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Dettaglio seduta n.39 del 27/11/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 14.30 il Presidente Allasia, constatata la mancanza del numero legale comunica che la seduta avrà inizio alle ore 15.00)



(La seduta inizia alle ore 15.02)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cane, Carosso, Cirio, Graglia e Marin.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 42, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione finanziario 2019-2021 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 42, inerente a "Assestamento di bilancio di previsione finanziario 2019-2020 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta antimeridiana del 27 novembre è iniziata la discussione generale. Sono intervenuti la Consigliera Frediani e i Consiglieri Sacco Martinetti e Valle.
Procediamo con la discussione generale.
Sono iscritti a parlare il Consigliere Marrone e il Consigliere Bertola.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Noi ci siamo impegnati, come opposizioni, a dare un assestamento di bilancio ai piemontesi nei tempi più celeri e brevi possibili nella giornata di oggi e contiamo di poterlo fare.
Come opposizioni, abbiamo avuto un atteggiamento, oserei dire, assai responsabile. Nella mia esperienza da Consigliere regionale precedente a questa legislatura, nei passati cinque anni, non ricordo un assestamento di bilancio che arriva in Aula così velocemente. Poche sedute di Commissione dove ci siamo limitati all'esposizione di questioni puramente di merito e gli emendamenti che abbiamo illustrato si contano veramente sulle dita di una mano. Il resto del tempo è passato, più che a creare problemi alla Giunta regionale, a cercare soluzioni insieme, per arrivare con un percorso il più possibile condiviso verso l'Aula.
Non c'è dubbio che una delle questioni principali che poi è stata affronta tea, sia per la sua importanza specifica, sia per il momento contingente e per l'emergenza attuale, è quella del dissesto idrogeologico. L'impegno che ci si era presi in Aula e in Commissione era quello di riservare, da parte della Giunta regionale, un'attenzione a quel tema con un intervento importante condiviso e sottoscritto da tutti i Capigruppo di opposizione.
Nella giornata di ieri c'è stato un incidente di comunicazione, chiamiamolo così, che ritengo in assoluta buona fede. Voglio sempre presupporre la buonafede fino a prova contraria. Nel parlare dell'emergenza che c'è stata in questi giorni, l'intervento proposto sia dal nostro Gruppo sia dagli altri Gruppi di opposizione sul dissesto idrogeologico non è legato solo all'emergenza del momento, ma esisteva a prescindere. La questione si riteneva importante a prescindere.
Nel riferire all'Aula sul tema, un Assessore si è un po' venduto come risultato il fatto di aver aggiunto delle risorse. Lo riteniamo un incidente di comunicazione superato, l'importante è la chiarezza; la chiarezza sulla questione è stata fatta anche da parte della Giunta regionale. Non ho dubbi che l'Assessore Tronzano, che è persona corretta avrà cura anche nel ribadire questo concetto. Il tema richiederebbe osservazioni molto più dettagliate e penso che, da qui ai prossimi anni avremo tempo di parlare di questo, perché è qualcosa che ci deve chiamare a interventi immediati e il più possibile risolutivi.
Volevo fare dei piccoli commenti su alcune considerazioni che ho sentito ieri, relativamente al tema del dissesto idrogeologico. Ancora una volta si fanno accuse relative al passato, ma a chi, in realtà, in quel passato non ha avuto un ruolo nei posti di comando. Si continua a parlare degli integralisti ambientalisti, ma io vi chiedo dico: hanno mai avuto ruoli di governo in Italia? Ammesso che esistano - ambientalisti ce ne sono parecchi, mi ritengo uno di essi, integralisti non lo so, o dipende dai punti di vista - non ricordo abbiano mai veramente avuto qualche posto di comando e qualche ruolo che veramente potesse incidere. Se guardo al passato, davvero avrei voluto vedere degli integralisti ambientalisti nei ruoli di comando per impedire tutta quella cementificazione.
Magari avere avuto nei posti di comando degli integralisti ambientalisti quando si pensava a uno sviluppo assoluto e infinito e bisognava cementificare tutto e andava tutto bene. Si facevano stabilimenti ovunque capitasse, non si guardava nulla, non c'era nessuna tutela. Magari ci fossero stati! Magari sarebbero state fatte delle scelte diverse.
Ho sentito delle suggestioni su possibili soluzioni che, francamente, mi hanno lasciato abbastanza perplesso. Probabilmente sono necessari degli interventi sui corsi d'acqua per togliere i detriti e pulire ma, dall'altra parte, trasformare i corsi d'acqua in autostrade non so quanto possa dare dei risultati. Spero non ci siano dubbi sul fatto che una delle cause del dissesto idrogeologico è il carico antropico, spero che non si continui anche con il negazionismo rispetto ai cambiamenti climatici. Sono due concause che, chiaramente, ci portano ad avere questo problema.
Ho sentito, addirittura, sostenere che bisognava tagliare gli alberi. Un conto è pulire i corsi d'acqua dai residui e dai detriti di legno che impediscono il deflusso dell'acqua, un altro è dire di tagliare gli alberi sulle sponde. Signori, gli alberi consolidano le sponde. I boschi permettono che ci siano delle infiltrazioni d'acqua che impediscano all'acqua di fluire da un'altra parte, di invadere terreno dove non ci sono gli alberi e fare dei danni. I boschi consolidano le sponde, non vanno tagliati a bordo dei fiumi.
Ripeto, in totale e completa buonafede tutti, qui dentro, cercano delle soluzioni a un problema, ma quando si parla di possibili interventi che, a nostro avviso, arrecano più danno che beneficio, se oggi dobbiamo ragionare sulle varie posizioni, chi sono questi integralisti? Hanno ruoli di comando? Non lo so.
In passato si è pensato che ci fosse la possibilità di mettere cemento dappertutto, uno sviluppo senza fine e magari ascoltare qualche cosiddetto integralista. Oggi essere integralisti non dico sia l'unica soluzione, ma chi ci sta fortemente richiamando ai nostri doveri di politici e di amministratori può sembrare avere posizioni integraliste ma, in realtà rappresentano una soluzione per sopravvivere o, meglio, per continuare a condurre le nostre vite, così come le abbiamo portate avanti fino adesso alla sopravvivenza.
Non so se serve essere integralisti o meno, so solo che, da parte nostra da parte di chi vuole veramente delle tutele, da chi vuole salvare non tanto il pianeta, ma l'uomo, forse c'è un po' meno disponibilità rispetto al passato ad avere atteggiamenti concilianti.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Approfitterò di questo intervento nella discussione di assestamento di bilancio per esprimere il mio apprezzamento, anzitutto verso l'impegno dell'Assessore Tronzano. L'Assessore ha onorato la dimensione che già conoscevo di lui, fin dai tempi dell'Amministrazione comunale, di politico che dimostra serietà nel modo di lavorare, nel presentare comunque la situazione con grande correttezza tanto ai Consiglieri di maggioranza quanto a quelli di minoranza, e nel cercare sempre di trovare il massimo consenso condiviso possibile dell'Assemblea legislativa, nell'interesse prioritario della comunità piemontese, quindi anche nel nostro compito legislativo.
Questo lo apprezzo, perché immagino che non sia facile, comunque, rivestire quel ruolo in un periodo di difficoltà di cassa, di sofferenza in generale di tutte le dimensioni e i livelli di erario pubblico e con la grande responsabilità di dover garantire la piena attuazione delle leggi, che hanno bisogno di coperture e dei servizi che noi, comunque, come Regione Piemonte, dobbiamo garantire. Questa è una premessa cui tenevo, perch immagino che sia comunque un compito arduo, che non sia semplice farvi fronte con presenza e con disponibilità.
Detto questo, credo che la coalizione di centrodestra, la nuova maggioranza, stia dimostrando, con questa prima possibilità d'intervento anche se parziale, sulle scelte economiche dell'Ente stesso, la volontà di dettare il proprio protagonismo, senza mai compromettere la continuità sulle scelte giuste e condivisibili fatte in passato. Senza ripetere quello che è già stato più volte detto dal Presidente e dagli Assessori, il tema delle borse di studio ha confermato quest'approccio. Non voglio riaprire polemiche, ma ricordo che c'è chi, comunque, ha trascinato le rappresentanze studentesche in manifestazioni di fronte al palazzo, con toni anche poco teneri, quasi dovessero dipendere da un rivendicato scippo di risorse. Questo non solo non c'è mai stato, ma è stato sostanzialmente anche smentito dal primo momento.
Tutte le azioni formali, politiche e amministrative volte a garantire la copertura totale sono state assunte con uno sforzo anche superiore in termini economici dalla Giunta e dalla maggioranza che ci ha preceduto, in continuità con un principio rivendicato in campagna elettorale e portato avanti. Tuttavia questo non toglie che, sulle modalità di distribuzione all'interno di quelli che sono considerati meritevoli, sia giusto inserire dei caratteri di meritocrazia e di maggiore premialità, ma questo non riguarda l'individuazione delle risorse, ma il modo di utilizzarle. Questo sarà oggetto sicuramente di futuri dibattimenti nell'anno a venire per il bando futuro, senza nulla toccare ovviamente quello in corso, e delle garanzie che è giusto dare a chi, comunque, ha presentato una domanda basandosi su una normativa in vigore.
Ci tengo anche a rivendicare il ruolo di protagonismo che Fratelli d'Italia ha voluto ricavarsi, all'interno della maggioranza, sull'individuazione di alcune priorità su cui era giusto intervenire. Anche i miei colleghi vorranno giustamente dire la loro su temi importanti, come la semplificazione, il turismo e la garanzia di diritti. Nel ringraziare l'Assessore Chiorino, vorrei rivendicare un grande tema d'intervento con la scarsità di manovra e di agibilità che, inevitabilmente, un assestamento con tutta la buona volontà, riserva, ed è la risposta sull'edilizia scolastica. Da poco siamo reduci dal triste anniversario della tragedia del Liceo Darwin di Rivoli, che vede protagonisti tanti colleghi, soprattutto del centrosinistra, ma che ha visto - io penso sia positivo - una partecipazione assolutamente trasversale di tutte le istituzioni. Il dovere di tutti è quello di presentarsi a questi eventi e a questi momenti di riflessione, e non solo di memoria, non solo con le giuste e doverose parole di cordoglio che ancora dobbiamo alla famiglia e a tutte le persone che hanno subito vittime tra i propri cari per i drammi dell'insicurezza degli edifici scolastici, ma anche con delle risposte concrete. Delle risposte che devono prevedere, inevitabilmente, un ampliamento delle risorse stanziate.
Ed è per me orgoglio rivendicare che, partendo da un atto della Giunta e dell'Assessore Chiorino, per la prima volta sul bilancio regionale, sia stato istituito un capitolo di edilizia scolastica emergenziale, quindi rivoluzionando il ruolo della Regione da semplice cinghia di trasmissione dei bandi triennali che arrivano dallo Stato centrale e che possono servire a far fronte a quel microintervento non urgente e non fondamentale che pu seguire tutte le lungaggini della programmazione burocratica, ma che è assolutamente inidoneo a fornire risposte tempestive alle vere emergenze quelle che poi vengono piante con lacrime di coccodrillo, purtroppo spesso solo a tragedia già avvenuta.
Mi sento di ringraziare l'Assessore Chiorino - spero non me ne vorranno gli esponenti dell'opposizione - per alcune polemiche di risposta, un po' pretestuose, all'invito di allestire i presepi all'interno degli istituti.
Sinceramente sono basito del livello di polemica che è stata sollevata perché continuo a ritenere che qui non si parla di simbologia religiosa, ma di semplice sensibilità e devozione popolare. Non si è neanche a livello del Crocifisso, ma si è semplicemente nella tradizione di un'usanza che è stata istituita da un Santo riconosciuto da tutti, che è anche patrono d'Italia e che, semplicemente, ha reso popolare un senso di devozione che magari, prima era limitato a livello sociale. Pertanto, non ho capito quelle polemiche.
Mi ha un po' infastidito, penso per mancanza d'informazione, che la replica, soprattutto da parte delle sigle sindacali, sia stata: "Eh, certo che prima dovreste pensare a tenerle su le scuole, impedire che crollino e poi metterci sotto il bambinello e la sacra famiglia". Verrebbe da dire che gli emendamenti di cui sto parlando e che l'emendamento del nostro Gruppo consiliare in merito all'istituzione, in assestamento, del fondo di edilizia scolastica d'urgenza, che va sul 2020, perché viene costituito solo adesso, ex novo, sul bilancio a venire, di ulteriori tre milioni rispetto al milione che la Giunta è riuscita a trovare sia un grande risultato, che ha preceduto cronologicamente anche la proposta - che noi condividiamo appieno - di onorare la festività del Natale all'interno degli istituti.
Mi verrebbe da rassicurare le sigle sindacali dicendo che diamo le giuste priorità alla sicurezza degli studenti, degli alunni, degli insegnanti e degli operatori scolastici. Questa è una priorità che dovrebbe essere universalmente condivisa e che va incontro alle esigenze di tanti amministratori locali, soprattutto di piccole comunità, magari anche di montagna, che spesso sono le più colpite dagli eventi calamitosi climatici e, quindi, non hanno a che fare con problematiche come la grondaia di un angolo di un'aula, ma si trovano tetti scoperchiati e interi edifici inagibili.
Lo voglio dire con il massimo rispetto nei confronti dei miei avversari politici, partendo anche da cose che ho sentito nel dibattito precedente: io non penso che le vere emergenze che stiamo affrontando da un punto di vista idrogeologico e climatico si risolvano con le dichiarazioni formali di emergenza. Si risolvono raccogliendo utili spunti e proposte, che vengono anche dalle minoranze, con misure concrete. Non mi risulta che a Torino, solo perché un Consiglio comunale ha sancito formalmente lo stato di emergenza climatica, non ci siano state alluvioni, smottamenti o problemi di tenuta delle strutture.
Qui, bisogna rimboccarsi le maniche e stanziare le risorse su delle priorità. Se è priorità garantire il diritto allo studio degli studenti universitari - e per noi lo è, esattamente come per gli altri - allora è priorità garantire che i bambini vadano a scuola sul proprio territorio e che non ci sia desertificazione magari a livello d'intere valli o gruppi di Comuni solo perché un istituto è stato colpito dalla furia degli elementi e il Sindaco di turno è costretto ad attendere tre anni di progettazione e magari, altri due anni per la realizzazione delle opere, trovandosi poi con un plesso perfetto quando, in realtà, tutte le famiglie che hanno ragazzini potenziali frequentanti si sono già spostate da qualche altra parte e non torneranno.
Questo è davvero un motivo di orgoglio che rivendichiamo e che vogliamo condividere con tutta l'Aula. Per questo, ringraziamo ancora una volta la Giunta, che ha assunto questo gesto anche coraggioso. Chiaramente c'impegneremo, con tutte le difficoltà del caso, a rinnovare in termini più esecutivi in fase di bilancio di previsione 2020, ma è comunque un segnale molto importante.
Ritengo che possiamo essere soddisfatti. Io sono anche contento che, ogni tanto, con difficili trattative, si sia riusciti a mantenere un dialogo con le forze di opposizione, che hanno giustamente difeso un bilancio che, in parte (la parte del centrosinistra), avevano elaborato e firmato. Io capisco l'orgoglio di difendere le proprie creature legislative, perché è legittimo ed è anche doveroso. D'altra parte, però, occorre comprendere il fatto che una nuova maggioranza, votata con il 50%, ha anche l'obbligo nei confronti dei propri elettori di imprimere un segnale di discontinuità.
Ritengo che il bello di un'aula legislativa sia proprio trovare con fatica la giusta sintesi tra le diverse ragioni, perché penso che, quando questo riesce, sia una vittoria di tutti: non solo dei Consiglieri e dei Gruppi rappresentati in Aula, ma anche di tutti i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Sono felice che, oggi, il centrodestra abbia finito di giocare a nascondino, visto che abbiamo dato ampia disponibilità a parlare nel merito di questo bilancio.
In replica al Consigliere Marrone, dico subito al Consigliere stesso che nessuno di noi vi ha fatto assediare; nessuno di noi, tra l'altro, ha la possibilità di prendere, a suo piacimento, degli studenti e far fare loro le comparse, semplicemente perché.



(Commenti del Consigliere Marrone)



GRIMALDI Marco

Mi spiace che faccia così, Consigliere Marrone, perché sta insultando quei ragazzi e quei rappresentanti degli studenti legittimamente eletti da altri studenti.
Lo ripeto: non solo non l'abbiamo fatto noi; al massimo l'avete fatto voi e lo dico con toni sereni. Ritengo che gli errori, quando si fanno, vanno ammessi con molta più serenità di quella che è stata la discussione in Aula. Le due volte che vi ho fatto notare quelle vicende, ve le ho fatte notare con tutta calma e, se ho alzato i toni, l'ho fatto quando sono state negate le due vicende. E lei continua a negarle.
Allora, non è che me la sia inventata io la delibera in cui assegnavate il 50% delle risorse, né mi sono neanche inventato io il taglio dei 9,9 milioni. Voi, legittimamente, potete dire che quella decisione non era presa o, meglio, che l'avevate superata. Potete dire che è stato un errore materiale averla lasciata lì, ma non potete prenderci in giro. Non erano delle slide, non era un refuso di una mail! Non è che ve l'abbiamo sottratta con un lavoro d'intelligence! Ho semplicemente aperto il bilancio, scusate! Qualcuno mi ha addirittura accusato, dicendo: "Lei è un pignolo! Lei è l'unico che legge le tabelle". Scusate se dovreste farlo tutti voi! Io - lo ripeto - con tutto il beneficio del dubbio rispetto al fatto che fosse un errore materiale o no, l'unica cosa che ho detto è stata: "Guardate che dovete cancellare quei 9,9 milioni di taglio e dovete solo verificare che sia un'operazione a saldo zero". Lo ripeto, però vorrei che fosse l'ultima volta che vi ripeto questa vicenda e vi chiederei di non citarla.



(Commenti del Consigliere Marrone)



GRIMALDI Marco

Se lei lo vuole, però non faccia finta di raccontare una cosa che non esiste, perché se lei guarda l'emendamento dell'Assessore Tronzano (non del Consigliere Grimaldi), i 9,9 milioni vengono tolti dal fondo dell'accantonamento degli swap. Mi potete dire che anche questo era previsto, cioè che nella versione finale del vostro bilancio anche questa era un'ipotesi già presa in considerazione, ma non mi venite a dire che era un refuso, perché così non è. Ripeto, sono io il primo a non voler tornare su quello che abbiamo già visto.
Ho già detto all'Assessore Tronzano, che spero prenderà la parola fra pochi minuti, come atto, secondo me, migliore della nostra non belligeranza su questo bilancio. Noi abbiamo preso la parola solo per farvi notare alcune incongruenze.
Chiudo con il diritto allo studio, perché vorrei parlarvi di altro: semplicemente, noi abbiamo chiesto di non tornare indietro su un investimento così importante e far sì che in Piemonte non tornasse la figura dell'idoneo non vincitore di borsa. La chiuderemo molto bene Assessore Tronzano: con un emendamento che stanzia le risorse nel capitolo EDISU. Come lei sa, anche in termini culturali e politici, avremmo preferito farla diventare una spesa obbligatoria, perché per noi sarebbe più rassicurante non dover avere delle capacità predittive, perché il 4 e 5 dicembre c'è la chiusura di quei dati sul numero generale dei borsisti.
Per rispondere al Consigliere Marrone, spero di confrontarmi presto con l'Assessora Chiorino sui nuovi bandi, sui nuovi criteri. Semplicemente come opposizione, iniziamo a mettere un po' le mani avanti: vi ricordiamo che c'è un DPCM, una legge nazionale e dei criteri di merito già previsti e uguali in tutte le Regioni. Vi chiediamo di non perpetuare il "delitto allo studio" che già il centrodestra ha portato in questa Regione.
Avete tutto il diritto e anche il dovere di governare. Fatelo, per ricordandovi che esistono le regole, perché è vero che poi gli altri possono fare ricorso, ma, nel frattempo, prima che gli studenti vincano quel ricorso, le persone perdono le borse di studio, com'è già avvenuto una volta.
Vorrei parlarvi di tutto il resto, cioè del vostro vuoto colposo di questi mesi.
Consigliere Marrone, le faccio notare che, se abbiamo combinato così tanti disastri e in questa campagna elettorale ce ne avete dette di tutti i colori, ci saremmo aspettati una discussione un po' più ricca su questo bilancio, con qualche elemento di graffio. Invece, siamo stati noi a farvi notare quello che non c'era e ci siamo messi anche a disposizione di Assessori che spesso hanno preso la parola senza nemmeno sapere di cosa stessero parlando.
Io spero che l'Assessora Caucino torni in aula.
Sì, sì, ce l'ho con lei: ce l'ho con quel milione di euro che inizia a postarsi sul 2020 per un call center che non sa neanche perché deve esistere e su quali basi, quando le abbiamo ricordato (ed è uno dei nostri emendamenti) che è da luglio che rimanda una delibera sul cosiddetto salva mutui.
Ci sono migliaia di lavoratori che ogni anno, per colpa della crisi, per colpa delle delocalizzazioni, per colpa di scelte sciagurate anche degli imprenditori, rimangono senza ammortizzatori sociali. Alcuni di loro sono in affitto, hanno il salva sfratti e hanno le risorse che abbiamo messo noi nel bilancio di previsione. Secondo noi, quelle stesse risorse ci sono anche in questo bilancio per il salva mutui, eppure la Giunta si trincera dietro l'assenza di risorse e invece di presentare lei stessa un emendamento e un'ipotesi alle minoranze, fa finta che il tema non esista.
Assessore Tronzano, possiamo affrontare questi temi nel 2020 e 2021, per vi faccio notare che sarebbe assai grave se chiudessimo quest'anno finanziario con delle risorse disponibili e non utilizzate per dei fatti così importanti.
Seconda questione, e arrivo in fretta alla conclusione.
Guardate, Consiglieri, che questa è l'ultima volta che vi capita di avere un bilancio scritto - per la metà - da noi. Quindi, ringrazio l'Assessore Tronzano, così come ringrazio tutti gli Uffici per il lavoro difficilissimo. Per anni, abbiamo detto che il lavoro fatto dall'Assessore Reschigna era uno dei lavori più complicati di questa Regione, per ripeto - non c'è solo la tecnica o la generosità, che noi le riconosciamo Assessore: c'è, poi, la politica. E allora, ve lo diciamo sinceramente: figuriamoci se non siamo contenti di aver trovato in un emendamento sul dissesto idrogeologico una sintesi fra le opposizioni e la maggioranza. Ma possiamo evitare che ogni anno succeda la stessa cosa? Cioè che debba arrivare l'alluvione, il fatto di cronaca per dirci che quella vicenda deve ritornare a essere prioritaria in termini d'investimenti? Possiamo ridiscutere, a partire dai fondi strutturali europei, un pezzo di quella strategia? Possiamo fare la stessa cosa su un altro tema che in parte abbiamo affrontato assieme (quello delle ATC)? Nella scorsa legislatura, grazie a dei fondi nazionali, abbiamo ristrutturato la gran parte degli immobili sopra un taglio (quello dei 30.000 euro); sotto i 30.000 euro, abbiamo approvato una legge sull'autocostruzione, che però ha dei tagli più piccoli: da cinque a 10.000 euro. C'è tutto, in mezzo: una partita d'immobili inutilizzati sottoutilizzati, alcuni anche occupati, che hanno bisogno di essere rimessi nel patrimonio edilizio di questa Regione. Ci sono tante strade che possiamo percorrere e, anche lì, possiamo utilizzare in parte i fondi strutturali, in parte ripensare anche a un pezzo d'indebitamento. Per fatemelo dire - se avete voglia di ridiscutere con noi di un nuovo piano edilizio e di un nuovo piano casa, ci siamo; se l'unico oggetto e l'unica fissazione che avete è continuare a pensare di fare una lotta fra poveri continuerete ad avere da questa parte tutta la nostra opposizione.
Ci sono tante questioni - e chiudo - che non sono state accolte. Ci riproveremo, a partire dai voucher, dalla discussione, che spero riapriremo già con gli ordini del giorno, sul diritto alla mensa, ma - più banalmente e chiudo proprio con la sanità - su quello che rappresenta l'80% della nostra forza.
Nel vuoto colpevole di questi mesi, senza una delibera, senza una legge senza una discussione in Aula sui piani edilizi, non sentite l'esigenza di iniziare a discuterne in Aula? Per carità, potete continuare a coprire il vostro vuoto colposo con la discussione sui Crocifissi o sui presepi! Scherzando, vi dico che possiamo anche fare i canti di Natale insieme, ma a un certo punto volete dovrete finirla di giocare, perché le vacanze di Natale sono fra un mese e prima o poi finirà questa campagna elettorale! Verrete qua, in Aula, a discutere di cose serie e gli extra LEA sono, per esempio, una vicenda seria.
Voi ci accusate di non aver fatto abbastanza, ma, intanto, è appena terminata una legislatura in cui abbiamo finalmente iniziato a stanziare risorse anche per quegli assegni di cura nelle altre province.
Ci avete stimolato, spesso anche deriso, eppure non vediamo nessun segno di cambiamento su questi temi, se non in negativo.
Ve lo dicevano prima i colleghi, fatevelo ribadire: io non so se sono rimandati o bocciati; saranno gli elettori a stabilirlo. Per adesso vi hanno premiato.
Dico solo che noi siamo pronti a lavorare di più. Mi pare, però, che gli unici a fare ostruzionismo in Aula siate voi, un po' per le vostre assenze un po' per il vostro vuoto pneumatico d'idee. E quando le avete, poi le nascondete. È questa la cosa più grave, che presto metteremo nero su bianco per richiedere all'Assessore Icardi di venire qua a dirci cosa pensa del futuro della sanità. Perché non c'è cosa peggiore non solo di fare poco, ma di farlo nella penombra.
Il ruolo dell'opposizione è anche quello di far emergere ciò che qui non vuole emergere.
Il Consiglio regionale non è un orpello. Non è solo un luogo di dibattito pubblico. È il luogo da cui passare ogniqualvolta volete prendere una decisione.
Noi saremo qui per vigilare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ho affrontato questo mio primo bilancio all'interno del Consiglio regionale in termini del tutto propositivi. Ho messo mano alle tabelle recenti penso che sia un lavoro che abbiamo svolto tutti - ma anche quelle degli anni passati, e mi sono messa a studiare. Ho valutato l'impegno assunto in differenti missioni e capitoli e, a seguito di questo lavoro di studio, ho elaborato diverse proposte.
Sicuramente, un tema che ho approfondito - e che ho visto essere stato un po' sottovalutato - riguarda la prevenzione in diversi ambiti. Solo ieri abbiamo affrontato la questione relativa al rischio di dissesto idrogeologico, sottolineando, invece, come la prevenzione debba avere la priorità all'interno di questa istituzione.
Talvolta non è neanche tanto un problema di fondi, perché, come abbiamo visto, i fondi ci sono: nazionali o regionali che siano, i fondi sono spesso disponibili. Sovente, mancano le persone, i tecnici, le personalità in grado di poter realizzare questi progetti di prevenzione. A volte si tratta di trovare le risorse, ma anche di saperle impiegare e destinare.
Abbiamo anche chiesto di non affrontare il tema del rischio di dissesto idrogeologico da un punto di vista demagogico, ma soltanto dal punto di vista tecnico e scientifico, perché più volte ci sono stati mossi dei rilievi dalla comunità scientifica, sia in vista del Consiglio regionale aperto per ricordare i 25 anni dalla grande alluvione, sia sulla proposta di legge presentata alla Camera da parte della Lega, sia in merito all'ordine del giorno depositato invece in Consiglio regionale.
L'attenzione dev'essere alta, perché un tema di questo tipo non può essere trattato se non con un approccio tecnico e scientifico.
Noi abbiamo trovato condivisione con le altre forze politiche sul fatto di aumentare la portata dei capitoli concernenti il rischio di dissesto idrogeologico e questo impegno si rispecchia non soltanto a livello regionale, ma anche a livello nazionale, dove, appunto, è in discussione una proposta sui cantieri in Italia. Sono quindi disponibili queste risorse, ma occorre progettare, perché, senza progetti, queste risorse non le possiamo mettere a disposizione come interventi prioritari per il nostro territorio.
Ovviamente, il benessere della collettività passa necessariamente dal benessere del territorio e dell'ambiente. Ecco perché ho analizzato diverse tabelle relative alla Missione 20, inerenti ai parchi e le aree protette, i nostri "polmoni verdi" della Regione. Abbiamo deciso, con degli emendamenti sempre propositivi, di andare ad aumentare il carico dei capitoli destinati alla protezione dell'ambiente e delle aree parco protette.
In termini di prevenzione, bisognerebbe fare un inciso anche su quella che è la prevenzione, per esempio, dei danni cagionati da fauna selvatica, sia all'interno dei parchi sia al di fuori.
Abbiamo anche discusso con alcuni membri della maggioranza sull'importanza di destinare queste risorse per permettere agli agricoltori e agli allevatori di svolgere il proprio lavoro in modo tranquillo, senza la paura di lavorare in perdita.
Ovviamente, il discorso è ampio e non si può risolvere con uno stanziamento di bilancio. Bisognerebbe rivedere l'intero sistema di risarcimenti.
Il mio emendamento sul capitolo relativo alla tutela della biodiversità volto anche a finanziare studi sulla biodiversità per capire come questa possa avere un impatto sulle attività umane, sul territorio, ma anche come l'impatto umano possa ricadere, viceversa, su quello della biodiversità era piuttosto generico, ma non mi riferivo soltanto ai danni cagionati dai lupi, come quelli che stanno denunciando diversi allevatori. Pertanto, sono necessari ulteriori studi e analisi genetiche per andare a capire come questa specie stia effettuando il proprio ritorno sull'ambiente. Ma la biodiversità non è rappresentata soltanto da una specie: il nostro territorio è ricco di biodiversità. Dunque, studi rivolti alla tutela di quelle specie che sono protette e che garantiscono un mantenimento dell'ecosistema (me ne vengono in mente tante) meriterebbero di essere affrontati.
Questi capitoli non soltanto non hanno presentato variazioni in assestamento di bilancio, ma sono stati anche sottofinanziati precedentemente. Mi riferisco, per esempio, alla questione dei CRAS (Centri di recupero della fauna selvatica), di cui ho parlato anche in Commissione.
In questo momento, quasi l'intero carico di questo importante settore ricade sulle Province. Come ricade sulle Province anche il controllo della fauna.
Parlavamo anche con alcuni membri della maggioranza di quanto sia importante rivedere queste competenze, oltre che gli stanziamenti di fondi per andare incontro alle esigenze non soltanto delle Province, ma anche dei Comuni, che, ovviamente, si ritrovano a essere colpiti da questo deficit di risorse.
La Regione deve assolutamente andare in "soccorso" alle Province sostenendole sulle deleghe che, per vari motivi legati soprattutto al carico finanziario, non riescono a svolgere, come invece dovrebbero.
Noi abbiamo presentato un emendamento all'articolato per permettere a questi Centri di recupero di svilupparsi, altrimenti il carico ricade soprattutto sulle Province e sulla Città metropolitana.
Un altro argomento su cui non ho visto un grosso interesse, dal punto di vista dell'assestamento di bilancio, riguarda tutti i capitoli relativi al commercio.
Facendo una rapida analisi, abbiamo potuto verificare come per gli anni 2019-2021 non soltanto non sono stati assestati questi capitoli, ma sono stati anche sottofinanziati.
Viviamo in un momento dove è piuttosto difficile per le imprese sul territorio portare avanti la propria attività. Il commercio è un settore che risente particolarmente di questa crisi, non soltanto in termini finanziari, ma anche per il cambio di ritmo di questo settore legato sia ai canali Internet, sia alla grande distribuzione, che arreca dei danni, tra virgolette, al commercio locale.
Al riguardo, abbiamo deciso di andare a sostenere con degli emendamenti quelle che sono le attività di commercio locali, anche al fine di finanziare degli eventi di rivitalizzazione, perché questo è ciò di cui la città e i Comuni hanno bisogno: una rivitalizzazione delle vie che deve necessariamente passare dai capitoli di bilancio a ciò destinati.
Queste sono soltanto alcune delle modifiche che abbiamo voluto apportare a quest'assestamento in modo del tutto propositivo. Ovviamente, abbiamo presentato anche degli ordini del giorno.
Per noi la questione inizia qui, non si chiude qui. Il lavoro proseguirà anche in termini di previsione di bilancio, dove voi avrete ovviamente le mani libere: non si tratterà più di un assestamento dove potrete muovere una parte non troppo rilevante di risorse, ma potrete proprio agire. Queste sono le attenzioni e gli argomenti che noi vogliamo portare avanti all'interno della legislatura, ma che vogliamo porre anche alla vostra attenzione, di modo che non si debba più incorrere a sottofinanziamenti di capitoli di bilancio, ma si possano portare avanti questi argomenti e sottoporli all'attenzione dei prossimi bilanci che verranno, per ricevere una maggiore attenzione da parte di questa Giunta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Nella discussione generale, credo che alcuni passaggi siano già stati sviscerati dai colleghi che mi hanno preceduto. Credo che sia importante in questa discussione, da un lato ribadirli, dall'altro lato provare anche ad argomentare quello che è stato il lavoro che, come minoranze, abbiamo svolto, e la relativa risposta della maggioranza.
Quest'assestamento, almeno dal mio punto di vista di neo Consigliere regionale, l'avete in parte già usato - giustamente - per creare la matrice con la quale farete le vostre scelte più compiute nel prossimo futuro ovvero con i bilanci dei prossimi anni. Questa matrice, evidentemente, ci preoccupa fortemente per alcune questioni.
Mi rivolgo in particolare all'Assessore Tronzano e all'Assessore Rosso, che sono presenti, ma lo esplicito anche a tutta la maggioranza: in qualche modo, credo che vi abbiamo aiutato a compiere meno errori. Nel senso che le cose che la maggioranza vorrà accogliere (e accoglierà) in quest'assestamento crediamo siano punti amministrativi di bilancio che vi aiutano a uscire da quest'aula con meno errori. Sono elementi già citati ma li ribadisco almeno per lasciarne traccia e contezza.
Difatti, il tema delle borse di studio, l'anticipo su Finpiemonte, il dissesto idrogeologico, il fatto di considerare spese obbligatorie sia il tema dell'EDISU che - speriamo - quello dei voucher scuola, non sono completamente di visione, ma sono puntuali e precisi, per cui speriamo che vengano accolti dalla maggioranza. Sono elementi che davvero vi permettono di compiere qualche errore in meno. Avevate totalmente sbagliato a non trattare questi temi, sebbene avessero una connotazione culturale e politica. Perché se è vero, come qualcuno sostiene, che bisogna arrivare prima delle tragedie, per farlo bisogna metterci i soldi. Punto. Non ci sono altre questioni come compito di un ente pubblico.
Speriamo, quindi, che queste scelte si compiano oggi e, come qualcuno ha detto, si possano anche ripetere domani. Perché ho notato che contemporaneamente alla discussione dell'assestamento, anche forse comunicativamente e intelligentemente, avete incominciato a porre delle questioni sul bilancio previsionale 2020. Avete incominciato a raccontare o con dei titoli di giornale o con qualche bozza di proposta di legge o con qualche delibera anticipatrice in Giunta, alcune scelte - di legittima visione politica vostra - che finalmente cominciano, dopo sei mesi, come qualcuno ha detto, a far comprendere in che direzione volete andare.
Sto parlando di tutto il tema degli affidi sui minori; del tema già citato di questo benedetto call center da un milione di euro; del tema del gioco d'azzardo; del tema della modifica dei criteri dell'assegnazione delle borse di studio; del tema dell'edilizia sanitaria (non si capisce bene dove volete questi benedetti ospedali unici, e come volete approntarli).
Queste comunicazioni, parallelamente all'assestamento, ci preoccupano molto, perché dipingono un disegno culturale e politico della Regione Piemonte in questi futuri cinque anni che un po' nega quello che era il mantra di questa maggioranza a trazione leghista. Ci avete ossessionato anche a livello piemontese, sul tema "prima i piemontesi". Dalle scelte citate adesso, che avete incominciato a incardinare in quest'Assise, sembra che si passi da "prima i piemontesi" a "prima una parte dei piemontesi" cioè una parte che sa correre da sola, una parte che in questi momenti di crisi e di società complessa riesce a cavarsela da sola, una parte che anche se non ha bisogno del sostegno pubblico e delle politiche pubbliche potrebbe farcela da sola.
Con alcune delle vostre scelte, invece, rischiate di dimenticare quella parte che in questo Paese, e anche in questa Regione, se non avesse un sostegno delle politiche pubbliche, democratiche e antifasciste non ce la farebbe. Ecco perché non ci convince quest'assestamento; ecco perché in quest'assestamento (nonostante si possano accogliere alcune nostre proposte, che, ripeto, sono proposte che vi fanno compiere un po' meno errori) avete incominciato a ragionare, in un cosiddetto "bilancio triennale", di scelte secondo noi drammatiche e, comunque, molto pericolose. Modificare i criteri di assegnazione, anche quando potrete sulle borse di studio, fa esattamente questo, cioè concepisce che le borse di studio devono essere magari assegnate a quelli che ce la fanno già, che hanno condizioni familiari tranquille e serene o che arrivano da famiglie con un sostegno al tema dello studio.
Anche sul tema delle case popolari, su cui abbiamo lavorato (molto probabilmente, ci sarà un impegno in quest'assestamento), tutto quello che si è promesso rischia di essere particolarmente drammatico, perché queste scelte rischiano davvero di provocare dei danni. Ecco perché abbiamo un sentore di pericolo, rispetto alla tenuta sociale del legame sociale in questa Regione Piemonte.
Crediamo si debba davvero uscire dalla logica della propaganda costante. Lo dico davvero per discutere e provare a discutere nei prossimi mesi della visione che avrete; che se è questa, ripeto, rischiamo di avere un Piemonte che andrà, non a un'alta velocità o altra velocità, ma a velocità differenti: chi sa correre viene spinto di più e chi non sa correre, perch ha dei problemi, viene limitato di più.
Ecco il pericolo che vediamo in alcune politiche pubbliche che vorrete portare avanti in questi prossimi anni e mesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Sono innanzitutto contento per come l'Assessore abbia gestito il rapporto tra Giunta, Commissione e Gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza.
Ho visto anche una grande disponibilità, da parte degli Assessori, a partecipare e a condividere i problemi e le proposte, anche nella loro genuina sincerità. Ho visto una Giunta giustamente prudente a inizio mandato; che ha a cuore la stabilità finanziaria dell'Ente; che ha ereditato un bilancio che vuole garantire in equilibrio, ben sapendo delle enormi sofferenze dovute al debito monstre che abbiamo: mezzo miliardo di euro che ogni anno dobbiamo tirare fuori per ripianare i debiti del passato, per far fronte ai vincoli e agli impegni presi nel passato e che oggi ci troviamo a dover onorare.
In un assestamento, ciò che si analizza sono i numeri e io, nel leggere i numeri, colgo che quasi 30 milioni di euro sono finiti in contenzioso fondo crediti di dubbia esigibilità, cause legali andate esecutive (come quella del "Mauriziano"). Insomma, la maggior parte dei fondi destinati a quest'assestamento sono finiti a sanare situazioni pregresse che non derivano da quest'Amministrazione, ma da quello che è successo in passato.
Questo è un dato oggettivo, basta leggere i dati e i numeri.
Dopodiché, apprezzo il fatto che la Giunta qualche segnale lo abbia dato un segnale non soltanto nel mettere una voce al posto di quegli zero che c'erano prima, ma anche nel dare una dignità diversa a molti territori del Piemonte che erano stati - ingiustamente - discriminati rispetto al passato. Non mi riferisco soltanto al tema degli extra LEA, ma anche ad altre questioni.
Pertanto, bene che la Giunta abbia dato un segnale in questa direzione come pure bene che lo abbia dato su altri temi: dal sostegno alla genitorialità e all'infanzia, alle Pro Loco e ad altre importanti questioni dove non era stato previsto nulla.
Tengo a evidenziare ancora un passaggio. Potevano essere previsti questi soldi all'inizio dell'anno? Sono convinto che non tutti potevano essere previsti: penso al contenzioso, perché a volte le cause vanno bene e a volte vanno male, ma i soldi relativi ad alcune situazioni, Assessore prudentemente avrebbero dovuto essere messi in bilancio e qui il mio pensiero va alle questioni su AIPO e su Finpiemonte che lei ben conosce e che dovevano essere inserite.
Su Finpiemonte, dopo i "casini" venuti fuori nel passato, mi sarei aspettato un segno di eleganza da chi vi ha preceduto come Giunta, perch allocare 200 milioni, capitolo per capitolo, prima di una tornata elettorale, lo ritengo non certo un segno di stile e di garbo istituzionale per chi sarebbe venuto dopo.
Allo stesso modo, anche metterli su una sola annualità, sapendo che la nuova amministrazione si sarebbe insediata a metà anno, e sapendo che nemmeno Superman sarebbe riuscito a spendere una cifra del genere in sei mesi di lavoro (perché solo un folle, "brucerebbe" 200 milioni di soldi pubblici in sei mesi): sarebbe stato veramente un atto di evidente scarso equilibrio e di scarsa intelligenza istituzionale.
Bene allora accogliere la provocazione proposta della minoranza di metterli su due anni. L'invito che faccio alla Giunta è tuttavia di valutare con grande serenità e serietà come spenderli e di spendere, non tanto velocemente, quanto bene, queste risorse.
Sul capitolo sanità mi permetto di dire una cosa: quest'anno siamo riusciti a mettere sostanzialmente una pezza, ma il bilancio che ci troviamo sulla sanità è un bilancio non così sano, non così solido come ci è stato fatto credere. È un bilancio che definirei strutturalmente in squilibrio finanziario, perché se oggi riusciamo a mettere una pezza per 150 milioni più o meno, sul bilancio, è bene ricordare che sono tutti fondi straordinari. Ma questo "gratta e vinci" lo vinceremo anche il prossimo anno? È la domanda che mi pongo.
Questo testimonia un fatto grave, cioè che il bilancio della sanità, nella sua previsione 2020, è un bilancio che va sistemato; per cui non abbiamo ereditato un bilancio sano, ma al contrario; tema questo su cui dovremmo attentamente riflettere.
Per quanto riguarda poi il diritto allo studio, tengo a focalizzare l'attenzione su un altro elemento (è qui presente l'assessore Chiorino che ringrazio per la sua sensibilità). La Giunta ha messo una cifra importante 600 mila euro per il diritto allo studio, che andrà alle Province e alla Città metropolitana, per aiutare i Comuni, nella compartecipazione alle spese, per quanto riguarda il trasporto dei bambini disabili o per l'educativa per le ragazze e i ragazzi disabili delle superiori.
Credo che la vera priorità sul diritto allo studio non sia, oggi, chi grida di più o chi grida più forte in aula o fuori dall'aula. Oggi, la priorità nel diritto allo studio sono i tanti ragazzi con una disabilità che ci sono in Piemonte e che non possono essere abbandonati. Per cui bene che la Giunta abbia messo queste risorse.
Metto in evidenza, visto che il Consigliere Grimaldi ha provocato la maggioranza, che la cifra messa in bilancio di previsione dalla precedente Amministrazione sul diritto allo studio, per quanto riguarda proprio il tema della disabilità, fondi che vanno a finire ai Comuni, alle Province e alla Città metropolitana, non è mai stata così bassa negli ultimi lustri non negli ultimi anni.
Vado velocemente verso le conclusioni.
Ringrazio per i segnali che si sono visti e per il dialogo e la disponibilità da parte della Giunta di venire incontro alle esigenze della minoranza, alcune delle quali ci hanno visto convinti, perché proposte giuste, sacrosante e intelligenti. Quando si spendono soldi sul tema delle alluvioni, sul tema del dissesto idrogeologico e sul tema della sicurezza e dell'ambiente, ci vedranno sempre presenti e disponibili, non soltanto al dialogo, ma a concretizzare le risorse fondamentali per intervenire.
Nel ringraziare nuovamente l'Assessore nella sua capacità di gestire i rapporti tra maggioranza e minoranza, sono convinto che la legge di bilancio avrà un taglio politico decisamente diverso. Avrà un'impostazione più politica e porterà all'attenzione del Consiglio una serie d'iniziative che sono all'interno del programma elettorale del centrodestra, che quest'Amministrazione ritiene prioritarie e che per i motivi sopra richiamati - ricordo i 30 milioni che abbiamo bruciato per ripianare sentenze, fondo crediti di dubbia esigibilità e contenziosi vari - sono solo rinviati in sede di bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente, e grazie anche all'Assessore Tronzano perché, al di là dei ruoli che ognuno di noi ricopre pro tempore, capisco e mi rendo conto anche al di là dei rapporti personali che ci sono di stima (spero sia reciproca), che il lavoro svolto dall'Assessore in queste settimane non è certamente stato un lavoro facile, per cui, indipendentemente dal giudizio sull'esito di questo lavoro, ci teniamo a ringraziarlo.
Ci apprestiamo a votare un assestamento che, com'è stato ricordato peraltro anche dall'Assessore Tronzano, in realtà assume i lineamenti del primo atto politico di questa maggioranza. Se è pur vero che si tratta di un lavoro che eredita il lavoro fatto dal Governo precedente di questa Regione, in realtà assume l'ho detto e lo ripeto - i contorni e i lineamenti del primo atto politico, anche perché, ce lo dobbiamo dire, e molto spesso ce lo siamo detti nel dibattito di queste settimane, non abbiamo notizia di altri atti politici che abbiano impegnato quest'Aula da quando tutti noi siamo stati eletti, quindi ormai da sette mesi.
Se è pur vero, com'è stato sottolineato, che in quest'assestamento, in questo provvedimento, non si rinvengono stravolgimenti dell'impianto complessivo, al tempo stesso non possiamo non rimarcare - e sono stati rimarcati in modo molto netto dai colleghi che mi hanno preceduto - che molti dei suggerimenti che abbiamo espresso nelle Commissioni, con le modalità che molti hanno ricordato, che avrebbero avuto l'obiettivo di contribuire ad assestare, a nostro avviso meglio, gli impegni di spesa sono stati lettera morta.
Qualcuno è stato accolto in misura minore: mi riferisco ai fondi sul dissesto idrogeologico (se non ricordo male, il collega Bertola ha già sottolineato la modalità con cui è stato accolto), che certamente restano incomprensibilmente, dei nodi irrisolti, a nostro avviso, rispetto a tanti temi che sono stati legittimamente e anche altrettanto comprensibilmente cavalli di battaglia di chi prima era minoranza e che oggi governa questa Regione. Mi riferisco a un tema prima sollevato dal Consigliere Riva Vercellotti come, per esempio, il nodo delle Province; sono curioso di vedere con quali alchimie saranno integrati i fondi, che noi abbiamo sottolineato essere stati ridotti, sulle funzioni trasferite alla legge 23 del 2015.
Più volte, abbiamo detto certe cose anche in Commissione, ma non le diciamo solo noi. Leggo testualmente alcune considerazioni e poi vi dico chi le ha scritte: "Pertanto, non si può valutare con favore un documento che non tenga conto di queste lacune e che non contenga chiari riferimenti alle fonti destinate a finanziare le attività che la Regione ha assegnato a vario titolo alle Province". Questo estratto lo scrive al CAL (Consiglio delle Autonomie Locali), giustamente dal suo punto di vista, il Presidente della Provincia di Novara, Federico Binatti, il quale, certamente, non è riconducibile alla parte sinistra di questo emiciclo, come conferma il collega Rossi. E lo scrive a una maggioranza che, negli anni passati - lo dico io che ho avuto un ruolo di guida dei Comuni piemontesi, spesso nel non facile impegno a mantenere l'appartenenza politica distinta dalle esigenze che erano legittimamente rivendicate dalla rete degli Enti locali ne ha fatto, comprensibilmente e, forse, anche giustamente, un vessillo della propria azione politica, spesso utile per portare a casa risultati giusti e necessari che erano rivendicati dal sistema delle autonomie locali, in particolare, da quegli enti intermedi rispetto ai quali tutti noi condividiamo il fatto che, negli ultimi anni, ci sia stata una sorta di tendenza all'asfissia. Insomma, non siamo riusciti a chiuderli, ma certamente li abbiamo asfissiati.
Per questo motivo, mi risulta ancora più incomprensibile, per chi ha praticato quest'azione politica, mettermi oggi nelle condizioni di leggere queste considerazioni, dal punto vista politico certamente imbarazzanti che arrivano dagli stessi rappresentanti di quegli Enti locali che hanno la stessa sensibilità politica e militano nelle stesse forze politiche che governano la Regione.
Probabilmente, dal punto di vista tecnico, una soluzione si troverà, mi auguro che si trovi o che si sia già trovata nel frattempo, tuttavia rimane il dato politico: ve lo dobbiamo ricordare noi che quella soluzione andava trovata? Ve l'abbiamo ricordato noi in Commissione che quella soluzione andava trovata. Dicevo che è certamente incompressibile, perché in concreto significa fare una cosa che è esattamente e concretamente l'opposto di quello che il Consigliere Marrone, prima, e che il Consigliere Riva Vercellotti, adesso, hanno sottolineato, cioè un'esigenza: è evidente che se non si mettono gli enti intermedi (Province o Città metropolitana) nelle condizioni di avere a disposizione i fondi per coprire i costi delle funzioni trasferite, e se questi enti intermedi devono coprire con risorse proprie, evidentemente le sottrarranno a tutte le altre attività, non ultime, per esempio, alla manutenzione delle scuole e delle strade problema che proprio in questi giorni di pioggia viene fuori con una particolare gravità e urgenza.
Altrettanto, sono curioso di sapere come saranno risolti altri nodi, per esempio quello dei contributi al trasporto scolastico di montagna. Immagino e mi auguro che questo nodo sarà risolto, però anche qui si tratta di un suggerimento che arriva da questi banchi. È pur vero che, mi dicono, c'è un emendamento che è anche della maggioranza, ma è un emendamento che arriva dopo un emendamento arrivato da questi banchi: un bel suggerimento! Vi siete dimenticati dei 400/500 mila euro, se non ricordo male, di contributo sul trasporto pubblico scolastico di montagna.
Riempirsi la bocca, come ho sentito, legittimamente, da parte dell'Assessore Tronzano sulla necessità di garantire la residenzialità nelle zone di montagna in un Piemonte che per il 50% è territorio montano in un Piemonte dove su 1.200 Comuni, 500 sono Comuni montani, è esercizio assolutamente condivisibile; il principio è condiviso, non solo condivisibile, ma è condiviso da tutti noi. Il problema è che a quel principio bisogna far seguire azioni concrete e allora dire che dobbiamo aiutare e sostenere la residenzialità di montagna, perché se ci si dimentica di 500 mila sul contributo al trasporto pubblico scolastico pu far pensare che ci sia una distonia fra i principi che vengono enunciati e l'azione pratica che quei principi dovrebbe riempirli di contenuto.
Quindi, un altro suggerimento che arriva da questi banchi. Immagino che ve ne sarete dimenticati, per fortuna che qualche pezza l'abbiamo messa tutti insieme, però succede sempre che ci si dimentica delle cose che magari ci interessano poco; di solito le cose che ci interessano ce le ricordiamo.
Che dire sui fondi alle piccole stazioni sciistiche, anche qui, solitamente gestite dai piccoli Comuni che spesso sono in grande difficoltà? Anche in questo caso, non ve ne siete ricordati come maggioranza, ma ve l'abbiamo suggerito noi. Questo è uno di quei casi in cui non siamo riusciti a trovare una soluzione che rispondesse a quel tipo di esigenze.
Insomma, ci sono tanti argomenti che motivano il nostro giudizio negativo però credo che ce ne sia uno che li sintetizza tutti: queste mancanze questi errori e queste dimenticanze, dai più piccoli, che ho illustrato, a quelli più grossolani, come l'EDISU, su cui c'è già stato un ampio dibattito, a nostro avviso sono indicatori pericolosi, un allarme per i piemontesi, che evidenziano un deficit d'idee sul primo atto politico di questa maggioranza; un deficit di strategia, un deficit di visione, un deficit come difficoltà a gestire una macchina, oggettivamente molto complessa, come quella della Regione.
Allora, io credo che, a oggi - l'abbiamo detto spesso e l'ho già ribadito in Aula - abbiamo discusso su tanti argomenti che noi non riteniamo assolutamente fondamentali per il futuro del Piemonte. Abbiamo dedicato molte giornate, molti pomeriggi e molte mattinate a ragionare sul referendum legislativo proposto da Salvini. Abbiamo affrontato anche tanti altri argomenti che credo non siano prioritari e urgenti per l'interesse del Piemonte e dei piemontesi. Non abbiamo discusso di atti legislativi che, invece, vanno in quella direzione che ci saremmo aspettati da chi governa da ormai oltre sei mesi, ma il vero tema è che sull'assestamento di bilancio, per fortuna, abbiamo contribuito a mettere qualche toppa a errori e dimenticanze che francamente, a mio avviso, avreste potuto e dovuto evitare.
Credo che se questo è il primo atto politico di questa maggioranza, un atto politico che ci trova con una valutazione, ovviamente, non positiva, mi auguro che l'esperienza che abbiamo maturato anche nel dibattito in Commissione e che ha consentito di mettere qualche toppa a errori e dimenticanze sia un'esperienza che lasci il segno nella maggioranza e ci consenta di affrontare nei prossimi mesi, magari, una proposta di bilancio preventivo che tenga in considerazione, anche e più di quanto non sia stato fatto in quest'assestamento, dei suggerimenti che provengono dai banchi della minoranza.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo a lei, ma parlo al Presidente Cirio: stiamo facendo i Consiglieri di maggioranza; non so se è chiaro. Se lei passa la parola all'Assessore Tronzano, perché l'ha chiesta, significa che così termina la discussione generale.
Noi stiamo intervenendo al posto dei suoi Consiglieri, perché non è ancora stato pubblicato il parere dei Revisori e onde evitare di entrare.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

È arrivato, ma non è stato pubblicato.
Onde evitare di entrare nella parte di presentazione e votazione degli emendamenti, senza aver letto il parere dei Revisori, noi stiamo prendendo tempo al posto della sua maggioranza: questo sta capitando, Presidente Allasia.
Una maggioranza che stamattina alle 9.30 ha fatto mancare il numero legale e lo stesso alle 14.30. Avete utilizzato un'ora per ulteriori confronti e approfondimenti di natura politica sul rush finale della discussione.
Presidente, ci dica fino a che punto noi dobbiamo sostenerla, perché dopo un po' non ce la facciamo più.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Stanno caricando il parere del Revisore dei Conti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Darei la parola all'Assessore Tronzano, che chiede di parlare.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Preioni, mi scusi, non l'ho vista.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Prendo volentieri la parola, perché è giusto che il Gruppo di maggioranza dica la propria su un provvedimento così importante.
Oggi ci troviamo ad approvare un assestamento su un bilancio che ha fatto il centrosinistra e che, in gran parte, è frutto del loro lavoro e il centrodestra ha potuto intervenire in minima parte. Vi garantisco che sarà l'ultima volta, perché dal prossimo bilancio il centrodestra e la Lega metteranno le proprie politiche e faranno un bilancio in linea con le proprie esigenze programmatiche. Su questo non c'è nessun dubbio.
Quest'assestamento, anche su stimolo della minoranza, intelligentemente lo abbiamo approvato e abbiamo acconsentito a diverse manovre, perché noi siamo d'accordissimo di dare risorse quando si parla di dissesto idrogeologico, soprattutto in un periodo purtroppo devastante come questo che ha visto il nostro Piemonte e tante altre Regioni d'Italia devastate da questi fenomeni calamitosi. Pertanto, quell'emendamento di oltre tre milioni di euro sul dissesto ci vede fortemente convinti e fortemente favorevoli.
Abbiamo il nostro Assessore all'ambiente Marnati che non lavorerà solo sull'emergenza, perché sta già lavorando sulla prevenzione. Noi raddoppiamo i fondi sulla prevenzione, perché il dissesto e i danni idrogeologici si prevengono attuando anche politiche di anticipazione dei fenomeni che sappiamo che arrivano sul nostro territorio, dovuti all'andamento climatico, dovuti ai danni climatici che il nostro pianeta sta avendo in questi anni. Questi sono fondi indispensabili.
Sono previsti più fondi per i danni causati dalla fauna selvatica, che conosco bene perché arrivo dalla montagna, dal Verbano-Cusio-Ossola; per alcuni anni, sono stato Assessore alla tutela faunistica, quindi quando si parla di danni alla fauna selvatica so benissimo di cosa si tratta, perch questa materia era una delle mie competenze. Raddoppiamo i contributi per i nostri agricoltori, che purtroppo hanno i danni dovuti alla presenza di animali selvatici sul nostro territorio, in particolare i cinghiali e gli ungulati.
Inoltre, sono previsti più fondi al soccorso alpino, di cui conosciamo l'importanza sul nostro territorio. In Italia, abbiamo un sistema di sanità universale e noi con il nostro soccorso alpino sulle nostre montagne recuperiamo un sacco di escursionisti, di gente amante della montagna, ma la montagna, in molti casi, è fonte di problematiche e di difficoltà, ci sono persone che vanno giustamente riportate a casa e al sicuro. Quindi, un aiuto al nostro soccorso alpino, che è un elemento importantissimo sulla tutela e la sicurezza della nostra montagna.
Abbiamo a bilancio diverse partite e, anche in questa fase di un bilancio che ci siamo trovati e che non abbiamo steso noi, ma ci sono tante partite importanti. C'è un milione di euro in più sulle Province, un sistema che è andato al collasso con la sciagurata legge Delrio, e che noi politicamente abbiamo combattuto e combattiamo ancora.
Il sistema delle Province ancora oggi dev'essere al centro della politica di questa Regione, anzi sarà la Lega, saranno i nostri amici delle altre forze politiche a dare più risorse e più funzioni alle Province, perché le Province devono essere quell'ente di area vasta che consenta alla Regione di fare la programmazione e di legiferare. Gli enti di area vasta che coordinano le piccole realtà per portarle al tavolo della Regione devono essere le Province. Purtroppo in questi anni abbiamo visto uno scempio verso questi enti, abbiamo visto tantissimo fumo negli occhi dei cittadini facendo credere che le Province erano uno spreco e il disastro della nostra nazione, per poi vedere che non c'erano più risorse per strade - perché le Province si occupano di strade - e per gli istituti scolastici. Noi questo trend dobbiamo cambiarlo e lo cambiamo già in piccola parte oggi con questo milione di euro in più.
Per quanto riguarda il tema arriverà dell'Unione dei Comuni, su di esso dobbiamo fare una profonda riflessione. In Lombardia hanno mantenuto addirittura le Comunità montane. Purtroppo le Unioni dei Comuni fatte come oggi, con le riforme che si sono susseguite, hanno causato uno spezzettamento del nostro territorio, con il risultato che alcune Unioni dei Comuni funzionano (e ne siamo contenti), mentre altre non funzionano e non fanno quello che dovrebbero fare. Bisognerà fare una riflessione seria su questo.
Noi non abbiamo paura di dire che il vento è cambiato, che la Lega d'ora in poi farà pesare la propria forza e la volontà popolare ricevuta nelle urne che detterà l'agenda di questa nuova Regione Piemonte. Ci saranno presto le nostre nuove leggi sugli sgomberi dei campi rom, sulle case popolari prima agli italiani, sugli allontanamenti zero.



(Commenti fuori microfono)



PREIONI Alberto

Non ho problemi a dirlo: lo sgombero dei campi rom irregolari, lo ribadisco. Perché penso che tutte le persone di buonsenso del nostro Piemonte non possano che essere d'accordo.
Abbiamo una legge sull'allontanamento zero, non vogliamo sul territorio piemontese mai più casi come quelli di Bibbiano. Sappiamo che anche il nostro territorio è stato interessato. E quindi, piaccia o non piaccia questo vento di cambiamento si vedrà in quest'Aula, dove si discuterà pesantemente di nuove proposte di legge che la Lega e la maggioranza di centrodestra porteranno avanti con grandissima forza e grandissimo slancio.
Godetevi ancora queste settimane e questi giorni di tranquillità e magari di poca attività legislativa, ma vi garantisco che tra poco arriverà una serie di modifiche normative e so che, in parte, non vi renderanno felici ma renderanno felici tanti elettori e tanti cittadini piemontesi.
Grazie.



(Applausi provenienti dai banchi riservarti ai Gruppi della maggioranza)



PRESIDENTE

Mi associo agli applausi dell'Aula.
FREDIANI Francesca (fuori microfono) Presidente, fino a quando possiamo presentare emendamenti?



PRESIDENTE

Fino a quando non si entra nell'articolo specifico dell'emendamento stesso.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Come diceva il Consigliere Avetta, questo è il primo vero atto politico della maggioranza. Però, lo vogliamo dire alla maggioranza, ci aspettavamo qualcosa di più. Dopo gli slogan ripetuti e reiterati in campagna elettorale, quelli sull'altra velocità, ci aspettavamo un assestamento di bilancio che imprimesse maggiormente a questo provvedimento la vostra identità. Ci aspettavamo che, per una volta, la vostra identità non venisse in prestito dai simboli religiosi, non ci fosse un'appropriazione da altri settori, ma fosse impressa dal vostro messaggio politico. Ci aspettavamo di più in questo senso.
Invece, chiaramente, essendo un assestamento di bilancio, il vostro primo assestamento di mandato, c'è una continuità con l'impostazione che avevamo dato noi, ma manca quel guizzo, manca quel segnale di accelerazione che avevate preannunciato e promesso ai piemontesi. Vediamo, invece, una certa lentezza, la dimenticanza di una serie di bandi e vediamo anche una serie di toppe che avete messo - e bene che abbiate messo - dopo le osservazioni proposte dalle minoranze.
Faccio qualche esempio: il tema del dissesto idrogeologico. Bene che ci sia l'allocazione di risorse, ma va anche detto che, in ordine di tempo, questo arriva dopo un'osservazione che è venuta dai nostri banchi. Bene il ripristino di una serie di fondi per gli Enti locali e per le Province, ma di nuovo è consecutivo a una nostra proposta. Bene l'emendamento della maggioranza sul trasporto per gli studenti che abitano nelle aree montane sopra i 600 metri, però ricordiamo che quell'emendamento era stato proposto da noi e voi l'avete mutuato. Voteremo il vostro emendamento, ma saremo anche molto chiari nel comunicare alle popolazioni montane che la primogenitura di quell'idea era nostra.
Ci sembra che abbiate avuto bisogno di un po' troppo tempo per ambientarvi in questo nuovo Ente, in cui, di fatto, siete tutti alla prima esperienza.
Tranne il Presidente Cirio, l'Assessore Tronzano e il Consigliere Marrone mi pare che nessuno di noi avesse mai sperimentato la Regione, e questo si vede. Si vede, perché abbiamo avuto l'impressione che vi sia stato necessario davvero troppo tempo per prendere le misure e capire dove vi trovavate. Potete ancora, in qualche maniera, magari nascondervi dietro al fatto che si tratta di un assestamento e fare come il Consigliere Preioni che preannuncia che, tra un mese e mezzo, inizierà la nuova era. Per accidenti, avete rinviato di sei mesi rispetto alla vostra elezione.
Rispetto a tutto questo grande consenso elettorale che continuate a rivendicare e su cui, permettetemi, vi state anche un po' adagiando, sei mesi li avete persi per strada.
Inoltre, vorrei fare una riflessione su due punti in particolare, che sono quelli di cui mi sono occupata in maniera più specifica e personale. Il primo punto riguarda l'attenzione ai territori, il secondo riguarda l'attenzione alla coesione sociale nelle sue varie forme. Per quanto riguarda l'attenzione ai territori, l'ho già detto in più occasioni, non ve la potete cavare soltanto con l'aumento delle risorse sulle Pro Loco perché se da una parte avete aumentato le risorse su questi importanti enti che animano la vita delle nostre comunità locali, dall'altra parte purtroppo, avete ridotto le risorse (parlo del 2019) sulle manifestazioni sportive territoriali di carattere regionale. Prima che noi vi presentassimo degli emendamenti, le avevate ridotte sul trasporto degli studenti di montagna, sulle Province e sugli Enti locali.
Vi siete presentati come i veri fautori dei piccoli centri rurali e montani del Piemonte 2, delle altre Province, però abbiamo avuto l'impressione che abbiate un po' faticato a declinare concretamente nella vostra azione amministrativa, perlomeno fino ad ora (non vogliamo porre ipoteche sul futuro), questi vostri slogan. Stare attenti a chi abita nelle aree più periferiche decentrate vuol dire fare delle cose molto pratiche, che hanno a che fare col trasporto, che hanno a che fare con la sanità di territorio che hanno a che fare con una serie di servizi. Ci è sembrato che vi sia un po' sfuggito come si faccia a trasferire uno slogan elettorale nella concretezza politica.
Infine, la seconda riflessione riguarda la coesione sociale. Coesione sociale vuol dire molte cose: vuol dire l'attenzione alle fragilità sociali, in particolare penso a una delle priorità di una popolazione particolarmente anziana come quella del Piemonte, cioè le cure domiciliari per le persone non autosufficienti. Penso alle gravi carenze di personale in cui versano i nostri servizi sociali e servizi sanitari.
È vero, collega Preioni, state cominciando, a distanza di qualche mese dall'insediamento, ad avanzare alcune proposte legislative, però in quelle che abbiamo visto finora non c'è l'ombra di un potenziamento del personale sui servizi sociali e sanitari. I casi come Bibbiano - che, peraltro in Piemonte non si sono verificati finora e questo si sta dimostrando con l'indagine conoscitiva - non si verificheranno, perché il nostro sistema ha sviluppato una serie di anticorpi che consentono ai vari attori coinvolti di coordinarsi, tra l'altro su una base molto frequente (una base mensile).
I casi di Bibbiano si evitano anche se si mettono gli operatori in condizione di lavorare bene, ma per fare questo bisogna che gli operatori non siano in misura troppo ridotta, non abbiano troppe pratiche da seguire e possano riservare la giusta attenzione a ogni situazione e a ogni famiglia. Su questo non c'è nulla nell'assestamento.
Anche le altre misure, che non riguardano specificamente il 2019, ma sono già una proiezione sui prossimi anni - penso, ad esempio, al call center dell'Assessore Caucino o all'edilizia scolastica d'emergenza dell'Assessore Chiorino - sono delle misure interessanti, ma che non abbiamo capito appieno. Ci viene anche un po' il dubbio che abbiano vagamente un sapore propagandistico. Mi spiego meglio. Sul call center dell'Assessore Caucino non c'è alcun tipo di dettaglio su quello che voglia effettivamente andare a realizzare. Un milione di euro su un call center è una cifra spropositata, se non si specifica il progetto che c'è dietro. E sull'edilizia scolastica d'emergenza, prima il Consigliere Marrone citava i tetti scoperchiati delle scuole, ma noi sappiamo che i tetti scoperchiati delle scuole già oggi vengono toccati da un'altra misura che non è nell'Assessorato di Chiorino, ma nell'Assessorato di Gabusi, che è il Pronto intervento. Lo sappiamo che già oggi s'interviene su queste situazioni derivanti soprattutto da calamità naturali con altri fondi e in altri Assessorati.
Ogni tanto mi pare che non sappiate bene di cosa si stia parlando e che cerchiate di centellinare con l'opinione pubblica delle misure qua e là, un po' disordinate e davvero un po' propagandistiche, perché, rispetto agli obiettivi, le risorse messe in campo sono troppo scarse.
Mi pare, in sintesi, che a fronte di una notevole grancassa mediatica comunicativa e talvolta, ahimè, anche propagandistica, a fronte di questo non si faccia il paio con una concretezza dei provvedimenti. Ad esempio, da forze politiche come la Lega, che si fregiano di essere davvero vicine al popolo, davvero vicine ai problemi concreti delle persone, alla quotidianità della gente, che cercano di rifuggire la retorica o semplici altezzosità radical chic, mi sarei aspettata molta più concretezza. Mi sarei aspettata davvero, già in questa fase iniziale, molta più identità.
Guardate che l'identità non passa solo dai Crocifissi e dai presepi, passa anche da tutte quelle azioni concrete che voi mettete in campo e che in quest'assestamento non abbiamo ancora visto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Volendo contribuire anch'io al sostegno al Presidente Cirio, non volevo che mancasse il mio sostegno, perché ci tengo. In realtà, al di là della battuta, non volevo intervenire, poi l'intervento del Consigliere Preioni mi ha stimolato. Però faccio un intervento molto breve, Presidente, solo per dire che intanto lo ringrazio, perché mi ha tolto i dubbi che ancora covavano dentro di me su come votare alla fine del bilancio. L'intervento del Capogruppo Preioni mi ha chiarito perfettamente quale deve essere il mio voto e in questi casi è un intervento chiarificatore. Quello che ci tengo a dire, Presidente, è una cosa molto semplice: quando avrete finito di sgomberare e di applicare i principi del cristianesimo, cui tanto siamo tutti affezionati, rimarranno dei problemi da risolvere, di cui non ho sentito parlare nel programma appena annunciato dal collega Preioni.
Rimarranno i problemi che abbiamo provato a sollevare anche in questo bilancio. Faccio un esempio: la questione degli extra LEA, che, al contrario di altri temi sui quali, forse, abbiamo trovato un'intesa, è sicuramente uno di quelli su cui non l'abbiamo trovata e che rimane un problema in questa Regione, se mi permette, Presidente, superiore a quello del nomadismo. Perché ci sono migliaia di persone che aspettano di avere il diritto alla cura e che in alcuni posti in Piemonte ne ricevono e in altri no.
C'è il problema dell'ammodernamento della rete ospedaliera che state rallentando, perché abbiamo visto che, andando a smontare alcuni progetti che già erano in campo o a fare gli spezzatini o a cambiare le decisioni già prese, questo, nella migliore delle ipotesi, allungherà i tempi; nella peggiore delle ipotesi, farà saltare anche questa legislatura e il Piemonte non avrà nuovi ospedali, come invece poteva avere in alcuni luoghi. C'è la questione del potenziamento della rete territoriale, che è stata cominciata nella scorsa legislatura e che andrebbe portata avanti. Ma voi potete occuparvi tranquillamente di sgombrare i campi rom, mentre tutto questo invece, probabilmente v'interessa di meno.
C'è una discussione in corso tra Ministero della Salute e il Ministero dell'Economia e Finanze sul nuovo Patto per la salute. Una delle questioni su cui i due Ministeri non sono d'accordo è relativa alla percentuale sul disavanzo tale per cui una Regione rientra in piano di rientro. Oggi questa percentuale è al 5% della quota del Fondo Sanitario Regionale, il MEF la vuole portare all'1%. Qualora dovesse avere la meglio il MEF, vuol dire che l'anno prossimo la Regione Piemonte ha una priorità assoluta da affrontare.
Non sappiamo come si chiuderà questa diatriba, ci auguriamo che questo braccio di ferro non lo vinca il MEF, ma se per caso il MEF dovesse dire che quel disavanzo vale l'1%, credo che avremo una priorità. Mi aspetto che, oltre alle cose annunciate dal Consigliere Preioni, questa maggioranza sia in grado, in qualche maniera, di farsene carico. Abbiamo ascoltato degli annunci importanti che sicuramente fanno crescere un po' di voti, ma non risolvono i problemi dei cittadini che, magari, saranno anche contenti qualche volta, ma i problemi resteranno tutti lì.
Sulla sanità, fatemi dire che oggi è uscito il nuovo report sulla capacità di rispondere ai LEA delle Regioni. È cambiato il metodo. Vi ricordate che la Regione Piemonte, con il vecchio metodo, era prima, con il nuovo metodo è terza, ma rimane sul podio dopo l'Emilia Romagna e la Toscana, ma prima del Veneto e della Lombardia: modelli che in Aula e in Commissione abbiamo più volte sentito nominare, soprattutto per il rapporto con il privato accreditato. Anche con questo nuovo metodo, è certificato che la Regione Piemonte ha una sanità di eccellenza e almeno su questi risultati, rispetto alla situazione che abbiamo trovato nel 2014, ritengo si possa rendere merito a chi vi ha preceduto nel governo, ma ci aspettiamo di non perdere queste posizioni faticosamente conquistate. Mentre facciamo leggi sul nomadismo, non dimentichiamoci che abbiamo una sanità da ammodernare e da potenziare.
Ci sono poi altri temi. Citerò solo il trasporto pubblico locale. Continuo a ricevere, come credo ognuno di voi, segnalazioni di continui disservizi e ritardi. Ieri mi hanno scritto degli studenti di Medicina di Novara che viaggiano sulla tratta Domodossola-Novara: negli ultimi mesi i ritardi sono continui, superano la mezz'ora e non c'è posto a sedere sui treni.
Ci aspettiamo che, nel bilancio del centrodestra tanto annunciato dal Capogruppo Preioni, tutto questo trovi un posto importante, oltre alle cose che abbiamo ascoltato.
Certo ci sono delle questioni su cui, responsabilmente, noi ci saremo sempre. Attenzione, Consigliere Marrone, io sono stato il primo in Commissione a dire all'Assessora Chiorino e a fare i complimenti all'Assessora sul nuovo capitolo sull'edilizia scolastica. Su questo l'Assessora Chiorino avrà sempre il nostro appoggio. È chiaro che noi siamo qui a vigilare che quei soldi non vengano tolti al diritto allo studio, per esempio. È evidente che quando parliamo di sicurezza a scuola, parliamo degli edifici, ma parliamo di un ambiente e di un contesto che dia la possibilità..



(Commenti fuori microfono)



ROSSI Domenico

No, no, certo. Sto solo dicendo che ci mancherebbe. Sull'edilizia scolastica, ricordo che sono stato il primo in Commissione a complimentarmi con l'Assessora e ogni volta che ci saranno investimenti in quel senso riceverà il nostro applauso. È chiaro che noi siamo qui quando parliamo di diritto allo studio, e l'abbiamo visto anche in questa discussione.
L'accordo c'è su alcuni aspetti, ma sulla visione generale del ruolo della scuola - ma questo sta nell'ordine delle cose - abbiamo una visione differente.
Sicuramente e per fortuna su alcune questioni c'è un'intesa e ci sarà sempre, ce lo auguriamo. È chiaro che la visione di fondo che adesso ha ben chiarito il Capogruppo Preioni ci vede distanti e orgogliosamente diversi su posizioni differenti. Se gli annunci troveranno poi realizzazione - cosa che non sempre è facile, perché avete già visto come tra immaginare pensare e annunciare e poi tradurre in lavoro consiliare, in DGR e in leggi il lavoro è molto più complicato e molto più difficile - ci troverete pronti a vigilare e a fare tutta la nostra parte per convincervi a cambiare rotta.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi in discussione generale? Possiamo considerare chiusa la discussione generale? La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente, e grazie a tutti i Consiglieri e alle Consigliere che hanno contribuito al dibattito.
Innanzitutto, fatemi iniziare con un saluto e un ringraziamento agli Uffici del bilancio, che hanno agito con grande capacità e con grande professionalità. Lo voglio attestare in quest'aula, senza timore di essere smentito e senza bisogno di altre frasi.
Inizierei dagli attestati di stima che sono sempre graditi. Ringrazio i Consiglieri che l'hanno fatto, ma il mio è un dovere. Per me il Consiglio è sovrano. I Consiglieri sono stati eletti e sono in quest'aula per fare le leggi e per dare l'approvazione ai bilanci, per fare gli atti più importanti di questa Regione. Conseguentemente, è un dovere da parte dell'Assessore al bilancio ascoltarli.
Tuttavia, volevo dire ai Consiglieri di opposizione che la disponibilità non è arrendevolezza, e non capisco neanche il dileggio che ogni tanto si leva dai vostri banchi, perché lo ritengo una mancanza di rispetto verso persone che si stanno impegnando tanto quanto voi. Non capisco questo tipo di atteggiamento perché noi, all'opposizione, mai abbiamo avuto un atteggiamento di quel genere con il Presidente Chiamparino o con i Consiglieri della maggioranza che avevano idee diverse dalle nostre.
Il dileggio, quindi, non è la nostra arma. La nostra arma invece sarà la responsabilità e la responsabilità passa anche dalla capacità di confrontarsi in momenti difficili e con idee diverse. Il confronto arricchisce tutti e il confronto arricchisce soprattutto il momento in cui s'incide su un bilancio che appartiene a indicazioni diverse rispetto alle nostre, che è iniziato con indicazioni diverse rispetto alle nostre.
Conseguentemente il buonsenso, la piemontesità, il fatto di essere sabaudi ci porta anche a entrare in casa altrui in punta di piedi, cercando di ascoltare anche le ragioni di chi questo bilancio l'ha impostato e l'ha portato avanti nel corso dell'anno.
Conseguentemente, la nostra azione non è dire che vi diamo ragione o ammettiamo i nostri errori, ma è proprio quella di accertare il fatto che insieme, su un bilancio di assestamento arrivato da una bilancio di previsione fatto da un'altra Giunta, è un segno di rispetto.
Credo che la dimensione etica del rispetto debba tornare in Aula.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Chi è che l'ha persa?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il rispetto non l'abbiamo mai perso, Consigliere Ravetti. L'abbiamo sempre avuto quando eravamo all'opposizione e lo abbiamo oggi che siamo in maggioranza. Il rispetto è passato proprio da questo confronto. Un confronto che è stato aspro, ed è la vera sfida che piace. Quando il Consigliere Grimaldi o il Consigliere Ravetti o gli altri Consiglieri ci lanciano questa sfida, è una sfida affascinante, bellissima perché nel momento in cui noi saremo in grado, come saremo, sul bilancio di previsione, fare le nostre scelte politiche, lì vi vorremmo polemici e critici, ma consapevoli che esiste una maggioranza che deve rispondere ai piemontesi e non al vostro applauso.
Abbiamo vinto le elezioni a seguito di un programma, abbiamo vinto le elezioni a seguito di una coalizione. L'applauso lo vogliamo ricevere dai piemontesi tra cinque anni e vogliamo andare oltre il titolo di giornale.
Il titolo di giornale affascina tutti, ma chi ha fatto gavetta, come la maggior parte dei Consiglieri di maggioranza che hanno amministrato Comuni grandi e piccoli, sa bene che il titolo di giornale non è un progetto politico. Anzi, molte volte muore il giorno dopo. Invece noi stiamo agendo con grande responsabilità per fare un progetto politico e su questo bilancio di assestamento, che non è il bilancio politico ma è un bilancio che entra su indicazione altrui, abbiamo voluto rispettare, perché il rispetto è una cifra importante, le vostre giuste e legittime richieste.
Qual è l'obiettivo dell'Assessore al bilancio in questa discussione e nel futuro? È certamente quello di confrontarsi per evitare che si arrivi a discussioni opacizzate o, peggio, distonizzate rispetto al numero di emendamenti. Vorrei arrivare a una discussione che si basi sul confronto aspro e duro ma, nel momento in cui si arriva in Aula, non ci deve più essere un numero così elevato di emendamenti per avere un'attenzione.
L'attenzione sarà data, compatibilmente con l'indicazione della maggioranza, alle giuste e opportune richieste che, naturalmente, non incidano sui nostri valori e non incidano sulla nostra linea politica.
Riconduciamo tutto al principio, cioè garantire i conti. L'Assessore che mi ha preceduto, l'Assessore Reschigna, è riuscito a diminuire il disavanzo e noi vorremmo continuare a fare questo tipo di ragionamento, perché non solo ce lo chiede la Corte dei Conti, ma ce lo chiede il popolo piemontese.
Avere un bilancio così in disavanzo ci penalizza moltissimo nei confronti delle altre Regioni. Vedo la Lombardia come si comporta adesso che ho l'onore e l'onere di governare, mi rendo conto di quanto sia importante una mobilità attiva da parte della sanità lombarda così forte. Questo porta ad avere risorse e disponibilità che, certamente, noi non abbiamo. Sei miliardi e mezzo sono i nostri debiti, ma all'interno di questo tipo di ragionamento noi abbiamo ascoltato le voci dell'opposizione e abbiamo cercato un accordo che, secondo me, è un accordo equo. Criticabile da parte di chi l'ha portato avanti, perché chiaramente il Capogruppo Ravetti avrà avuto difficoltà con la sua coalizione, e criticabile dall'Assessore al bilancio, che avrà avuto le giuste rimostranze dalla sua maggioranza perché non tutti sono felici di poter condividere un percorso che, magari sposta risorse importanti su progetti della ex maggioranza. Tuttavia l'abbiamo fatto lo stesso, perché riteniamo che la responsabilità sia una cifra sulla quale governare e con la quale governare.
Che cosa abbiamo accettato? Innanzitutto confermo che il dissesto idrogeologico è una priorità per il centrodestra e certamente il dissesto non è sottovalutato dal centrodestra, ma certamente l'opposizione ha sollecitato questo tema in Commissione e noi gliene siamo grati. Non vogliamo fare l'errore che, di solito, succede al governo, che quando arriva qualcun altro si cerca di mettere il cappello politico e quindi tutto si ferma. Il 93%, leggevo oggi, delle opere previste non è andato a buon fine sul territorio nazionale e qualche responsabilità c'è e questa responsabilità certamente cade in capo alla politica. L'Assessore Tronzano per evitare di fare errori, magari prendendosi anche le critiche da parte della sua maggioranza non su questa voce ma su altro, pensa sia giusto ritirare l'emendamento che ha presentato come Giunta sui tre milioni di euro e di farlo presentare all'opposizione, per fare in modo che quest'emendamento vada anche a beneficio del territorio.
Il secondo aspetto che ritengo utile avallare è quello sollevato dal Consigliere Grimaldi, cioè le borse di studio. Consigliere Grimaldi mi faccia ripetere, magari lei è stufo di sentirmi, che mai e poi mai, e poi mai ancora, abbiamo tagliato un euro sulle borse di studio. Noi stavamo valutando - e questo lo posso dire con serenità - l'avanzo di amministrazione di EDISU. Mi creda, Consigliere Grimaldi, lo vedremo quando sarà ora.
Nel momento in cui EDISU ci manderà i conti, vedremo anche il futuro CdA che cosa vorrà fare nella gestione dell'Ente al diritto allo studio, ma certamente una priorità da parte dell'Assessore al bilancio sarà anche quella di vedere a fondo questi conti. Un eventuale due diligence all'interno di EDISU io la proverei a fare, anche per vedere se abbiamo ragione noi o ha ragione lei, Consigliere Grimaldi. Ognuno ha le proprie responsabilità e noi pensiamo di poter valutare, attraverso questo, chi ha ragione. In questa fase è giustissimo direi che i tre milioni di euro devono essere aggiunti sul bilancio di assestamento. Accettiamo la sua sollecitazione, perché pensiamo che tre milioni sia la cifra giusta di cui EDISU ha bisogno per soddisfare il 100% delle borse di studio, anche come promesso dal Presidente Cirio.
Abbiamo un contesto un po' più tecnico, ma che pensiamo sia giusto valutare, che è quello sollevato dal Capogruppo Ravetti e dal Consigliere Valle sui quattro milioni e 800 mila euro del contenzioso del Comune di Bardonecchia. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire che la sentenza verrà emessa nel 2020, quindi spostiamo quei quattro milioni e 800 mila euro sul 2020. Quest'anno, per arrivare a quei famosi 106 milioni di cui molti Consiglieri prima parlavano, li impegneremo su dei capitoli di spesa che sono stati indicati dal Capogruppo Ravetti, che ci vedono concordi perch andranno in particolare sulle case popolari.
Sugli ungulati, gli 800.000 euro che voi inserite non hanno certamente visto la Giunta spettatrice, perché noi su quel capitolo abbiamo già stanziato 800.000 euro più 300.000 di avanzo; ne aggiungiamo altri e questo non può che far piacere ai nostri agricoltori e al nostro territorio quindi lo riteniamo assolutamente giusto.
Rispetto all'evento calamitoso, l'emendamento della Consigliera Frediani presentato a nome di tutta l'opposizione, sarà accettato e sarà ampliato a tre milioni di euro. L'emendamento della Giunta sarà ritirato.
C'è, poi, ancora un emendamento del Consigliere Bertola: noi, anche quando eravamo in Comune a Torino, con alcuni colleghi come Maurizio Marrone o Fabrizio Ricca, siamo sempre stati dalla parte dei commercianti, pertanto rispetto ai cantieri di lunga durata è opportuno che i commercianti di Torino abbiano delle attenzioni. I 500.000 euro sul 2020 credo rappresentino un segnale importante da dare ai commercianti, quindi è giusto accogliere l'emendamento del Consigliere Bertola.
Questi sono i capisaldi dell'accordo fatto tra opposizione e maggioranza che non significa essersi arresi, ma significa aver condiviso responsabilmente un percorso all'interno di quest'assestamento. Certamente nel bilancio preventivo del prossimo anno avremo le nostre linee politiche e su questo bilancio di assestamento abbiamo iniziato a darne dei tratti.
Per esempio, come ricordava il Capogruppo Preioni, abbiamo aumentato i soldi alle Province (un milione e 50.000 euro). È un'esigenza che arriva dal CAL, dall'UPI, dai territori. L'ascolto dei territori per noi è importante, quindi posso smentire con chiarezza i dubbi del Consigliere Avetta, perché per noi i territori sono determinanti e lo saranno soprattutto nel bilancio preventivo.
Voglio anche smentire una questione che mi spiace si richiami: la fragilità, la povertà, gli strati più indigenti della popolazione per noi sono importanti tanto quanto per voi. Su questo, non vorrei che voi vi arrogaste il diritto di avere la primazia, perché non è così. Io credo che anche le elezioni dimostrino la nostra vicinanza al popolo e alle persone che hanno più bisogno all'interno di questa società, ed è per questo che noi abbiamo messo 12 milioni e mezzo di euro sugli extra LEA. Un capitolo di bilancio che abbiamo voluto rimpinguare, che non era stato inserito in preventivo, ma che ci porta ad avere veramente un'attenzione notevole nei confronti delle fragilità.
Dopodiché, fatemi citare l'intervento sulla cooperazione. La cooperazione è sempre stata un vostro cavallo di battaglia. Non c'erano più le risorse per fare i bandi per l'aumento del capitale sociale: noi le abbiamo inserite non credo che questo vi dispiaccia e non credo neanche sia da identificare come un tema che non porta ad avere la vostra approvazione. Mettere 600.000 euro sulla cooperazione per far aumentare il capitale sociale significa maggiore lavoro proprio per le persone che hanno bisogno.
Nella sostanza, questo è quanto m'interessava dire, magari in maniera non ordinata, perché i temi sono talmente tanti che si può anche non essere precisi nell'identificazione.
Voglio dire ancora una cosa: non ci sono stati errori, Consigliere Grimaldi. Perché ci accusate di aver fatto errori? Non ci sono stati errori, cioè i quattro milioni e 800 mila euro sono una scelta. La questione dell'avanzo era un'ipotesi di lavoro: non ci sono errori specifici su questo, non capisco perché si continui a insistere su questa situazione. Non ci sono stati errori, ci sono state valutazioni diverse rispetto alle vostre, che voi avete naturalmente cercato d'inserire all'interno del vostro dibattito e, in certi momenti l'avete fatto bene.
Abbiamo condiviso un percorso e vi abbiamo dato atto della bontà delle vostre proposte, tenendo presente che siamo in un bilancio di assestamento quindi lavoriamo su indicazioni ereditate.
Questo è quello che abbiamo voluto fare insieme. Il dialogo sarà sempre presente all'interno di questo Consiglio durante tutti i percorsi del bilancio, pertanto ringrazio i Consiglieri della maggioranza e i Consiglieri dell'opposizione per aver accelerato il percorso, anche a seguito - spero - dell'accordo che è stato trovato, perché il beneficio non l'avremo noi, ma l'avrà il sistema Piemonte.
Dal prossimo anno cercheremo di rispettare anche il 31 dicembre come scadenza per il bilancio previsionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Sull'ordine dei lavori. Poi, avremo spazio almeno dieci minuti per le dichiarazioni di voto e, a quel punto, non faremo più la parte della maggioranza e voi non farete più la parte dell'opposizione, come avete fatto negli ultimi interventi, compreso quello dell'Assessore, perché c'è un limite a tutto e cercheremo, rispetto ai limiti, di mettere i paletti al principio e alla fine.
Io ho trovato elementi di poca correttezza in quello che ho sentito e allora rispondo a tono.
Assessore, non ha detto nulla sull'Istituto Storico della Resistenza. Le risultano meno fondi a favore della rete per gli Istituti Storici della Resistenza? Se così fosse, sarebbe molto grave. Attendiamo subito una risposta, perché o non è vero, o è di nuovo una dimenticanza o è molto preoccupante.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, possiamo procedere con l'articolo 1.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Noi non abbiamo capito quali sono gli emendamenti che la maggioranza considera di merito, perché, per aiutare i lavori dell'Aula, e quindi per agevolarla nella conduzione dei lavori, vorremmo sapere, se è possibile perché non ne possiamo più di questa discussione, vorremmo capire esattamente quali sono gli emendamenti che la maggioranza intende approvare su parere positivo della Giunta, quali (questo lo decideremo noi) resteranno di merito (e presenteremo) e quali noi ritireremo.
Vorremmo capirlo, questo. È una rassicurazione. Se vuole sospendere la seduta, sospendiamo, così lavoriamo senza il patema di dire a microfono altre cose. Dopodiché, ci aspettiamo delle comunicazioni ufficiali sugli Istituti Storici della Resistenza, perché ne va della bontà del dialogo e della discussione, non soltanto rispetto all'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

Come maggioranza, non ci sono richieste di sospensione. Procediamo con le votazioni. Sarà, poi, l'Assessore a intervenire sull'articolo specifico.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Non accogliamo la richiesta di sospensione.
Vogliamo avanti procedere con la votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci interventi.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Colleghi, o parlate a microfono o proseguiamo, perché siamo anche in fase di votazione, perciò occorre tenere conto di tutte le esigenze.
Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Con molta serenità, Presidente, perché mi sembra davvero di vivere in una fase dissociata dalla realtà (io, dissociato dalla realtà).
Se chiediamo una sospensione non è per perdere tempo; se chiediamo una sospensione è per riordinare una discussione che negli ultimi dieci quindici minuti si è fatta scomposta, per riuscire a capire come affrontare alcuni passaggi; non per ultimo e non perché meno importante, il tema dell'Istituto Storico della Resistenza.
Aggiungo: nella relazione dell'Assessore non è stato detto niente di specifico su Finpiemonte; conosciamo, però, le sue intenzioni.
Lo dico, perché se il Capogruppo Preioni dice "andiamo avanti", noi presentiamo uno a uno (capisce, collega Preioni) 250 emendamenti. Siamo costretti, perché voi ci costringete a presentare 250 emendamenti. Uno a uno, interveniamo tutti e non basterà la prossima settimana. Dovrete contingentare i tempi.
Noi non vogliamo far perdere tempo, non a voi, ma ai piemontesi: è chiaro? E prima finiamo questa discussione, per noi meglio è, per i piemontesi ripeto - non per voi, perché voi, da un punto di vista politico meritereste di stare qua giorno e notte.
Fatta quest'ulteriore premessa, possiamo capire se è possibile (qui, non da altre parti) fermarci un attimo per riordinare la discussione?



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Abbiamo riflettuto: con questa ipotesi, che non vogliamo si prefiguri conveniamo si possa ragionare per cinque minuti. Naturalmente, l'auspicio nostro, per il bene del Piemonte, è che, però si arrivi alla votazione entro le 18.
Grazie.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.08 riprende alle ore 17.23)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1



PRESIDENTE

Sull'articolo 1 non insistono emendamenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà



ROSSI Domenico

Sia io sia il Consigliere Valle abbiamo espresso, per errore, un voto di astensione, mentre volevamo esprimere la presenza.
Ne diamo atto affinché rimanga a verbale. Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, sia riportato a verbale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Passiamo da 250 emendamenti presentati in Commissione a due emendamenti, i restanti li ritiriamo.
Chiediamo, quando sarà ora, un voto sull'emendamento rubricato n. 290) e sull'emendamento n. 288).



PRESIDENTE

Uno è relativo all'articolo 4. L'altro?



RAVETTI Domenico

L'emendamento n. 290) insiste sull'articolo 4; l'emendamento n. 288) sull'articolo 12 bis).
Guardi, se finiamo.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Lo so, li ritiro tutti perché intanto gli altri ce li bocciano. Nella dichiarazione di voto spiegheremo le ragioni per cui abbiamo ritirato gli altri e perché, secondo il nostro punto di vista, sbagliate a bocciarli.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Vorrei che scambiassimo le parole che ci siamo detti con un po' di serietà anche nelle modalità di azione nei prossimi minuti.
Noi, ripeto, siamo disponibili, anche se non ho mai visto un assestamento che si vota in meno di 24 ore, quindi mi pare che vi abbiamo dato tutte la piena disponibilità e, ripeto, al massimo vi abbiamo segnalato degli errori.
Possiamo riavvolgere il nastro: l'Assessore ripete gli emendamenti che saranno accolti, noi ne presentiamo alcuni di merito e arriviamo alle votazioni. Tra l'altro, per me, se siete tutti d'accordo, se iniziamo le votazioni possiamo anche finirle, come abbiamo fatto altre volte rimandando gli ordini del giorno alla prossima seduta. Lo abbiamo fatto anche in altri bilanci, però proviamo a fare le cose, in pochi minuti, una di fila all'altra in modo corretto. Pertanto, ritorniamo all'elenco degli emendamenti che saranno accolti, ne ritiriamo altri e presentiamo quelli di merito.
Grazie.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Tronzano, ha facoltà di intervenire.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Volevo ricapitolare gli emendamenti che approveremmo.
Uso il condizionale, perché ormai sembra che ogni parola porti un caso.
L'emendamento n. 39) del Consigliere Grimaldi sull'EDISU; il n. 290) e il n. 288) del Consigliere Ravetti su ATC (quattro milioni e otto di Bardonecchia); il n. 289) della Consigliera Frediani, mi pare di ricordare a nome dell'opposizione, sugli eventi calamitosi e il n. 292) del Consigliere Bertola, sui commercianti di Torino.
Questi sono gli emendamenti che dovrebbero essere approvati.
Poi c'è ancora quello di Finpiemonte, che credo sia il n. 288). Giusto?



(Commenti fuori microfono)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Perfetto, l'avevo già citato. Ritiro il n. 13). Va bene? Così come ritiro il n. 16), che è quello legato ai tre milioni di euro del dissesto. Va bene?



(Commenti fuori microfono)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

No, su quelli della maggioranza non.
Li cito: sono il n. 291), il n. 2), il n. 7), il n. 10), il n. 6), il n.
17), il n. 387), il n. 8), il n. 9) e il n. 11).



PRESIDENTE

Ricapitolando, ritira il n. 13) e il n. 16), mentre gli emendamenti cui dà parere favorevole sono: il n. 39), il n. 290), il n. 288), il n. 289), il n. 292), il n. 291), il n. 2), il n. 7), il n. 10), il n. 6), il n. 17), il n. 387), il n. 8), il n. 9), il n. 11).
Consideriamo ritirati gli emendamenti a prima firma Ravetti, escluso il n.
290) e il n. 288).
ARTICOLO 2



PRESIDENTE

Non essendoci emendamenti né dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 2.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Vi chiedo tre minuti di sospensione tecnica per gli Uffici.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.34 riprende alle ore 17.37)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 4



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 287) presentato da Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Gallo, Marello, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 287), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 290) presentato da Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Gallo, Marello, Salizzoni, Sarno, Valle, Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 290), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 275) presentato da Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Gallo, Marello, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 275), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 274) presentato da Ravetti, Avetta, Canalis Chiamparino, Gallo, Marello, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 274), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



PRESIDENTE

Il Consiglio non approva.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 388) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 388).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Sull'ordine dei lavori, per aiutare maggioranza e Assessore a portare a termine i lavori, magari non oggi, è evidente ormai.
Io non intendo ritirare tutti gli emendamenti, dal momento che non ci sono più le condizioni politiche, perché abbiamo cambiato idea, poiché capisco che ritirando l'emendamento agevolo l'approvazione dell'assestamento.
Ritengo, quindi, opportuno mantenere al voto dell'articolo 12 bis l'emendamento n. 288) ed eventuali emendamenti collegati che mantengono gli equilibri dell'intero assestamento, com'è successo per il n. 290) e ritiro gli altri.
Ovviamente, la posizione politica l'hanno compresa i colleghi della maggioranza e anche dell'opposizione. Ci sono stati emendamenti di merito ed emendamenti ostruzionistici. Sugli emendamenti di merito, noi continueremo la nostra battaglia politica.



PRESIDENTE

Pertanto, considero ritirato l'emendamento rubricato n. 276).
Il numero legale è 24.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4, così come emendato.
Il Consiglio approva.
ARTICOLO 5 L'articolo n. 5 è momentaneamente accantonato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 6



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato dalla Giunta regionale



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 6, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 7



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 391) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 391).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 7, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 8



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 8.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 9.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 6) presentato da Mosca, Cane.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9 ter



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva



PRESIDENTE

ARTICOLO 9 quater



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 273) è stato ritirato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9 quinquies



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 277) è stato ritirato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 9 sexies



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 292) presentato da Bertola, Di Sabato, Frediani Sacco.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 292), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 311), n. 313), n. 325), n. 363) e n. 374) sono stati ritirati.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 10.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

ARTICOLO 10 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 302) presentato dalla collega Frediani è stato ritirato dalla proponente.



PRESIDENTE

ARTICOLO 11



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 11.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Gli emendamenti n. 299) e n. 299.1) sono stati ritirati dai proponenti.



PRESIDENTE

ARTICOLO 12



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 387) presentato dalla Giunta regionale.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 387).



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 12, così come emendato.



PRESIDENTE

Il Consiglio approva.



PRESIDENTE

Sono ormai le ore 18.
Essendoci l'intesa per concludere i lavori, sospendiamo la fase delle votazioni.
Domani è convocata la Conferenza dei Capigruppo, che riconvocherà il Consiglio regionale per le prossime giornate per il prosieguo dei lavori sull'assestamento di bilancio.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.06)



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