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Dettaglio seduta n.238 del 22/03/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 14.10)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Chiorino, Cirio, Fava, Icardi Marrone, Nicco Stecco e Riva Vercellotti.
Il numero legale è pertanto 22.
Prima di proseguire con l'esame dell'o.d.g. ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni. A favore o contro?



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Tendenzialmente sono contro le cose sbagliate e a favore delle cose di buon senso - come questa riforma dello Statuto.
Volevo chiedere un confronto tra Capigruppo di maggioranza e di minoranza per chiarirci sulle tempistiche e sui lavori d'Aula, vista la maratona che abbiamo davanti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Delle due l'una: o contiamo se c'è il numero legale, e nel caso non ci fosse interrompiamo i lavori d'aula, oppure aspettiamo che finisca la riunione del Partito Democratico, finita la quale possiamo fare la riunione con i Capigruppo. Dal nostro punto di vista, nulla in contrario.



PRESIDENTE

Come sapete la seduta è unica, quindi l'unico modo per verificare se c'è il numero legale è mettere votazione un provvedimento.
Non sapevo, e me ne scuso, della riunione del Partito Democratico. C'è anche una richiesta della maggioranza di fare il punto sul prosieguo dei lavori, dato che abbiamo una serie di sessioni davanti che andranno a oltranza fino a venerdì a mezzanotte. Se la notte, ma soprattutto la mattina, ha portato consiglio, penso che tutti noi possiamo ringraziare se ci fermiamo cinque minuti. Penso non sia un problema.
Non ho capito di quanto tempo necessita il Partito Democratico, poichè non ho ricevuto nessuna richiesta.



GIACCONE Mario

Ha ragione, non era stato comunicato l'incontro, ma penso che stia per finire.



PRESIDENTE

Penso che il Consigliere Preioni intendesse prima fare un incontro di maggioranza e poi un incontro con le minoranze..



GIACCONE Mario

Avevo capito che la riunione fosse maggioranza e minoranza.



PRESIDENTE

Mentre aspettiamo che finisca l'incontro del Partito Democratico, cerchiamo di capire se in tempi certi e chiari la maggioranza si schiarisce le idee e vediamo se troviamo un punto di incontro.
Penso che anche la riunione del Partito Democratico sia per cercare di capire cosa fare nel prosieguo delle giornate. Ma, ripeto, è un incontro di cui apprendo adesso. Se non ci sono altri interventi, sospendiamo la seduta. La maggioranza si può incontrare in sala A) e poi attendiamo il prosieguo con l'incontro con la minoranza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.14, riprende alle ore 16.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Chiorino, Cirio, Fava Icardi, Marrone, Nicco e Stecco.
Il numero legale è, pertanto, 23.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame delle richieste di iscrizione nuovi punti all'o.d.g. pervenute nei giorni scorsi.
Nelle sedute consiliari del 21 e 22 marzo (seduta notturna) sono state discusse e votate n. 149 richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 972 avanzata dal Consigliere Sacco.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta l'ordine del giorno n. 972, avente ad oggetto "Sicurezza stradale, iniziative rivolte alla provincia di Cuneo".
Con questo atto di indirizzo abbiamo preso in considerazione la provincia di Cuneo - sebbene siano stati depositati altri ordini del giorno riguardanti altre province - in quanto ha tutta una serie di criticità, in termini di sicurezza stradale, legate alla conformazione del suo territorio, alla forte presenza di fauna, ma anche ad un importante tessuto viario che collega una delle province più estese d'Italia.
Detto questo, l'importanza di avviare iniziative volte alla sicurezza stradale è principalmente legata ad un fattore comunicativo e di educazione rispetto a chi, ogni giorno, si cimenta alla guida di un'automobile.
Pensate che le maggiori ricerche sottolineano il fatto che molti incidenti stradali sono causati da fattori principalmente umani, come il mancato intervento in base alle condizioni meteorologiche, la progettazione stradale, la segnaletica, i limiti di velocità, le condizioni di illuminazione, la segnaletica orizzontale e gli ostacoli stradali.
Addirittura, uno studio del 1995, utilizzando come dati i rapporti sugli incidenti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, ha suggerito che il 57 degli incidenti è dovuto esclusivamente a fattori associati al conducente quindi ad un fattore puramente umano; fattore che potrebbe essere fortemente ridotto attraverso una maggiore sensibilizzazione ed educazione.
Spesso si dice che con l'eccessiva confidenza ci si fa male: ebbene tante volte abbiamo un'eccessiva confidenza nel condurre le nostre automobili, che rappresentano un'arma che ci si può ritorcere contro perché può anche danneggiare altre persone o cose.
Considerato che gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte, soprattutto per le persone più giovani, è importante investire in cultura della sicurezza stradale. E visto che la provincia di Cuneo detiene una serie di caratteristiche che ho prima evidenziato, riteniamo che sia importante partire da lì.



PRESIDENTE

Grazie.
Il Consigliere Gagliasso ha chiesto di intervenire in senso contrario ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari alla richiesta di inserimento nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 972.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 958 avanzata dal Consigliere Sacco.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente Chiedo di iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta l'ordine del giorno n. 958, avente ad oggetto "Sicurezza stradale, iniziative rivolte alla provincia di Torino".
Questo atto di indirizzo riguarda le iniziative inerenti la sicurezza stradale rivolte alla Città Metropolitana di Torino (l'unica Città metropolitana che abbiamo in Regione), anch'essa con una rete viaria estremamente estesa, e, soprattutto, con una densità di popolazione, e quindi di traffico, estremamente importante.
Come dicevo prima, il 57% degli incidenti è dovuto esclusivamente a fattori associati al conducente; il 27%, invece, a fattori combinati della carreggiata e del conducente; il 6% a fattori combinati del veicolo e del conducente; il 3% esclusivamente a fattori della carreggiata; il 3% a fattori combinati della carreggiata, del conducente e del veicolo; il 2 esclusivamente a fattori del veicolo; l'1% a fattori combinati della carreggiata e del veicolo.
Da questa ricerca è facile evidenziare l'importanza di prevenire il "fattore umano", per quanto riguarda gli incidenti stradali. Perché ridurre la gravità delle lesioni negli incidenti è più importante della riduzione dell'incidenza, e classificare l'incidenza per ampliare le categorie di causa è fuorviante per quanto riguarda la riduzione delle lesioni gravi.
Le modifiche al veicolo e alla strada risultano generalmente più efficaci degli sforzi di cambiamento comportamentale, ad eccezione di alcune leggi, come l'uso obbligatorio delle cinture di sicurezza, dei caschi per i motociclisti e della licenza graduale per gli adolescenti.
Purtroppo, oggi, anche se magari facciamo fatica a crederlo, sono tantissime le persone che, per esempio, non utilizzano le cinture di sicurezza. Quante volte ci capita di dover dire alle persone che siedono dietro alla nostra auto: "Mettetevi la cintura"? Guardate che non è pericoloso solo per chi siede sui sedili anteriori; anzi, spesso nei sedili posteriori, proprio per la conformazione dell'auto e l'assenza di un airbag, si va incontro a lesioni estremamente gravi. Non dimentichiamo che spesso nei sedili posteriori si siedono i giovani, i bambini, quindi è estremamente importante educare tutti i conducenti ad essere i primi responsabili della sicurezza di chi è in macchina con loro: sono loro a dover pretendere che tutte le persone che trasportano indossino la cintura di sicurezza, non solo per la sicurezza delle persone sedute dietro, ma anche per la sicurezza delle persone sedute davanti.
E' un concetto che, purtroppo, non è chiaro e non è minimamente diffuso, se non in alcune fasce della popolazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Buon pomeriggio, Presidente, grazie per avermi dato la parola.
Vorrei intervenire ai sensi dell'articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio regionale. L'articolo 96 riguarda l'o.d.g. delle sedute relativo ai provvedimenti riguardanti il Capo X. In particolare, il comma 2 di questo articolo consente che, sulla proposta fatta dal proponente - in questo caso il collega Sean Sacco - un Consigliere che sia contrario possa esprimersi in tal senso. Quindi, io - non me ne voglia il collega Sacco vorrei esprimermi in maniera contraria rispetto alla sua proposta, non perché nel merito non ci sia bisogno di un forte investimento sull'educazione alla sicurezza stradale. Quindi, non è questa la mia argomentazione, anzi, devo dire che sono d'accordo con alcune iniziative che il neo Ministro Salvini, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti vorrebbe mettere in atto, in particolare nei confronti delle giovani generazioni e dei neopatentati. Credo che ci sia bisogno di investire su questo ambito, in particolare in una regione come la nostra, che ha un forte tasso di popolazione anziana, che quindi rientra in quelle categorie che devono richiedere il rinnovo della patente con frequenza maggiore proprio perché scontano le criticità di un'età più avanzata. Credo che sia utile lavorare in questo senso in una regione che ha un territorio rappresentato per circa il 50% da montagna e che, quindi, ha in sé maggiori ostacoli e difficoltà alla guida, proprio per le caratteristiche orografiche del territorio.
A fronte di questi temi di consonanza da parte mia nei vostri confronti - e non voglio assolutamente configurare uno scontro tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, non è sotteso a questa mia argomentazione - penso per che lo strumento non sia un ordine del giorno. Non sia questo il modo di affrontare una tematica così vasta, così profonda e anche così urgente.
Come ho già fatto anche per altri ordini del giorno, credo che il tema non sia adatto alla seduta di oggi, quindi non sia un tema da iscrivere all'ordine dei lavori di questa seduta del Consiglio regionale e sia invece, da affrontare in Commissione consiliare con esperti e professionisti specializzati nelle diverse discipline coinvolte e soprattutto, sia da fare anche alla presenza dell'Assessore Icardi e dell'Assessore Gabusi, che in questa seduta non vedo presenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 958, avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 962 avanzata dal Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire per chiedere l'iscrizione di un altro ordine del giorno il n. 962, legato alla sicurezza stradale e alle iniziative rivolte alla provincia del Verbano Cusio Ossola, da dove proviene il collega Preioni. È una provincia montuosa per il 100%, quindi, al di là dei laghi, per il resto sono montagne e, soprattutto per quanto riguarda i conducenti di veicoli è estremamente pericolosa, perché il livello di attenzione su una strada di montagna deve essere sicuramente più elevato, legato da una parte alla difficile manutenzione del manto stradale e, dall'altra parte, alla conformazione del terreno e alla numerosa presenza di ostacoli.
Considerando che è pur vero che le modifiche al veicolo e alla strada risultano generalmente più efficaci degli sforzi di cambiamento comportamentale, ad eccezione di alcune leggi, come l'uso obbligatorio delle cinture di sicurezza, è difficile modificare più di tanto una strada laddove è già stata progettata e viene utilizzata ogni giorno dai cittadini. Quindi, l'unica cosa su cui possiamo intervenire in maniera massiccia è il comportamento delle persone.
Nella seconda decade del terzo millennio si è visto un importante incremento degli incidenti, sempre più associato all'uso convulso degli smartphone. Immaginate l'utilizzo di uno smartphone su una strada di montagna, quanto e molto più pericoloso è rispetto a qualsiasi altro tipo di impiego. Infatti, sono state approvate leggi specifiche, ma spesso non vengono osservate.
Alcuni studi del 2020 hanno evidenziato come i sistemi di informazione e intrattenimento delle automobili muniti di schermo tattili incidano molto negativamente sulla diligenza di guida, risultando peggiore di alcol ovviamente entro i limiti di legge - e cannabis e in molti casi anche rispetto all'uso del telefono cellulare. Insomma, una volta si utilizzava principalmente il telefono per chiamare: si era decisamente distratti, ma almeno agli occhi sulla strada si mantenevano. Il fatto di utilizzare degli smartphone o dispositivi di infotainment, dove la nostra attenzione uditiva e visiva è continuamente focalizzata, è maggiormente deleterio. E spesso lo si fa con eccessiva leggerezza; non si ragiona su quanto sia pericoloso distogliere per un attimo gli occhi dalla strada. Per questo motivo riteniamo che sia importante investire in questa direzione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente. Siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 962, avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 986, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Anzitutto, buongiorno a tutti, alle colleghe e ai colleghi.
Con questo intervento chiedo l'inserimento di un ordine del giorno che fa riferimento al lavoro e alla valorizzazione delle aree protette, in particolare di un'area protetta denominata Val Grande; l'ordine del giorno è a prima firma della collega Disabato, ed è stato sottoscritto sia dal collega Sacco sia dal sottoscritto.
Il Parco Nazionale della Val Grande, a due passi dal Lago Maggiore, è l'area selvaggia più vasta d'Italia; da Milano dista meno di 100 chilometri e 150 da Torino. È una vallata veramente unica, dominata dal silenzio, dove la natura, Presidente, è regina ed è un vero e proprio santuario dell'ambiente da frequentare con rispetto assoluto.
La Val Grande, però, è anche storia, colleghi. Il lungo racconto di una civiltà montanara narrato dai luoghi e della gente dei paesi che circondano quest'area fra l'Ossola, il Verbano, la Val Vigezzo e la Valle Intrasca e la Valle Cannobina. Anche chi si accontenta di arrivare alla soglia di una zona così selvaggia, fermandosi in uno dei centri che le fanno da corona ha la possibilità di cogliere le sensazioni di un'area veramente selvaggia perché la Val Grande, prima ancora di essere un parco, è una Valle che dà grandi emozioni. Noi per questo motivo chiediamo, con questo ordine del giorno, maggiori risorse per valorizzarla e tutelarla.
A proteggere l'integrità ambientale della Val Grande sono sempre le montagne aspre e rocciose che la circondano e nel 1967 l'area del massiccio roccioso del Pedum viene destinato a riserva naturale integrale: la prima delle Alpi italiane.
C'è stata una spinta decisiva alla creazione del Parco nazionale che arriva nella seconda metà degli anni 80, grazie proprio anche all'intervento degli enti locali e all'interessamento della Regione Piemonte, oltre che allo stesso Ministero all'ambiente.
È una zona ricca di vegetazione; le varietà delle fioriture sono una delle attrattive maggiore di questo parco. Nella bassa Val Grande predominano boschi misti di latifoglie con prevalenza di castagno e il faggio costituisce la specie arborea più diffusa dell'Alta Val Grande, per lo più sui versanti, che sono un po' più umidi e meno assolati, anche su quelli meridionali, in conseguenza dell'elevata piovosità di questa zona.
Alle faggete si aggiungono, seppur in maniera limitata per estensione, i boschi di conifere, le cui specie principali sono l'abete rosso e l'abete bianco, che troviamo spesso nelle nostre aree protette in Piemonte.
Salendo di quota, rapida è la sostituzione del bosco con arbusti: è la prateria alpina. Le specie botaniche interessanti sono.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiede di intervenire contro il Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Io sono contrario, perché è un parco nazionale, quindi dovremmo chiedere i soldi al Governo centrale e finanziarie invece i nostri parchi regionali.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 986, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1031, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo ordine del giorno, che ha per oggetto: "Valorizzazione dell'area protetta denominata Monte Mesma".
Signor Presidente, parliamo della riserva naturale del Monte Mesma, area naturale protetta situata sull'omonimo monte, vicino alla riva sud est del lago d'Orta, nel Comune di Ameno e Orta San Giulio, in provincia di Novara.
Questa riserva è stata istituita dalla Regione Piemonte con legge regionale del 1993. Con questo ordine del giorno chiediamo maggiori risorse per valorizzare e tutelare quest'area che ha grande interesse turistico.
Si trova a un'altezza compresa tra i 300 e 576 metri sopra il livello del mare e si estende su una superficie di circa 52 ettari, intorno al Monte Mesma, appunto, vicino alla riva Sud Est del lago d'Orta; è la riserva naturale del Colle di Bruccione sempre in provincia di Novara.
L'area appartiene sia al Comune di Ameno sia ad Orta San Giulio, presenta un aspetto paesaggistico e boschivo assolutamente interessante; inoltre presenta un complesso monumentale costituito da un convento e una chiesa che ha delle caratteristiche di notevole valore storico e architettonico.
Questa riserva naturale si può raggiungere da Gozzano, Ameno e da Orta San Giulio, seguendo le relative indicazioni (l'accesso a questa riserva è molto ben spiegata); per arrivare al convento, invece, è possibile procedere sia con un'auto tramite strada asfaltata, sia a piedi da Lortallo, percorrendo per circa 20 minuti la Via crucis o il Percorso dei Castagni, un altro percorso molto interessante che i turisti affrontano con grande piacere.
Inoltre, l'area è raggiungibile anche in treno; abbiamo parlato ieri dei grossi problemi anche su Novara; invece, in questo caso, sembra che ci si possa arrivare in treno. Giunti alla stazione di Bolzano Novarese, bisogna poi proseguire a piedi, però, per circa 2,5 chilometri.
Le pendici del monte sono ricche di vegetazione, in particolare, di boschi di castagno e di quercia, al di sotto dei quali scorrono il Rio Membra e il torrente Agogna. Nella parte adiacente al convegno, invece, i frati francescani coltivano ancora i prati e orti, come si faceva una volta La fauna presente nei boschi del monte Mesma è composta principalmente da caprioli, cinghiali, volpi, lepri e tassi.
È assolutamente da visitare - e lo consiglio ai colleghi - il convento francescano di Monte Mesma, situato in cima al Monte Mesma; è un convento con una chiesa e cappelle ubicate lungo il percorso processionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1031, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indichiamo a verbale il voto favorevole del Consigliere Marello.



PRESIDENTE

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1037 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n.
1037 "Valorizzazione dell'area protetta denominata Colle di Buccione".
È un'altra importantissima riserva naturale del nostro favoloso Piemonte. Siamo in provincia di Novara.
La riserva naturale del Colle di Buccione è un'area naturale protetta situata sulla riva Sud-Est del lago d'Orta nel Comune di Gozzano e Orta San Giulio. Anche questa è stata istituita, come la precedente, dalla Regione Piemonte, con una legge regionale riconducibile al 1993.
A differenza della riserva precedente, questa si trova a un'altezza compresa tra i 300 e i 458 metri (quella di prima era quasi 600) e si estende su una superficie di circa 30 ettari, compresa tra la riva Sud-Est del lago d'Orta e il Colle di Buzzone in provincia di Novara, nelle vicinanze della riserva naturale del monte Mesma. Sono confinanti. La zona che appartiene sia al Comune di Gozzano sia ad Orta San Giulio, presenta un aspetto paesaggistico e boschivo importante. Qui c'è una torre medievale di notevole pregio storico e architettonico. È possibile raggiungere questa riserva naturale da Gozzano e da Orta San Giulio, risalendo la strada per Miasino. Per arrivare alla torre di Buzzone è necessario seguire un sentiero pedonale di circa 10-15 minuti. È un percorso abbastanza agevole perché ci si arriva con l'automobile e poi con una passeggiata in mezzo alla natura.
Qualche informazione logistica. La riserva è raggiungibile anche in treno: giunti alla stazione di Bozzano Varese occorre proseguire per circa 2-3 chilometri per raggiungere questa zona e la torre medievale.
È un'area collinare molto ricca di vegetazione ed è interamente ricoperta da boschi di castagno e di querce.
Nel territorio si possono ancora intravedere le fenditure rimaste a causa dell'estrazione del porfido, essendo una zona in cui si estraeva il porfido.
C'è anche un piccolo castello, il Castello di Buzzone, sulla sommità del colle Buzzone, in cui si possono ammirare i resti di un castello e di una torre medievale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo in dissenso rispetto all'ordine del giorno presentato dal collega Martinetti sulla riserva naturale del Colle di Buccione.
Ovviamente, la mia contrarietà non è legata all'importanza di sovvenzionare le nostre riserve naturali e, soprattutto, di incrementare azioni volte alla loro tutela. Non a caso, ieri ho presentato un ordine del giorno proprio per chiedere la tutela della biodiversità nella nostra Regione.
Stiamo imparando quanti importanti parchi e riserve naturali abbiamo a nostra disposizione ed è proprio per questo che intervengo. Ritengo che dovremmo addirittura affrontare in Commissione questi argomenti: dovremmo avere ben chiaro l'elenco delle riserve naturali (che avremo modo di scoprire piacevolmente insieme durante queste ore) che popolano il nostro Piemonte.
Non dovremmo concentrarci su un ordine del giorno che va a tutelare la singola riserva naturale e il singolo parco, ma dovremmo capire: primo, a chi spettano le competenze di tutti questi parchi; secondo, capire quali siano le priorità di investimento all'interno di questi parchi e quali sono le riserve che hanno maggiore necessità di risorse, per contrastare emergenze dal punto di vista gestionale di queste riserve.
Non solo, dovremmo fare di più.
Sappiamo che, per quanto riguarda le aree protette, non abbiamo solamente la linea di demarcazione che va a definire le aree sottoposte a riserva, quindi tutta una serie di tutele, ma ci sono anche aree contigue che potrebbero essere modificate, non con un intervento legislativo, ma con una semplice delibera di Giunta.
Per questo motivo riteniamo che la tutela dovrebbe essere estesa per i nostri parchi e l'ordine del giorno non dovrebbe concentrarsi solamente sulla valutazione economica, dal punto di vista della tutela del palco, ma anche su una valutazione normativa, per rendere più difficile la riduzione dell'estensione di questi parchi.
Potremmo, addirittura, inserire due modalità di modifica diversa, la prima legata all'estensione con un iter più facile e l'altra legata a una riduzione, con un iter più complesso.
Per questo dovremo tutelare questi nostri parchi in quanto sono un patrimonio del nostro Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1037, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1030, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Un nuovo ordine del giorno di cui chiedo di discutere l'inserimento all'o.d.g.: un ordine del giorno con cui intendiamo valorizzare un'altra area protetta denominata "Bric di Zumaglia".
Brich Zumaglia è un rilievo alto circa 669 metri, situato a pochi chilometri ad est di Biella appartenente territorialmente ai Comuni di Zumaglia e di Ronco Biellese.
Nell'area è stata istituita nel 1995 l'area attrezzata Brich Zumaglia e Mont Prevè, la cui gestione, da marzo 2021, è affidata a Manifacture 60 presieduta da Giulia Borio.
È una zona collinare arrotondata e ammantata di una fitta vegetazione. A circa 400 metri dal "bric" (termine piemontese che tutti conosciamo, che significa collina-altura), si trova il poco più basso Mont Prevè (660 m) le due colline sono separate da una sella boscosa. I due rilievi ricadono nel bacino idrografico del torrente Quargnasca, e separano tra loro le vallette collinari bagnate da due affluenti di questo corso d'acqua, il Chiebbia (ad ovest) e il Riasco (ad est).
Il toponimo Zumaglia deriva da "zumaya", un termine biellese che significa "mammella", e si riferisce a come le due colline gemelle appaiono da lontano (credo che il collega Mosca conosca molto bene quella zona).
Sulla cima del "brich" si trova il Castello di Zumaglia risalente al 1291.
Quasi completamente distrutto nel 1556, è stato ricostruito solo quattro secoli dopo, nel 1937, per opera del conto Vittorio Buratti. Viene utilizzato principalmente per eventi, mostre, ricevimenti e per iniziative culturali, tra cui ormai la nota rassegna estiva di teatro itinerante a cura della compagnia "Teatrando".
C'è anche una casa di guardiania, costruita per ospitare il custode e il giardiniere, che verrà riconvertita per laboratori di terracotta, luogo letterario e frutteto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire, contro la richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 1030, all'o.d.g. odierno, il Consigliere Riva Vercellotti.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente, molto gentile.
Comunico il nostro voto contrario all'inserimento dell'ordine del giorno n.1030 all'o.d.g. odierno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1030, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1029, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo di inserire l'ordine del giorno n.1029 all'o.d.g. odierno.
Un ordine del giorno che porta la prima firma della collega Disabato e sottoscritto anche dal collega Sacco e dal sottoscritto.
Chiediamo, con questo ordine del giorno, di impegnare maggiori risorse per valorizzare l'area protetta denominata "Lago di Candia".
Circondato dalle colline moreniche, su cui sorgono gli antichi borghi di Candia Canavese, Vische e Mazzè, il lago di Candia è screziato di mille colori che mutano nel volgere delle stagioni.
La scarsa edificazione sulle rive e la minor pressione turistica hanno permesso a questo bacino di conservare notevoli condizioni di naturalità che fanno del lago e della limitrofe palude una delle più importanti zone umide del Piemonte, e non solo. Ne è conferma l'inserimento fra i siti di interesse comunitario ai sensi della Direttiva Habitat dell'Unione europea un piccolo patrimonio di cui si occupa l'Unione Europea.
Il lago di Candia si estende per quasi 350 ettari che comprendono, oltre al lago vero e proprio, la palude e la paludetta, ovvero le zone più significative dal punto di vista naturalistico.
Situato fra il paese omonimo e Mazzè, ha una quota di circa 226 metri sopra il livello del mare. Il lago ha una superficie di un chilometro e mezzo quadrato e una profondità media di 4.7 metri.
Il compito di alimentarlo spetta ad alcune sorgenti situate lungo la costa meridionale; del deflusso, invece, si incarica il canale Traversaro zona di particolare interesse per la vegetazione, con oltre 400 specie floreali presenti, fra le quali anche alcune varietà idrofile non comuni.
Dal punto di vista faunistico, la ricchezza maggiore è sicuramente rappresentata dall'avifauna. Situato sulla rotta sud-occidentale, il Lago di Candia è, infatti, un importante luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo. Duecento le specie censite, tra le quali il tarabuso il tarabusino, l'airone rosso e, in particolare, la moretta, che ha fatto del parco una dei principali siti di nidificazione in Italia. Poche e vaghe sono le notizie storiche sulla fauna ittica. Per certo si sa che sul lago insistono fin dal XVI secolo dei diritti di uso civico per la pesca professionale, unica fonte di sostentamento, fino a pochi decenni orsono.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti. Le ricordo che ha sempre tre minuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco, che interviene in senso contrario.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo in dissenso rispetto alla richiesta del collega Martinetti che comunque ringrazio per avermi offerto la possibilità di scoprire dei luoghi incredibili della nostra regione.
Tuttavia, oggi come oggi, ritengo che quella non sia la priorità: sebbene sia innegabile l'importanza di valorizzare questo parco, è un aspetto che, a mio avviso, dovremmo sottolineare in sede di Commissione.
Una questione che invece vorrei portare all'attenzione dell'Aula è la seguente: considerato che siamo usciti da poco - forse - da una situazione di estrema tensione per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico, e vista la grossa difficoltà che vivono le nostre imprese agricole, volevo rendere edotta l'Aula del fatto che è appena stato chiuso un bando della Regione Emilia Romagna che assegna contributi ai giovani agricoltori per avviare e ammodernare le imprese anche con impianti solari, termici fotovoltaici, eolici, a biomassa e a biogas. Insomma, è una Regione che ha ben chiare le sue priorità! Devo rilevare che dall'Emilia Romagna spesso prendo spunto per alcune iniziative da sottoporre all'attenzione della nostra Regione. Ritengo quindi, che sarebbe molto più opportuno parlare di tali questioni, ossia di come aiutare le nostre imprese ad essere sempre più indipendenti dal punto di vista energetico, o su come creare un reddito alternativo, rispetto al loro core business, entrando nel mercato dell'energia, e su come sostenere soprattutto i giovani per avere un'impresa resiliente ai cambiamenti che possono avvenire nell'arco dell'esercizio d'impresa e negli anni successivi al loro insediamento.
Pensate che per questa iniziativa sono state stanziate risorse che ammontano a 4.600.000 euro: in entrambi i casi, sono giovani di età inferiore a 41 anni, che assumono la responsabilità civile e fiscale di un'azienda agricola per la prima volta. Ci sono anche tanti giovani che decidono di lasciare un certo tipo di progetto di vita per dedicarsi ad una propria azienda agricola, traendone enorme beneficio sia dal punto di vista della soddisfazione personale, sia offrendo un importante servizio alla propria Regione. Sappiamo l'importanza che riveste anche il recupero dei terreni incolti, che purtroppo oggi sono abbandonati.
Ritengo, dunque, che dovremmo discutere di questo tema all'interno dell'Aula, piuttosto che valorizzare un importantissimo parco naturale come quello che ci ha appena illustrato il collega Martinetti. A mio avviso, il sostegno alle giovani generazioni che si dedicano alle imprese agricole.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1029, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Vi sono ulteriori richieste di iscrizione punti all'o.d.g.? Pare di no, quindi possiamo procedere con.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Martinetti)



PRESIDENTE

Consigliere Martinetti, non è che aspettiamo lei.
Qui non aspetto nessuno. Siamo in fase legislativa, non è che ci sono larghe tempistiche: se lei ha tempo da perdere, può anche uscire dall'Aula e fare altro. Diversamente, intervenga. Prego.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1028, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

No no no, ci mancherebbe, ma sono qua.
Non si innervosisca, mi hanno chiamato e mi sembrava scortese non rispondere, tutto qua.
Grazie Presidente.
Con questo intervento, chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1028, avente ad oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Orrido di Foresto".
La riserva dell'Orrido di Foresto, istituita allo scopo di tutelare il ginepro coccolone, si estende per 200 ettari nel territorio sui comuni di Bussoleno e Susa. Comprende lo stupendo orrido scavato dal rio Rocciamelone e le limitrofe bastionate calcaree alternate a praterie xeriche.
L'interesse è principalmente botanico, con numerose specie provenienti da flore molto diverse, da quelle steppiche a quelle mediterranee. Elemento di spicco è il ginepro coccolone, facilmente osservabile e riconoscibile ma molte altre specie sono ugualmente significative.
Un altro motivo d'interesse è la presenza di numerosissime specie di orchidee: nella riserva se ne contano circa una ventina di specie diverse e tra queste ce ne sono alcune veramente particolari. La vegetazione che si può ammirare oggi è il frutto di quelle che sono le oscillazioni climatiche della fase post glaciale che, in un'alternanza di fresco-caldo e secco umido, hanno negli anni creato le condizioni per l'arrivo di piante da aree geografiche anche diverse, che non sono comuni di queste zone.
Possiamo quindi ammirare anche la presenza della betulla, del pino silvestre, delle querce e anche del nocciolo di leccio e del ginepro ossicedro, non solo il ginepro coccolone è presente su questo territorio.
La vegetazione erbacea ha subìto le stesse vicissitudini e sono presenti graminacee tipiche delle steppe, che possiamo trovare molto più facilmente nell'Europa dell'est che su questo territorio, che qui hanno trovato le condizioni adatte, anche grazie alla loro capacità di resistere alla siccità estiva. Tra le più interessanti che ne sono.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie Presidente, semplicemente per dire che siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1028, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1027, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo di discutere l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g presentato il 21 marzo 2023 a prima firma della Presidente Disabato e sottoscritto anche dal collega Sean Sacco e dal sottoscritto.
Con questo documento chiediamo che venga inserito un nuovo punto e precisamente dell'ordine del giorno che riguarda la "Valorizzazione dell'area protetta denominata Bosco delle Sorti - La Communa".
Cos'è La Communa? È la zona di salvaguardia del Bosco delle Sorti. La Communa è un'area naturale protetta della nostra Regione che si trova nella provincia tra Alessandria ed Asti ed è classificata come sito di importanza regionale. È un riconoscimento che gli è stato assegnato nel 2001 ed è questo uno dei motivi per cui abbiamo voluto presentare questo ordine del giorno, cioè per valorizzare e tutelare questa riserva naturale.
Il principale motivo della tutela è dovuto alla presenza dell'erica arborea in una delle zone più settentrionali dell'areale mediterraneo oceanico. Nel XIII secolo si hanno le prime testimonianze inerenti a questo territorio La Communa, che si identificava con il Bosco delle Sorti, che all'epoca veniva chiamato boscum communis e comprendeva dei territori a sud, sulla strada della Valle del Cervino, a ovest sui boschi di Mombaruzzo, mentre a nord confinava con il rivo del Ghisone e paesi quali Odofredi, Tabulata ed altri ancora che non sto a citare per non annoiare quest'Assemblea.
Nel 1456 il marchese Guglielmo VIII del Monferrato conferma la concessione di tale area agli abitanti di Cassine e circa 40 anni più tardi questi territori diventano motivo di contesa tra il Ducato di Milano e il Ducato del Monferrato, fino a che, nel 1600, vengono definiti dei confini particolari e si delimita geograficamente quest'area.
Questo territorio è situato tra i Comuni di Alice Bel Colle, Cassine e Ricaldone in provincia di Alessandria e di Bruno, Maranzana e Mombaruzzo in provincia di Asti. È una superficie di circa 1820 ettari...



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Pur conoscendo la realtà illustrata dal collega Martinetti e riconoscendone sicuramente l'importanza anche dal punto di vista naturalistico e turistico, continuo a ritenere che le priorità che dovremmo affrontare in questo mese siano altre. Infatti, come stavo illustrando prima all'Aula c'è un importante bando che dovremmo fare anche noi in Piemonte, per il sostegno ai giovani agricoltori. Prima non ho avuto modo di terminare l'illustrazione sull'importanza di questo bando.
C'è anche una parte dedicata all'ammodernamento aziendale, dove sono disponibili 3 milioni di euro. Per poter accedere a questi contributi, i giovani agricoltori, all'atto della domanda di premio dell'operazione dovranno chiedere di attivare la modalità integrata. Così facendo, potranno ricevere un contributo per costruzione e ristrutturazione immobili produttivi, macchinari e attrezzature funzionarie al processo innovativo aziendale, impianti di lavorazione e trasformazione dei prodotti aziendali investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali investimenti immateriali, come per esempio le importantissime - che spesso non vengono coperte dai bandi - spese professionali, programmi informatici e acquisizione di brevetti e licenze.
Il piano di investimento doveva avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 20.000 euro; nel caso in cui l'azienda sia localizzata in zone con vincoli, invece, l'importo minimo è di 10.000 euro. Giustamente c'è una riparametrazione nel caso di vincolo e l'aiuto sarà quantificato in base alla spesa ammissibile, nella misura del 40%.
Pensate che gli impianti ammissibili sono tutti legati alla rinnovabile quindi soprattutto improntati all'autoconsumo, ma legati al solare termico fotovoltaico, eolico, a centrali termiche a biogas, centrali termiche a biomassa, centrali per la rigenerazione biomassa, centrali per rigenerazione biogassa.
Immaginate l'importanza di introdurre anche i giovani agricoltori al mercato dell'energia rinnovabile, con tante piccole e centrali che potremmo realizzare diffusamente sul nostro territorio, andando incontro alla previsione strategica, per garantire il nostro approvvigionamento energetico, legato alla differenziazione delle fonti di energia rinnovabile. Se non riusciamo a trascinare le piccole imprese a fare sistema all'interno di questa transizione, non riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati come Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione la proposta di inserimento del Consigliere Sacco.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1027, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1026, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Sono qui a richiedere l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g., un punto che parla di una riserva che si trova dalle mie parti; si tratta dell'area protetta denominata Boschi e Rocche del Roero, che invito tutti a visitare per la quale chiediamo maggiori risorse, perché crediamo che vada assolutamente non soltanto conosciuta, ma anche valutata sempre di più e sempre più rivalutata.
È una zona naturale di salvaguardia chiamata più comunemente dei Boschi e delle Rocche del Roero, un'area naturale che è stata istituita zona protetta con una legge regionale.
È una zona che si estende tra i Comuni di Baldissero d'Alba, Bra Pocapaglia, Sanfrè, Sommariva del Bosco e Sommariva Perno, che sono tutti Comuni in Provincia di Cuneo, per circa 1.800 ettari.
Di recente, è salita agli onori della cronaca perché sui confini di uno di questi comuni, (forse, abbiamo fatto qualche interrogazione in Consiglio regionale) sembra che vogliano costruire uno stabilimento piuttosto importante, un allevamento di suini con oltre 8 mila capi; c'è stata una vera e propria, diciamo così, rivolta da parte di alcune attività che persistono sui confini del territorio, dove dovrebbe essere inserito questo maxi-allevamento intensivo che di fatto sono quattro allevamenti intensivi in uno. Credo che per le nostre regole per allevamento intensivo è inteso un allevamento con circa 2.000 capi, ma si parla di 8.000 capi, quindi mi sembra che possa essere definito con ragione un maxi-allevamento intensivo: come ho detto prima, quattro in uno.
Dicevo che questa riserva è un alternarsi di rocche e valli scoscese. Non è altissima, tra i 250 e i 436 metri sopra il livello del mare, è una zona dove nei suoi boschi viene cavato e viene ricercato il pregiato tartufo bianco d'Alba, quindi ritengo sia una zona che assolutamente dobbiamo tutelare; diverse sono le varietà di flora e c'è anche un'importante fauna.
Ritengo che questo territorio, come altri che ho citato prima, veramente meriti l'attenzione di questo Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiede d'intervenire contro il Consigliere Riva Vercellotti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Contrari.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1026, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



AVETTA Alberto

Presidente, vorrei aggiungere il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Sia inserito a verbale che il Consigliere Avetta ha espresso voto favorevole.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1025, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g., "Valorizzazione dell'area protetta denominata Colle del Lys".
Il Parco naturale del Colle del Lys è un'area naturale protetta situata nei comuni di Rubiana e Viù, nella Città Metropolitana di Torino, quindi nella sua zona, Presidente.
È un Parco naturale che comprende i versanti Nord-occidentale e Sud occidentale dal Monte Arpone, a Est e del Colle del Lys (1.310 metri) e a monte della strada di accesso al Santuario della Madonna della Bassa, che ne rappresenta quello che possiamo definire l'estremo limite meridionale.
È una riserva che si estende su circa 361 ettari e ha quote comprese tra i 1.013 e i 1.600 metri. Un parco naturale che è stato istituito nel 2004 quindi abbastanza recentemente, amministrato dalla Città Metropolitana di Torino. In Borgata Favela di Rubiana è stato situato il centro visite meglio conosciuto dai visitatori come "Casa del parco". Il suo inserimento nel sistema delle aree protette regionali del Piemonte ha recepito una politica di tutela avviata con l'istituzione, da parte della provincia di Torino, di un parco pubblico montano.
Le pendici del Monte Arpone, come ho citato prima, che persistono nel parco, si presentano piuttosto ampie, arrotondate e cosparse di massi. Il substrato roccioso è composto da altri tipi di roccia ed è colonizzato da brughiere e da bassi cespugli alternati a boschi non troppo fitti. Troviamo il larice, l'abete rosso e il faggio (in realtà, il faggio lo troviamo a quote meno elevate) e poi ci sono diverse conifere, il pino silvestre e numerose colonie di pino mugo, che possiamo vedere sotto forma di arbusti.
Non mancano le betulle, il sorbo montano e il sorbo degli uccellatori.
Nella zona settentrionale del Parco si trova poi una delle pochissime stazioni note di un raro endemismo vegetale, presente anche nella non lontana riserva naturale integrale della Madonna della Neve sul Monte Lera.
La fauna è quella tipica di quella zona.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con attenzione le parole del collega Martinetti, che continuo a ringraziare per questa interessantissima illustrazione sul patrimonio naturalistico della nostra bellissima regione; tuttavia, rimango perplesso rispetto a un utilizzo così massiccio di ordini del giorno per richiedere una maggiore valorizzazione di tutta una serie di parchi e di aree protette presenti nella nostra regione.
Basta contare il numero degli ordini del giorno per renderci conto di quante sono le iniziative che hanno diritto a essere valorizzate, ma dobbiamo essere pragmatici e concreti quando facciamo politica; purtroppo sappiamo che le risorse sono scarse, non solamente le risorse materiali legate agli impegni economici che possiamo destinare a queste aree per la loro tutela, ma risorse umane da dedicare allo studio della valorizzazione di tutte queste aree.
Pertanto, è importante razionalizzare per ottenere maggiori vantaggi laddove è più necessario. Nell'elencazione del collega ci sono diversi parchi nazionali, per cui chiederei alla Giunta di attivarsi per chiedere un maggiore sostegno a livello centrale e maggiori trasferimenti per i nostri parchi, in modo da concentrare la nostra attenzione e le nostre risorse sulle aree naturali, e magari anche un sostegno ai Comuni, dandogli maggiori possibilità di intervento. D'altra parte, un maggiore sostegno ai nostri bellissimi parchi regionali.
Per fare questo occorre sedersi intorno a un tavolo e non affrontare le questioni a macchia di leopardo; è necessario fare un ragionamento organico e in Commissione licenziare insieme un provvedimento che possa valorizzare maggiormente uno dei nostri pilastri del turismo in Piemonte. Al di là dell'importante patrimonio artistico che ospitiamo nelle nostre città abbiamo, come abbiamo visto negli altri giorni, un importantissimo patrimonio naturale. È una pianificazione di investimento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1025, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1021, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'ordine del giorno n. 1021 "Valorizzazione dell'area protetta denominata Stagno di Oulx".
Nel 1979 lo stagno viene inserito, dalla società botanica italiana, nel censimento dei biotopi di interesse vegetazionale meritevole di conservazione in Italia. Successivamente, nel 1995, la Regione Piemonte lo include nell'elenco dei SIC, grazie alla direttiva Habitat (di cui abbiamo parlato prima), emanata dall'Unione europea. Anche questo è un sito che interessa l'Unione europea, che poi, nel 1992, ne riconoscere il valore naturalistico. Contemporaneamente, la Provincia di Torino istituisce l'oasi di protezione dalla caccia, per tutelare l'avifauna e il delicatissimo ecosistema umido del Lago. Con la legge regionale n. 32 dell'8 novembre 2004 è stata istituita la riserva naturale speciale dello stagno, facendolo diventare un parco di competenza provinciale, per salvaguardare i vulnerabili sistemi ambientali della torbiera.
Quest'area naturale occupa una superficie di circa 82 ettari a un'altitudine che possiamo ricomprendere tra il 1.000 e 1.250 metri sopra il livello del mare (siamo in Alta Val Susa).
Questo stagno è stato creato dal riempimento di una cava estrattiva di argilla, che si era reso necessario per fabbricare i mattoni per la costruzione del traforo del Frejus nella seconda metà del XIV secolo. Con l'abbandono della cava, il lago si è trasformato in uno stagno circondato da estesi canneti, da torbiere e da prati dominati dalla presenza di carici e di pennacchi intorno (si è formata veramente una vegetazione forestale).
Intorno a questo stagno si possono osservare delle specie vegetali che possiamo definire rare sull'arco alpino, parliamo dell'elleborina palustre di una piccola orchidea dai fiori bianchi, della gramigna liscia e altri tipi.
Nella riserva si può anche osservare, parlando di fauna, la presenza del lupo e del cervo, talvolta possiamo anche vedere.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti, è scaduto il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Esprimiamo parere contrario all'inserimento dell'ordine del giorno n. 1021 all'o.d.g. odierno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1021, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 960, avanzata dal Consigliere Sacco.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



SACCO Sean

Chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 960 all'o.d.g. odierno ad oggetto: "Gioco d'azzardo patologico, interventi rivolti ai cittadini della provincia di Alessandria".
È un tema estremamente importante e delicato. Un tema che abbiamo già affrontato in quest'Aula più volte, con una certa sordità da parte della maggioranza rispetto alle questioni importanti che abbiamo sottolineato.
Quello che chiediamo con questo ordine del giorno è di avviare una campagna di informazione rivolta ai cittadini della provincia di Alessandria per diffondere la consapevolezza sulla pericolosità dei disturbi correlati al gioco d'azzardo patologico, con particolare riferimento ai rischi presenti sul territorio in oggetto.
La provincia di Alessandria è molto estesa, ci sono tantissimi paesini dove adesso, anche grazie alla legge voluta da questa maggioranza, è di nuovo possibile tornare a giocare in tantissimi punti diffusi sul territorio. Un gioco che spesso avviene senza il minimo controllo. Un gioco a cui si avvicinano tantissime persone in maniera spesso inconsapevole, soprattutto per quanto riguarda le slot machine e le videolottery. Abbiamo avuto modo di approfondire in quest'aula la pervasione che hanno sulla psiche delle persone, sulla loro capacità di instaurare il gioco compulsivo nel giocatore, soprattutto nella velocità del gioco delle stesse.
Purtroppo non ci sono sufficienti interventi per evitare che tantissime persone cadano nella dipendenza del gioco d'azzardo, che all'inizio sembra una cosa molto innocente ma, a lungo andare, diventa sempre più difficile staccarsi, spesso si viene ingannati con delle piccole vincite che fanno pensare al giocatore che si può vincere contro la macchina, dimenticando quello che insegna la logica e quello che insegnano anche tutte le varie ricerche: il banco vince sempre.
Per questo motivo ritengo fondamentale sottolineare l'importanza di queste iniziative e, soprattutto, per quanto riguarda una provincia estesa e ricca di paesini come la provincia di Alessandria, in cui..



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco, ma è scaduto il temo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire, contro la proposta di inserimento dell'o.d.g. n.
960 all'o.d.g. odierno, il Consigliere Sarno.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



SARNO Diego

Grazie, Presidente Intervengo sull'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n.
960 del Gruppo del Movimento 5 Stelle, in particolare dal collega Sean Sacco. L'ordine del giorno avente ad oggetto "Gioco d'azzardo patalogico: interventi rivolti ai cittadini della provincia di Alessandria" Dichiaro la mia contrarietà per due ragioni differenti. La prima è relativa allo spezzettare interventi su un tema così complesso e generale sulle singole Province; ritengo si tratti di un elemento non di sistema, ma di parzialità di ragionamento su un tema che, invece, come abbiamo dimostrato in questi quattro anni di battaglie all'interno del Consiglio regionale deve stare nella complessità e nella struttura dell'intera regione e non di una sola provincia, anche quando si parla di interventi informativi e formativi ai cittadini, agli operatori economici e non solo.
Questo il primo motivo.
Il secondo motivo, invece, riguarda il fatto di non concedere un alibi al Governo di destra di questa Regione, perché, come ho già detto ieri in occasione di un'altra richiesta di iscrizione all'o.d.g. avanzata dal Movimento 5 Stelle, è ancora in sospeso (peraltro, ogni giorno che passa è una scadenza che non state potenzialmente rispettando) l'inserimento ai lavori di quest'Aula della proposta di legge di iniziativa popolare (12.000 firme di cittadini) e di altre 30 proposte di Consigli comunali della Regione Piemonte con cui si chiede al Consiglio regionale di affrontare nuovamente il tema del gioco d'azzardo patologico. Questa scadenza coincide con l'inizio di aprile, indi per cui questa richiesta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. rappresenta una sorta di "limite" rispetto alla proposta complessiva che abbiamo depositato insieme alle associazioni, ai Comuni e ai Sindaci.
La mia contrarietà si riferisce a questi due punti, che ho cercato di argomentare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 960, avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Diamo atto a verbale che la Consigliera Accossato ha votato favorevolmente.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1023, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1023 avente ad oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Monte Tre Denti - Freidour".
Il parco naturale del Monte Tre Denti - Freidour è un'area naturale protetta, più precisamente un parco naturale a gestione provinciale situato nel comune di Cumiana, nella Città metropolitana di Torino istituita dalla Provincia di Torino ed entrata con la legge regionale n. 32 del 2004 nel sistema delle aree protette della Regione Piemonte.
Il parco tutela 8.21 km quadrati totalmente ricadenti nel comune di Cumiana, e collocati ad una quota che va dai 563 metri della confluenza Chisola-Chisoletta ai 1445 metri della vetta del Monte Freidour. Si estende pressoché interamente sul versante nord della dorsale Monte Freidour-Monte Tre Denti-Monte Brunello.
L'area montana compresa nel parco fa parte del massiccio Dora-Maira una formazione geologica originatasi nel quadro dell'orogenesi alpina e nella quale predominano rocce di tipo metamorfico. Prevalgono, tra queste gneiss e micascisti, ma sono anche presenti quarziti e marmi. Dalla vecchia cava di gneiss della Pedrera, situata non lontano dalla frazione Picchi provengono le pietre utilizzate per la costruzione di vari edifici torinesi, quali ad esempio la Gran Madre di Dio e il Ponte Mosca.
La vegetazione arborea prevalente è costituita dalle latifoglie tipiche della zona, quali castagni, faggi, querce di varie specie, frassini e betulle.
Diffuso è anche il pino silvestre e, a bassa quota, la robinia. Da segnalare vi è un'area rimboschita artificialmente a pino nero e larice dai Forestali negli anni Trenta intorno alla zona della Pradera dei Picchi. Si segnala anche la presenza sporadica di cerro-sughera, specie mediterranea rara per il Piemonte.
I mammiferi presenti sono quelli tipici della zona; particolarmente rilevante è la presenza di camosci sulle creste sommitali del Freidour.
Una particolarità di quest'area che ci ha indotto a chiedere maggiori risorse per la tutela e la valorizzazione è dovuta al fatto che questo parco ha subìto nell'ultimo decennio.



(Brusìo in aula)



MARTINETTI Ivano

Presidente, faccio un po' fatica ad intervenire! Dicevo: il parco ha subìto nell'ultimo decennio numerosi incendi, con tutta probabilità di origine dolosa, visti i diversi punti di innesco contemporanei.
In particolare, l'incendio sviluppatosi nell'ottobre del 2017 sulla cresta nord del Monte Tre Denti è durato più di una settimana e ha quasi interamente distrutto il parco.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1023, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1020, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Siamo qui a richiedere l'inserimento di un nuovo ordine del giorno. Questa volta parliamo di un'area protetta denominata Sacro Monte di Oropa, per la quale crediamo vadano inserite maggiori risorse per la tutela e la valorizzazione. È una riserva che si sviluppa all'interno della Conca di Oropa da una quota che si aggira intorno agli 800 metri alle cime dei monti circostanti fino ad una quota di 2400 metri nella parte più alta. Le pendici del Monte Mucrone, del Monte Camino e del Monte Rosso sono ricoperte nelle parti più alte da estese praterie a nardo, con arbusti e rododendro.
C'è poi un'area del Santuario e del Sacro Monte, circondata da formazioni forestali in cui predomina il faggio a volte puro, ma più frequentemente mescolato con acero di monte e frassino verso le quote più inferiori.
Localmente tra i 1600 e i 1700 metri si trovano popolamenti di pino uncinato di origine antropica e recenti ricerche floristiche hanno consentito di accertare anche la presenza di pino uncinato.
L'istituzione di questa riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa si integra con il progetto di conservazione e di valorizzazione avviato dalla Regione Valle d'Aosta con l'istituzione della Riserva naturale regionale del Monte Mars, che è avvenuta all'incirca nel 1993.
Si delinea, nello spirito del progetto della Rete ecologica nazionale attivato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio nel 1999, la costituzione di un comprensorio territoriale alpino, in cui possono essere orientate politiche integrate e complessive di conservazione e di valorizzazione che dobbiamo in qualche maniera tutelare e con questo ordine del giorno stiamo provando a farlo.
Ci sono diverse risorse naturali e crediamo che sia un luogo che dobbiamo valorizzare e con questo ordine del giorno chiediamo di farlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire, ai sensi dell'articolo 96 del nostro Regolamento quello che consente di esprimersi in maniera contraria rispetto all'intervento e alla proposta di un altro Consigliere regionale. Quindi io vorrei esprimermi rispetto alla proposta del collega Ivano Martinetti che ha poc'anzi proposto di iscrivere all'ordine dei lavori della seduta odierna un ordine del giorno sulla tutela del Parco di Oropa.
Oropa è un santuario molto importante per la nostra regione, che fa parte del patrimonio identitario, culturale, religioso, architettonico e anche naturalistico del Piemonte. È uno dei santuari più importanti d'Italia meta di moltissimi fedeli e anche di moltissime persone non credenti, che sono interessate a vederne la bellezza architettonica e naturalistica.
Quindi, è chiaro che la tutela del parco circostante il santuario, in provincia di Biella, ha una valenza prioritaria per il Consiglio regionale.
È chiaro che sia importante investire per la tutela della flora e della fauna che sono conservate in questo ambiente naturale.
Penso tuttavia non sia opportuno, considerato che ci sono tutta una serie di altri ordini del giorno che abbiamo sentito illustrare poco fa dal collega e dai suoi colleghi del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle dedicare l'intera seduta odierna a questo argomento. Questi ordini del giorno sui parchi sono davvero numerosi. Penso, infatti, che, invece, di discutere per ore sui numerosi parchi del Piemonte e, in particolare, su questo parco di Oropa, sarebbe più opportuno riuscire a convocare una V Commissione, audendo, discutendo e confrontandoci con l'Assessore all'ambiente Marnati, che peraltro arriva dal quadrante nord del Piemonte in cui è ubicato il Santuario di Oropa.
Sarebbe opportuno non tanto far cadere la nostra scelta su una sequela di ordini del giorno discussi in plenaria in Aula, in Consiglio regionale, ma piuttosto una serie di sedute consiliari e di Commissione mirate alla discussione della tutela dei parchi del Piemonte. Credo che questo sarebbe un iter più opportuno e più corretto e migliore.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1020, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mettiamo a verbale il voto favorevole dei Consiglieri Sarno, Rossi e Gallo.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1098 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questa richiesta chiediamo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
presentato nella seduta del 21 marzo 2023; si tratta di una richiesta presentata dalla Consigliera Disabato e firmata anche dal collega Sacco e dal sottoscritto. Parliamo di un ordine del giorno che vuole valorizzare un'altra area protetta, denominata Bosco Solivo.
Chiediamo di impegnare maggiori risorse su quest'area per tutelarla e per valorizzarla. Spesso parliamo di quanto sia importante il turismo, il creare sempre nuovi sistemi turistici e su come attrarre sempre più persone sui nostri territori a visitare le nostre bellezze. Una di queste bellezze è, appunto, la Riserva naturale orientata di Bosco Solivo, nota più comunemente con il nome di Bosco Solivo, che sorge nel basso Vergante ed è posizionata a sud-ovest del Lago Maggiore, nella parte in cui questo comincia a defluire nel fiume Ticino; un'area ricca di attrazioni anche per gli escursionisti e per il turismo outdoor.
Inoltre, si sviluppa nel Comune di Borgo Ticino, che nel 2006, grazie ad una legge regionale, è diventata una riserva naturale orientata. È un parco importante perché è costituito da una serie eterogenea di ecosistemi, che comprendono una fitta area facoltosa di boschi e brughiere e una più residuale zona umida, rappresentata da piccoli stagni e da modesti corsi d'acqua.
Un territorio che si estende su una superficie di circa 334 ettari, in un paesaggio piuttosto ondulato, il cui punto più alto è rappresentato dal Monte Solivo, che misura all'incirca 477 metri. Tale area naturale del Piemonte si sviluppa in provincia di Novara, nel Comune Borgo Ticino vicino al lago Maggiore; è una riserva facilmente accessibile per chiunque la voglia visitare, anche grazie alla presenza di un'articolata rete di sentieri che riescono a raggiungere i luoghi più caratteristici di questa riserva. Inoltre, c'è anche un percorso vita e un'area attrezzata per chi volesse passare una giornata all'aria aperta con la propria famiglia e con i propri amici.
L'area di Bosco Solivo ospita una vegetazione forestale composta...



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Nicotra.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1098, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1018, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento, chiedo di inserire un nuovo punto all'o.d.g. che riguarda la valorizzazione di un'area protetta denominata Parco fluviale Gesso e Stura.
Parliamo del Parco fluviale Gesso e Stura, che appunto è un'area naturale protetta e zona umida, che con i suoi 5.500 ettari di ambiente naturale fluviale per il tempo libero, lo sport, la cultura e la didattica è un vero toccasana e lo troviamo a due passi dal centro della città, che rappresenta una cerniera di collegamento con quelli che sono i territori circostanti a valle e a monte, dove si incontra il Parco naturale delle Alpi Marittime.
Questa riserva nasce nel febbraio del 2007, con lo scopo di tutelare e valorizzare quelle che sono le risorse ambientali e culturali del fiume Stura di Demonte e del torrente Gesso. Fin dal 1979, cittadini e associazioni cuneesi hanno sollecitato l'amministrazione comunale ricordando l'utilità di riqualificare l'habitat naturale fluviale e di restituire una funzione sociale a questi fiumi. Così, nel 1986, nel Piano Regolatore è comparso il primo Parco della natura; poi, nel 1999, grazie ad un programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio, sono stati avviati i primi lavori di riqualificazione per la realizzazione di questo parco fluviale (Parco fluviale di Cuneo).
Finalmente, nel 2007, accogliendo la proposta di legge avanzata dal Consiglio comunale di Cuneo, la nostra Regione ha istituito il Parco fluviale Gesso e Stura, includendo anche i territori dei comuni e zone limitrofe.
Accanto ai primi interventi di riqualificazione di questo territorio, dal 2004, il Comune di Cuneo ha proposto interessanti attività di animazione sensibilizzazione che consentissero di riscoprire la valenza ambientale e la vocazione ricreativa e socializzante dei fiumi, che da sempre sono stati al servizio della città. Questa è una maniera interessante ed è stato un progetto interessante per coinvolgere i cittadini per valorizzare un fiume che abbiamo lì vicino e che facciamo fatica a valorizzare. Molteplici infatti, sono stati gli attori locali, che tuttora collaborano attivamente a quella che è la gestione e la promozione di quello che rimarrà sempre un parco conosciuto come il parco voluto dai cittadini.
Con l'approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte e della legge regionale del n. 16 del 3 agosto 2011, il parco fluviale Gesso e Stura si è ampliato ad altri Comuni; si è ampliato ai Comuni di Borgo San Dalmazzo, di Castelletto Stura, di Centallo, di Cervasca, di Montanera, di Roccasparvera, di Roccavione, di Sant'Abano Stura e di Vignolo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro il Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Una trattazione sicuramente interessante, ma, ad oggi, non credo sia una delle priorità del Piemonte. È sicuramente un aspetto che dobbiamo affrontare e programmare, ma ci sono urgenze che ho avuto modo di esprimere anche nell'ordine del giorno illustrato precedentemente.
Il problema legato alla piaga del gioco d'azzardo patologico e alla dipendenza dal gioco d'azzardo si colloca nel manuale dei disturbi mentali DSM 5, nell'area delle dipendenze patologiche, ed è caratterizzato dall'incapacità di resistere alla tentazione persistente, ricorrente e maladattivo di giocare somme di denaro elevate.
È così grave perché la persona se ne rende conto, ma non è in grado di resistere, non è capace a fermarsi. Questo porta a conseguenze più dirette che si rilevano nel deteriorarsi delle attività personali, familiari e lavorative; una piaga che non solo ricade sulla persona dipendente, ma anche nel suo contesto lavorativo: un'azienda perde una risorsa importante e la famiglia perde un componente, perde la sua lucidità, perde la sua capacità di contribuire in maniera costruttiva a quella famiglia.
Tutto questo genera un danno sociale su cui non stiamo investendo sufficientemente in prevenzione e, dall'altra parte, liberalizziamo e deregolamentiamo in maniera eccessiva un campo delicato come il gioco d'azzardo. Torno a sottolineare che noi non siamo proibizionisti e non lo siamo mai stati, siamo per una regolamentazione chiara e ragionata su questi temi.
Ritengo che il rapporto, rispetto alle somme stanziate per prevenire questi disturbi, sia estremamente insufficiente. Occorrerebbe destinare una parte importante delle entrate derivanti dal gioco d'azzardo legale per ridurre, anzi, per combattere questi casi veramente devastanti per famiglie e imprese.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1018, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1017, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Samo qui con un'altra proposta di inserimento all'o.d.g., l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1017: "Valorizzazione dell'area protetta denominata Alta Valle Antrona", di cui chiediamo un maggiore stanziamento di risorse per la tutela e la valorizzazione di questi parchi e di queste riserve, veri e propri tesori della nostra regione.
È un'area protetta dell'Ossola che dal 2009 comprende questo parco naturale; un territorio incontaminato con una superficie complessiva di quasi 8.000 ettari, con uno scarto altitudinale che va dai 500 metri di Borgo Mezzavalle fino ai quasi 3.700 metri del pizzo Andolla, che confina con la riserva naturale della Laggintal in Svizzera.
È un parco naturale importante che ospita quattro bacini artificiali: il lago di Cingino, balzato agli onori della cronaca mondiale per lo spettacolo offerto dai suoi stambecchi acrobati; il lago Campiccioli sovrastante il Lago di Antrona; il lago di Camposecco e il lago dei Cavalli nei pressi di Cheggio. A questi si aggiunge il lago di Antrona, uno dei rari laghi di sbarramento naturale delle Alpi, originato da un'immensa frana che si presume risalga intorno all'anno 1600. La biodiversità del Parco dell'Alta Valle Antona è eccezionale: specie diverse, alcune rarissime, convivono in habitat differenti. La più classica fauna alpina si affianca a quella che possiamo definire una flora ricca di molteplici varietà. Degni di nota sono alcuni esemplari di larici monumentali dell'Alpe Lombradoro, una vera e propria rarità su tutto l'arco alpino.
Questo parco naturale è anche testimonianza di un passato di ferro. Le sue pendici, infatti, sono state a lungo sfruttate per prestazioni di questo metallo. Le pendici di questo mondo sono ricche di questo metallo che veniva estratto e poi lavorato negli stabilimenti siderurgici di Villadossola. Le montagne dell'Alta Valle Antrona erano anche ricche di oro, tanto da aver ospitato, fino alla metà del 900, diverse attività estrattive. È un parco naturale di assoluta importanza, di cui crediamo sia importante la tutela e la valorizzazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1017, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1016, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n.1016 ad oggetto: "Valorizzazione dell'area protetta denominata Spina Verde".
L'area naturale protetta che si estende anche sulla fascia collinare ad ovest, è un territorio che offre molteplici attrattive: in primo luogo la natura, che presenta aspetti geologici e botanici peculiari, l'archeologia per via dei resti di storia e preistoria, con importanti tracce storiche che possiamo trovare presso il Castello di Baradello e la linea Cadorna.
Rimarchevole anche il valore paesaggistico e anche i numerosi luoghi di culto, come gli edifici religiosi che persistono su questo territorio.
Edifici di pregevole valore storico e anche architettonico riconducibili ad antichi culti, ai santuari, ai luoghi di manifestazioni tradizionali che identificano questa riserva come sede privilegiata per lo studio dell'evoluzione della cultura religiosa.
Il parco è facilmente raggiungibile e confina con altri siti di assoluto interesse, come il sito di Pianvalle sui confini di quest'area protetta.
Noi crediamo che, così come tutte le altre richieste che abbiamo fatto dobbiamo cominciare veramente a ragionare di fare degli interventi, anche programmatici, per valorizzare sempre di più queste aree che richiamano sempre più persone che hanno voglia di passare del tempo all'aria aperta di entrare più in contatto con la natura, uscire dal mondo frenetico che li obblighi a vivere sempre di corsa.
Credo che poter valorizzare questi territori e dare la possibilità a tutti di goderne è un vero e proprio toccasana anche per il benessere.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire contro la richiesta di inserimento dell'o.d.g.
n.1016 all'o.d.g. odierno la Consigliera Canalis.
Prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Grazie per avermi dato la parola. Conosco bene l'area protetta che circonda la cittadina di Boves in provincia di Cuneo, è un'area protetta caratterizzata, come ha detto poco fa il Consigliere Ivano Martinetti, da un territorio montano, in particolare è caratterizzata dalla Bisalta questa montagna molto caratteristica e molto bella che identifica il territorio di Boves e dei dintorni.
Apprezzo molto lo sforzo del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di farci apprezzare, con questa proposta di numerosi ordini del giorno, le varie aree protette e i vari Parchi della nostra regione. Ci stanno proprio facendo anche un po' fare un itinerario ideale, un itinerario immaginario tra le bellezze del Piemonte, perché questi ordine del giorno sono anche molto dettagliati, molto particolareggiati e descrivono molto bene le bellezze di queste aree protette.
Aree che custodiscono la flora, la fauna selvatica del Piemonte custodiscono le specie protette, custodiscono la storia naturalistica del Piemonte. Quindi è sicuramente meritorio proporci di dedicare la seduta odierna del Consiglio regionale, di iscrivere all'ordine dei lavori questi ordini del giorno, questa sequela di ordini del giorno tutti dedicati a questo argomento, soffermandosi sulle varie parti del Piemonte che ospitano questi parchi e queste aree protette.
Ritengo, tuttavia, che la serietà dell'argomento proposto meriterebbe non la seduta odierna del Consiglio regionale quanto, piuttosto, una sessione di lavoro dedicata in Commissione consiliare.
Per questo io vorrei esprimermi, Presidente, in senso contrario, ai sensi dell'articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio regionale e vorrei chiedere che l'ordine del giorno proposto per l'iscrizione dal Consigliere Martinetti fosse rinviato o fosse riportato in sede di Commissione consiliare. Non quindi per una negligenza, una sottovalutazione dell'importanza del tema proposto quanto, piuttosto, per l'audacia di voler suggerire un percorso diverso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1016, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
È generoso, come sempre.



PRESIDENTE

Misericordioso, per piacere: mi sto meritando l'appellativo di "Presidente misericordioso".
Prego.



MARTINETTI Ivano

Chiederò di scriverlo sul busto che le spetta.
Sono qui a chiedere, nuovamente, nella sua misericordia, l'inserimento di un nuovo punto dell'o.d.g.; mi riferisco, nello specifico, all'ordine del giorno n. 1015, avente ad oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Nerone".
Siamo nel Comune di Gavi. È un'area protetta, interessata da gravi danni causati dall'alluvione del 2014. Pensi, Presidente, che quella piena si portò via le due passerelle che servivano ad oltrepassare il corso d'acqua: della prima non rimangono che i sostegni di cemento; la seconda alla vista risulta inutilizzabile (anche per questo sarebbe importante intervenire per migliorare, diciamo così, la situazione di quest'area protetta).
Come ho già detto, l'area è ubicata nella zona di Gavi, ed è veramente ricca di biodiversità. La riserva del Neirone prende il nome dal torrente Neirone, un torrente di breve corso, per intero nel Comune di Gavi. Nasce dalla Rocca Crovaglia e sfocia nel Lemme, altro torrente d'Appennino.
Per coglierne le caratteristiche bastano pochi passi: distolto lo sguardo dal forte e dalle colline ci si intrufola lungo l'alveo, ed è subito ombra. Un'ombra di fitta vegetazione.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, non so se è la fame, però.
Il brusìo si sta diffondendo verso il banco dell'Ufficio di Presidenza.



MARTINETTI Ivano

Sono indisciplinati. Non gli interessa il Neirone, Presidente.
Il versante nord è invece l'habitat del castagno, del carpino nero e delle querce; insomma, è veramente una zona che invito a visitare, anche per scaricare, diciamo così, il nervosismo e lo stress che si accumula in giornate come questa o come quella precedente. Come ho detto prima, è un toccasana per rimettersi in sesto.
Con questo ordine del giorno chiediamo di impegnare maggiori risorse per quest'area protetta, che noi crediamo debba essere valorizzata in tutta la sua bellezza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marin, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Marin)



PRESIDENTE

Non ho sentito, ma penso di aver percepito che siete contrari alla richiesta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.



MARIN Valter

Respingiamo la richiesta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1015, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1014, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1014 avente ad oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Grotte del Bandito".
La Riserva naturale Grotte del Bandito è un'area naturale protetta situata a Roaschia (il collega Marello la conosce sicuramente molto bene).
È stata istituita nel 2011 dalla Regione Piemonte: è per questo motivo che continuiamo ad avanzare queste richieste di iscrizioni nuovi punti all'o.d.g., nel senso che la Regione Piemonte si è spesa molto per valorizzare tutte queste aree protette. È affidata in gestione all'Ente Aree Protette Alpi Marittime. La Riserva ha una superficie di 9 ettari un'area di estensione che ospita il più importante sistema sotterraneo dellaValle Gesso. In queste cavità sono stati trovati ingenti resti di "Ursus spelaeus", l'antico orso delle caverne, e di molti altri animali estinti e viventi. I ripari offerti dagli ingressi delle grotte sono stati anche utilizzati dall'uomo durante la protostoria. Alcuni dei reperti trovati durante gli scavi a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, sono esposti nella sezione archeologica del Museo di Valdieri. L'interesse naturalistico delle Grotte del Bandito è notevole per la presenza del geotritone, specie inserita nella Direttiva Habitat di cui abbiamo già parlato Per questi e altri motivi, noi riteniamo sia veramente importante intervenire a tutela di questi luoghi, per farli conoscere e per promuoverli. Parliamo sempre dell'importante lavoro che svolgono le ATL e ritengo fondamentale promuovere non solo queste manifestazioni dove si mangia e si beve - che, tra l'altro, io apprezzo in particolar modo - ma cercare di creare un nuovo spirito, perché convogliare le persone a far festa è più semplice che provare a coinvolgerle in aspetti più culturali e più naturalistici, che sono peculiarità delle nostre aree verdi e dei nostri parchi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo volentieri intanto per complimentarmi con il collega Martinetti che ha presentato tutte queste richieste di inserimento di ordini del giorno relativi ai nostri parchi, ma anche perché so per certo che lui prima di redigere questi ordini del giorno, ha visitato tutti questi parchi.



(Commenti del Consigliere Martinetti)



MARELLO Maurizio

Pensavo quasi tutti, perché sei molto preciso nella descrizione di queste realtà. Questo complesso di interventi proposti dal collega Martinetti ci fanno capire quale ricchezza dal punto di vista paesaggistico, ambientale e naturalistico abbia il nostro Piemonte e che non sempre ha saputo valorizzare negli anni in maniera adeguata.
Sicuramente l'istituzione di queste aree protette e di questi parchi è un fatto importante, al quale dobbiamo essere molto attenti, ma, come sottolineava il proponente dell'ordine del giorno, è necessario poi mettere in pista delle politiche specifiche che necessitano di finanziamenti, di organizzazione, di programmazione e anche di capacità di mettere in rete tutte queste realtà, che costituiscono una ricchezza di tipo ambientale e proprio per questo, anche una ricchezza di natura turistica, sapendo bene che il cosiddetto turismo esperienziale si sta radicando e manifestando in molte aree del Piemonte come il turismo più forte in questo momento insieme a quello legato alle città d'arte, alle visite dei monumenti e dei musei e, più in generale, alla cultura storico e architettonica della nostra Regione.
Credo però che, proprio per queste premesse sulla loro importanza, questi argomenti non possano essere - lo dico bonariamente al collega Martinetti "liquidati" in un semplice ordine del giorno. È per questo che esprimo la mia contrarietà alla richiesta di inserimento, ma molto più dignitosamente credo debbano essere oggetto di approfondimenti in Commissione, anche probabilmente nella direzione di una rinnovata legislazione che sia capace di valorizzare nel modo più adeguato queste realtà, promuoverle nella maniera migliore e tutelarle, perché sappiamo bene che il tema della tutela delle aree protette e della necessità di essere attenti è sempre di grande attualità, rispetto ad interventi che talvolta le possono minacciare.
Per cui plaudo all'iniziativa del collega Martinetti, ma invito a votare contro.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1014, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1013, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo un altro inserimento all'o.d.g. e precisamente dell'ordine del giorno intitolato "Valorizzazione dell'area protetta denominata Monte Musinè". Anche per quest'area chiediamo maggiori risorse per la valorizzazione e la tutela di aree a cui teniamo moltissimo e vorremmo vedere sempre più frequentate.
Il Monte Musinè è una montagna delle Alpi Graie, alta all'incirca un migliaio di metri. Si trova all'inizio della Valsusa - forse la collega Frediani la conosce - e interessa i Comuni di Caselette, Almese e Val della Torre ed è la montagna più vicina a Torino perché, in linea d'aria, se uno volesse fare una stima, siamo dai 12 ai 25 chilometri, a seconda della posizione in cui ci si trova in città.
Nonostante questa vicinanza - parliamo in linea d'aria, chiaramente, perch per raggiungerla dobbiamo passare in mezzo ai palazzi, attraversare i semafori - a volte, a causa della foschia, non risulta visibile.
Il suo nome è una curiosità che voglio condividere con questo emiciclo; il nome Musinè viene generalmente considerato una contrazione del piemontese Monte degli asini (mont asiné), ma è un luogo comune tanto diffuso quanto sbagliato. Difatti, l'origine storica del nome è ben diversa, perch numerose attestazioni in documenti medievali - siamo andati a fare qualche ricerca - lo indicano come mons Vicinea. Quindi, è la variante di un unico termine che deriva da vicus da villaggio e il nome si può ricondurre non a monte degli asini, ma a montagna del villaggio. Il suo nome ricorda infatti un'antica organizzazione, forse riconducibile all'età romana, di una comunità che esercitava diritti di uso su quelle terre. Quindi l'espressione Monte asinaro compare nei documenti risalenti ad anni dopo.
È una montagna più orientale della cresta spartiacque che separa Alba.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiede di intervenire contro il Consigliere Marin.



MARIN Valter

Parere contrario all'inserimento all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione la proposta di inserimento del Consigliere Marin.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1013.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1012, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiediamo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
un atto che è stato presentato il 21 marzo 2023, dalla collega Disabato con le firme del mio collega, il Consigliere Sacco e del sottoscritto.
Chiediamo l'inserimento di questo documento che parla di valorizzazione dell'area protetta denominata Grotte di Bossea.
La Riserva naturale delle Grotte di Bossea è un'area naturale protetta istituita dalla Regione Piemonte nel 2011 ed è affidata all'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime.
L'area protetta tutela le omonime Grotte di Bossea che sono un insieme di grotte carsiche accessibile ai turisti, considerate tra le più interessanti d'Italia, Presidente, sia per la ricchezza di concrezioni calcaree che per i numerosi resti paleontologici che vi sono stati rinvenuti.
Le Grotte di Bossea fanno parte di un sistema carsico collocano tra Patto Nervoso e il torrente Corsaglia, quindi Parto Nevoso non è solo sci, non è solo Conca, ma è anche assolutamente Grotte di Bossea; ci troviamo nel comune di Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo. Sono lunghe all'incirca 2 chilometri e presentano un dislivello di 700 metri.
Al loro interno, possiamo trovare ambienti diversificati, quali torrenti laghi, sotterranei macigni ciclopici, colonne stalattitiche e stalagmitiche, oltre a quelle che sono le concrezioni calcaree.
Le prime esplorazioni di queste grotte risalgono alla prima metà del XIX e solo pochi anni più tardi, Domenico Mora raggiunse il Lago di Ernestina nel 1874, una spedizione superò la cascata raggiungendo il canyon del torrente e, nel 1949, fu completata l'esplorazione di quelli che sono considerati i rami principali.
All'interno della grotta troviamo anche della fauna interessante, tipica degli ambienti carsici: ci sono delle specie endemiche e ce ne sono di diverse, così come ci sono diversi tipi di fossili, come gli orsi delle caverne che frequentarono il luogo tra gli 80.000 e i 12.000 anni fa per trascorrere il loro periodo di letargo. Pertanto, sono stati ritrovate tracce e su alcune pareti possiamo trovare i segni di profonde unghiate degli orsi.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiede di intervenire contro il Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Le preoccupazioni del Consigliere Martinetti per tutte queste aree naturali sono decisamente importanti, però, purtroppo, solamente in tempo di pace.
Mi vedo costretto a intervenire per riportare l'Aula a un tema estremamente più importante che si sta consumando in queste ore nel mondo e che purtroppo, potrebbe riguardare anche la nostra Regione e i nostri cittadini.
Qualche ora fa, sono intervenuto parlando dell'importanza di addestrare e di educare le persone ad una guida sicura, ma bisognerebbe anche educare le persone che non guidano delle macchine, ma guidano degli Stati ad una guida per lo meno cauta. Perché, leggo che, in queste ore, la Gran Bretagna ha detto che fornirà all'Ucraina proiettili con uranio impoverito da utilizzare nella guerra contro la Russia.
Indipendentemente da come la si pensi sull'invio di armi o meno, questa notizia riporta indietro la memoria, alle conseguenze che hanno subito i nostri militari in Jugoslavia, quando nella guerra dei Balcani è stato utilizzato l'uranio impoverito e quando tantissimi nostri militari purtroppo si sono ammalati e alcuni sono anche tragicamente deceduti, a seguito appunto dell'impiego di questo tipo di armi sul fronte.
Credo che gli ucraini abbiano già importanti problemi a seguito di questa invasione e non credo che l'utilizzo delle armi all'uranio impoverito possa agevolarli; forse, qualcuno potrebbe pensare che potrebbero agevolare la campagna militare nel breve termine, ma sul lungo possono essere devastanti.
Inoltre, l'utilizzo di queste armi sul fronte, che fino ad ora non sono state utilizzate, ci avvicina sempre di più al rischio di un'escalation anche nucleare rispetto alla guerra attualmente in corso e, man mano che passano i giorni, invece, di abbassarsi la soglia di tensione, si alza sempre di più.
Credo che dovremmo porgere attenzione a questo tema e discuterne anche come Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1012.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indichiamo a verbale il voto favorevole del Consigliere Sacco.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1011, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 1011, a prima firma Disabato intitolato "Valorizzazione dell'area protetta denominata Dora Riparia".
L'abbiamo sottoscritto con convinzione, sia io sia il Consigliere Sacco, perché si chiede di inserire maggiori risorse economiche per valorizzare e tutelare una delle più importanti aree protette: la zona naturale di salvaguardia compresa tra i territori dei Comuni di Almese Alpignano, Avigliana, Buttigliera Alta, Caselette, Collegno, Pianezza Rivoli e Rosta, lungo il corso del fiume, per una superficie di quasi 2000 ettari.
Dal fiume inizia il confine amministrativo con la Città di Torino, per poi interessare tutto il tratto terminale di pianura nel corso della Dora Riparia, entrando nella bassa Val di Susa, fino ad arrivare, ad ovest quasi ai piedi della Sacra di San Michele.
All'interno di questa particolare zona possiamo osservare molteplici scenari naturalistici che ne fanno un vero e proprio fiore all'occhiello parlando di riserve naturali. Sono visibili i segni dell'uomo nel corso dei secoli, con paesaggi che spaziano dalle montagne alle colline, dai laghi alle zone umide, con alcune particolarità come la preziosa testimonianza geologica costituita dai massi erratici.
Giusto per inquadrare la situazione, cosa si intende per zona naturale di salvaguardia e perché ci siamo impegnati su questo documento? La zona naturale di salvaguardia è un'area protetta che appartiene a una rete ecologica regionale caratterizzata da particolari elementi di interesse naturalistico e territoriale. Ci sono diverse finalità che possiamo così riassumere: la tutela degli ecosistemi agroforestali esistenti; le iniziative di recupero e mitigazione degli impatti ambientali e la promozione e lo sviluppo delle potenzialità.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari e respingiamo l'inserimento. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1011.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1009, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'inserimento di un nuovo ordine del giorno, il n. 1009 denominato "Valorizzazione dell'area protetta denominata Castelnuovo Scrivia".
Lo Scriva è l'ultimo affluente del Po in Piemonte. I romani lo chiamavano Hira e il termine "scrivia" appare per la prima volta soltanto nel IX secondo, in un documento contenente un elenco di beni dati alla chiesa di San Lorenzo.
A parte queste note storiche, vorrei entrare un po' di più nel merito.
Qualche anno fa è stata presentata, alla Regione Piemonte, una formale richiesta di istituzione di un'area protetta comprendente una riserva naturale sulla riva destra dello Scrivia, fra il ponte dell'autostrada A7 e il ponte sulla strada provinciale 87 all'altezza di Castelnuovo. La richiesta prevedeva anche una zona di salvaguardia su entrambe le rive.
La richiesta aveva come relatore un attivissimo gruppo ambiente sostenuto anche dal WWF e da due associazioni venatorie, l'Arci e la Federcaccia, dalle confederazioni agricole, dai pescatori e dai Comuni di Castelnuovo Scrivia, Guazzora, Alzano Scrivia e Molino dei Torti.
Nonostante l'ampia convergenza, la richiesta non ebbe seguito e ancora acqua doveva scorrere nell'ampio letto del torrente. I primi anni del nuovo millennio furono periodi di magra e non furono rare le volte in cui sotto il ponte di Castelnuovo non scorresse acqua.
Occorre giungere a tempi più recenti - siamo più o meno a gennaio del 2012 - per vedere la nascita di questa riserva, che fu quasi una sorpresa un'area protetta, possiamo dire, in tono minore. Ragion per cui noi crediamo che veramente occorra intervenire anche su queste zone meno conosciute e meno blasonate, ma che hanno bisogno di un intervento importante per portarle alla conoscenza del maggior numero di persone e di turisti possibili. Come sempre diciamo anche all'Assessore Carosso che se ne occupa, il turismo in questa nostra regione deve essere ricondotto non solo alle sagre più tradizionali, più conosciute, con storie che vanno assai indietro negli anni, dobbiamo valorizzare anche queste realtà che magari, faticano a decollare, ma se adeguatamente sostenute hanno la stessa potenzialità di altri posti oggi molto più conosciuti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire, contro la richiesta dell'inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 1009, il Consigliere Sacco.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Tengo sempre a sottolineare l'importanza dei temi sollevati dal collega Martinetti, considerando che sono tutte aree vicine, alcune addirittura vicine a dove abito io, ed estremamente interessanti.
Considerando che siamo chiamati a fare gli interessi dei piemontesi con tutta una serie di priorità, ci sono alcuni aspetti che, a mio avviso dovremmo discutere prima. Per questo motivo sono contrario all'inserimento dell'ordine del giorno presentato dal collega Martinetti, non nel merito quanto nelle priorità dei discorsi che devono essere affrontati.
Sicuramente non sarà sfuggito ai colleghi l'enorme effetto domino che sta causando il collasso di due importantissimi istituti bancari californiani che stanno causando uno tsunami anche su altri aspetti dell'economia occidentale.
Uno degli aspetti che ci deve colpire maggiormente è la frenata degli investimenti negli Stati Uniti; ma quando avvengono questi eventi oltreoceano, come ci ha insegnato la crisi del 2008, successivamente si abbattono anche sulle nostre economie. Attualmente c'è stato un importante crollo degli investimenti della domanda negli Stati Uniti con un altro aspetto che, invece, forse, ci potrebbe consolare, cioè il taglio rispetto alle stime del prezzo del petrolio che forse potrebbe sicuramente avvantaggiare le nostre imprese, ma non avantaggia, di sicuro, la forte instabilità dal punto di vista bancario sui mercati globali che potrebbero anche intaccare la nostra economia. Consideriamo che in Piemonte hanno sede alcune importantissime banche con importanti rapporti con la nostra regione, con cui abbiamo instaurato tutta una serie di contratti negli anni passati.
Visto che, attualmente, ci stiamo piano piano riprendendo, sperando che non degeneri la crisi ucraina, è importante tenere un occhio vigile alle ricadute sulla nostra economia nei prossimi mesi.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1009.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1008, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 1008, ad oggetto: "Valorizzazione dell'area protetta denominata Stura di Lanzo".
Parliamo dell'area contigua alla Stura di Lanzo, un'area naturale protetta come molte altre che ho citato prima; più precisamente, un'area contigua situata allo sbocco delle Valli di Lanzo nella metropolitana di Torino.
Quest'area coinvolge diversi Comuni: Balangero, Cafasse, Lanzo Torinese Mathi, Nole, Villanova Canavese ed è stata istituita sul territorio dell'ex zona di salvaguardia della Stura di Lanzo.
Sulle rive dello Stura sono presenti alcune delle poche porzioni del bosco planiziale che cresceva lungo il torrente prima che le modifiche dell'ambiente legate all'antropizzazione della zona ne limitassero moltissimo l'estensione.
Ci sono diverse e varie zone umide che punteggiano l'area e ospitano ecosistemi palustri diventati anch'essi piuttosto rari nei dintorni e ci sono diverse specie vegetali con delle caratteristiche che possono ricordare quelli di diversi generi. Interessante è anche la presenza di una felce molto rara in Piemonte, chiamata Matteuccia.
Il torrente ospita varie specie di animali, tra cui il rarissimo gambero d'acqua dolce. Nell'area sono state inoltre segnalate più di 100 diverse specie di uccelli, tra i quali rapaci come la poiana e il falco pescatore, e altri uccelli acquatici quali l'oca selvatica e la folaga.
Durante il proprio tragitto la Stura costruisce e modifica il suo alveo, erodendo le rocce cristalline periferiche del Massiccio del Gran Paradiso e le rocce verdi della zona piemontese, estendendosi per diversi chilometri.
Noi crediamo che questa zona, come altre che abbiamo citato in precedenza, vada valorizzata.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso ne ha facoltà per tre minuti.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che siamo contrari all'iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1008, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Diamo atto a verbale del voto favorevole del Consigliere Marello.
Sono le ore 19.00 e, come da convocazione, possiamo sospendere i lavori di questa sessione. Mi sembra che vi sia l'accordo per riaprire la seduta serale alle ore 20.30, sempre in questa Aula.
La seduta è conclusa.



(La seduta termina alle ore 19.01)



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