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Dettaglio seduta n.235 del 21/03/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.12)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Chiorino, Cirio e Stecco.
Il numero legale è pertanto 24.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile


PRESIDENTE

Colleghi, oggi torniamo a ricordare e a pensare a quanti uomini, donne e bambini sono stati uccisi dalla violenza e crudeltà della mafia.
Quanti hanno perso la vita perché hanno scelto di non soccombere e di non scendere a compromessi; hanno deciso di non restare in silenzio di fronte a soprusi e ricatti. Molti di loro, ben sapendo a quale triste destino andavano incontro, comunque si sono messi di traverso nei confronti delle organizzazioni malavitose e dei loro interessi.
Migliaia di vittime innocenti, rappresentanti delle Forze dell'ordine preti, Magistrati, sindacalisti, medici, politici, commercianti, avvocati semplici cittadini e anche bambini. Ma la memoria fine a sé stessa non serve; a ciascuno di questi morti dobbiamo l'impegno: l'impegno a proseguire ciò che loro hanno iniziato per contrastare il fenomeno delinquenziale, per impedire la diffusione del contagio delle nostre comunità e per diffondere, al contrario, sempre quella cultura incentrata sulla legalità, sul rispetto e sulla giustizia.
Passi importanti sono stati mossi fin qui, a partire proprio dalle scuole: noi dobbiamo pensare che i nostri ragazzi continuano ad essere portatori indispensabili di questi valori. Sono assai consapevoli che, per difendere la propria dignità e libertà, la lotta contro ogni fenomeno mafioso è imprescindibile: questa consapevolezza deve radicarsi in tutti noi.
Per questo chiedo all'Aula un minuto di silenzio per tutte le vittime delle mafie.
Grazie.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Volevo chiedere se era possibile inserire un nuovo punto all'o.d.g., che è stato trasmesso ieri pomeriggio dal Gruppo del PD., secondo quanto indicato dalla Presidenza, in base al capo X del Regolamento che applichiamo alla discussione sulla riforma statutaria In particolare, richiedo l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
riguardante la mozione n. 868, depositata qualche mese fa, dal titolo "Limitare lo stage e il tirocinio extracurricolare e salvaguardare il lavoro per i giovani". La mozione era stata depositata il 23 settembre 2022 per portare il Consiglio regionale a discutere in tempi utili la proposta e la posizione che il Presidente della Giunta regionale avrebbe dovuto portare in Conferenza Stato-Regioni a seguito dell'approvazione, in legge di bilancio del 2021, della riforma degli stage extracurriculari, che demandava a una discussione in Conferenza Stato Regioni, insieme al Governo, sulle modalità di riforma degli stage. Era una delle ultime norme inserite dal governo Draghi, che mirava a limitare e, comunque, a rimodellare l'intera legislazione in materia di stage e di tirocinio extracurricolare, di cui sappiamo esserci un abuso e un utilizzo sproporzionato.
Questo ordine del giorno era stato scritto per portare la discussione in quest'Aula e, insieme, condividere la posizione che il Piemonte tutto insieme, il Consiglio regionale del Piemonte dava come mandato alla Giunta per andare in Conferenza Stato-Regioni.
In questo documento era stata inserita la chiara posizione del Partito Democratico, che era quella di limitare e di innalzare il tetto minimo di spesa e di emolumento per gli stage extracurriculari a 600 euro, proprio per creare le condizioni normative affinché non si potesse andare a utilizzare in modo non corretto questo strumento che, da un lato, è utilissimo per inserire giovani e nuove figure professionali all'interno delle aziende e far fare loro un percorso di informazione in azienda, ma alle volte viene utilizzato in modo improprio.
Purtroppo, l'ordine del giorno del 23 settembre, che era stato allegato anche alla discussione sull'assestamento di bilancio di novembre, non è stato esaminato perché quest'Aula ha preferito discutere altri temi.
Il tema era che a novembre e dicembre.



PRESIDENTE

Consigliere, concluda ha tre minuti.



GALLO Raffaele

Va bene, ho terminato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Chiedo se c'è qualche Consigliere che chiede di intervenire contro la richiesta di inserimento di nuovo punto all'o.d.g. Il Capo X del Regolamento, l'articolo 96, prevede che ci sia un intervento di presentazione della richiesta di nuovo punto all'o.d.g. e un intervento contrario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Il mio intervento è solo per dire che siamo contrari.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Metto in votazione la proposta.
Consigliere Ravetti, su cosa chiede di intervenire?



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

No; è già intervenuto il Consigliere Ruzzola.



RAVETTI Domenico

Scusi, intervengo per capire come si intende procedere, anche per il futuro.



PRESIDENTE

Un Consigliere avanza la richiesta di iscrizione nuovi punti all'o.d.g.
e ha tre minuti a disposizione per la presentazione (ovviamente, il suo intervento si considera a favore); se qualche Consigliere si vuole esprimere in senso contrario, potrà farlo per altri tre minuti. Questo vale per ogni atto di indirizzo di cui si richiede l'iscrizione all'o.d.g.
dell'odierna seduta. Dopodiché, si pone in votazione tale richiesta di iscrizione e si passa alla richiesta successiva.
Insieme agli Uffici, stiamo cercando di individuare l'ordine di trattazione delle richieste, dal momento che sussistono n. 227 ordini del giorno di cui si richiede l'iscrizione: dobbiamo capire se inizia, ad esempio, il Partito Democratico a presentare tutte le sue richieste, e così via per i successivi Gruppi, oppure se procedere in altro modo. Stavamo appunto cercando di definire una sorta di programma. Voi incominciate comunque ad intervenire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, per capire. Glielo chiedo seriamente, dato che anche per noi è la prima volta che affrontiamo una discussione ai sensi del Capo X del Regolamento: vorremmo non commettere errori, ma nemmeno metterla in difficoltà.
In questo caso, è intervenuto il mio collega per chiedere l'inserimento di un punto all'o.d.g. Avrei potuto chiedere io la parola prima del collega Ruzzola per esprimermi per tre minuti a favore di questo ordine del giorno? Perché se lei decide di dare prima la parola al collega Ruzzola, e il collega Ruzzola in un istante dice che è contrario, non riusciamo a spiegare con un intervento a favore le ragioni per cui avremmo voluto convincere il collega Ruzzola a votare a favore.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Proprio per agevolare la discussione, volevo capire con quale criterio potevano essere distribuiti gli interventi in contrapposizione agli ordini del giorno. Perché, se solo la maggioranza può intervenire contro, non c'è possibilità, da parte degli altri Gruppi di minoranza, di scendere nel dettaglio, nel caso fossero contrari alla discussione di un ordine del giorno presentato da un altro Gruppo delle minoranze.



PRESIDENTE

Io concedo la parola a chi la chiede.



SACCO Sean

Quindi a chi alza per primo la mano?



PRESIDENTE

In questo caso, avevo visto che sia il Consigliere Ravetti sia il Consigliere Ruzzola avevano alzato la mano; avevo interpretato che il Consigliere Ravetti avesse gentilmente concesso la precedenza al collega Ruzzola, non sapendo, probabilmente, che poi non avrebbe più potuto intervenire (così mi pare di capire adesso dalle sue dichiarazioni). Quindi è intervenuto il Consigliere Ruzzola in senso contrario.
Indiscutibilmente, gli interventi devono seguire quest'ordine: si inizia con la presentazione, che viene considerata "intervento a favore" seguita eventualmente dall'intervento di un Consigliere di qualsiasi forza politica (perché io non posso conoscere l'intenzione di un Consigliere rispetto a un altro) in senso contrario. Questi sono i due interventi concessi dal Regolamento, ai sensi dell'articolo 96, comma 4. Avete tutti a disposizione il Regolamento, per cui non serve perdere tempo e rileggervi i riferimenti.
Indubbiamente, chi interviene in senso contrario dovrà poi votare in maniera contraria, altrimenti si svilisce anche il lavoro di tutto il Consiglio. Mi auguro, quindi, che poiché il Consigliere Ruzzola è intervenuto in maniera contraria sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
della mozione n. 868 avanzata dal Consigliere Gallo, voti poi in maniera contraria.
Come dicevo, cercheremo di capire come procedere, dal momento che ci sono 227 atti di indirizzo di cui si chiede l'iscrizione all'o.d.g., per cui vorremmo capire se farvi intervenire in ordine numerico, in ordine di presentazione, per Gruppo, per ordine alfabetico o quant'altro, perché non esiste una regola scritta in tal senso. Per adesso, alzate voi la mano e citate l'ordine del giorno di cui chiedete l'iscrizione all'o.d.g.; direi che al momento è la soluzione più semplice. L'alternativa era che proponessi io il numero dell'atto di indirizzo di cui si chiedeva l'iscrizione, ad esempio "Mozione n. 868 richiesta dal Consigliere Gallo" ma poi, magari, in quel momento il Consigliere Gallo non era presente o non era pronto ad intervenire, per cui diventava un problema. Perciò, se voi vi prefissate un ordine di intervento, gli Uffici si attivano in tal senso.
Detto questo, era intervenuto il Consigliere Gallo per chiedere l'inserimento all'o.d.g. della mozione n. 868; il Consigliere Ruzzola era intervenuto in senso contrario.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 868, avanzata dal consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Ho tre minuti, vero, Presidente?



PRESIDENTE

Sì, tre minuti; prego.



RAVETTI Domenico

Richiediamo l'inserimento all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 700, avente ad oggetto "Istituzione di una apposita commissione speciale per monitorare l'iter del Piano 'Next Generation Piemonte' in relazione alle scadenze nazionali".
Ho tre minuti per convincere l'Aula che sarebbe utile iniziare questa discussione, perché non abbiamo avuto molto tempo - anzi, non abbiamo mai dedicato il tempo necessario - per un approfondimento sull'utilizzo dei fondi europei in VII Commissione, che è già oberata di lavoro rispetto all'autonomia differenziata; quindi, in quella Commissione non abbiamo potuto utilizzare il tempo necessario per un approfondimento circa i Fondi europei per la protezione dell'Europa e dell'Italia (quindi anche del Piemonte) e la protezione e il rilancio economico e sociale dei nostri territori.
Noi avevamo chiesto, due anni fa, di istituire un'apposita Commissione speciale, proprio per monitorare continuamente l'iter dell'utilizzo di questi fondi; ce lo chiedevano anche le Amministrazioni comunali, non era soltanto una nostra intenzione. Allora, ci era stato risposto dalla maggioranza che avremmo potuto utilizzare la VII Commissione per dialogare su queste vicende. In verità, la VII Commissione non è mai stata convocata per affrontare quello che, da un punto di vista dell'Amministrazione pubblica, è un evento epocale, cioè l'Europa si fa davvero federazione per tenere insieme i Paesi dell'area europea da un punto di vista sociale ed economico. È certo che le Regioni italiane hanno dei ruoli specifici nell'intercettare e programmare l'utilizzo di quei fondi.
Ci dispiace constatare che non è stato dedicato lo spazio necessario per l'approfondimento relativo a questo argomento. Riteniamo dunque opportuno aprire un dialogo con la maggioranza per riuscire, in questo ultimo pezzo della legislatura, a trattare un tema così importante e così fondamentale.
Vorremmo davvero che i colleghi della maggioranza concordassero sull'importanza di un approfondimento con gli Assessori competenti. Ci sono impegni che vengono presi con il territorio.



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'articolo 96 del Regolamento del Consiglio regionale e, in particolare, del comma 2 di questo articolo, chiedo di poter parlare, a seguito dell'intervento del proponente, il collega Domenico Ravetti, in maniera contraria rispetto alla sua richiesta di inserimento all'ordine dei lavori dell'ordine del giorno n. 700, inerente a "Istituzione di un'apposita Commissione speciale per monitorare l'iter del Piano Next Generation Piemonte".
Vorrei fondare la mia contrarietà essenzialmente su due ragioni Presidente. La prima è una ragione meramente tecnica; la seconda, invece, è di natura più squisitamente politica. Parto dall'argomentazione tecnica. La proposta del Consigliere Ravetti riguarda l'istituzione di una Commissione speciale. Ricordo in maniera molto distinta - e credo che nelle mie stesse condizioni sia anche il Presidente del nostro Gruppo consiliare Gallo che, nell'autunno 2020, quando ci trovammo a discutere con l'Assessore Tronzano dell'atterraggio dei fondi del Next Generation You nella nostra Regione, si era parlato di una cabina di regia trasversale alle Commissioni consiliari e focalizzata, in maniera specifica, al monitoraggio di questi fondi. L La mia contestazione è che questa cabina di regia - lo dico anche approfittando della presenza in Aula dell'Assessore Tronzano - non è mai stata portata avanti in maniera continuativa e regolare. Ci sono state, a mia memoria, due riunioni alla presenza anche della funzionaria Casagrande in cui nei primi tempi ci è stato dato un aggiornamento, ma poi questo tipo di procedura si è persa nel vuoto. Di conseguenza, come Consiglio regionale, non abbiamo più avuto degli aggiornamenti. Ora ci stiamo ritrovando - penso tutti i Consiglieri, sia quelli di minoranza sia quelli di maggioranza - a ricevere segnalazioni dal territorio e richieste di aiuto, perché magari ci sono dei ritardi e degli intoppi nell'erogazione dei fondi PNRR e non sappiamo come dare risposte, perché non facciamo parte dell'ingranaggio di monitoraggio. Pertanto, penso che la risposta non sia una Commissione speciale, ma sia ripristinare quella cabina di regia ed aggiornare in maniera regolare il Consiglio.
La seconda argomentazione, Presidente, è di natura politica, perché non sono gli Assessori regionali e non è il Presidente Cirio ad interloquire e ad interfacciarsi con i Ministeri per chiedere conto dell'andamento di questi fondi?



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 700, avanzata dal Consigliere Ravetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie Presidente.
Ho inviato questa mattina richiesta scritta per l'inserimento di alcuni ordini del giorno. Inizio a chiedere l'inserimento del primo, il n. 982 che ha come titolo "Il MASE acceleri ed agevoli la costituzione di CER e gruppi di AUC, prevedendo nel decreto attuativo lo scorporo in bolletta (ex articolo 32, c 3, lettera c, del decreto legislativo 199/2001)".
Come si evince dal titolo, stiamo parlando degli adempimenti rispetto alla direttiva europea 2001/2018, che ha impegnato gli Stati membri a introdurre le comunità energetiche rinnovabili e l'autoconsumo collettivo. Questa direttiva è stata recepita dal nostro Paese già nel 2021, attraverso il decreto legislativo n. 199 che, al Titolo V, disciplina la materia di autoconsumo.
Sappiamo anche che ARERA ha provveduto alla pubblicazione della deliberazione n. 727 il 27 dicembre 2022 e, all'interno di questa deliberazione, per l'appunto, si prevede che lo scorporo non possa essere inteso nel senso fisico del termine, cioè in termini di chilowatt, in quanto comporterebbe oneri amministrativi rilevanti, tali da renderlo inapplicabile. In tutto ciò, ovviamente, ci sono problemi di applicazione della deliberazione e di attuazione nel concreto di quello che darebbe ai cittadini sicuramente un importante sollievo in questo periodo di forte crisi energetica.
Cosa succede, però? Succede che il MASE non ha ancora inserito nel decreto la norma che prevede l'attivazione dello scorporo in bolletta in concomitanza con l'avvio dei CER o i gruppi di autoconsumo sul territorio nazionale.
Pertanto, questo atto di indirizzo chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo e, in particolare, presso il Ministero dell'ambiente della Sicurezza Energetica (MASE), per far sì che, per rispondere in modo urgente alle esigenze di risparmio dei cittadini, nel decreto sia inserita la norma che prevede l'attivazione dello scorporo in bolletta, la possibilità di utilizzo delle modalità di scorporo, di cui all'articolo n. 32 C), comma 3 lettera c), del decreto legislativo n. 199 del 2021, non riferita soltanto alle utenze domestiche, ma anche a quelle commerciali. Infine, si chiede un chiarimento circa l'ipotesi da parte di ARERA della definizione di modalità di ristoro dei minori ricavi derivanti alle società di vendita correlate alle modalità di scorporo in bolletta.
Si tratta di un atto di indirizzo estremamente importante che, tra l'altro si accompagna a un'attività che è già avviata in III Commissione con la proposta di legge a prima firma di alcuni colleghi, anche delle opposizioni, proprio in merito alla diffusione delle Comunità energetiche sul nostro territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso prego.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per dire che siamo contrari.



PRESIDENTE

È stato molto sintetico. Spero che però voterà contro, non come le volte precedenti, quando i Consiglieri che hanno dichiarato di essere contrari hanno poi votato a favore.
Perciò, ricordatevi: se siete contrari, di votare contro.
Lo dico a lei, Consigliere Gagliasso, per dirlo a tutti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 982, proposta dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti della Consigliera Disabato)



PRESIDENTE

Consigliera, non saprei a chi dare la parola per primo: Disabato o Sacco?



(Commenti della Consigliera Disabato)



PRESIDENTE

C'è prima la presentazione.



DISABATO Sarah

Il collega Sacco è arrivato un centesimo dopo di me, quindi mi dispiace interverrà contro.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Disabato; poi, interverrà il Consigliere Gagliasso contro.



DISABATO Sarah

Allora chiedo l'inserimento. Perché, scusi?



PRESIDENTE

Avete chiesto...



DISABATO Sarah

Al fotofinish. Ho visto il collega Sacco che alzava la mano insieme a me due secondi dopo.



PRESIDENTE

Però, secondo me, bisogna prima presentare.
Guardi, per toglierla dall'imbarazzo, do la parola al Presidente Chiamparino, se è contrario.



DISABATO Sarah

Ci sono anche le registrazioni, Presidente.



PRESIDENTE

Sì, che avete chiesto nello stesso momento di presentarlo.



DISABATO Sarah

Io intervengo a favore e il collega dovrà intervenire contro.



PRESIDENTE

Come fa a sapere che il Consigliere Sacco.



DISABATO Sarah

Avevo l'occhio girato di là e non ha alzato la mano insieme a me.



PRESIDENTE

Il Consigliere Gagliasso ha una paresi, secondo me.
Senza offendere coloro che hanno effettivamente una paresi e mi scuso personalmente con tutti quelli che hanno effettivamente dei problemi, per ci è sembrato.



DISABATO Sarah

Mi sembra difficile. O mi legge nel pensiero e sa quando alzo la mano.



PRESIDENTE

Comunque, ha chiesto d'intervenire contro il Presidente Chiamparino.



(Commenti fuori microfono)



DISABATO Sarah

Allora, intervengo dopo il Presidente Chiamparino.



(Commenti del Consigliere Chiamparino)



PRESIDENTE

No, contro il Presidente Chiamparino.



DISABATO Sarah

Interviene in senso contrario il Presidente Chiamparino?



PRESIDENTE

Sì. Si è messo in mezzo fra i Consiglieri Sacco e Gagliasso.
Prego, Consigliera Disabato; ha tre minuti a disposizione.



DISABATO Sarah

Non ho potuto illustrare dall'inizio. Comunque, chiedo l'inserimento di uno dei tanti ordini del giorno che abbiamo chiesto di inserire nella seduta del 21 marzo 2023. Chiediamo l'inserimento dell'ordine del giorno, il n.
979, che ha come oggetto "Voucher scuola: la Regione lo garantisca a tutti gli idonei".
Riteniamo che ci siano temi prioritari e più importanti da discutere in Consiglio regionale rispetto all'aumento delle poltrone, voluto dal centrodestra, con questa prima parte di riforma che, alla fine della modifica dello Statuto e della legge elettorale in Consiglio regionale vedrà entrare 12 nuove figure, per un esborso di circa 7/10 milioni di euro a legislatura.
Questo è uno dei temi importanti che vorrei trattare, perché non so se lo sa, Presidente, ma quest'anno più della metà degli aventi diritto, e cioè coloro che sono idonei e che potrebbero avere accesso al voucher scuola (un assegno virtuale per l'acquisto di libri, tablet, materiale didattico e quant'altro) non lo potranno ricevere, perché non sono state messe abbastanza risorse a bilancio per poter coprire l'intera graduatoria. Per questo motivo, verrà istituita, come ogni anno, la figura dell'idoneo non beneficiario dell'assegno studi, se così vogliamo definirlo. Questa per noi è una mancanza davvero grande della Regione Piemonte.
Voglio dire che stiamo per spendere 10 milioni di euro per aumentare il numero delle persone che verranno ad operare in Consiglio regionale quando, secondo me, quei 10 milioni di euro si possono trovare per aumentare il fondo destinato ai voucher scuola, soprattutto per le famiglie meno abbienti. Voglio ricordare che, quest'anno, sono stati stanziati fondi per scorrere la graduatoria, forse arrivando ad un ISEE di 7.000-8.000 euro, per cui parliamo davvero di cifre bassissime, a sostegno di famiglie che ne hanno effettivamente bisogno, con figli a carico e che non possono evidentemente permettersi il materiale didattico per i propri figli. Questo per noi è inaccettabile.
È un tema che contrapponiamo a quello di cui si sta discutendo oggi in aula: finché noi non troviamo il modo di aiutare tutte queste famiglie che hanno bisogno, noi non dovremmo parlare d'altro in Consiglio regionale. Lo dico anche in virtù delle altre riforme che si stanno facendo a livello nazionale; penso, ad esempio, allo smantellamento del reddito di cittadinanza, che era anch'esso un aiuto concreto per le famiglie che necessitavano di un sostegno per poter acquistare materiale didattico per i ragazzi e per la frequentazione delle scuole. Questo non potrà più avvenire, perché a livello nazionale vengono tagliati i fondi a sostegno della povertà; a livello regionale, non vengono aiutate le famiglie che sono effettivamente idonee, perché rientrano tra i beneficiari o comunque i potenziali beneficiari di questa misura.
Ritengo sia un tema prioritario da sollevare in Aula e, poiché tutti dovremmo avere a cuore il diritto allo studio delle scuole primarie e secondarie del Piemonte, penso si debba iniziare ad avviare il dialogo.



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, ricordo a tutti che avete al massimo tre minuti.



DISABATO Sarah

Tre-quattro ci stava.



PRESIDENTE

Tre minuti.
Prego, Consigliere Chiamparino.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie.
Io voto contro, al di là delle mie perplessità su una strategia politica che punta all'alleanza con il Movimento 5 Stelle, ma è un tema più generale che non rileva in questa sede. Voto contro, non perché sia contro l'argomento sollevato nel documento, argomento serio e giusto, ma perché lo propone in una logica minimalista.
Il tema dei voucher - e lo dico anche da chi è stato dall'altra parte del tavolo - è un tema annoso che da tempo si trascina, mettendo in contrapposizione una sorta di guerra fra poveri (lo metto fra virgolette perché in realtà non tutti rientrano in questa categoria).
Nella sostanza, alla fine di ogni anno - lo dico, come può vedere la maggioranza, anche con onestà intellettuale che credo mi sia riconoscibile quando stavo dall'altra parte non riuscivamo a far fronte a tutte le esigenze di tutte le famiglie, in particolare di quelle che accedevano alla scuola pubblica (mentre si riusciva ad arrivare al tetto delle scuole paritarie, per una scelta fatta a suo tempo), perché le risorse non erano sufficienti. Gli allievi e le famiglie di coloro che frequentavano le scuole pubbliche spesso si trovavano ad avere la qualifica di idoneo, che però non rientrava nei benefici.
Se capisco bene, con questo documento proponete che il Consiglio si orienti ad aumentare le risorse. Certamente è una strada; però - mi permetta, Consigliera Disabato - lo fa in una logica minimalista, perch secondo me sarebbe il momento - ed è per questo che sono contrario all'ordine del giorno - di affrontare una discussione che riveda il complesso della materia. Lo dico, sapendo di mettermi contro la Consigliera Canalis o qualche altro Consigliere di maggioranza; però forse occorrerebbe rivedere il rapporto tra scuole paritarie e scuole pubbliche.



PRESIDENTE

Concluda, Consigliere Chiamparino.



CHIAMPARINO Sergio

Questo non c'è, per cui mi vedo costretto a votare contro.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 979. avanzata dalla Consigliera Disabato.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Hanno chiesto di intervenire il Consigliere Gallo e, adesso, il Consigliere Gagliasso: prego.
(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Ha già chiesto il Consigliere Gagliasso: mi dispiace. Vedetevela voi: tanto siete dello stesso settore!



GALLO Raffaele

Stavo convincendo la Consigliera Canalis, che era contraria.



(Commenti della Consigliera Canalis fuori microfono)



PRESIDENTE

Bisogna darsi un metodo, Consigliera Canalis: lo capisco anch'io.



GALLO Raffaele

Presidente, saranno quattro giorni e quattro notti lunghe.
Vedo già preoccupato l'Assessore Icardi: che tuteli la nostra salute in questi giorni, mi raccomando.
Nel merito, chiedo di inserire un punto all'o.d.g., che si riferisce alla mozione n. 894 del 9 novembre 2022, avente ad oggetto "Conferimento del Sigillo della Regione al ciclista Filippo Ganna". Ne abbiamo discusso a novembre, proprio nelle ultime settimane nelle quali il Consiglio regionale poteva, come ogni anno, dare il sigillo, il più alto riconoscimento del Consiglio regionale, a personalità del mondo piemontese che il Consiglio regionale voleva mettere in evidenza.
Il Partito Democratico e tutte le opposizioni avevano individuato, per il 2022, il conferimento del sigillo della Regione al ciclista Filippo Ganna, per le sue vittorie e per il fatto di portare avanti a 360 gradi i valori dello sport verso i giovani, quindi sport come benessere, salute ed elemento di inclusione. Volevamo che il ciclista Filippo Ganna potesse ottenere questo sigillo. Sfortunatamente, per non meglio specificate ragioni, il Consiglio regionale non ha mai voluto mettere all'o.d.g. la mozione n. 894, che per essere approvata deve ottenere il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri, quindi per forza i voti della maggioranza in ampia parte.
Purtroppo, non è stato possibile inserire questa mozione nella discussione dell'Aula, per cui credo sia utile oggi, prima di discutere della modifica dello Statuto, recuperare questa mancanza, che aveva portato anche nel 2022 a non dare a nessuno il sigillo della Regione Piemonte. Non è un obbligo, è un'opportunità e un'opzione del Consiglio regionale prevista dal nostro Statuto, di dare due sigilli per ogni anno; nel 2022 alla fine, non è stato individuato alcun beneficiario.
Con questo intervento chiedo l'inserimento della mozione n. 894 all'o.d.g.
attuale, per poterla discutere finalmente in quest'Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Noi siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g. di questa mozione, anche perché c'è più di un campione sportivo in Piemonte e, se dobbiamo fare le cose, bisogna farle bene.
Voteremo convintamente contro l'inserimento di questa mozione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 894, avanzata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sulla proposta non so a chi dare la parola. Non funziona proprio così dovrebbe succedere che un Consigliere propone e nel frattempo poi nasce.
Soprattutto dallo stesso Gruppo. Però, devo anche tutelare la maggioranza perché lo Statuto e il Regolamento prevede che ci sia anche la maggioranza so che dà fastidio all'opposizione, in questo caso, che ci sia, ma se la maggioranza intende intervenire contrariamente do una volta la parola alla maggioranza e una volta all'opposizione. Tuttavia, adesso non ho capito però chi interviene.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno che chiedo di inserire è il n. 485, che ha come titolo "Progetti di collaborazione delle psicologo delle cure primarie con i medici di medicina generale nell'ambito delle forme associative della Medicina Generale". È un ordine del giorno che è stato depositato il 3 febbraio 2021 e non è mai stato discusso da questo Consiglio. A nostro avviso, riguarda un tema molto significativo nel merito, perché, al di là delle questioni che sono sorte dell'inasprimento e delle difficoltà di carattere psicologico e di carattere mentale come effetto di quasi tre anni di pandemia, in realtà si tratta di un tema che già nel passato aveva una sua rilevanza e una sua importanza e che la crisi pandemica ha, laddove possibile, purtroppo, esasperato.
È la stessa Organizzazione Mondiale della Salute a definire la salute uno stato di benessere fisico, psichico e sociale, quindi non una semplice assenza di malattia. Noi siamo convinti che da ciò discende la necessità di prevenire, con la medicina del territorio, anche il trattamento del disagio psicologico e sociale. Siamo convinti che questo sia un tema che deve destare tutta la nostra attenzione per le implicazioni che ha rispetto alle funzioni e, tra queste, rispetto ad una funzione del tutto prevaricante e fondamentale come quella della tutela della salute, funzione che è affidata alle Regioni.
Questo ordine del giorno prevede alcune cose, poi arriverò all'impegno però in ogni ambito sanitario e sociosanitario, la prevenzione, la diagnosi precoce e quindi anche l'individuazione del problema scatenante della forma di sostegno più adeguate risultano fondamentali rispetto all'acutizzarsi delle malattie e delle patologie. Il ruolo e le funzioni dello psicologo di base, il cosiddetto psicologo delle cure primarie - più comunemente definito psicologo di base - potrebbero davvero risultare di fondamentale importanza per il rilancio della qualità della sanità pubblica, anche rispetto a un tema così rilevante, in stretta collaborazione con il medico di base. Molto spesso, il disagio psico-sociale - lo registrano gli studi è stato purtroppo sottovalutato, cioè non considerato fra i fattori che determinano uno stato di malattia.
Ci sono, invece, numerosi studi, non solo in Italia, che hanno evidenziato come questo sia un fattore scatenante rispetto al disagio sociale in particolare; quindi, la necessità di interloquire, collaborare con medici..



PRESIDENTE

Consigliere Avetta, ha finito il suo tempo.
Devo dare la parola alla Consigliera Canalis, che ha facoltà di intervenire.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Come ho già fatto poco fa, vorrei intervenire di nuovo ai sensi dell'articolo 96 del nostro Regolamento consiliare in dissenso rispetto alla proposta del collega Alberto Avetta.
Sono d'accordo con lui quando sottolinea che non solo l'evento pandemico ma, in generale, la complessità della nostra società renda sempre più critica la crescita dei nostri minori, in particolare nella fase dell'adolescenza.
Sempre più spesso si affacciano nelle loro vite fenomeni che sono una minaccia per il loro sviluppo equilibrato, non solo legati alla sanità in senso stretto, ma proprio anche fenomeni che minano il loro benessere psichico e la loro salute mentale.
Sempre di più sono i minori che chiedono di accedere ai centri di salute mentale, alla neuropsichiatria infantile, a tutti quei servizi, soprattutto di sanità territoriale, che sono vocati all'assistenza della salute mentale. Ebbene, io sono contraria rispetto alla richiesta di inserimento nell'ordine dei lavori di questo ordine del giorno che si intitola "Progetti di collaborazione dello psicologo, delle cure primarie con i medici di medicina generale nell'ambito dello sviluppo delle forme associative della medicina generale", perché ritengo, da un lato, che questo sia - mi consenta, collega Avetta - un ordine del giorno forse non più così attuale. Si tratta di un ordine del giorno, depositato nel 2021 in piena pandemia, per la precisione il 3 febbraio 2021, che oggi dovrebbe essere aggiornato, non perché quei problemi non esistono più, come ho detto in premessa, ma perché vanno precisati. Probabilmente, l'ordine del giorno andrebbe emendato in maniera radicale.
La seconda ragione, di natura più procedurale, è che penso che questo argomento andrebbe discusso e approfondito in Commissione consiliare prima di essere trattato in Aula, in seduta plenaria. Penso, infatti, collega Avetta, che meriterebbe addirittura delle audizioni e un confronto con soggetti terzi al Consiglio regionale, in particolare con esperti e professionisti.
Nel merito, invece, mi permetto di segnalare che prima ancora di discutere di una collaborazione tra lo psicologo delle cure primarie e i medici di medicina generale, forse andrebbero potenziati tutti quegli strumenti che già esistono e sono nelle facoltà della Regione (penso, ad esempio, alla neuropsichiatria infantile), che oggi invece versano in condizioni di grave depauperamento e di grave carenza di organico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 485, avanzata dal Consigliere Avetta.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
In questo caso, credo che ci sarà la fila per esprimere contrarietà.
Si tratta di un atto di indirizzo che ho depositato ieri e di cui chiedo, sempre in forma scritta, l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta, insieme agli altri che abbiamo presentato. Mi riferisco all'ordine del giorno n. 983 avente ad oggetto "Stop all'invio di armamenti e promozione di iniziative di mediazione".
Mi spiace che sia finito in questo calderone di giornate di Aula perché si tratta di un tema che spero torneremo ad affrontare al più presto. Mi auguro che possa portare ad una presa di posizione ferma da parte di tutto il Consiglio regionale, perché stiamo parlando di una situazione che ci interessa in modo sempre più diretto e, purtroppo, non riusciamo a mettere un freno alle continue iniziative che si stanno susseguendo a livello internazionale e che ci vedono anche protagonisti insieme a molti altri Paesi europei.
Tra le notizie di oggi - è riportata oggi, ma in realtà la notizia è di ieri - risulta che si sia sottoscritto un ulteriore accordo che prevede la fornitura di munizioni a Kiev per i prossimi 12 mesi, per 2 miliardi di euro. Si tratta del cosiddetto "Piano Borrell", che è stato per l'appunto sottoscritto da diversi Paesi (non ancora dall'Italia, anche se alcune dichiarazioni del Ministro degli esteri fanno supporre che ci sia una disponibilità da parte dell'Italia ad unirsi agli altri Paesi europei) per contribuire a fornire munizioni.
Ricordiamo che l'Italia ha già votato mesi fa in Parlamento, sotto il Governo Draghi, la fornitura di armi a Kiev e che questa iniziativa è stata anche ripresa dal Governo in carica della Presidente Meloni. Purtroppo, non abbiamo molte voci di dissenso in Parlamento su questo tema, anche se alcune forze politiche iniziano recentemente a riposizionarsi, pur avendo in passato votato favorevolmente all'invio di armi.
Noi crediamo che sia necessario in questo momento seguire l'unica voce di pace che abbiamo in questo Paese, che è la voce di Papa Francesco l'unico Capo di Stato che continua a richiamare tutti alla necessità di una mediazione immediata; mediazione che possa fermare innanzitutto l'invio di armi e poi riportare al tavolo delle trattative tutti i soggetti coinvolti.
Ci sarà una discussione in Parlamento in merito a questo Piano Borrell il 22 marzo, con una votazione alla Camera; noi avremmo voluto affrontare la discussione in Consiglio regionale prima di quella che si terrà alla Camera, per far sì che almeno dal nostro territorio arrivi una voce di dissenso rispetto alle decisioni scellerate che si stanno prendendo a Roma e in Europa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per dire che siamo contrari alla richiesta di iscrizione testé avanzata, anche perché su questo tema bisognerebbe fare una lunga riflessione che in questi giorni rimarrebbe, come ha ribadito benissimo la collega Frediani, annacquata da altri discorsi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 983, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Io chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1062 avente ad oggetto "Modifica della l.r. 23/2016 al fine di prevedere strumenti quali la diffida, la sanzione e la sospensione dei provvedimenti di approvazione del Piano di Reperimento e gestione dei materiali litoidi in caso di inosservanza delle prescrizioni introdotte".
Per quale motivo ne chiediamo l'iscrizione all'o.d.g.? Negli anni precedenti abbiamo seguito tutta la parte di gestione dei materiali di escavazione dei cantieri del Terzo Valico successivamente ad un grandissimo impegno da parte degli uffici della Regione Piemonte per imprimere al COCIV, che è il consorzio che realizza l'opera, tutta una serie di regole fondamentali per la gestione di questi materiali, fra le quali vi è addirittura un Piano del traffico che era stato studiato per evitare al massimo la possibilità che si potessero verificare degli incidenti a seguito del trasporto del materiale litoide.
Abbiamo visto che molte di queste prescrizioni, avanzate dagli uffici regionali, sono state palesemente ignorate dal Consorzio, senza che questo atteggiamento quasi incurante di quanto previsto dai nostri uffici, anche per la sicurezza dei cittadini, abbia avuto la ben che minima ricaduta sull'operatività del Consorzio stesso. Infatti, tutta una serie di prescrizioni non è stata minimamente osservata, in barba a chi invece fa le cose per bene osservando tutte le prescrizioni degli Uffici regionali che tra l'altro, ci hanno dedicato del tempo e hanno rilasciato l'autorizzazione in seguito alla previsione di tutta una serie di attività che dovevano ridurre al minimo l'impatto dell'opera. Tutto questo non è stato fatto, anzi buona parte di questi piani non è stata minimamente rispettata. Il tutto senza che ci fosse un sussulto di dignità da parte della Giunta regionale che dicesse al Consorzio: "Signori, o si rispettano le regole o non si va avanti".
Considerando che non c'è neanche una previsione all'interno della normativa sulla disciplina di diffida, sanzione e sospensione, chiedo che venga inserita. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, buongiorno a lei e buongiorno a tutti.
L'argomento che il Consigliere Sacco pone all'attenzione del Consiglio è indubbiamente interessante e non è la prima volta che lo fa. Ricordo infatti, anche alcune delle sue interrogazioni, in quanto il tema relativo alla gestione e al trasporto dei materiali litoidi e dei materiali di risulta dal cantiere del Terzo Valico coinvolge aspetti di natura ambientale, ma anche e soprattutto aspetti di sicurezza sul lavoro. È quindi quanto mai opportuno che questo argomento venga affrontato. Non credo, però, che debba essere affrontato con l'inserimento di un ordine del giorno, che mi pare lo strumento meno utile. Lo è di più un'interrogazione che chiede all'Assessore competente e alla Giunta di farsi parte attrice in questa materia, soprattutto perché c'è un problema di fondo: ci sono le prescrizioni, ma mancano le sanzioni. È evidente che, in assenza di sanzioni, le prescrizioni finiscono per essere delle norme vuote e il Consorzio ha buon gioco nel non applicarle.
Credo dunque che, più che un tema di dibattito politico in quest'Aula, sia un tema che avrebbe dovuto essere portato avanti da anni da parte della Giunta stessa e da parte degli uffici, prevedendo quelle sanzioni che sono indispensabili per garantire l'effettività della norma. Altrimenti, ripeto finisce per essere una norma programmatica che dà delle indicazioni di massima, ma che non si traduce in una posizione cogente nei confronti del Consorzio.
C'è poi un tema che credo debba essere affrontato con grande prudenza, cioè il tenere assieme queste esigenze di natura ambientale, di sicurezza e quant'altro con la necessità che i cantieri vadano avanti con una certa speditezza e con il fatto che di opere di quel genere la nostra Regione ha assolutamente bisogno. Questo è un altro tema che esula dall'ordine del giorno che il Presidente Sacco chiede di inserire nel quadro del dibattito in questo Consiglio regionale. Per cui, pur apprezzandone i contenuti credo che sia una scelta inopportuna.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1062, avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire un nuovo punto all'o.d.g. relativo alla mozione n. 654 "Criticità liste d'attesa: garantire visite e prestazioni urgenti nell'ASL di riferimento" del 6 luglio 2021, a prima firma del collega Rossi e che ho firmato con convinzione già all'epoca.
Questo è un tema di attualità da sempre, ancora di più dal periodo post COVID. Ricordiamo che il COVID, soprattutto nelle prime due ondate, ha portato alla chiusura degli ospedali, al blocco delle visite e di tutto quello che era programmato, generando un ulteriore ritardo nella garanzia delle visite e delle prestazioni più urgenti.
Nell'estate 2021 il Governo aveva stanziato parecchie risorse per un piano straordinario di recupero delle liste d'attesa che si erano accumulate nel periodo del COVID, stanziando risorse per prestazioni aggiuntive e la riorganizzazione del sistema sanitario.
Oggi, a distanza di due anni, sappiamo che la situazione è ancora molto molto complicata, perché su molte prestazioni si è in ritardo cronico e non si riesce a recuperare neanche il pregresso. La situazione delle liste d'attesa è uno dei drammi della sanità piemontese, che porta spesso i nostri cittadini a guardare verso il privato, perché non trovano risposte in tempi rapidi e in tempi utili nel pubblico.
Quest'ordine del giorno, scritto nel 2021, impegnava la Giunta regionale non soltanto a occuparsi del problema delle liste d'attesa e a denunciare le carenze di organico, di personale, di medici, di infermieri e le carenze nell'organizzazione del sistema sanitario che, tra l'altro, come opposizioni, denunciamo da più anni, dall'inizio della legislatura, ma impegnava la Giunta regionale, dando delle indicazioni specifiche e quindi, dei suggerimenti operativi per ridurre le liste d'attesa e garantire le visite e le prestazioni urgenti, in particolar modo, nelle ASL di riferimento e, quindi, dei territori di riferimento delle persone senza, cioè, prenotare visite magari a centinaia di chilometri di distanza.
Tra questi impegni, ne cito alcuni del collega Rossi, perché mi sembrano quanto più necessari da ricordare, vi sono, per esempio: dare indicazione al CUP Unico regionale e alle Aziende sanitarie affinché le visite e le prestazioni siano garantite all'interno dell'area omogenea di riferimento entro i tempi stabiliti dai piani nazionali e regionali; fare in modo che le visite e le prestazioni classificate come urgenti siano garantite all'interno dell'ASL di riferimento.
Credo sia opportuno che si discuta di questo tema oggi e, quindi, che si inserisca quest'ordine del giorno che è rimasto lì negli archivi e non è mai stato né iscritto e nemmeno discusso in quest'Aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Perugini.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari, perché sono già in corso attività sulle politiche attive in campo sanitario per ovviare alle criticità che giustamente vengono segnalate.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 654, avanzata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste? La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Come fa il collega Perugini a essere contrario, che non ho ancora parlato.
Come fai a essere contrario?



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

A prescindere. So che la persona più contraria su questo tema è la collega Canalis; però decida lei, Presidente.
Io chiedo che si iscriva all'o.d.g. della presente seduta l'ordine del giorno n. 643 del 23 giugno 2021, che ha per oggetto "Istituzione tavolo di confronto per la verifica del dispositivo normativo", sempre a prima firma del collega Rossi, che arriverà nel pomeriggio.
In realtà, dal titolo dell'ordine del giorno non si capisce il tema di discussione, che però verte su uno dei temi che più abbiamo discusso in quest'Aula, in questi anni, e cioè il GAP (Gioco d'azzardo patologico). È un ordine del giorno che non è mai stato iscritto e nemmeno discusso, che pone l'attenzione su questa patologia riconosciuta nel DSM e che è caratterizzata dall'incapacità di resistere alla tentazione persistente e ricorrente di giocare somme di denaro elevate.
Ne abbiamo discusso molto in quest'Aula, ma non è mai stato attivato un tavolo permanente di confronto, previsto dalla norma, che coinvolga l'Ordine dei medici, degli psicologi, degli assistenti sociali, il coordinamento dei SerD, le fondazioni antiusura, i movimenti antimafia, la Caritas, per verificare gli effetti del nuovo disposto normativo in termini di tutela della salute.
Questo è uno degli aspetti più importanti, perché permette di verificare e di capire insieme se, effettivamente, la norma, tanto discussa e modificata da questa maggioranza nel corso del 2021, ha avuto un effetto in termini di tutela della salute.
Vi sono ricerche e dati forniti da IRES o dagli organismi indipendenti, ma era opportuno un confronto. Con quest'ordine del giorno, il collega Rossi che è stato uno dei promotori della norma nella scorsa legislatura e relatore, nonché difensore, insieme a tutto il Partito Democratico e alle opposizioni, della norma com'era stata scritta, impegnava la Giunta a istituire questo tavolo di confronto permanente, con tutti gli attori chiamati in causa: Ordine dei medici, psicologi, assistenti sociali e coordinamento del SerD, eccetera; un argomento che non è mai stato valutato e nemmeno mai discusso in quest'Aula.
Pertanto, con questo mio intervento, chiedo di iscrivere l'ordine del giorno n. 640, a prima firma Rossi, all'ordine dei lavori di questa seduta.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis contro.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Come ho già fatto con altri colleghi, anche in questo caso vorrei esprimere una posizione contraria, pure nel segno del pluralismo interno al Partito Democratico, che difendiamo anche in quest'Aula, rispetto a quanto proposto dal Consigliere Gallo, essenzialmente, per due ordini di ragioni.
La prima è più di carattere tecnico-procedurale. Penso che temi così ampi come la modifica della legge sul contrasto al gioco d'azzardo patologico il coinvolgimento dei numerosi attori piemontesi, che sono davvero molti che provengono da mondi diversi e che attengono a discipline diverse che si occupano di gioco d'azzardo patologico, non possano essere esauriti con l'inserimento nei lavori del Consiglio regionale di un ordine del giorno peraltro depositato anni fa, quindi purtroppo caduto nel dimenticatoio da parte della maggioranza.
Penso che la procedura più corretta e più rispettosa per un tema così serio e cruciale sia di riportarlo nella Commissione consiliare competente che non è solo la IV Commissione sanità, ma anche la III Commissione lavoro. Come abbiamo più volte ricordato, la discussione sul gioco d'azzardo patologico riguarda molti livelli: la sanità, la povertà e le politiche sociali, il contrasto alle organizzazioni criminali (lo ribadisco, in particolare, in una giornata come questa, in cui si ricordano le vittime delle mafie), ma anche il livello della creazione di occupazione, forse il livello di scontro più acuto quando si è discussa questa legge negli anni passati.
Dal punto di vista procedurale, non credo sia questo lo strumento mentre dal punto di vista più politico e di contenuto attinente al merito più che al metodo, il tema del gioco d'azzardo patologico è stato dapprima, oggetto di scontri frontali tra la maggioranza e la minoranza (ricordiamo che la maggioranza ha dovuto proporre più di un testo di legge proprio perché c'era una netta opposizione da parte delle forze di minoranza); poi si è addivenuti a un testo finale che, di fatto, ha passato un colpo di spugna sulla legge regionale n. 9 del 2016, cancellando totalmente il contributo che le opposizioni potevano dare su un tema così delicato che riguarda più di mille persone in Piemonte prese in carico dai nostri servizi per le dipendenze.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 643, avanzata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Chiederei l'inserimento di un altro punto all'o.d.g., un atto di indirizzo che ho depositato questa mattina. Si tratta dell'ordine del giorno n. 985, avente ad oggetto "Iniziative a contrasto al disagio psicologico giovanile nel Comune di Vinovo", che ho incluso nell'elenco che ho inviato in forma scritta alla sua attenzione e all'attenzione del Segretario generale. Si tratta di una serie di atti di indirizzo. Lo dico perché può sembrare bizzarro che si faccia riferimento a un unico Comune mentre in realtà ogni atto di indirizzo farà poi riferimento ad altri Comuni del Piemonte.
Parliamo di disagio psicologico giovanile, tema già citato da altri colleghi in precedenti interventi; un tema oggetto di un Gruppo di lavoro nell'ambito della IV Commissione, sanità, che spero torni a essere oggetto di discussione con l'esame - e spero l'approvazione - della legge a mia prima firma sull'istituzione dello psicologo scolastico.
Questo atto d'indirizzo chiede alla Giunta di sostenere iniziative di contrasto al disagio giovanile attuate dagli Enti locali, in particolare dai Comuni, su tutto il territorio piemontese. Ogni atto di indirizzo fa riferimento a un Comune in particolare: questo, di cui chiedo l'inserimento, fa riferimento al Comune di Vinovo (non perché il Comune di Vinovo abbia un problema particolare rispetto ad altri Comuni: lo dico perché non vorrei che tra il pubblico ci fosse una scuola del Comune di Vinovo). Ho depositato tutta una serie di atti di indirizzo che fanno riferimento a ogni Comune del Piemonte, almeno quelli che sono riuscita a depositare nel poco tempo che abbiamo avuto a disposizione tra ieri e oggi.
Faccio riferimento a un evento di cronaca; tra l'altro, cercando banalmente in rete si possono trovare numerosi eventi di cronaca che riguardano i giovani, spesso espressioni di disagio giovanile, un disagio che va indagato nelle sue cause più profonde. In questo caso, si parla di un danneggiamento di uno skate park in via del Castello a Vinovo denunciato proprio dall'Amministrazione nel luglio del 2022. Il Sindaco si rammaricava del fatto che questo atto di vandalismo fosse andato a toccare proprio un'area che doveva essere recuperata e restituita ai giovani.
Quello che chiediamo è che la Giunta, in accordo con le amministrazioni locali, vada a sostenere progetti per i giovani che possano consentire alle comunità di diventare più accoglienti e dare risposte a quel disagio manifestato in modo molto preponderante durante l'epoca COVID, ma che continua a rimanere un grave problema, come ha dimostrato anche l'indagine conoscitiva realizzata in IV Commissione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Non siamo contrari nel merito e nell'idea, siamo contrari rispetto a questi atti di indirizzo perché, come è noto a quest'Aula, tutti gli Assessori di questa Amministrazione svolgono un'attività declinata per cercare di contrastare, ciascuno per propria competenza, il disagio giovanile. Contemporaneamente perché, avendo partecipato all'attività di Commissione sulla proposta della collega, l'attività in corso non è legata al fatto specifico. Quando sarà approdata una legge quadro di riferimento per il disagio giovanile si potrà declinare per tutti i casi specifici.
Questo è l'unico motivo per cui siamo contrari; mentre siamo di forte sostegno, con questa maggioranza e con questa Amministrazione, a tutte le attività per il sostegno e il contrasto del disagio giovanile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 985, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi del Liceo classico "Bonaventura Cavalieri" di Verbania


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti del Liceo classico "Bonaventura Cavalieri" di Verbania in visita a Palazzo Lascaris, ai quali auguro buona permanenza.
Sono presenti le classi 2C e 2A di scienze umane, con la professoressa Kraijna, professoressa Curcio e professoressa Savoca.
Ricordo che siamo in fase di discussione sulle modifiche dello Statuto, un procedimento abbastanza complesso per riuscire ad approvare le modifiche.


Argomento:

Richieste di modifica all'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Disabato che chiede l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g. Le ricordo che ha tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 1105, avente ad oggetto "La Regione Piemonte applichi la delibera del Consiglio regionale n. 300-27935 per rendere gratuiti i contraccettivi per giovani donne".
Questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Tra l'altro è presente l'Assessore alla sanità, Luigi Icardi - che saluto - e che, in risposta ad una nostra recente interrogazione, ha affermato che presso i Consultori del Piemonte erano disponibili i contraccettivi gratuiti per le categorie indicate nel nostro ordine del giorno.
Noi abbiamo fatto una rapida verifica telefonando. Presidente non riesco a parlare.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, permettete che la Consigliera Disabato intervenga.



DISABATO Sarah

Riprendo da dove mi sono interrotta. Abbiamo fatto una rapida verifica presso le attività consultoriali aperte in Piemonte e, nella maggior parte dei casi, ci è stato risposto che tutte le tipologie di contraccettivi (parliamo di preservativi maschili e femminili, contraccettivi ormonali come la pillola anticoncezionale, ma anche la pillola di emergenza) non sono disponibili per la distribuzione alle categorie che sono previste all'interno della delibera del Consiglio regionale votata nel 2018.
Questa per noi è una grave mancanza. Riteniamo, intanto, di dover prevedere a bilancio maggiori risorse per poter rendere gratuiti questi dispositivi per prevenire le gravidanze indesiderate, ma anche le malattie sessualmente trasmissibili. Soprattutto, riteniamo che questi contraccettivi debbano essere distribuiti su tutto il territorio del Piemonte in modo omogeneo per far sì che ogni ASL effettivamente possa dare in dotazione ai giovani under 26 e alle donne con certi criteri di assegnazione tutti questi dispositivi.
Ciò non avviene. In Consiglio regionale è stata detta una bugia. Noi abbiamo verificato sul campo, facendo telefonate alle singole ASL per capire se questi dispositivi fossero gratuiti e le ASL e i Consultori ci hanno risposto di no, che non ce ne sono e che non sono state assegnate le risorse per poter provvedere alla distribuzione dei dispositivi che citavo prima.
Questo è un problema. In altre Regioni questo non avviene; in altre Regioni, addirittura, si distribuisce in modo gratuito la cosiddetta pillola del giorno dopo, che è quella per prevenire la gravidanza nei cinque giorni successivi al rapporto a rischio. Quella pillola ha un costo tra l'altro, molto elevato perché in farmacia la vendono al di sopra dei 20 euro; in alcune Regioni si trova invece in regime gratuito, come stanno facendo sia le Regioni d'Italia, ma anche la Francia, che l'ha resa disponibile e gratuita proprio di recente.
Noi riteniamo di doverci allineare a queste realtà per poter garantire la gratuità dei contraccettivi per andare incontro a esigenze dei giovani, ma soprattutto, delle famiglie meno abbienti, perché non è possibile che la contraccezione nella nostra regione abbia un costo così alto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari per il semplice motivo che non è questo l'atto per intervenire; la Consigliera potrà effettuare una semplice segnalazione all'Assessorato competente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1105, avanzata dalla Consigliera Disabato Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



DEMARCHI Paolo

Presidente, il sistema elettronico è spento nonostante abbia tolto e rimesso il badge.
In ogni caso il mio voto è contrario.



PRESIDENTE

Sia messo a verbale il voto contrario del Consigliere Demarchi.
La parola al Consigliere Martinetti per una nuova richiesta di inserimento all'o.d.g.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente e buongiorno colleghi. Ne approfitto anche per salutare la Consigliera Nicotra, che è rientrata. Non la vedevo da un po' di tempo.
Mi sembra che sia l'unica attrezzata per fare le notti, visto il percorso che sta facendo.
Chiedo l'inserimento di un atto di indirizzo che fa riferimento a una serie di altri atti di indirizzo, che riguardano la riattivazione delle ferrovie sospese. Si tratta dell'ordine del giorno n. 971, avente ad oggetto "Riattivazione ferrovie sospese in Provincia di Cuneo".
Come tutti noi colleghi sappiamo, tra il 2010 e il 2013 la nostra Regione ha provveduto a sospendere 14 linee ferroviarie operanti sull'intero territorio; è un argomento su cui si discute ormai da quattro anni, nel tentativo di sopperire alle problematiche dei pendolari, senza purtroppo ottenere grossi risultati in quella direzione.
Approfitto anche della presenza degli studenti in visita a Palazzo studenti che forse utilizzano il treno più del sottoscritto, per cui sanno di cosa sto parlando.
C'è una richiesta crescente da parte dei cittadini; nascono sempre più spesso dei comitati, anche autonomi, per chiedere a gran voce che ci si impegni a risolvere questo problema legato al pendolarismo, che ormai si è incancrenito, si è arenato.
Avevamo anche provato ad istituire dei Tavoli di lavoro per capire quali tratte potessero, in qualche maniera, essere ripristinate. Dal canto mio, venendo dalla provincia di Cuneo, sono assolutamente contento che si sia rimesso mano - diciamo così - al progetto che prevedeva una pista ciclabile sul tratto Asti-Alba. Finalmente, anche l'Assessore e la Giunta in generale hanno capito che forse non era il caso di trasformare una tratta fondamentale per il nostro territorio in una pista ciclabile, ma di utilizzarla con la finalità per cui era nata lustri fa, ovvero per il trasporto di persone, che comunque da quelle zone non hanno mai smesso di spostarsi verso i nostri territori; semplicemente, usavano dei mezzi alternativi molto più inquinanti, come le auto private, o addirittura gli autobus, che comunque devono muoversi su strade piuttosto pericolose e tortuose anche per la carenza di manutenzione che in questi anni abbiamo potuto riscontrare, e che hanno creato un'altra serie di problemi che ho evidenziato in altri ordini del giorno che esporrò successivamente nel corso di questa giornata.
Tra l'altro, gli imminenti cambiamenti climatici credo che impongano l'attuazione di misure alternative, proprio per.



PRESIDENTE

Consigliere, concluda.
Grazie.



MARTINETTI Ivano

Ho concluso, Presidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Lascerei la parola al Consigliere Sacco, che intende esprimersi in senso contrario.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Sarei ben felice se si potessero riaprire delle nuove linee, ma ritengo mi spiace non essere d'accordo con il collega Martinetti - che ci siano altre priorità.
Se ripercorriamo un minimo la storia, all'interno di questo Consiglio tutti sappiamo come sono andate le cose a seguito della sforbiciata dell'ex Governatore Cota sul trasporto pubblico, che ha comportato delle ricadute negative per diversi territori del nostro Piemonte. Tuttavia, i territori che hanno subìto meno ricadute negative sono, guarda caso, la Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, e la Provincia di Cuneo. Non stiamo oggi ad indagare sulle motivazioni, anche perché ho solamente tre minuti a disposizione per questa presentazione. Dunque, se dobbiamo iniziare ad investire sulla riapertura di linee sospese, magari dovremmo farlo proprio nei territori che sono stati maggiormente colpiti da quei tagli di spesa parliamo, cioè, di tutte le altre Province ad esclusione di Torino e Cuneo che hanno comunque il privilegio di vivere una situazione migliore rispetto alle altre.
Io non sono uno che quando c'è qualcuno che sta meglio vuole riportarlo al livello di quello che sta peggio; semmai, faccio un altro tipo di ragionamento: portiamo quelli che stanno peggio al livello di quelli che stanno meglio; ed è quello che dovremmo fare con il nostro sistema di trasporto, ovvero puntare prima su quei territori che sono stati maggiormente abbandonati e che hanno subìto maggiori tagli in termini di trasporto pubblico locale.
Vi ricordo che non stiamo parlando solamente del vettore ferroviario ma anche del vettore su gomma, legato agli autobus; anche perché chi vive in zone rurali della nostra Regione ha molte più difficoltà a spostarsi con i mezzi pubblici rispetto a chi, invece, ha la fortuna di vivere in città o in province ricche (come, appunto, quella di Cuneo), che hanno la possibilità di investire con risorse proprie, a livello comunale, in integrazione e in contratti di servizio che attualmente vengono eserciti dalle compagnie di trasporto pubblico. In altre Province, invece, come Alessandria, ma anche Asti, Biella e Verbano Cusio Ossola, ci sono molte più difficoltà, perché ci sono meno risorse da poter investire in questa direzione; inoltre, i cittadini sono estremamente più isolati, quindi maggiormente obbligati ad utilizzare l'auto privata, che - lo ricordiamo rappresenta un costo. I cittadini pagano le tasse in maniera uguale sul territorio piemontese, per cui è giusto che abbiano lo stesso diritto di spostarsi con un mezzo pubblico. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 971, avanzata dal Consigliere Martinetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 947, avente ad oggetto "Lavoratori ex Casa di Riposo Città di Asti". Anch'io, come gli altri colleghi, ho inviato ieri la nota con alcuni ordini del giorno (relativamente pochi) di cui chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'odierna seduta.
L'ordine del giorno n. 947 riguarda, appunto, la Casa di riposo Città di Asti, di cui questo Consiglio si era occupato altre volte. Con i suoi 315 posti letto autorizzati, era la seconda casa di riposo pubblica più grande d'Italia, dopo il Pio Albergo Trivulzio di Milano. Era anche diventata la più grande IPAB del Piemonte.
Questa casa di riposo ha chiuso il 30 dicembre 2022 in seguito ad una grave crisi economica, con un debito che aveva superato gli 8 milioni di euro; una chiusura a cui si è arrivati dopo numerosi tentativi di salvataggio, di cui anche questo Consiglio regionale si è più volte occupato. L'ho visto anche andando a spulciare le attività del Consiglio stesso e della Commissione precedenti al mio subentro in quest'Aula, con tentativi di salvataggio sia per tutelare le persone lì ospitate sia per cercare di salvare i posti di lavoro. Si trattava davvero di un'istituzione e lo stesso nome "Città di Asti" testimonia il legame e l'attaccamento con quel territorio e anche con quella tradizione di assistenza agli anziani in particolar modo agli anziani non autosufficienti.
Erano presenti a dicembre 130 ospiti, che sono stati trasferiti in altre RSA, quindi diamo conto del fatto che una loro collocazione è stata trovata, anche se sicuramente individuata nell'arco di pochi giorni e in condizioni che per alcuni di loro sono state anche inspiegabili. Resta per il fatto che oggi i 50 lavoratori, che sono dipendenti pubblici, sono rimasti senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. Risulta il fatto ovviamente da verificare, che, ad oggi, solo un dipendente su 50 è stato ricollocato e che solo il 28 febbraio sembra essere partita la richiesta a Finpiemonte per ottenere la garanzia dell'anticipo degli stipendi dei dipendenti che non lo ricevono da mesi.
Quindi, la nostra richiesta è quella di un impegno della Giunta soprattutto per risolvere il problema di questi 50 dipendenti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari, perché è noto che gli Assessorati sanità, lavoro e welfare si stanno già occupando della vicenda. Peraltro, abbiamo avuto notizia che il Tribunale di Asti ha già nominato tre commissari. Quindi, è un tema già all'attenzione di tutti gli organi competenti.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione dell'ordine del giorno n. 947, avanzata dalla Consigliera Accossato.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punto all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie Presidente.
C'è un po' di distrazione in questa parte dell'emiciclo, ma siamo distratti perché dobbiamo conservare le energie per queste lunghe quattro giornate quindi manteniamo le forze.
Anche questo atto di indirizzo è stato depositato nella giornata di ieri e ho chiesto l'inserimento questa mattina, inviando una nota scritta all'attenzione della Presidenza e del Segretario generale. L'atto di indirizzo è il n. 984, avente ad oggetto "Iniziative a contrasto al disagio psicologico-giovanile nel Comune di Volpiano". Riguarda, esattamente come quello precedente e come già preannunciato, il tema del disagio psicologico giovanile, ma questa volta spostiamo l'attenzione su un altro Comune. Prima abbiamo parlato del Comune di Vinovo, questa volta ci concentriamo sul Comune di Volpiano.
Abbiamo scelto di dare massima attenzione ad ogni singolo Comune del Piemonte, perché crediamo necessario che la Giunta sia vicina a tutti gli amministratori locali, che spesso si trovano a dover fronteggiare da soli delle situazioni di disagio e di difficoltà vissute dai giovani che spesso si ripercuotono sulla collettività, attraverso atti di vandalismo e presenza di baby gang.
In questo caso, parliamo di un territorio, quello di Volpiano, piuttosto complesso e complicato, che è stato in passato oggetto di attenzione - e purtroppo, non credo sia un'attenzione totalmente scemata - da parte della criminalità organizzata. Lo voglio ricordare in questa giornata del 21 marzo che, come abbiamo detto in apertura di seduta, è dedicata proprio al ricordo delle vittime di mafia.
Tra l'altro, colgo anche l'occasione per ricordare che il Consiglio regionale si è dotato, già nella scorsa legislatura, di una Commissione legalità, che è diventata in questa legislatura Commissione permanente. In più, ha istituito l'obbligo di costituzione di parte civile della Regione in tutti i processi per mafia che si svolgono sul nostro territorio. Per cui è un tema già attenzionato da parte di questo Ente.
Purtroppo, però, molto spesso il disagio e la criminalità vanno di pari passo. Quindi, è più che mai fondamentale andare a parlare ai giovani intercettarli nei luoghi in cui si ritrovano e cercare di dialogare utilizzando possibilmente anche il loro linguaggio. Questo è il motivo per cui ho chiesto di inserire nel Testo unico della cultura, con un emendamento che è stato approvato nell'omnibus, la massima attenzione al linguaggio della musica, che è quello che maggiormente i giovani utilizzano e comprendono. Anzi, avevo specificato "musica rap", perché è un tipo di musica che viene utilizzata molto dai giovani e che trasmette dei messaggi molto importanti, che noi adulti magari facciamo fatica a comprendere, ma che arrivano dritti a colpire la consapevolezza dei nostri ragazzi.
Sto parlando di progetti che possano essere sostenuti affiancando le Amministrazioni, anche utilizzando questi linguaggi, che sono stati riconosciuti ed elevati ad essere degni di attenzione e di dignità anche all'interno del Testo unico della cultura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire ai sensi dell'articolo 96 del Regolamento del Consiglio regionale che, al comma 2, prevede che dopo il proponente, un eventuale Consigliere contrario possa intervenire e poi richiedere una votazione anche in modo palese.
Io vorrei esprimere contrarietà rispetto alla proposta della Consigliera Frediani, perché ritengo che tra i compiti della Regione non ci sia quello di promuovere e animare iniziative così specifiche e mirate in un singolo Comune, in quanto credo che la vocazione dell'ente che rappresentiamo sia quella di effettuare una programmazione su scala regionale, con un respiro territorialmente più vasto e più ampio rispetto a quello del perimetro comunale.
Pertanto, mi permetto di contestare la proposta della collega di minoranza perché ritengo che questa proposta potrebbe essere avanzata nell'ambito di un Consorzio socio-assistenziale, quindi in un ambito territorialmente inferiore rispetto a quello della Regione.
La Regione ha compiti di programmazione, che vengono attuati e concretamente realizzati successivamente da articolazioni territoriali sottostanti, che però non sono gli specifici Comuni, salvo i casi in cui i Consorzi socio-assistenziali (mi sembra che questi casi siano tre nella nostra Regione) coincidano con una dimensione comunale: parliamo di Comuni molto grandi come quello di Torino, quello di Novara e - mi pare - quello di Alessandria.
Le nostre proposte, anche in termini di disagio psicologico delle nuove generazioni, che stanno sicuramente molto cuore anche a me, devono vertere su quello che possono fare le ASL e i Consorzi socio-assistenziali e non i singoli Comuni. Quindi, proporre un ordine del giorno così eccessivamente mirato e circoscritto mi pare che rifugga dalle competenze del nostro Ente e che ci faccia finire fuori strada, che ci faccia sovrapporre le competenze di altri enti sotto ordinati rispetto al nostro.
Fermo restando l'urgenza di occuparci di disagio psichico, di potenziare le risorse in questa direzione, credo che lo strumento più adeguato non sia quello proposto dalla collega Frediani e non sia, quindi, l'inserimento nell'ordine dei lavori odierno di quest'ordine del giorno, che è stato poc'anzi illustrato.
La mia contestazione è proprio di carattere giuridico rispetto alle nostre funzioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 984, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo all'esame di una nuova proposta.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ne ho tantissime di proposte: ci chiamano Consiglieri apposta.
Volevo inserire un nuovo punto all'o.d.g., l'ordine del giorno n. 1061 avente ad oggetto "Indagine relativamente ai servizi di pulizia sanificazione e servizi accessori delle Aziende sanitarie".
Nei mesi passati, abbiamo seguito diverse vicende fra gare, ricorsi e quant'altro rispetto all'assegnazione dei servizi di pulizia; in certi casi, ci sono anche state vere e proprie lamentele da parte degli utenti rispetto al grado di pulizia di alcune delle nostre strutture sanitarie.
Da questa indagine, vorrei che emergesse tutta una serie di aspetti che dovrebbero essere presi in considerazione, in quanto, negli anni, abbiamo esternalizzato diversi servizi che, obiettivamente, non ha molto senso esternalizzare, perché di solito si esternalizza tutto ciò che è complicato gestire internamente oppure per reperire del personale che mediamente non viene utilizzato tutti i giorni.
Il caso di specie riguarda alcuni servizi di pulizia, che ovviamente devono essere svolti negli ospedali, dove bisognerebbe fare importanti corsi di aggiornamento sulla modalità di sanificazione dei presìdi da parte del personale dipendente, anzi, forse, sarebbe sicuramente vantaggioso internalizzare questo personale all'interno delle Aziende, in quanto consentirebbe alle stesse persone di avere una maggiore garanzia dal punto di vista lavorativo, di sentirsi parte integrante di un'azienda e di poter lavorare maggiormente sulla propria formazione. Il Servizio di pulizia non è banale, soprattutto se svolto all'interno dell'ospedale; infatti, non possiamo sempre pensare di appoggiarci ad enti terzi, quando sappiamo che un servizio dev'essere espletato, quindi, tranquillamente programmabile perché le superfici da pulire rimangono quelle. In questo modo, magari eviteremmo un peggioramento nel servizio fra una gara e l'altra, perch sappiamo che, pur di vincere una gara si fa di tutto per risparmiare questo è un aspetto che, alla lunga, stanno pagando gli utenti e anche le persone che sono impiegate in questi servizi di pulizia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Perugini.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari, perché riteniamo che debbano essere le stesse stazioni appaltanti a risolvere le criticità.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1069, avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire all'o.d.g. della presente seduta l'ordine del giorno n. 363 del 3 luglio 2020, a prima firma Avetta, che però mi ha delegato nel presentare i motivi che ci spingono a chiederne l'iscrizione oggi in Aula.
I motivi sono molti e si capiscono anche solo leggendo il titolo: "Misure a favore degli enti locali per sostenere la sicurezza dei ciclisti".
Il collega Avetta, nostro collega e Vicepresidente della Commissione trasporti, aveva predisposto questo testo proprio a seguito della prima ondata del COVID dopo che, anche a causa del COVID, si era evidenziato un incremento dei trasferimenti e degli spostamenti con bici, quindi un trasporto più sostenibile, evidenziando le problematiche connesse alla rete delle piste ciclabili e la sicurezza dei ciclisti stessi. Come sappiamo oggi Torino si sta dotando di più chilometri di piste ciclabili; è una delle città con piste ciclabili più estese, ma in altre zone del Piemonte questo non avviene.
La mobilità sostenibile attraverso la bicicletta è sicuramente da favorire e da incentivare, ma, allo stesso modo, deve essere incentivata la sicurezza dei ciclisti che utilizzano questo mezzo. Dopo il COVID è esploso l'utilizzo delle biciclette; sono state inserite parecchie misure, anche a livello governativo, per l'acquisto di biciclette e sono state avviate parecchie iniziative di promozione e di sensibilizzazione rivolte agli utenti dei veicoli a motore, al fine di diffondere la cultura e il maggior rispetto del traffico su bici. Questo però non basta, quindi l'ordine del giorno pone all'attenzione la necessità che la Regione intervenga stanziando risorse a favore degli Enti locali, dei nostri Comuni, per costruire piste ciclabili, per favorire la sicurezza dei ciclisti, per favorire campagne di sensibilizzazione rispetto al traffico su bici e maggiore sicurezza sulle strade.
Crediamo sia uno dei temi di maggiore attenzione. Questo ordine del giorno non è mai stato inserito in discussione e mai preso in considerazione, neanche per un istante, nelle varie leggi di bilancio che abbiamo approvato in quest'Aula, dalla maggioranza. Crediamo sia più che urgente l'iscrizione di questo ordine del giorno oggi per discutere di uno dei temi di maggiore interesse dei cittadini piemontesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie.
Intervengo contro, perché il Capogruppo Gallo è troppo buono, nel senso che un tema così rilevante non va semplicemente affrontato con un ordine del giorno; dobbiamo chiedere con forza che nel bilancio di previsione caro Capogruppo, la Giunta stanzi i soldi per le biciclette, con tutte le loro articolazioni.



(Commenti in aula)



MARELLO Maurizio

No, no, non voglio assolutamente, non mi permetto; però è evidente che giunti ormai al quarto anno di mandato dell'attuale Amministrazione di centrodestra, discutere di un ordine del giorno che potenzi complessivamente l'utilizzo della bicicletta in Piemonte è un po' poco.
Questi argomenti vanno affrontati a inizio legislatura con un'adeguata programmazione e adesso la Giunta Cirio dovrebbe raccogliere già i frutti della programmazione. Invece, non solo non raccoglie i frutti, ma non ci mette neanche i soldi.
Credo, quindi, che sia un tema che dovremmo portare con determinazione all'attenzione del bilancio di previsione che, ricordo sommessamente alla Giunta, va approvato entro fine aprile. Fossi nell'Assessore Tronzano sarei preoccupato di trascorrere queste lunghe giornate e nottate a parlare di modifiche dello Statuto, invece di utilizzare questo tempo nelle Commissioni per portare avanti il bilancio preventivo che, ricordo, è l'ultimo bilancio preventivo di questa consiliatura (formalmente ce ne sarà ancora uno il prossimo anno, ma di certo è l'ultimo treno che passa per determinati provvedimenti).
Sicuramente, tra i provvedimenti che il Piemonte si attende ci sono tutti quelli che riguardano la mobilità ciclabile, la mobilità in sicurezza e la mobilità sostenibile. Giustamente, il Consigliere Chiamparino pone anche l'accento sulla sicurezza delle bici, essendo stato oggetto di almeno tre furti negli ultimi tempi, ma qui andiamo a finire su una questione di ordine pubblico. Anche questo poteva essere un punto da trattare nell'ordine del giorno, Capogruppo Gallo; invece questo aspetto di sicurezza urbana non lo troviamo.
È una ragione in più per non inserire questo documento nel dibattito perlomeno in questa fase. Spero ci siano Consiglieri che possano raccogliere il mio appello, anche dai banchi dell'opposizione, a votare contro.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 363, avanzata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Avetta per una nuova proposta di inserimento.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Tra gli ordini del giorno di cui abbiamo chiesto l'inserimento, crediamo che questo assuma una particolare rilevanza anche per l'attualità del tema che pone.
Si tratta dell'ordine del giorno n. 727, presentato il 21 gennaio 2022, un po' più di un anno fa, avente ad oggetto "Garantire le prenotazioni del Sovracup regionale all'interno dell'area omogenea".
Come sappiamo, dal 2018, la Regione Piemonte ha adottato il Centro Unico di Prenotazioni e, come altrettanto sappiamo e purtroppo tutti i piemontesi noi compresi, hanno vissuto sulla loro pelle, il COVID ha messo a dura prova il sistema sanitario provocando molto spesso il blocco delle prestazioni definite non urgenti. Certamente, questa condizione ha portato all'allungamento ulteriore delle liste d'attesa che comunque erano già particolarmente "affaticate" per visite e per interventi.
I dati che erano disponibili al momento del deposito dell'ordine del giorno, riferiti al 29 dicembre 2021, riportavano che chi chiamava il Sovracup, il numero verde, aveva un'attesa media dai 19 ai 30 minuti, a seconda del momento della giornata in cui provava a prenotare. Anche una volta ottenuto il riscontro, il cittadino che tentava di prenotare veniva informato di agende bloccate, senza una sufficiente proiezione nel futuro la non possibilità di fissare appuntamenti o, meglio, di poterli fissare ma a settimane o a mesi di distanza.
In particolare, molto spesso succedeva che c'era una disponibilità per visite, ma questa disponibilità presupponeva il fatto che il cittadino dovesse recarsi fuori dalla sua area omogenea di appartenenza dell'ASL. Noi sappiamo che il territorio piemontese è suddiviso per aree omogenee sulla base della contiguità territoriale; ai cittadini veniva detto che c'era la disponibilità per effettuare la visita prescritta ma a distanza, a volte anche di centinaia di chilometri. Tutti siamo consapevoli della grandezza e delle lunghe distanze tra le varie aree omogenee del Piemonte.
Di fronte a questo tipo di opzione, una parte consistente di utenti decideva, e decide ancora oggi, di rivolgersi a strutture private o accreditate, oppure al libero mercato (questo fa il paio con le tante considerazioni che abbiamo fatto spesso sulla strisciante privatizzazione della sanità). L'ordine del giorno prevede l'impegno a garantire le visite all'interno delle aree omogenea.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario alla richiesta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g., il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento del nuovo punto all'o.d.g. perché è superato nei fatti. Il "Quotidiano Sanità" di due settimane fa recitava: "Liste d'attesa. Il Piemonte raggiunge e supera l'obiettivo di riportare i livelli pre pandemia. 75 milioni di euro investiti finora".
Continuiamo così. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n 727, avanzata dal Consigliere Avetta.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia messo a verbale il voto contrario del Consigliere Leone.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo per l'inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo di inserire un nuovo punto all'o.d.g., la mozione n. 381 del 14 luglio 2020 avente ad oggetto: "Contributi ai Comuni ex legge 18/84. Nuovi indirizzi" a prima firma del Consigliere Avetta che anche in questo caso, mi delega nella presentazione del documento, in quanto ritiene opportuno che il Capogruppo, nel suo ruolo, introduca questa discussione.
La legge regionale del 21 marzo 1984, n. 18, è una delle leggi più importanti della nostra Regione. L'articolo 10 prevede la concessione di contributi in conto capitale per opere di interesse pubblico che si realizzano sul territorio regionale e che hanno come soggetti attuatori gli Enti locali territoriali. Tale norma che, come tutte le leggi, è una norma quadro di riferimento, viene poi attuata con una serie di DGR che destinano le risorse messe a bilancio, quando ci sono, ai Comuni in base ai criteri della norma.
Con DGR del 19 maggio 2020, al fine di garantire la ripresa economica derivante dall'attuale momento di criticità legato al COVID, sono stati stanziati 13 milioni e 200 mila euro con soldi di natura pubblica governativa assegnati alle singole Regioni. Con queste risorse è stato definito un programma di interventi per opere di interesse pubblico realizzate dai Comuni e derogabile, tramite bando, nell'anno 2020.
Le prime risorse assegnate ai Comuni dopo il COVID, integrate con una serie di risorse statali che sono state inserite nel corso degli anni dai vari Governi, sono risorse importantissime che ha in mano Regione Piemonte da assegnare ai singoli Comuni.
Abbiamo più volte evidenziato che non c'è stata mai una discussione reale e vera all'interno di quest'Aula sui criteri in base ai quali vengono concessi questi contributi; abbiamo chiesto più volte di poterne discutere nel merito e non solo di assegnare al capitolo le risorse, dando poi pieno mandato alla Giunta di destinarle. Questo non è mai stato fatto.
Con questo ordine del giorno si voleva appunto impegnare la Giunta regionale a rivedere i criteri di assegnazione per eventuali nuovi contributi concessi, per consentire un riequilibrio tra le Province che avevano ottenuto le risorse nel primo bando. Tutta questa discussione non è mai stata affrontata in quest'Aula, per cui sarebbe da approfondire molto di più rispetto a quanto ho potuto fare io in questi tre minuti.
Per questo motivo, chiediamo l'iscrizione all'o.d.g. di questo ordine del giorno. Grazie.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Gallo per la richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Monica Canalis.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Io vorrei intervenire in senso contrario rispetto alla proposta del Consigliere Raffaele Gallo riguardante l'ordine del giorno del collega Alberto Avetta.
Partirei da lontano per motivare la mia contrarietà. Partirei, cioè dal tema di una delle forme di disuguaglianze più feroci che caratterizzano il nostro tempo, che è quella della disuguaglianza territoriale. Sappiamo infatti, che anche il Piemonte soffre di questa forma di disuguaglianza; in passato, molte Giunte che hanno guidato la nostra Regione sono state accusate di torinocentrismo, ovvero di prestare un'attenzione dovuta, ma eccessiva, alla provincia di Torino, che da sola rappresenta più della metà del Piemonte, ma che è solo una delle otto province che compongono la nostra regione.
Io temo che la soluzione a questo rischio di disuguaglianza e di trattamento differenziato tra territori non sia quella di ribaltare l'equilibrio a favore dei territori che sono fuori Torino, ma sia quella eventualmente, di rendere più proporzionate le attenzioni e i fondi che vengono distribuiti tra le varie province. Dico questo in relazione all'ordine del giorno che il Consigliere Gallo ha chiesto di iscrivere quest'oggi all'ordine dei lavori, ma lo dico anche rispetto ad altre materie che ci stiamo trovando ad affrontare in Consiglio regionale. Penso ad esempio, ai fondi per la non autosufficienza; fondi regionali di natura sociale che in passato, effettivamente, erano maggiormente concentrati sulla Città di Torino e meno sulle altre ASL e sugli altri consorzi socio assistenziali della Regione. Oggi, però, si sta verificando un meccanismo direi quasi speculare di penalizzazione per la Città di Torino a favore degli altri territori.
Io credo che in materia di non autosufficienza, di interventi infrastrutturali o viari, come quelli che sono oggetto dell'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Alberto Avetta, o in materia di altri temi di cui si occupa la Regione, non si possano affrontare questi argomenti in un'ottica speculare, contrapponendo i territori. Le disuguaglianze non si combattono facendo i favori prima ad un territorio e poi all'altro per fare pari e patta. Non è questa la logica politica che ci deve guidare, ma piuttosto una logica che metta tutti i territori sullo stesso piano d'importanza, naturalmente tenendo conto degli svantaggi iniziali che possono avere i territori periferici e montani.
Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 381, avanzata dal Consigliere Gallo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso che, al netto dell'ostruzionismo, l'obiettivo dell'ordine del giorno n. 932 che chiedo di iscrivere all'o.d.g., avente ad oggetto "Carenza di Medici di emergenza-urgenza: si renda più attrattiva questa specializzazione", possa trovare, da questo punto di vista, un interesse anche per la maggioranza: mi riferisco al tema dei medici di medicina d'urgenza, che, come sapete, sono quei medici che si occupano del momento d'arrivo dei pazienti presso i pronto soccorso.
Il medico di emergenza-urgenza deve avere la capacità di gestire tutte le patologie che incontra, avvalendosi, quando necessario, delle consulenze specialistiche, con un'autonomia che consenta la gestione più oculata di ricoveri e di consulenze specialistiche. Il medico di emergenza-urgenza deve saper gestire il malato acuto, il cronico, le condizioni socio assistenziali, conoscere i percorsi, indirizzare appropriatamente il paziente verso il territorio. Questo consente di acquisire competenze a 360 gradi e offrire al paziente un'assistenza ottimale.
Tenuto conto che la medicina di emergenza-urgenza ha dimostrato nel periodo pandemico la grande capacità di adattamento e l'importanza del lavoro d'équipe.
Dato atto che con la legge regionale n. 1 del 19/01/23 il compenso per le prestazioni aggiuntive dei medici di emergenza-urgenza è passato da 60 a 100 euro lordi (tariffa oraria).
Constatato che il Pronto soccorso, essendo sempre aperto, è il posto dove fronteggiare tutti i tipi di richiesta; a causa dei picchi influenzali negli ultimi mesi i pronto soccorso sono stati presi d'assalto; di recente è tornato in auge il tema della carenza dei medici di emergenza-urgenza negli ospedali, oltre che della loro sicurezza, da tutelare attraverso una presenza più costante delle forze dell'ordine presso i nostri pronto soccorso.
Appurato che prima la carenza di specialisti in medicina di emergenza urgenza era legata alla carenza di borse di specializzazione; da qualche anno accade, invece, che non venga portata a termine, poiché gli studenti che riescono ad entrare in un'altra specialità l'anno successivo abbandonano il percorso. Questo risultato ha portato negli anni ad una perdita delle borse di studio.
Rilevato che in Italia quest'anno non sono state assegnate 456 borse di studio in medicina di urgenza-emergenza.
Osservato che è un dato preoccupante che segnala una maggiore disaffezione dei giovani medici verso questa specializzazione.
Tra le principali cause troviamo: turni massacranti, aggressioni minacce di denunce e la scarsa attrattività contrattuale di questo settore.
Considerato che, se questa specialità non sarà resa più attrattiva difficilmente i giovani accetteranno di conseguirla e tra qualche anno ci troveremo con una maggior carenza di medici specializzati in emergenza urgenza.
Si impegna il Presidente e la Giunta regionale, al fine di rendere questa specializzazione e questo lavoro sempre più attrattivo, a farsi promotore verso il Governo per attuare nuove politiche atte a svolgere questa professione al meglio, in sicurezza e con un riconoscimento remunerativo adeguato.
Ricordo che i medici di medicina d'urgenza non possono lavorare in altri presìdi o in studi privati, come possono fare i medici di altre specialità.
Da questo scaturisce la nostra richiesta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente per dire che siamo contrari. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 932, avanzata dal Consigliere Magliano.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punto all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Proseguo con le richieste di sostegno alle iniziative messe in atto dalle Amministrazioni nei vari Comuni per il contrasto al disagio psicologico giovanile. L'ordine del giorno è il n. 1109 e ha come oggetto "Iniziative a contrasto al disagio psicologico giovanile nel Comune di Venaria".
Questa volta l'attenzione è incentrata su un altro Comune della cintura torinese, il Comune di Venaria, Comune di dimensioni ampie che, purtroppo molto spesso finisce alla ribalta delle cronache per notizie relative ad episodi di violenza, di vandalismo e di presenza di baby gang. Noi vorremmo fare in modo che queste notizie non solo sparissero dalle pagine della cronaca, ma che ci fosse un'attenzione maggiore verso le cause che portano questi giovani a riunirsi in baby gang o semplicemente a ritrovarsi e, a volte anche solo per noia, a mettere in atto delle azioni che vanno poi a ricadere negativamente sulla collettività.
Nell'intervento precedente ho citato uno dei possibili strumenti che si possono utilizzare nell'ambito di iniziative messe in atto per contrastare il disagio: la musica. Adesso ne cito un altro che, parlando di una cittadina come Venaria, mi sembra particolarmente appropriato: lo sport.
Purtroppo, in molti Comuni, soprattutto in quelli più piccoli, stanno venendo a mancare quei luoghi in cui i giovani possono ritrovarsi e praticare sport. Lo sport è un'attività che si può praticare anche con poco; a volte basta solo un pallone da calcio piuttosto che da basket; a volte basta solo la presenza di una società sportiva che sia in grado di togliere i giovani dalle strade, di riunirli, di ascoltarli e di dare loro qualcosa da fare. A volte basta semplicemente dire ai ragazzi che se si uniscono ad altri ragazzi ed iniziano a frequentare i campi sportivi e a praticare sport, possono trovare il modo di socializzare, possono dare un senso alle loro giornate, possono porsi degli obiettivi ed avere molte soddisfazioni, anche solo per il fatto di essere impegnati in qualcosa che li rende felici. Per questo credo che lo sport sia uno strumento fondamentale per il contrasto al disagio.
Ovviamente, stiamo parlando di casi estremi di disagio, che porta poi a compiere atti di vandalismo, ma lo sport è uno strumento che può essere utilizzato anche per il contrasto al disagio psicologico dei ragazzi che hanno subìto le conseguenze della pandemia o anche semplicemente che vivono una situazione difficile per motivi familiari, scolastici o di difficoltà relazionali.



(Il Presidente ricorda alla Consigliera che il tempo a disposizione è terminato)



FREDIANI Francesca

Quindi, porto l'attenzione su questo Comune, perché mi sembra un buon esempio su cui intervenire con azioni sorrette dalla Giunta. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Per le stesse motivazioni espresse sull'argomento precedente, siamo contrari, in attesa che questo Consiglio produca una legge quadro di riferimento.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione dell'ordine del giorno n. 1109, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punto all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'atto di indirizzo n. 946 (inserito nell'elenco presentato ieri), che ha come titolo "Accordo per una sanità transfrontaliera con l'ospedale di Briançon".
Questo ordine del giorno mira a sollecitare una presa di posizione ed un'attenzione dei colleghi rispetto ad un tema di cui peraltro questo Consiglio si occupò già nelle precedenti legislature, che è quello della possibilità per le persone che vivono in Val di Susa di essere curate e di trovare risposta nel più vicino ospedale di Briançon rispetto ai presìdi ospedalieri della valle, che non sempre sono in grado di rispondere a tutte le esigenze o sono lontani.
Per queste motivazioni, l'8 marzo 2017 a Briançon era stato approvato il progetto di sanità transfrontaliera "ProSantè", avviato dal polo ospedaliero delle Hautes Alpes e l'ASL TO3, in sinergia con l'Assessorato alla sanità della Regione Piemonte, finanziato con fondi transfrontalieri per offrire ai residenti e agli ospiti della Val di Susa e del Briançonnais un'assistenza sanitaria che superasse i confini.
Il progetto era finanziato dall'Unione europea sull'asse ALCOTRA Italia/Francia con 672.000 euro; in parte, 430.000 euro destinati all'ASL TO3 e 240.000 all'Ospedale francese.
Il progetto consentiva e comprendeva tutti i servizi presso gli Ospedali di Rivoli, Susa e Briançon; la sperimentazione si poneva l'ambizioso compito di sostenere le necessarie specificità nell'ambito della normativa di riferimento.
Nel 2021, era stato firmato il Trattato del Quirinale tra il Governo francese e quello italiano, un accordo stipulato per consolidare - c'è un'opposizione rumorosa - l'amicizia tra i due Paesi.
Considerato, appunto, che oggi sappiamo che l'accordo transfrontaliero non viene più praticato e riconosciuto presso l'Ospedale di Briançon; diverse fonti giornalistiche riportano che l'accordo non è più valido e che quindi, le cittadine e i cittadini non possono più ricorrervi - pensiamo proprio alla questione dei punti nascita - l'impegno è per riprendere in mano la questione e riattivare un nuovo accordo transfrontaliero.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani contro.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Vorrei esprimere la mia contrarietà rispetto alla discussione di questo atto d'indirizzo nella giornata odierna e anche un po' nel merito dell'atto di indirizzo, se me lo consente la collega, perché credo sia necessario investire sulla sanità nella nostra Regione e cercare di potenziare i servizi presenti sui territori, soprattutto sui territori di area montana e quelli frontalieri.
Sappiamo che c'è stato un accordo Pro Santé, che ha parzialmente funzionato; sappiamo anche che è possibile, però previo accordo del medico curante, andare a eseguire oltre frontiera delle operazioni non disponibili nella nostra Regione o nel nostro Paese; è quindi possibile andare a Briançon per operarsi, per interventi che però non siano fattibili nella nostra regione. Riteniamo che questo sia un aspetto che possa sicuramente venire incontro alle esigenze di alcuni cittadini, però sappiamo anche che ad esempio, sul presidio dell'Ospedale di Susa si stanno effettuando degli investimenti che potrebbero riportare l'Ospedale a svolgere funzioni che attualmente non sono svolte.
Inoltre, sappiamo che un presidio di Susa è attualmente utilizzato anche per compensare e per smaltire le liste d'attesa che l'Ospedale di Rivoli ha accumulato anche a causa del COVID. Quindi, riteniamo che la risposta per dare un servizio sanitario all'altezza del nostro Paese, di un Paese civile è sicuramente quello di investire nella sanità del nostro Paese e soprattutto, della nostra Regione e dei territori, considerati marginali a tal punto che sembra non sia nemmeno più possibile partorire in alcuni ospedali come, ad esempio, l'Ospedale di Susa, che ha chiuso il suo punto nascite già da diversi anni; penso di essere stata una delle ultime mamme che ha potuto far nascere suo figlio proprio in quell'ospedale, trovandosi peraltro benissimo e sentendosi perfettamente sicura in quella struttura.
Purtroppo, adesso il punto nascite è chiuso e questo comporta, a volte grandi rischi per le donne che devono partorire, perché devono compiere un viaggio di diversi chilometri per arrivare fino al punto nascita di Rivoli una soluzione che non si trova certamente nell'andare a partorire a Briançon.
Quindi, noi continuiamo a chiedere la riapertura del punto nascite di Susa per evitare che si verifichino alcune situazioni che si sono verificate come per esempio dei parti lungo la statale o, addirittura, nelle piazzuole dell'autostrada. Crediamo in una sanità diffusa e sostenuta fortemente dal servizio pubblico, dai fondi che i cittadini italiani versano nelle casse dello Stato italiano e di conseguenza, nelle casse regionali.
Per questi motivi, ho svolto questo intervento di contrarietà alla discussione di questo atto d'indirizzo.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 946, avanzata dalla Consigliera Accossato.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Non vedo altre richieste.
Consigliere Ravetti, ha facoltà di intervenire su una nuova proposta.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 919, "Assunzione di impegni per contrastare la crisi ambientale", del 10 gennaio 2023; il primo firmatario di quest'ordine del giorno era il collega Diego Sarno, e io ero tra i firmatari, insieme ad altri colleghi.
In sostanza, in questo documento si premetteva che non è necessario rievocare l'immensa mole di elementi che portano alla constatazione, sempre più innegabile e condivisa a livello internazionale, della gravità della crisi ambientale, cui l'umanità va incontro e di cui sono sempre più chiari e frequenti gli effetti in termini di eventi climatici estremi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, ha ragione, però è difficile riuscire a.
Tutti, soprattutto quelli che sono attorno a chi interviene, se riuscite per quei tre minuti - so che sono tre minuti importantissimi - a stare in silenzio, sicuramente aiuta il buon andamento dei lavori.
Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie.
Guardi, Presidente, salto le premesse e vado alle considerazioni del documento, che riguardano la Regione Piemonte, ma pure tutti gli Enti locali, ovviamente tutte le amministrazioni pubbliche e aggiungerei quelle private e i singoli cittadini.
La Regione Piemonte, anche a partire dai numerosi stimoli provenienti dalla società civile, in particolare dai movimenti Friday for Future ed Extinction Rebelion, a fare di più in tal senso, ha riaffermato in più occasioni la propria volontà di agire contro il cambiamento climatico, come avvenuto al termine del Consiglio regionale aperto sul clima del 21 febbraio 2022, ottenuto in seguito a uno sciopero della fame durato 8 giorni e indetto per protestare contro l'apparente nullità degli effetti prodotti dalla dichiarazione di stato di emergenza climatica del 28 gennaio 2020.
Nei 15 secondi che mi restano dico che in quell'ordine del giorno c'è un impegno per la Giunta di istituire un piano di comunicazione emergenziale rivolto a tutta la cittadinanza piemontese, anche riprendendo elementi della campagna comunicativa per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e a indicare, parallelamente e tempestivamente nello stesso Piano di comunicazione sopracitato, gli impegni assunti dalla Regione Piemonte e i suoi sviluppi.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari, perché la materia è tutelata dalla Costituzione ed è esclusiva competenza dello Stato. Possiamo confermare che, per quanto di sua competenza, questa Giunta sta promuovendo tutte le attività e gli investimenti necessari per intervenire.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 919, avanzata dal Consigliere Ravetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 1110, "Iniziative a contrasto al disagio psicologico giovanile nel Comune di Orbassano" è un altro degli atti che ho richiesto di inserire attraverso la comunicazione inviata questa mattina all'attenzione della Presidenza. È un atto che chiede sempre attenzione al contrasto al disagio psicologico dei nostri giovani, un tema che mi sta proprio a cuore.
In questo caso, ci focalizziamo su un altro Comune della cintura torinese, il Comune di Orbassano in cui (non per sminuire gli altri Comuni che sicuramente hanno attività interessantissime rivolte ai giovani), c'è stato un esempio di attività: un questionario somministrato a tutte le famiglie per cercare di capire il livello di qualità da loro percepito verso i servizi rivolti ai più giovani.
Crediamo che l'interlocuzione con le famiglie, chiedendogli di esprimersi rispetto alla presenza di un servizio, possa essere un buon inizio per pianificare interventi che possano incontrare le reali esigenze e andare a colmare quelle carenze percepite proprio da chi vive quotidianamente le difficoltà sul territorio.
Riteniamo che un'iniziativa come questa, che va a sondare le famiglie per capire le esigenze e le percezioni rispetto ai servizi forniti dall'amministrazione, possa essere implementata su tutto il territorio piemontese con un aiuto (oltre che un sostegno economico e logistico per consentire di elaborare un questionario comune da utilizzare in più territori) della Giunta che, con i suoi Uffici, potrebbe elaborare un questionario uniforme per avere una sorta di censimento dei servizi presenti sui territori, per capire quali debbano essere potenziati o quali Comuni abbiano realmente necessita di implementarli da zero, perché magari ci sono Comuni che solo con le proprie forze non ce la possono fare.
Orbassano fa parte di una serie di Comuni, non è stato ovviamente da solo in questa sua iniziativa; si parla anche di Beinasco, Bruino Piossasco, Rivalta e Volvera. Questo progetto Family e Benessere potrebbe essere un buon esempio di servizi che la Giunta potrebbe sostenere ed estendere.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Siamo contrari e, con l'occasione, invito la Consigliera Frediani a ritirare tutte le proposte che, nel merito, torneranno sull'argomento.
Anche noi siamo per contrastare il disagio giovanile, ma, vista la sua proposta di legge, meno ostruzionismo ci sarà più potremo ritrovarci per lavorare e sostenere la sua proposta e farne un testo unitario.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1109, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo per proporre l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1111 "Iniziative a contrasto al disagio psicologico giovanile nel Comune di Torre Pellice", anche un po' per dimostrare che le intimidazioni della maggioranza non mi spaventano. Come sicuramente sanno i colleghi, ho creduto fortemente nella proposta di legge sull'introduzione dello psicologo scolastico e ho ricevuto anche da parte di esponenti della maggioranza, incluso il Consigliere Perugini, e dell'Assessore Marrone, un buon riscontro. Credo che sarebbe veramente incomprensibile sacrificare un testo di legge condiviso solo perché stiamo cercando di ragionare su una proposta di legge che, dal nostro punto di vista, invece, porta un danno alla nostra Regione.
Credo che il riportare l'attenzione sui temi che realmente possono, invece interessare i cittadini piemontesi sia un nostro dovere di opposizione dopodiché, se questo preclude la possibilità di trovare accordo su altri temi, ce ne faremo una ragione. Davanti ai cittadini piemontesi ognuno dirà la sua versione e si prenderà le sue responsabilità.
Un altro Comune su cui voglio portare l'attenzione, perché si tratta di un Comune montano, un Comune virtuoso, che ha anche un Sindaco giovane, è il Comune di Torre Pellice, che è un esempio anche di iniziative rivolte ai giovani.
Anche qui, c'è un associazionismo e un senso di comunità molto forti; è un territorio in parte simile al territorio che vivo io: Comuni di non grandi dimensioni, che quindi molto spesso offrono molto poco ai giovani. Dovremmo cercare di capire come si possa intervenire in questi Comuni, in particolare con queste determinate caratteristiche, chiaramente differenti rispetto a quelle dei centri urbani più grandi e delle periferie che ho citato, invece, negli interventi precedenti. Dovremmo altresì capire quale possa essere una politica indirizzata ai giovani e adattata all'area montana, quindi un'area in cui si è più a rischio di isolamento, in cui mancano i servizi, in cui mancano anche solo i divertimenti, in cui pu essere difficile, anche per i giovani, spostarsi e socializzare, ma in cui d'altro canto, è più facile fare comunità.
Ricordo anche che, nella seduta di V Commissione che si è svolta la scorsa settimana, il collega Marin sottolineava come i suoi figli, nati e cresciuti in montagna, abbiano un forte senso di appartenenza e quindi si sentano particolarmente legati al loro territorio. Questo senso di appartenenza e questo legame con il territorio può essere un'altra leva importante di contrasto al disagio giovanile; anche qui, la Regione potrebbe intervenire per mettere in atto dei progetti comuni a tutti questi territori che hanno le medesime caratteristiche.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Chiedo se ci sono altri Consiglieri contrari.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Questa volta vorrei argomentare la contrarietà, ai sensi dell'articolo 96 del nostro Regolamento consiliare, rispetto alla proposta della Consigliera Frediani e vorrei farlo su base territoriale.
Ricordo alla Consigliera Frediani che il Comune di Torre Pellice è uno dei Comuni dell'arco alpino piemontese che forse ha già un maggior numero di interventi di politiche giovanili in atto. Quindi mi pare che forse non sia proprio la realtà territoriale a cui mirare una iniziativa specifica con un ordine del giorno a sé stante.
Davvero: il Comune di Torre Pellice, storicamente - forse anche grazie al pluralismo religioso che lo caratterizza, alla presenza di varie comunità religiose sul proprio territorio che hanno anche comportato dei collegamenti storici internazionali, in particolare con la Svizzera e con la città di Ginevra - ha beneficiato di moltissime iniziative culturali iniziative sportive; pensiamo anche alla particolarità della presenza del Palazzetto del Ghiaccio.
Torre Pellice annovera la squadra per eccellenza di hockey su ghiaccio. Ha tutta una serie di iniziative che io credo sono anche frutto di questi scambi culturali internazionali, che sono all'avanguardia e che sono sicuramente, superiori rispetto a quelle degli altri Comuni montani sicuramente della provincia di Torino e forse di tutto il Piemonte.
Mi pare che la proposta sia parzialmente decontestualizzata e, forse, non così urgente e necessaria da giustificare l'inserimento nell'o.d.g.
odierno. Si può, forse, proporre invece di monitorare le politiche giovanili dei consorzi socio-assistenziali del Piemonte. Mi pare che andare a orientarsi proprio in maniera così precisa sul Comune di Torre Pellice non sia appropriato, perché il Comune di Torre Pellice non ne ha bisogno, e sia anche forse al di fuori delle competenze della Regione Piemonte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1111, avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Presidente, le chiedo di aggiungere il mio voto contrario alla precedente votazione.



PRESIDENTE

Diamo atto a verbale che all'ultima votazione, relativa alla richiesta di inserimento all'o.d.g. avanzata dalla Consigliera Frediani, il Consigliere Riva Vercellotti ha votato in senso contrario.
Prima di sospendere la seduta e di riprenderla alle ore 14.00 con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, poiché sono pervenuti altri ordini del giorno di cui si chiede l'iscrizione all'o.d.g., ricordo che l'articolo 96 comma 4, recita: "L'iscrizione di nuovi punti all'ordine del giorno, che non rientrino nel caso di cui al comma 3, può essere proposta dal Presidente del Consiglio, dalla Giunta, dal Presidente di un Gruppo consiliare o da tre Consiglieri, soltanto, salvo casi eccezionali all'inizio della seduta, subito dopo la comunicazione dell'ordine del giorno di cui al comma 2". Pertanto, tutti gli ordini del giorno pervenuti dopo l'inizio della seduta non sono ricevibili.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No; lo stabilisce il Regolamento all'articolo 96, comma 4.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho capito, però dovete prestare attenzione, perché questa situazione per cui mai nessuno sente quello che dico io, mentre io devo sempre ascoltare attentamente tutto quello che dicono gli altri.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho capito, Consiglieri, ma tanto non abbiamo concluso.
L'articolo 96, comma 4, prescrive che, salvo casi eccezionali, il Presidente non può ricevere l'inserimento di nuovi ordini del giorno dopo l'inizio della seduta.
Il comma è preciso e non ci sono motivazioni per cui si debbano necessariamente prevedere deroghe. Peraltro, era stato già prescritto anche alla Conferenza dei Capigruppo.
Se non vi sono ulteriori questioni, sospenderei la seduta diversamente.
Ha chiesto la parola la Consigliera Accossato, sull'ordine dei lavori.



ACCOSSATO Silvana

Grazie.
Eventualmente, possiamo anche riprendere successivamente il punto.
Faccio però presente che noi abbiamo ricevuto del materiale con uno specchietto illustrativo dov'era scritto che la presentazione di nuovi ordini del giorno di cui si chiedeva l'iscrizione all'o.d.g. era consentita fino al momento dell'approvazione dell'o.d.g. stesso.
Le chiedo, quindi, se abbiamo già provveduto all'approvazione dell'o.d.g., perché nel qual caso, ovviamente, il Presidente avrebbe ragione. In caso contrario, chiedo almeno di verificare.
Questa era l'interpretazione che ho fatto. Anzi, la lettura più che l'interpretazione, perché io leggo, non interpreto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ricordo bene, però, che nel corso dell'ultima Conferenza dei Capigruppo, quando si è fatta richiesta di inserimento all'o.d.g. della proposta di legge di modifica dello Statuto, che si è chiesto di inviare anticipatamente, e in forma scritta, le nuove proposte di iscrizione all'o.d.g., quindi prima della seduta, così come prescrive l'articolo 96 comma 4 del Regolamento. Perciò non c'è uno stravolgimento del Regolamento e la prassi utilizzata in passato è sempre stata quella.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola, sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Noi abbiamo ricevuto uno specchietto da parte degli Uffici - per gli Uffici è stato sicuramente utile redarlo, tanto più è stato utile per noi riceverlo, perché non siamo soliti usare il Capo X, come lei ben sa - in cui c'è scritto: "Iscrizione di nuovi punti quando non è stato dato preavviso scritto - e non c'era preavviso scritto - termine: salvo casi eccezionali, all'inizio della seduta, dopo la comunicazione dell'o.d.g. Nel caso in cui l'o.d.g. sia il medesimo per più sedute, la richiesta di iscrizione di nuovi punti è consentita solo fino al momento dell'approvazione dell'o.d.g.", quindi fino al momento dell'approvazione dell'o.d.g.
L'o.d.g. odierno non è stato ancora approvato, perché se fosse stato approvato noi non staremmo chiedendo di inserire nuovi punti. Nelle note è scritto: "Non essendo prevista l'indicazione sul numero di richieste per seduta, i medesimi tre Consiglieri possono presentare un numero indefinito di richieste. Al fine di identificare i Consiglieri titolati ad intervenire, la presentazione di richieste di iscrizione nuovi punti dev'essere effettuata per iscritto - cosa che stiamo facendo - con l'indicazione dei tre Consiglieri sottoscrittori", che poi, in realtà, pu essere anche solo uno, nel caso sia un Presidente di Gruppo. Noi quello leggiamo: dunque, o non sappiamo leggere oppure c'è stata qualche forma di malinteso.
Pertanto, fino a quando non verrà comunicata da parte sua l'approvazione dell'o.d.g. dell'odierna seduta, che quindi fermerà ogni cosa (non solo le richieste presenti, ma anche le richieste presentate nei giorni scorsi), noi ci sentiamo titolati a richiedere l'inserimento di nuovi punti.



PRESIDENTE

Grazie.
Sicuramente il malinteso è nato dallo "specchietto". Però, dato che la nostra vita in Consiglio non è regolamentata da specchietti, ma dallo Statuto e dal Regolamento, sulla questione il Regolamento è ben chiaro: non possono essere accettati, salvo casi eccezionali, inserimenti di nuovi ordini del giorno. Perciò la questione è molto chiara.
Per di più, nel corso della Conferenza dei Capigruppo, era stato specificato che in questo caso, bisognava mandarli in forma scritta, così come prescritto dal Capo X, a differenza di altri casi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Assessori della Giunta, capisco che sia interessantissimo.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Assessori, capisco che sia interessantissimo.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, capisco che quello che state facendo salverà il mondo...



(Brusio in aula)



PRESIDENTE

Ne sono sicuro, però noi stiamo cercando di portare avanti un ordine del giorno.
Come dicevo, la questione è molto chiara e netta sulla specifica che vi ho già detto.
Con l'attuale Regolamento, il Capo X, all'articolo 96, oltre a chiedere che le richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. pervengano in forma scritta, prevede altresì che siano effettuate prima che inizi la seduta, salvo casi eccezionali.
Non mi sembra che questa richiesta si configuri come "caso eccezionale", perché ci sono 227 richieste di iscrizioni nuovi punti all'o.d.g.: mi sembra evidente che possano, non dico bastare, ma essere sufficienti per procedere in modo tranquillo e lineare, ai sensi del Capo X.
Mi spiace che ci sia stata un'errata interpretazione e un disguido sullo "specchietto", però è evidente che non possiamo basarci su quel prospetto, ma sul Regolamento.
Aggiorniamo i lavori alle ore 14.00.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Se convochiamo la Giunta per il Regolamento, riguardiamo veramente il Capo X.
Come volete.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No no, non viene modificato: viene interpretato. Se volete, lo interpretiamo. Però lo interpretiamo correttamente, non come ha fatto qualcuno in qualche precedente legislatura, in modo un po' allegro.
Per adesso la seduta è sospesa e riprenderà alle ore 14.00 con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Successivamente, si continuerà con le altre richieste di iscrizioni nuovi punti all'o.d.g.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.08)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.06 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1338 presentata dal Consigliere Giorgio Bertola, cui risponderà all'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1339 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1342 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
1344 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1343 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interrogazione a risposta immediata n. 1341 presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Fabrizio Ricca interrogazione a risposta immediata n. 1345 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1340 presentata dalla Consigliera Silvana Accossato, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo ancora agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha a disposizione tre minuti per l'illustrazione, il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, non sono previste repliche.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza - Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 1343 presentata da Magliano inerente a "Condominio ATC al civico 44/A di corso Mortara a Torino: sono necessari interventi risolutivi contro gli atti di vandalismo, per garantire sicurezza, vivibilità e decoro. Cosa farà la Giunta in merito?"


PRESIDENTE

Iniziamo esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1343.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Le Agenzie Territoriali per la Casa sono enti pubblici che, tra le varie attività, gestiscono e forniscono appartamenti in edilizia sociale sovvenzionata ai cittadini che ne hanno diritto. L'ATC del Piemonte centrale gestisce, tra gli altri stabili, quello al civico 44 A di corso Mortara a Torino, di proprietà della Città di Torino, Divisione Edilizia Residenziale Pubblica. Nello stabile risiedono 30 famiglie.
Lo scrivente ha effettuato, in data 9 marzo 2023, un sopralluogo presso lo stabile in oggetto: il portoncino d'ingresso risulta danneggiato e inutilizzabile, i citofoni sono inservibili, le luci di emergenza non solo non sono funzionanti, ma neanche risulta siano mai entrate in funzione, le cantine e altri spazi comuni sono, di fatto, utilizzati come discariche di rifiuti da parte di soggetti ignoti.
I residenti riferiscono continui atti vandalici ai danni dello stabile e delle aree circostanti e che, a causa della mancanza del portone d'ingresso, si registrano frequentemente furti. Consideriamo che abitare in un contesto adeguato per decoro, vivibilità e sicurezza è un diritto anche dei residenti di corso Mortara a Torino e che la situazione descritta è stata oggetto di recenti cronache giornalistiche sulle testate locali. Io stesso mi sono recato personalmente in quel luogo e ho visto ben di più di quello che mi sono permesso di scrivere in questo atto.
Lo stesso Presidente ATC, rilasciando la sua dichiarazione a un quotidiano cittadino, ha espresso la propria preoccupazione per l'incremento degli atti vandalici ai danni dell'immobile in oggetto tali per frequenza da rendere, di fatto, inutili gli interventi ATC. Questo già è un tema un po' forte, cioè che un Presidente ATC dica: "Alla luce degli atti vandalici non siamo in grado di garantire un sistema di ripristino e rimessa a norma costante".
Pertanto, interrogo l'Assessora, che ringrazio per essere presente, per conoscere il cronoprogramma degli interventi che ATC effettuerà presso lo stabile al civico 44 A di corso Mortara a Torino, al fine di ripristinare la funzionalità e il decoro degli spazi comuni, per porre rimedio agli atti vandalici commessi e a prevenirne di nuovi.
Lo dico, anche perché un mese fa avevamo fatto, come Gruppo, un altro sopralluogo sempre in corso Mortara, dove la problematica era legata anche a persone con disabilità. Visto che sono immobili recenti rispetto alla platea degli immobili di residenza popolare, non avere un'attenzione costante verso questi immobili sta lentamente facendo andare verso una condizione di degrado.
Mi auguro che su questo, proprio perché abbiamo avvisato il Presidente dell'ATC che saremmo andati in quel luogo e che sono usciti articoli di giornale che si occupavano anche di questo immobile, ATC abbia fornito all'Assessore una risposta dignitosa per quest'Aula. Se così non fosse dobbiamo capire come potremmo lavorare ulteriormente sul tema, perch degrado chiama degrado.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della casa

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Magliano. Come le anticipavo poc'anzi, ATC Centro non mi ha conferito un cronoprogramma specifico rispetto agli interventi relativi a corso Mortara 44 A.
Nelle scorse settimane ho avuto occasione di risponderle direttamente per un intervento specifico, però relativo a un altro stabile sito in corso Mortara 36 e 37. Rispetto a quello stabile, già c'erano stati degli atti vandalici che avevano determinato il danneggiamento di un portoncino, se non ricordo male, che successivamente è stato tempestivamente aggiustato ma nel giro di pochi giorni, purtroppo, questi interventi sono risultati vani, perché nuovamente sussistono altri atteggiamenti e comportamenti di una parte degli inquilini e nuovamente si ripresentano altri danneggiamenti.
Il tema è complesso. Qualche settimana fa ho incontrato i sindacati degli inquilini per cercare di fare un ragionamento con i Presidenti delle tre ATC sul tema delle manutenzioni, che è un tema che mi riguarda sotto il profilo delle risorse, Consigliere, ma non certo sugli interventi specifici fattuali e d'intervento.
Il tema, ripeto, è complesso e come Assessore alle politiche della casa ritengo che non possiamo, a questo punto, più esimerci da un trattamento integrato della questione e mi spiego. Il tema è di natura sociale, di natura sanitaria e di natura civica, perché qui ci vuole un intervento anche di educazione civica rispetto a degli inquilini che non hanno educazione civica.
Il tema è legato alla sicurezza, per cui dobbiamo coinvolgere le forze dell'ordine, la polizia municipale, i medici e la sanità, perché ci sono casi in cui la persona ha anche problemi di sanità mentale, ci sono casi con anziani abbandonati a loro stessi. Dobbiamo quindi coinvolgere maggiormente i servizi sociali, dobbiamo coinvolgere gli educatori, perch tanti bambini devono essere seguiti in modo più specifico. Gli inquilini hanno bisogno di un accompagnamento a 360 gradi che oggi non c'è.
Pertanto, sto valutando la realizzazione di una misura di natura sperimentale, una per ciascuna ATC con risorse mie, non tanto legate alle politiche della casa, quanto legate più all'ambito sociale, per creare un nucleo operativo integrato che possa vedere l'intervento di un'équipe multidisciplinare che, appunto, in via sperimentale, possa attivare un meccanismo virtuoso per cui se ATC, spendendo soldi pubblici, ripristina un atto vandalico, possa costantemente vedere questi interventi non vanificati. Fondamentalmente, dobbiamo intervenire sotto più profili.
Consigliere Magliano, non è sufficiente andare lì e ripristinare la casella postale o il portoncino, ma a questo punto dobbiamo intervenire sul tessuto umano che risiede in molte case popolari e che oggi non è in grado di dare il giusto valore al bene casa, un bene che gli stiamo conferendo, ma forse non c'è questa responsabilità sufficiente che possa appunto determinare il valore di un bene che abbiamo conferito a queste persone.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 1345 presentata da Frediani inerente a "Qual è la reale situazione che si sta verificando all'interno del tunnel della Maddalena di Chiomonte?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1345.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima, perché la domanda è molto semplice. Inizio con una breve premessa.
Pochi giorni fa, il 17 marzo, è uscito un comunicato dal titolo "Cosa sta bloccando il tunnel della Maddalena della Torino-Lione?". Premetto che l'interrogazione non è finalizzata a smuovere e provocare un avanzamento dei lavori, anzi, va benissimo, così, però vorremmo capire perché i lavori si sono bloccati.
Ci risulta da voci e testimonianze di persone che erano presenti in quell'occasione e anche da resoconti di alcuni amministratori locali che durante l'ultimo sopralluogo del Commissario straordinario Mauceri all'interno del tunnel della Maddalena, avvenuto il 22 luglio, la visita del Commissario si sia fermata al terzo chilometro del tunnel. Questo è avvenuto, a detta dei tecnici di TELT, a causa dell'alta temperatura che si trova dentro il tunnel.
In realtà, noi abbiamo qualche timore e per "noi" intendo la comunità valsusina, che da anni tiene gli occhi aperti su questo cantiere, rispetto invece a qualche altro possibile impedimento che non abbia consentito a Mauceri di arrivare fino in fondo al tunnel scavato fino a oggi e che stia attualmente bloccando i lavori.
I timori sono ovviamente legati alla composizione delle rocce, che sappiamo essere molto spesso ospiti di sostanze come l'amianto e sostanze radioattive. Queste non sono nostre ipotesi fantasiose, ma sono fatti che si sono precedentemente riscontrati in occasione della realizzazione di altre opere. Poi, comunque, è risaputo che le montagne della Val di Susa contengono questi materiali; questo è uno dei motivi di grande preoccupazione degli abitanti, considerando anche che lo smarino viaggia per la valle. Ci sarebbe anche tutto un altro fronte da trattare con l'Assessore Marnati, anche in riferimento alle cave vecchie e nuove che si trovano sul nostro territorio.
Tornando al punto, l'interrogazione è semplicemente finalizzata a conoscere quali siano le informazioni in possesso della Regione, ovviamente attraverso ASL o ARPA proprio in riferimento al blocco dei lavori e al rischio che avrebbe corso il Commissario Mauceri nel caso in cui avesse deciso di completare fino in fondo la sua visita alla galleria attualmente scavata.
In estrema sintesi, chiediamo se durante lo scavo sia stato trovato qualche materiale che possa essere dannoso, innanzitutto, ai lavoratori e ai cittadini, perché si tratta di materiale che viene trasportato all'esterno questo potrebbe anche influire sui costi per la realizzazione dell'opera e di conseguenza, si porrà il problema di come fronteggiare questi costi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marnati per la risposta.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Questa è una risposta che vede il contributo di tre Assessorati (ambiente sanità e infrastrutture), che stanno seguendo l'avanzamento del cantiere.
La reale situazione del cantiere è la seguente.
Lo scavo del cunicolo esplorativo è terminato nel 2017 a 7.020 chilometri a seguito della presa d'atto, condivisa con gli Enti e il Ministero, che tutti gli obiettivi geognostici e ambientali erano stati raggiunti. In particolare, risultava esaustivo il set di informazioni ottenute circa lo scavo meccanizzato in alte coperture e validato il profilo geologico del progetto.
Per questi motivi, essendo terminato il cantiere di scavo, sono stati mantenuti soltanto gli impianti necessari al pompaggio delle acque, in attesa dell'avvio dello scavo delle nicchie in galleria, che è stato avviato nel 2021 e non nel 2018.
Sin dal primo giorno di lavorazione in galleria, nessuna criticità è stata riscontrata in merito alla sicurezza e alla salute dei lavoratori in galleria, essendo stati attivati tutti i dispositivi di controllo necessari, a partire dalla ventilazione. Su richiesta di ARPA, ulteriori sondaggi in corrispondenza delle nicchie, sono state effettuati al fine di escludere la presenza di fibre di amianto, verifica che ne ha confermato l'assoluta assenza, così come durante lo scavo del cunicolo. Il robot Axel ha lavorato a Chiomonte tra aprile e ottobre 2022, nell'ultimo tratto di tre chilometri. L'utilizzo dei robot è legato alla volontà di sperimentare un metodo innovativo che permettesse di racchiudere tutti i normali controlli e misurazioni nell'ultimo tratto del tunnel in avanzamento, in parallelo al progressivo ripristino di ventilazione, illuminazione e posa del piano viabile.
I dati raccolti da Axel non hanno riscontrato alcuna criticità specifica e la sperimentazione si è conclusa con successo, verificando la salubrità dell'ambiente interno della galleria in conformità alle prescrizioni del decreto legislativo 81/2008 senza l'ausilio del personale.
L'attuale avanzamento del cantiere delle nicchie è pienamente in linea con le previsioni di avvio dello scavo del tunnel di base (con fine 2023) con 14 nicchie terminate sulle 22 previste dal progetto esecutivo.
Il costo di realizzazione delle nicchie si è mantenuto pienamente in linea con le previsioni del costo certificato.
Per quanto riguarda l'accesso in galleria dei visitatori, questo è consentito nel rispetto delle norme di sicurezza e della specificità delle lavorazioni in corso al momento della visita. In particolare, i visitatori sono trattenuti nelle aree in cui le lavorazioni non sono in corso, al fine di non intralciare le attività così come la corretta prassi e il buon senso richiedono.
Il coordinatore della sicurezza del cantiere svolge sopralluoghi settimanali condotti con il responsabile sicurezza dell'impresa e non si sono mai manifestate criticità particolari dal punto di vista della salute e della sicurezza.
Lo SPreSAL territoriale conduce sopralluoghi periodici nel sito senza avere mai riscontrato criticità e l'impresa svolge monitoraggi ambientali diffusi nel cantiere su tutte le componenti, che sono messi a disposizione di ARPA per le valutazioni di competenza.
Nei rapporti periodici che ARPA trasmettere a Regione Piemonte non sono mai state evidenziate situazioni di criticità o problematiche né mai osservate anomalie radiometriche. Le attività di controllo svolte riguardano misure di concentrazione di attività radon nel tunnel; rateo di dose gamma sul fronte di scavo; analisi di spettrometria gamma di laboratorio su campioni di smarino prelevati sul fronte di scavo; misure di radioattività sulle acque all'ingresso dell'impianto di depurazione e monitoraggio delle particelle aerodisperse nelle stazioni sia interne sia esterne al cantiere (radioattività alfa e beta totale, spettrometria gamma).
TELT stessa esegue audit periodici di verifica aggiuntiva in applicazione della propria politica di sicurezza sul lavoro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1339 presentata da Canalis, inerente a "Punto prelievi e reparto di Oncologia dell'Ospedale di Carmagnola"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1339.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione a risposta immediata riguarda l'ospedale di Carmagnola, in particolare il punto prelievi e il reparto di Oncologia. Presso la struttura di Carmagnola si stanno producendo lunghe code di persone in attesa di accedere al punto prelievi e ai servizi di carattere amministrativo. Questo produce un forte disagio, soprattutto per le persone più fragili, per le persone che non possono restare a lungo in attesa.
Nell'attesa che si vada avanti con il nuovo ospedale unico dell'ASL TO5, di cui stiamo discutendo proprio in queste settimane in Consiglio regionale, e alla luce del fatto che questi servizi amministrativi del punto prelievo e del reparto di Oncologia dell'ospedale di Carmagnola sono attualmente gestiti da una cooperativa e da un gruppo di volontari, volevo chiedere all'Assessore Icardi cosa intenda fare la Giunta regionale per migliorare questa gestione amministrativa, anche alla luce di un'eventuale diminuzione dei costi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente; buongiorno, Consigliera.
In riferimento alla sua segnalazione, ho svolto accertamenti presso l'ASL Torino 5 per capire la reale situazione delle code. Mi è stato riferito che la coda degli utenti in attesa al punto prelievi presso la piattaforma amministrativa di Carmagnola, che si trova all'interno dell'ospedale, è stata generata da un malfunzionamento del programma informatico e che si è già risolta alla fine della scorsa settimana.
Pertanto, da questo lunedì si assiste a un netto miglioramento della situazione e mi auguro che si risolva completamente il tema della coda.
In aggiunta, proprio per potenziare il servizio, presso la struttura complessa di Oncologia dell'ospedale di Carmagnola è in corso una procedura di assunzione di ulteriore personale amministrativo che andrà a rafforzare l'organico della struttura di Oncologia. Queste assunzioni avranno presumibilmente, la conclusione entro il mese di aprile.
Questo è quanto mi comunica l'Azienda; monitoreremo che questo avvenga nei tempi stabiliti.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1338 presentata da Bertola, inerente a "Chiediamo all'Assessore Icardi una data certa per l'insediamento del CORESA"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1338.
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ricordiamo che il CORESA (Consiglio regionale di sanità e assistenza) è stato istituito dalla legge n. 30 del 4 luglio 1984 e ha funzioni di parere e consulenza nei confronti della Giunta regionale in ordine sia alla determinazione degli aspetti tecnico-scientifici concernenti la politica socio-sanitaria regionale, sia all'elaborazione e verifica a livello tecnico dei provvedimenti concernenti la programmazione socio-sanitaria.
L'articolo 4 della legge regionale n. 18 del 6 agosto 2007 attribuisce al CORESA importanti competenze consultive relativamente a tutte le aree di intervento in ambito socio-sanitario.
All'inizio di questa legislatura, ciascuna istituzione, ovvero il Consiglio regionale e la Giunta regionale, hanno compiuto gli atti necessari a nominare i componenti del CORESA, sennonché è la terza volta che trattiamo questo tema con un'interrogazione in Aula, perché alla data odierna il CORESA non risulta ancora insediato e siamo al 21 marzo 2023.
La prima volta, il 18 febbraio 2021, l'Assessore Icardi disse: "Allo stato attuale, considerato che i componenti del Collegio sono 40 e stante la pandemia, occorrerà organizzare la seguente convocazione a scrutinio segreto, con modalità di sicurezza idonee alla protezione da COVID-19." Si parlava più di un problema tecnico ed eravamo a febbraio 2021.
Lo stesso Assessore Icardi (non è cambiato, è sempre lui), il 9 novembre 2022, alla stessa domanda sul perché il CORESA non è stato ancora insediato, rispondeva: "Alla luce della riduzione delle restrizioni che sono avvenute nelle ultime settimane" - in realtà la riduzione delle restrizioni a novembre 2022 era già avvenuta da qualche mese, ma va bene così, limitatamente - "non abbiamo avuto tutta questa latenza descritta.
Oggi, 9 novembre 2022" - quindi quattro mesi fa - "siamo in fase di definizione delle modalità e della data di convocazione".
Un Consigliere di opposizione potrebbe sentirsi un po' preso in giro dalla Giunta regionale, ma non sarebbe nemmeno una notizia e una novità se a me pare che qui si stia prendendo un po' in giro una legge e le leggi sono un po' permalose, in generale, e non amano molto essere prese in giro.
Poiché siamo in palese violazione di una legge, oggi non posso far altro che chiedere all'Assessore Icardi una data certa di convocazione per l'insediamento del CORESA e la politica si ferma qui. Quando si è in violazione di legge la politica interroga, si ferma lì; dopo la politica eventualmente, c'è la Procura della Repubblica, che avrà a disposizione anche gli atti di risposta a queste interrogazioni, essendo un documento ufficiale.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Bertola per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Come lei ha sottolineato, in tutto il periodo della pandemia, proprio per i problemi di contagio e tecnici, non è stato possibile, quantomeno fino al termine che il Consigliere ha citato, l'autunno scorso, stabilire una data.
A novembre ricordo di aver detto e di avere chiesto agli Uffici di predisporre tutti gli atti, ma il Consigliere sa anche bene quanto l'Assessorato sia depauperato, dal punto di vista numerico dell'organico.
Oggi siamo qui per un altro provvedimento, ma ci sono mille questioni che occupano gli Uffici e solleciterò gli stessi affinché procedano in questa direzione, come già, tra l'altro, avevo fatto a novembre scorso.
Sarà mia preoccupazione comunicare in seguito la data certa che lei ha richiesto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi.
****


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1342 presentata da Rossi, inerente a "Stato di applicazione della legge regionale n. 10 'Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie'"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1342.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
L'interrogazione doveva essere presentata la settimana scorsa, che era la settimana in cui cadeva la giornata dedicata al tema che affronta l'interrogazione, ma non essendoci stato Consiglio, non è stato possibile.
Tuttavia è utile, comunque, fare il punto sullo stato dell'arte dell'applicazione di una legge, la legge n.10, che abbiamo approvato all'unanimità nei mesi scorsi.
Sappiamo benissimo, come spieghiamo anche nelle premesse di questa interrogazione, di come la legge approvata nel luglio scorso sia stata presentata proprio perché la pandemia da COVID, tra i tanti lasciti che ha generato, ha prodotto un'esplosione dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
Secondo Eurispes in Italia oltre due milioni di ragazzi tra i 12 e i 15 anni soffrono di disturbi del comportamento alimentare e si stima che in Piemonte circa 200 mila persone soffrono di questi disturbi. Ogni anno nella nostra regione vengono diagnosticati 269 casi di anoressia e 450 di bulimia.
In questi mesi e in questi anni, comunque, la Regione si è attivata prima con una DGR, poi recependo anche l'intesa Stato-Regioni del 21 giugno 2022 e poi, con una nota dirigenziale di agosto 2022, ha inviato anche al Ministero il piano di attività biennale previsto dall'intesa.
Intesa che poi ha un intreccio anche con la nostra legge regionale, perch il finanziamento previsto nella legge, di fatto, è un finanziamento che il Governo aveva stanziato su quell'accordo Stato Regioni e si tratta comunque, per il Piemonte, di quasi due milioni di euro che dovevano essere dedicati al potenziamento dei servizi sui disturbi della nutrizione.
Durante la discussione della legge e gli approfondimenti abbiamo visto che purtroppo, anche in questo caso, come in tantissimi altri casi, in Piemonte abbiamo una situazione a macchia di leopardo. Ci sono territori dove alcuni servizi esistono e altri no, come ci sono territori in cui lo stesso tipo di servizio è erogato con un livello di qualità che, magari, non è lo stesso di altri territori.
Sicuramente poi c'è un elemento di criticità sulla domiciliarità e sui servizi territoriali, che andrebbero potenziati. Questa interrogazione Presidente, serve proprio per interrogare la Giunta per sapere quale sia lo stato di applicazione della legge regionale n. 10 "Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie" e del Piano biennale di attività previsto dall'intesa Stato-Regioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Buongiorno, Consigliere Rossi. È un po' che non mi interroga, cominciavo ad avere nostalgia.
Grazie anche per l'argomento. Abbiamo lavorato molto sul tema dei disturbi dell'alimentazione e della nutrizione e molte cose sono state fatte.
Con nota, come lei ha già citato parzialmente, n. 30807 del 18 agosto 2022 inerente all'intesa prevista dall'accordo Stato-Regioni, abbiamo approvato un allegato tecnico per la definizione dei criteri e delle modalità delle linee d'intervento per l'utilizzo del fondo finalizzato al contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Inoltre, è stato inviato al Ministero della Salute il Piano biennale, in attuazione a questa intesa approvata in Conferenza delle Regioni, che è stato recepito con DGR 20-5373 del 15 luglio 2022.
Con propria nota n. 39707 del 20 settembre, il Ministero della Salute e la Direzione generale della prevenzione sanitaria hanno comunicato alla Regione Piemonte di avere approvato il Piano di attività biennale presentato, cui è stata data poi specifica attuazione con la delibera dirigenziale 2070 del 3 novembre 2022 (quindi un percorso articolato, ma che prosegue).
Successivamente, con comunicazione del 21 dicembre, è stato richiesto all'Azienda capofila del Piano di presentare il fabbisogno di personale, il cui reclutamento avviene con procedura a evidenza pubblica curata da Azienda Zero. Al momento, sono in fase di completamento le procedure di espletamento del bando di cui al paragrafo precedente (bando di assunzione) per l'avvio delle attività entro il mese di aprile, come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali vigenti in materia.
Il cronoprogramma per l'attuazione del progetto è rispettato pienamente anche per quanto riguarda le attività di formazione degli operatori e di divulgazione in tema di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
Infine, sempre in attuazione della legge n. 10, con la recente delibera dirigenziale n. 557 del 13 marzo è stato approvato e pubblicato l'avviso pubblico di manifestazione di interesse per l'attivazione di nuove strutture per il trattamento riabilitativo dei pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e la relativa modulistica per la presentazione di nuove istanze di autorizzazione e di accreditamento.
Pertanto, per la prima volta da molti anni si è provveduto a bandire una gara proprio per la realizzazione di nuove strutture, per un bisogno ahimè - sempre più crescente nella nostra popolazione, soprattutto giovanile.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Interrogazione a risposta immediata n. 1340 presentata da Accossato inerente a "Lavori ex Casa di Riposo Città di Asti"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1340.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Accossato.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Come ho detto anche stamattina depositando un ordine del giorno sul medesimo argomento, il Consiglio si è già occupato di questo tema, per cui conosco anche l'impegno dell'Assessore Icardi e della Giunta in generale per risolvere la situazione.
Il question time di oggi è riferito a una faccenda particolare.
Preso atto, pur con rammarico, che la struttura è stata chiusa il 30 dicembre e che i pazienti presenti (ben 130), comunque anziani, sono stati trasferiti presso altre RSA (quindi sono stati presi in carico e non sono stati lasciati a sé stessi, anche se il trasferimento, avvenuto in tempi molto brevi, ha sicuramente rappresentato un trauma e non una bella soluzione per persone già in difficoltà), il tema che oggi voglio porre, e su cui concentro la mia attenzione, riguarda i circa 50 lavoratori della struttura, rispetto ai quali siamo stati incalzati come Gruppo per una richiesta di chiarimenti e, magari, di sollecitazione rispetto a un intervento che probabilmente è già in corso, ma che, in ogni caso preoccupa molte persone che dalla fine dell'anno sono rimaste senza stipendio e per i quali gli ammortizzatori sociali non sono stati attivati (almeno al momento in cui abbiamo presentato il question time, ovvero quando abbiamo ricevuto tali segnalazioni). A oggi, ci risulta che un solo dipendente sia stato ricollocato.
Abbiamo notizie che il 28 febbraio avrebbe dovuto partire la richiesta a Finpiemonte per ottenere la garanzia dell'anticipo; sappiamo, infatti, che in questi casi i tempi di erogazione della NASpI o di altri provvedimenti di questo tipo sono estremamente lunghi, però in molte altre occasioni Regione o Enti locali hanno attivato forme di anticipazione. Ci risulta quindi, che sia stata attivata, però siamo al 21 marzo e con questa interrogazione vorremmo ricevere, anche in modo più autorevole e direttamente dalla Giunta regionale, delle risposte in merito alle attività che la Giunta intende porre in essere, e sapere a che punto siamo relativamente agli interventi a favore di questi dipendenti pubblici, che pur avendo vinto un regolare concorso, a oggi non sono nelle condizioni di svolgere il loro lavoro.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Silvana Accossato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo per conto dell'Assessore Chiorino, che detiene le deleghe alle politiche del lavoro.
Con riferimento alla situazione della Casa di cura di Asti, posta in liquidazione, la legge regionale n. 12 del 2 agosto 2017 prevede: "Al personale in servizio si applicano, in quanto compatibili, gli articoli 33 e 34 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche)".
L'articolo 33 prevede che, qualora una Pubblica Amministrazione rilevi un'eccedenza di personale in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, deve dare immediata comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica, oltre un'informativa preventiva alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali firmatarie. A questo va aggiunto che per il personale dipendente pubblico in caso di esubero del personale, non è prevista l'applicazione di un ammortizzatore sociale (cassa in deroga), bensì l'iscrizione in appositi elenchi e liste gestiti dal Settore Politiche del lavoro.
Dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto a un'indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di 24 mesi. I periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa.
La spesa relativa grava sul bilancio dell'amministrazione di appartenenza sino al trasferimento ad altra amministrazione, ovvero al raggiungimento del periodo massimo di fruizione dell'indennità, pari a due anni.
Il rapporto di lavoro s'intende definitivamente risolto alla data del raggiungimento del periodo massimo di fruizione dell'indennità, cioè due anni, ovvero prima del raggiungimento di detto periodo massimo qualora il dipendente in disponibilità rinunci o non accetti per due volte l'assegnazione disposta ai sensi dell'articolo 34 bis del decreto legislativo n. 165/2001, nell'ambito della Provincia dallo stesso indicata.
I dipendenti a tempo indeterminato da ricollocare erano 51: a oggi, per cinque di loro è già stata trovata una ricollocazione presso altri enti.
Per il restante personale è stata fatta la segnalazione, ma si è in attesa di una risposta: sette posti OSS presso la Città della Salute; un manutentore presso il Comune di Asti; un dirigente presso l'Ordine degli psicologi del Piemonte di Torino.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1344 presentata da Disabato inerente a "Aggiornamenti in merito all'assenza di trattamento abilitativo/riabilitativo a domicilio per le persone con disturbi dello spettro autistico presso l'ASL TO3" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1344.
La Consigliera Disabato chiede la risposta scritta. Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per l'invio della risposta scritta.


Argomento: Contributi allo sport e al tempo libero

Interrogazione a risposta immediata n. 1341 presentata da Valle, inerente a "Vi è un contributo regionale al Rally Regione Piemonte, ex Rally di Alba?"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1341.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente, sarò velocissimo.
Nel bilancio di assestamento dell'anno scorso la Regione ha stanziato con un articolo dedicato 800 mila euro annuali per quest'anno, per il prossimo e quello successivo per sostenere l'organizzazione del Campionato europeo di Rally in terra piemontese, in collaborazione con l'Organizzazione Rally Città di Alba che già si tiene da qualche anno.
È notizia di qualche giorno fa, però, che per quest'anno non ci sarebbero i tempi tecnici per organizzare la manifestazione e si è virato su un più modesto Rally del Piemonte, che non è un Campionato europeo come indicava la legge. Pertanto, la mia domanda è: questa manifestazione riceverà comunque il contributo regionale e in quale quantità? Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Vicepresidente Valle per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Ricca, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



RICCA FABRIZIO, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Vicepresidente Valle per l'interrogazione, con la quale chiede all'Assessore regionale competente in materia se, alla luce della situazione espressa nella stessa interrogazione, la Regione Piemonte confermerà il contributo di 800 mila euro per l'anno 2023.
Si comunica quanto segue. Il disegno di legge n. 231 relativo al bilancio di previsione 2023-2025 è attualmente in corso di discussione ed esame nell'ambito delle competenti Commissioni consiliari, pertanto le risorse destinate ai contributi a sostegno degli eventi sportivi, inclusa la manifestazione motoristica oggetto di interrogazione, non possono essere ancora compiutamente definite.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Ricca per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.15 riprenderà la seduta del Consiglio regionale sospesa intorno alle ore 13.10.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 14.49 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.27)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, lasciate liberi i banchi della Giunta.
Grazie, Consigliere Gavazza. Se lascia lavorare la Giunta e se la Giunta lascia legiferare Gavazza, possiamo proseguire.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Nella mattinata odierna sono state presentate e votate 25 richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Il suo invito a lasciare i banchi della Giunta è un invito che raccogliamo.



PRESIDENTE

È per tutti e non soltanto per Gavazza.
Ha ragione, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Però, deve avere pazienza un anno, Presidente.



PRESIDENTE

Poi, tutto passa come tutto, però giustamente è un piacere salutare Andrea Tronzano.
La Presidenza saluta l'Assessore Tronzano.



RAVETTI Domenico

Presidente, chiediamo l'inserimento all'o.d.g. di questa seduta della mozione n. 844, "Il Piemonte per la Repubblica d'Europa e la revisione dei trattati istitutivi dell'Unione Europea", del 14 giugno 2022, a prima firma del collega Sarno; gli altri firmatari li troverete certamente sulla piattaforma online di questa mozione.
Parliamo di Piemonte e di Repubblica d'Europa.
Un concetto, quello della Repubblica d'Europa, che già questa mattina abbiamo ripreso su altri ordini del giorno, cioè l'importanza di una federazione tra Stati in grado di proteggere, da un punto di vista sociale e di rilanciare, da un punto di vista economico, le grandi sfide internazionali del mercato che le nostre imprese affrontano quotidianamente.
Un'Europa di cui abbiamo tutti bisogno. Un'Europa bella, come dice il Vicepresidente Valle, molto più bella di quella che.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Ravetti.
Sento un leggero brusìo; dico leggero per usare un eufemismo.
Chiederei, nel momento degli interventi, soprattutto nella fase iniziale quando vengono illustrati gli ordini del giorno, di permettere a tutti di ascoltare, perché alcuni sono attivamente e realmente interessati a quello che dice il Consigliere Ravetti.
Prego.



RAVETTI Domenico

La ringrazio, Presidente.
Se lei è d'accordo, però, vorrei almeno un minuto in più per poter.



PRESIDENTE

Sì, mi sembra una richiesta equa.



RAVETTI Domenico

La ringrazio.
Volevo esprimere un concetto, se ci riesco, sul tema dell'Europa.
Quando non a caso ho usato l'aggettivo "bella" e ho aggiunto il superlativo "bellissima" è perché - ne sono certo - anche i più convinti nazionalisti hanno capito l'importanza dell'Europa, di un'Europa che proteggere e che rilancia l'economia, come dicevo prima, ma non solo.
Anche i più convinti nazionalisti, pure quelli nostrani, hanno compreso che alcuni fenomeni sociali, soprattutto, quelli contemporanei, non possono che essere affrontati in modo migliore con un'Europa che fa rete tra le varie Nazioni, che non lascia da sola, per esempio, l'Italia ad affrontare una condizione di migrazioni che non è estemporanea, ma è duratura, per la quale dovremmo fare in modo di trovare soluzioni che resistono nel tempo.
Sono molto contento che anche i più convinti nazionalisti abbiano capito la necessità di trovare sui tavoli europei le soluzioni migliori, per evitare anche stragi che colpiscono, quando ne vediamo le immagini, ma dovrebbero molte volte anche metterci in condizioni di vergogna, quando non troviamo le soluzioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano Consiglieri contrari all'inserimento di nuovo punto all'o.d.g.
La parola al Consigliere Perugini.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Molto semplicemente, non siamo d'accordo e voteremo contro, anche perch riteniamo che oggi il Piemonte debba rimanere concentrato, come già ha dimostrato, per sostenere il Governo affinché si raggiunga l'obiettivo dell'autonomia.
Ritengo che questa sia una priorità.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 844.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire il nuovo Capogruppo del PD Daniele Valle.
La parola al Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Lei sa che è più importante stare in Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Questo non lo so. Non mi hanno fatto fare il Capogruppo.



VALLE Daniele

Va beh, ma lei ha un'esperienza consolidata.



(Commenti fuori microfono)



VALLE Daniele

No, perché poi ci rimane male il collega Preioni.
Allora, le presenterei la richiesta di iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 458, presentato ormai diverso tempo fa, a inizio legislatura, dal collega Rossi e, se non sbaglio, anche nella scorsa legislatura, dal titolo "Superamento del criterio della spesa storica nella ripartizione del fondo sanitario regionale".
Qual è il principio di fondo di questo ordine del giorno, firmato anche da diversi rappresentanti di tutte le opposizioni? Oggi, il Fondo sanitario quando arriva nella disponibilità della Regione, viene ripartito fra le diverse Aziende, siano esse Aziende Sanitarie siano esse Aziende Ospedaliere, sulla base del criterio della cosiddetta spesa storica: tanto hanno ricevuto nel corso degli anni, tanto riceveranno anche quest'anno sulla base di quanto è aumentato o diminuito il Fondo Sanitario Nazionale a disposizione della Regione Piemonte, o con i correttivi applicati a seconda delle assunzioni e dei nuovi investimenti, partendo dal consolidato di quello che hanno sempre ricevuto nel corso degli anni.
Questo ha dato vita a considerevoli squilibri fra le Aziende, soprattutto se misuriamo i fondi che arrivano a ciascuna Azienda su alcuni parametri oggettivi come la popolazione residente, le prestazioni erogate, il numero di strutture o la complessità morfologica del territorio. Non sempre, a seconda dei parametri che prendiamo in considerazione, c'è un'equa proporzione fra le risorse attribuite a un'Azienda e all'altra; questo perché il criterio della spesa storica, criterio che la Pubblica Amministrazione usa in diversi ambiti (non soltanto in quello sanitario e non soltanto in Piemonte), tende a consolidare gli squilibri e a premiare paradossalmente, chi continua a perpetrare sprechi o chi non mette in atto politiche di razionalizzazione, a fronte di chi, invece, si è comportato bene perché riesce a fare le stesse cose con meno risorse o, addirittura riesce a farne di più con lo stesso numero di risorse (a volte anche con meno risorse).
Ovviamente questo criterio non si può abbandonare dal giorno alla notte perché potrebbe portare a degli scompensi importanti rispetto ai servizi che le Aziende erogano e che sono abituate a erogare, ma con un fondo di equità si potrebbe progressivamente, nel corso degli anni, riallineare la spesa.
Vi do qualche numero, visto che siamo in scadenza: a un novarese la Regione corrisponde fondi per circa 1.500 euro alle Aziende Sanitarie del territorio, contro i 1.900 della Provincia di Vercelli o i 1.770 della Provincia di Biella o del VCO, con differenze importanti all'interno della stessa provincia (penso alle due Aziende della Provincia di Cuneo).
Questo, evidentemente, non va bene.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo sollecitando un voto sfavorevole all'inserimento di questo ordine del giorno, non per il merito, perché è vero che la situazione del Piemonte è una situazione, dal punto di vista della distribuzione pro capite del Fondo sanitario, disomogenea. Basti pensare, com'è stato citato e come si dice nell'ordine del giorno, che ci sono situazioni come quella dell'ASL di Novara, ma anche dell'ASL Cuneo 2 Alba-Bra, decisamente deficitarie rispetto ad altre ASL.
Tuttavia, è abbastanza evidente, per le stesse motivazioni evidenziate dal Consigliere Valle, che questa operazione non può essere rimandata semplicemente a un ordine del giorno e a un dibattito in Consiglio regionale; dovrebbe essere affrontata, come minimo, con delle sedute di Commissione.
Il punto non è che non sia da affrontare questo problema, semmai è come e dove affrontarlo.
È evidente, lo abbiamo detto più volte, che questo sarebbe stato un tema da inserire in un nuovo Piano Socio Sanitario che le opposizioni chiedono sin dall'inizio dell'insediamento dell'Amministrazione Cirio e che chiedono ancora di più dopo l'emergenza pandemica del COVID. Si tratta di provvedimenti, ivi compresa la redistribuzione della spesa sanitaria a livello regionale, che andrebbero inseriti in un quadro più ampio, proprio per evitare che singoli interventi possano pregiudicare altre situazioni e creare una situazione d'instabilità.
Sicuramente va dato atto ai proponenti del documento che la situazione attuale è ingiusta e che, soprattutto, tende a non premiare le ASL virtuose e a non stimolare a sufficienza le ASL che virtuose non sono. Ripeto, non in questa sede, ma a livello di Commissione è sicuramente un tema che avrebbe dovuto essere affrontato negli anni passati, non adesso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 458.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 466 del Vicepresidente Valle.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Chiederei l'inserimento all'o.d.g. della mozione n. 466, "Ripristino della linea ferroviaria Novara-Varallo", anche questa presentata dal collega Rossi.
La ferrovia Novara-Varallo è una linea ferroviaria del Piemonte che collega la città di Varallo Sesia al nodo ferroviario di Novara, attraversando i paesi della Valsesia. Si tratta di una linea fondamentale per il collegamento della Valsesia con la città di Novara e la possibilità di collegamento con la tratta Milano-Torino. Su questa tratta ferroviaria, il 15 settembre 2014 è stata soppressa la linea passeggeri e sostituita da un servizio di trasporto di autobus, suscitando le proteste dei pendolari e delle amministrazioni locali.
Il declino delle linee è dipeso da diversi fattori: da un lato, il disinvestimento da parte di FS sin dal 2008 e, dall'altro, il forte parallelismo tra i servizi di ferro e gomma.
Considerato che la linea è funzionante, almeno parzialmente, per il trasporto merci e totalmente per i treni storici a valenza turistica con possibilità di trasporto passeggeri, abbiamo bisogno di incrementare il trasporto passeggeri soprattutto per gli studenti pendolari.
Un buon collegamento ferroviario è un servizio essenziale per le aree interne e favorisce lo spopolamento di queste aree. Sindaci e rappresentanti di enti e associazioni negli anni si sono mobilitati in diverse occasioni affinché venisse ripristinato il treno dei pendolari, non garantendo gli autobus sostitutivi lo stesso servizio.
Poiché il pianeta sta attraversando un'emergenza climatica non di poco conto, tutte le maggiori istituzioni si sono impegnate per ridurre le emissioni del 55%, la Pianura Padana è in continuo stato d'allerta per la cattiva qualità dell'aria e il trasporto su ferro ha un impatto ambientale decisamente inferiore a quello su gomma, nonché considerato anche che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede uno stanziamento di 68 miliardi di euro per la transizione ecologica ed energetica e 31 per le infrastrutture per la mobilità sostenibile, con questa mozione impegniamo la Giunta a mettere in campo le azioni necessarie al ripristino delle linee ferroviarie Novara-Varallo e alla riattivazione della linea passeggeri attualmente sospesa.
In realtà, come avrà sicuramente notato, questa mozione è piuttosto risalente nel tempo, perché data 15 gennaio 2021. Mi pare che sul tema alcuni annunci e alcune iniziative siano state prese dalla Giunta e siano state anche oggetto di informazioni sugli organi di stampa, ma sono certo che tornare sul potenziamento di questa linea e sulla discussione in generale e sul ripristino delle linee ferroviarie soppresse possa essere di interesse di tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Valle.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Interveniamo volentieri su questa proposta di inserimento all'o.d.g. per dire che il documento è superato dai fatti e dalle azioni che il Governo e questa Regione stanno mettendo in campo.
L'inserimento di questo ordine del giorno è del tutto inutile.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Lanzo.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 466.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo alla richiesta di inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n.
436 del Vicepresidente Valle, che ha facoltà di intervenire in qualità di Consigliere.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 436, avente a oggetto "La Regione garantisca ai cittadini adeguata trasparenza e informazione attraverso la pubblicazione dei dati e metadati completi riguardanti la diffusione della pandemia da COVID-19 sul nostro territorio", presentata dal Consigliere Rossi e altri. Siamo.
Torno con la mente a novembre 2020, in piena seconda ondata pandemica. Con il collega Rossi avevamo avuto modo di notare come molti dei dati che forniva la Giunta fossero, innanzitutto, parziali e non sempre correttissimi. Ricordiamo il caso delle tabelle con i malati di COVID che comparivano e scomparivano secondo le libere interpretazioni uniche in Piemonte rispetto a tutte le altre Regioni. Soprattutto questi dati non erano interoperabili, non erano dati in formati aperti, disaggregati, non erano aggiornati, non erano facili da trovare. Insomma, rendevano estremamente difficile quel lavoro di monitoraggio e di controllo non soltanto da parte delle opposizioni, che hanno sicuramente competenze statistiche e mediche indubbiamente limitate, ma anche da parte della stessa comunità scientifica che, in effetti, per tutto il tempo della pandemia, per quello che riguarda la nostra Regione, ha dovuto appoggiarsi necessariamente ai dati che forniva invece il Ministero della Salute, i quali peraltro, molto spesso, presentavano importanti difformità rispetti ai dati che, invece, potevamo sentire in conferenza stampa quotidianamente.
Questo perché, sicuramente, facevano riferimento a orari di chiusura e raccolta dati differenti ma, molto spesso, anche a criteri e impostazioni diverse che rendevano questi dati difficilmente comparabili.
Ovviamente questo era un grosso limite anche per la comparazione dei dati della nostra Regione con le altre Regioni e non era un buon modo di confrontarsi con i cittadini piemontesi. Aggiungo che c'era anche una proposta che era quella di individuare un responsabile unico delle informazioni sanitarie sui dati del COVID-19 in maniera da evitare il balletto tra i diversi superesperti, maxi esperti, consulenti strategici epidemiologi dell'Imperial College, tutte queste figure che ogni due o tre settimane hanno affastellato tutta la gestione della pandemia da parte di questa Giunta (lì ognuno raccontava un po' quello che voleva).
È chiaro che alcune di queste proposte sono ovviamente superate, perché il COVID è decisamente in remissione e non è più un problema per la nostra regione. Resta, invece, secondo me aperta la necessità di trovare un modo di rendere i dati in possesso dell'Amministrazione regionale in materia sanitaria trasparenti, accessibili e interoperabili da parte di tutti, con formati aperti che ne consentano la libera consultazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Valle.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo in maniera contraria all'inserimento di questo ordine del giorno e mi stupisce, in qualche modo, che sia stato proprio il collega Valle a richiederlo.
Ricordo che c'è stato un lavoro da parte di uno di noi che ha portato a un prodotto editoriale. Non so, Presidente, se ha avuto modo di leggerlo, di conoscerlo, ma è proprio a firma del Vicepresidente Valle, quindi mi sembra che quei dati siano anche ben raccontati in quel prodotto editoriale, il cui titolo mi sembra fosse "La variante piemontese". Si tratta di un prodotto editoriale particolarmente efficace, centrato sul tema della trasparenza dei dati relativamente alla catena di comando e ai ruoli durante la pandemia.
Comprendo la volontà di avere chiarezza istituzionale, ma quella chiarezza un po' come diceva il collega Lanzo sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del precedente ordine del giorno, è stata superata abbondantemente nei fatti da questo prodotto, da questo libro, da questo racconto, provvisto anche di dati, tabelle e numeri utili per comprendere alcune mancanze in quel periodo del Governo attuale della Regione, come l'ha chiamato lei all'inizio di questa legislatura. Mi sembra, quindi, un po' strana tale richiesta. E per questa stranezza, la volontà è proprio quella di votare contro questo inserimento all'o.d.g.
Magari sarebbe importante - mi rivolgo al collega Valle - farne dono, se non l'ha già fatto, non solo ai colleghi Consiglieri, ma anche ai propri collaboratori, al Gruppo e ai dipendenti del Consiglio, perché credo che quel libro, quel racconto, quell'accesso agli atti che si è fatto punti proprio a raggiungere l'obiettivo di trasparenza dei dati richiesti da quest'ordine del giorno.
Quell'obiettivo è stato nei fatti raggiunto non tanto grazie alla maggioranza - questo è evidente - ma grazie a un lavoro puntuale e preciso delle opposizioni, in particolare del collega Valle, che ha avuto la capacità di mettere nero su bianco tutti quei dati, tutte quelle mancanze tutta quella non capacità nella gestione per gran parte del periodo COVID da parte di questa maggioranza e di questo Governo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 436.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di nuovo punto all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Le presenterei l'ordine del giorno n. 430, chiedendo di poterlo iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta, avente a oggetto "Misure di sostegno ad associazioni sportive dilettantistiche intestatarie di mutui per la gestione di impianti sportivi pubblici", anche questo a prima firma del collega Rossi, presentato in data 5 novembre 2020, durante la seconda ondata del COVID-19.
Quali siano state le difficoltà delle associazioni sportive nel periodo COVID è presto detto, e penso che ce lo ricordiamo tutti: ovviamente, le chiusure, le limitazioni all'affollamento, la limitazione all'utilizzo degli impianti e anche l'impossibilità di svolgere alcuni tipi di pratiche sportive hanno portato sicuramente a una riduzione degli incassi e a una riduzione degli afflussi. Devo rilevare che questa tendenza è continuata anche dopo la pandemia, perché ovviamente c'è stata una riscoperta importante da parte della popolazione tanto delle attività cosiddetta "outdoor", quanto dello sport a casa, delle lezioni a distanza, della possibilità di seguire tutorial attraverso strumenti digitali e quant'altro.
Molte associazioni sportive - vale per il territorio torinese, ma non solo sono concessionarie di beni pubblici, rispetto ai quali hanno contratto mutui e fideiussioni per la realizzazione di migliorie al bene pubblico che ovviamente ipotizzavano di recuperare all'interno del periodo concessorio, del quale però hanno finito per non fruire (o perlomeno non in pieno) per almeno uno o due anni. Nel corso di questi anni - in realtà, a partire dalla presentazione di quest'ordine del giorno a oggi - alcune misure (nazionali, in particolare) si sono viste, perché è stato possibile ad esempio, ottenere una proroga delle concessioni; è stato possibile ottenere uno stop ai mutui per quanto riguardava la quota capitale (ma soltanto per alcuni mesi).
Tuttavia, se oggi potessimo fare il punto sullo stato dell'attività sportiva nella nostra Regione non potremmo dire, onestamente, che la situazione sia tornata a quella ante pandemia, perché c'è ancora molto da recuperare in questo senso. Peraltro, tutti gli investimenti, anche laddove sono ripartiti, oggi stanno patendo in maniera importante le conseguenze del caro-materiale legate all'ingorgo del bonus 110% o al rincaro delle materie prime in generale legato alla guerra d'Ucraina. I costi delle bollette oggi gravano in maniera importante sugli impianti sportivi, alcuni dei quali, per loro natura, sono estremamente energivori (pensate alle piscine o agli impianti di calcio e alle palestre).
Pertanto, riteniamo che sia ancora attuale l'idea di predisporre, da parte del Governo e da parte della Regione Piemonte, strumenti per sostenere le associazioni sportive nei mutui che hanno contratto.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo solamente per dire che siamo contrari all'iscrizione all'o.d.g.
di questo ordine del giorno.
La Regione in questi due o tre anni ha comunque continuato a dare manforte a tutte le attività sportive: alle piscine, ad esempio, si è cercato di dare comunque un abbondante contributo; allo stesso modo, nell'ultimo bando lo stesso discorso vale per le bocciofile.
Siamo dunque contrari alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. di questo atto d'indirizzo.



PRESIDENTE

Grazie.



(Commenti fuori microfono)



MARELLO Maurizio

Chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori: la maggioranza ha tre minuti come l'opposizione? Perché ho sentito.



PRESIDENTE

Il Consigliere Gagliasso no, ne ha un po' meno.



MARELLO Maurizio

Lo dico solo a tutela della maggioranza, Presidente.



PRESIDENTE

Volevo evitare di interromperlo, ma non stava entrando nel merito della richiesta, stava un po' divagando.
Però anche lei, Consigliere Marello, è un po' maligno: capisco che siate conterranei, però è altrettanto corretto tenere un profilo basso quando un Consigliere sta sbagliando.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 430.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punto all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Chiedo, se è possibile, di inserire all'o.d.g. del Consiglio regionale in corso l'ordine del giorno n. 737, inerente a "Fondo straordinario a sostegno delle professioni infermieristiche" presentato dal collega Sarno e altri nel febbraio 2022. È una proposta più recente di cui sono certo che coglierete l'importanza.
In Piemonte abbiamo 22 mila operatori infermieristici che, nel corso della pandemia da COVID-19, hanno svolto un servizio che non esiterei a definire eroico, in condizioni difficilissime, con sacrifici anche personali familiari, disagi e rischi di ogni genere e che hanno permesso, nonostante tutto, la tenuta del nostro sistema sanitario e anche del nostro sistema di assistenza domiciliare e la possibilità di continuare a erogare servizi.
Hanno garantito tutta la partita dei tamponi e del tracciamento l'operatività dei nostri pronto soccorso e dei nostri ospedali. Non c'è bisogno che vi ricordi come hanno operato e in quali condizioni.
Con tale ordine del giorno andiamo a riconoscere quello che è stato il loro straordinario contributo, perché pensiamo che se vogliamo mantenere all'interno del servizio sanitario pubblico nazionale queste professionalità straordinarie, a loro dobbiamo un riconoscimento importante, anche di natura economica. Il rischio, se non prenderemo questa via, è di continuare a vedere una continua migrazione, cui abbiamo assistito in questi anni, verso il settore privato e le partite IVA che offrono remunerazioni decisamente più interessanti, che offrono la possibilità di beneficiare della vostra beneamata flat tax, così come la possibilità di avere contesti di lavoro meno difficili, anche dal punto di vista dei giorni, degli orari e dell'incastro con i carichi familiari. C'è un bisogno notevole di queste figure, quindi il mercato le richiede ed è pronto a pagarle.
Con l'ordine del giorno, chiediamo alla Giunta di prevedere l'istituzione di un fondo straordinario destinato al personale delle professioni infermieristiche, da utilizzare per politiche di welfare, a riconoscimento del fondamentale lavoro da loro svolto in questo periodo e a farci promotori verso il Governo dell'applicazione in tempi ragionevoli dell'ordine del giorno approvato al Senato, non più tardi di un paio di anni fa, con il quale si costituisce un fondo per sostenere, attraverso un indennizzo economico, i parenti del personale medico sanitario deceduto durante il periodo pandemico. Lo dobbiamo a loro e lo dobbiamo a tutti noi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire rispetto all'ordine del giorno, che ha come primo firmatario il Consigliere Sarno, illustrato adesso dal collega Valle, per esprimere una difformità di vedute, una contrarietà, come previsto e consentito dal nostro Regolamento consiliare.
Penso, infatti, che nel merito della proposta sia necessario un supplemento di riflessione. Un fondo straordinario per le professioni infermieristiche mi pare, da un lato, un intervento parziale e non esaustivo. Dovremmo eventualmente concepire un intervento più generale e complessivo che riguardi non una singola categoria di operatori sanitari, per quanto essa sia cruciale e si sia rivelata davvero essenziale - pensiamo al periodo terribile della pandemia - ma dovremmo eventualmente pensare a un intervento più ampio.
Più volte, anche negli ultimi tempi, nel corso delle Commissioni consiliari e nelle audizioni che abbiamo svolto, ci siamo resi conto di come sia molteplice la presenza di figure professionali in ambito sanitario, di cui si può constatare la carenza. Pensiamo agli assistenti sanitari, figura riconosciuta nell'ordinamento italiano che è preposta ai vaccini e ai tamponi. Pensiamo ai terapisti occupazionali che abbiamo incontrato recentemente in IV Commissione quando abbiamo audito l'Associazione Parkinsoniani. Di conseguenza, mi chiedo: perché limitarsi alle professioni infermieristiche? Questo è il primo tema di contestazione che voglio sottoporre a lei, Presidente, e a quest'Aula.
La seconda questione, però, è più metodologica, cioè mi chiedo se lo strumento di un Fondo Sanitario Regionale sia quello più appropriato. Lo abbiamo visto anche ieri pomeriggio in Commissione consiliare insieme all'Assessore Icardi quando abbiamo analizzato la parte di competenza della sanità per il bilancio di previsione 2023 della Regione. Di fatto, i fondi della sanità regionale sono quasi nella loro totalità un trasferimento dello Stato.
Pertanto, chiediamoci se non sia piuttosto opportuno modificare il presente ordine del giorno, quindi non chiederne l'iscrizione oggi, ma modificarlo e depositarlo in un altro momento oppure, addirittura, trasformare la richiesta in una esortazione di più efficace azione politica di questa Giunta nei confronti del Governo nazionale. A fronte di un taglio del Fondo Sanitario Nazionale cui abbiamo assistito nell'ultima legge di bilancio, la vera azione, quella più urgente e più incisiva, è che la Giunta di un certo colore politico si rivolga a un Governo dello stesso colore politico per chiedere più risorse per la sanità e, quindi, a cascata anche sugli infermieri.



PRESIDENTE

Grazie, collega Canalis.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 737.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti del Consigliere Sacco)



PRESIDENTE

Il Consigliere Valle chiede nuovamente di intervenire per proporre un nuovo inserimento all'o.d.g.
La parola al Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Mi spiace per il collega Sacco, ma ormai abbiamo effettuato il sorpasso quindi non molliamo neanche sugli ordini del giorno.
Le chiederei di inserire all'o.d.g. di oggi l'ordine del giorno n. 928 intitolato "Realizzazione della fermata ad Alta Velocità intermedia a Novara sulla tratta Torino-Milano". Sono sicuro che ci sono molti colleghi novaresi dall'altra parte dell'emiciclo che voteranno a favore.
Il sistema di trasporto ferroviario Alta Velocità viene riconosciuto universalmente come un modo di trasporto comodo, sicuro, flessibile ecosostenibile in una rete nazionale ed europea che apporta vantaggi in termini di prestazioni ambientali e benefici socioeconomici.
Nel 2009, ma questo lo conoscete già, è stata inaugurata la linea Alta Velocità tra Torino e Milano, e l'apertura al traffico della tratta Torino Novara, che risale al febbraio del 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali.
In quel periodo, la fermata in linea della TAV a Novara sulla linea Torino Milano era già prevista da una convenzione del 2004, firmata da Città di Novara, Stato, Regione, Provincia e RFI. L'ipotesi di questa stazione era stata avanzata per assicurare alla seconda città del Piemonte collegamenti più rapidi e agevoli con il resto d'Italia e d'Europa.
Come dicevo prima, il progetto risale al 2004; nel 2010, Regione Piemonte ha incaricato il Politecnico, la Compagnia di San Paolo e il Centro Studi innovativi RFI di uno studio sull'ipotesi di realizzazione. Sappiamo anche però, che, oltre a questo studio, ce ne sono stati altri legati alla possibilità di verificare la sostenibilità o l'opportunità, diciamo, di realizzare questa fermata intermedia o ulteriori fermate intermedie nelle città di Chivasso e di Santhià. Inoltre, si era arrivati, peraltro all'ipotesi di un'unica stazione intermedia collocata, a questo punto, a Santhià, che è considerata più baricentrica rispetto a Novara e a Chivasso.
Come potete immaginare, ogni territorio si è attivato in questo senso, per sostenere le ipotesi più significative e interessanti per il proprio territorio.
Ora, non riprendo tutta la storia, ma vado alle conclusioni.
Quest'ordine del giorno impegnerebbe la Giunta a riprendere le interlocuzioni con RFI e con il Ministero, al fine di sviluppare e finalizzare il progetto per la realizzazione della fermata in linea dell'Alta Velocità di Novara sulla tratta Torino-Milano, in questo modo non soltanto compiendo una scelta definitiva, ma cominciando anche quel lavoro di progettazione che è necessario per cominciare a reperire le risorse e passare alla realizzazione di quest'opera, importante per il Novarese e per tutto il Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Intervengo contro questo atto, perché superato; non certo contro l'idea, ma perché è superato.
Lunedì 30 gennaio di quest'anno, il Sindaco di Novara, sulla scorta di quel protocollo d'intesa, datato 2004, ha incontrato il Ministro Salvini chiedendo il sostegno di Regione e di tutti i rappresentanti del territorio, quindi anche del collega primo firmatario, di poter riattivare questo protocollo e finalizzarlo.
Posso anticipare che si è in attesa di un incontro con RFI e, quindi, nei fatti, non è necessario e ci diciamo contrari, perché le cose stanno procedendo.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 928.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Sacco voleva intervenire per proporre l'iscrizione di un nuovo ordine del giorno.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Vorrei introdurre all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1054, avente a oggetto "Estensione dell'uso dei Voucher Scuola per l'acquisto degli abbonamenti del servizio di Trasporto Pubblico Locale per gli studenti". Questo è un aspetto che ho già sollevato in quest'Aula, ma purtroppo nulla è stato risolto.
Sappiamo che nel bando per l'erogazione dei voucher scuola è scritto che le famiglie possono utilizzare i voucher anche a copertura delle spese per l'utilizzo del trasporto pubblico locale. Quindi, magari, alcune famiglie decidono di non impiegarli per i libri, perché magari hanno la fortuna di recuperarli in altro modo, per utilizzare queste risorse a copertura dei costi degli abbonamenti, che non sono certo poca cosa.
Il problema è che alcune aziende danno la possibilità alle famiglie di utilizzare i voucher per coprire i costi del trasporto pubblico, mentre altre aziende, soprattutto quelle delle province più esterne del Piemonte non hanno sottoscritto nessun tipo di convenzione con la Regione Piemonte per l'utilizzo di questi voucher.
Questo, di nuovo, crea una discriminazione.
Ci sono territori di serie A e territori di serie B, studenti di serie A e studenti di serie B. Ci sono famiglie che possono accedere a questo servizio, per esempio a Torino con GTT, mentre in tantissime altre città dove il servizio viene svolto da altre società, non c'è la possibilità di optare per il pagamento tramite voucher delle famiglie.
Questo è un problema enorme che ci stiamo trascinando da ormai più di tre anni e che dovrebbe essere risolto: basterebbe convocare le varie aziende e chiedere di adeguarsi o, almeno, di inserire all'interno del contratto di servizio dell'azienda l'obbligo di riconoscere gli incentivi regionali alle famiglie, per permettere alle famiglie stesse di usufruire di questi bonus.
In caso contrario, è inutile scriverlo all'interno del bando, se poi le famiglie, convinte di usufruire del vantaggio, scoprono allo sportello che l'azienda "x" non lo riconosce.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Non me voglia il Consigliere Sacco, ma intervengo in dissenso alla sua proposta, perché ci sono alcuni aspetti che andrebbero valutati in maniera più approfondita e trattati nella Commissione che si occupa di questi argomenti, nello specifico la II Commissione presieduta dal collega Marin.
C'era ancora il collega Grimaldi, poi promosso in Parlamento, che insieme alla collega Disabato, al collega Sacco e ad altri colleghi fece delle vere e proprie battaglie sull'argomento, mai affrontato in maniera da poterlo risolvere per dare veramente indicazioni precise a famiglie che, in certi casi, sono discriminate.
Tuttavia, sono in dissenso a quanto sta proponendo il collega Sacco perch questo documento, oltre a non avere trovato un approfondimento in Commissione (ci siamo occupati di altri argomenti: ricorderete le giornate passate a discutere della legge sull'urbanistica, poi naufragata, a firma del collega Marin), anche se venisse approvato non credo avrebbe alcun tipo di sbocco. L'abbiamo già verificato con altri provvedimenti - ne sono io testimone in primis - approvati all'unanimità, magari anche finanziati con buona volontà della maggioranza, ma poi rimasti lì inapplicati.
Accanto al tema dei trasporti occorrerebbe, sempre in Commissione individuare altri provvedimenti per andare incontro alle famiglie che devono sostenere delle spese per far studiare i loro figli fuori sede. Ne sono testimone io, con due figlie che hanno studiato al di fuori del territorio in cui vivono.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1054.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con la richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine della mozione n. 141 del Consigliere Avetta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Chiedo che venga inserita all'o.d.g. la mozione n. 141, depositata molto tempo fa, riguardante "Nuova ZTL del Comune di Torino", la ZTL allargata di Torino, presentata dal Vicepresidente Valle. Seppure sia passato molto tempo, perché stiamo parlando del 10 dicembre 2019, l'argomento è ancora molto attuale.
Siamo tutti consapevoli - e l'abbiamo vissuto tutti quanti in prima persona anche in quest'ultimo periodo invernale - che il controllo e la gestione della qualità dell'aria costituiscono temi d'importanza primaria, non solo connessi alla tutela dell'ambiente, ma anche alla tutela della salute delle persone, perché l'inquinamento atmosferico ha questo tipo di effetto negativo.
C'è una legge regionale, la n. 43 del 7 aprile 2000, che è l'atto di riferimento normativo con cui il Piemonte gestisce il controllo della qualità dell'aria, che prevede le procedure e gli obiettivi per l'approvazione del Piano regionale di qualità dell'aria, cioè lo strumento di programmazione, coordinamento e controllo in materia di inquinamento atmosferico.
Il Piano suggerisce una serie di attività e di provvedimenti da adottare e una serie di azioni che possono contribuire a mitigare l'effetto negativo della qualità dell'aria o - meglio, al contrario - che possono contribuire a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo. Tra queste, per esempio suggerisce e promuove lo smart working, che prevede che le persone lavorino da casa, quindi non usino mezzi, in particolare quelli privati; promuove la mobilità ciclistica, incentiva e suggerisce l'uso del TPL (il trasporto pubblico locale). Certamente tra questi considera anche la possibilità di adottare misure come la ZTL allargata, quelle misure di carattere amministrativo che possono consentire di ridurre l'inquinamento per i mezzi privati che circolano in città. Ovviamente si pone l'obiettivo di contribuire a questo miglioramento progressivo.
La mozione impegna la Giunta a fare in modo che ci sia il massimo coinvolgimento possibile di tutte le associazioni e degli stakeholder che hanno interesse rispetto a questo tipo di provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Perugini, che interviene in senso contrario.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Sempre d'accordo sui contenuti, ma assolutamente contrario con l'iscrizione dell'atto, perché la Regione sta investendo 352 milioni per il miglioramento della qualità dell'aria. Di conseguenza, questi investimenti come noto - ce lo potrà confermare l'Assessore - vengono accompagnati nella presentazione agli stakeholder, ai soggetti e alle associazioni, ragion per cui è superato nei fatti per l'attività che è in corso.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, collega Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 141.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Avetta sulla richiesta di inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 195.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno forse più recente degli altri, perché è stato presentato il 12 febbraio 2020. L'oggetto è il seguente: "La Regione Piemonte istituisca a Torino un Centro unico multidisciplinare per la lotta, la cura e la prevenzione delle problematiche derivanti dalle pratiche di mutilazioni genitali femminili (MGF)".
In realtà, questo è un ordine del giorno che riguarda un tema molto sensibile e molto significativo. Per mutilazioni genitali femminili si intendono tutte quelle pratiche di rimozione parziale o totale dei genitali femminili per ragioni culturali o per altre ragioni, che non sono evidentemente terapeutiche.
Questo tipo di interventi, soprattutto se praticati in ambienti non sicuri o su bambine molto piccole, possono causare complicanze a breve, a medio e a lungo termine, tra cui il dolore cronico, le infezioni, l'aumento del rischio di trasmissione dell'HIV. Possono causare problemi di carattere psicologico come ansia e depressione, come anche problemi durante l'età della crescita rispetto all'infertilità e, nei casi peggiori, anche portare alla morte del soggetto cui è stata praticata la mutilazione.
Questa pratica, dichiarata a livello internazionale e a tutti gli effetti una grave forma di violazione dei diritti umani, riguarda molto spesso Paesi dell'Africa e del Medio Oriente e dell'Asia, ma anche alcune comunità di immigrati in Europa, in America del Nord e in Australia.
In Italia c'è una legge vigente, la legge Consolo del 9 gennaio 2006, che è stata considerata a livello europeo una legge all'avanguardia, riconosciuta dalle stesse Nazioni Unite. Nella scorsa legislatura la Regione Piemonte aveva approvato, su proposta dell'Assessorato alla sanità e con una delibera di Giunta, l'istituzione di un centro unico multidisciplinare a Torino per la prevenzione e la cura delle malattie sessualmente trasmissibili. Consideriamo anche che i flussi migratori vedono spostarsi popolazioni da tutti gli angoli del mondo verso l'Italia e ci richiedono di alzare molto il livello di attenzione anche su queste pratiche e, quindi di confermare l'impegno per il soccorso per le bambine e le ragazze e le donne che arrivano nel nostro Paese portando con sé, purtroppo, questo tipo di problematiche sia fisiche sia psicologiche.
L'ordine del giorno impegna la Giunta regionale, sulla scorta dell'esperienza già mutuata per l'istituzione del centro unico multidisciplinari, ad attivarsi per istituire un centro unico multidisciplinare, gratuito e accessibile a tutte le persone, a tutte le donne che hanno questo tipo di problema per contrastare le pratiche di mutilazione genitale femminile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Innanzitutto ringrazio il collega Alberto Avetta per aver proposto di inserire all'ordine dei lavori della giornata odierna un ordine del giorno che era stato depositato il 10 febbraio 2020 dal collega Daniele Valle.
Credo, però, che non sia opportuna la richiesta del collega Avetta innanzitutto perché penso che un tema così delicato e importante, che impatta in maniera così invasiva sulla vita delle cittadine piemontesi di origine straniera che abbiano subìto questa pratica, debba meritare una discussione più lunga, più approfondita e, soprattutto, una discussione preventiva in Commissione consiliare, prima di approdare in Aula.
Credo che, forse, sarebbe affrettato - nonostante la data del deposito dell'atto sia molto risalente nel tempo - discutere in Aula questo tema senza aver prima avuto la possibilità di ascoltare degli esperti, dei professionisti, delle persone che, anche a titolo professionale, conoscano a fondo l'argomento.
La seconda motivazione che vorrei proporle, Presidente, per esprimerle la mia contrarietà all'iscrizione all'o.d.g. di questo documento, è che forse sarebbe opportuno - ne parlerò anche con il proponente dell'ordine del giorno - presentare addirittura una proposta di legge in tal senso, quindi non un atto d'indirizzo, ma proprio uno strumento legislativo, così come concepito dal nostro Regolamento interno del Consiglio regionale, quindi uno strumento regolativo che possa dare più compiutezza, più coercizione e più forza a questo tema del contrasto alle mutilazioni genitali femminili.
Credo che l'ordine del giorno non sia la strada giusta; soprattutto, credo che non lo sia un ordine del giorno discusso in questa fase e in questa sede senza aver ascoltato personale esperto.
Mi farò parte attiva, con il mio Gruppo consiliare, per esprimere questa differenza di vedute, questa sfumatura diversa, proprio in considerazione che il target di questo testo è la popolazione femminile, quindi mi sento particolarmente toccata dall'argomento e dalla delicatezza di un dramma così serio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 195.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
A differenza di altre proposte di iscrizione all'o.d.g., l'ordine del giorno n. 935, avente a oggetto "Rafforzare il sostegno postnatale in tutti i presidi sanitari della Regione Piemonte", è molto recente: il collega Valle l'ha depositato pochi giorni fa, il 19 febbraio 2023.
Tale ordine del giorno, come il precedente, riguarda un tema molto delicato e molto sensibile, perché attiene alla tutela della salute e alla tutela della qualità della vita, che noi abbiamo il dovere di garantire ai cittadini, in particolare ai cittadini piemontesi, che sono quelli che soggiacciono alle regole che vengono assunte in quest'Aula.
Dicevo, questo atto d'indirizzo riguarda il tema molto delicato della fase postnatale. Secondo le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il periodo immediatamente successivo alla nascita e fino alle sei settimane seguenti (42 giorni successivi alla nascita), è ancora molto delicato; lo è in tante parti del mondo, ma lo è anche in Paesi cosiddetti avanzati, tra virgolette, come il nostro (ce lo diciamo da soli!). È di qualche mese fa, infatti, la notizia di una drammatica e prematura morte di un neonato all'ospedale Pertini di Roma, se non ricordo male. Questo ovviamente, ha risollevato il problema; problema che, come vedete, pu capitare purtroppo anche da noi.
La Regione Piemonte, con una DGR del 2008, aveva adottato delle linee guida sul percorso nascita, da intendere come modello organizzativo e assistenziale nella post gravidanza. Inoltre, aveva anche adottato nel 2009 una DGR, che prevedeva l'introduzione dell'Agenda di salute dalla nascita all'adolescenza e dell'Agenda di gravidanza.
Siamo convinti che queste siano azioni assolutamente necessarie. Tuttavia anche a seguito della grave pandemia, non possiamo far finta di non ripensare al tema della carenza di personale, che purtroppo riguarda tutte le attività sanitarie, a maggior ragione le cosiddette attività ordinarie (lo dico tra virgolette, nel senso che per fortuna la gravidanza normalmente rientra tra queste, al netto della straordinarietà dell'evento).
Come dicevo, l'atto d'indirizzo si pone alcuni obiettivi, in particolare quello di promuovere e incentivare l'adozione di ogni pratica utile a sostenere in tutte le fasi della gravidanza e del post nascita le neomamme i neogenitori e ovviamente i bambini, e a sostenere e a promuovere l'assistenza domiciliare, perché nei giorni successivi, quando le mamme vengono dimesse dall'ospedale, hanno bisogno di essere assistite anche al proprio domicilio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Avetta.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Perugini.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Naturalmente, non siamo contrari al tema contenuto nella proposta, ma alla modalità che talvolta è superata dagli atti. Recentemente (proprio a novembre) è stato aperto il bando per uno stanziamento di 460 mila euro per il sostegno postnatale e di tutti i progetti che sono stati presentati in tal senso, per arrivare fino ai mille giorni successivi alla nascita passando attraverso la struttura sanitaria. Dunque, nei fatti, anche questo documento è superato.
Il miglioramento potrà passare, semmai, dalle Commissioni a seguito di verifica dell'esito di questi bandi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 935.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
A differenza di quelle precedenti, torniamo su un atto risalente nel tempo considerato che è stato depositato dal sottoscritto il 19 novembre 2019. Si tratta dell'ordine del giorno n. 118, inerente a "SMF1 (Pont-Rivarolo Chieri) Passaggio alla gestione Trenitalia". Esso riguarda un tema che apparentemente potrebbe essere considerato superato, l'allora deliberazione di adeguamento tariffario dell'Agenzia per la Mobilità piemontese del 23 ottobre 2019, rispetto all'adeguamento tariffario dei biglietti dei treni.
Tutti abbiamo registrato in questi anni tante difficoltà dal punto di vista dei servizi che questa Regione è stata in grado di garantire sul trasporto ferroviario. In particolare, questo ordine del giorno si riferisce alla tratta che era gestita originariamente da GTT, la Pont-Rivarolo-Torino Chieri, per la cui gestione è poi subentrata Trenitalia.
Prima che subentrasse Trenitalia abbiamo registrato su quella tratta tanti disservizi, ma bisogna riconoscere che, dopo il subentro, si sono gradualmente attenuati. Dicevo però che gli utenti di quel servizio hanno subito quotidianamente disservizi e ritardi che hanno generato, a suo tempo, disagi sempre più insostenibili e intollerabili. Questi disservizi colpivano e colpiscono, quando ancora ci sono, i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico locale sia per ragioni di lavoro sia per ragioni di studio, ad esempio per raggiungere la scuola.
Quante volte abbiamo letto sui giornali di persone che, a causa di quei disservizi e ritardi, non hanno raggiunto il posto di lavoro in tempo! Alcuni studenti avevano lamentato il fatto di non aver potuto dare esami in quanto non avevano raggiunto per tempo il posto in cui avrebbero dovuto essere sottoposti all'esame. Pertanto, parliamo di tanti disservizi e di tanti disagi.
Con questa mozione, chiedevamo all'epoca, ma vale ancora oggi, che l'Agenzia della mobilità piemontese soprassedesse, proprio in funzione di quei disservizi, sulla decisione di aumentare le tariffe di percorrenza.
Dico che questa mozione non è superata, perché anche oggi su tante tratte magari non su questa, sulla quale registriamo un miglioramento - i disservizi sono molti, ma nonostante questo abbiamo dovuto, purtroppo registrare l'ulteriore aumento delle tariffe. Su questo chiediamo di poter approfondire l'argomento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento dell'ordine del giorno n. 118 il Presidente Sergio Chiamparino; ne ha facoltà per tre minuti.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Intervengo in senso contrario per una ragione: perché, come ha ammesso lo stesso Consigliere Avetta, è una mozione datata, tant'è che si riferiva a un periodo in cui la gestione era diversa e in cui - colgo l'occasione per dirlo - grazie non alla mia, ma alla lungimiranza con cui operammo nel credere nel fatto che i risultati si vedono se l'ente pubblico è in grado di mettere adeguatamente in concorrenza i privati e alla fine i servizi migliorano. Mi riferisco ai privati o ai soggetti che operano con una logica di mercato.
Difatti quello che ha detto il collega Avetta è chiaro: i disservizi vi sono stati fino a quando, in qualche misura, si operava in una logica di monopolio di un'azienda di trasporti torinese. Nel momento in cui si è creata una logica di concorrenza - e quindi è stata fatta una gara lunga difficile e complessa, grazie alla quale è poi subentrata Trenitalia qualche miglioramento si è visto nel rapporto fra qualità e prezzi del servizio. Di conseguenza, la prima ragione per la quale sono contrario è che è una mozione datata.
La seconda ragione è una considerazione più generale e ne approfitto per farla, visto che è entrato il Presidente Allasia, per cui mi rivolgo, oltre che alla Presidenza, anche ai colleghi e compagni del Gruppo, in particolare al nuovo Segretario. Questa nostra battaglia di opposizione ostruzionistica, com'è chiaro, è finalizzata a impedire che avvenga questa forzatura (per non dire di più) sullo Statuto, però mostra anche un limite dell'opposizione e di tutte le opposizioni di sempre. Sta emergendo che questo florilegio (non so come chiamarlo) di ordini del giorno e mozioni presentate nel corso degli anni rischia, da una parte, di essere del tutto inefficace, perché quando ci troviamo di fronte aduna mozione datata di tre o quattro anni, è evidente che perde di qualsiasi significato.
Non solo, ma quest'esplosione di atti d'indirizzo rischia di fare da foglia di fico rispetto alle reali responsabilità dell'Amministrazione, qualunque sia l'Amministrazione, perché finisce per dare il pretesto che poi, alla fine, dopo tre anni, si vota un ordine del giorno - come si dice di solito un ordine del giorno non si nega a nessuno - ma le vere responsabilità, in questo caso sulle scelte rispetto al servizio ferroviario piemontese vengono messe da parte, occultate e semmai emergono quando l'Assessore di turno firma, insieme al Ministro di turno, un protocollo d'intesa in cui magnifica le future sorti del trasporto pubblico locale piemontese.



PRESIDENTE

Grazie, Presidente Chiamparino.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 118.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiede di illustrare una proposta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Sacco.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno che ha per titolo "Avviare nuovi sistemi di bigliettazione nell'ambito del BIP.



(Scampanellìo del Presidente)



PRESIDENTE

Colleghi, per favore! Sta intervenendo il collega Sacco.
Prego, collega.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 1052, avente come titolo "Avviare nuovi sistemi di bigliettazione nell'ambito del BIP con l'istituzione del biglietto unico regionale".
Questo è un tema che torno a riproporre in Aula, in quanto la necessità di avere una bigliettazione unica a livello piemontese, che avviene in altre Regioni, come per esempio in Lombardia, con il biglietto unico, ma anche in altre nazioni, come per esempio in Svizzera, dove con un unico biglietto si può viaggiare in tutti i Cantoni, sia un aspetto fondamentale per incentivare le persone all'utilizzo del mezzo pubblico.
Penso che se si facesse una politica di incentivazione, che permetta, con pochi euro in più rispetto a determinati abbonamenti ferroviari, di utilizzare tutti i mezzi pubblici, ovviamente, andando a "bippare" nelle varie province dove si usufruisce del servizio, in modo da poter ripartire in maniera equilibrata l'incasso della società che fornisce il servizio, si darebbe sicuramente un incentivo maggiore all'utilizzo del mezzo pubblico in Piemonte.
Mi spiace che, quando ho sottoposto questa richiesta all'Assessore, mi è stato risposto che in realtà si stava creando un'unica applicazione, con cui si potevano acquistare i vari biglietti, ma questo è un approccio totalmente sbagliato, perché l'applicazione unica non è il biglietto unico e non ha assolutamente gli stessi vantaggi che darebbe il biglietto unico! Anzi, dimostrerebbe quanto è complicato viaggiare in Piemonte, dovendo cambiare ogni volta il mezzo di trasporto per raggiungere una determinata destinazione.
È la soluzione più comoda, che può spingere le persone a utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere determinate mete. La facilità dell'utilizzo del sistema passa solamente attraverso una bigliettazione unica, che pu essere ripartita a seconda di chi effettivamente svolge il servizio, ma per fare questo serve un investimento da parte della Regione e, soprattutto una concertazione con tutti gli attori che svolgono il servizio di trasporto pubblico.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla proposta di iscrizione all'o.d.g. il collega Gagliasso.
La parola al Consigliere Gagliasso.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1052.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiede di illustrare una proposta.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Dica, collega.



CANALIS Monica

Volevo segnalare che volevo votare a favore.



PRESIDENTE

Sia inserito a verbale che la Consigliera Canalis esprime voto favorevole.
Chiede di illustrare una proposta di inserimento di ordine del giorno il collega Ravetti.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Presidente, sull'ordine dei lavori.
È possibile utilizzare, in riferimento al Capo X del Regolamento, il tempo che ho a disposizione per chiedere l'inserimento all'o.d.g. di un ordine del giorno in silenzio?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Quindi, lei vorrebbe stare tre minuti in silenzio?



RAVETTI Domenico

Chiedo per tecnica legislativa e non perché voglio stare zitto, ma per tecnica legislativa.



PRESIDENTE

No.
Di solito s'interviene. Lei può usare il suo tempo.
Allora, a questo punto, tutti potrebbero parlare per un minuto e poi stare in piedi per gli altri due. No?



RAVETTI Domenico

Non lo so.
Io chiedo.



PRESIDENTE

Guardi, ci accertiamo un attimo e rispondiamo.
A buon senso, non penso sia possibile.



RAVETTI Domenico

Ma non voglio utilizzare il buon senso.



PRESIDENTE

Confido anche nel suo buon senso.



RAVETTI Domenico

Io volevo utilizzare il Regolamento.



(Commenti del Consigliere Gagliasso)



RAVETTI Domenico

Forse vuole chiedere la parola il collega Gagliasso, ma non volevo utilizzare il buon senso, volevo utilizzare il Regolamento, Presidente.



PRESIDENTE

Della questione si era già discusso e parlato nelle scorse legislature. Vi sono dei precedenti. Se non si utilizzano i precedenti per questa fattispecie, allora non si utilizzano i precedenti per altre questioni.
Pertanto, come precedentemente detto alle ore 13, possiamo anche procedere in modo diverso; siamo liberissimi e l'Aula è sovrana.
Sul diritto di parola, nessun Consigliere può parlare senza aver chiesto e ottenuto la parola dal Presidente, quindi nessun Consigliere cui è stato concesso di intervenire può non parlare, è diverso. Lo capisco anch'io che ho fatto le scuole basse.
I Consiglieri che intendono parlare in una discussione devono iscriversi presso la Presidenza. La Giunta ha diritto di parola. Il Presidente concede la parola nell'ordine di iscrizione, che può modificare per favorire il confronto. Gli oratori parlano, ripeto, dal proprio banco in piedi e rivolti al Presidente.
Nella fattispecie della sua richiesta, il tema era già stato avanzato nelle precedenti legislature. La Consigliera Cotto voleva intervenire non parlando, ma la Presidenza di allora non gliel'aveva concesso, perci utilizzerei questo sistema.
Dato che sicuramente lei avrà il piacere e la volontà di esprimere il suo pensiero - e ce l'ha anche espresso in questi quattro anni - la Presidenza sarà ben lieta di ascoltarla.
Prego.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente, farò così.
Ovviamente non era una mia richiesta, era soltanto una richiesta di delucidazione su un punto che magari questa notte e le prossime notti potrà tornare utile nella presentazione delle richieste di inserimento di nuovi punti all'o.d.g. non solo in questo caso, ma in tutte le attività che faremo di puro e sano ostruzionismo.
Però non riesco a vederla perché ho davanti l'Assessore.



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore, già abbiamo difficoltà a parlare e a non parlare se poi lei si mette di mezzo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, colgo l'occasione.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Gallo, però stava parlando il Consigliere Ravetti.



GALLO Raffaele

No, no, era solo per annunciare che il collega è diventato da oggi Vicecapogruppo del Partito Democratico, quindi possiamo fare un applauso.



(Applausi in aula)



GALLO Raffaele

E chiediamo, se è possibile, che venga ascoltato dal Vicepresidente della Giunta e dall'Assessore alla sanità.
Grazie.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Con un filo di emozione, intervengo.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Ravetti.
Gentilmente la prossima volta, per rispetto non a me ma alla Presidenza, finisca lei di parlare, poi parla il collega Gallo e infine vediamo come fare.
Se vuole finire, la faccio finire.



RAVETTI Domenico

Le chiedo scusa, Presidente, ma lei mi dia e mi tolga la parola quando vuole, sto alle sue indicazioni, non voglio prevaricare il ruolo di Presidente di questa Aula, tantomeno del facente funzioni come nel suo caso, per cui lei mi dia il segnale e io finisco o riprendo come meglio crede.
Siamo alla richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g., che è l'ordine del giorno n. 713, "Area Maserati: salvi i posti di lavoro, ora preservarne la destinazione industriale".
L'ordine del giorno è stato scritto verso la fine del 2021, appena prima del Natale del 2021, e impegnava la Giunta affinché l'area occupata allora dallo stabilimento Maserati non diventasse preda di speculazione e che venisse messa in atto ogni iniziativa necessaria, di concerto con il Comune di Grugliasco, affinché ne fosse rispettata la vocazione industriale.
Non c'è dubbio che l'ordine del giorno è datato, ma noi, per fare ostruzionismo, l'abbiamo presentato per impegnare il tempo necessario, ben più dei tre minuti che lei mi aveva dato all'inizio, si ricorda Presidente? Quindi siamo stati molto bravi ad andare oltre anche ai sette otto minuti, ma questo era il nostro compito, perché vogliamo convincervi che questa modifica dello Statuto, come direbbe qualcuno nella storia, "non s'ha da fare", come i matrimoni di un tempo.
Utilizziamo il tempo che abbiamo a disposizione per convincervi che se passate una, due, tre o quattro notti siamo, in quanto rappresentanti di una parte significativa del Piemonte, impegnati a convincervi che non è questa la proposta utile per lo Statuto del Consiglio regionale del Piemonte e utilizzeremo tutti i mezzi leciti che abbiamo a disposizione quindi anche il richiamo di ordini del giorno presentati anni fa. In alcuni casi sono certamente fuori dal tempo, è inutile negarcelo, Presidente; sono disassati rispetto all'asse del tempo, però è l'unico modo che abbiamo per spingervi più in là e dirvi di ascoltarci. Non è questo il percorso che dovete attivare per trovare, con lo Statuto e con la legge elettorale, le regole del gioco necessarie per convincerci che questa è la strada giusta.
Mi scuso, Presidente, se ho utilizzato più del tempo e se ho utilizzato anche una modalità poco istituzionale.



PRESIDENTE

Grazie, collega, ma, come lei sa, il tempo è l'essenza di ogni istante e ne fa tesoro la nostra vita.



RAVETTI Domenico

È una risorsa cara.
Grazie per la poesia, la segnerò. La ringrazio davvero.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto all'inserimento dell'ordine del giorno n. 713 la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi scuso innanzitutto con il collega Ravetti, perché capita raramente che mi trovi su posizioni contrarie, perlomeno differenti rispetto alle sue però vorrei far notare che il suo ordine del giorno è un po' datato.
Per questo motivo, non credo sia il caso di porlo in discussione oggi perché il tema risulta superato.
Questa nostra attività di proposte in Aula non la chiamerei attività ostruzionistica perché, come diceva il Vicepresidente di Gruppo Ravetti come opposizione abbiamo alcuni strumenti a disposizione che cerchiamo di utilizzare al meglio e sempre nel rispetto dell'Aula (ce ne sarebbero altri meno rispettosi dell'Aula, usati anche in passato in occasione di approvazione di provvedimenti che non condividevamo appieno).
In questo momento stiamo utilizzando strumenti messi a nostra disposizione dal Regolamento, assolutamente leciti, che abbiamo usato in modo corretto in più, stiamo cercando di utilizzarli per portare all'attenzione dell'Aula delle tematiche. Pertanto, al di là dell'oggetto dell'atto d'indirizzo appena illustrato dal collega Ravetti, che a un ascoltatore distratto potrebbe sembrare un po' datato (però sono sicura che ci saranno spunti di riflessione più attuali, perché tratta tematiche che si ripropongono in altre situazioni), la nostra volontà è di riportare in Aula il dibattito su temi che interessino realmente i cittadini piemontesi, motivo per cui questa mattina ho fatto tutta una serie di proposte.
Abbiamo cercato di riportare il dibattito sul tema del disagio giovanile su cui, peraltro, abbiamo anche discusso lungamente in Commissione, quindi sarebbe anche il caso di arrivare in Aula con un atto approvato, anche a beneficio dei cittadini.
Abbiamo portato il tema della guerra, che è un tema assolutamente non secondario, di cui si parla troppo poco anche in quest'Aula. Ne avevamo parlato proprio all'inizio del conflitto. Abbiamo chiesto e ottenuto di esporre la bandiera della pace - che ancora oggi, grazie all'approvazione di un nostro impegno in un atto d'indirizzo, è visibile all'ingresso di Palazzo Lascaris - ma di questo tema non si parla più, come se non fosse rilevante. Invece è un tema che incombe ancora pesantemente sulla nostra sicurezza, sulla crisi economica e anche sulla difficoltà di affrontare il futuro per i nostri giovani.
Non prendiamo troppo sottogamba la nostra attività in Aula anche in questi giorni, che non è solo semplice ostruzionismo, ma è un tentativo di riportare l'attenzione sui temi realmente prioritari.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 713.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Ravetti per la richiesta di iscrizione all'o.d.g.
della mozione n. 593.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Il raduno internazionale Madonnina dei Centauri, Presidente, è un incontro che si svolge ad Alessandria la seconda domenica di luglio. Da tutta Europa arrivano circa 10 mila motociclisti, in particolare dai paesi del Nord Europa. Nel 1946 Papa Pio XII concesse la bolla papale affinché la Madonnina dei Centauri, che è ubicata nel Comune di Castellazzo Bormida diventasse la protettrice di tutti i motociclisti credenti.
Ci sono due sale all'interno del Santuario della Madonnina dei Centauri: una dedicata agli ex voto, cioè a motociclisti che si sono salvati da incidenti, un'altra dove vengono depositati i caschi, purtroppo, dei motociclisti che hanno perso la vita a causa di un incidente.
Quel raduno, oltre a essere un momento di festa - sono contento di parlarne per la prima volta in questa sala del Consiglio, perché non ne abbiamo mai avuto l'occasione in passato - è anche un'occasione, oltre che un momento di festa e di sfilata per le vie della città, per riflettere sulla sicurezza sulle strade e sulla sicurezza, in particolare, dei motociclisti.
Ogni anno si organizza un convegno che ha una dimensione internazionale; ci sono case costruttrici, non soltanto di moto, ma di caschi e di strumenti di protezione. Ogni anno in quei convegni, davvero molto interessanti - i colleghi della provincia di Alessandria sanno di cosa sto parlando - emerge la necessità di impegnare il Governo italiano con qualche attenzione in più per investimenti o detrazioni fiscali.
Investimenti sulla ricerca o detrazioni fiscali per investimenti delle imprese e dei singoli motociclisti che intendono acquistare dispositivi di protezione per rendere più sicuro il viaggio sulle strade.
Negli ultimi dieci secondi invito l'Ufficio di Presidenza e tutti i colleghi che sono disponibili a farlo a venire, a Castellazzo Bormida, non lontano da Alessandria, la seconda domenica di luglio. È un momento di festa e di riflessione.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g. della mozione n. 593, inerente a "Incentivi per l'utilizzo da parte dei motociclisti di dispositivi di protezione individuale".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario sulla proposta di inserimento della mozione n. 593 il Consigliere Gagliasso.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Siamo contrari all'inserimento della mozione n. 593 all'o.d.g. odierno.
Abbiamo ascoltato volentieri i tre minuti di intervento, quindi mi chiedo se la prossima volta continueremo di nuovo ad ascoltare tre minuti.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 593.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Ravetti ha chiesto di intervenire per la richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 855.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Lo dico per gli Uffici: la mozione di cui chiedo l'iscrizione all'o.d.g.
dell'odierna seduta è la n. 855 del 2022 - ci siamo, è una bella mozione! avente a oggetto "'Ius Scholae'. Rapida approvazione della proposta di legge di modifica delle norme sulla cittadinanza italiana".
È un momento topico del Consiglio regionale di oggi! Questa è roba spessa! In Parlamento è approdata la proposta di legge che modifica le norme sulla cittadinanza italiana, dopo l'esame del testo da parte della Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati.
L'attuale legge sulla cittadinanza del 1992 di regola non prevede che le bambine e i bambini figli di genitori stranieri, nati in Italia o giunti nel nostro Paese, possano acquisire la cittadinanza italiana prima della maggiore età e ciò significa, per bambini e bambine che hanno genitori stranieri e che sono nati o sono giunti in Italia da piccoli, dover vivere gli anni decisivi della crescita condividendo con i compagni di scuola tutti gli interessi, le passioni, l'attaccamento alla propria comunità locale senza essere considerati italiani a tutti gli effetti, a causa di una legge ormai superata nei fatti.
Secondo i dati relativi all'anno scolastico 2019-20 prodotti da Save the children, frequentano le scuole italiane più di 877 mila alunni con cittadinanza non italiana, quasi 20 mila in più rispetto all'anno scolastico precedente, e rappresentano il 10,3% del totale degli iscritti nelle scuole italiane. Il 57,4% di loro, presenti nel sistema di istruzione, si concentra nel primo ciclo.
Tutto ciò premesso e considerato, nel documento si impegna la Giunta a far pervenire al Parlamento nazionale la propria volontà affinché si giunga senza ulteriori ritardi all'approvazione della legge ius scholae entro questa legislatura, per garantire ai bambini e alle bambine, oggi stranieri solo per le anagrafi, una piena condivisione dei diritti e delle opportunità dei loro coetanei, affinché si sentano pienamente cittadini della comunità in cui crescono.
Penso, Presidente, che l'ordine del giorno sarà inserito all'o.d.g. di questo Consiglio regionale perché sono convinto che la maggioranza sarà d'accordo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Ravetti.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Sarno.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Su questa proposta ho voluto proprio intervenire, nel senso che ho chiesto convintamente la parola per esprimere la mia contrarietà. Qualcuno potrebbe dire "ma come?", per cui ne spiego il motivo.
Sono contrario perché sarebbe comodo per questa maggioranza, magari anche in questo momento, votare pure a favore dello ius scholae. Però con questo Governo dobbiamo essere più sfidanti; bisogna chiedere a questo Governo un impegno maggiore, sfidarlo su un terreno più arduo, ovvero sulla non differenza che c'è tra bambini di qualunque origine. Perché i bambini sono tali, punto.
Sono contrario a questa iscrizione perché sarebbe più opportuno, più giusto e più attento ritirare l'atto d'indirizzo, riscriverne un altro ridepositarlo, riscriverlo all'o.d.g. del prossimo Consiglio e chiedere che quel nuovo atto d'indirizzo sia discusso immediatamente in quel Consiglio regionale, ma non limitatamente allo ius scholae, bensì anche sullo ius soli, perché questa è la differenza. Dobbiamo chiedere con forza che questo Governo e questo Parlamento, con una nuova maggioranza, discuta dello ius soli, non dello ius scholae.
Se vogliamo dare pari dignità a tutti i bambini che vivono sul territorio nazionale ed europeo, dobbiamo avere la capacità di non fare differenze quindi garantire i diritti non tanto perché si frequentano le nostre scuole, ma perché si è bambini e neonati, nuove vite che vengono al mondo sul nostro territorio. Di per sé, questo vale unicamente a riconoscere la cittadinanza e tutti i diritti pari a mio figlio, che - lo dico perch viviamo in questo mondo - per fortuna ha due genitori italiani, piemontesi eccetera. Questo, invece, non è un elemento di fortuna e non è un elemento di qualificazione positiva.
Lo ius soli, a mio avviso, mette questo Governo e, quindi, anche questo Governo regionale, un po' più nell'azione sfidante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sarno.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 855.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Presidente, come ci siamo detti, oggi stiamo richiamando tutti gli ordini del giorno e le mozioni che abbiamo depositato in questi ultimi mesi, anche anni. Alcuni sono datati, anzi non sono solo datati: alcuni non hanno più una ragione per essere discussi esattamente come sono stati depositati.
In questo caso, faccio riferimento all'ordine del giorno n. 750. Con questo intervento ne richiedo l'inserimento come nuovo punto a questo o.d.g. Il titolo dell'ordine del giorno n. 750 è "Solidarietà al popolo ucraino e condanna degli atti di guerra da parte della Russia".
Stiamo parlando di un ordine del giorno.



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia, un attimo di silenzio affinché possa intervenire il collega Ravetti che è alla sua quarta illustrazione.
Prego, prosegua.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
È un ordine del giorno del 28 febbraio 2022. È passato più di un anno, per credo che non vi sia ordine del giorno più attuale di questo, fra quelli presentati quest'oggi e che vi sia ancora una volta la necessità in quest'Aula di discutere questo testo, da un lato, per analizzare ciò che è capitato da un anno a questa parte e, dall'altro, per continuare a impegnare il Governo italiano e l'Europa affinché cessi il fuoco in Ucraina e affinché l'invasore (la Russia di Putin) restituisca la libertà al popolo ucraino, anzi rientri in Russia per lasciare liberi dalla guerra gli ucraini.
L'ordine del giorno n. 750 torna molto utile quest'oggi. Avremmo chiesto e chiederemo, qualora la maggioranza decidesse di votare a favore dell'inserimento, che il Consiglio regionale esprima "la più ferma condanna per l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e i bombardamenti delle città avvenuti in sfregio a ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno Stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d'intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell'Europa".
Avremmo chiesto e chiederemo al Consiglio regionale di "chiedere al Governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell'Unione Europea di impegnarsi in iniziative di contrasto dell'aggressione, assumendo le misure necessarie entro la relazione della comunità internazionale che l'ONU deve garantire con un ruolo attivo nelle alleanze difensive, a partire dalla NATO".
L'ultima riga, Presidente, poi termino: "Il Consiglio regionale si impegna a far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla richiesta di inscrizione all'o.d.g. del Consigliere Ravetti il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Non siamo contro la proposta, ma contro l'inserimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 750.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale il voto favorevole del Consigliere Marello.
Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Ne ho ancora alcune, Presidente, per cui i colleghi mi hanno chiesto di fare l'illustrazione in questa fase, dato che non credo toccherà a me questa notte, ma toccherà ad altri colleghi.
Questo è uno degli ordini del giorno più vecchi; sto parlando di un ordine del giorno del 10 febbraio 2020, tra l'altro relativo a uno degli ambiti territoriali del Piemonte più lontani dal luogo in cui abito. Faccio questa premessa, perché non sono nelle condizioni di poter dire che quest'ordine del giorno abbia il profilo della contemporaneità; di questo non sono certo. Sto parlando dell'ordine del giorno n. 188 dal titolo "No alla chiusura dei distaccamenti di Polizia stradale di Borgomanero, Domodossola e Ceva".
Tale ordine del giorno che presento ha due significati. Il primo è quello di impegnare altri minuti e spostare sempre più in là la linea del tempo della vostra scelta, rispetto alla modifica dello Statuto. E questo tendo a richiamarlo ogni volta che presento una richiesta di inserimento di un nuovo punto all'o.d.g.
L'altra ragione per cui ci siamo convinti a richiamare questo ordine del giorno è per provare a leggere la situazione attuale rispetto all'oggetto "No alla chiusura dei distaccamenti di Polizia stradale di Borgomanero Domodossola e Ceva".
Con l'ordine del giorno vorremmo impegnare la Giunta regionale a farsi tramite con urgenza (dicevamo allora) presso il Governo per chiedere la revisione delle ipotesi attuali previste nel piano, al fine di scongiurare la chiusura dei tre distaccamenti piemontesi. E impegnavamo la Giunta regionale a farsi tramite presso il Governo per chiedere l'aumento delle forze in organico alle forze dell'ordine in Piemonte, con particolare riferimento agli uffici che in questi anni hanno dovuto lavorare con organici sottodimensionati.
Questo è il documento che ci avrebbe permesso di confrontarci anche con le Amministrazioni locali, Presidente, per riuscire a capire quali sono le condizioni di quel territorio e, magari - perché, no? - aprire una discussione molto più ampia rispetto alla presenza di queste straordinarie figure di servitori dello Stato, che sono sul territorio, per garantire la nostra sicurezza.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. il collega Bertola.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi esprimo in senso contrario relativamente alla richiesta d'inserimento nell'ordine dei lavori quotidiano dell'ordine del giorno illustrato e segnalato dal collega Ravetti, non già perché io abbia un disaccordo generale con il collega Ravetti, anzi, e non già perché io ritenga che il tema dei presìdi di Polizia stradale sul territorio non sia un tema importante, ma solamente perché, appunto, quell'atto d'indirizzo è piuttosto datato (febbraio 2020).
Nel frattempo, alcune cose potrebbero essere cambiate in bene o in male anche se, purtroppo, spesse volte cambiano in male e quindi, nell'ottica di ragionare su un inserimento di punti all'o.d.g. importanti, cogenti e attuali, quel tipo di atto d'indirizzo potrebbe essere messo in coda. Ci sono temi altrettanto importanti che magari hanno maggiori requisiti di urgenza.
L'attività della Polizia stradale sul territorio è certamente importante specie nelle province, e sono stati citati tre luoghi della provincia profonda piemontese. La Polizia stradale è importante non solo come strumento di controllo e di repressione di comportamenti devianti relativamente alla condotta stradale, ma anche di tutela e dell'incolumità pubblica, parlando di controllo, affinché venga rispettato il Codice della strada, tra l'altro, in zone anche abbastanza strategiche.
Mi viene in mente una delle tre zone che ha citato, Ceva, una zona che conosco piuttosto bene, che è un po' il crocevia tra il Piemonte e la Liguria, un luogo di forte passaggio. A Ceva si esce dall'autostrada Torino Savona per andare verso le valli alpine, verso l'alta Val Tanaro, quindi c'è parecchio traffico; a Ceva escono gli automobilisti che magari non vogliono affrontare l'autostrada fino a Savona per andare in Liguria perché magari passare dal valico del San Bernardo o del Melogno.
Certamente è un luogo strategico che riteniamo importante, quindi andrebbe posta un'attenzione relativamente ai presìdi di Polizia stradale in quel luogo, probabilmente, prima di affrontare quel tema in un atto d'indirizzo ritengo necessaria un'attenta ricognizione rispetto ai presìdi di Polizia stradale sul territorio.



PRESIDENTE

Grazie, collega Bertola.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 188.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiede di illustrare una proposta di inserimento di ordine del giorno il collega Sacco.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Rimaniamo in tema di trasporti, così almeno si esauriscono gli ordini del giorno per tematiche.
Chiedo di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1049, inerente a "Richieste associazioni pendolari - impegno nel coinvolgere le associazioni nella stesura e approvazione dei nuovi contratti di servizio".
Questa è una richiesta che avevo già avanzato al Consiglio regionale prima che fosse sottoscritto l'attuale contratto con Trenitalia, in quanto sono state sollevate tutta una serie di problematiche da parte delle associazioni di pendolari.
Credo nella concertazione e nel coinvolgimento di chi utilizza il servizio pubblico all'interno di questa Regione e di chi, con passione, rappresenta tutte le istanze dei vari pendolari che ogni giorno si muovono lungo le tratte piemontesi che collegano i nostri principali centri. Si tratta di soggetti che devono essere ascoltati con maggiore attenzione, in quanto non dovrebbero essere visti come dei nemici da parte di chi governa, ma come degli interlocutori con i quali approfondire tutta una serie di ragionamenti sul trasporto pubblico e, anzi, meglio, da coinvolgere rispetto alle problematiche nell'esercizio del trasporto pubblico stesso.
Purtroppo, nella stesura di questo contratto di servizio, rispetto agli elementi essenziali del contratto, non sono stati coinvolti i rappresentanti delle associazioni che tanto hanno chiesto di partecipare a questa fase precedente alla sottoscrizione del contratto, proprio per evitare che si ripresentassero gli stessi problemi che sono presentati nel contratto di servizio vecchio.
Mi rendo conto che l'Assessore non ha la fortuna di essere inserito in un contesto dove ci sia un vero e proprio mercato a livello di contrattazione con gli attori che, soprattutto, si occupano di esercire il trasporto ferroviario (abbiamo una principale grande impresa), ma questo non significa che bisogna per forza accondiscendere a ogni sua richiesta, senza coinvolgere i rappresentanti delle associazioni di cittadini.
Proprio considerando anche il forte contributo che potrebbero dare alle scelte di questo Consiglio, non dico che il loro parere debba essere vincolante, ma credo che coinvolgere queste associazioni sia il minimo sindacale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Semplicemente per dire che siamo contrari all'inserimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1049.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con la richiesta di iscrizione all'o.d.g. della mozione n. 364 del Consigliere Ravetti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Per tre minuti leggerò l'ordine del giorno n. 364, dal titolo "La Regione si faccia promotrice di una convenzione tra CAF e Università di Torino per velocizzare e agevolare lo svolgimento di pratiche amministrative relative al pagamento delle tasse universitarie", a prima firma del Consigliere Valle.
Stiamo parlando di un documento depositato il 6 luglio 2020, quindi anche questo datato.
Ancora una volta le ricordo, Presidente, che utilizziamo questi documenti anche se datati, per impegnare il tempo che abbiamo a disposizione, secondo Regolamento Capo X, per evitare la scelta della maggioranza rispetto alla modifica dello Statuto.
Nelle premesse, il collega Valle aveva inserito questo testo: "Premesso che per avere un'iscrizione in regola e poter usufruire di servizi erogati dall'Università bisogna assolvere al pagamento delle singole rate della contribuzione studentesca secondo quanto previsto dal Regolamento Tasse e Contributi dell'Università di Torino relativamente all'anno in corso premesso che per beneficiare dell'esonero e riduzione del contributo omnicomprensivo unico è necessario richiedere presso un CAF o direttamente sul portale INPS, entro il mese di ottobre, un ISEE valido per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario, oppure un ISEE parificato ove ricorrono le condizioni considerato che l'emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 ha colpito duramente l'economia italiana con stime che prevedono una contrattura del PIL tra il 5 e il 9%, questo sta causando ovviamente molte difficoltà per le famiglie e i giovani lavoratori italiani, che in molti casi hanno perso il lavoro o si sono ritrovati in cassa integrazione considerato che l'allora Presidente del Consiglio, nel presentare le principali misure contenute nel decreto Rilancio ha annunciato un importante investimento di circa 145 miliardi di euro in favore di Università e Ricerca per finanziare il fondo di finanziamento ordinario e misure per il diritto allo studio universitario riguardo al fondo di finanziamento ordinario dell'università per il solo 2020, la dotazione a disposizione del Ministero dell'università e della ricerca è arricchita di ulteriori 165 milioni di euro, fondi che serviranno per coprire ulteriori casi di esonero o riduzione del contributo omnicomprensivo annuale a carico degli studenti, in particolare si dovrà valutare l'allargamento della cosiddetta 'no tax area', rivedendo dei requisiti per beneficiare dell'iscrizione gratuita ai corsi di laurea tenuto conto che. il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta a farsi promotore di una convenzione tra CAF e Università di Torino e impegna il Presidente della Giunta a farsi promotore di un allargamento della 'no tax area' per consentire a un numero più ampio possibile di studenti di aver garantito il proprio diritto allo studio a prescindere dalle condizioni economiche, soprattutto in seguito alle difficoltà dovute alla crisi del COVID-19".



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla richiesta di inserimento all'o.d.g. il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo in dissenso rispetto all'ordine del giorno presentato dal collega Ravetti, nonostante siano state sostenute argomentazioni estremamente valide.
Sono due gli aspetti principali: il primo è legato al fatto che il documento è un po' anacronistico e fa riferimento a situazioni reddituali ormai vecchie più di due anni; anzi, la conseguenza di quella contrazione economica la si può apprezzare ("apprezzare" non è un termine bello, ma è corretto dal punto di vista dell'espressione), cioè la riduzione del reddito di quelle famiglie nel periodo del COVID già adesso dovrebbe avere riconosciuta perché, purtroppo per loro, vi è una forte riduzione legata al metodo di calcolo dell'indice ISEE.
Spesso ci dimentichiamo che le tasse universitarie in Italia sono estremamente basse. Se facciamo un paragone con tutto il resto del mondo in Italia praticamente si va all'università gratis. Chi è molto abbiente paga poco più di 2.000 euro all'anno di tasse universitarie, quando in altri paesi occorre addirittura accedere a prestiti per avere la garanzia dell'istruzione universitaria. A mio parere, più che su questioni legate a "no tax area" o altro, occorrerebbe riflettere sul capitale umano che stiamo perdendo.
A livello di istruzione, spesso i giovani si formano in Italia, dove l'università costa estremamente poco, ma poi vanno a lavorare all'estero arricchendo altri Stati. Si potrebbe dire "cornuti e mazziati" perch oltre ad aver sostenuto il costo di istruzione dello studente, andiamo poi ad arricchire un paese terzo che non ha tirato fuori un euro per la formazione di quello studente, forse dovremmo approfondire.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco. Ha terminato il tempo a sua disposizione.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 364.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con la richiesta di iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 585 del Consigliere Avetta.
Prego, Consigliere Avetta; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Questo ordine del giorno lo dobbiamo discutere, perché è un tema che oggi potrebbe apparire apparentemente superfluo. È un ordine del giorno a prima firma del neo Segretario del Partito Democratico, Domenico Rossi, quindi fosse anche solo per questo abbiamo il dovere di portare a termine questo suo impegno politico.
L'ordine del giorno ha come oggetto "Riapertura dei circoli ricreativi" nell'epoca post pandemica. Evidentemente è un tema che, apparentemente potrebbe sembrare superato ma, in realtà, conosciamo il ruolo sociale, il ruolo culturale, il beneficio che i circoli ricreativi possono apportare a beneficio della qualità della vita e anche della salute dei cittadini piemontesi.
Tutti ricorderete che il disegno di legge n. 65 del 18 maggio, che prevedeva la ripresa dell'attività nel post COVID, aveva "dimenticato" la possibilità di riapertura dei circoli ricreativi, cioè aveva sostanzialmente adottato delle tempistiche diverse tra i circoli ricreativi e le altre attività economiche.
L'ordine del giorno sottolineava come questa fosse una discriminazione ingiustificata rispetto a una fascia di popolazione fragile, come le persone anziane, che combatte contro la solitudine, contro l'isolamento tra l'altro avendo sofferto un periodo molto complicato come quello delle chiusure determinate dalla pandemia.
In quei mesi certamente i circoli hanno incontrato molte difficoltà economiche e di gestione assimilabili a quelle che hanno incontrato i bar i ristoranti e le altre attività di carattere economico. Tuttavia, dobbiamo sottolineare come questi circoli fossero dei punti di riferimento culturale, oltre che aggregativi, quindi luoghi di incontro di cui questa Regione dovrebbe tenere conto, perché l'indebolimento di quella rete associativa regionale rappresenterebbe certamente un impoverimento della nostra comunità regionale.
Evidentemente un impegno di questa Giunta dovrebbe essere, a mio avviso riveduto e corretto. Certamente sarebbe opportuno che questo Consiglio si facesse parte attiva intanto per censire quanti di quei circoli sono stati effettivamente riaperti dopo la pandemia e, nel caso in cui dovessimo riscontrare il fatto che alcuni di quei circoli non sono stati riaperti quest'Aula si facesse parte attiva per adoperarsi per favorire e sostenere quelli che, eventualmente, non sono stati riaperti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Avetta.
Ha chiesto di intervenire contro la proposta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Avetta il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Nuovamente per dire che siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno n. 584 all'o.d.g. odierno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 585.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Sacco chiede l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1047.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1047, avente a oggetto "Rifinanziamento del bando per incentivi per la mobilità sostenibile dei cittadini piemontesi".
È un bando su cui ci siamo espressi più volte; un bando che consente ai cittadini piemontesi di avere degli importanti sconti, in quanto viene previsto un incentivo a fondo perduto - considerate che siamo all'interno del bacino padano, un'area estremamente inquinata - per agevolare i cittadini che abitano all'interno del bacino stesso nell'acquisto di mezzi non inquinanti o, comunque, con un minore impatto ambientale.
Rispetto a questo, ho già avanzato all'Assessore diverse richieste, che sono inserite all'interno dello stesso atto d'indirizzo che ho depositato.
A nostro avviso, ci sono due aspetti fondamentali che andrebbero risolti.
Il primo è l'inserimento di un indicatore ISEE per accedere a questo bando perché non mi sembra il caso che ci mettiamo a comprare auto elettriche a chi, magari, può permettersi di comprarsela da solo. Dovremmo, semmai agevolare questo mercato per le persone che sono frenate dall'acquisto dell'auto elettrica per ragioni di costo, nel senso che magari non possono permettersela. Orbene, se riusciamo a mettere sullo stesso piano un'auto a combustione interna con un'auto elettrica, magari alcune famiglie che non se lo potrebbero permettere decidono di fare un investimento diverso e di acquistare un'auto elettrica.
L'altro aspetto riguarda il fatto che, rispetto ad altre Regioni, paghiamo troppo per la gestione delle pratiche di questo bando. Lo scorso anno, su dieci milioni di bando, uno è andato a Finpiemonte, che ha gestito queste pratiche. Considerato che non si tratta di un bando particolarmente complesso, perché l'unica cosa che bisogna controllare è se uno ha acquistato un'auto elettrica o a basse emissioni e se ne ha rottamata una vecchia.
Pero, Presidente, qui si fa salotto! Abbia pazienza, ma non riesco a parlare.



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciate intervenire il collega Sacco! Prego, collega. Tanto ha finito, grazie.



SACCO Sean

No, non ho concluso. Per di più, mi hanno interrotto due volte. Mi conceda un minuto per terminare.
Considerando il fatto che, su dieci milioni, un milione l'abbiamo speso per la gestione del bando, quando l'unica cosa che bisogna fare è controllare che uno abbia acquistato un'auto elettrica e rottamato un'auto con emissioni inquinanti, quella cifra mi sembra un pochino eccessiva, perch parliamo di circa 500 euro a pratica!



PRESIDENTE

Grazie, collega; ha recuperato alla grande i secondi persi.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Sergio Chiamparino.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



CHIAMPARINO Sergio

Intervengo in senso contrario sempre per una questione prevalentemente di metodo.
Per le tre o quattro persone che in questo momento sono sintonizzate sui lavori del Consiglio, che potrebbero legittimamente non capire cosa sta succedendo, vorrei provare a spiegare che stiamo conducendo, per chi non ha visto le puntate precedenti, come si suol dire, una battaglia evidentemente ostruzionistica presentando ordini del giorno depositati da anni, in alcuni casi, o da mesi in altri, di cui chiediamo l'iscrizione all'o.d.g.
dell'odierna seduta ai sensi del Capo X, articolo 96, del Regolamento interno del Consiglio regionale, perché vogliamo indurre un sussulto di riflessione all'interno della maggioranza sulla possibilità di trovare un'intesa su questo tema, su cui legittimamente la maggioranza vuole apportare delle modifiche che noi non consideriamo accettabili, ma neanche ricevibili.
Questo era il riassunto della puntata precedente. Lo dico perché se uno si sintonizzasse in questo momento e sentisse un Consigliere dire una cosa e un altro della stessa area politica intervenire contro, potrebbe pensare che sono tutti matti. Pertanto, giusto per la valorizzazione delle istituzioni, vogliamo cercare di rendere chiara la situazione e precisare che non è così.
Detto questo, parliamo di nuovo di un tema che meriterebbe ben più attenzione che non quella dedicata al ripescaggio - mi permetto di usare questa parola un po' banale - di un ordine del giorno relativamente datato perché chiama in causa, ad esempio, una questione estremamente importante su cui anche l'Assessore Marnati si era cimentato più volte, inerente alla tematica "elettrico" o "non elettrico".
Qual è il modello di mobilità sostenibile giusta per trovare un equilibrio fra la riduzione della crisi climatica e la sostenibilità sociale senza ledere i diritti alla mobilità individuale delle persone? Questa è un'equazione di non facile soluzione. Qualcuno, ad esempio, sostiene che il modello dell'ibrido ha dei vantaggi su tutti e tre i punti di vista rispetto al modello delle cosiddette full-electric. Io, sinceramente, non lo so. Mi limito solo a dire che un ordine del giorno non consente di affrontare una materia così complessa.
Per questa ragione, e non certo per il merito dell'ordine del giorno, sono contrario alla sua iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Chiamparino.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1047.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta l'ordine del giorno n.
1045, avente a oggetto "Cambiamento climatico, impegni e misure per la tutela della biodiversità regionale".
È un ordine del giorno che chiede maggiore attenzione rispetto alla biodiversità della nostra Regione, in quanto il Piemonte è un hot spot di biodiversità: pensate che è la prima Regione per diversità biologica a livello italiano. A sua volta, l'Italia è la prima nazione a livello europeo. Pensate, dunque, al privilegio che abbiamo di ospitare all'interno della nostra Regione una così ampia biodiversità. Ma da determinati privilegi derivano anche determinate responsabilità: la nostra responsabilità è quella di conservarla al meglio e di implementarla considerando che tutto il turismo naturalistico è sempre in maggiore ascesa.
L'attenzione delle giovani generazioni rispetto alla natura è, per fortuna sempre più crescente ed è permeante rispetto alla cultura. Ci sono tutta una serie di richieste che vorremmo fare alla Giunta regionale, come ad esempio l'espansione delle aree protette regionali, l'espansione della Rete Natura 2000, l'espansione della rete ecologica regionale, oltre all'integrazione delle linee guida per la redazione dei Piani di gestione della Rete Natura 2000 action plan per la gestione faunistica.
C'è il tema del contrasto degli impatti dei cambiamenti climatici, il rafforzamento normativo per la gestione delle specie alloctone, una maggiore regolamentazione e controlli delle attività ricreative impattanti e divieto di prelievo venatorio di specie vulnerabili. Un altro aspetto che più volte richiamiamo all'interno dell'Aula è quello di una maggiore regolamentazione delle immissioni a scopo alieutico - questo è fondamentale per evitare gli squilibri all'interno della biodiversità di una determinata zona - e la progettazione di nuove estensioni di impianti per gli sport invernali adatte alla fauna, ma non solo.
Le richieste che abbiamo inserito all'interno dell'ordine del giorno sono molteplici e considerando che, purtroppo, oggi non ho il tempo di illustrarle tutte, mi dovrò limitare ad alcune di queste, che ho già sottolineato. Però, visto che mi rimangono solamente dieci secondi, tengo a sottolineare l'enorme privilegio che abbiamo come Regione Piemonte e forse dovremmo puntare un pochino di più sul nostro patrimonio naturalistico e sulla biodiversità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario alla proposta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Gagliasso; ne ha facoltà.



GAGLIASSO Matteo

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che siamo contrari all'inserimento del punto.



PRESIDENTE

Grazie, collega Gagliasso.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1045.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 1043 ha come titolo "Misure urgenti per la riduzione dei consumi energetici negli edifici. Impegno presso il Governo centrale".
Abbiamo da poco, forse, superato un'importantissima crisi energetica che ha portato i prezzi dell'energia alle stelle e, per fortuna, un Governo lungimirante ha fatto nascere una misura per riqualificare gli edifici anche dei privati cittadini, in modo da ridurre il consumo di uno dei settori maggiormente energivori, cioè quello del riscaldamento e del raffrescamento delle nostre case.
Purtroppo si è deciso di fare un passo indietro a livello centrale rispetto a queste misure, facendo un'enorme frenata rispetto agli incentivi per la riduzione delle emissioni da parte dei nostri edifici privati. Ed è stato fatto, tra l'altro, in un momento in cui, invece, si sarebbe dovuto accelerare rispetto all'efficientamento energetico dei nostri edifici dando la possibilità alle famiglie di risparmiare sulle bollette e, al tempo stesso, al nostro Paese di essere meno dipendente dall'estero rispetto alle fonti energetiche, perché meno consumiamo, meno energia abbiamo bisogno di produrre e meno energia abbiamo bisogno di importare.
Questi sono aspetti strategici che chi cerca di vivere alla giornata forse non riesce bene a metabolizzare.
Rimane un altro problema: non solo è stato abolito il bonus 110, ma sono anche state tagliate le possibilità di sconti in fattura. Significa che da questi giorni in poi solamente chi ha i soldi può permettersi di ristrutturare casa propria o semplicemente di cambiare gli infissi.
Infatti, mentre una volta veniva riconosciuto uno sconto del 50% in fattura, adesso si dovrà per forza accedere a un mutuo bancario - quindi chi è già in difficoltà economica, se lo può scordare - dando invece la possibilità a chi può permetterselo di essere l'unico a poter usufruire di questa misura e di avere capienza fiscale negli anni a venire per beneficiare dell'agevolazione.
Questo, dal nostro punto di vista, è vergognoso e credo che anche il Presidente Cirio la pensi allo stesso modo, ma forse non ha il coraggio di dirlo. Infatti, mi ricordo che era già stato annunciato che la Regione Piemonte avrebbe dovuto acquistare 50 milioni di crediti dalle banche misura che è stata bocciata dal vostro stesso Governo centrale che vi ha impedito di attuare queste misure in favore delle imprese piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario alla proposta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
A beneficio dei due telespettatori che abbiamo in questo momento, prima di fare una considerazione su quest'ordine del giorno del collega Sacco vorrei completare il ragionamento che ha iniziato prima il Presidente Chiamparino, il quale ha ricordato, a beneficio del pubblico, che come opposizioni stiamo facendo un duro ostruzionismo per fermare una legge di modifica dello Statuto, che non ci piace. Però vorrei ricordare anche l'oggetto. Ora sono le ore 18.10 ed è da questa mattina che parliamo.
Vorrei ricordare che questa legge di modifica dello Statuto, che consta di appena tre articoli, all'articolo 1 introduce per la prima volta la figura del Sottosegretario: non del Sottosegretario al singolare, ma dice che in futuro il Presidente della Giunta regionale potrà nominare fino a quattro Sottosegretari. Dopodiché, ci sarà una legge regionale alla quale si delega la materia sull'incompatibilità, sull'eleggibilità di questo ruolo e anche le indennità che spetteranno ai Sottosegretari.
Ecco, credo che questo vada sottolineato sempre a beneficio del pubblico perché penso che nella congiuntura che stiamo attraversando e che stiamo vivendo sia un pochettino difficile spiegare ai piemontesi la necessità d'introdurre quattro nuove figure, con relative indennità, nella macchina politica della Regione Piemonte, accanto alle quali una legge elettorale che vedremo se e quando arriverà, potrebbe prevedere ulteriore personale politico in vista delle prossime elezioni, quindi un aumento della squadra.
Dicevo che è difficile da spiegare, tant'è che mi sembra che la stessa maggioranza faccia bene attenzione a dire queste cose pubblicamente.
Dopodiché, ci tiene qui incollati per tutta la settimana, ma noi lo faremo e lo facciamo volentieri, perché siamo convinti che questa sia una scelta totalmente sbagliata e totalmente fuori luogo, che non va a beneficio del funzionamento della macchina politico-amministrativa della Regione, ma va soltanto a maleficio, invece, degli aspetti democratici e anche degli aspetti finanziari di appesantimento.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marello.



MARELLO Maurizio

Detto questo, mi scusi, dimenticavo di dire che voterò contro l'inserimento dell'ordine del giorno del collega Sacco.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1043.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiede di illustrare una proposta di inserimento di ordine del giorno il collega Sacco.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 1065, "Situazione debitoria insostenibile della Regione Piemonte verso le Agenzie Territoriali per la Casa".
Questo è un ordine del giorno abbastanza datato e so che ci sono state delle evoluzioni, ma non mi pare che sia avvenuta la definizione della situazione debiti-crediti con le nostre ATC.
Considerando che stiamo parlando del diritto all'abitare e stiamo parlando di enti che si occupano tutti i giorni di affrontare le difficoltà delle persone che hanno maggiori problematiche dal punto di vista economico all'interno della nostra Regione, riteniamo che una corretta gestione dal punto di vista del bilancio le possa agevolare nei corretti investimenti che gli stessi enti devono fare per garantire standard abitativi sufficienti alle famiglie. Questo perché negli anni si sono accumulate situazioni di disallineamento fra il dare e l'avere, fra gli enti territoriali ATC e la Regione Piemonte, il che ha comportato difficoltà da parte di questi enti ad assolvere gli impegni che si erano prefissati.
Con il riallineamento, al di là della corretta gestione contabile, quindi dell'emersione di situazioni contrastanti dal punto di vista dei bilanci dall'altra parte, diamo la possibilità appunto a questi enti di avere una boccata d'ossigeno e di utilizzare queste risorse per intervenire laddove abbiamo attualmente tutta una serie di appartamenti che non possono essere fruiti, perché non sono in condizioni di essere assegnati alle famiglie.
Noi riteniamo che debba essere uno degli elementi di maggiore attenzione da parte della Giunta regionale e chiediamo che, dopo tanti anni, questa situazione venga definitivamente sanata.
In questo modo, avremo la possibilità di garantire una più corretta programmazione degli investimenti da parte degli enti e una maggiore chiarezza della Regione rispetto a quelli che possono essere debiti fuori.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla proposta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Sacco la Consigliere Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno proposto dal Consigliere Sacco.



PRESIDENTE

Grazie, collega Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1065.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione all'o.d.g. del Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie Presidente.
Illustro l'ordine del giorno n. 1051, dal titolo "Aggiornamento della legge regionale 25/1994 recante 'Ricerca e coltivazione di acque minerali e termali'". Visto quello che è avvenuto ieri rispetto alle Terme di Acqui credo sia un argomento che dovrebbe interessare la maggioranza. Fino adesso abbiamo ricevuto solamente dei "no", ma speriamo possano diventare dei "sì", però dei "sì" giusti, dato che finora sono stati dei "sì" poco edificanti.
Qual è il motivo per cui abbiamo deciso di presentare quest'ordine del giorno? Riteniamo sia una legge che vada profondamente rivista, in quanto non dà gli strumenti all'ente regionale che garantisce le concessioni per garantire una corretta gestione di questo bene dato in concessione. Le società che gestiscono le acque minerali e termali stanno gestendo un patrimonio di tutti, per cui non possiamo solamente limitarci all'impegno di garantire questa concessione dietro una corresponsione onerosa di risorse, senza un occhio alle ricadute che hanno dal punto di vista sociale del territorio in cui esse operano.
Per quanto riguarda la coltivazione di acque minerali, riteniamo debba essere rivisto l'aspetto legato al canone di concessione, perché sono veramente bassi rispetto all'impatto che possono avere a livello economico commerciale, ma anche a livello ambientale. Per quanto riguarda la gestione delle acque termali, si apre un tema che purtroppo abbiamo subìto negli anni, anche a seguito di gestioni non particolarmente corrette da parte degli enti pubblici che hanno gestito le terme in alcune zone (faccio riferimento ad Acqui Terme, dove abbiamo avuto bilanci in rosso per anni e anni). Dare questo patrimonio ai privati ha creato un danno alle imprese che eserciscono tutte le attività accessorie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire in senso contrario il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Intervengo volentieri visto il tema, oltretutto sono anche un frequentatore delle Terme.
Consigliere Sacco, non so se ha detto quando è stato presentato l'ordine del giorno, ma è abbastanza datato.
SACCO Sean (fuori microfono) Un paio di anni fa.



MARELLO Maurizio

Ecco, un paio di anni fa. Questo ci dice come anche l'attività in seno a questo Consiglio regionale, per quanto riguarda gli atti d'indirizzo, ha lasciato un po' a desiderare in questi anni: adesso ci troviamo a chiedere l'inserimento di ordini del giorno che se li avessimo affrontati in precedenza non li avremmo, quindi avremmo fatto molto più in fretta.
Il tema sollevato dal Consigliere Sacco è rilevante sotto molteplici aspetti, anche perché il settore ha vissuto anni di crisi drammatici (in diverse Regioni sappiamo di stabilimenti chiusi) accentuati poi dal periodo COVID. In Piemonte stiamo vivendo con apprensione la vicenda di Acqui Terme, sappiamo delle difficoltà a mantenere in vita lo storico stabilimento.
Più in generale, il tema delle acque sia termali sia non termali, quelle utilizzate per l'imbottigliamento, è estremamente importante e l'opposizione l'ha già portato a conoscenza del Consiglio reiterate volte.
Mi ricordo varie interrogazioni, per esempio ponendo un tema tutt'oggi di grande attualità: la Regione, il pubblico, potrebbe ottimizzare, dal punto di vista economico, molto di più queste risorse rispetto a concessioni date a prezzi molto contenuti, con il risultato che i privati che operano in questi settori fanno profitti importanti, che poi per la verità reinvestono anche in termini di ampliamenti e di occupazione, ma l'acqua è un bene prezioso e potrebbe essere una risorsa rispetto alla quale la Regione dovrebbe manifestare maggiore attenzione.
Dal punto di vista del contenuto, non mi sento di esprimere contrarietà, ma dico semplicemente che un ordine del giorno presentato due anni fa forse non ha più un profilo di attualità e, comunque, credo sia un tema che debba essere ripreso con più attenzione nei lavori delle Commissioni.



PRESIDENTE

Grazie, collega Marello.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1051.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Sacco chiede di illustrare una proposta di inserimento di ordine del giorno all'o.d.g. odierno.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire l'ordine del giorno n.1057, avente a oggetto "Prevenire e contrastare la diffusione del gioco d'azzardo patologico per ridurre le violenze domestiche".
Purtroppo, sappiamo che il decorso della ludopatia passa attraverso lunghi periodi di gioco "sotto controllo", per poi sfociare in una situazione di assoluta dipendenza e l'impossibilità di smettere.
In uno studio condotto in Italia è emerso come coloro che sono malati di ludopatia coinvolgono nel loro problema anche tutta la famiglia, amici e colleghi. Coloro che vengono travolti da un giocatore attivo vengono definiti passivi e, in media, un giocatore compulsivo coinvolge tra i cinque e i sette soggetti passivi.
Pertanto, è possibile affermare che subiscono gli effetti della ludopatia non solamente i giocatori in prima persona ma, nella maggior parte dei casi, tutti i loro familiari.
In diversi casi la malattia porta anche, addirittura, a violenze domestiche, a una spirale di bugie per mascherare la propria dipendenza.
Infatti, il numero di divorzi legati alla dipendenza da gioco d'azzardo è purtroppo in aumento, anche perché si creano delle dinamiche estremamente pesanti all'interno delle famiglie, situazioni esasperate che sfociano purtroppo spesso nella violenza, anche laddove non c'è mai stata.
I centri specializzati per la cura di questa patologia riferiscono come il percorso riabilitativo sia complesso e debba coinvolgere non solo il malato, ma anche i propri familiari; un percorso spesso difficile, perch il percorso psicologico deve riguardare la persona affetta da ludopatia, ma anche gli stessi familiari. I familiari sono invitati a comprendere le cause e le manifestazioni della dipendenza da gioco d'azzardo e possono essere istruiti da personale esperto per quanto riguarda i comportamenti da mantenere.
Impegniamo la Giunta regionale a garantire supporto psicologico, gratuito e continuo ai soggetti affetti da ludopatia e a tutti i familiari coinvolti e a creare, in sinergia con associazioni e scuole, progetti di prevenzione al contrasto da gioco d'azzardo patologico, al fine di ridurre anche le possibili violenze domestiche.
Ovviamente la violenza domestica è forse uno dei casi peggiori in cui pu sfociare una situazione di forte stress all'interno di una famiglia legata al gioco d'azzardo patologico che rovina non solo economicamente, ma anche emotivamente, le famiglie.
Chiediamo un impegno alla Giunta in questo senso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire contro l'inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 1057 la Consigliera Nicotra.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno n.
1057 nell'o.d.g. odierno.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1057.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Sacco chiede di illustrare la proposta di inserimento all'o.d.g. odierno dell'ordine del giorno n. 1059.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Con questo intervento chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1059 avente a oggetto "Moratoria del prelievo venatorio per le specie appartenenti alla tipica fauna alpina, nonché per l'allodola, ovvero esclusione della loro cacciabilità nella stagione venatoria 2023-2024".
Pochi minuti fa ho avuto modo di intervenire rispetto alle norme e biodiversità che abbiamo all'interno della nostra regione e la fortuna che abbiamo a custodirla. All'interno della biodiversità abbiamo non solo le specie vegetali, ma anche le specie animali che non richiamano solamente quelli che si muovono per andare ad ucciderle, ma anche chi si muove per andare a osservare e ad apprezzare l'immensa diversità, l'immensa opportunità di avvistamento che garantisce soprattutto il nostro arco alpino riguardo specie diverse. Alcune specie vivono quasi solo esclusivamente all'interno delle nostre Alpi, dove dovrebbero vivere in un contesto che possa salvaguardarne anche il numero e, soprattutto, garantire una corretta proliferazione della specie.
Fra le specie cacciabili che abbiamo sull'arco alpino non stiamo parlando di specie dannose per gli agricoltori, come per esempio possono essere alcuni ungulati, ma di uccellini che vengono rincorsi e cacciati per il semplice divertimento di alcune persone.
Considerando che queste specie sono anche veramente molto da ammirare e da osservare e che noi preferiamo un certo tipo di turismo, quello che apprezza l'offerta che ci dà la natura rispetto all'utilizzo "sportivo" delle nostre Alpi per dare la possibilità ai cacciatori di uccidere questa specie, riteniamo che debba esserci una moratoria per evitarne la cacciabilità nella prossima stagione venatoria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario rispetto alla richiesta di iscrizione all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Rossi.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io per la prima volta in questo dibattito.
Prima di esprimere il motivo della contrarietà all'iscrizione dell'ordine del giorno richiesta dal collega Sacco, mi consenta, Presidente, una premessa.
La premessa è molto semplice (peraltro, è un concetto che ribadirò spesso nelle ore che ci vedranno insieme) e sta un po' alla base della situazione che stiamo vivendo: mi riferisco al fatto che le regole del gioco si cambiano insieme e non a colpi di maggioranza. Questo è il motivo per cui stiamo vivendo questa situazione e per cui staremo insieme diverse ore.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno di cui il collega Sean Sacco chiede l'iscrizione, esprimo la mia contrarietà per un motivo relativamente semplice: a mio avviso, il tema della caccia e delle specie cacciabili non può essere affrontato facendo sempre questi elenchi, che risultano sempre un po' incompleti. Qual è il rischio, infatti? Il rischio sarebbe quello di fare lo stesso errore che ha commesso la maggioranza nell'omnibus, cioè prendere dei "pezzettini" e affrontarli da un punto di vista che, per forza, non può che essere parziale.
Invece abbiamo bisogno di affrontare questo tema una volta per tutte, con uno sguardo complessivo che metta sul tavolo tutti gli interessi in gioco che sono tanti, e cerchi una difficile sintesi politica, cosa che questa maggioranza sembra non essere in grado di fare in questa legislatura perché continua a dare dei piccoli contentini a tutte le categorie che chiedono qualcosa, ma non riesce ad affrontare nessun argomento a 360 gradi, con una visione che porti il Piemonte non al domani o al dopodomani ma a venti o a trent'anni.
Abbiamo visto che anche sul tema della caccia siamo in enorme difficoltà in questo momento in Regione: è un altro di quegli elementi, di quegli argomenti e di quei settori su cui, nonostante quattro anni di governo, non si è trovata alcuna soluzione ai tanti problemi di cui risente il settore.
Non me ne voglia, quindi, il collega Sacco, ma stilare questi elenchi è sempre rischioso, perché sono troppo lunghi o perché rischiano di essere troppo corti. Non possiamo andare avanti a botte di ordini del giorno e mozioni su un tema così complesso, guardando solo aspetti peculiari.
Abbiamo bisogno di affrontare una discussione aperta, sincera e approfondita. Solo così riusciremo a essere seri anche nell'espletare il nostro mandato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1059.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta dell'ordine del giorno n. 1056, avente a oggetto "Interventi per la riduzione dei pedaggi autostradali delle infrastrutture che insistono sul territorio piemontese".
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con proprio provvedimento del 10 giugno 2020, ha disposto l'accertamento ispettivo, ai sensi dell'articolo 27, commi 2 e 3 del codice del consumo, presso le sedi locali degli uffici di Autostrade per l'Italia S.p.A. e delle società da essa controllate.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, al fine di garantire la trasparenza e un corretto contraddittorio, ha prorogato i termini della decisione ben due volte, il 22 settembre 2020 e il 15 dicembre 2020.
Il provvedimento citato prevede la verifica dei comportamenti posti in essere da ASPI consistenti: a) con riferimento alla A/14 Bologna-Taranto alla A/16 Napoli-Canosa e alle Autostrade liguri (di seguito tutte congiuntamente, "le Autostrade"), nella riduzione delle corsie di marcia o in specifiche limitazioni - per lunghi tratti - della velocità massima consentita (normalmente pari a 130 km/h), che hanno creato rilevanti disagi ai consumatori e aumentato in maniera consistente i tempi di percorrenza in assenza di adeguamento del corrispettivo richiesto quale pedaggio autostradale; b) con riferimento a tutte le tratte della rete autostradale gestite da ASPI, nelle modalità informative adottate dal professionista, in particolare sulla A/14 Bologna-Taranto, relative alle procedure di rimborso, con specifico riguardo ai casi di peggioramento del servizio in conseguenza di riduzioni delle corsie di marcia o di specifiche limitazioni alla viabilità, che sono risultate omissive, inadeguate o, comunque intempestive.
L'Autorità in data 16 marzo deliberava che: a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere dalla società Autostrade per l'Italia S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del consumo, e ne vieta la diffusione o continuazione; b) di irrogare alla società Autostrade per l'Italia S.p.A. una sanzione amministrativa pecuniaria di 5.000.000 euro c) che il professionista comunichi all'Autorità, entro il termine di 60 giorni dalla notifica del presente provvedimento, le iniziative assunte in ottemperanza alla diffida di cui al punto a).
Da fonte stampa apprendiamo, come esplicitato in premessa, che, a marzo 2021, l'Antitrust ha multato per cinque milioni di euro la società Autostrade per l'Italia.
Inoltre, sempre da fonte stampa abbiamo appreso che ASPI dichiara di aver messo in campo delle azioni per ottemperare agli obblighi previsti.
Non ho tempo di concluderne la lettura, ma chiediamo che la Regione Piemonte possa intervenire per ridurre o azzerare i pedaggi autostradali per un periodo limitato di tempo in quelle tratte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario sulla richiesta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Anche in questa occasione, non sono contrario all'idea, ma contro il momento, quindi voteremo contro l'inserimento. Forse il lavoro che dev'essere fatto è più organico e non può certo passare attraverso una proposta del genere.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, collega Perugini.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1056.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Procediamo con una nuova richiesta di iscrizione di punti all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
In questo caso, chiedo l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1041, dal titolo "Fondi per la manutenzione degli impianti di riscaldamento delle ATC".
Considerato che, proprio per la natura in cui si trovano a operare le ATC e che la manutenzione della caldaia (laddove c'è la caldaia all'interno di ogni singolo alloggio) viene demandata alle famiglie, che spesso non sono in condizioni economiche, sociali o culturali di ottemperare a questo tipo di richieste, cosa succede? Succede che spesso non fanno la manutenzione e poi la caldaia si rompe; a quel punto deve intervenire l'ATC, ma nel frattempo l'intera famiglia sta al freddo.
Il parco caldaie delle ATC è spesso molto vecchio; ho avuto modo di interfacciarmi con diverse agenzie, dalle quali mi è stato riportato il dato che, essendo vecchie ed essendoci una manutenzione che spesso non viene fatta, si trovano spesso in estrema difficoltà a soddisfare tutte le richieste che arrivano puntualmente il giorno in cui inizia il freddo e bisogna accendere i riscaldamenti.
Siamo a marzo e forse questa volta la possiamo risolvere con un pochino d'anticipo, anche considerando che alcune palazzine hanno avuto modo di accedere al 110% e quindi di sostituire già le caldaie, ma non tutti hanno avuto la lungimiranza, il tempo o la fortuna di riuscire a programmare questi interventi. Pertanto, chiediamo un piccolo sforzo alla Regione Piemonte in tal senso. Difatti, se riusciamo a risolvere questa problematica, abbiamo meno pressione sugli operatori che poi devono andare a risolvere le questioni e forniamo un servizio alle famiglie che si ritrovano con delle caldaie nuove e anche con meno difficoltà dal punto di vista manutentivo. Alla fine dei conti, abbiamo anche un risparmio in termini di mezzi e uomini impiegati, perché a volte conviene sostituire le caldaie piuttosto che rattopparle in maniera poco utile, visto che poi si rompono il mese successivo.
Per questa motivazione, chiediamo alla Giunta un maggiore impegno sulla sostituzione delle caldaie all'interno delle ATC piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire in senso contrario sulla richiesta di inserimento all'o.d.g. del Consigliere Sacco il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo in senso contrario non tanto sul contenuto, che valuto condivisibile, ma sul soggetto cui si chiede di intervenire. Stavo leggendo adesso su una rivista la notizia della truffa delle emissioni; c'è un'azienda che certifica le emissioni per conto delle aziende e si è scoperto che questa azienda per molti anni ha certificato milioni di progetti di limitazioni di emissioni forse non così veritiere. È un po' come chiedere a loro di continuare a certificare.
Il collega Sacco sta chiedendo di lavorare su un tema ambientale a una maggioranza che in questa legislatura ha più volte dichiarato che l'emergenza climatica non esiste, che chi manifesta sulla questione dell'emergenza climatica lo fa partendo da atti violenti e poco consoni.
Questi soggetti sono stati chiamati criminali. Credo che quest'Aula si possa meritare di più, nel senso che chiedere a questa maggioranza di intervenire su un tema del genere sia provocatorio in questa fase di ostruzionismo abbastanza inutile.
Queste sono le motivazioni della mia contrarietà all'inserimento di questo ordine del giorno, perché in tale inserimento oggi non c'è un tema su cui dobbiamo discutere in quest'Aula legato all'emergenza climatica e anche quando l'abbiamo fatto.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Sarno, prosegua.



SARNO Diego

Stavo aspettando di avere l'attenzione della Presidenza e del lato destro della Presidenza, che si trova in un momento di convivialità pura, anche un po' goliardica, quindi attendevo un'attenzione da parte del grande capo di quest'Aula alle cose e ai pareri che stavo esprimendo.
Stavo dicendo, Presidente, che la mia contrarietà è non sull'oggetto, ma sul fatto di chiedere a un soggetto che si è reputato indifferente a questi temi ormai da quattro anni. Figuriamoci se oggi, in una discussione legata al Regolamento, metterà qualche possibile attenzione e ascolto! È una cosa che non ha mai fatto e quindi continuerà a non farlo. Per questo dichiaro il mio voto contrario all'inserimento all'o.d.g. di questo atto d'indirizzo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sarno.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1041.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiede di illustrare una proposta di inserimento all'o.d.g. il collega Sacco.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.
Collega Sarno, non distragga il collega Sacco, perché deve intervenire.
Grazie.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho tante proposte, ma sono quasi finite, quindi chiedo ai compagni dell'opposizione di rispolverare il motto "lavorare tutti per lavorare meno".
Considerando che gli argomenti principali li abbiamo esauriti, possiamo passare ai temi legati a istruzione e sanità.
Chiedo, quindi, l'inserimento dell'ordine del giorno n. 1038 "Riconoscimento della qualifica di operatori socio-sanitari per le studentesse e gli studenti degli Istituti Professionali ad indirizzo servizi per la sanità e l'assistenza sociale". Questo perché? Perch attualmente, per diventare OSS, con una qualifica adatta per operare all'interno del mercato sanitario, c'è la necessità di assistere a un corso che, se non ricordo male, vado a memoria, comporta più di 1.000 ore di teoria e pratica.
Ebbene, detto questo, non c'è un grande riconoscimento per tutti quei ragazzi che, già per anni, studiano le professioni sanitarie con indirizzo di assistenza sociale. Considerando che a livello nazionale e, se non sbaglio, in Toscana sono già state attivate concertazioni per riconoscere delle ore bonus ai ragazzi, non viene regalato niente, ma semplicemente hanno già avuto gran parte di questa formazione da parte di professori che approfondiscono tutti gli anni questa materia e che trasferiscono le loro competenze ai ragazzi. Chiedo, appunto, che possano beneficiare di una riduzione delle ore rispetto a tutti gli altri, che magari vengono da altri tipi di percorsi e che non hanno ancora avuto modo di confrontarsi con questo tipo di materia e, quindi, giustamente, devono seguire le 1.000 ore di corso.
Non possiamo mettere sullo stesso piano i ragazzi che hanno già fatto una scelta nel momento in cui si sono approcciati all'istruzione superiore di una scuola con quel tipo d'indirizzo con gli altri ragazzi che hanno fatto scelte diverse e che poi decidono di fare un corso per OSS.
Chiediamo, pertanto, che la Giunta regionale si mobiliti per garantire a questi ragazzi, considerando che non sono tantissime scuole di questo tipo di in Piemonte, per assicurare l'ingresso nel mercato di operatori socio sanitari in maniera più rapida, nei prossimi anni, almeno una riduzione delle ore, rispetto a tutti gli altri che non hanno mai avuto un approccio alle professioni sanitarie, come può avvenire.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto d'intervenire in senso contrario sull'inserimento all'o.d.g.
dell'ordine del giorno del Consigliere Sacco la Consigliera Nicotra; ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Solo per dire che siamo contrari all'inserimento dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie, collega Nicotra.
Indìco la votazione palese sulla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
dell'ordine del giorno n. 1038.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Vista l'ora, con il benestare dei Capigruppo, sospendiamo i lavori fino alle ore 20.30.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.54)



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