progetto - questa ovviamente è una mia opinione - abbiamo, lo ripeto, trovato in stallo i due più grossi progetti di edilizia sanitaria della Regione, vale a dire la Città della Salute di Torino e quello di Novara. In questo momento sono entrambi sbloccati, perché la legge sta procedendo su Novara, mentre su Torino la gara è in corso e i progettisti stanno lavorando. A me non pare di aver perso tempo, però analizzando la situazione piemontese è chiaro che, avendo fatto partire i due più importanti ospedali hub piemontesi cioè quello di Novara e il San Giovanni Bosco - che però ha già avuto importanti interventi nel recente passato - i due ospedali hub rilevanti su cui non si è mai fatto nulla e che sono in condizioni strutturalmente penose (per dirlo chiaro) sono certamente quello di Alessandria, che ha visto anche abortire un progetto di rifacimento anni fa, e quello di Cuneo che è frazionato su due sedi. Quindi, andando per ordine di importanza dopo le Molinette e dopo Novara, ovviamente come rilievo sarebbero i due primi da realizzare. Su questo mi trova pienamente d'accordo.
Poi scendendo su quelli territoriali, certamente ce ne sono alcuni da rivedere. Uno è quello di Ivrea che versa in condizioni non felici, ma ce ne sono anche altri. In ogni caso il Piano lo vorrei realizzare con un criterio di rilevanza e di importanza degli ospedali. Quindi, quello che avete proposto con l'ordine del giorno - adesso ne parliamo - è pienamente condivisibile, con alcune piccole correzioni che vi propongo, se se siete d'accordo.
Sulle premesse c'è poco da dire. Alla seconda pagina dove ci sono le parole "ritenuto che data la rilevanza del tema non siano accettabili rinvii continui", questa frase la toglierei perché io non ho rinviato niente. La sostituirei con le parole "si richiede celerità" - e questo è anche nostro interesse - "sulle decisioni operative", cancellando quello che segue e proseguendo con le parole "con un coinvolgimento dell'Assemblea legislativa regionale". Questa è la modifica che propongo, se per voi va bene. Inoltre toglierei la parte che dice "Impegna a procedere senza indugi e ulteriori ritardi" e dopo le parole "all'attuazione della DCR 286 recante rete ospedaliera.", però aggiungerei "salvo modifiche e migliorie da definirsi con i previsti accordi e procedure".
Infine, nell'ultima parte che recita "in particolare le problematiche relative all'ASL e all'ASO di Cuneo e Alessandria, nonché quelle relative al nuovo ospedale di Ivrea", più che concentrarsi in modo puntuale sull'Ospedale di Ivrea, scriverei "ad Ivrea e al territorio dell'ASL Torino 4", che mi sembra un po' più ampia come formulazione, se siete d'accordo.
Chiedo scusa, Consigliere Grimaldi, se il mio sembra un bisbiglio, ma quando uno ha una delle ragioni forti, non ha bisogno di alzare la voce e viceversa.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Guardi, lei travisa i fatti, mi dispiace, e non va bene. Passi il termine "sciacqua lattuga" e passi il termine "ciaparat", quello che lei sta facendo e che ha fatto. L'abbiamo sentita augurare la morte al Presidente Cirio, di restare all'interno di un tunnel, l'abbiamo sentita dire al Presidente del Consiglio, Allasia, per ben due volte, che lei non fa le metafore perché lui non le capisce, e passi anche quello. Però credo che ci sia un limite a tutto. Io la invito a mantenere i toni nella decenza. Se l'avesse fatto in un Parlamento più importante come quello Europeo avrebbe avuto la sospensione di un mese e 6-7 mila euro di multa, questo glielo dico. Il mio è un invito amichevole a contenere i toni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Icardi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Solo per dire che le proposte di modifica ed integrazioni dell'Assessore Icardi non cambiano per noi la sostanza dell'ordine del giorno, per cui se posso procedere a firmarle, vengo al banco della Presidenza.



PRESIDENTE

In effetti, era una cosa che volevo verificare e chiedere al primo firmatario. Se è accettato, venga a firmare. Mi pare condivisibile dalla Giunta.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Cogliamo favorevolmente l'invito dell'Assessore Icardi, tant'è vero che noi non vogliamo rinchiuderla, a differenza sua, da nessuna parte, anche se lei spesso travisa la realtà e dice cose che non ho detto, perché io non le ho dato del terrorista, così come non ho augurato la morte al Presidente Cirio: ci sono i verbali. Io, a differenza vostra, non querelo nessuno però se lo faccia dire, rimproveri del genere li accetto giusto da mia madre, ma giusto per il rispetto che le porto, visto che lei, invece l'unica cosa che deve fare è rispondere alle nostre domande. Visto che lei parla per atti, noi parleremo solo sui suoi atti. Lei non ha modificato nessuna nostra delibera, perché per modificare le delibere occorre passare in Consiglio e, visto che siamo a dicembre e il dialogo competitivo inizia a gennaio, mi dispiace, ma anche questa giornata non è servita a nulla. Ha detto quello che farà o non farà, ma intanto la Città della Salute va avanti così com'è.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie,Presidente.
Prendiamo atto della volontà dell'Assessore e del Gruppo di maggioranza di modificare questo ordine del giorno. Tuttavia sia chiaro che questo documento è votato per grande senso di responsabilità e perché condividiamo veramente e finalmente la realizzazione della Città della Salute di Torino e di Novara.
Da parte nostra e da parte del nostro Assessore non c'è nessun ritardo e nessuna responsabilità anzi, c'è un approfondimento delle tematiche che sono veramente complicatissime come tenere in ordine i conti che servono alla Regione Piemonte e servono ai fruitori della sanità piemontese. Questo sia chiaro.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altri interventi, come è stato già annunciato, passiamo all'ordine del giorno n. 155 presentato dal Consigliere Ravetti, con oggetto "Attuazione del programma di interventi in edilizia sanitaria", con modifiche proposte dall'Assessore Icardi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Volevo fare un intervento sull'ordine del giorno presentato dal Gruppo del PD.
Questo ordine del giorno chiede di attuare, il più velocemente possibile una parte della delibera che noi non condividiamo. Siamo d'accordo che bisogna fare presto, ma non siamo d'accordo sul metodo.
Per quanto riguarda, invece, la riflessione legata al dibattito in Consiglio sull'edilizia sanitaria per Alessandria, Cuneo e ASL TO 4 chiaramente siamo d'accordo, ma non possiamo votare favorevolmente questo ordine del giorno per le motivazioni che ho anche espresso nel mio intervento dopo le comunicazioni dell'Assessore. Esprimo parere non favorevole per le motivazioni che ho appena espresso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 155, , il cui testo, così come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Prima di passare ad un altro punto all'o.d.g., mi sembra ci sia un'intesa per convocare una Conferenza dei Capigruppo in sala A e, successivamente alle ore 16.00, incontrare una delegazione di lavoratori.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Ovviamente, in accordo con il Presidente Cirio, accogliamo la sua proposta di vederci in sala A e di incontrare i lavoratori.
Colgo solo l'occasione per dire che forse varrebbe la pena che siano presenti più Consiglieri possibile. Chiediamo alla maggioranza, se è possibile, di fare entrambe le cose, magari anche brevemente, ma entrambe per evitare che i Capigruppo si incontrino con i lavoratori e metà Consiglieri rimangano in aula. Se riusciamo a fare tutto nel giro di un'ora, sia la Conferenza dei Capigruppo sia l'incontro con i lavoratori preferiamo.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.30, riprende alle ore 17.52)



PRESIDENTE

Prendiamo l'impegno di incontrare la delegazione dei lavoratori alle 16.00 A seguito di quanto deciso dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi comunico che domani mattina la seduta avrà inizio alle ore 10.00 anzich alle ore 9.30 e che la seduta pomeridiana avrà inizio alle ore 14.00 anziché alle ore 14.30.
Previo accordo di tutti i Capigruppo, dopo la riunione con i manifestanti dichiaro conclusa la seduta.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.53)



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