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Dettaglio seduta n.279 del 22/11/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(I lavori iniziano alle ore 10.26)


Argomento: Pari opportunità

Commemorazione - 25 novembre: Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi e colleghe.
In quest'Aula, prima di iniziare i lavori, vogliamo celebrare la prossima "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne": quest'oggi siamo tutti emotivamente ancora più coinvolti e scossi dopo l'ultimo dramma che ha visto l'uccisione della giovane Giulia Cecchettin.
Purtroppo, continuiamo ad assistere inermi ad un'escalation di violenza e scia di morte che pare non avere mai fine.
Ritengo sia giunto il momento di una profonda riflessione e di un impegno concreto, senza ipocrisia, da parte di tutti gli attori coinvolti.
Le notizie di violenza, molestie e discriminazioni di genere sono allarmanti e richiedono un intervento urgente a diversi livelli.
Da gennaio a ottobre 2023 sono 131 gli arresti per violenza di genere effettuati dalla Polizia di Stato solo nella provincia di Torino: 19 casi di violenza sessuale, 71 casi di maltrattamenti in famiglia, 41 casi di stalking.
È evidente, però, a mio avviso, che l'educazione, anche quella sentimentale, fondamentale per promuovere il rispetto reciproco e prevenire comportamenti violenti, non può essere affidata e demandata esclusivamente alle istituzioni scolastiche.
Credo fermamente che sia necessario un coinvolgimento attivo sia a livello individuale che familiare per creare le basi di una società più consapevole e rispettosa. In questo contesto, le istituzioni devono svolgere un ruolo più ampio, non possono più limitarsi ad inasprire le pene o condannare fatti di cronaca.
È essenziale adottare strategie preventive come programmi educativi che promuovano la consapevolezza di genere e il rispetto fin dalle prime fasi della formazione.
Non possiamo ignorare il ruolo cruciale della famiglia nell'educazione dei giovani. Un impegno collettivo per promuovere valori di rispetto e parità di genere deve essere una priorità: è evidente che più di qualcosa non sta funzionando, che stiamo sbagliando, che la società che stiamo costruendo presenta più di qualche crepa.
Tutti dobbiamo prendere parte a questo processo di cambiamento culturale affinché ciascuno di noi si assuma la responsabilità di contribuire alla costruzione di un ambiente sicuro e rispettoso per tutti, indipendentemente dal genere.
Solo attraverso un impegno congiunto e una presa di coscienza diffusa possiamo sperare di porre fine a questa ondata di violenza e costruire una società più equa e giusta.
Non possiamo poi ignorare la questione della percezione distorta della libertà e dei suoi limiti nei rapporti interpersonali.
La libertà è un principio fondamentale, ma è cruciale comprendere che essa non dovrebbe tradursi in superficialità di pensiero e di comportamenti; al contrario, va accompagnata da una responsabilità verso sé stessi e verso gli altri.
Abbiamo il dovere di insegnare ai giovani e ricordare a noi adulti che la libertà non significa ignorare o dimenticare i valori fondamentali che regolano le relazioni umane: rapporti che dovrebbero essere vissuti in armonia con il rispetto reciproco, la comprensione e la ragionevolezza delle conseguenze delle proprie azioni.
La libertà non implica l'assenza di limiti o la negazione del diritto di dire e accettare un "no". I giovani e gli adulti devono imparare che rispettare i confini altrui è parte integrante di una relazione sana e rispettosa.
La consapevolezza di quando dire "no" e la capacità di accettare un "no" sono aspetti essenziali della maturità emotiva e della costruzione di relazioni solide e non malate.
In memoria di ogni donna, moglie figlia, lavoratrice, mamma, fidanzata cui è stata soffocata la dignità, spenta la libertà, uccisa la vita, vi chiedo di rispettare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di riprendere la seduta, invito tutti i Consiglieri presenti a fare un gesto simbolico: prendete un rossetto e tracciate sul vostro volto un segno rosso in faccia per solidarietà a chi non ce l'ha fatta; per dare un aiuto e un sostegno reale; per far sì che quello che noi diciamo sia utilizzato al meglio e possa essere rappresentato con gesti semplici, come quello di segnarsi in modo indelebile il volto, per essere più vicino a chi ha sofferto e alle famiglie.
Grazie dell'impegno, grazie del pensiero che avete avuto per fare in modo che questo momento possa essere dedicato a chi non ce l'ha fatta.
Invito tutti a prendere in mano il cartello con l'hashtag "Non crederci" per fare una foto che faremo in aula con tutti i Consiglieri.
La seduta è sospesa.



(I lavori sono sospesi alle ore 10.33)



(Alle ore 10.43 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta di trenta minuti)



(La seduta inizia alle ore 11.33)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Giaccone, Lanzo Leone Nicco, Nicotra, Riva Vercellotti e Ruzzola. Il numero legale pertanto è 21.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1719 inerente a "Misure per aumentare la consapevolezza sul mutismo selettivo", per migliorare il sostegno ai bambini che presentano questo disturbo e alle loro famiglie.
Abbiamo avuto la possibilità di audire realtà associative che si occupano di questo disturbo, che è in aumento. Abbiamo potuto conoscere quali erano le preoccupazioni e, nel caso, mettere in campo delle azioni utili a contrastare, a prevenire e comunque a formare ed informare su questo tipo di problematica, che può essere tranquillamente affrontata, mentre talvolta viene confusa con l'autismo piuttosto che con altri ritardi cognitivi.
Pertanto, chiedo l'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n.
1719.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
La mia è una richiesta di informativa. Oggi pomeriggio, a Roma, al Ministero, i rappresentanti sindacali della Lear incontreranno il Ministro sul tema della loro vertenza. La Regione sarà presente, anche supportata dai due ordini del giorno votati in maniera unitaria la settimana scorsa.
Credo che sarebbe opportuna, visto che il Consiglio si protrae anche nella giornata di domani, un'informativa dell'Assessora al lavoro, Chiorino sulle risultanze dell'incontro odierno. Mi sembra che, peraltro, ci sia anche un'altra informativa in sospeso, sulla quale l'Assessora aveva dato la disponibilità a rispondere.
Oltre a questo, colgo l'occasione per segnalare come, in realtà, oltre all'informativa puntuale sulla situazione, avremmo l'esigenza di un'attenzione più generale, anche da parte del Presidente Cirio, su quello che sta succedendo nel sistema industriale, quantomeno della provincia di Torino. È di ieri l'annuncio da parte della Te Connectivity (l'ex Tyco di Collegno) dell'esubero di 220 operai e lavoratori, che proprio oggi sono in sciopero. Ieri hanno avuto un incontro all'Unione industriale, ma credo che anche loro chiederanno un'attenzione e un incontro al Consiglio regionale.
Peraltro, abbiamo saputo che il 6 dicembre ci sarà l'incontro nazionale con Stellantis. Questa è nuovamente l'occasione per sapere dal Presidente Cirio e dagli Assessori competenti, se Stellantis sta rispondendo. Visto che non ci è dato modo di conoscere il protocollo tra azienda e istituzioni vorremmo almeno sapere dalle nostre istituzioni se Stellantis sta rispondendo, sta tenendo fede agli impegni presi con quel protocollo del settembre 2022 e quale azione può intraprendere per sostenere il sistema industriale del nostro territorio.
Quindi, la richiesta di informativa parte da un resoconto più puntuale su ciò che avverrà oggi al Ministero, ma credo che possa essere anche l'occasione per un'attenzione più generalizzata su una situazione sempre più preoccupante, per i posti di lavoro e per l'economia del nostro territorio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questa mattina ho depositato un ordine del giorno (n. 1724) condiviso e sottoscritto anche dal Vicepresidente Valle, dopo l'audizione che si è tenuta in VI Commissione dell'Istituto "8 marzo" relativamente al tema del dimensionamento. L'ordine del giorno, in realtà, è un po' più ampio, perch riguarda, in generale, il tema del dimensionamento anche riferito ad altri istituti della nostra Regione.
Il titolo è "Garantire il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche autonome della Regione per assicurare miglior funzionamento e qualità dell'offerta formativa". È un tema che abbiamo già posto in Commissione e che speriamo di approfondire con la presenza dell'Assessore Chiorino in una prossima occasione, ma vorremmo portarlo anche all'attenzione dell'Aula e della Giunta, che potrà poi interloquire successivamente con i soggetti competenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Nello scorso Consiglio regionale, l'intesa con la Giunta (un'intesa da lei promossa) è stata quella di un'informativa oggi sulla crisi della siderurgia in Italia, in particolare negli stabilimenti piemontesi ex Ilva (Novi Ligure e Racconigi e anche l'indotto). Noi ci aspettiamo l'informativa oggi, perché l'intesa era quella.
Lo dico subito: se non dovesse avvenire, ho pronto il comunicato stampa da inviare a tutti i mezzi di informazione. Venerdì mattina sarò con i lavoratori dell'ex Ilva di Novi Ligure e, nel caso in cui la Giunta decidesse questa mattina di non intervenire in Aula e non aprire una discussione con un'informativa su quella crisi, dirò loro che il partito della Premier e questa maggioranza non hanno intenzione di occuparsi del destino dei lavoratori in Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno a mia prima firma "Condanna delle violenze ed intolleranza politica da parte di alcuni gruppi studenteschi contro alcune istituzioni regionali".



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Dato che si appresta ad arrivare la Giornata contro la violenza sulle donne e stamattina è anche una testimonianza di quanto fatto, c'è un nostro ordine del giorno (il n. 1718), ma penso ce ne siano altri. Chiedo che si possano discutere nella giornata odierna, anche se c'è una sessione importante di bilancio. Il tema è importantissimo ed è assolutamente bipartisan, di chiunque abbia a cuore il problema e sia una persona di buon senso.
Chiediamo dunque di trovare un momento nella giornata odierna per discutere gli ordini del giorno sulla violenza sulle donne, anche perché quello di domani è l'ultimo Consiglio utile prima della giornata commemorativa, che deve fare riflettere tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
È stato richiesto l'inserimento dei seguenti ordini del giorno: il n. 1719 del Consigliere Magliano, il n. 1724 della Consigliera Frediani, il n. 1718 del Consigliere Bongiovanni e il n. 1720 del Consigliere Preioni.
Chiedo se ci sono contrari.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo ai Capigruppo di trovare un'intesa per discutere alcuni atti d'indirizzo, come è stato richiesto anche dal Consigliere Preioni, come quello contro il femminicidio, in occasione della giornata di commemorazione.
Poi sono state richieste due informative: quella già richiesta dal Consigliere Ravetti sulla crisi dell'ex ILVA di Novi. Inoltre, anche quella della Consigliera Accossato sulla LEAR di Grugliasco da parte della Giunta.
Non so se la Giunta intende intervenire.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa al Consigliere Ravetti, perché il tema è assolutamente importante e su questo non ci sono dubbi, però oggi l'Assessore è a Roma, a seguito della questione LEAR e di altre questioni aperte; credo che sia con il Ministro Urso.
Personalmente, tuttavia, non mi sento oggi di dare una comunicazione su questo tema; le chiedo, se può, di aspettare domani, perché credo che l'Assessore sarà in Aula. Ora non so dirle con precisione cosa posso fare.
Certamente il tema è per noi importante, come anche per l'Assessore.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo solo a commento dell'intervento dell'Assessore, per dire che attendiamo domani l'informativa dell'Assessore competente.



PRESIDENTE

Grazie.
Come ha detto l'Assessore Tronzano, ci sono le condizioni per trattare le due informative con l'Assessore competente nella giornata di domani.
Se non ci sono altre richieste sull'ordine lavori, possiamo approvare l'attuale convocazione con le modifiche effettuate e l'inserimento degli ordini del giorno.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Giaccone, Lanzo Leone Nicco, Nicotra, Riva Vercellotti e Ruzzola. Il numero legale pertanto è 21.
b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 07/11/2023 e 14/11/2023.
b) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 16 novembre 2023, ha esaminato le seguenti leggi regionali e ne ha deliberato la non impugnativa: Legge regionale 19 settembre 2023, n. 19 "Norme in materia di cure sanitarie domiciliari fuori regione" Legge regionale 29 settembre 2023, n. 21 "Autorizzazione al finanziamento di spese di progettazione di edilizia sanitaria. Anno 2023" Legge regionale 6 ottobre 2023, n. 23 "Disposizioni per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio geologico" Legge regionale 6 ottobre 2023, n. 25 "Intervento urgente a tutela del trasporto pubblico".
c) Approvazione processi verbali precedenti sedute Comunico che sono stati approvati i processi verbali del 24/10/2023 e 31/10/2023.
Se non ci sono interventi sulle comunicazioni che ho effettuato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Volevo complimentarmi con gli Uffici legislativi della Commissione di Palazzo Lascaris e della Regione per il passaggio positivo avuto insieme al Ministero sulla legge n. 19 "Cure domiciliari fuori Regione", perché, se non fosse stata trattata in maniera esaustiva e completa, come è stato fatto, rischiava di avere delle critiche; essendo stata fatta un'analisi molto approfondita è stata evitata un'impugnativa, ma soprattutto si è portata avanti la legge prodotta da questo Consiglio regionale, affinch possa essere anche di esempio per le altre Regioni.
Credo questo sia un punto importante per tutti coloro che ci hanno creduto un ringraziamento particolare va agli uffici che ci hanno lavorato.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altri interventi, procediamo con il prossimo punto all'o.d.g.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione, il 21 novembre 2023.
Comunico che, al momento, sul provvedimento sono stati presentati 2.952 emendamenti e che gli stessi, per comodità, saranno resi disponibili per la consultazione sul disco condiviso denominato "emendamenti", al quale sono abilitati tutti i membri della Giunta e del Consiglio regionale.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Cane, che ha facoltà di intervenire.



CANE Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
È mia particolare soddisfazione poter relazionare la variazione di bilancio di previsione finanziaria 2023-2025 alla fine della legislatura, così come avevo fatto proprio all'inizio di questa legislatura.
Andrò a descrivere i 31 articoli, ma in apertura mi preme ringraziare tutta la Giunta per il prezioso lavoro effettuato e, in particolar modo, il lavoro effettuato dall'Assessore al bilancio Andrea Tronzano.
Come ho già anticipato, il provvedimento licenziato dalla I Commissione si compone di 31 articoli che andrò ad illustrare; 31 articoli in cui risalta il fatto che è stata considerata una grande varietà di temi che vanno a impattare sulla cittadinanza piemontese nel suo complesso.
Inizio dall'articolo 1, in cui si parla di agevolazioni in materia di IRAP per gli enti del Terzo settore, in particolare, dell'azzeramento dell'aliquota per le organizzazioni che si occupano esclusivamente di assistenza educativa, sociale e sanitaria; si tratta di una riduzione dell'aliquota che passa dal 3,90% al 2,90% per tutte le altre ONLUS.
Inoltre, la riduzione dell'aliquota dal 3,90% all'1,90% per le cooperative sociali.
Con la riforma del Terzo Settore e l'istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), l'iscrizione a tale registro consente di acquisire la qualifica di Enti del Terzo Settore o, a seconda dei casi quelle specifiche di Organizzazioni di Volontariato (ODV), Associazione di promozione sociale (APS), Ente filantropico, Rete Associativa.
La data finale per l'iscrizione delle ONLUS al registro è subordinata al ricevimento dell'Autorizzazione del regime fiscale prevista dal Codice del Terzo settore, che dovrà essere rilasciata dalla Commissione europea.
Le ONLUS avranno la possibilità di richiedere la loro iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore entro il 31 marzo dell'anno successivo al rilascio dell'Autorizzazione della Commissione europea.
Il presente articolo, quindi, è volto a mantenere l'agevolazione, senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, affinché gli Enti del Terzo settore che svolgono tali funzioni possano applicare un'aliquota pari a zero, indipendentemente dalla sezione di iscrizione al Registro Unico.
Con l'articolo 2 si va a toccare un tema molto attuale: l'ecologia, le emissioni inquinanti, quindi anche la fiscalità. Questa disposizione ha il fine di incentivare l'utilizzo dei veicoli ecologici. Andiamo dunque a introdurre un'ulteriore agevolazione per i veicoli che, al termine dell'esenzione quinquennale, avrebbero dovuto pagare la tassa automobilistica in misura ridotta, se dotati di impianti GPL o metano sin dall'origine, prevedendo, per questa tipologia di veicoli, l'esenzione del pagamento della tassa automobilistica per il solo anno 2024. Inoltre, per i veicoli ibridi (benzina-elettrici) con potenza inferiore ai 100 chilowatt che dopo l'esenzione quinquennale avrebbero dovuto pagare il bollo per intero, viene introdotta una riduzione della tassa automobilistica pari al 50%.
Il presente articolo, inoltre, prevede di adeguare la normativa agevolatoria attualmente in essere, inerente alle disposizioni per la tassa automobilistica alla riforma del Terzo Settore, eliminando l'esclusivo riferimento ai Registri regionali del volontariato, superato dall'evoluzione normativa nazionale.
La suddetta iniziativa comporta oneri per l'esercizio finanziario 2024 a carico della Regione stimati in euro 9,2 milioni, alla cui copertura si provvede mediante pari stanziamento di spesa nel capitolo non impegnabile denominato "Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale".
Arriviamo all'articolo 3, che fa riferimento a un'iniziativa per la sicurezza stradale e la formazione in materia di guida sicura per i neopatentati che abbiano conseguito la patente di guida di tipo B oltre il 1° gennaio 2019, allo scopo di stabilire l'agevolazione massima concedibile a favore di coloro che intenderanno aderire a tale iniziativa, nella misura del 75% del costo di partecipazione a persona, con il limite massimo di 50 euro.
L'articolo 4 riguarda gli ambulatori e i veterinari sociali.
Gli Ambulatori Veterinari Sociali (AVS) fanno parte di un'iniziativa regionale innovativa, molto comunicata negli scorsi mesi, avviata nell'anno 2023, attivati dalle varie ASL. A regime realizzano una copertura su tutte le 12 Aziende Sanitarie Locali piemontesi, con lo scopo di garantire, a favore degli animali d'affezione detenuti dagli utenti in carico al sistema dei servizi sociali comunali, prestazioni sanitarie base gratuite quali: l'identificazione dell'animale, la visita clinica, eventuali prelievi e le vaccinazioni.
Per la contribuzione delle spese relative al consolidamento e alla conduzione degli Ambulatori veterinari sociali è previsto uno stanziamento annuale pari a euro 120.000,00.
All'articolo 5 si parla del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Ovviamente perseguiamo la finalità del Salone internazionale, come una delle eccellenze del nostro territorio. Al fine di rafforzare la collaborazione con altri soggetti pubblici e privati nella realizzazione dell'iniziativa, la Regione Piemonte ha approvato, per il biennio 2022 2023, un apposito Accordo con il Comune di Torino, la Fondazione Circolo dei Lettori e l'Associazione Culturale "Torino, la città del libro". Data la proficua collaborazione intercorsa con questi partners, è in previsione il rinnovo di questo Accordo, che è in scadenza al 31 dicembre di quest'anno. Per il biennio 2024-2025, quindi, si dedicherà uno stanziamento pari a 1 milione e 300 mila euro.
L' articolo 6 riguarda interventi urgenti in materia di diritto allo studio universitario. Per estendere gli interventi previsti per il medesimo periodo 2023-2024 si dispone l'erogazione di risorse in favore dell'EDISU rispettivamente, per l'annualità in corso, 13 milioni di euro e, per il prossimo anno, 10 milioni di euro.
Nell'articolo 7 (non per svalutare i precedenti articoli, ma è un articolo che mi sta particolarmente a cuore) si parla di montagna, ovvero contributi per l'acquisto di attrezzature e mezzi d'opera per l'attività di sgombero neve e antighiaccio nelle aree montane. Già lo scorso anno, con la legge n. 18, era stato previsto uno stanziamento pari a 400 mila euro per l'acquisto di mezzi d'opera e attrezzature per lo sgombero di neve in favore dei nostri comuni. Successivamente, attraverso la legge di approvazione del bilancio 2023-2025, sono state stanziate risorse pari ad euro 900 mila, sempre per l'acquisto di mezzi d'opera per lo sgombero della neve, da parte di Comunità montane e Consorzi di enti locali.
Al fine di finanziare lo scorrimento delle graduatorie precedentemente approvate, questo articolo dispone lo spostamento delle somme della stessa entità stanziate sul nuovo capitolo, creato con la previsione di includervi i Comuni montani.
Nell'articolo 8 si parla del finanziamento LIFE NatConnect2030 nell'ambito del Programma per l'ambiente e l'azione per il clima LIFE-2022 allo scopo di sostenere il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione europea in materia di natura e biodiversità, attuando programmi d'azione coerenti negli Stati membri, al fine di integrare tali obiettivi e priorità in altre politiche e strumenti di finanziamento.
Principali obiettivi (leggo testualmente): "Consolidare un sistema di gestione integrata della rete N2000, per garantire gli obiettivi di conservazione delle direttive Habitat e Uccelli, migliorando la coerenza della rete nel contesto transregionale del Nord Italia". Tornando ancora agli obiettivi e alle priorità, vado a citare: ripristino di habitat e specie; rafforzamento dei corridoi ecologici lungo il fiume Po; aumento della resilienza degli ecosistemi chiave per l'adattamento ai cambiamenti climatici; creazione di un sistema coordinato ed individuazione precoce gestione e controllo delle specie esotiche invasive. Prevede, inoltre attività di comunicazione multi target e multilivello, volte a consolidare la prevenzione, a rafforzare l'efficacia del progetto, a rafforzare l'efficacia degli interventi e garantire una governance solida ed esperta.
Prevede, infine, una durata di nove anni, a partire dal 1° gennaio 2024.
Per l'esercizio 2024, la quota di compartecipazione a carico della Regione è pari a 34.292,80 euro, mentre per il 2025 è pari a 108.909,60 euro.
Un altro articolo che segnalo di particolare rilievo, anche per la storia del nostro Piemonte, è l'organizzazione della Grande partenza - sottolineo Grande partenza - del Giro d'Italia 2024. A distanza di 75 anni esatti dal disastro aereo che costò la vita ai campionissimi del Grande Torino, il Giro d'Italia, questa famosissima manifestazione che appartiene a tutto il nostro Paese, avverrà con tre tappe di grande rilievo. Si partirà il 4 maggio da Venaria Reale a Torino, passando dai territori della collina di Superga. L'articolo consente la tempestiva programmazione delle risorse di spesa necessarie all'organizzazione di tale evento, prevedendo risorse pari a circa 8 milioni di euro, suddivisi in 4 milioni di euro nel 2024 e 4 milioni di euro nel 2025.
L'articolo 10 riguarda un altro tema molto attuale: la peste suina africana. Con il fine di mantenere le opere già realizzate dalla struttura commissariale per gli interventi legati alla PSA, pur restando le stesse di proprietà di tale struttura, il rilevante e perdurante interesse regionale in ordine al contenimento dell'epidemia rende indispensabile anticipare le spese necessarie a garantire le funzionalità delle opere già realizzate attraverso l'attività di monitoraggio. A livello normativo e contabile, il presente intervento si rende necessario a causa della modifica del soggetto beneficiario e dei relativi livelli, dal terzo al quinto, del correlato Piano dei conti integrato, di cui all'articolo 4 del decreto legislativo 118/ 2011.
L'articolo 11 (Restituzioni di debiti da Società di committenza Regione Piemonte S.p.A.). Per consentire la realizzazione degli interventi di viabilità affidati a SCR Piemonte, la Regione trasferisce a SCR Piemonte le risorse occorrenti per il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui contratti dalla stessa SCR e autorizzati preventivamente dalla Regione.
Considerando che SCR Piemonte ha trasmesso il prospetto di dettaglio e di rimodulazione delle risorse delle disponibilità occorrenti alla Regione Piemonte, si rende necessario aggiornare l'importo pari ad euro 107.866.309,82 in euro 109.667.430,40 con un conseguente incremento di circa euro 1.801.120,58.
L'articolo 12 (Realizzazione e mantenimento del sistema informatico per la gestione in via telematica della Carta d'esercizio e dell'Attestazione annuale, di cui alla legge regionale 28/99).
L'articolo 13 (Biblioteca virtuale per la Salute del Piemonte). La biblioteca virtuale ha avviato la sua attività nell'anno 2009 e, con successivi interventi, si è data sostenibilità all'istituto che ha dato avvio all'accentramento degli acquisti, aspetto che ha permesso il dimezzamento della spesa sostenuta per le risorse. In questo caso, occorre destinare risorse aggiuntive annualmente quantificate in euro 100.000,00 per compensare l'aumento degli accessi su base annuale.
L'articolo 14 (Modifiche all'articolo 6 della legge 23/2023) tratta del contributo regionale una tantum all'Ente Parco nazionale della Val Grande.
Articolo 15 (Sostituzione allegato A della legge regionale 21/2023), al fine di correggere un mero errore materiale.
Articolo 16 (Modifiche alla legge regionale 19/2023).
Articolo 17 (Modifiche all'articolo 6 della legge 18/2022). L'integrazione del presente articolo è finalizzata all'adozione del Piano finanziario indicativo degli interventi a titolarità regionale, previsti nel complemento di sviluppo rurale.
Articolo 18 (Abrogazione dell'articolo 12 della legge 18/2022).
Articolo 19 (Modifica all'articolo 14, comma 3, della legge regionale 6/2022). Ricordiamo che la Regione Piemonte, il 28 maggio dello scorso anno, aveva organizzato a Torino la prima Giornata regionale del gioco libero all'aperto, a cui hanno aderito circa 80 Comuni del territorio piemontese. In questo caso, si è ritenuto necessario incrementare di 10.000,00 euro annui la dotazione finanziaria destinata alla realizzazione di tale iniziativa, arrivando alla cifra di euro 30.000,00 annui, a partire dall'annualità 2024.
Articolo 20 (Modifiche all'articolo 26 della legge regionale 11/2018). In sintesi, con l'entrata in vigore della legge regionale 3/2023, è stato erroneamente abrogato il comma 3 del citato articolo 26 della legge 11/2018. Il suddetto comma 3 emanava i requisiti richiesti dagli enti ed istituti culturali, ovvero aver svolto servizio e attività di rilevante valore scientifico e culturale da tre anni; provvedere alla conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio e delle attrezzature idonee allo svolgimento della propria attività presso una sede adeguata; possedere conservare e valorizzare patrimoni bibliotecari; garantire un'ampia utenza alle iniziative intraprese ed assicurare l'accessibilità pubblica al patrimonio posseduto ai servizi culturali offerti.
L'articolo 21 riguarda le start up. Si tratta di ampliare le modalità di supporto alle imprese innovative piemontesi nella loro fase di start up.
Articolo 22 (Contributo regionale ai "World Skate Games 2024"), ovvero i mondiali di hockey su pista della Federazione Italiana Sport Rotellistici.
Articolo 23 (Ristoro danni a privati a seguito di eventi calamitosi). In Piemonte, i dati relativi alle variabili climatiche dimostrano come, in larga misura, il territorio sia molto esposto a livello di vulnerabilità ai disastri naturali; quindi l'articolo stabilisce che la concessione di contributi è subordinata alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e avviene nei limiti delle disponibilità di bilancio.
Articolo 24 (Riqualificazione del comprensorio Pecetto-Burky-Belvedere Rosareccio). Concede un contributo straordinario di euro 400,000,00, da erogare previa stipula di apposito accordo di programma e parliamo del progetto di fattibilità.
Articolo 25 (Centri High performance learning). Il contributo è finalizzato a sostenere la diffusione, su tutto il territorio, di adeguate metodologie e luoghi, anche fisici, a disposizione della comunità educante e delle famiglie.



PRESIDENTE

Consigliere Cane, ha già sforato di tre minuti.



CANE Andrea, relatore

Concludo velocemente con l'articolo 26 (Ambulatori sociali di oculistica) l'articolo 27 (Progetto MIGRALP); articolo 28 (Realizzazione e manutenzione del monumento in ricordo delle vittime dell'Heysel) e gli articoli 29, 30 e 31 che riguardano rispettivamente la variazione allo stato di previsione norma finanziaria e dichiarazione d'urgenza.
Visto il parere espresso dal Consiglio delle Autonomie locali e dalla I Commissione, in qualità di relatore di maggioranza sono ad esprimere a nome di tutta la maggioranza un parere positivo e invitare l'Assemblea ad approvare il disegno di legge n. 289 "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025".



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Sarno sull'ordine dei lavori, ha ora la parola il Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio, relatore di minoranza

Grazie, Presidente.
Come Gruppo e come relatore di minoranza intervengo, sottolineando alcuni aspetti su cui interviene questo bilancio.
Come ben diceva il collega precedentemente, si è voluti intervenire su questa problematica legata agli ETS, cioè agli Enti del Terzo Settore. In questo momento abbiamo una normativa legata alle Onlus che rischiava di danneggiare la condizione che vivono queste ultime, cioè un'esenzione dall'IRAP, la tassa legata alle attività produttive, e quindi dal costo del lavoro che le Onlus debbono affrontare.
Di fatto, l'intervento ha recepito in parte le richieste che, come minoranza, avevamo posto, in particolare quella di provare a immaginare un'esenzione totale, almeno per una parte degli ETS; pensiamo al mondo del volontariato e a quelle realtà che non sono nelle disponibilità di fatturare e quindi di vendere o somministrare prodotti.
Questo sarà uno dei punti di un ordine del giorno da programmare. Abbiamo fatto anche un lavoro con gli uffici: la spesa non è enorme, ma sarebbe un bel segnale da dare ad un mondo che rappresenta in alcuni settori cruciali la seconda o la terza gamba del nostro welfare.
Comunque, si è corso ai ripari, perché rischiavamo di trovarci con queste realtà associative che sono in attesa di avere una risposta dall'Unione Europea, ma che dovranno poi optare e scegliere di quale struttura giuridica dotarsi, quindi o organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale o fondazione filantropica o cooperativa sociale oppure tutte le altre fattispecie che il decreto legislativo n. 117/2017 ha codificato.
Sarebbe un passo avanti e su questo potremmo seguire l'esempio di altre Regioni che hanno trovato le risorse per garantire l'esenzione IRAP ad un'area più vasta, quindi a più soggetti legati al mondo degli enti del terzo settore.
Ci aspettavamo su questo bilancio, visto che si è voluto intervenire anche sulla sanità, un'attenzione legata a quello che per noi rappresenta un dramma vero, legato anche al dato demografico, cioè il dato della cronicità. Sempre di più, grazie alla medicina e alle competenze dei nostri professionisti, riusciamo ad allungare la vita dei cittadini piemontesi e in alcuni casi, anche a renderla più accettabile e più vivibile. Il tema della cronicità e della domiciliarità e lo sviluppo potente di un impatto vero della telemedicina poteva trovare maggior sostegno e maggiori risorse.
La stessa cosa - l'abbiamo voluto sottolineare in Commissione - vale per tutto quel mondo delle malattie rare, che rare non sono più, ma che rendono davvero difficile la vita di alcune centinaia di cittadini e cittadine piemontesi.
Abbiamo presentato un ordine del giorno per rafforzare tutto il concetto legato ai PEBA, cioè ai Piani dell'eliminazione delle barriere architettoniche, perché immaginiamo che una Regione accessibile e i nostri Comuni accessibili per le persone con disabilità siano decisamente più comodi per la mobilità sia delle persone anziane sia delle mamme con i passeggini. Quindi, l'idea di mettere più risorse non è soltanto per avere la possibilità di intervenire strutturalmente, ma anche e soprattutto per attuare un cambio di mentalità. Noi oggi dobbiamo mettere queste risorse, a volte anche su lavori di urbanistica o lavori fatti dagli enti pubblici in anni recenti. Ciò è per sottolineare che quando si va a progettare, non si tiene conto fino in fondo delle esigenze delle persone con disabilità.
Nello stesso tempo, notiamo che vi è ancora una mancanza importante riguardo a ciò che possiamo definire il diritto allo studio all'interno delle scuole statali: manca quasi mezzo milione di euro per colmare completamente la graduatoria dei voucher iscrizione e frequenza. Su questo tema, c'è un nostro ordine del giorno per chiedere alla Giunta di fare un ulteriore sforzo, come peraltro abbiamo chiesto in questi quattro anni di legislatura, durante i quali si è riusciti a scalare completamente la graduatoria.
Abbiamo notato un incremento per quanto riguarda la cultura e le risorse legate al mondo culturale. Ci pare un'attenzione da dare a un comparto che non si occupa esclusivamente di valorizzare nuove attività culturali, ma che ha al suo interno centinaia e centinaia di lavoratori. Si tratta di un imprinting dato da questa Giunta rispetto ad un mondo che, evidentemente rappresenta in modo importante un pilastro del nostro sentire comune e della Regione Piemonte, perché siamo un'eccellenza. Quando si investe sui grandi eventi - anche quelli sportivi, come quello che si è appena concluso dimostrare di avere un'attenzione all'indotto culturale ci pare assolutamente necessario.
Per quanto riguarda le misure dal punto di vista del cambiamento climatico è opportuno cercare di agevolare il più possibile coloro che hanno fatto scelte di mobilità, acquistando autoveicoli con alimentazione diversa dalla benzina e dal diesel. Certamente apre scenari importanti, perché è una misura che dovremo capire come sostenere e sviluppare in futuro.
Stiamo facendo un lavoro anche legato ai nostri ordini del giorno e ci auguriamo che, all'interno delle risorse che l'Assessore ha stanziato per le leggi del Consiglio regionale, possano trovare spazio risorse che noi come Gruppo, abbiamo chiesto per una legge, che è approdata in Commissione legata alle truffe affettive e all'utilizzo delle nuove tecnologie e che rappresenta un dramma importante da questo punto di vista.
Ci auguriamo che parte delle risorse che l'Assessore ha inserito in questo bilancio sulle leggi del Consiglio possano essere dedicate anche a questo problema, che è ormai una piaga; lo dico a maggior ragione, legandomi alla settimana che stiamo vivendo e a tutto ciò che stiamo mettendo in campo per il contrasto efficace alla violenza sulle donne. Questi sono gli appunti che pensiamo di fare a questo bilancio.
È evidente che è un bilancio di fine mandato, che cerca di tenere conto delle istanze che sono arrivate. Avremmo potuto fare di più, ma ci auguriamo che i risparmi che l'Assessore ci ha illustrato in Commissione legati al tema della competitività, possano trovare forza ed energia nell'anno a venire. Mai come oggi abbiamo bisogno di sostenere le nostre imprese che si sfidano su un campo globale e devono tenere conto del cambiamento climatico e della conseguente transizione ecologica sostenibile; al tempo stesso, devono essere sostenute per far diventare la nostra Regione un polo d'eccellenza almeno su due o tre assi che noi individuiamo come prioritari.
Mi riferisco al mondo dell'aerospazio e dello sviluppo tecnologico: un primato che questa Regione ha e che sta provando a riavere, non solo dal punto di vista della coscienza, ma anche degli investimenti; una sanità che non sia solo la risposta ai bisogni sanitari dei piemontesi, ma che cerchi anche di vivere punti di eccellenza (questa è stata la nostra sanità).
Mentre dobbiamo fare ogni sforzo possibile per ridurre le liste d'attesa ci pare opportuno anche lavorare sull'idea di Città della Salute e della Scienza, che possa essere attrattiva per tutti coloro che investono all'interno del mondo sanitario, come peraltro era stata pensata in origine.
Inoltre c'è il tema dell'Università, che è un vero motore, un vero volano per l'attrazione di giovani studenti universitari che poi, tendenzialmente provano a cercare lavoro qui; sono talenti che noi formiamo nelle nostre Università e che possono diventare talenti per sé stessi, ma anche per il nostro sistema produttivo.
Questi erano alcuni degli appunti e segnalazioni che volevamo fare al bilancio, perché ci pare opportuno, mai come oggi, utilizzare le risorse non a pioggia, ma cercando di investire su alcuni settori in maniera prevalente, proprio per dare un'identità non solo politica, ma anche economica e strutturale alla nostra Regione.
Grazie, Presidente; io ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno, relatore di minoranza.



SARNO Diego, relatore

Grazie, Presidente.
Intanto, vorrei far notare che, anche se è stato utilizzato più tempo del dovuto, come sempre, purtroppo, dai banchi della maggioranza c'è stata una semplice lettura degli articoli. Non è certo assolutamente grave, per quando si avvia una discussione politica e non soltanto tecnica o di rendiconto, quando si avvia una discussione politica in Aula, se non interviene l'Assessore perché interviene il relatore di maggioranza, mi sarei aspettato una valutazione politica a 360 gradi e non un elenco puntuale di numeri, perché penso che la discussione debba essere affrontata a livello politico. Se non la facciamo qui in Aula, non capisco dove possiamo farla. Poi, magari, leggiamo i commenti più o meno interessanti sui giornali.
Questo è un dispiacere perché, come sempre in questi quattro anni, abbiamo visto poco la valorizzazione dell'Aula e del ruolo, tra l'altro principale e fondamentale sul bilancio, dell'Aula e dei Consiglieri, in particolare quelli di maggioranza. Me ne dispiace, perché quando si deve attivare un confronto, seppure le cose siano già decise, se c'è una verità nel dibattito in Aula, le discussioni si ascoltano; io ho ascoltato l'intervento del Consigliere Cane, seppure sia stata una semplice lettura così come ho ascoltato l'intervento del collega Magliano: sicuramente, ci sono delle differenze.
Di certo, in questo momento, respingiamo l'invito del Consigliere Cane a votare favorevolmente a questo provvedimento, a meno che non ci facciate cambiare idea per delle modifiche che avverranno o che potrebbero avvenire sulle tabelle economiche, che però, Presidente, alle spalle hanno una valutazione politica.
Da questo punto di vista, la prima osservazione è che non si fa una valutazione solo sulla variazione di bilancio. Le nostre valutazioni e i nostri interventi partiranno non soltanto dai quattro anni del vostro governo (ormai cinque), ma dal bilancio 2023. Questa è una variazione alle prime scelte fatte nel bilancio previsionale 2023.
Il primo dato politico è che alcuni errori che avevate fatto nel bilancio previsionale continuate a farli anche in questa variazione.
Prima di parlare degli errori - perché ci siamo messi a studiare, per capire e valutare puntualmente, seppur non conoscendo il disegno complessivo, quelle che erano alcune poste di questa variazione - partiamo dalle cose che crediamo positive, perché alcune cose positive ci sono e saremmo disonesti, da un punto di vista intellettuale e politico, dire che siamo contrari. Si sarebbe potuto fare meglio? Forse sì, ma non siamo contrari.
Mi riferisco al tema dell'agevolazione IRAP per il terzo settore; il tema della sicurezza stradale sui neopensionati; gli ambulatori veterinari sociali, seppure su quello c'è una comunicazione forse un po' esagerata però è utile. Io sono stato a due inaugurazioni e alcune cose si possono fare anche meglio, però su quello, almeno, non c'è una contrarietà. E ancora: il Salone del Libro; la copertura (nostra battaglia da sempre) delle borse di studio universitarie al 100%: sostanzialmente, siamo l'unica Regione che continua, grazie alla scelta della precedente Giunta Chiamparino che avete mantenuto, a dare la copertura del 100%; infine, il ristoro dei danni ungulati, anche quello un elemento positivo. Punto.
Gli elementi positivi sono questi; almeno, nella nostra valutazione sono questi.
Ci sono, invece, alcuni elementi su cui alcuni colleghi interverranno, dove la scelta può essere anche interessante e positiva, ma non ci convince la dotazione economica oppure non capiamo fino in fondo il metodo, che cosa andiamo davvero a fare. Penso al tema della peste suina: molto bene un milione e mezzo sulla manutenzione, ma per cosa? Come? In che modo? Credo che su questo alcuni colleghi, in particolare il collega Ravetti, porranno alcune attenzioni nel loro intervento.
Il fondo della morosità incolpevole sul tema delle case popolari: bene i 2 milioni, ma avete fatto un'analisi dei reali bisogni e, soprattutto, dei reali bisogni dei Comuni? Per legge, a un certo punto, nelle morosità incolpevoli deve intervenire il Comune, ma sulla questione, a una richiesta un'interrogazione e un ordine del giorno - la risposta dell'Assessora Caucino è stata negativa, da un punto di vista politico, perché ci ha semplicemente detto che le dinamiche di quando interviene il Comune, "sono cose che si vedranno loro". No. Se la Regione è tale, cioè titolare del coordinamento di alcune funzioni e di alcune politiche, a quel punto l'Assessore doveva intervenire.
Sono stati stanziati 2 milioni, ma noi abbiamo presentato un emendamento in cui ne chiedevamo 5, perché, rispetto ai dati di nostra conoscenza, richiesti alle ATC e ai Comuni, occorrono più risorse per non mandare in difficoltà il Comune. Voi state facendo una manovra e una variazione di bilancio di 150 milioni circa, non la state facendo da 10 o 20 milioni, quindi i soldi ci sono: l'importante è spenderli e usarli nel modo corretto. Ecco perché non comprendo la valutazione politica complessiva. Nell'intervento del Consigliere Cane non si è evidenziato; in alcuni interventi dell'Assessore Tronzano in Commissione su alcune cose sì ma in generale il disegno complessivo di come lascerete la Regione dopo l'attivazione del bilancio 2023, ad esempio sulla morosità incolpevole, non ci convince.
Non ci convince in quel modo, non che non ci convince il fatto di mettere 2 milioni, ci mancherebbe altro, perché le risorse sono troppo poche e il metodo è sbagliato, perché dovevate andare più incontro al metodo e all'analisi, soprattutto di quando dovrebbero intervenire i Comuni.
Sul tema della cultura, l'ho detto in Commissione come Vicepresidente ma voglio ribadirlo anche adesso, in questa variazione avete aggiunto 4 milioni e 9 sulle convenzioni (quindi una continuità) e 446 mila euro su bandi annuali, che anche quello ha una continuità.
L'ho detto chiaramente: sul tema della cultura, questa maggioranza non ha preso parte a nessuna decisione nuova, a nessuna politica nuova, a nessuna innovazione, magari anche contraria alle opposizioni. Non avete fatto nulla di nuovo e di diverso: avete confermato quello capitato nei cinque anni precedenti, come se, in questi cinque anni, l'Assessorato alla cultura e la Giunta regionale, sulla cultura, fossero stati dei buoni gestori. In alcuni casi meno male, viste alcune scelte che avete fatto: così non avete fatto danni; però, c'è un tema di impronta politica.
Ripeto: forse meno male che non l'avete fatto (magari lo vedremo negli ultimi atti), ma l'unica novità che avete portato sul tema culturale è che i bandi, oggi, vengono assegnati in maniera triennale. Tuttavia, è una scelta - lo chiedo ai colleghi che c'erano nei cinque anni precedenti - che arriva dal passato, grazie a un lavoro di squadra e di coordinato con i tavoli della cultura, il Comitato Emergenza Cultura e tutto il tema degli Stati Generali della cultura. Sono tavoli, chiedo conferma anche alla collega Frediani, di cui da tempo non ho più avuto comunicazione e convocazione. Quella programmazione è sostanzialmente assente; è assente quell'innovazione. Quindi va bene: cosa dobbiamo dirvi? 4 milioni e 9 (quasi 500 mila) vanno bene, ma state coprendo e consolidando una politica del passato. Molto bene: ci state dando ragione.
Quello che avete previsto, secondo il nostro punto di vista, l'avete previsto male. Sul trasporto pubblico locale inserite risorse, anche importanti, per fare la quotidiana manutenzione. Ma in questi anni c'è stato un intervento sull'acquisto di nuovi treni - non con soldi del passato, con soldi nuovi e freschi - come scelte reali della maggioranza? Vediamo che sul TPL questo non c'è. Noi abbiamo provato a depositare un emendamento sul tema, anche solo per stimolare una discussione all'interno di quest'Aula, sperando che quest'Aula abbia ancora il compito di provare a modificare ciò che le arriva.
Sul bollo va bene, incentiviamo, ma l'esenzione ai bolli auto lo facciamo per dire ai piemontesi: "Comprate le macchine a metano, comprate le macchine a GPL, comprate le macchine ibride e non vi facciamo pagare una tassa". Se così è, in termini di ambiente, nel provvedimento, per le ibride, c'è un'esenzione al 50%: forse perché sono troppo poche? E allora da un punto di vista di consenso politico, è un rischio calcolato? È interessante che oggi voi abbiate previsto l'esenzione del bollo auto annuale e capisco anche il perché, politicamente: se mia mamma dovesse ricevere una lettera targata Regione Piemonte, se la lettera arriva nel 2024, forse qualche arrabbiatura in più con questo Governo regionale ce l'avremmo.
Se aveste avuto il coraggio di fare una scelta realmente impegnata sul tema dell'ambiente, il bollo avrebbe avuto risorse già oggi per i tre anni con una scelta puntuale di indirizzo politico molto chiaro. Anzi, avrei dato un incentivo in più, non solo all'esenzione totale delle ibride, ma soprattutto all'incentivo di nuove auto ibride, che in parte ci sono, ma non credo grazie a risorse regionali. Su questo abbiamo presentato emendamenti, proprio per provare a costruire un'operazione economica che dia ai piemontesi l'idea che nei prossimi anni ci sia questa volontà.
Il tema dei mutui e dell'edilizia sanitaria è un tema molto grande che negli ultimi quattro minuti che mi spettano, non riesco ad affrontare, per c'è una verità: le notizie stampa e i primi progetti dicono che avete sbagliato i tempi e alcune scelte di localizzazione, perché quei tempi sbagliati e quelle scelte di localizzazione sbagliate stanno producendo maggiori costi, al netto dei maggiori costi sul tema delle materie prime. È stato certificato, per diverse localizzazioni, che avete sbagliato. Non lo dice l'opposizione: lo dicono gli studi tecnici rispetto a quegli studi che state mettendo in piedi.
Ultime tre annotazioni su cosa non esiste in questa variazione, che per noi è il punto focale su cui abbiamo presentato molti emendamenti e su cui vorremmo una risposta da parte della Giunta (sono in particolare due più una terza).
La prima riguarda il dare risorse immediate oggi, senza aspettare il Governo o altro, su due temi, in particolare. Il primo tema riguarda il cosiddetto voucher scuola.
Nell'ultima DGR che avete pubblicato, dai bandi si evince che sul tema libri di testo e trasporti in questo momento ci sono 60.800 famiglie ripeto, 60.800 famiglie - idonee per reddito che non riceveranno il contributo di voucher trasporti e libri. Non lo ricevono, sono fuori, non ci sono risorse, non avete stanziato risorse.
Sul voucher iscrizione, dove avete messo proporzionalmente più impegno sulle scuole pubbliche paritarie e dove noi vi abbiamo anche dato una mano oggi ci sono 412 famiglie idonee, ma non hanno la copertura finanziaria non hanno il contributo. Su questo abbiamo depositato quattro emendamenti.
Su 150 milioni, ad oggi, voi non avete trovato nessuna risorsa per coprire quelle due esigenze. Zero; non un milione, due milioni o tre milioni: zero.
In questo momento, nessuna risorsa; poi, se poi arriva qualcosa all'ultimo minuto, siamo contenti, ci darete ragione e noi lo speriamo.
La nostra visione politica, a differenza vostra, è che ci sono alcune tematiche che vanno a incidere immediatamente nel portafoglio delle famiglie che hanno più difficoltà, perché le famiglie che non hanno difficoltà non avrebbero richiesto quei voucher. Ci sono famiglie che hanno delle difficoltà oggi, non fra sei mesi o un anno. Così come per le RSA: "rinvio della decisione", abbiamo letto sui giornali (ma su questo concluderò gli ultimi 10 secondi). Sulle rette sociali noi abbiamo stanziato 5 milioni di euro - la collega Canalis interverrà per dare più forza a questo mio breve intervento, più generale - ma su 150 milioni di variazione, zero. Perché aspettiamo il Governo? Il Presidente Cirio sui giornali oggi invoca la pax sanitaria: bello, molto intelligente e molto furbo da un punto di vista politico. Lo dico da tempo: ormai il Presidente Cirio ha la predisposizione - ci fosse ancora Publitalia 80 - ad essere il primo riferimento della strategia di marketing, di venditore di belle notizie o forse finte belle notizie. Non invoco la pax sanitaria se non sono in difficoltà sul tema della sanità o sul tema delle RSA, ma metto sul tavolo i medici, gli infermieri, i sindacati e gli operatori sanitari, per dire che cosa ho intenzione di fare per dare dignità a quel lavoro, per dare dignità alle persone che richiedono un intervento sanitario e per ridurre davvero, e non per finta le liste d'attesa. E non lo faccio solo sulla sanità privata; ad esempio per il pronto soccorso di Carmagnola, si è detto "lo riapriamo", ma lo riapriamo con la sanità privata, con l'intervento finto di Azienda Zero. La pax sanitaria è una presa in giro molto furba da parte del Presidente Cirio.
Questa è la vostra visione politica su cui noi continueremo a batterci seppure sia difficile far comprendere ai piemontesi il vero collegamento tra la sanità e le scelte di questa Giunta, per me irresponsabile anche nella comunicazione. Le dichiarazioni del Presidente Cirio sui giornali dimostra che siete in difficoltà sul tema della sanità, e lo sapete. Il Presidente Cirio, che è bravo a vendere notizie finte, forse riesce a mettere tutti d'accordo. Tuttavia l'appello che rivolgo ai media è di raccontare esattamente quello che sta capitando e di dire esattamente che quella impostazione politica è sbagliata.
Ecco perché noi abbiamo presentato degli emendamenti costruttivi e speriamo che la Giunta, in queste giornate di Aula, ci possa dare qualche risposta su alcuni temi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
La parola alla relatrice di minoranza, Consigliera Frediani.
FREDIANI Francesca (fuori microfono) L'Assessore Tronzano non è presente.



PRESIDENTE

Torna subito. Sospendo alcuni minuti la seduta per questioni tecniche.
La seduta è sospesa



(La seduta, sospesa alle ore 12.33, riprende alle ore 12.36)



PRESIDENTE

Ha ora la parola la relatrice di minoranza, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca, relatrice

Grazie, Presidente.
Sono già intervenuti i colleghi in modo esaustivo, quindi mi limito a ribadire principalmente i punti fermi che, in questi anni, abbiamo cercato di portare avanti nella nostra attività emendativa. L'Assessore conosce bene la mia ostinazione nel proporre il tema dei voucher: infatti mi ha già anticipato prima ancora che lo dicessi. È un tema che abbiamo riproposto durante il confronto in Commissione e anche attraverso la presentazione di un emendamento che chiede la copertura totale dei voucher destinati a libri, trasporti e al Piano Offerta Formativa; ciò fermo restando che, come abbiamo sempre detto, entrambe le graduatorie dovrebbero essere interamente coperte, perché, all'interno della graduatoria "iscrizione e frequenza" sono presenti anche delle famiglie che non hanno alternative. Parliamo di famiglie che vivono in Comuni più piccoli, dove non è presente un'alternativa alla possibilità di iscrizione alla scuola paritaria.
Per questo motivo, e anche perché la legge riconosce il ruolo delle scuole paritarie nella nostra società, chiediamo la completa copertura di entrambe le graduatorie per quanto riguarda i libri, i trasporti e il Piano Offerta Formativa, che per noi rimane ovviamente l'obiettivo primario, in quanto si parla di scuola dell'obbligo. Riteniamo assolutamente inaccettabile che alcune famiglie debbano sostenere delle spese che incidono pesantemente sul bilancio familiare per acquistare dei libri di testo, per consentire ai figli di raggiungere gli istituti e di partecipare alle attività formative integrative.
Colgo anche l'occasione per segnalare, riferendomi ai libri di testo, che le nostre scuole stentano un po' ad avviare delle sperimentazioni, ad esempio per ridurre l'impatto della spesa dei libri di testo, magari avvalendosi di testi digitali o di testi disponibili su piattaforme informatiche. Sempre di più vediamo comparire sul nostro territorio degli istituti che vorrebbero avviare delle iniziative, come ad esempio la scuola Dada.
L'abbiamo visto anche nel confronto con l'Istituto "8 marzo" che ho citato ad inizio della seduta di stamattina, che è un istituto di Settimo che vorrebbe avviare questo tipo di sperimentazione. Ho presente anche la realtà del Comune di Condove in cui vivo, dove alcune scuole medie (per usare un termine demodé) vorrebbero avviare questo tipo di sperimentazione.
Hanno però difficoltà a trovare le risorse, perché sono sperimentazioni che richiedono investimenti iniziali particolarmente impegnativi per un istituto di dimensioni medio-piccole, come ad esempio gli armadietti.
Il modello Dada (per chi non lo conoscesse) prevede che i ragazzi ruotino nell'istituto e che ogni insegnante abbia un suo ambiente di apprendimento più adatto alla trasmissione dei contenuti e che, quindi, i ragazzi girino tra le aule. Questo consente anche ai docenti di organizzare meglio la lezione e la formazione. Richiamo l'attenzione su questo tema che riproporrò con un ordine del giorno nelle prossime giornate.
L'altro tema che ho portato all'attenzione durante il confronto in Commissione è quello della psicologia scolastica. Abbiamo approvato in questa legislatura, precisamente nel giugno scorso, la legge n. 9/2023 che introduce la figura dello psicologo scolastico; mi rendo conto che i tempi di attuazione possano essere lunghi per via dei vari regolamenti e dell'istituzione dei vari soggetti previsti dalla legge.
Proprio in questi giorni si è fatto più volte appello alla necessità di introdurre negli istituti delle figure specializzate per affrontare certe tematiche, anche rispetto al controllo della violenza e alla difficoltà di interazione fra i ragazzi. Quindi, è un elemento riconosciuto, un tema rispetto al quale c'è stata trasversalità e la legge è stata approvata anche con il contributo dei colleghi della maggioranza.
Però segnalo che, in un momento in cui ci rendiamo conto che il disagio tra i giovani è crescente, sentiamo dire da alcuni istituti che non si riescono ad avviare gli sportelli perché mancano le risorse. Pare, infatti, che la DGR emanata durante il periodo COVID non sia più finanziata o comunque non più attiva.
È un tema che ho già portato in discussione ieri, perché vorremmo che ci fosse una disponibilità di fondi, ma che soprattutto le scuole sapessero come muoversi, perché si fa anche fatica a capire chi siano i referenti. La legge interveniva proprio in questo senso, cioè per stabilire, attraverso dei protocolli, quali siano i soggetti che devono interagire tra loro per mettere in piedi questo servizio di psicologia scolastica.
Questo, al di là del finanziamento della legge, è un altro tema che era partito con un finanziamento ridotto, proprio perché si parlava di una sperimentazione iniziale. Però, credo che siamo in una situazione di emergenza che è sotto gli occhi di tutti. Pertanto, oltre ad un incremento di fondi sulla legge, sarebbe necessario strutturare anche un servizio, in modo da dare delle risposte rapide e certe agli istituti che cercano di mettere in piedi un servizio da garantire agli studenti e al personale come la legge prevede.
Un altro tema collegato ai voucher e al sostegno psicologico ai ragazzi è quello del sostegno alle famiglie. Famiglia è un termine un po' abusato anche dal Governo nazionale. Sembra che sia un tema centrale, però in realtà di politiche concrete, purtroppo, se ne vedono poche, a partire dai tempi di conciliazione tra vita e lavoro, che andrebbero gestiti in modo più efficace anche nell'ambito della stessa istituzione regionale, quindi attraverso lo smart working, attraverso dei servizi. Più volte ho fatto notare che al Grattacielo, nonostante ci siano degli spazi enormi, non sia previsto un asilo nido. È una cosa che avevo già fatto notare all'Assessore Reschigna nella precedente legislatura e, purtroppo, non c'è stato modo di trovare degli spazi, ma confido ancora nella possibilità di ricavare un'area a disposizione dei dipendenti e non solo, anche della comunità che vive intorno alla struttura regionale. Sullo smart working credo che sia necessario un impegno maggiore perché, quando si parla di conciliazione questo è il primo strumento sul quale, soprattutto l'ente pubblico dovrebbe puntare, anche per dare il buon esempio.
Al di là di questo, parliamo di sostegno alle famiglie, anche dal punto di vista economico. Ho depositato un atto di indirizzo già qualche settimana fa e chiederò di collegarlo alla discussione che è in corso in Aula, per cercare di istituire una misura di sostegno al reddito, considerato che è stato declassato, o comunque eliminato, il sostegno dato dal reddito di cittadinanza in un momento in cui, come sappiamo, sul nostro territorio sono presenti delle crisi aziendali piuttosto pesanti e, purtroppo, non saranno le ultime che andremo ad incontrare in questi ultimi mesi di legislatura. Credo che una misura regionale di sostegno al reddito vada studiata e vada implementata per dare un immediato supporto alle famiglie che rischiano di trovarsi senza ammortizzatori sociali e senza una prospettiva di reinserimento lavorativo.
Quindi, alla fine della discussione sulla variazione di bilancio chieder di collegare questo atto di indirizzo.
Nell'articolato della variazione che stiamo esaminando si parla di trasporti. Purtroppo, credo che ci sia un problema di politiche concrete sui trasporti, al di là dell'acquisto di nuovi treni, sulle tariffe. Sono tariffe che diventano veramente inaccessibili e molto spesso fanno propendere per l'uso del mezzo privato; noi stiamo dando agevolazioni rispetto ai veicoli, rispetto al fatto di utilizzare un mezzo meno inquinante. Credo che la politica dovrebbe indirizzarsi maggiormente verso il sostegno al trasporto pubblico e dare degli sgravi o comunque delle possibilità di accesso ad abbonamenti a prezzi maggiormente agevolati.
Torno così a insistere sulla necessità di istituire un abbonamento per gli studenti, perché, al di fuori dell'area Formula, le cifre continuano ad essere veramente esorbitanti. Mi rivolgo al collega Marin, che però non vedo in Aula, perché so che è un tema che è caro anche a lui, perché vive in area montana e sa che i ragazzi che devono raggiungere gli istituti che si trovano in area montana, come capita anche sul resto del territorio quindi al di fuori dell'area Formula, hanno dei costi di abbonamento molto più alti rispetto a quelli dei ragazzi che invece vivono nell'area metropolitana. Credo che questa sia una diseguaglianza che debba essere assolutamente colmata per non dire annullata.
Per quello che riguarda la cultura, che è il tema che ha già citato il collega Sarno, si parlava del testo unico della cultura. Proprio l'altro giorno, in VI Commissione, abbiamo affrontato le prime determinazioni di una proposta di legge della collega Nicotra e ho chiesto di convocare il tavolo della cultura competente in materia, proprio per avere una consultazione con queste realtà. C'è stato un po' di scompiglio nell'Ufficio di Presidenza della Commissione, perché non ci si ricordava neanche più dell'esistenza di questi tavoli. Era presente il dirigente Chiriotti che ha ricordato che l'articolo 8 del testo unico prevede, per l'appunto, l'istituzione di questi tavoli, che sono una diretta emanazione degli Stati generali che sono stati avviati nella scorsa legislatura grazie a un nostro atto di indirizzo, proprio per arrivare, attraverso un confronto fra tutta l'Aula, maggioranza e opposizione, ma anche con le varie realtà culturali, alla revisione totale della normativa in ambito culturale e, quindi, a questo testo unico.
Esiste un problema strutturale, che è quello delle tempistiche di pagamento; su questo aspetto il Comitato emergenza cultura, che è stato citato dal Consigliere Sarno, richiama rispetto al fatto che siamo a 210 giorni di ritardo per il saldo 2022 e l'anticipo al 2023 dei contributi per le attività culturali.
Quello della carenza di fondi, forse, non è un problema così pesante come le tempistiche di pagamento; questa è la vera difficoltà che le imprese culturali si trovano a vivere, perché devono anticipare dei fondi e rischiano molto spesso di rimetterci, trovandosi a dover chiudere delle attività impoverendo, oltre a tutte le conseguenze per gli operatori in prima persona, anche il tessuto culturale piemontese, quindi con conseguenze per tutti noi e anche per i cittadini.
L'ultimissima cosa è proprio un dettaglio.
Se l'Assessore mi dà solo un minuto di attenzione, richiamo solo un'ultimissima cosa, perché è un argomento puntuale e non sono riuscita a ricavarlo dalle tabelle della variazione: nella scorsa legislatura era stata approvata una legge per promuovere metodi sostitutivi alla sperimentazione animale; nel bilancio di previsione erano presenti dei fondi per istituire le borse di studio e non sono stata in grado di capire se siano ancora presenti questi fondi e, nel caso in cui fossero presenti (se non ci fossero, ovviamente noi torneremo a proporre di disporre dei finanziamenti), chiederei che veramente si arrivasse a un accordo con le università per trovare degli studenti che abbiano intenzione di investire il loro futuro in questo che è un percorso di innovazione.
La Regione Piemonte è stata all'avanguardia nella scorsa legislatura con l'approvazione di questa legge; sarebbe un vero peccato se questa legge finisse tra quelle che non hanno trovato attuazione e che non hanno quindi potuto far vedere che si tratta di provvedimenti realmente validi che costituiscono anche un importante capitolo sull''innovazione, tema assolutamente centrale per il futuro del Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Mancano dieci minuti alle ore 13.
Sospenderei ora i lavori, per riprenderli, con il question time, alle ore 14; successivamente, inizieremo la discussione generale sul disegno di legge n. 289.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.50)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.04 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n.1626 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1622 presentata dal Consigliere Giorgio Bertola, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1623, presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
162, presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1627 presentata dal Consigliere Mauro Salizzoni, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; all'interrogazione a risposta immediata n. 1629 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato verrà fornita risposta scritta all'interrogazione a risposta immediata n. 1621 presentata dal Consigliere Paolo Bongioanni verrà fornita risposta scritta; all'interrogazione a risposta immediata n. 1624 presentata dal Consigliere Sean Sacco verrà fornita risposta scritta; all'interrogazione a risposta immediata n. 1625 presentata dal Consigliere Alberto Avetta verrà fornita risposta scritta.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre via mail le risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato in banca dati, è reperibile la trascrizione scritta di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1626 presentata da Rossi, inerente a "Stato dell'arte bando di gara per la Città della Salute e della Scienza di Novara"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1626.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Come il Presidente ha già annunciato, l'interrogazione verte sullo stato dell'arte del bando di gara relativo alla Città della Salute e della Scienza di Novara. Un'opera che sappiamo essere, senza dubbio, necessaria e strategica non solo per il Novarese e il quadrante nord-est, ma per l'intero Piemonte.
La storia dell'opera e di questo bando è lunghissima e non mi basterebbero i due minuti a disposizione, tuttavia posso cominciare il racconto che introduce la domanda per l'Assessore partendo dalla gara deserta di settembre dell'anno scorso.
Gara che non vide partecipare nessun operatore economico per la realizzazione del partenariato pubblico-privato con il quale si vuole costruire il nuovo ospedale e centro di ricerca novarese e con l'aggiornamento del piano finanziario, che ha visto l'aumento della base d'asta di circa 100 milioni. Siamo passati da 320 milioni di euro a 419 milioni di euro, con un ingente aumento di capitale da parte sia dello Stato sia della Regione.
Il problema è che questo nuovo bando su cui per mesi siamo stati rassicurati sia dall'Assessore sia dalla stazione appaltante sul fatto che in pochi mesi si sarebbero risolti tutti i problemi, ha visto diversi rinvii alle scadenze che si avvicinavano per la presentazione delle offerte. Adesso siamo al terzo rinvio, in cui la data viene spostata in avanti per permettere agli operatori di partecipare.
Il tema è molto semplice. Intanto abbiamo già chiesto all'Assessore la disponibilità in Commissione per entrare nel merito, anche con i tecnici di quello che sta succedendo. Abbiamo letto alcune dichiarazioni, anche molto dure, sui giornali da parte dell'Assessore nei confronti della stazione appaltante. Abbiamo sentito parlare di un ipotetico piano B che si potrebbe mettere in campo in queste settimane, qualora questo ulteriore rinvio non fosse sufficiente. È chiaro che la tempistica, a questo punto visto l'ennesimo rinvio, diventa una tematica importante. Se continuiamo a rinviare senza capire quali siano i motivi per cui continuiamo a rinviare il rischio è di andare avanti così, in un tempo indefinito, allontanando la realizzazione di quell'opera.
Dal nostro punto di vista, è molto importante utilizzare questo tempo per capire quali sono i problemi; capire come mai, nonostante un piano economico finanziario approvato con 100 milioni in più, non sia appetibile per il mercato; se il tema è la durata e se la risposta è sì; come mai nel 2019 avevamo una possibile durata che abbiamo diminuito e forse oggi dobbiamo tornare ad allungarla, ma soprattutto qual è il piano per far funzionare le cose, perché tutti siamo d'accordo sul fatto che è necessario.
Fatta questa premessa, interroghiamo l'Assessore competente per sapere a fronte di quale difficoltà incontrate dalla stazione appaltante l'Assessore e la Giunta hanno scelto di affiancare la Direzione Sanità della Regione Piemonte e con quali specifici scopi, nel più ampio contesto del raggiungimento dell'obiettivo della realizzazione del nuovo ospedale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia ospedaliera

Grazie, Presidente.
Come ha citato l'interrogante, la gara del nuovo ospedale bandita per la prima volta nel 2020 ha portato, a settembre 2021, a una diserzione della gara, perché gli operatori economici inizialmente interessati hanno manifestato l'impossibilità di partecipare, dati i presupposti tecnico progettuali e anche finanziari legati all'incremento dei costi di costruzione.
Per la nuova gara, la stazione appaltante ha quindi ricevuto mandato dalla Direzione Sanità dell'Assessorato di risolvere le problematiche tecnico progettuali emerse nel corso della prima gara da parte dei sette raggruppamenti d'impresa allora presenti e di modificare il quadro economico-finanziario, adeguandolo all'incremento dei costi avvenuto nel frattempo.
Abbiamo dato mandato alla stazione appaltante di adeguare quel che non andava nel progetto e chiedere di quanto fosse necessario incrementare il fondo per avviare la nuova gara. Conseguentemente, l'Azienda ospedaliera ha potuto far ripartire una nuova gara con un aumento di finanziamento, ex articolo 20, che va a pescare nel plafond destinato al Piemonte, di 99 milioni di fondi pubblici, per un complessivo di 419 milioni.
Come lei ha ricordato, da 320 milioni siamo passati a 419 milioni, quindi la Regione Piemonte, l'Assessorato e la Direzione Sanità hanno dato la più ampia disponibilità a fare tutte le modifiche tecniche, progettuali e finanziarie affinché la nuova gara, sull'esperienza di quella andata deserta precedentemente, fosse più appetibile e si risolvessero quelle problematiche tecniche e progettuali.
La nuova gara, la cui iniziale scadenza era prevista il 5 agosto 2023, ha evidenziato la necessità di nuove proroghe. La nuova proroga è stata data il 15 novembre, sentiti gli operatori economici, per i quali era stato anche previsto un allungamento dei tempi di concessione, che passavano da 17 a 19 anni. Quindi, nonostante gli adeguamenti tecnico-progettuali (lo sottolineo) ed economico-finanziari, i quesiti posti dagli operatori economici sul portale internet, che si chiama Sintel e che appartiene alla stazione appaltante, presentati a ridosso del termine di gara, hanno indotto la stessa stazione appaltante a ritenere possibile un'ulteriore diserzione di gara.
Conseguentemente, l'Azienda Ospedaliera Universitaria ha deciso una nuova proroga breve al 31-12-2023, per verificare, con la stazione appaltante RUP e l'advisor Ernst &Young, se vi siano possibili soluzioni a fronte delle criticità evidenziate dagli operatori economici, che sarebbero il peggioramento dei costi per l'accesso al credito e ulteriori maggiori costi di costruzione.
Quanto poc'anzi premesso, visto quello che è successo, l'Assessorato alla sanità ha ritenuto necessario affiancare la Direzione generale dell'Azienda ospedaliera nell'analisi delle criticità. Questo nel rispetto del Codice degli appalti e delle competenze riconosciute a ciascun ente, tenuto conto della necessaria riservatezza della procedura di gara in corso. C'è una procedura di gara e ci sono anche degli obblighi di riservatezza da rispettare, ma si sta lavorando affinché l'obiettivo finale, che è quello di costruire il complesso della Città della Salute e della Scienza di Novara, venga raggiunto nei tempi più rapidi possibili.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1623 presentata da Magliano inerente a "Rete Reumatologica, a che punto è il Piemonte?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1623.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
In Italia le malattie reumatiche colpiscono più di cinque milioni di abitanti, cioè quasi un decimo della popolazione, con maggiore incidenza (in misura di oltre tre volte superiore rispetto agli uomini) tra le donne una quota rilevante di pazienti reumatologici si colloca nella fascia di età 30-50 anni, con picchi d'incidenza di alcune malattie nella fascia dei 20-40 anni, spesso prevalenti nelle donne in età fertile; le malattie reumatiche costituiscono la seconda causa più frequente di disabilità dopo le malattie cardiovascolari.
La delibera del 1° giugno 2018, la n. 36, avente a oggetto "Recepimento Accordo Stato Regioni del 14/4/2016, per assegnazione alle Regioni, risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale anno 2016" - nell'interrogazione cito tutti i riferimenti normativi e la relativa presa d'atto - ha disposto, tra le varie linee progettuali, anche la Linea progettuale 2, Sviluppo dei processi di umanizzazione all'interno dei percorsi assistenziali, avente titolo "PDTA in Reumatologia: sviluppo della rete reumatologica piemontese" per una durata pari a 36 mesi (2016 2018).
A oltre cinque anni dall'avvio del progetto, come emerso da varie fonti, le patologie reumatiche non hanno ancora PDTA validati e condivisi, mentre il progetto della Rete Reumatologica non risulta essere andato oltre lo stadio preliminare del censimento delle strutture. Reti Reumatologiche sono già attive da tempo in diverse Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Veneto tra le altre).
Osservato che una buona Rete Reumatologica è un importante strumento di governance, dal momento che, attraverso una piattaforma informatica che collega le strutture reumatologiche di livelli diversi, permette uno scambio di esperienze e di dati necessari per l'elaborazione di percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali che siano più appropriati nella gestione del paziente reumatologico, la Rete risulta fondamentale anche nel monitoraggio delle somministrazioni dei farmaci biologici nell'ottica di una maggiore ottimizzazione del rapporto costi-benefici di tali terapie innovative.
La Rete consente un più equo accesso ai servizi e una più ricca raccolta dati, necessari ad alimentare le informazioni dei registri di patologia ed eventuali progetti di ricerca. La Rete di patologie incontra i programmi di territorializzazione e della valorizzazione del medico di medicina generale.
Constatato che è fondamentale dare un ruolo da protagonista alla Rete Reumatologica piemontese nella definizione del percorso di cura perseguendo, secondo quanto definito dal documento redatto dalla SIR (Società Italiana Reumatologia) e conforme alle linee guida EULAR, che è la stessa realtà a livello europeo, l'urgenza di attuare una Rete Reumatologica regionale, al fine di perseguire una corretta gestione clinica delle patologie reumatologiche.
Appurato che il 63% delle associazioni ha ricevuto segnalazioni relative a licenziamenti, mancati rinnovi di contratti lavorativi o interruzioni del rapporto di lavoro di persone con malattia cronica e rara, proprio a causa della patologia, è necessario mettere il paziente nelle condizioni di poter partecipare ai processi decisionali grazie all'intervento delle associazioni di pazienti e mettere in atto tutte le misure che consentano di osservare e analizzare gli effetti che le scelte terapeutiche hanno sulla qualità di vita delle persone. Lo stesso Ministero della Salute, con un suo atto d'indirizzo, promuove la partecipazione delle associazioni e delle organizzazioni dei cittadini su tematiche di interesse sanitario.
Considerato che è evidente la necessità di utilizzare tutti gli strumenti di governance che consentano di rispondere allo stesso tempo alle urgenze e alle criticità espresse dai pazienti, garantendo qualità e uniformità di cure su tutto il territorio nazionale e considerato, inoltre, che, per avere un sistema sanitario sostenibile, è importante basarsi sui reali bisogni di salute delle persone, interrogo per sapere se la Giunta abbia istituito un Tavolo tecnico per la riattivazione della Rete Reumatologica e se abbia invitato e coinvolto le associazioni, al fine di contribuire attivamente alla realizzazione di una Rete Reumatologica efficiente appropriata e partecipata.
Questa Rete c'è o no? So che l'Assessore Icardi crede molto in una revisione delle reti, perché sono un punto di forza, ma questa Rete c'è o no? E le associazioni di pazienti le abbiamo convocate? Sì o no?



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Abbiamo fatto anche di più e adesso le spiego, Consigliere Magliano.
Le patologie reumatiche sono oltre 200 e hanno un andamento cronico con diversi stadi evolutivi, come sappiamo, fino alla possibile disabilità; per questo è cruciale una presa in carico che garantisca continuità, omogeneità e fluidità nell'accesso alle prestazioni.
In Piemonte è in corso di attivazione (è in corso, perché non è stato ancora definita completamente) una Rete Reumatologica che stabilirà le linee d'indirizzo di un percorso di cura e assistenza sviluppato per garantire equità d'accesso alle prestazioni e anche appropriatezza di trattamento delle diverse e complesse malattie reumatiche.
L'Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino, sede della Scuola di specializzazione di reumatologia in Piemonte (tengo a sottolineare che per la prima volta avremo una scuola di reumatologia; abbiamo svolto un grande lavoro e quindi avremo la formazione di tanti reumatologi per il futuro) guiderà le attività della rete reumatologica che fanno capo ad Azienda Zero, ma certamente punto di riferimento clinico sarà il Mauriziano, che coordina lo sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutici più appropriati per le singole patologie.
I nuovi specialisti in reumatologia, che saranno formati presso la scuola diretta dalla professoressa Lidia Gnocco del Mauriziano, nel prossimo futuro garantiranno un arricchimento dell'attuale numero di specialisti sul territorio regionale, incrementando la possibilità, appunto, d'accesso alle visite specialistiche e alla presa in carico.
Nel mese di marzo di quest'anno è stata avviata la redazione di un documento dedicato al PSDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per pazienti affetti da artrite reumatoide che, al termine delle attività, sarà portato alla valutazione delle Aziende sanitarie e dei pazienti ai fini dell'approvazione e diffusione. Inoltre, in relazione al ruolo fondamentale che rivestono quale collettori delle criticità e delle necessità avanzate in questa tipologia di pazienti, le associazioni partecipano agli incontri e ai lavori di redazione dei documenti, come risuilta dall'elenco delle associazioni (associazioni di pazienti AISFM AFI, ODV per la fibromialgia, oltre al APRA e alle associazioni di pazienti affetti da patologie reumatiche).
Il percorso, in sintesi, prevede un aggiornamento e l'integrazione rispetto alla previgente artrite reumatoide, diagnosi precoce, del 2013 redatto da AReSS, anche alla luce delle linee guida sulle patologie croniche previste dal Piano nazionale cronicità.
Sono previsti aggiornamenti in relazione ai seguenti ambiti: integrazione ospedale territorio, obiettivi, fasi, ambiti d'intervento, oltre ai ruoli e alle modalità di valutazione e di miglioramento sullo specifico percorso di cura.
Sono escluse revisioni su dati epidemiologici, indagini strumentali terapia farmacologica e bibliografia. Una parte è altresì dedicata al miglioramento della formazione professionale dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, volti a favorire l'identificazione della malattia in uno stadio precoce.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Contributi allo sport e al tempo libero - Opere idrauliche ed acquedotti

Interrogazione a risposta immediata n. 1622 presentata da Bertola, inerente a "Società Monterosa 2000 e accordo siglato con la Regione Piemonte per la realizzazione di un impianto di innevamento artificiale che attingerà acqua dal fiume Sesia. Quali sono i dettagli?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1622.
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Conosciamo tutti la grave situazione di siccità, di mancanza di precipitazioni piovose e nevose che colpisce il nostro Paese e la nostra Regione da qualche anno.
A questa situazione non è estraneo nemmeno il fiume Sesia, a tal punto che all'inizio del 2023, il Sindaco di Borgosesia dichiarava che gli acquedotti erano a un terzo della portata e che in quel periodo i torrenti affluenti del Sesia presentavano una notevole sofferenza, al punto che numerose frazioni di montagna venivano rifornite con autobotti, i Sindaci ordinavano ai propri cittadini di limitare i consumi di acqua, era chiesto di evitare di bagnare gli orti e lo stesso Assessore all'ambiente Marnati, in tale occasione, dichiarava che era a rischio l'approvvigionamento di acqua per uso agricolo. Nell'estate scorsa, infatti, l'agricoltura ha avuto notevoli difficoltà, specialmente alle risaie del Vercellese.
In questo contesto, cosa succede? Succede che il comprensorio sciistico Alpe di Mera Scopello, costituito da 30 chilometri di pista, andato in decadenza nei primi anni 2000, poi sostenuto da investimenti legati alle Olimpiadi di Torino, è stato rilanciato grazie a tre nuove seggiovie e all'impianto di neve programmata.
Questa è una delle stazioni rispetto alle quali un report di Legambiente dice che c'è "accanimento terapeutico", perché sono stazioni sciistiche che rimangono in vita solo con forti investimenti e con delle evidenti perdite finanziarie. Non ci sono più, quindi, le condizioni climatiche per mantenerle in vita.
Allora, cosa si fa? Si decide di prendere l'acqua da qualche parte per fare l'innevamento. Dove si prende? Proprio dal fiume Sesia, quello rispetto al quale si porta l'acqua con le autobotti, mentre si dice alle persone di non innaffiare l'orto e di risparmiare acqua.
C'è un accordo tra la società Monterosa 2000, che gestisce gli impianti, e la Regione Piemonte, finanziato per 2,5 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo impianto di allevamento artificiale che non attinge l'acqua a monte, ma a valle e va a prelevare direttamente dal Sesia, attraverso un sistema di prelievo edificato vicino allo storico ponte di Pila, con un sistema di pompaggio.
Le quantità sono impressionanti. Ho letto e riletto due o tre volte per vedere se avevo capito: il container mobile, previsto di tre pompe sommerse, è in grado di prelevare l'incredibile quantità di 400 metri cubi di acqua all'ora dal fiume locale, che con un ripasso delle equivalenze che si studiano in terza elementare significa 400 mila litri di acqua all'ora.
Tutto questo, ripeto, mentre il Sesia è senz'acqua, senz'acqua per i cittadini, senz'acqua per bagnare gli orti e senz'acqua per l'agricoltura.
A noi questa pare un'operazione da veri Attila, perché significa devastare l'ambiente per mantenere in vita una piccola stazione sciistica, rispetto alla quale - riprendiamo le parole di Legambiente - c'è un "accanimento terapeutico".
Per questa ragione, abbiamo ritenuto utile interrogare la Giunta regionale per conoscere i dettagli dell'accordo siglato dalla Regione Piemonte con la società Monterosa 2000, per la realizzazione di questo nuovo impianto d'innevamento artificiale. Vogliamo veramente comprendere le ragioni e capire se la Regione Piemonte ha tenuto conto di tutti gli aspetti nel siglare questo accordo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Bertola per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Volete.
Sì, ho letto, ma visto che nessuno ha detto niente pensavo.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Sì, ma visto che l'Assessore legge le risposte fornite, diamo due risposte.
Penso non ci siano problemi.
L'Assessore Luigi Icardi risponde all'interrogazione a risposta immediata n. 1622, appena illustrato dal collega Bertola.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'intervento in questione rientra nel progetto di "Realizzazione di impianto di innevamento programmato su piste Scopello-Mera e Pianaccia e intervento sala pompe Camparient", finanziato con un contributo regionale di euro 2,5 milioni nell'ambito dell'Accordo di Programma tra la Regione Piemonte, la Provincia di Vercelli, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, l'Unione Montana Valsesia, il Comune di Varallo, il Comune di Alagna Valsesia, il Comune di Scopello, il Comune di Macugnaga e il Comune di Stresa, per il "Completamento del comprensorio sciistico del versante piemontese del Monte Rosa e riqualificazione degli impianti del Mottarone" (intervento n. 16 del programma allegato all'accordo).
Detto accordo costituisce la quinta modifica dell'Accordo di Programma siglato il 14 novembre 2006, aggiornato il 14 dicembre 2009, il 27 marzo 2017 e, in ultimo, il 23 maggio 2019.
L'Accordo di Programma è finanziato con le risorse stanziate con legge regionale n. 20 del 17 dicembre 2018, impegnate con DD 713 del 20 dicembre 2018, DD 236 del 19 aprile 2019 e DD 193 del 27 luglio 2020.
Per la realizzazione degli interventi la Regione provvederà a trasferire le risorse necessarie per effettuare l'aumento di capitale finalizzato dalla Società Monterosa 2000 tramite Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., secondo le modalità definite dalla specifica Convenzione stipulata tra le parti interessate (Regione Piemonte e Finpiemonte partecipazioni S.p.A.).
Con questo, ho concluso la lettura della risposta all'interrogazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Contributi allo sport e al tempo libero - Opere idrauliche ed acquedotti

Interrogazione a risposta immediata n. 1628 presentata da Frediani inerente a "Emergenza siccità e innevamento artificiale, quale coerenza tra le azioni portate avanti nei comprensori sciistici della Valsesia?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1628.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il tema, come si evince dal titolo, è lo stesso presentato dal collega Bertola.
Riepilogando, brevemente, le intese che sono riuscita a ricostruire nelle varie delibere, è stato sottoscritto un Accordo di Programma il 14 novembre 2006; dopodiché, il 14 dicembre 2009 è stato sottoscritto un Accordo di Programma per il completamento del sistema sciistico della Valsesia, con un contributo complessivo di sei milioni e 300 mila euro. Si è poi verificato un aggiornamento il 20 marzo 2017 di questo Accordo di Programma, che ha consentito la sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile per il completamento del comprensorio sciistico Alagna, Valsesia e Gressoney comprendente le stazioni Monte Rosa 2000 Alpe di Mera, per un importo complessivo di un milione e mezzo.
Successivamente, c'è stata un'ulteriore modifica all'Accordo di Programma nel 2019 e poi si è assunta la fase di verifica della procedura di VIA inerente a questo progetto di ampliamento e potenziamento dell'impianto che ha escluso il progetto dalla fase di valutazione. Di conseguenza, il progetto ha superato le verifiche di ottemperanza (c'erano solo alcune prescrizioni) e siamo al 19 gennaio 2023. C'è stata poi un'ulteriore modifica dell'Accordo di Programma, l'ultima il 3 agosto 2022. Siamo alla quinta modifica di questo accordo, se ho fatto bene i conti e se ho contato bene tutte le delibere.
L'8 agosto c'è stato un annuncio, a mezzo stampa, da parte di un collega della maggioranza, che annunciava la revisione dell'Accordo di Programma dell'agosto 2022, con un ulteriore adeguamento dell'impegno finanziario di 2,5 milioni, ultima cifra citata anche dal collega Bertola nella sua illustrazione.
Le problematiche che abbiamo sollevato sono esattamente le stesse: in primis, la carenza d'acqua, che ha spinto le amministrazioni locali a chiedere ai cittadini di risparmiare acqua (quindi non bagnare gli orti, i classici provvedimenti che si adottano quando questa preziosa risorsa viene a mancare), poi c'è anche il tema del cambiamento climatico.
Pertanto, occorrerebbe chiedersi se valga la pena investire sull'innevamento artificiale per stazioni sciistiche che si trovano a quella quota. Parliamo di una quota di 700 metri, quindi il senso è: questo "accanimento terapeutico", di cui si parla anche nel rapporto citato, ha un senso? Sono comunque risorse pubbliche che si sommano a quelle già percepite dagli impianti sciistici, perché sappiamo che la Regione ogni anno finanzia gli impianti sciistici, per cui sono contributi aggiuntivi per interventi straordinari.
Vale la pena spendere fondi pubblici sottraendo risorsa idrica? Tra l'altro, considerando che il Consorzio Est Sesia ha dichiarato la crisi per siccità, proprio nel corso della scorsa estate, forse sarebbe il caso di ripensare un po' all'economia di quei luoghi e di valutare se non sia il caso di orientare l'economia locale su altre attività che possano tranquillamente svolgersi in area montana, meno impattanti e sicuramente che non incidano in modo così pesante né sulle casse pubbliche né sulla disponibilità di acqua.
La mia domanda era più orientata se questa iniziativa non sia un po' in contrasto con altre iniziative che sono state prese per tutelare la risorsa idrica.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
La stazione sciistica Alpe di Mera sviluppa, prevalentemente, fra i 1739 metri della Punta Camparient ai 1156 della partenenza. È una stazione completamente esposta a nord, con un microclima particolarmente freddo condizione che consente la permanenza della neve, anche naturale, per tutta la durata della stagione invernale, sino alle quote più basse.
La stazione sciistica è stata sinora regolarmente in esercizio ogni anno con il 100% degli impianti delle piste presenti ed è anche dotata di una pista di rientro in paese, che consente di scendere sino all'abitato di Scopello posto a 707 metri, da dove parte l'impianto di arroccamento.
Sull'Accordo di Programma ho già detto prima, ma secondo quanto riferito dalla società Monterosa 2000 S.p.A., gestore della stazione, esso consiste principalmente nella captazione di acqua dal fiume Sesia che scorre limitrofo alla partenza dell'impianto di arroccamento, al fine di alimentare con una sufficiente portata il bacino idrico a cielo aperto presente in stazione e l'attuale impianto d'innevamento programmato delle sottostanti piste da sci, rendendolo più efficiente.
In concomitanza di tale realizzazione e a sua integrazione, si è provveduto, con un intervento decisamente marginale rispetto al lavoro nel suo complesso, di dotare anche la pista Mera Scopello di innevatori.
L'opera risulta conclusa ed entrerà in esercizio con l'avvio della corrente stagione invernale.
La derivazione d'acqua dal fiume Sesia è stata regolarmente autorizzata dalla Provincia di Vercelli, organo competente, con determinazione dirigenziale n. 1078 del 19 dicembre 2022, a fronte delle verifiche istruttorie previste dalle vigenti disposizioni di legge, che considerano razionale l'utilizzazione delle risorse idriche, nonché le migliori tecnologie disponibili in relazione a criteri normativi che vado a elencare: commisurazione della quantità d'acqua concessa ai reali fabbisogni dell'utente, tenuto conto del livello di soddisfacimento delle esigenze del medesimo, anche da parte dei servizi acquedotto da irrigazione, evitando ogni spreco, preservando preferibilmente le risorse qualificate al consumo umano; effettive possibilità di migliorare l'utilizzo delle fonti in relazione all'uso; incidenza del prelievo sulle caratteristiche qualitative e quantitative e sulla conservazione degli habitat del corso d'acqua; quantità e qualità dell'acqua restituita rispetto a quella prelevata (si sottolinea che poi la neve si scioglie e rientra nel ciclo idrico); valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per i corpi idrici interessati compatibilità del prelievo con l'equilibrio del bilancio idrico e idrogeologico; coerenza del prelievo con gli strumenti di pianificazione vigenti; tutela della continuità longitudinale del corso d'acqua e della fauna ittica; riutilizzo di opere traverse esistenti; capacità tecnico economica del proponente, in presenza di progetti di particolare rilevanza economica; possibilità, nel caso di uso per produzione di beni e servizi di condizionare l'utenza all'attuazione del risparmio idrico, mediante il riuso e il riciclo delle acque, tenuto conto delle migliori tecnologie applicabili al caso specifico.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della capacità di prelievo della stazione di pompaggio prima citata, in relazione alla portata del fiume Sesia e proprio in questo tratto di riferimento, si riferiscono i seguenti valori comunicati dal soggetto gestore della stazione sciistica: rapporto tra la portata massima prelevata e la portata media del corso d'acqua, 1,095%; rapporto fra volume prelevabile per innevare la stazione e volume medio annuo disponibile nel corso d'acqua: 0,05%.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1627 presentata da Salizzoni inerente a "Risonanze magnetiche dell'Ospedale Molinette: apparecchiature obsolete che occorre sostituire"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1627.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Mauro Salizzoni.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
Gentile Assessore, l'Ospedale Molinette di Torino è primo in Europa per il numero di trapianti annuali (oltre 9000 e mi riferisco agli organi parenchimatosa, cuore, fegato, rene e pancreas) e ha un Pronto soccorso fra i più utilizzati in Italia, con oltre 80 mila accessi all'anno.
Le apparecchiature di risonanza magnetica dell'ospedale Molinette costituiscono, come in tutti i nosocomi, uno dei presìdi radiologici principali, sia nella diagnostica sia nelle fasi post terapeutiche.
La vita utile di una risonanza magnetica è di circa sette-otto anni dopodiché dev'essere sostituita, sia per l'usura che incide sull'accuratezza degli esami effettuati, sia per l'avanzare delle nuove tecnologie, che rende obsolete le macchine esistenti.
Le nuove apparecchiature per risonanza magnetica, inoltre, permettono di aumentare il numero delle prestazioni del 30% consentendo di ammortizzare più velocemente i costi di investimento e non hanno necessità di manutenzione nei primi cinque anni di vita, mentre con il passare degli anni i costi di manutenzione superano quelli di acquisto di un nuovo macchinario.
Rilevato che alle Molinette sono presenti in particolare due risonanze magnetiche al servizio dell'ospedale e dell'università che hanno superato i 15 anni di esercizio, quindi il doppio della vita utile di tali apparecchiature.
Rilevato, inoltre, che impianti così vetusti, oltre a essere meno accurati nelle diagnosi effettuate a causa anche del mancato aggiornamento dei relativi software, offrono immagini di qualità inferiore ai nuovi apparecchi da tre Tesla di potenza (i precedenti non superavano un Tesla) risultando quindi non adatti alle nuove tecniche diagnostiche.
Evidenziato come il nuovo Parco della Salute non sarà attivo prima di sette otto anni (e incrocio le dita); anni che, come indicato, rappresentano la vita utile di un apparecchio di risonanza magnetica, ragion per cui l'investimento è ancora remunerativo fra le mura del vecchio ospedale.
La interrogo gentilmente, Assessore Icardi, per sapere quali interventi urgenti intenda attuare per il rinnovo del parco tecnologico degli apparati di risonanza magnetica dell'ospedale Molinette.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il professor Salizzoni per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Luigi Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Sono totalmente d'accordo sulla sostituzione delle grandi apparecchiature tant'è vero che abbiamo investito 138 milioni di euro di PNRR in tutta la Regione Piemonte per la sostituzione delle grandi apparecchiature che abbiano un'obsolescenza maggiore di cinque anni. Ma non sono stati sufficienti, perché ne mancano ancora e quindi procederemo con ulteriori progetti.
La Città della Salute ha, in questi ultimi cinque anni, acquisito due risonanze magnetiche, entrambe presso il CTO, ed è in fase di avvio la gara per l'acquisizione di una nuova risonanza magnetica presso l'Ospedale Molinette, in sostituzione di una di quelle due obsolete.
Nella programmazione a breve termine, l'Azienda sta pianificando la sostituzione di ulteriori tecnologie ad alto costo come risonanza magnetica e TAC, l'introduzione di nuove tecnologie, proprio in funzione della vetustà di quelle presenti, e l'introduzione di innovazioni che porteranno un approccio diagnostico ancora più specializzato. Sappiamo bene, come lei ha sottolineato, che le apparecchiature di nuova generazione hanno una capacità diagnostica molto più accurata e dettagliata di quelle vecchie.
Pertanto, è in fase di ultimazione un progetto, che ho visto in via preliminare, che verrà inviato all'Assessorato e alla Direzione Sanità per le valutazioni degli uffici competenti della cabina HTA, proprio per sostituire una cospicua parte di quelle grandi apparecchiature che lei ha citato.
Siamo sul pezzo e cercheremo di sostituirle nel più breve tempo possibile.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1629 presentata da Disabato inerente a "Qual è la situazione in merito alla ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici di Ex Embraco" (risposta scritta)

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1625 presentata da Avetta, inerente a "Crisi Comdata" (risposta scritta)

Argomento: Opere pubbliche - Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 1624 presentata da Sacco, inerente a "Casello autostradale Predosa: quali le aree interessate?" (risposta scritta)

Argomento: Viabilità

Interrogazione a risposta immediata n. 1621 presentata da Bongioanni inerente a "Rispetto del cronoprogramma, aggiornato alla CIG del 6 ottobre 2023, dell'atto di sottomissione di Edilmaco dei lavori di ripristino del tunnel stradale del colle di Tenda" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con la Giunta e con i Consiglieri interroganti, alle interrogazioni n. 1629, n. 1625, n. 1624 e n. 1621 viene fornita risposta scritta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 12.55.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 14.47 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.12)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione quindicesimo anniversario della morte di Vito Scafidi


PRESIDENTE

È nostro dovere oggi ricordare Vito Scafidi, che 15 anni fa, il 22 novembre 2008, moriva all'età di 17 anni, travolto dal crollo del controsoffitto della sua aula, presso il liceo Darwin di Rivoli.
Assieme a lui rimasero feriti più di 20 ragazzi, di cui uno, Andrea Macrì rimase costretto sulla sedia a rotelle e oggi è un paralimpico piemontese di hockey.
Insieme con l'allora Ministro Mariastella Gelmini, mi recai sul luogo della tragedia e ci trovammo di fronte uno scenario davvero triste. Fu un fatto che scosse la comunità. In seguito a quel dramma, grazie alle battaglie portate avanti dalla famiglia, si celebra la Giornata per la sicurezza nelle scuole.
Da allora e nel corso di questi anni, grazie a investimenti e fondi europei dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, si è cercato di mettere in sicurezza tanti quanti più plessi scolastici piemontesi ed è stato avviato un percorso di riqualificazione capillare, ma purtroppo c'è ancora tanto da fare, però il nostro impegno non può venir meno.
Le scuole sono i luoghi dove crescono e trascorrono buona parte della loro vita i nostri ragazzi, i nostri figli; non possiamo permettere che si trasformino in ambienti dove rischiano di trovare la morte.
Per non dimenticare Vito e tutti gli studenti vittime della precaria sicurezza delle strutture scolastiche, vi chiedo di rispettare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 289, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025" di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella sessione antimeridiana sono state svolte le relazioni di maggioranza e minoranza; come già anticipato in apertura del punto, comunico che gli emendamenti depositati sul provvedimento sono sul disco condiviso denominato "emendamenti", al quale sono abilitati tutti i membri della Giunta e del Consiglio regionale.
Sono state concluse le relazioni, dichiaro quindi aperta la discussione generale.
Chiedo di iscriversi per intervenire.
La parola alla Consigliera Biletta, in discussione generale.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Il testo che è oggi all'esame dell'Aula stupisce e stupisce positivamente proprio per la sua poliedricità, per la sua visione e per la capacità di coniugare interventi di sostegno alle fasce deboli della popolazione a politiche di più ampio respiro, tese proprio al rilancio dell'economia questo attraverso misure di carattere industriale e misure anche turistico sportive. Basti pensare, infatti, al prezioso lavoro svolto dalle centinaia di ONLUS attive sui nostri territori.
Con questa legge andiamo a introdurre importanti agevolazioni in materia di IRAP per gli enti del terzo settore; si tratta di un adeguamento normativo a seguito della riforma del sistema, ma sicuramente è un adeguamento atteso e una boccata d'ossigeno importante per l'intero comparto.
Garantiamo poi due milioni di euro sulla morosità incolpevole e circa 11 milioni e mezzo di euro per interventi e servizi a soggetti in condizioni di fragilità sociale. Iniziative che, sommate a quelle già avviate nel corso dell'esercizio, a partire dai bonus residenzialità e domiciliarità danno la cifra di quanto sia alta l'attenzione di questa maggioranza verso le fasce più deboli della popolazione.
Accanto alle sane politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà è fondamentale, affinché il sistema regga, porre le basi per serie politiche di sviluppo. In questo senso, la Giunta regionale sta già lavorando con la nuova programmazione comunitaria, in modo particolare l'Assessore Tronzano con le misure del FESR. Con questo provvedimento abbiamo creato azioni che tracciano la rotta che, come Forza Italia, abbiamo chiesto e ottenuto dall'inizio della legislatura, ovvero un serio meccanismo di detrazioni fiscali per l'acquisto di nuovi autoveicoli.
Questa legge contiene un'ulteriore agevolazione per i veicoli che, al termine dell'esenzione quinquennale, avrebbero dovuto pagare la tassa automobilistica in misura ridotta, se dotati di impianti GPL o metano sin dall'origine, prevedendo l'esenzione del pagamento della tassa automobilistica per il 2024. Un ulteriore impegno di 9,2 milioni di euro a favore dei cittadini del comparto dell'automobile e delle politiche ambientali.
Restando in tema di veicoli, risulta essere d'interesse anche l'introduzione dell'iniziativa per la sicurezza stradale e la formazione in materia di guida sicura per i neopatentati, circa 125 mila euro, per un argomento che troppe volte balza agli onori delle cronache.
Grande attenzione anche verso le necessità delle terre alte con lo stanziamento di ben 900 mila euro (solitamente erano 500 mila, con emendamenti spesso presentati al bilancio); sono 900 mila euro di contributi ai Comuni per l'acquisto dei mezzi sgombra-neve.
Troviamo, inoltre, un milione e mezzo di risorse per il contrasto e il contenimento della peste suina e, sempre in tema di animali, seppur con una sfumatura diversa, salutiamo con favore lo stanziamento per un'iniziativa regionale innovativa: gli ambulatori veterinari sociali. Si tratta di strutture incardinate nelle ASL, create con lo scopo di garantire le prestazioni di base agli animali di affezione detenuti da utenti in carico al sistema dei servizi sociali comunali. Ancora una volta, persone in condizioni di fragilità, cui viene dato un supporto nella tutela di quella che magari è la loro unica compagnia.
Importanti sforzi anche sul fronte della cultura, con ulteriori due milioni e 600 mila euro a favore del Salone Internazionale del Libro; 23 milioni per il diritto allo studio universitario e otto milioni per promuovere l'evento ciclistico internazionale, grande partenza del Giro d'Italia 2024.
È chiaro che siamo in presenza di una variazione di bilancio a fine esercizio e non in presenza di un bilancio previsionale. Tuttavia proseguendo in modo serrato nell'azione di risanamento dei conti della Regione, e uscendo dalla crisi economica che ci ha lasciato il COVID, è ora possibile avviare azioni di sistema che coniugano le politiche di welfare con quelle di sviluppo.
Tutto ciò premesso, Presidente, per queste ragioni anticipo fin d'ora il voto favorevole di Forza Italia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato in discussione generale ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Non sono relatrice del provvedimento, per cui faccio qualche considerazione in discussione generale, partendo dal presupposto che una variazione di bilancio è sempre un'occasione per mettere a punto, in corso d'anno, le strategie, mettendo risorse a disposizione delle politiche, magari recuperando quanto non è stato possibile fare con il bilancio, assegnando ahimè - alcune politiche e alcuni passaggi.
È chiaro che anche questa variazione di bilancio si inserisce e si caratterizza per alcuni interventi di natura molto temporanea legati alla contingenza, forse anche alla contingenza della scadenza elettorale, anche laddove, dal nostro punto di vista, interviene in modo interessante e condivisibile.
Penso, per esempio, all'intervento di esenzione del bollo auto per i veicoli ibridi GPL e metano, che ha il limite di intervenire per un'annualità, il 2024, ma credo fortemente condizionata, come posso permettermi di affermare, dalla prossima scadenza. Probabilmente, anche condizionata da un'impostazione politica e ideologica che vede scegliere di sostenere in modo pieno, quindi con l'abolizione del pagamento del bollo le vetture ibride GPL e metano (tra l'altro, sono molto soddisfatta della mia GPL, ci mancherebbe), ma non vede, allo stesso modo, un intervento altrettanto generoso rispetto alle auto ibride elettriche.
Qui viene il sospetto che ci sia un pregiudizio di fondo rispetto alla mobilità elettrica, di cui probabilmente si continua a non valutare gli aspetti positivi, così come vediamo in altre politiche ben più generali di strategia industriale sul nostro territorio.
Ho citato interventi che riteniamo utili, ma rispetto ai quali ci siamo sentiti di intervenire in fase emendativa, chiedendo un allargamento e un'inclusione piena anche della mobilità elettrica.
Se la variazione di bilancio è un'occasione, per l'esecutivo e per la maggioranza, di fare interventi di affinamento di alcune politiche rivolgendosi a fette dei loro interlocutori, è altrettanto l'occasione, per le forze politiche di opposizione, per portare all'attenzione tematiche e questioni che in questi anni si è cercato di evidenziare nella nostra attività politica, per le quali ci sembra che, invece, ci sia disattenzione o non la giusta considerazione da parte della maggioranza.
Faccio già un primo ragionamento sull'attività emendativa che ha contraddistinto il mio lavoro (ci sarà poi ovviamente la fase di presentazione degli emendamenti), per ricordare che per il mio Gruppo questa è stata l'occasione per ribadire una diversa visione delle politiche sociali e delle politiche a favore delle persone in difficoltà, per cui continuiamo a ritenere fuori luogo, e anche fuori dimensione come budget l'impegno che questa Giunta sta mettendo negli ultimi anni a favore delle associazioni antiabortiste, o le cosiddette pro vita (dico "cosiddette" perché penso di potermi annoverare tra chi è a favore della vita), quindi interventi che vorrebbero vedere ridurre il fondo vita nascente a favore invece, di stanziamenti di riorganizzazione e rafforzamento della rete consultoriale su cui non ci sono stati interventi significativi e importanti in questi anni.
L'altra tematica, sottolineata anche nelle relazioni di minoranza della Consigliera Frediani e del Consigliere Sarno, riguarda il tema dei voucher per il diritto allo studio, questa incapacità di rispondere a tutte le domande presentate, come invece, con la giusta attenzione, si sta dando alle graduatorie per la frequenza scolastica. Per noi rimane una grave mancanza di cui, peraltro, le vittime sono bambini, bambine e numerose famiglie con ISEE davvero molto basso. Quando si riesce a rispondere a un 40% delle domande e si arriva a soddisfare un ISEE tra - vado a memoria tra i 6000 e gli 8000, vuol dire che davvero troppe famiglie, in una situazione economica sempre più complicata e con un'inflazione che non accenna a diminuire, non riescono ad avere un giusto sostegno.
Ci saranno altre occasioni e sedi, non quelle del bilancio, per provare nuovamente a intervenire nel merito delle voci prese in considerazione e anche sulle modalità di erogazione.
Ulteriori interventi che abbiamo pensato e voluto sottolineare sono in campo ambientale, dove l'Assessore e la Giunta presentano alcuni interventi in questa variazione su alcuni aspetti importanti e interessanti, sia per quanto riguarda i parchi sia per quanto riguarda politiche ambientali.
Tuttavia, vogliamo cogliere l'occasione per sottolineare una tematica di cui il Consiglio si è occupata negli anni, che è quella della bonifica dei manufatti contenenti amianto, in particolar modo di quelli su proprietà privata che richiederebbero un intervento importante, di contributo e di sostegno per arrivare a un Piemonte libero dall'amianto, in un periodo di tempo credibile. Se non sarà in occasione di questa variazione, credo che sia un obiettivo che chiunque governi il Piemonte debba porsi.
Alcuni altri interventi emendativi sono nell'ambito ambientale ed energetico, così come anche gli incentivi per l'acquisto di nuovi veicoli elettrici. In questo senso, una valutazione e di quanto ci viene presentato, che rappresenta una parte delle esigenze e delle necessità del nostro territorio, e la messa a disposizione di altrettante esigenze necessità e possibilità di intervento sulle politiche per i piemontesi che mettiamo a disposizione della maggioranza e della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Vi sono altre richieste d'intervento in discussione generale? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
I colleghi relatori di minoranza sono stati piuttosto chiari sulla natura di questo provvedimento, sui pochi aspetti positivi che porta e anche sulle carenze e difetti.
Volevo concentrarmi su un aspetto in particolare, che è un po' un tratto caratteristico del centrodestra che governa la Regione e a livello nazionale, che è la logica delle mancette. La logica delle marchette e delle mancette. Mi riferisco in particolare al contenuto dell'articolo 2 dove c'è la misura che per un anno esenta dal pagamento del bollo i possessori dei veicoli alimentati a GPL e a metano.
Riprendo le parole di uno dei relatori di maggioranza, che ha detto: "Incentiviamo l'utilizzo dei veicoli ecologici". Bene, ma questo non è vero. Premetto: noi siamo contentissimi per i cittadini che nel 2024 non pagheranno 70-80-100 euro di bollo per la loro autovettura alimentata a GPL o a metano. Siamo contenti per loro, ma questo non è incentivare l'utilizzo dei veicoli ecologici. Quei cittadini che per un anno - ripeto, un anno non in modo permanente - avranno quell'esenzione il veicolo lo possiedono già, quindi non stiamo incentivando né a passare a un altro tipo di mobilità né ad acquistare un veicolo meno inquinante.
Non è un provvedimento strutturale, ma è una mancetta, perché l'esenzione è solo per un anno. Assomiglia un po' ad altre mancette che abbiamo visto: si tolgono tutte le misure strutturali e vengono sostituite da piccoli bonus.
Si toglie il bonus edilizia 110%, si toglie il reddito di cittadinanza e si mettono delle mancette a spot sulle bollette o mancette tipo quella di 100 euro per i trasporti pubblici. Piccoli interventi non strutturali relativi al 2024, anno delle elezioni, che ricordano un po' la logica della mezza banconota: "Ti do mezza banconota adesso, e l'altra metà dopo, oppure ti do prima la scarpa sinistra e ti prometto la scarpa destra per un secondo momento". La logica è della marchetta e della mancetta.
Non è un provvedimento strutturale che, invece, questa Regione ha saputo prendere negli anni passati. In passato c'era l'esenzione permanente per i veicoli alimentati a GPL e a metano che, purtroppo, è stata tolta nella passata legislatura, in luogo di un mini bollo. Dopo il quinto anno, quei mezzi pagano rispettivamente un quinto della tariffa base se sono alimentati a metano e un quarto della tariffa base se sono alimentati a GPL.
Il motivo per cui viene inserito questo articolo è per salvare la faccia a una parte della maggioranza, per salvare la faccia alla Lega. Lo scorso anno venne presentato analogo provvedimento che non aveva l'orizzonte di un anno, ma era permanente, con la motivazione: il centrosinistra vi ha messo il bollo sul GPL e sul metano, noi ve lo togliamo. Allora toglietelo, se non è giusto, ma non lo fate.
Lo scorso anno l'articolo era scritto male e aveva una copertura inesistente. L'Assessore Tronzano si arrabbiò, disse "non se ne fa nulla" ma poi arrivò Cirio a salvare la faccia a una parte della maggioranza e il tutto si trasformò in un ordine del giorno. Adesso, per far credere ai cittadini di aver mantenuto quell'impegno, si inserisce questo articolo con l'esenzione per un anno, ma non è un provvedimento strutturale. I provvedimenti strutturali sul metano e sul GPL certamente in quel momento permisero di rinnovare il parco auto circolante.
Ricordo un altro provvedimento strutturale. Nel 2017 - spiace citare qualcosa presentato dal sottoscritto - fui l'estensore di un emendamento all'assestamento di bilancio, approvato all'unanimità dal Consiglio regionale, che esentava per cinque anni dal bollo i possessori di un'autovettura ibrida fino ai 100 chilowatt. Chi acquistava un'auto ibrida per cinque anni non pagava il bollo: quello era un provvedimento strutturale perché chi acquistava un'auto più ecologica, aveva uno sconto per cinque anni. Chi acquistava un'auto ibrida pensava: costa un po' di più, ma ho uno sconto che nei cinque anni vale circa 1000 euro che risparmio, un altro risparmio ce l'ho consumando meno, tutto sommato il prezzo di un'autovettura ibrida posso metterlo vicino a quello di un'autovettura completamente termica. Questa è una misura che ha permesso l'aumento di vendita delle auto ibride, perché non è solo una questione piemontese: all'epoca non ci inventammo nulla. Altre Regioni avevano e hanno incentivi per le auto ibride, quindi è stato fatto quello che già c'era in altre Regioni.
Aveva una lungimiranza, perché all'epoca era destinato a una platea più piccola e, forse, anche a poche case automobilistiche. Questo sei anni fa nel 2017; oggi riguarda una platea molto più ampia di cittadini, perché il mercato è cambiato: ormai tutte le case automobilistiche, oggi, ma sei anni fa no, hanno autovetture ibride e sono ampiamente gradite dai cittadini che le acquistano e occupano una parte buona del mercato.
Non è questo il problema, ma è esentare per un anno persone che hanno già un'autovettura di quel tipo. Ed è anche iniquo; oltre a essere una mancetta, è anche un provvedimento iniquo, perché si dice ai possessori di un'auto alimentata a GPL o a metano che, dopo il quinto anno, per un anno hanno l'esenzione, però chi ha un'auto ibrida, non ce l'ha e deve pagare il 50% del bollo. Perché? Non c'è un perché, è fatta così. Non c'è un perch ed è iniquo, perché abbiamo cittadini che, al sesto anno di possesso della loro vettura, pagano il bollo per intero, con un'auto che, a livello di emissioni di CO2, è meno inquinante di un'autovettura alimentata a GPL o a metano che, invece, per quell'anno il bollo non lo paga. Questa è un'iniquità profonda dal punto di vista economico e anche da un punto di vista logico.
Inoltre, gli incentivi possono avere due obiettivi: uno è di andare ad aiutare una categoria di persone; un altro può essere quello di andare a spostare, in qualche modo, il mercato in una direzione. Questo non ha n uno né l'altro, perché è indistinto. Tra questi cittadini che risparmieranno 80-100 euro nel 2024, certamente ci saranno persone che hanno effettive difficoltà a pagare il bollo auto e magari altre no. E non è neanche un aiuto mirato verso determinate categorie di persone e, ripeto non aiuta a utilizzare mezzi meno inquinanti.
Sono nove milioni e 200 mila euro buttati via, sono soldi buttati via. Si potevano usare diversamente? Forse sì. Forse si potevano usare diversamente. Ad esempio, mentre il Governo nazionale pensa ancora al miglior incentivo sull'acquisto di automobili meno inquinanti - e il migliore per loro è quello che aiuta di più Stellantis - Stellantis se ne va. E il Governo è ancora lì a pensare a quale incentivo può aiutare di più Stellantis, mentre Stellantis ha la testa e il cuore ormai da un'altra parte! Questi nove milioni e 200 mila euro potevano essere utilizzati sulla mobilità elettrica.
Posso capire che i colossi del fossile finanziano tutto un mondo che sta facendo disinformazione anche sulle auto elettriche. D'altra parte, noi pensiamo che la soluzione non sia sostituire 100 auto con il motore termico con 100 auto elettriche. Ci va un disegno più complessivo, anche verso il trasporto pubblico e magari i nove milioni 200 mila euro potevano essere destinati a quello, siccome questa è una Regione che ha fatto una deroga per far circolare anche i vecchi pullman, quelli euro 3. Quindi, potevano sicuramente essere utilizzati meglio.
Ho inteso parlare di quest'aspetto, perché è sintomatico di un certo modo di agire da parte di questa maggioranza. Per altri versi, invece, gli emendamenti che abbiamo depositato ricalcano il contenuto di emendamenti che normalmente presentiamo in occasione del bilancio previsionale e che vanno a finanziare capitoli che, a nostro avviso, dovrebbero ottenere maggiore attenzione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Vi sono altri interventi in discussione generale? Non vi sono richieste.
Pertanto, prima di chiudere la discussione generale, chiedo se la Giunta intende intervenire.



(Commenti del Consigliere Sacco)



PRESIDENTE

Consigliere Sacco, non è questione di trattative con la Presidenza, è una questione di rispetto dell'Aula. Io le do la parola, però mi sembra sempre di lasciare abbastanza spazio. Le tempistiche sono chiare e certe come da Regolamento. Chiedo sempre se ci sono altri interventi, ma alle volte mi sembra di elemosinare gli interventi.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Lasciavo spazio anche ad altri colleghi e c'è sempre la possibilità di intervenire, visto che mi sembra che su questo provvedimento il clima sia abbastanza disteso.
Detto questo, non possiamo non notare, come abbiamo già fatto in Commissione, alcune criticità. L'hanno anticipato già alcuni colleghi perché queste criticità sono così evidenti che è impossibile non farle saltare all'occhio. Tra l'altro, durante la discussione in Commissione avevo chiesto alla Giunta di avere qualche delucidazione rispetto alla logica con cui si è deciso di esentare una categoria per un anno (chi al 100%, chi al 50%) dal punto di vista dell'obbligo di pagamento del bollo.
Abbiamo visto tutti quanti l'enorme difficoltà che si è creata all'inizio dell'autunno quando si è dovuti andare a incidere sul Piano della qualità dell'aria e si è dovuto chiedere una deroga.
Siamo sempre in enorme difficoltà quando sta per entrare un provvedimento che dovrebbe migliorare la qualità dell'aria. Poi ci si accorge che sul contraltare non si è messo nulla per ridurre sufficientemente le problematiche che avrebbe comportato l'introduzione degli euro 5 all'interno dei veicoli esclusi dalla possibilità di circolare in determinate fasce.
Adesso, durante un provvedimento di bilancio dove si potevano allocare delle risorse per incentivare un ulteriore cambiamento di automobili e altri mezzi, invece ci troviamo con l'ennesimo intervento spot, senza nessuna ricaduta né dal punto di vista economico né dal punto di vista ambientale, che ci ritroviamo a dover finanziare con le tasse dei cittadini piemontesi.
Tra l'altro, sono anche contento per tutti i cittadini che sono al sesto anno di proprietà di un veicolo a GPL, a metano o che hanno un veicolo ibrido, però non sono contento per tutti gli altri che, invece, si vedono sottrarre risorse, perché questo minore introito lo pagheremo con le tasse di tutti i piemontesi.
Come glielo spieghiamo? Lo spieghiamo dicendo che si è voluto fare questo intervento per incentivare qualcuno ad acquistare un'auto? No, perché è falso, perché non si incentiva nessuno ad acquistare un'auto nuova.
Ci si rende conto del metodo che avete di governare anche in queste piccole cose? Non fate nulla che abbia un minimo di programmazione, che abbia un minimo di logica che porti la Regione a raggiungere un obiettivo.
Nessuno dice che bisogna raggiungere gli obiettivi domani: bisogna fare una pianificazione, bisogna avere una coerenza durante l'arco di questa pianificazione, che non può durare un giorno o una settimana, ma deve durare dei mesi o anni. Questi interventi spot all'interno del bilancio fra l'altro costosi, perché sono tutti interventi costosi, non portano a niente. Non solo stiamo sprecando soldi, ma stiamo creando un vero e proprio danno! Un vero e proprio danno economico e un vero e proprio danno ambientale.
Si vede inoltre come vi state comportando sugli ospedali: fate mille annunci e poi niente va avanti; fra l'altro, l'Assessore Icardi continua a sottrarsi alle richieste della Commissione di avere delucidazioni sul motivo per cui i progetti, per i quali sono state individuate delle future coperture, non stanno andando avanti.
Io mi chiedo come si pensa di realizzare oggi, perché ormai sono quattro anni e mezzo che fate annunci, otto ospedali con una previsione di spesa di poco superiore a due miliardi: è impossibile! Tutti i grandi ospedali che si stanno realizzando in giro per l'Europa negli ultimi anni, hanno costi estremamente più elevati; forse - anche qui sarebbe il caso di cercare un minimo di coerenza e decidere di investire delle risorse su uno, due o al massimo tre obiettivi che vogliamo portare a casa nel breve termine, perché se continuiamo a dire che ne facciamo otto non ne facciamo neanche uno! Ed è questo che sta succedendo. Sta succedendo in continuazione da mesi, da anni: chi tutto vuole, nulla stringe. A un certo punto, la propaganda politica si schianta contro il muro della realtà. Per quanto siate bravi a mischiare le carte facendo sembrare che tutto si sta muovendo, continuate a impastare, ma non infornate mai niente.
Il problema è un po' questo.
La stessa cosa vale su questi spot dal punto di vista di politiche che dovrebbero avere almeno una parvenza di politica ambientale, perché c'è un'esenzione di bollo nei confronti di autovetture che dovrebbero avere un impatto ambientale leggermente migliore rispetto a quelle che non sono esentate, ma qui non si vede nessuna giustificazione, perché non ridurremo di un grammo le emissioni sulle nostre strade.
Tra parentesi, ho voluto aspettare il Presidente, perché magari qualcuno della maggioranza potrebbe spiegarci per quale motivo hanno deciso di fare questo tipo di intervento. Poi, per carità, può anche essere legittimo che si decida di favorire una categoria, anche se non c'è una logica, però che lo si dica apertamente, però, non si vada a piangere quando l'Unione Europea ci tira le orecchie perché non riusciamo a raggiungere un minimo di obiettivi accettabili.
Vi ricordo che, pur essendo in procedura d'infrazione, continuiamo a legiferare come se nulla fosse; non dimostriamo neanche di tentare, ogni volta che ne abbiamo la possibilità, di migliorare un minimo quello che in parte è già stato pianificato. Perché succede che facciamo pianificazioni che ogni volta vengono rimesse in discussione, e allora qual è il contraltare? In che modo riusciamo a giustificare il rinvio di tutta una serie di provvedimenti? Con i pochi soldi che abbiamo, dobbiamo fare investimenti corretti, perché è ancora più importante spendere bene quando i soldi sono pochi.
Tuttavia, ci sono anche notizie positive: finalmente, dopo due anni, è stato dato il via libera al decreto sulle comunità energetiche; è una notizia di oggi. Finalmente! Finalmente! Pensavamo che questo decreto si fosse perso in qualche distorsione spazio-temporale; invece, dopo due anni di continue manomissioni, si è riusciti ad approvare un qualcosa che fosse applicabile.
Mi aspetterei che durante la discussione sorgesse qualche emendamento per sostenere questo tipo di transizione; abbiamo un decreto a cui ormai è stato dato l'okay; siamo in ritardo di due anni, ma tanto siamo sempre in ritardo, ormai possiamo farci l'abitudine, ma sfruttiamo questo poco tempo che ci rimane per portare a casa qualcosa di utile anche a livello della nostra Regione, perché le altre Regioni stanno già correndo per trovare le soluzioni per spendere al meglio i 2,2 miliardi che sono stati destinati al nostro Paese (2,2 miliardi per tutta Italia, 280 milioni circa per la Regione Piemonte).
Siamo in grado di spendere questi 280 milioni? Oppure aspettiamo che siano più bravi gli altri a portarsi a casa le comunità energetiche e soprattutto, le professionalità in grado di progettare e di realizzarle? Vogliamo fare qualcosa all'interno di questo bilancio? Lo diamo un segnale? Oppure neanche questo segnale vogliamo dare per dire che ci stiamo impegnando per portare a casa uno straccio di miglioramento? Queste sono alcune suggestioni. Spero di avere almeno una risposta da parte di questa maggioranza, anche se ormai siamo abituati a "dorazioni" quasi individuali, dedite giusto ad un esercizio di retorica. Forse, sarebbe il caso di discutere, visto che ormai mancano pochi mesi al voto. Bisognerà vedere chi ci sarà a guidare la Regione nei prossimi anni e magari iniziare una discussione seria fra forze di maggioranza e di opposizione, ma direi tra forze politiche in generale, potrebbe sicuramente giovare al bilancio e al futuro della nostra Regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Ringrazio per la presenza dell'Assessore al bilancio Tronzano, cui riconosco serietà e attenzione nel dialogo in Commissione e anche qui oltre alla presenza e alla serietà nella tenuta dei conti della Regione Piemonte, in linea con le normative.
Premesso questo, l'Assessore comprenderà le ragioni del mio giudizio politico, che nulla hanno a che vedere con la premessa, una premessa che confermo e che ho già fatto altre volte.
Dico innanzitutto ai miei colleghi, Presidente, di non prendersi troppo sul serio. Se siamo alla ricerca della risposta alla domanda "qual è la visione politica della maggioranza su questa variazione?", abbiamo sbagliato l'epoca. Questa non è l'epoca delle visioni politiche, è l'epoca del pensiero veloce, del fast food della politica, della soluzione, nel migliore dei casi, ai problemi di giornata. Viviamo nell'epoca, non a caso dei tweet, con un numero limitato di caratteri, dei like e del consenso, un consenso immediato.
La visione, in politica, non ha i tempi dei tweet e del consenso immediato per cui non preoccupiamoci più del dovuto, perché rischieremmo di considerarci nel posto sbagliato al tempo sbagliato.
Rispetto alla considerazione che il mio collega di Gruppo Sarno, in quanto relatore di minoranza, ha espresso durante la sua relazione, ovvero che alcuni errori fatti nel previsionale si sono ripetuti nella variazione, gli do ragione. La maggioranza è coerente con sé stessa dall'inizio di questo mandato, nel senso che quello che considera corretto continua a perpetrarlo e quello che noi consideriamo un errore continuiamo a sottolinearlo. Così è! Anche qui provo a dire con estremo realismo, così almeno i colleghi di maggioranza saranno più sollevati nell'ascoltare queste parole, che noi consideriamo l'azione di questa maggioranza un insieme di errori, eppure riconosciamo, e non soltanto dai sondaggi, che in larghissima parte del territorio piemontese il consenso non gli è lontano.
Lo riconosciamo a prescindere dai fatti e dalle scelte che hanno compiuto o che non hanno compiuto in questo quasi quinquennio.
Un quinquennio, Assessore Tronzano (e anche qui la richiamo alla concretezza con cui ha sempre lavorato in Aula), vissuto in una maniera molto particolare, che preferisco definire in questo modo: mai, nella storia delle Regioni italiane, sono planate così tante risorse come in questo quinquennio, risorse europee a partire dai classici fondi fino al PNRR. Voi non avete vissuto l'epoca del contenimento della spesa pubblica come hanno vissuto altre amministrazioni in altre legislature, quindi avete avuto opportunità politiche che altri non hanno avuto. Voi avete avuto a disposizione risorse incredibili rispetto al passato (sì, uso l'aggettivo "incredibili"), non paragonabili alle storie di altre legislature.
Posso dirvi, però, che non avete cambiato il senso della storia del Piemonte, nonostante tutte queste risorse. Questa variazione, quindi, sta in linea con il vostro atteggiamento politico di questi cinque anni: avreste potuto fare di più e meglio. Vabbè se lo diciamo noi, ma lo dicono anche i cittadini piemontesi, nonostante il consenso di cui vi ho parlato prima, un po' anche perché non abbiamo ancora alzato - speriamo di poterlo fare e di saperlo fare - le vele come dovremmo, per raccogliere, nelle nostre, quel vento necessario per essere competitivi, forse perché più impegnati su altri fronti.
Quel futuro diverso lo possiamo davvero costruire se ci presentiamo ai piemontesi come l'alternativa possibile e lo dico ancora una volta in quest'Aula.
Vengo al punto su alcune questioni di merito, essendo anche presente il Vicepresidente della Giunta Carosso.
Sono felice per il fatto che voi abbiate destinato 1,5 milioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria di alcune strutture posizionate nel nostro territorio per contenere la diffusione della peste suina africana.
Il Vicepresidente sa che con una serie di accessi agli atti ho ricostruito una situazione che, dal mio punto di vista, doveva trovare soluzione non in questa variazione, ma a monte, però non mi è chiaro perché 1,5 milioni di manutenzione ordinaria e straordinaria su quelle reti (perché di quello si sta parlando).
Ho capito, dal relatore di maggioranza, che sono fondi trasferiti alle Province: 1,5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle barriere anti diffusione della peste suina africana, ma non ho capito perché 1,5 milioni; non mi è chiaro perché alle Province e non mi è chiaro perché come anticipazione.
Essendo nell'ordinanza del Commissario del Governo, è chiaro che quelle reti e quelle strutture devono entrare a far parte del patrimonio di Regione Piemonte, ma non ho letto da nessuna parte, in nessun altro documento, una variazione della scelta del Commissario, per cui mi domando perché voi inserite, in questo contesto finanziario, una partita che considerate di giro.
Questo è un punto formale su cui vorrei, se possibile, un'espressione non soltanto di natura politica, ma anche tecnica rispetto a questa allocazione di fondi. Dalla mia analisi - posso sbagliarmi - non è una partita di giro non è un'anticipazione, ma è una disponibilità della Regione Piemonte su un patrimonio che il Governo, per conto del suo Commissario, ritiene nel patrimonio della Regione Piemonte. Questo è un tema di merito che andrebbe assolutamente approfondito, almeno dal nostro punto di vista.
Su tutte le questioni che riguardano la sanità, avremmo molto da dire.
Negli ultimi minuti voglio soffermarmi su un punto: la sfida sulla sanità si gioca particolarmente sulla ricerca scientifica, sulla ricerca biomedica e sull'innovazione tecnologica. Con il collega Stecco e il collega Sacco abbiamo partecipato ad una seduta di IV Commissione organizzata in quella che è diventata la sede, per la sanità, della ricerca in Piemonte, ovvero il DAIRI ad Alessandria. Il segno della vostra assenza programmatica e della mancanza di visione è proprio lì, in questa sfida per il futuro nella ricerca. In quella sede ci hanno detto che in Piemonte non manca soltanto il Piano Socio Sanitario - noi lo diciamo da tempo - ma anche il Piano strategico per la ricerca biomedica e per l'innovazione tecnologica applicata in sanità.
Ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di una situazione dove ognuno fa, per la velocità che ha, proprio con quel fast food del pensiero che vi è proprio e che vi permette ora di essere in vantaggio, ma sappiamo che nel periodo del pensiero veloce, in sei mesi, ne possono capitare ancora molte di cose.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiudo la discussione generale.
Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 8) presentato da Canalis (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Canalis dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 8) Chiedo ai Consiglieri di ripristinare il sistema di voto, prima di annullare le votazioni.
Ricordo che il numero legale è 21 e che ci sono dieci Consiglieri in congedo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 1, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 1 bis Emendamento rubricato n. 288) presentato da Valle (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Vicepresidente Valle lo dà per illustrato.
Il parere della Giunta è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 288), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 13) presentato da Sarno (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 339) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato per l'illustrazione dell'emendamento n. 339); ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Si tratta del tema all'articolo 2 che abbiamo anche trattato nella discussione generale.
È il tema della proposta di legge delle variazioni di bilancio che prevede l'esenzione per il solo 2024 per gli ibridi GPL e metano. Con l'emendamento, proponiamo di introdurre l'esenzione piena alle stesse condizioni anche per le vetture ibride elettriche, per le motivazioni che abbiamo già espresso, considerando, anche soltanto dal punto di vista del carico ambientale e dell'impatto ambientale, l'esigenza di prestare un'attenzione adeguata anche a questa tipologia di vettura.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi procediamo alla votazione degli emendamenti sui quali il parere della Giunta è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 339), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 bis Emendamento rubricato n. 289) presentato da Valle (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Vicepresidente Valle lo dà per illustrato.
Il parere della Giunta è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 289), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 bis Emendamento rubricato n. 1) presentato da Cane.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Cane per l'illustrazione.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
La richiesta di contributo, che arriva dal territorio di Pont Canavese e delle valli Orco e Soana, riguarda l'erogazione di un contributo straordinario alla Croce Rossa Comitato di Pont Canavese.
Si chiede l'implementazione dei servizi in aree svantaggiate e montane delle valli Orco e Soana e l'erogazione di un contributo straordinario di pari importo alla Croce Rossa di Pont Canavese.
Tutto ciò è chiesto per erogare il contributo straordinario per l'acquisto di una nuova autoambulanza che permetta di rinnovare il parco auto obsoleto.
Aggiungo una riflessione già espressa all'Assessore Tronzano e all'Assessore Icardi: a breve, l'8 gennaio, riaprirà un pronto soccorso molto importante della zona, per cui la Croce Rossa che andrà a impattare maggiormente su quel territorio, quindi anche sulle due valli, è la Croce Rossa di Pont Canavese.
Da anni, il territorio, i Sindaci e le associazioni organizzano eventi e raccolte fondi per terminare l'acquisto e l'allestimento di questa ambulanza. Pertanto, come richiesto dal territorio, ho provveduto a presentare quest'emendamento di assoluta importanza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno in discussione generale; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Assessore Tronzano, sono compiaciuto di quest'emendamento quasi ad personam.
Capisco la riflessione del collega Ravetti sul fatto che non sia il tempo di chiedere qual è la visione politica, tuttavia ribatto al mio collega di Gruppo e di partito che quest'emendamento è proprio la dimostrazione della visione politica della destra in quest'Aula.
Capisco che ci siano le esigenze del territorio, ma le altre Croci Rosse? So della Granda, della Provincia Granda, ma penso al Verbano Cusio Ossola del Capogruppo Preioni; a Vercelli del Consigliere Stecco; a Novara del Consigliere Perugini o alla Val di Susa del Consigliere Marin.
Mi sembra un po' forzato l'emendamento, pertanto la domanda che pongo è: prevedere un emendamento così specifico vuole dire che avete analizzato le esigenze delle varie Croci Rosse in giro per il Piemonte? Se non ci sono esigenze pari, vuole dire che altre sedi non hanno esigenze di acquisto di mezzi, seppure in contribuzione con una raccolta fondi? L'unica che aveva bisogno era quella? State dicendo, come maggioranza, che le altre non avevano bisogno di questi 50 mila euro per l'acquisto di una nuova autoambulanza. Vorrei capire - è una domanda che rivolgo al primo firmatario e all'Assessore Tronzano - se è così, altrimenti qual è il motivo? Vorrei capire qual è stata l'origine della decisione dell'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Facevo riferimento, in discussione generale, alla politica di questa destra: mancette e marchette. Parlavo delle mancette citando il bollo auto e poi arrivano le marchette. Non volevo anticiparlo prima, aveva introdotto l'argomento perché avevo già letto gli emendamenti, ma arrivano, prima o poi arriva il piè di lista, signori, arriva il contributo per Pont Canavese, arriva il contributo per la Croce Rossa di Rivarolo Canavese.
Ho visto, apprendo il sito web della Croce Rossa, che in Piemonte ci sono 94 Comitati della Croce Rossa. Possiamo fare due cose.
La prima è dire: "Cari 92 Comitati della Croce Rossa Italiana in Piemonte sappiate che per questa maggioranza e per questa Giunta regionale voi non contate nulla".
La seconda, invece, è chiedere ai colleghi di farsi avanti. Signori, è l'anno delle elezioni, sveglia! Colleghi di maggioranza: siete in 32, sono 94 i comitati in Piemonte, prendetevene tre a testa perché c'è qualche vostro collega che magari vi bagna il naso!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Non devo dire nulla di particolare, tuttavia mi sembra di capire che l'Assessore abbia già recepito il nostro messaggio, ma immagino che anche lui si sia reso conto che una richiesta non può essere accettabile "solo" perché proviene dal territorio. Come diceva giustamente il collega Bertola sospendiamo l'esame di quest'emendamento, ci rivediamo domani e ognuno torna con il suo comitato (Croce Rossa, Croce Verde e Croce Bianca) e avanziamo le nostre richieste. È un'offesa verso tutti i volontari che sui territori, ogni giorno, si dedicano gratuitamente per diffondere dei servizi e per mantenerli attivi.
Sicuramente le intenzioni del Consigliere Cane sono ottime, ma tutti noi avremmo delle ottime motivazioni. Se poi sull'ambulanza si voleva scrivere "mai fermarsi" con l'hashtag, è una bella idea, ma non credo che si possa realizzare. Sentiamo l'Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per fatto personale, il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Colgo la battuta, visto che ci vuole sempre dell'autoironia - ottima battuta - ma forse bisognerebbe comunicare a chi ci sta ascoltando in diretta un po' più di serietà in Aula.
Io non posso fare altro che ribadire la richiesta dei territori dove abito del Canavese. Ovviamente la richiesta è collegata a un territorio che è stato sicuramente svantaggiato negli ultimi anni, con un pronto soccorso che si è faticato molto per riaprire e che riaprirà a gennaio.
Mi spiace dover ripetere, perché l'ho già specificato prima, ma ovviamente questa richiesta si collega anche alla miglior fruizione dell'apertura del pronto soccorso prevista per l'8 gennaio. Rispondendo a chi poco fa ha fatto la battuta sul "mai fermarsi" e parlando di cose serie senza fare battute, dico che bisognerà portare i malati al pronto soccorso in qualche modo.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Consiglieri, vi chiedo di non intervenire sopra altri interventi.
Consigliera Frediani, se vuole intervenire, chieda la parola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Nessuno discute sulla necessità di aiutare le varie Croci Rosse, ma anche gli altri enti di volontariato che si spendono sui nostri territori. Siamo esseri umani e ogni volta che si parla di casa propria si dice che siamo noi quelli svantaggiati, ma chi ha il vantaggio di essere in maggioranza può aiutare gli svantaggiati in maniera un po' arbitraria.
Posso anche essere d'accordo, e sono d'accordo, sul fatto di utilizzare quei 50 mila euro che sono stati trovati gentilmente dall'Assessore Tronzano all'interno del bilancio per acquistare una nuova autoambulanza ma, forse, sarebbe il caso di erogare questo contributo attraverso un bando, non attraverso una singola assegnazione. Se abbiamo dei fondi per acquistare ambulanze, valutiamo, in base a criteri oggettivi, quali possono essere le possibilità di accesso a un bando e acquistiamo l'autoambulanza a chi realmente, su criteri oggettivi, è più svantaggiato di altri. Questo lo possiamo fare.
È una proposta che avanzo al Consiglio per evitare che anche qualche altra associazione, che magari si trova nelle stesse condizioni, se non in condizioni peggiori, si veda privata di un diritto per il semplice fatto che la propria istanza non ha avuto la fortuna di essere rappresentata da parte di un Consigliere all'interno del Consiglio regionale.
Noi dovremmo lavorare in modo da rimuovere le disuguaglianze all'interno della Regione e lo si fa attraverso bandi oggettivi e non attraverso singole assegnazioni arbitrarie.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
È molto bello intervenire sull'emendamento, perché dà il segno dell'atteggiamento della maggioranza. Quest'emendamento è emblematico non tanto sulla necessità di quell'associazione di ottenere un mezzo - che senza dubbio, è una necessità reale e concreta - e non tanto sul fatto che qualcuno in quest'Aula si fa portatore di un'esigenza del territorio, ma del metodo, Assessore Tronzano. Un metodo win-win per chi lo propone. Posso intuire che adesso l'Assessore dirà al Consigliere di ritirare l'emendamento, nemmeno di modificarlo.
Credo che l'Assessore debba dire a tutti noi di presentare medesima istanza, perché ognuno di noi conosce aree svantaggiate, in ugual misura che necessitano di mezzi di soccorso per tutelare la vita delle persone.
Allora mi faccio serio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Nell'ambito della mia valutazione ideale certamente non chiedo al Consigliere Cane di ritirare l'emendamento perché il Consigliere, lavorando sul territorio, come tutti voi, in maniera meritoria, certamente ha l'esigenza politica di identificare una sua azione politica.
Tuttavia, da Assessore al bilancio della Regione Piemonte, devo bocciare l'emendamento, in quanto credo che sia eticamente giusto ed equo non approvarlo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Il parere della Giunta è contrario.
Chiedo se vi sono interventi sull'emendamento rubricato n. 1) che introduce l'articolo 8 bis.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo per dichiarazione di voto, Presidente.
Assessore Tronzano, non vale, perché non mi sono sbagliato. Il metodo win win vale anche rispetto al fatto che un collega del territorio presenta un'istanza territoriale: o la ritira o l'Assessore esprime parere contrario, ma lui continua con il suo metodo win-win a dimostrare nel territorio che lui.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Mannaggia! Se l'avessimo saputo, l'avremmo fatto tutti. Possiamo ancora farlo.
Assessore, io glielo dico: questo è il metodo della destra. Questo è il metodo della destra piemontese, che non risolve i problemi e che è interessata, come ho detto nella discussione generale, al consenso del giorno dopo. Ed è questo l'atteggiamento e la postura che avete nei confronti del territorio: fate finta di occuparvi di un problema serio presentato dal collega Cane, perché è un problema serio, non lo risolvete ma tornate sul territorio a dire che lo avete affrontato e che qualcuno è il colpevole della mancata soluzione.
Una volta erano quelli che arrivano da altre parti del mondo, mentre questa volta è lei, Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Ritengo giusto intervenire, perché il Consigliere Ravetti è da me apprezzato, anche nei suoi ragionamenti.
Certamente fa parte della politica. Ritengo giusto il problema sollevato dal Consigliere Cane, anzi giustissimo, perché ognuno deve rappresentare le proprie esigenze. Però l'Assessore al bilancio si prenderà la responsabilità, come si è sempre presa, perché se si ha una responsabilità di questo genere, si devono assumere decisioni.
Credo che sia giusta anche la mia valutazione a favore dell'equità del territorio, anche se a me converrebbe dire di sì.
Ringrazio il Consigliere Cane, ma purtroppo devo bocciare il suo emendamento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 ter Emendamento rubricato n. 2) presentato da Leone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Leone non è presente, pertanto l'emendamento è dato per illustrato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Intervengo solo per dare un'informazione all'Aula, perché magari non tutti hanno la tabella degli emendamenti davanti agli occhi.
Con quest'emendamento, se non erro, si chiede un contributo al Comitato della Croce Rossa di Rivarolo Canavese, quindi, il collega Leone chiede come il collega Cane, un contributo alla Croce Rossa, però un po' più in là, cioè a Rivarolo Canavese.
Lo volevo dire, perché ce ne sono altri. C'è una serie di emendamenti interessanti da questo punto di vista, che citerò man mano. Se i primi firmatari non vorranno presentarli, do la disponibilità a darvi una mano e a presentarli in Aula, dando dignità a questi emendamenti importanti, che per le realtà singole sono importanti. Ha ragione il collega Ravetti.
Quindi, è il metodo, il modo e il contenuto di questi emendamenti che non funzionano. Però volevo solo dare atto che siamo al contributo alla Croce Rossa di Rivarolo Canavese.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
È solo per una forma di giustizia verso il Consigliere Leone, che non dev'essere penalizzato solo per il fatto che oggi è assente. L'emendamento precedente riguardava Pont Canavese e questo riguarda Rivarolo. Il Canavese è una terra meravigliosa, che conosco e apprezzo molto, anche se arrivo da un'altra parte.
Logicamente, però, non è grandissima, quindi è chiaro che impone ai potenziali candidati del territorio l'esigenza di sgomitare un po'; quindi se uno fa una richiesta per Pont Canavese, l'altro logicamente la fa per Rivarolo. Questo lo dico con rispetto parlando per la Croce Rossa di Pont Canavese, di Rivarolo e di tutti gli altri 92 comitati del Piemonte. Questo emendamento è, se non il gemello, il fratello dell'altro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Per par condicio, ci tenevo a sottolineare che sembrano un po' gli emendamenti che abbiamo presentato noi in fase ostruzionistica qualche tempo fa, quando cambiavamo i nomi dei Comuni e chiedevamo di intitolare le statue, mettendo proprio in ordine alfabetico tutti i Comuni.
Volevo ringraziare l'Assessore Tronzano, perché questa volta, diversamente da un'ultima esperienza che abbiamo avuto in Aula, nella quale abbiamo visto un emendamento con tutte le Pro Loco, mi sembra che il suo approccio personale sia decisamente serio, cioè che questi emendamenti, che temo vedremo ancora riproposti successivamente, hanno trovato, forse, un muro di serietà. Se non altro, da questo punto di vista, devo dire che la Giunta si sta impegnando per porre un freno a questa maggioranza, che purtroppo sente già l'avvio della campagna elettorale e, quindi, cerca di portare le istanze dei territori, diciamo così.
Era solo per fare presente il diverso atteggiamento che, spero, venga mantenuto fino alla fine della discussione da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sono contento del cambio di atteggiamento da parte della Giunta nei confronti di questo tipo di emendamenti, perché, come ricordavano altri colleghi, in passato, invece, abbiamo visto approvare una lunga serie di istanze dei Consiglieri di maggioranza.
Devo dire che però c'è una differenza rispetto all'emendamento del collega Cane: questo vale 10 mila euro in meno e potrebbe essere un'offerta, il black friday anche sulle ambulanze.
A parte gli scherzi, spero che i colleghi della maggioranza non presentino altri emendamenti di questo tipo. Anzi, visto che sta emergendo un problema importante in questa Assemblea, ovvero, poiché le associazioni, che fra l'altro svolgono un servizio importante per la Regione, hanno bisogno di sostituire le ambulanze, potremmo fare un lavoro tutti insieme e individuare dei fondi, istituire un bando e, come dicevo prima, trovare un metodo oggettivo di distribuzione di questi fondi, per aiutare le varie Croci Rosse. Vicino casa mia c'è una Croce Verde, ma non mi era mai venuto in mente di fare una cosa del genere, a dire la verità.
Potremmo pensare di lavorare insieme a una proposta politica che possa risolvere i problemi legati a mezzi vetusti di associazioni, per la maggior parte, costituite da volontari, che lavorano per noi, colmando lacune a causa del definanziamento alla sanità, perché se dovessimo farci carico al 100% anche di questo servizio, sarebbe decisamente ancora più oneroso.
Penso che, per ringraziarli, il modo migliore sia quello di fare un bando e trovare le risorse necessarie per cambiare una parte dei mezzi di queste associazioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste d'intervento in merito all'emendamento n. 2).
Chiedo il parere della Giunta.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Il parere è di astensione.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
L'atteggiamento è lo stesso rispetto a prima.
L'indicazione precedente era di contrarietà, ma la sostanza non cambia. Ci siamo astenuti dal votare e, quindi, invece di dirlo successivamente fuori verbale, lo dico adesso: propongo l'astensione, perché ritengo sia il modo giusto.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono altri iscritti a parlare, metto in votazione l'emendamento n. 2).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere di astensione.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti n. 3) e n. 5) presentati dal Consigliere Marin sono stati ritirati.
ARTICOLO 8 quater Emendamento rubricato n. 338) presentato da Marin.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Marin lo dà per illustrato.
Il parere della Giunta sull'emendamento n. 338) è favorevole.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, ho soltanto chiesto il parere preventivo.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma intervengo perché non è stato illustrato.
Avevo dato un'occhiata veloce e ho visto che dei due o tre emendamenti che riguardavano il tema del Museo degli Alpini, ne rimane uno soltanto.
Non sono riuscita a capire se quello che rimane è quello relativo.
Però, se magari il presentatore ci dice che è quello relativo alle Valli Chisone e Germanasca oppure no...
Se fosse quello, volevo provare a capire da dove.
So dell'interesse e dell'attenzione per gli Alpini. Questo Consiglio ha anche votato una legge (un intervento specifico), peraltro finanziata.
Ricordo da quale ragionamento scaturisce l'ipotesi di un Museo sulla Giornata dell'Alpino e, quindi, il collegamento con il territorio e quali riflessioni.
Nel caso avessi capito bene che si prevede la collocazione nelle Valli Chisone e Germanasca, vorrei conoscere le motivazioni rispetto a questa localizzazione, piuttosto che a una localizzazione, che so, a Pinerolo o a Torino.
Chiedo se il presentatore ci può dare qualche spiegazione, visto che si richiedono 100 mila euro di investimento e presumo, poi, anche che sia un'iniziativa che non può finire lì, perché allestire e istituire un museo ahimè, sappiamo bene che, negli anni a seguire, comporta costi non di poco conto, oltre che di allestimento, anche di gestione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marin.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Questa ipotesi nasce circa tre anni fa.
La Sezione Alpini di Pinerolo ci aveva segnalato la collezione, che abbiamo visitato con il Vicepresidente Carosso e l'Assessore Poggio, di un collezionista privato a Cantavenna, in provincia di Alessandria, che da settant'anni colleziona materiale degli Alpini e dell'artiglieria alpina.
Fra queste c'è, a esempio, una lettiga utilizzata nella ritirata di Russia: ce ne sono solo due al mondo, per cui sono pezzi veramente pregiati.
Al collezionista, un signore di 92 anni, è stata chiesta la disponibilità della cessione dell'intera collezione (la richiesta era stata fatta da molti soggetti per prendere delle parti). Si è trovato un accordo: la sezione Alpini di Pinerolo si è dichiarata disponibile all'acquisizione della collezione e si è avviata un'interlocuzione con le fondazioni bancarie per chiedere eventualmente una contribuzione (è in programma una riunione l'11 dicembre).
Si è chiesto se le fondazioni bancarie avrebbero aiutato la sezione Alpini di Pinerolo per l'acquisizione della collezione, a fronte della quale la sezione Alpini disse: "Dove potremmo localizzarlo?". Poiché a oggi non esiste un museo degli alpini a livello regionale, la localizzazione sarebbe prevista al Forte di Fenestrelle, un allestimento al Forte di Fenestrelle.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

È un modo un po' insolito affrontare, come emendamento, una variazione di bilancio, tema che richiederebbe condivisione, approfondimento e comprensione.
Peraltro, colgo l'occasione, proprio perché non ho avuto modo di intervenire sul tema, di informare il collega Marin e i colleghi che anch'io conosco una collezione privata di storia dell'alpinismo molto importante. Un privato del Comune di Collegno (vicino di casa dell'Assessore Tronzano, più o meno) mise a disposizione del Comune di Collegno, nel 2015, per il centenario dell'ingresso in guerra, la sua collezione (tra l'altro, il compianto generale Cavarezza la ritenne di particolare pregio, perché la visitò con me). Facemmo una mostra per il centenario dell'ingresso in guerra e non ho l'ambizione di dire che sia l'unica altra presente.
Trovo insolita, non fuori luogo, ma insolita, la modalità con cui viene proposta un'iniziativa che può avere un suo valore, quindi faccio fatica a condividerla, anche perché non mi sono state date le condizioni e le possibilità. Se è vero che non c'è un museo degli alpini, ricordo che in Piemonte c'è un museo dell'artiglieria. Non ho fatto il militare, quindi potrei dire un'enorme fesseria equiparandole, però è un museo che ha avuto grandissimi problemi e che per molti anni è stato allocato in una caserma in piazza Rivoli, quasi in un deposito, e solo da qualche mese ha ritrovato la sua collocazione dignitosa di museo, credo alla Cittadella.
Il tema è all'attenzione delle politiche culturali piemontesi, però forse richiederebbe di non partire dal fondo, dai soldi, ma di partire dal progetto per poi, se si ritiene, trovare le risorse necessarie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Confesso che sto facendo un po' di fatica, quindi credo che non interverr più dopo questo emendamento, perché ho capito. È veramente difficile interloquire in questo senso, perché non ho capito se il collezionista della provincia di Alessandria è stato contattato anche da altri gruppi di Alpini, per esempio della provincia di Alessandria.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Se così è andata, e dato che è stato contattato diversamente questo signore di 92 anni, le dico questo, Assessore Tronzano, e poi non intervengo più: ho due amici, uno possiede una moto Guzzi del 1935 e uno una Lambretta del 1943. Conosco un Moto Club di Castellazzo Bormida. Se lei ci dà 100 mila euro, facciamo il museo della moto.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Ravetti, per la Lambretta potrei essere interessato direttamente. Se gli gira il mio numero in privato, possiamo proseguire.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Solo per chiarezza, perché forse non mi sono spiegato bene.
Questa richiesta non viene assolutamente fatta per l'acquisizione della collezione, per essere molto chiari, ma se soggetti, a livello regionale dichiarano un interesse all'allestimento di un museo di valenza mondiale con una collezione messa a disposizione di cui non diventa proprietaria la Regione, ci sembrava corretto e onesto che la Regione si preoccupasse di dove eventualmente andare a localizzare questo materiale.
Se non mi sono spiegato bene, chiedo scusa.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Mi scuso perché sono uscita un attimo, ma non ho capito chi riceve questo contributo.
Chi è il destinatario? A chi va? Normalmente, se si istituisce un museo, si dovrebbe fare un passaggio in Consiglio.
Nella scorsa legislatura abbiamo discusso leggi sugli ecomusei e in questa legislatura abbiamo discusso e approvato, purtroppo, una legge sul valore alpino, quindi perché non si è inserito in quel contesto? Non riesco a capire come possa nascere un museo da un'iniziativa, sicuramente meritoria di un Consigliere. È poco istituzionale.
Normalmente, c'è un soggetto; si identifica con un percorso ben preciso; si approva in Consiglio; dopodiché c'è un soggetto destinatario dei contributi.
A chi vanno questi contributi? Non dico che sia una cosa non lecita, per per hi sono questi stanziamenti?



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Solo per precisare. L'emendamento al comma 2 ter chiarisce: "Con provvedimento della Giunta regionale, informate le Commissioni consiliari competenti, sono stabiliti i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi agli enti di gestione delle aree".
Perdonatemi, ho letto l'emendamento sbagliato.
Noi stiamo facendo un tentativo perché per noi è importante creare il Museo regionale degli Alpini, ma al tempo stesso abbiamo una legge regionale che ci consente di dare agli Alpini la giusta attenzione. Senza dare contributi, non possiamo neanche attivare le fondazioni e tutti gli altri partner che dovrebbero essere coinvolti all'interno di questa operazione.
Noi li daremo all'Unione montana.



(Commenti della Consigliera Frediani)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

No, non importa.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

Scusate, non è un dibattito privato, fate intervenire l'Assessore.
Se volete intervenire, chiedete la parola dopo l'intervento dell'Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Purtroppo non sono così preparato su tutto, quindi chiedo scusa se sono impreciso.
L'emendamento rubricato n. 4) che stavo leggendo prima non c'entrava quindi chiedo scusa di averlo inopportunamente introdotto.
L'emendamento rubricato n. 338) recita: "Al fine di consentire la realizzazione del Museo regionale degli Alpini tramite l'Unione Montana Valli Chisone e Germanasca.", quindi le Unioni montane sono specificate.
Nel momento in cui attiviamo tale opportunità per il territorio istituzionale, vediamo se il territorio istituzionale recepisce questo messaggio che la Regione vuole dare dicendo: "A noi interessa il Museo regionale degli Alpini, c'è una connessione unica al mondo, cerchiamo insieme di fare qualcosa". Diciamo ai nostri partner eventuali e futuri che la Regione ci crede, che mette in legge quest'opportunità, ma se poi non si dovesse attivare questo tipo di percorso, la legge viene abrogata e viene cancellata. La richiesta, come avviene molte volte per tutte le iniziative che vengono fatte, è certamente quella di dire: "La Regione che cosa fa? Come interviene?". Allora poi si muovono Camere di commercio, fondazioni associazioni di categoria (parlo per il mio settore).
Noi stiamo facendo tutto questo per attivare un percorso, ma se poi non venisse portato a termine, è chiaro che questo articolo di legge sarà abrogato.
Spero di essere stato chiaro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Come le ho anticipato per le vie brevi, Presidente, non escludendo, almeno da un punto di vista personale, un voto favorevole, su questo emendamento avrei bisogno un parere formale degli Uffici rispetto all'ammissibilità. È inusuale che si affronti in questo modo una pur meritoria proposta.
Mi pare di aver compreso che non siano stati firmati nemmeno accordi di programma. Non dico atti convenzionali, ma accordi di programma preliminari.
Ricordo, da amministratore pubblico, che gli accordi di programma, pur non essendo vincolanti per coloro i quali li stipulano, permettono passaggi successivi come convenzioni, oppure allocazioni di risorse.
Tuttavia, se manca l'accordo di programma, dal mio punto di vista tecnico ma aspetto una posizione formale dei nostri Uffici - l'emendamento dovrebbe non essere ammissibile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Ho gli stessi dubbi del collega Ravetti.
Consentire la realizzazione del Museo regionale tramite l'Unione montana non significa che l'Unione montana è destinataria del finanziamento, almeno non mi sembra che sia la formulazione più precisa possibile. Lo dico proprio perché poco fa stavo evidenziando la serietà dell'Assessore nell'affrontare la discussione e temo che l'emendamento possa essere un po' rischioso per tutti noi o, meglio, per chi voterà a favore, perché mi sembra che formalmente non sia proprio perfetto.
Propongo di sospendere l'esame dell'emendamento per valutare la forma e rimandare la votazione quando avremo qualche certezza in più. Lo dico a tutela principalmente dell'Assessore e poi di tutta l'Aula che andrà a votarlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato l'intervento in particolare dell'estensore, che ringrazio per aver chiarito l'origine della proposta, che ha visto anche un lavoro fatto prima. Ritengo legittimi anche i dubbi sul merito espressi dai colleghi che mi hanno preceduto, ma senza pensare a tutte le implicazioni politiche e ponendomi in modo abbastanza neutrale nella lettura dell'emendamento anch'io lo ritengo quantomeno ai confini dell'ammissibilità.
Mi sembra che votare un emendamento scritto così possa esporre a qualche problema. Sicuramente dal punto di vista tecnico ci sarà chi è più bravo di me, e mi riferisco chiaramente ai nostri Uffici, ma leggendolo due o tre volte anche per me è un po' ai confini dell'ammissibilità, quindi richiede quantomeno un approfondimento.
Non penso che il disegno di legge di variazione del bilancio venga votato stasera. C'è ancora la giornata di domani, per cui penso che anche chi lo voterà si possa sentire più sicuro, magari facendo degli approfondimenti.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola all'Assessore Tronzano, sulla ricevibilità rispondo che l'emendamento ha tutti i criteri per essere ricevibile.
Ai sensi dell'articolo 84, comma 9 del Regolamento, che prescrive l'ammissibilità degli emendamenti, ritengo che sia ammissibile. Si pu eventualmente valutarne l'illegittimità con una pregiudiziale, ma è un emendamento e non ci sono illegittimità sull'emendamento.
La valutazione politica è un'altra cosa, ma non essendoci stati, fino adesso, nodi critici sulla valutazione concreta dell'emendamento tecnicamente è ricevibile e può essere messo in votazione.
La parola all'Assessore Tronzano per una valutazione più attenta.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Premesso che il Consiglio è sovrano, la legge è legge e, nel momento in cui viene approvata dal Consiglio, questo garantisce. Pertanto, dal punto di vista personale non esporrei mai i Consiglieri a una figura barbina o a una illegittimità o, peggio, a un'illiceità. Quindi, nel momento in cui la legge viene approvata, è, vivaddio, sacra! E spero che tutti lo condividiate, anche perché credo sia uno dei cardini del diritto.
In secondo luogo, è scritto "tramite l'Unione Montana Valli Chisone e Germanasca", quindi è anche specificato a chi va.
Detto questo, anche ascoltando il proponente e il Presidente Allasia sospendiamo questo emendamento per ulteriori approfondimenti, che però non riguardano il fatto che la Giunta non condivida o che non sono preoccupazioni della Giunta. È solo correttezza istituzionale nei vostri confronti. Questo volevo dirvi.
Grazie.



PRESIDENTE

Sospendiamo la trattazione dell'emendamento rubricato n. 338).
ARTICOLO 8 quinquies Emendamento rubricato n. 6) presentato da Preioni.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni per l'illustrazione; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che vuole dare risposta al periodo post pandemia a delle associazioni, precisamente ai circoli ACLI, che a livello italiano hanno quasi un milione di iscritti e gestiscono 8000 strutture, delle quali 4000 sono circoli, 105 sedi provinciali e 21 sedi regionali.
Se analizziamo il Piemonte, perché si tratta di fare un bando per tutte le ACLI del Piemonte, sono 320 le ACLI in tutto il Piemonte. Quindi, è una realtà importantissima e capillare, che svolge un lavoro sociale molto rilevante; tra l'altro, è svolto, in grande parte, da volontari, perch sono soci lavoratori, che danno delle risposte capillari soprattutto ai territori svantaggiati e di montagna.
Potreste dire, e quindi vi anticipo: "Perché solo le ACLI?". In primo luogo, perché sono 320 e se vogliamo essere seri, quando diamo un contributo, dobbiamo darlo in maniera significativa. È naturale che la platea non può essere infinita, perché se quest'anno lo aprissimo a tutti è innegabile che daremmo il niente a tutti. Preferiamo dare una parte quest'anno a una categoria molto importante dal punto di vista sociale, ma nei prossimi anni si può parlare di estenderlo anche ad altre formule associative.
Questa è la ratio della serietà nostra di fare un bando serio e aperto a tutte queste realtà, però quest'anno focalizzato su tale aspetto sociale e su questo mondo che ha anche un risvolto cattolico. Ed è, secondo noi importante che venga ricordato nella nostra società per la funzione che svolgono in un mondo caotico e difficile, che ha assolutamente bisogno di solidarietà, di associazioni e di circoli come questi, che danno delle risposte dove magari il mercato non può arrivare, dove il commercio non pu arrivare e dove il capitalismo non arriva. In questi casi, ci sono loro che danno delle risposte.
Pertanto, quest'anno lo diamo a loro e nei prossimi anni si può dare anche ad altre categorie, ma sarebbe sbagliato aprirlo all'universo mondo per poi dare nulla o quasi nulla a tutti, preso atto che i numeri sono questi.
Infatti, vi ricordo che sono 320 sedi e circoli in tutto il Piemonte quindi rappresentano una capillarità incredibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Oggi non possiamo fermarci, non possiamo rilassarci. Il Capogruppo Preioni con questo emendamento ha, dal mio punto di vista - non sono qui per fare il mio vecchio mestiere di professoressa - fatto un passo in avanti nel sottolineare come l'emendamento si prefigga di erogare contributi con un bando. Dal mio punto di vista, è sicuramente un passo in avanti rispetto a quell'esigenza di trasparenza e di oggettività che più volte abbiamo richiamato nei nostri interventi.
Però è già anche stato sottolineato come, pur attraverso un bando, stiamo parlando di un intervento parziale, che va a un soggetto del terzo settore che peraltro stimo molto. Non vorrei mettere in discussione un soggetto che spesso ha avuto anche posizioni molto aperte e di sinistra, quindi lo stimo davvero per la sua storia. Però il tema è che non è l'unico soggetto.
Peraltro, mi risulta anche difficile capire come sarà il bando, perché una delle poche cose che ho imparato in Consiglio regionale è che non si danno contributi alle associazioni perché esistono e perché stanno in vita, ma si dà loro un contributo, a parziale copertura, perché svolgono delle progettualità, perché hanno dei progetti.
Di conseguenza, credo che la strada sia ancora lunga e certamente permane il problema di pensare a un provvedimento rispetto a quel vasto mondo anche significativo, del terzo settore. Non sto a fare l'elenco delle altre sigle che lavorano sul territorio, che sono tutte altrettanto degne, perch pensare di rimandare al prossimo anno e decidere chi si è comportato bene o meno bene nel voto e se premiarlo o meno, non credo sia la soluzione più adeguata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Sottoscrivo tutto - ribadisco, tutto - quello che ha detto la collega Accossato. Chiedo all'Assessore Tronzano di prestare attenzione insieme a tutti i colleghi.
Collega Preioni, tutte le caratteristiche che lei ha fornito per legittimare una richiesta straordinaria e puntuale esistono in almeno altre due o tre realtà. Il problema non è che poi ci pensiamo il prossimo anno perché sono 320 le sedi dei circoli ACLI che anch'io, come la collega Accossato, frequento, perché nella mia città ce ne sono tre. Pertanto, non ho nulla in contrario a dare un contributo per chi ha avuto difficoltà visto che ha citato nuovamente la pandemia. Va bene, però faccio l'esempio dell'altra realtà uguale e identica con alcune differenze di attività culturali, ma neanche più di tanto: ARCI.
ARCI ha 400 circoli, sette comitati territoriali, più di 120 mila tesserati. I circoli ARCI, come anche le ACLI, che in alcuni casi svolgono attività dal vivo con una commistione con attività di somministrazione di bevande e di cibo, hanno avuto e continuano ad avere una serie di problematiche nella gestione dalla legge nazionale, perché non dipende da quella regionale. Il problema è che dare così in maniera diretta.
Allora, se avessimo messo anche un milione di euro per tutte quelle realtà fuori dai contributi straordinari del COVID e coerenti alle caratteristiche, come quelle dei circoli ACLI, ARCI e di altri (perché ce ne sono altri), avrebbe avuto un senso, ma così davvero non si comprende.
Adesso un po' meno rispetto agli emendamenti che abbiamo trattato prima però davvero è difficile comprendere - o è facile in alcuni casi comprendere il senso. Davvero io cosa dico, ma cosa dite ai 400 circoli ARCI o ad altre realtà similari che non potranno accedere a quel bando? Perché no? Immaginatevi di andare in una riunione e dire perché no. Come glielo si dice? Come glielo dico io, anche se voterò magari presenza? Come potrò dire che l'Aula dove siedo e dove sono da quattro anni a rappresentare tutti i piemontesi.
Se mi si chiede "Perché a me no?", che cosa rispondo? "Eh, non lo so". Non c'è una logica, non è difendibile. Davvero, non è che quando ci diciamo.



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



SARNO Diego

Scusi, Presidente, ho finito.
Non lo so, dateci una mano a uscire un po' meno sconfortati da quest'Aula oggi; davvero è un po' difficile, Assessore Tronzano, è proprio un po' difficile.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altri iscritti a parlare.
Sull'emendamento n. 6) il parere della Giunta regionale è favorevole.
La parola al Consigliere Sarno, per dichiarazione di voto.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
In dichiarazione di voto personale, nel senso che non so se il Gruppo farà come me, però io voterò contrariamente.
Voterò contrariamente non perché sono contro. Lo dico con chiarezza colleghi, perché non vorrei che poi qualcuno, come ha già fatto, sui social affermi che qualcuno ha votato contro le ACLI, perché non è così, non è così! Io voto contrariamente, perché voto contrariamente rispetto al metodo ripeto, al metodo, e perché voglio tutelare tutti gli altri e per definire una volta per tutti in quest'Aula che non si può.
Anch'io conosco il presidente delle ACLI del mio territorio e glielo dir perché ho votato contro, glielo dirò, Ma per segnalare questo elemento e non altro: non sono contro al sostegno alle ACLI! Se qualcuno prova a scrivere questo, ne risponderà! Non sono contrario, ma sono contrario al metodo e voglio tutelare, per parità di trattamento rispetto ai soldi pubblici, tutti gli altri che hanno le stesse caratteristiche. Tutti, anche quelle realtà che mettono insieme identità culturali opposte alla mia, perché ci sono: 500 mila euro a tutti! Andrea Tronzano, Assessore della Regione Piemonte, facciamolo per tutti per tutti quelli che hanno le caratteristiche per accedere a un bando straordinario, perché lo condivido, perché loro non hanno avuto un euro dalla pandemia; è vero, ve l'avevamo già detto, l'abbiamo detto anche al livello nazionale, è vero, ma perché figli e figliastri? Facciamolo insieme: modificatelo, mettiamoci 500 mila euro in più facciamolo da un milione e inseriamo tutte le realtà in quel bando, così lo votiamo, altrimenti no, e non perché sono contro.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato, per dichiarazione di voto.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia riprendo le motivazioni del voto contrario del collega Sarno, che non posso che condividere e che ho anticipato nella discussione generale; anche da parte mia, non per una pregiudiziale nei confronti di quell'associazione che, anzi, ribadisco, apprezzo, ma per il metodo di questo provvedimento.
È come se l'Assessore Ricca decidesse di fare un bando per le società del mondo sportivo aderenti alla UISP e decidessimo qui - Anzi, magari, se ritenete, se ho ancora tempo presento un emendamento - di erogare 500 mila euro per le attività sportive della UISP, perché è presente su tutto il territorio e, dal mio punto di vista, rappresenta la storica presenza dello sport per tutti. Oppure, è come se l'Assessore Protopapa decidesse di fare un bando per il mondo agricolo rivolto solo alla Coldiretti o solo alla Confagricoltura! Vorrei vedere se le altre associazioni non lo mordebbero sul collo! Insomma, provate a valutare davvero le condizioni, il metodo e il merito di questo intervento.
Ripeto, se ci sono le risorse a disposizione del mondo del volontariato e del terzo settore ben vengano, anche da parte mia.
Assessore, troviamone ancora qualcuna in più e mettiamo nelle condizioni dando anche qualche indicazione su quali progetti dovranno presentare e su cosa devono fare queste associazioni, perché sul territorio hanno sicuramente vissuto anni difficili e anche la riforma del terzo settore non li sta aiutando.
Pertanto, interveniamo in termini generali su questo mondo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, per dichiarazione di voto.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io in dichiarazione di voto.
Se l'emendamento rimane confezionato in questo modo, il voto non potrà che essere contrario per le stesse motivazioni che hanno appena illustrato anche i colleghi.
Tra l'altro, suggerirei alla Consigliera Accossato di fare attenzione a dire "è come se", "come se" e fare esempi, perché è ancora lunga la giornata e non sappiamo cosa ci aspetta nelle prossime cartelle degli emendamenti, quindi magari ci sono emendamenti ancora più particolari. Non so, ai biondi, ai rossi! Facciamo attenzione, perché potrebbero ancora stupirci.
Come prima dicevo all'Assessore, cerchiamo di affrontare seriamente e l'approccio corretto è quello che suggerivano i colleghi poco fa, cioè un bando, proprio per la sua natura, dovrebbe essere accessibile a tutti i soggetti simili, a tutti i soggetti, in questo caso, del terzo settore che fanno un certo tipo di attività.
Inserire un prerequisito di questo tipo, cioè solo le ACLI, sinceramente non è equo. Da parte di una pubblica amministrazione, ci aspettiamo in primis equità, altrimenti ci ritroviamo a fare marchette da vecchia politica che speravamo di aver definitivamente superato.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io, con rammarico, devo comunicare il mio voto contrario per le ragioni già esposte dai colleghi che mi hanno preceduto.
Il Consigliere Preioni, nell'illustrare l'emendamento, ha descritto le motivazioni che lo hanno spinto a presentarlo, descrivendo le caratteristiche di un soggetto come ACLI. Ha detto cose giuste e condivisibili, ma quelle caratteristiche non sono proprie solo delle ACLI ma anche di altri soggetti che operano sul territorio nella promozione sociale. Qualcuno ha citato le ARCI, ma potremmo citarne altri.
Mi pare che questa foga di dare soldi a un po' a tutti per acquisire dei meriti, approfittando del fatto che probabilmente di soldi ce ne sono (perché questo è ciò che scopriamo: i soldi ci sono quasi per tutto), alla fine, al di là delle buone intenzioni, o delle legittime intenzioni di carattere elettorale, introduce elementi di forte iniquità, un'iniquità della quale non vogliamo assolutamente essere complici.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

So, Presidente, che nelle dichiarazioni di voto può intervenire un solo componente del Gruppo, quindi non ho alternative e devo intervenire in dissenso dal collega, che però si è espresso in forma personale, per cui uso un artifizio per prendere la parola, diciamo la verità.
Mi asterrò, perché non riesco a esprimermi su queste proposte. Non riesco e non è vero, Assessore, che una legge tutela. Non è vero, perché noi abbiamo poteri dello Stato, che sono molto più significativi del nostro pensiero che riportano in equilibrio anche leggi sbagliate, anche quelle improprie.
Sono curioso dell'analisi che altri, non noi in questa Aula, faranno rispetto a un indirizzo che questa maggioranza sta dando al Piemonte. Se decidi di aprire un circolo, questa Regione, in questa sessione di bilancio, avvantaggia un'associazione di circoli al posto di altre associazioni di circoli. Questa è la scelta che viene fatta. Non è interpretabile: non è una mia opinione, è la vostra opinione.
Mi chiedo se, nel nostro Stato, un ente regionale come questo pu permettersi di adottare una legge in cui avvantaggia un'associazione al posto di un'altra. Lo dico non soltanto per analisi che non sono nelle condizioni di fare io, se non da un punto di vista etico-politico, ma lo dico ai colleghi e alle colleghe che voteranno a favore dell'emendamento che per me, sul piano etico-politico, ha risvolti assai più negativi rispetto a risvolti che abbiamo dovuto analizzare su emendamenti ad ambulanza, che sono fin comprensibili.
Sul tema non do risposte, però chiedo ai colleghi e alle colleghe se è questo il taglio e il profilo che vogliamo dare alla nostra presenza in quest'Aula rispetto alle disponibilità economiche che questa Regione pu mettere a disposizione di un mondo, che è quella dell'aggregazione sociale che dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista, dev'essere trattata diversamente, grazie al cielo, per bandi. Non si comprende la ragione per cui questi bandi non debbano interessare tutti coloro i quali si aggregano a prescindere dall'associazione cui si affiancheranno. Non si capisce se per valori politici, religiosi o quant'altro, sono scelte che non riguardano quest'Aula. Ma dico stupidaggini? Mi sembra di vivere in una dimensione.
Sì, dico spesso stupidaggini, ma rispetto a queste cose devo rivedere la mia presenza in politica, se qualcuno pensa al contrario. Se i colleghi e le colleghe voteranno a favore dell'emendamento, semplicemente lo faranno per quelle ragioni che ho ripreso all'inizio, nella discussione generale che riguardano la convenienza elettorale nel votare questo emendamento. Non può esserci altro. Ditemi se sto sbagliando, ditemelo!



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Uno, per chiedere il voto per appello nominale; due, per fare una precisazione che avevo già fatto nella dichiarazione. Non voglio mettere paura a nessuno, è una prerogativa di un Consigliere, che se ne pu avvalere.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Non è che quando lo chiedete voi si può e quando lo chiede la maggioranza non si può fare. Nessuno vuole mettere paura, figurarsi.
Come ho detto prima, questa non è una misura strutturale, è un bando aperto a 320 ACLI. È un bando che verrà aperto nel 2024, ma nulla toglie che, nel 2025, questa Amministrazione regionale (vediamo se sarà ancora in carica) potrà fare un bando agli altri 500, per dare un aiuto anche agli altri.
Oggi diamo un aiuto ai 320 perché ci consideriamo seri, avendo 500 mila euro, nel dare un aiuto di una certa entità a questi 320, non nell'aprire al mondo universale, perché diventerebbe una somma ridicola.
Il prossimo anno, visto che non è una misura strutturale, si potrà dare assolutamente a tutti. Non è che quando diamo un contributo a Libera o a qualcun altro c'è tutto questo fermento, perché c'è un contributo mirato alle azioni assolutamente meritorie che fa Libera su alcuni settori e non si apre la questione verso l'universo mondo. Questo è l'aiuto di una misura non strutturale alle ACLI, che svolgono un lavoro meritorio sul nostro territorio piemontese.



PRESIDENTE

Grazie.
Ricordo che il numero legale è 21.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Nel frattempo, chiedo ai Capigruppo se intendono sospendere anticipatamente per svolgere la Conferenza dei Capigruppo, perché domani c'è attività consiliare.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 10 Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 17 Indìco la votazione palese sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 18 Indìco la votazione palese sull'articolo 18.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 19 Indìco la votazione palese sull'articolo 19.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 20 Indìco la votazione palese sull'articolo 20.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori.



SARNO Diego

Presidente, scusi se è un po' irrituale, perché è andato veloce e non sono stato pronto a chiedere.
Chiedo all'Assessore, post voto, vorrei capire sull'articolo 20.
Perché l'abbiamo inserito nel bilancio e non nell'omnibus se si stanno cambiando alcuni criteri?



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



SARNO Diego

Ah, ok.
Va bene. Se può rispondere al microfono anche se post voto, solo per capire, perché io l'ho guardato e mi sembrava.
Lo chiedevo solo per una maggiore informazione all'Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, sull'ordine dei lavori.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Avevo lo stesso dubbio, in realtà, perché l'articolo 20 va a modificare una definizione, anzi dei criteri presenti nel testo unico della cultura e non mi sembra che sia collegato a un aspetto economico-finanziario. Perché, se così fosse, cioè se questa variazione di bilancio diventa un omnibus allora avremmo anche noi magari qualche proposta da fare su alcuni testi.
Vorremo capire se c'è qualche motivo particolare per cui questa modifica sia stata inserita nella variazione di bilancio e non in un futuro provvedimento omnibus, se si farà.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Soltanto perché è urgente correggere un errore su una legge che è stata approvata.
C'era un errore nella legge regionale e, conseguentemente, con questo articolo, eliminiamo questo errore, perché riteniamo sia urgente eliminarlo.



(Commenti della Consigliera Frediani)



PRESIDENTE

È la modificazione successiva, anche, perché la legge n. 11 del 2018, la legge quadro, poi è stata rimodulata.
Prego.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Leggo.
"A seguito dell'abrogazione del comma 2 dell'articolo 26 della legge regionale n. 11 del 2018, ad opera della recente legge regionale n. 3 del 9 marzo 2023, si rende necessario provvedere alla riformulazione del comma 1 della citata legge regionale n. 11 del 2018, eliminando il riferimento al comma 2 abrogato dalla legge regionale n. 3 del 2023".



(Commenti della Consigliera Frediani)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La legge 3 è la legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2022.



(Commenti della Consigliera Frediani)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Esattamente.
Inoltre, con l'entrata in vigore della suddetta legge regionale 3 del 2023 è stato erroneamente abrogato il comma 3 del citato articolo n. 26 della legge regionale n. 11 del 2018; il suddetto comma 3 enumerava tutti i requisiti.
È una questione molto tecnica: dobbiamo modificare immediatamente questo tipo di articolo. È come una specie di impegno istituzionale che, ad esempio, ci chiede il Governo e in questo caso è un impegno istituzionale nostro: sostanzialmente, dobbiamo provvedere alla modifica.



PRESIDENTE

È una correzione che non si poteva fare con una modifica di coordinamento degli uffici e della Presidenza del Consiglio, però giustamente.



(Commenti del Consigliere Bertola)



PRESIDENTE

Meglio tardi che mai, Consigliere Bertola.
Mi sembra ci fosse un'intesa per svolgere la Capigruppo alle ore 18.
Sospenderei i lavori per riunire la Conferenza dei Capigruppo, che svolgerei in Sala Morando.
La seduta è sospesa.
Anzi, poiché penso che poi la chiuderemo alle ore 19, non la sospendo, ma chiudiamo la seduta adesso, così liberiamo i Consiglieri che possono andare a casa.
Auguro a tutti una buona serata. Vi rimando a domani alle ore 10 per il prosieguo della legge di variazione di bilancio.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.59)



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