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Dettaglio seduta n.215 del 16/11/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che hanno chiesto congedo Carosso, Caucino, Chiorino, Cirio Protopapa, Riva Vercellotti, Stecco e Ricca.
Pertanto, il numero legale è 22.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 15 novembre.


Argomento: Commemorazioni

Espressione di cordoglio per le vittime del missile caduto sul villaggio polacco di Przewodów, nei pressi del confine ucraino, la sera del 15 novembre 2022


PRESIDENTE

Colleghi, ieri sera, un missile caduto in Polonia al confine con l'Ucraina ha provocato due morti.
Nel manifestare la nostra fortissima apprensione e preoccupazione per quanto accaduto, che è un'ulteriore conferma della gravità delle conseguenze di una guerra che, da mesi, sta sconvolgendo l'Europa, a nome del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato regionale per i diritti umani e civili, esprimo profondo cordoglio e solidarietà al Governo e al popolo polacco.
Grazie.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione vittime incidenti stradali in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle vittime della strada


PRESIDENTE

Colleghi, domenica 20 novembre si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, proclamato dall'ONU nel 2005.
Non si tratta soltanto di un giorno doverosamente dedicato alle vittime, ma anche di un'occasione per sollecitare le istituzioni a promuovere ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale.
Secondo quanto riferito recentemente dalla Commissione europea, nel 2021 le vittime della strada in Europa sono aumentate e hanno perso la vita 20 mila persone circa; il tasso è cresciuto del 6% rispetto al 2020, pur restando inferiore a livelli pre-pandemia.
In Italia, nello stesso periodo gli incidenti stradali sono stati 152 mila circa (416 al giorno), i feriti sono stati 205 mila circa, pari a 561 al giorno e le vittime registrate nel 2021 sono 2.875, otto al giorno. Si tratta di dati in aumento di oltre il 20% rispetto al 2020 e inferiori di circa il 10% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Un dato parzialmente confortante si registra in Piemonte, dove il tasso di mortalità è sceso più della media nazionale, secondo gli ultimi dati riferiti al 2021.
Tra i comportamenti errati alla guida più frequenti si conferma la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata comportamenti che possono avere ripercussioni non solo nei confronti di chi viaggia sui mezzi di locomozione, ma anche sui pedoni che sono più vulnerabili.
Ancora nel 2021 sono avvenuti oltre 17 mila investimenti di pedoni (47 al giorno, due all'ora), in cui hanno perso la vita 471 persone (330 uomini e 141 donne). Un dato in aumento del 13% rispetto all'anno precedente; nel 2002, prima dell'introduzione della patente a punti, i morti furono 1.221.
Preoccupa anche il numero dei pedoni feriti, alcuni con danni permanenti che è pari a 16.700 (45 al giorno), con un aumento di 3.000 rispetto all'anno precedente.
In ricordo di tutte le vittime della strada, invito l'Aula a osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Essendo stato rilevata in apertura di seduta la mancanza del numero legale la seduta è sospesa per 30 minuti e riprenderà alle ore 10.40.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.09, riprende alle ore 10.59)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Carosso Caucino, Chiorino, Protopapa, Stecco e Ricca.
Il numero legale, pertanto, è 23.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli allievi della Scuola elementare "Collegio Sacra Famiglia" di Torino


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti della Scuola Elementare "Collegio Sacra Famiglia" di Torino in visita a Palazzo Lascaris, e auguro loro buona permanenza.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Augurando a tutti un buon lavoro, sono contento, che il Presidente Cirio sia in aula finalmente fisicamente, anche se sta uscendo proprio in questo momento. Potremo così avere una discussione, anche con il Presidente Cirio che da un po' di tempo non vediamo in quest'Aula.
Ultimamente, abbiamo visto il Presidente Cirio in alcuni video a tutto schermo, ma per noi è importante, invece, averlo in aula, così possiamo discutere e confidiamo nel fatto che sia una presenza finalmente fisica in quest'aula.
Per questo, come capita ultimamente, chiederei un applauso per il Presidente Cirio per la sua presenza in aula! Grazie.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservato ai Consiglieri dei Gruppi di minoranza)



PRESIDENTE

Colleghi! Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 220.


Argomento: Variazioni di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 220, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione 2022 2024" (Atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 220, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta del Consiglio di ieri è terminato l'esame dell'articolato disegno di legge n. 220, "Disposizioni finanziare e variazione del bilancio di previsione 2022-2024".
Chiedo se vi siano interventi per dichiarazioni di voto sull'intero testo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Procediamo prima con le dichiarazioni di voto, poi con l'esame degli ordini del giorno e, infine, con il voto. Se però volete esaminare prima gli ordini del giorno per poi procedere con le dichiarazioni di voto, siamo tranquillamente liberi di farlo, se eravate pronti sugli ordini del giorno.
Procediamo con gli ordini del giorno? Va bene.
Sono 21 ordini del giorno: ordine del giorno n. 873, del Consigliere Sarno ordine del giorno n. 878 del Consigliere Magliano; ordine del giorno n. 883 del Consigliere Magliano; ordine del giorno n. 884 del Consigliere Magliano; ordine del giorno n. 885 del Consigliere Magliano; ordine del giorno n. 889 del Consigliere Sacco; mozione n. 890 del Consigliere Ravetti; ordine del giorno n. 895 del Consigliere Rossi; ordine del giorno n. 897 del Consigliere Gallo; ordine del giorno n. 899 della Consigliera Frediani; l'ordine del giorno n. 892 del Consigliere Cane; ordine del giorno n. 887 del Consigliere Fava; ordine del giorno n. 720 della Consigliera Canalis; ordine del giorno n. 900 della Consigliera Canalis ordine del giorno n. 901 della Consigliera Canalis; ordine del giorno n.
902 del Consigliere Gallo; ordine del giorno n. 903 del Consigliere Marello; ordine del giorno n. 905 del Consigliere Valle; ordine del giorno n. 906 della Consigliera Disabato; ordine del giorno n. 907 della Consigliera Disabato; infine, ordine del giorno n. 908 della Consigliera Disabato.
Iniziamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 873 presentato da Sarno Valle, Canalis, Magliano, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sacco e Gallo inerente a "Sostegno a persone con DSA per l'accesso al mondo del lavoro e riduzione dei tempi di diagnosi".
. Ordine del giorno n. 873 "Sostegno a persone con DSA per accesso al mondo del lavoro e riduzione tempi di diagnosi" presentato da Sarno Valle, Canalis, Magliano, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sacco, Gallo.
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno che abbiamo voluto collegare alla variazione di bilancio ha questo titolo e questo contenuto: "Sostegno a persone con DSA per accesso al mondo del lavoro e riduzione dei tempi di diagnosi".
Sul tema, insieme con molti colleghi abbiamo audito l'Associazione Nazionale Italiana Dislessia, proprio per mettere al centro il tema, un tema su cui purtroppo, anche grazie alla difficoltà con cui abbiamo vissuto alcuni momenti dell'ultimo periodo, in particolare quello pandemico abbiamo riscontrato un aumento della peculiarità, in particolare dei ragazzi e del mondo giovanile. L'ultimo dato stimato in Italia è che la quantità di persone con DSA si attesti intorno al 5% della popolazione pari a circa cinque milioni di cittadini.
Questo ci fa dire che dobbiamo fare un passo in avanti.
Sappiamo che c'è un problema storico e strutturale, che è la diagnosi, cioè il tempo d'attesa con cui le famiglie devono attendere la diagnosi per i propri figli. Spesso capita che tale attenzione arrivi dal mondo della scuola, quindi docenti che provano sempre più a formarsi per comprendere quali possono essere gli elementi di riconoscibilità dei ragazzi con queste peculiarità, peculiarità poi segnalate dall'insegnante alla famiglia e che infine, insieme - famiglia e insegnante - richiedono una diagnosi all'ASL.
Il tempo d'attesa per la diagnosi - lo dico in maniera molto chiara - è di tre anni.
In questo momento, in Piemonte (l'ha detto l'Associazione Italiana Dislessia) bambini e famiglie attendono tre anni prima di avere la diagnosi. Capite che tre anni, per un bambino che deve vivere all'interno di una classe senza gli strumenti che possano aiutarlo a stare al passo con i propri compagni di scuola, sono troppi.
Su questo, l'ordine del giorno chiede, con un atto veramente molto semplice d'indirizzo, di impegnarsi a ridurre i tempi di attesa.
Come dicevo, l'ordine del giorno chiede un passo in avanti. Sappiamo che il tema della dislessia è poco conosciuto e poco attenzionato (si è focalizzato, in particolare, solo negli ultimi anni), ma ci sono molti adulti che hanno questa peculiarità: adulti che lavorano e adulti che svolgono anche ruoli dirigenziali.
In questo senso, vogliamo chiedere di fare questo passo in più. Leggo testualmente: "Istituire, entro la fine dell'attuale legislatura e in una zona della Regione", cioè in un quadrante che si sceglierà ovviamente, "in cui sono già concentrate esperienze virtuose di tutela dei minori con DSA" quindi di collaborazione in particolare con l'Associazione Italiana Dislessia, "un progetto pilota che si fondi sul coinvolgimento dei centri per l'impiego, dei sindacati e delle associazioni datoriali per dare concreta attuazione a quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di uguaglianza nell'accesso al mondo del lavoro e alle opportunità di sviluppo personale, contrastando le discriminazioni de facto ancora presenti e che prevede un'adeguata copertura finanziaria".
Su questo punto, abbiamo modificato: adeguata copertura finanziaria non solo in questa variazione, ma in una variazione possibile entro la fine della legislatura "da definire successivamente con atti successivi il progetto pilota". Che cosa vuole dire? Vuole dire costruire un progetto pilota per mettere i lavoratori, quindi non solo gli studenti, nelle stesse condizioni.
Questo arriva anche da una norma nazionale, in particolare quando parliamo di bandi di concorso nelle istituzioni pubbliche in cui, a oggi, è obbligatorio prevedere strumenti compensativi proprio per chi ha quella certificazione in termini di dislessia e non solo. L'obiettivo è di lavorare in particolare sui privati, per costruire un progetto pilota e quindi, affrontare il tema.
Questo è l'oggetto del documento. Speriamo che la maggioranza e la Giunta approvino questo impegno, da realizzare entro la fine di questa legislatura.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Passiamo agli ordini del giorno del Consigliere Magliano: il n. 878, n.
883, n. 884 e n. 885.
. Ordine del giorno n. 878 "Nuova delega alla sicurezza informativa (information security e cybersecurity)". presentato da Magliano Frediani, Marello Prego, Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Presidente, se lei è d'accordo, illustrerei prima il n. 878 e poi, se mi dà la possibilità, presenterei gli altri in un secondo momento.



PRESIDENTE

Sì, prego.
Iniziamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 878 presentato da Magliano e Frediani, inerente a "Nuova delega alla sicurezza informativa (information security e cybersecurity)".
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

È un ordine del giorno che parla di cybersicurezza.
In un primo tempo, chiedevamo l'istituzione di una nuova delega alla cybersicurezza e all'information security, anche alla luce di ciò che è successo negli ultimi periodi: pensiamo all'attacco hacker alle nostre ASL quindi a tutte le cartelle e ai fascicoli sanitari elettronici sottratti alla Regione, o a quello che accadde presso l'ATC.
L'Italia oggi ha un problema di cybersicurezza al quale dobbiamo far fronte.
Su questo, Presidente, se lei è d'accordo e anche luce dell'accordo preso con la Giunta, modificherei il titolo dell'ordine del giorno, quindi non più "Nuova delega alla sicurezza informatica", ma "Potenziamento delle funzioni di cybersicurezza". Nell'impegnativa scriverei: "Impegna il Presidente della Giunta regionale a valutare il potenziamento delle funzioni di cybersicurezza", per rafforzare le procedure di cybersicurezza.
Mi pare un segnale che quest'Aula deve dare, anche per portare un giorno il Piemonte a essere una regione cyberprotetta e fare in modo che i piemontesi si sentano cyberprotetti. È evidente che tutti i dati dei piemontesi che gestiamo, quelli della sanità e non solo, sono oggettivamente preziosi e non possono essere protetti nel modo migliore possibile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Gli altri ordini del giorno a sua firma li illustrerà successivamente . Ordine del giorno n. 889 "Finanziamento della progettazione dei nuovi ospedali piemontesi" presentato da Sacco, Disabato, Martinetti L'ordine del giorno viene dato per illustrato non essendo presente il Consigliere Sacco.
. Mozione n. 890 "Istituzione Commissione di inchiesta sulla gestione della Peste Suina Africana e degli ungulati in Piemonte" presentata da Ravetti, Gallo, Canalis, Accossato, Giaccone, Avetta, Rossi, Sarno Valle, Marello.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente Utilizzo pochi istanti per dire questo. Peste suina africana e il tema degli ungulati in Piemonte sono stati oggetto di discussione nelle Commissioni. Tra l'altro, in particolare, la peste suina africana è stata oggetto di un Consiglio regionale aperto qualche mese fa su richiesta delle associazioni del settore agricolo.
Ricordo un dibattito in Aula e ricordo anche l'impegno della Giunta e del Commissario rispetto alla necessità di portare a termine tutte le procedure necessarie per mettere in sicurezza porzioni del territorio di straordinaria importanza del Piemonte (intendo dire di straordinaria importanza rispetto alla peste suina africana, perché tutti i territori del Piemonte sono importanti). C'erano impegni per la realizzazione della cosiddetta recinzione, impegni per il depopolamento, impegni per quanto riguarda i ristori, per le attività agricole, per gli allevatori e per tutto il comparto ricettivo che è stato messo in ginocchio a causa della peste suina africana.
Noi pensiamo che non si debba impegnare la III Commissione, in particolare ad affrontare questo tema settimanalmente, ma che si debba, per parte nostra, attivare una Commissione d'inchiesta non con l'intento di trovare eventuali colpevoli rispetto a eventuali procedure non portate a termine nei tempi previsti o per il controllo necessario rispetto alle attività che prima ho elencato, ma a supporto del tentativo di debellare un virus presente tra i cinghiali e che, davvero, mette in difficoltà, da un punto di vista economico, alcune zone del Piemonte.
Ne abbiamo parlato anche con alcuni colleghi della maggioranza e non abbiamo trovato atteggiamenti ostativi. In giornata abbiamo raccolto improvvisamente qualche dubbio in tal senso, ma la proposta è quella di una Commissione d'inchiesta e ci chiediamo se la maggioranza sia nelle condizioni di attivarla. Nel caso in cui non fosse nelle condizioni di attivare esattamente la Commissione d'inchiesta, ma di utilizzare altri strumenti che il Regolamento mette a disposizione del Consiglio regionale per attività di supporto, di raccolta di informazioni e di elaborazione di un pensiero rispetto a questo tema, noi siamo disponibili a discuterne.
Siamo convinti che dalla maggioranza non riceveremo segnali di chiusura rispetto a questa proposta ma, anzi, di collaborazione al fine di portare a termine con ancora più forza e unità iter procedurali di straordinaria importanza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
. Ordine del giorno n. 883 "La Regione sostenga interventi precoci e intensivi in favore dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico" presentato da Magliano, Marello . Ordine del giorno n. 884 "Centro Alcologico presso l'A.O. Ordine Mauriziano di Torino" presentato da Magliano, Marello . Ordine del giorno n. 885 "Emofilia, la Giunta tuteli i pazienti e garantisca una ottimale cura e gestione delle risorse presso una struttura di eccellenza come le Molinette" presentato da Magliano Marello Prego, Consigliere Magliano; ha facoltà di illustrarli.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Illustro velocemente l'ordine del giorno n. 883, "La Regione sostenga interventi precoci e intensivi in favore dei soggetti con disturbi dello spettro autistico".
La sintesi è nell'"impegna il Presidente e la Giunta regionale a valutare di reperire risorse nel bilancio di previsione 2022-2024 affinché la Regione incrementi le risorse trasferite alle ASL".
Questo lo dico perché abbiamo, su questo tema, un vero aumento dei casi e una vera fatica umana da parte delle famiglie. Sul tema della neuropsichiatria, abbiamo parlato spesso e valutato l'idea di incrementare le risorse. Ancorché questa sia ormai una formula di rito che mettiamo sempre negli ordini del giorno, tuttavia mi auguro che, oltre alla formula di rito, poi ci sia un'attenzione da parte della Giunta, perché vi assicuro che i segnali che arrivano da mamme e papà, genitori di bimbi e bimbe che diventano ragazzi e adulti che hanno la sindrome dello spettro autistico sono oggettivamente allarmanti.
Mi auguro che su questo poi si faccia qualcosa.
L'ordine del giorno 884 è legato al Centro alcologico presso l'Ordine Mauriziano di Torino. L'impegnativa viene cambiata in "impegna il Presidente della Giunta affinché la Regione continui a sostenere il Centro alcologico di Torino".
È un istituto che è stato inaugurato quasi un anno fa con grande visibilità ed è un tema assolutamente prioritario. Mancano risorse e ci auguriamo che anche per i dati post COVID che sono emersi sull'utilizzo di sostanze alcoliche, con tale ordine del giorno vengano trovate le risorse.
L'ordine del giorno n. 885 è legato al tema dell'emofilia. In Piemonte abbiamo oltre un migliaio di piemontesi affetti da questa patologia che come sapete bene, è altamente invalidante. Da questo punto di vista, c'è stato un arretramento di ciò che forniamo dal punto di vista della velocità e della qualità dei servizi a questi soggetti che, come ben capite, quando vengono ricoverati o quando finiscono al pronto soccorso, vanno sottoposti a un protocollo particolare, proprio perché emofilici, per cui non possono essere soggetti alla normalità dei trattamenti, né possono utilizzare alcune tipologie di farmaci.
L'impegnativa salta al secondo periodo - lo preciso per gli Uffici - e rimane "impegna il Presidente e la Giunta a valutare di reperire risorse nel bilancio di previsione 2022-2024, ove disponibili, affinché la Regione incrementi i fondi da trasferire alle ASL per poter incrementare il personale specializzato e potenziare il Centro delle Molinette, al fine di garantire una maggior tutela della vita dei pazienti emofilici".
Troveremo poi una formula grammaticalmente corretta sul periodo ipotetico di questo atto d'indirizzo. In ogni caso, ci teniamo, come forza politica a mantenerli, perché ci pare che su questi temi sia necessario che quest'Aula si esprima.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 895 "Governance delle ATL" presentato da Rossi Valle, Avetta, Canalis, Gallo, Sarno, Giaccone Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 895 presentato da Rossi Valle e Avetta, inerente a "Governance delle ATL".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi per l'illustrazione; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno riguarda la governance delle ATL e la relativa politica che la Regione ha messo in campo in questi anni.
L'atto d'indirizzo - mi avvio subito alle conclusioni, Presidente - chiede di rivedere alcune questioni. La prima è quella di evitare che la discussione sulla governance delle ATL sia gestita solamente sui territori e solamente attraverso DGR, ma torni a essere un elemento di discussione in Consiglio (in Commissione prima, in Aula dopo), perché riteniamo che sia un elemento di programmazione fondamentale e strategico per la nostra Regione.
In questi anni, invece, abbiamo assistito a una gestione a piccoli pezzi per così dire, senza una visione complessiva; una simile gestione, a nostro avviso, priva la Regione e lo stesso sistema turistico-culturale di una capacità di visione del futuro. Noi chiediamo che ritorni a essere una discussione di programmazione.
La seconda questione importante riguarda i finanziamenti.
Abbiamo visto che la Regione in questi anni ha utilizzato criteri differenti a seconda dei territori: alcuni territori hanno una partecipazione più alta della Regione, altri più bassa; alcuni territori hanno dei contributi maggiori, altri minori. Con quest'ordine del giorno chiediamo che tutto questo venga ridiscusso e che si trovino criteri oggettivi con cui valutare e definire i finanziamenti e le partecipazioni.
Altrimenti, il rischio è che si vada a dare maggior importanza a un territorio rispetto a un altro in base al peso politico; oppure che si produca l'effetto contrario, cioè che si aiuti chi ne avrebbe meno bisogno cioè quei territori che, già da soli, dispongono di un grande flusso turistico (penso ai laghi, ai luoghi caratterizzati da una bellezza naturale che attira di per sé; penso alle Langhe; penso alla ricchezza culturale di Torino), a discapito di altri che, invece, pur avendo ricchezze meno conosciute, ne avrebbero maggior necessità.
Con l'ordine del giorno chiediamo di tornare a programmare e definire insieme dei criteri che cerchino di dare una mano a chi ne ha più bisogno perché dobbiamo dare di più a chi è più indietro (del resto, chi è più avanti ce la fa da solo).
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 897 "Politiche regionali del lavoro. Limitare i tirocini diversi da quelli curriculari e salvaguardare il lavoro per i giovani" presentato da Gallo, Marello, Sarno Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 897 presentato da Gallo, inerente a "Politiche regionali del lavoro. Limitare i tirocini diversi da quelli curriculari e salvaguardare il lavoro per i giovani".
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo per l'illustrazione; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Spenderò qualche minuto per intervenire su tale ambito, anche se mi spiace che non sia presente l'Assessore Chiorino, che detiene la delega al lavoro perché abbiamo collegato l'ordine del giorno sul tema del lavoro e degli stage extracurriculari all'assestamento di bilancio, in particolare agli stanziamenti previsti nel 2023 sul comparto lavoro (parliamo, nello specifico, di otto milioni di euro).
È di queste settimane la discussione che si farà in Conferenza Stato Regioni in merito alla legge di bilancio 2022, in particolare relativamente ai commi dal 720 al 726 dell'articolo 1.
Che cosa prevedono tali commi? Il comma 721 di questa legge di bilancio ha attribuito alla Conferenza Stato-Regioni il compito di operare una revisione delle linee guida comuni in materia di tirocini extracurriculari (quindi parliamo di stage extracurriculari, per intenderci, non di quelli curriculari), specificando che tale revisione debba attenersi "a criteri che ne circoscrivano l'applicazione in favore dei soggetti con difficoltà di inclusione sociale".
Mi spiace che l'Aula sia vuota durante questa discussione, ma la lettera b) del medesimo comma prevede che le linee guida "individuino una congrua indennità minima non inferiore alla soglia di povertà di ciascuna Regione".
In pratica, apre una discussione molto importante sul tema degli stage dell'abuso di questo strumento che è avvenuto in alcuni casi e delle modalità d'ingresso nel mondo del lavoro dei nostri giovani (tanto ne discutiamo e tanto promettiamo politiche adeguate, ma, almeno in Piemonte se ne sono viste poche in questi anni), e delega le Regioni e la Conferenza Stato-Regioni a individuare una revisione in questo senso, che vada nella direzione di migliorare la situazione attuale, correggendola.
La legge di bilancio dice già che va corretta, ed è una grande battaglia che il Partito Democratico ha condotto nella campagna elettorale di settembre, proprio perché gli stage non siano utilizzati in modo improprio e perché siano retribuiti in modo corretto, con delle soglie minime di retribuzione legate alla soglia di povertà.
La Regione Piemonte, quindi il Presidente Cirio o l'Assessore Chiorino andranno in Conferenza Stato-Regioni per discutere e portare avanti la posizione del Piemonte, quindi di tutti noi. Pertanto, vorremmo discutere insieme all'Assessore Chiorino, di quale posizione porterà a quel tavolo come Piemonte, perché vogliamo assolutamente cogliere l'occasione e l'opportunità per rivedere, in senso positivo, le politiche collegata agli stage. In particolare, partiamo dalla considerazione che il tirocinio è stato pensato come "periodo di orientamento e formazione", non alla stregua di un contratto di lavoro.
Per questi motivi, siccome gli stage prevedono una retribuzione molto bassa (perché non riconoscono ferie, contributi, malattie, e quant'altro), spesso vengono utilizzati come strumento a scapito dell'apprendistato professionalizzante, che offre maggiori tutele e che è lo strumento previsto nella normativa vigente per accompagnare e inserire i giovani nel mondo del lavoro e per formarli.
Siccome riteniamo che i tirocini extracurriculari quale strumento di formazione e inserimento lavorativo - quindi proprio in questa direzione debbano essere attivabili unicamente nelle seguenti fattispecie: soggetti svantaggiati e soggetti non occupati che abbiano concluso un percorso formativo nei 12 mesi precedenti all'attivazione del tirocinio.
Sto parlando a lei, Presidente Allasia, perché credo che non mi stia ascoltando nessuno in quest'aula.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Grazie. I colleghi Mosca e Gavazza mi riempiono di orgoglio.
È una discussione molto importante che, secondo me, dovremmo affrontare con i tempi giusti e spero che l'ordine del giorno non venga bocciato tout court. Piuttosto, vi chiedo di portarlo in III Commissione lavoro e di discuterlo nel merito, perché è la posizione che il Piemonte porterà in Conferenza Stato-Regioni.
Riteniamo che debba essere unicamente utilizzato nelle fattispecie che ho richiamato. Inoltre, fermo restando il limite minimo di due mesi attualmente in vigore, chiediamo che sia posto il limite massimo a sei mesi per l'utilizzo di questo strumento, comprensivo di eventuali proroghe com'è già previsto dalla normativa introdotta in Piemonte dalla Giunta Chiamparino. Pertanto, massimo sei mesi comprensivi di eventuali proroghe.
Inoltre, riteniamo che la Regione debba fissare un'indennità minima non inferiore alla propria soglia di povertà e, comunque, non inferiore questa è la cosa più importante - ai 500 euro mensili, indipendentemente dal numero settimanale di ore che costituiscono l'impegno del tirocinante.
Chiaramente quello massimo dev'essere poi modulato. Tale indennità minima deve avere valore sia per i soggetti privati sia per gli enti pubblici perché noi, in primis, come enti pubblici dovremmo modificare e approvare questa normativa.
Scusate se mi sono dilungato, ma ritengo molto importante tale aspetto e concludo dicendo che l'ordine del giorno impegna la Giunta regionale non a fare di per sé degli atti in Giunta, perché la normativa piemontese, grazie alla Giunta Chiamparino, è già molto all'avanguardia rispetto a quella di altre Regioni, ma a portare questa posizione al tavolo Stato-Regioni.
Siccome la Conferenza Stato-Regioni sarà convocata nelle prossime settimane compatibilmente con l'insediamento del nuovo Governo e con la sua convocazione - credo che l'Aula si debba esprimere oggi in questa direzione per portare avanti una battaglia, che è quella della riduzione dell'utilizzo improprio (cioè quando capita) degli stage extracurricolari e della sua normazione e dell'utilizzo maggiore dello strumento dell'apprendistato, così com'è esistente oggi nella normativa nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 899 "Estensione abbonamento trasporto extra urbano Formula a zone montane" presentato da Frediani, Bertola Chiedo alla Consigliera Frediani se intende illustrare l'ordine del giorno n. 899.
Prego; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò breve, anche perché non ho avuto modo di parlare con l'Assessore e non so se abbia già letto l'ordine del giorno n. 899. Le premesse fanno riferimento alla discussione che c'è stata recentemente anche in II Commissione riferita al nuovo contratto e agli aumenti che si sono già verificati a luglio del 5% rispetto agli abbonamenti e a quelli che l'Assessore ha già ipotizzato in futuro, che dovrebbero essere correlati a un aumento della qualità del servizio e all'introduzione anche di nuovi treni.
Al di là di questo, ogni anno torniamo a chiedere sempre due impegni principalmente, che sono riferiti, in primis, alla popolazione studentesca ma anche ai lavoratori. In particolare, la prima parte dell'impegno chiede di estendere l'Area Formula a tutta la provincia di Torino, in particolare sulla parte ovest, dove si arriva fino alle aree montane. Infatti, ci sembra assolutamente iniquo e incomprensibile che l'Area Formula si fermi in corrispondenza di alcuni Comuni e non arrivi nella sua estensione fino a coprire Comuni in cui sono presenti delle scuole. È il motivo per cui i ragazzi e gli studenti sono costretti a pagare un abbonamento a prezzo pieno o, addirittura, pagare più abbonamenti nel momento in cui escono dall'Area Formula ed entrano in un'area a tariffazione normale.
Tra l'altro, sarebbe anche un vantaggio la possibilità di utilizzare diversi mezzi e, quindi, avvalersi del treno o del pullman, come si fa nelle aree urbane o, comunque, in tutte le aree della cintura che sono incluse nell'Area Formula. Di conseguenza, sarebbe bene cercare di coinvolgere più operatori, per consentire ai ragazzi di utilizzare il treno o il pullman in alternativa e non dover pagare due biglietti, nel caso in cui non ci fosse il pullman o il treno disponibile negli orari in cui escono o entrano a scuola.
Inoltre, c'è un'altra proposta. Abbiamo sentito che c'è un'ipotesi di rivedere proprio il concetto di Area Formula e da parte dell'Agenzia per la mobilità c'è l'intenzione di andare ad agire anche all'interno di questa modalità di fruizione, che è appunto l'Area Formula, che si ritiene un po' superata. La proposta è quella di ipotizzare un ritorno al passato, che in questo caso sarebbe auspicabile e sarebbe un ritorno all'abbonamento ridotto per gli studenti. Pertanto, andare incontro alle famiglie considerando che, come più volte ribadito durante la discussione di questo assestamento di bilancio, i voucher per i trasporti non sono completamente coperti. Sappiamo che c'è la possibilità di utilizzare il bonus trasporti nazionale, però crediamo necessario intervenire in modo da dare una continuità a una politica di sconti rivolti agli studenti e alleggerire quindi, il carico economico che grava sulle famiglie.
Quando andavo a scuola (molti anni fa), esisteva l'abbonamento ridotto studenti e crediamo che si dovrebbe ritornare al passato, reintroducendo quel tipo di tariffa, che sicuramente darebbe un grosso aiuto a tutte le famiglie che devono affrontare ogni mese una spesa che è decisamente sempre crescente e sempre pesante sul budget familiare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 887 "Integrazione risorse per realizzazione accordi di Programma". presentato da Fava, Ruzzola e Biletta La parola al Consigliere Fava per l'illustrazione.



FAVA Mauro

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno che abbiamo presentato ha come oggetto l'integrazione di risorse per realizzare le opere derivanti dagli accordi di programma.
A causa dell'esponenziale l'aumento dei prezzi delle materie prime e delle fonti energetiche si sta generando una congiuntura economica che si ripercuote su tutti i settori produttivi e le gare d'appalto relative agli accordi di programma stipulati antecedente all'aumento dei suddetti costi sono andate deserte a causa dell'importo base non adeguato ai prezzi reali.
Tenuto conto che l'aumento dei materiali di costruzione non consente di realizzare accordi di programma siglati con progetti preliminari e/o definitivi realizzati con un valore economico precedente ai rincari avvenuti e considerato che mentre accordi di programma che prevedono la realizzazione di più interventi sono frazionabili e, pertanto, con le risorse destinate prima dei rincari è possibile portare a compimento parziale dell'accordo stesso e ciò non è fattibile laddove previsto un unico intervento non frazionabile, il Consiglio regionale, s'invita il Presidente della Giunta regionale a impegnare, qualora fossero disponibili risorse derivanti da nuova attribuzione di fondi FSC o fondi regionali destinati ad accordi di programma, al fine di consentire la realizzazione delle opere oggetto di accordi di programma con la Regione Piemonte, il cui intervento non sia lottizzabile o ridotto per consentire una minor spesa.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 720 "Promozione, manutenzione e rilancio della rete sentieristica piemontese" presentato da Canalis, Avetta Salizzoni, Marello La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei presentare l'ordine del giorno intitolato "Promozione manutenzione e rilancio della rete sentieristica piemontese". Un tema molto importante in una regione come il Piemonte, il cui territorio è rappresentato per circa il 50% da montagne, da tessuto montano.
I sentieri sono l'infrastruttura indispensabile per le attività di escursionismo e per la fruizione di questo territorio montano. In Italia sono 160 mila chilometri quelli rappresentati dai sentieri, quelli accatastati nel Catasto nazionale dei sentieri del CAI (Club Alpino Italiano) sono 96 mila chilometri e 64 mila sono quelli curati e manutenuti direttamente dai volontari del CAI.
Venendo al nostro Piemonte, abbiamo 4.700 percorsi escursionistici registrati che si sviluppano su 20 mila chilometri; è un patrimonio troppo poco valorizzato e con un potenziale sicuramente turistico, ma anche economico, sportivo e culturale ancora in parte inespresso. Inoltre, non va sottovalutata la valenza educativa della fruizione dei sentieri soprattutto per i giovani in età scolare.
Di quest'ordine del giorno ho parlato anche con la Giunta, andando a limare alcuni punti dell'impegnativa, rendendomi disponibile a trasmettere le modifiche da apportare; abbiamo concordato alcuni punti d'impegno per la Giunta regionale e di potenziamento di quello che è già stato fatto finora.
In particolare, proseguire un confronto sul rilancio e la manutenzione della rete sentieristica piemontese nell'ambito dell'Osservatorio regionale sulla montagna, previsto dalla legge regionale n. 14 del 2019; promuovere un piano di rilancio specifico per gli 89 itinerari piemontesi; orientare e rafforzare alcune delle linee di finanziamento previste dalla legge regionale n. 4 del 2000, in merito alla promozione della rete escursionistica regionale; potenziare le informazioni derivanti dalle buone pratiche sviluppate nell'ambito del PITEM; infine, come ultima annotazione al termine delle opere di ripristino e manutenzione della rete sentieristica, verificare la possibilità di considerare l'impatto degli interventi eseguiti i relativi benefici per gli afflussi turistici culturali, educativi e sportivi locali.
Posso avvicinarmi, eventualmente, per trasmettere le modifiche concordate con la Giunta.



PRESIDENTE

Grazie.
Prego, si avvicini al banco della Presidenza, così inseriamo le modifiche.
. Ordine del giorno n. 900 "La Regione Piemonte a fianco dell'ENS, Ente Nazionale Sordi" presentato da Canalis, Giaccone, Avetta, Ravetti Salizzoni, Sarno, Chiamparino, Marello, Valle, Magliano.
. Ordine del giorno n. 901 "Esaurimento delle liste d'attesa per progetti residenziali in Rsa rivolti a persone non autosufficienti e spese obbligatorie" presentato da Canalis, Giaccone, Avetta, Ravetti Salizzoni, Sarno, Marello, Chiamparino, Valle, Magliano, Accossato.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 900 nasce dalla presenza, ormai da molti anni, sul territorio piemontese dell'Ente Nazionale Sordi (ENS).
Questo ente di terzo settore è stato costituito nel 1932, in un'epoca storica in cui le persone sorde erano sostanzialmente prive di qualsiasi diritto sul piano giuridico e sociale ed erano, di fatto, equiparate a soggetti incapaci d'intendere e di volere, pur non avendo alcun problema di salute mentale. Erano escluse da ogni facoltà giuridica ed emarginate dal punto di vista sociale e anche dal punto di vista scolastico. Infatti potevano istruirsi solo con precettori privati o presso istituti religiosi.
Nel 1932, nasce l'ENS a livello nazionale; nel 1950 viene emanata la legge n. 698 che riconosce a tale ente la personalità giuridica di diritto pubblico, per l'importanza dei suoi compiti e delle sue attività.
Nel 2002, l'ENS viene riconosciuto come associazione di promozione sociale e nel 2005 viene riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione come soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola e come organizzazione promozionale di sport per persone con disabilità; ottiene la prestazione di ONLUS nel 2008.
In Piemonte c'è una storia molto specifica legata alle persone sorde; la nostra Regione è sempre stata all'avanguardia nei progetti di accoglienza d'integrazione e d'inclusione di queste persone.
Fin dall'Ottocento il terzo settore piemontese è stato particolarmente vivo anche nei riguardi delle persone con disabilità e risale al 1895 la nascita a Torino, in corso Francia n. 73, grazie all'opera di don Lorenzo Prinotti uno dei primi asili in Europa dedicato alle persone sorde e ancora oggi l'ENS di Torino ha sede proprio in questa parte della città di Torino.
Oggi l'ENS ha 23.675 iscritti, 104 sezioni provinciali, è presente in Piemonte con otto sedi provinciali e una sede regionale in Piemonte ha quasi 1.500 iscritti, quindi rappresenta davvero moltissime persone, la quasi totalità della comunità sorda.
Perché pensiamo che sia importante un impegno ulteriore rispetto a quello che già da anni la Regione Piemonte profonde nei confronti di queste persone? In Italia, secondo il CENSIS, la quota di popolazione con problemi uditivi è stimata intorno al 12%, quindi una quota molto alta. A causa del progressivo invecchiamento demografico, e anche in base alle stime dell'AIRS (Associazione Italiana di Ricerca sulla Sordità), si constata una crescita progressiva del numero di persone con problemi di ipoacusia. Nel 2018, in Italia, erano più di sette milioni.
Alla luce di questo momento della patologia, ma anche del rischio che, se non si continua a lavorare, i fenomeni di discriminazione possono continuare a presentarsi, o anche fenomeni di mancata integrazione nella società, proponiamo, oltre a quello che le Giunte (sia quelle di destra del passato, sia la Giunta attuale sia le Giunte di centrosinistra del passato) hanno già fatto, ossia continuare l'impegno (anche in questo caso abbiamo concordato alcune modifiche con la Giunta) per stare accanto alla comunità sorda, in particolare: proseguire le campagne di comunicazione congiunta proseguire la serie di eventi pubblici congiunti (pensiamo a quello che è stato fatto recentemente per il decennale di Comunic@ENS, un servizio finanziato proprio dalla Regione Piemonte); proseguire le iniziative di diffusione della lingua dei segni; proseguire il dialogo in Conferenza Stato-Regioni per la condivisione di buone pratiche relative alla diffusione della lingua dei segni italiana; infine - potrebbe essere l'elemento innovativo e inedito - prendere in considerazione di replicare in Piemonte la legge regionale lombarda che equipara l'ENS (Ente Nazionale Sordi) a un ente di formazione. Tra l'altro, separatamente stiamo anche portando avanti un dialogo con l'Università degli Studi di Torino, al fine di per avviare percorsi di formazione per avere anche in Piemonte la possibilità di formare mediatori culturali e interpreti sordi.
L'ordine del giorno n. 901 si intitola "Esaurimento delle liste d'attesa per progetti residenziali in RSA, rivolti a persone non autosufficienti e spese obbligatorie".
In estrema sintesi, l'ordine del giorno, che da un punto di vista politico considero rivoluzionario, si fonda su due impegni. Il primo è che in Piemonte permangono liste d'attesa molto lunghe per il ricovero in RSA quindi per dei progetti residenziali rivolti alle persone già in possesso di una certificazione di non autosufficienza. Il dato più aggiornato a nostre mani risale al mese di ottobre 2021 e ci restituisce un numero molto allarmante: a quel tempo, c'erano 4.848 cittadini piemontesi non autosufficienti in attesa di un progetto residenziale in RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale).
Con questo ordine del giorno proponiamo alla Giunta regionale di impegnarsi a esaurire le liste d'attesa per un ricovero in RSA, a cominciare dalla saturazione dei posti letto convenzionati, quindi quelli cui contribuisce il sistema sanitario regionale finanziando il 50% della retta.
Questo è il primo impegno.
Il secondo impegno, invece, così come si è fatto qualche anno fa per il diritto allo studio universitario degli studenti che decidono di studiare in Piemonte, proponiamo di rendere obbligatoria la spesa sanitaria per i convenzionamenti in RSA. Nella recente delibera del 7 settembre 2022 riguardante l'aggiornamento delle tariffe nelle RSA, si indica, come obiettivo, la spesa sanitaria annuale con un tetto di 268 milioni di euro annuo per i convenzionamenti in RSA.
Chiediamo che questa spesa venga resa obbligatoria per evitare che i fondi destinati ai convenzionamenti in RSA, essendo parte - permettetemi il termine - di quell'unico calderone rappresentato dal Sistema Sanitario Regionale.
Ecco, propongo di considerarli a parte, sebbene la fonte sia sempre il trasferimento statale per il Sistema Sanitario Regionale, e rendere questi milioni di euro obbligatori, quindi inserirli nell'elenco dei capitoli di bilancio, considerati obbligatori nella legge regionale 6 del 2022, il bilancio di previsione finanziario 2022-2024.
Nella legge regionale n. 6, all'articolo 3, comma 1 g), c'è l'elenco delle spese obbligatorie. Credo che sarebbe non solo rivoluzionario, ma anche meritevole di grande riconoscimento, non solo politico, ma anche etico, per il nostro Consiglio regionale e per la Giunta regionale, considerare obbligatoria la spesa per le persone in assoluto più fragili della nostra società, le persone non autosufficienti, prive di qualsiasi autonomia bisognose di un'assistenza 24 ore su 24, impossibilitate a svolgere in maniera autonoma le funzioni vitali primarie come alimentarsi o provvedere alla propria igiene.
Considerare obbligatoria una spesa del genere farebbe davvero la storia del nostro Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Grazie, Presidente.
Molto brevemente, solo su questi ultimi due ordini del giorno che riguardano deleghe che mi sono attribuite.
Sul primo in particolare, sull'ENS e sulla lingua dei segni, la Consigliera Canalis sfonda una porta aperta proprio perché, come ricordava, il Piemonte ha una lunga tradizione e sensibilità sul tema. È stato il primo Consiglio regionale ad aver approvato una legge di riconoscimento della LIS, prima che questo riconoscimento approdasse nelle Aule parlamentari nazionali.
Tra l'altro, per il sostegno al servizio Comunic@ENS, video interpretariato già sostenuto da tanti anni, in particolare l'anno scorso, con l'emergenza COVID, è stata una mia iniziativa di dirottare una parte del fondo antidiscriminazione che, lo dico, ai tempi aveva raccolto un po' di critiche dal centrosinistra. Erano 100 mila euro prima destinati a corsi antidiscriminazione rivolti a operatori della pubblica amministrazione sul lessico di genere, quindi diciamo con poco impatto positivo in termini pratici rispetto alle reali vittime di discriminazione. Quei 100 mila euro sono stati destinati all'ENS, per rafforzare il servizio Comunic@ENS e dotare gli ospedali del Piemonte di tablet in collegamento con il servizio che consentano un video interpretariato in diretta e non più in differita.
Il sostegno all'ENS è pressoché raddoppiato, perché prima erano 90 mila euro adesso, ma con questi 100 mila aggiuntivi si arriva a 190 mila.
Apprezzo molto che ci sia stata un'intesa sull'idea di proseguire l'azione perché, oggettivamente, è già in corso. Ritengo molto interessante l'ultima impegnativa, che quindi viene tenuta così com'è, cioè quella di parificare l'ENS a un ente di formazione, quindi volentieri, partiamo dall'approvazione di questo atto d'indirizzo per ragionarci in modo trasversale.
Sugli inserimenti in convenzione delle RSA, è corretto il dato che citava la Consigliera, cioè che la vetta dei fondi destinati alle convenzioni dalla sanità fossero 268 milioni nella scorsa legislatura, quella a presidenza Chiamparino dal 2014 al 2019. Ciò che è successo durante la pandemia e il calo degli ingressi nel 2021 ha portato, comunque, a 251 milioni le risorse destinate, tenendo conto che nello stesso biennio altri 32 milioni sono andati in ristori alle strutture per evitare le chiusure e altri undici per la fornitura gratuita di test antigenici e dispositivi di protezione individuale.
Tuttavia, vorrei ricordare che, rispetto a questi 251 milioni, dobbiamo aggiungere 45 milioni dei 90 milioni che abbiamo deliberato a fonte FSE per i contributi alla parte non sanitaria, ma alberghiera (sarà comunque un contributo alle rette) che, quindi, porta, calcolando 45 milioni più 251 sostanzialmente a 296 milioni, che è ben più dei 268 che sono stati toccati come vetta. È una somma, per carità, impropria, perché una parte è in quota sanitaria, mentre quella aggiuntiva, di cui sto parlando, è in quota sociale, però è comunque il volume che arriverà dalla Regione direttamente tramite ASL e welfare nelle tasche delle famiglie piemontesi per sostenere i costi delle tariffe che, non lo neghiamo, noi per primi abbiamo visto con preoccupazione rispetto alla scelta obbligata di adeguare i costi, che hanno visto aumentare 800 euro in media di costo a famiglia, al rincaro ISTAT.
Infine, considerate che chi beneficerà, in ordine chiaramente di ISEE, del voucher scelta sociale, avrà 600 euro al mese quindi, rispetto a un rincaro di 800 euro, si troverà 7.200 euro all'anno per due anni rinnovabili in tasca.
Rassicuro la Consigliera che la sensibilità di questa Giunta è alta sul tema.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Marrone.
. Ordine del giorno n. 902 "Compartecipazione regionale al finanziamento del prolungamento della linea di trasporto pubblico n. 15 al Campus scientifico di Grugliasco". presentato da Gallo, Sarno, Valle Canalis, Avetta, Ravetti, Salizzoni, Rossi, Marello e Chiamparino La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Qualche minuto per illustrare un ordine del giorno che chiede che la Regione si faccia carico di una parte di risorse e intervenga, come Regione Piemonte, nel finanziamento di un'opera strategica per il territorio della Città metropolitana di Torino e per la città di Grugliasco. Mi riferisco alla linea 15, oggi una delle linee principali di forza della Città di Torino e che, negli intenti dell'Amministrazione comunale, vuole essere allungata e prolungata fino al nuovo investimento dell'Università di Torino nella città di Grugliasco che si sta costruendo.
La linea 15 è una linea storica, attraversa tutta la città, tocca gli estremi da Borgata Lesna a Sassi (per specificare i quartieri di Torino) ma negli ultimi tempi è stata al centro del dibattito politico torinese perché il capolinea è stata preservato in una delle zone più esterne della zona ovest di Torino, ma oggi ha la possibilità di prolungare la sua corsa fino a Grugliasco e al campus universitario, favorendo le interrelazioni e gli spostamenti dell'intera Città metropolitana, sicuramente della prima cintura, e quindi continuando a costruire una Città metropolitana sempre più interconnessa.
Per quest'opera, a gennaio 2022, era stato sottoscritto un accordo tra il Comune e l'allora Ministro per le Infrastrutture e per la Mobilità, che confermava un primo stanziamento di nove milioni e mezzo, utilizzabili sulla linea 15, stanziati allora dal Governo Conte due per il nuovo capolinea, che è stato poi sospeso. Per arrivare fino a Grugliasco, la spesa complessiva stimata è di 25 milioni, quindi mancano alcune risorse che devono essere trovate da tutti gli attori che hanno interesse a favorire una mobilità su rotaia sempre maggiore all'interno della Città metropolitana, quindi sicuramente Comune di Torino e Città metropolitana ma la parte maggiore la può fare indubbiamente la Regione Piemonte, anche per la capacità di bilancio di cui dispone.
Anche nell'ottica della sempre maggior concordia istituzionale e relazione tra le istituzioni, l'impegno che chiediamo alla Giunta regionale è di individuare e stanziare le risorse opportune per dare un contributo importante al finanziamento di quest'opera così strategica per Torino e la sua Città metropolitana, cioè il prolungamento della linea 15 fino al campus universitario di Grugliasco.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
. Ordine del giorno n. 903 "Interventi di sostegno economico agli Enti di Formazione Professionale Piemontese accreditati presso la Regione presentato da Marello, Canalis, Chiamparino, Valle, Sarno e Magliano".
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Buongiorno a lei e a tutti i colleghi.
Durante il percorso del disegno di legge 220 avevo presentato un emendamento, che è stato poi respinto, chiedendo che fossero stanziati quattro milioni di euro a sostegno della grandissima difficoltà che stanno vivendo gli enti di formazione professionale che operano sul territorio piemontese attraverso i centri di formazione a seguito del caro bollette gas e luce e quant'altro, ormai iniziato a ottobre-novembre dello scorso anno e proseguito con un ritmo costante.
Tutto questo sta comportando ingenti aumenti per questi enti. Parliamo di centinaia di migliaia di euro per ogni centro di formazione che ovviamente, si caricano tutti sui bilanci, che non dico siano difficoltà ma tendono al pareggio. Questa è una situazione che, a nostro modo di vedere, deve coinvolgere la Regione Piemonte, sapendo che la formazione professionale è una delle tre principali competenze della Regione stessa.
Ciò detto, essendo stato respinto l'emendamento, propongo un ordine del giorno, anche un po' più ampio, che mette al centro il tema della formazione professionale che non vive soltanto queste difficoltà, ma vive anche le difficoltà non di oggi, per la verità, ma che proseguono, di un disallineamento tra competenze e cassa: la Regione, purtroppo, paga con ritardo). Ecco quindi che il sostegno a questi enti è un tema che non pu essere eluso (peraltro, sono stati gli stessi enti, attraverso le loro rappresentanze, ad averlo fatto presente alla Giunta regionale).
Con quest'ordine del giorno si chiede al Consiglio, che credo sia sensibile in materia, sia come maggioranza sia come opposizione, di impegnare la Giunta innanzitutto a cercare di reperire dei fondi e poi a impegnarli nella direzione di un sostegno legato a quest'incremento esponenziale di costi energetici che le agenzie formative, ovviamente accreditate con la Regione, devono affrontare ormai mese dopo mese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 905 "Istituzione capitolo EuroPride. Collegato al Disegno di legge n. 220". presentato da Valle, Chiamparino, Ravetti Frediani, Salizzoni, Rossi, Giaccone, Avetta, Gallo, Accossato Marello, e Sarno Ha chiesto la parola per l'illustrazione il Vicepresidente Valle, in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con l'ordine del giorno, com'è già capitato in diverse altre sessioni di bilancio, proponiamo l'individuazione e l'istituzione di un capitolo di bilancio dedicato, a partire dall'anno prossimo, per la realizzazione dell'EuroPride 2026-2027 (a seconda di quale sarà la candidatura che avanzerà il Comitato torinese). Questo si rende necessario per un'individuazione precisa di risorse che la Regione vuole dedicare a tale iniziativa.
Sappiamo bene che ci sono capitoli di bilancio generici da cui si possono attingere le risorse necessarie, ma sappiamo altresì che questi capitoli generici, ovviamente, costituiscono una fonte per diverse iniziative, rispetto alle quali, poi, al Consiglio manca il controllo di dettaglio (cioè quali cifre vengono impiegate per quali iniziative).
L'idea di istituire un capitolo ad hoc, indipendentemente da quanto poi nella prossima sessione di bilancio quest'Aula vorrà destinare a quel capitolo, serve proprio a poter condividere in quest'Aula quanto vogliamo appostare su questa iniziativa.
In questo momento si tratta soltanto della costruzione di un dossier di candidatura, per cui parliamo di cifre tutto sommato estremamente contenute. Dovesse andare in porto la nostra candidatura, si tratterà invece di sostenere l'iniziativa, e lì cambierà sicuramente l'ordine di grandezza: ci riferiamo a un evento di rilevanza europea, se non addirittura mondiale, in realtà, che può portare al nostro territorio e alle nostre città non soltanto una grande occasione di discussione sui temi civili e di dialogo pubblico intorno a questioni culturali, civili e sociali, ma anche una grande occasione di attività per il nostro territorio, perché porterebbe in città migliaia di persone da tutto il mondo. Si tratta, quindi, di una doppia occasione - sia di sviluppo economico, sia di sviluppo culturale e civile della nostra società e del nostro Comune capoluogo - per cui meriterebbe un'attenzione dedicata.
Aggiungo (spero che non venga colto come polemica) che in questa variazione di bilancio, in particolare, non sono mancati gli interventi che abbiamo individuato puntualmente sul territorio - perché abbiamo identificato nominalmente marciapiedi, abbiamo identificato nominalmente per Comune e per taglio delle risorse approntate interventi di manutenzione ordinaria, lampioni da rimuovere, servizi igienici da riqualificare e quant'altro - per cui abbiamo già avuto modo di sollevare tutte le nostre perplessità intorno a questo tema. In questo caso, stante il livello internazione dell'iniziativa, penso che un'indicazione puntuale e nominativa delle risorse destinate avrebbe senso che ci fosse.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 906 "La Giunta si attivi presso gli uffici competenti al fine di garantire la stesura del regolamento di attuazione della L.r. 13/2018 'Riconoscimento degli ecomusei del Piemonte'" presentato da Disabato, Martinetti, Sacco e Accossato . Ordine del giorno n. 907 "La Regione sostenga gli Enti Locali nella stipula di convenzioni per i servizi di ambulanze per animali" presentato da Disabato e Sacco . Ordine del giorno n. 908 "La Regione sostenga la filiera artigiana piemontese della moda'" presentato da Disabato, Sacco e Martinetti Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Se lei è d'accordo, illustrerei tutti e tre gli ordini del giorno a mia prima firma. Lo farò anche brevemente, perché molti temi sono stati già affrontati durante la discussione generale sulla variazione di bilancio.
Il primo atto d'indirizzo chiede alla Giunta di attivarsi presso gli Uffici competenti per attuare un Regolamento - quello della legge 13/2018 - per il riconoscimento degli ecomusei del Piemonte. Lo chiediamo perché, dopo un rapido confronto con le colleghe Accossato e Zambaia, abbiamo scoperto che questa legge dal 2018 non viene attuata. Ne consegue che molte realtà valide sul territorio non possano accedere ai bandi già in essere per richiedere finanziamenti e opportunità per lo sviluppo e il sostegno degli ecomusei e delle realtà di cui fanno parte. Lo abbiamo scoperto confrontandoci con quelle realtà che, effettivamente, si scontrano ogni giorno con la mancanza di attuazione di questa norma.
Quello che ho proposto, e che spero venga sostenuto, è proprio una richiesta agli Uffici competenti di attuare finalmente la norma attraverso un regolamento che consenta, in modo regolare, a tutte le realtà che ne avranno diritto, di accedere ai bandi e quindi ai finanziamenti per lo sviluppo degli ecomusei. Questo è il primo.
Il secondo atto d'indirizzo segue praticamente un emendamento che abbiamo depositato in variazione di bilancio, che purtroppo credo sia passato piuttosto in sordina, che chiedeva un contributo ai Comuni piemontesi e agli Enti locali per l'attivazione di convenzioni per fornire ai cittadini un servizio di ambulanza veterinaria.
È un tema che, a mio avviso, meriterebbe attenzione, perché parliamo sia di servizi destinati ai cittadini che sono in possesso di un animale d'affezione (parliamo, al momento, di più di un milione e mezzo di animali registrati all'anagrafe piemontese; questo dato ci fa ben capire che il fenomeno della detenzione di un animale d'affezione presso le famiglie è piuttosto diffuso), sia di servizi destinati al recupero della fauna selvatica rinvenuta in difficoltà sul territorio. Lo dico perché c'è stata proprio una denuncia qualche mese fa da parte della Provincia di Vercelli che denunciava, appunto, la carenza di risorse per poter far fronte a questo servizio.
Pertanto, sostenendo gli Enti locali per la stipula di queste convenzioni che comunque hanno un costo, si fornirebbe un servizio sia per le famiglie e i Comuni, sia per il recupero della fauna selvatica. Ovviamente è una valutazione, noi non vogliamo fare nessun passo in avanti; anzi, sappiamo che ci sono molti colleghi coinvolti nella stesura della nuova legge regionale per la tutela e il benessere degli animali, però questo è un tema che poniamo all'attenzione dell'Aula, perché sappiamo che delle risorse ci sono e questa potrebbe essere un'ottima finalità da sostenere, anche perch i fondi andrebbero direttamente ai Comuni, i quali, in base alle richieste che pervengono, potrebbero stipulare convenzioni per l'attivazione di un servizio di ambulanza veterinaria per le famiglie piemontesi, in particolare per quelle più fragili, che magari sono costituite da anziani o da persone che non riescono a muoversi con facilità o che non dispongono di mezzi per portare il proprio compagno animale presso le cliniche veterinarie o i pronto soccorso veterinari.
Il terzo ordine del giorno vuole sostenere una filiera che vanta in questo momento in Piemonte 1.621 imprese artigiane e 5.579 addetti esclusivamente specializzati e formati. Si tratta della filiera della moda piemontese.
Lo chiediamo perché ci sono delle azioni che si possono mettere in campo per promuovere e sostenere questa filiera. Noi le abbiamo identificate e ci è stato detto dall'Assessore Tronzano che molto si sta facendo anche in questo preciso momento per attivare percorsi a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese. Quello che chiediamo è un impegno concreto; anche se le cose si stanno facendo - e io me ne rendo conto - sarebbe bene coinvolgere il Consiglio e la Commissione competente per renderli partecipi rispetto alle misure che mettiamo in atto.
Noi con l'ordine del giorno chiediamo semplicemente di avviare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria afferenti al settore moda, per promuovere la relativa filiera e i prodotti artigianali d'eccellenza; di sostenere le associazioni di categoria afferenti l'artigianato per l'organizzazione di eventi, manifestazioni e sfilate per promuovere il comparto e il lavoro degli artigiani; di sostenere la creazione di impresa anche attraverso borse di studio volte a promuovere start-up; ad avviare campagne di sensibilizzazione in merito ai danni sociali e ambientali causati dal cosiddetto fast fashion, nell'ottica di promuovere l'artigianato sostenibile di qualità.
C'è da dire che queste imprese, che sono fatte di professionisti, operano in modo sostenibile, a differenza di quello che avviene con la diffusione del fast fashion, che sarebbe la moda cosiddetta veloce, a basso prezzo quella di serie che, in questo momento, spopola non soltanto nella nostra Regione, ma in tutto il mondo. Ed è una moda profondamente inquinante, poco costosa, quindi accessibile a chiunque. È una sorta di usa e getta che non fa bene all'ambiente, ma non fa bene alle imprese artigiane che operano sul territorio piemontese e non solo.
Questa è anche una dichiarazione d'intenti, perché vuol dire prendere una posizione e mettersi dalla parte degli artigiani e non dei grandi colossi e delle multinazionali della moda. D'altra parte, propone un sostegno concreto con delle iniziative alla filiera e alle associazioni di categoria che già si stanno muovendo - e noi lo riconosciamo - ma su cui vogliamo investire maggiormente.
Inoltre, vorrei sostenere l'ordine del giorno proposto dal collega Valle che chiede di istituire un capitolo che possa prevedere delle risorse per la candidatura all'EuroPride. So che ci sono già stati degli eventi a Torino per provare a pianificare quello che sarà il futuro di quest'importante evento di stampo mondiale. Gli organizzatori e tutti i delegati relativi all'EuroPride sono rimasti molto colpiti dalla nostra città, anche sapendo della tradizione relativa al tema dei diritti e dell'inclusione. Potrebbe essere un'ottima possibilità che si apre a livello piemontese quella di ospitare un evento che abbia al centro non soltanto i temi sociali e politici, ma anche ambientali.
Direi che è il caso di porre intanto un'azione concreta a livello regionale, istituendo un capitolo e mettendo le risorse, altrimenti le candidature e i dossier non si possono attuare. In tal modo, possiamo dire che noi ci siamo e facciamo la nostra parte per ospitare tale importante evento, anche perché, proprio come fa anche il Comune di Torino, che ha una tradizione fortemente inclusiva dalla parte dei diritti, noi crediamo in questo evento e in questi obiettivi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 892 "Rifinanziamento degli accordi di programma regionali per la realizzazione di opere pubbliche sul territorio" presentato da Cane, Gagliasso, Nicotra, Poggio, Marin e Stecco La parola al Consigliere Cane per l'illustrazione.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
È con particolare soddisfazione che illustro l'ordine del giorno, che riguarda l'argomento del rifinanziamento degli accordi di programma per la realizzazione di opere pubbliche sul territorio. Esprimo particolare soddisfazione, perché a titolo di esempio lo spunto è arrivato da un ente locale del mio territorio, delle mie montagne. Il Comune di Valprato Soana a causa della crisi economica e del forte aumento dell'inflazione, ha infatti, richiesto formalmente all'amministrazione regionale un'integrazione economica in maniera proporzionale rispetto all'accordo di programma già stipulato, al fine della realizzazione di un "percorso fun bob" comprensorio e potenziamento impianti sportivi nella frazione Piamprato paese, con anche le relative opere connesse.
In collegamento a ciò, come riflessione si deve dire che nel corso del 2022 la situazione di forte crisi, già preoccupante per gli effetti generati dalla pandemia di COVID-19, si è ulteriormente aggravata in ragione dell'attuale conflitto in corso in Ucraina. A fronte di ciò, le imprese di costruzioni riunite nell'associazione di categoria già da tempo lamentano i costi lievitati di alcune materie prime, soprattutto a causa dell'aumento del costo dell'energia, e anche le difficoltà nell'approvvigionamento delle stesse materie prime. Sono circostanze che costituiscono, a mio avviso, un grave pericolo per l'avvio e il completamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche.
Molti Enti locali piemontesi, che hanno sottoscritto accordi di programma con la Regione Piemonte per la realizzazione di diverse opere pubbliche hanno quindi manifestato che, a causa della crisi economica e del forte aumento dell'inflazione, sono innumerevoli i cantieri che sono stati sospesi o rischiano di essere sospesi. Come anche, lo devo rilevare, sono molte le gare che stanno andando deserte.
A fronte di ciò, premessi tutti questi aspetti, chiedo che il Consiglio regionale impegni il Presidente e la Giunta regionale - e qui segnalo una modifica, ringraziando anche l'interlocuzione e la collaborazione che dura da diversi mesi, se non anni, su questo tema e soprattutto nelle ultime settimane con l'Assessore Ricca, la dottoressa Casagrande e anche l'Assessore Tronzano - a valutare, compatibilmente con le eventuali risorse disponibili, il sostegno economico agli Enti locali piemontesi, al fine di assicurare il completamento o la realizzazione delle opere pubbliche oggetto di appositi accordi di programma stipulati tra la Regione e gli stessi enti territoriali, valutando la possibilità di rifinanziare l'apposito fondo regionale per il finanziamento degli accordi di programma per le annualità 2023, 2024 e 2025.



PRESIDENTE

Grazie.
È conclusa l'illustrazione degli ordini del giorno.
La parola alla Assessore Tronzano per il parere della Giunta sugli ordini del giorno.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Cerco di essere il più chiaro possibile e vediamo se ci riesco.
. ordine del giorno n. 720 della Consigliera Canalis, il parere è favorevole con la modifica.
. ordine del giorno n. 878 del Consigliere Magliano il parere è favorevole, ma non sul primo punto e chiedo una modifica sul punto successivo come concordato.
. ordine del giorno n. 883 del Consigliere Magliano, il parere è favorevole ma sempre con modifica. Molte di queste modifiche riguardano la valutazione delle risorse.
. ordine del giorno n. 884 del Consigliere Magliano, il parere è favorevole con modifica.
. ordine del giorno n. 885 del Consigliere Magliano, il parere è favorevole, però sul secondo punto e una modifica.
. ordine del giorno n. 887 del Consigliere Fava, il parere è favorevole con modifica.
. ordine del giorno n. 889 del Consigliere Sacco, il parere è contrario.
. ordine del giorno n. 892 del Consigliere Cane, il parere è favorevole ma con modifica.
. ordine del giorno n. 887 e n. 892 rimaniamo sempre realisti e attenti nelle comunicazioni esterne, perché ci proviamo, come abbiamo scritto e, anche se non è facile, si può fare. Però dobbiamo essere prudenti e mi riferisco alla comunicazione, non all'ordine del giorno.
. ordine del giorno n. 895 del Consigliere Rossi, il parere è contrario.
So che ieri ha parlato informalmente con l'Assessore, che penso abbia valutato con lei.
. ordine del giorno n. 897 del Consigliere Gallo, il parere è contrario.
. ordine del giorno n. 900 del Consigliere Canalis, il parere è favorevole con modifica.
. ordine del giorno n. 901 del Consigliere Canalis, il parere è contrario.
. ordine del giorno n. 902 del Consigliere Gallo, il parere è contrario.
. ordine del giorno n. 903 del Consigliere Marello, il parere è contrario.
. ordine del giorno n. 905 del Consigliere Valle, il parere è contrario per la semplice ragione che useremo un capitolo già utilizzato riguardo i grandi eventi.
. ordine del giorno n. 906 del Consigliere Disabato, il parere è favorevole con la modifica.
. ordine del giorno n. 907 della Consigliera Disabato, il parere è favorevole.
. ordine del giorno n. 908 della Consigliera Disabato, il parere è favorevole.
. ordine del giorno n. 899 della Consigliera Frediani, il parere è favorevole con modifica.
. ordine del giorno n. 873 del Consigliere Sarno, il parere è favorevole con modifica.
Avrei anche le spiegazioni, ma se i Consiglieri vogliono, posso poi darle.
. ordine del giorno n. 897 del Consigliere Gallo, il parere è contrario.
Secondo noi e secondo la Giunta, i tirocini sono un'opportunità e quindi, si può migliorare sicuramente, ma potenziando e non limitando il tirocinio. Questa è la motivazione.
. ordine del giorno n. 903 del Consigliere Marello il parere è contrario, perché impegna il reperimento di risorse specifiche per fronteggiare i maggiori costi energetici delle agenzie formative; non può essere fatto con FSE, ma con bilancio regionale. Stiamo lavorando a stretto contatto con agenzie formative e Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni, per definire una strategia che vada incontro alle esigenze delle stesse.
. ordine del giorno n. 902 del Consigliere Gallo il parere è contrario perché vi è già una bozza di protocollo d'intesa fra Comune di Grugliasco, Comune di Torino, Città metropolitana e Regione con cui si manifesta la disponibilità di Regione a individuare, insieme alla Città metropolitana, le risorse per il cofinanziamento di tale opera.
. ordine del giorno n. 908 della Consigliera Disabato, quello che è stato bocciato, stiamo lavorando per un protocollo d'intesa con l'associazione di categoria sull'eccellenza manifatturiera all'interno della quale ci sarà anche la moda.
. mozione n. 890 del Consigliere Ravetti, il parere è contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno per dichiarazione di voto.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
In seguito alle comunicazioni della Giunta e dell'Assessore rispetto all'ordine del giorno a mia prima firma sulla dislessia, a me spiace che si chieda di modificarlo; in particolare, è una modifica che riguardava l'Assessorato alla sanità. La modifica dà l'ok sull'Assessorato al lavoro e ringrazio per l'ok l'Assessora e all'Assessore Tronzano, ma sull'Assessorato alla sanità, come detto nella presentazione dell'ordine del giorno, vi era un impegno ad adoperarsi senza vincoli, per diminuire le liste d'attesa per i ragazzi che aspettano la diagnosi che ad oggi - lo ripeto, Assessore - attendono tre anni.
Avete detto di no e abbiamo cancellato l'impegno a ridurre quelle liste d'attesa, per portare almeno un risultato a casa; né come né con finanziamenti, ma chiedevamo un impegno generale.
Credo che l'Assessore Icardi abbia detto di no e volevo dire che mi spiace soprattutto per tutte quelle famiglie che continueranno ad aspettare tre anni per una diagnosi per il proprio figlio. Volevo dire soltanto questo.
Ringrazio comunque per l'approvazione di parte dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore che non ha dimenticato di dare l'espressione del parere da parte della Giunta rispetto alla mozione n. 890, quella che aveva l'intenzione di istituire la Commissione d'inchiesta.
Nella presentazione del mozione avevo chiesto di valutare l'opportunità di modificare questa mozione, nel senso di istituire una Commissione d'indagine al posto della Commissioni d'inchiesta, oppure di istituire un gruppo di lavoro interno alla Commissione.
Prendo atto che la Giunta non ha tenuto in considerazione questa opzione evidentemente, Assessore.



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



RAVETTI Domenico

Poi c'è la politica.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Anzitutto sono contento del parere favorevole sull'ordine del giorno della collega Frediani e altri colleghi; intervengo per sostenere il collega Ravetti nella sua proposta, anche in questa seconda riformulazione.
Faccio un inciso sull'ordine del giorno n. 889 del collega Sacco, che state per bocciare, ma ricordo a tutti che chiede che tutte le progettazioni di ospedali, dato che abbiamo costituito Azienda Zero, le faccia Azienda Zero.
Ci chiediamo perché abbiamo creato Azienda Zero se non le affidiamo nulla.
Questo è il nostro dubbio. Chiediamo, comunque, magari di approfondirlo in IV Commissione, ma è quantomeno strano che quest'ordine del giorno venga bocciato.
Entro ora nel merito dei due ordini del giorno a mia prima firma.
Sull'ordine del giorno n. 897, avente ad oggetto "Politiche regionali del lavoro. Limitare i tirocini diversi da quelli curriculari e salvaguardare il lavoro per i giovani", capisco che l'Assessore abbia una posizione diversa e che siamo diametralmente opposti anche dal punto di vista politico su tanti temi, però si tratta di discutere insieme di una posizione del Consiglio regionale che lei porterà in Conferenza Stato Regioni. Rispetto a tale delicato tema, crediamo vada fatta una lotta al precariato per favorire altri strumenti, come l'apprendistato e i contratti a tempo indeterminato, per favorire e dare la possibilità ai giovani di costruirsi veramente un futuro. Voi la pensate diversamente e volete potenziare gli strage extracurriculari, senza limitarli in alcun modo.
Probabilmente, non troveremo un punto d'incontro, però credo sia utile una discussione e che anche l'Assessore Chiorino dica almeno la posizione che presenterà in Conferenza Stato-Regioni, dato che ricordo che questa è una prerogativa data dalla legge di bilancio 2022, articolo 1, comma 721 secondo cui in Conferenza Stato-Regioni dev'essere fatta una revisione delle linee guida comuni in materia di tirocini extracurriculari e questa revisione deve attenersi a criteri che ne circoscrivano l'applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione. La lettera b) del medesimo comma prevede che le linee guide individuino una congrua indennità minima non inferiore alla soglia di povertà di ciascuna Regione.
Lo bocciate? Va bene, le motivazioni sono. molto valide, ma discutiamo insieme della posizione che voi portate in Conferenza Stato-Regioni? Questo lo chiedo pubblicamente, lo chiedo al Presidente Allasia e lo chiederò alla Conferenza dei Capigruppo, perché non basta dire che la posizione del PD sulla lotta al precariato e per favorire la costruzione di un futuro per i nostri giovani nei fatti, secondo quanto ci dice anche la legge di bilancio, non va bene, ma almeno vorrei conoscere la posizione del centrodestra e della Giunta Cirio.
Sul secondo tema, relativo all'ordine del giorno sul cofinanziamento della linea 15, sorrido. Se c'è già una bozza d'accordo tra Città metropolitana Città di Grugliasco e Regione, che problema c'è a votare un ordine del giorno in cui la Regione s'impegna a costruire questa opera e vi compartecipa? Se avete già una bozza, è una posizione ideologica per non far passare un ordine del giorno delle opposizioni.
Detto questo, a noi interessa il bene collettivo dei cittadini piemontesi in questo caso di Grugliasco e della Città di Torino, per cui siamo contenti che sia stato annunciato un lavoro che sta andando avanti in questa direzione, non solo perché abbiamo difeso il capolinea della linea 15, ma perché crediamo che tale linea debba essere potenziata, nell'ottica di favorire il trasporto su rotaia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Prendo atto, sia pure con un po' di dispiacere per la motivazione addotta che l'ordine del giorno che ho presentato, in cui si chiede che la Giunta s'impegni a dare una mano agli enti di formazione professionale che stanno facendo moltissima fatica a causa dell'incremento dei costi energetici venga bocciato.
Prendo positivamente atto che si voglia fare un lavoro in Conferenza Stato Regioni per affrontare il tema. Questo mi pare positivo, però dire che questo sostegno non è finanziabile dal bilancio regionale mi pare un po' strano.
Consentitemi di dire che, in questi anni, il bilancio regionale ha finanziato di tutto, attraverso Finpiemonte o senza Finpiemonte: oltre 150 milioni di bonus e con l'emendamento da sei milioni e passa di euro finanziate un po' di tutto, qua e là per la regione. Pertanto, mi pare un po' strano dire che un sostegno agli enti di formazione professionale sottolineo che la formazione professionale è competenza della Regione e che fino a qualche lustro fa era gestita direttamente dalla Regione - non possa essere erogato dalla Regione stessa.
Ne prendo atto e mi auguro che vada avanti l'interlocuzione con gli enti in ambito di Conferenza Stato-Regioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono richieste d'intervento, procederei con la votazione degli ordini del giorno.
Inizierei con l'ordine del giorno n. 873 del Consigliere Sarno, con le avvenute modifiche.
Consigliere Sarno, lo mettiamo in votazione o lo prende come accolto dalla Giunta? L'ordine del giorno è accolto dalla Giunta. Lo vuole mettere in votazione? SARNO Diego (fuori microfono) In che senso, Presidente?



PRESIDENTE

Il Regolamento prescrive che è accolto dalla Giunta.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Senza votazione. È un ordine del giorno accolto dalla Giunta.
Lo mettiamo in votazione? Va bene.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 873, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 878, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 883, il cui testo,come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo all'ordine del giorno n. 884 del Consigliere Magliano, con le richieste modifiche della Giunta accolte dal proponente.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 884, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo all'ordine del giorno n. 885 del Consigliere Magliano, con le richieste della Giunta di modifiche e parere negativo sul secondo punto.
Vengono accolte dal proponente?



MAGLIANO Silvio

Le do per accolte.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 878, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 889, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 890, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 895, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 897, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 899, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 892, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 887, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 720, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) FREDIANI Francesca (fuori microfono) Può spiegare che cosa intende per "dato per accolto"?



PRESIDENTE

Stiamo parlando di un ordine del giorno, non di un emendamento. Quando un ordine del giorno è accolto dalla Giunta, lo fa suo. La votazione è favorevole all'unanimità. La Giunta dà parere favorevole e viene accolto all'unanimità.
Lo vedremo in meglio in Conferenza dei Capigruppo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 900, il cui testo come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) L'ordine del giorno è un atto d'indirizzo che la Giunta deve recepire.
L'Assessore Tronzano, dando parere favorevole, lo accoglie.



(Commenti della Consigliera Canalis)



PRESIDENTE

L'estensione del voto lo si fa per gli emendamenti.



(Commenti della Consigliera Canalis)



PRESIDENTE

Un emendamento non può essere accolto dalla Giunta, non è un atto d'indirizzo. L'ordine del giorno è un atto d'indirizzo rivolto alla Giunta o al Governo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 901, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 902, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 903, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 905, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 906, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 907, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 908, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Abbiamo concluso le votazioni relative agli ordini del giorno.
Vi sono richieste d'intervento per dichiarazioni di voto sull'intero testo del disegno di legge n. 220? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo.
Questa è una variazione di bilancio di circa 50 milioni di euro, su un bilancio complessivo di 14 miliardi. Abbiamo scorso delle graduatorie rispetto agli scuolabus, agli spazzaneve, all'amianto nelle scuole e a degli accordi di programma.
Ci sono tre milioni di euro sul caro bollette. Come abbiamo detto tante volte, sarà poi il Governo nazionale a intervenire con decine di miliardi per calmierare le bollette dei nostri imprenditori e degli apparati pubblici.
Con bollette che arrivano rincarate sette volte un Comune, una Provincia o una Regione non riesce pagare le bollette degli ospedali, quindi siamo sicuri che il Governo, con il Ministro Giorgetti, interverrà in maniera significativa.
Come il centrodestra piemontese ha promesso diamo, come tutti gli anni, il 100% delle borse di studio. Questo è un dato di fatto che da tre anni confermiamo e ne siamo assolutamente contenti. Per essere un paese all'avanguardia, abbiamo bisogno di giovani volenterosi, di laureati capaci che possano essere la futura classe dirigente di questo Piemonte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento in dichiarazione di voto sull'intero testo? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Per esprimere il voto contrario del mio Gruppo a questo provvedimento.
Provvedimento sicuramente importante per il Piemonte e per il bilancio del Piemonte, com'è stato ricordato, ma che riteniamo essere un'occasione persa per affrontare e dare risposte alle pressanti emergenze di questo fine 2022.
Solo alcune sottolineature: non ci sono sicuramente le attenzioni alle nuove povertà, in particolare a quella che ormai si usa chiamare "povertà energetica".
Troviamo davvero inspiegabile il "no" che è stato espresso dalla Giunta e dalla maggioranza alla proposta di aiuto che alcuni partiti dell'opposizione hanno avanzato per esempio per il caro bollette. Così come non c'è nulla su tutte le politiche relative al sostegno e all'implementazione delle energie rinnovabili. E tutto questo mentre magari, si è previsto di intervenire su uno specifico grande evento sportivo.
Io non contesto le politiche dei grandi eventi sportivi; li ho anche sostenuti in passato e penso che possano rappresentare una strategia turistica e di promozione. Ma qui c'è stata, evidentemente, una scelta molto specifica.
Nell'esprimere questo voto contrario, credo che questa variazione nonostante ci siano anche al suo interno alcuni provvedimenti condivisibili (penso ai finanziamenti alle scuole o alle risorse per la proroga del personale precario COVID, che abbiamo condiviso, anzi sostenuto e richiesto come Gruppo, con il mio predecessore), sarà ricordata, almeno da parte nostra, sostanzialmente per le scelte smaccatamente propagandistiche e per alcune variazioni ad personam o al singolo Comune. Certamente mi riferisco al maxiemendamento di sei milioni e 600 mila euro derivante da risparmi del Consiglio regionale: crediamo che qui si sia consumato anche un grave sgarbo istituzionale, che non sarà facile recuperare, su cui credo dovrebbero riflettere anche i colleghi. Perché nei Consigli regionali, come in tutte le istituzioni, si sta una volta in maggioranza e una volta in opposizione - questa è la democrazia! - quindi bisognerebbe rispettare alcuni modi comuni di lavorare e alcune consuetudini che sono determinanti per lavorare bene insieme, nel rispetto delle reciproche posizioni.
Ovviamente, nel merito della distribuzione abbastanza spudorata delle risorse a singoli beneficiari, non mi scandalizzo, perché di marchette in politica ne ho viste tante nella mia vita. Credo, però, che questa sia stata un'operazione un po' sopra le righe. So bene che la maggioranza forse non sa che farsene del nostro sdegno - in politica tutto passa! - per credo sia opportuno ribadirlo in Aula e anche di fronte ai cittadini che ci ascoltano.
Ultima considerazione. Questa variazione verrà ricordata anche come occasione persa, o comunque di tipo propagandistico, relativamente ai 30 milioni per la progettazione degli ospedali. Sicuramente sarebbero necessarie più risorse.
Sappiamo tutti - è stato detto anche in questa sede - che le risorse non sono sufficienti. Sono risorse a debito, che andranno anche a impegnare le ASL nel loro indebitamento, ma sicuramente non saranno utili per portare a termine la progettazione di tutti gli ospedali necessari, o quantomeno di tutti gli ospedali promessi in questi mesi in tutto il Piemonte dal Presidente Cirio e dai suoi Assessori.
Temo che a fine legislatura ci sarà solo un ospedale pronto per l'appalto.
Sono in questo Consiglio da troppi pochi giorni, per cui non so dire quale ma forse la Giunta e alcuni Consiglieri più smaliziati di me sanno dire quale sarà questo ospedale.
Il mio voto sarà contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni, per dichiarazione di voto sull'intero testo di legge; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intanto arriviamo finalmente al voto di questo provvedimento assolutamente importante; è il frutto di un lavoro virtuoso svolto dalla nostra maggioranza; un lavoro di recupero di risorse e di risparmi (superiamo i 50 milioni di euro in questa variazione di bilancio!) in un momento di grandi difficoltà: mi riferisco alla pandemia, che si sta concludendo, grazie a Dio, e al caro inflazione.
Noi abbiamo intrapreso una linea di rigore - lo ricordo sempre ringraziando l'Assessore Tronzano, competente in materia - che ha fatto abbattere quel debito enorme che ci siamo trovati sulle spalle di 9,6 miliardi di euro: ogni anno, pur continuando a investire centinaia di milioni sul territorio, riduciamo di 322 milioni di euro questo debito.
Teniamo altresì conto che abbiamo stanziato, durante la fase più critica del lockdown e della pandemia, centinaia di milioni di euro per sostenere le imprese, e i costi sono comunque lievitati (compresi quelli della sanità) a causa ovviamente dell'attuale crisi dell'energia e del momento inflazionistico.
Quanto agli interventi puntuali, ne vorrei citare alcuni. Partirei da quello per il miglioramento della qualità dell'aria negli edifici scolastici; è un intervento importante che, peraltro, hanno già fatto altre Regioni italiane e che noi, come Gruppo di Fratelli d'Italia, abbiamo fortemente voluto, perché con il principio della ventilazione si andrà a instaurare un sistema efficace di prevenzione.
Abbiamo destinato sette milioni di euro per sostenere le aziende in difficoltà e in crisi economica. Abbiamo stanziato 2,5 milioni di euro per l'acquisizione delle aziende in crisi. Direi che questo è un modello virtuoso con cui il pubblico si affianca e si avvicina al sistema imprenditoriale. È un primo soccorso per quelle realtà artigiane e commerciali che stanno vivendo un momento difficilissimo, che dal dopoguerra a oggi non si era mai visto.
Abbiamo ottenuto un risultato che penso sia estremamente significativo con la proroga dei contratti precari della sanità per quelle assunzioni che avevamo effettuato durante l'emergenza COVID-19, dando un riconoscimento corretto e giusto a quelle persone verso cui qualcuno si è speso parlando noi invece con i fatti.
Un intervento a mio avviso fondamentale è stato quello di allocare delle risorse del bilancio per la compartecipazione alle spese dei fondi FESR dei fondi europei: quando cominceranno a essere erogati, avremo risorse straordinarie per gli investimenti sul territorio. Voglio ricordare che siamo passati da 966 milioni dello scorso settennato a un miliardo e mezzo di euro: un intervento che ritengo straordinario, del quale i piemontesi saranno beneficiati, e si dimostreranno sicuramente sensibili e attenti.
Ci sono stati interventi dei quali mi sono fatto portavoce, come quelli su aziende turistiche locali e i consorzi: basta guardare i numeri che questi enti sono riusciti a generare nell'estate che si è conclusa e che stanno portando oggi nelle Langhe e nella città di Torino in questo momento autunnale.
Ovviamente, il nostro ringraziamento va rivolto all'Assessore Tronzano, al dottor Mirizio, che è sempre stato presente in aula, e a tutti coloro che hanno lavorato a questo provvedimento. Durante questi interventi, anche nell'ultimo che ho sentito dall'opposizione, siamo stati attaccati (forse sono stato punzecchiato, perché per attaccare ci vorrebbe un peso massimo e non c'è) e posso dire che...



(Commenti della Consigliera Accossato)



BONGIOANNI Paolo

Vorrei terminare, collega Accossato.
Perché siamo stati attaccati? Perché abbiamo stanziato dei fondi per il territorio.
GALLO Raffaele (fuori microfono) Ci sta annoiando il collega Bongioanni!



PRESIDENTE

Colleghi, lasciate intervenire il Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Noi abbiamo stanziato dei fondi e porto me come esempio, visto che proprio in quest'Aula sono stato punzecchiato sui fondi per la Croce Rossa di Sampeyre. Grazie a quei fondi verrà mantenuto un presidio fondamentale in una valle che genera turismo in estate e che fa difficoltà a sopravvivere in inverno. È un intervento richiesto dal territorio. I 100 mila euro stanziati (che voi definite "marchette") per creare la prima pista da sci alpinismo permanente del nord-ovest daranno vita ad un'occasione turistica straordinaria sia mediatica sia generatrice di risorse e di presenze.
I fondi dati alla FISI permettono alla Federazione degli Sport Invernali di continuare a far vivere i nostri storici club, che portano centinaia e centinaia di ragazzi a sciare nelle nostre valli, creando un indotto formidabile e dando la possibilità a questi ragazzi di fare sport.
Facendo le vostre rimostranze, penso che non abbiate percepito un messaggio, che più volte dalla maggioranza abbiamo cercato di trasmettervi: le politiche non devono essere il frutto di un'agenda che viene imposta dall'alto. Non possono essere scritte dietro una scrivania, ma devono nascere dall'ascolto e dal confronto costante con i cittadini, con le imprese, con il territorio e con le amministrazioni. Voi avete dimostrato con i vostri attacchi che questo non lo fate e continuate a dettare le vostre sentenze dalla vostra seggiola.
Noi per scrivere questa variazione di bilancio abbiamo ascoltato le richieste del territorio, dell'amministrazione, delle imprese e dei cittadini e oggi, votandolo e approvandolo, diamo una risposta a quelle richieste. Oggi noi diamo al Piemonte quella risposta che il Piemonte ci ha chiesto.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vorrei rispondere a quest'ultima sollecitazione che è arrivata dal Consigliere Bongioanni, perché è vero che i territori bisogna ascoltarli ma bisogna ascoltarli tutti. Quelli che non hanno un Consigliere regionale di riferimento cui fare le proprie richieste non possono essere penalizzati. Ed è il motivo per cui esistono dei bandi e delle misure messe in campo per sollecitare e per ricevere le istanze di tutti i Comuni e di tutte le realtà piemontesi, non soltanto di quelle che riescono ad arrivare al Consigliere, com'è stato fatto nello specifico con l'emendamento da 6,5 milioni di euro realizzato con gli avanzi del Consiglio regionale. Questa non è una strategia che può funzionare.
Proprio oggi abbiamo presentato un question time, perché in quell'emendamento è presente un contributo per un solo nucleo di Protezione civile. E degli altri cosa ne sarà? Gli altri a chi potranno chiedere le risorse? Potranno finalmente partecipare a un bando? Di questo non è dato sapere, però sappiamo che in quell'emendamento c'è un contributo per una sola realtà. Per me questo non è un metodo percorribile e mi collego a quello che diceva prima la collega Accossato.
Ieri ho sentito un servizio al TGR che diceva che non ci sarebbero stati ulteriori aggravi e ulteriori debiti a carico dell'ente. Non è così, perch l'emendamento dei 30 milioni di euro destinati all'accensione di un mutuo per la progettazione dei nuovi ospedali creerà un nuovo debito. È innegabile. Noi avevamo chiesto con tre emendamenti di reperire risorse certe per la progettazione di tre ospedali. Con quest'emendamento non sappiamo quali saranno gli ospedali che andranno a progettazione, quali rientreranno effettivamente in un percorso che porterà alla definitiva costruzione e realizzazione delle strutture sanitarie.
Questo è quanto ci è stato detto in Commissione. Non ci sono certezze e non c'è nulla. Si dice che con quei 30 milioni di euro si vuol far fronte a tutte le progettazioni. È evidente che quelle risorse non bastano e non andrà così. In questo modo, invece, accenderemo soltanto un nuovo muto che andrà sulle spalle dei cittadini piemontesi, quando si potevano fare semplicemente delle scelte diverse, utilizzando le risorse che si hanno a disposizione, come quelle dell'articolo 20 per il rinnovo dell'edilizia sanitaria del territorio o come le risorse che sono state destinate a pioggia su singole realtà. Mi riferisco a quei 6,5 milioni di euro e ai 2,4 milioni di euro per il rally. È un evento che è stato finanziato e sul quale si è scelto di far convergere le risorse, senza passare attraverso alcun bando. Allo stesso modo, è stato detto di no a una proposta di candidatura che, invece, sarebbe andata nell'ottica di creare un polo dove far confluire tutti gli attori che parlano di diritti a livello non soltanto europeo, ma mondiale.
Rimane la perplessità e la contrarietà rispetto a scelte politiche che sono state fatte con questo bilancio: il non integrale scorrimento delle graduatorie per i voucher scuola, il mancato ripristino del fondo per la non autosufficienza. Lo denunciava ieri il collega Martinetti: nessun fondo per la sicurezza stradale, nessun aiuto per le famiglie per fronteggiare il caro bollette. Questi sono i no che sono stati detti ieri, sui quali ovviamente non riceveremo una parola da parte della Giunta.
Quello che vogliamo dire è che da adesso in poi bisognerebbe agire con coscienza, cercando di dare una possibilità a tutte le realtà del Piemonte non soltanto a quelle che si rivolgono al Consigliere per avere il contributo. Questo lo dobbiamo a tutti i cittadini piemontesi. È per questo che voteremo in modo contrario a questa variazione di bilancio, nella speranza che il prossimo bilancio di previsione non venga affrontato allo stesso modo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
La trattazione di questo disegno di legge di variazione di bilancio era iniziata non dico bene, ma in una modalità che definirei normale nonostante il richiamo in Aula, ma con una discreta disponibilità a discutere da parte della Giunta regionale e anche con un atteggiamento, nei fatti, molto responsabile da parte delle forze di opposizione. Questo era.
Si prevedevano dei tempi brevi e tali sono stati, perché erano state previste quattro sedute e stiamo chiudendo il disegno di legge nella terza seduta delle quattro convocate e nella prima parte di questa.
Però poi è successo qualcos'altro, nel senso che, a fronte della pur preannunciata bocciatura degli emendamenti presentati dalle opposizioni c'è stato il famoso emendamento di maggioranza, l'emendamento "marchetta".
Ma prima di ciò, già nel disegno di legge regionale c'erano elementi che chiaramente fornivano più di una ragione di perplessità. È già stato detto da altri colleghi di opposizione, ma va rimarcato: non ci sono interventi regionali a contrasto del caro bollette e sono stati bocciati anche emendamenti presentati dalle forze di opposizione che volevano sostenere il caro bollette, però i fondi si sono trovati per un rally. Allora parafrasando un noto comico che è solito parodiare un famoso politico verrebbe da dire: "Dai retta a un amico, fattelo anche tu un rally tutto tuo".
L'emendamento della maggioranza è arrivato in un contesto in cui non si vuole far nulla contro il caro bollette, nonostante ci siano famiglie persone sole e donne pensionate che devono spendere due mensilità della loro pensione per scaldarsi, questo lo ripetiamo; donne sole che magari hanno anche un affitto da pagare, ma nonostante questo si prendono i risparmi del Consiglio regionale e non si fa quello che era stato fatto negli anni scorsi, perché con l'avanzo del Consiglio regionale, che bisogna restituire alla Regione, il Consiglio regionale dà un indirizzo alla Regione per la destinazione dello stesso.
Negli anni precedenti, ad esempio, si era usato per l'edilizia scolastica.
Una buona idea e anche un bel titolo: il Consiglio regionale risparmia e restituisce il denaro all'edilizia scolastica; invece, si è scelto un altro titolo, quello della marchetta.
Nella prima riga dell'emendamento è menzionata l'edilizia scolastica, ma è come mettere un po' di cipria e sappiamo su cosa, perché magari qualcuno sperava che non si fosse andati avanti a leggere. Invece, più giù ci sono una serie di altri interventi. Peraltro, non abbiamo fatto nomi di Consiglieri, poi chi si è sentito direttamente coinvolto si è anche autodenunciato: magari considerava sé stesso un peso massimo, ma ha la suscettibilità di un peso piuma, più che di un peso massimo, quindi si è autodenunciato.
Anche qui, verrebbe da dire, sempre parodiando il noto politico: "Dai retta a un amico, fattelo anche tu un bagno tutto tuo, fattelo anche tu un parcheggio tutto tuo". Questo è il contesto di questa variazione di bilancio.
La maggioranza ha scelto di uscire con questo titolo: "La famosa casta regionale è virtuosa, risparmia e lo restituisce a piè di lista con le richieste dei Consiglieri della maggioranza".



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola, sempre in dichiarazione di voto sull'intero testo di legge.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Penso che il disegno di legge, che è oggi in discussione, anzi direi ormai siamo alle battute finali e, quindi, a breve sarà votato, è un ulteriore importantissimo tassello alle azioni che durante tutto l'anno sono state avviate e che, ancora oggi, dimostrano di avere un coordinamento e una sinergia.
Mi riferisco al bilancio preventivo che è stato approvato mesi fa all'assestamento e oggi alla variazione e ai vari atti che ne seguiranno.
Oggi, si tratta di un provvedimento che, in parte, dà quelle risposte che non eravamo riusciti a dare nel bilancio preventivo. Ci eravamo impegnati a dare delle risposte; non abbiamo potuto farlo in quell'occasione, ma cerchiamo di farlo oggi.
Lo facciamo con una variazione di bilancio importante, perché parliamo di oltre 66 milioni. Sinceramente, tutti quei piccoli dettagli non riesco a trovarli, perché quando scorro le variazioni che sono state messe in campo trovo un milione per il turismo, in modo particolare ATL, consorzi e promozione turistica. Trovo 6,2 milioni a beneficio delle classi per lo studio e troviamo tre milioni per l'EDISU per far scorrere e completare le borse di studio, due milioni di euro per integrare i POF, un milione di euro per le paritarie. Proseguendo, si trovano 7,3 milioni, com'è già stato ricordato dai miei colleghi di maggioranza e di opposizione, che vanno alla sanità per far proseguire quei contratti di solidarietà nei confronti dei sanitari per l'emergenza del COVID. Trovo 3,3 milioni per gli accordi di programma generali, che vanno a rispondere a quello che i bandi hanno disposto e che non ha trovato pronta risposta.
Ci sono importanti risorse che vanno per quei Comuni e quei territori più disagiati che possono essere interessati dagli acquisti di spazzaneve.
Troviamo risorse per lo scorrimento ulteriore sull'acquisto di scuolabus.
Ci sono importanti risorse destinate alla rimozione dell'amianto degli edifici scolastici. Ci sono interventi in favore della Protezione civile e oltre tre milioni vanno a sostegno delle imprese per il caro energia. Poi sei milioni vanno con partita di giro all'AIPO. Complessivamente, cinque milioni sono destinati alla cultura e quattro milioni alle associazioni culturali.
Mi fermo, altrimenti l'elenco diventerebbe troppo lungo, ma come tutti voi potete ben notare, soprattutto quelli che ci possono ascoltare, devo dire che sono orgoglioso di appartenere a questa maggioranza e voglio ringraziare in modo particolare l'Assessore Tronzano, il Presidente della I Commissione e tutti gli Uffici che hanno lavorato per arrivare oggi a questo risultato, che è nuovamente un risultato che vuole dare risposte concrete alle esigenze dei nostri cittadini piemontesi che qui rappresentiamo.
Devo rispondere, perché più volte sollecitati, su alcuni provvedimenti specifici e mi ricollego, ad esempio, alle parole della collega Disabato che ha detto che non trovava nessun contributo per la sicurezza stradale.
Devo dire che, evidentemente, ma capita perché il bilancio della Regione è ampio, le sono forse sfuggiti in modo specifico, oltre alle tante risorse che vengono messe a disposizione, i 300 mila euro che sono stati messi a disposizione proprio per fare dei corsi di guida sicura, rivolti alle associazioni di volontariato dalla Protezione civile, dei Vigili del Fuoco e degli autisti degli scuolabus; è questa un'azione concreta che va in quella direzione.
Se per sicurezza stradale intendiamo anche il miglioramento dell'efficienza stradale, proprio in quell'emendamento che voi tanto criticate ci sono importanti risorse che vanno a beneficio di alcune strade provinciali proprio per essere messe in maggiore sicurezza.
Ho poi sentito, sempre dallo stesso Gruppo, che non ci sono risorse in termini generali per la Protezione civile. Anche qui devo ricordare che uno dei primi atti di questa Amministrazione e di questa maggioranza, ormai tre anni fa, è stato rendere obbligatorie le spese destinate alla Protezione civile, quindi spese che fin dal primo istante in cui viene approvato il bilancio sono disponibili e possono permettere una programmazione. In tal senso, abbiamo approvato una legge specifica a favore del Corpo alpino speleologico, che va completamente nella direzione della Protezione civile.
Quest'anno abbiamo stanziato un milione di euro, per cui a breve uscirà un bando a beneficio delle associazioni di volontariato di Protezione civile per permettere loro di acquistare divise, attrezzature o automezzi.
Inoltre, in modo particolare e specifico, abbiamo altri 400 mila euro sempre nel bilancio, destinati ai distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari.
Ne ho solo ricordarti alcuni, potrei andare avanti per molto tempo, ma i minuti passano.
Ho sentito più volte dire: "Avete fatto delle scelte politiche". È evidente che l'espressione massima della scelta politica che un'Amministrazione pu fare avviene in occasione del bilancio, ovvero con lo strumento con cui si vanno a indirizzare le risorse che ogni maggioranza, legittimamente, decide di indicare.
Nei vostri interventi ho sentito rimarcare più volte il fatto che non avremmo accettato - infatti è stato respinto - un emendamento che avrebbe risolto il problema del caro energia, declinato in termini di costi di energia aumentati soprattutto per i condomini. Pensandoci, mi sembrava di sentire parlare qualche autorevole Onorevole quando ci ha annunciato che avrebbe sconfitto la povertà in Italia.
Ho provato a fare i conti.
Poiché l'emendamento proposto vale due milioni di euro all'anno, ho tirato fuori il mio vecchio Commodore 64 (soltanto perché il pallottoliere non aveva sufficienti palline) e ho provato a fare i conti. Visto che in Piemonte gli abitanti sono più di quattro milioni, forse, pensando di risolvere il problema del caro energia, avremmo dato 47 centesimi per abitante.
Il problema c'è e va risolto, ma va risolto in altri modi e con sostanze ben diverse, altrimenti questa sarebbe davvero stata una grande marchetta.
Avremmo riempito i giornali di titoli che annunciavano la soluzione del problema del caro energia, ma prendendo letteralmente in giro i nostri concittadini.
Ho provato a fare anche altri conti perché, leggendo bene l'emendamento, la misura non sarebbe stata per tutti i cittadini, ma solo per quelli che abitano nei condomini. Evidentemente, quelli che abitano in montagna o nelle zone più periferiche, che difficilmente possono abitare dei condomini, erano a priori esclusi. Si vede che vengono ritenuti ricchi o privi di problemi. Pochi istanti fa, ci è stato ricordato che qualcuno deve impegnare più di una mensilità della pensione per farvi fronte.
Ho provato a immaginare di dimezzare gli utenti, ma poi mi sono detto: proviamo a immaginare, considerando solo Torino e la prima cintura, di quante persone parliamo. Allora, provando a immaginare un quarto degli abitanti del Piemonte, la cifra diventerebbe importante e potremmo parlare di circa due euro ad abitante.
Visto che ci avete rimproverato di fare marchette, queste non sono marchette, cui si aggiungerebbe una grandissima presa in giro nei confronti dei cittadini che le riceverebbero, perché sarebbero cifre assolutamente insufficienti? Magari più utili per salvare le società che producono ed erogano energia, che magari fanno capo e riferimento agli enti pubblici, ma sicuramente non avremmo dato una risposta a quei cittadini. Sappiamo che invece va data, perché è un'esigenza reale.
Ho parlato con persone che percepiscono 670 euro di pensione, vivono in case di montagna e si scaldano con il pellet, che da quattro euro è arrivato a 12, 13, 14 o 15 euro (per non parlare del costo della legna, che in montagna ha superato i 21 euro al quintale); persone messe letteralmente in ginocchio dall'aumento dei prezzi o che addirittura rischiano di non scaldarsi.
I numeri che ho citato, cari colleghi, servono solo per dire che non è nelle disponibilità di questa Regione, quant'anche credo che nello spirito di tutti noi ci sia la volontà di aiutare e di trovare sufficienti risorse perché credo siano necessari quei miliardi che il Governo, decreto dopo decreto, sta cercando di trovare per dare delle risposte.
Come vedete, la scelta politica l'abbiamo fatta; abbiamo cercato di destinare quelle risorse che avevamo nel miglior modo possibile e siamo convinti che i nostri cittadini lo apprezzeranno.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Questa variazione di bilancio, depositata il 5 agosto, aveva già un errore di base: come abbiamo già detto più volte, non rispondeva alle esigenze emergenziali dei piemontesi.
In questi tre mesi, non solo le opposizioni, ma anche la società civile, le realtà organizzate, le parti sociali e le stesse famiglie hanno cercato di contattarvi per spiegarvi questi errori, ma come sempre, da parte vostra su questi errori - lo specifico: su questi errori - zero ascolto! Può anche essere comprensibile, per posizionamento politico e strumentale, il non ascolto delle opposizioni, ma resta davvero imbarazzante il "no" totale all'ascolto delle parti sociali, dei cittadini e delle famiglie. Da questo punto di vista, sono tre anni che siete recidivi e su cosa avete.



(Il Presidente ricorda al Consigliere che il tempo a disposizione è terminato)



SARNO Diego

Presidente, non mi metta il suono del campanello, perché ho dieci minuti!



PRESIDENTE

Ha cinque minuti.



SARNO Diego

Il Presidente ha parlato dieci minuti e 40 secondi.



PRESIDENTE

Mi sono sbagliato, mi scusi.



SARNO Diego

Quindi sarà magnanimo sui tempi.



PRESIDENTE

Poi ero colto dall'enfasi dell'intervento del Consigliere Ruzzola.



SARNO Diego

Sarà magnanimo sui tempi. Sarà magnanimo sui tempi, visto che il Capogruppo Ruzzola ha parlato dieci minuti e 40 secondi.
Dicevo che non avete ascoltato le parti sociali, in quanto recidivi nel non ascoltare.
Consigliere Ruzzola, lei ha parlato del Commodore 64. Magari chiedo alla Presidenza di innovare gli strumenti tecnologici, perché la comprensione e i numeri di quel Commodore 64 sono un po' vecchi: cari colleghi, esistono strumenti migliori.
In questo senso, l'emendamento di due milioni era esclusivamente per le morosità incolpevoli delle fasce deboli. Non stiamo parlando di quattro milioni di persone, stiamo parlando di molti meno, seppur sempre tanti.
Stiamo parlando della proporzionalità e della progressività di quel contributo, quindi la sua affermazione, Consigliere Ruzzola, era falsa perché in quell'emendamento, tra i vari emendamenti, era assolutamente specificato come doveva essere fatto, quindi un contributo per le fasce deboli e non per tutti.
Avete messo due milioni per i voucher (libri e trasporti), ma nonostante quei due milioni restano comunque fuori famiglie idonee pari a 70 mila non una di meno; non avete deciso di spendere un euro di fondi regionali sulle ATC, cioè sugli alloggi in affitti che non possono essere assegnati perch sono strutturalmente malmessi. La Regione Piemonte, nel 2022, non ha messo un euro dei propri fondi, ha messo soldi che arrivano dallo Stato. Sul personale sanitario avete messo sette milioni e 300, ma quella cifra non copre neanche i pensionamenti.
In questi tre mesi non solo non avete ascoltato i bisogni, ma avete scoperto di avere un tesoretto di circa nove milioni di euro che derivava dal Consiglio regionale. Tuttavia, e questi nove milioni di euro sono, caro Consigliere Ruzzola, non delle scelte politiche, ma delle marchette politiche: una cosa totalmente differente.
Visto che si dice che non leggiamo i dettagli, ve li leggo. Con quelle marchette politiche avete restaurato un elemento di un santuario, avete dato 370 mila euro per un campo da calcio, avete messo in sicurezza alcune strade, avete rimosso un traliccio, avete ricostruito un bagno per disabili ottimo - in una Pro Loco di Zubiena per 20 mila euro. Avete riqualificato un parcheggio e avete fatto una manutenzione delle piste ciclabili.
Da questa parte dell'emiciclo non c'è nessun peso massimo, ma forse dall'altra parte dei banchi c'è qualche pugile suonato perché in questo senso.
Certo a Sampeyre si è dato una possibilità per salvaguardare un presidio utile come quello della Croce Rossa - e ci mancherebbe altro - ma dalle altre parti? Le altre Croci Rosse? Gli altri bagni per disabili? Le altre piste ciclabili? Gli altri tralicci? Le altre manutenzioni delle strade? Avete dato quei soldi al territorio dove avete delle relazioni e dei rapporti voi, non la Regione Piemonte, ma la vostra parte politica. Ecco qual è la miopia di quell'intervento e di quei sei milioni di euro spesi in questo modo.
Caro Presidente Cirio, lei è il rappresentante - anche se non lo vedo più in Aula - di questa maggioranza, ma per questo bilancio non credo prenderà ulteriori applausi, ma molti e molti fischi. Non lo diciamo noi, ma quelli che sono venuti fuori da Palazzo Lascaris - l'abbiamo detto nella discussione generale - per dirvi che c'era un bisogno di sostegno diretto per le esigenze e le urgenze dei cittadini piemontesi.
Presidente Cirio, lei e la sua Giunta avete dimostrato, di nuovo, di essere inadeguati e irresponsabili. Inadeguati, lo ridico, per le scelte che avete fatto con questa variazione di bilancio, non comprendendo neanche le nostre proposte e raccontando delle cose non vere nelle ultime dichiarazioni di voto. Irresponsabili perché l'emendamento che avete presentato di 30 milioni di fondo per la progettazione di sette nuovi ospedali è un annuncio, perché quel sistema non funzionerà.
Voi state prendendo in giro i piemontesi perché siamo convinti che entro il 2024, con quel sistema, non con altri (con altri sistemi arriverete alla fine della progettazione definitiva di qualche ospedale), ossia entro la fine di questa legislatura non avrete la capacità di avviare una progettazione definitiva esecutiva. Non ci sarà perché quel fondo è troppo basso, perché le ASL si possono indebitare e non sappiamo di quanto, perch l'INAIL non ha ancora approvato quel protocollo che specifica l'accordo: di nuovo, una dimensione di annunci e prendendo in giro non solo i piemontesi ma anche quelli che lavorano nei nostri ospedali e che avrebbero bisogno di strutture più adeguate.
Caro Presidente Cirio, davvero, esca una volta per tutte dal "Tele Cirio Show" e provi ad ascoltare maggiormente i cittadini, la vita reale, perch quando lo fate - sì, certo, quando lo fate - le scelte arrivano. È vero che in questa variazione ci sono cose positive, ma sono cose positive, collega Ruzzola e altri Capigruppo che sono intervenuti, su cui abbiamo fatto, da sempre, noi delle opposizioni, le lotte e la battaglia.
All'inizio di questa legislatura, la vostra volontà sulle borse di studio non era quella di completarle al 100%: non raccontiamoci fesserie, non c'era nei vostri programmi elettorali e non c'era nelle vostre volontà! Meno male che avete messo tre milioni e 200 su quello: grazie, era una battaglia che le opposizioni hanno sempre fatto. È vero che sui voucher avete messo due milioni, ma rimangono 70 mila famiglie escluse e anche su questo ci sono ordini del giorno di questi tre anni su cui abbiamo lottato per chiedervi più copertura economica per la scuola pubblica.
È vero che sulle scuole paritarie siamo arrivati alla copertura al 100 anche se alcune dicono che sono fuori, quindi forse non lo sono neanche al 100%, ma avete messo un milione sulle scuole paritarie. Le opposizioni, in particolare alcuni Consiglieri, hanno fatto questa battaglia. È vero che avete messo sette milioni e 300 sul personale sanitario, ma non avete coperto il 100% di quelli che sono andati in pensione quindi, a oggi, siamo a saldo negativo, neanche pari.
Ecco perché per queste ragioni, drammaticamente per queste ragioni, abbiamo il dovere di raccontare questo in Piemonte. L'abbiamo fatto ed è per questo che quel pallino su quel televisore sarà rosso, perché il Gruppo del Partito Democratico voterà convintamente contro questo provvedimento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Brevemente, sia per questioni contingenti di tempo, sia perché alcuni dei richiami che volevo fare sono stati già.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, fate intervenire il Consigliere Giaccone, perché ne ha diritto.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Alcuni degli aspetti che volevo sottolineare sono già stati evidenziati nell'intervento che mi ha preceduto del collega Sarno. Volevo soltanto reinquadrare alcuni aspetti cui il collega ha fatto richiamo all'interno di un ragionamento o di una riflessione più generale, che sarà molto breve.
Noi capiamo le difficoltà dell'Assessore nel far quadrare i conti con la scarsezza di risorse. Ma quello che penso emerga dalle istanze di tutti i colleghi che hanno partecipato al dibattito è proprio la mancanza di un disegno e di una visione generale, il fatto di inseguire le urgenze e di non saper fornire, anche su alcuni argomenti fondamentali, una visione d'insieme, fosse anche non condivisa dall'opposizione, ma comunque che tenda a mettere insieme tutti i problemi, le prospettive e gli orizzonti di questa Regione.
Faccio tre esempi molto brevi, già stati contestualizzati all'interno di questo ragionamento (ciascuno di questi è già stato illustrato da colleghi diversi). Il primo riguarda l'edilizia sanitaria: è un ragionamento lungo che abbiamo approfondito in tanti e diversi modi. Il punto è che all'opposizione, ma temo anche alla maggioranza, non è chiaro il disegno d'insieme. Cioè di tutti gli ospedali di cui stiamo parlando, quali intendiamo realmente realizzare? E non nelle intenzioni o negli annunci proprio nella sostanza. Insomma, dove prendiamo le risorse per? Qual è il programma per? Stiamo parlando di progettualità, ma anche dal punto di vista della progettualità non abbiamo ben chiaro di quali progettualità stiamo parlando e a quali territori daremo questo tipo di risposte. In questo momento - quindi a un anno e mezzo dalle elezioni - mi sembra che la risposta che stiamo dando a ciascuno in quell'ambito sia: "Stai tranquillo che te lo faccio".
Le difficoltà che abbiamo riscontrato rispetto al reperimento delle risorse, che peraltro sono state già evidenziate dai colleghi, che si tratti di indebitare l'ASL o di ricavare questi soldi da INAIL, ci danno comunque l'impressione di una confusione rispetto al tema.
Ma la mancanza di visione - questo lo dico proprio di passaggio - ha riscontri anche in ambito energetico: non abbiamo capito quale sia la progettualità regionale rispetto al tema. Invece, rispetto a una necessità quella sì che è un'urgenza che avevamo sollevato - la Regione non ha risposto, non ha ritenuto di sostenere le famiglie in difficoltà proprio nel pagamento delle bollette.
C'è un ultimo aspetto, e lo dico con semplicità, ma anche con fermezza: un collega in quest'aula, che ha frequentato legittimamente i ring, anche con buoni risultati, tende a mettere sempre sul piano fisico il confronto anche se metaforicamente. È chiaro che è facile mettersi con una collega molto agguerrita e competente, che però pesa 50 chili!



(Commenti fuori microfono)



GIACCONE Mario

Dico solo questo: che cos'è? Io non definisco in nessun modo il tipo di intervento, perché non voglio qualificarlo o squalificarlo. Dico solo che nel momento in cui decidiamo di destinare risorse regionali ai Comuni (anche a quelli piccoli, anche a quelli più remoti rispetto al sistema, che sono quindi più in difficoltà), un conto è avere una visione d'insieme, un disegno che giustifica come mai scelgo certe realtà rispetto ad altre, o aver deciso quali sono i criteri per quella scelta; altro conto, su 1.200 Comuni, è destinare un impianto sportivo, un parcheggio, un bagno, una pista di sci alpinismo...
Si figuri, collega Bongioanni, se non sono contento che si siano spesi i soldi per una pista di alpinismo! Ma come mai abbiamo scelto quella specifica pista di sci alpinismo? Come mai abbiamo fatto un bagno in un luogo piuttosto che in un altro? I disabili di un certo territorio hanno maggiori o minori diritti rispetto ad un altro? Avevamo un disegno e una visione d'insieme rispetto a questi interventi? Perché sono d'accordo con lei e penso che nessuno in questo caso abbia da ridire rispetto al fatto che sia necessario ascoltare i territori: è fondamentale farlo, però ho un po' l'impressione che ci sia una sorta di asimmetria, per cui certi territori in certi momenti vengono ascoltati di più, in altri momenti di meno, o il territorio che non ha rappresentanza in questo emiciclo faccia un po' più di fatica a farsi "costruire il bagno".
Io vorrei che tutti i bagni per disabili, a parità di condizioni, avessero medesime possibilità. Diversamente, poiché i Comuni in Piemonte sono più di 1.200 e qui ne vengono premiati alcune decine (non faccio considerazioni su quali appartenenze politiche abbiano le amministrazioni che li gestiscono) è chiaro che un dubbio può venire.
Io non lo chiamo in nessun modo: dico solo in senso generale che anche questo terzo aspetto conferma il fatto che, di nuovo, non ci sia una modalità di azione concertata, strutturata, pensata e programmata, ma piuttosto un intervento a pioggia, che è chiaro che poi, non dico nei più malevoli, ma nella maggior parte delle persone più attente a questo genere di eventi, può destare non dico dei dubbi, ma nel mio caso fortissime preoccupazioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Chiedo se vi siano altre richieste d'intervento in fase di dichiarazione di voto sull'intero testo di legge.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Martinetti, è già intervenuto.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, lascerei la parola all'Assessore Tronzano.
Prego, Assessore; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Interverrò rapidamente, perché hanno già parlato per me i Capigruppo di maggioranza.
Volevo solo ringraziare, come al solito, gli Uffici (il dottor Lepri e il dottor Bottazzi in particolare) e i miei collaboratori di Giunta, Mirizio e Balena, per il lavoro che sempre e con attenzione svolgono.
Buona giornata.



PRESIDENTE

Grazie.
Possiamo procedere alla votazione dell'intero testo di legge.
Rammento che il numero legale è 23.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Sia riportato a verbale il voto contrario del Consigliere Giaccone sul disegno di legge n. 220.
La trattazione delle interrogazioni a risposta immediata è prevista alle ore 14.30. In concomitanza, si svolgerà la Conferenza dei Capigruppo in Sala Morando.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.38)



GIANLUCA GAVAZZA



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1220 presentata dalla Consigliera Accossato, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1219 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 1221 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Poggio interrogazione a risposta immediata n. 1216 presentata dal Consigliere Sarno, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1217 presentata dal Consigliere Valle, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1218 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Icardi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo, inoltre, che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per tre minuti, la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e che non sono previste repliche.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Edilizia scolastica

Interrogazione a risposta immediata n. 1219 presentata da Magliano inerente a "Edilizia scolastica in Regione Piemonte: quali azioni per rendere più sicure le scuole frequentate dai nostri studenti?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1219.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premesso che l'infrastruttura scolastica nazionale è ormai inadeguata da lungo tempo e che da più punti di vista (didattica, sicurezza sostenibilità, inclusione) la pensiamo inadeguata; premesso che il quadro di molte scuole italiane è sconfortante (edifici vecchi, soffitti malconci parti di intonaco che cedono) e che il patrimonio di edilizia scolastica regionale è caratterizzato da particolare vetustà, caratteristica che rende prioritari i temi della sicurezza, della sostenibilità ambientale e del patrimonio di edilizia scolastica, sui quali convergono gli interventi e le azioni della programmazione regionale attraverso specifici bandi e misure di finanziamento.
Rilevato che il quadro che emerge è un patrimonio edilizio scolastico vecchio e malconcio: il 42% delle scuole è stato costruito prima del 1976 (DM 18 dicembre 1975, che stabilisce le norme tecniche in materia di edilizia scolastica a livello nazionale); di circa un ulteriore quarto non si conosce, invece, la data di costruzione e oltre la metà è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi.
Inoltre, gli istituti secondari di II grado mostrano più degli altri le crepe dovute all'età, ai ritardi e a una lunga interruzione nell'assegnazione dei fondi alle Province (enti depauperati di risorse anche tecniche e professionali), all'irrisolto problema delle classi sovraffollate (circa l'8% del totale, ossia 9.974 classi delle superiori nel 2020-2021, con più di 26 studenti).
Rilevato che le regioni che presentano una percentuale più alta di scuole che possiedono la certificazione di prevenzione incendi sono la Valle d'Aosta, l'Emilia Romagna, l'Umbria e il Molise. Quanto al documento di valutazione rischi (DVR) ne è in possesso il 77% delle scuole: tra le regioni più virtuose le Marche, seguita da Veneto, Umbria, Toscana, Sicilia e Lombardia con percentuali oltre l'80%; il Piano di emergenza è stato redatto dal 79% delle scuole: tra le regioni più virtuose, al primo posto le Marche, seguita da Veneto, Toscana, Umbria, Lombardia e Basilicata e il Piemonte, oggettivamente, non è presente.
Osservato che sono 45 i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado, fra settembre 2021 e agosto 2022: circa un episodio ogni quattro giorni di scuola. Dei 45 crolli, 16 sono avvenuti nelle regioni del Sud e delle isole (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna), 19 nel Nord (Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia Veneto Emilia Romagna) e 10 nelle regioni del Centro.
Da recenti fonti giornalistiche è emerso che, la scorsa settimana, in una scuola primaria di San Mauro Torinese, è crollata una parte del controsoffitto; fortunatamente, l'aula era vuota.
Appurato che, in data 7 marzo 2022, il Ministro dell'Istruzione ha firmato il DM n. 51, "Allineamento scadenze", il quale individua nel 31 dicembre 2022 il termine unico di scadenza per l'aggiudicazione dei lavori per interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici finanziati con risorse nazionali e, successivamente, confluite nel PNRR, i cui termini non sono ancora scaduti; constatato che la gestione della manutenzione delle scuole primarie è in capo ai Comuni, poiché la legge del 1996 ha stabilito che, con riferimento alla realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e stradina degli edifici scolastici da destinare a sede di scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, provvedono i Comuni e per quelli da destinare a sede di scuole d'istruzione secondaria di II grado provvedono le Province e che lo Stato e le Regioni, pur non avendo la competenza primaria, possono concorrere con l'assegnazione di contributi.
Infine, è stata istituita l'Anagrafe regionale dell'Edilizia scolastica servizio mirato a monitorare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio delle scuole piemontesi.
Considerato che l'edilizia scolastica riveste una notevole importanza per la sicurezza dei bambini e dei ragazzi che frequentano quotidianamente le scuole italiane e crea preoccupazioni non indifferenti, in particolar modo alle famiglie (pensiamo al caso di San Mauro), la Regione ha il compito di garantire edifici scolastici sicuri, sostenibili, accoglienti e adeguati alle più recenti concezioni della didattica, obiettivo da raggiungere attraverso la programmazione, la pianificazione e la gestione di interventi, finanziati con fondi comunitari, statali e regionali, per la messa a norma e sicurezza, ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici sul territorio regionale.
La scuola in Piemonte coinvolge oltre mezzo milione di studenti e, di conseguenza, oltre 500 mila famiglie a cui la Regione deve garantire una serena gestione della quotidianità scolastica. Interrogo l'Assessore, che ringrazio per essere qui oggi, per sapere con quali modalità, tempistiche e risorse, Regione Piemonte intenda salvaguardare l'incolumità di studenti e garantire maggiore sicurezza nelle scuole piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Nel rispondere al Consigliere Magliano, che è l'estensore dell'interrogazione a risposta immediata, ovviamente rispondo per conto dell'Assessore Chiorino.
Negli ultimi cinque anni, a partire dal 2017, la Regione ha preso parte attiva all'assegnazione di 636 interventi per euro 374.003.499,26 con risorse del Ministero dell'Istruzione (fondo comma 140, mutui BEI 2016,2017,2018, piano 2019, piano 2020, piano palestre, scuole sismiche poli per l'infanzia, 1° piano antincendio).
Nell'ambito del PNRR, il Ministero dell'Istruzione ha bandito 4 linee di intervento: costruzione di nuove scuole, 800 milioni dei quali euro 43.132.850,93 destinati al Piemonte; Asili nido e scuole dell'infanzia, 4.6 miliardi dei quali euro 128.547.522, 39 + 33.051.256,10 al Piemonte Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola, 300 milioni dei quali euro 12.152.297,1 al Piemonte; Mense 400 milioni, dei quali euro 16.670.978,75 al Piemonte.
Una quinta linea di finanziamento dedicata alla "messa in sicurezza di qualificazione delle scuole" l'intervento a livello nazionale è di 3.9 miliardi, dei quali euro 48.668.892,43 destinati al Piemonte e verranno utilizzati per finanziare 16 interventi.
Nello stesso periodo, gli interventi di edilizia scolastica finanziati con risorse regionali sono stati n. 24 per euro 7.270.695,22 (bandi: spazi finanziari alle province - contributi straordinari).
A seguito dell'attività di programmazione regionale, operata con le Intese istituzionali di programma, da erogare attraverso la sottoscrizione di appositi accordi di programma, sbloccati da questa Giunta regionale poich fermi da anni, sono stati stanziati euro 27.473.000,00 (circa 10 milioni per accordi ancora da sottoscrivere, 10 milioni per accordi attivi per lavori in fase di realizzazione, il resto già spesi per opere concluse).
Nel bilancio 2022-2024 è confermato un milione previsto per gli interventi straordinari e/o urgenti, che verranno assegnati a fronte di specifiche richieste all'interno di un capitolo che è stato appositamente costituito per permettere di intervenire in situazioni di emergenza: l'obiettivo è di non lasciare mai più sindaci soli a fronte di interventi di messa in sicurezza delle scuole e mai più scuole chiuse perché non vi sono i fondi immediatamente disponibili.
È inoltre in fase di attuazione la costituzione di un repertorio regionale di fabbisogni di edilizia scolastica che consentirà agli enti locali di inserire nuove proposte di intervento corredate almeno dal documento di fattibilità delle alternative progettuali, indipendentemente dalla presenza di specifici Bandi per la concessione di un contributo. Il "repertorio" ha l'obiettivo di rappresentare il reale fabbisogno di edilizia scolastica presente nel territorio regionale e individuare anche molteplici tipologie di intervento relative all'edificio scolastico o alle singole unità strutturali che compongono l'edificio.
Le ultime programmazioni triennali (2025-2017 e 2018-2020) sono state integralmente finanziate dallo Stato, che ha progressivamente ridotto lo spazio lasciato alle regioni per la definizione dei criteri di assegnazione delle risorse, in particolare le linee del PNRR hanno lasciato inascoltate numerose necessità. Si è, al momento, in attesa delle indicazioni per la predisposizione del prossimo triennale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Diritto allo studio - Assistenza scolastica

Interrogazione a risposta immediata n. 1220 presentata da Accossato inerente a "Ritardo erogazione buoni scuola 2022-2023"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1220.
La parola alla Consigliera Accossato per l'illustrazione.
Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Il quesito è relativo alla tematica dei voucher per i libri di testo materiale didattico, ecc., rivolto alle famiglie e agli alunni delle scuole, tema più volte dibattuto in quest'Aula, soprattutto rispetto alla questione forte delle risorse finanziarie a disposizione, che continuano a rivelarsi di anno in anno insufficienti.
In questo caso, il quesito riguarda ancora un altro aspetto: famiglie, con un reddito ISEE assolutamente coerente con il bando, le cui domande sono state ammesse e finanziate, pochi giorni fa (spero di essere smentita nel corso della risposta), quando ho avuto una sollecitazione in questa segnalazione, non avevano ancora ricevuto il contributo e, quindi, non avevano potuto provvedere all'acquisto del materiale o ricorrere con fondi propri o ricorrere a prestiti, anche perché ormai a due mesi avanzati dall'inizio della scuola è chiaro che i bambini e i ragazzi non possono più andare in classe senza i libri di testo o senza il materiale necessario.
L'interrogazione è per capire i motivi per cui questa, e anche altre (come da segnalazioni arrivate), è incappata in un ritardo ragguardevole nell'erogazione dei fondi che, speriamo, sia superato il prima possibile.
Grazie, Presidente, e grazie all'Assessore Poggio per essere qui oggi a risponderci.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Accossato per l'illustrazione e la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Consigliera Accossato.
Rispondo per conto dell'Assessore Chiorino.
Le graduatorie "voucher diritto allo studio" per l'anno scolastico 2022/2023 sono state pubblicate in data 5 agosto 2022, a seguito di un'approvazione avvenuta con determina dirigenziale n. 432 del 5 agosto 2022. I relativi voucher sono stati spendibili dalla data del 22 agosto 2022, come puntualmente riportato sui sistemi informatici a disposizione che registrano ogni transazione avvenuta.
Le segnalazioni di famiglie aventi diritto al contributo, e che affermano di non avere a disposizione gli importi, sono riconducibili ad eventi informatici non dipendenti dall'operato degli uffici o del soggetto attuatore Edenred Italia: in genere si tratta di mancata ricezione della mail contenente il codice, evento spesso dovuto alla modifica dell'indirizzo mail del beneficiario oppure al ricevimento della stessa con posizionamento nella cartella spam. Molti casi sono stati tempestivamente risolti con procedura dedicata, proprio a questo problema, dietro segnalazione.
Gli Uffici sono costantemente a disposizione, tramite telefono e casella mail dedicata (bandovoucher2023@regione.piemonte.it) a fornire ogni supporto agli utenti. Lo stesso dicasi per il front office del soggetto attuatore, che provvede materialmente alla comunicazione, all'emissione anche del PIN ed a fornire informazioni puntuali tramite e-mail. Spesso viene nuovamente comunicato il codice PIN, nei casi in cui l'utente possa averlo perso o dimenticato.
Non sono pervenute all'ufficio segnalazioni da parte di beneficiari che abbiano portato a termine la procedura di acquisizione del PIN e che non siano stati poi in condizione di poter spendere il contributo.
L'ufficio comunque è a disposizione per chiarimenti in merito ai singoli casi segnalati che hanno trovato queste difficoltà.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Protezione civile

Interrogazione a risposta immediata n. 1218 presentata da Disabato inerente a "La Regione crei un nuovo bando per il potenziamento della logistica, mediante acquisti di attrezzature, mezzi e dotazioni e per la manutenzione delle sedi operative a favore delle associazioni e dei gruppi comunali e intercomunali di protezione civile che operano sul territorio piemontese"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1218.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Sarah Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non so se gli Assessori ne sono a conoscenza, ma con l'ultima variazione di bilancio sono stati stanziati 110 mila a euro per l'acquisto di mezzi di protezione civile da destinare a dei gruppi comunali presenti in provincia di Novara e Savigliano (in realtà due gruppi comunali), per un totale, come dicevo prima, di 110 mila euro che vanno a queste realtà per sostenere le spese per l'acquisto di mezzi e dotazioni.
Mi sono interrogata rispetto a questa decisione, perché so bene dell'esistenza di un bando a cui possono partecipare tutte le realtà di Protezione civile presenti sul territorio piemontese. Un bando che è stato avviato con DGR n. 6-621 del 3 dicembre 2019, con cui sono stati approvati i criteri di assegnazione dei contributi a favore delle Associazioni, dei gruppi comunali e intercomunali di Protezione civile iscritti all'elenco territoriale della Regione Piemonte, istituito con DGR n. 35-7149 del 24 febbraio 2014; qui c'è un elenco di soggetti che possono accedere effettivamente a questi bandi.
Con la determina dirigenziale n. 4195 del 9 dicembre 2019 è stato approvato il bando che disciplina le modalità di richiesta del contributo e attribuisce punteggi e requisiti richiesti per la partecipazione. Il bando prevede due possibili assi di finanziamento: da un lato il potenziamento della logistica mediante acquisti di attrezzature, mezzi e dotazioni finalizzata al miglioramento o potenziamento dell'operatività delle organizzazioni tramite l'acquisto di automezzi; dall'altro, la manutenzione delle sedi operative finalizzata al mantenimento della funzionalità delle sedi di Protezione civile.
Questi sono i due canali di finanziamento previsti da un bando a cui possono partecipare tutte le realtà presenti nell'elenco che dicevo prima.
Quello che è successo è che, anziché vedere scorrere la graduatoria o avviare un nuovo bando per permettere a tutti i soggetti di partecipare abbiamo visto un contributo straordinario stanziato nella variazione di bilancio con criteri non stabiliti dal bando, ma stabiliti dalla Giunta cioè la Giunta ha deciso che questi due nuclei di Protezione civile dovevano ricevere un contributo, mentre tutti gli altri soggetti dovevano rimanere a secco e non vedere scorrere il bando o vedere avviato un nuovo bando per l'assegnazione dei contributi.
Tempo fa ho chiesto notizia all'Assessore Gabusi rispetto allo scorrimento delle graduatorie già in essere o all'avvio di un nuovo bando, perché molti nuclei di Protezione civile mi sollecitavano rispetto a questo tema e io ritengo che debbano ricevere una risposta.
L'Assessore non scelse subito se procedere con un nuovo bando o se scorrere la graduatoria, perché doveva fare delle valutazioni con degli Uffici.
Certo è che queste erano le due vie da percorrere: o scorrere la graduatoria o fare un nuovo bando, sicuramente non dei contributi ad hoc a realtà selezionate dalla maggioranza di centrodestra, come abbiamo detto anche oggi nelle dichiarazioni di voto alla variazione di bilancio.
Vorrei sapere, a questo punto, dall'Assessore competente, quando il bando potrà vedere luce o quando si potrà scorrere la graduatoria affinché tutte le realtà aventi diritto possano ricevere un finanziamento, senza avere interlocuzioni dirette con i membri di maggioranza, perché non dovrebbero essere quelle a garantire l'erogazione di un contributo, ma dovrebbero essere dei criteri che dovrebbero essere rispettati.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo la risposta in nome e per conto dell'Assessore Gabusi che oggi non ha potuto presenziare a questa seduta.
È in fase di approvazione la proposta di DGR avente ad oggetto "Approvazione dei criteri di assegnazione dei contributi a favore delle associazioni di volontariato di primo livello e dei gruppi comunali e intercomunali di Protezione civile", questi ultimi per il tramite degli enti locali di appartenenza iscritti all'elenco territoriale regionale istituito ai sensi della DGR 35-7149 del 24 febbraio 2014.
I fondi attualmente disponibili per il bando ammontano a complessivi 727.973 euro, e la notizia dell'uscita del bando, già comunicata al coordinamento di Protezione civile, è ormai di dominio pubblico tra tutti i gruppi di volontariato regionale.
La graduatoria degli idonei resterà aperta e sarà progressivamente esaurita sulla base delle risorse che si renderanno disponibili nei prossimi esercizi finanziari.
Si precisa, inoltre, che è previsto un ulteriore scorrimento della graduatoria per l'assegnazione del contributo di cui alla determina dirigenziale 4195 del dicembre 2019 in attuazione del bando approvato con la DGR 9-621 sempre del dicembre 2019, che finanzia ulteriori complessivi 547.491 euro.
Mi permetto di ricordare, per dovere di informazione, che questa Amministrazione ha iniziato nel 2019 - dal nostro insediamento - un percorso di finanziamenti dedicati alle associazioni di Protezione civile dopo che per molti anni era stato bloccato.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 1221 presentata da Canalis, inerente a "Quale futuro per gli operatori dei centri per l'impiego?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1221.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Canalis.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Il question time odierno riguarda i 400 lavoratori dei centri per l'impiego delle Province, che, a seguito della legge 56/2014, che ha ridefinito i compiti e le funzioni delle Province e delle Città metropolitane, e a seguito della delibera della Giunta regionale n. 62 del 2018, vengono assorbiti dalla Regione, in particolare sotto il cappello di APL, Agenzia Piemonte Lavoro.
Questi lavoratori, dopo il passaggio dalle Città metropolitane e dalle Province alla Regione, per quattro anni non hanno potuto beneficiare dei diritti della mobilità. Oggi questo vincolo quadriennale è scaduto, quindi si chiedono quali siano le loro prospettive di lavoro, di crescita professionale e di possibilità di mobilità, e quanto questo possa poi incidere sull'organizzazione dell'Agenzia Piemonte Lavoro.
Stiamo parlando di molte persone che in questi quattro anni sono state "bloccate" e non hanno potuto aderire a percorsi di mobilità. Come ho detto, oggi questo blocco è scaduto e queste persone vogliono capire qual è l'intenzione della Giunta regionale rispetto al loro futuro, naturalmente in dialogo con i sindacati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente. Ovviamente rispondo per conto dell'Assessore Chiorino.
In merito al question time che ha presentato la Consigliera Canalis, si rappresenta che in data 7 novembre le organizzazioni sindacali sono state udite dal Direttore Frascisco, che è responsabile del Settore competente in materia di personale.
In quell'occasione, è stato deciso di attivare un tavolo tecnico composto da rappresentanti sindacali, rappresentanti di Regione e rappresentanti dell'Agenzia per il Lavoro, deputata ad approfondire la tematica della mobilità interna alla Regione dei dipendenti regionali distaccati in Agenzia.
Il prossimo incontro programmato è previsto per il giorno 30 novembre.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta, e la congediamo per la giornata.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1216 presentata da Sarno, inerente a "Convocazione Tavolo Sindaci per rispondere alle controdeduzioni sulla relazione che individua Cambiano come sede per la localizzazione del nuovo ospedale unico ASL TO5"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1216.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Diego Sarno.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Ci troviamo a riproporrei all'Assessorato, e quindi alla Giunta, il tema dell'ospedale unico ASL TO5. Sono ormai tre anni che proviamo a dialogare su questo tema con la Giunta, in particolare con l'Assessorato alla sanità.
Il caso in questione è molto particolare, con una domanda molto puntuale.
In data 25 marzo 2022 abbiamo appreso a mezzo stampa, e non nelle aule preposte, che un ultimo ennesimo studio voluto dalla Giunta avrebbe individuato in Cambiano l'area più adatta per la localizzazione del nuovo ospedale unico nell'ASL TO5, affermando l'opposto di quanto finora espresso da tutti gli studi effettuati.
In questo senso, gli oltre sei mesi di tempo passati dall'incontro del 9 maggio 2022 costituiscono, purtroppo, un ulteriore elemento critico nella gestione del processo di individuazione del luogo preposto ad accogliere il nuovo ed unico ospedale, da risolvere però, con sempre pressante urgenza anche a fronte della prossima presentazione della delibera di decisione sulla localizzazione dei nuovi ospedali, non solo quello dell'ASL TO5, ma di molti altri. Risulta dunque opportuno quantomeno rispondere in tempi decenti (abbiamo scritto) alle controdeduzioni dei sindaci; ad esempio magari all'interno dell'Assemblea dei Sindaci dell'ASL TO5, organo istituzionalmente riconosciuto anche per questi obiettivi.
Si interroga quindi la Giunta regionale, il Presidente e l'Assessore per chiedere quando - e non "se" - l'Assessorato alla sanità intenda incontrare i Sindaci per rendere disponibili le risposte alle controdeduzioni presentate dagli stessi in data 9 maggio 2022, individuando magari l'Assemblea dei Sindaci dell'ASL TO5 come luogo consono anche per questo obiettivo.
La domanda quindi è "quando"; spero che almeno rispetto a questa interrogazione ci sia una risposta puntuale e precisa ad una domanda altrettanto puntuale e precisa. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sarno per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia ospedaliera

Grazie, Presidente.
Mi pare che le manchino alcune informazioni. Io non ho alcun problema ad incontrare né la rappresentanza né il Presidente né dell'Assemblea dei Sindaci. Sono disponibile, solo che, come lei ha citato, il 9 maggio ci siamo incontrati con la rappresentanza dei Sindaci e hanno presentato dei rilievi e delle osservazioni rispetto allo studio congiunto realizzato da IRES insieme ai tecnici dell'ASL e ai tecnici della Regione.
Alcuni giorni dopo, hanno consegnato questi rilievi, che sono stati analizzati nel corso dell'estate. Poi sono pervenuti nuovi rilievi da parte del Sindaco di Villastellone, in relazione all'area di Villastellone.
Questi rilievi sono stati inoltrati nuovamente al gruppo di lavoro, che credo abbia concluso in questi giorni le valutazioni. Appena mi consegneranno il verbale e gli esiti di questo studio, ho già detto al Direttore Pescarmona di convocare la rappresentanza dell'Assemblea per illustrarli e anche per operare una scelta, sulla base di elementi conoscitivi oggettivi e razionali.
Ho ritenuto di far analizzare - io non le ho viste, ma le ho fatte analizzare dallo studio tecnico - anche le osservazioni e i rilievi pervenuti dal Sindaco di Villastellone, proprio perché ogni elemento di valutazione e di giudizio deve essere valutato ed approfondito adeguatamente per arrivare ad una scelta consapevole, informata e soprattutto, oggettiva e razionale del sito di collocazione dell'ospedale.
Poi sarà presentata all'Assemblea dei Sindaci.
In questi giorni, visto che l'ho già sollecitato, dovrebbero consegnarmi il lavoro compiuto e convocheremo, su richiesta della Direzione generale questi due organi dell'ASL per presentare il risultato. Non è volontà mia dilatare i tempi, ma resto in attesa dei risultati tecnici del gruppo che sta lavorando sul tema. Grazie, Presidente, ho concluso.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1217 presentata da Valle, inerente a "Prestazioni odontoiatriche ASL TO3" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1217.
L'interrogante chiede alla Presidenza la risposta scritta.
Ringraziamo e congediamo l'Assessore. Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 15.05 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta inizia alle ore 15.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
D'intesa con i Capigruppo, i lavori della seduta odierna sono terminati.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 15.06)



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