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Dettaglio seduta n.285 del 12/12/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 14.35 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1650 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1651 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1653 presentata dal Consigliere Ravetti, cui risponderà l'Assessore Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 1654 presentata dal Consigliere Sacco, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1655 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1656 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 1649 presentata dal Consigliere Valle, cui risponderà l'Assessore Gabusi; infine, l'interrogazione a risposta immediata n. 1652 presentata dalla Consigliera Accossato, è stata rinviata alla prossima settimana, secondo l'accordo tra l'interrogante e la Presidenza.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione, prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Prego gli Assessori e i Consiglieri di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta immediata n. 1650 presentata da Canalis, inerente a "Co-progettazione e co-programmazione con gli enti di terzo settore. All'ASL TO4 vengono praticate?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1650.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione verte sulla grande novità introdotta nell'ordinamento italiano dalla riforma del terzo settore del 2017 e confermata dall'epocale sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 2020, in merito all'amministrazione condivisa, che certifica come co-progettazione e co programmazione facciano parte a pieno titolo del rapporto tra Pubblica Amministrazione ed enti del terzo settore.
Nel quadro di queste novità giuridiche, chiedo alla Giunta regionale quale sia il comportamento che l'ASL TO4 (ASL che comprende i territori di Ivrea del Canavese occidentale, di Ciriè, di Chivasso, di Settimo, eccetera) intende adottare nei confronti del terzo settore, proprio in merito a questa relazione tra la Pubblica Amministrazione e la miriade di soggetti molto numerosi in Piemonte, che includono le cooperative sociali, le società di mutuo soccorso, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni, quindi tutti enti senza fini di lucro, che hanno contribuito storicamente alla coesione del nostro territorio.
L'interrogazione trae spunto dalla manifestazione d'interesse lanciata dall'ASL TO4 per la gestione della parte socio-sanitaria del CRV di Ivrea cioè il Centro di Riabilitazione Visiva di via Jervis 9. Questa manifestazione d'interesse non terrebbe conto, quindi, dell'articolo 55 del decreto legislativo n. 117 del 2017 e delle successive linee guida ministeriali del 2021, che danno istruzioni sulla realizzazione della co progettazione e co-programmazione.
Visto che altre ASL piemontesi si stanno distinguendo in questa buona pratica - pensiamo, ad esempio, all'ASL Città di Torino, che sta da tempo portando avanti dei progetti frutto di un tavolo di co-programmazione e co progettazione con gli enti del terzo settore -vorrei capire se la Giunta regionale abbia intenzione di chiedere all'ASL TO4 di attivare un tavolo di questo genere per coinvolgere gli enti del terzo settore nella co progettazione del servizio di riabilitazione visiva di Ivrea e nelle altre articolazioni sanitarie dell'ASL.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo in nome e per conto dell'Assessore Icardi.
Le modalità di co-progettazione e co-programmazione sono abitualmente utilizzate dall'ASL TO4. Tale modalità prevede una condivisione di risorse.
Non essendo pervenute proposte di co-progettazione e non essendo prevista una condivisione di risorse, è stata bandita una manifestazione di interesse finalizzata al convenzionamento per la gestione del Centro.
Tale convenzione consente di garantire, attraverso il solo rimborso spese la dovuta assistenza non sanitaria utile al funzionamento del centro.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta immediata n. 1651 presentata da Frediani inerente a "Mancati pagamenti del saldo contributi 2022 e degli acconti contributi del 2023 per le attività culturali, la Regione intende convocare i tavoli della cultura per trovare soluzioni?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1651.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
So che l'Assessore mi risponderà con un po' di timore, viste le premesse.
Il tema è molto semplice. Abbiamo letto tutti sui giornali della difficoltà di molte realtà culturali che denunciano ritardo, per la precisione 210 giorni di ritardo (quindi già aumentati dal momento del deposito dell'interrogazione, anzi, della denuncia a mezzo stampa) per il saldo 2022 e l'anticipo 2023 per i contributi.
Abbiamo già letto la risposta dell'Assessore Tronzano, sempre a mezzo stampa, che ha ammesso delle difficoltà di cassa.
Al di là delle soluzioni che s'intendono trovare nel breve termine per dare risposte a queste realtà in grande sofferenza, che denunciano proprio una difficoltà d'azione nel panorama culturale piemontese che riguarda un po' tutti noi, perché sappiamo bene che il comparto cultura è un comparto importantissimo per la nostra economia, al di là del valore che vogliamo dare alle produzioni e a tutto quello che succede sul nostro territorio anche dal punto di vista economico e dei posti di lavoro, è sicuramente un settore rispetto al quale bisogna avere grande attenzione, un'attenzione che abbiamo avuto attraverso l'approvazione, nella scorsa legislatura, del testo unico della cultura.
Il testo unico della cultura ha cambiato alcuni meccanismi, ad esempio inserendo un piano triennale per la programmazione, però non riesce a incidere su quegli aspetti che fanno più riferimento a questioni burocratiche di liquidità di cassa e di disposizione di pagamenti.
Il 6 dicembre ho partecipato a un'assemblea convocata dal Comitato Emergenza Cultura, realtà che nella scorsa legislatura aveva dato avvio tra l'altro attraverso un nostro atto d'indirizzo, al percorso degli Stati generali, che aveva poi portato alla creazione di tavoli (realtà consultive previste dall'articolo 8 del testo unico).
Cosa chiede il Comitato Emergenza Cultura, dando voce a tutti i suoi aderenti? Chiede che vengano convocati questi tavoli perché, al di là del fatto che devono essere consultati nelle fasi di programmazione, dovrebbero essere consultati anche per far fronte a queste difficoltà.
Quello che si chiede è se s'intenda convocare i tavoli per cercare insieme, una soluzione a questi problemi che rimangono. Il Comitato Emergenza Cultura ha delle proposte, alcune riguardano Finpiemonte e altre i rapporti con gli istituti bancari, però è chiaro che serve un dialogo con l'Assessorato e con gli Uffici per capire come si possa uscire da questa situazione di impasse.
La mia interrogazione è specificamente rivolta alla convocazione di tavoli della cultura previsti dal testo unico, per cercare insieme di risolvere questo aspetto che il testo unico non è riuscito a risolvere e che richiede una soluzione rapida per evitare che molte realtà, alla fine, decidano di chiudere. Questo causerebbe sicuramente un impoverimento culturale per il nostro territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera.
Con un po' di timore reverenziale e di ansia mi accingo a leggere la risposta predisposta dalla collega Vittoria Poggio.
Ringrazio la Consigliera Frediani, perché mi fornisce l'opportunità di comunicare in questa sede che l'Assessorato alla cultura della Regione Piemonte ha convocato, in data 17 gennaio prossimo, il Tavolo della Cultura generale, così come previsto dalla legge regionale 11/2018.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Acque minerali e termali

Interrogazione a risposta immediata n. 1653 presentata da Ravetti, inerente a "Chiarimenti urgenti in merito al progetto delineato da Regione Piemonte Comune di Acqui Terme e ASL di Alessandria, volto a impiegare le proprietà curative delle acque cittadine in trattamenti termali che prevede l'impiego diretto di personale sanitario "


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1653.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

La darei per illustrata, Presidente, ma vorrei utilizzare il tempo messo a disposizione dall'Assessore Gabusi in quest'Aula per riempirlo di contenuti, quindi magari utilizzerò più dei tre minuti che il Presidente mi mette a disposizione, così facciamo un dialogo che tiene anche in considerazione la sintesi delle risposte che la Giunta ha fornito alle colleghe intervenute prima di me.
Crediamo che i problemi dell'economia, in genere, non siano di facile soluzione, men che meno quelli che presentano da tempo, anche prima della crisi dovuta alla pandemia da COVID, chiari elementi di criticità. Il settore del termalismo in Italia, del benessere, del fitness o di tutte le attività legate alla cura del corpo e della mente è stato in difficoltà, è in difficoltà o ha presentato elementi di criticità.
La cronaca degli anni pre-COVID, la cronaca degli anni COVID e anche la cronaca attuale sono lì a dimostrare che, perlomeno nel termalismo piemontese (nello specifico, nel termalismo acquese), quelle criticità si sono acuite, dimostrando le fragilità di un tessuto socio-economico che interessa la città di Acqui Terme, forse non solo.
Quelle criticità non riguardano soltanto gli imprenditori, ma anche, per esempio, un tema che lei, Assessore, conosce molto bene: la marginalità dei territori e le infrastrutture necessarie per non renderli marginali. Penso ad Acqui e all'Acquese, perché la discussione legata all'apertura di un ipotetico casello autostradale riguarda anche lo sviluppo economico dell'area dove insistono le Terme di Acqui.
Mi lasci anche dire, Assessore, che, proprio perché la situazione è complessa, la soluzione non è semplice. Ho trovato molto semplicistica la discussione in questi anni e una serie di accuse rivolte da una parte politica all'altra, quando, per un principio ormai sancito dagli elettori non c'è continuità, anzi c'è discontinuità amministrativa nella città e nel governo del Piemonte; un gioco al rimpallo che non è mai utile a nessuno.
A proposito di parti politiche, il partito cui sono iscritto si è un po' stancato di questo ping pong e per cultura di governo noi vorremmo provare a intraprendere le strade necessarie per risollevare l'economia, anche quella del termalismo acquese. Siamo molto interessati alle soluzioni, meno alla propaganda.
Proprio per entrare nel merito delle soluzioni, non è stato sufficiente aver letto le dichiarazioni a mezzo stampa (le uniche che abbiamo riconosciuto), di un ipotetico - speriamo nella risposta di trovare qualche elemento in più - progetto che vede come protagonisti Regione Piemonte probabilmente per mezzo di un suo strumento, cioè l'ASL di Alessandria, il Comune di Acqui Terme e i soggetti imprenditoriali del territorio per un rilancio del termalismo, legato, in particolare, agli effetti benefici che le acque termali acquesi possono presentare nella cura e nella salute delle persone.
Noi non sappiamo nient'altro, se non che in quelle dichiarazioni è anche riportata l'ipotesi dell'utilizzo di personale dipendente dell'ASL. È singolare questa dichiarazione, non la critichiamo e non esprimiamo un giudizio. Tuttavia, per l'approccio propositivo che abbiamo sul tema vorremo riuscire a capire qualcosa in più.
Nei pochi minuti che ho utilizzato spero di essere stato chiaro. Sono certo, Assessore, che lei ne utilizzerà molti meno per rispondermi.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Ravetti, anche per aver aggiunto due minuti in più al tempo a sua disposizione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Ravetti.
Rispondo in nome e per conto dell'Assessore Icardi, senza commenti, neanche sulla tornata amministrativa e politica che ci vede spesso alternare le nostre fortune.
Leggo la risposta, condividendo certamente gli spunti sia sulla marginalità sia sull'importanza del termalismo in Piemonte.
Sulla base di una collaborazione interistituzionale tra Regione Piemonte ASL di Alessandria, Comune di Acqui Terme, Terme di Acqui e a seguito di un'analisi delle strutture disponibili, delle caratteristiche delle acque dei dati sulla popolazione residente e dei dati sull'attività sanitaria termale degli anni precedenti, è stato elaborato un piano di sviluppo della sanità termale del territorio che prevede le seguenti linee di azione: realizzazione di un poliambulatorio specialistico; integrazioni delle cure PSDTA per offrire percorsi integrati e in continuità con quanto offerto dei presidi esistenti, attraverso il coinvolgimento di équipe comuni ad ASL e Terme; il presidio termale opera in rete con i presidi delle ASL integrazione per la riabilitazione in collaborazione con la Struttura di Recupero e Rieducazione Funzionale; modello educativo del termalismo per sviluppare all'interno delle ASL competenze specifiche anche tramite la partnership con università e centri di ricerca.
Il progetto è attualmente in fase di valutazione in merito alle modalità di realizzazione, alle risorse e alle modalità di coinvolgimento dei partner istituzionali e privati.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1654 presentata da Sacco, inerente a "Disagi ferroviari a Biella. Come intende agire la Regione?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1654.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Sean Sacco.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho deciso di depositare l'interrogazione perché ho letto a più riprese su diversi quotidiani di alcune questioni sollevate dal Comitato pendolari di Biella, che lamentano il fatto che dal 2016 il territorio, attraverso un tavolo cui partecipano i principali soggetti pubblici e privati locali, si è fatto parte attiva per promuovere lo sviluppo del Biellese che passi anche attraverso le infrastrutture, individuando come priorità lo sviluppo della rete ferroviaria per garantire un trasporto sostenibile a misura d'uomo.
Biella è stata colpita da una forte riduzione del servizio ferroviario in questi anni, soprattutto nel post COVID. È stata avanzata anche una petizione su change.org dall'Associazione pendolari biellesi che richiede il ripristino dei servizi a livello pre-COVID considerando che, rispetto al 2019, nel fine settimana, verso Santhià e Novara, sono ridotti del 55% al sabato e del 22% nei giorni festivi, e un potenziamento dei regionali veloci Torino-Milano e viceversa ancora mancanti, per i quali non è possibile, da Biella, raggiungere Torino prima delle 8.06 e lasciarla dopo le 20.54, creando disagi a molti lavoratori e studenti.
Per quanto riguarda la programmazione dei diretti per Torino l'Associazione dei pendolari chiede di progettare e finanziare oggi il servizio cadenzato diretto per Torino, in vista della nuova programmazione successiva ai lavori infrastrutturali nel nodo del capoluogo. Sappiamo che è in previsione un ammodernamento dell'infrastruttura e si chiede di avere delle risposte rispetto all'esercizio dei treni che si muoveranno su quella infrastruttura.
Inoltre, l'Associazione pendolari chiede di iniziare a progettare il servizio diretto Biella-Milano, che sarà possibile realizzare a seguito dei lavori d'intensificazione della linea per Novara.
Inoltre, chiedono che la fermata a Santhià dei regionali veloci "Fast", in modo da avere un'opzione in più per il territorio, considerando il fatto che non è una cittadina secondaria e che ha un'utenza importante.
Riassumendo, possiamo dire che la richiesta da parte del territorio è di un maggiore servizio, più che altro, anche in quelle fasce orarie per raggiungere i due capoluoghi di Regione (Milano, ma soprattutto Torino) che consenta di raggiungere questi centri così importanti dal punto di vista sia dello studio sia del lavoro in orari che siano consoni alle necessità di studenti e lavoratori.
Sappiamo delle difficoltà della parte nord del Piemonte dal punto di vista dei collegamenti ferroviari, per cui volevo capire se, come Assessorato c'era l'intenzione di potenziare questi collegamenti in modo da risolvere almeno parzialmente, le richieste che sono state avanzate dai comitati del territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere, anche perché mi dà l'opportunità di andare un po' a braccio e di non leggere solo le risposte che presentano gli altri, anche se l'inquadramento del Consigliere Sacco ripercorre parzialmente il periodo che dal 2019 ci vede alla guida di questo Assessorato.
Dico parzialmente, perché sono state citate le riduzioni nei festivi e non è stato citato uno dei pochi casi in Piemonte di un aumento delle corse durante il periodo feriale. Pur riconoscendo la premessa del Consigliere Sacco, cioè riconoscendo il fatto che è un territorio che è stato un po' sfortunato nel corso degli anni, un po' per la dislocazione, un po' perch la linea Biella-Santhià e adesso ancora la linea Biella-Novara non erano elettrificate, questo territorio è stato considerato forse da altri di serie B.
Noi abbiamo, in maniera trasparente, approcciato questo argomento che non ci vede unici protagonisti, perché sapete che l'infrastruttura è di Rete Ferroviaria Italiana, il servizio viene svolto da Trenitalia e ci sono dei condizionamenti che oggi sono patrimonio comune di tutti, perché all'inizio di quest'anno abbiamo aperto un tavolo tecnico (leggo, perché non mi ricordo esattamente i giorni) condiviso con i comitati, con le associazioni di categoria, con gli enti locali sul trasporto ferroviario biellese che, a distanza di qualche mese di lavoro, ha potuto acclarare alcune cose che abbiamo affermato nel corso degli anni, cioè che in questo momento o si cancellano treni da altre direzioni, altrimenti lo spazio per entrare nei nodi urbani, Milano e Torino, nella fattispecie non c'è. Tant'è che correttamente il Consigliere Sacco e i comitati chiedono di approcciarsi immediatamente al nuovo orario, all'orario che sarà in vigore, come abbiamo detto, quando il sistema di controllo satellitare consentirà ai treni di entrare non più a cinque minuti di distanza l'uno dall'altro, ma a quattro minuti.
Inoltre, oggi non siamo in grado di fare una programmazione puntuale evidentemente perché parliamo di esercizio 2026 e, forse, non sarebbe neanche corretto, visto che in mezzo ci sarà un turno elettorale, ma l'ho detto e l'ho detto qui e non in risposta su Biella, ma in risposta su altri territori, anche essendo redarguito e un po' scanzonato da altri Consiglieri di minoranza quando ho detto che, secondo me e secondo la nostra Giunta regionale, i primi che hanno diritto ad attingere a quell'extra budget di treni saranno i biellesi, perché se vogliamo essere seri, non possiamo fare tutte le volte un'interrogazione in base al territorio che ci sottopone la richiesta e dire che hanno ragione quelli che fanno la richiesta; bisogna provare, se vogliamo amministrare questa Regione, a fare delle proposte che siano serie.
Io l'ho detto, ripeto, rispondendo a un'altra interrogazione che non faceva riferimento al territorio biellese, quindi ribadisco che c'è un'attenzione perché l'abbiamo dimostrato nei fatti, e questa attenzione ha portato a un tavolo che ha esaminato le problematiche che sono comuni a molti, la difficoltà di entrare nei nodi urbani.
D'altro canto, c'è massima disponibilità a sancire una primazia da parte del territorio biellese, perché è nei numeri. Nel frattempo, non abbiamo fatto dichiarazioni d'intenti, ma da settembre abbiamo inserito due coppie di diretti, quelli che c'erano, Biella-Torino e, per quanto si poteva anche in un rapporto proficuo con i comitati, abbiamo aggiustato un po' gli orari dei fine settimana, in modo che consentissero di avere un cadenzamento ogni due ore su quei treni.
Inoltre, grazie anche al Ministero delle Infrastrutture abbiamo modificato quell'emendamento che ci assegnava, con la Finanziaria 2018, se non sbaglio, cinque milioni di euro per l'elettrificazione, ma che erano, di fatto, indisponibili, perché con cinque milioni non si elettrifica la linea, ma si possono fare attività propedeutiche.
Con l'ultima finanziaria abbiamo corretto quell'emendamento, aggiungendo attività propedeutiche e, quindi, dalle prossime settimane saremo in grado di utilizzare questi soldi a seguito di una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e RFI per le attività propedeutiche all'elettrificazione della linea, che naturalmente è richiesta e che crediamo sarà inserita nel prossimo contratto di programma.
Tutto questo per dire che non abbiamo finito di lavorare per il territorio biellese, ma se la domanda è "cosa pensiamo di fare", diciamo quello che abbiamo fatto e quello che vogliamo fare riconoscendo a quel territorio un gap di servizi rispetto al resto del mondo, che è un gap che però non nasce oggi, ma è nato molti anni fa e nasce anche da una posizione geografica almeno dal punto di vista ferroviario, un po' sfortunata, perché lo vede non sulla linea forte, che è la Milano-Torino.
Per questo motivo, ci siamo impegnati non solo a livello politico, ma anche a livello tecnico per provare a recuperare quel percorso che è un percorso di tanti anni e che non si risolve in due giorni. Abbiamo iniziato e probabilmente nei prossimi mesi anni ci saranno degli step ulteriori che porteranno certamente il Biellese ad avere servizi pari agli altri capoluoghi del Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1655 presentata da Magliano inerente a "Si prevede entro la fine dell'anno un picco combinato di casi di COVID-19 e di sindromi influenzali stagionali: come si sta preparando il Sistema Sanitario Regionale a questa probabile eventualità?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1655.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con il termine COVID-19 s'intende la sindrome respiratoria causata dal virus denominato SARS CoV2 appartenente alla famiglia di coronavirus, a livello globale; l'ultimo bollettino pubblicato relativo al periodo dal 23 ottobre al 19 novembre 2023 riporta oltre 500 mila nuovi casi e oltre 2400 nuovi decessi (fonte OMS), ma il numero totale di casi segnalati all'inizio del monitoraggio è quindi salito a oltre 772 milioni.
Premetto altresì che in Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9,1%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 2,9 mentre la positività dei tamponi è al 20,1%. Il quarto rapporto RespiVirNet (settimana 27 novembre-3 dicembre 2023) fa parallelamente registrare, a livello nazionale, un significativo aumento del numero di casi delle sindromi influenzali stagionali; a livello regionale si registrano, a inizio dicembre, 9,6 casi di influenza per mille assistiti in tutte le fasce d'età: 6,7 casi per mille assistiti nell'età pediatrica zero-14 anni 11,3 casi nell'età adulta e 7,3 negli over 65.
Il picco dei contagi di entrambe le patologie è previsto dagli esperti come confermato da fonti stampa, nell'ultima settimana dell'anno.
Considerato che si sta configurando una situazione sconosciuta fino alla pandemia, cioè la pressione combinata sui presidi sanitari dei contagiati dall'influenza e dal COVID-19, con relativa possibilità di carenza di posti letto; la popolazione piemontese conta 1,11 milioni di over 65, particolarmente esposti, insieme ai pazienti con fragilità e con particolari patologie, ai rischi del virus.
Considerato in ultimo che, per quanto la situazione sia attualmente sotto controllo, è necessario prepararsi a un probabile aumento della pressione sui reparti ospedalieri e sui Pronto soccorso del territorio regionale, interrogo l'Assessore per sapere come si stia preparando e strutturando il Sistema Sanitario Regionale, sulla base dei posti letto disponibili, in vista del nuovo possibile picco combinato di sindromi influenzali stagionali e di COVID-19.
Insomma, Presidente, avremo le influenze, quelle tipiche, più la fattispecie del COVID-19. È importante capire come e se ci stiamo organizzando, proprio per non toccare dei picchi che poi ci portino a prendere scelte rispetto a chi curare e chi non curare. Ovviamente non se lo augura a nessuno, ma vorrei capire come ci stiamo apprestando a contenere questo fenomeno, attraverso gli ospedali e i medici nel territorio, per capire se abbiamo fatto, da questo punto di vista attenzione a ciò che è capitato.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo la nota di risposta in nome e per conto dell'Assessore Icardi.
La stagione invernale 2023-2024 si presenta con l'incognita degli effetti numerici e assistenziali potenzialmente attribuibili al sommarsi della diffusione del virus COVID e dei virus influenzali. Sulla base dei dati relativi all'influenza riferibili allo scorso inverno, è verosimile che l'andamento influenzale prossimo non sarà molto dissimile dal precedente.
Si ritiene che il gran numero di infezioni dello scorso inverno possa relativamente mitigare i fenomeni in arrivo nell'inverno che sta per iniziare.
Le azioni che sono state previste sono le seguenti.
Pronto soccorso: giovedì 14 dicembre 2023, insieme a Telecom e ad altri partner informatici, si lavorerà per potenziare il numero 116117, anche in vista delle prossime festività; da lunedì 18 dicembre 2023 si attiveranno gli audit con tutti i pronto soccorso della Regione Piemonte, per monitorare l'afflusso dei pazienti e proporre azioni migliorative, al fine di consentire una migliore accettazione dei pazienti più gravi; ai pazienti con sintomatologia suggestiva per flogosi delle vie aeree viene eseguito un tampone rinofaringeo per la ricerca dei principali patogeni respiratori.
Degenze ospedaliere: prosegue attento monitoraggio delle degenze medie dei reparti ospedalieri; ogni paziente ricoverato in terapia intensiva, la cui sintomatologia sia riferibile a un quadro di SARI o ARDS, è sottoposto a indagine diagnostica per la ricerca di virus respiratori tramite l'effettuazione di un tampone faringeo e/o nasale e la raccolta dei campioni di lavaggio bronco-alveolare (BAL) per la ricerca di virus respiratori.



RSA E CAVS: è stato pubblicato un Avviso Pubblico per manifestazione

d'interesse per il reperimento di strutture residenziali sanitarie o socio sanitarie dedicate all'inserimento di pazienti non autosufficienti asintomatici o paucisintomatici COVID della Regione Piemonte, ed è pervenuta una proposta, attualmente in fase di contrattualizzazione.
Prosegue il tavolo di coordinamento presso il DIRMEI per facilitare le dimissioni verso le strutture protette dei pazienti fragili in dimissione dagli ospedali; la gestione dei posti letto in RSA COVID e presso il CAVS dell'Ospedale Oftalmico è centralizzata al DIRMEI.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, per facilitare l'accesso dei cittadini alla vaccinazione contro il COVID vengono organizzate dalle ASL degli "Open Day" già nel periodo pre-natalizio. La struttura logistica di Azienda Zero si occupa della distribuzione dei vaccini antinfluenzali e dei vaccini COVID direttamente presso lo studio dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta della Regione Piemonte. Tale distribuzione avviene a opera di un operatore logistico aggiudicato tramite apposita gara. Analoghe dosi di vaccino vengono consegnate alle farmacie territoriali della Regione e ai magazzini aziendali delle Aziende Sanitarie Regionali.
A oggi, sono state somministrate 698.680 dosi di vaccino antinfluenzale e 107.075 dosi di vaccino COVID-19.
Assistenza domiciliare: dal mese di aprile 2023 al mese di novembre 2023 l'assistenza domiciliare è passata da un valore inferiore alla media nazionale (4%) al 9%, come da obiettivo intermedio del decreto ministeriale 23/01/2023. Il metodo di lavoro utilizzato consentirà di ottemperare agli standard previsti dal PNRR con una progressione nel tempo.
In ultimo, dispositivi di protezione individuale. La Struttura farmaceutica territoriale dell'ASL Città di Torino gestisce la scorta regionale dei DPI/DM, che a giugno 2023 ammontava a 27 milioni di pezzi per quanto riguarda le scorte contenute nei magazzini regionali DIRMEI e a circa 45 milioni di pezzi per quanto riguarda le scorte contenute nei magazzini delle ASR. Tale scorta include le mascherine chirurgiche, che pur non essendo dei DPI, ma DM, non si potevano non considerare, visto il loro consumo. Gli altri DPI presi in considerazione sono quelli riportati nel documento del PANFLU, vale a dire filtranti facciali, tute e camici a rischio biologico, calzari, guanti, dispositivi di protezione per gli occhi.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta immediata n. 1656 presentata da Disabato inerente a "Ritardi nei pagamenti alle attività culturali. Come intende agire la Regione?"

Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta immediata n. 1649 presentata da Valle, inerente a "Forti ritardi nell'erogazione dei contributi alle imprese dello spettacolo dal vivo. Con quali tempi la Regione Piemonte intende superare questa criticità?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1656.
Subito dopo passeremo all'illustrazione dell'interrogazione a risposta immediata n. 1649 del Consigliere Daniele Valle, di analogo contenuto, poi l'Assessore darà un'unica risposta.
Prego, Consigliera Disabato; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda la mancata erogazione dei contributi per le attività culturali.
In particolare, la Regione Piemonte, tramite la legge 11 del 2018 sostiene, con erogazioni di tipo economico, le attività culturali e lo fa attuando questa norma, che riconosce e considera la cultura in tutti i suoi aspetti, generi e manifestazioni come valore essenziale, uno strumento fondamentale di crescita umana e di libera espressione, un mezzo di promozione ed educazione sociale, un mezzo di comunicazione d'insostituibile valore sociale e formativo, in particolare per le giovani generazioni.
Il testo prevede l'attuazione di un piano triennale che stabilisce tempi e modalità anche per l'erogazione dei contributi, che di norma - ripeto: di norma - avviene a mezzo di bando. In tutto questo, però, c'è un problema un problema posto dalle associazioni che si occupano di cultura.
In particolare, l'AGIS ha denunciato a mezzo stampa, come avrete letto tutti, "lo stato di grande difficoltà in cui versa l'intero settore per la mancata erogazione dei contributi loro dovuti da parte della Regione Piemonte. Molte imprese, infatti, e conseguentemente i lavoratori, stanno aspettando il saldo del 2022 e l'anticipo del 2023 assegnati ai sensi della legge regionale 11/2018".
Lo stesso tema è stato trattato tra l'altro il 6 dicembre, giornata in cui si è svolta a Torino un'assemblea pubblica organizzata dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte, in cui si analizzava il problema legato ai ritardi dei pagamenti.
In particolare, c'è da sottolineare che i ritardi nei versamenti dei contributi pubblici fanno alzare pericolosamente l'esposizione bancaria dei soggetti coinvolti, con la conseguente emorragia di interessi da versare agli istituti di credito e quindi anche con grave danno per queste attività che spesso non possono attendere, per motivi economici, i tempi delle erogazioni pubbliche per saldare le fatture e fare i pagamenti ai fornitori.
Sono state avanzate delle proposte da parte delle associazioni culturali.
In particolare è stato promosso e richiesto un Tavolo della cultura permanente che metta insieme dirigenti e funzionari pubblici, oltre a esponenti della politica, per analizzare il problema dei pagamenti.
Ovviamente è stato richiesto anche un eventuale utilizzo di Finpiemonte per garantire gli anticipi e i saldi in tempi rapidi.
Tutto questo per denunciare un problema che ormai si protrae da diverso tempo. In particolare, parliamo di ritardi anche di oltre 200 giorni per i pagamenti che, come dicevamo prima, gravano sulle casse delle fragili realtà che la Regione Piemonte dovrebbe sostenere.
Noi abbiamo presentato la presente interrogazione per chiedere all'Assessore competente come la Regione intenda agire per tutelare le realtà culturali che ormai da mesi attendono i contributi da parte dell'Ente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Sara Disabato per l'illustrazione dell'interrogazione n. 1656.
Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1649.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Vicepresidente Daniele Valle che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con l'interrogazione in oggetto in realtà anch'io ho inteso anticipare una risposta all'interrogazione ordinaria che, purtroppo, languiva come tante altre interrogazioni in attesa di risposta, ragion per cui ho preferito trasformarla in question time perché la questione è diventata oggetto di dibattito pubblico e particolarmente urgente.
Consideriamo che la maggior parte di queste imprese (non solo imprese, ma anche associazioni, enti, fondazioni, a seconda delle diverse forme giuridiche), come veniva denunciato dall'AGIS, stanno ancora aspettando il saldo dei contributi del 2022 e, nella quasi totalità dei casi, anche l'anticipo del 2023 per attività, quelle del 2022, che si sono naturalmente conclusione nel 2022, ma anche per il 2023.
La maggior parte delle attività, come potete bene immaginare, si sono ormai concluse.
Questo obbliga la maggior parte degli operatori culturali a lavorare a sbalzo, quindi ad anticipare le risorse necessarie per effettuare delle attività che, molto spesso, cominciano addirittura prima che esca il bando regionale; quindi, prima che loro possano avere almeno la certezza dell'assegnazione di fondi in futuro, quand'anche poi questa arrivasse l'erogazione effettiva dei fondi arriva soltanto l'anno successivo. Capite bene che questo obbliga le associazioni non soltanto a caricarsi un rischio che potrebbero non caricarsi, ma anche a un'esposizione di natura bancaria e finanziaria particolarmente onerosa.
È un tema che non nasce oggi, quindi è giusto riconoscerlo, è qualcosa che si trascina da tempo. Tuttavia è anche giusto ugualmente sottolineare ugualmente che il principio per cui i nostri bandi hanno assunto valenza triennale e quindi dovevano dare la possibilità di programmare le risorse all'ente in fase di bilancio e, soprattutto, di bilancio preventivo pluriennale, avrebbe dovuto, innanzitutto, consentire l'anticipo dei bandi all'inizio dell'anno (ha poco senso entrare in una logica triennale quando i bandi continuiamo a farli uscire a giugno, luglio agosto, settembre a seconda dei casi).
Sicuramente dovrebbe consentire una ragionevole previsione sul bilancio di previsione pluriennale, in maniera tale da poter anche anticipare, per quanto possibile, i flussi di cassa delle erogazioni. Lo dico anticipando una controrisposta: tutti abbiamo letto l'intervista dell'Assessore Tronzano, che rispondendo alle nostre interrogazioni sui giornali l'altro giorno affermava che non si può imputare tutto ciò a un generale ritardo nei pagamenti della Regione. Noi sappiamo che la Regione, su altri ambiti è in grado di pagare i contributi, e non soltanto le fatture, in tempi decisamente più efficaci e più in grado di rispondere alle esigenze di chi sta sul territorio.
Si tratta di scelte politiche in ordine alle priorità dei contributi e degli interventi da liquidare e da erogare. Quello che c'interessa è capire in prospettiva che tempi attende il comparto culturale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Vicepresidente Valle per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere alle interrogazioni delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per dieci minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Questa volta rispondo in nome e per conto dell'Assessore Tronzano.
In merito alle interrogazioni a risposta immediata presentate dal Consigliere Valle e dalla Consigliera Disabato, si trasmette la situazione dei pagamenti a favore dei beneficiari della Direzione Cultura.
Nell'ultima settimana sono stati emessi ordinativi di pagamento pari a nove milioni di euro che si aggiungono ai 54 milioni di euro (per 1.644 soggetti) emessi fino a fine novembre, rispetto a una cifra totale di 84 milioni di euro. Restano quindi 21 milioni di euro, di cui una parte importante sarà saldata entro la fine dell'anno. Si tratta di risorse anticipate dalla Regione, all'interno delle priorità di pagamento, a fronte di ritardi nell'andamento dei flussi di entrata dalla Regione.
Si ricorda altresì l'osservanza dei criteri previsti dall'articolo 34 del Regolamento di contabilità della Giunta regionale che così recita: "Nel caso di carenza momentanea di fondi di cassa, l'emissione di mandati di pagamento è determinata secondo il seguente ordine di priorità: a) spese obbligatorie, tra cui in primo luogo, per retribuzioni del personale ed oneri accessori, nonché per transazioni commerciali; b) imposte e tasse; c) rate di ammortamento dei mutui, prestiti ed altre forme di indebitamento d) spese finanziate con entrate vincolate; e) obbligazioni pecuniarie il cui mancato adempimento comporti penalità per le Regioni; f) spese necessarie a garantire i livelli essenziali delle prestazioni; g) altre spese individuate con deliberazione della Giunta regionale, tenendo conto dell'intensità dell'interesse pubblico coinvolto".
Com'è noto, l'andamento degli incassi dell'Ente è fortemente condizionato dai tempi di trasferimento delle risorse statali ed europee, nonché dei fondi del PNRR.
A dispetto di queste criticità, l'Amministrazione regionale nel suo complesso (parte politica e tecnica) si adopera costantemente a monitorare le situazioni dipendenti.
A integrazione per l'interrogazione del Consigliere Valle, per quanto di competenza dell'Assessorato alla Cultura, Turismo e Commercio, si precisa inoltre che, in ordine al tema della tabella prevista dall'articolo 26 legge regionale 11/2018, è stata avviata, da parte dell'ufficio competente la procedura per la definizione della nuova tabella degli istituti culturali di rilievo regionale.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta immediata n. 1652 presentata da Accossato inerente a "Scelta sociale, Buoni domiciliarità. Esito domanda: ammissibile ma non finanziata" (rinvio trattazione)


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori con la comunicazione che l'interrogazione a risposta immediata n. 1652, presentata dalla Consigliera Accossato, avente a oggetto "Scelta sociale, Buoni domiciliarità. Esito domanda: ammissibile ma non finanziata", in accordo con la Consigliera interrogante, è stata rinviata alla prossima settimana.
Nel ringraziare il Presidente Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione dell'interrogazione a risposta immediata.
Alle ore 15.30 il Presidente Allasia aprirà la seduta ordinaria del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 15.23 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.39 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta di trenta minuti)



(La seduta inizia alle ore 16.10)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono in congedo i Consiglieri Caucino, Cirio, Giaccone, Marrone, Protopapa e Ricca.
Il numero legale, pertanto, è 23.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiederei all'Aula, se è possibile, di iscrivere l'autorizzazione all'esercizio provvisorio al primo punto all'o.d.g. È il solito disegno di legge che facciamo alla fine dell'anno, visto che non riusciamo ad approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre.
Pertanto, chiedo l'iscrizione e la votazione del disegno di legge n. 297 che consente di agire in dodicesimi dal 1° gennaio fino al massimo di 90 giorni, quindi il 31 marzo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Per l'iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g. il Regolamento interno prevede, ai sensi dell'articolo 58, comma 4), che ci siano 34 voti favorevoli, ossia due terzi del Consiglio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Per chiedere l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 1746, inerente a "Istituire un Tavolo di confronto al fine di affrontare le criticità che ostacolano, a Torino, l'operatività dei mezzi di soccorso del 118".
Come sa, Presidente, negli ultimi cinque o sei anni sono aumentate le infrastrutture di aree: pensiamo alle piste ciclabili, ai controviali, ai controviali chiusi e alle Zone 30. Ci sono almeno sette-otto punti della nostra città che in questo momento, alla luce di questi interventi (tutti frutto di un approccio legato a una viabilità e a una mobilità più dolce come viene definita), stanno mettendo in grande difficoltà i mezzi di soccorso, i quali si sono trovati ad avere, da due corsie a una corsia, da due corsie a una corsia e mezza, perché hanno inserito una pista ciclabile.
Con l'ordine del giorno chiedo di istituire un momento di lavoro perché, da questo punto di vista, sono tante le segnalazioni che mi arrivano da Croce Rossa, Croce Verde, ANPAS e da coloro che operano sul territorio, perché su almeno sei punti strategici rischiamo di perdere minuti preziosi, oltre a trovarci nella condizione di ambulanze bloccate perché non riescono a muoversi.
Pertanto, chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 1746, sapendo che è anche competenza di Regione Piemonte, con Azienda Zero, gestire questo tipo di approccio.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Sono per chiedere un'informativa.
Sui giornali sta rimbalzando una notizia, di cui forse ha già detto il Presidente questa mattina in Aula, sul passaggio di consegne della sede aulica della Regione in piazza Castello.
Secondo fonti giornalistiche - che riprendo - passa alla disponibilità della Corte dei Conti. "L'operazione è stata possibile grazie a un accordo siglato dall'Agenzia del Demanio e dalla Regione, che prevede il trasferimento a favore dello Stato del Palazzo di piazza Castello, che ospiterà la nuova sede della Corte dei Conti e tra qualche mese anche gli uffici dell'Avvocatura dello Stato, per un totale di circa 200 persone che vi lavoreranno".
Il prezzo di cessione è di 25,7 milioni di euro. Ricordo come, in più di un'occasione, che il Presidente Cirio avesse detto che si trattava di un'operazione da non portare avanti. Se mi è consentito, Presidente utilizzerei anche.



(Il Consigliere Martinetti accosta uno smartphone al microfono e fa ascoltare una dichiarazione del Presidente Cirio)



PRESIDENTE

Non è consentito e lo sa, Consigliere Martinetti, anche perché è un audio.



MARTINETTI Ivano

Ah, va bene. Era solo per ripetere, parola per parola.



PRESIDENTE

Se vuole, può ripetere.



MARTINETTI Ivano

Il Presidente Cirio aveva detto sin dall'inizio che questo era un palazzo che non si poteva cedere; che, come da insegnamenti di famiglia, la casa in piazza non si vende (non si vende!); che ci sono già due o tre destinazioni importanti e che troveremo qualcuno che paghi l'affitto.
So che alla firma dell'accordo era presente, sempre da fonti di stampa l'Assessore Tronzano, quindi sarebbe interessante capire come mai questa giravolta. Dalle nostre parti, vendere la casa in piazza è davvero considerata una cosa da non fare.
Anche le cifre non ci tornano tanto: sembrava fosse stato valutato in 40 milioni, adesso ne abbiamo presi all'incirca 25,7 milioni. Sarebbe interessante che quest'Assemblea fosse messa al corrente del perché si è cambiato idea così repentinamente e, soprattutto, senza neanche un minimo di confronto.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Effettivamente, capisco che svendere la casa in piazza possa portare del disagio.
Chiedo l'inserimento, nell'o.d.g. della seduta odierna, dell'ordine del giorno n. 1747, recante il seguente titolo: "Mantenimento dei valori di attenzione attualmente in vigore per i campi elettromagnetici a radiofrequenza e ripristino di misurazione dei sei minuti di maggior traffico telefonico".
Si tratta di un atto d'indirizzo già approvato in altri Consigli regionali del nostro Paese.
Qual è la questione? Abbiamo una legge nazionale che fissa il livello di attenzione a sei volt/metro da osservare in tutti gli ambiti con permanenza umana prolungata fino ad almeno quattro ore giornaliere, per le frequenze che vanno dai 100 KHz a 300 GHz. Il limite è già stato modificato negli anni, perché è stata introdotta la modalità di effettuare la misura come media sulle 24 ore, quindi media sulla giornata intera, anziché sui sei minuti nelle ore di maggior traffico telefonico stabiliti originariamente.
Sta di fatto che il limite di sei volt/metro che ha il nostro Paese (che dovrebbe essere il limite più severo, rispetto ad altri Paesi europei anche se in realtà non è il più severo, perché la Svizzera, ad esempio, ha cinque volt/metro), è in corso di modifica. Alle Camere è in corso l'iter di approvazione del cosiddetto disegno di legge "Concorrenza" che, tra le altre cose, innalzerebbe questo limite da sei volt/metro a ben 15 volt/metro.
Chiarisco la questione. Qui non si tratta di voler fermare lo sviluppo tecnologico, lo sviluppo di tecnologie che possano aiutare le imprese e i cittadini nella vita di tutti i giorni, ma di armonizzare quel progresso tecnologico con la tutela della salute che spero sia per tutti il bene primario.
L'atto d'indirizzo chiede di sollecitare il Governo in tutte le sedi istituzionali opportune e nella Conferenza Stato-Regioni a mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici e radiofrequenza attualmente in vigore, ovvero sei volt/metro, e a chiedere che la modalità di misurazione di tale valore, che attualmente avviene come media su 24 ore, torni a essere svolta come media nei sei minuti nelle ore di maggiore traffico telefonico.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ho inviato anche una mail ieri, ma non vedo caricato l'ordine del giorno quindi rinnovo la richiesta anche a inizio seduta.
Ho depositato un atto d'indirizzo in solidarietà alle due docenti coinvolte negli scontri al Campus Einaudi del 6 dicembre. Le due docenti si erano ritrovate coinvolte in un confronto fra due gruppi di studenti, hanno cercato di mediare ma, alla fine, sono rimaste coinvolte e sono state a loro volta manganellate dalle forze dell'ordine. Hanno così riportato delle ferite, sono state ricoverate al pronto soccorso e una di loro, la professoressa Algostino, che conosco da tempo, ha subìto delle lesioni.
Credo che sia doveroso da parte delle Istituzioni portare solidarietà per quanto accaduto, oltre ad augurarsi che simili episodi non si verifichino più all'interno dei nostri Atenei.
Chiedevo, se possibile, l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1748 e, ma non so se sia possibile, di collegarlo a un atto d'indirizzo di segno decisamente diverso, ma sempre sul tema gruppi studenteschi, che si trova attualmente al punto 33) dell'o.d.g., l'ordine del giorno n. 1718 del Consigliere Bongioanni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Nei giorni scorsi abbiamo depositato un ordine del giorno che vorremmo fosse discusso e votato oggi. L'ordine del giorno n. 1739 ha come oggetto "La norma del decreto energia che consente l'autocandidatura per individuare il sito dove realizzare il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi va stralciata". Peraltro, ci pare in linea con il pensiero della maggioranza e vorremmo fosse inserito e votato oggi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Non vedo altre richieste d'intervento per modifiche all'o.d.g.
Ci sono una serie di richieste di modifica all'o.d.g. oltre alla richiesta di un'informativa da parte della Giunta avanzata dal Consigliere Martinetti sulla vendita del palazzo di piazza Castello. Se la Giunta intende intervenire, sono presenti il Vicepresidente Carosso e l'Assessore Tronzano.
Sono state avanzate una serie di richieste d'inserimento all'o.d.g., fra cui quella della Giunta di inserire il provvedimento sull'esercizio provvisorio (il disegno di legge 297); la richiesta del Consigliere Magliano di inserire l'ordine del giorno n. 1746; la richiesta del Consigliere Ravetti di inserire l'ordine del giorno n. 1739; la richiesta del Consigliere Bertola d'inserire l'ordine del giorno n. 1747.
In merito alla richiesta della Consigliera Frediani, è vero che la tematica è analoga, ma su fronti opposti. Io mi trovo quasi in difficoltà a trattarli nello stesso momento perché, da un lato, si chiede la solidarietà e dall'altra una condanna.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Ho capito, si può fare tutto nella vita.
Non entro nelle dinamiche della vicenda perché non ero presente, ne ho letto sui giornali e sono opinioni, altrimenti non si farebbe un ordine del giorno. Altre volte, in presenza di ordini del giorno di condanna e di solidarietà, li abbiamo affrontati separatamente, perché un ordine del giorno non deve inquinare la discussione dell'altro, ragion per cui mi permetto di consigliare di trattarli separatamente. Non voglio aggiungere altro.
Se si vuole collegare i due documenti, si inasprisce solo il dialogo politico in quest'Aula, perché mi sembra che le posizioni siano contrapposte.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Io non so se stia parlando di inasprimento.



PRESIDENTE

L'inserimento non è un problema, è un atto dovuto e si può far votare o meno.



FREDIANI Francesca

Rispetto all'atto, spero che non ci sia una spaccatura riguardo alla solidarietà verso due docenti che sono state coinvolte in scontri; se avrà occasione di leggere il testo, verificherà che si parla proprio in modo molto asciutto dei fatti e del ruolo di mediazione che le due docenti cercavano di svolgere.
Dopodiché, se si ritiene che non ci sia attinenza tra gli argomenti, che credo sia il presupposto per un possibile collegamento, ricordo che si parla in entrambi i casi di movimenti studenteschi e di dinamiche all'interno dell'Università. Non credo che ci sia possibilità di inquinamento, ma se lei ritiene che non ci siano i fondamenti dal punto di vista del Regolamento per collegare i due atti, a me sembra ci siano perché si tratta sempre di manifestazioni studentesche che hanno avuto esiti differenti e con, chiaramente, conseguenze differenti.
Non vedo contrapposizione.



PRESIDENTE

Sotto quel punto di vista, non c'è contrapposizione.
Ripeto, secondo me è più opportuno trattarli separatamente, ma non voglio rimettermi all'Aula perché stiamo parlando quasi del nulla.
Penso che nessuno sia contrario all'inserimento dell'ordine del giorno, ma attrarlo a un altro ordine del giorno che tratta argomentazione analoga, ma di tutt'altra specie, anche se sempre sulla violenza, e se questa dev'essere la procedura, rischiamo di collegare all'ordine del giorno n.
1718 del Consigliere Bongioanni tutta una serie di altri ordini del giorno.
Può essere anche utile per la dialettica politica, ripeto, ma non voglio discutere più di tanto. Se vogliamo collegarlo, facciamolo, tuttavia mi sembrava più utile, per il dialogo fra le due parti politiche, discuterli in modalità diverse. Se da parte della proponente non c'è questa volontà allora è attratto e collegato al n. 1718.
Inoltre, penso che non ci siano problemi relativamente all'inserimento degli altri ordini del giorno, se ci sono contrari.
Chiedo a voi se ci sono contrari all'inserimento della proposta della Giunta, il disegno di legge n. 297.
Se ci sono contrari all'inserimento, lo metto in votazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, è la richiesta di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2024. Ipotizzo e penso che l'Assessore Tronzano voglia discuterlo nella giornata odierna, se c'è la condivisione.



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



PRESIDENTE

È un inserimento e non vi era stato neanche il preavviso.
Penso che non ci sono problemi a inserirlo; chiedo ai Capigruppo se c'è la volontà di discutere come primo punto all'o.d.g.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi riferisco all'esercizio provvisorio.
Colleghi, vi sto chiedendo, oltre a inserirlo, di trattarlo come primo punto all'o.d.g.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Lo stravolgimento è dato soltanto dall'inserimento di questo punto.
Ci sarebbe l'autorizzazione all'esercizio provvisorio, la proposta di deliberazione di variazione del bilancio di previsione finanziaria del Consiglio regionale, la norma a sostegno e promozione degli enti del terzo settore, l'istituzione del Parco Cinque laghi di Ivrea e poi tutta una serie di ordini del giorno collegati, fino al punto 87).
Chiedo ai Capigruppo di valutare fino a che punto arrivare, per non chiedere di volta in volta come procedere.
Avete bisogno di qualche minuto?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Possiamo procedere con l'esercizio provvisorio?



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Pertanto, s'intende approvata la modifica dell'o.d.g. con l'inserimento del disegno di legge n. 297 al primo punto all'o.d.g.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Sono in congedo i Consiglieri Caucino, Cirio, Giaccone, Marrone, Protopapa e Ricca.
b) Comunicazione all'Assemblea A seguito dell'approvazione della mozione n. 916 "Gruppo di lavoro sulla sanità penitenziaria in Piemonte", la IV Commissione consiliare ha costituito un gruppo di lavoro con l'obiettivo di acquisire notizie informazioni e documenti relativi alla gestione del sistema sanitario all'interno delle carceri piemontesi. Il gruppo di lavoro ha concluso l'approfondimento con la stesura di un apposito documento che contiene le acquisizioni e le conclusioni delle indagini e le opportune proposte conseguenti volte a fronteggiare futuri scenari.
In data 27 novembre 2023, la IV Commissione consiliare ha così presentato una prima analisi delle risultanze dell'attività svolta, al fine di riferire al Consiglio regionale.
Il documento di analisi è consultabile sul supporto sedute di Aula.
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
d) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 28 novembre 2023 e del 5 dicembre 2023.
e) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 5 dicembre 2023, ha esaminato la seguente legg3 regionali e ne ha deliberato la non impugnativa: legge regionale 17 ottobre 2023, n. 27 "Disposizioni per la promozione e la valorizzazione della filiera regionale del legno" f) Approvazione processi verbali precedenti sedute Comunico che sono stati approvati i processi verbali del 23 novembre 2023.


Argomento: Esercizi provvisori

Esame disegno di legge n. 297, inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2024 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 297 "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione Piemonte per l'anno 2024 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Perugini, che ha facoltà di intervenire.
PERUGINI, relatore Grazie, Presidente.
Mi appresto a sottoporre a quest'Aula, visto che la proposta è passata in Commissione e il provvedimento è stato iscritto all'o.d.g. odierno, la relazione sul disegno di legge n. 297 dell'11 dicembre 2023, ovvero l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2024 e disposizioni finanziarie.
Il disegno di legge n. 297 opera in applicazione dell'articolo 43 del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 che, com'è noto, contiene le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42 e dei principi applicati della contabilità finanziaria, di cui al punto 8 dell'allegato n.
4/2. Esso si compone di due articoli.
In particolare, l'articolo 1 del disegno di legge citato dispone l'esercizio provvisorio del bilancio 2024 dal 1° gennaio 2024 fino al momento dell'entrata in vigore della legge di approvazione del bilancio comunque per un periodo non superiore a tre mesi, nei limiti degli stanziamenti di spesa previsti per il secondo esercizio del bilancio di previsione 2023-2025, approvato, con legge regionale 24 aprile 2023, n. 6 "Bilancio di previsione finanziario 2023-2025", successivamente modificato con legge regionale n. 14 del 31 luglio 2023, "Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2023-2025" e con gli altri provvedimenti di variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025 adottati nel corso dell'anno 2023.
Di conseguenza, nel medesimo articolo 1 vengono individuate le spese che possono essere impegnate mensilmente per dodicesimi, secondo quanto previsto dal principio applicato della contabilità finanziaria. Vengono altresì specificate le deroghe previste e le spese non soggette alle limitazioni indicate nel comma 2 del medesimo articolo 1.
Infine, viene autorizzata la Giunta regionale (ovviamente dopo l'approvazione), durante il periodo dell'esercizio provvisorio, a effettuare le variazioni del bilancio con provvedimento amministrativo di cui al punto 8.13) del principio applicato della contabilità finanziaria come sopra detto, allegato n. 4/2 al decreto legislativo 118/2011.
L'articolo 2 stabilisce che la legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 47 dello Statuto ed entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Il disegno di legge n. 297 è stato licenziato all'unanimità, come detto prima, della I Commissione permanente in data 11 dicembre 2023 ed è rimesso all'Aula per la definitiva approvazione. Naturalmente, da parte del relatore di maggioranza, vi è l'invito all'approvazione, perché questo significa dare al Governo regionale gli utili strumenti, indipendentemente dall'approvazione del bilancio di previsione, per rispondere ai bisogni dei cittadini piemontesi, nelle more della definizione del bilancio di previsione dell'esercizio entrante.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Poiché nessun Consigliere intende intervenire, prima di chiudere la discussione generale chiedo alla Giunta e all'Assessore Tronzano se intendono intervenire.
Non essendovi richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e passiamo all'articolato.
ARTICOLO 1 Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Essendo terminato l'esame dell'articolato, e non essendovi richieste d'intervento in dichiarazione di voto sull'intero testo, procediamo con la votazione dell'intero testo di legge.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame proposta di deliberazione n. 318, inerente a "Approvazione della proposta di variazione del bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale per il triennio 2023 2025"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 318, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato in I Commissione.
Intendete ascoltare l'illustrazione dal sottoscritto o la diamo per letta? Do per letta la nota sintetica illustrativa della proposta di variazione al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025.
È aperta la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento in discussione generale per dichiarazione di voto sulla variazione di bilancio di previsione finanziario, metto in votazione la proposta di deliberazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 318, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Volontariato

Proposta di legge n. 146, inerente a "Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo Settore piemontese" (rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 146, inerente a "Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo Settore piemontese", di cui al punto 3) all'o.d.g.
La proposta di legge non ha relatori in quanto è stata richiamata in Aula.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
D'accordo con la maggioranza, in particolare con l'Assessore Caucino chiedo di riportare il testo in Commissione, ai sensi dell'articolo 37 del Regolamento interno del Consiglio regionale. In particolare sottolineo il comma 5 e il comma 6 dell'articolo, in cui si specifica che l'istruttoria ulteriore in Commissione consiliare, non può superare i 30 giorni.
Naturalmente noi speriamo che si addivenga a un'ulteriore istruttoria molto prima dei 30 giorni, ma ci tengo, comunque, a enfatizzare quello che prevede il nostro Regolamento. Nel caso in cui vengano superati i 30 giorni da oggi, si riporta il testo in Consiglio regionale.
Pertanto, ai sensi del Regolamento, chiedo di riportare il provvedimento in VII e IV Commissione congiunte.
Grazie.



PRESIDENTE

Qualcuno intende intervenire sulla proposta avanzata dalla Consigliera Canalis di rinviare, ai sensi dell'articolo 37, comma 5 del Regolamento interno, in Commissione la proposta di legge? Qualche Consigliere è contrario? Se siete tutti d'accordo, non metto in votazione la richiesta e diamo per approvato il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 146.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 222, inerente a "Istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta del 14 novembre 2023 è stata svolta la relazione di maggioranza da parte del Consigliere Cane.
Ha chiesto di intervenire sull'ordine di lavori il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
In accordo con i Consiglieri di maggioranza e minoranza, proponiamo di sospendere i lavori d'Aula, di chiudere la seduta e di convocare la Conferenza dei Capigruppo.
Grazie.



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori.
Auguro a tutti una buona serata e un buon lavoro.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 16.50) (La seduta termina alle ore 16.50)



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