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Dettaglio seduta n.225 del 24/01/23 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 09.54 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione n. 1254 presentata da Valle inerente a "Forte di Exilles: quale il suo futuro?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito all'interrogazione n. 1254, presentata dal Consigliere Valle inerente a "Forte di Exilles: quale il suo futuro?", l'interrogante chiede che gli venga fornita risposta scritta.
Alle ore 10.00, il Presidente Stefano Allasia aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 09.55 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.19)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Cerutti, Chiorino Cirio, Fava Icardi Lanzo, Marin, Nicotra, Nicco, Ricca e Tronzano.
Il numero legale è pertanto 21.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere e Assessore regionale Matteo Viglietta


PRESIDENTE

Colleghi, è scomparso il 22 novembre 2020, all'età di 79 anni, Matteo Viglietta, Assessore e Consigliere regionale della VI legislatura.
Nato il 4 maggio 1941 a Fossano, è stato imprenditore nel settore della ferramenta (un colosso da 150 dipendenti) e collezionista d'arte noto a livello mondiale, che ha dato vita a La Gaia, una delle collezioni di maggiore rilievo di arte contemporanea internazionale.
Negli anni '90 era stato un importante esponente di Forza Italia, di cui fu coordinatore provinciale. Eletto nel 1995 in Consiglio regionale, è stato Assessore al commercio fino al 21 maggio 1997 e poi componente delle Commissioni bilancio, urbanistica, affari istituzionali, cultura agricoltura e industria.
Con il Consiglio regionale ha sempre mantenuto uno stretto rapporto sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative dell'Associazione Consiglieri regionali già facenti parte del Consiglio regionale del Piemonte.
Coloro che hanno conosciuto Matteo Viglietta, quelli con cui ha collaborato e lavorato fianco a fianco, lo ricordano per la sua lungimiranza intelligenza e generosità, oltre che per la grande correttezza professionale, una professione che ha esercitato con trasparenza e passione nei momenti più rilevanti dell'attività politica, della vita consiliare ed amministrativa della nostra Regione.
Alla moglie Bruna e ai figli Giovanni, Cristina, Paolo e Roberto desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti ad osservare un minuto di silenzio in memoria del già Assessore e Consigliere regionale Matteo Viglietta.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.23, riprende alle ore 10.40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Siamo venuti a conoscenza del fatto che giovedì 26 gennaio è previsto un incontro, nelle Commissioni del Consiglio Comunale di Torino, in riferimento all'ipotesi di trasferimento dell'Ospedale Maria Vittoria, per individuare l'area più idonea. Tra l'altro, alcuni articoli di giornali hanno già riportato alcune ipotesi riferite alla zona della Pellerina.
A questo proposito, avremmo piacere che l'Assessore Icardi, oltre a partecipare alle Commissioni del Consiglio Comunale di Torino, riferisse anche in Aula di Consiglio regionale rispetto a queste ipotesi trattandosi, per l'appunto, soprattutto di materia di competenza regionale.
Avremmo piacere di ricevere un'informativa dall'Assessore Icardi, che per ora non è presente e non so se nel corso della giornata si manifesterà; in caso contrario, ovviamente, come sempre, la richiesta d'informativa verrà ribaltata in IV Commissione: speriamo che prima o poi si possa avere un riscontro.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere un'informativa all'Assessore Icardi, alla Giunta o al Presidente Cirio, in merito a quanto stiamo leggendo sui giornali sull'utilizzo, ad esempio,delle RSA per smaltire i posti in pronto soccorso. Abbiamo letto che vi sono alcune ipotesi: da una parte, vi è quella di accedere al sistema privato e, dall'altra parte, quella di creare dei posti ad hoc nelle RSA.
Presidente, negli ultimi question time e interpellanze abbiamo assistito a richieste per conoscere le regole d'ingaggio da utilizzare oggi per l'accesso alle RSA. La collega Frediani, a suo tempo, aveva seguito questo tema e anche la collega Disabato ha chiesto lumi in proposito.
Oggi, le misure restringenti del Governo di fatto decadono; siamo nelle disponibilità, come allora, che siano i direttori sanitari delle RSA a decidere l'ingresso dei pazienti o dei parenti (in maniera importante soprattutto), quindi ci pare quanto mai rilevante capire come andremo a inserire nelle RSA questo ulteriore numero di ipotetici utenti che arrivano dai pronto soccorso.
Presidente, gradiremmo che la Giunta ci informasse su come intenda utilizzare questi posti all'interno delle RSA per i pazienti che arrivano dai pronto soccorso e quali saranno le regole con le quali individuare queste persone. Inoltre, chiedo se non pensiamo - e concludo, Presidente che le RSA siano già abbastanza sotto stress, dopo l'ondata COVID e dopo l'influenza di quest'anno, che è stata particolarmente importante, forse perché, dopo due anni di tutela sanitaria, siamo arrivati un po'più fragili rispetto all'influenza ordinaria.
Su questo tema, gradiremmo che l'Assessore Icardi riferisse quali sono le modalità che pensa di attuare per questo piano e quali saranno le regole di accesso, alla luce di tutte le norme che sono cambiate in questo periodo relativamente all'accesso nelle RSA.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Accossato.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento all'o.d.g di un ordine del giorno dal titolo "Ipotesi Ski Dome a Cesana. Salvaguardare la montagna e bloccare sul nascere ogni progetto a forte impatto ambientale". Abbiamo appreso dai giornali, e il dibattito ormai si è avviato sui media, di una proposta presentata dal Comune di Cesana relativa alla realizzazione di un grande impianto, da utilizzare tutto l'anno per lo sci al coperto, sui terreni dove insiste la vecchia pista di bob.
Credo sia necessaria una forte attenzione rispetto a un impianto e a un'ipotesi progettuale il cui impatto ambientale è sicuramente molto forte in termini di richiesta di energia e di consumo d'acqua. È una proposta che sembra davvero fuori dal tempo e dal momento contingente, considerando quanto stiamo vivendo, pensando all'estate scorsa e pensando anche a questo inverno. Sembra non si tenga in considerazione l'ipotesi (che anche questo Consiglio regionale in passato aveva considerato) di utilizzare risorse disponibili per una rinaturalizzazione completa di quel sito.
Secondo noi, a volte, lo sviluppo della montagna avviene anche per sottrazione e non soltanto aggiungendo; avviene riportando alle condizioni originarie quella che è una delle più belle praterie, anzi era una delle più belle praterie montane, la cui esposizione al sole è un grande valore naturalistico, che però è stato un problema per l'impianto di bob e lo sarebbe altrettanto per un impianto con quei requisiti, così fortemente energivori e impattanti.
Crediamo che si debba proseguire sulla strada per trovare altre forme di sviluppo e di utilizzo della montagna e del nostro patrimonio montano, per trovare alternative diverse che, peraltro, vengono già utilizzate e praticate: sono forme di turismo che hanno grande seguito, che stanno portando ricadute sui nostri territori. Pensiamo alle montagne del Cuneese e anche alla Valle di Susa, dove queste forme trovano ospitalità e disponibilità.
Riteniamo, pertanto, che attraverso quest'ordine del giorno, il Consiglio regionale si debba impegnare in un confronto e in una discussione, per verificare le posizioni della Giunta e del Presidente Cirio, rispetto alle quali chiederemmo, ovviamente, un impegno contrario.
Finisco qui e ringrazio per l'inserimento all'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Zambaia.



ZAMBAIA Sara

Grazie, Presidente.
Chiedo un'inversione all'o.d.g. Chiedo se è possibile discutere nella giornata odierna l'ordine del giorno n. 896, a mia prima firma, dal titolo "Azioni per garantire la libera concorrenza nel settore dell'Autoriparazione".



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Zambaia, è l'ordine del giorno iscritto al punto 38)?



ZAMBAIA Sara

Sì, al punto n. 38); se possibile, dopo il punto n. 6).



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
In realtà, intervengo per dire che ci saremmo aspettati la presenza dell'Assessore Icardi, soprattutto a seguito delle notizie apparse relativamente ad una diffida annunciata da un sindacato di infermieri nei confronti delle ASL, sui turni massacranti e non in linea con l'accordo nazionale sulla qualità del lavoro e della contrattazione in ambito socio sanitario.
Per quanto ci riguarda, Presidente, oggi ci aspettiamo un'informativa da parte dell'Assessore, perché non possiamo immaginare di avere operatori sanitari che diffidano i Direttori delle ASL perché, dal loro punto di vista, non vengono rispettati i contratti e i turni di lavoro. Per evitare che la questione si affronti in Tribunale, ci aspetteremmo un intervento della Giunta, in particolare dell'Assessore Icardi, per individuare modalità per risolvere i problemi tra le parti, con i sindacati, i Direttori e la Giunta. Non possiamo chiamare "eroi" gli infermieri, i medici e le OSS durante la pandemia e poi farli lavorare in condizioni disumane tra aggressioni, turni massacranti e mancate sostituzioni.
Pertanto, Presidente, nella giornata odierna ci aspettiamo delle comunicazioni dell'Assessore in merito a quanto letto sui giornali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola, ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo di spostare il punto 3) all'o.d.g. "Nomine", previsto come primo punto questa mattina, nella seduta pomeridiana, onde permettere al Consiglio ancora un confronto sulle nomine previste.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre richieste, ricapitolo velocemente le richieste.
Ci sono tre richieste di informativa alla Giunta, in particolare all'Assessore Icardi, da parte dei Consiglieri Frediani, Magliano e Rossi.
Se la Giunta non intende intervenire in merito, porremo la questione alla Conferenza dei Capigruppo.
Consigliere Gallo, vuole intervenire sull'ordine dei lavori?



GALLO Raffaele

Presidente, capisco che lei non voglia mettere in difficoltà la Giunta, ma che almeno ci ascolti il Vicepresidente Carosso. La sanità sta andando a picco; noi chiediamo risposte e informative da mesi, ma non riceviamo mai una risposta e la questione viene rimandato alla Conferenza dei Capigruppo dove sentiamo le disponibilità degli Assessori e poi la rimandiamo alla Capigruppo successiva.
Ripeto: capisco che lei non voglia mettere in difficoltà la Giunta, se per il Vicepresidente Carosso ci desse una risposta potremmo calendarizzare non oggi, ma magari domani o nel pomeriggio, un'informativa. Siamo molto preoccupati per cosa sta capitando sulla sanità e vediamo che l'interesse della Giunta non è tanto sui problemi della sanità (infermieri sovraffollamento di ospedali, liste d'attesa), ma si punta continuamente a riorganizzare la sanità andando a modificare Azienda Zero (che già adesso non funziona, figuriamoci se aggiungiamo competenze) e a prevedere studi di scorporo di ospedali, senza mai discuterli in quest'Aula. Non è possibile Presidente! È inutile che rinviamo ai Capigruppo, tanto poi non riusciamo mai a individuare data e una disponibilità, per cui lo faccio in Aula pubblicamente, chiedendo di fermare questi lavori, di parlare di sanità e di cosa volete fare per affrontare questi problemi che si aggravano giorno dopo giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
La Giunta è presente, ha ascoltato, ma non mi sembra voglia intervenire.
Passiamo alla richiesta di inserimento all'o.d.g. dell'ordine del giorno n.
926 della Consigliera Accossato. Se non ci sono contrari, lo mettiamo in calce all'attuale elenco.
La Consigliera Zambaia ha chiesto lo slittamento del punto 38) all'o.d.g.
dopo il punto 6), che penso possa essere accordato; mentre il Consigliere Ruzzola chiede di posticipare il punto 3) "Nomine" nella parte pomeridiana della seduta odierna.



(L'Aula, tacitamente, acconsente alle modifiche)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Cirio Icardi, Lanzo, Marin, Nicotra, Nicco, Ricca, Riva Vercellotti e Tronzano.
b) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
c) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" il processo verbale relativo alla seduta del 17/01/2023.
d) Comunicazione in merito a "Piano degli indicatori di bilancio" Ai fini degli adempimenti di cui all'allegato 4/1.11 al decreto legislativo 111/ 2011, comunico che l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 6 del 18 gennaio 2023, ha approvato, ai sensi del decreto legislativo 118/2011 il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale relativo al bilancio di previsione finanziario per gli anni 2023/2025. Il Piano costituisce un sistema di voci riferite ai programmi e agli altri aggregati di bilancio costruite secondo metodologie comuni, in modo da rappresentare in maniera dinamica l'andamento delle principali voci di bilancio. La deliberazione dell'Ufficio di Presidenza è caricata sul supporto dei documenti per la seduta odierna, al fine della sua consultazione.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che è stato approvato il processo verbale del 10/01/2023.
Se non ci sono interventi sulle comunicazioni, procediamo con il prossimo punto all'o.d.g.
Il punto 3) all'o.d.g. "Nomine" è stato posticipato nella parte pomeridiana della seduta, dopo l'esame del question time, per cui procediamo con la proposta di legge n. 187.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame proposta di legge n. 187, inerente a "Disposizioni relative all'attività di tatuaggio e piercing"


PRESIDENTE

Nella scorsa seduta consiliare è iniziato l'esame del provvedimento.
Le Consigliere Zambaia, Biletta e Disabato hanno svolto le relazioni, per cui dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendoci Consiglieri che intendono intervenire in discussione generale, chiedo alla Giunta se intende intervenire. Non essendoci richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Proseguiamo con l'articolato.
ARTICOLO 1 Sull'articolo 1 non insistono emendamenti.
Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1 Il Consiglio approva (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 5) presentato da Disabato (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Presidente, l'emendamento insiste sull'articolo relativo alle definizioni. Inseriamo la definizione di attività di tatuaggio e attività di piercing, specificando che la dermopigmentazione non rientra nell'attività di tatuaggio, perché attività propria e disciplinata da un'altra legge nazionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Come anticipato, l'emendamento è interamente sostitutivo.
Se non ci sono dichiarazioni di voto metto in votazione l'emendamento rubricato n.5), che sostituisce l'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) L'articolo 2 viene riscritto e approvato come descritto dall'emendamento rubricato n. 5).
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 1) presentato da Disabato (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La Consigliera Disabato lo dà per illustrato.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 3, come emendato Il Consiglio approva (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Diamo atto a verbale che il Consigliere Rossi ha votato favorevolmente all'articolo 8.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Presidente, chiedo due minuti di sospensione.



PRESIDENTE

Sospendiamo la seduta per due minuti.
Riprenderemo i lavori con la votazione dell'articolo 8 bis.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.08, riprende alle ore 11.34)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Era stata richiesta una sospensione per procedere ad una valutazione dell'emendamento rubricato n. 4) che introduce l'articolo 8 bis.
L'emendamento è stato presentato dalla Consigliera Disabato, alla quale chiedo se desidera illustrarlo. Prego.



DISABATO Sarah

Lo illustro velocemente, perché è un emendamento che istituisce un nuovo articolo 8 bis, con il quale si prevedono dei contributi per la pigmentazione del complesso areola e capezzolo per le donne che si sottopongono a mastectomia. In realtà, non abbiamo scritto "donne", ma abbiamo scritto "persone", perché ad oggi anche una percentuale, seppur minima, di uomini eseguono la mastectomia per rimuovere il tumore alla mammella. Anzi, credo che sia un tema su cui si debba sensibilizzare di più la popolazione maschile, per aumentare anche gli interventi di prevenzione al di là di quello che c'è scritto nella legge.
Semplicemente si prevede un contributo per tutte le persone che si sottopongono a quel tipo di intervento e che avranno bisogno della pigmentazione del complesso areola e capezzolo, a livello estetico, per superare i danni fisici e psicologici dovuti alla malattia. Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Essendo stato approvato l'emendamento rubricato n. 4) che introduce l'articolo 8 bis, la votazione è estesa anche all'articolo medesimo.
ARTICOLO 9 L'emendamento rubricato n. 3) è stato ritirato dal proponente.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Disabato.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 6) è interamente sostitutivo.
È dato per illustrato dalla proponente, pertanto possiamo procedere con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 10 L'articolo 10 non ha emendamenti.
Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PERUGINI Federico

Presidente, può segnare il mio voto favorevole? Grazie.



PRESIDENTE

Mettiamo a verbale che il Consigliere Perugini ha votato favorevolmente all'articolo 10.
ARTICOLO 11 Indìco la votazione palese sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



CANE Andrea

Presidente, può aggiungere il mio voto favorevole? Grazie.



PRESIDENTE

Mettiamo a verbale il voto favorevole del Consigliere Cane all'articolo 11.
ARTICOLO 12 Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 13 Indìco la votazione palese sull'articolo 13.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 14 Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



AVETTA Alberto

Presidente, chiedo di aggiungere il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Sia inserito a verbale che il Consigliere Avetta ha espresso voto favorevole.
ARTICOLO 15 Indìco la votazione palese sull'articolo 15.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Concluse le votazioni sull'articolato, chiedo se ci sono interventi per dichiarazione di voto sull'intero testo si legge.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Siamo arrivati alla fine di un percorso legislativo molto lungo e articolato, che ha visto un ampio confronto tra le forze politiche di maggioranza e minoranza, sia in Commissione che in Aula.
Oggi stiamo regolamentando un settore, quello del tatuaggio artistico e dell'attività di piercing, rendendo obbligatorio un percorso formativo nettamente più articolato rispetto a quello previsto dalla normativa precedente.
Ricordo che per diventare parrucchieri nella nostra regione la formazione ha una durata di diversi anni e altrettanto per diventare estetisti: due anni, più gli anni di tirocinio e di attività.
Prima della nostra norma, per diventare tatuatori bastavano semplicemente 90 ore di corso igienico sanitario, con molti più rischi sanitari connessi all'esercizio di questa attività, perché ricordo che si entra in contatto con fluidi corporei, quindi anche con microbi, con potenziali virus patogeni o con le peggiori patologie che si potrebbero incontrare durante un'attività lavorativa di questo tipo; è chiaro, quindi che 90 ore non erano sufficienti.
Per questo motivo, con la nostra legge si istituisce un percorso formativo che possa garantire la salute dei cittadini, mettendo in atto anche il contrasto all'abusivismo, che è una piaga che si abbatte su questo settore, come in molti altri, ma i settori non normati sono più a rischio di mietere vittime.
Da questo punto di vista, vogliamo offrire maggiori tutele a quei cittadini che si vogliono sottoporre alla pratica di tatuaggio e di piercing. Andiamo ad agire sull'abusivismo, creando una normazione su questo aspetto e anche degli strumenti di tutela e di controllo che possano essere efficaci. Soprattutto, però, diamo alla Regione un indirizzo importante per elargire e rendere gratuita la prestazione di pigmentazione del complesso areolo capezzolo, che è una prestazione prevista, a livello nazionale dai LEA.
Le varie Regioni, però, su questo fronte si sono sempre mosse a macchia di leopardo, anche a seguito di sentenze e di impugnative che non hanno reso semplice il percorso di attuazione di questo tipo di livello essenziale di assistenza. Noi, invece, mettiamo una copertura economica a questa prestazione e diamo all'Assessorato e alla Regione un mandato chiaro, che è quello di stilare un regolamento che preveda le modalità e i criteri di erogazione di questi contributi.
Il confronto con le associazioni, soprattutto quelle di ambito medico e delle pazienti operate di tumore al seno ci hanno fornito indirizzi chiari, cioè che queste prestazioni si debbano eseguire sotto controllo medico, possibilmente all'interno delle strutture sanitarie e delle breast unit, che rappresentano un'eccellenza nella nostra regione (abbiamo anche esempi virtuosi da seguire al riguardo). L'importante è che le donne sappiano - ma non soltanto le donne, tutti, perché il tumore alla mammella si abbatte principalmente sulle donne, ma colpisce anche una percentuale di uomini - che oggi la Regione gli garantirà questa prestazione e che la renderà gratuita, per cui si potrà concludere tutto un percorso di cura, ma anche un percorso di recupero psicologico e fisico per cancellare i segni di una malattia da cui oggi si guarisce in larga percentuale. È anche un modo per ridare sicurezza nel garantire il recupero fisico e cancellare le cicatrici che rendono difficile il percorso di ripristino a seguito di intervento di mastectomia.
Questi sono gli indirizzi che noi, con questa legge, diamo alla Regione Piemonte, nella speranza che venga attuata il prima possibile con un regolamento che disciplini tutte le finalità contenute nella legge, al fine di erogare il prima possibile questi contributi a chi ne ha effettivamente necessità.
Ringrazio ovviamente tutte le forze politiche che hanno collaborato attivamente alla stesura del testo, in particolare le colleghe Sara Zambaia e Alessandra Biletta, perché è stato effettivamente un lavoro portato avanti a più mani. Ringrazio tutte le associazioni di categoria che ci hanno fatto pervenire le loro memorie sul testo; ringrazio le associazioni di donne e di pazienti che si sottopongono a interventi di mastectomia e che hanno un percorso attivo per uscire dal tumore al seno, ma ringrazio soprattutto gli Uffici che ci hanno affiancato in questo imponente lavoro.
Mi sono resa conto che dietro ogni legge c'è un ingente lavoro di confronto e, grazie al supporto degli Uffici, si possono ottenere i risultati migliori. Detto questo, ovviamente il mio Gruppo voterà favorevolmente la proposta di legge.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Richiamo quanto ho già detto nella relazione di maggioranza; voglio soltanto ribadire come la Regione, con questo provvedimento, intenda riconoscere e rafforzare la professionalità di coloro che svolgono attività di tatuaggio e di piercing, proprio attraverso la previsione di adeguati percorsi formativi e, nello stesso tempo, intervenire per la tutela della salute di chi si sottopone a questo tipo di attività, attività che deve necessariamente svolgersi nel rispetto dei requisiti di sicurezza e precisi criteri igienici e sanitari.
Intendo intervenire per confermare che siamo d'accordo su queste ultime modifiche apportate, soprattutto rispetto a quello che era stato inizialmente definito come "tatuaggio medicale", ora definito "pigmentazione del complesso areola capezzolo": un tipo di intervento che ritengo molto importante per alleviare il disagio psicologico delle donne sottoposte a un intervento chirurgico al seno per tumore alla mammella. Qui la Regione interviene riconoscendo un contributo a queste donne che hanno già avuto un percorso di sofferenza; interviene con contributi per la realizzazione di questo tipo di tatuaggio, tatuaggio che dovrà poi essere comunque eseguito secondo i criteri stabiliti con un provvedimento della Giunta regionale, ma che necessariamente dovrà tenere conto della necessità di un controllo medico e del luogo dove praticarlo, che dovrà essere una struttura medica, pubblica o privata.
Per noi, quindi, si tratta di un provvedimento che deve essere approvato; pertanto, il voto di Forza Italia è un voto favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intendo confermare il voto positivo del mio Gruppo, come già avvenuto sui singoli articoli e, soprattutto, ringraziare le colleghe che si sono impegnate nella presentazione e poi nell'elaborazione della proposta di legge. Non ho potuto seguirla, se non proprio nelle fasi conclusive nel suo iter, però ne ho colto, nell'ascoltare il dibattito in Consiglio e nella lettura dell'articolato (anche con gli emendamenti presentati in corso d'opera), l'attenzione rispetto a un settore di lavoro che, al di là delle valutazioni personali, sta rappresentando oggi una fetta importante delle attività economiche nel settore della cura del corpo e che quindi aveva necessità di un intervento di regolamentazione a tutela sia di chi lavora sia delle persone che si sottopongono.
In particolare, mi ha colpito l'intervento rispetto alla pigmentazione con finalità mediche, perché si interviene, anche con il sostegno economico, su una questione molto sensibile che riguarda molte donne, e anche qualche uomo, su cui credo che questa legge possa dare e consentire un passo in avanti, una risposta a favore di cittadine e cittadini.
Per questo, confermo il voto favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Zambaia; ne ha facoltà.



ZAMBAIA Sara

Grazie, Presidente.
Mi ricollego a quanto detto dalle colleghe intervenute precedentemente e, nella fattispecie, a quanto già esposto durante l'intervento illustrativo in fase di relazione illustrativa della proposta di legge.
Ovviamente, il Gruppo Lega non potrà che votare favorevolmente alla proposta di legge.
Anch'io ringrazio la collega Disabato e tutte le colleghe. Parlo soprattutto in termini di maggioranza. Abbiamo scelto, ponderatamente scelto, di collaborare con la collega Disabato e con altri colleghi alla stesura di questa legge e migliorarla. Abbiamo ravveduto sin da subito l'esigenza di normare, come Regione Piemonte (cosa che non era stata fatta in precedenza), un campo molto delicato: l'attività degli operatori di tatuaggi e di piercing.
Come è stato detto, si tratta di un'attività molto delicata, perch parliamo pur sempre di operatori che mettono le mani addosso alle persone e quindi, da questo punto di vista, dovevamo assolutamente, come Regione Piemonte, normare anche questo tipo di disciplina. Facendo che cosa? Come abbiamo ripetutamente detto, abbiamo istituito, anzi, abbiamo migliorato specifici corsi di formazione e di aggiornamento per gli operatori; abbiamo normato i luoghi; abbiamo meglio definito l'attività quando non può essere fatta e quando può essere fatta. Tutto questo sia a tutela degli operatori stessi, perché, come è stato detto, è uno di quei campi dove - ahinoi - c'è anche tanto abusivismo. Questo chiaramente va a scapito della salute delle persone che si sottopongono a questo genere di attività e, ovviamente ripeto - a beneficio delle persone che scelgono di farlo.
Il punto politico fondamentale di questa legge non è solamente quello di normare questo genere di attività ma, come abbiamo detto, quello di dare una straordinaria possibilità alle donne e alle pazienti oncologiche di poter effettivamente ricostruire, anche attraverso i nostri fondi regionali, tramite la ripigmentazione, l'areola mammaria.
Come ci siamo detti, si tratta di una possibilità eccezionale, un "regalo" che facciamo, se così possiamo dire, come pubblica amministrazione alle donne, perché stiamo pur sempre parlando di donne e di persone che hanno vissuto un vero e proprio calvario oncologico e che, purtroppo, si trovano anche nella condizione morale e psicologica molto delicata per la quale, guardandosi allo specchio, inevitabilmente vedono che c'è qualcosa che non va. Che sia la Regione Piemonte a dar loro la possibilità di ripristinare anche quell'aspetto del loro corpo, penso che sia veramente supendo.
Ringrazio ancora la collega Disabato per aver presentato questa proposta di legge e ringrazio la collega Biletta e tutte le colleghe e i colleghi dell'Aula che hanno lavorato fattivamente alla modifica e oggi all'approvazione di questa legge.
Ovviamente, rinnovo il voto favorevole del Gruppo Lega.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anche noi come Gruppo del Partito Democratico vogliamo, con questa dichiarazione - alcuni di noi l'hanno anche sottoscritto questo provvedimento - dichiarare il nostro voto convintamente a favore di questa proposta di legge, per diversi motivi.
Il primo. Lo hanno ben rappresentato le colleghe e ci teniamo anche noi a sottolinearlo è il tema della formazione. Un tema su questo ambito particolarmente importante, proprio perché si dà sempre più dignità e autorevolezza a un mondo che, nel passato, è sempre stato visto come poco professionale. Si chiedeva: che lavoro fai? Il tatuatore.
Concepire invece un elemento di formazione importante, fondamentale dignitoso e puntuale crediamo che sia un elemento straordinario di questa proposta e anche noi ringraziamo la collega Disabato.
Secondo è il tema della legalità già citato. Queste norme tutelano maggiormente e danno di nuovo dignità e tutela a chi, da sempre, ha lavorato in quest'ambito, confrontandosi e rispettando le regole. La maggior parte di quegli operatori lavorano così; quei pochi, invece, che in questi anni hanno lavorato fuori dalle regole oggi hanno un messaggio molto chiaro: sanzioni di un certo tipo; elementi che tutelano operatori lavoratori e professionisti che si formano come detto e che hanno bisogno di regole sempre più certe. Rispettare quelle regole, dimostra quanto questa proposta dia dignità ad un mondo, quello dei tatuatori e non solo.
E poi c'è l'elemento fondamentale. Il tema del tatuaggio medico, di quello che le colleghe hanno rappresentato meglio di me come un elemento fondamentale. Presidente, noi ringraziamo la collega Disabato per questa proposta che abbiamo sottoscritto e condiviso, perché è così che in questi tre anni si doveva lavorare sul tema della sanità. Questa proposta è un allargamento, è la tutela della sanità pubblica. Ripeto: pubblica; lo dico anche se l'ha messo tra virgolette, Presidente: non è un regalo, ma è la tutela della sanità pubblica, l'allargamento della sanità pubblica. A volte, invece, questa maggioranza - anzi, molto più che a volte - ha costruito più un'offensiva alla sanità pubblica e un sostegno alla sanità privata. Rendere gratuita quell'operazione, rendere gratuito quel tatuaggio medico è un elemento fondamentale di come dobbiamo concepire l'allargamento dei servizi pubblici all'interno della sanità. Non è un regalo, ma è un elemento fondamentale. In particolare quelle donne, ma anche quegli uomini come la collega Disabato ha ben rappresentato, devono avere un elemento di sostegno in più dopo una sofferenza: renderlo gratuito è segno di quanto la sanità pubblica sia fondamentale.
Speriamo che, visto che la maggioranza approverà questa proposta di legge e fino a oggi ha votato a favore, nell'ultimo anno e mezzo di questa legislatura si possano portare dei provvedimenti in quest'Aula che allarghino la sanità pubblica e il diritto pubblico della sanità e non lo restringa.
Sono molto contento - Consigliera, collega, Presidente Disabato - che questa proposta venga votata dalla maggioranza. Grazie! Ha fatto capire alla maggioranza quanto la dimensione pubblica della sanità sia importante speriamo quindi che, nei prossimi mesi, questo buon esempio possa continuare anche tra i banchi della maggioranza.
Grazie davvero per questa proposta, per questo dibattito, per le Commissioni, per le audizioni. Quindi, per tutte queste ragioni Presidente, il Partito Democratico voterà convintamente a favore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Un breve intervento, intanto per ringraziare la collega Disabato che ha portato all'attenzione di quest'Aula il tema e poi per sottolineare come sia senz'altro un elemento di civiltà per una comunità normare e mettere delle regole a situazioni ancora non regolamentate.
È chiaro che l'evoluzione dei costumi modifica i comportamenti dei nostri cittadini e impone un adeguamento normativo ogni qualvolta ci siano dei fenomeni che escono da ciò che, fino a quel momento, era stato regolamentato. Prendersi carico della regolamentazione di questo settore significa far uscire da una circostanza di sommerso. È stato richiamato un tema, forse anche di dignità, ma io direi anche di regolarità e di linearità dell'operatore professionale che, al contempo, tutela in primo luogo il cittadino che decide di usufruire di questo tipo di servizio e di questo tipo di prestazione professionale e insieme, come è stato già detto tutela anche il professionista che, in maniera coscienziosa, magari a differenza di altri, già opera con livelli di qualità elevati.
È chiaro che, a quel punto, è responsabilità ed è dovere del legislatore, quando osserva presentarsi sulla soglia dei comportamenti dei cittadini della propria comunità un fenomeno del genere, cercare di normarlo proprio in ordine alla tutela della salute e della correttezza professionale. Ci sono ancora settori scoperti che non devono essere irresponsabilmente ignorati, ma regolamentati e normati.
È stato anche richiamato l'aspetto legato a momenti particolarmente delicati e dolorosi della vita e della salute dei cittadini. Non voglio dire che questo sia un punto della legge che la nobiliti, perché di per s ha già un suo significato per la vita civile di ciascuno di noi, ma è chiaro che rende ancora più importante la legge stessa.
Vorrei fare anch'io una piccola annotazione: noi non vediamo il sostegno economico agli interventi di ricostruzione in persone che sono state sottoposte a trattamenti oncologici come una concessione, perché nel nostro modo di vedere il sistema sanitario questo è un diritto, per cui è un nostro dovere garantirli.
Senza alcuna polemica, dichiaro che il voto del nostro Gruppo sarà favorevole e il fatto che tutta l'Aula si sia espressa favorevolmente è senz'altro un segnale, non solo di concordia istituzionale, ma di maturità di tutte le componenti di quest'Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
La proposta di legge n. 187 inerente a "Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing" è approvata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori: per esigenze della maggioranza di potersi confrontare su alcuni argomenti prima di riaprire il Consiglio di oggi, chiederei se fosse possibile sospendere qui la sessione mattutina e riaggiornarci per quella pomeridiana. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Grazie.
Ricordo che il punto successivo all'o.d.g. riguarda la proposta di deliberazione n. 269, "Piano per l'Invecchiamento Attivo (P.I.A.) 2022-2025 di cui all'art. 14 della legge regionale n. 17 del 09 aprile 2019 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo". Ammetto di avere delle difficoltà a presenziare oggi pomeriggio, per cui chiedo ai Gruppi di maggioranza, se è possibile, di approvarla nella sessione antimeridiana.



PRESIDENTE

Sì sì, va bene.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame proposta di deliberazione n. 269, inerente a "Piano per l'Invecchiamento Attivo (P.I.A.) 2022-2025 di cui all'art. 14 della legge regionale n. 17 del 09 aprile 2019 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame della proposta di deliberazione n. 269, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla IV Commissione.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri! Chi non è interessato all'invecchiamento attivo può anche uscire momentaneamente dall'emiciclo.
Lascerei la parola all'Assessore Marrone per l'illustrazione. Prego Assessore; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Grazie, Presidente.
Questa proposta di deliberazione al Consiglio regionale è la parte culminante dell'attuazione della legge regionale che tratta di invecchiamento attivo, la n. 17/2019, approvata nell'aprile del 2019, e costituisce proprio l'individuazione, dopo la fotografia della situazione piemontese, delle azioni di sistema che questa Regione intende sostenere sul tema dell'invecchiamento attivo. È un tema di fondamentale importanza che conoscete tutti e che abbiamo approfondito in diverse Commissioni (lo ripercorrerò, quindi, in maniera molto sintetica), che, basandosi su quelle che sono le linee guida anche dell'OMS, punta a valorizzare dei cardini fondamentali - appunto, la salute, la partecipazione e la sicurezza - per consentire alla popolazione che si trova nella terza età di ritardare o evitare addirittura fenomeni come la degenerazione psichica e fisica e nelle fasi più estreme, la non autosufficienza e addirittura la istituzionalizzazione, da un lato per migliorare lo standard medio di qualità della vita dei nostri concittadini più anziani, dall'altro per riconoscere alla persona anziana quel ruolo di "componente attiva" della società, e non, come invece vorrebbe una certa cultura dello scarto, una zavorra o un onere per la collettività. La persona anziana è anzitutto una risorsa, una risorsa di esperienza, di saggezza, di conoscenza e anche di impegno civico.
La nostra comunità è avanti, a livello spontaneo, nel riconoscere il sostegno a queste forme organizzate dal basso e l'impegno civico della popolazione anziana. In questo piano sono stati dunque individuati gli obiettivi, che troverete nel testo: fondamentalmente, quello principale riguarda l'apprendimento permanente e l'aggiornamento lungo tutto l'arco della vita, in particolare con le attività delle università per la terza età, ma non solo, di tutto l'associazionismo e del terzo settore impegnato in quest'ambito su temi fondamentali, come l'educazione finanziaria per prevenire le truffe, l'aggiornamento informatico per evitare l'esclusione da tutti gli strumenti attivabili con le nuove tecnologie, il welfare e i rapporti con la pubblica amministrazione; si promuove la partecipazione e l'impegno civico, la vita indipendente e la sicurezza, la vivibilità dei centri urbani, la mobilità autonoma con servizi accessibili e adeguati l'accesso e la fruizione culturale, fino ai servizi di natura più socio sanitaria, come la permanenza a domicilio e il lavoro di cura dei familiari.
Concludo ricordando che, in particolare nell'obiettivo 2, volto a sostenere e a promuovere la salute, trova riconoscimento esplicito anche quel tema della mobilità dolce, dei percorsi di salute e, in modo esplicito, anche delle palestre di salute, che siamo andati a normare con una proposta di legge di recente approvazione, proprio per raggiungere il livello di tante altre Regioni che devono fissare standard di prescrizione e di qualità dell'esercizio rispetto alle professionalità che già esistono e che escono anche dai nostri atenei. Si tratta, ad esempio, dei chinesiologi e di tante altre professionalità che dovrebbero prestare il loro servizio per l'esercizio fisico delle persone che versano, per ragioni di età, in stato di cronicità di alcune patologie, mentre fino adesso erano mosse in una chiave di spontaneismo non disciplinato, proprio perch eravamo indietro.
Oggi andiamo a colmare il gap, sbloccando questo piano di azioni e anche i sostegni finanziari a tutti quei progetti che arriveranno dai Comuni, dalle Amministrazioni locali e dagli enti del Terzo settore a sostegno della popolazione anziana e dell'invecchiamento attivo.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo volentieri, perché si tratta di un piano previsto dalla legge n.
17 del 2019, che abbiamo fortemente voluto ed approvato nella scorsa legislatura. Credo sia stata l'ultima legge che abbiamo approvato in Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Ho avuto l'onore di essere tra i primi firmatari di una legge, che è nata dall'incrocio di diverse proposte di legge arrivate prima in Commissione e poi in Consiglio. Tutte le forze politiche avevano collaborato e su questo tema c'era anche una bozza di disegno di legge della Giunta; per cui è stato un argomento che ci ha visti lavorare in maniera concorde.
Alcune questioni le ha già richiamate l'Assessore, quindi toccher solamente i titoli. Tutti siamo consapevoli del fatto che affrontare seriamente il tema dell'invecchiamento attivo significa mettere in sicurezza la coesione sociale della nostra comunità, ma anche la tenuta economica. Il tema principale dal mio punto di vista - citato poc'anzi dall'Assessore - è proprio quello dell'obiettivo 2 legato alla salute.
La popolazione mondiale invecchia, in Europa così come in Italia e, in maniera particolare, in Piemonte, perché il nostro indice di invecchiamento è molto elevato. Nei giorni scorsi abbiamo sentito le notizie che riportavano i dati relativi ad un ulteriore calo demografico e all'invecchiamento della popolazione.
Dal punto di vista socio-sanitario, se ci sono più persone che, per fortuna, vivono a lungo, significa che avranno bisogno di essere curate mentre dal punto di vista della tenuta del sistema economico, avere più persone che, per fortuna, vivono a lungo significa che queste non sono più in età lavorativa e che devono ricevere la pensione, ci auguriamo la più alta possibile per evitare anche il tema della povertà in età avanzata.
A fronte di ciò, il primo obiettivo da perseguire è quello di un invecchiamento in salute e questo si fa garantendo dei servizi territoriali sulla cronicità e sulla multicronicità, perché le persone anziane molto spesso si portano dietro più di una patologia per volta e hanno bisogno di una risposta immediata sul territorio. In prospettiva, però, dobbiamo affrontare questo aspetto anche dal punto di vista della prevenzione, cioè fare in modo che, attraverso un corretto stile di vita, una sana alimentazione, un'attività sportiva portata avanti nel tempo, si invecchi stando meglio.
Oggi siamo di fronte alla seconda generazione che invecchia in massa perché prima l'età media di vita era più bassa. Dal secondo dopoguerra in avanti, al netto di situazioni che non possiamo prevedere - come la pandemia da COVID e come l'attuale situazione internazionale dal punto di vista delle guerre o di possibili future epidemie - sappiamo che nella nostra società si invecchia e si vive tanto. Abbiamo dunque il dovere di fare in modo che l'invecchiamento diventi una risorsa anche per la società.
Ecco perché, oltre alla questione della salute, è molto importante il tema dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Sappiamo, perché lo vediamo costantemente, che moltissime delle nostre organizzazioni - dalle associazioni di volontariato, ai partiti, ai sindacati e a tantissime realtà collettive - stanno in piedi grazie anche al contributo prezioso della popolazione più anziana. E mi riferisco anche a tutta quell'operazione di welfare familiare, che probabilmente in Italia non starebbe in piedi senza l'aiuto delle persone più anziane. Questo deve diventare per noi un obiettivo strutturale rispetto al contributo che le persone possono dare alla collettività e alla società. Mi riferisco a tutta la questione, ad esempio, dell'apprendimento in campo digitale, che deve diventare il centro delle nostre politiche formative, ma anche la revisione. Penso anche a tutto quel volontariato nell'ambito socio sanitario che probabilmente ha bisogno di vedere uno sviluppo importante nel futuro. Questo Piano arriva dopo quattro anni, perché è stato necessario reperire le risorse, che non sempre sono facili da trovare soprattutto nel bilancio della Regione Piemonte.
Il tema della partecipazione e dell'impegno civico è fondamentale. Leggevo sui giornali novaresi che il Presidente del Centro Servizi del Volontariato lamentava una crisi della partecipazione dopo il COVID, per cui, non essendoci un ricambio generazionale, le associazioni stanno facendo fatica a tenere in piedi i servizi.
In questo momento, il perno delle nostre associazioni di volontariato e del terzo settore è in mano proprio alle persone più anziane, che già tanto hanno dato alla nostra società e che continuano a dare.
È bello immaginare (nel Piano questo non manca) un orizzonte in cui in questo tipo di interventi ci sia intergenerazionalità e nell'ambito dei quali persone più giovani e meno giovani possano trovare il modo di lavorare insieme; certo, c'è anche il tema dei viaggi, della vita indipendente, perché è importante garantire un livello di qualità in tutte le fasi della vita.
Siamo contenti di aver contribuito, quota parte, a questo risultato. Ci aspettiamo adesso che diversi progetti arrivino dai territori e che questo possa portare cambiamenti significativi nella nostra comunità a vantaggio della popolazione più anziana, però - ripeto - anche in un'ottica di intergenerazionalità, favorendo così una collaborazione necessaria allo sviluppo e alla coesione sociale nella nostra regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei portare il nostro contributo relativamente a un atto che nasce dalla legge proposta nella scorsa legislatura, che mette in campo il tema dell'invecchiamento attivo.
Mai come oggi, sappiamo quanto sia importante prendere in considerazione fino in fondo il dato demografico, come dicevano l'Assessore Marrone e il collega Rossi, proprio perché dal dato demografico si desume che la nostra è una regione che necessiterà di politiche per l'invecchiamento attivo in tutte le categorie d'intervento che sono enucleate nel piano dell'invecchiamento attivo.
Avremo bisogno di politiche che permettano a chi invecchia di essere in grado di affrontare le nuove sfide che oggi si trovano davanti, in termini di sicurezza, di conoscenza, di long life learning, per continuare a imparare (e questo avviene spesso); tante delle attività raccontate dall'Assessore Marrone vengono svolte in collaborazione con il mondo del Terzo settore.
Anche su questo aspetto, in termini di programmazione, di coprogrammazione e di coprogettazione, ci auguriamo che ci sia un rinnovato slancio rispetto al codice del Terzo settore; siamo contenti che questo provvedimento giunga in Aula, perché mai come oggi la Regione Piemonte, mentre immagina politiche sanitarie più adeguate legate ai temi dell'aumento della vita e del maggior numero di opportunità che si danno a coloro che in fase di malattia vogliono vivere in casa, cioè il tema della domiciliarità e della medicina, allo stesso tempo, spostando lo sguardo dal mondo sanitario al mondo dell'inclusione sociale, si deve rendere conto che questa è una misura oggettivamente importante.
Ci auguriamo dunque, Presidente, in conclusione del mio intervento, che dopo questo atto si organizzi una serie di iniziative, attività e confronti per rendere la Regione Piemonte veramente accogliente, propositiva e all'altezza delle aspettative degli anziani che, fondamentalmente, sono coloro ai quali dobbiamo dire grazie per quello che hanno costruito nel loro periodo di vita attiva, per il benessere che hanno prodotto, per le loro fatiche, perché ci hanno reso la regione che siamo. E lo dico senza infingimenti.
Ci auguriamo che lo sviluppo di tutte le aree tematiche che sono state illustrate possa trovare una messa a terra il più velocemente possibile, in collaborazione con le istituzioni e con il mondo del Terzo settore che già da tempo si occupano di questa materia, spesso solo attraverso l'attività del volontariato, magari, con qualche contributo o convenzione forniti dalla Regione Piemonte o dalle Amministrazioni locali; penso che, forse con un piano di grande respiro, si potranno unire tutte queste forze e rendere la nostra Regione all'altezza delle aspettative enucleate nella legge dei colleghi della precedente legislatura e presentato dall'Assessore Marrone in questo atto.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo innanzitutto per ringraziare il lavoro portato avanti dalla Giunta, in questo caso dall'Assessore Marrone, ovviamente sulla scia della legge che era già stata approvata.
Dobbiamo sottolineare che abbiamo la fortuna, negli ultimi cinquant'anni di aver visto l'aspettativa di vita allungarsi, con un peso sempre maggiore di quella che comunemente chiamiamo terza età. Mi sembra giusto, doveroso e corretto prestare la giusta attenzione anche a coloro che, soprattutto in quella fascia di età, sono le persone a cui più ci affidiamo, per esempio banalmente, nella gestione dei nostri figli, nella vita quotidiana; sono anche quelle persone che fanno parte dell'associazionismo, di quel volontariato attivo, senza il quale molte attività, come abbiamo visto purtroppo, durante la pandemia, non avremmo potuto fornire alcuni servizi.
Quindi, a queste persone che tanto danno, è giusto che da parte nostra ci sia una particolare attenzione per rendere loro, laddove è possibile, una vita migliore; peraltro questo ritorna, in termini di servizi, a tutta la società.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Stiamo approvando questo Piano per l'invecchiamento attivo, che ritengo sia fondamentale. È già stato detto molto da chi è intervenuto prima, ma volevo ricordare alcune cose, che magari non c'è stato tempo di dire.
Anzitutto, l'attenzione alla popolazione over 65, soggetta a invecchiamento e quindi alla tipologia d'invecchiamento, nasce da un percorso europeo e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Grazie all'introduzione da parte della Commissione europea anche dell'indice di invecchiamento attivo (gli indici di invecchiamento misurano quanto benessere o quanta attività c'è nelle persone soggette a invecchiamento) è stato possibile eseguire alcune valutazioni epidemiologiche e quantitative sullo stato dell'invecchiamento della popolazione degli Stati componenti l'Europa.
Quanto s'invecchi nei 28 Stati componenti l'Europa è definito da un punteggio, che vede l'Italia non messa bene, nel senso che siamo al di sotto della media; in questa scala, in fondo si trova la Grecia e nella parte alta la Svezia. È un punteggio che nasce da 22 indicatori all'interno di quattro tematiche: occupazione, impegno sociale, vita in autonomia salute e sicurezza e contesto esterno a supporto dell'invecchiamento attivo.
In questo contesto, com'è messo il Piemonte? Il Piemonte è una regione (anche in questo caso bisogna ben contestualizzare), che ha un tasso di invecchiamento elevato. Si stima che, fra 15 anni, il 30% della popolazione sarà over65. Pertanto, abbiamo una perdita di popolazione in età produttiva e giovane e un aumento della popolazione dell'età anziana.
In questo contesto, quello che dobbiamo fare come Regione, come credo debbano fare le Giunte che si succederanno al governo di questa Regione, è garantire la possibilità, a questi tanti anziani che sempre di più ci saranno (saremo noi quegli anziani, fra 15 anni), di uno sviluppo dell'invecchiamento il più possibile legato a una serie di aspetti di promozione della salute e sociale messi in campo da questa Regione.
Questo Piano ha una serie di missioni che vanno a toccare i vari aspetti del vivere, in particolare l'aggiornamento e l'apprendimento proprio per evitare di rimanere tagliati fuori, soprattutto in un'epoca che sta dinamicamente andando a essere sempre più digitale in tutte le esperienze anche di pubblica amministrazione; l'adozione di stili di vita sani e, in particolare, stimolare l'attività fisica.
È un tema molto importante e volevo ricordare il grande impegno delle Università del Piemonte che vedono in particolare - e faccio riferimento a quello che conosco di più - la presenza di un Dipartimento di eccellenza nell'Università del Piemonte orientale, sull'invecchiamento attivo, proprio con progetti, insieme all'Europa, che vanno in questa direzione, con questi obiettivi e queste linee di azione. Per questo credo sia importante unire lo sforzo della Regione e collaborare con il mondo accademico e della ricerca.
Cosa sta dimostrando la ricerca universitaria sulle persone anziane? Che il movimento ha la possibilità, non solo di far invecchiare bene, ma di contrastare l'aggravamento di patologie. Com'è stato anche dimostrato, in alcuni alcune situazioni, l'esercizio fisico è superiore al farmaco antalgico in casi di persone che soffrono di male alla schiena cronico.
Questo per dire quanto è importante.
Per andare poi all'impegno, si parla della partecipazione civica, della vita indipendente, della sicurezza e, ovviamente, della possibilità di muoversi. Anche questo è molto importante: pensiamo a quello che sta succedendo in alcune aree del nostro territorio, la cosiddetta desertificazione interna, aree interne soggette a desertificazione sanitaria, o tanti altri ambiti sociali in cui si è slegati dai trasporti o si ha difficoltà nei trasporti.
Questo è un processo in corso e, non a caso, aree come la Valsesia stanno lavorando e hanno anche vinto un bando per le aree interne (qui vedo il collega Dago che sta seguendo questo aspetto in quell'area); favorire l'accesso alle fruizioni culturali e promuovere la permanenza a domicilio.
La domiciliarità è fondamentale per le persone anziane, non solo nell'ambito sanitario, ma è su quello che occorre lavorare. Lo dice anche il PNRR: per l'aspetto sanitario, l'obiettivo è di arrivare alla gestione a casa del 10% dei pazienti over65; ma lo dice anche questo Piano per l'invecchiamento attivo.
Sostanzialmente lo dicono tutti. Mettere insieme tutte queste missioni non è facile, però credo che la Regione abbia davanti a sé una grande impresa da compiere. Di questo, ringrazio l'Assessore Marrone, ma anche tutti coloro che in precedenza si sono occupati del tema. È un tema veramente centrale sul quale dovremo tornare spesso per vedere come nel tempo questi aspetti si riescano a sviluppare bene, fermo restando che ci sono aree in cui i cittadini sono più indietro di altri perché abitano in zone più svantaggiate.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste di intervento in discussione generale o per dichiarazioni di voto, possiamo procedere con la votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 269, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Con questo, abbiamo concluso il punto 5) all'o.d.g. Credo ci siano le condizioni richieste dal Consigliere Ruzzola di sospendere anticipatamente i lavori e riprenderli alle ore 14 con la trattazione del question time e poi con il Consiglio regionale.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.38)



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1291 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1290 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1292 presentata dal Consigliere Marello, cui risponderà l'Assessore Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 1287 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1289 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Poggio Vittoria; interrogazione a risposta immediata n. 1288 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo, inoltre, che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per tre minuti; la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e non sono previste repliche.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 1291 presentata dal Consigliere Magliano inerente a "Piemonte peggiore Regione in Italia per numero di pediatri sul territorio: come intende muoversi la Giunta per risalire la classifica?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'interrogazione a risposta immediata n. 1291 Ha chiesto di illustrarla il Consigliere Magliano; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
I pediatri sono i medici impegnati nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 14 anni: il pediatra di libera scelta, detto anche pediatra di famiglia, è dunque il medico di fiducia preposto alla tutela dell'infanzia, dell'età evolutiva e dell'adolescenza.
Ogni bambino, sin dalla nascita, deve avere il suo pediatra per poter accedere a tutti i servizi e prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale compresi nei livelli essenziali di assistenza.
Il pediatra è obbligatorio per i bambini fino a 6 anni, per i bambini tra 6 e 14 anni la scelta può essere tra pediatra e medico di famiglia come dicevamo prima con l'Assessore.
Il rapporto tra il pediatra e il Servizio Sanitario Nazionale è regolato da Accordi nazionali e regionali. Un'adeguata e capillare presenza di pediatri sul territorio è fondamentale per garantire cure mediche ai cittadini più giovani.
CittadinanzAttiva - Associazione che, dal 1978, promuove la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza - ha pubblicato uno studio che misura, città per città, il numero di pediatri attivi per numero di potenziali pazienti.
Rilevato che: ben sei delle 10 peggiori città elencate nel report di CittadinanzAttiva sono piemontesi, Asti è in assoluto la città classificata in modo peggiore, con ben 1.813 bambini per ogni pediatra; non meglio si classificano Novara (terz'ultimo posto) e Vercelli quart'ultimo posto.
Anche Cuneo, Torino e Alessandria compaiono nelle peggiori 10 città elencate dallo studio.
Considerato che tale situazione penalizza le famiglie piemontesi e i cittadini più giovani, il cui diritto alla cura è messo a repentaglio dalla scarsità di pediatri ed evidenziato che la media nazionale è di non più di 1.060 pazienti per pediatra (dato certificato dallo studio di cui sopra) considerato altresì che la salute è un diritto anche per i cittadini più giovani; vi sono territori nei quali la situazione è particolarmente grave (per esempio, nessun pediatra è attivo nei quartieri torinesi di Barca Bertolla, Vanchiglietta e Falchera), i numerosi pensionamenti recenti - non adeguatamente compensati da nuovi professionisti - sono un elemento che peggiora la già grave situazione.
Emerso che la situazione descritta in narrativa è stata oggetto di articoli sulla stampa locale -ed è per questo che mi sono permesso in termini di urgenza di porre il question time - interrogo l'Assessore per sapere quali misure stia attuando o stia per attuare la Giunta affinché la situazione descritta migliori, garantendo sul territorio un numero adeguato di pediatri attivi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore, ha la facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
A seguito degli articoli e dell'interrogazione del Consigliere ho fatto fare degli accertamenti ai nostri Uffici, ma è molto difficile paragonare dei dati quando non si conosce esattamente come siano stati estratti i dati di CittadinanzAttiva.
Tuttavia, la situazione che risulta agli atti della Regione Piemonte è un'attuazione del tutto diversa da quella descritta dall'interrogante, dai dati che sono stati forniti. Infatti i numeri corretti di assistiti nella fascia d'età 0-14 anni dei pediatri nelle città che il Consigliere ha citato, sono diversi. Tant'è vero che ad Asti risulta un pediatra ogni 1.201 bambino anziché 1.813, come citato prima. A Novara sono 985 e non 1.370, a Vercelli 1.135 e non 1.367, a Cuneo 1.024 e non 1.331, a Torino 1.263 e non 1.320, mentre ad Alessandria sono 1.138 e non 1.236.
Al di là dei numeri, il vigente Accordo Nazionale Collettivo per i pediatri di libera scelta, che è stato rinnovato il 28 aprile 2022 all'articolo 30, rubricato "Rapporto ottimale" enuncia le modalità per definire il fabbisogno di pediatri di libera scelta sul territorio.
Il comma 1 recita "Il rapporto ottimale pediatri di libera scelta assistibili di età compresa tra 0 a 6 anni è pari a 1-600, riferito a ciascun ambito territoriale", ma parliamo di 0-6 anni. Ripeto, 0-6, non 0 14 anni.
A seguito dell'entrata in vigore del menzionato Accordo Collettivo, la Direzione Sanità e Welfare ha già dato avvio alle trattative di rinnovo dell'Accordo Integrativo Regionale, con il quale le ASL interessate possono anche chiedere di ampliare la rosa di scelta dei pediatri offerta ai cittadini sulla base della situazione singola del territorio, mediante l'accorpamento di ambiti territoriali. Questa procedura è a iniziativa dell'azienda sanitaria ed è definita con deliberazione della Giunta.
Si evidenzia anche che, salvo deroghe o improvvise carenze che possono succedere, il massimale dei pediatri, massimo assistibili stabilito dal citato Accordo Collettivo, è pari a 1.200 (quindi in linea con i numeri che ho dato), che possono arrivare a 1.500 per pediatri che operano in gruppo.
I numeri citati, al di là delle correzioni, sono coerenti all'Accordo Collettivo Integrativo e c'è la possibilità per le aziende, dove rilevassero la necessità, di fare degli accorpamenti di cui la Giunta regionale può prendere atto.
Se ci sono delle criticità, se le aziende lo evidenziano, ovviamente saranno oggetto di soluzione, così come sono in corso, per le aree dove il pediatra è andato in pensione, la pubblicazione delle zone carenti in modo da poter coprire tutti i posti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1290 presentata da Frediani inerente a "Ospedale civico di Settimo Torinese, quali sono le decisioni prese?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1290.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Francesca Frediani.
Prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente e buongiorno Assessore.
Torniamo su un tema che è già stato portato in Aula da numerosi colleghi e alcune interrogazioni sono ancora in attesa di risposta. Nelle premesse ho citato un'interrogazione presentata dal Consigliere Magliano in data 17 novembre 2020 che in risposta ha ottenuto una valutazione di tre ipotesi sul futuro della struttura (stiamo parlando dell'ospedale di Settimo).
Disporre il passaggio dal regime sperimentale a quello ordinario previa scelta del socio privato tramite procedura a evidenza pubblica chiudere la sperimentazione prevedendo una gestione diretta da parte dell'ASL con l'acquisizione delle quote sia del Comune sia del privato quindi una pubblica gestione come tutti gli altri ospedali o, terza ipotesi, la chiusura della sperimentazione con vendita del presidio ai privati.
C'è molta preoccupazione tra i cittadini e anche tra il personale dell'ospedale perché non si è ancora avuta una risposta rispetto al destino dell'Ospedale di Settimo, che è un presidio sanitario importantissimo, non solo per la zona di Settimo, ma anche un riferimento per le post-acuzie anche per un'area di Torino, perché i numerosi pazienti vengono dimessi dalle strutture torinesi e ricoverati nella struttura di Settimo.
La nostra interrogazione pone una domanda molto semplice: rispetto alle ipotesi descritte in risposta alla precedente interrogazione del collega, e rispetto alla situazione attuale, vorremmo capire se siano state assunte delle decisioni e, in caso affermativo, a che punto sono; per esempio, nel caso di vendita a privati, se sia partito un bando e quali tempistica avrà oppure se il quadro sia ancora in fase di valutazione. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Grazie, Presidente.
In realtà, non ci sono state variazioni, nel senso che il percorso individuato per l'ospedale di Settimo è legato alla vendita tramite gara pubblica, senza alcuna variazione rispetto ai posti letto, rispetto ai servizi forniti e alle tipologie di prestazioni erogate dalla struttura. La cessione a terzi è stata individuata quale opzione perseguibile a seguito di un percorso di analisi improntato a tutelare le garanzie di continuità assistenziale dei servizi, con particolare riguardo alle specialità di lungodegenza, riabilitazione e CAVS, e in attuazione alle norme di programmazione regionali.
Dunque, rispetto alla DGR citata, non ci sono variazioni. Siamo in attesa della pubblicazione, da parte del Collegio dei liquidatori, del bando di gara per la vendita della struttura.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione a risposta immediata n. 1292 presentata da Marello, inerente a "Autostrada A33 Asti-Cuneo"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1292.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Marello.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Saluto l'Assessore Gabusi, che ringrazio anticipatamente.
Di solito, visto che a fine anno si scatena sempre il dibattito sui giornali, il mese di gennaio è sempre dedicato, per quanto mi riguarda, ad un aggiornamento sullo stato dell'arte della Asti-Cuneo. A fine anno sono infatti riemerse alcune problematiche, anche a seguito di dichiarazioni rilasciate dall'Assessore in merito al fatto che l'iter per l'autorizzazione del lotto 2.6 sub A, quello da Verduno a Cherasco, sarebbe andato avanti, nel senso che sarebbe giunta l'autorizzazione positiva da parte del Ministero dell'ambiente; ma credo che su questo aspetto l'Assessore ci fornirà ulteriori dettagli.
Uno dei temi oggetto di dibattito riguarda, ovviamente, la tempistica in merito, rammento un'interrogazione di un anno fa, dove lei mi rispose che il primo lotto, quello su cui si sta lavorando (il primo sub lotto da Alba verso Verduno), sarebbe stato ultimato per la fine del 2022, ma ad oggi non è ancora terminato. Chiederei, al riguardo, quali sono le ultime previsioni: l'ultimazione è prevista a metà dell'anno? Credo che questo aspetto sia molto importante, perché consente a chi arriva dall'Albese di poter raggiungere agevolmente l'ospedale di Verduno.
È chiaro che il nodo per la conclusione dei lavori della Asti-Cuneo è costituito dall'altro lotto, quello che, com'è noto, doveva passare in galleria. Era già stato approvato il progetto e c'erano già le autorizzazioni, ma poi, negli ultimi anni, è cambiata la prospettiva, per cui si passerà in superficie: la domanda mira a capire quando si concluderà tutto il procedimento amministrativo. Le previsioni che erano state fatte nel piano finanziario (e che lei aveva citato) probabilmente erano un pochettino ottimistiche, nel senso che davano la fine di questo iter addirittura a giugno 2022, a cui sarebbero seguiti due anni e mezzo per realizzare quest'altro lotto, con un termine lavori all'inizio del 2025.
Siamo a gennaio 2023 e l'iter non si è ancora concluso.
Ci sono poi altri due temi che ricordo nell'interrogazione, sui quali so che si è lavorato e si sta tuttora lavorando. Uno riguarda la gratuità dell'autostrada, non semplicemente del tratto della tangenziale di Alba, ma dal casello della barriera di Govone alla futura barriera di Verduno. Noi sappiamo che eliminare l'attuale gratuità (oggi è una superstrada) sarebbe estremamente dannoso, perché per evitare il pedaggio gran parte del traffico proveniente dall'Astigiano e dal Roero si sposterebbe sulla statale 231.
Da ultimo, il cosiddetto tema del passaggio dei mezzi agricoli sulla superstrada, emerso già lo scorso anno, che oggi ovviamente è consentito ma quando ci sarà l'autostrada, anche ai sensi di legge, sarà molto più problematico.
Chiederei all'Assessore un quadro chiaro rispetto alle problematiche segnalate sui giornali nel periodo natalizio - è questa la ragione del question time - in modo tale da mettere quantomeno un punto fermo a inizio anno.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere.
Seguirò un ordine abbastanza didascalico, in maniera da non eludere alcuna domanda. Lo scorso anno abbiamo detto che a giugno la procedura si sarebbe potuta chiudere, non tanto ottimisticamente in quanto il termine di scadenza della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale era il 19 di aprile ed il termine di dicembre 2021 lo avevamo rispettato nei nostri 60 giorni, quindi credevamo che il mese giugno fosse un termine compatibile considerando anche un minimo di ritardo. Così non è stato. Siamo contenti di aver sottoposto le questioni al nuovo Governo e che in effetti la Valutazione d'Impatto Ambientale si sia chiusa nel mese di gennaio con esito positivo.
Sono anche contento per il lavoro fatto dal Comitato di supporto composto dai Sindaci della Provincia e dalla Regione, dai nostri uffici e dagli uffici dell'ambiente, perché le prescrizioni citate sono le prescrizioni sostanzialmente sottoposte ed elencate dalla Regione Piemonte.
Evidentemente, gli stessi temi che stanno a cuore a livello ministeriale come la tutela dell'ambiente, sono quelli che abbiamo presentato noi, e questo ci fa particolarmente piacere anche per il riconoscimento del lavoro svolto.
Siamo tuttora in attesa - per questo stiamo lavorando tutti insieme dell'ultimo passaggio, che poteva essere inserito nella chiusura della VIA ma il Ministero della cultura si è preso ancora qualche giorno. Crediamo che nelle prossime settimane possa arrivare anche questo parere naturalmente con le dovute prescrizioni, consentendoci davvero di siglare l'intesa definitiva.
Per quello che riguarda invece l'ultimazione dei lavori, sappiamo che da quando si partirà, saranno necessari realisticamente 18 mesi. L'importante per noi è che si vada in continuità e che, quindi, la chiusura del lotto 26 B, quello attualmente in lavorazione, sia congiunta all'inizio dei lavori del lotto successivo. Pertanto, crediamo che l'opera sia realizzabile entro la fine del 2024, se, come pensiamo, per la tarda primavera si potrà partire con il secondo cantiere.
Rispetto alla gratuità, abbiamo detto molto. Correggo leggermente il Consigliere Marello sulla questione dei caselli, solo perché non si generino dei dubbi. Non ci saranno più barriere né a Govone né a Verduno ma ci sarà un sistema di free-flow con degli archi in cui le persone non si fermeranno più. Avranno un chilometraggio molto basso, cioè una decina di chilometri tra un arco e l'altro e consentiranno di tracciare i flussi.
L'impegno che ci siamo presi - e che il MIT ha già avallato insieme alla società concessionaria - è quello di mantenere la gratuità non solo sulla tangenziale di Alba, ma anche per l'ospedale di Verduno, per tutti gli utenti che avranno accesso a quel bacino. Coloro che transiteranno su tutta l'autostrada da Asti per arrivare a Cuneo pagheranno invece il tragitto completo, mentre tutti gli utenti dell'ASL Cuneo 2 in qualsiasi punto entreranno, uscendo dall'ospedale di Verduno, avranno la gratuità. Questo sarà formalmente sancito nella Conferenza dei Servizi della localizzazione che è lo step ultimo subito dopo il parere del Ministero della Cultura.
Dell'aspetto relativo ai mezzi agricoli - che stranamente è emerso dopo tanti anni e forse è stato sottovalutato da tutti nel corso dei decenni si è parlato per la prima volta circa sei mesi fa, ma è un problema evidentemente molto reale, soprattutto per il Comune di Alba. Lo dico ad un ex sindaco di Alba: l'eventuale attraversamento nel comune dei mezzi agricoli sarebbe una catastrofe per il Comune di Alba. Da questo punto di vista, sono diversi mesi che ci confrontiamo con i Sindaci del Comitato di supporto e con la concessionaria. Abbiamo immaginato un percorso semplificato, anch'esso da definire nella sede di Conferenza dei Servizi ma che ha visto possibilisti sia la società concessionaria sia gli uffici del Ministero (coinvolti in questo momento in maniera informale) rispetto ad una gestione dei flussi tramite dei permessi annuali di trasporto eccezionale agevolati, in maniera che i mezzi che hanno le caratteristiche quindi i mezzi ai quali il Codice della strada consente di transitare sulla viabilità pubblica - possano transitare in autostrada. Tra l'altro, è quello che le associazioni agricole ci chiedevano. Crediamo che questo sistema sia poco impattante, perché comprenderebbe il 99% dei mezzi e, dal punto di vista burocratico, poco pesante, perché con autorizzazione annuale si potrebbe poi transitare sull'autostrada per quel piccolo tratto che oggi è la tangenziale di Alba.


Argomento: Tutela del consumatore - Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1287 presentata da Canalis, inerente a "Disagi generati dal nuovo orario invernale di Trenitalia per i pendolari dei Comuni di Santhià, Novara, Vercelli e comuni limitrofi"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1287.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ho presentato questa interrogazione a risposta immediata per affrontare il grave disagio che da dicembre 2022 sono costretti a subire i pendolari della linea che interessa i Comuni di Santhià, Novara, Vercelli e Comuni limitrofi. Infatti, lo scorso 12 dicembre è entrato in vigore il nuovo orario invernale Trenitalia, che ha cancellato il treno del mattino che nei giorni feriali consentiva, partendo da Santhià alle ore 6.28, di arrivare a Porta Susa alle ore 7.03, quindi rendendo possibile ai pendolari di entrare in ufficio entro le ore 8.
Ebbene, cancellato questo treno da Santhià delle ore 6.28, il treno successivo è alle 7.21 da Santhià che arriva alle ore 7.54 a Porta Susa.
Questo forte spostamento in avanti dell'orario ha fatto sì che molti pendolari abbiano rinunciato all'utilizzo del mezzo di trasporto ferroviario, per optare per un mezzo di trasporto privato, in particolare automobilistico, con notevoli conseguenze di costi per il carico familiare e anche per l'inquinamento.
Pertanto, chiediamo all'Assessore competente quali azioni intenda intraprendere per risolvere il disagio dei pendolari del mattino sulla linea ferroviaria - che non è, ricordiamolo, una linea ad alta velocità che collega Santhià, Novara e Vercelli a Torino. È un tema che riguarda praticamente quasi tutto il quadrante nord del Piemonte, per cui non è un tema da poco. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Gabusi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Ringrazio il Presidente e la Consigliera.
Inizio inquadrando il problema, com'è giusto che sia. Abbiamo sottoscritto da poco il contratto dei servizi regionali e regionali veloci, che ha visto un'ottimizzazione dei servizi e, rispetto al COVID, una conseguente serie di dinamiche che hanno un po' cambiato la mobilità in Piemonte. Non è da dimenticare che quel contratto non era compensato correttamente e la sentenza, anche ultima, del Consiglio di Stato, dice che purtroppo chi l'aveva sottoscritto non aveva tenuto conto dei costi che, effettivamente non avevano copertura nel bilancio regionale.
Per arrivare al problema concreto e reale, c'è da dire che le dinamiche sono cambiate, anche perché l'entrata alle 8 non è più così presente negli orari di molte aziende e di molti uffici. Comprendo che quel treno fosse molto comodo, ma non è stato cancellato: è stato spostato, perché la linea del treno non era Santhià-Torino, ma era un treno che arrivava da Biella.
Si tratta del famoso diretto - di cui tanto si parla su tutta la stampa biellese perché è un'esigenza reale - che i biellesi auspicavano avesse un orario più consono alle proprie aspettative.
Devo dire che è un po' surreale che i biellesi abbiano interesse ad arrivare a Porta Susa alle 7,54, mentre i cittadini di Santhià alle 7,03 in quanto penso che le esigenze di lavoro siano simili. I biellesi avevano il treno che arrivava alle 7.03 e non andava bene.
È sempre difficile scegliere e tengo a ribadire che non è stato cancellato un treno, ma solo spostato, su richiesta dei Comitati del territorio biellese e in base ad un'analisi oggettiva che abbiamo fatto. I servizi sulla linea Torino-Milano sono molto importanti, molto efficienti e anche molto cadenzati. Diverso è il servizio che riguarda il Biellese che, almeno dal punto di vista dei treni diretti e non di quelli che hanno l'interscambio a Santhià, ha una cadenza molto minore e, quindi, abbiamo ritenuto di agevolare quell'utenza che, evidentemente, ha molta più difficoltà a usufruire del servizio.
Tuttavia, avendo noi cristallizzato la situazione e avendo oggi un quadro definito, cioè un quadro che per 10 anni ci consentirà non solo d'investire in materiale rotabile, ma anche sulla pianificazione ovviamente, in aggiunta e non in detrimento, con Trenitalia stiamo facendo il punto su alcune corse che si potrebbero aggiungere relativamente al servizio regionale. Naturalmente, questa potrebbe essere una possibilità ce ne sono anche altre, per esempio su Domodossola, ma ce ne sono in tutti i territori.
Abbiamo domandato all'Agenzia della mobilità e a Trenitalia di fare un quadro; a fianco di questo quadro abbiamo chiesto di metterci il costo di quello che potrebbe essere il servizio.
Naturalmente, ne discuteremo anche nel prossimo bilancio, per capire quali sono le linee più importanti, quelle che davvero hanno lasciato a piedi delle persone (crediamo non tantissime) e, invece, quelle che potrebbero avere un aspetto propositivo e d'incremento rispetto al trasporto pubblico piemontese.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Interrogazione a risposta immediata n. 1289 presentata da Gallo, inerente a "Modifica del logo della Film Commission Torino Piemonte (FCTP)"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1289.
La parola al Consigliere Gallo, per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
È la seconda volta che depositiamo un'interrogazione sul tema relativo alle attività di Film Commission; in questo caso entriamo nel merito di una questione particolare.
Ricordo a tutti che Film Commission è una fondazione senza fini di lucro, voluta da Città di Torino e Regione Piemonte, che la sostengono e che ne sono i soci fondatori; è operativa da quasi 23 anni con lo scopo inserito nel suo statuto di promuovere regione Piemonte e il suo capoluogo come location e luogo di lavoro d'eccellenza per la produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva attraverso l'attrazione sul territorio di produzioni italiane ed estere.
Quando Film Commission è stata fondata, probabilmente anche per questo motivo, il suo logo aveva (parlo al passato) il simbolo che caratterizza Torino e il Piemonte, che riproduce la Mole Antonelliana in un formato molto particolare, stilizzato e disegnato attraverso una pellicola cinematografica. Questo simbolo è stato utilizzato per richiamare il nostro territorio e le sue peculiarità, dal momento che la Mole Antonelliana è riconosciuta in tutta Italia e in tutto il nostro mondo, come emblema del nostro territorio, unendolo l'immagine della Mole alla pellicola cinematografica, per richiamare l'attività della Fondazione.
Dai canali social di Film Commission abbiamo appreso che è stato modificato il logo istituzionale; in particolare, è stata eliminata l'immagine della Mole Antonelliana stilizzata, che richiamava appunto uno dei simboli più importanti del nostro territorio, proprio collegato alla mission di Film Commission, che è quella di promuovere il nostro territorio, trasformandolo in una semplice stella, tra l'altro, su sfondo giallo. Se andate sui canali social, potete trovare il nuovo logo.
Devo dire che il nuovo logo compare su tutti i canali social di Film Commission e non sul suo sito, dove compare ancora il luogo storico; forse c'è un po' di confusione e si dovrebbe fare chiarezza.
Evidenziamo come il nuovo logo non abbia la medesima forza simbolica del precedente, in quanto non in grado di richiamare facilmente il nostro capoluogo (anzi, devo dire che lo richiama molto poco) e il nostro territorio a livello nazionale, ma soprattutto internazionale.
Nello statuto della Fondazione si richiama il suo scopo, quello di promuovere il territorio torinese e piemontese a livello nazionale e internazionale.
Ci chiediamo dove, come e quando questa decisione sia stata presa e con quale finalità, perché a noi sfugge l'aspetto strategico di questa disposizione; in particolare, chiediamo all'Assessore, che rappresenta uno dei soci fondatori della Fondazione (Regione Piemonte), se ritiene opportuna la scelta di Film Commission di sostituire il proprio logo istituzionale, la Mole Antonelliana, con una stella, che per quanto mi riguarda rimane un logo abbastanza asettico relativamente al richiamo al nostro territorio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Poggio, per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Gallo per l'interrogazione.
In merito all'interrogazione a risposta immediata da lei presentata sentita Film Commission Torino Piemonte, ci è stato comunicato quanto da lei richiesto.
L'immagine attualmente in uso sui profili social della Fondazione non è un nuovo logo sostitutivo del descritto storico istituzionale, ma viene considerato come un restyling del logo, elaborato per ottimizzare l'utilizzo, nei soli contesti comunicativi digitali, per ottenere maggiore visibilità e leggibilità.
In questa versione, la stella della Mole, che fu il primissimo logo usato dalla Fondazione tra il 2000 e il 2008, diventa rappresentativa del legame tra il territorio e il cinema, esaltando non solo la storia cinematografica di Torino e del Piemonte, ma anche il legame con il sistema cinematografico locale, in particolare, con il Museo nazionale del Cinema e con Torino Film Festival, che prevede, appunto, il premio Stella della Mole.
Pertanto, si precisa, in base a quanto da lei richiesto, che la Fondazione ha ribadito che continuerà a utilizzare il logo storico istituzionale, laddove le caratteristiche dei social oggi in uso non rendano necessario utilizzare questa tipologia semplificata, identificata da un designer.
Questa è la risposta che mi è stata fornita da Film Commission Torino Piemonte. Poi, se ci saranno ulteriori chiarimenti io sono sempre a disposizione a fornirli, anche con la Città.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1288 presentata da Disabato inerente a "Programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) identificazione del Case Manager" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1288, presentata dalla Consigliera Sarah Disabato avente ad oggetto "Programma garanzia di occupabilità dei lavoratori, identificazione di case manager".
L'interrogante chiede risposta scritta con l'invio via mail.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata. Alle ore 14.50 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle 12.40.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 14.37 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.09)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Gian Franco Bellingeri deceduto il 29 gennaio 2022


PRESIDENTE

Colleghi, è scomparso il 29 gennaio 2022, all'età di 86 anni, Gian Franco Bellingeri, Assessore e Consigliere regionale nella VI Legislatura.
Nato il 3 ottobre 1936 a Carezzano, è stato amministratore delegato della Pneumatici Pirelli Italia e della Fintrasporti e Consigliere d'amministrazione della Cassa di Risparmio di Tortona.
Negli anni '90 era stato un importante esponente della Lega Nord tortonese di cui è stato anche Segretario. Eletto nel 1995 in Consiglio regionale, nella circoscrizione di Alessandria, è stato componente della Commissione Agricoltura, Bilancio e Sanità.
Con il Consiglio regionale ha sempre mantenuto uno stretto rapporto sostenendo e partecipando attivamente alle iniziative associative Consiglieri regionali già facenti parte del Consiglio regionale del Piemonte.
Tutti quelli che hanno conosciuto Gian Franco Bellingeri lo ricordano per la sua grande correttezza professionale e passione, caratteristiche che lo hanno sempre distinto nei momenti più rilevanti dell'attività politica della vita consiliare e amministrativa della nostra Regione.
Alla moglie Elsa e ai figli Paolo, Luca e Laura, che non possono essere presenti perché residenti tutti fuori regione, desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del già Consigliere regionale Gian Franco Bellingeri.
Grazie.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Proseguiamo l'attività del Consiglio con l'esame dei punti già iscritti all'o.d.g.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame mozione n. 840 presentata da Preioni, Gagliasso, Nicotra, Perugini Mosca, Cerutti, Demarchi, Leone, Stecco, Cane, Gavazza, Marin, Zambaia e Poggio, inerente a "Mozione in merito alle azioni a tutela dei lavoratori transfrontalieri per consentire la riattivazione dell'erogazione degli assegni familiari da parte delle Autorità della Confederazione Svizzera"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 840, inerente a "Mozione in merito alle azioni a tutela dei lavoratori transfrontalieri per consentire la riattivazione dell'erogazione degli assegni familiari da parte delle Autorità della Confederazione Svizzera", di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il primo firmatario è il Consigliere Preioni: intende illustrarla? Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

La mozione vuole sollecitare la Giunta regionale, naturalmente concordata con loro, a fare pressione sul Governo nazionale in merito all'azione di tutela dei lavoratori transfrontalieri, per consentire la riattivazione dell'erogazione degli assegni familiari da parte delle autorità della Confederazione Elvetica.
Il Verbano Cusio Ossola confina con la Svizzera, il Canton Vallese di matrice tedesca sul Sempione e il Canton Ticino verso il lago Maggiore abbiamo all'incirca 6000 frontalieri che si aggiungono ogni anno. Il trattamento economico è di 3-4 volte gli stipendi italiani - beati loro per cui è naturale che ci sia una grande attrazione verso tutte le professioni, dalle basi a quelle di alto livello, e anche aziende che in questi anni si sono trasferite. Pertanto, è in discussione un atto sull'assegno unico.
Premesso che dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l'assegno unico universale per i figli a carico, un sostegno economico dell'INPS alle famiglie, attribuito per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al compimento, al ricorrere di determinate condizioni, dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili; tale misura sostituisce il bonus "Premio nascita", il bonus "Mamma domani", gli assegni di natalità "bonus bebè", gli assegni del nucleo familiare e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni.
Come ho già detto, in Piemonte esistono numerosi lavoratori transfrontalieri che lavorano nel territorio svizzero, ma che risiedono in Italia, quindi si alzano alle 4 o alle 5 di mattina, prendono il treno o la macchina, percorrono mezz'ora, un'ora o anche di più di viaggio e ritornano in Italia la sera. Naturalmente, abbiamo un vantaggio importante in questi territori, perché è una fetta di popolazione che può spendere e spende sui territori ingenti risorse.
In base alla legge federale svizzera sugli assegni familiari, le persone che dispongono di un contratto di lavoro in Svizzera hanno diritto a percepire assegni familiari cantonali, a patto che percepiscano un lordo mensile di 597 franchi o un lordo annuale almeno di 7000 franchi (naturalmente questi dati sono ampiamente superati). Gli importi degli assegni variano in base ai Cantoni e il tariffario minimo (l'Italia dovrebbe imparare molto e anche buona parte dell'Europa) è di 200 franchi mensili, che ormai sono 200 euro, perché il cambio è 1 a 1, per figli (cifre che noi italiani, purtroppo, ci sogniamo) fino a 16 anni e 250 franchi mensili per figli in formazione scolastica o professionale fino a 25 anni di età.
La legge svizzera prevede la possibilità di richiedere gli assegni familiari anche per i figli residenti all'estero; pertanto i frontalieri possono accedervi alle stesse condizioni dei lavoratori residenti in Svizzera.
C'è poi tutta una serie di "considerato" che non vi leggo; il diritto ad esempio, di assegni familiari svizzeri è legato al criterio del contratto di lavoro, così come l'assegno del nucleo familiare dell'INPS che resterà in vigore fino al 28 febbraio 2022. I due assegni nazionali erano versati a "medesimo titolo".
Per la ragione indicata nel punto precedente, fino ad oggi ha trovato applicazione l'articolo 68, comma 1, lettera b del citato regolamento CE n.
883/04 secondo il quale i nuclei familiari dei frontalieri dovevano fare richiesta all'ANF e procedere a richiedere l'assegno svizzero solo in un secondo momento, che veniva pertanto concesso loro sotto forma di integrazione differenziale.
Nel "rilevato che" dell'ordine del giorno, per i lavoratori frontalieri ricompresi nella fattispecie di cui sopra, gli assegni familiari sono bloccati dal giorno dell'entrata in vigore dell'assegno unico e universale in quanto non vi è una direttiva chiara riguardante i frontalieri emanata dalla sede centrale dell'INPS alle diramazioni locali, impedendo quindi l'elaborazione delle necessarie procedure e la necessaria comunicazione tra le sedi INPS locali e le casse di competenza svizzera.
È un fenomeno noto soprattutto al Piemonte nord e agli amici lombardi.
Pensate: in Canton Ticino - tant'è che ci sono molte polemiche sulla pressione che hanno i nostri lavoratori, peraltro iper specializzati circa una settantina di migliaia di lavoratori varcano il confine tutti i giorni. Quindi è un problema grande per i nostri territori di confine, ma in un ambito nazionale è naturale che i numeri siano di quella entità.
Rilevante è il disagio patito dai frontalieri che subiscono l'ingiusta sospensione degli assegni familiari, i quali contribuiscono con un fondamentale e dovuto sostegno ai bilanci domestici. Per quanto sopra esposto, i sottoscritti Consiglieri regionali presentano quanto segue.
Il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori componenti della Giunta regionale ad attivarsi presso gli organi e le istituzioni locali e centrali preposte, al fine di risolvere con urgenza la problematica e permettere al più presto l'erogazione degli assegni familiari e dei relativi arretrati agli aventi diritto.
Questa mozione è già stata presentata in Regione Lombardia; vogliamo quindi dare un segnale forte anche come Consiglio regionale affinché questo trattamento venga uniformato e i nostri lavoratori frontalieri ricevano l'assegno unico riconosciuto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
È aperta la discussione generale.
Non essendoci richieste di intervento, passiamo alla votazione.
Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 840, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Votazione non valida per mancanza del numero legale.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.22, riprende alle ore 15.57)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La seduta è stata sospesa per mancanza del numero legale sulla votazione della mozione n. 840, relativa all'azione a tutela dei lavoratori transfrontalieri.
Ripetiamo, quindi, la votazione della mozione n. 840.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Esame mozione n. 840 presentata da Preioni, Gagliasso, Nicotra, Perugini Mosca, Cerutti, Demarchi, Leone, Stecco, Cane, Gavazza, Marin, Zambaia e Poggio, inerente a "Mozione in merito alle azioni a tutela dei lavoratori transfrontalieri per consentire la riattivazione dell'erogazione degli assegni familiari da parte delle Autorità della Confederazione Svizzera"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 840, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 840, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Votazione non valida per mancanza del numero legale per deliberare.
Procediamo, quindi, con l'esame del successivo punto all'o.d.g.


Argomento: Industria (anche piccola e media) - Occupazione giovanile - Apprendistato

Esame ordine del giorno n. 896 presentato da Zambaia, Preioni, Perugini Gagliasso, Marin, Cerutti, Poggio, Stecco, Cane, Mosca, inerente a "Azioni per garantire la libera concorrenza nel settore dell'Autoriparazione"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 896, di cui al punto 38) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Zambaia, per l'illustrazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sospendo la seduta, per cinque minuti, per conferire con i Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.00, riprende alle 16.06)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Vista la situazione in Aula, pensavamo di chiudere qui i lavori del Consiglio e riaggiornarci alla prossima settimana.
Grazie.



PRESIDENTE

Penso ci sia l'intesa di tutti i Capigruppo di sospendere i lavori.
Dissente, Consigliere Gallo? Prego, Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Presidente, non c'è nessuna intesa: la maggioranza vuole chiudere il Consiglio, noi chiediamo di andare avanti. Se non ci sono i numeri per votare ditelo, ma non c'è nessuna intesa per chiudere il Consiglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Considerata la situazione, ritengo opportuno sospendere i lavori; vista la mancanza del numero legale per deliberare la mozione n. 840. mi sembra ovvio. Se poi la minoranza vuole sostenere le mozioni e gli ordini del giorno votandoli, dando il numero legale, è un altro conto, è una posizione diversa.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Lei ha colto proprio il punto. Sono qua da due legislature e il Regolamento si è sempre interpretato così: se manca per due volte di fila il numero legale, si chiude la seduta. Lei, invece, in questa legislatura ha interpretato il Regolamento in modo diverso; in questo caso, sta dando ragione a noi, quindi ritiene di sospendere la seduta per mancanza del numero legale due volte di seguito. Al netto dei tecnicismi, cosa che non interessa a chi ci ascolta, è evidente che la maggioranza non è in aula.
Prendiamo atto che dobbiamo chiudere il Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Non sarà interesse di nessuno, ma ha ribadito il concetto del tecnicismo. Dato che il tecnicismo e il Regolamento prevedono che si passi al punto successivo dell'o.d.g., non essendoci un problema politico, ma un problema numerico (e mi sembra che la minoranza non abbia intenzione di sostenere il numero legale), è ovvio che non c'è la possibilità di deliberare nessun punto all'o.d.g. Pertanto, è ovvio che si possa accogliere la proposta del Consigliere Ruzzola di sospendere la seduta.
La Conferenza dei Capigruppo è convocata per domani alle ore 12.00 per il programma della settimana successiva.
Con questo chiudiamo la seduta; auguro a tutti una buona serata e un buon lavoro.
La seduta è chiusa.



(La seduta termina alle ore 16.10)



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