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Dettaglio seduta n.270 del 19/09/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.39 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 1460 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interpellanza n. 1479, presentata dal Consigliere Silvio Magliano risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione ordinaria n. 1500 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione ordinaria n.1501, presentata dalla Consigliera Monica Canalis; risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione ordinaria n. 1478, presentata dal Consigliere Sean Sacco, risponderà l'Assessore Marco Gabusi.
Per l'interpellanza n. 1477, presentata dal Consigliere Magliano, verrà inviata risposta scritta.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e interpellanze di disporre l'invio via mail di tutte le risposte scritte agli interroganti all'Ufficio d'Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri dall'Ufficio resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato in Banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti e la risposta del componente della Giunta per tre minuti e non sono previste repliche.


Argomento: Trasporti su gomma - Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1460 presentata da Canalis, inerente a "Ad agosto il Comune di Prarostino resterà isolato?"


PRESIDENTE

Ha chiesto di illustrare l'interrogazione indifferibile e urgenten. 1460 la Consigliera Monica Canalis.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Chiaramente l'interrogazione era stata depositata a giugno e quindi il titolo riguarda il mese di agosto per questa ragione.
Le tre interrogazioni che discutiamo questa mattina riguardano tutte il territorio della Valle Pellice, valle che fa parte della Città metropolitana di Torino, e riguardano soprattutto tre Comuni piccoli o medio-piccoli: Prarostino, oggetto di questa interrogazione, Rorà e Torre Pellice.
In particolare, per quanto riguarda il Comune di Prarostino, che ha circa 1.000 abitanti, l'interrogazione riguarda il servizio di autobus pubblico che rischia, soprattutto per gli under 18 non patentati e per le persone anziane non più in condizione di guidare, di essere fondamentale per la propria mobilità.
Questo Comune ha poco più di 1.000 abitanti (per la precisione 1.200), ed è collegato da un servizio autobus presente solo nei giorni scolastici ed il sabato mattina.
Prarostino è un Comune con molte seconde case e abitazioni di villeggiatura essendo in una posizione molto gradevole nella Valle Pellice e ospita anche alcune strutture turistiche che offrono lavoro a persone della valle.
Purtroppo il Comune, popolato anche da molti anziani, ha un servizio della ditta Cavourese che ha sospeso il servizio per l'intero mese di agosto che si è appena concluso: questo ha rischiato di comportare un isolamento soprattutto per le persone anziane.
Fatto salvo che il mese d'agosto è già passato, volevo capire qual è la visione complessiva della Giunta regionale rispetto alla mobilità di questa valle, di questo Comune e, in generale, dei piccoli Comuni che chiaramente, hanno una domanda inferiore a realtà più grandi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie Presidente e grazie Consigliera Canalis.
Per rispondere all'interrogazione è corretto rappresentare le nostre competenze e le nostre suddivisioni. L'Agenzia della Mobilità ha risorse per gestire i trasporti che, sottolineo, sono costanti da molti anni, con un piccolissimo incremento fatto da questa Giunta due anni fa di circa 2 milioni di euro per il servizio su gomma e su ferro.
La ripartizione territoriale e i servizi vengono concordati; questi, come gli altri, sono proposti dal Consorzio Extra To che ha i contratti in essere con l'Agenzia (prima li aveva con Città metropolitana). Anche tutte le altre province hanno passato i contratti nel 2015 (il Consigliere Vercellotti conosce bene la materia), l'unica differenza - perché è giusto guardare la Valle Pellice e la provincia di Torino, ma per un Assessore regionale è giusto guardare a tutto il Piemonte - è che l'allineamento dei costi rispetto al bilancio che c'è stato nel 2015 per tutte le province piemontesi, non è avvenuto per la provincia di Torino.
Oggi l'Agenzia della Mobilità, correttamente e coerentemente, in accordo con l'Amministrazione regionale, sta provvedendo a non fare un debito fuori bilancio, ma a riallineare i contratti su proposta e coordinati con il Consorzio Extra To. Nella fattispecie, nel Comune di Prarostino, come in molti Comuni in Piemonte, non dico isolati, ma senza il servizio domenicale nei mesi estivi perché l'utenza è molto bassa nonostante i 1.000 abitanti e le frequentazioni di quelle corse erano sostanzialmente vicino alle poche unità, si sono tutelati tutti i servizi scolastici e lavorativi nei mesi che vanno da gennaio a luglio e poi da settembre a dicembre.
È un'operazione che, purtroppo, buona parte del territorio piemontese ha già vissuto: la provincia di Torino è stato un unicum e non vogliamo indagarne il motivo. Oggi siamo impegnati con l'Agenzia della Mobilità a rivedere i servizi, come abbiamo fatto, ad esempio, in tutta l'area di Venaria, San Gillio, La Cassa e Druento.
Il momento corretto e giusto per rivederli completamente sarà con la procedura competitiva, quindi quando ci saranno le gare; oggi possiamo solo fare piccole revisioni, ma certamente non possiamo permettere alla Agenzia della Mobilità di creare debiti ulteriori, come quelli con Trenitalia.
Il riallineamento dei costi è una necessità che avrà declinazioni molto diverse e articolate nelle tre interrogazioni; nel caso del Comune di Prarostino, che ha visto una riduzione del servizio contingentato nelle domeniche di agosto il servizio è ripreso.
Tra l'altro, fino al mese di luglio, vista la conoscenza di questa diminuzione dal 1° marzo 2023, il Comune di Prarostino, probabilmente anche consapevolmente, conoscendo le difficoltà e le scarse frequentazioni, non aveva presentato osservazioni a questa riduzione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione n. 1500 presentata da Canalis, inerente a "In Val Pellice nei giorni domenicali e festivi lasciamo a piedi i cittadini?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione n. 1500.
Ricordo che per le interrogazioni ordinarie non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante; è prevista la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e la replica dell'interrogante per altrettanti cinque minuti.
Do la parola alla Giunta regionale, che risponde all'interrogazione tramite l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Come dicevo, la premessa è la stessa dell'interrogazione precedente sebbene la situazione sia un po' diversa. Parliamo sempre della Val Pellice, ma ci riferiamo al Comune di Bobbio Pellice.
In questo caso, le frequentazioni erano non particolarmente alte, ma si sono mantenute tutte le corse festive, sia pure in maniera ridotta, in coincidenza con il servizio da e per Torino, come si può vedere nell'orario che abbiamo sottomano.
Come dicevo, gli interventi sono collegati alla necessità di riequilibrare il contratto di servizio, senza lasciare a piedi, in questo caso, le persone che hanno l'esigenza di collegarsi al servizio ferroviario metropolitano. Da questo punto di vista, e in linea con l'interrogazione precedente, l'Amministrazione regionale è impegnata nel suo complesso a reperire maggiori risorse. Non vi nascondo che i 20 milioni che quest'anno paghiamo a Trenitalia per la causa del 2017 sono sottratti, evidentemente al servizio. Non registriamo, dunque, una riduzione di servizio (o almeno di impegni di spesa), ma certamente quelle risorse non possono essere destinate a maggiori treni e maggiori bus, perché dobbiamo pagare una causa che non abbiamo certamente generato noi.
In questo caso, il servizio è stato ridotto solo nelle domeniche e nei festivi, ma mantenendo le corse più importanti, soprattutto quelle che consentivano agli abitanti di Bobbio Pellice di collegarsi alla Città metropolitana di Torino.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
Se la collega Canalis desidera replicare, ne ha facoltà per cinque minuti.
CANALIS Monica (fuori microfono) No, grazie.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione n. 1501 presentata da Canalis, inerente a "Servizio di trasporto pubblico locale sperimentale per il Comune montano di Rorà (TO)"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione n. 1501.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi. Successivamente, la collega Canalis potrà replicare.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Non ripeto la premessa per l'ennesima volta. Il terzo caso è ancora diverso (questo a dimostrazione del fatto che le fattispecie sono tante, non solo sui Comuni piccoli, ma anche sui Comuni di maggiore dimensione).
In questo caso si parla di un accordo di programma, quindi la modalità di gestione del servizio è un po' diversa, soprattutto perché il Comune di Rorà integra il servizio con 6.000 euro di tasca propria. Come capita anche nei grossi centri - se un domani vorrete fare un'analisi puntuale anche dei centri più grossi potrete facilmente evincerlo - si rilevano differenze notevoli tra Comuni che contribuiscono in maniera importante e altri che invece, mettono cifre decisamente minori. Il Comune di Rorà contribuisce per circa 6.000 euro, a fronte di 13.000 euro erogati dall'Agenzia piemontese, e dei ricavi che naturalmente si aggiungono a queste somme.
L'accordo di programma - verteva su questo l'interrogazione della Consigliera Canalis - è stato mantenuto solo fino al 31/12/2023, ma per un motivo puramente amministrativo: non è ancora stato approvato il Piano triennale, per cui non è possibile assumere l'impegno anche per il 2024 e il 2025, anche se, come vedrete nel bilancio, non vi sono tagli all'assegnazione dei capitoli, quindi l'Agenzia della mobilità informalmente, non ha dubbi che questo servizio vada avanti. Tuttavia, lo potrà formalizzare solo nel momento in cui avrà il Piano triennale approvato, in coerenza, appunto, col Piano dei servizi. Evidentemente quando si concordano dei servizi e quando c'è un'Amministrazione che integra di tasca propria si fa il massimo possibile - non è l'unico caso in Piemonte - per mantenere il servizio.
Dunque, se la risposta secca e formale che posso fornire è che il servizio sarà mantenuto fino al 31/12/2023, c'è comunque un impegno da parte dell'Agenzia (e naturalmente della Regione) a continuare questo tipo di servizi, che giudichiamo importanti, alla cui contribuzione partecipano anche i Comuni.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Chiedo alla Consigliera Canalis se intende replicare.
Prego, collega; ne ha facoltà per cinque minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
È una buona notizia, certo; tuttavia, come per altri servizi - pensiamo al servizio di supporto alla disabilità nelle scuole o a tutta una fetta di assistenza - si scivola progressivamente a carico dei Comuni. E questo tipo di contenzioso si avverte davvero su più fronti (pensiamo al tema della rete in RSA e via dicendo).
È positivo il fatto che un Comune sia responsabilizzato e compartecipi alla spesa, ma è chiaro che c'è uno scivolamento verso la spesa comunale superiore rispetto al passato. È un trend generale che non riguarda solo i trasporti, e sul quale dobbiamo riflettere, perché i Comuni prima o poi non ce la faranno ad incamerare al proprio interno una serie di competenze che in precedenza erano svolte maggiormente degli enti sovraordinati.
Si tratta, quindi, di una buona notizia, almeno per il Comune di Rorà. È chiaro che, sulla scorta di questo esempio, probabilmente anche altri Comuni si attiveranno per allocare risorse proprie. Resta la riflessione generale: il Comune è davvero in fondo alla catena alimentare istituzionale se così possiamo definirla - e prima o poi i Comuni non ce la faranno più, sulla mobilità, come su altre partite. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Monica Canalis per la replica.


Argomento: Difesa idrogeologica

Interrogazione n. 1438 presentata da Sacco, inerente a "Rischio idrogeologico città di Alessandria"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione n. 1438.
Ricordo all'interrogante che per le interrogazioni ordinarie è prevista prima la risposta del componente della Giunta per cinque minuti. Seguirà eventualmente, la replica dell'interrogante per altrettanti cinque minuti.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi. Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Presidente e grazie, Consigliere Sacco.
Cercherò di essere veloce, perché le domande sono tante: probabilmente, la risposta scritta sarà più puntuale di quanto saprò riassumere in cinque minuti.
Come dicevo, i quesiti posti sono molti; soprattutto, sono rivolti a conoscere quali sono i provvedimenti che la Giunta regionale prevede di adottare per la messa in sicurezza della città di Alessandria, almeno per la riduzione del rischio idrogeologico.
Il Piano di gestione del rischio alluvioni colloca il centro abitato di Alessandria all'interno dell'Area pericolosità di inondazione P2M.
La città di Alessandria, inoltre, è una delle aree da potenziale rischio significativo di livello distrettuale. Il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) indica la necessità di interventi di protezione, individuando limiti di progetti di fascia B sia lungo il Tanaro che lungo il torrente Bormida.
L'elevato rischio idraulico in cui si trova la città di Alessandria, oltre a necessitare di interventi di difesa dalle inondazioni, richiede anche una profonda revisione dello strumento urbanistico basato su studi ormai superati. Infatti, la città di Alessandria è compresa nell'elenco dei comuni che con DGR del 2002 venivano esonerati dall'adeguamento PAI dei propri strumenti urbanistici. Fin dal 2001, di fatto, la città di Alessandria è stata ancora una delle poche che non l'ha fatto. Nel caso di Alessandria, anche alla luce dei vari eventi alluvionali del 2016 e del 2019, si è pensato con una delibera del 2022 di imporre tre anni per l'approvazione del Piano regolatore in linea con lo strumento PAI.
C'è necessità di interventi ben definiti sul fiume Tanaro. Cito i più importanti: l'abbassamento della soglia in corrispondenza della sezione dell'ex ponte Cittadella, la sistemazione del tratto urbano di Alessandria nonché i rialzi arginali necessari a garantire un franco adeguato rispetto alla portata di progetto; la realizzazione di un'area di laminazione in area golenale a monte della città di Alessandria, all'incirca nella località Solero, e la realizzazione di due casse di laminazione in località Rocchetta Tanaro, in provincia di Asti. Sul fiume Bormida interventi di contenimento della piena con tempo di ritorno a 200 anni sia in sponda sinistra sia in sponda destra, a difesa di Alessandria.
A seguito dell'entrata in vigore del DPCM del 27 settembre 2021, sono stati aggiornati i criteri, le modalità e l'entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico. Quindi, si è reso necessario aggiornare le schede progettuali già inserite nella piattaforma ReNDiS.
La Regione in questo momento sta predisponendo, di concerto con AIPO, la documentazione da inserire nella piattaforma ReNDiS ed ha provveduto, per la parte di propria competenza, a realizzare le schede progettuali, secondo i nuovi criteri richiesti, che saranno trasmesse all'Autorità di bacino a breve per la loro approvazione - passaggio necessario per l'inserimento nella piattaforma ReNDiS.
Per quanto riguarda il fiume Tanaro, gli interventi più importanti che si prevedono - quelli che anche la Città di Alessandria ha in animo di portare avanti - sono: l'adeguamento del sistema difensivo sulle due sponde del fiume Tanaro, a monte della briglia dell'ex ponte Cittadella l'adeguamento in quota dei muri di contenimento esistenti in sponda destra e sinistra del fiume nel tratto compreso tra il ponte FS e il ponte Meier l'adeguamento degli argini a monte del ponte ferroviario, la realizzazione di una cassa di laminazione a monte della città di Alessandria e quella delle due casse di Rocchetta Tanaro.
Per quanto riguarda il fiume Bormida, invece, si prevedono interventi di contenimento della piena duecentennale in Fascia B sia nella sponda sinistra sia nella sponda destra. Sono interventi che sommano sostanzialmente - tra i 21 milioni del primo e gli altri previsti - ad oltre 150 milioni (133 per esattezza sul fiume Tanaro e 21 sul fiume Bormida).
Quello che abbiamo già fatto a livello di progettazione e quello abbiamo finanziato è altrettanto importante e ci dà la tranquillità - penso all'intervento più importante sul Rio Lovassina - di avere iniziato un percorso virtuoso, che non sarà breve; parliamo di un piano che deve essere messo in regola dal 2001, ma che avrà degli step parziali, che consentiranno di smarcare una serie di aree, una volta realizzati questi lavori.
I più importanti in fase di progettazione ed alcuni già realizzati sono la regimazione del Rio Lovassina, per 15 milioni 300 mila euro. C'è una serie di lavori di adeguamento degli argini esistenti che sommano oltre 2 milioni di euro, oltre ai lavori di somma urgenza dopo le piene del 2016 e del 2019; lavori di chiusura con dosso dell'SP 79 a valle dell'abitato di Alessandria (300 mila euro), il rialzo delle arginature maestre del fiume Tanaro a monte del ponte ferroviario di Alessandria, intervento finanziato dalla Regione in favore di AIPO, in progettazione per circa 2 milioni di euro; lavori di completamento del rilevato arginale in destra Bormida a monte dell'abitato di Castellazzo Bormida (700 mila euro), lavoro di chiusura dei fornici in sinistra idraulica del fiume Bormida (1 milione 50 mila euro); lavori di adeguamento rilevato arginale storico Aulara (450 mila euro) e lavori di chiusura dei fornici in destra idraulica di Bormida (500 mila euro).
Questi ultimi che ho detto sono i lavori già realizzati o in corso di progettazione, quindi finanziati. Gli altri hanno un percorso che è quello del ReNDiS, che è l'unico che ci consente di immaginare interventi di una portata così ampia, naturalmente sapendo della garanzia - ed è il motivo di successo anche del rio Lovassina - che il programma ReNDiS, che è gestito dal Ministero dell'Ambiente e dall'Autorità di Bacino con la regìa delle Regioni, ha un elemento fondamentale che consente di essere davanti o dietro in graduatoria, che è il numero degli abitanti che si mettono in salvaguardia. È evidente che, parlando del centro abitato di Alessandria una volta approvato il progetto dall'Autorità di Bacino, questo valore farà balzare ai primi posti e quindi si potrà procedere con una serie di interventi che non sistemeranno in un unico colpo tutto l'abitato di Alessandria, ma daranno la possibilità di smarcare una serie di punti, in base al luogo in cui si interverrà con priorità.
Sono stati fatti incontri anche con il Comune di Alessandria, perché, in una seconda fase, sarà importante definire le priorità su cui intervenire e stiamo procedendo in questo senso.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore, per la risposta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco per la replica; ne ha facoltà per cinque minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta all'interrogazione.
Ho presentato questa interrogazione dopo aver visto i nuovi tempi di ritorno e le nuove analisi che sono state effettuate dai tecnici della Regione Piemonte e dall'Autorità di Bacino, in seguito al dibattito che è stato portato avanti sulla localizzazione dell'ospedale di Alessandria. È evidente che il rischio per la nostra città di eventuali alluvioni o inondazioni è elevato.
Abbiamo potuto constatare che ci sono stati dei ritardi negli anni rispetto ad alcuni piani di adeguamento, e dice bene l'Assessore quando sottolinea il fatto che Alessandria ha un piano di sviluppo datato e fuori dal tempo e che prevede addirittura un'espansione della città fino a 300 mila. È una cosa assurda, perché i tempi sono cambiati e il problema è che il tempo è nostro nemico. Quindi, la necessità di accelerare su questo fronte credo debba essere responsabilità politica di tutti quanti, proprio a causa della quantità di persone che sono esposte al rischio di una piena simultanea dei fiumi Bormida e Tanaro. Gran parte dell'abitato alessandrino rischierebbe di venire colpito.
Essendo cambiati i tempi, ahimè, i tempi di ritorno non sono più quelli di vent'anni fa o di trent'anni fa, quando siamo stati colpiti da un'importante alluvione, dopo la quale ci sono stati dei lavori di adeguamento, ma ormai le cronache di tutti i giorni ci mettono davanti a quello che potrebbe essere un rischio sempre meno remoto, purtroppo.
Auspico una forte attenzione, una volta concluso il Piano, che speriamo il più in fretta possibile, sia da parte del Ministero sia della Regione, nel sostenere anche il Comune di Alessandria in questa direzione, proprio alla luce degli aggiornamenti del piano di qualche mese fa. Sappiamo tutti che il Comune di Alessandria non ha spazi finanziari, che si trova in una situazione economica a dir poco disastrosa e che si cerca di tenere (utilizzo un termine che calza) "a galla la baracca": sicuramente non si può permettere lavori di adeguamento della portata di quelli illustrati dall'Assessore.
Sarà nostra cura monitorare l'avanzamento del piano e della realizzazione delle opere; ormai, ad ogni stagione che possiamo definire "delle piogge" rimaniamo sempre un po' tutti con il fiato sospeso: speriamo di poter essere tranquilli il più presto possibile.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sacco, per la replica.


Argomento: Pari opportunità

Interpellanza n. 1479 presentata da Magliano, inerente a "Comma 2 dell'articolo 7 (Trasporti e mobilità personale) della Legge Regionale n. 3 del 12 febbraio 2019 'Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità': che cosa è stato fatto per garantire le pari opportunità per le persone disabili?"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 1479.
La parola al Consigliere Magliano, per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il 1° marzo 2019 è entrata in vigore in Piemonte, la legge regionale n. 3 "Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità". La norma trasferisce nel contesto regionale i principi essenziali in materia, stabiliti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 (ratificata in Italia da una legge del 2009).
Gli obiettivi principali della succitata legge regionale risultano essere i seguenti: promuovere azioni, politiche e strategie comunicative sempre più inclusive e attente allo sviluppo della capacità e opportunità delle persone con disabilità; sostenere la dignità, i diritti e le libertà fondamentali di ogni persona con disabilità; realizzare azioni per eliminare le barriere fisiche e sensoriali e culturali; disciplinare gli interventi regionali e favorire il coordinamento con gli enti pubblici e le associazioni di settore.
Tra l'altro, la normativa della Regione Piemonte nel settore "Trasporti" interviene in materia: al comma 2 dell'articolo 2 della legge n. 1 del 4 gennaio 2000, "Norme in materia di trasporto pubblico locale in attuazione del decreto legislativo n. 422", disponendo che ".tutte le reti ed i servizi in Piemonte devono essere progressivamente adeguati alle esigenze degli utenti con ridotta capacità motoria ed effettuati con materiale idoneo"; al comma 1 bis, richiamando la specifica previsione volta a garantire l'assicurazione delle specifiche necessità di trasporto delle persone con disabilità, in relazione al principio di "sufficienza" quantitativa e qualitativa dei servizi minimi. Inoltre, l'articolo 3 della stessa legge regionale n. 3 del 2019, "Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità", in ambito di trasporti e mobilità, prevede quanto segue: "La Regione sviluppa linee d'azione per le politiche delle persone con disabilità, in sinergia con le istituzioni pubbliche e gli enti privati presenti sul proprio territorio regionale nonché con le associazioni a tutela delle persone con disabilità e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative"; ho già citato la legge del 2019 che si occupa del tema delle persone con disabilità e la legge del 2000, che è la legge quadro sui nostri trasporti.
Rilevato che la Giunta regionale, con propria deliberazione del 2018, ha approvato il documento relativo agli elementi minimi per la fruizione e l'accessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale a favore dei passeggeri con disabilità in Piemonte; la Giunta regionale ha in essere specifici Protocolli d'Intesa sottoscritti tra Regione Piemonte l'Agenzia della Mobilità Piemontese e le Associazioni delle persone con disabilità finalizzati a sviluppare iniziative più idonee a garantire alle persone con disabilità l'accesso ai servizi e alle infrastrutture.
Poi, nel "tenuto conto che", per non annoiare i colleghi e il Presidente riporto tutta una serie di elementi che sono all'interno della legge e che obbligano Regione Piemonte a promuovere alcune iniziative.
Inoltre, considerato che, a fronte degli obiettivi definiti dalla legge regionale n. 3 del 2019 e soprattutto stanti i compiti assegnati alla Regione dal comma 2 dell'articolo 7 della succitata legge regionale, si ritiene utile comprendere lo stato di attuazione delle azioni ivi previste.
In conclusione, Presidente, interpello la Giunta regionale per conoscere nel dettaglio, quali azioni siano state attivate e quali risultati siano stati raggiunti in Piemonte, in relazione ai disposti del comma 2 dell'articolo 7 (Trasporti e mobilità personale) della legge n. 3 del 2019 a far data dall'annualità 2020, in ordine al monitoraggio dell'applicazione degli standard minimi e delle linee guida per l'accessibilità alle strutture e ai servizi aperti o offerti al pubblico; all'orientamento delle azioni nei confronti degli enti privati che forniscono le strutture e i servizi, di cui alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 7, volte al rispetto delle norme relative all'accessibilità per le persone con disabilità; al monitoraggio della realizzazione del "piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche" da parte degli enti locali alla promozione, sviluppo, produzione e distribuzione di tecnologie di informazione e comunicazione, in modo da renderli accessibili e fruibili al minor costo; alla formazione del personale delle aziende di trasporto pubblico locale sui temi della disabilità. Si ricorderà l'Assessore che uno dei primi punti che affrontammo insieme in questa legislatura era la mancata attenzione di alcuni autisti di GTT che, di fatto, bloccavano il segnale audio e video per le persone con disabilità a bordo dei mezzi.
Inoltre, per sapere se siano stati attivati gli interventi di progettazione universale, di cui alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 7 della legge (Trasporti e mobilità personale) della legge regionale n. 3 del 2019 e infine, se ritenga soddisfacenti gli obiettivi raggiunti in questi anni in Regione Piemonte in relazione ai disposti del comma 2 dell'articolo 7 della legge regionale n. 3 del 2019 "Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone di stabilità".
Assessore, ho provato a capire quanto la legge del 2019 è stata inserita tra le nostre politiche del trasporto pubblico, anche perché mai come oggi se alle persone con disabilità che possono utilizzare il trasporto pubblico chiediamo di non utilizzare il mezzo personale, almeno il trasporto pubblico, non solo nella prima cintura torinese, ma in tutta la Regione deve trovare interventi e su questo so che la sua sensibilità è alta.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi, per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Magliano anche per la delicatezza con cui ha sottoposto la domanda, molto articolata; la risposta prevede competenze miste. Cercherò, quindi, di fare un sunto più o meno puntuale di quanto è stato portato avanti in questi anni.
Nel corso dei lavori dell'Osservatorio, che si riunisce con frequenza trimestrale, è stata condivisa con le parti (Regione Piemonte, Associazioni dei disabili, Agenzia della mobilità piemontese) l'esigenza di produrre un documento di indirizzo nel quale venissero elencate le esigenze minime dei passeggeri con disabilità, al fine di garantire loro la fruizione e l'accessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale in Piemonte, anche perché, iniziando, non dico a zero, ma da un livello molto basso, si è pensato di dotarci di un quadro e di un modus operandi per provare a raggiungere l'obiettivo. Raggiungere subito tutto l'obiettivo sarebbe stato impossibile, per cui abbiamo deciso di raggiungerlo per step.
Con la DGR del 20 dicembre 2018 è stato approvato il documento "Elementi minimi per la fruizione ed accessibilità dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale a favore dei passeggeri con disabilità in Piemonte", che costituisce per l'Agenzia della Mobilità Piemontese un indirizzo e un riferimento tematico, sia per la predisposizione dei contenuti degli atti prodromici all'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale sia per la predisposizione dei contratti di servizio dei servizi medesimi.
Le restanti parti tematiche del documento, non di competenza dell'Agenzia della Mobilità Piemontese, costituiscono indirizzi per la progettazione funzionale delle infrastrutture correlate ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale (in questo caso sia per RFI sia per le fermate su gomma).
A partire dal 2018, la Direzione competente in materia è quella dei trasporti e ha effettuato attività di controllo, ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale 1/2000, sui servizi di trasporto pubblico locale aventi Origine/Destinazione le città di Asti, Alessandria, Cuneo, Novara Torino e Verbania, ponendo particolare attenzione alla verifica delle condizioni di fruibilità e di accessibilità ai mezzi da parte delle persone con disabilità. Inoltre, negli anni successivi c'è stato uno stop, non tanto in corrispondenza delle elezioni quanto, purtroppo, del Covid.
Su richiesta dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, nel 2021 e nel 2022 sono state attivate forme di controllo sull'accertamento del funzionamento degli annunci di prossima fermata, visivi e vocali, sui mezzi Mercedes Benz - Conecto in dotazione al GTT S.p.a., in servizio nella città di Torino.
Negli anni 2021 e 2022 si è ripresa un po' l'attività di confronto e come vedrete e come vedrà, Consigliere, in questi mesi si è ripreso ad avere un'attività costante e continua.
Le relazioni conclusive delle attività succitate sono state inviate alle Aziende interessate e all'Agenzia della Mobilità Piemontese, nonch pubblicate sul sito istituzionale della Regione.
Da ultimo, su specifica richiesta delle Associazioni dei Disabili in occasione della riunione dell'Osservatorio tenutasi nel mese di marzo 2023 dall'1 all'11 giugno u.s. è stato attivato uno specifico sondaggio on line sulle abitudini di spostamento di titolari di tessera di libera circolazione disabili: i riscontri sono stati 785 su più di 40.000 mail inviate dal 5T, titolare del trattamento dei dati degli utenti titolari di tessere di libera circolazione.
L'analisi dei dati si è focalizzata su: la suddivisione intra/extra provincia; la motivazione dello spostamento; le modalità di trasporto; il numero dei cambi; la fascia oraria; la frequenza, ecc. ecc.
I risultati sono stati interessanti perché abbiamo compreso, da quel numero ridotto, ma significativo dal punto di vista statistico dei questionari, che il maggior numero di spostamenti (l'83%) avviene all'interno della Provincia di origine e quelli fuori Regione, nelle province del Nord-Est, sono prevalenti sul totale degli spostamenti originati in quelle province.
Il maggior numero di riscontri al questionario è pervenuto dagli utenti di Torino e provincia (80%), anche per la capacità delle associazioni di intercettare queste persone e di fargli compilare il questionario. Questo è assolutamente vero, com'è altrettanto vero che c'è un rilascio maggiore del numero di tessere molto preponderante rispetto alle altre province.
Parrebbe, quindi, che fuori dall'area metropolitana i titolari di tessera usino meno i servizi di TPL, anche se richiedono il rilascio dell'apposito titolo di viaggio (lo usano meno anche perché il servizio è certamente meno capillare che nell'urbano di Torino).
Tra i mezzi di trasporto utilizzati non compaiono i servizi non di linea (taxi e NCC) e le destinazioni più frequenti sono Torino, Biella e Cuneo.
Le fasce orarie dove si concentrano gli spostamenti riguardano 6:00/9:00 e 9:00/12:00 (50%) e la quota di pendolarismo è pari al 25%; il 28% degli spostamenti ha frequenza quotidiana, mentre il 27% è occasionale.
A tal proposito, nei primi mesi del 2024 attiveremo un ulteriore sondaggio, con l'obiettivo di renderlo periodico, in cui saranno previsti diversi miglioramenti al questionario, al fine di definire con più precisione le caratteristiche della domanda.
Questi questionari non devono rimanere puro dato statistico, ma devono essere trasferiti agli enti che con noi collaborano (parlo e penso soprattutto a RFI e alle aziende di trasporto). In questo, e nei vari contributi che abbiamo dato a RFI (che poi sono anche oggetto del contratto di servizio), sono stati attivati, con le strutture di RFI, ulteriori contatti e programmi per l'aumento e l'inserimento di ulteriori stazioni piemontesi nel circuito Sala Blu, servizi di assistenza alle persone in difficoltà che consentono di accoglierle in stazione in punto concordato di accompagnarle al ritiro del biglietto; di accompagnarli a bordo treno ecc. ecc.
Concludo l'intervento dicendo che il percorso, seppure ripreso in maniera costante, è un percorso complicato e lungo, ma che non deve essere disatteso e rimandato perché, come diceva il Consigliere Magliano, non possiamo dire alle persone con disabilità di rivolgersi al trasporto pubblico se poi non ci sono gli strumenti per accedervi.
Per quanto riguarda il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, che non è di mia competenza, sono stati pubblicati i bandi, tuttora aperti, con scadenza 29 settembre, con una divisione in fasce di abitanti che poi lascerò (l'Assessore Caucino mi ha delegato a rispondere).
Le eventuali risorse residue, dopo il riparto tra i Comuni che hanno manifestato e manifesteranno il loro interesse, verranno ripartite proporzionalmente tra i Comuni aderenti, a seconda del gruppo di appartenenza e la fascia di abitanti.
Inoltre, per completare gli aspetti relativi al trasporto, l'Agenzia della Mobilità Piemontese e la Regione sono impegnate, insieme all'Azienda di trasporto, alla formazione del personale, con un focus specifico ai percorsi formativi che possano fare comprendere bene agli autisti l'arresto del mezzo in corrispondenza della palina di fermata; l'accostamento alla panchina; la partenza, i rallentamenti e l'arresto dei mezzi effettuati in modo graduale, per non pregiudicare l'incolumità e il confort dei passeggeri, soprattutto quelli con elevate difficoltà e con ridotta capacità di mobilità; la conoscenza delle differenze disabilità, per fornire un'assistenza adeguata secondo le esigenze (lo dico perché spesso ci sfugge questo tipo di sensibilità, non solo nei trasporti, ma penso agli ultimi giorni, con IT-Alert, quando l'Associazione dei non udenti è venuta a trovarmi per chiedere che fosse specifico anche per loro); la capacità di fronteggiare situazioni inattese; il riconoscimento dei cani da assistenza e del loro ruolo e l'uso di tecnologie a favore delle persone con disabilità, come già spiegato nella prima parte.
Alcune Aziende principali incominciano a utilizzare app dedicate (penso a MooVit e Google Transit), anche dotate di funzionalità VoiceOver e Talk Back disponibili sia su iOS sia su Android, che permettono agli utenti con disabilità visive di essere guidati passo dopo passo fino alla propria destinazione.
È un percorso iniziato, ancora molto lungo da portare a termine, ma credo non sia compito di questa Amministrazione regionale, ma di tutti coloro che hanno a cuore, non solo il trasporto pubblico, ma la parità e la dignità di trattamento di tutte le persone che vivono nella nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
Il Consigliere Magliano chiede di replicare: ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la puntualità della risposta, che legger accuratamente.
Assessore, per noi è importante che quei sondaggi e quei monitoraggi, come lei giustamente ha detto, non indichino solo dove vanno le persone con disabilità, ma come ci vanno. Faccio una serie di esempi. Abbiamo ricevuto molte segnalazioni rispetto all'accessibilità delle stazioni ferroviarie nella prima cintura: ogni tanto manca o è difficile il reperimento del servizio che permette, con un macchinario adeguato, di alzare una carrozzina e metterla sul treno. Viviamo in una città in cui costantemente le scale mobili della metropolitana non funzionano perché o progettate male o perché non siamo in grado di gestirle. C'è tutta una serie di elementi come lei ricordava, rispetto alla formazione dei dipendenti del trasporto pubblico. Abbiamo discusso in Aula del vezzo di spegnere i segnali luminosi e i segnali audio perché davano fastidio a chi era in quel momento alla guida del trasporto pubblico. La strada è lunga e ci sono tante tecnologie che vengono utilizzate.
Chiedo, Assessore, di predisporre una "cabina" quanto più organica e quanto più unitaria. C'è un proliferare di iniziative nei Comuni, un proliferare di utilizzo di APP, ma se non riusciamo a gestirle in maniera univoca, noi rischieremo, come spesso capita, che chi nasce con una disabilità a Torino ha certi servizi e chi nasce con una disabilità a Novara, a Biella Vercelli, né ha altri. Da questo punto di vista è abbastanza scontato vedere maggiore attenzione transitare su Torino, Cuneo e Biella: dimmi che tipologia di accessibilità ho nei trasporti e ti dirò se sono in grado di utilizzarli o meno.
Siamo a buon punto. Mi auguro che l'attenzione non si fermi, anche in questa fine legislatura, al controllo che Regione fa sul tema delle disabilità. Mi auguro che Agenzia della Mobilità, da questo punto di vista voglia continuare a mettere l'accessibilità come obiettivo prioritario e che abbia la forza e il coraggio di parlare con le aziende che spesso purtroppo, nel trasporto pubblico, vedono una difficoltà strutturale dei mezzi, ma anche una non sensibilità. Siamo ancora abituati a pensare che chi è su una carrozzina, o si fa trasportare da un'ambulanza o da un mezzo che si è autonomamente costruito e messo a norma per le sue esigenze.
Più i mezzi sono accessibili a persone con disabilità più saranno comodi per mamme, nonni e nonne che portano a passeggio bimbi piccoli con un passeggino e poi perché, e questo lo stiamo vedendo anche dal punto di vista del dato demografico, invecchiamo, aumentano gli anni e l'aspettativa di vita ed è normale che una percentuale di noi diventerà disabile, non è nato disabile o lo è diventato per un incidente. Il fatto di poter utilizzare il trasporto pubblico è un valore aggiunto in più perch facendo sempre riferimento al dato demografico sempre meno figli e sempre meno nipoti, più è autonoma la persona con disabilità, e quindi l'anziano che ha iniziato un percorso di disabilità, meno sarà compito delle istituzioni trovare sistemi ulteriori di aiuto. Bene al volontariato, bene a tutte le pubbliche assistenze che fanno la loro parte, ma più rendiamo autonome persone con disabilità anche nell'ultima parte della vita che magari hanno figli in giro per l'Italia e per l'Europa per lavoro e meno incorreremmo nel rischio di creare altri casi sociali.
Mi auguro che su questo punto l'attenzione sia massima e ringrazio l'Assessore per la puntualità delle risposte e ci auguriamo che, nonostante la fine di questa legislatura, si tenga comunque la barra dritta e si affermi il concetto che un trasporto pubblico accessibile, non è solo un diritto delle persone con disabilità, ma un'opportunità in più per tutti noi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per la replica.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interpellanza n. 1477 presentata da Magliano inerente a "Edifici di culto e pertinenze funzionali relative all'esercizio del culto stesso (L.R.15/1989). Questa Giunta sta monitorando l'attuazione della suddetta legge regionale?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con il Consigliere interrogante Magliano, la Giunta provvederà a fornire risposta scritta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro esaurita la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 10.30 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 10.23 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni e interpellanze)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.31 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta di trenta minuti)



PRESIDENTE

Consiglieri, ci sono 13 congedi; se nessuno dei presenti in aula dà la presenza - come sapete - il Regolamento prevede che non ci sia necessità del numero legale per aprire la seduta, necessario però per deliberare.
Pertanto o mi si dà rassicurazione che nei prossimi minuti entri qualche Consigliere o qualche Consigliera che possa garantire di avere il numero legale, oppure è ovvio che si chiuda la seduta - e senza rinviare i lavori perché non penso che in mezz'ora cambi la situazione. Dunque, possiamo sconvocare la seduta, dato che non è aperta e ci riaggiorniamo domani alle ore 12 per la Conferenza dei Capigruppo. Non verrà svolto neanche il question time, perché la seduta è sconvocata.
Auguro a tutti una buona giornata.



(I lavori terminano alle ore 11.06)



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