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Dettaglio seduta n.263 del 04/07/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.33 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Su delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere all'interrogazione indifferibile e urgente n. 1436 presentata dal Consigliere Domenico Rossi.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1436 presentata da Rossi, inerente a "Costituzione di parte civile della Regione nel processo sul conferimento di terra rifiuti non trattati nel cantiere dei lotti 0 e 1 della tangenziale di Novara" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In accordo con il Consigliere interrogante, il Consigliere Rossi, la Giunta ha delegato l'Assessore Matteo Marnati, che provvederà a fornire risposta scritta.
Grazie a tutti.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 10 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 9.34 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.06)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino, Chiorino, Cirio, Giaccone, Icardi, Lanzo, Protopapa Ricca, Riva Vercellotti e Stecco.
Il numero legale è, pertanto, 21.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Chiedo che sia inserito all'o.d.g. la mozione n. 1204, inerente a "Istituzione tavolo di lavoro sul tema dei centri di riabilitazione visiva".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cane.
Se non vi sono altre richieste, penso che si possa accogliere la proposta del Consigliere Cane di inserire all'o.d.g. odierno l'ordine del giorno n.
1204.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione di un nuovo punto all'o.d.g.)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Giaccone, Icardi, Lanzo Protopapa, Ricca, Riva Vercellotti e Stecco.
b) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Problemi energetici

Esame proposta di legge n. 216, inerente a "Misure di ulteriore incentivazione dell'autoconsumo da fonti rinnovabili" (rinvio)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame della proposta di legge n. 216, inerente a "Misure di ulteriore incentivazione dell'autoconsumo da fonti rinnovabili", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta consiliare del 27 giugno è iniziato l'esame del provvedimento.
I Consiglieri Gagliasso e Gallo hanno svolto le relazioni di maggioranza e minoranza.
In sede di discussione generale è intervenuto il Consigliere Bertola.
Ci sono Consiglieri che intendono intervenire in discussione generale? Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Dopo un confronto con il collega titolare della delega, l'appello così rivolto dalla Giunta al Consigliere presentatore della proposta di legge alla luce del fatto che la norma nazionale è in evoluzione e abbiamo notizia di un decreto ministeriale in dirittura d'arrivo, ma che non è ancora stato formalizzato e quindi non è ancora noto nel dettaglio proprio sul tema delle comunità energetiche, è di concordare un rinvio nella Commissione competente che consenta di attendere la formalizzazione del decreto nazionale e poter, quindi, ragionare insieme sulla compatibilità della proposta di legge regionale con la norma nazionale che stiamo attendendo, così da consentire un confronto puntuale, soprattutto aggiornato sulla proposta di norma regionale.
Credo che sia un'ipotesi di iter razionale, soprattutto rispondente alla necessità di cercare di arrivare, comunque, a un'approvazione della legge stessa.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Marrone.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Sono un po' interdetto.
Ricordo a questa maggioranza che voi avete fatto passare la norma in Commissione, così lo diciamo anche ai giornalisti e a chi ci segue. Voi non avete dato parere favorevole, ma soltanto la presenza - purtroppo noi siamo opposizione, ancora per qualche mese - quindi questa norma è passata con parere favorevole ed è giunta in Aula.
È un mese che continuate a dirmi che la settimana successiva la affrontiamo e la analizziamo, ma l'Assessore Marnati non si presenta neanche in Aula.
Ricordo a tutti che una proposta di legge al Parlamento è una presa di posizione del Consiglio regionale su un tema che il Parlamento deve ancora affrontare, oppure è uno stimolo per il Parlamento per affrontarla in tempi rapidi e nella direzione che il Consiglio dà, approvando la norma. Non ha senso aspettare la norma nazionale per poi dire "l'approvo, tanto non conta più nulla perché è passata la norma nazionale".
È una contraddizione in termini. Se voi siete contrari, fate finto ecologismo e, quindi, siete contrari a una norma che favorisce le comunità energetiche, che favorisce il tema dell'ambiente e delle energie rinnovabili, votate contro il provvedimento e almeno si fa chiarezza rispetto a questo tema! Rinviarla in Commissione? Sinceramente non capisco. Tra l'altro, il collega Marrone non è titolare della delega, quindi si fa portatore della voce dell'Assessore Marnati, ma non capisco il motivo per cui dovremmo rimandarla in Commissione.
Sono contrario al voto per rimandarla in Commissione, perché è giusto che questo Consiglio assuma una posizione su questo tema e mandi un segnale chiaro al Parlamento, utilizzando uno strumento legittimo, previsto dai Consigli regionali, che è quello della proposta di legge al Parlamento su un tema che è di carattere nazionale, ma che impatta sulla vita dei piemontesi e dei cittadini della nostra regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, ricordo che la richiesta di rinvio in Commissione dev'essere effettuate all'inizio della trattazione dell'argomento, fatto salvo che occorrono 26 voti favorevoli.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Andrea

Grazie, Presidente.
Chiedo una sospensione di tre minuti per una riunione di maggioranza.



PRESIDENTE

Oppure se c'è la volontà della minoranza, del presentatore e dei relatori di rinviare il provvedimento in Commissione per una trattazione più approfondita.
In ogni caso, il Consigliere Cerutti ha chiesto una breve sospensione pertanto sospendiamo i lavori per cinque minuti. La seduta riprenderà alle ore 10.20.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.14, riprende alle ore 10.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Chiedo, in base all'articolo 71, una sospensiva, in considerazione di quanto esposto dalla Giunta, cioè il fatto che è in arrivo un decreto ministeriale, per cui c'è una questione da dirimere rispetto a cosa ci sarà in questo decreto. Fonti interne alla Giunta sostengono che sarà diverso dalla proposta di legge. Di conseguenza, onde evitare di votare una legge che poi è inefficace, propongo di aspettare il decreto, in modo da valutarlo, soprattutto perché il tema è bipartisan, è importante ed è al passo con i tempi, visto che riguarda le comunità energetiche. Il centrodestra al Governo vuole essere protagonista e lo è, nei vari bandi che poi escono.
Vorremmo fare un approfondimento e una lettura complessiva del decreto, per poi presentare una proposta di legge con tutti i crismi e che rispetti il decreto, rispetto alla proposta del Consigliere Gallo che poi andrà in Parlamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Posso intervenire in senso contrario alla richiesta?



PRESIDENTE

Sì, può essere accolta la sua richiesta, essendo già iniziata la discussione, ma sono arrivati nuovi elementi con il decreto del Governo perciò la richiesta di sospensiva del collega Preioni, in base all'articolo 71, è legittima.
Il Consigliere Gallo intende intervenire contro.



GALLO Raffaele

Le chiediamo, Presidente, di esprimere bene cosa dice il Regolamento perché ho dei dubbi che lui possa chiedere la sospensiva a questo punto della discussione della proposta di legge al Parlamento e fate un atto di forza contro questa opposizione, solo perché avete dalla vostra i numeri.
Ovviamente, noi voteremo contro il parere del primo firmatario della proposta di legge e vi ribadisco che la proposta di legge al Parlamento non è una proposta di legge che, se viene approvata, ha effetti legislativi immediati sul nostro territorio, perché non è una legge regionale, ma nasce come strumento per dare degli indirizzi al Parlamento su materie nelle quali il Consiglio regionale non può normare, ma che sono d'interesse dei nostri cittadini piemontesi. Da qui nasce la volontà di dare un indirizzo al Parlamento prima che decida sul decreto, perché a me di riscrivere la norma sulla base del decreto che esce, sinceramente, interessa poco, perch non ha effetto e non ha alcun senso che si faccia questo lavoro.
Pertanto, vi chiedo di avere il coraggio di discutere nel merito della questione. Se non c'è l'Assessore Marnati, lo chiamiamo, lo aspettiamo e nel frattempo, andiamo avanti con l'ordine dei lavori. Quando arriva discutiamo con lui, perché, ripeto, su questo tema non si è presentato in Commissione, non ha espresso un parere in Commissione, non è mai venuto in Consiglio regionale. Credo che il rispetto per le opposizioni sia un'altra cosa.



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, può essere accettata anche la sua richiesta di sospendere in attesa dell'Assessore Marnati, sapendo benissimo che oggi l'Assessore Marnati ha già altri impegni altrove. Lei, inoltre, conosce bene il Regolamento e sa che, essendo lui un Assessore esterno, non è che non abbia l'obbligatorietà, però.



(Commenti del Consigliere Gallo)



PRESIDENTE

Sì, ma la Giunta è presente: c'è il Vicepresidente Carosso, c'è l'Assessore Marrone che ha la delega dei rapporti con il Consiglio e c'è anche l'Assessore Tronzano. Penso che la Giunta sia ben rappresentata rispetto ad altre giornate d'Aula in cui si trattavano dei disegni di legge.
Se vuole, possiamo sospendere come ha richiesto. Io posso accettare la richiesta, come recita l'articolo 71, comma 1: "Il Presidente ha tuttavia facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito".
Il Consigliere Preioni ha relazionato ed ha espresso la sua intenzione di richiedere una sospensiva. Perciò si può sospendere e se non la richiede lei, Consigliere Gallo, si voterà la sospensiva.
Credo che il Consigliere Sarno voglia intervenire. Sull'ordine dei lavori? Non faccia spallucce.



SARNO Diego

Mi dica lei!



PRESIDENTE

No, me lo deve dire lei.



SARNO Diego

Io vorrei intervenire.



PRESIDENTE

Fosse per me, non le darei mai la parola.
Prego, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Sull'ordine dei lavori.
Grazie, Presidente, del suggerimento e, soprattutto, Presidente di tutti.
Interverrà qualche mio collega sulla presenza o meno dell'Assessore competente, però indipendentemente dall'Assessore competente, non ci stupiamo che l'atteggiamento sia sempre questo su determinati temi, perch è dall'inizio della legislatura che voi state sistematicamente negando soluzioni, anche concrete, rispetto al tema dell'emergenza climatica e della transizione energetica. È così da sempre; è così dal primo atto che abbiamo depositato in quest'Aula sul tema dell'emergenza climatica. Abbiamo depositato alcuni atti e anche alcuni emendamenti, dopo aver discusso del tema proprio con i cittadini piemontesi.
Oggi siamo arrivati a uno strumento che chiediamo di portare a livello nazionale e stavo facendo spallucce, Presidente, perché stavo imitando l'atteggiamento di questa maggioranza sul tema.
Non vorrei usare parole forti, perché poi qualcuno magari s'arrabbia e s'innervosisce, però credo che sia irresponsabile chiedere un rinvio e rimandare la palla in tribuna (come solitamente si dice) per non approvare una proposta del Capogruppo Gallo (e non solo), che parla di un tema fondamentale e di uno strumento straordinario che, a parole, questa maggioranza dice anche di voler sostenere, ma su cui, alla prova dei fatti il sostegno non arriva mai. Poi non lamentatevi del fatto che il mondo che si occupa della transizione ecologica e dell'emergenza climatica venga sistematicamente davanti al palazzo e aumenti i toni della protesta, perch la maggioranza di quest'Aula non ha nelle sue peculiarità questo tipo d'emergenza È per questo che siamo profondamente contrari al rinvio. Non è possibile non è concepibile. Credo che sia irresponsabile, da parte di questa maggioranza, chiedere un rinvio per buttare la palla in tribuna; il contenuto credo che sia condiviso, altrimenti non c'è coerenza tra le parole e i fatti.
Si approvi questa proposta e si vada avanti con i lavori. Credo davvero che sia inutile perdere tempo, visto che già ne avete perso abbastanza su questo tema.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bertola, sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Al di là delle giuste considerazioni di merito che sono state fatte dal collega Sarno, è evidente che non si vuole discutere della questione.
Intervengo proprio sull'articolo 71, Presidente, che lei ha richiamato perché il comma 1 recita: "La questione pregiudiziale, cioè che un dato argomento non debba discutersi, e la questione sospensiva, cioè che la discussione debba rinviarsi, sono proposte da un Consigliere prima che abbia inizio la discussione. Il Presidente ha tuttavia facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito".
Elementi nuovi non ce ne sono, perché quel decreto che arriva riguarda un argomento già presente: l'arrivo del decreto era la scusa in Commissione per rinviare la trattazione di questa proposta di legge al Parlamento nazionale; l'arrivo del decreto è stata la scusa per rimandare la trattazione di questo provvedimento settimane fa; l'arrivo di un nuovo decreto è stata la scusa per rinviare la discussione anche la scorsa settimana. Questo famigerato decreto, a furia di dirlo, prima o poi arriverà, ma non è un elemento nuovo.
Presidente, se lei ammette la questione sospensiva sulla base del fatto che l'arrivo di questo decreto è un nuovo elemento perché non era presente prima della discussione, si crea un pericoloso precedente. Un pericoloso precedente, che potrebbe far sì che noi, come opposizioni, ogni volta che pensiamo che ci siano elementi nuovi rispetto alla trattazione di un provvedimento legislativo, presentiamo delle sospensive che lei Presidente, deve poter accettare, perché qui l'applicazione dell'articolo 71, mi spiace, è errata, quindi si crea un pericoloso precedente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi, sull'ordine dei lavori.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Velocemente, vorrei farle notare, Presidente, che anche il punto 4) all'o.d.g., in realtà, è un disegno di legge di competenza dell'Assessore Marnati.
Fra l'altro, riguarda un tema abbastanza delicato come quello della valutazione d'impatto ambientale, per cui chiediamo che anche questo punto Presidente, venga sospeso, perché non è possibile discuterlo in assenza dell'Assessore di riferimento, che oggi è in altri luoghi, ma è evidente che la giornata di oggi richiedeva la sua presenza, perché due punti su quattro afferiscono a deleghe di sua competenza.
Pertanto, se vale la sospensiva per la proposta di legge del Consigliere Gallo, chiediamo che ci sia una sospensiva in attesa di discutere con l'Assessore anche del punto 4).
Inoltre, se serve, Presidente, lo esamineremo effettivamente al momento opportuno, però oggi sarebbe stata necessaria la presenza dell'Assessore Marnati.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Preioni, sull'ordine dei lavori.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Posso specificare alcune cose, Presidente?



PRESIDENTE

Sì, c'erano elementi nuovi, che sicuramente riguardano le tempistiche, come detto dal Ministero, in base all'articolo 1.
Mi scuso, Consigliere Preioni, se intervengo io, ma bisogna valutare due ordini di problemi.
Il primo riguarda la richiesta legittima del Consigliere Preioni, come dicevo, per com'è stato anche da lui descritto: i nuovi elementi sono le tempistiche celeri da parte del Ministero sul nuovo decreto. D'altra parte vi è la richiesta di non attuare l'articolo 71, che la Presidenza pu prendere in esame.
Ricordo a chi è interessato utilizzare l'articolo 71 per finalità ostruzionistiche che la Presidenza può utilizzarlo in modo restrittivo.
Questo è da valutare, perché l'articolo 71 si è sempre utilizzato in modo molto elastico, per ragioni ostruzionistiche, com'è legittimo che sia nell'azione dei Consiglieri. Se, però, s'intende chiedere di limitare questa possibilità, la chiusura poi sarà totale su tutti i fronti: le valutazioni devono essere fatte da ambo le parti, non è che il Regolamento si utilizza da una parte e si interpreta dall'altra.
Se adesso la minoranza mi chiede di non utilizzare l'articolo 71, perch non ritiene che ci siano nuovi elementi, successivamente, la Presidenza valuterà attentamente questo fatto. Valuti tutto il Consiglio su come utilizzare tale articolo del Regolamento.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Era solo per dire che qui nessuno prende in giro nessuno.
Il tema è di estrema serietà, quindi questa maggioranza, onde evitare di bocciare una proposta che può avere assolutamente il nostro appoggio.
Però, visto che sta arrivando un decreto e che questa non è una fandonia che ci s'inventa né una scusa, non penso che l'Assessore Marnati o gli Uffici facciano della speculazione rispetto a questo tema, però l'altro aspetto è che noi non diamo degli indirizzi al Governo con questa norma perché dobbiamo fare una legge che sia compatibile con la legge nazionale che, per ovvie ragioni, è sopra la legge regionale.
Questo è un lavoro propedeutico per arrivare all'approvazione, per arrivare a un dunque rispetto a questa proposta; se invece vuole essere la proposta da metter lì per aver fatto il compitino, sapendo che però non avrà nessun esito, è un altro discorso. Ribadisco, noi non dobbiamo dare indirizzi al Governo, ma dobbiamo approvare una legge che sia compatibile con la normativa europea e la normativa nazionale.
Per quanto riguarda la narrazione che sentiamo tutte le volte sul fatto che il centrodestra quasi non crede nel cambiamento climatico, adesso mi pare che siamo arrivati a un livello di strumentalizzazione piuttosto elevato.
L'Assessore Marnati con tutti i suoi provvedimenti.
Vi garantisco che tutti gli anni vengono giustamente spesi decine e decine di milioni di euro per fronteggiare l'emergenza climatica, una tematica non di partito, ma che riguarda tutti, anche se magari alcune associazioni rappresentano un po' sopra le righe le giuste rimostranze di tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione, in base all'articolo 71, comma 1, del Regolamento, della sospensiva richiesta dal Consigliere Preioni.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensiva sull'esame della proposta di legge n. 216.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La proposta viene accolta: viene sospeso l'esame della proposta di legge n.
216 presentata dal Consigliere Gallo.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Esame disegno di legge n. 268, inerente a "Consorzio Polo delle Arti Torino Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 268, inerente a "Consorzio Polo delle Arti Torino Piemonte", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato dalla I e IV Commissione Relatore è la Consigliere Zambaia, che ha facoltà di intervenire.



ZAMBAIA Sara, relatrice

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge regionale n. 268 nasce perché intende valorizzare l'Accademia Albertina e il Conservatorio Giuseppe Verdi, recentemente uniti per dare vita al Polo delle Arti Torino Piemonte, con l'obiettivo di creare un polo di formazione post-universitaria di eccellenza, sull'esempio dell'Accademia di arte drammaturgica di Roma e del Polo per la lirica di Verona.
Lo statuto del consorzio è stato costituito il 13 settembre 2019 e la struttura consortile, ovviamente considerata di alta specializzazione coinvolge le professioni del teatro, della musica, della prosa, del cinema della televisione e delle arti visive. Il fine del Polo delle Arti è di consentire di sviluppare al meglio l'offerta formativa e gli itinerari di ricerca di entrambe le istituzioni. Molto particolare sarà l'attenzione per il cosiddetto "terzo livello", che comprende i master, i corsi di perfezionamento e i dottorati di ricerca. A tutto ciò si affiancherà un'implementazione della produzione artistica, al fine di orientare i giovani verso le professioni connesse in modo diretto e indiretto al mondo delle arti.
Nella fattispecie, l'Accademia Albertina intende trasferire alla Cavallerizza alcuni dei suoi Dipartimenti, tra i quali il Dipartimento delle nuove tecnologie, il Dipartimento di sculture di lavorazione del marmo, il Dipartimento di scenografia e i laboratori di grafica; mentre il Conservatorio Giuseppe Verdi intende ricollocare e ampliare nella Cavallerizza alcuni Dipartimenti, quali quello della musica da camera della musica jazz, il Dipartimento di musica elettronica e il Dipartimento di musicologia.
Il testo è un testo breve, per quel che riguarda la dotazione finanziaria.
Per tutte le finalità che ho espresso prima, il contributo previsto dalla legge è pari a 750 mila euro. Chiaramente dette risorse sono condizionate dall'ottenimento del finanziamento da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca e delle Istituzioni di alta formazione artistica nell'ambito del PNRR.
Nella fattispecie, il disegno di legge in oggetto va a collocare queste risorse con il fine di riqualificare e rilanciare il plesso della Cavallerizza Reale di Torino, per dare la possibilità di realizzazione di nuove nascite e di concretizzazione del consorzio Polo delle Arti Torino Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al relatore di minoranza, il Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio, relatore

Grazie, Presidente.
Per esprimere il nostro assenso e la soddisfazione, perché questa misura che è una legge che permette di dotare di queste risorse il Polo delle Arti, mette al centro anche le grandi competenze che l'Accademia Albertina e il nostro Conservatorio hanno. Investire su questa tipologia di studio e di formazione di eccellenza ci pare assolutamente adeguato.
Negli anni in cui sedevo in Consiglio comunale, ricordo tutto il dibattito sulla Cavallerizza, sulle occupazioni abusive della Cavallerizza, su cosa veniva fatto al suo interno e quale spreco e mancanza di visione vi era, a suo tempo, su quel luogo. Si pensava che un polo di quel tipo potesse essere gestito in autogestione e poi, nel tempo, si è visto che quell'autogestione alla fine era ad appannaggio di pochi, ancorché ci s'immaginava di ragionare di economia circolare. C'è stata, invece, una serie di ragionamenti importanti, prima con Compagnia di San Paolo e oggi con queste risorse, per mettere al centro il bello, la cultura, l'ingegno e la capacità che la nostra città ha sempre avuto di tirar fuori talenti, di incentivare ragazzi e ragazze all'arte del bello, della bellezza e della musica.
Questo ci pare veramente un ottimo punto di partenza.
Abbiamo bisogno di luoghi come questo; abbiamo bisogno che queste risorse siano il primo volano che incentivi ulteriori investimenti. È evidente Presidente, che siamo assolutamente favorevoli affinché tutto il polo della Cavallerizza e tutto quello che la Cavallerizza rappresenta, sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista del giardino e del parco situato nella parte retrostante della Cavallerizza, trovi al più presto una sua dimensione, una finalità, un suo compito specifico, come correttamente scritto in questa norma.
Ci pare che bene faccia Regione Piemonte a mettere a disposizione queste risorse. Ci auguriamo che tutto il percorso che farà sì che queste risorse siano leva, sostegno e appoggio per l'arrivo di altre risorse legate al PNRR, possa ridare lustro a quello spazio e implementare la capacità, la competenza e la professionalità dell'Accademia Albertina e del nostro Conservatorio, perché Torino ha anche questa vocazione, non possiamo dimenticarcelo. Sappiamo quanti talenti hanno studiato in queste due istituzioni, che oggi nel mondo rappresentano e sono ambasciatori della nostra città e del nostro Piemonte. Bene per questa norma e il voto sarà favorevole.
Ci auguriamo che vi siano tante altre operazioni come questa per ridare forza e un segnale di vicinanza e di sostegno a tutti quei luoghi che della cultura fanno un punto di eccellenza e un punto di meritocrazia per parlare della piemontesità e della torinesità nel mondo, anche grazie all'arte alla musica, alla scultura e a tutto ciò che ha a che fare con l'ingegno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
La parola al Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere come secondo relatore di minoranza.



VALLE Daniele, relatore

Grazie, Presidente.
Sarò telegrafico, soltanto per significare il sostegno anche del nostro Gruppo alla norma che andiamo ad approvare e che abbiamo avuto modo di riscrivere e condividere insieme ieri nel corso del lavoro delle Commissioni I e IV congiunte.
Siamo convinti che sia una bella opportunità per il nostro territorio attivare finanziamenti significativi tanto da parte di Compagnia San Paolo quanto da parte del Ministero, in particolare per entrambe le progettualità. È vero che si presentano insieme sotto forma di consorzio ma poi entrambe, tanto il Conservatorio quanto l'Accademia delle Belle Arti, attiveranno una procedura con il Ministero per una propria fonte di finanziamento. Siamo convinti che questo possa essere un tassello importante nella più ampia riqualificazione della Cavallerizza Reale e della sua qualificazione quale nuovo polo culturale torinese.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Valle.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ieri non ero presente in Commissione e quindi volevo chiedere se fosse possibile avere un chiarimento rispetto ai fondi. Sono a conoscenza che c'è stata qualche richiesta ulteriore rispetto all'origine dei fondi che saranno utilizzati.
Mi spiace che non sia presente l'Assessore Poggio, perché nella scorsa legislatura sulla Cavallerizza abbiamo avuto diversi approfondimenti in Commissione, alcuni anche in Commissione congiunta con il Comune di Torino.
Ci piacerebbe avere un aggiornamento rispetto alla progettualità più ampia quindi capire a che punto siamo e quali sono le intenzioni riferite a tutti gli spazi collocati nella struttura.
Approfitto anche della presenza del Presidente della VI Commissione, Nicco per capire se si possa attuare un momento di approfondimento in Commissione. Purtroppo, in questa legislatura la Commissione cultura sta lavorando poco sulla cultura. Non do la responsabilità di questo all'Assessore e a nessuno in particolare, ma spero che almeno questa mia richiesta possa essere accolta e possa avere seguito.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Vi sono altre richieste d'intervento in discussione generale? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo in discussione generale, ma esprimerò anche un parere perché il Movimento 5 Stelle voterà sicuramente a favore di questo provvedimento, che intende valorizzare l'Accademia Albertina e il Conservatorio "Giuseppe Verdi", che si sono riuniti nel Polo delle Arti di Torino e Piemonte.
Tra l'altro, non posso non citare il grande lavoro che è stato fatto dalla Città di Torino, soprattutto da parte della precedente amministrazione grazie al progetto che ha permesso, di fatto, la riqualificazione e il rilancio di tutto il complesso della Cavallerizza Reale, identificandola come polo culturale di livello nazionale e internazionale che ha quindi creato le condizioni affinché tutto ciò potesse avvenire.
Questo è sicuramente un lavoro che è stato portato avanti da più attori istituzionali e che vede oggi una concretizzazione con uno stanziamento di risorse volto a valorizzare l'intera progettualità.
Sicuramente il mio Gruppo voterà a favore del provvedimento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ci sono altre richieste d'intervento in discussione generale? Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Vorrei rispondere alla Consigliera Frediani.
L'articolo di riferimento è il n. 2, dove le disposizioni finanziarie definiscono che alla missione 05, cioè "Tutela e valorizzazione dei beni ed attività culturali", programma 501 "Valorizzazione dei beni di interesse storico". Mettiamo risorse per 750 mila euro che prendiamo dai servizi istituzionali generali di gestione nel programma 01 "Organi istituzionali" sempre sul Titolo 1, quindi spesa corrente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
È chiusa la discussione generale.
Non vi sono emendamenti. Passiamo alla votazione dell'articolato.
Ricordo che il numero legale è 22.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Non vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto, per cui possiamo passare alla votazione del provvedimento.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GRAGLIA Francesco

Presidente, annuncio il mio voto favorevole: le chiedo cortesemente di correggerlo.
Grazie.



PRESIDENTE

Diamo atto a verbale del voto favorevole del Vicepresidente Graglia.


Argomento: Valutazione impatto ambientale - Valutazione ambientale strategica - Tutela dell'ambiente - Inquinamenti: argomenti non sopra specificati

Disegno di legge n. 242, inerente a "Nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione ambientale integrata" (rinvio esame)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 242, inerente a "Nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica valutazione di impatto ambientale e autorizzazione ambientale integrata" di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla V Commissione in data 26 giugno 2023.
Prima di cedere la parola al relatore di maggioranza, il Consigliere Gagliasso, ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Sono a ribadire una richiesta già formulata dal collega Rossi poco fa.
Mi riferisco alla richiesta di non trattare oggi questo disegno di legge vista l'assenza dell'Assessore Marnati, e di rinviarlo ad altra seduta.
Dal momento che questo provvedimento non è urgente, tanto che è stato trattato in Commissione per un po' di tempo e non ha riscontrato particolari opposizioni, né vi sono state procedure accelerate per richiamarlo in Aula, e vista anche l'assenza dell'Assessore competente proporrei di rinviarne la trattazione ad altra seduta.



PRESIDENTE

Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per accogliere con favore la proposta del collega Bertola.
Poiché lo stesso Assessore aveva piacere di essere presente durante l'esame del provvedimento, siamo favorevoli alla sospensione della trattazione.



PRESIDENTE

Chiedo alla Giunta un riscontro in merito alla proposta di sospensione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Anche la Giunta è favorevole alla proposta di sospensione del provvedimento.
Sospendiamo, dunque, la trattazione del disegno di legge n. 242. Sarà la Conferenza dei Capigruppo a calendarizzare nuovamente il punto all'o.d.g.
C'era l'intesa dei Capigruppo di non trattare altri argomenti, anche se poi è stata avanzata una richiesta da parte della maggioranza di esaminare la mozione n. 1204, inerente a "Istituzione Tavolo di lavoro sul tema dei centri di riabilitazione visiva", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Sospendiamo la seduta per qualche minuto. I lavori riprenderanno alle ore 11.10.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.04, riprende alle ore 11.14)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stecco sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Solo per chiedere all'Aula, se ci fosse l'accordo o la possibilità, di trattare un importante tema emerso ieri in Commissione, che è affrontato dalla mozione oggi inserita nell'o.d.g., che riguarda un tavolo regionale di confronto sul tema dei centri di riabilitazione visiva. È emerso parlando con l'associazione dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
È un tema tecnico importante, non è politico e potrebbe essere patrimonio comune poterlo trattare e votare insieme.
Grazie.



PRESIDENTE

Chiedo se vi siano altri Consiglieri che intendono intervenire. I Capigruppo cosa intendono fare? Il Consigliere Stecco ha chiesto la trattazione della mozione n. 1204, inerente a "Istituzione del tavolo di lavoro sul tema dei centri di riabilitazione visiva".
Chiedo ai Capigruppo di maggioranza e di opposizione cosa intendono fare dato che abbiamo sospeso i lavori affinché i Capigruppo trovassero un accordo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, mi sembra che, nelle chiacchierate delle riunioni dei Capigruppo, si sia deciso di rinviarlo alla settimana successiva o alla prossima seduta del Consiglio, anche perché mi risulta ci sia stata un'audizione rispetto alla quale doveva uscire un documento di sintesi di tutto il Consiglio. In realtà, è a firma della maggioranza. Io ieri non ero in IV Commissione, però lo possiamo mettere come punto all'o.d.g. della seduta di giovedì, prima dell'inizio della legge elettorale.



PRESIDENTE

La convocazione della giornata di giovedì è inerente al Capo X.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

È naturale che non può andare alla settimana prossima, perché c'è la convocazione ai sensi del Capo X e si parla di legge elettorale, per cui sapete benissimo che da giovedì e venerdì e fino a tutta la settimana successiva si affronta la legge elettorale.
Il Consigliere Stecco ha presentato una legittima richiesta, che a inizio seduta è stata inserita all'o.d.g.
È questione bipartisan di buonsenso per avvicinarsi ai problemi dei ciechi e delle loro associazioni che chiedono un tavolo di lavoro. Se si vuole, si può votare adesso; in caso contrario, chi non vuole, si prende la responsabilità di non fare votare l'atto in questa mattinata. Oltre tutto c'è tutto il tempo necessario, visto che sono le ore 11.20 e la convocazione è fino alle ore 13.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Stavamo ragionando sul termine bipartisan, nel senso che noi ieri eravamo presenti in Commissione e abbiamo ascoltato gli interventi dell'associazione.
Sicuramente è un tema fortemente condiviso e ci sarebbe piaciuto condividere anche l'atto, proprio perché eravamo presenti in Commissione e il tema è stato d'interesse anche per noi dell'opposizione. Un minimo di condivisione del documento, prima di proporne l'inserimento in Aula avrebbe reso più semplice il confronto sulla votazione. Io comunque l'ho sottoscritto, perché l'ho trovato caricato e spero che ci sia l'assenso del primo firmatario, però sulla votazione mi rimetto al parere dei colleghi.
Rispetto all'atto, ovviamente non c'è contrarietà, anzi avrei voluto contribuire in qualche modo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non ho molto da aggiungere. Ieri in Commissione c'è stata un'audizione molto interessante delle rappresentanze delle associazioni che si occupano di riabilitazione visiva. Tra l'altro, sono state illustrate innumerevoli criticità rispetto ai centri di riabilitazione oggi presenti in Piemonte. È un tema che è stato preso a cuore da tutte le forze politiche, sia di maggioranza sia di minoranza.
Personalmente, se posso dare il mio contributo alla discussione suggerirei, quando si verificano delle audizioni di questo tipo soprattutto in IV Commissione, che mettono d'accordo tutte le forze politiche e di arrivare in Consiglio regionale con un testo condiviso tra forze politiche, magari anche con quelle associazioni che ci hanno proposto il tema, altrimenti non risulta un atto bipartisan.
Io lo posso leggere e lo posso sottoscrivere, perché ieri, come dicevo, il tema è stato condiviso da tutti. Però, se si vuole auspicare collaborazione e condivisione d'intenti, l'unico percorso che vedo attuabile in questa direzione è sedersi al tavolo tutti insieme e scrivere a più mani un atto d'indirizzo che porti la firma di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, soprattutto se questi atti nascono a seguito di audizioni di associazioni che rappresentano problemi che tutti noi dovremmo affrontare.
Pertanto, se posso permettermi, avrei auspicato un percorso di questo tipo fermo restando il totale favore del mio Gruppo su un tema così importante e su un atto che reca questi impegni, che sono assolutamente condivisibili.



PRESIDENTE

Non vi sono altre richieste.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Com'è stato detto, è un tema emerso ieri e c'è stato pochissimo tempo.
Vista l'urgenza e l'imminenza di una serie di convocazioni che non avrebbero più dato la possibilità di trattare l'argomento per un bel po' di giorni e forse per un paio di settimane, propongo, nell'immediato di questo Consiglio, di approvare nient'altro che l'impegno, che è quello emerso e che tutti condividevano, di istituire un tavolo tecnico.
È stato un documento prodotto in urgenza. Mi scuso per non averlo potuto condividere con chi c'era, ma il senso era quello di arrivare oggi e poterlo eventualmente firmare tutti, cosa ancora fattibile.
L'impegno riguarda quello che è stato chiesto ieri dall'associazione e dall'Unione Ciechi, quindi non c'è niente di più e niente di meno nella parte introduttiva, che è totalmente tecnica, legislativa e normativa. Al di là di questo, se anche l'avessimo visto insieme, l'impegno sarebbe stato lo stesso, quindi l'ho portato avanti l'iter per poterlo trattare oggi e per chiedere la sottoscrizione da parte di tutti i Gruppi, perché è un atto tecnico ed è esattamente l'esito del lavoro svolto nella Commissione di ieri. Chiedo se questo è possibile, altrimenti andremo alla fine di luglio o a quando ci sarà la possibilità di discuterne.
Credo, però, che questo tema, fermo dal 2005, vada affrontato con energia e con decisione, dal momento che il Consiglio ha avuto la possibilità e lo spazio di farlo ieri in Commissione, in un'audizione che avevo proposto personalmente all'Ufficio di Presidenza, perché penso che questo sia un tema urgente e, quindi, con la stessa urgenza oggi vi propongo questa mozione.
Se poi non è possibile, lo capisco, perché la politica è anche l'equilibrio tra vari elementi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Riva Vercellotti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Ieri ero presente anch'io all'audizione molto interessante e ringrazio il Presidente e il collega Alessandro Stecco per avere così rapidamente proposto questa mozione, che ho intenzione di firmare; ne ho adesso appreso il contenuto, quindi anch'io sono assolutamente d'accordo a firmarla per discuterne quanto prima.
Al collega Stecco, alla luce del fatto che talvolta questi Tavoli tecnico politici si trovano una volta e poi scompaiono, chiedo di valutare se inserire dopo "Tavolo tecnico" la parola "permanente", perché l'importanza di questi Tavoli è che non abbiano una cadenza estemporanea, ma una cadenza fissa nel corso del tempo; ritengo si possano riunire costantemente non soltanto nel corso di questo anno, ma anche negli anni futuri.
Consigliere Stecco, la mia richiesta, pertanto, è se può accogliere una proposta che vada in questo senso; si potrà valutare la forma, però penso che bisogna dare una caratteristica di temporalità a questo tavolo. Di conseguenza, non un tavolo che si riunisce una volta e poi scompare, ma un tavolo permanente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Avrà notato che nella maggioranza c'è il desiderio di entrare nel merito del testo che è stato depositato e, quindi, è evidente che tra i banchi della maggioranza già c'era la necessità di rinviare la discussione, anche per correggere o emendare il testo stesso.
Non entro nel merito, ma chiediamo che questa discussione avvenga nei tempi e nei modi opportuni, dato che l'argomento è di straordinaria importanza.
La cura e la protezione del testo stesso, dal nostro punto di vista dovrebbe essere eliminata dal dibattito che c'è stato questa mattina, dove peraltro, la maggioranza si è espressa in senso contrario rispetto alla necessità di affrontare un documento che, rispetto all'ambiente, noi ritenevamo altrettanto di assoluta importanza.
Pertanto, proprio perché ieri c'è stata una Commissione e proprio perché è stato scritto un testo che pare essere oggetto di emendamenti anche all'interno della maggioranza, forse la giusta dignità sarebbe quella di affrontare la votazione del testo in una prossima seduta.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se c'è bisogno di altro tempo, perché ricordo che adesso sospenderemo la seduta per trattare i question time.
Se è necessario modificare la mozione e c'è la volontà di proseguire, penso ci siano tutte le condizioni e le tempistiche per farlo, ma se non c'è la volontà sospendiamo e chiudiamo i lavori adesso.
Ricordo che all'inizio della seduta è stato accordato l'interessamento di tutti.



STECCO Alessandro

Mi scusi, Presidente.



PRESIDENTE

Prego.



STECCO Alessandro

Volevo chiedere qual è la decisione finale sulla mozione: sì o no sulla possibilità di inserire l'atto d'indirizzo? Se c'è un no.



PRESIDENTE

La mozione è stata inserita all'o.d.g.



STECCO Alessandro

No, intendevo sulla possibilità di trattarla. Mi scusi, Presidente.
Solo per chiarezza anche nei confronti di chi ci ascolta e chi ci vede vorrei sapere se ho capito bene: non c'è la convergenza dei vari Gruppi e quindi, oggi non la si potrà trattare? Ho capito bene?



PRESIDENTE

Io non vedo nessuno. Personalmente, posso anche andare avanti nella trattazione, dandole la parola per l'illustrazione, se nessuno è contrario.
La mozione è stata inserita all'unanimità all'inizio della seduta, quindi se il Consigliere Stecco intende intervenire per esporla, procediamo in questo senso.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame mozione n. 1204 presentata da Stecco, Gagliasso, Marin, Poggio Cerutti, Cane, Zambaia e Lanzo, inerente a "Istituzione Tavolo di lavoro sul tema dei centri di riabilitazione visiva"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 1204, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Stecco per l'illustrazione.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Ringrazio per la possibilità di esporre questa mozione, che riguarda l'istituzione di un tavolo di lavoro sul tema dei centri di riabilitazione visiva. Tra l'altro, concordo con il Consigliere Riva Vercellotti sul fatto che sia permanente.
Il tema è che in Italia la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva degli ipovedenti ha assunto pregnanza giuridica e sociale con la legge n. 284 del 1997, che ha destinato apposite risorse per la creazione di specifici centri, così come ha accolto le istanze sociali degli IAPB Italia Onlus e dell'Unione italiana Ciechi e degli Ipovedenti.
Inoltre, la medesima legge ha riconosciuto le attività istituzionali della Sezione italiana dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, costituita nel nostro Paese nel 1977. Tra l'altro, il Polo nazionale ha ottenuto e rinnovato un importante riconoscimento di qualità.
Le finalità del Polo nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la percezione visiva degli ipovedenti è lavorare sulla prevenzione, come stabilito dall'OMS, far fronte al fenomeno dell'ipovisione, riabilitare sia i bambini sia gli adulti, seguendo due procedure differenziate adatte a ogni singolo paziente.
Il Polo nazionale ha come attività principale l'assistenza e la riabilitazione visiva, occupandosi di ricerca medico-scientifica, mira a garantire alle persone ipovedenti un'adeguata autonomia e una migliore qualità della vita, facendo sperimentazione di nuovi modelli riabilitativi utilizzo di avanzati ausili ottici elettronici, trattamenti riabilitativi per pazienti ipovedenti, ricerca nel campo dell'ipovisione, della medicina preventiva e dell'epidemiologia, realizzazione di una rete tra i centri di ipovisione, al fine di sperimentare modelli di ricerca innovativa formazione, aggiornamento e consulenza scientifica.
Tutte queste attività da chi sono portate avanti? Dai centri di riabilitazione visiva italiani, al cui interno si svolgono attività sia di tipo oculistico sia di tipo riabilitativo e psicologico. In Piemonte ci sono cinque centri di riabilitazione visiva: Torino, Cuneo, Vercelli Alessandria e Ivrea.
Stiamo parlando di 10 mila persone che hanno cecità o ipovisione, di cui circa un decimo/due decimi sono in carico ai centri di riabilitazione visiva (e stiamo parlando in Piemonte), ma c'è un altro dato che occorre considerare, un dato importante e urgente: in alcuni centri di riabilitazione visiva piemontesi, l'ASL di riferimento ha chiesto e effettuato l'internalizzazione di alcuni servizi, per esempio le visite oculistiche, con difficoltà a mantenere - e si è dimostrato dove questo è avvenuto - i livelli e l'accessibilità dei servizi erogati, nonché quella funzione di collante sociale e di supporto globale a 360 gradi che questi centri, avendo tutto all'interno, garantivano alle persone che gli afferivano.
Questo è un tema da affrontare in un tavolo regionale, oltre al fatto che l'ultima DGR del Piemonte relativa a questa rete è del 2005, per cui dopo circa vent'anni è possibile che si possa ragionare su un aggiornamento della DGR, che però dev'essere fatto insieme alle associazioni e alle ASL: le associazioni che si occupano di questi pazienti e le ASL che seguono la parte sanitaria di queste prestazioni.
Ieri è emerso l'istanza di chiedere un tavolo regionale: lo chiede l'Unione Ciechi. Ho fortemente voluto quell'audizione perché bisogna sbloccare la situazione e fare in modo che funzioni più omogeneamente in tutto il territorio piemontese. Lo dobbiamo a chi soffre di cecità e ipovisione perché questo tipo di attività riabilitativa permette di essere più autonomi, perdere meno abilità ed essere meno dipendenti dagli altri. Non possiamo perdere attenzione nei confronti di questo importante tema, che va rivisto alla luce di quasi vent'anni di normativa che, ovviamente, pu essere aggiornata.
Consideriamo che sono solo cinque centri: nel Piemonte orientale, ad esempio, ce n'è solo uno, quello di Vercelli, il primo a essere nato in Piemonte. È chiaro che per una persona che abita nell'Alto Novarese o nel Verbano Cusio Ossola non è così semplice andare a fare riabilitazione nel Centro riabilitazione visivo a Vercelli. Idem per altre situazioni.
Il tema va tutto rivisto e va rivisto dentro un tavolo tecnico che, mi augurerei, riportasse in Commissione, almeno dopo sei mesi/un anno, la possibilità di valutare cosa è stato deciso e tenerci informati.
Grazie, Presidente, e grazie a tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha la facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ho sottoscritto l'atto, ma direi solo al Consigliere Stecco (lo dico conoscendone le qualità umane e politiche) che non mi autociterei in un atto.
Consigliere Stecco, è vero che l'audizione è stata chiesta da lei, ma penso che fare un atto un giorno per l'altro autocitandosi non abbia molto senso perché penso che a tutta l'Aula interessi piuttosto il tema trattato. Lo dico senza polemica. Lei, giustamente, ha riportato quanto è emerso ieri in Commissione, ma non ha riportato tutto: non ha riportato cosa il Presidente Lepore ha detto rispetto al rapporto con l'Assessore Icardi.
Qui non lo troviamo. A me va benissimo e l'ho sottoscritta, ma le chiederei solo, come ho detto, di non autocitare il fatto che l'audizione è stata richiesta da lei. Gliene diamo atto, meno male, ma alcune cose emerse anche dal punto di vista programmatico, non sono state piacevoli. Il Presidente regionale dice che per anni ha cercato un dialogo con l'Assessore e non l'ha trovato. È stato detto a verbale, ma non lo ritrovo nella mozione.
Benissimo il tavolo, benissimo che sia permanente, come dice il Consigliere Riva Vercellotti; giustissimo che questo tipo di attività e di interventi devono essere concordati insieme al mondo delle associazioni del terzo settore; bene che ci sia un trattamento omogeneo, ma forse c'è qualche problema formale nell'atto.
Al di là di questo, tuttavia, l'ho sottoscritto perché, piuttosto che la forma, prediligo il contenuto e il contenuto è quello che viene chiesto dalle associazioni e non solo da coloro che le rappresentano, ma da tutti coloro che vivono questa condizione di cecità e di ipovedenti. L'abbiamo anche trattato come punto e, quindi, come motivo di attenzione.
L'unica cosa che le chiederei è di preparare qualche piccolo emendamento perché diventi un atto veramente di tutti e non sia solo, ancorché sia stata una pregevole e ottima iniziativa la sua, un atto ad appannaggio suo e del suo Gruppo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha la facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Solo per richiamare adesso in discussione quanto ho detto, cioè la volontà da parte mia, di sottoscrivere e nostra, come Gruppo, di sostenere la mozione, chiedendo al primo firmatario, Alessandro Stecco, la disponibilità (mi pare di aver capito di sì e di questo lo ringrazio) di accogliere questa piccola, ma importante modifica, per caratterizzare il Tavolo in modo che si possa mantenere nel corso del tempo e negli anni. Credo sia nell'interesse di tutti.
Vorrei capire se c'è questa disponibilità e ringrazio ancora la IV Commissione per aver indetto questa importante audizione nel corso della seduta di ieri.
Ringrazio il Consigliere Stecco per la velocità con cui ha provveduto ad attivare questa mozione e, nel caso ci fossero modifiche di forma, credo che non ci siano, almeno da parte nostra, problemi nell'accoglierle.
L'importante è che sia un testo condiviso dall'Aula, da tutti, visto che ieri eravamo tutti d'accordo nel sostenere le indicazioni arrivate dall'Unione Italiana Ciechi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come detto prima, ovviamente sui contenuti nulla da dire, a eccezione dell'autocitazione che, effettivamente, non ho mai visto in un atto d'indirizzo.
Dal punto di vista formale, mi scusi, collega Stecco, ma il documento è impaginato male, mi sembra fatto in tutta fretta, per cui non vedo motivo di depositare un atto con questa fretta e addirittura scritto con caratteri diversi e l'impaginazione sbagliata. Da ex docente informatico ho occhio quindi mi piange un po' il cuore vedere un atto fatto così male, anche dal punto di vista formale, probabilmente per la fretta; un conto è la fretta un altro è l'urgenza e forse un atto del genere meritava più approfondimento e più attenzione.
In particolare, vorrei sapere se c'è stato un parere da parte della Giunta.
Stiamo parlando dell'istituzione di un tavolo tecnico nell'ambito delle direzioni di due Assessorati, sanità e welfare, quindi capire se la Giunta sia stata informata e se sia effettivamente disponibile in seguito a dare seguito a quest'atto, quindi istituire questo tavolo. Proprio perché lo riteniamo urgente, se poi ci scontriamo con il muro dell'Assessorato questo atto va a morire.
Capire se c'è stato un riscontro. Normalmente, quando discutiamo un atto d'indirizzo in Aula, viene espresso un parere da parte della Giunta, per cui è importante capire dal primo firmatario o dagli altri sottoscrittori se gli Assessori competenti si siano espressi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo, esprimo parere favorevole all'ordine del giorno nel caso venissero modificate le considerazioni contenute al suo interno. Riteniamo che devono essere comprensive di tutto quello che è stato il dibattito portato avanti in Commissione, oppure non si devono citare in modo parziale gli esiti dell'audizione che è stata richiesta dal Consigliere Stecco, che in generale è stata patrimonio di tutti, per venire a conoscenza di fatti che hanno contraddistinto il percorso di queste associazioni negli ultimi anni, compreso il mancato confronto con l'Assessorato competente.
Se è possibile, anch'io chiederei un parere all'Assessore qui presente che viene citato, tra l'altro, negli impegni dell'ordine del giorno - per capire effettivamente quali siano le tempistiche per l'attuazione e l'istituzione del tavolo tecnico, al fine di proseguire in modo più celere possibile le interlocuzioni con le parti coinvolte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vorrei capire se c'è una richiesta di modifica reale, oppure se dobbiamo sospendere la trattazione dell'atto per votarlo dopo i question time o trattarlo in altra seduta.
Attualmente c'è solo una richiesta del Consigliere Riva Vercellotti, che chiede di inserire "un Tavolo tecnico permanente, comprendente le associazioni".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Vi sono due richieste di modifica. Una è quella di togliere il riferimento a chi ha chiesto l'audizione e sono d'accordo a espungere quella frase, dal momento che diventa un atto. L'altra modifica è aggiungere la parola "permanente" che era stata richiesta.
Queste sono le due modifiche chieste dai colleghi e, proprio per farlo diventare un atto di tutti, sarei favorevole a modificarlo in questo senso.
Non c'è alcun problema.
Sulla questione della forma sollevata dalla Consigliera Frediani, c'è stata l'urgenza di approdare stamattina in Consiglio, considerando che nei prossimi dieci giorni non potremmo più trattarlo, per dare una risposta cogente e puntuale all'Unione Ciechi del Consiglio regionale.
Sicuramente si può fare sempre meglio nella preparazione dei documenti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.
Il documento è così modificato: "Considerato che: l'ultima DGR del Piemonte relativa al tema è del 2005; gli esiti dell'audizione eseguita in data 3-07 2023 nella Commissione sanità del Consiglio regionale del Piemonte impegna il Presidente e la Giunta regionale a istituire un tavolo tecnico permanente comprendente le associazioni di settore, le ASL, le Direzioni dei due Assessorati sanità e welfare per analizzare le criticità e le possibili strategie per garantire una copertura del servizio sull'intera Regione".
Se siamo d'accordo, possiamo mettere in votazione la mozione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Presidente, se le modifiche vengono accolte, sottoscrivo l'atto.



PRESIDENTE

Le modifiche sono state accolte.
Chiedo il parere della Giunta regionale; prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

La Giunta esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Non vi sono dichiarazioni di voto sulla mozione n. 1204.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1204, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) I lavori riprenderanno alle ore 12.15 con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Vi anticipo che abbiamo concluso tutti i punti iscritti all'o.d.g. Fate quindi le vostre valutazioni e riflessioni sul prosieguo dei lavori odierni.
Grazie e buon lavoro.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 11.47)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 12.14 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1472 presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Maurizio Marrone interrogazione a risposta immediata n. 1447 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Andrea Tronzano interrogazione a risposta immediata n. 1475 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, interrogazione a risposta immediata n. 1470 presentata dal Consigliere Daniele Valle, interrogazione a risposta immediata n. 1441 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, interrogazione a risposta immediata n. 1473 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Andrea Tronzano. Per quanto riguarda l'interrogazione a risposta immediata n. 1476 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, l'interrogante ha chiesto la risposta scritta.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail della risposta scritta all'interrogante e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo ancora che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta immediata n. 1472 presentata da Accossato inerente a "Buono domiciliarità, quante domande ammissibili non sono state finanziate per carenza di risorse disponibili?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1472.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Torniamo sul tema del buono domiciliarità, su cui più volte in questi mesi abbiamo avuto occasione di chiedere aggiornamenti. Del resto, il question time è lo strumento che ci consente di chiedere all'Assessore degli aggiornamenti rispetto a questo provvedimento e alla procedura.
Non sto a riprendere la storia del buono domiciliarità, che ho descritto nel question time, ma vado al punto, che riguarda il fatto che le prime tornate di sportelli si sono chiuse. Nel precedente question time chiedevamo notizia delle risposte ai cittadini che, come sempre, sono impazienti e aspettano di avere delle risposte, dopo aver presentato la documentazione, a volte anche con fatica, non sapendo come attrezzarsi.
Prima c'è stato il periodo d'attesa rispetto alle risposte; in questo momento, invece, i cittadini interessati stanno ricevendo le risposte.
Alcuni di questi - ovviamente, presumo che siano alcuni - hanno ricevuto una risposta con l'indicazione che l'esito della domanda è ammissibile ma non finanziata. Segnalazioni di questo tipo sono arrivate da un certo numero di cittadini; numero che, ovviamente, non può fare casistica.
Peraltro, sappiamo che il bando riporta il fatto che chi non è finanziato al primo sportello, potrà essere ritenuto valido per gli sportelli successivi. Questo è indicato, per cui i cittadini ne sono informati, per questo stato di cose ci porta a cogliere l'occasione per chiedere alla Giunta e all'Assessore (i dati ci saranno) quante sono sul territorio regionale le domande ammissibili, ma non finanziate per carenza di risorse.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Siccome la domanda è molto circostanziata e fa riferimento a carenza di risorse disponibili, la risposta corretta sarebbe che nessuna domanda ammissibile al voucher "Scelta sociale e domiciliarità" è stata esclusa dal finanziamento per questa ragione, cioè per carenza di risorse disponibili.
Però colgo l'opportunità per chiarire meglio quelli che sono i dati.
L'importo a copertura della prima tranche trimestrale di sportello infatti, ammonta a 17.841.600 euro che è, già fissato a monte, il 40 dell'ammontare complessivo dei 45 milioni di euro, che sono stati complessivamente stanziati sulla misura domiciliarità rispetto agli altri 45 milioni che sono, invece, a copertura del voucher residenzialità. Questa somma (i 17 milioni e rotti) ha garantito il finanziamento di 1.239 domande su un totale di 1.369 domande complessive ammissibili. Di conseguenza quelle che sono state finanziate sono il 90,5% delle complessive ammissibili.
La soglia percentuale di finanziamento della prima tranche trimestrale di sportello, cioè quel 40% del totale che avevo detto, risponde alla logica di garantire equità sociale nell'accoglimento di domande che verranno presentate nelle tre tranche successive nell'arco dell'anno - difatti, se ricordate, dura un anno la possibilità di presentare domanda - e che siano in particolare, quelle domande che presentano situazioni di maggiore gravità sociale.
Il ragionamento è stato di non mettere tutte le risorse in automatico a copertura della prima tranche di sportello, perché saremmo incorsi in un paradosso che non volevamo, cioè che domande che fossero semplicemente arrivate prima, ma con una situazione di gravità sociale inferiore avessero la precedenza su domande cronologicamente presentate successivamente, ma con una maggiore urgenza e una maggiore gravità.
In ogni caso, come accennava la Consigliera nel quesito, le 130 domande ammissibili attualmente non finanziate - che, lo ricordo, sono per differenza appena il 9,5% del totale - vengono riprese in considerazione per la formazione della graduatoria del secondo sportello che, peraltro, è in chiusura già al 31 luglio, perché va di trimestre in trimestre, quindi nel mese corrente, senza peraltro che i richiedenti debbano ripresentare la domanda.
Secondo i dati che abbiamo, soprattutto sulle domande in corso nel secondo sportello, prevediamo che saranno con ogni probabilità comunque finanziate proprio perché, come dicevo, stiamo assistendo a una riduzione delle domande presentate nel secondo sportello in corso. Questo perché molto probabilmente la prima tranche ha assorbito o sta comunque assorbendo tutta la massa di persone che erano già in attesa da prima dell'emissione della misura "scelta sociale", quelle che, come sappiamo, vanno ad affollare le liste d'attesa.
Pertanto, proprio come avevamo preventivato, il grosso delle domande ha affollato l'inizio, peraltro anche all'interno del trimestre, della presentazione delle domande e, quindi, immaginiamo che quei pochi che non sono stati immediatamente finanziati saranno comunque ricompresi nelle tranche successive.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Veterinaria

Interrogazione a risposta immediata n. 1474 presentata da Frediani inerente a "Tariffe regionali per il rimborso delle spese per l'identificazione elettronica dei cani"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1474.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la disponibilità a rispondere.
Oggi le toccano anche i gattini le toccano, dopo aver risposto alle.



PRESIDENTE

Le risponderà l'Assessore Tronzano.



FREDIANI Francesca

Ah, risponde Tronzano! Allora, toccano a lei i gattini! Cambiamo, ma avrei visto di più l'Assessore Marrone.



PRESIDENTE

Non ha la barba, però gliela facciamo mettere!



FREDIANI Francesca

Non so quale sia la sensibilità rispetto al tema dell'Assessore, per adesso vediamo se può darmi delle delucidazioni rispetto a questo tema, che mi è stato sottoposto da alcune persone che sono attive sul territorio e che hanno a che fare con le associazioni che intervengono per prendersi cura di animali randagi.
Queste persone hanno segnalato questa situazione e, tra l'altro, conosco la sensibilità dell'Assessore Caucino, che proprio in questi giorni sta aprendo una serie di ambulatori proprio per sostenere le spese per chi non ha possibilità di curare i propri animali da affezione.
Il tema che viene posto nel question time, che riassumo brevemente riguarda le tariffe per l'inserimento dei microchip.
Tra l'altro, nella nostra bozza di proposta di legge sul riordino del sistema relativo agli animali d'affezione era prevista la proposta di istituire anche l'anagrafe felina; attualmente, è attiva soltanto quella canina regionale, ma l'intenzione era quella di istituire anche quella felina. Inoltre, sappiamo che al momento tutti i provvedimenti presentati anche dai colleghi si sono arenati in Commissione e vedremo se riusciremo a portare a termine questo lavoro entro la fine della legislatura.
In estrema sintesi, era previsto un costo per l'inserimento del microchip di riconoscimento, uno strumento utilissimo nel caso in cui sono rinvenuti animali randagi sul territorio proprio per restituirli ai legittimi proprietari. Tuttavia, c'è stata una decisione di innalzare la tariffa di questo servizio, che è definita appunto dalla Regione Piemonte, attraverso delle deliberazioni (indicate nelle premesse), perché pare che, a seguito di una ricognizione rispetto alle tariffe applicate da altre Regioni, la nostra tariffa è risultata troppo bassa.
Conoscendo, per l'appunto, la sensibilità dell'Assessore Caucino, la nostra proposta è di calmierare i prezzi in favore di tutte quelle associazioni e anche dei Comuni che spesso devono farsi carico dell'inserimento del microchip di riconoscimento negli animali che vengono ritrovati vaganti nel territorio. Di conseguenza, si chiede di calmierare i prezzi.
L'ideale ovviamente sarebbe rendere il servizio gratuito, soprattutto per le associazioni, che devono fare i conti con spese spesso molto ingenti anche per il mantenimento degli animali, per consentire per l'appunto di contrastare in modo più efficace il randagismo e anche per ridurre la spesa pubblica: ridurre il randagismo significa avere un impatto minore sulla spesa pubblica successiva, proprio per dover mantenere gli animali che vengono trovati vaganti sul territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Risponde l'Assessore Icardi tramite me.
Con la DGR 28-5658 del 2022 è stata ristabilita la tariffa di identificazione elettronica dei cani con microchip da impiantare presso la ASL ad un costo di 20 euro per i soggetti privati.
Da un'indagine di mercato emerge il costo vivo del microchip risulta essere molto più elevato delle tariffe in vigore dal 2004 al 2022 in Regione Piemonte e pertanto in precedenza non si coprivano neppure i costi per l'acquisto del microchip.
Confrontando le tariffe delle Regioni limitrofe, emerge che la nostra tariffa di 20 euro, reintrodotta nel 2022, risulta essere inferiore rispetto ai 30 euro della Lombardia e ai 40 euro della Liguria.
Si tenga anche presente che le tariffe applicate dai veterinari libero professionisti con costi a carico del Servizio Sanitario Regionale variano da 35 a 50 euro. Si sottolinea che la tariffa di 20 euro è prevista solo per i soggetti privati, mentre le associazioni e gli enti continuano a fruire della tariffa agevolata di 3,50 euro e, con la partenza degli ambulatori veterinari solidali per gli indigenti, sarà addirittura gratuita.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 1475 presentata da Magliano inerente a "'Se ne va un infermiere al giorno': quali misure da parte della Regione Piemonte per invertire il fenomeno sempre più vistoso delle dimissioni degli infermieri dalla Sanità pubblica piemontese?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1475.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il decreto ministeriale n. 739 del 14 settembre 1994 recita: "L'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'Albo Professionale, è il responsabile dell'assistenza generale infermieristica"; "L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica relazionale ed educativa"; "Le principali funzioni dell'infermiere sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati, quella delle persone con disabilità e l'educazione sanitaria".
Si rileva che l'Ordine degli infermieri stima in Italia dimissioni di infermieri dalla Sanità pubblica nell'ordine di un caso al giorno. Sono spesso i professionisti più qualificati ad abbandonare per il settore privato, per un'esperienza lavorativa all'estero (soprattutto Germania Inghilterra e Svizzera). Il loro posto di lavoro nella Sanità pubblica appunto, lo abbandonano: stipendi più alti e migliori condizioni di lavoro sono, come confermato da fonti giornalistiche, le principali ragioni che motivano gli infermieri a cercare un nuovo posto di lavoro fuori dalla Sanità pubblica.
Per il sistema sanitario piemontese è fondamentale poter contare su un adeguato numero di infermiere e infermieri adeguatamente formati.
Infermiere e infermieri svolgono un ruolo cruciale nella cura in ogni suo aspetto del paziente. L'adeguato svolgimento della professione infermieristica, che prevede attenzione alle condizioni di disagio e sofferenza del paziente, la capacità di comunicare convenientemente sicurezza e competenza, nonché un'adeguata gestione degli aspetti emotivi con empatia e umanità, non solo del paziente stesso, ma dei suoi familiari è incompatibile sia con le carenze di personale, sia con una non ottimale preparazione professionale del personale stesso.
Consideriamo, inoltre, che l'assunzione di personale non adeguatamente formato, privo di una laurea riconosciuta o addirittura non in grado di comunicare in italiano, non può in alcun modo costituire una soluzione adeguata, né un bilanciamento all'attuale situazione di crisi.
È stimata in circa 5.000 unità, secondo recenti fonti giornalistiche, la carenza di infermiere e infermieri (che attualmente sono 21 mila in Piemonte) rispetto al reale fabbisogno. Il fenomeno delle dimissioni descritto in narrativa, aggrava ulteriormente la situazione.
Interrogo la Giunta e l'Assessore competente per sapere quali misure intende applicare la Giunta per interrompere e al più presto invertire il fenomeno delle dimissioni in campo infermieristico in Piemonte.
Lo chiediamo proprio perché, anche alla luce di alcune denunce giornalistiche e discutendo con operatori del mondo sanitario, appare evidente che questo non mantenimento del loro posto di lavoro all'interno del sistema pubblico per una loro migrazione all'interno del mondo del privato come gettonisti, oppure all'estero, dove hanno capacità anche di restyling dal punto di vista sanitario più performanti, mette in grande difficoltà coloro che restano e che si trovano, come spesso è emerso da note sindacali, a fare turni massacranti e, a forza di fare turni massacranti, a perdere anche lucidità all'interno della loro professione e del loro impegno che, per quanto lodevole, comunque non può paragonarli a delle macchine.
Chiedo se su questo, visto che sui giornali nelle scorse settimane e negli scorsi giorni ne hanno parlato, c'è l'intendimento di immaginare, come Regione Piemonte o come Governo, di prendere misure che possano essere un punto di vista salariale piuttosto che della sicurezza piuttosto che della formazione e, soprattutto, dell'ingaggio con nuove assunzioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Rispondo per conto dell'Assessore Icardi.
L'Assessorato alla sanità, di concerto con la Presidenza della Regione Piemonte, ha sviluppato un percorso di miglioramento nell'ambito della gestione del personale che si affianca a un percorso di monitoraggio continuo dei trend occupazionali del personale del Servizio Sanitario Regionale. È stata, pertanto, avviata una progettualità condivisa fra l'Amministrazione regionale, le organizzazioni sindacali della dirigenza del comparto e le Aziende Sanitarie Regionali per la governance delle risorse umane in sanità. Tale progettualità si avvarrà di uno specifico organismo che, nel suo funzionamento, concorrerà al monitoraggio continuo del trend occupazionale del personale in sanità.
L'organismo in oggetto è l'Osservatorio regionale composto da Presidenza Assessorato Sanità, Direzione Sanità con i competenti Settori, Azienda Zero e le organizzazioni sindacali. L'Osservatorio è chiamato a svolgere direttamente le funzioni di verifica e monitoraggio, evidenziando coerenza fra quanto programmato e quanto applicato da ASR e, pertanto, si avvarrà di tavoli di lavoro specifici, ove saranno convocate le direzioni aziendali nell'ambito delle specifiche materie d'intervento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.
Sospendiamo i lavori per alcuni minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.33, riprende alle ore 12.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 1471 presentata da Rossi, inerente a "Sostituzione medico di medicina generale nel Comune di Orta San Giulio"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1471.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Portiamo di nuovo in Aula l'ennesimo caso che riguarda la difficoltà a sostituire un medico di medicina generale che va in pensione.
In questo caso parliamo del medico del Comune di Orta San Giulio, Comune in Provincia di Novara.
Abbiamo appreso che dal 29 giugno 2023 il Comune di Orta San Giulio ha registrato la cessazione dell'attività del medico di riferimento della comunità. Il Sindaco di Orta ci ha informato del fatto che lui non ne sapeva nulla e nei rapporti con l'ASL non era stato informato, se non nei giorni immediatamente precedenti alla cessazione del rapporto. Questa situazione ha fatto sì che non si potessero mettere in atto tutte quelle azioni di prevenzione e di ricerca di una soluzione al problema.
La popolazione di Orta San Giulio è in buona parte composta da persone anziane e la disponibilità di medici solo al di fuori del territorio comunale sta chiaramente generando preoccupazione tra i cittadini.
L'ambulatorio della frazione di Negro offre un servizio solo parziale ovvero un'ora di apertura per un solo giorno alla settimana. Sul Comune di Orta insistono la comunità monastica delle suore benedettine "Mater Ecclesiae", collocata sull'isola di San Giulio, l'Istituto Maria Ausiliatrice e Casa Madre Mazzarello, che ospita suore anziane che necessitano di assistenza. Inoltre, c'è anche la RSA Villa Serena.
È utile ricordare che la presa in carico dei pazienti, in realtà, prevede anche la costituzione di un rapporto di fiducia medico-paziente, che chiaramente non può essere sostituito da interventi a spot.
Una programmazione puntuale e un coordinamento con i Sindaci consentirebbero di prevenire o contenere situazioni d'emergenza, come quella di cui stiamo parlando a Orta San Giulio ma che, come sappiamo, da anni ormai riguarda tutto il Piemonte. Non c'è settimana o mese in cui un Sindaco si lamenta del fatto che c'è un medico che va in pensione e l'ASL non riesce a sostituirlo, anche perché in questi anni non si è fatto abbastanza per avere un numero sufficiente di medici di medicina generale.
Considerato che in tutto il Piemonte si segnalano situazioni analoghe e che il PNRR destina risorse e progettualità alla medicina di territorio, a partire dalla casa di comunità, e che è necessario che la Regione presenti un piano strutturato di rilancio della sanità territoriale, interroghiamo la Giunta per sapere quali soluzioni la Regione Piemonte intenda mettere in campo per risolvere il problema affinché si fornisca un nuovo medico di base agli abitanti del Comune di Orta San Giulio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Il 29 giugno 2023, nell'ambito territoriale cui appartiene anche il Comune di Orta, c'è stato il pensionamento di un medico di medicina generale per sopraggiunti limiti di età, che aveva 1.400 assistiti.
L'ASL-VCO il 14 giugno 2023, attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito e attraverso i giornali locali, ha informato la popolazione del prossimo pensionamento, dando indicazioni precise a tutta la popolazione su come comportarsi per la nuova scelta del medico.
Nell'ambito territoriale cui appartiene il Comune di Orta alla data del 29 giugno 2023 c'erano ben otto medici con possibilità di acquisire i pazienti restati senza medico, essendo disponibili circa 3.600 posti, quindi quasi il triplo dei posti necessari (che erano 1.400).
Per quanto riguarda le comunità monastiche presenti sul territorio del Comune di Orta, il 28 giugno 2023 si era già provveduto all'assegnazione di un nuovo medico tra quelli disponibili.
Per la RSA Villa Serena, sono già state fatte due manifestazioni d'interesse per un posto di medico RSA, ma nel frattempo è già stato individuato un medico che si farà carico dei pazienti del medico appena pensionato.
La direzione del distretto, nei giorni precedenti al pensionamento del medico, si è confrontata direttamente con il Sindaco di Orta, dando la massima collaborazione per diminuire i disagi alla popolazione, chiedendo ai medici incaricati l'apertura di ambulatori nelle piccole frazioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta immediata n. 1473 presentata da Canalis, inerente a "Due serre di 3.000 metri quadri nel cuore del Parco della Mandria (TO) da anni sono in stato di totale abbandono. La Giunta regionale cosa intende fare?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1473.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione, la Consigliera Monica Canalis.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie Presidente.
L'interrogazione a risposta immediata riguarda il Parco della Mandria situato in Provincia di Torino. Si tratta del più grande parco cintato d'Europa, entrato nel patrimonio della Regione Piemonte nel 1976 a seguito dell'acquisizione dalla famiglia dei Medici del Vascello.
Fa parte dell'Ente Parchi reali. Dal 2012 questo ente racchiude, oltre al Parco della Mandria, anche quello di Stupinigi, del Ponte del Diavolo di Lanzo, del Monte Lera e della Vauda.
Il Parco della Mandria tocca ben 21 Comuni della provincia di Torino e due Comunità montane e rappresenta un vero e proprio polmone verde per l'intero territorio della Città metropolitana di Torino.
Al centro del Parco della Mandria vi è il Borgo Castello, che è un luogo di straordinaria importanza storica e artistica. Proprio nel Borgo Castello che è forse la meta più importante all'interno del Parco della Mandria, vi sono due strutture, che originariamente erano scuderie, che sono state sventrate con l'idea di fare due lunghissime e collegate serre climatizzate, che dovevano rappresentare una sorta di riedizione della galleria di Diana. All'interno di queste grandi serre dovevano essere ospitati i più importanti paesaggi ed ecosistemi della terra, con il supporto di scenografie ed effetti speciali.
Oggi, purtroppo, queste due strutture non sono state completate e appaiono come enormi scatole vuote: i vetri delle strutture sono rotti, c'è un forte degrado e malfunzionamento.
Tutti i visitatori che visitano il Parco della Mandria e che arrivano al Borgo Castello come meta principale della loro visita, si trovano davanti questo esempio di degrado e di scarso decoro. Tra l'altro, è una struttura di grandi dimensioni, quindi non passa inosservata.
Con quest'interrogazione chiedo alla Giunta regionale quali azioni intenda mettere in atto per riqualificare le serre nel cuore del Parco della Mandria.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Monica Canalis per l'interrogazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Confermo che il progetto di riqualificazione di Borgo Castello prevedeva la realizzazione di un museo del paesaggio e che sono state realizzate due serre parzialmente in acciaio e vetro.
È in corso uno studio di approfondimento generale del progetto e contestualmente una ridefinizione degli obiettivi originari dello stesso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1470 presentata da Valle, inerente a "Quale destino per i lavoratori Amazon del sito Orbassano?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

L'interrogante, il Vicepresidente Valle, chiede la risposta scritta, alla quale provvederà a rispondere l'Assessore Andrea Tronzano.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta immediata n. 1476 presentata da Disabato inerente a "Smantellamento delle aree protette del Po piemontese" (risposta scritta)


PRESIDENTE

L'interrogante, la Consigliera Disabato, chiede la risposta scritta, alla quale provvederà a rispondere il Vicepresidente Fabio Carosso.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 12.45 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENTE

Non avendo più punti all'o.d.g., dichiaro chiusa la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.46)



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