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Dettaglio seduta n.256 del 30/05/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 12.41)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, sono in congedo i Consiglieri Cirio e Ruzzola.
Il numero legale è, pertanto, 25.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di legge n. 240 "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Piemonte)" (Seconda deliberazione ai sensi dell'articolo 101 dello Statuto) Presentazione questioni sospensive


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge n. 240, inerente a "Modifiche all'articolo 50 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005 n. 1 (Statuto della Regione Piemonte)" - (Seconda deliberazione ai sensi dell'articolo 101 dello Statuto)", di cui al punto 2) all'o.d.g., ai sensi del Capo X del Regolamento interno.
Nella seduta consiliare del 24 marzo 2023 la proposta di legge è stata approvata in prima lettura a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
Il provvedimento viene ora trattato in seconda lettura, come previsto dall'articolo 101 dello Statuto, ai sensi del Capo X del Regolamento.
Ricordo che in seconda lettura non è consentita la presentazione di ulteriori emendamenti.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Bertola Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Forse sarebbe meglio che il Consigliere Bongioanni svolgesse la relazione sulla sua proposta di legge. Certo è che, prima ancora della graditissima relazione da parte del Consigliere Bongioanni, sussistono questioni preliminari.
C'è una questione legata al Regolamento, che prevede una convocazione con il Capo X, con il secondo passaggio e la seconda lettura di questa proposta di legge che modifica lo Statuto, giacché lo Statuto stesso prevede una procedura aggravata per le sue modifiche (quindi due letture).
C'è però un piano legato alla politica, che prevedeva un accordo tra gentiluomini. Noi abbiamo convintamente votato contro la proposta di legge della modifica dello Statuto che introduce la figura del sottosegretario nel numero di due, però i patti erano: seconda lettura insieme - insieme alla proposta di legge che va, uno, a regolamentare la situazione giuridica di questi sottosegretari (compenso, incompatibilità, ecc.); due, a rispondere a una delle critiche principali che avevamo mosso come opposizioni, relativamente all'aggravio dei costi della politica che questa figura comporta.
In allora la risposta fu: "Non ci saranno aumenti dei costi della politica, perché noi andremo a eliminare la figura del cosiddetto super consulente della Giunta regionale, che ne può nominare in numero massimo di tre; su quello andiamo a mettere il sottosegretario, quindi andiamo a saldo zero come costi della politica".
Ebbene, questa proposta di legge non esiste. Qualcuno l'ha vista? Non esiste, non c'è! Capiamo bene che non era possibile depositarla, perché è impossibile depositare una proposta di legge che vada a regolare una situazione giuridica che non esiste; infatti, a oggi, il Sottosegretario non esiste però sarebbe stato quantomeno doveroso fare un passaggio politico in cui se non altro, veniva condivisa la bozza di questa proposta di legge altrimenti è un venir meno a un patto tra gentiluomini ed è e, a nostro avviso, qualcosa di molto grave.
La richiesta è che non si proceda oltre fino a quando non avremo modo di vedere questa proposta di legge consiliare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
La relazione, essendo in seconda lettura, non è necessaria.
Ricordo a tutti che siamo sull'articolo 1. È stata posta una questione sospensiva.
Prego, Consigliere Bongioanni, sull'ordine dei lavori.



BONGIOANNI Paolo

Presidente, anche se non è necessaria la relazione, come richiesto giustamente dal Consigliere Bertola, penso che due parole le debba spendere, anche per rispondere alla sua richiesta a proposito del provvedimento, che chiaramente non può essere presentata contestualmente per una motivazione tecnica; ho però il testo a portata di mano e vorrei nel primo pomeriggio, in una Conferenza dei Capigruppo, poterlo già condividere.
Ovviamente, come ha detto il Presidente nella sua introduzione al punto, con la proposta di legge statutaria n. 240 andiamo a modificare l'articolo 50 della legge regionale del 4 marzo 2005, n. 1.
In sintesi - ne abbiamo discusso ampiamente 60 giorni fa - oggi arriviamo alla seconda lettura di un documento che si articola in soli due punti. L'articolo 1 dà la possibilità al Presidente della Giunta regionale di nominare e revocare, con un decreto proprio, fino a due Sottosegretari rimandando poi a questa proposta di legge le disposizioni che riguardano il regime del trattamento economico e quello dello stato giuridico; al punto 5 ter, si disciplinano i Sottosegretari nel loro ruolo, cioè "coadiuvano il Presidente della Giunta regionale nello svolgimento dei compiti inerenti al suo mandato e nell'ambito delle sue funzioni. Partecipano senza diritto di voto alle sedute di Giunta (e di Consiglio), pur non facendone parte".
Per quanto riguarda il discorso della proposta di legge, Presidente che non è ancora completa perché abbiamo fissato per domani mattina alle ore 11, come Capigruppo di maggioranza, una riunione con gli Uffici proprio per limare gli ultimi dettagli, le chiedo la disponibilità, all'apertura dei lavori nel primo pomeriggio, di una Conferenza dei Capigruppo di maggioranza e di minoranza per poterla condividere e discutere collegialmente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Bongioanni per avere, in calcio d'angolo, corretto una situazione che noi rispediamo al mittente.
Ricordo che proprio il Consigliere Bongioanni, in chiusura di quella discussione durata quattro giorni, notti e mattine in quest'Aula sulla figura del Sottosegretario il 23 marzo, disse: "Ci saranno due votazioni: una in questa giornata e l'altra 60 giorni dopo. Quando andremo alla seconda votazione presenteremo, contestualmente al momento del voto, una proposta di legge che abroga il comma 3 dell'articolo 15 della legge 23 del 2008". Tale legge prevede le figure e le professionalità esterne scelte dal Presidente, e portava la proposta di legge, di cui oggi discutiamo in seconda votazione, ad avere, sostanzialmente, una neutralità finanziaria che era uno dei motivi di discussione in quella sede, oltre a quello collegato all'architettura del Consiglio regionale e del funzionamento dell'Aula del Consiglio regionale.
Noi continuiamo a ritenere sbagliato discutere a "spizzichi e bocconi" per parti separate. Questa è una vostra abitudine sulla sanità e su molti altri temi, ma anche sul disegno dell'organizzazione del Consiglio regionale continuate a proporci e discussioni per parti separate.
Il 23 marzo abbiamo discusso della figura dei Sottosegretari e, in questi due mesi, avremmo dovuto discutere anche su come riformare la legge elettorale, non solo relativamente alla doppia preferenza, ma più in generale al sistema elettorale complessivo.
Su quella discussione siamo fermi, così come siamo fermi sulla proposta di legge che deve dare continuità a quanto da lei dichiarato sull'abolizione delle figure dei superconsulenti (per semplificare), che oggi sono presenti e possono essere nominati dalla Giunta regionale, ma voi portate in Aula la seconda lettura dello Statuto! Oggi, quindi, voi volete portare avanti e concludere il percorso sui Sottosegretari senza avere neanche mai discusso una volta formalmente e in modo costruttivo sulla riforma generale della legge elettorale e dell'organizzazione del Consiglio regionale. Perdipiù, mancando proprio una di quelle questioni, che ci hanno tenuto tante ore qui in discussione rispetto all'invarianza finanziaria, come abbiamo sottolineato più volte in quella discussione, rispetto all'introduzione dei sottosegretari in quest'Aula.
Insomma, per quanto ci riguarda, Presidente, non credo ci siano oggi le condizioni per approvare questo provvedimento, anche perché la proposta di legge, di cui ha parlato il collega Bongiovanni, noi non l'abbiamo n vista, né letta e nemmeno discussa insieme agli altri Capigruppo e ci rimettiamo a lei, se lei convocherà la Conferenza dei Capigruppo, per capire meglio come proseguire i lavori.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intervengo per riprendere le questioni poste prima dal collega Bertola e dal collega Gallo.
Effettivamente, oggi, dal punto di vista politico e non formale, la messa in discussione e l'approvazione in seconda lettura della modifica statutaria non avrebbe ragione d'essere, perché sono venuti meno gli impegni che, nell'approvazione del provvedimento, com'è stato anche ben riportato leggendo il verbale di quella seduta, la maggioranza aveva preso nei confronti di tutto il Consiglio rispetto a due questioni strettamente connesse con il provvedimento in essere e anche con alcune dichiarazioni reiterate nel corso di quel dibattito, cioè l'invarianza finanziaria e poi le modalità con cui svolgeranno la loro funzione queste figure di Sottosegretari, la loro retribuzione e così via.
Devo anche dire che, se non è possibile - lo capisco - definire la regolamentazione di due figure non ancora formalmente approvate in via definitiva, il tema dell'invarianza finanziaria poteva però essere assolutamente messo in atto, perché, come ci è stato più volte detto, se questa maggioranza ritiene che non sia utile la figura dei superconsulenti perché non c'è la necessità di tecnici a supporto dell'operato della Giunta, bensì di figure politiche e, quindi, non le ritenga indispensabili quel tipo di provvedimento poteva essere già preso, poteva già essere messo a disposizione di tutto il Consiglio, a meno che, in qualche modo, questa maggioranza abbia dei dubbi sull'approvazione in seconda lettura del suo provvedimento - questo non lo so - e quindi, prima di portarlo e di approvarlo, vuole avere anche "la botte piena e non solo la moglie ubriaca", diciamo così.
Da questo punto di vista, sono disponibile ovviamente a incontrarci come sempre, se il Presidente di questo Consiglio riterrà di convocare una Conferenza dei Capigruppo per confrontarci. Tuttavia, in assenza della possibilità di vedere qualunque proposta normativa e in assenza di un passaggio pratico, credo che la discussione non possa e non dovrebbe andare avanti e che non ci possano essere le condizioni per mettere questo provvedimento in approvazione in seconda lettura.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiederei di interrompere sin da subito la discussione in atto sulla seconda lettura della modifica dello Statuto, per riprendere il percorso che ci ha portato alla prima approvazione.
Qualche mese fa ci siamo espressi in maniera fortemente contrari a questa modifica, perché introduce nuove figure in dote all'ente: da quattro siamo riusciti a scendere a due nuovi Sottosegretari, appunto, da istituire con questa modifica. Per il Movimento 5 Stelle, lo dico sin da ora dovrebbero essere zero.
La Giunta, però, aveva preso un impegno specifico, quello di effettuare questa modifica a grandi linee a costo zero; doveva pervenire in Consiglio regionale una proposta di legge di modifica alla legge regionale del 2008 la n. 23, per sopprimere quello che, all'articolo 15, disciplina il trattamento economico in generale della figura del superconsulenti, che sono in dote alla Giunta per la loro prestazione a supporto alle attività del Presidente della Giunta regionale.
Questa proposta di legge, come anche gli altri colleghi, non l'abbiamo vista e non è stata depositata nemmeno nella intranet. Non sappiamo quali siano effettivamente le intenzioni da parte della Giunta regionale. Per questo motivo, sarebbe importantissimo interrompere la discussione proprio per capire, in sede di Capigruppo, come intenda procedere la Giunta regionale e se effettivamente voglia mantenere l'impegno preso per eliminare il comma 3 dell'articolo 15 che disciplina la figura dei superconsulenti, per andare a sostituire con quella che era effettivamente la modifica originale che andava a introdurre i Sottosegretari, perlomeno se vogliamo parlare di costi, perché si era espresso anche il Presidente dicendo che questa modifica sarebbe stata a costo zero.
Poi, se vogliamo entrare nel merito della proposta, noi l'abbiamo ritenuta errata, perché si tratta di due figure funzionali alla maggioranza che andranno a creare uno scompenso in termini di equilibrio democratico.
Un equilibrio che oltretutto potrà ancora scostarsi ancora di più, se teniamo in considerazione che a breve si partirà anche con la modifica della legge elettorale, che va a introdurre otto nuovi Consiglieri supplenti. Pertanto, per un totale di 12 figure di un costo all'incirca tra i sette e i dieci milioni euro a legislatura, sono figure che vanno in capo alla maggioranza, che quindi vanno a incrementare un gap in termini di tenuta democratica del Consiglio regionale che, a nostro avviso, è inaccettabile, a prescindere dall'aumento dei costi.
Ecco perché noi riteniamo fondamentale effettuare almeno una discussione su questo tema, quindi capire come si orienta la Giunta sul tema della proposta di legge che doveva pervenire per sopprimere i superconsulenti e quindi, capire se, effettivamente, verrà mantenuta la parola che era stata presa con la precedente discussione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Non vedo altre richieste d'intervento in discussione generale. Essendo arrivate le ore 13, sospenderei i lavori per riprenderli alle ore 14.30 con l'esame dei question time.
Comunico che, prima della ripresa della seduta, convocheremo una Conferenza dei Capigruppo in sala A per programmare il prosieguo dei lavori pomeridiani sulla proposta di modifica dello Statuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.58)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori riprendono alle ore 14.29 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue (l'elenco è stato modificato): interrogazione a risposta immediata n. 1427 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1424 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1425 presentata dal Consigliere Alberto Avetta, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino interrogazione a risposta immediata n. 1428 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1426 presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che gli interroganti hanno a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 1427 presentata da Rossi, inerente a "Quali azioni per ovviare la carenza Medici di Medicina Generale"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1427.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
In realtà, trattiamo un tema che in quest'Aula è stato affrontato diverse volte. Qual è, allora, l'elemento che ci porta a presentare un'ulteriore interrogazione in merito? Non riporterò tutte le questioni che abbiamo già illustrato in altre occasioni, a partire dalla centralità della figura dei medici di Medicina Generale per quanto riguarda la medicina territoriale; centralità che è emersa ancor più chiaramente con l'epidemia da COVID e che lo stesso PNRR valorizza proprio con l'investimento in quelle che saranno le case di comunità, che avranno, tra le figure coinvolte, chiaramente anche quelle dei medici di Medicina Generale.
Secondo i dati che già da anni sono in nostro possesso legati alla "gobba previdenziale", è evidente, in questo contesto, che l'età media dei medici è molto alta, per cui, visto l'altissimo numero di medici prossimi al pensionamento, non riusciremo a sostituirli. Anche perché, purtroppo, in passato è stata sbagliata la politica di programmazione per la formazione di queste figure; così come, purtroppo, anche in quest'Aula diverse volte sono stati rifiutati e bocciati emendamenti che prevedevano l'istituzione di borse di studio regionali dedicate a questa figura.
Qual è, dunque, la novità di questi giorni? È una relazione, un report di Fondazione GIMBE, un'autorevole istituzione che si occupa di politiche sanitarie. Che cosa dice questo report di Fondazione GIMBE? Tale relazione sostiene che il numero di borse di studio ministeriali destinate al corso di formazione specifica in Medicina Generale dopo un periodo di sostanziale stabilità (intorno alle 1.000 borse annue) è successivamente aumentato, in particolare nel 2021 e nel 2022, grazie alle risorse del PNRR. Tuttavia, i nuovi medici di Medicina Generale non saranno sufficienti per colmare il ricambio generazionale.
Nello specifico, il numero dei giovani formati o avviati alla formazione di Medicina Generale occuperebbe solo il 50% dei posti di Medicina Generale. Sempre secondo il citato report, in Piemonte si traduce in questo: il 68,4% dei medici di Medicina Generale è in attività da oltre 27 anni. Al 1° gennaio 2022 erano 229 i medici di Medicina Generale mancanti in Piemonte; tra il 2020 e il 2025 viene stimata una riduzione del numero pari a meno 200 unità. Il numero medio di assistiti per MMG in Piemonte al 1° gennaio 2022 è pari a 1.352 (media destinata ad aumentare) contro una media italiana di 1.307.
Incrociando tali dati, nel 2025 in Piemonte circa 270 mila cittadini perderebbero il proprio medico di base e solo il 50% degli assistiti troverebbe spazio presso un medico subentrato.
Fatte queste promesse - ce ne sarebbero altre, che però sono già note a quest'Aula - si interroga la Giunta per sapere quali azioni, progetti e iniziative la Regione Piemonte intende mettere in campo per superare la carenza di medici di Medicina Generale odierna e futura, e potenziare la rete di medicina territoriale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Rossi.
Nel mese di aprile 2023 la Regione ha assegnato gli incarichi vacanti residui di assistenza primaria a ciclo di scelta ai medici iscritti al corso di formazione in Medicina Generale. In data 21 aprile 2023 ha emanato gli incarichi vacanti di assistenza primaria a ciclo di scelta 2023, di cui si prevede di pubblicare la relativa graduatoria tra giugno e luglio 2023.
Qualora non dovessero essere assegnate tutte le carenze pubblicate, la Regione emanerà un provvedimento che consentirà a ulteriori due tipologie di candidati di concorrere.
A livello regionale sono state inoltre adottate le seguenti delibere: DGR 13-4109 del 2021 per le misure necessarie per fronteggiare la carenza di Medici di Medicina Generale, fra cui l'innalzamento massimale di 1.800 assistiti contro i 1.500 stabiliti a livello nazionale; DGR 12-6869 del 2023, con cui è stato istituito il Tavolo trattante con i medici di Medicina Generale per addivenire a meccanismi che consentano di garantire assistenza sanitaria ai cittadini rimasti privi del rispettivo medico, in quanto cessato a diverso titolo (ad esempio, quiescenza o trasferimento) circolare a tutte le ASL n. 18515 del 3 aprile 2023 per il mantenimento in servizio di medici di Medicina Generale, in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza; circolare a tutte le ASL n. 27745 del 12 maggio 2023, che ha precisato che per il solo anno 2023 ai medici in formazione cui è stato attribuito un incarico temporaneo di assistenza primaria a ciclo di scelta riferito al bando 2022, già titolari di incarico ad attività oraria, è consentita, su richiesta l'apertura dello studio medico entro il 30 ottobre 2023, tranne nei casi specifici di grave carenza assistenziale, per i quali vengono valutati i termini ai sensi dell'articolo 33, commi 4 e 5 dell'Accordo Collettivo Nazionale vigente.
Le faccio avere copia della risposta via mail.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta.


Argomento: Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL)

Interrogazione a risposta immediata n. 1428 presentata da Magliano inerente a "Persistono gravi ritardi nella concessione di ausili agli utenti presso l'Ufficio Protesica ASL Città di Torino. Cosa intende fare la Giunta?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1428.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Magliano.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Al fine di favorire l'autonomia personale, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce ai cittadini con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, l'erogazione di protesi e di ausili anche tecnologici (pannoloni, cateteri, carrozzine, letti, materassi antidecubito, montascale, display braille per il PC e video ingranditori).
I dispositivi e/o i presidi non personalizzabili sono generalmente forniti dall'ASL competente, mentre quelli strettamente personalizzati (protesi, busti, tutori, plantari) sono erogati da fornitori autorizzati previo rilascio di preventivo datato e firmato dallo stesso fornitore, da consegnare insieme alla prescrizione agli sportelli territoriali competenti.
Da aprile 2019, il Servizio Protesica e Integrativa dell'ASL Città di Torino ha riorganizzato la sua attività in due nuove sedi, via Cavezzale 6 e via Farinelli 2, e rinnovato le procedure di richiesta. Già prima della riorganizzazione, gli uffici di assistenza protesica dell'ASL accumulavano ritardi consistenti (gli utenti dovevano attendere mesi prima che fosse loro assegnato quanto richiesto), ma con la nuova organizzazione, lungi dal migliorare, la situazione è peggiorata. I forti ritardi sono riconducibili in particolar modo, all'ASL Città di Torino.
Gli utenti degli Uffici Protesica sono, secondo le stime, alcune decine di migliaia e il numero è in crescita considerato l'invecchiamento della popolazione. Al servizio si rivolge anche chi ha una disabilità temporanea.
Da recenti fonti giornalistiche (articolo "La Stampa" del 6 maggio 2023) risulta che nel 2022 gli utenti presi in carico sono stati 27.793 per la protesica (letti, carrozzine, scarpe, ausili vari), 3.700 per celiachia 25.252 per l'assistenza domiciliare, 3.496 per l'assistenza in RSA. In totale 58.241 utenti. Quasi 88.000 autorizzazioni all'anno, cui corrispondono 165.443 articoli erogati. L'anno scorso la spesa a preconsuntivo a carico dell'azienda sanitaria sfiorava i 36 milioni.
Risulta che sono ancora numerose le segnalazioni di utenti che da mesi sono in attesa di ricevere gli ausili richiesti. Alcuni di questi utenti li ho anche incontrati personalmente.
Ricordo tutti gli atti che il mio Gruppo ha presentato in questo Consiglio regionale il 24 maggio 2021 e il 21 dicembre 2021, sempre sui ritardi che si erano accumulati, e riporto quanto espresso dall'Assessore Icardi, che diceva che si sarebbero cercate delle soluzioni, quindi non vado a leggerlo per brevità.
Considerato che i tempi di attesa dovrebbero essere adeguati alle necessità dei pazienti e che è fondamentale assicurare una buona qualità della vita a chi ha bisogno di dispositivi medico-sanitari per affrontare la quotidianità, interrogo per sapere come intenda intervenire questa Giunta nei confronti dell'ASL Città di Torino, al fine di accelerare in modo risolutivo le tempistiche di erogazione di protesi e degli ulteriori ausili, anche tecnologici, agli utenti, affinché si eviti di accumulare ritardi, che il più delle volte non rappresentano solo dei ritardi, ma una scarsissima qualità della vita dell'utente.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'ASL-Città di Torino ha adottato, lo scorso mese di aprile, il Piano di efficientamento dell'attività della Struttura Semplice Protesica e Integrativa, che ha già permesso di raggiungere i seguenti risultati: riduzione di circa il 70% delle pratiche arretrate, con una task force di 30 operatori, con previsione di azzeramento dell'arretrato complessivo entro i prossimi due mesi; avvio della nuova funzionalità di richiesta online al Servizio Protesica, dedicata a cittadini, fornitori e farmacie che permette l'inserimento delle richieste, tramite computer o smartphone in modo guidato e facilitato, con la possibilità di allegare tutta la documentazione necessaria e di controllare lo stato di avanzamento delle pratiche (tempo di presa in carico della richiesta: in media 72 ore) potenziamento del call center dedicato (leggo due numeri che non le starò a ripetere, ma sono due numeri dedicati al servizio) che ha consentito di facilitare il contatto telefonico con il cittadino (in media arrivano circa 450 telefonate al giorno).
Grazie.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interrogazione a risposta immediata n. 1426 presentata da Accossato inerente a "Tempistiche erogazione buoni domiciliarità scelta sociale"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1426.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda un intervento predisposto dall'Assessore al welfare Marrone, denominato "Scelta sociale", che prevede l'erogazione di un buono di 600 euro al mese per due anni, rinnovabili, a sostegno delle famiglie con anziani e disabili non autosufficienti, a fronte di un investimento di circa 90 milioni sul Fondo Sociale Europeo, 45 milioni per l'inserimento in strutture residenziali sociosanitarie e 45 milioni per l'acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliare. Questo è quanto abbiamo inteso nelle diverse presentazioni del progetto.
Detto questo, era possibile, in due fasi temporali diverse, presentare le istanze per i due provvedimenti. Mi sembra che sia concluso l'iter per la presentazione del buono domiciliarità, mentre forse è ancora in corso, o comunque si è chiuso da poco, l'iter per il buono residenzialità. Abbiamo però ricevuto alcune segnalazioni di cittadini che hanno presentato regolarmente la domanda nella finestra dal 1° febbraio al 30 aprile per il buono domiciliarità e, a oggi, non hanno ancora avuto risposte. Anche l'utilizzo dei numeri telefonici a disposizione non li ha aiutati nell'avere informazioni sullo stato della pratica, perché sembrerebbe non esserci una modalità, o magari non è nota a questi cittadini e neanche a noi Consiglieri, di tracciabilità, come spesso succede nell'iter della domanda.
A questo punto, non volendo entrare nelle singole richieste, perché non è il caso, complessivamente ci sembra opportuno capire, visto che il tema del buono domiciliarità, almeno per la prima tranche, ha chiuso la sua possibilità di presentazione delle domande, quanti sono stati i buoni della domiciliarità a oggi assegnati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Silvana Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e dell'integrazione socio-sanitaria

Grazie, Presidente.
Prima di leggere la risposta, che poi daremo anche via mail (mi scuso perché non abbiamo il cartaceo), ricordo che la possibilità di presentare domanda continua senza interruzioni per un anno e quindi, come ha detto correttamente, si è conclusa una tranche trimestrale, che però è quella che isola la prima sessione di erogazione. Diciamo che è la possibilità, per chi non ha ancora le valutazioni socio-sanitarie o per chi gli è sopraggiunta successivamente la necessità, di continuare per 12 mesi quindi fino al febbraio del 2024, per la domiciliarità, e fino ad aprile per la residenzialità.
In ogni caso, come promesso, i beneficiari del voucher "Scelta Sociale Domiciliarità", tra quanti hanno presentato domanda nella prima tranche da febbraio ad aprile, si vedranno riconosciuto il contributo a partire dal mese di maggio compreso. La copertura per chi è beneficiario già dalla prima tranche copre il mese in corso che si sta concludendo.
Le erogazioni avverranno, come già annunciato e come disciplinato nella DGR relativa, su base trimestrale, al rimborso delle mensilità corrisposte all'assistente familiare. I beneficiari che non hanno ancora indicato nella domanda di quale assistente domiciliare avvalersi, perché era una facoltà consentita, disporranno di un mese dalla comunicazione per individuare la figura professionale e caricare il contratto in piattaforma.
Le comunicazioni non sono ancora partite - credo sia questo il tema che poneva la Consigliera interpellante - solo perché il Settore Welfare della Regione Piemonte e CSI Piemonte stanno terminando, nella settimana in corso, di indicare ai richiedenti, che hanno inoltrato la domanda incompleta o errata, come correggerla in piattaforma, per non essere esclusi dalla prima tranche di finanziamento.
Spiego meglio: visto che la compilazione è a piattaforma visibile anche da chi ci opera come CSI o Welfare, a differenza di bandi passati, in cui se qualcuno ha lasciato incompleta una parte (o magari ha caricato allegati errati), si vedeva semplicemente rifiutare la domanda dicendo: "È sbagliato, riproponila e sarei più fortunato". In questo caso, per essere più inclusivi e non ritardare l'inizio dell'erogazione del voucher, è stato scelto di intavolare un dialogo via mail o telefonico per chi chiamava il centralino, per dare le indicazioni per completare o correggere la domanda.
In realtà, la graduatoria era già chiusa, ma hanno voluto prendere altri dieci giorni, dalla scorsa settimana, per consentire, a chi era stata data indicazione di correzione, di avere il tempo materiale di farlo.
Immagino che dalla prossima settimana partiranno le comunicazioni e per chi sarà beneficiario, l'erogazione coprirà contratti che fossero già in essere da maggio sulle mensilità di maggio compreso, così come previsto in DGR.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1424 presentata da Canalis, inerente a "Circoncisioni clandestine: la Regione come intende agire?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1424.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda le circoncisioni clandestine.
Si stima che a livello mondiale più del 30% della popolazione maschile sia circoncisa per motivi religiosi, culturali o di prevenzione, con notevoli differenze nella distribuzione geografica. Questa pratica, ad esempio in Italia, non è diffusa come in altre aree del mondo (pensiamo al Medio Oriente, all'Africa o all'America settentrionale), ma è comunque una pratica presente sia tra cittadini italiani sia tra quelli di origine straniera.
La circoncisione è un intervento chirurgico che può comportare dei rischi se non viene svolta da persone con la dovuta preparazione e in luoghi idonei.
Negli ultimi anni sono stati lanciati allarmi per quanto riguarda le circoncisioni clandestine, le cosiddette "circoncisioni fai da te". In particolare, sul quotidiano "Sanità" è stato denunciato che in Italia, sul totale di alcune migliaia di circoncisioni eseguite sul territorio nazionale, il 40% sarebbe di carattere clandestino; percentuale cresciuta dopo la pandemia, anche per le difficoltà, durante il periodo pandemico, ad accedere alle liste d'attesa e alle operazioni in forma ufficiale.
Qualche anno fa, l'ANSA denunciava che il 25% delle alcune migliaia di circoncisione fatte ogni anno in Italia fossero clandestine. Chiaramente fatta salva la difficoltà a definire una stima univoca su queste operazioni, proprio per il loro carattere di clandestinità, tutte le fonti concordano sul fatto che negli ultimi anni è aumentato il numero delle circoncisioni praticate in modo clandestino. Questo tipo di pratica clandestina può davvero condurre a emorragie, infezioni, cattive cicatrizzazioni e, soprattutto nei bambini, può anche condurre alla morte.
Nel 2019, infatti, c'è stata la morte di due bambini a livello nazionale.
La Regione Emilia Romagna, nell'agosto del 2021, ha previsto una delibera che inserisce la circoncisione rituale nell'ambito delle attività istituzionali del Servizio Sanitario Regionale.
Noi vorremmo interrogare la nostra Giunta regionale per conoscere quali azioni intenda mettere in atto per contrastare le circoncisioni clandestine e prevenire in modo particolare le morti di bambini.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Canalis per l'illustrazione.
La Giunta dà mandato all'Assessore Caucino per rispondere; prego.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Grazie, Presidente, e soprattutto grazie alla Consigliera Canalis per avere posto l'attenzione su un tema tanto delicato quanto importante almeno dal mio punto di vista di Assessore ai bambini della Regione Piemonte.
Ora leggo ovviamente la nota dell'Assessore alla sanità.
Presso l'Ospedale Maria Vittoria dell'ASL Città di Torino è presente l'Ambulatorio Multidisciplinare per la circoncisione rituale. Tale Ambulatorio è rivolto esclusivamente ai genitori che per motivi religiosi scelgono di sottoporre il figlio a un intervento di circoncisione.
Trattandosi di un intervento non finalizzato a curare una patologia, ma a soddisfare un'esigenza culturale e religiosa della famiglia, lo stesso non rientra nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e prevede la partecipazione alla spesa sanitaria.
L'intervento viene effettuato a bambini che hanno compiuto i tre anni di età per rispettare le raccomandazioni delle società scientifiche ed è prevista anche la presenza del mediatore culturale quando vi sia una barriera linguistica riguardante uno o entrambi i genitori.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero telefonico 011-4393260/261.
È inoltre è stato attivato un ambulatorio dedicato alle mutilazioni genitali femminili presso il Centro Multidisciplinare e per la Salute Sessuale all'Ospedale Oftalmico, con l'obiettivo di assistere la donna vittima proprio di mutilazioni genitali femminili nella vita sessuale e familiare, nel pre e post parto e durante il travaglio, nonché per favorire una cultura di contrasto alle pratiche mutilatorie nelle nuove nate.
Le faccio avere la nota scritta.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento:

Interrogazione a risposta immediata n. 1425 presentata da Avetta, inerente a "Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (1998): il Governo ha sospeso i finanziamenti. La Regione che farà?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1425.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Grazie, Assessore, per la risposta che vorrà fornirci.
L'interrogazione riguarda un tema che potrebbe diventare molto complicato (forse, lo sta già diventando), cioè il fatto che il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione istituito nel 1998, non è più stato finanziato nell'ultima legge di bilancio a livello statale.
Dal 1998, il Fondo nazionale per il sostegno alle locazioni si è rivelato molto utile per arginare l'incidenza sulle famiglie, in particolare sulle fasce di reddito più deboli, per arginare l'incidenza degli sfratti sulle famiglie con difficoltà economiche.
Tra l'altro, a causa della pandemia, la situazione delle famiglie ha subito un deciso peggioramento, come sappiamo. Infatti, il Governo Draghi aveva ulteriormente incrementato questo fondo, fino ad arrivare a 330 milioni di risorse destinate a questo tipo di emergenza.
A oggi, non risulta che il Governo Meloni abbia confermato il finanziamento del fondo. Peraltro, l'erogazione dei contributi era demandata ai Comuni capofila di Ambito territoriale e il tema è molto rilevante anche in Piemonte, perché se solo pensiamo ai dati del 2022, sono state 28.371 le famiglie che, purtroppo, avevano maturato i requisiti per ottenere questo contributo. Nonostante le risorse stanziate dal Governo Draghi (come ho detto, già molto significative), i Comuni avevano rilevato bisogni, quindi domande, pari addirittura a 61 milioni: una situazione che sulla base delle risorse disponibili, registrava richieste inevase per oltre 36 milioni.
La nostra preoccupazione, Assessore, è che il venir meno di questo sostegno economico indurrà le famiglie piemontesi che, evidentemente avranno questo tipo di necessità, a rivolgersi ai Comuni, a rivolgersi ai Sindaci che, come succede sempre in questi casi, restano l'ultimo baluardo il più estremo, l'unico punto di riferimento cui i cittadini possono rivolgersi.
Attraverso l'interrogazione, chiediamo di conoscere quali azioni ovviamente nel limite delle competenze della Regione, intenda attuare la Giunta per offrire un sostegno reale e concreto alle famiglie piemontesi che dovessero trovarsi nelle difficoltà, a seguito del mancato rifinanziamento di questo fondo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Caucino per la risposta.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della casa

Grazie, Presidente.
Come ho già avuto modo di sottolineare e di ricordare in II Commissione, il 28 maggio scorso, in sede d'illustrazione del bilancio di previsione 2023-2025, purtroppo, non sono stati rifinanziati dal bilancio statale né il fondo inquilini morosi incolpevoli, né il fondo sostegno locazioni, che sono linee di finanziamento che, come lei, Consigliere, ben potrà comprendere, non sono assolutamente sostenibili da bilancio regionale.
I dati sono esattamente quelli che lei ha prospettato. I dati aggiornati sono legati all'anno 2022; abbiamo ripartito più di 25 milioni di euro per un fabbisogno rivelato di oltre 61 milioni; nel 2020 avevamo ripartito 24 milioni per un fabbisogno di oltre 29 milioni; nel 2021 21 milioni per un fabbisogno di 39 milioni.
Pertanto, in questi ultimi anni abbiamo avuto a disposizione risorse importanti che, ripeto, non possono essere sostenute dal bilancio regionale e continuiamo ad avere un costante aumento del fabbisogno da parte dei cittadini.
Come lei ben ricordava, la misura è stata elargita a favore di ben 18 mila famiglie nel 2021 e 28.371 sono invece quelle famiglie che, nel 2022 avevano i requisiti per accedere a questo finanziamento.
I dati di monitoraggio 2022 sono infatti già stati trasmessi al competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 18 aprile scorso e, dal livello regionale, abbiamo doverosamente segnalato un notevole aumento del fabbisogno. Per quanto riguarda la nostra Regione credo che il fenomeno non sia difforme nelle altre Regioni.
Consigliere, io stessa, personalmente, ho sollecitato questo tema ai miei vertici a livello romano, nella speranza che questa sollecitazione e questa segnalazione potessero cogliere la sensibilità e spero ancora in questa sensibilità, perché di questo stiamo parlando, perché il fabbisogno ripeto, esiste ed è reale.
Per quanto riguarda l'aspetto regionale, come voi ben sapete, ho lottato per ottenere almeno un aumento del Fondo sociale di cinque milioni di euro, e di questo ringrazio l'Assessore Tronzano qui al mio fianco.
Questo è quello che abbiamo insieme concertato a livello regionale.
Ripeto, il bilancio regionale non è in grado di sopperire a questa carenza, per quanto stiamo continuando a lavorare per cercare di sollecitare il livello romano.



PRESIDENTE

Grazie.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Comunico che, alle ore 15.15 o in conclusione della Conferenza dei Capigruppo, il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa intorno alle ore 13.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 15.00 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di legge n. 240 "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Piemonte)" (Seconda deliberazione ai sensi dell'articolo 101 dello Statuto) Presentazione questioni sospensive - Atti d'indirizzo collegati (seguito)


PRESIDENTE

Ai sensi del Capo X del Regolamento, sulla proposta di legge 240 il Consigliere Bertola ha presentato una questione sospensiva e ha chiesto di sospendere la trattazione del provvedimento, in quanto la seconda lettura va iscritta congiuntamente alla proposta di legge che regolamenta lo stato giuridico dei Sottosegretari.
In adesione alla questione sospensiva sono intervenuti i Consiglieri Gallo, Accossato e Disabato.
Proseguiamo con gli interventi. Vi sono altre questioni preliminari? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Come abbiamo concordato durante la Conferenza dei Capigruppo, vorrei dire due parole per quanto riguarda la proposta di legge che verrà caricata in piattaforma orientativamente tra giovedì e venerdì.
Una proposta di legge che andrà a disciplinare il ruolo dei Sottosegretari e una serie di normative che partono dal trattamento economico, dallo stato giuridico, per poi arrivare alle modifiche dell'articolo 15 della legge regionale 23/2008, che è quella legge che permetteva al Presidente della Giunta regionale la nomina delle professionalità esterne e, ovviamente, anche del Capo di Gabinetto.
Da un lato, l'introduzione di questa legge disciplina il trattamento economico e lo stato giuridico dei Sottosegretari, com'era stato concordato quando 60 giorni fa abbiamo proceduto alla prima lettura dello strumento legislativo e, dall'altro, prevede l'esclusione dalle facoltà del Presidente della Giunta regionale di avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni, del supporto di professionalità esterne. Questi sono i due assi su cui correrà la legge.
Nel dettaglio, all'articolo 1 si prevede che i Sottosegretari, la cui nomina avviene con decreto del Presidente della Giunta regionale, possa avvenire anche al di fuori dei componenti del Consiglio regionale, quindi figure esterne, purché abbiano i requisiti necessari di eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere regionale.
Nell'articolo 2 si disciplina il trattamento economico prevedendo che ai medesimi Sottosegretari, si applichi un trattamento economico, previsto in analogia a quello dei Consiglieri regionali a titolo di indennità di carica, e il rimborso spese nell'esercizio di mandato. Su queste cifre dobbiamo fare ancora alcune valutazioni, semplicemente per il fatto che avranno una tassazione differente da quella che è prevista per il Consigliere eletto. Non competono ovviamente ulteriori indennità al Consigliere nominato Sottosegretario.
L'articolo 3 è quello dove si dispone, arrivando, di fatto, a un'invarianza finanziaria de facto, della soppressione delle professionalità esterne, eliminandone la previsione all'interno della legge 23/2008. A questo punto, però, per permettere l'introduzione e la nomina da parte del Presidente della Giunta di un Capo di Gabinetto, all'articolo 3 viene aggiunto il comma 2, che reintroduce, di fatto, dopo l'abrogazione completa dell'articolo, l'introduzione della possibilità per il Presidente di nominare il Capo di Gabinetto.
Questa legge e la modifica statutaria entreranno in vigore a decorrere dalla XII Legislatura.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Vi sono altri interventi in merito? Ricordo la questione sospensiva posta dal Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Prima di mettere in votazione la questione sospensiva, vorrei fare un commento a quanto detto dal collega Bongioanni.
Prendiamo atto e abbiamo letto il testo della proposta di legge che sarà depositata a breve. Ovviamente chiediamo l'impegno al primo firmatario e a quest'Aula di approvarlo in tempi rapidissimi, comunque prima dell'avvio della discussione sulla legge elettorale e sulla riorganizzazione del Consiglio, regionale per chiudere questo dibattito e questo tema, che dovevano essere già chiusi oggi ma che, per problemi tecnici di quantificazione di oneri e quant'altro, vengono solo traslati di qualche giorno.
L'impegno che chiediamo all'Aula e a lei, Presidente Allasia, come al Consigliere Bongioanni, è di poterlo approvare in tempi rapidissimi, in modo da chiudere il cerchio su questo lavoro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Vi sono altre richieste d'intervento? Pongo in votazione la questione sospensiva presentata dal collega Bertola, che ha chiesto di sospendere la trattazione del provvedimento in quanto la seconda lettura va iscritta congiuntamente alla proposta di legge che regolamenta lo stato giuridico dei Sottosegretari.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Bertola.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) A questo punto, esaminiamo la proposta di legge n. 240, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Passiamo proseguire con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Vi sono richieste d'intervento? Ricordo che, essendo una modifica statutaria, occorrono 26 voti favorevoli per approvare l'articolo 1.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo se vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto sull'intero testo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola. Almeno lei mi dà soddisfazione! Prego, collega; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Sono felice di darle soddisfazione con il mio intervento in dichiarazione di voto.
Chiaramente, non proviamo la stessa soddisfazione per il passaggio in seconda lettura di questa modifica statutaria, perché restano vive tutte le perplessità e tutte le ragioni di contrarietà che avevamo esposto all'atto della presentazione di questa proposta e della successiva prima discussione in Commissione consiliare e poi in Aula a seguito del richiamo.
Abbiamo affrontato lunghe sedute in Aula, sia diurne sia notturne. Il lavoro svolto come opposizioni ha placato solo in parte la fame "poltronaria" di questa maggioranza di centrodestra, perché dall'ipotesi iniziale di quattro Sottosegretari si è passati a due soltanto: certo nell'ottica della riduzione del danno, un numero pari alla metà riteniamo che sia un buon risultato da parte nostra ma, certamente, rimane un qualcosa che noi fortemente avversiamo.
Quando si parla di architetture istituzionali o di leggi elettorali si fa spesso riferimento alla governabilità, che è un termine che vuol dire tutto e vuol dire niente, usato spesso anche a sproposito. Ebbene cittadini che ci seguite, perché dobbiamo ricordarci che, quando parliamo qui, ci rivolgiamo sempre ai cittadini piemontesi, sappiate che né questa modifica statutaria, né le norme attualmente previste dalle proposte di legge elettorali presentate dal centrodestra, vanno nell'ottica di una "maggiore governabilità".
Oggi la governabilità di questa Regione è garantita dalla legge elettorale esistente, che ha espresso numeri chiari sulla maggioranza e sull'opposizione: chi ha vinto le elezioni ha i numeri per governare (se si presenta in Aula). Da questo punto di vista, non c'è dubbio, specie in una fase storica in cui c'è più una tendenza al bipolarismo che una tendenza ad avere tre poli che tra loro si equivalgono (un po' com'era fino a qualche anno fa); poi, chiaramente, le situazioni politiche sono sempre in rapida evoluzione, ma oggi è così.
Orbene, questa modifica dello Statuto, così come i contenuti principali delle proposte di legge elettorali che sono state presentate, non rispondono alla necessità di una maggiore governabilità, ma rispondono a logiche politico-partitiche e di equilibri all'interno di quella che oggi è una maggioranza in Regione che, chiaramente, i cittadini potranno o meno confermare, giacché il giudizio, l'onere, il diritto e il dovere spetta a loro.
Semplicemente, c'è la necessità di aumentare il personale politico di questa Regione. Oggi non è possibile, per via di norme approvate anni fa tornare alla situazione in cui c'erano 60 Consiglieri regionali. Anzi, i meccanismi della legge elettorale permettevano anche che ce ne fossero più di 60; se non ricordo male (mi correggeranno gli Uffici), abbiamo avuto legislature con 62 e 63 Consiglieri regionali.
Oggi il numero dei Consiglieri è pari a 50 e non si può cambiare. Ecco allora, che si va a prevedere la possibilità di distribuire qualche prebenda e di aumentare il numero di poltrone con la figura del Sottosegretario e poi, all'interno della legge elettorale, con la figura del Supplente (quindi del Consigliere regionale che diventa Assessore, che lascia la sua carica di Consigliere e fa subentrare un Consigliere che rimane in carica al posto suo fin quando, eventualmente, il Presidente della Giunta non revoca la delega all'Assessore).
Noi abbiamo denunciato questa sproporzione di personale politico in capo alla Giunta e alla maggioranza rispetto alle possibilità delle opposizioni: questa è stata la principale ragione di contrasto relativamente all'introduzione di questa figura di Sottosegretario, che sarà solo in parte mitigata (lo sarà, nel senso che oggi non lo è ancora perché non c'è) dall'approvazione di una legge che meglio definirà la figura del Sottosegretario e che, a detta della maggioranza, comporterà un'invarianza finanziaria e un saldo a zero rispetto alla spesa attuale per i costi della politica, almeno sui Sottosegretari (certo non con le figure dei Supplenti che, eventualmente, arriveranno dopo, con la legge elettorale).
Con la modifica dello Statuto ci si ferma qui. Chiaramente, c'è ancora sul tavolo la legge elettorale, rispetto alla quale confermiamo tutta la nostra disponibilità a discutere. Noi vogliamo dare alla Regione Piemonte una nuova legge elettorale, perché riteniamo prima di tutto importante che ai cittadini piemontesi sia assicurata la doppia preferenza di genere quindi la doppia preferenza di genere la votiamo anche domani. Il resto un po' meno, perché sul resto dobbiamo discutere, perché non vorremmo lasciare una pessima eredità di una cattiva legge elettorale. Su questo, direi che di strada da fare ce n'è ancora.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi in dichiarazione di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
La Lega voterà convintamente a favore di questa riforma di Statuto perché diamo alle prossime legislature un Piemonte più moderno e più efficace. Si eliminano tre superconsulenti per avere due Sottosegretari, i quali saranno d'aiuto al Presidente per efficientare la Regione Piemonte.
La Regione Piemonte è una delle grandi locomotive d'Italia e si mette al pari di Regioni come la Lombardia e il Veneto, che già da anni usufruiscono, insieme all'Emilia Romagna e alla Toscana, di queste figure.
Siamo convinti e contenti di questo. Il passo successivo sarà la legge elettorale, più complicata, come da Capo X, con questa maggioranza che dovrà trovare una sintesi anche con la minoranza, ma per efficientare la Regione e avere delle regole al pari delle grandi Regioni italiane, perch la Regione Piemonte è una delle grandi Regioni italiane.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Solo per lasciare traccia del parere che, così come in prima lettura anche in questa seconda lettura, rimane negativo. Prendiamo atto comunque di quello che era un ulteriore impedimento al passaggio in Aula oggi di questo provvedimento, che era la predisposizione e la presentazione della proposta di legge che regolamenta lo status dei Sottosegretari e definisce la modalità di reperimento delle risorse.
Prendiamo atto di questo e auspichiamo che venga depositata in modo formale e in tempi certi e che venga sostanzialmente mantenuto l'impianto che abbiamo avuto modo di vedere, ma nel merito di questo provvedimento rimane tutta la contrarietà rispetto a due figure, che sono due grazie alla battaglia che le opposizioni hanno condotto 60 giorni fa.
Sono due figure di cui continuo a non comprendere l'esigenza, ma è una modalità per bypassare la norma nazionale sull'ordinamento, sulla legge elettorale e sulle Giunte regionali, che impone un numero massimo di Assessori. Di conseguenza, sono mini Assessori, ancorché chiamati Sottosegretari, di cui non si trova traccia a livello regionale e nella legislazione nazionale. Non siamo Regioni autonome e quindi questo per me continua a essere un vulnus e una non chiarezza.
Abbiamo avuto contezza anche oggi, nel confronto informale, che non c'è regolamentazione nazionale su queste figure, tant'è che c'è stato un dibattito sul loro status e sulla loro retribuzione. Questo conferma la mia opinione e la mia valutazione sulla non congruità di tale introduzione. Per lavorare al meglio sarebbe sufficiente redistribuire meglio le deleghe tra gli Assessori, a prescindere dal carico del peso politico che ciascuno rappresenta. Ma, tant'è, questa non è la scelta che viene fatta e si gioca invece, in termini di due posti di potere in più a disposizione della maggioranza.
Pertanto, l'opinione e il voto conseguente su questo provvedimento rimangono fortemente negativi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Il Movimento 5 Stelle voterà convintamente contro questa modifica statutaria, esattamente come abbiamo fatto in prima lettura. Più che un Piemonte moderno ed efficace, credo che il Piemonte che desidera il centrodestra sia quello che istituisce nuove poltrone e privilegi. Non riuscirei a descrivere in modo diverso quello che è stato fatto con l'inserimento dei due nuovi Sottosegretari all'interno dello Statuto.
Tra l'altro, si tratta di due figure che saranno funzionali alla maggioranza e che andranno a creare uno scompenso in termini di equilibrio democratico. Infatti, aggiunte anche a quella che è la seconda modifica che si vuole fare alla legge elettorale, le figure aggiuntive in dote alla maggioranza in Consiglio regionale saranno ben dieci, quindi due Sottosegretari più otto Consiglieri supplenti, ammesso che il centrodestra riesca a portare a casa questo provvedimento, perché ne dubito fortemente.
Ed è un equilibrio decisamente difficile, oltre a vedere incrementati i costi della politica.
Abbiamo depositato un ordine del giorno per rimarcare quanto sia importante sopprimere o, comunque, eliminare la figura dei superconsulenti che era la promessa fatta originariamente dalla Giunta regionale, per ottemperare o andare a bilanciare la creazione di queste due nuove figure.
Lo facciamo perché abbiamo preso visione nel pomeriggio di una bozza di proposta di legge che sarebbe dovuta arrivare contestualmente a questa seconda lettura della modifica dello Statuto. È una proposta di legge che abbiamo dovuto richiedere in mattinata, altrimenti sono sicura che non sarebbe arrivata, e su cui, tra l'altro, devono essere ancora fatti degli aggiustamenti, perché abbiamo sollevato piccole criticità in sede di Conferenza dei Capigruppo. Pertanto, in realtà, a oggi, questa proposta non è nemmeno depositata nella intranet del Consiglio regionale o, comunque nell'area destinata alle proposte di legge. Non sappiamo quando verrà incardinata e nemmeno quando verrà discussa e approvata.
Sarà una proposta che noi non condivideremo, perché, come abbiamo detto inizialmente, eravamo contrari a questa modifica dello Statuto, lo siamo tutt'oggi e siamo contrari a qualsiasi altro tipo di modifica. Per l'impegno sul bilanciare quelli che sono i costi della politica è stato preso e oggi lo vogliamo riaffermare, perché a questo punto riteniamo importante che la Giunta di centrodestra non si rimangi la parola su quella che era una promessa di razionalizzazione dei costi della politica.
Chiediamo ufficialmente l'abrogazione del comma che nella legge definisce e disciplina la figura dei superconsulenti.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo per ribadire con forza la nostra contrarietà, anche in chiusura di questo secondo passaggio del dibattito. A prescindere dai costi della politica che, comunque, abbiamo contenuto e azzerato con la modifica di legge che andiamo a fare nelle prossime settimane, siamo fermamente contrari all'introduzione dei due Sottosegretari.
Il primo motivo è perché non servono alla Regione Piemonte; ne sarebbe servito forse uno, ma di sicuro non due. Siamo contrari, inoltre, perch come abbiamo già detto in sede di prima discussione, l'introduzione dei Sottosegretari svuoterà quest'Aula dal dibattito politico.
Abbiamo chiuso la lunga maratona di due mesi fa con una foto alla Giunta regionale, ve ne ricorderete, perché era l'ultima volta che sarebbe stata presente in Aula. Con l'approvazione della seconda lettura sarà ancora di più così, perché quest'Aula perderà parte del proprio dibattito politico e di confronto, soprattutto tra l'opposizione e la Giunta, perch il dibattito tra Giunta e maggioranza avverrà in altre sedi e in altre aule.
Siamo contrari perché voi continuate, come in tante altre materie, a proporre modifiche parziali, andando a intervenire su piccoli tasselli senza presentare e senza discutere un disegno complessivo di riorganizzazione. Lo fate sempre sulla sanità e lo fate oggi sulla riorganizzazione del.



(Brusìo in aula)



GALLO Raffaele

Presidente, mi può solo aiutare a chiudere questo ragionamento, perch sento un brusio violento e tenevo.



PRESIDENTE

Se vuole, glielo chiudo io il ragionamento dicendo che è a favore della legge.



GALLO Raffaele

Adesso non penso proprio.



PRESIDENTE

Non posso entrare nella sua testa.



GALLO Raffele

No, però dato che l'Aula era impegnata in altro.



PRESIDENTE

Non l'aiuto nel ragionamento, ma la aiuto a fare rispettare l'ordine rivolgendomi a tutti i Consiglieri, di maggioranza e di opposizione.



GALLO Raffaele

Grazie. Tenevo a fare un'ultima affermazione con l'attenzione dell'Aula.
Adesso chiudiamo questa fase di discussione, poi apriremo quella sulla legge elettorale.
Le proposte che avete depositato insieme a questa modifica dello Statuto per noi sono inaccettabili, perché vanno a creare un disequilibrio democratico. Ne discuteremo bene nella legge elettorale, con l'introduzione di tutte e otto le "panchine", con l'introduzione e il mantenimento del listino, con l'introduzione dei Sottosegretari. Con il complesso che avete disegnato, c'è un disequilibrio completo tra maggioranza e opposizione.
Su questo, daremo battaglia nelle prossime settimane o quando deciderete di iniziare la discussione in Aula sulla legge elettorale. Se arriverete in Aula senza aver trovato fra di voi un'intesa in maggioranza vi chiediamo almeno di portare la doppia preferenza di genere e di farla approvare in tempi rapidi, perché la scadenza di giugno-luglio si avvicina e non possiamo più lasciare questa Regione senza almeno l'introduzione della doppia preferenza e, più in generale, senza una rivisitazione complessiva della legge elettorale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Solo per ribadire il voto contrario anche in questa seconda lettura.
Come opposizioni, siamo riusciti ad arginare il tema dell'aumento dei costi. Abbiamo avuto modo di visionare la proposta di legge che speriamo di discutere in breve tempo (contestualmente c'erano delle motivazioni per cui non si poteva avviare la discussione). Si tratta, comunque, di una soddisfazione da parte nostra per il lavoro svolto e, soprattutto, per il risultato portato a casa per i cittadini piemontesi. Rimane la nostra contrarietà rispetto alla proposta in generale, proprio per gli squilibri che crea dal punto di vista del peso democratico, quindi di una maggioranza che diventa decisamente schiacciante in Aula, qualunque sia, un domani, a sedere sugli scranni della Giunta in questo Consiglio regionale.
Si aprirà a breve la discussione sulla legge elettorale e anche qui ci sono dei punti che risultano particolarmente critici. Auspichiamo che si possa ragionare ancora su questo aspetto, quindi sulla possibilità di riequilibrare il peso delle diverse componenti.
In tutti i Consigli regionali siedono delle persone alla cui spalle però, ci sono cittadini che hanno dato un mandato di rappresentanza. Va dato il giusto peso, quindi, non solo ai Consiglieri, ma soprattutto ai cittadini che hanno affidato il loro mandato ai Consiglieri.
Pertanto, ribadisco il voto contrario, con una parziale soddisfazione rispetto al risultato ottenuto per il contenimento, almeno quello, dei costi.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Annuncio con soddisfazione il voto favorevole di Fratelli d'Italia sul provvedimento.
Come giustamente previsto dai Padri Legislatori, i provvedimenti che modificano lo Statuto e il Regolamento non si fanno da soli: nascono arrivano in Aula e vengono votati dopo un percorso di confronto obbligato.
Siamo partiti da una proposta.
Ringrazio le forze di opposizione, benché ci abbiano fatto passare qualche notte in Aula che ha sicuramente provato la nostra resistenza fisica, ma da lì siamo arrivati a quella che, probabilmente, è la soluzione migliore. È una soluzione che va a efficientare la macchina governativa della Regione Piemonte e aiuterà sicuramente chi, nella prossima legislatura, la XII, andrà a governare la nostra Regione. Lo farà a costo zero, posso dire anche con un certo risparmio, perché andiamo a cancellare le alte professionalità in toto (tranne ovviamente la figura del Capo di Gabinetto).
Com'è stato concordato con le forze di opposizione 60 giorni fa annuncio che entro la fine di questa settimana depositerò la proposta di legge che andrà a disciplinare il ruolo, il compenso e le varie funzioni dei sottosegretari.
Voglio ringraziare gli Uffici per il grande lavoro di assistenza soprattutto durante la prima lettura, tutti i colleghi di maggioranza e ovviamente, anche quelli di minoranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non vedo altre richieste di dichiarazione di voto sull'intero testo.
Sono stati presentati due ordini del giorno collegati.
. Ordine del giorno n. 1187 presentato da Sarno, Giaccone, Canalis Rossi, Accossato e Disabato, inerente a "Adottare ogni misura utile a facilitare la partecipazione alle attività istituzionali delle Consigliere regionali in gravidanza o neomamme e dei Consiglieri regionali divenuti padri, assicurando la legittimità e regolarità delle riunioni degli organi collegiali in modalità da remoto collegato alla proposta di legge n. 240" . Ordine del giorno n. 1190 presentato da Disabato, Sacco e Martinetti inerente a "Collegato alla proposta di legge regionale statutaria n.
240 del 24 marzo 2023 Abolizione della figura dei Super-consulenti previsti dal comma 3 dell'art. 15 della l.r. 23/2008".
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1187.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Abbiamo colto l'occasione di questa discussione per depositare un ordine del giorno che, credo, la maggioranza e tutto il Consiglio avrà modo di votare, spero davvero all'unanimità. È un ordine del giorno molto semplice, quindi spero che i colleghi abbiano solo la pazienza di ascoltare.
È un ordine del giorno che, lo dico con molta onestà, anche personale si poteva pensare prima e non per forza anche grazie.
Da questo punto di vista, forse, un elemento non dico positivo, ma una buona pratica, dopo la pandemia, sarebbe stato quella di provare a costruire, in alcuni casi eccezionali, il lavoro dell'Aula consiliare e delle Commissioni in metodo misto, in formazione mista, e cioè decisamente in presenza, perché in presenza questa attività è fondamentale ma, in alcuni casi particolari, si può svolgere anche e contemporaneamente in remoto.
L'ordine del giorno riprende alcune esperienze già consolidate da alcune Regioni e dalla Città di Torino, che un anno fa ha approvato e, poi ha applicato l'ordine del giorno stesso con tempi abbastanza rapidi. Si pone l'attenzione in particolare a un momento della vita di noi tutti, cioè a quando vi è la nascita di un nuovo figlio, di un bambino, quindi si tratta per neomamme e neopapà di una fase delicata di crescita dei propri figli, soprattutto nei primi mesi, quando magari devono restare a casa, per le attività che devono dedicare al proprio bambino o alla propria bambina.
Allora, oltre che la possibilità, eventualmente (abbiamo visto le foto del Parlamento europeo e di quello italiano), di mamme che portavano il proprio figlio o la propria figlia in aula, la possibilità di collegarsi in remoto. Lo dico perché, ad esempio, quest'Aula, in questi quattro anni alcuni colleghi hanno avuto dei figli e l'ultimo caso è quello della collega Nicotra, che credo.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Non capisco l'agitazione. Sto citando una neomamma, nonché collega, che se avesse avuto la possibilità di seguire il Consiglio e di votare in Consiglio da casa, credo che avrebbe sicuramente lavorato con più serenità e con più attenzione ai due momenti: quello lavorativo e quello da mamma. È così anche per i papà, perché alcune volte anche i papà rimangono a casa con i propri figli e possono, nello stesso tempo, avere la possibilità di vivere quei momenti importanti, pur continuando a svolgere il proprio lavoro.
Questa decisione rimanda anche a un tema, cioè alla parità di accesso alle attività rispetto non solo, ma in questo caso anche rispetto al nostro mondo, alla nostra Aula, quindi all'attività politica.
È un ordine del giorno che cita alcuni dati su alcune ricerche, cioè la differenza, tra le donne e gli uomini, ancora oggi, di accesso. Ne abbiamo parlato anche in occasione di questa discussione: la differenza di accesso tra uomo e donna anche a causa del periodo della maternità.
Ecco perché quest'ordine del giorno pone una semplice indicazione tecnicamente, si svilupperà con gli uffici, ma quello di poter prevedere per adesso in questi casi la possibilità di lavorare sia in presenza sia in remoto, ma in una contemporaneità.
Questo è un ordine del giorno, ripeto, che è già stato approvato, anzi è già applicato, ad esempio, nella Città di Torino, quindi spero davvero che con un atto del genere ci avviamo sempre di più ad avere una società organizzata nel miglior modo possibile, che renda accessibile totalmente anche i luoghi decisionali e legislativi come l'Aula del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, che però è assente, quindi l'ordine del giorno n. 1190 è dato per illustrato.
La parola al Consigliere Preioni.
Consigliere Preioni, non stiamo qui ad aspettare.



PREIONI Alberto

Scusi, Presidente, ero convinto che fosse già la discussione sul.



PRESIDENTE

Sì, la discussione.
La Consigliera Disabato non c'era e il suo ordine del giorno è stato dato per illustrato.
Prego.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che quando questa maggioranza sente parlare di famiglia, soprattutto se la famiglia è naturale, ci mancherebbe, è musica per le sue orecchie. Siamo contenti Come abbiamo già sentito prima, parlando del documento di Giunta approvato insieme anche alla Consigliera Canalis, siamo assolutamente contenti, perché tutelare la famiglia, tutelare le madri e i padri.
Assolutamente sì e ci mancherebbe, anzi! Siamo un Paese e una Regione con una forte denatalità, una Regione che sta invecchiando, quindi è assolutamente positivo tutto quello che si pu fare per le donne e gli uomini che fanno politica e che devono stare vicini alle loro famiglie.
Non voglio stimolarvi, ma certo noi non ci saremmo mai quando si parlerà di utero in affitto, di sfruttamento della donna e di amenità varie, per cui mi piace che oggi il PD si sia discostato un pochettino dalla linea della Segretaria Schlein.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

GALLO Raffaele (fuori microfono)



PRESIDENTE

Pensa alla linea di Salvini!



SARNO Diego

Presidente, che dobbiamo dire?



PRESIDENTE

Anche a lei devo suggerire io cosa dire?



SARNO Diego

No, ma le suggerisco di leggere nel dizionario "domande retoriche", le suggerisco di leggere.



PRESIDENTE

Io le suggerisco di intervenire velocemente, perché il tempo sta passando.



SARNO Diego

Io sto intervenendo, Presidente. Lei non mi deve redarguire quando non ha bisogno di farlo, perché io sto intervenendo e nel mio intervento stavo ponendo una domanda "retorica".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
La prenda più bassa, non è che.



SARNO Diego

Io sto intervenendo e se può non interrompermi, se no, recupero i secondi alla fine.



PRESIDENTE

Se vuole, le tolgo anche la parola, perché è mio diritto, da Regolamento.



SARNO Diego

Ma lei può fare quello che crede, poi capiremo se è legittimato a togliere la parola.



PRESIDENTE

Se ha questo atteggiamento con la Presidenza, io rispondo.
Non è che.



SARNO Diego

Guardi, Presidente, sulla risposta trova "pan per focaccia"!



PRESIDENTE

E io le tolgo la parola!



SARNO Diego

Faccia quello che crede!



PRESIDENTE

Le tolgo la parola e chiedo al Consigliere Gallo di mantenere l'ordine tra i Consiglieri del suo Gruppo.



SARNO Diego

Faccia quello che crede.
Ascolti, Presidente, non ho fatto niente che vada fuori dal Regolamento e dal rispetto di quest'Aula. Se no, può formalmente richiamarmi.



PRESIDENTE

No!



SARNO Diego

Può formalmente richiamarmi se ho fatto qualcosa che infrange il Regolamento di quest'Aula.



PRESIDENTE

Io l'ho richiamata.
Lei parlava di retorica.



SARNO Diego

Domanda retorica.
È possibile fare una domanda retorica?



PRESIDENTE

Prego, prosegua.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Comprendo che, forse, il Consigliere Preioni non ha letto l'ordine del giorno, ma nel documento non c'è alcun riferimento a quello che lei ha citato. Si parla di neomamme e di neopapà, indipendentemente da chi ama nella propria vita privata quella neomamma e quel neopapà; quindi nessuno ha messo in discussione la linea culturale che lei ha citato.
Le ricordo che il primo giorno d'insediamento di questo Consiglio ero presente in quest'Aula con una maglia sotto la giacca nella quale erano raffigurate mia sorella e sua moglie, che finalmente hanno avuto una bambina: entrambe sono felicemente mamme e stanno crescendo una bambina in maniera totalmente consona con i valori della nostra Repubblica italiana.
Se una di loro dovesse diventare Consigliere regionale o Consigliere comunale, spero che in quel momento possano avere la possibilità di seguire i lavori dell'Aula anche in remoto. Nulla di quello che ha detto il Consigliere Preioni è scritto in quest'ordine del giorno, perché si parla generalmente di neomamme e neopapà.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento in discussione generale sugli ordini del giorno? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Per carità, l'ordine del giorno è condivisibile, non sarò certo io a dire che esprimerò voto contrario, ma secondo me andrebbe un po' ampliato.
Sono tante le situazioni in cui ci può essere un impedimento alla partecipazione ai lavori d'Aula. L'esperienza del COVID è stato il momento in cui abbiamo preso dimestichezza con la tecnologia e abbiamo anche usufruito della competenza dei tecnici del Consiglio per realizzare le sedute online, dando quindi continuità alla nostra attività durante la pandemia. Ora, se dovesse esserci un collega con problemi di salute, che magari è costretto a delle terapie a domicilio, piuttosto che in una struttura, credo che il tema non vada solo riservato alle neomamme o neopapà, ma è un tema di partecipazione nel momento in cui si verificano delle condizioni che non consentono più la presenza in aula.
Mi sembra un po' riduttivo limitarlo alla condizione di gravidanza e di maternità, che tra l'altro non è una malattia, ricordiamolo. Come ci ha insegnato la collega Nicotra, ma anche la collega Zambaia, che adesso non vedo in Aula, abbiamo visto che è possibile lavorare anche fino a un periodo piuttosto avanzato della gravidanza. Mi piacerebbe che si potesse magari ampliare un po' l'impegno, prevedendo qualsiasi motivazione d'impedimento all'essere in presenza. Credo che sarebbe più completo e potremmo approfittarne per cercare di estendere l'impegno.
Mi fa piacere che il Capogruppo Preioni abbia cambiato idea, perché non ricordo una sua simile presa di posizione quando la Giunta ha convocato sedute di Consiglio giorno e notte senza pause, quindi sedute notturne senza pause, nemmeno per il pranzo, nemmeno per dormire, nemmeno per farsi una doccia. Ricordo che nel momento in cui si diventa genitori si è genitori responsabili, anche se non si è neomamme o neopapà, è una condizione che poi permane per tutta la vita, finché siamo in età avanzata.
Non è che se si hanno dei figli un po' più grandi, allora si può lavorare anche di notte senza pausa.
Mi fa piacere che il Consigliere abbia cambiato idea e la prossima volta che la Giunta chiederà delle sedute consecutive h24, mi rivolgerò al Consigliere Preioni, perché avrò sicuramente il suo sostegno!



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Non vi sono altre richieste d'intervento. La Giunta non intende intervenire e si rimette all'Aula.
Procediamo con la votazione degli ordini del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1187, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 1190.
DISABATO Sarah (fuori microfono) Credo che ci siano modifiche da parte della Giunta.



PRESIDENTE

Le modifiche sono state apportate d'ufficio.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1190, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Abbiamo concluso le operazioni di voto dei due atti d'indirizzo collegati. Procedo, pertanto, alla votazione per appello nominale dell'intera proposta di legge di modifica dello Statuto, in seconda lettura, che dev'essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio (26 voti).
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Il testo così approvato sarà trasmesso al Presidente della Giunta regionale ai fini della pubblicazione notiziale di cui all'articolo 102 dello Statuto e sarà quindi promulgato e pubblicato qualora entro tre mesi dalla suddetta pubblicazione notiziale non venga avanzata richiesta di referendum popolare da parte di un cinquantesimo degli elettori della Regione o da un quinto dei componenti del Consiglio regionale.
Con quest'ultima votazione abbiamo concluso la trattazione dei punti iscritti all'o.d.g. dell'odierna seduta, convocata ai sensi del Capo X del Regolamento interno.
Se i Capigruppo acconsentono, possiamo svolgere ora la Conferenza dei Capigruppo in Sala A, per la programmazione dei lavori della prossima settimana.
Auguro a tutti un buon lavoro.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 16.38)



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