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Dettaglio seduta n.267 del 25/07/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 09.38 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 1448 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione indifferibile e urgente n. 1458 presentata dal Consigliere Domenico Rossi cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni e alle interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione, e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti, la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e la replica dell'interpellante, se richiesta, per ulteriori cinque minuti.
Prego gli Assessori e i Consiglieri di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Albi professionali

Interpellanza n. 1448 presentata da Magliano, inerente a "Mancata attuazione dei disposti della Legge Regionale n. 16 del 13 settembre 2022 'Disposizioni concernenti l'istituzione dell'elenco regionale degli amministratori di condominio': di chi sono le responsabilità?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interpellanza n. 1448 presentata dal Consigliere Silvio Magliano.
Do la parola al Consigliere Magliano, che è il primo ad intervenire in Sala Viglione, dove ci siamo trasferiti in via provvisoria per questi mesi.
Prego, collega; ha facoltà di illustrare la sua interpellanza per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Mi permetta anche di ringraziare gli Uffici per il lavoro svolto lavoro che ci permette oggi di celebrare il Consiglio regionale in questa Sala.
Premesso che la Regione Piemonte, con la legge regionale n. 16 del 13 settembre 2022 "Disposizioni concernenti l'istituzione dell'elenco regionale degli amministratori di condominio", nel rispetto delle proprie competenze e in conformità a quanto previsto dalla normativa statale vigente in materia, al fine di garantire e attestare la professionalità e l'onorabilità dei soggetti che svolgono, in forma singola o associata l'attività di amministratore di condominio, ha istituito l'Elenco regionale degli amministratori di condominio (non un Albo, ma un elenco evidentemente).
La professione di amministratore di condominio è regolamentata dal Codice Civile e dalla legge nazionale n. 220 del 2012 (Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici) e per tali motivi l'iscrizione all'Elenco non è obbligatoria e non costituisce in alcun modo titolo per l'esercizio dell'attività professionale.
L'elenco ha, pertanto, finalità esclusivamente conoscitive, quale strumento di trasparenza per i cittadini e per coloro che svolgono l'attività di amministratore di condominio. È evidente che chi decide di rientrare in questo Elenco vuole essere visibile, ma, allo stesso tempo, si deve attenere a certe regole di trasparenza utili per l'utente e per coloro che vorranno scegliere l'amministratore di condominio.
Rilevato che il comma 2, dell'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 13 settembre 2022, prevede che la Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, acquisito il parere della Commissione consiliare competente e sentite le Associazioni di categoria definisca con proprio provvedimento le modalità operative dell'Elenco regionale degli amministratori di condominio.
Atteso che la Commissione consiliare competente ad oggi non ha ancora espresso il proprio parere di competenza, previsto dal succitato comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 13 settembre 2022, in quanto la Giunta regionale non ha ancora presentato in Commissione alcun provvedimento per l'esame relativo.
Considerato che il rispetto delle leggi è un'esigenza fondamentale della vita sociale ed è condizione necessaria per la costruzione del bene comune, interpello la Giunta regionale - ringrazio l'Assessora di essere presente oggi - per conoscere a quale Direzione regionale siano state assegnate le competenze tematiche relative alla materia in argomento; per conoscere quali siano le cause che stanno determinando il mancato rispetto da parte della Giunta regionale, degli obblighi di legge previsti dal comma 2, dell'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 13 settembre 2022 "Disposizioni concernenti l'istituzione dell'elenco regionale degli amministratori di condominio" e la conseguente mancata espressione del parere della competente Commissione consiliare; per avere un aggiornamento sullo stato dell'arte dell'iter tecnico e amministrativo previsto dal comma 2, dell'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 13 settembre 2022 "Disposizioni concernenti l'istituzione dell'elenco regionale degli amministratori di condominio", concernente l'approvazione delle modalità operative dell'Elenco regionale degli amministratori di condominio.
L'interpellanza è stata posta in merito ad una legge che, peraltro, è espressione della maggioranza e che noi, come Moderati, abbiamo sostenuto perché ci pareva una norma assolutamente adeguata, soprattutto in questo periodo di grande confusione e di grande difficoltà nell'ambito immobiliare e nell'ambito dell'edilizia, dove gli amministratori di condominio in alcune situazioni sono stati anche oggetto di particolari attenzioni (pensiamo a tutta la questione del bonus). Dunque, aver pensato, come Regione, di offrire una libera scelta agli amministratori di essere inseriti in questo Elenco, per essere ulteriormente tutelanti rispetto a coloro che andranno a sceglierli, ci sembrava un'operazione di trasparenza e di buonsenso.
Se emaniamo le norme, se approviamo le leggi, ma poi non le applichiamo, né facciamo i regolamenti, di fatto è come non averle votate.
Pertanto, ancorché fosse una legge di maggioranza, mi sono permesso di interpellare la Giunta su questo tema per capire qual è l'iter, quali sono le tempistiche e quando questo Elenco vedrà la luce, perché ci pare assolutamente opportuno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della casa

Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere Magliano.
Sono stupita anch'io del fatto che questo Elenco sia stato conferito in qualche modo, al mio Settore. In particolare, detengo sette deleghe: all'infanzia, alla genitorialità e al ruolo della famiglia nelle politiche del bambino, alle politiche della casa (che però sono legate all'edilizia residenziale pubblica, quindi nulla c'entrano con i condomìni e con l'azione privatistica a livello immobiliare), al benessere animale, alle pari opportunità, al personale e organizzazione, agli affari legali e contenzioso, il tutto all'interno della nuova Direzione welfare.
Devo rilevare che, in qualità di Assessore, immediatamente ho pensato che questo Elenco non fosse di mia competenza, perché non riscontravo alcun elemento di contatto. A seguito di un'approfondita analisi - per questo mi scuso con il Consigliere Magliano per le tempistiche, ma c'è stata la necessità di approfondire un dialogo politico e tecnico tra più parti per comprendere a chi dovesse essere conferito quest'onere piuttosto importante per la realizzazione di questo Elenco - la povera dottoressa Caprioglio, a cui voglio molto bene, ha dovuto acquisire questa incombenza, pur avendone davvero molte altre. Questo semplicemente perché il Settore legato alla dottoressa Caprioglio già segue il Registro nazionale del Terzo settore, il Registro delle Persone giuridiche private e l'Albo dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, tutti registri ed albi che sono afferenti in modo organico e comprensibile alle mie deleghe.
Questa ipotesi di lavoro che si concretizzerà (perché si sta concretizzando) riguarda, a mio avviso, altre deleghe. In ogni caso, la dottoressa Caprioglio, che è sempre al servizio della Regione e dell'Ente si è comunque suo malgrado adoperata e si sta adoperando per realizzare quanto definito dalla norma che lei ha poc'anzi illustrato.
Dunque, la stesura della proposta di atto, proprio a seguito dell'individuazione del mio settore come responsabile, è avvenuta questa individuazione solo nella primavera di quest'anno, per cui questo è un po' in ritardo.
Il settore competente è il mio e terrà quindi questo elenco. Come ho detto non c'è stata solo la necessità di approfondimenti sotto il profilo politico e di competenza, ma anche sotto il profilo della normativa vigente, rispetto quindi ai requisiti di accesso ed alla formazione prevista per i soggetti che svolgono la professione di amministratore di condominio (in particolare, il decreto ministeriale n. 140/2014 e l'articolo 71 bis delle disposizioni per l'attuazione del Codice civile e delle disposizioni transitorie).
Abbiamo maturato la necessità di definire le linee più opportune per strutturare il percorso regionale rispetto ai vincoli e a quanto già dettato dalla normativa statale di riferimento, nonché avviato un confronto con il CSI Piemonte rispetto alla creazione di idonea infrastruttura informatica per la gestione del procedimento di iscrizione, l'aggiornamento costante dell'elenco regionale, il controllo annuale della permanenza dei requisiti e i controlli a campione rispetto alle dichiarazioni rese dagli interessati.
La stesura della proposta di deliberazione per la definizione dell'operatività dell'elenco regionale è in fase di perfezionamento; al fine della programmazione, nel mese di settembre, si terrà l'incontro con le associazioni di categoria (come previsto espressamente dall'articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 16/2022); poi ci sarà la successiva trasmissione al Presidente del Consiglio regionale, al fine dell'espressione del parere da parte della Commissione consiliare competente.
Mi scuso per il ritardo, ma c'è stato un problema proprio di individuazione di competenze. Grazie, Consigliere.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Caucino per la risposta.
Ha chiesto di replicare il Presidente Silvio Magliano; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessora e chiedo di poter avere quanto testé detto in Aula.
Sono d'accordo con lei: avranno pensato che gli amministratori fossero amministratori di sostegno e quindi l'hanno subito indicata, perché dove c'è il sociale, c'è lei. Questo apre però a uno scenario. So bene quanto la sua Direzione si stia occupando dei temi sociali e del registro unico e so che è oggettivamente oberata di attività.
Anche se l'iter è già partito e quindi si sono messi, come al solito, al lavoro in maniera celere e professionale, una misura come questa ha una sua importanza e, secondo me, una necessità di trasparenza oggettiva, perch dagli ultimi dati sappiamo bene quanto sono cresciuti i contenziosi tra i condomini (con la loro nuova fattispecie giuridica) e gli amministratori di condominio. Poi c'è tutto il tema del bonus facciate piuttosto che il 110 e il 50%. Per cui, avere persone professioniste che decidono autonomamente e liberamente di iscriversi ad un elenco che ogni tanto viene vagliato e monitorato a campione poteva essere ed è, a nostro giudizio, un passo avanti in fatto di trasparenza, soprattutto in un settore che per questo Paese è così importante.
La ringrazio e mi auguro, con la ripresa dei lavori a settembre, di poter sentire il parere delle associazioni di categoria e avere poi un confronto nella Commissione consiliare competente per autorizzare e dare il via libera affinché questo elenco possa trovare luce.
Mi aspettavo che un intervento di questo tipo, visto che non riguarda l'edilizia sociale, potesse andare direttamente sul tema legislativo quindi andare sul tema della normazione e delle deleghe legate a chi si occupa di aspetti più giuridici - oppure sul tema dell'edilizia, perch quello è un altro settore che poteva essere interessato.
Questa è una scelta che avete fatto in Giunta e che è stata fatta dagli uffici. Va bene, però auspico che si vada avanti, anche perché - lo ripeto e concludo - o iniziamo a passare dalle leggi ai regolamenti oppure se le leggi per le quali magari facciamo grandi comunicati stampa e grande comunicazione non vengono poi attuate è come se non esistessero; con il cambio di Giunta o con la nuova consiliatura rischiano poi di rimanere lettera morta.
Ci eravamo detti di farne meno e di renderle più efficaci: almeno quelle che facciamo cerchiamo di renderle attuate.
Ringrazio l'Assessora per la disponibilità e il Presidente per la parola.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Magliano per la replica.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1458 presentata da Rossi, inerente a "Impossibilità di accesso alla documentazione di ATC Piemonte nord e non rispetto del Codice della trasparenza"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1458.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti e la risposta da parte del componente della Giunta per tre minuti e non è prevista replica da parte dell'interrogante.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione riguarda l'impossibilità di accesso alla documentazione sul sito di ATC Piemonte nord. Come sappiamo, le Agenzie territoriali per la casa sono enti pubblici di servizio non economici ausiliari della Regione, dotati di propria autonomia organizzativa patrimoniale, amministrativa, contabile; attuano e gestiscono il patrimonio dell'edilizia sociale, esercitando le funzioni a loro attribuite, ai sensi della legge regionale n. 3/2010.
In attuazione della legge anticorruzione, nel 2013 è stato adottato il Codice della trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni, che ha riordinato le disposizioni in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Non leggo tutti i riferimenti normativi, ma di fatto c'è un obbligo da parte delle Pubbliche Amministrazioni di rendere accessibili e trasparenti tutti i dati e gli atti che vengono adottati.
Appreso che sul sito istituzionale di ATC Piemonte Nord è presente l'apposita sezione "Amministrazione trasparente" (com'è doveroso che sia) nella sezione denominata "Albo Pretorio" sono disponibili due link distinti: Albo Pretorio con pubblicazioni fino al 31 dicembre 2021 e Albo Pretorio con pubblicazioni dal 1° gennaio 2022. Nel link con pubblicazioni fino al 31 dicembre 2021, una volta cliccato, viene fuori una pagina di errore; questa pagina è così da diverso tempo e non pare trovare soluzione.
Ciò impedisce l'accesso a quella che, invece, dovrebbe essere una sezione aperta e trasparente, nella quale i cittadini dovrebbero trovare gli atti dell'Amministrazione.
Per assicurare l'attuazione delle misure di trasparenza sono previsti due tipi di vigilanza: a livello diffuso e a livello centrale. In relazione al primo aspetto, ogni Amministrazione deve individuare un responsabile per la trasparenza che, di norma, coincide con il Responsabile per la prevenzione della corruzione; a livello centrale, il controllo è affidato all'Autorità nazionale anti corruzione, che è titolare dei poteri ispettivi.
L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione ed è valutato ai fini della retribuzione di risultato e del trattamento economico accessorio collegato alle performance dei dirigenti.
Fatto salvo tutto questo, interroghiamo la Giunta regionale Presidente - per sapere quali siano le cause per le quali non sia possibile accedere attraverso il sito di ATC Piemonte Nord agli atti pubblicati prima del 31 dicembre 2021 e quali azioni si intende mettere in atto per porre rimedio alla situazione oggetto della presente interrogazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino; prego, Assessore, ne ha la facoltà per tre minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della casa

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Rossi. Il protocollo, la piattaforma fatture elettroniche, il sito internet e, conseguentemente l'Albo Pretorio di ATC Piemonte Nord, oltre ad altri servizi (per un totale di 13), sono stati gestiti sino al 31 dicembre 2021 da ATC Piemonte centrale, il cui sistema, tuttavia, come tutti noi sappiamo, è stato hackerato in data 10 aprile 2021 (cui sono seguite, sia da parte di ATC Piemonte centrale che da parte di ATC Piemonte Nord, per quanto di sua competenza, tutte le necessarie comunicazioni di legge).
In conseguenza di ciò, al fine di limitare il più possibile i danni derivanti dalla ritardata attivazione dei servizi, oltre che implementare gli stessi a favore degli utenti, ATC Piemonte Nord provvedeva ad assegnare a diversi soggetti la fornitura dei servizi sia tecnologici che di assistenza, tanto che già a gennaio 2022 era on line il nuovo - per quanto però provvisorio - sito con tutti i relativi servizi, ad esclusione - come ben lei ricordava - dell'Albo Pretorio per il periodo precedente il 10 aprile 2021, i cui dati, che sono di proprietà di ATC Piemonte Nord, erano invece in possesso di ATC Piemonte centrale, che provvedeva parzialmente a consegnarli (in relazione all'Albo Pretorio il solo anno 2021) in data 11 gennaio 2023, su supporto fisico, cioè HD, in formato pdf, non immediatamente consultabile attraverso il sito.
Nonostante ciò, a fronte di questa situazione emergenziale - rispetto alla quale, lo devo dire, essendo sempre rimasta in contatto con lui, il Presidente di ATC Piemonte Nord di è attivato direttamente e personalmente si è attivato - a seguito di lavorazione da parte di società esterna incaricata, tutti i dati dell'Albo Pretorio relativi agli anni precedenti il 2022 sono ora on line e consultabili dagli utenti. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 11.00, Il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Ricordo che dalle ore 10 si darà la possibilità ai Consiglieri di provare il nuovo impianto d'Aula.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 9.57 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 11.51)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono in congedo i Consiglieri Cane, Chiorino, Cirio, Graglia, Icardi Protopapa e Ricca.
Il numero legale è 23.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Rolando Picchioni, deceduto il 23 marzo 2023


PRESIDENTE

Nella notte di giovedì 23 marzo 2023, è mancato Rolando Picchioni, già Presidente del Consiglio regionale e ex Presidente del Salone del Libro di Torino. Aveva 86 anni.
È stato un grandissimo personaggio della vita politica e culturale torinese. Era stato eletto in Consiglio regionale, per la prima volta, nel 1990 per la V legislatura, ricoprendo subito l'incarico di Capogruppo della Democrazia Cristiana. Fu rieletto nel 1995 per la VI legislatura, nelle file del CdU, diventando sino al 1998 Presidente del Consiglio stesso.
Ma il suo percorso a Palazzo Lascaris, per quanto prestigioso e significativo, è soltanto una delle tante tappe del tragitto umano e politico di questo protagonista dei giorni nostri e del nostro capoluogo nato nel 1936 in Lombardia, a Como, e presto trasferitosi sotto la Mole.
Storico esponente della decisione della DC torinese, approdato poi nella Margherita, era anche stato Assessore provinciale dal 1970 al 1975 deputato dal 1972 al 1983, nonché Sottosegretario ai Beni Culturali dal 1979 al 1981.
La sua estrema preparazione in campo culturale e la sua laurea in letteratura straniera lo agevolarono quando, nel 1999, assunse la carica di Segretario generale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di cui divenne Presidente dal 2005. Carica che ha mantenuto per dieci anni fino al 2015, organizzando tutte le edizioni del Salone del Libro e portando la kermesse torinese a essere il punto di riferimento nazionale per il mondo dell'editoria.
Aveva dovuto dimettersi successivamente all'apertura di un'inchiesta per peculato da parte della Procura di Torino, che lo aveva profondamente segnato e dalla quale era uscito assolto per tutti i capi di imputazione pochi giorni prima di morire.
Ai familiari e agli amici qui presenti, che con lui hanno condiviso pezzi importanti di vita, desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza Per commemorare la figura di Rolando Picchioni, chiedo ai presenti di osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.55, riprende alle ore 12.03)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Richiedo una comunicazione da parte dell'Assessore Icardi, anche se vedo che non è presente, in merito ad una questione che è già stata dibattuta in quest'Aula in occasione di diverse interrogazioni a risposta immediata, presentate sia dal sottoscritto che da altri colleghi dell'opposizione.
La mia richiesta di comunicazione riguarda l'insediamento del CORESA (Consiglio regionale di sanità e assistenza), che è un obbligo ai sensi della legge regionale n. 18 del 2007.
Perché avanzo questa richiesta? Perché lei, Presidente, non facendo altro che ottemperare ad una legge, di già che lei ottempera alle leggi nei giorni scorsi ha inviato a tutti i nominati della Regione Piemonte quindi anche ai nominati del CORESA, una lettera dove si chiede la comunicazione dello stato patrimoniale, ai sensi della legge regionale n.
28 del 2021, articoli 11 e 12.
Si tratta, peraltro, di una legge condivisibile, che personalmente ho contribuito anche a scrivere con gli Uffici del Consiglio regionale in qualità di componente dell'Ufficio di Presidenza. Tale legge prevede, per l'appunto, la trasparenza rispetto allo stato patrimoniale degli eletti in Consiglio regionale e in Regione, e anche delle persone nominate.
Sta di fatto, però, che qui andiamo a chiedere lo stato patrimoniale a delle persone nominate dal Consiglio per un organismo che dal 2020 non si è ancora insediato! L'Assessore Icardi su questo è in palese violazione di legge. Dunque, per chi si è visto recapitare una comunicazione del genere è veramente una beffa: in pratica, si chiede lo stato patrimoniale ad una persona che non ha potuto nemmeno svolgere l'incarico per il quale è stata nominata. Peraltro, questo aspetto è già stato sottolineato più volte perché sono state anche presentate delle interrogazioni in merito. Tra l'altro, non c'è più neanche la scusa della pandemia per non concretizzare l'insediamento del CORESA.
Lo ricordo nuovamente, perché non si può andare avanti per così tanto tempo in violazione di legge. Peraltro, ricordo che gli atti del Consiglio le risposte fornite alle interrogazioni a risposta immediata, così come il resoconto della seduta di questa mattina in cui avanzo tale richiesta di comunicazione, saranno a disposizione, eventualmente, anche dell'autorità giudiziaria.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Buongiorno, colleghi e colleghe. Anch'io chiederei un'informativa da parte dell'Assessore Icardi in merito ad un'interrogazione che avevo presentato nelle scorse sedute consiliari relativamente alla proposta di partenariato pubblico-privato presentata per il nuovo ospedale di Cuneo.
L'Assessore Icardi, in quell'occasione, aveva fatto riferimento ad un non meglio precisato "approfondimento" condotto dallo Studio Barosio.
Noi riteniamo che sarebbe il caso di scoprire le carte e di presentare questo studio e le relative considerazioni nelle sedi opportune, che sono il Consiglio regionale e la Commissione sanità, attraverso un'informativa da parte dell'Assessore competente.
Sempre secondo l'Assessore, tale documento dimostrerebbe la non decadenza della proposta di partenariato pubblico-privato, nonostante l'entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti.
Per come la interpretiamo noi, leggendo l'articolo 226, commi 1 e 2 del nuovo Codice dei contratti, emerge chiaramente che il vecchio Codice viene applicato solo ai procedimenti in corso. Voglio altresì ricordare a quest'Aula come il nuovo Codice dei contratti introduca delle novità importanti che vanno anche a vantaggio della Regione Piemonte, come l'ampliamento della platea dei possibili proponenti dei partenariati estendendo questa facoltà anche agli investitori istituzionali, come Cassa Depositi e Prestiti, agli istituti bancari e ai fondi di investimento.
Credo che sia evidente a tutti che una platea maggiore potrebbe offrire condizioni migliori anche a noi. Peraltro, credo che questo rappresenti la base del "principio di concorrenza".
Ci piacerebbe dunque sapere se sono stati sostenuti dei costi per questo parere, come mai non ci si è rivolti all'Avvocatura regionale e soprattutto, cosa c'è scritto in questa relazione. L'Assessore ci deve convincere che questa sia la forma di finanziamento migliore per poter portare avanti questo ospedale in provincia di Cuneo, di cui si parla ormai da troppo tempo (forse, si è perso anche troppo tempo al riguardo). Noi riteniamo che sia quantomai necessario un confronto nel merito nelle sedi appropriate.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1670, depositato questa mattina, avente ad oggetto "Amazon.
Ricollocamento dei 148 lavoratori di Afs Service nel nuovo stabilimento sempre sito ad Orbassano".
In merito, però, avanziamo una richiesta specifica, ossia di svolgere la discussione di questo ordine del giorno insieme a quella relativa ad un altro atto di indirizzo di circa un mese fa del collega Valle sul medesimo argomento. Noi temiamo che dalla crisi di Afs Service possano discendere dal 1° agosto, i licenziamenti non dei 148 lavoratori, ma comunque di 100 addetti. Rispetto a questa urgenza, chiediamo di trattare tali ordini del giorno nella giornata odierna.
Per correttezza all'Aula, ho anticipato questa richiesta, nonch l'ordine del giorno in oggetto, all'Assessora competente, Elena Chiorino.
Sappiamo, infatti, che il 6 luglio, anche a seguito di un'interrogazione del collega Valle, c'è stato un primo tavolo informale. Ci stiamo confrontando con l'Assessorato e, sebbene io non possa parlare in nome e per conto dell'Assessore, abbiamo colto una certa disponibilità in tal senso. Dunque, sempre che l'Aula acconsenta, chiediamo l'iscrizione e la discussione dell'ordine del giorno n. 1670 nella giornata odierna. Grazie.



PRESIDENTE

Non vi sono ulteriori richieste di modifica dell'o.d.g.
La Giunta è presente ed ha ascoltato entrambe le richieste di informativa.
La prima, avanzata dal Consigliere Bertola, verteva sull'insediamento del CORESA; la seconda, del collega Martinetti, era in merito alla proposta di partenariato pubblico-privato presentata per il nuovo ospedale di Cuneo.
Se la Giunta intende intervenire potrà farlo in qualunque momento. Nel frattempo, riferiranno all'Assessore Icardi le relative richieste, in modo tale che appena vi saranno le condizioni possa relazionare in merito.
Per quanto concerne la richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1670 avanzata dal Consigliere Sarno, relativo ai lavoratori di Amazon, se non vi sono interventi in senso contrario la possiamo considerare accolta.
Il Consigliere chiedeva anche l'attrazione del n. 1202, che è già inserito nell'attuale o.d.g. Se si trova un'intesa con la Giunta per discuterne, come richiesto dal collega Sarno, possiamo eventualmente procedere alla discussione dell'ordine del giorno.
Se non ci sono altre richieste, l'o.d.g. è approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Sono in congedo i Consiglieri Cane, Chiorino, Cirio, Graglia, Icardi Protopapa e Ricca.
b) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
c) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 27/06/2023 e del 04/07/2023.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali della seduta pomeridiana del 13/06/2023 e del 20-21/06/2023.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Presidente Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ho notato che non basta che accenda il lampeggiante.



PRESIDENTE

Ero io che ero disattento: mi scuso.



GALLO Raffaele

Ci stiamo abituando. Già ci ha tolto il conteggio del numero legale.



PRESIDENTE

Se vuole le dico anche un'altra cosa: manca pure l'ora sui monitor.



GALLO Raffaele

Per quello, però, siamo attrezzati con orologi e telefonini, quindi non vedo problemi. Però, Presidente, io credo che lei abbia approvato l'o.d.g.
di una seduta che non poteva convocare e che questa convocazione non sia legittima ai sensi del Regolamento, perché lei ha svolto una Conferenza dei Capigruppo la settimana scorsa in totale assenza delle opposizioni quindi, si è trattato di una riunione di maggioranza e non di una Conferenza dei Capigruppo - nella quale ha deciso il programma di questa settimana e dei lavori di questo Consiglio regionale.
Più precisamente, avevamo deciso di svolgere una Conferenza dei Capigruppo mercoledì e lei spontaneamente l'ha spostata a giovedì, senza concordare con nessuno orari, luoghi e possibilità di partecipazione delle opposizioni. Le avevamo chiesto più volte di convocare e di spostare quell'orario, ma in orari compatibili con gli impegni di tutti, dato che aveva modificato di sua spontanea volontà la convocazione iniziale, e questo non è avvenuto. Lei quindi ha svolto una riunione di maggioranza giovedì a mezzogiorno, e non so se una riunione di maggioranza con i soli Capigruppo di maggioranza può convocare un Consiglio regionale e, in generale, definire la calendarizzazione delle Commissioni della settimana successiva. Per due motivi: il primo è dal punto di vista regolamentare e il secondo è dal punto di vista del rispetto delle opposizioni.
Io sono presente in quest'Aula da nove anni e mezzo e non si è mai visto fare una Conferenza dei Capigruppo senza la presenza delle opposizioni o anche solo di una rappresentanza. Quindi, avete deciso quello che avete voluto e l'o.d.g. del Consiglio. Non solo decidete la modalità di votazione, non ascoltando quello che vi chiedono le opposizioni o facendo finta di dimenticarvene, e quindi ogni volta dobbiamo ripetere le stesse discussioni, ma anche sull'organizzazione dei lavori di quest'Aula.
Credo che lei abbia messo totalmente da parte il rispetto delle opposizioni che, le ricordo, è previsto all'articolo 3 del nostro Statuto. Per cui, a prescindere da Regolamenti, Statuti o norme varie - che, per fortuna, in molti casi garantiscono le opposizioni - in questo momento lei sta facendo l'ennesima forzatura, avendo convocato un Consiglio regionale in totale assenza delle opposizioni e senza definire il calendario con le opposizioni. Cosa che peraltro lei può fare a maggioranza nella Conferenza dei Capigruppo, perché è una riunione che delibera a maggioranza, ma almeno "sentite le opposizioni", come peraltro capita per tutte le convocazioni fatte dalle singole Commissioni, dove l'opposizione è presente con un Vicepresidente, è però in minoranza nell'Ufficio di Presidenza, ma pu esprimere almeno il suo parere sull'o.d.g.
Pertanto, le chiedo di sospendere questi lavori - anche perché mi risulta che ci siano molti sindaci che vogliono essere auditi - e di dare un chiarimento in Conferenza dei Capigruppo - subito dopo o subito prima, lo decida lei, io non voglio assolutamente imporre l'orario - sulla procedura adottata la scorsa settimana.
Inoltre, cogliamo l'occasione per decidere insieme, prima di iniziare le votazioni sull'assestamento (che non è un assestamento tecnico), in che modo vogliamo procedere rispetto alle sollecitazioni che abbiamo rappresentato a seduta chiusa - perché non eravamo in streaming, ma in prova generale della votazione - rispetto a tutte le esigenze che le opposizioni le hanno manifestato e che lei oggi sta limitando con l'introduzione del nuovo sistema di voto, circoscrivendo gli strumenti che le opposizioni utilizzano per il legittimo compito che svolgono all'interno di quest'Aula.



PRESIDENTE

Grazie. Chiedo se vi siano altre richieste sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto la parola la Presidente Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anche io intervengo sull'ordine dei lavori, per manifestare perplessità rispetto al nuovo metodo di votazione che, tra l'altro, non è stato assolutamente condiviso con le minoranze e, a quanto riferito dall'Ufficio di Presidenza, non è mai nemmeno stato discusso all'interno di una delibera portata in Ufficio di Presidenza. Per cui, anche se fosse, mi viene davvero difficile pensare che un aspetto di carattere così tecnico possa essere stato discusso; mi riferisco al cambio di visualizzazione della votazione.
Questo per noi rende difficile partecipare alle attività d'Aula, perché non conosciamo in tempo reale il numero dei votanti, se non contando sul monitor geografico le teste e i pallini della votazione, su cui tra l'altro dovremmo fare anche un raffronto visivo con quelle che sono le teste presenti in maggioranza nel momento della votazione. E questo non è oggettivamente fattibile in un minuto.
Non comprendo il motivo per cui si sia voluta cambiare la modalità. In Aula era possibile avere un raffronto tra il monitor geografico e quello del conteggio in tempo reale. Non capisco perché qua non si possa reiterare il metodo, tra l'altro, sapendo che la tecnologia è anche più avanzata rispetto a qualche anno fa, quando era stato studiato quel metodo di conteggio, ma soprattutto perché la bravura dei nostri tecnici è comprovata. Per cui, secondo me, è anche di facile applicazione traslare il numero di votanti da un monitor all'altro in tempo reale. Questo mi fa sorgere ingenti dubbi, perché la discussione era già stata affrontata nel periodo COVID, se non sbaglio, quando il metodo di votazione aveva visto delle modifiche.
In questo caso, ritengo che si debbano applicare gli stessi criteri e le stesse modalità che venivano applicate in aula in precedenza, al piano seminterrato nella nostra consueta aula consiliare, altrimenti non ravvedo alcuna motivazione che possa essere di tecnico nel modificare il metodo di voto.
Pertanto, Presidente, lei dovrebbe assumersi la responsabilità della scelta politica che ha fatto, perché di quello si parla, nella speranza che sia stata veramente condivisa con l'Ufficio di Presidenza, ammesso che sia stata condivisa e tradotta in modo tecnicamente corretto.
Sfido chi ci segue da casa a comprendere di cosa stiamo parlando, per cui ci dobbiamo scusare con i cittadini, che magari non stanno comprendendo perché le opposizioni si siano così impuntate su questo criterio.
Cerco di spiegarlo in modo molto banale e semplice: senza visualizzare nel secondo monitor, il numero dei votanti, non è per noi verificabile se è presente il numero legale al momento della votazione. Poiché in molte votazioni la minoranza ha dovuto favorire la maggioranza nel mantenimento del numero legale per provvedimenti importanti; poiché il numero legale specie in mattinata, spesso manca (anche al momento delle votazioni), non vorrei che questo fosse un metodo per semplificare l'ottenimento del numero legale per portare a casa provvedimenti da parte della maggioranza, in caso di sue esplicite mancanze, chiedendo un soccorso alle minoranze che non possono verificare se è presente il numero legale in quel momento.
Chiedo dunque una nuova spiegazione al riguardo, perché, se si tratta di una scelta politica, per me non ci sono gli estremi per andare avanti nella seduta con le votazioni odierne.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Desidero anch'io sottolineare che questa seduta è stata convocata con quella che, nella realtà, era una riunione di maggioranza e non una Conferenza dei Capigruppo, per tutte le ragioni elencate dal Consigliere Gallo.
Ritengo che questo sia un fatto grave e che crei un grave precedente.
Come recita il nostro Regolamento, oltre che lo Statuto, che prevede garanzie per le minoranze, è la Conferenza dei Capigruppo che stabilisce la programmazione dei lavori e non esiste Conferenza dei Capigruppo se non ci sono tutti i capigruppo o, quantomeno, se manca proprio una parte dell'emiciclo, non solo singole forze politiche.
Voglio ancora ripetere in questa seduta, in cui c'è lo streaming e un vero e proprio verbale, ciò che è stato detto da me e da altri colleghi nella seduta precedente, che era di prova tecnica di queste nuove modalità di voto in questa sede temporanea del Consiglio regionale, dovuta allo spostamento dal nostro amato emiciclo a causa dei lavori di ristrutturazione, per sottolineare e mettere a verbale che lei, Presidente Allasia, Presidente del Consiglio, con il pretesto di una variazione tecnica ha cambiato un aspetto politico del nostro stare in Aula.
Nell'Aula del Consiglio regionale era presente, oltre al "geografico" (che c'è ancora) un tabellone numeratore che si aggiornava in tempo reale durante le votazioni. Adesso quel tabellone si aggiorna solo a fine votazione; quindi per le opposizioni non è più possibile vedere se, come spesso accade qui, manca il numero legale.
Questa problematica era già stata segnalata mesi fa durante le prove ma, a oggi, la questione non è stata risolta. Stamattina abbiamo appurato che non è stata risolta perché non c'era la volontà politica di risolverla perché tecnicamente era risolvibile.
Se abbiamo degli smartphone che ancora un po' ci leggono nel pensiero è possibile avere un tabellone che numera in tempo reale? Questo è un aspetto politico che chiedo di approfondire quanto prima in una Conferenza dei Capigruppo, al fine di portare avanti i lavori di questa giornata, nella quale si vorrebbe approvare l'assestamento. È difficile approvare un disegno di legge importante come l'assestamento con un aspetto del genere che non è a posto.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Dobbiamo abituarci un po' tutti a questo nuovo sistema, però non ci abitueremo - glielo dico già - al fatto di non poter verificare la presenza o meno del numero legale.
Probabilmente ha ragione la Consigliera Disabato a dire che da casa quei pochi che ci stanno seguendo (perché sappiamo, purtroppo, che le sedute del Consiglio non sono particolarmente appassionanti per i cittadini) non capiscono quale sia il problema che stiamo riportando in Aula, dopo averne discusso anche durante la seduta informale. Lo chiarirei in questo modo: poiché questa maggioranza trova numerose difficoltà nel mantenimento del numero legale (e più volte è caduto anche durante votazioni piuttosto importanti) forse il Presidente del Consiglio, con l'accordo o meno dell'Ufficio di Presidenza (è ancora da chiarire), ha trovato questa modalità che impedisce alle opposizioni di appurare l'esistenza del numero legale e, di conseguenza, di partecipare alla votazione, togliendo alle opposizioni uno strumento per mettere in evidenza il fatto che la maggioranza non è in grado di mantenere il numero legale in Aula.
Chiediamo ci sia un approfondimento in Conferenza dei Capigruppo e che si possa ovviare a questo problema perché, da quanto abbiamo capito, non si tratta di un problema tecnico, ma di una precisa scelta della Presidenza (valuteremo se del Presidente o dell'Ufficio di Presidenza).
Sottolineo anch'io che, la scorsa settimana, non c'è stata la possibilità, per le opposizioni, di partecipare alla seduta di Capigruppo quindi il calendario è stato predisposto praticamente solo dalla maggioranza. Tra l'altro, nella seduta di giovedì della III Commissione è arrivato il disegno di legge dell'Assessore Chiorino sulla formazione, un documento pesantissimo che va a riformare completamente il sistema della formazione piemontese.
Da quanto mi è stato riferito (non potevo essere presente in Aula in quel giorno, così come non potevo essere presente in Capigruppo), c'era anche una certa urgenza di approvazione, riferita dall'Assessore Chiorino che addirittura sperava di licenziarlo direttamente per l'Aula, tant'è che ne aveva chiesto l'iscrizione con preavviso.
Con tutto l'ottimismo che può manifestare l'Assessore Chiorino, è difficile pensare di approvare un disegno di legge di quel tipo, con 60 articoli che vanno a incidere su un sistema di formazione - tra l'altro, un sistema prettamente regionale - con delle forzature in Commissione (così mi è stato riferito da colleghi presenti) da parte di un Assessore che peraltro, difficilmente riusciamo a vedere in Aula (è una persona che raramente abbiamo avuto modo di vedere seduta sul suo scranno). Anche su questo tema, credo che ci sarebbe molto di cui parlare e di cui confrontarci nella prossima Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Come avevamo già esplicitato prima, siamo disponibili a parlare in Conferenza dei Capigruppo delle problematiche emerse nell'ultima riunione e relativamente alle presenze. La disponibilità c'è e lo ribadisco adesso che siamo in streaming.
Sulla narrazione secondo cui la minoranza, un sacco di volte, abbia garantito i numeri alla maggioranza, ciò non corrisponde alla realtà dei fatti; mi pare che la minoranza, giustamente, faccia un'opposizione strenua, pesante e anche l'ostruzionismo di questa mattina ne è un esempio.
Magari ero in un'altra aula, ma non mi sembra che in questi anni ci sia stata una grande collaborazione per farci approvare i provvedimenti di maggioranza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Devo dire - e questa mia affermazione non è molto a nostro vantaggio- che ho visto delle opposizioni più agguerrite di noi. Voglio anch'io intervenire, perché è necessaria la disponibilità dei Capigruppo di maggioranza a un confronto in Conferenza Capigruppo che è comunque un segnale positivo, perché in questo scorcio prima delle ferie noi rischiamo di involverci in un confronto maggioranza e minoranza assolutamente non positivo e con un conflitto che non ha modo di essere, almeno nel metodo.
Confermo anch'io l'impossibilità e l'incapacità, la settimana scorsa, di individuare una collocazione per la Conferenza dei Capigruppo, a fronte dell'impossibilità di alcuni Gruppi di opposizione di essere presente. È stato un elemento sicuramente di sottovalutazione del valore che quella Conferenza ha e dell'esigenza di essere tutti presenti, tant'è che io e il mio Gruppo, presenti in quel momento, abbiamo voluto manifestare solidarietà agli altri colleghi e Capigruppo di opposizione che avevano reiteratamente sottolineato l'impossibilità materiale ad essere presenti alla Conferenza Capigruppo il cui orario era stato spostato, probabilmente per motivi molto importanti, fuori dalla convocazione ordinaria.
Stante questo episodio e la convocazione di un Consiglio regionale come quello di oggi, importante anche nel merito degli argomenti all'o.d.g e non ultimo, sicuramente non per sostanza del vulnus, il tema del cambiamento delle modalità di voto, surrettiziamente introdotte con motivazioni tecniche, a fronte, invece, di come è apparso in questo primo confronto, per volontà politiche, credo che sia davvero indispensabile prima di proseguire i lavori e anche per poter proseguire in modo sereno e affrontare nel merito le tante questioni che riguardano i cittadini piemontesi, tornare a riflettere seriamente e a rispettare le diverse posizioni e il ruolo di maggioranza e minoranza, cui deve essere lasciato e garantito il giusto rispetto.



PRESIDENTE

Grazie. Non vedo altre richieste di intervento sull'ordine dei lavori.
Così come chiedete rispetto, chiedo anche rispetto per la Presidenza, che sta cercando di svolgere al meglio le proprie competenze, a norma di Regolamento e di Statuto.
Sulla questione del nuovo sistema di votazione, con cui si chiede di inserire la votazione immediata e visibile sugli schermi, penso, come è già stato richiesto anche da altri Consiglieri di maggioranza, di poterlo discutere in Conferenza dei Capigruppo.
Sulla questione della convocazione della Conferenza dei Capigruppo ricostruisco quello che è avvenuto la scorsa settimana. La scorsa settimana la Conferenza dei Capigruppo era convocata mercoledì 19 luglio, alle ore 12. Per motivi istituzionali, ero impossibilitato a convocarla a quell'ora per cui avevo suggerito di convocarla il giorno dopo, giovedì 20 luglio alla stessa ora. Alcuni Presidenti dei Gruppi della minoranza avevano sollevato la questione di non poter essere presenti, per cui avevo chiesto la disponibilità a svolgerla in un altro orario in cui potesse essere presente la stragrande maggioranza dei Capigruppo (oggi sono 3 della maggioranza e 7 della minoranza), ma non era stato possibile, per cui avevo dato la disponibilità, in modo straordinario, di svolgerla anche nella giornata di venerdì 21.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento (Convocazioni straordinarie) "Il Consiglio regionale si riunisce in sessione straordinaria ogni qualvolta, per oggetti determinati, lo disponga il Presidente del Consiglio o ne faccia richiesta il Presidente della Giunta regionale o un quinto dei Consiglieri in carica.
La seduta ha luogo entro 15 giorni dalla data in cui la richiesta è pervenuta alla Presidenza del Consiglio.
Trascorso il termine di cui al comma 2, la seduta del Consiglio si tiene su iniziativa di chi ha richiesto la convocazione, nei successivi dieci giorni, con il consueto preavviso.
La convocazione di cui al comma 3, è effettuata dal Consigliere richiedente più anziano in età".
Ricordo ancora l'articolo 49 del Regolamento (Sessioni ordinarie Programma e calendario dei lavori), che riguarda la giornata odierna: "Il Consiglio regionale si riunisce in via ordinaria su convocazione del suo Presidente nelle date fissate dello Statuto regionale. Per il computo previsto dall'articolo 39 Statuto, si considerano le prime tre domeniche dei mesi di gennaio, aprile e settembre".
Questi sono gli articoli del Regolamento che fanno riferimento alla sessione ordinaria: non è la Conferenza dei Capigruppo che convoca il Consiglio, ma è il Presidente che convoca il Consiglio, come sempre è avvenuto.
Nella Conferenza dei Capigruppo si può concordare una programmazione mensile e quadrimestrale. Ricordo l'articolo 12: "La Conferenza dei Presidenti è composta dal Presidente del Consiglio e dai Presidenti dei Gruppi consiliari costituiti a norma dell'articolo 15. Alla Conferenza possono partecipare il Presidente della Giunta regionale o un Assessore da lui delegato e i membri dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio; possono essere invitati i Presidenti delle Commissioni consiliari. La Conferenza è convocata dal Presidente del Consiglio ogni volta che lo ritenga utile.
Deve comunque essere convocata almeno una volta al mese per essere sentita in merito all'attuazione della programmazione dei lavori del Consiglio stabilita ai sensi dell'articolo 13 e ogni volta che lo richieda il Presidente della Giunta o il Presidente di un Gruppo consiliare".
Non viene citata alcuna modalità di convocazione del Consiglio regionale, che è esclusivamente una facoltà in capo al Presidente del Consiglio, ai sensi dell'articolo 6 dell'attuale Regolamento interno.
Ribadisco, quindi, che è stata una mia disposizione: mi scuso al riguardo ma in questi quattro anni sono state poche le volte che la Conferenza dei Capigruppo, convocata per la programmazione dei lavori delle Commissioni e del Consiglio, sia stata spostata. Tuttavia, com'è successo la scorsa settimana, così come le altre volte, si era poi trovata l'intesa.
Ribadisco che non è stata una "convocazione di maggioranza", ma una Capigruppo dove alcuni Presidenti di Gruppo non hanno partecipato. In ogni caso, l'attuale Presidente, in base al Regolamento, ha potuto tranquillamente convocare sia la seduta di Consiglio che le Commissioni consiliari.
Come avrete certamente potuto appurare, non compare l'ora sugli schermi, ma spero che si possa sopperire anche a questa mancanza, in modo tale che non si debba guardare l'orario sul telefono o alzare continuamente il braccio per vedere l'orologio. Si potrà eventualmente discutere anche di questo aspetto alla prossima Conferenza dei Capigruppo, che non voglio dire che programmerò fra un mese, perché, per come stanno le cose, dovrei chiedere ai dieci Capigruppo quando convocarla, cosa che giudico impossibile.
Mi spiace, però emerge la necessità - peraltro, ci sono le condizioni per farlo - di convocare la Conferenza dei Capigruppo nella seduta pomeridiana, dopo la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata prevista per le ore 14.00.
Sono le ore 12.38 e, come programmato dal sottoscritto nella convocazione, si sospendono i lavori per consentire al Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche di riunirsi in Sala dei Morando.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Va bene, la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata possiamo posticiparla alle ore 14.30 (scusate, ma con questa nuova disposizione non vedo i componenti dell'Ufficio di Presidenza).
Come dicevo, il Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche è convocato in Sala dei Morando. Al contempo dato che è stata avanzata una richiesta da parte del collega Fava e di altri Consiglierei di audire la delegazione dei Sindaci che manifestano in merito all'ospedale dell'ASL TO4, che ho fatto momentaneamente accomodare in Sala del Consiglio per non lasciarli sotto il sole, proporrei di ricevere tale delegazione in Sala delle Bandiere per ascoltare le loro rimostranze. Ascolteremo le loro proposte - che, al momento, non conosco ancora, posto che ho solo ricevuto la richiesta di audizione - e poi eventualmente, faremo le valutazioni politiche e legislative del caso.
A questo punto, sospendo i lavori ma vi chiedo di non uscire dalla seduta: se volete spegnere il computer, potete farlo o, se preferite potete abbassare il monitor. L'importante è non uscire dalla seduta e cliccare su "uscita".
Pertanto, chi intende partecipare al Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche può recarsi in Sala dei Morando. Chi invece vuole audire i Sindaci e le altre delegazioni pu recarsi in Sala delle Bandiere.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.40)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori riprendono alle ore 14.34 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1493 presentata dalla Presidente Francesca Frediani, interrogazione a risposta immediata n. 1495 presentata dalla Presidente Silvana Accossato, interrogazione a risposta immediata n. 1497 presentata dalla Presidente Sarah Disabato interrogazione a risposta immediata n. 1498 presentata dal Presidente Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino; interrogazione a risposta immediata n. 1494 presentata dal Consigliere Diego Sarno, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1496 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1492 presentata dal Consigliere Sean Sacco, cui risponderà l'Assessore Protopapa.
Per quanto riguarda l'interrogazione a risposta immediata n. 1499 presentata dal Vicepresidente Valle, l'interrogante ne chiede il rinvio alla prossima seduta.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula. Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1499 "ASO Citta della Salute e Studio KPMG" presentata dal Consigliere Valle (rinvio)


PRESIDENTE

Comunico che, su richiesta dell'interrogante e in accordo con la Giunta regionale, la risposta è rinviata alla prossima seduta consiliare).


Argomento: Organizzazione degli uffici - Regolamento del personale

Interrogazione a risposta immediata n. 1496 presentata da Canalis, inerente a "Bando di 'esperto ufficio stampa e relazioni esterne' aperto a NON giornalisti?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Passiamo all'interrogazione a risposta immediata n. 1496.
Su richiesta dell'interrogante, Consigliera Canalis, e in accordo con la Giunta regionale, sarà inviata risposta scritta.
Sospendiamo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.37, riprende alle ore 14.39)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Opere pubbliche - Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta immediata n. 1498 presentata da Magliano inerente a "Metro di Torino: scale mobili esterne fuori uso. Cosa intende fare la Giunta, tramite l'Agenzia della Mobilità Piemontese, per risolvere le problematiche legate alla Metro di Torino?"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1498.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Magliano.
Prego, collega.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, interrompiamo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.40, riprende alle ore 14.44)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, collega Magliano; ha facoltà di illustrare l'interrogazione a risposta immediata n. 1498 per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premetto che la metro di Torino è stata inaugurata nel febbraio 2006 per le Olimpiadi invernali, dunque ha 17 anni. Secondo i dati GTT del 2022, nelle 23 stazioni della linea 1 della metropolitana di Torino sono presenti 142 scale mobili e 73 ascensori. La metro di Torino presenta rilevanti problemi alle scale mobili e agli ascensori, fatto che causa disservizi per tutti gli utenti e soprattutto per le persone con disabilità, gli anziani e i genitori con bambini piccoli.
Negli anni la situazione non è migliorata e vi sono spesso segnalazioni di problemi da quasi tutte le fermate, soprattutto da quelle in periferia.
Molti lamentano un totale disinteresse di GTT rispetto alle loro segnalazioni e che, nonostante ci siano stati lavori di sistemazione, dopo pochi giorni la situazione non appare risolta.
La grave emergenza riguarda le scale mobili esterne esposte alle intemperie: la non presenza di coperture degli accessi è un problema funzionale ed estetico della metro di Torino gestita da GTT. Su 50 scale mobili esterne 21 non funzionano; a Porta Nuova, tre su quattro scale mobili esterne sono fuori uso e, se si considerano anche quelle interne sono fuori uso sei scale mobili su dieci. In generale, risulta fuori uso un impianto ogni quattro circa (ci vorrebbe una due diligence anche rispetto anche a questo tema e so che l'Assessore apprezza).
Nel 2008, in piena fase post olimpica, c'è stato un concorso internazionale di idee, grazie a GTT insieme all'Ordine degli architetti e al Comune, per realizzare le nuove coperture degli ingressi delle stazioni della metropolitana. Il concorso proponeva nuove strutture per caratterizzare il percorso della nuova linea 1 con un segno architettonico di superficie con interventi di posa molto leggeri. I vincitori avrebbero ricevuto un premio di 8.000 euro e i progetti sarebbero stati di proprietà della Città e di GTT. Il progetto vincitore ottenne dalla giuria 448 voti su 500 disponibili, risultando primo tra i 61 concorrenti. Dopo il concorso non fu realizzato nulla, per ragioni non note, e così nel 2023 le scale mobili della metro di Torino continuano a danneggiarsi.
Verificato che sostituire tutte le scale mobili costerebbe più di 42 milioni euro, per un costo medio a intervento di circa 300 mila euro appare fondamentale garantire una piena accessibilità alla metro di Torino la quale rappresenta lo strumento principale di trasporto per turisti e cittadini, in particolare per persone con disabilità, anziani e genitori con bambini piccoli. Questo sempre se si vuole utilizzare il trasporto pubblico: certo che se funziona così, poi non ci lamentiamo se le persone utilizzano i mezzi poco propri.
Interrogo l'Assessore per sapere quali azioni questa Giunta intenda porre in essere, tramite l'Agenzia della mobilità piemontese, per risolvere problematiche legate alle scale mobili e agli ascensori della metro di Torino.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggerò la risposta che ci è stata fatta pervenire dall'Assessore Gabusi competente per delega.
La linea 1 della metropolitana di Torino, come afferma il Consigliere, è servita da 142 scale mobili e da 73 ascensori. Spesso i guasti sono temporanei e, in funzione dell'entità del guasto e del tipo d'intervento necessario per il ripristino, possono risolversi in tempi che variano da meno di un'ora a pochi giorni. Tuttavia, può accadere che il guasto sia improvviso e imprevedibile e che sia necessaria l'assistenza tecnica del costruttore per la ricerca del guasto e la successiva riparazione. A questi tempi si sommano, inoltre, quelli necessari all'approvvigionamento dei ricambi.
Alcuni interventi di ripristino delle scale mobili hanno subito ritardi rilevanti legati inizialmente all'indisponibilità dei ricambi necessari.
Nell'anno in corso, la disponibilità media degli ascensori delle stazioni della metropolitana è stata del 96,7% e la disponibilità media delle scale mobili è stata del 94,2%. Alla data odierna, 29 scale mobili sulle 142 disponibili non sono in funzione. Di queste, 21 sono esterne.
È evidente che l'esposizione alle intemperie influisce sul funzionamento degli impianti.
Anche per questa ragione, il Comune di Torino, di concerto con InfraTo e GTT, ha lavorato in passato per la realizzazione delle strutture di copertura. In particolare, nel 2021 è stata avanzata una richiesta di finanziamento anche per i lavori di copertura al Ministero dei Trasporti.
GTT sta operando per risolvere il problema e migliorare gli standard di affidabilità degli impianti; questo tramite l'allocazione di un maggiore numero di risorse economiche e con un nuovo fornitore.
Dal 1° giugno 2023 GTT ha affidato a una nuova ditta, la Grivan Group S.p.A., la manutenzione degli impianti. Tale ditta, tra l'altro, gestisce le scale dell'aeroporto Leonardo da Vinci a Roma Fiumicino e ora sta provvedendo alla verifica e al ripristino delle scale mobili ferme, secondo i tempi tecnici degli interventi. GTT si sta impegnando per ridurre il disservizio, anche attraverso il potenziamento del personale interno ed esterno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1495 presentata da Accossato inerente a "Privatizzazione degli ospedali di Cuorgnè e di Lanzo"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'interrogazione a risposta immediata n. 1495.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Silvana Accossato.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Il tema dell'interrogazione è fortemente connesso alle questioni di cui ci siamo occupati oggi, come Consiglieri, con l'audizione di alcuni Sindaci del Canavese, riguardo l'ipotesi di una scelta di privatizzazione degli ospedali di Cuorgnè e di Lanzo, o almeno di una buona parte di essi contenuta nello studio commissionato dall'Assessorato alla sanità alla società GM Consulting, che abbiamo imparato a conoscere in questi anni perché ha offerto servizio e consulenza tecnica anche in altri studi sulle localizzazioni degli ospedali.
All'interno di questo studio per l'individuazione del sito del futuro nuovo ospedale dell'Eporediese e di Ivrea, in alcune pagine conclusive si indica come utile e vantaggiosa soluzione da perseguire l'esternalizzazione/privatizzazione delle attività degli ospedali di Cuorgnè e di Lanzo.
Ricordiamoci che, rispetto all'ospedale di Cuorgnè, siamo stati più volte chiamati in causa, anche come Consiglieri, prima per quanto riguarda la chiusura completa del pronto soccorso, poi per l'attivazione di un punto di primo intervento, con la promessa di un ritorno alla situazione ordinaria diciamo di un pronto soccorso H24, che invece non mi risulta, se non recentissimamente, essere stata ancora messo in atto.
Stiamo parlando di un territorio rispetto al quale la qualità e la quantità dei servizi sanitari sono messi in discussione e rispetto al quale le attese dei cittadini e dei Sindaci che li rappresentano sono molto forti e spesso disattese.
Nello specifico, la domanda è molto semplice: sapere se, davvero, a partire dall'esito dello studio, la Regione intenda privatizzare parte degli ospedali di Cuorgnè e di Lanzo.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Anche in questo caso leggerò una nota che mi arriva dall'Assessore Icardi competente per materia, così avrò piacere di rassicurare, come anche in altre occasioni, la Consigliera Accossato.
L'Assessore Icardi scrive che lo studio della società GM Project Consulting, partendo da dati oggettivi, ha delineato possibili scenari evolutivi sui presidi ospedalieri dell'ASL TO4, con particolare riguardo ai più periferici Cuorgnè e Lanzo.
Questi scenari, lo sottolineo, senza mai ipotizzare alcuna privatizzazione dei due presìdi, hanno previsto ipotesi non solo di conservazione, ma anche di ampliamento delle prestazioni erogate a favore del territorio in regime di sanità pubblica. Questo ampliamento di offerta, a causa dell'ormai cronica carenza di personale conclamata a livello italiano, è ipotizzato con il contributo di operatori esterni, ma sempre ed esclusivamente sotto il controllo diretto dell'ASL TO4, in regime di sanità pubblica.
Fatte queste doverose premesse, lo studio identifica quindi possibili scenari di collaborazione e non di privatizzazione. Scenari che, peraltro non sono in nessun modo vincolanti. A testimonianza di quanto affermato, è giusto sottolineare che, indipendentemente dall'analisi, le attività dei due presidi ospedalieri sono in continuo potenziamento e, soprattutto l'ospedale di Cuorgnè ha volume di attività superiore al 2020, sia in ambito ambulatoriale sia di ricovero, ma anche, soprattutto, per quanto riguarda l'attività chirurgica.
L'impegno sugli ospedali rimane invariato e finalizzato al consolidamento delle attività.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1493 presentata da Frediani inerente a "Declassamento del Centro Grandi Ustionati, qual è la posizione della Giunta rispetto al futuro di questa eccellenza della sanità piemontese?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1493.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente, ma impiegherò anche meno dei tre minuti.
Il primo Centro Grandi Ustionati fu fondato a Torino nel 1967, ha rappresentato per decenni un'eccellenza del nostro sistema sanitario e ancora oggi, rappresenta un'eccellenza, unito all'altra struttura, che è quella della Banca della Cute.
Rispetto a questa struttura e alla connessa Banca della Cute sappiamo che c'è stata una proposta di riorganizzazione da parte della Direzione generale dell'ASL Città della Salute di Torino. In particolare, nella deliberazione n. 791 dell'8 giugno a oggetto "Modifiche al vigente atto aziendale adottato con deliberazione n. 601 del 29-04-2022" si dichiara che l'azienda -sintetizzo, perché la formulazione è un po' lunga - prevede di rinominare la struttura complessa "Chirurgia Plastica e Ricostruttiva" in "Struttura complessa Chirurgia Plastica e Grandi Ustioni" e di sopprimere "Struttura complessa grandi ustioni", con conseguente afferenza della struttura semplice Banca della Cute alla Struttura Complessa Chirurgia Plastica e Grandi Ustioni.
In particolare, quello che oggi conosciamo come Grandi Ustioni viene posto al di sotto, quindi senza un suo primariato dedicato, la struttura complessa di Chirurgia Plastica. Questo, ovviamente, fa temere rispetto alla potenzialità di questo reparto importantissimo e a un'ipotesi di ridimensionamento.
A Palazzo Civico si è svolta anche un'audizione in IV Commissione dove si è ascoltata l'associazione "Oltre le ustioni e le cicatrici", che ha definito sacrilego un atto di questo tipo, quindi ipotizzare che si possa ridimensionare questo centro che è un riferimento non solo per la sanità piemontese, ma per tutto il nostro Paese.
Poiché questo atto aziendale dev'essere vagliato dalla Giunta, a meno che non sia già stato fatto, chiediamo come la Giunta valuti questa proposta e nel caso in cui la votazione e il parere sia già stato emesso, qual è stato il parere che ha dato l'Assessore Icardi.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'Assessore Icardi ci scrive che non c'è alcun declassamento ma, anzi l'unificazione di Chirurgia Plastica Ricostruttiva da una parte e Centro Grandi Ustionati dall'altra è un progetto che ha lo scopo di ottimizzare il funzionamento della struttura nella Città della Salute, incrementando il ruolo d'eccellenza della chirurgia plastica ricostruttiva e del Centro Grandi Ustionati.
Questa unificazione consentirà di garantire la presenza costante dei chirurghi plastici delle due équipe, oggi separate, per un'attività così esclusiva.
Non è prevista nessuna riduzione di posti letto né delle attività erogate sia in termini di ricoveri sia in termini di prestazioni ambulatoriali.
L'area strutturale resta la medesima già esistente. Non subirà alcuna modifica, rimanendo uno dei punti di eccellenza del presidio CTO.
Inoltre, la progettualità vede una forte innovazione organizzativa prevedendo l'inserimento dell'anestesista, che sarà presente in guardia attiva, garantendo così la massima assistenza in équipe con il chirurgo plastico a pazienti particolarmente complessi.
Ripeto, non è previsto nessun ridimensionamento dell'attività ma, al contrario, un'ottimizzazione, con aumento delle capacità di gestione clinica di pazienti sempre più complessi.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 1494 presentata da Sarno, inerente a "ATC. Istituzione di una specifica Commissione per prevenire le decadenze. Qual è la posizione della Giunta regionale?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1494.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Sarno.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Il tema che affrontiamo con l'interrogazione a risposta immediata in oggetto riguarda la gestione degli alloggi di edilizia popolare. Sappiamo che sul tema degli alloggi ci sono due questioni principali: il tema dell'edificio in sé, quindi il tema di manutenzione e adeguamento degli edifici e degli alloggi, e il tema della morosità, colpevole o incolpevole che, come sappiamo dai dati di dicembre 2022, oggi si attesta intorno al 30%.
Con riguardo alle decadenze, abbiamo anche avuto un riscontro secondo il quale, sostanzialmente, il sistema della gestione non è puntualmente leggibile né aggiornato. Sarebbe quindi utile, ad esempio, introdurre, una sorta di alert sulla morosità, proprio per dare un tempo adeguato ai Comuni (e non solo) per affrontare questa evidente difficoltà, facendo magari ricorso alla decadenza come ultima ratio del procedimento. Proprio perch sappiamo che molte famiglie in difficoltà, una volta revocato quel diritto rischiano di avere difficoltà ancora più gravi, non solo economiche ma anche sociali. Chiediamo, inoltre, l'introduzione di un'apposita "Commissione decadenze", composta sostanzialmente dai rappresentanti di ATC, dei Comuni e dei consorzi socio-assistenziali, proprio per dare la possibilità di esaminare in tempo ogni singolo caso.
Sappiamo anche che i Comuni dell'ATC centrale da mesi hanno chiesto con forza la costituzione della suddetta Commissione, necessaria per avere un quadro della situazione morosità Comune per Comune, quindi su ogni singolo caso territoriale.
Sappiamo anche, Assessora, che nei prossimi mesi la situazione sociale si aggraverà, perché dal 1° agosto 2023 molti nuclei non percepiranno più il cosiddetto "reddito di cittadinanza", che, al netto delle valutazioni rischia di produrre, evidentemente, maggiori difficoltà e, quindi, un aumento del conflitto sociale.
Evidenziamo, infine, che a oggi, dopo mesi di richieste, non risulterebbe attuata la suddetta proposta, approvata dalla Conferenza dei Sindaci dell'area metropolitana di Torino.
Interroghiamo quindi l'Assessore competente alle politiche della casa per sapere, senza ulteriori ritardi, se vi sia o meno la volontà, da parte dell'attuale Amministrazione regionale, con esplicitazione delle motivazioni in caso negativo, di porre in essere tutti i passaggi necessari all'istituzione di un nucleo analisi e valutazione prevenzione decadenze e sfratti, con lo scopo di fare analisi generali delle situazioni, ma anche di prendere in carico e affrontare specifici casi critici.
Insomma, chiediamo se vi sia la volontà di istituire questa Commissione che sarebbe uno strumento utile per tutti, non solo per i Comuni, ma anche per la nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della casa

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Sarno.
Vorrei evidenziare che questa richiesta di istituzione di apposite Commissioni "per l'analisi e la valutazione sia dei casi che a normativa vigente sono sottoposti o sottoponibili a procedura amministrativa di decadenza per morosità in capo ai Comuni, sia dei casi sottoposti o sottoponibili a procedura civilistica di sfratto da parte dell'Agenzia" mi era già stata avanzata dal Sindaco della Città di Nichelino in veste di Presidente della rappresentanza della Conferenza dei Sindaci presso ATC del Piemonte centrale precedentemente con una nota del 9 marzo 2023.
Il competente Settore delle Politiche abitative, che ho il pregio di rappresentare (quindi, sostanzialmente, il mio Assessorato), con nota del 14 febbraio 2023 aveva già in precedenza evidenziato alla Presidenza della rappresentanza della Conferenza dei Sindaci e alla Presidenza di ATC Piemonte Centrale l'opportunità che queste Commissioni, stante la loro natura a mio avviso eminentemente pratica, fossero costituite unicamente da soggetti propriamente operativi, cioè ATC da un lato e Comuni dall'altro manifestando quindi la piena disponibilità mia e del mio intero Assessorato a esprimersi qualora, nel corso di tali incontri, e quindi nel corso degli incontri delle Commissioni stesse, fossero emerse puntuali problematiche di natura interpretativa rispetto alle vigenti disposizioni regionali in materia.
Con nota del 16 marzo 2023, proprio a riscontro della sopracitata richiesta del 9 marzo 2023, ho però personalmente comunicato sempre alla Presidenza della rappresentanza della Conferenza dei Sindaci e della Presidenza ATC Piemonte Centrale la mia piena condivisione di questa posizione espressa dal mio Settore circa l'opportunità che tali Commissioni per l'analisi dei casi di decadenza, stante la loro natura sostanzialmente assolutamente pratica, siano costituite esclusivamente da soggetti che hanno questa connotazione operativa, quindi da ATC e da tutti i Comuni, perché noi riteniamo che così dovrebbe essere.
Questa è la mia posizione, che anche in questa sede ribadisco.
Grazie, Consigliere.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1497 presentata da Disabato inerente a "Sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici di 'Mondo Convenienza'. La Regione partecipi al tavolo in Prefettura a Torino"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1497 della Consigliera Disabato - che però non vedo.



SACCO Sean

Magari potremmo trattare prima la mia interrogazione a risposta immediata.



PRESIDENTE

Vuole che trattiamo prima la sua? È solo che stavo seguendo una scaletta.
Come vede, è presente solo l'Assessore Chiorino; manca l'Assessore Protopapa.
Sospendiamo la seduta per qualche minuto, in attesa che rientri la collega Disabato.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.07, riprende alle ore 15.08)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione dell'interrogazione n. 1497.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, mi preme esprimere in questa sede la mia solidarietà nei confronti dei lavoratori che sono stati sgombrati proprio davanti al piazzale di Mondo Convenienza, all'incirca una decina di giorni fa. Sono lavoratori che stavano manifestando in modo pacifico per rivendicare quelli che sono dei diritti.
Non a caso, proprio da inizio luglio è in vigore lo sciopero di un centinaio di autotrasportatori, magazzinieri e montatori di Veneta Logistic, che è la società che ha in appalto la gestione del magazzino di Mondo Convenienza a Settimo Torinese. A essere messo sotto accusa è soprattutto il meccanismo della trasferta, che è un trattamento economico accessorio che viene applicato al superamento di un monte ore mensile. Per queste ragioni, i lavoratori chiedono la trasferta su base giornaliera e l'applicazione del contratto collettivo nazionale della logistica, cosa che, a oggi, invece, non è garantito, perché il contratto applicato è quello dei multiservizi. Stiamo parlando di lavoratori che sono altamente specializzati, ai quali il contratto multiservizi non dovrebbe essere applicato.
Ci sono stati già due tavoli in Prefettura, perché i lavoratori si sono attivati per mezzo del sindacato indipendente Cobas Torino per chiedere miglioramenti immediati delle condizioni di lavoro. Prima di tutto chiedono di veder garantita la propria sicurezza e la propria incolumità sul posto di lavoro; si tratta, in effetti, di un'operatività che alla lunga è a dir poco usurante. Inoltre, chiedono soprattutto di rivedere gli orari di lavoro, perché spesso sanno a che ora entrano, ma non a che ora escono. Di conseguenza, bisognerebbe anche definire delle fasce lavorative adeguate e ovviamente l'adeguamento economico in busta paga. Queste sono più o meno le richieste dei sindacati su richiesta dei lavoratori che operano in Mondo Convenienza.
Ci sono stati, come dicevo, due tavoli in Prefettura, nelle settimane scorse, proprio per iniziare a definire un percorso tra le istituzioni, il sindacato e Mondo Convenienza, quindi le rappresentanze di Veneta Logistic e Mondo Convenienza. Però a noi risulta (e magari sbagliamo) che a questo tavolo la Regione non abbia preso parte, mentre si sono presentate altre istituzioni, come il Comune di Torino e il Comune di Settimo Torinese, che è il Comune dove ha sede il magazzino di Mondo Convenienza.
Pertanto, con l'interrogazione chiediamo semplicemente all'Assessora, se possibile, di intervenire e di entrare, anche come Regione Piemonte, nel merito di quella che, di fatto, è una rivendicazione in corso da parte dei lavoratori. Però soprattutto chiediamo se si abbia intenzione di partecipare al tavolo in Prefettura, che nella fattispecie avrà sede forse proprio mercoledì, quindi con il suo terzo incontro, anche per dare qualche indicazione regionale e per dare sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Sarah Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Elena Chiorino, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Ci tengo a fare una premessa: la Regione non può scegliere dove e quando partecipare e come partecipare, ma c'è una procedura istituzionalizzata che implica tutti quelli che sono i passaggi che ne conseguono. In questo caso ci sono state delle convocazioni attivate dalla Prefettura, rispetto alle quali posso confermare che, alla data di ieri, cioè del 24 luglio, gli uffici della Regione e quindi dell'Assessorato non avevano ricevuto e non hanno ricevuto alcuna convocazione per la partecipazione ai tavoli.
Quindi, il fatto che la Regione non ci fosse è perché, da una parte, il nostro ente non ha ancora titolo ufficiale e formale, perché ci sono delle procedure che sono istituzionalizzate e normate, dall'altra perché la convocazione per gli uffici della Regione proprio non c'è mai stata.
Sostanzialmente, i motivi erano questi.
Ciò non toglie che, come in tutte le crisi aziendali o quando suonano i campanelli d'allarme di una potenziale crisi aziendale, la Regione non monitori e non attivi interlocuzioni informali e non inizi a cercare di capire quali sono eventualmente i passaggi successivi da attivare, cercando sempre di farsi trovare i più pronti possibile, com'è già successo in altre occasioni - l'ultima è Volpiano, per citarne una - ed essere immediatamente pronti anche con quelli che sono i piani di ricollocamento o, comunque, di attenzione ai lavoratori.
Questi sono i termini rispetto ai quali la Regione non era a quei tavoli nello specifico, ripeto, non perché non volesse esserci: da una parte perché non c'è stata la convocazione, dall'altra perché effettivamente a oggi non siamo in quella fase della procedura per cui è previsto un intervento istituzionale e formale della Regione, che, ribadisco, anche in questo caso sta però monitorando e sta vagliando tutta quella che è la declinazione possibile della situazione di crisi e di sciopero per cercare di essere pronta con tutti gli interventi del caso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Elena Chiorino per la risposta.


Argomento: Agricoltura: argomenti non sopra specificati - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 1492 presentata da Sacco, inerente a "Popillia japonica, quante trappole sono state installate fino ad ora?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1492.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Ho deciso di depositare quest'interrogazione perché è un problema che abbiamo in Piemonte dal 2014 e che ogni anno, purtroppo, ricomprende fasce sempre più ampie del territorio italiano. Stiamo parlando della Popillia japonica, che è un coleottero giapponese. È una specie non autoctona, come possiamo leggere dal nome, che sta creando importanti danni alla nostra agricoltura. È arrivata in Italia nel 2014, dov'è stata rinvenuta nei pressi del fiume Ticino su entrambe le sponde, quindi sia in Lombardia sia in Piemonte, e la zona infestata si è progressivamente allargata.
Pensate che gli adulti di Popillia japonica attaccano più di 300 specie vegetali, tra cui vite, piccoli frutti, noccioli, alberi da frutto, mais soia, piante ortive, ornamentali, essenze forestali e, a causa del loro comportamento gregario, possono essere presenti in gran numero su una o più piante vicine. Chi è stato infestato da questo tipo di coleottero ha avuto sicuramente non poche difficoltà nella sua gestione, perché l'infestazione porta alla morte delle piante.
Inoltre le larve, nutrendosi preferibilmente di radici di graminacee risultano nocive per prati e tappeti erbosi, provocando un ingiallimento e il disseccamento; ulteriori danni sono poi appunto causati da talpe cinghiali e uccelli che scavano alla ricerca delle stesse.
Consideriamo che nel 2023 il piano d'azione attivato dal Settore fitosanitario e Servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte, in collaborazione con IPLA, contemplava l'installazione di 2.000 trappole mentre nel 2022 si era previsto l'installazione di 3.000. Poi, sarebbe anche interessante capire perché si è deciso di ridurre il numero nonostante l'aumento delle zone infestate.
Il 28 aprile 2022 si è svolto a Novara un tavolo tecnico regionale, per fare il quadro sulla situazione in Piemonte e per illustrare le attività a livello regionale e nazionale. I danni principali sono stati rilevati soprattutto nella viticoltura, che è un settore fondamentale per la nostra Regione.
Uno dei sistemi per il contenimento di questo coleottero è l'utilizzo di prodotti chimici, che tutti sappiamo quali problemi e quali conseguenze negative comportano, perché purtroppo non è così semplice e abbiamo capito negli anni che non basta la chimica, anzi tante volte crea più danni che soluzioni. Considerando però che si era deciso di utilizzare le trappole come metodo per contenerne il numero, volevo sapere quante ne sono state installate a conto delle 5.000 totali previste.
Se poi se l'Assessore ha qualche ulteriore informazione, sono ben contento di ascoltarlo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Protopapa per la risposta.



PROTOPAPA Marco, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Volevo rispondere all'interrogazione del Consigliere Sacco, relativamente al tema delle trappole, alle funzioni che le stesse hanno avuto in questi anni e sulla decisione di replicare il piano d'azione 2023 da parte del Settore fitosanitario e dei Servizi tecnico-scientifico della Regione Piemonte, con la collaborazione anche di IPLA.
I numeri sono correttamente questi: noi parlavamo di contemplare l'installazione di 2.000 trappole "attract and kill" nel 2023, con forma a ombrello, con una rete impregnata di insetticida che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano, come pubblicato sul sito della Regione Piemonte, alla pagina dedicata alla lotta a coleotteri e scarabei, in particolar a Popillia japonica, un coleottero proveniente del Giappone che purtroppo, sta creando molte preoccupazioni.
Stiamo intervenendo, oltre che con le trappole, anche con delle sperimentazioni importanti, non in ultimo quelle che stiamo attuando nella zona di Novara, la zona fulcro, vicina Malpensa, dove il problema ha avuto origine, con l'utilizzo dei droni, e assicuriamo che stiamo avendo delle buone risultanze. Pertanto, credo che questa attività verrà affiancata alle storiche trappole, che nel frattempo hanno avuto un'evoluzione tecnologica.
Sul tema delle trappole utilizzate previste nel piano d'azione puntualmente, abbiamo utilizzato 154 trappole in provincia di Alessandria 429 trappole in provincia di Biella e 1.417 trappole in provincia di Vercelli, completando così il numero previsto. Inoltre, si puntualizza che le stesse sono state posizionate secondo gli studi dei nostri Uffici e dall'IPLA.
Se si ha il desiderio di vedere dove sono posizionate, la mappa è consultabile nel sito sopraindicato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Protopapa.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Il Presidente aprirà alle ore 15.30 la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 12.40.
Grazie ancora e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 15.22 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.39)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione ex Consigliere regionale Gian Piero Clement, deceduto il 6 maggio 2023


PRESIDENTE

Il 6 maggio 2023 è scomparso, nella sua città natale, l'ex Consigliere regionale Gian Piero Clement.
Nato nel 1957 a Pinerolo, è stato particolarmente attivo in campo sindacale. Vicesindaco di Pinerolo, venne eletto Consigliere regionale del Piemonte nell'ottava legislatura, nel 2005.
Personalmente lo conobbi in quell'anno, fra questi banchi.
La sua Circoscrizione era naturalmente quella di Torino è il suo partito era Rifondazione Comunista, del quale fu Capogruppo.
Come Presidente della VII Commissione (Industria, Lavoro, Formazione professionale) è sempre stato sensibile e attivo verso le questioni del mondo del lavoro in Piemonte.
Il suo mandato a Palazzo Lascaris cessò nel 2010.
Iscritto in gioventù a Democrazia Proletaria, fu un combattivo delegato sindacale in SKF, prima per la FIM-CISL e poi tra i fondatori dell'Associazione Lavoratori Pinerolesi. Negli anni successivi cominciò a fare politica fuori dalla fabbrica, nelle fila di Rifondazione Comunista.
Era grintoso, determinato, ma nello stesso tempo responsabile e attento agli altri, partecipe della sua comunità.
Era molto legato ai propri ideali e alla sua gente, non a caso, il 25 aprile scorso, con la malattia che lo aveva già pesantemente aggredito, ha voluto partecipare alla manifestazione per la festa della Liberazione a Pinerolo.
Alla signora Miranda, ai figli Gianluca e Andrea desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
In memoria di Gian Piero Clement, chiedo ai presenti in Aula di alzarsi e osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.42, riprende alle ore 15.48)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
A nome dei Capigruppo di maggioranza, chiedo se è possibile convocare una Conferenza dei Capigruppo per discutere su alcune problematiche emerse durante la mattinata e per definire nel modo migliore la prosecuzione dei lavori, seguendo l'o.d.g. della convocazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Vi sono altre richieste d'intervento sull'ordine dei lavori? Poiché la Conferenza dei Capigruppo era già stata richiesta da più Consiglieri, penso che possiamo svolgerla in sala Morando.
Sospendo i lavori della seduta e la riprenderemo appena sarà conclusa la Conferenza dei Capigruppo convocata in Sala Morando.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.49, riprende alle ore 16.44)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nella seduta antimeridiana era stato approvato l'o.d.g. dell'odierna seduta. Dopo le comunicazioni si è svolta una discussione sull'ordine dei lavori.
Abbiamo concluso ora la Conferenza dei Capigruppo, che ha deciso la programmazione dei lavori per la prossima settimana.


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 259, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2023-2025"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 259, inerente a "Assestamento al bilancio di previsione 2023-2025", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione in data 17 luglio 2023.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Perugini, che ha facoltà di intervenire.



PERUGINI Federico, relatore

Grazie, Presidente.
Gentili colleghi, trattiamo qui oggi l'assestamento di bilancio di previsione finanziario 2023-2025, ovvero il disegno di legge regionale del 17 luglio 2023, n. 259.
Il presente disegno di legge rappresenta l'assestamento del bilancio di previsione finanziario 2023-2025 e le disposizioni finanziarie conseguenti.
Viene assunto con la finalità di aggiornare le scritture contabili sulla base del disegno di legge di rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2022, approvato dalla Giunta regionale in data 27 aprile 2023 (in aderenza con quanto introdotto nell'ordinamento statale con l'articolo 1, comma 787, lettera a) della legge 30 dicembre 2020, n. 178), il quale ha disposto l'inserimento del comma 3 bis all'articolo 50 del decreto legislativo n. 118/2011, che recita quanto segue (riportiamo per necessità): "3 bis. Nelle more della conclusione del giudizio di parificazione del rendiconto dell'esercizio precedente da parte della Corte dei conti, i consigli regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano approvano la legge di assestamento del bilancio anche sulla base delle risultanze del rendiconto approvato dalla giunta, fermo restando l'obbligo di apportare le eventuali variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione. In ogni caso, l'eventuale avanzo di amministrazione libero e quello destinato agli investimenti possono essere applicati al bilancio di previsione solo a seguito dell'approvazione con legge del rendiconto che ne certifica la sussistenza".
Nel corso dell'iter in I Commissione sono stati approvati due emendamenti presentati dalla Giunta regionale: il primo, come richiesto dal Ministero dell'economia e delle finanze, opera una sostituzione dell'Allegato B (Elenco analitico delle risorse accantonate nel risultato di amministrazione al 31 dicembre 2022); il secondo recepisce impegni istituzionali intrapresi con lo stesso MEF relativamente alla legge regionale 24 aprile 2023, n. 6 (Bilancio di previsione finanziario 2023 2025).
Sul disegno di legge n. 259, che qui stiamo presentando, il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso il proprio parere in data 19 giugno 2023 e sul medesimo disegno di legge, è stata acquisita la relazione del Collegio dei Revisori dei conti (redatta in data 30 giugno 2023).
Il disegno di legge n. 259 nel testo licenziato dalla I Commissione consta di 9 articoli, che mi accingo ad elencare e, sinteticamente, ad illustrare.
L'articolo 1 contiene il riferimento normativo dell'assestamento di bilancio (articolo 50 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)".
L'articolo 2 apporta al bilancio di previsione 2023-2025 le necessarie variazioni, riepilogate nell'allegato A (e relative al fatto che con il disegno di legge del rendiconto sono stati adeguati i residui attivi e passivi presunti a quelli risultanti dalla chiusura dell'esercizio 2022).
L'articolo 3 determina il fondo di cassa all'inizio dell'esercizio finanziario 2023 in euro 95.472.607.10, in conformità con quanto disposto dal disegno di legge di rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2022.
L'articolo 4 rappresenta il saldo finanziario dell'esercizio precedente e del disavanzo da assorbire negli esercizi successivi a seguito dell'approvazione del disegno di legge di rendiconto generale per l'anno finanziario 2022.
L'articolo 5 dispone, in ossequio a quanto previsto al comma 898, articolo 1, della legge n. 145/2018 (legge di bilancio per il 2019), che l'applicazione al bilancio della parte accantonata e vincolata del risultato di amministrazione, per un importo non superiore a quello del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione, per la Regione Piemonte corrisponde ad euro 103.942.108.09.
L'articolo 6 provvede alle conseguenti variazioni dello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio di previsione finanziario 2023 2025.
L'articolo 7 elenca gli allegati previsti per l'assestamento di bilancio dal decreto legislativo n. 118/2011 (sono tanti e sono articolati).
L'articolo 8 contiene disposizioni abrogative relativamente alla legge regionale 24 aprile 2023, n. 6 ("Bilancio di previsione finanziario 2023 2025").
L'articolo 9 dispone la dichiarazione d'urgenza del provvedimento.
Il provvedimento è stato licenziato dalla I Commissione permanente in data 17 luglio 2023 ed è rimesso all'Aula per la definitiva approvazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
La parola al relatore di minoranza, il Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio, relatore

Grazie, Presidente.
Non aggiungo molto alla relazione che ha svolto il collega Perugini. Mi permetto solo di entrare nel merito dei due emendamenti che ha presentato la Giunta regionale.
Come ricorderete, Consiglieri, abbiamo parlato dell'operazione legata al complesso della Cavallerizza reale, cioè alla possibilità per la Regione di destinare risorse per sviluppare quel polo. L'emendamento tecnico chiede fondamentalmente, di trasformare la spesa corrente in spesa in conto capitale, per permettere questo tipo di investimento.
Abbiamo potuto apprezzare, grazie anche alla richiesta avanzata dalle minoranze, il fatto che sia stata reinserita la dotazione economica sul fondo legato alle leggi per i Consiglieri. Questo permetterà alle leggi che verranno votate dall'Aula di disporre di una dotazione economica.
In ultimo, è pervenuto un emendamento legato ad una convenzione che offre alla Regione la possibilità di acquistare anche farmaci che potranno poi attraverso le convenzioni, essere distribuiti alle persone che maggiormente ne hanno bisogno, esattamente come oggi accade con l'acquisto di alimenti per la distribuzione ai bisognosi.
Questi sono i temi che ci tenevo a puntualizzare. Mi premeva, inoltre rimarcare il fatto che questo assestamento tecnico porta ancora con sé la disponibilità per i Consiglieri, alla luce dell'intervento sulla Cavallerizza, di disporre di una dotazione per le leggi che verranno approvate dal Consiglio. Dunque, tutta la discussione avverrà in merito al futuro assestamento, quello di natura più politica, al quale rimanderemo la discussione e le proposte delle forze consiliari.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola alla seconda relatrice di minoranza, la Consigliera Disabato prego.



DISABATO Sarah, relatrice

Grazie, Presidente.
Non voglio riaddentrarmi nella descrizione dettagliata del disegno di legge in oggetto, perché già è stata riportata dal Consigliere Perugini, però ci terrei a rimarcare due questioni che, a mio avviso, rappresentano delle criticità all'interno del disegno di legge.
La prima è che - se non sbaglio, nemmeno per il primo anno di fila - il Collegio dei Revisori dei conti ha dato parere negativo su questo disegno di legge, contestando anche la modalità con cui viene presentato l'assestamento di bilancio. Come abbiamo avuto modo di ascoltare nel corso di questi mesi e degli anni passati, l'assestamento di bilancio è stato suddiviso in un assestamento più tecnico (chiamiamolo volgarmente così) e in un assestamento con connotazioni più politiche che arriva in Aula normalmente verso il mese di settembre.
A quanto pare, il Collegio dei Revisori pone un accento proprio su questo tema, perché cerca anche di entrare nel merito di quello che dovrebbe contenere un assestamento di carattere tecnico. In particolare, evidenzia che il disegno di legge ha dei connotati prettamente aritmetici, non avendo l'ente provveduto, di fatto, a effettuare le verifiche sulle entrate e sui trend di accertamento.
In poche parole, diventa difficile per l'ente, quindi per il Collegio dei Revisori dei conti - anche a nostro avviso, da una lettura che abbiamo fatto come Gruppo - tenere conto dei flussi e dei trend di accertamento rispetto ad alcune voci.
Inoltre, l'assestamento in questo caso è tradotto come un mero recepimento degli esiti del disegno di legge di rendiconto, in questo caso del 2022, in iter di parifica e sulle conseguenti e successive approvazioni, come peraltro è avvenuto negli anni passati.
Pertanto, si ravvedono diverse criticità. Ad esempio, noi abbiamo avuto modo di approfondire il tema dell'applicazione dell'avanzo, su cui sono state evidenziate delle criticità da parte del Collegio dei Revisori. In particolare, vengono fatte delle raccomandazioni, perché relativamente a una DGR che aveva stabilito la variazione inerente all'applicazione dell'avanzo vincolato di 5,5 milioni di euro, con un atto successivo era stato richiesto un parere al Collegio dei Revisori per l'avanzo di 5,5 milioni di euro. In realtà, con una delibera di Giunta c'era stata l'applicazione di 10,5 milioni di euro di avanzo e non era stato richiesto il parere del Collegio dei Revisori di conti per questa cifra.
Ci puntellano anche sul tema delle DGR, che dovrebbero essere comunque aggiornate e riportanti analisi su cifre che devono essere quelle e che non possono contenere delle variazioni successive. Infatti, il Collegio richiama gli uffici e richiede di mettere in atto un flusso informativo verso il Collegio stesso, ove si addivenga a modifiche e variazioni rispetto ai documenti dello stesso sottoposti ufficialmente.
Tra l'altro, richiedono la necessità di esplicitare con maggiore dettaglio i dati nei documenti obbligatori, in modo da permettere un'immediata e intelligibile lettura delle azioni dell'Amministrazione. Anche perch quando si deve rilasciare un parere, bisogna essere sicuri su quale cifra o su quale provvedimento lo stiamo andando a rilasciare e che gli atti non contengano delle modifiche in corso d'opera.
Poi c'è tutta una parte evidenziata rispetto al Fondo per i contenziosi, su cui sono state fatte più o meno le stesse osservazioni da parte del Collegio dei Revisori. Infine, dopo tutte queste sollecitazioni che ci sono state fatte, viene erogato un parere negativo di massima, esattamente com'era successo nell'anno precedente.
Vorrei avere qualche rassicurazione in più da parte dell'Assessore Tronzano rispetto a come intende muoversi e se ci sono state delle interlocuzioni successive con il Collegio dei Revisori per chiarire le criticità riportate nel parere. Poi vorrei anche capire, visto che si tratta dell'ennesimo anno in cui il parere è negativo su questo tipo di provvedimento, se si intende proseguire nello stesso modo anche negli anni successivi. Anzi, in realtà di anni non ne rimangono e spero che prenderemo in carico noi la questione però sicuramente bisognerebbe analizzare quanto sia opportuno andare avanti con assestamenti di bilancio che hanno questa connotazione tecnica, sui quali il Collegio dei Revisori fa fatica a fare le dovute verifiche.
Arrivo al secondo punto, perché è stato presentato un emendamento da parte dell'Assessore Marrone, che invece ha connotazioni politiche, a mio avviso perché va ad incidere su una legge del 2015 e ne richiede una modifica.
Direi che bisogna chiarirsi su questo punto. Le modifiche politiche in questo disegno di legge le possiamo fare o non le possiamo fare? Perch nulla sul merito - lo dico anche in presenza dell'Assessore Marrone e ci mancherebbe altro - ma la proposta viene riportata oggi all'interno di questo disegno di legge. Al contempo, la minoranza viene sempre sollecitata a non presentare emendamenti di carattere politico, perché a settembre arriverà l'assestamento, quello dedicato alle modifiche di merito da parte delle forze politiche.
Allora, delle due, l'una. Che cosa facciamo, Assessore? Iniziamo a presentare anche noi gli emendamenti sul testo che hanno delle connotazioni politiche? Oppure attendiamo settembre com'è stato richiesto più volte in occasione dell'altro assestamento? Ci sono due pesi e due misure da parte della Giunta sulle proposte di maggioranza e quelle di minoranza? Io voglio sperare di no. Semplicemente richiedo chiarezza, che è la stessa che richiede il Collegio dei Revisori dei conti su quello che stiamo facendo.
Pertanto, o ritorniamo alla modalità originaria, nella quale questa distinzione non c'era e si andava ad agire su un unico testo, anche con emendamenti di carattere politico, per dare un filo logico ai controlli da parte degli enti preposti a fare tutte le dovute verifiche e per dare un ordine, oppure a quanto pare questa distinzione va soltanto a creare della confusione sia nel nostro caso, perché non sappiamo effettivamente se presentare emendamenti politici o meno, sia soprattutto rispetto ai controlli e alle verifiche degli organi di controllo e anche rispetto ai pareri che dovrebbero essere dati. Infatti, ci viene sottolineato che mancano dei pezzi o, comunque, mancano delle informazioni importanti.
Queste sono le due sollecitazioni che suggerisco in qualità di relatrice di minoranza, su cui richiederei un riscontro da parte dell'Assessore.
Inoltre, soprattutto vorrei capire se effettivamente dall'anno prossimo viste le criticità che si stanno presentando.
Questa è una domanda che non le faccio, perché è da vedere ancora quello che succederà, quindi non gliela faccio.
Grazie.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Credo che occorra partire da un dato che mi sembra estremamente significativo, cioè che oggi il Consiglio è chiamato ad approvare uno degli atti più importanti per quanto riguarda la gestione del bilancio, che è l'assestamento del bilancio di previsione, che si fa entro il 31 luglio e che viene approvato per verificare se, in base alle entrate del bilancio di previsione e alle spese ci sono ancora gli equilibri di bilancio, o se occorre fare delle variazioni per mantenere questi equilibri. Insieme al bilancio di previsione, al rendiconto e alle variazioni che si fanno durante l'anno, è sicuramente un appuntamento importante.
Ebbene, ci accingiamo a votare tale importante atto con un parere negativo da parte dei Revisori dei conti. Credo che questa sia la notizia e lo dico alla Consigliera Disabato, che giustamente ha rilevato questo fatto chiedendo all'Assessore l'interlocuzione con i Revisori, ma l'interlocuzione andava fatta prima e non dopo.
L'organo dei Revisori dei conti esercita un controllo sulla base degli atti, produce una relazione contenente un parere, quindi non una semplice relazione, all'esito della quale nelle 27 pagine scrive: "Tenuto conto di quanto sopra, il Collegio non può attestare il permanere degli equilibri conseguenti alla variazione contestualmente proposta con l'assestamento riservandosi di esprimerlo allorquando, con successiva legge di variazione al bilancio, verranno effettuati i necessari interventi di variazione alle entrate e spese" - prima si diceva che non ci sono certezze, soprattutto sulle entrate - "sulla base dell'analisi approfondita sugli andamenti dell'esercizio 2023.
In merito alle ulteriori variazioni relative alle risultanze del disavanzo di amministrazione da rendiconto 2023 in corso di approvazione, il Collegio nulla osserva. Per le ragioni di cui sopra, seppur si possa rilevare per quest'anno un trend complessivo coerente con le previsioni di bilancio da l.r. 6/2023" - cioè del bilancio di previsione - "il parere deve ritenersi negativo non essendo state in particolare riportate disamine puntuali sulle singole entrate e spese".
Poi, si aggiunge una raccomandazione: "Si raccomanda di addivenire a ulteriori ed eventuali variazioni conseguenti alla definitiva approvazione della legge di rendiconto", in modo tale da mettere a posto le cose che secondo il Collegio, oggi non sono a posto.
Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che viene portato in approvazione un assestamento che i Revisori ci dicono non essere un documento, dal punto di vista della legittimità, coerente con il tema del mantenimento degli equilibri di bilancio.
Sinceramente, al di là della questione sul bilancio tecnico o sul bilancio politico, Assessore, questo mi pare un dato negativo, un dato che va sottolineato, cercando anche di fare chiarezza sulla questione del bilancio tecnico e politico, perché quello che viene approvato in quest'Aula ha un contenuto politico, al di là ancora dell'emendamento che può avere presentato l'Assessore Marrone. Un discorso diverso è il fatto che non si riesca, entro il 31 luglio, a determinare una corposa variazione di bilancio, che credo avverrà nel mese di ottobre, com'è già accaduto lo scorso anno.
Voler però suddividere questo atto in due parti, come se noi oggi facessimo un adempimento burocratico di legge e cioè una "roba" semiseria che dobbiamo fare come adempimento e, poi, a ottobre faremo invece la cosa seria, mi sembra un approccio che non è corretto, perché noi oggi invece approviamo l'assestamento ufficiale - tra parentesi - con il parere negativo dei Revisori.
Vedremo quale tipo di variazione ci verrà presentata nel mese di ottobre vedremo se la variazione (e non potrà che essere così) terrà conto delle raccomandazioni dei Revisori e se garantirà (e non potrà che fare così) gli equilibri di bilancio; vedremo inoltre anche i contenuti di questa variazione che, se penso a quella dell'anno scorso e se penso che siamo all'anno prima delle elezioni, mi viene anche un po' da pensare male perché di solito queste variazioni hanno poco a che fare con la programmazione a medio-lungo termine e molto a che fare con gli appuntamenti elettorali, ma direi che è quasi un fatto naturale.
Pertanto, la valutazione che mi permetto di fare su questo atto nello specifico è una valutazione negativa, per le ragioni che ho detto. E poi non sono io a farla, ma l'hanno fatta i Revisori e, più in generale, devo dire che dal COVID in poi, siamo andati avanti, Assessore, con questo meccanismo delle cose tecniche e politiche, prima perché c'era l'emergenza poi l'emergenza è finita, ma l'approccio è sempre rimasto lo stesso.
La nostra Regione (ormai questo lo possiamo dire) ha ancora un disavanzo importante e un debito importante, che certamente è maturato negli anni (chiaramente, non in questi quattro anni), per cui deve fare fronte a delle rate annuali di rientro molto, molto significative. Una Regione di questo tipo, secondo me, avrebbe bisogno di una programmazione, dal punto di vista del bilancio, che fosse, invece, un attimino di più largo respiro, una programmazione capace di orientare le scelte concrete e non di navigare a vista e, attraverso delle variazioni, appostare anche delle risorse magari non sempre utili per il Piemonte.
Alla valutazione specifica sull'assestamento, dopo ormai quattro anni di mandato, credo si possa aggiungere anche una valutazione specifica negativa sull'approccio alle politiche di bilancio cui abbiamo assistito in questi anni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco, in discussione generale.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulla scia di quanto riferito dai colleghi, avendo avuto modo di leggere la relazione dei Revisori che, come già preannunciavano contiene un giudizio negativo, com'è stato espresso anche in altre occasioni.
Posso anche capire la difficoltà di prevedere la definizione di tutta una serie di partite di bilancio entro il 31 luglio, ma nulla ci impedisce di fare un vero assestamento entro quella data, per fare una successiva variazione a settembre o a ottobre, mettendo i Revisori nelle condizioni di avere tutte le informazioni e gli elaborati necessari per esprimere un parere positivo su quello che sono chiamati a definire.
Vorrei riprendere questo parere, nel punto in cui parla dell'assestamento definito tecnico da questo ente, che, di fatto, aveva connotati prettamente aritmetici, non avendo l'ente provveduto, a eccezione dell'applicazione dell'avanzo negli importi massimi concessi dalla legge per un ente in disavanzo, a effettuare le verifiche sulle entrate e sui trend di accertamento, rinviando alle verifiche in tal senso alla manovra di variazione di settembre/novembre, ciò nonostante anche ove vi fossero maggiori entrate, già accertate, che non trovano corrispondenza nelle variazioni proposte. Medesima questione si evidenzia in maniera più preoccupante per quelle entrate che non avevano subito diminuzioni, solo per non essere stati verificati gli andamenti degli accertamenti.
Fra l'altro, aggiunge che tale comportamento, riconducibile, come riferito a ragioni politico-amministrative, induceva l'ente a rinviare tali obblighi a successive leggi di variazione di bilancio da adottarsi sulla base di un'analisi approfondita sugli andamenti dell'esercizio e il Collegio rilevava che in tale modo non sarebbe stato possibile verificare gli andamenti delle entrate e delle spese, non essendo state adeguate.
Per tali ragioni, anche i pareri precedenti sono sempre stati negativi, a causa dell'impossibilità di verificare gli equilibri di bilancio.
Qui i casi sono due: o dobbiamo cambiare Revisori, oppure, cosa che penso hanno effettivamente un fondo di ragione, per cui forse dovremmo andare incontro alle richieste che gli stessi avanzano per poter elaborare un parere su questo testo che sia finalmente positivo, mettendoli nelle condizioni di potersi assumere la responsabilità di elaborare un parere positivo.
Questo non è l'unico passaggio che fanno rispetto al provvedimento, ma fanno riferimento anche a un altro aspetto che personalmente ritengo importante: la situazione degli accantonamenti a fondo rischi per contenzioso, dove il Collegio sottolinea la necessità che l'Avvocatura effettui periodicamente, almeno preventivo, assestamento, variazioni e rendiconto, un aggiornamento della posizione dei rischi di contenzioso anche perché, man mano che si sviluppano gli eventi, è chiaro che cambia la fotografia della realtà, dalla previsione all'assestamento e al rendiconto.
Visto che, per quanto riguarda gli accantonamenti per il fondo rischi da contenzioso, stiamo parlando di più di 24 milioni di euro, forse è il caso di fare una definizione più precisa di quello che possiamo aspettarci a luglio del 2023, rispetto a quanto ci potevamo aspettare nel momento in cui abbiamo approvato il previsionale.
Questi sono solo alcuni aspetti che comunque, se sommati, portano il Collegio a esprimere un parere negativo e quindi portano noi, come opposizioni, leggendo le argomentazioni del Collegio, a non poterci esprimere con un voto favorevole, ma neanche con un voto di presenza.
Possiamo solamente dare un voto negativo, in quanto non siamo nelle condizioni di valutare in maniera completa la fotografia attuale dell'assestamento, con tutti i crismi che dovrebbero essere esplicitati come richiesto dai Revisori stessi.
Assessore, ricordo che in passato aveva parlato più volte (e noi l'abbiamo sempre sostenuto) della necessità di approvare i provvedimenti per tempo (il preventivo per tempo, il rendiconto per tempo e l'assestamento per tempo), in modo da mettere l'Ente nelle condizioni di operare nella maniera più precisa possibile e dare una fotografia dell'Ente, nel momento in cui stiamo analizzando una legge di bilancio, quanto più precisa possibile.
Noi siamo disponibili a fare questo, ma i provvedimenti devono arrivare per tempo e, soprattutto, avere le caratteristiche necessarie richieste anche dalla norma, magari non solo legandosi a interpretazioni letterali, ma capire nella sostanza che cosa ci chiede la legge e per quale motivo siamo chiamati a fare questo tipo di provvedimenti.
Passiamo abbastanza tempo in quest'Aula quando bisogna discutere se fare un nuovo ente o aggiungere supplenti o sottosegretari, mettendo qualche nuova poltrona, per cui potremmo spendere maggior tempo e una tempistica maggiore quando c'è la necessità di parlare di come spendiamo i fondi dei piemontesi e capire se le rappresentazioni che facciamo a bilancio sono fedeli a quanto avevamo previsto qualche mese fa. Nel caso non lo fossero, capire in che modo correggerle, migliorando sempre nel momento esatto, senza aspettare che alcune problematiche si trascinino per poi intervenire a qualche mese dalla chiusura del bilancio, quando diventa anche abbastanza inutile fare interventi, visto il poco tempo a disposizione per gli Uffici per spendere queste risorse.
Termino con questo il mio intervento e auspico che la prossima volta si possa, intanto, arrivare in Aula con un parere favorevole da parte dei Revisori dei conti e che si possa trovare soluzioni alle varie problematiche sollevate.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Chiedo se vi siano altri iscritti a intervenire in discussione generale.
Ricordo che potete prenotarvi tramite il pulsante.
Non essendovi altre richieste d'intervento, dichiaro chiuso la discussione generale e chiedo alla Giunta se intende intervenire.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Rapidamente, per dire che per noi parlano i fatti e non le opinioni. Il tema della parifica di bilancio è un tema che tutti gli anni viene messo in evidenza e tutti gli anni viene passato brillantemente da questa Giunta regionale, come anche dalle precedenti Giunte regionali.
Pertanto, l'unico giudice che per noi conta, che è la Corte dei Conti, farà le sue verifiche giovedì e vedrà se parificare o meno il rendiconto 2022 della Regione Piemonte.
Naturalmente i Revisori dei conti hanno un compito e una responsabilità molto importante e pertanto anche loro, giustamente e legittimamente possono avere la necessità di dover verificare la parifica di bilancio per confermare l'esistenza degli equilibri di bilancio. Per me è sufficiente leggere quello che ha già letto il Consigliere Perugini, dove si trova sostanzialmente tutto.
Perché noi dal 2020-2021 facciamo un bilancio di assestamento che io definisco tecnico? Perché sostanzialmente, su richiesta delle Direzioni applichiamo i 103 milioni di avanzo o disavanzo che abbiamo per legge.
Sostanzialmente è per questo che lo definisco tecnico. La legge che è stata approvata nel 2020 e che ha già citato il Consigliere Perugini, che modifica il decreto legislativo n. 118 del 2011, afferma: "Nelle more della conclusione del giudizio di parificazione" - quindi prima della parifica di bilancio che avverrà giovedì - "i Consigli regionali approvano la legge di assestamento di bilancio, anche sulla base delle risultanze del rendiconto approvato dalla Giunta" - che è avvenuto puntualmente nel periodo previsto "fermo restando" - ed è qui la questione che giustamente i Revisori dei conti mettono in evidenza - "l'obbligo di apportare le eventuali variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto, dopo la decisione di parificazione". Questa è la sostanza.
Se dovesse succedere che il rendiconto necessiterà, da parte della Corte dei Conti, di modifiche, noi faremo questa variazione che, oltre che su suggerimento della Corte dei Conti, sarà anche una variazione politica perché apporteremo e metteremo delle risorse del bilancio per dare ulteriore fiato ai vari settori piemontesi e quindi, in quel momento lì, i Revisori dei conti saranno tranquilli e potranno sostenere la non modifica degli equilibri di bilancio. Ricordo a tutti che anche l'altro anno è successa la stessa cosa e che anche allora il parere dei Revisori dei conti è stato positivo.
In ogni caso ricordo che il nostro unico giudice è la Corte dei Conti e noi aspettiamo giovedì per il giudizio, come succede tutti gli anni; dopodich se ci saranno delle modifiche da apportare, le faremo con la variazione di bilancio. Fino adesso non è capitato nessun caso di questo tipo e quindi anche quest'anno speriamo, grazie anche all'abilità dei nostri tecnici regionali, di avere lo stesso giudizio di parifica, com'è successo negli anni scorsi.
Un'ultima battuta al Consigliere Marello, che vedo sempre puntuto nelle sue affermazioni: forse lei pensa male perché voi avete applicate male le leggi, oppure in passato avete fatto cose per questioni elettorali. Rimando al mittente questa sua accusa, perché noi operiamo sempre in modo trasparente e nel bene dei piemontesi.
Grazie, Presidente



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Chiedo rispetto da ambo le parti.
Ha chiesto di intervenire per fatto personale il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Dal punto di vista politico, accetto volentieri la risposta dell'Assessore.
Mio nonno, che forse aveva ragione, diceva sempre che "chi ha il sospetto ha il difetto".
Nella mia vita da Sindaco ho amministrato un Comune con qualche milione di debito e 30 mila abitanti, ma dopo quattro anni era uno degli otto Comuni su 8.000 in Italia, che non aveva più debiti. Ragion per cui penso, per la mia modestissima storia, di avere l'autorevolezza di poter dire le cose che ho detto, che non sono un'accusa, ma una constatazione. Quando si fa politica ci sono tante tentazioni e tanti interessi: legittimi.
L'anno precedente le elezioni è sempre un anno particolarmente teso e difficile, quindi il mio era uno sprone verso voi e verso tutti quanti noi per cercare di tenere la barra ferma, nonostante che le acque possano essere un po' agitate. Per il resto, erano valutazioni politiche e non personali, Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Rimanendo sulla terraferma e con i piedi ben piantati, lascerei la parola all'Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Come sapete, è una legge di esclusiva pertinenza dell'Assessore Tronzano ma visto che diversi Consiglieri hanno tirato in ballo un mio emendamento volevo semplicemente fare un'opera di chiarimento.
Confermo che non si tratta di una variazione politica, perché non è una variazione. Basta leggere un po' bene nella parte finanziaria per vedere di che cosa si tratta. Cito testualmente: "È implicita la clausola di neutralità o di invarianza finanziaria, secondo la quale, dal presente articolo, non derivano ulteriori e aggiuntivi oneri a carico del bilancio regionale. La presente variazione di euro 50.000 annui nel triennio 2023 2025 trova copertura nell'ambito delle risorse già iscritte nello stato di previsione del bilancio 2023-2025".
In realtà non è una modifica al bilancio, ma una piccola modifica normativa che consente di utilizzare le risorse che erano già state inserite a bilancio. Penso, consentitemi, per una finalità che io ritengo positivamente trasversale e non politica o, comunque, politicamente connotata. Si tratta semplicemente della legge che disciplina l'azione regionale a supporto della raccolta e della redistribuzione benefica degli alimenti, che per semplicità chiamiamo banco alimentare, per estendere neanche con un comma, ma con una lettera, questa azione anche ai farmaci e ai prodotti connessi, per consentire così di utilizzare queste risorse allo scopo per cui erano state stanziate, ovvero sostenere anche il banco farmaceutico, oltre il banco alimentare, che ormai è tradizione consolidata di questa Regione.
Sinceramente basta leggere gli articoli successivi a questa azione che era risalente che parla dei costi dei farmaci, già solo quelli coperti dal servizio sanitario nazionale, per capire quanto quelli non coperti essendo noi tutti eletti sul territorio, abbiamo ognuno contezza nella propria esperienza personale - rischiano di diventare quasi inaccessibili e dei beni di lusso e, per certi versi, anche più urgenti nella loro erogazione ai destinatari rispetto agli alimenti stessi. Al giorno d'oggi un piatto di minestra, grazie al cielo, si trova quasi dappertutto, ma non sempre vale così per i farmaci o per i prodotti farmaceutici e i presidi sanitari.
Mi limito a chiedere la cortesia della votazione, ancora di più sarei felice se fosse trasversale, perché non è un tema rispetto a qualche marachella che avevo combinato in passato sul turismo itinerante e su "Vita nascente". Qui posso rassicurare che è tutto tranquillo (mi sento di scherzare). Spero che venga votato, perché consente semplicemente di evitare che alcune risorse, che erano state a ciò destinate, poi vadano semplicemente in economia.
A mio modo di vedere, sarebbe un peccato.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1 non insistono emendamenti, perciò se non vi sono richieste di intervento procederei con la votazione.
Chiedo a tutti di aprire la pagina relativa alla gestione delle votazioni.
(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, siamo alla votazione dell'articolo 1.
La votazione la devo ancora aprire, però sto cercando di capire se siete tutti pronti.
Sulla piattaforma troverete: "Nuova votazione, votazione 1 elettronica palese, articolo 1, disegno di legge n. 259".
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani: ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Volevo solo precisare che al rientro dalla pausa ci siamo ritrovati i computer sconnessi. Forse chi non aveva ancora.



PRESIDENTE

Anche il mio era sconnesso, l'avevo messo in pausa.



FREDIANI Francesca

Non so se capita abitualmente o meno, quindi ne approfitto per chiedere se è un problema tecnico di oggi o se normalmente dovremo fare.



PRESIDENTE

Il mio era andato in pausa, ma non è un problema, non esce dal sistema.



FREDIANI Francesca

Qua, invece, era proprio uscito dal sistema.
Era uscito dal sistema a tutti, credo.



PRESIDENTE

Sì, anche il mio si era spento. Ma rientrando nel sistema.



FREDIANI Francesca

Abbiamo dovuto rientrare ed effettuare nuovamente l'accesso.



PRESIDENTE

Anch'io mi sono dovuto loggare nuovamente, ma la sessione era ancora aperta.



FREDIANI Francesca

Sì, la sessione era ancora aperta.



PRESIDENTE

La sua sessione, come la mia, era aperta.



FREDIANI Francesca

Nel caso in cui, com'è successo oggi, dovessimo staccare la rete per usare il PC portatile in Conferenza dei Capigruppo, cosa accade?



PRESIDENTE

Non è un problema, ho personalmente fatto le prove oggi.
Ricollegandosi alla rete, si ricollega automaticamente alla sessione.
Ricordo, però, che il collegamento al sistema elettronico di votazione funziona solo ed esclusivamente col cavo di rete, e non in Wi-Fi.
Il numero legale è 24.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ricordo che il "geografico" non corrisponde ancora alla fotografia dell'attuale sede (è una variazione che dovrà prossimamente essere attuata).
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 bis Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 ter Emendamento rubricato n. 2) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 1) introduce l'articolo 7 bis, mentre l'emendamento rubricato n. 2) introduce l'articolo 7 ter.
Non essendovi interventi, procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il voto è esteso all'articolo 7 bis.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il voto è esteso all'articolo 7 ter.
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Essendo terminata la votazione dell'articolato, chiedo se vi siano dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Non essendovi richieste per dichiarazione di voto sull'intero testo e non essendovi ordini del giorno, procediamo con la votazione del disegno di legge n. 259.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) C'era l'accordo di proseguire i lavori con l'esame del disegno di legge n.
238, ma l'Assessore Marrone chiede di sospenderlo.
Procediamo con successivo punto all'o.d.g.


Argomento: Organizzazione scolastica

Esame proposta di deliberazione n. 307, inerente a "Atto di indirizzo e criteri per la definizione annuale del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell'offerta formativa delle scuole secondarie di II grado. Anni scolastici 2024-2025 2025-26, 2026-2027"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 307, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato dalla VI Commissione.
È una deliberazione con un unico voto e c'è la necessità che venga approvata.
Se vuole illustrarla, Assessore...



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Chiorino per l'illustrazione.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Come diceva già lei, il provvedimento è stato licenziato il 20 luglio in VI Commissione.
Parliamo del dimensionamento scolastico che finalmente riusciamo a portare all'attenzione del Consiglio in tempi più brevi rispetto al solito e questo consente ai territori di avere un tempo maggiore per quelle che sono le declinazioni sulle varie Province rispetto alle determinazioni del dimensionamento. Un dimensionamento, come ho avuto l'occasione di evidenziare in sede di Commissione, che per questa volta segue gli accordi in sede europea relativamente al PNRR.
Rispetto alle regole abituali, che prevedevano parametri tra le 400 e le 600 di unità di alunni, che diversamente vedevano la previsione di un sottodimensionamento e, di conseguenza, la perdita di quella che era.



(Brusìo in aula)



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Chiedo scusa, ma il brusìo mi dà un ritorno acustico. Scusatemi, ma penso che sia anche un problema della struttura dell'aula.
Dicevo che si supera il concetto del sottodimensionamento e questo ci consente, soprattutto nell'ambito dei territori, di riuscire a lavorare meglio all'ottimizzazione di quelli che sono i presidi e le autonomie e contestualmente, consente di lavorare a superare, se non pienamente per l'anno scolastico interessato, ma sicuramente per il successivo, l'istituto della reggenza, andando a prevedere la titolarità delle dirigenze. Questo evidentemente, non è secondario, considerando anche il fatto che, ahimè purtroppo continuiamo ad evidenziare una curva negativa della natalità, e questo man mano sta arrivando anche a detrimento del numero dei bambini a scuola.
Come si diceva, è stato licenziato in Commissione. Per dare un'idea di quello che è il quadro, se si fosse dovuto lavorare con i parametri abituali relativi al sottodimensionamento, quest'anno avremmo dovuto lavorare su 23 autonomie e invece, proprio perché i parametri sono cambiati e sono modificati, lavoriamo sull'ottimizzazione e la razionalizzazione di 19 autonomie, lasciando piena libertà ai territori di definirle. Questo ci consente di operare in un modo più incisivo, rispetto a quello che abbiamo sempre cercato di fare, sulla tutela delle aree marginali, delle zone di montagna e di tutti quei territori che rischiavano lo spopolamento, perch ci sarebbe stata la chiusura del presidio se avessimo dovuto seguire il parametro 400/600 degli anni scorsi.
Su questo, mi taccio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Non sono stati presentati emendamenti e non essendovi dichiarazioni di voto sulla deliberazione n. 307, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 307, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Esame proposta di legge n. 261, inerente a "Disciplina dei sottosegretari e modifiche alla legge regionale 13 ottobre 1972, n. 10 (Determinazione delle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta Regionali) e alla legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 (Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale)"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di legge n. 261, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 17 luglio 2023.
Do la parola al relatore di maggioranza, Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo, relatore

Grazie, Presidente.
La proposta di deliberazione n. 261 nasce a seguito dell'approvazione, in seconda lettura del 30 maggio 2023 da parte del Consiglio regionale, della modifica statutaria, che demandava a una legge regionale sia la disciplina delle cause di ineleggibilità e incompatibilità dei sottosegretari sia le indennità loro spettanti.
È una legge che ha due facce, due ambiti di azione: da un lato l'introduzione della disciplina che regola lo stato giuridico e il trattamento economico dei sottosegretari; dall'altro, quello che era un impegno che si era preso, votando la modifica statutaria, sull'esclusione della facoltà del Presidente della Giunta regionale di avvalersi, nello sviluppo delle proprie funzioni, di professionalità esterne, quelle definite Alte Professionalità, contemplate dall'articolo 15 della legge regionale 23/2008 che, contestualmente all'approvazione di questa legge viene abrogata.
Inoltre, in fase di discussione in Commissione è stata prevista l'abrogazione del comma 1 dell'articolo 1.3 della legge regionale 10/72 relativo all'utilizzo di automobili da parte dei componenti della Giunta e dell'Ufficio di Presidenza.
Entrando nel dettaglio, l'articolo 1 prevede che i sottosegretari, la cui individuazione e nomina avviene con un decreto del Presidente della Giunta regionale, può avere luogo anche al di fuori dei componenti del Consiglio eletti, purché abbiano gli stessi requisiti richiesti ai Consiglieri regionali, per quanto riguarda eleggibilità e compatibilità.
Per quanto riguarda l'articolo 2, si disciplina il trattamento economico per coloro che sono sottosegretari non Consiglieri. Se fossero Consiglieri resta il trattamento previsto per il Consigliere regionale; mentre, per quanto riguarda i non Consiglieri, si applica lo stesso trattamento economico previsto per i Consiglieri regionali a titolo di indennità di carica e di rimborso spese per l'esercizio di mandato, nonché poi l'indennità di fine incarico.
In questa disposizione ho previsto un'indennità di funzione di 1.050 euro mensili, visto che i sottosegretari, qualora siano esterni, hanno una tassazione diversa rispetto ai Consiglieri eletti. Con questo 1.050 euro di indennità di funzione si va a pareggiare l'indennità complessiva con quella del Consigliere regionale.
L'articolo riguarda le Alte Professionalità, per cui si dispone la soppressione delle professionalità esterne, previste dall'articolo 15 della legge 23/2008, in modo che le risorse destinate a remunerare queste figure possano venire destinate alla spesa dei sottosegretari, portando questa legge a invarianza finanziaria.
L'articolo 4 è riferito all'utilizzo di autovetture e interviene al comma 1 dell'articolo 1.3 della legge 10/72: le parole "il rimborso spese è ridotto di un terzo per i membri della Giunta regionale e dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale che utilizzano con continuità un'autovettura di servizio" sono abrogate. Questo serve a eliminare una decurtazione che generava difficoltà applicative e organizzative, oltre a non rispondere alle esigenze attuali di mobilità per i componenti della Giunta, maggiori dopo la riforma legislativa che abbiamo recentemente approvato, che lascia maggiore libertà d'azione sui territori a chi andrà a ricoprire, nella prossima legislatura, i vari incarichi previsti dalla Giunta.
Tengo a sottolineare che non vengono previsti nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale, in quanto lo stanziamento per il rimborso spese degli Assessori è sempre e prudentemente previsto quando si iscrive e si vota il bilancio regionale l'anno precedente.
L'articolo 5 prevede la disposizione finanziaria e, per quanto riguarda il 2024 (mi limito a quello) prevede, indicativamente, che gli oneri finanziari siano solo per il secondo semestre dell'anno, in conseguenza dell'avvio della nuova legislatura che dovrebbe essere prevista, più o meno, a partire dal mese di giugno del 2024, e le risorse vengono individuate nel programma 0101 titolo 1 del bilancio previsionale 23/25.
L'ultimo articolo è l'articolo 6, che stabilisce i tempi di entrata in vigore della legge, che è a far data dalla prossima legislatura, quindi dall'inizio della XII.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Non essendo presente il Consigliere Cane, altro relatore di maggioranza possiamo iniziare con la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Questo provvedimento arriva dopo una combattuta diatriba sull'aumento o meno delle poltrone in Consiglio regionale. Siete maggioranza, avete avuto modo di portare a casa il provvedimento, quindi avremmo non solo due sottosegretari in più, due figure politiche in più per qualsiasi maggioranza ci sarà, ma anche i supplenti, che andranno a sostituire i Consiglieri che andranno a ricoprire la carica di Assessori. In questo modo avremo un forte incremento dei posti in Consiglio, principalmente a favore della maggioranza qualunque essa sia, creando un disequilibrio. Ma questo l'abbiamo già detto, al di là della questione economica.
Come al solito al centrodestra non basta, bisogna sempre fare più uno bisogna sempre aggiungere qualcosa, oltre a quello che già è stato ottenuto in maniera decisamente eccessiva, considerati i tempi. Mentre abbiamo le famiglie e le imprese che sono sottoposte allo stress del carovita e dell'inflazione, troviamo il sistema di garantire i posti a qualche esponente che potrebbe rischiare di non ritrovare più la propria poltrona nella prossima legislatura e, come se non bastasse, andiamo anche a fare un ritocchino per quanto riguarda il trattamento economico degli Assessori e dei membri dell'Ufficio di Presidenza che decidono di utilizzare l'auto in continuità.
Attenzione alle parole! Qui mi si sta dicendo che è possibile cancellare una norma che era stata introdotta - si può essere d'accordo o meno - con una ratio che era: se un Assessore utilizza l'autista e l'auto blu, è giusto che una parte del rimborso spese - perché è un rimborso spese, non è una parte imponibile dell'indennità di ciascun Consigliere - venga decurtato. Fra l'altro, in questo caso, decurtato di circa 1.000-1.200 euro, un terzo dell'indennità. Perché questo? Perché chiaramente se uno non paga la benzina, non paga l'autostrada e ha qualcuno che lo porta in giro senza consumare i chilometri della propria macchina, ha una spesa in meno rispetto a qualsiasi altro componente del Consiglio. Se andiamo a calcolare qual è questa spesa, sicuramente è maggiore rispetto ai 1.200 euro decurtati.
Tenete in considerazione che, quando parliamo di rimborsi spese, qualsiasi tipo di contribuente che non dimostra all'Agenzia delle entrate che quel riconoscimento di rimborso spese forfettario l'ha utilizzato in toto, è costretto a pagarci le tasse su quella parte. La logica è di non fare pagare le tasse su quella parte di rimborso spese perché effettivamente si sono sostenute delle spese, qui invece c'è una prima anomalia per quanto riguarda il nostro trattamento economico: chi non sostiene spese paradossalmente guadagna di più di chi le sostiene. C'è un meccanismo dove c'è un rimborso spese forfettario, ma nessuno va a verificare se un Consigliere quelle spese le ha effettivamente sostenute o meno, ma in ogni caso su quello non si pagano le tasse.
Qui stiamo dicendo che tutto quel ragionamento non vale e riconosciamo l'intero rimborso spese anche se, effettivamente, l'Assessore o il membro del Consiglio di Presidenza non ha nessuna nuova spesa.
Prego anche di fare attenzione alla logica con cui s'interviene. Possiamo anche fare una discussione rispetto al fatto che, qualcuno, legittimamente può pensare che un Assessore debba guadagnare di più rispetto a un Consigliere regionale, oppure che sia normale che costi di più rispetto a un Consigliere regionale. Su questo non sono d'accordo, ma sono d'accordo con la legge com'è impostata adesso, perché è giusto che se uno sceglie un benefit, deve rinunciare a un altro, non può fare la collezione dei benefit; anche se questo viene fatto in altre Regioni, non siamo obbligati per forza a copiare le cose sbagliate. Al massimo si può intervenire sulle indennità, dove si può fare una battaglia politica, ma non sul rimborso spese.
Come fate a dire che da domani gli Assessori e i membri dell'Ufficio di Presidenza che già attualmente utilizzano l'auto hanno più spese rispetto ad oggi e quindi vanno loro riconosciuti altri 1.200 euro? Dal punto di vista logico, non ha nessun senso. Sono dei rimborsi esentasse, senza un giustificativo che giustifichi il fatto che non ci sia un'imposizione fiscale su questa partita.
Sono anche disposto a ridiscutere la parte legata alle spese dei Consiglieri perché, obiettivamente, il fatto di avere rimborsi spese che sono uguali e identici per tutti non ha nessuna logica dal punto di vista del lavoro che uno svolge. Ci sono politici che, magari, questi fondi li spendono sul territorio perché fanno tanta attività politica, ma ci sono politici che magari non ne fanno o ne fanno molta meno. Non si capisce per quale motivo su questi soldi noi non paghiamo le tasse: qualsiasi altro contribuente che fa una dichiarazione del genere si becca un accertamento.
Quando andiamo a fare questi lavori sui rimborsi spese proprio perch guarda caso, sui rimborsi spese non si pagano le tasse e quindi ci si mette in tasca più soldi, facciamo attenzione, perché non è proprio corretto anche dal punto di vista logico. Per carità, è giusto che il lavoro venga pagato, nessuno sta dicendo che bisogna fare il Consigliere regionale a 200 euro al mese, ma ci sono anche dei limiti alla decenza e alle esagerazioni perché poi inizia a non avere più una logica questa narrazione dell'aumento dei costi totalmente svincolato, soprattutto in questo caso, dove andiamo a dire che riconosciamo il completo rimborso spese anche se non hanno nessun tipo di costo in più (anzi, in teoria ne hanno di meno, perché le spese di viaggio sono comprese all'interno del servizio "auto blu"). Non si capisce quindi, perché uno debba avere questo più l'altro.
Tutto ciò in un momento in cui non solo le famiglie hanno grandi difficoltà, ma in un momento dove per i cittadini il servizio di trasporto aumenta, perché aumentano i costi dei biglietti di bus e treni, mentre per chi fa politica, che peraltro dovrebbe avere anche la responsabilità di disinnescare questi aumenti, garantiamo un incremento reddituale esentasse senza nessuna particolare giustificazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Se la Giunta non intende intervenire in merito, procederei con l'esame dell'articolato.
Ricordo che il numero legale è 24.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non essendovi richieste di dichiarazione di voto sull'intero testo e non essendovi ordini del giorno collegati, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di legge n. 261.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame ordine del giorno n. 1200 presentato da Giaccone e Frediani, inerente a "Tutelare i lavoratori licenziati nello stabilimento Amazon gestito da AFS presso il sito di Orbassano"; ordine del giorno n. 1202 presentato da Valle, Salizzoni e Sarno, inerente a "Destino dei lavoratori Amazon dello stabilimento SITO Orbassano"; ordine del giorno n. 1670 presentato da Sarno, Canalis, Rossi, Avetta, Accossato, Disabato, Ravetti e Giaccone inerente a "Amazon. Ricollocamento dei 148 lavoratori di AFS Service nel nuovo stabilimento sempre sito a Orbassano"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 1670, di cui al punto 72) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno nasce dopo la presenza mia, di molti amministratori e anche di alcuni colleghi al presidio tenutosi venerdì davanti al Palazzo comunale di Orbassano da parte dei sindacati e delle lavoratrici e dei lavoratori.
Sappiamo che è in corso ormai da qualche mese una lotta contro il tempo per salvaguardare i posti di lavoro dei 148 addetti della FS Service, società che gestisce in monocommittenza il polo logistico Amazon di Orbassano.
Due mesi fa il gigante dell'e-commerce ha, infatti, comunicato all'azienda che non avrebbe rinnovato la committenza e quindi il lavoro. Di conseguenza, quel magazzino, essendo unica committenza, avrebbe evidentemente chiuso il 31 luglio.
Questo è il motivo per cui abbiamo velocemente depositato quest'ordine del giorno che specifica alcune richieste e alcuni impegni, oltre a quelli già presentati nelle settimane passate, da cui discende il licenziamento di tutto il personale sia a tempo indeterminato sia in somministrazione.
Come ricordavo, è stata immediata la mobilitazione dei lavoratori, delle lavoratrici e dei sindacati, tant'è che venerdì c'è stata un'assemblea sindacale pubblica aperta in piazza Umberto I a Orbassano per chiedere un sostegno, in particolar modo alle istituzioni.
È noto che, appena a un chilometro dal polo logistico FS Service, Amazon ha costruito un nuovo sito, per cui sarebbero previste circa 500 assunzioni ma ci chiediamo: sono assunzioni nuove? Rispetto a questo tema, cioè alla salvaguardia non solo dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche di una trattativa in questa fase, abbiamo sentito l'Assessorato e l'Assessora Chiorino per discutere e capire quali fossero le fasi che la Regione avesse intenzione di mettere in campo. Il 16 luglio, grazie anche a un'interrogazione del Vicepresidente Valle, c'è stato un incontro in Assessorato per affrontare il tema.
Da quell'incontro si è annunciato quando ci sarebbero state le fasi tecniche sindacali e l'attivazione degli ammortizzatori sociali. Sappiamo che gli ammortizzatori sociali sono sicuramente importanti, ma l'unica vera soluzione da perseguire è la salvaguardia dei posti di lavoro.
La Regione deve rendersi parte attiva per scongiurare la perdita dei posti di lavoro mediante la ricollocazione di tutti i dipendenti FS Service speriamo - nel nuovo polo logistico di Amazon, anche perché le competenze e le funzioni sono le stesse e quindi i lavoratori dell'azienda FS andrebbero a svolgere esattamente lo stesso lavoro, essendo che quell'azienda aveva un'unica committenza, cioè quella di Amazon.
Concludo, citando gli impegni che chiediamo con questo ordine del giorno che sono sostanzialmente due.
Chiediamo che ci si attivi con urgenza per portare al tavolo delle trattative la salvaguardia dei posti di lavoro, mettendo in campo tutti gli strumenti di politica attiva, al fine di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di FS Service, cercando di ricollocare diversamente i dipendenti, anche richiamando Amazon alla responsabilità sociale d'impresa chiedendo un impegno ad assorbire una quota parte di lavoratori AFS Service, applicando a favore di questi una priorità nelle future stabilizzazioni di personale nei siti presenti o di prossima apertura nell'area metropolitana e del Piemonte. Questo è il primo impegno.
Il secondo, e concludo, chiede di avviare con urgenza tutte le pratiche per dare la possibilità ai sindacati e ai lavoratori di attivare ogni ammortizzatore sociale disponibile, tra cui la cassa integrazione in deroga e/o la NASPI, a fronte di eventuali accordi condivisi tra le parti.
Termino, Presidente, dicendo che questo è un ordine del giorno che credo vada con concretezza a sostenere quella battaglia e i diritti dei lavoratori. Speriamo che quest'Aula possa approvarlo all'unanimità, così da dare all'Assessorato di competenza e anche ai sindacati una forza in più nelle trattative con il nuovo polo logistico di Amazon sito a Orbassano.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per sottoscrivere tutti gli ordini del giorno del punto 72) all'o.d.g., che sono il n. 1200, il n. 1202 e il n. 1670.



PRESIDENTE

Va bene.
La parola alla Consigliera Zambaia.



ZAMBAIA Sara

Grazie, Presidente.
Volevo solamente ringraziare il collega Sarno per aver colto l'esigenza di modificare alcuni passaggi del documento, perché, come ha detto, in questi casi, l'importante è lavorare trasversalmente in modo unanime.
Così ringrazio l'Assessore Chiorino per aver colto l'esigenza, ovviamente se era ancora da dimostrare, di porre la massima attenzione all'argomento.
Inoltre, vorrei ringraziare l'Amministrazione comunale del Comune di Orbassano perché, nell'ambito delle competenze che può avere un Comune in questa fase, se ne sta occupando sin dai primi momenti. Tra l'altro, su impulso della Giunta comunale, lo scorso 17 luglio è stato approvato un ordine del giorno che dimostra la grande sensibilità anche della maggioranza e di tutta l'Amministrazione comunale di Orbassano, quindi è bene il fatto che ci sia anche un atto d'indirizzo espresso dalla nostra Assise. Pertanto, la nostra maggioranza e, di conseguenza, il Gruppo Lega voterà favorevolmente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altri due ordini del giorno che devono essere illustrati.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Vorrei comunicare la sottoscrizione di tutti e tre gli atti d'indirizzo a questo punto dell'o.d.g., quindi il n. 1200, il n. 1202 e il n. 1670, che condivido in pieno.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Poiché l'ordine del giorno n. 1200 era il primo dei tre e poiché conteneva elementi che non sono contenuti nel testo di quello successivo, vorrei capire se votiamo tutti e tre separatamente o se facciamo una sintesi visto che ci sono.



PRESIDENTE

Che io sappia, tutti e tre separatamente, però non ho idea.
Se è una richiesta, si può anche provare.



GIACCONE Mario

No, va bene, va bene.



PRESIDENTE

Nel frattempo che ha la parola, vuole illustrarlo, o lo illustra dopo?



GIACCONE Mario

Approfitto per farlo subito.
Rispetto a ciò che ha correttamente illustrato il collega Sarno, che è ovviamente condivisibile, nell'ordine del giorno n. 1200, che era ancora anteriore, facevamo riferimento al fatto che, secondo l'articolo n. 2112 se l'azienda committente appaltante esternalizza una parte dell'attività attraverso un contratto di subappalto e, in seguito, decide di svolgere internamente tale attività, i lavoratori licenziati dal subappaltatore hanno il diritto di essere riassunti prioritariamente dall'azienda committente o appaltante, in presenza di alcune condizioni e requisiti che effettivamente, in questo caso sono presenti: si tratta del diritto di precedenza o diritto di recesso.
Pertanto, rispetto a tale aspetto avremmo aggiunto, oltre al fatto della ricollocazione, cui si è fatto riferimento, e al fatto di fare in modo che la Regione si faccia carico delle trattative d'interlocuzione con l'azienda, anche che si verifichi la declinazione di responsabilità nei confronti di dipendenti da parte di Amazon, che questa sia compatibile con la legislazione italiana e, nel caso non lo sia, si pongano in essere tutte le azioni per imporre il rispetto della legge.



PRESIDENTE

Grazie.
L'ordine del giorno n. 1202 presentato dal Vicepresidente Valle è dato per illustrato.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vorremmo sottoscrivere tutti gli ordini del giorno sul tema.
Tra l'altro, venerdì noi eravamo in piazza al fianco dei lavoratori e dei sindacati dell'azienda, che si stanno occupando del tema relativo all'azienda AFS-Service, che è costretta a chiudere il proprio magazzino per il mancato rinnovo del contratto di committenza da parte di Amazon tant'è che la stessa azienda si occupava della distribuzione merci e anche della parte logistica; questo comporterà chiaramente la perdita di circa 148 posti di lavoro, tra somministrati e lavoro dipendente.
Inoltre, ritengo assolutamente condivisibile la richiesta di attivarsi per far inserire all'interno della trattativa la clausola di salvaguardia dei posti di lavoro, affinché questi lavoratori possano essere riassorbiti dal polo Amazon che aprirà a poca distanza da dov'è l'attuale stabilimento di AFS-Service, anche per tutelare posti di lavoro e per evitare che le famiglie possano subire le conseguenze di quella che è una scelta di Amazon, a nostro avviso, assolutamente non condivisibile; non essendo un'azienda in crisi (sappiamo benissimo quali sono i fatturati di Amazon e qual è la loro portata economica), anche nel nostro Paese stanno continuando ad aprire stabilimenti e magazzini, per cui questa vicenda tutto sommato, ha del paradosso se si considerano tutti questi aspetti.
Dobbiamo assolutamente adoperarci, come Regione, per tutelare questi 148 posti di lavoro; sicuramente l'intervento dell'Assessorato sarà dirimente anche in sede di trattativa con la società, per cui confermiamo il nostro voto positivo, ma soprattutto confermiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori che stanno attraversando questa situazione difficile, in un momento altrettanto difficile per il nostro Paese.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Soltanto per annunciare, da parte del nostro Gruppo, ovviamente, un voto favorevole all'ordine del giorno del collega Sarno; un ordine del giorno che, ovviamente, opera nel tentativo di salvaguardare i posti di lavoro e le maestranze, quindi non può che vederci favorevoli. Soprattutto, devo dire, vogliamo sottolineare, come ha già fatto la collega Zambaia, che vediamo in modo molto positivo che anche la Regione affianchi, con il peso che può avere, l'Amministrazione di Orbassano e, in particolare il Sindaco Cinzia Bosso, che so che da tempo è in contatto con il nostro Assessore al lavoro Elena Chiorino (credo che, non ultimo, si siano sentiti anche oggi) proprio per andare incontro, affrontare la questione e cercare di salvaguardare quanti più posti di lavoro sia possibile.
Pertanto, il nostro non che può essere un voto favorevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Solo per chiedere la sottoscrizione degli altri atti d'indirizzo, e dico "altri" perché avevo già sottoscritto, al deposito, quello del Consigliere Giaccone, che tra l'altro, fra i tre, è quello che chiede in modo più deciso il richiamo alla responsabilità sociale di Amazon.
Credo sia la via da perseguire, perché i tavoli di confronto vanno bene sicuramente devono esserci; il confronto tra i lavoratori e le aziende deve sempre essere favorito dalle istituzioni, però, ogni tanto, un richiamo alla responsabilità sociale e alla verifica del secondo punto richiesto nell'impegno, rispetto alla compatibilità con la legislazione del comportamento delle aziende, credo siano sacrosanti.
Ritengo che le istituzioni dovrebbero anche avere un ruolo, nei confronti dell'azienda, più diretto e più duro ("duro" tra virgolette: diciamo di richiamo), perché, a volte, le aziende sui territori tendono ad agire senza confrontarsi troppo con la realtà sociale che, come si è visto, ad esempio nel caso della Embraco, spesso subisce impatti dal loro comportamento non sempre corretti, né dal punto di vista etico né, a volte, neanche dal punto di vista normativo.
Potrei fare un lungo elenco, ma non è l'orario adatto e neanche lo scopo di questo mio intervento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia, prima una questione di metodo. Credo di avere già sottoscritto questa mattina, al deposito, l'ordine del giorno del collega Sarno. Inoltre, anche da parte mia, la sottoscrizione degli altri due ordini del giorno.
Solo una veloce osservazione nel merito.
La valutazione rispetto a questi atti, anche rispetto alla trasversalità dell'attenzione sul tema, è positiva. Effettivamente, i posti di lavoro in discussione e a gravissimo rischio sono una preoccupazione per tutti.
Certo, e su questo poi dovremmo ritornarci, vi è la necessità di qualche riflessione rispetto a queste grandi società e aziende che arrivano in un territorio (in generale, nel campo della logistica), facendo promesse come facevano i conquistatori rispetto agli indigeni. Di fatto, sono poi posti di lavoro e compensazioni per ottenere cubature e trasformazioni di suoli agricoli in suoli con destinazione industriale per la realizzazione di questi capannoni, salvo poi disconoscere pochi mesi dopo gli impegni assunti o trincerandosi dietro esigenze di mercato (il famoso mercato) e cambiare opinione e strategie per abbandonare al suo destino un territorio lasciando sul terreno persone in carne e ossa che perdono il posto di lavoro.
Anch'io mi rendo conto che oggi non è il momento, se non quello di votare gli ordini del giorno, però credo che dovremmo essere tutti un po' più attenti quando, entusiasticamente, sosteniamo interventi di questo tipo senza le garanzie e le contropartite necessarie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Accossato.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1200, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1202, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1670, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mi sembra che ci sia un'intesa per sospendere i lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Scusi, Presidente, non ho fatto in tempo a votare. Ho schiacciato il tasto mentre lei ha chiuso la votazione.



PRESIDENTE

Consigliere, anche oggi vuole prendere la prima pagina dello Spiffero. Come ho detto in anticipo ed era nelle indicazioni, non si può inserire il voto dopo la chiusura della votazione.
Auguro a tutti una buona serata. Vi ricordo che dovete uscire dal sistema.
A video, vicino al vostro nome e cognome, c'è una freccina che indica l'uscita. Se non lo fate voi, lo fa in automatico il sistema chiudendo la sessione.
Grazie della partecipazione, grazie per avermi concesso anche oggi di governare l'Aula. Mi fa piacere essere in Sala Viglione con la partecipazione di tanti Consiglieri che sono rimasti seduti, a differenza di quando si sta in Aula e spesso si esce per stare sui divanetti.
Grazie e buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.39)



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