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Dettaglio seduta n.278 del 14/11/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.35 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione ordinaria n. 1515, presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Tronzano.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio d'Aula.
Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo alla collega Canalis che, per le interrogazioni ordinarie, non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante; è prevista la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e la replica dell'interrogante per altrettanti cinque minuti.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione n. 1515 presentata da Canalis inerente a "Quali iniziative per salvaguardare i posti di lavoro piemontesi nel settore automotive?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo con l'esame dell'interrogazione ordinaria n. 1515.
La parola all'Assessore Tronzano, per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore allo sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese (industria, artigianato, imprese cooperative attività estrattive)

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la Consigliera Canalis.
La risposta è un po' articolata, ma cercherò di leggerla tutta e magari dopo farò uno sunto più rapido.
L'attuale Giunta, nell'ambito delle azioni e programmi a supporto del tessuto industriale, ha attivato diversi progetti e azioni strategiche.
Facendo seguito al Decreto Ministeriale del 2019, "Riconoscimento quale area di crisi industriale complessa del SLL di Torino", nell'autunno 2021 è stato stipulato fra Regione Piemonte, il Ministero per lo sviluppo economico (ora MIMIT) un accordo di programma che prevede, fra le diverse iniziative, di sostegno agli investimenti produttivi del Sistema locale del lavoro di Torino, con priorità ai settori automotive e aerospazio mediante lo strumento della legge n. 181. È stato un lavoro abbastanza lungo, svolto come sistema complessivo, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali in causa. Siamo riusciti a fare un ottimo lavoro; infatti, in seguito a tale accordo di programma, è stato emanato dal MISE un bando da 50 milioni di euro a supporto degli investimenti delle imprese ubicate nei 112 Comuni con particolare focus sui settori automotive e aerospazio.
Tale iniziativa si inserisce nell'ambito del Progetto di riconversione e riqualificazione Area di crisi industriale complessa Torino (PRRI), che prevede altre iniziative strategiche, tra cui la realizzazione di un Centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per il settore automobile e la mobilità sostenibile, promosso da MISE, Regione, Città di Torino Politecnico di Torino, Università di Torino e Camera di Commercio, che sarà posizionato nel cuore del distretto produttivo automotive di Torino, con l'obiettivo di facilitare e stimolare la competitività delle imprese nazionali.
In questo senso, ricordo che al riconoscimento dell'area di crisi complessa hanno partecipato numerose imprese; sono arrivate 90 milioni di richieste: 50 milioni erano previsti, quindi chiederemo un'integrazione al MIMIT (lo abbiamo già fatto) per cercare di assolvere a tutte le richieste pervenute che sono appunto 90 milioni.
Il manufacturing center, quello di cui parlavo adesso, è nella zona di via Settembrini e si sta andando avanti nei lavori sotto la regia del Politecnico.
L'elaborazione del PRRI ha visto il coinvolgimento, tramite consultazioni e focus group mirati, di numerosi stakeholders territoriali, tra cui gli Atenei e i centri di ricerca.
Sempre al fine di presidiare e supportare la transizione industriale in corso, è stata commissionata a IRES Piemonte un'indagine riguardante la filiera della componentistica automotive e l'impatto sulla stessa della transizione elettrica, con analisi del possibile rischio spiazzamento e con il duplice scopo di fornire elementi a supporto della progettazione di policy regionali per il settore della componentistica automotive, nonché di fornire una base di conoscenze condivise per l'implementazione di iniziative per l'innovazione nel campo della mobilità.
Nell'ambito delle politiche di supporto agli investimenti in ricerca e innovazione, la Smart Specialisation Strategy (S3) è lo strumento che, dal 2014, le Regioni e i Paesi membri dell'Unione europea adottano per massimizzare gli effetti degli investimenti dei fondi europei in ricerca e innovazione, concentrando le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio.
La S3, quindi, è uno strumento strategico per la programmazione di politiche e azioni regionali in materia di ricerca e innovazione, anche attraverso la condivisione con gli attori del sistema regionale. Essa delimita il perimetro entro cui dovranno essere obbligatoriamente indirizzate le risorse del FESR 2021-2027 dedicate alla ricerca e innovazione.
La S3 2021-2027 risulta articolata in sei aree di specializzazione (Sistemi Prioritari di Innovazione), tra cui quella relativa alla mobilità, che rappresenta un'evoluzione della precedente area di specializzazione "automotive" (quella del periodo 2014-2020) e risulta caratterizzata da un'articolazione maggiormente aderente alle attuali necessità di favorire la creazione e diffusione di una innovazione in grado di promuovere il riposizionamento degli attori della filiera, la nascita e il consolidamento di nuove filiere in ambiti emergenti (esempio, idrogeno e altri combustibili a zero emissioni), la diversificazione del sistema produttivo.
La perimetrazione del Sistema Prioritario di Innovazione "mobilità" ha visto il coinvolgimento, tramite consultazione e focus group mirati numerosi stakeholders territoriali, fra cui gli Atenei e i centri di ricerca. Gli stessi soggetti sono coinvolti stabilmente in tavoli tematici deputati ad aggiornare periodicamente la strategia.
Non solo la S3 guida l'allocazione delle risorse del FESR '21-'27 dedicate alla ricerca e innovazione; anche la strategia regionale sull'idrogeno (deliberazione della Giunta regionale del 26 febbraio 2021) pone la necessità di supportare la transizione ecologica, anche nel campo della mobilità, mediante lo sviluppo tecnologico.
In tal senso, la strategia si pone gli obiettivi di valorizzare le competenze presenti, qualificando il Piemonte come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie dell'idrogeno e supportando le filiere industriali; sostenere l'introduzione del vettore idrogeno nel sistema energetico industriale e dei trasporti, sia per contribuire agli obiettivi di carbonizzazione che come occasione di miglioramento di competitività del territorio; attrarre investimenti e finanziamenti nazionali ed europei e favorire la partecipazione ai network nazionali e internazionali dell'idrogeno.
L'approvazione della strategia è stata oggetto di consultazione partenariale che ha coinvolto anche Atenei e centri di ricerca.
La Regione ha favorito la partecipazione delle imprese automotive piemontesi a strumenti di finanziamento nazionale, come Accordi di programma e Accordi per l'innovazione.
Si cita, a tal fine, la sottoscrizione, nel novembre 2022, di un accordo quadro con il Ministero delle imprese e del made in Italy (ex MISE) per il cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo presentati nell'ambito del settore automotive, a valere sul Decreto Ministeriale del 31 dicembre 2021.
A livello nazionale, inoltre, la Regione partecipa attivamente al tavolo di lavoro su Stellantis, costituito su iniziativa del Ministro Urso tra MIMIT e le Regioni in cui sono presenti gli stabilimenti del Gruppo.
A livello europeo, la Regione ha aderito ad ARA (Automotive Regional Alliance), network europeo che parte da un forte impulso politico generato in seno al Comitato delle Regioni e che ambisce a riunire le principali regioni europee con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto che intendono, non solo operare attivamente per la decarbonizzazione del settore dei trasporti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, ma anche rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione di valore, oltre a garantire la coesione economica e sociale in tutte le regioni europee interessate dalla transizione.
La rete si muove su tre grandi assi tematici: neutralità tecnologica innovazione e ricerca, skill e competenze.
In data 17 novembre 2022 si è tenuto, a Lipsia, il primo incontro tra tutti i rappresentanti politici delle principali regioni europee, con tradizione manifatturiera nell'ambito automotive, nel corso del quale si è siglata una dichiarazione politica di intenti (Dichiarazione di Lipsia "Lipsia Declaration") dell'ARA, corredata da un primo programma di lavoro (Working Program).
Dalla "Dichiarazione di Lipsia" emerge che priorità della rete europea ARA risulta essere l'istituzione di un meccanismo europeo a sostegno di una transizione giusta ed equa delle regioni dell'industria automobilistica e dell'indotto, al fine di ridurre al minimo gli effetti dirompenti sull'occupazione e migliorare le capacità e le opportunità di una riqualificazione tecnologica del settore automobilistico europeo mantenendo la competitività globale nella ricerca, nell'innovazione e nelle decisioni aziendali. Per perseguire tali finalità, la rete collaborerà strettamente con gli attori politici pertinenti l'intera industria automobilistica e le relative industrie dell'indotto; questi includono le istituzioni europee, gli Stati membri, l'European Battery Alliance e la Automotive Skills Alliance.
Le tematiche su cui l'ARA si concentrerà nell'immediato riguardano la valutazione dell'impatto regionale della trasformazione dell'industria automobilistica e del suo indotto, le competenze e la forza lavoro l'implementazione delle infrastrutture, la ricerca e sviluppo.
L'ARA è stata aggiornata proprio l'altra settimana con un altro incontro a Pamplona, nel corso del quale sono stati ribaditi i nostri obiettivi, primo dei quali è certamente l'attenzione al motore termico.
Le Regioni europee hanno, come obiettivo, la neutralità tecnologica che significa avere la possibilità di utilizzare combustibili non climalteranti, attraverso il meccanismo di combustione o di propulsione più idoneo possibile, cioè lasciare opportunità. Certamente l'elettrico è una componente importante, ma non vorremmo fosse l'unica, anche per non dare forza, sul motore elettrico, a nazioni o a continenti che sicuramente non faranno, come sta facendo l'Europa, e cioè tutto elettrico entro il 2035.
Gli Stati Uniti, per esempio, fanno il 50% combustibile e il 50% elettrico nel 2035; Sudamerica, Cina e Oceania certamente non stanno pensando di abbandonare il termico a favore solo dell'elettrico.
Questa è quindi la battaglia centrale; poi, a corollario di tutte queste operazioni, l'area di crisi complessa ha aiutato molto, perché ci sono state numerose richieste andate a buon fine attraverso Invitalia, che fa tutte le esplorazioni, accordi di innovazione e di investimenti (dove Invitalia è anche protagonista e la Regione accompagna le varie imprese).
C'è uno studio dell'IRES, predisposto qualche tempo fa, in anticipo rispetto a tutte le visioni europee; siamo contenti di averlo prodotto e arriverà al momento opportuno, nel senso che lo presenteremo e cercheremo di mettere le nostre imprese in condizione di fare la transizione in maniera più serena, equa e giusta, come dice giustamente l'Alleanza delle Regioni europee.
Certamente l'aerospazio è, a nostro parere, un modo concreto per aiutare le imprese che oggi, nel settore automotive, fanno più fatica anche magari a transitare, attraverso una nuova modalità produttiva, verso questo settore, per non avere situazioni negative.
Stiamo pensando ad alcune soluzioni che non posso ancora annunciare, ma che credo arriveranno prossimamente. Dopodiché, se ci sono altre richieste specifiche, sono a disposizione per rispondere.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta. Ha chiesto di replicare alla risposta la Consigliera Monica Canalis.
Prego, Consigliera; ne ha la facoltà per cinque minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, risalente all'inizio di agosto, era frutto della decisione europea dello scorso giugno di fare uscire dalla vendita sul mercato, a partire dal 2035, tutti i veicoli dotati di motore endotermico con la previsione di un impatto fortissimo su una Regione come la nostra in particolare sulla nostra Città metropolitana, sempre molto dipendente dalla produzione di motori endotermici. Addirittura, la previsione, a livello regionale, è di una perdita di più di 70.000 posti di lavoro assolutamente non compensati dalla creazione di nuovi posti di lavoro per le auto elettriche, che sappiamo avere molti meno componenti rispetto alle auto con motore endotermico.
La risposta fornita dall'Assessore Tronzano è molto articolata e molto dettagliata, per cui ringrazio anticipatamente per la trasmissione che vorrà farne, ma volevo capire se lo studio commissionato all'IRES, questa indagine sulle imprese della componentistica, è già pronto o se è ancora in fase di redazione, perché potrebbe essere un ulteriore strumento per focalizzare la situazione piemontese.
Sarà poi altrettanto interessante monitorare, tra qualche mese, come sono stati usati i 50 milioni di euro messi a disposizione del Governo nazionale, sulla base dell'accordo sull'area di crisi complessa della Provincia di Torino. Sono veramente molti fondi; quindi, un'attenzione positiva dal Governo nazionale al nostro territorio, anche in ottica di prevenzione delle conseguenze che potranno esserci, sarà necessaria. Sarà anche interessante monitorarlo nei prossimi mesi e verificare che gli eventuali 40 milioni di euro integrativi, chiesti per soddisfare tutte le domande (fortunatamente numerose), arriveranno effettivamente dal Governo Meloni. Mi sembra di capire che nella legge di bilancio in discussione in questo momento non siano ancora previsti.
Presidente, se è ancora possibile un'integrazione, ho queste due domande da porre: se il rapporto IRES è già disponibile e se i 40 milioni di euro integrativi per l'area di crisi complessa sono già stati allocati o se siano ancora in fase di negoziazione con il Governo.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene; in via del tutto eccezionale, diamo nuovamente la parola all'Assessore Andrea Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore allo sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese (industria, artigianato, imprese cooperative attività estrattive)

Grazie, Presidente.
Sì, lo studio IRES è pronto, stiamo analizzando gli ultimi dettagli e poi lo presenteremo.
Sui 40 milioni, invece, li abbiamo chiesti al Governo attraverso una lettera formale, ma naturalmente non è ancora arrivata una risposta. Ci stiamo concentrando molto soprattutto sulle skills, sulle competenze delle persone, ma credo che l'intelligenza artificiale, per esempio quei 20 milioni di euro che potranno essere divisi all'interno del settore per automotive e aerospazio, possono dare un'ulteriore impronta positiva a questo sviluppo.
Oggi si richiedono tante competenze che non vengono trovate, quindi anche lì si sta facendo un lavoro, attraverso l'Assessore Chiorino con le Academy, per cercare di mettere, just in time, le aziende in condizione di avere le risorse necessarie con azioni di formazione.
Questa è la risposta: abbiamo chiesto al Governo 40 milioni chiesti e speriamo possa concederceli quanto prima. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per l'ulteriore risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 10.00 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie; buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 09.51 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.02 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta alle ore 10.32)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA

(La seduta inizia alle ore 10.39)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono in congedo i Consiglieri Protopapa, Ricca, Marrone, Carosso, Cerutti Cirio, Fava, Icardi, Biletta, Lanzo.
Pertanto, il numero legale è 21.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. e la discussione nella giornata odierna dell'ordine del giorno n. 1710 sulla crisi aziendale della Lear Corporation di Grugliasco.
Sull'argomento abbiamo anche avuto modo, nella giornata di ieri, di informare e provare a condividere con i colleghi, sia di minoranza che di maggioranza, la possibilità di intervenire nel merito di questo documento su cui sono stati presentati emendamenti dal collega Sarno e anche da me per aggiornare il testo al cambiamento della situazione.
Peraltro, ci risulta che i lavoratori oggi verranno davanti al Consiglio regionale e chiederanno di essere ricevuti, quindi chiedo al Presidente e all'Ufficio di Presidenza di prendere in considerazione questa richiesta nel momento in cui si presenteranno.
Ovviamente, non è questo il momento di entrare nel merito della questione però il tema di quest'azienda di oltre 400 dipendenti e con 300 esuberi nella prima cintura torinese, strettamente legata all'indotto ex FIAT e a Stellantis, è un tema pressante di politica industriale, anche di interventi sociali rispetto a questi lavoratori.
Ripeto; ne chiedo l'inserimento all'o.d.g. e la possibilità di discutere questo tema nella giornata odierna, dopo l'audizione dei lavoratori o nel primo pomeriggio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1712, a mia prima firma "Sostegno finanziario e assicurativo ai produttori ortofrutticoli della provincia di Cuneo" e, se è possibile, di trattarlo nella seduta odierna.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1690 dal titolo "Garantire un sostegno economico alle famiglie per una reale libertà educazione".
Quest'anno, rispetto alla graduatoria dei voucher di iscrizione e frequenza, come sa anche l'Assessore, abbiamo solamente (diciamo così) 475 domande che risultano finanziabili, ma non finanziate, poiché mancano le risorse. Con questo ordine del giorno chiedo quindi alla Giunta, come è successo negli anni precedenti in sede di sviluppo dell'attività di bilancio, di reperire le risorse per garantire quella che noi definiamo "libertà educazione e parità scolastica"; lo faccio con questo ordine del giorno, poi entreremo nel merito in sessione di bilancio.
Ritengo sia giusto iscriverlo affinché anche le famiglie sappiano che quest'Aula, come negli anni passati, insieme alla Giunta e insieme al Consiglio, proverà a far sì che tutti coloro che ne hanno diritto, perch all'interno del tetto massimo di 26.000 euro di ISEE, possano accettare la scommessa di iscrivere il figlio in una scuola paritaria e dunque di avere garantita la libera scelta dei genitori di poter iscrivere i figli in queste scuole.
È il n. 1690. Non chiedo che venga discusso quest'oggi, ma solo che venga inserito.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere, se è possibile, l'inserimento di un'informativa sulla crisi della siderurgia, in particolare, sui siti ex ILVA piemontesi, in modo da approfondire e discutere insieme in quest'Aula di questa crisi così importante che interessa anche il tessuto piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine giorno n. 1713 relativo al conferimento della medaglia d'oro al valor militare ai caduti dell'attentato di Nassiriya; poiché il 12 novembre ne è ricorso l'anniversario, chiediamo che venga discusso nella giornata odierna.



PRESIDENTE

Grazie.
È stato richiesto l'inserimento di quattro ordini del giorno: n. 1710 della Consigliera Accossato sulla crisi aziendale Lear; n. 1712 "Sostegno finanziario e assicurativo da parte dei produttori ortofrutticoli della provincia di Cuneo" del Consigliere Bongioanni; n. 1690 del Consigliere Magliano "Garantire un sostegno economico alla famiglia di una reale libertà di educazione" e n. 1713 del Consigliere Preioni avente ad oggetto "Conferimento della medaglia d'oro al valore militare ai caduti attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003".
Penso che non ci siano contrari; li prendiamo in considerazione, tenendo conto che ci sono delle richieste di discussione nella giornata odierna come quella della collega Accostato sulla crisi aziendale Lear, in cui si inserisce anche la richiesta di comunicazione della Giunta da parte del Consigliere Gallo sull'ex ILVA, e la richiesta di inserimento e di discussione nella giornata odierna da parte del Consigliere Preioni relativo ai caduti dell'attentato di Nassiriya.
Se i Capigruppo raggiungono l'intesa, senza fare il lavoro di fino, come già avvenuto nelle scorse sedute, e trovano un momento di interruzione per discutere di una serie di ordini del giorno, possiamo considerare inseriti trovando l'intesa per la discussione, ii vari ordini del giorno. Inoltre c'è la richiesta di comunicazioni del Consigliere Gallo sull'ex ILVA di Taranto.
Siamo in Piemonte e Taranto è in Puglia, Consigliere Gallo.
Non mi ascolta, va beh: non importa.



(Commenti del Consigliere Gallo)



PRESIDENTE

Niente: è una battuta. Sappiamo che l'ex ILVA ha parecchi interessi anche in Piemonte e nell'Alessandrino Sulla richiesta della Consigliera Accossato, di audire i lavoratori della LEAR di Grugliasco, possiamo valutare, prima della pausa delle ore 13.00, un momento di attenzione per una loro delegazione, eventualmente nella Sala delle Bandiere. In questo momento, non ho presente quanti siano e come sia la manifestazione, perché essendoci i lavori in corso, con un cantiere esterno, le dinamiche dei cortei e delle manifestazioni fuori dal Palazzo sono spezzettate; appena si riuscirà a individuare la possibile delegazione, le daremo la possibilità di accedere.
Se non ci sono ulteriori interventi, possiamo dare per accolte le proposte di modifica.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Sono in congedo i Consiglieri Protopapa, Ricca, Marrone, Carosso Cerutti, Cirio, Fava,Icardi, Biletta, Lanzo.
b) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
c) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi n. 275 e n. 276 relativi, rispettivamente, alle sedute consiliari del 24 e 31 ottobre 2023.
d) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 3 novembre 2023, ha esaminato la seguente legge regionale e ne ha deliberato la non impugnativa della legge regionale 19 settembre 2023, n. 20 "Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2022, n. 7 (Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia)".


Argomento: Formazione professionale - Orientamento professionale

Esame disegno di legge n. 218, inerente a "Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l'orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 218, inerente a "Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l'orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Riva Vercellotti; relatori di minoranza i Consiglieri Accossato, Frediani, Canalis e Sacco.
Nelle sedute precedenti sono state effettuate le relazioni di maggioranza e minoranza.
È iniziata la discussione generale e sono stati approvati gli articoli con i relativi emendamenti, dall'1 al 59 compreso.
ARTICOLO 60 Riprendiamo l'esame del provvedimento con la discussione dell'articolo 60 su cui non sono stati presentati emendamenti.
Non essendoci dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'articolo 60.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 61 Indìco la votazione palese sull'articolo 61.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 62 Indìco la votazione palese sull'articolo 62.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 63 Indìco la votazione palese sull'articolo 63.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 64 Indìco la votazione palese sull'articolo 64.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) È terminato l'esame dell'articolato.
Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto sull'intero testo la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Il testo di legge in oggetto, come abbiamo detto in discussione generale, è molto articolato; è un testo ampio che ha il merito di mettere ordine e di unificare tre materie molto corpose: il sistema del lavoro, quello dell'orientamento permanente e quello della formazione professionale.
Un testo che ha anche il merito di aver accolto alcune istanze proposte dalla minoranza; in particolare, in due punti del testo è stato accettato un passaggio di confronto con la Commissione consiliare competente, quindi un momento di confronto tra la Giunta e il Consiglio regionale prima dell'approvazione del quadro strategico triennale, e in occasione dell'approvazione del documento che definisce i criteri per l'accreditamento dei soggetti, che poi andranno ad attuare le politiche del lavoro, della formazione professionale e dell'orientamento.
Tuttavia, come abbiamo detto anche nelle scorse settimane, poiché questo testo va a prendere in mano leggi molto risalenti nel tempo, va veramente a riformare settori strategici e cruciali, ci pare che limitarsi a fotografare le buone pratiche o, in generale, le procedure messe in atto e costruite in questi anni nella Regione Piemonte non aggiunga molto in termini di innovazione e di proposta, limitandosi, in alcuni punti, a dichiarazioni di principio. Faccio un esempio su tutti: su Agenzia Piemonte Lavoro, essendo cambiata molto nel corso degli ultimi anni, soprattutto dopo la riforma delle Province e il passaggio dei centri per l'impiego alla gestione regionale, ci pare che questo testo potesse essere l'occasione per una revisione della governance di questo organismo: non è stato fatto e lo consideriamo un'occasione persa. Ma non è l'unico caso. Anche in materia di raccordo tra le imprese e le agenzie formative, forse, si poteva fare di più, non soltanto nella fase successiva dell'accreditamento, ma già in fase legislativa.
Lo dicevamo la scorsa volta: si è fatto 30, ma si poteva fare 31. Era una grande occasione, tra l'altro, preparata negli scorsi anni, perché questo testo era atteso, su cui si era già lavorato nella scorsa legislatura ma purtroppo, in alcuni tratti appare più come un testo tecnico, come un testo di revisione, semplicemente di riordino, privo di un reale impulso politico. Forse l'impulso politico più forte, più connotante è quello che apre la formazione professionale anche a soggetti con scopo di lucro e quindi è quello che imprime uno stampo, una matrice liberistica alla proposta che viene fatta dalla maggioranza.
Proprio per queste ragioni, il voto del Gruppo consiliare del Partito Democratico non potrà essere favorevole, nonostante si riconosca un merito di sistematizzazione delle materie. Non sarà però neanche un voto pienamente contrario, proprio perché alcune delle nostre istanze sono state accolte e perché, comunque, riconosciamo la necessità di un testo come questo. Sarà un voto di astensione perché la matrice liberistica, che è stata impressa e l'assenza di un intervento politico, non solo tecnico, su alcuni punti nodali, uno su tutti l'Agenzia Piemonte Lavoro, ci paiono davvero un'occasione persa e un mancato appuntamento che toccherà, a chi vincerà le prossime elezioni, colmare e correggere.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie.
Presidente, colleghi, esprimo, a nome del Gruppo Fratelli d'Italia, il voto favorevole al disegno di legge n. 218, inerente a "Sistema integrato di politiche e servizi per l'orientamento, la formazione e il lavoro", che ci accingiamo a votare ed approvare questa mattina.
È un testo che adegua la normativa regionale alle leggi quadro nazionali, potenzia l'integrazione tra attori pubblici e privati per migliorare la qualità dei servizi e semplifica i processi attuativi. È un provvedimento che ha dato la sua doverosa attenzione al ruolo del Consiglio regionale, il quale ha preso tutto il tempo necessario per studiare, per approfondire e migliorare un testo che non ha un solo merito, ma tanti.
Il primo di questi - ci tengo a rappresentarlo - è la semplificazione legislativa. Riunendo 11 leggi in un unico testo organico, raggruppando ed accorpando 134 articoli a meno della metà, dimostra una chiara volontà di semplificare e di razionalizzare le leggi regionali. Non solo: questa legge integra e promuove un maggiore, migliore e più efficace dialogo tra i tre capisaldi della norma: l'orientamento, la formazione e le politiche attive del lavoro, compresi i servizi per l'impiego.
Siamo in un momento particolarmente importante, al crocevia di una serie di opportunità rilevanti, tra le quali vi è l'inizio della prossima programmazione comunitaria. Siamo all'interno dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e queste opportunità necessitano della costruzione di politiche di sistema, di flessibilità e di un quadro normativo organico completo e stabile.
Un altro merito fondamentale di questa proposta è il fatto che viene data una particolare attenzione al lavoro, ma soprattutto alla persona.
L'articolo 1, infatti, riconosce la persona quale fulcro e centro dello sviluppo sociale ed economico della comunità. Questo si traduce in un impegno a fornire servizi che tengano conto delle esigenze individuali.
Ogni cittadino, sia esso un giovane studente o un disoccupato, una donna o un disabile, merita attenzione e l'opportunità di sviluppare le proprie potenzialità e i propri talenti, senza l'angoscia, l'incubo e il timore di quello che sarà il suo futuro.
Da ultimo, ma non certo per importanza, un grande merito di questa proposta è la sua natura inclusiva e l'attenzione che viene rivolta a coloro che sono a rischio di esclusione sociale e lavorativa. Questa legge quindi, non lascia indietro nessuno.
Concludo, dicendo che oggi restituiamo non solo una nuova legge, ma un quadro di riferimento al passo con i tempi, capace di garantire una programmazione delle politiche coerente con i fabbisogni delle imprese e dei cittadini. È un impegno sancito nei 65 articoli della norma a favore della dignità del lavoro, del supporto alle imprese che cercano e chiedono figure altamente specializzate e alla risposta ai bisogni reali dei giovani, delle donne, di chi ha perso il lavoro e delle persone più vulnerabili.
Ringrazio, allora, l'Assessore Chiorino per il suo lavoro e tutti coloro che hanno lavorato su questo importante testo. Assessore, lei ha saputo affrontare con serietà, determinazione e competenza una materia difficile e complessa, ma estremamente importante per il futuro della Regione. Fratelli d'Italia, il nostro partito, è orgoglioso di questo traguardo promosso e raggiunto da un suo Assessore, orgoglioso del primo testo unico di questa legislatura, orgoglioso di un provvedimento che rappresenterà uno strumento chiave, stabile e decisivo nella costruzione del futuro delle nostre imprese e dei cittadini piemontesi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intervengo per dichiarazione di voto. Non ci sono molte altre considerazioni da fare rispetto a quanto già detto sia nella relazione di minoranza sia nella discussione generale in Consiglio, la quale, per quanto ampia ed articolata su un testo così corposo, non ha portato ad ulteriori avvicinamenti tra le proposte emendative delle opposizioni e la proposta giunta in Aula.
Rimangono, quindi, le considerazioni positive già esplicitate all'inizio della discussione rispetto al valore della costruzione di un testo unico e della ricomposizione, all'interno di un unico testo, di numerose leggi e norme preesistenti (credo siano all'incirca una decina). Questo è sicuramente un aspetto positivo per gli operatori che si occupano di questi settori, perché riesce ad indicare, con un unico filo conduttore, le politiche di orientamento, di formazione e le politiche attive del lavoro.
In questo aspetto positivo rientra anche quello di aver contribuito come forze di minoranza, con un'attività emendativa, alla ridefinizione di alcune parti del testo, in particolare quelle che riguardano il coinvolgimento del Consiglio e delle Commissioni consiliari competenti.
Anch'io, come la collega Canalis, voglio sottolineare questo aspetto, che non è secondario, ma è vitale per garantire il giusto ruolo del Consiglio nelle sue attività di indirizzo e di programmazione, così come alcuni altri passaggi rispetto alle politiche attive del lavoro e ai cantieri di lavoro.
Sono forme di sostegno alle persone in cerca di occupazione che possono apparire ormai desuete; invece, soprattutto per gli ultracinquantenni e gli ultrasessantenni in attesa della pensione spostata sempre più avanti, sono ancora determinanti. Si tratta di figure la cui spendibilità sul mercato del lavoro è molto difficile e le cui possibilità di successo sono molto limitate. Quindi, anche aver accolto questo è un elemento che non possiamo che sottolineare con favore.
Abbiamo già avuto modo di sottolineare la disponibilità e di ringraziare gli uffici e tutto il personale che ha lavorato su questo testo, che è riuscito a cogliere le diverse sollecitazioni, insieme all'Assessore.
Sicuramente, però, non aver fatto passi avanti in Aula e la legittima posizione politica dell'Assessore di questa maggioranza, quella dell'introduzione all'interno del sistema della formazione del mondo profit, anche se solo parzialmente, ma comunque per interventi formativi importanti che riguardano sia molti soggetti interessati e anche una quantità di risorse in gioco davvero considerevoli, fa mantenere la nostra contrarietà. Ciò non ci consente di avere un parere e un voto positivi rispetto a questo provvedimento che, per noi, rimane monco e non coerente con la storia e la tradizione della formazione professionale della Regione Piemonte, per la sua impostazione di innovazione, di cui riteniamo non ci fosse l'esigenza e che speriamo non debba in futuro dare risultati negativi. L'auspicio è che in futuro si possa tornare indietro.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Cari colleghi, intervengo per annunciare un voto estremamente favorevole al disegno di legge n. 218. Un provvedimento che, ancor prima di entrare nella parte specifica, rientra in un più ampio contesto di riordino della normativa regionale che, sin dall'inizio di questa legislatura, anche il Presidente Cirio e tutta la Giunta avevano dichiarato di voler portare avanti. Infatti, con questo testo unico si mettono insieme le norme relative al sistema di lavoro, alla formazione professionale e all'orientamento permanente. Già solo questo elemento è estremamente importante: abbiamo semplificato, unificato e stiamo portando a casa un testo unico.
Si tratta di un'azione che ormai da decenni vari operatori, vari comparti interessati dalla legge chiedevano alla politica, che finora però non ha mai dato risposte; finalmente, la politica, questa maggioranza e questa Giunta oggi portano a casa questo documento e sono portatori di una risposta efficace.
È chiaro ed era chiaro, infatti, che in un mercato del lavoro, che si caratterizza sempre più per una fluidità tanto della domanda quanto dell'offerta, era indispensabile integrare maggiormente le norme del lavoro (e per il lavoro) a quelle della formazione professionale. Soltanto l'integrazione tra questi due mondi, infatti, può portare a sconfiggere fenomeni come il NEET, la disoccupazione di lungo corso, il difficile inserimento nel lavoro di diplomati e laureati.
Era necessario intervenire anche sul fronte dell'accreditamento degli operatori della formazione e dell'orientamento professionale per uniformarsi e garantire i livelli base fissati su questo fronte proprio dall'Unione europea; anche su questo, diamo risposte alle normative che ci venivano chieste a livello europeo.
È corretto, peraltro, aver dato dignità all'Agenzia Piemonte Lavoro, che è un ente che negli anni è diventato sempre più centrale nelle politiche regionali del lavoro. L'azione messa in campo nelle manifestazioni "Io lavoro" dimostrano l'efficienza degli operatori ivi presenti e dimostrano che anche il pubblico può costituire una governance di eccellenza per la fornitura di servizi in un mondo che tende sempre più a privatizzarsi.
Aggiungo che questo, però, non significa che sia necessario mantenere il monopolio in mano al pubblico per avere efficacia ed efficienza; quindi, in tal senso, contrariamente ai colleghi che trovano questo un motivo per non votare il provvedimento, credo invece che l'apertura ai diversi soggetti non possa che migliorare l'offerta: da sempre, il pluralismo e l'apertura tendono a far migliorare i servizi, mai il contrario. Chiudere, rendere i settori monopolistici, non ha mai portato al miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza, quindi noi crediamo che anche questo sia un passo importante.
In ultima analisi, siamo estremamente soddisfatti che il tema dell'assunzione di responsabilità sociale dell'impresa e le questioni relative alla sicurezza abbiano trovato un'adeguata dignità all'interno di questo nuovo dispositivo. Incidenti come quello di Brandizzo devono trovare una risposta non solo emozionale, ma anche normativa: noi andiamo in quella direzione.
In conclusione, riprendendo le parole dei colleghi della minoranza che dicono che non può esserci un voto favorevole, perché abbiamo fatto 30 e non 31, devo dire che a questo punto, come maggioranza, sono orgoglioso che si possa portare a compimento un provvedimento che ha fatto 30. Si pu sempre fare meglio, ma evidentemente quelli che ci hanno preceduto non avevano fatto neanche quel 30.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io ovviamente mi unisco nel ricordare gli aspetti positivi che hanno già ricordato i colleghi, che individuiamo tutti nella semplificazione e quindi, nel fatto di avere un testo unico che racchiuda tutte le materie relative all'orientamento, al lavoro e alla formazione e il coinvolgimento del Consiglio nella parte più programmatoria delle attività.
Mi collego a quello che ha appena detto il Consigliere Ruzzola relativamente alla responsabilità sociale, che è un tema particolarmente importante, su cui credo avremo modo di riflettere anche oggi durante l'incontro con i lavoratori della Lear.
Abbiamo già visto in altre occasioni come, molto spesso, le aziende non abbiano particolare attenzione alle conseguenze di alcune scelte, in particolare relativamente alla localizzazione delle unità produttive, che è proprio uno degli elementi richiamati nell'articolo che riguarda la responsabilità sociale.
Speriamo che l'impianto normativo possa servire, se non altro, a sensibilizzare maggiormente le aziende che insistono sul nostro territorio che troppo spesso tendono ad abbandonarlo dopo aver esaurito, secondo loro la loro attività e a lasciare il deserto, come è successo, ad esempio, a seguito della chiusura dell'azienda Embraco. Speriamo non accada anche a Grugliasco, per questo sito di cui discuteremo oggi in audizione.
Relativamente all'aspetto più critico, ovvero l'ingresso degli enti profit nel sistema, credo che l'efficacia e l'efficienza non siano garantiti con l'ingresso di questi soggetti, ma, anzi, ci sia il serio rischio che la qualità della formazione possa risentirne. Nel momento in cui l'obiettivo è il profitto, il rischio è che la qualità venga meno e che si tenda a risparmiare su alcuni aspetti.
Avevo già fatto presente in un'audizione in Commissione, durante l'analisi del testo, che il grosso rischio è che ci siano dei docenti che non per loro colpa o per loro volontà, non siano al livello della formazione che devono erogare. Molti docenti vivono in una condizione di precarietà e raramente sono considerati quale parte integrante dell'ente di formazione, che si avvale di personale interno per tutte le altre attività di tipo più amministrativo, ma nel momento in cui necessità di competenza da erogare nelle aule tende ad affidarsi a docenti esterni. Lì c'è il rischio che la qualità non sia all'altezza di quella necessaria per formare adeguatamente le persone.
Credo, quindi, che la Regione debba vigilare soprattutto sulle condizioni contrattuali applicate al personale, non solo facendo riferimento al personale dipendente, quindi a tutta la parte più amministrativa e gestionale, ma anche a chi si occupa, poi materialmente della formazione. È la parte più importante, perché è lì che avviene il contatto con il giovane che studia, piuttosto che con il lavoratore che deve formarsi per essere reintrodotto nel mondo del lavoro.
Questo è l'aspetto su cui chiederei, per il futuro, maggiore attenzione, oltre a cercare di garantire maggiori tutele a questi lavoratori della formazione che, ovviamente, non hanno modo di essere rappresentati da sindacati, essendo entità che, spesso, non hanno occasione di incontrarsi tra loro. Si tratta, per lo più, di liberi professionisti se non di partite IVA obbligate, perché praticamente costretti ad aprire partita IVA, altrimenti non possono nemmeno lavorare.
Questi sono gli elementi critici che ho visto anche nella mia esperienza lavorativa precedente all'attività in Consiglio nel mondo della formazione. Spero che, attraverso questo testo, si possa porre rimedio a queste criticità.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altri iscritti a parlare in dichiarazione di voto, ha chiesto di intervenire l'Assessore Chiorino.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà.



CHIORINO Elena, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Aula e tutto il lavoro svolto nelle varie Commissioni, sia da parte dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione sia dagli Uffici.
Evidenzio che questo Testo Unico, come più volte ribadito, ha, come cifra sicuramente distintiva, ma non solo quella, la semplificazione. Non esisteva un Testo Unico; esistevano tre leggi differenti, a loro volta declinate in altre leggi (per un totale di 10 leggi), che oggi con un unico testo andiamo ad abrogare, insieme a 134 articoli.
È un passaggio di semplificazione, quindi di sburocratizzazione, ma significa anche altro: significa consentire una visione che passa da tutta una serie di politiche per le quali serve una programmazione che abbia ben chiara la visione su dove si vuole andare e cosa si vuole fare.
Parlare, in un Testo Unico, di orientamento, di formazione e di politiche del lavoro vuole dire poter definire dei percorsi che siano a supporto e fluidi nel loro procedere. Rispetto alla posizione che ha visto divisa quest'Aula, soprattutto per ciò che riguarda l'ambito del profit e del no profit, la sottoscritta e la Giunta hanno la ferma convinzione che il primo dovere della politica sia di creare opportunità, di fare in modo che ci siano opportunità davvero accoglibili per i cittadini.
Questo vuole dire avere il coraggio di lavorare per allargare quel ventaglio di opportunità, facendo in modo che tutto il sistema si muova all'interno di regole adeguate. Diversamente, significherebbe avere paura di lavorare, di controllare e di definire. Abbiamo visto cosa è successo proprio in questa città, quando si è detto di non volere le Olimpiadi, per la paura di infiltrazioni mafiose, rischiando di togliere opportunità a una città e a un territorio. Si deve lavorare per consentire opportunità prevenendo ed evitando che vengano perpetrate storture o azioni di altro tipo.
Questo è ciò che vogliamo fare sempre, anche con questa legge, nel momento in cui decidiamo di aprire il più possibile: consentire a chi è capace e a chi lavora nella massima professionalità, che sia profit o no profit, di poter concorrere, trasmettere e fare in modo che le migliori competenze possibili arrivino ai lavoratori, alle nostre imprese e ai nostri ragazzi, garantendo che ci siano sempre, su questo territorio, le migliori competenze possibile per garantirne un futuro.
È una legge attenta a tutti gli ambiti: è attenta, come ho sentito nei vari interventi, a quello che deve essere la capacità di programmazione in un'ottica di visione; è attenta al grande problema legato alla dispersione scolastica ed è attenta e vicina alle imprese che hanno necessità di essere competitive. Per poter avere competitività hanno bisogno di competenze, ma quelle competenze devono essere di qualità e, perché lo siano, ci vuole una formazione di qualità. Su questo c'è l'assoluta garanzia che vigileremo e che i decreti attuativi andranno proprio nell'ottica di garantire sempre la massima qualità possibile, nell'ottica dei lavoratori e dei nostri giovani perché nel momento in cui siamo in grado di trasmettere le migliori competenze, quelle che più servono, che rispondono ai fabbisogni e quelle che da sempre differenziano questo territorio nelle sue grandissime eccellenze, vuol dire che stiamo facendo quello per cui siamo tutti quanti chiamati ogni giorno ad operare in quest'Aula, nelle Commissioni e negli Assessorati, a seconda dei ruoli che ricopriamo.
Ringrazio le opposizioni per il ruolo che hanno svolto anche in Commissione. Ribadisco che, nell'ambito dei Centri per l'impiego e di Agenzia Piemonte Lavoro, ci sono dei passaggi importanti che non devono e non possono essere normati oggi, perché serve consentire ad un sistema di essere flessibile e di muoversi velocemente. Di conseguenza, una legge deve dare i criteri generali e poi ci deve essere un'attuazione che deve essere resa flessibile, a seconda dell'attualità e delle criticità, piuttosto che delle opportunità dei movimenti nel mercato del lavoro.
In chiusura, ribadisco l'attenzione a quello che ha voluto essere il massimo rispetto alla storia di questo territorio, ai santi sociali all'attenzione anche verso un mandato che ci ricorda la dottrina sociale della Chiesa, che mette al centro la dignità del lavoro e l'importanza di un lavoro che possa essere di gratificazione e di qualità. Tutti devono essere messi nelle condizioni di poter cogliere opportunità in questi termini e con questa legge ritengo che lo si faccia. Con l'approvazione di questa legge noi consentiremo ai cittadini, tutti, dai lavoratori, agli imprenditori, ai nostri giovani, ai NEET che oggi forse hanno perso un po' le speranze, di guardare al futuro con fiducia.
Ci sono competenze che possono essere trasmesse, che diventano importanti e fondamentali e nessuno, meglio di questa Regione, può raccontare che cosa possono fare le competenze. Abbiamo una storia di cui andare orgogliosi e il nostro primo dovere oggi è quello di fare in modo che questa storia non soltanto si conservi, ma si ripeta, per continuare a garantire futuro di eccellenza, futuro di capacità imprenditoriale, futuro di capacità lavorativa, sia essa nell'ambito della produzione, dei servizi o di qualunque altro ambito dove, certo, non avremo problemi a formare adeguatamente.
Con questa legge mettiamo nelle migliori condizioni i migliori formatori di potersi mettere a disposizione di chi, quella formazione, vorrà seguirla e alle nostre imprese, ai nostri lavoratori e ai nostri giovani, ai nostri ragazzi di fare in modo di continuare a migliorarsi, di continuare a formarsi, anche con un orientamento permanente che non è assolutamente secondario rispetto alla strutturazione di un futuro sia in termini di percorso di istruzione, ma successivamente anche lavorativo.
Avendo riunito e raccolto in un testo unico le tre politiche che sostanzialmente, prima viaggiavano a compartimenti stagni con un vulnus - è evidente che dobbiamo ragionare, invece, consentitemi una metafora, a vasi comunicanti - con la legge in esame andiamo in questa direzione, garantendo la possibilità di visione, di programmazione adeguata, di strategia e soprattutto, di futuro.
Grazie a tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Chiorino.
Se non ci sono altre richieste di intervento, metto in votazione l'intero testo.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Parchi e riserve

Esame disegno di legge n. 222, inerente a "Istituzione del parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 222, inerente a "Istituzione del parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)", di cui al punto X) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla V Commissione il 19 ottobre 2023.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

La Giunta è presente con l'Assessore Chiorino e l'Assessore Marrone.
La parola al relatore di maggioranza, Consigliere Cane.



CANE Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi ho l'onore di presentare in Aula un disegno di legge che ritengo di immenso valore ambientale e culturale per la nostra regione. Si tratta del progetto di istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea.
Parliamo di un territorio esteso che coinvolge i Comuni di Ivrea Borgofranco di Ivrea, Cascinette di Ivrea, Montalto Dora e Chiaverano e che abbraccia interamente l'anfiteatro morenico di Ivrea, con i suoi caratteristici cinque laghi che sono il Lago Nero, Pistono, Campagna, San Michele e Sirio.
L'istituzione di un parco naturale nei cinque laghi di Ivrea rappresenta un autentico punto di svolta per questa Regione, unica in Europa. Questi laghi, dalle origini glaciali, sono il risultato del ritiro di un ghiacciaio creando un anfiteatro morenico: un raro fenomeno geologico in Europa. Un acquedotto romano che si snoda per chilometri testimonia la presenza umana in queste terre da tempi antichi.
Questi luoghi sono caratterizzati da estese foreste incontaminate, che fungono da habitat per specie protette di uccelli, rappresentando un prezioso esempio di conservazione della biodiversità. Un'affascinante scoperta è stata fatta, ad esempio, nei pressi del lago Pistono a Montalto Dora, dove sono emersi resti di un insediamento neolitico, tra cui fossili e reti che raccontano la storia di un antico villaggio di pescatori.
Questo disegno di legge, che si concretizzerà prima dell'estate 2024 - con precisione il 1° giugno del prossimo anno - rappresenta un importante passo avanti nella tutela e nella valorizzazione di un patrimonio naturalistico unico, amato e frequentato sia dai residenti sia dai numerosi turisti che attualmente visitano il territorio canavesano. L'istituzione di una nuova area protetta aumenta le garanzie di conservazione degli aspetti naturalistico-ambientali, consentendo, allo stesso tempo, di promuovere una fruizione sostenibile del sito.
Inoltre, è nostra intenzione coinvolgere in maniera attiva le comunità locali nella tutela della biodiversità, sensibilizzandole sull'importanza del nostro territorio e sulla necessità di preservarlo. Il riconoscimento del territorio come Parco naturale contribuirà allo sviluppo turistico del Canavese, valorizzando i prodotti locali e le bellezze architettoniche e naturali. Quello che ci proponiamo è una valorizzazione del territorio, che unisca cultura, turismo ed ecologia in un unico coerente piano di sviluppo.
Inoltre, come sempre si dice, si creano nuovi posti di lavoro, quindi si tocca anche questa volta il prezioso tema dell'occupazione.
Mi preme ringraziare le Amministrazioni comunali del territorio e le associazioni, quindi Confagricoltura, la Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti e Copagri.
Successivamente esporrò anche un ordine del giorno scritto con Coldiretti e con i Sindaci del territorio, che ha come oggetto la necessità di elaborare i piani di contenimento della fauna selvatica ed economico-sociale per l'istituzione del Parco naturale dei Cinque Laghi di Ivrea. Questo per far capire che sono state ascoltate le opinioni di tutti, anche di coloro che attenzionavano degli eventuali problemi.
Oggi abbiamo l'opportunità di fare un passo avanti verso un futuro di tutela del nostro patrimonio naturale e di sviluppo sostenibile del territorio. Invito tutti, maggioranza ed opposizione, a sostenere questo progetto, supportando e valorizzando così non solo il Canavese, ma l'intera Regione, la sua cultura, la sua storia e il suo futuro sostenibile.
L'istituzione di questo Parco rappresenta un passo significativo nell'ambito del potenziamento e della valorizzazione di un territorio ricco di prodotti locali di qualità, che si affianca ad altre eccellenze della Regione, tra le quali siti riconosciuti dall'UNESCO, la storica Via Francigena e le altre meraviglie architettoniche locali.
Nello specifico, il Parco dei Cinque Laghi rappresenta un'opportunità preziosa per preservare gli habitat naturali, garantendo anche alle future generazioni la possibilità di fruire di questa ricchezza naturale.
L'istituzione di una nuova area protetta aumenta anche le garanzie di conservazione degli aspetti naturalistico-ambientali, promuovendo, nello stesso tempo, una fruizione sostenibile del sito. Questo momento sottolinea l'importanza di riconoscere l'unicità dell'anfiteatro morenico, anche in termini di microclima e di biodiversità riconosciuto a livello mondiale.
Ritengo che sia un tesoro naturalistico che merita la massima protezione.
Infine, tocchiamo anche il tema del turismo, che in questa zona è caratterizzato da passeggiate ecologiche a piedi e in mountain bike, che consentono già adesso ai visitatori di immergersi nella bellezza incontaminata di questi territori.
Un aspetto cruciale - lo ripeto ancora una volta - per la riuscita di questo progetto è la collaborazione tra le Amministrazioni dei Comuni.
Questa collaborazione c'è da diversi anni, anche con la Città metropolitana e con la Regione, insieme agli agricoltori locali. Ritengo che questa sinergia tra i diversi attori sia fondamentale per garantire che il Parco diventi uno strumento di sviluppo territoriale e contribuisca al benessere economico di tutta la comunità locale.
Vado alla conclusione, osservando oltre l'orizzonte immediato. Questa formula, per me, guarda al futuro, tiene conto delle tendenze e delle esperienze consolidate. Queste stesse iniziative, ad esempio, hanno recentemente contribuito ad una stagione turistica eccezionale, con numeri persino superiori a quelli del 2019, non solo nella zona dei Cinque Laghi di Ivrea, ma anche nel distretto del Lago Maggiore e nel Cusio. Ci dimostra che il potenziale di crescita e sviluppo che questi progetti possono portare ad una regione contribuisce alla sua prosperità e al suo ruolo come destinazione turistica di rilevanza internazionale.
In sintesi, il Parco dei Cinque Laghi di Ivrea è un'opportunità unica per la conservazione della natura e la promozione del turismo sostenibile.
Questo contribuirà al benessere economico, turistico e culturale non solo dell'Eporediese, ma dell'intero Canavese e di tutto il territorio provinciale.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, avevo già chiesto la parola prima, ma lei era troppo preso dal tema.
È vero che non è necessaria né obbligatoria la presenza dell'Assessore che ha le deleghe, ma credo che sarebbe opportuna. Sappiamo che l'Assessore Marrone si occupa un po' di tutto, però è un po' eccessivo: a parte il fatto che i banchi della Giunta sono vuoti, mi sembra che ci sia una particolare latitanza anche dal lato della maggioranza.
Quindi, chiederei una sospensione, se è possibile, perché normalmente per prassi, nel momento in cui si va a trattare una materia che, tra l'altro non è di poco conto, perché parliamo dell'istituzione di un nuovo Parco l'Assessore competente dovrebbe perlomeno essere presente.
Io non so se nell'arco della giornata sia prevista la presenza del Vicepresidente Carosso, però, credo che, così come l'Assessore Chiorino è stata con noi in Aula per tutto il tempo della discussione dei due testi unici molto importanti, sarebbe un buon segnale di attenzione ai lavori del Consiglio avere la Giunta rappresentata nelle sue deleghe.



PRESIDENTE

Grazie.
Stavo cercando di capire se non sia meglio sospendere i lavori.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per non dare la parola al Consigliere Sarno, sospendo i lavori, come richiesto dalla minoranza.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Il Consigliere Cane gradisce la presenza dell'Assessore Marrone, quindi non avrebbe problemi a svolgere la relazione alla presenza dell'Assessore Marrone. Sicuramente, la Consigliera Accossato e il Consigliere Bertola gradiscono altri Assessori.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Eh, però.
Anche il Consigliere Salizzoni vuole intervenire? Sull'ordine dei lavori o sulla discussione generale?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sospenderei la seduta per mezz'ora, anche per incontrare la delegazione così non sprechiamo tempo in pause quasi inutili.
La seduta è sospesa fino alle ore 12.15.



(La seduta, sospesa alle ore 11.45, riprende alle ore 13.01)



MOSCA MICHELE



PRESIDENTE

Colleghi, riapro la seduta per comunicarvi che, a seguito del protrarsi dell'incontro con i lavoratori della LEAR Corporation di Grugliasco sospendiamo la seduta, avendo ormai superato le ore 13.00.
La riapriremo nel pomeriggio alle ore 14.30 per l'esame del question time.
Grazie. Buon appetito e a dopo.



(La seduta è sospesa alle ore 13.02)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.31 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1609 presentata dal Consigliere Sean Sacco, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1610 presentata dal Consigliere Marello, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino; interrogazione a risposta immediata n. 1611 presentata dal Consigliere Domenico Ravetti, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino; interrogazione a risposta immediata n. 1612 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1613 presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1614 presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1615 presentata dal Consigliere Ivano Martinetti, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1616 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la tradizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre la Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1613 presentata da Valle, inerente a "Lavori straordinari Pronto Soccorso ospedale Molinette di Torino: avvio entro il 2023 oppure nel nuovo anno?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1613.
La parola al Vicepresidente Valle, che interviene come Consigliere per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Nell'ottobre dello scorso anno, l'ospedale delle Molinette, all'interno di Città della Salute di Torino, era stato oggetto di un crollo di alcune parti di una controsoffittatura e la Giunta, nei giorni immediatamente successivi, nell'interlocuzione con l'Azienda aveva individuato una serie di lavori per la messa in sicurezza di una struttura ormai piuttosto vetusta, che rende ancora più urgente operare sul prossimo Parco della Salute di Torino, all'incirca per 32 milioni di euro.
Di questi 32, all'incirca dieci erano destinati a interventi di messa in sicurezza del pronto soccorso. A maggio del 2023 - non riesco a dirlo senza sorridere - abbiamo inaugurato una porta scorrevole all'ingresso ospedale invece ad agosto è stato affidato a SCR l'affidamento per il progetto di fattibilità tecnico-economica e coordinamento sicurezza per gli interventi al pronto soccorso delle Molinette.
A oggi, la gara risulta aperta, ma non ancora giudicata. Ci interessa sapere quando questi lavori potranno concretamente iniziare e poi volgere al termine, perché la situazione al pronto soccorso delle Molinette si fa via via, più emergenziale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Daniele Valle per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Com'è noto, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, per velocizzare l'iter procedurale, ha affidato la gestione dell'appalto dei lavori per il DEA dell'Ospedale Molinette a SCR, la nostra Società di Committenza Regionale.
La Regione Piemonte ha messo a disposizione i fondi necessari per le manutenzioni straordinarie, che comprendono anche i circa dieci milioni di euro per i lavori al pronto soccorso, la cui realizzazione prevede, ex lege, un'adeguata progettazione.
In questi giorni è in fase di individuazione l'RTP, cioè il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti che cureranno la progettazione degli interventi di adeguamento del DEA. Entro i primi due mesi del 2024 sarà approvato il progetto esecutivo e bandita la gara per l'esecuzione di lavori, che presumibilmente potrebbero essere avviati entro giugno 2024.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 1609 presentata da Sacco, inerente a "Stato dell'arte legge regionale 6 ottobre 2023, n. 24 con collegato ordine del giorno n. 1683"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1609.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho depositato l'interrogazione per capire quale sia lo stato dell'arte rispetto alla legge che avrebbe dovuto sbloccare parte dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi in questa regione.
Avevamo fatto una proposta, come Movimento 5 Stelle, già all'inizio dell'anno, con un emendamento a mia prima firma alla legge di stabilità che poi, però, ha visto solamente la luce a ottobre con una legge condivisa dall'intero Consiglio regionale, che inizialmente prevedeva un tempo di applicazione di 90 giorni che avevo chiesto di spostare a 15.
Per quale motivo? Il motivo è che la prima scadenza fiscale è al 30 novembre di quest'anno, quindi abbiamo centinaia di imprese e famiglie che stanno aspettando una risposta, da parte della Regione, per capire se ci sia l'intenzione o meno, anche a seguito dell'approvazione di una legge che verte su questo, di acquistare, attraverso gli enti della Regione e le società partecipate, i crediti fiscali che hanno accumulato sfruttando i bonus 110, principalmente legati al bonus 110.
Direi che i 15 giorni per applicazione sono ampiamente passati. Abbiamo approvato la legge all'inizio di ottobre e siamo praticamente a metà novembre, quindi diciamo che siamo al doppio di questo periodo. Inoltre avevo anche depositato un ordine del giorno che chiedeva la convocazione di un tavolo fra le imprese, gli enti della Regione e le banche per capire come far fruttare la triangolazione dei crediti. Inoltre, c'è anche un altro aspetto importante, che è quello della possibilità dei committenti di accedere alle piattaforme per l'acquisto dei crediti.
A oggi, alle piattaforme esistenti che permettono di mettere in comunicazione la domanda e l'offerta per quanto riguarda la cessione dei crediti, sono iscritte le imprese, ma attualmente abbiamo anche la necessità di rispondere ai committenti privati, quindi alle famiglie, che si sono prese in carico, loro per prime, l'onere di gestire il bonus 110%.
Per questo motivo, a titolo informativo, invito la Giunta a prendere contatto, attraverso i propri direttori, con i comitati che hanno proposto questa legge, proprio per risolvere anche il problema dell'inserimento delle famiglie all'interno di quelle piattaforme che consentono di scambiare i crediti fiscali.
Nell'interrogazione vogliamo sapere quale sia lo stato dell'arte relativo all'attuazione della legge regionale n. 24 con tanto di ordine del giorno collegato per capire se c'è la possibilità di salvare almeno parte dei crediti, se non quelli di quest'anno, almeno quelli dell'anno prossimo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sacco per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In data 23 ottobre 2023 la Giunta regionale ha approvato la DGR n. 20-7593 "Legge regionale 6 ottobre 2023, n. 24 'Interventi in favore della cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.
34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77'.
Indirizzi per la definizione delle modalità attuative".
A tal fine, ha dato mandato alla Direzione della Giunta regionale di costituire un apposito gruppo di lavoro con le Direzioni competenti per avviare le necessarie azioni al fine di condurre interlocuzioni per la cooperazione con soggetti che già dispongono di una piattaforma per il monitoraggio dell'andamento dei crediti, ovvero istituti bancari o associazioni; censire la consistenza della capacità di compensazione annua o mensile degli enti pubblici economici regionali, nonché delle proprie società partecipate non presenti nell'elenco ISTAT e quindi escluse dal perimetro di applicazione della legge; definire le modalità di individuazione del soggetto deputato a certificare la consistenza della pretesa creditoria in cessione, al fine di evitare il rischio di non poter recuperare i crediti ceduti; interloquire con l'Agenzia delle entrate per ogni opportuno chiarimento sui possibili effetti delle applicazioni conseguenti a quanto sopra.
Tutte le predette azioni, previste dal provvedimento deliberativo, sono state avviate dai competenti Uffici regionali ed è in fase di redazione un regolamento operativo finalizzato a realizzare la piena operatività della norma.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1610 presentata da Marello, inerente a "Linea ferroviaria Alba-Asti. Disagi"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1610.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Maurizio Marello.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, e buongiorno.
Ringrazio anticipatamente l'Assessore Chiorino che lavora per conto dell'Assessore Gabusi per la risposta che mi darà.
L'interrogazione è molto semplice e fa riferimento alla riapertura della linea ferroviaria Alba-Asti avvenuta circa due mesi fa, più precisamente l'11 settembre.
Una riapertura attesa da 12 anni e sulla quale il territorio si è battuto per tanti anni, essendo questa una linea importantissima. A distanza di due mesi, si inizia a fare qualche bilancio sulle cose che funzionano e quelle che funzionano meno e sono emerse tre criticità, in particolare.
La prima è relativa al fatto che, nel tempo, come già avevamo evidenziato sarà ulteriormente necessario potenziare quella linea su cui oggi viaggiano soltanto sei coppie di treni e quindi avere maggiori orari in modo da rendere un servizio più adeguato agli utenti.
La seconda, ahimè, è una criticità che non riguarda solo quella linea, ma spesso i ritardi che non consentono ai pendolari, in particolare agli studenti, di entrare a scuola in orario.
La terza, quella forse più inattesa ma anche quella più grave e su cui occorre intervenire rapidamente, è il sovraffollamento di quel treno soprattutto negli orari mattutini, quando ci sono gli studenti che si recano ad Alba, ma anche ad Asti. Chi sale alle fermate di Castagnole e di Neive, che si trovano a circa metà percorso, rimane in piedi o si siede per terra. Sono apparsi diversi articoli di giornali in cui alcuni utenti hanno parlato di una bolgia dantesca, descrivendo quindi un'immagine forte, che non consente un viaggio decoroso a chi deve percorrere quella tratta.
Se da un lato è sicuramente positivo che la tratta sia particolarmente frequentata e testimonia il fatto che vada ulteriormente potenziata dall'altro i pendolari e anche le varie organizzazioni di pendolari stessi stanno chiedendo da alcune settimane alla Regione di avere quantomeno una carrozza in più, soprattutto in quegli orari particolari, in modo tale da poter garantire un viaggio non in quelle condizioni, che sono sicuramente disagiate.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Elena Chiorino.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



CHIORINO Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, preme ricordare che la linea regionale Asti-Alba è stata riaperta grazie alla volontà di questa Giunta dopo 12 anni, con 12 corse giornaliere dal lunedì al venerdì e con un investimento della Regione Piemonte di oltre tre milioni di euro all'anno per garantirne il servizio.
Le corse sono effettuate con un treno Minuetto che offre 286 posti totali di cui 145 posti a sedere e 141 in piedi. Il servizio ha, fin dalla sua istituzione, una buona frequentazione: nella prima settimana di novembre la media dei viaggiatori è stata di 1135 passeggeri al giorno.
Il treno più carico è l'11763 (Asti) delle ore 7.01 (Alba 7.45), che porta gli studenti degli istituti superiori di Alba. Il treno presenta un carico massimo di 270 passeggeri nella tratta finale tra Neive ed Alba, al limite della capacità del materiale rotabile.
Anche il treno 11776 (Alba) delle ore 14.10 (Asti 14.54) presenta un elevato numero di viaggiatori, con un carico massimo di 219 passeggeri. I dati che emergono denotano comunque che i viaggiatori presenti nelle due corse ad alta frequentazione sono inferiori al limite di capienza, per cui il treno citato è omologato, e quindi in sicurezza, seppur con minor comodità per i dieci minuti finali del viaggio.
Si comprende bene la scomodità che queste corse possono portare agli utenti e per tale motivo l'Assessore ai trasporti si è attivato, chiedendo a Trenitalia possibili soluzioni alternative, che però paiono essere complicate in funzione del materiale rotabile diesel. Il quadro complessivo del materiale diesel a disposizione sconta, inoltre, il servizio sulla linea Cuneo-Ventimiglia, che sarà rinforzato dal 9 dicembre con le navette Limone-Tenda e dalla riapertura della Casale-Mortara.
I buoni risultati del servizio Asti-Alba ci inducono a confermare il percorso intrapreso sulla transizione all'idrogeno e ad acquistare nuovo materiale rotabile in quest'ottica.
Le performance della linea per puntualità e affidabilità del servizio sono buone. Dai dati rilevati nei mesi di ottobre e i primi giorni di novembre (fino a venerdì 10, per precisione), la puntualità entro i cinque minuti dell'orario programmato è stata del 96,84% e l'affidabilità del servizio del 100%. Tutti i treni programmati sono stati effettuati senza soppressioni.
A fronte di questi risultati, dall'11 dicembre il tempo di percorrenza della linea sarà ridotto di un minuto in entrambe le direzioni. Nei prossimi mesi si continuerà con il monitoraggio della puntualità per verificare la possibilità di ridurre ulteriormente i tempi di viaggio.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1612 presentata da Magliano inerente a "Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025, quando il recepimento in Piemonte?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1612.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni il 2 agosto 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto 2023. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale rappresenta il documento di riferimento per la definizione a livello nazionale delle strategie vaccinali.
Nel documento si riconosce, come priorità di sanità pubblica, la riduzione o l'eliminazione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino, attraverso l'individuazione di interventi efficaci e omogenei da implementare sull'intero territorio nazionale.
Al fine di favorire la più ampia offerta vaccinale sul territorio nazionale, a garanzia di omogeneità, equità e sostenibilità, le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale del Piano sono state inserite nei LEA e, quindi, offerte gratuitamente secondo le età prestabilite.
Tenuto conto che il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale evidenzia come i benefici delle vaccinazioni, che si esplicano nella protezione sia del singolo individuo sia della collettività, assumano un grande valore dal punto di vista umano, etico e sociale.
L'offerta delle vaccinazioni, quindi, oltre a rispondere a considerazioni di costo-efficacia, deve garantire la migliore protezione possibile secondo principi di equità, efficacia, durata di protezione e adesione da parte della popolazione.
Una delle principali novità introdotte con il nuovo Piano, su indicazione del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni, è la predisposizione del calendario vaccinale come documento distinto e, quindi facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico, ad esempio l'introduzione di nuovi prodotti vaccinali. Tra le criticità emerse, si è riscontrato il mancato raggiungimento dei valori target delle coperture vaccinali, con disomogeneità tra le Regioni, anche in considerazione dell'impatto della pandemia di COVID-19 sui servizi vaccinali, che è stato marcato soprattutto per l'offerta vaccinale destinata ad adolescenti e adulti.
Rileviamo che il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale prevede offerta della vaccinazione, e nel testo faccio l'elenco di tutti i vaccini che debbono essere proposti; il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale prevede anche l'anti-meningococcica dal compimento del dodicesimo anno di vita.
Alcune Regioni hanno già recepito con propria deliberazione il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e faccio l'elenco delle Regioni che lo hanno fatto.
Appurato che, a oggi, il Piemonte non ha ancora deliberato il recepimento dell'Intesa della Conferenza Stato-Regioni sul documento Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e quindi, forse, non ha dato seguito, interrogo l'Assessore per sapere quando, in Piemonte, sarà recepita l'Intesa Stato Regioni sul documento recante "Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale".



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marnati, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il calendario vaccinale è contenuto nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 sovrapponibile, per quanto concerne la tipologia di prodotti e il target di offerta, con il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale precedente, cioè quello 2017-2019, sulla base del quale è strutturato l'attuale calendario vaccinale utilizzato dalle ASL piemontesi.
L'unica vaccinazione presente nel nuovo documento che si differenzia dalle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 quindi dall'offerta della Regione Piemonte, riguarda la vaccinazione anti meningococco offerta nel primo anno di vita.
La nostra Regione offre, in linea con il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, il vaccino meningococco C, mentre il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 prevede l'offerta del vaccino anti-meningococco ACWY.
La Regione ha avviato una gara tramite SCR Piemonte per potersi approvvigionare anche di questo nuovo vaccino e, non appena le procedure di gara saranno terminate, si procederà con l'acquisto e la relativa offerta.
Il recepimento del Piano 2023-2025, pertanto, è un mero adempimento, cui sarà dato seguito entro il mese di dicembre 2023.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1614 presentata da Accossato inerente a "Interruzione servizio di trasporto pazienti dializzati ASL TO4 zona tra Borgaro e Valli di Lanzo"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1614.
La parola la Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Lei ha già citato il titolo dell'interrogazione che fa riferimento al servizio di trasporto dializzati, che può essere svolto in forma diretta o in convenzione con le ASL del territorio. Nella fattispecie del territorio oggetto dell'interrogazione, tra Borgaro, Valli di Lanzo, nell'ASL TO4 questa attività era in capo alla Croce Reale di Venaria Reale, che aveva una convenzione operante dal gennaio 2021. I pazienti dializzati nella zona sono circa 50, che si trovano in un territorio abbastanza ampio: da Venaria a Borgaro per arrivare fino alle Valli di Lanzo.
Nei giorni scorsi, abbiamo saputo che la Croce Reale di Venaria, in anticipo rispetto alla scadenza di convenzione, quindi con un intervento unilaterale, non intenderebbe continuare ad assicurare questo servizio a causa dei costi troppo elevati; motivano sia per l'aumento del costo del carburante, che viene rimborsato 1,70 euro al litro, ovviamente lontano dal costo reale e anche rispetto alla quantità di chilometri che devono essere effettuati, perché i pazienti possono abitare in un territorio molto più distante dal centro di dialisi.
La situazione letta e conosciuta in questi termini presenta delle preoccupazioni e così ce l'hanno segnalata anche dei cittadini, soprattutto anziani, di quel territorio, perché, essendo il trasporto pazienti in dialisi un servizio essenziale, non può essere interrotto.
L'interrogazione verte proprio per sapere quali siano state le azioni urgenti messe in atto per garantire la continuità del trasporto per i pazienti dializzati nella zona, sia eventualmente anche in prospettiva quali interventi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marnati per la risposta.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
La convenzione con l'organizzazione di volontariato Croce Reale di Venaria stipulata per il trasporto in oggetto, aveva quale naturale scadenza il 31 dicembre 2024.
Purtroppo, la Croce Reale di Venaria ha comunicato la volontà di recedere anticipatamente dalla convenzione, dando i previsti 30 giorni di preavviso.
A fronte di questa decisione, l'ASL ha quindi verificato, come normativamente previsto, la disponibilità da parte di altri aggiudicatari di questo tipo di servizio.
In base alle disponibilità raccolte nei prossimi giorni, verrà formalizzato l'accordo per mantenere operativo il servizio di trasporto.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 1615 presentata da Martinetti inerente a "Salvaguardia dell'equilibrio ambientale e territoriale economico, turistico e agricolo nel territorio di Clavesana Cuneo"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1615.
La parola al Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Diversi organi di stampa hanno dato notizia, in questi giorni, di un progetto per la realizzazione di un deposito di rifiuti anche pericolosi (tra l'altro, contenenti amianto, cadmio, mercurio, vernici e oli esausti) proposto dall'azienda Cement presso l'area produttiva situata nel Comune di Clavesana.
Questo insediamento prevede, da progetto pubblicato sul sito istituzionale della Provincia di Cuneo, una movimentazione massima di circa 200 mila tonnellate, di cui svariate tonnellate possono fare riferimento a rifiuti anche pericolosi.
È un iter progettuale partito nel 2020 e che nel 2021 vede la vendita da parte del Comune di Clavesana di questi terreni a questa società.
Voglio riassumere i fatti degli ultimi mesi.
Il 7 ottobre 2023, la Giunta comunale di Clavesana approva con una deliberazione la ferma contrarietà rispetto al progetto presentato; una deliberazione che viene ratificata nel Consiglio comunale il 10 novembre 2023.
Il 21 ottobre, 13 amministratori comunali esprimono solidarietà al Comune di Clavesana, appoggiando la contrarietà al progetto e impegnandosi a deliberare in tal senso.
Il 23 ottobre 2023 nasce un comitato popolare che poi si è formalizzato in associazione, con 96 soci fondatori e che conta a oggi oltre 500 membri, il quale prenderà la denominazione di "Clavesana dice no al deposito di rifiuti pericolosi", che ringrazio per l'impegno messo in questa battaglia.
Nelle ultime settimane, numerosi portatori di interessi legati al territorio hanno espresso la propria contrarietà all'insediamento in oggetto. Ne cito alcuni: Slow Food, che credo che quando si parla di tutela del territorio non abbia eguali; la Società cooperativa Cantina di Clavesana, che è proprio sul territorio e che raduna circa 200 produttori vitivinicoli; poi c'è anche l'Associazione culturale per la valorizzazione dei calanchi del Tanaro e diversi altri imprenditori. Inoltre, domenica scorsa c'è stata una manifestazione importante, che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone e dei 13 Sindaci che hanno dimostrato la loro solidarietà al Comune di Clavesana.
Presidente, questa è un'area che ha una forte vocazione agroalimentare vitivinicola, turistica, eccetera. È un territorio che ha bisogno di essere tutelato e che non credo abbia assolutamente bisogno di un progetto di questo tipo. Inoltre va ricordato che, per quello che siamo riusciti a ricostruire, il terreno di destinazione dell'insediamento è collocato in adiacenza della zona di massima esondazione del fiume Tanaro. Ricordo che il fiume Tanaro in quel territorio ha già fatto veramente dei danni incredibili, negli anni passati. Figuriamoci cosa potrebbe significare creare un insediamento di quel tipo: con una piena, dove potremmo trovare questi materiali? In tutta questa vicenda, signor Presidente, manca la voce della Regione secondo me. Chiediamo alla Giunta quali azioni intende intraprendere nell'ambito delle proprie competenze per garantire la salvaguardia dell'equilibrio ambientale, territoriale, economico, turistico e agricolo del territorio in questione.
Io non voglio che in futuro, quando si parla di dolcetto (tra l'altro Clavesana è un territorio che esprime uno dei suoi dolcetti migliori probabilmente del Piemonte), si dica che, invece di avere il retrogusto di terra bagnata, ha un retrogusto di cadmio o di mercurio, anche se il mercurio credo sia addirittura inodore.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marnati per la risposta.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Sulle base delle informazioni in nostro possesso, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Si evidenzia che il procedimento, di competenza della Provincia di Cuneo da un punto di vista amministrativo consiste nel rilascio del giudizio di compatibilità ambientale, previsto dall'articolo 27 bis del decreto legislativo 152/06, per il progetto di modifica sostanziale AUA, di cui al provvedimento conclusivo 026-2020 del 27 marzo 2022 del SUAP GAL Mongioie e contestuale autorizzazione unica per l'esercizio di operazioni di recupero deposito preliminare di rifiuti non pericolosi e pericolosi.
Nel merito, si richiama che il procedimento coinvolge, nella Conferenza dei servizi, tutte le autorità competenti e titolate a esprimersi e a considerare la conformità territoriale e urbanistica del progetto e le ricadute del progetto sulle diverse matrici ambientali. In particolare, la VIA è la sede in cui viene valutata la coerenza nei confronti degli obiettivi di salvaguardia, tutela della qualità dell'ambiente e di qualità della vita, nonché la valorizzazione delle risorse, nel rispetto delle normative comunitarie nazionali e regionali.
Nello specifico si precisa che, per quanto riguarda l'approvazione e il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione di impianti di recupero smaltimento rifiuti, la Regione non è competente a esprimersi in sede di Conferenza dei Servizi, in quanto, in coerenza con le disposizioni dell'articolo 50 della legge regionale 44 del 2000, così come sostituito anche dall'articolo 24 della legge regionale 1/2018, la competenza risulta in capo alle Province o alla Città metropolitana di Torino.
Occorre inoltre evidenziare che la Regione, nell'ambito delle proprie competenze, non può introdurre vincoli o limitazioni, escludenti e maggiori, a quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. In questo caso, è la Conferenza dei Servizi che ha il compito di considerare nel bilanciamento degli impatti della VIA, l'impianto in questione quale impianto industriale che si intende localizzare sul territorio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1616 da Disabato, inerente a "Posti di lavoro a rischio: cosa intende fare la Regione per tutelare i/le dipendenti Lear?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1616.
In accordo con la Consigliera Disabato, viene fornita risposta scritta all'interessata.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 1611 presentata da Ravetti, inerente a "Chiarimenti urgenti in merito al progetto di fattibilità della bretella Predosa-Strevi-Acqui"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1611.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Mi rivolgo all'Assessore rispetto a un'interrogazione che ha come oggetto i lavori intercorsi nel pomeriggio di venerdì 27 ottobre in provincia di Alessandria, alla presenza del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Erano presenti quasi tutti i parlamentari della provincia di Alessandria, i Consiglieri regionali del territorio, oltre a molti Sindaci.
Il tema riguarda l'intero Piemonte, nello specifico la provincia di Alessandria, la logistica, i trasporti e le infrastrutture, in particolare le infrastrutture e la logistica legate al trasporto su gomma.
Al tavolo, oltre al Viceministro, era presente la Sindaca di Predosa, un paese dove passa un tratto stradale e dove da anni, direi da decenni, si immagina - il verbo immaginare non è usato a caso - l'apertura di un nuovo casello autostradale. In quella discussione è stata presa in considerazione anche la necessità di collegare quell'uscita, quell'ipotetica uscita autostradale, con l'area dell'Acquese, quindi considerando le opportunità per lo sviluppo del termalismo acquese o, comunque, le connessioni anche con quel territorio.
Nel dibattito, ma anche sui giornali il giorno dopo, si è riportata la disponibilità di Regione Piemonte per un importo di 400 mila di euro da destinare a un progetto di fattibilità.
Non mi è chiaro (nell'interrogazione ho scritto "della bretella tra l'uscita autostradale e il termalismo acquese") esattamente per cosa, per cui intendo interrogare la Giunta per sapere esattamente in quale missione e in quale capitolo del nostro bilancio risiedono e per quale progetto sono stati destinati quei 400 mila euro.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Ravetti per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Elena Chiorino.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



CHIORINO Elena, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, gli elementi di risposta in merito al finanziamento del progetto di fattibilità della bretella Predosa Strevi-Acqui consistono nella DGR 3-3211 del 14 maggio 2021, con la quale la Giunta regionale ha preso atto degli interventi di viabilità che risultano prioritari per la Città metropolitana di Torino e per le Province piemontesi, individuando gli interventi per cui finanziare la progettazione per l'annualità 2021 e formulando una proposta tecnica per l'individuazione degli ulteriori interventi, eventualmente realizzabili nell'ambito delle risorse previste nel bilancio previsionale 2021-2023, per l'annualità 2022 e 2023.
Con successiva DGR n. 62-5222 del 14 giugno 2022, la Giunta regionale ha individuato gli interventi per i quali finanziare le progettazioni per l'annualità 2022, tra cui è prevista, per la provincia di Alessandria, la strada di scorrimento veloce Strevi-Predosa e la realizzazione di un nuovo casello autostradale lungo l'autostrada A26 a Predosa, per un importo complessivo di contributo regionale pari a 400 mila euro.
Con successivo atto 3944/A1811B/2022 del 16 dicembre 2022 sono state impegnate le risorse pari a 400 mila euro sul capitolo 218311 (attuale impegno 2023/12258 a seguito di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi) a favore della Provincia di Alessandria.
Il confronto con la Provincia di Alessandria ci ha consentito di addivenire a una convenzione con cui vengono regolati i rapporti tra Regione Piemonte e Provincia di Alessandria per l'erogazione del finanziamento e per il quale la Provincia si impegna a redigere la progettazione di fattibilità tecnico economica dell'intervento "Strada di scorrimento veloce Strevi Predosa e realizzazione di un nuovo casello autostradale lungo l'autostrada A26 a Predosa" in conformità alla normativa vigente in materia di opere pubbliche, entro la data del 31 dicembre 2024.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Elena Chiorino per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.30 il Presidente del Consiglio regionale aprirà la seduta sospesa alle ore 13.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 15.12 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Prima della sospensione dei lavori, era stata svolta dal Consigliere Cane la relazione di maggioranza sul disegno di legge n. 222, "Istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo Unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)".
Durante la sospensione è stata audita la delegazione dei lavoratori della LEAR di Grugliasco che manifestavano fuori da Palazzo Lascaris.
Chiedo se ci sono interventi sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Piuttosto che darmi la parola, il Presidente ha sospeso anche l'Aula l'aveva dichiarato al microfono.



PRESIDENTE

Se vuole, sospendo di nuovo, mi piacerebbe.
Prego, prosegua.



SARNO Diego

Infatti, la richiesta di intervenire sull'ordine dei lavori sta proprio in questo.
Come già detto dalla collega Frediani, mi sembra che quando si affronta un disegno di legge, quindi non una proposta di legge, ma un disegno di legge che ha principalmente un'emanazione di Giunta (ci sono i relatori di minoranza e di maggioranza, ma è un disegno di legge) sia buona prassi avere almeno la presenza dell'Assessore, non della Giunta in generale (anche se sarebbe auspicabile), in un'ottica di rapporto istituzionale d'Aula e di contenuto.
Pertanto, le chiederei, se fosse possibile, di rinviare questo punto all'o.d.g. e proseguire con il resto, per capire se il Vicepresidente Carosso è nei paraggi o possa, in qualche modo, arrivare prima della fine dei lavori d'Aula odierni. Diventa un po' difficile provare a interloquire con l'Assessore, che è anche Vicepresidente, che presenta un disegno di legge in Aula e farlo con una sedia vuota. Mi sembra un po' troppo e quindi chiediamo quantomeno di rinviare il punto e proseguire con quelli successivi.
Grazie.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo il massimo rispetto per i componenti della Giunta presenti oggi pomeriggio - mi riferisco all'Assessore Chiorino, all'Assessore Marnati e all'Assessore Tronzano - ma avendo all'ordine dei lavori un disegno di legge di legge della Giunta, vorremmo la presenza dell'Assessore competente, che ha le deleghe ai parchi. Nello specifico, come già menzionato dal collega intervenuto precedentemente, è l'Assessore Carosso nonché Vicepresidente della Regione.
Questo lo dico, ma non ci sarebbe bisogno di dirlo, senza alcun intento dilatorio o ostruzionistico, perché parliamo di un disegno di legge rispetto al quale abbiamo espresso un voto convintamente favorevole in Commissione e altrettanto faremo in Aula. Non ci sono emendamenti e quindi, il nostro non è un desiderio di spostare un argomento più in là.
Peraltro, questa mattina è passato un disegno di legge corposo e importante senza che le opposizioni abbiano battuto ciglio, per cui è veramente essenziale la presenza dell'Assessore competente, prima di tutto perch secondo noi, è necessario e, in secondo luogo, perché non vogliamo creare un precedente rispetto a questo.
Chiediamo di chiamare il Vicepresidente Carosso, di attenderlo e, nel frattempo, di sospendere la seduta oppure di procedere con altri punti all'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Presidente, per colpa personale, ma anche un po' dei trasporti, questa mattina sono arrivato in ritardo. Il mio Capogruppo ha chiesto, insieme ad altri Capigruppo, una informativa della Giunta rispetto al tema della siderurgia in Italia, in particolare degli impianti dell'ex ILVA in Piemonte. Non abbiamo compreso cosa intenda fare la Giunta in Aula o in Commissione.
Resta il fatto che ieri c'è stato un Consiglio comunale aperto a Novi Ligure, una delle sedi più importanti per quanto riguarda la siderurgia italiana. Tutti i lavoratori - in Italia stiamo parlando di 10 mila famiglie e in Piemonte sono tantissime - chiedono di aprire un tavolo regionale sulla crisi siderurgica piemontese. Tra l'altro, ci chiedono in queste ore una risposta rispetto all'informativa che abbiamo chiesto. Cosa dobbiamo rispondere? Non l'abbiamo capito.



PRESIDENTE

Prima dell'intervento dell'Assessore Caucino, darei la parola al Consigliere Preioni; prego.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire, a nome della maggioranza, che oggi sono presenti l'Assessore Tronzano, l'Assessore Marnati, l'Assessore Marrone e l'Assessore Caucino. Quindi, rispetto al tema che la Giunta è poco presente, ritengo che la Giunta sia presente in quantità importante.
L'Assessore Caucino mi pare che dirà che è disponibile a trattare l'argomento.
Poi, come in tutte le situazioni, si può sempre trovare una via di mezzo e si può decidere insieme di arrivare alla fine della discussione generale però c'è un Assessore che è in grado perfettamente di relazionare, avendo votato in Giunta il provvedimento.
Inoltre, potete dire tutto quello che volete, ma il Vicepresidente Carosso è tra i più presenti in quest'Aula. Oggi casualmente è impegnato su altri fronti e non è presente, però mi pare che è uno dei componenti della Giunta con la maggiore frequenza in Consiglio.
Di conseguenza, secondo me, ci sono le condizioni per andare avanti anche perché è un tema bipartisan, che riguarda territori e Sindaci che si sono già espressi. Si può comunque trovare un accomodamento con l'ipotesi di arrivare alla fine della discussione generale e procedere alla votazione al prossimo Consiglio con la presenza del Vicepresidente Carosso.
Grazie.


Argomento: Parchi e riserve

Esame disegno di legge n. 222, inerente a "Istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 222, inerente a "Istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea. Modifiche normative e cartografiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità)", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola l'Assessore Caucino; ne ha facoltà.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Ho ricevuto mandato dal collega Assessore Carosso di illustrarvi in modo succinto, ovviamente, la ratio di questo provvedimento. Questo è un disegno di legge che si prefigge lo scopo di istituire una nuova area protetta a gestione provinciale denominata Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea.
Il territorio oggetto della proposta istitutiva ricade integralmente all'interno dell'anfiteatro morenico di Ivrea e interessa porzioni dei territori comunali, nonché la fascia costiera dei laghi Nero, Pistono Campagna, San Michele e Sirio, che sono siti nei Comuni di Ivrea Borgofranco di Ivrea, Cascinette di Ivrea Montalto Dora e Chiaverano. Il parco in argomento interessa un'area di fatto già inclusa sia nella rete ecologica regionale sia nella rete ecologica provinciale, in quanto si sovrappone quasi integralmente alla zona speciale di conservazione Laghi di Ivrea.
La sua è un'istituzione a parco naturale che, tuttavia, da un lato aumenterà le garanzie di tutela degli aspetti naturalistico-ambientali dall'altro, consentirà di incrementare e governare una fruizione sostenibile di un elemento di assoluto rilievo all'interno del disegno della rete ecologica.
L'istituzione della nuova area protetta assumerà la denominazione di Parco naturale dei Cinque Laghi di Ivrea e sarà gestita dalla Città metropolitana di Torino.
Allo scopo, infine, di consentire la corretta gestione di tutte le attività tecniche e amministrative propedeutiche all'istituzione della nuova area protetta, nonché alla corretta amministrazione della fase di transizione della pianificazione e della gestione faunistica, di cui all'articolo 33 della legge regionale n. 19 del 2009, gestione che manterrà ovviamente la sua attuale organizzazione determinata sulla base della vigente pianificazione fino all'entrata in vigore delle nuove norme, si ritiene opportuno posticipare l'entrata in vigore del presente al 1° giugno 2024.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, capisco che lei dall'inizio della legislatura ha intenzione di modificare il Regolamento di quest'Aula, anche se, però, non ha depositato un testo né riuscirà a modificarlo; capisco che lei interpreta in modo molto ampio e largo il Regolamento che guida i lavori di quest'Aula e posso anche capire che lei, essendo votato dalla maggioranza in quest'Aula, è espressione di una forza politica di maggioranza e che magari possa orientare in alcuni momenti il lavoro in favore di questa maggioranza, però le chiedo di non superare certi limiti.
Se le forze di opposizione, come in tutte le legislature, da quando esiste la Regione Piemonte, le chiedono di non andare avanti nei lavori se non c'è l'Assessore competente e lei dà la parola all'Assessore Caucino, che inizia la relazione su.
Cioè, io non lo so! Mi appello a lei come Presidente di tutti di quest'Aula! Un minimo! Siamo alla fine della legislatura, mancano pochi mesi e io capisco che abbiate ormai il senso di dire "noi andiamo avanti e chi se ne frega", ma un minimo di gestione dell'Aula è necessaria.
Anche lei, Assessore Caucino! C'è un dibattito in cui le forze di opposizione chiedono di non andare avanti, perché non c'è l'Assessore competente!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, non è un dibattito.



GALLO Raffaele

Parlo al Presidente.
Manteniamo almeno fino alla fine della legislatura.
Poi, se volete cambiare il Regolamento e fare in modo che non esistano le opposizioni lo cambierete nella nuova legislatura. Il Consigliere Bongioanni già ride, perché pensa di prendere il 50% da solo, ma dobbiamo vedere il 9 giugno cosa succederà.
Dicevo, cerchiamo di mantenere un equilibrio nei rapporti in questi ultimi mesi, perché mi sembra veramente che si stia superando il limite. Non ci dovete stuzzicare nel dire "bloccateci" o "depositate gli emendamenti, se avete la forza". Noi non li depositiamo e voi fate quello che volete, poi però arriva l'assestamento di bilancio.
Io non so se dobbiamo finire la legislatura in questo modo, con questo tipo di relazione tra forze di maggioranza e opposizione.
Dopodiché, lei è il Presidente dell'Aula. Ci rimettiamo a quello che deciderà, anche perché il nostro Vicepresidente, che non vedo adesso, non ha modo di interagire e l'Ufficio di Presidenza non credo venga mai.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Ivano Marinetti non è Vicepresidente; magari lo sarà nella prossima legislatura, ma adesso lo è il collega Valle.



PRESIDENTE

Consigliere Bertola, è già intervenuto sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Intervengo nuovamente, Presidente.
Mi spiace inalberarmi, però, guardi, questa arroganza non siamo più disponibili ad accettarla, perché è stato chiesto di non proseguire con la trattazione di questo disegno di legge, per le motivazioni che abbiamo addotto, vale a dire la mancanza dell'Assessore competente, e per tutta risposta, anzi non-risposta, invece di rispondere magari anche con un diniego alle nostre richieste, si dà la parola all'Assessore, che parte con la relazione.
Allora probabilmente è colpa nostra, perché pare che l'unico linguaggio che questa maggioranza e questa Giunta siano in grado di capire è quello del "blocco tutto" e dell'ostruzionismo.
Poiché mi pare che ultimamente da parte delle opposizioni ci sia stato un atteggiamento più che responsabile e la comprensione che determinati disegni di legge, magari non totalmente condivisi, che però erano relativi a questioni importanti come lo zero-sei o come la formazione, dovessero comunque trovare una definizione entro la fine della legislatura, però, se poi c'è questa arroganza da parte vostra, allora, signori, dobbiamo rivedere il nostro comportamento in Aula e poi vedere quanti provvedimenti passano da qui alla fine della legislatura, comprese tutte le leggine che vi state facendo! Capisco che alla Giunta regionale vengono le pustole addosso al pensiero di istituire un nuovo parco. L'abbiamo capito, perché non siamo arrivati dalla montagna con la piena o abbiamo la sveglia al collo! Lo abbiamo capito però, visto che questo disegno di legge è stato presentato, è stato approvato in Commissione ed è arrivato in Aula, vediamo di trattarlo con l'Assessore competente.
Noi però questa arroganza non siamo disponibili più ad accettarla.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il collega Ravetti, che è già intervenuto.



RAVETTI Domenico

Sì, intanto grazie per avermi definito "collega".
Vorrei raccontare cosa mi è successo oggi.
Sono arrivato all'ingresso, dove ho lasciato i documenti, perché volevo visitare il Palazzo. Sono venuto su, c'era il posto libero e mi sono seduto vicino a questa postazione che, come ho letto, si chiama Canalis.
Mi sono sbagliato, ho schiacciato il tasto e lei mi ha dato la parola; io le ho detto che volevo sapere cosa vuole fare la Giunta rispetto all'informativa sull'ex ILVA, perché un mio amico ieri ha partecipato al Consiglio comunale aperto a Novi Ligure. Lei, giustamente, ha detto: "Ma chi è questo qua?" e quindi non mi ha dato risposta.
Volevo soltanto chiederle se posso rimanere seduto qui, Presidente.



PRESIDENTE

"Contemporaneo Ravetti" - così le piace? - non la chiamo collega, perch magari si sente della maggioranza e allora le viene la rabbia addosso, sa benissimo che, quando si interviene sull'ordine dei lavori, si conclude la discussione sull'ordine dei lavori. Sono, infatti, già stato ripreso perché la prassi del Consiglio regionale nei cinquant'anni precedenti al 2023 ha visto che si conclude la discussione sull'ordine dei lavori, che lei ha interpretato in modo allargato, avendo introdotto una sua argomentazione, più che legittima, sulla richiesta del Consigliere Gallo avanzata questa mattina, che la Giunta intervenisse sul problema dell'ex Ilva a Novi Ligure. Mi sarei permesso di dirlo successivamente, perch l'Assessore competente, l'Assessore Chiorino, che è presente ed è stata presente tutto il giorno in aula, mi ha riferito che l'avrebbe fatto nella prossima seduta.
Ne discuteremo alla prossima Conferenza dei Capigruppo, per fare in modo che si possa avere una relazione ben dettagliata da parte della Giunta.
Questo è un caso, di modo che il Consigliere Ravetti possa lasciare l'Aula andare a prendere i documenti e fare altro, se vuole, perché è legittimato da quello che ha detto.
Sulla questione riferita al punto 3) del disegno di legge n. 223, la Giunta ha presentato un documento votato in Giunta, quindi non credo ci siano condizioni diverse o posizioni diverse, rispetto alla Giunta stessa, alla proposta di istituire il Parco Naturale dei Cinque Laghi. Ribadito il concetto che il Presidente deve far valere le opposizioni, ma deve far valere anche la maggioranza e la Giunta, perché la maggioranza e la Giunta.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, su questa legge, anche il Consigliere Preioni ha valutato di portarla avanti, essendoci una condivisione con una parte delle minoranze, in modo non accelerato e brusco, ma in modo omogeneo rispetto alla situazione, tenendo conto, come dicevo prima di essere interrotto in modo improprio da lei, che c'è una minoranza, una maggioranza e una Giunta.
Maggioranza e Giunta hanno valutato di mandare avanti il provvedimento, per cui ho dato la parola all'Assessore Caucino, che non ha svolto una relazione, ma ha solo espletato la funzione sotto delega dell'Assessore Carosso, oggi impossibilitato a essere presente.
Ribadisco il concetto: non voglio dire che dovete dirmi cosa fare, ma da Presidente, secondo il Regolamento, ho la necessità e la possibilità di mandare avanti i provvedimenti.
Se non c'è un'intesa di sospendere il provvedimento dettata da un'esigenza politica fra maggioranza e opposizione, se la maggioranza e la Giunta mi chiedono di andare avanti sul provvedimento, tecnicamente e a livello legislativo e regolamentare ci sono tutte le condizioni per proseguire essendo presenti vari esponenti della Giunta, in particolare l'Assessore Caucino, che ha piena disponibilità e prontezza di rispondere sulla materia.
Prego, Consigliere Cane, sull'ordine dei lavori.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Per stemperare un po' i toni.
Non sarò certo io a decidere se proseguire o no, anche se avendo fatto da relatore auspico per tutti, quindi non solo per me, ma per la maggioranza e l'opposizione, che questo importante progetto condiviso con il territorio sia votato già oggi, ma ho un aneddoto da raccontare.
Mi ha stupito l'intervento di alcuni colleghi del PD, perché prima della pausa pranzo si è avvicinato spontaneamente l'amico, in questo caso collega di una passione che abbiamo in comune, Consigliere Salizzoni (abbiamo entrambi la passione della corsa in montagna, anche se lui è molto più bravo di me, visto che io lo faccio veramente a livello minimo e non ho avuto i suoi successi in questa disciplina) e mi ha detto di riportare delle sue dichiarazioni. So che è un po' inusuale, ma me l'ha chiesto quindi lo faccio (chiedete poi a lui se non è vero).
Il Consigliere Mauro Salizzoni, proprio per ricordare l'importanza della legge, quindi del proseguimento oggi in Aula, mi ha detto di ricordare che la prima edizione della corsa dei Cinque Laghi del 1975 era stata inventata e disegnata anche da lui. Fu proprio lui, quindi, il professor Salizzoni nel 1975, a portare il concetto dei Cinque Laghi.
Leggo testualmente: "Prima, infatti, si parlava solo di laghi morenici, non comprendendo un territorio vasto e unito come quello che poi è stato definito, in modo straordinariamente bello, come quello dei Cinque Laghi".
Questo era il compito che mi era stato assegnato dal mio collega del Partito Democratico e l'ho portato a termine.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non mi voglio definire né amica né collega, sono sicuramente una delle ultime arrivate in quest'Aula, quindi ho iniziato a conoscere il Regolamento solo in questa legislatura e non ho una carriera folta come quella del Presidente, però direi che le prassi o, comunque, le regole che ci siamo dati sono chiare: di norma, un disegno di legge non si discute senza la presenza dell'Assessore competente.
Benché condivida il giudizio del collega Cane sull'importanza del disegno di legge, c'è da dire che è da diverse settimane che risulta all'o.d.g. del Consiglio regionale l'istituzione di questo parco naturale e nessuno della maggioranza si è stracciato le vesti fino a oggi.
È chiaro che nell'ordine di priorità è importante affrontare questo importante provvedimento, ma bisognerebbe farlo in presenza degli Assessori. Oggi i banchi piangono. Non è una situazione diversa dal solito per carità, però, dal momento che l'Assessore Carosso si occupa, quando pu e quando vuole, di parchi e di aree protette, direi che è più che necessario il suo contributo su questo disegno di legge, prima ovviamente di andare avanti sulla discussione.
Direi di rispettare le prassi e le regole che ci siamo dati fino a oggi e di non affrontare una discussione in assenza dell'Assessore competente anche per non creare un precedente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
A questo punto, lascio due minuti di sospensione ai Capigruppo di maggioranza e di opposizione per verificare il prosieguo dei lavori, anche perché per il provvedimento successivo, "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia", l'Assessore Icardi non è presente.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.00, riprende alle ore 16.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Ci siamo chiariti, quindi la prossima volta parleremo con l'Assessore delegato, cioè il Vicepresidente Carosso e andremo avanti con questa proposta di parco, che raccoglie anche una grande fetta delle minoranze.
Oggi proseguiamo con il tema della fibromialgia, con il DEFR e con la questione della modifica IRES, perché è una modifica tecnica ed è da maggio che dobbiamo farla, quindi mi sembra che i tempi siano più che maturi.



PRESIDENTE

Non vi sono altri interventi sull'ordine dei lavori.
Ringrazio l'Assessore Caucino per la disponibilità.
Sospendiamo l'esame del punto 3) all'o.d.g. e passiamo al punto successivo che riguarda il testo unificato delle proposte di legge n. 201, n. 243 e n.
245.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Presidente, mentre programma i lavori, ricordo a me stesso quello che ci hanno detto i lavoratori questa mattina della Lear. Il 22 novembre (se ho capito bene) hanno un appuntamento a Roma e sarebbe utile approvare in questa seduta anche l'ordine del giorno, se è possibile. Il 22 è martedì prossimo, quindi non arriveremmo in tempo.



PRESIDENTE

Grazie, vediamo come si svolgono i lavori.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Visto che abbiamo trovato delle ipotesi di convergenza sul testo con l'Assessore Chiorino, la quale credo abbia avuto modo di sentire i colleghi di maggioranza, con una disponibilità mia e del collega Sarno a delle modifiche che possano trovare l'accordo di tutti, sarebbe opportuno riuscire, prima della chiusura, ad approvare questo documento.



PRESIDENTE

Chiedo ai Capigruppo di interloquire fra di loro per sapere a che ora interrompere l'attività legislativa per proseguire con l'approvazione degli ordini del giorno richiesti.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame testo unificato delle proposte di legge n. 201, n. 243, n. 245 inerente a "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 201 n. 243, n. 245, inerente a "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato il 18 settembre 2023 ed è stato ulteriormente sottoposto a consultazione online.
Relatrice è la Consigliera Zambaia, che ha facoltà di intervenire.



ZAMBAIA Sara, relatrice

Grazie, Presidente.
Oggi discutiamo un'importante proposta di testo unificato che nasce da tre proposte di legge, la n. 201, la n. 243 e la n. 245, delle quali una è a mia prima firma.
Si tratta della proposta di testo unificato inerente a "Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia". Sono tre proposte di legge che confluiscono in questa proposta di testo perché, in modo trasversale con i colleghi, abbiamo scelto in questi mesi di provare a legiferare su questa delicatissima patologia, in quanto oggi, purtroppo, la fibromialgia non è considerata una patologia cronica e invalidante a livello nazionale.
È per questo che dico che abbiamo cercato di legiferare e abbiamo cercato attraverso il testo che proponiamo, di normare su quello che, come Regione il Piemonte può toccare.
Che cos'è la fibromialgia? Si tratta di una malattia, che peraltro colpisce prevalentemente le donne, reumatica, non infiammatoria, caratterizzata da un dolore cronico diffuso, in assenza di un'infiammazione e spesso in associazione ad altri sintomi, quali il disturbo del sonno, della memoria e stanchezza. Colpisce principalmente le donne ed è una malattia che, per quanto non ancora considerata cronica ed invalidante, è molto impattante.
Non a caso, le tante donne affette da questa patologia, il cui numero purtroppo, è in costante e crescente aumento, fanno fatica a lavorare e a svolgere anche solo le mansioni domestiche. Questo fa sì che si tratti in effetti di una malattia difficile da gestire nel quotidiano.
L'altra difficoltà della fibromialgia riguarda la sua diagnosi. Come probabilmente i colleghi sanno, diagnosticare la fibromialgia è difficile perché spesso viene diagnosticata in modo residuale. Si fanno analisi e di approfondimenti che durano mesi e, se non si riscontrano determinate patologie, a quel punto si può iniziare a valutare che si tratti di fibromialgia. Di conseguenza, tante volte, oltre ai dolori e ai sintomi che ho poc'anzi descritto, c'è anche l'ansia di queste pazienti che non riescono neanche ad arrivare a una diagnosi precoce e diretta, anche se si sta cercando di lavorare a livello di ricerca in tal senso.
Pertanto, abbiamo deciso di lavorare insieme per redigere questo testo unificato, proprio per andare a toccare quegli aspetti normativi che, in qualche modo, potrebbero aiutare non solo le pazienti, ma anche il mondo medico, che va sempre e costantemente formato su questa patologia.
La proposta di testo unificato parte innanzitutto dall'articolo 1, che riguarda le finalità. Sono finalità che riteniamo importanti, perch vengono poi richiamate ed estrapolate nell'arco degli altri articoli della proposta di testo unificato.
Nell'articolo 1 abbiamo indicato che cosa la Regione può fare. "La Regione nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto della normativa nazionale, promuove il riconoscimento della fibromialgia quale patologia cronica e invalidante e ne valorizza la conoscenza, la prevenzione, la diagnosi e la cura". Oltre a questo: "Promuove la realizzazione di un sistema integrato di prevenzione, diagnosi e cura da attuare attraverso l'individuazione di un percorso diagnostico terapeutico e multidisciplinare, finalizzato ad assicurare ai soggetti affetti da fibromialgia, l'erogazione di prestazioni uniformi, appropriate qualificate, nonché a favorirne l'inserimento nella vita sociale e lavorativa". Come dicevo, si tratta di elementi che abbiamo racchiuso all'interno di articoli dedicati.
"La Regione, inoltre, favorisce la conoscenza della patologia", perch come spiegavo poc'anzi, si tratta di una patologia per la quale si sta cercando in questi anni (non in una storia recente) di fare un'opera di diffusione e di formazione per favorirne la conoscenza non solo nella popolazione, ma anche nel personale sanitario, anche in riferimento alle conseguenze in ambito sanitario, familiare e sociale.
Promuove la prevenzione, nonché la diagnosi precoce di questa patologia promuove la formazione e l'aggiornamento dei medici e del personale sanitario e riconosce il ruolo sociale e informativo degli enti del terzo settore che sono iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) e che svolgono attività finalizzate a sostegno delle persone affette da fibromialgia: un ruolo, quello degli enti del terzo settore che anche in questo caso, abbiamo specificato in un articolo dedicato.
L'articolo 2 inizia a entrare nel vivo della situazione, perché con esso proponiamo di istituire un osservatorio. Nella sostanza, la Giunta regionale, entro un tempo dedicato, che abbiamo indicato essere di 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, con propria deliberazione, istituisce l'Osservatorio regionale sulla fibromialgia ovviamente, ne definisce la composizione, le modalità e i criteri di individuazione dei componenti.
L'Osservatorio è presieduto dall'Assessore regionale alla sanità, dal Direttore della Direzione Sanità, dal responsabile del Settore regionale di competenza (ovviamente dell'Assessorato alla sanità), da almeno un rappresentante dei medici di medicina generale, da almeno uno specialista esperto nel settore della fibromialgia per ogni tipologia di specialità medica contemplata nell'ambito del percorso diagnostico terapeutico in chiave multidisciplinare, dai responsabili del Servizio di terapia del dolore e delle Aziende Sanitarie Regionali, da almeno un componente delle società scientifiche maggiormente rappresentative, da due rappresentanti designati da enti del terzo settore che svolgono attività finalizzate a sostegno delle persone affette da fibromialgia. Inoltre, abbiamo inserito anche la presenza di due Consiglieri regionali, uno in rappresentanza della maggioranza e l'altro in rappresentanza delle minoranze.
La Giunta regionale può assolutamente modificare la composizione dell'Osservatorio già solo per il fatto che, come dicevo prima, essendo la conoscenza e l'approfondimento su questa patologia assolutamente in itinere e volendo lavorare a più non posso in chiave multidisciplinare come approccio nei confronti di questa malattia, è chiaro che possono in qualche modo spuntare anche altre professionalità che sarebbero assolutamente indispensabili da poter inserire all'interno dell'Osservatorio.
Dicevo che la Giunta può modificarne con propria deliberazione i componenti. La partecipazione all'Osservatorio è svolta a titolo gratuito quindi non dà alcun tipo di corrispettivo di gettoni di presenza, eccetera.
Quali sono i compiti di questa struttura? Innanzitutto predisporre linee guida per la definizione del percorso diagnostico terapeutico e multidisciplinare; elaborare programmi di formazione e per l'aggiornamento del personale medico; elaborare programmi per l'informazione dei pazienti e percorsi anche di formazione e non soltanto di informazione nei confronti dei pazienti; proporre costantemente delle campagne di sensibilizzazione e anche di prevenzione, anche perch come vedremo, la legge, istituisce la Giornata regionale sulla fibromialgia; coadiuvare l'Assessorato regionale competente nell'individuazione e nella promozione di iniziative per la prevenzione delle complicanze della fibromialgia, per quel che riguarda in particolar modo i luoghi di lavoro; analizzare i dati del Registro regionale che abbiamo istituito in un altro articolo e, infine, redigere una relazione annuale sul monitoraggio di questa patologia.
L'articolo 3 va a normare la redazione del Registro regionale sulla fibromialgia. La Giunta regionale, nella fattispecie, istituisce questo registro con il fine di raccogliere e analizzare i dati clinici e sociali riferiti a questa malattia, al fine di stabilire le strategie di intervento più appropriate. Il Registro non solo riporta i nuovi casi di fibromialgia ma anche l'incidenza della malattia sul territorio regionale, quindi è utile anche per capire effettivamente l'andamento di questa patologia nell'ambito del nostro territorio regionale e, in particolare, va a rilevare le modalità di accertamento diagnostico della patologia, i trattamenti sanitari conseguiti, le qualità delle cure prestate e le conseguenze della malattia in termini funzionali.
Ovviamente, dico cosa scontata, ma l'Assessorato competente, che è l'Assessorato alla sanità, deve garantire che tutti i dati raccolti all'interno del registro siano assolutamente curati nella totale tutela della normativa sulla privacy.
L'articolo 4 riguarda il riconoscimento dell'apporto degli enti del terzo settore. Di conseguenza, proponiamo che la Giunta regionale (sostanzialmente, la Regione) riconosca l'attività degli enti del terzo settore e coinvolga questi enti per quel che riguarda in particolar modo le campagne informative e di sensibilizzazione; inoltre, le Aziende Sanitarie Regionali, similmente a quanto abbiamo fatto in altre proposte di legge possono dedicare appropriati spazi informativi a loro discrezione in collaborazione con gli enti del terzo settore, da rivolgere a quegli enti che si occupano di fibromialgia in particolar modo.
L'articolo 5 istituisce la Giornata regionale per la fibromialgia nella stessa giornata di quella nazionale, che si svolge il 12 maggio di ogni anno.
L'articolo 6 altro non riguarda che le disposizioni attuative sostanzialmente, la Giunta regionale deve recepire l'attività dell'Osservatorio, approvare le linee guida e tutto il resto che ho già indicato nei compiti dell'Osservatorio e anche occuparsi del registro sulla fibromialgia.
L'articolo 8 è simile a una clausola valutativa, perché riguarda il monitoraggio con cui chiediamo che la Giunta regionale, decorso un anno dall'entrata in vigore della legge, deve presentare alla Commissione consiliare di riferimento (IV Commissione) un monitoraggio sull'andamento della legge e le azioni intraprese, l'incidenza della malattia, le campagne di sensibilizzazione e via dicendo.
L'articolo 9, da qui a oggi, riguarda la clausola di invarianza finanziaria. Dico da qui a oggi, perché in verità è volontà politica perlomeno, di noi primi firmatari delle tre proposte di legge - cercare magari prendendoci ancora qualche giorno, di individuare qualche risorsa unicamente da destinare a ciò che concerne l'articolo sul registro. Lo dico con anticipo.
Infine, l'articolo 10 riguarda le dichiarazioni di urgenza.
Anticipo già che ho depositato un emendamento sull'articolo 1, a mia prima firma, ma anche con la firma dei colleghi, che sostanzialmente va a riscriverlo; non lo modifica particolarmente, ma semplicemente è una modifica più di ordine stilistico.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, relatrice di minoranza.



DISABATO Sara, relatrice

Grazie, Presidente.
In realtà, la proposta è stata illustrata ampiamente dalla collega Zambaia per cui non procedo a illustrare il testo unico, però farei alcune considerazioni rispetto al lavoro di squadra che abbiamo fatto con i colleghi, per arrivare alla stesura di un testo condiviso, sia da parte del Consiglio regionale, sia da parte di associazioni ed enti che hanno collaborato con delle loro considerazioni in merito.
Siamo giunti al termine di un iter che ha preso avvio in IV Commissione con tre proposte volte a fornire disposizioni in materia di persone affette da fibromialgia. Tra l'altro, i pazienti che sviluppano questa patologia presentano una storia clinica di dolore cronico persistente su tutto il corpo. È davvero qualcosa di debilitante.
Il paziente predisposto al dolore fibromialgico manifesta molti episodi di dolore cronico nella sua vita, quali cefalea, dismenorrea, disfunzioni temporomandibolari, fatica cronica, cistite interstiziale, sindrome dell'uretra irritabile, colon irritabile e altre sindromi dolorosi di carattere regionale. Inoltre, la sindrome fibromialgica, perché di sindrome si parla, manca di alterazioni di laboratorio e di specifici biomarcatori che, di conseguenza, portano a una diagnosi che dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce, anche sulla base dell'esclusione di altre patologie. Come diceva bene la collega prima, spesso chi riferisce questi sintomi appare, al sistema sanitario, come una persona da assistere in cui vengono ricercate patologie probabilmente diverse dalla fibromialgia. Quello che succede, quindi, è che il paziente viene mandato di ambulatorio in ambulatorio, di specialista in specialista, per cercare la causa scatenante di questo persistente dolore o di questi disagi.
Purtroppo, la sindrome fibromialgia viene riscontrata a volte dopo mesi, se non anni, dalla prima ricerca. Questo porta, ovviamente, a un peggioramento della condizione o, comunque, a un'esasperazione da parte del paziente, che nel suo cercare le ricerche ha portato a un aggravarsi della patologia o a un riacutizzarsi dei sintomi. Stiamo parlando, quindi, di una malattia fortemente debilitante.
Tra l'altro, nonostante siano passati più di vent'anni dall'inserimento, da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, della fibromialgia nel manuale di classificazione internazionale delle malattie, e benché altre organizzazioni mediche di carattere internazionale la ritengono una malattia cronica, ancora oggi non tutti i paesi europei condividono tale posizione. Tra essi, c'è anche l'Italia.
Quello che stiamo facendo oggi è un primo passaggio, a livello regionale per cercare di dare risposte a questi pazienti, ma siamo ben consapevoli che serve fare dei passaggi anche a livello nazionale, per riconoscere definitivamente questa patologia, trattarla e dedicare tutte le risorse necessarie per la presa in carico del paziente.
Dopo un percorso di approfondimento e di concertazione con i colleghi siamo arrivati con tre proposte di legge, simili nei contenuti e negli obiettivi, seppure con spunti differenti. Questi tre documenti hanno trovato casa in un Testo Unico che mira a fornire una prima risposta nei confronti di chi soffre di fibromialgia, a partire dal percorso di diagnosi per arrivare alla cura e alla presa in carico da parte delle istituzioni sanitarie, fino ad arrivare a percorsi d'inclusione e di vita, o anche a percorsi in ambito lavorativo, su cui abbiamo cercato di dare un inciso all'interno della legge.
Ci tengo a ringraziare tutte quelle realtà che hanno fornito i loro preziosi contributi, quindi i nostri soggetti auditi. Mi riferisco all'Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica Piemonte, le cui osservazioni sono state condivise anche dall'Associazione Ammalati Pazienti Reumatici Autoimmuni; poi c'è la Società Italiana di Medicina Fisica Riabilitativa; il Comitato Fibromialgici Uniti in Italia; Nursing UP e ovviamente, l'Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Torino. Tutti hanno fornito un contributo affinché il testo potesse essere il più completo possibile.
Rispetto agli articoli, c'è stata una scrematura volta a uniformare il testo, per cui siamo arrivati a un testo che conta dieci articoli, come diceva prima bene la collega, a partire dell'articolo 1, che si occupa delle finalità, poi l'articolo 2, che va a costituire l'Osservatorio regionale sulla fibromialgia cui partecipano figure politiche amministrative, medico-specialistiche e rappresentanti degli enti del terzo settore, che fino a oggi si sono presi in carico pazienti e forniscono un supporto concreto alle famiglie (in realtà, svolgono attività finalizzate al sostegno di tutte le persone che soffrono della patologia).
Ritengo fondamentale l'istituzione di questo Osservatorio, proprio perch parliamo di un organo che dovrà racchiudere al proprio interno le competenze. Si tratta di malattie che posiamo definire "emergenti", perch in realtà, negli ultimi anni si sta affrontando questa tematica identificandola con un nome ben preciso, ma in passato, anche per la sua caratteristica che mira a inserirla in un contesto multidisciplinare, le competenze erano un po' sparpagliate, per cui creare un osservatorio che possa racchiudere tutti questi aspetti e questi soggetti volti a identificare percorsi di carattere sanitario, terapeutico e diagnostico, lo ritengo davvero importante, anche per cercare di fare un lavoro multidisciplinare il più professionale possibile.
Poi c'è l'articolo 3, che prevede l'istituzione del Registro regionale della fibromialgia per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia, al fine di stabilire strategie d'intervento appropriato, chiaramente nel rispetto della privacy nel trattamento dei dati personali. Si tratta un registro che può andare a fare una conta rispetto ai numeri di questa patologia. Lo ricordava bene la collega prima: la sua prevalenza oscilla intorno al 2-3% della popolazione e quindi potenzialmente, si tratta di una malattia che colpisce approssimativamente, tra 1,5 e due milioni di italiani, con circa un 10-15 delle visite specialistiche in ambulatorio reumatologico per pazienti erogate per questa sindrome.
Si tratta di una malattia con una prevalenza femminile. C'è un rapporto che vede le donne maggiormente coinvolte da questi sintomi, quindi si tratta di un aspetto che va valutato anche in un'ottica di medicina di genere.
Poi abbiamo l'articolo 4, che introduce le disposizioni dirette al riconoscimento delle attività svolte dagli enti del terzo settore che si occupano di fibromialgia, per la diffusione della conoscenza e la prevenzione della patologia, nonché per il sostegno alle persone che ne sono affette.
L'articolo 5 prevede l'istituzione della Giornata per la lotta alla fibromialgia, in concomitanza della Giornata nazionale.
L'articolo 6 contiene le disposizioni attuative poste in capo alla Giunta regionale.
Sull'articolo 7 ci siamo concentrati particolarmente, soprattutto con il mio Gruppo, perché molti pazienti riferiscono una difficoltà concreta di inserirsi nel mondo del lavoro, proprio perché si tratta di una patologia fortemente debilitante che rende effettivamente difficile l'accesso ad alcune attività, per cui vogliamo promuovere, nel rispetto della normativa nazionale vigente della contrattazione collettiva, l'istituzione di progetti d'inserimento lavorativo per i pazienti affetti da fibromialgia iscritti nel registro citato nei precedenti articoli, per i quali la Giunta regionale deve individuare, con proprio atto, innanzitutto finanziamenti disponibili, poi si spera che possano arrivare finanziamenti di tipologia diversa dall'ambito regionale, volti a promuovere progetti di questo tipo con particolare attenzione verso quelli previsti con i fondi europei.
Sappiamo che i fondi europei, in ambito di formazione, sono sempre ben accetti e benvoluti e ci consentono di avviare delle progettualità di ampio respiro e per un gran numero di persone. Poi, ovviamente, i criteri di inserimento nel mondo lavorativo.
Ci sono anche gli indicatori di valutazione dei carichi di lavoro delle persone affette da fibromialgia perché, come dicevo prima, si tratta di una patologia debilitante, per cui non tutte le mansioni e non tutti gli incarichi o gli impieghi possono essere effettivamente adatti per una persona che soffre di dolori cronici o, comunque, di una condizione così dolorosa.
L'articolo 8 prevede un monitoraggio sull'attuazione delle leggi in capo alla Giunta regionale. L'articolo 9 riguarda la clausola di invarianza finanziaria.
Speriamo, come diceva bene la collega prima e come hanno sottolineato anche altri colleghi che hanno deciso di dare una propria impronta alla proposta di legge, di vedere qualche finanziamento da parte della Giunta regionale.
Oggi l'Assessore Icardi non è presente, ma più volte gli è stato chiesto come sono stati utilizzati i fondi nazionali diretti alla presa in carico dei pazienti con fibromialgia. Effettivamente quei fondi li possiamo eventualmente dirottare in una cornice normativa che abbiamo contribuito a costruire, che conta di 10 articoli e che sicuramente possono dare anche un quadro per l'utilizzo di queste importanti risorse, che sono sempre tanto attesa dalla popolazione che soffre di fibromialgia.
Infine, l'articolo 10 reca le dichiarazioni d'urgenza della legge.
Ci tengo a dire che c'è stato un ampio confronto con le associazioni e con le persone affette da questa patologia. C'è un ampio dolore nel riferire quanto sofferto e anche un certo sconforto. Spesso, come dicevo prima, ci sono dei balletti rispetto alle varie prestazioni e alle varie diagnosi che vengono fatte, quindi percorsi d'accesso alle cure e all'identificazione della patologia che sono effettivamente molto lunghi (alcuni pazienti mi hanno riferito di aver impiegato cinque-sei anni per arrivare a una diagnosi con un rimando in studio specialistico). Tutto questo porta effettivamente, anche una certa disaffezione.
Tuttavia, a oggi, siamo consapevoli che ci sono stati grossi progressi nella medicina e nella comunità scientifica che, nonostante si parli di una malattia cronica, porta a fornire dei percorsi che possono alleviare le gravi sofferenze patite da chi è colpito da questa sindrome. Anche nell'ottica di creare un luogo dove le competenze in ambito medico e sanitario si possano incontrare per stabilire dei percorsi efficaci speriamo che, comunque, questo progresso continui per dare quante più risposte.
Come istituzione dobbiamo sicuramente affiancare questo percorso, proprio perché negli anni nel nostro Paese abbiamo visto la luce dell'attenzione accendersi e spegnersi a intermittenza anche in Parlamento, perché ci sono state diverse proposte di legge depositate, ma mai trattate, riviste o ritirate. C'è ancora un ampio dibattito a livello nazionale, ma noi siamo un ente che, effettivamente, ha una delega diretta rispetto alla programmazione in ambito socio-sanitario, quindi viviamo in prima persona le esigenze dei pazienti, i loro appelli e le loro lamentele. Forse ci sentiamo anche più titolati a legiferare rispetto a tematiche come la fibromialgia, perché non vedo un riconoscimento a livello nazionale, ma è una tematica molto sentita sul territorio, come la sentono anche le associazioni e le famiglie dei pazienti che ne sono affetti. Forse questo è lo spirito che ha animato non soltanto la sottoscritta, ma anche i colleghi Magliano e Zambaia ad arrivare prima a tre testi e, successivamente, a un testo unico, con l'unico intento di fornire effettivamente una risposta alle persone assistite dal nostro sistema sanitario che soffrono di fibromialgia.
Chiaramente auspichiamo un'approvazione unanime del testo, ma auspichiamo anche che l'Assessore identifichi delle risorse per approfondire maggiormente gli aspetti legati a questa patologia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
La parola al Consigliere Magliano, secondo relatore di minoranza.



MAGLIANO Silvio, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi è un bel momento, anche perché arriviamo a condividere questo testo.
Sono felice di aver presentato la prima proposta di legge sulla fibromialgia e di aver lavorato insieme alle colleghe Zambaia e Disabato per trovare un intento comune, quindi mettere insieme le preoccupazioni che avevamo, sorte dalla discussione con il mondo associativo.
Le colleghe, insieme ad altri soggetti, ci chiedevano di prendere oggettivamente atto di una patologia che continua a crescere, con una diagnosi che il più delle volte arriva in ultima istanza perché si escludono altre patologie, e che porta con sé un carico di dolore e anche di disagio sociale.
Uno degli aspetti che la fibromialgia porta con sé è una fatica del vivere legata al fatto che si ha dolore e la causa di quel dolore è sconosciuta per tanto tempo quel dolore è stato gestito quasi in termini psichiatrici con psicofarmaci e con sistemi di sedazione. Questo approccio è evidente che porta con sé anche un disagio all'interno della famiglia e del proprio contesto lavorativo, con il rischio, quindi, di interrompere legami affettivi e legami di lavoro.
Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto; un lavoro che ha fatto sì che gli intenti migliori che volevamo fossero presenti all'interno di questa norma, sono stati di fatto inclusi. Ognuno ha portato il suo contributo con un unico messaggio: ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide. Siamo tre forze politiche diverse, ma di fronte a una patologia di questo tipo, di fronte a questa sindrome era importante lavorare tutti insieme.
Le colleghe hanno esposto in maniera precisa e puntuale gli articoli di questa norma. Sono particolarmente convinto, ad esempio, dell'importanza dell'articolo 2, che ha voluto definire l'Osservatorio regionale sulla fibromialgia. Come sanno i colleghi, presentai un question time che chiedeva come vengono utilizzate le risorse che arrivano a livello nazionale. Sono arrivate centinaia di migliaia di euro alla Regione Piemonte sul tema fibromialgia che vengono utilizzate dalle nostre ASL attraverso punti di riferimento. Dalla votazione di questa legge in poi quelle risorse dovranno in qualche modo essere condivise, gestite e trovare un paragone e un confronto con le associazioni che si occupano del tema e a tutti coloro che fanno parte di quell'osservatorio.
Il Registro regionale della fibromialgia diventa quantomai importante perché nell'esperienza di questi anni è emerso con chiarezza che il possesso dei dati, come una gestione concreta e efficace dei big data permette anche di avere quei driver che ti permettono di fare le politiche per cui l'idea del Registro è importante.
Sappiamo che il collega Riva Vercellotti sta provando a ragionare anche in termini di norma finanziaria, per dare un sostegno economico a questo Registro. È il motivo per cui oggi affrontiamo una parte di questa norma e poi ci daremo tempo per lavorare almeno sulla norma finanziaria, nel caso trovassimo le risorse, anche perché è una proposta di testo unificato, ma deriva da una proposta di legge che, in questo momento, è a invarianza finanziaria. Nel caso non trovassimo questa opportunità, sarà comunque nostra cura votare la norma e far sì che i registri oggi esistenti possano essere implementati.
L'apporto del terzo settore per noi (almeno nel mio caso) è stato fondamentale. Penso anche nel caso del collega, perché come sempre rappresenta una sentinella, uno sprone e un aiuto. Personalmente sto continuando a ricevere costantemente l'aggiornamento su ciò che le altre Regioni stanno facendo sulla fibromialgia. In alcuni casi hanno previsto anche di immaginare esenzioni su alcuni farmaci, perché è evidente che la fibromialgia porta con sé la necessità di assumere farmaci per sostenere la fatica dell'essere affetti da questa sindrome. Altre Regioni stanno provando, con leggi simili alla nostra, a incalzare il Governo affinché la fibromialgia possa a buon titolo entrare all'interno dei LEA.
Questo è quello che ci auguriamo ed è l'obiettivo di questa legge, che prova a dare delle linee d'indirizzo e ad affermare alcuni concetti.
Ringrazio la collega Zambaia per aver voluto un articolo per l'istituzione della Giornata regionale per la lotta alla fibromialgia, perché è un messaggio a donne e uomini che ne sono affetti, per dire che il Consiglio regionale e la Regione Piemonte non li lascia da soli.
Sappiamo che questo è un tema importante, quindi parliamone prima e cerchiamo, com'è scritto nella legge, di formare sempre di più coloro che sono tenuti a fare la diagnosi, soprattutto i medici di medicina generale che abbiano, all'interno del panorama delle loro anamnesi, su questa patologia.
Le disposizioni attuative sono già state esposte.
Per quanto riguarda l'articolo 7, ringrazio invece la collega Disabato perché l'approfondimento sul tema del lavoro per noi è molto importante.
L'idea che una persona che si scopre affetta da questa sindrome possa vivere anche in una condizione di monitoraggio per capire come può non perdere il lavoro, come può mantenere il lavoro e come, in un secondo momento, magari capire che tipologia di lavoro può svolgere alla luce di questa patologia, è fondamentale. In caso contrario, mai come oggi discrimineremmo due volte: in primis, perché non c'è ancora un trattamento omogeneo su tutto il territorio e, in secondo luogo, perché queste persone rischierebbero anche di perdere il lavoro, entrando in una condizione di disagio ancora maggiore. Il monitoraggio, come sempre, sarà fondamentale per capire se abbiamo scritto una buona legge e se siamo stati attenti da questo punto di vista.
Le Direzioni generali stanno sviluppando il PDTA e anche su questo sarà importante che l'Osservatorio faccia la sua parte.
Mi pare che anche in questo caso, così come per la legge sui disturbi dell'alimentazione, si sia trovata un'ottima sintesi e la possibilità di dire che la nostra Regione, in seguito ad altre, è però una delle prime che prova a dare una risposta. È una risposta che riguarda innanzitutto un'attenzione legislativa, con l'idea che l'Osservatorio sia un luogo dove le migliori menti possano dare una mano e trovare le soluzioni adeguate sviluppando sempre di più la ricerca.
Concludo, Presidente, perché il testo è stato ben illustrato dalle colleghe.
Come sapete, l'iter ha fatto sì che il testo unico ricevesse le osservazioni tra la chiusura del lavoro in Commissione e prima della presentazione in Aula. Ringrazio, in particolare, l'AISF e l'Ordine dei medici che, tra i tanti, ci hanno presentato una serie di osservazioni che sono diventate degli emendamenti che ho voluto redigere, con le colleghe Zambaia e Disabato. Anche Nursing UP ha dato indicazioni che abbiamo inserito con gli emendamenti che andremo a esporre brevemente. Sono ulteriori elementi che rendono questa legge il più possibile condivisa.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Intervengo volentieri sul testo unificato delle proposte di legge n. 201 n. 243 e n. 245, presentato dai colleghi Magliano, Zambaia e Disabato, in quanto lo ritengo un tema attuale su cui si è discusso troppo poco nel corso degli ultimi decenni.
In realtà, è una malattia che coinvolge tantissime persone; si parla addirittura di due milioni a livello nazionale che, se tanto mi dà tanto vuol dire più di 150 mila persone nella nostra regione, quasi tutte donne.
La fibromialgia, com'è stato ricordato dai colleghi, è una malattia classificata come sindrome dolorosa cronica, a eziologia sconosciuta. Di conseguenza, le cause non sono assolutamente chiare, mentre è chiaro che è caratterizzata da un diffuso dolore, da stanchezza cronica, da disturbi del sonno e mal di testa, oltre a tutto un insieme di sintomi disfunzionali tra i quali problematiche psichiatriche (ansia e depressione). I pazienti si trovano in una situazione devastante da un punto di vista fisico e psicologico, per cui i trattamenti farmacologici non sono sempre efficaci perché solo in una minoranza di pazienti sono tollerati. L'approccio che pare essere certamente migliore è quello multidisciplinare.
Oltre a questo, che cosa succede? Che la pletora di sintomi che caratterizzano la fibromialgia fa sì che ci sia un ritardo diagnostico e quindi, una quantità infinita di esami che devono essere fatti.
Pensate che un medico mi raccontava di una paziente che si è presentata alla visita con un trolley, non pieno di vestiti ma di cartelle cliniche.
Questo a dimostrazione della quantità di esami cui sono sottoposti i pazienti di fibromialgia.
È evidente che serve lavorare per una diagnosi precoce, per cercare in tutti i modi di risparmiare la sofferenza, che è fisica, mentale e anche economica per tante persone, oltre a essere un problema di ordine sanitario per la nostra sanità, che si trova a dover gestire una situazione particolarmente complessa.
I ritardi nella diagnosi sono stati ben esposti dai colleghi: non passano soltanto mesi, ma addirittura anni prima di arrivare a una diagnosi corretta. Maggiori tempi e ritardi vuol dire maggiori costi per il paziente, ma anche per la sanità pubblica.
Come dicevo prima, la sindrome colpisce una quantità di persone. Ho provato a fare una stima in Piemonte e non penso di fare un azzardo se dico 150 mila persone, quasi tutte donne; è del tutto evidente che il sistema sanitario potrebbe anche risparmiare costi lavorando molto sull'informazione e sulla prevenzione e trovo che questo sia un aspetto assolutamente interessante e importante della legge, quindi si tratta di diffondere il più possibile un adeguato sapere sulle possibilità di trattamento.
Infine, ricordo anch'io come la cronicizzazione della malattia porti a un problema enorme in ambito lavorativo. Quante sono le donne che si trovano in enorme difficoltà a gestire la malattia e il lavoro? Molte arrivano addirittura a perdere il lavoro e a licenziarsi a causa della malattia; ci sono persone che magari hanno la fortuna di avere un impiego pubblico, ma ci sono persone che svolgono attività imprenditoriali che non sono più in grado di svolgere quell'attività imprenditoriale a causa della malattia. È un tema, quello posto, mi pare, dall'articolo 7, che va certamente tenuto in grande considerazione.
Probabilmente è stato fatto troppo poco a livello nazionale quest'ultimo decennio per il riconoscimento della fibromialgia, sia dal punto di vista della normativa vigente in materia di malattie croniche invalidanti, sia per quanto riguarda l'aspetto lavorativo di invalidità civile.
Non ho la sfera di cristallo, ma credo che il motivo principale che ha impedito il pieno riconoscimento, a livello nazionale e credo anche negli altri Paesi dell'Unione Europea, di tale patologia sia legato a una scarsa facilità di quantificare gli oneri di questo provvedimento, di questo inserimento nei LEA, nonché l'ipotesi che sia una spesa fuori controllo.
Questo non è troppo difficile da capire.
Sicuramente, negli ultimi anni la via si è aperta ed è positivo il fatto che sia avvenuto prima delle prime risorse a livello nazionale e conseguentemente, regionali, ma sono risorse, come sanno bene i colleghi assolutamente insufficienti.
La norma, che prevede 10 articoli e una dozzina di emendamenti, non vado a ricordarla, ma vado a evidenziare alcuni passaggi che ritengo i più importanti.
Sull'articolo 1, relativo alle finalità, ho condiviso l'emendamento Zambaia, che è stato depositato poc'anzi, perché ritengo opportuno esplodere la volontà di promuovere il riconoscimento della fibromialgia: questo credo che sia l'aspetto più importante. Sempre più anche dalle Regioni deve partire quest'onda in cui si dice che questa malattia va riconosciuta.
Sull'Osservatorio hanno ben evidenziato già i colleghi.
Il Registro regionale è un tema sul quale mi avete coinvolto; mi rivolgo specialmente, Presidente, ai colleghi primi firmatari, perché ritengo estremamente utile, anzi fondamentale, avere un Registro dei malati di fibromialgia, però è abbastanza evidente che non si può pensare di cooptare un esercito di amanuensi a scrivere, uno per uno, l'elenco dei malati di fibromialgia su un pezzo di carta, su un registro cartaceo, perché è un'operazione che va fatta insieme alla Direzione regionale. Serve un registro che abbia un formato elettronico, ma per fare questo servono risorse e una quantificazione corretta delle risorse. Un tema dibattuto già in Commissione: non sono arrivate indicazioni chiare dalla Direzione. Le abbiamo sollecitate come I Commissione e le ho ancora sollecitate personalmente. Mi auguro che, prima di entrare nella norma finanziaria possiamo avere da parte della Direzione un'indicazione chiara sulla quantificazione delle risorse e sull'importo corretto da inserire.
L'articolo 4, relativo alle associazioni, va benissimo. Utilizzerei anche un altro termine oltre a "riconosce", cioè "sostiene". Tuttavia, se utilizziamo il termine "sostiene", anche in questo caso, a mio avviso opportuno sostenerle anche economicamente nella loro importantissima attività di informazione.
Per quanto riguarda l'articolo 5, vale quello che dicevo poc'anzi: benissimo la Giornata regionale; più risorse riusciamo a mettere anche sull'articolo 5, più attività di informazione e di sensibilizzazione si pu realizzare, quindi credo che anche su questo qualche intervento possiamo farlo, se saremo d'accordo di rivedere la norma finanziaria.
Sull'articolo 6, benissimo il PDTA; so che l'Assessorato ci sta già lavorando. Bene. Bisogna naturalmente sollecitarlo e fare in fretta, come sui programmi di formazione, che è un altro tema a mio avviso fondamentale su cui bisogna spingere, investire e lavorare.
L'inserimento lavorativo all'articolo 7 è un tema che sposo al 100 collega Disabato. Anche qui, ho un dubbio, non ve lo nego, che è quello come troppo spesso capita nelle leggi di derivazione del Consiglio regionale: che poi ci sia un po' di difficoltà, diciamo così, da parte delle Direzioni regionali nel portare avanti queste proposte che arrivano dal Consiglio.
Questa è una norma che tocca la sanità, ma toccherà anche altri segmenti (l'Assessorato al lavoro, l'Agenzia Piemonte Lavoro, la Formazione professionale), quindi è un tema che, a mio avviso, andrà tenuto monitorato con particolare attenzione.
Non avrei visto male, ve lo dico sinceramente, la costituzione di centri multidisciplinari; si è parlato più volte nel testo di aspetti multidisciplinari, benissimo. Sono inseriti all'interno del DM del luglio 2022, se non ricordo male, al comma 2 dell'articolo 1 e ne ha già parlato anche la Giunta regionale. Inserirli non mi sarebbe dispiaciuto, comunque non è certo questo il problema.
Torno sulla norma finanziaria, collegandola anche al fatto che, proprio sui disturbi alimentari che avete citato prima, avevamo inserito (se non ricordo male, è l'articolo 13 della legge 10 del 2022) una norma in cui mettevamo le risorse portate dallo Stato.
Si potrebbe ragionare anche in questo senso, magari ipotizzando di portare risorse già collocate dallo Stato alla Regione, all'interno della norma per rafforzarla e dargli un po' di sostanza e di peso economico.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Marello ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Indubbiamente, siamo di fronte a una patologia alquanto subdola perch com'è stato detto bene dai vari relatori intervenuti, la fibromialgia ha una complessità di sintomi, sia di natura fisica sia di natura psichica intesa come stato d'ansia e depressione, che spesso diventa difficile diagnosticare.
È indubbiamente una malattia dolorosa, una patologia che pregiudica parecchio il benessere di chi vi è colpito, come le relazioni e le sue capacità lavorative e sociali. Credo sia importante, attraverso queste proposte di legge unificate in un unico testo, che il Consiglio regionale si occupi della malattia e lo faccia nonostante ci siano problemi che stanno assillando la nostra sanità a livello nazionale, ma anche a livello piemontese, dalle liste d'attesa al funzionamento dei nostri ospedali e della nostra medicina territoriale.
Ciononostante, credo sia importante che la politica e le istituzioni si occupino di questa patologia, non ancora riconosciuta o non pienamente riconosciuta anche nel nostro Paese dove, se non erro, non rientra nei livelli essenziali di assistenza. Questo dovrebbe essere un obiettivo che anche sotto la spinta delle singole Regioni, la sanità nazionale dovrebbe cercare di prendere in considerazione.
Con questa legge, il Piemonte fa un passo in avanti e si allinea a Regioni come la Lombardia e il Veneto, che già da qualche anno si occupano in maniera più puntuale di questa patologia, e lo fa con tutta una serie di norme che, come già ben spiegate dai miei colleghi, vanno a riconoscere questa patologia cronica e invalidante e si occupano anche di prevenzione perché, com'è stato detto, proprio nella difficoltà nel diagnosticarla viene diagnosticata in ritardo o confusa con altre patologie.
La legge si occupa di avere una presenza, nei nostri ospedali, di cure adeguate e omogenee nelle varie strutture ospedaliere piemontesi, sia per quanto riguarda Torino sia per quanto riguarda il resto del Piemonte. È una legge che prende in considerazione anche il mondo del terzo settore, che si occupa già da anni della problematica e che, giustamente, viene coinvolto.
Credo siano tutti punti qualificanti, ma evidenzio solo che, forse, sarebbe stato meglio prevedere anche una norma finanziaria che non dica semplicemente che questa legge è a invarianza, ma che possa avere un sostegno di natura economica, come abbiamo fatto per la legge sui disturbi alimentari. So che non è facile, perché altre Regioni, come la Lombardia o il Veneto, hanno maggiori possibilità economiche e già lo fanno, per bisognerebbe cercare di mettere qualcosa di concreto e magari, come diceva il collega Riva Vercellotti, intercettare fondi a livello statale che ci possano consentire di mettere in pista politiche di prevenzione e di cura che rappresentano un obiettivo importante di questa legge, ma che naturalmente, per essere attuate, devono avere il giusto sostegno economico.
Molto importante è anche tutto il lavoro di sensibilizzazione, di informazione e di conoscenza che si farà con questa norma e con i soggetti poc'anzi citati. È una malattia ai più sconosciuta, quindi è importante creare quella giusta sensibilizzazione nella popolazione, anche proprio al fine di realizzare gli obiettivi e le finalità contenute nella legge.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Non essendovi altre richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e chiedo alla Giunta se intende intervenire.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 13) presentato da Zambaia (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dalla proponente.
Emendamento rubricato n. 1) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 2) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
L'emendamento proposto dalla collega tiene anche conto delle indicazioni del Consigliere Riva Vercellotti, per cui ritiro l'emendamento n. 1) e l'emendamento n. 2).



PRESIDENTE

Va bene, quindi rimane l'emendamento rubricato n. 13) della collega Zambaia, che è interamente sostitutivo.
Non essendovi richieste d'intervento, possiamo procedere con la votazione.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Essendo approvato l'emendamento n. 13), è approvato l'articolo 1.
Ci sono colleghi che hanno difficoltà a votare.
La scorsa seduta abbiamo votato in qualsiasi condizione, perciò si è aperta una procedura per cui, anche se non c'è il numero legale, si rivota.
Sospendiamo la seduta per un paio di minuti per questioni tecniche.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.10, riprende alle ore 17.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 3) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 4) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 5) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 6) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 7) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo al Consigliere Magliano se intende illustrare gli emendamenti.



MAGLIANO Silvio

Li do per illustrati.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono interventi sugli emendamenti all'articolo 2.
Non essendovi richieste, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Caucino.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Il parere della Giunta è favorevole su tutti gli emendamenti.



PRESIDENTE

Non essendovi interventi né dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Presidente, per velocizzare i lavori, può dare lo stesso esito di votazione sugli emendamenti dell'articolo 2.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 8) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 9) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Magliano dà per illustrati gli emendamenti.
Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 3, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Sono stati presentati due emendamenti.
Emendamento rubricato n. 10) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 11) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Magliano li dà per illustrati.
Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 4, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 12) presentato da Magliano (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Magliano lo dà per illustrato Il parere della Giunta è favorevole.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 6, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiederei di sospendere la discussione della legge perché l'articolo 9 è la clausola di invarianza finanziaria e, come ha giustamente detto il collega Riva Vercellotti, stiamo provando a ragionare rispetto alla disponibilità di risorse per la realizzazione del Registro, che in questo caso dovrebbe essere elettronico, dunque non incluso solo ed esclusivamente nel nostro sistema dei registri, per capire se è necessario mettere risorse, proprio per non creare una legge con una norma finanziaria che porta con sé costi occulti.
Detto questo, le chiederei di sospendere la trattazione e di riprenderla lunedì prossimo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Penso si possa sospendere, con l'accordo di tutti i Gruppi, la trattazione del testo unico.


Argomento: Enti strumentali

Esame proposta di deliberazione n. 296, inerente a "Legge regionale 3 settembre 1991, n. 43 s.m.i.. Approvazione del programma triennale di ricerca 2023-2025 e del programma annuale di ricerca 2023 dell'Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte (IRES Piemonte)"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 296, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La proposta di deliberazione è stata licenziata a maggioranza dalla Commissione il 31 luglio 2023.
La parola all'Assessore Marnati per l'illustrazione.



MARNATI Matteo, Assessore alla ricerca e connessi rapporti con Atenei e centri di ricerca pubblici e privati

Grazie, Presidente.
Com'è noto, IRES Piemonte svolge attività di ricerca a supporto della Giunta e del Consiglio regionale, in particolare in materia di programmazione socio-economica, territoriale, di analisi e valutazione delle politiche. Dette attività sono descritte nei programmi annuali e pluriennali predisposti dal Consiglio d'Amministrazione dell'IRES e trasmessi alla Giunta regionale, che li presenta al Consiglio regionale per l'approvazione.
Nello specifico, sono sottoposti alla vostra valutazione il programma annuale 2023 e il programma triennale 2023-2025, comprensivo del piano di lavoro dell'IRES Piemonte per gli anni 2023-2025 sulle attività di studio e ricerca in materia di salute e sviluppo del sistema sanitario regionale.
Questi documenti descrivono le attività che IRES Piemonte svolgerà al fine di assolvere i compiti a esso assegnati della legge regionale 43 del 1991 e di rispondere alle varie esigenze conoscitive emerse in ambito regionale.
Il programma triennale 2023-2025 descrive gli assi fondamentali sui quali si esplica l'attività dell'IRES, quali: generare conoscenza al fine di individuare problemi collettivi meritevoli di attenzione; fornire un contributo analitico a supporto delle politiche regionali; valutare i risultati delle politiche e testare l'efficacia delle soluzioni adottate aiutare gli attori che operano sul territorio a migliorare le loro strategie e azioni di sviluppo; alimentare il dibattito sulle politiche rafforzare le capacità di usare i risultati delle analisi.
Le attività che IRES svolge nel triennio 2023-2025 s'inseriscono in uno scenario assai complesso e mutevole, caratterizzato da cambiamenti rapidi non sempre prevedibili, che vanno dalla sfera geopolitica a quella ambientale e socio-economica; squilibri dei mercati, conflitti e crisi energetica, segni sempre più evidenti del cambiamento climatico progressione tecnologica e modificazioni sociali, solo per citarne alcuni.
In questo contesto si manifestano i fabbisogni di supporto della Regione Piemonte e, in generale, di tutti gli attori del territorio, fabbisogni non solo analitici, ma anche di supporto alla programmazione e alla governance di strategie e processi complessi. È opportuno ricordare, in proposito che il 2023 è l'anno di avvio attuativo del nuovo ciclo dei fondi europei oltre che un passaggio cruciale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di altri rilevanti provvedimenti quali, ad esempio, la Strategia di sviluppo sostenibile.
In questo quadro di cambiamento tumultuoso è necessario, per l'istituto contemperare la capacità d'intervento puntuale a supporto dell'azione della Regione a quella di generale visione strategica di lungo periodo, utile a orientare politiche per lo sviluppo socio-economico e territoriale sostenibile.
In altre parole, IRES dovrà mantenere un efficace equilibrio tra attività di ricerca, azioni di affiancamento e assistenza tecnica. Il programma annuale 2023 dà attuazione alle linee indicate nel programma triennale 2023 2025, definendo 13 ambiti tematici che raggruppano le attività svolte da IRES in argomenti generali, tra i quali, ad esempio, lo sviluppo sostenibile e la governance, il territorio, la mobilità e servizi regolati cultura e turismo, occupazione, lavoro e politiche per il lavoro, salute e sviluppo del Sistema Sanitario Regionale, sviluppo regionale rurale e sistema agroalimentare. A essi si aggiungono attività di natura trasversale, quali ad esempio l'analisi e la valutazione delle politiche la divulgazione e la comunicazione, la progettazione europea.
Per ciascuna scheda di attività è indicata, nel 2023, l'appartenenza a uno di tali raggruppamenti, per facilitarne l'individuazione da parte dei soggetti interessati. Inoltre reca, per ogni attività in esso prevista, una scheda che indica gli obiettivi del lavoro, il metodo di lavoro utilizzato i prodotti attesi, i responsabili dell'attività, il gruppo di lavoro e le fonti di finanziamento.
Ricordo che, in attuazione della legge regionale 43/91, la principale fonte di finanziamento a copertura dei costi per l'attività svolta dall'istituto è rappresentata dal contributo ordinario alle spese di funzionamento erogato da Regione Piemonte, il cui importo è definito dalla legge di approvazione del bilancio regionale, che anche per il 2023 si conferma pari a tre milioni e 550 mila euro. Altre due fonti di finanziamento saranno il contributo riconosciuto per lo svolgimento delle funzioni su temi sanitari e contributi erogati dalle singole Direzioni regionali per lo svolgimento di funzioni di valutazione delle politiche pubbliche.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Vi sono richieste d'intervento in discussione generale sulla proposta di deliberazione? Dichiaro chiusa la discussione generale.
Vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto? Non essendovi richieste d'intervento, metto in votazione la proposta di deliberazione.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 296, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 305, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine di lavori, la Consigliera Frediani ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi era parso di capire che ci fosse un'intesa di esaminare l'ordine del giorno della Consigliera Accossato sulla Lear di Grugliasco, ragion per cui chiedo di passare agli atti d'indirizzo. Il Consigliere Preioni è impegnato in una telefonata, ma vedo che il Consigliere Bongioanni dà il suo assenso.
Mi sembrava che l'intesa fosse quella. Correggetemi, se sbaglio, Capigruppo di maggioranza.



PRESIDENTE

Se vengono fatti degli accordi e non mi si riferisce nulla, vado avanti con i punti all'o.d.g.
Per evitare il tira e molla, sospenderei qualche minuto per cercare di definire come procedere con i lavori, ma il Consigliere Preioni aveva posto la questione in modo diverso.
Sospendiamo un paio di minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.48, riprende alle ore 17.58)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sull'ordine lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, sarò brevissima.
In realtà, vorrei solo capire cosa stiamo facendo e fare una proposta, cioè votare l'ordine del giorno della collega Accossato e poi, se non siamo in grado di trovare un accordo su altro, chiudere la seduta. Però le chiedo veramente di non perdere più tempo, perché oggi ne abbiamo perso abbastanza e mi sembra che sia poco rispettoso verso l'Aula, ma soprattutto verso quei pochi che hanno resistito, con estrema pazienza, nel seguirci da casa.



PRESIDENTE

Consigliere Preioni, mi dica lei se proseguiamo sull'attuale ordine dei lavori o passiamo agli ordini del giorno.



PREIONI Alberto

Presidente, la sintesi è di passare agli ordini del giorno, iniziando da quello relativo alla crisi aziendale per la quale abbiamo ricevuto i lavoratori questa mattina.
Se avanza tempo, proseguiamo con un altro ordine del giorno, ma credo che già con quello si esaurirà tutto il tempo per la discussione, visto che sono già le ore 18.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 1710 presentato da Accossato, Frediani e Sarno inerente a "Crisi aziendale Lear Corporation di Grugliasco"; ordine del giorno n. 1716 presentato da Allasia e Preioni, inerente a "Crisi aziendale Lear"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1710, di cui al punto 81) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Siamo arrivati all'ordine del giorno e il collega Preioni è stato chiaro sulle indicazioni della maggioranza su come proseguire i lavori.
Il merito dell'ordine del giorno non va più di tanto illustrato. Abbiamo ricevuto e audito la rappresentanza degli operai della Lear di Grugliasco apprendendo della grave situazione in cui si trovano. Abbiamo preso l'impegno con i lavoratori, alla presenza dell'Assessore Chiorino, di essere al loro fianco, per quanto possibile, di seguire la loro vertenza e di fare in modo che la Regione partecipi, come ha sempre fatto, al tavolo nazionale convocato per il 22 novembre. Pertanto, pensiamo sia opportuno supportare quest'azione con un impegno da parte del Consiglio, votando un ordine del giorno.
L'ordine del giorno prova a sintetizzare la situazione dei 300 esuberi e della crisi legata, in particolar modo, a quella della Maserati e, più in generale, alla situazione di Stellantis, la mancanza di risposte di prospettiva sia da parte dell'azienda proprietaria (la Lear), sia dal mandatario, che è Stellantis, dal quale è ancora più difficile avere risposte.
Fatto questo quadro, l'impegno originario nell'ordine del giorno era quello della richiesta della convocazione del tavolo di crisi. Però, per fortuna in questi giorni è arrivata l'informativa che il tavolo sarà convocato il 22 novembre. Per questo, rispetto all'ordine del giorno presentato, ho depositato un emendamento che modifica il paragrafo relativo al "Considerato che", nel quale andiamo a indicare che è stato convocato per il giorno 22 novembre 2023 il tavolo di crisi.
Sarebbe, però, utile per tutti capire che cosa sta succedendo. Se la maggioranza sta presentando un altro ordine del giorno, è legittimo, ma sarebbe educato informarci, oltre che sintomo di buone relazioni. Nelle interlocuzioni che ieri ho avuto con i colleghi Presidenti di Gruppo, sulla chat ho fatto riferimento all'ordine del giorno che avevo presentato, ma anche alla possibilità di convergere con emendamenti, con modifiche, con integrazioni o con altro documento. Quindi, gradirei conoscerlo, come credo anche altri colleghi.
In ogni caso, su quest'ordine del giorno c'è stata un'interlocuzione con l'Assessora Chiorino, a nome della Giunta, che ci ha chiesto qualche intervento di modifica sulla parte dell'impegno, che verrebbe comunque modificata dagli emendamenti presentati dal collega Sarno, che sono puntuali.
Ovviamente, la disponibilità ad accettare queste modifiche è legata alla possibilità di un'approvazione unanime del testo, perché se è un testo che viene condiviso, lo modifichiamo in quella direzione.
Se c'è un altro testo su cui discutere, riavvolgo tutto il nastro e ne riparliamo. Il Presidente facente funzioni Gavazza ci dica cosa stiamo facendo.
Grazie.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire.
Scusi, collega Sarno. Su cosa?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

È stato presentato un altro ordine del giorno, il n. 1716, a prima firma Preioni.
Chiedo se vuole illustrarlo il Presidente Allasia; prego.



ALLASIA Stefano

Grazie, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, scusate, a prima firma Presidente Allasia, che lo presenta.
Prego, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, prego, collega Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Vorremmo solo sapere.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, colleghi! Sospendo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.07, riprende alle ore 18.08)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Un Presidente, il Consigliere Segretario, Gavazza, sicuramente più attento alla forma, quindi grazie.
Intervengo sull'ordine dei lavori.
Nessuno si scandalizza, da un punto di vista politico, che il Presidente Allasia abbia voluto presentare un ordine del giorno all'ultimo momento dopo l'audizione. Se è un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori siamo molto contenti della sua presentazione, ma chiedo solo se è già stato caricato.
In questo momento, Presidente Gavazza, parlo a lei per parlare al Presidente Allasia: l'ordine del giorno a prima firma Accossato è stato presentato una settimana fa e il sottoscritto, a nome del gruppo del Partito Democratico, volutamente non ha presentato un ordine del giorno, ma ha chiesto delle modifiche al documento Accossato, come altri colleghi proprio perché sul tema non c'è campanilismo politico.
Abbiamo dato tempo ai Consiglieri, avendo mandato le modifiche in tempo, di vederle e di ragionare sull'ordine del giorno presentato una settimana fa.
Visto che è un tema molto serio e non di battaglia politica, partitica o di consenso elettorale, i documenti presentati all'ultimo possono essere utili per allargare il ragionamento (alcune volte, ma non è sicuramente questo il caso) o, forse, per mettere una bandierina (ma non è questo il caso).
Vorremmo avere il testo per vederlo, Presidente, che sia caricato o che ci siano le vecchie fotocopie, almeno sappiamo di cosa stiamo parlando. Solo questo.
Il mio intervento era per apprenderne il contenuto, oltre alla presentazione del primo firmatario, perché a volte la presentazione si differenzia dalle parole scritte. Dato che dobbiamo votarlo, vorrei prima leggerlo.
Grazie.



PRESIDENTE

Guardi, Consigliere, è stato caricato: è il punto 81).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Andrea

Grazie, Presidente.
A nome della Lega, tutti i colleghi sottoscrivono il documento del Presidente Allasia.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo sull'ordine dei lavori, perché rendete impossibile andare sul merito delle questioni.
Parliamo di ciò che è legittimo: è legittimo, per ciascun Consigliere presentare atti d'indirizzo come qualsiasi altro atto. Ci mancherebbe ancora! È altrettanto legittimo presentare atti d'indirizzo e attrarli ad altri già in discussione.
Parliamo di quello che è opportuno e risponde a criteri di decenza, perch poi andiamo a vedere cosa è successo. È stata fatta una scelta, da parte dell'opposizione, di non presentare ciascuno un atto d'indirizzo, ma di lavorare su modifiche a quello depositato dalla collega Accossato. Si poteva fare diversamente, ma si è fatto così.
Risulta chiaro, anzi chiarissimo, che la Presidenza del Consiglio ha rallentato volutamente i lavori dell'Aula per avere il tempo di depositare in fretta e furia, un atto d'indirizzo, scritto in fretta e furia, per attrarlo a questa discussione. Poi il Presidente Allasia lo va a discutere come Consigliere, quindi non è un atto del Presidente del Consiglio. Se su una questione si vuole fare un atto d'indirizzo condiviso, a prima firma del Presidente, allora è di tutti e tutti rinunciano al proprio. È già stato fatto mille volte e mille altre volte verrà fatto. Ma questo è qualcosa di diverso: qui abbiamo un Presidente del Consiglio regionale che utilizza il suo potere, ed è sua facoltà di gestione dell'Aula, per piegarla a sue esigenze di propaganda personale.
Questo è gravissimo! Questo è indecente! Dicevo prima di parlare di ciò che è indecente: questo è veramente indecente.
Non sono qui dal 1970, perché nel 1970 sono nato. Sono qui come Consigliere dal 2014 e una situazione del genere non l'ho mai vista. Una gestione dell'Aula del genere non l'ho mai vista e parlo da Consigliere che era all'opposizione nella scorsa legislatura e che è ancora all'opposizione in questa. Mai vista una roba del genere! Questo è veramente indecente. Indecente! Chi vuole farsi la campagna elettorale è legittimo che se la faccia, per allora, se il vestito della figura istituzionale gli va stretto, se lo tolga!



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo, a nome mio personale e dei colleghi Nicco e Riva Vercellotti, la sottoscrizione dell'ordine del giorno depositato dal Presidente Allasia.
Grazie.



PRESIDENTE

Bene, viene recepita l'iscrizione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Per la stessa motivazione, anch'io e il collega Fava sottoscriviamo.



PRESIDENTE

Va bene.
Chiede di intervenire il Presidente Stefano Allasia, in qualità di Consigliere, per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1716.
Prego; ne ha facoltà.



ALLASIA Stefano

Grazie, Presidente.
Intervengo, tanto mi sembra che oggi la prassi sia finita un po' sotto le scarpe, non per il Presidente del Consiglio, ma per l'azione che alcuni Consiglieri della minoranza continuano a fare in nome non so di cosa e di quale Regolamento.
Intervengo più che altro per l'ordine del giorno, che ritengo opportuno che questa maggioranza all'unisono presentasse. Mi sono fatto portavoce di questa istanza di maggioranza, sperando che la Giunta.
Nello stesso modo, senza concordarlo con la maggioranza, la minoranza ha presentato un ordine del giorno.
Lo stato dell'arte è che su questa vicenda, ed è un dato di fatto, la bandierina l'ha messa prima l'opposizione, perché presentare un ordine del giorno com'è stato richiesto (ed è stato fatto in questo modo), corrisponde assolutamente alla volontà di mettere una bandierina.
Perciò, come si suole dire, palla al centro e si riparte con il gioco e con la discussione.
Posso assicurare che non c'è stata la volontà del Presidente di rallentare per esigenza di presentazione, perché è già successo, in questa legislatura e non nel 1800 con i regi decreti, ma in questa legislatura, che alcuni Consiglieri presentassero ordini del giorno o anche degli emendamenti in forma cartacea e firmati alla bell'e meglio, perciò è evidente che non era un rallentamento per esigenze di presentazione, ma naturale, perché c'era la volontà, da parte di questa maggioranza e della Giunta, di portare avanti provvedimenti della Giunta come il DEFR, le istanze del Governo, i disegni di legge, le proposte di deliberazione, tutto quello che abbiamo discusso in questa giornata in modo corretto e senza offendere nessuno. Mi sembra di avere a che fare non con una realtà politica, ma da bar; nessuno vuole offendere nessuno e si cerca di portare avanti delle istanze politiche.
Oggi la minoranza e la maggioranza hanno audito con grande interesse i lavoratori della Lear di Grugliasco e la maggioranza ha voluto porre l'attenzione alla problematica con posizioni diverse da quelle delle opposizioni, presentando un ordine del giorno ben preciso, non una fotocopia. Non è la prima volta che vengono presentati due ordini del giorno sullo stesso tema, per cui non c'è da scandalizzarsi. Poiché la questione ormai è scesa a bassissimi livelli, quasi all'insulto personale mi sembra evidente che non ci siano più le condizioni affinché si possa trovare un'intesa su un ordine del giorno condiviso. L'Assessore Chiorino ha posto l'attenzione e l'interesse della Giunta approvando l'ordine del giorno della Consigliera Accossato e mi auguro che, anche se l'Assessore Chiorino non è presente, possa fare lo stesso con l'ordine del giorno della maggioranza.
Non sono un Presidente di Gruppo di maggioranza, ma sicuramente c'è condivisione da parte della maggioranza sul votare l'ordine del giorno della Consigliera Accossato. Si sta perdendo tempo, dobbiamo concentrarci sulla problematica e non sulle questioni formali del Consiglio. Com'è stato ribadito dai lavoratori e anche ribadito nell'ordine del giorno della Consigliera Accossato, che ho letto attentamente, bisogna fare in fretta.
Oggi siamo qui a discutere e a votare questi ordini del giorno per dare un mandato ben preciso alla Giunta, che l'Assemblea è in procinto di attuare la prossima settimana. Come hanno detto anche i lavoratori, c'è la necessità di porre l'attenzione sul piano industriale che oggi, purtroppo non esiste. Mi auguro che si abbiano le idee ben chiare di cosa voler fare per mantenere le attività sul nostro territorio; in tal senso, il nostro Governatore, questa maggioranza e questa Giunta, in aiuto con il Governo stanno cercando di mettere delle risorse importanti per fare in modo che non si perda il lavoro sul nostro territorio.
Noi abbiamo la volontà e la possibilità di mettere i puntini sulle "i" nel tavolo delle trattative con una Giunta e una maggioranza - e mi auguro con tutto il Consiglio - coesa per cercare di portare a compimento quella progettualità. Però, ahimè, dobbiamo essere chiari, perché non è responsabilità del cattivo o dell'indecenza del Presidente Allasia com'è stato detto, ma il problema è la proprietà Lear. Non voglio istigare la proprietà stessa non dico in una causa, ma in un'azione pesante verso i lavoratori.
Fortunatamente, ho visto che in questa legislatura si è sempre messo al centro il lavoratore. Il lavoratore dev'essere mantenuto sul proprio posto di lavoro, sul proprio territorio, senza offenderlo e senza creare quelle condizioni che possano fare in modo che il lavoratore se ne vada autonomamente. Dobbiamo essere coscienti delle possibilità che abbiamo attraverso le leggi dello Stato italiano e le leggi europee sugli aiuti di Stato, come dobbiamo essere coscienti di quello che può effettivamente fare anche la Regione Piemonte.
Chiediamo un impegno attivo della Giunta per valutare tutte le iniziative possibili per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della Lear e per fare in modo che ci sia un'individuazione ben precisa di un piano industriale che, ripeto, com'è già stato ribadito oggi nell'audizione con i lavoratori e con i sindacati, non esiste. Dobbiamo fare in modo che ci siano le condizioni, prima che chiudano gli ammortizzatori sociali per fine anno, affinché le attività possano veramente riprendere.
Sappiamo benissimo che è un problema non solo di questa azienda. La Lear è una multinazionale americana e sicuramente non guarda gli interessi di Stellantis, ma oggettivamente il grosso problema è quello che sta facendo l'ex FIAT, oggi Stellantis o FCA, sul nostro territorio, cercando di chiudere stabilimenti e di delocalizzare al massimo per avere massimi profitti, pur vedendo che proprio in quel settore, come dicevano anche i lavoratori, che produce macchine ad alto livello (non parliamo di macchinette da 20 o da 30 mila euro, ma macchine dal valore di più di 100 mila euro) la richiesta è in continua crescita. Ragion per cui è necessario offrire a questa azienda le migliori condizioni come territorio e come istituzione, come si è sempre fatto, senza prestare troppo il fianco.
Oggettivamente all'ex FIAT, oggi FCA, il fianco lo Stato italiano, la Regione Piemonte e le amministrazioni locali, nei decenni passati e nell'ultimo secolo, l'hanno prestato molto chiaramente, perché le casse integrazioni che lo Stato italiano ha pagato per FIAT sicuramente cubano una cifra considerevole di centinaia di miliardi di euro.
Dobbiamo fare molta attenzione a quello che portiamo avanti, ma è necessario, come si evince dai due ordini del giorno, fare in fretta.
La mia richiesta non è quella di abbassare le armi e seppellire l'ascia di guerra, ma di essere uniti in una battaglia, con le giuste differenze che oggettivamente e realisticamente, ognuno deve portare avanti. Non mi sarei stupito se ogni Gruppo avesse presentato un ordine del giorno con preoccupazioni diverse, per cercare di portare a compimento un piccolo risultato con un'azienda multinazionale che oggi non vuole e non ha necessità di mantenere il lavoro sul territorio.
Perciò oggi dobbiamo dare quello strumento, quelle necessità politiche e quella forza di impeto alla Giunta con l'approvazione di questi ordini del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Allasia per l'illustrazione.
Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Cercherei di riportare, com'è stato già richiamato, l'attenzione dell'Aula sul tema fondamentale, che è l'interesse e la preoccupazione per la situazione dei lavoratori che hanno presentato le loro difficoltà e soprattutto, l'incertezza di un futuro sia per sé sia per le proprie famiglie.
Capisco che, a seguito della successione degli eventi di questi ultimi minuti, possano essere nate delle incomprensioni e delle difficoltà, anche oggettive. È vero che l'intero Consiglio si è fermato, non è stato chiaro il motivo per il quale si è fermato, poi è comparso un ordine del giorno che oggettivamente non era presente prima - lo stesso Presidente l'ha ammesso - mentre l'ordine del giorno presentato dalla collega Accossato era precedente.
Oggettivamente è successo questo e ritengo che si sarebbe potuto comporre l'interesse, che senz'altro accomuna tutti i componenti di quest'Aula attraverso la volontà di svolgere e di rappresentare un testo comune. Lo dico senza malizia e senza il pensiero che questo sia stato un artificio intenzionale, però oggettivamente in qualcuno il dubbio può essere sorto.
Voglio riportare l'attenzione di tutti sull'oggetto fondamentale, che è, a mio avviso, la necessità di dare un segnale unitario. Penso che sarebbe un po' spiacevole, anche agli occhi dei lavoratori stessi, che il Consiglio uscisse con ordini del giorno diversi e con indicazioni diverse.
Devo dire che avrei bisogno anch'io di qualche chiarimento sull'ordine del giorno del collega Allasia, perché non so - magari capisco male dalla formulazione - se sia compito o se sia anche competenza della Giunta regionale costruire un piano industriale. Io lo capisco così, magari in modo sbagliato, quanto più quello di valutare e porre l'attenzione su un piano industriale che sia stato proposto da tecnici. Questi sono aspetti che, secondo me, sarebbe auspicabile discutere insieme a breve, proprio per dare un indirizzo comune e non assecondare malintesi (peraltro oggettivamente legittimi) che ci porterebbero a una situazione non pubblicamente spiegabile.
Sono convinto che l'interesse per tutta l'Aula sia quello di avere un indirizzo comune che si compenetri. Visto che la parte delle premesse è simile ed è forse dissimile solamente nelle indicazioni per la Giunta, ma può essere integrato, penso che si possa arrivare a un documento comune e auspico che sia veramente questo il risultato finale della giornata.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno per le integrazioni; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Leggo all'Aula l'emendamento che ho depositato qualche giorno fa sull'ordine del giorno della collega Accossato, condiviso con la prima firmataria. Lo dico, perché aggiunge di quattro punti gli impegni che chiediamo alla Giunta e, quindi, all'Assessore di competenza.
Viene aggiunto questo primo impegno: "Ad accompagnare i lavoratori all'incontro che si svolgerà a Roma con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in data 22 novembre 2023, come azione di sostegno e tutela".
Con questo si chiede alla Giunta di accompagnare i lavoratori, cioè di essere fisicamente presente.
Viene aggiunto il seguente capoverso: "A prevedere un contributo economico a parziale copertura dei costi di viaggio a carico dei lavoratori". Questo perché non va a Roma solo la rappresentanza sindacale, ma vanno anche i singoli lavoratori, che sono in un momento di difficoltà, per cui chiediamo di prevedere una spesa per il viaggio in pullman, perché non ci sono altre alternative: l'incontro è alle ore 17.30 e siccome non ci sarebbero treni in partenza per il rientro, devono utilizzare il pullman.
I lavoratori hanno manifestato la volontà di andare a Roma, per cui, visto il momento di crisi economica e le condizioni che ci hanno spiegato stamattina, chiediamo che sia previsto un contributo, come già fatto in altre circostanze (penso alla crisi più conosciuta dai media, quella relativa all'Embraco). Chiediamo che venga fatto anche in questo caso.
La terza modifica è la seguente: "A velocizzare il più possibile le parti burocratiche per il riconoscimento e l'erogazione degli ammortizzatori sociali conservativi". Questo è per prendere un impegno, perché si rischia di arrivare senza ammortizzatori o con degli ammortizzatori all'ultimo momento. Pertanto si chiede a tutta la parte tecnica regionale, con un input di volontà politica, di velocizzare quelle pratiche, altrimenti più di 300 lavoratori rischierebbero di rimanere senza ammortizzatori e il 5 dicembre di essere licenziati in tronco.
L'ultima modifica è la seguente: "Ad accompagnare la trattativa, attraverso un confronto con Lear Corporation e la monocommittenza Stellantis, nella ricerca di soluzioni industriali". Quindi, poniamo l'accento proprio su quello che oggi ci hanno detto i lavoratori e i sindacati, non soltanto esprimendo solidarietà, ma ponendo il tema su Lear Corporation e Stellantis.
Colgo l'occasione, Presidente, visto che ho la parola, per non intervenire ulteriormente, così il Presidente Allasia è felice, per chiedere se il Presidente Allasia, come diceva il Consigliere Giaccone, volesse modificare l'impegno, ma soltanto perché, Presidente, forse scrivendolo di fretta non l'ha reso correttamente, ovviamente, per un errore di attenzione e non peraltro.
Lo leggo testualmente ai colleghi: "Impegna la Giunta a ricercare e individuare un piano industriale.", ma anche perché, scritto così, sembra che sia la Giunta a doverlo fare. Invece, mi permetterei di suggerire questa frase: "Impegna la Giunta ad attivarsi verso l'azienda, per sollecitare un nuovo piano industriale che consenta la continuità delle attività". Il soggetto che deve individuare un piano industriale è l'azienda e non la Giunta, perché la Giunta può sollecitare.
Se è così, Presidente, dichiaro che quest'ordine del giorno lo sottoscrivo oltre che votare a favore.



PRESIDENTE

Grazie.
Apriamo la discussione generale.
La parola alla Consigliera Frediani, in discussione generale.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Rinuncio a spiegare le ragioni d'opportunità che ho espresso in modo un po' veemente fuori microfono, perché mi sembra che sia impossibile farle capire ad alcune persone presenti in Aula.
La veemenza deriva dal fatto che una cosa che proprio non sopporto è quando si fa campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori.
Ho sottoscritto l'atto d'indirizzo della collega Accossato e ricorderete che martedì scorso ho chiesto comunicazioni in Aula all'Assessore Chiorino che non mi sono state date, però ho avuto modo di interloquire con l'Assessore fuori microfono, quindi avevo già ricevuto qualche informazione da parte sua.
Dopodiché, nei giorni successivi ho saputo che la Consigliera Accostato aveva depositato un atto d'indirizzo; ho avuto modo di confrontarmi anche con il Consigliere Sarno, quindi mi sembrava perfettamente inutile depositare un altro atto d'indirizzo che forse avrebbe dato più forza perché nel momento in cui il Consiglio regionale vota, la forza deriva dal voto del Consiglio, mentre trovo piuttosto inutile depositare un atto d'indirizzo preparato in fretta e furia con degli errori, tra l'altro quando ne abbiamo già una disposizione che sicuramente è molto più preciso e che poteva essere tranquillamente condiviso da tutti dopo l'audizione che abbiamo avuto con i lavoratori questa mattina.
Ora, ovviamente credo che nessuno di noi si sogni di votare contro un atto d'indirizzo depositato da chiunque dei Consiglieri presenti in Aula che sia a sostegno dei lavoratori. Però, allo stato attuale, l'atto d'indirizzo con l'impegno così definito a prima firma del Consigliere Allasia, è invotabile, perché non credo che l'Assessore Chiorino, se fosse presente darebbe parere favorevole a un atto d'indirizzo che la impegna a ricercare e individuare un piano industriale.
Quindi è un atto che deriva dalla fretta di voler depositare qualcosa, che può essere anche visto come un desiderio di aiutare i lavoratori, anche se io ho avuto un'altra impressione. Soprattutto, però, ripeto quello che mi sembra piuttosto inaccettabile, dal mio punto di vista di Consigliere regionale, è vedere l'Aula utilizzata in questo modo, cioè gestire i lavori d'Aula a uso e consumo delle necessità della maggioranza.
Sarebbe certo stato meglio e forse anche più corretto sospendere i lavori perché anche la maggioranza stava lavorando a un atto; parlare confrontarsi e, soprattutto, dimostrare rispetto verso chi, invece, si è ritrovato a dover subire delle pause imposte e a cercare di interloquire con la Presidenza, che faceva finta di non sentire solo e soltanto per poter depositare un atto d'indirizzo all'ultimo minuto.
Dopodiché, ovviamente darò il mio voto all'atto della Consigliera Accostato che ho sottoscritto con le modifiche depositate e concordate con il Consigliere Sarno. Vorrei capire se verrà modificato l'impegno dell'atto d'indirizzo della maggioranza, perché mi sembra invotabile, cioè mi sembra che prendiamo un impegno che poi la Giunta chiaramente non può mantenere.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Cercherò di rimanere nel merito della questione, perché è assai importante.
Ho sottoscritto convintamente l'ordine del giorno a prima firma della Consigliera Accostato, perché ne condivido il contenuto, anche come emendato successivamente dal Consigliere Sarno.
È importante agire, è importante che la Regione faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per salvaguardare l'occupazione di circa 400 persone.
La situazione di Lear è certamente preoccupante ed è preoccupante tutto il contesto, perché giustamente i lavoratori della Lear che abbiamo audito oggi hanno detto che Lear può essere l'inizio, perché ci sono parecchie altre aziende che lavorano collegate al mondo e alla catena produttiva di Stellantis. Chiaramente, se si fanno meno autovetture, non in generale, ma in Piemonte e in quest'area, potrà succedere anche ad altre aziende.
Tra l'altro, è notizia di ieri che Stellantis ha inviato ben 1500 lettere a impiegati, a lavoratori cosiddetti e definiti "forti", quindi non persone vicino alla pensione, ma persone over 35, che magari hanno una quarantina d'anni e una vita lavorativa ancora davanti, con il titolo "Costruisci il tuo futuro"; il sottotitolo è "Costruiscilo fuori di qui", perch praticamente chiedono loro di andarsene.
Il tutto è assai preoccupante e, a nostro avviso, non viene fatto abbastanza, perché mentre il Ministro Urso sta ancora pensando a quale forma di eco-incentivo per la rottamazione delle automobili, che pu approdare al Governo in modo che questa sia la più gradita possibile a Stellantis, questa se ne va. Non ha più né la testa, né il cuore in Italia anche le autovetture che hanno il marchio che tanto ci piace, il marchio FIAT, vengono prodotte da altre parti, quindi a livello regionale abbiamo meno margine d'azione, ma dobbiamo fare tutto quello che è possibile.
A mio avviso, gli impegni dell'ordine del giorno a prima firma Accossato così come emendati, vanno nella direzione giusta.
Chiaramente ci troviamo in difficoltà a votare contro un altro atto d'indirizzo, il n. 1716, che ha anch'esso la volontà di aiutare i lavoratori della Lear. Saremmo in difficoltà a dare un voto negativo perché è legittimo nella sua presentazione, apprezzabile nello sforzo, ma imbarazzante nelle modalità, come abbiamo detto. Troviamo singolare, ma magari impariamo qualcosa oggi, perché penso di avere ancora più da imparare rispetto a quello che ho da insegnare, che la Giunta regionale possa individuare dei piani industriali.
Chiederemo alla Giunta regionale di individuare piani industriali per tutte le aziende del Piemonte e sicuramente, in quel senso, la Giunta regionale avrà poi fatto un buon lavoro: non sappiamo se per la fretta, se per un errore o perché veramente qualcuno pensa che la Giunta regionale possa individuare piani industriali.
Detto ciò, nell'ottica di dare il maggiore aiuto possibile a questi lavoratori, annunciamo il nostro voto favorevole agli atti d'indirizzo auspicando che l'impegno dell'ordine del giorno n. 1716 venga un po' rimodulato.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Bertola per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire sulla discussione generale il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
La diatriba rispetto a uno o a due ordini del giorno mi appassiona poco perché se bastasse un atto d'indirizzo per dare garanzie al futuro di questi lavoratori, tutto sarebbe molto più facile.
Fortunatamente, la Giunta regionale si è attivata. La Giunta è attiva.
Naturalmente, il Consiglio regionale è importante: è un grido di dolore che tutte le istituzioni levano per cercare di dare una mano e far parlare della situazione. Naturalmente, delle riflessioni vanno fatte.
Quando si parlava del pericolo cinese, che si trasferivano fabbriche dove si pagano poco gli operai, dove non c'è tutela sindacale e dove non c'è tutela ambientale, venivamo quasi dileggiati, quasi presi in giro e poi alla fine, abbiamo visto grandi produzioni e un patrimonio di aziende trasferirsi lì per questioni di prezzi e di tenuta del mercato, per cercare sempre di spuntare il prezzo minore.
Primo effetto.
Il secondo effetto è più attuale. Oggi, purtroppo, parliamo di questa azienda, ma, come hanno ben detto i sindacati, a questa azienda se ne aggiungeranno altre, molte altre, perché c'è una direttiva folle, che fortunatamente questo Governo e la Lega non smettono di denunciare, che dice che al 2035 dovremmo avere solo auto elettriche. Nella patria dell'auto a motore termico ed endotermico, dove i motori di sesta e di settima generazione inquinano notevolmente meno, pensare di mettere mani e piedi alla Cina e in questi paesi, crea questo surplus di lavoratori e queste crisi aziendale.
Dobbiamo dircele le cose, dobbiamo avere il coraggio di dircelo! Gli stessi sindacati, oggi, hanno detto: "Le nostre aziende non possono essere convertite per fare batterie, perché noi oggi facciamo sedili di auto e domani non possiamo cercare di fare batterie".
Siamo alle solite: la svolta green non può essere fatta sulla pelle dei lavoratori e sulla pelle del ceto medio e basso italiano e dell'Occidente.
L'Occidente, l'Europa, non può dare la propria produzione e tutto quello che ha creato in questi decenni, a paesi che certamente non hanno le libertà, non hanno le vittorie sindacali, non hanno le tutele ambientali ed ecologiche, visto che parliamo anche di ambiente, che hanno invece il Piemonte, l'Italia e l'Europa.
Una riflessione, quindi, va assolutamente fatta. Bene il Governo che su questo pone un accento importante e bene la Lega che non ha paura, anche se magari veniamo presi in giro o tacciati di essere contro il cambiamento climatico, che non è assolutamente vero, perché lo percepiamo anche noi. La svolta green non dev'essere fatta sulla pelle dei lavoratori e del ceto medio italiano, soprattutto piemontese, dov'è nata l'auto termica.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ruberò davvero pochi minuti, intanto per sottoscrivere l'ordine del giorno a firma Accossato sulla tutela dei posti di lavoro a rischio, anche per dire la nostra rispetto a un tema che ci sta particolarmente a cuore: la tutela dei lavoratori della Lear.
La scorsa settimana siamo stati davanti ai cancelli; oggi abbiamo avuto modo di audire i lavoratori e i sindacati in Consiglio regionale (ho depositato anche un question time, ormai superato dalle interlocuzioni con l'Assessore) e adesso ci troviamo ad approvare due ordini del giorno. Per una volta concordo con il Consigliere Preioni, ovviamente non sulla parte della svolta green, ma sulla prima parte del suo discorso: sarebbe bello con un ordine del giorno, cancellare crisi che colpiscono aziende, quindi tanti lavoratori che rischiano di vedersi danneggiati da queste scelte.
Non so se sia giusto parlare di crisi, perché oggi i sindacati ci rappresentavano una situazione molto vivace. Una presenza della Lear in tutto il mondo: ci sono stabilimenti in Italia, uno in corso Allamano a Grugliasco e tanti altri in Europa. Siamo oltre i 200, quindi mi sembra sbagliato parlare di crisi; semplicemente c'è una scelta strategica che questa multinazionale sta portando avanti, con la complicità di Stellantis di delocalizzare queste commesse, questi lavori all'estero. È una scelta che non privilegia sicuramente il Piemonte. Non privilegia il territorio.
Forse adesso non vi troverete d'accordo con me, però qui mi tocca tirare in ballo un interlocutore fondamentale: il Presidente Cirio. Il Presidente Cirio si siede ai tavoli di governo, si siede ai tavoli ministeriali, anche a quelli che afferiscono alle Regioni. È uno degli interlocutori che si pu effettivamente confrontare con Stellantis e chiedere quali siano i piani d'investimento per il Piemonte.
Oggi il Presidente non è presente - per carità, non lo accuso per questo ma sicuramente serve fare la voce grossa rispetto a scelte aziendali e imprenditoriali che rischiano di impoverire il nostro territorio e impoverire le famiglie. In questo caso, rischiano di farne le spese non solo i 300 lavoratori e le relative famiglie dello stabilimento di Grugliasco, ma, in realtà, tutti.
Oggi ho sottolineato come anche la parte progettuale dello stabilimento Lear sia preoccupata per quanto riguarda nuovi studi o nuove commesse che sembra non debbano vedere la luce proprio nella sede di Grugliasco. In realtà, si parte da 300 posti di lavoro, ma la crisi lavorativa rischia di allargarsi a macchia di leopardo e, probabilmente, sarà proprio una scelta della multinazionale portare queste opere e questi lavori scavalcando le frontiere, magari in Marocco, dove la situazione è più florida e dove effettivamente, si stanno creando nuovi posti di lavoro.
Qui, Consigliere Preioni, non c'entra nulla la transizione green e non c'entra nulla la Cina. C'entra, invece, un Governo regionale che deve battere i pugni nelle sedi opportune, soprattutto quando si sottoscrivono degli accordi che si definiscono riservati e che noi non siamo in grado di poter analizzare. A questo punto ci rendiamo conto che, visto gli esiti visto quello che sta succedendo, quando si parte da una multinazionale, da un'azienda come la Lear che rischia di licenziare 300 lavoratori, quello è un punto d'inizio. In seguito, ovunque, sul nostro territorio, vedremo altri stabilimenti chiudere e migrare verso altri lidi. Serve effettivamente fare i forti con i forti, altrimenti non saremo in grado di dare delle risposte o di chiedere la riconversione dello stabilimento per altri tipi di produzioni o commesse.
È assolutamente necessario, e noi lo condividiamo, che si lavori subito insieme, sedendoci a un tavolo con i nostri interlocutori, a un piano industriale di prospettiva che possa ridare il futuro al sito di Grugliasco nell'ambito della transizione green e digitale del settore. Tuttavia questo lo possiamo fare solo se effettivamente ci crediamo tutti quanti e soprattutto, se il Presidente della Regione decide di prendere effettivamente le parti del Piemonte e le parti dei lavoratori e dire in primis a Stellantis - perché da lì provengono le commesse - che non si pu pensare di utilizzare il nostro territorio a propria convenienza, ma bisogna effettivamente tutelarne la vocazione perché oggi, come diceva un lavoratore, è impensabile pensare al Piemonte senza aziende e senza fabbriche.
In chiusura del mio intervento, dico che condivido assolutamente la posizione di quel lavoratore.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Disabato per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire, in discussione generale, il Consigliere Bongioanni.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Al netto delle polemiche di campanile dettate, ovviamente, dalle posizioni politiche, qui stiamo parlando, come ha detto giustamente il collega Preioni, sulla pelle di 300 lavoratori e quindi di altrettante famiglie, in una situazione che è drammatica e per la quale il Consiglio e la Giunta devono attivarsi nelle loro funzioni, nel tempo più solerte possibile, e intervenire.
Credo che entrambi gli ordini del giorno debbano essere approvati in modo collegiale da tutta l'Aula.
Rivolgo una richiesta alla Consigliera Accossato. Il testo iniziale andava benissimo anche all'Assessore Chiorino, ma il Consigliere Sarno ha proposta una modifica che recita: "A prevedere un contributo economico a parziale copertura dei costi di viaggio a carico dei lavoratori". Chiediamo che questa modifica sia cancellato dall'ordine del giorno. Non c'è la possibilità, da parte della Giunta, di garantire un'effettiva risposta anche se chiaramente capiamo che sarebbe un intervento sensibile a favore dei lavoratori.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Volevo sottoscrivere sia l'atto della collega Accossato sia quello del Presidente Allasia.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Con le modifiche apportate dal collega Sarno, sottoscrivo entrambi gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Sottoscrivo l'atto della Consigliera Accossato.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Capisco che dobbiamo chiudere in fretta, ma se il collega Bongioanni chiede di eliminare un punto dell'ordine del giorno, fatemi esprimere un parere.
Faccio solo notare, Presidente, che in altre circostanze quella procedura è avvenuta. Nel caso Embraco, non so come, ma questa Regione e questa Giunta hanno dato un contributo. Che mi si risponda che non si possa per questioni tecniche, perché allora non capisco come sia stato possibile per quel caso.
Non è che dobbiamo mettere in conflitto i due casi, non sto dicendo questo ma se la motivazione fosse stata un'altra, ne prendevo atto. Ma visto che la motivazione è tecnica, sottolineo solo che in un'altra occasione è stato dato un contributo e credo che sia utile ridarlo.
Magari facciamo una sottoscrizione per chi vorrà dare una mano ai lavoratori: la propongo formalmente e informalmente all'Aula. Personalmente lo farò, ma non è questo il tema.
Segnalo solo, Consigliere Bongioanni, che per l'Embraco è stato dato un contributo, quindi vorrei che fosse possibile anche per la Lear. Se non possiamo farlo adesso per brevità di tempo, se nei prossimi giorni dovessimo verificare che tecnicamente è possibile farlo, magari possiamo provare a capire come migliorare quell'operazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno, per la sua puntuale precisazione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Capisco che i tempi per riuscire a votare sono strettissimi, ma credo che la cosa importante e principale sia arrivare al voto dei due ordini del giorno.
Pertanto, comunico che voterò anche l'ordine del giorno del Presidente Allasia. Voglio solo sottolineare una cosa e guardo l'orario: ho fatto politica nel depositare questo ordine del giorno. È vero, ho fatto politica e credo di essere qui anche per fare questo. Voglio però anche ricordare che, nella giornata di ieri, utilizzando una chat che forse non tutti i colleghi Consiglieri conoscono, che è quella che si chiama "Presidenti" io, dopo aver peraltro contattato alcuni Capigruppo di maggioranza telefonicamente, ho messo a disposizione di tutti l'ordine del giorno, con gli emendamenti in corso, con la disponibilità ad accogliere modifiche, ed era implicito anche che potevano esserci altre proposte in parallelo su cui confrontarci.
È andata com'è andata, è inutile adesso fare ulteriori ragionamenti, per c'è una certa delusione politica che provo in questo momento, perché sembra che ci sia il gioco del chi è più furbo, ma lo lascio nell'armadio delle esperienze. Mentre nel merito, credo che sia importante votare gli ordini del giorno.
A malincuore, ma per le osservazioni fatte dal proponente Sarno e per avere un voto unanime, accettiamo la proposta di eliminare il riferimento al contributo economico, anche se anch'io mi associo alla richiesta di continuare a verificarne la possibilità, visto che è stato fatto in passato. Io ho delle esperienze personali di crisi aziendali sul mio territorio, dove la Regione contribuì (penso alla vicenda Agrati) pagando il pullman ai lavoratori per andare a Roma. Credo che sarebbe opportuno, in ogni caso, lanciare una sottoscrizione tra noi Consiglieri per sostenere le spese per un pullman fino a Roma, che ieri sono state quantificate in oltre 5000 euro; quindi, non è poco per i lavoratori.
Ci sarebbero altre considerazioni di natura politica legate alla transizione ecologica; non è il caso dell'azienda Lear, ma lo faremo in un'altra occasione per poter passare al voto e lasciare il tempo a tutti di poterlo fare.
Credo di dover venire a firmare queste modifiche.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Allasia in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



ALLASIA Stefano

Sono stato più volte citato come il deficiente del quartiere, essendo il meno furbo di tutti. Qui dentro tutti facciamo politica e in questo caso è stata fatta con l'atto d'indirizzo della collega Accossato. La politica è stata fatta durante l'audizione in Sala delle Bandiere da alcuni Consiglieri e la fanno anche i Consiglieri della maggioranza.
La chat dei Presidenti la utilizza anche il sottoscritto in qualità di Presidente del Consiglio regionale, ma pochi Presidenti di Gruppo mi danno soddisfazione. La Presidente Accossato, la Presidente Frediani e il Presidente Bertola ogni tanto rispondono, però me ne faccio una ragione nel senso che gli altri staranno facendo altro.
Volevo solo fare riferimento alla richiesta di modifica. Non è un emendamento, perché non è una proposta di legge, ma sono proposte di modifiche sull'ordine del giorno cui faceva riferimento il collega Sarno.
Il mio ordine del giorno non è stato scritto in fretta per le ragioni che avete detto. La questione oggettiva è che, come si è fatto sempre negli ultimi mesi, invece di votare un ordine del giorno in fretta e furia perch tutti dovevano scappare, abbiamo discusso di un problema reale del nostro territorio per più di un'ora. Ed è questa la buona politica che dev'essere svolta, con le proprie differenziazioni e con la discussione. La questione è che altre volte gli ordini del giorno sono passati come se fosse un atto dovuto e senza discutere e io stesso, in qualità di Presidente, non ho capito bene che cosa si stesse votando.
Oggettivamente oggi si è discusso e si è valutato attentamente un ordine del giorno rispetto agli altri. Per me è ridondante, ma se c'è la necessità, si può inserire la modifica per quanto riguarda la posizione della Giunta su un eventuale piano industriale; però ci dev'essere anche la nostra volontà di mettere pressione alla politica della Giunta con questo atto d'indirizzo per puntualizzare la necessità di un piano industriale. È troppo tempo che vediamo aziende sul nostro territorio, Stellantis in primis, che non fanno piani industriali.
Se c'è la necessità di puntualizzarlo, va bene, lo si metta in evidenza e si faccia in fretta, a differenza di altre volte in cui non c'è stata una discussione ampia e utilizzabile dalla politica per portare a compimento un buon risultato.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Riassumo la Presidenza.
Procediamo con la votazione degli atti d'indirizzo come modificati e con il parere favorevole della Giunta.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1710, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1716, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo ai Capigruppo se hanno intenzione di proseguire.
Poiché mi pare ci sia l'accordo di concludere i lavori, auguro a tutti una buona serata e un buon lavoro.
La Conferenza dei Capigruppo sarà convocata domani alle ore 12.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.05)



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