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Dettaglio seduta n.249 del 09/05/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.30 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1332 presentata da Valle, inerente a "I fondi regionali della legge 2/2009 sono stati stanziati per il bando?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano l'articolo 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere all'interrogazione indifferibile e urgente n. 1332, presentata dal Vicepresidente Daniele Valle, "I fondi regionali della legge 2/2009 sono stati stanziati per il bando?" L'interrogante chiede la risposta scritta e sarà cura di questa Presidenza provvedere all'invio.
Nel ringraziare il Presidente, Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 10 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 9.31 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.00 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna la seduta di trenta minuti)



(La seduta inizia alle ore 10.46)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Buongiorno a tutti e a tutte.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino, Cerutti, Chiorino Cirio, Icardi, Lanzo, Ricca, Tronzano e Zambaia.
Il numero legale è, pertanto, 22.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere, cortesemente, l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1167, avente a oggetto "Espletamento a norma di legge del servizio di lavanderia rivolto a strutture ospedaliere e socio-assistenziali".
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Se fosse possibile, nella giornata odierna (non so se sarà presente l'Assessore Chiorino), vorrei ricevere un'informativa relativamente a una notizia che ho appreso circa la ditta Karcher di Volpiano, che sta passando un momento piuttosto complicato, nella quale circa 80 lavoratori, perlopiù donne, rischiano di rimanere senza lavoro e senza nessun tipo di sostentamento. Nelle interviste che ho avuto modo di ascoltare, ho appreso che la richiesta era quella di istituire un tavolo regionale e che al momento non ci sarebbero stati contatti con le istituzioni. Ho avuto modo di ascoltare anche alcuni rappresentanti sindacali.
Volevo dunque capire dall'Assessore Chiorino se in realtà ci sia un'interlocuzione in atto o se sia prevista nel breve periodo, per fare un po' il punto sulla situazione per capire come il Consiglio regionale e la Regione possano essere di qualche utilità in questa difficile situazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola per chiedere l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1170, avente a oggetto "Difendere la vita con le 'Culle per la vita': più informazione e presenza capillare sul territorio piemontese di questa possibilità".
Fondamentalmente, con l'atto d'indirizzo si chiede di promuovere una campagna d'informazione in merito a dove sono ubicati questi luoghi dove poter partorire in anonimato e prevedere, in ogni reparto di pediatria e neonatologia ove sono presenti, questo tipo di culla; insomma, informare i cittadini e le cittadine in tal senso.
È solo una possibilità in più, alla luce delle discussioni emerse negli scorsi giorni sul dibattito nazionale, per implementare questo servizio e fare in modo che si sappia ove esso è presente sul territorio piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1169, avente a oggetto "Adesione alla campagna Madri Fuori, per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie".
Mi è sembrato opportuno, insieme ad altre colleghe (peraltro, ho invitato tutte le colleghe del Consiglio ad aderire all'iniziativa e alcune lo hanno fatto), raccogliere l'invito pervenuto dalla Società della Ragione e dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, per riconoscerne una particolare attenzione in occasione della Festa della mamma; festa che viene riconosciuta e celebrata ricordando anche le mamme in carcere, per le quali riteniamo che la proposta non sia l'eventuale sottrazione della responsabilità genitoriale bensì la possibilità di crescere in modo civile i bambini, che sono le principali vittime, che non devono subire la condanna cui sono state sottoposte le madri.
Questa campagna vuole attirare l'attenzione su questo tema, che, per fortuna, riguarda un numero molto limitato di donne con bambini nel nostro paese. Questo, però, non ci esime dall'essere loro vicine e di farne oggetto di attenzione politica, sia dal punto di vista normativo (e qui spetterà al Parlamento), sia dal punto di vista della solidarietà.
L'ordine del giorno si configura come impegno di adesione a questa campagna e, al tempo stesso, di una visita alla sezione femminile dell'istituto carcerario torinese; impegno che, peraltro, come Consiglieri abbiamo già assunto più volte.
Deposito l'atto e ne chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta.
Mentre ho la parola, ne approfitto per introdurre un ulteriore tema poi altri Consiglieri riferiranno in merito.
Visto che siamo sollecitati rispetto alla proposta di iniziativa popolare sulla doppia preferenza di genere, credo che l'attenzione e la possibilità di ascoltare le associazioni che hanno depositato questa proposta di legge di iniziativa popolare che ancora non è stata presa in considerazione siano doverose da parte dell'Assemblea.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1166, avente a oggetto "Realizzazione dell'invaso nel territorio della Valle Soana".
Questo impegno mi è stato richiesto direttamente dal Presidente dell'Unione Montana Valli Orco e Soana, Marco Bonatto, nonché dal Vicepresidente UNCEM, Igor De Santis, nonché dai Sindaci del territorio.
L'impegno di questo ordine del giorno è volto a supportare la realizzazione dell'invaso artificiale nel territorio della Valle Soana e il suo iter, a partire dalla fase di progettazione, sostenendo l'eventuale creazione di un tavolo tecnico, partecipandovi fattivamente e facendosi da portavoce innanzi al Governo e ai Ministri competenti sia per la fattibilità dell'opera sia per il sostegno economico-finanziario della stessa, a partire dal progetto di pre-fattibilità.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Non so se la mia si configura come nuova richiesta d'inserimento di punti all'o.d.g., ma ho notato che nell'elenco odierno non è presente l'ordine del giorno n. 1164, avente a oggetto "Piemonte terra simbolo della Resistenza e della Lotta di liberazione dal nazifascismo", di cui avevamo chiesto l'iscrizione martedì scorso.
Volevo quindi capire se ogni volta va rinnovata la richiesta nel corso della Conferenza dei Capigruppo o se si è trattato di un errore.



PRESIDENTE

Probabilmente si è trattato di un errore, comunque verifichiamo.



ROSSI Domenico

Se si è trattato di una dimenticanza, non c'è alcun problema.
Chiederei solo agli Uffici di.



PRESIDENTE

Non c'è alcuna motivazione: manca, punto. Ma è un errore degli Uffici e mio.



ROSSI Domenico

Trattandosi allora di un errore materiale, ne chiederei l'iscrizione.



PRESIDENTE

È un mio errore, ma sarà inserito nel prossimo o.d.g. Mi scuso.



ROSSI Domenico

Chiederei di iscriverlo all'o.d.g. dell'odierna seduta: si tratta dell'ordine del giorno n. 1164, avente a oggetto "Piemonte terra simbolo della Resistenza e della Lotta di liberazione dal nazifascismo".
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Lo inseriamo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Non volevo passare davanti a colleghi che avevano alzato la mano per primi. Abbiamo visto tutti, come ha già ricordato la Consigliera Accossato che fuori ci sono diverse persone facenti parte di associazioni e ci sono anche gli Enti locali. Anche diversi Consiglieri di opposizione stamattina erano fuori. La questione è relativa alle leggi di iniziativa popolare riguardanti la doppia preferenza, ma soprattutto quella sul contrasto al gioco d'azzardo patologico.
Presidente, lei sa bene che stiamo per affrontare la programmazione quadrimestrale dei lavori. Sarebbe fondamentale inserire queste proposte di legge nella nostra programmazione quadrimestrale. Non è questo il luogo in cui chiederlo, ma è certamente il luogo in cui chiedere che le persone vengano audite, magari, come spesso si è fatto, al termine della seduta antimeridiana, per ascoltare le loro ragioni.
Aggiungo solo che l'iniziativa popolare è prevista giustamente dal nostro Statuto e l'iniziativa popolare non è tale se poi le proposte non approdano in Consiglio e non vengono discusse; che siano approvate o meno non è importante, ma devono essere discusse.
Una persona che è fuori mi ha detto: "Cosa succede se un lavoratore non adempie alle richieste del suo datore di lavoro?". Cosa succede? Che non adempie al suo contratto. Sappiamo bene che la nostra posizione è un po' diversa, perché non c'è un rapporto di lavoro tra noi e i cittadini, ma certamente i cittadini piemontesi ci hanno mandato a rappresentarli e l'iniziativa popolare è qualcosa a cui dar seguito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere un inserimento all'o.d.g.



PRESIDENTE

Consigliere Marin, ha già fatto una richiesta il collega Cane. È una per Gruppo, come ben sa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Chiedo scusa, ho sbagliato io, quindi ritiro quello che ho detto prima.
Ho sbagliato io.



PRESIDENTE

È il problema che pongo in tutte le Conferenze dei Capigruppo: la necessità, da parte di tutti i Gruppi, di fare un po' di ordine, dato che nella convocazione del Consiglio vi sono ben quattro pagine di ordini del giorno.



ROSSI Domenico

Sono io che non ho guardato con attenzione.



PRESIDENTE

Sì, quando si hanno più di 50 punti all'o.d.g., è facile perderli.
Qualche settimana fa, con il collega Marin abbiamo cercato per due ore un mio ordine del giorno che non trovavo.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Solo un suggerimento.
Ci sarebbe un'alternativa a questo, cioè quella di discutere gli ordini del giorno prima o poi. Pertanto, per fare un po' di ordine, magari nella prossima Conferenza dei Capigruppo potremmo pianificare un momento della giornata del prossimo Consiglio per cercare di smaltirne un po', altrimenti dobbiamo ritirarli. La richiesta sembra quella e la nostra attività dovrebbe essere altra. È logico che se qualche ordine del giorno è superato, lo si ritira volentieri, però, in linea di massima, l'idea sarebbe di discuterli.



PRESIDENTE

La mia era una proposta per snellire l'o.d.g., per non avere un o.d.g.
composto da più pagine, che è poco presentabile e, talvolta, anche poco utilizzabile. Tuttavia, posso capire la parte politica che richiede di inserire e mantenere attivo il proprio ordine del giorno.
Siamo ancora nella fase delle richieste di modifica dell'o.d.g.
È stato richiesto l'inserimento degli ordini del giorno n. 1167 (Biletta), n. 1170 (Magliano), n. 1169 (Accossato) e n. 1166 (Cane).
Ha chiesto la parola il Consigliere Nicco; ne ha facoltà.



NICCO Davide

Con il consenso del primo firmatario Marin, chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1163, "Divieto di immissione di nuovi animali in Piemonte".



PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, si considerano inseriti i punti richiesti.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

È stata richiesta da parte del Capogruppo Bertola la possibilità di incontrare i manifestanti presenti dinanzi al palazzo. Penso che possiamo farlo nella pausa, in base a come si svilupperanno i lavori dell'Aula di questa mattina, ma tendenzialmente la pausa, come sapete tutti, è intorno alle ore 13. Se poi c'è un accordo per anticiparla, possiamo incontrare i manifestanti con i Capigruppo e i Consiglieri e qualcuno della Giunta.
Penso che i Capigruppo concordino, difatti non vedo nessuno contrario.
C'è, inoltre, una richiesta della Consigliera Frediani di comunicazioni sula situazione dei lavoratori della ex Karcher di Volpiano. La Giunta è presente, pertanto se intende intervenire sulla richiesta di comunicazioni può farlo.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 4 aprile 2023.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento interno del Consiglio regionale, comunico che sono in congedo Caucino, Cerutti, Chiorino Cirio, Icardi, Lanzo, Ricca, Tronzano e Zambaia.
b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 12 aprile 2023.
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Se non vi sono richieste sulle comunicazioni, procediamo con l'esame dei punti all'o.d.g.
La parola al Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni, coerentemente alla sua disamina rispetto all'assegnazione delle proposte di legge alle Commissioni.
Specifico e sottolineo anch'io la richiesta del Consigliere Bertola Presidente, rivolgendomi però direttamente a lei, per il suo ruolo e la sua responsabilità.
Lei ha dichiarato che vorrà audire i manifestanti che sono fuori specifico che i due gruppi che sono fuori a manifestare, come diceva il Consigliere Bertola e credo anche la Consigliera Accostato, presenteranno due proposte di legge, Presidente, però i termini di presentazione delle stesse al Consiglio e la loro assegnazione in Commissione sono scaduti.
Quei termini sono scaduti. Pertanto, poiché li audiremo in pausa pranzo (ore 12.30 o 13) o quando finiremo, chiedo di arrivare a quel confronto con una data per quella proposta. Nel senso che dobbiamo dirlo a chi ha firmato quelle proposte di legge.
Glielo ricordo, Presidente: sono 8.000 firme per la doppia preferenza e 12 mila per il gioco d'azzardo. Oltre alle firme per quanto riguarda il gioco d'azzardo patologico, hanno aderito 21 Consigli comunali del Piemonte di tutte le estrazioni politiche: infatti, hanno approvato quella proposta d'iniziativa popolare anche Comuni amministrati da maggioranze di centrodestra.
Presidente, le chiedo, per favore, di arrivare all'audizione che ci sarà in pausa pranzo con una proposta concreta, perché quella sulla doppia preferenza è scaduta da un paio di mesi abbondanti e quella sul gioco d'azzardo è scaduta all'inizio di aprile.
Tra l'altro, Presidente, e termino, alla fine di marzo, personalmente le avevo inviato una mail al suo indirizzo istituzionale, quello del Presidente del Consiglio, proprio per ricordarle che i termini sarebbero scaduti all'inizio di aprile. Inoltre, per non essere additato di esercitare strumentalizzazioni, avevo chiesto quando sarebbero scaduti i termini.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Eh, Presidente, ogni tanto capita in quest'Aula.
Senza fare comunicati, senza fare nessun tipo di comunicazione pubblica, le ho inviato una mail, ma a quella mail, che è stata inviata da un Consigliere regionale, da un suo Consigliere regionale, nel senso che lei è il Presidente di tutti noi, lei non ha risposto. Non ha neanche risposto. Non mi ha neanche detto che lo avreste inserito nella programmazione dei mesi successivi. Una mail ufficiale inviata da un Consigliere regionale, che le ricordava che i termini sarebbero scaduti all'inizio di aprile (credo intorno al 7, al 10 o al 12, la data esatta non la ricordo), non ha ricevuto alcuna risposta.
Le chiedo, quindi, in conclusione, scusandomi per aver superato i tre minuti, che all'incontro con i due diversi comitati promotori si arrivi con una proposta molto chiara, per inserirla nella prossima programmazione.
Questo è quanto chiedono fuori ed è quanto chiediamo anche noi in Aula come anche una risposta a delle mail ufficiali che non hanno ricevuto un riscontro.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altre richieste sull'ordine dei lavori o sulle comunicazioni.
La mia risposta è che non vorrei essere polemico anch'io, ma mi spiace che lei non abbia sentito quanto avevo detto prima che intervenisse: avevo dato disponibilità, grazie anche alla disponibilità della Giunta, di poterli audire alle ore 13 e vedremo se in Sala delle Bandiere o in Sala Viglione. Pertanto, incontreremo i gruppi di manifestanti e faremo le valutazioni assieme a loro.
A questo punto, possiamo procedere con i lavori.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 268, inerente a "D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. LR 1/2018, art. 3. Adozione del Progetto di Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate (PRUBAI), comprensivo del Rapporto Ambientale e relativa Sintesi non tecnica, del Piano di monitoraggio ambientale e della Dichiarazione di sintesi"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 268, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta del 3 maggio scorso è iniziato l'esame del provvedimento.
Dopo l'illustrazione dell'Assessore Marnati è iniziata la discussione generale con gli interventi dei Consiglieri Sacco, Bertola, Rossi Accossato e Preioni, cui è seguita la replica dell'Assessore Marnati.
Non penso vi siano altri che intendono intervenire. Dichiaro, quindi chiusa la discussione generale e procediamo con l'esame degli emendamenti relativi alla proposta di deliberazione.
Ci sono 1.745 emendamenti sulla proposta di deliberazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sospendiamo un attimo i lavori.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.10, riprende alle ore 11.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Vi è la richiesta, da parte dei presentatori, di illustrare i 1.745 emendamenti sulla PDCR n. 268.
Come sapete, essendo una PDCR, sono tutti localizzati all'interno della delibera, pertanto non c'è un articolato.
Procediamo con il primo emendamento.
Emendamento rubricato n. 1741) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dall'Assessore Marnati.
Emendamento rubricato n. 1212) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1213) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1214) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1215) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1217) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1221) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1238) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1239) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1241) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1260) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1261) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Le dico gli emendamenti che illustrerei "a pacchetto": n. 1212), n.
1213), n. 1214), n. 1215), n. 1217), n. 1221), n. 1238), n. 1239), n.1241) n. 1260) e n. 1261).
La scorsa settimana abbiamo evidenziato, durante la discussione generale sul provvedimento, tutte le criticità presenti sul Piano criticità che avevamo già evidenziato nella discussione in Commissione.
Sono rimaste tali, perché il testo non è cambiato: è stata tagliata la discussione in Commissione e il testo è stato richiamato in Aula.
Ci eravamo dichiarati disponibili a discutere con la maggioranza e con la Giunta regionale per valutare la possibilità di migliorare il testo chiedevamo dei segnali perché ritenevamo che questo Piano - in buona parte lo riteniamo ancora tale - sia insufficiente, sia poco ambizioso negli obiettivi e, come sempre, sia troppo concentrato sull'ultimo elemento, in ordine di importanza, nella gerarchia europea della gestione dei rifiuti ossia la questione impiantistica. Riteniamo, invece, che la pianificazione dovrebbe seguire la gerarchia imposta delle normative comunitarie e nazionali, con al primo posto, ovviamente, la riduzione dei rifiuti.
Invece, continuano a mancare iniziative efficaci per la riduzione dei rifiuti, non solo a livello regionale (di questo parliamo), ma anche a livello nazionale. È chiaro che la questione della riduzione trascina dietro tutte le altre, perché riducendo di molto la produzione dei rifiuti è giocoforza che poi ci sia meno rifiuto indifferenziato da gestire e da gestire, come sappiamo, con l'ultima delle questioni in ordine di gerarchia nella gestione dei rifiuti, ossia lo smaltimento in discarica (certamente da dismettere) e la valorizzazione energetica dei rifiuti, quindi negli inceneritori o nei termovalorizzatori (chiamateli come volete). Pertanto avendo meno rifiuto indifferenziato da gestire è ovvio che anche la questione dello smaltimento cambia.
Questo è un altro punto di criticità all'interno del Piano, perché esso descrive una serie di scenari e, in pratica, sconfessa il Piano rifiuti 2015-2020, secondo cui, con una prospettiva al 2030, l'impianto di Torino del Gerbido doveva restare l'unico della Regione e, in più, la Regione, con efficaci campagne di riduzione e di riciclo dei rifiuti, doveva mettersi in condizione, dopo il 2030, di non aver bisogno di nessun termovalorizzatore.
Questo Piano sconfessa quello precedente, perché individua una quota residua di rifiuto indifferenziato che non troverebbe posto negli impianti al momento presenti in Regione.
Prima del Piano rifiuti c'è stato un ampio dibattito politico-mediatico in cui si parlava di un impianto nella zona di Cavaglià, che poi ha visto una forte contrarietà non solo da parte della politica, quella di opposizione, ma anche dei territori e dei Sindaci, per il fatto che quella zona è già fortemente compromessa da cave e discariche (anche se occorre dire che a Cavaglià c'è un progetto che va avanti, purtroppo, per un inceneritore di rifiuti speciali).
Si faceva poi l'ipotesi di Novi Ligure, ma noi abbiamo detto chiaramente che vogliamo fare il Piano rifiuti del Piemonte, non della Liguria.
L'altra ipotesi è l'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido.
È nelle intenzioni della Giunta, da quello che si evince dall'emendamento presentato, che il Piano, così come verrà approvato in giornata, esprimerà una preferenza nei confronti dell'ampliamento del Gerbido. Noi restiamo contrari all'incenerimento dei rifiuti e a questo documento, ma ovviamente, nell'ottica di migliorare il Piano in alcune sue parti, abbiamo aperto al dialogo con la Giunta regionale, la quale si è detta disponibile a migliorare alcuni obiettivi, come ad esempio l'obiettivo di raccolta pro capite dei rifiuti organici, che passerebbe da 100 a 110 chilogrammi annui, quindi un aumento del 10%, e poi anche un aumento dell'obiettivo del tasso di raccolta differenziata, che passerebbe dall'80%, previsto dal Piano, all'82%.
È tanto o poco? Per noi è ancora poco, nell'obiettivo complessivo del Piano, ma certamente è un segnale. Tuttavia, è chiaro che sia l'80, l'82 o l'85% rimangono lettera morta se poi il Piano non individua azioni concrete e le porta avanti.
Ricordiamo che c'è un Piano che sosteneva che l'obiettivo della raccolta differenziata doveva essere l'80%, quando i territori sono già lì quindi diventava anche poco incentivante e interessante per una parte del territorio piemontese.
Infine, continua a esserci la questione che la politica che governa la Regione non riesce a portare le esperienze di chi ha lavorato meglio nei territori che sono più indietro. Chiaramente, poi partono i paragoni: un conto è paragonare la città di Torino o la Città metropolitana di Torino a una Provincia come quella di Novara.
Ci sono delle caratteristiche diverse, anche se Torino, a livello di raccolta differenziata, è indietro rispetto ad altre grandi città come, ad esempio, Milano. Se però facciamo un paragone tra la Provincia di Novara e la Provincia di Alessandria, che dal punto di vista delle città e del territorio possono avere delle analogie, vediamo che la Provincia di Novara è già all'80 % e quella di Alessandria non arriva al 60%. Dobbiamo allora chiederci come facciamo a portare le esperienze migliori della nostra Regione, ma non solo, anche esperienze di fuori Regione, sui territori che non riescono ancora a raggiungere quegli obiettivi; indubbiamente, ci vogliono anche risorse economiche.
Questa è complessivamente l'opinione che abbiamo di questo Piano rifiuti; chiaramente, siamo andati anche a cercare di migliorarlo. Gli emendamenti che seguono, rispetto ai quali la Giunta ha annunciato accoglimento, oltre alla questione già citata dell'aumento dell'obiettivo di raccolta dell'organico pro capite e dell'aumento del tasso di raccolta differenziata, riguardano parti di testo del Piano che rappresentano più che altro l'analisi della situazione attuale del Piemonte e anche di ci che è accaduto in questi anni. Peraltro, abbiamo criticato anche l'impostazione dei dati, perché questo Piano riporta dati del 2019, mentre sono già a nostra disposizione i dati del 2020 e del 2021; tra un po' avremo anche quelli ufficiali certificati del 2022.
Ciò è dovuto al fatto che il Piano presenta un documento di pianificazione e ha un percorso piuttosto lungo, perché per fortuna le normative prevedono che per piani e programmi ci sia la procedura di VAS la valutazione ambientale strategica, quindi nascono anni prima. Purtroppo questi dati non sono stati aggiornati, non sono stati proposti i dati migliori, i dati 2020-2021 che erano, sotto certi punti di vista, più incoraggianti. Proprio per questo, avevamo chiesto di alzare di alzare l'obiettivo di raccolta differenziata, perché, ad esempio, il dato 2021 è migliore di quello del 2019.
Presidente, mi fermerei qui.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se altri colleghi intendono intervenire sulle proposte di emendamenti.
Emendamento rubricato n. 1) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 2) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 3) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 4) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 5) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 6) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 7) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 8) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 9) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 10) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 11) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 14) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 13) presentato da Accossato (prima firmataria) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia, ho un numero molto contenuto di emendamenti, che definisco sostanzialmente di merito, e ne sono convinta. Visto il confronto avuto la scorsa settimana con l'Assessore sulle proposte emendative che la Giunta ha presentato, provo anch'io ad illustrare in un unico intervento la sostanza dei temi presentati.
Questi riguardano due aspetti che, in qualche modo, ho richiamato anche nell'intervento sulla discussione generale. Alcuni emendamenti riguardano gli obiettivi sia in termini di obiettivi pluriennali, in particolar modo al 2035, sia in termini di differenziazione, quindi le percentuali come obiettivo di raccolta differenziata, sia in termini di riduzione, cosa ancora più importante, di produzione pro capite di rifiuto e di materiale mandato al riciclo.
Gli emendamenti presentati pongono degli obiettivi, dal mio punto di vista, dal nostro punto di vista, come Gruppo, più sfidanti, più coraggiosi rispetto a quelli indicati nella proposta di Piano su cui abbiamo provato a discutere in Commissione e che poi abbiamo visto ritornare in Aula senza concludere l'iter in quella fase. Alcune di queste proposte, in particolar modo il tema dell'obiettivo di raccolta differenziata, sono parzialmente recepite nell'emendamento dell'Assessore della Giunta, che porta all'82 rispetto alla prospettiva di Piano dell'80%, la prospettiva di raccolta differenziata al 2035. Nei miei emendamenti c'erano anche proposte più sfidanti e, dal nostro punto di vista, raggiungibili, vista la situazione di alcuni territori virtuosi della nostra regione.
Ci sono poi altri due o tre emendamenti più specifici, su cui intendo entrare nel dettaglio. Uno è l'emendamento n. 10), che riguarda il tema di sostenere e incentivare l'estensione della tariffazione puntuale sul territorio piemontese. Uno dei metodi che riteniamo opportuno per sostenere questo tipo di tariffazione a livello generalizzato in Piemonte è quello di progressivamente (quindi è anche un'espressione cauta) escludere dai contributi regionali sui rifiuti quei Consorzi e, di conseguenza, quelle società che non applicano la tariffa puntuale o altri sistemi che comunque, sono in grado di correlare la produzione di rifiuto a ciascuna utenza.
Credo che sia ormai dimostrato che il salto quantitativo e, quindi anche qualitativo, sulla percentuale di differenziata, ossia quindi arrivare e superare l'80%, si fa con sistemi di correlazione diretta tra chi produce il rifiuto e chi deve pagare. Altrimenti si "galleggia" attorno a livelli più bassi. Crediamo dunque opportuno, cosa che l'emendamento chiede, escludere dai contributi chi non va in questa direzione.
L'altro emendamento puntuale, il n. 14), che riguarda invece un tema ambientale molto sentito, segnalatoci da alcuni cittadini del territorio, è quello delle aree di ricarica delle falde acquifere profonde. A oggi, la norma non impedisce che in quelle aree dove ci sono falde acquifere profonde siano trattati o smaltiti rifiuti pericolosi. In fase di emergenza idrica che riguarda la quantità, ma, di conseguenza, anche la qualità dell'acqua a disposizione dei territori, impedire la collocazione di trattamento o smaltimento di rifiuti laddove ci siano aree di ricarica sarebbe prudente e un fattore di attenzione agli aspetti ambientali.
Un'ultima considerazione riguarda l'emendamento rubricato n. 13) inerente al tema dell'eco-isole. Su questo aspetto, magari, ci sono pareri discordi, ma per la mia esperienza credo che, in qualche modo disincentivano questa forma di raccolta, ancorché spacciata come "differenziazione" o come "raccolta porta a porta".
Secondo la mia esperienza, infatti, disincentivano la differenziazione e, quindi, il raggiungimento di quegli obiettivi che il piano si sta prefiggendo. Pertanto, la proposta di quest'emendamento è quella di evitare il più possibile, salvo situazioni molto particolari dal punto di vista urbanistico e logistico, l'utilizzo e il ricorso alle eco-isole.
Ho terminato, in modo prudente e attento al dibattito complessivo, la presentazione dei miei pochi emendamenti.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Grazie.
Vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda gli emendamenti che abbiamo depositato, diversi sono stati accolti, alcuni con modifiche, e hanno voluto sottolineare quella che dovrebbe essere, a nostro giudizio, la base dell'approccio alla gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti non solo della nostra Regione, ma di ogni Consorzio che ha come missione, appunto, questo tipo di servizio.
Abbiamo voluto sottolineare quello che, a nostro avviso, è l'aspetto fondamentale, legato alla gerarchia dei rifiuti, perché troppo spesso non si fanno i corretti passaggi, né si investe nelle corrette procedure di raccolta di rifiuti, e nemmeno negli impianti di trattamento.
Per questo motivo, abbiamo voluto precisare in diversi passaggi di questo piano sulla raccolta dei rifiuti l'importanza di ridurre al minimo sia i rifiuti che vanno in discarica, sia i rifiuti che vanno all'incenerimento, in quanto la gerarchia che, giustamente, ci viene imposta a livello europeo prevede una più ampia riduzione della produzione di rifiuti.
Peraltro, conosciamo le difficoltà a discutere di questo tema, perch ogni volta che se ne parla si fa riferimento alle imprese, alla plastica agli imballaggi, ai posti di lavoro e a quant'altro, senza capire che, in realtà, ci sono tantissimi costi che attualmente non vengono quantificati nel momento in cui andiamo a produrre dei rifiuti; costi che, invece faremmo bene a tenere a mente. Perché superata questa prima fase, c'è tutta una parte che invece potrebbe addirittura incrementare i posti di lavoro ovvero la filiera della raccolta e del trattamento del rifiuto.
Se massimizzassimo gli impianti di trattamento di rifiuti differenziati, avremmo la possibilità di creare più economie che ruotano intorno ai rifiuti, in modo da valorizzare nuovamente questo tipo di materiale: mi riferisco alla massimizzazione e alla raccolta di metalli plastiche e carta, in un momento storico dove è sempre più difficile ottenere materie prime. Direi che le più grandi miniere che abbiamo in Italia sono, da una parte, le discariche, che ormai sono esaurite dall'altra i rifiuti che ogni giorno vengono conferiti e che purtroppo non riusciamo a recuperare al 100%.
Per questi motivi, abbiamo voluto chiedere maggiore attenzione rispetto al tipo di rifiuto che viene trattato e selezionato, in modo da garantire il corretto recupero o il corretto fine-vita di quel determinato rifiuto evitando sprechi lungo la filiera della gestione dei rifiuti. Per quale motivo? Il motivo principale è che troppo spesso si pensa che la termovalorizzazione sia una vera e propria valorizzazione, ma anche qui mi spiace dire che stiamo ancora parlando di costi nascosti che per ora non vengono conteggiati (e sottolineo "per ora non vengono conteggiati").
Attualmente, quando facciamo le analisi economiche sulla corretta gestione del rifiuto, vediamo che ci potrebbe essere un piccolo vantaggio a utilizzare la termovalorizzazione rispetto ad altri sistemi come la discarica. Insomma, da un punto di vista d'impatto e quant'altro potremmo aprire tutta una serie di riflessioni, ma è chiaro che è sicuramente migliore. Ma l'impatto totale per quanto riguarda anche le emissioni non è nullo; attualmente chiediamo alle imprese che inquinano o che emettono gas serra di contribuire all'interno di un mercato che si chiama ETS, che è un mercato europeo dove si vanno ad acquistare le proprie quote di emissione di anidride carbonica: noi, in pratica, chiediamo alle imprese di pagare per quanto impattano sull'ambiente.
I termovalorizzatori, che sono gli impianti più impattanti dal punto di vista dell'emissione di gas climalteranti (stiamo parlando di CO2), a oggi sono esentati dall'inserimento nel mercato ETS. Prima o poi, qualcuno dovrà tener conto di tale aspetto, perché in Europa è già iniziata la discussione rispetto all'inclusione dei termovalorizzatori all'interno del mercato ETS.
Considerate che all'interno della nuova direttiva è stato inserito dal 2024 il monitoraggio delle emissioni di CO2 da parte dei termovalorizzatori; inoltre, dal 2026 si calcoleranno gli impatti dell'introduzione di questa nuova modifica e dal 2028 (al massimo dal 2030) tutti gli Stati membri della UE dovranno recepire questa direttiva applicando anche alla termovalorizzazione il giusto costo che ha a livello ambientale. Questo cambierà notevolmente il nostro modo di pensare il rifiuto e di gestirlo, perché attualmente abbiamo un costo della CO2 fra gli 80 e i 100 euro a tonnellata.
Chiedo scusa, Presidente, ma ci sono un po' di riunioni.



PRESIDENTE

Ha ragione, Consigliere Sacco, effettivamente è aumentato il disturbo da parte di tutti i Consiglieri, ai quali chiedo o di tacere oppure di uscire dall'aula, se intendono interloquire con voce alta.
Prego, prosegua.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Stavo dicendo che l'impatto che avrà l'introduzione di questa nuova norma negli anni a venire non sarà sicuramente trascurabile, anzi cambierà di molto l'analisi della sostenibilità economica della filiera dei rifiuti rendendo sempre più vantaggioso il riciclo quanto più totale della materia.
Per questo motivo penso che, nel momento in cui andiamo a fare delle scelte politiche di investimento, come sempre c'è un tempo per fare tutto.
Quando si fanno certi investimenti un po' in ritardo rispetto al periodo storico, succede che poi ci si trova a dover sostenere dei costi non solo ambientali, ma anche economici, del tutto spropositati rispetto a quanto si era previsto. Ed è per questo che riteniamo fondamentale - su questo abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte dell'Assessore, ma faremo il possibile per vigilare rispetto a quanto detto - destinare il maggior numero di risorse, soprattutto legate attualmente alla tassa di conferimento in discarica che acquisisce la Regione, anzi destinare la totalità di queste risorse a investimenti all'interno dei Consorzi che possono garantire una massimizzazione del recupero dei materiali sia per quanto riguarda la raccolta sia il trattamento dei rifiuti.
Oltre a questo, abbiamo anche provato a suggerire un ulteriore elemento, perché è facile immaginare la destinazione delle 600 mila tonnellate di rifiuti che oggi vengono conferiti al termovalorizzatore di Torino. Ricordo a tutti come avviene il conferimento: arriva il camion, si verifica che non ci siano materiali radioattivi al proprio interno e poi si va a bruciare la spazzatura direttamente com'è, senza alcun tipo di pretrattamento.
Se andassimo a considerare tutti gli impatti che ha il termovalorizzatore, questo pretrattamento diventerebbe interessante, perch ci consentirebbe di togliere dalla combustione tutti quei materiali come plastiche, carta e altre materie che possono essere recuperate dall'ammontare totale delle tonnellate che vengono bruciate. Questo ci consentirebbe di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti in ingresso rispetto a quanto avviene oggi, dove non c'è alcun tipo di trattamento soprattutto se consideriamo quello che viene sottolineato ogni volta, cioè la difficoltà da parte del Consorzio che opera nella città torinese di raggiungere determinati livelli di raccolta differenziata.
Se abbiamo grossi problemi a farlo a monte, allora dobbiamo intervenire a valle per ridurre la quantità di rifiuti che vengono portati a fine vita perché una volta che vengono bruciati, non possono essere riutilizzati in altro modo, a parte le polveri (quelle non pericolose) che in alcuni casi vengono recuperate e utilizzate per altri scopi, ma hanno un solo impiego non ne hanno infiniti come potrebbero avere altri materiali.
Per questo motivo, abbiamo provato a proporre una modifica rispetto ai sistemi che vengono attualmente utilizzati dai Consorzi che conferiscono a TRM, ma la proposta non è stata accolta. Speriamo che ci si possa lavorare in modo da ridurre realmente, nella maniera più veloce possibile, la quantità di rifiuti che vengono attualmente conferiti alla termovalorizzazione.
Teniamo anche conto che gli utili che attualmente il termovalorizzatore garantisce sono drogati da un forte incremento del costo dell'energia, ma tutti sappiamo che, nel momento in cui andiamo a investire come si sta facendo nel mercato dell'energia su fonti rinnovabili, il costo dell'energia è destinato a diminuire, perché sono fonti il cui costo per kilowatt di picco installato è più basso rispetto a tutte le altre soluzioni. Ciò comporta una diminuzione del prezzo unico nazionale, che è il prezzo che viene calcolato ogni ora sulla Borsa elettrica, per quanto riguarda la definizione del prezzo dell'energia.
Per questo motivo, non possiamo basarci su determinati indici economici, ma dobbiamo sempre ragionare su cosa sarà fra dieci anni, perch gli investimenti che faremo adesso frutteranno o avranno perdite fra dieci anni. Riteniamo che il mondo stia andando in quella direzione. In parte siamo riusciti a migliorare questo Piano rifiuti ma, purtroppo, non ci siamo riusciti del tutto, perché alcune nostre considerazioni non sono state accolte, ma continueremo a monitorare, affinché almeno tutti i fondi recuperati dalle tasse applicate per il conferimento in discarica possano tornare ai Consorzi per aumentare il loro indice di raccolta differenziata non solo per quanto riguarda la semplice raccolta, ma anche l'effettivo recupero del materiale che avviene successivamente alla raccolta stessa.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sacco per l'illustrazione.
Emendamento rubricato n. 1212) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1213) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1214) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1215) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1217) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1221) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1238) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1239) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1241) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1242) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1260) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1261) presentato da Bertola (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Per l'economia generale della discussione e della votazione, comunico gli emendamenti che mantengo; quindi, indico quelli che conservo e ci significa che tutti gli altri sono ritirati.
Quelli che comunico hanno il parere favorevole della Giunta e verranno approvati; alcuni degli altri che ritiro, in realtà, vengono comunque recepiti come emendamenti di Giunta, come ad esempio quello sull'obiettivo della raccolta differenziata o quello sull'organico.
Comunque, conservo i seguenti emendamenti: n. 1212), n. 1213), n.
1214), n. 1215), n. 1217), n. 1221), n. 1238), n. 1239), n. 1241), n.
1242), n. 1260) e n. 1261); tutti gli altri emendamenti devono ritenersi ritirati.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 1611) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1612) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1613) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1614) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1620) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1624) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1627) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1628) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1629) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1637) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1640) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1650) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1677) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1678) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda gli emendamenti da me presentati, alcuni sono stati accolti con modifiche, quindi volevo sapere se sono già state riportate.
Comunico che mantengo i seguenti emendamenti: n. 1611), n. 1612), n.
1613), n. 1614), n. 1620), n. 1624), n. 1627), n. 1628), n. 1629), poi un altro di cui non ho la numerazione, che gliela comunicherò a breve, n.
1637), n. 1640).



PRESIDENTE

Scusi, collega, le chiedo di indicarli un po' più lentamente, così possiamo segnarli, altrimenti ci perdiamo nella numerazione.
Prego, proceda.



SACCO Sean

Ero arrivato al n. 1640), poi n. 1642), n. 1650), n. 1677) e n. 1678).
Questi sono quelli che mantengo, poi ce n'è ancora un altro di cui però, non ho ancora l'indicazione del numero, che le comunicherò a breve perché ho bisogno di un attimo pe recuperarlo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Pur avendo pochi emendamenti, ma per l'economia generale dei lavori e visti gli emendamenti della Giunta relativi al tema sulle percentuali di differenziazione e, a cascata, degli altri valori, mantengo in votazione tre emendamenti di merito, che ho già illustrato prima, che sono il n. 10) il n. 13) e il n. 14). Questi tre emendamenti li mantengo in votazione.
Ritiro, invece, gli emendamenti rubricati n. 1), 2), 3), 4), 5), 6), 7) 8), 9), 11).
Non ho saputo se verranno accolti, ma pazienza; non sono stata fortunata, come gli altri colleghi.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se c'è ancora qualche collega che deve intervenire.
Non vedo mani alzate.
Chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Marnati; ne ha facoltà.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Gli emendamenti della Giunta li avete? Li diamo per scontati o leggo l'elenco?



(Commenti fuori microfono)



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

A posto così.
Inoltre, stavo valutando un emendamento che non avevo, che era del Consigliere Sacco, il quale ha dichiarato che sarebbe stato accolto; mi riferisco all'emendamento n. 1.613), mentre su tutti gli altri siamo già d'accordo, come è stato già chiarito.
Mi riservo solo di dirlo, perché a me non risulta, però magari nella confusione.



(Commenti fuori microfono)



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Sui tre emendamenti della Consigliera Accossato abbiamo espresso parere negativo.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, sull'emendamento rubricato n. 1613), esprime parere favorevole?



(Commenti fuori microfono)



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Se riformulato, sì.
Va bene, siamo d'accordo sui numeri che avete segnato relativamente all'elenco fornito dai Consiglieri Bertola e Sacco. Per quanto riguarda quelli della collega Accossato, chiedo un minuto, per una verifica, perch non mi risultano.



PRESIDENTE

Sospendiamo indicativamente i lavori per cinque minuti, per una riorganizzazione generale.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.50, riprende alle ore 12.25)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nel corso della sospensione, sono stati ridefiniti e rivisti gli emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Rispetto a quanto comunicato prima, ritiro gli emendamenti n. 1677) e n. 1678), in quanto recepiti da un emendamento della Giunta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altre richieste d'intervento sugli emendamenti, possiamo procedere con le votazioni.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1741).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1611), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1708).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1709.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1710.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1714).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1612), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1712), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indico la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1613), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sospendo la votazione per errata interpretazione della tabella.
Sull'emendamento rubricato n. 1613) c'è una modifica, che non è ancora arrivata, per cui lo sospendiamo.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1614), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Riprendiamo la votazione sull'emendamento rubricato n. 1613), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1212), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1213), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indico la votazione sull'emendamento rubricato n. 1214), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1215), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1217), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1726).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1221), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1238), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1239), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1711).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1241), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1242), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1620), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1727).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale il voto favorevole dei Consiglieri Sacco e Sarno e della Consigliera Disabato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1728).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1729).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1730).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1260), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1624), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1731).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Essendo giunte le ore 13, possiamo sospendere i lavori, che riprenderanno alle ore 14.30.
Informo che in Sala Viglione saranno ricevute le delegazioni dei manifestanti per le proposte di legge popolare sugli Enti locali e in materia di gioco d'azzardo patologico.
Sono invitati i Capigruppo, i Consiglieri e la Giunta a parteciparvi immediatamente in Sala Viglione.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.03)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.32 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Oggi si provvederà a rispondere a quanto segue: interrogazione a risposta immediata n. 1381, presentata dal Consigliere Domenico Rossi cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1394 presentata dal Consigliere Alberto Avetta, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1392 presentata dal Consigliere Ivano Martinetti, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1393 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà all'Assessore Marco Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 1398, presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1395 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
1399 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1400 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1396, presentata dalla Consigliera Silvana Accossato (in accordo con l'interrogante, verrà trattata nella prossima seduta); interrogazione a risposta immediata n. 1397 presentata dal Consigliere Sean Sacco, che è stata ritirata.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula. Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo all'interrogante che ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione a risposta immediata n. 1396 "Futuro di Mirafiori e contenuti del protocollo firmato da Stellantis, Comune di Torino e Regione Piemonte" presentata dalla Consigliera Accossato (rinvio)


PRESIDENTE

Comunico che la trattazione dell'interrogazione è rinviata alla prossima seduta.


Argomento: Industria (anche piccola e media)

Interrogazione a risposta immediata n. 1397 "Nuovo inceneritore in Piemonte. Qual è la risposta della Giunta?" presentata dal Consigliere Sacco.


PRESIDENTE

Comunico l'interrogazione è stata ritirata.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1399 presentata da Magliano inerente a "Fondi finalizzati allo studio, diagnosi e cura della fibromialgia: come saranno spesi?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1399.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premetto che l'articolo 1, comma 972, della legge n. 234 del 30 dicembre 2021 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024" ha disposto che nello stato di previsione del Ministero della Salute è istituito un fondo con una dotazione di cinque milioni di euro per l'anno 2022, finalizzato allo studio, diagnosi e alla cura della fibromialgia.
La Conferenza Stato-Regioni, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro della Salute recante "Riparto del contributo di cinque milioni di euro finalizzato allo studio, diagnosi e cura della fibromialgia", ha dato parere favorevole.
Da qui in poi, Presidente, per velocità d'intervento, non vado a citare tutti i passaggi.
Ho fatto un accesso agli atti l'11 luglio 2022 e l'Assessore competente rispondeva, in data 30 novembre 2022, che, non essendo al momento nota la pubblicazione di un decreto ministeriale, non si poteva esprimere, ma già iniziava a dire che c'era un'ipotesi di riparto.
L'Assessore altresì dichiarava che al momento era disponibile unicamente uno schema di decreto del maggio 2022, con allegato una vecchia convocazione, da cui si evince un'ipotetica somma pari a 7,37% del fondo totale di 375.300 euro per il Piemonte.
Poi i vari decreti e, infine, arriva lo stanziamento.
Il suddetto decreto ha confermato, per la Regione Piemonte, una quota d'accesso pari al 7,37% del fondo totale (i 375.300 euro di cui avevamo parlato) e ha stabilito che le Regioni individuano sul proprio territorio uno o più centri specializzati idonei alla diagnosi e alla cura della fibromialgia, in grado di assicurare una presa in carico multidisciplinare al fine di assicurare ai pazienti tutte le cure. Questo è stato richiesto anche dall'Associazione dei pazienti, come più volte ci siamo detti. Tali centri sono comunicati al Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, entro 30 giorni. Poi conclude il decreto.
Avevo presentato un question time, il n. 1260, a oggetto "Riparto del contributo di cinque milioni di euro finalizzato allo studio, diagnosi e cura del fibromialgia: la Regione ha provveduto ai necessari adempimenti?".
Anche qui l'Assessore mi aveva risposto che le Aziende individuate quali destinatarie, nella deliberazione della Giunta regionale il 16 dicembre 2022, n. 33-6237, erano: Città della Salute e della Scienza di Torino Mauriziano Umberto I di Torino; Maggiore della Carità di Novara; Santa Croce e Carle di Cuneo e Sant'Antonio e Biagio di Alessandria. Questi erano i soggetti deputati.
Essendo arrivate risposte un po' diverse tra le loro, le associazioni di competenza (AISF, AAPRA, GILS e ANMAR) hanno inviato una lettera a tutte le cinque Aziende, in cui chiedevano informazioni sull'utilizzo dei fondi.
Il Direttore di reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino risponde che "in merito all'utilizzo dei fondi, segnalo che è anch'essi sono stati assegnati alle Aziende Sanitarie Regionali e non alle singole strutture" e poi concludeva dicendo "quindi io non so dove sono finiti questi soldi".
Un delegato regionale SIR (Società Italiana Reumatologia) ha risposto che tutti i delegati regionali della SIR sono stati attenzionati nell'ultima riunione congiunta su questa tematica; invece Alessandria ha risposto che la reumatologia di Alessandria aveva già attivato un percorso di cura sperimentale per i pazienti affetti da fibromialgia, in collaborazione con Psicologia clinica, ed è in fase di attuazione un percorso. Poi va avanti, come avrà letto l'Assessore.
Il responsabile di Novara si è dimostrato disponibile a una collaborazione con le associazioni.
Sono trascorsi ormai diversi mesi dall'emanazione del decreto del Ministero e dall'individuazione delle Aziende sanitarie destinate al fondo per cui vorrei sapere, chiedendole scusa, Presidente, per il minuto in più come le strutture sanitarie sopraindicate hanno deciso di spendere questi fondi diretti alla Regione Piemonte finalizzati allo studio, diagnosi e cura della fibromialgia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
È un tema, quello della fibromialgia, che abbiamo già trattato più volte e confermo quanto riferito dal Consigliere Magliano. In passato non avevamo sicurezze e atti che oggi abbiamo visto anche emanati dal Governo.
Allo stato attuale, come lei sa, la fibromialgia non è ancora stata inserita nei LEA, quindi non è riconosciuta come patologia cronica e invalidante, per la quale è prevista una specifica esenzione per il cittadino che ne sia affetto. Tuttavia, quei fondi di cui parlavamo sono arrivati effettivamente, deliberati dal Governo e ripartiti alle Aziende.
Con la delibera n. 33-6237 del 16 dicembre 2022, la Giunta ha individuato Aziende capofila nell'ambito delle cinque aree sovrazonali per il coordinamento e lo sviluppo del PDTA, nonché per gli interventi formativi specifici e le attività di studio per la fibromialgia, che dovrà necessariamente coinvolgere le aziende sanitarie (Maggiore della Carità di Novara, l'Azienda Ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienze di Torino, l'Ordine Mauriziano, il Santa Croce e Carle di Cuneo e il Ss. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria), quindi gli ospedali hub del Piemonte.
Successivamente, con determinazione del 27 dicembre, si è provveduto ad accertare, impegnare e, contestualmente, assegnare gli importi stabiliti a favore delle sopracitate Aziende sanitarie ospedaliere.
Si specifica che, a seguito di rendicontazione, verranno poi materialmente liquidati e trasferiti i fondi, ma oggi le Aziende hanno a disposizione la competenza per fare le attività.
Il Settore regionale nei mesi di gennaio e febbraio 2023 ha provveduto a elaborare una bozza di piano terapeutico dedicato alla fibromialgia e con nota 1731 del 28 marzo, ha dato avvio a un percorso e sono stati richiesti alle Aziende sanitarie i nominativi dei referenti; è stato trasmesso il documento sul PS DTA fibromialgia e una serie di analisi consultazioni ed eventuali osservazioni volte alla definizione di un documento finale e alla sua implementazione.
Le Aziende hanno comunicato i nominativi e le segnalazioni di rettifica, aggiornamento, e correzione del PDTA, riferite a dati con evidenze scientifiche che sono state acquisite con l'elaborazione di una bozza conclusiva.
Con nota 23-869 del 27 aprile tutte le Aziende e le rappresentanze dei pazienti sono state invitate alla presentazione e discussione del documento tenutosi in data 8 maggio.
Il 15 maggio il gruppo ristretto, in particolare un rappresentante per ogni Azienda destinatario del fondo, è convocato per l'elaborazione di documenti operativi, scheda di raccolta dati, schede d'individuazione e definizione del target paziente da inserire nel percorso e altre attività.
I fondi attualmente accertati e impegnati per l'Azienda verranno spesi in questo modo: gestione operativa dei pazienti affetti da fibromialgia primaria e miglioramento del processo di presa in carico; sviluppo metodologico del PS e DTA, formazione specifica degli operatori sanitari messa in atto di sistemi informativi per la raccolta dati; attività di audit e di miglioramento.
C'è stato un percorso e un'assegnazione di fondi delle attività che tutte le Aziende hanno attivato e implementato, quindi mi stupisce molto la dichiarazione del referente della Città della Salute e della Scienza di Torino, che parrebbe un po' distratto. È evidente che la Regione trasferisce i fondi alle Aziende e non alle strutture che non hanno capacità di recepire fondi direttamente. Incontrerò il direttore per capire quali siano i motivi, ne sono del tutto all'oscuro, per cui una struttura di quest'Azienda dice di non sapere e di non conoscere atti deliberativi della Regione Piemonte, determine della dirigenza della sanità piemontese che sarebbero tenuti a conoscere e ad applicare puntualmente.
Chiederò dettagliata spiegazione. Grazie della segnalazione Consigliere Magliano.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1400 presentata da Disabato inerente a "Servizio di logopedia e psicomotricità presso l'ASL TO3. Come intende intervenire la Giunta per risolvere le criticità?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1400.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sarò breve, perché questo è il terzo question time che depositiamo sul tema della carenza dei servizi di logopedia e psicomotricità nel territorio dell'ASL TO3 e anche sulla discontinuità dell'erogazione degli stessi. Ci sono arrivate altre segnalazioni, oltre a quelle che abbiamo già portato in Consiglio regionale. La prima riguarda l'interruzione del servizio presso Villa Iris a Pianezza, ma poi ci sono arrivate anche altre segnalazioni rispetto alla discontinuità dell'erogazione del servizio presso le sedi di Sant'Antonino di Susa, ragion per cui siamo nuovamente a chiedere un intervento urgente all'Assessore Icardi.
Sappiamo, in particolare, che per la logopedia erano state messe in aggiunta 3.000 ore di servizio, proprio per implementare quello che è il fabbisogno a livello territoriale, ma queste 3.000 ore non sono ancora state erogate, anche per problemi legati al danno che si è verificato.
Tuttavia, questo non può comportare l'interruzione di un servizio fondamentale per decine di famiglie, decine di minori che necessitano di tutti i servizi necessari per garantire ai minori una crescita e uno sviluppo adeguato, anche con il supporto di personale sanitario qualificato per intraprendere tutti i servizi destinati alla psicomotricità e anche alla logopedia.
Detto ciò, riteniamo importante una presa di posizione da parte dell'Assessore Icardi, perché all'interno delle ASL c'è una situazione davvero a macchia di leopardo, non soltanto all'interno delle ASL, ma anche all'interno degli stessi Consorzi. Abbiamo segnalato più volte le carenze presenti nel Consorzio del CONISA, ma anche nella zona ovest di Torino possiamo ormai effettivamente verificare le stesse problematiche.
Ormai è passato più di un anno dal primo question time che abbiamo presentato e le famiglie sono molto stanche, anche perché molte di esse si sono rivolte al privato per accedere alle stesse prestazioni, ma questo comporta esborsi molto importanti che non tutte le famiglie si possono permettere. Visto che le risorse sono state erogate, visto che le ore aggiuntive erano state promesse, chiediamo all'Assessore come intende intervenire nel territorio specifico dell'ASL TO3 per garantire questi importanti servizi alle famiglie che necessitano di un intervento urgente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ho voluto accertare con la Direzione dell'ASL TO3 in merito alle testimonianze trattate nell'interrogazione, peraltro già segnalate il 5 maggio alla Direzione generale dell'ASL. Si evidenzia che nell'immediatezza l'Azienda sanitaria ha provveduto a convocare i rappresentanti di Villa Iris l'8 maggio e dal confronto con la struttura sono emerse alcune difficoltà da parte della stessa di reperimento delle risorse di personale specialistico, che saranno risolte nelle prossime settimane.
La struttura ha inoltre garantito che proseguirà con l'erogazione di tutti i trattamenti prescritti e con la presa in carico dei pazienti secondo le indicazioni puntuali dei medici prescrittori.
Da parte dell'ASL non sussistono problemi di budget, l'abbiamo finanziata, quindi il budget rimarrà inalterato, rispetto al 2022, per la tipologia di prestazione di cui stiamo trattando.
Rispetto al garantire il trattamento continuativo durante tutto l'anno solare, in base alle linee guida nazionali e internazionali i trattamenti devono rispettare e rispettano le indicazioni del medico specialista secondo progetti riabilitativi e obiettivi specifici, con interventi non necessariamente continuativi.
Il servizio di riabilitazione di Sant'Antonino di Susa, relativamente alla riabilitazione logopedia, ha sempre comunque garantito la continuità del servizio.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1395 presentata da Rossi, inerente a "Mancato potenziamento SCDU di Medicina Fisica e Riabilitativa di Novara"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1395.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Rossi.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Torno su quest'argomento, relativo al mancato potenziamento della struttura complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa di Novara, dopo aver affrontato la stessa questione già nei mesi precedenti. Riepilogo velocemente qual è la situazione.
All'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara è presente questa struttura complessa dislocata presso il San Giuliano di Novara e il San Rocco di Galliate. Nell'attuale atto aziendale è previsto un totale di 38 posti letto, così suddivisi: 24 per riabilitazione intensiva e gravi cerebrolesioni, 14 per mielolesi.
La situazione reale, invece, prevede un totale di 14 posti letto contro i 38 previsti nell'atto aziendale. La riduzione attuale dei posti letto è avvenuta nelle prime fasi dell'emergenza COVID-19, nel marzo 2020 e da allora è stata mantenuta nelle attuali proporzioni. Una situazione analoga emerge anche se si considerano le condizioni del personale necessario a far funzionare il servizio, con carenza di personale soprattutto in ambito infermieristico. Qual è il problema, Presidente? Il primo problema è che il fabbisogno di riabilitazione di questo tipo sul territorio resta quello che ha portato alla previsione di quei posti letto, per cui si è arrivati a quell'obiettivo dopo trent'anni d'investimento nella struttura. È evidente che con il COVID c'è stata un'emergenza, ma prendiamo anche atto che in altre strutture simili, cioè hub di secondo livello, non c'è stata la riduzione dei posti letto che invece c'è stata al Maggiore di Novara (né ad Alessandria, né al CTO di Torino c'è stata una riduzione simile e paragonabile a quella di Novara).
Diciamo che il COVID ha fatto saltare un po' tutti i piani, quindi possiamo anche immaginare che questo abbia creato dei problemi.
A ottobre abbiamo interrogato l'Assessore per chiedere quando sarebbero stati ripristinati i posti letto (i posti letti ci sono, in pratica abbiamo chiesto quando avrebbero messo gli infermieri necessari a farli funzionare). L'Assessore, quella volta per bocca dell'Assessore Marnati, ci ha risposto che il tutto era subordinato ancora alla questione del COVID che era imprevedibile.
Arrivando al dunque, Presidente, oggi però sappiamo che il COVID è andato sempre di più scemando (addirittura l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la pandemia è finita) e allora torniamo ad interrogare la Giunta perché il fabbisogno sul territorio novarese di riabilitazione resta lo stesso: c'è bisogno, c'è urgenza, c'è necessità che questi posti letto vengano ripristinati, ma occorre soprattutto il personale per far funzionare la struttura. Ecco perché, di fronte a questo scenario che ho descritto, interroghiamo l'Assessore competente per sapere che cosa intende fare e con quali tempistiche per ripristinare la completa funzionalità dei posti letti del SCDU di Medicina Fisica e Riabilitativa del Maggiore di Novara.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ringrazio altresì il Consigliere Rossi per aver ricordato che il 3 maggio l'OMS ha dichiarato chiusa la pandemia. Tuttavia, alcune incombenze dei nostri ospedali, tra cui i tamponi e una serie di altre attività devono comunque proseguire per effetto di leggi tuttora in vigore, che quindi complicano ancora un po' le attività.
In relazione al quesito posto, vorrei evidenziare alcuni elementi.
La riduzione è soprattutto determinata da problemi di personale, quindi abbiamo chiesto all'Azienda di attuare un piano di assunzioni che sta consentendo all'Azienda Maggiore della Carità di reintegrare il personale venuto a cessare nel 2003 e di potenziare le attività critiche secondo le priorità cliniche dipendenti dai bisogni della popolazione che lei ha prima citato.
In particolare, si è provveduto a reintegrare il personale di sala operatoria e sulle degenze chirurgiche come durante il periodo pre COVID (siamo tornati, cioè, ai valori precedenti) per potenziare la risposta operatoria, allo scopo di recuperare le liste d'attesa per interventi chirurgici, in particolare di classe A e B, e sono state ampliate le degenze cardiologiche per far fronte all'aumentata casistica cardiologica sia di DEA emergenza-urgenza, sia elettiva, con accesso ambulatoriale.
Con riguardo alla struttura complessa di Medicina Fisica e riabilitativa di Novara, grazie al potenziamento del personale infermieristico, OSS e fisioterapisti, sono stati resi disponibili ulteriori quattro posti letto, per un totale di complessivi 16 posti letto (nove per riabilitazione, codice 56-75, sette per il codice 28).
Prosegue, inoltre, l'attività dell'Unità spinale con progressivo incremento dei posti letto.
Il pieno funzionamento della struttura, come da programmazione regionale, prevede il completamento dell'organico con ulteriori 15 infermieri e 15 OSS.
L'Azienda Ospedaliera precisa che per favorire il recupero precoce dei pazienti, come da progetto proposto dalla struttura di riabilitazione, è stata anche potenziata l'attività riabilitativa al letto del paziente già in degenza per acuti, quindi si fa anche in altri reparti. Insomma, si sta cercando di assumere tutto il personale necessario per tornare alle dotazioni necessarie previste dalla programmazione regionale.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta e lo congediamo.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta immediata n. 1392 presentata da Martinetti inerente a "Ripristino percorsi ciclabili 'Via del Mare' e 'Bar to Bar' nei tratti insistenti nei comuni di Alba, Roddi e Verduno"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1392.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che illustra l'interrogazione in qualità di Consigliere regionale.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
L'interrogazione nasce da una preoccupazione e dall'apprensione di una serie di società del mio territorio. Ringrazio Elisabetta Brovio per averci segnalato questo problema. L'articolo 5, comma 2, dello Statuto regionale vigente recita: "La Regione Piemonte concorre all'ampliamento delle attività economiche, nel rispetto dell'ambiente e secondo i principi dell'economia sostenibile".
La Giunta regionale, con deliberazione del 12 maggio 2019, ha espresso l'intenzione di rafforzare il progetto di dotare il Piemonte di un sistema di ciclovie, approvando il progetto di reti ciclabili d'interesse regionale che troviamo all'allegato A della summenzionata deliberazione. Cosa indica tale progetto? Indica la "Via del Mare", il percorso numero 4 e il "Bar to Bar" (percorso numero 2) in coincidenza per un tratto con il cantiere dell'autostrada Asti-Cuneo A33.
In data 23 novembre 2021, a seguito della manifestata necessità da parte della Società Autostrade Asti-Cuneo S.p.A., che chiede di utilizzare parte della pista ciclabile come strada di cantiere, il Comune di Roddi con propria deliberazione ne attribuiva alla medesima la piena responsabilità.
Nel dicembre 2022, il Comando di Polizia locale Unione Comuni Colline Langhe Barolo, con una propria ordinanza, disponeva l'istituzione del divieto di transito pedonale e veicolare sul tratto di pista ciclabile insistente sul territorio del Comune tra Roddi fino al ripristino della piena funzionalità di quest'opera.
Appare sempre più urgente, alla luce anche degli impattanti cambiamenti climatici, sostenere ogni forma di mobilità sostenibile. Continuiamo a ripeterlo tutte le volte che si parla di questi argomenti. Crediamo, ma penso che lo crediate anche voi, visto che se ne parla sovente, che il turismo ciclabile rappresenti un importante strumento di sviluppo e di crescita per il territorio piemontese e per quello delle Langhe, che sono sempre più visitate.
La domanda è molto semplice. Chiediamo alla Giunta quali iniziative intenda mettere in atto, al fine di ripristinare la funzionalità dei percorsi ciclabili "Via del Mare" e "Bar to Bar" nei tratti insistenti dei comuni di Alba, Roddi e Verduno, che attualmente sono interferiti dal cantiere del tracciato autostradale.
Come ho detto in apertura, c'è apprensione e grande incertezza, perch sembra che siano state presentate diverse richieste e non si è mai riusciti a ottenere una risposta precisa. Pertanto, spero che oggi l'Assessore Gabusi possa fare chiarezza sulle intenzioni della Giunta rispetto a questo problema.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Martinetti per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente, e grazie, Consigliere, anche perché era da qualche settimana che sentivo la mancanza delle sue interrogazioni. Rispondo volentieri per un argomento che, rispetto all'opera principale, quella della Asti-Cuneo, può sembrare relativamente importante, invece lo è proprio per la vocazione turistica e per la vocazione che quel territorio insieme ad altri del Piemonte, si è ritagliato sulla mobilità sostenibile.
Come in parte ha già accennato il Consigliere Martinetti, è tutto gestito e scritto nei documenti, nel senso che quella strada, che oggi è interferita dall'attività di cantiere, verrà ripristinata a spese della società concessionaria Asti-Cuneo.
Non solo: nei Comitati di supporto, che si sono concentrati sui temi di più stringente attualità come, ad esempio, la fase autorizzativa e quella del pedaggiamento, si è già trattato anche il tema. Il Comitato di supporto è composto da tutti i Sindaci interessati dalla tratta, dalla Provincia dalla Regione e dalla società concessionaria. Si è già trattato anche il tema della ciclabilità, non solo per il ripristino scontato dell'attuale sedime, ma anche per le ipotesi, che si stanno valutando, di utilizzare le nuove strade di cantiere che, di fatto, verranno dismesse dalla società come una nuova pista più ampia, anche ambientalmente più vicina alla natura. Di conseguenza, crediamo che ci sia sicuramente un miglioramento.
Chiediamo in questo momento di soffrire ancora per qualche mese, perch l'opera principale (l'Asti-Cuneo) non può più attendere e per realizzarla evidentemente si devono utilizzare quelle aree, ma è fuor di dubbio che verranno ripristinate e probabilmente anche con un sedime maggiore e più importante.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1393 presentata da Canalis, inerente a "Société Nationale des Chemins de fer Français (SNCF) nel mercato ferroviario italiano: questa opportunità verrà valorizzata in Piemonte?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1393.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Mi riferisco alla Société Nationale des Chemins de fer Français (SNCF).
Secondo indiscrezioni di stampa, questa società, che è la società ferroviaria pubblica francese, si preparerebbe (uso il condizionale) ad entrare nel mercato ferroviario italiano. In particolare, secondo il quotidiano "Le Parisien", vi è un piano, su cui starebbe lavorando da mesi l'operatore pubblico francese, che prevede di entrare nelle linee ad alta velocità del nostro Paese a partire dal 2026, quindi tra pochissimi anni.
Ricordiamo come l'entrata di Italo sulla linea ad alta velocità port un effetto e un beneficio positivo sull'utenza, perché immise una buona quota di concorrenza e quindi anche un conseguente abbassamento dei prezzi.
Riteniamo che, da un punto di vista economico, l'arrivo di un nuovo soggetto potrebbe, oltre a contribuire all'abbassamento dei prezzi, anche aumentare il numero di destinazioni raggiunte dai treni ad alta velocità che sappiamo oggi tagliare in parte fuori Torino, perché molti treni della rete ad alta velocità italiana partono da Milano e non da Torino.
Considerando queste premesse e anche il fatto che oggi il TGV, che è l'unico vettore francese che opera su una parte del territorio italiano svolge l'unico servizio Milano-Parigi, ci chiediamo se la Giunta regionale intenda prendere contatti con SNCF, al fine di creare un hub a Torino per le partenze e gli arrivi dei treni ad alta velocità, per fare in modo di aumentare le destinazioni di questa tipologia di trasporto, magari con diramazioni verso la provincia di Cuneo e il Colle di Tenda.



PRESIDENTE

Grazie, collega Canalis.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio la Consigliera Canalis per l'interrogazione.
Per entrare nel merito della questione dell'interrogazione, che pone riflessioni corrette, ad esempio, sulla maggiore concorrenza dopo l'avvento di Italo nel mercato e altre considerazioni che però vanno un po' contestualizzate, nel senso che quanto è scritto nel testo dell'interrogazione, credo che le sue valutazioni non corrispondano del tutto al vero, come ad esempio relativamente alla capacità della linea Torino-Milano, che credo non sia di 330 treni al giorno, per cui penso che quel dato sia un po' da rivalutare. Dubito che nel nodo di Milano e in quello di Torino possa passare ancora uno spillo. Mi sembra quindi un quadro complicato e sembra esserci molto spazio che, invece, non c'è. Al di là di tutto, però è certo ed è ovvio che un nuovo operatore possa accrescere la concorrenza.
Detto ciò, si tratta di un nuovo operatore che però non si rifà al mercato regionale, bensì a quello dell'offerta commerciale, quindi non è gestito dal punto di vista ferroviario, così come da Italo o da Frecciarossa, dalla Regione o da enti regionali, per norma e per legge, ma è a libero mercato. Da un lato, l'attenzione che pone la Consigliera potrebbe essere rivolta più a un ambito di attività imprenditoriale, cioè all'insediamento di un'attività imprenditoriale, che però, per le mie scarse conoscenze ferroviarie, probabilmente, se si riposiziona e se posiziona la sua attività non più e non già sulla linea Milano-Parigi, ma sull'Italia, non può vedere Torino baricentrica per il mercato nazionale rispetto, ad esempio, a una collocazione di officine ferroviarie.
Naturalmente, dicevo, è un tema più di attività imprenditoriale che s'insedia in Italia anziché di un mercato a regia regionale: questa è la difficoltà di approccio. D'altronde, credo che sia anche corretto dire che per quanto ho letto nell'interrogazione, SNCF utilizzerebbe treni non solo di grande capacità, ma anche tarati per le linee di rango inferiore. Ad esempio, per quanto riguarda la linea di Cuneo, probabilmente fino a Fossano, e ci sarebbe la potenzialità di far arrivare un treno un po' più importante, ma non oltre. Inoltre, si consideri che per tutta la linea del Colle di Tenda e della Val Roia oggi si viaggia a 40 chilometri orari; è chiaramente fuori mercato e rischiamo di mischiare tanti fattori per non ottenere una visione chiara.
Per ricapitolare, credo che se ci potrà essere un'interlocuzione, sarà a livello imprenditoriale e non certo a livello di mercato del trasporto pubblico locale, perché non è quello il settore afferente. Credo anche che comunque, l'utenza del Cuneese vada servita in un'altra maniera, ossia rinforzando la nostra linea e non certo con un servizio ad alta velocità per le caratteristiche della linea che Rete Ferroviaria Italiana sostiene sia complicato adeguare a qualsiasi tipo di treno di alta velocità. D'altro canto, noi accogliamo a braccia aperte tutti quegli investimenti che possano approdare in Piemonte o che possano servire maggiormente il nostro territorio.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione a risposta immediata n. 1398 presentata da Frediani inerente a "Intenzioni della Regione rispetto alla chiusura del tratto aviglianese della A32 imposta dalla SITAF S.p.A."


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1398.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Brevemente, siamo rimasti un po' senza parole perché SITAF, alla fine di aprile, intorno al 28 aprile, se non sbaglio, ha divulgato principalmente attraverso il suo sito istituzionale, un comunicato secondo cui ci sarebbero state delle chiusure, in particolare, nell'accesso di Avigliana ovest e Avigliana centro, in alcuni orari (tra l'altro, in orari di punta, quando i pendolari si muovono per andare a lavorare), in più anche un restringimento di carreggiata, cioè una corsia unica, quindi dall'ingresso di Avigliana ovest fino oltre la galleria di Rivoli. Il tutto per disagi che non sono stati definiti proprio così, però così li abbiamo percepiti noi, ma che dovranno durare per almeno quattro mesi.
Che cosa è successo dopo questo comunicato, che ovviamente non tutti hanno letto? Qualcuno si è trovata la chiusura di fronte all'ingresso dello svincolo dell'autostrada di Avigliana ovest, esattamente davanti alla chiusura e, ovviamente, ha proseguito lungo la variante che da Caselette arriva giù fino alla tangenziale. Inoltre, si è creato un grande traffico soprattutto nella giornata di martedì, a causa del ponte del 1° maggio quindi la giornata critica è stata il 2 maggio, con code lunghissime su entrambe le arterie della Val di Susa con disagi e ritardi incredibili.
Non riferisco i commenti sui social, anche quelli da parte degli amministratori locali.
È arrivato poi un secondo comunicato con precisazioni e le leggo le precisazioni della SITAF: "Si precisa quanto segue: possibile chiusura degli ingressi in A32 direzione Torino, svincoli di Avigliana Ovest e Avigliana Centro; in caso di coda e/o criticità, presumibilmente, nelle fasce orarie 7-10, 16-20", quindi nel momento in cui c'è il picco di traffico.
Poi, "presumibilmente" che cosa vuol dire? Siamo nella situazione in cui arriviamo davanti all'ingresso dell'autostrada e non sappiamo se lo troviamo aperto oppure no.
Dopodiché, se per caso è aperto, e la cosa non succede sempre, perch in alcuni orari viene effettivamente chiuso, si viaggia incolonnati per una corsia unica lunghissima: si parla di diversi chilometri da Avigliana fino a Rivoli, un percorso davvero lungo.
Sappiamo bene che la pazienza dei pendolari, sia di quelli che viaggiano sui treni sia di quelli che viaggiano su gomma, è già abbastanza testata in questi anni.
C'è un altro problema, però: lungo le strade della Val di Susa si muovono anche i pullman degli studenti. Ad esempio, l'istituto di mio figlio ha diramato una circolare in base alla quale gli studenti sono giustificati per i ritardi dovuti ai lavori della SITAF, da qui fino a fine anno ma, soprattutto, si muovono i mezzi di soccorso.
Voglio ricordare le difficoltà già presenti per raggiungere gli ospedali, ad esempio l'Ospedale di Rivoli, al punto che ogni tanto capita che qualche donna si ritrovi a partorire in autostrada, ma ora non possiamo neanche più partorire in autostrada, perché non si può più entrare in autostrada! Mi chiedo, quindi: se ci dovesse essere una situazione d'emergenza come capita, perché, per raggiungere gli ospedali, le ambulanze si muovono proprio lungo quell'asse, come ci si può comportare per arrivare fino a Rivoli, non essendoci una corsia di sorpasso, non essendoci una corsia dedicata ai mezzi di soccorso ed essendo le strade statali intasate dal traffico? Perché interrogo l'Assessore Gabusi? Perché gli amministratori, in particolare il Sindaco Archinà, che è anche Vicepresidente dell'Unione Montana, ha fatto riferimento a una riunione che si è tenuta in Prefettura dove immagino che la Regione fosse rappresentata, in cui pare che gli accordi non fossero proprio quelli.
Pertanto, Presidente, la Regione intende riconvocare un incontro con la SITAF e gli amministratori della valle, in questi giorni parecchio arrabbiati, per cercare di concordare una diversa modalità? Sappiamo che i lavori devono essere fatti. Tuttavia, se si potesse evitare di causare tutti questi disagi agli abitanti della Val di Susa (ne abbiamo già abbastanza), sarebbe la soluzione che tutti auspichiamo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
La Consigliera Frediani ha fatto un inquadramento puntuale di quanto era stato rappresentato anche a me.
Dopo l'incontro di molti mesi fa cui ho partecipato (tra l'altro, non riguardava questo tipo di lavori, ma una serie ordinaria di lavori che già sottoponevano la vallata e l'autostrada a una difficoltà), si era concordato di avere un aggiornamento puntuale. Così non è stato, tant'è che ci siamo ritrovati tutti questa comunicazione, tra l'altro in giorni un po' particolari (25 aprile, 28 aprile e 1° maggio), con uffici un po' sguarniti, che subito ha urtato un po' le sensibilità.
Andando a leggerla, ci è sembrata proprio fuori luogo, perché la chiusura era dalle 6 alle 22, quando di solito si legge dalle 22 alle 6.
Una chiusura per quattro mesi di quelle due corsie, una volta in andata e una volta il ritorno (due mesi ciascuna).
Da un lato, ho chiesto a SITAF e a tutti i Sindaci un incontro immediato, che ci sarà domani.



(Commenti fuori microfono)



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

È una riunione che si sarebbe dovuta tenere a Torino domani alle 14. Ho poi interessato il Ministero, sia nella sua parte politica sia nella sua parte tecnica, che ringrazio, perché il dottor Morisco ha correttamente preso la titolarità, essendo il Ministero concedente della tratta autostradale. Ha convocato lui e io ben volentieri ho disdetto la mia riunione, cedendo l'orario, seppure in videocollegamento, al Ministero, che ha fatto propria la sensibilizzazione della Regione e dei Comuni per interloquire con SITAF.
Il primo risultato, molto parziale, è quel comunicato arrivato ieri che specifica meglio gli orari. Non è soddisfacente, anche se dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 20 comunque intercetta una buona fetta di flussi.
Tuttavia, cominciamo a raccogliere il primo risultato: dalle 10 alle 16 almeno nella fascia oraria di uscita dalle scuole potremmo essere tranquilli. Chiaramente non siamo del tutto soddisfatti e l'obiettivo qual è? Partire dal presupposto che siamo tutti consapevoli che i lavori vanno fatti, ma vanno fatti cercando di creare il minore disagio possibile all'utenza.
Da parte della Regione, da parte mia, ma anche dei Sindaci, c'è la disponibilità ad accettare un mese o un mese in mezzo in più del protrarsi dei lavori, per evitare di smontare e rimontare il cantiere. Un po' più di complicazioni per la gestione del cantiere, anche se è complicato accettare che ci siano tutti i caselli e una tratta di diversi chilometri chiusi in un senso e poi nell'altro per quattro mesi, senza una soluzione certa e senza la garanzia di quali saranno le fasce di apertura.
Domani vedremo la posizione della Regione che in questo caso, anche se non è sempre così, è assolutamente allineata con quella dei Comuni, sapendo che si devono fare gli interventi, però cercando di farli con il minore disagio possibile. Domani ci saranno tutti i soggetti, per cui ringrazio di nuovo il Ministero per aver voluto convocare lui stesso l'incontro, sia il concedente, cioè il Ministero, sia la concessionaria, i Comuni e la Regione. Cercheremo di capire le difficoltà di cantiere che non consentono di gestire diversamente, magari di alternare due tratte, quindi spezzettare e consentire almeno un accesso.
Domani lo vedremo e vi saprò rispondere, ma credo che i primi che vi daranno una risposta saranno i Sindaci e, di conseguenza, i cittadini, a beneficio dei quali speriamo di correggere l'azione e l'operato di SITAF.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Protezione civile - Difesa idrogeologica

Interrogazione a risposta immediata n. 1381 presentata da Rossi, inerente a "Interventi urgenti per la messa in sicurezza del canale della Filatura di Grignasco, affinché sia garantita la sicurezza alle persone e agli animali"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1381.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Come ha già annunciato lei, leggendo il titolo del dell'interrogazione parliamo della messa in sicurezza.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Rossi, mi sono permesso di mettere le persone prima degli animali. Era al contrario.
Ho visto adesso: invece di leggere "agli animali e alle persone", ho letto "alle persone e agli animali".



ROSSI Domenico

Presidente, se vuole comunque presentare un question time, lo può fare anche lei: ne presentiamo due sullo stesso argomento e rafforziamo.



PRESIDENTE

No, no, le chiedo scusa, ho visto dopo.
Prego.



ROSSI Domenico

L'ex Filatura di Grignasco in Provincia di Novara, dopo anni di degrado in seguito al fallimento dell'ultima proprietà, è attualmente oggetto di opere di riqualificazione. Abbiamo appreso, anche da diverse segnalazioni di associazioni ambientaliste, che è in corso una vera e propria strage silenziosa, e praticamente giornaliera, di animali selvatici che muoiono annegati nel canale della filatura. Si tratta di caprioli, cervi cinghiali, tassi e altre specie animali.
L'Associazione Pro Natura, insieme al rifugio Miletta di Agrate Conturbia, ha già fatto un appello al Prefetto di Novara, ai Sindaci di Grignasco e Prato Sesia, al Presidente della Provincia di Novara, nonché al Presidente della Regione, al Garante dei diritti degli animali presso il Consiglio del Piemonte e a tutti i Gruppi consiliari. La situazione sarebbe ormai diventata insostenibile, anche perché gli animali selvatici, fuggendo da qualche pericolo, cadono nel canale. Non riuscendo più a risalire, a causa dei bordi in cemento, vengono trasportati dalla corrente alle griglie poste per arrestare il passaggio dei rifiuti, se non annegano prima.
Da tempo, l'Associazione Pro Natura chiede che venga applicata la legge che impone la tutela della fauna selvatica, collocando idonee reti di protezione che impedirebbero agli animali di scivolare dentro il canale.
Sarebbe anche importante collocare delle telecamere nelle vicinanze delle griglie, per controllare cosa accade e cosa si blocca davanti alle griglie anche per una questione di sicurezza più in generale.
Il pericolo esiste anche per le persone, perché qualora qualcuno dovesse cadere nel canale, non sarebbe in grado di risalire. Ragion per cui si chiede di intervenire per mettere in sicurezza il canale. Ricordo che la tutela e la gestione della fauna selvatica costituisce il patrimonio indisponibile dello Stato ed è affidata alla Provincia di Novara il compito di tutela, tuttavia è fondamentale che tutte le autorità, tra cui anche la Regione Piemonte, si attivino per la sicurezza.
Interroghiamo l'Assessore competente per sapere se l'Amministrazione regionale si è già attivata, per quanto di propria competenza, per promuovere la realizzazione di interventi urgenti per la messa in sicurezza del canale della Filatura di Grignasco, affinché sia garantita la salvaguardia di animali ed esseri umani.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Il canale della Filatura di Grignasco è situato al di fuori della Rete Natura 2000 e da territori della rete regionale delle aree protette, quindi non risulta in gestione alla Regione o a un ente gestore di un'area protetta.
La competenza appartiene al soggetto gestore del canale, che attualmente viene utilizzato per l'alimentazione di una centrale elettrica.
Si condivide, comunque, l'importanza di munire il canale di recinzione per la protezione delle persone e degli animali.
In attesa di un approfondimento sulla questione, la Regione si adopererà per sensibilizzare i soggetti gestori e gli Enti locali per quanto di propria competenza.
In tal senso interpellata, la Provincia di Novara ha comunicato quanto segue: "Con determina numero 3725 del 17 ottobre 2010 (corretta per un mero errore materiale con il 25 marzo 2011) la Provincia di Novara ha autorizzato la ditta Sipea S.r.l. allo sfruttamento idroelettrico delle acque mediante la realizzazione di una centrale nel Comune di Grignasco ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 387/2003 il cui allegato contiene le prescrizioni e le condizioni dell'autorizzazione.
In particolare, il comma 1 cita testualmente durante la costruzione e per tutta la durata la gestione dell'impianto. dovranno essere salvaguardate la fauna e la flora e dovrà essere evitato ogni degrado dell'ambiente e del paesaggio.
Da un controllo del registro Cras Rifugio Miletta 2022 contenente i dati relativi alle azioni di recupero della fauna selvatica in difficoltà si riscontra un totale di 7 animali caduti nel canale nel territorio di Grignasco e Prato Sesia (2 caprioli e 5 cinghiali), di cui solamente uno deceduto.
Premesso tutto ciò è ancora in corso la valutazione di un idoneo percorso tecnico amministrativo al fine di trovare un'opportuna soluzione tecnica al problema".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1394 presentata da Avetta, inerente a "Crisi TLC e scorpori rami d'azienda Wind3"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1394.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Alberto Avetta.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda una questione che ci preoccupa molto.
Giovedì 4 maggio sono scesi in piazza a Ivrea davanti al municipio molte persone, molti lavoratori e lavoratrici, a seguito di un avvio di una procedura aziendale da parte di Wind3, che prevede lo scorporo delle attività dalle infrastrutture di rete. Questa prospettiva, com'è ovvio desta molte preoccupazioni in un contesto complesso e ipercompetitivo come quello delle telecomunicazioni. È facile immaginare come le conseguenze possano scaricarsi, alla fine, sui lavoratori, peraltro in un settore che soffre da molti anni.
Questa sofferenza rischia di consolidare il ridimensionamento di un ambito che è strategico sia per il Piemonte sia per il nostro Paese e, in particolare, ci dovrebbe preoccupare. Mi auguro che preoccuperà anche la Giunta regionale il fatto che queste ricadute sono concentrate in particolare su Ivrea e sul Canavese e rischiano di essere drammatiche nei prossimi anni, in un territorio che aveva trovato, sulla scia dell'eredità olivettiana, proprio nelle telecomunicazioni, uno sbocco naturale per esprimere competenze e intelligenze che ancora sono molto presenti e molto radicate a Ivrea, nell'Eporediese e nel Canavese; territori che rischiano se non prestiamo la massima attenzione, di pagare un prezzo molto alto.
Consideriamo, infatti, che questa vicenda, evidenziata dai sindacati dai lavoratori e dalle lavoratrici giovedì come ho ricordato, si affianca a quella altrettanto recente di Vodafone, che ha avviato la procedura di licenziamento di 1.003 lavoratori e lavoratrici con un impatto molto significativo sulla sede di Ivrea, oltre ad altre vicende che non sono mai sopite, relative, per esempio, a TIM e alle complesse ricadute anche su società importanti come Olivetti e Telecontact Center.
La nostra interrogazione mira a capire se la Giunta regionale e l'Assessore competente intendono agire e come intendono agire concretamente per far fronte a questa crisi conclamata nel settore delle telecomunicazioni piemontesi e se, seppur consapevoli delle competenze regionali, vi sia l'intenzione di tutelare, anche presso la sede ministeriale, le ragioni di questo settore che in Piemonte e, in particolare in provincia di Torino, occupa moltissime persone. Un settore strategico, che dobbiamo assolutamente considerare tale.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Alberto Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo per conto dell'Assessore Elena Chiorino, che ha la delega al lavoro.
La vertenza assume un carattere nazionale, sia per la plurilocalizzazione dell'azienda sia per la strategicità del settore.
L'Assessorato al lavoro, pur non coinvolto sinora direttamente nella vertenza dalle organizzazioni sindacali, segue, comunque, la situazione e la seguirà anche sui tavoli nazionali competenti mettendo a disposizione quanto di propria competenza con la finalità di fare tutto il possibile per salvaguardare sia i livelli occupazionali, sia la presenza e la operatività di un'azienda che noi riteniamo strategica non solo per tutto il territorio di Torino, ma anche per il Piemonte e per tutto il tessuto imprenditoriale regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.40 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 15.27 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 268, inerente a "D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. LR 1/2018, art. 3. Adozione del Progetto di Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate (PRUBAI), comprensivo del Rapporto Ambientale e relativa Sintesi non tecnica, del Piano di monitoraggio ambientale e della Dichiarazione di sintesi" - Atti di indirizzo collegati (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. 268, inerente a "D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. LR 1/2018, art. 3. Adozione del Progetto di Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate (PRUBAI), comprensivo del Rapporto Ambientale e relativa Sintesi non tecnica, del Piano di monitoraggio ambientale e della Dichiarazione di sintesi" di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella mattinata odierna sono stati esaminati gli emendamenti relativi alla delibera in discussione ed è iniziata la votazione degli stessi.
Proseguiamo con le ulteriori votazioni degli emendamenti.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1627), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1261), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1628), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1712).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1629), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Visto che non sono molti, per gli emendamenti a mia prima firma possiamo anche dare lo stesso esito di votazione, se l'Aula è d'accordo.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1732).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1637), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1640), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1642), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1650), come modificato, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1733).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1734).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1735).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1707).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Presidente, sta dando la stessa votazione sugli emendamenti della Giunta?



PRESIDENTE

Sì.



MARELLO Maurizio

Non vorrei non aver votato l'emendamento da cui lei parte.



PRESIDENTE

A mio giudizio, le votazioni c'erano tutte.



MARELLO Maurizio

Lo dico perché mi sono dovuto assentare un momento.



PRESIDENTE

Se ha il dubbio, rifacciamo la votazione.
A mio giudizio, erano tutti presenti quelli che hanno votato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1737).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati dal n. 1675) al n. 1692) a prima firma Sacco decadono.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale che il Consigliere Bongioanni esprime voto contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1713).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1738).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1739).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1740).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1745).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1742).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1743).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1744).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Avendo concluso le votazioni degli emendamenti, procediamo con le dichiarazioni di voto sull'intero testo della deliberazione n. 268.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Penso che il contenuto di ciò che sto per dire in buona parte sia già noto, perché l'abbiamo riportato sia in fase di discussione generale sia anche in fase d'illustrazione degli emendamenti che abbiamo complessivamente presentato. Chiaramente ora il giudizio è definitivo perché prende in considerazione anche l'approvazione di 12 nostri emendamenti e il recepimento di altre nostre proposte attraverso alcuni emendamenti di Giunta.
Nonostante il segnale dato dalla Giunta regionale, migliorando alcuni obiettivi, e la disponibilità al confronto e alla discussione, che riconosco a questa Giunta regionale, per cui ringrazio l'Assessore Marnati e soprattutto gli Uffici dell'Assessorato per il confronto che c'è stato dovendo però dare un voto al Piano, che può essere un sì, un no oppure un'astensione, ciò che prevale sono gli elementi negativi.
Pertanto, il nostro giudizio su questo Piano rimane negativo, poiché lo riteniamo ancora poco ambizioso. Riteniamo che si punti troppo poco sulla riduzione dei rifiuti e, soprattutto, non si esclude l'incenerimento dei rifiuti come pratica di gestione degli stessi, nonostante a livello nazionale, comunitario e internazionale si debba cercare di andare verso la dismissione di tale pratica. Lo ripeto ancora: arriverà un momento in cui (prima sembrava nel 2026, ma ora pare nel 2028) i termovalorizzatori dovranno pagare per l'emissione di CO2 entrando nel cosiddetto "mercato ETS", il mercato delle emissioni, quando cioè saranno economicamente insostenibili. A nostro avviso, in questo momento l'attenzione dev'essere massima verso tutte le alternative all'incenerimento dei rifiuti.
Per tutte queste ragioni, il nostro voto sul Piano rifiuti sarà contrario.
Mi riservo di illustrare l'ordine del giorno collegato che, invece verrà approvato con alcune modifiche.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco, per dichiarazione di voto.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anzitutto, vorrei ringraziare i colleghi e gli Uffici con cui c'è stata un'interlocuzione in questi mesi di confronto sul Piano rifiuti. Alcuni nostri emendamenti sono stati accettati, altri purtroppo no. Questo ci spinge a dire che, ovviamente, non è il Piano rifiuti che avremmo scritto noi. Per questo motivo, voteremo in maniera contraria.
Speriamo che ci sia comunque la possibilità di continuare a lavorare per migliorare l'efficienza della nostra Regione sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, per avere un cambio di passo in certi consorzi che, purtroppo, a oggi, non riescono ad adeguarsi rispetto agli obiettivi prefissati.
Sicuramente, se non interverremo come Regione, se non li sosterremo al di là di quanto viene scritto all'interno del Piano stesso, sarà difficile poter apprezzare dei risultati concreti. Poiché abbiamo importantissimi esempi di efficienza in questa Regione, ritengo sia sufficiente copiare ed esportare le buone pratiche che sono state applicate in diversi territori della nostra Regione anche in altri un po' più reticenti e difficoltosi appunto, rispetto a chi ha dimostrato di essere estremamente performante.
Concludo ringraziando ulteriormente, per questi mesi di confronto anche il Presidente della V Commissione ambiente, con il quale abbiamo avuto diverse interlocuzioni, e tutti i colleghi, con i quali abbiamo avuto modo di approfondire temi che sono andati ben oltre il Piano rifiuti, ma che andavano sempre nell'ottica di miglioramento rispetto all'efficienza anche se mi spiace che su tanti temi non si sia riusciti a trovare una convergenza; spesso, si fa un po' di fatica ad avere quel coraggio necessario per dare una vera svolta.
Speriamo che almeno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, prima della scadenza di questa legislatura, si possano apprezzare cambiamenti concreti rispetto al modo di gestire le cose rispetto a quanto è avvenuto fino a oggi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io pochi minuti per illustrare l'intenzione di voto del Gruppo del Partito Democratico. Lo abbiamo detto durante la discussione generale e nell'interlocuzione con l'Assessore: riteniamo che questo Piano pecchi soprattutto di mancanza di ambizione, cosa che abbiamo ripetuto durante i mesi di discussione. Siamo convinti che occorrerebbe, con più convinzione darsi degli obiettivi più alti, visto che qui non si descrive una realtà ma si dice di indicare una strada da perseguire, ovviamente poi da costruire con i Comuni, gli Enti locali e i Consorzi.
Il dato da cui partire è che non parliamo di cose irrealizzabili, ma di Regioni simili alla nostra, che in questi anni hanno già fatto meglio.
Dicevamo già in discussione generale che siamo in ritardo, rispetto al Veneto, di almeno dieci anni e abbiamo, come obiettivi, quello che il Veneto differenziava già nel 2001.
Questo è il motivo di fondo per cui riteniamo non solo che fosse possibile, ma anche doveroso, essere più ambiziosi. Alcuni territori della nostra Regione non hanno nulla da invidiare alle Regioni più virtuose quindi significa solo trovare il modo per far sì che chi è rimasto indietro in questi anni possa riallinearsi con le pratiche più virtuose, già presenti nella nostra Regione, senza andare a cercare chissà dove.
Su questo è evidente che sia la riduzione della produzione di rifiuti sia l'aumento degli obiettivi relativamente alla differenziata, da un lato ma anche il riciclo di materia, dall'altro, sono elementi su cui avremmo voluto maggiore coraggio. Siamo contenti di essere riusciti, anche se solo in minima parte, a dare un contributo nella discussione, per quelli che secondo noi sono piccoli miglioramenti del Piano.
Di questo siamo soddisfatti e devo riconoscere all'Assessore una disponibilità al dialogo con le opposizioni, disponibilità che poi ha portato al risultato odierno; così come siamo anche contenti della maggiore flessibilità inserita sul tema dell'impiantistica, in modo da lasciare sempre dopo il discorso che abbiamo fatto prima (riduzione della produzione dei rifiuti e aumento della differenziata e del materiale riciclato), un ragionamento più ampio sul tema dell'impiantistica che deve tenere conto come ci dicevamo nei giorni scorsi, anche del fabbisogno legato soprattutto ai rifiuti speciali più che a quelli urbani.
In ogni caso, nonostante tutto questo, il voto del Gruppo del Partito Democratico sarà contrario.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Per esprimere a microfono e a tutta l'Aula la posizione contraria del Gruppo a questo Piano rifiuti, pur riconoscendo la disponibilità espressa qui in Aula dall'Assessore, che per questo ringrazio, su alcuni correttivi e alcune riprese di proposte delle opposizioni.
Mi permetto anche di dire che, probabilmente, è una disponibilità tardiva, perché se fosse stata concessa in Commissione, forse avrebbe consentito un'interlocuzione maggiore e, probabilmente, anche il raggiungimento di una condivisione maggiore, con un nostro voto diverso. Al di là di questo, come abbiamo avuto modo di dire nelle interlocuzioni a margine del Consiglio, questo tipo d'impianto lascia una certa insoddisfazione.
Riprendendo termini già usati dai colleghi, l'impianto di presentazione del Piano manca di ambizione e, forse, anche di coraggio rispetto ad alcuni obiettivi possibili e raggiungibili.
Comprendo la prudenza di chi ha responsabilità di governo, ne sono pienamente consapevole, così come anche di chi ha competenze gestionali.
Però, dati alla mano ed esperienze raccolte e documentate sui territori piemontesi e nazionali, un ulteriore scatto di coraggio, lungimiranza e ambizione poteva essere messo in atto, accanto ovviamente ad azioni di accompagnamento.
In questo senso, esprimo ancora un ulteriore rammarico perché non c'è stata considerazione rispetto a un'azione più incisiva per il raggiungimento, l'estensione e l'applicazione della tariffazione puntuale che, peraltro, lo stesso ordine del giorno della maggioranza considera, in un suo passaggio, come elemento utile per ottenere nuovi e più alti obiettivi di raccolta differenziata e di riduzione di produzione del rifiuto.
Non è solo per questo, ma in generale, nella valutazione del prodotto complessivo, sperando che comunque sia utile per il territorio per ottenere e superare gli obiettivi europei, il voto del Gruppo Liberi e Uguali Verdi sarà contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Contrariamente ai colleghi che mi hanno preceduto, il mio sarà un intervento conclusivo che preannuncia un voto favorevole; voto favorevole che motiverò con alcune considerazioni che mi appartengono, soprattutto come esperienza precedente di amministratore locale, quindi di persona che ha provato direttamente ciò che significa cambiare le abitudini, la cultura e i sistemi di raccolta per raggiungere quegli obiettivi che, giustamente tutti condividiamo.
Credo che alcune riflessioni di carattere generale vadano fatte.
Siamo soliti criticare l'Europa quando ci impone obiettivi stringenti in termini assoluti o nell'arco temporale entro cui ci vengono imposti.
Credo che questo sia uno di quegli obiettivi il cui raggiungimento tutti giustamente condividiamo, però a volte ci chiediamo se siano corretti i tempi e i modi in cui si prevede di raggiungerlo. Poco comprendo le considerazioni che hanno appena fatto i colleghi dell'altra parte dell'emiciclo ritenendo poco ambiziosi gli obiettivi che ci siamo prefissati, che invece noi riteniamo, e per questo ringraziamo l'Assessore e gli Uffici che ci hanno lavorato, decisamente sfidanti ed estremamente ambiziosi, perché vanno anche al di là di quello che l'Europa ci ha chiesto.
Se non sbaglio, l'Europa ci dice che dobbiamo raggiungere, nel 2035, il 65% di rifiuti riciclati o, meglio, che il 65% dei rifiuti che raccogliamo in modo indifferenziato devono essere recuperati. Alcuni studi ci dicono che probabilmente raggiungere l'obiettivo di un 75-76% di raccolta differenziata sarebbe possibile. Già siamo andati quattro o cinque punti oltre, ponendoci come obiettivo l'80% da qui al 2035. Raccogliendo le sollecitazioni dei colleghi della minoranza e delle opposizioni, abbiamo addirittura portato questo obiettivo all'82%, che credo sia un obiettivo che dice già tanto.
Se poi lo uniamo all'altro obiettivo che il Piano si prefigge, cioè quello di abbattere ulteriormente del 50% i rifiuti indifferenziati e quindi portando la produzione dell'indifferenziato a 90 chili pro capite credo che sia un obiettivo veramente molto sfidante. Per raggiungerlo abbiamo bisogno di fare un ulteriore salto a livello culturale e quindi abbiamo bisogno di diffondere una cultura adeguata, a partire, ovviamente dai nostri ragazzi, quindi dalle scuole, e far sì che le nuove generazioni in via naturale, ritengano normale e quotidiano fare una puntuale raccolta differenziata.
Per fare questo, oltre all'elemento culturale, abbiamo bisogno di strumenti. Ognuno di noi, da amministratore locale, ha imparato sulla propria pelle che 15 o vent'anni fa, quando abbiamo iniziato, andavamo a dire ai nostri cittadini che la raccolta differenziata avrebbe portato una riduzione delle tariffe. Non è mai successo, ma c'era un elemento oggettivo che lo impediva: ciò che prima si raccoglieva con l'indifferenziata con un solo servizio, quindi un camion e due persone raccoglievano il 100% dei rifiuti prodotti, con la successiva divisione delle varie frazioni di raccolta (carta, ferro, vetro, umido ecc.) significava un camion e due persone per ogni frazione (ovviamente sto parecchi semplificando, ma sto cercando di spiegare il concetto).
Ci siamo resi conto che l'obiettivo era raggiungibile, ma che i costi sarebbero stati più alti, che le tariffe avrebbero subito un aumento, anche se eravamo convinti che era comunque giusto e doveroso raggiungere quell'obiettivo, perché altrimenti avremmo visto da noi scene come quelle che abbiamo visto in Centro e Sud Italia. In particolare, i nostri territori hanno fatto scelte estremamente intelligenti e sfidanti, quale quella di costruire il termovalorizzatore.
Si potrebbe fare una battuta: i matrimoni non si fanno con i fichi secchi e quindi era doveroso da parte nostra accompagnare quei Consorzi quei Comuni e quei cittadini che non riescono ancora a raggiungere l'obiettivo che già oggi ci siamo prefissati. La dimostrazione è che se sei Consorzi su otto della Regione Piemonte e la Provincia Torino non hanno raggiunto quegli obiettivi, vuol dire che quelli che avevamo prefissato erano già altamente sfidanti.
Ecco perché non siamo riusciti a raggiungerli e perché molti Consorzi stanno pagando delle sanzioni, a partire da quest'anno, sugli anni precedenti, e che, ovviamente, si riverseranno sulle tariffe dei cittadini.
Difficilmente si riuscirà a raggiungere quegli obiettivi se i Consorzi e i Comuni non avranno gli strumenti a disposizione per migliorare la raccolta come diceva la collega, a partire dalla tariffazione puntuale, ma che significa andare a una raccolta puntuale e ancora più stringente, con ulteriori costi, quantomeno di attrezzature che servono per partire con il nuovo sistema.
Secondo noi il Piano che è stato presentato e che voteremo convintamente era carente di una gamba, che era quella di mettere in grado i Consorzi e i Comuni di avere risorse sufficienti, oltre a quelle che sono state ottenute attraverso il PNRR, che è importante, ma che in molti casi è stato o sarà utilizzato per la costruzione di impianti e non tanto per i sistemi di raccolta, oltre alle importanti risorse che ci arriveranno dal FESR. Credevamo che fosse importante che noi stessi, che andiamo a dire ai nostri Consorzi, ai nostri Comuni e ai nostri cittadini che devono raggiungere questi obiettivi, mettessimo per primi a disposizione delle risorse a tal fine.
Ecco quindi che abbiamo presentato un ordine del giorno che sarà votato dopo, esattamente il 1171, che il Gruppo di Forza Italia ha voluto fortemente portare avanti, impegnando, dal prossimo bilancio, la Regione a destinare il 100% degli incassi che derivano dall'ecotassa e il 100% del gettito derivante dalle sanzioni comminate ai Consorzi che non hanno raggiunto gli obiettivi, a bandi che vadano a beneficio di quei territori e di quei Consorzi che sapranno presentare dei progetti che possano permettere loro di raggiungere l'obiettivo.
Credo che senza questa gamba, difficilmente potremmo vedere realizzato l'obiettivo che ci siamo posti che, contrariamente ai colleghi che mi hanno preceduto, ritengo già altamente sfidante.
Concludo solo dicendo che mi sono sentito un po' sconcertato nel sentire i colleghi, tutti unanimemente, preannunciare un voto contrario sostenendo che il Piano è poco sfidante e che non abbiamo avuto il coraggio di inserire obiettivi possibili e raggiungibili, prendendo anche a riferimento obiettivi di altre Regioni.
Resto veramente esterrefatto nel vedere che voterete contro, se penso che, laddove siete da decenni maggioranza assoluta, come nel Comune di Torino, che rappresenta il 50% della Provincia di Torino e quasi un quarto della popolazione del Piemonte, avete continuamente chiesto deroghe per non raggiungere quegli obiettivi minimi che tutti gli altri hanno raggiunto per cui accolgo quello che voi ci avete detto, ma vi chiederei innanzitutto di dimostrarci di applicarlo laddove siete maggioranza assoluta da tanti anni.
Se mi dite che qui non si può raggiungere perché la conformazione è particolare, ho provato ad andare su internet e ho scoperto che la Città di Milano, che penso possa essere almeno paragonabile a Torino in quanto a difficoltà di raccolta, ha già raggiunto il 63%. Di conseguenza, è evidente che quell'obiettivo è più che raggiungibile.
Allora, prima di votare in maniera contraria e dire che questo Piano non è sfidante o non è sufficientemente coraggioso, vi chiederei di dimostrarci, laddove siete maggioranza e governate, laddove avete gli strumenti, laddove la Città di Torino riceve milioni e milioni di euro ogni anno di dividendi dall'inceneritore, che questi obiettivi sono raggiungibili; anzi, superate quelli della provincia, così noi potremo imparare a seguirvi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Come Gruppo Lega Salvini Piemonte voteremo con felicità a favore di questo Piano. Ringrazio per questo risultato il nostro Assessore Marnati gli Uffici e il Presidente di Commissione Angelo Dago.
È un Piano che, nel medio periodo, prevedrà anche lo sblocco di 40 milioni di fondi europei, che saranno essenziali per aumentare la raccolta differenziata. Purtroppo, abbiamo un Piemonte che viaggia a velocità diverse, anche con riguardo alla raccolta differenziata: le Province piccole come la mia, il Verbano Cusio Ossola, da anni sono ormai oltre l'80% di raccolta differenziata. Verbania è un fiore all'occhiello. Certo se guardo al centro di Torino, molto è ancora da fare: veramente, qui si fa fatica a trovare un bidone per la plastica o un bidone per il vetro.
Come ho detto, per il centro c'è ancora molto da fare, e ne va del degrado della città e del centro città, soprattutto rispetto ai dati che sono stati esposti prima che fanno emergere percentuali ancora molto basse.
Inoltre, come abbiamo detto in discussione generale, i termovalorizzatori non devono essere un dogma. In Piemonte ne abbiamo uno che funziona e che rende anche milioni e milioni di euro. Oggi la tecnologia è avanzata, quindi è assolutamente tenuta in considerazione la tutela dell'ambiente e della salute. In Veneto, ad esempio, che più o meno ha le stesse proporzioni del Piemonte, ce ne sono quattro. In Lombardia addirittura ce ne sono 12 o 13. Come ho detto, non dev'essere un dogma sebbene poi ci sia una discussione sul dove costruirli: in tal senso occorre assolutamente utilizzare la massima razionalità e la massima intelligenza.
I rifiuti devono diventare, come nel resto d'Europa, una risorsa.
Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro, ma speriamo che questo sia un primo passo per far sì che il rifiuto diventi una risorsa, perché negli altri paesi, di fatto, fanno business e creano ricchezza e introiti per le comunità locali con i rifiuti. In Italia dobbiamo imparare molto dal nord Europa.
Ribadisco che il Piemonte nei prossimi anni dovrà allinearsi e creare un circolo interno, perché oggi troppi rifiuti escono ancora dalla nostra Regione. I rifiuti o si sotterrano con il sistema delle discariche, ma non penso siano più attuali, o si termovalorizzano (quelli indifferenziati naturalmente). Inoltre, dev'esserci assolutamente un aumento esponenziale della raccolta differenziata, nell'ordine di oltre l'80%; è l'auspicio di tutti noi. Siamo convinti che con questo piano si vada in questa direzione.
Per tutti questi motivi, il nostro Gruppo esprimerà un voto favorevole.



PRESIDENTE

Non risultano ulteriori iscritti a intervenire in discussione generale per cui procederei alla trattazione dei due ordini del giorno collegati.
. Ordine del giorno n. 1165 presentato da Bertola e Frediani, avente a oggetto "Proposta di deliberazione n. 268 recante D.Lgs. 152/2006 art. 199. L.r. 1/2018, art. 3. Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate (PRUBAI). Riduzione dell'utilizzo della plastica monouso presso gli uffici della Regione Piemonte e dei soggetti da essa controllati e partecipati" . Ordine del giorno n. 1171 presentato da Ruzzola, Biletta, Fava, Mosca Nicco avente a oggetto "Ulteriori risorse per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate".
Chiedo ai proponenti se intendono intervenire per illustrarli.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1165; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Illustrerò l'ordine del giorno e ne leggerò i relativi impegni così come modificati a seguito dei colloqui intercorsi con la Giunta regionale che, a seguito delle modifiche apportate, ha espresso il suo parere favorevole.
Questo atto d'indirizzo riguarda la riduzione dell'utilizzo della plastica monouso presso gli uffici della Regione Piemonte e dei soggetti da essa controllati e partecipati.
Partirei da un dato relativo al passato: il 28 dicembre 2018 (parliamo quindi, della scorsa legislatura) era stata approvata all'unanimità la mozione n. 1427 a mia prima firma, avente a oggetto "Plastic free challenge. Liberiamo gli uffici della Regione Piemonte dalla plastica". La campagna "Plastic Free Challenge" era stata lanciata dall'allora Ministro dell'Ambiente Costa, che aveva portato avanti delle iniziative concrete per la riduzione dei rifiuti. Si configurava, appunto, come sfida, una sorta di gioco, e gli uffici pubblici che partecipavano s'impegnavano a ridurre la plastica monouso. Proprio per questo avevo presentato quella mozione che era stata approvata all'unanimità.
Da allora è passato del tempo e sappiamo che gli atti d'indirizzo talvolta non vengono recepiti in maniera così stretta e così tempestiva.
Chiaramente, è passato anche del tempo da quando gli uffici della Regione avrebbero dovuto trasferirsi nella nuova sede. Se nel 2018 doveva essere una cosa imminente, anzi, si era già in ritardo, oggi siamo nel 2023 e il trasloco sta avvenendo solo ora.
Qual è l'intenzione di questo atto d'indirizzo? Dare il buon esempio.
La Regione è l'ente pianificatore sui rifiuti, e siccome chiede anche ai Consorzi e ai territori di fare delle azioni in tal senso, dovrebbe prima di tutto attivarsi in prima persona e dare il buon esempio, cercando di ridurre la plastica monouso. E perché la plastica, dato che qualcuno sostiene che la stessa viene riciclata? Perché viene riciclata fino a un certo punto e i problemi connessi al riciclo delle materie plastiche sono parecchi: innanzitutto, si ricicla solo la plastica da imballaggi, e solo quella che viene correttamente conferita, che non è la totalità della plastica da imballaggio che si usa. Sul resto della plastica persistono ancora molti problemi, anche se buona parte di questa plastica potrebbe essere riciclata, realizzando altri manufatti. So che questa Giunta regionale è interessata a sviluppare una filiera del riciclo delle plastiche diverse da quelle per imballaggio, perché è una buona iniziativa dal punto di vista della crescita economica.
Va poi detto che anche la plastica riciclata viene riciclata, ma non all'infinito. La bottiglia di plastica non è come la bottiglia di vetro. Il vetro può essere riciclato all'infinito e non perde mai le sue caratteristiche, rimane uguale. L'alluminio della lattina, se viene riciclata e non buttata nell'indifferenziato, viene riciclato all'infinito e non perde le sue caratteristiche. La plastica ogni volta si degrada e perde le sue caratteristiche. Di conseguenza, una bottiglia di plastica non può essere riciclata all'infinito.
Senza considerare poi che sia con la plastica viene riciclata e che diventa qualcos'altro (ad esempio, le maglie o altri oggetti) o, peggio ancora, sia con la plastica che viene dispersa nell'ambiente, abbiamo una dispersione di microplastiche che ormai invadono i corsi d'acqua, arrivano negli oceani, facendo morire animali marini e poi entrano nella catena alimentare. In cima alla catena alimentare dei pesci chi c'è? Ci siamo noi e noi le microplastiche le mangiamo. Ma noi, non la Cina che fa tanta plastica e che inquina; noi la plastica la mangiamo. Ci sono diversi studi portati avanti a livello nazionale ed internazionale e ci sono studi anche del CNR.
Ne ho citato uno per tutti, che è uno studio del 2021 di Palanisamy (penso sia indiano), secondo cui ognuno di noi ingerisce in media cinque grammi di microplastiche ogni settimana. L'equivalente in peso di cinque grammi di microplastiche ogni settimana è l'equivalente in peso di una carta di credito. Pertanto, è come se ogni settimana ingoiassimo una carta di credito. Queste sono le plastiche che abbiamo, che ormai vanno a far parte del nostro organismo, che solo in piccola parte eliminiamo, perch poi rimangono nei nostri organi. Progressivamente saremo fatti del 70% di acqua e magari anche di una buona percentuale di plastica, anche quelli che non ricorrono alla chirurgia estetica.
Per questo riteniamo che sia importante lavorare per la riduzione della plastica. C'è poi un fare a livello nazionale e anche internazionale. La Commissione Europea ha emanato una serie di disposizioni per mettere al bando la plastica monouso. L'attenzione si è focalizzata su dieci prodotti di plastica monouso e sugli attrezzi da pesca.
L'Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo nel 2018 ha deciso di mettere al bando, a partire da luglio dell'anno successivo, le bottigliette di plastica e altri articoli monouso dalle mense e dai bar del Parlamento europeo. Sono testimone oculare, perché è una cosa che ho visto con i miei occhi. La volontà dell'istituzione europea è di dare il buon esempio e si è concretizzata anche nell'installazione di fontanelle e nella sostituzione degli articoli di plastica monouso con prodotti biodegradabili.
Passo a leggere gli impegni di questo atto d'indirizzo, così come ho modificato di comune accordo con la Giunta regionale: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a valutare ogni azione necessaria affinché presso le strutture della Regione Piemonte vengano eliminati tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita diretta o per mezzo di distributori automatici e dalla somministrazione di cibi e bevande; ad eliminare la plastica monouso dai catering e dagli eventi e dai convegni organizzati dalla Regione, anche al di fuori dei suoi uffici; a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema per tutti i dipendenti della Regione Piemonte e per tutti gli Enti pubblici del territorio regionale; a predisporre campagne di comunicazione sulle azioni intraprese per la riduzione della plastica monouso presso i suoi uffici e sui risultati conseguiti. Il Consiglio regionale si impegna a fare lo stesso per quanto riguarda gli uffici del Consiglio." Queste sono le modifiche come concordate.



PRESIDENTE

Chiedo il parere della Giunta; prego, Assessore Marnati.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Il parere è favorevole su entrambi gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazione di voto passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 1165, come modificato in accordo con la Giunta.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1165, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva/non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Riportiamo a verbale il voto favorevole del Consigliere Riva Vercellotti.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1171, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva/non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Concluse le votazioni degli ordini del giorno, procediamo con la votazione della proposta di deliberazione n. 268.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 268, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Condizioni di lavoro della polizia penitenziaria sul territorio della regione Piemonte (Atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 1144 presentato da Ravetti, Avetta, Gallo, Valle Sarno e Canalis, inerente a "Interventi urgenti a sostegno del personale di polizia penitenziaria" (ODG ai sensi dell'articolo 18 comma 4, dello Statuto e dell'articolo 53 del Regolamento interno) . Ordine del giorno n. 1145 presentato da Gagliasso, Nicotra, Stecco Cerutti, Marin, Preioni, Cane, Demarchi, Perugini, Gavazza, Poggio e Mosca, inerente a "Condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria" . Ordine del giorno n. 1148 presentato da Bongioanni, Nicco e Chiorino inerente a "Azioni di miglioramento per la sicurezza sul lavoro degli agenti di polizia penitenziaria" . Mozione n. 1159 presentata da Bongioanni, Nicco, Chiorino, Riva Vercellotti e Marrone, inerente a "Creazione di un gruppo di lavoro regionale sulle condizioni lavorative e di salute degli agenti di polizia penitenziaria" Procediamo con l'esame degli ordini del giorno n. 1144, n. 1145 e n.
1148 e della mozione n. 1159, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Sono quattro ordini del giorno da discutere in relazione al Consiglio regionale aperto del 18 aprile scorso, sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria della Regione Piemonte.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1144.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Presidente, non farei una presentazione classica per illustrare questo punto all'o.d.g., relativo a un ordine del giorno, perché è frutto della discussione avvenuta in Consiglio regionale aperto di due settimane fa, se non ricordo male. Il tema riguarda le condizioni degli agenti della Polizia penitenziaria all'interno della rete delle carceri del nostro Piemonte.
Abbiamo ascoltato il punto di vista degli operatori che all'interno di quelle strutture rappresentano lo Stato e che garantiscono la sicurezza sia all'interno che anche all'esterno, quando quelle forze sono impegnate nella traduzione dei detenuti sia verso i tribunali che nelle strutture ospedaliere. Abbiamo fatto bene ad ascoltarli, perché ci sono competenze specifiche che riguardano la programmazione sanitaria, quindi l'Assessorato alla sanità. Sono competenze specifiche perché i servizi sanitari all'interno delle strutture carcerarie dipendono dalle Aziende Sanitarie Locali e, ovviamente, non dico nulla di originale, i servizi ospedalieri alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Inoltre, abbiamo rilevato alcuni specifici impegni che la Giunta dovrebbe affrontare per migliorare le condizioni della popolazione carceraria e della polizia che opera all'interno; abbiamo anche capito che è utile impegnare la Giunta regionale a prevedere con urgenza interventi in coordinamento con lo Stato, mirati alla risoluzione delle criticità evidenziate nelle premesse e nelle considerazioni di questo punto all'o.d.g., lo ribadisco, dal nostro punto di vista, sintesi del dibattito d'Aula.
Mi sia permesso, Presidente, di modificare un passaggio di quest'ordine del giorno, dove si fa riferimento alle strutture che, in larga misura avrebbero la necessità di essere migliorate anche da un punto di vista dell'edilizia carceraria, quindi toglierei la parte legata alla fatiscenza.
Per il resto, questa è la proposta che facciamo al Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gagliasso per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1145.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Non andrò a illustrare l'ordine del giorno, come prima ha fatto il collega Ravetti, perché nella giornata del Consiglio aperto abbiamo discusso e parlato già sugli ordini del giorno.
Vorrei semplicemente che sia inserita a verbale la richiesta di modifica dell'ordine del giorno: dopo le parole "rilevato ulteriormente che" vi è la sostituzione con la parola "un" al posto di "il più grave problema".



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bongioanni, per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 1148.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Com'è stato detto dai colleghi, abbiamo già dedicato un importante approfondimento nel momento di confronto con gli organi della Polizia penitenziaria, che rappresentano questa importante corporazione. È essenziale che per loro noi siamo in grado di garantire condizioni di sicurezza e un rispetto delle condizioni carcerarie, come prevede fra l'altro l'articolo 27 della nostra Costituzione. Per queste ragioni, è essenziale garantire la sicurezza e la salute di chi opera all'interno delle carceri, perché sono lavoratori che operano in condizioni molto particolari e complesse.
Ancora, vi è la situazione in cui le REMS, le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, hanno sostituito quelli che una volta si chiamavamo ospedali psichiatrici, generando situazioni di estrema difficoltà per gli operatori.
Per questo motivo, il nostro ordine del giorno invita il Consiglio regionale a impegnare la Giunta regionale, in coordinamento con le ASL territoriali, nonché le Prefetture, gli istituti penitenziari e il Garante regionale dei detenuti, a rafforzare il monitoraggio dello stato di salute psichico dei detenuti e potenziare il sostegno psicologico agli agenti penitenziari, cercando di potenziare questo personale, un personale qualificato addetto a mansioni difficili, al fine di migliorare la difficile convivenza tra detenuti e agenti penitenziari.
Poi vuole attivare, in sinergia con le Prefetture e i Ministeri competenti, un monitoraggio psicologico dei detenuti per inviarli nelle REMS e potenziare le strutture atte ad avere destinazione d'uso come REMS (in Piemonte, come sappiamo tutti, ne abbiamo solo due), trattandosi di detenuti potenzialmente pericolosi sia dal punto di vista psichico sia dal punto di vista comportamentale.
Inoltre, un'attivazione verso il Ministero della Giustizia per potenziare e migliorare i corsi di formazione per gli agenti di polizia penitenziaria, in particolare sul controllo e gestione del rischio sommosse e prevenzione dei rischi derivanti da detenuti particolarmente problematici.
Infine, attivarsi con il Governo nazionale per potenziare il programma governativo previsto dal DPCM del 1° dicembre 2022 in materia di rafforzamento degli organici. Questa è una criticità espressa quando abbiamo ospitato e ascoltato i rappresentanti delle sigle sindacali.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Darei la parola sempre al Consigliere Bongioanni per l'illustrazione della mozione n. 1159.
Prego, Consigliere.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
La mozione n. 1159 prevede la creazione di un gruppo di lavoro regionale sulle condizioni lavorative di salute degli agenti di polizia penitenziaria.
Rilevato la partecipazione e il coinvolgimento dei vari attori del sistema carcerario da parte del Consiglio regionale, compresi i rappresentanti degli agenti che ci hanno illustrato situazioni particolari e di estrema criticità, insieme ai colleghi del Gruppo di Fratelli d'Italia abbiamo proposto questa mozione, che ha un doppio impegno: uno, verso la IV Commissione consiliare; l'altro, verso la Giunta.
Verso la Commissione consiliare è di costituire un gruppo di lavoro complementare a quanto previsto dalla mozione n. 916, che sia focalizzato sulle condizioni lavorative di sicurezza e salute sul posto di lavoro inerenti ai lavoratori del sistema carcerario piemontese, a partire dagli agenti di polizia penitenziaria, che preveda audizioni, acquisizione di documenti e informazioni, con l'obiettivo, entro la fine della presente legislatura, di costituire una relazione con cui effettuare proposte, al fine di migliorare la condizione lavorativa, di sicurezza e di prevenzione dello stress psicofisico (sindrome di burnout) degli agenti di polizia penitenziaria e dei lavoratori impegnati nel sistema penitenziario regionale.
Per quanto riguarda, invece, il Consiglio regionale, di impegnare la Giunta a prevedere, una volta all'anno, l'audizione presso il Consiglio regionale delle sigle sindacali rappresentative degli agenti di polizia penitenziaria, al fine di monitorare e promuovere la sicurezza e la salute all'interno delle carceri per gli agenti stessi e, nell'ambito della continuità operativa riguardanti la salute dei lavoratori nelle carceri convocare ogni anno un Consiglio regionale aperto sul tema della qualità lavorativa all'interno degli istituti di pena.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno presentato a prima firma dal collega Ravetti pone temi che possono riguardare le competenze regionali. A tal proposito rinnoviamo la richiesta, già presentata alla Giunta regionale durante il Consiglio aperto, di confrontarsi con il Governo per trovare soluzioni a tutte le problematiche che il personale ha evidenziato durante la seduta stessa.
Relativamente ai temi riguardanti la salute dei detenuti (perch ricordiamo, il tema del carcere andrebbe affrontato nel suo complesso), nel gruppo di lavoro avviato in IV Commissione abbiamo affrontato un po' tutto quello che riguarda la sanità all'interno delle strutture carcerarie, senza distinguere tra detenuti e personale.
L'obiettivo dovrebbe essere una buona convivenza all'interno della struttura, per cui, a mio parere, il tema non andrebbe affrontato in modo settoriale, suddividendo la nostra attenzione; tra l'altro, abbiamo lungamente approfondito l'argomento per diverse settimane, con audizioni di vari soggetti. Un lavoro, quindi, è già stato fatto.
Gli atti d'indirizzo a prima firma del collega Bongioanni, che chiedono di istituire un altro gruppo di lavoro (non so se il collega Bongioanni ha partecipato al gruppo di lavoro in IV Commissione: non ricordo di averlo visto presente, ma questo non significa nulla), evidenzio che gran parte del lavoro che viene chiesto di avviare è già stato fatto nel gruppo di lavoro.
Per quanto riguarda l'impegno di istituire ogni anno un Consiglio aperto, anzi, un Consiglio straordinario su queste tematiche, credo che dovremmo, prima di istituire un Consiglio di questo tipo con cadenza annuale (ma non per sminuire le problematiche che ci hanno sottoposto durante quella seduta), dedicarci a competenze prettamente regionali, ad esempio un Consiglio dedicato ogni anno alle crisi di lavoro che si verificano sul nostro territorio; un Consiglio straordinario dedicato alla sanità, piuttosto che altri temi che hanno un impatto prettamente regionale. Sarebbe anche più comprensibile per tutti i cittadini che ci vedono lavorare in quest'Aula. Francamente, questo impegno lo trovo un po' forzato, sembra un'eccessiva manifestazione di attenzione, attenzione che non è mancata, ma non vedo il caso di sottolinearlo.
Mi preoccupa un po' di più l'impegno relativo al monitoraggio psicologico dei detenuti, dove si dice "per inviarli nelle REMS". Ma cosa vuole dire "per inviarli nelle REMS"? Le REMS sono strutture dove i detenuti giudicati infermi o seminfermi di mente vengono inseriti. Tali strutture hanno modalità di detenzione compatibili con lo stato di queste persone. Il rischio, denunciato anche dall'Ordine degli psichiatri, è di far diventare nuovamente le REMS dei manicomi criminali, come erano un tempo, con tutte le immagini che pensiamo di aver superato con un balzo di civiltà nel momento in cui quelle strutture sono state chiuse. Francamente leggere, in questo impegno, di monitorare i detenuti per inviarli nelle REMS nel momento in cui si osservino dei comportamenti che preoccupano dal punto di vista psicologico, mi sembra che sia un utilizzo delle REMS non adeguato e non conforme alla loro finalità.
Chiedo al primo firmatario di togliere questo impegno dall'atto d'indirizzo o sospendere la votazione, magari confrontarci con il Garante dei detenuti per approfondire meglio quale sia lo scopo, la finalità e la natura delle REMS. Rischiamo di votare un qualcosa che veramente ci riporta indietro di decenni e, francamente, credo che il Consiglio regionale dovrebbe affrontare con maggiore serietà questo tema, perché si è trattato di una grande conquista di civiltà e non vorrei che da quest'Assemblea uscisse un voto che dimostra la non conoscenza delle condizioni che hanno portato, alla fine, a chiudere quelle strutture orribili che erano i manicomi criminali.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Il mio intervento sostanzialmente ricalca le considerazioni che ha fatto la Consigliera Frediani, sulle quali concordo.
Sono stati presentati due ordini del giorno, quello che abbiamo presentato con i Consiglieri del Partito Democratico e quello che è stato presentato dai Consiglieri della Lega, a prima firma Gagliasso che, alla luce del dibattito che si è svolto nel Consiglio regionale aperto evidenziano alcune tematiche. Talune di puntuale competenza regionale (pensiamo agli aspetti sanitari), altre che non sono di diretta competenza regionale e che riguardano il potenziamento degli organici, le condizioni delle strutture carcerarie stesse (spesso fatiscenti), il sovraffollamento e la formazione degli agenti di Polizia penitenziaria.
Mi paiono tutte tematiche pertinenti per degli ordini del giorno che vanno a impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo o ad assumere essa stessa, quelle iniziative di cui è competente per migliorare le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria ma, soprattutto complessivamente, per migliorare le condizioni delle carceri che, come veniva detto bene dalla Consigliera Frediani, non possono essere spezzettate a seconda delle categorie, ma vanno viste nel loro complesso: l'aspetto di chi lavora nelle carceri e di chi è detenuto.
Altre considerazioni, invece, che non sono così positive, riguardano l'ordine del giorno presentato a prima firma Bongioanni ma, soprattutto, la mozione presentata dai Consiglieri di Fratelli d'Italia. Il primo ordine del giorno tocca un tema, quello delle REMS, ovvero, per essere più chiari e per essere capiti, sostanzialmente delle strutture psichiatriche, che non sono assolutamente di competenza di questo Consiglio regionale e della Regione, ma riguardano profili estremamente delicati e che devono essere attivati, così come prescritto dalla legge, soltanto come extrema ratio. I detenuti che vengono affidati a queste strutture devono essere detenuti che, effettivamente, in base a coloro che lo debbono stabilire, non possono vivere quotidianamente la vita del carcere con gli altri detenuti.
La mozione di Fratelli d'Italia, invece, impegna la Giunta - sappiamo infatti, che la mozione è un atto impegnativo, molto di più dell'ordine del giorno - da un lato a prevedere un gruppo di lavoro, all'interno della Commissione, sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria e dall'altro, addirittura, a prevedere un Consiglio aperto ogni anno per audire i sindacati della Polizia penitenziaria sulla situazione delle carceri.
A me pare che qui siamo fuori dalle competenze del Consiglio. Un conto è l'audizione che viene fatta ogni anno del Garante dei detenuti, organo istituzionale della Regione, che, come altri garanti, viene audito una volta all'anno e che viene a riferire della sua attività, a riferire in generale della condizione delle carceri.
Un altro, invece, è istituzionalizzare, ad esempio, l'audizione dei sindacati della Polizia penitenziaria. Allora perché non istituzionalizziamo l'audizione dei sindacati dei Vigili urbani o della Polizia municipale, sulla quale abbiamo qualche competenza in più rispetto alla Polizia penitenziaria? Queste indicazioni mi paiono francamente del tutto fuori dalle competenze di questo Consiglio regionale e consentitemi anche di leggere sarò malizioso, una certa strumentalità in queste proposte, un occhiolino a questa categoria rispetto alla quale, secondo me, non dobbiamo fare occhiolini di consenso politico, ma, prendendo atto spesso delle difficili condizioni in cui operano e lavorano, dobbiamo cercare di fare tutto il possibile secondo, ripeto, le nostre competenze, per migliorare la loro condizione, complessivamente la condizione dei detenuti e la condizione di vita nelle carceri.
Su quest'ordine del giorno presentato a prima firma Bongioanni e sulla mozione di Fratelli d'Italia, almeno a titolo personale, esprimo una valutazione negativa.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Non vi sono altre richieste di intervento.
L'Assessore Chiorino esprime parere favorevole sugli ordini del giorno e sulla mozione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1144, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1145, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 1148, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sulla mozione n. 1159, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



AVETTA Alberto

Presidente, può aggiungere il mio voto contrario? Perché forse non ho votato.



PRESIDENTE

Diamo atto a verbale del voto contrario del Consigliere Avetta sulla mozione n. 1159.
Abbiamo terminato l'esame degli atti d'indirizzo relativi al Consiglio regionale aperto del 18 aprile 2023, sul tema "Condizioni di lavoro della polizia penitenziaria sul territorio della Regione Piemonte".
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento, mi sembra che ci sia l'accordo di sospendere i lavori della seduta odierna. Ricordo che la Conferenza dei Capigruppo è convocata per domani, alle ore 12.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Se invece preferite svolgerla adesso ditemi voi, io sono disponibile.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Come Capigruppo di maggioranza.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate! Capisco l'enfasi di allontanarvi dalla sala, però.



BONGIOANNI Paolo

Presidente, come Capigruppo di maggioranza e guardando il sorriso benevolo del Presidente di Gruppo Gallo, saremmo felici di convocare ora la Conferenza dei Capigruppo, in chiusura di Consiglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Come volete.
Comunico, allora, che la Conferenza dei Capigruppo si svolgerà adesso in Sala A, perciò invito tutti i Presidenti dei Gruppi a recarsi in Sala A.
Grazie a tutti. Buona serata e buon lavoro.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.09)



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