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Dettaglio seduta n.275 del 24/10/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.37 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 1402 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interpellanza n. 1488 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi interpellanza n. 1522 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interpellanza n. 1558 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1523 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1555 presentata dal Consigliere Avetta, cui risponderà l'Assessore Gabusi.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo ancora agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti, la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e la replica dell'interpellante per altrettanti cinque minuti.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1402 presentata da Magliano, inerente a "Trasporto pubblico locale esercitato dal Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. nella Città di Torino "


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'interpellanza n. 1402 presentata dal Consigliere Magliano, che ha pertanto facoltà di intervenire per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore che questa mattina ha dato la disponibilità ad affrontare alcuni temi legati al trasporto pubblico e alcuni servizi a esso annessi.
Il Gruppo Torinese Trasporti, in virtù del contratto per i servizi di mobilità urbana e suburbana di Torino stipulato con il Comune di Torino e l'Agenzia della mobilità piemontese, eroga i servizi di mobilità urbana di superficie con i veicoli tranviari automobilistici, metropolitana parcheggi e servizi turistici. L'attuale contratto di servizio in essere tra le parti decorre dal 1° luglio 2012 con scadenza 30 giugno 2027. Il contratto di servizio, oltre a regolare le condizioni economiche, definisce nel dettaglio gli standard qualitativi e quantitativi del servizio offerto gli strumenti di monitoraggio e le penali per inadempienza.
Il Gruppo Torinese Trasporti, ai sensi delle normative nazionali e regionali vigenti, si è dotato di una specifica Carta della mobilità 2022 attraverso la quale sono stati regolati i rapporti tra il Gruppo stesso e i suoi utenti. Dalla lettura dei contenuti riportati in tale documento, il Gruppo Torinese Trasporti si è impegnato a erogare i propri servizi garantendo, tra l'altro, i principi di continuità nella circolazione dei propri mezzi di trasporto, efficienza ed efficacia del servizio erogato pianificando azioni finalizzate a un miglioramento continuo, rispetto di indicatori e standard di qualità del servizio, misurando i livelli prestazionali del servizio erogato.
Al capitolo 5.1 (Affidabilità e tempi di viaggio) della Carta della mobilità, si specifica che l'orario del servizio di trasporto urbano e suburbano è organizzato secondo due modalità di passaggio: a intervallo per le linee principali in servizio diurno con elevata frequenza di passaggio in fermata, con i mezzi cadenzati da un intervallo variabile nel corso della giornata (non più di 15 minuti tra un passaggio e l'altro e l'altro dalle 7 alle 21 dal lunedì al venerdì, in periodo di apertura delle scuole); a orario, per le altre linee in servizio diurno e per tutte le linee in servizio serale e notturno, con ridotte frequenze di passaggio e passaggio in fermata ad orari fissi.
Chiedo scusa, Assessore, ho presentato l'interpellanza qualche mese fa però penso che possa valere ancora oggi. Sono recentemente pervenute allo scrivente numerose segnalazioni da parte dei cittadini e utenti della linea urbana numero 60 (via Paris-corso Inghilterra) con riferimento, in particolare, sia a presunti ritardi nel corso di questi ultimi mesi dei passaggi dei mezzi di trasporto alla fermata di corso Grosseto est (oltre 15 minuti), sia al sovraffollamento dei mezzi nella fascia oraria compresa 8.30-9.30. Se sono sovraffollati, vuol dire che non si mettono abbastanza mezzi.
Evidenzio anche che sono ormai terminati i lavori della linea ferroviaria che hanno interessato per anni anche l'asse di superficie di corso Grosseto (quindi non vi sono scusanti), per cui potrebbe pertanto essere ripristinato il percorso originario (ante lavori) della linea n. 60, al fine di snellire il congestionamento del traffico in quell'area.
Anche per quanto riguarda il sistema di trasporti, domanda e offerta si influenzano. Gli utenti decidono di spostarsi generando una domanda e scelgono conseguentemente di utilizzare i servizi dell'offerta di trasporto, attuata dal trasporto pubblico o per mezzo di veicoli privati).
L'Agenzia della mobilità piemontese, ai sensi della sezione II del "Contratto dei servizi di mobilità urbana e metropolitana di Torino periodo 2012-2027", è l'ente che ha concesso al Gruppo Torinese Trasporti i servizi di trasporto pubblico locale di cui trattiamo. Se il servizio pubblico non funziona, prendo l'auto privata, questo è abbastanza semplice.
Pertanto, interpello l'Assessore per sapere se sia stata costituita e sia operativa la Commissione tecnica, Agenzia dei servizi pubblici prevista dall'articolo 14 della Sezione I del "Contratto dei servizi di mobilità urbana e metropolitana di Torino - periodo 2012-2027" avente il fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti del servizio, nonché di garantire la qualità, l'universalità e l'economicità delle prestazioni offerte; per conoscere se il Gruppo Torinese Trasporti abbia attivato, e se siano a disposizione, i dati relativi alle verifiche di propria competenza afferenti al rispetto, nell'annualità 2023, degli obiettivi assunti in merito al cadenzamento degli orari del servizio di trasporto urbano per le linee su gomma (modalità passaggio); in ultimo, per sapere se il Gruppo Torinese Trasporti, essendo terminati i lavori della linea ferroviaria che hanno interessato per anni anche l'asse in superficie di corso Grosseto a Torino, intenda ripristinare il percorso originario (ante lavori) della linea 60, al fine di snellire il congestionamento del traffico di quell'area.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza, delegando l'Assessore Marco Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere Magliano, la ringrazio per tutte le interrogazioni che ha presentato.
Cercherò di essere sintetico sulle domande, per poi fare un ragionamento più generale rispetto ai temi posti, perché ci sono domande puntuali che non vorrei eludere.
Relativamente alla prima domanda, la Commissione tecnica prevista dall'articolo 14 della Sezione I del contratto è stata costituita ed è operativa anche attraverso il confronto con le associazioni dei consumatori. È importante e opportuno ricordare che il Gruppo Torinese Trasporti trasmette mensilmente all'Agenzia della mobilità piemontese i dati relativi alle verifiche di propria competenza, afferenti al rispetto degli obiettivi assunti in merito al cadenzamento degli orari dei servizi di trasporto urbano per le linee su gomma.
Per quanto riguarda il tema della linea 60 e di tutta la programmazione del Comune di Torino, faccio un discorso un po' più generale, nel senso che ci sono interventi infrastrutturali che riguardano non solo Torino, ma tutta la regione. Penso a corso Grosseto, che è terminato in parte, ma la cui attuazione si sta riverberando e riflettendo su tutta una parte della regione (ad esempio, le valli di Lanzo). Se, da un lato, i lavori in superficie sono finiti, è vero che il collegamento non è ancora attivo e c'è stato un grosso sforzo da parte della Regione, dell'Agenzia e, in quel caso, anche del Gruppo Torinese Trasporti, per sostenere un servizio che in questo momento si svolgerà solo ed esclusivamente su gomma fino all'inizio di gennaio.
Naturalmente, sappiamo tutti, come credo chi si occupa di questo tema e anche i torinesi interessati, che c'è stata una revisione da parte del Comune di Torino di alcune linee e che c'è stata una concertazione da parte dell'Assessore Foglietta con le Circoscrizioni. Sarà in quella sede e nell'ambito della programmazione del servizio urbano di Torino che saranno valutati, legittimamente, da parte dell'amministrazione, i nuovi servizi appunto, riguardanti quell'area; inoltre, in base al nuovo servizio ferroviario che ci sarà, credo sarà valutato anche il ripristino della linea 60 com'era originariamente.
In questo caso, come sempre, come Agenzia della mobilità, non solo prenderemo atto, ma cercheremo di comprendere se riusciremo a coprire tutte le esigenze delle persone. Questa però è una scelta che legittimamente farà il Comune di Torino, della quale verremo a conoscenza nei prossimi mesi realisticamente, credo dopo l'avvio dell'attività del servizio ferroviario su quella linea.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, per la replica.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
È evidente che abbiamo la responsabilità, Assessore, di controllare che anche ciò che decide il Comune di Torino, insieme a GTT, valga e sia sufficiente, come giustamente faceva notare lei, perché pensare solo al trasporto pubblico su una città di 875 mila abitanti, che però ha una "grande Torino" attorno, cioè la prima cintura che cuba oltre un milione e 700 mila abitanti, considerando almeno i paesi che fanno da corona alla nostra città e si ragiona strategicamente, oppure rischiamo che i nostri cittadini, come spesso ho avuto modo di sottolineare, non utilizzino il trasporto pubblico. Questo è il primo dato.
Poi, ci auguriamo, Assessore, che questi ritardi non siano ancora figli di programmazioni (uso il condizionale appositamente) legata al periodo estivo.
Si ricorda, Assessore, che per un certo periodo, finita l'emergenza COVID ancora si usavano gli orari COVID? Ci auguriamo che, finito il periodo estivo, e cioè quando il traffico del trasporto pubblico diminuisce perch c'è una minore necessità, sia avviato e sviluppato il percorso per le tratte del periodo invernale.
Lo dico perché va bene fare efficienza, va bene cercare di rendere il trasporto più efficiente - non ho detto efficace - però non possiamo farlo creando dei problemi ai cittadini! La ringrazio per la risposta. Una risposta che valuteremo bene e che cercheremo di approfondire con i cittadini, anche perché ci sono alcune arterie della nostra città che, se non riusciamo a sviluppare attraverso un sensato trasporto pubblico, il cittadino, se non ha il mezzo proprio, ci mette molte più ore per arrivare alla propria destinazione e in più, se non garantiamo un passaggio con frequenza, rischiamo di perdere tutti gli interscambi con il sistema metropolitano e con il sistema della rete dei treni che portano i nostri cittadini piemontesi verso Torino.
La ringrazio e continueremo con gli approfondimenti sulla questione.



PRESIDENTE

Grazie a lei.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1488 presentata da Magliano, inerente a "Gruppo Torinese Trasporti S.p.A., svolgimento esternalizzato del servizio di controlleria dei titoli di viaggio per contrastare l'evasione tariffaria: è stata rispettata la normativa regionale di riferimento?"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 1488.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Il Gruppo torinese GTT, in data 5 maggio 2023, ha aggiudicato alla Holacheck S.r.l. a socio unico la gara a procedura aperta relativa al "Servizio di controllo dei titoli di viaggio per contrastare l'evasione tariffaria. Settori speciali. Procedura aperta ai sensi dell'art. 123 del D. Lgs. 50/2016".
La gara era stata bandita il 16 marzo 23, per un importo complessivo a base d'asta di euro 3.689.000.
La Holacheck S.r.l. è una società specializzata nel fornire servizi per le aziende di trasporto pubblico, fornendo soluzioni di alta qualità per efficienza e innovazione anche nell'ambito dei processi di contrasto all'evasione tariffaria e riscossione delle contravvenzioni.
Lo dico subito, l'evasione, non pagare il biglietto per me e per il nostro Gruppo è qualcosa di aberrante, perché è da contrastare e da combattere.
L'articolo 20 della legge n. 1 del 2000, "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n.
422", al comma 14, dispone: "Le violazioni amministrative previste a carico degli utenti dei servizi di trasporto sono accertate e contestate ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale) dagli organi addetti al controllo sull'osservanza delle relative disposizioni, a ciò espressamente incaricati. A tal fine ogni azienda segnala, all'ente competente all'esercizio delle funzioni amministrative relative ai servizi eserciti, i nominativi dei soggetti incaricati del controllo. Essi debbono essere muniti di apposito documento di riconoscimento rilasciato dall'azienda. Restano ferme le competenze dei soggetti cui sono attribuiti poteri di accertamento e contestazione di illeciti amministrativi in base alle leggi vigenti"; al comma 15, che "I soggetti incaricati dalle aziende per il controllo delle violazioni amministrative accertano e contestano ogni altra violazione punita con sanzione amministrativa pecuniaria in materia di trasporto pubblico locale"; al comma 16, che "la Regione attribuisce la qualifica di agente di polizia amministrativa al personale di cui al comma 14 in possesso dei seguenti requisiti: a) non aver subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo e non essere stato sottoposto a misura di prevenzione, come da dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica b) godere dei diritti civili e politici c) aver frequentato con esito favorevole, il corso di idoneità di cui all'articolo 20 bis".
Inoltre, al comma 17, "la Giunta regionale definisce le modalità per l'attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa di cui al comma 16".
L'articolo 20 bis ("Corsi di idoneità") - ed è questo il punto, Presidente della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n.
422", prevede che la Regione organizzi un corso, con esame finale, per il conseguimento dell'idoneità ad accertare e contestare le violazioni punite con sanzione amministrativa pecuniaria in materia di trasporto pubblico locale destinato ai soggetti individuati a tal fine dalle aziende di trasporto. Cioè, se non hai fatto il corso, non sei un agente di Polizia amministrativa.
Con deliberazione della Giunta regionale 16 febbraio 2015, n. 22-1057 "Modalità per l'attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa e per il rilascio della relativa tessera di riconoscimento al personale delle aziende di trasporto pubblico avente diritto", sono state, tra l'altro, definite le modalità per l'attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa e per il rilascio della relativa tessera di riconoscimento e i criteri e le modalità per l'organizzazione del corso per l'attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa al personale addetto all'accertamento ed alla contestazione delle violazioni punite con sanzione amministrativa pecuniaria in materia di trasporto pubblico locale.
Risulta che siano stati attivati dalla Regione, nel corso degli anni passati, i corsi di che trattasi.
Allora interpello, e spero che sia stato colto il tema, per conoscere: 1) se le disposizioni contenute dagli articoli 20 ("Sanzioni a carico degli utenti dei servizi di trasporto pubblico e procedure di applicazione") e 20 bis ("Corsi di idoneità") della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422", siano ancora vigenti 2) per sapere, qualora siano ancora vigenti le disposizioni contenute dagli articoli 20 ("Sanzioni a carico degli utenti dei servizi di trasporto pubblico e procedure di applicazione") e 20 bis ("Corsi di idoneità") della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n.
422", quanti siano stati i corsi di idoneità attivati dalla Regione sino a oggi e per quali aziende adibite ai servizi di trasporto pubblico 3) per conoscere se il Gruppo Torinese Trasporti S.p.A., che ha affidato Holacheck S.r.l. a socio unico i servizi di controlleria dei titoli di viaggio sui propri mezzi di trasporto, abbia rispettato le disposizioni dettate dagli articoli 20 ("Sanzioni a carico degli utenti dei servizi di trasporto pubblico e procedure di applicazione") e 20 bis ("Corsi di idoneità") della legge regionale 4 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422" per il personale addetto all'accertamento e alla contestazione delle violazioni punite con sanzione amministrativa pecuniaria.
Mi sto chiedendo: coloro che stanno, giustamente, facendo un contrasto all'evasione del pagamento del biglietto sul trasporto pubblico, hanno o non hanno frequentato un corso che è cogente, organizzato da Regione Piemonte? Senza questo corso, la qualifica di Polizia amministrativa non c'è, con la relativa domanda, a quel punto: nel caso non l'avessero frequentato, queste sanzioni hanno valore, se chi le ha me emesse e chi le ha poste non aveva il titolo di Polizia amministrativa? Questa è la domanda.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Come potrà immaginare il Consigliere Magliano, è una risposta multipla, nel senso che riguarda anche aspetti di Polizia locale, quindi risposte fornite dalla Direzione dell'Assessorato del collega Ricca.
Rispetto al primo quesito - se le disposizioni contenute negli articoli 20 e 20 bis siano ancora vigenti - è evidente e scontata la risposta: fino alla sua modifica, la norma risulta essere vigente.
Il punto 2) - sapere se, qualora siano ancora vigenti le disposizioni, se siano stati a oggi attivati servizi e corsi di idoneità dalla Regione per l'azione di guida dei servizi di trasporto pubblico - la materia è disciplinata dalla Giunta regionale con DGR 22-1057 del 16 febbraio 2015 "Modalità per l'attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa, ex art. e per il rilascio della relativa tessera di riconoscimento al personale delle aziende di trasporto pubblico aventi diritto". È di competenza, come dicevo prima, del Settore Contratti e Polizia locale.
In passato, la Regione ha attivato corsi di idoneità per l'attribuzione della qualifica di agente di Polizia amministrativa, ex articolo 20 bis l.r. n. 1 del 4 gennaio 2020, e l'attivazione di siffatti corsi dev'essere richiesta e finanziata dalle aziende di trasporto.
Da una verifica della Banca dati regionale della formazione Supervisor risulta che i corsi di idoneità attivate dalla Regione sino a oggi risultano essere otto, nel periodo intercorrente dal 4 maggio 2015 al 29 ottobre 2015, per complessivi 120 partecipanti.
L'azienda adibita al trasporto pubblico per la quale sono stati attivati i suddetti corsi è il gruppo GTT, che si è fatta carico anche del loro finanziamento.
Possiamo poi inviare e allegare la tabella riassuntiva dei dati.
Rispetto al quesito numero 3) - sapere se GTT ha affidato alla ditta Holacheck S.r.l. servizi di controlleria e abbia rispettato le disposizioni dettate dagli articoli 20 e 20 bis -possiamo dire che, relativamente ai soggetti abilitati a erogare sanzioni per mancato possesso o validazione del documento di viaggio, l'art. 48, comma 12, del DL 50/2017, prevede: "Al fine di assicurare il più efficace contrasto dell'evasione tariffaria, i gestori dei servizi di trasporto pubblico possono affidare le attività di prevenzione, accertamento e contestazione delle violazioni alle norme di viaggio anche a soggetti non appartenenti agli organici del gestore medesimo, qualificabili come agenti accertatori. Gli stessi dovranno essere appositamente abilitati dall'impresa di trasporto pubblico che mantiene comunque la responsabilità del corretto svolgimento dell'attività di verifica e che ha l'obbligo di trasmettere l'elenco degli agenti abilitati alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di competenza".
Ho citato cosa dice la norma.
Gli agenti accertatori, nei limiti del servizio a cui sono destinati rivestono la qualità di pubblico ufficiale e non di agenti di Polizia amministrativa.
GTT, al momento, ha 54 assistenti alla clientela, che hanno ricevuto la qualifica di agenti di Polizia amministrativa. Il restante personale svolge la propria attività in qualità di agente accertatore, come il personale della società Holacheck S.r.l.
Gli uni e gli altri hanno effettuato i previsti corsi abilitanti relativi ai due profili.
Ciò detto, non risultano pervenute presso i nostri Uffici regionali richieste recenti relative all'attribuzione della qualifica di agente di Polizia amministrativa, oltre alle qualifiche conferite a seguito della seconda edizione del corso di idoneità per l'attribuzione della qualifica di agente di Polizia amministrativa al personale della GTT tenutosi nel 2017, il cui iter amministrativo risulta completato il 6 dicembre 2017, con invio di comunicazione e avvenuta attribuzione della qualifica di agente di Polizia amministrativa da parte del personale GTT.
Per ricapitolare, l'ultimo corso di cui abbiamo certezza, perché il settore Polizia Amministrativa ha tutte le rendicontazioni, è terminato il 6/12/2017. Le due figure simili, ma con ruoli diversi, sono l'agente accertatore e l'agente di Polizia amministrativa.
GTT, interpellata sull'argomento, ha comunicato che quelli che hanno titolo, di cui articoli 20 e 20 bis, sono 54 e altri sono agenti accertatori, che sono stati comunicati e che, secondo l'interpretazione di GTT, hanno i titoli qualificanti per svolgere il servizio.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
Ha chiesto di replicare alla risposta il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore. Faremo le nostre valutazioni tecnico-giuridiche avendo due fattispecie: un soggetto con la qualifica di Polizia amministrativa, quindi un soggetto in grado di sanzionare; e un'altra tipologia di qualifica. Sarebbe opportuno che tutti coloro che lavorano per GTT e che svolgono questo tipo di attività partecipassero al corso, perch il numero di personale abilitato a questa attività ci sembra veramente basso, rispetto a coloro che svolgono questa funzione.
Sarà nostra cura capire fino in fondo come funziona il processo per cui io non sono un soggetto abilitato della funzione di Polizia amministrativa, ma posso fare il soggetto accertatore, quindi accerto, ma poi ci dovrà essere un collegamento con chi ha questa qualifica.
Prendiamo atto che nessuno di coloro dell'azienda cui è stato dato il servizio in esternalizzazione ha questa qualifica. Faremo i dovuti approfondimenti, non tanto e non solo per capire quali sono le conseguenze quindi capire se queste sanzioni hanno un valore o meno, ma soprattutto per capire se sul nostro trasporto pubblico vi è del personale che ha i titoli per fare la giusta - giusta - battaglia contro l'evasione.
Sarà nostra cura approfondirlo, anche con un approfondimento giuridico perché ci pare doveroso che anche il sistema sanzionatorio, del quale siamo assolutamente convinti e promotori, sia fatto secondo norma e non fatto in modo non adeguato e non corretto secondo il diritto.
Ringrazio l'Assessore. Leggerò con attenzione quanto è scritto nella nota e poi, nel caso, ci ritorneremo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per la replica.


Argomento: Trasporti pubblici

Interpellanza n. 1522 presentata da Magliano, inerente a "Quale impatto sui risultati aziendali del raggiungimento degli obiettivi assegnati all'Amministratore Delegato ed al gruppo dirigente del Gruppo Torinese Trasporti S.p.A.?"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 1522.
Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Fondamentalmente l'interpellanza tratta del rapporto tra il raggiungimento degli obiettivi assegnati all'amministratore delegato, alla dirigenza di GTT e i quindi i premi agli stessi e i risultati che deve raggiungere GTT.
L'Agenzia della Mobilità piemontese è l'ente pubblico di interesse regionale costituito, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale n.
1/2000 per l'esercizio in forma obbligatoriamente associata di tutte le funzioni, trasferite o delegate, in materia di trasporto pubblico locale dagli enti soggetti di delega.
GTT è una società per azioni della Città di Torino, controllata tramite la finanziaria FCT Holding, concessionaria, tra l'altro, del servizio pubblico di trasporto locale nel territorio comunale e nell'area metropolitana torinese.
All'Agenzia della mobilità piemontese compete il compito di coordinare le politiche di mobilità nell'ambito regionale conformemente alla pianificazione e programmazione regionale, promuovendo la mobilità sostenibile e ottimizzando i servizi di trasporto pubblico locale.
L'articolo 3 (Scopi del Consorzio) dello Statuto dell'Agenzia della mobilità piemontese prevede, tra gli obiettivi dell'Agenzia, anche l'amministrazione del sistema delle tariffe, dei finanziamenti degli enti consorziati, dei contratti con le aziende affidatarie di servizi della mobilità, dei rapporti di comunicazione e informazione con i cittadini.
La Città di Torino, a causa delle difficoltà economiche in cui versa la municipalizzata, ha recentemente approvato l'aumento delle tariffe dei servizi di trasporto gestite da GTT; le nuove tariffe entreranno in vigore dal prossimo mese di ottobre; l'amministratore delegato GTT ha più volte dichiarato a mezzo stampa l'intenzione di portare nell'azienda torinese di trasporto alcuni dei criteri di gestione considerati tipici del settore privato, dal quale proviene, al fine di incrementare l'efficienza di questa società che in questi anni si è contraddistinta per un bilancio perennemente in rosso.
Sul sito del gruppo GTT, ai sensi della legge 190/2012 e altre, è riportata, per singolo dirigente a tempo indeterminato, sia la retribuzione annuale sia il valore economico annuo della "gestione per obiettivi" (MBO).
L'MBO è un approccio sistematico e strutturato, che consente al management di far focalizzare la popolazione aziendale sugli obiettivi strategici per l'organizzazione: punta a migliorare le prestazioni individuali e di team allineando tutte le persone, con coinvolgimento e impegno sugli intenti fissati.
Considerato che per gestione aziendale si deve intendere l'insieme delle operazioni economiche, tra loro combinate, che l'impresa pone in essere per il raggiungimento dei fini dell'azienda; che in una buona gestione aziendale tutte le risorse sia fisiche sia umane debbono essere ottimizzate; l'efficacia e l'efficienza rappresentano due concetti distinti: che l'efficacia si riferisce alla capacità di un'impresa di raggiungere un obiettivo; che l'efficienza, invece, si riferisce alla capacità di raggiungere obiettivi ottimizzando le risorse, anche se l'efficienza rappresenta fattore importante per la pianificazione e il controllo delle attività aziendali.
Interpello la Giunta regionale per conoscere quali sono stati gli obiettivi assegnati dalla Città di Torino all'amministratore delegato del Gruppo GTT il cui raggiungimento da parte del succitato AD, così come si evince dal verbale di assemblea degli azionisti GTT, influisce economicamente per il 20% della parte variabile degli stessi.
Per conoscere quali sono stati i contenuti degli obiettivi assegnati a ogni singolo dirigente a tempo indeterminato del Gruppo GTT, il cui raggiungimento determina uno specifico riconoscimento economico.
Per sapere se l'Agenzia della mobilità piemontese si è espressa in merito all'aumento delle tariffe dei servizi di trasporto gestita dal gruppo torinese GTT, che entreranno in vigore nel prossimo mese di ottobre.
Per sapere se l'Agenzia della mobilità piemontese, avendo come obiettivo la promozione della mobilità sostenibile in ambito regionale ottimizzando i servizi di trasporto pubblico locale, abbia rendicontato in merito ai risultati d'investimento e di gestione conseguiti, così come previsto dalla lettera d), del comma 1, articolo 3 dello Statuto dell'Agenzia della Mobilità Piemontese, in riferimento alla realtà e all'operato rappresentato dal Gruppo Torinese Trasporti S.p.A.
Ci sono degli obiettivi da raggiungere assolutamente legittimi: meglio lavori, più lavori bene ed è giusto che tu, management, sia premiato, ma in che modalità? I tagli e l'aumento delle tariffe quanto influiscono su questi premi? A risanare un'azienda aumentando i biglietti è cosa semplice.
Rivolgo queste domande per sapere cosa sapeva la Regione attraverso Agenzia della mobilità.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Concludiamo quest'ultima interrogazione con le due domande che il Consigliere Magliano ha fatto, ben sapendo che non sono competenza strettamente dell'Agenzia anzi, gli obiettivi dell'amministratore delegato e del dirigente non sono di competenza e neanche informazione in merito da parte della Regione. Certamente, invece, il risultato è quello che conta.
Le altre domande si rivolgono più al servizio che dobbiamo monitorare e verificare nei confronti degli utenti e dei cittadini.
Se alle prime due domande devo rispondere che non ci sono informazioni n competenze in merito, l'aumento delle tariffe e dei servizi di trasporto di GTT è stato deciso dalla Città di Torino con le motivazioni che abbiamo letto tutti e che ci hanno visto tutti partecipi dal punto vista dell'informativa, che sono legate all'adeguamento ISTAT e all'aumento del COVID.
Sull'opportunità o meno, non entro nel merito un po' per dovere istituzionale (ognuno a casa sua e nei propri enti fa le proprie scelte) un po' vedendo il bilancio e immaginando le politiche che vuole fare nei confronti degli utenti. Ma è chiaro a tutti, le spiegazioni sono state date.
Invece è importante sottolineare che l'Agenzia della mobilità piemontese annualmente e, in ultimo caso, con la delibera n. 23 del 6 luglio 2022 avente a oggetto "Relazione sulla performance e sul rendiconto; relazione sul piano esecutivo di gestione e stato di attuazione degli obiettivi del piano esecutivo di gestione, 2021-2023", ha rendicontato in merito ai risultati d'investimento e di gestione conseguiti per l'anno 2021, così come previsto dalla lettera d), comma 1 dell'articolo 3 del suo Statuto.
Gli elementi di monitoraggio sono allegati alla risposta - ed è opportuno che il Consigliere Magliano, ma tutti i Consiglieri e i cittadini, li abbiano a disposizione; in questo caso per semplicità li abbiamo estrapolati, a pagina 213 e 225 del documento che vi ho appena appena citato e quindi sono facilmente consultabili - ci fanno capire come ci siano degli obiettivi raggiunti e altri che fanno un po' più fatica a essere raggiunti.
Credo che in questo momento l'obiettivo di tutti sia migliorare il servizio con le difficoltà che ci sono, sapendo che ognuno mette in campo le politiche in un momento particolarmente difficile e sapendo che tanti settori della nostra economia hanno dovuto scontare congiunture particolari, perché prima il COVID e poi il caro carburante non stanno certamente semplificando la vita degli operatori.
In ultimo, e lo dico a tutti perché credo che sia un dato su cui dobbiamo riflettere: la mancanza di autisti, che fra qualche anno probabilmente ci metterà in difficoltà a pianificare su carta i servizi che vogliamo offrire, non tanto per le risorse, quanto per la mancanza di chi poi dovrà guidare i mezzi, su cui credo tutti dovremmo riflettere anche a livello centrale, visto che è un dato che interessa non solo il Piemonte, ma tutte le Regioni italiane.



PRESIDENTE

Ha chiesto di replicare il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Sarà nostra cura valutare a fine anno se gli obiettivi saranno stati raggiunti. anche la Regione potrà monitorare e controllare attraverso Agenzia della mobilità. Sarà nostra cura valutare se, alla fine, la governance di GTT sarà riuscita a soddisfare le aspettative non solo della nostra Agenzia e, quindi, degli accordi e dei protocolli stipulati, ma soprattutto dei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico.
Siamo d'accordo con lei, Assessore, che sarà importante fare un grande ragionamento sul numero di autisti che mancherà. Noi come Gruppo consiliare depositeremo un ordine del giorno che chiede, come Regione, di istituire un voucher simile a quello che ha fatto il Governo per sostenere i corsi per le patenti, affinché i ragazzi e le ragazze, aiutati sia dallo Stato sia dalla Regione, possano prendere in considerazione di seguire i corsi necessari per prendere la qualifica per tutte le patenti, non mettendo vincoli di età.
Siamo preoccupati - e questo l'Assessore lo sa bene - perché non sono state fatte politiche sugli stipendi dei nostri autisti e, in alcuni casi, nella stessa azienda chi fa attività amministrativa e chi fa l'autista sono equiparati. Non sono state fatte politiche di incentivo rispetto ai nostri autisti, che sono lavoratori che rispondono di centinaia di persone trasportate ogni giorno e che sono pagati una miseria per fare un lavoro così importante.
Questa situazione ha tante cause e non possiamo sottrarci, perché in tutti questi anni non sono state adottate politiche premianti e di incentivo per chi fa questo mestiere, che non è stato valorizzato.
Mi taccio, leggerò con attenzione e torneremo, entro la fine dell'anno o nei primi mesi del prossimo anno, per capire se i risultati sono stati raggiunti o meno e a quel punto, se anche noi, come Regione, siamo soddisfatti del servizio erogato.
Grazie, Presidente, ho concluso.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interpellanza n. 1558 presentata da Magliano, inerente a "Eventi climatici estremi e riciclo o recupero del legname degli alberi danneggiati: quali criteri e quali tempistiche?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'interpellanza n. 1558 presentata dal Consigliere Magliano, che ha pertanto facoltà di intervenire per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Le forme di vita arboree, meritevoli di conservazione e tutela di per s lo sono anche in quanto utilissime per la vita dell'uomo, dal momento che sono in grado di fissare l'anidride carbonica, di regolare il flusso idrico, di mitigare gli effetti della siccità e di arginare fenomeni potenzialmente distruttivi quali erosione e frane.
Tenuto conto che ogni specie arborea ha caratteristiche peculiari e ogni esemplare è unico e diverso da ogni altro per forma, tipologia delle ramificazioni, caratteristiche della corteccia e del fogliame; ogni albero genera e rappresenta un valore economico, estetico ed ecologico; le aree verdi urbane sono costituite principalmente da alberate composte da specie quali platani, ippocastani querce e altri.
Il nubifragio che ha colpito Torino lo scorso 28 giugno 2023 ha causato gravi danni: la copiosa pioggia e le raffiche di vento hanno causato l'allagamento di strade e la caduta di alberi. Sono stati necessari 40 interventi e l'abbattimento di 16 alberi. Il 17 agosto 2023, un altro violento nubifragio si è abbattuto nella zona nord di Torino: sono state colpite Venaria, Caselle con il suo aeroporto e Borgaro. Vento e pioggia hanno causato la caduta di alberi a Torino, a Borgaro e a Venaria. Nel Torinese, lo scorso 28 agosto 2023, è stata dichiarata l'allerta arancione a causa delle forti piogge e si è registrata a Torino la caduta di alcuni alberi nei pressi della Funicolare di Superga e in altri luoghi della città.
Constatato che altre e varie sono state le occasioni, nel corso della scorsa estate, nelle quali si sono registrati danni alle alberate; la stagione estiva appena trascorsa ha fatto registrare eventi atmosferici di intensità e frequenza raramente registrate in passato.
Interpello l'Assessore, che ringrazio, su quale sia l'iter seguito per il riutilizzo e il riciclo del legname degli alberi urbani abbattuti a causa di eventi meteorologici, con particolare riferimento al suolo pubblico delle principali città del Piemonte; quali siano i soggetti gestori incaricati di svolgere le azioni di recupero e di riutilizzo del materiale legnoso dagli alberi caduti; a quanto ammontino gli eventuali ricavi e quali siano le modalità, i criteri e le tempistiche per la sostituzione degli alberi abbattuti.
Ci stiamo abituando, purtroppo, a eventi climatici che distruggono, sia nelle città sia nelle nostre valli e montagne, patrimoni importanti rispetto a questa tipologia di alberi e vite arboree. Che cosa ne facciamo? Come le riutilizziamo? L'evento che capitò in Veneto portò con sé tutta una serie di provvedimenti che sono stati presi per dare una seconda vita a quel tipo di legno. Da questo deriva la nostra domanda.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza, delegando l'Assessore Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Intervengo in nome e per conto del collega Marnati.
In merito all'interpellanza in oggetto, nella quale si chiede al punto 1) "quale sia l'iter seguito per il riutilizzo o il riciclo del legname degli alberi urbani abbattuti a causa di eventi meteorologici", si precisa che gli alberi abbattuti dal vento, dalla pioggia o altri eventi meteorologici non contengono accumuli di sostanze che possano comprometterne il recupero sotto forma di legno non trattato.
Tale materiale, costituito da rami, tronchi, foglie, radici più o meno ripulite dalla terra adesa, seguono lo stesso percorso del rifiuto vegetale proveniente dalla normale manutenzione delle aree verdi pubbliche o private a uso pubblico, ovvero da abbattimenti programmati. I residui derivanti da tale attività vengono gestiti dal manutentore delle aree individuate dal Comune. Tali materiali sono considerati rifiuti urbani, perciò il loro destino è, in generale, l'avvio a processi di compostaggio. L'unica differenza consiste nel fatto che, in genere, i costi della gestione del verde dovuti a eventi meteorologici vengono riconosciuti da parte del Comune alla ditta di manutenzione del verde pubblico.
Al secondo punto si chiede "quali siano i soggetti gestori incaricati di svolgere l'azione di recupero e riutilizzo del materiale legnoso degli alberi caduti".
Si chiarisce che, a monte dell'attività operativa che viene effettuata dal soggetto gestore, va ricordato che per tutti i rifiuti occorre valutare, ai sensi della gerarchia sui rifiuti, anzitutto le possibilità di recupero di materia, poi di energia e infine, solo in casi limite, la necessità di smaltirlo. Tale valutazione viene a volte eseguita dal gestore dell'impianto di compostaggio presso il quale il gestore individuato per la manutenzione del verde pubblico conferisce indistintamente lo scarto vegetale oggetto di manutenzione. In altri casi, invece, è il manutentore stesso ad effettuare tale valutazione sul posto.
Al terzo punto, dove si chiede "a quanto ammontino gli eventuali ricavi" si prende atto che, nonostante il materiale legnoso in oggetto possa essere a volte valutato positivamente da un punto di vista economico, il costo dovuto alla procedura di gara risulta nella normalità dei casi superiore alle entrate, senza contare che molte essenze vegetali che provengono dai giardini e dai parchi di città non sono per nulla interessanti ai fini dell'avvio a combustione ed andrebbero quindi tenute separate per valore e per destinazione, a seconda del tipo di legno.
Al quarto punto, in cui si domanda "quali siano le modalità, i criteri e le tempistiche per la sostituzione degli alberi abbattuti", si puntualizza che tali modalità e criteri variano sensibilmente a seconda del Comune interessato, dei fondi dedicati (che influiscono naturalmente sui tempi di sostituzione degli alberi che sono stati abbattuti), delle professionalità e dei tecnici ivi presenti. Ad esempio, la scelta di essenze arboree maggiormente resistenti a lunghi periodi di siccità sta condizionando in alcuni Comuni la scelta nella piantumazione e ripiantumazione.
Da quanto sopra evidenziato, emerge chiaramente che la gestione del verde pubblico e dei residui provenienti dall'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde è competenza dei singoli Comuni, ai quali andranno indirizzate eventuali ulteriori richieste di chiarimento in materia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano per la replica.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La mia replica, solo per amor di verbale, è che sono soddisfatto della risposta e ringrazio l'Assessore.



PRESIDENTE

Grazie.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti, quindi l'interrogante può intervenire per due minuti, la risposta da parte del componente della Giunta per tre minuti e non sono previste repliche.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1523 presentata da Canalis, inerente a "Linea ferroviaria Torino-Ceres"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1523.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Torniamo su un argomento che è già stato oggetto di numerose.
Non so se si sente, Presidente.



PRESIDENTE

Scusate, colleghi. In aula il silenzio c'è; chiediamo se fuori è possibile mantenere un po' di silenzio.
Prego, collega. Proceda.



CANALIS Monica

Grazie.
Dicevo che la linea ferroviaria Torino-Ceres è un argomento che è già stato oggetto di numerose interrogazioni nei mesi passati.
Sappiamo che anche sul territorio non solo gli amministratori comunali, ma numerosi comitati e gruppi di cittadini, anche molto qualificati, come l'Osservatorio Torino-Ceres, hanno seguito questo argomento per assicurarsi che l'operato della Regione andasse nella direzione desiderata.
Stiamo parlando di una linea ferroviaria che collega il capoluogo provinciale e regionale con un numero davvero grande di Comuni: Venaria Reale, Borgaro, Caselle, Torinese, San Maurizio Canavese, Cirié, Nole Mathi, Balangero, Lanzo, Germagnano, Traves, Pessinetto, Mezzenile e Ceres.
Davvero è un'eredità importante del passato questa capillarità e prossimità delle nostre linee ferroviarie e la Torino-Ceres ne è forse uno degli esempi più significativi e anche più simbolici, proprio perché da un capoluogo urbano raggiunge le aree interne montane e più periferiche.
Intorno alla riattivazione di questa tratta ferroviaria credo che si concentri un significato politico che va anche al di là di questo territorio specifico.
Dal 2007, questa linea ferroviaria è stata esclusa dalla rete ferroviaria nazionale a causa dei lavori del passante ferroviario di Torino, che comporterebbe un collegamento di 2,7 chilometri tra la nuova stazione Grosseto e la stazione Rebaudengo; attendiamo un ripristino ormai da 16 anni. Il collegamento, atteso dal 2007, era previsto che venisse attivato nel corso del 2022, ma le ultime informazioni dicono che la fine dei lavori di sistemazione dovrebbe essere slittata a gennaio del 2024.
L'interrogazione verte soprattutto su un documento che è stato divulgato dal Gruppo Torinese Trasporti (GTT) nello scorso mese di giugno 2023; è un'edizione straordinaria del Prospetto Informativo della Rete (PIR-2024) in cui si danno alcune indicazioni sulla banalizzazione della tratta ferroviaria, sulla installazione dell'SCMT su questa tratta ferroviaria, e anche sulla velocità che dovrebbe essere prevista.
Ho posto tutta una serie di domande, ben otto, all'assessore Gabusi, che leggo molto velocemente.



PRESIDENTE

Collega, le devo chiedere di concludere, perché il suo tempo è scaduto da un minuto.



CANALIS Monica

Comunque sono otto domande e penso che l'Assessore avrà modo di riprenderle nelle sue risposte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Eviterò di superare il limite leggendo velocemente le risposte in maniera sintetica, dicendo che però - ne abbiamo già parlato molte volte - alcune cose non tanto ai Consiglieri, quanto al mondo che ci gira intorno.
Probabilmente non vogliono entrarvi ed è legittimo quando uno fa politica più che altri ruoli. Ad esempio, sulla prima domanda sullo slittamento al gennaio 2024 dell'opera di collegamento, che è la prima domanda, la più cruciale, della collega Canalis.
La realizzazione del passante di corso Grosseto, così come pensato e progettato, non era sufficiente per consentire l'interconnessione della rete ferroviaria nazionale. Per tale motivo, Regione e RFI hanno richiesto e ottenuto un finanziamento di ulteriori 140 milioni di euro per la linea Torino-Ceres e canavesana nell'ambito del PNRR.
Basta questo per dire che il progetto è cambiato rispetto a quello di dieci anni fa e che quindi gli stessi lavori non sono più compatibili. Il cronoprogramma è cambiato, perché ci sono più lavori, anche quello di banalizzazione, quindi è evidente che i lavori sono traslati di un anno rispetto al progetto iniziale, che però - ci tengo a ribadirlo, perch tutti lo devono sapere e non può essere smentito da nessuno - non avrebbero consentito di interconnettere la linea alla rete nazionale, cioè avremmo fatto milioni di lavori (185), senza poter collegare le linee perché RFI non era in grado di rispettare le linee guida nazionali.
Non voglio dare colpe a nessuno, ma questo è il dato di fatto.
L'altra domanda è relativa al subentro di RFI previsto per il 16/12/2023 mentre la ripresa dell'esercizio è prevista per il 10/12/2023. C'è da spiegare che l'esercizio commerciale riprende con la conclusione delle prove che Trenitalia effettuerà sulle linee a seguito della messa in esercizio. L'autorizzazione da parte di ANSFISA, secondo quello che sappiamo e che abbiamo seguito con riunioni periodiche, arriverà il 10 dicembre; c'è una settimana di totale stop di attività, non possiamo toccare neanche un bullone, perché sarà la settimana in cui cambierà il gestore e, quindi, da GTT la competenza passerà a RFI.
Dalla settimana successiva potremmo incominciare le prove, quindi indicativamente il 16 dicembre Trenitalia potrà cominciare le prove su una linea che non è mai stata esercita da Trenitalia e abbiamo visto cosa vuol dire sulla Asti-Alba e sulla Casale-Mortara, per circa una dozzina di giorni. Poi andremo a finire all'interno delle vacanze di Natale, quindi la data prevista è quella dell'8 gennaio.
La domanda successiva è se nel tratto montano della linea tra Germagnano e Ceres è previsto un potenziamento del servizio in esercizio ferroviario durante tutto l'anno.
L'esercizio ferroviario sulla tratta riprenderà con l'installazione del Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), collegando Ceres con il resto del servizio ferroviario metropolitano. Il servizio è previsto in questi termini, naturalmente, come vedremo nelle domande successive, quando ci sarà la possibilità di farlo, perché anche qui ci sono norme nazionali che come abbiamo visto con il passaggio a livello di Volpiano, sono bloccanti nel momento in cui non riusciamo a rispettarle a livello di rete nazionale mentre invece sulle reti concesse come quelle che sono fino a oggi la Torino-Ceres si poteva esercire servizio.
La domanda 4) è in tema di deroghe, anche parziali, alle limitazioni sulla tratta Ceres-Germagnano.
La Regione si è adoperata nei confronti di RFI per la definizione degli elementi prodromici alla prestazione della riclassificazione AC3 della linea ad ANSISA (Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria).
A tal fine, si sono altresì reperite le risorse per mettere a norma alcuni attraversamenti della linea per renderli compatibili con il nuovo peso assiale della linea nel suo complesso.
Il peso assiale e gli attraversamenti binari, come è capitato a Volpiano sono gli interventi che servono e che vanno concordati, però in alcuni posti, e penso soprattutto a Traves, come dirò nella successiva risposta ci sono i passaggi a livello chiusi, ma si deve comunque prevedere la possibilità di raggiungere le case. Non sono aspetti banali e stiamo concordando con i Sindaci e con RFI una progettazione che ci consenta di farlo: non tanto le risorse, che abbiamo a disposizione, ma la progettazione, per evitare che qualcuno rimanga intercluso.
A che punto sono i lavori d'installazione del SCMT? L'SCMT sarà attivo da subito sulla linea gestita da RFI, quindi fino a Cirié. Sulla tratta "montana" Regione e RFI stanno lavorando per mettere a norma i passaggi livelli nel breve periodo e attivare l'SCMT su tutta la linea.
A chi spettano i lavori di banalizzazione dei binari? Per l'intervento in argomento è in via di perfezionamento il progetto esecutivo, alcune lavorazioni, quali l'informazione al pubblico e parte degli impianti ACC sono state anticipate nell'ambito dei lavori dell'interconnessione, la cui attivazione è prevista entro fine 2025.
È un finanziamento di 15 milioni di euro che abbiamo ottenuto partecipando a un bando dell'Unione Europea, Connecting Europe Facility, che ci consentirà di banalizzare i binari. Può sembrare una stupidaggine, ma è la possibilità di viaggiare sia sul binario di destra sia sul binario di sinistra in ambo le direzioni. È tanto, perché ci sono linee importanti in Piemonte che ancora oggi non ce l'hanno. Questo consentirà una stabilità del servizio importante.
La tipologia dei treni prevista (anche su questo erano uscite notizie particolari e strane), in una prima fase è Pop-Jazz fino a Cirié e Minuetto da Ciriè a Monte.
Quali azioni sono previste per trasformare Cirié in "Stazione Porta"? L'Amministrazione regionale ha da subito ascoltato e sentito i Comuni delle Valli di Lanzo, non solo Cirié, ma anche Caselle e tutti quei Comuni delle valli, e ha definito, nella sua programmazione strategica, la "Stazione Porta" a Cirié.
Il sottopasso è stato finanziato e affidato al Comune di Cirié, che sta seguendo la progettazione (crediamo che in pochi mesi arriveremo al progetto esecutivo, quindi alla cantierabilità) con un finanziamento di oltre dieci milioni di euro. Quello sarà - è già stato assegnato al Comune di Ciriè, quindi è una certezza - l'investimento che ha reso possibile la Stazione Porta, altrimenti, con il cadenzamento previsto a regime, il passaggio a livello di Ciriè sarebbe stato sempre chiuso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1555 presentata da Avetta, inerente a "Trasporto ferroviario biellese: necessita di investimenti urgenti"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1555.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per due minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente; grazie, Assessore, per la risposta che ci darà.
L'interrogazione, che ne segue altre che negli anni abbiamo depositato e discusso, riguarda il nodo ferroviario di Biella. Biella è collegata male strutturalmente male, con altri centri nevralgici del Piemonte (Torino e Novara in particolare). Tra Biella e Torino sono in servizio solo due coppie di treni, assolutamente insufficienti, a detta di tutti i comitati dei pendolari che li usano. Siamo in attesa dei lavori di elettrificazione della Biella-Novara, per cui è previsto un finanziamento statale di oltre cinque milioni di euro, ma siamo solo nelle fasi di progettazione iniziale quindi è ancora al di là da venire.
La linea Santhià-Biella-Novara è, nel report dei pendolari 2023 considerata tra le peggiori in Italia, per quanto a servizi ferroviari quindi l'interrogazione verte sulle prospettive che questa Giunta regionale è in grado di dare ai cittadini biellesi e al territorio biellese rispetto a questa linea ferroviaria e ai collegamenti tra Biella e Torino e tra Biella verso Milano in particolare.
Chiediamo all'Assessore quale sia il cronoprogramma degli investimenti sul nodo ferroviario biellese e se e quali altri interventi s'intendono attuare per potenziare i collegamenti ferroviari tra Biella e il resto della Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per tre minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Avetta.
Sappiamo che la legge 145/2018 al comma 128) assegnava alla Regione Piemonte un contributo straordinario, pari a cinque milioni, per l'elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Novara (naturalmente il costo era sottostimato, era un costo simbolico e significativo probabilmente immaginato dall'estensore, a quei tempi credo l'Onorevole Pichetto) per incominciare a progettare quella linea.
Di fatto, quei soldi disponibili da gennaio 2019 non sono mai stati nella disponibilità reale della Regione, perché il programma presentato non consentiva, secondo il legislatore, secondo il Governo, secondo il Ministero delle Infrastrutture (diversi Ministri che si sono succeduti) di metterli in campo.
Finalmente, dopo un'azione congiunta dell'Assessorato, e anche del Consigliere Mosca, nella nuova legge di conversione del decreto legge 13/2023 è stato modificato un articolo: dopo la parola "elettrificazione" sono state aggiunte le parole "e ammodernamento", che consentono quindi non solo l'elettrificazione, ma anche interventi propedeutici, necessari e indispensabili.
Tutto ciò è successo quest'estate.
Da questo punto di vista, siamo riusciti finalmente a ripresentare un nuovo piano di finanziamenti, volto alla realizzazione del sistema di controllo Marcia Treno, fondamentale per il posizionamento dell'elettrificazione, che ha circa un costo di 3,15 milioni di euro. La predisposizione della sottostazione elettrica di Novara, che unitamente a quella di Biella è già realizzata, consentirà l'alimentazione della linea elettrica Biella-Novara per un importo stimato di un milione di euro. Il progetto definitivo dell'elettrificazione della Biella-Novara cosa all'incirca, come progetto 400 mila euro, mentre la posa in opera dei supporti trasmissivi in fibra ottica un milione e 200 mila euro.
Se fate i conti, il costo complessivo è di cinque milioni e 750 mila euro.
C'è già un accordo con RFI, che coprirà gli extra oneri per circa 750 mila euro.
Nel corso di una riunione avvenuta a Roma il 5 ottobre 2023 con gli uffici del MIT, insieme a noi si è condivisa la tabella degli interventi proposti che sono quelli sopra, a condizione che il piano di attrezzaggio dell'infrastruttura ferroviaria nazionale preveda, nella sua prossima revisione, l'installazione delle reti MS, cioè il sistema di controllo satellitare, aiutando e coadiuvando il sistema di controllo Marcia treno.
RFI sta verificando la fattibilità di questa richiesta e, successivamente potremo finalmente firmare la convenzione e dare seguito all'investimento e allo stanziamento di cinque milioni ormai pianificati molti anni fa.
Dal punto di vista dell'infrastruttura, il Consigliere Avetta ha citato i collegamenti diretti, le quattro corse giornaliere (due in andata e due a ritorno dirette), ma ci sono 16 collegamenti giornalieri che fanno rottura di carico a Santhià e collegano Biella (purtroppo posizionata in un luogo non lontano, ma scomodo rispetto alla direttrice forte, che è la Torino Milano) in maniera non lineare Abbiamo costituito un Tavolo con i rappresentanti del territorio biellese i comitati, Regione e Trenitalia, che ha evidenziato alcuni dati molto chiari e non c'è una volontà vessatoria o di limitare quel territorio, ma c'è un'evidente difficoltà a inserire tracce, senza toglierle ad altri territori, come sa bene il Consigliere Avetta, proprio perché una delle tracce che i Biellesi avrebbero proposto di cancellare è quella che arriva dal suo territorio, Consigliere, da Ivrea.
È evidente che è una scelta che non possiamo fare a discapito di altre. Ho detto ed esplicitato in maniera molto chiara, e l'ho fatto ancora in ultima Commissione la settimana scorsa, che l'obiettivo è quello di arrivare agli investimenti infrastrutturali, l'ERTMS, cioè il sistema di controllo satellitare che consentirà di far entrare i treni in tutti i nodi urbani penso a quello di Torino, che è quello che interessa a noi - non a distanza di cinque minuti come oggi, ma a distanza di quattro minuti. Questo consentirà, naturalmente, di avere un maggior numero di tracce.
Ribadisco in Consiglio regionale che quest'Amministrazione - che non sarà più in carica quando si dovrà decidere, ma certamente darà un segnale d'indirizzo che spero tutti condividano - in prima istanza e per i motivi che ho detto, dovrà tener conto delle richieste del territorio biellese.
Credo che questo sia un atto di serietà che bisogna pianificare, perch l'ERTMS arriverà a regime attorno al 2026.
È un messaggio serio e chiaro, non bisogna illudere le persone ma soprattutto, bisogna, come abbiamo fatto in quel Tavolo, fornire dati che consentano di far comprendere a tutti come in questo momento le linee dei centri urbani, dei nodi urbani in Italia, siano sovraffollate. Quello è il traguardo che dobbiamo davvero e seriamente immaginare.
Allo stesso tempo, immaginiamo che gli investimenti sulla linea Biella Novara possano consentire una maggiore stabilità del servizio, insieme al piano di eliminazione dei passaggi a livello, che certamente consentirà, e deve consentire, una perturbazione meno continua di quella linea che, di fatto, quasi tutti i giorni - e lo dice il rapporto di pendolari, ma lo sappiamo tutti - ha ritardi costanti, proprio perché ci sono 50 passaggi a livello in 50 chilometri di linea.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
Alle ore 10.40 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale del Piemonte.



(Alle ore 10.35 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.50)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino, Cirio, Gagliasso Icardi, Lanzo, Protopapa, Ricca e Stecco.
Il numero legale è 22.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, nell'ambito del mese "rosa" di ottobre, alla sesta edizione di "Life is Pink", la campagna di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della lotta contro i tumori femminili, promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro


PRESIDENTE

Colleghi, questa mattina il Consiglio regionale si veste di rosa, aderendo alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della lotta contro i tumori femminili, come il tumore al seno e il tumore al collo dell'utero, che rappresentano una minaccia significativa per la salute delle donne.
Le statistiche ci dicono che ogni anno un numero troppo elevato di donne viene colpito da questa malattia, con conseguenze spesso devastanti per loro stesse e per le loro famiglie. Ogni anno questo Consiglio regionale manifesta il più totale sostegno alla campagna di prevenzione della Fondazione ed è nostro dovere fare tutto il possibile per ridurre l'incidenza di tali patologie e garantire un accesso tempestivo alle cure.
Occorre promuovere la sensibilizzazione tra le donne sulle pratiche di autoesame e sull'opportunità di screening e investire in programmi di prevenzione e di educazione sanitaria che possano informare e istruire le donne su come ridurre i fattori di rischio e adottare uno stile di vita sano.
Come avevamo preannunciato durante la Conferenza dei Capigruppo sospendiamo la seduta per dare la possibilità a tutti di effettuare una foto istituzionale. Come vedo, avete fatto, come tanti, una donazione per la ricerca. Grazie da parte della Fondazione e come istituzione della Regione Piemonte e del Consiglio regionale per quello che fate e continuerete a fare sia come singoli cittadini sia come Consiglieri regionali.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle 10.54, riprende alle ore 11.06)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Abbiamo sospeso i lavori per effettuare le foto per l'iniziativa "Ottobre in rosa" a favore della Fondazione di Candiolo per la ricerca contro il cancro.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo ordine del giorno, il n. 1701 "Idrosuperfici, opportunità per migliorare la sostenibilità della fruizione turistica delle acque interne piemontesi", poi vorrei chiedere, come anticipato ad alcuni colleghi, la possibilità di inserirlo al primo punto dell'o.d.g. odierno.
Inoltre, spero di poter votare l'ordine del giorno che il Consiglio regionale aveva inserito la scorsa seduta, avente a oggetto "Garantire alle figlie di donne con una diagnosi di neoplasie al seno l'accesso anticipato al programma Prevenzione Serena". Mai come oggi, anche alla luce di come ci stiamo giustamente esponendo per questo tema, per questa battaglia e per questa raccolta fondi sempre di più l'elemento dell'ereditarietà delle neoplasie rappresenta oggettivamente una problematica sanitaria.
Poiché il programma Prevenzione Serena è assolutamente adeguato e, alla luce delle indicazioni mediche, Regione Piemonte si è sempre spesa su questo, volevo chiedere ai colleghi se fosse possibile votare questo ordine del giorno proprio oggi, anche simbolicamente, perché sappiamo bene che quando a una donna viene diagnosticato una neoplasia o un cancro e ha delle figlie femmine, da quel momento, visto che il tasso di ereditarietà arriva anche a superare il 10% dei casi, quelle donne iniziano a fare prevenzione a spese loro fino all'età dei quarant'anni, quando la prevenzione è sostenuta dalla Regione e, magari, sono 10-15 anni di prevenzione a spese proprie.
Mi pare un segnale doveroso e corretto da dare non solo in questa giornata ma in questa giornata mi pareva fosse importante dare questo tipo di segnale, per cui chiedo, Presidente, oltre all'inserimento, se può essere messo come primo punto degli atti d'indirizzo politico.



PRESIDENTE

Grazie.
L'Aula valuterà se trattare gli atti d'indirizzo su questo argomento.
Stiamo valutando se ci sono altri ordini del giorno sullo stesso argomento per poterli trattare unitamente, se le condizioni dell'Aula lo permettono.
La parola al Consigliere Cane.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Chiedo anch'io un'inversione all'o.d.g. per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 1166 a oggetto "Realizzazione invaso nel territorio della Valle Soana", che ho presentato insieme ai Consiglieri Gagliasso, Dago Leone, De Marchi, Cerutti, Perugini, Poggio, Stecco, Nicotra e Marin.
Non chiedo nello specifico che sia inserito al primo punto, ma semplicemente che sia trattato nello spazio che dedicheremo agli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo all'Aula e a lei, Presidente, se fosse possibile inserire all'o.d.g.
il bilancio consolidato che ieri è passato in Commissione.



PRESIDENTE

Grazie.
Sì, la PDCR n. 313, il cosiddetto "consolidato".
La parola al Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo anch'io l'inserimento dell'ordine del giorno, ancora senza numerazione, "Risorse per i Comuni montani e collinari per l'incremento della pulizia e manutenzione dei boschi", poi sottoscrivo quanto richiesto dal collega Magliano per trattare l'ordine del giorno da lui presentato.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Sulla scia delle richieste nel trattare alcuni atti d'indirizzo.
Presidente, chiedo, non come primo, ovviamente, ma come secondo o terzo punto, quindi nello spazio del Consiglio di oggi dedicato alla trattazione degli ordini del giorno, l'ordine del giorno n. 1698, che abbiamo depositato nella scorsa seduta sul tema del nuovo ospedale di Cambiano.
Viste l'urgenza e le notizie che sono arrivate la scorsa settimana chiediamo, per il Gruppo del PD, di trattare quest'ordine del giorno nello spazio degli atti d'indirizzo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste.
Per quanto riguarda gli inserimenti, l'ordine del giorno n. 1701 sulla fruizione turistica di acque interne del Consigliere Magliano l'inserimento della PDCR n. 316 del consolidato da trattare nella giornata di oggi; l'inserimento 1703 Bongioanni, "Risorse per i Comuni montani e collinari per la pulizia e manutenzione dei boschi".
Per quanto riguarda le richieste di inversione, l'ordine del giorno n. 1698 sull'ospedale dell'ASL TO5 del collega Sarno, da trattare nella giornata odierna, e quindi da inserire nei primi punti dell'elenco degli atti d'indirizzo; l'ordine del giorno n. 1166 del Consigliere Cane sull'invaso del territorio della Val Soana. Inoltre, la richiesta ulteriore, quella del collega Magliano, che penso di poterla anche appoggiare e approvare riguarda l'ordine del giorno n. 1695, "Garantire alle figlie di donne con una diagnosi di neoplasie al seno l'accesso anticipato al programma Prevenzione Serena", con eventualmente altre trattazioni analoghe sullo stesso tema, essendo oggi una giornata in cui il Consiglio regionale sta sostenendo la Fondazione Candiolo sulla Prevenzione Serena, prevenzione del tumore al seno.
Se non vi sono contrari, possiamo considerare inseriti gli ordini del giorno richiesti e, poi, quando si tratteranno gli ordini del giorno con le richieste che sono state effettuate senza nessuna esclusione.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni e all'inversione di punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Com'è successo negli ultimi Consigli, così come ribadito in sede di Capigruppo, i Capigruppo indicano quando sospendere la trattazione delle attività legislative per iniziare la discussione degli atti d'indirizzo.
L'o.d.g. è approvato, così come modificato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Cirio, Gagliasso, Icardi, Lanzo, Protopapa Ricca e Stecco.
b) Attribuzione deleghe Vicepresidenza della Giunta regionale Vista l'assenza del Presidente e del Vicepresidente della Giunta regionale nella data del 23 ottobre 2023, e visti gli articoli 50 e 54 dello Statuto il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto n. 47 del 20 ottobre 2023, ha attribuito temporaneamente, per la data del 23 ottobre 2023, le funzioni di Vicepresidente della Giunta regionale all'Assessore Marco Gabusi.
b) Adozione deliberazioni per concessione di provvidenze straordinarie a favore di emigrati di origine piemontese Ai sensi della comunicazione al Consiglio regionale prevista dall'articolo 23 bis, comma 2), della legge regionale 1/1987, come inserito dall'articolo 1 della legge 18/2023, informo che la Giunta regionale ha adottato la deliberazione n. 12-7490 del 29 settembre 2023 e la n. 46-7542 del 9 ottobre 2023, con le quali è stata destinata, per l'anno 2023, la somma di euro 20 mila per la concessione di provvidenze straordinarie a favore di emigrati di origine piemontese per nascita o residenza dei loro familiari in disagiata situazione economica.
Sono stati anche definiti i criteri di concessione delle previdenze stesse.
I testi delle citate deliberazioni della Giunta sono reperibili sul supporto Sedute Istituzionali/Aula.
c) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 23 ottobre 2023, ha esaminato la seguente legge regionale e ne ha deliberato la non impugnativa: legge regionale 15 settembre 2023, n. 18 "Integrazioni alla legge regionale 9 gennaio 1987, n. 1 (Interventi regionali in materia di movimenti migratori)".
d) Distribuzione processo verbale precedente seduta È in distribuzione il processo verbale n. 273 relativo alla seduta consiliare del 10 ottobre 2023.
e) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Non essendovi richieste d'intervento sulle comunicazioni, proseguiamo con i punti all'o.d.g.


Argomento: Organizzazione scolastica

Esame disegno di legge n. 225, inerente a "Disciplina dei servizi educativi per l'infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 225, inerente a "Disciplina dei servizi educativi per l'infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nelle sedute consiliari del 10 e del 17 ottobre 2023 sono state svolte le relazioni di maggioranza e di minoranza, e ha avuto luogo la discussione generale.
Sono stati, inoltre, approvati gli articoli dall'1 al 23.
Riprendiamo la trattazione del provvedimento a decorrere dall'articolo 24 sul quale non insistono emendamenti, e a seguire fino all'articolo 36.
Al punto 2) dell'o.d.g. era previsto il punto "Nomine", ma alla Conferenza dei Capigruppo si è deciso di trattarlo dopo il punto 3) all'o.d.g.
ARTICOLO 24 Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'articolo 24.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Mancando il numero legale per deliberare, sospendo la seduta per 30 minuti.
I lavori riprenderanno alle ore 11.50.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.20, riprende alle ore 11.52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Abbiamo sospeso la seduta per mancanza del numero legale.
Rimettiamo in votazione l'articolo 24.
Ricordo che il numero legale è salito a 23 perché il Consigliere Gagliasso si è scongedato.
Indìco la votazione palese sull'articolo 24.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 25 Emendamento rubricato n. 14) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 15) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Accossato dà per illustrati gli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 25, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 26 L'emendamento rubricato n. 10) della Consigliera Accossato è inammissibile.
Indìco la votazione palese sull'articolo 26.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 27 Indìco la votazione palese sull'articolo 27.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 28 Indìco la votazione palese sull'articolo 28.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 29 L'emendamento rubricato n. 12) presentato dalla Consigliera Accossato è inammissibile.
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera proponente dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 11).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 29, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 30 Indìco la votazione palese sull'articolo 30.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 31 Indìco la votazione palese sull'articolo 31.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 32 Indìco la votazione palese sull'articolo 32.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 33 Indìco la votazione palese sull'articolo 33.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 34 Indìco la votazione palese sull'articolo 34.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 35 Indìco la votazione palese sull'articolo 35.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 36 Indìco la votazione palese sull'articolo 36.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Essendo terminato l'esame dell'articolato, chiedo se vi siano interventi o dichiarazioni di voto sull'intero testo.
La parola al Consigliere Preioni, per dichiarazione di voto.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
A nome della Lega, siamo felici di approvare questo provvedimento. Per dal prossimo anno chiediamo alla Giunta e all'Assessore uno sforzo in più perché questo è un bel provvedimento, ma dobbiamo arrivare, come le altre grandi Regioni, a non far pagare gli asili nido.
In molte Regioni in Italia gli asili nido non vengono pagati dai genitori quindi bisogna studiare un provvedimento ad hoc, per estenderlo a una platea più ampia, dai 35 mila euro di ISEE, ad esempio, perché se abbiamo un problema di denatalità e il Piemonte, purtroppo, è una delle regioni più vecchie d'Italia, dobbiamo porre rimedio anche con iniziative del genere.
Dobbiamo impegnarci ancora di più, oltre all'approvazione di questo provvedimento, per trovare le risorse a bilancio e magari, dall'anno prossimo, dare una risposta ai cittadini piemontesi, perché se le famiglie piemontesi non fanno figli, non è perché non vogliono, ma purtroppo in molti casi, come succede in Italia, è perché non possono.
La politica e la Regione hanno fatto tanto in questi anni; abbiamo dato tante tante risposte e tanti contributi, però, secondo me il nostro traguardo dev'essere quello di arrivare anche agli asili nido gratis perché sono sicuramente uno stimolo per le famiglie che sono attanagliate dalla crisi economica, dall'inflazione e dal complesso e devastante momento storico.
Siamo contenti, con il nostro grande Gruppo, di dare il voto favorevole a questo importante provvedimento; in qualità di Capogruppo della Lega, dico che il nostro obiettivo, da qui all'anno prossimo, è quello di arrivare ad avere gli asili nido gratis in Piemonte, come succede già in Lombardia come succede in Veneto, come succede anche in Toscana.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Riva Vercellotti, per dichiarazione di voto.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge 225 che andiamo ad approvare oggi rappresenta un passo assolutamente significativo per l'innovazione dell'istruzione e dell'educazione per i bambini da zero a sei anni del Piemonte. Con l'approvazione di questa legge, si chiude definitivamente la lunga storia della legge regionale n. 3 del 1973.
Questa è una delle leggi più antiche della legislazione regionale, che ha fatto la storia dei servizi educativi e dell'infanzia del Piemonte; una legge con cui molti di noi sono addirittura cresciuti o hanno cresciuto i loro figli, ma, appunto, è una legge che ha cinquant'anni di storia e che andava giustamente e doverosamente adeguata alla normativa nazionale e alle esigenze di una società che, dagli anni Settanta del secolo scorso, è profondamente cambiata.
Quella che andiamo a votare è una legge, dunque, che definisce i criteri per la programmazione, la realizzazione, l'attivazione, la gestione e il controllo dei servizi educativi per l'infanzia. Una legge che riconosce il pluralismo delle offerte educative. Una legge che promuove un sistema integrato di servizi, che mette al centro l'importanza della famiglia e dei bambini. Una legge che garantisce le pari opportunità educative. Una legge che riconosce e valorizza le differenze individuali. Una legge che contrasta le disuguaglianze. Una legge che rappresenta un investimento a lungo termine nella formazione delle nuove generazioni. Una legge che intende offrire un ambiente educativo di qualità fin dai primi anni di vita, che è essenziale per favorire uno sviluppo cognitivo, sociale e emotivo dei bambini. Una legge che intende anche offrire una pluralità di servizi, flessibili e differenziati, che rispondono oggi alle esigenze specifiche dei bambini e delle loro famiglie.
Al riguardo, una legge che intende proprio favorire i tempi di conciliazione tra i tempi e le tipologie di lavoro dei genitori e la cura dei bambini, perché è nostro intendimento arrivare ad aiutare e sostenere tante mamme, tante donne e alleggerire il loro carico mentale, oltre che fisico. Spesso, troppo spesso, il tutto è proprio in carico alle donne nella gestione dei nostri bambini.
Una legge che prevede la partecipazione delle famiglie. Una legge che favorisce la partecipazione dei bambini con bisogni educativi speciali, che possono emergere in condizioni di disabilità. Una legge che promuove la formazione continua di tutto il personale. Una legge che favorisce e promuove il coordinamento pedagogico dei servizi territoriali.
Queste sono grandi svolte molto importanti e molto innovative, se pensiamo alla formazione continua e a questo coordinamento pedagogico.
Un testo che è al passo con i tempi, con le mutate esigenze, come dicevo prima. Un testo che rende partecipi le famiglie, i Comuni e tutti i soggetti presenti sul territorio, coinvolgendo anche le Aziende Sanitarie Locali. Un testo che richiama il compito e la responsabilità della Regione stessa, non soltanto nell'individuazione delle linee d'indirizzo dei criteri generali di programmazione, ma anche nella definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi, delle modalità di gestione che opera anche in quello che diceva il Capogruppo della Lega poc'anzi: dare un sostegno economico ai Comuni nell'intervenire a favore delle famiglie.
Da sempre, la Regione ha dato importanti contributi a favore dei Comuni certamente l'auspicio è che, nel prossimo bilancio, questa Amministrazione regionale possa trovare ulteriori risorse (sicuramente il gruppo di Fratelli d'Italia non potrà che essere favorevole e lo prendiamo come impegno, anche il nostro gruppo, nei confronti della Giunta e dell'Assessore al bilancio) a favore degli asili nido.
Naturalmente il mio Gruppo ringrazia l'Assessore Chiorino per tutto il lavoro svolto in questi mesi e ne esprime il giudizio positivo e il voto convintamente favorevole al provvedimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Riva Vercellotti per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire sull'articolato la Consigliera Silvana Accossato ne ha facoltà.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per cinque minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anch'io in dichiarazione di voto.
Sento il dovere di intervenire nell'indicare il voto del mio Gruppo al provvedimento, che ovviamente sarà coerente con il voto che già abbiamo dato alla gran parte degli articoli, valutando positivamente il lavoro svolto nel confronto e nella costruzione insieme del testo finale, che oggi arriva in votazione, tenendo anche conto dell'importanza e dell'esigenza sentita non solo tra i legislatori, ma soprattutto da chi, sul territorio vive di questi servizi ogni giorno, di adeguare la legislazione sui servizi zero-sei o, come siamo abituati a dire, la legislazione sugli asili nido in Piemonte.
Non solo perché era ed è operante, perché fino a quando non si voterà questa legge di cinquant'anni fa non verrà abrogata, ma perché, come ho avuto modo di dire nella relazione iniziale, in questi anni il mondo è andato avanti. Era indispensabile, quindi, non solo recepire il decreto legislativo 65/2017, con l'introduzione dei servizi educativi zero-sei anni o dalla nascita ai sei anni, ma era soprattutto indispensabile - lo voglio ribadire - essere allineati e adeguati a ciò che già avveniva sul territorio.
Mi riferisco alla gran parte delle tipologie di servizi che la legge riporta: la flessibilità di gestione dei servizi; il ruolo dei Comuni, sia nell'essere gestori di servizi sia nell'autorizzare e accreditare i servizi del privato in questo settore; la questione dei rapporti numerici (la legge n. 3 parlava ancora, genericamente nei rapporti numerici, di dieci a uno quindi dieci bambini per un educatore, quando ormai, in realtà, non c'è asilo nido del territorio che non abbia rapporti almeno uno a cinque o uno a sei, poi ovviamente, come la legge riporta, diversificati per fasce di età); la formazione; la sperimentazione e la progettazione.
Questo era indispensabile.
Ancora un passaggio: è sicuramente giusto dire che questa forse non sarebbe stata la legge che avremmo scritto, o non l'avremmo scritta proprio così.
Sicuramente una parte del linguaggio sarebbe stato diverso e probabilmente almeno questa era l'ambizione, avremmo voluto osare ancora di più, mettere in campo più coraggio, soprattutto nel recepire quel fermento, quelle sperimentazioni e quella capacità di innovazione che il territorio ha prodotto in questi anni.
Detto questo, alla luce del lungo lavoro di ascolto e di confronto, da parte della Direzione competente, condotto con i diversi esponenti del mondo dell'educazione, della disponibilità dell'Assessore nel portare avanti un testo, nel confrontarsi e, soprattutto, del lavoro di Commissione e d'Aula condividendo delle osservazioni e portandone altre, esprimiamo un voto positivo su questo provvedimento. Cosa non usuale, soprattutto su provvedimenti ricchi e complessi. Abbiamo dato atto del lavoro che è avvenuto e anche - senza presunzione - la possibilità di poter dire di aver contribuito, insieme ai colleghi dell'opposizione, dal nostro punto di vista, a migliorare un progetto di legge. Anche gli interventi entusiastici dei colleghi di maggioranza ci fanno pensare che il lavoro è servito quindi siamo nelle condizioni di licenziare un buon testo.
Nei miei appunti mentali c'era un richiamo alla questione dei finanziamenti, come sono sostenuti questi servizi oggi che, non so se ricordo benissimo, un terzo sono alle famiglie, un terzo ai Comuni e un terzo il contributo regionale (grossomodo, vado a spanne, magari è un po' arretrato rispetto a qualche anno fa). Sono stata piacevolmente scavalcata a sinistra, l'ho detto fuori microfono, dal collega Preioni, ma garantire servizi per l'infanzia e accessibili a tutti, possibilmente gratuitamente è effettivamente un tema politico di grande spessore e sicuramente è garanzia per una maternità e per una genitorialità consapevole.
Chiudo perché sto abusando della pazienza del Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Accossato per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire, in dichiarazione di voto, il Consigliere Diego Sarno.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Siamo alla fine del percorso che questo provvedimento ha svolto prima in Commissione, poi anche, come diceva la collega Accossato, in lavori informali di gruppo, anche con gli Uffici, che ringrazio per la pazienza insieme all'Assessorato, che hanno avuto nell'ascoltarci e nel prendere in carico sostanzialmente i nostri tanti emendamenti.
È un testo importante e per questa ragione, come Gruppo Partito Democratico, abbiamo dato il nostro contributo in un'ottica sicuramente costruttiva e con l'obiettivo, vista l'importanza del provvedimento, di migliorare il testo, di renderlo più efficace e di renderlo più partecipato una volta approvato.
Le priorità su cui ci siamo concentrati sono state, ad esempio l'inserimento, in maniera specifica e puntuale, con un passaggio ad hoc all'interno del testo della legge, del coordinatore pedagogico e non solo del coordinamento educativo pedagogico.
Abbiamo chiesto e ottenuto una maggiore partecipazione non solo delle Commissioni regionali, ma anche di quegli stakeholder che, interessati sul contenuto del provvedimento, devono accompagnare il provvedimento man mano che il provvedimento cadrà sui territori, cadrà nei luoghi educativi dei nostri ragazzi, delle nostre ragazze, dei nostri studenti, dei nostri bambini e delle nostre bambine.
Utile il passaggio in Commissione per l'approvazione del regolamento, il passaggio nella Conferenza regionale che stiamo istituendo, una Conferenza che mette al centro l'aspetto educativo e la realizzazione del piano e di quelle strutture pubbliche e private che da oggi vanno a mettere in sinergia il sistema educativo pedagogico del Piemonte.
Il terzo elemento utile rispetto alla nostra visione politica accettata dalla maggioranza e dell'Assessorato è la priorità nei finanziamenti per strutturare sempre meglio prima l'intervento pubblico, prima le scuole pubbliche, prima quei servizi pubblici che sono garanzia di un diritto universale; priorità ai finanziamenti dove il pubblico copre quella funzione di finanziare la dimensione pubblica e poi, in seconda battuta quando il pubblico non arriva, allora si interviene con strutture private certamente coordinate e controllate dal pubblico, dai Comuni e dal ruolo della Regione. Per questi motivi, abbiamo condiviso gran parte dell'articolato con il nostro voto favorevole e votando l'intero testo.
Nell'ultimo minuto e mezzo d'intervento, raccolgo la sfida, in maniera puntuale e precisa, del Capogruppo Preioni. Quella frase e quell'obiettivo inserito nella riflessione e dato come tale all'Assessore di competenza, li sposiamo; è un punto storico della cultura del centrosinistra (quando abbiamo governato a livello nazionale alcuni passi li abbiamo fatti in tal senso).
Avanzo una proposta alla Giunta, visto che dare la gratuità rispetto ai servizi dell'infanzia credo sia una priorità strutturale per tutti e per tutte le famiglie. Differenziandomi dal Consigliere Riva Vercellotti, dico non solo per le mamme, ma anche per i papà. Continuiamo a dire che dobbiamo dare sostegno alle mamme, cosa assolutamente giusta e importante, ma la famiglia è una e ci sono anche i papà che gestiscono la vita dei propri figli, che contribuiscono alla vita dei propri figli. L'elemento educativo è trasversale e paritario e anche i termini con cui si sostiene una buona idea sono importanti.
In questo senso, lo diciamo in maniera molto chiara: se non troviamo risorse nuove, usiamo il fondo di "Vita nascente" di 400 mila euro spostiamo questi finanziamenti per un certo obiettivo. Nel bilancio previsionale prendiamo quella base di 400 mila euro e usiamoli.
Scusate, un milione (400 mila euro erano nella norma finanziaria precedente). Usiamo quel milione per garantire gli asili nido gratuiti a tutte e a tutti, senza distinzione.
Se la maggioranza avrà il coraggio di considerazione questa come una priorità, il centrosinistra e il Partito Democratico saranno al fianco di quella battaglia, visto che l'abbiamo portata avanti anche a livello nazionale. Alcuni elementi a sostegno di quella politica pubblica li abbiamo portati a casa e quindi saremo tutti compatti, come oggi, su un provvedimento così importante. Nel bilancio previsionale e nella variazione di bilancio, cercheremo di dare questo strumento in più per salvaguardare le nostre famiglie, dando loro un contributo vero e fattivo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'intervento.
Non vi sono più iscritti a parlare, pertanto proseguiamo i lavori, come convenuto in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
Ricordo che, in riferimento al disegno legge n. 225, sono stati collegati i seguenti ordini del giorno, riferiti alla tematica degli educatori professionali: . ordine del giorno n. 1149 presentato da Rossi, Sarno, Valle, Gallo Canalis, "Salvaguardia figura educatore professionale" . ordine del giorno n. 1162 presentato da Martinetti, Disabato, Sacco "Miglioramento delle condizioni lavorative degli educatori professionali in Piemonte" . ordine del giorno n. 1174 presentato da Accossato, "Qualità e dignità del lavoro degli educatori professionali in Piemonte" Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori.
In accordo con i Gruppi di minoranza che hanno proposto l'ordine del giorno sullo stesso tema, chiediamo il rinvio della discussione alla prossima seduta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
C'era questo accordo perché il collega Martinetti oggi non è presente. Per volevo solo sottolineare, se è possibile, una subordinata, cioè che alla prima seduta partiamo con la votazione di quegli ordini del giorno, nel senso che non li mettiamo a data da destinarsi o in fondo a chissà quale o.d.g.
Se li estraiamo dalla discussione per votarli la prossima seduta, chiediamo di iniziare i lavori votando direttamente gli atti d'indirizzo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Chiorino; ne ha facoltà.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione e al merito

Grazie, Presidente.
È già stato detto molto su questa legge e voglio ringraziare tutti i colleghi del Consiglio, sia di maggioranza sia di opposizione, per il contributo costruttivo che è stato dato. Mi si consenta anche un ringraziamento agli Uffici sia del Consiglio sia dell'Assessorato, alla dottoressa Cardillo e alla dottoressa Romano, per il grande lavoro tecnico a supporto di tutti gli emendamenti e della legge stessa per cercare di arrivare a un testo di legge che ritengo decisamente buono e finalmente all'altezza di quelli che sono i tempi e delle esigenze delle famiglie e dei nostri bambini.
È già stato detto che è una legge che mancava da cinquant'anni, in quanto avevamo una legge obsoleta che non teneva conto delle esigenze dei nuovi tempi di vita e di lavoro. Con questa legge portiamo i bambini e le famiglie al centro, portiamo però anche attenzione e garanzia di qualità a tutto il sistema educativo. Cerchiamo di mettere tutti nelle migliori condizioni possibili per poter operare, avendo cura e attenzione anche dei territori e delle aree più marginali e dei Comuni più piccoli, tenendo presente che, laddove riusciamo a garantire un servizio educativo di qualità, anche con un numero di bambini purtroppo ridotto dalla denatalità riusciamo a tenere comunque in vita e supportare veramente le comunità di quei territori.
Questo però vuole anche diventare uno strumento per lavorare a tutti quelli che devono essere servizi alla famiglia, che consentano di frenare questa caduta di natalità che tanto affligge la nostra nazione e anche la nostra Regione, dando supporto e servizi alla famiglia, alle mamme e alle donne che liberamente e legittimamente scelgono di essere mamme e lavoratrici.
Evidenzio, quindi, che questa legge diventa anche lo strumento per l'incremento dell'occupazione femminile, perché se riusciamo a garantire i servizi educativi alla famiglia nella fascia zero-sei anni, stiamo parlando soprattutto di educatrici donne. Questo vuol dire averne una maggiore esigenza e lavorare, anche in questo caso, per garantire occupazione e, in questi termini, occupazione di qualità.
Per riprendere quello che è stato evidenziato rispetto agli asili nido sono assolutamente d'accordo. Come ben sa questo Consiglio regionale, uno dei primi provvedimenti portati avanti da questa Giunta e dall'Assessorato è stato quello di prolungare gli orari degli asili nido comunali a parità di tariffa, per fare in modo che si andassero ad alleggerire il più possibile le famiglie e fare in modo che gli orari degli asili nido fossero i più adatti possibile a quelle che sono le esigenze lavorative e di vita delle famiglie.
C'è una manovra del Governo che si sta per approvare, che ha come obiettivo l'asilo nido gratuito per il secondo figlio. Pertanto, tutto ci porta nella direzione di dire che sicuramente l'obiettivo è quello di fare in modo che gli asili nido, ma anche tante altre tipologie di servizi alla famiglia soprattutto sulla fascia zero-tre anni, che è quella più delicata e più costosa per le famiglie, possano trovare gratuità e quindi essere pienamente fruibili da tutti.
Accolgo con grande favore l'impegno di tutto il Consiglio regionale affinché anche in Piemonte, quanto prima, si possa arrivare a fare in modo che i servizi sulla fascia soprattutto zero-tre anni possano essere gratuiti. Questo vorrebbe dire aver cura dei nostri figli, dei nostri bambini e anche di tutto quello che poi è il sistema dell'occupazione, così come della qualità dei servizi educativi.
Detto questo, ribadisco i miei ringraziamenti. Sappiamo che, dopo la legge ci saranno ancora i decreti attuativi sui quali lavorare, che saranno altrettanto delicati, ma sicuramente con questa legge si segna un punto importante di innovazione e di attenzione a tutte le famiglie della nostra regione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiorino per l'intervento.
Ricordo a tutti i colleghi che per la prenotazione bisogna schiacciare il tasto destro.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame proposta di deliberazione n. 313, inerente a "Bilancio consolidato della Regione Piemonte per l'esercizio finanziario 2022"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 313, di cui al punto 7.1) all'o.d.g.
La proposta di deliberazione è stata inserita nella seduta odierna inoltre, il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 23 ottobre 2023.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Aula, i Capigruppo e anche i Consiglieri per aver concesso la possibilità di inserire all'o.d.g. questo atto relativo al bilancio consolidato, perché la sua approvazione dev'essere effettuata entro la fine di ottobre, per poter poi procedere, tra l'altro, con una serie di provvedimenti, tra cui anche le assunzioni.
Il bilancio consolidato discende dall'articolo 11 bis del decreto legislativo 118 del 2011 ed è lo strumento informativo di dati patrimoniali economici e finanziari del gruppo, inteso come un'unica entità economica distinta dai singoli enti o dalle singole società componenti il gruppo.
Insieme alla capogruppo Regione Piemonte, naturalmente, rientrano nel perimetro di consolidamento 2022 anche Fondazione Teatro Regio e Torino Nuova Economia S.p.A.
Pertanto, al fine del consolidamento sono considerati irrilevanti le società che registrano un totale dell'attivo non inferiore al 3% rispetto al valore della capogruppo e quindi in questo caso citiamo AIPO, Agenzia della mobilità piemontese, Agenzia territoriale per la casa Piemonte centrale, Piemonte Nord, Piemonte Sud, CSI Piemonte, Finpiemonte S.p.A.
SCR S.p.A. ed EDISU, che sono enti in house providing, quindi non già rientranti nel periodo precedente; inoltre, 5T, Ceipiemonte, Visit Piemonte, IPLA, IRES, RSA S.r.l., SORIS, ma sono anche da ritenere rilevanti, come da richiesta alla Corte dei Conti, l'Agenzia Piemonte Lavoro (APL), ARPEA, che si occupa delle erogazioni in agricoltura, l'ARPA Piemonte e la Finpiemonte partecipazioni S.p.A.
Oltre alla citata soglia del 3%, è necessario verificare che il totale dei valori di bilancio delle società non rilevanti abbia un'incidenza inferiore al 10% rispetto al corrispondente valore registrato dalla Capogruppo.
Da tale verifica è emerso che risulta necessario comprendere nel perimetro di consolidamento anche SITO, Fondazione 20 Marzo, Fondazione Museo delle antichità egizie, Fondazione Teatro Regio, Torino Nuova Economia per un totale di 25 società consolidate.
Nella relazione, che comprende la nota integrativa, sono riportati, ed è allegata ai vostri atti, l'elenco delle società rientrante nel gruppo di amministrazione pubblica 2022, cioè GAP, gli enti società rientranti nel periodo di consolidato 2022, la descrizione dell'attività svolta dagli enti, le incidenze percentuali delle varie voci di bilancio, i criteri di valutazione, le variazioni per macro aggregati, i bilanci delle società e degli enti consolidati, le operazioni di consolidamento e l'articolazione delle voci di bilancio.
La finalità del bilancio consolidato è quella di sintetizzare in un unico documento la situazione economico-patrimoniale del bilancio della Regione di bilanci dei propri enti e società, secondo la tecnicalità prevista dal decreto legislativo n. 118, principio contabile 4/4.
Occorre tenere conto che, per gli enti in contabilità armonizzata, la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria, che costituisce il sistema contabile principale fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione e ha, pertanto, la finalità di rappresentare i risultati della gestione finanziaria.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Non vedo colleghi prenotati, per cui dichiaro chiusa la discussione generale.
Poiché non vi sono emendamenti, chiedo se vi siano dichiarazioni di voto.
Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazione di voto, procediamo con la votazione della proposta di deliberazione n. 313.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 313, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Vista l'ora, comunico che le votazioni sul punto 2) all'o.d.g. "Nomine" avverranno oggi pomeriggio e alle 14.30 verranno trattati i question time.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.48)



(I lavori proseguono alle ore 14.35 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue (la programmazione è un po' cambiata rispetto al messaggio che vi ho inviato un'ora fa): interrogazione a risposta immediata n. 1584 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1582 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1583 presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1585 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1586 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1587 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail le risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail e in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo ancora che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha cinque minuti a disposizione per la risposta e non sono ammesse repliche.
Ricordo ancora a tutti i Consiglieri di attenersi ai tempi.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 1584 presentata da Magliano inerente a "Nonostante l'impegno della Giunta e della stessa ATC, almeno a Torino e provincia il numero di occupazioni aumenta: come invertire questa tendenza?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1584.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Risalgono a un anno fa le prime operazioni di sgombero di appartamenti ATC abusivamente occupati sul territorio di Torino e provincia; a settembre 2022 risultavano, nel territorio di competenza di ATC Piemonte centrale 212 alloggi abusivamente occupati (203 a Torino, nove in altri Comuni metropolitani).
Rilevato che risulta aumentato, a inizio ottobre 2023, il numero (214) di unità abitative ATC abusivamente occupate a Torino e provincia (dato riportato, tra le altre fonti, nell'articolo dal titolo "A un anno dal primo sgombero dell'ATC le occupazioni sono aumentate ancora", pubblicato venerdì 20 ottobre); situazioni particolarmente delicate e preoccupanti si segnalano ancora, tra gli altri stabili, presso i complessi ATC via Bologna, di via Aosta e di via Sospello a Torino; le occupazioni di unità abitative di edilizia popolare sono un fenomeno particolarmente evidente a Torino e provincia, ma che si manifesta, con diversi gradi di gravità da zona a zona, sull'intero territorio regionale.
Riconosciuti e ricordati gli interventi di sgombero effettuati a Torino negli ultimi mesi in corso Grosseto (novembre 2022), in via Scarsellini (aprile 2023), in corso Taranto (maggio 2023), nella stessa via Sospello (luglio 2023) e in altri contesti; gli investimenti per la prevenzione di nuove occupazioni, con l'installazione di porte francesi negli alloggi sfitti e di sistemi di videosorveglianza in centinaia di unità abitative la volontà e l'impegno volti alla risoluzione di questa criticità, più volte rivendicati da questa Giunta.
Considerato che chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta contribuendo a negare il diritto alla casa ai cittadini che compaiono avendone pieno titolo, nelle graduatorie atte all'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Considerato che è necessario che tutti gli attori coinvolti partecipino, in ragione del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, all'opera di disincentivazione del fenomeno delle occupazioni abusive.
Interrogo la Giunta - ringrazio l'Assessore Poggio per la sua risposta penso in nome dell'Assessore Caucino - per conoscere quali altre misure stia applicando o abbia intenzione di applicare per garantire l'inversione della tendenza descritte in narrativa.
Potrei citare altri casi di occupazione abusiva. Alcune situazioni si stanno incancrenendo perché più lasciamo gli abusivi in un luogo che non spetta loro, più si appropriano in modo indebito, e nella totale illegalità, di spazi, garage, mansarde e tutto ciò che è di pertinenza di quei appartamenti. Di fatto, rischiamo di perdere il controllo della situazione.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Ringrazio il Consigliere Silvio Magliano.
Rispondo per conto dell'Assessore Chiara Caucino.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, nella quale si dà conto delle azioni poste in essere per la repressione e il contenimento del fenomeno delle occupazioni abusive da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti (Prefettura di Torino, Città di Torino, ATC del Piemonte centrale e Forze dell'ordine), si conferma quanto già illustrato in sede di risposta al Consigliere Magliano ad analoga interrogazione del 18 aprile 2023, e in particolare, relativamente ai lavori del tavolo interistituzionale, dove la collega Caucino ha dischiarato: "Questo Assessorato, a fronte della segnalata problematica di difficile assegnazione di alloggi di piccole dimensioni (oggetto di potenziale occupazioni), con nota dell'ottobre 2020 ha fornito indicazioni e chiarimenti in ordine alla modalità di assegnazioni di detti alloggi, al fine di consentire la regolare locazione".
Aggiungo che l'inversione di tendenza auspicata dal Consigliere può essere perseguita anche attraverso la più veloce elaborazione degli alloggi cosiddetti "di risulta". A questo fine, la Giunta regionale, nel riprogrammare la prima tranche di risorse ex Gescal (DGR del 5 giugno 2023) ha destinato a tale finalità una quota specifica del finanziamento concesso che per ATC Piemonte centrale ammonta a 1.345.600,00 euro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1582 presentata da Rossi, inerente a "Futuro della struttura semplice a valenza dipartimentale ospedaliera cardiologica dell'ospedale di Galliate"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'interrogazione a risposta immediata n. 1582.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Rossi; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda il futuro della Struttura Semplice a valenza dipartimentale di Cardiologia della Sezione distaccata di Galliate dell'Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara. La Struttura Semplice a valenza dipartimentale di Cardiologia si colloca nel Dipartimento strutturale cardiovascolare dell'Ospedale Maggiore di Novara e opera in regime ambulatoriale, che prevede visite ed elettrocardiogramma (ECG), ecocardiogramma, holter.
Nel tempo la struttura è diventata un punto di riferimento per i pazienti afferenti nell'area circostante, in particolare dell'ovest Ticino, che ricordiamo essere comunque un territorio di confine con la Lombardia e quindi molto importante per arginare la mobilità passiva che contraddistingue, purtroppo, anche la nostra Regione.
Da quello che possiamo leggere sul sito, l'équipe sarebbe composta da un dirigente responsabile e due medici, cui vanno aggiunti due infermieri. In precedenza, nel proprio mandato di responsabilità professionale, la Struttura Semplice di Cardiologia svolgeva anche un'attività riabilitativa.
Purtroppo, negli ultimi anni la sede distaccata di San Rocco è stata oggetto di un ridimensionamento della Struttura Semplice di chirurgia generale, che da sei medici è passata a tre. Il reparto di Oftalmologia è stato ricongiunto alla Struttura complessa di Novara ed è anche in essere l'ipotesi di spostamento della Medicina interna e della Dermatologia di Galliate presso il San Giuliano di Novara. Sono tutte opere di ridimensionamento di una struttura strategica per il territorio.
Fino al 2012, la sede di Galliate era considerata importante per la possibilità di creare nuovi ambiti assistenziali, operatori e ambulatoriali, non disponibili nella struttura centrale novarese, che è congestionata anche dal punto vista degli spazi.
Abbiamo appreso, purtroppo, secondo quanto riferito dalla cittadinanza, che le agende per le prenotazioni di visite e prestazioni presso la Struttura Semplice di Cardiologia risulterebbero chiuse e che nei prossimi mesi il Dirigente responsabile della Struttura Semplice andrà in pensione.
Ritenuto che l'Ospedale di San Rocco sia un punto di riferimento per una vasta area di territorio della provincia di Novara e oggi possa essere ritenuto una valida alternativa per ridistribuire il carico di lavoro pendente sull'Ospedale Maggiore, nelle more del nuovo ospedale, che ci auguriamo arrivi nei prossimi anni, interroghiamo l'Assessore competente per sapere quale sia, nel contesto della pianificazione regionale aziendale, il ruolo previsto per l'Ospedale San Rocco di Galliate, in particolare per la Struttura Semplice a valenza dipartimentale ospedaliera di Cardiologia.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il contesto di sviluppo e miglioramento dell'offerta sanitaria presso il presidio ospedaliero di Galliate vede un'azione di riqualificazione e rafforzamento della risposta diagnostica territoriale. Abbiamo appena installato un mammografo di ultima generazione nel mese di settembre. È previsto anche il potenziamento dell'area chirurgica, con la possibilità di degenza presso l'area polifunzionale e quindi l'estensione ad interventi short stay (non solo più in day hospital) nonché l'incremento dei posti di hospice. È anche operativa la Struttura Semplice di Cardiologia di Galliate, che lei ha citato, appartenente alla Struttura Complessa di Cardiologia 2 dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Novara.
Originariamente struttura ambulatoriale territoriale dell'ASL di Novara ora è transitata all'Azienda Ospedaliera e ha mantenuto temporaneamente la sua funzione territoriale di base, svolgendo sia l'attività ambulatoriale di primo livello sia quelle richieste dai reparti presenti presso il presidio ospedaliero di Galliate.
La riorganizzazione in corso prevedrà, dal 1° gennaio 2024, una revisione volta a ricondurre all'appropriatezza della presa in carico del paziente potenziando la rete territoriale di prossimità in capo alle ASL e la rete ospedaliera per quanto riguarda la bassa complessità, in linea con le indicazioni nazionali e regionali.
Sempre dal 1° gennaio 2024, le richieste ambulatoriali di primo livello avranno come possibilità sia l'attività specialistica ambulatoriale della Cardiologia di Novara, che potrà integrare la risposta diagnostica di primo livello con il secondo livello, fornendo anche la possibilità di completare il quadro diagnostico senza modificare o differire la prestazione, sia l'attività ambulatoriale cardiologica svolta dagli specialisti dell'Azienda sanitaria di Novara.
La copertura delle richieste cardiologiche interne al presidio ospedaliero di Galliate sarà sempre garantita dalla Struttura Complessa di Cardiologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 1583 presentata da Valle, inerente a "Convocazione tavolo organizzazioni sindacali e lavoratori SovraCup regionale"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1583.
La parola al Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con l'interrogazione intendiamo sollecitare per sapere se sia in programma una nuova convocazione del tavolo delle organizzazioni sindacali relativo al SovraCup regionale. Il servizio, com'è noto, è stato esternalizzato dal 2010, è diventato progressivamente d'interesse regionale e copre ormai tutto il territorio piemontese.
Dal luglio del 2023 è scaduto. Se ricordate, sono venute le organizzazioni sindacali in Aula; abbiamo interrotto i lavori del Consiglio regionale per incontrarle a più riprese, peraltro.
Rispetto alla proroga possibile prevista, fino a un massimo di tre anni, è stata concessa una proroga di soltanto 14 mesi, però questo lascia aperti gli interrogativi sulla prospettiva e sulla sostenibilità del servizio e anche su alcune problematiche relative alla qualità del lavoro che gli impiegati di questo servizio si trovano ad affrontare, che restano non affrontate. Penso in particolare alle turnazioni; penso in particolare alla continuità dei rapporti di lavoro; penso anche al tema degli orari che essendo in buona parte part-time, non consentono a molti di questi lavoratori di raggiungere una retribuzione adeguata al sostentamento proprio e delle loro famiglie.
Per tutte queste ragioni, riteniamo utile che il tavolo si tenga e che si tenga in fretta, affinché si possano affrontare le problematiche che una proroga a "mezzo servizio", come quella che è stata concessa, lascia aperte e, soprattutto, per sapere, al termine di questa proroga, quali saranno i criteri e le modalità con cui verrà indetta la nuova gara.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ho chiesto anche ai miei collaboratori dell'Assessorato.
C'è stata una prima convocazione dei sindacati, che poi è stata annullata perché hanno chiesto un allargamento del Tavolo con ulteriori partecipanti al Tavolo stesso; c'è stato un tentativo di una seconda convocazione ma forse, qualcuno era in ferie o non potevano e, quindi, l'Azienda Zero, che è il soggetto che convoca, ha desistito.
Inviterò il Direttore di Azienda Zero a ritentare per la terza volta la convocazione dei tavoli sindacali, nella speranza che siano tutti disponibili.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta immediata n. 1586 presentata da Canalis, inerente a "Presidio Valletta di via Farinelli 25 a Torino. Popolazione in tensione per il trasferimento dei pazienti della RSA"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1586.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione che discutiamo oggi riguarda un territorio di Torino che è già stato molto colpito negli ultimi anni da una perdita di servizi in più campi: quello amministrativo, quello sportivo, quello delle forze dell'ordine e via dicendo. Purtroppo, è un lungo elenco che ha fatto sentire la popolazione di Mirafiori Sud depauperata e, a tratti addirittura abbandonata dalle istituzioni.
Sappiamo che, nel quadro della programmazione dei fondi del PNRR in ambito sanitario, invece, Mirafiori Sud è stato oggetto di un ampio investimento.
Infatti, nel presidio Valletta di via Farinelli 25 si è progettato di costruire non soltanto un ospedale di comunità e una centrale operativa territoriale, finanziati appunto dal PNRR, ma anche una casa di comunità i cui fondi non saranno di PNRR, ma ex articolo 20 della legge n. 67 del 1988.
Davvero un plauso, perché finalmente c'è un'attenzione per i bisogni di una popolazione prevalentemente anziana come quella di Mirafiori Sud, che quindi potrà beneficiare di un'attenzione particolare sia da operatori sanitari sia da operatori sociali, che lavoreranno insieme in questo polo.
Nell'attesa che si realizzino questi importanti investimenti che anche come Partito Democratico abbiamo sostenuto, ci sono però dei cambiamenti in atto, perché la preparazione di queste nuove realtà comporta una fase di transizione.
Allora, il question time che presento oggi in Consiglio regionale riguarda le modalità di gestione di questa transizione, che riteniamo debbano essere il più possibile fluide, concertate con le famiglie e con la popolazione e indolori per evitare che un investimento così importante, che però oggi non si vede ancora perché in fase di progettazione e di realizzazione, venga paradossalmente mal percepito dalla popolazione, perché per il momento vedono solo il trasferimento di quello che c'era prima.
Il mio non è un question time polemico e spero che l'Assessore ne coglierà il senso, ma è la richiesta di una rassicurazione, in particolare, per quanto riguarda la RSA del presidio Valletta di via Farinelli 25. Il progetto è, appunto, quello di fare queste opere di PNRR, di dare spazio a una realtà CAVS di lungodegenza post ospedaliera, quindi comunque estremamente preziosa in un territorio demograficamente molto anziano, per nel frattempo i circa 60 anziani, che nel 2023 erano ancora ospiti di questa RSA, sono in fase di trasferimento.
Sono emerse delle tensioni sul territorio, soprattutto rispetto alla destinazione di trasferimento di questi anziani. Qualcuno teme che vengano trasferiti in località troppo lontane da Mirafiori Sud, che quindi renderebbero difficile una frequentazione, come è necessario, molto ravvicinata e molto costante dei parenti nei confronti dei loro congiunti.
Quello che chiediamo è una rassicurazione proprio per poter garantire che gli investimenti buoni che sono diretti a Mirafiori Sud non vengano in questa fase di transizione percepiti come una perdita di servizi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
In premessa, vorrei dire che tra gli investimenti buoni che stiamo facendo nell'area di Mirafiori Sud che saranno realizzati c'è anche la trasformazione di quei 177 posti letto in posti CAVS.
Ora, va anche sottolineato il fatto che le persone che sono nelle RSA non sono pazienti, ma ospiti, e che sono loro stessi a scegliere la RSA di destinazione. Non c'è un'imposizione, che non sarebbe neanche legittima, da parte dell'Azienda sanitaria sulla destinazione di queste persone.
La ragione di questo trasferimento, che è stata appena citata, è che Regione Piemonte, per concentrare e incrementare i posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria (CAVS), sta facendo questa trasformazione: li sta distribuendo e raccogliendo in un'unica struttura sanitaria con un miglioramento molto significativo del livello assistenziale (177 posti), quindi saranno così trasformati tutti in posti a valenza sanitaria.
Questa trasformazione, purtroppo, comporta qualche disagio a causa dei trasferimenti, ma lo stiamo facendo in modo graduale. Infatti, l'ASL attraverso la propria struttura residenza anziani, ha provveduto a informare i familiari, i tutori, gli amministratori di sostegno e gli ospiti delle RSA del presidio Valletta (tutti quelli presenti a settembre 2023) sulla possibilità di scegliersi un'altra struttura individuando facendo un po' da collettore, tutte le disponibilità esistenti tra le strutture più prossime, al fine di consentire una scelta informata.
La maggior parte degli ospiti ha scelto la RSA Ballestrero, sita in via Plava 75. I restanti ospiti hanno preferito scegliere liberamente altre RSA e ci sono ancora tre ospiti che non hanno operato una scelta.
I costi dei trasporti, della logistica e dei trasferimenti sono avvenuti e stanno venendo a spese dell'ASL Città di Torino. La stessa ASL, tramite la struttura che ho citato (struttura complessa residenzialità per anziani) rimane disponibile per qualsiasi chiarimento e per supporto alle famiglie ai tutori e agli amministratori di sostegno, proprio al fine di facilitare e agevolare, anche da un punto di vista amministrativo, questi iter di trasferimento e garantire la continuità assistenziale dei pazienti (che però dobbiamo chiamare ospiti, perché non sono pazienti) con le migliori garanzie assistenziali.
Si sta facendo di tutto proprio nella direzione da lei indicata; se ci sono tematiche più specifiche da sottoporre all'Azienda, me lo faccio sapere che sarà fatto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1587 presentata da Disabato inerente a "Quale piano di rilancio per potenziare il Polo sanitario di Lanzo?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1587.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Assessore, lei tempo fa ha annunciato la volontà di procedere con uno studio, avente come obiettivo quello di analizzare i livelli di efficienza della rete ospedaliera e territoriale dell'ASL TO4, indicando anche una strada per i presidi di Cuorgnè e di Lanzo, una strada che dovrebbe essere poi sostenibile sotto il profilo clinico, gestionale ed economico, coerente con la rete di servizi presenti sul territorio.
L'esito dello studio è stato presentato il 22 giugno scorso alla presenza dei Sindaci del territorio dell'ASL TO4 e la soluzione suggerita dalla società che ha effettivamente predisposto lo studio, l'AGM Project Consulting, è stata quella di esternalizzare alcune attività a un privato facendo però in modo che l'ASL TO4 mantenga la direzione sanitaria.
Esternalizzare, quindi, l'attività operatoria, ambulatoriale per reclutamento pazienti, ambulatorie urgenze ed eventuale gestione assistenza infermieristica nei reparti di area chirurgica.
Inutile dire che questo studio ha suscitato una reazione da parte degli amministratori del territorio e dei cittadini, ma anche una reazione in Consiglio regionale, perché anche le opposizioni si sono opposte a questo possibile scenario.
Tuttavia, lei ha risposto anche ad altre interrogazioni, quindi non dimentico il passato e quello che lei ha affermato, delineando possibili scenari evolutivi sui presidi ospedalieri dell'ASL TO4, con particolare riguardo ai più periferici Cuorgnè e Lanzo.
"Questi scenari" - diceva, sottolineando questa possibilità - "senza mai ipotizzare alcuna privatizzazione dei due presidi, hanno previsto ipotesi non solo di conservazione, ma anche di ampliamento delle prestazioni erogate a favore del territorio in regime di sanità pubblica", un ampliamento di offerta, a causa dell'ormai cronica carenza di personale conclamata a livello italiano. Pertanto lei, in realtà, con le sue affermazioni durante la risposta a un'interrogazione ha ribadito invece la volontà di non privatizzare i due presidi, anche se non si capisce mai qual è la linea sottile tra non privatizzare ed effettivamente esternalizzare lasciando sotto il controllo pubblico dell'ASL questo tipo di prestazioni.
Tuttavia, ha espresso la volontà di potenziare i due ospedali, in particolare quello di Lanzo, dotandolo anche di nuove specialità e dando la possibilità di erogare nuove prestazioni. Questa affermazione è stata fatta poco dopo la pausa estiva e aveva anche annunciato un piano di potenziamento del presidio.
Oggi sono qui a chiederle di dettagliare questo piano di rilancio, con il quale s'intende potenziare il polo sanitario di Lanzo, per capire quali sono le reali intenzioni della Giunta regionale sul futuro del punto di primo intervento, ormai chiuso da più di tre anni a causa dell'emergenza sanitaria, e soprattutto dell'intero ospedale, fondamentale per tutte le Valli di Lanzo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Sarah Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Confermo quanto ho dichiarato tempo fa, tant'è vero che il presidio ospedaliero di Lanzo, dalla fine della pandemia, ha ripreso e riattivato le attività ambulatoriali e ne ha aggiunte altre, ad esempio la gastroenterologia geriatrica, le ablazioni in radiofrequenza, l'ampliamento delle viste pneumologiche, ecc.
Sono in corso investimenti tecnologici mirati (ecografi) e riammodernamento di sale operatorie che consentiranno di ampliare sia le attività ambulatoriali sia la piccola chirurgia, così come nel corso del 2023 sono stati riattivati altri posti letto di ricovero in medicina. È evidente quindi, che c'è stato un potenziamento.
È attualmente in corso la definizione della revisione della rete ospedaliera e territoriale, della rete emergenza-urgenza e il completamento di questa revisione piemontese, che coinvolgerà anche i presìdi più marginali come quello di Lanzo.
Gli studi che lei ha citato, che propongono delle soluzioni (esternalizzazione, che non è privatizzazione, ma è sempre sotto la governance pubblica), sono studi, poi le scelte politiche possono accoglierle, accoglierle in parte o rigettarle.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione dei servizi, per esempio sul pronto soccorso di Cuorgnè, lo studio proponeva la privatizzazione, ma noi abbiamo scelto un'altra strada. I consigli dei tecnici vengono valutati, ma le decisioni politiche, adottate dalla Giunta e dall'Assessorato, possono anche andare in difformità a queste proposte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta immediata n. 1585 presentata da Frediani inerente a "Garanzia e tutela della salute degli abitanti della Val Susa in considerazione del rischio inquinamento, conseguente alla chiusura del tunnel del Monte Bianco"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1585.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Parliamo della salute degli abitanti, ma la mia non c'è.
Scusi, Presidente, non ho la facoltà di intervenire perché, come pu sentire, non ho voce. Parliamo della salute degli abitanti della valle di Susa, ma la mia non c'è.
Do per illustrata l'interrogazione.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Faccio gli auguri di pronta guarigione alla Consigliera Frediani.
In merito all'interrogazione, abbiamo sentito sia la Prefettura sia ARPA Piemonte e si evidenzia che, in previsione della chiusura del traforo del Monte Bianco per urgenti lavori di adeguamento e sicurezza, la Prefettura di Torino ha aggiornato il Piano di viabilità alternativa per i lavori di adeguamento delle gallerie della A32 Torino-Bardonecchia, individuando nella SS24 e nella SS25 la viabilità alternativa, in caso di chiusura totale o parziale dell'autostrada.
Come affermato dalla stessa Prefettura, l'aggiornamento del Piano è stato condiviso in seno al Comitato Operativo Viabilità, che si è riunito in Prefettura, al quale hanno partecipato la Città metropolitana di Torino, la Questura, la Polizia stradale, i Carabinieri, la Guardia di finanza, i Vigili del fuoco e i gestori delle strade e autostrade interessate, ATIVA S.p.A., SITAF-S.p.A., ANAS-S.p.A. Presenti anche i Presidenti delle Unioni dei Comuni, in rappresentanza degli Enti locali territorialmente interessati.
In tale contesto, alla luce delle richieste, anche di carattere ambientale espresse dalle Unioni dei Comuni, la società SITAF S.p.A. ha previsto di monitorare giornalmente il potenziale impatto sulla componente atmosferica della chiusura del traforo del Monte Bianco, attraverso l'impiego di propria strumentazione analitica, nel periodo ottobre-dicembre 2023, con riferimento ai parametri PM10, IPA (in particolare benzoapirene) e piombo in quattro postazioni nei pressi del tracciato autostradale A32, nei territori dei Comuni di Sant'Ambrogio, di Avigliana, Susa, Oulx e Bardonecchia.
ARPA-Piemonte si è resa disponibile a valutare la metodica adottata e ad analizzare i dati acquisiti al fine di verificare e valutare la coerenza con quelli derivanti dalla rete di monitoraggio regionale gestite da ARPA.
Al fine di valutare i risultati dei monitoraggi, sono state svolte da SITAF alcune campagne di misura settimanali, tra il 9 agosto e il 2 ottobre in tutti e quattro i siti, per valutare la situazione ambientale prima della chiusura del traforo del Monte Bianco (misurazione "bianco ambientale").
ARPA-Piemonte, una volta ricevuti i dati di campionamento, confronterà i dati rilevati da SITAF con le stazioni di monitoraggio regionali più prossime ai siti indicati (Susa e Oulx).
I risultati dell'analisi e della verifica saranno riportati in periodiche relazioni che verranno predisposte da ARPA e che verranno messe a disposizione dal Comitato Operativo Viabilità della Prefettura per tutte le successive valutazioni ed eventualmente le decisioni conseguenti.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.30 il Presidente del Consiglio aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle 12.47.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 15.11 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Nomine

NOMINE


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento:

NOMINE

Argomento:

Proposta di deliberazione n. 306 "Fondazione del Teatro Stabile di Torino" - Consiglio di Amministrazione - designazione di 1 membro

Argomento:

Proposta di deliberazione n. 315 "Comitato regionale INPS per il Piemonte" - designazione di 1 rappresentante.


PRESIDENTE

Comunico, inoltre, che sono pervenute, ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale n. 24/80, come da ultimo modificata dalla legge regionale n.
15/2022, indicazioni dei nominativi di un Consigliere di maggioranza e di un Consigliere di minoranza in seno al Comitato consultivo del Centro Gianni Oberto. Trattandosi di nomine che richiedono come unico requisito la qualifica di Consigliere regionale, non è necessaria l'istruttoria preventiva da parte della Commissione consultiva per le nomine e poiché le indicazioni pervenute dai Gruppi consiliari non sono superiori alle nomine da effettuare, non è necessario procedere a votazione formale.
Comunico pertanto all'Aula che la composizione del Comitato consultivo del Centro Gianni Oberto, in aggiunta agli esperti esterni già nominati con precedente deliberazione consiliare, è integrata con i nominativi dei Consiglieri regionali Federico Perugini per la maggioranza e Alberto Avetta per la minoranza.
L'elenco delle candidature ai fini della designazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino e del Comitato regionale INPS, pervenute a seguito di avviso pubblico, sulle quali la Commissione consultiva per le nomine ha espresso parere favorevole, ai sensi degli articoli 6 e 9, comma 6, della legge regionale n. 39/95 ("Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione e i soggetti nominati"), è stato messo a disposizione dei Consiglieri tramite pubblicazione sul supporto alle sedute d'Aula.
Ai sensi dell'articolo 74, comma 2, del Regolamento interno, occorre procedere, per le due suddette designazioni, alla votazione a scrutinio segreto, previo appello nominale.
Ricordo che, ai sensi del comma 4 dell'articolo 79 del Regolamento, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti.
Se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione saranno eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti.
Si proceda alla distribuzione delle schede di votazione.
Nomino scrutatori i Consiglieri Gavazza e Mosca.
Do mandato al Consigliere Segretario Valle di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Valle effettua l'appello nominale)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.
Sospendiamo momentaneamente i lavori per svolgere lo scrutinio delle votazioni.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.55, riprende alle ore 16.12)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Emigrazione

Esame proposta di deliberazione n. 312, inerente a "LR 1/87 Interventi regionali in materia di movimenti migratori. Programma annuale 2023 degli interventi"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 312, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla III Commissione il 12 ottobre 2023.
La parola all'Assessore Marrone per l'illustrazione.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per 15 minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore all'emigrazione

Grazie, Presidente, ma sarò più rapido, anche perché l'abbiamo già illustrata in Commissione.
Si tratta dell'intervento previsto dalla legge regionale sui movimenti migratori, la n. 1 del 1987, proprio di redazione e passaggio in Consiglio regionale del Piano annuale, che contiene le azioni che con questa delega portiamo avanti in Piemonte, ma soprattutto fuori dal Piemonte.
Sapete che il Piemonte è una terra di storica emigrazione, soprattutto in America latina, ma non esclusivamente lì, in tutto il mondo. Esiste l'associazione "Piemontesi nel mondo", che ha sempre portato avanti il ricordo e la memoria di questo fenomeno emigratorio. Spesso, le relazioni attuali e contingenti che proseguono si sono concretizzati in rapporti di gemellaggi tra Comuni piemontesi e i loro omologhi all'estero, dove ci sono importanti comunità di origine piemontese. Ci sono i Musei dell'emigrazione, quello di Frossasco e quello di Santa Maria Maggiore vere istituzioni che portano avanti il ricordo non solo della storia dell'emigrazione piemontese, ma anche del grande contributo che questa emigrazione ha portato all'estero, in termini soprattutto di arte letteratura, imprenditoria, musica e cultura.
È un contributo di cui andare veramente orgogliosi, tra l'altro celebrato nel monumento che troviamo in San Pietro Val Lemina: un tributo al grande impegno per il lavoro. In Argentina la chiamano colonizzazione, ma non come l'abbiamo conosciuta noi, nel senso di vivificazione di terre abbandonate in cui la grande attitudine al lavoro e alla fatica delle persone piemontesi emigrate hanno invece portato a fruttare e a creare benessere.
In questa azione apportiamo, con risorse nuove, iniziative che sono a loro volta nuove, in particolare con due lotti da 60 mila euro l'uno, quindi 120 mila euro complessivi.
Per la prima volta bandiremo questi contributi per iniziative rivolte ad associazioni attive sul tema dei piemontesi nel mondo, per un lotto di iniziative da svolgersi sul territorio regionale, in particolare legate al turismo delle radici, al ritorno delle nuove generazioni a scoprire la terra d'origine e, dall'altra parte, anche a iniziative fuori dal territorio regionale, in particolare sui tanti eventi con cui le comunità piemontesi tengono legati i rapporti e tengono viva l'identità linguistica culturale e tradizionale, anche per cercare di ammodernarsi, nella loro comunicazione, con i social e con nuovi strumenti che consentano di coinvolgere gli expat, la nuova emigrazione attuale che ovviamente, anche solo per ragioni anagrafiche, non è così propensa a inserirsi nei circuiti delle associazioni storiche, più che altro basate sull'identità storica piemontese.
Ci sono poi iniziative importanti con la Fondazione Circolo dei Lettori, in particolare la prosecuzione del progetto "Identità oltre confine", il viaggio del ricordo basato sull'immigrazione, in questo caso degli italiani dal confine orientale alla fine della seconda guerra mondiale, con il fenomeno delle foibe e dell'esodo, che hanno interessato molto Torino e tante altre terre piemontesi, con comunità importanti istriani, giuliane e dalmate.
Vi sono poi eventi che ragionano proprio sul senso dell'appartenenza culturale piemontese nel mondo in generale e sulle identità culturali dei popoli, in particolare quelli che migrano ed emigrano.
Infine, visto che c'è il cinquantesimo anniversario del monumento "Ai piemontesi del mondo", si è stanziato un contributo straordinario proprio per il monumento, in modo da celebrare questo evento in modo opportuno e congeniale, con festeggiamenti all'altezza della ricorrenza.
Viene confermato il consuetudinario e ripetitivo finanziamento annuale di 18 mila euro all'anno ai due musei che menzionavo prima.
Infine, ci sono anche, dal Fondo nazionale per il turismo, 100 mila euro per il Museo di Frossasco e 200 mila per l'ex "spazzacamini", a maggiore consacrazione del valore che diamo, come Giunta, ma immagino anche il Consiglio in modo trasversale, all'importanza, anche in chiave turistica delle realtà museali che celebrano, divulgano e ricordano l'emigrazione piemontese nel mondo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per l'illustrazione.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale la Consigliera Monica Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente; grazie all'Assessore Marrone per la trattazione.
Ci siamo trovati pochi giorni fa in Commissione consiliare per confrontarci su questo piano di interventi 2023 legati ai movimenti migratori, ma credo sia urgente affrontarlo anche in sede d'Aula, dato che ormai siamo verso la fine dell'anno.
Ritengo sia urgente perché con questo strumento, che ci propone la Giunta regionale, combattiamo l'oblio, che è il vero rischio legato al tema dell'emigrazione, un oblio per fenomeni del passato: milioni di piemontesi che tra l'Ottocento e il Novecento sono emigrati in altri paesi del mondo.
Più del 50% della popolazione argentina ha origine italiana e, in gran parte, anche piemontese, così come la popolazione del Brasile e del Paraguay. Molti altri paesi del mondo hanno ricevuto un contributo, che sicuramente è stato un contributo di risorse umane, ma anche di grande forza culturale, professionale e di vita, trasferita dal nostro territorio in questi altri territori.
Portare avanti queste iniziative attraverso queste leggi, che hanno un'origine anche abbastanza risalente nel tempo (alcune risalgono agli anni Ottanta) è importante proprio per evitare che questo fenomeno, che ha segnato moltissime famiglie del Piemonte, cada davvero nell'oblio.
Ci tengo a ricordare che queste iniziative riguardano anche il rischio di dimenticare l'emigrazione attuale di tante persone, soprattutto giovani che, per svariate ragioni, lasciano il Piemonte e in maggior parte lasciano addirittura il territorio del nostro Paese per cercare opportunità migliori in altri Paesi: dobbiamo interrogarci su queste migrazioni.
Il sostegno al Museo regionale dell'emigrazione di Frossasco è uno strumento utile, perché in quel museo si fa anche un'attività di ricerca.
Dobbiamo interrogarci perché ancora oggi si emigra, ci saranno sicuramente ragioni legate a opportunità di lavoro, ma anche alla remunerazione del lavoro. Quindi non è soltanto un tema legato alle tipologie di lavoro che si possono trovare in altri paesi, ma anche a quanto si viene remunerati.
Questo deve sollecitare una riflessione, come istituzione e come forze politiche, per migliorare quello che offriamo sul nostro territorio sia in termini di retribuzione sia in termini di meritocrazia per i nostri giovani negli ambienti di lavoro.
Ritengo che molte di queste proposte, come quella che ho già detto del Museo dell'emigrazione, siano meritorie. Monitoreremo affinché quei 100 mila euro che sono incardinati nel Fondo nazionale del turismo possano, nel più breve tempo possibile, arrivare a destinazione e, quindi, consentire la riapertura di quella struttura molto radicata nel Pinerolese che, di fatto ha un bacino d'utenza che riguarda l'intero territorio regionale.
Guardiamo con favore anche ai fondi destinati al cinquantenario del monumento "Ai Piemontesi nel mondo" situato nel Comune di San Pietro Val Lemina, così come il sostegno all'Associazione piemontese nel mondo, che ha un'attività pluridecennale, così come tutte le attività culturali e di ricerca.
Credo che l'intento debba essere quello di evitare l'oblio e mantenere i legami con queste persone che, davvero, sentono l'Italia e il Piemonte come parte della propria storia personale e familiare, molto più di quanto noi sentiamo loro come parte della nostra comunità.
Credo che sia anche un dovere nei loro confronti mantenere vivo questo collegamento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Canalis per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire, in discussione generale, la Consigliera Accossato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per dieci minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia c'è stata attenzione alla presentazione di questo provvedimento, ancorché di non grande entità, da parte dell'Assessore, ma importante invece nel merito e degno di attenzione, per cui riprendo alcune delle questioni o delle interlocuzioni poste anche in Commissione.
Innanzitutto la conferma dell'interesse e dell'impegno che le comunità piemontesi all'estero hanno rispetto alla loro terra d'origine e di cui evidentemente, la Regione è ben consapevole da tempo, visto che la legge cui facciamo riferimento è del 1987, quindi abbiamo alle spalle anni e decenni di legami mantenuti attivi attraverso relazioni, scambi, sostegni a queste comunità e ai loro rapporti con la regione Piemonte.
Queste comunità, per quanto ho avuto modo di constatare, hanno sicuramente grande curiosità e il contributo previsto, per quanto nello specifico di non grande quantità, sarà accolto con soddisfazione.
Voglio riportare quello che mi è sembrato di cogliere in queste interlocuzioni e che, forse, non a fine legislatura, ma nella prossima legislatura, dovrebbe essere messo all'attenzione: un ripensamento o comunque, un nuovo confronto su queste tematiche. Quello che ho potuto cogliere è anche la volontà, da parte di queste comunità, di andare oltre il ricordo, la tradizione, il ripetersi di rituali e di feste, che sono sicuramente dei collanti di comunità; di introdurre anche dei legami che riguardano l'attualità, la formazione e la possibilità per le terze e le quarte generazioni di formarsi, innanzitutto di studiare l'italiano e magari anche fare corsi di piemontese. Questo può essere un tema. Anche nel merito di competenze tecniche e scientifiche, rapportarsi con il patrimonio di competenze che il Piemonte può mettere a disposizione. Questa ovviamente, è una suggestione, una proposta che, per chi avrà responsabilità nella prossima legislatura, spero possa essere messa a memoria per andare a supportare e a innovare questi interventi.
Anch'io voglio sottolineare, come peraltro sia il proponente sia la collega Canalis hanno fatto prima, il tema delle nuove emigrazioni. Su questo forse, dovremmo approfondire, capire meglio. Certo, si tratta di tipologie completamente diverse. Non parliamo per fortuna di comunità, ma di esperienze più isolate che, tuttavia, in certe situazioni vanno anche a costituire nuove comunità, di solito anche di alta competenza, molto formate. Non ho ricette, bisognerà interrogarsi anche su come stare vicini in questo senso.
Nel programma c'è il tema della collaborazione con il Circolo dei Lettori e con il tema dell'identità oltre confine. Su questo mi permetto soltanto di non condividere il tema che si tratti di episodi poco noti o compresi perché negli ultimi anni, a partire dalla legge sul "Giorno del ricordo" di ormai oltre dieci anni fa, l'attenzione e lo studio su questi temi è molto presente nel nostro Paese. La Regione può, ovviamente, farà la sua parte come ho anche già consigliato, provando ad arricchire il programma con un'attenzione a un tema molto complesso, con molte sfaccettature e che richiede grande attenzione e competenza nella sua trattazione e presentazione, con il giusto coinvolgimento dei docenti.
Certo, sappiamo anche dell'impegno e dell'attenzione dell'Assessore nel coinvolgimento dei Circoli dei Lettori su attività di natura culturale, ma su questo sarebbe opportuna una maggiore trasversalità tra le componenti della Giunta. Credo che le deleghe alla cultura siano ben assegnate, quindi sarebbe opportuno - almeno così non appare dalla lettura esterna - una maggiore trasversalità e condivisione nelle scelte su questi programmi che altrimenti, possono apparire soltanto dei doppioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Silvana Accossato per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire, in discussione generale, il collega Diego Sarno.
Prego, Consigliere Sarno; ha facoltà di intervenire per dieci minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Faccio presente una domanda. Il mio è un meta-intervento, perché poi potrei modificarlo, con riferimento a quello che diceva la Capogruppo Accossato.
Vorrei solo la certezza che con questo provvedimento andiamo a confermare definitivamente il finanziamento al Festival "Radici". L'Assessore Marrone mi dice di sì informalmente, quindi è così.
Tutto molto bene rispetto a questa impostazione e rispetto all'atto, quindi a progetti che, come ha detto la collega Canalis, provano a valorizzare quei contenuti culturali, che sono utili per ricordare, fare memoria e ricostruire una tradizione utile.
La tradizione, però, è utile se viene vista come base dalla quale partire per allargare il nostro sguardo, perché i fenomeni di migrazione dall'esterno all'interno e dall'interno all'esterno partono certamente da un elemento culturale costruito negli anni della nostra tradizione piemontese e italiana. Bisogna però avere poi il coraggio di guardare anche un po' oltre e non fermarsi al passato e alla tradizione.
Credo che su questo lo sguardo della maggioranza e, in particolare dell'Assessore che ha presentato l'atto, sia molto parziale in riferimento a una dinamica culturale e a una dinamica di crescita della comunità piemontese.
Non a caso, ho rivolto la domanda sulla questione del Festival "Radici" perché abbiamo visto l'Assessore Marrone usare quell'iniziativa come una tribuna politica personale e in quella tribuna politica personale, la sua propaganda (l'ho anche scritto) ricorda in modo inquietante il libro "1984" di Orwell, nel senso che se non si è d'accordo con la costruzione di una certa cultura, tutto il resto deve essere delegittimato. Da quel palco non ancora operativo, nel corso di una conferenza stampa, l'Assessore Marrone l'ha fatto, tra l'altro, come diceva la collega Accossato, pur non avendo la delega alla cultura.
Quindi, anche in Commissione ho posto l'attenzione alla sua collega Poggio su un'invasione di campo importante. Forse l'Assessore Marrone si sta preparando ad assumere altre deleghe nella prossima legislatura, se il governo di centrodestra rimarrà tale in Regione Piemonte.
Queste dichiarazioni mi preoccupano, perché l'Assessore pone delle valutazioni molto politiche, ma non culturalmente politiche, ma da un punto di vista di parte, quasi partitiche, in un contesto che dovrebbe essere istituzionale, finanziato con soldi pubblici.
Essendo ormai prossima la campagna elettorale, abbiamo incominciato a vedere un utilizzo, seppur legittimo, ma per me inopportuno, di un contesto istituzionale e pubblico: l'Assessore Marrone utilizza un Festival che è finanziato in base alle deleghe del suo Assessorato con ben 100 mila euro come minimo, poi vedremo alla fine dell'esperienza culturale.
Questo lo dico, perché le intenzioni su carta sono buone, mentre l'applicazione e l'utilizzo di alcuni strumenti culturali di diffusione di questo atto non lo sono. Credo che sia un problema proprio nel rispetto istituzionale di questo Ente.
Pertanto, chiediamo all'Assessore Marrone un po' più di attenzione e un po' più di rispetto nell'utilizzo di strumenti pubblici, quali i festival finanziati da risorse pubbliche e speriamo che il cosiddetto "Ministro della verità" possa finire la sua attività e limitarsi a fare quello per cui è stato chiamato in base alle deleghe di competenza, senza andare oltre a quelle deleghe e al ruolo istituzionale, seppur in ambito culturale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per ricordare l'emigrazione piemontese e i tanti piemontesi che sono andati nel mondo e li abbiamo ricordati. Sono andati soprattutto in Sud America, sono andati a lavorare e a rendere grandi quei paesi. Sono andati in maniera regolare con le carte in regola, quindi era un'immigrazione un po' diversa da quella che avviene oggi in Italia, con un'invasione in parte irregolare, che non va a incentivare il lavoro, ma qualcos'altro.
Di questo passato siamo molto contenti, perché è un glorioso passato e i paesi che hanno avuto la fortuna di avere i piemontesi sono diventati grandi insieme alla popolazione locale. In questi paesi non hanno creato problemi, non hanno creato criminalità, anzi sono partiti con una cultura che si portavano dietro da generazioni. Sono andati a rendere grande l'Argentina, dove c'è una comunità anche della Val d'Ossola. È a Buenos Aires e la ricordiamo con piacere.
Non devo difendere io l'Assessore Marrone, soprattutto in questo momento dove la Lega un po' dice: "Fratellini, state calmi, state tranquilli che la Lega è qui con 22 Consiglieri, con sette Assessori e con il 37%".
Però, collega Sarno, che la sinistra ci faccia la morale sui festival culturali.
Torino è testimone delle cose che sono state fatte in questi anni, degli attacchi politici che arrivano da una certa parte e da una certa cultura politicizzata. Adesso non fateci ridere, perché voi, rispetto a questo siete maestri.
Ricordo che, durante la mostra del fumetto, è stata esposta un'immagine schifosa raffigurante il Ministro Salvini, ma la mia memoria è piena di attacchi di tipo politico in questa città, da parte di una certa cultura di sinistra.
Adesso se la Giunta di centrodestra, legittimamente, in un ambito culturale.
L'Assessore Poggio fa bene il suo lavoro, ha la nostra piena fiducia ed è nel pieno possesso delle sue deleghe, ma se c'è un festival che per una volta rappresenta anche la cultura identitaria e una cultura un pochettino diversa, non fa male: è aprirsi un po' al confronto, aprirsi un po' al dialogo, è rappresentare un pezzo di Paese che esiste e che esiste anche nel nostro Piemonte. Appunto, lezioni su questo non ne prendiamo.
Ribadisco, non è mia intenzione, perché si difende da solo, ma mi pareva giusto sottolineare questo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti, in discussione generale.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Riconosco nell'intervento del collega Preioni, il Capogruppo della Lega alcuni tratti di natura politica che non mi sono sfuggiti e, quindi, devo riprenderli e li riprendo con molto piacere.
Il primo tratto di natura politica lo leggiamo sui giornali, ma in questo Consiglio regionale è un ritorno a una polemica tra la Lega e Fratelli d'Italia, nemmeno tanto coperta; diciamo così: è una vena polemica intrisa d'ironia, che però non possiamo non coglierla.
È evidente che, su un tema così importante e così significativo per l'umanità e non soltanto per il Piemonte, e cioè l'immigrazione, non si dovrebbe scherzare, non si dovrebbero valorizzare le vene ironiche della politica.
Non ci è sfuggito oggi che nei vari dibattiti i distinguo tra Lega e Fratelli d'Italia, alla luce anche di una riunione avvenuta non so dove in questi giorni, che ha coinvolto i vertici regionali di Fratelli d'Italia che ha fatto del Piemonte, in prospettiva 2024, il luogo della divisione delle poltrone e non il luogo del confronto sulle politiche, non possa non aver messo nelle condizioni, anche in quest'Aula, il Gruppo della Lega di reagire e lo ha fatto dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista in maniera singolare corretta, nel senso che la Lega dice a Fratelli d'Italia che le elezioni saranno nel 2024 e che si parlerà più avanti di poltrone intanto bisogna vincere e poi vedremo. Nell'intervento del collega Preioni c'è la prima questione.
Non so cosa succederà da qui alla fine di questa legislatura, però noi staremo molto attenti al dibattito interno della maggioranza. Ci servirà.
Ah, Presidente, a proposito di ironia, lei è un uomo che sa coglierla.
Detto da questa parte, dovremmo non fare tanto i furbi, perché, prima o poi, dovremmo dire quando inizieremo a discutere con i piemontesi e quando finiremo di discutere al nostro interno; uso anch'io il microfono per dirlo.
Presidente, mi lasci richiamare la seconda questione, che riguarda l'oggetto di questa deliberazione, anzi, il fenomeno globale che interessa questa deliberazione, che forse va anche oltre il contenuto della deliberazione stessa. Non forse, ma sicuramente.
Parlo del Sudamerica. Anch'io, come molti di voi e so quanto vi è legata per esempio, la collega Accostato (mi perdonerà se la cito) all'Argentina e al Sudamerica in genere, ho parenti che, all'inizio del secolo scorso, sono andati a vivere in Argentina e hanno costruito lì il loro futuro. Mi lasci dire: con le radici in Piemonte e la testa in Argentina.
Ho letto molto delle loro storie e ho letto molto della storia in genere dell'emigrazione degli italiani in quelle zone. Guardate, non ho con me il testo per poter citare e, quindi, mi si perdonerà, soprattutto il collega Preioni, se non andrò alla fonte. Si chiamavano in altro modo, ma c'erano leghisti in Argentina che sostenevano le stesse cose che sta sostenendo il collega Preioni rispetto all'immigrazione, che è un fenomeno storico, è un viaggio di speranza da sempre, da che esiste l'uomo: è un bisogno di ricerca di un posto migliore rispetto a quello da cui quella porzione di umanità parte e non vuole partire, ma va alla ricerca, appunto, di una condizione migliore per sé e per i propri figli.
Vorrei dire questo in Aula oggi. Non critico la gestione dell'immigrazione critico il fatto che non esiste in Europa e in Italia la gestione dell'immigrazione.
Questo Governo e l'Europa in genere dovrebbero misurarsi per il passo che dimostra, e cioè non c'è durezza nella gestione dell'immigrazione, perch non c'è una politica per l'immigrazione. Guardate cosa succede in altri paesi; a me è già successo di dirlo altrove, sicuramente non in quest'Aula e si può essere d'accordo oppure no, ma leggere la storia delle scelte di paesi come il Canada o la Germania porta a esprimere un giudizio sulle politiche che riguardano i fenomeni migratori. Nel suo insieme l'Europa, e particolarmente l'Italia, è spettatrice. Anche questo Governo, e non è un giudizio politico, ma è la lettura della realtà, rispetto a un fenomeno che l'ho detto prima - è un fenomeno riconducibile all'umanità.
Userei altre parole, però capisco: la destra usa quelle che conosce. Userei altre parole per provare a mettersi nelle condizioni migliori per gestire il flusso di persone che da un luogo si spostano verso un altro.
Non è possibile. Mi sembrava giusto, in quest'Aula, intervenire in questo senso, offrendo, Presidente, solo questa prospettiva (mi perdoni, richiamo la sua attenzione), che è il senso del nostro limite, perché se non comprendiamo che la nostra azione è davvero molto limitata rispetto a quello che sta capitando ora, usiamo le parole per darci un tono, ma non per fare il nostro dovere.



PRESIDENTE

Grazie per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Valter Marin; ne ha la facoltà per dieci minuti.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Vorrei andare oltre le valutazioni sulla politica sull'immigrazione dell'Europa, perché avremmo molto da dire.
Rispetto alla posizione, che a me piace definire di centrosinistra - e qui noi stiamo parlando come centrodestra, quindi non parlerei di divisioni in quest'Aula - accolgo con favore la proposta dell'Assessore Marrone.
Riconosciamolo: il Museo dell'emigrazione piemontese, con sede a Frossasco è l'unica realtà piemontese attiva, sull'intero territorio regionale, che tiene contatti con chi, purtroppo, non per sua volontà, ma per scelte legate alle necessità della vita "grama" in quegli anni, già precedentemente alla Prima guerra mondiale, ha dovuto emigrare.
Quell'immigrato ha il cuore qui: ha il lavoro e la sua attività in altri paesi, ma il suo cuore e la sua radice rimangono piemontesi.
Avere un'attenzione - e non mi pare essere stata così rappresentata negli anni precedenti - su questa realtà ci pare un passaggio doveroso, che sottolinea ulteriormente la posizione di questa parte dell'emisfero di centrodestra (lo sottolineo: di centrodestra), che ritiene di avere una sensibilità verso chi, purtroppo, ha dovuto fare questa scelta.
Questa vicinanza è doverosa ed è di rispetto verso chi, purtroppo, ha dovuto fare scelte contro la propria volontà.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Valter Marin per l'intervento.
Non essendovi altri Consiglieri prenotati in discussione generale, ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore all'emigrazione

Grazie, Presidente.
Intanto, ci terrei a ringraziare il Consiglio per il dibattito. L'ho ritenuto un bel dibattito, nel senso che ho visto posizioni diverse, che però si sono confrontate con grande civiltà e c'era un fondo di verità (chiaramente alcuni li condivido di più e altri di meno) in ogni intervento.
Mi permetto solo una battuta al collega Sarno: sono poco credibile come grande fratello, forse più grosso fratello o grasso fratello, ma come grande fratello mi ci vedo un po' poco, più che altro per una ragione, che credo sia la stessa per cui invece ho notato un apprezzamento, se non di tutto, ma di una parte importante di questo intervento annuale, da parte della Consigliera Canalis.
È un piano che, attraverso diversi filoni di iniziative, cerca davvero di valorizzare l'identità e le radici piemontesi nel mondo. Spesso, quando incontriamo i piemontesi o i discendenti di piemontesi dell'Argentina o del resto del mondo, è facile trovare tanto una sete di radici quanto la difficoltà di reinterpretarle, prima ancora di conoscerle. Questa è la ragione per cui segnalo (e sono contento che anche e soprattutto il gruppo della Lega, con i Consiglieri intervenuti Preioni e Marin, abbiano difeso questa iniziativa, sfatando anche un po' questo luogo comune di tensioni e di liti tra alleati del centrodestra) il paradosso per cui è un Fratello d'Italia a proporre questo genere di iniziative che dovrebbero nell'immaginario, essere ritenute più di stampo leghista. Questo perché, in realtà, l'identità italiana, quella piemontese e la nostra appartenenza culturale non sono identità in conflitto, ma sono identità che si completano. Quelle locali sono assolutamente complementari di quella nazionale, anzi, di fatto la costituiscono: tutte le identità locali vanno a fondare quella nazionale.
È facile accorgersi come l'emigrato, o suo figlio o suo nipote, non percepisca minimamente lui per primo la contraddizione tra queste diverse sfere di identità, perché poi non sono identità diverse.
Vado fiero di queste iniziative (molte, peraltro, sono anche recepite dall'associazionismo piemontese attivo all'estero, quanto quello piemontese che guarda all'estero) e del fatto che abbiano suscitato questo dibattito.
Credo che la finalità di un festival possa e debba essere seminare idee e confronto.
Ci tengo a chiarire, anche proprio per l'amicizia personale che mi lega a Vittoria Poggio, che mai l'ho voluta vedere (e penso anche lei) come un'invasione di campo. Il motivo semplice è molto: le politiche sull'immigrazione sono, per definizione, basate sull'ambito culturale. I musei sono luoghi di cultura e dipendono dalla delega all'emigrazione; i festival culturali, che già avvengono in quei paesi, sono festival di musica, di lingua, di letteratura e di enogastronomia, quindi cultura. Non vedo una contraddizione nell'avvalersi del principale ente strumentale della Regione Piemonte in ambito di cultura per coltivare e dibattere della cultura piemontese nel mondo, salvando la dimensione folcloristica, a mio parere fondamentale. Non va vista in modo altezzoso, perché l'ampia in un ambito più culturale, con la "C" maiuscola, in ambito letterario per esempio, in ambito musicale e in ambito cinematografico.
Non credo di dover dire io che il Festival "Radici" non è, in realtà, un festival di destra (perché, senza girarci intorno, è un po' l'accusa che è stata fatta), se lo stesso Toffetti, che non mi risulta avere in tasca una tessera di Fratelli d'Italia, dalle pagine del quotidiano "La Stampa" ammette che ci sono più voci e più intellettuali di sinistra nella programmazione rispetto a quelli riconducibili al mondo conservatore.
Sì, c'è Veneziani, c'è Cardini, c'è Giordano Bruno Guerri, che raramente sono teneri con il partito cui appartengo (proprio perché è stato fatto un riferimento di partito), che sono riconducibili al pensiero conservatore.
C'è Kusturica, che a margine di "Gatto nero, gatto bianco" parlerà di identità tzigana.
Insomma, non ci vedo tanto di Fratelli d'Italia lì: ci sarà una parte con la Dureghello della Comunità ebraica di Roma, condotta da Elena Loewenthal un Direttore straordinario del Circolo dei Lettori che, non lo dico a diminutio, altrimenti rischiamo di uscire un po' dalla realtà, era candidata alle ultime elezioni regionali insieme a voi, al vostro fianco.
Se l'ex Presidente Chiamparino si dimettesse, entrerebbe in subentro in Consiglio regionale, perché è la prima degli esclusi. Scusate se ci tengo a ricordarlo, altrimenti si fa una rappresentazione un po' grottesca della realtà.
Guardate, non mi nascondo: noi potremmo, nella posizione di Governo che abbiamo attualmente, provare a sostituire un'egemonia culturale di sinistra con una di destra, ma semplicemente non è la nostra volontà, non è la nostra aspirazione. Quando affermiamo che vogliamo portare il pluralismo lo facciamo con convinzione, perché riteniamo che invitare pensatori di qualità, pensatori di livello, esponenti di filoni culturali differenti nella stessa iniziativa, animi il dibattito, incentivi diversi pubblici diversi ambiti, anche di società, a partecipare e incontrarsi nel pubblico o anche nel dibattito, nei luoghi della cultura piemontese rispetto a temi come quelli dell'identità, delle radici e dell'emigrazione.
Sinceramente non penso che ci debba essere questa sorta di spauracchio dell'onda della cultura di destra, perché se fosse un nostro obiettivo, lo affermeremmo banalmente, ma non lo è. Una mia personale convinzione è che quello che serve a Torino e nel panorama torinese è vitalità, è fermento, è aria fresca e, se serve, anche polemica, ma argomentata sui contenuti con dei presupposti solidi, validi e non a slogan.
Secondo me è un obiettivo che può arricchire tutti e potremmo ritrovarci serenamente seduti fianco a fianco e apprezzare dei bei dibattiti o una presentazione rispetto a un'altra, ma sentirci tutti egualmente rappresentati in un unico festival, che non credo debba essere una sorta di agone o di arena gladiatoria, ma un luogo di pluralismo di pensiero pluralismo di opinione e anche pluralismo di espressione. Secondo me scusate se lo sottolineo - ma mettere insieme letteratura, cinema e musica in momenti culturali unici è sinonimo di freschezza, vitalità e creatività.
Personalmente rispetto le opinioni di tutti, proprio perché, secondo me, il dibattito è positivo su questo evento, ma, permettetemi, personalmente rigetto che sia una specie di ridotta identitaria che cerca di profanare un tempio finora di orientamento opposto. Non ho mai visto il Circolo dei Lettori come una ridotta del post comunismo, è nato come un'altra cosa ed è sempre stato, grazie al cielo, anche quando governava il centrosinistra un'altra cosa.
Semplicemente l'idea di arricchire un po' il confronto e il dibattito, con voci eretiche, anche della sinistra, che non sempre trovano spazio nei templi culturali della sinistra, secondo me è un grande esercizio di libertà. Sono contento che avvenga in un ambito come quello dell'emigrazione che, normalmente, viene un po' liquidato come la ripetizione delle canzonette e dei soliti tre sapori. Stiamo dimostrando che l'emigrazione non è solo questo e riesce ancora ad accendere i cuori e riscaldare gli animi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per l'intervento.
Consigliere Sarno, è già intervenuto in discussione generale.



SARNO Diego

Volevo fare una precisazione.



PRESIDENTE

Siamo buoni oggi, facciamo parlare tutti.



SARNO Diego

Tengo precisare all'Assessore Marrone, Presidente, che non ho fatto una valutazione rispetto al Festival "Radici", quindi non è che lo respingo.
Forse la mia interlocuzione è stata mal compresa o mal spiegata. Non ho minimamente contestato, da un punto di vista culturale, il Festival seppure su alcuni punti possiamo avere accenti diversi.
Ho contestato l'utilizzo che l'Assessore ne fa rispetto a dichiarazioni politiche di un certo tipo: è una cosa ben differente. Io ho sollevato un elemento di preoccupazione rispetto a quello che abbiamo letto sui giornali. Non ero presente a quell'iniziativa e nell'ambito della conferenza stampa l'Assessore ha reagito ai fatti rispetto al Salone del libro e alla presentazione del libro di Patrick Zaki. In quel contesto, ha espresso delle valutazioni facendo riferimento a Hiroshima e dicendo che era un ex centro sociale, quando Hiroshima è un luogo culturale ormai da molti anni.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Le chiedo di concludere.



SARNO Diego

Chiedo di redarguire i soggetti che disturbano.
Il mio intervento era per esprimere una preoccupazione rispetto all'utilizzo che l'Assessore ne fa, non del Festival, né tantomeno del Circolo dei Lettori.



PRESIDENTE

Grazie per il chiarimento.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Volevo informarvi e fare una battuta: Hiroshima è un circolo delle ACLI.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Vicepresidente Valle per il chiarimento.
Finita la discussione generale, passiamo a esaminare gli emendamenti.
L'emendamento rubricato n. 1) è stato ritirato dalla Giunta regionale.
Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Marrone per l'illustrazione.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore all'emigrazione

Più che altro, vorrei tranquillizzare tutti.
Si tratta di un adeguamento nel piano di quella DGR, di cui avete già avuto informazione, lo stanziamento di 20 mila euro per il rimpatrio dal Giappone della salma di una cittadina piemontese.
Chiaramente l'unica normativa in cui la si poteva inserire, nella sua atipicità, era quella sui flussi migratori e allora, coerentemente, com'è stato fatto anche in altre sedi, ne abbiamo dato conto anche nel piano annuale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marrone.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto sulla proposta di deliberazione n. 312 passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 312, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento:

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 2) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 306 "Fondazione del Teatro Stabile di Torino" Consiglio di Amministrazione - designazione di 1 membro Proclamo designato, quale membro in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, il signor Messina Christian.
Rammento, inoltre, che, ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo n. 39/2013, la presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti nominati sull'insussistenza di una delle cause di inconferibilità, di cui al citato decreto, è condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'incarico.
Proposta di deliberazione n. 315 Comitato regionale INPS per il Piemonte designazione di 1 rappresentante.
Proclamo designato, quale rappresentante in seno al Comitato regionale INPS per il Piemonte, il signor Salvioni Stefano.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame proposta di deliberazione n. 309, inerente a "Approvazione della proposta di variazione di assestamento del bilancio di previsione finanziario del Consiglio Regionale per il triennio 2023/2025"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 309, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato all'unanimità dalla I Commissione il 18 settembre 2023.
Se siete tutti d'accordo, anziché procedere a una sintetica illustrazione dei contenuti del provvedimento, do per letta la relazione scritta.
Emendamento rubricato n. 1) presentato da Allasia (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento integra di 80 mila euro la dotazione finanziaria del capitolo 17040/2, con la finalità di incrementare le risorse destinate a sostenere i trasferimenti in spesa corrente a favore delle istituzioni sociali private potenziando in questo modo gli interventi posti in essere nei confronti della società esterna.
Non essendovi interventi, passiamo alla votazione dell'emendamento.
Il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendovi interventi né dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione della deliberazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 309, il cui testo, come emendato, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo come procedere con i lavori d'Aula.
In sede di Capigruppo, era stato richiesto di esaminare la proposta di deliberazione n. 296 sull'IRES.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo l'esame della deliberazione sull'IRES.
Passiamo all'esame degli atti d'indirizzo.
C'era l'ordine del giorno n. 1695 del Consigliere Magliano e altri ordini del giorno collegati in merito a questo ordine del giorno.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame ordine del giorno n. 1695 presentato da Magliano, inerente a "Garantire alle figlie di donne con una diagnosi di neoplasia al seno l'accesso anticipato al programma 'Prevenzione Serena'"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1695, di cui al punto 76) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche i colleghi per aver accettato di discutere oggi questo ordine del giorno che, di fatto, chiede di garantire alle figlie di donne con una diagnosi di neoplasia al seno l'accesso anticipato al programma Prevenzione Serena.
Che cosa capita? Sappiamo che Regione Piemonte sostiene l'importante programma Prevenzione Serena, che si occupa delle donne dai 45 ai 49 anni e tra i 70 75 anni che possono aderire spontaneamente, mentre alle donne tra i 50 e 69 anni è inviata una lettera d'invito con appuntamento prefissato.
Il programma Prevenzione Serena è attuato dalle Aziende Sanitarie Locali in collaborazione con le Aziende Sanitarie Ospedaliere. Lo stesso Ministero della Salute definisce importantissima la fase cruciale della prevenzione.
Rileviamo che una forma su cinque di neoplasia al seno è definibile familiare, mentre il 5-10% è dovuta una predisposizione ereditaria e si sviluppa in famiglia ad alto rischio, con almeno due casi di cancro mammario precoce prima dei quarant'anni. Recenti studi hanno permesso di identificare circa 200 geni associati a rischio di sviluppare il cancro del seno (fonte Associazione italiana ricerca sul cancro).
Considerato che è fondamentale aumentare l'impegno e le risorse in tema di prevenzione, dal momento che è proprio grazie alla diagnosi precoce che si sono registrati dati di miglioramento dalla fine degli anni Novanta a oggi con continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-08% annuo), le stesse linee guida nazionali e internazionali suggeriscono che le giovani donne che abbiano casi di neoplasie in famiglia di sottoporsi a ecografia, risonanza magnetica nucleare e visite cliniche annuali, ma si è registrato un recente preoccupante calo in Piemonte delle percentuali di adesione agli screening, scese dal 55% del 2018 al 43% del 2022.
Allora chiedo alla Giunta regionale a impegnarsi a garantire l'accesso al programma Prevenzione Serena anche prima della fascia d'età prevista per le figlie di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore della mammella.
Perché questo? Perché sappiamo che, appunto, quando accade in famiglia un dramma di questo tipo, le figlie iniziano a fare prevenzione perché la madre ha avuto un tumore, ma è una prevenzione che è tutto sulle loro spalle dal punto di vista economico.
In una giornata come questa, in cui ci siamo spesi, anche come Consiglio per chiedere alla Regione di immaginare come venire incontro a questa esigenza, mi sembrava un fatto di umanità e anche di grande prevenzione non lasciare sole queste donne che già devono affrontare il fatto che rischiano l'ereditarietà, la familiarità. Discutendo con alcuni Capigruppo, mi sembrava che ci fosse una concordia nel procedere in questa direzione.
Grazie, Presidente, e ringrazio ancora per l'opportunità di discuterlo quest'oggi.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Preioni, sull'ordine dei lavori.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Vorremmo sospendere i lavori due minuti per fare un check di maggioranza sugli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Va bene.
Penso che possiamo sospendere un paio di minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.12, riprende alle ore17.27)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
È stato illustrato l'ordine del giorno n. 1695 del collega Magliano.
Non essendovi richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione e procediamo con la votazione.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1695, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Esame ordine del giorno n. 1166 presentato da Cane, Gagliasso, Dago, Leone Demarchi, Cerutti, Perugini, Poggio, Stecco, Nicotra e Marin, inerente a "Realizzazione invaso territorio della Val Soana"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1166, di cui al punto 14) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Cane per l'illustrazione.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Lo illustro con molto piacere.
È un argomento che ritengo di grande importanza, non solo per il fatto di essere un progetto che fa parte del territorio in cui abito. Ritengo sia un progetto di utilità non solo per la Valle Soana, dove dovrebbe essere contenuto questo bacino idrico, ma per l'intero territorio canavesano della provincia di Torino.
La proposta, da quando ho depositato l'ordine del giorno, ha avuto molta attenzione della stampa locale, suscitando diverse opinioni. È fondamentale, però, analizzare attentamente i vantaggi che un invaso pu portare alla nostra comunità e alle generazioni future.
Prima di tutto, occorre considerare l'importanza della sicurezza idrica.
Come sappiamo, l'acqua è una risorsa essenziale per la vita e per lo sviluppo di qualsiasi comunità. Nel corso degli anni, abbiamo assistito a periodi di siccità. A parte gli ultimi mesi, è lampante come negli ultimi anni ci sia stata, non solo per i territori dell'alto Canavese, ma per l'intero Piemonte, una grave siccità.
Ritengo che la diminuzione delle riserve idriche potrebbe essere colmata dalla realizzazione di nuovi invasi. Nel particolare, questo nuovo invaso che dovrebbe essere posizionato in Val Soana, ci permetterebbe di accumulare e gestire in modo efficiente l'acqua, garantendo una fornitura costante per scopi domestici, ma anche agricoli e industriali. Questo assicurerebbe una sicurezza idrica, anche a lungo termine, per la nostra comunità, creando anche una base solida per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile.
In secondo luogo - su questo ho voluto fare un focus - questo invaso avrebbe un impatto significativo sul settore dell'energia rinnovabile. È fondamentale essere consapevoli che sono in atto cambiamenti climatici e quindi, il fatto che si vada a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, puntando a fonti di energia più pulite, penso sia un impegno preciso, non solo da parte del partito e della maggioranza che rappresento, ma sia un obiettivo condivisibile da tutte le forze politiche.
Ripeto, la costruzione di un nuovo invaso offrirebbe l'opportunità di sfruttare l'energia idroelettrica; una forma di energia assolutamente rinnovabile e a basso impatto ambientale. Questo, tra l'altro, potrebbe generare occupazione e promuovere l'innovazione tecnologica della nostra Regione.
Un ulteriore vantaggio dell'invaso è il fatto di creare nuove opportunità per il turismo, quindi il tempo libero. In particolare la Val Soana - qui focalizzo un po' di più - a livello territoriale è un luogo di grande bellezza naturale, ricco di fauna e di flora. La creazione di questo invaso potrebbe sicuramente aiutare questa zona a diventare un polo turistico, con un impatto positivo sull'economia locale.
Ribadisco nuovamente il concetto di creare nuovi posti di lavoro.
Proseguo il discorso sul fatto che sia fondamentale affrontare le preoccupazioni legate all'impatto ambientale di un invaso. È chiaro che nei prossimi anni dovremo condurre uno studio approfondito sull'ecosistema di questa valle, per garantire che le misure siano adottate per mitigare eventuali effetti negativi. Sicuramente sarà importante coinvolgere gli esperti ambientali e le parti interessate nella pianificazione e nella gestione del progetto; tutto ciò al fine di minimizzare l'impatto sull'habitat naturale e proteggere la biodiversità della zona.
Ricordiamo che questi territori sono anche confinanti con il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Arrivando ai giorni nostri, nelle settimane passate, con alcuni Sindaci della Valle, tecnici e ingegneri del Politecnico abbiamo già effettuato dei primi sopralluoghi e delle verifiche, che naturalmente verranno documentati nella logica di trovare la soluzione migliore per il territorio, dopo mesi di emergenza idrica.
Rimando la parola all'Aula, sperando dimostri sensibilità e attenzione verso questo mio ordine del giorno che poi, alla fine, è semplicemente l'espressione del territorio e degli amministratori non solo della Valle Soana, ma anche delle Unioni montane.
Com'è già stato detto, nei giorni scorsi ci sono stati dei sopralluoghi di tecnici e ingegneri del Politecnico, ma è notizia di ieri - mi piace anche dare notizie che ben si legano a questo progetto - la creazione di nuovo invaso che si configura come un passo decisivo dal punto di vista strategico, tanto da armonizzarsi perfettamente con il nuovo disegno di legge curato dalla Lega e recentemente sottoposto al Governo (tra l'altro ringrazio per il prezioso lavoro anche l'europarlamentare Alessandro Panza), in particolare al Capo IV sulla tutela dei territori montani.
Questo prevede l'allocazione di una parte del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per il monitoraggio dei ghiacciai e la realizzazione di casse di espansione vasche e bacini idrici. Ancora più attuale è il discorso che sto facendo. Le misure, come questo invaso in Valle Soana penso siano ancora più fondamentali per affrontare i cambiamenti climatici garantire risorse idriche nelle zone montane, sostenere l'agricoltura combattere gli incendi, promuovere il turismo e - mi rivolgo al collega Marin, che ben conosce questi problemi - sostenere l'innevamento artificiale. Questo nuovo disegno di legge governativo guarda a incentivi agli investimenti e alle attività che si inseriscono bene nelle strategie di salvaguardia e sviluppo delle montagne italiane su cui questo progetto potrà attingere.
Non mi ripeto sulle premesse, ma posso solo specificare che questo invaso sorgerebbe sul torrente Soana, principale affluente del torrente Orco, nel quale confluisce a valle dell'abitato di Pont Canavese e alla sezione di chiusura presenta un bacino di circa 212 chilometri quadrati: dal punto di vista amministrativo, il suo bacino ricade nei Comuni di Valprato Soana Ronco Canavese, Ingria, Frassinetto e Pont Canavese.
Il costo dell'intera opera si stima che potrà ammontare fino a un massimo di euro 315 milioni, di cui 291 milioni destinati alle spese di costruzione e euro 24 milioni alle spese di amministrazione.
Con deliberazione n. 73 del 12/11/2021, la Giunta dell'Unione Montana Valli Orco e Soana prendeva atto dello studio di prefattibilità per la realizzazione di un bacino artificiale per l'utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana.
Con nota del 13/02/2023 trasmessa per posta elettronica, l'Unione Montana Valli Orco e Soana ha interessato alcuni Consiglieri regionali in merito al progetto di realizzazione di un bacino artificiale per l'utilizzo plurimo della risorsa idrica del torrente Soana, allegando uno studio di prefattibilità redatto dall'ingegner Roberto Truffa Giachet di Pont Canavese.
L'ordine del giorno impegna il Presidente, gli Assessori competenti e la Giunta semplicemente a supportare la realizzazione dell'invaso artificiale nel territorio della Valle Soana e il suo iter a partire dalla fase di progettazione, sostenendo l'eventuale creazione di un tavolo tecnico partecipandovi fattivamente e facendosi da portavoce innanzi al Governo e ai Ministri competenti per la fattibilità dell'opera e il sostegno economico-finanziario della stessa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cane.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Accolgo con favore la proposta dell'ordine del giorno del collega Cane perché bisogna essere molto chiari: la fonte di energia rinnovabile in assoluto più pulita ed ecologica in Piemonte è l'idroelettrico, più di qualsiasi altra fonte rinnovabile.
So che a volte ci sono alcune resistenze, ma questa proposta arriva dai territori e dai Comuni interessati (ho visto con piacere che anche l'Unione montana si è già espressa), quindi la politica regionale deve attivarsi per accelerare altre iniziative di bacini di ritenute di acqua.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marin.
Non vedo altri iscritti a parlare.
È chiusa la discussione generale.
Non vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1166, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Concludiamo i lavori della seduta odierna. Come concordato, domani alle ore 12 si svolgerà la Conferenza dei Capigruppo.
Buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.44)



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