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Dettaglio seduta n.280 del 23/11/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.52)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Hanno chiesto congedo Chiorino, Cirio, De Marchi, Gagliasso, Giaccone Leone, Nicco, Riva Vercellotti, Ruzzola, Stecco e Ricca.
L'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 22 novembre 2023.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Leggendo i congedi, mi ha ricordato che, d'intesa con la Giunta, oggi è arrivato il momento di ascoltare l'informativa dell'Assessore Chiorino sulle varie crisi industriali che ieri, io e la collega Accossato, abbiamo ricordato. L'impegno era di una relazione oggi.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

L'Assessore Chiorino è a Roma? (Commenti dell'Assessore Tronzano)



RAVETTI Domenico

Sì, va beh, però mi è stata data la parola.
Non volevo criticarla, Assessore, però magari telefonicamente poteva farsi dare una sintesi dell'incontro avvenuto al Ministero, giusto per capire le criticità qui in Piemonte.
Interessa tantissimo a noi, ma ancora di più ai lavoratori perché, al di là delle parole, ci sono necessità legate ai fatti e alle scelte che competono anche a Regione Piemonte. Ci attendiamo, entro la fine della mattinata, una relazione. Decida la Giunta qual è l'Assessore più competente, oltre all'Assessora rimasta a Roma, per questa informativa, perché è fondamentale discuterne.
Va bene, Presidente?



PRESIDENTE

Sì.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Ho parlato ieri con l'Assessore Chiorino, che oggi e ieri è a Roma, che chiedeva, nell'orario che definirete insieme, di comunicare con il Consiglio martedì.
Se concedete questa richiesta, vi ringrazio.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Visto l'intervento dell'Assessore Tronzano, preciso che il Consigliere Ravetti ha chiesto di avere un'integrazione immediata, almeno dell'incontro avvenuto ieri a Roma.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

No, capisco che ci sia difficoltà a parlare tra di voi come Assessori però, se volete, ve la do io questa informazione, così magari martedì tutti i colleghi hanno la possibilità di prepararsi, anche perché martedì prossimo i lavoratori della TECO di Collegno chiederanno di essere auditi qui a Palazzo Lascaris.
Bastava avere qualche relazione con i soggetti andati a Roma.
Il tema emerso al Ministero è un tema drammatico, Assessore, nel senso che non solo un'azienda, la Lear, ha deciso di confermare le difficoltà della produzione Maserati (cioè Maserati ha confermato che non ci sono i volumi) ma, in più, la possibile assegnazione, da parte di Stellantis, di un eventuale componente elettronico, è totalmente mancata. Pertanto, anche l'opportunità di diversificazione della produzione è stata negata.
È ovvio che si tratta di un momento particolarmente difficile e grave.
Comprendo l'assenza dell'Assessore Chiorino, però martedì dovremmo arrivare con un'informativa; oltretutto ci saranno anche i lavoratori della TECO accompagnati da altre due vertenze, sicuramente più piccole nei numeri, ma altrettanto gravi.
Le notizie che arrivano da Roma sono drammatiche: la Lear è totalmente in difficoltà e i 300 lavoratori verrebbero totalmente licenziati. Capisco tutto, però sarebbe stato utile avere un confronto oggi; speriamo che martedì l'Assessore Chiorino venga in Aula e dia un'informativa reale, non solo di racconto, su cosa la Regione può fare per costruire una exit strategy su queste crisi.
La nuova crisi di Collegno, un po' più lunga, riguarda altri 300 lavoratori.
Il tema, quindi, diventa drammatico su più profili.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Inizio a chiedermi, senza nulla togliere all'assessore Chiorino, se l'informativa dell'Assessore Chiorino sia lo strumento corretto.
A fronte di un numero crescente di crisi aziendali e a fronte di un problema che ormai sta diventando strutturale della nostra regione, mi chiedo se, come Consiglio regionale, non dovremmo adottare qualche strumento differente. Non so se possa essere un Consiglio aperto di approfondimento, magari con la presenza del Presidente Cirio, perché non possiamo continuare ad affrontare crisi su crisi, confrontandoci con i lavoratori nei presidi, e poi andare avanti con informative che non vengono nemmeno fatte.
Nella prossima Conferenza dei Capigruppo, confrontandomi anche con i colleghi, chiederò di valutare una modalità che ci consenta di affrontare il tema in modo più ampio, anche considerando che leggiamo su alcuni giornali e ascoltiamo da diversi media che ci sono aziende che avrebbero bisogno di personale, ma che non lo trovano perché manca un certo tipo di formazione.
Da poco abbiamo approvato un disegno di legge sulla formazione, per cui dovremmo mettere in campo strumenti un po' diversi, cercando di capire quali potrebbero essere, altrimenti continuiamo ad andare avanti, problema dopo il problema, senza individuare una soluzi.one globale.
Dovremmo capire dal Presidente Cirio quali sono le sue intenzioni rispetto a quello che sta succedendo sul territorio, anche per quanto riguarda il tema Stellantis, che sta dismettendo altre sedi. Poi vediamo degli spot sulla Topolino e ci fa piacere che sia stato creato questo nuovo modello di auto molto allegro e colorato, ma la regione sta piangendo; ci sono delle gravi situazioni che si stanno moltiplicando e arriveranno a cascata come un'onda che ci travolge.
Forse dovremmo trovare una modalità un po' più organizzata per affrontare il tema in Consiglio e con uno sguardo un po' più ampio.
La mia non è una proposta, non so neanche come definirla, ma una considerazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Ieri avevo espresso questa richiesta, che era stata presa in considerazione dalla Presidenza del Consiglio, ma devo tornarci anche questa mattina.
Anche se leggiamo i giornali e abbiamo avuto un contatto con i delegati sindacali, sarebbe stato utile avere una comunicazione formale attraverso un componente della Giunta, visto che, comunque, il Consiglio non era rappresentato direttamente da qualcuno di noi perché impegnati nella seduta di Consiglio (probabilmente qualcuno di noi avrebbe anche partecipato all'incontro a Roma). Anche se ci sentiamo ben rappresentati dall'Assessora competente, una restituzione del punto di vista della Regione, che era presente anche in virtù del mandato dell'Assemblea, sarebbe stata opportuna.
Detto questo, va bene l'informativa alla prossima settimana, ma credo che la prossima settimana dovremo aprire il Consiglio dedicando uno spazio a queste tematiche che, come dicevano i colleghi, si allargano perché devono quantomeno contenere informazioni e ipotesi di intervento regionale su una serie di vertenze in atto (Lear, TE Connectivity di Collegno e altre aziende).
Non mi tolgo dalla testa e continuerò a ripeterlo all'infinito che comunque, tutte queste vertenze sono strettamente legate al rapporto che Regione Piemonte e il nostro Stato hanno con Stellantis. Sappiamo tutti attraverso gli organi di informazione, del Tavolo nazionale con Stellantis del 6 dicembre. Credo che sia ancora più importante capire, in un momento di confronto con il Consiglio, cosa andrà a dire la Regione Piemonte in quella sede e se si ritiene soddisfatta, a distanza di un anno e mezzo da un protocollo firmato con quell'azienda; se quell'azienda sta rispettando gli impegni che ha preso con la Regione Piemonte e con il nostro Paese e cosa possa, invece, mettere a disposizione per un sistema industriale più complessivo del nostro territorio.
Da questo punto di vista, il momento dell'informativa della prossima settimana su queste tematiche potrebbe rivelarsi non esaustivo e non sufficiente per un confronto davvero approfondito e possibilmente utile per i lavoratori e le lavoratrici.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo sull'informativa richiesta dal collega Ravetti, in quanto è più di una settimana che stiamo aspettando di avere delucidazioni da questa Giunta: non si sono visti né l'Assessore Chiorino né, tantomeno il Presidente Cirio.
Quando abbiamo fatto il Consiglio Comunale aperto a Novi Ligure sul tema ILVA, dove fra l'altro era assente la maggioranza di Governo, avevamo accolto la richiesta dei sindacati rispetto a informative e indicazioni da parte di questa Giunta.
Allora avevo anche avanzato la proposta di fare un Consiglio regionale aperto, magari mettendo insieme le due crisi perché abbiamo, da una parte una crisi legata all'industria dell'acciaio, dall'altra una crisi legata all'automotive: due temi estremamente collegati; due temi che, se non governati, portano il Piemonte a perdere migliaia di posti di lavoro, senza nessun tipo di alternativa.
Il Presidente Cirio ha solo fatto degli annunci in questi anni. Se si fosse concretizzato ogni annuncio che ha fatto, saremmo nell'area più industrializzata d'Europa. Il problema è che, invece, le stiamo perdendo tutte queste industrie. Fra l'altro, avanzerò alla mia Capogruppo una proposta da portare alla Conferenza dei Capigruppo, cioè di chiedere un Consiglio regionale aperto dove si decidono, dopo aver analizzato le problematiche che conosciamo benissimo, quali sono gli obiettivi altrimenti è inutile fare annunci.
Non si può rispondere alle crisi con gli annunci, ma con delle soluzioni e delle politiche condivise.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Soltanto per non lasciare nel nulla e raccontare quello che è successo.
Capisco che siamo verso a fine legislatura, Presidente, ma in quest'Aula dalle 10 alle 11, non c'era il numero legale. Lei non ha rinviato una volta l'apertura della seduta, ma abbiamo atteso che arrivassero gli Assessori che mancavano per aprirla, ragion per cui le chiedo una maggiore attenzione in tal senso. È vero che siamo verso fine legislatura, è vero che ormai pensate di poter fare quello che volete, ma in teoria lei avrebbe dovuto aprire la seduta, sospendere per mezz'ora almeno due volte e quindi riconvocarci alle ore 11.30.
Noi arriviamo puntuali alle 10 del mattino, ma ogni volta che c'è Consiglio regionale, siamo in attesa che arrivi qualcuno della maggioranza per garantire il numero legale. Penso non sia un comportamento corretto verso le opposizioni e, in generale, nella gestione dell'Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Consigliere Gallo, in parte ha ragione perché sono due anni che continua a dire che siamo a fine legislatura e che prima o poi finirà. Lo so anch'io perché il tempo è ingiusto con tutti noi, per alcuni un po' di più e per altri un po' di meno.
Tuttavia, Consigliere Gallo, sa bene che è ormai una prassi ormai consolidata quella di rinviare l'inizio della seduta in attesa del numero legale e della maggioranza che ha dato la propria presenza, perché sa benissimo anche lei che da Regolamento l'unico modo per verificare il numero legale è indire una votazione.
Il Consigliere Bongioanni aveva preannunciato che stava entrando in aula.
Difatti ero in procinto di posticipare di mezz'ora, però mi sembrava spiacevole posticipare di mezz'ora e poi, come già altre avvenuto altre volte, il Consigliere entrava in aula.
Chiedo venia e sicuramente cercherò di fare più attenzione.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Sia io sia l'Assessore Tronzano abbiamo sentito l'Assessore Chiorino che, a fronte delle richieste delle minoranze, ci autorizza ad annunciare una sua informativa nella seduta di Consiglio di martedì prossimo.
Mi riferisco alle crisi aziendali di cui avete parlato nei vostri interventi.
Grazie.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025" di cui al punto 2) all'o.d.g.
Come già anticipato nella seduta di ieri, comunico che gli emendamenti depositati sul provvedimento sono consultabili sul disco condiviso denominato "Emendamenti", al quale sono abilitati tutti i membri della Giunta e del Consiglio regionale.
Nella seduta di ieri 22 novembre, sono stati approvati gli articoli 1, 2 3, 4, 5, 6, 7, 8, 8 quinquies, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20.
È stato sospeso l'esame dell'emendamento rubricato n. 338) che introduce l'articolo 8 quater.
Riprendiamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 20 bis Emendamento rubricato n. 580) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 579) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 578) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Bertola dà per illustrati gli emendamenti.
Il parere della Giunta è contrario.
Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 580), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 579), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 578), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 306) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato dal proponente.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 306), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 21 Indìco la votazione palese sull'articolo 21.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 21 bis Emendamento rubricato n. 4) presentato da Marin.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) È così introdotto l'articolo 21 bis.
ARTICOLO 22 La parola al Consigliere Perugini.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Un breve intervento sull'articolo, per richiamare l'attenzione dei colleghi sullo stanziamento previsto dall'articolo 22.
La Regione promuove la quarta edizione dell'evento sportivo internazionale Word Skate Games, che vedrà l'anno prossimo anche i mondiali di hockey in pista, uno degli sport storici nati nella nostra Regione. Peraltro, l'anno prossimo ci saranno i 100 anni dell'hockey Novara, che per anni è stata la squadra più titolata e più scudettata; ancora oggi, nel nostro Paese, è la terza società più scudettata e ora sta rinascendo.
Al netto di questo, con l'intervento volevo non solo per richiamare l'attenzione, ma anche e soprattutto per ringraziare il Presidente Cirio che, insieme al Governo e ai rappresentanti del nostro territorio l'Amministrazione Comunale, il Sindaco, l'Assessore allo Sport e, ripeto anche i rappresentanti che hanno rapporti con il Governo, hanno fatto in modo che succedesse e che questi Mondiali fossero a Novara.
Con questo mio intervento, invito all'evento tutti i colleghi, anche delle minoranze, sicuramente i novaresi, ma tutti gli appassionati di sport e direi tutta l'Aula, visto il successo dei grandi eventi sportivi nella nostra Regione, che, com'è noto, rispetto agli stanziamenti e agli investimenti, hanno anche uno sviluppo sul territorio di 7.5, quindi un euro investito significa produrre 7,5 euro per il tessuto territoriale.
Visto il tema, visto lo sport, visto il valore sociale e anche, se vogliamo, di prevenzione della salute e per far ripartire uno sport che ha una storia che vuol dire aggregare e portare via dalle strade i nostri ragazzi, per il significato e il valore che ha, chiedo davvero a tutta l'Aula di votare questo articolo 22, che stanzia 800 mila euro per questo grande evento sportivo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 22.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 23 Indìco la votazione palese sull'articolo 23.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 24 Indìco la votazione palese sull'articolo 24.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 25 Indìco la votazione palese sull'articolo 25.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 26 Indìco la votazione palese sull'articolo 26.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 27 Indìco la votazione palese sull'articolo 27.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 bis Emendamento rubricato n. 604) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 604).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 ter Emendamento rubricato n. 605) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 605).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 quater Emendamento rubricato n. 606) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 606).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 quinquies Emendamento rubricato n. 607) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
L'emendamento rientra in un ragionamento complessivo del patrimonio regionale. Il patrimonio regionale ha grandi problemi di manutenzione e grande difficoltà nel reperire risorse ma, finalmente, grazie a una serie di disponibilità e di fondi statali, che poi spiegheremo e adesso tratteggio solo a grandi linee, siamo riusciti a individuare tutta una serie d'interventi che potrebbero mettere il patrimonio regionale in condizione di essere manutenuto nel migliore dei modi.
All'interno di questo mancava la Provincia di Vercelli, quindi, in questo caso, essendo la Cascina Spazzacamini patrimonio regionale, abbiamo deciso di mettere 200 mila euro per investimento sulla struttura immobiliare in oggetto.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
È un emendamento che vediamo adesso in Aula e non c'è stato modo di chiedere informazioni, anche se l'Assessore ci ha spiegato bene questa possibilità d'intervento sul patrimonio regionale, ma vorrei fare una domanda. Poiché mi sembra che il contributo sia riconosciuto all'associazione ANPAS, vuol dire che l'associazione che ha in gestione il patrimonio ha responsabilità sulla manutenzione sia ordinaria sia straordinaria? Nella convenzione di gestione all'associazione il proprietario, la Regione non si è tenuta le competenze di gestione patrimoniale e quindi non le direttamente ha in capo, ma attraverso il soggetto gestore. Vorrei solo un chiarimento rispetto a questo punto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 607).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 sexies Emendamento rubricato n. 304) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 304), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 septies Emendamento rubricato n. 305) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere proponente dà per illustrato l'emendamento.
Il parere della Giunta è contrario.
Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Il numero legale è 21.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 305), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.



(Alle ore 11.47 il Presidente Allasia constatata la mancanza del numero legale ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento aggiorna la seduta di trenta minuti)



(La seduta, sospesa alle ore 11.47, riprende alle ore 12.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Rimetto in votazione l'emendamento n. 305) sul disegno di legge 289: seconda votazione.
Il numero legale è 21.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 305), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 octies Emendamento rubricato n. 326) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento è dato per illustrato.
Il parere della Giunta regionale è contrario.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 326), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo ora con l'esame dell'emendamento 338) del Consigliere Marin, che introduce l'articolo 8 bis e che avevamo lasciato in sospeso nella giornata di ieri.
ARTICOLO 8 quater Emendamento rubricato n. 338) presentato da Marin (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Marin per l'illustrazione.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Ho rimodulato in questo modo, anche alla luce delle osservazioni, che ritengo corrette, da parte dei Gruppi di minoranza: "Realizzazione Museo degli alpini. Allo scopo di preservare il patrimonio storico e culturale di cui è portatore il Corpo degli Alpini, la Regione promuove la realizzazione del Museo regionale. Per queste finalità, la Giunta è autorizzata a sottoscrivere i necessari atti di collaborazione con i soggetti pubblici e privati del territorio individuato per la realizzazione del museo, dandone successiva comunicazione alla Commissione consiliare competente".
Agli oneri derivanti rimangono, appunto, 100 mila di euro per l'annualità 2024, ribadendo nelle motivazioni che la localizzazione sarà presso il Forte di Fenestrelle, la prima sede del III Reggimento Alpini.



PRESIDENTE

Grazie.
Il parere della Giunta è favorevole.
La parola al Consigliere Cane.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
A seguito delle dichiarazioni del collega Marin, come da accordi, chiedo di sottoscrivere l'emendamento n. 338).



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri colleghi che intendono intervenire? No.
Procediamo alla votazione dell'emendamento n. 338), come modificato, con il parere favorevole della Giunta.
Il numero legale è 21.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 338), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 29 Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 01 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 04 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
In particolare, rispetto a questa Missione, come Gruppo (poi credo che interverranno anche altri colleghi) vogliamo mettere l'accento, come abbiamo fatto in Commissione e nelle relazioni iniziali, sia come relatore sia nella discussione generale, sul fatto che alcuni emendamenti trattano il tema del voucher scuola.
Come Gruppo, diciamo in fotofinish, chiediamo all'Assessore Tronzano e alla maggioranza di provare a capire se, prima del voto, ci sia ancora uno spiraglio non per venire incontro alle richieste delle opposizioni, in particolare del Partito Democratico, ma a circa 61 mila famiglie. Rispetto a questi voucher, mi rivolgo ai colleghi di maggioranza: stiamo parlando di 61 mila famiglie che hanno partecipato al bando voucher scuola, sia libri di testo e trasporti (Piano Offerta formativa), sia iscrizione alle scuole paritarie.
Abbiamo chiesto i dati ed è emerso chiaramente, dall'ultima DGR del 7 ottobre, che quel bando ha avuto, in particolare per libri di testo e trasporti, una copertura molto bassa. Sul bando libri di testo e trasporti abbiamo famiglie idonee al ricevimento del contributo per far fronte alle spese dei libri e trasporti in particolar modo pari a 60.800 famiglie.
Stiamo parlando di 60.800 famiglie. Queste 60.800 famiglie sono idonee: i requisiti alla base del bando hanno dato (la Commissione, ovviamente, che doveva valutare) parere di idoneità.
Sappiamo che quel voucher ha una media, a famiglia, a ragazzo/ragazza, a studente, di 300 euro, per cui abbiamo intrapreso un'azione di opposizione puntuale e di contenuti, andando a depositare tre emendamenti differenti.
Ricordiamo a tutti che stiamo attuando una manovra da 150 milioni circa quindi capite che i numeri che adesso dirò sono numeri trovabili in questa manovra, ovviamente se si facessero scelte politiche con l'obiettivo di rispondere, oggi, alle difficoltà del bilancio familiare, in ottica di istruzione e formazione.
Abbiamo depositato un emendamento pari a 18 milioni, che vorrebbe dire coprire il 100% delle richieste, un emendamento pari a nove milioni, per la copertura del 50% delle richieste e poi un emendamento che copre almeno un terzo delle richieste, cioè sei milioni.
Come abbiamo detto nella relazione iniziale, questo errore lo avevate già maturato e attuato nel bilancio di previsione. Sono passati mesi e l'aggravamento della crisi, soprattutto in alcuni settori della nostra società, si è fatto sempre più sentire. Avevate tutto il tempo per programmare un'azione sul bilancio per trovare queste risorse e non l'avete fatto. Non solo non l'avete fatto sul voucher trasporti e libri, ma non l'avete fatto neanche, almeno finora, sul voucher iscrizioni. A oggi, a meno che le informazioni non siano errate, sul voucher iscrizione ci sono 414 famiglie idonee. Si tratta di un contributo che, di media, si attesta intorno ai mille euro, ma non avete trovato 500 mila euro, anzi, per essere esatti, 414 mila euro.
Su 150 milioni avete deciso - lo ricordiamo per quello che è successo ieri come se si trattasse di figli e figliastri rispetto all'emendamento Preioni, approvato attraverso il finanziamento esclusivo, corretto in intenzionalità, ma scorretto nelle modalità della copertura di finanziamenti esclusivamente alle ACLI. Capite che la forza e la visione politica per trovare le risorse per alcune tematiche ce l'avete avuta l'avete applicata, l'avete portata in Aula e l'avete approvata. Non capiamo perché, su un tema così delicato e importante, la copertura rispetto alle nostre richieste sia pari a zero. Zero! In Commissione ci era stato detto che l'Assessore Chiorino - forse i viaggi a Roma la distraggono troppo, seppur siano viaggi importanti e fondamentali stava lavorando per trovare alcune di quelle risorse. Allora delle due l'una: non avete avuto la capacità di trovarle, oppure non avete la volontà di trovarle, perché avete scelto altro come in alcune manovre che abbiamo denunciato in quest'Aula e che denunceremo ancora nei prossimi giorni con la discussione della variazione di bilancio.
Chiedo, Presidente, se gli impegni presi in Commissione anche formali hanno tradotto, in qualche modo, una copertura rispetto a queste due poste di bilancio, altrimenti state dichiarando che questa Giunta, la Giunta di destra, la Giunta di Alberto Cirio lascia a zero 61 mila famiglie che hanno acquisito un diritto, perché hanno i criteri per accedere a quei contributi (libri di testo, trasporto e voucher iscrizione).
Speriamo che questi minuti e le prossime ore possano essere utili per un ragionamento maggiore da parte della maggioranza; magari, finalmente, per la prima volta in maniera positiva, può comparire un emendamento dell'ultimo minuto per rispondere a un'esigenza vera e immediata di sofferenza di quelle famiglie.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo a rafforzare e a sostenere quanto detto dal relatore, che ringrazio per il lavoro che ha svolto per il Partito Democratico in queste settimane in Commissione e in Consiglio.
Questa è una di quelle poste di bilancio che abbiamo sempre messo sotto attenzione nel momento in cui si discuteva del bilancio o dell'assestamento di bilancio in questi cinque anni. Sistematicamente, di fronte alle nostre denunce e alle nostre sollecitazioni che andavano nella direzione di sensibilizzare la Giunta a trovare le risorse per tutte quelle famiglie che sono considerate idonee, ma non hanno diritto ad accedere a quel tipo di contributo, perché sono idonee per i criteri che abbiamo stabilito, ma non c'è la copertura finanziaria, anche in questa occasione abbiamo ricevuto risposte negative.
È evidente - la politica è fatta di priorità che si danno i partiti, i Gruppi e le persone che governano - che questa per voi non è mai stata una priorità e non è una priorità. Quello che noi non capiamo è come non possa essere una priorità sostenere e aiutare 60 mila famiglie che hanno diritto ad accedere a un contributo in un momento storico così difficile per le nostre famiglie. Ogni giorno abbiamo di fronte a noi una crisi industriale occupazionale o, comunque, dati che ci segnalano una difficoltà delle famiglie, una difficoltà nella nostra società, anche legata alla capacità reddituale e alla capacità di spesa delle persone, ma voi decidete sistematicamente di non intervenire.
La cosa più grave, secondo noi, è che lo fate anche nel momento in cui le risorse ci sono, perché delle due l'una: o quei 150 milioni che voi state allocando e distribuendo su tantissimi capitoli, tantissimi interventi spalmandoli su tutte le tematiche di cui si occupa la Regione non sono veri, e quindi scopriremo che poi in realtà non ci sono; oppure, se sono veri, è veramente incredibile come non abbiate pensato, e non vogliate pensare, nonostante le sollecitazioni del Partito Democratico sia in Commissione sia in Aula, a emendare la tabella, a prevedere uno stanziamento, una parte di quei 150 milioni, su queste voci di spesa.
La nostra preoccupazione è che voi non volete sostenere le famiglie piemontesi. Avete portato avanti una manovra di assestamento di bilancio che distribuisce contributi da poste di bilancio sui vari capitoli, ma sui grandi temi di oggi non intervenite.
Noi vi solleciteremo fino all'ultimo e fino all'ultimo vi chiederemo di cambiare idea, perché, con le risorse disponibili che avete oggi, è veramente incomprensibile la scelta di non intervenire e anche la scelta di provare a dare una copertura con il Fondo Sociale Europeo, più o meno paventato in Commissione.
L'utilizzo dei Fondi europei su poste di bilancio regionali può andar bene nelle emergenze una tantum, ma quando spostate fondi europei sulle poste di bilancio regionali, come avete fatto sul diritto allo studio universitario come pensate di fare - ma probabilmente non riuscirete - su questa posta di bilancio e come avete fatto in altri casi, non si sa mai quali sono i progetti che vengono cancellati dalla programmazione europea, perché quei fondi che esistevano sono sempre serviti per altri progetti e sostenere altre iniziative, sostenere politiche sul Fondo sociale europeo e di coesione sociale. Se voi li spostate, state togliendo risorse ad altri progetti.
Vi chiediamo di rallentare e di riflettere veramente su questa posta di bilancio cui teniamo particolarmente ma non solo noi, ma anche i cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di interviene la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

In questo elenco di emendamenti che il Presidente ha citato sulla Missione 4, la mia attenzione e quella del mio Gruppo si è concentrata sul tema dei voucher scuola, trasporto e libri.
Faccio fatica a pensare che garantire il diritto allo studio sia una questione di parte.
In quest'Aula affrontiamo spesso provvedimenti e anche investimenti che hanno una connotazione, in qualche modo, ideologica, che sono strettamente collegati a un programma di parte e, a volte, anche a una visione della società di parte. Faccio fatica, però, a pensare che il diritto allo studio per bambine e bambini, per ragazze e ragazzi di questa Regione sia una politica di parte. Il diritto allo studio è garantito dalla Costituzione le leggi nazionali lo contemplano ed è assegnato come competenza alle Regioni con provvedimenti di integrazione d'intervento per garantire spese per il diritto allo studio.
Ripeto, faccio fatica a pensare che sia una politica di parte e che possa essere assente o fortemente sottovalutata, come i dati e i risultati di questi quattro anni ci dimostrano, da una parte politica. In sintesi, alla destra di questa Regione e alla Giunta Cirio non interessano le fatiche delle famiglie piemontesi, cui chiedete di fare più figli e di partecipare allo sviluppo demografico di questa regione, per mandare le bambine e i bambini (quando ci sono) a scuola. Difatti, andare a scuola comporta spese che sono ancora maggiori se si vive in zone più lontane dal centro e marginali in termini di trasporti; comporta spese sempre maggiori per i libri scolastici. Comporta, peraltro, anche spese che purtroppo - e questo continuo a sottolinearlo - non sono oggetto di ristoro e di rimborso (penso al tema della mensa scolastica).
Se vogliamo di nuovo aiutare le donne e le famiglie in generale nella conciliazione dei loro tempi e se vogliamo che pensino con tranquillità a mettere al mondo dei figli, dobbiamo garantire un'ampia offerta scolastica dai primissimi anni di vita e che sia anche in grado di garantire una partecipazione alla vita scolastica di un numero sufficiente di ore. Questo comporta, ad esempio, dover mangiare a scuola e affrontare il costo della mensa scolastica che grava. I Comuni si fanno carico delle riduzioni alcuni in modo anche molto virtuoso (lo posso testimoniare) quando i redditi sono bassi, ma in altri casi no, perché c'è disattenzione o perch magari quei Comuni non hanno le risorse per intervenire. Per quanto riguarda la mensa continuerò, laddove è possibile, a intervenire per richiedere una modifica dei criteri.
Sulle voci di spesa che, a oggi, sono sostenibili, i dati li hanno già forniti i colleghi, ma li ripeto: per le 60 mila famiglie idonee, ma che non accedono al contributo, sarebbe necessario un intervento.
I miei emendamenti sono variegati e sono numerosi, anche per poter avere qualche minuto in più per intervenire. Vanno da interventi in aumento di un milione fino alle cifre massime necessarie per coprire tutta la platea che ad oggi, è rimasta esclusa.
Anch'io, nelle mie considerazioni, mi soffermo sulla fase contingente in cui stiamo discutendo questa variazione di bilancio. Non è la prima volta che, nella mia esperienza, affronto variazioni di bilancio in Consiglio regionale. Abbiamo avuto anche in passato situazioni in cui non si riusciva a coprire il 100% degli aventi diritto, ma in cui nella variazione di bilancio non c'erano, come si dice, soldi neanche per piangere o c'era magari qualche debito pregresso da ristorare e recuperare. Questa volta non è così.
Sono contenta per il Piemonte e per i piemontesi e partecipo anch'io alla gioia e all'euforia collettiva di questa variazione di bilancio con tante risorse a disposizione. Prima sono rimasta stupita, poi ho chiesto ai colleghi se avevo capito bene e mi hanno detto di sì. Ho provato a leggere nel dettaglio e ho visto che, infatti, ci sono soldi e risorse per tutto si potrebbe dire, per la qualunque.
Alcune cose le ho condivise e lo dimostra il mio voto favorevole su alcuni passaggi; altre non le ho condivise, ieri abbiamo anche battagliato in Aula su alcuni passaggi e ancora lo faremo. Però sicuramente traggo una conclusione: c'è una volontà politica, una scelta politica di non individuare risorse adeguate e sufficienti per intervenire su questa voce.
Per questo mi chiedo: che cosa vi hanno fatto le famiglie piemontesi che decidono di mandare i loro figli e le loro figlie nelle scuole pubbliche di questa Regione?



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Intervengo sull'ordine dei lavori, anche se avrei potuto presentare altri emendamenti, perché mi sono soffermato sui voucher e ne ho altri tre o quattro.



PRESIDENTE

Ho lasciato lo spazio per intervenire a ognuno di voi, senza citare gli emendamenti, perché pensavo faceste un discorso generale.



SARNO Diego

Prima di passare alla Missione 5, vorrei chiedere una reazione su questo.
Per noi questo è un punto fondamentale. Sono tutti importanti, ma per noi questo, insieme ad altri due, sono i punti focali su cui ci siamo concentrati particolarmente. Di conseguenza, ci piacerebbe avere, prima di passare alla Missione 5, un contributo da parte dei Consiglieri e della Giunta.
Lo dico, perché - e mi collego a quello che diceva la collega Accossato e il mio Capogruppo Gallo - il tema è anche come si reagisce a un aumento della crisi e a fatti che modificano la realtà rispetto a mesi prima.
Assessore, come dicevano i colleghi, quando i Comuni hanno aziende in crisi (Embraco, Male, Cosmonova, Olisistem, Lear, Tyco), che cosa fanno? Sulle domande individuali - e lo faranno anche adesso con le nuove crisi - quasi tutti i Comuni dicono a quelle persone che stanno perdendo il posto di lavoro o lo hanno perso, che vengono esentate sulle domande individuali tecnicamente, questa cosa si può fare. Oppure vengono diminuite le domande come si diceva, sulla mensa e la retta sugli asili, rispetto ad associazioni sportive, anche il pagamento della quota annuale con le associazioni sportive. I Comuni di destra o di sinistra (un po' più di centrosinistra, ve lo dico perché i dati sono questi), lo fanno regolarmente, perché modificano il proprio strumento privilegiato maggiore, più importante, che è il bilancio, rispetto ai fatti che accadono nella realtà delle persone, nella vita quotidiana delle persone.
Ed è per questo motivo, Presidente, che chiedo una reazione; magari dobbiamo prendere qualche minuto o qualche ora, ma prima del voto sulla Missione 4, vi richiederò questa reazione, per avere nell'Aula istituzionale questa risposta, per sapere anche come ci dobbiamo comportare rispetto a questa variazione.
Per noi questo è fondamentale.



PRESIDENTE

Grazie.
Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 05 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Ho presentato alcuni emendamenti su questa Missione, che in realtà riguardano due temi.
Il primo riguarda il sostegno agli ecomusei, perché continuo a considerare importante la valorizzazione di queste presenze sul territorio regionale.
La rete degli ecomusei è abbastanza variegata, quindi si tratta di una serie di interventi non territoriali, per così dire, non georeferenziati ma che, nella fattispecie, si propongono di mettere a disposizione dell'Assessorato competente, l'Assessorato alla cultura, risorse incrementate rispetto a quelle attuali, che credo siano ferme a 500 mila di euro, che non consentono a tutti gli ecomusei del Piemonte di accedere e avere contributi, un sostegno per le numerose attività che svolgono e per le progettualità che mettono in campo.
Sappiamo anche che molto spesso sono un presidio del territorio, perché si tratta di strutture che non sarebbero in grado di funzionare, perché non sono grandi musei. Non stiamo parlando di grandi numeri anche in termini di presenze e di partecipazioni, spesso riguardano aree lontane del nostro territorio, aree montane, dove però queste presenze alimentano una micro economia locale sicuramente importante, perché attorno all'ecomuseo magari è nata una nuova trattoria o un bed and breakfast, quindi un po' quelle strategie di turismo locale che spesso anche i colleghi della maggioranza ci segnalano come elementi virtuosi. Io ci credo ed è per questo motivo che potrebbe essere utile una maggiore attenzione e un maggiore impegno.
Con l'altro emendamento, invece, sono caduta anch'io nell'errore dell'emendamento puntuale a casa mia, cioè nel Comune di Collegno, ma vedo che comunque è un peccato veniale che in quest'Aula si può fare; riguarda un intervento di restauro e di recupero ormai sempre più urgente per la Chiesa della Santissima Annunziata, che è presente all'interno della Certosa Reale di Collegno.
Magari l'emendamento non è scritto nel modo più corretto per arrivare a buon fine, ma è una segnalazione o anche forse un po' di più, un grido rispetto a questa esigenza. Perché allora lo presento? Perché non sono proprio completamente fuori! Lo presento al Consiglio regionale perché è patrimonio della Regione.
Questa mattina, nell'intervento su due o tre emendamenti fa, illustrati dall'Assessore Tronzano, ho scoperto che ci sono buone notizie sulle possibilità d'intervento, sulle risorse a disposizione per intervenire sul patrimonio regionale, che immagino sia ricco, variegato e distribuito in tutta la regione.
Pertanto, sono ancora più soddisfatta di sentire questa notizia e quindi mi permetto, oltre che presentare gli emendamenti, di sollecitare l'Assessore Tronzano, anche se non so se è lui che ha direttamente la delega al patrimonio, di valutare, accanto alle tante situazioni che sono state prese in considerazione, come l'ultima della Cascina Spazzacamini di qualche minuto fa, di valutare anche la situazione del nostro patrimonio regionale che necessita di interventi.
Nell'emendamento abbiamo parlato di un milione e mezzo o un milione di euro, ma sicuramente intervenire su un patrimonio storico, soggetto ai vincoli della Soprintendenza vuol dire una cifra che è più vicina al milione, che però può anche essere fatto in fasi successive, ma che consentirebbe a questo patrimonio, che peraltro ha già avuto interventi manutentivi della Regione Piemonte qualche anno fa, di essere messo nuovamente all'onor del mondo, come si dice, consentendo di preservarlo per gli anni a venire.



PRESIDENTE

Grazie.
Sono arrivate le ore 13, nel frattempo.
Sospenderei i lavori, riprendendo alle ore 14, con la Missione 05.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ci rivediamo puntuali alle ore 14.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.01, riprende alle ore 14.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Riempiamo un po' quest'Aula, se non altro di rumore, perché di presenze si fa ancora un po' fatica.
Come ho già detto ieri nella relazione di minoranza, credo che in questo momento il problema del settore culturale non sia tanto la mancanza di risorse, quanto una mancanza di attenzione più generale.
Rispetto alla scorsa legislatura c'è stata meno vivacità nei dibattitti sia all'interno della Commissione sia in Aula, se non altro perché nella scorsa legislatura abbiamo lavorato al testo unico, quindi era un tema fortemente sentito e sul quale abbiamo lavorato parecchio. Devo dire che in questi cinque anni non abbiamo visto grandi visioni e grandi interventi da parte della Giunta e quindi è un po' mancato anche il confronto sui temi tant'è che anche in questa variazione ci si è limitati a ribadire quelli che sono gli accordi in atto, le convenzioni in atto e non ci sono grandi investimenti e grandi prospettive per il settore culturale; almeno, non abbiamo visto grossi indirizzi e si va un po' lungo la scia di quello che arriva dalle precedenti legislature.
Tuttavia, abbiamo già rilevato nella relazione di ieri come ci sia un problema di ritardo nei pagamenti, che è il tema che vorremmo porre all'Assessore Tronzano e che verrà posto prossimamente dal Comitato emergenza cultura in un'assemblea aperta. Auspichiamo che ci siano delle risposte da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Frediani, sento vociare e ridere in modo un po' vigoroso nel corridoio esterno.



FREDIANI Francesca

Si divertono più fuori che qui dentro.



PRESIDENTE

Assolutamente, manca poco a Natale. Adesso verificheremo da dove provengono le risate.
Scusi, Consigliera Frediani, prosegua con il suo intervento.



FREDIANI Francesca

L'importante è che l'Assessore sia presente e ascolti.
Ho visto che anche ieri ha prestato attenzione al tema, che credo sia riconosciuto. Immagino derivi un po' dai meccanismi che continuano a essere un po' farraginosi e forse anche da un eccesso di burocrazia. Bisogna comunque, individuare quale sia il problema di fondo e cercare di risolverlo, perché questa situazione genera grande sofferenza negli operatori culturali.
Credo che, oltre all'attenzione che diamo ai grandi eventi sportivi, oltre all'attenzione che diamo a manifestazioni come il Salone del Libro che giustamente, richiamano grande affluenza di partecipazione e sicuramente sono eventi importanti, ma che si verificano poche volte, noi crediamo che la cultura vada sostenuta in modo un po' più strutturale e, soprattutto promossa continuamente per cercare di aumentare il numero di potenziali utenti.
I nostri emendamenti non erano particolarmente incisivi dal punto di vista delle risorse da stanziare e da aggiungere al bilancio, ma erano emendamenti per richiamare l'attenzione sull'importanza di questo tema e sull'importanza dei tavoli della cultura che, ricordiamo, sono una realtà introdotta dal testo unico nell'articolo 8 e che sono stati abbastanza dimenticati in questa legislatura.
Abbiamo già sollecitato in Commissione una convocazione per affrontare in particolare la proposta di legge a prima firma della collega Nicotra, ma riteniamo che sia arrivato il momento di fare anche un confronto un po' più puntuale a chiusura di questa legislatura per vedere un po' a che punto siamo, quindi come le realtà abbiano vissuto questi cinque anni e quali siano state le loro esperienze, anche in vista di un miglioramento nelle future legislature.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 06 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 07 - Turismo



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 07 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 08 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Gli emendamenti sono dati per illustrati dai proponenti.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Chiedo scusa, Presidente, stavo cercando faticosamente, con le mie scarse capacità, di destreggiarmi tra più tabelle aperte, per vedere il testo definitivo.
Siccome siamo arrivati alla Missione 08, che riguarda il tema dell'emergenza abitativa.



PRESIDENTE

Sì, lei ha due emendamenti, il n. 391) e il n. 390), riferiti alla Missione 08.02, titolo 1, capitolo 171636 ("Fondo morosità incolpevole e sostegno locazioni").



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente, ha già fatto metà del mio intervento. La ringrazio sono solo qualche decina, però dovevo rifare il punto.
Ci tengo soltanto a sottolineare che non si presentano emendamenti senza delle motivazioni specifiche e senza ragionamenti di fondo, perch significherebbe svilire non solo il nostro lavoro, ma anche quello degli uffici che passano il tempo a vederli e quello dell'Assessore che li deve ricevere.
In questo caso, desidero sottolineare alcuni aspetti del fondo per la morosità incolpevole, che è importante e fondamentale. Consente a molti cittadini assegnatari di alloggi di edilizia popolare, che hanno ovviamente tutte le condizioni per dimostrare che non sono materialmente nelle condizioni di far fronte alle spese di locazione (almeno per un certo periodo), di accedere al fondo che viene messo a disposizione. E non bisogna essere esperti di economia o sociologi per sapere che, soprattutto in questa fase congiunturale in cui ci troviamo in una situazione di impoverimento - tutti i dati lo certificano - di una larga fetta di popolazione, che riguarda molte delle famiglie ospitate negli alloggi di edilizia popolare, quindi con una ridotta capacità di reddito.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi della Giunta.
Prego, Consigliera, prosegua.



ACCOSSATO Silvana

Vado velocemente alla conclusione per dire che la nostra proposta è quella di implementare questo fondo.
Peraltro, non possiamo intervenire qui, perché non si tratta di edilizia popolare, ma sappiamo che, in parallelo, c'è tutto il tema del sostegno all'affitto. In questo caso, invece, sono fondi nazionali che, purtroppo non sono presenti nemmeno nella manovra finanziaria che è in corso in Parlamento, ma almeno su questa fascia di popolazione chiediamo di integrare il fondo per essere in grado di aiutare un numero maggiore di famiglie.
Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 09 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Faccio un'illustrazione generale su interventi che abbiamo presentato ovviamente, in incremento, sulla Missione 09.
Gli emendamenti vertono in generale sul sostegno della tutela della biodiversità e, in generale, sulla prevenzione di eventi calamitosi perché, ad esempio, ci sono emendamenti destinati al trasferimento di fondi nazionali verso l'AIPO, per la gestione del post.
Sappiamo come sia importante, in periodi come questo, da una parte, con lunghe siccità e, dall'altra, invece, momenti di calamità legati a precipitazioni violente, improvvise e molto localizzate, le operazioni di prevenzione rispetto a questi eventi, con una corretta gestione dei corsi d'acqua, che non è, come dice spesso la vulgata, il dragare i fiumi, ma è rimuovere dei rimasugli, dei tronchi secchi che si vanno ad ammucchiare piuttosto che altre operazioni.
Riteniamo che, nel complesso, questi siano interventi che possono portare a proteggere il territorio nel caso di eventi improvvisi che, purtroppo, si verificano sempre più di frequente. Inoltre, fa parte di uno degli assi rispetto all'atteggiamento che un'istituzione deve avere nei confronti del cambiamento climatico, quindi certamente, da una parte, operazioni di protezione del territorio, ma dall'altra, quello che più manca - possiamo dirlo - a questa politica regionale e anche alle politiche nazionali, è una visione complessiva per avviare interventi che siano attivi nella prevenzione del cambiamento climatico; operazioni di lunga portata che non guardano alle prossime elezioni, ma guardano più che altro alle prossime generazioni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione di alcuni emendamenti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Anche noi abbiamo presentato alcuni emendamenti che rivolgono la loro attenzione alla questione ambientale e della tenuta del territorio dal punto di vista idrogeologico, con un incremento di fondi da trasferire per quanto riguarda le dotazioni finanziarie dell'AIPO, che è uno strumento fondamentale per la tenuta dei nostri fiumi.
È una serie di emendamenti tenuti assieme dalla finalità di investire e di consentire la giusta manutenzione del territorio, che sappiamo essere fondamentale se non vogliamo, ogni volta, rincorrere gli eventi calamitosi sempre più terribili e forieri di danni.
Tra gli emendamenti ne voglio citare uno in particolare, in cui stabiliamo una maggiore dotazione, per i Comuni, di 500 mila euro per la revisione dei piani urbanistici e dei piani regolatori. Sappiamo essere una difficoltà dei Comuni, di natura finanziaria, però sappiamo anche quanto sia importante, dal punto di vista ambientale, la revisione degli strumenti di programmazione delle singole realtà comunali.
Sono tutti emendamenti che hanno, come finalità, un miglioramento del nostro territorio e dell'ambiente in cui viviamo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altri iscritti a parlare sulla Missione 09, passiamo alla Missione 10.
Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 10 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Se me lo consente, farei una panoramica su altri due emendamenti, uno sul capitolo precedente e uno su quello che verrà.



PRESIDENTE

È un po' inusuale. Veda lei, ha dei minuti per intervenire, li usi al meglio.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intanto ci tenevo a dire ai colleghi che gli emendamenti che ho presentato entrano veramente nel merito di temi che stanno a cuore a tutti quanti anche e soprattutto alla maggioranza, perché parliamo di sicurezza e di lavoro.
Ho presentato un emendamento anche su una problematica che abbiamo affrontato tutti insieme, proponendo una proposta di legge sui disturbi alimentari. Abbiamo chiesto di aggiungere un milione e mezzo di euro per affrontare questa terribile problematica, che continua a essere in crescita e a colpire i nostri ragazzi.
Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di incontrare la professoressa Dalla Ragione, una delle massime esperte in Italia sull'argomento, che segue dei lavori nella nostra Regione. Le ho fatto vedere la nostra legge e mi ha detto: "Bene, tutto bene, ma bisogna veramente lavorarci ancora molto perché soprattutto le famiglie che devono affrontare questo tipo di problema sono abbandonate a loro stesse".
Gli strumenti sono veramente pochi, per cui dobbiamo fare uno sforzo maggiore tutti insieme, visto che abbiamo approvato una legge al riguardo.
Non so quanti di voi hanno avuto la possibilità di visitare un centro di cura per questi ragazzi. Si percepisce proprio l'angoscia, un'angoscia trasmessa poi anche alle famiglie che, troppo spesso, si sentono impotenti.
Gli altri emendamenti riguardano le dotazioni per la Polizia urbana.
L'Assessore Ricca è venuto in Commissione a spiegarci che nell'ultimo DEF non era necessario aumentare le risorse perché andava tutto bene. Sostengo anche grazie alle segnalazioni che continuano ad arrivarci, che nell'ottica della sicurezza, che tanto sta a cuore alla maggioranza, dobbiamo fare uno sforzo maggiore per dotare questi agenti di ulteriori mezzi per garantire maggiore sicurezza. Mentre fino a poco tempo fa - ci sono sempre state c'erano zone più pericolose, oggi anche nei centri più piccoli (ne è un esempio la città di Cuneo) si registrano episodi di delinquenza sempre più importanti che vanno gestiti e che, troppo spesso, devono essere gestiti della Polizia locale, che fa veramente fatica, con i mezzi a disposizione a fare gli interventi necessari per metterci tutti al sicuro.
Su questo capitolo, ci sono due emendamenti importanti che riguardano la sicurezza stradale. Ho apprezzato l'impegno di 150 mila euro per fare corsi ai neopatentati, ma non è sufficiente, continuiamo a dirlo. Si è anche parlato di fare tutti insieme una legge su questa problematica. Ricordo che sono in continuo aumento i morti sulle strade e gli incidenti sono la principale causa di morte nel mondo occidentale tra i giovani di età compresa tra i 15 e 24 anni.
Suggerirei alla maggioranza di non fare solo un provvedimento a spot per i neopatentati, ma dobbiamo fare uno sforzo e allargarlo anche alle persone in età avanzata, perché è a quell'età che si perde veramente la percezione dell'uso dell'automobile e di quanto questo mezzo sia veramente pericoloso.
Se posso suggerire benissimo corsi per i neopatentati, che magari hanno poca confidenza con il mezzo ed essendo freschi di patente, magari sono un po' meno imprudenti, ma anche corsi in altre fasce di età che, pur essendo prudenti, vengono a mancare certe malizie, ragion per cui avevo proposto con un emendamento, di implementare di circa 250 mila euro.
Se me lo consente, Presidente, illustro l'emendamento rubricato n. 300) che sarà in un capitolo successivo. Abbiamo approvato in quest'Aula una legge sulla canapa. Si parla di lavoro, si parla di sviluppo, ma sono due anni che stiamo aspettando un regolamento e faccio veramente fatica a comprendere come ci si possa impiegare due anni per fare un regolamento.
Non riesco a capire se non c'è la volontà politica o se non ci sono gli strumenti, ma il settore agricoltura conta quasi circa 200 mila persone e qualcuno dovrebbe riuscire a portare avanti questo emendamento.
Si parla tanto di lavoro e del Piemonte che deve correre. Ricordo cinque anni fa il Presidente Cirio che più o meno in questo periodo era pronto con le scarpe per far correre il Piemonte insieme a lui, ma questo Piemonte sta andando a "gatagnau" (traduco per il Consigliere Sarno: sta gattonando).
Per un genitore, vedere il proprio figlio gattonare è una grande soddisfazione, perché sa che presto quel bambino si alzerà, comincerà a camminare e poi a correre. Qui, invece, il percorso mi sembra al contrario rischiamo di vederci veramente sdraiati per terra.
Ricordo che la Regione Piemonte è la Regione del Nord Italia che ha il più alto tasso di disoccupazione, quindi portare avanti delle proposte come questa, su cui tutti quanti avete votato, è importante e dobbiamo crederci.
Sono stato all'ultima trebbiatura nella provincia di Asti e ho verificato che si modificano le trebbiatrici perché non si hanno i soldi per acquistare dei macchinari che siano veramente adeguati a quel tipo di lavoro.
Proviamo a fare uno sforzo tutti insieme per provare a far tornare certi settori del Piemonte grande, come lo è sempre stato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Vi sono altre richieste d'intervento in merito alla Missione 10? Per un refuso, mi sono dimenticato di citare l'emendamento rubricato n.
461) del Consigliere Bertola. Mi scuso con il Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Dal nostro punto di vista, la Missione "Trasporti e diritto alla mobilità" è una missione importante, che ci consente di fare alcune considerazioni che riassumono un po' il lavoro che abbiamo cercato di sviluppare in questi cinque anni. In particolare, abbiamo avanzato una proposta, che possiamo definire molto aggressiva. Abbiamo scritto che avremmo dovuto, come hanno fatto altre Regioni d'Italia, destinare fondi - tanti - all'acquisto di materiale rotabile, perché riteniamo che il trasporto pubblico locale vada implementato con una direzione univoca, una direzione precisa, che è quella della sostenibilità. Questa missione è trasversale rispetto agli effetti positivi che potrebbe avere laddove ci fosse stato, in questi cinque anni un impegno da parte della Giunta Cirio che andasse nella direzione da noi auspicata e che, ripeto, altre Regioni hanno adottato.
Ricordo sempre un dato: in Emilia Romagna l'età media dei treni del servizio ferroviario regionale è di un anno. È il comparto ferroviario che può godere della dotazione di materiale rotabile più nuovo in Italia, ma la forbice nei confronti di una Regione come il Piemonte, che è molto simile per tanti aspetti, per il prodotto e per numero di abitanti, è ancora troppo ampia. Oggi siamo a circa 16-17 anni di età media, che gradualmente si abbasserà, ma anche con gli acquisti dei nuovi treni che la Giunta Cirio ha potuto "esibire", arriveremo tra qualche anno a portare l'età media del nostro materiale rotabile a circa 14 anni, che sono, come potete immaginare, sempre molto distanti da quell'obiettivo che una Regione molto simile alla nostra (l'Emilia Romagna) si è data e che in sette anni è riuscita a raggiungere.
Siamo convinti - l'abbiamo detto tante volte in questi quattro anni e mezzo che anche la Regione Piemonte avrebbe dovuto farlo. Non l'ha fatto e ci dispiace molto, soprattutto per i piemontesi che ancora oggi credono nel trasporto pubblico locale, in particolare quello su ferro. Ci dispiace molto per loro, perché questa Regione non è stata nelle condizioni di garantire loro quel servizio e il diritto a una mobilità non solo sostenibile, ma anche efficiente, efficace e adeguata dal punto di vista della confortevolezza quando si prende un mezzo pubblico.
Missione 11 - Soccorso civile



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 11 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



AVETTA Alberto

Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 12 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei solo soffermarmi su uno degli emendamenti che lei ha elencato riguardante le residenze sanitarie assistenziali, le RSA piemontesi.
Sappiamo, infatti, che nel mese di settembre del 2022 la Giunta ha proceduto ad aumentare le tariffe delle RSA, quindi sia la quota sanitaria sia la quota sociale, che non erano state aggiornate dal 2013.
Effettivamente era necessario perlomeno un aggiornamento ISTAT, un adeguamento alla luce di questo gran numero di anni che era trascorso.
Quest'anno è stato modificato il regolamento regionale dell'ISEE, in base al quale viene fatto il calcolo dei criteri sociali, che impronta poi l'accesso alla convenzione in RSA. Alla luce di questa modifica del regolamento ISEE, che esclude dal conteggio l'indennità di accompagnamento si è generato un grande aumento dei costi per le famiglie e, qualora le famiglie non riescano a farsene carico, per i Comuni. Sappiamo, infatti che la retta in RSA è suddivisa tra la quota sanitaria, che è a carico della Regione, e la quota sociale che, invece, è a carico dell'utente o, in caso di sua difficoltà, del Comune o del consorzio socio-assistenziale.
A noi pare che la Giunta Cirio non abbia voluto affrontare le conseguenze di questa novità normativa, che noi non mettiamo in discussione perché è un principio giuridico che andrebbe affrontato a livello nazionale, ma mettiamo in discussione il fatto che la Giunta non abbia voluto affrontare le conseguenze molto pesanti e incisive che questa modifica sta avendo.
Semplicemente, la Giunta si è limitata a rinviare la gestione del problema al dopo elezioni.
Non ci sembra un comportamento responsabile, perché è vero che nel 2023 le famiglie non dovranno ancora fare fronte a questi maggiori oneri derivanti dalla mancata considerazione per il pagamento della retta dell'indennità di accompagnamento, ma è anche vero che nella variazione di bilancio si inseriscono anche le previsioni di spesa per il 2024 e il 2025. Credo che sarebbe stato preveggente o quantomeno responsabile pensare già a quello che accadrà nei prossimi due anni, quindi appostare a bilancio le risorse per sostenere i Comuni.
La richiesta di ANCI e dei consorzi socio-assistenziali del Piemonte ammonta a ben 30 milioni di euro; l'emendamento che, come Partito Democratico, abbiamo proposto è di soli cinque milioni di euro, quindi sarebbe un primo segnale per venire incontro alla richiesta.
La Regione non può assistere passivamente all'affossamento dei bilanci comunali; si faccia, da un lato, parte attiva con il Governo nazionale e con il Parlamento, perché ci sia una revisione della norma sull'ISEE e dall'altro, nel frattempo, venga incontro alle famiglie e ai Comuni che non ce la fanno a pagare la quota sociale delle RSA.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo su questa Missione, vista anche la straordinaria presenza dell'Assessora Caucino, perché il tema, per noi importante, è anche quello del collegamento delle politiche pubbliche sulle case popolari e su quelle persone che hanno difficoltà rispetto alle case popolari.
Rispetto a questo tema, certo, c'è un impegno di due milioni di euro sul bilancio e sulla variazione per le morosità incolpevoli, però, prendendo i dati, quei due milioni non bastano e, soprattutto, non basta il metodo con cui si sta affrontando il tema.
Ormai sono settimane, anzi mesi che i Comuni scrivono rispetto all'attività di valutazione sulle cause e sulle conseguenze di alcune morosità soprattutto se incolpevoli, perché quelle morosità producono anche una ricaduta sulla gestione dei Comuni. Così noi per attenzionare la Giunta anche in prospettiva del disegno di legge che arriverà in Aula, proprio sulla modifica "imbarazzante", oserei dire, della legge sulle case popolari, abbiamo voluto presentare un emendamento per chiedere e sfidare la Giunta per ampliare quei fondi di due milioni, perché, ripeto, dai dati che abbiamo, derivanti dalle ATC, ne servirebbero almeno cinque.
Avremmo bisogno, in un'azione sfidante nei confronti della maggioranza, che di questi 150 milioni, come nei casi che abbiamo ben raccontato, almeno su alcune poste di bilancio, ci sia una priorità, come però abbiamo detto in questi giorni. Invece, non vi è priorità e vediamo una distribuzione un po' a tappeto, un po' scegliendo alcuni elementi rispetto alle esigenze, che però non vanno potenzialmente a risolvere i problemi.
Per questa ragione, abbiamo depositato un emendamento da cinque milioni perché quelli sono i dati che abbiamo e che sicuramente ha anche l'Assessorato e l'Assessora competente. Per questa ragione, chiediamo, come sui voucher, sui trasporti e sulle RSA appena citate, un maggiore sforzo altrimenti è inutile cambiare o agevolare i criteri d'accesso alle case popolari solo per alcuni che risiedono in Piemonte da 15, 20 o 25 anni perché anche cambiando quei criteri - secondo noi, sbagliando - e aumentando la valutazione in positivo rispetto a quei criteri, se poi non ci mettete i soldi per aiutare le persone, tutto diventa difficile.
Poi, non mi si dica e non ci si dica, che il problema risale al passato.
No, no: come abbiamo detto per i voucher, il tema dovete affrontarlo qui e ora, non pensando al passato. Due milioni sono insufficienti in una manovra di 150 milioni, perché se uno avesse messo due milioni disponendone di 30 o 40, bisognerebbe stabilire delle priorità, ma due milioni su 150 in questa variazione, a meno che non siano cambiati i numeri, ma l'Assessore Tronzano ha dichiarato quella somma in Commissione e anche in Aula.
Da questo punto di vista, crediamo siano totalmente insufficienti proprio per quelle ragioni, anche in vista di quel disegno di legge ingiusto, a prima firma Caucino.
Ecco perché vogliamo porre l'attenzione sull'argomento e vorremmo chiedere un maggiore confronto per aumentare sensibilmente quella posta di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Grazie, Presidente.
Veramente pochi secondi, visto che è stato citato un tema che sto seguendo io in Giunta: le rette RSA.
Se il principio, come ho detto anche ai nostri interlocutori auditi in Regione Piemonte, sia enti gestori sia ANCI, di chiedere di più i soldi di cui hanno bisogno i consorzi, suggerirei a chi ha emanato questa norma di prendere informazioni sul domicilio parigino del professor Letta, perché la norma che ha inserito il criterio del parametro ISEE come unico criterio di compartecipazione è un DPCM del 2013.
Dovremmo capire di cosa si occupa adesso il professor Letta e dove spedirgli la nota spese. La norma è stata legiferata dieci anni fa, ma gli enti gestori di tutta Italia, non solo del Piemonte, l'hanno ignorata per dieci anni, perché le Regioni non adempivano quell'obbligo di adottare un regolamento regionale, portando molti utenti ad avviare cause sulle proprie vicende personali (incominciando a vincerle in primo grado, per poi arrivare a vincere anche i Consigli di Stato).
Sulla stessa richiesta dei Consorzi, questa Regione e, in particolare, il sottoscritto, ha deciso, di comune accordo, di scrivere un regolamento regionale di compromesso, che andava a fissare il principio per cui si usava l'ISEE come parametro di calcolo del reddito, ma che si sarebbe comunque usata anche l'indennità in caso di ricovero in RSA e che la misura di compromesso fosse di lasciare un budget per spese personali, nella disponibilità della persona ricoverata.
C'è un'associazione di disabili, associazione nota a tutti i Gruppi consiliari (anche a quello del PD), che ha impugnato al TAR la norma.
Abbiamo chiesto agli enti gestori di costituirsi con noi in giudizio al TAR, ma nessuno, tra una quarantina di consorzi operativi negli ambiti piemontesi, si è costituito. Nessuno ha ritenuto di dare mandato all'Avvocatura per affiancarci. Di fronte alla nostra Avvocatura, che ci diceva che la parte di compromesso concordata con gli enti gestori sarebbe stata abrogata al TAR in modo inevitabile, c'è stata una DGR che invece si è adeguata, riapplicando tout-court la norma nazionale.
Sapendo delle difficoltà degli enti gestori, abbiamo contestualmente presentato una DGR che sospendeva gli effetti di quest'ultima fino a dicembre, proprio per avviare un ragionamento con l'attuale Governo, che non è quello che dieci anni fa ha emanato questa norma, per cercare di introdurre, in sede nazionale, un criterio più di buon senso come quello che avevamo proposto noi nella nostra DGR.
Ricordo che la soluzione, battute a parte, non è il reperimento di ulteriori risorse, perché la ratio per cui si utilizza, se non tutta, parte dell'indennità di accompagnamento, è che se prima la persona assistita è in domicilio, ovviamente servono quei soldi per assisterla a casa. Se invece c'è un trasferimento in una struttura, è ovvio che parte, non tutte, delle esigenze vengono adempiute con i soldi dei Comuni all'interno delle strutture.
Fino adesso, a parte un'imprecisa conferenza stampa del Sindaco Lo Russo che aveva tirato in mezzo, senza capire bene il perché, anche l'assistenza domiciliare, il dialogo è stato molto pragmatico, unitario e di sistema territoriale.
La DGR di cui credo parlasse anche la Consigliera Canalis, ovvero una proroga di ulteriori sei mesi, non è stata un'idea di questa Giunta, ma una richiesta formalizzata da ANCI e, per il Comune di Torino, dall'Assessore Rosatelli, che rappresenta il Sindaco Lo Russo.
Mi prende un po' in contropiede e mi mette un po' di allarme sentire che invece il Gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, lo stesso partito del Sindaco di Torino, non sia d'accordo con tale impostazione.
Abbiamo acconsentito alla richiesta del Comune di Torino e degli enti gestori piemontesi e proprio per andargli incontro stavamo preparando il testo che tra l'altro, senza essere costretti (lo anticipo, l'annuncio per chi non lo sapesse), è mia intenzione politica, condivisa con il Presidente Cirio, portare preventivamente in IV Commissione per un confronto politico e una votazione di condivisione delle forze politiche, trattandosi di una scelta di corresponsabilità.
Lo dico senza alcun infingimento: sarà quella la sede per vedere se c'è davvero un consenso politico su questa soluzione, se non unanime quantomeno diffuso, per portare in sede nazionale, da cui tutto ha origine, un ripensamento della norma, o se invece abbiamo compreso male noi, della Giunta regionale, e non è quella la soluzione condivisa su cui poterci presentare a Roma, come Piemonte, in modo unito e, quindi, politicamente forte.
Ho sentito parlare di 30 milioni. Voglio concludere ricordandovi che la Giunta, attingendo al Fondo Sociale Europeo, ne ha stanziati 45 sulla stessa voce dei contributi alla parte alberghiera delle rette nelle residenze, però si è scelto - e lo rivendico - un canale diretto che porti questi contributi direttamente, tramite lo sconto in fattura, dalla residenza all'utente, quindi senza il tramite, che su tutti i canali finora adottati è stato l'ente gestore del servizio socio-assistenziale, ma con un rapporto diretto con il beneficiario.
Sapete cos'è, perché è il voucher scelta sociale.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Credo sia utile rispondere all'Assessore Marrone, innanzitutto per ringraziarlo del suo intervento, che porta un minimo di dibattito politico in quest'Aula e perché ci dà anche l'occasione di affrontare il tema della non autosufficienza, che è un tema, in una regione anziana come il Piemonte, di primaria importanza.
Credo, tuttavia, Assessore, che lei abbia fatto un po' di confusione.
Innanzitutto perché noi siamo legislatori, lei è in Giunta, noi siamo Consiglieri e ci dobbiamo preoccupare anche di quello che succederà dopo il mese di giugno 2024. Io ho precisato, in maniera penso molto chiara, che l'emendamento del Partito Democratico riguarda l'intera annualità del 2024 ma si porta avanti anche sul 2025, anche perché nessuno di noi ha la boccia di cristallo, quindi non sappiamo quale esito avrà l'interlocuzione qualora fosse già iniziata, tra la Regione Piemonte, le altre Regioni e il Governo nazionale. Non sappiamo come andrà a finire. Rebus sic stantibus l'indennità di accompagnamento non può essere conteggiata nell'ISEE, ma neanche può essere utilizzata, al di là del conteggio ISEE, per il pagamento della retta.
Se le cose dovessero restare invariate, quando la Giunta che sta redigendo questa DGR vedrà superata la scadenza di giugno, rischiamo di lasciare le famiglie e gli utenti - che, ricordiamolo, sono persone fragilissime - allo sbaraglio. Visto che siamo in una fase di variazione di bilancio, visto che il prossimo bilancio di previsione, Assessore Tronzano, sarà un bilancio diverso dagli altri bilanci di previsione perché è quello di fine legislatura, noi ci portavamo avanti in un'ottica, come dicevo nel mio intervento, di responsabilità e di preveggenza.
Se poi questo dialogo con il Governo nazionale, questo confronto con gli enti gestori, ivi compreso l'ente gestore che coincide con il Comune di Torino, dovesse prendere delle pieghe positive, saremo ben felici; noi preferiamo fare una programmazione un po' più lungimirante e di ampio respiro. Ci spiace che il nostro emendamento venga eventualmente respinto.
C'è un altro elemento di confusione, Assessore. Quando lei fa riferimento al bonus scelta sociale, sa benissimo che parla di altri tipi di utenti, ma quelli di cui parlo io sono utenti che, già superata la Commissione UVG, si trovano nella situazione di aver diritto a una convenzione in RSA.
Convenzione che fa discendere una quota sanitaria e una quota sociale: è su questi utenti che, secondo me, abbiamo un rischio di eccessivo peso finanziario a seguito del rinnovato regolamento. Invece, alcuni altri utenti che non hanno ancora avuto la convenzione, stanno beneficiando di questo bonus, quindi sono categorie diverse. Io non mescolerei pere con mele, sebbene si tratti sempre di persone non autosufficienti.
Grazie, Presidente.
Missione 13 - Tutela della salute



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 13 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Solo per dar conto della nostra attività emendativa.
In generale, la gran parte di questi emendamenti - che in questo caso hanno una valenza fortemente politica e anche identitaria - rivendicano una scelta di campo rispetto ad alcune tematiche e ad alcune politiche sulla tutela della salute, in particolar modo la salute delle donne, e riguardano ipotesi e proposte di sostegno e di investimenti maggiori sulla rete dei consultori.
Ragionamento che porta con sé, ovviamente, tutta una serie di riflessioni sulla sanità pubblica e sul diritto alla prevenzione, innanzitutto sull'accesso diretto a una serie di servizi.
Gli emendamenti, oltre a proporre di allocare risorse, vogliono anche far riflettere su una tipologia di servizi che, dal nostro punto di vista vediamo anche alternativa a interventi che questa Giunta ha voluto mettere in atto sul tema della procreazione. Di conseguenza, ancora una volta c'è una sottolineatura e una differenziazione d'impostazione politica rispetto a questi temi. Penso, in particolar modo, ai contributi alle associazioni antiabortiste, alla presenza all'Ospedale Sant'Anna di una stanza di ascolto per le donne che vogliono accedere al servizio UVG.
Si tratta di due punti di vista e di due posizioni politiche che, in questo caso, faticano a incontrarsi, ancorché la tutela della salute e della vita sia un elemento che in qualche modo unifica. Però il tema del rispetto della scelta delle donne e della loro autodeterminazione sembra, invece trovarsi su posizioni diverse.
Con questi emendamenti pensiamo anche che, alla fine, al di là dei proclami e delle posizioni, ci siano dei modi concreti di sostenere la libertà di scelta, l'autodeterminazione, la salute e la prevenzione. Tra questi vi è tornare a investire sulla rete dei consultori, prevederne un numero adeguato, anche soltanto per rispettare il decreto ministeriale n. 77 e la delibera di attuazione che questo Consiglio ha votato non più tardi di 11 mesi fa, che prevede, per esempio, la presenza di consultori distribuiti sul territorio, uno ogni 50 mila abitanti. Oggi non è così, anzi si assiste a chiusure (penso a Grugliasco, dove c'è un consultorio chiuso ormai da mesi) e si assiste a chiusure giustificate con motivi di servizio o per la carenza di personale, che riguarda anche questi servizi. Però è proprio nella rete consultoriale che si fa prevenzione, si fa informazione.
Penso, in particolar modo, al servizio rivolto alle donne, ma in realtà è un servizio rivolto a donne e a uomini ed è rivolto soprattutto ai giovani.
E poi ci stupiamo magari di alcuni atteggiamenti della popolazione più giovane e anche di non conoscenza, di ignoranza e di esigenza di essere accompagnati nella loro storia affettiva e sessuale. Se i consultori non funzionano e non sono facilmente accessibili, anche questo è il risultato.
Voglio ancora sottolineare che ormai è prassi in quasi tutti i consultori accedere con prescrizione medica. L'accesso diretto è fortemente limitato e ridotto; invece, oltre che essere coerente con la legge istitutiva dei consultori e con la battaglia che le donne hanno fatto per avere i consultori, è anche la modalità migliore per avere le porte aperte, per essere accoglienti e per superare magari quelle diffidenze che alcune fette della popolazione possono avere.
Al di là del merito delle singole ipotesi di stanziamento, questi emendamenti sono un'occasione per segnalare, ancora una volta - e lo far in Consiglio finché sarò presente in questa legislatura - l'esigenza di tornare a investire su questi servizi e a programmarne una politica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Il tema della sanità è centrale rispetto a quest'ultimo atto della Giunta.
Provo a dirvelo così.
Visto che il vostro Presidente è particolarmente interessato a quello che produce consenso e a quello che condiziona il consenso e, visto che il fatto di chiedere questa pax sanitaria non gli rende merito, come abbiamo detto qualche ora fa - forse il quarantesimo piano gli ha dato alla testa il tema parte da un sondaggio fatto in queste settimane. Ai piemontesi è stato chiesto se la sanità del Piemonte copre i loro bisogni sanitari. Il 50% degli intervistati ha detto di no. A questo punto, si potrebbe dire che il 50% degli intervistati ha detto di sì. Invece no, il 40% è a metà, cioè "abbastanza" oppure "né sì né no".
Quindi, se mettiamo insieme il 50% e il 40%, capite che oggi, secondo i piemontesi intervistati con un sondaggio uscito sui media, i bisogni sanitari dei piemontesi non vengono soddisfatti e abbiamo un dato totalmente negativo.
Poi viene chiesto dove si sono rivolti negli ultimi 12 mesi, quindi a chi.
Il 69% si è rivolto ai privati, il 17% dichiara che nei prossimi 12 mesi si rivolgerà ai privati (privati anche convenzionati, loro intendono comunque, privati convenzionati). Certo che per il singolo cittadino, da un punto di vista economico, non cambia perché paga il ticket se deve pagarlo ma l'intenzionalità di spostare il servizio pubblico verso il privato costruisce un precedente molto pericoloso.
Qual è il tema di maggiore di preoccupazione dei piemontesi, a differenza di quello che dice il Presidente Cirio sui giornali? Le liste d'attesa, per l'80% delle persone.
Allora, è stato chiesto: "Che cosa individuereste come elemento di soluzione, cioè qual è la priorità nella sanità in termini di bilancio?".
Il 65% ha risposto "l'assunzione del personale".
Per chi sta ascoltando: se ci arriva una persona che non ha il nostro ruolo, che a volte è sicuramente più intelligente e più capace di noi faccio difficoltà a capire perché un pezzo di queste risorse non siano state inserite e spese per quello che i piemontesi dicono essere il problema maggiore, cioè l'assunzione di personale. Perché secondo i dati che continuiamo ad avere, l'assunzione del personale non copre neanche quelli che sono andati in pensione l'anno prima.
Come ho già detto nelle premesse di questa discussione, l'annuncio sul palco di Carmagnola del Presidente Cirio sulla riapertura pronto soccorso di Carmagnola.
A parte il fatto che non è stato riaperto totalmente, ma solo in parte, a copertura con personale medico privato. Ripeto, privato.
Io non so più come facciate a parlare di sanità in giro per il Piemonte! Anche l'utilizzo sfrenato dei cosiddetti "gettonisti" certo oggi copre alcune esigenze, ma le copre andando a spendere molto di più di quello che una buona programmazione e la possibilità di assunzione rispetto al personale sanitario avrebbe fatto.
Su questo termino, Presidente, poi aggiungo una nota sull'edilizia sanitaria, su cui credo che alcuni miei colleghi prenderanno la parola.
Avete portato a casa il vostro risultato, nel senso che in campagna elettorale avevate definito un modello che era quello di andare di più sulla sanità privata, ma avevate anche dichiarato che l'80% del budget del bilancio regionale, che era del 3% sulla sanità privata, sarebbe andato a puntare verso il 7%.
Ebbene, su quest'aspetto siete stati molto coerenti e avete contribuito o state contribuendo (non siete gli unici) allo smantellamento della qualità che, nonostante il vostro intervento, e alcuni errori anche del passato non ho problemi a dirlo - in questo sondaggio i piemontesi dichiarano, per il 63% fra quelli che hanno utilizzato la sanità pubblica, che è una sanità di buon livello. Questo però è merito del personale sanitario e non vostro! Perché il personale sanitario, seppure in difficoltà, per chi l'ha provato e per chi purtroppo magari ha dovuto affrontare esigenze sanitarie anche importanti, è particolarmente efficace e attento, benché sottopagato seppure con pochi incentivi rispetto al futuro, però c'è una buona qualità e i piemontesi, nonostante tutto, salvano la qualità, ma che non dipende dalle scelte, in particolare, di questi ultimi quattro anni, anche al netto della pandemia, perché questo è la storia che voi continuate a raccontare.
Chiudo con l'edilizia sanitaria.
Credo che i fondi appena annunciati avranno dei problemi per affrontare la progettazione esecutiva dei nuovi ospedali, perché se un ospedale - mi insegnano - potrebbe costare intorno ai 300 milioni di euro, la progettazione non può essere minore dell'8-10%. E quando si vuole costruire un ospedale con una progettazione che, invece, cuba 16, 15 o appena otto milioni, forse quel piano è stato un piano bene annunciato, ma che di concretezza non ha assolutamente nulla.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire sulla Missione 13.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, ci può concedere un minuto di sospensione per parlarci tra opposizioni?



PRESIDENTE

Sì, sospendiamo un paio di minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.48, riprende alle ore 15.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ci sono altre richieste d'intervento sulla Missione 13? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Molto ha già detto il collega Sarno nel suo intervento, tuttavia ci tenevo a intervenire su questo punto, perché sappiamo essere uno dei temi fondamentali della vita dei cittadini.
Ne approfitto anche per sottoporre una questione che sta a cuore a tutti i cittadini novaresi e le chiedo, Presidente, formalmente una mano, un intervento, perché il sottoscritto ha più volte chiesto una Commissione dopo l'ennesimo rinvio, sulla Città della Salute di Novara. In realtà so che anche la Conferenza dei Capigruppo ha deliberato in tal senso e anche il Presidente della IV Commissione ha chiesto la disponibilità dell'Assessore, ma questa disponibilità non è mai arrivata.
Quando si parla di sanità e di edilizia sanitaria è molto importante dare delle risposte trasparenti ai cittadini che, purtroppo, siamo costretti a ricercare tramite accesso agli atti o tramite question time. Non si capisce come mai ci si sottragga a quello che, comunque, da un lato è un dovere della Giunta, dall'altro anche un atteggiamento doveroso di trasparenza nei confronti di tanti cittadini preoccupati delle opere che non solo non vanno avanti, ma addirittura vengono stoppate. Tant'è che mi ha colpito un comunicato stampa dell'altro giorno a doppia firma Icardi-Cirio. Il comunicato stampa tratta dei 42 milioni per la progettazione di cinque nuovi ospedali su cui, fra l'altro, effettivamente, le cifre messe a disposizione per i singoli ospedali non ci convincono del tutto, ma c'è una frase del Presidente Cirio che mi ha colpito e che vado a leggervi: "Dopo anni di immobilismo e di investimenti zero, in Piemonte è finalmente ripartita la macchina dell'edilizia sanitaria".
Effettivamente il Presidente Cirio governa da quasi cinque anni e sembra strano che per una volta abbia ammesso - per una volta è stato sincero che questi quattro anni e mezzo, dal punto di vista dell'edilizia sanitaria, sono stati anni di immobilismo. Opere che erano quasi pronte a partire, come a Novara o nel VCO, siamo riusciti a rinviarle e far passare un'intera legislatura senza che succedesse nulla. In più, adesso, dobbiamo realizzare ospedali come quello di Novara, facendoci carico del 30% in più dei costi per la realizzazione delle opere e anche di un costo di accesso al credito. Come lo stesso Assessore ieri ha detto in una risposta a un question time, oggi, rispetto al 2019, accedere al credito, anche per i privati che devono intervenire, ha un costo molto più alto e quindi chiaramente, i piani finanziari rischiano di essere obsoleti.
Da questo punto di vista ci aspettavamo, Presidente, maggiore coraggio qualche risposta in più sui problemi concreti e reali della sanità piemontese che in questi anni sono cresciuti, al contrario di quello che ci saremmo aspettati, cioè che diminuissero. Penso, per esempio, al tema dei medici di famiglia che da anni noi denunciamo.
Abbiamo chiesto un piano straordinario di assunzioni, un piano straordinario di borse di studio per i medici di medicina generale, ma tutto questo non è mai stato fatto. Si è fatto in modo che le cose andassero naturalmente, ma naturalmente, in questo momento, significa lasciare i cittadini senza medici e senza strutture.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Missione 14 - Sviluppo economico e competitività



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 14 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 15 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentare, pesca



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 16 relativi al disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23-11-2023)



PRESIDENTE

Missione 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 17 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



PRESIDENTE

Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 18 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



PRESIDENTE

Missione 19 - Relazioni internazionali



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 19 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



PRESIDENTE

Missione 20 - Fondi e accantonamenti"



(Il Presidente Allasia enumera gli emendamenti che insistono sulla Missione 20 del disegno di legge n. 289, come da apposita tabella riportata nel Supporto alle sedute d'Aula relativo alla seduta di Consiglio n. 280 del 23 11-2023)



PRESIDENTE

Gli emendamenti rubricati n. 299) e n. 301) di Martinetti sono irricevibili.
I presentatori danno per illustrati gli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 608) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 609) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo se vi siano interventi sugli emendamenti.
Non essendovi richieste, chiedo il parere della Giunta sul complesso degli emendamenti.
Sugli emendamenti presentati dalla Giunta il parere è ovviamente favorevole, mentre sugli altri emendamenti il parere è contrario.
Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alle votazioni.
Il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 508), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 507), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 506), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 490), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 489), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 488), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 293), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 294), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 549), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 548), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 547), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 546), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 545), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Abbiamo concluso le votazioni sugli emendamenti relativi alla Missione 01.
Passiamo agli emendamenti relativi alla Missione 04.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 232), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 312), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 585), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 333), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 584), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 177), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 178), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 179), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 583), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 211), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 212), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 213), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 311), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 186), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 187), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 188), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 190), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 191), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 192), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 193), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 194), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 195), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 196), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 197), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 582), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 285), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 322), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 343), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 286), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 287), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 346), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 349), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 352), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 355), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 340), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 344), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 347), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 350), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 353), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 356), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 341), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 345), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 348), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 351), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 354), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 357), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 342), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 234), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 284), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 165), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 166), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 167), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo agli emendamenti relativi alla Missione 05.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 413), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 410), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 414), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 411), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 415), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 412), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 272), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 273), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 274), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 587), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 136), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 67), identico all'emendamento rubricato n. 103), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 586), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 91), identico all'emendamento rubricato n. 134), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 135), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 92), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 93), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 131), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 132), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 133), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 94), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 95), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 96), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 110), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 111), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 112), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 589), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 116), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 117), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 118), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 588), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 198), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 199), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 200), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 400), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 398), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 401), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 399), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 404), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 402), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 250), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 405), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 403), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 251), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 252), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 408), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 406), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 409), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 407), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 76), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 77), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 78), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 20), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 590), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 214), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 591), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 70), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 71), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 72), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 592), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 310), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 262), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 168), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 263), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 169), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 264), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 170), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 204), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 205), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 206), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 323), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 290), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 207), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 208), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 209), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 222), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 291), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 593), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 201), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 202), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 203), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 329), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 28), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 511), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 510), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 509), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 505), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 504), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 503), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 295), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 156), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 157), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 158), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 487), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 486), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 485), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 391), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 390), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 289), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 260), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 261), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 238), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 240), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 239), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 309), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 82), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 83), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 84), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 427), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 426), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 425), identico all'emendamento rubricato n. 315), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 256), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 257), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 258), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 424), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 423), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 314), identico all'emendamento rubricato n. 422), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 445), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 444), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 443), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 241), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 242), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 243), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 317), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 514), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 513), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 512), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 532), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 531), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 530), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 416), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 541), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 540), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 539), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 535), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 534), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 533), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 484), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 483), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 482), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 63), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 303), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 538), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 537), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 536), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 433), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 432), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 431), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 316), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 439), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 438), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 437), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 448), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 447), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 446), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 153), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 154), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 155), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 223), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 224), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 225), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 565), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 564), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 563), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 247), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 248), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 249), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 430), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 429), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 428), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 499), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 498), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 497), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 478), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 477), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 476), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 151), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 152), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 481), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 480), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 479), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 320), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 128), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 129), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 130), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 319), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 417), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 418), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 562), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 561), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 560), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 568), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 567), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 566), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 147), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 148), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 149), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 493), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 492), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 491), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 502), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 501), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 500), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 496), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 495), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 494), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 559), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 558), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 557), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 395), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 298), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 396), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 397), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 594), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 268), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 454), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 453), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 452), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 296), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 104), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 105), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 106), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 466), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 465), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 464), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 457), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 456), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 455), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 297), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 107), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 108), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 109), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 460), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 459), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 458), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 463), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 462), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 461), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
In seguito alla richiesta posta all'attenzione dell'Aula, poiché siamo andati avanti con le votazioni degli emendamenti, vorrei sapere se possiamo esaminare gli ordini del giorno sulla violenza sulle donne.
Proponiamo, quindi, di interrompere le votazioni e andare all'approvazione degli ordini del giorno in oggetto, in modo da procedere con questa parte che, credo, importante per tutti; poi, vediamo come proseguono i lavori.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Per chiedere di arrivare fino alla Missione 30 e poi sospendere.



PRESIDENTE

Forse intende l'articolo, perché le Missioni sono 19.



PREIONI Alberto

Sì, la Missione 19.



PRESIDENTE

Missione 20, mi scuso.



PREIONI Alberto

Missione 20. Quindi arrivare fino alla Missione 20 e poi sospendere per trattare gli ordini del giorno importanti relativi alla giornata del 25 novembre.



PRESIDENTE

Prego, Assessore Tronzano, sull'ordine dei lavori.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo alla mia maggioranza e all'opposizione di proseguire fino all'articolo 30. Terminiamo l'articolo 30, in cui c'è anche un emendamento di Giunta, continuiamo con gli ordini del giorno chiesti dal Consigliere Sarno e poi martedì procediamo con le dichiarazioni di voto e il voto finale. Non vedo problemi particolari.
Mi rivolgo al Consigliere Gallo: non vedo particolari problemi, terminiamo le votazioni sugli articoli 29 e 30 e poi sospendiamo.



PRESIDENTE

Proseguiamo con le votazioni sulla Missione 11 - Soccorso civile".
Gli emendamenti 37) e 38).



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, era solo una modalità più sbrigativa per non sentire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, ma era solo poi.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sono anche propenso, eventualmente, a votarne uno per ogni Missione, in modo tale che si certifica che l'Aula.
Diciamo che è anche più corretto, perché noi abbiamo votato, però io sono più per votarne uno per Missione, in modo tale che l'Aula certifichi, dato che sono tutti della minoranza E tutti con il parere contrario della Giunta regionale. A meno che non vi sia una dichiarazione da parte della maggioranza che vota in difformità al parere della Giunta, cosa lecita perché l'Aula è sovrana, o anche in difformità alcuni Consiglieri. È logico che il risultato finale è la decadenza degli emendamenti, perché c'è un parere contrario e una votazione palese degli emendamenti.
Ripeto, ci sono varie modalità, che sono già state utilizzate. Sembrava che l'interesse fosse di trattare, anche se la variazione di bilancio non è di minore interesse, anche gli ordini del giorno sul femminicidio.
Tecnicamente sono più propenso a votarne uno per Missione, perciò, se siamo tutti d'accordo e chiedo l'attenzione di tutti, procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 571), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 570), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 569), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 541), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 450), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 449), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 421), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 420), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 419), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 574), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 573), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 572), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 313), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 253), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 254), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 255), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia".
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 307), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 595), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 281), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 282), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 283), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 85), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 86), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 87), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 226), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 227), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 228), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 472), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 471), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 470), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 469), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 468), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 467), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 141), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 142), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 143), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 324), identico all'emendamento rubricato n. 596), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 336), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 331), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 475), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 474), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 473), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 328), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 597), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 125), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 126), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 127), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 334), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 392), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 393), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 394), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 600), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 171), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 172), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 173), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 598), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 269), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 270), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 271), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 599), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 174), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 175), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 176), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 327), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 210), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 308), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 215), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 140), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 97), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 98), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 99), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 292), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 581), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 265), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 266), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 267), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 231), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 387), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 388), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 389), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 384), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 385), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 386), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 381), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 382), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 383), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 378), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 379), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 380), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 377), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 375), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 376), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 372), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 373), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 374), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 369), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 370), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 371), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 366), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 367), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 368), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 363), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 364), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 365), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 358), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 359), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 360), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 361), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 362), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 544), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 543), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 542), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 73), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 74), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 75), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 321), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 325), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 330), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 335), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 335), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 183), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 184), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 185), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 162), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 163), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 164), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 275), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 276), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 277), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 244), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 245), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 246), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 280), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 279), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 278), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 52), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 442), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 441), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 440), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 436), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 435), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 434), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 180), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 181), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 182), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 144), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 145), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 146), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 113), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 114), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 115), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 100), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 101), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 102), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 79), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 81), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 332), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 523), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 522), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 521), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 318), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 526), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 525), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 524), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 520), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 519), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 518), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 577), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 576), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 575), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 122), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 123), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 124), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 529), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 528), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 527), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 216), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 217), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 218), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 337), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 516), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 517), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 515), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 119), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 120), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 121), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 159), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 160), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 161), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 300), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 302), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 556), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 555), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 554), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 88), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 89), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 90), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 229), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 230), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 219), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 220), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 221), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 553), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 552), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 551), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 299) e n. 301, presentati dal Consigliere Martinetti, sono irricevibili.
Procediamo con la votazione degli emendamenti presentati dalla Giunta regionale.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 608).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 609).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 29, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 30 Emendamento rubricato n. 610) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 610).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva. (Il voto è esteso al nuovo articolo) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Abbiamo concluso l'esame dell'articolato.
C'è un accordo a sospendere l'esame del disegno di legge 289 e di proseguirlo nella seduta di martedì prossimo con gli ordini del giorno e il voto finale.


Argomento: Pari opportunità - Condizione femminile

Esame ordine del giorno n. 1720 presentato da Preioni, Allasia, Marin Zambaia, Gagliasso, Cerutti, Cane, Mosca, Poggio e Stecco, inerente a "Campagna di sensibilizzazione contro femminicidio"; ordine del giorno n. 1728 presentato da Rossi, Canalis, Sarno, Accossato, Avetta, Gallo e Valle inerente a "Impegno concreto contro la violenza di genere"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1720, di cui al punto 88) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie Presidente.
Premetto che sono 83 i femminicidi commessi in Italia da inizio anno, quasi uno ogni quattro giorni secondo i dati diffusi dal Viminale e aggiornati al 12 novembre scorso, in Italia sono stati registrati, in totale, 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise nell'ambito familiare affettivo. Di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Con l'omicidio in Veneto il numero è aumentato: è passato da 82 del 2022 a 83 del 2023. È in aumento anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 51 diventano 54. Numeri drammatici che non risparmiano nessuna regione, dal Piemonte, alla Campania, dal Trentino alla Sicilia.
Considerato che gli esempi che gli adulti danno alle nuove generazioni modellano il modo in cui queste pensano al genere, al rispetto e ai diritti umani, appare indispensabile iniziare a parlare con i giovani di consenso principio di autodeterminazione della persona e responsabilità e predisporsi all'ascolto delle loro problematiche, idee e aspettative sul futuro.
In considerazione dei recenti eventi di cronaca, risulta imperativo avviare senza ulteriori indugi un'educazione sin dalla tenera età incentrata sul rispetto e la valorizzazione dei diritti femminili.
Dev'essere compreso che il consenso non ammette linee sfocate: il sì dev'essere entusiastico, senza esitazioni né costruzioni ed è sempre reversibile. Il silenzio non è consenso, il flirt non è consenso, la minigonna non è consenso, il "forse" non è consenso. Le famiglie devono essere pronte a cogliere ogni segnale di disagio manifestato dai propri figli e, laddove necessario, aiutare ad avviare percorsi volti al superamento del disagio stesso.
Tutto quanto sopra premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio regionale impegna la Giunta e gli Assessori competenti ad attivarsi affinché vengano predisposti incontri di sensibilizzazione nelle scuole a partire dalla scuola primaria parlando di consenso, principio di autodeterminazione della persona, rispetto e responsabilità nei confronti delle ragazze e dei ragazzi, ascoltando anche quello che questi ultimi hanno da dire sulle loro esperienze aiutandoli, laddove necessario, a superare eventuali disagi nei confronti del prossimo.
Questo è un atto d'indirizzo che vuole porre l'attenzione sul crescente aumento dei femminicidi: tema importantissimo, che ci ha visti impegnati anche nella giornata di ieri. Le donne devono denunciare e non devono avere paura di farlo. Alcune cose dette e sentite in questi giorni come il patriarcato e l'attacco alla famiglia, dal nostro punto di vista, sembrano abbastanza strumentali. Il patriarcato, come lo intendiamo noi, è il padre di famiglia che difende la donna, la moglie e le figlie; la donna non è vista, come in alcune società, come un oggetto o un essere inferiore.
Vogliamo che l'Aula possa esprimersi rispetto al fatto che le scuole, la famiglia e le istituzioni devono dare delle risposte. Il Ministro Valditara ha già posto in essere delle ore extracurriculari sul tema della prevenzione e del contrasto della violenza contro le donne e il Senato ha approvato un nuovo disegno di legge che prevede una maggiore celerità per quanto riguarda il braccialetto elettronico e altre misure di prevenzione dell'allontanamento.
In questi casi, è naturale che la giustizia deve essere veloce e non pu perdere tempo, perché il tempo è fondamentale per la vita o la morte di una persona.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1728.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
I fatti di cronaca degli ultimi giorni chiaramente hanno scosso i cittadini italiani e hanno riproposto una riflessione che, purtroppo, troppo spesso siamo chiamati a fare.
Devo smentire il collega Preioni: i casi di femminicidio in Italia non sono 83-84, ma sono ben 106 da inizio anno. Davvero un numero elevato, una strage che non è episodica, ma strutturale e che, purtroppo, ogni anno ci ritroviamo a commentare.
È evidente che siamo di fronte a un fenomeno che attraversa in maniera profonda tutta la nostra società e che ci deve interrogare nella maniera meno superficiale possibile, se vogliamo davvero capire il sistema in cui stiamo vivendo e che produce questi atti e se vogliamo effettivamente provare a cambiare le cose.
Con l'espressione violenza di genere chiaramente s'intende una serie di forme di violenza che vanno da quella psicologica a quella fisica e che sfociano, in casi estremi, anche al femminicidio. Tuttavia dobbiamo tenere alta l'attenzione su tutte quelle forme che precedono gli atti estremi e che annunciano e sono sintomo di un sistema di relazioni sbagliato, di un sistema di potere sbagliato.
Senza voler far polemica parlando di un tema così delicato - dobbiamo chiaramente confrontarci in maniera seria, altrimenti rischiamo di non fare il nostro dovere fino in fondo - il patriarcato non è semplicemente la difesa della famiglia tradizionale, anzi la famiglia tradizionale non c'entra niente con il patriarcato. Il patriarcato è un sistema di potere che, in qualche maniera, coinvolge anche la femmina, dove è l'uomo che decide qual è il ruolo della donna. È l'uomo che ha in mano il potere, non in maniera paritaria, e definisce ruoli e situazioni. Quando non è così agisce anche con violenza nelle diverse forme per ristabilire quel presunto ordine che, invece, è un disordine. È un disordine sociale, psicologico e culturale di cui oggi paghiamo il prezzo.
Si stima che in tutto il mondo circa il 35% delle donne abbia subìto violenza sessuale e almeno una volta nella vita. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il colpevole è il partner.
Secondo quanto riportato dall'ISTAT, in Italia il 31,5% delle donne nella fascia di età 16-70 anni, quindi circa sei milioni (sei milioni e 780 mila), ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 13,6% delle donne (circa tre milioni) ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner.
La maggior parte delle donne che ha avuto un partner violento, lo ha lasciato proprio a causa delle violenze subìte. Le donne subiscono minacce sono spintonate, strattonate, sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi; altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male. Meno frequenti le forme più gravi, come il tentato strangolamento, l'ustione, il soffocamento, la minaccia o l'uso di armi. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l'essere toccate, abbracciate e baciate contro la propria volontà. E potremmo andare avanti con queste statistiche che non fanno onore prima di tutto a noi uomini e che comunque c'interrogano profondamente non su qualcosa di superficiale, ma su qualcosa di strutturale all'interno della nostra società.
Dall'inizio dell'anno a oggi, come dicevo prima, sono ben 106 le donne vittime di femminicidio in Italia, circa un delitto ogni tre giorni. Se le aggressioni e gli omicidi avvengono in larghissima parte in contesti familiari o comunque fra conoscenti, significa che le nostre relazioni, in ogni ambito del vivere, sono ancora profondamente intessute di una cultura patriarcale, collega Preioni, che attribuisce un ruolo minoritario alla donna che, a sua volta, introietta, certe volte anche inconsapevolmente in alcuni contesti, una serie di comportamenti per aderire o avvicinarsi a quel modello.
Riteniamo che la violenza di genere sia un fenomeno radicato e strutturale nella società, sul quale occorre intervenire con strumenti di natura legislativa, ma soprattutto con un fortissimo investimento sulle politiche culturali, educative e formative. Serve una vera e propria rivoluzione culturale per attuare la quale è necessario investire in una formazione sistemica e in un ruolo diverso della donna nella società.
Lo abbiamo visto anche in questi giorni. Ci sono tantissimi fenomeni che testimoniano come ci sia tantissimo da fare. Pochi giorni fa abbiamo celebrato l'Equal Pay Day, dove abbiamo ricordato, ad esempio, che per ogni euro guadagnato da un uomo, soltanto 0,87 euro sono guadagnati da una donna. E potremmo fare tantissimi esempi in questa direzione, che riguardano tutti gli ambiti della nostra vita.
Sappiamo che questa è una situazione che non riguarda solo l'Italia, ma tutto il mondo; in alcune situazioni, la violenza sul corpo delle donne penso all'Afghanistan e all'Iran, che anche più volte abbiamo ricordato in quest'Aula - è una violenza di regime che, proprio sul corpo della donna scarica la frustrazione e quella visione ancora peggiore del patriarcato che vede l'uomo al comando e la donna come sottomessa.
In alcune società questo è più evidente, ma anche da noi è ancora presente nascosto sotto la cenere di alcuni nostri costumi. Non dobbiamo pensare di essere immuni da alcune aberrazioni culturali che, purtroppo, anche da noi trovano manifestazione.
È necessario, quindi, un impegno crescente di tutte le Istituzioni e dell'intera collettività, affinché gli episodi di violenza si riducano in periodicità e percentuale, auspicando che si azzerino, anche grazie alla diffusione capillare di una cultura del rispetto, della valorizzazione della diversità e che identifichino, in particolare, le peculiarità di genere.
Nel concreto occorre, tra le altre cose, valorizzare e sostenere concretamente l'attività dei consultori, dei centri antiviolenza e delle case rifugio, che rivestono un ruolo centrale nel processo di emancipazione delle donne vittime di violenza domestica. Occorre favorire i percorsi per l'indipendenza e l'autonomia economica delle donne, anche al fine di spezzare il legame di dipendenza finanziaria, nella consapevolezza che oggi in Italia, secondo dati recenti, ancora tre donne su dieci non sono titolari di un conto corrente bancario e quattro su dieci dipendono economicamente dal proprio partner.
Promuovere e sostenere progetti di educazione affettiva, sentimentale rivolta ai più giovani, nella consapevolezza che la violenza di genere è conseguenza di contesti relazionali non sani ed equilibrati e, quindi, di una carente o sbagliata educazione affettiva o sentimentale.
Tutti sono intervenuti in questi anni, tutte le Istituzioni sono intervenute. È intervenuto il Governo ed è intervenuta addirittura - voglio ricordarlo, perché è molto importante - a livello internazionale la Convenzione di Istanbul, che è stata adottata il 1° ottobre 2023. Infatti solo quest'anno l'Unione Europea ha concluso il percorso di adesione a questa Convenzione e l'ha ratificata, purtroppo senza l'unanimità, cosa che non impedisce però al Trattato di vincolare tutti i Paesi membri, ma il fatto che non ci sia stata unanimità su questa convenzione ci deve interrogare su quanto lavoro ancora c'è da fare anche in Europa su questo tema.
La Convenzione di Istanbul è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per un quadro normativo completo - cito - "a tutela delle donne contro la violenza di qualsiasi forma".
Il suo obiettivo principale è quello di promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna e sui modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini.
Infine, Presidente, prima degli impegni finali, ricordo che questo Consiglio regionale nella scorsa legislatura, tramite un progetto dell'Ufficio di Presidenza, su istanza dei delegati della Consulta dei giovani del Piemonte, aveva promosso nelle scuole un corso di educazione sentimentale e affettiva, un progetto pilota che ha riscosso un notevole successo tra i più giovani, oltre 2000 studenti coinvolti nel 2018 e nel 2019, nelle diverse province del Piemonte. Non si trattava di un progetto solo di educazione sessuale, ma di un corso finalizzato ad affrontare nelle classi degli ultimi due anni delle scuole superiori i variegati temi connessi alle relazioni affettive. L'educazione sentimentale all'interno dei contesti scolastici è, peraltro, prevista anche dalla Convenzione di Istanbul, che ho citato prima.
Il Piemonte è stato all'avanguardia su questo tema e quindi noi chiediamo che si possa guardare anche a quell'esperienza nei progetti da mettere in campo nei prossimi mesi.
Concludo, Presidente, impegnando la Giunta regionale a implementare il lavoro di rete.
Con questo documento si chiede alla Giunta di implementare il lavoro di rete, intensificando il raccordo fra servizi sociali, servizi sanitari forze dell'ordine, magistratura e associazioni presenti nel territorio, per svolgere ancora più efficace azione a sostegno delle donne vittime di violenza e delle loro famiglie ad attivarsi per sostenere progetti di educazione affettiva e sentimentale all'interno del mondo della scuola e anche dall'extra scuola, a favorire percorsi per l'indipendenza e l'autonomia delle donne, anche al fine di spezzare il legame di dipendenza finanziaria, ad attivarsi per valorizzare e sostenere ulteriormente, anche dal punto di vista finanziario, l'attività dei consultori, dei centri antiviolenza e delle case rifugio attive sul nostro territorio.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Zambaia.



ZAMBAIA Sarah

Grazie, Presidente.
Intendevo intervenire non solo perché ci tenevo a intervenire su questa tematica sia in quanto donna sia in quanto Consigliera regionale, e mi spiace che, all'alba del 25 novembre, dedichiamo una parte così ristretta dei lavori del Consiglio regionale a un tema così importante.
Come lei ricorderà, Presidente, come si ricorderanno sicuramente i colleghi negli anni precedenti, durante questa legislatura avevo personalmente promosso lo svolgimento di due Consigli regionali aperti proprio su questo tema, che sono stati fatti e che ci hanno aiutato, tra l'altro, a ragionare con le istituzioni dedicate su questo tema sui numeri, per cercare di capire effettivamente dove stiamo sbagliando, perché è la domanda che soprattutto alla luce dei fatti che stanno avvenendo in questi ultimi giorni, forse ci poniamo maggiormente.
Voglio ringraziare innanzitutto i colleghi che hanno depositato questi due importanti ordini del giorno, perché se un ordine del giorno sulla violenza di genere e sui femminicidi lo deposita una Consigliera regionale ha un peso, ma se a depositare un testo del genere sono dei colleghi maschi sicuramente ha un peso diverso, vuol dire che effettivamente è sbagliato demonizzare la figura dell'uomo e lo dico da donna, chiaramente, con tutto il profondo ragionamento che bisognerebbe fare di fronte a un discorso così delicato.
Non mi ripeto sui numeri, numeri che sono stati raccontati sia dal collega Capogruppo Preioni, che ancora ringrazio, come mio Capogruppo, per aver depositato uno dei due testi, come anche i numeri sono stati ben raccontati dal collega Rossi.
Un femminicidio, come abbiamo per l'appunto ascoltato, avviene circa ogni tre giorni: sono numeri allarmanti, lo dico da mamma, lo dico da donna, da giovane donna.
Sono allarmanti, perché viviamo tutti la società al di fuori del nostro lavoro, al di fuori delle mura di questo palazzo e forse tutti, soprattutto noi donne, come madri o come donne, viviamo effettivamente la nostra società con paura. L'abbiamo visto anche nelle tante iniziative di questi giorni come Consiglio regionale e a quelle ancora più numerose, cui stiamo partecipando con le varie amministrazioni comunali sul territorio, dove anche donne giovanissime, ragazze giovanissime semplicemente dicono che tante volte hanno paura ad attraversare la strada che magari è un po' più buia, si sentono perennemente perseguitate o seguite. C'è una percezione dell'insicurezza veramente molto brutta e, quindi, è anche su questo che le istituzioni devono porre al massimo la loro attenzione.
Però, come dicevo prima, Presidente, i ragionamenti sul femminicidio sono molto complessi, molto articolati perché, soprattutto nel 2023, anche se i dati, come abbiamo ascoltato poc'anzi, sono in lievissima diminuzione anche se leggere determinate notizie ci dà perennemente la percezione che invece, questi dati siano in aumento.
Su questo, forse, bisognerebbe fare delle analisi, però voglio un po' concentrarmi, senza dilungarmi più di tanto, prendendo anche un po' le distanze da quello che si sta dicendo in questi giorni, soprattutto in riferimento all'ultimo femminicidio che ha fatto più notizia, quello della giovanissima Giulia Cecchettin, ma in parte anche quello di Annalisa D'Auria (peraltro, nostra concittadina piemontese: era di Alpignano e lavorava a Pianezza, quindi quasi mia concittadina pianezzese), in particolare sull'omicidio di Giulia Cecchettin, su cui c'è stato tantissimo dibattito, oserei dire per fortuna, forse perché si è verificato proprio all'alba del 25 novembre. È chiaro, quindi, che il sentimento sociale sul tema - ripeto, per fortuna - era ed è veramente molto elevato.
Uno dei concetti da cui onestamente mi sento di prendere le distanze è che il femminicidio - e lo dico guardando il collega Rossi, visto che l'ha citato nel suo ordine del giorno - sia banalmente frutto di una cultura patriarcale.
Vorrei invitarvi ad analizzare questa frase. Dire già di per sé che un reato, cioè un femminicidio, è frutto di una cultura, è una cosa grave perché vuole dire che c'è qualcuno che insegna a commettere un reato, in questo caso il femminicidio.
Si è detto che è frutto di una cultura patriarcale, ma sappiamo senza mistero che viviamo all'interno di una Nazione dove c'è un Nord e un Sud che, purtroppo, viaggiano a velocità diverse, e dove anche la cultura è diversa tra Regione e Regione.
Vorrei solo dirvi che tante volte questi femminicidi succedono a casa nostra, in Piemonte, dove la cultura, ve lo posso garantire, è tutt'altro che patriarcale.
Facciamo attenzione a cosa andiamo a insegnare alle nostre giovani e nuovissime generazioni, perché noi genitori potremmo rischiare di raccontare cose sbagliate. Forse, il meccanismo più grave, nel nostro caso anche quello più difficile da modificare e da migliorare, riguarda la corretta dialettica sin dalle giovanissime generazioni. Per questo ho apprezzato il senso degli impegni dell'ordine del giorno del collega Preioni, perché giustamente lui, con il suo ordine del giorno, quindi noi Gruppo Lega, chiediamo alla Giunta regionale di impegnarsi nei confronti del Governo e del Ministro di riferimento per dedicare momenti appositi e ore scolastiche, sin dalla scuola primaria, per insegnare ai bambini cos'è la cultura del rispetto e, in questo caso, la cultura del rispetto di genere.
Il ruolo della scuola è fondamentale. Sì, bisogna partire anche dalle famiglie, ma sappiamo - e guardo l'Assessore Caucino - che purtroppo ci sono famiglie in difficoltà, dal punto di vista educativo, quindi è chiaro che le scuole devono intervenire.
Famiglie e scuole devono vivere in rete, devono vivere interagendo sempre non solo nell'insegnamento di una cultura di questo tipo che, per quel che mi riguarda, è l'unica tipologia di cultura che può avere un senso anche di fronte alla lotta sulla violenza di genere.
È chiaro che dove non arriva la famiglia arriva la scuola e viceversa, ma il ruolo delle famiglie, oltre quello della scuola, è fondamentale.
Ho un bambino di tre anni e le posso garantire, Presidente (lo dicevo prima banalmente al collega Cerutti) che quando mio figlio, involontariamente all'interno della scuola materna dà un pizzicotto a una bimba e non a un bimbo, lo riprendo due volte. Lui oggi non sa cos'è la differenza, avendo tre anni, ma se io mamma glielo insegno sin da oggi, magari quando ne avrà cinque, sei e 15 avrà capito qual è la differenza.
Se non c'è qualcuno che insegna ai bambini più piccoli la cultura di genere e, soprattutto, la cultura del rispetto, che può partire da un innocuo pizzicotto (ovviamente non voglio paragonarlo ai casi di femminicidio, ci mancherebbe altro), si può sfociare effettivamente in una società patologica. Sta a noi ed è l'unica tipologia di cultura che possiamo realmente insegnare. Dopodiché, e concludo Presidente, ci chiediamo sempre dove stiamo sbagliando, perché noi, come Consiglio regionale, tra Consulta femminile, Consulta regionale delle pari opportunità, Comitato regionale per i diritti umani e civili, di cui mi onoro di essere Vicepresidente, da anni dedichiamo la maggior parte delle attività al ruolo della donna, non solo per quanto riguarda la violenza di genere, ma sull'importanza in generale della donna all'interno dei popoli del mondo.
Stiamo facendo tanto (atti d'indirizzo, atti d'impulso legislativo eccetera), ma manca una vera soluzione per risolvere questo cancro che purtroppo, sta infettando in modo sempre più devastante tutte le nostre Regioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Solo due passaggi veloci.
Lo dico con molto rispetto: non comprendo questa difficoltà o questa giustificazione, da parte dei colleghi della maggioranza, di utilizzare drammaticamente il motivo della cultura patriarcale in questa società.
Quella cultura è fondata sul potere dell'uomo. Quello è: il potere del maschio, e non lo dice Diego Sarno, ma la lingua italiana. Chiamatelo in altro modo, ma io sono un po' in difficoltà e davvero non comprendo. Il tema culturale è un tema che arriva da lontano, quindi risulta esattamente dallo stratificarsi di situazioni.
Capisco che si abbia, forse, poca voglia di discutere a quest'ora e dopo un'intera giornata, ma scusate se ho ripreso la parola. Al netto, lo dico veramente con molto rispetto, l'ordine del giorno del primo firmatario è davvero di buone intenzioni, ma non ci sono impegni precisi. Gli interventi dei colleghi della maggioranza sul tema del patriarcato mi mettono un po' in difficoltà se collegati all'ordine del giorno del collega Preioni, che non cita quel termine, però lo ha richiamato nel suo intervento Presidente.
Sono un po' in difficoltà. Davvero non capisco perché si faccia fatica ad ammetterlo: i femminicidi in questo Paese arrivano dalla cultura patriarcale. Punto! Vive intrinsecamente in ognuno di noi, anche nel sottoscritto, una caratteristica umana maschile che deriva dalla cultura di questo Paese. Ci sentiamo illegittimamente quasi superiori; ecco perché, in maniera istintiva, anche i nostri bambini più piccoli e i nostri figli ogni tanto hanno atteggiamenti del genere.
Sconfiggere quella cultura che arriva da lontano è molto difficile, ci dobbiamo impegnare molto di più. Le azioni proposte dal collega Rossi, come l'educazione sentimentale e l'educazione alla sessualità all'interno delle scuole, sono elementi puntuali e precisi, che danno preziosi strumenti. Su questo forse abbiamo, non dico politicamente, una cultura diversa, però io mi prendo questa responsabilità per migliorarla. Gli strumenti indicati nell'ordine del giorno del Consigliere Rossi ci aiuteranno a migliorare questa cultura e ad abolire la cultura patriarcale.
La cultura patriarcale non è l'uomo che protegge la donna, come ha detto il Consigliere Preioni, perché la cultura patriarcale è un'altra cosa.
Potremmo discutere anche rispetto a questa affermazione, ma è un'altra cosa e non lo dico io.
Sono un po' in imbarazzo e in difficoltà rispetto ad alcuni interventi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Allasia, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



ALLASIA Stefano

Ringrazio il mio Capogruppo, che ha colto l'occasione della giornata del 25 novembre e ha voluto formulare un ordine del giorno specifico per sensibilizzare sulla questione del femminicidio, citando alcuni numeri.
Il Consigliere Preioni, con la sua enfasi, sicuramente ha sbagliato i numeri, ma parliamo di una mattanza: in dieci anni, sono state uccise in Italia più di 1300 donne. Un numero considerevole! Dobbiamo pensare ai numeri oggettivi: 103 o 108 vittime donne e 283 uomini.
Tuttavia, questa non è una gara sui numeri di omicidi, ma è una situazione di cui lo Stato italiano ha preso coscienza. Da diverso tempo, si discute e parlo di un cinquantennio, con una valutazione oggettiva e una maggiore sensibilizzazione che c'è stata nel Paese, di un malcostume e di un utilizzo distorto del proprio potere. Nell'ultima settimana si parla solo di patriarcato, parola che fino a dieci giorni fa era sparita, poi - meno male - questa parola è stata riscoperta. Non parliamo di un omicidio dovuto al problema primario del patriarcato, ma il problema è che uccidere una donna è come uccidere qualsiasi altro essere vivente.
Ho due figli e a mio figlio dico "non uccidere le donne, ma semmai di uccidere il tuo compagno di classe". È una battuta, è una cosa che assolutamente non dev'essere fatta, ma ribadisco il concetto che ci deve essere il rispetto verso qualsiasi essere vivente, qualsiasi genere e qualsiasi cosa ci sia su questo pianeta.
Però oggettivamente ci dev'essere la volontà di capire che queste persone sono malate patologiche, hanno dei problemi reali. Si è visto proprio nell'ultimo omicidio commesso nel Veneto, per il modo in cui è stata uccisa la povera Giulia. Anch'io speravo e pensavo che fosse la solita fuga, la cosiddetta "fuitina", come si dice in alcune parti del Paese, ma essendo piemontese, non so se sia questa la pronuncia corretta e me ne scuso. È il "costume" di scappare dalla famiglia per andare a sposarsi. Pensavo e speravo fossero scappati a Venezia, com'era successo qualche mese fa ad altri giovani amanti che si erano rifugiati nella città lagunare.
Invece, purtroppo si è visto che non era quella la vicenda. Si è vista una persona essere pesantemente violenta con la propria ex fidanzata. Si è poi visto che questa persona è scappata per una settimana, ma non oso pensare cosa avesse in testa.
E non è una situazione che riguarda il patriarcato, perché la prima dichiarazione del padre di questa persona - che poi ha ritrattato, perché è pur sempre un padre - è che sperava che il figlio avesse compiuto il gesto del suicidio.
Oggettivamente si ritiene che in quella famiglia non ci fosse stato il malcostume e l'usanza del patriarcato, come in tante parti del nostro Paese.
La legge sul patriarcato è stata abolita nel 1975, mentre quella sul delitto d'onore nel 1981, non nel 1800. Il delitto d'onore è stato abolito quarant'anni fa e prevedeva che, se il delitto fosse stato commesso a causa di una situazione sentimentale, era concesso uno sconto di pena.
Era una situazione di uso e costume normale in alcune parti del nostro Paese, ratificata poi per legge, perché ci si era resi conto che era un uso e costume. Parliamo di questo secolo, perché fino al 1981 era riconosciuto il delitto d'onore.
Da allora a oggi di lavoro se n'è fatto, non si può dire che non si è fatto nulla. Si può fare di più e sicuramente l'impegno che si evince dai due ordini del giorno va oggettivamente in quella direzione.
La scorsa settimana sono stato criticato di aver fotocopiato un ordine del giorno.



(Commenti del Consigliere Rossi)



ALLASIA Stefano

Consigliere Rossi, non è così, perché noi del centrodestra abbiamo una cultura diversa.
Era una battuta e spero mi si permetta di sdrammatizzare su una questione così drammatica come il femminicidio o l'omicidio.
Io sono ben contento di discuterne e ben contento di non votare ad occhi chiusi gli ordini del giorno e di discutere ampiamente, con opinioni e valutazioni sociali e di visione diverse.
È successo altre volte che su temi etici e riguardanti la società non si sia trovata un'intesa tra coalizioni, fra centrodestra e centrosinistra.
Si può essere d'accordo su un emendamento, su una questione economica, su una valutazione di un territorio rispetto ad un altro, per realisticamente, sui modelli della nostra società, c'è un divario (non solo un corridoio) tra la maggioranza e l'opposizione in quest'Aula.
Dobbiamo renderci conto che il nostro territorio, sia in Piemonte sia in tutta Italia, ha una lunga storia. Il Governo ha voluto creare il "femminicidio", che è una puntualizzazione dell'omicidio e, nel caso di un omicidio perpetrato verso una donna, ci sono delle aggravanti aggiuntive.
Non contenti, in Piemonte già da tempo.
Ben vengano progettualità che sono state utilizzate nella scorsa legislatura per provare a modificare la cultura del nostro territorio.
Cultura che noi cerchiamo di difendere, mentre qualcun altro cerca di allargare, con evidenti problemi. Non entro nel merito sul numero che viene citato statisticamente né su chi ha fatto qualche cosa, perché continuano a rimanere omicidi.
Ho apprezzato l'intervento del collega Rossi, che culturalmente ha specificato le motivazioni per cui a volte ci sono degli omicidi nel nostro territorio, senza mai citare benissimo il nome e cognome, aggirando l'ostacolo.
Non è questa la questione. La questione è che ci sono due ordini del giorno che cerchiamo di approvare e di discutere apertamente con le giuste differenziazioni. Se ci fossero stati dieci o venti ordini del giorno penso che potevano essere tutti accettati e approvati da quest'Aula. Il punto è cercare di tenere viva l'attenzione sulla problematica.
Purtroppo, è una problematica che negli ultimi anni è aumentata perch ripeto, 1300 femminicidi in dieci anni è un numero elevatissimo. Anche nel nostro territorio piemontese, se seguiamo la cronaca di queste giornate continuano a esserci donne sfregiate dall'acido, violentate, perseguitate.
Si è creata tutta una serie di condizioni e di leggi ad hoc per cercare di tutelare l'essere umano, qualsiasi esso sia, quindi, in una situazione specifica, come può essere quella della donna, che viene considerata la parte più fragile.
Anche se dal mio punto di vista personale e culturalmente, come piemontese non lo è, perché, a casa mia, non voglio dire che comanda la moglie, ma avendo io l'ultima parola, perché ho diritto di avere l'ultima parola, che è "come vuoi tu", perché oggettivamente bisogna essere corretti.
I miei genitori non mi hanno insegnato il patriarcato, perché se alla buonanima di mio padre fosse stato chiesto cos'è il patriarcato, penso che non avrebbe saputo descriverlo; sapeva cos'era, ma non l'avrebbe sicuramente saputo descrivere, perché non lo conosceva, come non conosceva il delitto d'onore.
Ahimè, purtroppo ci sono ancora alcune famiglie in cui vige ancora questa modalità, che dobbiamo estirpare; dobbiamo insegnarlo all'interno delle scuole, all'interno delle famiglie e dare l'opportunità di uscire dalla condizione di un pensiero ristretto. Penso che gli uomini, le donne o qualsiasi altro genere dev'essere considerato, deve avere rispetto sempre in tutte le occasioni e in tutte le modalità.
Pertanto, spero che il nostro ordine del giorno sia condiviso; alcuni colleghi della minoranza lo hanno definito un discreto, non dico buono perché non mi permetterei, ma un discreto ordine del giorno, però dobbiamo essere corretti e reali, perché dobbiamo richiamare l'attenzione sulla problematica.
Noi, come istituzioni, possiamo aiutare a sensibilizzare le parti; creare le condizioni in tutte le situazioni possibili che possiamo avere nel sistema scolastico, all'interno dei consultori, all'interno del sistema.
Ci prenderemo, come Ufficio di Presidenza, e vedo qui presente qualcuno dell'Ufficio di Presidenza, di rivalutare e rivedere il progetto che nel 2017-2018 .



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



ALLASIA Stefano

Adesso concludo. Mi scuso, perché non mi sono reso conto che il tempo era passato.
Valuteremo in Ufficio di Presidenza di riprendere la progettualità dell'Ufficio di Presidenza della scorsa legislatura, quando c'era il Presidente Chiamparino, per rivalutare la proposta sull'educazione sessuale all'interno delle scuole, rimodulandola all'attualità, perché dobbiamo essere corretti verso la nostra cultura.
Ricordo all'epoca.



PRESIDENTE

Le chiedo di chiudere.



ALLASIA Stefano

Può essere anche un errore della mia memoria, ma mi pare che quel progetto qualche discussione l'avesse creata anche all'interno dell'allora maggioranza, l'attuale minoranza, però si va avanti. Ora si vuole portare avanti una proposta e chiedo al Presidente di portarla in esame al prossimo Ufficio di Presidenza.
Grazie e auguro a tutti una buona votazione e una buona serata.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Gavazza come Consigliere.



GAVAZZA Gianluca

Grazie, Presidente.
Siamo qui in Aula a discutere uno dei problemi più gravi che attanaglia la nostra società.
Vedete, ragazzi, il primo femminicidio che conosco io è avvenuto nel 1968 la ragazza si chiamava Maria Teresa Novara. Vi invito tutti ad andare a leggere la storia di questa ragazza, anzi, bambina, tolta dai suoi affetti rapita, tenuta prigioniera, con tutto quello che poi è stato.
Alla fine, venne liberata dopo circa otto mesi e il sistema, da ambo le parti, ha avuto il coraggio di criticarla e di nominarla in modi non consoni a una bambina che per otto mesi è stata prigioniera di bruti e loschi personaggi. Vedete, 55 anni dopo, avrei voluto sicuramente vivere altri momenti; purtroppo, siamo di nuovo lì punto e a capo.
Questa volta, è una mia idea, ma penso che questo ragazzo e questa ragazza.
Lui ci ha lasciati tutti un po' increduli. Io, che sono figlio di una donna, fratello di una donna, marito di una donna e papà di una donna (non ho una nipote femmina, ahimè), mi sento molto vicino a questi casi di cui mi carico, perché sono dentro di me tutte le volte che succedono.
Proprio nella valutazione di questo caso che abbiamo visto, questo ragazzo che abbiamo visto in queste foto, cosa ha fatto? Cosa ha studiato? Cosa faceva? La famiglia? Il mostro è intorno a noi. C'è una frase che dice che i mostri non nascono si creano.
Mi unisco a quello che avete detto tutti voi: dobbiamo fare in modo di non creare più mostri. Questo è il problema; il problema di questi ragazzi che oggi hanno 20, 30 o quarant'anni (ma anche nostro) che devono lasciare ai loro figli un mondo migliore, soprattutto nei rapporti tra le persone.
Ieri c'è un evento qui fuori, ma se anche sulle piccole cose continuiamo a dividerci, vincerà il male. Ieri c'è chi si è segnato una riga, chi due chi non le ha fatte come il sottoscritto, chi ha fatto foto solo con uomini, chi le ha fatte solo con donne.
Ragazzi, se continuiamo su questa strada, non andiamo da nessuna parte! Sono d'accordo con chi è intervenuto prima di me: sono stati espressi motivi nobili e idee da tenere presente tutti i giorni. Un uomo ha paura che una donna lo possa prendere in giro; una donna ha paura di un uomo che possa ucciderla. Oggi siamo arrivati a questo punto ed è veramente deleterio. Siamo alla fine del genere umano.
Quando arriviamo a questi punti, è tutto da rivedere. Come? Non lo so posso dare un mio parere: tutti i giorni, tutti noi, dobbiamo fare un pezzo. Ieri ho messo un fazzoletto rosso perché era il 25 novembre, ma tutti i giorni dovremmo mettere un fazzoletto con una punta di rosso.
Questa punta è quella che deve ricordare a tutti quanti cosa dobbiamo fare e come dobbiamo comportarci.
Sono sposato da 37 anni con una donna che mi sopporta. Sono stato fortunato? Sì, perché ho avuto tutte donne, iniziando da mia madre, che mi hanno educato a come stare al mondo vicino a una donna. Penso di avere acquisito questo insegnamento perché io, Gianluca Gavazza, non mi sono mai permesso di alzare le mani su una donna. Mai! Mai! E ho vissuto, rispetto a molti di voi, tempi dove queste cose erano abbastanza usuali. Le ho anche viste e un giorno pensavo: magari lo farò anch'io. No, perché l'educazione mia e quello che avevo dentro mi hanno portato a non farlo.
Pertanto, tutti insieme - uomini, donne, madri, sorelle, padri - dobbiamo lavorare per questa punta di rosso. Se tutti i giorni faremo un pezzettino lasceremo ai nostri figli, ai nostri nipoti e a chi verrà, un mondo migliore.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Caucino; ne ha facoltà.



CAUCINO Chiara, Assessore alle pari opportunità

Avete suscitato in me un po' di riflessioni.
Stiamo vivendo in una società in continua evoluzione, per cui non sono completamente d'accordo con chi, in quest'Aula, sta sostenendo che questa società patriarcale è ancora viva tra di noi. Non lo credo, non lo credo più. Credo che lo fosse, forse, diverso tempo fa, ma ormai la donna, da tanti anni, è uscita da una dimensione del privato per catapultarsi in una dimensione pubblica.
Accadde nella Prima Guerra mondiale, tra il 1914 e il 1918, quando gli uomini andarono al fronte a combattere e lasciarono a casa le donne. In quella situazione, qualcuno doveva portare avanti le botteghe, lavorare nei campi, lavorare nelle aziende e nelle fabbriche. Le donne scesero in campo in tutti i sensi: andarono ad arare, a coltivare, diventarono artigiane impararono il lavoro dei propri coniugi e andarono nelle fabbriche a fare le operaie. Forse, per la prima volta nella storia, quella guerra davvero diede una chance alle donne, che uscirono dalla dimensione privata per essere improvvisamente catapultate nella dimensione pubblica. Da lì non si tornò più indietro, anche quando gli uomini ritornarono vivi dalla guerra.
Questo vuole dire che la società evolve necessariamente e lo sta facendo ancora oggi. Forse oggi siamo in una situazione molto delicata in cui l'uomo dovrebbe acquisire la forza di avere al proprio fianco una donna che vale, che si sente valorizzata anche dal proprio uomo.
Siamo davvero sicuri che, invece, oggi non stiamo attraversando un momento storico in cui queste evidenze costanti e quotidiane ci rimandano a un uomo fragile? Un uomo che non è capace a lasciar andare? Un uomo che non sa gestire il sentimento della rabbia, della collera, del possesso e della gelosia nei confronti di una donna che non è più in grado di definire e di valutare come oggetto? Forse è questo il problema. Il problema è educativo come ben diceva la Consigliera Canalis e come ben diceva il Consigliere Gavazza. È un problema di educazione.
Oggi in Regione Piemonte abbiamo tutti gli strumenti per salvaguardare, per accompagnare e aiutare le donne vittime di violenza. Abbiamo 81 sportelli abbiamo 13 case rifugio, abbiamo 12 centri antiviolenza: siamo tra le migliori Regioni sotto questo profilo, eppure abbiamo ancora eventi tragici perché dobbiamo puntare all'educazione. È fondamentale che soprattutto i figli maschi vengano educati al rispetto, perché la fragilità oggi è nel maschio; ripeto, è nel maschio la fragilità. Chi insegna a gestire il sentimento della rabbia, del possesso e il sentimento della collera? I genitori, la mamma, il papà, attraverso un buon esempio e la scuola attraverso modelli e stili educativi.
Noi ci stiamo già muovendo e ci siamo mossi in questi anni affinché anche la scuola e la famiglia potessero, in qualche modo, essere in grado di veicolare stili educativi sani. Lo stiamo facendo con un bellissimo progetto che è terminato da poco, che ha coinvolto migliaia di famiglie piemontesi e che ha coinvolto i 53 centri per le famiglie; lo stiamo facendo in questo momento, fino a maggio del prossimo anno, con il coinvolgimento di 70 classi e di 1500 studenti.
Stiamo addirittura utilizzando i cani per veicolare un rapporto sano sia nei confronti degli animali, ma anche nei confronti dei pari perché la relazione, in un momento dove ovviamente i social e tutto quello che è virtuale la fa da padrone, la relazione è in difficoltà, soprattutto nei nostri giovani, dove non c'è più l'abitudine al raffronto personale e diretto, al confronto anche nei sentimenti, ma si opera attraverso i canali social. Anche questo è un problema oggi. Il rapporto, il voler bene trasmettere lealtà, amore e compassione, mettersi al posto dell'altro per patire quello che l'altro potrebbe percepire. Tutti questi sono concetti che vogliamo e stiamo veicolando attraverso la scuola e attraverso corsi di buona genitorialità.
Di cose ne stiamo davvero facendo e penso che tutto quello che voi avete suggerito sia assolutamente da condividere. Siamo davvero sulla buona strada ma, ripeto, la chiave sta nell'educazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Caucino.
Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Sarno ne ha facoltà.



SARNO Diego

Gli ultimi interventi, Presidente, almeno per me, non mi hanno aiutato a sciogliere alcuni dubbi sostanziali del ragionamento, non tanto per il contenuto dell'ordine del giorno. Alcune considerazioni molto veloci.
Scusate se riprendo la parola, ma voglio giustificare e raccontare il perché di una scelta.
Negare il patriarcato è il problema fondamentale su questo tema.
Assessore Caucino, lei lo ha definito in maniera diversa, ha parlato di fragilità e ha fatto degli esempi, ma quello che lei ha descritto ha un nome particolare. Quelle cose - non lo dice il Consigliere Diego Sarno, ma docenti universitari, psicologi, chi ha una professionalità e una formazione rispetto a questo tema - derivano dalla cultura patriarcale. Il problema del patriarcato si rifà, ad esempio, all'ultima ricerca ISTAT secondo cui per quattro uomini su dieci, è colpa delle donne.
Certo, abbiamo fatto dei passi in avanti e ci mancherebbe, ma se ancora oggi sono quattro su dieci e c'è una difficoltà a comprendere è perch quella cultura sta continuando ad esistere; magari non è maggioritaria, ma per me lo è ancora.
Questo è il tema e chiamare le cose in maniera diversa non ci aiuta a fare le azioni che servono, perché vorrei andare a dire all'educazione sentimentale che si andasse a raccontare questo, non solo nelle scuole, ma anche dentro i percorsi con le famiglie e con le parrocchie, perché è questo uno dei problemi fondamentali. E non lo dice solo un Consigliere di opposizione, ma lo dicono tutti gli studi. Quella ricerca dell'ISTAT insieme ai pareri di psicologi, raccontano che quella definizione e quel pensiero arriva dalla cultura patriarcale, non da altro.
Non so se ho sbagliato, ma non ho capito cosa ha detto il Presidente Allasia quando parlava dell'origine dell'omicidio. Non voglio dire altro perché non l'ha detto.
Visto che credo che la maggioranza non abbia i numeri e visto che dobbiamo votare due ordini del giorno, ho fatto queste affermazioni perché, lo dico con molto rispetto e serenità, non avrei voluto votare l'ordine del giorno del collega Preioni.
Però, se non lo voto, non contribuisco a dare il numero che la maggioranza non ha e, quindi, darò voto di presenza. E darò presenza per questo motivo e non per le cose scritte in quell'ordine del giorno, ma per il dibattito che c'è stato.
Credo che negare il patriarcato come problema sia un errore e lo dico con grande rispetto. In quest'Aula abbiamo una responsabilità per quello che votiamo e quindi, nel rispetto personale, darò la presenza - una posizione assolutamente personale, perché non ci siamo confrontati come Gruppo - in fase di votazione dell'ordine del giorno Preioni per garantire l'approvazione dell'ordine del giorno stesso e per garantire la possibilità di votare anche quello presentato dal collega Rossi.
Ho motivato perché esprimo voto di presenza rispetto alla discussione che c'è stata in Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1720, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Annullo la votazione per sopravvenuti problemi tecnici e ne dispongo la ripetizione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1720, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con la votazione dell'ordine n. 1728, con il parere favorevole della Giunta.
La parola al Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Sono tra quelli ormai più anziani in quest'Aula, almeno di vita amministrativa, politica e, in questo caso, legislativa, ma mi è chiaro dalle parole dette che non c'è certezza rispetto a un voto unanime su quest'ordine del giorno.
Se mi sbaglio, però, fate dei cenni, cioè se votate a favore, la piantiamo lì. Se votate a favore.
Il tema è quello della violenza sulle donne, non è altro.
Se votiamo tutti questo documento, evito di chiedere l'appello nominale, di anticipare comunicati stampa, di dire che.



PRESIDENTE

Sospendo i lavori per due minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.31, riprende alle ore 18.38)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1728, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mi pare ci sia l'accordo per sospendere i lavori, per cui ci riaggiorniamo martedì mattina alle ore 10 con la nuova convocazione.
Buona serata a tutti.



(La seduta termina alle ore 18.39)



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