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Dettaglio seduta n.251 del 16/05/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.31 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1411, presentata dal Consigliere Raffaele Gallo, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio interrogazione a risposta immediata n. 1409, presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1410, presentata dal Consigliere Sean Sacco, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1412,, presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1408 presentata dal Consigliere Diego Sarno, cui risponderà l'Assessore Maurizio Marrone; interrogazione a risposta immediata n. 1396, presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Andrea Tronzano interrogazione a risposta immediata n. 1406, presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Andrea Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 1407, presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'ufficio Aula. Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo ancora che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Linee elettriche

Interrogazione a risposta immediata n. 1411 presentata da Gallo, inerente a "Stato di avanzamento nella realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, sia finanziati dalle risorse del PNRR che finanziati da altri fondi"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'interrogazione a risposta immediata numero 1411 presentata dal Consigliere Raffaele Gallo, che ha chiesto di illustrarla.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente. Userò solo pochi minuti per introdurre l'interrogazione a risposta immediata, che abbiamo presentato perché ci sta particolarmente a cuore verificare, passo passo, lo stato di avanzamento dell'attuazione del PNRR sanità-missione 6 e, in particolare, tutti quegli investimenti programmati ormai un anno fa che sono classificati sotto il nome di "ospedale di comunità e case di comunità" e vanno quindi a costruire quella rete territoriale di cui ha bisogno il nostro Piemonte, ma in generale il nostro Paese, e che abbiamo visto essere veramente un tasto dolente durante la pandemia da COVID 19.
Con il PNRR abbiamo a disposizione delle risorse per costruire, per mettere in piedi queste case di comunità e questi ospedali di comunità, che serviranno ad aiutare gli ospedali a essere meno intasati e a migliorare il Servizio sanitario in generale. In Piemonte, abbiamo programmato 91 case di comunità e 29 ospedali di comunità, per complessivi 66,4 milioni.
In proposito, abbiamo già presentato un question time lo scorso ottobre, perché ricorderete che nella delibera votata nel febbraio 2022 con la quale si identificavano i luoghi e gli investimenti rispetto al PNRR, sono state individuate 91 case di comunità, di cui 9 finanziate da altri fondi non meglio specificati o meglio non rientranti nei fondi PNRR per una rimodulazione che è stata fatta dal livello ministeriale in corso d'opera, e quindi finanziati con altri fondi (fondi INAIL piuttosto che fondi legati all'articolo 20).
Di tutte queste case di comunità e degli ospedali di comunità abbiamo una scadenza, che è il 2026 per quelli finanziati con il PNRR per l'attuazione. Gli altri, in teoria, anche; però, già a ottobre del 2022 quando è stata depositata la prima interrogazione, ci è stato comunicato che tutti gli ospedali di comunità finanziati con il PNRR avevano avuto una partenza ed erano in corso di progettazione, mentre gli altri attendevano ancora le coperture finanziarie. E non ci è stato specificato - è un eufemismo - non ci è stato detto in alcun modo in che modo la Regione intendesse finanziare queste case di comunità e questi ospedali di comunità.
L'interrogazione di oggi quindi segue quella di ottobre, a distanza di ulteriori otto mesi. Ci chiediamo a che punto è lo stato di avanzamento della realizzazione delle case degli ospedali di comunità, sia quelli finanziati con risorse PNRR, che erano partiti e avevano un cronoprogramma sia quelli finanziati da altri fondi non meglio specificati, di cui a ottobre era tutto fermo. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Raffaele Gallo per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente. Io rispondo all'interrogante, Consigliere Raffaele Gallo, per conto dell'Assessore Icardi.
Per esigenze di ampliamento della rete territoriale, gli investimenti immobiliari per la realizzazione delle nuove sedi delle Case di comunità da realizzare a Oulx (ASL TO3); Cavagnolo (ASL TO4), Carignano (ASL TO5) e Canale (ASL CN2) sono state inserite nel DPCM che prevede iniziative di elevata utilità sociale nel campo dell'edilizia sanitaria da parte dell'INAIL nell'ambito dei propri piani di investimento.
La realizzazione delle Case di comunità di Alba, Bra, Cortemilia e di via Pellico 19 e via Farinelli 25 a Torino è prevista attraverso l'utilizzo di finanziamenti di cui all'articolo 20 della legge n. 67 dell'88.
In coerenza a quanto previsto dalla delibera del Consiglio regionale del 18 gennaio 2022, n. 193-974, che prevede che anche per gli interventi previsti con fondi INAIL possono essere attivate altre tipologie e forme di finanziamento, per raggiungere l'obiettivo generale individuato, si intende dar corso agli interventi suddetti anche attingendo alle risorse statali previste nel sopracitato articolo 20. La quota dei fondi regionali necessari al cofinanziamento egli interventi suddetti è pari al 5 dell'importo ed è stata stanziata nel bilancio di previsione 2023-2025.
Le aziende stanno procedendo alla redazione degli studi e dei progetti che saranno inviati al Ministero per i successivi adempimenti necessari per l'ammissione al finanziamento.
Grazie, Presidente.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1409 presentata da Disabato inerente a "Ripristinare i servizi offerti dal Consultorio Familiare Pediatrico presso il poliambulatorio di Grugliasco"


PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta e proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1409 La parola alla Consigliera Disabato, per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima perché è un tema semplice da affrontare.
Molti cittadini di Grugliasco e dintorni ci hanno sollecitati rispetto al tema della riapertura dei servizi di consultorio pediatrico e familiare del loro Comune.
Diverso tempo fa, il consultorio di Grugliaso è stato trasferito presso il poliambulatorio di Rivoli, con la promessa di essere ripristinato nel territorio di origine nel più breve tempo possibile. Ovviamente, è un disagio che si protrae da un po' di tempo, quindi i due consultori persistono nel territorio di Rivoli e i cittadini sono costretti a spostarsi; si tratta naturalmente di un servizio importantissimo per molte famiglie, relativamente al quale abbiamo ricevuto diversi solleciti.
Poiché sul sito dell'ASL TO3, tra l'altro, è specificato che si tratta di uno spostamento temporaneo e non di tipo strutturale, chiediamo alla Giunta di sapere quando verrà effettivamente ripristinato il servizio sul territorio di Grugliasco, con la riapertura dei due consultori pediatrico e familiare.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Poggio, per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Per rispondere alla Consigliera Disabato, che è l'interrogante, parlo ovviamente per conto dell'Assessore Icardi.
L'interrogante chiede alla Giunta quando le attività del consultorio familiare e di quello pediatrico verranno garantite nuovamente presso il Poliambulatorio di Grugliasco.
Con riferimento al quesito posto, si evidenzia che la Direzione dell'ASL TO3 conferma che non è possibile attualmente ripristinare la sede delle attività consultoriali a Grugliasco, in quanto gli spazi sono oggetto di un'importante ristrutturazione attraverso le progettualità, già a suo tempo condivise nei tavoli preposti del PNRR.
I tempi di attuazione sono comunque in linea con il cronoprogramma del PNRR. Si ribadisce quindi che tutte le attività consultoriali per i cittadini di Grugliasco vengono comunque soddisfatte nello stesso ambito territoriale e/o distrettuale.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Formazione professionale

Interrogazione a risposta immediata n. 1410 presentata da Sacco, inerente a "Interruzione avvio percorso Enogastronomia e ospitalità alberghiera dell'ISS G. Penna di Asti"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1410.
La parola al Consigliere Sacco, per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
La richiesta di attivazione del corso, oggetto dell'interrogazione, ha riscontrato inizialmente parere favorevole da parte della Provincia; con la proposta di deliberazione del Consiglio provinciale n. 70 si provvede al dimensionamento della rete scolastica provinciale e si inserisce il nuovo percorso enogastronomico proposto dall'ISS Penna di Asti. Inoltre, la Regione è a confermare il parere positivo della Provincia, con la deliberazione della Giunta regionale del 28 dicembre 2022; quindi, insomma andava tutto per il verso giusto.
Alla provincia di Asti, per naturale vocazione, gioverebbe un istituto pubblico professionale in grado di rispondere alle esigenze del territorio e di un settore in continua crescita, perché, a detta degli operatori, si riscontrano notevoli problemi nel reperire lavoratori qualificati.
Oltre a questo, successivamente, il dirigente scolastico ha aperto le iscrizioni per questo corso, salvo poi essere iniziato un acceso dibattito che ha visto coinvolta l'agenzia di formazione professionale delle colline astigiane, culminato con l'articolo de La Stampa del 3 marzo 2023 dal titolo "La querela dei fornelli", in cui la struttura privata, nonostante gli iniziali pareri favorevoli, si riteneva preoccupata per il proprio futuro lavorativo.
Siamo a conoscenza di una lettera inviata al dirigente scolastico dell'Istituto, contenente alcune riflessioni successive alla deliberazione di adozione del Consiglio provinciale e dall'approvazione del Piano regionale; si manifesta la necessità di mantenere attivo il corso di San Damiano d'Asti, priorità alla quale la Provincia non può rinunciare in termini di crescita del territorio a riscontro degli investimenti effettuati.
Nonostante questo, cosa è successo? È successo che si è venuti meno all'implementazione di questo corso a causa di un successivo intervento dell'Ente provinciale che ha disatteso quanto aveva precedentemente confermato, considerando anche un importante danno di immagine da parte dell'Istituto, che non si è trovato, nonostante avesse aperto le iscrizioni ai corsi e quindi avesse raccolto le adesioni da parte dei ragazzi, nelle condizioni di poter adempiere a quello che era l'impegno assunto.
Per questo motivo, volevo conoscere la posizione della Regione, visto l'iniziale parere positivo che, di fatto, confermava il dimensionamento della Provincia, come risulta dai provvedimenti amministrativi già in essere. È una situazione spiacevole che si è creata ad Asti, considerando che inizialmente sono stati dati tutta una serie di pareri favorevoli salvo poi un tirarsi indietro da parte della Provincia, a causa di manifestazioni di alcuni privati e di un Consigliere provinciale.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Poggio, per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Al Consigliere Sacco rispondo per conto dell'Assessore Chiorino.
In relazione all'interrogazione in oggetto, si ricorda che alla Regione spetta la definizione dell'offerta formativa delle scuole secondarie di II grado, sulla base delle proposte delle province e di Città metropolitana alle Province e alla Città metropolitana, invece, competono gli interventi in merito all'edilizia scolastica delle scuole secondarie di II grado. Agli istituti scolastici, infine, compete l'organizzazione e articolazione del servizio scolastico, anche e soprattutto sulla disponibilità degli spazi agli Ambiti territoriali dell'Ufficio Scolastico Regionale, invece, compete l'assegnazione dell'organico agli istituti sulla base dei parametri definiti dalla normativa nazionale.
Il Piano regionale di programmazione dell'offerta formativa per l'a.s.
2023/2025, approvato con DGR n. 24-370 del 28 dicembre 2022, prevedeva l'attivazione di un indirizzo di Istituto Professionale Enogastronomia e ospitalità alberghiera presso la sede di Asti dell'Istituto Professionale "Penna", sulla base della proposta inserita nel Piano Provinciale della Provincia di Asti. In sede di analisi, secondo la previsione dell'Istituto "Penna" e della Provincia, l'indirizzo richiesto presso la sede di Asti non avrebbe eroso i frequentanti dell'analogo indirizzo già attivo presso la sede di San Damiano, il cui bacino sarebbe risultato autonomo rispetto al capoluogo, con propensione verso il sud dell'Astigiano o verso l'Albese, e consentito la sostenibilità in termini di alunni di entrambi i percorsi. Un altro presupposto su cui si basava la richiesta della nuova offerta formativa era l'esecuzione del laboratorio di enogastronomia nella sede di Asti, i cui lavori erano a carico della Provincia.
Sul fronte delle iscrizioni, successivamente alla loro chiusura, gli iscritti dell'a.s. 2023/2024 al primo anno di corso dell'indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera di Asti e di San Damiano sono risultati sostanzialmente simili (18 per la sede di Asti e 17 per la sede di San Damiano), al di sotto del parametro previsto per l'attivazione di entrambe le classi prime.
La Regione, completata la fase di programmazione, non interviene nell'effettiva attivazione dell'indirizzo di studio, che avviene sulla base delle iscrizioni e delle disponibilità per attuare la didattica. Tali aspetti, come sopraindicato, sono di competenza dell'istituto, dell'Ambito territoriale e della Provincia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1412 presentata da Magliano inerente a "Fino a tre anni per un intervento di cataratta definito urgente: le Associazioni lanciano l'allarme, quali soluzioni propone questa Giunta?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1412.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il Servizio Sanitario Regionale garantisce ai cittadini servizi appropriati per la cura della salute, assicurando prestazioni e servizi nel rispetto dei tre principi fondamentali di universalismo dell'assistenza uguaglianza e di accesso e di solidarietà.
Il Servizio Sanitario Regionale, presso il quale sono impiegati 54 mila dipendenti, può attualmente contare su 12 Aziende Sanitarie Locali, 3 Aziende Ospedaliere Universitarie e 3 Aziende Sanitarie Ospedaliere sul territorio del Piemonte.
Criticità peculiari emergono, in termini di lunghezza delle liste d'attesa, nel settore dell'oculistica. Recenti articoli giornalistici hanno stimato in 30-36 mesi il tempo d'attesa medio per prestazioni, visite e interventi chirurgici in questa specifica specialistica. I tempi d'attesa raggiungono i tre anni anche per interventi ormai considerati di routine (per esempio, gli interventi di cataratta).
Tempistiche analoghe attendono i pazienti che hanno necessità di sottoporsi a esami di diagnostica per immagini. Sempre secondo fonti giornalistiche, in alcuni ospedali il reparto di diagnostica per immagini consente di usufruire dei propri servizi ai degenti solo in un numero limitato di giorni a settimana, tanto che il tempo di degenza di alcuni pazienti è prolungato solo per permettere a questi ultimi di sottoporsi all'esame radiologico.
Proprio per evidenziare una situazione percepita come critica l'Associazione Cittadinanzattiva ha proclamato la mobilitazione permanente "Urgenza Sanità".
Considerato che garantire tempi ragionevoli per visite e interventi significherebbe garantire ai pazienti piemontesi immediato effetto positivo sia sulla loro salute sia sulla loro qualità della vita e, per il Sistema Sanitario stesso, un risparmio di risorse già sul medio periodo, la stessa Regione Piemonte fa rientrare, tra i suoi obiettivi, la riduzione delle liste d'attesa per le visite e gli esami; l'assunzione di personale medico e infermieristico; l'incremento delle borse di studio per i medici specializzandi e una maggiore integrazione con il privato, con governance del pubblico.
Considerato ancora che gli ostacoli costituiti da un territorio regionale dalla morfologia peculiare e, in alcune aree, oggettivamente non favorevole agli spostamenti, potrebbero essere, almeno in parte, superati dato atto che questa Giunta rivendica i buoni risultati garantiti dal Piano Straordinario di Recupero delle Liste d'Attesa e osservato che un particolare impegno pare ancora necessario per il raggiungimento di risultati apprezzabili, soprattutto in certi settori e in certe specialistiche, interrogo l'Assessore per sapere quali misure stia attuando e intenda attuare questa Giunta per ridurre ulteriormente, in maniera sensibile e in tempi brevi, gli attuali tempi d'attesa per visite, esami e interventi oculistici.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo all'interrogante, il Consigliere Silvio Magliano, per conto dell'Assessore Icardi.
Dalla primavera del 2022, Regione Piemonte si è dotata di un Piano Straordinario di Recupero delle Liste d'Attesa, rivolto a riportare la produzione ambulatoriale chirurgica ai livelli pre pandemici, ossia quelli del 2019, con il contestuale obiettivo di ridurne i tempi e di innovare alcuni modelli strategico-organizzativi operativi, al fine di rendere il più possibile efficace il Servizio Sanitario Regionale nel rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.
I risultati del 2022 hanno dato riscontro oggettivo del raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma non risolutivi di un problema ultradecennale come quello delle liste d'attesa. Tuttavia, i primi dati e i parametri ci indicano che il percorso intrapreso da questa Giunta è quello giusto seppure in un momento storico di particolare complessità come quello del post COVID.
Il Piano è stato aggiornato al 2023 con alcune novità, riferendosi sempre al PNGLA Piano nazionale di Governo delle liste di attesa), come previsto dalla normativa ministeriale.
Nello specifico, per quanto attiene all'oculistica (visite, esame e interventi), seppure specialità non rientranti nel Piano nazionale di Governo delle liste di attesa, l'intervento sistemico del Piano di recupero regionale sta portando con sé miglioramenti in termini di maggiore efficienza dell'utilizzo delle sale operatorie e una gestione più coerente con la programmazione sia delle visite che degli esami.
La Regione ha già attivato Tavoli di lavoro ad hoc con i referenti regionali e proseguirà nelle azioni di miglioramento anche nello specifico setting, al fine di ottimizzare l'erogazione e la tempistica dei servizi.
In particolare, nel Piano è prevista l'adozione delle "agende di garanzia" per la necessità di garantire il rispetto dei tempi di attesa anche con strumenti integrativi quali: aumento produttività interna (sia attraverso azioni di miglioramento dell'efficienza che l'acquisizione di risorse aggiuntive attraverso, ad esempio, l'aumento delle ore di specialistica interna, l'attivazione di contratti a termine); acquisto prestazioni dai dipendenti; accordi anche tra ASL e AO/AOU; accordi con il privato accreditato.
Viene data indicazione alle aziende sanitarie regionali a: perseguire la possibilità di fare effettuare da parte del medico o pediatra di famiglia o specialista, al momento della prescrizione, anche la prenotazione della prestazione diagnostica, sulla base di percorsi o ambiti di cura che saranno condivisi e definiti in maniera specifica; estendere le fasce orarie e le giornate di erogazione delle prestazioni specialistiche ampliandole alle ore tardo pomeridiane e serali e anche alle giornate di sabato o prefestive, con il fine di migliorare le possibilità di accesso dei cittadini e di utilizzare in modo più intensivo le tecnologie.
Con riferimento ai ricoveri è prevista l'adozione di modelli gestionali aziendali atti a gestire l'incremento dell'efficienza di utilizzo dei posti letto ospedalieri, nonché prevedendo l'incremento delle sedute operatorie programmando le stesse anche al pomeriggio, intervenendo sia sui processi intraospedalieri che determinano la durata della degenza media, sia sui processi di deospedalizzazione laddove questi richiedano invece interventi di facilitazione (in accordo con il DM 70/2015).
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento:

Interrogazione a risposta immediata n. 1408 presentata da Sarno, inerente a "LR 8/2017. È urgente dare piena attuazione alla normativa regionale in materia di sovra indebitamento"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1408.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Diego Sarno.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Come da lei citato, Presidente, siamo qui a sottoporre questa interrogazione sulla legge regionale n. 8/17, cioè la legge sulle disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento.
L'articolo 2 della legge prevede l'istituzione di un fondo di prevenzione per chi, purtroppo, o finisce nelle maglie dell'usura oppure, anche come singolo cittadino, ha una situazione di sovraindebitamento non più recuperabile.
Nell'articolo 4 della stessa legge si dice che, oltre a costituire questo fondo, c'è la possibilità di erogare una parte dello stesso a fondo perduto per accedere alla procedura. Un elemento che si era compreso - che questa legge in parte affrontava - è che l'avvio di questa procedura può arrivare a costare dai 500 ai 1.500 euro. Ci sono alcuni soggetti, non solo imprenditori, ma anche singoli cittadini, che non hanno quella cifra per accedere poi alla risoluzione o, comunque, ad una mediazione rispetto al sovraindebitamento.
Nel 2021 l'Assessore Marrone annunciava con grande enfasi, anche giustamente, un Protocollo tra la Regione e il Tribunale di Torino per agevolare l'accesso al percorso. Un annuncio, ovviamente, a mezzo stampa che dichiarava che avrebbe migliorato la legge del 2017, approvata dalla passata Amministrazione regionale.
Tuttavia, ad oggi, non ci risulterebbero i cosiddetti regolamenti o comunque, i criteri con cui poter erogare questo fondo e quindi poter accedere allo stesso, soprattutto le persone che non hanno quella cifra per avviare il percorso.
Negli ultimi tre anni, in particolare molte OCC e molte associazioni antiusura hanno segnalato - in una riunione ero presente anch'io ed era presente anche lei, Presidente, nell'organismo che noi abbiamo sul tema dell'usura - questa mancanza. Tuttavia, a quanto ci risulta, sembrano non essere arrivate risposte adeguate. Un po' come a volte ci capita di segnalare in questa legislatura: buoni annunci, o grandi annunci, ma poi facciamo fatica a ritrovarne la concretezza.
Queste realtà stanno anticipando i fondi per l'avvio del procedimento. Ad esempio, una di queste realtà, nel 2021 ha anticipato 2.900 euro, nel 2022 4.000 euro e nel 2023 6.700 euro per i soli primi quattro mesi. Questo lo dico all'Assessore perché i casi stanno aumentando in termini di richiesta di aiuto.
Oggi in molti, ed è l'interrogativo che noi poniamo, non iniziano il percorso, perché non hanno quei fondi che potrebbero essere messi a disposizione proprio dalla legge che oggi, invece, non attiva.
Interroghiamo l'Assessore e il Presidente per sapere quando sarà finalmente data piena attuazione alla normativa regionale vigente in materia, affinch i contributi a fondo perduto della Regione siano effettivamente disponibili per garantire a tutti i soggetti interessati l'accesso al percorso di uscita dallo stato di sovraindebitamento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla delegificazione e

semplificazione dei percorsi amministrativi Grazie, Presidente.
Per rispondere alla legittima polemica del Consigliere Sarno, faccio presente che questa legge, come ha correttamente ricordato lo stesso collega, è stata approvata nella scorsa legislatura (nel 2017) dalla maggioranza che fa riferimento alla sua compagine politica. Per due anni (quindi al 2019, quando la vittoria del centrodestra ha consegnato il PD all'opposizione), che grosso modo ammonta a metà mandato, non si è vista alcuna iniziativa politica di attuazione di questa legge. Questo aspetto lo vogliamo ricordare, perché, se c'è stato un ritardo, possiamo quantomeno dire che sia stato un ritardo con responsabilità piuttosto trasversali.
Inoltre - è un'aggiunta ovvia, ma comunque da ricordare - la fase di implementazione e di attuazione (perché ricordo che l'intesa con il Tribunale di Torino non si è configurata né come miglioramento né come modifica della legge, ma era una condizione propedeutica all'attivazione dei fondi che veniva richiesta dalla legge stessa) è stata di fatto espletata in piena emergenza COVID, per cui si è dovuto riprendere da zero l'interlocuzione con le autorità del tribunale. Quel passaggio, per quanto sia stato importante, non era ancora risolutivo.
Il passaggio che al momento stiamo affrontando è questo: a bilancio approvato (mi riferisco al previsionale 2023), avendo avuto certezza delle risorse assegnate sui capitoli di bilancio destinati alla costituzione del fondo, stiamo definendo, da una parte, modalità e criteri per favorire l'accesso alla procedura di composizione della crisi da parte dei soggetti sopraindicati che non abbiano disponibilità economiche, come ricordava il Consigliere, per attivare il percorso attraverso gli OCC; dall'altra parte misure di sostegno con risorse, in questo caso a fondo perduto, per i soggetti sovraindebitati già in possesso di un accordo omologato (in particolare, l'intesa con i tribunali verteva su questa seconda parte).
In realtà, penso che gli OCC possano confermare (anche quelli con cui avrà avuto un confronto lei, anche le Fondazioni bancarie che non ha menzionato ma che sono molto attive su questo tema, così come i tribunali del Piemonte diversi da quello torinese) che c'è stata un'attività piuttosto fervida con i nostri Uffici - Uffici che sono incardinati nella Direzione commercio, ma che seguono con me e il Presidente l'antiusura e il sovraindebitamento - per definire queste procedure. Tali procedure prevedono, da un lato, un'interazione e un protagonismo degli OCC stessi e, dall'altro, un'adesione dei tribunali non di Torino ad una forma di modello di protocollo analoga, se non addirittura esatta, prevista e già sottoscritta col tribunale di Torino; ovviamente, questi sono passaggi non brevi e non semplici, perché la legge non dava, poi, com'è normale che sia trattandosi di una norma generale, indicazioni operative particolarmente dettagliate. E visto che parliamo di contributi pubblici che vanno a finire com'è giusto che sia, lo ribadisco - nelle tasche di persone sovraindebitate, l'ORECOL, la Corte dei Conti e tutti i soggetti che hanno a titolo diverso funzioni di controllo sull'utilizzo dei fondi pubblici chiaramente pretendono dei meccanismi di assoluta chiarezza, affinché i fondi vadano effettivamente a sostenere dei percorsi di risanamento e non vadano perduti in un'ulteriore voragine (perché sappiamo che con i soggetti sovraindebitati c'è sempre questo rischio).
In ogni caso, visto che non voglio assolutamente eludere la sua domanda, che interpreta una sensibilità assolutamente trasversale e condivisa (anche perché condivido che c'è un'urgenza dettata dal peggioramento delle condizioni economiche di gran parte della nostra società), riguardo alla tempistica di tutte le procedure che le ho detto si ritiene di poter assumere gli atti necessari, e quindi la formalizzazione di delibere e di determine attuative, entro la fine dell'autunno 2023 quindi dell'anno in corso (parliamo veramente di un'attesa di pochi mesi).
In ogni caso, ricordo che se la parte più esecutiva non poteva che prescindere dall'attesa dell'approvazione del bilancio previsionale, posso testimoniare che i nostri uffici competenti sono al lavoro ben da prima (in realtà, già dalla fine dell'anno scorso).



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione a risposta immediata n. 1396 presentata da Accossato inerente a "Futuro di Mirafiori e contenuti del protocollo firmato da Stellantis, Comune di Torino e Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1396.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Accossato.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
La settimana scorsa ho accolto la richiesta dell'Assessore Tronzano e abbiamo rinviato la trattazione di questa interrogazione a risposta immediata a questa settimana.
Questa interrogazione, che verte su un tema di grande peso per la nostra Regione e per la nostra città, e che ovviamente non penso di poter affrontare nella sua completezza nei pochi minuti di un question time, è comunque l'opportunità di avere qualche aggiornamento in merito e, magari ci sarà anche occasione per questo Consiglio di dedicare uno spazio apposito a questo tema. Vado al dunque.
Mi riferisco, appunto, ai rapporti e ai confronti che giustamente la Regione Piemonte, con il suo Presidente Cirio, e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, hanno costantemente con l'Amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e con l'azienda. In particolare, faccio riferimento all'incontro del 20 settembre 2022, di cui è stato dato risalto attraverso i mezzi di stampa (peraltro, i fatti e le informazioni a cui faccio riferimento nell'interrogazione li ho desunti e tratti da organi di stampa, sia dalla nostra testata regionale che da altri giornali).
A seguito di questo incontro, si fa riferimento ad accordi e ad iniziative congiunte volte, appunto, a stabilizzare, migliorare ed espandere la presenza di Stellantis sul nostro territorio. In particolar modo, si fa riferimento all'investimento nel comprensorio di Mirafiori per attività di economia circolare e la produzione di trasmissioni elettriche: da qui, appunto, iniziative per migliorare l'impianto esistente, ma soprattutto per la costruzione di un hub dell'economia circolare da inaugurare nel 2023.
È un accordo importante - definito da tutti in questo modo - a cui sarebbe ancora seguito un aggiornamento al 3 maggio 2023 per fare il punto sulla situazione, in particolar modo sulla situazione dell'hub del riciclo ma anche per avere notizie più chiare sull'avvio della produzione delle nuove trasmissioni per le auto elettriche.
Si parla anche di nuove professionalità che saranno impiegate nel sito ma purtroppo ci sembra di capire che si tratti di assunzioni all'interno del comparto e dell'azienda e non di nuove assunzioni; però, noi non abbiamo trovato documentazione di questo protocollo, se non le informazioni di cui ho parlato.
A questo punto, però, ci sembra opportuno e utile richiedere al Presidente della Giunta e all'Assessore competente quali siano le azioni che la Giunta regionale intenda mettere in atto o ha già messo in atto a seguito della stipula di questo protocollo, di cui, pur non conoscendo i dettagli, abbiamo sentito parlare più volte.



PRESIDENTE

Grazie, Ringraziamo la collega Accossato per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore all'industria

Grazie, Presidente; grazie alla Consigliera Accossato.
Il protocollo d'intenti è un protocollo con il vincolo della riservatezza, quindi non possiamo divulgare nulla, ma possiamo dire quanto le sto appunto per leggere.
L'interlocuzione in corso - quindi quello che dice lei è sicuramente corretto - con Stellantis parte dall'incontro del 20 settembre 2022, dove c'era anche l'amministratore delegato Tavares; l'ultimo incontro è il più recente del 3 maggio 2023. Tutto questo è stato pensato per provare ad attrarre in Piemonte, e in particolare a Torino-Mirafiori, gli investimenti strategici del gruppo Stellantis, rafforzando il radicamento in Regione dei piani di sviluppo industriale e dando sostanza alle affermazioni della società che dicevano - sia Tavares sia Elkann - avrebbero avuto una base importante in Mirafiori; quindi, centralità di Mirafiori. In particolare Stellantis ha individuato in Torino-Mirafiori il luogo per la realizzazione del suo primo hub in Europa dell'economia circolare; sono le famose tre R (come le definiscono loro: reuse, remanufactoring e ricycling), un ambito altamente strategico e in grado di cogliere in un orizzonte di medio e lungo termine tutte le opportunità aperte dai grandi trend globali, a partire da quello della transizione ecologica.
A tal fine, la Regione Piemonte si è impegnata a facilitare e supportare gli investimenti annunciati, facendo leva sulle disponibilità in termini di asset territoriali, misure di policy e finanziamenti europei nelle seguenti aree: capitale umano; ricerca, innovazione e sviluppo industriale; infrastrutture/logistica; energia. In parallelo, il Comune si è impegnato a facilitare direttamente e indirettamente gli investimenti con riferimento alle proprie specifiche competenze in materia di pianificazione urbanistica, trasporti pubblici e autorizzazioni ambientali.
La Regione Piemonte e il Comune di Torino stanno quindi proseguendo tale collaborazione con periodiche riunioni tecnico-politiche. All'ultimo incontro del 3 maggio eravamo presenti il sottoscritto, con l'Assessore Pentenero per le istituzioni e, per Stellantis, il responsabile delle relazioni istituzionali e delle risorse umane, Daniele Chiari e Giuseppe Manca. Questo incontro si inserisce in un percorso di continue e periodiche riunioni di aggiornamento. In particolare, si è trattato di un incontro tecnico di aggiornamento sull'avanzamento a Mirafiori del progetto per l'hub dell'economia circolare che, come detto, costituirà il primo hub dell'azienda in Europa rivolto a questa tematica. Gli incontri proseguiranno con regolarità nei prossimi mesi. Grazie.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interrogazione a risposta immediata n. 1406 presentata da Canalis, inerente a "Nuovo grattacielo della Regione Piemonte, parcheggio bici non previsto?"


PRESIDENTE

Grazie.
Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta e proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1406 presentata dalla Consigliera Monica Canalis.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Monica Canalis. Prego, collega; ne ha la facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente. Come ha ben detto lei, questa interrogazione a risposta immediata riguarda il parcheggio per biciclette del nuovo grattacielo della Giunta regionale; grattacielo che è stato ubicato in una zona della città ideale per permettere l'interscambio con la linea 1 della metropolitana e con la stazione ferroviaria del Lingotto. Una struttura innovativa anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, perch sfrutta l'energia derivante da geotermia e fotovoltaico, consentendo un'autonomia energetica di oltre il 30%. La realizzazione del grattacielo sebbene sia avvenuta con forti ritardi, dovrebbe quindi permettere una riduzione dei costi di mantenimento delle altre sedi della Regione e anche una riduzione dell'impronta ecologica dell'ente regionale.
Da queste scelte si evince un'attenzione posta negli anni, non solo da questa Giunta, alle tematiche ambientali; attenzione che invece sembra essere venuta meno per quanto riguarda l'assenza di un parcheggio per le biciclette. Infatti, il grattacielo è fornito di un parcheggio per più di 1100 posti auto, ma non ci risulta che ci sia la stessa attenzione per le bici, mentre molti dei 2000 dipendenti e visitatori che si recheranno su base quotidiana al grattacielo potrebbero necessitare di un parcheggio di questo genere, provenendo da piste ciclabili cittadine, in particolare da via Nizza e dalla stazione ferroviaria.
Con questa interrogazione, ci chiediamo quindi quali azioni la Giunta regionale intenda mettere in atto per garantire l'accesso a un parcheggio bici presso il nuovo grattacielo della Giunta regionale, in maniera coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e disincentivando il ricorso all'automobile privata da parte dei dipendenti per raggiungere il luogo di lavoro. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ringraziamo la collega Canalis per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, collega; ne ha la facoltà per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore al patrimonio

Grazie, Presidente; grazie alla Consigliera Canalis.
Questa Amministrazione ha ben presente il tema della eco-sostenibilità legata alla nuova struttura in cui saranno trasferiti i dipendenti della Regione. Unitamente al trasloco, si stanno definendo anche tutti gli altri aspetti legati alla mobilità per raggiungere la struttura. La recentissima apertura della passerella, che collega il Lingotto al grattacielo e in cui sono visibili i tracciati della ciclabile, va proprio in questa direzione.
Naturalmente questo - Consigliera Canalis - è un grande corpo che sta prendendo piano piano vita; ci vanno i tempi necessari e oggi è già abitato da oltre 1000 persone. È stato comunque quantificato il numero di posti biciclette e monopattino da acquistare, da posizionare nelle aree decenti alla nuova sede, in modo da soddisfare la richiesta di dipendenti residenti e cittadini per circa 300 posti.
A seguito di confronti con l'asseveratore antincendio e il responsabile della sicurezza sono state individuate le aree dove installare le rastrelliere. In questa risposta - le darò anche la mappa - intanto le dico (senza naturalmente potergliela far vedere, ma dopo la potrà verificare) che si è definito di posizionare delle rastrelliere per biciclette monopattini nelle aree individuate nella tavola 1, che sono le rastrelliere in verde; attualmente, per soddisfare le esigenze di chi già lavora nella struttura, si è definito di posizionare delle rastrelliere in via transitoria nel parcheggio temporaneo, cioè quello di via Passo Buole, come individuato nella tavola 2. Con l'approvazione del bilancio di previsione si sta impegnando la spesa per l'acquisto di circa 60 rastrelliere.
È stato, inoltre, chiesto al Comune di Torino, con ordinanza del 10 marzo 2023, per quanto di competenza, di collocare stalli di sosta per biciclette e monopattini, oltre a motoveicoli e ciclomotori in via Canelli, a sud dell'intersezione con via Farigliano e in via Nizza, sul lato ovest della banchina est, compresa tra via Valenza e via Caramagna ad est della scala della metropolitana.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1407 presentata da Accossato inerente a "Stabilizzazione operai forestali"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1407.
La parola alla Consigliera Accossato, per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Questo è un altro quesito che avevamo in sospeso rispetto ad alcune segnalazioni e riguarda gli operai forestali.
Non è il caso di ripercorrere il ruolo e l'importanza di questi operai sul territorio regionale, ancor più a fronte dei fenomeni ripetuti di dissesto idrogeologico, a cui il nostro territorio periodicamente va incontro.
Operai i cui contratti spesso sono caratterizzati non soltanto da tempi determinati, cioè da un'attività che è stagionale per sua natura, quindi contratti di tipo ridotto nel corso dell'anno, il cui ruolo negli anni si è anche caratterizzato per la forte presenza di personale precario sopperendo alle mancanze con situazioni di precarietà, che credo vadano anche molto indietro nel tempo, quindi, non sono frutto degli ultimi anni degli ultimi mesi.
Detto tutto questo, l'Assessore avrà anche avuto modo di leggere i vari commenti.
La questione è questa. Forse, sono stata un po' distratta io nella discussione sul bilancio; avevo ascoltato in Commissione l'illustrazione da parte dell'Assessore competente, però nel merito, il tema rispetto al quale avremmo piacere di avere una risposta puntuale e anche autorevole, che è quella dell'Assessore, è se con le risorse inserite nel bilancio 2023, di cui non ricordo l'ammontare preciso della nuova disponibilità, la Regione si trovi nelle condizioni di stabilizzare tutti gli operai forestali piemontesi.
Infine, vorrei sapere quando avverrà questa stabilizzazione e se avverrà per tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi.



GABUSI Marco, Assessore alla difesa del suolo

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche la Consigliera Accossato.
Anzitutto, questa interrogazione mi consente di chiarire il quadro e i numeri relativi agli operai forestali, soprattutto di quelli a tempo determinato, considerando che quelli a tempo indeterminato sono circa 270 mentre quelli a tempo determinato in forza alla Regione Piemonte sono 116 e saranno assunti dal 3 aprile di quest'anno fino al 30 novembre, per un massimo complessivo, come da legge, di 164 giornate, in applicazione ai contratti collettivi di lavoro. Naturalmente, questi vengono riconfermati di anno in anno.
La stabilizzazione del personale forestale o, comunque, il numero di dipendenti a tempo indeterminato è fissato non solo dalle capacità di bilancio (di cui poi dirò), ma anche e soprattutto dal tetto di spesa per il personale che, tra l'altro, come ci ha richiamato la Corte dei Conti deve ricomprendere anche questo tipo di operai che, seppur facenti parte e riconducibili a un contratto privatistico di tipo agricolo, fanno parte del tetto di spesa che va considerato. Da questo punto di vista, sia gli Uffici del personale sia i miei Uffici del settore forestale hanno riconteggiato i numeri e ci hanno garantito di essere all'interno delle soglie.
Detto ciò, con la deliberazione della Giunta regionale - che leggo - del 16 dicembre 2022, quindi ancora con gli stanziamenti precedenti che, come ha riconosciuto onestamente la Consigliera Accossato, sono storici e fanno risalire questi problemi a molti anni fa, perché la cifra non è mai cambiata, né in peggio e nemmeno in meglio, siamo riusciti e stiamo concludendo le selezioni per stabilizzare circa 20 operai di quei 116.
Tuttavia, la vera notizia e la vera novità, che credo sia quella più importante, che va rimarcata, è che, dopo almeno una decina d'anni in cui le cifre non venivano modificate e gli aumenti contrattuali si "mangiavano" la capacità di spesa e quindi il numero degli operai non solo non cresceva ma diminuiva, quest'anno, questo Consiglio regionale ha deciso di investire un milione e mezzo di euro freschi, nuovi, in più, uno stanziamento ulteriore che ci consentirà di pianificare ulteriori assunzioni che, in parte, saranno tempi indeterminati e in parte saranno tempi determinati.
Realisticamente, il numero complessivo potrebbe essere di una sessantina di persone.
L'accordo con i sindacati, che mi ha permesso di chiedere al Consiglio queste cifre ulteriori, è quello di procedere nel corso dell'estate e dell'autunno alle nuove procedure concorsuali che consentano, da un lato di dare priorità a coloro che da sempre lavorano sui nostri cantieri, ma anche di aprirci al mondo esterno, perché, se da un lato abbiamo 100 persone che aspettano di essere inserite, ce ne sono anche altre che hanno le stesse caratteristiche che devono poter concorrere, naturalmente, come in ogni azienda seria, dando priorità anche nella fase concorsuale con dei punteggi, come si fa spesso per coloro che già lavorano per noi, che già conosciamo e che hanno caratteristiche di fiducia di cui riconosciamo il merito.
Credo che la cosa più importante (così rispondo anche alla domanda intrinseca) sia il milione e mezzo di euro che voi del Consiglio regionale avete votato e che ci consente di procedere con ulteriori 60 assunzioni che sono fresche, uomini in più, che lavoreranno per le foreste, per i Comuni e per il territorio della nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
Nel ringraziare il Presidente Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta dell'interrogazione a risposta immediata.
La seduta aprirà alle ore 15.40.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 15.26 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 16.03 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta alle ore 16.33)



(La seduta inizia alle ore 16.21)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Buongiorno a tutti e a tutte.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Carosso, Caucino, Chiorino Cerutti, Cirio, Fava, Lanzo, Nicotra, Poggio, Protopapa, Ricca, Stecco e Zambaia.
Il numero legale, pertanto, è 21.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Se fosse possibile, chiedo di inserire all'o.d.g. odierno l'ordine del giorno n. 1177 ad oggetto "Agevolazioni fiscali per chi affitta appartamenti a studenti fuori sede". Nell'impegno chiediamo alla Regione di iniziare un lavoro sia con il Governo sia con l'ANCI, affinché si trovino soluzioni adeguate sia dal punto di vista delle tariffe comunali, quindi dei tributi comunali per chi decide di affittare a studenti fuori sede, sia per chi decide di affittare a studenti fuori sede in termini di canoni agevolati. Sappiamo che c'era la cedolare secca, ma chiediamo di trovare soluzioni per incentivare anche i privati a essere maggiormente accoglienti. Chiaro, Presidente, che se sono beni di proprietà deve esserci anche una giusta convenienza fiscale perché vengano messi nelle disponibilità di studenti fuori sede.
È il n. 1177. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'inserimento, all'o.d.g. dell'attuale seduta, la mozione (non so il numero, perché non l'ho ancora letto), ad oggetto "Istituire un tavolo di confronto per individuare soluzioni strutturali al caro-affitti per gli studenti universitari fuori sede", come ha proposto in maniera diversa anche il collega Magliano.
È ovvio - faccio un'ulteriore specifica, Presidente - che sarebbe opportuno che la discussione di questi atti di indirizzo avvenisse già nella seduta odierna, dato che proprio oggi abbiamo letto una notizia sui media nazionali, che riportava che il Governo, purtroppo, ha ritirato un emendamento al DL della pubblica amministrazione che sbloccava 660 milioni di euro proprio per gli alloggi degli studenti.
Questo emendamento, a livello nazionale, è stato ritirato; un emendamento che - ahinoi - sbloccava appunto queste risorse. Pertanto chiediamo l'inserimento della mozione, anche per quello che gli studenti stanno facendo in tutta Italia con azioni simboliche, ma crediamo efficaci per porre all'attenzione di quest'Aula questo tema e provare a individuare soluzioni strutturali.
Per queste ragioni, ne chiediamo l'inserimento e vorremmo, se si potesse, visto l'orario (non sappiamo, perché oggi abbiamo perso del tempo in Aula, tra ritardi e il numero legale che non c'era), provare a discutere di questa mozione già nella giornata odierna.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Cane; ne ha facoltà



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inversione di due documenti: l'ordine del giorno n. 1166 "Realizzazione invaso nel territorio della Val Soana", attualmente iscritto al punto 43) dell'o.d.g., al posto dell'ordine del giorno n. 787 "Riconoscere la laurea in otoiatria a valenza specialistica", attualmente al punto 11).
Chiedo che vengano invertiti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento, all'o.d.g. dei lavori del pomeriggio odierno dell'ordine del giorno n. 1168, a oggetto "Deroga al divieto di abbruciamento di materiale vegetale anche nei Comuni di tipo collinare a collina depressa, ai sensi della DGR 8266658 del 12 maggio 1988".
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere, per favore, l'iscrizione, all'odierno o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1172 "Azioni di efficientamento per contrastare la dispersione idrica e affrontare la siccità". Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste.
Sono stati presentati quattro proposte di inserimento: l'ordine del giorno n. 1177 del Consigliere Magliano; la mozione n. 1178 del Consigliere Sarno; l'ordine del giorno n. 1168, del Consigliere Bongioanni; l'ordine del giorno n. 1172 della Consigliera Biletta e l'inversione del Consigliere Cane del punto 43) all'o.d.g. con il punto 11).
Chiedo se c'è qualche contrario a queste richieste, altrimenti le consideriamo accettate.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. e all'inversione di punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento. È ovvio che gli inserimenti sono a calce dell'attuale elenco.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono in congedo i Consiglieri Carosso, Caucino, Chiorino Cerutti, Cirio, Fava, Lanzo, Nicotra, Poggio, Protopapa, Ricca, Stecco e Zambaia.
b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 13 e 18 aprile 2023 (mattino).
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
d) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, in data 11 maggio 2023, la seguente legge regionale e ha deliberato la non impugnativa della legge regionale 4 del 2023 "Norme regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità", modifica della legge regionale 2 del 2009 "Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi, disciplina dell'attività di volo in zone di montagna".
d) Comunicazione all'Assemblea Comunico che la Giunta regionale ha richiesto la trattazione con urgenza ai sensi dell'articolo 83 del Regolamento interno del Consiglio regionale la proposta di deliberazione n. 292: "Riqualificazione della rete ospedaliera dell'ASL VCO - Valutazione della modifica della scheda allegata alla DGR 286-18810 dell'8 maggio 2018 - ai fini della ristrutturazione degli attuali Presidi Ospedalieri di primo livello (ex Decreto Ministeriale 70/2015) di Verbania e Domodossola".
Ai sensi del Regolamento interno, la dichiarazione d'urgenza comporta la riduzione di tutti i termini alla metà e l'autorizzazione alla Commissione di riferire oralmente. Al termine della seduta odierna provvederò a mettere in votazione la richiesta di dichiarazione d'urgenza.
Se non c'è altro sulle comunicazioni, passiamo agli altri punti all'o.d.g.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che è stato approvato il processo verbale del 12/04/2023.


Argomento: Rapporti Regione - Parlamento

Esame disegno di legge n. 239, inerente a "Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 239, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla VII Commissione in data odierna.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Perugini, che ha facoltà di intervenire per 15 minuti.



PERUGINI Federico, relatore

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge regionale 16 maggio 2023, n. 239 è stato licenziato definitivamente dalla VII Commissione poco prima dell'inizio di questa seduta e reca come titolo "Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome".
È giusto che, per quanto si tratti di una proposta di soli due articoli si condividano le motivazioni e gli argomenti che stanno in questa relazione e che, peraltro, vanno nella direzione di rinforzare l'attività delle Regioni a livello centrale e nelle interlocuzioni che sono sempre di maggiore attualità. È proprio di oggi la notizia che cominceranno le audizioni, così come annunciato dal Ministro Calderoli, in sede Affari costituzionali del Senato in riferimento al disegno di legge "autonomie".
Il disegno di legge n. 239 è stato presentato dalla Giunta regionale in data 30 dicembre 2022 e assegnato per l'esame in sede referente alla VII Commissione permanente e in sede consultiva alla I Commissione in data 9 gennaio 2023.
Questo disegno di legge licenziato oggi ha acquisito il parere di competenza della I Commissione consiliare ed è finalizzato alla ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, allegata allo stesso, così come avviene in tutte le Regioni e le Province autonome. Suggerisco a tutti i colleghi di leggere il documento allegato che consta di 10 pagine che davvero ci permette di approfondire e di conoscere quegli argomenti che per noi sono di estrema attualità per la vita delle nostre comunità e per il percorso normativo che le accompagna. Peraltro, proprio la Conferenza delle Regioni sarà il primo soggetto audito in Commissione Affari costituzionali del Senato.
Pare utile fornire qualche breve dato in merito alla Conferenza.
Nel 1981, i Presidenti delle Giunte regionali hanno costituito la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, quale organismo di coordinamento politico tra le Regioni e le Province autonome, al fine di discutere e valutare possibili convergenze su tematiche di interesse comune, anche per il confronto con il Governo.
Nel 2005, la suddetta Conferenza, ha cambiato denominazione in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dotandosi per la prima volta di un proprio regolamento per disciplinare i lavori e innovare l'organizzazione per consolidare il patto di leale collaborazione e di azione coordinata e solidale fra le Regioni e le Province autonome.
Nel 2020, in occasione del 50° anniversario delle Regioni a Statuto ordinario e in vista dell'incontro con il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome si sono impegnati a valorizzare il ruolo e l'organizzazione della Conferenza.
Con deliberazione della Giunta regionale del 2 dicembre 2022, n. 1-6115, la nostra Regione ha approvato lo schema di "Intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome" da sottoscrivere da parte di tutte le Regioni e le Province autonome.
Detta intesa disciplina e istituzionalizza la Conferenza con i compiti di promuovere la definizione di proposte, posizioni comuni ed iniziative; di esprimere pareri su temi di interesse delle Regioni e delle Province autonome al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni dell'Unione europea tutte quelle che sono le esigenze e le necessità di legiferazione; di svolgere attività istruttoria rispetto agli atti posti all'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni ed Unificata di cui al decreto legislativo 281/1997 (definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome) e in tutte le sedi di concertazione interistituzionale.
Ha inoltre il compito di promuovere il raccordo con le associazioni rappresentative delle Autonomie locali a livello nazionale ed europeo; di promuovere il raccordo e le intese per la cooperazione istituzionale tra le Regioni e le Province autonome, per la definizione di indirizzi condivisi e l'esercizio coordinato delle rispettive competenze e funzioni.
Questo anche a sottolineare che è vero, è un Paese con tante differenze, ma che, forse, nel percorso dell'autonomia, diventerà un po' più centripeto e meno centrifugo rispetto all'organizzazione che ha avuto fino a oggi il nostro Stato.
In data 6 dicembre 2022 l'intesa è stata firmata dai Presidenti di tutte le Regioni e le Province autonome e questo è il documento che invito tutta l'Aula a leggere. La ratifica dell'intesa deve essere effettuata con legge regionale, in conformità a quanto stabilito dall'articolo 117, comma 8 della Costituzione. In ottemperanza a dette disposizioni, come già detto all'inizio, è stato presentato al Consiglio regionale ed assegnato all'esame in sede referente della VII Commissione il disegno di legge n.
239, quello in discussione e che procede alla ratifica.
Il testo, come modificato dalla VII Commissione in accoglimento di due emendamenti di carattere meramente formale, consta di soli due articoli ma ripeto, ribadisco e mi permetto di sottolineare, anche e non solo come relatore di maggioranza, ma per il Gruppo cui appartengo, è di fondamentale importanza. Un testo di legge di due articoli pare leggero, ma in realtà è molto profondo dal punto di vista istituzionale e dell'utilità che rappresenta nell'attività di concertazione con il Governo è fondamentale.
L'articolo 1 reca la ratifica dell'intesa e stabilisce che acquista efficacia dalla data di entrata in vigore dell'ultimo provvedimento legislativo di ratifica della stessa intesa da parte delle Regioni e delle Province autonome, ovvero quando il percorso da parte di tutti i soggetti interessati sarà completato.
L'articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria, non comportando il disegno di legge nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale, stante il contributo annuale a favore del Centro interregionale studi e documentazione (previsto in attuazione della legge regionale n. 7 del 21 marzo 1983), inteso a sostenere l'organizzazione e le attività svolte nel comune interesse delle Regioni e delle Province autonome in cui rientrano quella della Conferenza di cui al disegno di legge che oggi noi andiamo a discutere e di conseguenza spero, da parte di tutte le componenti di questo piccolo parlamento piemontese, approvare.
Concludo la relazione dicendo che tutte le attività che guardano agli Enti locali, che guardano all'autonomia, da parte politica hanno sempre visto un percorso che è rimasto nel perimetro della Costituzione, la Carta fondamentale che accomuna tutti; di conseguenza, non possiamo che sostenerlo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
Il Consigliere Ravetti, relatore di minoranza, dà per letta la relazione.
È aperta la discussione generale.
Ci sono Consiglieri che intendono intervenire in discussione generale? La Giunta intende intervenire? Dichiaro chiusa la discussione generale, proseguiamo con l'esame dell'articolato. Il disegno di legge ha due articoli e non ha emendamenti.
Ricordo che il numero legale è 21.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
(La votazione non è valida per mancanza del numero legale).
Sospendiamo la trattazione del punto 3) all'o.d.g., relativo al disegno di legge n. 239 "Ratifica dell'intesa per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome". Ritengo che non vi siano le condizioni per riprendere i lavori su altri punti.
Ricordo che la Conferenza dei Capigruppo è convocata per domani, alle ore 12.00, per definire il calendario dei lavori della prossima settimana.
Rammento, altresì, che il Consiglio regionale aperto si terrà lunedì pomeriggio presso il Salone del Libro.
Auguro a tutti una buona serata e un buon lavoro.
La seduta è chiusa.



(La seduta termina alle ore 16.40)



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