Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.290 del 30/01/24 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.35 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 1573, interpellanza n. 1580 interpellanza n. 1581, interpellanza n. 1608 presentate dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi. All'interrogazione indifferibile e urgente n. 1617 presentata dal Consigliere Avetta risponderà l'Assessore Gabusi.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e alle interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula. Ricordo gli interroganti che nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione, prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti, la risposta del componente della Giunta per altrettanti cinque minuti e la replica dell'interpellante per ulteriori cinque minuti.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Trasporti su ferro

Interpellanza n. 1573 presentata da Magliano, inerente a "Integrazione sociale e accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico ferroviario in Piemonte"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'interpellanza n. 1573 presentata dal Consigliere Magliano, che ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Nel "premesso che" cito l'articolo 3 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale".
Questo per agganciarsi alla legge n. 104, che è la legge che, di fatto, è andata a normare i diritti, i doveri e le opportunità che vengono concesse alle persone con disabilità. All'interno di essa si parla anche di abbattere tutte quelle barriere che non permettono alle persone con disabilità di potersi integrare pienamente. Infatti l'integrazione promossa dalla normativa riguarda, in materia trasversale, ogni ambito della società, dalla famiglia al mondo del lavoro, dai trasporti alle infrastrutture, dall'ambito sanitario a quello sportivo, passando per il fondamentale ambito dell'istruzione e della ricerca scolastica.
La nostra Regione più volte si è distinta rispetto a questo; pensiamo al tema del "Turismo per tutti" con il progetto "Turismabile", al mondo della disabilità e del terzo settore che ha, insieme alla Regione Piemonte, reso più accessibili le strutture, non solo dal punto di vista culturale, ma anche attraverso interventi appositi.
Secondo quanto recentemente affermato a mezzo stampa dai rappresentanti di una di queste realtà, la CPD in particolare, anche a fronte dell'esperienza maturata in questi anni di gestione dell'iniziativa "Turismabile", il quadro complessivo di fruibilità e accessibilità dei trasporti su rotaia e delle stazioni in Piemonte risulta insufficiente. Questo è il focus che abbiamo fatto sul tema.
È emerso che presso la stazione di Porta Nuova i sollevatori ferroviari per persone con disabilità, cioè gli ausili utilizzati per far sedere le carrozzine sul treno, sono presenti in quantità del tutto insufficiente, a fronte di 20 binari attivi. Avremo sempre più persone che si muoveranno con ausili, perché invecchiamo e, fortunatamente, la sanità ha fatto passi da gigante e quindi viviamo di più, ma nell'ultima parte della vita spesso abbiamo bisogno di ausili per muoverci.
Presso la stazione sotterranea di Porta Susa si registrano frequenti guasti che rendono inutilizzabili ascensori e scale mobili, quindi non possono accedere. Le stazioni di Stura e Rebaudengo di Torino non sono mai state rese accessibili e questo è un dato che avevamo affrontato con l'Assessore nelle scorse interpellanze. I lavori di ristrutturazione e adeguamento della stazione Lingotto sono in corso da quattro anni.
Le carrozze dei convogli di tipologia "Pop" e "Rock" sono dotate di sponde ribassate, elemento che dovrebbe garantire la piena e completa accessibilità, ma risultano non compatibili con alcune banchine. Quindi, il mezzo è accessibile, ma la banchina è troppo bassa, c'è bisogno dei sollevatori e, il più delle volte, anche di personale dei Punti blu, che va a dare una mano alle persone a salire. Molte stazioni in Piemonte potrebbero essere immediatamente rese accessibili alle persone con disabilità motoria introducendo semplicemente apposite pedane.
Ricordo che Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. è la società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, che comprende anche ANAS, Italferr e Ferrovie Sud Est, e cito quanti sono i chilometri da loro gestiti.
Il rispetto delle leggi alla base della convivenza civile è precondizione per la costruzione del bene comune, ma impedire la possibilità di salire sui mezzi ferroviari in piena autonomia e sicurezza significa negare il diritto alla mobilità, costringendo a muoversi con mezzi propri. Su questo c'è tutto il tema dell'utilizzo del mezzo proprio.
Pertanto, interpello la Giunta regionale per sapere come intenda attivarsi nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. al fine di far rispettare i diritti delle persone con disabilità che, stante la situazione delle stazioni adibite al servizio del trasporto pubblico ferroviario in Piemonte, continuano a vedersi negare il pieno e compiuto diritto alla mobilità.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere, anche perché porta spesso all'attenzione le fondamentali tematiche di accessibilità alle stazioni e ai mezzi di trasporto, che sono seguite dal nostro Settore Monitoraggio e Controllo sul trasporto, e dell'attuazione della programmazione in materia.
Su questo lascerò un'importante relazione, che però vado ad analizzare per punti, proprio perché abbiamo istituito questo Settore e abbiamo dato corso a una serie d'incontri e di riunioni, di cui certamente il Consigliere è a conoscenza, che hanno dato anche dei risultati.
È evidente che il problema di fondo è, come spesso capita, il punto di partenza, il punto da cui abbiamo iniziato questo percorso, che ci sta vedendo raggiungere una serie di obiettivi e di milestone (come direbbero quelli bravi e importanti), ma che naturalmente traguarda al 2026, al 2028 e al 2030, perché ci sono ancora tante stazioni da sistemare.
Parlando, ad esempio, del servizio di Sala Blu che ha, come il servizio di assistenza gratuita, l'accoglienza in stazione, l'accompagnamento a bordo del treno, la messa a disposizione su richiesta della sedia a due ruote oggi le stazioni piemontesi inserite nel circuito sono Acqui, Alessandria Asti, Avigliana, Bardonecchia, Biella San Paolo, Carmagnola, Casale eccetera, per arrivare in ordine alfabetico fino a Venaria Reale, Vercelli e Volpiano.
Alcune stazioni non sono inserite nel circuito e hanno come riferimento la Sala Blu di Torino per la richiesta dello stesso, tranne Arona Domodossola, Stresa, Tortona e Verbania, che fanno capo alla Sala Blu di Milano, e la stazione di Novi Ligure, il cui riferimento è la Sala Blu di Genova. Le Sale Blu sono aperte tutti i giorni, festivi inclusi, dalle ore 6,45 alle 21,30.
Con nota del 29 marzo dell'anno scorso, abbiamo rappresentato a RFI la necessità di attivare la Sala Blu nelle stazioni di Chieri, Piscina di Pinerolo, Racconigi, Settimo, Susa, Torino Rebaudengo, Fossata, Stura Trofarello, Savigliano, Villanova d'Asti e Rosta, specificamente segnalate dall'Associazione disabili negli incontri che abbiamo tenuto.
Con risposta del 13 giugno 2023, RFI ci ha riscontrato, specificando che sono in programma lavori infrastrutturali di adeguamento all'accessibilità nelle stazioni di Torino Lingotto, Alessandria, Avigliana, Borgofranco Bruzolo, Borgone, Sant'Ambrogio di Susa, Chieri, Cuneo, Fossano, Novara Santhià, Chivasso e Acqui Terme.
Inoltre, in merito alla richiesta delle Regioni, elencando gli impianti direttamente accessibili in autonomia, RFI ha comunicato che a Chieri e a Rosta è previsto il completamento dell'accessibilità entro il 2026 successivamente, nell'arco del piano industriale è previsto l'adeguamento di Racconigi-Savigliano, per quest'ultima anticipando al 2026 le prime attività, spiegando, com'è ben noto a noi, che RFI ha una graduatoria e che in base a una serie di valori e di priorità sta intervenendo su tutte le stazioni, con una prospettiva che, come dicevo, traguarda almeno al 2026.
Inoltre, sono previsti interventi infrastrutturali per le persone a mobilità ridotta; nei prossimi mesi e nei prossimi anni saranno oggetto di questi argomenti una cinquantina di stazioni.
Abbiamo messo in campo iniziative di controllo rispetto alle stazioni ferroviarie piemontesi.
Ad esempio, relativamente agli ascensori, l'attività ha evidenziato, per ogni stazione controllata, il numero di ascensori e la percentuale di funzionamento (che allegherò). I dati vanno dal 100% di alcune stazioni come Arona, Asti e Biella al 75% di Porta Nuova e, addirittura, di Rebaudengo, come ha sottolineato il Consigliere: rispetto agli ascensori si evidenzia il 37,5% e rispetto alle scale mobili il dato è del 72,50%.
Tutto questo serve non soltanto per le statistiche, ma anche per essere più incisivi nei confronti di RFI e per capire dove agire.
Infine, e concludo, insieme all'associazione Founder CPD abbiamo elaborato un sondaggio che ci ha fornito una serie di risultati importanti sul pendolarismo delle persone di difficile mobilità e sulla frequenza degli spostamenti, soprattutto nei territori che sono più serviti.
I dati ci hanno fornito un quadro che ci consente di agire non soltanto sulle infrastrutture, ma anche sul servizio, ripeto, sapendo che tutto questo passa per un rinnovo non soltanto dell'infrastruttura ferroviaria ma anche del materiale rotabile. A questo proposito, ci tengo a dire che siamo al ventesimo treno in arrivo da un anno a questa parte e che traguarderemo 71 treni nel 2025. Questo, evidentemente, ci consentirà un maggiore comfort per le persone con ridotta mobilità, ma per tutti gli utenti: un'altra azione messa in campo in questi anni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, per la replica.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore.
Leggeremo con attenzione l'elenco che lei ci fornirà e monitoreremo insieme alle associazioni, che il timesheet che si è data RFI per rendere accessibile le nostre stazioni e i servizi sull'accessibilità vengano svolti nelle tempistiche accordate.
Ha ragione l'Assessore quando dice che partiamo da molto lontano e questo è un dato, ahimè, ma nello stesso tempo non possiamo immaginare di non dare una possibilità che permetta una maggiore libertà di accesso. Pensiamo, per esempio, alle cure, perché spesso ci si muove anche per questo motivo.
La ringrazio per la puntualità della risposta.
Insieme alle associazioni di categoria e alle associazioni rappresentanti cercheremo di essere ancora più attenti per verificare che quanto viene giustamente monitorato dai nostri uffici venga poi osservato nelle tempistiche.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1580 presentata da Magliano, inerente a "Quale politica aziendale attua il Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. nei confronti degli autisti impiegati alla guida dei mezzi del servizio di trasporto pubblico locale?"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1580.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Questa interpellanza verte sulla possibilità d'intervenire o monitorare, da parte di Regione e della nostra agenzia, la condizione lavorativa degli autisti GTT.
Il numero degli operatori di esercizio del Gruppo Torinese Trasporti impiegati nella guida dei mezzi del trasporto pubblico locale urbano nella città di Torino risulta essere sottodimensionato rispetto al numero di turni di servizio attualmente realizzati dall'azienda all'interno dei processi lavorativi aziendali di GTT. Sono, infatti, presenti da tempo rilevanti criticità che coinvolgono le lavoratrici e i lavoratori del personale viaggiante avente la qualifica di operatore di esercizio.
Secondo fonti sindacali, la situazione del personale viaggiante risulterebbe preoccupante e insostenibile. A seguire, si riportano alcune criticità rilevate che sono anche stato oggetto di interventi a mezzo stampa dei sindacati.
Stante l'organizzazione dei turni programmati, risulta che per il personale è impossibile usufruire della pausa pranzo nei giorni festivi, mentre nei giorni feriali la pausa pranzo risulta spesso difficoltosa: di fatto, è negato (il concetto della non usufruibilità) agli autisti il diritto di usufruire della "Tessera Itinere Ticket Restaurant", diritto invece riconosciuto agli altri dipendenti aziendali.
Le modalità di organizzazione del lavoro e dei turni rendono, di fatto impossibile programmare in maniera sostenibile per i dipendenti la propria vita privata e gli impegni personali. La carenza di personale costringe a turni di guida di nove-dieci ore al giorno, con le conseguenze che si possono immaginare in termini di lucidità, reattività e sicurezza.
La legge n. 584 del 13 luglio 1967 permette a tutti i dipendenti di avere una giornata di permesso per effettuare donazioni di sangue e risulta che presso l'azienda non sempre si pongano le condizioni affinché questo diritto sia riconosciuto nei fatti; non risulta siano considerati nell'organizzazione dei turni gli eventuali giorni festivi infrasettimanali. Decisamente scoraggiate e spesso negate sono le legittime richieste dei giorni di ferie, fatto che spesso impedisce ai dipendenti di usufruire dei giorni di ferie accumulati, soprattutto se le richieste riguardano più giorni consecutivi.
A maggior ragione in questa fase, date le premesse, risultano fondamentali le misure di rilancio in termini di efficientamento, sicurezza e qualità del servizio offerto alla cittadinanza in termini di sicurezza, Assessore avrà visto anche lei alcuni video, che sono stati pubblicati online, sul basso livello di sicurezza che ogni tanto sono costretti a subire gli autisti GTT. Inoltre, assolutamente controproducenti risulterebbero misure di riduzione del numero degli operatori d'esercizio attivi o progetti di affidamento di aliquota del servizio a vettori privati: siamo preoccupati che si esternalizzi in modo eccessivo questo servizio.
Pertanto, interpello per conoscere se il Gruppo Torinese Trasporti, alla luce della carenza del proprio organico di operatori di esercizio adibiti alla guida dei mezzi del trasporto pubblico locale urbano nella città di Torino, intenda attivare misure analoghe a quelle poste in essere dall'ATM S.p.A. di Milano. L'Assessore avrà letto che l'ATM di Milano ha avviato uno specifico percorso di recruiting che mette al centro la persona attraverso una politica d'inclusione e di sostegno economico per favorire e agevolare l'inserimento in azienda di queste risorse professionali; insomma, Milano addirittura dà un contributo per l'affitto per coloro che volevano inserirsi all'interno dell'azienda.
Chiedo se corrispondono al vero le seguenti problematiche evidenziate dal sindacato, che coinvolgono gli "operatori d'esercizio" in tema di diritto di fatto negato, alla pausa pranzo (il tema legato ai ticket restaurant) difficoltà nella programmazione da parte dei dipendenti della propria vita privata, il turno del servizio del giorno successivo comunicato dopo le ore 15, autisti impiegati alla guida dei mezzi di trasporto per un tempo di nove-dieci ore.
Inoltre, non sempre l'azienda permette ai dipendenti di avere una giornata di permesso per le donazioni del sangue e sappiamo quanto sia importante perché spesso anche noi, come Regione Piemonte, facciamo campagne di questo tipo. La considerazione di eventuali giorni festivi infrasettimanali nell'organizzazione dei turni viene decisamente scoraggiata e spesso sono negate le legittime richieste di giorni ferie, soprattutto se le richieste riguardano più giorni consecutivi.
Alcune domande, Assessore. Sappiamo bene che possiamo intervenire solo attraverso l'Agenzia, però non mi pareva opportuno che questo ente, alla luce di quanto leggiamo sui giornali o di quel che i sindacati rivendicano non prendesse la parola o non prendesse posizione.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
Come ha premesso e anticipato il Consigliere Magliano, ci sono tematiche che sono afferenti (i contratti di lavoro, la gestione del lavoro e dei rapporti con le organizzazioni sindacali). Cercherò di fare un quadro, che non per forza è esaustivo e certamente, in buona parte, non è afferente alle competenze della Regione, ma è importante che si sappia e che la Regione vigili rispetto alla società più importante dal punto di vista numerico e dei chilometri eserciti in Piemonte sul trasporto pubblico.
Relativamente al servizio mensa, questo è espletato mediante la preparazione e la distribuzione di pasti con modalità self service presso le sedi della società. L'operatività dei ristoranti aziendali è garantita tutti i giorni dell'anno a esclusione di Capodanno, Pasqua, Pasquetta, 1 Maggio, Ferragosto, Natale e Santo Stefano.
La società dà la possibilità ai propri dipendenti di consumare un pasto giornaliero presso le mense aziendali, presenti sui cinque siti urbani. Chi opera in un luogo di lavoro privo di mensa aziendale ha in dotazione una tessera che consente la fruizione della cosiddetta "mensa diffusa" presso esercizi commerciali convenzionati.
Ogni anno è previsto un periodo di sospensione durante il mese di agosto per motivi organizzativi e per interventi di manutenzione.
In merito all'organizzazione dei turni di servizio e riposi del personale di guida, gli stessi sono regolamentati da accordo nazionale di categoria e da accordi di secondo livello: in particolare, questi ultimi sono migliorativi rispetto alle condizioni previste dal contratto nazionale per numero di mancate prestazioni riconosciute e orari di lavoro giornaliero e settimanale.
Si può inoltre accedere all'assegnazione di turni fissi per motivi privati in modo da conciliare i tempi di lavoro e gli impegni familiari.
Relativamente ai carichi di lavoro, alla luce della diffusa difficoltà di reperimento del personale di guida, che interessa tutto il settore del trasporto pubblico non solo piemontese, ma italiano, la società è stata costretta a ricorrere anche a prestazioni straordinarie da parte del proprio personale, rispettando, comunque, la volontarietà dell'istituto.
La società, inoltre, sta lavorando per incrementare il numero di personale di guida: nel corso del 2023 ha perseguito una politica di assunzioni in linea con le strategie aziendali di sviluppo e di potenziamento del servizio offerto.
La ricerca di personale più significativa, ancora in atto, riguarda i conducenti, con 123 assunzioni già effettive e una selezione permanente attiva.
Le politiche sin qui adottate in materia di personale stanno rivelando un trend di miglioramento rispetto all'anno scorso sul dato del lavoro straordinario del personale: nei primi nove mesi del 2023 si evidenzia un calo dello stesso straordinario rispetto al 2022, da 132,5 a 128,7 ore pro capite, che comunque sono una cifra importante, con una diminuzione pari a 3,8 ore (ovvero il 2,86%) di straordinario pro capite.
Infine, è vigente un accordo sindacale di secondo livello che disciplina la materia della modalità di fruizione dei periodi e dei giorni di ferie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'assessore Marco Gabusi per la risposta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per una replica; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringraziamo l'Assessore per la risposta. Sarà nostra cura prendere nota di ciò che ha testé affermato in Aula. Evidentemente riporta ciò che l'Azienda ha voluto fornire come indicazione all'Assessorato. Leggeremo e confronteremo punto per punto con le parti sindacali quanto affermato dall'Azienda. Ogni tanto ho la percezione che ci siano proprio due mondi diversi tra quello che viene affermato dall'Azienda e quello che viene detto dai rappresentanti dei lavoratori. Su questo, a mio parere occorrerà lavorare in modo attento.
Sappiamo che l'Azienda sta cercando altri dipendenti, ma con queste condizioni di lavoro, con questi stipendi e con questa modalità di gestione del servizio, vediamo difficile la possibilità che qualcuno possa iniziare a fare quel percorso all'interno dell'Azienda. Ci auguriamo che cambino le cose, perché un minor numero di dipendenti fa sì che i servizi siano sempre in difficoltà e in crisi.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per la replica.


Argomento: Opere idrauliche ed acquedotti - Difesa idrogeologica

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1617 presentata da Avetta, inerente a "Alveo Torrente Orco"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1617.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti sono a disposizione due minuti per l'interrogante e tre minuti per l'Assessore che risponde.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per due minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente; grazie, Assessore, per la risposta che ci vorrà dare.
L'interrogazione riguarda una questione nota da tempo, ossia la pulizia e la manutenzione degli alvei fluviali. In particolare, qui ci concentriamo sul torrente Orco, nella zona tra Castellamonte, Ozegna e Rivarolo.
Dalle informazioni che abbiamo, risulta che l'ultima attività di pulizia risale agli anni 2000 (tutti ricorderemo cos'è capitato in quegli anni, in conseguenza delle drammatiche alluvioni). Risulta ci sia stato anche un recente sopralluogo, sollecitato sia dall'Amministrazione comunale sia dalle persone che vivono e frequentano quel territorio e quelle aree, dei tecnici regionali, i quali avrebbero confermato le criticità che abbiamo sinteticamente evidenziato.
Ci interessa sapere come e quando questa situazione del torrente Orco è stata monitorata dall'ente Regione e se e come la Giunta ritenga opportuno intervenire.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per tre minuti.



GABUSI Marco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Presidente.
Cercherò, in pochi minuti, di dare una veloce indicazione, intanto generale, rispetto a quello che stiamo facendo su tutti i corsi d'acqua che siano d'interesse regionale o che siano di competenza dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po.
Da un lato, con il programma del Ministero dell'Ambiente abbiamo erogato in questi anni, quasi 100 milioni di euro per le situazioni più critiche quelle che, insieme ai Comuni, abbiamo analizzato e che mettono a repentaglio la vita delle persone, criterio fondamentale per il ReNDiS dall'altro, abbiamo agito con tanti interventi di pronto intervento e con finanziamenti del Dipartimento di Protezione civile, ma anche con quella norma che ci consente e ci ha consentito, unica Regione in Italia, di intervenire in maniera puntuale con l'asportazione di materiale litoide di 10 mila metri cubi, non solo gratuitamente, grazie a un bando di manifestazione d'interesse rivolto al territorio, ma anche incassando (in questo momento non ho le cifre esatte) circa un milione e mezzo di euro da 900 metri cubi teoricamente asportati. Credo che questo sia importante sottolinearlo perché segna un punto a nostro favore rispetto alla manutenzione ordinaria dei torrenti.
In questo caso, a seguito delle segnalazioni che riceviamo puntualmente e che il nostro Settore decentrato di Torino riceve dai Sindaci e dal territorio, è stato svolto un sopralluogo puntuale - come se ne svolgono tanti - per verificare le varie criticità sul campo rispetto alla vegetazione in alveo. Nel tratto in argomento, nel corso degli ultimi due anni, sono state rilasciate, da parte del Settore e su istanza di soggetti privati, diverse concessioni per interventi silvicolturali. Tali interventi, principalmente a carattere manutentivo, prevedono il taglio della vegetazione arborea di maggiori dimensioni e più esposta a fenomeni di sradicamento e trasporto che, incuneandosi sotto i due ponti, sotto le opere trasversali, rischia di creare esondazioni. Gli interventi sono a tutt'oggi in corso di esecuzione e presumibilmente saranno portati a termine nell'arco di pochi mesi. Complessivamente, gli interventi insisteranno su circa 130 ettari per uno sviluppo di circa 12 chilometri lungo l'asta del torrente Orco.
Rispetto alla presenza dei sedimenti in alveo, sull'area oggetto di interrogazione è vigente il Piano Generale di Gestione dei sedimenti stralcio torrente Orco nel tratto tra Cuorgnè e Chivasso - approvato con una delibera del 23 dicembre 2010. Si tratta di un Piano di ampio respiro che definisce, sulla base di analisi tecniche e scientifiche, un insieme di interventi finalizzati alla gestione del materiale litoide presente in alveo. In particolare, a cavallo degli anni 2021-2022, è stato approvato a livello regionale il primo programma operativo del citato piano di gestione.
Nel dettaglio dell'area in oggetto, con il Comune di Rivarolo e a valle del ponte della SP 222, sono previsti, a carico dell'Amministrazione comunale ma finanziati dal Ministero dell'Ambiente, una serie di interventi di difesa spondale (sostanzialmente scogliere) in sinistra idrografica, di imbottimento della sponda destra con finalità anche antierosive mediante movimentazione di materiale litoide in alveo, di apertura di nuovi rami.
Inoltre, presso Cuorgnè, tra il ponte della SP 460 e il ponte d'accesso al concentrico, immediatamente a monte del confine comunale con Castellamonte è stato autorizzato, nell'ambito del secondo programma di interventi di manutenzione idraulica con asportazione di materiale litoide, un intervento di 3.000 metri cubi (il programma di cui vi parlavo prima, che arriva fino a un massimo, per singolo intervento, a 10 mila metri cubi). L'intervento è autorizzato e sarà di prossima realizzazione.
Relativamente alle opere di difesa e riassetto, nel Comune di Cuorgnè immediatamente a monte del confine con Castellamonte, è stata finanziata nell'ambito degli interventi a seguito dell'alluvione 2020, la realizzazione di una difesa spondale (scogliera) in destra idrografica.
L'opera è stata realizzata dall'Amministrazione comunale sul finanziamento come dicevamo, del Dipartimento.
Inoltre, nel corso del citato sopralluogo, si è provveduto ad approfondire quanto segnalato in merito allo stato di dissesto della sponda nei pressi della frazione di Vesignano di Rivarolo Canavese, riscontrando un principio di erosione spondale in destra idrografica a una distanza di circa 150 metri dall'edificato. Vista la distanza e la differenza di quote tra il fondo alveo e l'abitato (circa 15 metri) non si ritiene che sussistano pericoli immediati per la frazione. La risoluzione della criticità, ad esempio mediante protezione del piede della sponda con immobilizzazione del materiale litoide in alveo, potrà essere oggetto di un futuro programma operativo del citato piano di gestione.
Naturalmente queste sono le indicazioni tecniche. È evidente che, in questi anni, abbiamo agito spesso con somma urgenza, quindi la collaborazione dei nostri uffici con gli enti comunali ci consente anche di fare interventi immediati che superano tutte le procedure organiche e ordinarie ma che, in maniera straordinaria, possono operare. I fondi che ci sono a bilancio in questi anni ci hanno garantito di esaudire tutte le istanze presentate nel nostro territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1581 presentata da Magliano, inerente a "Disservizi e criticità nella gestione del trasporto pubblico locale"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 1581.
Ricordo che per le interpellanze sono previsti cinque minuti per l'illustrazione, cinque per la risposta e cinque per la replica.
Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Questa è un'interpellanza più puntuale su alcuni disservizi specifici che ci sono stati segnalati dai cittadini.
Visto che l'Agenzia della Mobilità Piemontese è l'ente concedente dei servizi di trasporto pubblico locale, di cui alla sezione II del "Contratto di servizio di mobilità urbana e metropolitana di Torino, periodo 2012 2027, al gruppo Torinese trasporti S.p.A.".
Evidenziato che il Gruppo Torinese Trasporti S.p.A., nell'ambito della Carta mobilità 2022, s'impegna nei confronti dei cittadini a erogare i propri servizi garantendo i principi di eguaglianza e imparzialità continuità nella circolazione, partecipazione degli utenti sui principali temi di interesse pubblico riguardanti il servizio reso, efficienza ed efficacia del servizio erogato, libertà di scelta, offrendo ai cittadini quante più informazioni possibili sulle diverse soluzioni di trasporto pubblico, rispetto di indicatori e standard di qualità del servizio misurando i livelli prestazionali del servizio erogato.
Rilevato, purtroppo, che nella programmazione dei servizi di trasporto pubblico realizzata dal Gruppo Torinese Trasporti risulterebbero, secondo segnalazioni sindacali, diverse criticità, tra le quali quella relativa alla linea 68, che fa capolinea in via Frejus, a cinque minuti di distanza dal deposito di via Monginevro. Molti turni escono dal deposito e si inseriscono in linea al capolinea di via Cafasso, viaggiando in modalità "fuori servizio" per 30 minuti (tempo non retribuito al personale viaggiante), mentre sarebbe possibile far uscire i bus dal deposito di Corso Tortona (sito a pochi minuti di distanza dal suddetto capolinea) per superare il problema.
Analoga situazione si registra sulla linea 56; analoga situazione si registra per quanto riguarda il servizio estivo extraurbano, relativamente ai pullman che, partendo da Canale (CN), percorrono circa 50 chilometri in modalità "fuori servizio" per inserirsi in linea Torino e viceversa.
Accade, a volte, che i tempi di percorrenza programmati dall'azienda, da capolinea a capolinea, siano inferiori ai tempi effettivamente necessari per percorrere l'intero tragitto (linea 64): si accumula ritardo e si causano lunghe attese per i passeggeri alla fermata. Per compensare si effettuano corse extra, con ulteriori costi per l'azienda.
Constatato che il sistema afferente all'acquisto del biglietto tramite carta di credito a bordo dei mezzi è stato concepito per l'acquisto di un solo biglietto per ogni carta di credito, per cui se una famiglia/comitiva composta da cinque o più componenti intendesse comprare il biglietto a bordo, dovrebbero utilizzare cinque o più carte di credito.
Considerato che è fondamentale, anche in tema di servizi di trasporto pubblico locale, intercettare le esigenze di trasporto della collettività e offrire risposte adeguate alla domanda, si interpella la Giunta regionale per conoscere se intende, tramite l'Agenzia della Mobilità Piemontese appurare le problematiche riportate in narrativa relative alla programmazione e gestione dei servizi di trasporto pubblico realizzata da



GTT S.p.A.

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Essendo un'interrogazione molto specifica, cerco di essere altrettanto specifico nella risposta.
Relativamente all'assegnazione delle linee ai depositi urbani, GTT assegna le linee ai depositi urbani tenendo in considerazione i seguenti fattori organizzativi: distanza dall'inserimento in linea del deposito per evitare trasferimenti fuori linea, che però purtroppo avvengono; tipologia di veicolo assegnato alle linee (12 metri e 18 a gasolio, a metano ed elettrico); dimensioni e capacità degli impianti. Le linee 68 e 56 sono assegnate al deposito San Paolo, perché soddisfano i tre requisiti sopra indicati.
Rispetto al servizio extraurbano, vale quanto già indicato per il servizio urbano, con le criticità derivanti dalla distanza dal deposito all'inserimento in linea. Anche in questo caso, se non per puntuali eccezioni, i mezzi devono essere inseriti in linea nel punto più vicino al deposito. Entrambi i servizi (urbano ed extraurbano e gli eventuali fuori servizio) sono tutti inseriti e corrispondenti agli effettivi tempi di lavoro per i conducenti, quindi retribuiti, ed è importante che sia così.
I tempi di percorrenza delle linee vengono monitorati in modo continuativo e sistematico dal sistema informatico del servizio (SIS) tramite la centrale operativa ed eventuali adeguamenti di tempi vengono programmati in relazione a queste rilevazioni, così come eventuali modifiche di percorso ad esempio quando ci sono cantieri.
In caso di problemi estemporanei sulle linee (incidenti, guasti, traffico) la centrale operativa può intervenire con turni flessibili per garantire il rispetto del programma di esercizio e offrire il servizio anche in caso di turbative.
Come previsto dal contratto di servizio con Regione, riconosce al consumatore uno specifico indennizzo di natura compensativa in particolari casi di ritardo sulla rete di superficie urbana e suburbana. Ciò presuppone da parte aziendale un ulteriore interesse nel rispetto del servizio programmato.
Il sistema di pagamento in modalità contactless Tap&Go consente di acquistare il biglietto di corsa semplice direttamente a bordo con carta di credito. Il sistema è stato concepito per l'acquisto di un solo biglietto per ogni carta di credito e la possibilità di implementare il sistema per l'acquisto di più biglietti con una sola carta di credito è dovuto sostanzialmente a una tecnologia in utilizzo ed è oggetto di confronto tra GTT e il fornitore per superarla, perché è evidente che ci dev'essere la massima comodità. Ci stiamo arrivando, ma non è ancora così semplice. È un problema tecnologico, non certo di volontà né della Regione né del gestore del servizio. A oggi, è possibile fare acquisti multipli fino a quattro biglietti singoli con lo smartphone attraverso l'applicazione ToMove disponibile per i sistemi sia Android che iOS.
L'assegnazione delle linee al deposito è un elemento che riguarda l'organizzazione industriale dell'impresa - questo è per fare il quadro complessivo e adesso siamo andati nello specifico - la cui efficienza organizzativa è valutabile solo attraverso procedure di confronto comparativo tra più operatori. Non risulta che il tempo di guida dell'autobus in modalità fuori servizio non sia retribuito anche per le corse a vuoto.
Gli autisti hanno una retribuzione che comprende anche i tempi accessori antecedenti e successivi all'avvio del turno di guida.
Ogni valutazione diversa è certamente una stortura che però né l'azienda n la Regione, tramite l'Agenzia, può avallare e ritenere corretta.
L'Agenzia della mobilità piemontese invia mensilmente un report di monitoraggio a GTT, al fine di monitorare l'andamento del servizio. In particolare, per la linea 64 si segnala come presenti delle evidenti criticità sia dal punto di vista dell'affidabilità sia nel merito. Infatti è stata trasmessa il 17 gennaio una nota a GTT che segnala il tempo di viaggio della linea: su 310 corse monitorate nella settimana dall'8 al 14 ha registrato 45 corse con tempo di percorrenza superiore ai cinque minuti.
Inoltre, 174 corse hanno presentato un tempo di percorrenza inferiore al tempo programmato. La variabilità dei valori evidenzia come non ci sia una stretta relazione tra tempo programmato della corsa e tempo di percorrenza che probabilmente è molto influenzato da fattori esogeni, che però vanno gestiti nel rispetto dell'utenza e anche per avere una programmazione più puntuale.
È certamente una linea che subisce molte variazioni, anche percentualmente significative, che però spesso non sono tutte tendenti al ritardo, ma a volte anche tendenti all'anticipo. Quindi, è una linea da analizzare maggiormente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Gabusi.
Ha chiesto di replicare il Consigliere Magliano, che ha pertanto di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente, ne userò molti meno.
Penso che sia stato un refuso: quando parlavamo dei 30 minuti di tempo non retribuito al personale viaggiante intendevamo il tempo non retribuito all'azienda, nel senso che non è un percorso che viene conteggiato; noi comunque, nei contratti di servizio abbiamo anche quel calcolo. Lo dico per amor di verbale, perché sembrerebbe che chi in quel momento sta portando un pullman al capolinea lo faccia gratuitamente. Dev'esserci un refuso e me ne scuso, Assessore.
Per il resto valuteremo, insieme a chi ha fatto le segnalazioni, se quanto testé affermato dall'Assessore su indicazione dell'azienda risulta effettivamente tale. Certo è che questo paradosso che una famiglia di quattro persone deve avere quattro carte di credito diverse per avere quattro biglietti mi pare antistorico, non efficiente e non efficace.
Pertanto, ci auguriamo che quanto prima anche per GTT, come per tanti altri esercenti, si giunga nel 2024 a un aggiornamento dal punto di vista tecnologico.
Sul resto approfondiremo con puntualità per capire se ciò che ha detto GTT e le proposte che ha fatto o gli elementi che ha portato in questa risposta corrispondono al vero e se vi possono essere ulteriori miglioramenti per garantire un trasporto pubblico di qualità, ma questo non a discapito dell'efficienza e non a discapito dei lavoratori.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1608 presentata da Magliano, inerente a "Quali sono le agevolazioni e le esenzioni tariffarie presenti nell'ambito del servizio pubblico di trasporto locale e regionale della Regione Piemonte?"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori con l'esame dell'interpellanza n. 1608 presentata dal Consigliere Magliano, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Fondamentalmente, il significato di quest'interpellanza è il seguente: sappiamo che vi sono delle categorie che hanno diritto ad avere delle scontistiche o delle condizioni particolari per viaggiare sul nostro trasporto pubblico.
Atteso che in relazione ai disposti dell'articolo 2 del Regolamento Interno del Consiglio regionale, "Diritto all'informazione dei Consiglieri", e dell'articolo 19 dello Statuto della Regione Piemonte, "Diritto di accesso dei Consiglieri regionali", ho chiesto all'Agenzia della mobilità piemontese, con apposita lettera, di fornire gli importi vigenti delle tariffe degli abbonamenti ordinari e agevolati adottati dalle varie aziende impegnate a erogare i servizi di trasporto pubblico su gomma nei capoluoghi di Provincia della Regione Piemonte.
Nell'ambito di questa lettera che ho inviato all'Agenzia, chiedevo di riportare all'interno una tabella comparativa per sapere se per le persone che hanno diritto ad avere prezzi agevolati o che hanno diritto ad avere servizi agevolati (pensiamo all'accompagnatore per la persona con disabilità) vi fosse uno schema comparativo o una tabella generale con la quale l'Agenzia, che ha il compito di monitorare e di controllare, si fosse mai posta il problema, per vedere se ci fossero delle discrasie o delle palesi differenze tra i vari settori.
L'Agenzia della mobilità, in risposta alla lettera del 5 ottobre 2023, ha trasmesso esclusivamente i documenti amministrativi vigenti afferenti alle tariffe locali dei servizi di trasporto pubblico locale adottati in ciascun capoluogo.
L'Agenzia della mobilità piemontese, nella lettera succitata, sottolinea che la realizzazione di una tabella comparativa risultava di difficile redazione, in quanto le categorie individuate come beneficiari delle agevolazioni in ciascun capoluogo di Provincia non risultavano omogenee nei vari settori di riferimento. Sappiamo che sono disoccupati e persone con disabilità, che hanno abbonamenti o biglietti a un costo più basso.
L'Agenzia della mobilità piemontese non dispone né di tabelle di riferimento comparative dei sistemi tariffari afferenti ai servizi di trasporto pubblico su gomma adottati nei vari capoluoghi di Provincia e della Regione Piemonte, né di documenti di analisi concernenti le differenze delle tariffe dei vari abbonamenti ordinari ed agevolati adottati in territori delle varie aziende di trasporto. Inoltre, l'Agenzia della mobilità piemontese non dispone nemmeno di informazioni complessive e comparate sulle tariffe afferenti ai servizi di trasporto pubblico su gomma, concernenti agevolazioni/esenzioni dedicate alle persone con disabilità, ai loro accompagnatori e alle persone svantaggiate dei vari capoluoghi di Provincia e Regione.
Il processo di rinnovamento del sistema dei trasporti, per il quale la Regione sta dando attuazione al Piano regionale della mobilità e dei trasporti, è finalizzato a innovare la mobilità, valorizzandone il tradizionale ruolo di "volano di sviluppo", riducendo quegli effetti negativi che impattano sul territorio e progettando un sistema che risponde in modo adeguato alle nuove esigenze di cittadini e imprese.
L'innovazione, promettendo all'uomo di migliorare le condizioni di vita a fronte dell'accettazione di un cambiamento, anche culturale, si fa normalmente carico di un insieme complesso di valori: se cambia il modo con cui le persone si spostano, cambia il modo con cui le persone intendono il tempo e lo spazio e gli strumenti coinvolti in questo processo, con ripercussioni molto forti sul rapporto tra persona e contesto circostante.
Le agevolazioni e le esenzioni presenti o meno nel sistema tariffario piemontese rientrano a pieno titolo nell'ambito di quelle attenzioni progettuali di quella fase del processo decisionale i cui concetti centrali consistono nell'architettura della scelta, ovvero l'organizzazione del contesto in cui gli individui prendono decisioni, e la spinta gentile, in questo caso all'utilizzo da parte del personale dei mezzi pubblici di trasporto.
Interpello dunque l'Assessore, e mi scuso se sono dovuto arrivare all'interpellanza, ma pensavo che l'Agenzia avesse un quadro generale per capire se una persona con disabilità di Torino ha tariffe diverse da una persona con disabilità di Novara e che, quindi, il quadro sia il più possibile omogeneo.
Dicevo, interpello la Giunta regionale per conoscere, in riferimento a ciascun sistema tariffario adottato dalle aziende impegnate a erogare i servizi di trasporto pubblico su gomma nei capoluoghi di Provincia e della Regione Piemonte, quali siano gli abbonamenti offerti a tariffa scontata o agevolata (si indichi anche l'importo economico relativo) e a quali categorie di utenza sono indirizzati; a quali categorie di utenza sia concessa la libera circolazione, per sapere quali siano, nell'ambito del sistema tariffario relativo al servizio pubblico regionale ferroviario gestito da Trenitalia S.p.A., gli abbonamenti offerti a tariffa scontata o agevolata (si indichi anche l'importo economico relativo) e a quali categorie d'utenza siano indirizzati. Infine, chiedo a quali categorie di utenza sia concessa la libera circolazione.
Lo chiedo a lei, Assessore, perché non sono riuscito a fare questa composizione, perché credevo fosse nelle disponibilità di Agenzia avere questo quadro.
Lo dico e concludo, Presidente, perché non vorremmo trovarci persone svantaggiate di una Provincia che abbiano trattamenti diversi rispetto a un'altra.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Il tema è complicato e delicato.
Ha ragione il Consigliere Magliano, perché il quadro complessivo da comporre è complicato, perché la politica tariffaria della Regione lascia ai Comuni la piena autonomia tariffaria anche per le tariffe ordinarie.
Infatti, come disposto dalla DGR del 4 novembre 2013, a partire dal biglietto ordinario di corsa semplice, di euro 1,50, gli enti soggetti di delega potranno definire i livelli tariffari di biglietti e abbonamenti che, pur tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze particolari, siano coerenti ai rapporti tra le tipologie tariffari adottate per i servizi automobilistici di linee extra urbani approvati con la presente deliberazione di cui parlavamo (tariffe pentachilometriche).
I provvedimenti di adozione degli adeguamenti tariffari dovranno essere adottati entro 60 giorni dall'approvazione del presente provvedimento e trasmessi alla Regione Piemonte, per consentire la verifica del rispetto dei criteri quantitativi impiegati e dei termini attuativi previsti, nonch della coerenza con i principi d'integrazione e uniformità tra i diversi sistemi con gli obiettivi in materia di rapporto tra ricavi e costi fissati dalla legge regionale n. 1/2000.
Resta salva la possibilità, per gli enti soggetti di delega, di definire tipologie e profili tariffari che tengano conto delle specificità territoriali e di esigenze particolari, purché coerenti con gli indirizzi generali di politica tariffaria qui esposto.
Di conseguenza, facciamo fatica ad avere un quadro complessivo. Credo che quello di autonomia degli enti sia un principio sancito, tra l'altro, molti anni fa, e credo sia positivo nella misura in cui si parte da un principio di fondo che tutti i Comuni di qualsiasi colore politico e di qualsiasi collocazione geografica del nostro Piemonte rispettano, quello per cui si cerca di tutelare il soggetto debole. Probabilmente, c'è qualcuno che lo tutela maggiormente con incentivi più alti, qualcuno che lo tutela in maniera minore, ma in tutti i Comuni certamente ci sono politiche tariffarie che prevedono una differenziazione.
L'Agenzia, al fine di coordinare le politiche di mobilità pubblica, ha inteso promuovere la redazione di un "Piano integrato della mobilità pubblica e dell'accessibilità di bacino", coinvolgendo nella procedura tutti gli Enti locali del territorio.
A tal fine, è stato avviato un percorso con le deliberazioni del Consiglio d'Amministrazione n. 4/2023 e n. 33/2023, individuando, tra gli obiettivi da perseguire, anche quello di migliorare il sistema delle tariffe al fine di omogeneizzare e promuovere l'integrazione, sempre però mantenendo un minimo di autonomia.
In linea con quanto previsto da questa DGR, che cosa si afferma? "Si dà atto dell'esigenza di sviluppare politiche tariffarie volte alla realizzazione di un sistema di trasporti il più possibile integrato fra le diverse modalità e i tipi di servizio e, quindi, l'adozione di iniziative utili ad incentivarne l'utilizzo".
Per quanto riguarda Trenitalia, gli abbonamenti offerti sono quelli elencati nella deliberazione n. 1/2023 del Consiglio d'Amministrazione del 16 gennaio 2023, successivamente approvate, eccetera. In particolare l'allegato A punto 4 bis riporta i livelli tariffari dell'abbonamento scontato under 26 e l'allegato A del punto 5 le tariffe ordinarie.
Per quanto riguarda la libera circolazione, la normativa di riferimento è quella regionale, con l'indicazione delle categorie (soggetti con disabilità, Forze dell'ordine, eccetera), applicabile a tutti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale (gomma e ferro).
Oltre a queste agevolazioni, gli Enti locali possono individuare altre categorie beneficiarie di agevolazioni con oneri a proprio carico.
Sostanzialmente, se ne fa carico l'Amministrazione che decide di pagare il biglietto o l'abbonamento a coloro che ritengono meritevoli di queste agevolazioni. Tali agevolazioni, nelle more del documento comparativo di cui sopra, sono reperibili negli atti dei singoli enti.
Per ricapitolare, ma credo che abbia ben compreso il Consigliere Magliano: ogni Comune può decidere queste azioni caricandosene i costi, ad esempio sulle tessere di libera circolazione o sulle agevolazioni, ed è tenuto a comunicarlo. A dire la verità, un registro complessivo non c'è, anche perché, come probabilmente il Consigliere sa, l'obiettivo, non solo per il Piano di accessibilità di bacino, ma in generale della Regione, è quello di volgere verso un nuovo sistema tariffario, sia quello del "pay per use" sia integrato con il modulo "intesa service", e che superi anche difficoltà, come ad esempio il Formula nel bacino di Torino; sistemi che sono un po' datati e che, probabilmente, erano molto innovativi quando sono state pensati, ma oggi hanno una serie di difficoltà che cercheremo di superare, anche con le nuove gare che ci saranno nei prossimi anni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, per la replica.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore.
Penso che l'Assessore convenga con me che provare comunque a immaginare un portale o un sito nel quale tutte queste informazioni, ancorché c'è la libertà dei Comuni, è sacrosanto, perché ci sono Comuni che decidono che alcune categorie svantaggiate o alcune tipologie di categorie possono avere biglietti a prezzo scontato, o pagano loro l'integrazione alla tariffa o direttamente i biglietti.
Certo è che sarebbe opportuno - ho presentato un ordine del giorno sul tema e ne avevo parlato con l'Assessore - che o Agenzia o un sistema integrato dia la possibilità a un cittadino di poter accedere, attraverso un sito o attraverso un app, a tutte le tariffe di tutte le Regioni, cioè che le scelte giuste e autonome dei vari Comuni di cambiare le tariffe, o di adeguarle, vengano riportate il più velocemente possibile su questo portale, in modo da avere anche un quadro generale.
Sono soddisfatto della risposta, perché tiene conto di cosa abbiamo chiesto, ma rimane questo mio dubbio, perché, a oggi, manca l'opportunità di avere un quadro generale che permetta e dia, mi si permetta, Presidente dati che possano essere utilizzati come driver per l'Assessorato, per sapere se vi sono palesi differenze, perché, a volte, qualche centesimo o qualche decina di centesimi può essere una differenza, soprattutto se moltiplicata sui biglietti.
Su questo abbiamo anche una cabina di monitoraggio, onde evitare che tutte le volte emerga un dato rispetto all'accompagnatore della persona di disabilità, rispetto alla persona che ha perso il posto di lavoro, insomma per tutta una serie di categorie. Avere questi big data potrebbe permetterci di fare delle polizze, anche regionali, rispettando l'autonomia dei Comuni, ma sollevando questioni, problemi e garantendo le opportunità.
Detto questo, leggerò con attenzione quanto riferito dall'Assessore e lo ringrazio per le interpellanze che abbiamo discusso.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
Alle ore 10.30 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 10.25 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta inizia alle ore 10.43)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Carosso, Cirio, Dago, Giaccone Icardi, Marrone, Nicco, Protopapa, Ricca e Tronzano.
Il numero legale è, pertanto, 21.
Comunico che in apertura della seduta odierna del Consiglio regionale è prevista la commemorazione del già Assessore Consigliere regionale Aldo Gandolfi.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione. Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La mia richiesta è di inserire, all'o.d.g. odierno, l'ordine del giorno n.
1.760.
Abbiamo avuto, insieme al Presidente Stecco e ai colleghi della IV Commissione, un'audizione sulla nutrizione artificiale, tema importante che permette a tanti cittadini piemontesi di poter, anche luce dello sviluppo tecnologico, condurre una vita non agiata evidentemente, ma decisamente più accessibile rispetto a tanti anni fa.
L'ordine del giorno ha all'oggetto: "La garanzia a livello domiciliare del servizio nutrizionale, completo di servizi sanitari e assistenziali ai pazienti e alle loro famiglie, è un'esigenza ineludibile".
Presidente, visto che il nuovo nomenclatore e le nuove linee d'indirizzo nazionale non prevedono questo tipo di trattamento in maniera specifica e in maniera adeguata, con l'ordine del giorno chiediamo che la Regione Piemonte continui a gestire questa tematica con l'eccellenza che l'ha contraddistinta (durante l'audizione siamo venuti a conoscenza che Regione Piemonte è sempre stata all'avanguardia, nel nostro sistema sanitario, sul tema delle cure e della nutrizione artificiale, ma che continui a farlo) ma, nello stesso tempo, chiediamo di attivarsi nei confronti del Governo nazionale affinché i contenuti del nuovo nomenclatore nazionale delle prestazioni ambulatoriali di prossima adozione non pregiudichino l'uniformità e l'equità di accesso ai servizi erogati a favore dei cittadini.
Insomma, che non sia solo più una questione di logistica, cioè la distribuzione di questo cibo, ma che ci sia ancora tutta la tensione domiciliare per i pazienti, perché mi insegna, Presidente, che nel caso in cui vi siano delle complicazioni, poi queste persone devono recarsi nei pronto soccorso. Più il sistema è diffuso, più è capillare e più è gestito in modo adeguato, meno ci saranno criticità dal punto di vista sanitario.
Pertanto, ci siamo sentiti in dovere di presentare l'ordine del giorno n.
1760, anche alla luce di quello che abbiamo ascoltato in Commissione poche settimane fa.
Grazie Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Approfittando dell'arrivo dell'Assessore Chiorino, chiediamo un'informativa, se è possibile già questa mattina, sulla crisi, che ormai purtroppo crisi non è più, perché è in azione di liquidazione, dell'azienda di Leinì Idrosapiens. È un'azienda che lavora nel comparto aerospazio quindi un'azienda che ha, potenzialmente, una grande capacità lavorativa visto il tema sviluppato sul territorio provinciale in maniera considerevole da questa Regione e da questo territorio. Idrosapiens è una delle prime che ha iniziato a lavorare proprio su questo comparto: vi sono 44 lavoratori a Leinì e 4 a Cormano, vicino a Milano.
La scorsa settimana si è svolto un incontro all'Unione industriale fra l'azienda e i sindacati. L'azienda ha nominato il liquidatore, che era appunto l'ex amministratore delegato, che adesso svolge il nuovo ruolo.
Il tema è di comprendere e capire, visto che sono partiti i canonici 75 giorni di trattativa fra azienda e sindacati, come intervenire, soprattutto in un'ottica di salvaguardia non tanto e non solo dell'azienda in termini di dipendenti dell'azienda, ma proprio perché quei dipendenti hanno una grande qualifica professionale. Ci sono alcune aziende che singolarmente li stanno cercando, però sarebbe importante, anche rispetto ad alcuni progetti che la Regione ha messo in piedi proprio sulle crisi aziendali intervenire.
Sappiamo che la prossima settimana - ne ho già informalmente parlato con l'Assessore - i lavoratori ci verranno a trovare e saranno qui fuori presso Palazzo Lascaris, richiedendo un'audizione durante la pausa pranzo dei lavori del Consiglio. Lo dico già questa settimana, vista la presenza dell'Assessore, per arrivare a quell'incontro di martedì prossimo con qualche elemento in più.
Se potesse, l'Assessore, darci qualche informazione già oggi in Aula, per noi e per i lavoratori che stanno ascoltando sarebbe importante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Riepilogo le richieste di modifica all'o.d.g.
Il Consigliere Magliano chiede di inserire l'ordine del giorno n. 1760 a oggetto: "La garanzia a livello domiciliare del servizio nutrizionale completo di servizi sanitari e assistenziali ai pazienti e alle loro famiglie, è un'esigenza ineludibile". Se non vi sono contrarietà, lo consideriamo inserito a calce dell'elenco degli attuali atti d'indirizzo.
Il Consigliere Sarno chiede un'informativa sulla crisi aziendale dell'Idrosapiens di Leinì. Ricordo che nella giornata odierna ci sarà anche un'interrogazione a risposta immediata della collega Disabato sullo stesso argomento, quindi ci sarà l'opportunità di sentire la risposta sul tema. Se l'Assessore ha intenzione di intervenire, può chiederlo in qualsiasi momento.
Se non vi sono altre richieste di modifica all'o.d.g., l'o.d.g. è approvato con le modifiche, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento: Commemorazioni

Cordoglio per la scomparsa dell'ex Assessore e Consigliera regionale Mariangela Cotto, deceduta il 28 gennaio 2024


PRESIDENTE

Consiglieri, ieri abbiamo appreso la triste notizia dell'improvvisa scomparsa dell'ex Consigliera e Assessore regionale Mariangela Cotto, nata ad Asti nel 1947, protagonista della vita politica astigiana e regionale negli ultimi cinquant'anni.
Nelle prossime settimane procederemo a una commemorazione ufficiale in quest'Aula. Com'è già stato comunicato e per chi avrà piacere di partecipare, ricordo che giovedì mattina ad Asti si svolgeranno i funerali A nome dell'Assemblea regionale esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Carosso, Cirio, Dago, Giaccone, Icardi, Marrone Nicco, Nicotra, Perugini, Protopapa, Ricca, Riva Vercellotti e Tronzano.
b) Comunicazione all'Assemblea Il Presidente della Giunta regionale, con propria nota del 15 gennaio 2024 ha richiesto, ai sensi dell'articolo 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la dichiarazione d'urgenza del disegno di legge 299 "Modifiche all'articolo 4 delle legge regionale 17 novembre 2016, n. 23 (Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave)".
Al termine della seduta odierna porrò, quindi, in votazione la richiesta poiché la votazione svolta nella precedente seduta non è risultata valida per mancanza del numero legale.
Ai fini degli adempimenti in cui all'allegato 4/1.11 al decreto legislativo 118/2011, comunico che l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione del 17 gennaio 2024, n. 12, ha approvato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale relativo al bilancio di previsione finanziario per gli anni 2024/2025.
La deliberazione dell'Ufficio di Presidenza è caricata sul supporto dei documenti per la seduta odierna al fine della sua consultazione.
c) Distribuzione processi verbali È in distribuzione il processo verbale n. 289 del 23 gennaio 2024.
d) Processi verbali precedenti sedute Sono in approvazione i processi verbali delle sedute consiliari n. 287 del 9 gennaio 2024 e n. 288 del 16 gennaio 2024.
e) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
f) Esami leggi regionali Il Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2024 ha esaminato le seguenti leggi regionali e ne ha deliberato la non impugnatività: legge regionale 24 novembre 2023, n. 32 "Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l'orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro"; legge regionale 3° novembre 2023 n. 33 "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025".
Se non vi sono richieste di intervento sulle comunicazioni, com'è già stato richiesto da vari Presidenti dei Gruppi consiliari e accordato all'unanimità da tutti i Presidenti dei Gruppi, annuncio che la seduta pomeridiana terminerà dopo l'esame delle interrogazioni a risposta immediata per permettere, a chi lo desidera, di recarsi alla camera ardente allestita per il dottor Segre.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Assessore e Consigliere regionale Aldo Gandolfi deceduto il 20 settembre dicembre 2021


PRESIDENTE

È scomparso il 20 settembre 2021, all'età di 85 anni, l'ingegner Aldo Gandolfi, Assessore e Consigliere regionale nella I e II Legislatura.
Nato ad Alessandria il 21 maggio 1936, nel 1960 si era laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino e alla fine degli anni Sessanta era entrato alla Olivetti di Ivrea, dove ha lavorato fino al 1991.
La carriera professionale si è alternata a un'intensa partecipazione alla vita politica: membro della Direzione Nazionale del Partito Repubblicano Italiano dal 1967 al 1992, ha ricoperte diverse funzioni pubbliche.
Nel 1970 è eletto per la prima volta Consigliere regionale, nella circoscrizione di Torino, nella lista del PRI, ed è stato Assessore ai Trasporti e componente della Commissione I Bilancio e della Commissione III Lavoro.
Rieletto nel 1975, è stato prima Presidente della II Commissione Urbanistica e Trasporti, poi Consigliere Segretario dell'Ufficio di Presidenza e componente della Commissione Bilancio.
Deputato al Parlamento Nazionale nella VIII Legislatura, è stato componente della Commissione Trasporti, Lavoro e Previdenza Sociale e della Commissione parlamentare per la ristrutturazione e riconversione industriale e per i programmi delle partecipazioni statali.
Negli anni 1987, 1988 e 1989 è stato Presidente del Consorzio per il Sistema Informativo (CSI Piemonte).
Dal 1994 al giugno 2002 è stato prima membro della Segreteria e poi Presidente del Movimento d'azione "Giustizia e Libertà".
Con il Consiglio regionale del Piemonte ha sempre mantenuto uno stretto rapporto, sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative dell'Associazione tra Consiglieri regionali già facenti parte del Consiglio.
Aldo Gandolfi era anche una figura molto conosciuta nella città di Ivrea e coloro che lo hanno conosciuto hanno potuto apprezzare le sue qualità umane e politiche, come la dedizione e l'impegno con cui ha ricoperto i suoi incarichi istituzionali nei momenti più rilevanti dell'attività consigliare e della vita amministrativa della nostra Regione.
Alla moglie, signora Floriana e alle figlie Roberta e Vittoria, desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del già Assessore e Consigliere regionale Aldo Gandolfi.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.58, riprende alle ore 11.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici - Opere pubbliche

Proseguimento esame proposta di legge n. 230, inerente a "Disposizioni per l'accessibilità e l'eliminazione delle barriere architettoniche"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di legge n. 230, inerente a "Disposizioni per l'accessibilità e l'eliminazione delle barriere architettoniche", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella precedente seduta consiliare si sono svolte le relazioni di maggioranza e di minoranza ed è stato avviato l'esame dell'articolato. Sono stati approvati gli articoli 1 e 2 e il proseguimento dell'esame è stato posticipato ad altra seduta.
Riprendiamo quindi l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 17) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 18) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 4), n. 5) e n. 6) presentati dal Consigliere Magliano sono stati ritirati dal proponente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione degli emendamenti; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 17) inserisce la lettera g-bis, citando i luoghi di culto e nel lavoro fatto col collega Marin, l'abbiamo inserito ai sensi delle normative nazionali vigenti.
Cerchiamo di far sì che i PEBA rientrino e siano operativi anche per i luoghi di culto, per i quali, come sapete, ci sono delle norme ad hoc nel rapporto tra gli immobili che sono o di proprietà del Comune o, comunque di proprietà del Comune, ma in gestione da parte delle varie diocesi.
Inseriamo questo elemento rafforzativo, anche perché vorremmo vedere tutti i luoghi di culto accessibili in via prioritaria e non attraverso soluzioni che negli anni passati potevano avere un senso, ma l'idea che nel 2024 una persona con disabilità possa entrare dalla porta principale del luogo di culto ci sembra doveroso. Questo è il tema dell'emendamento n. 17).
Le dico già, Presidente, che l'emendamento n. 18) serve per inserire le parole "g-bis" all'interno dell'articolo di riferimento, quindi sono collegati, perché andiamo a inserire un punto in più di attenzione e poi andiamo a fare il raccordo.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Chiedo se vi siano altri colleghi che intendono intervenire sugli emendamenti n. 17) e n. 18).
Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Sono favorevole a questa correzione proposta dal collega Magliano con l'emendamento n. 17).
Grazie.



PRESIDENTE

Chiedo se vi siano dichiarazioni di voto. Non essendovi richieste, passiamo alla votazione.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 bis Emendamento rubricato n. 7) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento proviamo ad aggiungere delle risorse o dare la possibilità alla Regione di mettere risorse sopra questa legge e in tal modo quantomeno aiutare o sostenere quei Comuni che provano ad adeguare i loro PEBA innanzitutto redigendoli e poi adeguandoli in maniera fattuale all'interno dei loro Comuni, a volte con risorse nazionali, come abbiamo visto nel corso dell'anno passato.
In questo caso, volevamo dare la possibilità alla Regione: "Per le finalità di cui alla presente legge, concede a Province e Comuni e le loro forme associative, nonché agli altri enti pubblici operanti nelle materie di competenza regionale, contributi per realizzare le necessarie opere di adeguamento di attrezzature o edifici pubblici esistenti di loro proprietà riservandosi un'aliquota dei finanziamenti anche per l'adeguamento di edifici di competenza regionale".
Questo lo dicevamo perché era importante per noi immaginare anche un sostegno, certamente partendo dal presupposto di cui abbiamo parlato nell'esposizione della norma. In teoria, i Comuni sono tenuti per legge ad applicare i PEBA; noi cerchiamo di agevolarli, sapendo che un Comune completamente accessibile con i PEBA realizzati sulle strutture di proprietà comunale è un Comune che sta rispettando le norme e non che fa un gesto di gentilezza nei confronti dei cittadini.
Il comma 3 di questo nostro emendamento dice: "Entro il termine ordinatorio del 31 gennaio di ogni anno, la Giunta regionale, informate le competenti Commissioni consiliari, adotta i piani per l'erogazione dei contributi, di cui ai commi 1 e 2 nei quali sono definiti l'ammontare complessivo dei fondi regionali disponibili, i criteri per la ripartizione dei fondi regionali disponibili sugli appositi capitoli di spesa del bilancio regionale, le priorità di intervento, le modalità di rendicontazione degli interventi realizzati, ai sensi del presente articolo".
Questo significa aprire alla possibilità di contributi, non mettere delle risorse.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 ter Emendamento rubricato n. 19) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 8) è stato ritirato dal proponente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione dell'emendamento; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento si chiede di inserire il censimento degli edifici pubblici. Questo è stato un emendamento elaborato di concerto con il collega Marin, che ringrazio.
"La Regione promuove il censimento degli edifici pubblici interessati da interventi per l'abolizione delle barriere architettoniche.
Il censimento di cui al comma precedente è delegato ai Comuni, sulla base delle modalità di rilevazione approvate dalla Giunta Regionale entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente Legge; il censimento, oltre alle proprietà del Comune, riguarda gli immobili di proprietà della Regione delle Province e di altri enti locali.
Ai fini del censimento degli immobili di proprietà dello Stato e delle Amministrazioni autonome, la Giunta Regionale promuove le necessarie intese con gli enti proprietari degli immobili stessi.
I dati del censimento sono utilizzabili ai fini della programmazione degli interventi regionali e degli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, nonché per l'esercizio delle funzioni di cui all'art. 32 ventunesimo comma, della Legge 28 febbraio 1986, n. 41.".
Questo serve per promuovere presso le istituzioni (Comuni, Province, Enti pubblici) un censimento per avere una mappatura vera e propria e per sapere quali sono i punti in avanzamento.
Nella discussione con il collega Marin non si prevedono costi per la Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
Se il collega Marin intende intervenire per un parere o.
Prego.



MARIN Valter

Favorevole.



PRESIDENTE

Se non vi sono altri interventi, procediamo con la votazione dell'emendamento n. 19), sul quale il parere è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 quater Emendamento rubricato n. 9) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
È fondamentalmente l'istituzione di un fondo regionale per l'eliminazione e il superamento di opere architettoniche.
Questo era l'emendamento che serviva a costituire e realizzare il fondo che sarebbe poi stato utilizzato nel caso in cui l'emendamento precedente, non quello che abbiamo appena votato, ma l'emendamento n. 7), fosse stato approvato dall'Aula.
Come diceva l'emendamento precedente, e anche questo, serviva a istituire il fondo, stabilire i criteri e le priorità, poi i Comuni avrebbero il compito di rendicontare quanto speso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marin.



MARIN Valter

Parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Il parere sull'emendamento n. 9) è contrario.
Se non vi sono altri interventi, procediamo con la votazione dell'emendamento n. 9), con il parere contrario del presentatore della legge.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 quinquies Emendamento rubricato n. 10) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Leggo l'articolo che proponiamo: "La Giunta regionale, con proprio provvedimento, stabilisce le modalità e i criteri per l'adeguamento dei servizi di trasporto pubblico locale, onde consentirne l'utilizzo anche da parte delle persone con disabilità.
Ai fini di consentire l'accesso e l'uso dei mezzi di trasporto alle persone con disabilità, sono concessi contributi alle aziende concessionarie di servizi di trasporto pubblico locale.".
Fondamentalmente, Presidente, utilizzavamo questo articolo per dare un ulteriore destinazione per i fondi del precedente emendamento; anche quest'emendamento serviva per creare o, comunque, dare una destinazione a quel fondo, che però è stato bocciato con la votazione precedente.
Questo era particolarmente indicato rispetto all'accessibilità dei servizi pubblici di pubblico trasporto su cui, come emerso, peraltro nell'interpellanza di questa mattina e dalla risposta dell'Assessore Gabusi, siamo in un lungo percorso di adeguamento, che dovrà continuare ad andare avanti. Non metteremo risorse noi, ma ci auguriamo che le mettano i gestori di questi servizi, perché dobbiamo garantirci un trasporto pubblico accessibile per le persone con disabilità.
In conclusione, Presidente, serviva per indicare dove posizionare le risorse, in questo caso sul trasporto pubblico locale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Favorevole.



PRESIDENTE

Il parere sull'emendamento n. 10) è favorevole.
Se non vi sono interventi, metto in votazione l'emendamento n. 10), con parere favorevole.
Annullo la votazione.
Collega Marin, prego.



MARIN Valter

Io avevo letto.
Mi sono proprio confuso.



PRESIDENTE

L'emendamento è il n. 10).



MARIN Valter

Il parere è contrario.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

La votazione è stata interrotta ed era in corso.
È stata annullata e l'ho detto.
È facoltà del Presidente annullare la votazione, come succede.
È il Regolamento, non me lo sono inventato oggi, perché mi sono alzato con il piede destro invece che con il sinistro.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Rimetto in votazione l'emendamento n. 10).
La parola alla Consigliera Accossato, sull'ordine dei lavori.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Le chiederei soltanto di spiegare all'Aula e a me personalmente, a microfono, le modalità con cui viene annullata la votazione.



(Commenti fuori microfono)



ACCOSSATO Silvana

Ho sentito, ma preferirei che fosse detto a microfono e vorrei sentirlo in modo completo, perché non mi convince; sicuramente, lei avrà tutte le motivazioni per annullare questo voto.



PRESIDENTE

La votazione è stata interrotta mentre era in corso, e l'ho detto prima di chiuderla che veniva annullata, perché c'era un.
Il parere è stato male espresso dal presentatore della legge ed è evidente che, se vi fosse stata l'approvazione dell'emendamento stesso, ci sarebbero creati dei problemi sicuramente superiori rispetto a ripetere la votazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

L'Aula è sovrana, ma è facoltà..



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Articolo 76, comma 4.
Nell'ipotesi di irregolarità, l'Ufficio di Presidenza, valutate le circostanze, ha facoltà di annullare la votazione e disporre che si ripeta.
La parola alla Consigliera Canalis, sull'ordine dei lavori.



CANALIS Monica

Credo che l'Ufficio di Presidenza debba riunirsi per valutare la questione perché non è una decisione in capo al solo Presidente e perché può accadere che venga modificato il voto rispetto al parere espresso in precedenza.



PRESIDENTE

Su come abbia votato l'Aula non lo metto in dubbio e il parere è stato espresso in modo chiaro dal presentatore.
Ho deciso, in piena autonomia, come Presidente del Consiglio regionale perciò anche in qualità di Presidente dell'Ufficio di Presidenza, di sospendere e di annullare la votazione, perché c'era la richiesta del Consigliere Marin di esprimere una valutazione diversa rispetto a quella espressa precedentemente, come parere in una votazione in corso. In questa legislatura è già successo, non dico diverse volte, per varie situazioni anche perché c'era qualche Consigliere, di maggioranza e di opposizione che non era riuscito a votare.
Articolo 75, comma 2: "Il Presidente, qualora ritenga che sussistano giustificati motivi, può disporre la ripetizione del voto per appello nominale", perciò ripetiamo il voto per appello nominale. Articolo 75.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Vorrei solo precisare che mi sono sbagliato, anche perch quell'emendamento, ma l'avevo spiegato anche a chi l'ha proposto, il collega Magliano, comportava un onere di spesa del bilancio regionale quindi avremmo dovuto, eventualmente, tornare in I Commissione.
Pertanto, ho fatto la scelta di non mettere oneri su questa proposta di legge.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Visto che lei ha correttamente citato il Regolamento, lo cito anch'io: prendiamo quello e ragioniamo su quello.
Articolo 76, comma 4, del Regolamento interno del Consiglio regionale: "Nell'ipotesi di irregolarità, l'Ufficio di Presidenza, valutate le circostanze" - il tutto in un secondo, chiaramente - "ha facoltà di annullare la votazione e disporre che si ripeta".
Mi specifichi, Presidente, l'irregolarità. Mi specifichi l'irregolarità quando viene dato un parere su un emendamento. Tutta l'Aula si esprime, tra l'altro, secondo parere; il tempo è quasi concluso, quindi io non vedo l'irregolarità.
Certamente, a volte si è chiesto di sospendere e di annullare la votazione perché qualcuno non riusciva a votare e quindi, in questo caso l'irregolarità la possiamo collegare al fatto che un Consigliere non pu esercitare il suo sacrosanto diritto di votare su un emendamento o su un provvedimento, visto che, tra l'altro, con il nuovo sistema di votazione ci è stato detto: "Fino all'ultimo secondo potete cambiare la votazione se vi accorgete di aver sbagliato, quindi sì, no, astenuto, ecc. Per attenzione, con il nuovo sistema, dopo che avete votato, non si può più fare come prima che dicevate: 'Presidente, ho sbagliato, volevo dare voto favorevole, volevo dare voto contrario'".
Visto che da quando abbiamo iniziato con le votazioni elettroniche ci è stato indicato questo modo di lavorare, ripeto, Presidente, lei mi specifichi l'irregolarità.



PRESIDENTE

L'irregolarità è data dal fatto che il Consigliere Marin ha erroneamente dato un parere sull'emendamento 10) e ha condizionato l'Aula a votare in modo favorevole; cosa diversa, invece, se avesse dato un'espressione contraria. Poi l'interpretazione, come si è sempre fatto in corso di votazione, utilizzando l'articolo 76, comma 4, essendoci giustificati motivi, perché l'emendamento cambierebbe anche gli oneri di spesa.
Ritengo che siano giustificati motivi per disporre la ripetizione del voto per appello nominale, in modo tale che ci sia chiarezza, in base all'articolo 75, comma 2. Se il Presidente ritiene che sia da fare, si pu fare. Più volte ho interrotto perché c'era necessità di interrompere e valuterò di volta in volta come ho sempre fatto. Non è un problema, perci procediamo alla votazione dell'emendamento 10) per appello nominale.
Non dico neanche il parere, così non condiziono l'Aula, che è sovrana.
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 10).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 L'emendamento rubricato n. 11) è stato ritirato.
Emendamento rubricato n. 20) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 12) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Scusi, Presidente. Solo perché l'emendamento 20), e lo dico anche al collega Marin, è la riscrittura concordata dell'emendamento 11): invece che inserire la dizione "e" alla parola PAU (Piani di Accessibilità Urbana) inserire la parola "o", in modo tale che i Comuni possano sviluppare sia il PEBA o il PAU e non sia vincolante averli entrambi.
Questo è il motivo.
L'emendamento rubricato n. 12), invece, riguarda come poter incentivare i Comuni.
Noi chiedevamo di inserire la parola "vincolante", cioè io non attuo politiche su quel Comune se non ha applicato i PEPA; mentre il collega, nel testo, ha inserito la parola "preferenziale", quindi dando la possibilità di scegliere d'intervenire o meno e valutare, positivamente o meno positivamente, il fatto che i PEPA siano stati applicati.
Pertanto, l'emendamento n. 20) è un emendamento che abbiamo riscritto e su cui abbiamo lavorato insieme; sul secondo, il n. 12), noi poniamo la parola "vincolante" e il relatore della legge, invece, preferisce la parola "preferenziale".
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Marin.



MARIN Valter

Sull'emendamento rubricato n. 12), il parere è contrario; sull'emendamento rubricato n. 20) il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione degli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 bis Emendamento rubricato n. 13) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento in oggetto vogliamo inserire la clausola valutativa, come di solito vi è all'interno di una norma regionale. La clausola valutativa aveva tutta una serie di previsioni che era necessario fornire rispetto agli interventi previsti.
L'emendamento recita: "Il Consiglio regionale valuta l'attuazione e i risultati degli interventi di progressiva eliminazione delle barriere architettoniche disciplinati dalla presente legge. A tal fine, la Giunta regionale trasmette al Consiglio una relazione annuale che documenti e descrive: a) lo stato di conformità alle disposizioni della presente legge degli edifici, aree, strutture e mezzi di trasporto nell'ambito delle politiche abitative e del trasporto pubblico di competenza regionale; b) le previsioni di attuazione della presente legge contenute negli atti di programmazione regionale e i relativi risultati attesi; c) gli interventi realizzati in attuazione della presente legge, specificando le risorse impiegate, i contributi erogati, i soggetti coinvolti e i beneficiari raggiunti; d) il grado di implementazione raggiunto dai Piani di eliminazione di barriere architettoniche".
Attraverso questo emendamento, volevamo dare la possibilità ai Consiglieri di avere, attraverso la Giunta, il maggior numero di informazioni possibili. Ci pare che questo sia un tema che necessita di questo tipo d'attenzione e una dovizia di particolari e precisazioni nel trattare la materia.
Al comma 3 dell'emendamento diciamo: "La Giunta regionale rende accessibili i dati e le informazioni raccolte per le attività valutative previste dalla presente legge. Il Consiglio regionale esamina la relazione secondo quanto previsto dal Regolamento generale e la rende pubblica, unitamente agli eventuali documenti che ne concludono l'esame". Questo al fine di condividere con gli enti del terzo settore e tutti gli stakeholder legati a questo mondo i risultati e gli obiettivi in itinere raggiunti.
Di diverso avviso è l'approccio del primo firmatario della legge. Per il primo firmatario la clausola valutativa prevede una relazione, una modalità più snella, forse meno completa, che non sovraccarica gli uffici. Questo è il motivo per cui abbiamo presentato questo emendamento, perché ci sembrava un po' scarna la relazione che veniva presentata. Certo, la nostra proposta porta con sé un lavoro maggiore da parte degli uffici e delle istituzioni competenti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste di intervento in merito? La parola al Consigliere Marin.



MARIN Valter

Il parere sull'emendamento è contrario.



PRESIDENTE

Ricordo che l'emendamento rubricato n. 13) introduce l'articolo 5 bis.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 14) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento mette in raccordo i disability manager citati in questa norma - i disability manager delle istituzioni (Comuni, Province e Città metropolitana) che avranno il piacere o la voglia di istituirli presso le loro istituzioni - con i disability manager di nostra emanazione, quelli di cui ci siamo occupati con la legge votata negli scorsi mesi.
L'emendamento recita: "I disability manager di cui al comma 1 si coordinano con il disability manager della Regione Piemonte per lo svolgimento delle funzioni a loro assegnate".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14) (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 6, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Emendamento rubricato n. 15) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
L'articolo 8, così redatto dal collega, prevede la sensibilizzazione sull'accessibilità degli ambienti di lavoro: "La Regione collabora con gli ordini professionali per sensibilizzare sulla tematica dell'accessibilità agli ambienti di lavoro da parte delle persone con disabilità".
Aggiungiamo all'articolo 8 tutta una serie di compiti decisamente più impegnativi e più importanti, frutto del fatto che siamo convinti che la Regione Piemonte, da questo punto di vista, potrebbe avere un impatto e un impulso ancora più forte.
L'emendamento recita: "Per il perseguimento degli obiettivi di cui alla presente legge, la Regione esercita compiti di promozione, controllo e di monitoraggio in materia. I criteri e le modalità per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, sono disciplinati con provvedimento della Giunta regionale e concernono: a) la raccolta delle soluzioni edilizie e tecniche, adottate o adottabili, volte a migliorare la fruibilità, da parte delle persone con disabilità, degli edifici pubblici e privati; b) la promozione di iniziative di sensibilizzazione dei cittadini e di informazione dei soggetti interessati, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della presente legge; c) la promozione di iniziative di formazione e aggiornamento finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della presente legge ed a favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità ed il rispetto della normativa vigente in tema di collocamento".
Davamo molti più compiti alla Regione e con il comma 2: "La Regione per il perseguimento degli obiettivi di cui alle lettere b) e c) del comma 1, si avvale della collaborazione delle Aziende Sanitarie Locali, degli istituti universitari del Piemonte" - in questo punto, su indicazione degli uffici del Consiglio, abbiamo inserito una frase all'emendamento che ho già firmato: "previa intesa con gli stessi" perché non possiamo imporre agli istituti universitari del Piemonte di collaborare con noi - "delle rappresentanze regionali degli ordini e i collegi professionali, nonch delle associazioni di cui all'articolo 1 e 1 bis della legge regionale 37/2000".
In questo modo, diamo più forza e più concretezza a quello che Regione Piemonte deve fare, perché siamo sempre più convinti che un maggior numero d'informazioni permetter alle amministrazioni e ai legislatori di adottare le scelte più adeguate. Con un minor numero di informazioni, si lavora su statistiche e non su elementi fattivi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marin.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 8, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 9 Emendamento rubricato n. 16) presentato da Magliano.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione dell'emendamento; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie.
L'emendamento cassava di fatto l'articolo, perché noi non chiedevamo di avere solo una relazione al Consiglio regionale e attività di informazioni varie, ma chiedevamo tutta l'attività di clausola valutativa, della quale ho già relazionato nel mio precedente intervento. Quindi, di fatto, era per chiedere di eliminare l'articolo, perché avremmo dovuto inserirne un altro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 9, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Abbiamo concluso l'esame degli emendamenti e dell'articolato. Non ci sono ordini del giorno collegati, pertanto passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Intervengo per ringraziare del lavoro svolto. La nostra Regione doveva dotarsi di una legge per i piani di eliminazione delle barriere architettoniche e sull'accessibilità. Oggi abbiamo, con questa legge, un quadro normativo che in qualche modo consegna alla Regione la possibilità di monitorare, di controllare ed intervenire.
Spero che non sia passata sotto traccia, soprattutto l'articolo 7, che è qualcosa che mi auguro che il collega possa anche riprendere in un suo intervento, l'idea che un importo pari al 2% degli importi dei contributi sia destinato per attuare o per realizzare i PEBA. Questo mi pare un elemento importante e, in qualche modo, rivoluzionario.
Noi avremmo chiesto più attenzione, più monitoraggio e più controllo proprio per fornire, quando arriveranno le risorse nazionali, indicazioni più chiare sui Comuni che in questo momento non hanno attuato i PEBA.
Rischiamo di dare risorse (quelle nazionali, intendo) a chi ha già iniziato i PEBA per la continuazione degli stessi e di non sostenere, sollecitare o in qualche modo, indicare con forza, anche in via politica, un intervento presso coloro che, invece, non hanno neanche immaginato di realizzare i PEBA.
Il vulnus che vediamo è la mancanza di risorse, ed è per questo che annuncio che il nostro sarà un voto di non partecipazione. Non possiamo evidentemente votare contro, almeno per quello che mi riguarda, o astenerci rispetto a una legge aspettata da anni in questa Regione.
A ogni modo, ringrazio per il lavoro svolto, perché alcuni degli emendamenti che sono stati accolti portano una sensibilità che da questo punto di vista ci contraddistingue e ci ha contraddistinto nel lavoro di questi anni.
Concludo, ribadendo le ragioni della non partecipazione al voto. Il voto di presenza è legato al fatto che non mettiamo risorse, a differenza di altre Regioni che le risorse le hanno posizionate.
Ringrazio il collega Marin per il lavoro svolto.



PRESIDENTE

La parola il Consigliere Marin.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Credo che questa proposta di legge, che oggi con il voto diventa legge regionale, mette il Piemonte in linea con alcune Regioni, perché purtroppo molte Regioni in Italia non hanno ancora provveduto a dotarsi di un registro telematico per quanto riguarda i Piani di eliminazione delle barriere architettoniche.
La legge nazionale n. 13/89 obbligava i Comuni a dotarsi di questo importantissimo strumento e bisogna, purtroppo, constatare che la maggioranza dei Comuni piemontesi non l'ha fatto. Questa legge, oltre a inserire il registro telematico, è di forte sensibilizzazione sul tema della disabilità.
Come ho ritenuto di convincere un ente locale a rendersi conto dell'importanza di dotarsi di questo strumento? L'articolo 7, che è un po' il cuore di questa proposta di legge, dice che quando la Regione finanzia un'opera pubblica dell'ente locale Comune, il 2% di questo importo, così come alcune leggi fanno sulle cosiddette opere di compensazione su grandi opere, venga riservato in prima battuta alla redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Qualora il Comune si sia già dotato del Piano, si stabilisce che questi fondi vengano utilizzati per l'effettiva eliminazione delle barriere architettoniche, che possono riguardare il marciapiede, l'accesso a tutti gli edifici pubblici oppure per intervenire sul trasporto pubblico.
Mi spiace che ci sia una non partecipazione al voto perché, come avevo già detto nella presentazione della legge, credo sia doveroso fare attenzione a inserire ulteriori risorse di bilancio regionale quando si istituisce una legge. Sarebbe troppo facile, mentre credo che le leggi non debbano appesantire ulteriormente i bilanci pubblici, che devono rimanere tali se non ridotti.
Auspico un voto favorevole da parte di tutti.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi per dichiarazione di voto.
Non essendovi richieste, passiamo alla votazione dell'intero testo.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Chiedo se c'è qualche intesa sul proseguimento dei lavori.
La parola al Consigliere Cerutti.



CERUTTI Andrea

Grazie, Presidente.
Le chiederei di sospendere tre minuti l'Assemblea per un confronto con i Capigruppo di maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie.
Sospendiamo i lavori per dieci minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.06, riprende alle ore 12.40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Dato che c'è un prolungamento della riunione di maggioranza, a questo punto sospenderei la seduta fino ai question time, con l'intesa che poi verrà chiusa dopo il question time stesso.
Ufficialmente non la seduta è chiusa, ma ci sono le condizioni per apprestarsi verso la camera ardente dell'avvocato Bruno Segre.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

La trattazione delle interrogazioni a risposta immediata è prevista alle ore 14.
Vi comunichiamo subito l'ordine.
I lavori riprenderanno alle ore 14.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.40)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori riprendono alle ore 14.01 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1690 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1696 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1693 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 1697 presentata dal Consigliere Sarno, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1692 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Gabusi.
Per quanto riguarda l'interrogazione a risposta immediata n. 1691 presentata dal Consigliere Sacco, l'interrogazione a risposta immediata n.
1694 presentata dalla Consigliera Accossato, l'interrogazione a risposta immediata n. 1695 presentata dal Consigliere Martinetti, l'interrogazione a risposta immediata n. 1698 presentata dalla Consigliera Disabato e l'interrogazione a risposta immediata n. 1690 presentata dal Consigliere Riva Vercellotti, gli interroganti hanno chiesto risposta scritta.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1690 presentata da Magliano inerente a "Quali tempistiche per la redazione e la completa e compiuta applicazione del PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) per i pazienti fibromialgici sul territorio piemontese?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1690.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore per essere presente a rispondere.
Nel "Premesso che" illustro lo stato dell'arte, rispetto alle Regioni del nostro Paese che si sono adeguate o si stanno adeguando rispetto al tema del percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la fibromialgia.
Nel "Dato atto che" ricordo che martedì 5 dicembre il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all'unanimità la proposta di legge "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia". Il provvedimento prevede un approccio multi e interdisciplinare alla malattia, per assicurare prestazioni uniformi sul territorio e favorire l'inserimento nella vita lavorativa e sociale di chi è affetto dalla patologia; promuove la prevenzione, la diagnosi precoce e la formazione dei medici e del personale sanitario; riconosce il ruolo sociale e informativo, nonché di supporto alle istituzioni sanitarie e degli enti del terzo settore iscritti al Registro Unico Nazionale che si occupano del tema. Abbiamo istituito l'Osservatorio e nell'interrogazione continuo descrivendo quali sono gli aspetti peculiari della norma.
A causa del crescente numero di malati cronici e malate croniche, vi è una sempre maggiore necessità di utilizzare tutti i possibili strumenti in grado di rispondere alle esigenze dei pazienti, promuovendo l'accessibilità a cure di qualità su tutto il territorio. I PDTA prevedono un piano assistenziale, multidisciplinare e interdisciplinare, pensato per rispondere alle complesse esigenze sanitarie del cittadino, attraverso la promozione della continuità assistenziale, l'integrazione tra operatori, la riduzione della variabilità clinica, la diffusione delle buone pratiche e l'utilizzo efficiente delle risorse.
In particolare, i PDTA contrastano efficacemente la frammentazione organizzativa dei servizi sanitari, soprattutto l'interfaccia ospedale-cure primarie. I PDTA evitano la duplicazione dei servizi sanitari e contengono spese sanitarie ingiustificate, offrendo al paziente un percorso esistenziale organizzato e semplificato.
Considerato che una diagnosi precoce può avere degli effetti assolutamente positivi, permangono notevoli problemi di tempestività della diagnosi accesso alle terapie, in particolare a quelle innovative, e presa in carico adeguata ed efficace nei pazienti; tutti questi fattori hanno un grande impatto sulla qualità della vita dei pazienti.
Interrogo per sapere quali siano le tempistiche previste per la redazione e la compiuta applicazione del PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) per i pazienti fibromialgici sul territorio piemontese.
Assessore, sappiamo che c'è un gruppo di lavoro, al quale hanno partecipato i medici, le associazioni e tutti coloro che ne avevano diritto. Sono arrivate una serie di osservazioni. Ci chiediamo perché ancora oggi, queste osservazioni giunte a chi ha il compito di coordinare il tavolo non sono diventate un PDTA, anche alla luce della legge che abbiamo approvato all'unanimità lo scorso dicembre. Le associazioni lo chiedono, le malate e i malati lo chiedono con forza. Chiediamo come mai c'è questo momento di stallo, anche alla luce delle risorse che sono arrivate dal Governo centrale per occuparsi di questo tema.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
Rispondo in nome dell'Assessore Icardi.
Con la legge regionale del 19 dicembre 2023 recante "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia", la fibromialgia è stata riconosciuta a livello regionale quale patologia cronica invalidante. Al fine di poter realizzare un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura, da attuare tramite l'individuazione di un PDTA multidisciplinare e interdisciplinare, all'articolo 2 è previsto che, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della norma, venga istituito uno specifico Osservatorio regionale.
Alla luce della composizione multispecialistica dell'Osservatorio e dei compiti previsti in capo ad esso, si ritiene che il PDTA sia già predisposto dal gruppo di lavoro costituito all'uopo e possa essere completato e validato dall'istituendo Osservatorio in relazione ai tempi tecnici strettamente necessari previsti per la sua redazione definitiva cui seguirà la contestualizzazione nelle Aziende Sanitarie Regionali.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1696 presentata da Frediani inerente a "Decesso di un detenuto nel carcere di Ivrea, la Regione ha verificato il rispetto dei protocolli sanitari messi in atto?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1696.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima, anche perché ne avevo già parlato durante la discussione sull'indagine che abbiamo condotto in IV Commissione sulla sanità carceraria. Sappiamo benissimo che ci sono indagini in corso, quindi non vogliamo ovviamente entrare nel dettaglio, né cerchiamo responsabilità.
Parliamo di un fatto avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 gennaio nel carcere di Ivrea, che purtroppo in passato è stato anche teatro di scene poco edificanti e che tuttora è sotto attenta osservazione per alcuni episodi che si sono verificati nella struttura. In questo caso, parliamo del decesso di un detenuto che, secondo l'autopsia, sarebbe morto per edema polmonare. Stando, però, a quanto riferiscono alcuni compagni di detenzione, la persona, che si chiamava Andrea Pagani Pratis, nei giorni precedenti avrebbe già manifestato un malessere che sarebbe andato via via peggiorando, che però sarebbe stato trattato come se fosse affetto da un'influenza, quindi con Brufen e Tachipirina.
Ovviamente non vogliamo entrare nel dettaglio, perché non abbiamo neanche le possibilità e non è neanche il nostro scopo, però vorremmo capire se la Regione abbia acquisito gli atti, se sia stata una parte attiva nell'approfondimento e se abbia verificato l'applicazione dei protocolli corretti, ovviamente sempre nel rispetto della segretezza che può essere collegata al fatto che ci sono delle indagini in corso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera.
Vista la delicatezza del tema, leggerò le righe predisposte dall'Assessore Icardi.
Le procedure adottate dal personale sanitario secondo le valutazioni dell'Azienda sanitaria locale TO4 risultano corrette.
Sull'intera vicenda mi riferiscono essere in corso un'indagine della Procura della Repubblica di Ivrea e, pertanto, attendiamo gli eventuali sviluppi.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1692 presentata da Canalis, inerente a "Neuropsichiatria infantile nel quartiere Barriera di Milano a Torino: quali investimenti intende fare la Giunta?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1692.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'Assessore e tutta la Giunta regionale del Piemonte sanno che, in questi cinque anni, mi sono occupata molto di tutela dell'infanzia e, a più riprese, in occasione delle sessioni di bilancio, ho proposto degli emendamenti relativi proprio al rafforzamento dei neuropsichiatri infantili, essendo figure molto carenti e, purtroppo, molto scarse nella nostra Regione; quindi, già in generale i medici e gli operatori sanitari sono pochi, ma, in particolare, lo sono i neuropsichiatri infantili.
Con l'interrogazione ho voluto attirare l'attenzione, in generale, su questo tema, che sicuramente riguarda l'intero territorio regionale, ma anche, in particolare, un quartiere della città di Torino, il quartiere di Barriera di Milano, che si trova all'interno della Circoscrizione 6, ed è uno dei quartieri che ha un'età media più bassa. Quindi, c'è anche una presenza di minori più alta rispetto ad altre parti della città. Sappiamo che, ad esempio, Santa Rita, la Circoscrizione 8, come la Circoscrizione 3 sono molto anziane; in generale, la città di Torino ha un'età media elevata, mentre le Circoscrizioni 5 e 6 hanno un maggior numero di bambini Alla luce di queste caratteristiche demografiche e anche della natura socio economica del quartiere Barriera di Milano, che è caratterizzato da un maggiore background migratorio e anche da un reddito più basso rispetto ad altre parti della città, noi riteniamo che sia necessaria una particolare attenzione, sicuramente sociale, ma anche sanitaria, nei confronti dell'infanzia.
Pertanto, alla luce del fatto che già da due anni manca un servizio di neuropsichiatria infantile e che questa carenza è stata denunciata soprattutto dai genitori di minori che hanno dei problemi, chiediamo alla Giunta come intende intervenire in generale sul problema e, in particolare su Barriera di Milano.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo sempre per l'Assessore Icardi.
I servizi di neuropsichiatria infantile nel quartiere di Barriera di Milano sono presenti in Torino nella sede di via Tamagno 5, con équipe multidisciplinare e multiprofessionale, che vede la presenza di medici di neuropsichiatria infantile e psicologi, terapisti della neuro psicomotricità, logopedisti, educatori professionali, foniatri e ulteriore personale di supporto tecnico-amministrativo.
Con DGR n. 157-22, la Giunta ha assegnato all'ASL Città di Torino un contributo complessivo di euro 152.020 da utilizzare in favore della neuropsichiatria infantile nord e sud, al fine di aumentare l'offerta e di risposte a livello territoriale, con particolare attenzione alle dimissioni protette dopo il ricovero in area specialistica, alla presa in carico multidisciplinare in ambito socio-sanitario e alle patologie in soggetti con disabilità, rivolte soprattutto alle aree di maggiore vulnerabilità.
Proprio per rispondere alle aree di maggiore povertà e difficoltà nell'anno 2024 tutte le risorse residue del contributo di cui sopra saranno impegnate per la struttura complessa di neuropsichiatria infantile Nord che comprende il quartiere Barriera di Milano, che permetteranno la disponibilità di 54 ore settimanale di psicologi nell'età evolutiva.
Sono attualmente in corso le procedure concorsuali finalizzate all'assunzione di dirigenti medici specialistici in neuropsichiatria infantile, che saranno espletate da Azienda Zero. Parallelamente, è stato avviato l'iter concorsuale per poter disporre di figure professionali della riabilitazione (educatori professionali, terapisti della neuropsicomotricità, logopedisti) da assegnare alle strutture complesse di neuropsichiatria infantile nord e sud dell'ASL Città di Torino.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1697 presentata da Sarno, inerente a "Problematiche relative alle cure previste per i soggetti affetti dalla malattia di Parkinson"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1697.
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Abbiamo voluto depositare quest'interrogazione a risposta immediata, che è urgente per via di alcune notizie emerse dagli organi di stampa.
Il tema relativo ai parkinsoniani (soggetti affetti dalla malattia di Parkinson) lo abbiamo affrontato, tra l'altro, in IV Commissione sanità con un'audizione e l'abbiamo affrontato, come dirò dopo, anche con un ordine del giorno che questa maggioranza ha bocciato.
I numeri, a detta della Regione, ma anche delle associazioni che mettono insieme in rete i malati di Parkinson dicono che non è esattamente così e quindi, i numeri non sono esattamente quelli, perché dovremmo avere, in Torino e provincia, circa 7.000 persone, e 22 mila in Piemonte.
Sappiamo che in Regione ci sono due centri di riabilitazione, il San Camillo a Torino e il Fatebenefratelli a San Maurizio Canavese, e sappiamo anche che la Regione sostiene che in questi anni non si sono approntati tagli sui capitoli di spesa rispetto all'anno 2018, ma i dati ci dicono che i numeri nell'ultimo periodo, soprattutto relativi alle persone under 40 di diagnosi di Parkinson, sono aumentati. Sappiamo anche che per un ciclo di sedute, che varia dai 15 alle 30 sedute, il costo medio è tra i 2.400 e 4.800 euro.
Quando abbiamo depositato quell'ordine del giorno collegato al bilancio, a marzo, avevamo chiesto di istituire una ricerca sulle malattie dei giovani parkinsoniani, proprio perché i numeri non sono chiari e se non si ha coscienza dei numeri, come si fa a intervenire, anche dal punto di vista economico? Per quanto riguarda i malati di Parkinson, se è vero che non ci sono stati tagli, è anche vero che sono aumentate le diagnosi. Questo vuole dire che la stessa cifra del 2018 non può essere utilizzata e non basta per affrontare quei costi che dicevo prima.
Il vero tema (Presidente, dica lei, perché credo che mi risponderà l'Assessore Gabusi, che non è competente in materia, ma leggerà una risposta scritta dall'Assessore Icardi, che non si è presentato in Aula per rispondere all'interrogazione), è andare a fare che cosa? Da un lato, la ricerca, che avevamo chiesto con quell'ordine del giorno e, dall'altro aumentare i fondi. Ecco allora perché la risposta data sui giornali da parte della Regione non convince le associazioni, i malati e gli utenti. È per questo che abbiamo depositato l'interrogazione: per dare ulteriormente voce a queste persone che vivono un momento e una situazione di sofferenza.
Leggo, scusandomi per i 20 secondi in più: "Interroga l'Assessore regionale competente in materia" - che non è presente in Aula - "per comprendere in modo chiaro e inequivocabile come si pensa di aumentare le risorse, sia per le attuali strutture che per una maggiore copertura territoriale", cioè aumentare le strutture "in modo da far fronte a questo grave e urgente problema, seppure in ritardo, che coinvolge un numero visibilmente elevato di persone affette dalla malattia di Parkinson".
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Diego Sarno per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
Come ha ampiamente detto, rispondo in nome e per conto dell'Assessore Icardi.
Le risorse destinate alle strutture che si occupano della cura e della riabilitazione dei malati di Parkinson negli ultimi anni sono state confermate con un lieve incremento. Nel dettaglio, infatti, gli stanziamenti per la struttura San Camillo di Torino, nel 2018 ammontavano a dieci milioni e 28.820 euro e nel 2023 a dieci milioni e 64.784 euro mentre per la struttura Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese, nel 2018 ammontavano rispettivamente a 12 e rotti.
Parallelamente, non risultano affatto diminuite le prestazioni erogate per questa patologia in regime pubblico e privato convenzionato. Sono state, infatti, 5.754 nel 2018 e 6.591 nel 2023, quindi 837 in più.
Sono aumentati anche i ricoveri di questi pazienti: dai 581 del 2018 si è passati ai 693 nel 2023, con oltre 100 ricoverati in più. I fondi dedicati consentono una copertura del fabbisogno territoriale e si provvederà a un adeguamento degli stessi in corrispondenza a nuove evidenze.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento:

Interrogazione a risposta immediata n. 1693 presentata da Gallo, inerente a "Commissioni sanitarie per gli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti. Si richiedono informazioni aggiornate e puntuali circo lo sblocco degli adeguamenti tariffari, di cui l'articolo 21 del Bilancio di previsione 2022 2024"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1693.
La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
In realtà, nel titolo è sintetizzato bene il testo del question time.
È il secondo question time che presentiamo sul tema (il primo risale a giugno), perché in sede di approvazione del bilancio 2022-2024 è stato approvato un articolo di legge, un emendamento che ha inserito un nuovo articolo, in merito al rifinanziamento delle Commissioni sanitarie per invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, che non avevano adeguamento dei tariffari da tempo.
Sono state stanziate anche delle risorse a bilancio tabellare, sia per il 2022 sia per gli anni successivi 2023 e 2024. L'attuazione di questo articolo di legge era stata demandata a un atto di Giunta, poi sospeso in attesa di avere un quadro più chiaro da parte delle varie Direzioni delle ASL, su richiesta del Direttore della sanità dell'8 marzo 2023, che aveva chiesto a tutte le ASL la quantificazione delle risorse necessarie per far fronte agli adeguamenti previsti dalla norma di legge.
Qualche settimana dopo, diciamo a giugno, abbiamo presentato un question time sul tema, non avendo avuto esito di questa raccolta di informazioni.
Oggi, quasi un anno dopo, non è ancora stato applicato questo articolo di legge, ma, soprattutto, non conosciamo l'esito di questa ricognizione chiesta dalla Direzione sanità, su cui verte proprio l'interrogazione che abbiamo depositato oggi.
L'interrogazione rivolta all'Assessore Icardi (e non all'Assessore Gabusi che però leggerà per conto suo) era per avere informazioni aggiornate e puntuali circa l'attuazione e lo sblocco di questi adeguamenti tariffari ormai diventati legge nel lontano 2022.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Gallo per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
Leggo la risposta preparata dall'Assessore Icardi.
Dalle rilevazioni effettuate presso le ASL, il tetto di spesa previsto al comma 2 dell'articolo 21 della legge regionale 622 è quantificato a un importo pari a 50 mila euro annui, risulta ampiamente insufficiente a far fronte agli adeguamenti tariffari previsti dalla stessa, norma per i componenti delle commissioni sanitarie e per gli invalidi civili, ciechi ciechi civili e sordomuti dalle rilevazioni effettuate presso le ASL.
Per tale motivo, conclusa la rilevazione presso le ASL e tenuto conto dei fabbisogni dalle stesse rappresentate, l'Assessorato alla sanità ha chiesto all'Assessorato al bilancio uno stanziamento di due milioni e 700 mila euro sul capitolo 15-6939 del bilancio di previsione 2024 per consentire alle ASL a far fronte ai maggiori costi sostenuti negli anni 2022, 2023 e 2024.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Opere idrauliche ed acquedotti - Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 1694 presentata da Accossato inerente a "Stato di avanzamento dei quattro lotti piemontesi del progetto Ciclovia Ven-To" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con l'interrogante, Consigliera Accossato, la Giunta provvederà a dare risposta scritta.


Argomento:

Interrogazione a risposta immediata n. 1691 presentata da Sacco, inerente a "Progetto di realizzazione dell'impianto eolico industriale Monte Giarolo nell'area interna terre del Giarolo - valutazioni della Giunta e conseguenti determinazioni circa le possibili ricadute sulle caratteristiche ambientali, paesaggistiche, agricole, forestali del comprensorio e circa la compatibilità con la strategia territoriale di area" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con l'interrogante, Consigliere Sacco, la Giunta provvederà a dare risposta scritta.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione a risposta immediata n. 1695 presentata da Martinetti inerente a "Nuovo adeguamento dei pedaggi sull'autostrada Asti-Cuneo A33" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con l'interrogante, Consigliere Martinetti, la Giunta provvederà a dare risposta scritta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1698 presentata da Disabato inerente a "Quali tutele per i lavoratori e le lavoratrici della Idrosapiens di Leinì" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con l'interrogante, Consigliera Disabato, la Giunta provvederà a dare risposta scritta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 1699 presentata da Riva Vercellotti Carlo, inerente a "Ulteriori disagi derivanti dai servizi di ATC Piemonte Nord, Largo Chatillon a Vercelli" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con l'interrogante, Consigliere Riva Vercellotti, la Giunta provvederà a dare risposta scritta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 14.29 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 14.29)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riapro la seduta del Consiglio regionale, sospesa alle ore 13.
Come da accordo tra i Capigruppo, la dichiaro chiusa.
Buona giornata a tutti e a tutte.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 14.30)



< torna indietro