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Dettaglio seduta n.237 del 22/03/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 00.20)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Sono in congedo i Consiglieri Caucino, Leone, Cirio, Marrone, Nicco Poggio, Icardi.
Il numero legale è, pertanto, 23.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ricordo che nella seduta del 21 marzo 2023 sono state discusse e votate 88 richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1090 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire sulla richiesta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1090 la Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente e ben trovati.
Procederei con l'inserimento all'o.d.g. di un atto d'indirizzo titolato "La valorizzazione dell'area protetta denominata Orrido di Chianocco". Questo è un gioiello della nostra regione. Procedo con una rapida descrizione in modo che tutti possiate comprendere la bellezza di questo territorio.
La riserva dell'Orrido di Chianocco, istituita con legge regionale n. 34 del 2 maggio 1980, ha lo scopo di tutelare l'unica stazione sicuramente spontanea di leccio in Piemonte. Si estende per 49 ettari nel territorio del Comune di Chianocco, comprende l'omonimo orrido, una profonda incisione lunga una decina di metri e profonda circa 50 scavata dal torrente Prebec nelle rocce carbonatiche che caratterizzano questa parte della Valle Susa e una piccola parte del vallone sovrastante.
Tuttavia, va detto che tutto il vallone del torrente Prebec offre paesaggi e ambienti interessanti, dove è possibile osservare numerosi fenomeni erosivi e le imponenti opere realizzate nei decenni dagli uomini per contrastarli. Il Prebec nasce a quota 2.400 metri per poi scorrere tra ingenti depositi morenici, dove ha dato origine ad una profonda incisione a V, larga 150 metri e lunga 700 detta "Gran Gorgia".
Nell'ultimo tratto a monte del paese il torrente ha fortemente inciso la bastionata calcarea con una caratteristica forma a fiasco e sulle strapiombanti pareti sono ancora visibili i relitti delle marmitte dei giganti.
L'esposizione a sud e il clima caratterizzato da temperature estive piuttosto alte, scarse nevicate e limitata piovosità ha permesso la vita di diverse piante considerate tipiche del clima mediterraneo rare in Piemonte e sui rilievi prealpini. La più appariscente è il leccio, ma nella riserva sono segnalate altre specie rare in Piemonte e caratteristiche di climi mediterranei o steppici: Adiantum capillus-veneris, Asplenum fontanum Tesum divaricatum, Prunus maleb, Ononis pusilla (non so se avete mai sentito parlare di queste specie, probabilmente volgarmente dette in italiano con qualche altro termine, ma i loro nomi scientifici sono questi).
Data l'esiguità del territorio protetto, la fauna non presenta particolari motivi d'interesse (su questo avrei anche qualcosa da dire, la fauna ha sempre motivi di interesse). Si possono citare le nidificazioni sulle pareti dell'orrido del corvo imperiale, del gheppio e di una colonia di taccole.
Recenti scavi archeologici hanno documentato l'interesse archeologico dell'area con la scoperta di resti risalenti a un arco di tempo che va dall'Eneolitico fino alla media Età del bronzo.
Ai piedi della riserva, nell'abitato di Chianocco, non mancano notevoli testimonianze storiche e artistiche.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire contro la richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 1090 all'o.d.g. odierno il Consigliere Perugini.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



PERUGINI Federico

Siamo contrari all'inserimento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1090.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1089 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire sulla richiesta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1089 la Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vorrei inserire un nuovo punto all'o.d.g., l'atto d'indirizzo a titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Orsiera Rocciavrè".
Un parco per quattro stagioni. Il parco si estende nelle Alpi Cozie settentrionali, sui territori di pertinenza delle Valli Chisone Susa e Sangone. I confini dell'area protetta corrono mediamente a una quota altimetrica di 1.400 metri e le cime più importanti comprese al loro interno sfiorano i 3.000 metri: Monte Orsiera, Monte Rocciavrè e Punta Rocca Nera, rispettivamente 2.890 metri, 2.778 metri e 2.852 metri.
Il massiccio dell'Orsiera-Rocciavrè è costituito da rocce di origine diversa, la cui presenza può essere compresa se si riconduce al processo di orogenesi alpina. Gran parte di esso, comprese le sue vette principali, è costituita da rocce, dette ofioliti, e pietre verdi. Altre rocce, dette della falda continentale, si trovano, invece, alla periferia del massiccio.
La storia recente delle montagne del parco è caratterizzata dal modellamento operato dall'erosione. È evidente l'azione della glaciazione di epoca quaternaria per la presenza di morene, laghi di circo e sbarramento glaciale (rocce montane e valli a U).
Sono, altresì, presenti accumuli di detriti e frane. Particolarmente suggestivo è il paesaggio comparso di grossi blocchi nella conca di Cassafrera nel cuore del parco. Nel parco non si registrano le condizioni per la formazione di ghiacciai e neppure di piccoli nevai permanenti.
Le caratteristiche geomorfologiche del territorio e del Parco consentono a molte specie di animali di trovare un habitat a loro congeniali. Infatti è presente una fauna diversificata e composta. Si tratta soprattutto di mammiferi, vale a dire l'arvicola rossastra, il topo selvatico, il topo collo giallo - e qui vi chiedo di tenere le doppiette a bada - il topo quercino, lo scoiattolo, il ghiro, il riccio, la donnola, la faina, il tasso, lo scoiattolo, il topo selvatico e il toporagno comune, il toporagno nano, l'ermellino, la lepre alpina, la pernice bianca, la marmotta, i camosci, i mufloni, gli stambecchi, la volpe, il cinghiale e il lupo.
Gli uccelli: la cinciallegra, la cinciarella, la cincia bigia, la ghiandaia, il picchio rosso maggiore, il picchio muratore, lo scricciolo il merlo, l'allocco, lo storno, lo sparviero, la cincia mora, la cincia bigia alpestre, la cincia dal ciuffo, il regolo, il rampichino alpestre, il crociere, il ciuffolotto, la nocciolaia, la civetta capogrosso, l'allodola lo schiaccianoci e la passera scopaiola.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi esprimo in senso contrario alla richiesta appena presentata dalla Consigliera Disabato non già perché non concordi con il tema o perché non trovi interessante l'elencazione delle specie animali che si possono ammirare presso il Parco Orsiera-Rocciavrè, ma perché, come già dicevo prima, ritengo che la valorizzazione delle aree protette, che parte da corrette e congrue assegnazioni in fase di bilancio e che va a estendere e a migliorare la tutela attuale, debba passare non attraverso un singolo ordine del giorno discusso all'interno di una seduta consiliare, magari pure in ore notturne, come adesso, ma debba trovare uno spazio adeguato sia all'interno della discussione sul bilancio di previsione (che si spera prima o poi, di affrontare, visto che stiamo facendo le notti non certo per dare un bilancio alla Regione, ma per dare quattro poltrone a qualcuno diciamocelo, perché ogni tanto bisogna anche fare un recup su quello che sta succedendo), sia all'interno della V Commissione, competente per materia.
Tra l'altro, all'interno del Parco Orsiera-Rocciavrè possiamo ammirare anche delle specie di cui ci siamo occupati come legislatori regionali sia nella passata legislatura sia in questa, quindi anche di recente. Nel parco si possono osservare, infatti, quattro specie di galliformi, due appartenenti alla famiglia dei tetraonidi (la pernice bianca e il gallo forcello) e due appartenenti alla famiglia dei fasianidi (la quaglia e la coturnice).
Parlando di pernice bianca, gallo forcello e coturnice siamo già a elencare ben tre delle quattro specie della tipica fauna alpina; specie che, per buona parte, avevano trovato speciale tutela con un espresso divieto di caccia grazie a un emendamento a nostra prima firma presentato nella passata legislatura. Purtroppo, avendo dovuto registrare un passo indietro rispetto a quella posizione, a oggi sono comunque specie soggette a una forte protezione, con un numero di capi abbattibili molto basso; sono specie che, comunque, meriterebbero una maggiore protezione, perch sappiamo che risentono molto dell'impatto antropico.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1089.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1088 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1088, avente a oggetto "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) Valorizzazione dell'area protetta denominata Parco Burcina - Felice Piacenza".
Per chi non lo sapesse, il Parco Burcina Felice Piacenza è un giardino storico sito nel territorio dei Comuni di Biella e di Pollone, una dolce collinetta a ridosso delle Prealpi biellesi. Le origini del parco risalgono alla metà dell'Ottocento. Oltre all'aspetto botanico, è di particolare rilievo la composizione paesaggistica: un laghetto romantico, le aree prative contornate da boschi, come in zona Valfenera, la faggeta del Pian Plà, il viale dei liriodendri, la valle dei rododendri, l'area mediterranea, le viste sulle montagne e sulla pianura che spaziano dal Monviso all'Adamello.
Parlando di rododendri, la principale attrattiva della Burcina è proprio la collezione dei rododendri che occupa una conca di circa due ettari, e che tra maggio e giugno, durante la fioritura, rappresenta uno spettacolo veramente di eccezione.
Il loro sviluppo è senza dubbio stato favorito dal clima umido e piovoso e dalla natura acida del suolo. Le piante ormai centenarie hanno raggiunto dimensioni considerevoli: ne sono stati censiti dall'Università di Torino 1.210 esemplari.
Il Parco Burcina offre al suo interno, presso Cascina Emilia, un'aula e un laboratorio didattico attrezzati per lo svolgimento di attività volte alla sensibilizzazione di grandi e piccini attraverso un percorso di educazione ambientale e di educazione allo sviluppo sostenibile.
Tra l'altro, ritengo che queste siano delle finalità assolutamente da sostenere da parte della Regione Piemonte, tant'è che noi, ogniqualvolta si discute il bilancio di previsione, proponiamo proprio il sostegno, anche economico, delle attività didattiche rivolte all'educazione ambientale.
Questo è l'aspetto di cui dovremmo discutere, anzi portare all'attenzione del Consiglio regionale.
Il progetto culturale del parco prende il nome di "Plesso verde" ed è sostenuto da associazioni del territorio che hanno a cuore la natura, la cultura e un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Nella Casina Blu è presente la Biblioteca della Natura che, assieme alle altre strutture accoglie eventi, mostre, workshop e convegni, in linea con gli obiettivi dell'Ente di gestione della Regione Piemonte.
Dal punto di vista archeologico, i primi ritrovamenti archeologici sul colle della Burcina risalgono al 1959: durante dei lavori di scavo sulla cima, venne alla luce la struttura in pietra di una tomba; i reperti rinvenuti, oggi conservati presso il Museo del territorio Biellese permettono di datare agli inizi dell'Età del bronzo i primi insediamenti sul colle della Burcina.
Durante la metà dell'Età del bronzo vi fu una temporanea base di abbandono di questi insediamenti per la crescente importanza assunta da quelli lacustri di Viverone, caratterizzati da una notevole produzione metallurgica.
Questo è un parco che ha tutta una sua peculiarità, quindi riteniamo fondamentale sostenerlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno richiesto dalla Consigliera Disabato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1088.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1087 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1087, avente a oggetto "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) Valorizzazione dell'area protetta denominata Rocchetta Tanaro".
Si trova nel nell'area del Parco paleontologico dell'Astigiano. È la prima area protetta dell'Astigiano. Il Parco è stato istituito con legge regionale nel 1980.
La storia di questo luogo, che penso sia ben nota all'Assessore Carosso visto che è originario di quelle terre, è legata al nobile casato dei Marchesi di Incisa, affermatosi nel XII secolo. Il Parco, infatti, è stato propugnato da Mario Incisa Marchese della Rocchetta, fondatore e per molti anni Presidente del WWF nazionale, i cui discendenti sono ancora oggi proprietari della maggior parte del suo territorio.
L'area protetta comprende oltre 120 ettari di bosco, che si estendono su una zona collinare digradante verso il Tanaro. Nel fondo valle due rii demaniali, Rabengo e Ronsinaggio, ne delimitano i confini, raccogliendo le acque piovane che scendono dai versanti collinari. Il grande valore naturalistico è rappresentato dal patrimonio boschivo, composto da boschi cedui di castagno e robinia e da boschi d'alto fusto, in cui prevale il querceto misto di rovere o di farnia. Il primo predilige le scarpate e i ripiani centrali, il secondo gli avvallamenti e i ripiani bassi, quindi si compensano a vicenda. Alla rovere si associano la roverella, il cerro e sporadicamente il ciliegio, l'olmo e l'acero.
Di rilievo è la presenza del faggio residuo delle faggete diffuse su tutta la zona al termine dell'ultimo periodo glaciale. Nel sottobosco si trovano il nocciolo, l'orniello, il carpino, il biancospino. Oltre 100 le varietà di erbe e fiori: dall'elegante orchidea purpurea ai delicati mughetti dalle primule al giglio rosso. Il bosco è l'habitat ideale per numerose specie faunistiche di mammiferi, anfibi, rettili e insetti.
Particolarmente ricca è l'avifauna: sono state censite 40 specie di uccelli nidificanti, tra cui il picchio verde e il picchio rosso minore, il luì verde, il regolo, la ghiandaia e l'allocco. La macchia boschiva è a tratti interrotta da vigneti e seminativi. In lontananza si intravede la sagoma di qualche cascinale.
Gli alberi del parco, cresciuti sui rilievi emersi dal mare milioni di anni fa, sono testimoni di secoli di storia. Un patrimonio di cui restano segni tangibili nella chiesetta di Sant'Emiliano, nella torretta dell'antico castello, nella chiesa romanica delle Ciappellette, dipendenza dell'Abbazia benedettina di Pomposa.
L'area protetta dispone anche di un sentiero attrezzato per i non vedenti quindi attenzione massima all'inclusione che spero venga sovvenzionata e anche estesa ad altre aree parco, perché questa è un'attenzione che abbiamo visto in poche aree.
Il Parco paleontologico dell'Astigiano assicura visite guidate su prenotazione svolte dai guardiaparco o da guide naturalistiche abilitate.
Info e prenotazioni 0141-592091.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere una valutazione contraria rispetto all'inserimento di questa proposta di ordine del giorno. Come in altre precedenti proposte la questione non è tanto di merito, perché anche in questo caso il Parco di Rocchetta è un piccolo gioiello. Ho avuto anche occasione di visitarlo, di conoscere le cooperative che lavorano per la sua valorizzazione, peraltro in un contesto più complicato di altre aree naturali del Piemonte. È un luogo che va scoperto, in quanto è un gioiello un po' nascosto e meno conosciuto, quindi il lavoro che viene fatto è ancora più prezioso.
Però, come dicevamo negli interventi precedenti anche altri colleghi che si sono espressi nello stesso modo dando parere contrario, il tema di queste proposte è la settorialità degli interventi e la richiesta di una riflessione e una valorizzazione su diverse aree protette del nostro territorio, perdendo - lo dico dal mio punto di vista - la visione d'insieme del sistema parchi piemontese, quel sistema di cui dobbiamo andare orgogliosi e che è frutto di amministratori e di politici illuminati che, a metà degli anni Settanta (nel 1976 fu istituito il primo parco regionale piemontese) videro nella tutela e nella valorizzazione dei parchi una possibilità di conservazione del patrimonio naturalistico del Piemonte ma anche di sviluppo economico.
Penso - ne sono grata e li ricordo sempre con grande riconoscenza e affetto al Presidente Viglione e all'Assessore Rivalta, che è stato anche un amico e che in quest'Aula consiliare si è lungamente impegnato mettendo a disposizione le sue competenze di pianificatore e di urbanista per prefigurare un sistema di protezione ambientale in Piemonte che vedesse la costituzione di un sistema parchi che è arrivato fino a oggi fortunatamente, ad assicurare protezione a una percentuale rilevante del nostro territorio regionale.
Pertanto, la contrarietà a questo singolo intervento ha le motivazioni appena esposte.



PRESIDENTE

Grazie, collega Accossato.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1087.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1086 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023. È l'ordine del giorno n. 1086, avente come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Sacro Monte di Crea". Tra l'altro, per visitare il Sacro Monte è anche disponibile un app ed è possibile scaricarla sui dispositivi mobili che abbiamo a disposizione.
Nel cuore del Monferrato, sulla sommità di una collina circondata da un meraviglioso paesaggio vitivinicolo (quindi natura e vino insieme) sorge il Sacro Monte di Crea, fondato nel 1589 su iniziativa di Costantino Massino priore lateranense del Santuario della Madonna Assunta. Costantino propose di costruire un itinerario religioso ispirato al Sacro Monte di Varallo per favorire la preghiera e la meditazione e per rinnovare la devozione mariana legata al Santuario, meta di pellegrinaggio di notevole importanza fin dall'XI secolo. Il forte legame fra il santuario e la dinastia regnante nel Monferrato rese partecipi dell'impresa il duca, la nobiltà, l'alto clero e le comunità locali. Nella prima fase della storia del Sacro Monte che si concluse intorno al 1657, lavorarono importanti artisti attivi anche nei Sacri Monti di Orta. Ci sono storie che si intrecciano anche tra diverse aree di parco.
Durante il XVIII secolo il Sacro Monte cadde poco alla volta in stato di abbandono e, tra il 1796 e il 1801, le incursioni delle truppe rivoluzionarie francesi contribuirono alla rovina di molte strutture statue e affreschi. Per alcuni decenni il Sacro Monte fu abbandonato e soltanto nel 1820 una comunità di frati francescani, diventati responsabili del Santuario, cominciarono a ripristinare alcuni edifici.
Nel 1885 cominciò una sistematica campagna di restauro supportata dal Vescovo di Milano, Luigi Nazari di Calabiana, destinata a durare fino agli anni Venti.
Durante questa fase in cui vennero costruiti alcuni edifici ex novo, il famoso scultore simbolista Leonardo Bistolfi intervenne nella Cappella 16 modellando le statue della salita al Calvario. Tra l'altro, la storia che ci viene raccontata ha tutte le sue peculiarità; per esempio, possiamo tornare indietro fino al 1060, anno in cui l'imperatore Enrico IV conferm i privilegi dell'Abbazia Fruttuaria, sita nel territorio di San Benigno Canavese, a Serralunga di Crea.
Soltanto successivamente subentrarono nel convento canonici regolari Agostiniani di...



(Il Presidente ricorda alla Consigliera che il tempo a disposizione è terminato)



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola, che interviene in senso contrario.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Purtroppo, non possiamo che essere contrari, anzi vorrei chiedere ai colleghi, nell'illustrare gli ordini del giorno, se fossero così gentili da esporre anzitutto le caratteristiche e le richieste, perché sinceramente fino adesso ho sentito leggere, anche se con una cultura non indifferente tutte le caratteristiche dei parchi, dei musei e delle opere d'arte che abbiamo sul territorio piemontese, però, onestamente, solo così come li ho sentiti esporre, mi parevano privi della condizione per essere un ordine del giorno.
Sono certo che in quello che hanno scritto e consegnato sicuramente c'è una parte principale, c'è un impegno, quindi vorrei che gentilmente fosse esposto, perché così come vengono esposti, anche per noi è impossibile valutarli, perché ci pare addirittura che non abbiano le caratteristiche per essere un ordine del giorno.
Non credo che la sola lettura su internet delle caratteristiche dei parchi e dei monumenti sia sufficiente per essere definita l'illustrazione di un ordine del giorno.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Disabato, sull'ordine dei lavori.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Volevo specificare che gli ordini del giorno sono stati caricati tutti su apposita piattaforma e, quindi, sono disponibili effettivamente alla visione dei Consiglieri. Un'indicazione che diamo è quella di dirottare le risorse che stiamo per sprecare appunto in questa riforma complessiva, che parte dallo Statuto, ma che andrà anche a scavalco della legge elettorale sulla valorizzazione di questi luoghi.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Mi è stato chiesto che cosa chiediamo. Visto che non li leggete, almeno fatemi dire che cosa chiedo.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Già che non li leggete, visto che me lo chiedete, vi rispondo.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Comunque credo che non sarebbero stati caricati sulla piattaforma.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Credo che non sarebbero stati caricati sulla piattaforma se non fossero ammissibili sotto forma di ordine del giorno. Visto che ne ho presentati tanti, fino a oggi.
A meno che non abbia perso la via della scrittura corretta.



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, la piattaforma non discrimina quello che inserisce; è la Presidenza che, eventualmente, lo rende ricevibile o meno.



DISABATO Sarah

Quindi, lei li ha letti?



PRESIDENTE

Sì.



DISABATO Sarah

Sono ricevibili?



PRESIDENTE

Vista la richiesta del Consigliere Ruzzola, più che lecita, sto valutando.
Nel frattempo.



DISABATO Sarah

Ma non li ha letti prima?



PRESIDENTE

Li ho letti.



DISABATO Sarah

Quindi, sono ricevibili.



PRESIDENTE

Li ho resi ricevibili, ma c'è stata una richiesta del Consigliere Ruzzola.



DISABATO Sarah

Prego, prenda tutto il tempo che vuole.



PRESIDENTE

Il tempo necessario; non è lei che me lo deve dire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Scusi, non ho capito su cosa stiamo valutando a proposito della richiesta del Consigliere Ruzzola, che legittimamente solleva una questione, perch non ritiene opportuno, anzi, diciamo che non ritiene corretta la formula della Consigliera Disabato nella sua richiesta di inserimento degli ordini del giorno: non ho capito su cosa stiamo valutando.
Ricordo all'Aula che stiamo chiedendo l'inserimento di nuovi punti all'o.d.g. e non stiamo illustrando l'ordine del giorno, quindi il voto che segue non è sul merito dell'ordine del giorno, ma è sulla vostra volontà o meno di inserire questi atti nella discussione odierna prima di discutere dello Statuto. Pertanto, non si deve neanche entrare nel merito dell'ordine del giorno.
Chiedo alla collega Disabato magari di illustrarlo anche nel merito ricordando però che non si tratta della discussione sull'atto d'indirizzo ma della richiesta di inserimento del punto all'o.d.g.; si dovrà intervenire, quindi, uno a favore e uno contro nel merito dell'inserimento del punto all'o.d.g. e non dell'ordine del giorno.
Consigliere Ruzzola, avrà così modo di leggere tutti gli ordini del giorno farsi un'idea e discuterne quando quest'Aula li inserirà all'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertola, sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Posso capire che sia difficile restare qui diverse ore e penso sia più difficile per la maggioranza che per la l'opposizione, che si è organizzata con dei turni, invece per puro criterio numerico la maggioranza deve essere presente in numero sicuramente maggiore; questo, però, non legittima a mettere in dubbio il lavoro svolto finora e il modo in cui si è proseguiti finora, mettendo in dubbio la buona fede dei Consiglieri di opposizione.
Se volete sentire illustrare per bene gli ordini del giorno, ammetteteli all'ordine dei lavori della seduta e, a quel punto, li sentirete illustrare. Diversamente, ciascun Consigliere, chiede legittimamente l'inserimento dei punti all'o.d.g. motivando come meglio crede.
Ripeto, la difficoltà in cui ovviamente vi trovate non vi legittima a tentare dei colpi di mano notturni, perché i colpi di mano notturni non sono fatti da brave persone.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Martinetti, sull'ordine dei lavori.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Non capisco questa polemica, che mi pare sia una polemica da bar e, vista l'ora, ci sta anche il termine.
Credo che sia stato fatto un lavoro a regola d'arte, che è stato presentato regolarmente. Se la mia collega vuole diciamo così approfondire per invogliare i colleghi riferendo informazioni prese da dove lei ritiene meglio vadano prese, non vedo il problema.
Ho visto che interrogazioni presentate in modo molto stringato e ordini del giorno presentati con quattro righe; ho visto approvare leggi con un solo articolo. Insomma, non si discute su quanto è lungo, su come è stato scritto o su come è stato esposto. Voi dovete venire qui, sono due ore che votate contro e non giustificate neanche il motivo. Non ne avete letto uno e quando qualche nostro collega vi ha chiesto di motivare il parere.



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Sì, il Consigliere Perugini ha sempre espresso il motivo, ma molti hanno votato in maniera contraria senza dare una vera motivazione. Nessuno di noi ha sollevato questioni. Non li volete neanche vedere inseriti; noi cerchiamo, con informazioni anche pittoresche, di invogliarvi. Ci proviamo.
La notte è ancora lunga, magari ci riusciamo su qualcuno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Sulla questione della ricevibilità degli ordini del giorno, com'è stato fatto fino a oggi e non solo in questa legislatura, non dico che non è mai stato preso in considerazione, ma un ordine del giorno come quello proposto dalla Consigliera Disabato ha delle premesse e una richiesta di impegno purché stringato.
L'articolo 103 dell'attuale Regolamento prescrive che sia proposto in modo corretto, oppure che sia stringato quanto si vuole, ma né la Presidenza n altri Consiglieri possono giudicare il lavoro dei vari Consiglieri. Si prende il lavoro che propongono e lo si elabora per cercare di metterlo in atto. Attualmente siamo nella situazione di richiesta di inserimento all'o.d.g. però, come si è già svolto in altri momenti, sappiamo benissimo che siamo in una fase cosiddetta "ostruzionistica", perciò non vorrei entrare nella spiacevole situazione di interrompere l'attività, purch democratica, ostruzionistica dei Consiglieri. Si è sempre attuato un sistema, più che legittimo, di fare intervenire i Consiglieri che volevano intervenire. Nella fattispecie, sicuramente la Consigliera Disabato ha tutta la volontà e la necessità di far capire le motivazioni per cui richiede l'inserimento dell'ordine del giorno prima della discussione sulla modifica dello Statuto.
La questione dev'essere chiara a tutti perché - ripeto - non c'è da parte della Presidenza la volontà né di avvantaggiare né di svantaggiare questa fase ostruzionistica; c'è solo da gestirla e portarla a compimento per cercare di attuare quello per cui siamo stati eletti, ossia le modifiche legislative.
Attualmente siamo nella modifica legislativa dello Statuto utilizzando un parte del Regolamento che è il Capo X, sapendo benissimo che, pur essendo malfatto, bisticciato fra sé stesso e male interpretato nelle legislature precedenti, oggi siamo nelle condizioni che, con 226 ordini del giorno proposti antecedentemente all'inizio della seduta, dovete permettere ai Consiglieri che intendono intervenire di poterlo fare per tre minuti a favore ed eventualmente, ce ne fossero, altri tre minuti contro, come ho già detto più volte dall'inizio di questa seduta.
Altro non avrei nulla da aggiungere.
Prego, Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Chi mi ha tacciato di aver fatto un intervento da bar, forse non ha ascoltato nemmeno una parola, perché sono intervenuto per esprimermi contrario l'ordine del giorno richiesto, motivandolo in modo puntuale.
Ho detto che, così come esposti, non fanno comprendere minimamente alla maggioranza l'oggetto dell'ordine del giorno. Ne ho visionato uno, dato che non capivo e volevo vedere se ero limitato, e ho visto che, ad esempio l'ordine del giorno per queste aree protette era di destinare delle risorse a quelle aree protette. In nessun intervento ho sentito l'oggetto e la richiesta dell'ordine del giorno, quindi sono intervenuto per esprimermi in modo contrario, perché questa maggioranza non aveva alcun elemento per valutare il documento.
Lì mi sono fermato, per cui consiglio ai colleghi che hanno definito la mia una chiacchiera da bar di ascoltare meglio, proprio per evitare gaffe.
Grazie.



PRESIDENTE

È già intervenuta, Consigliera Disabato. Se vuole intervenire, intervenga però.



DISABATO Sarah

Sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Su cosa? Brevemente.
Consigliera Disabato, le ho dato la parola. Se vuole intervenire intervenga, altrimenti passiamo ad altro.



DISABATO Sarah

Intervengo. Prendo atto che oggi la maggioranza si traveste da "professoroni della situazione": prima non so leggere e poi non so scrivere gli ordini del giorno. Avete sempre criticato i "professoroni" e oggi lo fate voi? Mi rivolgo a lei, Presidente, che dovrebbe anche tutelare la mia figura visto che.



PRESIDENTE

Guardi, l'ho appena tutelata, perché se volevo potevo tranquillamente non accettare gli ordini del giorno, perciò anche lei.



DISABATO Sarah

No, no, se mi fa finire la frase perché mi interrompe.
Chiedo scusa, Presidente, siccome io arrivo quasi sempre al dunque, ma lei mi stacca la parola, è chiaro che leggendo non riesco a guardare il cronometro, altrimenti, arrivando al dunque, io direi qual è l'obiettivo dell'ordine del giorno.
Direi che è chiaro che occorre stanziare risorse per sostenere queste realtà che negli anni hanno visto dei tagli a sostegno dell'ente parco.
Arriverei lì, ma non ci va una mente eccelsa per capire che l'obiettivo dell'ordine del giorno è quello, senza contare che l'ordine del giorno è stato depositato, è stato reso disponibile ai Consiglieri. Lo potevano leggere e quindi, se non gradiscono il mio approfondimento, che è una motivazione che do per andare avanti nell'inserimento dell'ordine del giorno, c'è un corridoio fuori e possono fare "le vasche".
L'ordine del giorno è ricevibile, gli obiettivi sono segnati. Siete voi che state giudicando. Io fino a oggi non ho giudicato nessuno: non ha giudicato gli ordini del giorno, non ho giudicato come scrivete gli atti, non ho giudicato come scrivete le interrogazioni, come fate i comunicati stampa e a volte, come strimpellate le vostre posizioni. Voi oggi mi state obbligando a discutere di un aumento di poltrone, ma posso dirvi che ci sono temi più importanti anche dal valore culturale, naturalistico e turistico di questa Regione di cui dovremmo trattare al posto di perdere tempo? Non lo so.



PRESIDENTE

Grazie.



DISABATO Sarah

Grazie a lei per avermi tutelata.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1086.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 952 avanzata dal Consigliere Martinetti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Vorrei stemperare gli animi e parlare di ferrovie sospese.
È l'ordine del giorno n. 952, "Riattivazione ferrovie sospese in provincia di Alessandria".
Se volete, posso citarvi le ferrovie sospese che abbiamo da anni e di cui non ci siamo mai occupati: Alessandria-Castagnole-Alba chiusa nel 2012 forse riaprirà per qualche breve tratta. Alessandro-Ovada, sospesa nel 2012; Asti-Casale-Mortara, sospesa tra il 2010 e il 2012; Asti-Castagnole Alba, chiusa dal 2010 e dovrebbe riaprire per qualche tratto; Asti Chivasso, chiusa nel 2011; Bardonecchia-Modane, è stato riattivato un servizio nel 2017 solo sabato e festivi; Casale-Vercelli, chiusa nel 2012 Ceva-Ormea, chiusa nel 2012 e utilizzata per qualche treno turistico. Cuneo Mondovì, chiusa nel 2012; Cuneo-Saluzzo-Savigliano, chiusa nel 2012 e nel 2019, dopo una sollecitazione e una battaglia incredibile da parte dei cittadini e dei vari comitati, è stato riattivato un breve tratto tra Saluzzo e Savigliano; Novi Ligure-Tortona, chiusa nel 2012; Pinerolo-Torre Pellice, sospesa nel 2012; Santhià-Arona, sospesa nel 2011.
Di queste ferrovie non ci siamo mai occupati. Tranquillizzo i Consiglieri che hanno dei dubbi. L'impegno è preciso: promuovere sul territorio della provincia di Alessandria un tavolo informale con il coinvolgimento dell'Agenzia della mobilità piemontese, il Comitato dei pendolari e i cittadini arrabbiati che devono continuare a prendere i loro mezzi perch noi stiamo qui a discutere di sottosegretari, di supplenti, di controfigure e quant'altro.
Tutto un lavoro che dovremmo fare per riattivare quelle ferrovie che sono sospese, in particolare quelle della provincia di Alessandria, come abbiamo scritto nell'ordine del giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Mi esprimo contrariamente a questa richiesta del collega Martinetti per due ordini di motivi.
Il primo l'ho già ribadito in diversi interventi durante la giornata odierna e mi tocca ripeterlo anche questa volta: non possiamo discutere di ordini del giorno che si occupano solo di una parte del territorio piemontese di fronte a problemi che sono, invece, comuni a tutte le province. Se dobbiamo parlare di linee sospese, parliamo di tutte le linee sospese. Se dobbiamo fare tavoli di confronto, li facciamo in tutte le province, altrimenti funziona come l'ultima discussione che abbiamo avuto con l'Assessore Icardi sul Tavolo della sanità di Vercelli: nulla contro il tavolo di Vercelli, ma perché solo a Vercelli? Facciamolo in tutte le province, i problemi ci sono ovunque.
Dobbiamo superare questa logica che è dovuta, chiaramente, anche al nostro sistema elettorale; ci sono le preferenze, quindi, chiaramente, ognuno cerca di dare un segnale dove prende i voti, ma noi dobbiamo dare anche una risposta al territorio.
L'altro motivo, collega Martinetti, è legato al fatto che non ci serve nessun tavolo per parlare delle linee sospese, ma ci servono i soldi.
Servono i soldi con cui la Regione deve pagare Trenitalia. È l'unico modo per riaprire le linee sospese.
Come facciamo ad avere quei soldi? Dobbiamo aumentare il Fondo Nazionale Trasporti e lo deve fare il Governo, che deve aumentare i trasferimenti verso le Regioni. A quel punto, con il Fondo Nazionale Trasporti aumentato e i trasferimenti aumentati, la Regione può chiamare Trenitalia e chiedere: Trenitalia, quanto ti serve per fare funzionare quella linea? Trenitalia dice un prezzo, Regione Piemonte, magari, avvia la contrattazione ma, a fronte di un pagamento di un servizio, il servizio viene ripristinato.
Senza contare il fatto che in alcuni casi la sospensione delle linee soprattutto quelle sospese da anni, ha un ulteriore problema legato al fatto che sono cambiate, sono implementate le regole sulla sicurezza servono degli investimenti strutturali e infrastrutturali e quindi questo fa sì che non solo servono delle risorse per pagare i servizi, ma servono anche delle risorse per mettere in sicurezza la linea anche con interventi strutturali. Solo dopo questi interventi si potrà pagare l'eventuale servizio a Trenitalia.
Un esempio, che non riguarda la provincia di Alessandria, che conosco di meno, è la linea Novara-Varallo, per cui circola il treno storico, ma non quello passeggeri e il treno passeggeri non potrebbe circolare se prima non mettessimo a posto la linea con interventi strutturali.
È una situazione complessa, per cui non serve un tavolo, ma servono delle risorse sia per le infrastrutture sia per il servizio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 952.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1084 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato per l'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1084.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Rispettando in pieno il Capo X del Regolamento, chiedo l'inserimento di un punto all'o.d.g.
Il punto prevede l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1084, avente come titolo "La valorizzazione dell'area protetta denominata Rocca di Cavour".
Per questo ordine del giorno viene richiesto lo stanziamento di risorse per la valorizzazione di questa realtà. Come voi chiedete lo stanziamento di risorse per l'aumento delle poltrone, il Movimento 5 Stelle chiede di promuovere e valorizzare delle realtà del territorio senza distinzione di provincia. Tutte quelle che ci sono devono ricevere pari risorse e devono avere pari diritti. Non marchette, non stanziamenti a spot, quel che è giusto è giusto, diviso per tutti.
Per convincervi a inserire questo punto all'o.d.g., neanche ad approvare l'atto, ma convincervi a inserirlo, vi decanto alcune caratteristiche di questi luoghi. Mi sembra corretto sostenere le mie richieste, altrimenti faccio come voi: voto contro senza motivare. Vi assicuro che è più vergognoso.
Vi dico cosa è successo oggi, tanto quello che dovevo chiedere l'ho chiesto: c'erano dei giovani seduti nella platea e ascoltavano la nostra discussione e ho chiesto l'inserimento di un ordine del giorno che prevedeva lo stanziamento di risorse per rendere gratuiti i contraccettivi per giovani e donne (una manovra di buon senso).
Tra l'altro, l'Assessore aveva detto che era già così, ma noi abbiamo chiamato tutti i consultori e non era così. Avete risposto di bocciare quell'ordine del giorno, ma vi siete accorti di quello che è successo dietro? No. Dovrei essere io ad avere problemi a illustrare le mie richieste, definendo anche quali sono le caratteristiche dei luoghi per cui vado a richiedere la promozione e la valorizzazione, mentre voi vi sentite a posto nel bocciare un ordine del giorno che prevede delle risorse per la contraccezione gratuita e per prevenire non solo le malattie sessualmente trasmissibili, ma anche le gravidanze indesiderate?



(Brusìo in aula)



DISABATO Sarah

Guardavo il dottor Stecco, che è l'unico medico presente. È un professionista sanitario, quindi cercavo il suo sguardo per un avallo sul tema della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Se adesso sindacate persino dove guardo, diventa problematico!



PRESIDENTE

Non guardi me.
In questo caso, posso dirle di non guardare il sottoscritto, ma di guardare altrove.



DISABATO Sarah

Ma il Regolamento prescrive che io debba rivolgermi alla Presidenza.



PRESIDENTE

Le concedo una deroga! È la deroga dell'una di notte!



DISABATO Sarah

Visto che ho terminato il tempo a mia disposizione, spero di aver chiarito la mia posizione in tutto e per tutto, e di avere anche definito qual è stato il metodo che ho seguito per richiedere l'iscrizione all'o.d.g. di questi ordini del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Consigliere Gagliasso, chiede di intervenire per fatto personale?



GAGLIASSO Matteo

No, no, intervengo contro la richiesta di iscrizione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gagliasso, che interviene in senso contrario rispetto alla richiesta avanzata dalla Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g. di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1084.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1083 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Proseguiamo i lavori con una nuova richiesta di inserimento punti all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023.
Con il presente intervento, richiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1083, avente a oggetto "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) Valorizzazione dell'area protetta denominata Val Troncea".
Parliamo di una valle di fiori, di incanto e di colori. So che non è interessante come la contraccezione gratuita, però chiedo di prestare comunque un po' di attenzione, perché queste sono le motivazioni che ci inducono a chiedere l'iscrizione all'o.d.g. di questo atto d'indirizzo viste le caratteristiche che contraddistinguono questi luoghi.
Il territorio del Parco naturale della Val Troncea, situato nel cuore delle Alpi Cozie, si estende per una superficie di 3.280 ettari, occupando la testata del bacino imbrifero del torrente Chisone, le cui sorgenti prendono origine dai Monti Barifreddo e Appenna. È delimitato per gran parte del suo perimetro da cime di 3.000 metri di altitudine e insiste totalmente sul Comune di Pragelato (proprietario per l'89% dei terreni). La vallata si è formata per effetto dell'azione dei ghiacciai e di fenomeni erosivi ancora in atto.
La vegetazione è costituita da boschi di larice, talora in associazione con il pino cembro. Interessante è il bosco di pino uncinato quasi puro presente sopra l'abitato di Seytes. ll sottobosco è caratterizzato da formazioni di ginepro, rododendro, mirtillo e ontano verde. Nel fondovalle sono presenti rare betulle e piante di pioppo tremolo.
Fin dal XVII secolo l'area è stata oggetto di sfruttamento e con la costruzione della fortezza di Fenestrelle e delle gallerie alle miniere del Beth, per le quali venne impiegato molto legname, si venne a creare un paesaggio caratteristico "a boschetti".
Al di sopra delle foreste si apre il favoloso mondo dei fiori alpini, che hanno dato alla valle l'appellativo di "Valle dei fiori".
La flora alpina è caratterizzata da più specie radicate in suoli diversi e ben rappresentata dalla stella alpina, dall'astro alpino, dall'astragalo alpino, dalla viola calcarata, a cui si aggiungono il ranuncolo dei Pirenei, il rododendro, il mirtillo blu, la soldanella, il salice reticolato, il tlaspide, la calta, l'epilobio di Fleisher, l'avena dorata la genziana maggiore, la driade, la silene o muschio fiorito, la viola del Moncenisio.
Con questo atto d'indirizzo chiediamo maggiori risorse per tutelare questo patrimonio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Bertola; ne ha facoltà per tre minuti.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere contrarietà rispetto alla richiesta di inserimento all'o.d.g. dell'atto d'indirizzo illustrato dalla Consigliera Disabato.
Certamente, il Parco naturale della Val Troncea, che fa parte dell'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, non è meno importante delle altre aree protette di cui abbiamo parlato finora, e di cui ritengo parleremo ancora nelle prossime ore. Tuttavia, così come ho già esposto nel caso di altri ordini del giorno, riteniamo che la valorizzazione di quest'area protetta - peraltro, concordo che debba passare attraverso adeguati stanziamenti di bilancio - non possa essere ridotta alla trattazione di un mero atto d'indirizzo.
Purtroppo, o per fortuna, ci onoriamo di avere una certa esperienza come Consiglieri regionali di opposizione - nel mio caso, cinque anni di legislatura passata e quasi tre anni di questa - e abbiamo avuto modo di verificare e di provare sulla nostra pelle che spesse volte gli atti d'indirizzo, sebbene approvati (talvolta persino a larghissima maggioranza se non addirittura all'unanimità), non trovino poi attuazione, come una sorta di "promessa da marinaio" da parte della Giunta regionale, specie quando prevedono degli stanziamenti in denaro. Pare che i soldi, alla fine non ci siano mai per le questioni veramente importanti.
Riteniamo che questo argomento debba essere ricompreso, insieme a quelli riguardanti le altre aree protette piemontesi, in una discussione più ampia, che certamente passi attraverso la trattazione del bilancio di previsione triennale (che speriamo di poter discutere al più presto in Commissione e in Aula, giacché, per quanto ci riguarda, il tempo che stiamo impiegando qui è tempo perso, rispetto al tempo che potremmo invece più utilmente impiegare per la trattazione del bilancio, nell'interesse dei cittadini piemontesi), ma anche in sede di V Commissione, ascoltando magari anche un resoconto della Giunta regionale sull'andamento e sulla gestione di tutte queste aree protette.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Grazie, collega Disabato.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1083.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1082 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Presidente, non esordisca dicendo che non ci sono altre richieste. Ci sono ci siamo.



PRESIDENTE

Il suo era un dito alzato un po' timido.



DISABATO Sarah

Sì, lo appoggio.



PRESIDENTE

Ha un appoggio valido vicino con il Consigliere Martinetti, perciò credo che il collega possa sostenerla.



DISABATO Sarah

Credo che il Regolamento non disciplini l'elevazione del braccio l'appoggio del gomito o del dito. Su questo non credo che ci siano regolamentazioni, a meno che non mi specifichi l'articolo o altro. Per Presidente, abbiamo tanti professoroni in Aula oggi, quindi la esorto a non seguire l'esempio. Non lo faccia.



PRESIDENTE

Prego, prosegua.



DISABATO Sarah

La vedevo impegnato e pensavo stesse leggendo.
Con questo intervento richiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
Si tratta dell'ordine del giorno n. 1082, avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Madonna della Neve sul Monte Lera". L'impegno è il medesimo e non credo di doverlo specificare; comunque vi assicuro che trovate tutto caricato su apposita piattaforma sul sito www.cr.piemonte.it.
Credo che sia stato tutto caricato in precedenza e ringrazio gli Uffici per il lavoro di smistamento degli atti, che non dev'essere stato assolutamente semplice.
Procedo con una descrizione di questi luoghi, anche per esortarvi a seguire la strada dell'inserimento all'o.d.g. e poi eventualmente anche dell'approvazione - perché no? - di questi atti d'indirizzo.
Cavolo - e dico cavolo perché sono la rappresentante di una forza politica che è stata sempre accusata di dire no a tutto - oggi ho sentito solo no mentre io ho votato sì a tutto. È incredibile, si sono invertiti i ruoli! Collega Martinetti, la prossima volta che ci diranno che siamo quelli del "no", ricordiamogli questa sfilza di votazioni a favore e tutti i "no" che abbiamo ricevuto oggi, anche dal Partito Democratico. Credo che il vento del cambiamento porti verso.
Però non potevo non prendere atto di questo fatto, anzi, colleghi di maggioranza, vi esorto a non dire troppe volte "no", altrimenti si diventa grillini. E sono sicura che questo non lo volete, però è l'indirizzo che state prendendo.
Noi chiediamo semplicemente di aggiungere risorse per valorizzare questa magnifica riserva naturale istituita nel 1982, al fine di proteggere e conservare una delle pochissime stazioni conosciute che ospitano l'Euphorbia gibelliana.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per dire che, dopo aver compreso esattamente qual era l'ordine del giorno, siamo contrari.



PRESIDENTE

Grazie.
Cito l'articolo 61, inerente al diritto di parola: "Nessun Consigliere pu parlare senza aver chiesto e ottenuto la parola dal Presidente. I Consiglieri che intendono parlare in una discussione devono iscriversi presso la Presidenza".
Consigliera Disabato, è per quello che avevo difficoltà: facevo fatica a capire se lei era appoggiata o se chiedeva l'iscrizione a parlare.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1082.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1081 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

No, non molliamo, anzi, se avete bisogno di riposo, dovete chiederlo in modo.
Non c'è bisogno di guardare gli altri e dire: "Guarda: crolla, crolla".



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, esponga la sua richiesta, altrimenti le tolgo la parola e proseguiamo.



DISABATO Sarah

È fonte di disturbo, ho ricevuto una provocazione. D'altronde, non le devo mandare le registrazioni, sono online; anzi, state attenti, perché se mandiamo un messaggio, lo condividono sulle principali emittenti.
Se vedessero quello che stiamo facendo adesso, parlare di notte di poltrone, di privilegi, di aumento dei costi della politica, non credo.
Anzi, forse sarebbe bene chiedere di dismettere la registrazione o comunque, lo streaming, perché non è che renda onore al Consiglio. In realtà non è divertente, credo sia proprio istruttivo.
A tal proposito, visto che chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1081, inerente a "Valorizzazione dell'area protetta denominata Rocca San Giovanni-Saben". Devo dire che gli enti parco, che gestiscono tutto questo patrimonio di riserve, aree protette e quant'altro, hanno dei siti e delle piattaforme di comunicazione davvero eccellenti, nel senso che si trovano tantissime informazioni rispetto a ogni realtà presente in Piemonte. Questo vuol dire che sono effettivamente delle realtà ben curate da chi ci lavora, perché chiaramente chi svolge l'attività di comunicazione si trova all'interno del personale e dell'organico degli enti parco delle aree protette, che tra l'altro negli anni hanno subìto un taglio verticale di risorse e di trasferimenti. Pertanto, questi enti parco sono anche molto depotenziati dal punto di vista del personale.
Però devo dire che la comunicazione è eccellente e i siti sono assolutamente aggiornati, tant'è che in uno dei siti che ho aperto e che ho letto prima è riportato anche che la via ferrata di quel certo parco è chiusa "da" "a", quindi si premurano anche di comunicare i piccoli cambiamenti e questo vuol dire che c'è un'attenzione che forse sarebbe bene cogliere oggi, anche approfondendo ogni singolo parco e ogni singolo angolo del Piemonte.
Credo che questo sia apprezzato al di fuori di quest'Aula, soprattutto da chi svolge tale lavoro e lo porta avanti ogni giorno con tutti i problemi di risorse che ci sono.
Mi rimangono dieci secondi, che utilizzo semplicemente per dire che anche in questo caso chiediamo di stanziare delle risorse in aggiunta, per la tutela e la valorizzazione della riserva naturale della Rocca San Giovanni Saben, un angolo di Mediterraneo nel cuore delle Alpi Marittime.



PRESIDENTE

Chiedo se c'è qualche Consigliere contrario.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Forse devo dare ragione al Consigliere Ruzzola, nel senso che voterò contro l'inserimento di questo ordine del giorno della collega Disabato. Non me ne voglia la collega, ma ho ascoltato con abbastanza attenzione la sua illustrazione, ma non mi ha convinto nella bontà di interrompere la discussione sul disegno di legge di riforma statutaria per inserire questo punto all'o.d.g., perché nel merito e anche nel titolo non ritengo sia la sede e nemmeno il momento più opportuni per interrompere un ragionamento complessivo sull'architettura del Consiglio regionale per i prossimi venti trent'anni che abbiamo in testa per discutere della sua proposta.
Anzi, dovremmo cogliere l'occasione di questi tempi, di queste ore e di questi minuti per discutere nel merito di come vogliamo organizzare il Consiglio regionale e i rapporti tra il Consiglio e la Giunta regionale con l'inserimento dei Sottosegretari, cioè di funzioni e di figure intermedie che fungeranno da cuscinetto, credo, e da intermediazione ulteriore nei rapporti e nel dibattito politico e democratico tra l'Aula e la Giunta quindi rappresentiamo anche tutte le nostre perplessità sul numero di Sottosegretari che volete inserire.
Pertanto, collega Disabato, credo sia più opportuno impiegare il tempo su questa discussione anziché sull'ordine del giorno da lei proposto, che sicuramente potrà avere una dignità di discussione, di ragionamento e di approfondimento in altra sede, non lo metto in dubbio. Anzi, sarà mia cura approfondire con attenzione tutti i particolari e tutti i passaggi che lei ha inserito nel documento, nelle premesse e anche negli impegni che ha scritto, per poter argomentare meglio il mio voto favorevole o contrario nel momento in cui i Capigruppo, l'Ufficio di Presidenza e il Presidente decideranno di inserire in discussione dell'Aula consiliare quest'ordine del giorno, che sicuramente però dovrà vedere una discussione, dovrà vedere una votazione e un'approvazione o una bocciatura da parte di questa maggioranza entro la legislatura, quindi entro il prossimo anno di lavoro più ragionevolmente entro la fine di marzo del prossimo anno, quando, con l'avvio delle procedure per le prossime elezioni, si scioglierà questo Consiglio regionale.
Pertanto, voterò contro, a meno che non troviamo nello Statuto un meccanismo magari per.
Voterò contro convintamente nel merito della questione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1081.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 965, avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Cambiamo argomento e parliamo di gioco d'azzardo.
Il gioco d'azzardo patologico è un problema che abbiamo affrontato diverse volte; volevo richiamare la vostra attenzione sulla stesura del testo dell'ordine del giorno, che non so se avete avuto modo di vedere.



(Commenti della Consigliera Disabato)



MARTINETTI Ivano

Sì. Tra l'altro, Presidente, ne chiedo l'inserimento.
Parto subito dalla richiesta, perché rischio di non riuscire a leggerlo tutto, qualcuno è stringato e altri sono anche piuttosto prolissi.
Il Consiglio regionale impegna la Giunta ad avviare una campagna di informazione rivolta ai cittadini della provincia di Asti per diffondere la consapevolezza sulla pericolosità di disturbi correlati al gioco d'azzardo patologico, con particolare riferimento ai rischi presenti sul territorio in oggetto.
L'ordine del giorno n. 965, ai sensi dell'articolo 18, comma 4, dello Statuto e dell'articolo n. 103 del Regolamento interno, è all'attenzione del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia.
L'oggetto è il seguente: "Gioco d'azzardo patologico, interventi rivolti ai cittadini della provincia di Asti".
Premesso che l'articolo 9, comma 1, dello Statuto della Regione Piemonte recita che "La Regione promuove e tutela del diritto della salute delle persone e delle comunità, che nella nostra Regione è in vigore la legge regionale n. 19 del 2021, Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)".
L'articolo 1, comma 1 della summenzionata legge regionale recita: "La Regione, nell'ambito delle competenze in materia di tutela della salute e di politiche sociali e sanitarie, promuove interventi finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico (GAP) sul tessuto sociale, al rafforzamento della cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole, nonché al recupero delle persone che ne sono affette a supporto delle loro famiglie e alla tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione, con particolare riferimento alla tutela preventiva dei minori e dei giovani".
Inoltre, l'articolo 2, comma 2 della summenzionata legge recita: "La Regione stabilisce misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco lecito sul tessuto sociale sull'educazione, sulla formazione delle nuove generazioni e promuove interventi finalizzati a prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico, nonché finalizzati al trattamento terapeutico e al recupero dei soggetti che ne sono affetti e a supporto delle loro famiglie nell'ambito delle competenze regionali in materia sociosanitaria; diffondere e divulgare il responsabile del denaro attraverso l'attività di educazione.



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola, che interviene in senso contrario.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Purtroppo, avremmo volentieri votato a favore, ma il limite territoriale dell'ordine del giorno presentato ci impone di essere contrari.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruzzola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 965.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1080 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023.
Con la presente richiedo l'inserimento dell'ordine del giorno avente come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Rocca di Cavour riserva naturale".
Il Parco naturale della Rocca, istituito con legge regionale n. 48 del 16 maggio 1980, ha assunto dal 1995 la denominazione di Riserva naturale speciale, accorpata al tratto cuneese del sistema dell'area protetta della fascia fluviale del Po.
Tornando un attimo indietro, perché mi sono dimenticata, anche perch qualcuno potrebbe offendersi, chiedo chiaramente lo stanziamento di risorse per questa nuova riserva.
Per effetto della nuova legge regionale sui parchi e le aree protette prossimamente, sarà acquisita dalla provincia di Torino che la renderà autonoma dall'ente cuneese...
Mi sembra strano, però.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Disabato, questo atto era già stato proposto e anche già votato.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste, possiamo procedere.



(Commenti della Consigliera Disabato)



PRESIDENTE

In che senso? Ne vuole proporre un altro? Prego.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, credo che mi sia rimasto un foglio di troppo tra gli inevasi sicuramente, è colpa di Martinetti che mi ha fatto uno scherzo mentre ero fuori, quindi mi dispiace.
Facciamo un'altra richiesta di inserimento di nuovo punto all'o.d.g.
nella seduta del 21 marzo 2023, chiedendo l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 1080, avente come titolo "Valorizzazione dell'area denominata Collina di Rivoli". È un'area di piccole dimensioni, quindi non parliamo di un'estensione come potrebbero avere altre aree parco. Si trova a pochi chilometri da Torino e occupa la parte terminale della collina morenica di Rivoli, generata dal ghiacciaio della Val di Susa ovviamente anni or sono.
L'elemento di maggiore interesse è costituito dal Castello (non so se lo avete visitato, vi invito a farlo perché è davvero molto bello suggestivo e ospita mostre interessanti; tra l'altro, a rotazione vengono proposti contenuti culturali diversi che vanno ad aumentare l'offerta di eventi culturali). Costruito nel Settecento su disegno di Filippo Juvarra sui resti della quattrocentesca Fortezza del Conte Verde e della Villa Melano; primo restaurato della Regione dal 1984 ed è sede del Museo d'arte contemporanea. Ospita collezioni di artisti italiani, stranieri e importanti mostre temporanee.
La legge istitutiva prevede la valorizzazione del patrimonio forestale che rappresenta il 50% dell'intera superficie, e la promozione di iniziative atte a consentirne la fruizione a fini culturali, didattici e ricreativi. L'area attrezzata accanto al Castello, perché chiaramente molte famiglie si recano lì non soltanto nei giorni festivi, è il punto di partenza privilegiato di una serie di itinerari che si sviluppano per circa dieci chilometri attraverso paesaggi agricoli, radure e boschetti fino al Parco naturale dei Laghi di Avigliana. Tra l'altro, lì c'è una bellissima componente sentieristica cicloturistica che si estende a scavalco sulle due aree e rappresenta chilometri e chilometri di vie che vanno mantenute e anche aggiornate rispetto alla cartellonistica.
È chiaro che gli interventi si rendono necessari, a maggior ragione perché parliamo di aree non più tanto sovvenzionate dalla Regione. Infatti il calo di risorse ha portato molti Comuni a istituire apposite aree parco che non sono in realtà vere e proprie aree sotto la tutela della Regione Piemonte, ma sono aree di salvaguardia, quindi normate direttamente dai Comuni, manutenute e adeguate di cartellonistica sempre dai Comuni.
Occorrerebbe aprire una parentesi, perché i Comuni non possono sobbarcarsi la manutenzione di tutto questo territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo per esprimere parere contrario all'inserimento di questo punto all'o.d.g.
Qui parliamo di un'altra area importante, anch'essa inserita all'interno dell'ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie. Tra l'altro, la peculiarità di questa area protetta è di avere i cosiddetti "massi erratici". Nell'anfiteatro morenico Rivoli-Avigliana, situato in pianura allo sbocco della Val di Susa a ovest di Torino tra i fiumi Dora Riparia e Sangone, è possibile incontrare numerosi importanti massi erratici, spesso di ragguardevoli dimensioni, silenziose testimonianze del glacialismo quaternario proprio in queste valli.
I massi erratici costituiscono ancora oggi l'evidenza geologica più spettacolare e significativa testimonianza della presenza di un antico ghiacciaio e, in particolare, della sua capacità di trasportare materiale di grandi dimensioni per lunghe distanze. Infatti, si chiama proprio "collina morenica di Rivoli".
Sono così convinto dell'importanza di valorizzare quest'area protetta insieme ad altre, che ritengo che il tutto debba essere visto in un quadro complessivo; anzi, sono così convinto della necessità di valorizzare maggiormente queste aree protette da pensare che si debba seriamente parlarne in Commissione e stimolare la Giunta alla creazione di uno strumento che possa aiutare anche chi viene per turismo nella nostra Regione a vedere le aree protette.
Faccio un esempio: la scorsa estate sono stato in Trentino e ho scoperto che, oltre a essere un posto meraviglioso, hanno solo un app "Trentino outdoor", con tutte le mappe di tutte le zone.
Sapete quante app ha il Piemonte? Ho smesso di contarle perché sono infinite. Vado in montagna dove ho la casa in Val Pellice e c'è un percorso per le mountain bike, c'è un Qr code e c'è un app; si va in un altro posto e c'è un app; si va in un'area protetta è c'è un app. Ci sono mille app invece di farne una e farla da parte della Regione. Può costare realizzarla, ma quanto può portare in termini di turismo? Ritengo che questa possa essere anche l'occasione per parlarne seriamente e realizzare un'unica app dove raccogliere tutta la sentieristica regionale, tutte le aree protette e tutte le aree di maggiore interesse della nostra regione. Certamente non abbiamo nulla, ma assolutamente nulla, da invidiare a Regioni e Province come il Trentino.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1080.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1077 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Sostituisco momentaneamente la Consigliera Disabato.
Con la presente le chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1077 avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Palude di Casalbeltrame".
È interamente circondata da risaie e costituisce l'habitat ideale di numerose specie di uccelli acquatici, stanziali ed edificanti, nonché il luogo di sosta delle specie migratorie che percorrono la fascia tra il Ticino e il Sesia. Questa zona è stata votata dai birdwatching quale migliore oasi naturalistica d'Italia del 2009 (i birdwatching sono gli osservatori di uccelli). È situata in prossimità del Comune di Biandrate Casalbeltrame, da cui prende il nome, e Casalino, in posizione strategica tra il fiume Ticino e Sesia.
Dal 1986 la palude faceva parte del Parco naturale delle Lame del Sesia che ha attuato negli anni progetti che hanno portato alla realizzazione della riserva speciale di un sistema di zone differenziato, così da poter creare habitat adeguati alle specie che frequentano quest'area.
Attualmente la riserva è gestita dall'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, cui vogliamo indirizzare, come indicato nell'ordine del giorno, maggiori risorse.
Questa riserva naturale è stata realizzata con lo scopo di tutelare le specie avifaunistiche presenti, conservare le caratteristiche ambientali dei luoghi e salvaguardare quelle che sono le attività agricole dell'area e della riserva naturale orientata.
La vera e propria palude occupa una superficie di circa dieci ettari di zona umida, con un ampio specchio d'acqua diviso in due zone principali sul quale si affaccia un piccolo bosco, un'ulteriore fascia arbustiva siepe delimita la palude.
L'origine di questa palude è artificiale e una porzione delimitata da questo ex coltivo è soggetta a impaludamento e ristagno a causa della falda freatica molto superficiale, fu estesa al fine di creare un'attesa per la caccia dell'avifauna acquatica e divenne in seguito una vera e propria oasi naturalistica.
La fascia di territorio circostante l'area è prettamente naturale Presidente, è principalmente destinata alla coltivazione di riso e funge importantissimo da ricordare, cari colleghi - da filtro con i centri abitati e, comunque, con zone con maggiore incidenza antropica.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla proposta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n.1077 il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Votiamo contro l'inserimento all''o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n.
1077.
Non siamo contrari a prescindere. Qualcuno prima ha detto che a forza di dire "no" ci trasformiamo in un'altra forza politica, ma non è così. Anche perché mettere dei soldi senza una progettualità seria e concreta su un tema così importante non è da noi. Sappiamo benissimo che i Presidenti dei parchi che sono stati nominati da questa Giunta regionale e stanno lavorando in modo ottimale.
Mettere dei soldi senza una progettualità non ha senso, quindi votiamo contro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1077.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1076 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Credo di aver sentito, rispetto alla bocciatura dell'inserimento di un nostro ordine del giorno, la motivazione che senza progettualità i fondi non si danno ma, al contrario, non bisognerebbe nemmeno tagliarli. Ricordo che durante il periodo COVID, a meno che l'Assessore Carosso non mi smentisca, era stato fatto un taglio delle risorse più o meno organico all'interno di tutti i capitoli di bilancio. Lì non vi siete fatti troppi scrupoli nel tagliare senza verificare che ci fossero effettivamente delle progettualità da sostenere.
Automaticamente dico che forse è bene stanziare dei fondi per ripristinare quelli che erano i tagli, ma è da anni che avviene, quindi non stiamo a sindacare COVID, non COVID, su razionalizzazione delle risorse o no negli anni passati. Diciamo che sull'ambiente, sulla natura e sulla biodiversità quasi nessuno, negli ultimi anni, ha dimostrato attenzione. Onestamente posso dire che non ho rilevato una determinata sensibilità nemmeno negli anni precedenti o nelle legislature precedenti.
Ovviamente so e conosco bene il lavoro che è stato fatto dai nostri ex colleghi che, forse, puntualizzano ogni volta e mettono l'accento sulla valorizzazione delle aree parco, ma dalle altre parti non ho visto tutto questo impegno. Noi solleviamo l'argomento perché negli anni si è sempre parlato soltanto di tagli e mai di stanziamenti di risorse extra per prevedere uno sviluppo, anche sostenibile, dei parchi.
Tra l'altro, ricordo che c'è stata una nostra proposta, bypassata senza troppi complimenti e senza troppe giustificazioni, che riguardava l'istituzione delle zone economiche ambientali regionali. Era una richiesta che avevamo avanzato di istituire zone strategiche, al pari di quelle che esistono nei parchi nazionali, che prevedevano una fiscalità agevolata delle agevolazioni in termini di imposte e di quant'altro per l'insediamento di nuove attività economiche nelle aree parco del Piemonte sempre verificando che ci fosse la vocazione; quindi la mission deve essere comunque sostenibile, attività sostenibile all'interno delle aree parco.
Avevamo chiesto di istituire queste ZEAR, di finanziarle, quindi di garantire lo sviluppo economico di quelle aree. È stato detto "ci piacerebbe", ma abbiamo visto che le risorse per altre cose si sono trovate; durante la variazione di bilancio si sono trovati i famosi sei milioni avanzati dalle spese di funzionamento del Consiglio regionale per fare degli spot qua e là, si stanno trovando delle risorse per istituire nuove figure politiche, ma non si sono trovate le risorse per istituire le ZEAR. Sono scelte politiche di cui bisogna anche prendersi la responsabilità e la paternità. Io posso stare dall'altra parte e dire che secondo me le risorse andrebbero indirizzate in un'altra ottica.
Non mi ricordo se l'ho detto all'inizio del mio intervento, ma volevo inserire l'ordine del giorno n. 1076, "Valorizzazione dell'area protetta denominata Bessa".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla richiesta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1076 il Consigliere Rossi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
La contrarietà all'ordine del giorno presentato dalla collega in questo caso è motivata dal fatto che non credo che possiamo affrontare l'argomento, insieme anche agli altri che la collega ha presentato, senza aver prima affrontato la discussione sul bilancio preventivo.
Tutte queste valorizzazioni, compresa l'ultima, che la collega ha richiesto, richiedono una valutazione prima di tutto di natura economico finanziaria, all'interno delle risorse a disposizione della Regione. È appena cominciata la discussione nelle Commissioni e non ci sono gli elementi per discutere tale ordine del giorno e anche di altri simili che la collega ha presentato. Per farlo, per evitare che rimangano solo parole sulla carta, abbiamo bisogno di capire se, effettivamente, c'è uno spazio e una disponibilità di natura economica. Fino a quel momento, credo che discussioni di questo tipo debbano essere rinviate e non possano certamente essere affrontate se non come intenzioni di natura generica, che non ci aiutano in nessuna maniera a entrare nel merito delle richieste.
La collega Disabato, come avete visto, entra comunque nel dettaglio sia per quanto riguarda la descrizione di queste aree protette, sia per quanto riguarda gli interventi necessari. Il lavoro che ha fatto potrebbe essere utile anche solo come ricognizione di tutte queste aree protette e di tutti i problemi che ci sono, quindi potrebbe essere un punto di partenza per una discussione più ampia, visto che, prima o poi, questo Consiglio si dovrà occupare anche di aree protette.
Stiamo aspettando che arrivi la famosa "proposta"; al momento non è presente il Vicepresidente Carosso, per cui non possiamo chiederne conto ma quando arriverà una proposta in tal senso, può essere che, a partire dal lavoro della collega Disabato, riusciremo ad affrontare una discussione completa.
A questo punto, non so se credere che arriverà mai una proposta di legge o un disegno di legge in tal senso: guardo il Presidente di V Commissione Dago, che, come me, so che è frustrato da quest'attesa, ma la frustrazione fa parte dell'essere in minoranza (in maggioranza capita un po' meno). Ci aspettiamo, però, che la promessa fatta in quest'Aula in maniera solenne venga rispettata, anche perché i cittadini dell'ovest Ticino attendono effettivamente, l'approvazione di questa legge. In realtà si aspettavano anche un voto positivo sulla legge votata dai Sindaci, però non è stato possibile.
Vedremo nelle prossime settimane.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1076.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 986 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Proseguiamo con la richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
della seduta del 21 marzo 2023.
Con il presente intervento, richiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 986, avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Val Grande".
Si tratta di un'area sotto il dominio del Parco paleontologico dell'Astigiano. Istituita con legge della Regione Piemonte nel 1985 con lo scopo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio paleontologico esistente nella zona, la riserva è costituita da due adiacenti e distinti settori collinari a ovest di Asti. È uno dei rari casi concreti, a livello nazionale, di area destinate alla protezione di questo particolare patrimonio scientifico e culturale (si sa che quello è il parco definito "dei fossili").
Tra l'altro, è attualmente attiva nel parco una mostra che vorrei tanto visitare, sebbene non ci sia ancora riuscita (condivido questo dispiacere con i colleghi), sulle balene preistoriche. Anzi, visto l'entusiasmo che si è sollevato rispetto al mio desiderio, potremmo effettivamente convocare una Commissione e predisporre un sopralluogo. Mi spiace che non sia presente il Vicepresidente Carosso, che credo accoglierebbe favorevolmente la mia proposta.
Assessore, stavamo proprio parlando della possibilità di calendarizzare una Commissione e visitare la mostra sulle balene preistoriche allestita nel Parco paleontologico dell'Astigiano. A mio avviso, sarebbe un'iniziativa fantastica. Sarebbe bello farvi partecipare tutta la Commissione.
E visto che parliamo di valorizzazione, ci tengo a precisare che a volte la valorizzazione si può attivare anche a costo zero! Io prevedo sempre delle cifre, perché ritengo corretto che le progettualità vadano sostenute a livello economico.
Non so se sapete che nella vicina Regione Liguria si organizzano delle escursioni per vedere le balene: non quelle fossili, ma quelle vive, quelle esistenti! Non tutti sanno, infatti, che in Liguria si possono avvistare le balene. Numerosi turisti provenienti da tutta l'Europa, ma anche da tutta Italia, vengono in Liguria per effettuare queste escursioni, dov'è possibile, tra l'altro, visionare due specie particolarmente grandi, come il capodoglio e la balenottera comune.
Sarebbe bella una partnership tra i due enti, ovvero tra il Consorzio ligure e il Museo paleontologico dell'Astigiano, per creare sinergia.
Perché, effettivamente, anche la collaborazione tra due Regioni e tra due enti può portare a una proficua promozione territoriale.
Guardate che non lo sto dicendo come provocazione: questa collaborazione è veramente possibile a costo zero, Assessore! A mio avviso, è bene vagliare queste progettualità.



PRESIDENTE

Consigliera, la invito a concludere.



DISABATO Sarah

Posso ricavare altri dieci secondi? Giuro che li sottraggo dal successivo intervento! Visto che la mostra è aperta fino al 31 marzo, sarebbe bene calendarizzare questa visita al Museo da parte della Commissione, anche per vagliare la possibilità di ampliare, al di fuori del territorio.



(Brusìo in aula)



DISABATO Sarah

Ho detto che li sottraggo dall'intervento successivo! Sto dicendo una cosa interessante!



(Brusìo in aula)



DISABATO Sarah

No, ma li sottraggo dal prossimo intervento.
Sto dicendo che mi interessava comunque proporre una progettualità. A mio avviso, sarebbe interessante visitare questa mostra, perché probabilmente si potrebbe valorizzare l'area a costo zero.



PRESIDENTE

Nel prossimo intervento avrà a disposizione 36 secondi in meno.
Assicuriamo l'alternanza di interventi tra maggioranza e opposizione.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Nessuno attacca la collega; è la collega che attacca sistematicamente il Regolamento.
Comunque, ho concluso: siamo contrari alla richiesta di inserimento punti all'o.d.g.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 986.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1075 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Parlerò di meno, perché il Regolamento lo voglio rispettare, così come l'ho rispettato fino adesso. Deve però capire che quando ci sono dei temi che mi stanno particolarmente a cuore, mi faccio effettivamente prendere dalla passione.
Chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1075, avente a oggetto "Modifiche agli articoli 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) - Valorizzazione dell'area protetta denominata Crava Morozzo".
Tornando alla precedente proposta di sopralluogo, credo che sia un suggerimento accoglibile da parte della Commissione competente, appunto per sviluppare questa progettualità; una progettualità che si potrebbe mettere in piedi anche a livello gratuito, semplicemente facendo parlare tra loro le due Regioni.
Seguo molto l'attività dell'Ente Parco in oggetto, e partecipando anche ad altre iniziative vedo un'attenzione particolare anche da parte dei bambini dei più piccoli, dei soggetti più curiosi. Se parliamo di fossili o di animali...
So che a questa maggioranza gli animali magari non piacciono, però ai bambini sì, quindi potremmo promuovere delle attività proprio rivolte ai più piccoli per rendere il nostro territorio maggiormente attrattivo.
Tra l'altro, non lo dico per violare le confidenze di alcuni colleghi Consiglieri, ma sono in tanti ad avermi chiesto di portare i bambini a vedere le balene in Liguria. Aggiungo che potremmo portarli anche al Museo dell'Astigiano per vedere le balene preistoriche.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Ci sono già: sono fossili, ma ci sono. Sono balene preistoriche.
Tornando alla nostra richiesta, la riserva naturale di Crava Morozzo - tra l'altro, il collega Martinetti mi diceva che è un posto veramente meraviglioso - tutela uno dei più importanti ambienti umidi del Piemonte meridionale. L'area boscata comprende i laghetti artificiali di Crava e di Morozzo e stagni di diverse profondità, dove sono censite circa 150 specie di uccelli.
Oltre ai capanni di osservazione per i birdwatcher, una postazione sommersa consente un punto di vista insolito sui frequentatori a penne e pinne.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Noto che l'Aula non vuole ascoltare le mie argomentazioni, per le quali purtroppo, comunicherò alla collega Disabato che non potrò sostenere e votare la sua richiesta di iscrizione all'o.d.g., anche se i temi da lei trattati in questo ordine del giorno, in merito alle balene, sono sicuramente di interesse fondamentale, importante, da approfondire e meritano una discussione.



PRESIDENTE

Consiglieri, scusate, lasciate intervenire il Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Ci sono diversi capannelli.



PRESIDENTE

Lasciate intervenire. Sapete benissimo che lo streaming è attivo, perciò ci sono migliaia di spettatori che stanno guardando. Ci sono le linee roventi e le telefonate che non si riescono a gestire, perciò lasciate intervenire perché i nostri concittadini stanno facendo delle valutazioni per la prossima legislatura.



GALLO Raffaele

Si sta formando l'opinione dell'elettorato, quindi ci tengo a rappresentare alla collega Disabato che non è una questione personale, ma ovviamente è una questione politica e di merito, ma non credo sia opportuno sospendere i lavori così importanti sullo Statuto, anche se purtroppo la proposta del collega Bongioanni - che non vedo in Aula - di inserire quattro Sottosegretari per noi è irricevibile. Si tratterebbe di inserire quattro figure che, di fatto, separano ulteriormente i lavori del Consiglio dalla Giunta.
Lei, Presidente Allasia, dovrebbe tutelare il Consiglio, cioè il fatto che in quest'Aula dev'essere presente la Giunta, dev'essere presente il Presidente della Giunta e non dev'essere delegato in alcun modo il rapporto con i Consiglieri, soprattutto di opposizione e di minoranza, a Sottosegretari con deleghe ai rapporti con il Consiglio.
Pertanto, Consigliera Disabato, siccome a me preme parlare di questi temi e dell'architettura istituzionale del Consiglio, voterò contro l'iscrizione di questo ordine del giorno, perché non voglio rubare tempo alla discussione in quest'Aula su assetti così importante per il futuro della Regione Piemonte. Lei porterà avanti la sua istanza senza il mio voto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1075.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Richiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023, cioè dell'ordine del giorno n. 1074, avente come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Monte Fenera". Credo di averlo letto giusto.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, intervenga sull'argomento per il quale ha chiesto la parola, non su altro.



DISABATO Sarah

Chiedevo solo conferma rispetto alla pronuncia. Parliamo dell'istituzione del Parco naturale del Monte Fenera. È interessante l'estensione della superficie, pari a 3.378 ettari.
Il parco prende il nome dal monte, che si erge possente e solitario, sopra i rilievi della bassa Valsesia e che, per il suo profilo, è riconoscibile dalla pianura novarese e vercellese. Non c'è nemmeno più bisogno di identificare le strutture, basta salire sui monti e non avremmo bisogno di costruire grattacieli.
Assai interessante per gli aspetti geologici, il Monte Fenera presenta sui versanti occidentali numerose grotte, alcune delle quali sono di notevole interesse archeologico e paleontologico, in quanto hanno rilevato segni unici in Piemonte della presenza dell'uomo di Neanderthal, vissuto in questi luoghi a partire da 300 mila anni fa e dell'orso delle caverne (Ursus spelaeus) estintosi 20 mila anni fa. Il Monte Fenera è un vero microcosmo; molti gli ospiti d'eccellenza, fra questi la cicogna nera specie assai rara che da alcuni anni frequenta il parco, ma c'è anche il picchio muraiolo e il falco pellegrino.
Anche la flora del parco presenta alcune rarità come la Daphne alpina, la vite selvatica, la lingua cervina e la felce florida. Nel parco si trovano anche alcune emergenze architettoniche, quali il santuario del Crocefisso di Boca, esempio di sperimentazione progettuale dell'architetto Alessandro Antonelli, le chiese di Soliva e Castagnola di stile neoclassico. Insomma parliamo veramente della storia che si unisce alla natura per un connubio eccellente a livello paesaggistico.
Sfido chiunque a dirmi che queste realtà non vadano valorizzate o quantomeno visitate, anche a livello di Commissione. Pertanto, invito tutti quanti a fare una valutazione sui prossimi sopralluoghi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Ottima relazione, ma siamo contrari.



PRESIDENTE

Grazie, collega Riva Vercellotti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1074.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1073 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vorrei inserire un nuovo punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023.
Questa volta vorrei valorizzare, con il mio atto d'indirizzo, il Sacro Monte di Ghiffa. È l'ordine del giorno n. 1073, "Valorizzazione dell'area protetta denominata Sacro monte di Ghiffa". Dov'è?



(Commenti del Consigliere Preioni)



DISABATO Sarah

Allora troverò sicuramente appoggio da parte dell'unico membro proveniente da quel territorio, perché sono risorse che vanno destinate, a prescindere dalla provincia e dal territorio. Queste sono le nostre bellezze e non so se vi state rendendo conto di cosa abbiamo in Piemonte. E questi la Lombardia non ce li può fregare, tra le altre cose.



(Commenti del Consigliere Preioni)



DISABATO Sarah

Speriamo che il collega Preioni mantenga questa posizione, però, in generale è un patrimonio che è sul nostro territorio e nessuno ce lo pu sottrarre, tranne, appunto, quelli che vengono per acquisire i nostri magnifici beni. Si spera sempre che queste strutture non siano dismesse dalla Regione Piemonte, ma che la Regione Piemonte investa per renderle ancora più belle e attrattive e non le ceda a terzi per farne profitto senza provare amore per questi luoghi e per queste bellissime strutture.
Anche in questo caso, è possibile visitare il Sacro Monte con la nuova app dei Sacri Monti UNESCO. Di conseguenza, la digitalizzazione sta anche alla base delle nuove strategie comunicative da parte degli enti parco e non è banale e non è scontato, perché questo a volte non avviene nemmeno nelle città, nei musei di città, quindi che un Ente Parco si munisca di una app per autopromuoversi, secondo me, è una nozione degna di nota.
Affacciato su uno dei due panorami più suggestivi del Lago Maggiore, con ampia visuale sulle Prealpi lombarde, il più piccolo dei Sacri Monti piemontesi comprende tre cappelle, dedicate all'Incoronata, a San Giovanni Battista e ad Abramo. Il Santuario ha inoltre il settecentesco porticato della Via Crucis.
Il fulcro del complesso è il Santuario della Trinità costruito tra la fine del Cinquecento e il 1617, ampliando un antico luogo di culto medievale. Un sito ritenuto sacro e miracoloso ancor prima della creazione del Monte.
Seguirono le tre cappelle, all'incirca tra il 1647 e i primi anni del Settecento.
La gradevolezza dell'ambiente circostante con i suoi boschi di castagno e l'antico percorso archeologico, unitamente alla piacevolezza del lago, che sappiamo essere preso d'assalto dai turisti, soprattutto stranieri, lo rendono uno dei Sacri Monti più affascinanti dal punto di vista paesaggistico. Come dare torto a questa descrizione che, effettivamente racchiude al suo interno tutto il romanticismo di questi magnifici paesaggi? Rimetto, ovviamente, alla decisione dell'Aula l'inserimento di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono interventi in senso contrario rispetto all'inserimento di questo ordine del giorno.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Su cosa?



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Guardi, Consigliere non intervengo nel merito, perché ora stiamo discutendo su una proposta di inserimento di un punto all'o.d.g. proposto dalla Consigliera Disabato e quindi non nel merito di quello che propone con l'ordine del giorno che propone di inserire nell'o.d.g. di oggi, ma sulla necessità o meno di inserire punti all'o.d.g. della seduta odierna.
Credo che, sinceramente, leggendo il titolo, perché devo dire che non ho letto approfonditamente il testo dell'ordine del giorno, non sia opportuno mi perdoni, collega Disabato - inserire quest'ordine del giorno e bloccare i lavori dell'Aula per discutere di questo tema oggi, ma sia più opportuno discuterne in un'altra sede, in un altro momento con gli approfondimenti giusti e, anche, in una condizione di Aula migliore, dato che siamo qui riuniti alle 2.30 del mattino e l'Aula appare semivuota.
Allora, collega Disabato, le chiedo però di non perdere il lavoro così prezioso che ha fatto su questo tema, ma di riproporre quest'ordine del giorno in sede di bilancio, se mai riusciremo a discutere di bilancio della Regione Piemonte in questi mesi, prima della scadenza dell'esercizio provvisorio che abbiamo votato alla fine dicembre, con una legge che istituisce per quattro mesi un bilancio provvisorio, in attesa del bilancio dell'Ente. Dicevo, se mai riusciremo a discutere a margine di questa discussione, con i tempi giusti e le modalità giuste anche del bilancio della Regione Piemonte, magari si potrà inserire questa discussione in un ordine del giorno collegato e, quindi, approfondire il tema anche in tempi rapidi, perché credo sia un tema che meriti attenzione e profondità di riflessione, collega Disabato.
Sicuramente, non dev'essere messo nel dimenticatoio, anche perché i mesi che ci separano dalle elezioni del 2024 sono molto pochi e l'attività del Consiglio va rapidamente verso la sua conclusione...



(Commenti del Consigliere Perugini)



GALLO Raffaele

Sto dicendo la verità al collega Perugini: tra pochi mesi si andrà al voto e poi vedremo chi governerà questa Regione.
Ragionevolmente, dovremmo discutere e, magari, Presidente Allasia, pu anche prendere l'impegno di prevedere l'inserimento di questo importante ordine del giorno nelle prossime sedute del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1073.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia inserito a verbale che il Consigliere Gallo ha espresso voto contrario.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1079 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Chiede di illustrare una proposta di inserimento all'o.d.g. la collega Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
A seguito della puntualizzazione doverosa del collega Gallo, che ha sentito l'esigenza di dire a tutti della sua contrarietà - va beh, per carità chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023, l'ordine del giorno n. 1079, che ha per oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata torrente Orba".
Tra l'altro, penso che non sia il caso di parlare di aree protette soltanto quando i Sindaci, gli amministratori e i cittadini si presentano in Consiglio per rappresentarci le loro questioni, le loro esigenze, le criticità che vivono sul territorio, ma penso sia importante parlarne durante tutta la legislatura, tutto l'anno, in ogni momento in cui è possibile parlare di aree protette. Sinceramente, trovo sia di fondamentale importanza, ed è per questo che anche la più piccola delle aree protette quella che può sembrare più marginale, effettivamente, debba essere presa in considerazione.
In questo caso, parliamo della provincia di Alessandria; tra l'altro, se non sbaglio, ne abbiamo parlato pochissimo fino a oggi e ci dispiace non avere parlato tanto nemmeno di Cuneo, ma se ne parla tantissimo anche in altre circostanze, però oggi parliamo anche della provincia di Alessandria con la sua riserva naturale speciale del torrente Orba.
È un'area che è stata istituita nel 1987, un anno prima che io nascessi con la legge regionale n. 50 del 7 settembre 1987. Pensate un po', è stata istituita nel 1987, un anno prima che nascessi; oggi, esattamente dopo 35 anni dalla sua istituzione, sono in Consiglio regionale a supportare questa riserva naturale. Veramente, fa specie anche estrapolare questo dato.
Occupa una superficie di 257 ettari nella provincia di Alessandria e interessa i Comuni di Bosco Marengo, Capriata d'Orba, Casal Cermelli e Predosa. Si sovrappone e parte dal sito d'interesse comunitario denominato "Zona speciale di conservazione" e "Zona di protezione speciale del torrente Orba". Se qualcuno fosse interessato al codice, è il codice Rete Natura 2000 IT 1180002 dell'estensione di 506 ettari. La riserva naturale del torrente Orba è inserita in un'area di pianura a predominante vocazione agricola, tanto che seminativi e pioppeti, in alcuni tratti, giungono fino sulle rive dell'Orba, per cui gli ambienti naturali si alternano agli ambienti agricoli. Il territorio è pianeggiante; la sua altitudine minima è di 102 metri sopra il livello del mare e l'altitudine massima è di 130 metri sopra il livello del mare.
Nella riserva, il manto boschivo è relativamente continuo e si compone di vari tipi forestali: nella zona golenale si trovano porzioni di bosco ripariale ancora integre, dominate da salici e pioppi, mentre nelle zone più asciutte trovano spazio querceti e rovineti. Ristrette aree di greto accompagnano invece il corso fluviale.
Direi che è importante tenerlo in considerazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Siamo contrari, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1079.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1089 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere, per l'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1072.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Tornerei a parlare di sicurezza stradale, chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 973, che ha per oggetto "Sicurezza stradale, iniziative rivolte alla provincia di Biella".
Ricordo ai colleghi che la Regione Piemonte, nel 2008, ha aderito al protocollo d'intesa per il coordinamento delle attività inerenti alla rilevazione statistica sull'incidentalità stradale ISTAT e dal 2009 si raccolgono i dati sugli incidenti stradali come organo intermedio di rilevazione. Benché negli ultimi decenni le statistiche abbiano certificato una costante diminuzione, negli ultimi anni il fenomeno è tornato pericolosamente a crescere, come abbiamo già ribadito in più occasioni, in particolare in alcune aree del Piemonte.
Prima ho fatto prima l'esempio della mia provincia ed è vero che sto andando un po' a spot, ma perché è necessario compiere azioni su territori diversi. Capisco che c'è sempre il problema che mancano queste benedette risorse (che poi troviamo per i campi da calcio in paesi di mille abitanti ma mai per questi argomenti), però mi rivolgo alla provincia di Biella e ai Comuni della provincia di Biella perché, dai dati in nostro possesso, nel 2020 a Biella ci sono stati 227 incidenti con cinque morti e 279 feriti e nel 2021 361 incidenti con 13 morti e 458 feriti. È un incremento in piuttosto importante, considerando che c'è stato il periodo COVID, che probabilmente ha abbassato le medie. È un aumento importante, perché da cinque morti a 13 è quasi il triplo rispetto all'anno precedente.
Con l'ordine del giorno chiediamo di prevedere risorse aggiuntive sui capitoli di bilancio di previsione dedicate alla sicurezza stradale. Poich negli anni scorsi c'è stato un taglio di circa un milione di euro chiediamo di ripristinarli in parte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ho ascoltato con attenzione quanto detto dal collega Martinetti e stavo consultando anche le tabelle e l'ordine del giorno presentato. Quando si parla di sicurezza stradale, di iniziative rivolte a province del nostro territorio, ma in generale a tutta la Regione Piemonte, non si può che valutare con attenzione l'ordine del giorno.
Questo documento chiede di impegnare la Giunta regionale ad aggiungere risorse sui capitoli del bilancio di previsione dedicati alla sicurezza stradale e di promuovere convenzioni tra i Comuni (in questo caso della provincia di Cuneo) e il centro di Guida Sicura, MotorOasi Piemonte di Susa, gestito con il contributo della Regione Piemonte attraverso la società partecipata Consepi, che favorisce l'accesso dei giovani neopatentati ai corsi di guida sicura. In tutte le sue premesse evidenzia il fatto che lo Statuto della Regione Piemonte (ciò di cui stiamo proprio parlando ormai da quasi 24 ore in Aula) all'articolo 5, comma 1, recita: "La Regione persegue la riduzione delle disuguaglianze, agisce responsabilmente nei confronti delle generazioni future". Inoltre, premette che lo Statuto della Regione Piemonte, all'articolo 11, comma 3, recita: "La Regione opera per rimuovere le cause che determinano le disuguaglianze".
Ho letto con attenzione e credo sia opportuno discuterne con altrettanta attenzione tutti insieme e fare le dovute approfondite discussioni, per proprio come dice il l'ordine del giorno, in sede di bilancio, quindi non in questo momento e non in questa sessione d'Aula. Nel momento in cui, se mai riusciremo a discutere di bilancio, sarà opportuno che il Consigliere Martinetti, insieme a tutti i Consiglieri di opposizione e del suo Gruppo (auspico insieme a tutti i Consiglieri di quest'Aula), possa depositare un emendamento a sua prima firma, ma con le firme di tutti i Consiglieri, che stanzia risorse a bilancio per la sicurezza stradale e per le convenzioni da fare con le associazioni del caso. Questo per sostenere l'argomento dell'ordine del giorno sulla sicurezza stradale, ma non credo sia opportuno discuterlo adesso, per cui voterò contro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 973.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1072 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere, per l'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1072.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Richiediamo l'inserimento di questo ordine del giorno, a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Ciciu del Villar", una pietra miliare del nostro territorio.
È un territorio importante che va valorizzato e sostenuto, perché i visitatori possono fruire dei diversi percorsi per scoprire questa riserva.
È un percorso turistico didattico che viene chiamato "Ciciu vagando", in cui vi sono delle opere in pietra molto belle; un percorso che ha un tempo di percorrenza di circa 45 minuti.
Lungo l'itinerario ci sono dei pannelli che illustrano l'origine dei "Ciciu", storie e leggende che presentano la flora che si osserva camminando sul sentiero. Vi ho portato le mie bambine quando erano molto piccole, che adesso sono piuttosto grandi (una ha 26 anni, l'altra 23) anch'io ero molto più giovane e più resistente di adesso, ma è stata veramente una bella scoperta e invito veramente a fare visita a questa bellissima riserva. Un villaggio che è stato creato nel 2022 appositamente per famiglie con bambini, ma naturalmente è a disposizione di tutti il percorso del canyon di Rio Bello, il sentiero delle favole; è una facilissima passeggiata per andare a caccia degli animali della riserva che sono scolpiti nel legno, non sono vivi, sono scolpiti nel legno (è una caccia fotografica) e interpretano i mestieri tipici locali.
Il tempo di percorrenza è anche piuttosto breve, perché lo si fa in circa 30 minuti. Per chi vuole qualcosa di più impegnativo c'è il percorso escursionistico che inizia da una diramazione del percorso turistico "Ciciu vagando" e si snoda lungo la costa Pragamonti, in direzione del monte Liretta, con un tempo di percorrenza di circa un paio d'ore.
Vi è poi anche la possibilità, in circa tre ore, di raggiungere il colle della Liretta, rinomato e frequentato e sito di lancio con deltaplano e parapendio, per cui anche un luogo dove vengono fatti degli sport estremi che hanno una grossa diffusione in questi territori. Dalla fine del 2007 l'area è, inoltre, diventata un sito di riferimento del Cuneese per la pratica del bouldering. Occorre, comunque, precisare che questa attività è praticata sui massi e sulle formazioni rocciose che si trovano a margine della riserva.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla richiesta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1072 il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno n. 1072 all'o.d.g.
odierno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1072.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1071 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato per l'inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1071.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



DISABATO Sarah

Colgo l'occasione per dare il mio voto favorevole alla richiesta del mio inserimento all'o.d.g.
Specifico già, perché potrebbe esserci un malinteso, che questo ordine del giorno tratta il tema specifico dell'Alpe Devero, si concentra su una delle componenti paesaggistica di quel luogo presente nel Verbano Cusio Ossola.
Chiediamo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. nella seduta 21 marzo 2023, l'ordine del giorno n. 1071, avente come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Alpe Devero".
Mi soffermerei sulle caratteristiche naturalistiche perché prima abbiamo parlato di grandi opere, di impatto sul territorio, di turismo di massa che potrebbe danneggiare, in modo irreparabile, quei bei paesaggi. Com'è l'Alpe Devero, com'è organizzato a livello naturalistico? Larici, abeti, torrenti laghi, rocce e cielo. La natura la fa da padrona all'Alpe Devero, in ogni stagione è possibile conoscere e apprezzare lo spettacolo che la natura offre a chi visita l'Alpe. In estate il verde dei prati, i colori dei fiori, il blu e il verde dei laghi e il rosso dei tramonti sono le tinte della stagione. A farvi compagnia le marmotte, i camosci, le aquile e, se siete fortunati, anche il rarissimo gipeto: un rapace tornato da poco sul nostro territorio molto raro (io l'ho visto, non so se voi avete avuto la stessa fortuna).
Nei verdissimi pascoli degli alpeggi i casari producono eccellenti formaggi, oltre a burro, ricotta e, ovviamente, il fantastico latte. Tutti prodotti a chilometro zero e tutti i prodotti di altissima qualità ottenuti con tecniche che sono tramandate di padre in figlio da diverse generazioni. In inverno la pace del bianco avvolge tutta l'Alpe, nella stagione del letargo è possibile apprezzare i candidi paesaggi, i raggi del sole che infiltrano tra le nubi, i laghi e le cascate ghiacciate. Insomma 365 giorni all'anno all'Alpe Devero si è davvero a contatto con la natura.
Tra l'altro, consentitemi di chiudere questa presentazione di cui chiedo l'inserimento all'o.d.g. con qualche verso: "La montagna di un tempo, la natura intatta e da guardare; sentire e toccare con mano l'ospitalità cordiale e sincera, l'orizzonte lontano da raggiungere.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato, ma è scaduto il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 1071 il Consigliere Gallo.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GALLO Raffaele

Noi siamo qui, alle 2.45 del mattino, a discutere su come organizzare l'ordine dei lavori di quest'Aula, mentre tre quarti della maggioranza sta facendo capannello all'ingresso della sala senza neanche accorgersi che noi.



PRESIDENTE

Collega, la sto seguendo.
Prego.



GALLO Raffaele

So che lei mi segue, Presidente. Però mi piacerebbe capire che cosa ci sia di così interessante da discutere alle tre del mattino in modo così animato. Questo, però, non è d'interesse dei cittadini.



PRESIDENTE

Collega Gallo, la invito a proseguire.
Chiedo gentilmente ai colleghi.



GALLO Raffaele

Presidente, non so se è opportuno che i colleghi mi stiano a un centimetro di distanza.



PRESIDENTE

Ha ragione, ha ragione! Chiedo alla collega Disabato di accomodarsi, o comunque di rispettare le distanze.



GALLO Raffaele

Cercherò comunque di argomentare il perché dirò "no" alla collega Disabato perché non voterò favorevolmente sulla sua richiesta di inserimento nuovi punti all'o.d.g.
Ritengo necessario approfondire la tematica con attenzione, e per farlo credo sia opportuno prendersi il giusto tempo, non certo discuterne di notte o durante la sessione dedicata al Capo X dello Statuto; sarebbe preferibile affrontare la questione in una situazione che dia piena dignità alla discussione che la collega ha proposto.
Per queste ragioni, voterò contro: per salvaguardare il suo ordine del giorno e la bontà della sua discussione. Non la prenda come questione personale, collega Disabato, ma è per salvaguardare l'importante tema che lei ha posto alla nostra attenzione.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1071.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1070 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023 dell'ordine del giorno n. 1070, avente a oggetto "Modifiche agli articolo 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) - Valorizzazione dell'area protetta denominata Fondo Toce".
La Riserva Naturale del Fondotoce, istituita nel 1990, si estende sul tratto terminale del Toce e della piana alluvionale che lo stesso fiume ha formato. È una zona fortemente urbanizzata all'interno della quale l'area protetta rappresenta l'ultimo baluardo di zona umida.
Tali peculiarità rendono ancora più prezioso questo ambiente caratterizzato da un alto grado di biodiversità rispecchiato nelle diverse classi di animali che lo frequentano. Si va infatti dai rettili (tra cui la tartaruga palustre, la biscia d'acqua, il biacco, il ramarro e l'orbettino) agli anfibi (come la rana verde e il tritone crestato), ai mammiferi (volpi, tassi, faine e donnole), per arrivare alle moltissime specie diverse di insetti.
Tra l'altro, mi farò promotrice di un'istanza presso la riserva perch trattandosi di zona umida.
Scusate, ho spento il microfono per sbaglio.
Dicevo, mi spiace perché non vedo citate le specie di avifauna che stanziano spesso su quelle aree umide. Mi ero permessa di suggerire due indicazioni sulle tipologie (soprattutto trampolieri e uccelli dal becco lungo) che possono trovare la loro fonte di sostentamento nelle acque basse delle aree umide. E questo richiama, tra l'altro, una serie di predatori che ho testé citato (in effetti, avevo citato i predatori, ma non le specie di avifauna; ma è un dettaglio assolutamente trascurabile rispetto al tema principale, che è quello della tutela e della valorizzazione delle aree umide del territorio). Lo dice anche una recente direttiva: dovrebbero essercene di più...
Presidente, credo di avere un problema al microfono, adesso l'ho riacceso.
Dicevo, la riserva è interamente compresa nel Comune di Verbania ed è il canneto l'ambiente più rappresentato. Annoverato tra i più estesi del Lago Maggiore, è costituito quasi essenzialmente dalla cannuccia di palude e offre un ecosistema ideale per la riproduzione di numerosi pesci di lago (tra gli altri, carpa, luccio e tinca).



PRESIDENTE

Grazie.
Interviene in senso contrario la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà per tre minuti.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per dire che siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno testé richiamato dalla Consigliera Disabato.



PRESIDENTE

Grazie, collega Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1070.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Lanzo, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Mi sia consentita una valutazione sulle modalità con le quali stiamo votando queste richieste di iscrizione all'o.d.g.
Considerato che attualmente tutti gli ordini del giorno hanno in previsione una premessa uguale per tutti (la stessa frase vale per tutti gli ordini del giorno, cambia ovviamente il relativo impegno), mi chiedevo, data la stessa finalità, se si potessero raggruppare e votare in un'unica soluzione.
Ribadisco che l'impegno è sempre lo stesso, ovvero "Premesso che riteniamo di primaria importanza tutelare e manutenere adeguatamente le aree protette previste all'interno del nostro sistema regionale, il Consiglio regionale impegna la Giunta", seguito dalla stessa destinazione economica. Varia ovviamente l'area interessata. Sostanzialmente, il testo dell'ordine del giorno è lo stesso, varia unicamente l'area interessata. Credo, quindi, che vi siano sia elementi soggettivi che oggettivi per poterli riunire.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lanzo.
Si vota per "richieste di inserimento", quindi non è possibile fare un accorpamento degli atti d'indirizzo.
Noi stiamo votando l'inserimento all'o.d.g. di quell'atto d'indirizzo, non l'oggetto dell'atto di indirizzo stesso.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1069 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Mi spiace. Non era mia intenzione essere simpatica a nessuno durante questa seduta, volevo solo essere costruttiva e proporre dei temi.



PRESIDENTE

Collega, per cortesia, proceda con l'illustrazione della richiesta di inserimento di punti all'o.d.g. Siamo tutti frementi per ascoltarla.
Grazie.



DISABATO Sarah

Siccome mi hanno dato dell'antipatica.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023 dell'ordine del giorno n. 1069, avente a oggetto "Modifiche agli articolo 50 e 51 della legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Ragione Piemonte) - Valorizzazione dell'area protetta denominata Garzaia di Carisio", ma volevo soffermarmi su quello che è stato detto prima, perch non capisco quale sia il problema. Non so più come far capire che abbiamo rispettato tutte le regole, abbiamo rispettato tutti i dettami di legge abbiamo rispettato il Capo X del Regolamento.
Inoltre, da lei che è avvocato, non me le aspetto queste cadute su cavilli di Regolamenti. Io non ho studiato legge, ma interpreto e leggo i regolamenti e mi sembrava di averlo capito bene e oggi confermano che ho capito meglio di lei.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Ma non c'è problema, incasso volentieri tutti i giudizi che arrivano dalla maggioranza rispetto alla presentazione dei miei ordini del giorno. Tra l'altro, c'è da dire una cosa: non è che sto ripetendo a pappagallo quello che c'è scritto sugli ordini del giorno. Quello dell'ordine del giorno è un impegno, è una richiesta che si fa alla Giunta: richiesta di risorse per valorizzare, per riqualificare, per naturalizzare. Qualsiasi cosa; però io la motivo, comunque, con dei dati oggettivi a sostegno delle mie proposte proprio per convincervi che una realtà vale la pena sostenerla e tutelarla.
In particolare, questa riserva naturale si colloca nell'alta pianura vercellese in prossimità del torrente Elvo ed è delimitata da tre vie di comunicazione, cioè dall'autostrada Torino-Milano e dalle provinciali che partendo da Carisio, si dispongono in direzione Buronzo e Salussola. L'area tipicamente planiziale è situata su depositi alluvionali recenti costituiti in prevalenza da sedimenti ciottolosi e sabbiosi, ed è circondata dalla collina morenica detta mindeliana, ai piedi della quale sorge il paese di Carisio, e da una serie di.



PRESIDENTE

Grazie, collega Disabato.



DISABATO Sarah

Però mi avverta prima di togliermi la parola.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, anche questa volta interverrò contro la collega Disabato sul merito e sul metodo con cui chiede l'introduzione di questo ordine del giorno in questa seduta, nonostante debba comunque dare tutto il mio supporto alla collega per le difficoltà con le quali sta cercando di presentare i propri ordini del giorno, in quanto la maggioranza prova in ogni caso.
È incredibile che è in corso uno sport in quest'Aula: quando parla la Consigliera Disabato, si cerca di dire che i suoi ordini del giorno sono sbagliati e addirittura che si possono accorpare per votazione. Quando parlo io, tutti parlano da altre parti e non ascoltano. Il mio collega di Gruppo Rossi è andato via e non mi ascolta più nessuno.
Però devono essere solidale con la collega Disabato, perché ogni volta che presenta un ordine del giorno le contestate la modalità con cui è stato scritto. Addirittura chiedete che vengano accorpati, per omogeneità di trattazione, gli ordini del giorno in un'unica votazione, quando nel Capo X non è previsto neanche nel caso numerario sugli emendamenti. Figuriamoci sugli ordini del giorno o sulle mozioni che sono state presentate! Pertanto, chiedo ai colleghi di maggioranza di ascoltare nel merito le sollecitazioni e le argomentazioni della collega Disabato ed eventualmente valutare anche il voto favorevole o meno. Devo dire, in quest'ultimo minuto, che - magari per la stanchezza, visto che sono le 3 di notte pensiamo che il nostro voto sia sul merito dell'ordine del giorno; invece stiamo discutendo da stamattina di come organizzare l'ordine dei lavori di questa seduta. Di conseguenza, i lavori - lo dico per chi ci sta ascoltando alle 3 del mattino in streaming - non sono ancora entrati nel vivo. La discussione inizierà probabilmente domani sera, visti i tempi di presentazione degli ordini del giorno e dell'elaborazione dell'ordine dei lavori di quest'Aula. Siamo ancora nella fase preliminare e stiamo discutendo se inserire o meno un ordine del giorno, non se l'ordine del giorno è accoglibile o meno nel merito della questione.
Su quello, qualora venisse accolta l'iscrizione dell'ordine del giorno nell'ordine dei lavori della seduta odierna, discuteremo nel merito dell'impegno che la collega Disabato ha scritto, che anche se ha scritto in modo replicativo, comunque ha scritto secondo le norme e i regolamenti che conducono i lavori di quest'Aula.
Per concludere, pur con la mia solidarietà, comunque voto contro l'inserimento di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1069.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1068 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
Nemmeno il microfono regge più, non riesco a capire.
Il nuovo punto all'o.d.g. riguarda un atto d'indirizzo, l'ordine del giorno n. 1068, dal titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Paracollo Ponte Pesci Vivi", Parco del Monviso. È zona di provenienza di molti Consiglieri, che sicuramente la conoscono, compreso il collega Martinetti.
L'area della riserva, con un'estensione di quasi 19 ettari, è situata tra i Comuni di Saluzzo e Revello e comprende il tratto strettamente di pertinenza fluviale, con presenza di alcune zone umide caratterizzate da una notevole ricchezza di flora acquatica. Presso il Ponte Pesci Vivi è presenta una cascina ristrutturata adibita a struttura ricettiva e didattica, quindi a disposizione delle scuole, degli studenti e delle studentesse.
Di particolare pregio per la biodiversità faunistica e floristica è la zona umida di Paracollo, risultato di un processo di riqualificazione ambientale di un'ex cava di sabbia e ghiaia - quindi, una di quelle volte in cui una cava diventa qualcosa di interessante, come può essere un lago artificiale costituita da due subunità collegate fra loro, dal punto di vista ecologico, da un fosso irriguo ovest per complessivi 13,6 ettari. Qui la vegetazione arborea è costituita principalmente da robinia, salici, pioppi gelsi e varie specie di arbusti, quali frangola, biancospino, sanguinello ma anche da piante aventi capacità di fitodepurazione, come Phragmites australis, Typha latifolia e Juncus effusus.
La durata del periodo di allagamento annuale di questi corpi d'acqua differisce a seconda della loro profondità, creando piccoli ambienti che ospitano una fauna diversificata; per la batracofauna, infatti, l'area riveste un'importanza straordinaria, ospitando sei specie di anfibi, tra cui il tritone crestato italiano, Triturus carnifex, e il rospo smeraldino.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario Consigliere il collega Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione della proposta di inserimento della Consigliera Disabato.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1068.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 959 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Per rendere un po' meno noioso il dibattito, parlerei di sicurezza stradale, Presidente.
So che è un argomento al quale lei ha.



PRESIDENTE

Il microfono. Non lo tocchi, non lo tocchi!



MARTINETTI Ivano

Anche lei, non lo tocchi, però, Presidente, perché se no.



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 959, relativo a "Sicurezza stradale, iniziative rivolte alla provincia di Novara" e spiego subito perché, Presidente.
Intanto, non so se l'ho già detto in Aula, ma mi piace ricordare che, nel 2019, il Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con la Polizia stradale, ha promosso.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Sì, sì, ce l'ha detto.
Non lo tocchi, perché in queste ore si spegne.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Collega, le garantisco.



MARTINETTI Ivano

No, no, lei non mi sta garantendo per niente.



PRESIDENTE

Non deve toccarlo in queste ore!



MARTINETTI Ivano

Lei mi sta imbavagliando!



PRESIDENTE

Proceda, proceda.



MARTINETTI Ivano

Vergogna! Mi sta imbavagliando. Mi impedisce di parlare.
Perché la Provincia di Novara? Ho già ricordato che, appunto, benché negli ultimi decenni le statistiche abbiano certificato una costante diminuzione, negli ultimi anni però il fenomeno è tornato pericolosamente a crescere, in particolare, in alcune aree del Piemonte.
Ad esempio, nel 2021, il maggior numero di decessi coinvolge i conducenti e i passeggeri di autovetture (49%); seguono i motociclisti e i ciclomotori.
È vero che va anche detto che sono un po' più spericolati, però, nonostante tutto, la media si abbassa al 21%; il 15% è rappresentato dai pedoni e il 7,8% dai ciclisti. I camionisti, una categoria che immagino lei conosca bene, il 5,7%, anche perché ci sono dei mezzi tali per cui chi ci si pianta contro, solitamente ha la peggio. Per quanto riguarda i monopattini, i famigerati monopattini, soltanto lo 0,5% e le altre tipologie lo 0,5%.
Nelle province piemontesi di Torino, Alessandria e.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Guardi, nessuno ha toccato niente, creda! Ci sono i testimoni.
Lei è allergico al microfono. Cosa le posso dire?



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

No, però.
Veramente...



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Sta togliendo il microfono.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Provi con quello della collega Disabato.



MARTINETTI Ivano

Ricomincio l'intervento.



PRESIDENTE

Collega, intanto ha finito il tempo.
Abbiamo un problema su quel microfono.
Al limite, dopo lei recupera. Però, guardi, ha finito il tempo.



MARTINETTI Ivano

No, allora.



PRESIDENTE

Decida lei.



MARTINETTI Ivano

Chiedo l'inserimento all'o.d.g. del.



(Audio mancante o non comprensibile)



MARTINETTI Ivano

Si tratta di iniziative rivolte alla provincia di Novara.



PRESIDENTE

Grazie.
Collega Martinetti, nessuno dalla Presidenza le ha tolto la parola.
C'è un problema tecnico.



MARTINETTI Ivano

Lei sta toccando il microfono.
Lei deve tutelarci.



PRESIDENTE

Io l'ho tutelata.



MARTINETTI Ivano

È successo solo quando c'era lei, perché non è mai successo neanche una volta.



PRESIDENTE

È successo con una sua collega.



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Non importa! Mi deve tutelare.



PRESIDENTE

Ha chiesto d'intervenire in senso contrario il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Siamo contrari all'inserimento, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 959.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



MARTINETTI Ivano

Chiedo che sia inserito il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Martinetti.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1078 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Chiede di illustrare una proposta di inserimento all'o.d.g. la collega Disabato.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Potete anche togliermelo il microfono, ma la mia voce regge, quindi non è un problema.
Volevo solo capire dove avete portato il mio collega Martinetti, perch l'ho visto trascinato fuori dall'aula.



PRESIDENTE

È uscito un attimo, è andato in bagno.



DISABATO Sarah

Non credo sia uscito deliberatamente, di sua spontanea volontà!



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Perché prima anch'io sono stata forzata a uscire, poi sono rientrata, per hanno capito che.



PRESIDENTE

È tornato sano e salvo! Proceda.



DISABATO Sarah

Chiedo un nuovo inserimento all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023.
L'ordine del giorno n. 1078 ha per titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Paesana". Simo nei pressi del Parco del Monviso, come la precedente area protetta.
L'area della Riserva naturale di Paesana si sviluppa su una superficie di quasi 75 ettari; posta nella parte bassa del Comune di Paesana, è a valle del ponte sul fiume Po, a una quota altimetrica di circa 640 metri sopra il livello del mare.
Per quanto la riserva sia inglobata in un'area fortemente antropizzata, il tratto di fiume Po che scorre all'interno è rappresentativo della zona di media montagna, habitat ideale per pesci come la trota fario e lo scazzone.
Il sito comprende una porzione di fiume con sponda a vegetazione arbustiva contornata da prati stabili, oltre alla zona del campo sportivo, a valle del quale vi è un'area di parte attrezzata. La cartografia tecnica della riserva è scaricabile sul sito Parco Monviso.
Al di là di tutto, visto che c'è stata una sorta di sollevamento su una specie che ho citato durante la trattazione, volevo fare una specifica su questa specie, il nome scientifico è Cottus gobio. Sarebbe lo scazzone, un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cottini. Ha un aspetto così caratteristico da essere inconfondibile: ha una testa enorme appiattita con due occhi anch'essi molto grandi e ravvicinati. Inoltre, la testa appare spinosa, dato che è ricoperta da piastre ossee; una grande spina appuntita è posta sull'opercolo branchiale e un altro sul prochervolo.
Non so se avete presente quegli animali che si trovano anche al mare, tipo le bavose.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Mi scusi, stavo approfondendo le tipologie di pesci che la collega ha citato e non trovavo traccia su Google.
Credo sia necessario ricordare alla collega che i suoi interventi non devono essere nel merito, sul quale magari possiamo anche essere d'accordo ma si deve prendere il giusto tempo, cioè i dieci minuti che si riconoscono alle discussioni corrette e ampie che si fanno sugli ordini del giorno e sulle mozioni, per spiegare il merito del documento.



(Brusìo in aula)



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, c'è un capannello attorno a Davide Balena in questo momento, mentre le opposizioni parlano: non si capisce, poi qualcuno ce lo spiegherà, però è da un'ora che c'è un capannello di forze di maggioranza.
Lo dico per chi ci sta ascoltando, se qualcuno non riesce a dormire e magari si è collegato sui social a seguire questo dibattito approfondito sull'ordine dei lavori della seduta sullo Statuto convocata da ieri mattina alle 10 fino a venerdì sera, che è ancora nella fase iniziale, perch stiamo approfondendo gli ordini dei lavori da iscrivere per poi avviare i lavori veri della seduta. Siamo ancora nella fase preliminare, in cui stiamo decidendo quali ordini del giorno inserire.
Consigliera Disabato, lei non deve raccontare cosa ha scritto in modo approfondito sull'ordine del giorno, ci deve convincere sulla bontà dell'iscrizione del documento all'o.d.g. della presente seduta. Devo dire che il suo intervento, per quanto approfondito dal punto di vista scientifico e dal punto di vista della dovizia di particolari, che dimostra la sua preparazione in materia, non mi ha convinto sul fatto di iscrivere questo documento e, quindi, di posticipare la discussione sui Sottosegretari voluti dal centrodestra e dalla nuova articolazione e organizzazione del Consiglio regionale.
Credo sia più importante e più opportuno iniziare a discutere di questo e di quale architettura istituzionale dare al Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1078.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1067 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente, molto gentile a concedermi la parola.
A questo punto, chiedo l'inserimento di un ulteriore punto all'o.d.g. della seduta di oggi, 21 marzo 2023, l'ordine del giorno n. 1067 dal titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Confluenza del Bronda". Anche qui poniamo l'accento su una porzione di territorio presente all'interno del Parco del Monviso.
Il Parco del Monviso è ricorrente nelle ultime trattazioni e anche ora intervengo per chiedere risorse per valorizzare queste aree con una particolare conformazione. Il torrente Bronda, in particolare, alla sua confluenza con il fiume Po dà vita a una piccola riserva di 136 ettari, a circa cinque chilometri a nord-ovest di Saluzzo nei pressi dell'Abbazia di Staffarda. L'area della riserva coincide con la zona speciale di conservazione, detta altrimenti ZPS, confluenza Bronda. Il Po in quest'area ha ancora un carattere sostanzialmente torrentizio, con ampi greti colonizzati da vegetazione erbacea e cespugliosa, sommersi durante le piene.
Tipica dell'area è la presenza di saliceti ripariali, di salice bianco alternati con zone di greto stabile, ospitante specie xerofile inserite in un contesto territoriale dominato dall'attività agricola a prevalenza di seminativi pioppeti e frutteti. Particolarmente interessante è la presenza di numerosi anfibi, tra cui il tritone crestato, ricorrenti in questi territori del parco del Monviso, e il tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris meridionalis).
Nonostante le attività agricole siano causa di eccessivi prelievi idrici (per fortuna per le imprese che continuano a produrre in quella zona, per chiaramente più hai impianti più acqua ti serve) a causa degli eccessivi prelievi in regime di scarsa portata fluviale possono lasciare completamente asciutto il letto del fiume. Si segnala, quindi, la presenza del vairone e della sanguinerola, perché credo siano due reti fluviali confluenti. Sono altresì di importanza comunitaria pesci come il barbo e il barbo canino (Barbus plebejus e Barbus meridionalis), due Ciprinidi...



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato, è terminato il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla proposta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1067 il Consigliere Demarchi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



DEMARCHI Paolo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno n. 1067 all'o.d.g.
odierno, perché abbiamo anche notato un'inesattezza della collega. Il torrente Bronda confluisce nel fiume Po non nel territorio di Staffarda bensì nella zona Paracollo, Comune di Saluzzo, nel territorio di Rocca Biliera.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Demarchi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1067.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1066 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Prego, Consigliera Disabato; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vi faccio i complimenti, perché avrei pensato di trovarvi così uniti su un altro tema che poteva essere magari la sanità, il sostegno alle attività economiche e il contrasto alla povertà, le problematiche sociali, il potenziamento dei servizi sociali del territorio, ma sulle "poltrone" avete trovato un'unità incredibile. Vi consiglio di parlare solo di questo anche a livello nazionale e a livello comunale, in quei luoghi dove vi presentate divisi. Una poltrona è per sempre, una poltrona unisce. Incredibile, mi complimento! Non oso pensare quando parleremo dell'istituzione dei supplenti: rimarrete in Aula 72 ore, tutti quanti, compreso il Presidente Cirio. Mi aspetto anche la presenza di Cirio per votare cosa? L'istituzione dei supplenti.
Sono davvero senza parole, dovremmo parlarne più spesso per vedervi anche più presenti, più attivi, più svegli in Aula e poi, magari, metterci in mezzo ogni tanto qualche altro tema. Se il focus è quello, voi ci siete voi volete portarlo a casa, ma oggettivamente parliamo di una riforma che prevede lo stanziamento di nuove risorse a carico del bilancio regionale quindi a carico dei contribuenti. Tutta la narrazione sarebbe perfetta, se non fosse per questo piccolo dettaglio che vede lo stanziamento di risorse volto ad aumentare di 12 figure i componenti di questo emiciclo, tra l'altro senza guardare il colore della maggioranza, ma tutti in dote alla maggioranza, senza pensare che, tra l'altro, ci possa essere un vulnus a livello di rappresentanza democratica all'interno del Consiglio regionale.
Tutto questo voleva essere semplicemente un plauso a come vi state mostrando a questa seduta, di roccia, senza voler tornare indietro su un aspetto del genere. Ripeto, secondo me non ci si può vantare di una cosa del genere. Abbiamo chiesto l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1066 avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Fontane" che prevede circa 58 ettari localizzata tra Faule e Pancalieri e caratterizzata da una cava per la quale sono in atto interventi di recupero e valorizzazione ambientale (per fortuna, anche in questo caso, la cava viene recuperata e rinaturalizzata).
A ciascuna fase estrattiva è corrisposto, dagli anni Novanta, il recupero spondale della fascia vegetazionale circostante. Attualmente l'attività produttiva interessa la porzione sud-ovest senza interferire l'area di valorizzazione naturalistica del lago a nord e tutta la fascia fluviale del meandro.
La riserva è rappresentata principalmente da una zona permanente con canneti..



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato, ma è terminato il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario sulla proposta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1066 il Consigliere Gallo.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Salutiamo il collega Valle che giunge in Aula. Un applauso al Vicepresidente, che adesso potrà intervenire nel merito delle questioni con mezz'ora di anticipo. Complimenti al collega Valle, che ha capito l'importanza di questa battaglia sull'inserimento degli ordini del giorno e sul fatto che la collega Disabato non capisce - quindi lo devo ripetere di nuovo - che non deve parlare nel merito dell'ordine del giorno, ma deve cercare di argomentare il perché noi dovremmo accogliere il suo ordine del giorno nell'ordine dei lavori.
Consigliere Bongioanni, non c'è niente da ridere, è una disquisizione molto importante questa. Anche se lei non mi ascolta, pur essendo seduto nei banchi dei futuri Sottosegretari. Consigliere Bongioanni, sto parlando con lei.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Gallo, lei si deve rivolgere alla Presidenza, non al Consigliere Bongioanni.



GALLO Raffaele

Volevo dire al Consigliere Bongioanni e al Presidente - così aggiorno il Consigliere Valle - che stiamo discutendo da tre ore sul fatto che la Consigliera Disabato è da tre ore che continua a raccontarci il merito dei suoi ordini del giorno e non ci spiega, invece, il motivo per cui dovremmo accogliere la sua richiesta di inserimento di ordine del giorno, perché la differenza è sostanziale.
Noi non discutiamo se votare a favore o meno del merito dell'impegno e dell'ordine del giorno che ha descritto la collega Disabato con dovizia di particolari e rappresentato anche in modo molto attento. Noi siamo qui a discutere se sia opportuno sospendere la discussione sui Sottosegretari ricordo che sta ascoltando un discreto numero di persone anche via social per parlare del suo ordine del giorno. Non credo sia opportuno sospendere questa discussione per inserire questo punto all'o.d.g.
Converrà con me, Presidente, che faccio un buon servizio all'Aula, quindi mi spiace per la Consigliera Disabato, ma anche in questo caso voter contro la sua proposta. Non è una questione personale, ma una questione assolutamente di carattere politico e di buona gestione dell'Aula, dato che siamo tutti qui alle 3.30 del mattino a discutere non dell'ordine del giorno della collega Disabato, ma dei Sottosegretari.
Personalmente voterò contro la richiesta di inserimento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1066.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 995 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 995, inerente a "Valorizzazione delle area protetta denominata Area contigua Marguareis".



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Consigliere, mi distrae.



PRESIDENTE

Collega Martinetti, si rivolga a me.
Ha una pronuncia perfetta.
Prego, proceda.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente, mi consola. Dopo anni e anni di studi.
Il Parco, istituito nel 1978, tutela oggi circa 7.900 ettari di ambiente alpino ripartiti sulle due alte valli Pesio e Tanaro e su tre comuni Chiusa Pesio, Briga Alta e Ormea. A partire dal 2016, insieme al Parco naturale delle Alpi Marittime, fa parte dell'Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime. Ha il suo cuore e il suo simbolo nel massiccio calcareo del Marguareis, compreso nella sezione delle Alpi Liguri (classificazione SOIUSA), che ospita uno dei più importanti sistemi carsici d'Europa. Dalle vette più alte del Parco, che superano i 2600 metri, lo sguardo spazia dalla Corsica al Monte Rosa.
Pensi, Presidente: dalla Corsica al Monte Rosa! Al di sotto dei 2.000 metri, splendidi boschi di abete bianco, faggio e larice fanno ombra ai molti escursionisti (che peraltro vorremmo aumentare con le risorse che chiediamo, come abbiamo spiegato nei precedenti atti di indirizzo illustrati dalla collega Disabato), mentre negli ambienti più in quota più difficili vegeta l'ostinato pino mugo.
Hot spot di biodiversità sospeso fra le Alpi e la Provenza, il Parco ospita un'eccezionale varietà di specie floristiche (1.501 entità vegetali censite, quasi un quarto dell'intera Flora italiana; nove specie botaniche endemiche esclusive o proprie delle Alpi Liguri e Marittime presenti nel Parco; un centro di floristica; una banca del germoplasma; due stazioni botaniche alpine; un giardino fitoalimurgico; 600 ettari della superficie forestale di bosco di faggio in purezza).



(Brusìo in aula)



MARTINETTI Ivano

Sono un po' disturbato dal brusìo, Presidente!



PRESIDENTE

Scusate, ma alla mia sinistra sento un gran vociare e il collega Martinetti non riesce a esprimersi nei termini corretti.
Ha comunque concluso il tempo a sua disposizione.
Interviene in senso contrario il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g. di questo atto d'indirizzo.
Non siamo contrari nel merito, ma semplicemente perché il collega Martinetti sbagliava la pronuncia, quindi ci sentiamo di votare contro.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 995.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 389 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 389 avente a oggetto "Salvaguardia Pian del Lot", presentato dal collega Sarno e altri. Lo preciso perché di questo tema ci siamo occupati a lungo come Comitato Resistenza e Costituzione e sicuramente avrete condiviso con me le notizie apparse l'altro giorno sul giornale a questo proposito.
L'ordine del giorno era stato presentato già nel 2020. Saprete sicuramente cos'è il Pian del Lot: è un luogo nei pressi del Colle della Maddalena, a 511 metri sulla collina torinese, dove, durante la guerra, era presente una postazione antiaerea tedesca. Una sera del 1944, sul Ponte Umberto I, un gappista uccise un caporale tedesco appartenente a questo reparto. Per rappresaglia, i nazisti il 2 aprile del 1944 prelevarono dal carcere "Le Nuove" 27 giovani e li fucilarono in questa location, a gruppi di quattro durante la notte.
Tra le rappresaglie compiute dai nazifascisti sulla Città di Torino questa, probabilmente, è la più sanguinosa ed è sicuramente quella più nota ai nostri concittadini (ma non solo). Ogni anno, il 2 aprile - quindi nei prossimi giorni - si celebra una cerimonia commemorativa delle vittime della strage.
Oggi questo posto fa parte di quella rete di luoghi che il Museo diffuso della Resistenza di Torino cerca non soltanto di preservare, ma anche di promuovere unitariamente.
Avrete sicuramente letto sui quotidiani degli scorsi giorni che, in occasione delle celebrazioni dell'eccidio di quest'anno, alcuni giovani sostenuti dal Comune di Torino e dalla circoscrizione, si stanno occupando di riportare il luogo all'onore del mondo, perché vista la posizione (effettivamente, è lontano dalla città), in questo momento risente di qualche problema di manutenzione.
Quello che ci interessa con questo ordine del giorno è salvaguardare una parte di quell'area, che non appartiene al Comune, bensì ai privati. Questi privati, ovviamente, hanno palesato dei progetti di sviluppo e di attività sull'area che potrebbero andare a confliggere, diciamo così, con la sua vocazione celebrativa memorialistica.
È per questo che si chiedeva di promuovere un incontro urgente fra il Consiglio regionale, in particolare il Comitato Resistenza e Costituzione il Comune di Torino e i privati proprietari dell'area, per capire le intenzioni che questi privati hanno sull'area e salvaguardare l'utilizzo della stessa affinché sia conforme allo spirito del luogo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valle.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gallo; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto perché, evidentemente, durante il mio precedente intervento il collega Valle era appena rientrato in aula e forse non mi ha ascoltato con attenzione; poi è scattato l'applauso e, probabilmente l'euforia di averlo vista alle tre e mezza del mattino, quasi in una visione mistica, non ha contribuito a far comprendere il merito delle mie parole! Tengo allora a ripeterle, in modo che il collega mi possa ascoltare e possa capire perché, anche se ho sottoscritto questo ordine del giorno, non voterò a favore della sua richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Mi rendo conto, dopo tante ore di permanenza in quest'aula per discutere sull'ordine dei lavori e sulle richieste di modifica dell'o.d.g. della seduta attuale, che effettivamente siamo arrivati a un punto per cui, essendo le 3 del mattino - anzi ormai sono le 3,45 del mattino, anche perché in quest'Aula non vediamo se fuori c'è la luce o c'è il buio - dopo quasi 12 ore che ripetiamo le stesse cose lo dico anche al collega Valle - dovremmo averle capite. Infatti, non stiamo qui a raccontare il motivo e il merito dell'ordine del giorno che presentiamo, ma stiamo a rappresentare la volontà di inserire un punto all'o.d.g., quindi discutiamo se inserirlo o meno e, di conseguenza, se andare a implementare l'o.d.g. e l'ordine dei lavori, anticipando questo argomento rispetto alla discussione sui Sottosegretari, cercando di andare a inserire altri punti all'o.d.g.
Non credo sia opportuno, quindi voterò contro, ma il collega Valle non se la prenderà, perché credo che sia arrivata l'ora di discutere veramente in Aula il merito delle questioni, quando l'attività lavorativa ordinaria riprenderà e torneremo in piena giornata, alla luce del sole.
Presidente, però, è intollerabile questo comportamento da parte della maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo, per la sua illustrazione.



GALLO Raffaele

Non ho finito di parlare! Presidente, mi ha tolto la parola!



PRESIDENTE

Ha esaurito il tempo a sua disposizione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 389.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Presidente, è tutta la notte che stiamo discutendo sulla pronuncia di questo parco, che io continuo a sostenere essere il Marguareis, ma vengo redarguito e c'è stata una votazione contraria perché la pronuncia è sbagliata. Se mi consente, le farei sentire la pronuncia direttamente da.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti, proseguiamo.



MARTINETTI Ivano

Non vorrei dare sfoggio della mia conoscenza, però ci tenevo, perché la maggioranza ha votato contro.



PRESIDENTE

Collega, per cortesia! Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 379 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Premetto che anche a me interesserebbe sapere come si pronuncia correttamente, perché come tutti i frequentatori di quelle montagne me lo sono sempre chiesto.
Le chiedo di poter inserire all'o.d.g., prima di affrontare questa interessantissima discussione sui Sottosegretari, l'ordine del giorno n.
379, che i colleghi trovano depositato nel luglio 2020, intitolato "Sostegno economico ai lavoratori dell'industria, della cultura e dello spettacolo, intermittenti, subordinati e parasubordinati", a prima firma del collega Sarno.
Con l'ordine del giorno vogliamo tornare sulla problematica di alcune categorie di lavoratori che, come altre, erano state duramente colpite durante la pandemia da COVID-19, che aveva portato alla forzata sospensione di tutti gli eventi pubblici nella prima parte della pandemia mentre, nel corso della seconda ondata, a momenti di sospensione, a momenti di forte riduzione degli ingressi e a momenti di contingentamento delle presenze limiti agli spettacoli dal vivo nei locali chiusi. Pertanto, una serie di difficoltà che sono sicuro tutti quanti ricorderete.
In quell'occasione il Governo nazionale aveva adoperato alcuni strumenti di sostegno ad alcune categorie di questi lavoratori; però, purtroppo, non avevano raggiunto tutte le categorie coinvolte. Anche la Regione, se vi ricordate, aveva presentato alcune proposte sulla cultura; in particolare aveva modificato le modalità di partecipazione al bando per le attività culturali. Però questo aveva lasciato fuori una platea importante di lavoratori dello spettacolo e della cultura che potremmo definire intermittenti o subordinati e parasubordinati, che versano i loro contributi nella cassa ex ENPALS, erogando direttamente a loro il bonus.
Abbiamo tutta questa vasta parte del mondo della cultura, che vive principalmente di precari, che era stata sostanzialmente esclusa o che riusciva ad accedere soltanto tramite lo strumento dell'associazione cui magari, erano aderenti o della quale erano membri. Per noi quello che sarebbe stato interessante era cercare di coinvolgerli e di ristorarli.
Oltre tutto, il tema è ancora di stretta attualità, perché è vero che le attività culturali sono ripartite, però il danno queste persone l'hanno subìto e non è mai stato ristorato.
Per questo, in allora proponevamo di aumentare l'impegno di spesa sul cosiddetto "bonus solidarietà per la cultura". Oggi non si parla più di questo, ma si tratta di aumentare gli stanziamenti.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Valle per l'illustrazione.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario sulla proposta di inserimento la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per dire che siamo contrari al provvedimento e all'inserimento dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 379.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 387 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo, con il mio intervento, di inserire all'o.d.g., prima della discussione che stiamo per affrontare sui Sottosegretari, la mozione n. 387 dal titolo "Richiesta di presentazione delle osservazioni sul Masterplan 2020-2035 sottoposto da SEA al Ministero, da parte di Regione Piemonte".
Mi pare che gli Assessori interessati fossero Gabusi e Marnati che purtroppo, non vedo in Aula. Il Gruppo SEA, tra le varie cose, gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa e ha predisposto un nuovo progetto di ampliamento dell'aeroporto di Malpensa, che prevede di portare il traffico annuale fino a 41 milioni di passeggeri entro il 2035. È evidente che, soprattutto per l'est del Piemonte ma in realtà per tutto il territorio le prospettive dello scalo di Malpensa sono estremamente interessanti e importanti.
Questo progetto è oggetto del Masterplan che citavo nell'oggetto dell'ordine del giorno e che dovrebbe essere inviato al Ministero dell'Ambiente, affinché sia sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale. Il Ministero dell'Ambiente ha concesso ancora 60 giorni fino (parliamo del 2020) al 5 settembre 2020, per presentare le osservazioni da parte di soggetti pubblici e privati al piano proposto.
Ricordo che, peraltro, su questa come su altre questioni, avevamo chiesto la possibilità di svolgere un'attività istruttoria in Commissione, ma poi non era stata concessa.
L'obiettivo dei 41 milioni di passeggeri annui sarebbe in linea con i flussi registrati nel corso del 2019 per i tre mesi di chiusura dell'aeroporto di Linate, avvenuta il 27 luglio; la conseguenza di tale spostamento temporaneo delle tratte è stato un aumento dei sorvoli sul territorio piemontese e, in particolare, sui Comuni di Varallo Pombia e Pombia.
Devo dire che, secondo me, sarebbe interessante tornare su questo punto per due motivi. Il primo è per quello che chiedeva già l'ordine del giorno a suo tempo, cioè condividere con il Consiglio regionale le osservazioni a questo masterplan, sottoposto da SEA al Ministero, al fine di partecipare alle consultazioni pubbliche per quanto di competenza del proprio territorio regionale, specie in conseguenza delle ricadute dei sorvoli sul territorio piemontese. A mio giudizio, però, sarebbe ancora più attuale anche se ovviamente l'ordine del giorno non poteva saperlo, diciamo, per ragionare sulle prospettive del masterplan e incremento di passeggeri, alla luce del fatto che con la pandemia l'utilizzo dei voli ha subito un brusco calo.
Sarebbe davvero interessante vedere se quelle prospettive sono ancora attuali adesso.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiede di intervenire contro l'inserimento all'o.d.g. il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intervengo in dissenso a questa proposta, anche se ringrazio il collega Valle per averla portata all'attenzione. Vista l'ora, però, bisognerebbe fare due ragionamenti. Intanto, è un progetto che ha bisogno di essere sviluppato e approfondito, per sua stessa ammissione: doveva passare in Commissione e, tra le mille cose, insomma, è un passaggio che non è stato fatto.
Credo che quando si parla appunto di aeroporti e di investimenti così importanti, risolvere, diciamo così, il problema o, meglio, affrontare il problema con un ordine del giorno, tra l'altro, in una seduta che potrebbe non avere, diciamo così, tutti le condizioni per poterlo approfondire in maniera adeguata, non credo che possa andare bene.
Inoltre, quando si parla di aeroporti c'è tutta una serie di questioni da valutare; forse, prima ancora di questa, abbiamo un aeroporto su Torino che spesso ha dei problemi, su cui bisognerebbe fare degli approfondimenti.
Faccio riferimento a quella che è la provincia da dove provengo, la provincia di Cuneo: abbiamo anche noi un aeroporto in grossa difficoltà e come mi ricorda bene il collega Perugini, è l'aeroporto di Levaldigi.



(Commenti del Consigliere Perugini)



MARTINETTI Ivano

I francesi potrebbero dire "Levaldigì", ma noi diciamo Levaldigi.



(Commenti del Consigliere Perugini)



MARTINETTI Ivano

Noi siamo francesi e, alle volte, vorremmo anche riappropriarci.



PRESIDENTE

Prego, prosegua.
Non ascolti Perugini, lui è un lombardo.



MARTINETTI Ivano

Presidente, non mi sento di sostenere questo ordine del giorno e il suo inserimento, appunto, per i motivi che ho già spiegato, perché, ad esempio su Levaldigi sembrano essere arrivate delle proposte che andrebbero valutate. Dobbiamo, prima di tutto, secondo me, valutare l'impatto sul nostro territorio delle strutture che già abbiamo e che facciamo fatica a far decollare e mi passi il termine, parlando di aeroporti.
Per questo motivo esprimo il mio parere.
Anzi, no, Presidente: mi astengo, perché non sono contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 387.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 277 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Chiede di illustrare il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo di poter iscrivere all'o.d.g. il.



(Commenti fuori microfono)



VALLE Daniele

Mi sento accerchiato da persone contrarie alle mie proposte.
Dicevo, l'ordine del giorno n. 277, che ha per oggetto "Opera di compensazione sul territorio novarese per la Pedemontana tratta Masserano Ghemme", presentato dal collega Rossi, anche questo, nel 2020.
Ci sarebbe da fare una riflessione sul fatto che arriviamo sempre così in ritardo discutere di questi ordini del giorno, però è per questo che proviamo a colmarlo inserendoli oggi in discussione e, per parte nostra saremmo anche disponibili a discuterli velocemente.
Il progetto stradale della nuova Pedemontana piemontese è stato avviato nel 2009 come un sistema autostradale che doveva raccordare l'autostrada A4 Torino-Milano, nei pressi del comune di Santhià, attraverso la tratta Biella-Santhià con l'autostrada A26 Voltri-Sempione, a ovest dell'abitato di Ghemme e attraverso la tratta Biella-Ghemme. Il tratto stradale insiste su tre Province: Biella, con Masserano, Vercelli (Roasio, Brusnengo Gattinara) e Novara, nei Comuni di Romagnano Sesia e Ghemme.
Nel 2020 il BUR della Regione pubblicava la deliberazione della Giunta regionale che aveva a oggetto "Riesame del parere di valutazione di impatto ambientale" e il progetto definitivo prevedeva la costituzione di un tratto di strada a quattro corsie lungo 14 chilometri tra Masserano e Ghemme. Il punto previsto di interconnessione nel Novarese sarebbe stato nelle vicinanze del casello della cosiddetta A26 di Romagnano Sesia.
In tale zona, un ponte lungo 800 metri attraversa il fiume Sesia e il viadotto che attualmente scavalca la A26 sarà demolito per far posto alla rampa d'interconnessione della Pedemontana con l'autostrada Genova-Voltri.
Vado avanti, perché volevo ancora farvi notare che, per venire all'oggetto dell'ordine del giorno, era stata ipotizzata come opera di compensazione in grado di bypassare la rotonda presente che collega la provinciale 299 al casello autostradale della A26 con la costruzione di una strada alternativa di soli due chilometri, parallela alla A26, che transiterebbe alle spalle della cartiera Kimberly-Clark e utilizzerebbe un tunnel di sottopasso esistente sotto la A26 stessa. Un'opera di compensazione di circa due milioni euro che si aggiungono ai circa 204 che ANAS impiegherebbe nella redazione della variante.
Allora si impegnava la Giunta per prevedere un'opera di compensazione in grado di attenuare gli effetti negativi dell'incremento del traffico che comporterebbe questa attività, sgravando in questo modo il tratto stradale novarese in caso di blocco della provinciale 229.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente, sull'ordine dei lavori. Qual è il numero dell'ordine del giorno? Perché forse ci sono ordini del giorno simili.
Grazie, perché ce n'è un paio simili.



PRESIDENTE

Numero 277.



LANZO Riccardo

Ha un titolo? Anche perché ogni volta che viene presentato un inserimento all'o.d.g., anzi, la maggior parte delle volte, non è tanto sul merito, ma sul metodo. Stiamo ascoltando da questa mattina tutta una serie di interventi e ci sentiamo di essere contrari anche in questo caso.



PRESIDENTE

Collega, ogni volta che loro intervengono abbiamo un ordine del giorno.
Quindi questo è; poi voi ascoltate e date parere.



LANZO Riccardo

Quindi posso essere contrario e terminare.



PRESIDENTE

Sì, grazie.



LANZO Riccardo

Perfetto, grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Lanzo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 277.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 786 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con questo intervento le chiedo di iscrivere all'o.d.g. della discussione di questa seduta notturna l'ordine del giorno n. 786, "Carenza di medici e infermieri nelle associazioni di donatori del sangue", presentato dal collega Marello, ma poi sottoscritto da tutti i colleghi del Partito Democratico.
Siamo a marzo del 2022, quindi un anno fa. Si tratta, in particolare, del fatto che a partire dal post COVID, quindi una situazione ancora estremamente attuale, si è creata una carenza di medici e infermieri su tutto il sistema sanitario, ovviamente generale, ma in particolare per effettuare i prelievi di sangue. Tutto ciò è stato denunciato con forte preoccupazione dalle associazioni di donatori in tutta Italia e anche in Piemonte (Fida, Salis e tutte quelle associazioni attive su questo versante).
Come sappiamo, con la pandemia è venuto a mancare, in molte strutture sanitarie, la disponibilità di medici e infermieri e c'è stata una vera e propria corsa al rialzo dei compensi che, in parte, ha portato a una migrazione verso il privato e, dall'altra parte, ha sottratto forze e risorse all'attività di volontariato, perché ovviamente ci sono attività extra fortemente remunerate, quindi estremamente attrattive. In allora, si denunciava che soltanto il 20-30% delle unità mobili di raccolta sangue fosse attiva.
Anche in Piemonte questa riduzione è davvero notevole, perché è vero che esistono punti di raccolta di prelievo all'interno degli ospedali dell'Azienda sanitaria, però è anche vero che, all'incirca, la metà del sangue raccolto viene raccolto dall'associazione dei donatori, quindi un eventuale blocco delle loro attività avrebbe conseguenze rilevanti anche rispetto alla capacità del nostro sistema sanitario di fare fronte a una domanda che non viene mai a calare.
È necessario, quindi, trovare nuovi medici e trovare il modo di collaborare con gli specializzandi. Insomma, sono problemi che investono questo settore, ma che in realtà abbiamo già discusso per tutto il sistema medico.
Con l'ordine del giorno si impegnava il Presidente e la Giunta regionale ad assumere, per quanto di loro competenza, ogni atto idoneo a risolvere la problematica citata in premessa, cioè la carenza di medici che prestano servizio volontario presso le associazioni di donatori del sangue e a porre in essere ogni idonea azione nei confronti del Governo in questo senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
"Carenza di medici e infermieri nelle associazioni di donatori del sangue" ordine del giorno n. 786.
Senz'altro riconosciamo del buon senso e una ratio nel documento che i colleghi Valle e Rossi hanno ideato e fatto controfirmare ad alcuni colleghi del loro stesso partito; senz'altro il momento di carenza che le associazione di donatori di sangue denunciano è legata a una circostanza sanitaria particolare di cui tutti siamo al corrente e che tutti, sia noi in quest'Aula sia soprattutto i cittadini del nostro territorio, hanno subìto a lungo, con gravi conseguenze e costi sia umani sia economici, cioè il periodo della pandemia e del COVID, momento nel quale le risorse sanitarie, soprattutto quelle legate al capitale umano e sanitario, si sono, più che in ogni altro momento della nostra vita, evidenziate come sotto numerarie in difetto rispetto alle necessità.
Senz'altro è stato un momento particolare della nostra storia, un momento particolare della storia sanitaria di questo territorio, ma abbiamo più volte evidenziato come, in realtà, probabilmente si trattasse di un sottodimensionamento legato alla storia sanitaria dei nostri territori, che gravava su tutti i cittadini.
È innegabile che questa criticità ha messo in difficoltà tutti i sanitari in qualunque sua manifestazione e in qualunque esercizio della loro professione si trovassero, evidenziando come questi numeri fossero inferiori. Tuttavia, è chiaro che in quel momento erano tante e diverse le necessità e tante - ed è questo il motivo per cui non possiamo essere completamente d'accordo sull'ordine del giorno - avrebbero avuto bisogno di maggiori forze e di maggiori risorse.
Se pensiamo che, giustamente, le associazioni di donatori del sangue avevano effettivamente carenza non solo di medici, ma anche di infermieri e di operatori vari, è chiaro che nello stesso momento c'erano tantissime altre associazioni, e non solo, di volontariato che si trovavano nella medesima situazione. Non solo le associazioni di volontariato - numerose utili e necessarie in questo territorio - ma anche presidi sanitari primari, ospedalieri pubblici e privati.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 786.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1064 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. odierno, dell'ordine del giorno n. 1064 avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Confluenza del Varaita".
Il sito, con un'estensione di 170 ettari, presenta un ambiente prevalentemente agricolo, in conformità con il paesaggio della pianura cuneese e torinese che è fortemente caratterizzato dall'alternarsi di ampie zone seminative (prati stabili, pioppeti) che sovente raggiungono le rive del Po.
È una riserva naturale che coincide con la zona speciale di conservazione ed è l'area più naturale della confluenza Po-Varaita, ove riusciamo a trovare un'ampia fascia continua di vegetazione riparia, caratterizzata da densi boschi di salici, con sporadici carpini bianchi e frassini e abbiamo anche degli arbusti, come la sanguinella e il ligustro, mentre nelle risorgive dell'area sono presenti estesi tappeti di macrofite acquatiche.
Un altro elemento di enorme interesse conservazionistico è la sopravvivenza nell'area di una sparuta popolazione di lampreda padana e, tra la vegetazione delle sponde, si incontrano anche numerosi anfibi, come la raganella, la rana di Lessona e la rana dalmatina.
Tra l'avifauna troviamo il picchio verde, il picchio rosso maggiore e numerosi ardeidi come la garzetta, l'airone cenerino, la passera scopaiola e il germano reale. In realtà si chiama Prunella modularis, volgarmente chiamata passera scopaiola perché vive vicino ad un albero il cui utilizzo in tempi passati, era principalmente.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Martinetti, ma ha terminato il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire contro la richiesta di inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 1064 il Consigliere Ruzzola.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
In questa moltitudine di uccelli non sappiamo più orientarci, quindi ci esprimiamo contro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1064.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 862 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Temo che, essendomi riposato, sono uno dei pochi che coglie con lucidità alcuni passaggi un po' paradossali della nostra serata.
Le chiedo, in grande coerenza, di poter inserire alla discussione della sessione di Consiglio di questa notte, l'ordine del giorno n. 862, avente per titolo "Politiche di rilancio del settore forestale regionale" presentato dal collega Marello a luglio 2022 e ancora, purtroppo, non arrivato alla discussione in Consiglio.
Il settore forestale della Regione risulta essere, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, strategico ed essenziale per la sicurezza del territorio piemontese e per la prevenzione del rischio idrogeologico.
Sappiamo bene che ormai da anni registriamo un incremento delle superfici boschive della nostra regione. Sappiamo anche che molte di queste vertono in stato di abbandono per via dell'eccessivo frazionamento delle proprietà e delle particelle singole per via del fatto che c'è una scarsa remuneratività rispetto alla gestione forestale e alla filiera del legno per le difficoltà che questa comporta. Una serie di problematiche che fanno sì che questo settore attraversi un momento di forte criticità.
Si parla anche molto di calo del personale, che non si è affatto interrotto, ma è in trend di aggravamento. È difficile procedere ad assunzioni e stabilizzazioni. Inoltre, si registra una carenza di attrezzature e macchinari indispensabili per poter operare efficacemente nei contesti che il settore prevede.
Quanto esposto in premessa imporrebbe una scelta di politica regionale forte e chiara nella direzione del rilancio del settore forestale regionale, sia in termini di obiettivi strategici sia di risorse umane di investimenti. Negli ultimi tre anni si è registrata, anche in questo caso come nel settore sanitario di cui parlavamo poc'anzi, una contrazione del personale e un'assenza di prospettive.
Nei fatti, occorrerebbe, invertire la tendenza, ridando forza a un settore indispensabile per attuare politiche ambientali e di tutela del territorio efficaci. È necessaria una convinta programmazione di medio-lungo periodo finalizzata a potenziare il settore dotandolo anche di quegli strumenti che servono per svolgere questo lavoro.
Sarebbe interessante porre in essere - ed è per questo che impegniamo la Giunta regionale - politiche di rilancio del settore forestale regionale.
Penso, in particolare, assunzionali, ma non soltanto, anche alle dotazioni di carattere strumentale e infrastrutturale, pensate anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Valle.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 862 il Consigliere Giaccone.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Mi spiace aver superato in velocità il collega Riva Vercellotti che all'interno di questa sala, è ancora l'unico che indossa la cravatta come il sottoscritto. Ho fatto prima un sondaggio e ho visto che.
Mi scusi, collega Perugini: mi correggo a microfono, e confermo che anche il collega Perugini.
No, ma è l'Assessore Tronzano.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Colleghi! Proceda, Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Carissimo Presidente, in questo momento non ne ho assolutamente necessità perché sono riposate e fresco come una rosa: arrivo da tre o quattro ore di sonno.



(Commenti fuori microfono)



GIACCONE Mario

Quattro su 26, la percentuale è abbastanza bassa.
Per entrare nel merito di questo ordine del giorno illustrato dal collega Valle, che propone idonee politiche di rilancio del settore forestale regionale individuando nuove strategie anche alla luce dei cambiamenti climatici, è chiaro che, per quanto riguarda il settore cui facciamo riferimento, si avverta la necessità di un sostegno, per diversi motivi.
Innanzitutto, è un elemento caratterizzante della nostra Regione; non tutte le Regioni, infatti, possono vantare un patrimonio boschivo e una varietà di flora e di fauna così ricca e così variegata, come illustrava anche il collega Martinetti.
Non si tratta solamente di un settore che possiamo valorizzare all'interno del ciclo produttivo e che può portare ricchezza ai nostri territori, ma è anche un settore che ha una stretta attinenza con l'ambito turistico. È chiaro che tutta la filiera del legno, a partire dall'estrazione, ha a che fare con i luoghi in cui questo stesso materiale e questa stessa risorsa così diffusa nel nostro territorio si trova. Come dicevo all'inizio del mio intervento, sono due ambiti che non dico che non abbiano eguali, ma che caratterizzano senz'altro il Piemonte per ricchezza e varietà (come ho già ribadito, non tutte le regioni hanno la stessa ricchezza).
Fatta questa premessa, mi sia consentito dire anche in quest'occasione che le politiche di rilancio alle quali si fa riferimento non sarebbero da mantenere unicamente rispetto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giaccone.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 862.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 383 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Voglio porre all'attenzione dei colleghi l'iscrizione all'o.d.g.
dell'odierna seduta della mozione n. 383, avente a oggetto "Indirizzi urgenti per la ripartenza degli sport di contatto post emergenza COVID-19 in Piemonte".
La proposta è del collega Avetta, ma in realtà è stata condivisa anche dai colleghi di tutte le opposizioni e risale al luglio del 2020.
Ricorderete tutti che, dopo la prima ondata di COVID, tutti gli sport da contatto, cioè quelli che prevedevano un contatto fra i partecipanti, erano stati interrotti e nel periodo estivo si vagheggiava una loro ripartenza.
Poi c'era stata una nuova interruzione nel corso della seconda ondata (parliamo dell'autunno-inverno del 2020) e finalmente una ripresa, a quel punto definitiva, nella primavera del 2021.
Se le misure di distanziamento, il contenimento di persone ammesse all'interno delle strutture sportive, la differenziazione su quali sport erano ammessi e quali no, quali si potevano praticare e quali solo in certe condizioni, sono ormai sostanzialmente superate, perché il coronavirus è in forte remissione, quindi questo tipo di limitazioni è venuto meno, da che mi risulti, nel senso che non abbiamo ulteriori limiti all'attività e alla pratica sportiva, è altrettanto vero che il tema - peraltro, è il secondo punto che pone questa mozione nella sua impegnativa - è ancora d'attualità soprattutto relativamente alla presenza di spazi adeguati per le strutture sportive e per le associazioni di carattere sportivo, in particolare presso le palestre scolastiche.
Da questo punto di vista, anche se la mozione si limita a stabilire il principio per cui la Regione dovrebbe farsi carico di garantire la presenza di questi spazi su tutto il territorio regionale, anche nei Comuni e nei territori più marginali, penso che sarebbe davvero ora di fare un serio censimento delle strutture disponibili per conoscere, da un canto, le necessità che queste hanno per essere rimesse a norma, dall'altro per conoscere le attività che qui si possono praticare. Perché c'è una forte disparità sul nostro territorio rispetto a quali sport si possono praticare e dove, per cui molto spesso l'offerta è determinata dalla presenza o meno di strutture e di palestre scolastico-comunali adeguate sul territorio. Noi dovremmo cercare di riorganizzare la nostra offerta sportiva sul territorio garantendo, a mio giudizio, una parità d'accesso a tutti. Ma per farlo c'è bisogno anzitutto di capire che cosa abbiamo, e poi fare un piano di interventi coerente, e non affidato alla logica dei bandi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà per tre minuti.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per dire che siamo contrari.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruzzola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 383.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 399 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con questo intervento, le chiedo di iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta e discutere l'ordine del giorno n. 399, avente a oggetto "Riconoscimento professionale socio-sanitario degli OSS-operatori socio sanitari", presentato dalla collega Canalis nell'agosto del 2020 e sottoscritto dai colleghi Giaccone e Gallo, che ne fanno le veci.
La figura dell'operatore socio-sanitario è stata individuata e disciplinata per la prima volta dall'accordo tra il Ministro della Salute, il Ministro per la Solidarietà sociale e le Regioni e Province autonome del 22 febbraio 2001.
L'operatore socio-sanitario è il soggetto che, a seguito dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale regionale, svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona nell'ambito nelle proprie aree di competenza e in un contesto sociale e sanitario.
Si tratta di un personale che coadiuva in maniera fondamentale l'attività di medici ed infermieri e l'abbiamo appreso tutti durante il terribile periodo della pandemia. È una figura professionale di cui anche in Piemonte c'è stata una grandissima carenza. Infatti, vi ricorderete che, a un certo punto, la Giunta regionale aveva adottato un provvedimento che permetteva di impiegare nelle RSA anche il personale che non aveva ancora terminato il percorso di qualifica. Scelta sulla quale ci sono state un po' di polemiche e di attenzione, perché era previsto che questo personale fosse in affiancamento al personale già formato, ma vista la difficoltà del momento non sempre è avvenuto così e ci sono alcuni casi su cui si sta approfondendo.
Al di là di questo, è importante la discussione di questo atto d'indirizzo proprio a partire dalla grave carenza di cui stiamo pagando le conseguenze ancora oggi, tanto nelle strutture private quanto nelle strutture di natura pubblica, con il fatto che poi siamo costretti a impegnare infermieri per compiti che sono da OSS, oppure personale sotto qualificato per compiti che sono da OSS. È in corso in questo momento una querelle fra il Ministero e le Regioni proprio sulle modalità con cui arrivare al riconoscimento di questa qualifica.
L'ordine del giorno impegnava la Giunta regionale a sostenere in tutte le sedi opportune e con i mezzi a disposizione la piena correttezza e attuazione dell'articolo 5 della legge 3/2018 rispetto al riconoscimento della figura dell'operatore socio-sanitario come parte dell'area professionale sociosanitaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Stiamo discutendo del riconoscimento professionale socio-sanitario degli OSS, cioè degli operatori socio-sanitari.
È innegabile che in questa circostanza ci troviamo di fronte a una figura professionale che è abituata a dare molto al nostro sistema, attraverso un lavoro che spesso è faticoso, ma sottovalutato e che è fondamentale per il mantenimento del servizio sanitario ai nostri cittadini e che tiene insieme un po' il nostro stesso sistema sanitario, a volte essendo misconosciuto e come dicevo prima, sottovalutato.
Altre figure professionali, come quella dei medici, hanno un riconoscimento sociale e anche economico giustamente e legittimamente elevato all'interno della nostra comunità.
Insieme a questo, pur in una posizione a volte ingiustamente considerata minore, si trova in una situazione simile anche la professione degli infermieri. Queste due, in stretto collegamento, presidiano le necessità di cura e sanitarie dei nostri cittadini, ma la figura dell'operatore socio sanitario è fondamentale, specialmente nello svolgimento di quelle tante preziose, necessarie e, a volte, ingrate funzioni che vanno svolte all'interno della struttura ospedaliera, delle RSA e di tutte le altre strutture sanitarie che presidiano il nostro territorio. Si tratta infatti, di coloro i quali si occupano delle prime necessità, di profilo non sempre e non solo necessariamente sanitario, al quale i nostri cittadini malati o in situazione di disagio fisico e psichico devono andare incontro.
È per questo che riconosciamo anche in questo caso una certa logica e una certa ratio nell'affrontare e nel richiedere tale riconoscimento, anche se dobbiamo dire che questa figura professionale non è l'unica che, insieme a quelle che ho già enumerato e che sono già riconosciute e normate, avrebbe e giustamente potrebbe pretendere - un analogo.



PRESIDENTE

Grazie.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Peccato aver dovuto interrompere l'intervento.



PRESIDENTE

Potrà rifarsi, collega Giaccone.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 399.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 870 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo di discutere l'inserimento dell'ordine del giorno n. 870 intitolato "Case di riposo della città di Asti". Non è il primo atto di cui chiediamo l'inserimento su questo oggetto, me ne ricordo uno ieri mattina.
La vicenda della casa di riposo di Asti è nota: è la più grande struttura residenziale per anziani della nostra Regione. Era un'IPAB, ha accumulato diversi milioni di euro di debiti nel corso degli anni, in particolare in questi ultimi legati alla pandemia e a difficoltà che hanno, in realtà attraversato un po' tutte le strutture, ma che, nel caso di specie, sono state pure esiziali per la sopravvivenza della ex IPAB.
Si è arrivati, dopo un periodo di difficoltà, alla necessità di mettere in liquidazione la struttura e, come sapete, nelle scorse settimane tutti gli ospiti sono stati ricollocati in altre strutture della provincia di Asti ed è ora in corso un tavolo per provare a ricollocare i lavoratori presso altre strutture, perché si tratta pur sempre di dipendenti pubblici e che quindi necessitano di essere ricollocati. Per la maggior parte, sono operatori socio-sanitari e quindi, collegandomi all'ordine del giorno di cui parlavamo poc'anzi, c'è anche un discreto interesse sul mercato assunzionale; penso, ad esempio, alle aziende di carattere sanitario che possono essere interessate alla ricollocazione di questi lavoratori.
Poi c'è del personale amministrativo e, se non ricordo male, due sono anche cuochi. Diversi Enti locali si sono avvicinati e stanno cercando, con il coordinamento della Prefettura e la partecipazione al tavolo anche della Regione, di agevolare il ricollocamento di questi dipendenti.
Con il presente ordine del giorno sollecitiamo la Giunta a farsi carico in maniera importante, in particolare, della tutela dei lavoratori. Il documento parlava anche di altro, ma alcune questioni sono superate dal fatto che ormai, com'è noto, si sta nominando il liquidatore, che provvederà a vedere come sistemare alcune questioni; penso in particolare al futuro dell'area che occupava le RSA, che è molto importante e rischia di determinare un vero e proprio buco urbanistico all'interno della città di Asti.
Oggi, la priorità però sono i lavoratori ed è di loro che dobbiamo occuparci, non soltanto perché sono tanti e molti in età di difficile ricollocamento, ma anche perché è giusto così.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 870.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 757 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo di illustrare l'ordine del giorno n. 757, "Legge regionale 23 del 2010 - Linee di intervento per l'impiantistica sportiva negli anni 2021 2022", presentato da me, ormai nel marzo del 2022.
La legge 23 del 2020 l'abbiamo rivista rifatta proprio insieme in questa legislatura e penso che fosse uno di quei casi in cui, appunto collaborando, se vi ricordate, abbiamo potuto approvare una legge di tanti articoli, perché era una legge che riscriveva completamente tutta la normativa sullo sport in mezza giornata di lavoro, il che dimostra che è possibile quando si vuole condividere davvero.
Tale legge prevedeva, tra le altre cose, il ruolo della Regione nel promuovere la diffusione e la qualificazione della vita sportiva fisico motoria, come il sostegno di enti e associazioni che operano, senza fini di lucro, per la realizzazione di interventi di riqualificazione dell'impiantistica sportiva, assicurando alla collettività livelli adeguati di strutture sportive e favorendo l'innovazione tecnologica, il risparmio energetico e la riduzione dell'impatto ambientale.
Tra i vari aspetti, come vi dicevo, c'è l'attività prevista dalla legge legata al sostegno agli interventi sugli impianti sportivi; non è la prima volta e non è il primo documento in questa notte e nella giornata di ieri con cui torniamo su questo argomento, ma capite bene che è di estrema attualità, perché ovviamente molta attività fisica non si può svolgere se non ci sono strutture adeguate.
La Regione, però, continua a porre (era proprio su questo che insistevamo con l'ordine del giorno), tra i requisiti per accedere ai bandi legati all'impiantistica, il requisito di avere ancora un periodo concessorio non inferiore a sei anni, questo perché si immagina che sia un limite minimo per la sostenibilità dell'investimento. Tuttavia, rischia di diventare un grosso limite all'accesso a questi bandi, proprio perché sono in tanti a non poterlo rispettare.
Pertanto, con questo documento si chiedeva alla Regione di modificare tale requisito, almeno per gli impianti di proprietà pubblica. Ovvero chi è sul privato, naturalmente, deve avere una disponibilità per i prossimi sei anni, ma chi si trova invece in una situazione concessoria, anche se avesse meno di sei anni, che problema si trova? L'investimento sostenuto dalla Regione ricade su un bene di natura e di proprietà pubblica, per cui rimanderebbe a un prossimo concessionario in caso individuato dal bando.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Illustriamo i ragionamenti relativi al fatto di non essere completamente in accordo con l'ordine del giorno del collega Valle.
Mi spiace, perché proprio con lui e proprio su un argomento che riguarda le linee d'intervento per l'impiantistica sportiva degli anni 2021-2022. Come sapete, è un argomento che, come dire, appassiona entrambi e per cui entrambi abbiamo una particolare predisposizione. Tuttavia, leggendo le premesse e correndo il medesimo ordine del giorno, potremmo meglio capire le ragioni di questo dissenso, anche se solo parziale.
Si tratta, in questo caso, delle norme in materia di promozione impiantistica sportiva. La legge regionale n. 23 del 2020 riconosce alla Regione il ruolo di promuovere la diffusione della qualificazione delle attività sportive fisico-motorie e, a tal fine, sostiene enti e associazioni che operano senza fine di lucro per la realizzazione di interventi di riqualificazione dell'impiantistica sportiva, assicurando alla collettività livelli adeguati di strutture sportive, favorendo l'innovazione tecnologica, il risparmio energetico e la riduzione dell'impatto ambientale.
Ci troviamo, quindi, di fronte a un settore che va senz'altro normato regolamentato e, per certi versi, direi anche irreggimentato secondo concetti più moderni ed evoluti. Da un lato, garantisce una fonte di risorse per i territori alla periferia del nostro sistema che, al tempo stesso, in alcuni casi hanno un impatto significativo, ma non sempre positivo sull'ambiente nel quale hanno le loro sedi. Proprio per questa ragione, ogni decisione e ogni sollecitazione in questo senso dev'essere approfonditamente e, con prudenza, valutata e considerata.
Il documento cui faccio riferimento, redatto dal collega, ricorda che, con DGR 5-468 del 20 dicembre 2021, in attuazione della legge regionale n. 23 del 2020 sono state approvate, per l'appunto, le linee d'intervento per l'impiantistica finalizzate al sostegno degli interventi e il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive sul territorio regionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giaccone.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 757.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Gallo.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 842 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo, dando il benvenuto all'autorevole collega Ravetti, di inserire all'interno della discussione dei lavori di questa notte, l'ordine del giorno n. 842, intitolato "Candidare i mercati italiani e il mestiere di ambulante quale patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO", presentato da me come primo firmatario. Non le sfuggirà, Presidente, che se c'è qualcosa di particolarmente originale che caratterizza il nostro Paese e devo dire, anche la nostra Regione, rispetto ad altri, almeno per quello che riguarda il continente europeo, è proprio il ruolo importante dei mercati all'aperto nella cultura e nel sistema commerciale e imprenditoriale della nostra Regione e del nostro Paese.
Non è un caso che Torino abbia il mercato più grande d'Europa a Porta Palazzo, che si tiene tutti i giorni, il mercato più lungo d'Europa, perch se lei prende l'asta di corso Racconigi e corso Svizzera al sabato e attraversa la città per diversi chilometri, anche questo è un unicum in Europa. I mercati attivi censiti a Torino erano 40 (adesso probabilmente qualcuno di meno, perché è un'attività che va contraendosi), un numero incomparabile con qualsiasi altro numero di altre città europee. È soprattutto particolare nella misura in cui si tengono tutti i giorni: aspetto che caratterizza Torino anche rispetto a molte città nella nostra regione, dove il mercato si tiene uno, due o tre giorni la settimana.
Da questo punto di vista l'UNESCO, insieme alla protezione dei luoghi e del patrimonio culturale che tutti conosciamo e che in Piemonte riguarda i sacri monti, le regge sabaude e altri, ha istituito anche una convenzione per individuare una lista di beni individuati come patrimonio culturale immateriale, cui garantisce un certo grado di tutela e attenzione e richiede, a coloro che ottengono riconoscimento all'interno di questa lista, diversi impegni. Sono diverse nel nostro Paese e ne cito alcuni: l'opera dei pupi siciliani, il canto tenore sardo, il liutaio di Cremona la dieta mediterranea, la vite ad alberello a Pantelleria e Falconeria l'arte del pizzaiolo napoletano, l'arte dei muretti a secco (riguarda anche le nostre montagne e altri beni che adesso non ricordo).
Sarebbe interessante ottenere il riconoscimento da parte dell'UNESCO quindi sollecitare il Governo a impegnarsi in questo senso, dell'attività dei mercati e del mestiere di ambulante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Siamo contrari, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Riva Vercellotti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 842.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 860 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo, se è possibile, di aggiungere alla discussione di oggi la mozione n. 860, intitolata "Agiamo per un rafforzamento del dispositivo di soccorso dei Vigili del fuoco nella città di Torino," di cui sono stato primo firmatario nel luglio del 2022.
Dal 1983, la sede centrale del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Torino è ubicata in corso Regina (la vedete tutti entrando in città) e in questa sede sono dislocati, tra gli altri, gli uffici di supporto del comando, la sala operativa, due partenze (di cui una ridotta), i nuclei speciali, la maggior parte dei moduli di colonna mobile e gli specialisti sommozzatori. Da allora, non ci sono più stati nuovi dislocamenti e distaccamenti cittadini.
Perché presentiamo questo documento, che peraltro l'abbiamo presentato in parallelo con un testo del tutto analogo, un documento presentato e votato dal Consiglio comunale di Torino proprio in quel periodo, se non ricordo male luglio dell'anno scorso, quindi inizio dello scorso anno scolastico? Riteniamo sia importante per il Comune di Torino, che fa da riferimento ad almeno tutta l'area metropolitana torinese, avviare un approfondimento sul dispositivo di soccorso del Comando provinciale dei Vigili del fuoco tra Comune di Torino, Prefetto, Governo e Regione Piemonte, volto a un suo potenziamento in termini di uomini, mezzi e dotazioni e a una sua dislocazione più adeguata alle moderne esigenze della città; a individuare aree in cui sia possibile allocare un nuovo distaccamento a copertura del centro (perché in questo momento il centro città è coperto soltanto da chi parte da corso Regina e in certi momenti della giornata, anche se la distanza è ridotta, è molto difficile raggiungerlo: pensate quando sono andati a fuoco quelle soffitte, quei sottotetti proprio qui dietro l'anno scorso); a valutare la possibilità di adeguare le moderne esigenze dell'attuale edificio della caserma centrale, cioè quella di corso Regina Margherita, che comunque ormai ha la sua età e comincia a mostrare i segni del tempo che passa; a considerare, insieme agli enti territorialmente competenti nella riqualificazione dell'area lungo Po, la necessità di scivoli di varo e di alaggio per imbarcazioni di soccorso, proprio per intervenire in maniera tempestiva e puntuale in caso di alluvione (è vero che gli eventi meteorici che stiamo conducendo in quest'ultimo periodo sono più rari, ma sono anche molto più violenti e impattanti); ad avviare una ricognizione delle risorse disponibili per creare e aprire al pubblico uno spazio museale dove dare la giusta valorizzazione all'enorme patrimonio archivistico, storico e bibliografico conservato attualmente presso il comando provinciale e custodito a cura dell'associazione dei Vigili del fuoco; nonché a dare adeguato spazio espositivo ai mezzi storici, in questo momento dispersi sui tanti siti della provincia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per dire che siamo contrari alla proposta avanzata dal collega Valle.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ruzzola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 860.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1063 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Visto che non parliamo da un po' di tempo di ambiente e natura, credo sia il caso di inserire un nuovo punto all'o.d.g. nella seduta del 21 marzo 2023, vale a dire ieri. L'ordine del giorno che chiediamo di inserire, il n. 1063, ha come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata confluenza del Pellice".
Parliamo di un'area di alto pregio, situata all'interno del Parco del Monviso. La Riserva naturale della confluenza del Pellice ha un'estensione di 145 ettari e coincide con la zona speciale di conservazione e confluenza Po-Pellice.
In quest'area il Pellice confluisce in una sponda sinistra nel Po, in un tratto in cui quest'ultimo sta perdendo le sue caratteristiche torrentizie per formare numerosi meandri in lenta evoluzione a causa dell'erosione del deposito della corrente. In alcune di queste anse esistono ancora piccole porzioni di boschi cedui.
La riserva ospita importanti habitat di interesse comunitario: boschi ripariali con salice bianco o Salix alba, salice ripaiolo, Salix eleagnos salice rosso, Salix purpurea, salice da ceste (Salix triandra), ontano nero (Alnus glutinosa) che si alternano con banchi fangosi.
Numerose specie ittiche popolano questa confluenza e risalgono il Pellice specialmente nei mesi invernali e primaverili, tra cui la trota marmorata (Salmo marmoratus), il vairone, il barbo comune (Barbus plebejus). È di recente osservazione la rara lampreda padana, anche questa l'abbiamo osservata nelle precedenti trattazioni.
Oltre a questi pesci sono state segnalate in quest'area 70 specie di uccelli, tra le quali alcune particolarmente interessanti come il martin pescatore (questa è una rarità), la garzetta, il gambecchio, il totano moro e numerosi anatidi. Gli anatidi li abbiamo visti trattati poche volte all'interno delle relazioni sulla fauna presente nelle aree parco, ma gli anatidi sono in ottimo stato di salute e in ottimo stato di conservazione.
Questo è un altro parco che noi cerchiamo di porre alla vostra attenzione per finanziarlo a dovere.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato, ma il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento dell'ordine del giorno n. 1060 all'o.d.g. odierno il Consigliere Sarno.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Vi ho lasciato a mezzanotte a parlare di parchi, uccelli e pesci e vi ritrovo già da un'ora a parlare di parchi e di tutte le specie di volatili! Mi ricordo che qualche ora fa la Consigliera Disabato ci aveva promesso un viaggio lungo i parchi del Piemonte e credo che lo stia facendo dignitosamente bene, che ci stia portando in questo viaggio notturno tra queste specie straordinarie con nomi anche importanti. Tuttavia, nonostante la bellezza e la grande capacità di narrativa della collega credo che arrivati alle 5.05 del mattino, il momento sia catartico per dire che sono contro l'inserimento di questo ordine del giorno.
La motivazione è la stessa di qualche ora fa, di quando vi ho abbandonato.
Credo che sia più opportuno trattare questo argomento essendo, come ha concluso la Consigliera, legato al bilancio di previsione su cui, fra qualche giorno o qualche settimana - dipende come va la discussione in queste ore - avremo modo di interagire con la maggioranza.
Anche perché, Presidente, come ha detto la Consigliera Disabato, per tutelare tutte queste specie animali importanti, straordinarie e quindi essere efficaci in questo viaggio di scoperta dei parchi, l'elemento del finanziamento e dell'impegno di spesa è fondamentale.
Trattare oggi, a quest'ora del mattino, con le fatiche evidenti sui vostri volti, credo che sia inopportuno per rispetto di quelle specie animali e anche di un atto costruito con tutta questa attenzione e questo amore per il mondo animale.
Credo che il mio voto contrario sia ben argomentato, Consigliere Perugini con il quale abbiamo condiviso anche voti negativi rispetto a questi ordini del giorno.
Per queste ragioni, il mio voto sarà evidentemente contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1063.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1060 avanzata dalla Consigliera Disabato.
La Consigliera Disabato chiede di intervenire per inserire all'o.d.g.
odierno l'ordine del giorno n. 1060.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. nella seduta del 21 marzo 2023.
Questa volta si tratta dell'ordine del giorno n. 1060, che ha come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Mulino Vecchio".
Ci troviamo nelle aree protette del Po piemontese e la riserva naturale in oggetto ha una superficie a terra di 203 ettari. Si trova in Piemonte, a scavalco delle Province di Torino e Vercelli, nei Comuni di Cigliano Mazzè, Rondissone, Saluggia e Villareggia. Il provvedimento istitutivo è la legge regionale 28 del 17 aprile 90.
"Un vecchio mulino e la cerulea Dora dalle fredde acque glaciali": questo è il titolo che diamo a questo racconto che vogliamo offrirvi alle 5 del mattino. La riserva si estende a est dell'abitato di Rondissone, su una superficie complessiva di 203 ettari al confine tra le Province di Torino e Vercelli e nei Comuni di Mazzè, Rondissone e Saluggia.
La riserva tutela il tratto del fiume Dora Baltea e del territorio che lo circonda, compreso fra la strada Padana Superiore e l'autostrada A4. La zona erosa dal fiume nel corso dei millenni, creando un tipico e vasto avvallamento fluviale, si trova a una quota inferiore rispetto al terrazzo alluvionale circostante. Il paesaggio è caratterizzato da ampie spiagge e da interessanti aree boschive con vegetazione di ripa (pioppi, salici ontani).



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Che cosa ho detto? Chiedo scusa.
Però se mi suonate nell'orecchio. Già uno non funziona, l'ultimo che mi è rimasto è tappato! All'interno della riserva si trovano, inoltre, alcune belle cascine con caratteristiche architettoniche di transizione fra la tipologia canavesana e quella della pianura vercellese; la riserva prende il nome dal vecchio mulino qui presente.
La Riserva Naturale Speciale del Mulino Vecchio, oltre che dalla legge istitutiva del Parco del Po, è tutelata anche ai sensi della legge regionale n. 47 del 3 aprile 1995 "Norme per la tutela dei biotopi", della Decisione 85/338/CEE del 27 giugno 1985 e della Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà per tre minuti.



SARNO Diego

Adesso lo spiego a microfono io, Presidente: ci siamo accorti che sulle due richieste precedenti è intervenuto il collega Riva Vercellotti.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Me ne sono accorto perché sono una persona sveglia; mi sono riposato apposta per essere attento, Presidente.
Spiego. Intanto, poiché è intervenuta per due volte la maggioranza in senso contrario, ora tocca di nuovo alla minoranza riaffermare con forza la contrarietà all'inserimento di questo ordine del giorno all'o.d.g.
dell'odierna seduta, in parte per le stesse motivazioni illustrate precedentemente.
Ringrazio la collega Disabato anche per la passione con cui sta portando avanti questa battaglia straordinaria a favore del mondo animale e vegetale; un mondo che in quest'Aula abbiamo cercato di tutelare, come opposizioni, compattamente. Credo, infatti, che la volontà della presentatrice sia molto chiara, ma utilizza uno strumento che, dal mio punto di vista, è meno efficace del solito.
Avremmo dovuto provare a costruire un'intesa per uno strumento più efficace, come una proposta di legge dotata di un piano finanziario adeguato; un piano che potesse davvero coordinare il lavoro, ma ancora di più coordinare le attività di salvaguardia delle specie animali e dei percorsi anche turistici all'interno di questi parchi. Credo, infatti, che questa attività sia da valorizzare anche da un punto di vista prettamente economico. Per le stesse ragioni annunciate per le precedenti richieste di iscrizione di punti all'o.d.g., credo che sia doveroso costruire un'attività diversa.
Per queste ragioni, continuo a votare contrariamente all'inserimento di questo ordine del giorno all'o.d.g. di questa sessione del Consiglio regionale: a nostro avviso, ci dobbiamo concentrare sull'oggetto importante della discussione odierna, che verte sull'istituzione dei Sottosegretari con un aumento dei costi, eccetera.
Per queste ragioni, abbiamo bisogno di tutelare maggiormente la discussione in Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1060.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 223 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo, se possibile, di sottoporre all'attenzione dei colleghi la richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 223, avente a oggetto "Apertura di un punto Customer Care presso la stazione ferroviaria di Bardonecchia", presentato dal Gruppo del Partito Democratico e da altri colleghi dell'opposizione nel marzo del 2000.
La stazione ferroviaria di Bardonecchia si trova sulla linea del Frejus; è la seconda stazione più alta dopo quella di Brennero ed è l'ultima stazione in territorio italiano prima del confine francese; tale stazione è attualmente servita dai treni regionali della Linea Sfm3 e dal servizio di alta velocità, con una coppia di treni Frecciarossa da e per Napoli nella stagione invernale, che servono ovviamente la stazione di Bardonecchia e che poi fanno capo a tutto il comprensorio dell'alta Val di Susa, con un forte impatto turistico.
La stazione di Bardonecchia è attualmente catalogata da RFI come "silver" ovvero inserita fra le "stazioni e fermate medio-piccole, con consistente o elevata frequentazione nei casi di metropolitana urbana, spesso prive di fabbricato viaggiatori aperto al pubblico, non presenziate da personale RFI e dotate unicamente di servizi regionali-metropolitani. Nel periodo invernale ogni anno la stazione si riempie di frequentatori, proprio per i motivi di cui dicevamo prima.
A tal riguardo, sarebbe interessante, proprio per questo afflusso significativo, dotare anche la stazione di Bardonecchia di un servizio di Customer Care, che attualmente RFI offre a diverse stazioni italiane (Roma Firenze, Napoli Palermo, Bologna, Genova, Venezia, Torino), che servono sia come punti di informazione e assistenza alla clientela - sicuramente - sia anche come punti di accoglienza tanto per i pendolari quanto per i transiti turistici che vanno verso la montagna o verso il territorio francese.
Se potenziassimo, da un canto, questa presenza su Bardonecchia e dall'altra parte, potessimo stimolare RFI a rinforzare i servizi di assistenza e accoglienza dei clienti e vendita dei biglietti anche nelle altre due stazioni a valle (parlo, in particolare, di Avigliana e Bussoleno), sono sicuro che daremmo un miglior servizio tanto ai turisti quanto ai pendolari che frequentano questa linea, e ne andremmo ad aumentare l'importanza strategica.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Semplicemente per dire che siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 223.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Sarno.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1053 avanzata dalla Consigliera Disabato.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento di un ulteriore punto all'o.d.g. della seduta del 21 marzo 2023. Il titolo dell'ordine del giorno n. 1053 è "Valorizzazione dell'area protetta denominata Sacro Monte di Belmonte". È un territorio ben conosciuto, quindi passerei subito alle caratteristiche che contraddistinguono quell'area dal punto di vista della presenza della flora e della fauna. Tra le specie di mammiferi presenti nell'area protetta vi sono caprioli, volpi, cinghiali, tassi, ghiri e scoiattoli; nella speranza di aver azzeccato tutti gli accenti, ma credo di sì.
Tra gli insetti si segnalano 36 specie di lepidotteri ropaloceri, farfalle diurne; tra gli anfibi sono presenti la salamandra, la rana, il rospo mentre tra i rettili sono comuni il ramarro, il biacco e la lucertola muraiola.
Oltre l'80% del territorio della riserva è occupato da boschi, in prevalenza da castagneto ceduo frammisto a rovere, mentre sul versante settentrionale prevale il frassino maggiore. Nel sottobosco, le specie più comuni sono la felce aquilina, la molinia, l'erba lucciola maggiore e nei pendii esposti a nord il mirtillo e la lonchite minore. Lungo il rio Livesa sono presenti aree umide con ontano nero con tratti di noccioleto selvatico, di frassino, una zona a castagneto ad alto fusto e un tratto misto con robinia.
Tra le specie inconsuete, vi è anche l'osmunda regale, una felce di 30-150 centimetri di altezza e con un'infiorescenza a pannocchia, visibile tra giugno e luglio, che cresce nei luoghi umidi. Nei versanti maggiormente esposti, alcuni terrazzamenti con muri a secco testimoniano l'uso, fino a qualche decennio fa, di una discreta superficie collinare a colture agrarie, vigneti, prati stabili e orti. Attualmente una modesta percentuale di appezzamenti è coltivata per la produzione di cereali, frutta e uva.
La collina di Belmonte è caratterizzata dalla presenza di diffusi affioramenti di graniti rossi, in parte compatti, in parte molto alterati in superficie, così da originare degli estesi depositi sabbiosi detti sabbionere. La vegetazione ai margini delle sabbionere è rappresentata da brugo e molinia.
Chiedo ai colleghi un po' di comprensione: il collega Icardi ha segnalato oggi che l'aumento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Disabato.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo in maniera contraria all'inserimento di questo ordine del giorno, perché, almeno dall'illustrazione - purtroppo non ho avuto modo di reperire il testo - ho la sensazione che la collega Disabato non abbia colto appieno la differenza che passa tra un parco come quello in oggetto che è il Parco legato al Santuario di Belmonte, quindi inserito nel contesto dei Sacri Monti, questi sì patrimonio dell'Unesco - e gli altri parchi naturali. Questi ultimi hanno sicuramente una forte vocazione naturalistica e non potrebbe essere altrimenti, però hanno al loro interno per il centro che ne ha portato all'istituzione, anche una fortissima vocazione di carattere storico-culturale e anche spirituale. Qui parliamo di Belmonte, però lo stesso discorso vale per Oropa, per il Sacro Monte di Crea e diversi altri sul territorio piemontese. Poi ci sono anche i Sacri Monti di terra lombarda.
Non è un caso, infatti, che quando è stato istituito il Parco naturale che li raggruppa tutti quanti in un unico ente, questo sia stato poi collocato nella scorsa consiliatura funzionalmente dipendente dall'Assessorato alla cultura e non dall'Assessorato all'ambiente, proprio perch nell'intendimento dovevano coniugare questa doppia vocazione che in questo percorso è ancora incompiuto, ma che a tendere noi continuiamo a trovare estremamente ragionevole. C'è un'esigenza di valorizzazione che riguarda tutti i parchi, anche i parchi esclusivamente naturali, ma qui c'è un'esigenza di conservazione, di restauro, di valorizzazione culturale architettonica e artistica che sicuramente non riguarda le altre strutture.
È per questo che, secondo me, meriterebbero un'attenzione specifica che vada oltre il dato meramente naturalistico, anche perché sono zone interessanti da questo punto di vista, nella misura in cui molte di esse coltivano questa vocazione ormai da centinaia di anni, quindi le zone intorno non sono state fortemente antropizzate, anzi hanno delle particolarità di conservazione significative. Però ragionamento principale che ne ha portato all'istituzione è un altro ed è su quello su cui, invece dobbiamo concentrare le nostre attenzioni.
Per quanto riguarda il Sacro Monte di Belmonte, è ancora irrisolta la questione della proprietà e della possibilità per la Regione di intervenire in maniera significativa su parti di quel complesso che, in questo momento ha bisogno di interventi importanti sia sul tema ricettivo dell'ospitalità e della ristorazione, sia dal punto di vista della conservazione dei manufatti architettonici.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valle.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1053.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 296 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le chiedo di portare all'attenzione di questo Consiglio e di iscrivere all'o.d.g. un nuovo punto, cioè di discutere l'ordine del giorno n. 296 "Nuova rete viaria del Comune di Alpignano in conseguenza alla chiusura del ponte nuovo"; ponte che, in realtà, adesso è stato parzialmente riaperto ma il tema resta, secondo me, di attualità, anche se in questo caso ci troviamo a discutere un ordine del giorno che, purtroppo, risale al 2020.
A seguito di tutti quei controlli straordinari ispirati dal crollo del ponte Morandi di Genova, tra il 2019 e il 2020 molte delle nostre infrastrutture in cemento armato furono sottoposte a un piano di controlli straordinari, proprio perché molte di queste strutture ormai cominciavano a essere vetuste ed erano esposte anche al transito di mezzi pesanti. Tra le varie conseguenze di tutti quei controlli a tappeto che hanno interessato tutto il Paese, non soltanto Alpignano e non soltanto la nostra Regione c'era stato anche il divieto al transito ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate del cosiddetto "Ponte Nuovo" che attraversa Alpignano, in particolare in corrispondenza della Dora Riparia. Sono state stanziate delle risorse nazionali per quei lavori, che sono stati eseguiti e sono in buona parte terminati proprio poco tempo fa.
Ovviamente, nell'ordine del giorno non sono più attuali tutte le questioni che riguardano il monitoraggio dei lavori, del flusso delle risorse necessarie e dei tempi di realizzazione dei lavori sul ponte. Resta per attuale il tema di affrontare con Città metropolitana la chiusura del cosiddetto "anello variante Strada Statale 24", che era già presente nella relazione relativa agli interventi sul ponte, sulle tavole del PTC2 del 2011, supervisionato dall'architetto Foglietta. È necessario che venga realizzato, anche perché, come sapete, su Alpignano è anche previsto un intervento sulle vasche di laminazione, che servirebbe per tutta la viabilità dell'area.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari a questo inserimento, non nel merito, ma semplicemente perché lei continua a chiamare Presidente quando, invece, vi è un Vicepresidente Valle.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione della proposta di inserimento del Vicepresidente Valle.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 296.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 111 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Continui pure a chiamarmi Presidente, un po' perché lei sa che Once Presidente Forever: Presidente, io lo sono stato in Circoscrizione e lo sono stato anche in questo Consiglio, ma come auspicio, in particolare, per questo.



PRESIDENTE

Guardi, Presidente, siamo un po' tutti presidenti in Italia.



VALLE Daniele

Esatto. In fondo al cuore siamo tutti presidenti.



(Commenti fuori microfono)



VALLE Daniele

Io lo prendo, appunto, come un suo personale endorsement.
Le chiedo di iscrivere alla discussione di quest'Aula la mozione n. 111 che è intitolata "Interventi urgenti per la creazione di un vero sistema integrato per l'educazione e l'istruzione dei bambini da zero a sei anni" presentato con i colleghi delle opposizioni, ormai nel novembre del 2019 ma ancora attualissimo.
Perché attualissimo? Perché sul sistema zero-sei si sono sprecate tantissime parole anche in questa legislatura; sappiamo tutti che potenziare questo tipo di servizi è l'unica vera politica di sostegno alla natalità e alla famiglia che porti qualche effetto. Per chi l'avesse letto, ieri c'erano due pagine molto interessanti sul Sole 24 Ore proprio sulle politiche di sostegno alla natalità e si ripartiva dal fatto che la cosa veramente impattante e veramente funzionante è quella di potenziare questo tipo di servizi che nella vicina Francia o Germania, arrivano a coprire più del 50 dell'utenza, quando noi siamo ancora molto lontani da questa soglia, al di là invece delle proposte un po' ideologiche che ogni tanto sentiamo in materia.
In questo versante la mozione sollecitava le Università del Piemonte ad attivare un corso di specializzazione di 60 crediti formativi universitari per integrare la laurea in Scienze della formazione a ciclo unico, con la laurea in Scienze dell'educazione e Scienze della formazione, in maniera tale da avere un indirizzo specifico per gli educatori dei servizi educativi per l'infanzia. D'altra parte, resta ancora attuale e inevasa l'esigenza che questa Regione si doti di una legge nuova sul tema del sistema zero-sei, che affronti l'organizzazione dei servizi, che affronti il tema degli orari, che affronti il tema del rapporto tra il numero di insegnanti e numero di bambini a seconda delle fasce d'età. La nostra è molto risalente e prevede ancora una distinzione tra settore pubblico e settore privato, mette in grave difficoltà i nostri Comuni, gli ultimi nostri Comuni che ancora eroicamente stanno tenendo in piedi i servizi di natura comunale.
Più volte, questa Giunta ha annunciato che sarebbe arrivata con questa proposta e, a dire la verità, anche la bozza della proposta che, da due anni, l'Assessore sta facendo girare e che, prima o poi, ci auguriamo possa arrivare in Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo contro l'inserimento della mozione n. 111, una mozione che sicuramente presenta un dato più importante e più impattante, proprio perché con la mozione ci si rivolge anche fuori dalle competenze strettamente regionali. Infatti, quello che il Vicepresidente Valle ha enunciato all'interno degli impegni riguarda non solo la Regione in quanto ente, ma anche altri enti, sempre in Regione Piemonte.
Lo dico perché credo che la contrarietà si fondi sul fatto che i servizi zero-sei sono certo fondamentali e rappresentano davvero la politica pubblica per sostenere le famiglie; ovviamente, mi riferisco a tutte le famiglie, senza distinzioni, perché, come abbiamo già detto precedentemente, credo che il tema della non differenziazione tra bambini sia fondamentale e imprescindibile da qualsiasi tipo di politica pubblica.
Credo però che questa mozione dovrebbe essere ritirata, perché dovremmo appunto chiedere con più forza, come anche ha detto il collega Valle l'arrivo in Aula della proposta di legge, di una legge di riordino del sistema, anche per essere promotori, all'interno del contesto nazionale, di un'ulteriore proposta quadro del sistema nazionale, con un obiettivo molto chiaro che dovrebbe essere la totale gratuità dei servizi, del sottoinsieme dei servizi, dell'età zero-tre. Allora sì, a quel punto, la totale gratuità per tutte le famiglie del servizio zero-tre sarebbe davvero il più alto importante e fondamentale sostegno alle famiglie, sostegno al reddito, alla vita e alla forza con cui diamo politiche di natalità e di sostegno alla natalità, non come contributi messi un po' a caso da questa Regione.
Per queste ragioni, chiedo al collega di ritirare la richiesta e di affrontare il tema in un disegno più complessivo, anche a livello nazionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sarno.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 111.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale il voto contrario del Consigliere Sarno.
Richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 114 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Chiedo di iscrivere all'o.d.g. della discussione la mozione n. 114 "Istituzione di una Commissione speciale per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza". L'avevamo presentata subito all'apertura dei lavori di questa consiliatura e poi - ve ne ricorderete - era stata rapidamente accantonata.
Avevamo avuto anche una discussione in Aula, ma poi non si era arrivati al voto perché si era trovata una parziale intesa per un rinvio e l'attribuzione del sigillo della Regione Piemonte a Liliana Segre.
Ci torneremo, perché sono diversi gli enti e le istituzioni che nel frattempo, da allora, sono ricorsi all'istituzione di una Commissione speciale di questo tipo, non soltanto il Senato della Repubblica (che quindi mi sembrerebbe un precedente interessante), ma anche diversi Comuni sul territorio piemontese hanno fatto questo tipo di scelta, proprio perch ritengono sia un fenomeno sempre più d'attualità e sul quale valga la pena concentrare maggiori attenzioni.
Cito alcuni casi della cronaca più recente. Ricorderete tutti quello che è capitato davanti a quell'istituto superiore a Firenze non più tardi di qualche giorno fa, che poi ha dato luogo a una manifestazione particolarmente partecipata e importante, che ci fa vedere come fenomeni di questo tipo siano ancora particolarmente attivi.
Senza arrivare a fenomeni di natura violenta come quelli di Firenze, vengo a Torino, dove ricorderete, all'incirca un mese fa, alcuni ragazzini che a una festa (non ricordo se a cavallo delle scuole elementari o delle scuole medie) hanno apostrofato un loro compagno di classe, pensando che fosse un grave insulto, chiamandolo "sporco ebreo".
Non so e francamente non riesco a condannare dei bambini, ma sicuramente il contesto familiare in cui sono cresciuti, ma anche quello culturale, quello che possono avere sentito in televisione o nei videogiochi online, in cui hanno contatti con persone di cui non conoscono l'età. Evidentemente c'è un brodo di culture che sta tornando, dove questo tipo di espressioni e di atteggiamenti sta venendo sdoganato, per cui ci interroga tutti quanti sul ruolo che le Istituzioni devono avere nel contrasto e nella prevenzione di questo tipo di fenomeni.
È per questo che tornerei a chiedervi di istituire una Commissione, ex articolo 31 dello Statuto della Regione Piemonte, proprio per il contrasto e la prevenzione di fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo istigazione all'odio e alla violenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari anche a questo inserimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 114.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 108 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Torniamo ancora più indietro nel tempo, perché arrivo alla mozione n. 108 presentata da me, ma poi sottoscritta da tutti i colleghi dell'opposizione e anche dai colleghi Poggio e Zambaia, per cui penso possa trovare maggiore accoglimento.
"Condanna dell'aggressione turca ai danni del popolo curdo e richiesta al Governo italiano di intraprendere tempestivamente ogni azione in suo potere atta a una risoluzione pacifica del conflitto e la massima tutela della popolazione civile".
Nel 2018 vi ricorderete che la Turchia, con un'operazione denominata "Ramoscello d'ulivo", entrava in Iran con il pretesto di andare a combattere i movimenti estremistici che stavano interessando quel paese con atteggiamento ambiguo rispetto al sostegno all'opposizione al regime di Assad che, vi ricorderete, era stato messo in grave difficoltà, in quel momento, dalle cosiddette "primavere arabe", che avevano portato alla discesa in piazza di una parte importante della società civile. La realtà però, è che in quel momento la Turchia stava andando a rivendicare alcuni territori di frontiera che ha sempre cercato di attrarre nella propria area di influenza e, soprattutto, ne ha approfittato per attaccare la minoranza curda, con cui la Turchia ha un conto aperto che va indietro nei secoli che invece si stava caratterizzando per essere un'opposizione molto importante, tanto al regime di Assad quanto ai movimenti jihadisti legati all'ISIS, al cosiddetto "Califfato nero", che in quel momento stavano prendendo il controllo di parti importanti dell'Iran.
Con l'ordine del giorno condannavamo senza riserve l'aggressione turca a danno del popolo curdo, che in quel momento combatteva non soltanto per la propria indipendenza, ma anche in linea con quello che la comunità internazionale occidentale in quel momento auspicava, cioè la liberazione alla transizione democratica dell'Iran, ed esprimeva solidarietà alla popolazione curda e profonda indignazione per questa nuova guerra che si aggiungeva a guerra già in corso.
Si chiedeva al Governo italiano di prendere non solo una posizione chiara ma di assumere tutte le misure in proprio potere al fine di fermare questa invasione, a cominciare dalla sospensione immediata della vendita di tutte le armi alla Turchia e a ogni forza militare alleata con il congelamento tempestivo anche dei contratti già in essere.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Valle.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Giaccone.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Sulla triste vicenda del popolo curdo assalito e decimato dalla Turchia non possiamo che essere d'accordo con l'ordine del giorno presentato dal collega Valle.
Non siamo d'accordo con le istanze finali dello stesso e con l'obiettivo primario, perché riterremmo più opportuno, e per questo ci opponiamo a quel testo, allargare a molti altri argomenti rispetto al comportamento della Turchia sullo scenario internazionale che sono anch'essi meritevoli di attenzione e altrettanto forti, e per il quale, a quel punto, sarebbe inutile fare altri ordini del giorno che, invece, sarebbe opportuno introdurre all'interno dello stesso.
Ricordo, per esempio, per quanto riguarda la libertà di stampa in Turchia che tutti gli organi indipendenti dei media turchi sono stati fortemente ridimensionati e, nel peggiore dei casi, ridotti definitivamente al silenzio. Ci sono oltre 120 giornalisti e altri operatori dei media in prigione, come varie migliaia di disoccupati per la chiusura delle oltre 160 aziende del settore. Il che vuole dire che non solo la stampa indipendente, ma proprio la stampa in generale e la possibilità di trasmettere le informazioni all'interno del paese, è stata completamente ridimensionata.
Questo è iniziato ai primi mesi del 2018 e rappresenta, senz'altro, un momento buio per la Turchia, che può essere assimilato e che può essere unito alle considerazioni che il collega Valle faceva all'interno del suo ordine del giorno.
Non è solo questo uno degli argomenti cui andrebbe allargato l'ordine del giorno. Ricordo anche che Ozturk Turkdogan, Presidente dell'Associazione per i diritti umani, la più nota organizzazione non governativa della Turchia, è stato arrestato a marzo dello stesso anno e di lui non si hanno più notizie. Ricordo ancora che Eren Keskin è stata condannata a sei anni di carcere per presunta appartenenza a un gruppo armato terrorista, ma invece è la corrispondente dell'Associazione per i diritti umani.
Ricordo ancora che il Comitato stesso dei Ministri del Consiglio d'Europa ha chiesto, alla fine del 2019, informazioni in relazione alla detenzione di.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone, ma è terminato il tempo a sua disposizione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 108.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 52 avanzata dal Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire nella discussione di oggi l'ordine del giorno n. 52 (i numeri diventano sempre più bassi, stiamo andando sempre più indietro).
Siamo a ottobre 2019 e ho condiviso, come primo firmatario con alcuni colleghi del Partito Democratico, l'ordine del giorno avente a oggetto "No alle telecamere negli asili nido e nelle scuole per l'infanzia", proprio perché sembrava imminente in quel momento la discussione della legge sul sistema zero-sei anni di cui parlavo poc'anzi. Voleva essere un ordine del giorno da presentare collegato, ma poi agli annunci non è seguita la proposta e sono passati ormai quasi quattro anni.
Questo tema, rispetto ai maltrattamenti e agli abusi e ai controlli all'interno di strutture zero-sei anni, resta d'attualità, anche a prescindere dal fatto che la nostra Regione si dota finalmente di una legge sul sistema zero-sei anni. Non è un caso che su queste materie la Camera dei Deputati si sia espressa con l'approvazione di una legge, la numero 1.066, a oggetto "Misure per prevenire e contrastare le condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, a danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale".
Questa è una legge recente, soltanto di qualche anno fa, che prevede all'articolo 5 della delega, la possibilità di installare - leggo testualmente - "sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, le cui immagini sono criptate e conservate per sei mesi, decorrenti dalla data di registrazione all'interno di un server dedicato, appositamente installato in struttura, con modalità atte a garantire sicurezza dei dati trattati la protezione degli accessi abusivi", specificando inoltre che "l'accesso alle registrazioni è vietato, salvo loro acquisizione, su iniziativa della Polizia giudiziaria e dal Pubblico Ministero come prova documentale nel procedimento penale. I sistemi possono essere installati, previo accordo collettivo".
Successivamente, nello sblocca-cantieri del 2019, il Governo aveva anche individuato delle risorse per l'installazione di questo tipo di infrastrutture tecnologiche; parliamo di 15 milioni per ogni anno dal 2020 al 2024 (da qui capite l'attualità anche di questo inserimento).
Chiudo velocemente per dirvi che, poiché non esiste nessuna evidenza statistica che questo tipo di infrastrutture e sistemi di videosorveglianza produca effetti davvero dissuasivi, vorremmo esprimere la nostra contrarietà alla proposta di legge e a qualsivoglia imposizione di questo genere, per cui chiediamo di indirizzare queste risorse sulla riqualificazione delle strumentazioni delle strutture di natura scolastica e di respingere questa logica del sospetto e del controllo che pensiamo non abbia titolo di stare nei luoghi dell'educazione dei più piccoli.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, contro la proposta di inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 52 il Consigliere Gagliasso.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari anche a questa richiesta di iscrizione all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 52.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1055 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1055, avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Collina di Superga", con il quale si richiedono maggiori risorse per la suddetta area protetta.
Il Parco della Collina di Superga fu istituito nel 1991 per tutelare e valorizzare un territorio di notevole interesse per le sue peculiarità ambientali, architettoniche e paesaggistiche ancora ben conservate. Il Parco si inserisce in un sistema di rilievi collinari, la cui varietà morfologica e posizione a metà strada tra le Alpi ed il mare fanno sì che il patrimonio floristico sia ricco e interessante, con specie microterme di origine alpina (faggio, pino silvestre, sorbo montano, mirtillo nero) alternate a specie di ambiente mediterraneo (orniello, sorbo domestico pungitopo, dittamo). I popolamenti forestali più diffusi sono i boschi misti di latifoglie a prevalenza di querce e castagno, fino a pochi decenni fa ampiamente coltivato per la legna e per il frutto.
A ridosso della strada panoramica dei colli sono presenti ampi nuclei di piante esotiche, soprattutto conifere, introdotte a più riprese negli scorsi decenni con scopi di riforestazione ed ornamentali. Nei coltivi e nelle vigne abbandonate, ma anche all'interno dei boschi di latifoglie, la robinia si inserisce con vigore e la sua presenza tende a soppiantare le specie autoctone collinari (nella valorizzazione bisognerebbe, dunque prevedere anche interventi di questo tipo).
La zona marginale del Parco è caratterizzata dalla comparsa di aree a coltivazioni intensive, mentre il paesaggio è dominato dalla presenza del complesso monumentale della Basilica di Superga, capolavoro dell'architettura barocca di Filippo Juvarra. La fauna è quella peculiare delle colline torinesi e del Bosco del Vaj. Fra i mammiferi di grosse dimensioni sono presenti volpe, tasso, faina, donnola, riccio, scoiattolo rosso (ormai a rischio di estinzione), ghiro, cinghiale; fra gli uccelli rapaci sono presenti soprattutto specie diurne come poiana, nibbio sparviero e gheppio; fra le specie notturne si annoverano allocco e civetta. Altre specie interessanti di uccelli sono: picchio (verde e rosso), upupa, zigolo nero e numerose specie di passeracei.
Da un punto di vista geologico, i rilievi collinari sono costituiti da rocce sedimentarie (arenarie, conglomerati e marne, spesso ricche di fossili) formatisi sul fondale oceanico, a partire da circa 40 milioni di anni fa, sollevate come gigantesche pieghe da spinte tettoniche legate alla genesi dell'arco alpino.



PRESIDENTE

Grazie, collega Martinetti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti, che interviene in senso contrario; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Buona giornata, Presidente. Intervengo per la prima volta nel giorno nuovo.
Sono anche curioso di conoscere - non soltanto io, ma credo anche i tantissimi piemontesi che sono collegati in questo momento l'organizzazione della giornata.
Intervengo in dissenso rispetto al collega Martinetti.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo gentilmente di lasciar intervenire il collega Ravetti.
Grazie.



RAVETTI Domenico

Il parco del quale il collega Martinetti ha illustrato le caratteristiche è un parco cui molti di noi sono affezionati. In realtà vale per tutti i parchi del Piemonte, ma questo in particolare, perché la Basilica di Superga rappresenta un punto di riferimento non solo religioso ma anche monumentale e sportivo, se così possiamo dire, per quello che è capitato al Grande Torino, meta di pellegrinaggio di tifosi che, a prescindere dall'attaccamento alla maglia granata, se amano il calcio, si ritrovano di fronte a quella lapide che riporta i nomi di quei giocatori giornalisti e staff indimenticabile degli Invincibili. È patrimonio di un'Italia che, dopo la guerra, simboleggiava la rinascita.
Venendo dalla provincia di Alessandria, posso dire che la figura di Fausto Coppi, insieme al Grande Torino, furono elementi importanti di ripartenza di una nazione che ritornava a vincere nei luoghi dello sport.
Detto questo, apprezziamo il tentativo di inserire questo punto all'ordine del giorno, ma noi crediamo che in sede di bilancio sarà possibile affrontare meglio questa discussione, a partire dalle Commissioni, per ottenere le dovute informazioni, a partire dai dati rispetto al personale impegnato in quelle aree e rispetto alle disponibilità economiche che rendono possibile la gestione di quel parco in particolare, ci interesserà conoscere l'aggiornamento delle caratteristiche della fauna e della flora che il collega Martinetti ha elencato, ma che al momento non ci convincono, perché siamo certi che altre specie andrebbero sicuramente inserite.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ravetti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1055.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1050 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1050, avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Sacro Monte di Domodossola", meglio conosciuto come Sacro Monte Calvario di Domodossola, la cui prima firmataria è la collega Disabato. È un atto d'indirizzo che ho sottoscritto insieme al collega Sacco.
Il Sacro Monte di Domodossola fa parte del gruppo dei sacri monti alpini inseriti nel 2003 nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Ha una storia antichissima, perché nel 1656 due frati cappuccini scelsero il Colle Mattarella, che sovrasta Domodossola, per farlo diventare un luogo che ospitasse il Sacro Monte Calvario. Nacquero poi una serie di 12 cappelle con un apparato decorativo di statue e affreschi, che rappresentano le stazioni della croce, e tre cappelle che illustrano la deposizione della croce, il Santo Sepolcro e la Resurrezione. In cima al colle è posto il Santuario ottagonale della Santa Croce, la cui costruzione iniziò nel 1657.
Il Colle Mattarella, lungo le cui pendici s'inerpica la suggestiva strada acciottolata che porta a incontrare i diversi edifici sacri che compongono il Sacro Monte di Domodossola, è ricco di memorie storiche. Ancora oggi all'interno del Parco del Calvario sono visibili i poderosi resti del Castello di Mattarella, che fu distrutto nel 1415 dai soldati svizzeri scesi per conquistare la Valle dell'Ossola, strappandola al Ducato di Milano. L'origine del castello risale almeno al X secolo, prima che l'imperatore Enrico di Sassonia lo donasse alla Diocesi di Novara.
Parliamo di una riserva che dobbiamo assolutamente prendere in considerazione, perché qui si respira proprio la storia e si possono sentire i passi storici quando si attraversano queste zone.
Dopo la distruzione, il Colle fu abbandonato per altri due secoli, pur rimanendo vive le suggestioni derivanti dai suoi antichi ruderi. Nel 1656 i frati cappuccini del convento, padre Gioacchino da Cassano e padre Andrea Darò, concepirono il progetto di creare una via processionale lungo le sue pendici, con una serie di croci che segnassero le varie stazioni della Via Crucis con un Santuario dedicato al Santissimo Crocifisso e che potesse accogliere i fedeli al termine del percorso devozionale. Era anche previsto che le croci dovessero poi progressivamente essere sostituite da cappelle con una rappresentazione plastica e pittorica dei vari episodi della passione di Cristo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Giunti alle ore 6.07 di mattina, sono felice di comunicare la mia contrarietà.



PRESIDENTE

Grazie, collega Cane.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1050.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1046 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1046 "Valorizzazione delle area protetta denominata Baragge", che porta la prima firma della Capogruppo Disabato e che ho sottoscritto insieme al collega Sacco. Sto parlando di valorizzare l'area protetta denominata Baragge e chiediamo maggiori risorse per valorizzarla e tutelarla.
Questa riserva naturale è un'area naturale protetta e più precisamente è una riserva naturale a gestione regionale - per questo motivo, dovrebbe interessarci ancora di più, perché c'è una gestione diretta della nostra Regione - che si estende comprendendo Comuni delle province di Biella Novara e Vercelli. È un'area che gode di particolari caratteristiche archeologiche, paesaggistiche, naturalistiche, floristiche e storiche e che riguarda 22 Comuni tra le province di Biella, Vercelli e Novara.
È una riserva costituita da sette porzioni differenti di territorio, che sono attraversate da strade statali, strade provinciali e strade comunali che ne facilitano l'accesso, per cui è anche facilmente agibile e accessibile da uno dei qualsiasi 22 Comuni interessati. Tali aree sono inoltre attraversate da una fitta rete di percorsi ciclabili, per cui possiamo anche percorrerla in maniera sostenibile. Questo è un fatto che quando si parla di transizione ecologica, non possiamo non tenere in considerazione.
La fitta brughiera, caratterizzata da felci aquiline e brugo, è alternata a vaste distese di praterie che fa apparire la zona simile per certi versi alla savana africana ed è posizionato su un altopiano, con un'altitudine che varia tra i 150 e i 340 metri, tra quelle che sono le province di Biella, di Vercelli e di Novara. Offre degli incomparabili scenari che movimentati anche dalla presenza di numerose greggi di pecore, mutano nei colori, a seconda delle stagioni in cui si visitano. Il Baraggione, che si estende fra Candelo e Cossato, è quello più vasto e conosciuto, anche per la presenza di un antico ricetto, il Ricetto di Candelo - Presidente, se si ricorda, come Ufficio di Presidenza abbiamo partecipato a delle manifestazioni, credo fosse "Candelo in fiore" - ed è costituito da un nucleo fortificato in epoca medievale, all'interno del quale si svolgono manifestazioni culturali e rievocazioni storiche. È una zona riconosciuta come sito di interesse comunitario.
Verso le Baragge vercellesi, a Castellengo presso Cossato, è ubicato l'Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge. Di rilievo, anche l'antica chiesa dei Santi Pietro e Paolo e il castello che la sovrasta. Sono inclusi nel territorio delle Baragge biellesi anche la brughiera che sorge intorno a Verrone e il centro storico di Masserano, con il castello che è stato edificato nell'XI secolo e con il priorato di Castelletto Cervo, che risale invece al XIII secolo.
È una riserva naturale speciale della Regione Piemonte che abbiamo il dovere - ed è questo il senso dell'ordine del giorno presentato dalla collega Disabato - di tutelare, di valorizzare e di gestire al meglio perché, come spesso sentiamo, abbiamo una Giunta che spesso ci parla di turismo come volano economico importantissimo che dobbiamo sempre coltivare.
Con l'ordine del giorno vogliamo andare in quella direzione e speriamo che possa essere inserito.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento di ordine del giorno il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo in senso contrario rispetto alla richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. della seduta odierna, l'ordine del giorno, come il proponente e il presentatore, il collega Martinetti ha richiamato, che ha come titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Baragge".
Leggo il titolo in questo modo.
È giusto dire Baragge? Chiedo al collega: non "Barage"? Con due "g"? Oppure "Baragie"? No, Baragge. Leggo correttamente.
Questo atto sottoscritto poi dalla Consigliera Disabato, dal Consigliere Sacco e dal Consigliere Martinetti, che ringrazio, ovviamente, per la sua approfondita, seria e puntuale presentazione. Però, Consigliere Martinetti ormai da qualche ora, stiamo cercando di convincervi di ritirare queste tipologie di ordini del giorno e a non chiederne l'inserimento, almeno alcuni di noi, man mano, "a targhe alterne", come si suol dire, perch crediamo che sia più efficace, per un ordine del giorno siffatto, fare una discussione complessiva del sistema dei parchi, con cui poter fare un ragionamento anche e soprattutto di natura economica.
Crediamo che sia decisamente più efficace, proprio come dicevamo qualche ora fa, per la tutela delle specie animali, dei parchi, dei percorsi turistici; percorsi turistici che possono essere vissuti in modalità differenti. Credo però che tale atto possa essere più utile, ripeto provando a convincere il presentatore a ritirare questa richiesta sicuramente se collegato al bilancio di previsione 2023-2025, o trasformato in emendamento, per rendere anche più chiara la volontà o meno dell'attuale maggioranza di valorizzare queste aree protette, i parchi e le proprie specie animali.
Facendo così, avremmo sicuramente un obiettivo più raggiungibile e per questo voterò contrariamente.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Ho tre minuti; tre minuti.



PRESIDENTE

Grazie.
Il tempo al collega Sarno non lo chiedo mai, proprio perché è puntuale.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1046.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1044 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
È l'ordine del giorno n. 1044, che è stato sottoscritto dal Consigliere Sacco e da me e che reca la prima firma della Consigliera Disabato; il titolo è "Valorizzazione dell'area protetta denominata Stupinigi".



(Commenti fuori microfono)



MARTINETTI Ivano

Sapevo di sollevare la vostra attenzione.
Il territorio del parco di Stupinigi presenta un paesaggio singolare contraddistinto da una notevole presenza di fontanili e di sorgive naturali. I due corsi d'acqua principali dell'area sono il Sangone a Nord e il Chisola a sud, ma presentano due ali differenti: nel primo caso, il corso dell'acqua si presenta rettilineo e profondo nel terreno, mentre nel secondo caso appare scorrere più in superficie, con un percorso un po' più tortuoso.
Il suolo è tipico dell'area di confine tra il bacino piemontese settentrionale e quello meridionale, con un terreno che è argilloso, che è stato largamente sfruttato nei secoli dalle locali fornaci per la produzione di mattoni. Il parco si estende sugli attuali territori comunali, come saprà bene il collega Sarno, di Nichelino, Candiolo e Orbassano.
Il territorio dell'attuale parco naturale di Stupinigi venne definito nel Cinquecento, quando il Duca Emanuele Filiberto di Savoia decise di costruire nelle aree di Stupinigi una propria vasta tenuta di caccia posizionata a breve distanza dalla Corte di Torino, dove si era da poco trasferito e, quindi, facilmente accessibile a lui e ai suoi cortigiani per momenti di svago e divertimento all'aria aperta.
Per fare ciò, dovette innanzitutto individuare l'area e la scelta cadde sui vasti appezzamenti di proprietà della famiglia milanese dei Pallavicino, i quali con un pretesto vennero privati di oltre 1.600 ettari di terreni e boschi e dei due castelli dell'area.
Il territorio era stato anticamente un proseguimento del ramo dei Savoia Acaia per la difesa di Moncalieri. Alla morte di Ludovico di Savoia-Acaia l'ultimo rappresentante degli Acaia, il Duca Amedeo VIII di Savoia, suo cugino, ereditò l'intero possedimento, ma lo concesse successivamente, nel 1739, al Marchese Gianfrancesco I Pallavicino. Sulla base di questa antica pretesa, a ogni modo, Emanuele Filiberto.



(Audio mancante o non comprensibile)



MARTINETTI Ivano

Presidente, stiamo parlando, di nuovo, di un territorio vicino a noi, molto conosciuto, con una palazzina importantissima che richiama turisti da tutto il Piemonte, per cui chiediamo con questo ordine del giorno...



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno appena presentato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1044.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1035 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo mio intervento, chiedo di inserire un nuovo punto all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1035, che porta la prima firma della Consigliera Disabato e che ha per titolo "Valorizzazione dell'area protetta denominata Benevagienna".
Benevagienna è una piccola cittadina che persiste in Provincia di Cuneo, è veramente un bel paesino che attira tantissimi turisti, ma è anche una riserva con un importante patrimonio archeologico. Con l'ordine del giorno intendiamo valorizzarla e tutelarla, perché rappresenta ciò che resta di un'importante città, Augusta Bagiennorum, fondata dall'imperatore romano Ottaviano Augusto.
Tutti gli anni si svolgono importanti manifestazioni che attraggono persone da ogni parte del Piemonte e non solo; persone che vengono a visitare questa città, un insediamento che aveva un suo ruolo strategico per il controllo del transito di merci e di persone fra la pianura padana l'imbocco delle valli, i valichi alpini e la costa ligure. Gli scavi effettuati negli anni hanno riportato alla luce i resti del teatro (che è veramente da visitare), del Tempio minore, del Capitolium e anche di un piccolo anfiteatro.
L'attivissimo centro di attività didattiche "Archea" valorizza le emergenze archeologiche. La riserva è stata istituita per tutelare le rilevanti peculiarità archeologiche, come ho già ricordato, di questo antico insediamento, ed è collocata in un'area intensamente coltivata che non presenta particolari emergenze naturalistiche, se si eccettua qualche piccola sorpresa come la colonia di ranuncolo a foglie capillari nelle acque della bealera, un piccolo canale irriguo che costeggia la strada di accesso nella zona degli scavi.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Leggo sul sito delle aree protette Alpi Marittime, ente di gestione aree protette, aree marittime nella sezione pubblicazioni: "La segale in Piemonte, storia di una rinascita".
Una porzione molto importante di questo sito risente della spinta della crescente voglia di filiere corte di mercati locali, che si esprime in progetti per un ritorno alla coltivazione dei cereali minori in montagna.
Sotto questa luce nasce il progetto sulla segale dell'Università di Torino che mira a riportare nuova biodiversità agricola sul territorio piemontese sperimentando varietà locali di segale ormai non più presenti.
Credo sia una riflessione molto importante che rispetta la progettualità di queste aree protette.
Peraltro, sempre nella medesima sezione, nella pagina più a sinistra, c'è un bellissimo depliant che parla degli ambienti delle Alpi Liguri Marittime, delle stazioni di botanica alpina e del giardino botanico di Valderia. Si parla di diverse tipologie di rocce: rocce silicee, rocce calcaree o dolomitiche. È davvero molto interessante mettere tutto ciò a disposizione dei piemontesi e di tutti i turisti interessati alla visita di queste porzioni così interessanti del territorio.
In particolare, Presidente, c'è una sezione che riguarda i giardini botanici e i giardini alpini.
I giardini botanici o alpini sono strutture in cui si custodiscono collezioni vive di piante, disposte prevalentemente secondo criteri sistematici, biologici, geografici ed ecologici per scopi scientifici didattici ed educativi, in cui si pone attenzione alla valorizzazione e all'esaltazione dell'aspetto paesaggistico ed estetico. Essi sono, in genere, situati in località di grande pregio ambientale e naturalistico e allestiti ponendo particolare cura nella disposizione delle piante in infrastrutture realizzate per i visitatori e nei giochi d'acqua, che oltre a migliorare l'aspetto estetico e a dare movimentano all'insieme consentono la messa a dimora di particolari specie. In tal modo, i giardini alpini si rivelano attraenti per un pubblico decisamente eterogeneo e promettono una divulgazione non circoscritta della specifica disciplina botanica.
Per tutte queste ragioni, siamo contrari a inserire questo punto all'o.d.g.
e proveremo a discuterlo più avanti.



PRESIDENTE

Grazie, collega Ravetti.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1035.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1042 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo che venga inserito all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1042, intitolato "Valorizzazione dell'area protetta denominata Sorgenti del Belbo".
La Sorgente del Belbo - vedo sorridere l'Assessore Carosso, che immagino la conosca molto bene - è stata istituita dalla Regione Piemonte, per cui chiediamo maggiori risorse per valorizzarla. È una riserva istituita per tutelare un alto piano collinare con aspetti palustri stagionati estremamente rari che favoriscono una notevole ricchezza botanica. L'area sorgentifera del torrente Belbo, localizzata all'estrema propaggine meridionale delle Langhe, è caratterizzata da rilievi dolcemente ondulati dove si alternano colture agricole, aree boschive e prati umidi.
Questa morfologia è molto diversa dal classico paesaggio langarolo principalmente fatto di colline pronunciate e di profondi avvallamenti.
Questa differenza è dovuta anche alla mancata azione erosiva dei corsi d'acqua, determinata più a valle dal generale innalzamento geologico dell'area della Langa. La particolare condizione di riposo della geologia del luogo ha permesso la conservazione di depositi fini derivanti dall'erosione dei fianchi collinari, grazie ai quali si sono formate queste aree di impaludamento, che ne fanno la zona più interessante di area umida del Piemonte meridionale.
Proprio questi prati umidi, punteggiati da rigogliosi ceppi di erbe palustri circondati da rigagnoli d'acqua, sono gli ambienti caratteristici di questa riserva. Vi troviamo una conca erbosa, laddove nasce e scorre il torrente Belbo, che ospita una vasta tipologia di habitat di suolo italiano considerato di notevole interesse dall'Unione Europea.
Presidente, l'Unione Europea si occupa anche di queste zone che noi molte volte neanche conosciamo e che magari abbiamo a pochi passi da casa e neanche le andiamo a visitare! In questa conca verdeggiante, posta a poca distanza dal punto ove si fondono le catene alpine e appenniniche, il Colle di Cadibona, convergono le influenze ecologiche di origine mediterranea e montana.
Le indagini che sono state fatte sulla flora della zona hanno permesso di individuare quasi 350 varietà botaniche.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 1042 il Consigliere Ruzzola.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Dalle parole che ho sentito dal collega Martinetti, credo che le erbe palustri meritino ben altra attenzione, per cui respingiamo questo ordine del giorno perché crediamo meriti un intero Consiglio, anzi, forse un Consiglio aperto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1042.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1034 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere, chiede di inserire all'o.d.g. odierno l'ordine del giorno n.
1034.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con questo intervento, chiedo di inserire un nuovo punto all'o.d.g.
È l'ordine del giorno n. 1034 a prima firma della collega Disabato e firmato dal collega Sean Sacco e dal sottoscritto, intitolato "Valorizzazione delle area protetta denominata Canneti di Dormelletto".
Un'area protetta importantissima, sita lungo la riva piemontese del lago Maggiore tra Arona e Castelletto Ticino, che ha una lunghezza approssimativa di quattro chilometri su una superficie di 157 ettari circa.
Su queste dimensioni si estende la riserva naturale speciale dei Canneti di Dormelletto.
La Regione Piemonte, in accordo con il Comune e l'Ente di gestione dei parchi e delle riserve del Lago Maggiore, ha inteso preservare tale ambiente e recuperarlo a un utilizzo maggiormente rispettoso delle prerogative di tipo naturalistico da esso possedute.
Il paesaggio è caratterizzato dal contrasto stridente tra un ambiente molto antropizzato, un complesso agricolo di pregio paesaggistico - sto parlando di Villa Tesio - e la residua vegetazione spondale. Villa Tesio è sede di un allevamento di cavalli purosangue e con un po' di fortuna si possono anche vedere le fattrici con i puledri nei pascoli della tenuta, veramente uno spettacolo molto bello e assolutamente interessante e da visitare soprattutto istruttivo anche per i più piccini.
La vegetazione naturale, invece, è costituita da cenosi arboree frammentali e alte erbacee continue lungo il litorale, con ulteriori superfici che sono poi composte da tipiche canne di palude. Quest'area riveste un'importanza non secondaria per l'avifauna e sono state censite più di un centinaio di specie tra le nidificanti, le svernanti e quelli di passo che frequentano il canneto di cui ho parlato prima durante le migrazioni.
L'attività di studio.



PRESIDENTE

Consigliere Martinetti, ha finito il tempo a sua disposizione.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g.
odierno dell'ordine del giorno n. 1034 il Consigliere Sarno.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo su questo inserimento relativo alla riserva naturale speciale "Canneti di Dormelletto".
Come ha detto il Consigliere Ruzzola, credo che alcuni temi meritino maggiore approfondimento e attenzione e non una bieca azione ostruzionistica. Continuo la riflessione che faceva il Consigliere Martinetti dicendo che quasi 500 ettari di bosco, prati e pascoli furono trasformati nel 1980 dalla Regione Piemonte in zona naturalistica protetta e mi riferisco al parco dei Lagoni di Mercurago. Questo polmone verde, a ridosso di ampie concentrazioni urbane (Arona, Mercurago e Oleggio) conserva e valorizza alcune qualità peculiari del territorio basso verbanese.
Capisce, Presidente, che questo contenuto, come diceva il collega Ruzzola precedentemente, è un contenuto importante: stiamo parlando di 500 ettari e di una trasformazione che resiste dal 1980. Tra l'altro, un anno straordinario; il mio anno di nascita, anche solo per questo; un anno davvero pieno di esperienze straordinarie, tra le quali anche questa.
Questo dimostra quanto il 1980 sia stato un anno straordinario per il nostro Paese, oltre che per la nascita del sottoscritto.
Esso è collocato su un ampio arco di colline moreniche del Quaternario vecchie di oltre 10 mila anni - non stiamo parlando di elementi poco importanti della nostra regione - che racchiudono i quieti stagni, detti Lagoni di Mercurago, generati da risorgive - un termine un po' complicato alle 6.40 del mattino - affioranti tra le morene al termine dell'ultima glaciazione. Stiamo parlando di un momento storico della nostra regione e di un luogo straordinario.
Per queste ragioni, e non vado oltre a raccontare di questo luogo, credo che sia utile e particolarmente efficace discuterlo in altra sede e con altre attenzioni, ma non alle 6.40 del mattino.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1034.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1039 avanzata dal Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1039, avente a oggetto "Valorizzazione dell'area protetta denominata Ponte del Diavolo".
L'area attrezzata Ponte del Diavolo, avente estensione di circa 30 ettari è stata inserita nel sistema dei Parchi regionali con la legge della Regione Piemonte n. 27 del 14 giugno 1993 che, unitamente alla Zona di Salvaguardia della Stura di Lanzo, la integra al Parco regionale La Mandria, già istituito nel 1978, per le seguenti finalità: tutelare le caratteristiche naturali, paesaggistiche e storiche dell'area anche mediante interventi di riqualificazione ambientale; conservare gli aspetti culturali e architettonici presenti nel luogo, garantendone il recupero e la valorizzazione (da qui, Presidente, nasce la nostra proposta nel merito); salvaguardare gli elementi geologici presenti con particolare riferimento alle formazioni denominate "marmitte dei giganti"; organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici e culturali.
Tali funzioni di tutela e valorizzazione sono affidate all'Ente di gestione del Parco regionale La Mandria e dei Parchi e delle Riserve naturali delle Valli di Lanzo, il cui Consiglio direttivo è integrato con un rappresentante del Comune di Lanzo Torinese.
La costituzione in Parco dell'area intorno al Ponte del Diavolo di Lanzo fu una felice intuizione del professor Augusto Cavallari Murat. Le Regioni a statuto ordinario non erano ancora costituite (si formeranno nel 1970) e quindi il parco nacque "comunale".



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia! Lasciate che il collega Martinetti intervenga in merito al Ponte del Diavolo di Lanzo.



MARTINETTI Ivano

Stavo appunto parlando del professor Augusto Cavallari Murat, che ebbe questa grande intuizione.
Dicevo che le Regioni a statuto ordinario non erano ancora costituite (si formeranno nel 1970) e quindi il parco nacque "comunale" come articolazione secondaria negli itinerari turistici delle valli alpine, in un momento in cui il turismo popolare era in continuo sviluppo. Era un'intuizione incredibile!



PRESIDENTE

Grazie, collega Martinetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Fava; ne ha facoltà per tre minuti.



FAVA Mauro

Grazie, Presidente.
Siamo contrari a questa richiesta di iscrizione all'o.d.g., perché un tema così importante come il Ponte del Diavolo di Lanzo merita più ascolto in Aula, la cui trattazione meriterebbe di essere inserita anche in qualche Commissione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Fava.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1039.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Con questo intervento vorrei chiedere l'interruzione della sessione di questo Consiglio, affinché la maggioranza possa leggere con attenzione gli ordini del giorno che ancora rimangono ed essere pronta a votare con piena consapevolezza le ulteriori richieste di iscrizione di punti all'o.d.g.
Chiediamo di interrompere l'attuale sessione e riprendere i lavori nella sessione pomeridiana.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Sono le ore 6.47 e la maggioranza si ritira, diciamo così. La maggioranza si ritira perché.



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Presidente, se posso permettermi, la maggioranza si ritira nelle stanze perché i Consiglieri sono stanchi. Lo capisco.
L'opposizione ha vinto il primo round; la notizia è che la maggioranza si ritira stanca; si corica nel letto per ritornare più tardi.
Vi aspettiamo. "Noi siamo ancora qua, eh già", diceva un cantante.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri! Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola solo per prendere atto e lasciare a verbale che la convocazione era prevista fino alle ore 9 e la seduta avrebbe dovuto riprendere alle ore 10.
La maggioranza, evidentemente, decide in maniera diversa e senza l'accordo dell'opposizione. Peraltro, per l'opposizione si sarebbe tranquillamente potuto proseguire, interrompere alle ore 9 e riprendere i lavori alle ore 10.
Non credo neanche che si voglia riprendere per le ore 10. Voglio solo che questo rimanga agli atti. Non ne faccio una questione né di vittoria né di altro, ma prendo solo in considerazione il fatto che in Conferenza dei Capigruppo è stato detto: "Vi beccherete le 24 ore per quattro giorni di seguito!" e, dopo neanche 24 ore, avete già cambiato idea.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Lascio soltanto a verbale che questo abbandono di campo non è stato assolutamente concordato con le minoranze.
Noi abbiamo ancora numerosissimi ordini del giorno di cui chiediamo l'iscrizione all'o.d.g., che trattano temi fondamentali come quelli dei parchi e delle aree protette della nostra Regione. Sono però contenta che il Capogruppo Ruzzola abbia ammesso che c'è la volontà di leggerli, anche se prima, in realtà, era stato detto che erano piuttosto scarni. È un bene che si rilegga tutto, ecco.
Grazie.



PRESIDENTE

Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento sull'ordine dei lavori interrompiamo la sessione e sconvochiamo la seduta prevista dalle ore 10 alle ore 13.
I lavori riprenderanno con la sessione convocata dalle ore 14 alle ore 19.
Auguro a tutti una buona giornata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 6.50)



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