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Dettaglio seduta n.282 del 05/12/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VALLE



(Alle ore 11.03 il Vicepresidente Valle comunica che i lavori avranno inizio non appena terminata la I Commissione contestualmente convocata)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 11.08 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere all'interrogazione indifferibile e urgente n. 1557, presentata dal Consigliere Rossi.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione indifferibile e urgente n. 1557 presentata da Rossi inerente a "La soppressione del collegamento di autobus domenicale tra Varallo e Novara danneggia un territorio ad alta vocazione turistica" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con il Consigliere Rossi, la Giunta, nella persona dell'Assessore Gabusi, che ringrazio, provvederà a dare risposta scritta all'interrogazione indifferibile e urgente n. 1557.
Nel ringraziare il Presidente Allasia per la delega e l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Al termine della I Commissione, tuttora in corso, il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 11.10 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 12.16)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono in congedo i Consiglieri Chiorino, Cirio, Demarchi, Giaccone, Marrone Protopapa, Ricca e Stecco.
Il numero legale è, pertanto, 22.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Chiediamo comunicazioni da parte del Presidente Cirio, che ho visto presente nel palazzo poco fa, in merito alla recente autocandidatura del Comune di Trino Vercellese a ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari.
Sulla questione ho presentato anche un question time, al quale la Giunta regionale darà risposta oggi, però, visto che spesso, purtroppo, le risposte della Giunta regionale alle interrogazioni sono quantomeno lacunose, e visto che è una questione molto importante, vorremmo ci fosse proprio un dibattito in Consiglio regionale.
Riassumo brevemente la vicenda.
Il Governo Berlusconi, nel 2010, con decreto legislativo fece partire una procedura secondo la quale si doveva individuare una Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito unico nazionale delle scorie radioattive; processo partito molto tardi perché questa Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee è stata tenuta in un cassetto per anni da chi aveva paura di pubblicarla. È stata poi pubblicata sotto uno dei Governi Conte. Quel processo doveva aprire un momento di partecipazione, d'informazione e la successiva individuazione della Carta nazionale delle aree, non più potenzialmente, ma idonee, successivamente alle quali si dovevano aprire delle autocandidature.
Questa Carta nazionale delle aree idonee, a quanto pare, a quanto dice SOGIN, è pronta, ma non viene pubblicata. Viene tenuta nascosta. A fronte di questo, però, a più riprese il Sindaco di Trino (ricordiamo: area non idonea a ospitare quel tipo di rifiuti perché area non presente nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, che invece presenta 67 siti a livello nazionale, alcuni dei quali in Piemonte), ha detto che le scorie sarebbero andate a Trino perché a Trino ci sono già. Non è vero, perché a Trino c'è una piccolissima percentuale dei rifiuti ancora più piccola, se parliamo, in volume, di piccole radioattività.
Non è vero, quindi, che sono lì. È vero che per buona parte sono in Piemonte, ma soprattutto a Boscomarengo e a Saluggia.
In un paese normale, questa operazione di disturbo non avrebbe avuto tanto spazio, se non qualche articolo di giornale, invece questo ha attivato le idee di qualcuno, perché qualcuno (faccio un esempio: il Segretario regionale della Lega Molinari) ha inteso prendere questo come una salvezza per le zone di Alessandria, piuttosto che politici di Fratelli d'Italia nel Lazio, che hanno visto tutto questo come una possibile - uso le virgolette - "salvezza" per la zona della Tuscia.
Questo è peggio dell'atteggiamento NIMBY, perché questo deposito unico nazionale serve se fatto nel posto giusto. Peggio ancora dell'atteggiamento NIMBY, che ha anche una sua logica, è buttarla tutta in caciara.
Su questo, vorremmo una parola chiara da parte del Presidente Cirio e vorremmo che il Consiglio si esprimesse con un dibattito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Per chiedere l'iscrizione, all'o.d.g. odierno, dell'ordine del giorno n.
1741 a oggetto "Migliorare la comunicazione e l'informazione nei confronti degli utenti dei servizi pubblici di trasporto locale e regionale utilizzando il portale della Regione Piemonte".
Chiediamo venga dedicata una parte di questo portale affinché si possa trovare in modo univoco, non dovendo andare a cercare sui vari siti delle aziende che fanno trasporto pubblico, le varie tariffe per tutti gli utenti, ma, soprattutto, per tutti coloro che vivono una condizione di disabilità o persone fragili. Sappiamo esserci delle scontistiche ad hoc e delle regole di ingaggio ad hoc, rispetto agli accompagnatori delle persone con disabilità, per cui avere un posto unico in cui si possano trovare tutte queste informazioni, invece che navigare in tutti i siti, mi pare anche alla luce dei compiti e delle responsabilità dell'agenzia, essere un'opportunità per rendere più semplice la vita ai cittadini con disabilità che vogliono utilizzare il trasporto pubblico.
Proprio in queste ore e in questi giorni stiamo parlando dell'importanza di utilizzare meno il proprio mezzo, per cui, se non rendiamo più semplice la vita a chi vuole utilizzare il trasporto pubblico, non facciamo loro un servizio.
Pertanto, Presidente, chiedo la possibilità di iscrivere quest'ordine del giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Per chiedere un'inversione dell'o.d.g., mettendo al primo punto il DPGR relativo all'Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Vorrei aderire anch'io alla richiesta del Consigliere Bertola. Ritorno sul tema perché, effettivamente, quello che stiamo leggendo sugli organi di stampa ha soltanto del paradossale e sicuramente pochissima coerenza con un percorso che abbiamo seguito e sollecitato in tutti questi anni come Consiglio regionale.
Anche da parte mia e del mio Gruppo c'è l'esigenza di avere chiarezza, non solo di posizionamento e non soltanto con comunicati stampa, ma proprio un confronto con il Consiglio regionale, chiedendo al Presidente Cirio e alla Giunta regionale di esprimere la propria posizione all'interno di un confronto su un tema assolutamente strategico per il Piemonte.
Pensando alla mia esperienza di Consigliere, ci siamo molto preoccupati della realizzazione del sito nazionale e lo consideriamo necessario. Siamo consapevoli che può essere realizzato in piena sicurezza e con condizioni giuste per ospitare sia i rifiuti preesistenti sia quelli alcuni settori produrranno in futuro (pensiamo a quello sanitario). L'esigenza, quindi, è indubbia, però è altrettanto vero che non si può vanificare e buttare in burletta un percorso che non abbiamo motivi per non pensare che sia quello realizzato da SOGIN con il Ministero dell'Ambiente, così come che non sia stato serio, approfondito e che non abbia verificato le condizioni di tutela dei territori e dei cittadini.
Se si devono sollecitare autocandidature, non può che essere all'interno di quei territori che sono stati individuati idonei; al di fuori, ripeto, è metterla in caciara e in burletta, vanificando un rapporto di fiducia con i cittadini.
Ragion per cui anch'io sollecito un'informativa e una possibilità di confronto all'interno del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
La nostra richiesta parte anche dalla presenza straordinaria dell'Assessore Icardi presente in questo.
Scusi, Assessore? Credo di aver sentito molto bene.



PRESIDENTE

Consigliere Sarno, prosegua.



SARNO Diego

Presidente, credo di aver sentito molto bene l'espressione dell'Assessore Icardi. Forse lei, avendolo di spalle, non l'ha sentito.



PRESIDENTE

No, non l'ho sentito.



SARNO Diego

Io, invece, l'ho sentito, e cercherò di recuperare in qualche modo il video per verificare il gesto che l'Assessore Icardi ha fatto e le parole che ha usato rispetto a quel gesto. Di conseguenza, vedremo come intervenire su quel fatto.
Vi è la presenza qualificata del Presidente Cirio e capisco anche che l'Assessore Icardi e il Presidente Cirio abbiano voglia - lo fanno da quattro anni, figuriamoci a pochi mesi dalle elezioni - di annunciare momenti importanti per la nostra Regione e temi importanti per la nostra Regione, esclusivamente sui giornali o all'arrivo della Presidente Giorgia Meloni. Leggo dai giornali - da quattro anni ormai le notizie le dobbiamo apprendere così - che il finanziamento complessivo a disposizione di 175 milioni entro il 2026, verrà formalizzato giovedì ad Asti alla presenza della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Di che cosa stiamo parlando? Dei fondi per l'assunzione del personale sanitario. Le ASL hanno dichiarato che c'è un fabbisogno pari a 4000 unità e sempre dai giornali - perché non abbiamo possibilità di saperlo in maniera diversa - abbiamo appreso che l'Osservatorio riunito al grattacielo prevede di far scattare gli incarichi entro il 2024, con una spesa da 58 milioni, la nota è: soddisfatto solo il 40% del fabbisogno. Mi spiace che l'Assessore Icardi sul tema della sanità e sulla richiesta di un Consigliere regionale esca dall'Aula.
Volevo chiedere, Presidente, se l'Assessore Icardi, vista la sua presenza potesse informare l'Aula su questo tema o, quantomeno - poi lo faremo a livello formale con una comunicazione - un'informativa in Commissione. Ho capito che siamo a fine legislatura, ma almeno un'informativa sui numeri su come mai prendiamo i fondi sociali europei, se i 58 milioni sono regionali o di altra natura, come mai solo il 40% del fabbisogno coperto come mai sui medici non abbiamo ancora dei numeri. Ci sono delle domande che un Consigliere regionale - indipendentemente dalla reazione dell'Assessore Icardi, secondo me davvero inopportuna - dovrebbe fare e dovrebbe avere l'occasione di fare.
Chiediamo, come Partito Democratico, una richiesta di informativa in Aula e se, come credo, non verrà data, richiediamo formalmente un'informativa in Commissione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Sono concluse le richieste di modifiche all'o.d.g.
Il Consigliere Bertola ha fatto richiesta di una comunicazione sulla questione emersa nei giorni scorsi della candidatura del Comune di Trino Vercellese ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari. A questa richiesta, si affianca anche la Consigliera Accossato.
Il Consigliere Sarno ha richiesto una comunicazione sul fabbisogno del personale sanitario.
La Giunta è presente, valuterà le richieste.
Invece, sulla richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 1741 avanzata dal Consigliere Magliano, chiedo se ci sia qualche Consigliere contrario, altrimenti la diamo per approvata.
Il Consigliere Preioni avanzava richiesta di un'inversione dell'o.d.g.: trattare la proposta di deliberazione n. 321 "Azienda ospedaliero universitaria Santi Antonio e Biagio e C. Arrigo" di Alessandria, che è stata approvata in Commissione e al punto 8) dell'o.d.g., dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio.
Se nessun Consigliere è contrario a queste richieste d'inversione, le do per approvate.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione di nuovo punto all'o.d.g. e all'inversione di punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Richiedo l'attenzione della Giunta sulle richieste di comunicazioni che i Consiglieri hanno avanzato. Chiedo al Vicepresidente Carosso di consultarsi con il Presidente Cirio, altrimenti vedremo di porle all'attenzione nella prossima Conferenza dei Capigruppo.
L'o.d.g. è approvato, come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Cerutti, Chiorino, Cirio, Demarchi, Giaccone Marrone, Perugini, Protopapa, Ricca, Stecco e Tronzano.
b) Comunicazione all'Assemblea Al termine della seduta odierna porrò in votazione la richiesta, da parte della Giunta regionale, di trattazione con urgenza della proposta di deliberazione n. 320 "Legge regionale 6 agosto 2007, n. 18. Individuazione della nuova Azienda ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino". Modifica della DCR n. 167-1408 del 3 aprile 2012, ai sensi dell'articolo 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
La Giunta regionale, in data 4 dicembre 2023, ha fatto richiesta, altresì di trattazione d'urgenza della proposta di deliberazione n. 321 "Conferimento della qualificazione giuridica di azienda ospedaliero universitaria all'azienda SS Antonio e Biagio e C. Arrigo" di Alessandria ma dato che la IV Commissione consiliare ha già licenziato il provvedimento nella medesima data del 4 dicembre 2023, il Consiglio prende atto della richiesta senza ulteriore necessità di porla in votazione.
c) Distribuzione processi verbali È in distribuzione il processo verbale n. 280 relativo alla seduta consiliare del 23 novembre.
d) Approvazione processi verbali È in approvazione il processo verbale n. 279 relativo alla seduta consiliare del 22 novembre.
e) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 27 novembre, ha esaminato la seguenti leggi regionali ha deliberato e ne ha deliberato la non impugnativa: legge regionale 5 ottobre 2023 n. 22 "Disposizioni in materia di comunicazioni relative a minori con genitori separati e sensibilizzazione all'istituzione del registro di bigenitorialità"; legge regionale 6 ottobre 2023 n. 24 "Interventi in favore della cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77"; legge regionale 17 ottobre 2023 n. 26 "Istituzione del Disability Manager della Regione Piemonte".
Come ho detto, su queste tre leggi il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame proposta di deliberazione n. 321, inerente a "Azienda ospedaliero universitaria 'Santi Antonio e Biagio e C. Arrigo' di Alessandria Conferimento qualificazione giuridica"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame della proposta di deliberazione n. 321, di cui al punto 8) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla IV Commissione.
La parola all'Assessore Icardi per l'illustrazione.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Come ho già illustrato ieri in Commissione, rispetto all'approvazione che facemmo a maggio di quest'anno relativamente al riconoscimento di qualifica universitaria all'Azienda Ospedaliera Alessandrina, la sostanza non cambia neppure di una virgola. Cambia soltanto il percorso.
Due erano i percorsi praticabili: uno, molto più articolato e complesso vedeva coinvolta una serie di Dipartimenti del Ministero della Salute, e durava degli anni; un altro, invece, seguiva le norme regionali, la legge 18/2007 nello specifico. Noi abbiamo avviato l'iter ministeriale; poi, in accordo col Ministero, questo iter ha dato le prime valutazioni positive e si è deciso, per abbreviare i tempi, che conveniva proseguire con la parte regionale. Abbiamo quindi riproposto la delibera regionale di approvazione al Consiglio con la variazione di percorso. Ribadisco che non si tratta di variazione di tema, né di oggetto, ma solo di percorso.
È un percorso molto più rapido e semplice, che ci è stato consigliato, dopo l'approvazione favorevole del Ministero, dal Ministero stesso. Dunque delibera di Giunta di proposta al Consiglio e oggi, in Aula, dopo l'iter in Commissione, approvazione della qualifica universitaria all'Azienda ospedaliera alessandrina.
Questo perché? Ci tengo a rimarcare l'importanza di avere un'Azienda universitaria proprio ad Alessandria, dove stanno uscendo i primi laureati in medicina. Ricordo che Alessandria è sede della facoltà di Medicina dell'Università del Piemonte orientale. C'è un importante progetto di realizzazione di un campus universitario proprio ad Alessandria, vicino all'attuale ospedale (e poco distante dall'erigendo futuro ospedale di Alessandria). Insomma, sarebbe il completamento di un quadro importante di servizi e di istituzioni ad Alessandria: questi neo dottori potranno specializzarsi e fare tirocinio nell'ospedale di Alessandria; sarebbe un grande aiuto anche per la struttura ospedaliera. In più, parliamo di un'importante attività di formazione che le Aziende universitarie possono fare, migliorando anche la qualità dell'assistenza e dei servizi erogati alla popolazione.
È un intervento a costo zero; sicuramente, è di impatto positivo per la popolazione alessandrina.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Non essendovi richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Non vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 321, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Proseguimento esame testo unificato delle proposte di legge n. 201, n. 243 e n. 245, inerente a "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 201, n.
243 e n. 245, inerente a "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta del 14 novembre sono stati approvati gli articoli dall'1 all'8. È stato presentato l'emendamento rubricato n. 14), che sostituisce la clausola di invarianza con una norma finanziaria, che comportata maggiori oneri. Su tale emendamento si è resa necessaria l'acquisizione, ai sensi dell'articolo 84, comma 10, del Regolamento interno del Consiglio regionale, del parere della I Commissione, che può riunirsi anche immediatamente.
Pertanto, sospendo la seduta per la convocazione della I Commissione in Aula consiliare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.41, riprende alle ore 12.51)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La I Commissione ha deliberato l'approvazione dell'emendamento n. 14).
Emendamento rubricato n. 14) presentato da Riva Vercellotti (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo se vi sono dichiarazioni di voto sull'intero testo di legge.
La parola al Consigliere Magliano, per dichiarazione di voto.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei ringraziare ancora per il lavoro svolto in Commissione e con le colleghe.
Penso che sia un grande giorno, perché anche la nostra Regione si dota di una legge di questo tipo. Ci auguriamo e mi auguro veramente di cuore che sia di sprone per il Governo per immaginare l'inserimento di questa patologia all'interno dei LEA. Noi faremo la nostra parte.
Concludo dicendo che l'ambito che abbiamo pensato come osservatorio, che serve a capire come vengono spese le risorse sulla fibromialgia sarà un luogo in cui soprattutto le associazioni di pazienti potranno dire la loro e concorrere a un concetto di coprogrammazione e coprogettazione di interventi di cui vi è assolutamente bisogno.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Zambaia, per dichiarazione di voto.



ZAMBAIA Sara

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei ringraziare come sempre i nostri uffici, sia del Consiglio regionale, per averci dato la possibilità di supportarci durante la redazione di questo testo unificato e anche gli uffici degli Assessorati di riferimento, l'Assessorato alla sanità (è qui con noi l'Assessore Icardi) e anche la struttura dell'Assessore Tronzano, per avere reperito qualche piccola risorsa grazie all'emendamento di oggi, affinché questa legge molto importante possa decollare. Oggi è sicuramente una giornata molto positiva per il Consiglio regionale e per la Regione Piemonte.
Come abbiamo detto durante gli interventi di illustrazione, purtroppo sulla fibromialgia noi non possiamo fare grandissime cose, unicamente perché a livello nazionale non è considerata una patologia cronica invalidante; ed è il motivo per cui questa legge va innanzitutto nella direzione di promuovere il più possibile il riconoscimento della malattia in tal senso.
L'abbiamo fatto istituendo un osservatorio regionale e l'adesione ai registri nazionali o l'istituzione di un registro regionale, cercando di facilitare l'inserimento lavorativo, andando a istituzionalizzare creando la giornata regionale nella stessa giornata della Giornata nazionale. Tutto ciò che potevamo fare l'abbiamo fatto all'interno di questo testo unificato.
Concludo dicendo che, peraltro, l'esistenza di un tavolo tecnico, cioè di un osservatorio regionale, rende sicuramente molto più elastica la legge: questo è doppiamente favorevole perché significa che, se sulla base del lavoro che verrà svolto nei prossimi mesi e nei prossimi anni, ci sarà l'esigenza di modificare la legge, si potrà fare tranquillamente. Viviamo cioè sempre in un'ottica di costante miglioramento anche da questo punto di vista, con la speranza che anche a livello nazionale possa finalmente essere riconosciuta come una malattia cronica e invalidante. Sicuramente un risultato importante per il Piemonte; un risultato importante ancora per le donne, perché, come sappiamo, è una malattia che colpisce prevalentemente il panorama femminile.
Ringrazio nuovamente gli Uffici, come ringrazio i colleghi con cui abbiamo lavorato in questi mesi e in queste settimane, per portare avanti questo testo unificato.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, per dichiarazione di voto.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Mi unisco ai ringraziamenti nei confronti degli Uffici del Consiglio regionale, ma anche dei rispettivi Assessorati, l'Assessorato al bilancio e alla sanità, per l'attenzione e il lavoro svolto sulla nostra proposta di legge, che è diventato poi un testo unificato.
Oggi, accendiamo un faro importante su questa patologia che colpisce molte persone nella nostra Regione e in tutta Italia e che colpisce soprattutto le donne. Tra l'altro, si tratta di una sindrome davvero dolorosa che arreca davvero tanto disagio a chi ne soffre.
Noi, come Regione Piemonte, avevamo il dovere di disciplinare politiche rivolte ai pazienti affetti da fibromialgia, perché, come ente titolato ad avere in capo la gestione sanitaria, sentiamo anche maggiormente il peso di chi ci chiede di prendere provvedimenti e di fare leggi a supporto della risoluzione di diversi problemi di carattere sanitario e organizzativo.
Oggi abbiamo dato una cornice ai servizi sanitari rivolti ai pazienti che soffrono di fibromialgia; abbiamo istituito un osservatorio e un comitato scientifico; abbiamo istituito un osservatorio, un comitato scientifico abbiamo stabilito un giorno per celebrare la giornata dedicata al contrasto a questa patologia, che ovviamente si sovrappone alla giornata nazionale già vigente, ma poi abbiamo anche acceso un focus sull'importanza delle realtà associative e sulle politiche del lavoro.
Ci tenevamo moltissimo a farlo e abbiamo inserito, all'interno del testo unificato, un passaggio che si occupa proprio di rafforzare le politiche di reinserimento nel mondo del lavoro rivolte ai pazienti e alle pazienti che soffrono di sindrome fibromialgia, che spesso fanno fatica ad accedere in determinati contesti lavorativi.
Questa è l'attenzione che come Regione Piemonte rivolgiamo nei confronti di questa patologia e lo facciamo con un testo unificato che ha anche un piccolo budget economico di partenza.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi, si sta esagerando con il tono di chiacchiericcio in sottofondo.
Prego, Consigliera Disabato, continui pure.



DISABATO Sarah

La ringrazio per l'attenzione, Presidente.
Con la speranza che anche a livello nazionale venga effettivamente riconosciuta questa patologia e inserita all'interno dei livelli essenziali di assistenza come meriterebbe.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Presidente e colleghi, mi rivolgo all'Aula, in dichiarazione di voto, per esprimere il voto favorevole del Gruppo di Fratelli d'Italia su un tema particolarmente attuale, delicato e complesso come la fibromialgia; un testo su cui, come Gruppo, abbiamo portato il nostro contributo, perch crediamo sia importante una prima risposta legislativa su una malattia che in tanti casi devasta la vita di donne e di uomini piemontesi e delle loro famiglie.
Siamo consapevoli dell'insieme delle diverse azioni e dei fondi stanziati ancora poco fa in Commissione: della promozione di una maggiore prevenzione, di una maggiore consapevolezza, di una più efficace diagnosi di una più efficace presa in carico; dell'elaborazione di un percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare, della formazione e dell'aggiornamento dei medici e del personale sanitario; dell'erogazione di prestazioni uniformi su tutto il territorio regionale; del sostegno all'inserimento lavorativo e sociale delle persone vittime della malattia della creazione di un Registro regionale (come è stato poc'anzi ricordato dai colleghi), che dialoghi anche con le altre Regioni italiane e del sostegno al ruolo del volontariato.
Siamo consapevoli che sono tutte azioni e interventi estremamente utili per aprire una strada che fino a ieri era chiusa.
Con questa legge si procede verso il riconoscimento della malattia: il riconoscimento della fibromialgia quale patologia cronica e invalidante.
Non certo un punto d'arrivo, ma un punto di partenza; un primo passo, una prima risposta per venire incontro ai tanti, troppi, malati di fibromialgia anche nella nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Solo per esprimere il voto favorevole del Partito Democratico a queste importanti disposizioni sulla fibromialgia.
In discussione generale avevo sottolineato come fosse utile, oltre che necessario, dotare questa legge anche di una disposizione finanziaria che prevedesse qualche soldo (non sono molti, ma possono essere utili) per avere un capitolo capace di accogliere stanziamenti e finanziamenti anche dal livello statale; un capitolo che potrà essere implementato, come già fanno altre Regioni (penso alla Lombardia e al Veneto).
È una malattia complessa, dal punto di vista dei sintomi, schedata tra le cosiddette "malattie reumatiche", ma sappiamo che non è solo questo, perch poi questi dolori muscolari incidono anche sul livello di ansia e di depressione, rendendo problematiche le relazioni interpersonali, oltre che l'aspetto lavorativo.
È importante che il Piemonte si doti di una legge che riconosca innanzitutto attraverso questo Registro, questa malattia; una legge che preveda un ragionamento di prevenzione e di cura strutturata nei nostri ospedali, e non occasionale; una legge che preveda il coinvolgimento anche di quel terzo settore e di quei mondi sociali che già oggi operano in questa direzione; una legge che ha, come richiesta di fondo, il fatto che il nostro Paese, a livello nazionale, inserisca questa patologia nei livelli essenziali di assistenza.
È un primo passo, un passo importante, e ci pare significativo che venga fatto in modo unitario da tutto il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altri iscritti a parlare, procediamo con le modifiche di coordinamento.
A seguito dell'approvazione dell'emendamento 14), che ha riscritto integralmente l'articolo 9 del testo licenziato, sostituendo la clausola d'invarianza con una norma finanziaria finalizzata al finanziamento della creazione di un Registro regionale informatizzato, si rende necessario approvare la seguente modifica di coordinamento al comma 6 bis dell'articolo 3, volta a recepire la volontà del legislatore di finanziare l'informatizzazione del Registro, nonché a precisare i rapporti di collaborazione del Registro regionale con il Registro nazionale dedicato.
L'articolo 3, "Registro regionale della fibromialgia", al comma 6 bis diventa: "Il Registro regionale della fibromialgia può collaborare con il Registro italiano per la fibromialgia, al fine di rendere l'inserimento di informazioni cliniche tempestivamente accessibile e costantemente aggiornate".
Comunico che la suddetta modifica di coordinamento, ai sensi dell'articolo 90, comma 3 del Regolamento, dev'essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio, quindi pari a 26 voti.
Indìco la votazione palese sulla modifica di coordinamento sull'articolo 3 del testo unificato delle proposte di legge n. 201, n. 243 e n. 245.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sospendiamo i lavori dell'Aula, che riprenderanno alle ore 14.30 con i question time.
Successivamente si riprenderanno i lavori del Consiglio regionale ordinario.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.08)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.32 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1644 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1646 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1640 presentata dal Consigliere Bertola, cui risponderà l'Assessore Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1641 presentata dal Consigliere Marello, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1642 presentata dalla Consigliera Accossato, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1643 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1645 presentata dal Consigliere Sacco, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1647 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Icardi.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Protezione civile

Interrogazione a risposta immediata n. 1644 presentata da Magliano inerente a "In Piemonte si registrano carenze di effettivi quantificabili in oltre 400 Vigili del Fuoco: come intende agire la Giunta nei confronti del Governo per porre urgentemente rimedio a questa criticità?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n.
1644.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premesso che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è l'organizzazione dello Stato preposta a garantire, su tutto il territorio nazionale, le prestazioni di soccorso pubblico e di prevenzione ed estinzione degli incendi, ivi compresi quelli boschivi.
Rilevato che si quantifica attualmente in oltre 400 effettivi la carenza di Vigili del fuoco in organico in Piemonte; nella sola Torino si stima che servirebbero ulteriori 150 Vigili del fuoco; in molti distaccamenti regionali si sopperisce alla carenza d'organico con il ricorso sistematico agli straordinari e facendo affidamento sulla disponibilità e sulla dedizione dei Volontari (oltre 1500 attivi nei 38 distaccamenti del territorio della sola Città Metropolitana di Torino).
Valutato che i pochi concorsi e la lentezza dell'iter di sostituzione degli effettivi non più in attività sono tra le cause dell'attuale difficile situazione.
Considerato che poter contare su un numero adeguato di Vigili del fuoco è imprescindibile per la sicurezza del territorio e dei cittadini; gli stessi dati numerici dimostrano la necessità e l'urgenza di garantire organici adeguati: soltanto a Torino e provincia (territorio che può contare su 700 unità tra effettivi e funzionari) da gennaio 2023 sono stati effettuati oltre 22 mila interventi, soprattutto per incendi (oltre 8000 interventi) per soccorso a persone sole (6500 interventi) e per incidenti stradali (1700 interventi); si prevede che la situazione possa ulteriormente peggiorare nel corso dei prossimi anni, alla luce del pensionamento previsto di un numero non irrilevante degli effettivi attualmente in attività.
Come sa, Presidente, vi sono i dipendenti effettivi, i volontari e coloro che in questo momento stanno aspettando di diventare effettivi.
Fonti stampa confermano, nella sostanza e nelle proporzioni, la scarsità d'organico descritta in narrativa.
Alla luce di questo, interrogo il Presidente della Giunta - ringrazio l'Assessore Gabusi per sapere presente quest'oggi - per sapere come la Giunta intenda adoperarsi presso il Governo - perché sappiamo evidentemente, essere materia del Governo - e presso tutte le sedi istituzionali opportune affinché si ponga rimedio alla situazione descritta in narrativa.
Il tema è evidente: sappiamo che fino a una certa età si può intervenire cioè si può essere soggetti che hanno capacità di intervento nelle situazioni di pericolo. È chiaro che dobbiamo riuscire a colmare questo gap legato a coloro che stanno attendendo di diventare effettivi, affinch anche i giovani possano entrare come dipendenti all'interno del Corpo dei Vigili del fuoco, proprio per essere effettivi per più anni possibili nella loro attività.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore alla protezione civile

Grazie, Presidente e grazie, Consigliere Magliano.
Per l'interrogazione ci sono due livelli di risposta, che sono per complementari, e riguardano le azioni che la Giunta propone al Governo, e quelle che invece mette in campo per le sue competenze o, magari all'interno del quadro di impegno in materia di antincendi boschivi.
Rispetto all'impegno del Governo, rilevo che è partita una serie di concorsi per 1.200 capisquadra: visti i tempi delle procedure, che tutti conosciamo, tali graduatorie andranno a regime nel prossimo anno; sono comunque un inizio, un segnale, sia pure complicato, in un settore che così come altri, vive una contingenza non particolarmente favorevole.
Devo dire che questo Governo ha dato segnali di apertura verso una nuova fase di assunzioni che riteniamo importante e che non manchiamo di sollecitare e di condividere.
D'altro canto, quando si fa attività politica e amministrativa si deve anche essere coscienti e comprendere come, oltre ai consigli agli altri magari sulle proprie competenze si deve anche provare a mettere in campo delle azioni in casa propria. E noi l'abbiamo fatto.
Come sapete, questa Regione dal 2018 aveva una convenzione da 200 mila euro in materia di antincendi boschivi con i Vigili del fuoco regionali, e ha gradualmente incrementato questa cifra a 300 mila euro e da quest'anno a 400 mila euro, facendola diventare definitiva, quindi raddoppiando di fatto lo stanziamento dal 2018, ritenendo appunto fondamentale l'attività con l'Ispettorato regionale dei Vigili del fuoco e, quindi, con i Vigili del fuoco, per le attività di competenza mista che, naturalmente, vedono i Vigili del Fuoco avere una regia importante sugli incendi boschivi.
Sostanzialmente, le materie sono esattamente quelle di sei anni fa, ma abbiamo raddoppiato lo stanziamento, ritenendo fondamentale il loro apporto. Continuiamo ad avere un'interlocuzione in questo caso con il Direttore regionale per provare a immaginare un'altra serie d'interventi ad esempio sulla formazione, sulle visite dei volontari dei Vigili del fuoco e su altre materie che stiamo ancora analizzando. Riteniamo che il Governo debba fare la sua parte, ma noi abbiamo voluto fare la nostra senza dimenticarci che l'anno scorso con 400 mila euro e quest'anno con 500 mila euro, siamo andati a dare un contributo flat a tutti i distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari per le loro spese, che sono molteplici e variegate. Riteniamo importante che, da un lato, ci siano le assunzioni degli effettivi e che, dall'altro lato, i volontari - che sono una forza di questo Piemonte, con oltre 80 distaccamenti - continuino ad essere in forza e in vigore, mantenendo la loro attività quotidiana sul territorio.
Pertanto abbiamo voluto fare la nostra parte.
Credo che il Governo abbia intrapreso la strada giusta e dopo anni i frutti si vedranno, credo nel corso della legislatura. Noi siamo solerti solleciti e attenti, perché riteniamo i Vigili del fuoco un asset fondamentale nella prevenzione delle emergenze.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Gabusi.
Abbiamo festeggiato ieri Santa Barbara e speriamo che la Santa ci aiuti in questo nostro cammino.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1646 presentata da Disabato inerente a "Quale sarà la data esatta di riapertura della ferrovia Torino Ceres?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1646.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chissà quante volte l'Assessore Gabusi si è sentito fare la domanda che oggi ripetiamo, portando nuovamente il tema in Consiglio regionale con un question time. Nei giorni scorsi, lei e il Presidente Cirio avete annunciato che sarà operativo a gennaio, dopo le vacanze di Natale, il treno che collegherà l'Aeroporto di Torino con la città. Questa è un'affermazione positiva, ma che ha allarmato un po' i pendolari e ovviamente tutti i cittadini che usufruiscono della tratta Torino-Ceres perché chiaramente il collegamento non è solo relativo all'aeroporto e a Torino città, ma riguarda anche tutto l'asse fino a Germagnano e, a salire fino a Ceres. Quindi, in realtà si parla di un tratto decisamente più lungo.
Il motivo del nostro question time è proprio questo. Quella dichiarazione poteva sembrare un po' equivoca e, siccome noi riteniamo che i cittadini del Ciriacese, del basso Canavese e delle Valli di Lanzo meritino un'attenzione e delle risposte precise e puntuali, siamo qui per interrogare e chiedere quale sarà la data di riapertura della Torino-Ceres e se tale riapertura interesserà l'intero asse ferroviario.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente. Ringrazio anche la Consigliera.
La puntualizzazione è corretta e va inquadrata nell'ambito di quell'intervista che era relativa ai dati dell'Aeroporto di Caselle.
Quindi, è chiaro che, come sempre, i giornalisti contestualizzano e, di conseguenza, l'Assessore anche.
È evidente, ma l'abbiamo detto tutti, che parliamo sempre di Torino-Ceres per quanto sappiamo che il tratto da Germagnano a Ceres ha una serie di problemi oggettivi rispetto ad alcuni passaggi a livello. La notizia positiva è che la linea parallela, cioè l'altra linea concessa al regionale (la Canavesana), da ieri ha tutti i requisiti di sicurezza per essere collegata alla rete nazionale. Quindi, anche l'intervento sul famoso passaggio a livello di Volpiano ha portato i suoi frutti.
Ben venga l'interrogazione, se serve a chiarire che a gennaio ripartirà il servizio da Torino a Germagnano e che sarà un servizio continuo, da Torino a Cirié, che la Giunta ha deciso di identificare come la linea di attestamento della linea importante, con il finanziamento anche del sottopasso, con la possibilità di attestare a regime i treni ogni quarto d'ora su Ciriè e da subito ogni mezz'ora.
Fortunatamente si sta concludendo un percorso molto articolato, che ha visto ANSFISA (Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria) prendersi i cinque mesi di legge (e dovuti) per analizzare tutte le pratiche. Inoltre devo ringraziare ANSFISA, perché ha avuto uno spirito di collaborazione davvero importante nei confronti di SCR, di GTT, di RFI e della Regione.
Il 9 dicembre riceveremo la AMIS, che è l'autorizzazione di messa in esercizio della linea. Parallelamente, per darvi il senso di quanto è articolata la parte amministrativa, burocratica e anche di sicurezza stiamo ottenendo nella Conferenza Stato-Regioni il decreto per il subentro da parte di Regione a GTT sulla linea. Non sappiamo se andrà nella seduta di domani o fra due settimane.
Oggi c'è il Consiglio di Amministrazione di RFI e anch'essa approverà il subentro; passeranno i 25 giorni, che sono già in corso per GTT per il passaggio del personale, che abbiamo salvaguardato tutto (oltre 120 persone). Difatti, come avete notato, non c'è stata alcuna nessuna rivendicazione sindacale e di questo siamo orgogliosi. Anche questo è un passaggio che, oltre ai binari, si porta dietro una serie di utenti, di persone e di lavoratori che, fortunatamente, abbiamo tutelato. Ci saranno quei 25 giorni, ci sarà l'atto notarile che darà la possibilità finalmente a RFI di entrare in possesso della linea.
Con questo possesso, Trenitalia potrà iniziare i collaudi e le prove su una linea che lei non ha mai esercito, che realisticamente durano 12-15 giorni.
È per questo che riteniamo che dal mese di gennaio - oggi la data non possiamo dirla con certezza, perché sono argomenti relativi alla sicurezza e diremo il giorno esatto solo quando avremo tutti gli elementi per poterlo fare - avremo il servizio da Torino a Ciriè e da Ciriè a Germagnano pienamente operativo e, finalmente, dopo tanti anni riusciremo a servire le Valli di Lanzo e a interconnettere anche l'Aeroporto di Caselle alla rete nazionale.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 1640 presentata da Bertola, inerente a "In merito alla recente autocandidatura del Comune di Trino Vercellese ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari, quale parere esprime la Giunta regionale?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1640.
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Partiamo da un decreto legge, che è il n. 31/2010, assunto sotto un Governo di centrodestra, precisamente il Governo Berlusconi. Era un decreto legge che prevedeva l'individuazione di un sito, sul quale realizzare il deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi, frutto del breve passato nucleare del nostro Paese, oltre che frutto della quantità di rifiuti che annualmente ancora si producono per via delle attività medico-scientifiche.
È un progetto che prevede un deposito da 95 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, rispetto al quale era stato avviato un procedimento che doveva vedere la pubblicazione della cosiddetta CNAPI (Carta Nazionale Aree Potenzialmente Idonee) e, successivamente, la pubblicazione della CNAI (Carta Nazionale Aree Idonee).
Successivamente alla CNAI dovevano esserci delle autocandidature da parte dei siti individuati come idonei ad ospitare quel deposito unico nazionale.
Dopo anni di silenzi e di opacità nei quali la CNAPI è rimasta in un cassetto del Ministero, la CNAPI è stata pubblicata e oggi sappiamo che nel nostro Paese, ci sono 67 aree individuate come potenzialmente idonee a ospitare quel deposito unico nazionale, di cui otto ricadono sul territorio piemontese.
Noi vogliamo dire che siamo assolutamente favorevoli alla realizzazione del deposito unico nazionale, che è importante, perché al momento quelle scorie, quei rifiuti sono in luogo non idoneo, perché il luogo in cui sono quei rifiuti non è previsto dalla Carta nazionale delle aree idonee e di conseguenza idoneo non lo è; pensiamo che vada fatto nel posto giusto e nella maniera giusta.
Ora, da qualche anno a più riprese il Sindaco del Comune di Trino, che è uno dei siti dove attualmente ci sono dei rifiuti, ma non è quello dove ce ne sono di più e siamo a ben meno il 10% in volume e ancora meno in radioattività, perché il grosso dei rifiuti radioattivi del nostro Paese è sì in Piemonte, ma il grosso è tra Saluggia e Bosco Marengo, a più riprese ha proposto il sito di Trino come sito per ospitare questo deposito unico quando non è tra le località potenzialmente idonee.
Questa, che noi definiamo come operazione di disturbo, non avrebbe dovuto trovare più di tanto spazio, invece lo ha trovato, perché recentemente, nel decreto energia, approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 novembre 1993 si è introdotta una norma per accettare autocandidature per il deposito nazionale delle scorie del nucleare, quindi saltando tutto quel procedimento CNAPI e CNAI, procedimento che doveva portare anche a un processo d'informazione e di partecipazione popolare a una scelta così importante. Informazione e partecipazione che dovrebbero essere il primo passo per evitare atteggiamenti di opposizione, anche legittimi, basati però sulla classica logica NIMBY; invece, con l'informazione e la partecipazione si superano questi temi.
Tuttavia, ciò che si è attivato è qualcosa di peggiore del NIMBY, che pure può avere delle sue ragioni in qualche caso, ed è, come dicevo, un buttarla in caciara! Qualcuno, infatti, ha approfittato di questo per mettere con la norma del decreto, perché abbiamo visto delle dichiarazioni di politici regionali che dicono "bene, si fa a Trino, così non si fa ad Alessandria" oppure di livello nazionale, dove dicono "bene, si fa Trino, così non si fa nella Tuscia, non si fa nel Lazio". Ecco allora che quello diventa lo strumento per eliminare la questione da alcuni territori.
Noi riteniamo questo sia grave e oggi interroghiamo la Giunta regionale per conoscere l'opinione e la posizione della Giunta regionale su questo tema.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo la nota che l'Assessore Marnati ha inviato, scusandosi di non poter essere qui.
Si premette che, com'è noto, questa Amministrazione, nel corso degli anni più volte ha manifestato al Governo la necessità di individuare un sito e la realizzazione del deposito nazionale avvenisse con la massima celerità possibile, in quanto, in assenza di una struttura di stoccaggio centralizzato, le attività di disattivazione degli impianti del ciclo del nucleare presente in Piemonte si arresterebbero allo stadio di brownfield cioè gli impianti smantellati con presenza sui siti dei rifiuti radioattivi trattati e stoccati in modo provvisorio in depositi temporanei naturalmente, senza giungere all'auspicato greenfield con il rilascio dei luoghi senza vincolo radiologico.
Proprio per tale motivo, a seguito della pubblicazione del CNAPI, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, avvenuta il 5 gennaio 2021, la Regione Piemonte ha immediatamente avviato con i funzionari regionali competenti e insieme all'ARPA-Piemonte un'attività istruttoria un'istruttoria tecnica e documentale, per predisporre il documento delle osservazioni proposte tecniche unitario di Regione da sottoporre alla SOGIN, quale contributo alla successiva elaborazione della Carta Nazionale delle Aree Idonee, come previsto dall'articolo 27 del Decreto legislativo n. 31 del 2010.
Le osservazioni sopra citate sottolineavano che i siti piemontesi individuati dalla CNAPI risultano avere caratteristiche che li rendono non idonei; siti piemontesi non idonei.
Con la deliberazione di Giunta regionale n. 13-3402 dell'8 giugno 2021 sono state formulate numerose e dettagliate osservazioni e proposte tecniche affinché, sul piano tecnico, la CNAI garantisse il massimo livello possibile di correttezza e di rispondenza ai criteri indicati dal AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) e contenuti nella guida tecnica n. 29 dell'ISPRA, "Criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività".
Il Presidente della Giunta regionale (citerò poi la dichiarazione) ha dichiarato l'intento della Giunta, cioè che il Piemonte e, in particolare la provincia di Vercelli, la loro parte in tema di scorie nucleari l'hanno già fatta; non pensiamo quindi che si possa ipotizzare un nuovo deposito nella nostra regione.
La Regione, peraltro, a suo tempo ha già tecnicamente documentato al Ministero la non esistenza di aree idonee su tutto il territorio piemontese. Tuttavia, il Sindaco di Trino pone un tema vero quando chiede la definitiva messa in sicurezza del deposito esistente, per il quale anche noi chiediamo, da tempo, tempi e prospettive certe.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Assistenza farmaceutica (organizzazione, servizi ecc.

Interrogazione a risposta immediata n. 1641 presentata da Marello, inerente a "Medici specializzandi: a rischio donazioni sangue"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1641.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Ormai, da dopo il COVID, associazioni di donatori hanno costantemente denunciato una situazione di crisi dovuta alla carenza di medici e infermieri per effettuare i prelievi di sangue. Tutto ciò ha portato queste associazioni, a livello nazionale, a chiedere, anche a livello regionale di sbloccare gli infermieri in convenzione e gli specializzandi non autorizzati ad effettuare i prelievi.
Il Piemonte è particolarmente interessato a questo tema perché, per sua fortuna, queste associazioni di donatori lavorano molto bene e raccolgono molte sacche di sangue (è una delle Regioni con più donazioni).
Negli scorsi giorni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un regolamento che disciplina l'attività trasfusionale, da parte dei laureati in medicina e chirurgia, negli enti e nelle associazioni che svolgono l'attività della raccolta di sangue ed emoderivati, ovviamente senza scopo di lucro.
Questo provvedimento, all'inizio accolto positivamente dalle associazioni dei donatori, ha poi lasciato, dopo i giusti approfondimenti, molti dubbi e interrogativi. Da maggio scorso, infatti, gli specializzandi potevano prestare la loro collaborazione occasionale a queste associazioni con contratto libero-professionale, mentre oggi, in base a questo regolamento sembra essere il contrario. Pare che sia possibile per loro prestare questa collaborazione esclusivamente a titolo gratuito.
Il Ministero è stato ovviamente interessato dalle associazioni e si auspica l'apertura di un confronto. Teniamo presente che a livello nazionale, a detta di queste associazioni, sembra che quasi il 50% del personale medico che presta questo tipo di attività di raccolta sangue è costituito da medici specializzanti.
L'interrogazione è volta a sapere, a fronte di questa situazione, quale sia la posizione della Giunta regionale e come si stia muovendo per approfondire, capire meglio e ovviare, per quanto riguarda il nostro territorio, a inconvenienti che potrebbero pregiudicare, in parte, la capacità di raccolta del sangue, che sappiamo essere fondamentale e importantissima per il funzionamento delle nostre strutture sanitarie.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione.
La Giunta regionale ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Hanno ragione le associazioni; hanno totalmente ragione e, infatti, in occasione della riunione plenaria del sistema trasfusionale tenutasi a Roma il 20 novembre, è stato evidenziato il problema.
Il problema sussiste ed è un problema di portata nazionale, dove la rappresentanza piemontese ha espresso preoccupazione per l'impatto sulla capacità di raccolta del sangue ed emocomponenti, con conseguente - leggo le frasi esatte - "collaborazione volontaria e a titolo gratuito e occasionale, previsto dal decreto di agosto, dei medici abilitati e iscritti a scuole di specializzazione o al corso di formazione in medicina generale. Per questa categoria di medici, infatti, il regolamento sancisce una incompatibilità ad avere ulteriori incarichi libero-professionali, con conseguente rischio di blocco assoluto della raccolta, soprattutto in Regioni come il Piemonte, dove la raccolta è prevalentemente associativa".
Il regolamento stato emanato dal Governo con decreto ministeriale n. 156 del 30 agosto 2023 ed è, purtroppo, causa di gravi criticità nella raccolta di sangue, quindi sulla possibilità di garantire quelli che sono i livelli essenziali di assistenza trasfusionali, per gli stessi pazienti, su tutto il territorio nazionale. Hanno fatto un grave errore in questo decreto.
Per questa ragione, le strutture di coordinamento regionali, compresa quella piemontese, concordemente con il Direttore del Centro Nazionale Sangue, che non è stato preventivamente coinvolto nella redazione del documento ministeriale, hanno unanimemente chiesto la revisione del decreto, proprio per venire incontro alle esigenze delle associazioni. Il Direttore dell'Ufficio ministeriale preposto si è fatto portatore dell'istanza presso il Ministero e io stesso ho portato, all'o.d.g. della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni la tematica, con richiesta di incontro al Ministro, proprio per evidenziare, insieme ad altri temi, anche questo.
Oggi, alle ore 16 ci sarà la Commissione Salute e inizierà la trattazione tra gli altri argomenti, anche di questo, perché l'effetto che provoca questo decreto è estremamente grave, per cui chiediamo con forza la sua modifica.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Presidi socio-assistenziali pubblici e privati - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1642 presentata da Accossato inerente a "Carenza di posti letto presso i centri di riabilitazione piemontesi e in particolare nel territorio della Città metropolitana di Torino"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1642.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche questa volta lei ha già ripreso il titolo e quindi, ponendo all'attenzione l'argomento, voglio precisare che ho raccolto segnalazioni riguardanti soprattutto Torino e la Città metropolitana, ma sembra di cogliere situazioni analoghe anche fuori.
Il tema riguarda i posti letto nei centri di riabilitazione, che possono essere post interventi, situazioni di natura ortopedica o interventi di natura cardiochirurgica. In particolar modo, le ultime segnalazioni sono arrivate proprio dalle Molinette, da un reparto, peraltro, eccellenza della sanità piemontese, dove avvengono interventi di alta complessità e di alto livello. Ci hanno spiegato e insegnato, per chi non è competente, ma abbiamo potuto verificarlo nella pratica quotidiana, che l'intervento sanitario non si esaurisce con l'operazione, per quanto complessa, e qualche giorno di degenza, ma vi è l'assoluta necessità di un periodo riabilitativo in strutture apposite, la cui tempestività d'intervento è essenziale anche al recupero funzionale del paziente.
Quello che ci viene segnalato, motivo dell'interrogazione, è un'impossibilità per il paziente e l'ospedale - perché lavorano insieme nell'individuazione della struttura riabilitativa - di trovare una collocazione per l'esaurimento dei posti letto a disposizione.
Questo, peraltro, comporta una duplice conseguenza: il protrarsi della degenza in ospedale, occupando un posto letto che, invece, dovrebbe essere lasciato libero per nuovi interventi e nuovi pazienti, in qualche caso un invito a una dimissione, oppure continuare una parte di degenza a casa per poi, successivamente, trovare la struttura riabilitativa. Questo, di solito, mette in ansia e nella preoccupazione i pazienti e i familiari preoccupazione sia di salute sia di capacità di gestire una simile situazione. Di solito le persone vengono trattenute, ma con quei danni cui facevo riferimento prima.
L'interrogazione è per capire se e come vengono messi in atto degli interventi per superare questa situazione da parte della sanità piemontese.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Silvana Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il decreto ministeriale n. 77 del 2015 e anche gli adempimenti LEA consequenziali prevedono uno standard di posti letto post-acuzie che, per la parte extra ospedaliera, è dello 0,7 posti ogni 1000 abitanti. La Regione Piemonte presenta, allo stato attuale, un eccesso di circa 500 posti letto di riabilitazione. I posti letto non mancano, ne avevamo 900 in più, ne abbiamo riconvertiti già 400 e, come adempimento LEA, abbiamo la riconversione di ulteriori 500 (sono posti letto codice 56 di ambito ospedaliero, ciò significa che non possiamo farne di nuovi).
L'adeguamento allo standard di riferimento prevede, quindi, la riqualificazione a livello regionale di tali posti letto post acuzie RRF (codice 56) in ambito territoriale; quindi posti letto ospedalieri di post acuzie in relazione ai bisogni delle persone assistite saranno riqualificati in posti letto extra ospedalieri territoriali con attività di riabilitazione. Non cambia, quindi, l'oggetto della cura, ma la denominazione del letto che viene trasformato.
Con riguardo alla rilevata carenza di posti letto nel territorio della Città metropolitana di Torino, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza rileva che ha avviato, nel tempo, con le strutture territoriali percorsi ormai consolidati per la riabilitazione post ricovero, sia in ambito cardiovascolare sia in ambito ortopedico traumatologico. E questa collaborazione è sempre stata alta e di grande sinergia.
Purtroppo questo periodo d'incremento della positività del COVID ha rallentato quell'accoglienza da parte delle strutture per l'applicazione dei giusti protocolli previsti dalla normativa anti COVID. Si tratta tuttavia, di un momento transitorio che auspichiamo si risolva nel più breve tempo possibile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1643 presentata da Canalis, inerente a "Code bibliche a Torino per la campagna di screening gratuita contro l'epatite C: come intende agire la Giunta?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1643.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione, la Consigliera Monica Canalis.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'Assessore mi perdonerà per questa metafora biblica, ma aiutava ad attirare un po' l'attenzione.
Soprattutto in questi giorni in cui il freddo ha cominciato a farsi sentire, temiamo che i due punti ad accesso diretto che sono stati creati nell'ASL Città di Torino siano presi d'assalto da tante persone che, per fortuna, stanno rispondendo all'appello della Regione su un tema delicato come quello dello screening dell'epatite C.
Sappiamo che su questa patologia la prevenzione può fare veramente tantissimo, quindi è bene che tante persone stiano rispondendo. Tuttavia bisogna interrogarsi se siano sufficienti due soli punti d'accesso o se il metodo dell'accesso diretto sia quello giusto, perché il rischio è che se le persone restano a lungo in attesa al freddo, poi si scoraggiano e non solo non fanno in quella giornata lo screening, ma non si ripresentano neanche in un'altra occasione. In realtà rischiamo di avere un effetto contrario a quello desiderato, perché si recano a fare una verifica e poi tornano a casa senza portare a termine il controllo.
L'interrogazione è semplicemente per stimolare una riflessione e un'eventuale rimodulazione di tale iniziativa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Monica Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
La Consigliera Canalis effettivamente ha ragione. La campagna di screening per l'eliminazione dell'epatite C, promossa dal Ministero della Salute e dalla Regione Piemonte e cui l'ASL-Città di Torino ha aderito, è stata avviata in modo da favorire la massima partecipazione dei cittadini residenti a Torino e con i requisiti di accesso.
È stata una campagna fatta molto bene che, fortunatamente, ha prodotto un notevole afflusso di utenza che è stato documentato, in particolare nelle domeniche straordinarie di apertura dell'open day in cui è consentito l'accesso senza prenotazione.
Oggi Torino è posizionata al vertice della classifica italiana - quindi abbiamo veramente lavorato bene - per la più alta offerta di screening e conseguente adesione alla campagna da parte dei cittadini, con circa 23 mila test già effettuati in pochi mesi. Tuttavia, comprendo e condivido le motivazioni addotte dalla Consigliera Canalis e, al fine di migliorare ulteriormente l'accessibilità alla campagna di screening, si sta procedendo a un'ulteriore organizzazione del servizio, provvedendo a un potenziamento degli organici e a un ampliamento degli orari di apertura degli hub proprio per evitare quello che lei ha appena descritto. Dunque, ci stiamo già attivando in questo senso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione) - Tutela dell'ambiente - Inquinamenti: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 1645 presentata da Sacco, inerente a "Biomonitoraggio abitanti Spinetta Marengo promesso entro i primi mesi del 2023. A che punto è la Regione?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1645.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Sacco.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho depositato tale interrogazione a risposta immediata per capire a che punto fosse la Regione in merito al biomonitoraggio umano sulla popolazione residente presso il polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria).
Se non ricordo male, era stato approvato all'unanimità un ordine del giorno a mia prima firma in Consiglio nel 2020. Siamo quasi nel 2024 e la necessità di capire qualcosa in più sullo stato di salute e sull'eventuale bioaccumulo di sostanze all'interno dell'organismo degli spinettesi diventa sempre più importante.
Ricordo che questo biomonitoraggio riveste un ruolo cruciale nella valutazione dell'impatto ambientale sulla salute pubblica; soprattutto conoscere i livelli di PFAS nel corpo umano consente ai professionisti della salute pubblica di identificare gruppi a rischio e implementare misure di prevenzione mirate.
Perché avevamo chiesto questo studio? Perché erano arrivati dei risultati: c'era stato uno studio epidemiologico di morbosità effettuato da ARPA Piemonte da cui era emerso che tra le patologie tumorali si evidenziava un 30% di tumori epatici e delle vie biliari, un incremento di rischio del 75% per mesoteliomi pleurici, un +90% per i sarcomi; per le patologie non tumorali, invece, si registravano incrementi di rischio a carico dell'apparato circolatorio, malattie cardiache e incrementi di rischio a carico dell'apparato genito-urinario. Nel sottogruppo di età zero-14 veniva evidenziato, inoltre, un aumento dei ricoveri per patologie neurologiche (+86%). Questo studio epidemiologico ha fornito un risultato non particolarmente confortante rispetto allo stato di salute degli spinettesi che sono stati oggetto di questo monitoraggio.
Fra l'altro, anche la Regione aveva iniziato una sorta di biomonitoraggio ma non umano: si era trattato di un biomonitoraggio su dei campioni di uova, di ortaggi e su alcune specie ittiche rinvenute nella zona; tuttavia stiamo ancora attendendo quello che maggiormente ci interessa, che è quello legato al biomonitoraggio della popolazione.
Da articoli di giornale era altresì emerso che lei, Assessore, nel settembre del 2022, aveva annunciato lo stanziamento di 70 mila euro per un piano di biomonitoraggio sulla popolazione da far partire entro i primi mesi del 2023.
Per questi motivi, rilevato che si ritiene necessario e corretto per gli abitanti della zona di Spinetta Marengo fornire dati che possano definire in modo chiaro l'impatto del polo chimico sulla salute e sulla quotidianità di ognuno di loro (perché a oggi non abbiamo questi risultati) e considerato che sono ormai passati quattro anni dall'approvazione dell'ordine del giorno di cui vi ho parlato poc'anzi, sarebbe importante avere questi risultati, soprattutto per quanto riguarda i campioni biologici umani.
A tal riguardo, interrogo l'Assessore competente - ringrazio il Presidente per l'ulteriore tempo che mi ha concesso - per sapere quando verrà avviato il biomonitoraggio umano nella zona di Spinetta Marengo, che, secondo quanto dichiarato a mezzo stampa, sarebbe dovuto iniziare nella primavera del 2023.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sacco per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il rapporto ARPA-Piemonte del 2019 ricordava come le indagini di tipo epidemiologico vadano sempre accompagnate e corredate da monitoraggi ulteriori che consentano quelle valutazioni individuali di esposizione di tipo certo, con stime rispetto alla dose, ma anche il rilievo dei parametri che indichino la presenza di effetti sull'organismo tramite incremento dei valori individuali biologici e che definiscano indicatori di effetti biologici precoci a livello di alterazioni di danno.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario valutare le tipologie di sostanze presenti nell'ambiente e le vie di esposizione individuale mediante analisi di laboratorio in grado di assicurare la validità dei risultati. Disporre di tali tecniche analitiche affidabili è un requisito irrinunciabile anche per valutare la presenza di queste sostanze nell'essere umano. Così come è indispensabile definire valori biologici che indichino l'esistenza di una presa in carico da parte del sistema sanitario regionale (poi le spiegherò anche il perché).
Nell'ambito dei compiti d'indirizzo e di coordinamento assegnati, la Regione ha promosso tutte le attività che hanno consentito di disporre di metodiche di laboratorio affidabili per le attività di monitoraggio sulle vie di esposizione (cosa tutt'altro che banale); effettuare due campagne di monitoraggio basate su uno studio epidemiologico per la valutazione del rischio sugli alimenti, sia di origine animale che di origine vegetale, dal 2021 al 2022 (una terza campagna è tuttora in corso sugli alimenti, quindi sulla presenza di sostanze inquinanti negli alimenti); predisporre un protocollo per la presa in carico dei soggetti nei quali le analisi del sangue evidenziano la presenza di sostanze sopra i limiti stabiliti sulla base delle evidenze scientifiche disponibili; predisporre metodiche analitiche dei laboratori affidabili per l'attività di monitoraggio sull'essere umano.
Queste campagne hanno fatto emergere presenze molto ridotte negli alimenti.
A tali adempimenti si è aggiunta l'attesa da parte delle ASL di un parere favorevole da parte del Comitato etico competente, che dovrebbe arrivare entro fine mese. Perché il Comitato etico? Proprio perché la ricerca che abbiamo svolto nei tre anni non ha dato esito di superamento dei limiti sugli alimenti, non si può attivare un'azione di sanità pubblica quasi coercitiva, dicendo: "Venite a fare l'esame del sangue e controlliamo".
Non essendoci le precondizioni, significa che dobbiamo fare una sorta di sperimentazione, per la quale è previsto il parere del Comitato etico.
Pertanto, appena arriverà il parere del Comitato etico, partiremo con il biomonitoraggio sulle persone. Non so se sono stato sufficientemente chiaro.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1647 presentata da Gallo, inerente a "Valsusa, ancora problemi per chi si cura presso il nosocomio transalpino di Briançon: necessario un accordo per aiutare chi vive in valle"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1647.
La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
L'oggetto del question time è una cosa seria, su cui vogliamo accendere un faro per capire insieme come migliorare i servizi sanitari della Valle di Susa. Abbiamo appreso, anche da fonti mediatiche, che continuano a esserci problemi organizzativi tra l'ospedale transalpino di Briançon e l'ASL TO3 per quanto concerne il riconoscimento e il rimborso delle spese sanitarie per visite, esami e prestazioni effettuate dai residenti della Valle di Susa nel vicino ospedale francese.
Ricordiamo che i cittadini di questo territorio hanno usufruito dei servizi sanitari della vicinissima Francia per avere un servizio sanitario più di prossimità rispetto agli ospedali del nostro territorio e avere la possibilità di curarsi e di ricevere un'assistenza a 30-40 chilometri da casa, in una condizione più comoda rispetto all'ospedale di Rivoli, che è il primo ospedale hub del territorio.
Viene evidenziato che, salvo l'emergenza, ogni volta occorrerebbe chiedere l'autorizzazione preventiva all'ASL di appartenenza, per avere poi il rimborso della prestazione, se l'ASL non è in grado di offrire analoga prestazione in tempi determinati. Tale richiesta va fatta con un modulo accompagnato da una prescrizione del medico curante.
Negli ultimi tempi sono cambiate un po' le cose. Fino a poco tempo fa i pazienti italiani potevano avvalersi di una collaborazione tra il nostro Paese e la Francia per ricevere le cure oltre confine, con il sostegno economico dell'ASL. Ora non è più così, poiché risulta scaduto ormai da molto tempo l'accordo tra i due territori. A partire dallo scorso mese di settembre, infatti, i pazienti italiani trattati presso il presidio pubblico francese stanno ricevendo le fatture da pagare per le prestazioni ricevute da questo ospedale.
Ovviamente evidenziamo la necessità di non indebolire questa risposta medica per l'Alta Valle e questo meccanismo, che per anni ha funzionato molto bene. Chiediamo all'Assessore e alla Giunta come intendono porre rimedio a questa situazione e se non sia opportuno, perlomeno in attesa che si formalizzi il nuovo accordo tra Italia e Francia, predisporre un protocollo d'intesa oppure un'intesa scritta tra l'ASL-TO3 e l'Ospedale di Briançon, per evitare disagi di questo tipo alla popolazione dell'Alta Val Susa.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Gallo per l'illustrazione.
La Giunta risponde delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Conosco bene il problema. Infatti, nel corso della riunione che si è tenuta il 21 settembre presso l'Assessorato alla sanità, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell'Ospedale di Briançon, si è discusso dell'avvio della gestione del progetto ProSATIF-Go, che è esattamente quello che stava chiedendo il Consigliere.
Questo progetto prevede la stesura di un disegno di legge da presentare ai decisori politici nazionali al fine di normare, diversamente da quanto è attualmente previsto a livello di disciplina europea e nazionale, la materia delle prestazioni sanitarie transfrontaliere, con particolare riferimento alle Regioni Piemonte e Valle d'Aosta rispetto alla Francia.
Nelle more dell'approvazione e della realizzazione del citato progetto l'ASL TO3 applica la normativa attualmente in vigore, di cui è stata data ampia informazione ai cittadini dell'Alta Valle Susa sia attraverso incontri con i Sindaci sia tramite segnalazioni dettagliate pubblicate sul sito internet.
Inoltre, il distretto della Valle di Susa e Val Sangone è sempre stato a disposizione per fornire tutte le indicazioni necessarie ai cittadini residenti. Questi ultimi, muniti dell'impegnativa del medico curante con classe di priorità delle prestazioni, vengono prenotati presso le strutture dell'ASL e, solo quando non fosse possibile una prenotazione nei tempi previsti dalla specifica disciplina, ricevono l'autorizzazione al rimborso per recarsi in struttura anche francese. Questo è quello che prevede la norma.
Diversamente, fino a quando non sarà attivo il progetto, non possiamo agire, perché dobbiamo rispettare le norme nazionali.



PRESIDENTE

Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Lascio ora la Presidenza al Consigliere Lanzo in qualità di Presidente della VII Commissione.
A seguire il Presidente aprirà la seduta ordinaria del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.
Buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 15.26 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.49)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Piani pluriennali

Esame proposta di deliberazione n. 305, inerente a "Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2024-2026"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 305, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il documento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 6 novembre 2023.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.
Anzi, no, perché l'Assessore dà per illustrato il documento.
È aperta la discussione generale.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

In seduta ordinaria, che ricordo è dalle ore 10 alle ore 19.
La seduta per la modifica della legge elettorale, ai sensi del Capo X, è dalle ore 15; no, non è finita è dalle ore 15. L'italiano è chiaro.
Nel frattempo, qualcuno intende intervenire in discussione generale sul DEFR, che è la proposta di deliberazione n. 305?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sento la sua mancanza, la percepisco.
Se volete, sospendo per parlare con l'Assessore Tronzano.
Nel frattempo, qualcuno intende intervenire? Ricordo a tutti i colleghi che le due convocazioni sono in concomitanza come già stato effettuato per altre sedute. È stata data la possibilità di iniziare la seduta ai sensi del Capo X del Regolamento alle ore 15 per arrivare fino alle ore 19. La modifica della legge elettorale prevede una modalità diversa rispetto all'ordinario svolgimento dei lavori d'Aula. La seduta ai sensi del Capo X del Regolamento è dalle ore 15 alle ore 19 inteso sempre che si chiuda entro le 15 l'attività ordinaria, stabilita con un'analoga convocazione per oggi, dalle ore 10 alle 19, nell'ultima Conferenza dei Capigruppo.
Pertanto, appena si concluderà la seduta ordinaria, inizierà la seduta ai sensi del Capo X.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Adesso stiamo esaminando il DEFR, che l'Assessore dà per illustrato.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Assessore Tronzano, chiedono a gran voce l'illustrazione.
Se ha bisogno di un minuto, sospendiamo.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore alla programmazione economico-finanziaria

Grazie, Presidente.
Rapidamente, perché è stato già oggetto di discussione in Commissione.
Si tratta del documento di economia e finanza regionale, che viene approvato in Giunta entro il 30 giugno e che contiene le linee essenziali dello sviluppo dei vari settori o direzioni della Regione Piemonte.
All'interno sono contenuti gli elementi nazionali, regionali ed europei che possono essere utili alla valutazione complessiva e congiunta fra le varie Direzioni. Ogni Direzione ha le proprie specificità, che sono confrontate fra Assessori e Direzioni. Conseguentemente, la Commissione è stata utile, perché ha consentito di valutare che cosa cercano di fare le singole Direzioni e i singoli Assessori.
Per quanto riguarda il documento di economia e finanza regionale, si va verso il 2024 e il 2025 in linea con quanto abbiamo prospettato in precedenza e, prossimamente, verrà approvata e portata anche in Consiglio regionale la nota di aggiornamento al DEFR, che è quella che è passata in Giunta qualche giorno fa.



PRESIDENTE

Grazie.
È aperta la discussione generale e chiedo se vi siano Consiglieri che intendono intervenire sulla proposta di deliberazione n. 305, il documento di economia e finanza regionale.
Non vi sono interventi. Chiudo quindi la discussione generale.
Chiedo se vi sono dichiarazioni di voto in merito al DEFR.
Non essendovi interventi in dichiarazione di voto sul DEFR 2024-2026 procediamo con la votazione.
Consiglieri, scusate. Chiedo attenzione, perché stiamo votando il DEFR 2024 2026.
Il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 305, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) .


Argomento: Volontariato - Protezione civile

Disegno di legge n. 146, inerente a "Norme di sostegno e promozione degli Enti del Terzo Settore piemontese" (rinvio trattazione)


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 146, inerente a "Norme di sostegno e promozione degli enti del terzo settore piemontese", richiamata in Aula ai sensi dell'articolo 37, comma 4 del Regolamento, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire Consigliera Canalis sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Chiedo di sospendere il punto.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo la trattazione della proposta di legge n. 146.
Chiedo quali siano le intenzioni dei Gruppi, altrimenti proseguo sull'attuale o.d.g.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame proposta di deliberazione n. 320, inerente a "Individuazione della nuova Azienda Ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino" (dichiarazione d'urgenza)


PRESIDENTE

Prima di sospendere la trattazione dell'ordinario e procedere con la seduta ai sensi del Capo X, occorre votare, come ho già preannunciato, la dichiarazione d'urgenza sulla proposta di deliberazione n. 320.
Il Presidente della Giunta regionale, con propria nota del 4 dicembre 2023 aveva richiesto, ai sensi dell'articolo 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale, la dichiarazione d'urgenza della proposta di deliberazione n. 320 "Individuazione della nuova Azienda Ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino".
Ricordo che la dichiarazione d'urgenza comporta la riduzione di tutti i termini della metà. Ai sensi dell'articolo 83, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale, occorre provvedere a deliberare con votazione palese, dopo aver ascoltato un oratore a favore e uno contrario.
Chiedo se c'è qualche Consigliere che si esprime a favore della dichiarazione d'urgenza.
Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie.
A nome della maggioranza, siamo a favore di questa dichiarazione d'urgenza.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo chi intende esprimersi in senso contrario.
Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Non comprendiamo assolutamente questa richiesta, anche perché abbiamo appena cominciato l'iter in Commissione. Se la Giunta riteneva ci fosse urgenza, avrebbe semplicemente accelerato i lavori nei mesi precedenti. Non si capisce come mai, per porre rimedio a un ritardo della Giunta, debba sempre subentrare il Consiglio regionale.
Si tenga poi conto, Presidente, che noi riteniamo serva tutto il tempo necessario per approfondire gli atti finalmente mandati, almeno alcuni, che chiedono tempo per essere studiati. Dobbiamo ascoltare anche i vari stakeholder e, soprattutto, scorporare un'Azienda sanitaria in assenza di un piano socio-sanitario pone problemi anche nell'analisi del quadro.
Per queste motivazioni, voteremo in maniera contraria alla richiesta d'urgenza, al di là del merito dell'oggetto della proposta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Procediamo con la votazione.
Ricordo che il numero legale è 24.
Indìco la votazione palese sulla dichiarazione d'urgenza della deliberazione n. 320.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Con questo, possiamo concludere l'iter della seduta ordinaria.
Chiedo a tutti i Consiglieri attivi sulla piattaforma di uscire dalla piattaforma per poi rientrarvi.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 16.03)



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