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Dettaglio seduta n.42 del 10/12/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.00 il Presidente Allasia comunica che la seduta inizierà alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SALIZZONI



(La seduta inizia alle ore 10.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'articolo 55, sulle comunicazioni del Presidente. Peraltro pare provvidenziale che sia lei oggi a presiedere, perché le questioni che volevamo porre, e quindi le comunicazioni che chiediamo che la Presidenza del Consiglio svolga, sono in riferimento alla trasferta fatta a Roma presso il Ministro Speranza, ormai una settimana fa, da parte sua Presidente, e anche del collega Chiamparino, in merito alla sanità piemontese.
È un tema che tocca e riguarda tutti. Non entriamo più nel merito della questione, sull'opportunità o l'inopportunità rispetto ai ruoli. C'è piena legittimità di andare a incontrare un Ministro da parte di chiunque e comunque, c'è già stato un dibattito accesso sicuramente sui media. Rimane il fatto che si tratta di un tema importante.
Quando si ha un ruolo istituzionale, ancorché si rappresenti tutta la comunità e il dibattito è acceso, vivo e presente, oltretutto con percorsi di carattere legislativo che, non a caso proprio ieri, riguardo alla Città della Salute e della Scienza di Novara si sono incardinati in Commissione intraprendendo un percorso che ci deve portare al risultato di garantire l'efficientamento e il miglioramento della sanità per il nostro Piemonte quindi per tutti i cittadini, nonché trattandosi di questioni economiche che impegnano l'Ente in modo particolarmente importante, il dubbio che è venuto un po' a tutta la comunità istituzionale, oltre che alla comunità piemontese, riguarda il fatto di andare a concordare, data la compattezza e la necessità del bisogno che il Piemonte conosce rispetto alla sanità l'incontro con il Ministro. Quindi, interfacciandosi magari direttamente con l'Assessore Icardi, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Pertanto, Presidente - ripeto - è sicuramente provvidenziale che sia lei oggi a presiedere, dato che era tra i protagonisti.



(Commenti fuori microfono)



PERUGINI Federico

La richiesta è che ci relazioni il Presidente.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Gli tolga la parola, Presidente!



PERUGINI Federico

Eh, signori.
Presidente, posso?



(Commenti fuori microfono)



PERUGINI Federico

Presidente, posso terminare? Se, evidentemente, con le premesse non sono stato chiaro, chiedo che questa Presidenza relazioni al Consiglio per quanto di conoscenza in merito a questa trasferta. Poiché lei - ecco perché, ripeto, è provvidenziale - era tra i colleghi in trasferta, sicuramente non potrà esimersi dal fornirci le informazioni necessarie.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle sue comunicazioni.
Questa maggioranza non fa la maggioranza, ma fa l'opposizione! Addirittura non sempre - diciamo così - ma molte volte non ci sono le condizioni per svolgere le relazioni e le informative degli Assessori e del Presidente all'Aula e, ora, la maggioranza chiede informative ai Consiglieri di opposizione rispetto all'espletamento del loro mandato. Siamo davvero in una situazione quantomeno un po' caotica (utilizzo ancora una volta l'aggettivo "caotica").
Presidente Salizzoni, forse non è un caso che il Presidente Allasia le abbia chiesto di presiedere; non è un caso, vista la richiesta di comunicazione testé arrivata dai banchi della Lega.
Presidente, per quanto le vogliamo bene, valuti lei se lasciare, per esempio, al collega Gavazza l'onere di presiedere l'Assemblea, perché a noi questa pare una provocazione inutile per questo Consiglio e per i piemontesi. Una provocazione cui non risponderemo con altre provocazioni ma è chiaro che ci ha irritato.



PRESIDENTE

È chiaro che non posso relazionare in queste condizioni. Obiettivamente penso che, se il collega Gavazza mi sostituisse, sarebbe la cosa migliore.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, la parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello

Sono d'accordo che la richiesta dei colleghi della Lega sia un po' irrituale, però diciamo che è un'irritualità che si salda molto bene con l'irritualità della missione di cui si è parlato. Sinceramente, tributo, e l'ho fatto più volte privatamente e anche pubblicamente.



PRESIDENTE

Scusi, collega.
Chiedo gentilmente ai colleghi che non sono seduti nei banchi di uscire o di accomodarsi.
Grazie.



MARRONE Maurizio Raffaello

Dicevo, il rispetto per il collega Salizzoni è massimo, però.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



MARRONE Maurizio Raffaello

Sull'ordine dei lavori, delle comunicazioni richieste. Glielo chiarisco io.
Capisco che lei sia in imbarazzo, però ci faccia intervenire. È suo diritto, poi, controbattere.
Quello che interesserebbe quantomeno il sottoscritto, ma forse anche tanti colleghi, è capire qual è il ruolo del collega Salizzoni e del collega Chiamparino. Se Salizzoni è Vicepresidente con funzioni di coordinamento d'Aula, se è Consigliere semplice del PD e quindi legittimamente fazioso se è Assessore ombra alla sanità, se ancora si sente esponente di quel mondo di cui ha rivestito fino a un anno fa responsabilità di primo piano che è l'Ospedale Molinette.
Così come anche il collega Chiamparino: se è Consigliere del PD, se è ex Presidente, se o vuole essere attuale Presidente, perché in realtà questa campagna elettorale sulla sanità, almeno per Torino, in particolare, è stata caratterizzata da un tema molto chiaro: la smobilitazione o meno degli ospedali pediatrici e materno-infantili all'interno del progetto Parco della Salute, con il conseguente taglio (ma sarebbe più opportuno dire massacro) del numero dei posti letto, con decurtazioni di due terzi.
Apprendo con piacere che anche il Gruppo del PD, ora che è passato all'opposizione, si sia ravveduto sul taglio al Regina Margherita, che quindi in conferenza stampa effettivamente si sia.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Non sono le sue comunicazioni, Presidente.
Gestisca l'Aula, questo è un comizio!



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, un attimo.



MARRONE Maurizio Raffaello

Non so, mi chiedo se si può ancora intervenire oppure no.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Gestisca l'Aula, Presidente!



MARRONE Maurizio Raffaello

Si può ancora intervenire, oppure no? Perché un paio d'anni fa sarebbe già partita l'espulsione per un'interruzione di questo tipo!



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, per cortesia, rispetto alla Presidenza.



MARRONE Maurizio Raffaello

Io m'interrompo finché non si riesce a continuare.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, per cortesia, lasci finire il collega.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Sulle sue comunicazioni! Sulle comunicazioni, non i comizi, Presidente!



PRESIDENTE

Consigliere Marrone, continui e si attenga al tema.



MARRONE Maurizio Raffaello

Il tema è molto chiaro, perché qui si tratta di capire non tanto cosa il centrodestra voglia fare rispetto al Parco della Salute, ma il ruolo che il centrosinistra si vuole ricavare: se vuole capire che è stato mandato a casa dal 50% dei piemontesi o se, invece, vuole continuare, con la sponda di un Governo politicamente amico, non eletto da nessuno, a imporre le sue politiche veramente assurde, di massacro del livello quantitativo del servizio, soprattutto rispetto al pediatrico, alle specialistiche, ai posti letto del pediatrico e del materno infantile, oppure no.
Noi, ci abbiamo messo la faccia e siamo andati, con il nostro leader Giorgia Meloni, davanti al Regina Margherita a dire che noi quell'ospedale lo vogliamo difendere.



PRESIDENTE

Consigliere Marrone, chiuda.



MARRONE Maurizio Raffaello

A dire che non avremmo mai accettato un taglio di questo tipo.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Ha superato i tre minuti! Governate il Piemonte, fate la maggioranza!



PRESIDENTE

Tre minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello

Sono contento che il primo richiamo è stato fatto a un Consigliere di maggioranza! Vado a concludere. Voglio precisare la domanda: dall'altra parte, vorremmo capire esattamente cosa state andando a chiedere al Ministero; se volete proseguire con la richiesta di taglio (perché questo è nel vostro documento originario, che noi spero andremo a modificare) dei posti letto del Sant'Anna all'interno del Parco della Salute, da 140 a 50.
Questa è la domanda. Questa è la domanda semplice.



PRESIDENTE

Consigliere Marrone, devo toglierle la parola.



MARRONE Maurizio Raffaello

Voi potete anche mandare un po' di bambine e un po' di donne che si presentano come donne in generale, quando poi sono le donne del PD e del centrosinistra.



PRESIDENTE

Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello

Perché le persone le conosciamo.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



MARRONE Maurizio Raffaello

La prima volta che c'è una manifestazione per la chiusura di un ospedale e per il taglio di posti letto, invece che per il salvataggio di un servizio! Veniteci a spiegare se avete.



PRESIDENTE

Consigliere Marrone, la richiamo per l'ultima volta. Le tolgo la parola! La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Proverò a non agitarmi e ringrazio i Consiglieri per i tanti messaggi in questi giorni.
Fra i tanti messaggi che ricordo c'è quello dell'Assessore Icardi che mentre entravo in sala operatoria, ricordava a tutti, nel giro di poche ore, che a suo dire facciamo interrogazioni in stile Stasi della DDR, che siamo come la Pravda. Le assicuro, Assessore, che ho anche dei difetti.
Davvero sono stupito. Tra l'altro, siamo arrivati alle ore dieci e pensavamo che la maggioranza fosse davanti al Tribunale con il rosario per Salvini, ma poi abbiamo scoperto che c'è una decina di persone assenti giustificate per altri impegni istituzionali, che ci piacerebbe sapere, fra le quali il Presidente Cirio e l'Assessore Icardi.
È davvero strano che, dopo una settimana in cui l'Assessore ha spiegato alla sinistra piemontese che doveva essere rinchiusa in una torre psichiatrica, in cui tra l'altro le opposizioni potevano presentarsi qua con tutto il fiele necessario in momenti in cui si capisce che le condizioni psicologiche di un Assessore non sono alla portata del suo incarico, perché quando in pochi giorni insulta tutte le opposizioni e insinua così molto gravi - tra l'altro da Assessore alla sanità parlare con termini pre-basagliani è davvero uno scivolone negli scivoloni..
Vi ricordiamo che, a prescindere da quello che fanno i Consiglieri Salizzoni e Chiamparino che, nel loro ruolo istituzionale, possono incontrare ancora (finché la democrazia esiste) i Ministeri competenti anche perché nel loro ruolo di opposizione sono magari perplessi delle vostre intenzioni, noi da settimane vi chiediamo le comunicazioni in aula dell'Assessore Icardi sulle serie intenzioni sull'edilizia sanitaria.
Voi oggi, invece di darci queste comunicazioni e rispondere a una richiesta di tutte le opposizioni su un Consiglio straordinario, siete riusciti a chiedere le comunicazioni a un Consigliere circa le sue reali intenzioni sulla Città della Salute. Sapete che cosa facciamo? Manca ancora un minuto perché queste non sono le comunicazioni sull'articolo 55, e io le chiedo un'inversione dell'ordine dei lavori, così vediamo se c'è il numero legale vediamo se anche senza di noi potete andare avanti. Pertanto, chiederei di mettere al primo punto all'o.d.g. il mio ordine del giorno sulle mense così vediamo se ci siete.
Inoltre, vorrei capire che intenzioni avete, visto che di presentarvi non ne avete voglia, di parlare di problemi dei piemontesi non ne avete voglia delibere non ne avete fatte, leggi non ne avete fatte, non ci date le comunicazioni sulla Città della Salute e le chiedete ai membri dell'opposizione. Siete davvero molto strani.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola Media "P. Gobetti" di Rivoli (TO)


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Media "P. Gobetti" di Rivoli in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Intervengo in merito all'ordine dei lavori.
Chiedo che sia inserito un ordine del giorno che ho presentato a seguito delle gravi dichiarazioni che in questo fine settimana hanno tenuto un po' banco su tutti i media, dichiarazioni esternate dal Segretario della Lega Matteo Salvini. Sono esternazioni che hanno attaccato una delle aziende più importanti non solo del nostro territorio, ma a livello mondiale.
Abbiamo assistito a una timida difesa di quest'azienda, che è un'eccellenza e un orgoglio per il nostro Paese. Insomma, mi sarebbe piaciuto che il Consiglio si esprimesse in maniera più convinta.
Ho sentito anche le dichiarazioni del Presidente Cirio, che sembravano più orientate a difendere le parole del Segretario Salvini che non quelle di un'azienda che dà lavoro nel mondo a più di 25.000 persone.
Credo che quando si ha un ruolo pubblico e politico e un grande seguito come quello che ha in questo momento il Segretario Salvini, bisognerebbe essere cauti e ponderati. Chiedo che venga messo in discussione quest'ordine del giorno, affinché il Consiglio regionale esprima in maniera chiara la sua posizione per quel che riguarda aziende che danno lavoro a migliaia e migliaia d'italiani.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Per prima cosa, rassicuro il collega del Movimento 5 Stelle che a noi leghisti, a tutta la Lega e anche al Segretario Salvini piace la nutella. È un alimento da tutelare, ci mancherebbe. È stata fatta solo un'osservazione, ma sappiamo benissimo che l'azienda utilizza per tutta la produzione le nocciole piemontesi e il ragionamento era sull'eccedenza, per rifornirsi sempre in Italia. L'auspicio è che la famiglia Ferrero si rifornisca sempre in Italia e non vada in Paesi extra UE che magari hanno anche una.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Preioni, prosegua.
Lui sta intervenendo per dire che è contrario all'inserimento all'o.d.g.
Prego, prosegua.



PREIONI Alberto

Grazie.
L'altro ragionamento, molto tranquillamente, è in merito a quello che ha esposto il Consigliere Perugini.
Siamo felici che ci sia stato questo chiarimento tra i Consiglieri Chiamparino e Salizzoni e il nostro Assessore alla sanità. Noi non possiamo chiedere dei chiarimenti ufficiali in aula, però siamo tutte persone che facciamo politica e possiamo anche avere dei chiarimenti in maniera informale, come possiamo avere dei chiarimenti di discussione generale perché riteniamo importante capire che non ci sia di giorno un Assessore delegato alla sanità, che è Luigi Genesio Icardi, che lavora, mentre qualcun altro di notte lavora contro, cercando di distruggere questo lavoro. Non sarà questo il caso, perché conosciamo la levatura, il livello e la capacità del Vicepresidente Salizzoni.
Il Presidente Chiamparino sa benissimo che stiamo portando avanti delle politiche che sono state intraprese anche dalla sua Giunta. Il Gruppo della Lega e la maggioranza vogliono portare a termine la Città della Salute di Novara, la Città della Salute di Torino e la realizzazione del nuovo ospedale nella piana di Domodossola. Vogliamo sapere le cose con la massima tranquillità, perché ci è sembrato un po' anomalo che due Consiglieri di minoranza vengano ricevuti da un Ministro. Vogliamo sapere se è stata una riunione di partito o se è qualcosa di tecnico riferito a questi importanti progetti. Vogliamo essere rassicurati sul fatto che tutti si lavori nella stessa direzione e che gli obiettivi siano comuni, perché sono progetti condivisibili e che hanno visto protagoniste la maggioranza di ieri e la maggioranza di oggi. È solo questa la nostra perplessità.
Siamo contenti che, con la massima trasparenza e serenità, sia avvenuto questo confronto di rasserenamento tra il nostro Assessore alla sanità, che è innegabile che sia titolato a portare avanti queste istanze ai tavoli romani e al tavolo del Ministero. Quello è nella logica della sua posizione politica attuale, per l'amor di Dio, pro tempore come tutti noi. Vorremmo però avere delle comunicazioni anche informali, anche dopo questo Consiglio, sul motivo di questa discesa romana, che speriamo sia avvenuta nell'interesse comune di tutti, perché quando si parla di sanità dobbiamo tutti lavorare nella stessa direzione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Preioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Intervengo per fatto personale, immagino.
Molto semplicemente, per prima cosa intendo precisare, sia rispetto a quello che ha detto lei, collega Preioni, sia rispetto a quanto ha detto il Consigliere Marrone, che noi non siamo andati in missione, quindi non siamo andati a titolo istituzionale (lo si può tranquillamente verificare), ma siamo andati come Consiglieri di opposizione, che ritengono di avere delle cose da dire a un Ministro che da poco ha preso in carico una delega molto importante in una situazione - quella del Piemonte - che ha, dal punto di vista dell'edilizia sanitaria nuova e innovativa, delle sfide che noi abbiamo costruito; sfide che affondano le radici nel passato, per cui ci sembrava semplicemente corretto, anzi addirittura di aiuto all'intero Consiglio, se mi permette il Consigliere, Preioni, fungere un po' da "memoria storica" per un progetto che, come ho già avuto modo di dire, non è nato ieri.
Anzi, la prossima volta, se me lo ricordate, vi porterò un libretto scritto dall'Università di Torino nel 2006, dove viene narrato il cosiddetto "Turin Health Park", che più o meno era la stessa cosa, e che nasceva proprio dalla riconversione degli spazi utilizzati dalle Olimpiadi in ambito Lingotto, prima ancora che fosse progettato il palazzo della Regione.
Mi sembrava, dunque, doverosa la precisazione. Qui, però, mi fermo per fare una battuta e per avanzare una proposta.
Veniamo alla battuta: da Consigliere d'opposizione, se basta a mandare in fibrillazione la maggioranza il fatto che il sottoscritto, insieme a qualche Consigliere (in questo caso un autorevole collega ed esponente del mondo sanitario), vada a Roma a incontrare un Ministro, farò un sacrificio finanziario e troverò il modo di andarci tutte le settimane! Inoltre, giusto per parlare di correttezza istituzionale - questo è un "sassolino" che spero mi consentirete di togliermi - consentitemi di ricordare che quando ero ancora Presidente, in merito all'Asti-Cuneo (testimoni ce ne sono diversi!), ho saputo da alcuni di voi e da altri Deputati della Lega, della visita del Presidente Conte e del Ministro Toninelli.
Combinazione - ma era una combinazione vera - il giorno dopo era indetta la Conferenza delle Regioni, che si riuniva a Palazzo Chigi sulle questioni dello "sblocca cantieri". Allora dissi al Presidente Conte: "Ho saputo dai giornali - tutte le testate lo avevano annunciato - che ci sarà questo incontro". Lui mi è stato risposto: "Lei è invitato"; "Bene - dissi io allora verrò". Altrimenti, non sarei stato invitato.
Se mi permettete, non accetto lezioni di correttezza istituzionale da nessuno.
La proposta è molto semplice: sono disponibilissimo a trattare le comunicazioni in quest'Aula - anche se non so a che titolo farle, però lo faccio volentieri - a condizione che ci sia l'Assessore Icardi. A questo punto, propongo di sospendere il Consiglio e attendere l'arrivo dell'Assessore Icardi per affrontare la discussione sull'edilizia sanitaria.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Assolutamente d'accordo!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiamparino.
Consigliere Ravetti, le chiedo gentilmente di portare un po' più rispetto per la Presidenza. Grazie.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

No, era girato con le spalle.
Lei prima era girato con la poltrona, di spalle rispetto alla Presidenza.
Grazie.
Consigliere Rossi, a che titolo chiede di intervenire?



ROSSI Domenico

Intervengo anch'io sull'o.d.g., Presidente, solo per rafforzare quanto appena detto dal Consigliere Chiamparino.
Mi permetta di sottolineare come non avrei mai pensato di sentire in aula la frase "un Governo mai eletto da nessuno", peraltro scorretta da un punto istituzionale; perché va bene sentirlo al bar, ma sappiamo che, nel nostro ordinamento, i governi non si eleggono. Mi sembrava corretto puntualizzarlo, nel caso in cui qualcuno stesse guardando il Consiglio in diretta.
Mi sembra anomala la richiesta pervenuta dalla maggioranza perché, per quanto riguarda il tema di cui si vuole discutere, è vero che noi abbiamo chiesto le comunicazioni in aula e addirittura abbiamo dovuto chiedere un Consiglio straordinario, poiché l'Assessore si è rifiutato di farlo.
Ricordo anche che abbiamo chiesto semplicemente delle informative in Commissione; informative che, sempre in tema di edilizia sanitaria, ci avrebbero permesso di confrontarci anche sui contenuti che ognuno di noi cerca di ottenere.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, vi chiedo di fare silenzio!



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Dicevo, anche sui contenuti, che ciascuno di noi sta ricercando attraverso tutti gli interlocutori possibili e immaginabili, che servono a sbloccare una situazione che - è sotto gli occhi di tutti e i motivi li vedremo quando apriremo questo dibattito - fa fatica ad andare avanti.
Per quanto riguarda gli insulti, lo sappiamo, sono arrivate delle scuse private. Tuttavia, essendo stati insulti pubblici, ci piacerebbe che arrivassero anche delle scuse pubbliche. Ma questo, magari, lo vedremo quando riusciremo a incontrare l'Assessore, in Commissione o in aula, per discutere del tema dell'edilizia sanitaria.
Da questo punto di vista, Presidente, se si potesse avere la disponibilità dell'Assessore per le comunicazioni in aula, o anche solo un'informativa in Commissione per cominciare, siamo disponibili ad affrontare il tema.
Grazie.



PRESIDENTE

Prendiamo nota delle sue richieste.
Ha chiesto la parola il Consigliere Lanzo; ne ha la facoltà.



LANZO Riccardo

Intervengo sull'o.d.g., in merito alla proposta d'inversione di punti avanzata dal Consigliere Grimaldi. Noi siamo contrari alla suddetta proposta d'inversione, qualora si voglia porre in votazione.
Per quanto riguarda la richiesta avanzata dal Consigliere Chiamparino sulla presenza dell'Assessore, dal momento che credo sia in missione, ritengo che non sia possibile accoglierla.



PRESIDENTE

Qualcuno desidera intervenire sulla richiesta d'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. avanzata dal Consigliere Martinetti? Ha chiesto la parola il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Siamo contrari alla richiesta d'inserimento di nuovi punti all'o.d.g, così come siamo contrari alla richiesta avanzata dal Consigliere Grimaldi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per chiedere l'attrazione al punto 6) all'o.d.g. della mozione n. 141, inerente a "Nuova ZTL del Comune di Torino".
Grazie.



PRESIDENTE

È già stata attratta. Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. proposta dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inscrizione di nuovo punto all'o.d.g. proposta dal Consigliere Martinetti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Lanzo.
La parola al Consigliere Lanzo.



LANZO Riccardo

Intendo ritirare la richiesta di votazione, perché avevo inteso fosse un'inversione dell'o.d.g.
Chiedo scusa.



PRESIDENTE

Procediamo con l'inserimento della richiesta del Consigliere Valle.
Consigliere Valle, è d'accordo? La maggioranza è d'accordo con l'inserimento dell'ordine del.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

È collegato, mi scusi.
Do atto che l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo n. 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Canalis, Carosso, Chiorino, Cirio, Graglia, Icardi Ricca, Riva Vercellotti, Ruzzola, Stecco e Zambaia.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame disegno di legge n. 45, inerente a "Bilancio consolidato del gruppo Regione Piemonte per l'anno 2018"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 45, inerente a "Bilancio consolidato del gruppo Regione Piemonte per l'anno 2018", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Cane, che ha facoltà di intervenire; prego.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Non si può intervenire sulle questioni preliminari?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Abbiamo già iniziato a trattare il punto.
La parola al Consigliere Cane.



(Commenti fuori microfono)



CANE Andrea, relatore

Grazie, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



CANE Andrea, relatore

Posso intervenire?



PRESIDENTE

Consigliere Cane, proceda.



CANE Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
La redazione del bilancio consolidato della Regione Piemonte s'inserisce nel percorso di un'ampia riforma normativa relativa al consolidamento dei conti per il controllo della finanza pubblica. Tale percorso è avviato con le leggi del 31 dicembre 2009 e del 5 maggio 2009, che introducono l'armonizzazione contabile e il bilancio consolidato, rispettivamente per le cosiddette Amministrazioni pubbliche, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali, la cui normativa di riferimento è costituita dal decreto legislativo del 23 giugno 2011, che integra e corregge il precedente.
Tali principi rafforzano la necessità di leggere nel suo insieme l'azione amministrativa degli Enti territoriali, richiedendo all'ente capogruppo la redazione di un bilancio consolidato che rappresenti, in modo veritiero e corretto, la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall'Ente, al fine di realizzare le proprie politiche economiche, sociali e territoriali non solo attraverso le proprie articolazioni organizzative, ma anche attraverso la collaborazione degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate ricomprese nel perimetro di consolidamento.
Ai sensi del decreto legislativo n. 118 del 2011, la redazione del bilancio consolidato è obbligatoria a partire dall'esercizio del 2016, per tutti gli enti di quell'articolo 1, comma 1 dello stesso decreto. Ai fini dell'inclusione nel Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP), non rileva né la forma giuridica né la differente natura dell'attività svolta dall'ente strumentale o dalla società. Tuttavia, è possibile escludere dal perimetro di consolidamento i soggetti i cui bilanci sono irrilevanti rispetto a quello dell'ente capogruppo, al fine di non appesantire eccessivamente il processo di consolidamento e di concentrarlo sulle partecipazioni di carattere strategico. In tale ottica, il principio contabile applicato individua, quali parametri per l'effettuazione della verifica di rilevanza il totale dell'attivo, il patrimonio netto e il totale dei ricavi caratteristici.
Con riferimento all'esercizio 2018 e successivi, sono considerati irrilevanti i bilanci che presentano, per ciascuno dei suesposti parametri un valore inferiore al 3% rispetto al valore registrato per l'ente capogruppo.
Inoltre, a decorrere dall'esercizio 2017, sono considerati rilevanti gli enti e le società totalmente partecipati dall'ente capogruppo, le società in house e gli enti partecipati titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione. La Regione Piemonte, con le determinazioni dirigenziali del 1° dicembre 2017 e del 14 novembre 2016, ha definito quali entità in house providing SCR Piemonte, CSI Piemonte, CEI Piemonte, Finpiemonte, IPLA, RSA, DMO, 5T SORIS e IRES Piemonte.
Inoltre, è stato ritenuto opportuno, anche alla luce dei rilevi della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, consolidare i bilanci degli enti e delle società controllate dall'Amministrazione regionale includendo quindi nel perimetro di consolidamento anche i seguenti ulteriori soggetti: Agenzia Piemonte Lavoro, Agenzia Regionale per i Pagamenti in Agricoltura (ARPEA), Agenzia Regionale per l'Ambiente (ARPA Piemonte), Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali (ARAI) e Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.
Il criterio della soglia del 3% consente di escludere dal "perimetro di consolidamento" i soggetti i cui bilanci risultino irrilevanti rispetto a quello dell'ente capogruppo. Tuttavia, il principio contabile prevede che la valutazione d'irrilevanza sia formulata con riferimento sia al singolo ente o società, sia all'insieme degli enti e delle società che, bench singolarmente irrilevanti, possono rappresentare nel loro insieme una realtà importante e, quindi, d'interesse ai fini del consolidamento.
Pertanto, ai fini dell'esclusione per irrilevanza, a decorrere dall'esercizio 2018, oltre alla citata soglia del 3% riferita al singolo ente, vi è un'ulteriore soglia da considerare (pari al 10%) riferita all'insieme degli enti risultati irrilevanti sulla base della soglia del 3%.
Poiché il totale registrato per l'insieme degli enti irrilevanti è risultato, per uno dei due parametri e, in particolare, per il parametro relativo ai componenti positivi della gestione, superiore alla soglia del 10%, si è reso necessario provvedere a inserire nel perimetro di consolidamento, benché singolarmente irrilevante, EDISU Piemonte.
Alla luce delle considerazioni appena esposte, dei 90 enti presenti nel Gruppo Amministrazione Pubblica sono considerati rilevanti al fine dell'inserimento nel perimetro di consolidamento della Regione Piemonte per l'esercizio 2018 i seguenti 21 enti: 5T S.r.l., Agenzia Interregionale Agenzia Per La Mobilità, Agenzia Piemonte Lavoro, Agenzia regionale per i Pagamenti in Agricoltura (ARPEA), Agenzia Regionale Per l'Ambiente (ARPA) Piemonte, Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali (ARAI), ATC Piemonte Centrale, ATC Piemonte Nord, ATC Piemonte Sud, CEI Piemonte, CSI Piemonte, DMO Piemonte, EDISU, Finpiemonte Partecipazioni, Finpiemonte Spa



IPLA Spa, IRES Piemonte, RSA S.r.l., SCR S.p.A. e SORIS S.p.A.

Rispetto al bilancio consolidato relativo all'anno 2017, l'aspetto più rilevante è dato dal fatto che entrano a far parte del perimetro di consolidamento le Agenzie Territoriali per la Casa (ATC) e quindi, come ho già detto, per l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (EDISU Piemonte.
Nella seduta dello scorso 2 dicembre 2019, la I Commissione consiliare ha licenziato a maggioranza il disegno di legge n. 45, relativo al bilancio consolidato del gruppo Regione Piemonte per l'anno 2018.
Il testo licenziato dalla I Commissione è costituito da due articoli.
L'articolo 1 approva il bilancio consolidato del "Gruppo Regione Piemonte" per l'anno 2018 ed è costituito dal conto economico, dallo stato patrimoniale attivo, dallo stato patrimoniale passivo, dalla relazione sulla gestione e dalla nota integrativa, nonché dalla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
Infine, l'articolo 2 adempie alle previsioni contenute all'articolo 11 comma 6, lettera j) del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno 2011, in ordine alla verifica dei crediti e debiti reciproci con gli enti strumentali e le società controllate e partecipate della Regione Piemonte inclusi nel perimetro di consolidamento i cui esiti sono riportati nell'allegato 3.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Chiedo cinque minuti di sospensione per confrontarci come Gruppi di maggioranza in sala A.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Chiediamo che si voti la richiesta di sospensione.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, per prassi non si è mai votata la sospensione.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Chiediamo che sia messo a verbale che noi siamo contrari.



PRESIDENTE

Va bene.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.13 riprende alle ore 11.39)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo ai Consiglieri di prendere posto.
La parola al relatore di minoranza, Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio, relatore

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti. Il mio sarà un intervento molto breve, anche perché il bilancio consolidato del Gruppo Regione Piemonte è un provvedimento che fa riferimento al 2018 (al 31/12/2018), quindi si tratta di un atto che fa riferimento alla precedente Amministrazione regionale.
Annuncio che la nostra sarà una posizione di favore rispetto a questo provvedimento.
Dal punto di vista tecnico, il relatore Cane ha già bene illustrato le varie poste. Io voglio soltanto evidenziare l'importanza di questa tipologia di bilancio, che ha un suo perimetro ben preciso e, quindi prende in considerazione gli enti strumentali, le società partecipate e controllate dalla Regione e anche quelle partecipate secondariamente.
Per quanto riguarda questo perimetro, il dato significativo tra il consolidato 2017 e il 2018 è che è stato ampliato, perché nel 2018, che ci apprestiamo ad approvare, si sono presi in considerazione anche i bilanci delle ATC, che non erano stati presi in considerazione in precedenza. Su questo, nella relazione dei Revisori si evidenzia come questo perimetro che è già molto ampio, dovrebbe essere ancora più ampliato, proprio per avere un quadro complessivo della situazione, sia per quanto riguarda lo stato patrimoniale sia per quanto riguarda il conto economico.
Del resto, la ratio del bilancio consolidato è proprio quella di andare oltre il bilancio della Regione, ma di vedere anche tutti quei bilanci di quegli enti dove la Regione, come dicevo, ha delle partecipazioni, quindi arrivare ad avere un quadro reale dello stato di salute, sia dal punto di vista del patrimonio sia dal punto di vista del conto economico, della Regione stessa.
Con questi rilievi, che a mio modo di vedere devono essere giustamente presi in considerazione per il futuro dalla Regione Piemonte, con il 2018 ricomprendendo nel bilancio consolidato anche il bilancio delle ATC ritengo si sia già fatto un notevole passo in avanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Comunico all'Aula che non è presente il Consigliere Sacco, secondo relatore di minoranza, pertanto dichiaro aperta la discussione generale.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Noi vorremmo partire evidenziando alcune problematiche all'interno del provvedimento.
Ai sensi del decreto legislativo 118/2022, allegato 44, la relazione del consolidato è obbligatoria dall'esercizio 2016, per tutti gli enti di cui all'articolo 1, comma 1, dello stesso. Le Regioni sono tenute ad approvarlo entro il 30 settembre dell'anno successivo, pertanto entro il 30 settembre 2019 con riferimento all'esercizio 2018. Siamo decisamente in ritardo perché le scadenze andrebbero rispettate.
Inoltre, a nostro avviso vi è un'ulteriore criticità, come evidenziato dall'analisi dei nodi critici. Si segnala quanto evidenziato dal Collegio dei Revisori dei conti nell'ambito dell'espressione del parere sul bilancio consolidato della Regione Piemonte per l'anno 2018, per quanto attiene allo strumento prescelto per l'adozione del bilancio stesso. Il Collegio evidenzia: "L'Ente ha inviato il disegno di legge n. 45 'Bilancio consolidato della Regione Piemonte per l'anno 2018', approvato dalla Giunta con atto n. 3312 del 27 settembre 2019, e che pertanto ha scelto l'iter di legge per l'approvazione del consultivo, nonostante l'articolo 68, punto 5 del decreto legislativo n. 118/2011 indichi quanto segue: 'Il bilancio consolidato è approvato dal Consiglio regionale entro il 30 settembre dell'anno successivo, secondo le modalità previste dalla disciplina contabile della Regione". Il Collegio, pur ritenendo fattibile la modalità scelta dalla Regione Piemonte per il bilancio consolidato dell'anno 2018 suggerisce all'Ente di approvare in futuro tramite una delibera di Consiglio il bilancio, quindi non più tramite legge, evitando così un appesantimento degli adempimenti burocratici.
Per la Regione Piemonte, Giunta e Consiglio regionale, il Gruppo Amministrazione Pubblica e il perimetro di consolidamento sono stati definiti in applicazione di quanto previsto dall'allegato 4.4 con la DGR 27 dicembre 2018, n. 17, poi modificata con DGR del 27 settembre 2019 n. 20.
Con riferimento all'esercizio 2018 e successivi, sono considerati rilevanti i bilanci che presentano, per ciascuno dei superamenti dei supposti parametri, un valore inferiore al 3% rispetto al valore registrato per l'ente capogruppo. Questa permetterebbe sì uno snellimento, a discapito però della reale rappresentazione della situazione economico-patrimoniale del gap, in quanto, a nostro avviso, il 3% non è trascurabile.
Per risolvere questa discrepanza, è stata correttamente considerata un'ulteriore soglia pari al 10% riferita all'insieme degli enti risultanti inferiori alla soglia del 3%. Questo permette una migliore rappresentazione della realtà, facendo rientrare nel consolidato altri enti importanti per il gap, che sarebbero altrimenti esclusi. Quando si parla di beni pubblici bisogna essere il più esaustivi possibile.
A conclusione, come Movimento 5 Stelle auspichiamo una maggiore serietà nel rispetto dei tempi e una scelta meno ingombrante come iter per l'approvazione del consolidato. Di conseguenza, suggeriamo di tenere in considerazione di approvarlo tramite delibera.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Ringrazio la Consigliera Disabato, perché i rilievi che ha fatto sono opportuni.
Il Collegio dei Revisori ci aiuta a fare meglio le cose e senz'altro attenderemo il prossimo anno e le loro indicazioni, quindi presenteremo una delibera piuttosto che un disegno di legge. Quest'anno abbiamo preferito fare questo tipo di scelta. Terremo pertanto in considerazione le cose che lei ha suggerito, anche perché era già nostra intenzione farlo.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, si proceda con l'esame dell'articolato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 1



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 2



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 2.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Per una distrazione, non ho votato e vorrei dare atto del mio voto favorevole sull'ultima votazione.



PRESIDENTE

Grazie, prendiamo atto e sarà riportato a verbale il suo voto favorevole.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 42, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e disposizioni finanziarie" (atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 3) all'o.d.g. inerente all'esame degli atti di indirizzo collegati al disegno di legge n. 42, "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e disposizioni finanziarie".
Ricordo i vari documenti presentati.
. Ordine del giorno n. 47 presentato da Grimaldi, Avetta, Marello Valle, Magliano e Giaccone, inerente a "Garantire il diritto alla mensa scolastica" . Ordine del giorno n. 121 presentato da Marrone, Magliano e Valle inerente a "Impegno da parte della Regione Piemonte per l'acquisto del programma di sottotitolazione automatica Dragon naturally speaking che garantisca la piena inclusione di studenti e cittadini sordi" . Ordine del giorno n. 122 presentato da Marrone e Bongioanni, inerente a "Prestazioni sanitarie a forze dell'ordine per infortuni in servizio" . Ordine del giorno n. 123 presentato da Bertola, Sacco e Frediani inerente a "Introduzione domiciliazione bancaria per il bollo auto verifica di fattibilità e agevolazioni per i cittadini piemontesi" . Ordine del giorno n. 124 presentato da Bertola, Sacco e Frediani inerente a "Previsione di adeguate risorse alle Province e alla Città metropolitana al fine del controllo selettivo della fauna selvatica attuato attraverso il personale degli Enti" . Ordine del giorno n. 125 presentato da Sacco, Frediani e Bertola inerente a "Incremento fondi accordo di programma per rilanciare il settore termale dell'Acquese" . Ordine del giorno n. 126 presentato da Frediani, Sacco, Disabato e Bertola, inerente a "Incentivi dispositivi antiabbandono" . Ordine del giorno n. 127 presentato da Martinetti, Frediani, Sacco Disabato e Bertola, inerente a "Piano di recupero del debito dell'Agenzia della Mobilità Piemontese" . Ordine del giorno n. 128 presentato da Valle, Giaccone, Magliano Marello, Canalis, Rossi, Gallo e Sarno, inerente a "Una nuova politica regionale per la non autosufficienza" . Ordine del giorno n. 129 presentato da Disabato, Bertola, Frediani Martinetti e Sacco, inerente a "Contributi per sostenere e favorire l'apertura dei centri di recupero animali selvatici" . Ordine del giorno n. 130 presentato da Disabato, Bertola, Frediani Martinetti e Sacco, inerente a "Adeguamento risorse agli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali" . Ordine del giorno n. 131 presentato da Marrone, inerente a "Sostenere il ripristino della seggiovia di Ala di Stura" . Ordine del giorno n. 132 presentato da Grimaldi, Canalis, Magliano Giaccone e Valle, inerente a "Attuazione e finanziamento della legge regionale cd. Salva Mutui" . ordine del giorno n. 133 presentato da Frediani, Disabato, Bertola e Sacco, inerente a "Attività scolastiche integrative" . ordine del giorno n. 135 presentato da Disabato, Martinetti e Sacco inerente a "Fondo di garanzia per le associazioni sportive colpite da eventi calamitosi".
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 47.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Mi spiace davvero di non essere stato presente ieri alla presentazione dei dati dell'IRES, che avevamo richiesto lo scorso anno proprio per la vicenda del voucher.
Quello studio, però, lo conosco bene. L'aspetto positivo, come avranno ascoltato i Consiglieri, è che per la prima volta il voucher scuola è stato erogato in un'unica soluzione e prima dell'avvio della scuola. Questo perché negli scorsi anni siamo riusciti a cambiare il senso del diritto allo studio, che fino a qualche anno fa si configurava come "rimborso" che arrivava spesso anche con un anno di ritardo. Grazie alla richiesta di approfondimenti, abbiamo scoperto altre vicende.
La prima: intanto la gran parte delle famiglie richiede quel voucher per garantire almeno le spese più importanti. Fra queste ci sono da sempre i libri di testo, che per anni sono stati in sovrapposizione con le risorse dello Stato.
Negli ultimi anni siamo riusciti ad aggiungere altri due oggetti di rendicontazione - o, meglio, di spesa - tramite il voucher. Mi riferisco innanzitutto, al materiale didattico, che in molti casi, però, è ancora impossibile da recuperare col voucher; tant'è vero che nelle ultime settimane sempre più famiglie provano nei pochi luoghi convenzionati ad accedere ad alcuni materiali e poi, impropriamente, si rischia di scaricare la gran parte della spesa su oggetti che non sono fra quelli più necessari.
Per carità, va benissimo comprare tablet e materiali informatici, ma se guardate l'andamento della spesa, è incredibile che, per non sprecare il voucher, all'ultimo si corra appunto in alcuni luoghi convenzionati.
Inoltre, come ci spiega questa ricerca, una parte delle famiglie piemontesi non riesce a spendere tutto il voucher. Questa è la prima grande questione.
Veniamo alla seconda.
Mentre per le scuole paritarie e per il cosiddetto "bando", che vale per l'iscrizione e la frequenza, c'è una favorevole risposta e una copertura quasi al cento per cento delle risorse, per le scuole statali, che, come vi ho appena spiegato, utilizzano questo voucher come rimborso, si arriva a malapena a 8.900 euro di ISEE.
Vi è una terza questione. La gran parte delle spese nella scuola dell'obbligo è ancora oggi fuori da questo sistema del voucher. È per questo motivo che noi chiediamo, attraverso una modifica di legge l'inserimento delle mense fra le spese rendicontabili.
Come sapete, in tema di mense, a oggi lo Stato demanda agli Enti locali la loro organizzazione. La Regione potrebbe già oggi, tramite la nostra legge finanziare direttamente gli Enti locali.
Noi proponiamo alla Giunta e alla maggioranza, come sanno bene, visto che il testo del nostro disegno di legge è già in Commissione, una piccola modifica, che aggiunge fra le spese rendicontabili anche la mensa.
Che cosa chiediamo, nel dettaglio? Chiediamo che soprattutto le famiglie più bisognose, quelle che stanno sotto i limiti della povertà relativa possano aggiungere anche questa spesa.
So che c'era un intendimento favorevole da parte della maggioranza su quest'ordine del giorno. Purtroppo, oggi, l'Assessore Chiorino non è presente.
So che ci sono due limiti, ma a noi piacerebbe non farlo, ovviamente, a parità di spesa. Nel senso che è una legge che si mantiene anche senza mettere un euro in più (perché, in realtà, si aggiunge solo una parte del materiale detraibile, o, meglio, rendicontabile, o comunque utilizzabile con quel voucher). Faremmo una cosa giusta, ma a mio avviso rischieremmo di non capire il punto che l'IRES ha ribadito ieri: mi riferisco al fatto cioè, che ci sono ancora troppe famiglie che rinunciano ad alcune spese che per noi sono fondamentali, come la mensa, il tempo scuola o alcune gite scolastiche.
Sarebbe bene quindi - è per questo che abbiamo accettato la richiesta dell'Assessore Tronzano di evitare forzature sugli emendamenti all'assestamento, rilanciando con un ordine del giorno che parla ovviamente, di risorse per il prossimo pluriennale - andare almeno oltre i 9.000 euro di ISEE.
Siamo dunque favorevoli a smussare l'oggetto e a non arrivare alla spesa obbligatoria fino ai 20.000 euro di ISEE. Però, ovviamente, non vogliamo arretrare sull'oggetto del merito, cioè fare sì che la mensa ritorni a essere parte del diritto allo studio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Mi permetta di complimentarmi con lei per la sua dedizione al dovere.
Dichiaro aperta la discussione generale. Qualcuno desidera intervenire? Non essendoci richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e do la parola all'Assessore Tronzano.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Dopo aver parlato con l'Assessore Chiorino, il tema è importante e interessa a questa Amministrazione.
Interessa il punto secondo, cioè modificare la legge regionale al fine di inserire le spese per il servizio mensa all'interno dei costi coperti dall'assegno di studio.
Tuttavia, oggi stiamo ancora valutando le risorse che ci saranno. Pur comprendendo il primo punto, cioè garantire alle fasce più deboli il servizio della mensa scolastica, che è ragionevole e giusto, avendo per già un limite ISEE di 9.000 euro, chiedevamo se poteva essere meno perentorio.
Il principio ci sta a cuore, ci interessa, è valido, vogliamo provare ad andare incontro a questa richiesta, ma bisogna capire che cosa significa "garantire l'accesso alle fasce più deboli", perché è troppo perentorio.
Quindi, se modificato, eventualmente lo votiamo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Dicevo che, se la parola "gratuità" spaventa, perché vuol dire a copertura totale e se vogliamo eliminare la parola "gratuità", anche se ci piacerebbe mantenere il principio, cioè il secondo punto, dicendo che le fasce più deboli devono essere agevolate anche su questo, propongo di trovare una formulazione che per la Giunta sia più accettabile della parola "gratuità" che magari è più perentoria, mettiamola così.
Sono d'accordo di modificare l'oggetto dell'atto d'indirizzo e vengo al banco della Presidenza a sottoscrivere la modifica.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano, per la replica.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Se fosse eliminata la frase che sostiene la gratuità, noi approveremmo l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Procediamo, quindi, con la votazione dell'ordine del giorno n. 47, con le modifiche richieste e con il parere favorevole della Giunta.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 47, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 121



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Magari mi farò accompagnare anche dal collega Valle, perché è un atto d'indirizzo immaginato in maniera trasversale, così è giusto che venga illustrato e anche, spero, approvato.
Si tratta del tema relativo all'accessibilità al diritto allo studio universitario per gli studenti sordi, che potrebbe vederci anche con orgoglio, come Regione Piemonte, all'avanguardia rispetto a tutto il resto del panorama italiano. La Regione Piemonte è la prima Regione che ha approvato, ben due legislature fa, anche allora trasversalmente, la prima legge regionale, in Italia, di riconoscimento della lingua dei segni ponendo anche uno stimolo importante nei confronti del Governo e del Parlamento nazionale, affinché faccia altrettanto. Purtroppo, segnalo a tutte le forze politiche rappresentate che in questo, ahinoi, il Parlamento centrale non ha ancora ottemperato.
Ritengo sia un passo importante, perché si elimina un muro che, ancora, in Italia rimane rispetto all'inclusione completa della comunità silenziosa in tutti gli aspetti della vita sociale e comune, dall'infanzia, alla scuola dell'obbligo, dalla formazione professionale all'Università, come in questo caso, all'assistenza sanitaria e anche nei rapporti con la burocrazia in tutti i suoi aspetti.
In particolare, con quest'atto d'indirizzo vogliamo affrontare, in questo caso distaccandoci un po' dal tema della lingua dei segni, il problema della completa accessibilità alla didattica frontale degli studenti universitari sordi. Com'è facile immaginare, finché non sarà garantito un servizio di traduzione in LIS delle lezioni, di fatto è impossibile che gli studenti sordi possano seguire compiutamente le elezioni universitarie.
C'è da dire che l'Università si era già attivata sul tema della fornitura di questo software di traduzione automatica, ma copriva poche ore con un meccanismo di attribuzione e di garanzia piuttosto macchinoso. Con questo atto d'indirizzo, invece, vogliamo impegnare la Giunta proprio per colmare questo gap e fornire gratuitamente questo software a tutti gli studenti.
Non si tratta di tanti studenti, sono poche decine, però sarebbe un segnale di forte incoraggiamento per tutti i ragazzi sordi che, magari, vorrebbero intraprendere il percorso universitario, ma che si sentono limitati dalla mancanza di completa accessibilità.
Io credo che, con l'approvazione e anche con l'attuazione nel 2020 di questo atto d'indirizzo, la Regione Piemonte segnerà un altro passo in avanti, e voglio dirlo anche approfittando per fare un plauso a questa Giunta regionale. È vero che ho ricordato che la prima legge regionale in Italia è quella del Piemonte, se non sbaglio del 2013, parliamo di diversi anni fa, ma purtroppo i regolamenti attuativi, per diversi anni, non sono stati emanati e quindi tale legge è rimasta solo sulla carta per troppi anni. Mi congratulo con la Giunta Cirio che, nei primi mesi di governo, ha già adottato il regolamento attuativo perché, se non sbaglio, da poco è passato al CAL e quindi si appresta a diventare finalmente operativo.
Questo lo dico perché l'ENS (Ente Nazionale Sordi), impegnato su tutti i fronti, ha anche proposto con la ragazza Giusy un appello con un video passato agli onori delle cronache, in cui si denuncia la mancanza di accessibilità al diritto allo studio. L'ENS lotta quotidianamente per il riconoscimento a tutti i livelli della lingua dei segni, però ha accettato per sostenere i suoi ragazzi, un passo indietro sulla lingua dei segni proprio rispetto a questo software. Tuttavia, ricordiamo che questo passaggio non deve far segnare dei passi indietro all'istituzione sulla lingua dei segni, perché anche il software di sottotitolazione consente di seguire in diretta le lezioni, ma per esempio nel caso lo studente voglia porre domande e interagire con il docente, arriviamo al punto in cui la traduzione LIS è davvero essenziale.
Ringrazio questo Consiglio, se vorrà approvare quest'atto di indirizzo, e grazie alla Giunta che, con il suo parere favorevole, s'impegnerà ad attuarlo dando un segnale importante, però facciamo in modo che sia un passo, perché il traguardo sarà quello di garantire la presenza di interpreti in ogni ambito, così che davvero l'inclusione sia totale e garantita.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marrone.
La parola al Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Ringrazio i colleghi se avranno la bontà di condividere e sostenere quest'ordine del giorno. Mi rendo conto che, nel momento in cui abbiamo discusso dell'assestamento di bilancio, può parere anche modesto per le quantità di risorse che impegna, ma non è sicuramente modesto per il messaggio che vuole lanciare.
Il primo è quello di sostenere l'inclusione di tutte le persone all'interno delle nostre istituzioni e, in questo caso, di una delle più importanti cioè dell'Università, il luogo dove si formano i cittadini di domani e che quindi più di tutte dovrebbe essere l'istituzione inclusiva per eccellenza.
In secondo luogo, perché - e voglio rimarcarlo - nel documento facciamo riferimento alla problematica, che ha avuto risalto sui media, circa l'accessibilità delle lezioni universitarie cui, devo dire già ottimamente l'Università provvede con un singolo servizio di interpretariato, ma che da solo non è sufficiente a garantire tutte le richieste né tutte le esigenze dei singoli e neanche quella flessibilità, tipica dello studio universitario, in particolare, per quello che riguarda le materie umanistiche, circa gli orari, la possibilità di organizzarsi nello studio la possibilità di scegliere quali corsi frequentare, come e in quali tempi.
Dicevo che è importante anche perché, nello stesso documento, facciamo riferimento alla possibilità che anche il Consiglio regionale proceda in questo senso, per le sue sedute.
Oggi il Consiglio ha lavorato molto sull'accessibilità e sulla trasparenza di questa istituzione, le nostre sedute e tutti i documenti su cui noi discutiamo sono accessibili ai cittadini in qualsiasi momento. Le nostre sedute sono visibili in streaming, c'è la diretta twitter, ci sono degli ottimi resoconti stampa sia scritta sia telegiornalistica.
Abbiamo quasi tutto quello che ci serve ma, effettivamente, un sordo che segue le nostre sedute non può capire che cosa ci stiamo dicendo, per esempio in questo momento. Questo è un limite. Probabilmente può essere giudicato un limite secondario nell'economia complessiva dell'accessibilità dell'Ente, ma la tensione che dobbiamo mantenere circa il tema dell'accessibilità è quella di non fermarci mai e di portare sempre un po' più avanti la frontiera per rendere più accessibili non solo le nostre istituzioni, ma i luoghi della cultura e tutta la nostra società.
Terzo punto che mi piaceva sottolineare della proposta che abbiamo condiviso con il collega Marrone è che, senza dimenticarci - e in quest'assestamento non ci siamo dimenticati - di difendere gli strumenti tradizionali con cui la Regione sostiene il diritto allo studio - ne abbiamo discusso lungamente e anche con forza da tutte le parti - dobbiamo provare ad ampliare il novero degli interventi tesi a garantire un pieno diritto allo studio e una piena accessibilità delle istituzioni formative anche oltre gli strumenti più importanti e più consolidati che coinvolgono sicuramente più giovani cittadini e che, sicuramente, ci costano maggiormente, anche oltre gli strumenti di cui dibattiamo abitualmente quindi le mense, i dormitori e le borse di studio per gli aventi diritto.
Che non sono da dimenticare, che sono importanti come gli altri, ma questo non toglie che noi possiamo, senza nulla togliere al consolidato aggiungere perché questa è la sfida che si pone a una Regione ambiziosa come spero possa essere il Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Tengo a ringraziare i colleghi che hanno presentato quest'atto. Ho presentato un atto simile e ho chiesto un intervento simile in Consiglio comunale a Torino ma, purtroppo, non siamo riusciti, per volontà dall'Amministrazione comunale, a rendere anche il Consiglio comunale completamente accessibile per volontà politica, e me ne dispiaccio.
Mi pare che, invece, oggi ci sia la volontà di utilizzare questo software anche rispetto al lavoro di approfondimento fatto. Questo software permette di vedere non solo quello che è scritto, ma anche di avere in tempo reale il verbale della seduta. Questo permette l'accessibilità del Consiglio comunale e del Consiglio regionale e, nello stesso tempo, dà subito la verbalizzazione agli Uffici che, a quel punto, possono inoltrarla ai Consiglieri per le eventuali modifiche.
È evidente che, in tema di accessibilità, la tecnologia ci può dare un upgrade veloce perché, come diceva il Consigliere Marrone, non sono certo che riusciremo a garantire dei traduttori in tutti i luoghi in cui vi sono manifestazioni pubbliche o momenti formativi, ma certo è che il software ci può permettere di rendere questo possibile.
Ringrazio nuovamente i colleghi e mi auguro di poter vedere, quanto prima sia all'Università degli Studi di Torino sia in quest'aula questa tipologia di tecnologia, ben sapendo - lo dico ai colleghi - che anche la possibilità di un'inquadratura di chi parla, diversa da quella che noi oggi proponiamo all'esterno, può aiutare ulteriormente. Sapendo che la lingua dei segni man mano, viene sempre maggiormente riconosciuta attraverso atti politici mi permetto di dire che bisogna tenere presente che, oltre ai segnanti, vi sono coloro che hanno iniziato a parlare, per i quali si aprono alcune chance in più dal punto di vista lavorativo. Ben venga questa tipologia di tecnologia.
Secondo me il tema dell'accessibilità al lavoro, dopo la formazione delle persone con disabilità da sordità, è un tema che dovremmo approfondire in modo molto puntuale e molto realista.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo intanto per fare un plauso ai proponente di quest'ordine del giorno, quindi ai Consiglieri Marrone, Magliano e Valle, che toccano un tema a me personalmente molto caro. Nei dieci anni in cui sono stato Sindaco ad Alba abbiamo lavorato molto in collaborazione con le associazioni e con l'ENS a livello locale, provinciale e regionale. Abbiamo anche istituito alcuni servizi, oltre alle delibere di approvazione di sostegno per la lingua dei segni. Ne voglio citare uno che credo sia importante: abbiamo messo a disposizione negli uffici comunali un servizio gratuito, su prenotazione, di traduttori.
Com'è stato rilevato da chi mi ha preceduto e dai proponenti, il tema dev'essere gestito in maniera molto concreta; l'inclusione di queste persone avviene se nei luoghi di lavoro, se negli uffici pubblici, se nelle scuole hanno la possibilità, attraverso idonee strumentazioni, di poter avere analogo accesso ai servizi che hanno tutti gli altri.
Non si può arrivare a tutti, nel modo corretto, attraverso il servizio di traduzione ma, laddove la tecnologia lo può permettere, e soprattutto nelle scuole, penso proprio che questa tecnologia vada utilizzata. Utilizzarla anche per rendere accessibile il dibattito e le decisioni che vengono prese in aula, io credo sia un atto di forte democrazia, di una Regione che guarda veramente a tutti i suoi cittadini e dà a tutti i cittadini la possibilità di conoscere, in tempo reale, anche attraverso la proiezione delle sedute sui social, le evoluzioni dei lavori in questa sede.
Voterò convintamente quest'ordine del giorno e mi auguro che, a tale documento, faccia seguito, da parte della Giunta e dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, un'attivazione in modo da poter avere quel tipo di servizio.
Grazie.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano per esprimere il parere sull'ordine del giorno; ne ha la facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Rapidamente, per esprimere parere favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 121, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Marrone per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 122



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno riguarda il tema della sanità. Può sembrare incredibile ma, per un effetto della normativa nazionale, a differenza di tante altre professioni e tipologie di lavoro che prevedono la copertura delle spese mediche per infortunio sul lavoro con l'esenzione del ticket anche con copertura delle spese mediche di cura successive, la professione delle Forze dell'Ordine, in generale degli esponenti delle forze armate e anche dei vigili del fuoco, non gode, a livello nazionale, di questa copertura.
È scelta discrezionale delle Regioni deliberare l'esenzione, quindi anche la copertura delle spese successive, oppure no. Siamo al paradosso per cui esponenti delle Forze dell'Ordine, quindi poliziotti, carabinieri e finanzieri ma, come dicevamo, addirittura vigili del fuoco, persone che indossano una divisa e rischiano quotidianamente la propria incolumità per il bene pubblico e per la difesa della comunità - peraltro con uno stipendio non particolarmente gratificante - non godano neanche della copertura sulle spese per gli infortuni in servizio. Stiamo parlando di vigili del fuoco che possono farsi male salvando vite; parliamo di agenti di polizia o di altre Forze dell'Ordine che vengono aggrediti o che subiscono ferite in servizio.
Ritengo sia davvero un segnale importante, da parte di quest'Aula richiedere con quest'atto di indirizzo alla Giunta, in particolare all'Assessore alla sanità, di andare a mettere una soluzione a questa profonda ingiustizia: i ragazzi, le ragazze, i giovani e i meno giovani che vestono la divisa e lavorano per noi devono sentire vicine le istituzioni e devono sapere che, nell'adempimento del proprio dovere, hanno al loro fianco le istituzioni, la Regione Piemonte e la comunità, a copertura di quello che può succedere.
In caso contrario, diventa davvero retorico lamentarsi dell'assenza di copertura di monitoraggio del territorio o di zone metropolitane abbandonate alla criminalità e all'insicurezza.
Il sostegno alle Forze dell'Ordine bisogna dimostrarlo non solo a parole com'è giusto, ma anche con atti concreti, atti politici e atti amministrativi. Quest'ordine del giorno vuole andare esattamente in questa direzione.
Questo è il motivo per cui, come per l'atto d'indirizzo precedente, sarebbe davvero gratificante, non tanto per me e per noi Fratelli d'Italia, quanto per i destinatari di questa misura (proprio le Forze dell'Ordine), se si ripetesse un voto favorevole il più ampio e il più trasversale possibile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marrone.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marrone per una precisazione.



MARRONE Maurizio Raffaello

Forse non mi sono spiegato bene nell'illustrazione.
Copre, insieme ai Vigili del fuoco, tutti i Corpi di polizia, quindi anche polizia locale. Questo ha anche una ricaduta - spero positiva - per le amministrazioni comunali e per chi svolge questo compito, in quel particolare Corpo di polizia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marrone.
La parola all'Assessore Tronzano per il parere della Giunta.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente, e grazie, Consigliere Marrone.
Conosco e conosciamo il suo impegno per le Forze dell'Ordine da sempre quindi questo è consequenziale al suo impegno.
Il parere della Giunta è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 122, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Segretario Bertola, in qualità di Consigliere, per l'illustrazione dell'ordine del giorno 123.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
È una questione che noi riteniamo importante, perché va a cogliere un doppio vantaggio: fa sì che un tributo importante per la Regione come il bollo auto abbia delle entrate certe; dall'altra parte, a fronte di questo offre anche dei vantaggi ai cittadini piemontesi in termini di esborso di denaro per questo tributo.
Avevamo posto la questione all'attenzione dell'esame dell'assestamento con un emendamento, ma da un'interlocuzione con la Giunta regionale, e anche con la maggioranza, ci è stato correttamente segnalato come la questione fosse più idonea in una discussione sulla legge di stabilità, che sarà di prossima presentazione e discussione.
Personalmente, ringrazio l'Assessore Tronzano e la maggioranza per avere mostrato interesse nei confronti del tema. Visto che da qui alla discussione della legge di stabilità e del bilancio di previsione del 2020 c'è del tempo, questo tempo potrebbe essere opportunamente utilizzato dalla Giunta regionale per fare gli adeguati approfondimenti.
In pratica, si permette ai cittadini piemontesi di avere uno sconto, che può essere modulato in diversa maniera (possiamo ipotizzare uno sconto del 10%) se accettano di pagare il bollo auto con una domiciliazione bancaria.
Non è un qualcosa che ci siamo inventati, già avviene: la Lombardia, ad esempio, ha avviato questa misura da qualche anno come sperimentazione, con effetti molto positivi, perché, da una parte, come dicevo, con la domiciliazione bancaria l'Ente Regione ha un'entrata certa; dall'altra parte, il cittadino che accetta questa modalità di pagamento ha uno sconto del 10%. È uno sconto importante e interessante se pensiamo a famiglie che pagano anche 200/300 euro di bollo auto all'anno, o anche fino a 500/600 annui se hanno più di un auto.
Poiché comprendiamo che è una misura che va studiata nel migliore dei modi per calcolarne bene gli impatti e poterla modulare nella maniera corretta di concerto con l'Assessore Tronzano abbiamo accettato di prenderci tutti l'impegno, nella discussione di quest'assestamento, a effettuare uno studio.
Con questo atto, il Consiglio regionale impegna la Giunta a effettuare un approfondimento tecnico, al fine di valutare la possibilità di introdurre la domiciliazione bancaria della tassa automobilistica, ipotizzando una riduzione percentuale di tale tassa come incentivo di attuazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Come spesso abbiamo dimostrato in aula, anche oggi ribadiamo con forza che le buone proposte che arrivano anche dai banchi delle minoranze noi le accettiamo e le votiamo con piacere.
Questa è un'idea intelligente e interessante, che può permettere al nostro Piemonte, che ha certo dei problemi di bilancio più pesanti rispetto ad altre Regioni del Nord, di introitare cifre certe, dando un piccolo sconto ai cittadini virtuosi che vogliono pagare in maniera più efficiente la tassa automobilistica.
È un sistema che stanno già utilizzando in Regione Lombardia e che ha prodotto risultati significativi. È giusto che anche il Piemonte lo utilizzi, soprattutto in un mondo che va sempre più verso la modernità e le modalità di pagamento telematiche. È un andare avanti con i tempi.
Solo l'avanzamento dei tempi ci richiede una misura del genere, per cui il nostro Gruppo è fortemente favorevole a tale proposta.
Grazie.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore Tronzano per il parere della Giunta.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Condivido l'opinione del Capogruppo Preioni.
Ringrazio il Consigliere Bertola per aver accettato di posporre, con un ordine del giorno, il suo intendimento rispetto all'assestamento. Il suo impegno è importante, perché dice "a effettuare un approfondimento tecnico", e questo sicuramente lo faremo. Vedremo che tipo di risultato darà, ma sarà mia cura parlarne anche in Commissione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 123, come modificato il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
La parola al Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori.



RAVETTI Domenico

Presidente, noi teniamo il numero legale per la maggioranza (se ne sarà certamente accorto) ed è un esercizio che intenderemmo continuare fino alla fine di questa mattina.
Sull'assenza di governo del Piemonte abbiamo già detto, sulle disattenzioni altrettanto, ma sull'assenza anche fisica della maggioranza ci sembra un po' troppo. Valuti lei, Presidente, se è il caso di convocare la seduta pomeridiana, perché noi le garantiamo la tenuta dei numeri fino alle 13, ma oggi pomeriggio non so se saremo nelle stesse condizioni.
Abbiamo capito che la nostra responsabilità vale molto più dell'assenza della maggioranza e va bene, ma fino a un certo punto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti. Faremo tesoro del suo consiglio.
La parola al Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 124.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo è un altro atto d'indirizzo collegato all'assestamento di bilancio.
Riguarda un argomento che ha impegnato i Consiglieri nella discussione in Commissione e in aula, perché è un argomento importante per tutti i cittadini piemontesi, oltre che per coloro i quali hanno un'attività agricola, poiché è diventato un problema di sicurezza, di incolumità per i cittadini. Parlo dei danni provocati dalla fauna selvatica, riguardanti il fatto che alcune specie interferiscono con le attività collettività umane ma anche - purtroppo - la condizione in cui ci si trova a causa del proliferare di questi animali, che creano problemi anche alla sicurezza (attraversamenti improvvisi di animali sulle strade, che causano anche incidenti).
Voglio subito sgomberare il campo da una possibile polemica politica e anche da una possibile polemica di tipo ideologico: ciascuno ha legittimamente, una sua idea e posizione riguardo alla tutela degli animali e all'attività venatoria.
Non faccio mistero delle mie posizioni e idee in merito, perché le ho esternate più volte non solo dal punto di vista mediatico, ma anche con atti concreti in Consiglio regionale, in questa legislatura e anche nella passata, come primo firmatario di una proposta di legge.
La nostra posizione relativamente all'attività venatoria è di forte contrarietà. La nostra proposta di legge prevedeva anche il contenimento di specie che interferiscono con le attività umane, come - nello specifico - i cinghiali, giacché, oltre a interferire con l'attività umana e con l'agricoltura, provocano i danni maggiori quando attraversano le strade della nostra regione.
Per sgomberare il campo dalla possibile contrapposizione ideologica (caccia sì, caccia no e caccia come), vogliamo precisare che il contenimento della fauna selvatica è una questione di tipo pubblicistico. La caccia è un'altra cosa: si può avere una posizione, ci sono diverse norme, c'è una legge nazionale che non abbiamo emanato noi (la legge 157/92), anzi, la Regione Piemonte è stata richiamata all'ordine quando, nell'approvare la legge 5 (la nuova legge sulla caccia della Regione Piemonte), si è spinta un po' al di là delle proprie competenze. Ci sono stati dei ricorsi, poi la Corte Costituzionale ha reso più chiaro il quadro della situazione.
Il contenimento, il controllo e la selezione sono attività di tipo pubblicistico; ci sono dei soggetti autorizzati a effettuarle. Sono attività di tipo pubblicistico e sorge un altro problema: manca il personale. Inizialmente, la legge 5 del 2018 aveva ampliato la platea dei soggetti coinvolti nell'azione di controllo, ma questa disposizione è stata modificata, perché in contrasto con la normativa nazionale.
L'ambito di coloro i quali sono autorizzati a svolgere questo tipo d'attività è abbastanza ristretto; è un'attività di tipo pubblicistico e servono fondi pubblici. Servono fondi per assumere personale in capo alle Province e alla Città metropolitana, oppure in capo alla Regione, che possano operare in avvalimento per la Provincia e la Città metropolitana.
Solo così, si possono effettuare dei contenimenti veramente efficaci, più efficaci di quelli che, pur con grandissimo sforzo, si stanno facendo adesso.
Questo, per stare al contenimento, perché - per tornare alla questione relativa all'attività venatoria, al di là delle opinioni, e qui mi riferisco anche a pareri certamente più autorevoli del mio - dal punto di vista scientifico, quindi non sono pareri di animalisti o altro, ma pareri di esperti di caccia e del mondo venatorio, si dice che la caccia al cinghiale con la braccata crea danni, non risolve anzi aumenta il problema proprio per la tipologia di caccia che viene praticata, perché solo determinati componenti del gruppo dei cinghiali, i più grandi o i maschi adulti o le scrofe, con una completa destrutturazione del branco. Gli esemplari che rimangono si muovono molto di più, andando a creare danni in misura maggiore.
Mi sembra doveroso domandarci come mai esistono così tanti cinghiali. Sono così tanti, perché, per via dell'attività venatoria, negli anni sono stati introdotti parecchi capi. Noi abbiamo una posizione chiara, ma vogliamo risolvere il problema e il contenimento è un'attività di tipo pubblicistico.
Pertanto, con quest'ordine del giorno impegniamo la Giunta regionale a prevedere nel bilancio previsionale e finanziario 2020-2022 della Regione adeguate risorse economiche, strumentali e organiche alle Province e alla Città metropolitana, necessarie al fine di adempiere adeguatamente al controllo selettivo della fauna selvatica, attuato attraverso il personale degli enti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Volevo intervenire, perché mi pare un tema, purtroppo sempre più spesso all'ordine del giorno, con riferimento ai danni provocati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali, al mondo dell'agricoltura, ma anche ai danni che vengono provocati alle persone. In questo ordine del giorno si cita un dato che mi pare dica tutto. È il dato della Coldiretti secondo la quale in Piemonte negli ultimi sei anni si sono registrati 7.000 incidenti causati dalla fauna selvatica, con una media pari a circa 1.200 incidenti all'anno, tendenza che sta andando ad aumentare.
Al di là delle motivazioni scritte nell'ordine del giorno sul perché ci sono così tanti cinghiali - ma non voglio entrare nel merito del perché e del per come - a me pare che questo dato evidenzia una problematica che va affrontata con grande determinazione e, mi permetto di dire, con tutte le misure necessarie possibili, anche perché c'è di mezzo la sicurezza delle persone, delle attività e del mondo dell'agricoltura. Questo evidentemente sta anche costando tantissimo alla Regione, perché anche in sede di assestamento abbiamo dovuto stanziare ulteriori somme proprio per il risarcimento dei danni provocati da questa fauna selvatica.
Guardo positivamente al fatto che si possa potenziare l'attività delle guardie venatorie delle Province. Vengo da una provincia particolarmente colpita da questo fenomeno e spesso ci siamo trovati in difficoltà per la carenza, in una provincia molto vasta come quella di Cuneo, di personale in grado di affrontare in maniera puntuale il problema. Mi pare che questa sia una delle cose da fare, cioè potenziare questo tipo di servizio, cosa che però non esclude le altre. Anzi, penso che gli abbattimenti programmati fatti dalle ATC caccia, se fatti bene, siano un'attività assolutamente imprescindibile, non altrettanto quella della cosiddetta legittima difesa cioè di consentire a chi trova dei cinghiali nel proprio fondo, pur avendo un porto d'armi, di abbatterli. Altrimenti qui entriamo in un settore in cui non soltanto si crea confusione, ma si creano i presupposti per ulteriore pericolosità rispetto a questo tipo di attività. Gli abbattimenti li devono fare coloro che sono capaci a farlo.
Per questa ragione, voterò positivamente su quest'ordine del giorno, che prevede di potenziare i fondi alle Province e alla Città metropolitana, in modo tale da consentire loro di avere più guardie venatorie in servizio per svolgere questo tipo di attività, proprio perché, rispetto alla gravità della situazione, non bisogna escludere nessun tipo di intervento che possa ripristinare una situazione ragionevole rispetto a questa problematica e che metta in sicurezza le persone e le cose.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Protopapa per esprimere un parere sull'ordine del giorno; ne ha facoltà.



PROTOPAPA Marco, Assessore alla caccia e pesca

Il mio intervento sull'ordine del giorno era dovuto, visto che è un argomento che mi riguarda molto da vicino. Lasciando da parte, come tutti abbiamo condiviso, l'aspetto sulle modalità di caccia e tutto quello che consegue nell'attività normale, qui non stiamo parlando di attività normale, ma di controllo selettivo, di contenimento e di emergenza. È un argomento discusso in più momenti e con più soggetti, non ultimi i Prefetti, che sono stati coinvolti proprio per poter trovare una soluzione.
Tutti condividiamo il fatto di dover arrivare ad un ritorno alla normalità sul numero dei cinghiali. Che poi questo sia dovuto alla presenza di un grande numero per mille motivi, torno a dire che non siamo in grado di sapere dov'è la verità, ma sappiamo solamente che oggi, rispetto a questo problema, c'è una sofferenza enorme sotto tanti aspetti, sia in riferimento ai danni all'agricoltura sia a quelli che possono creare alla circolazione stradale. Pertanto, l'impegno della Giunta è sicuramente di trovare delle soluzioni, che possono essere molteplici. Direi che la soluzione migliore sarebbe quella di assumere personale e fare sì che ci siano guardie venatorie sufficienti a rimpinguare tutte quelle che, nel frattempo, sono andate in pensione. Infatti, non c'è stata più la possibilità di avere un numero adeguato di persone per il controllo. Su questo abbiamo delle difficoltà economiche nel sopperire alle assunzioni. Speriamo che prossimamente si aprano le opportunità sugli organici regionali, perché di conseguenza anche su questo ci sarà sicuramente dello spazio.
Nel frattempo, abbiamo cercato di trovare soluzioni alternative. Questo è il motivo per cui abbiamo fatto intervenire i Prefetti, che sono i portavoce dello Stato nel nostro territorio, anche se poi la stessa Ministro Teresa Bellanova è stata coinvolta e si è dichiarata sensibile a intervenire anche su quest'argomento, ovvero a intervenire sull'articolo 19 della legge n. 157, che permetta di ampliare i soggetti. Perciò il problema è uno solo, su punti di vista politici diversi, ovvero l'abilitazione venatoria, che è quello che poi crea un po' di distinguo e di differenze sugli argomenti. Però tutti diciamo che abbiamo bisogno di persone che intervengano logicamente nei momenti non della caccia, che attualmente c'è.
Tuttavia, anche su questo, non nascondiamoci i risultati della stessa caccia, perché ormai i cacciatori saranno sempre di meno e quella che era la normale attività venatoria comporta risultati ridotti rispetto a un tempo.
Detto questo, c'è un controllo da riprendere in mano. Pertanto, per quanto riguarda le risorse strumentali per le attività di cui possiamo occuparci direttamente come Assessorato, sono ben disponibile. Sul discorso dell'organico, mi rimetto alla possibilità di assumere personale e quindi non spetta a me, ma a chi di competenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Questa è un'importantissima apertura da parte del Capogruppo Bertola perché oggettivamente è una novità politica. Però dal punto di vista del bilancio, quando mi chiede di prevedere adeguate risorse economiche, non posso dare parere positivo.
L'Assessore Protopapa ha espresso il suo parere politico, che è assolutamente condiviso. Dal punto di vista economico, non posso promettere quello che lei chiede. Quindi, darei parere negativo, a meno che non ci sia un emendamento che elimini questo tipo di obbligo, perché non possiamo prevedere adeguate risorse adesso, anche perché stiamo ridiscutendo tutta la questione delle Province.
In questo momento, il parere è negativo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola, per la replica, il Consigliere Segretario Bertola che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Constato che, al di là della disponibilità a discutere, rispetto alla quale ringrazio la Giunta regionale, non c'è accordo all'interno dalla Giunta regionale. È un mismatch che non posso certo risolvere io come Consigliere di opposizione.
A questo punto, mi verrebbe da dire: non sono tanto io, Consigliere d'opposizione, a dover chiedere all'Assessore Tronzano di prevedere delle risorse, ma è l'Assessore Protopapa, che è competente in materia, a doverlo fare.
Siccome l'Assessore competente lo ha fatto, nel senso che ha concordato con quanto abbiamo inserito noi nell'ordine del giorno (non tanto perché sia d'accordo con noi, ma perché la ritiene una cosa assolutamente di buonsenso), a questo punto è la Giunta stessa, quindi l'Assessore Tronzano a dire di "no" all'Assessore Protopapa. Di questo ci dispiace, ma ce ne faremo una ragione.
Era per fornire un contributo, estraniandoci - lo ripeto - completamente dalle nostre posizioni personali, a quello che è realmente un problema effettivo della nostra Regione.
Non c'è accordo all'interno della Giunta regionale su questo? Ci dispiacciamo, ma andiamo al voto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Parlo per coloro che ci ascoltano al di fuori di quest'aula: non è che non ci sia accordo, Consigliere Bertola. C'è accordo sul principio e sulla finalità.
In questa fase, non c'è accordo non con l'Assessore Protopapa, ma con la sua richiesta di prevedere adeguate risorse. Tutto qua.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 124, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

I Consiglieri Ravetti, Magliano, Frediani e Giaccone annunciano il loro voto favorevole, che sarà riportato a verbale.



PRESIDENTE

Vista l'ora, dichiaro conclusa la seduta antimeridiana e aggiorno i lavori alle ore 14.30, con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.57)



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