Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.247 del 19/04/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Scarica PDF completo

Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.38 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 1313 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Marco Protopapa.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo che per l'interrogazione indifferibile e urgente è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti e la risposta da parte del componente della Giunta per tre minuti.


Argomento: Interventi per calamita' naturali - Calamità naturali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1313 presentata da Frediani, inerente a "Azioni messe in atto dalla Regione per contrastare l'effetto della siccità in agricoltura"


PRESIDENTE

Iniziamo - e concludiamo - i lavori con l'interrogazione indifferibile e urgente n. 1313, presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, avente a oggetto "Azioni messe in atto dalla Regione per contrastare l'effetto della siccità in agricoltura".
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Frediani prego, collega, ne ha facoltà per due minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore, e grazie per la sua presenza.
Questa è un'interrogazione depositata qualche tempo fa; infatti, nel frattempo, ho avuto anche modo di leggere qualche dichiarazione, perché c'è stato un evento a Vercelli, riferito proprio al tema della siccità. Diciamo che in parte alcune risposte le ho già avute; però, mi sembra corretto anche riceverla in Aula in modo formale.
L'interrogazione verte in particolare sulle misure del PSR 2014-2020 prorogato fino al 2022 e alle azioni che la Regione metterà in campo per contrastare la siccità, con particolare riferimento all'agricoltura. Tra le varie dichiarazioni che sono state diffuse dalla Regione dopo l'incontro di Vercelli, ce n'è una significativa del Presidente Cirio, secondo cui il Piemonte deve continuare a produrre dei prodotti eccellenti come il riso il vino; quindi s'intende sostenere l'agricoltura soprattutto in questi settori, ovvero l'agricoltura di tipo locale di pregio.
Adesso non sto a leggere le premesse sull'agricoltura, perché vorrei aggiungere un elemento, portando alla sua attenzione un articolo che è stato pubblicato ieri su Il Fatto Quotidiano, con riferimento al tema della siccità. È collegato al discorso delle grandi opere, ma è un tema che serve a far comprendere come i cittadini potrebbero non capire perfettamente, ad esempio, un razionamento dell'acqua, un bene comune, un bene cui tutti dovrebbero aver diritto. L'articolo pubblicato ieri fa riferimento in particolare allo spreco di acqua che si sta verificando in Val di Susa ovviamente lo stesso discorso vale per qualsiasi intervento su aree montane, dove ci sono delle falde che vengono intaccate da questi interventi - e dice: "Siccità, il paradosso della Val Susa: nei Comuni l'acqua arriva con le autobotti, mentre il cantiere TAV ne sottrae alla montagna 50 litri al secondo".
L'interrogazione ovviamente non verte in particolare su questo tema non è detto che in futuro non ne prepari un'altra più centrata, perch credo che debba esserci la massima attenzione rispetto al discorso agricoltura e agli interventi che si intendono mettere in atto.
L'ipotesi del razionamento chiaramente non piace a nessun cittadino (immagino non piaccia neanche a chi governa la Regione), però questo è un paradosso che non possiamo ignorare. Soprattutto chi ha una responsabilità di governo non può non prestare attenzione a quello che sta succedendo: il prosciugamento delle falde e il rischio che un intero territorio e anche Torino rimanga senz'acqua per colpa di una grande opera che non ha attenzione. Dico che la grande opera non ha attenzione, ma in realtà dietro la grande opera ci sono dei soggetti pienamente responsabili incluso chi ha responsabilità di governo.
Le segnalo e le evidenzio questo paradosso; magari in futuro parleremo in modo più preciso di questo tema. Oggi ovviamente l'interrogazione ha un altro oggetto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Protopapa; ne ha facoltà per tre minuti.



PROTOPAPA Marco, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Ritengo che, sicuramente, l'ultimo elemento esposto dalla Consigliera regionale sia un elemento da valutare, soprattutto sulla base del principio di quello che tutti noi cittadini dovremmo fare da oggi in avanti cittadini e conseguentemente enti, se sono coinvolti - ovvero quello di razionalizzare in modo da non sprecare.
Di conseguenza, è giusto fare delle osservazioni a 360 gradi, che possono partire dal semplice rubinetto abbandonato quando si apre durante un'attività domestica fino ad arrivare alle grandi opere da lei citate.
Il tema della gestione idrica è molto sentito dal governo piemontese fin dai tempi non sospetti. Mi riferisco alla gestione delle progettazioni e delle opere pubbliche finanziate dagli ormai vecchi e abbandonati (come termine) fondi del Recovery Fund fino ad arrivare al PNRR, che hanno dimostrato che gli enti, se avevano dei progetti cantierabili, potevano usufruire di risorse che diversamente erano difficili da utilizzare.
Abbiamo dunque speso molto per dare la possibilità alle amministrazioni e ai consorzi di finanziare la progettazione, per poi accompagnarle fino all'atto esecutivo, lasciando a disposizione eventuali opportunità di finanziamenti.
Questo, a distanza di tempo, ha premiato, perché proprio recentemente grazie anche all'evoluzione governativa che ha visto la nomina di un Commissario, potrebbero arrivare veramente importanti finanziamenti per dare uno stimolo, in primis, al Piemonte, perché - ahimè - siamo una delle Regioni più colpite dalla siccità.
Ci troviamo a essere la prima Regione ad avere dei progetti pronti progetti che saranno gestiti logicamente da un incaricato che, come saprete, è il collega di Giunta Matteo Marnati, che ha la responsabilità di ricevere, in questo caso dall'agricoltura, i progetti che hanno usufruito di questo bando e che quindi sono utilizzabili per potersi mettere proprio come prima pietra di questi interventi, tanti dei quali saranno appunto nel territorio piemontese.
Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo sicuramente dato una continuità a quello che già era una programmazione 2014-2022 (i due anni in più sono proprio per la transizione dovuta al COVID), che prevedeva misure che abbiamo continuato a gestire, ma che erano d'ordinaria amministrazione quindi mirate a interventi per la diversità delle risaie, oppure per gli agrosistemi o, addirittura, per la produzione integrata o quella biologica (stiamo parlando della precedente programmazione).
Che cosa abbiamo fatto con quella nuova, che nel frattempo è maturata ed è stata modificata con la crisi dell'anno scorso, già certificata come negatività in atto? Abbiamo modulato la nuova programmazione con interventi puntuali proprio sul discorso irriguo; abbiamo quindi previsto 55 milioni che sono logicamente nei cinque anni (periodo della programmazione '23-'27) e li abbiamo distribuiti secondo procedure che riteniamo vadano a coprire un po' tutte le esigenze del territorio piemontese, molte delle quali dedicate anche agli interventi per l'agricoltura di precisione.
L'agricoltura di precisione, insieme alla tipologia degli impianti che andremo a finanziare, permette di portare un risultato proprio nel momento in cui ci troviamo ad avere poca acqua e dobbiamo gestirla e utilizzarla nel migliore dei modi.
Che cosa intendo? Ad esempio, imparare a usare, dove si può, degli impianti a goccia, cosa che prima invece non tutti utilizzavano, anche se c'erano quelli che avevano già visto lungo, oppure che rispettavano ancor di più di altri quell'acqua che si dava per scontata e che doveva sempre essere presente.
Oppure arrivare all'agricoltura 4.0, che utilizza la tecnologia, come ad esempio le sonde, che ci permettono di capire quando l'acqua serve e quando addirittura non serve, perché molte volte ci siamo poi accorti che l'acqua veniva data in abbondanza, ritenendo che l'acqua in abbondanza possa essere sempre utile; invece, molte volte, se fuori misura, porta dei danni. Queste sono le gestioni immediate.
Sono quattro le misure che abbiamo voluto perfezionare, stante il momento che stiamo vivendo; saranno dedicate alle produzioni agricole, sia nei confronti delle aziende sia nei confronti degli enti e dei consorzi non solo enti e consorzi agricoli, ma addirittura piccole opere pubbliche legate all'agricoltura, gestite anche dagli Enti locali.
Vorrei segnalare una particolarità, perché siamo consci che la criticità maggiore ce l'ha sicuramente il comparto risicolo, soprattutto per come è strutturato in Piemonte. Ricordiamo che da noi è soprattutto praticata una gestione di semina in sommersione, quindi abbiamo una gestione particolare dell'acqua. Siamo in zone che comunque, in ogni caso hanno delle difficoltà, soprattutto perché la maggior parte dell'acqua arriva da Regioni non piemontesi; ho parlato al plurale, ma in realtà è una sola, la Valle d'Aosta. Di conseguenza, tante gestioni nei nostri territori sono legate anche a quell'aspetto, quindi abbiamo previsto di dare un finanziamento importante, esclusivamente sulla risicoltura, di 21 milioni cosa mai accaduta, perché generalmente abbiamo sempre fornito risorse in senso generale, mai puntuale, proprio perché abbiamo riconosciuto questo tipo di criticità.
Logicamente, nella relazione in mio possesso è tutto descritto nel dettaglio.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Protopapa per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Alle ore 10 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutte e tutti.



(Alle ore 9.50 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta inizia alle ore 10.15)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Mi scuso per il ritardo, ma sono stato trattenuto fuori per la manifestazione davanti al Palazzo.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Ravetti: sono il Presidente del Consiglio e ho ancora il diritto di scegliere come gestire l'Aula.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Allora, il Regolamento mi impone anche di toglierle la parola.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Le chiedo di non parlare fuori microfono e di chiedere la parola.
Scusate, Consiglieri! (Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Non abbiamo neanche iniziato i lavori; se queste sono le premesse dobbiamo utilizzare veramente il Regolamento.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti! La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.17, riprende alle ore 10.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento interno del Consiglio regionale, hanno chiesto congedo Carosso, Caucino e Cirio.



PRESIDENTE

b) Correzione modifiche di coordinamento disegno di legge n. 247



PRESIDENTE

Comunico che, ai sensi dell'articolo 90, comma 5, l'Ufficio di Presidenza, con propria deliberazione adottata in data 18 aprile 2023, ha approvato una modifica di coordinamento al comma 1 dell'articolo 1 della deliberazione legislativa recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)", approvata dal Consiglio regionale in data 12 aprile 2023, al fine di procedere, in correzione di un errore materiale, al coordinamento sistematico dei diversi commi della legge regionale 28/1976, oggetto di modifica da parte del citato articolo.
A seguito delle modifiche di coordinamento sopra menzionate, il comma 1 dell'articolo 1 della deliberazione legislativa recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)" risulta così formulato: "1. Dopo il comma 3 bis dell'articolo 9 della legge regionale 17 maggio 1976, n. 28 (Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa) sono inseriti i seguenti: 3 ter. Quale misura straordinaria di sostegno finanziario, si dispone, relativamente agli aggiornamenti biennali con decorrenza del 30 aprile 2023, 31 ottobre 2023, 30 aprile 2024 e 31 ottobre 2024, che la percentuale di rivalutazione prevista dall'ottavo comma venga azzerata. 3 quater. Quale misura straordinaria di sostegno finanziario, sono sospesi i versamenti relativi alla prima rata 2023, previa comunicazione alla competente struttura regionale entro il 30 giugno 2023, da parte delle cooperative edilizie a proprietà indivisa che intendono avvalersi della moratoria. La rata sospesa deve essere corrisposta in un'unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 senza oneri aggiuntivi. Limitatamente all'anno 2023, è conseguentemente sospesa l'applicazione del comma 4 alla rata in scadenza il 30 aprile 2023 alle cooperative che hanno regolarmente comunicato la modalità della sospensione entro il termine del 30 giugno.".



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 18 aprile scorso.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, vuole intervenire sulle comunicazioni o sull'ordine dei lavori?



RAVETTI Domenico

Come preferisce lei.



PRESIDENTE

No, me lo deve dire lei.



RAVETTI Domenico

Sulle comunicazioni.
Calpesto i miei pensieri, non le dico nulla rispetto all'inizio dei lavori, ma so che con i colleghi e le colleghe ci siamo intesi. Il Regolamento deve venire prima di ogni altra questione e, finché è possibile, ci batteremo per rispetto del Regolamento con il buon senso che in ogni caso deve guidarci.
L'ho anticipato all'Assessore Protopapa, lo sa il Consigliere Leone e l'ho detto anche all'inizio di altre sedute: continuerò, all'inizio di ogni sessione di lavoro in quest'Aula, a ribadire la necessità di convocare la III Commissione per avere un dialogo-confronto con il Commissario sulla peste suina africana. Convochiamolo nella sede che ritenete più opportuna: in Alessandria, in un Comune dove esiste la barriera anti diffusione peste suina africana o qui a Torino.
Noi siamo Regione Piemonte, per cui dobbiamo convocare il nuovo Commissario alla peste suina africana. Chiedo all'Assessore una dichiarazione d'impegno qui in Aula affinché il Presidente possa convocare a Torino o dove volete voi, il Commissario, il quale può decidere di rifiutarsi, ma a quel punto si rifiuta di rispondere alla convocazione di una Commissione di una Regione, una delle più importanti del nostro Paese.



PRESIDENTE

Grazie.
Premetto che non vi è necessità di chiedere il permesso, ma è la Giunta che convoca e al massimo si concorda una data e un'ora d'intervento del Commissario. Non so se l'Assessore Protopapa ha informazioni diverse; so che già nella giornata di ieri l'Assessore Carosso ha contattato il Commissario. Sarà mia premura, in occasione della prossima Conferenza dei Capigruppo, giustamente sollecitata da lei a più riprese, concordare una seduta di III e IV Commissione con il Commissario.
Non so se l'Assessore Protopapa ha più informazioni al riguardo.
Prego, Assessore.



PROTOPAPA Marco, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Giusto per intervenire sull'argomento.
Sicuramente massima condivisione sul confronto con il Commissario, il quale è stato più volte invitato a presenziare o, comunque, a confrontarsi direttamente con noi, per quanto riguarda settori tematici coinvolti nella peste suina africana. So che il Consigliere Leone ha avuto mandato per la convocazione della III Commissione, quindi condivido la necessità di perfezionare una data, una data che immagino verrà definita nei prossimi giorni.
La riserva del Commissario fino a ora è stata quella di dire: "Lasciatemi predisporre un'ordinanza che verrò a illustrarvi". A giorni, se non a ore, dovrebbe arrivare questa ordinanza, quindi diciamo che non ha più motivi per rimandare un invito.
Condivido il sollecito e, di conseguenza, opereremo, com'era già nelle nostre intenzioni fare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Sì, grazie, sul tema della peste suina africana.
Come Presidente della IV Commissione, ho avuto richiesta dall'Assessore Carosso, dall'Assessore Protopapa e dall'Assessore Icardi di convocare una seduta sul tema. Stabilite poi se dev'essere una seduta congiunta di III e IV Commissione o solo di IV Commissione.
È intenzione farlo, dando un minimo di margine di tempo al Commissario nazionale. Idealmente, come idea di programmazione, potrebbe essere lunedì 15 maggio, visto che lunedì è il 1° maggio e poi c'è l'8 maggio, in cui sono previste altre attività.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leone; ne ha facoltà.



LEONE Claudio

Grazie, Presidente.
Per rimanere sulla richiesta del collega Ravetti, come III Commissione confrontandomi anche con le mie due Vicepresidenti, specialmente con la Vicepresidente Canalis, siamo assolutamente favorevoli a convocare la seduta nel territorio colpito dalla peste suina africana.
Faccio anch'io un appello: visto che, oltre a essere un problema per l'agricoltura, è prevalentemente un problema sanitario, farei la proposta di allargarlo il più possibile, anche almeno alla IV Commissione. È un problema che interessa fortemente, oltre il comparto agricolo, anche il comparto sanitario.
Pertanto, insieme alla Vicepresidente Canalis e agli Uffici, stiamo cercando una data nel più breve tempo possibile, anche rispettando la par condicio, perché ci hanno detto che, probabilmente, c'è qualche limitazione. Sicuramente, prendiamo l'impegno di organizzarla nel più breve tempo possibile Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere l'inserimento di un punto all'o.d.g.



PRESIDENTE

Mi spiace, Consigliere, ma l'o.d.g. è stato approvato nella giornata di ieri perché è una convocazione unica, ma con più sessioni. Avrà modo di inserirlo nel prossimo o.d.g. alla prossima Conferenza dei Capigruppo.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, passiamo al punto successivo dell'o.d.g.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 231, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2023-2025" (Atti di indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 231, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2023-2025", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta consiliare del 18 aprile scorso, sono stati approvati gli articoli dal n. 3 al n. 15 e relativi articoli aggiuntivi e si è conclusa la votazione degli emendamenti relativi all'articolo 2.
Prima di porre in votazione l'articolo 2, comunico che gli allegati 1 2, 3, 4, 5, 6, 9, 10, 11 e 15 citati in tale articolo, quali parti integranti degli stessi, devono essere sottoposti alle necessarie modifiche di coordinamento ai sensi dell'articolo 90, comma 1 e 3 del Regolamento, al fine di coordinare i contenuti con le variazioni contabili conseguenti all'approvazione dell'emendamento 794.
Gli allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, 10, 11 e 15, nella loro versione coordinata, sono reperibili sulla intranet consiliare, al supporto sedute istituzionali, in corrispondenza della seduta odierna.
Abbiamo concluso gli emendamenti all'articolo 2. Dobbiamo mettere in votazione l'articolo 2. Vi sono richieste d'intervento sull'articolo? Ricordo che il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 1 L'articolo non ha emendamenti e non vi sono richieste d'intervento.
Prima della votazione dell'articolo 1 do atto che, a seguito dell'approvazione degli emendamenti relativi all'articolo 2, gli importi all'articolo 1 sono sottoposti alle seguenti modifiche di coordinamento.
Al comma 1 le parole "sono previste entrate di competenza 20.021.846.875,13 euro e di cassa per 16.625.266.724,77 euro, e spese di competenza per 20.021.846.875,13 euro e di cassa per 16.625.266.724,77 euro" sono sostituite dalle parole "sono previste entrate di competenza per 20.917.103.742,99 euro e di cassa per 25.339.558.752,23 euro, e di spese di competenza per 20.917.103.742,99 euro e di cassa per 25.339.558.752,23 euro." Al comma 2 le parole "sono previste entrate di competenza per 19.537.930.132,79 euro e spese di competenza per 19.537.930.132,79 euro" sono state sostituite dalle parole "sono previste entrate di competenza per 20.000.491.643,91 euro e spese di competenza per 20.000.491.643,91 euro".
Al comma 3 le parole "sono previste entrate di competenza per 19.378.676.591,41 euro e spese di competenza per 19.378.676.591,41 euro" sono sostituite dalle parole "sono previste entrate di competenza per 19.746.039.227,08 euro e spese di competenza per 19.746.039.227,08 euro".
Procediamo con la votazione dell'articolo 1.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 Passiamo ora alla trattazione dell'articolo 16, relativo alla dichiarazione d'urgenza.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 16.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Riportiamo a verbale il voto contrario della Consigliera Canalis sull'articolo 16.
Essendo terminato l'esame dell'articolato, chiedo se vi sono interventi per dichiarazione di voto sull'intero testo.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto la Consigliera Frediani ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non ho molto da aggiungere a quanto già detto nell'illustrazione degli emendamenti che ho presentato. Erano tutti emendamenti di merito, che ponevano all'attenzione della Giunta e dell'Aula dei temi per noi assolutamente centrali. Parliamo del discorso del contrasto al disagio giovanile, che continua a rimanere uno dei temi cui, secondo me, dovremmo prestare più attenzione in assoluto, perché è un'emergenza nella nostra Regione e in tutto il Paese, che richiede il massimo impegno da parte delle istituzioni.
Parliamo del discorso dell'istruzione. L'abbiamo affrontato chiedendo maggiori stanziamenti per i voucher destinati alle spese per trasporti piano offerta formativa e libri. È una graduatoria che da diverso tempo non è più interamente coperta. Più volte abbiamo detto che, secondo noi, è un errore andare a contrapporre le due graduatorie, quella che fa riferimento all'offerta formativa, ai libri e trasporti e quella che fa riferimento a iscrizione e frequenza. Questo perché la norma nazionale dice chiaramente che le scuole paritarie sono riconosciute all'interno del sistema pubblico di istruzione.
Qualsiasi somma che arrivi a favore del sistema di istruzione è un fondo sacrosanto, quindi ogni euro che viene dato alle famiglie per consentire di supportare l'educazione e l'istruzione è un euro ben speso.
Inoltre, aggiungo che in alcuni Comuni, come ho già ricordato, le scuole paritarie, soprattutto relativamente alla scuola primaria, svolgono un servizio che altrimenti non esisterebbe.
È chiaro che noi sosteniamo fortemente la necessità di coprire interamente la graduatoria che contiene le famiglie che fanno richiesta per materiale che viene utilizzato per ragazzi che, ricordiamolo, sono in età di istruzione e di formazione obbligatoria. Pertanto, non possiamo accettare che non si vadano a soddisfare tutte le richieste di persone, di famiglie e di studenti che avrebbero diritto a quei fondi. È veramente qualcosa che grida vendetta, quindi continueremo a proporre questi emendamenti per garantire la totale copertura.
Come dicevo prima, non dobbiamo mettere in competizione fondi che sono comunque destinati all'istruzione, almeno finché la norma non cambierà e non si andrà a sostenere decisamente la scuola statale, a discapito di altre forme di istruzione che, al momento, sono riconosciute nel sistema pubblico. Di conseguenza, finché la situazione è questa, dobbiamo assolutamente garantire la copertura a entrambe le graduatorie, senza se e senza ma.
Piuttosto chiediamoci come a volte spendiamo i fondi al di fuori del sistema istruzione. Ci sono delle spese che, secondo noi, potrebbero essere messe in secondo piano rispetto a quelle destinate all'istruzione, ma vediamo che questo è un discorso che ogni volta non viene recepito e rispetto al quale non vediamo neanche nessuna apertura. Anzi, oggi non vediamo neanche l'Assessore. Una volta chiuso il Consiglio aperto sulla Polizia penitenziaria, ci sembra che il suo interesse per l'Aula sia già venuto meno, ma questo è un altro discorso.
Abbiamo poi presentato altri emendamenti, uno in particolare sullo smaltimento amianto per i privati. Abbiamo audito l'Associazione familiari delle vittime di amianto di Casale Monferrato proprio qualche giorno fa in Consiglio e ci sembrava un bel segnale andare a dire che la Regione si fa carico delle spese che i privati devono sostenere per smaltire l'amianto.
Anche questo tema lo ripresenteremo in sede di assestamento, perché finora non ha trovato accoglimento e, forse, nemmeno ascolto.
Un tema che sicuramente riporteremo all'attenzione della Giunta durante la discussione del prossimo assestamento è quello del trasporto in area montana. È un tema che abbiamo più volte ribadito e, tra l'altro è oggetto di un ordine del giorno approvato all'unanimità.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Frediani.
Chiedo all'Aula di fare un po' di silenzio, perché siamo in dichiarazione di voto sul testo finale, per cui dev'essere l'attenzione di tutti e, soprattutto, il rispetto verso chi interviene e verso i colleghi.
Prego, Consigliera, prosegua.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò breve e vado a chiudere, visto che comunque, come non si è svolto un grande confronto in questi giorni, non mi aspetto che si svolga in quest'ultima mattinata di discussione.
Speriamo che nelle prossime occasioni di bilancio ci sia almeno in Commissione la possibilità di confrontarsi su queste tematiche, che per noi rimangono centrali.
Dicevo che in assestamento ripresenteremo l'emendamento relativo al trasporto in area montana, perché in quest'Aula abbiamo approvato un atto d'indirizzo che chiede chiaramente di sostenere gli studenti che vivono o che scelgono di studiare nelle aree montane e che si trovano al di fuori di qualsiasi formula tariffaria agevolata.
Questo è un tema che abbiamo proposto sia all'Assessore Gabusi sia all'Assessore Carosso e, tra l'altro, abbiamo avuto anche il sostegno del collega Marin, che ringrazio, perché mi supporta e condivide pienamente anche per sua esperienza personale, questa battaglia. È un modo per mantenere vive le aree montane, perché non basta dire che si investe in politiche che sostengono le attività economiche, perché se mancano i servizi, se muore la scuola, soprattutto, e se i giovani non hanno più possibilità di studiare laddove vivono o di scegliere di andare a studiare nelle scuole di area montana, la montagna chiaramente è destinata a morire e a essere desertificata.
Un ultimo tema che abbiamo portato all'attenzione è quello delle politiche del lavoro.
Ieri l'Assessore Chiorino, nella sua replica dopo il Consiglio aperto sul personale delle carceri, ha annunciato che ogni anno (ammesso che ci sia sempre questa Giunta a governare) si farà un Consiglio su questo tema e addirittura ne ha annunciato un altro imminente, con la partecipazione di Ministri, Deputati e Senatori, dicendo che l'hanno richiesto le opposizioni. In realtà, non è proprio così e mi spiace che non sia presente l'Assessore Chiorino. Ieri, nel mio intervento ho semplicemente detto che si stava trattando di un tema di carattere nazionale e che, come si è presentato il Ministro Calderoli a parlare di autonomia in quest'Aula sarebbe stata gradita anche la presenza di Ministri o, almeno, di esponenti parlamentari, che tra l'altro appartengono alla stessa forza politica dell'Assessore Chiorino. Di conseguenza, è sembrato più un grande spot per mettere in luce le azioni che, secondo l'Assessore Chiorino, il Governo Meloni avrebbe già messo in atto e anche per far vedere che il Consiglio regionale o, meglio, che la Giunta ha grande attenzione al tema del personale carcerario.
In realtà, la nostra attenzione verso la situazione delle carceri è molto alta già da tempo e non serviva il Consiglio aperto di ieri per farla notare o, meglio, speriamo che non sia da quello che si evince la nostra attenzione, perché già da mesi stiamo lavorando in IV Commissione su un tema prettamente regionale, che è quello della sanità carceraria. Noi così dimostriamo il nostro impegno: lavorando senza fare grandi spot a favore di telecamere e, soprattutto, sulle competenze che sono prettamente regionali che ci consentono di agire concretamente.
Parlando di azione concreta, invece, l'emendamento che chiedeva proprio un potenziamento dei fondi per la sanità carceraria non è stato nemmeno preso in considerazione. Pertanto, direi che questi, a grandi linee, sono i motivi che mi portano a votare in modo contrario rispetto a questo bilancio di previsione.
Come sempre, la speranza è rimandata più in là, quindi speriamo che in occasione dell'assestamento ci sia modo di discutere veramente di queste tematiche, perché non si tratta di temi secondari, ma si tratta di emergenze, si tratta di urgenze che arriveranno prima o poi addosso alle istituzioni, perché se le istituzioni le ignorano, prima o poi, ne saranno completamente schiacciate.
Il discorso che facevo ieri con la presenza o con l'assenza, in realtà dell'Assessore Chiorino, perché nel pomeriggio appunto non c'era, era sulla richiesta di maggiori fondi sulle politiche del lavoro ed è legato a quella crisi, quella catastrofe sociale che sta per investirci quando il Governo andrà a modificare (diciamo che è questione di ore) la normativa relativa al reddito di cittadinanza.
Non siamo pronti, il Piemonte non è pronto. Non abbiamo messo in piedi nulla per andare a contrastare la grande crisi che ci sarà per sostenere i cittadini che dovranno combattere per trovare un lavoro, per riuscire a sopravvivere. Perché qui parliamo di sopravvivenza, perché è stata tolta una misura fondamentale per la sopravvivenza di intere famiglie.
Le istituzioni se ne accorgeranno, perché a un certo punto finiranno gli spot sui pelandroni e ci si troverà di fronte a persone che non sapranno cosa portare in tavola per i loro figli. Credo che non siamo pronti e che un Consiglio straordinario su questo tema sarebbe molto più urgente di Consigli aperti che, purtroppo, abbiamo visto recentemente.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, per dichiarazione di voto.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Anche noi, con i nostri emendamenti, abbiamo provato a puntualizzare quali sono gli obiettivi che, a nostro giudizio, dovevano essere perseguiti attraverso questo bilancio.
Come sempre, siamo partiti dal tema della libertà di educazione e c'è anche un ordine del giorno. Noi sappiamo bene e questo lo diciamo con grande chiarezza, che l'anno scorso questa maggioranza e questa Giunta sono riuscite a colmare tutta la lista d'attesa e questo l'hanno fatto grazie alle economie che arrivavano dal sistema del diritto allo studio nella sua totalità; noi abbiamo posto un tema con un ordine del giorno, per far sì che la libertà all'educazione venga tutelata e che, quindi, anche quest'anno si possa scorrere tutta la graduatoria.
Ricordo ai colleghi che l'anno scorso sono arrivate richieste per quasi sei milioni di euro; tendenzialmente, ci attestavamo a cinque milioni, a fronte di circa 4,3 milioni, che venivano posti a bilancio. Mi auguro che le domande siano minori, perché questo vuol dire che gli ISEE delle famiglie sono migliorati, cioè che, dopo la crisi economica legata al COVID, si sia potuto ricominciare a fatturare e, quindi, ad avere stipendi più alti. Su questo tema, però, ci auguriamo un'attenzione e, come sempre teniamo ben divisi, nonostante questa legge li metta insieme, il tema della libertà di educazione, cioè la scelta che i genitori fanno su dove mandare i propri figli a essere formati educati, e il diritto allo studio.
Anche sul diritto allo studio esprimiamo le preoccupazioni dei colleghi, perché sappiamo bene che questa disparità di trattamento porta con sé una problematicità, però da questo punto di vista rivendichiamo la diversità della tipologia dell'intervento. Si parla di diritto allo studio nel secondo caso, ma di libertà ed educazione, nel primo caso. Abbiamo anche chiesto delle risorse aggiuntive.
Spesso, alcune forze della maggioranza hanno introdotto (penso alla Lega, ad esempio, e non solo) il tema dei padri separati, un tema che in quest'Aula è arrivato anche attraverso l'Assessore. Avevamo chiesto più risorse: 200 mila euro, non di più, per un tema vero, perché noi oggi abbiamo padri separati (non entriamo nel merito delle motivazioni delle sentenze) che per mantenere l'ex coniuge e i figli si trovano in condizioni di disagio economico. Avevamo chiesto 200 mila euro proprio perché pensiamo che sia una battaglia giusta e ci dispiace non aver visto, da questo punto di vista, un'attenzione da parte della Giunta.
Abbiamo chiesto risorse sulla triennalità per la legge sui DCA (i disturbi del comportamento alimentare). Abbiamo approvato una legge tutti insieme, ma non l'abbiamo finanziata: abbiamo utilizzato il Piano nazionale. È un bene che si vada avanti su questo, ma ogni legge ha necessità di avere una dignità applicativa, che è quella delle risorse. Su questo tema abbiamo presentato due emendamenti, uno da 400 mila euro all'anno e l'altro da 600 mila euro all'anno per tre anni, anche su richiesta delle associazioni.
Come Gruppo, abbiamo presentato, come vi ricorderete, nella legge di riordino, un emendamento di supporto all'aiuto e all'accompagnamento alimentare anche presso gli enti del terzo settore. Ci è stata negata anche questa possibilità.
Chiedevamo risorse per permettere a bimbe e bimbi che arrivano da paesi extra UE di essere curati nei nostri ospedali, cioè bimbe e bimbi che, se non ci fosse l'eccellenza sanitaria e la capacità dei nostri medici rischierebbero di non sopravvivere. Era un fondo esistente, andato a esaurimento e non più rifinanziato. Anche per questo tema chiedevamo poche risorse, perché evidentemente non si poteva chiedere tanto, ma anche su questo ci è stato detto di no.
Come sempre, abbiamo chiesto un aumento di risorse per le politiche materno-infantili, per sostenere le mamme o le coppie che decidono di mettere al mondo dei figli. Nello stesso tempo, chiedevamo risorse sulla disabilità, risorse sull'adeguamento degli immobili pubblici e degli immobili privati per le persone con disabilità e risorse per permettere ai Comuni lungimiranti - certamente questo sì - di impiegare risorse per rendere accessibili le aree gioco bimbi, perché adesso ci sono giochi per bambini accessibili ai bimbi e alle bimbe con disabilità. Anche questo ci è stato, purtroppo, negato.
Chiedevamo di mettere qualche risorsa in più sul mondo del terzo settore, sul mondo del volontariato, sul mondo del riuso e del riciclo, per far sì che nulla vada sprecato e che tutto ciò che è invenduto venga ridestinato. Chiedevamo, inoltre, qualche risorsa in più per alcune eccellenze del nostro sistema sanitario (penso al Centro Alcologico del Mauriziano). Anche su questo, purtroppo, non abbiamo avuto risposte.
Nel frattempo, chiedevamo anche maggiori risorse per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Insomma, l'attenzione anche al "dopo di noi" ha contraddistinto il nostro lavoro su questo bilancio.
Per noi è importante, lo rivendichiamo, aver chiesto risorse in più per gli oratori. Gli oratori sono ancora un luogo di coesione sociale; un luogo dove i nostri ragazzi e le nostre ragazze possono trovare un'ipotesi di vita positiva e una capacità di stare insieme.
Presidente, sta diventando difficilissimo parlare, sono anche un po' rauco e chiedo scusa ai colleghi per questa.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, un po' di silenzio per permettere al Consigliere Magliano di essere sentito meglio da tutti.
Proceda, Consigliere.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Parlavo di risorse in più per gli oratori. Ancorché questa maggioranza abbia aumentato le risorse rispetto ai tagli precedenti, un investimento maggiore su questi presìdi sociali che portano in sé, almeno a mio giudizio, una proposta educativa forte, poteva essere utile.
Chiedevamo risorse aggiuntive per i danni creati dalla fauna selvatica quindi un ristoro per i nostri agricoltori e i nostri allevatori. Anche su questo non ci è stato permesso di lavorare.
Negli emendamenti proposti abbiamo veramente provato a dare il nostro contributo, anche dal punto di vista culturale, chiedendo risorse per la cultura, per le associazioni che si occupano di cultura e per il restauro dei tanti organi all'interno delle chiese del nostro Piemonte, un altro pezzo della cultura e della nostra storia che tende, via via, a essere dimenticato.
Insomma, Presidente, abbiamo provato a dare il nostro contributo, come abbiamo sempre cercato di fare. Ci sono ordini del giorno che ci auguriamo possano essere approvati da quest'Aula, però chiediamo all'Assessore Tronzano, che in questo momento non mi sta ascoltando.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere, le chiedo scusa come Presidenza e chiedo agli Assessori se possono accomodarsi nei banchi.
Grazie.



MAGLIANO Silvio

Lo dico lo stesso: l'Assessore Tronzano, nello scorso bilancio aveva accettato un emendamento che stanziava 30 mila euro all'anno, per tre anni sull'Ufficio di Pubblica Tutela di Ivrea. L'ho ringraziato in Aula e c'era un ordine del giorno sul tema.
A oggi, queste risorse sono state assegnate, ma non ancora destinate.
Mi auguro che, oltre all'aumento di personale per quel tipo di struttura il Direttore finanziario della Regione, o il Direttore che si occupa di queste spese, decida di sbloccarle, visto che sono oggetto di un voto d'Aula. Mi chiedo veramente a cosa serva, colleghi, votare un bilancio dare delle destinazioni d'uso a queste risorse e poi vederle bloccate.
Abbiamo chiesto, e concludo Presidente, maggiori risorse anche per l'inserimento lavorativo dei carcerati. C'è un ordine del giorno anche da questo tema. Ci pareva opportuno che in questo bilancio si aprisse un ragionamento su un focus specifico e quindi, all'interno delle fragilità segnalare in maniera precipua i carcerati, perché sappiamo benissimo che ogni carcerato che inizia a lavorare durante il suo periodo detentivo potrebbe avere una riduzione della recidiva, in termini percentuali decisamente molto importante. Questo vuol dire che, quando uscirà, eviterà di finire nuovamente nelle mani della criminalità organizzata o all'interno di un percorso di delinquenza. Magari, avendo un lavoro, potrà continuare il suo percorso senza delinquere e, quindi, senza nuocere alla comunità.
Sarebbero tante opportunità che avevamo offerto a questa maggioranza e a questa Giunta per costruire insieme spazi di un Piemonte migliore, ma non sono state colte. Ci auguriamo che in assestamento alcune di queste richieste e di queste priorità che abbiamo posto, frutto del lavoro che i Moderati svolgono sul territorio ferialmente, a volte anche nei giorni festivi, possano essere accolte dalla Giunta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà per cinque minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Mi stavo avvicinando alla Presidenza per dirle che intervenivo io e non il collega Ravetti, ma lei mi ha letto nel pensiero.
Abbiano già detto tanto e molto su questo bilancio, sia nel merito sia nel metodo, anche ieri nel merito della discussione sui nostri emendamenti.
Provo a riepilogare i capisaldi per i quali abbiamo cercato di farvi cambiare idea sui tanti errori che inserite in questo bilancio e sui motivi per i quali voteremo convintamente contro questo disegno di legge.
È un bilancio - lo lascio di nuovo a verbale - che non ha né capo n coda, lasciatemi dire così, senza un profilo e senza un disegno complessivo. È una serie di misure e di azioni scoordinate tra di loro inserite in alcuni capitoli, in alcune missioni e programmi un po' a pioggia, senza un disegno complessivo e senza un quadro complessivo di intervento.
Vi avevamo fatto l'abitudine negli anni scorsi e anche negli anni in cui c'era l'emergenza del COVID. Pensavamo che, usciti dall'emergenza COVID, qualcosa sarebbe migliorato, ma anche in questo bilancio, il vostro ultimo bilancio, si conferma il quadro con cui avete gestito in questa legislatura la Regione Piemonte: senza visione e senza disegno.
La dimostrazione più plastica di quello che sto dicendo l'ha data il Gruppo della Lega che, all'ultimo minuto, in modo direi scomposto, ha depositato un emendamento di revisione della normativa fiscale senza chiare coperture, che ha creato una fibrillazione e uno stallo all'interno della maggioranza e tra maggioranza e Giunta, rispedita al mittente dalla Giunta delegata a un ordine del giorno che poi si valuterà in sede di assestamento di bilancio.
Anche lì, si è cercato di dare anima a questo bilancio, ma non siete stati d'accordo neanche su questo. Voi, tra l'altro, proponete e annunciate revisioni fiscali tagliando le tasse. È il vostro mantra. Peccato che non dite mai contestualmente quali voci di bilancio andate a tagliare. Una riduzione delle entrate importante come quella che volevate fare e che forse, proporrete di nuovo, di chiaro sapore elettorale - perché, guarda caso, entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 - ma non dite, soprattutto ai piemontesi, quali misure e quali voci di bilancio andate a tagliare. Un bilancio che ha un deficit e un disavanzo di cinque miliardi di euro, è in piano di rientro, sta utilizzando il decreto legge n. 35 da anni, è in difficoltà pagando circa un miliardo di euro annui di rate di mutuo, fino almeno al 2036-2040.
In questo contesto, proponete una riduzione fiscale che porterà a una riduzione dei servizi, ma non dite dove tagliate i servizi. Questo sarà uno dei motivi di dibattito dell'assestamento, se presenterete davvero questa misura. Voi siete il partito della flat tax, ma non dite mai agli italiani a livello nazionale e ai piemontesi qual è l'altra faccia della medaglia.
Non potete andare in giro a dire "io vi do più bonus", per esempio, come avete fatto, sul tema terme; bonus, per esempio, e anche lì abbiamo votato a favore, per le bocciofile, ma poi, contestualmente, tagliate le entrate.
Guardate, non bisogna essere laureati in economia per sapere che, in un bilancio, bisogna tenere insieme entrate e uscite.
Rispetto a questo siamo preoccupati, per esempio, anche della misura inserita della cartolarizzazione degli immobili con Invimit. Ci preoccupa.
È una misura una tantum che libera risorse in questo bilancio, ma che le libera riducendo la potenzialità dell'introito dalla vendita degli immobili perché cediamo a Invimit - misura prevista, tra l'altro, dal Governo - i nostri immobili a fronte di un ristoro immediato, ma con una percentuale molto bassa.
In generale, l'abbiamo detto e - lo riepilogo velocemente - siamo preoccupati, per esempio, di alcune scelte che avete fatto, cioè quelle di sostituire alcune spese legate al diritto allo studio. Cifre importanti sempre pagate con i fondi regionali di cui in Aula abbiamo dibattuto molto sul 100% di copertura, ma oggi voi li avete sostituiti con i fondi europei.
Scelta legittima, che potete fare grazie alla Commissione europea, che ha dato una deroga per quest'anno e l'anno scorso, ma oggi liberate queste risorse per utilizzarle a pioggia, non per utilizzarle su una misura ad hoc che crei sviluppo, che crei occupazione e lavoro - che è la nostra priorità come per esempio avevamo fatto noi nell'ultimo bilancio con la Giunta Chiamparino, individuando delle risorse che abbiamo risparmiato e mettendole sull'investimento legato al "Manufacturing Technology Centre".
Un investimento da 35 milioni, che ha dato il là a un volano importante dal punto di vista industriale.
Voi oggi liberate risorse con queste due operazioni: circa 50 milioni sul diritto allo studio, Invimit altrettanti milioni - meno, ma sono soldi che oggi entrano nelle casse della Regione Piemonte - ma non le utilizzate per una grande operazione strategica del Piemonte. D'altronde, non lo avete fatto per quattro anni, figuriamoci se lo fate oggi nell'ultimo bilancio.
Non ci sono risposte.
Sottolineo, ma l'ha detto con forza nel dibattito di questi giorni il Consigliere Avetta, che cito perché parliamo sempre di sanità, che la seconda grande politica della Regione Piemonte sono i trasporti. Il Fondo Nazionale Trasporti sta crescendo per scelta del Governo e non del Governo Meloni, ma del Governo precedente, e cresce costantemente nei prossimi anni di tra i cinque e i dieci milioni per il Piemonte.
Voi non state facendo altrettanto con le risorse regionali, perché una parte di queste risorse straordinarie che sono entrate in bilancio non le utilizziamo per dare una risposta al trasporto pubblico locale, che è sotto gli occhi di tutti e sta vivendo un periodo drammatico per i costi energetici, per il costo del gasolio e per la situazione generale. Lo fa lo Stato, non lo fate voi a livello regionale e quindi, non mettendoci soldi con un'inflazione così alta e costi energetici così alti, state tagliando sui trasporti. Questo dev'essere chiaro. Gli effetti, però, non vi preoccupano, perché si vedranno nei prossimi anni e non subito, ma sappiate che voi state tagliando sulla seconda voce di bilancio della Regione Piemonte, che è quella dei trasporti.
Sul tema della sanità e degli ospedali abbiamo discusso tantissimo, lo ripeto e l'ho detto in sede di apertura del dibattito. In questo bilancio si riparte da zero sulla progettazione degli ospedali; è un dibattito già fatto in sede di assestamento di bilancio e lo riproponete oggi in assestamento di bilancio perché non siete riusciti a portarla avanti a novembre. Speriamo si sblocchi qualcosa, almeno adesso, con i 30 milioni legati ai progetti. In generale, oltre al merito, il metodo, perché non avete voluto discutere di nulla nel merito delle nostre proposte. Ne abbiamo avanzate 758: possibile che non ce ne fosse una sulla quale eravamo d'accordo? Noi pensiamo che manchino dei soldi su questi capitoli, manchino dei soldi sul voucher scuola, sulla domiciliarità, sulla non autosufficienza: grandi temi che rimangono senza risposta e cui questo bilancio non dà risposte.
Per tutti questi motivi, voteremo contro e denunceremo ancora oggi le mancanze di questa Giunta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Gallo per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Sarah Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Utilizzerò pochi minuti perché ne ho spesi tanti nei giorni scorsi a illustrare le nostre proposte per il bilancio. Proposte che sono state bocciate senza replica da parte della Giunta. Questo significa non avere nemmeno argomenti per ribattere alle proposte di merito delle minoranze.
Tra l'altro fa sorridere, perché l'unica proposta apparentemente buona che avevate inserito a bilancio l'avete depennata in meno di 24 ore (è anche simpatica questa vicenda). La proposta di depennare il bollo per le auto ecologiche sarebbe stata buona se programmata, pianificata e se fosse stata sostenibile economicamente, ma 16 milioni, chiaramente, non cadono dagli alberi.
In ogni caso, non avere soldi per apportare miglioramenti nella vita dei cittadini piemontesi, nonostante siano piovute risorse a pioggia dal Governo, perché ricordiamo che le risorse del PNRR che si sono riversate sulla nostra Regione sono tantissime e occupano grandi fette di bilancio come l'edilizia sanitaria, l'edilizia sociale, la riqualificazione dei borghi. Sono tantissimi i capitoli di bilancio che hanno potuto beneficiare dei fondi arrivati dal Governo Conte due. Nonostante questa pioggia di fondi, voi siete ancora alla canna del gas. Questo non si spiega, non so se è chiaro. Arrivare alla variazione di bilancio dell'anno scorso senza aver stanziato i fondi per la progettazione degli ospedali, nonostante questa pioggia di risorse, è grave. Non so come spiegarvelo, ve l'ho detto in tutte le lingue.
Un altro episodio simpatico è avvenuto ieri durante il Consiglio aperto sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria, perché ci siamo sentiti una manfrina da parte dell'Assessora Chiorino, che denunciava l'immobilismo dei precedenti Governi nei confronti del sistema carcerario italiano. Ci siamo sentiti fare la morale, perché i Governi precedenti non si sono occupati di nulla. Ma l'Assessora Chiorino non sa da dove arrivano le uniche risorse destinate alla riqualificazione delle carceri? Dal PNRR.
Dal Governo Conte due.
E di che cosa avete parlato ieri per un'ora? Di quanto è stata brava la Presidente Meloni a occuparsi di questa condizione tralasciata da anni.
Nemmeno davanti alle categorie riuscite a fare bella figura! Andate avanti a bugie - questa è la verità - e con quelle continuate a fare la vostra propaganda.
I cittadini l'altro giorno hanno pensato che si potesse cancellare il bollo per le auto, migliaia di auto, e non sapevano che questa misura sarebbe costata 16 milioni, ma non lo sapevate nemmeno voi, perché in quegli emendamenti la copertura finanziaria era sbagliata. Non sapete nemmeno fare i calcoli. Questo è il grosso problema. E sarebbe stato un problema portare avanti quell'emendamento scritto in quel modo con una norma finanziaria completamente sbagliata, soprattutto dopo il monito che ci è arrivato due settimane fa dalla Corte dei Conti, che è venuta in Consiglio a dirci di stare attenti alle norme finanziarie. Pensate che figura! Possiamo dirci tante cose. Ieri avreste investito 16 milioni nel bollo auto e si potevano investire.
Ci sono i ragazzi di "Extinction Rebellion" davanti a Palazzo Lascaris che, per l'ennesima volta, ci fanno un appello. Forse sarebbe bene pensare di utilizzare quei fondi per sostituire il parco auto dei cittadini piemontesi, ad esempio, con degli stanziamenti adeguati agli ecoincentivi.
Oppure si potrebbero mettere nelle tasche delle famiglie che non ricevono il voucher scuola. Anche quello è un tema, perché parliamo di pochi euro non di tanti. Ed è meglio toglierli dal bollo o metterli nelle tasche delle famiglie che non possono permettersi il materiale didattico per mandare i figli a scuola? Queste sono scelte politiche, ma voi le scelte politiche non le state facendo; state facendo ordinaria amministrazione, anche grazie a quei fondi che arrivano dall'Europa o dal Governo, che ci permettono di respirare e permettono al bilancio di respirare, ma di scelte politiche qui dentro non ce ne sono. C'è ordinaria amministrazione e l'unica scelta è stata depennata, perché non siete stati in grado di portarla a casa e l'avete rimandata a giugno. E scommetto che nemmeno a giugno si riuscirà a fare questo discorso, perché questa è una Giunta che va avanti senza programmazione. In pochi anni non siete riusciti a fare nemmeno uno dei pochi atti utili per la Regione Piemonte, che è il Piano Socio Sanitario almeno per programmare gli interventi in sanità. Stiamo andando verso le elezioni e si chiuderà una legislatura in cui non è nemmeno stato redatto il Piano Socio Sanitario, che è l'atto più importante.
Di fronte a questo, che cosa dovrei votare oggi? Come dovrei commentare questa partita di bilancio? Non sto nemmeno a ripetere tutte le proposte che abbiamo fatto. Ieri abbiamo chiesto interventi per le assunzioni di personale sanitario, per contributi per il cohousing per anziani addirittura abbiamo chiesto contributi per l'umanizzazione dei reparti di oncologia, insieme ovviamente al voucher scuola, ai contributi per le famiglie per sostenere le rette delle attività sportive, per la sicurezza stradale, su cui c'è una vera emergenza in Piemonte e su cui il collega Martinetti lavora ogni giorno.
Non c'è una proposta che vi sia andata bene.
Pertanto, oltre a denunciare tutto quello che ho detto in precedenza vi dico anche che, di fronte alle proposte di merito, non siete stati in grado di dare una risposta ai cittadini piemontesi; non solo a noi, ma ai cittadini piemontesi che si aspettavano una risposta.
Se questo è il meglio che riuscite a fare a un anno dal voto, non mi posso complimentare con voi. Potevate approfittare delle risorse provenienti dal Governo nazionale nel modo migliore, invece siete riusciti a trasformare un'opportunità in un vero disastro!



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Disabato per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà per cinque minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia, come Consigliera di opposizione del Gruppo Liberi e Uguali Verdi, c'è in questa dichiarazione di voto la conferma del giudizio negativo dato nel corso della discussione. Anzi, è un giudizio confermato dal dibattito e dall'ascolto delle diverse posizioni e anche da alcune vicende capitate in questi pochi giorni di discussione.
Penso, in particolar modo, alla vicenda del mancato emendamento sull'abolizione del bollo auto per le auto GPL da parte della Lega Nord. È un episodio quantomeno singolare all'interno di un Consiglio e all'interno di dinamiche di maggioranza, sulle quali non mi compete intervenire, ma che, anche alla luce dei lunghi anni di esperienza amministrativa, posso quantomeno valutare singolari, e non aggiungo altro, al di là dell'evidente scarsa conoscenza del bilancio, delle sue dinamiche e della volontà, anche quando si governa, di essere una forza più legata al megafono che non alla ricerca concreta di soluzioni sostenibili e adeguate.
Il giudizio negativo, inoltre, fa riferimento alla scelta politica che lo sottende - questo è ovvio, essendo su parti diverse in questo Consiglio e anche per le perplessità rispetto all'uso che viene fatto di alcune entrate aggiuntive di cui questo bilancio gode, sulla cui sostenibilità soprattutto nella fase pluriennale, continuiamo ad avere qualche dubbio.
Sicuramente non condividiamo le priorità e non ci basta - questo voglio sottolinearlo - aver mantenuto la copertura del diritto allo studio universitario al 100%. È una battaglia che il mio Gruppo consiliare ha sempre portato avanti, perché l'utilizzo dei fondi europei mette fortemente in discussione per il futuro questa possibilità per i giovani universitari che sono in Piemonte. Anzi, riteniamo che, proprio grazie a questa scelta in futuro potremmo dover tornare fortemente su questo tema.
Dicevo che non c'è la condivisione delle priorità. Come, probabilmente è logico, ciascuna maggioranza giustamente deve indicare la sua, ma non c'è priorità, anche pensando all'attività emendativa che abbiamo provato a fare come Gruppo su alcune scelte più divisive e ideologiche, come quelle del Fondo Vita nascente, rispetto alla quale abbiamo proposto, invece, un sostegno maggiorato, importante e forte per la rete dei consultori piemontesi.
Così come non c'è condivisione per quanto riguarda il sottofinanziamento del diritto allo studio per i voucher della scuola pubblica statale. Speriamo che qui non sia una scelta ideologica quella che però ci allontana dall'obiettivo della copertura del 100% di questo intervento per le famiglie e speriamo che, quindi, venga mantenuta la volontà di aumentare questa percentuale e di non continuare a mettere, in un brutto gioco, in contrapposizione all'interno della scuola pubblica quella statale e quella paritaria.
Non condividiamo neanche alcune scelte per quanto riguarda il merito di interventi sul patrimonio artistico. Abbiamo provato a fare alcuni emendamenti molto mirati e penso al patrimonio della Certosa di Collegno oppure alla Rete degli ecomusei, preferendo invece utilizzare risorse di natura culturale per la neonata Giornata di ringraziamento alle forze armate per la lotta alla mafia; anche qui, in una contrapposizione di cui non si sente l'esigenza con la giornata del 21 marzo: è come se, appunto la giornata del 21 marzo non ricomprendesse tutte le persone, civili e forze armate, che dedicano il loro impegno e, a volte, anche la loro vita per la lotta alla mafia.
Ecco, non vado oltre anche su alcune questioni di carattere ambientale che altri colleghi hanno sottolineato, come la mancanza di fondi per la sostituzione dell'amianto da parte dei privati o i fondi per i parchi o il mancato finanziamento per le comunità energetiche.
Dovendo concludere, non posso che sottolineare il nostro voto negativo e, quindi, l'auspicio che, in futuro si possano ottenere risultati migliori in questo Consiglio per i piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Preioni, per dichiarazione di voto.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
In primis, intervengo per ringraziare per la pazienza, la capacità e l'equilibrio l'Assessore Tronzano e i suoi Uffici, per avere dato a questa Regione un ennesimo bilancio equilibrato, un bilancio con i conti a posto.
In questa parte dell'emiciclo, abbiamo ricevuto in dote dall'opposizione i derivati; abbiamo ricevuto mutui che pesano sulle casse di questa Regione per oltre 600 milioni di euro che, se paragonati a Regioni con una popolazione analoga alla nostra, sono veramente spropositati. È quello che abbiamo ricevuto da voi.
Io non so dove vivete, perché se andate a parlare con i cittadini piemontesi, hanno un'ottima sensibilità di questa Giunta regionale e di questa maggioranza. Sentendo la vostra narrazione, i soldi del PNRR non si spendono; non so dove leggete e di quali dati siano frutto di queste fandonie, perché la Regione Piemonte è totalmente in linea con le grandi Regioni per la spesa dei fondi PNRR. Ci fosse stato Conte o un altro Presidente del Consiglio, penso che tutti avrebbero approfittato di questa opportunità, benché si tradurranno poi in debito, perché non sono regali dell'Europa e, quindi vanno spesi e vanno utilizzati bene; non stiamo parlando di soldi a fondo perduto.
Per esempio, rispetto agli ospedali di comunità e alle case di comunità, c'è un bando di Invitalia che si è concluso per definire gli ingegneri che andranno a progettare le case di comunità e gli ospedali di comunità. La procedura in Regione Piemonte è totalmente in linea rispetto alle grandi Regioni. Resterei, quindi, sulla realtà e non sulle fantasie di qualcuno.
Su questo bilancio ci sono 22 milioni euro, che sono stati riconfermati, dei canoni idrici, una ricchezza importante dei territori montani che ritornano ai territori montani. Sulla PAC (le politiche agricole) ci sono 26 milioni di euro cofinanziati da Regione Piemonte, come 5,8 milioni sugli eventi sportivi. Mi pare che la Regione Piemonte e anche soprattutto, la "capitale" Torino abbia dato un esempio con le ATP Finals con il Giro d'Italia e, più avanti, con il Tour de France, di quanto lo sport sia in grado di generare turismo.
Rimanendo sul turismo, ci sono 17,5 milioni per le attività turistiche di promozione e di accoglienza turistica.
Per rimanere in campo sanitario, sugli extra LEA ci sono 43 milioni di euro; questo capitolo è stato aumentato di tre milioni di euro.
Sul fondo sociale della casa, 12 milioni di euro: un aumento del fondo da sette a 12 milioni euro, quindi cinque milioni euro in più.
Sull'edilizia sociale per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica, 15 milioni di euro.
Sul sociale, vengono finalmente sbloccati, e dico "finalmente", dieci milioni euro di fondi ex GESCAL.
Per gli operai forestali, e abbiamo detto quanto sono importanti per i territori fragili con criticità idrogeologica, ci sono 1,5 milioni che poi, saranno due milioni per la loro stabilizzazione lavorativa.
Sulla cultura, penserete: figurarsi se il centrodestra e la Lega possono parlare di cultura! Invece, ci sono 42,5 milioni di euro, cinque milioni in più rispetto al 2022.
Sulla qualità dell'aria e la riduzione dell'inquinamento i ragazzi qui fuori dicono che non facciamo niente, che questa Regione ha le fette di salame sugli occhi e che non crede nella variazione del clima. Invece i dati smentiscono fermamente questa convinzione, perché ci sono 53 milioni euro per la qualità dell'aria e la riduzione dell'inquinamento e anche 26 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche inoltre, 8,6 milioni sugli sport invernali. L'abbiamo detto: un euro investito lì porta dieci euro alle nostre comunità.
Inoltre, un milione di euro per le attività termali, un aiuto ad attività che non eravamo riusciti ad aiutare prima; 7,5 milioni (2,5 milioni per tre anni), più 240 mila euro ai distretti del commercio, nati grazie al nostro Assessore Poggio; 8,3 milioni per la diffusione dell'attività sportiva; 8,5 milioni per la scuola paritaria; 11 milioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche; un milione 660 mila euro per la rimozione dell'amianto; un milione per il soccorso alpino per il rinnovo dei ponti radio; un milione per il turismo e le strade storiche di montagna e 600 mila euro per le nostre fantastiche pro loco; 500 mila euro per il finanziamento degli scuolabus; dieci milioni per il passaggio a livello di Volpiano, un intervento che quel territorio aspetta da molto tempo; 500 mila euro per i siti UNESCO della Sacra di San Michele e del Forte di Fenestrelle; 900 mila euro per il bando per l'acquisizione di nuovi spazzaneve; 500 mila euro per l'acquisto dei mezzi dei Vigili del fuoco volontari e un milione per il Fondo Vita Nascente, perché questo centrodestra e questa Lega sono a favore e lottano per la vita e non per altro.
Questo è un mantra nostro e ce lo teniamo ben stretto.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Preioni per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha la facoltà per cinque minuti.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
La discussione generale, la discussione sugli emendamenti e sull'articolato di questo bilancio di previsione non cambiano il nostro giudizio fortemente negativo e non lo cambia nemmeno il rosario delle cifre sgranate dal Consigliere Preioni.
I colleghi di opposizione sono già stati piuttosto analitici su tutti i capitoli di bilancio sottofinanziati in questo bilancio di previsione e sugli interventi che sono mancati. Anche noi abbiamo presentato una serie di emendamenti, tutti respinti. Mi piace ricordare, in particolare, quelli che andavano ad aumentare le dotazioni di bilancio sui capitoli relativi al contrasto all'usura e quelli che insistevano sulle politiche ambientali giacché, nonostante le cifre snocciolate dai Capigruppo di maggioranza, in questo bilancio di previsione manca di nuovo il riconoscimento dell'emergenza climatica.
I nostri emendamenti sull'ambiente andavano a coprire un po' tutti i capitoli, poi c'è la parte relativa alla rimozione dei manufatti contenenti amianto dagli edifici privati, che non è finanziata come dovrebbe. Abbiamo già detto che, oltre a questo, servirebbe anche un nuovo Piano regionale amianto.
Sempre per stare sulle questioni ambientali, questioni che poi vanno a incidere anche sulle finanze regionali, quasi tutto il dibattito su questo bilancio di previsione si è incentrato su un emendamento presentato dalla Lega, che avrebbe introdotto (appunto avrebbe, perché è stato ritirato) l'esenzione permanente sul bollo auto per chi possiede un'autovettura alimentata a GPL o a metano. Un emendamento che, per com'era stato presentato, era insostenibile dal punto di vista finanziario, perché non aveva la copertura ed era anche iniquo, perché avrebbe creato una situazione di forte disparità: cittadini piemontesi con auto ecologiche perché si tratta di auto ibride, a un certo punto si sarebbero trovati a pagare il bollo auto, come succede adesso, al sesto anno, mentre cittadini piemontesi con auto molto più inquinanti delle loro non l'avrebbero pagato.
Siamo favorevoli a ridurre la pressione del bollo auto sui cittadini piemontesi, premiando chi fa scelte particolarmente sostenibili, ma vogliamo che sia fatto con un provvedimento sostenibile dal punto di vista finanziario e anche equo. Non vogliamo introdurre criteri di ingiustizia e di iniquità all'interno del sistema fiscale piemontese. La questione è stata rimandata all'assestamento. Speriamo che, oltre alle giornate regionali di vario tipo, si istituisca anche la giornata regionale del buon senso e che, quindi, il buon senso alberghi nella mente di chi predisporrà il bilancio di assestamento.
Termino con una questione che ci ha anche un po' amareggiati, perch nella discussione in Commissione sono stati approvati emendamenti di Giunta che vanno a istituire una Giornata regionale di gratitudine alle Forze dell'Ordine che combattono la criminalità organizzata. Nulla contro la gratitudine alle Forze dell'Ordine, l'abbiamo già detto, ma l'andare a creare un'altra giornata suscita, a nostro avviso, un antipatico contraltare con la giornata del 21 marzo, giornata in memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata, che è già una giornata molto inclusiva, perché parla di tutte le vittime della criminalità organizzata a maggior ragione anche dei Magistrati e delle Forze dell'Ordine.
L'istituzione di un'altra giornata va a creare un antipatico contraltare al 21 marzo e, oltretutto, la si dota di risorse che sono quasi il doppio di quelle destinate alla giornata del 21 marzo.
Per tutte queste ragioni, il nostro voto sul bilancio di previsione sarà convintamente contrario.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Bertola per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha la facoltà per cinque minuti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Presidente e colleghi, a nome del Gruppo Fratelli d'Italia annuncio il nostro voto favorevole sul bilancio di previsione. Prima di esprimere alcune considerazioni, vorrei rivolgere alcuni ringraziamenti.
Innanzitutto, un ringraziamento alla Presidenza per come ha condotto i lavori d'Aula in questi giorni e ancora un grazie all'Assessore Tronzano per come ha gestito la sessione di bilancio, sia in Commissione sia in Aula. Un grazie anche al nostro Capogruppo, Paolo Bongioanni, per la pazienza e la determinazione nel tenere i rapporti con la Giunta e con il Consiglio regionale.
Oggi votiamo un bilancio responsabile e al contempo coraggioso; un bilancio basato sulla credibilità e la coerenza che, pur con tutte le difficoltà ereditate, riesce a rispondere alle esigenze del Piemonte e senza timore, a rivendicare alcune scelte. Un bilancio che, nel rispetto degli equilibri finanziari e nel prosieguo di un percorso di risanamento dei conti, riesce a garantire l'equilibrio, il giusto equilibrio tra la necessità di sviluppo e l'attenzione, la tutela, la conservazione e la prevenzione alla solidarietà.
Un bilancio che, anche grazie all'apporto degli Assessori Chiorino e Marrone, assicura, con azioni concrete a sostegno delle imprese del tessuto produttivo, una forte attenzione al sociale, sostenendo i più deboli, gli anziani e le categorie più fragili, combattendo le disuguaglianze.
È una manovra che, nonostante i limiti imposti dalla drammatica situazione finanziaria ereditata, ancora una volta, come noi diciamo contiene una visione, perché prosegue sulla rotta impostata nel Documento di economia e finanza regionale già adottato e tiene fede agli impegni presi con i piemontesi.
Tra gli impegni presi con i piemontesi, c'era quello che sta particolarmente a cuore a noi Fratelli d'Italia e a tutto il centrodestra: non alzare le tasse. Voglio ribadire, ancora una volta, che le tasse, anche quest'anno, non verranno alzate. Non solo. Tutti i comparti e i settori riceveranno la giusta e meritata attenzione. Insomma, nessun taglio ai servizi e nessun aumento di tasse.
Questo provvedimento fa di più. Sostiene comparti che nella passata legislatura erano stati dimenticati, riportando il livello delle risorse a cifre coerenti con le richieste e le esigenze. Cito tra tutti il fondo per il trasporto dei disabili e il sostegno a interventi di settore, forse poco "comunicabili", di scarsa visibilità, ma indispensabili al buon funzionamento della macchina amministrativa e per aiutare il Piemonte a crescere, senza dimenticare gli sforzi che ha fatto la Giunta per coprire tutti i settori.
Penso alle graduatorie che avevano generato aspettative, i tanti ambiti erroneamente considerati un tempo di serie B e che quest'Amministrazione ha inteso, al contrario, valorizzare. Certo, ci vorrebbe di più, non c'è dubbio, ne siamo certamente convinti: avremmo voluto già ora continuare il percorso non solo di non aumentare, ma di ridurre le tasse come abbiamo iniziato a fare nel primo anno di legislatura.
Avremmo voluto fare più investimenti anche nella sanità, ma il fardello delle centinaia di milioni di euro del più di mezzo miliardo di euro che dobbiamo ogni anno destinare al pagamento delle rate di debito come l'obbligo giuridico e, soprattutto, morale nei confronti delle generazioni che verranno ci impone serietà, equilibrio e responsabilità.
Concludo allora, Presidente, ribadendo il voto favorevole di Fratelli d'Italia a un provvedimento senza tagli, senza aumento di tasse, con investimenti coraggiosi e puntuali per completare un programma di mandato e dare una risposta concreta alle rinnovate esigenze di cittadini e imprese piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Riva Vercellotti per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



RUZZOLA Paolo

Grazie Presidente; grazie, colleghi.
Ovviamente, anche da parte del Gruppo di Forza Italia preannuncio un voto fortemente e assolutamente favorevole a questo bilancio.
Un bilancio per il quale ringrazio, innanzitutto, l'Assessore Tronzano i suoi Uffici, la I Commissione e il Presidente della I Commissione per lo straordinario lavoro che hanno svolto.
I motivi per cui votare favorevolmente sono quelli che hanno già preannunciato i Consiglieri Riva Vercellotti e Preioni, che hanno sviscerato numeri e motivazioni puntuali che non starò qui a ripetere.
Nell'ascoltare, invece, i colleghi dell'altra parte dell'emiciclo mi sono effettivamente convinto che avevamo fatto un ottimo bilancio e l'ho percepito in modo particolare dalle parole della collega Disabato, che ha detto: "A un anno dalle elezioni potevate fare un altro bilancio". Direi che con queste parole c'è la certificazione che la maggioranza di centrodestra, al quarto anno di legislatura, l'anno elettorale per il dispiegamento del bilancio, ha fatto un buon bilancio e non ha fatto un bilancio elettorale.
La Consigliera Disabato ha fatto l'elenco di tutti i soldi che avremmo potuto dare, anche giustamente e correttamente, a tutte quelle istituzioni e associazioni che necessitavano sicuramente anch'esse di risorse, quindi non abbiamo rincorso un bilancio elettorale, ma ci siamo attenuti, com'è nostra caratteristica, a un bilancio serio, a un bilancio che tiene in equilibrio i conti; a un bilancio che scongiura aumenti della pressione fiscale, senza fare tagli rispetto a quelli fatti l'anno scorso.
Ancora una volta, un bilancio che contraddistingue la serietà del centrodestra che, come ha ricordato la collega Disabato e lo ribadisco neanche all'ultimo anno di legislatura fa un bilancio elettorale, ma un bilancio serio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Non avendo più interventi prenotati ed essendo terminato l'esame dell'articolato, do la parola all'Assessore Tronzano.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Sarò rapido, perché il Consigliere Riva Vercellotti, il Consigliere Preioni e il Consigliere Ruzzola hanno già detto tutto molto, molto bene tra l'altro, ne approfitto per ringraziare, oltre loro, anche la maggioranza per l'attenzione e la collaborazione.
Così come ringrazio anche l'opposizione. Prima fatemi fare i consueti ma direi non di prammatica, ringraziamenti agli Uffici regionali. Dietro un bilancio regionale ci sono persone, le idee sicuramente, ma soprattutto le persone. Queste persone che circondano la politica sono di alto livello; ne hanno usufruito anche le precedenti Amministrazioni e noi le abbiamo mantenute per le loro capacità e il loro senso delle istituzioni.
Ringrazio il dottor Lepri e il dottor Bottazzi in particolare, ma anche tutti i loro collaboratori e la dottoressa Gaidano per quanto riguarda la Ragioneria.
Questo, ripeto, non è un ringraziamento di prammatica, non è scontato ma è veramente un ringraziamento di cuore, anche perché siamo arrivati al quarto e praticamente ultimo anno di legislatura. Pertanto, se i conti sono in ordine, come certifica costantemente la Corte dei Conti - e speriamo lo faccia anche quest'anno - è perché, oltre alla politica che dà gli indirizzi, c'è anche la tecnica che collabora con la politica senza appartenere a essa, che è un aspetto fondamentale per chi tecnicamente deve svolgere il proprio lavoro, senza compromessi.
Vorrei dare una risposta al Consigliere Ravetti, perché ci tengo e perché lo stimo: in Commissione - lo dico anche al Consigliere Gallo - le mie aperture c'erano, assolutamente. Abbiamo sempre voluto collaborare con le opposizioni, naturalmente con le visioni opposte che ci sono. In Commissione il dibattito c'è stato per quello che ha potuto esservi.
Naturalmente gli emendamenti erano così tanti che non avremmo potuto chiudere nei tempi normali, quindi vi ringrazio per la collaborazione in questo senso, ma se avessimo voluto trovare dei punti di caduta, li avremmo trovati, com'è successo negli altri anni. Certo non le cifre o le indicazioni complessive che voi date, però, alcuni spunti potevano tranquillamente essere messi in pratica, come con i Gruppi della Consigliera Frediani, del Consigliere Bertola e della Consigliera Disabato.
Questo non è stato possibile, ma secondo me legittimamente e giustamente, perché voi avete scelto di posizionarvi su un'altra parte della barricata, com'è compito vostro. In questo senso, non ho da chiedere scusa per il mancato dibattito, ma soltanto da dire che io ero disponibile.
Poi voi avete fatto scelte politiche diverse ed è giusto che sia andata così, quindi avete manifestato sia in Commissione sia in Aula i punti cardine su cui non eravate d'accordo. Questo lo dovevo al Consigliere Ravetti.
Inoltre, voglio fare un passaggio sulle entrate, perché continuo a insistere, dicendo che le entrate sono certe e non c'è assolutamente nessun tipo di fibrillazione. Le entrate derivano - e faccio un rapido resoconto da un allineamento del MEF su IRPEF e IRAP, sulla restituzione degli avanzi liberi degli enti strumentali, sulle entrate Invimit; queste, tra l'altro lo dico al Consigliere Gallo, sono una tantum, a seconda però dell'apporto che viene fatto al fondo. Di conseguenza, quest'anno dovremmo apportare 50 milioni di euro al fondo Invimit, il 30% dei quali arriva alla Regione Piemonte e poi, se dovessimo prevedere altri apporti in futuro, arriveranno altre risorse.
Poi ci sono i rientri da Finpiemonte, i nuovi mutui su sanità e sul credito sportivo, revisione delle entrate proprie, maggior bollo da rientro noleggi auto. Questo lo voglio specificare, perché è importante: non è un aumento del bollo che fa aumentare le entrate, ma è una intuizione virtuosa avuta dalla Regione Piemonte che, finalmente, fa rientrare all'interno della Regione Piemonte ciò che era uscito per una politica fiscale aggressiva da parte di altre Regioni. Noi siamo riusciti a porre rimedio a questa situazione; questo è importante ed è una cosa che rientra.
Queste sono le entrate che abbiamo sempre dichiarato e che sono certe.
Inoltre, sottolineo anch'io, come hanno fatto i Capigruppo Riva Vercellotti e Preioni, che non vi è nessun aumento delle tasse. Sembra non significativo questo dato ma, credetemi, non è semplice, perché quando si hanno tante richieste di spesa per un eccesso di stratificazioni che, nel tempo, si sono accumulate nelle esigenze del mondo che sta attorno a noi ma, chiaramente, quando non si hanno i fondi necessari per dare soddisfazione a tutti, cosa si cerca di fare? Magari si aumentano le entrate. Noi questo non lo vogliamo fare, non l'abbiamo fatto e non lo faremo fino a quando governeremo questa Regione.
D'altra parte, c'è un altro aspetto che voglio sottolineare: nessun taglio agli Assessori è stato fatto, quindi gli Assessori godono della stessa cifra dello scorso anno. Poi chiaramente ci sono appostamenti di cifre in più rispetto a quanto necessario, perché vi sono importanti politiche da effettuare e non è vero che non ci sia visione, ma su questo torno dopo.
Tutto questo lo abbiamo fatto dovendo restituire allo Stato 13 milioni per lo smart working. Lo Stato ogni tanto si sveglia - sinceramente non so perché, ma questo credo l'abbia visto anche il Presidente Chiamparino che ha amministrato prima di me - e ci chiede retroattivamente fondi del passato. Ci chiede il bollo auto degli anni dal 2012 al 2022 e ce lo chiede indietro per una quota: quest'anno abbiamo restituito 18 milioni di euro per una questione del 2012. Pensate che, oltre a tutti i debiti che abbiamo quelli di cui diceva il Consigliere Riva Vercellotti - pari a 600 milioni di mutui, dobbiamo pure restituire cifre a posteriori, retroattivamente. Di questo non si capisce il perché, però governa lo Stato, che è sovrano quindi noi eseguiamo e obbediamo. In tutto, 18 milioni di restituzione quote bollo, 12 milioni di risparmi COVID, 13 milioni di smart working più l'aumento dei mutui (sei milioni), più l'aumento delle bollette - per fortuna, non siamo Comuni e sono soltanto due milioni - più tutti i cofinanziamenti FESR.
Arrivo alla visione, perché se uno ha una visione al quarto anno, si deve far ricoverare, secondo me, perché le visioni devono arrivare all'inizio della legislatura. Se io ho la visione alla fine, insomma.
Il punto è cercare di mettere in pratica quello che ho pensato precedentemente.
Allora, che cosa abbiamo fatto? Abbiamo messo, ad esempio, i cofinanziamenti FESR, che sembra che non cubino mai o che non siano mai conteggiati, ma su un miliardo e mezzo che il Presidente Cirio è riuscito a ottenere in Europa - grazie anche alla sua abilità, oltre che all'abilità degli Uffici e anche dei miei Uffici - i cofinanziamenti quest'anno tra FESR e FSE cubano 80 milioni di euro. Il totale degli FSE nei sette anni sarà 237 e 269 per il FESR. Sono cifre mastodontiche per il nostro bilancio, che però abbiamo coperto, ed è qui che entra la visione che voglio citare, che non è una visione dovuta alla nostra maggiore intelligenza, ma legata al nostro vivo e attento interesse per le questioni che riguardano i territori.
Il Presidente Cirio ha una grandissima attenzione per i Comuni e l'abbiamo tutti noi. Perché? Perché questa maggioranza arriva da una storia comunale; i suoi componenti, per la maggior parte, sono stati amministratori comunali e sindaci. Anche tra gli Assessori ci sono persone che hanno fatto amministrazione e che capiscono che, probabilmente, la precedente Amministrazione aveva un'attenzione mirata ad alcune parti soprattutto verso Torino. Questo è legittimo, ci mancherebbe, però noi abbiamo voluto dare una visione non torinocentrica, ma policentrica, ossia verso tutti i centri del territorio, magari anche un po' a scapito di noi torinesi che siamo qui. Però ci sta nella logica della politica che abbiamo messo in piedi.
Qual è l'intuizione che ha avuto il Presidente Cirio sui Comuni? Lo dico perché economia e Comuni non sono disgiunti: se i Comuni e le aree omogenee crescono, l'economia cresce e le due parti vanno insieme sugli stessi obiettivi, si ottiene qualcosa di più e di meglio.
Pertanto, qual è stata l'intuizione del Presidente Cirio? Ha detto: tra aree interne, le green community, le aree omogenee degli OP5 e dei FESR e le aree omogenee degli FSC, finanziamo tutti i Comuni del Piemonte, ma all'interno di un percorso che sia virtuoso, cioè che guardi la zona omogenea. Di conseguenza, non fare il palazzetto o la piscina a Buttigliera piuttosto che a Rosta; non è questo l'obiettivo - ho citato Torino perch la conosco di più - ma l'obiettivo nostro è dire che, se all'interno di una zona omogenea, i fondi sono pari a dieci milioni, cercate, cari Sindaci - e qui sta all'abilità dei nostri Sindaci, che sono veramente bravi e sono veramente quelli che possono fare la differenza e la stanno facendo - di fare dei progetti per circa dieci milioni (che sugli OP5 è la vostra quota per la zona omogenea) che permettano di cambiare alcune situazioni.
A questo affianchiamo i fondi europei. I fondi europei sono quelli che danno la spinta alle aziende. Noi vogliamo che questo avvenga, ma se avviene in simultanea e in combinazione con alcune azioni che fanno i Comuni, insieme a quelle che noi facciamo sulle aziende, è chiaro che tutto risulta migliore. Allora la parola chiave è "complementarietà" fra questi fondi.
Cosa c'entra il PNRR in tutto questo? Questo lo chiedo alla Consigliera Disabato.
Il PNRR non ci salva dai debiti, il PNRR rappresenta ulteriori risorse che vengono sul nostro territorio, la maggior parte delle quali non vengono gestite dalla Regione; molte di queste ci sorvolano, la maggior parte.
Adesso non voglio enunciare cifre a caso, ma certamente la maggior parte delle risorse ci transitano sopra e non vengono utilizzate dalla Regione.
Una parte, certamente sì, ma le stiamo utilizzando bene, come diceva credo il Consigliere Ruzzola, le stiamo utilizzando compatibilmente con quelle che sono le nostre forze di risorse umane, ma le stiamo utilizzando bene e qui devo fare un complimento alla dottoressa Casagrande, che ne è la coordinatrice. Il PNRR è gestito soprattutto dalle Università, dai Comuni e poi, in ogni caso, non abbatte il nostro debito.
Inoltre, vorrei aggiungere una cosa che ci tenevo a dire.
Qualcuno ha fatto l'appunto sulle borse di studio. Voglio essere chiaro e lo voglio dire anche a noi, se governeremo, o a voi se governerete perché non so chi governerà nel 2024; certamente, e ha ragione il Consigliere Preioni, la sensibilità delle persone sembra orientata sul fatto che questa maggioranza stia facendo il massimo possibile per quanto è nelle sue possibilità, però le elezioni sono fra un anno e vedremo che cosa succederà.
Chi vincerà le prossime elezioni si troverà di fronte il monte Everest delle borse di studio.
Ve lo dico con chiarezza. E qui non è che ci stiamo facendo trovare impreparati; è dall'inizio di quest'anno che stiamo lavorando insieme alle Fondazioni, insieme alle Università, insieme a tutti gli enti, compreso l'EDISU, per cercare di fare in modo di arrivare, se non quest'anno, ma nei prossimi anni, a far sì che il sistema si autosostenga mantenendo la promessa del 100%. Perché vogliamo continuare ad essere Piemonte universitario e Città universitaria, ma per mantenere il 100% ci vanno i soldi e il bilancio regionale non è più in grado di sostenere questo sistema. Forse, quest'anno ci vorranno dieci milioni euro alla fine dell'anno da mettere di nuovo sulle borse di studio. Forse, ce la facciamo ancora quest'anno, ma credo che nei prossimi anni, anche a causa o grazie al PNRR e ai soldi che ha messo e anche al decreto del Governo, la lievitazione dei numeri è esponenziale, soprattutto perché qui continuano ad arrivare studenti, per fortuna e meno male, ma l'aumento esponenziale degli studenti ci impedisce di stare dietro ai finanziamenti. Allora, ve lo dico in anticipo e lo dico anche alla mia maggioranza in anticipo: stiamo studiando per cercare di rendere sostenibile questo tema, perché così com'è non sarà più in grado di migliorare.
Sulla Città dell'Aerospazio, e lo voglio dire al Presidente Chiamparino, che ringrazio, perché lui aveva messo 30 milioni euro da dividere fra aerospazio e automotive, la scelta di quest'Amministrazione (ed è per questo che non è la visione che abbiamo adesso, ma è la visione del passato) ha avuto all'inizio è stata 50% all'automotive e 50 all'aerospazio: questa è la scelta di quest'Amministrazione, con la parola chiave "differenziazione", dove un territorio non può vivere o morire solo su un prodotto, cioè l'auto, ma deve avere anche altre forze. Il misconosciuto settore aerospaziale potrebbe diventare qualcosa di importante e lo vogliamo far diventare tale; la scelta primaria di tutta questa azione è datata 2019, quando abbiamo scelto di destinare 15 milioni a favore dell'auto e 15 milioni a favore dello spazio.
E allora chiedo all'opposizione: perché non c'è visione? Secondo me, la visione ce l'abbiamo ben chiara: aiuto al sistema dei Comuni, aiuto al sistema delle imprese, sostegno al sistema del sociale.
Qui nessuno ci può dire, in Piemonte, che noi abbiamo tagliato una lira sui disabili, per esempio, o sul diritto allo studio.
Vi ringrazio e buona votazione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Essendo terminati gli interventi, iniziamo con l'esame degli ordini del giorno collegati presentati dai colleghi.
. Ordine del giorno n. 1124 "Richiesta di rifinanziamento dell'articolo 33 della L.R. 34/2008 per gli incentivi all'assunzione di detenuti con l'estensione del provvedimento ai soggetti sottoposti a misure alternative alla carcerazione" presentato da Magliano . Ordine del giorno n. 1136 "Garantire un sostegno economico alle famiglie per una reale libertà di educazione" presentato da Magliano . Ordine del giorno n. 1137 "Sostegno all'attività dell'Ufficio di Pubblica Tutela presso il Tribunale di Ivrea", presentato da Magliano Iniziamo con l'esame degli ordini del giorno n. 1124, n. 1136 e n. 1137 del Consigliere Magliano, al quale chiedo se vuole esporli tutti in un unico intervento.
Il Consigliere Magliano ha presentato tre ordini del giorno: il n.
1124, inerente a "Richiesta di rifinanziamento dell'articolo 33 della LR 34/2008 per gli incentivi all'assunzione di detenuti, con l'estensione del provvedimento ai soggetti sottoposti a misure alternative alla carcerazione"; il n. 1136, inerente a "Garantire un sostegno economico alle famiglie per una reale libertà di educazione"; il n. 1137, inerente a "Sostegno all'attività dell'Ufficio di Pubblica Tutela presso il Tribunale di Ivrea".
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La ringrazio anche per la possibilità di esporre tutti i miei ordini del giorno, anche perché non è detto che possa essere in aula al momento della votazione, quindi la ringrazio doppiamente per questa cortesia istituzionale.
L'ordine del giorno n. 1124, che avevo illustrato nella narrazione del nostro posizionamento sul tema del bilancio, ha per oggetto "Richiesta di rifinanziamento articolo 33 della legge regionale 34/2008 per gli incentivi all'assunzione di detenuti con l'estensione del provvedimento ai soggetti sottoposti a misure alternative alla carcerazione" ed è collegato al nostro bilancio.
Fondamentalmente, nell'impegnativa chiedo di reperire nel bilancio 2023 2025 le risorse finanziarie necessarie per incentivare le imprese piemontesi ad assumere, ai sensi dell'articolo 33 della legge regionale 34/2008, e di modificare la suddetta normativa, al fine di estendere il provvedimento anche ai soggetti sottoposti a misure alternative alla carcerazione.
Brevemente, colleghi: voi sapete bene che se un carcerato ha un percorso di lavoro in carcere o uscendo dal carcere, questo percorso di lavoro (i dati sono del carcere di Bollate e di Padova) produce una riduzione della recidiva al 10/15%; cioè, se i detenuti hanno un lavoro per le mani non ricominciano a delinquere.
Su questo tema avevamo la legge regionale 34/2008, che era avanzata dal punto di vista della visione, che metteva le risorse ad hoc per l'assunzione di queste persone, per dare a costoro la possibilità di avere un mestiere tra le mani, mentre sono privati della libertà in carcere e quindi, una volta scontata la pena, o durante le misure alternative continuare a fare questo tipo di lavoro.
Nello stesso tempo, c'è un altro ordine del giorno, presentato in sessione ordinaria di Consiglio, sulla legge Smuraglia, che è una legge che prevede che un datore di lavoro abbia anche degli sgravi dal punto di vista previdenziale e fiscale se assume dei carcerati. Noi chiediamo che questo tipo di beneficio, previsto dall'articolo 33 della legge 34/2008, sia anche per coloro che sono sottoposti a misure alternative alla carcerazione, che sono comunque private della libertà, perché devono firmare o essere reperibili in certi orari del giorno e della notte presso la loro abitazione: stiamo parlando delle misure alternative.
È una modalità con cui proviamo, partendo dal tema del lavoro, a trovare delle soluzioni, anche rispetto a quanto ci siamo detti nel Consiglio aperto di ieri.
L'ordine del giorno n. 1136 è legato al tema della libertà di educazione.
Presidente, annuncio già, se posso, la modifica all'impegnativa, in modo tale che gli Uffici possano prenderne buona nota.
Nel "impegna il Presidente della Giunta e la Giunta regionale" stralcio tutta l'impegnativa che trovate nel testo dell'ordine del giorno, che così riscrivo: "a procedere in modo analogo all'anno scolastico 2022-2023, anche sul bando relativo all'anno scolastico 2023-2024".
Per brevità non sto a leggervi, colleghi, la narrativa su tutti gli sforzi fatti per completare la graduatoria per i voucher di iscrizione e frequenza, ma l'anno scorso è stato fatto anche a seguito degli ordini del giorno che quest'Aula ha votato congiuntamente, in alcuni casi a larghissima maggioranza. Questa è un'impegnativa che dice che, alla luce dei quattro milioni e rotti che abbiamo previsto quest'anno come l'anno scorso, anche su quest'anno scolastico si riesca ad assegnare tutti i voucher di iscrizione e frequenza.
L'ultimo documento, il n. 1137, è legato al tema dell'attività dell'Ufficio di Pubblica Tutela presso il Tribunale di Ivrea. Come sapete gli Uffici di Pubblica Tutela sono funzioni, oggi, ancora affidate alle Città metropolitane e alle Province. Già l'anno scorso ottenemmo uno stanziamento, in sede di bilancio, di circa 20 mila euro per gli anni 2022 2023 e 2024, ma non sono ancora stati assegnati.
Per maggior completezza, questi Uffici di Pubblica Tutela servono per tutti coloro che hanno un tutore, per tutti coloro che, avendo una grave disabilità, hanno bisogno di una persona che li rappresenti. Occorre che questi 20 mila euro, già appostati con una triennalità nello scorso bilancio, vengano assegnati.
Non sono ancora stati assegnati al capitolo, è stata assegnata una persona a lavorare presso gli Uffici competenti della Città metropolitana ma ne serve ancora un'altra.
Nell'impegnativa, quindi, chiedo di continuare a sostenere e finanziare, ai sensi dell'articolo 35, comma 8, della legge regionale 1/2004, gli Uffici di Pubblica Tutela sul territorio regionale e a destinare l'incremento di risorse della Missione 12 Programma 1201 stanziate da questa Giunta a finanziare il capitolo 153112, impegnando 20 mila euro per garantire continuità dell'Ufficio Pubblica Tutela presso la sede di Ivrea, che rischia di chiudere.
Fondamentalmente, è ribadire un impegno che abbiamo già preso nell'anno precedente, ma che non ha trovato destinazione di risorse, cioè lo spostamento fisico di questo denaro dalle casse regionali a questo capitolo e poi la destinazione all'Ufficio di Pubblica Tutela.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Chiedo gentilmente al collega se può avvicinarsi al banco della Presidenza per firmare le modifiche.
. Ordine del giorno n. 919 "Assunzione impegni per contrastare la crisi ambientale" presentato da Sarno, Valle, Accossato, Rossi, Giaccone Ravetti, Canalis, Marello . Ordine del giorno n. 1118 "Inserimento dei Terapisti Occupazionali nelle Case di Comunità e/o Ospedali di Comunità" presentato da Sarno Salizzoni, Valle, Rossi, Giaccone, Canalis, Sacco . Ordine del giorno n. 1119 "Ricerca sulla malattia dei giovani Parkisoniani e avvio dei PDTA in Regione Piemonte" presentato da Sarno, Salizzoni, Valle, Rossi, Giaccone, Canalis, Ravetti La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Presento tre ordini del giorno. Parto, come è stato indicato dal Presidente, dal n. 919, a oggetto "Assunzione di impegni per contrastare la crisi ambientale".
Negli scorsi mesi abbiamo audito diverse realtà; alcuni sono i ragazzi che in questo momento, con grande rispetto delle Istituzioni, stanno manifestando chiedendo attenzione. Se avrete modo di fermarvi a parlare con loro, vedreste che hanno allestito una grossa clessidra, molto grossa, per raffigurare il tempo che stiamo perdendo tutti, lo dico senza questioni di parte, Presidente. Tutti.
Crediamo, com'è stato per l'emergenza COVID, che ci sia un momento in cui le emergenze che stiamo vivendo abbiano differenti scale d'intensità.
Se avessimo vissuto l'emergenza COVID come tante altre emergenze che ci sono state all'interno del nostro Paese, forse quell'emergenza non l'avremmo affrontata nel modo consono; invece l'emergenza COVID l'abbiamo addirittura affrontata, come sappiamo molto bene, rinchiudendoci in casa perché in quel momento era opportuno fare così. Vista l'emergenza e la drammaticità del momento, tutti abbiamo capito che dovevamo limitare parte della nostra libertà per un bene e un valore più alto e più collettivo.
L'emergenza climatica, al netto dei numeri che l'Assessore Tronzano ha snocciolato prima, va condivisa con il popolo italiano e piemontese.
L'emergenza climatica è un'emergenza anche culturale. Dobbiamo metterci nelle condizioni di spiegare ai cittadini piemontesi il valore profondo della parola emergenza.
Al netto che almeno parte di quei fondi potevano essere spesi in maniera diversa e senza entrare nel merito del bilancio da un punto di vista di risorse e di Missioni, c'è anche l'altra partita che in questo momento la Regione non sta portando avanti, cioè la comunicazione del carattere emergenziale della questione climatica tra i nostri cittadini piemontesi.
Non stiamo sviluppando un'attività di rapporto diretto con le nostre comunità per far capire che il momento è drammatico. C'è un piano - vi era stata una riunione sul tema con l'Assessore Marnati - d'emergenza sulla fornitura dell'acqua nei nostri Comuni. C'è, è documentato. Se la situazione idrica fosse quella ipotizzata l'estate scorsa e diventasse realtà, capirete che staremmo vivendo una situazione emergenziale climatica che avrebbe, come elemento di caduta quotidiana, l'indisponibilità di acqua nelle nostre case.
In Piemonte, già l'anno scorso a Chieri sono arrivate autobotti piene d'acqua per alcuni giorni. Se non chiediamo ai cittadini di essere pronti a capire che cosa stiamo vivendo, avremo molte difficoltà. Ecco perché, e chiudo su questo primo ordine del giorno, l'impegno è molto semplice ed è un impegno che poi, in un secondo momento, vedremo quanto può cubare economicamente.
L'impegno recita testualmente: "Prevedere lo stanziamento di idonee risorse finalizzate a istituire un piano di comunicazione emergenziale rivolto a tutta la cittadinanza piemontese, anche riprendendo elementi della campagna comunicativa per l'emergenza epidemiologica da COVID 19 atto a rendere chiari e ineludibili i dati sulla crisi ambientale, con l'obiettivo di rendere visibile e condiviso lo stato di emergenza nel quale stiamo già vivendo".
È una richiesta che arriva, ad esempio, dal movimento Extinction Rebellion e da Friday for Future, ed è una considerazione condivisa, io credo, da quest'Aula. Spero che quest'ordine del giorno sia approvato perché poi la decisione sarà vostra di come, in che modo, con quali risorse e che tempi. Per essere più sereni possibili non abbiamo messo risorse, il quantum e, certo, speriamo in tempi ragionevoli se si dovesse approvare questo ordine del giorno. C'è tutta la libertà e la serenità di poter approvare quest'ordine del giorno.
L'ordine del giorno n. 1119 ha come oggetto "Ricerca sulla malattia dei giovani parkinsoniani e avvio dei PDTA in Regione Piemonte". Abbiamo audito in Commissione le associazioni sulla crisi ambientale. Mi ricordo che quella Commissione è stata particolarmente partecipata e particolarmente apprezzata con le varie associazioni, sia dei Parkinsoniani sia dei terapisti occupazionali. L'ordine del giorno n. 1119 chiede di attivare una ricerca sulla malattia dei giovani Parkinsoniani e l'avvio del piano diagnostico terapeutico assistenziale della malattia di Parkinson. Quelle associazioni ci hanno detto che in questo momento storico questa malattia sta aumentando tra i nostri cittadini in Piemonte e sta aumentando, in particolar modo, tra le persone sempre più giovani (si parla tra i 40 e i cinquant'anni). A fronte di quell'audizione, abbiamo provato a chiedere un impegno alla Giunta che vi leggerò perché credo che sia utile, anche perch l'ordine del giorno l'ho scritto insieme alle associazioni che si sono presentate in Commissione.
Il primo impegna recita "ad attivarsi con urgenza per l'avvio tramite IRES Piemonte di uno studio di ricerca sullo stato dell'arte della malattia Parkinson e in particolare sulla crescita tra i più giovani della stessa patologia; a stanziare risorse adeguate" - anche qui senza citare un quantum preciso - "a consentire l'adeguamento di percorsi di diagnosi presa in carico e cura degli ammalati; il potenziamento e la piena integrazione dei servizi sia ospedalieri che territoriali; l'incremento della teleassistenza"- questo è un elemento fondamentale che ci hanno ricordato coloro che soffrono di Parkinson; un'assistenza a distanza è fondamentale per le difficoltà che hanno - "a dare immediata e piena attuazione" - questo credo che sia fondamentale - "alle indicazioni per lo sviluppo del percorso di salute e diagnostico terapeutico assistenziale alla malattia di Parkinson dettate dalla DD n. 442 del 26 marzo 2021", che oggi non è attivato, e "ad attivare un Tavolo regionale con tutte le associazioni presenti sul territorio e gli enti del terzo settore".
Chiudo con l'illustrazione dell'ordine del giorno n.1118, relativo ai terapisti occupazionali. Abbiamo ascoltato in Commissione anche i terapisti occupazionali. Noi chiediamo, sostanzialmente, di assicurare la presenza dei terapisti occupazionali nei luoghi pubblici della sanità. Ricordo che in tutto il Piemonte ci sono tre terapisti occupazionali (terapisti che hanno una funzione straordinaria) sia all'interno delle équipe multidisciplinari, sia all'interno delle reti territoriali, quindi ospedali di comunità, case di comunità e centri operativi territoriali. I poli sanitari della Città della Salute, del San Luigi di Orbassano, del Maria Vittoria e del Giovanni Bosco sono sprovvisti del terapista occupazionale quindi chiediamo l'inserimento di queste figure professionali all'interno delle strutture.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'illustrazione dell'ordine del giorno.
. Ordine del giorno n. 1158 "Campagne di sensibilizzazione ed informazione nelle scuole secondarie di secondo grado relative alla diagnosi e cura della patologia dell'endometriosi" presentato da Frediani Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Quest'ordine del giorno riprende un dialogo avviato durante un'audizione qualche settimana fa in IV Commissione e chiede di avviare delle campagne di sensibilizzazione e di informazione nelle scuole secondarie di secondo grado, relative alla diagnosi e cura della patologia dell'endometriosi.
Dall'audizione è emerso che questa patologia colpisce moltissime donne nel nostro Paese: si parla del 10-15 % delle donne in età riproduttiva e riguarda circa il 30-50 % delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire, quindi si tratta di una patologia piuttosto grave e molto invalidante. Molto spesso le giovani donne non si rendono conto di essere affette da questa patologia.
Siamo anche in un periodo in cui si sente parlare molto della questione del congedo mestruale, soprattutto nell'ambito delle scuole, perché è un tema che coinvolge le ragazze, le giovani donne che reclamano il diritto a potersi assentare qualora si abbia un ciclo mestruale piuttosto doloroso che è una questione molto invalidante, soprattutto nelle ore di attività fisica. Il problema è che molte donne danno per scontato che sia normale soffrire questo dolore e non vanno a ricercarne le cause. Bene, questo dolore non è normale e bisogna approfondire, quindi non chiedere soltanto di essere esentate e di essere giustificate, ma bisogna capirne le cause e cercare di condurre una vita la più normale possibile. Insomma, capire le origini del dolore e contrastarlo, cercare di trovare delle soluzioni.
Il primo passo è, come sempre, la corretta informazione. Pertanto quello che chiediamo con l'atto d'indirizzo è di avviare delle campagne informative, soprattutto negli istituti e nelle scuole secondarie di secondo grado, andando a intercettare le donne nell'età in cui questa patologia inizia a svelare i suoi effetti e informarle rispetto alla possibilità che siano affette dalla stessa e che inizino a cercare delle soluzioni, anziché cercare delle giustificazioni. Non è normale soffrire senza capire nemmeno il perché.
L'atto d'indirizzo ha subito una proposta di modifica nel suo impegno quindi vi leggo la modifica proposta, che è "valutare la possibilità di avviare campagne di sensibilizzazione informative e comunicative presso le scuole secondarie di secondo grado sulla prevenzione, diagnosi e cura della patologia dell'endometriosi e sulle altre patologie afferenti al ciclo mestruale femminile sintomatologico".
È un qualcosa di cui abbiamo anche parlato in IV Commissione a margine dell'audizione.
Il mio auspicio è che non solo l'atto d'indirizzo venga approvato, ma che si dia un seguito fattivo e che si avvii una campagna informativa nelle scuole per cercare di diffondere il più possibile le informazioni su questa patologia che riguarda le donne, che molto spesso non hanno la possibilità di avere una diagnosi, perché magari non conoscono neanche l'esistenza di questa patologia. Spero che ci sia accoglimento da parte della Giunta.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani, sempre sensibile ai temi.
. Mozione n. 1139 presentata da Gallo, Sarno, Ravetti, Rossi, Avetta Valle e Canalis, inerente a Riconoscimento dei bambini Gifted e azioni per il contrasto alla dispersione scolastica" . Ordine del giorno n. 1146 presentato da Gallo, Canalis, Sarno, Avetta e Valle, inerente a "Cofinanziamento per il prolungamento del tracciato della linea tranviaria 15 di Torino".



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Li illustro brevemente, ma nel merito, perché entrambi gli argomenti sono temi che ho portato all'attenzione dell'Aula sia in assestamento sia nella discussione di questo bilancio, senza poter discutere veramente con l'Assessore al bilancio su stanziamenti. Questo ci è dispiaciuto. Sono temi su cui stiamo lavorando, ma vogliamo accendere un'attenzione importante di questa Regione e siamo sicuri che troveremo la sensibilità giusta anche della maggioranza.
Il primo è il tema del riconoscimento dei bambini plusdotati (gifted) che è un tema di cui stiamo discutendo molto in Commissione, ma la proposta di legge a mia prima firma per ora è ferma, perché va a ragionare su temi legati all'istruzione e alla sanità e si inserisce in una dinamica più di carattere nazionale, che è quella del riconoscimento delle plusdotazioni.
Che cosa si intende per plusdotazione? Plusdotazione - lo dico con un termine scientifico - è il vocabolo usato per definire le persone con neurodivergenza non patologica, che manifestano un potenziale e mostrano un livello eccezionale di performance. In linea generale, sono quei bambini che hanno un QI molto elevato, che genera però una difficoltà relazionale e sociale nelle relazioni e nel percorso scolastico di crescita e di apprendimento. Sono persone che hanno una plusdotazione, che però non stanno bene con questa plusdotazione.
Oggi abbiamo alcuni studi che riconoscono la presenza di plusdotati all'interno della nostra società. Alcuni studi internazionali indicano che circa l'8% dei bambini ha una plusdotazione, più o meno riconosciuta o più o meno considerata. Infatti, uno dei problemi di oggi è che non si riesce per una serie di motivi (anche di carattere culturale e formativo), a riconoscere e a fare una diagnosi adeguata sui bambini e, quindi, ad aiutarli a crescere e a permettere loro di avviare un percorso formativo adeguato.
La conseguenza di una misdiagnosi o di un'assenza di doppia diagnosi quando necessaria, genera una serie di riflessi di natura psicologica, come l'abbassamento dell'autostima e dell'autoefficacia, il senso di inadeguatezza, l'abbassamento degli obiettivi di apprendimento e sociali la capacità di stare dentro la società con eventuali (in casi molto estremi) disturbi comportamentali legati all'aggressività, difficoltà familiari e sociali e un percorso formativo di questi bambini non adeguato.
Il manifestarsi di queste situazioni è l'inizio della scuola, che è il grande rilevatore di questa situazione, che alle volte, però, non viene riconosciuta e gestita nel miglior modo possibile.
Che cosa sta succedendo nel mondo? Nel 2005 il Ministero della Pubblica Istruzione brasiliano ha attuato un programma strutturato per gli alunni ad alto potenziale. Nel 2008 in Olanda e in Austria sono state approvate leggi specifiche per la plusdotazione. In Italia siamo arrivati al 2018 con un decreto dipartimentale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ha istituito un gruppo di lavoro per redigere le linee guida nazionali per gli studenti plusdotati.
Sono stati depositati anche due progetti di legge alla Camera dei Deputati e le Regioni hanno incominciato ad attivarsi, anche se la natura dell'intervento si muove tra competenze regionali, nazionali e autonomia scolastica e non è sempre facile intervenire come livelli regionali. Il Veneto, però, nel 2012 ha finanziato la realizzazione di percorsi formativi sperimentali rivolti agli insegnanti; il Friuli Venezia Giulia ha fatto la stessa cosa nel 2018, con una legge regionale. In linea generale, le varie Regioni si stanno interrogando su come intervenire su questo tema.
Noi abbiamo depositato una proposta di legge regionale e ne depositeremo una al Parlamento, perché è forse lo strumento più adatto per il Parlamento, ma con questo atto chiediamo un impegno alla Giunta, che è quello di reperire risorse idonee per la formazione dei nostri studenti, ma anche delle famiglie e dei genitori; insomma, cultura, in questo senso.
In generale, però, chiediamo anche l'avvio, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, per gli anni scolastici 2023-2024 e 2024 2025, come avviene in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in altre Regioni di progetti sperimentali di gifted education, per la formazione dei docenti, per l'inclusione dei bambini e dei ragazzi plusdotati, con la partecipazione delle scuole e degli istituti scolastici.
Chiediamo, in generale, di predisporre un percorso partecipato con gli stakeholder regionali per individuare le strategie migliori su questo tema e ancora un impegno un po' più preciso, cioè quello di portare questo tema nella Conferenza Stato-Regioni, quindi stimolare insieme il Governo nazionale a redigere le normative nazionali che oggi mancano, traendo frutto dal gruppo di lavoro che si è insediato nel 2018 e che ha già definito le linee guida ministeriali. Tutto questo viene inserito all'interno di una mozione legata al bilancio, perché collegata alla volontà e alla necessità, come Regione, di cominciare a stanziare delle risorse per affrontare il tema anche a livello piemontese.
Il secondo atto d'indirizzo tratta di un investimento legato più alla Città di Torino.
Chi ha avuto modo di vedere il Piano degli investimenti dell'azienda che gestisce la rete tranviaria e dei trasporti di Torino e dell'area metropolitana avrà visto come investimento futuro quello della linea 15 e del suo prolungamento da Torino fino a Grugliasco, al nuovo polo e campus universitario; questo investimento è finanziato per nove milioni euro da Città di Torino attraverso fondi ministeriali già stanziati, che sono già nella disponibilità della Città, ma la restante parte è prevista, sia nei piani sia nelle risposte fornite da questa Giunta alle interrogazioni che ho presentato in Aula, da fondi regionali.
A tal proposito, registriamo che è stato dato parere negativo sull'emendamento, che è stato depositato, che prevedeva uno stanziamento di dieci milioni a valere sui fondi FSC per il prossimo triennio, di cui tre milioni all'anno e quattro milioni l'ultimo anno. Inoltre, l'Assessore Gabusi non si è visto in Aula e non c'è stato modo neanche di discutere nel merito della questione.
Noi, con l'ordine del giorno, chiediamo semplicemente di scrivere nero su bianco e, quindi, in particolare, in quest'Aula e in questo momento, con un impegno formale e non soltanto con annunci giornalistici, che la Regione intende cofinanziare quest'opera così strategica per Torino e la Città metropolitana; dando in questo modo certezza di risorse ed evitando di perdere risorse che la Città di Torino ha già acquisito tramite il Ministero, perché il rischio potrebbe anche essere questo.
L'ordine del giorno va nella direzione di impegnare la Giunta a trovare le risorse, se non nel bilancio regionale, con i fondi FSC legati alla programmazione europea, di cui questa Giunta giustamente fa emergere il ruolo importante di Cirio nell'acquisire i fondi europei. Ecco, li destini anche su infrastrutture e investimenti che Torino e il nostro territorio aspettano da anni.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 1155" Umanizzazione dei reparti di oncologia" presentato da Disabato, Sacco, Martinetti . Ordine del giorno n. 1156 " Sostegno al cohousing per anziani" presentato da Disabato, Sacco, Martinetti La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sarò breve, perché i temi trattati in questi ordini del giorno erano già presenti anche negli emendamenti che, purtroppo, sono stati bocciati però questo non ci ferma dal provare a proporre una soluzione almeno per quanto riguarda i prossimi bilanci, perché, ovviamente, riteniamo siano temi di buon senso e importanti da trattare.
Il primo parla di umanizzazione dei reparti di oncologia.
Come ben sapete, l'impatto che hanno le strutture sanitarie sulla psiche dei pazienti che si affacciano a esse per ricevere delle cure, a volte anche invasive, come possono essere la chemioterapia, la radioterapia o tutte le terapie legate al tema del contrasto alla malattia oncologiche sono importanti al fine di dare sollievo ai pazienti, ma anche per migliorare le performance degli operatori che operano al loro interno e che sono a diretto contatto con questa malattia.
Nel caso degli ambienti socio-sanitari, si ritiene che le caratteristiche psico-sociali, ma anche fisiche degli spazi possano avere effetti tanto sui pazienti in termini di miglioramento degli esiti clinici della malattia e delle condizioni di sicurezza, quanto sul personale in termini di miglioramento delle performance si riflettono anche sull'efficacia e sulla qualità delle cure. Ridurre le condizioni e le situazioni di stress attraverso l'innalzamento della qualità ambientale percepita dagli utenti è diventato un imperativo al quale la committenza pubblica non può sottrarsi.
Riteniamo sia fondamentale il tema dello stanziamento di risorse volte a migliorare quelli che sono gli ambienti interni delle nostre strutture sanitarie. Si è parlato tantissimo di fondi destinati alle case e agli ospedali di comunità e anche i fondi previsti ex articolo 20 per l'edilizia sanitaria sono spesso e volentieri stanziati per il miglioramento dei reparti e dei pronto soccorso, ma anche per l'ammodernamento del mobilio e delle attrezzature tecniche da destinare a questi luoghi.
Noi vogliamo, invece, fare un approfondimento su quelli che sono i reparti di oncologia oggi presenti nella nostra Regione, che necessitano come tantissime altre strutture, di interventi di riqualificazione e di ristrutturazione. A nostro avviso, però, sono interventi che vanno eseguiti in modo mirato, proprio per contribuire a quel benessere fisico e psicologico di cui necessitano i pazienti che si sottopongono a terapie spesso lunghe, dolorose e impattanti sulla propria condizione fisica.
Riteniamo, pertanto, che questi spazi debbano essere gestiti e ammobiliati in un certo modo e che debbano essere davvero performanti in termini di accoglienza e di ospitalità.
Con quest'ordine del giorno, proprio per far fronte a tutto quanto detto in precedenza, chiediamo di stanziare risorse all'interno del prossimo bilancio o, comunque, sarebbe importante anche vedere all'interno dei capitoli destinati all'edilizia sanitaria cosa si può fare, al fine di avviare o completare il percorso di umanizzazione dei reparti di oncologia.
Questa è la prima richiesta che facciamo all'Assessorato alla sanità che purtroppo oggi non vediamo presente; comunque, mi farei anche promotrice di un'interlocuzione a parte per poter spiegare quello che noi riteniamo sia fondamentale fare per intervenire su questi reparti.
Il secondo atto, invece, tratta il tema dei finanziamenti per il cohousing per anziani.
La nostra proposta è diffondere questa importante realtà che, in effetti, in Europa sta prendendo piede, soprattutto in altri Paesi, mentre le Regioni italiane vanno un po' a traino. Non parliamo delle classiche RSA, ma parliamo di luoghi dove gli anziani possono condividere esperienze di vita. Ovviamente parliamo di anziani autosufficienti che possono trovare luoghi in cui non soffrire l'abbandono. Soffrire di abbandono o di solitudine è una condizione che spesso caratterizza molte persone che vivono nella nostra regione.
Con l'ordine del giorno chiediamo alla Giunta regionale di attivarsi al fine di reperire risorse nel prossimo bilancio e sostenere progetti di cohousing, specie quelli avviati dai Comuni. Sappiamo che ci vorrebbero tantissime risorse per sviluppare una rete efficace ed efficiente di queste strutture all'interno della nostra regione, però occorre iniziare a sostenere i Comuni nella progettazione e nella realizzazione di questi luoghi, che poi possono essere dati ovviamente in gestione ad associazioni.
Lo riteniamo molto importante, compatibilmente con le risorse stanziate a bilancio per questi temi. Chiediamo, quindi, di fare un focus sul tema.
Con l'occasione chiediamo anche quale sia lo stato dell'opera nella nostra regione: se ci siano già interventi simili e cosa è stato fatto negli ultimi anni, trattandosi di un argomento che riterrai essenziale approfondire, proprio per vedere le possibilità di sviluppare un tessuto di questo tipo nel nostro Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
Ordine del giorno n. 1150 "Risorse per la realizzazione di uno studio idraulico per la costruzione di uno scolmatore a monte del Rio Lovassina" presentato da Ravetti, Gallo, Canalis, Valle Ordine del giorno n. 1151 "Collocazione della casa e dell'ospedale di comunità di Novi Ligure all'interno dell'ex caserma Giorgi" presentato da Ravetti, Gallo, Canalis, Valle La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 1150 riguarda un impegno per la Giunta a finanziare uno studio idraulico a monte del Rio Lovassina, in particolare lungo il corso del Rio Gazzo nel territorio di Novi Ligure, per un eventuale scolmatore.
L'ordine del giorno n. 1151 riguarda un impegno per la Giunta a procedere con urgenza all'individuazione delle risorse necessarie a una rivalutazione della collocazione della casa e dell'ospedale di comunità di Novi Ligure, prendendo in esame la loro collocazione all'interno dell'ex Caserma Giorgi.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Ravetti per l'illustrazione.
. Ordine del giorno n. 1157 "Risorse per il restauro e la manutenzione della Chiesa conventuale consacrata della Ss. Annunziata di Collegno all'interno della Certosa reale" presentato da Accossato . Ordine del giorno n. 1142 "Maggiore sostegno alle famiglie a basso reddito tramite la copertura totale delle richieste di Voucher scuola" presentato da Accossato . Ordine del giorno n. 1141 "Sostegno al progetto di superamento del campo nomadi di strada della Berlia di Collegno" presentato da Accossato Prego, Consigliera; ha la facoltà di illustrarli.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Cerco velocemente di illustrare questi tre ordini del giorno, partendo dall'ordine del giorno di carattere generale, il n. 1142, che riguarda un tema affrontato da tanti colleghi, ossia un sostegno alle famiglie a basso reddito per i voucher scuola.
Torno con un ordine del giorno su questo argomento, anche se l'Assessore Tronzano ha già espresso la posizione sua e della Giunta nella sua replica; peraltro, lo faccio riprendendo una questione che il nostro Gruppo aveva già posto in una precedente discussione di Consiglio, che è il tema dell'estensione del diritto alle spese legate alla mensa, oggi non comprese, che invece ci riguardano e sono piuttosto impegnative per molte famiglie.
Non la faccio lunga sull'argomento, perché abbiamo già spiegato e espresso il desiderio che la percentuale di aventi diritto, che materialmente ottengono il contributo, sia la più vicina possibile al 100 come avviene per altre provvidenze che la Regione eroga.
Gli altri due ordini del giorno, invece, trattano questioni locali che riguardano il mio territorio.
Il n. 1157 è la richiesta di un intervento diretto in questo bilancio.
È ovvio che la richiesta di attenzione è anche eventualmente nell'assestamento, quindi ancora nella durata di questa legislatura, per quanto riguarda interventi di manutenzione e di restauro della chiesa della Santissima Annunziata all'interno del complesso della Certosa Reale di Collegno, patrimonio dell'ASL Torino 3. È ovvio, e anche abbastanza normale, che l'ASL dia precedenza, per i suoi interventi, alle questioni di natura sanitaria, com'è nella logica. È un po' improprio che un'ASL, in realtà, sia titolare e proprietaria di un patrimonio artistico architettonico e di grande valore storico. Rispetto a questo, negli anni passati la Regione Piemonte, con un protocollo d'intesa (che ha già rispettato in alcune parti) si è presa l'impegno di occuparsi direttamente con le sue provvidenze legate ai contributi per i beni artistici e architettonici, intervenendo con specifici contributi.
L'ordine del giorno n. 1157, quindi, chiede un analogo impegno anche per la Chiesa della Santissima Annunziata all'interno della Certosa Reale di Collegno.
L'ultimo ordine del giorno, il n. 1141, riguarda un'iniziativa in corso in questi ultimi mesi, che vede coinvolta direttamente la Regione Piemonte e l'Assessore Marrone. È il progetto di superamento del campo nomadi di Strada della Berlia a Collegno, un campo nomadi che risale storicamente agli anni Novanta. Peraltro, voglio ricordare che quel campo nomadi è innovativo, essendo stato realizzato con un contributo diviso in tre parti tra Città di Collegno, Regione Piemonte e la stessa popolazione Rom, che contribuì pagando un terzo per l'utilizzo delle piazzole e degli spazi dove realizzare le proprie infrastrutture.
Ovviamente le cose cambiano e negli anni molte persone hanno trovato grazie alla scuola e a progetti di inserimento lavorativo, altre soluzioni per cui oggi sono rimasti una sessantina di persone, poche famiglie. Il Comune di Collegno, la Prefettura e la Regione stanno lavorando per arrivare al definitivo superamento della sistemazione in campi, che certamente non riteniamo la più adeguata, individuando situazioni d'integrazione, che però necessitano di un sostegno e di un accompagnamento, oltre che di risorse già destinate per le misure di natura strutturale.
L'ordine del giorno va nel senso di accompagnare e sostenere questo percorso e anche le iniziative all'attività che la Giunta regionale sta già realizzando.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Accossato per l'illustrazione.
.
Ordine del giorno n. 1129 "Spese obbligatorie per rette sanitarie in strutture residenziali per persone non autosufficienti ed esaurimento delle liste d'attesa" presentato da Canalis, Giaccone, Sarno.
Ordine del giorno n. 1132 "Ripristino della spesa storica regionale extra Lea su cure domiciliari per persone non autosufficienti, su progetti sociali per persone con patologie psichiatriche e sul sostegno ai malati di Sla e piena applicazione e finanziamento della Legge regionale 10/2010 riguardante i 'Servizi domiciliari per persone non autosufficienti'" presentato da Canalis, Giaccone.
Ordine del giorno n. 1134 "Accesso di animali da affezione e da accompagnamento nelle strutture ospedaliere e residenziali assistenziali pubbliche e private" presentato da Canalis, Avetta, Sarno Ordine del giorno n. 1135 "Rendere accessibili i corsi di formazione professionale alle persone non udenti" presentato da Canalis, Avetta, Sarno Ordine del giorno n. 1130 "Emergenza abitativa e morosità incolpevole, le istituzioni facciano la loro parte" presentato da Canalis, Giaccone Ordine del giorno n. 1131 "Apertura di uno sportello del turismo per migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte nel settore turistico" presentato da Canalis, Giaccone.
Mozione n. 1138 "Un aiuto concreto alle persone in condizioni di sordocecità" presentata da Canalis, Avetta, Sarno, Ravetti, Gallo, Rossi Chiamparino, Giaccone Prego, Consigliera Canalis; ha facoltà di intervenire per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Se per lei va bene, Presidente, trattandosi di un ampio numero di atti mi limiterei a soffermarmi sui punti dell'impegnativa.
Partirei dalla mozione n. 1138, che riguarda un sostegno concreto alle persone in condizioni di sordocecità. Stiamo parlando di un sostegno concreto della Regione, in particolare del Consiglio regionale, per persone che hanno, addirittura, due tipi di disabilità sensoriale: l'assenza della vista e l'assenza dell'udito.
Noi impegniamo, con questa mozione, la Giunta a farsi parte attiva con il Governo nazionale affinché vi sia una revisione della legge n. 107 del 2010 sui diritti delle persone sordocieche, in merito alle problematiche che ho citato in premessa. Infatti, qual è il problema centrale? Purtroppo quando si parla di persone sordocieche, non la si può considerare come una sommatoria di due disabilità, ma come una disabilità specifica, come affermato dal Parlamento europeo nel 2004 con la dichiarazione riguardante le persone sordocieche, quindi bisogna dare un riconoscimento specifico a queste persone.
Il secondo impegno che propongo è valutare la possibilità di replicare la DGR 4 del 2007 della Regione Piemonte, stanziando i fondi necessari al sostegno delle persone sordocieche per l'acquisto di strumenti di nuova tecnologia non presenti all'interno del nomenclatore tariffario nazionale.
Con questa proposta, di fatto, chiedo di andare a sopperire a una mancanza del nomenclatore tariffario nazionale, con un intervento regionale.
L'ordine del giorno n. 1129 è un documento di cui abbiamo già in parte discusso durante lo scorso autunno in merito all'assestamento del bilancio.
Propongo di rendere obbligatorie nel bilancio regionale le spese per rette sanitarie in strutture residenziali per persone non autosufficienti.
L'obiettivo di questa proposta è esaurire le liste d'attesa di persone non autosufficienti, quindi già in possesso di una certificazione di non autosufficienza rilasciata dalle UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) delle nostre ASL, che hanno fatto richiesta di un progetto residenziale avendone i requisiti, ma sono in lista d'attesa. Parliamo di cittadini piemontesi residenti in Piemonte, in condizione sanitaria e sociale molto grave, riconosciuta dalle ASL, che non hanno ancora soddisfatto il loro bisogno di cura e di assistenza.
Propongo che il tetto di spesa di 268 milioni di euro che è stato contemplato dalla Giunta regionale nella DGR dello scorso 7 settembre sia considerato vincolante e sia, quindi, una spesa obbligatoria, da ricomprendere in un apposito capitolo di bilancio da inserire tra quelli presenti nell'elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie allegate al bilancio di previsione. Mi rendo conto che si tratta di una proposta dirompente e impegnativa per le casse regionali, ma credo che rappresenterebbe la vera soluzione per il tema della non autosufficienza.
Una soluzione fortemente responsabilizzante per la sanità regionale.
L'ordine del giorno n. 1130 riguarda le politiche abitative, in particolare la morosità incolpevole e l'emergenza abitativa. Propongo, con quest'ordine del giorno, che la Giunta si faccia parte attiva con il Governo nazionale affinché stanzi maggiori risorse finanziarie per sostenere la locazione degli immobili privati e per sostenere, quindi, le famiglie meno abbienti, che spesso risultano morose incolpevoli.
Il secondo impegno che propongo alla Giunta è di prendere in considerazione la possibilità di allargare la fascia di reddito per i morosi incolpevoli delle case popolari, cambiando quindi le regole attuali del Fondo Sociale Regionale.
L'ordine del giorno n. 1131 riguarda l'apertura di uno sportello del turismo per migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte nel settore turistico. Quest'ordine del giorno scaturisce dall'interlocuzione con le associazioni di categoria che rilevano come nel settore turistico ci siano molti posti di lavoro vacanti.
Sappiamo bene come questo settore sia sempre più fiorente nella nostra regione e stia diventando un settore trainante per lo sviluppo e l'economia regionale del Piemonte, ma sappiamo anche che, purtroppo, non tutte le domande vengono incrociate con un'offerta di lavoro (c'è una difficoltà nel reperimento di figure professionali legate al turismo). Propongo alla Giunta di reperire risorse idonee nelle pieghe del bilancio regionale per costituire uno sportello del turismo, di concerto con l'Agenzia Piemonte Lavoro e l'insieme delle associazioni di settore, per mettere a disposizione delle micro e piccole imprese di settore il ventaglio di domande delle persone in cerca di lavoro e fare incrociare, con maggiore efficienza, la domanda e l'offerta.
L'ordine del giorno n.1132 riguarda un tema ricorrente nella discussione del bilancio regionale, in particolare da parte della sottoscritta, del PD e del centrosinistra in generale. Sappiamo bene che la Giunta Cirio ha scelto, per l'annualità 2023-2024, di ricorrere a un totale di 90 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, su autorizzazione della Commissione europea, per venire incontro alle domande di assistenza di persone non autosufficienti in residenza e a domicilio. C'è un'autorizzazione della Commissione europea, quindi questa scelta, da un punto di vista giuridico, è legittima, tuttavia riteniamo che non si debba sulla base di questa scelta, retrocedere per quanto riguarda la spesa storica dei capitoli del bilancio regionale dedicati alla non autosufficienza, in particolare alla non autosufficienza assistita a domicilio.
Con quest'ordine del giorno, proponiamo di mantenere inalterata rispetto ai livelli di spesa storica del 2018 e del 2019, la spesa storica sul capitolo 157098, cioè quella che riguarda, tra le varie cose, anche gli assegni di cura domiciliari per persone non autosufficienti nella Città di Torino, quindi di riportare il livello di questo capitolo del bilancio regionale a 55 milioni di euro, così com'era negli anni precedenti all'insediamento della Giunta Cirio. Proponiamo, inoltre, di dare piena applicazione alla legge regionale n. 10/2010, di rendere più stabile e duratura la convenzione, risalente all'1 aprile 2006, tra l'ASL Città di Torino e la Città di Torino relativa alle cure domiciliari per persone non autosufficienti, di dare attenzione e centralità alla domiciliarità, nella stesura, speriamo imminente, del prossimo Piano Socio Sanitario regionale e di potenziare gli investimenti regionali sulle cure domiciliari con i fondi del Next Generation EU.
Passo all'ordine del giorno n. 1134, che s'intitola "Accesso di animali d'affezione e da accompagnamento nelle strutture ospedaliere, residenziali e assistenziali pubbliche e private". Noi riteniamo che la cura degli animali, il benessere degli animali - di cui addirittura questa Giunta ha deciso di occuparsi con una delega specifica assegnata all'Assessora Caucino - passi anche da un connubio con un'altra materia, che è quella preponderante, di cui si occupa la Regione, cioè la sanità.
Sono noti i benefici del pet therapy con le persone affette da disabilità. Sono noti i benefici del pet therapy con i minori in generale.
Noi pensiamo che andrebbe potenziato, anche sulla base della legge regionale n. 34/1993, l'intervento per tutelare e controllare gli animali da affezione, anche consentendone l'accesso, al seguito del proprietario o del detentore, nelle strutture ospedaliere pubbliche e private regionali accreditate dal servizio sanitario regionale. Chiediamo di dare piena attuazione a una legge regionale già esistente e in vigore, adottando un'apposita disciplina.
Pertanto, proponiamo di impegnare la Giunta a reperire idonee risorse nel bilancio regionale finalizzate a valorizzare i progetti di addestramento dei cani da accompagnamento delle persone con disabilità mettendo in rete i servizi pubblici con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che operano nel contesto piemontese di estendere l'accesso degli animali d'affezione previsto dalla legge del 1993; di attivare, nelle strutture ospedaliere pubbliche e private e anche all'interno delle RSA accreditate, l'accesso degli animali d'affezione e di servizio; di mettere in atto iniziative per una maggiore valorizzazione culturale della pet therapy e per la valorizzazione del contributo terapeutico e sociale degli animali d'affezione nei contesti di fragilità di valutare la creazione di un'unità di addestramento di cani da inserire nelle strutture ospedaliere, come ausilio al percorso di terapia; di valutare la creazione di un'unità di formazione sulla pet therapy per il personale ospedaliero; di siglare una convenzione con l'Ordine dei Medici veterinari delle province Piemontesi per promuovere la pet therapy e la cura degli animali coinvolti nelle strutture ospedaliere e residenziali.
Passo ora all'ordine del giorno n. 1135, dedicato al tema della formazione professionale e al reale accesso per le persone non udenti.
Gli impegni che propongo alla Giunta regionale sono essenzialmente ridotti a uno, quello di reperire le risorse idonee per avviare un percorso quindi mi sono mantenuta generica - che porti a incrementare l'accessibilità alle persone sorde delle agenzie di formazione professionale. Oggi, di fatto, le persone sorde che abitano in Piemonte non riescono ad accedere ai corsi di formazione professionale, quindi non è loro garantita una reale libertà di scelta tra il percorso universitario dove invece l'accessibilità a queste persone è garantita - e il percorso della formazione professionale, dove l'accessibilità non è garantita.
Credo di averli esposti tutti. Presidente. Ho terminato l'illustrazione della mozione e degli ordini del giorno a mia prima firma.
Grazie.



PRESIDENTE

Sono quasi le ore 13, per cui sospendiamo i lavori del Consiglio, che riprenderanno dopo l'esame dei question time alle ore 14.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.47)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 14.05 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1366 presentata dalla Consigliera Accossato, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 1367 presentata dal Consigliere Avetta, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n.
1368 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1369 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 1370 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n.
1371 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 1372 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1373 presentata dal Consigliere Sacco, cui risponderà l'Assessore Tronzano.
Prego gli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che gli interroganti hanno a disposizione tre minuti per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Prego gli Assessori e i Consiglieri di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta immediata n. 1366 presentata da Accossato inerente a "Salvaguardia Parco Naturale del Po piemontese"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1366.
La parola alla Consigliera Accossato, per l'illustrazione.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Come ha già anticipato, si tratta di un'interrogazione che riguarda il Parco del Po piemontese; possiamo anche definirlo "Nuovo Parco del Po piemontese", perché così come lo conosciamo oggi è frutto della legge regionale n. 11 del 2019. Legge, peraltro, che ebbe qualche vicissitudine e che, però, nell'individuazione di questo nuovo parco, che univa le due precedenti aree di protezione, quella del Po vercellese e alessandrino e quella del Po torinese, aveva a fondamento l'idea di mettere al centro il fiume come grande valore naturalistico e di tutela e, con esso, tutte le aree circostanti, costruendo una continuità di tutela, di salvaguardia e di valorizzazione, anche in un'ottica di valorizzazione turistica, di sottolineatura di un marchio e di un prodotto turistico, quindi, di garanzia della continuità delle aree.
Vado al dunque dell'interrogazione, che non è legata tanto alla definizione del parco così come previsto dalla legge, ma a un intervento avvenuto negli ultimi giorni, nell'ultimo periodo. Si tratta della richiesta partita da alcuni Comuni dell'area vercellese di riduzione e di revisione dei confini del Parco e delle aree contigue; soprattutto l'intervento di questi Comuni è legato all'eliminazione o comunque alla definizione in modo diverso di quelle che sono le aree contigue che, per intenderci, sono quelle aree che hanno un livello di tutela attenuata, dove peraltro la caccia è consentita, ma soltanto ai residenti in quel territorio: non è cioè consentita un'attività sportiva di caccia d'importazione.
Questi Comuni, insieme alla Provincia di Vercelli, hanno chiesto queste riduzioni, motivandole soprattutto con il tema della lotta alla fauna selvatica in qualche modo infestante e alla presenza di cinghiali, ma dal nostro punto di vista, anche confondendo un po' quelle che sono le reali situazioni del territorio.
La cosa particolare - e vado al dunque, visto che si sta esaurendo il tempo - è che, nella seduta del Consiglio del Parco che ha assunto questa decisione (che dovrà essere confermata dal Consiglio regionale), è avvenuto anche un incontro dell'Assessore Carosso con la Giunta del Parco; una presenza che è sembrata - ripeto, è sembrata - in qualche modo voler condizionare o voler indirizzare la libertà di scelta da parte dell'Assemblea del Parco. Sicuramente, inusuale come situazione e come scelta.
Avremo modo di parlarne in futuro, sia in V Commissione che in Consiglio, parlando più in generale dei parchi, però, l'interrogazione è per sapere in modo puntuale quali sono le intenzioni della Giunta e dell'Assessore competente sul futuro del Parco del Po piemontese e, in particolare, per quanto riguarda le modifiche dei confini e la sottrazione di aree di sua competenza.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano, per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo volentieri per conto dell'Assessore e Vicepresidente Carosso.
La Regione Piemonte, negli scorsi anni, ha raccolto le istanze dei territori, dando attuazione, secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 19/2009, "Testo unico delle aree naturali e biodiversità". In particolare, ha chiesto agli Enti parco di segnalare puntuali necessità emerse in questi anni.
L'Assessore assicura che lo sforzo dell'Assessorato è stato quello di condividere con i Sindaci, con le associazioni di categoria che raggruppano coloro che vivono e lavorano nei parchi e con i portatori di interesse le politiche necessarie alla tutela dell'ambiente naturale per quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale e di dare attuazione al comma 2 dello stesso articolo 1, che prevede "la partecipazione attiva delle comunità locali ai processi di pianificazione e gestione sostenibile e di promozione delle aree protette...".
Per rispondere al quesito dell'interrogante, la Regione Piemonte è impegnata nella conservazione e promozione della biodiversità del proprio territorio. Questo obiettivo è perseguito con l'istituzione delle aree naturali protette (cioè i parchi e le riserve), che si estendono per circa 200 mila ettari, costituendo quasi l'8% dell'intero territorio regionale.
Nel rispetto delle procedure di legge, la Giunta dialogherà con gli Enti di gestione dei parchi e con i Sindaci, raccogliendo le istanze di modifica degli assetti del proprio territorio. In particolare, attuerà la volontà del Consiglio dell'Ente Parco che, con delibera del Consiglio n. 17 del 22 febbraio 2023, ha ritenuto le richieste del territorio accoglibili nel loro complesso e meritevoli di essere valutate in sede regionale, dal momento che rappresentano la volontà di un'ampia parte del territorio dell'area protetta del Po piemontese e delle aree contigue ricadenti nella provincia di Vercelli.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Tronzano per la risposta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 1369 presentata da Magliano inerente a "Occupazioni abusive degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sul territorio torinese: la Giunta intende attivarsi?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1369.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premesso che sono numerosissime le segnalazioni provenienti da cittadini residenti in diverse zone del territorio circoscrizionale relative al fenomeno dell'occupazione abusiva di unità immobiliari gestite da ATC; rilevato che sul territorio della Città di Torino risultano in essere circa 210 occupazioni abusive di alloggi in immobili di ATC, 37 delle quali sul territorio della Circoscrizione 2 e in particolare nelle vie Poma, Scarsellini e Salvemini; confermato che il problema delle occupazioni abusive riguarda anche via Montevideo, via Taggia, via Rebuzzi e via Tunisi a Torino, come avvalorato da fonti televisive lo scorso 14 aprile; appurato che in alcuni comuni della Provincia di Torino sono stati eseguiti sgomberi dopo 24 ore dall'occupazione stessa.
Constatato che recentemente la Circoscrizione 2 (primo firmatario un rappresentante del gruppo dei Moderati) ha approvato l'ordine del giorno "Occupazioni abusive degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sul territorio della Circoscrizione 2", atto con il quale impegna "il Sindaco e gli Assessori competenti, unitamente a tutti gli enti e le istituzioni pubbliche coinvolte" - quindi ATC - "ad attivare con effetto immediato ogni strumento istituzionale e legale utile volto all'avvio delle procedure di sgombero di tutte le unità immobiliari presenti sul territorio della Circoscrizione 2 oggi occupate abusivamente"; considerato che le occupazioni abusive generano disappunto e forte preoccupazione tra i cittadini coinquilini, nonché in coloro che compaiono nelle apposite graduatorie atte all'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (cioè chi attende, rispettando le norme, il suo turno per poter essere destinatario di una casa popolare), è necessario che tutti gli attori coinvolti partecipino, in ragione del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, affinché vi siano azioni (per esempio, il posizionamento negli appartamenti disabitati di barriere anti intrusione) che disincentivino tali occupazioni. Non mancano strumenti istituzionali affinché un cittadino avente diritto possa partecipare ai bandi pubblici per vedersi assegnare un alloggio di edilizia popolare.
Considerato che è attivo lo sportello Casa del Comune di Torino, al quale i cittadini in situazioni di "emergenza abitativa" possono rivolgersi, interrogo l'Assessore competente, che ringrazio, ancorché non sia la sua delega, per conoscere le tempistiche degli interventi sgombero previsti al fine di assegnare le unità immobiliari, oggi occupate abusivamente, ai cittadini torinesi in graduatoria.
Perché abbiamo presentato questo question time, Presidente? Perch recentemente sono stati liberati degli alloggi, quindi è la dimostrazione che è possibile liberare spazi e dare la possibilità, a chi è in graduatoria, di trovare una risposta al proprio bisogno. Pertanto, partendo da ciò che è capitato nei giorni scorsi, volevamo capire se questo è prodromico a un intervento massivo su tutte le oltre 200 occupazioni che in questo momento viviamo nella nostra città.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di delegare alla risposta l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo all'interrogazione del Consigliere Magliano su indicazione dell'Assessore Caucino. Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si evidenzia che questo Assessorato regionale è già da molto tempo attivo sul fronte del contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia sociale, ovviamente nell'ambito delle proprie competenze.
Fin dalla sua costituzione, nel 2020, questo Assessorato partecipa al Tavolo interistituzionale sulla prevenzione e il contrasto alle occupazioni di alloggi di edilizia sociale, istituito presso la Prefettura di Torino al quale aderiscono la Città di Torino, l'ATC del Piemonte centrale, le Forze dell'Ordine, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.
Nel corso dei lavori del Tavolo è stato sottoscritto, dai soggetti partecipanti, un Protocollo d'intesa nel quale vengono dettagliate le azioni di prevenzione, le azioni di recupero degli alloggi e le attività di controllo nei quartieri. Le competenze della Regione sono evidentemente limitate a forme di consulenza giuridica e procedurale, in relazione all'applicazione della normativa regionale in materia di edilizia sociale non avendo, l'Amministrazione regionale, compiti di natura concreta nelle azioni da porre in essere, demandate invece a Comune, ATC, Polizia municipale e Forze dell'Ordine.
A titolo esemplificativo, si evidenzia che questo Assessorato, a fronte della segnalata problematica di difficile assegnazione di alloggi di piccole dimensioni, oggetto di potenziali occupazioni, con nota dell'ottobre 2020 ha fornito indicazioni e chiarimenti in ordine alla modalità di assegnazione di detti alloggi, al fine di consentirne la regolare locazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1367 presentata da Avetta, inerente a "Crisi occupazionale Vodafone, gravi risvolti in Piemonte"

Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1371 presentata da Disabato inerente a "Quale futuro per i lavoratori e le lavoratrici di Vodafone ad Ivrea"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando le interrogazioni a risposta immediata n. 1367 e n. 1371.
Poiché le interrogazioni trattano lo stesso argomento, ogni Consigliere potrà illustrare la propria interrogazione e poi l'Assessore procederà con un'unica risposta.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente, e grazie Assessore per la risposta che vorrà darci.
L'interrogazione riguarda una situazione che si sta aggravando di giorno in giorno. Le avvisaglie c'erano già state nei mesi scorsi, per oggi, purtroppo, è stata formalizzata la scelta di Vodafone Italia S.p.A.
di avviare le procedure, ex legge 223/91, di licenziamento collettivo per riduzione di personale.
In Piemonte, questa situazione, che ha evidentemente risvolti in tutta Italia, assume caratteristiche particolarmente allarmanti, perché coinvolge 118 lavoratori nella sede di Ivrea, su un totale di 484, e 6 nella sede di Torino. In realtà, segue una scelta di politica aziendale che già negli anni aveva visto spostare le risorse umane con profili professionali più elevati dalle sedi piemontesi alle sedi lombarde, avviando quello che possiamo definire un lento percorso deflattivo, non solo dei numeri occupazionali, ma anche della qualità occupazionale del Piemonte.
A nostro avviso, è necessario che la Regione, anche per la portata dei numeri e per le caratteristiche che assume questa scelta, faccia la sua parte e che sia valutato ogni possibile percorso che consenta di scongiurare questa impostazione. Al momento, non ci risulta ci sia stato ancora un tentativo di mediazione istituzionale.
Nella nostra interrogazione suggeriamo un Tavolo di crisi e chiediamo al Presidente, alla Giunta e all'Assessore competente quali azioni intenda porre in essere per scongiurare lo scenario che ho delineato sinteticamente nelle premesse, soprattutto con l'obiettivo di tutelare l'occupazione nelle sedi piemontesi di Vodafone S.p.A., a cominciare da quella di Ivrea e quella di Torino.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Alberto Avetta.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione dell'interrogazione n. 1371 Prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anche a noi sta molto a cuore il tema, quindi vogliamo conoscere il destino dei lavoratori e delle lavoratrici di Vodafone di Ivrea. Tra l'altro, la dirigenza ha reso noto i numeri degli esuberi della sede di Ivrea, rivelando che sono superiori alle previsioni: il 25 % dell'attuale forza lavoro, ovvero 118 eccedenze su 484. C'è da dire, tra l'altro, che nel 2019 Vodafone e i Sindacati avevano già sottoscritto un contratto di solidarietà per evitare esuberi del personale e nel 2021-2022 erano stati sottoscritti accordi per la gestione del prepensionamento e la risoluzione incentivata dal rapporto di lavoro. Tuttavia, le adesioni sono state inferiori alle aspettative di Vodafone: al tempo, solo 92 dipendenti su 310 avevano aderito all'accordo per la risoluzione incentivata dal rapporto di lavoro. Vodafone giustifica questa scelta con un documento firmato in cui la direttrice spiega la necessità di tagliare il personale a causa della contrazione dei ricavi che sta investendo il settore delle telecomunicazioni, causata da fattori relativi al contesto di mercato, come l'ingresso di nuovi player e un livello dei prezzi non sostenibile economicamente; quindi dà la colpa, ovviamente, anche alla situazione attuale, alla crisi energetica, all'inflazione e anche alla crisi del COVID.
Tuttavia, noi riteniamo, come lo ritengono anche i Sindacati, che non debbano essere i lavoratori a pagare per una crisi del settore e che serva un chiaro e netto capovolgimento di questo paradigma. Poiché riteniamo importante l'intervento della Regione su una situazione che mette a rischio decine di famiglie, con questa interrogazione vogliamo chiedere alla Giunta se intenda attivarsi attraverso interlocuzioni con i vertici dell'azienda ma anche con il Ministero del Lavoro, al fine di ottenere certezze sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici che, ad oggi, sono stati dichiarati in esubero.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano, che risponderà ad entrambe le interrogazioni a risposta immediata n. 1367 e n. 1371.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo volentieri all'interrogazione della Consigliera Disabato e del Consigliere Avetta per conto dell'Assessore Chiorino.
Con nota del 12 aprile 2023, Vodafone Italia S.p.A. ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 1.003 lavoratori distribuiti sul territorio nazionale e, pertanto, la sede istituzionale deputata dalla normativa vigente a svolgere il ruolo di mediazione fra le parti è quella del Ministero del Lavoro. In Piemonte, il numero degli esuberi dichiarati è pari a n. 118 per la sede di Ivrea e n. 6 per la sede di Torino.
In base alle tempistiche previste dalla normativa vigente sui licenziamenti collettivi, la procedura è ancora nella fase sindacale (45 giorni dalla data di attivazione); qualora le parti non dovessero trovare un'intesa, la trattativa proseguirà presso il Ministero del Lavoro per la successiva fase amministrativa (30 giorni dalla comunicazione di mancato accordo in sede sindacale).
La Regione Piemonte seguirà la situazione con particolare attenzione.
Si assicura che non verrà lasciato nulla di intentato per ricercare ogni utile soluzione atta a salvaguardare i livelli occupazionali.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta immediata n. 1370 presentata da Frediani inerente a "Giardino botanico REA, quale azione per evitare la chiusura"

Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta immediata n. 1373 presentata da Sacco, inerente a "Quale futuro per il Giardino botanico sperimentale REA" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Le interrogazioni 1373 e 1370 trattano lo stesso argomento.
L'interrogazione n. 1370 viene illustrata dall'interrogante; per l'interrogazione n. 1373 l'interrogante ha chiesto risposta scritta e gliela invieremo.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione dell'interrogazione n. 1370.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente e buon pomeriggio Assessore.
Sarò brevissima perché è una questione che, tra l'altro, abbiamo affrontato più volte in Consiglio in questi anni ed è la questione relativa al Giardino Botanico Rea che si trova a Trana. È una realtà che è stata fondata nel 1961 da un amatore collezionista di piante rare che ha creato questo giardino. Tra l'altro, il nome deriva da un tributo a Giovanni Francesco Re, botanico e disegnatore naturalista, nato a Condove (lo stesso Comune in cui io risiedo da diversi anni).
Abbiamo visto, attraverso un comunicato di Pro Natura, che è stato pubblicato sul sito online "Val Susa oggi" il grido d'allarme rispetto all'ipotesi di chiusura definitiva di questo sito. Sito che da qualche anno è gestito dalla Regione e in questi anni è stato tenuto aperto dalla CAPVS (Cooperativa Agricola Produttori Valsangone), un'associazione di coltivatori che viene incaricata di tenere aperto il sito e anche di gestire il personale attraverso fondi che, comunque, dovrebbero arrivare attraverso la Regione.
Siamo arrivati al punto in cui le risorse non ci sono più e quindi la cooperativa afferma di non poter più aprire il sito e di poterne garantire la gestione. La nostra domanda è molto semplice: chiediamo alla Regione che cosa intenda fare per garantire l'apertura o, meglio, scongiurare la chiusura definitiva di questo importantissimo sito che, dal punto di vista scientifico, come Pro Natura rileva, ha un'importanza notevole.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore al patrimonio

Grazie, Presidente.
Ritengo sia importante l'interrogazione della Consigliera Frediani che riguarda un tema di cui mi sono occupato personalmente da sempre, da quando sono in carica in questo ruolo.
Certamente, sono stupito dall'articolo apparso su ValsusaOggi, ma redatto da Pro Natura, perché in passato il problema è stato già risolto vogliamo risolverlo anche adesso e continuiamo ad essere assolutamente certi che lo risolveremo in breve tempo. Probabilmente, il signor Paschetta non è ancora informato al cento per cento di quanto sta succedendo, come giustamente deve essere, all'interno del Settore patrimonio della Regione Piemonte.
Comunque, tralascio le premesse, perché sono già a conoscenza e arriviamo al dunque. Il nostro obiettivo è il miglioramento del servizio d'interesse pubblico e l'impatto economico sulle spese di funzionamento e gestione del giardino REA: questi sono i nostri due target.
È in corso la verifica del progetto esecutivo dei suddetti lavori quello - appunto - relativo al miglioramento degli edifici anche a livello energetico, elaborato dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti incaricato per l'avvio delle conseguenti attività previste per l'affidamento dei suddetti lavori di riqualificazione e adeguamento normativo dei Giardini REA.
Inoltre, è in via di completamento la predisposizione degli atti tecnici e amministrativi per lo svolgimento di prossima manifestazione d'interesse, volta ad acquisire candidature per l'affidamento di servizio sotto soglia comunitaria, di manutenzione delle aree a verde e delle zone esterne incluse nell'Orto Botanico ed attività connesse accessorie di gestione della struttura, con l'obiettivo di garantire nell'immediato la conservazione e cura del verde e delle specie presenti in tale proprietà regionale, incluse tutte le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per fornire il servizio completamente compiuto, nonché la completa gestione delle specie di piante presenti nella serre e tutte le attività correlate ad una buona gestione delle specie rare del Giardino REA e di gestione della struttura con relativa apertura al pubblico per la durata di circa 18 mesi. Cercheremo, quindi, di provvedere alle procedure tecniche in maniera rapida, per arrivare all'affidamento per circa due anni del Giardino, attraverso una gara.
Successivamente all'affidamento del servizio, con la suddetta procedura semplificata, potranno essere portate a compimento le attività tecnico economiche ed amministrative per la progettazione di servizio di più ampia durata, che sarà oggetto di un'ulteriore futura procedura concorrenziale di evidenza pubblica per il periodo successivo.
Confermo, pertanto, che c'è la volontà, che è nostra da sempre, di tenerlo aperto e lo faremo anche questa volta.



PRESIDENTE

Grazie.
Come già detto, le ricordo Assessore l'invio della risposta scritta al Consigliere Sacco per quanto riguarda l'interrogazione n. 1373.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1368 presentata da Canalis, inerente a "Dati sulle liste d'attesa nel Sistema Sanitario Regionale: la Giunta Cirio tiene conto della migrazione verso il privato, dell'abbandono delle cure e della riduzione del personale sanitario?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1368.
La parola alla Consigliera Canalis, per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione riguarda il tema delle liste d'attesa e, in particolare, il report dello scorso 7 maggio fornito dalla Giunta regionale in merito ai dati sulla riduzione delle liste d'attesa riguardanti il 2022.
Questo report forniva degli elementi incoraggianti e positivi che sancivano un ritorno a dati pre pandemia, addirittura più bassi rispetto a quelli del 2018, cioè al periodo pre COVID. A quel tempo, infatti, l'attesa media per una visita era di 38 giorni, mentre, secondo il report restituito dalla Giunta, su 25 prestazioni sanitarie, l'attesa media attuale sarebbe inferiore di oltre 6 giorni rispetto a quei 38 giorni. Quindi, chiaramente alla luce di questo dato, in modo giusto, corretto e condivisibile, sia il Presidente Cirio sia l'Assessore Icardi si erano rallegrati di questo miglioramento dopo il periodo difficile della pandemia.
L'obiettivo del mio question time è capire, da un punto di vista scientifico, in che maniera è stato calcolato questo dato medio; in particolare, mi sono chiesta se si è tenuto conto di tre fattori, che sono fattori esterni al sistema sanitario regionale e anche alle prestazioni che questo sistema riesce ad erogare. Sinteticamente elenco i tre fattori.
Il primo riguarda l'abbandono delle cure. Ormai, tutti gli studi ci raccontano di come, non soltanto a livello piemontese, ma a livello dell'intero Paese, a livello italiano, sempre più persone, soprattutto quelle di livello reddituale medio-basso, decidano di abbandonare le cure di non curarsi, perché i tempi di attesa nel sistema sanitario pubblico si rivelano troppo lunghi; l'alternativa del regime privatistico, che consentirebbe tempi più brevi, ha però dei costi che non sono alla portata di queste fasce di popolazione più povere. Ci sono, quindi, persone che, di fatto, vengono sottratte al totale della popolazione che avrebbe bisogno di cure; sono persone che non risultano nella statistica, perché hanno deciso di non mettersi più in lista d'attesa. Quindi, le liste d'attesa attuali non tengono conto di queste persone che non figurano all'interno delle liste d'attesa.
Il secondo fattore esterno riguarda invece la crescente migrazione possiamo definirla così - anche dei pazienti piemontesi verso la sanità privata. I pazienti che decidono di non aspettare il loro turno nella sanità pubblica, magari perché per alcune specialità questo turno arriverebbe troppo tardi rispetto al desiderio o al bisogno del paziente decidono di rivolgersi al privato. Anche di questo credo che scientificamente si dovrebbe tenere conto per fornire un dato medio sulle liste d'attesa nella sanità pubblica.
Il terzo elemento riguarda il personale sanitario: medici, infermieri operatori socio-sanitari e anche personale amministrativo. So che su questo tema c'è una querelle tra la nostra forza politica e la Giunta regionale rispetto ai dati. Magari, ci possono essere dei conteggi differenti nel dettaglio, però, a livello macroscopico, è chiaro che il numero dei pensionamenti, di emigrazione all'estero del personale sanitario e di trasferimento nel settore privato è evidente; c'è quindi una riduzione del personale sanitario alle dipendenze del SSR.
Ci chiediamo dunque come sia possibile che si siano ridotti i tempi medi di attesa nelle liste per le visite sanitarie, quando si ha meno personale a disposizione. Ci auguriamo che questo non sia dovuto al ricorso ai gettonisti.
Aggiungo un ultimo fattore, che non ho citato nel question time: noi parliamo di tempi medi, però è chiaro che il tempo medio, ad esempio per l'asportazione di un lipoma può essere tollerabile e può anche essere di sei mesi, mentre, per un tumore, un tempo medio anche solo di un mese pu essere eccessivo. Parlare di tempi medi generali in sanità non è così appropriato, perché dipende dalla patologia e dal tipo di specialità.
Pertanto, volevo chiedere le modalità con cui sono stati elaborati i dati presentati il 7 marzo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha delegato alla risposta l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
La Giunta di questa Regione, con la DGR n. 4878 del 14 aprile 2022, ha fornito ulteriori disposizioni attuative, a integrazione della precedente DGR n. 4605 del 28 gennaio 2022, e le autorizzazioni di spesa, per le Aziende Sanitarie Regionali, per l'attuazione del Piano regionale di recupero delle prestazioni di ricovero di specialistica ambulatoriale screening oncologici, proprio ai sensi delle disposizioni nazionali vigenti in materia, in particolare l'articolo 1, comma 278, della legge 234 del 2021, in recupero delle prestazioni e abbattimento delle liste d'attesa.
Il Piano regionale di recupero delle prestazioni di ricovero specialistiche di screening, aggiornato con la delibera di cui ho detto prima, è stato valutato positivamente anche dal Ministero della Salute, che monitora costantemente i nostri dati con riguardo al raggiungimento degli obiettivi prefissati nello stesso Piano.
Dagli ultimi dati disponibili - eseguiti con rigore scientifico recentemente presentati nella conferenza stampa da lei citata in premessa si evince un significativo recupero delle prestazioni non erogate in periodo pandemico e un costante miglioramento dell'offerta assistenziale in tutti i setting erogativi.
Sulla base di questo provvedimento, ogni Azienda Sanitaria ha implementato il proprio programma a livello locale, anche in forma di collaborazione con le Aziende dell'area omogenea di programmazione di riferimento, ai sensi del DM 70/2015, così come definite dalla DGR 1/600 al fine di ottemperare alle disposizioni vigenti in tema di liste d'attesa e di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano di Recupero suddetto nell'ambito degli accordi contrattuali vigenti con apposito atto di Giunta.
Questo contempera anche i soggetti privati accreditati.
La Regione, inoltre, sempre nell'ambito di reclutamento del personale in ottemperanza alle disposizioni normative nazionali, e segnatamente per quanto in argomento, ha sempre adempiuto al reclutamento di personale. Mi duole sottolineare, quindi, che il dato da lei indicato prima su una riduzione del personale sia palesemente errato. I dati - e questi sono numeri - sulle assunzioni del personale danno, sul 2021, un saldo positivo che si avvicina a 900 unità, quindi 900 persone in più rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda le modalità di calcolo da lei citate su queste liste d'attesa, sono le stesse effettuate, perché sono gli stessi funzionari, con la stessa modalità, nel 2019 e vedono un miglioramento precisato anche da lei prima - rispetto al periodo pre pandemico.
Con gli ulteriori provvedimenti messi in campo, compresi i Fondi nazionali proprio a riduzione delle liste d'attesa, contiamo di proseguire nei tempi tecnici necessari (mi auguro i più rapidi possibili) in un continuo miglioramento per dare risposte efficaci ai nostri concittadini.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Trasporti pubblici

Interrogazione a risposta immediata n. 1372 presentata da Gallo, inerente a "Risorse per il TPL. Perché la Regione Piemonte non ha previsto un incremento di dotazioni finanziarie a favore di un settore tanto rilevante e in evidente forte difficoltà pur in presenza di risorse regionali nei fatti disponibili?" (Risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1372.
L'interrogante chiede risposta scritta; sarà premura dell'Assessore inviare l'email con la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 12.45. Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 14.42 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.04)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Carosso, Caucino, Cirio Chiorino e Giaccone.
Il numero legale è 23.


Argomento: Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Esame proposta di deliberazione n. 279, inerente a "Approvazione, ai sensi dell'articolo 53, comma 4, della legge regionale 21/1999, dello Statuto dell'Associazione 'Consorzio di irrigazione di secondo grado Bealera Maestra-Destra Stura', quale modifica allo statuto di cui alla DCR n. 413 5588 del 16 febbraio 2005"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 279, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla III Commissione.
La parola all'Assessore Protopapa per l'illustrazione.



PROTOPAPA Marco, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Chiedo in votazione questa modifica di Statuto, che riguarda soprattutto l'opportunità di snellire le procedure; è una modifica di semplificazione, senza dover però cambiare l'impostazione di base dello stesso Statuto.
Ce l'hanno chiesto gli utenti e ce l'ha chiesto soprattutto il Presidente, per delega, di Bene Vagienna: è dunque il Sindaco che pu delegare il Vicepresidente o gli organi dell'amministrazione quando non possono essere presenti. Questo perché, molte volte, è capitato di interrompere delle procedure per semplici assenze fisiche.
È un aspetto importante, ma soprattutto è una modalità per non intaccare la vita democratica del Consorzio, in un momento di forte crisi dovuta a un periodo di siccità, per tutto il comparto dei consorzi irrigui.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale. Non essendoci richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e chiedo alla Giunta se intende intervenire.
Non essendoci richieste di intervento, e non essendo stati presentati emendamenti, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 279, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Mi sembra ci sia l'intesa per sospendere la trattazione degli argomenti dell'attuale o.d.g., perciò possiamo chiudere la sessione odierna.
Auguro a tutti una buona giornata e un buon lavoro.
La seduta è chiusa.



(La seduta termina alle ore 16.39)



< torna indietro