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Dettaglio seduta n.299 del 19/03/24 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.35)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Cane, Chiorino, Cirio, Lanzo e Protopapa.
Il numero legale, pertanto, è 23.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Massimo Pace, scomparso il 9 novembre 2023


PRESIDENTE

Colleghi, commemoriamo Massimo Pace, scomparso all'età di 65 anni, il 9 novembre 2023. È stato Consigliere regionale nell'VII Legislatura.
Nato a Torino il 7 aprile 1958, si diplomò al Liceo Scientifico di Chivasso e fu membro della Segreteria della Gioventù operaia cristiana.
Giovane operaio alla l'Oréal, svolse un ruolo importante come sindacalista nel comparto dei chimici, occupandosi di vertenze per l'ex IPCA di Ciriè per la Pirelli e per la CEAT.
Dal 2004 al 2009 è stato Consigliere comunale a Settimo Torinese.
Consigliere regionale dal 2006, eletto nella Circoscrizione di Torino nella lista dei Democratici di Sinistra, è stato componente della Commissione Urbanistica, Cultura, Lavoro e della Commissione speciale sulla gestione delle risorse regionali a favore del premio Grinzane Cavour.
Dopo l'impegno regionale, dal 2014 al 2019, è stato Assessore all'Ambiente al Comune di Settimo Torinese.
Massimo Pace era anche una figura molto conosciuta nella città di Settimo stimata per la sua qualità umana e politica, ma anche per la sua dedizione e l'impegno con cui ha ricoperto incarichi istituzionali.
Alla moglie, signora Lidia, e ai figli Giulia e Marco, desidero rinnovare a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del già Consigliere regionale Massimo Pace.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Grazie.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.39, riprende alle ore 10.53)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente, per una modifica dell'o.d.g. della seduta odierna.
Chiedo di inserire il punto 14), che noto scendere sempre di più nell'o.d.g., chissà come mai, "Proposta di legge d'iniziativa popolare n.
295: procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019", dopo il punto 4) "Proposta di deliberazione n. 339", quindi prima del disegno di legge n. 306.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento, nell'o.d.g. odierno, della proposta di deliberazione al Consiglio regionale "Surrogazione del Consigliere Alessandro Stecco con la signora Michela Rosetta, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968 n. 182".
Lo chiedo io perché il Consigliere Marello si è dovuto assentare in qualità di Vicepresidente della Giunta per le elezioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Voglio approfittare di questi ultimi Consigli per chiedere un'informazione alla Giunta in merito all'esito di tre ordini del giorno che questo Consiglio, credo tra novembre e dicembre, votò all'unanimità: l'ordine del giorno n. 1140, il n. 1174 e il n. 1661, in merito alla situazione lavorativa e contrattuale degli educatori professionali.
Nel deliberato s'impegnava la Giunta ad aprire un dialogo con consorzi ed enti gestori, al fine di produrre delle linee guida per la stesura degli appalti, con l'inserimento di clausole a tutela degli educatori professionali, con particolare riferimento al riconoscimento delle ore in assenza dell'utente e altre questioni. Non abbiamo avuto ritorno rispetto all'impegno preso, torno a dire, all'unanimità da questo Consiglio.
Pertanto, prima della chiusura dei lavori di questa legislatura riterrei opportuno che l'Assessore competente, eventualmente anche con una comunicazione alla Conferenza dei Presidenti che ancora si riunirà, ci desse conto dell'attuazione degli ordini del giorno e degli impegni presi.
Grazie, Presidente e Vicepresidente facente funzione. Grazie a tutti.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire, nell'o.d.g. odierno un ordine del giorno che abbiamo presentato, dal titolo "Attuazione del programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all'amianto".
Il tema dell'esposizione all'amianto continua a essere rilevante in Italia e, in particolare, continua ad esserlo nella nostra Regione, che ospita il tristemente famoso ex stabilimento Eternit, come tutti sappiamo, di Casale Monferrato, e l'ex FIAT Ferroviaria di Savigliano a Cuneo.
Uno studio dell'Istituto Superiore della Sanità ha evidenziato che il carico sanitario in Italia ammonta a circa 4.400 decessi (3.860 sono uomini e 550 sono donne) all'anno dovuti all'esposizione ad amianto, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2016.
Sono passati oltre trent'anni dall'approvazione della legge n. 257, che ha messo al bando l'uso dell'amianto nel nostro Paese, ma nella nostra Regione sono ancora molte le persone che dovrebbero essere monitorate, avendo lavorato in queste aziende di produzione e lavorazione dell'amianto o che comunque, hanno frequentato luoghi in cui l'amianto era presente ed era trattato.
Il mesotelioma pleurico, patologia causata anche dall'esposizione all'amianto, presenta un periodo d'incubazione piuttosto lungo, che arriva anche a superare i 25 anni, ma se riconosciuto e diagnosticato entro breve tempo può essere curato in maniera adeguata.
La legge regionale n. 30 del 2008 "Norme per la tutela della salute e il risanamento dell'ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell'amianto" all'articolo 8, comma 2, recita: "La Giunta regionale, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, attiva forme di registrazione degli esposti e degli ex esposti, coordinando le iniziative di sorveglianza sanitaria svolte dal servizio sanitario regionale. La Giunta regionale sentito il Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi di amianto e sentita la Commissione consiliare competente, adotta specifici protocolli di sorveglianza".
È un argomento che ho affrontato anche con il Consigliere Marello, che non vedo qui presente, ma ci tenevo a dirlo perché è stato un lavoro importante.
Queste associazioni chiedono che il protocollo di sorveglianza sanitaria venga attivato e a nostro parere, alla luce di dati e considerazioni esposte nelle premesse, si ritiene di fondamentale importanza dare piena attuazione al programma di sorveglianza previsto con la deliberazione della Giunta regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento, nell'o.d.g. attuale, dell'ordine del giorno n. 1794 avente a oggetto "Distrofia muscolare di Duchenne (DMD) e di Becker (BMD)".
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di alcune famiglie che purtroppo, devono affrontare il dramma di questa malattia all'interno del nucleo familiare. È una malattia rara su cui non esiste una terapia già consolidata; esisteva solo un farmaco in via sperimentale che però l'EMA ha deciso di sospendere. Chiaramente, questo sta mandando nel panico tutte quelle persone che avevano collegato la speranza della cura dei propri familiari e dei propri figli, perché si tratta soprattutto di persone molto giovani o di bambini, a questo farmaco.
Chiederei, approfittando anche della presenza dell'Assessore Icardi oggi di discutere l'ordine del giorno, magari anche guardandolo insieme con l'Assessore, e capire se ci sono le condizioni per approvarlo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Rossi.
Non vedo altre richieste d'inserimento.
La prima è la richiesta del Consigliere Bertola di inversione del punto 14), relativo a "Proposta di legge di iniziativa popolare n. 295 "Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019", dopo il punto 4). Non so se c'è un'intesa su questa richiesta d'inversione. Ricordo che se non c'è un'intesa, occorre metterla in votazione. Il Consigliere Ruzzola mi segnala che non c'è un'intesa, quindi occorre metterla ai voti.
Le altre sono richieste d'inserimenti o comunicazioni.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
È possibile sentire a microfono qualche Consigliere che dichiari che non c'è intesa rispetto alla richiesta d'inversione? Il Presidente ha fatto solo cenni poco formali. C'è stata una richiesta d'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. e normalmente si chiede parola e si esprime la non accettazione della proposta e poi si vota.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Qualche Consigliere intende intervenire? Altrimenti metto in votazione così come prevede il Regolamento. Il Consigliere Preioni e il Consigliere Ruzzola mi facevano cenno che non c'è un'intesa.
FREDIANI Francesca (fuori microfono) Ma si può sentire a microfono?



PRESIDENTE

Non posso obbligare i Consiglieri a intervenire, quindi procedo con la votazione.
FREDIANI Francesca (fuori microfono) Allora inserisca la richiesta.



PRESIDENTE

Non si inserisce una richiesta, bisogna metterla in votazione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Personalmente non ho problemi nel dire che non c'è nessuna intesa.



PRESIDENTE

Mettiamo in votazione la richiesta del Consigliere Bertola di invertire il punto 14) all'o.d.g. con il punto 4).
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inversione di punti all'o.d.g. presentata dal Consigliere Bertola.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Frediani chiedeva di inserire la delibera sulla surroga del Consigliere Stecco. Su questa richiesta d'inserimento non vedo nessun Consigliere contrario.
La Consigliera Accossato ha chiesto una comunicazione della Giunta sull'attuazione dell'ordine del giorno sugli educatori professionali approvati dal Consiglio. La Giunta è presente e, se intende intervenire può farlo.
Il Consigliere Martinetti chiedeva l'inserimento dell'ordine del giorno n.
1798 a oggetto "Attuazione del programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all'amianto".
Su queste richieste d'inserimento non vedo Consiglieri contrari.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Presidente, probabilmente gli Assessori sono stati presi alla sprovvista dalla mia richiesta e non hanno elementi. Se posso, vorrei reiterare la richiesta che avevo fatto in precedenza relativa a una comunicazione in Conferenza dei Capigruppo, anche in forma scritta, in modo da essere informati sullo stato di attuazione degli ordini del giorno che credo sia interesse di tutto il Consiglio.
Reitero la mia seconda parte di richiesta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Il Consigliere Rossi chiede di inserire l'ordine del giorno 1794 a oggetto "Distrofia muscolare di Duchenne (DMD) e di Becker (BMD)".
La richiesta d'inserimento della delibera relativa alla surroga del collega Stecco e l'inserimento degli ordini del giorno n. 1798 e 1794 le mettiamo in calce all'elenco dell'attuale o.d.g.
Se non vi sono interventi in merito alle richieste di inserimento, passiamo alle comunicazioni.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Cane, Caucino, Chiorino, Cirio, Lanzo e Protopapa.
b) Comunicazione all'Assemblea Nella seduta della IV Commissione del 13 marzo 2024 è stata eletta Presidente della IV Commissione consiliare permanente la Consigliera Sara Zambaia, in sostituzione del dimissionario Consigliere Alessandro Stecco.
c) Adesione al Gruppo Misto da parte del Consigliere Leone Con propria deliberazione del 13 marzo 2024, l'Ufficio di Presidenza ha preso atto che il Consigliere Claudio Leone aderisce al Gruppo Misto, a decorrere dal 13 marzo 2024. Conseguentemente, il Gruppo Lega Salvini Piemonte passa da 21 a 20 componenti.
c) Distribuzione processi verbali Sono in distribuzione i processi verbali n. 294, n. 295 e n. 296 rispettivamente del 27 febbraio 2024, del 5 marzo 2024 e del 6 marzo 2024.
d) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso Se non vi sono interventi in merito alle comunicazioni, passiamo al punto all'o.d.g. successivo.


Argomento: Emigrazione

Esame proposta di deliberazione n. 337, inerente a "Programma annuale 2024 degli interventi previsti dalla legge regionale 9 gennaio 1987, n. 1 'Interventi regionali in materia di movimenti migratori'"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 337, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla III Commissione.
Invito l'Assessore Marrone a procedere all'illustrazione del provvedimento prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore all'emigrazione

Grazie, Presidente.
Richiamo l'illustrazione fatta in Commissione, tuttavia vorrei dire due parole.
Sapete che l'emigrazione piemontese è un fattore importante della storia del Piemonte e della sua identità e, per certi versi, torna di attualità anche nel suo presente.
L'emigrazione piemontese ha condotto la nascita e la creazione di comunità piemontesi estese, soprattutto in America latina ma, in generale, in tutto il mondo.
Abbiamo due musei a livello regionale che trattano proprio questo tema. C'è anche l'Associazione Piemontesi nel mondo diretta dal Commendator Colombino, che un paio di anni fa è stato insignito del Sigillo della Regione Piemonte. Quindi, è un tema che ci sta molto a cuore, che vede sostenere iniziative di diverse associazioni e Comuni nel mantenimento delle relazioni con le comunità, soprattutto con i discendenti delle comunità emigrate. Si rafforza la promozione del turismo delle radici rivolto ai discendenti di quelle comunità, nella riscoperta della nostra terra anche in chiave turistica.
Infine, ha avuto un ulteriore rafforzamento a livello culturale rispetto al Festival Radici, che celebra proprio il tema dell'identità, anche con una discreta proiezione internazionale, che ha raccolto grande attenzione e credo abbia dato ulteriore lustro a questa tematica.
Concludo, ricordando che in questa delega, e quindi è contenuto anche nelle linee di programmazione, è finanziata tutta l'opera volta ad estendere la programmazione culturale del Giorno del Ricordo e, soprattutto, a sostenere le iniziative delle comunità emigrate, in questo caso istriane e giuliano dalmata, che sono radicate adesso nella Regione Piemonte, ma che provengono chiaramente, dopo il secondo conflitto mondiale, dal confine orientale d'Italia. Anche in quel caso con il viaggio del ricordo, che è l'iniziativa principalmente sostenuta, in collaborazione con le stesse realtà radicate a Trieste, si consentono viaggi di istruzione a diverse scolaresche piemontesi in quelle zone.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
È aperta la discussione generale.
Non essendovi interventi, dichiaro chiusa la discussione generale e chiedo se vi sono interventi per dichiarazione di voto sull'intero testo.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Anch'io, a nome del Gruppo della Lega, voglio sottolineare il fatto che l'emigrazione piemontese è stata molto importante, soprattutto in Argentina, dove c'è una comunità, a Buenos Aires e in altre località. C'è addirittura Casa Ossola, quindi ci siamo anche noi ossolani, anche se il Verbano Cusio Ossola rappresenta un Piemonte un po' anomalo, un po' periferico. Invece in questo caso c'è una radice piemontese forte.
C'è, inoltre, il Museo dell'emigrazione vigezzina, perché tanti vigezzini sono andati nel mondo, soprattutto in Francia. Ad esempio, l'inventore dell'acqua di colonia è un vigezzino e la più grande gioielleria del Re di Francia era la gioielleria Mellerio, che si è contraddistinta nei secoli in quanto realizzava i preziosi per i re francesi e ancora oggi esiste a Parigi. Quindi, c'è una storia importantissima, anche di territori marginali e lontani, che però sono riusciti a lasciare dei segni indelebili nella storia anche in fatto di eccellenze.
Per questo è giusto che la Regione Piemonte contribuisca a questi aspetti culturali storici che ricordano i grandi piemontesi che sono andati a lavorare in giro per il mondo, dove hanno portato anche grandi eccellenze.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie.
Pur essendo un intervento non particolarmente consistente rispetto al bilancio regionale in termini d'impegno, rappresenta un intervento storico della Regione Piemonte in questo ambito, rispetto al tema delle migrazioni soprattutto dei cittadini piemontesi. Fa riferimento ad una legge addirittura del 1987 e sia per attenzione politica in questo Consiglio, sia per una curiosità e passione personale rispetto a questi fenomeni, seguo sempre con attenzione le presentazioni dell'Assessore e, in questo caso, la delibera che viene portata in Aula.
Devo dire che quest'anno ho riletto i progetti, però non mi sento nelle condizioni di dare un voto favorevole, perché le già poche risorse presenti non sono destinate, per la gran parte, a interventi rispetto alle comunità piemontesi nel mondo. Peraltro, non ho trovato quegli interventi a sostegno di iniziative innovative o di iniziative che stanno crescendo in quei territori, al di là delle doverose e simpatiche ricorrenze tradizionali che rappresentano però un pezzo di quel mondo. C'è anche tanta voglia di portare il Piemonte odierno, con le sue tecnologie e competenze, a contatto con quel territorio.
È interessante l'aspetto del turismo delle radici e ne capisco anche l'importanza, però poi più della metà di questo programma è dedicato al Festival Radici 2024 e al progetto "Identità oltre confine", che hanno anch'esse una loro dignità. Ne avrebbero di più se fossero meno motivate da posizioni ideologiche che abbiamo avuto modo di vedere in alcune fattispecie, ma soprattutto meriterebbero una loro dignità, una loro collocazione, una loro valorizzazione ma non all'interno di questo progetto, oppure richiederebbero risorse aggiuntive per fare in modo che anche la componente dedicata ai due musei, che vengono citati, e a queste relazioni con le comunità piemontesi oltre confine trovassero un maggiore impegno finanziario.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altre richieste d'intervento sulla proposta di deliberazione n. 337.
Non essendoci richieste né ordini del giorno collegati, possiamo passare alla votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 337, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Cooperazione

Esame proposta di deliberazione n. 336 "Approvazione delle Direttive di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 in materia di educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale ai sensi della legge regionale 17 agosto 1995, n. 67"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 337, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla VI Commissione.
Invito l'Assessore Marrone a procedere all'illustrazione del provvedimento prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione decentrata

internazionale Grazie, Presidente.
Questa è la programmazione a livello triennale dell'azione di cooperazione internazionale decentrata della Regione Piemonte, come previsto dalla legge del 1995, che peraltro si muove su due direttrici, in particolare.
La prima è quella del sostegno, tramite bandi, ai progetti delle Amministrazioni comunali del Piemonte, chiaramente in cooperazione con le omologhe Amministrazioni locali e le municipalità, nei paesi di cooperazione, quindi in ambito internazionale.
La seconda riguarda l'azione che possiamo definire "educazione alla cittadinanza globale", che invece è un'azione che svolgono i Comuni, in questo caso con un maggiore protagonismo anche delle organizzazioni della società civile, sempre a bando, sul territorio regionale, come opera d'informazione, di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle comunità piemontesi sui temi di cooperazione e sui risultati e, spesso, sui progetti di cooperazione che vengono portati all'estero.
Nelle linee triennali si rinnovano quelle che sono le individuazioni dei paesi oggetto di interventi che si confermano soprattutto nell'area dell'Africa subsahariana, che è quella storicamente interessata dagli interventi della Regione Piemonte, mentre quelli della Giunta, ormai sostanzialmente consolidati, riguardano il Medio Oriente a cominciare dalla Siria, ma adesso si allargheranno al Libano, chiaramente per la parte rivolta - sapete che non c'è agibilità diretta all'interno della Palestina a tutta la popolazione civile palestinese i cui componenti sono profughi fuori dai confini nazionali. Ritengo che sia una nuova leva d'intervento importante, che va incontro a sensibilità che abbiamo già riscontrato emergere trasversalmente da quest'Aula, con l'approvazione di ordini del giorno.
Accenno anche a un altro passaggio che riguarda i Balcani, perché è anche quello un tema d'intervento storicamente radicato, che risale addirittura allo scorso conflitto balcanico, con un progetto che è più sanitario, di cooperazione internazionale, di screening e prevenzione dei tumori femminili nel cantone bosniaco di Zenica-Doboj, a prevalenza musulmana.
Capirete che è particolarmente importante e delicato proprio perché è in un paese di cultura musulmana. Devo dire che nel suo decennale, l'anno scorso ha visto un rinnovo, che quindi conferma l'inserimento di quella struttura sanitaria all'interno della rete oncologica del Piemonte e della Val d'Aosta e che, per la prima volta, su domanda dei diretti interessati, nel paese di cooperazione, vede aderire anche l'entità serbo-bosniaca. È uno dei pochi progetti, tra l'altro, di origine occidentale che coinvolga entrambe le entità etniche della Bosnia. Un tema che ha raccolto grande apprezzamento anche della rappresentanza dell'Unione Europea in Bosnia dell'Alleanza Atlantica e anche soprattutto della Farnesina, che ha un po' coordinato le relazioni internazionali in loco.
Visto che, peraltro, insieme al nostro settore di cooperazione internazionale, si poggia anche sull'impegno di una ONG piemontese, che è l'ONG RE.TE, devo dire che è un motivo d'orgoglio che ritenevo di condividere con voi, perché, come sapete, anche lo scenario balcanico è di recente percorso da discrete tensioni. Ritengo che il fatto che un progetto di cooperazione tra le due diverse entità etniche e religiose abbia un patrocinio piemontese debba renderci tutti orgogliosi.



PRESIDENTE

Grazie.
È aperta la discussione generale.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'Assessore Marrone nella sua illustrazione ha già citato la questione che abbiamo anche parzialmente affrontato durante la discussione in Aula sugli ordini del giorno. Dico parzialmente, perché non abbiamo più avuto conto dell'esito degli ordini del giorno.
Al di là dei contenuti di questa proposta che andiamo a votare, che sono già stati condivisi in Commissione e che saranno anche oggetto di voto positivo da parte del mio Gruppo, vorrei capire, se fosse possibile e se l'Assessore avesse qualche informazione in merito, a che punto siamo rispetto agli ordini del giorno che sono stati approvati in Aula rispetto al sostegno alla popolazione palestinese, perché sappiamo che la situazione è sempre più grave, c'è un grave problema di carenza di cibo, oltre che ovviamente continui bombardamenti che stanno provocando una strage inaccettabile di uomini e soprattutto anche di bambini. Vediamo immagini che non dovrebbero essere tollerate nella nostra società e che dovrebbero prevedere una ferma presa di posizione da parte di tutte le istituzioni.
Con particolare riferimento a quegli atti d'indirizzo, vorremmo capire se ci sia stato un seguito, anche al di là degli atti d'indirizzo, nel senso che sappiamo che ci sono delle realtà (si citava l'Arsenale della Pace) che si stanno muovendo, quindi vorremo un aggiornamento per avere un minimo di rassicurazione sul fatto che, almeno in questo, stiamo facendo la nostra parte.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda questa deliberazione, che ho esaminato con attenzione che ripercorre una lunga storia e tradizione, come l'Assessore stesso ha detto nella sua presentazione, di relazioni internazionali e di interventi di solidarietà, di sostegno e di progettazioni nel resto del mondo soprattutto nel Sud del mondo, da parte della Regione Piemonte, al di là delle diversità che ci possono essere o dei singoli progetti, questo lavoro di collaborazione e anche di attivazione e sostegno delle associazioni piemontesi che lavorano in questo settore, va riconosciuto e va sostenuto quindi, ripeto, nel complesso c'è una valutazione positiva e non c'è motivo per non dare un supporto a questo tipo d'intervento.
Anch'io mi associo, e pensavo comunque di farlo, alla richiesta della collega Frediani, perché questa forse è l'ultima occasione, considerando che siamo in chiusura di legislatura e, quindi, non riusciremo più a seguire la vicenda. Abbiamo anche sollecitazioni da parte del territorio di chi in qualche modo ci aveva ispirato quella proposta di ordine del giorno per l'accoglienza dei minori palestinesi feriti e, comunque, per il sostegno a quella parte del mondo, alla situazione del conflitto israelo palestinese e a quanto sta succedendo, dal punto di vista sociale sanitario e umanitario. Questo è stato il nostro impegno unitario.
Chiediamo se ci può essere un aggiornamento. Abbiamo saputo di un incontro al Comune di Torino e gliene siamo grati, Assessore.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, prima di dichiarare chiusa la discussione generale lascio la parola all'Assessore Marrone.
Prego, Assessore.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione decentrata

internazionale Grazie, Presidente, volentieri. Ritengo sia una interlocuzione positiva per cui non mi sottraggo, ma, anzi, colgo l'opportunità per darvi un aggiornamento.
Ricordo solo, preventivamente, che noi, per legge regionale, intendiamo come interventi di cooperazione quelli in loco. È per quello che dicevo che noi aiuteremo nei campi profughi come cooperazione internazionale; mentre invece l'aiuto che daremo qui si attiva secondo altri canali.
Nel dettaglio, in una riunione tenutasi nei giorni scorsi presso il Comune di Torino, con la partecipazione, per la Regione Piemonte, del nostro Dirigente alla cooperazione internazionale dottor Davide Gandolfi e dell'ex Consigliere Giampiero Leo come Vicepresidente del Comitato regionale diritti umani, insieme alla Vicesindaco e al Consigliere del Comune di Torino delegato Abdullahi Ahmed, il tavolo ha tracciato alcuni focus. Il primo, chiaramente, è la necessità di muoversi in stretta sinergia con il Ministero degli Affari esteri, in particolare con l'Unità di Crisi, che è chiaramente l'autorità nazionale competente per gestire questa operazione.
L'aggiornamento è che già 100 minori bisognosi di cure hanno raggiunto l'Italia attraverso l'Egitto.
Pertanto, alla luce di questa operazione iniziata e anche dell'altra quella che vede l'attivazione in loco della fornitura di beni alimentari con l'iniziativa umanitaria coordinata denominata "Food for Gaza", la Regione Piemonte ha concordato in quella sede con il Comune di Torino credo che la lettera sia addirittura alla firma in queste ore - una comunicazione congiunta del Presidente Cirio e del Sindaco Lorusso di disponibilità, nei confronti della Farnesina, di far parte di tale operazione di assistenza e di accoglienza e, quindi, la disponibilità a essere destinatari dell'invio di una quota di questi minori che hanno già raggiunto l'Italia per l'assistenza.
Confermo, perché l'avete già accennato anche voi, che l'Arsenale della Pace del Sermig ha dato la sua disponibilità. Concludo dicendo che la riunione ha anche focalizzato di non limitarsi a dialogare su questo tema solo con il coordinamento "Torino per Gaza", ma di creare un tavolo stabile con tutti i soggetti del terzo settore, così come istituzionali e sanitari interessati dalla partecipazione a questa operazione, che comunque prosegue con i canali giusti. La Regione non ha una sua individualità di relazioni internazionali, ma ci tenevo ad aggiornarvi, anche a dimostrarvi che la sensibilità sta diventando azione concreta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni per dichiarazione di voto sull'intero testo; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Come Lega, voteremo assolutamente in modo favorevole. Forse di queste tematiche si parla poco, ma sono veramente molto importanti le azioni che le Regioni possono fare, a partire da una Regione importante come la nostra. È assolutamente lodevole.
Se pensiamo ai medici cubani arrivati ad aiutarci, ai bambini ucraini curati nei nostri ospedali e, oggi, a una cooperazione rispetto alla Bosnia e alla Serbia, si tratta di azioni lodevoli di cooperazione internazionale che le Regioni svolgono (la Regione Piemonte in prima fila da protagonista) in situazioni vicine al nostro Paese.
Sono situazioni drammatiche, se pensiamo alla guerra civile degli anni Novanta, che ancora oggi rimangono ferite aperte da rimarginare, oltretutto in un mondo e in un'Europa che vive un'instabilità politica e uno stato di guerra costante. Attuare politiche di questa natura è fondamentale, pur non essendo tra le competenze principali della Regione.
Volevo sottolineare il fatto che, se le mettiamo in fila, le attività del genere sono molte e sono anche molto significative. Alleviare le sofferenze e cercare di dare una mano, per quanto possibile, è la strada giusta per arrivare a un'Europa più serena, più tranquilla e che potrà dare un futuro ai nostri giovani.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto sul provvedimento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 336, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame proposta di deliberazione n. 339, inerente a "Realizzazione Nuova Città della Salute e della Scienza di Novara - programma investimenti ex art. 20 L. 66/88 - Aggiornamento del quadro economico. Modifica DCR n. 286/18810 dell'8/5/2018"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 339, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla IV Commissione in data 18 marzo 2024.
Invito l'Assessore Icardi a procedere all'illustrazione del provvedimento.
Non vedo l'Assessore in aula, ragion per cui devo sospendere la seduta per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.35, riprende alle ore 11.41)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 339, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Icardi per l'illustrazione.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Come abbiamo già illustrato ieri in Commissione, la vicenda di Novara è molto articolata e complessa. Siamo arrivati nel 2019 e quello era un bando che era bloccato, era fermo al Ministero. La Ministra Grillo ci invitò ad andare all'INAIL, perché non aveva intenzione di farlo proseguire con un finanziamento, così com'era, un PPP. Poi cambiò il Governo, con il Ministro Speranza venne sbloccata la procedura e si procedette a tutta una fase di verifiche che hanno portato alla gara.
Nel frattempo, la gara, anche per l'incremento dei costi e per tutta una serie di ragioni che abbiamo tutti sotto gli occhi, è poi andata deserta.
Quindi, abbiamo chiesto alla Direzione aziendale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara di rivedere il progetto, di rivedere il piano economico-finanziario, aggiornandolo all'incremento dei costi che avremmo coperto.
Quello era un piano finanziario che era già stato modificato in modo radicale, perché la prima versione, quella che andò in gara, era già stata contestata dal MEF duranti i vari controlli. Alcuni valori non erano corretti; ad esempio, ricordo che il VAN, il cui valore dovrebbe tendere a zero, era di ben 37 milioni, quindi il MEF ce lo contestò. Lo rimandammo agli advisor, venne rivisto e rimaneggiato e venne accorciata la durata della gara e portato ad una condizione di legittimità.
Purtroppo, quella gara, come dicevo prima, è andata deserta, quindi abbiamo chiesto all'Azienda di rivedere il piano, di rivedere il progetto e così ha fatto. Questo progetto è stato rivisto, abbiamo dato 99 milioni in più rispetto alla precedente versione e l'Azienda ha bandito una nuova gara.
Purtroppo, sia perché, forse, le valutazioni non erano così accurate essendo fatte su valori teorici e non nel dettaglio del capitolato, sia perché i prezzi sono ulteriormente incrementati, il rischio che questa seconda gara andasse nuovamente deserta era più che fondato. Per questa ragione, la gara è stata sospesa, in attesa di determinazioni.
A quel punto, la Direzione ha rivisto l'incremento, anche sulla base delle eccezioni fatte dai partecipanti alla gara, e ha ritenuto necessario un ulteriore incremento, che ha portato il costo complessivo dell'opera a 530 milioni di euro. Questo ulteriore incremento viene colmato con l'allungamento del periodo di durata del PPP, quindi delle rate da pagare e l'incremento della rata, che noi avevamo fissato per legge in 23 milioni oggi va a 35, proprio per coprire questo ulteriore incremento.
Il fatto di essere qui a dover modificare una norma è un fatto più unico che raro, nel senso che è unico il fatto che ci sia una norma di garanzia per un PPP quando noi sappiamo bene che tutte le nostre Aziende sanitarie dipendono dalla Regione e, quindi, anche gli squilibri di bilancio vengono in qualche modo, portati a pareggio dalla Regione.
Ci è stata richiesta proprio questa norma che abbiamo predisposto negli anni passati. È una norma di legge a garanzia, perché la legge prevedeva proprio che l'Azienda sanitaria coprisse i costi eccedenti i risparmi e le economie di scala generati dal nuovo ospedale, attraverso quella capitalizzazione che aveva fatto negli anni, che la vede proprietaria di numerose proprietà terriere che potevano essere vendute per pagare le rate.
Nel caso questo non fosse stato sufficiente, la Regione Piemonte avrebbe integrato fino alla copertura della rata. Questo resta tuttora l'impianto valido, l'unica cosa che allunghiamo è il numero degli anni delle rate e alziamo il valore della rata per far fronte ai nuovi costi generati quantificabili in 111 milioni, mentre il precedente incremento era stato tutto coperto con fondi ex articolo 20, quindi con fondi pubblici.
Oggi abbiamo circa 200 milioni di fondi pubblici e la restante parte di fondi privati. Di conseguenza, la richiesta, così com'è stata illustrata in Commissione, è quella di voler apportare le necessarie modifiche alla legge, in modo da fare ripartire la gara, nella speranza di vedere presto aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo Ospedale di Novara.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
È un progetto di cui abbiamo parlato molto durante questa legislatura e chiaramente ci auguriamo che, dopo cinque anni, si possa superare la fase degli errori, dei ritardi, delle incertezze e dei ripensamenti, per arrivare a una fase nella quale effettivamente si proceda verso un'opera che, come non ci stancheremo mai di ripetere, non soltanto è un'opera fondamentale per il territorio novarese e per tutto il Quadrante del Nord Est, ma stiamo parlando del secondo ospedale del Piemonte. È un'Azienda Ospedaliera Universitaria, nella quale c'è anche un'importante attività di ricerca svolta insieme all'università, in una zona di confine con la Lombardia dove avevamo bisogno di potenziare i nostri servizi sanitari anche per mettere argine alla mobilità passiva che ogni anno ci vede consegnare diversi milioni di euro alla Lombardia.
Insomma, è un'opera fondamentale e strategica per i cittadini piemontesi per la Regione e anche per tutti noi che siamo in quest'Aula.
Detto questo, Assessore - mi rivolgo a lei in maniera irrituale solo per una volta - è vero quello che lei ha raccontato rispetto alle resistenze del Governo dell'epoca sulla Città della Salute e della Scienza di Novara tant'è che credo il nostro sia l'unico caso in Italia in cui il Consiglio regionale ha dovuto fare una legge regionale specifica su un'opera.
Tutti gli altri ospedali che si costruiscono in Italia non prevedono una legge regionale. Lo stesso Parco della Salute di Torino ha seguito un iter parallelo alla Città della Salute e della Scienza di Novara, tant'è che nell'idea originaria della precedente Amministrazione (ho qui vicino a me il Presidente Chiamparino) c'era in realtà una connessione ideale rispetto all'eccellenza che i due poli avrebbero dovuto esprimere in una competizione positiva con il resto dell'eccellenza del Nord Italia. Non soltanto quindi due nuovi ospedali, ma due eccellenze che avrebbero dovuto attirare i migliori cervelli e anche pazienti da tutta Italia.
È vero che il Governo dell'epoca con la Ministra Grillo ebbe dei dubbi, fra l'altro, su Novara e non su Torino, ma questo è un altro capitolo Presidente. Mi perdonerà, ma ricordo benissimo che anche l'Assessore aveva qualche dubbio: nella prima fase del suo mandato, non solo su Novara, ma in generale, spingeva molto sul coinvolgimento di INAIL e aveva dei dubbi sul piano economico-finanziario ereditato, tant'è che ci fu il ricorso a una serie di consulenze, tra cui quella della Cassa Depositi e Prestiti.
Ricorderete tutti quella fase iniziale. Dopo questo primo approccio con dubbi e ipotesi di revisione, anche legittimi, noi dicemmo che è corretto che chi si insedia debba poter valutare.
Ricorderete che ieri la collega Frediani chiedeva in Commissione se possiamo conoscere i vari passaggi, perché tra cifre che cambiano, durate che si modificano e rate che si evolvono, alla fine ci siamo persi. Da dove siamo partiti e dove siamo arrivati? Effettivamente, anche per chi come me ha seguito questo progetto passo a passo, stare dietro a tutte le modifiche è complicato.
Proviamo però a fare un po' d'ordine.
Partiamo da un primo progetto in partenariato pubblico-privato, così suddiviso: 95 milioni circa dallo Stato, cinque milioni circa dalla Regione (circa 100 milioni d'intervento pubblico) a fronte di 220 milioni del privato, per un totale di 320 milioni.
Se non ricordo male, si parlava all'inizio di una rata (vado a memoria quindi potrei sbagliarmi) di circa 18 milioni.
Adesso mi perdo.
(Commenti dell'Assessore Icardi)



ROSSI Domenico

No, Assessore, a 23 siamo arrivati già con la legge, ma noi qui partiamo da 18, poi siamo arrivati a 23, con la legge regionale n. 2 del 2020, per una durata di 23 anni.
Ricordo, Assessore, un suo comunicato e delle sue interviste, in cui lei diceva: "Abbiamo risparmiato 99 milioni di euro su interessi finanziari avendo noi accorciato la durata". Lo ricorderà bene anche lei, Assessore perché era su tutti i giornali. Questo ancora sul progetto iniziale dei 320 milioni a base d'asta.
Poi, è successo che quel bando andò semplicemente deserto e, quindi, venne dato mandato per la scrittura di un nuovo piano economico-finanziario, che passò da 320 milioni di euro a 419 milioni di euro, con 99 milioni messi aggiuntivamente dal pubblico: altri 95 dallo Stato, altri cinque la Regione, per cui si arriva quasi a dieci milioni come contributo della Regione. Non si tocca la quota del privato, che rimane di circa 220 milioni, quindi il totale è 419 milioni. Dai 320 iniziali siamo arrivati a 419, quindi non si parla più del risparmio che aveva annunciato l'Assessore nel 2020, ma arriviamo alla fase attuale e non nego che sto saltando diversi passaggi.
La fase attuale prevede che, dopo che è stato sospeso nuovamente il bando si è reso necessario un ritocco ulteriore del piano economico-finanziario questa volta non più ritoccando il contributo pubblico, perché questo avrebbe significato mettere in moto nuovamente l'iter con il Ministero della Salute (MEF) e, quindi, si sarebbero allungati i tempi.
Ci sta la valutazione di non toccare il contributo pubblico, ma si va a intervenire sulla quota di investimento del privato, che da 220 milioni circa passa a 330 milioni, per un totale di 530 milioni.
Quindi, partiamo dal 2019, con un'opera che doveva costare 320 milioni di euro.
Per carità, sappiamo che in mezzo il mondo è cambiato (il COVID, il 110 per cento, la guerra, la crisi del gas, tutto quello che sappiamo), ma è giusto ripercorrere questi passaggi, perché restiamo convinti di una cosa semplice: se non avessimo perso tempo nei primi mesi della legislatura oggi staremmo facendo un'altra discussione in quest'Aula, una discussione non dico sull'ospedale finito, ma su un cantiere in fase molto avanzata. I dubbi del Ministero, le considerazioni, le consulenze, il tentativo anche lodevole (con il senno di poi sappiamo tutti che è più semplice valutare le cose) di risparmiare e di rivendicare con forza quel risparmio ci hanno portato, secondo una logica di eterogenesi dei fini, che spesso in quest'Aula citiamo, anziché a risparmiare 99 milioni di euro, a spenderne alla fine 200 in più e, dopo cinque anni, con un cantiere che non è ancora partito.
Su questo e vado alla conclusione, Presidente, noi che cosa vediamo? Vediamo un'altra cosa che ci preoccupa, come abbiamo detto ieri anche in Commissione, che riguarda l'importo e la durata della rata. Nel 2020 quindi non partiamo da prima ancora, si parlava di 23 anni, mentre oggi parliamo di trent'anni. Di conseguenza, abbiamo allungato i tempi.
Chiaramente, per aumentare la quota del privato stiamo parlando di un tempo maggiore in cui viene restituita la rata.
Se il valore annuo stanziato a valere sul Fondo sanitario regionale non poteva, con la legge n. 2 del 2020, eccedere i 23 milioni di euro, oggi invece sarà di 35 milioni di euro, tant'è che, dopo l'approvazione del provvedimento che stiamo discutendo in Aula, lo dico anche ai colleghi dovremo modificare anche la legge, perché il provvedimento che stiamo approvando, senza la modifica della legge, non può trovare copertura legislativa.
Capite benissimo che noi, che eravamo e restiamo a favore di quest'opera non possiamo però non sottolineare che, in questi cinque anni, su quest'opera si è generata tantissima confusione, tantissimi ritardi tantissimi problemi che oggi ci portano ad avere un'opera che in cinque anni è lievitata di 200 milioni di euro (partendo da 320, quindi stiamo parlando di costi che si avvicinano quasi al 100% del valore) una durata che passa dagli iniziali 18, 23 e poi trent'anni e una rata annua che da 18 milioni iniziali è arrivata a 35 milioni.
Ripeto, eravamo e siamo a favore dell'opera, ma siamo di fronte a un atteggiamento che non sempre ci ha visti nella condizione di avere tutti gli elementi informativi per capire cosa stava succedendo (alcuni momenti legati anche al segreto degli atti di gara). Tutti questi passaggi li abbiamo sempre letti sui giornali; raramente siamo riusciti ad avere il Direttore o il Responsabile del procedimento (forse una volta abbiamo fatto una Commissione con il RUP sul tema in cinque anni) e abbiamo sempre dovuto reperire le informazioni dai giornali o presentando interrogazioni a risposta immediata.
È evidente, quindi, che non concordiamo con l'esito legislativo e amministrativo cui la Giunta e la maggioranza oggi arrivano, pur concordando con la necessità e la priorità dell'opera che sosteniamo, ma discutiamo delle modalità.
Assessore, lei sa che da tempo sosteniamo che, proprio per gli errori di questi anni, è sbagliato lasciare la stazione appaltante all'azienda Ospedaliera o Sanitaria Locale, perché mancano le competenze per gestire percorsi di tale complessità. Auspicavamo che in questi cinque anni fosse creata - e lo faremo se andremo nuovamente al Governo della Regione - una struttura unica, centralizzata, specializzata sul tema dell'edilizia sanitaria, del partenariato pubblico privato (in realtà, di tutte le formule scelte).
Quando parliamo di INAIL o di fondi pubblici, facciamo sempre appalti complessi in cui dobbiamo interloquire con il privato. È evidente che da questo punto di vista occorre creare un gruppo di persone specializzate e capaci di interagire con il privato e fare proposte che siano in grado di stare sul mercato. Ecco perché noi - lo ripeto ancora una volta - pur essendo d'accordo con l'opera, non siamo d'accordo con il percorso che la Giunta ha scelto e che ci ha portato in questa situazione; una situazione che vede un ritardo nei tempi e un aumento dei costi che, a oggi, non capiamo come verranno coperte dal punto di vista della sostenibilità finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Condivido alcune delle premesse espresse dal Consigliere Rossi e abbiamo già riferito ieri in Commissione le nostre perplessità, rappresentando anche le nostre difficoltà nel votare un provvedimento senza avere a disposizione tutte le informazioni che invece dovremmo conoscere per poterlo votare in modo consapevole (ci è stato detto che alcuni documenti sono riservati, dal momento che ci sono delle gare e che ci saranno delle aperture di nuove gare per portare avanti i lavori).
Non condivido, invece, il dare per scontato che il partenariato possa essere una forma utilizzabile anche in futuro, rispetto alla costruzione di nuovi ospedali e, in generale, rispetto all'edilizia sanitaria.
Forse solo io e il collega Bertola, in quest'aula, potremmo dirvi "ve l'avevamo detto", quando nella scorsa legislatura si era parlato di nuovi ospedali, che noi riteniamo assolutamente strutture necessarie, come riteniamo che i fondi pubblici dovrebbero essere utilizzati per questo tipo di interventi e non per altri (non sto a ricordarvi quali sono gli interventi di cui faremmo volentieri a meno). Riteniamo che questo tipo di finanziamento, in questo tipo di accordo con i privati, sia assolutamente da accantonare e ne vediamo adesso il perché.
Nella scorsa legislatura abbiamo convintamente fatto ostruzionismo rispetto alla forma di partenariato proposta per la costruzione di alcuni ospedali (l'abbiamo fatto sull'ospedale di Novara e di Torino), salvo poi essere smentiti anche da forze interne al nostro stesso ex partito.
Noi continuiamo a mantenere questa posizione - parlo, ovviamente, a nome del mio gruppo, perché non so se il collega Bertola poi interverrà a sua volta - anche in virtù delle conclusioni dell'indagine conoscitiva svolta in Senato e rese note recentemente (parliamo di un mese fa, il 15 febbraio). Si tratta di un'indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico approvata in X Commissione a Palazzo Madama. Parliamo di un'indagine conoscitiva presieduta, tra l'altro, da Franco Zaffini, appartenente a Fratelli d'Italia, quindi una parte politica che si trova sia al governo del Paese sia al governo di questa Regione, che ha chiaramente evidenziato come il partenariato pubblico privato sia da abbandonare, perché non è assolutamente accettabile utilizzare questo tipo di forma che, di fatto regala al privato ulteriori parti di sanità pubblica in una totale incertezza.
Non abbiamo idea di come proseguirà la vicenda dell'ospedale di Novara.
Ovviamente, arrivati a questo punto auspichiamo che si possa andare avanti che non ci siano ulteriori aggravi di costi, che le prossime gare non vadano deserte come è successo con le precedenti, però credo che da questa particolare esperienza dovremmo tutti ricavare l'insegnamento di creare strutture sanitarie pubbliche utilizzando fondi pubblici.
C'erano delle alternative. Abbiamo più volte chiesto di fare ricorso ai fondi INAIL. L'Assessore ricordava come il Ministro Grillo, all'epoca, si fosse opposto perché auspicava l'utilizzo di altri tipi di risorsa. È vero che magari in questo modo alcune opere possono subito avere un percorso un po' più tortuoso, ma questo caso è esemplare. Il caso dell'ospedale di Novara è proprio un classico esempio di fallimento del partenariato pubblico-privato.
Rispetto al documento che arriva oggi in Aula, il nostro voto non potrà che essere contrario, così come sarà contraria la nostra posizione rispetto a qualsiasi tentativo di certificare la forma utilizzata per l'ospedale di Novara anche su prossime costruzioni e su prossimi interventi in ambito sanitario.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Non banalizzerei il fatto che questa legislatura ha vissuto due anni e mezzo di COVID e altro. Il mondo si è fermato durante il COVID. Durante il COVID, come abbiamo detto più volte e ribadisco, le emergenze erano altre: erano le terapie intensive, i ventilatori, le mascherine, ecc. Nessuna Regione durante il COVID si è messa a fare nuova edilizia sanitaria, questa è una legislatura diversa dalle altre.
Così come non banalizzerei il fatto che c'è una guerra in Ucraina, il blocco parziale del canale di Suez, la guerra in Israele e Palestina, con tutto quello che comportano. Purtroppo un battito di farfalla in Giappone ha ripercussioni anche in Italia. Il mondo è interconnesso e lo vediamo banalmente se dobbiamo ristrutturare il bagno di casa: dieci anni fa ci costava una cifra, oggi ne costa il doppio, se non il triplo. Figuriamoci realizzare un ospedale hub del Quadrante come questo, un ospedale importante. Viviamo un momento d'inflazione, di caro prezzi e di spese fuori controllo. Certo, il superbonus non ha aiutato perché ha generato 140 miliardi di euro di buco, più una speculazione mai vista. I costi dei ponteggi sono andati "x" volte per il sacco del cemento e per realizzare un ospedale servono ponteggi e sacchi di cemento. I costi aumentano. Questa Giunta sta mettendo al riparo questa importante opera e sta facendo di tutto, inventandosi tutto quello che si può inventare nel limite della legge, per dare una risposta all'intero Quadrante (ci auguriamo sia la volta buona).
Non pensiamo che i fondi INAIL siano più comodi o più accessibili. Se andiamo a vedere, in Italia, negli ultimi trent'anni, di ospedali realizzati con fondi INAIL ce ne sono veramente pochi. La Regione deve far pressione sul Governo e sullo Stato centrale perché, come diciamo tutti, le procedure vanno snellite, vanno sburocratizzare, vanno semplificate altrimenti noi saremo un paese che per realizzare un'opera pubblica di una certa rilevanza ci impiega vent'anni, mentre tutto il resto del mondo avanzato che crea PIL e crea ricchezza, in tre-quattro anni riesce realmente mettere a terra le opere. L'Italia lo ha dimostrato con il ponte Morandi: in sistema commissariale, in un anno è stata realizzata un'opera colossale. Le Regioni devono chiedere con forza una revisione importante delle procedure. Certo, oggi siamo noi al Governo, non abbiamo paura di dirlo, ma opere così fondamentali per i nostri cittadini rischiano di avere tempi molto lunghi e aumentati dal momento storico e nefasto che stiamo vivendo, dalle incertezze e dal cambio dei prezzi in corsa che continuano ad avanzare.
Ribadisco che stiamo facendo tutto il possibile: abbiamo aperto l'Ospedale oftalmico che era chiuso, abbiamo una programmazione sanitaria che prevede la realizzazione di 11 nuovi ospedali, manca ancora l'atto formale, ma è previsto il rifacimento totale degli ospedali di Domodossola e Verbania. Di fatto, una grande programmazione per i nuovi ospedali del futuro del Piemonte, che ha purtroppo una rete vecchia.
Si sono poste le basi e siamo convinti che con la prossima legislatura si arriverà all'apertura dei cantieri e i nostri cittadini vedranno i risultati di un lavoro certamente complesso e lungo. La nostra non è stata una legislatura serena, ma piena di problemi da risolvere. Dal mio punto di vista, quei problemi verranno risolti e saremo in grado di dare delle nuove strutture sanitarie ai cittadini piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ieri il Movimento 5 Stelle in Commissione ha votato contro il provvedimento, non ha votato contro la realizzazione dell'ospedale.
Riteniamo che ci sia assoluto bisogno di nuove strutture sul territorio in grado di attrarre personale sanitario e risorse umane, in grado di dare risposte ai cittadini piemontesi che hanno una sempre più crescente bisogno di cure, anche in vista dell'aumento della media dell'età anagrafica. Ci sono sempre più casi di cronicità che vanno affrontati, quindi sappiamo benissimo che c'è bisogno di quelle strutture sul territorio.
Noi abbiamo votato contro il metodo che oggi ci ha portato ad aumentare e a implementare i costi per la realizzazione della Città della Salute di Novara. Abbiamo votato contro il metodo di finanziamento (il partenariato pubblico privato) che riteniamo sbagliato.
Tra l'altro, ieri in Commissione ho posto una semplice domanda: ho chiesto all'Assessore di rendicontare l'ammontare dei canoni a carico del pubblico per tutte le opere previste con il finanziamento di partenariato pubblico privato, vale a dire il Parco della Salute di Torino, la Città della Salute di Novara, l'ospedale di Cuneo e probabilmente anche l'ospedale di Alessandria. Quanto costeranno i canoni a carico del pubblico negli anni? Abbiamo chiesto se questi saranno sostenibili nel lungo periodo, anche perché, come ci ha ben spiegato l'Assessore, con questo provvedimento non solo cambia il contributo da parte del pubblico, aumenta il finanziamento a carico del privato e aumentano gli anni di concessione, ma aumenta anche il canone che la Regione dovrà pagare negli anni al privato, che passa a 35 milioni di euro. Ieri in Commissione abbiamo semplicemente chiesto un dato: a quanto ammonteranno tutti i canoni? Sarà sostenibile nel tempo questo investimento? Questi costi a carico del pubblico, riusciremo a onorarli? Secondo il Movimento 5 Stelle, questo non è possibile. Il collega Sacco che oggi non è presente, ha seguito tutto il percorso per la realizzazione delle principali opere di edilizia sanitaria ospedaliera in Piemonte, come anche la Città della Salute di Novara, portandoci a votare contro, anche all'inizio della legislatura, il finanziamento tramite partenariato pubblico privato. Oggi continuiamo ad affermare la stessa cosa. Le risorse pubbliche c'erano al tempo e riteniamo che ci siano anche oggi, nonostante non sia mai stata data una risposta al Movimento 5 Stelle rispetto a un accesso agli atti che abbiamo chiesto sull'utilizzo dei fondi dell'ex articolo 20. Avevamo chiesto gli accordi di programma ma, purtroppo, dopo un anno e mezzo, registriamo una mancata risposta da parte dell'Assessore per spiegarci come siano state impiegate quelle risorse.
C'è l'utilizzo dell'INAIL, che è un metodo di finanziamento utile nel tempo, ma c'è anche da dire che noi dobbiamo fare i conti con il bilancio della Regione (lo sappiamo, Assessore, non dipende tutto da lei). Negli anni sono state fatte scelte politiche che hanno portato a una situazione economica disastrosa per le nostre casse.
Voi fate sempre un paragone con la Regione Lombardia e la Regione Veneto.
Il Veneto, che io sappia, potrebbe costruire un ospedale nuovo ogni anno perché ha una capacità economica maggiore, ha una capacità d'indebitamento maggiore, quindi sarebbe molto più facile, per una Regione come il Veneto ottemperare con risorse pubbliche alla costruzione dei nuovi presidi ospedalieri. Di questo abbiamo conferma, lo dicono i conti pubblici, non lo dice il Movimento 5 Stelle.
Per noi sarebbe possibile la stessa cosa, Assessore? Secondo me, sarebbe non impossibile. È sicuramente difficile, però di certo avremmo dovuto operare anche a livello di conti con una certa predisposizione all'investimento pubblico nelle opere di edilizia sanitaria, magari rinunciando a qualche scelta politica che è stata fatta negli anni facendoci aiutare dai fondi dell'ex articolo 20 e dal finanziamento INAIL.
Ad esempio, è notizia di pochi giorni fa il taglio del PNRR da parte del Governo Meloni e, al riguardo, ho depositato un'interrogazione per avere rassicurazioni da lei, Assessore. Però anche il Governo non ci sta dando una mano nel percorrere la via per una sanità pubblica efficiente.
Inoltre, ho sentito il solito attacco da parte del Capogruppo della Lega.
Oggi è sotto la lente di ingrandimento il Superbonus, prima c'è stato il reddito di cittadinanza. Io lo ricordo sempre, Capogruppo Preioni: il reddito di cittadinanza lo avete sostenuto anche voi, il Superbonus è stato un cavallo di battaglia di Fratelli d'Italia, che ha sempre sostenuto la necessità di aiutare i cittadini nell'accesso a questo percorso, anche per dare uno slancio alle imprese. Ci si dimentica sempre che, tra l'altro, il Superbonus non è soltanto costato, ma ha portato grandissime entrate nelle casse dello Stato. Quindi, ogni volta non facciamo lo scaricabarile collega Preioni, perché non rendiamo un ottimo servizio ai cittadini! Le scelte politiche fatte in passato sono state avallate praticamente da tutto l'arco parlamentare, sia di maggioranza sia di opposizione. Ci si è intervallati anche negli anni, però questo è successo. Sicuramente se oggi ci sono mancanze nelle casse regionali non è per colpa del reddito di cittadinanza e non è colpa del Superbonus, ma andrei indietro nel tempo per capire come sono state investite le risorse dalle Giunte regionali che si sono susseguite negli anni. Questo, forse, è un lavoro che avreste dovuto fare voi in questi cinque anni e che vi ha portato a non tagliare nemmeno un nastro per un nuovo ospedale in Piemonte, perché oggi, lo diciamo sull'edilizia sanitaria meno male che sono arrivati gli investimenti del PNRR che hanno portato all'apertura e all'avvio di cantieri per più di 100 strutture tra ospedali e case di comunità e il Presidente Cirio sta rovinando le forbici a furia di tagliare nastri.
Ero a Castellamonte qualche settimana fa e gli dobbiamo regalare delle forbici nuove per inaugurare tutte queste case ed ospedali di comunità.
Quindi, non sono i fondi ad essere mancati in questi anni per le opere, ma è mancata la programmazione, è mancata la visione politica e oggi ne stanno pagando le conseguenze i cittadini piemontesi.
Inoltre, vorrei fare un piccolo cenno sulle responsabilità che sia ieri in Commissione sia oggi in Aula sono arrivate a carico del Comune di Torino.
Qualsiasi Consigliere regionale alle prime armi sa che non è un Comune che può bloccare un'opera di edilizia ospedaliera. Non c'è nessun atto amministrativo su questo e non lo dico io come Consigliera regionale, ma lo dicono gli uffici. Potrei presentare un'interrogazione la prossima settimana e so benissimo quale sarebbe la risposta che mi arriverebbe perché l'ho chiesto, a fronte di tutte le strumentalizzazioni che ci sono state in questi giorni: nessuna amministrazione comunale può bloccare la procedura avviata dalla Regione e anche accordata col Ministero per la costruzione di un nuovo ospedale previsto con una modalità di finanziamento. Non è un'amministrazione che sceglie la modalità di finanziamento degli ospedali. Non mi fate arrivare a dire queste cose e guardate che ho meno esperienza di molti di voi seduti in questo Consiglio regionale, per poter dire quello che è stato certificato da parte dei tecnici poche ore fa. Quindi, non arriviamo a questo punto.
Il Ministero, giustamente, negli anni scorsi ci ha tirato le orecchie e ci ha messo sull'attenti per quanto riguarda l'utilizzo del partenariato pubblico privato, proprio perché non sostenibile per le casse regionali. E oggi, visto che stiamo modificando per l'ennesima volta la procedura di gara per la Città della Salute, forse un ragionamento per cambiare la modalità di finanziamento di tale opera si sarebbe dovuto fare.
Concludo, Presidente, perché credo di avere messo abbastanza elementi sul tavolo per giustificare il voto contrario del Movimento 5 Stelle e per chiedere alla Giunta regionale di valutare altri percorsi e altre vie per la costruzione dei nuovi ospedali.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
È già stata sottolineata l'importanza di quest'opera non solo per il territorio del Novarese, che la attende da ormai troppo tempo, ma per tutta la Regione, essendo il secondo ospedale del Piemonte. È stato giustamente sottolineato dal Consigliere Rossi come la sua posizione vicina al confine con la Lombardia possa rappresentare un'adeguata risposta al problema della mobilità passiva. Pertanto, una struttura più nuova, più moderna e con servizi all'avanguardia può far diminuire la mobilità passiva dalla nostra regione verso la Lombardia; mobilità passiva che costa centinaia di migliaia di euro all'anno.
Riguardo alla questione dei finanziamenti, noi eravamo e siamo ancora convinti che il partenariato pubblico e privato sia da evitare e vadano usati fondi pubblici. Non sto a ripercorrere tutte le tappe già evidenziate dalla collega Frediani e non voglio necessariamente sempre parlare di altre questioni e di altri territori e, quando si parla di Novara, parlare per forza di Torino. Non si tratta di avere più o meno esperienza nelle istituzioni, ma si tratta di leggere un manuale di diritto amministrativo.
Si sa che sono anche le amministrazioni comunali che firmano i protocolli d'intesa e spesse volte si prendono delle posizioni a livello regionale come si è fatto nella scorsa legislatura da parte nostra, e poi ci vorrebbe un minimo di seguito anche dalle amministrazioni che hanno lo stesso colore politico non nel cambiare le leggi e nel cambiare le competenze che pu avere un ente rispetto ad un altro, giacché non è possibile, ma in qualche modo dire anche la propria opinione quando si devono adottare degli atti.
Però questa ormai è storia, la conosciamo piuttosto bene e, peraltro, la conoscono molto bene tutti quanti.
Siamo alla fine della legislatura e tiriamo un po' le somme, perché i fatti dicono che una legislatura è finita, sono stati cinque anni segnati anche dalla pandemia e questo lo sappiamo tutti. Stiamo parlando di progetti che dovevano nascere in questa legislatura, che è stata condizionata dalla pandemia, ma parliamo di progetti che, in molti casi e non solo nel caso dell'ospedale di Novara, ma anche in quello di Torino per l'ospedale unico ASL-TO5, preesistevano. Quindi, già c'erano e potevano essere portati avanti. Invece parliamo di un bilancio di cinque anni con zero ospedali e nemmeno una pietra posata.
In questa legislatura è stato inaugurato l'ospedale di Verduno e ci mancava ancora che quest'Amministrazione non riuscisse nemmeno a inaugurare quell'ospedale, perché anche di quell'opera ne parliamo di decenni. Non esiste un Piano Socio-Sanitario regionale, la sanità territoriale è al palo. Questo è il bilancio della legislatura.
E poi oggi apprendiamo, perché per fortuna s'impara sempre qualcosa, e veniamo a conoscenza delle ragioni che hanno impedito a questa Giunta regionale di posare anche solo una pietra per un ospedale nuovo. L'elenco che, nell'ordine, ha fatto il Consigliere Preioni è il seguente: la guerra in Palestina, la guerra in Ucraina e il blocco del Canale di Suez, cioè se non ci sono nuovi ospedali in questa legislatura è per la guerra in Palestina.
Ecco. Se non c'è ancora l'ospedale di Novara, se non c'è ancora il Parco della Salute e della Scienza di Torino, se non c'è l'ospedale unico dell'ASL-TO5, signori, è colpa del blocco del canale di Suez! Mi è venuta alla mente una citazione cinematografica straordinaria, il meraviglioso Alberto Sordi nel film "Il vedovo" diretto da Dino Risi quando regala una pelliccia alla sua amante, che poiché è sempre pieno di debiti, se la deve riprendere, spiegando che è colpa del blocco del canale di Suez: "Prima me lo aprono, poi me lo chiudono quando sto speculando sulla benzina". Insomma, è colpa del blocco del canale di Suez se ha dovuto rivendersi la pelliccia che aveva regalato all'amante e poi, di fatto, è stata sua moglie a ricomprarla per quattro lire, ma questa è la storia del film e invito tutti a vederlo, anche se penso l'abbiano visto tutti.
Che dire? Quando si fa una un bilancio del genere, dicendo che la colpa della mancata costruzione di ospedali è la guerra in Palestina, la guerra in Ucraina e il blocco del canale di Suez, non c'è altro da aggiungere! Ci auguriamo che questo progetto possa andare avanti, però anche noi vorremmo avere maggiore chiarezza sulla sostenibilità economica e finanziaria, sulla caratteristica del canone e su tutti i costi, perch certamente ci sono questioni legate a un segreto, perché oggetto di gara.
Però ricordo a tutti, in primis alla Giunta regionale, che noi, come Consiglieri regionali, abbiamo il diritto e il dovere di votare in scienza e coscienza e anche il diritto di accedere a tutti gli atti; per molti documenti ai quali abbiamo diritto ad avere accesso, siamo vincolati anche alla segretezza, com'è giusto che sia. Quindi, quella fornita ieri non è proprio il massimo come giustificazione, però oggi siamo qui a votare su questo provvedimento e annuncio che il voto che daremo noi non sarà un voto favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri iscritti a parlare in discussione generale.
Prima di chiudere la discussione generale, chiedo alla Giunta se intende ulteriormente intervenire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Non essendovi emendamenti e ordini del giorno collegati, chiedo se vi sono dichiarazioni di voto sull'intero testo.
La parola al Consigliere Rossi, per dichiarazione di voto.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Quanto tempo ho?



PRESIDENTE

Cinque minuti, ma poiché prima ne ha abusato di tre in più, faccio un buon prezzo e quindi ha tre minuti.



ROSSI Domenico

Solo perché ho a cuore l'argomento di cui stiamo discutendo e la salute dei novaresi, quindi lei mi perdonerà per aver abusato del mio tempo. È un argomento importante ed è corretto dedicargli il tempo necessario.
Per quanto riguarda la dichiarazione di voto, Presidente, richiamo soltanto uno dei passaggi che ho riferito prima, cioè noi siamo chiaramente d'accordo con la realizzazione dell'opera, che riteniamo strategica per i novaresi, per il Quadrante Nord-Est e per i piemontesi.
Com'è noto, in Commissione non abbiamo creato alcuna opposizione a questo documento e non lo stiamo facendo in Aula. Però, per i motivi di cui ho detto prima, Presidente, legati al fatto che siamo di fronte a un aumento considerevole di costi, di durata e anche di importo della rata, di fronte a questi aumenti, più volte abbiamo chiesto spiegazioni, informative e di entrare nel merito, ma purtroppo non abbiamo ricevuto quelle che sono, dal nostro punto di vista, spiegazioni necessarie e sufficienti, pertanto non ci sentiamo di avallare un'operazione economico-finanziaria di questo tipo.
Siamo chiaramente d'accordo con la realizzazione dell'opera, ma dal punto di vista dei costi, riteniamo che si poteva e si doveva fare meglio c'erano le condizioni, già cinque anni fa, di procedere con il bando. Oggi non ci riconosciamo in questa proposta economico-finanziaria, perch riteniamo sia l'effetto di errori di questa Giunta in questi cinque anni.
Questo lo vogliamo sottolineare, insieme al fatto che, come hanno già sottolineato alcuni altri colleghi, Presidente, non è un tema legato al PPP, ma a tutte le altre formule che, in questi cinque anni, ci hanno visto di fronte a una realtà che a noi non piace: concretamente, non è partito nessun progetto, nonostante i tanti annunci che, ripetutamente, invece sono stati fatti nei vari territori.
Per questi motivi, noi non parteciperemo al voto.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, per dichiarazione di voto.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Vorrei soltanto ribadire il voto che è negativo rispetto sia a questo ulteriore intervento sia, in generale, alla forma di utilizzo del partenariato pubblico-privato per la creazione e la costruzione di nuovi ospedali, per l'appunto.
Colgo l'occasione per dire che, dopo 14 anni nelle istituzioni, credo di conoscere perfettamente le procedure e le competenze regionali e, quindi non ho bisogno di lezioni da colleghi presenti, anzi non più presenti in quest'Aula, perché si parla e poi si esce, non si sta neanche ad ascoltare il dibattito, dopo che si è fatto l'intervento a microfono. Proprio perch conosco le competenze, come diceva il collega Bertola, so che c'è stata l'approvazione in Consiglio comunale quando il Sindaco di Torino era Chiara Appendino, che approvava il protocollo d'intesa che prevedeva il partenariato.
Di conseguenza, mi scusi se utilizzo il tempo della dichiarazione di voto per evidenziare come bisognerebbe conoscere un po' meglio la storia prima di attaccare persone che la storia l'hanno vissuta, perché presenti all'epoca nelle Istituzioni e perché hanno portato avanti una battaglia che non dev'essere sminuita neanche da chi è venuto successivamente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Perugini, per dichiarazione di voto.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Capogruppo che mi ha concesso di fare la dichiarazione di voto su questo provvedimento, in quanto novarese, come altri colleghi in quest'Aula.
A questa dichiarazione, che naturalmente prevede un voto favorevole da parte del Gruppo della Lega, accompagno un paio di considerazioni, che hanno anche una premessa.
Come tutti voi sapete, dal punto di vista personale non sarò più ricandidato, perché ho fatto una precisa scelta professionale e allora così come sempre dovremmo fare quando interveniamo in quest'Aula ed esprimiamo un voto, dobbiamo ragionare ed esprimerci come se fossimo uno dei quattro milioni e 356 mila piemontesi.
Oggi abbiamo sentito, da parte di molti colleghi, dire che tutti abbiamo bisogno di un presidio ospedaliero in più, ovvero un hub come l'ospedale di Novara, peraltro al confine con la Lombardia, per contenere anche questi flussi di mobilità passiva che rappresentano un costo importante. Forse dovremmo proiettare quel costo negli anni, per capire se l'investimento pu contenerlo o addirittura neutralizzarlo. Già questo ci dice che potrebbe essere più vantaggioso portare questa soluzione, che ha visto un maggior costo da parte di Regione, una modifica del piano finanziario, piuttosto che altro.
Nello stesso tempo, ragionando come uno qualunque dei quattro milioni e 356 mila piemontesi, se in quest'Aula sto dicendo - non io, un qualunque soggetto, un qualunque collega - che voglio un ospedale in più, l'unico vero strumento che posso utilizzare per avere questo ospedale è esprimere un voto favorevole a questo atto. Diversamente, indipendentemente dalle considerazioni, tutte legittime, tutte corrette, tutte argomentate, tutte motivate, si rischia di essere parte del problema.
Se, in allora, il Ministro Grillo avesse sbloccato tale operazione, non saremmo qui a discutere e, forse, quei nastri che la collega poco fa diceva li avremmo tagliati tante tante volte.
Se non ricordo male, una delegazione dei colleghi del PD - il Consigliere residente Chiamparino e l'allora Vicepresidente Salizzoni - si interessò e fu proattiva nell'andare a verificare quale fosse l'intenzione del Governo per parte politica, non per parte istituzionale. Evidentemente, c'era la preoccupazione che accadesse che un nuovo presidio ospedaliero in Piemonte ci fosse e prendesse concretezza.
E allora, Presidente, è evidente che, nel momento in cui non sto esprimendo un voto favorevole - qualunque sia il collega in quest'Aula che non lo faccia - vuol dire che non voglio questo ospedale, visti anche i correttivi apportati, mi pare nella massima trasparenza (la delibera è chiara nei numeri e anche nelle motivazioni).
O porti una soluzione o fai parte del problema! La soluzione è stata portata: anche solo rimanere inattivi e non voler partecipare a finalizzare la soluzione vuole dire essere parte del problema. È chiaro che siamo in un particolare momento elettorale, ma un distinguo sulla finalizzazione di un'opera e dell'utile strumento che la delibera che andremo a votare perché sia realizzato, non è accettabile ragionando da uno qualunque dei quattro milioni e 356 mila piemontesi.
"O porti una soluzione o fai parte del problema" non è una mia frase; è una frase di Confucio e tutti sappiamo quale equilibrio volesse mettere nella società e quale fu la sua linea filosofica, visto che filosofi in quest'Aula non mancano.
Pertanto, mentre dichiaro e riconfermo, da parte del Gruppo della Lega, il voto favorevole, rinnovo l'invito, pur rispettando la coerenza del collega Bertola e della collega Frediani, che hanno sottolineato alcune cose con una linea di coerenza assoluta, a votare.
Votare vuol dire finalizzare e lo strumento del partenariato pubblico privato in questo paese ci ha dotato di caserme dei Carabinieri e di tante altre strutture pubbliche che diversamente sarebbero mancate.
Vi riconosco coerenza, vi riconosciamo coerenza anche nell'ultima considerazione della collega Frediani, però votate, perché votare favorevolmente vuole dire dotare il Piemonte e il Quadrante del novarese di una nuova e innovativa struttura sanitaria, peraltro universitaria, quindi vocata anche alla ricerca. Diversamente è folclore e, oggi, quest'Aula e i piemontesi non si possono permettere il folclore, ma hanno necessità di questo ospedale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 339, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 306, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 306, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2024 2026 (Legge di stabilità regionale 2024)", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione.
La parola al relatore di maggioranza, Consigliere Gagliasso.



GAGLIASSO Matteo, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi siamo chiamati ad approvare la legge di stabilità cui, nella giornata di ieri, la I Commissione ha dato via libera con un voto quasi unanime perché una parte delle minoranze era assente, mentre l'altra ha dato il loro contributo alla discussione.
È una legge di stabilità che riporta i vari aspetti che ogni anno ritroviamo nella legge di stabilità.
Devo ringraziare l'Assessore Tronzano e gli Uffici per il lavoro che ogni anno fanno per dare la possibilità a questo Consiglio di approvarla.
Alcuni articoli parlano di rapporto con gli universitari, con le scuole con la possibilità di creare nuovi corsi universitari all'interno delle università piemontesi. Altri articoli, invece, parlano in modo concreto della possibilità di dare un aiuto a tutti quei ragazzi e ragazze che oggi studiano all'università e che all'interno della propria famiglia hanno affrontare problemi importanti, come la perdita di un genitore per un incidente sul lavoro o altro. Sembra una cosa scontata, ma assolutamente non lo è.
Come in tutte le leggi di stabilità, c'è un articolo che fa riferimento al rifinanziamento delle leggi che riguardano le spese regionali, sia a livello annuale che pluriennale.
Ci sono degli articoli che riguardano principalmente il territorio della provincia di Cuneo, ma non solo, anche dell'Astigiano e dell'Alessandrino sul tema della raccolta dei tartufi e sull'implementazione delle zone tartufigene, visto che anche gli investimenti dei privati spesso vengono a mancare. Si dà la possibilità anche a IPLA di continuare a lavorare in quella direzione, che non è una cosa scontata, perché sappiamo quanto pu essere redditiva la coltivazione di quelle piante che danno poi la possibilità di avere un mercato internazionale di tartufo. Nello stesso tempo, sappiamo che gli investimenti in quei territori, anche per altre colture, sono veramente importanti. Lavorare insieme sicuramente dà possibilità a tutti di continuare a lavorare in modo concreto.
Ci sono alcuni articoli che recepiscono le richieste dei Ministeri per alcune modifiche di legge. Modifiche che sono state concordate con gli Uffici regionali proprio per cercare di dare concretezza alle leggi che sono state approvate e modificare alcune leggi che, oggettivamente bisognava modificare per atti normativi che si sono succeduti negli anni.
Ad esempio, è incredibile, ma vero, che in alcune leggi si parla ancora di lire che bisogna trasformare in euro per dare concretezza agli atti che vengono fatti perché ormai la lira non c'è più da qualche anno.
L'articolo 16 è sicuramente molto importante per il nostro territorio. Do lettura della relazione che l'Assessore ha fatto in Commissione: "Si rende necessaria in quanto, con l'attuale formulazione dell'agevolazione dell'aliquota del 2,9% prevista per le organizzazioni di volontariato risulterebbe, di fatto, non applicabile. Infatti, le agevolazioni suddette siano riservate a quei soggetti che svolgono attività diverse da quelle individuate dall'articolo 5, comma 1". Dare la possibilità a tutte quelle associazioni che rendono grande anche il nostro territorio di poter continuare a cooperare e, nello stesso tempo, fare un lavoro concreto e di valorizzazione ai nostri territori, è uno dei mantra che abbiamo sempre ripetuto in questa legislatura.
Non voglio aggiungere altro, se non ringraziare veramente l'Assessore per quello che ha fatto, anche per l'attenzione che ha voluto riservare alla Provincia di Alessandria. Sappiamo che in quel territorio c'è un centro termale importante che aveva bisogno di investimenti, quindi ci sarà un trasferimento direttamente alla Provincia per continuare a lavorare in quella direzione, cioè quella di valorizzare quel centro termale che per tantissimi anni ha reso grande quel territorio e tutta la Regione.
Grazie, Assessore, per il lavoro che ha fatto e grazie per l'attenzione che ha sempre riservata a tutti i territori.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
È aperta la discussione generale.
Ci sono Consiglieri che intendono intervenire in discussione generale? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Farò un breve intervento, per dire alcune cose.
La prima è di carattere generale. Siamo in presenza di una legge di stabilità che, complice il fatto che è l'ultima legge di stabilità, è composta da 36 articoli in cui troviamo tutta una serie di misure e d'interventi più riconducibili a un omnibus che non a una legge di stabilità. È un omnibus che, diversamente dall'omnibus, è finanziato, nel senso che sono tutti interventi che, essendo collegati al bilancio, vengono finanziati.
Di questi interventi, indubbiamente ce ne sono alcuni che possono anche essere condivisi. È già stato citato, ad esempio, il sostegno al settore termale nella Provincia di Alessandria, che credo sia un fatto che vada riconosciuto come positivo.
Su altri interventi si è posto magari rimedio a una legislazione non proprio precisa. Cito l'articolo che corregge il famoso emendamento di cui si è discusso molto, quello dei 500 mila euro che erano stati dati due o tre mesi fa a un'associazione di promozione sociale, tagliando fuori tutte le altre, senza una particolare motivazione. Quell'emendamento è stato corretto, perché era anche illegittimo, e oggi ci ritroviamo con 500 mila euro che vengono dati a tutte le associazioni di volontariato, più tutto il mondo del volontariato. Bisognerà, quindi, mettere mano anche al quantum di questo tipo d'intervento perché, fatto in maniera così generalizzata questa volta, quanto viene messo a bilancio farà sì che ciascun circolo ciascuna organizzazione e ciascuna associazione riceva delle cifre piccole inconsistenti e non di aiuto alla preziosa attività che, invece, questi mondi associativi svolgono.
Questo è un esempio di come si legifera male e si corregge ancora peggio.
Poi è stata citata - vado un po' a braccio - tutta la normativa sui tartufi, sulla quale prendo atto che alcune cose vengono anche migliorate.
C'è tutta la vicenda dei tesserini che viene modificata. Sarà una normativa che, in qualche misura, andrà sperimentata sul campo. Qualche norma credo sia stata anche frutto di un lavoro che l'Assessore ha fatto con varie categorie dei tartufai, ecc. ecc. Sicuramente l'ispirazione che va a tutelare l'aspetto delle aree tartufigene mi sembra corretta. Tuttavia fino a quando non si prenderà realmente atto dei cambiamenti climatici e non si andrà a modificare, anche con una certa radicalità, il calendario di raccolta, questa è una cosa che non va bene, nel senso che ancora oggi abbiamo un calendario di raccolta che, nonostante piccoli ritocchi, è decisamente anticipato rispetto al periodo in cui ci sono i tartufi. Questo è legato, purtroppo, a cambiamenti che non dipendono da noi. Mi sembra che queste norme, in parte, aumentino anche un po' la burocrazia e le valuteremo poi sul campo, confrontandoci con chi opera in questo settore.
Inoltre, ho visto una norma, sulla quale non mi ero soffermato a una prima lettura della legge, che rivede l'articolo 5. Volevo citarla perché sul punto magari l'Assessore potrà essere più preciso, quindi è anche una domanda che pongo all'Assessore. È l'articolo 4, che sostituisce l'articolo 5 della legge n. 16/92, che è quella del diritto allo studio universitario e quindi va a modificare i criteri di erogazione anche delle borse di studio e altre forme di contribuzione. Su tale articolo chiederei all'Assessore, in sede di replica, se potesse puntualizzare meglio le modifiche, perché qui andiamo a collegare alcuni interventi e alcune forme di aiuti in base al reddito, altre per bando o concorso. Pertanto, vorremmo capire meglio qual è la filosofia di questa modifica rispetto al previgente articolo 5.
Mi fermo, perché queste sono le cose che avevo evidenziato nell'analisi della legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Questa legge di stabilità, come diceva il relatore di maggioranza, è un'occasione, come spesso succede, per sistemare grandi e vecchie dimenticanze. Forse ha trascurato il fatto che è anche l'occasione per sistemare un errore caparbiamente commesso da questa Giunta solo pochi mesi fa. Mi riferisco a quanto introdotto all'articolo 17, già ricordato dal collega Marello, che riguardava il contributo straordinario previsto nella legge n. 33 del 2023, destinato a un unico ente di promozione sociale del terzo settore, rispetto al quale oggi si propone una correzione che sostanzialmente riprende i numerosi emendamenti che, da parte dell'opposizione, erano stati presentati a quell'articolo, ma in termini arroganti e probabilmente anche incompetenti, quegli atteggiamenti avevano portato a mantenere quella formulazione.
Non si è dovuto aspettare molto tempo, come la correzione da lire in euro per sistemare la situazione e destinare questi fondi. La correzione avrebbe dovuto anche prevedere qualche elemento di priorità e qualche indicazione su come destinare le risorse, che sono importanti ma possono essere sbriciolate se destinate a una platea molto più vasta, come però è giusto e doveroso che sia dal punto di vista normativo.
Mi sentivo un po' in colpa per non essere andato a fare il lavoro di controllo di quanto previsto dall'articolo 4, ma visto che anche il Consigliere Marello lo ha chiesto, mi unisco alla sua richiesta, visto che non ho fatto i compiti a casa. È anche vero che non abbiamo ricevuto illustrazione, pertanto anch'io chiedo all'Assessore Tronzano di spiegarci le differenze tra l'articolo 4 del presente disegno di legge rispetto all'articolo 5 della legge n. 16 che viene sostituito.
In ultimo, una considerazione sull'articolo 1, rispetto al quale ho presentato un emendamento, sicuramente di valore politico, perché non ho capito bene la ratio di questo articolo, con il quale ovviamente non possiamo delegare la Giunta a funzioni in termini fiscali e tributarie, che sono competenza del Consiglio. Con questo noi autorizziamo la Giunta a compiere un'analisi delle tasse sulle concessioni regionali dell'inizio degli anni Settanta per giungere a una razionalizzazione e semplificazione.
Lo dobbiamo fare con un disegno di legge? Non bastava un ordine del giorno d'invito? Ho il sentore, ma mi potrei sbagliare, che abbia anche un po' un interesse propagandistico elettorale, per poter dire che questa maggioranza e questa Giunta intervengono sulle tasse per razionalizzare e per non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, perché le mani in tasca non sono belle e per tutte quelle cose lì. Magari sto sbagliando e ho preso una cantonata però intanto ne ho voluto sottolineare la non essenzialità, perché qui non c'è niente di imperativo, non si delibera nulla di specifico, ma si autorizza a fare un'analisi che, forse, la Giunta potrebbe fare da sola nella sua autonomia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo in discussione generale. Chiedo anch'io un piccolo approfondimento, oltre a quello che hanno già chiesto i colleghi sull'articolo 29 e sull'articolo 32.
Nell'articolo 29 si parla - non c'è l'Assessore competente Ricca - di una contrazione degli importi per i mutui, eventualmente sugli impianti sportivi. Si dice "contrazione". Vuol dire che il progetto che era stato pensato e ideato dall'Assessorato non ha trovato riscontro e, quindi, per le prospettive c'è una diminuzione perché non vi sono elementi per cui possiamo pensare che le società o i gestori o i Comuni proprietari di impianti sportivi non abbiano possibilità e non ce ne siano. A noi risulta che, invece, ci sono diversi impianti che hanno bisogno di interventi e quella progettualità pensata dall'Assessorato ci aveva portati a condividere quell'impostazione.
Poi, invece l'articolo 32 e spero che l'Assessore mi stia ascoltando.



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



SARNO Diego

Aspetti un attimo. È che noi siamo maschi e facciamo una cosa per volta Assessore, quindi non.



PRESIDENTE

Parli per lei.



SARNO Diego

Assolutamente.
L'articolo 32 rivede l'impegno di spesa, se non erro, sulla questione del mondiale di rally.
Erano previsti 800 mila euro, per un complessivo di 2,4 milioni. Non riesco a comprendere, rispetto alla formulazione, se per quanto riguarda il 2024 l'importo di 1,2 milioni viene aumentato oppure se c'è una diminuzione.



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



SARNO Diego

C'è una diminuzione. Okay.
Così come era scritto, non riuscivo a comprendere, quindi c'è una diminuzione e vorremmo capire come mai c'è una diminuzione del genere visto che c'è stato un dibattito in occasione delle ultime variazioni dell'ultimo bilancio rispetto a questo impegno. C'eravamo detti che potevamo usare queste risorse, messe all'improvviso, per costruire una progettualità diversa sullo sport e sugli eventi, senonché oggi andiamo a diminuire quell'introito.
Forse non avevamo tutti i torti a pensare che quel finanziamento fosse importante, ma eccessivo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Vorrei dire che quando si dice che i conti della Regione Piemonte sono in ordine, lo sono e lo sono realmente. Lo sono anche perché siamo l'unica Regione in Italia il cui rating è stato aumentato; l'unica in Italia. Si partiva da un rating BA2, oggi siamo a un rating BA1. Certificato non dalla Lega, da Cirio, da Cerutti o da Gavazza, ma certificato da Agenzie internazionali di rating che guardano all'affidabilità della nostra Regione: gli unici in Italia.
Mi pare, quindi, che il complesso lavoro svolto in questi anni abbia dato dei frutti importanti, nonostante l'eredità pesantissima dei derivati, di quelle "schifezze" finanziarie che pesano ancora sul bilancio regionale.
Nonostante tutto, nonostante il momento storico che viviamo, abbiamo avuto ringrazio l'Assessore Tronzano e gli Uffici per questa grande e importante garanzia, che è patrimonio di tutti i cittadini, delle imprese di chi lavora con Regione Piemonte e del tessuto produttivo che vede un Piemonte che avanza nel rating - una Regione con più stabilità e i conti a posto.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ho solo tre minuti, Presidente, me servirebbero dieci. Magari faccio un intervento in due parti, Presidente?



(Commenti fuori microfono)



BERTOLA Giorgio

Appunto, siamo a ridosso della sospensione. Non era una questione di Regolamento.
Intervengo oggi pomeriggio, Presidente?



PRESIDENTE

Mi scusi, ma facevo due cose e questa è la terza. Per smentire Sarno svolgevo due attività.
Poiché manca un solo minuto, sospendiamo la seduta, che riprenderà alle ore 14 con l'esame dei question time. Successivamente, riprenderemo la discussione generale sulla legge di stabilità.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.58)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori riprendono alle ore 14.09 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1760 presentata dal Consigliere Mario Giaccone, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi fornirà risposta scritta; interrogazione a risposta immediata n. 1762 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1763 presentata dal Consigliere Ivano Martinetti, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1765 presentata dalla Consigliera Silvana Accossato cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1767 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
1764 presentata dal Consigliere Maurizio Marello, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1766 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1761 presentata dal Consigliere Alberto Avetta, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha cinque minuti a disposizione per la risposta e non sono previste repliche.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1763 presentata da Martinetti inerente a "Stato di attuazione del programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all'amianto"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1763.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Ho presentato quest'interrogazione a risposta immediata che fa il paio con l'ordine del giorno di cui ho chiesto l'inserimento stamattina.
È una problematica che sto affrontando insieme al Consigliere Marello, con cui abbiamo incontrato una serie di associazioni che si occupano di persone ex esposte ai lavori che comprendevano l'utilizzo dell'amianto.
Il tema dell'esposizione all'amianto continua a essere rilevante in Italia e anche nella nostra Regione, che ospita il tristemente famoso ex stabilimento Eternit di Casale Monferrato, oltre ad altri stabilimenti come la ex FIAT Ferroviaria di Savigliano.
Uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che il carico sanitario in Italia stimato ammonta a circa 4.400 decessi all'anno dovuti all'esposizione ad amianto nel periodo 2010-2016, di cui 3.860 uomini e 550 donne.
Sono passati ormai oltre trent'anni dall'approvazione della legge 257/92 che ha messo al bando l'uso dell'amianto nel nostro paese, ma in Piemonte sono ancora molte le persone che hanno lavorato nelle aziende di produzione e lavorazione e che, comunque, hanno frequentato luoghi in cui l'amianto era ancora presente.
Il mesotelioma pleurico, una patologia causata anche dall'esposizione all'amianto, presenta un periodo d'incubazione che arriva anche a superare i 25 anni e se riconosciuto e diagnosticato entro breve tempo può essere curato in maniera adeguata.
Qualche anno fa ho partecipato a un seminario sull'amianto a Bruxelles, in cui gli esperti paventavano l'ipotesi che, avendo questo mesotelioma un periodo d'incubazione veramente lungo, si potesse prevedere un picco negli anni che stiamo affrontando.
A distanza di oltre 15 anni dall'approvazione di una legge regionale che doveva sorvegliare e monitorare le problematiche dei cittadini e delle persone esposte all'amianto, dalle notizie che abbiamo sembra che sia tutto fermo.
La domanda molto semplice che rivolgiamo all'Assessore è di sapere qual è lo stato attuale di attuazione del programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all'amianto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Ivano Martinetti per l'illustrazione.
La Giunta regionale ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
In premessa, voglio dire al Consigliere Martinetti che sono d'accordo sul fatto che da molti anni, purtroppo, sulla sorveglianza degli ex esposti non si fa molto, ma devo dire, con un certo orgoglio, che questa Giunta ha stanziato 14 milioni di euro per il nuovo Piano della prevenzione all'interno del quale è compreso tutto il programma di sorveglianza per gli ex esposti all'amianto.
In particolare, il protocollo regionale per la sorveglianza degli ex esposti all'amianto, approvato dalla Giunta regionale nell'ambito del Documento strategico sulla tutela della salute e sicurezza del lavoro che citavo in premessa, prevede la possibilità, per tutti i soggetti che nella loro vita lavorativa sono venuti a contatto con la sostanza, di pre-aderire volontariamente al programma di sorveglianza in esenzione di spesa, quindi gratuitamente, secondo le differenti modalità previste, tra cui l'utilizzo in autonomia della piattaforma regionale "Salute Piemonte". Possono quindi, iscriversi sul sito di "Salute Piemonte", con la sottoscrizione di un modulo, nel rispetto della tutela dei dati personali dell'interessato.
Questa preadesione verrà avviata il 28 aprile prossimo venturo, previo esame del documento in IV Commissione, già valutato da tecnici, e sarà gestita, a livello regionale, dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, tramite il Centro di riferimento per l'epidemiologia e la prevenzione oncologica in Piemonte, nel quale troverà sede l'elenco regionale dei soggetti ex esposti, ai sensi dell'articolo 8, comma 2, della legge 30 del 2008.
L'attività di sorveglianza sanitaria sarà offerta dagli SPreSAL di tutte le aree del Piemonte - ripeto - con il supporto sia della struttura complessa di medicina del lavoro, rischio occupazionale ospedaliero della Città della Salute e della Scienza (che fa da capofila), sia di altre strutture sanitarie, mediante accordi e convenzioni con gli SPreSAL, che si occuperanno della presa in carico dei soggetti.
La sorveglianza sanitaria prevede, anche in accordo con l'intesa Stato Regioni, l'erogazione di prestazioni sanitarie di primo e secondo livello con controlli periodici, per tutti i soggetti rispondenti ai criteri relativi alla cessazione dall'esposizione d'amianto.
Per riepilogare, le strutture competenti all'erogazione dell'attività di sorveglianza saranno anche potenziate mediante l'erogazione di specifici finanziamenti già previsti dalla DGR 980-40 del 29 dicembre 2023 "Approvazione del documento, tutela della salute e sicurezza del lavoro.
Documento strategico 2024-2026" per i dipartimenti di prevenzione, che fornisce tutte le linee d'indirizzo strategiche, definendo anche i programmi di prevenzione triennale per gli anni 2024-2026 finanziati con i fondi regionali derivanti dalle sanzioni amministrative, ex decreto legislativo n. 758 del 1994.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Presidi socio-assistenziali pubblici e privati

Interrogazione a risposta immediata n. 1762 presentata da Canalis, inerente a "Tagli sui pannoloni agli anziani ospiti delle RSA"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1762.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione, la Consigliera Monica Canalis.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'Assessore sa bene che in questi anni mi sono occupata tanto di anziani e di RSA e spesso abbiamo avuto occasione di confrontarci, quindi anche questo mio ultimo question time della legislatura non poteva che essere dedicato a questo argomento.
In particolare, vorrei chiedere alla Giunta regionale ragguagli in merito alla fornitura gratuita dei cosiddetti pannoloni, cioè dei dispositivi per l'incontinenza, che le nostre ASL erogano alle strutture residenziali dove vivono più di 35 mila anziani piemontesi, perlopiù non autosufficienti.
Cos'è accaduto nei mesi scorsi? A differenza dei quantitativi che venivano distribuiti in passato, con la DGR dello scorso 11 dicembre quei quantitativi sono stati ridotti con notevoli conseguenze non solo per le strutture che hanno dovuto inviare delle comunicazioni alle famiglie di quegli anziani per chiedere loro di contribuire maggiormente alle spese di accoglienza, ma anche per gli anziani e le famiglie. Ci sono dei costi in più a carico degli utenti e, tra l'altro, tutto questo è avvenuto senza la necessaria concertazione. Immaginiamo che l'Assessore avesse delle ragioni ma queste ragioni non sono state, a nostro modo di vedere, sufficientemente condivise e concordate con le famiglie e con i gestori delle strutture residenziali assistenziali.
Poiché stiamo parlando di tante persone, molte delle quali hanno anche delle condizioni sociali piuttosto fragili (ci sono numerose situazioni di delicatezza familiare); visto che i dispositivi per l'incontinenza rappresentano un ottimo strumento per prevenire le piaghe da decubito e altre conseguenze molto negative relative alle patologie di questi anziani facciamo appello e chiediamo se si può fare una retromarcia o, comunque, se si può apportare qualche correttivo rispetto alla DGR dello scorso dicembre.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
La deliberazione n. 12-7878 di dicembre 2023, che deriva dall'applicazione dei criteri nazionali, ha rivisto per tutti gli assistiti in carico, sia quelli a domicilio, sia quelli ospiti di strutture, i criteri di prescrittibilità riferiti ai prodotti a maggiore assorbenza, inseriti tra quelli a carico del servizio sanitario, poiché tali prodotti possiedono caratteristiche tecniche tali da permettere l'utilizzo in numero inferiore a quello previsto dalle precedenti linee guida che sono state modificate a livello nazionale.
Non avrebbe senso e non sarebbe possibile prevedere prodotti a maggiore assorbenza attualmente previsti sul mercato, comunemente definiti prodotti notte, senza rivedere l'organizzazione nella gestione dei presìdi.
I prodotti a maggior assorbenza prevedono un uso appropriato solo durante la notte, riservando alla gestione dell'incontinenza durante il giorno i prodotti a minore assorbenza, ma con un cambio più frequente.
Poiché dalla lettura e dai dati in nostro possesso sembra che la problematica emerga con riferimento alle strutture e non tanto per gli assistiti a domicilio, probabilmente è sufficiente che la RSA si attivino anche con il supporto degli aggiudicatari della gara, per organizzare in modo diverso e più appropriato l'utilizzo delle varie assorbenze previste dalla gara.
Tuttavia siamo disponibili, se ci fossero delle problematiche insormontabili, a farci parte diligente per la risoluzione dei problemi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Nomine - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1765 presentata da Accossato inerente a "Direttore dell'istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Forse si è trattato di una nomina imprudente?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1765.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Silvana Accossato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
L'interrogazione deriva dalla lettura di un articolo pubblicato dal quotidiano "La Stampa" del 13 marzo 2024, da cui abbiamo appreso che l'attuale Direttore dell'Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta sarebbe indagato per peculato, truffa e danneggiamento.
La vicenda risalirebbe a episodi tra giugno 2013 e novembre 2022, quando il professionista era in servizio all'Istituto zooprofilattico di Umbria e Marche con la qualifica di Direttore.
Ovviamente nell'interrogazione, in una seduta pubblica, non entriamo nel merito della vicenda rinviando agli articoli di stampa che abbiamo menzionato sia il dettaglio sia le contestazioni che la Procura competente ha mosso; non è nostra intenzione mettere l'attenzione su posizioni giudiziarie di cui non c'è ancora conclusione e, ovviamente, ribadiamo che ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente provata. Tuttavia rimane un fatto: stiamo parlando del Direttore di un importante istituto a nomina anche della Regione Piemonte perché è una nomina concertata essendo Istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
Rilevato che la nomina da parte della Giunta - questo lo abbiamo verificato è stata ritardata formalmente due mesi dopo l'annuncio ai giornali lasciando presupporre forse qualche approfondimento e qualche verifica l'interrogazione è per conoscere se e quali valutazioni la Giunta ha posto o intenda porre in essere a seguito della pubblicazione di questi articoli e, ovviamente, del contenuto appreso.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Già nell'interrogazione c'è la risposta. Si rileva che le indagini riportate dagli articoli di stampa a carico del Direttore dell'Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta fanno riferimento a contestazioni rispetto alle quali non è concluso l'iter giudiziario di accertamento di responsabilità e che risultano chiaramente di molto anteriori rispetto al momento di presentazione della candidatura, che è stata presentata nel settembre 2022, da cui non si rilevava alcuna criticità.
La Giunta ha proposto la nomina del Direttore inserito in un elenco di sei dirigenti, tutti ritenuti idonei da parte di una Commissione nominata secondo quanto previsto dalla normativa, sulla base di valutazioni esperienza e competenza. La nomina del Direttore dell'Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta viene proposta dalla Regione Piemonte, ma dev'essere approvata formalmente dalla Regione Liguria e anche dalla Regione Valle d'Aosta, nonché vidimata dal Ministero della Salute. Quindi, si tratta di una procedura che, indipendentemente dalle notizie di un avviso di garanzia, richiede la consultazione e le valutazioni politiche, oltre che tecniche, da parte di diverse Amministrazioni regionali e nazionali, per cui non sono previsti dei tempi predeterminati. Due mesi sono davvero il minimo per poter fare queste valutazioni.
Noi siamo comunque garantisti, quindi fino a che non ci sarà una sentenza passata in giudicato, per noi il Direttore non è in discussione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Icardi per la risposta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.26, riprende alle ore 14.29)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1767 presentata da Disabato inerente a "Taglio fondi PNRR per la sicurezza sismica ospedaliera - chiarimenti" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1767.
Su richiesta dell'interrogante, Consigliera Disabato, viene fornita risposta scritta, in accordo con la Giunta.


Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 1764 presentata da Marello, inerente a "Autostrada A33 Asti-Cuneo: a quando il completamento?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1764.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Saluto l'Assessore Gabusi.
Non potevo non dedicare quest'ultimo question time, forse, a disposizione a uno dei temi su cui più l'ho interrogata in questi cinque anni, e cioè l'Autostrada Asti-Cuneo A33, dando atto del fatto che, dall'inizio della legislatura a oggi, ne abbiamo un pezzo in più, cioè il lotto 2.6, mi pare sia il sub-b), quello che da Alba va fino all'ospedale di Verduno.
In questi giorni, c'è stato molto dibattito sul tema delle modalità di pagamento e cioè l'istituzione del pagamento attraverso i portali e quant'altro, che doveva entrare in funzione il 1° marzo, ma che è stato posticipato a settembre.
Tuttavia, l'interrogazione non verte tanto su questo tema, su cui nei mesi prossimi si avrà modo di fare ulteriori approfondimenti, tenuto anche conto che, obiettivamente, questo sistema di pagamento sta preoccupando molto la popolazione, in quanto se, da un lato, è sicuramente più sbrigativo, un "modo di guidare più libero", come viene propagandato dai manifesti dall'altro obbligherà tutti, anche quelli che usano poco l'autostrada, a dotarsi di Telepass, altrimenti i sistemi di pagamento, online o attraverso i bollettini postali, eccetera diventano oltremodo disagevoli per tutti.
Non è questo però il tema dell'interrogazione, perché il tema verte sull'ultimazione.
Ci troviamo ora di fronte all'ultima parte del lotto su cui si sta lavorando, che va da Verduno al moncone di Cherasco. Nell'ottobre dello scorso anno, quando è stato inaugurato l'ultimo tratto appena terminato, la Giunta, attraverso il Presidente e attraverso anche lei, Assessore, aveva detto che sarebbe stato ultimato entro il 2024. Inoltre, c'è tutto il tema che riguarda il restyling della tangenziale di Alba, che verrà utilizzata come da accordi presi nel 2012, quando ero il Sindaco della Città, e dei lavori che devono essere eseguiti; ho appreso da qualche comunicato che lei ha parlato del 2026. Certo è che oggi abbiamo una situazione, anche del manto stradale, assai compromessa, quindi volevo capire, attraverso l'interrogazione, quando verrà ultimata la ristrutturazione della tangenziale albese, che è parte integrante dell'Autostrada A33.
In sostanza, vorrei sapere quando potremo finalmente percorrere la tratta che parte da Asti e che arriva a Cuneo, senza dover uscire dall'autostrada.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Leggerò alcune note tecniche, per poi fare un piccolo riassunto finale.
In riferimento al lotto 2.6 a) si precisa che, in data 24 novembre 2023, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso la determinazione in conclusione della Conferenza dei Servizi, che ha determinato la localizzazione dell'opera.
Nel frattempo, la società concessionaria ha acquisito la maggior parte dei terreni interessati all'opera mediante la sottoscrizione di preliminari accordi di cessione, stipulati in applicazione dei criteri della procedura espropriativa previsto dal testo unico degli espropri.
Inoltre, in data 6 novembre ha effettuato la consegna parziale dei lavori in via anticipata per alcune attività propedeutiche, che si possono vedere passando sul nostro territorio: tracciamenti topografici, esecuzione delle indagini archeologiche, preparazione delle aree con asportazione del soprassuolo, realizzazione delle recinzioni, eccetera.
Ciò detto, ed è dimostrato dai fatti che, appunto, hanno anticipato queste lavorazioni, la volontà della società e, naturalmente, di tutti noi è di rendere l'opera percorribile nel più breve tempo possibile e confermiamo entro il 2024.
Naturalmente, con una specifica: l'adeguamento della tangenziale non la rende impercorribile, cioè noi sappiamo bene, ed è la nota che vorrei fare spiegando che l'adeguamento della tangenziale è partito il 26 aprile 2022 con l'istanza di valutazione preliminare dell'opera, ai sensi dell'articolo 6, comma 9, del decreto legislativo 152/2006 e che, in data 28 giugno, il MITE (ai tempi, MITE) ha eseguito l'istruttoria per far partire la valutazione d'impatto ambientale, che è attualmente in corso, il 28 dicembre 2022.
Ciò non toglie che quando diciamo "percorribile" sappiamo bene che vuol dire anche in pendenza dei lavori sulla tangenziale e questa è la seconda considerazione del Consigliere Marello che non è esattamente precisa: "Quando potremo percorrere l'autostrada Asti-Cuneo senza uscire sulla tangenziale?". Mai, perché sarà sempre tangenziale, quindi.



(Commenti del Consigliere Marello)



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

No. Potremo percorrerla quando sarà finito il lotto 2.6.
Altrimenti, si ingenerano degli.



(Commenti del Consigliere Marello)



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Lo dico soprattutto per chi ci ascolta e per chi leggerà i verbali: sarà sempre tangenziale.
Questo è un tema importante, perché ci ha consentito di eliminare tutti i dubbi sulla percorrenza dei mezzi agricoli e ci ha consentito di mantenere gratuito quel tratto di tangenziale.
L'altro errore del Consigliere Marello, in questo caso tecnico, è che non è vero che bisogna avere per forza il Telepass per il Free flow.
Intanto, non è vero, come riportato o, anzi, come è alluso nell'interrogazione, che ci sarà un aumento di costi: 2,70 euro rimarranno tali.



(Commenti del Consigliere Marello)



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Infatti, non è vero e questa è la domanda.
Inoltre, la sua considerazione sul Telepass non è corretta e non è veritiera, perché c'è il sistema di pagamento "Conto Targa" e devo dire che il Comune di Alba, insieme agli altri Comuni, hanno fatto un bell'opuscolo che spiega bene quali sono le possibilità. Ci sono altre possibilità oltre il Telepass: non sarà necessario avere il telepass e, quindi, non si pagheranno gli oneri bancari. Inoltre, c'è il sistema "Conto Targa", che permette di effettuare il pagamento attraverso la carta di credito esattamente come con il Telepass.
Credo che il percorso sia decisamente avviato e che sia tracciato onestamente, credo che possiamo riconoscere tutti, passando di lì e vedendo che si sta lavorando, che il percorso è definito.
Sul tema dei pedaggi, abbiamo chiarito non soltanto la gratuità della tangenziale, ma anche dell'uscita di Verduno che, ribadiamo come si pu plasticamente vedere con il portale di smarcamento, che è stato inserito per l'ospedale di Verduno.
Credo, quindi, che l'interrogazione del Consigliere sia stata opportuna per ribadire che quanto avevamo annunciato è in linea con le previsioni.



(Commenti del Consigliere Marello)



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Sui tempi della tangenziale, la Conferenza dei Servizi è ancora in corso e quindi, il 2026 è un tempo realistico; naturalmente, dal momento in cui finirà la valutazione d'impatto ambientale.
È realistico pensare a 18 mesi di lavori, ma che naturalmente non interromperanno la percorrenza; al limite, alcuni tipi di lavorazioni prevedranno il senso unico, diciamo la restrizione della carreggiata quindi il passaggio in una corsia piuttosto che in un'altra, ma mai questa è una richiesta che il Comitato di supporto ha fatto in una prima fase e che sembrava non potesse essere accolta - interrompendo la tangenziale, perché un ex Sindaco di Alba sa cosa vuole dire interrompere la tangenziale in qualsiasi periodo dell'anno, in alcuni periodi maggiormente difficoltoso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1760 presentata da Giaccone inerente a "Adrenalina auto iniettabile" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1760.
L'interrogante, Consigliere Giaccone, in accordo con la Giunta regionale chiede risposta scritta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione) - Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 1766 presentata da Frediani inerente a "Mancato rispetto di quanto stabilito da TELT &SITAF per la gestione del materiale del cantiere di San Didero. Cosa intende fare la Regione?"


PRESIDENTE

Esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1766.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'interrogazione, come già recita il titolo, cerca di fare luce su un comportamento di TELT &SITAF rispetto a delle prescrizioni contenute in un documento che definisce come debbano essere gestiti i materiali in uscita e in entrata del cantiere di San Didero.
Banalmente, noi in Valle abbiamo notato un aumento del traffico di camion camion di un certo tipo, camion che trasportano terra: sono tutti molto simili come aspetto, quindi non fatichiamo a riconoscerli, e poi hanno tutti lo stesso marchio della stessa ditta (noi siamo piuttosto attenti ai movimenti sul territorio). Capita di incontrare, nel raggio di pochissimi chilometri, cinque o sei camion in colonna, quindi è un aumento decisamente notevole su strade statali mai particolarmente intasate da un traffico di questo tipo.
I tragitti indicati nel documento che ho citato prima sono destinati, in particolare, a tre siti: il primo è un sito che si trova a Rondissone, il secondo è la Cave Druento, il terzo è a San Giorgio Canavese.
Sono tutti e tre siti individuati nel documento citato e per raggiungerli sono indicati anche degli itinerari ben precisi. Sono itinerari che prevedono l'utilizzo dell'autostrada.
Proprio nel documento sottoscritto da TELT &SITAF è scritto che dev'essere assolutamente evitato l'impatto sulle strade statali, ma bisogna utilizzare, fin dove è possibile, ovviamente fino all'ultimo tratto.
Probabilmente le condizioni di altri siti saranno differenti, però per quello che riguarda Caselette, piuttosto che il sito di San Didero, le uscite sono molto vicine ai siti di destinazione, per cui stupisce un po' vedere questo traffico sulla strada statale.
Abbiamo una grossa preoccupazione dal punto di vista della sicurezza - è stato anche segnalato da un amministratore della Val di Susa che ha visto il rovesciamento di un camion sul suo territorio comunale e ha espresso le sue rimostranze, ma senza avere particolare ascolto - perché molto spesso questi camion entrano nelle rotonde come se fossero soli al mondo e, avendo una stazza piuttosto notevole, il rischio di incidente è piuttosto alto.
C'è poi un timore legato alla salute, quindi all'aumento di inquinamento per questo traffico così ravvicinato ai centri abitati, oltre ad avere anche qualche perplessità sul materiale trasportato perché, a domanda precisa durante il sopralluogo con la II Commissione nel cantiere, rispetto allo spostamento di alcuni cumuli contenenti rocce che contengono amianto (non possiamo dire amianto, ma usare queste circonlocuzioni che tranquillizzano), TELT ha detto: "Noi non sappiamo dove sono stati smaltiti perché ci sono degli appalti", che è come dire che non abbiamo il controllo di tutto.
Tutte queste situazioni messe insieme preoccupano la popolazione. Credo sia giusto che la Regione si occupi di queste preoccupazioni anche attraverso come ho specificato nella domanda, gli enti preposti al controllo.
La domanda dell'interrogazione è capire quali siano gli interventi che s'intendono mettere in atto per verificare la situazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta regionale ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Presidente.
Il Parere CTVIA 4524 del 17 aprile 2023, formalizzato con Determina Ministeriale 227 del 5 maggio 2023 - ID VIP 4464, relativo alla rilocalizzazione dell'autoporto nei Comuni di San Didero e Bruzzolo Progetto esecutivo e Aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo, ne ha approvato i contenuti e le modalità operative.
In particolare il PUT ha approfondito le tematiche relative all'impatto dei viaggi rispetto alla viabilità pubblica ed ha evidenziato effetti trascurabili sia dal punto di vista acustico sia emissivo rispetto ai volumi di traffico esistenti e alla capacità effettiva dei tracciati stradali.
Ne consegue l'obbligo per TELT e per l'impresa esecutrice di attenersi alle disposizioni ivi contenute, attuando le prescrizioni operative previste e garantendo la trasmissione al MASE, competente per materia, dei documenti attestanti la corretta applicazione dei dettami normativi.
Si ricorda, infatti, che ai sensi del decreto ministeriale 161/2012, la Regione Piemonte non è ente competente sul tema della gestione delle terre e rocce da scavo.
Pur non avendo ricevuto segnalazioni in merito (in questo caso parlo della Regione Piemonte, non so dove siano state le altre segnalazioni della Consigliera o dall'amministratore), Regione Piemonte intende istituire un tavolo con i Comuni interessati dai cantieri TELF per il coordinamento di opportuni interventi atti a risolvere eventuali criticità causate dal traffico dei mezzi pesanti sulla viabilità locale, nonché a sollecitare un maggiore controllo da parte di TELT sulle attività svolte tramite committenze delegata.
Devo dire che con i Comuni c'è un tavolo aperto e non è mai stata fatta alcuna segnalazione. È un po' oltre le nostre competenze, ma pienamente consapevoli del fatto che l'impatto dei viaggi dei mezzi pesanti e comunque, di quel cantiere su quel territorio, non può essere trascurato siamo disponibili a incontrarci in un tavolo.
Se la Consigliera Frediani volesse indicare il nostro Assessorato e la nostra Direzione all'amministratore o alle amministrazioni che vogliono segnalarci questi fatti, potremmo farlo compiutamente e non solo su segnalazioni che in questo momento non sono state registrate dal nostro Assessorato.
Siamo ben disponibili ad attuare questo tavolo.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1761 presentata da Avetta, inerente a "Linea Ivrea-Torino: l'emergenza continua"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1761.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Avetta.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente; grazie, Assessore.
Ripartiamo da dove eravamo rimasti, ripartiamo dalla linea ferroviaria Ivrea-Torino. Una linea che da anni è caratterizzata, lo sa bene l'Assessore, ogni giorno da forti disagi: i treni subiscono ritardi quotidiani, in particolare nelle ore mattutine e nelle ore serali e i posti a sedere, com'è noto, sono del tutto insufficienti rispetto al numero dei passeggeri. Questa condizione disagevole, in particolare per i pendolari che viaggiano tra Torino e Ivrea, è aumentata in modo significativo con l'introduzione di treni bimodali cui, come sappiamo, non si possono aggiungere carrozze. In questi casi, ormai quotidiani, il numero dei viaggiatori è tale da ostruire ogni passaggio all'interno delle carrozze con evidenti problemi di sicurezza che si aggiungono a comprensibile malessere e disagio da parte delle persone che viaggiano su quei convogli.
Lunedì 4 marzo il treno 2714 delle 7.41 da Ivrea a Torino era stracolmo (era un treno bimodale "piccolo", non raddoppiato), così come quelli di giovedì 14 (treno 2739 delle 18.25 da Torino) e venerdì 15 marzo (treno 2716 delle 8.41).
Com'è noto, Assessore, su questo tema ci siamo confrontati più volte nei mesi scorsi, mettendo a fattor comune il fatto che la linea per i lavori di elettrificazione verso Aosta si ferma a Ivrea ed era stato annunciato dall'Assessore il rinforzo con la doppia composizione nelle ore di punta. A noi pare che questo non stia accadendo.
Interroghiamo l'Assessore per capire con quali tempistiche e con quali modalità la Giunta pensa di dare una risposta a quei disagi e a quei forti disservizi che i pendolari da anni denunciano ogni giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Avetta ha ricordato la storia della linea ferroviaria in oggetto ma ricordo che, com'è ben comprensibile a tutti, anche se a volte si vuol far passare un messaggio un po' diverso con i pendolari (lo capiamo ancora di più vicino alla scadenza elettorale), i treni della linea Ivrea Aosta sono mezzi comprati, messi in servizio e pagati dalla Regione Valle d'Aosta. A oggi i treni si attestano a Ivrea e non più ad Aosta a causa dei lavori sulla linea. Per questo motivo, anche questa traccia ferroviaria viene organizzata e gestita dalla Regione Valle d'Aosta.
Dal 3 gennaio 2024 si è verificato, come il Consigliere Avetta ha citato che solo tre treni in 70 giorni non sono risultati in doppia composizione.
Come concordato tra Trenitalia Valle d'Aosta, Regione Valle d'Aosta e Regione Piemonte, tutti i treni delle ore di punta viaggiano in doppia composizione: Torino Porta Susa 5.25-Ivrea 6,13; Ivrea 6.41-Torino Porta Nuova 7.35; Ivrea 7.41-Torino Porta Nuova 8.40; Torino Porta Susa 16.25 Ivrea 17.22; Torino Porta Susa 17.30-Ivrea 18.22; Ivrea 18.41-Torino Porta Nuova 19.35; Ivrea 19.41-Torino Porta Nuova 20,35; Torino Porta Susa 22.25 Ivrea 22.13.
Può capitare, naturalmente, a causa di manutenzioni cicliche o ad altri inconvenienti tecnici, che alcuni convogli abbiano subito una riduzione di carico. Nella fattispecie si tratterebbe esclusivamente di tre in dieci giorni, in un totale di 70 giorni su 700 treni.
La volontà delle amministrazioni e del gestore del servizio è stata rispettata e sarà perseguita per i prossimi due anni. Con l'elettrificazione cambierà lo scenario e quindi anche la Valle d'Aosta avrà la possibilità di mettere in servizio treni elettrici, cambiando la percezione, la fruibilità e la comodità della linea oggetto dell'interrogazione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi, per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.15 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 12.58.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 14.50 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.28)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Franco Ferrara, scomparso il 10 dicembre 2023


PRESIDENTE

Franco Ferrara è scomparso il 10 dicembre 2023, a 83 anni: è stato Consigliere regionale nella IV e V Legislatura.
Nato a Torino il 31 agosto 1940, dottore commercialista, ha insegnato legislazione tributaria alla Scuola di Amministrazione aziendale di Torino e alla Scuola di Tecnologia presso La Spezia.
Capogruppo del Partito Repubblicano Italiano al Comune di Torino dal 1980 al 1985, è stato Assessore al commercio dal gennaio 1985. Consigliere regionale dal 1° agosto 1985, eletto nella circoscrizione di Torino nella lista del Partito Repubblicano Italiano, ha ricoperto l'incarico di Presidente del Gruppo repubblicano, Presidente della Commissione artigianato e commercio e componente della Commissione bilancio.
Rieletto in Consiglio regionale nella V Legislatura, è stato Presidente del Gruppo Partito Repubblicano Italiano fino al 1993. Componente delle Commissioni agricoltura, urbanistica, bilancio e sanità, dal 1993 è stato Presidente della Commissione speciale d'inchiesta sulle procedure e gestione degli appalti nelle opere pubbliche.
Con il Consiglio regionale del Piemonte ha sempre mantenuto uno stretto rapporto, sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative dell'Associazione tra gli ex Consiglieri, con il ruolo di tesoriere.
Uomo dal tratto pacato e mai polemico, sempre disponibile nel mettere a disposizione della comunità e dell'Amministrazione le proprie competenze professionali, era benvoluto e stimato da tutti.
Alla moglie Maria Rosa e alla figlia Raffaella desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del già Consigliere regionale Franco Ferrara.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.31, riprende alle ore 15.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 306, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 306, inerente a "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2024-2026 (Legge di stabilità regionale 2024)", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella sessione antimeridiana odierna è stata svolta la relazione di maggioranza ed è stata avviata la discussione generale con gli interventi dei Consiglieri Marello, Accossato, Sarno e Preioni.
Prima della sospensione, si era prenotato per intervenire il Consigliere Bertola.
La parola al Consigliere Bertola, in discussione generale.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Riprendiamo dunque la discussione generale sul disegno di legge n. 306 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2024 2026", e delle norme collegate.
Chiaramente, è un disegno di legge di stabilità che, per le sue caratteristiche e anche, se vogliamo, per il periodo in cui viene presentato, cioè a ridosso di una scadenza elettorale, come già sottolineato da alcuni colleghi, assume più le caratteristiche di un disegno di legge omnibus, dove ci sono articoli che hanno una rilevanza finanziaria e non sono a invarianza finanziaria, quindi non possono essere in un omnibus ma, appunto, trovano spazio in un provvedimento simile.
È un provvedimento con diversi articoli, quindi un'analisi punto per punto rischia di essere piuttosto difficile e discontinua. Del resto, in Commissione sono stati approvati anche degli emendamenti, due dei quali personalmente condivisi e votati favorevolmente, come quelli relativi all'adeguamento retributivo di due dei nostri Garanti: quello dei diritti delle persone private della libertà personale e quello dei diritti dell'infanzia.
Il testo che approda in Aula, dicevo, è piuttosto variegato nel suo contenuto e preferiamo soffermarci su due articoli che abbiamo trovato particolarmente critici, sia per il loro contenuto sia per la loro provenienza e per la loro storia, in particolare, di uno.
Anch'io sottolineo la carenza di contenuto normativo dell'articolo n. 1 che titola "Disposizioni in materia di tasse sulle concessioni regionali" perché, a nostro avviso, affermare che la Giunta regionale è autorizzata a operare un'analisi, compatibilmente con gli equilibri di bilancio, al fine di giungere alla razionalizzazione e alla semplificazione delle stesse nell'interesse del cittadino contribuente, per noi è qualcosa che non dovrebbe nemmeno essere scritto in una legge. Come ha detto qualcuno sembra più il contenuto di un ordine del giorno o, meglio, cosa pu sembrare? Una legge delega? È come se facessimo una legge delega alla Giunta regionale.
La legge delega è un atto che in Consiglio regionale non esiste, a differenza di quanto accade in Parlamento. Inoltre, la Giunta regionale è già autorizzata a fare una ricognizione simile per poi emanare provvedimenti che saranno necessariamente dei disegni di legge, quindi non ha bisogno dell'autorizzazione per mezzo di una legge. Probabilmente, ha ragione chi dice che sembra più un articolo con contenuti vendibili dal punto di vista della comunicazione, come per dire: "Stai tranquillo, magari qualche tassa verrà razionalizzata e quindi verrà ridotta".
L'altro aspetto che volevo sottolineare, come hanno già fatto alcuni colleghi, è quello presente all'articolo n. 17.
Alcuni mesi fa, nell'aula di questo Consiglio, si era consumato un episodio a mio avviso gravissimo. Durante la discussione su un assestamento di bilancio, si era deciso di assegnare un contributo di 500 mila euro a un unico soggetto, a un'unica organizzazione di volontariato e associazione di promozione sociale; ripeto, a un solo soggetto. Cosa che, oltre a essere piuttosto discutibile dal punto di vista politico, era abbastanza illegittima dal punto vista formale, perché è difficile immaginare che si dia un contributo a un unico soggetto in un mondo dove ci sono diversi soggetti con lo stesso tipo di finalità. Questo è quanto ha fatto la Giunta regionale.
Senza troppo sottolinearlo - noi però abbiamo letto il disegno di legge e ce ne siamo accorti - è stato inserito l'articolo n. 17 che, appunto, al comma 1 recita: "La rubrica dell'articolo 23 della l.r. 33/2023 è sostituita dalla seguente: 'Contributo straordinario alle associazioni di promozione sociale iscritte al RUNTS)'". Si va quindi a modificare la rubrica dell'articolo n. 23 della legge regionale n. 33/2023, sostituendola con un contributo straordinario alle associazioni di promozione sociale iscritte al Registro Unico, appunto estendendo quel tipo di contributo a tutte le organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale, magari senza specificare il tipo di attività che sono finanziate ma stabilendo un contributo generale di 500 mila euro.
A questo punto, visto che non andiamo più a finanziare un solo soggetto, ma una pluralità, immaginiamo che ci saranno dei bandi e ci viene da dire che magari, sarebbe stato meglio aumentare un po' l'importo, da una parte, e dall'altra specificare meglio quali attività si andavano a finanziare affinché non ci fosse una pioggia di piccoli contributi a una miriade di soggetti, ma contributi finalizzati a una platea di soggetti non unica, ma composta da un numero sufficiente di soggetti per garantire sia un equilibrio a tale importo erogato, sia la spendibilità e l'effettività di progetti finanziati.
Come dicevo, su questo provvedimento e anche sul bilancio di previsione 2024-2026, di cui parleremo più avanti, noi opposizioni abbiamo avuto un atteggiamento piuttosto responsabile, permettendo di licenziare questo provvedimento nella giornata di ieri, giacché sarebbe stata sufficiente la presentazione di un numero esiguo di emendamenti per riuscire a scavallare la seduta della I Commissione di ieri; naturalmente, ci aspettiamo un adeguato e reciproco senso di responsabilità da parte sia della Giunta regionale sia della maggioranza su questi provvedimenti, ma anche su quelli a venire.
Insomma, essendo alla fine della legislatura, abbiamo immaginato di stabilire un tempo e quali provvedimenti vogliamo fare passare, quelli cioè che riteniamo importanti per i cittadini piemontesi. Con grande senso di responsabilità, noi abbiamo fatto questo e ci auguriamo che analogo senso di responsabilità ci sia da parte della maggioranza e della Giunta regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro chiusa la discussione generale e proseguiamo con l'esame dell'articolato.
Comunico che gli emendamenti presentati, per consentire una rapida esposizione, sono reperibili nel disco condivisione denominato "Emendamenti", accessibile a tutti i membri della Giunta e del Consiglio regionale.
Passiamo all'esame degli articoli dall'1 al 36.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 2) presentato da Accossato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Ho già anticipato nella discussione generale le motivazioni di tale emendamento abrogativo, che quindi ha un significato politico di dissenso rispetto all'articolo, ma, soprattutto, alla sua ragione di essere in questo provvedimento per com'è impostato e per questa autorizzazione a operare un'analisi alla Giunta che ripete, in modo anche pleonastico competenze che sono già in capo alla Giunta.
La Giunta, infatti, può valutare, analizzare, approfondire e fare verifiche su tutte le questioni contabili e amministrative dell'ente Regione e pu da queste analisi, predisporre modifiche, razionalizzazioni o semplificazioni che porterà agli organismi di competenza, la Giunta stessa nel caso, o, come credo, in termini di materia finanziaria al Consiglio che ne è competente.
Proprio per questa ragione ho voluto manifestare il mio disaccordo con la presentazione di un emendamento abrogativo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ho firmato convintamente l'emendamento perché, a nostro avviso, l'articolo 1 andrebbe veramente abrogato. A volte, l'attività di proporre emendamenti abrogativi è un riempitivo; in questo caso, invece, c'è veramente la volontà di abrogare l'articolo. Non ha contenuti né illegittimi n particolarmente criticabili dal punto di vista politico, però, a nostro parere, è privo di contenuto normativo. Non ha senso che il Consiglio regionale, con una legge, conferisca una delega alla Giunta regionale di fare qualcosa che la Giunta regionale già può fare, ossia emanare un disegno di legge che va a rivedere determinate tasse e determinate concessioni regionali.
Non capiamo le motivazioni che hanno indotto la Giunta regionale a predisporre questo articolo in testa al disegno di legge di stabilità.
Questa è la ragione per cui, giustamente e correttamente, la collega ha proposto un emendamento abrogativo e noi, convintamente, l'abbiamo sottoscritto.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, procediamo alla votazione dell'emendamento.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
L'articolo 3 fa riferimento al finanziamento di uno studio per la ricerca di nuove fonti termali nella città di Acqui Terme. Su questo articolo a febbraio di quest'anno avevo inviato un comunicato stampa in cui dicevo alla Giunta che la Regione aveva perso un anno sulle terme, sulla ricerca delle fonti.
In quel comunicato stampa vi dicevo di scendere dal carro della propaganda perché avete inserito 150 mila euro in un capitolo sbagliato o, magari, in un capitolo giusto, ma per una procedura non compatibile con quel capitolo.
A marzo con questa legge di bilancio ci date ragione: avevate commesso un errore. Tra l'altro, l'emendamento dell'anno scorso presentato a mia prima firma prevedeva un'allocazione di quelle risorse nel capitolo corretto.
Avete fatto perdere un anno all'economia piemontese, non soltanto al settore delle Terme di Acqui Terme, quindi ci mettete una toppa.
Presidente, va tutto bene, ogni tanto è bene anche sottolineare gli errori di questa Giunta e lo facciamo senza clamori. Aspettiamo il comunicato stampa del solito bravo Presidente per dire per la quarta volta che avete finanziato il termalismo acquese. Semplicemente il vostro è un errore e lo rimediate con l'articolo 3.
Noi voteremo a favore, ma sia chiaro che è semplicemente un tentativo di rimediare a un vostro errore.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Volevo replicare al Consigliere Ravetti che, giustamente, dal suo punto di vista, ritiene che sia stato un errore, ma in realtà non è così. Lo scorso anno li avevamo messi sul capitolo generico della Direzione Turismo perch in prima battuta avremmo dovuto darli all'Università. In realtà, quella strada non è stata percorribile, quindi oggi li mettiamo sul capitolo 145982, che è quello per il trasferimento di soldi alla Provincia di Alessandria con cui, insieme al Comune di Acqui, poi assegnerà lo studio di fattibilità.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Se non vi sono altre richieste d'intervento, metto in votazione l'articolo 3.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 bis Emendamento rubricato n. 1) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Non capisco, dal punto di vista della lingua italiana, il comma 1 del testo. Se potesse spiegarmelo.



PRESIDENTE

L'emendamento al comma 1 recita: "La Regione, al fine di sostenere la lotta alla malattia oncologica e una ripresa della vita dopo la malattia promuove e sostiene progetti, in via sperimentale, dell'attività fisica rivolta alle donne con pregresso tumore alla mammella attraverso la pratica sportiva del 'Dragon Boat', nell'ambito del contrasto dei determinanti della cronicità" La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione dell'emendamento.



DISABATO Sarah

In realtà stavo chiedendo di ritirare quest'emendamento, perché l'abbiamo depositato nel prossimo provvedimento, quindi, se volete, lo posso illustrare successivamente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Lo riformula solo per il provvedimento sul bilancio.
ARTICOLO 4 Sull'articolo 4 non insistono emendamenti.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
C'era stata una richiesta da parte mia e del Consigliere Marello all'Assessore di relazionarci e di presentare l'articolo. Se potesse farlo lo ringrazio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Racconto il principio, nel senso che l'articolo 4 sancisce il principio e l'articolo 5 applica questo principio. Parliamo di borse di studio. Questa è la sostanza dei due articoli.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Assessore, non ho capito bene. Leggendo la relazione che accompagna il testo, in realtà la relazione si sofferma sul contenuto dell'articolo 5 che è quello che introduce il 12 bis e che quindi introduce - così mi pare di capire - l'erogazione di contributi in favore delle figlie e dei figli delle vittime di terrorismo, criminalità organizzata, violenza domestica infortuni sul lavoro. Stiamo parlando di diritto allo studio e questo è un tema, mentre l'articolo 4 sostituisce l'articolo 5 della legge regionale n.
16/92.
La mia domanda è rivolta a capire in che modo lo sostituisce, perché ci sono dei passaggi che non mi sono chiari. Forse è necessario confrontarli.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Replico brevemente.
L'articolo 4 sostanzialmente al punto i) inserisce il principio dell'erogazione di contributi in favore delle figlie e dei figli di vittime del terrorismo e criminalità organizzata, eccetera.
L'articolo 5, invece, modifica l'articolo 12 bis e sostanzialmente espone l'impianto di come verranno erogati e di come cercherà di essere applicato questo articolo. Questo è quello che posso dire.
MARELLO Maurizio (fuori microfono) Quindi, la differenza è l'inserimento.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Sì, della lettera i).



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, passiamo alla votazione.
Il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Sull'articolo 5 non insistono emendamenti.
Chiedo se vi siano interventi sull'articolo 5.
Non essendovi richieste, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 bis Emendamento rubricato n. 4) presentato da Gallo (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Illustro insieme gli emendamenti n. 4) e n. 5), perché sono sullo stesso tema e perché, anche se in posizione diversa, introducono nella legge regionale n. 1 del gennaio 2004 due principi che sono quelli di lavorare per la suddivisione dei centri diurni per l'assistenza alle persone con disabilità, suddividendoli per fasce di età.
Attualmente, abbiamo una situazione nella quale, dai 13 anni in su, nei centri diurni le persone con disabilità sono gestite tutte insieme. Oggi chiediamo di poter inserire nei principi e nelle finalità della legge quindi sarà da sviluppare successivamente, evidentemente, nella nuova legislatura, per chi ci sarà, e di poter lavorare su una suddivisione per fasce d'età, in particolar modo, andando a isolare la fascia di età dai 13 ai 18 anni, per garantire a questi ragazzi un centro diurno dedicato per la loro fascia d'età.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espre sso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 ter È stato presentato l'emendamento n. 5) che introduce l'articolo 9 ter, già illustrato dal Consigliere Gallo.
Emendamento rubricato n. 5) presentato da Gallo (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 13 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere un chiarimento sia all'Assessore sia al Vicepresidente Carosso.
Sull'articolo 13, la novità è che il tesserino per la cerca dei tartufi è valido cinque anni.
Magari mi sbaglio, Vicepresidente Carosso, ma mi pare che oggi sia valido per dieci.



(Commenti fuori microfono)



MARELLO Maurizio

Ecco, e può essere rinnovato senza ulteriori esami.
Poi - altra novità - l'articolo recita: "Il mancato rinnovo del tesserino entro 24 mesi dalla sua scadenza comporta la decadenza dell'abilitazione".
Quindi cinque anni e da rinnovare nei 24 mesi successivi.
Immagino che sia stato concordato, però vorrei capire bene la ratio.
Sembrerebbe una maggiore burocrazia rispetto al fatto che oggi vale dieci anni e se uno non lo rinnova, non lo rinnova. È un problema che aveva già sollevato in Commissione il collega Bertola.
Era solo per capire.
Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta intende intervenire.
Prego, Vicepresidente Carosso.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Solo per chiarire.
In Consulta è stato delineato questo perché abbiamo circa 5.000 aventi diritto a rinnovare il tesserino, cioè che hanno fatto il corso per andare a raccogliere tartufi. Di questi 5.000 mila, circa 2.000 ogni anno non rinnovano il tesserino (sono evasori totali).
La Consulta, un po' indispettita da questo, ha detto: se tu non lo rinnovi è giusto che non vai più per tartufi. Questo crea un buco, perché poi non abbiamo i fondi necessari per pagare le persone che hanno le piante da tartufi e non le tagliano a seguito dei famosi 18 euro.



(Commenti fuori microfono)



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Era per quel motivo, perché altrimenti fino a dieci tu hai questo vuoto di cinque o sei anni. Quindi, portandolo a cinque anni, evitiamo di avere magari sette/otto anni di persone che non rinnovano. È un numero incredibile. Adesso, facendolo già sapere, quest'anno, per magia, qualcuno in più è andato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 17 Indìco la votazione palese sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 18 Indìco la votazione palese sull'articolo 18.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 19 Indìco la votazione palese sull'articolo 19.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 20 Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Solo per rendere edotta l'Aula che gli articoli 18, 19, 20, 21, 22 e 23 sono importanti per i Sindaci. I Sindaci, presidenti di consorzi smaltimento rifiuti, sono responsabili in solido dell'eventuale non raggiungimento nel limite previsto della raccolta differenziata. Questo significa per loro pagare la sanzione che arriva sicuramente al consorzio ma con ricadute direttamente sul presidente.
Per evitare questo a livello di unanimità politica, quindi favorire i Sindaci di tutti i colori politici, insieme all'Assessore Marnati abbiamo deciso di modificare questi articoli e fare in modo che risponda solo il consorzio e non la persona fisica, non il presidente.
A tal proposito, ne approfitto per ringraziare la dottoressa Molina, che è stata l'artefice di questi articoli e ha svolto un lavoro non semplice tecnicamente. Ringrazio anche il Consiglio per l'approvazione perché sono importanti per tutti i Sindaci che svolgono questo ruolo, tra l'altro gratuitamente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 21 Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

L'Assessore ha illustrato gli articoli, ma ho qualche dubbio in merito alla titolarità di questa norma. Immaginavo fosse una norma, certamente preoccupante, di tipo nazionale l'assegnazione alla responsabilità personale degli amministratori.
Probabilmente non è così, ricordavo male, comunque come possiamo, con questi articoli, intervenire davvero in modo concreto? È sufficiente questo nostro intervento?



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Si passa da "sanzione" a "penalità" e questo modifica sostanzialmente l'assetto.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 22 Indìco la votazione palese sull'articolo 22.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 23 Indìco la votazione palese sull'articolo 23.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 24 Indìco la votazione palese sull'articolo 24.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 25 Indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 26 Indìco la votazione palese sull'articolo 26.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 27 Se non vi sono interventi sull'articolo 27, lo pongo in votazione.
Scusate, annullo la votazione. Il collega Marello ha chiesto di intervenire; prego.



MARELLO Maurizio

L'Assessore è uscito; volevo chiedere un chiarimento sull'articolo 27, ma magari lo può fare l'Assessore alla sanità. È una cosa tecnica dal punto di vista contabile.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Icardi.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

In realtà è un accantonamento che era stato posto molti anni fa a garanzia del mutuo dell'ospedale di Settimo.
È il mutuo sull'Ospedale di Settimo.



(Commenti fuori microfono)



MARELLO Maurizio

Stiamo parlando della stessa cosa?



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Io stavo parlando dell'articolo 26. L'articolo 26 era l'accantonamento previsto, che adesso mettiamo in disponibilità, rilasciato a garanzia del mutuo che il Monte dei Paschi di Siena aveva fatto per l'ospedale di Settimo. Era un mutuo rata crescente, di cui si sono pagati solo due milioni, per cui restano 26 milioni e rotti di mutuo aperto. Avendo deciso di internalizzarlo, con questi soldi estinguiamo il mutuo, che passa al patrimonio dell'ASL Torino 4, quindi è un'acquisizione, ma erano fondi che già erano stati stanziati. Questo per quanto riguarda l'articolo 26.
L'articolo 27, "La Giunta è autorizzata ad annotare le risorse e le obbligazioni di spesa sugli esercizi successivi". Sappiamo infatti che nel 2028 scadrà tutta una serie di mutui e si estingueranno obbligazioni derivanti da prodotti finanziari acquistati molti anni fa. Pertanto, si libereranno oltre 200 milioni di euro e la Giunta è autorizzata a prelevare questi soldi per andare a pagare o a compensare i pagamenti delle rate per la costruzione dei nuovi ospedali.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 27.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 29 Indìco la votazione palese sull'articolo 29.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 30 Indìco la votazione palese sull'articolo 30.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 32 La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere maggiori specifiche, magari a un Assessore della Giunta sulla contribuzione al campionato di rally.
Sul mondiale di rally, in discussione generale, avevo chiesto se abbiamo aumentato i soldi o se sono diminuiti e il perché. Insomma, volevo chiarimenti riguardo alla riflessione che ho fatto in discussione generale sui minori contributi per il mondiale di rally; forse, avevamo ragione noi sul fatto che la cifra fosse troppo alta.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Su questo articolo, abbiamo posto delle domande anche ieri. Abbiamo visto appunto che le risorse sembrano essere minori, ma non abbiamo capito dove si svolge questo campionato, quindi se nel frattempo l'Assessore è riuscito a capire dove si svolge, perché magari andiamo a finanziare un qualcosa che non si svolge.



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Adesso vediamo se c'è qualche informazione in più. Qualcuno diceva Alba, ma mi sembra strano, perché non può essere Alba, vero?



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Sarebbe troppo sfacciato. Non è Alba.
Comunque, se per caso l'Assessore può illuminarci.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa. Mi ero distratto e la domanda che volevo porre l'ha già posta il collega Sarno, quindi ritiro la mia richiesta.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Il tema è corretto, ma non ci sono ragioni particolari: il fatto è che siamo passati dal rango europeo al rango nazionale, quindi l'operazione costa meno.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono altri interventi, procediamo con la votazione dell'articolo 32.
Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 33 Indìco la votazione palese sull'articolo 33.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sospendiamo i lavori per dieci minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.00, riprende alle ore 17.23)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sono pervenuti alla Presidenza tre emendamenti: l'emendamento rubricato n.
7), l'emendamento rubricato n. 8) e l'emendamento rubricato n. 9), che introducono gli articoli 35 quater, 35 quinquies, 35 sexies che stanno per essere inseriti sulla piattaforma.
ARTICOLO 34 Indìco la votazione palese sull'articolo 34.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 Indìco la votazione palese sull'articolo 35.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 bis Emendamento rubricato n. 3) presentato da Allasia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 3) introduce l'articolo 35 bis).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 ter Emendamento rubricato n. 6) presentato da Allasia (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 6) introduce l'articolo 35 ter.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 quater Emendamento rubricato n. 7) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 quinquies Emendamento rubricato n. 8) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 sexies Emendamento rubricato n. 9) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 7), 8) e 9) introducono gli articoli 35 quater, 35 quinquies, 35 sexies della Giunta.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo ai Consiglieri dell'opposizione se è sufficiente la mia illustrazione, oppure se vogliono riunirsi me lo dicano.
L'emendamento rubricato n. 7) sostanzialmente aumenta di 500 mila euro il fondo destinato alle Universiadi. L'articolo 13 della legge regionale n. 8 del 15 aprile 2021 viene così modificato: al comma 1, dopo le parole "contributo pluriennale complessivo", le parole "pari a euro 5.000.000,00" vengono sostituite con le parole "pari a euro 5.500.000,00".
Al comma 2, le parole "compresi tra il 2022 e il 2025" vengono sostituite con le parole "compresi tra il 2022 ed il 2024".
Al comma 2, dopo le parole "la spesa annuale di euro 1.250.000,00 per ciascun esercizio", vengono aggiunte le parole "e, per l'esercizio 2025, la spesa di 1.750.000,00" - questo dice la relazione - "per garantire l'ottimale organizzazione dei Giochi mondiali universitari invernali, in programma dal 13 al 23 gennaio 2025, già assegnati al Comitato organizzatore con la legge regionale 8 del 2021, per l'importo di 500.000,00 euro in più, finalizzati a far fronte a ulteriori prestazioni di servizi indispensabili per la gestione delle gare di sci alpino, snowboard e freestyle nel sito di Bardonecchia".
L'emendamento 8), invece, sostanzialmente, garantisce la possibilità di evitare a circa 400 imprese che sono su quel territorio intorno a Mazzè (comunque si tratta del Consorzio di miglioramento fondiario Angiolo Foglietti) di non avere acqua durante l'estate. Allora, cosa facciamo? Inseriamo la dicitura: "Al fine di contribuire a garantire la sostenibilità finanziaria dell'attività irrigua nel 2024, è concesso al Consorzio di miglioramento fondiario Antonio Foglietti un contributo straordinario massimo in conto annualità pari a euro 500.000,00 per l'esercizio 2024 per le spese eccezionali" - ed è qui il punto - "di sollevamento dell'acqua a scopo irriguo".
Se volete, vi leggo anche i commi 2 e il 3. 2. "Per gli impegni di cui al precedente comma si fa fronte con le risorse iscritte nella missione 16 programma 16-01.
3. Il contributo di cui al comma 1 è erogato al Consorzio per le spese di sollevamento eccedenti la somma fissata nell'ambito della convenzione stipulata fra Regione Piemonte e la Coutenza Canali Cavour".
Quindi, nella sostanza, la ratio di questo emendamento è cercare di evitare che le imprese durante il periodo estivo abbiano carenza di acqua: questa è la sostanza.
L'ultimo è l'emendamento - diciamo così - più importante, il n. 9), perch mette in condizione le missioni e i programmi del bilancio regionale di ospitare i Fondi sviluppo e coesione. Ciò vuol dire che abbiamo ottenuto dal Governo nazionale la possibilità di avere questi fondi; li dividiamo perché naturalmente la previsione è un settennio; quindi su questo emendamento vengono appostate sulle missioni e programmi Tizio e Caio, cioè la n. 1 e la n. 19, le cifre che poi, nel momento in cui l'accordo di programma viene ratificato da una delibera del CIPES, riusciamo a svincolare con risorse regionali e a rimettere in circolo, quindi risorse regionali.
Non so se mi sono spiegato.



(Commenti fuori microfono)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Non mi sono spiegato.
Allora, i fondi di sviluppo e coesione sono sanciti dal Governo Meloni; nel momento in cui vengono assegnati, vengono assegnati solo dopo una delibera CIPES; a quel punto, il bilancio regionale li può introitare e liberare risorse regionali.
In questo momento, la delibera CIPES non c'è. Quindi, per evitare di non segnarli in bilancio, li mettiamo dentro la legge di stabilità e indichiamo che questi signori milioni (39.034.284,30) sono inseriti nelle varie missioni e programmi, che sono: assetto del territorio ed edilizia abitativa (3.312.124,00); diritti sociali, politiche sociali e famiglia (600.000,00); istruzione e diritto allo studio (4.352.160,00); politiche per il lavoro e la formazione professionale (1.580.000,00); servizi istituzionali, generali e di gestione (590.000,00); soccorso civile (1.500.000,00); sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (1.482.000,30); trasporti e diritto alla mobilità (19.200.000,00); turismo (5.365.000,00); tutela e valorizzazione di beni e attività culturali (90.000,00); sviluppo economico e competitività (763.000,00); agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (200.000),00.
Questi, sostanzialmente, sono i tre emendamenti.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se qualche collega intende intervenire sugli emendamenti o sull'ordine dei lavori.
Prego, collega Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Presidente, chiedo se può concederci cinque minuti per osservarli; sono stati ben illustrati, però, invece di parlarci così, sovrapponendoci ai colleghi, credo sia più corretto.
Grazie.



PRESIDENTE

Sospendiamo la seduta fino alle ore 17.40.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.37, riprende alle ore 17.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo se qualche Consigliere intende intervenire sull'ordine dei lavori.
Non vi sono interventi.
È già stato illustrato l'emendamento n. 7), che introduce l'articolo 35 quater, presentato dalla Giunta regionale.
Se non vi sono interventi in merito all'articolo 35 quater introdotto dall'emendamento n. 7), procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con l'esame dell'emendamento n. 8), che introduce l'articolo n.
35 quinquies.
Se non vi sono interventi in merito, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo all'esame dell'emendamento n. 9), l'ultimo, che introduce l'articolo 35 sexies.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore per averci aiutato a capire un po' di più.
Insomma, da un punto di vista tecnico, l'operazione che viene eseguita con la previsione già inserita nella legge di stabilità, da quello che abbiamo potuto capire, non è un fatto indispensabile; nel senso che questi oltre 30 milioni di fondi, che per il momento non ci sono ancora, perché dovranno arrivare, dal momento che manca ancora la deliberazione, richiederanno comunque una variazione di bilancio, nel momento in cui questi arriveranno e non sappiamo quando.
Da un punto di vista delle Missioni che sono state individuate, per quello che abbiamo potuto capire, si tratta di alcune Missioni anche condivisibili da noi, perché parliamo di trasporto, parliamo di EDISU e quindi di questioni che ci stanno a cuore.
La terza considerazione è che ci sembra una scelta, tra virgolette politica di volere sottolineare l'arrivo di questi denari, che dovranno arrivare, sulla base dell'accordo con il Governo, ma che in realtà non ci sono ancora.
Questo mi sembra un po' il quadro che si è delineato.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato, per dichiarazione di voto.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
In dichiarazione di voto.
Il voto sarà contrario, non tanto nel merito delle ipotesi di assegnazione dei fondi, poiché anche da parte mia e nostra ci sono, ovviamente, capitoli di bilancio molto importanti e sui quali anche più volte abbiamo richiesto finanziamenti ma, ovviamente, si tratta di legittime valutazioni politiche da parte della Giunta regionale e dell'Assessore.
Altrettanto però, credo legittimamente e politicamente, non condividiamo la scelta di un'operazione puramente politica e non necessitata da motivazioni d'urgenza tecnica di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Abbiamo chiesto un po' di tempo per chiarirci riguardo questi nuovi emendamenti, che la Giunta regionale, nella persona dell'Assessore Tronzano, ha spiegato in maniera piuttosto chiara.
Questa è la ragione per cui non riteniamo di dover dare un voto favorevole a questi emendamenti, perché ci interessava capire era se erano questioni fondamentali per la formazione successiva del bilancio. Nel senso che non volevamo creare problemi al bilancio di previsione successivo e, di fatto non presentare questi emendamenti non li creerebbe, quindi, com'è già stato sottolineato, è una volontà politica più che legittima da parte di questa Giunta regionale.
Pertanto, non volendo fare parte di quella decisione, non voteremo in senso favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono altri iscritti a parlare, procediamo con la votazione dell'emendamento n. 9) che introduce l'articolo 35 sexies.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 36 Procediamo con l'esame dell'articolo 36, sulla dichiarazione d'urgenza.
Chiedo se vi sono interventi sull'articolo 36.
Non vedo iscritti a parlare, quindi procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 36.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendovi ordini del giorno, chiedo se vi sono dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione del disegno di legge n. 306.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Disegno di legge n. 298, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2024-2026" (rinvio trattazione)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 298, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2024-2025", di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il testo è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione in data 18 marzo 2024.
Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Vorrei porre una questione sospensiva sul disegno di legge n. 298.
Essendo stati presentati parecchi emendamenti da tutti i Gruppi di opposizione (anche la maggioranza ha presentato un maxiemendamento interamente sostitutivo), vorremmo avere più tempo per leggerli.
Personalmente, rispetto a emendamenti presentati da altri Gruppi, ne ho sottoscritti alcuni e altri no, perché vorrei leggerli in maniera più accurata.
Poiché oggi siamo andati abbastanza spediti nei lavori, vorrei proporre una sospensiva per chiedere di iniziare la trattazione del disegno di legge n.
298 nella giornata di domani, iniziando proprio con il provvedimento e non solo con la votazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ho ben capito se si solleva una questione sospensiva ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, pertanto chiedo ai Capigruppo di maggioranza e di opposizione se dobbiamo procedere con la disposizione dell'articolo 71, oppure è una richiesta di sospensiva della seduta per iniziare il provvedimento nella seduta di domani.
Prego, Consigliera Frediani. Immagino a sostegno della richiesta?



FREDIANI Francesca

Presidente, intervengo sempre a sostegno dei colleghi.
Mi accodo a questa richiesta perché gli emendamenti sono davvero tanti e credo sia il caso di approfondirli. Ne approfitto per chiedere di sospendere anche la seduta e riaggiornarci a domani mattina, perché il bilancio richiede grande attenzione e mi sembra che l'Aula, a quest'ora sia un po' scomposta (tra l'altro vedo anche qualche defezione tra i banchi di maggioranza e di opposizione). Forse daremo più di dignità alla discussione se aggiornassimo la seduta a domani mattina.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Preioni, interviene in sostegno alla richiesta del Consigliere Bertola?



PREIONI Alberto

Sì, ma senza votare la sospensiva.
Nei fatti, è giusto che la discussione generale sul bilancio, ultimo bilancio di questa legislatura, un buon bilancio che lasciamo alla prossima legislatura, venga fatta domani mattina con calma, con le diverse sfaccettature, ma con il fatto che sarete contenti anche voi di avere un bilancio in ordine che pareggia e appiana anche un po' di debiti.
A domani mattina, quindi, se il Presidente vuole aggiornare i lavori.



PRESIDENTE

Penso sia stata accolta la richiesta di sospensione per trattare il punto 6) all'o.d.g. nella giornata di domani, quando i lavori del Consiglio inizieranno alle ore 10.
Nella seduta di domani, il primo punto all'o.d.g. sarà la surroga e il subentro della neo Consigliera Michela Rosetta.
Auguro a tutti una buona serata e buon lavoro. Ci vediamo domani alle ore 10.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.01)



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