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Dettaglio seduta n.213 del 09/11/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.33 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 925 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone; interpellanza n. 962 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone interrogazione indifferibile e urgente n. 1180 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Marrone.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni e alle interpellanze di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Inoltre, ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione, prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo, infine, che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti, la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e, a richiesta, la replica dell'interpellante per ulteriori cinque minuti.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 925 presentata da Magliano e Giaccone, inerente a "Fascicolo Sanitario Elettronico: a che punto siamo con l'implementazione di uno strumento in grado di migliorare significativamente il Sistema Sanitario Regionale?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo proponendo l'esame dell'interpellanza n. 925.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Marrone che quest'oggi è qui a fare le veci dell'Assessore Icardi.
Per dovere di cronaca, informo l'Aula che tra sette-otto giorni l'interpellanza compirà un anno, perché è stata presentata il 25 novembre 2021. Pertanto, ringrazio l'Assessore per essere qui e proviamo a entrare nel merito.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Nel maggio 2019 i cittadini piemontesi, attivando sul portale regionale il proprio fascicolo sanitario possono ritirare tutti i referti e le immagini degli esami effettuati senza dover tornare in ospedale o in ambulatorio, prenotare esami e visite specialistiche, consultare i verbali degli accessi in pronto soccorso, le lettere di dimissioni ospedaliere e il report delle vaccinazioni effettuate, visualizzare e quindi stampare le prescrizioni del medico di famiglia o dello specialista.
La Regione ha investito 19,4 milioni di euro nell'ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e ha lavorato e sperimentato per due anni per la creazione di una piattaforma digitale mediante la quale il cittadino pu usufruire dei servizi di sanità digitale, allineandosi alle Regioni italiane più avanzate in tale ambito; tali servizi sono disponibili sul sito della Regione, nella sezione "La mia salute", alla quale si accede tramite le credenziali SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Tuttavia, emerge una scarsa interconnessione nell'ambito della sanità piemontese, dal momento che le diverse strutture e figure professionali non sempre sono connesse tra loro con sistemi in grado di dialogare adeguatamente e trasmettere dati tra le tante strutture sanitarie del territorio regionale. In tal modo, il cittadino che ha svolto una serie di esami diagnostici o interventi anche in ospedali diversi e che si rivolge a una nuova struttura o a uno specialista per un consulto o una scelta terapeutica deve portare con sé il suo faldone clinico cartaceo per produrre la documentazione della sua storia clinica.
Come annunciato dal Ministero dell'Innovazione Tecnologica, il Piemonte sarà tra le sei Regioni italiane che entreranno nella sperimentazione del nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico, strumento che consentirà di mettere a disposizione dell'intero sistema regionale tutti i dati del paziente smaterializzando il suo fascicolo e permettendo una perfetta interconnessione della sanità. La Regione ha acquisito il know how per collegare le cartelle e i dati clinici tra tutte le strutture sanitarie quindi, con l'entrata in operatività del nuovo sistema un paziente oncologico o affetto da una patologia rara, a ogni successivo controllo non dovrà più produrre tutta la precedente documentazione cartacea perch già presente nel sistema virtuale.
Ritengo sia opportuno che la Regione valuti la possibilità d'interpellare le associazioni di categoria affinché possano dare il proprio contributo al progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico per migliorare e facilitare la continuità e la condivisione dell'assistenza socio-sanitaria. Per le associazioni di categoria, Assessore, intendiamo anche le associazioni di pazienti, e sappiamo che il mondo del terzo settore su questo lavora molto.
Per migliorare il Sistema Sanitario Regionale è necessario proiettarsi nel futuro, per non ricadere negli errori del presente e del passato, perché la pandemia ha messo a dura prova le strutture sanitarie regionali, che dovendo fronteggiare l'emergenza, hanno spesso posticipato e/o cancellato parte delle visite e interventi chirurgici programmati; infine, ritengo sia fondamentale che il Sistema Sanitario Regionale sia universale, inclusivo e centrato sul paziente.
Pertanto, interpello la Giunta regionale per sapere a che punto sia il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico, tenendo conto dell'attacco alla nostra cybersicurezza che è occorso nei mesi scorsi; se sia intenzione di questa Giunta interpellare le associazioni di categoria e gli enti del terzo settore che si occupano di sanità e malattie rare per raccogliere le loro segnalazioni e i suggerimenti in vista di un'efficace ed efficiente realizzazione del progetto. Questo perché, nella vita di tutti i giorni come sa anche il Presidente, tante associazioni che seguono casi molto particolari, spesso sviluppano una conoscenza, una competenza e una capacità legate ai problemi che vivono quotidianamente in prima persona o perché legati ai loro figli o ai loro parenti con malattie rare, per cui anche questo poteva essere un tassello aggiuntivo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marrone per la risposta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Speriamo che bastino cinque minuti, Presidente, perché l'Assessore Icardi ha fatto aspettare l'interpellante ed è arrivata una risposta corposa.



PRESIDENTE

Ha tutto il tempo che vuole.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Nell'ambito dell'evoluzione e diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico e dei servizi online su tutto il territorio piemontese, la Regione Piemonte, attraverso l'attuazione degli interventi declinati nella DGR 19/4900 del 20 aprile 2017, ha avviato un importante e complesso progetto d'integrazione tra i sistemi dell'Aziende sanitarie, pubbliche e private accreditate e l'infrastruttura FSE Sol, le cui ricadute positive si concretizzano a favore dei cittadini, degli operatori delle Aziende sanitarie, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
I primi sistemi coinvolti nell'attività d'integrazione sono stati quelli del laboratorio di analisi delle ASR pubbliche che, a oggi, risultano tutti integrati con l'infrastruttura FSE.
Successivamente, sono stati coinvolti tutti i Dipartimentali delle ASR che gradualmente stanno ultimando le attività necessarie per alimentare gli FSE; l'obiettivo d'integrazione informatica era stato riprogrammato per il 31 dicembre 2021.
Di seguito, nella nota di cui fornirò copia, a titolo esemplificativo e non esaustivo si riporta l'andamento dei documenti conferiti nel FSE, e c'è il grafico che l'interpellante potrà vedere a livello anche di mensilità.
Inoltre, nel rispetto delle specifiche tecniche nazionali, il Fascicolo Sanitario Elettronico dialoga con gli altri FSE regionali attraverso un nodo nazionale detto INI (Infrastruttura Nazionale di Interoperabilità) al fine di collezionare, richiedere e trasmettere metadati e documenti sanitari attraverso modalità sicure e nel rispetto dei consensi stabiliti dagli assistiti.
In particolare, nel FSE, a oggi, sono consultabili i dati e i documenti digitali sanitari e socio-sanitari relativi a prescrizioni dematerializzate di specialistica e di farmaceutica, i certificati relativi allo stato di salute del cittadino (esenzioni, malattie rare, ecc.) e gli eventi clinici resi disponibili da strutture pubblico/private in tutto il territorio nazionale, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: le lettere di dimissione ospedaliera, verbali di pronto soccorso, referti di laboratorio referti di anatomia patologica, referti e immagini di radiologia.
La situazione aggiornata di quanto reso disponibile nel FSE dalle strutture ubicate nel territorio piemontese è disponibile al link che l'interpellante potrà vedere nella nota, attraverso propria alimentazione del Taccuino personale di documenti clinico-sanitari e/o altre rilevazioni personali: glicemia, pressione, peso, dieta, farmaci assunti, ecc.
Inoltre, progressivamente il FSE conterrà anche ulteriori informazioni previste dal DPCM n. 178 del 29 settembre 2015, dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (articolo 1 comma 382) e dai decreti nazionali attuativi, in particolare il profilo sanitario sintetico inserito e aggiornato dai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta (quindi Patient summary e bilanci di salute).
A oggi, l'infrastruttura regionale del Fascicolo Sanitario Elettronico è sostanzialmente ultimata, mentre sono in corso le attività di competenza delle Aziende e dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, per alimentare la stessa con la documentazione clinico-sanitaria.
In proposito, si riporta il livello di digitalizzazione della documentazione clinico-sanitaria nel FSE, che è stato rilevato nel periodo agosto-settembre 2021.
L'ambito documentale maturo, in cui la percentuale di documenti pubblicati e indicizzati sul FSE è pressoché totale rispetto alle prestazioni erogate è rappresentato dai Referti di Laboratorio (considerato che il rapporto medio tra referto e prestazioni a esso riferite oscilla di circa 1,4).
Inoltre, gli ambiti diagnostici diversi dal laboratorio di analisi, quale ad esempio la radiologia, presentano tendenzialmente un buon livello di alimentazione, salvo particolari eccezioni aziendali. La lettera di dimissione ospedaliera e i verbali di pronto soccorso, a oggi rappresentano una bassa percentuale di alimentazione rispetto al numero di ricoveri gestiti o al numero di accessi di pronto soccorso gestiti (c'è anche la tabella con le percentuali divise per Aziende, che quindi l'interpellante potrà vedere).
Tra le motivazioni di tale situazione compare, altresì, la mancata attuazione delle componenti di Document Repository di livello nazionale presso alcune ASL/AO: 1. ASL Città di Torino: il ritardo di attuazione è imputabile alla realizzazione di ulteriori obiettivi strategici regionali tra cui la costituzione del DIRMEI, ad esempio la centrale operativa regionale, per far fronte alla pandemia COVID-19 e l'avvio, la realizzazione e la gestione dell'intero processo relativo al centro unico di prenotazione regionale.
2. Azienda Ospedaliera Città della Salute: il ritardo di attuazione è imputabile alla necessità di creare un unico punto di integrazione verso le FSE. A riguardo, l'azienda ha aggiudicato di recente la gara per la costituzione del repository sanitario aziendale e sono in corso le attività aziendali per trasferire tutti i documenti che sono oggi in corso di standardizzazione sui sistemi verticali.
3. Aziende sanitarie private: hanno ricevuto le specifiche tecniche e sono in corso le attività di competenza delle stesse per assicurare l'alimentazione della documentazione clinico-sanitaria nel FSE.
Il Profilo Sanitario Sintetico non è, a oggi, prodotto dai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e sono in corso gli approfondimenti tecnici.
Con riferimento alle iniziative per monitorare il livello di alimentazione della documentazione clinico-sanitaria nel FSE, si informa che la Regione Piemonte è stata indicata tra le Regioni pilota per l'investimento nazionale M6C1 1.3.1 "Fascicolo Sanitario Elettronico" del PNRR.
In particolare, le amministrazioni competenti - il Ministero della Salute e il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale stanno collaborando con la Regione per approfondire quali sono i fattori ostativi a una corretta e completa alimentazione del FSE e come porvi rimedio. Questa fase Pilota, che si concluderà entro l'estate 2022, sarà strumentale all'elaborazione della policy di accompagnamento all'alimentazione del FSE per le parti a oggi obbligatorie e non.
In attuazione al richiamato percorso, sono state identificate tre aziende Pilota, ASL Città di Torino, ASL Torino 3 e Azienda Ospedaliera di Novara (Sistemi informativi e rappresentanti dei medici ospedalieri) e rappresentanti dei Medici di Medicina Generale e Farmacie, in cui saranno programmati incontri in loco in raccordo con i Ministeri competenti, al fine di approfondire gli interventi aziendali avviati/da avviare, per assicurare una completa alimentazione dei documenti clinico-sanitari nel FSE, condividere le buone pratiche e le problematiche utili alla definizione dell'intervento su scala regionale e nazionale.
A seguito del percorso illustrato, in vista di un'efficace ed efficiente realizzazione del progetto, si conferma che è intenzione regionale prevedere momenti di confronto per raccogliere le segnalazioni e i suggerimenti da parte delle associazioni di categoria e gli enti del terzo settore.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.
Ha chiesto di replicare il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere; ne ha la facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per aver letto questa nota, ma non ho capito quando è stata scritta.
L'Assessore, nella lettura della nota, parla di un primo punto di sintesi e di verifica entro l'estate del 2022; siamo a novembre 2022, quindi o la nota è stata scritta quando presentai l'interpellanza, per cui aveva dentro tutti gli elementi sul futuro, oppure è una nota un po' datata che non risponde alle domande, se non in parte, che ho posto. È evidente che tutte le problematiche descritte, che devono trovare soluzione, avrebbero dovuto avere, in teoria, un punto di sintesi entro la fine di settembre, entro la fine dell'estate.
Detto questo, sono abbastanza conscio che parte delle problematiche esposte in narrativa potevano, soprattutto alla luce di questa tipologia di risposta, essere già risolte. Primo dato.
Il secondo dato è che, ancora oggi, se tanti cittadini vanno sul loro Fascicolo Sanitario Elettronico non trovano tutto ciò che è stato esposto dall'Assessore Marrone per conto dell'Assessore Icardi. Da questo punto di vista, pensiamo che si rischi di perdere un'opportunità importante, anche alla luce del fatto di essere stati inseriti come una delle Regioni Pilota.
Forse, l'unico modo che avremmo - e sarà mia cura chiederlo - è chiedere all'Assessore della Commissione competente un'audizione con l'Assessore Icardi, così almeno in presenza potrà darci dati aggiornati, perché questa nota - ripeto - mi sembra che non tenga conto degli sviluppi.
Visto che entro l'estate di quest'anno era necessario fare il punto su come e quando il Fascicolo Elettronico sarebbe entrato, nella sua totalità nella disponibilità dei cittadini nella sua completezza, forse dovremmo fare un ragionamento.
Allo stesso modo vorremmo capire, visto che c'è stata una serie di note nell'intervento dell'Assessore in cui si spiegava perché alcune nostre strutture sono in ritardo, quali sono i ritardi legati al mondo pediatrico e al mondo della medicina generale. Non c'è niente di peggio che spendere milioni e milioni di euro per uno strumento che poi risulta non completamente efficace e che poi non parla con le strutture sanitarie all'interno della nostra Regione e del nostro Paese.
Prendo atto della risposta, che mi auguro non sia formale, affinché anche il mondo delle associazioni e del terzo settore, che si occupano di sanità possano essere ascoltati e possa nascere un'interlocuzione. Certo è che questa sembra una risposta molto interlocutoria e che, al di là di quello che leggiamo sui giornali, non ci lascia tranquilli.
Ringrazio l'Assessore per aver letto questa nota e mi auguro che, comunque continui la prassi che l'Assessore Icardi o in persona o attraverso delegati risponda alle interpellanze sulla sanità.
D'altra parte, siamo un po' perplessi, perché le risposte date sembrano scritte alcuni mesi fa e non ci dicono lo stato dell'arte di oggi del Fascicolo Sanitario Elettronico, che sarebbe naturale avere funzionante COVID o non COVID.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per la replica.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 962 presentata da Magliano e Salizzoni, inerente a "Telemedicina, a che punto è il Piemonte?"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'interpellanza n. 962.
Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
In Piemonte, dove le dinamiche demografiche sono fortemente segnate all'invecchiamento, la telemedicina può avere un ruolo decisivo nel dare risposte alle condizioni di fragilità e di cronicità della popolazione anziana, che presenta maggiori necessità di assistenza di tipo continuativo, percorsi di cura ad alta complessità, difficoltà crescenti di accesso ai luoghi di cura, che impongono ai caregiver costi sociali aggiuntivi per l'accompagnamento.
A giugno 2017, a seguito di un'indagine condotta da Regione Piemonte Assessorato alla sanità, in collaborazione con IRES Piemonte, attraverso la somministrazione di un questionario a tutte le Aziende sanitarie, sono stati censiti 45 progetti di telemedicina avviati sul territorio piemontese. I servizi di connessione telematica utilizzati si suddividono quasi equamente tra servizi su rete fissa, su rete wireless e su rete mobile. Circa un terzo utilizza una combinazione di servizi di rete.
Tra i vari benefici della telemedicina si possono elencare l'innalzamento del livello di qualità della vita del paziente, il miglioramento dell'appropriatezza e della tempestività delle cure; il rafforzamento delle capacità di operare da parte del personale sanitario, la garanzia di accesso alle cure da parte di pazienti fragili o in condizioni logistiche complesse.
La telemedicina è lo strumento essenziale per mantenere un buon standard qualitativo e per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Regionale, ma anche per gestire al meglio i territori lontani dai centri ospedalieri specializzati, perché permette la cura e la gestione del paziente in remoto, fornendo servizi sanitari a distanza e contribuendo inoltre al contenimento e all'ottimizzazione della spesa sanitaria.
Tuttavia, l'evoluzione demografica cui assistiamo ormai da alcuni anni l'invecchiamento della popolazione, l'incremento delle patologie croniche con la conseguente modifica dei bisogni di salute della popolazione rendono sempre più necessaria una riorganizzazione strutturale della rete dei servizi sanitari offerti al cittadino, ospedalieri e territoriali.
Durante la pandemia la medicina territoriale ha dimostrato tutta la sua debolezza, con servizi obsoleti non sinergici e non in rete, con organici ridotti e scarsa o inesistente informatizzazione. La pandemia ha evidenziato inoltre come nella nostra Regione la telemedicina sia in ritardo e come la frammentazione dei software oggi utilizzati non permetta alle Aziende sanitarie, agli ospedali e agli studi medici di dialogare tra loro in modo omogeneo (questo è una problematica legata anche all'interpellanza precedente sul Fascicolo Sanitario Elettronico).
L'articolo pubblicato su La Stampa il 6 febbraio 2020 - e anche qui Presidente, mi devo scusare se discuto quest'interpellanza oggi, non per colpa mia, perché è stata presentata il 17 gennaio 2022 -recitava: "Troppi software da un ospedale all'altro: così la telemedicina resta al palo". Il Presidente Cirio, intervenendo a un convegno, ha dichiarato: "Serve un migliore collegamento telematico tra le strutture sanitarie piemontesi, che nel 2020 non si parlano: inaccettabile. Oggi, per dire, le Molinette e l'ospedale di Alba non si parlano. Nel 2020, ripeto, in un'epoca in cui tutti i cittadini hanno un cassetto telematico fiscale, in un'epoca in cui si trasmettono i documenti via smartphone. Ecco: su questo bisogna lavorare". Così disse il Governatore Cirio a suo tempo.
Allo scrivente non risultano altre dichiarazioni del Presidente sul medesimo tema.
Considerato inoltre che si deve lavorare per una sanità proiettata nel futuro che deve tener conto degli insegnamenti di questi due anni di pandemia per non farci più trovare impreparati di fronte a nuove e potenziali sfide future, è fondamentale che oggi il Piemonte punti su un progetto di telemedicina omogeneo su tutto il territorio al fine di assicurare, a livello generale, l'accesso alle cure a tutti i pazienti, in special modo se fragili, cronici e soggetti a trattamenti lungo periodo.
Interpello la Giunta regionale per sapere quale sia la situazione attuale e quali azioni stia mettendo in campo la Regione per collegare, in modo uniforme, tutte le strutture sanitarie piemontesi, se le progettazioni in essere nella nostra regione siano relative a particolari patologie per comprendere quali esigenze siano maggiormente avvertite dall'amministrazione nell'obiettivo di cercare soluzioni che possano ricomprendere le sperimentazioni già avviate.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'attuale dinamica di evoluzione demografica e il conseguente cambiamento dei bisogni di salute della popolazione determina un trend crescente di pazienti fragili e/o con patologie croniche che evidenziano la necessità di un ridisegno strutturale, tecnologico e organizzativo dell'offerta dei servizi sanitari.
La trasformazione digitale può supportare lo spostamento del baricentro dell'assistenza sanitaria dall'ospedale verso il territorio, favorendo modelli assistenziali innovativi localizzati sul cittadino, facilitando l'accesso alle prestazioni sul territorio nazionale e regionale e fornendo un supporto alla gestione delle cronicità, un canale di accesso all'alta specializzazione, una migliore continuità della cura e un ausilio per i servizi di emergenza-urgenza, permettendo, nel contempo, di abbattere le tradizionali barriere spazio-tempo.
In tale contesto, i servizi erogati in modalità telemedicina devono essere proattivi e assicurare i principi fondamentali su cui si basa il Servizio Sanitario Nazionale sin dalla sua istituzione. In questo contesto, è di fondamentale importanza il PNRR, in quanto è in grado di favorire l'evoluzione omogenea dei servizi riducendo la frammentazione interregionale e internazionale.
L'evoluzione dei servizi di telemedicina deve pertanto prendere in considerazione i principali elementi abilitanti: persone, processi procedure e strumenti, supportando la trasformazione dei modelli di cura in coerenza con il percorso delineato negli ultimi anni, cambiando il modo in cui le prestazioni sanitarie vengono offerte e passando quindi da una logica a silos, per specialità, a un approccio multidisciplinare per processi e per percorsi, con il paziente al centro del sistema salute.
Appare dunque necessario passare da un approccio sperimentale a un approccio sistemico alla telemedicina, che incentiva l'adozione della telemedicina durante tutto il percorso di cura, con particolare attenzione ai casi cronici, che assicura che le soluzioni di telemedicina si integrino con l'ecosistema digitale sanitario e, in particolare, con il FSE, con il CUP (ove applicabile) e il sistema informativo nazionale, che misura gli interventi e incentiva quelli migliori perché si estendano (e si replichino) nel territorio.
I progetti di telemedicina devono garantire che il loro sviluppo si traduca in un'effettiva armonizzazione dei servizi sanitari.
A tal riguardo, con riferimento a titolo indicativo e non esaustivo delle prestazioni di televisita, si precisa che nei primi sei mesi 2022 sono state erogate oltre 45 mila prestazioni per un valore tariffario di circa un milione di euro. Tra le principali prestazioni, vi rientrano: . anamnesi e valutazione definite brevi (storia e valutazione abbreviata, visita successiva alla prima) . colloquio con genitori di pazienti in carico . controllo in remoto di pazienti portatori di pacemaker defibrillatore, loop recorder e CCM . colloquio psicologico clinico . valutazione multidimensionale . psicoterapia individuale . formazione per l'autogestione e/o addestramento all'utilizzo dei relativi meccanismi . training prenatale . training psico-fisico per il parto naturale intero ciclo.
Per uno sviluppo sistemico dei servizi di telemedicina, a seguito delle esperienze maturate nel corso degli anni precedenti, si ritiene necessario definire un catalogo dei bisogni di salute indirizzabili individuando, in primo luogo prestazioni e percorsi di salute diagnostici, terapeutici e assistenziali.
Occorre definire il perimetro e le caratteristiche delle prestazioni erogabili in telemedicina e definire le modalità attraverso le quali i percorsi di salute diagnostici terapeutici assistenziali possano prevedere la compresenza di servizi in presenza e in telemedicina.
Attori coinvolti.
Occorre ridefinire e ampliare il perimetro degli attori coinvolti nella complessiva gestione dei percorsi, non limitandosi alla visione tradizionale incentrata sul ruolo di ospedale, medico e assistito, ma riconoscendo la rilevanza del tessuto produttivo. Per l'attuazione, si procederà a intervenire a titolo esemplificativo e non esaustivo sulla revisione dei processi e dei PSDTA alla luce delle opportunità offerte dalla TM (Telemedicina), sullo sviluppo delle competenze digitali e sulla formazione del personale.
In tale ambito è fondamentale la formazione dei professionisti, già in parte avviata a livello regionale con le Aziende sanitarie.
Con riferimento all'infrastruttura tecnologica, coerentemente alle finalità strategiche di programmazione sanitaria regionale, è in corso un approfondimento da parte dell'Azienda Zero. In particolare l'approfondimento terrà conto del progetto sperimentale "Telemedicina: la qualità della vita del malato nella qualità dell'assistenza", realizzato dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CIGNO di Ovada, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo.
In particolare, pensato in continuità con il modello di assistenza sul territorio "COVID a casa", sperimentato nel Distretto di Ovada durante la prima fase della pandemia, "Telemedicina Piemonte" nasce con l'obiettivo di implementare la gestione domiciliare della cronicità e l'integrazione ospedale-territorio attraverso la creazione di una piattaforma di telemedicina costruita sulla base delle esigenze espresse dai medici di medicina generale, medici del territorio e specialisti ospedalieri, altri professionisti sanitari, oltre che associazioni dei malati.
In questa prima fase di attuazione, l'iniziativa coinvolgerà operativamente quattro Aziende Sanitarie Locali - ASL Città di Torino, ASL Alessandria ASL Cuneo 1 e ASL Cuneo 2 - e riguarderà l'assistenza domiciliare, con implementazioni nei settori pediatrico e oncologico.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marrone per la risposta.
Il Consigliere Magliano ha chiesto la parola per una breve replica.
Prego, collega; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore Marrone per aver risposto su questo tema per conto dell'Assessore Icardi.
Da questo punto di vista, noi pensiamo che la telemedicina sia il futuro, e la risposta che ha fornito l'Assessore è una risposta che dice comunque di un'attività in essere, di un'attività in azione. Ci auguriamo che queste sperimentazioni a un certo punto ci diano la possibilità di applicare su tutto il territorio regionale questa tipologia di approccio.
Sappiamo benissimo che i dati demografici e i dati epidemiologici confermano che o iniziamo a utilizzare al meglio la telemedicina, oppure il nostro sistema non reggerà (o, meglio, avremo tanti pazienti che continueranno a recarsi presso le nostre strutture sanitarie, spesso incorrendo in ricoveri inappropriati, per cui le spese sanitarie aumenteranno).
La telemedicina, se ben gestita, se ben governata e se ben attuata, pu essere, da una parte, un ottimo rimedio al contenimento della spesa sanitaria regionale, e, dall'altra, può rappresentare un'umanizzazione delle cure, perché sappiamo bene che essere curati nella propria abitazione e rimanere il più possibile tra le mura di casa, circondati dagli affetti dei propri cari, crediamo sia oggettivamente l'inizio di una discussione sensata sia sulla domiciliarità, sia sulla umanizzazione delle cure.
Valuteremo anche su questo se varrà la pena chiedere all'Assessore un aggiornamento in Commissione. C'è il tema, evidentemente dell'infrastruttura tecnologica, perché la telemedicina funziona nella sua totalità e nella sua completa efficacia solo e soltanto se la rete funziona (mi riferisco alla rete di trasporto dei dati, alla rete wireless, alla rete mobile): non possiamo permetterci di avere dei "salti" di rete soprattutto se c'è una persona che è monitorata costantemente. È evidente che ci muoviamo su più livelli di attenzione: la tipologia di patologie che vengono monitorate, la qualità del software e dell'hardware che viene posizionato sul paziente, una rete che funzioni in maniera efficace.
Da questo punto di vista, quella dell'Assessore è una risposta che comunque risponde a quello che abbiamo chiesto, quindi come Gruppo ci riteniamo soddisfatti dei riscontri ricevuti. Certo, questo non elimina la preoccupazione e la volontà di continuare a monitorare la situazione. Ci auguriamo, quando i Consiglieri scrivono le interpellanze, che non si debbano sempre fare paragoni con altre Regioni, ma si possa cercare di essere un'eccellenza.
Da questo punto di vista, tanto siamo indietro su questo, quanto sul fascicolo sanitario elettronico, in parte per cause legate alla pandemia in parte per una mancanza di propulsione politica. Poiché abbiamo messo le basi, ci auguriamo che si possa fare un grande lavoro e che l'Assessorato lo voglia portare a termine.
Per concludere, visto che l'Azienda Zero è stata più volte citata, mi auguro che sia il soggetto propulsore e attuatore, che, di fatto, renda più veloce lo sviluppo delle nostre politiche sanitarie, che non sia un freno.
Questo, a oggi, è quello che ci auguriamo, alla luce della scelta della maggioranze di aver costituito l'Azienda Zero.
Ringrazio nuovamente l'Assessore per la disponibilità e mi ritengo soddisfatto della risposta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica.


Argomento: Parchi e riserve

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1180 presentata da Frediani, inerente a "Custodia e monitoraggio specie animali Parco La Mandria"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori con l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1180, presentata dalla Consigliera Frediani.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti, la risposta del componente della Giunta per tre minuti e non sono previste repliche.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Frediani.
Prego, collega; ne ha facoltà per due minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente. Sarò brevissima nell'illustrazione.
Assessore, oggi le toccherà parlare anche di nutrie, cervi e cavalli, per cui la ringrazio per la disponibilità.
Abbiamo ricevuto qualche segnalazione rispetto alle persone che frequentano il Parco della Mandria, che, come sappiamo, è un'area protetta, un parco naturale dove la Regione gioca sicuramente un ruolo di primo piano, un ruolo molto importante.
In particolare, nell'ambito della qualificazione dell'agricoltura, l'Ente Parco si occupa di allevamento di razze equine italiane in via di estinzione, di affidamento agli agricoltori del territorio di attività manutentive, di funzione di referenza per la gestione della coutenza del Canale Regia Mandria, di collaborazione per la ricerca e la formazione, in particolare per i corsi di apicoltura, di gestione di un centro di lavorazione della selvaggina abbattuta nei parchi e di disciplinarne l'uso ai fini produttivi del marchio del parco.
Le segnalazioni riguardavano il fatto che in passato era presente una cospicua quantità di nutrie all'interno del parco. Oggi pare che gli esemplari siano decisamente ridotti. In particolare, parliamo delle aree nei pressi dei corsi d'acqua all'interno del parco.
Ci sono poi dei cavalli che sono proprietà della Regione. Ricordiamo da diverse legislature l'attenzione rispetto alla presenza del Centro del Cavallo all'interno del parco. La riproduzione degli stessi è annuale, ma non è chiara la destinazione e come si svolga la custodia degli stessi e in particolare, pare che i maschi rimangano costantemente rinchiusi all'interno di Cascina Vittoria - probabilmente perché si cerca di conservare la loro forza per consentire il traino delle carrozze per i turisti - mentre alcuni hanno accesso al paddock esterno insieme a uno stallone.
C'è poi la questione del controllo dei cervi presenti all'interno. L'Ente di gestione ha avviato nel 2022 una procedura per la raccolta di candidature alla partecipazione per l'attuazione del piano di controllo quinquennale dei cervidi del Parco Naturale La Mandria, con riferimento all'abbattimento selettivo di quattro cervi maschi con trofeo.
Poi ovviamente c'è ancora l'attività relativa ai cinghiali, per la quale è prevista la stessa modalità di abbattimento.
Pertanto, l'interrogazione è finalizzata a sapere con quali modalità siano gestite e custodite le nutrie presenti nel Parco La Mandria e per quale motivo non si riscontri più la loro presenza; con quali modalità siano destinati e custoditi i cavalli di proprietà della Regione presenti nel Parco La Mandria; quale destinazione sia riservata agli animali da reddito non utilizzabili ai fini di intrattenimento turistico; se siano disponibili informazioni relative al monitoraggio di nascite, morti e trasferimenti dei puledri negli ultimi dieci anni; quali siano i dati relativi al numero di cervi presenti e alla loro custodia e chi stabilisca e con quali criteri la quantità di cervi da abbattere nel rispetto del piano di controllo quinquennale dei cervidi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marrone, che ha pertanto facoltà di intervenire per tre minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In merito all'interrogazione in oggetto, si forniscono i seguenti elementi di risposta che ci ha fornito il Vicepresidente Carosso, sentito l'Ente Parco della Mandria.
Si premette che l'Ente Parco della Mandria non si occupa della salvaguardia della fauna alloctona come nutrie e alcune delle altre specie citate, bensì del loro contenimento o eradicazione al fine di garantire, in attuazione della vigente normativa, il riequilibrio ecologico ambientale.
La nutria è un roditore di origine sudamericana, importato originariamente per allevamenti con scopi commerciali, finiti i quali gli animali sono stati liberati in natura dove si sono acclimatati, prediligendo i corpi idrici con acque tranquille, come laghi, canali, paludi e tratti planiziali di fiumi.
Come spesso accade per gli animali alloctoni, l'assenza di meccanismi di preda/predatore hanno comportato alterazioni demografiche con l'aumento numerico degli effettivi e impatti negativi che, nel caso delle nutrie sono a carico della vegetazione acquatica e delle infrastrutture idrauliche, in conseguenza dello scavo delle tane. Si segnalano, altresì potenziali problemi sanitari legati alla trasmissione di leptospirosi e interferenze negative sulla nidificazione degli uccelli acquatici.
La normativa nazionale ha progressivamente preso atto delle criticità prodotte dall'espansione della specie in adempimento a obblighi di livello europeo (Regolamento EU 1143/2014) e ha istituito un obbligo di eradicazione e controllo per le specie inserite di una lista di rilevanza ecologica per l'Unione Europea, tra cui è inserita anche la nutria.
Per quanto attiene alle aree protette e i siti della Rete Natura 2000 in gestione agli enti strumentali della Regione Piemonte, i Piani di controllo faunistici sono realizzati in applicazione dell'articolo 47 della legge regionale n. 19 del 29 giugno 2009 e del decreto del Presidente della Giunta regionale del 24 marzo 2014, n. 2/R - Regolamento regionale recante "Attuazione dell'articolo 33 della legge regionale n. 19/2009 relativa alla gestione faunistica all'interno delle aree protette".
L'Ente Parco in tal senso ha adottato da molti anni, su parere favorevole dell'ISPRA, il piano di controllo della nutria (Myocastor coypus) nel Parco Naturale La Mandria, pubblicato al link che l'interpellante potrà vedere nella nota scritta.
Recentemente il Ministero della Transizione Ecologica, con proprio decreto del 27 ottobre 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre 2021, ha approvato il Piano di gestione nazionale della nutria, che persegue il fine di rendere minimi gli effetti della nutria sulla biodiversità, sui servizi ecosistemici collegati, sulla salute pubblica sulla sanità animale, sul patrimonio agro-zootecnico o sull'economia.
Tale Piano stabilisce che, in riferimento agli obblighi derivanti dal Regolamento sopra citato, tutte le Regioni devono attivare un sistema di sorveglianza attiva della nutria e quelle (come il Piemonte) in cui sono presenti nuclei stabili di nutrie, devono disporre di un articolato piano di controlli del roditore. Inoltre, in quanto Regione dell'arco alpino, il Piemonte ha l'obbligo di rendicontare all'ISPRA il contributo offerto dal piano di controllo alla riduzione del rischio di espansione della nutria ad altri paesi confinanti.
Detto Piano nazionale riporta riferimenti testuali al Parco La Mandria come l'indicazione seguente: attività di contenimento spaziale dove la specie è ancora localizzata (esempio, Parco La Mandria) e aree di presenza sporadica nelle vallate alpine e appenniniche; attività di controllo demografico nelle aree planiziali e collinari con presenza diffusa della specie finalizzate al contenimento degli impatti.
Pertanto, l'Ente Parchi Reali sta costantemente attuando nel Parco La Mandria il controllo della specie tramite l'uso di gabbie di cattura e abbattimento curato dal Servizio Guardiaparco, secondo le modalità di cui al Piano approvato. I capi abbattuti sono utilizzati per l'alimentazione di rapaci necrofagi che frequentano i carnai realizzati per la conservazione e miglioramento della biodiversità nel Parco Naturale La Mandria e nelle valli di Lanzo. Tale pratica ha favorito il ritorno in queste aree di specie rare tutelate, come l'avvoltoio grifone.
Per quanto riguarda la parte relativa ai cavalli, si risponde quanto segue.
Nel Parco La Mandria non sono presenti cavalli di proprietà della Regione né di proprietà dell'Ente Parco. In questo sito sono presenti diversi allevamenti e maneggi con equini di cui l'Ente Parco non conosce il dettagliato impiego né il numero di nascite, morti e trasferimenti, poich si tratta di informazioni per le quali non è competente. Si precisa che l'Ente Parco ha cessato ogni attività di allevamento animali nel 2017.
Sulla parte dell'interrogazione che riguarda, invece, i cervi e la loro custodia si risponde quanto segue. Gli obiettivi generali del vigente Piano di controllo dei cervi per il Parco Naturale La Mandria, approvato dall'Ente Parco su parere favorevole di ISPRA ai sensi dell'articolo 33 della legge regionale n. 19/2009, sono: contenere i danni alla copertura forestale, in quanto le aree boscate svolgono una funzione insostituibile e rappresentano un elemento irrinunciabile per la conservazione della biodiversità e del complessivo equilibrio ambientale; contenere i danni alle colture agricole e alle aree destinate al pascolo, in quanto espressione di attività economiche da valorizzare e qualificare compatibilmente con le normative che regolano la salvaguardia ambientale delle aree protette e costituiscono elemento di rilievo del paesaggio mantenere uno stato sanitario delle specie animali tale da impedire o limitare l'insorgere di fenomeni patologici che possano arrecare danno al patrimonio faunistico, ivi compreso quello zootecnico presente nell'area protetta e in aree limitrofe.
Data la situazione ambientale pregressa, l'attuale obiettivo gestionale si prefigge di raggiungere in cinque anni una densità di circa 2,5 cervi su 100 ha (ettari) pari alla metà della densità presente in contesti dove pu avvenire la migrazione stagionale dei cervi o la loro predazione da parte di grossi carnivori.
Sull'area di presenza dei cervi, pari a 2.668 ettari, è stata ipotizzata una popolazione finale ante nascite primaverili di 67 animali, suddivisi in 23 maschi, 22 femmine e 22 giovani compatibile con il lento recupero funzionale della foresta.
Ogni anno è pertanto condotto un censimento estivo della popolazione di cervi in modo da verificare il piano in base al successo riproduttivo e all'eventuale mortalità invernale; viene stilata una relazione annuale sugli esiti dei censimenti e aggiornato il numero dei capi da abbattere in funzione della densità obiettivo esplicitata.
La relazione annuale è comunicata entro il 31 gennaio successivo all'anno di riferimento all'ISPRA, per aggiornare l'istituto degli esiti delle operazioni.



PRESIDENTE

Grazie.
Nel ringraziare il Presidente Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
Alle ore 11 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 10.14 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(La seduta inizia alle ore 11.08)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo Biletta, Carosso, Caucino, Cirio, Icardi Lanzo, Nicco, Protopapa, Ricca e Riva Vercellotti.
Pertanto, il numero legale 21.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta dell'8 novembre 2022.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli studenti, della classe III F, dell'Istituto Comprensivo "P. Straneo" di Alessandria in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Colgo l'occasione per dare il benvenuto agli studenti della classe 3F dell'Istituto Comprensivo "Paolo Straneo" di Alessandra.
Grazie, ragazzi di essere qui con noi in visita a Palazzo Lascaris; vi auguro buona permanenza. Il Consiglio regionale vi saluta.
Collega Sarno, prego.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Non c'è il numero legale, ma volevamo solo.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Mi hanno dato la parola.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Ho inserito la tessera. Tanto non basta.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Volevamo segnalare, Presidente.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Scusate, colleghi, sto intervenendo.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, in assenza del numero legale.



SARNO Diego

Vorrei intervenire sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

In assenza del numero legale, dichiaro sospesa la seduta per trenta minuti.
I lavori riprenderanno alle ore 11.40.
Grazie.



SARNO Diego

Presidente, ho inserito la tessera e sono presente in aula.



PRESIDENTE

Collega, non essendoci il numero legale, come avviene solitamente, si sospende la seduta per trenta minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.10, riprende alle ore 12.09)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Biletta Carosso, Caucino, Cirio, Icardi, Lanzo, Nicco, Protopapa, Ricca e Riva Vercellotti.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine lavori il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Finalmente - finalmente! - sono le ore 12.10 e apriamo questa seduta.
Presidente, ci tengo a dirlo, non per questioni politiche (poi qualcun altro interverrà sull'ordine dei lavori), ma per questione di rispetto istituzionale.
Il Consigliere Segretario Gavazza ha aperto la seduta, credo alle ore 11.08 (o 11.10), salutando la scolaresca presente in aula, cui personalmente avendo inserito il badge (su cui poi dirò) ho chiesto scusa per questo fatto e per quello che hanno visto. Ha aperto la seduta, Presidente, e ha dichiarato che non c'era il numero legale. Io ho inserito la scheda testimone chi era in aula - e il pallino era acceso nella schermata alla mia sinistra, tant'è che adesso che abbiamo riaperto la seduta la mia scheda era giustamente inserita, perché l'avevo inserita prima (infatti gli Uffici mi hanno chiesto di non inserire la scheda perché era già inserita).
Quando ho chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori, non mi è stata data la possibilità, con il badge inserito e la possibilità di parlare, da Regolamento, per fare una dichiarazione sull'ordine dei lavori.
Poi la seduta è stata rinviata di trenta minuti e avremmo dovuto iniziarla abbondantemente mezz'ora fa, alle ore 11.40.
Credo che quest'atteggiamento sia, nel caso particolare, irrispettoso per il mio ruolo e per quello che avrei voluto dire, con i colleghi della maggioranza che mi urlavano contro dai banchi della maggioranza.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Ah, non è andata così? Io urlo al microfono, racconto le mie idee, nella volontà e nella possibilità del mio ruolo. Poi siamo evidentemente di nuovo in una giornata totalmente persa, perché sono le ore 12.14 e dobbiamo ancora iniziare questo provvedimento. Forse ci saranno novità nei prossimi minuti, per cui dovremmo capire come proseguire, visto che avete ritardato credo per questioni interne alla maggioranza.
In questi ultimi dieci secondi, Presidente, le chiedo, forse un po' meglio che la Presidenza possa garantire il ruolo di ogni singolo Consigliere. Non mi è stata garantita la possibilità di parlare. Credo sia un fatto grave per cui chiedo alla Presidenza.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Non so, perché non conosco così bene il Regolamento come lei, però chiedo alla Presidenza di garantire la possibilità di intervenire quando si è in aula, in maniera puntuale e precisa, di non togliere la parola o di spegnere il microfono.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Personalmente mi scuso e si scusa l'Ufficio di Presidenza per non averle dato la parola. Non essendo presente, perché impegnato in altro, ho chiesto io di aprire la seduta perché c'era la scolaresca. Per rispetto verso i ragazzi presenti in aula, e anche per mostrare loro un minimo di partecipazione democratica, si è aperta la seduta.
Si sapeva benissimo che la seduta sarebbe iniziata dopo le ore 11, dovendo attendere l'arrivo dell'Assessore Tronzano, e che le minoranze non avrebbero giustamente permesso, come hanno sempre ribadito, di iniziare la seduta senza l'Assessore Tronzano e la Giunta (mi spiace che oggi siano presenti solo due Assessori: l'Assessore Tronzano e l'Assessore Marrone).
Tuttavia, non essendo stato partecipe della vicenda, oltre a scusarmi, se ne prenderà atto in Ufficio di Presidenza e si faranno valutazioni precise e puntuali su quello che è accaduto, per cercare di venire a una soluzione per l'accaduto di oggi e per venire a una soluzione precisa, affinché ci non accada più in futuro.
Grazie.
Chiedo se vi sono altri interventi sull'ordine dei lavori.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Presidente, credo che quello che ormai sta capitando nella gestione dell'aula sia da portare in Ufficio di Presidenza. Chiedo al collega Valle che so essere rientrato da New York, anche se in questo momento non è presente in aula, di affrontare l'argomento in Ufficio di Presidenza (e al collega Martinetti, se vorrà), perché non credo sia stata gestita in modo corretto la mattinata.
Nell'interesse collettivo dei piemontesi, la seduta era convocata alle ore 11, perché l'Assessore Tronzano non poteva arrivare prima. Non c'è nulla di male nell'attesa dell'Assessore al bilancio quando parliamo di bilancio ancora di più quando vediamo nuovi emendamenti depositati, come quelli depositati questa mattina, ma la seduta era stata riconvocata per le 11.40.
Non ho capito perché, se lei non era presente, nessuno dell'Ufficio di Presidenza ha aperto la seduta alle ore 11.40, senza comunicare nulla a nessuno.
Se dovevate ancora chiarirvi su determinate poste di bilancio, è un problema vostro: dovevate rinviare la seduta alle 14.30 e dare il tempo ai vostri Gruppi di parlarsi. Se avete ancora dei problemi sulla destinazione delle risorse, è ancora più un problema, perché su quest'assestamento state parlando da giugno o da luglio e non riuscite a mettervi d'accordo, ma questo è un problema vostro.
La gestione dell'Aula, Presidente, deve rispettare il Regolamento, per cui chiedo al collega Valle di portare la questione in Ufficio di Presidenza e chiedo di capire meglio cosa sia successo quando presiedeva il Consigliere Gavazza. Non si è mai visto che, mentre parla un Consigliere, si chiude la seduta e la si chiuda d'imperio, parlando sopra a un Consigliere che stava intervenendo. Non ho mai visto un atteggiamento del genere in nove anni che siedo in questo Consiglio regionale e lo ritengo molto grave.
Dopodiché, nel merito - lo anticipo, anche se ci arriveremo tra qualche minuto all'articolo 15 sexies.decies, nel quale è stato inserito l'emendamento annunciato ieri per coprire una parte della progettazione di nuovi presidi ospedalieri sui quali avete già firmato protocolli d'intesa senza aver approvato l'emendamento - ritengo che l'emendamento, così come formulato, richieda la convocazione congiunta della IV e della I Commissione, perché stiamo per accendere un debito con Cassa Depositi e Prestiti.



(Commenti dell'Assessore Tronzano)



PRESIDENTE

Scusate, scusate.



GALLO Raffaele

Va beh, poi lo spiegherà l'Assessore.



PRESIDENTE

Assessore Tronzano, faccia concludere e poi eventualmente le darò la parola.



GALLO Raffaele

Questo è un emendamento delicatissimo di programmazione sia finanziaria sia di edilizia sanitaria, quindi chiediamo fin d'ora, quando arriveremo lì, di sospendere i lavori e di andare in IV Commissione e in I Commissione per motivarci questi soldi che non serviranno a coprire tutte le progettazioni degli ospedali che avete deliberato il 18 gennaio 2022 (sono solo 30 milioni di euro, ne servono 120). Su quali ospedali li volete mettere? Stiamo indebitando il Piemonte e dobbiamo capire su che scelte politiche voi andate a mettere quei soldi e lo vogliamo capire adesso, non scoprirlo da una conferenza stampa o da un annuncio del Presidente Cirio. In alternativa, venga il Presidente Cirio in Aula a discutere con noi una cosa così importante!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiaramente mi unisco a chi chiede un intervento dell'Ufficio di Presidenza sulla gestione dell'Aula e non solo. Credo veramente che la maggioranza abbia bisogno di una sveglia la mattina e non lo dico scherzando. Siamo partiti a convocare le sedute alle 9.30 con la maggioranza che accusava l'opposizione che voleva iniziare prima, che voleva avviare i lavori prima: sono le ore 12 e la seduta è stata aperta poco fa. Una volta si rinviava la seduta di mezz'ora in mezz'ora, adesso rinviamo di ore. Suggerirei di non convocare più il Consiglio regionale la mattina se questi sono i problemi della maggioranza.
Detto ciò, andrei a fondo su quello che è successo poco fa in Aula, perch la gestione dell'Aula non è a discrezione della maggioranza e della Giunta: se c'è un orario, si rispetta. Le riunioni, con tutto rispetto, si fanno prima, si fanno il giorno prima, si fanno durante le Commissioni, ma non nel momento in cui si arriva in Aula e si dovrebbe procedere rapidi e spediti con i lavori.
Per il resto, colgo favorevolmente il passo avanti che è stato fatto dall'Assessore Tronzano, che ieri si è reso conto di non avere nulla in mano per il finanziamento delle progettazioni degli ospedali, fintanto che con i miei colleghi siamo stati obbligati a metterci mano con un ordine del giorno e con degli emendamenti. Oggi c'è sicuramente una presa di posizione da parte della Giunta, ma non si fa così in quattro e quattr'otto in Aula va fatto un approfondimento in IV Commissione.
Tra l'altro io, così come i colleghi del mio Gruppo, vorrei apprendere queste cose dall'Assessore alla sanità, oggi assente, e che dovrebbe presentarsi quantomeno durante le Commissioni, quando viene convocato per le informative e, quindi, riferire rispetto alle decisioni che vengono prese. Vorrei evitare di apprendere dai giornali o di vedere fantomatici video di firme e di accordi, dove tutti si stringono le mani e si abbracciano per scelte ovviamente di facciata nemmeno prese. Non si tratta così il Consiglio regionale, non si trattano così i Consiglieri regionali! Se vogliamo discutere di edilizia sanitaria, lo si faccia nella Commissione competente prima di votare dei provvedimenti e degli emendamenti senza alcun approfondimento in materia.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Vorrei spezzare una lancia a favore del Presidente vicario Gavazza presente in quel momento. Se ho capito bene, l'intenzione era quella di salutare la scolaresca presente, cosa che nella scorsa legislatura.
In realtà c'era il COVID, era anche una situazione che forse non è mai stata affrontata da questo Ufficio di Presidenza. Pertanto, suggerirei di non aprire la seduta, ma semplicemente di salutare i ragazzi senza aprire la seduta e spiegare che siamo in attesa del numero legale, così ci togliamo da ogni problema. Mi rendo conto che c'è stato il problema del COVID, con la sospensione delle visite delle scolaresche. Il Presidente si è trovato in una situazione che non era abituato a gestire e che è stata gestita in modo un po' improvvisato, ma direi nulla di grave.
Parlando di sveglie, chiederei, invece se è possibile - anche se per me non ha fatto granché differenza essere in aula alle 9.30 piuttosto che alle 10 perché chi ha famiglia sa che a un certo punto la sveglia suona indipendentemente dagli impegni lavorativi - già che non ha risposto all'Assessore competente, né a me né al collega Magliano, di non apprendere alle 7.30 che la sessione delle interrogazioni è stata nuovamente anticipata di mezz'ora. C'è proprio una gestione del tempo di tutti noi Consiglieri che non va, c'è qualcosa che non va e credo che dovremmo dare a tutti noi maggiori certezze rispetto all'uso del nostro tempo.
Arrivando, invece, al tema dell'emendamento che ha sollevato il Consigliere Gallo, chiedo se qualcuno possa riferire al Consigliere Riva Vercellotti che oggi non è presente, se fosse possibile convocare la I Commissione per confrontarci sull'emendamento, quindi per approfondirne meglio, con delle modalità un po' più elastiche rispetto a quelle che possiamo mettere in atto in aula, il contenuto e per capire bene di che cosa si tratti. Non so se la Vicepresidente della Commissione, la Consigliera Disabato, possa interagire con il Presidente della Commissione, Consigliere Riva Vercellotti, per chiedere la presenza dell'Assessore Tronzano in I Commissione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Solo per onore di verità. Sull'informativa che è stata fatta in IV Commissione in merito ai nuovi ospedali della Provincia di Cuneo, ricordo che l'Assessore era presente, quindi non c'è stata un'assenza dell'Assessore al momento dell'informativa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.


Argomento: Varie

Saluto del Presidente del Consiglio ai docenti e agli studenti, della classe III B, della Scuola Media "P. Straneo" di Alessandria in visita a Palazzo Lascaris


PRESIDENTE

Saluto i docenti e gli studenti, della classe III B, della Scuola Media "P.
Straneo" di Alessandria in visita a Palazzo Lascaris, augurando loro buona permanenza.


Argomento:

Programmazione dei lavori (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Noi eravamo presenti in Commissione, così come l'Assessore, ma visto che non tutti i colleghi lo erano, sulla questione specifica del finanziamento ho fatto una domanda diretta all'Assessore, il quale ha risposto, ed è a verbale, che le modalità di finanziamento dovevano essere ancora decise e definite. Noi avevamo riportato una notizia stampa per cui si dava un certo finanziamento, invece l'Assessore in Commissione ha detto che era tutto in via di definizione, quindi la questione di cui stiamo discutendo in Commissione era stata trattata, ma non era stato definito proprio come stiamo sostenendo in Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Se nessun altro Consigliere desidera intervenire, lascerei la parola all'Assessore Tronzano.
Prego, Assessore; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Essendo un emendamento importante, per me non c'è nessun problema ad andare in Commissione. Chiedo soltanto, se possibile, di chiudere oggi una serie di articoli. Perché? Perché anche durante la discussione di ieri sono stati approvati degli emendamenti che dovrò omogeneizzare dentro le tabelle.
Le tabelle sono inserite nell'articolo 17: se apriamo la discussione sull'articolo 17, poi non possiamo più presentare l'emendamento alla tabella, che oggi è in un modo, ma che domani dovrebbe essere in un altro a seguito degli emendamenti approvati.
Allora, se riuscissimo a chiudere gli articoli che ancora dobbiamo votare e che si possono votare, dell'emendamento rubricato n. 434) e dall'articolo 17 in poi ne discutiamo...
Magari l'emendamento rubricato n. 434) lo trattiamo lunedì in I Commissione (se volete, tecnicamente vi spieghiamo che cos'è questa cosa), martedì andiamo in Consiglio regionale come previsto e continuiamo la discussione programmata.
Per me va bene, non è un problema.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti, sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo sull'ordine dei lavori. Ovviamente, mi rivolgo a lei per parlare con l'Assessore. Non parlo a nome del Gruppo, perché non ho indicazioni n dell'intera opposizione, né del mio Gruppo.
Di fronte alla proposta dell'Assessore rispondo questo, sul piano personale: lei può fermarsi quando vuole; lei può fermare i lavori del Consiglio quando desidera, per cui può decidere, insieme alla maggioranza di mettere al voto gli articoli, gli emendamenti e poi di fermarsi e rinviare alla prossima settimana.
Da un punto di vista politico, però, mi pare necessario offrirle questo spunto: intanto abbiamo capito che non è un problema interrompere i lavori di quest'Aula; intanto avremmo dovuto iniziare alle ore 10, ma per ragioni legittime non abbiamo potuto, mentre per ragioni meno legittime è mancato il numero legale alle ore 11.40. Questa è la ragione per cui a mezzogiorno ci siamo ritrovati a discutere in Consiglio regionale: insomma, avete perso tanto tempo.
Non è una perdita di tempo dedicare oggi - oggi! - un'ora di riflessione in I e IV Commissione in seduta congiunta per capire, con 30 milioni, come riusciate a finanziare tre fasi progettuali per sei ospedali. Ci dite esattamente per quali ospedali? Ci dite esattamente quali escludete e quali inserite? Riportate la discussione in un alveo di serietà; dopodiché - lo dico da un punto di vista personale - vedrà il mio Gruppo, vedrà l'opposizione quale atteggiamento avere nel prosieguo dei lavori. Però è una questione dirimente: non si può far finta di nulla. Avete riempito le pagine dei giornali sull'intenzione di realizzare nuovi ospedali in Piemonte, ma non avevate le disponibilità economiche per i progetti. Noi lo abbiamo denunciato e oggi avete presentato un emendamento in tal senso.
Lo dico ai colleghi e alle colleghe: siate seri. Presidente della IV Commissione, lei è una persona seria: ci dica con 30 milioni quali...



(Commenti del Consigliere Stecco)



RAVETTI Domenico

Lo chiedo a lei perché l'Assessore non c'è.
Si assuma la responsabilità, perché ha la responsabilità...
(Commenti del Consigliere Stecco)



RAVETTI Domenico

Dà forse fastidio al Presidente che mi sia rivolto...



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Presidente del Consiglio regionale...



(Commenti fuori microfono)



RAVETTI Domenico

Presidente del Consiglio regionale, mi interrompono!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consiglieri! Consiglieri!



RAVETTI Domenico

Mi interrompono, Presidente, e vorrei concludere.
Ho ancora dei minuti, ma me li hanno consumati interrompendomi.



PRESIDENTE

No, ha ancora sei secondi.



RAVETTI Domenico

Me li hanno consumati interrompendomi.
Parlo con lei, Presidente: si rivolga lei al Presidente della IV Commissione, che difende il suo Assessore. Anziché difenderlo, faccia l'arbitro in queste vicende.
Di fronte a un emendamento da 30 milioni che indebita la Regione, il collega Stecco ci dica esattamente quali sono gli ospedali che esclude dai finanziamenti. Convochi la Commissione! Faccia convocare la Commissione, Presidente. Altrimenti, siamo di nuovo di fronte a una propaganda.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Stecco, per fatto personale; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

È abbastanza chiaro, Presidente, l'intento di chi ha parlato prima di me di lanciare una provocazione per attivare il fatto personale, magari per perdere ancora più tempo.
Bisognerebbe però seguire, com'è stato prima evocato, il Regolamento, i compiti, i ruoli. Innanzitutto, relativamente ai ruoli e a come ci si comporta in Consiglio regionale, faccio rilevare che occorre rivolgersi al Presidente del Consiglio regionale...



(Commenti del Consigliere Ravetti)



STECCO Alessandro

Posso finire di parlare?



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti! Scusate, non interrompete il Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Avrò il diritto di esprimere la mia opinione? Io credo - mi corregga lei - che ci si debba rivolgere verso...



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti! Diversamente, la dovrò allontanare. Veramente!



STECCO Alessandro

È normale questo? Cioè non posso parlare?



PRESIDENTE

Consigliere Stecco, c'è anche di peggio.
Prego.



STECCO Alessandro

Molto pacatamente, e senza alcuna remora, credo che quanto dice molto strumentalmente il Consigliere regionale Ravetti, che è un esperto di Regolamento, un esperto di ruoli, un esperto di quello che gli altri...
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Ma non per fatto personale!



STECCO Alessandro

Sì, va benissimo: il fatto personale sull'esperienza è una cosa particolare! Le stavo facendo dei complimenti.
È una persona esperta e, come tale, sa benissimo che quello che ha detto è assolutamente e puramente strumentale: tutte le volte che è stato richiesto un approfondimento, non siamo mai andati via dalla Commissione senza avere esaurito le domande. Peraltro, durante quell'informativa era anche assente pertanto non so da che pulpito possa venire questo tipo di critica sul funzionamento della IV Commissione. Prima bisogna esserci, poi si pu criticare.
È giusto fare critiche politiche, ma bisogna esserci, bisogna frequentare.
Credo che qualsiasi tema possa essere sviluppato, se correttamente richiesto. Se il Consigliere Ravetti, che ha presieduto questa Commissione nella legislatura precedente, vuole chiedere dei dati o delle informative su questi temi, non credo che qualcuno gli possa dire di no.
Pertanto, non c'è alcun problema da porre, a mio avviso, in termini di funzionamento o di correttezza o di onestà intellettuale di chi fa parte della IV Commissione o dell'Ufficio di Presidenza o di chi la presiede.
Questo lo respingo al mittente e credo che sia abbastanza grave, tra le righe, quello che è stato detto. Di conseguenza, invito il Consigliere Ravetti a fare le sue richieste in modo formale e se vuole fare degli approfondimenti ci siamo, ma assolutamente lo invito a evitare di utilizzare questi argomenti in modo così strumentale.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, ha chiesto la parola per fatto personale, ma deve spiegare il motivo per cui è un fatto personale, perché io non l'ho percepito.



RAVETTI Domenico

È per la stessa ragione per cui lei ha consentito al Presidente della IV Commissione di intervenire per fatto personale. Se non ha rilevato eccezioni per il Presidente della IV Commissione, non riesco a capire la ragione per cui potrebbe sollevarle a me.



PRESIDENTE

Lei ha chiamato in causa il Consigliere Stecco, lui le stava rispondendo puntualmente e non ravviso il fatto personale che lei cita.
Però intervenga; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Ha chiamato in causa me con un filo di ironia che andrò a risentire nelle registrazioni e, qualora ravvisarsi un'eccessiva ironia nei miei confronti chiederò anche a lei una valutazione, perché la mia è stata una proposta politica, che ho fatto a lei, di interrompere i lavori di quest'Aula per consentire al Presidente della IV Commissione - su cui esprimo un giudizio di natura politica, cioè che mi pare più di parte che super partes, e questo è il mio giudizio politico - di convocare quella Commissione per fare una valutazione che non è mai stata fatta, e mai poteva essere stata fatta, su un emendamento depositato dalla Giunta.
Si tratta di un emendamento di straordinaria importanza, propedeutico alla realizzazione di sei ospedali in Piemonte (con fondi non sufficienti), ma in linea con l'azione d'opposizione che metteva in evidenza la mancanza di fondi per realizzare quegli ospedali.
Non ho voglia in quest'intervento di aprire una discussione con chi è intervenuto prima di me; non ne ho voglia perché ci sono momenti in cui il confronto merita una qualità altra rispetto a quella che, sul piano politico, ho ascoltato prima.
Si faccia il lavoro necessario, si metta nelle condizioni il Consiglio regionale di avere la consapevolezza di votare un emendamento così importante, per riuscire a capire qual è la direzione di marcia, senza tante ironie. Perché in quest'Aula non c'è nessuno che può permettersi di sentirsi superiore al prossimo. Nessuno.
Quella cosa assume un atteggiamento che non va bene, Presidente. Non si deve nemmeno respingere al mittente, perché sta nella sedia dove è stata pronunciata.



PRESIDENTE

Grazie.
Comunque, se chiede a me la valutazione sull'ironia del Consigliere Stecco lo chiede alla persona più sbagliata, perché sa benissimo qual è il mio atteggiamento e che cerco di sdrammatizzare sulle questioni. Non mi sembra che si stia perdendo né tempo né.
Consigliere Ravetti, è appena intervenuto.



RAVETTI Domenico

Scusi, Presidente, avevo ancora dieci secondi.



PRESIDENTE

Se vuole chiudere l'intervento, concluda, però ci sono altri interventi.
Tanto non penso che sia il suo ultimo intervento della giornata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io volevo intervenire rispetto al fatto di questa mattina, dove per l'ennesima volta abbiamo dovuto posticipare l'inizio dei lavori. Spesso sento degli interventi da parte della maggioranza contro i fannulloni del reddito di cittadinanza che non fanno niente e prendono 700 euro al mese ma qui c'è gente che ne prende 7.000 di euro e non riesce neanche ad arrivare al lavoro in orario. Signori, è un problema grave! Detto questo non mi dilungo, tanto mi sembra di aver capito che la puntualità non la otterremo entro la fine della legislatura.
Volevo solamente fare un piccolo inciso rispetto alla motivazione che più o meno è girata fra i banchi del Consiglio rispetto a questo ritardo, cioè per la necessità di modificare le tabelle di bilancio. Adesso ci è stato chiesto di votare un articolato. Bene, ma voto un articolato dove sono contento (anzi, sono molto felice) che l'Assessore si sia accorto che, per fare gli ospedali, bisogna prima progettarli.
È incredibile! È veramente una presa di coscienza interessante. E sono soprattutto, più contento perché se n'è accorto dopo che abbiamo dovuto presentare degli emendamenti che ricordano che non basta fare un articolo di giornale, ma bisogna anche metterci i soldi. Bisogna mettere i soldi per fare i progetti. Il problema è che quest'emendamento non dice né quali sono gli ospedali che verranno finanziati né quali sono le priorità: 30 milioni non bastano per tutti e dobbiamo sapere quali sono le priorità di questa Giunta.
Inoltre, non dice neanche il tempo. In altre parole, entro quando bisogna accendere questi mutui? Non è specificato niente. E non è obbligatorio accendere questi mutui perché, che io sappia, questo non obbliga ad accendere mutui, ma dà la possibilità di accendere dei mutui. Pertanto questo mi fa pensare che state solamente cercando di prendere ulteriore tempo per continuare a procrastinare gli interventi che, invece, sarebbero fondamentali per i cittadini piemontesi.
Ne discuteremo più avanti quando arriveremo all'emendamento, ma voglio già anticipare l'intervento che farò, perché mi piacerebbe avere delle risposte dalla Giunta rispetto a queste mie perplessità.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo per due considerazioni. La prima riguarda l'emendamento n. 434) che avete presentato relativamente all'autorizzazione che il Consiglio dovrebbe dare alla Giunta per accendere mutui per 30 milioni di euro per la progettazione di ospedali.
Credo che su questo punto la richiesta che ha fatto il nostro Capogruppo Gallo sia sacrosanta, cioè che l'emendamento - che ha una portata significativa dal punto di vista economico, visto che si aprirà un nuovo mutuo di cui si pagheranno degli interessi - debba necessariamente passare in I Commissione prima di essere approvato in Aula, e magari in una seduta congiunta con la IV Commissione, anche per capire meglio quale destinazione avrà questa somma, anche se penso di averlo intuito abbastanza, visto che nell'ultimo mese, come molti di voi e molti colleghi della provincia di Cuneo, ho seguito la vicenda dell'ospedale cosiddetto "di pianura" (Savigliano, Saluzzo, Fossano) sul quale ieri è stato firmato un protocollo d'intesa tra il Sindaco di Savigliano, il Presidente Cirio e l'Assessore Icardi.
In questo accordo è stata individuata l'area per la realizzazione dell'ospedale, ma un elemento fondamentale di tale intesa avrebbe dovuto essere l'individuazione anche delle fonti di finanziamento della progettazione. E, guarda caso, l'ospedale che costa 200 milioni comporta, a grandi linee, circa 20 milioni per la progettazione, poi bisogna acquisire i terreni, pertanto intuitivamente mi sembra abbastanza pacifico che questi soldi andranno per la progettazione dell'ospedale di pianura Saluzzo Savigliano e Fossano.
Questa è soltanto un'intuizione, quindi credo che tutti questi aspetti necessitino di un passaggio preliminare in Commissione. Tuttavia, penso che la Giunta, prima di firmare un protocollo d'intesa in pompa magna, avrebbe fatto meglio a dotarsi di tutti gli strumenti preliminari necessari, tra cui anche dire con chiarezza dove avrebbe preso i soldi, visto che in questi giorni si è parlato di Cassa Depositi e Prestiti, di far fare i mutui all'ASL e di altre cose.
Inoltre, c'è una seconda considerazione che volevo fare e, chiaramente, mi rivolgo a lei, Presidente, e magari lei lo riferisce all'Assessore Tronzano.
Se posso dire, questa seconda considerazione coinvolge direttamente l'Assessore Tronzano in questo senso: l'Assessore Tronzano ha detto che approviamo tutta una serie di articoli e arriviamo all'articolo 17, che è quello che contiene più emendamenti, per riscrivere e rivedere la tabella quindi, ci fermeremmo lì e, se ho capito bene, l'articolo 17 lo esamineremo la prossima settimana.
La mia domanda, molto semplice, è per chiarire se si tratta di un problema di riscrittura di questa tabella, oppure se l'Assessore Tronzano e la Giunta hanno in mente di presentare un maxiemendamento con altri emendamenti. Nel qual caso, credo che le cose cambino un po'. Se, infatti approviamo tutti gli articoli fino al n. 16, dove ci sono anche una serie di emendamenti aggiuntivi delle opposizioni su argomenti anche molto importanti, tali emendamenti sarebbero fatalmente respinti. Ora, se la prospettiva - difatti, è una domanda - è di vedere, da oggi a martedì legittimamente, dei nuovi emendamenti, delle nuove poste che vengono messe in questa variazione di bilancio, avremmo un quadro che cambia in maniera considerevole, per cui, a questo punto, credo sarebbe meglio fermarsi qui e affrontare complessivamente tutti gli articoli e gli emendamenti aggiuntivi fino all'articolo 16 e, poi, discutere dell'articolo 17 nella futura seduta.
Questa è una domanda alla quale chiedo all'Assessore di rispondere cortesemente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Sicuramente, non presenteremo un maxiemendamento e la discussione continua come previsto; gli emendamenti li presentiamo sull'articolo 17. Quelli che presentiamo li presenteremo già in corso di seduta, come il n. 434). Non faremo nessun maxiemendamento.
(Commenti fuori microfono)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Per la Giunta, ho presentato l'emendamento n. 434) e quelli che sono già caricati, ma null'altro.
Per quanto riguarda la richiesta del Consigliere Ravetti, quando arriviamo all'emendamento n. 434), magari ne discutiamo in Commissione, spiegandone la filosofia "bilancistica".
Se voi foste d'accordo, avendo necessità di approvare il bilancio non per questioni legate alla sanità, ma per le altre questioni che conosciamo e che abbiamo visto, propongo eventualmente di riunirci in Commissione, dove si potrebbe rispondere alle vostre domande legittime su quali ospedali finanziamo nella progettazione.
Poiché, però - perdonatemi la rozzezza dell'indicazione - sarà un mutuo a "fisarmonica", continuiamo ad andare avanti; non c'è la selezione di questo o di quell'altro, però questo legittimamente potremmo spiegarlo, se voi foste d'accordo, in una Commissione IV sanità, dopo l'approvazione del bilancio. L'approvazione del bilancio comporta in ogni caso questo emendamento, che riguarda una questione "bilancistica", perché non indica dove vanno a finire i soldi, tanto lo facciamo; la progettazione è questa.
Dopodiché, se la vostra richiesta è quella, si può tranquillamente parlarne in IV Commissione.
Io farei così: lunedì o anche oggi pomeriggio, come volete, potremmo riunirci in Commissione, dove spiegherei questo emendamento, oppure lo spiego in Aula. Per me va bene, quindi potremmo andare avanti, se siete d'accordo, fino all'articolo 17 e poi, quando arriviamo all'emendamento n.
434), interrompiamo un attimo, ci riuniamo in Commissione, oggi o lunedì come desiderate.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Aspettavo proprio queste parole da parte dell'Assessore Tronzano, perché la questione c'è ed è quella di dare le giuste informazioni ai Consiglieri.
Sono favorevole, se richiesto, a convocare una Commissione a margine di questo Consiglio regionale, oppure lunedì prossimo, in base alle decisioni che possano essere prese; secondo me, ha senso quello che ha detto lei e la ringrazio, Assessore, per questa apertura.
Non è mai stato negato nulla e, a maggior ragione, approfondiamo la spiegazione che era stata data velocemente, interpretando la sua spiegazione sulla questione mutuo a "fisarmonica", che può essere estesa e spiegata un po' meglio durante la IV Commissione. Se questo potrà avvenire oggi, approfittando che siamo convocati qui, oppure lunedì, io sono a disposizione.
Questo lo dico anche relativamente al tema dell'onestà intellettuale, cui tengo particolarmente, che è stato, secondo me.
Anch'io andrò a rivedere quanto registrato e anch'io farò eventuali osservazioni presso l'Ufficio di Presidenza.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Stiamo facendo il dibattito su questo emendamento.



PRESIDENTE

No, sull'ordine dei lavori e non sul dibattito.



GALLO Raffaele

Sull'ordine dei lavori.
Intervengo sulla programmazione dei lavori, visti gli interventi dell'Assessore Tronzano e del Consigliere Stecco.
Guardi - lo dico in modo semplice, così anche chi ci segue può capire perché ci impuntiamo su questo aspetto - noi abbiamo deliberato un piano di investimenti di un miliardo e 280 milioni per ospedali nuovi (sei nuovi ospedali che si aggiungono ai cinque vecchi che stanno andando avanti con varie vicissitudini).
Oggi abbiamo denunciato il fatto che quegli ospedali non si possono fare fino a quando non li progettiamo. Perché l'abbiamo fatto? Perché abbiamo letto una serie di articoli di giornale in cui si annunciava la firma e l'avvio di nuovi ospedali. A quel punto abbiamo detto: usiamo l'assestamento di bilancio per colmare questa lacuna. Voi l'avete fatto.
Potevate accogliere gli emendamenti del Gruppo Movimento 5 Stelle, o del Gruppo PD, che non sono con l'accensione di un mutuo, ma trovavano risorse per la progettazione di ospedali in altro modo, invece avete depositato un vostro emendamento.
Sa qual è il problema, Presidente Allasia? Non è un problema di bilancio perché capisco che si accenda un mutuo - ha ragione l'Assessore Tronzano s'indebita la Regione per quella finalità e, da un punto di vista bilancistico, quello è e lo condivido (poi possiamo studiare se lo dobbiamo fare con un piano d'ammortamento di un tipo o di un altro), ma il tema è politico. Accendendo questo mutuo, e voi scegliendo di accenderlo solo per 30 milioni (perché, da stima del costo di progetti, è il 10 dell'investimento più o meno: diciamo 100 milioni?) avete già fatto una scelta politica, che noi non conosciamo, scegliendo quali ospedali andrete a progettare o su quali investimenti andranno queste risorse.
Non è così? Non avete fatto più o meno così?



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

No.
La nostra preoccupazione è che nel momento in cui andiamo a scrivere una norma di legge su questo (poi interverremo sul subemendamento, perch quando riprenderemo i lavori subemenderemo quell'articolo e convocheremo la IV Commissione per ragionarci), dovremmo definire oggi i criteri con i quali andiamo a selezionare uno o più di questi progetti: o cerchiamo di capire quali sono i criteri che avete in testa o li condividiamo insieme per il bene collettivo del Piemonte.
In alternativa, è un emendamento che non stanza solo risorse, ma definisce già dei programmi e dei progetti di sanità, su cui non si capisce dove si è discusso e dove si discuterà.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Noi siamo sempre molto pragmatici: siamo contenti o no in quest'Aula che si parta con la progettazione di nuovi ospedali? L'avete chiesto voi con un emendamento; la Giunta aveva provato con i fondi di Finpiemonte (che per non sono a disposizione perché non sono eterni); si chiede a Cassa Depositi e Prestiti se lo possiamo.



(Commenti fuori microfono)



PREIONI Alberto

E lo sapevate, bravi, lo sapevate prima, però noi siamo uomini di concretezza e siamo contenti che partano le progettazioni per i nuovi ospedali. Pertanto, che si utilizzi un emendamento di X, Y o della Giunta con le risorse di Cassa Depositi e Prestiti, il dato reale e concreto è che partiranno le progettazioni di nuovi ospedali, perché in Piemonte abbiamo una rete ospedaliera vecchissima, e ne siamo tutti contenti.
Facciamo i dovuti approfondimenti in I Commissione e in IV Commissione, ci mancherebbe, c'è la massima disponibilità, però penso che quest'Aula possa gioire per il fatto che si parta con le progettazioni di nuovi ospedali.



PRESIDENTE

Grazie.
Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
In realtà, volevo andare dietro la sollecitazione del Consigliere Preioni che condividiamo. Anche noi siamo pragmatici e contenti, però saremo contenti quando finalmente partiremo con la progettazione. Oggi, con quest'emendamento non partono le progettazioni, al massimo partirà una progettazione.
Proprio perché vorremmo essere d'accordo con lei, Consigliere Preioni metteteci nella condizione di esserlo, perché in questo momento non lo siamo. Il Presidente Cirio, durante un incontro pubblico a Savigliano, ha detto che per le progettazioni degli ospedali, programmati da questo Consiglio, servono 200 milioni di euro e che li avremmo trovati.
Non sono disponibili quelli di Finpiemonte? Troviamoli da un'altra parte ma qui c'è scritto 30 milioni, non 200 milioni. Sarà pragmatico, sarà contento, ma in questo momento non ci sono le condizioni né per essere contenti né per essere pragmatici.
L'altra questione è che le proposte che abbiamo fatto hanno un nome a fianco, cioè quali ospedali andiamo a progettare. Qui, invece, per adesso non è scritto. Visto che sono 30 milioni, considerato che la stima per un progetto è sul 10% del valore complessivo del progetto, e che con 30 milioni di euro si fa un ospedale di medie dimensioni, allora qui sappiamo che stiamo progettando due piccolissimi ospedali o un ospedale di medie dimensioni.
Non prendiamoci in giro: se vogliamo mettere i soldi per la progettazione 30 milioni non bastano, oppure sono i soldi per un ospedale e dobbiamo dire qual è.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Una precisazione, e penso di non sbagliarmi perché ho approfondito abbastanza la materia. Sappiamo che il VCO è terra che di lotte intestine e noi addirittura nel VCO ne faremo due di ospedali, neanche uno.
ROSSI Domenico (fuori microfono) Secondo me, non farete niente!



PREIONI Alberto

Voi non avete fatto niente di certo nei vostri cinque anni, ma noi siamo un po' diversi e abbiamo risolto tante questioni nel VCO.



(Commenti del Consigliere Rossi)



PREIONI Alberto

Sì, sì, non ci credevate neanche voi, perché in cinque anni potevate finirlo.
I soldi regionali per la progettazione servono se utilizzi i fondi INAIL che abbiamo a disposizione. È già un dato di fatto, ma se in alcuni casi si deciderà di utilizzare la forma del partenariato pubblico-privato, in quel caso non vanno anticipati i soldi delle progettazioni. Non è vero, quindi che si farà la progettazione di un solo ospedale. In Lombardia, se non sbaglio, addirittura su otto, sette li hanno costruiti con i soldi pubblici privati, con il partner privato e lì non è previsto che la Regione anticipi le risorse per le progettazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Vorrei cercare di fare rientrare la questione: quando uno parla del sesso degli angeli, non sa di cosa parla, per cui si può parlare di un milione come di 300 milioni. Su 30 milioni, qualora uno ritenesse di fare una programmazione, credo che il buonsenso dica: si facciano i progetti preliminari degli ospedali che si ritiene di andare a finanziare.
Preliminari, non stiamo parlando di progetti definitivi ed esecutivi. Con 30 milioni di euro si finanziano molti progetti preliminari.
Credo che il buonsenso sia di affrontare i preliminari con i costi dopodiché si faranno le scelte su dove eventualmente andare. Giustamente la IV e la I Commissione sono i luoghi in cui affrontare queste questioni.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marin.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, chiuderei la discussione.
Sospendiamo i lavori del Consiglio, che riprenderanno alle ore 14.30 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, in modo tale di avere certezza che siano presenti tutti gli Assessori.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.58)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.39 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n.1207 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediata n. 1208 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1209 presentata dal Consigliere Mauro Salizzoni, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
1210 presentata dal Consigliere Giorgio Bertola, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediate n. 1212 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi interrogazione a risposta immediate n. 1211 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 1213 presentata dal Consigliere Raffaele Gallo, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte all'interrogante all'Ufficio Aula.
Ricordo ancora agli interroganti che nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Chiedo ai Consiglieri e agli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1207 presentata da Disabato inerente a "Assenza di trattamento abilitativo/riabilitativo a domicilio per le persone con disturbi dello spettro autistico presso l'ASL TO3"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1207.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Sarah Disabato.
Prego, Consigliera; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima perché, in realtà, l'oggetto dell'interrogazione è chiaro.
Numerose famiglie segnalano che presso il territorio di competenza dell'ASL TO3 non viene garantito il fabbisogno di assistenza domiciliare, il che non permette di agire con la necessaria intensità assistenziale e con i trattamenti terapeutici abilitativi e riabilitativi nei confronti delle persone affette da disturbi dello spettro autistico (mi riferisco, in particolare, ai trattamenti di logopedia, un servizio fondamentale per le famiglie e per i ragazzi).
Abbiamo colto le segnalazioni che ci arrivano dal territorio; tra l'altro ricordo che ci sono state anche delle audizioni in IV Commissione rispetto a questo tema. Audizioni che si sono interrotte e dovevano procedere anche con una seduta per dare voce anche ai consorzi, per capire come mai questi trattamenti non vengono erogati con omogeneità sul territorio.
Risulta essere tuttora assente perlopiù la figura del logopedista a domicilio, motivo per cui molti sono i minori che presso l'ASL TO3, seppure aventi diritto, non hanno mai goduto del percorso riabilitativo a domicilio prescritto solitamente dai foniatri.
Noi chiediamo all'Assessore intanto se era a conoscenza di questa situazione e quali sono gli interventi che ha intenzione di mettere in atto per garantire questo servizio a tutte le famiglie residenti nel territorio di competenza dell'ASL TO3.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Con riferimento al quesito posto, non so quali siano le sue informazioni Consigliera, ma ho chiesto alla Direzione generale dell'ASL riferimenti precisi che puntualmente differiscono dai suoi.
Facendo riferimento alle linee guida nazionali e internazionali sull'autismo e alle società scientifiche, quindi la Società Italiana di Audiologia e Foniatri (SIAF), alla Società Italiana Foniatria e Logopedia (SIFEL) e alla Federazione Logopedisti Italiani (FLI), gli interventi di riabilitazione logopedica si effettuano già nell'ASL TO3 sulla base di un progetto riabilitativo individuale redatto dallo specialista foniatra e/o fisiatra.
Queste assistenze vengono date presso le sedi ambulatoriali dislocate nel territorio, presso il domicilio per i casi complessi con problemi neuro psicomotori associati, nelle scuole in collaborazione con insegnanti ed educatori.
Attualmente il trattamento logopedico domiciliare viene erogato mediante una convenzione con la struttura denominata "Don Gnocchi".
In aggiunta a questo, l'ASL TO3 ha espletato una gara d'appalto nell'ambito più esteso delle attività di riabilitazione domiciliare e della struttura semplice Cure domiciliari per garantire anche gli interventi riabilitativi di logopedia, nel setting domiciliare, per un ammontare di 3.000 ore annue, a partire da gennaio 2023 (in aggiunta ai servizi che già sta erogando) per i pazienti che ne abbiano necessità, oltre a coloro che sono affetti da disturbi dello spettro autistico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1208 presentata da Rossi, inerente a "Sala scommesse a Novara e legge regionale 19/2021 'Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)'"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1208.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Il tema che affrontiamo in quest'interrogazione ci sta molto a cuore. In quest'Aula c'è stata una lunga battaglia politica che ha portato purtroppo, all'abrogazione della precedente legge regionale e alla sua sostituzione con la nuova legge, la n. 19 del 2021.
In premessa non c'è il tempo per ricordare tutti i motivi per cui è importante occuparsi di gioco d'azzardo patologico. Diciamo solo che l'Istituto Superiore di Sanità stima che circa 5,2 milioni di italiani siano giocatori abitudinari, di cui circa 1,2 milioni sono considerati problematici e il disturbo da gioco d'azzardo è una patologia che produce effetti negativi sulle relazioni sociali e sulla salute; tutti effetti seriamente invalidanti, arrivando a diventare addirittura un vero e proprio disturbo psichiatrico, come ormai anche all'interno del DSM viene riconosciuto.
La novità dell'ultimo periodo, purtroppo, ci ricordano che, nell'ambito delle scommesse, è in aumento il numero delle persone che decidono di scommettere, mentre si abbassa l'età media (sono tantissimi i giovanissimi che decidono di provare l'azzardo solo nell'ambito delle scommesse online).
Su che cosa stiamo interrogando la Giunta? Sul fatto che a Novara è emersa una situazione strana, Presidente: in via Monte San Gabriele n. 2, a 400 metri dalla scuola media Duca d'Aosta e a 300 metri dalla sede del SERD dell'ASL di Novara (ricordo che il SERD è il servizio per chi soffre di dipendenze) hanno aperto una sala scommesse.
Voi direte: "Com'è possibile che si apra una sala scommesse vicino a una scuola media e di fianco al SERD dell'ASL di Novara?". Al riguardo, è stata anche presentata un'interrogazione in Comune a Novara - è il motivo per cui siamo venuti a conoscenza del caso - ma la risposta dell'Assessore comunale, a nostro avviso, non andava bene, perché si rifaceva al fatto che la richiesta di autorizzazione sarebbe stata presentata prima dell'entrata in vigore della nuova legge. Ricordo che, per un errore su Arianna, ogni volta che c'è un cambiamento si legge "vigenza dal", ma in realtà quella è la vigenza del cambiamento, non dell'entrata in vigore della legge.
Tuttavia, al di là del Comune di Novara, il fatto resta e quindi c'è una sala scommesse vicino al SERD e alle scuole medie.
Noi sappiamo che su questo tema c'è anche una proposta di iniziativa popolare, che è stata assegnata alla Commissione competente proprio in questi giorni.
Al riguardo, s'interroga la Giunta regionale per conoscere quale fosse il corretto ambito normativo applicabile al rilascio dell'autorizzazione all'apertura della sala scommesse citata nella premessa dell'interrogazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Rossi interrogava la Giunta regionale per conoscere quale fosse il corretto ambito normativo applicabile al rilascio dell'autorizzazione comunale all'apertura della sala scommesse citata in premessa, che probabilmente è troppo vicina, come lo stesso riportava, a luoghi sensibili.
I contenuti del question time, ahimè, esulano un po' dalle competenze che ha la Giunta, il Consiglio e, più in generale, la Regione e l'ASL, in materia di misurazione delle distanze dai luoghi sensibili; competenze che ricadono sui Comuni, anche relativamente all'applicazione del dettato normativo (soprattutto, in termini di cronologia del vigore della norma).
Queste sono valutazioni che necessariamente devono fare l'ufficio commercio del Comune e l'ufficio legale del Comune, che ovviamente rimangono in un ambito comunale.
Oltretutto, il Comune deve vigilare ed eventualmente sanzionare, in caso di inadempienza, per il non rispetto di quelle distanze dai luoghi sensibili previste dall'articolo 16 della legge regionale 19/2021 che lei ha citato.
È molto difficile per la Giunta entrare nel caso specifico: noi abbiamo delle qualifiche e delle prerogative di programmazione di legislazione, ma certamente entrare nello specifico è molto complesso.
La ringrazio, perché mi pone un problema che vorrei davvero aiutare a risolvere, ma - lo ripeto - è competenza degli uffici dell'Amministrazione comunale.
Anche in termini di interpretazione del quadro normativo, delle circolari e delle norme da applicare, si demanda totalmente alle attività del Comune.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1209 presentata da Salizzoni inerente a "Assistenza sanitaria territoriale e di prossimità. Alla luce delle dichiarazioni del Ministro, la Giunta regionale vuole rimettere in discussione quanto previsto dal PNRR?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1209.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Mauro Salizzoni prego, professore, ne ha facoltà per tre minuti.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
In data 6 novembre 2022, in una intervista a un noto quotidiano l'Assessore Icardi ha dichiarato che attraverso i fondi del PNRR "nascerà una rete di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative" e che "sulla medicina territoriale dovrà essere avviata la realizzazione di tutte le strutture di prossimità: molte sono già in cantiere".
Il neo Ministro della Salute nei giorni scorsi ha dichiarato che "occorre valutare se le case di comunità siano la risposta giusta per il territorio".
Alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro della Salute, mi chiedo quali saranno il comportamento e l'atteggiamento dell'Assessore e della Giunta.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il professor Salizzoni per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
L'interrogante chiede se, con riguardo all'assistenza sanitaria territoriale di prossimità (parliamo, quindi, di case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali), alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro, la Giunta regionale intenda rimettere in discussione quanto previsto dal PNRR.
A seguito dell'interrogazione, si precisa che allo stato attuale la Direzione Sanità e Welfare sta procedendo in modo molto puntuale e preciso sulla strada tracciata dal PNRR Misura 6 e dalla delibera del Consiglio regionale n. 199-3824 del 22 febbraio 2022, che prevede la realizzazione di case di comunità, ospedali di comunità e COT, nonché alla contestuale definizione degli atti di programmazione relativi al riordino dell'assistenza territoriale e delle forme organizzative delle cure primarie, coerentemente con il modello tracciato non solo dal PNRR, ma anche dal successivo Decreto ministeriale n. 77 del 23 maggio 2022.
Il modello di cure domiciliari e di medicina territoriale di cui abbiamo estremamente bisogno, e che la pandemia ha messo in evidenza come sia necessario, è stato delineato da questi atti, ma anche da una precisa trattazione tecnica di AGENAS, che ha definito con precisione le case di comunità, gli ospedali di comunità, i contenuti e le modalità di funzionamento.
Tutto questo è passato attraverso atti normativi nazionali e regionali, ma credo che metterli in discussione in un momento in cui sono state definite anche le procedure per le gare d'appalto di queste strutture non sia opportuno.
Certo, il Ministro giustamente osserva che si possono fare dei miglioramenti, e su questo concordo, ma mettere in discussione l'impianto mi pare quantomeno imprudente.
Fuori verbale, possiamo dirci che forse gli ospedali di comunità con 20 posti letto non sono il massimo dell'efficienza. Pertanto, qualche miglioramento si potrà fare, ma credo e spero che tutto l'impianto, che trova già la sua collocazione in più atti normativi nazionali condivisi con le Regioni, possa essere migliorato, nei limiti possibili del miglioramento, ma certamente non essere messo in discussione.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1210 presentata da Bertola, inerente a "Quando si insedia il CORESA?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1210.
La parola al Consigliere Bertola per l'illustrazione.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
La domanda che rivolgiamo all'Assessore Icardi è una ed è molto chiara: quando si insedia il CORESA? Spieghiamo cos'è il CORESA, non per l'Assessore che lo sa, ma a beneficio delle persone che ci ascoltano.
Il CORESA, Consiglio Regionale di Sanità e Assistenza, è stato istituito dalla legge regionale n. 30 del 4 luglio 1984. Ha funzioni di parere e consulenza nei confronti della Giunta regionale in ordine sia alla determinazione degli aspetti tecnico-scientifici concernenti la politica socio-sanitaria regionale, sia all'elaborazione e verifica a livello tecnico dei provvedimenti concernenti la programmazione socio-sanitaria.
C'è anche una norma successiva alla legge n. 30/84, che è l'articolo 4 della legge n. 18/2007, che attribuisce al CORESA importanti competenze consultive relativamente a tutte le aree d'intervento in ambito socio sanitario.
Parliamo, quindi, di un'istituzione della Regione Piemonte sulla base di leggi a tutt'oggi vigenti. Pertanto, il Consiglio regionale inizia la nuova legislatura (la XI) e cosa fa? Provvede a tutti gli adempimenti necessari: con deliberazione del 3 dicembre 2019 ha eletto gli undici esperti scelti su terne di nomi indicate dalle organizzazioni più rappresentative.
Successivamente, lo stesso Consiglio regionale, il 17/12/2019, con un'altra deliberazione, ha provveduto a designare, quali componenti del CORESA, 26 esperti come previsto dalla legge. Inoltre, il Presidente della Giunta regionale, con decreto del 7 ottobre 2020, n. 106, in attuazione della legge n. 30/84 ha nominato i componenti del CORESA per la durata di un quinquennio coincidente con la legislatura regionale.
Oggi è il 9 novembre 2022 e il CORESA non risulta ancora insediato. Non è che non si convoca, non è stato ancora insediato. Abbiamo interrogato su questo tema l'Assessore alla sanità, Icardi, il 18 febbraio 2021, quindi più di un anno e mezzo fa e l'Assessore rispondeva così, per cui cito il virgolettato dal resoconto d'Aula: "Allo stato attuale, considerato che i componenti del CORESA sono 40 e, stante la pandemia, occorrerà organizzare la convocazione e la conseguente convocazione a scrutinio segreto, con modalità di sicurezza idonee alla protezione dal COVID-19, quindi è più un problema tecnico. Infine, si evidenzia che, ai sensi dell'articolo n. 20 del regolamento per il funzionamento del CORESA, la struttura di segreteria del CORESA è organizzata presso il competente Settore regionale. In sostanza, le problematiche sono di natura tecnica circa la possibilità di riunire 40 persone con la votazione a scrutinio segreto".
Siamo a novembre 2022 e la pandemia da SARS-COV2 è ancora con noi, ma sono cambiate le modalità di gestione che riguardano la nostra vita quotidiana in quanto sono venute meno tutte le restrizioni che impedivano di riunire 40 persone all'interno di un luogo chiuso per gli adempimenti necessari.
Siamo qui in 50 Consiglieri più la Giunta regionale, più i giornalisti e i collaboratori e portiamo avanti l'attività del Consiglio regionale.
Pertanto, quelle motivazioni di carattere tecnico, come le definiva l'Assessore, non sussistono più, per cui chiediamo che cosa fermi la Giunta regionale dal convocare il CORESA.
Non interessa in questa sede né quale sia l'opinione della Giunta regionale sul CORESA né quale sia quella dell'Assessore alla sanità Icardi, giacch parliamo di una legge vigente, quindi è un adempimento da fare in forza di legge.
Rivolgiamo questa domanda non solo perché, come Consiglieri d'opposizione esercitiamo la facoltà di sindacato ispettivo nei confronti della Giunta regionale, ma anche perché vogliamo tutelare l'Amministrazione regionale perché non vorremmo che uno dei componenti del CORESA nominati a tutela di quella istituzione, stante ancora il non insediamento del CORESA, magari decida di tutelare quelle istituzioni nelle sedi opportune. Siccome vorremmo evitare questo, chiediamo all'Assessore Icardi quando intende procedere con l'insediamento del CORESA.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Bertola per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Il quadro normativo è stato riportato sostanzialmente in modo corretto.
Aggiungo che con delibera del Presidente della Giunta regionale n. 106 del 7 ottobre 2020 si è provveduto alla nomina dei membri del CORESA. Ai sensi dall'articolo 6, comma 2, del regolamento per il funzionamento del CORESA del 29 ottobre 2007, la prima seduta dell'assemblea dopo la sua costituzione è convocata, entro trenta giorni dalla nomina, dal Presidente della Giunta o da suo delegato ed è presieduta, fino alla nomina del Presidente, dal membro più anziano. Questo è scritto nel regolamento.
Ribadisco il fatto e confermo quanto dichiarato a febbraio: i componenti del CORESA sono 40 e l'emergenza pandemica ha ostacolato la sua convocazione e la conseguente votazione a scrutinio segreto con modalità di sicurezza idonee alla protezione COVID e non era possibile farlo online.
Alla luce della riduzione delle restrizioni, che sono avvenute nelle ultime settimane - perché non abbiamo avuto tutta questa latenza descritta - oggi siamo in fase di definizione delle modalità e della data di convocazione.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Psichiatria

Interrogazione a risposta immediata n. 1212 presentata da Magliano inerente a "Riapertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l'Ospedale Mauriziano di Torino: la Giunta si è attivata?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1212.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La legge n. 180 del 13 Maggio 1978 (legge Basaglia), la prima legge che ha imposto la chiusura dei manicomi e regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici, poi inserita all'interno della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, ha previsto l'istituzione dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) all'interno degli ospedali generali per il trattamento delle acuzie.
Il 28 Marzo 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria derivante dall'epidemia da COVID-19, è stato chiuso il reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale Mauriziano di Torino, nel quale vi erano 16 posti letto, su 70 disponibili a Torino, riconvertiti a posti di degenza per pazienti affetti dal COVID-19.
I pazienti con disturbi psichiatrici afferenti alla DEA dell'Ospedale Mauriziano e necessitanti di ricovero sono stati trasferiti ad altri SPDC cittadini, provinciali e regionali, o a case di cura private convenzionate con il SSN.
Annualmente, venivano ricoverati più di 250 pazienti psichiatrici, tra cui anche migranti e persone senza fissa dimora, sulla base di un accordo con il Comune di Torino.
Con il verbale di deliberazione del 13 aprile 2021, "Attuazione modifiche atto aziendale del 470-471/2020-Dipartimento Salute Mentale", il Direttore Generale ASL Città di Torino ha confermato le strutture delle quattro ROT indicando nell'area sud-est l'SPDC Mauriziano. La scelta di chiudere temporaneamente il SPDC dell'Ospedale Mauriziano di Torino nel corso dell'emergenza epidemiologica poteva risultare comprensibile e condivisibile per far fronte alla drammatica urgenza sanitaria in atto ciononostante, il percorso di cura dei pazienti è stato in tal modo decontestualizzato, creando discontinuità terapeutica e disagio per gli stessi e per le loro famiglie.
Nel corso della seduta di Consiglio regionale del 4 agosto 2020, è stato respinto l'ordine del giorno n. 376 presentato dallo scrivente avente a oggetto "Urgente riapertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura presso l'Ospedale Mauriziano di Torino", adducendo come motivazione la temporaneità della chiusura dovuta alla situazione pandemica. Evidenziamo altresì che, nel corso della seduta di Consiglio Regionale del 28 aprile 2022, è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno n. 818 presentato dallo scrivente e avente ad oggetto "Riapertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l'Ospedale Mauriziano di Torino: la Giunta si attivi presso le sedi competenti. Collegato al Disegno di Legge n. 181 Bilancio di Previsione finanziario 2022-2024", in cui il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale si sono impegnati "ad attivarsi presso le sedi competenti, seguendo le modalità che ritenga più efficaci, ai fini della riapertura del Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell'Ospedale Mauriziano, la cui chiusura comprometterebbe significativamente la qualità dell'assistenza psichiatrica e minerebbe il lavoro di rete tra tutti gli snodi assistenziali territoriali".
Constatato che, a oggi, il SPDC dell'Ospedale Mauriziano non è ancora stato riaperto, ma la Giunta si è impegnata approvando all'unanimità l'ordine del giorno, interrogo per sapere se, a seguito dell'impegno assunto con l'approvazione dell'ordine del giorno n. 818 in data 28 aprile 2022 e trascorsi ormai diversi mesi, la Giunta si sia attivata per la riapertura del reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale Mauriziano.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche il Consigliere Magliano per il tema importante che sta portando all'ordine del giorno.
Al momento, il servizio presso l'Ospedale Mauriziano di Torino risulta ancora chiuso, come lei ha sottolineato, in quanto i 12 posti letto del reparto, che non sono più 16 a seguito di una parziale ristrutturazione dovendo anche rispettare i distanziamenti imposti dal COVID, le camere che prima ospitavano tre posti letto ora ne ospitano soltanto due e tuttora vengono utilizzati - ahimè - per i pazienti COVID.
Nel momento in cui non sarà più necessario mantenere un reparto dedicato ai pazienti COVID si potrà, di concerto con la Città di Torino, procedere alla riapertura del servizio presso l'Ospedale Mauriziano, definendo tempistiche e modalità.
La Giunta si è attivata, però purtroppo l'emergenza pandemica, nonostante la minore ospedalizzazione e la minore virulenza delle nuove varianti richiede ancora ospedalizzazioni e occupa ancora questi posti letto.
Volevo solo ricordare che l'Azienda Ospedaliera Mauriziano non ha un proprio servizio di psichiatria e che questo viene gestito dal personale sanitario della Città di Torino, quindi non appena l'attenuazione della condizione pandemica e, soprattutto, della pressione ospedaliera permetteranno di liberare questi posti, sarà certamente nostra premura riaprire il servizio, perché sappiamo che è necessario. Purtroppo, non siamo ancora nelle condizioni di poterlo fare.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 1211 presentata da Frediani inerente a "Convenzione tra Regione Piemonte e Comune di Bussoleno finalizzata alla realizzazione di interventi di tutela e ripristino del territorio"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1211.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Inizierei con la domanda: "Cosa mi combina, Assessore?", perché non so se ha visto il disastro che è riuscito a combinare ieri sera nel Comune di Bussoleno.
Abbiamo già parlato di questo tema in passato e lei mi aveva già risposto che si era scelto di coprire gli interventi necessari al contrasto del dissesto idrogeologico sul Comune di Bussoleno, ma non solo perché ci sono altri Comuni valsusini interessati, utilizzando i fondi messi a disposizione dalle compensazioni, perché non c'erano altre disponibilità di risorse.
Due giorni fa, leggiamo la notizia che riguarda l'utilizzo di fondi PNRR per 87 interventi contro il rischio idrogeologico. Sono coinvolti diversi Comuni e ci sono perfino due Comuni dall'Alta Valle.
A fronte di questa notizia, conosciamo tutta la storia che c'è dietro il discorso delle compensazioni, che dovrebbero andare a compensare, per l'appunto, l'impatto di una grande opera, ma che non dovrebbero avere niente a che vedere con altri tipi d'intervento, perché potremmo parlare anche di telemedicina, di rotonde o di altri interventi che hanno ben poco a che vedere con l'impatto di una grande opera (tra parentesi), inutile.
Al di là di questo, sappiamo che il territorio valsusino è un territorio particolarmente complicato con tensioni altissime e con amministratori in forte difficoltà, perché spesso si trovano sotto quello che ho definito e continuo a definire un ricatto: noi facciamo questi interventi su quel territorio solo se li accetti sotto forma di compensazione.
Perché per la Val di Susa vale questo discorso? Non per tutta, tra l'altro ma in particolare per i Comuni dove i cittadini hanno eletto un Sindaco che ha una posizione contraria all'opera, per cui c'è anche un discorso di volontà popolare di rispetto per la democrazia. Perché bisogna dire a questo Sindaco che gli interventi li finanziamo soltanto se li accetta in quella forma lì? Ascolterò dalla sua risposta per quale motivo non si potevano e non si possono ancora utilizzare i fondi del PNRR anche per il Comune di Bussoleno che, tra l'altro, ha sofferto un dissesto incredibile negli scorsi anni. Ho avuto modo di vedere le zone colpite dalla frana, con persone disperate perché rischiavano di perdere la casa o l'avevano invasa dal fango.
Le posso dare un suggerimento, anche se poi magari non lo ascolterà? Il Sindaco ha 20 giorni di tempo per ritirare le sue dimissioni. Se dovesse confermare la sua decisione, arriverebbe un commissario che probabilmente ritarderebbe tutti gli interventi, il che comporterebbe enormi problemi anche dal punto di vista dei fondi. Non è possibile ritornare su questa decisione, sentire il Sindaco e trovare un'altra modalità di finanziamento che non umili in questo modo un amministratore e un territorio che ha chiaramente espresso una contrarietà a un'opera che questo territorio subisce e che non porta alcun beneficio? Questo lo sappiamo sia io sia lei anche se lei non lo ammetterà mai.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera Frediani.
Intanto sa che nutro simpatia personale nei suoi confronti e se rispondessi all'interrogazione per com'è scritta e non per com'è stata sottoposta oralmente, avrei una risposta molto sintetica che non mi limiterò a dare per correttezza e per i fatti sopravvenuti, di cui però non sono responsabile, almeno non diretto.
Intanto rispondo all'interrogazione per com'è scritta, così rimane agli atti.
Nella fattispecie, rispetto ai 59 milioni delle opere PNRR che abbiamo presentato al Dipartimento nazionale di protezione civile, tengo a dire che nelle regole d'ingaggio di queste opere, che abbiamo cercato di scegliere vi era quella di essere nel quadro dei fabbisogni di uno stato d'emergenza conclamato e dichiarato tra il 2019 e il 2020. Purtroppo, Bussoleno non era eleggibile, non per scelta nostra, ma per regole nazionali che non definiamo noi.
Devo anche dire per correttezza, perché ritengo di doverlo fare, che il Dipartimento, per quanto le regole d'ingaggio non fossero in capo a questo Governo e forse neanche a quello prima, ha scelto di intervenire sui due anni di eventi meteorologici non coperti da finanziamenti straordinari.
Bussoleno, per sua fortuna o sfortuna, è finito in mezzo a quei finanziamenti legati anche agli anni della "tempesta Vaia", quindi non è vero l'assunto che per ricevere risorse per il dissesto idrogeologico bisogna per forza sottoscrivere una convenzione che dia il via o che avalli l'opera TAV, tant'è che Bussoleno è stata finanziato - non in quanto Bussoleno, ma in quanto rientrante in quei Comuni legati all'evento 2018 con importanti interventi di protezione civile dal Dipartimento stesso che tramite la contabilità straordinaria della Regione, li ha finanziati.
Bisogna dare esattamente le risposte di merito, ma una parte di quello che dice la Consigliera Frediani ha un approccio un po' populista e non è sostanzialmente vero. Non ero preparato a questa domanda, ma potrei dirle con esattezza quali sono le risorse che il Dipartimento nazionale e la Regione hanno messo a disposizione rispetto a quell'evento e, quindi, sul dissesto idrogeologico.
Cosa posso fare io per far ritirare le dimissioni al Sindaco di Bussoleno? Ho mandato un messaggio al Sindaco di Bussoleno. A dire il vero, lei l'ha mandato a me per informarmi e io l'ho mandato a lei. In questi mesi ci siamo sentiti, ci siamo confrontati (come credo lei saprà) e abbiamo cercato di scrivere una convenzione trasparente, ma altrettanto meno invasiva, proprio per la sensibilità che credo di aver sempre dimostrato per quei territori.
Sono convinto che l'opera vada fatta e sono convinto che sia più facile parlarne per uno che abita a Canelli piuttosto che per uno che abita in Val di Susa, quindi ci va rispetto per le persone che, in questo caso, si sentono di subire un'opera, che probabilmente davvero subiscono in una parte di territorio, ma che è un beneficio, secondo la mia visione, per l'Europa intera e forse anche di più.
Partiamo da questo e dal fatto che, non io, ma il Presidente Chiamparino qui in Aula, ha, secondo me giustamente, firmato a febbraio 2019 l'elenco delle opere prioritarie con quei territori che altrimenti sarebbero stati esclusi perché non partecipavano all'Osservatorio. Pertanto, alla luce di quell'atto, l'unica soluzione era di includere interventi legati al dissesto idrogeologico. Ritengo fosse l'unica azione possibile in quel momento: non partecipando, non potevano mettere una rotonda o una palestra per cui hanno dovuto per forza inserire queste opere.
Si è proseguito in questo senso e non c'è stata un'altra strada.
D'altronde, altrettanto onestamente, sono state cancellate altre programmazioni, ad esempio il finanziamento ReNDiS del Ministero dell'Ambiente, che non li vedeva in prima posizione e neanche in seconda (un po' più in giù in graduatoria) in anni passati. Oggi, come ha compreso bene il Sindaco di Bussoleno, l'unica strada per ricevere questi soldi è quella. Credo che, responsabilmente per la sua comunità, pur, come ha detto bene lei, non avallando l'opera, la soluzione migliore per il bene di tutti i cittadini è prendere queste risorse.
Queste risorse non hanno nessun nesso funzionale, non autorizzano o meno la TAV, perché la TAV sta andando avanti comunque e andrà avanti indipendentemente da Bussoleno o Mompantero (purtroppo o per fortuna).
Credo, quindi, che la valutazione nel dire, obtorto collo, che le prendiamo per fare il bene del nostro territorio non abbia nessun legame con il dire che siamo d'accordo sull'opera. È la soluzione migliore, ma è più difficile spiegarlo in questi 20 giorni ai cittadini di Bussoleno che non di Canelli cittadini che vogliono mantenere il Sindaco che hanno eletto e che vogliono che continui a governare il loro Comune, per dare continuità non tanto all'opera TAV, che andrà avanti lo stesso, ma alle opere legate al dissesto idrogeologico su quel territorio.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1213 da Gallo, inerente a "La Regione solleciti RFI affinché non vi siano ulteriori ritardi nella presa in gestione della fermata ferroviaria nella tratta SFM3 di Borgata Paradiso a Grugliasco"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1213.
La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con l'interrogazione parliamo della stazione ferroviaria SFM3 di Grugliasco, una stazione ferroviaria in cui il manufatto della stazione in gestione è di proprietà del Comune di Grugliasco. In questi ultimi anni sono stati fatti lavori per mettere in regola i due ascensori e tutto il sistema di accesso alla fermata, che è molto utilizzata dai pendolari ed è molto apprezzata dai grugliaschesi. Sono stati inseriti ulteriori investimenti per gli impianti di videosorveglianza in modo da garantire anche la massima sicurezza in quell'area che, purtroppo, in questi anni, da quando è entrata in funzione, ha subito parecchi atti vandalici.
Le opere che il Comune di Grugliasco doveva fare sono state effettuate tutte secondo le prescrizioni di RFI, anche se con un po' di ritardo causa COVID-19 e una serie di lungaggini legate anche alla burocrazia.
A oggi, per liberare gli ascensori da paratie di legno che ancora oggi li bloccano e metterli al servizio della comunità e della collettività, serve che RFI prenda definitivamente in carico la gestione della fermata ferroviaria, in modo da renderla fruibile a tutti i grugliaschesi ma, in generale, a tutti i cittadini che utilizzano questo sistema di trasporto così importante, che sarà centrale per tutta la Città metropolitana di Torino anche nei prossimi anni.
Tutto rimane fermo da qualche tempo perché non si ha contezza di cosa intenda fare RFI rispetto alla presa in carico della gestione della fermata e francamente non si capiscono neanche i ritardi per cui oggi siamo ancora in attesa di questo passaggio.
L'interrogazione è rivolta all'Assessore regionale in quanto ci riferiamo a lei, ma in realtà è rivolta a RFI (parliamo all'Assessore per parlar a RFI), per sollecitare da un lato e per capire dall'altro quando questo iter verrà sbloccato e quando, quindi, potremo liberare tutti i nuovi investimenti fatti su quella fermata che, ricordo, è anche una fermata che servirà al nuovo investimento dell'Università di Grugliasco che si sta costruendo e che nei prossimi anni diventerà ancora più centrale nel sistema di mobilità metropolitano.
È interesse di tutti che entri in funzione nel più breve tempo possibile ma, per fare questo, abbiamo bisogno che il RFI se ne prenda carico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Gallo per l'illustrazione.
La Giunta delega alla risposta l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente e grazie Consigliere.
Rispondo come persona che dovrebbe essere informata sui fatti, non tanto per responsabilità diretta, ma poiché è un interesse comune del territorio piemontese e RFI è un interlocutore del nostro Assessorato.
Su questo tema, abbiamo sollecitato RFI, ma devo anche essere molto schietto. RFI ha un'articolazione complessa, come credo voi sappiate, e ha visto, proprio in questi ultimi mesi, profonde trasformazioni. Penso al responsabile delle grandi stazioni e al direttore del compartimento del Piemonte, le cui figure sono, tra settembre ottobre, cambiate in entrambi i ruoli.
Tuttavia, questo non giustifica un percorso che, devo dirvi, è assolutamente ben in testa e ben presente nella programmazione di RFI, che l'ha ripreso in mano con queste nuove direzioni e che ha elaborato, viste le diverse competenze del patrimonio in capo al compartimento regionale di RFI e di gestione in capo al servizio delle stazioni, una proposta di verbale a doppia firma che dovrebbe concludere l'iter e che in questi giorni è nelle sedi legali della società per gli ultimi passaggi.
Realisticamente credo che, avendo un contatto costante e frequente, entro fine anno si possa arrivare ragionevolmente alla firma di questo atto che di fatto, sbloccherebbe l'infrastruttura. Non lo prendo come un impegno, ma credo di poter dire che c'è davvero attenzione perché tutti hanno consapevolezza di quanto sia importante quella stazione e, soprattutto, di quanto manchi davvero poco alla meta, di quanto manchino gli atti formali e di quanto questo sia una conseguenza - purtroppo lo dobbiamo dire - di una gestione che in corso d'opera ha visto una serie di perfezionamenti di proprietà e di passaggi che, come sempre, tecnicamente non sono così banali.
Devo rassicurare il Consigliere Gallo e il territorio sul fatto che questa stazione ha un iter stabilito, e io credo che, nell'arco di due o tre mesi potremo arrivare alla fine dello stesso.
Lo dico consapevolmente avendo sentito anche nelle ultime settimane i vertici di RFI.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.30 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.
Grazie e buona salute a tutti a tutte.



(Alle ore 15.24 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.45)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame disegno di legge n. 220, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione 2022-2024"


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 220, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione 2022 2024", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seconda parte della seduta consiliare dell'8 novembre 2022 è terminata la discussione generale ed è iniziato l'esame dall'articolato.
Sono stati votati gli articoli dal n. 1 al n. 14.
Proseguiamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 15 Emendamento rubricato n. 358) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo all'Assessore Tronzano se intende illustrarlo; prego.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Con tale emendamento, chiediamo di abrogare la parola "annualmente" dal secondo periodo del comma 1, in quanto il vincolo di temporalità potrebbe non coincidere con le necessità del FESR.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Assessore.
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento della Giunta regionale. Ricordo che il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 358).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.48, riprende alle ore 16.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo i lavori sospesi a causa della mancanza del numero legale.
Procediamo con la ripetizione della votazione dell'emendamento n. 358).
Il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 358).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'articolo 15, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 15 bis Emendamento rubricato n. 310) presentato da Sarno (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Lo illustro io, Presidente, perché è un tema che sto seguendo da vicino.
Riguarda il tema degli alunni plus dotati. Abbiamo depositato una proposta di legge che va nella direzione di normare e di identificare, anche dal punto di vista legislativo, gli alunni plus dotati. È una situazione molto diffusa nella nostra società, ma ancora poco conosciuta. Manca una normativa nazionale, per la quale solleciteremo il Parlamento a intervenire ma, nel frattempo, abbiamo depositato una normativa regionale che è in discussione in VI Commissione.
Questo articolo anticipa un po' la discussione della legge regionale perché va a introdurre un fondo per fare formazione e sostenere le scuole e le famiglie nella conoscenza della situazione degli studenti plus dotati in particolar modo per avviare progetti speciali di screening nelle scuole primarie e di informazione specifica per i docenti per conoscere al meglio queste situazioni.
È un fondo che ha una dotazione minima di 50 mila euro per il 2022 e 100 mila euro per il 2023, ma che mira ad avviare, in attesa della normativa regionale (se sarà approvata), una prima iniziativa in favore della formazione e della diffusione della conoscenza degli alunni plus dotati.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi in merito all'emendamento n. 310), chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Sono emendamenti che possono avere un senso, ma io li inquadrerei tutti nel preventivo, perché in questa variazione vorrei stringere il più possibile e rimanere su questioni magari importanti, ma i dettagli li vedrei poi nel preventivo del prossimo anno.
Di conseguenza, pur con rispetto, il parere è negativo per questo motivo.
Ne parliamo con più attenzione.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 310), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 ter Emendamento rubricato n. 311) presentato da Sarno (primo firmatario.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'emendamento introduce quella che per noi è, in questo momento, la priorità su questa variazione di bilancio. Lo abbiamo detto negli interventi in discussione generale e lo abbiamo raccontato ai piemontesi.
L'emendamento, Presidente, evidenzia un po' la caratteristica, la cifra di questa vostra variazione, cioè che non state pensando alle esigenze e alle difficoltà reali dei piemontesi, quando molti altri Enti locali piemontesi ad esempio, lo stanno già facendo.
Relativamente ai 44 milioni di euro non state prevedendo nulla sul caro bollette: zero. Ci sono famiglie che abitano nei condomini privati, e non parliamo, rispetto a questo emendamento, delle ATC e di chi abita nelle case popolari, ma riguardo a questo problema non siete stati in grado di annunciare nulla.
L'emendamento vuole istituire un fondo straordinario per quelle persone e quelle famiglie in difficoltà che vivono nelle case private all'interno dei condomini. Oggi, in un momento di crisi, non solo sociale, ma anche politica anche a livello europeo, c'è un aumento di costi, che a volte arrivano al doppio e addirittura al triplo delle bollette; così molte famiglie non hanno disponibilità e possibilità di pagare fino in fondo quelle bollette. Questo significa che famiglie o interi condomini resteranno al freddo. Semplicemente, questo è quanto accadrà.
Allora, dopo un intervento nazionale del passato Governo, dopo l'intervento dei singoli Comuni e dei singoli enti che lo stanno facendo, ad esempio per le realtà associative e per i commercianti, abbiamo bisogno che questa Regione dia una risposta e un sostegno chiari, che certamente non risolveranno definitivamente il problema, ma contribuiranno a risolverlo in parte. Voi questo non lo state facendo, non state annunciando nessun provvedimento in questo senso.
Credo che questi non siano provvedimenti di risulta, ma che sia il "provvedimento". Penso che, in un momento di emergenza, con 44 milioni di disponibilità aggiuntiva su questo bilancio 2022, avreste dovuto avere almeno la contezza di quello che è il paese reale e di quello che è la vita reale fuori da questo palazzo.
Ecco perché abbiamo istituito e depositato quest'emendamento da due milioni di euro, proprio per costruire il fondo per il caro bollette.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
La mia considerazione è su questo emendamento: se non è urgente la questione del caro bollette per le famiglie che non ce la fanno a pagarle se non è questo un problema da affrontare con una variazione di bilancio senza attendere il bilancio preventivo, che molto probabilmente approveremo nel marzo/aprile del prossimo anno, mi chiedo quali altre questioni dobbiamo trattare in questa variazione.
Ci sono famiglie che non ce la fanno, che sono in arretrato sulle bollette e che non ce la fanno a pagarle. Proponiamo, quindi, di istituire un fondo di due milioni di euro per questo problema e immagino che su quest'emendamento il parere della Giunta sarà negativo e anche il voto della maggioranza di centrodestra sarà contrario.
Dico questo anche perché, Assessore, un attimo fa, facendo un ragionamento che mi è parso di capire valesse per questo blocco di emendamenti, lei ha detto che sono questioni di dettaglio, piccole questioni e che è bene affrontare tutti questi temi con il bilancio di previsione.
Ebbene, anzitutto, questa non è una questione di dettaglio e non è una piccola questione.
Secondo. Non so se le sia sfuggito, ma non credo, che nella pausa pranzo i tre Capogruppo di maggioranza, Ruzzola, per Forza Italia, Bongioanni per Fratelli d'Italia e Preioni per la Lega hanno depositato un emendamento dal valore complessivo di nove milioni e 900 mila euro, che è l'avanzo di amministrazione, per così dire, del Consiglio regionale; una cifra che il Consiglio regionale ha restituito alla Giunta e che adesso i Consiglieri di maggioranza propongono di utilizzare in tal modo: tre milioni e 200 mila euro per portare avanti degli accordi di programma e sei milioni e 600 mila per tutti quegli interventi mirati e piccoli. Questi sì, semmai, potevano magari avere la dignità di essere presi in considerazione nel bilancio di previsione, inserendoli in un quadro generale, altrimenti sono delle singole marchette che singoli Consiglieri fanno sui loro territori! Il problema è che queste singole marchette valgono 6.600.000 euro e poi diciamo ai piemontesi che non abbiamo i soldi per dare una mano per il caro bollette dei condomini! Questa è la verità! Se applichiamo il suo principio, che è sacrosanto Assessore Tronzano, allora l'emendamento n. 445), che arriverà tra un po' dev'essere respinto! Lei deve dare parere negativo, perché le priorità di questo momento, se siamo seri, ci impongono di mettere questi soldi in più che abbiamo su grandi questioni che, ripeto, riguardano le imprese e le famiglie e non per farvi belli davanti alle vostre comunità, perché avete ristrutturato un campo da calcio, costruito una pista da sci o riparato un pezzo di marciapiede! Altrimenti, questa non è un'istituzione seria che affronta realmente i problemi dal Piemonte e dei piemontesi!



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Consiglieri dei Gruppi di minoranza)



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Cercherò di esprimere il mio punto di vista.
Presidente, spero che nessuno se ne abbia a male quando qualcuno esprime un punto di vista con i toni che preferisce, perché questa è l'Aula del dibattito, del confronto e dell'espressione politica. Quando esprimiamo un punto di vista, cerchiamo di esprimerlo in rappresentanza di un mondo che nel 2019, è finito in minoranza, però siamo rappresentanti di una porzione del Piemonte che ha un punto di vista differente dal vostro.
Cerchiamo di comprendere che abbiamo uno strumento, che è quello del microfono in Aula, molto più debole dello strumento che avete voi fuori in quanto maggioranza e seduti tra i banchi della Giunta nelle relazioni con il mondo della comunicazione, con il mondo dell'informazione, con i tanti protagonisti della società. Nessuno se ne abbia male se interveniamo in quest'Aula e cerchiamo di sostenere tesi diverse dalle vostre, altrimenti staremmo tutti nella stessa porzione di quest'Aula e penseremmo tutti allo stesso modo.
Così non è e lo abbiamo espresso - ci torneremo - sulle questioni relative alla programmazione in edilizia sanitaria. Torniamo anche su quest'emendamento, che riteniamo fondamentale nel dibattito di questa variazione, non perché non ci sia disponibilità in questa variazione di bilancio (c'è disponibilità), ma perché abbiamo a che fare con una maggioranza che molto probabilmente, su indicazione della Giunta, esprimerà un voto contrario, perché non riterrà che l'oggetto dell'emendamento, ossia la necessità di sostenere economicamente soprattutto le parti più fragili della nostra società sul tema del caro bollette, sia una priorità.
È probabile che sentiremo, nell'indicazione di voto della Giunta, dire che per voi sono altre, in questa fase, le priorità. Le ha già elencate il mio collega Marello in maniera molto precisa e le affronteremo in un prossimo emendamento.
Se la vostra espressione sarà contraria rispetto a quest'emendamento lasciatemi dire che da un punto di vista politico voi vivete fuori dal tempo, fuori dal tempo in cui vivono i piemontesi.
Crediamo che questo sia un impegno politico, qualora la vostra espressione di voto dovesse essere contraria, che potrà de-connotarci da qui al cammino che ci separa dal 2024.
Attendiamo, ovviamente, le indicazioni della Giunta.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha la facoltà.



GALLO Raffaele

Guardi, Presidente, questo è il nostro emendamento principale in questa variazione di bilancio, dopo il tema dell'edilizia sanitaria. Abbiamo girato il Piemonte per raccontarlo, in questi giorni e in queste settimane con delle conferenze stampa e oggi lo portiamo in Aula con atti ufficiali con l'emendamento che istituisce il Fondo regionale per la corresponsione di contributi a favore di condomini privati che non sono in grado di provvedere al pagamento delle spese relative al riscaldamento. Abbiamo scritto in stampatello perché si capisse bene di cosa parliamo.
Abbiamo denunciato come, in una variazione di bilancio di 44 milioni, la Giunta non abbia trovato.
Noi chiediamo due milioni di euro (fosse anche uno per quest'anno e uno per il prossimo anno) per aiutare quelle famiglie che oggi sono in condizione di non accendere il riscaldamento perché morosi, ovviamente per morosità incolpevole, perché sono in difficoltà e magari mettono in difficoltà l'intero condominio che, a causa di qualche situazione di morosità, si è visto staccare il contratto di riscaldamento.
Tutti gli enti stanno intervenendo su questo, solo la Regione Piemonte non lo fa, per le famiglie e per i privati. L'abbiamo denunciato e abbiamo detto: è possibile che su 44 milioni di euro, di cui addirittura 16 li togliete alle imprese (perché li avete prelevati da Finpiemonte per destinarle ad altre cose), non riusciamo a destinare due milioni di euro per queste situazioni? Qualche minuto fa avete depositato un altro emendamento da dieci milioni di euro - dieci milioni di euro - destinando l'avanzo del Consiglio regionale del Piemonte 2021 e neanche lì avete destinato qualche risorsa a queste misure.
Su 54 milioni di euro, più un mutuo che fate di 30 milioni (quindi quasi un'operazione da 100 milioni), non trovate un milione di euro per le famiglie e per i cittadini piemontesi in difficoltà con il riscaldamento? Siamo francamente basiti. Vi chiediamo di fermarvi, dato che vi siete fermati tutta la mattina e tutto il pomeriggio di ieri (probabilmente per scrivere l'emendamento che è stato depositato), per riflettere insieme trovare un milione di euro per aiutare queste persone e per intervenire sui bisogni di oggi delle persone; non di oggi, di adesso. Occorre una variazione di bilancio che si rivolga ai problemi di oggi dei cittadini piemontesi.
Rifletteteci, non è polemica politica: vi chiediamo di intervenire su una questione che è all'ordine del giorno dei Comuni, di tutti i nostri Sindaci e di tutte le nostre famiglie. Questo articolo e quest'emendamento non sono dettagli, riguardano questioni di fondamentale importanza, per cui vi chiediamo, tutti insieme, di fermarvi e capire come finanziare un fondo per l'emergenza e per i cittadini piemontese che si trovano in difficoltà con il riscaldamento, alle porte della stagione invernale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Per correttezza, non sono firmatario, quindi se posso intervenire al posto di.



PRESIDENTE

Sì, ha due minuti.



SACCO Sean

Grazie.
Anch'io sostengo le richieste dei colleghi del Partito Democratico rispetto a un emendamento che ritengo fondamentale. Stiamo parlando di famiglie, di anziani, di persone che magari fino all'altro giorno, nonostante la condizione di povertà, riuscivano a sopravvivere grazie al reddito e alla pensione di cittadinanza, ma oggi non basta neanche più. Per riuscire a far fronte alle bollette non basteranno quei pochi soldi che arrivano dallo Stato. Non stiamo parlando solamente di queste persone bisognose, ma anche di lavoratori, lavoratori poveri che non hanno accesso a un salario minimo garantito. Stiamo parlando di una categoria di persone che da quest'inverno uscirà con le ossa rotte, se non interveniamo con tutti gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione.
Tra l'altro, l'emendamento attinge dallo stesso fondo che vorrebbe utilizzare la Giunta per trovare risorse per il campionato europeo di rally. Direi che gli appassionati di rally e gli sponsor potrebbero tranquillamente coprire questi costi e di lasciare queste risorse a chi ne ha veramente bisogno, che non fa qualcosa per divertirsi, ma ha bisogno di scaldarsi per non ammalarsi in un inverno che si palesa difficile non solo dal punto di vista del reperimento delle risorse energetiche, ma anche dal punto di vista del costo, che è solamente destinato ad aumentare.
Attualmente abbiamo visto una riduzione rispetto alle previsioni del costo del gas, ma è stata solamente fortuna perché abbiamo avuto un ottobre caldo, ma l'inverno è alle porte ed è fondamentale intervenire.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Non sono firmatario dell'emendamento, ma plaudo all'iniziativa del Partito Democratico di presentare un emendamento per stanziare delle somme per creare un fondo che faccia fronte al caro bollette.
Qualcuno dirà che non risolve il problema, ma sarebbe stato un ottimo segnale anche da parte della Regione, a fronte di quanto poi spero e immagino si faccia a livello nazionale. Si potrà dire che non ci sono le risorse, ma poi però, come già è stato rilevato, si vede..
Quando ci sono troppe pause si capisce che si sta cucinando qualcosa. Ieri l'opposizione è stata accusata di far perdere tempo, in realtà chi perdeva tempo era la maggioranza, perché stava cucinando qualcosa: un mega "marchettone" da nove milioni e 900 mila euro. Con quali fondi? Gli avanzi del Consiglio regionale. Il Consiglio regionale risparmia ogni anno quest'anno ha risparmiato dieci milioni di euro. Bene, bravi.
Negli scorsi anni si è destinato l'avanzo del Consiglio regionale per altro? Sì, si è fatto. Su cosa? Ne cito una su tutte, la prima che mi viene in mente, cioè l'edilizia scolastica. Bene, destiniamo i risparmi del Consiglio regionale per l'edilizia scolastica, per la sicurezza delle scuole del nostro Piemonte. Benissimo! Viene fatto anche quest'anno per una piccola quota, ma il resto sono tutte marchette territoriali che hanno una firma, un nome, un cognome, una residenza: l'Unione Montana Mondolè per una pista da sci, il Comune di Zubiena, il Comune di Borgomezzavalle. Insomma: un parcheggino di qua, una Pro Loco di là, una pista di sci dall'altra.
Tutto lecito, ma è chiaro che questo è un mega "marchettone" che va denunciato specie se, per il resto, non è che ne avanzino e che ce ne sia da mettere da tutte le parti.
Ripeto: non si vuole sostenere il caro bollette. Per fare un esempio: spero lo sappiate, ma ci sono famiglie già incolpevolmente morose che non potranno far fronte alle spese di riscaldamento e ci sono famiglie, non ancora morose, che lo diventeranno. Conosco personalmente donne, vedove e pensionate che quest'anno dovranno mettere due mensilità della loro pensione di reversibilità per scaldare 60-70 metri quadri. Certo che il problema non lo risolviamo a livello regionale, ma dobbiamo anche dare un segnale su questo invece di proporre "marchettoni".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Credo che l'emendamento presentato dal Consigliere Gallo di cui stiamo discutendo debba essere inquadrato nella cornice del tema più ampio, ma forse alla maggioranza e alla Giunta sta sfuggendo questa cornice.
Il tema generale è quello della povertà abitativa, cioè un tema strategico per evitare che le persone, attraverso l'impoverimento relativo alla gestione della propria abitazione, scendano in una condizione generale di povertà, di cui poi la collettività ha il dovere di farsi carico in altre forme.
Chiaramente il nostro emendamento non è risolutivo, per intero dell'emergenza casa cui i piemontesi si trovano a dover far fronte (sono due milioni di euro per ogni annualità), ma sarebbe un segnale considerando anche che la Giunta Cirio già non ha dato un segnale in termini d'integrazione dei fondi nazionali per sostenere l'affitto degli inquilini con contratti di locazione privati (ne abbiamo parlato qualche giorno fa e c'è anche stata una manifestazione dei sindacati davanti al Consiglio regionale).
Sono arrivati 25 milioni di euro dal Governo per la morosità incolpevole degli inquilini privati (quattro milioni di euro in più rispetto al 2021) ma la Regione Piemonte, a differenza di altre Regioni, non ha integrato con risorse proprie questa somma in un momento in cui, invece, sappiamo che gli sfratti stanno aumentando e che i Comuni del Piemonte non hanno gli strumenti per soccorrere quelle persone.
Intervenire sul tema del riscaldamento con questo fondo straordinario proposto dal Consigliere Gallo sarebbe un intervento che va nella stessa direzione del fondo affitti per morosità incolpevole, cioè rendersi conto che c'è una fascia di popolazione piemontese, non piccola, che rischia di scivolare nella povertà perché non ce la fa a farsi carico di spese primarie come quelle per la casa e per il riscaldamento della propria abitazione.
Allora scendiamo con i piedi per terra: non servono le misure campanilistiche al limite della clientela! Abbiamo sentito di parcheggi minuscoli, di bagni nelle Pro Loco: non sono queste le misure che possono invertire la tendenza dello sviluppo del Piemonte o che possono evitare un crollo delle condizioni economiche della nostra popolazione.
Un fondo come quello proposto dal Consigliere Gallo, invece, potrebbe essere un segnale concreto e, soprattutto, trasversale e uniforme sul territorio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Ricordo a tutti i Consiglieri che avete due minuti per ogni intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Presidente, rispetterò i due minuti.
Questo è un emendamento che qualifica la nostra opposizione e il nostro stile nel fare opposizione. È un emendamento che vale due milioni l'abbiamo ripetuto più volte e, tra l'altro, il Consigliere Gallo, molto correttamente, è anche stato disponibile a rivedere eventualmente quella soglia, ma certamente non a rivedere il principio. Questi fondi sarebbero destinati alle famiglie più fragili che faranno fatica ad affrontare un inverno che si annuncia molto faticoso, in particolare per le famiglie più fragili.
Ci auguriamo di no, ma presumiamo che voi rispondiate di no, a fronte di una proposta che davvero segnale la totale incoerenza rispetto alle cose che andate dicendo e alle azioni che poi attuate in concreto.
Perché quei dieci milioni - insomma, l'abbiamo detto tutti e lo voglio ribadire in questa sede - pur rispondendo alle comprensibili aspettative dei Gruppi o dei singoli Consiglieri, nulla hanno a che vedere con una strategia, con una visione o con un'idea della comunità che da quest'Aula avremmo invece il dovere di consolidare in Piemonte.
Ci spiace molto dover dire queste cose; spiace, soprattutto, doverle dire in questo modo. Mi spiace anche dirlo all'amico e Assessore Tronzano perché so che in cuor suo probabilmente vive con fatica questa contraddizione; contraddizione che vivrebbe con fatica chiunque di noi fosse seduto su quella sedia. Perché l'incoerenza e l'incompatibilità tra le due scelte che probabilmente questa maggioranza oggi adotterà sono davvero totalmente contrarie e del tutto incompatibili con quel buonsenso cui molto spesso il Presidente Cirio ci ha richiamati in quest'Aula.
Sappiate che faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per far sapere ai piemontesi come state spendendo i loro soldi.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su quest'emendamento per segnalare tutta la mia perplessità e tutto il mio disappunto su questo modo di procedere. Essendo soldi che ha risparmiato questo Consiglio...
Peraltro, non è la prima volta, perché sappiamo tutti che è una prassi piuttosto consolidata negli anni: alla fine dell'anno questo Consiglio grazie alla sua buona amministrazione e grazie alla condivisione delle scelte che normalmente caratterizzano il nostro agire, ha sempre prodotto un avanzo piuttosto consistente e si è sempre deciso insieme come destinarlo.
Oggi, invece, ci troviamo di fronte questo tabellone - non c'è stato modo di discuterne in Ufficio di Presidenza, né in Conferenza dei Capigruppo - e se ne vuole fare un uso francamente difficile da condividere, perché è difficile cogliere un indirizzo in un elenco puntuale di interventi, dietro a molti dei quali si fa fatica a non leggerci un nome e un cognome di un riferimento politico, di qualcuno cui fare un favore o di qualcuno cui sostenere un intervento per ragioni di vicinanza politica. Non ci sono altre scuse per un emendamento di questo tipo, che esula dalla logica dei bandi, che esula dalla logica dei finanziamenti, ma che invece decide di fare nomi e cognomi.
Quando sento dire che non ci sarà un altro maxiemendamento, ma poi arriva un emendamento del genere - mi rivolgo all'Assessore Tronzano - la parola giusta è "ipocrisia": lei è stato ipocrita stamattina. Insomma, se avessimo saputo che questo era quello che stava per arrivare, avremmo evidentemente reagito in maniera diversa.
Mi rivolgo a lei, perché poi sarà lei, insieme al Presidente del Consiglio ad andare di fronte alla Corte dei Conti per la parifica del nostro bilancio. Molti di questi interventi sono finanziati o finanziabili con leggi sulle quali facciamo dei bandi (penso alla legge n. 18, penso ad altre leggi sulle quali abbiamo dei bandi aperti o ci sono stati dei bandi aperti negli anni passati). Come farete a giustificare che la manutenzione di un marciapiede in un Comune o dei lampioni in un altro passa tramite un'individuazione puntuale in quel Comune e non tramite un bando magari aperto o che ha una graduatoria ancora da scorrere? Questo dovrete raccontarlo anche a loro, a un certo punto! Noi faremo in modo che un faro si accenda anche su questa questione. E abbiamo notato che questi fari non vi lasciano indifferenti: abbiamo capito che tutto il falso attivismo che avete ultimamente mostrato in materia di edilizia sanitaria è stato innescato dall'ultima relazione della Corte dei Conti. Adesso si è fatto un po' di fumo, di sostanza poca, però diciamo che almeno la sensazione di fare un po' di movimento dovete produrla. Anche su questo ci aspetteremo qualche reazione, perché sicuramente faremo in modo che venga attenzionata una situazione di questo tipo.



PRESIDENTE

Vi ricordo che stiamo esaminando l'emendamento rubricato n. 311), avente come primo firmatario il collega Sarno.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere sull'emendamento in esame.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Farò un rapido intervento.
Quando si esprime un'Assemblea legislativa non c'è mai imbarazzo da parte mia, lo dico rivolgendomi al Consigliere Avetta. La politica deve tornare a essere centrale; noi abbiamo un'Assemblea e se l'Assemblea vota, io sono assolutamente contento e convinto che quella sia la cosa giusta.
Sull'aspetto "energia" non voglio far polemiche, per cui mi scuserà la mia maggioranza se non entro a piedi giunti, sebbene ci sarebbe da farlo. Non lo faccio, e non è il mio stile in questo momento, anche perché non ha senso, visto che parliamo di persone che ne hanno bisogno.
Ricordo, in particolare, la differenza fra conto capitale e spesa corrente: mi soffermo su tale aspetto per chiarire anche le vostre affermazioni sull'elenco relativo all'emendamento presentato dal Presidente Allasia, che mi sembra altrettanto importante sottolineare. Si tratta di spese d'investimento e non di spesa corrente, quindi non avremmo comunque potuto metterle all'interno di questo vostro emendamento.
Detto questo - quindi evito le polemiche che volevo fare - stiamo lavorando su tre fronti: il primo è quello del Governo. Il Governo ci deve dire che cosa vuole fare; dobbiamo capire quello che vorrà fare il Governo. In questo senso, abbiamo iniziato a mettere dei fondi sulle aziende, perché la nostra priorità è salvaguardare l'occupazione, innanzitutto. Questo non sarà una panacea, ma un segnale che si affiancherà a quello del Governo molto più massiccio e molto più solido.
Il secondo fronte - lo ricordo a voi, che ne siete i paladini e mi trovate concorde - è relativo al fatto che la politica deve tornare a dare gli indirizzi a questa società, che ormai è permeata da interessi vari che la politica non riesce più a compendiare.
Stiamo lavorando in maniera sobria e senza polemica con IREN, per quello che vi dicevo ieri. IREN ha spalmato sulle bollette, diciamo così, cioè sulle spese fisse, l'aumento del 130%. Noi non vogliamo far polemica perché IREN fa il suo mestiere. Noi però vogliamo sommessamente dire a IREN: "Proviamo a valutare se riuscite a modificare questa impostazione" perché dai conti che ha fatto soltanto l'ATC torinese si parla di 50 euro in meno sulla bolletta di ciascun alloggio. E prima di fare qualunque tipo di azione su questo emendamento, stiamo lavorando per far questo.
Il terzo ragionamento che faccio è che erogare contributi a favore di condomini privati è complicato: dovremmo farlo attraverso un bando, forse.
Ma sapete, vero, che cos'è un bando? Lo sapete bene, quindi certamente non sono quelli immediati di cui voi manifestate la legittima urgenza.
Per queste ragioni - non l'ultima, che è una valutazione del tutto personale - in questo momento non vogliamo fare demagogia - perdonatemi, lo dico a me stesso - approvando un emendamento che non sarebbe comunque fattibile né dal punto di vista procedurale (privati) né dal punto di vista procedurale (tempi).
Pertanto, il parere è contrario.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono interventi per dichiarazione di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Assessore, non è polemica, però quello che lei ha detto di nuovo conferma il fatto che la vostra non è una risposta alla realtà. Il tema che lei ha sollevato su IREN è un tema altro rispetto ai tempi burocratici dei bandi.
Al netto di condividere quello che lei ha detto e quello che si è detto in quest'Aula e che si racconta sui giornali, è un percorso lungo. Rischiamo di arrivare a una definizione di rapporti diversi con quella società con tempi più lunghi rispetto alle esigenze di quelle famiglie.
Pertanto, il primo dato è che non stiamo facendo demagogia. La demagogia rispetto a questa sua risposta, invece, ci sembra, con rispetto, molto chiara, perché le imprese sono un tema e le famiglie dirette sono un secondo tema. Il fatto di parlare di IREN sposta il problema più in là tira un calcio alla palla e la manda in tribuna, visto che anche lei è un appassionato di calcio.
Il secondo tema. Nel periodo pandemico COVID, con celerità, avete erogato sostegni straordinari attraverso bandi. L'avete fatto, a partire dal fondo di Finpiemonte, per dare contributi ai commercianti. Questo vuol dire che la lentezza burocratica è un problema risolvibile in tempi emergenziali.
Il terzo tema riguarda il conto capitale o conto corrente, spesa corrente.
Infatti, i soldi li prendiamo dalla spesa corrente, non dalla spesa capitale. Abbiamo fatto un paragone politico negli interventi dei colleghi sui sei milioni, cioè che state dando quei sei milioni a piè di lista certo in conto capitale, ma non vi abbiamo detto che quei sei milioni li davamo in termini di bollette. Abbiamo detto che ci sono valutazioni differenti con fondi differenti, perché il Vicepresidente Valle in quanto Consigliere ha ben specificato che anche quella spesa corrente poteva essere applicata attraverso bandi, che tra l'altro sono già in essere e ci sono già per i Comuni per fare il bagno (lo ripeto) di una Pro Loco. Stiamo usando quei sei milioni per dare un contributo di 20 mila euro - tra l'altro, un bel bagno con 20 mila euro - per fare il bagno di una Pro Loco.
Questo è scritto, Presidente, non faccia quella faccia. Nel piè di lista che avete fatto c'è un bagno della Pro Loco del Comune di Zubiena. È vero non sto dicendo delle balle. Scusi, Presidente.



PRESIDENTE

Stavamo cercando di capire dov'è. È in provincia di Biella.
Consigliere Sarno, ha tre minuti, per cui entri nel merito dell'emendamento n. 311).



SARNO Diego

Sto rispondendo nella dichiarazione di voto al perché l'Assessore ha detto di no.



PRESIDENTE

Ma è una dichiarazione di voto sull'emendamento n. 311).



SARNO Diego

Sì, è una dichiarazione di voto rispetto al no dell'Assessore. L'Assessore ha dato tre motivi e questi tre motivi non sono reali, non sono veri. Ho cercato di spiegarlo, Presidente, ma forse si è distratto tra un bagno e qualcos'altro. Mi scusi per i secondi in più. I tre motivi dell'Assessore non sono veri e ho cercato di dimostrarlo.
È per questo che il voto, ovviamente, per noi è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 311), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 quater Emendamento rubricato n. 312) presentato da Sarno (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Diego

Visto che l'Assessore ha espresso giustamente un provvedimento per le imprese, allora gli andiamo in scia. Se di imprese si tratta, le imprese degli impianti sciistici sono delle imprese che garantiscono un importante turismo del nostro Piemonte. Quegli impianti sciistici hanno dei problemi in termini di energia elettrica, perché abbiamo letto sui giornali, caro Presidente e Assessore, che rischiamo di avere delle piste sciistiche chiuse nei vari comprensori, in particolare nel Cuneese, tanto caro a questa maggioranza, e nel Torinese.
Pertanto, se tanto mi dà tanto, se le imprese sono tutte, allora magari sono lì, ma quella cifra di tre milioni espressa da questa maggioranza non è sufficiente per le imprese del Piemonte. Sappiamo che una caratteristica fondamentale delle imprese del Piemonte riguarda il turismo.



PRESIDENTE

Scusate.



SARNO Diego

È il mio Capogruppo.
Un bagno, 20 mila euro.



(Commenti fuori microfono)



SARNO Diego

Per i disabili, ci mancherebbe.
Presidente, posso andare avanti? Grazie.
Dicevo che queste imprese comprendono anche i comprensori sciistici e che su questo, abbiamo depositato un emendamento specifico.
Se l'Assessore, come ha dichiarato in Aula, Presidente, volesse garantire l'occupazione delle imprese, dovrebbe accogliere i nostri emendamenti perché così si aiutano le famiglie a mantenere il posto di lavoro, ma con uno stipendio con cui possono pagare le bollette che aumentano, per quanto è possibile, perché lo stipendio rimane sempre lo stesso, quindi il suo è un ragionamento che non sta in piedi.
Penso che l'attività delle piste da sci nelle nostre montagne sia fondamentale ed ecco perché l'emendamento n. 312), che propone l'inserimento dell'articolo 15 quater, prevede un milione di euro per un contributo straordinario sull'energia elettrica, in particolare per le montagne del Torinese e per quelle della provincia di Cuneo. Crediamo che questo sia esattamente in linea con le volontà espresse, ripeto dall'Assessore pochi secondi fa. Pertanto, ci aspettiamo che questo emendamento sia approvato, altrimenti ci sarebbero aziende figlie e figliastre, aziende più importanti e aziende meno importanti, come i bagni per i disabili in un determinato Comune o i bagni per disabili in un altro Comune. Non abbiamo la possibilità di comprendere l'obiettivo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Sono imprese che rientrano all'interno del ragionamento che abbiamo fatto con il nostro emendamento.
Il parere della Giunta è negativo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno, per dichiarazione di voto.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Per dichiarazione di voto che sarà, ovviamente, favorevole.
Vorrei specificare il fatto, come ho già detto nella presentazione, che quei tre milioni previsti nell'emendamento per gli impianti sciistici, che consumano parecchio perché sono energivori, crediamo che siano particolarmente pochi, soprattutto se consideriamo tutte le imprese del Piemonte. Ci sembra una riflessione un po' semplice, con una dotazione finanziaria particolarmente debole.
L'Assessore avrebbe potuto esprimere un parere favorevole per aumentare quel fondo, dando maggiori risposte alle imprese e per salvaguardare l'occupazione, ma così non è stato. Si certifica così nuovamente che pure sulla linea politica di dare sostegno alle imprese si parla molto, ma si fa molto poco.



PRESIDENTE

Grazie, collega Sarno.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 312), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 quinquies Emendamento rubricato n. 315) presentato da Sacco (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Rapidamente, anche perché è un emendamento molto semplice.
Con l'emendamento chiediamo dei fondi per l'elettrificazione delle aree mercatali comunali; non per i singoli Comuni, ma per diversi Comuni del Piemonte che hanno questa necessità, proprio per migliorarne la condizione.
Vorremmo stanziare 400 mila euro per finanziare opere di sviluppo tecnologico per l'ammodernamento dei sistemi di gestione dell'elettricità in tali aree; in tal modo si potranno dotare di colonnine in grado di erogare elettricità, conteggiando l'effettivo consumo.
Questa è una richiesta specifica da parte di molti Sindaci che hanno sempre più difficoltà a garantire un servizio ai mercati delle aree mercatali comunali. Pensiamo che con una cifra, tutto sommato, modesta si possa andare incontro a tale esigenza e risolvere un problema che desta non poche difficoltà sia ai Sindaci che si trovano a dover erogare dei servizi in condizioni non idonee, sia ai mercatali, che in questo modo avrebbero la possibilità di attingere energia elettrica senza grossi problemi.



PRESIDENTE

Grazie.
Poiché non vi sono altri interventi sull'emendamento, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 315), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 sexies Emendamento rubricato n. 316) presentato da Sacco (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Qui chiedo contributi ai Comuni o alle loro Unioni per la sostituzione dei veicoli obsoleti con veicoli a basso impatto ambientale. Sappiamo la difficoltà che hanno soprattutto i piccoli Comuni ad accedere alla possibilità di sostituire i mezzi comunali e visto che il momento non è.



(Brusìo in aula)



SACCO Sean

Scusi, Presidente, faccio un po' di fatica a intervenire.



PRESIDENTE

Chiedo ai colleghi di rimanere seduti ai propri posti.
Prego, continui, Consigliere Sacco.



SACCO Sean

In questo momento proprio si ritrovano i piccoli Comuni in forte difficoltà per l'aumento del caro energia. Sostituire mezzi obsoleti con veicoli più nuovi e più efficienti potrebbe sicuramente aiutarli a garantire i servizi alla collettività.
Chiediamo lo stanziamento di un milione di euro, che non è tantissimo, ma sarebbe comunque un incentivo per quelli più in difficoltà. Il bando dovrà poi essere pensato anche per agevolare i Comuni in più difficoltà; potrebbe essere comunque un segnale di attenzione alle difficoltà dei piccoli Comuni piemontesi che vivranno soprattutto nei prossimi mesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
A sostegno dell'emendamento del mio collega, Consigliere Sacco.
Considerata la crisi energetica climatica, di cui spesso parliamo in quest'Aula (abbiamo ricevuto delegazioni importanti e presentato ordini del giorno), dovremmo mettere in atto azioni più incisive. L'emendamento presentato dal mio Gruppo, a nome del Consigliere Sacco, a differenza di altri emendamenti di cui parleremo ancora in questo dibattito, non porta beneficio a un solo un Comune, ma si rivolge a tutta una serie di Comuni che si trovano a utilizzare mezzi piuttosto obsoleti e anche inquinanti.
Credo, quindi, che l'Assessore debba prendere in seria considerazione l'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta sull'emendamento 316).
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta è contrario, ma su questo dico che usciranno bandi a favore dei Comuni sull'efficientamento energetico e illuminazione pubblica.
Naturalmente bandi FESR.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 316), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 septies Emendamento rubricato n. 350) presentato da Disabato (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
L'emendamento, probabilmente già conosciuto dall'Assessore Tronzano prevede sgravi per gli esercizi commerciali presenti in aree in cui persistono cantieri di lunga durata, cantieri che possono rappresentare un colpo di grazia per la condizione economica precaria del momento, che si vanno ad aggiungere a situazioni di difficoltà che già vivono i commercianti ogni giorno.
Dovremmo tenere in considerazione sia l'ambito del commercio fisso sia quello del commercio ambulante che spesso, proprio a causa di questi cantieri, vede cambiata la morfologia dei mercati con stalli ridotti. Anche queste attività si ritrovano in una situazione economica precaria.
Ormai da anni chiediamo un impegno alla Giunta regionale rispetto al tema lo abbiamo visto con il lunghissimo cantiere del grattacielo della Regione Piemonte, che ha provocato la desertificazione dell'area, dal punto di vista commerciale. Noi chiediamo, oltre ad altri impegni, anche questo tentativo della Giunta di salvare quelle attività economiche che vedono un calo del proprio fatturato e del proprio giro d'affari a causa della presenza di cantieri sul territorio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altre richieste di intervento, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere della Giunta sull'emendamento è contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 350), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 octies Emendamento rubricato n. 352) presentato da Marello (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
L'emendamento parte sempre dal tema, purtroppo, di grande attualità ormai da mesi (ottobre-novembre dell'anno scorso), quando l'esponenziale aumento del gas prima della guerra ha determinato un aumento delle bollette del riscaldamento e dell'energia elettrica.
Questi aumenti hanno toccato anche il sistema della formazione professionale piemontese che sappiamo è un sistema molto articolato e diffuso con decine di centri di formazione, per dirla in maniera imprecisa ma in maniera più chiara decine di scuole e decine di strutture che, dal punto di vista dei consumi energetici, hanno un fabbisogno significativo.
Nell'ultimo anno in questi centri si sono verificati aumenti di costi estremamente elevati. Parliamo di qualche centinaio di migliaia di euro a centro; costi che, fino a oggi, sono stati interamente assorbiti dai bilanci delle varie agenzie formative che già sappiamo essere spesso in difficoltà e che stanno attraversando un ulteriore momento di difficoltà per il fatto che vengono pagate in ritardo dalla Regione. Pertanto, c'è un disallineamento tra la competenza e la cassa che crea già notevoli problemi. Ebbene, a questi problemi si aggiunge un balzello molto pesante quello dei costi energetici.
L'emendamento, che non risolve il problema ma cerca di andare incontro, con un primo passo, a questa situazione, propone di mettere quattro milioni di euro per aiutare, in questa fase, le varie agenzie formative che operano sul nostro territorio e che sono, com'è noto, fondamentali per il sistema scolastico e formativo e anche per quello produttivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Non vi sono altre richieste d'intervento sull'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 352), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 novies Emendamento rubricato n. 371) presentato da Sacco (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Ho deciso di presentare questo emendamento perché, dopo mesi di propaganda sugli ospedali, non si era ancora visto l'ombra di un euro per finanziare i progetti e l'ombra di un euro lo abbiamo trovato nei fondi e accantonamenti Programma 20.01 (fondo di riserva).
Presidente, è necessario dare una svolta nella realizzazione dei nuovi ospedali e per questo abbiamo deciso di mettere nero su bianco un emendamento che dice subito quale ospedale dev'essere finanziato. Mi ricordo che in campagna elettorale il centrodestra lo dava praticamente già per realizzato l'ospedale di Alessandria, ma sono passati ormai cinque mesi e non si è più saputo nulla.
Ho voluto venire incontro alla Giunta ricordandole che servono soldi per fare uno studio e per fare una progettazione di questo ospedale e i soldi glieli abbiamo anche indicati. Abbiamo detto da dove si possono prendere per iniziare a fare il primo passo verso una vera realizzazione del nuovo ospedale di Alessandria, che ci permetterebbe poi di consegnare un progetto a INAIL. Un progetto che possa finalmente essere finanziato.
Abbiamo visto che è stato presentato un emendamento abbastanza vago, dove si dice che la Giunta ha la possibilità di accendere dei mutui per la progettazione di ospedali: non si sa bene quali, non si sa bene entro quando, non si sa bene come.
Ritengo che questo sia un emendamento molto più certo, un emendamento che mette nero su bianco le richieste e le esigenze e dove si vanno a prendere dei soldi che già ci sono. Per questo, non vedo per quale motivo bisogna cassarlo. Mi verrebbe in mente che, nel caso ci fosse il parere negativo su questo emendamento, chiaro, certo e definito per poi andare a votarne uno molto fumoso e poco concreto, significa che si sta solo cercando di perdere dell'ulteriore tempo e si sta facendo in modo di non dare risposte alle esigenze, nonostante le promesse ai cittadini della provincia di Alessandria.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Non sono firmatario dell'emendamento, Presidente, però se mi concede la possibilità di intervenire, lo faccio con piacere.
Colgo l'occasione, riprendendo altresì la discussione di questa mattina per chiedere, se è possibile, un chiarimento (anzi, non "se è possibile" perché il chiarimento è doveroso) rispetto alla necessità di capire esattamente se questi fondi sono a disposizione per la realizzazione di quali ospedali. Perché non ci va tanto, perché 30 milioni servono per un ospedale, non possono servire per due, tre o cinque ospedali, ma per la progettazione di un ospedale: ci dite quale? Così, almeno, date un senso all'eventuale voto contrario all'emendamento che stanzia risorse in questo caso per la progettazione dell'ospedale di Alessandria.
Non è come quando un figlio vuole nascondere al genitore una marachella: il genitore gli dice "adesso dimmelo" e il figlio, dopo un po', glielo dice.
Non è una cosa del genere.
Potete dirci su quale ospedale mettete quei 30 milioni di euro? Così almeno, potete motivare meglio la ragione per cui, eventualmente, non voterete a favore di quest'emendamento, che è finanziariamente sostenibile e, come dice l'amico Tronzano, ha una sua filosofia bilancistica, ma lo dico sorridendo, per non gravare pesantemente sulla discussione di questo importantissimo disegno di legge. Ci siamo capiti.
Presidente, mi rivolgo a lei: non è curioso di sapere quale progettazione è stata finanziata? Lo dica! Anche lei è un po' curioso di saperlo.
Dato che, come noi, sa che non possono essere...
Ce lo dica al microfono, perché so che lei potrebbe dircelo.



PRESIDENTE

Io ho fiducia cieca in questa Giunta e nell'Assessore Icardi, perciò mi fido.



RAVETTI Domenico

Ma la fiducia non dev'essere cieca: la fiducia ci deve vedere benissimo Presidente! E lei lo sa questo.
Dato che ha fiducia chiara, visibile e vedente negli Assessori e nella Giunta, si faccia dire per quale ospedale sono a disposizione quei fondi così almeno riusciamo a dialogare meglio, ecco. Se no, ci arrabbiamo se voi votate contro quest'emendamento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento, il primo firmatario, ossia il collega Sacco, che, come tutti sappiamo, è di Alessandria, voleva semplificarle la vita, Assessore per evitarle di scrivere un emendamento in fretta, magari saltando la pausa pranzo per cercare di rimediare a qualche errore.
Con quest'emendamento si è esposto chiaramente che cosa andrebbe fatto per assolvere un dovere che ci siamo assunti nei confronti dei cittadini di Alessandria e del Piemonte intero.
Forse lei dovrebbe fare il contrario: dovrebbe approvare l'emendamento e ritirare quello che avete scritto voi. Anche perché è stato fatto un lavoro importante: il mio collega è andato a cercare il capitolo e ha trovato esattamente il fondo da dove possono essere attinte le risorse, quindi non vedo come lei possa respingere un emendamento scritto così bene, studiato e mirato su un impegno preciso che voi, come Giunta, vi siete assunti.
Io, al contrario del Presidente Allasia, non nutro tutta questa fiducia illimitata; preferisco le cose messe nero su bianco. E qui le abbiamo messe nero su bianco, come andrebbe fatto.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, chiedo all'Assessore Tronzano di esprimere il parere della Giunta regionale sull'emendamento rubricato n. 371); prego.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 371), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 decies Emendamento rubricato n. 372) presentato da Sacco (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vado in scia all'emendamento illustrato dal collega Sacco.
Con tale emendamento individuiamo le risorse per la progettazione del nuovo ospedale Maria Vittoria (tra l'altro, se n'è parlato moltissimo nell'ultimo periodo, proprio per quanto riguarda l'identificazione del terreno su cui andare a costruire l'opera).
Con questi emendamenti vi stiamo chiedendo di concentrarvi su un tema focale per la nostra Regione, che è quello del rinnovo dell'edilizia sanitaria. Ne abbiamo parlato tantissimo. Quello che vi chiediamo è di trovare le risorse, tra un bagno, un rally, uno spazzaneve e una rotonda per dotare la nostra Regione di strutture all'avanguardia per prendersi in carico la salute dei cittadini piemontesi. Per questo, non bastano emendamenti "toppa" come quello presentato stamattina, che non dice nulla non parla di date, non parla di luoghi né di strutture ospedaliere. Ci vogliono fondi certi, tempi certi, ci vuole chiarezza sul tema dell'edilizia sanitaria. Non servono ragionamenti fumosi, non serve sfuggire al dibattito e al dialogo.
Come ho detto anche questa mattina, è una discussione che andrebbe fatta in presenza dell'Assessore Icardi. Dispiace che in questo momento si stiano bocciando dei fondi riservati alla progettazione di nuovi ospedali in assenza dell'Assessore, che forse qualcosa dovrebbe dire al riguardo. Di fatto, stiamo dicendo "no" a delle risorse certe per andare a finanziare quei progetti che permetterebbero di rinnovare tutte le strutture di edilizia sanitaria ospedaliera della nostra Regione. A tutto questo stiamo dicendo "no". Queste erano risorse certe, per cui bastava votare questi emendamenti.
Invece prendiamo atto che la Giunta decide di prendere la via della confusione e della poca chiarezza su un tema che, invece, meriterebbe un tipo di dibattito diverso.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi in merito.
La Giunta esprime parere contrario all'emendamento n. 372).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 372), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 undecies Emendamento rubricato n. 16) presentato da Bongioanni (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Non vi sono richieste d'intervento in fase di illustrazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Presidente, è vero che non è obbligatorio, ma quest'emendamento istituisce un nuovo articolo con una posta di bilancio e un finanziamento molto parziale, per non usare termini che abbiamo già utilizzato.
Svolgo io "fintamente" la presentazione, Presidente.
Con quest'articolo si prevede l'erogazione di un contributo straordinario alla Croce Rossa di Sampeyre, per cui ci piacerebbe sentire dal proponente le motivazioni di un contributo straordinario alla Croce Rossa non in generale, ma di Sampeyre. Ci piacerebbe saperlo. Siamo un Consiglio regionale, non siamo un Consiglio comunale e sarebbe interessante capire perché, ripeto, il contributo non è alla Croce Rossa in generale, ma a quella di Sampeyre. Magari ci convince a sostenere la proposta e sarebbe opportuno che almeno il primo firmatario lo illustrasse e avesse il coraggio e la voglia di farlo. È il collega Bongioanni, che tra l'altro è presente.



PRESIDENTE

Se non vi sono interventi, chiedo il parere della Giunta, che esprime parere favorevole.
Chiedo se vi siano dichiarazioni di voto sull'emendamento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Le ampie presentazioni da parte del proponente non ci hanno convinto. Per come stiamo cercando di dire in tutti i modi, credo che abbiate scambiato il Consiglio regionale per un Consiglio comunale. Magari! Non si comprende perché non è un contributo straordinario alla Croce Rossa piemontese per sostenere le spese dell'energia elettrica piuttosto che le spese per innovare il parco auto o gli strumenti utili per il servizio che sviluppa sui territori. Invece no, siamo di fronte a un articolo nuovo per dare 20 mila euro alla Croce Rossa di Sampeyre. Di conseguenza, non solo si usano i sei milioni per un elenco a piè di lista che assomiglia molto a un "marchettificio", ma si istituiscono anche nuovi articoli a questa variazione di bilancio. E, purtroppo, ce ne saranno altri.
C'è un limite al rispetto dell'Aula istituzionale e crediamo che questo limite si stia abbondantemente superando.
Il nostro voto è di presenza, perché si parla della Croce Rossa, per contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Sull'ordine dei lavori volevo, se cortesemente mi ascolta Presidente, intervengo per fare un ringraziamento. Il ringraziamento lo rivolgo sinceramente - ma lo dico sinceramente - al collega Poggio, che non si è fatto travolgere da queste dinamiche. Lo dico davvero, perché non ci sono richieste per le sedi della Croce Rossa, ad esempio, della Provincia di Alessandria e simili a quella di Sampeyre. Ad esempio, quella in Val Varaita (penso anche alla Val Curone, San Sebastiano Curone) è nelle stesse condizioni. E apprezzo tantissimo il suo approccio in questa discussione perché non si è fatto coinvolgere in queste dinamiche.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, non si può rivolgere al Consigliere Poggio, altrimenti poi giustamente il Consigliere Poggio chiede di intervenire per fatto personale.



RAVETTI Domenico

Sì, ma il mio è un ringraziamento. Comunque ha ragione, ho sbagliato. Per voglio ringraziare tutti quei Consiglieri che sono usciti da queste dinamiche, perché non è che la sede della Croce Rossa di San Sebastiano Curone ha meno dignità della sede di Sampeyre in Val Varaita. Ha la stessa dignità, però non è questo il dibattito che ha reso interessante la posizione di colleghi della provincia di Alessandria. Ha ragione lei Presidente, e non li cito. Tant'è che la Provincia di Alessandria non è nemmeno inserita in quell'elenco dove figura anche un impegno di 20 mila euro per un bagno pubblico di una Pro Loco.
Pertanto, penso che i Consiglieri di maggioranza della provincia di Alessandria abbiano un approccio ai problemi simile ai Consiglieri di minoranza e per questo li ringrazio. Non arriverà un centesimo in provincia di Alessandria, perché c'è una parte preponderante della maggioranza che ha un atteggiamento rispetto a questa variazione di bilancio.
Evviva! Noi teniamo alto il vessillo della provincia di Alessandria, non facendo arrivare nemmeno un centesimo, ma ci distinguiamo!



PRESIDENTE

Grazie.
Però, detta così è brutta.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi sarebbe piaciuto ascoltare l'illustrazione da parte del collega Bongioanni. Mi spiace un po' perché.
(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Il caffè preferisco prenderlo da sola.



PRESIDENTE

Consiglieri, fate intervenire la Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Perché penso che ci dev'essere una spiegazione e una ragione, così come vedendo l'elenco degli emendamenti, con la tabellina spuntata all'improvviso, vorrei che chi ha chiesto l'intervento per il Moncenisio alzasse la mano. Perché siamo anche a questi livelli, perché ogni proposta emendativa ha.
Guardo il Consigliere Marin? No. Chi è interessato al Moncenisio tra di voi? Perché siamo a questo punto, veramente.
Adesso lo tolgono.
Perché c'è un intervento relativo al Moncenisio, il mio territorio.
Infatti, vorrei sapere e ringrazio chiunque sia stato.



(Commenti fuori microfono)



FREDIANI Francesca

Sì, adesso presento un subemendamento per togliere il Moncenisio dagli interventi.
Mi spiace, Assessore Tronzano, perché eravamo partiti seriamente su questo provvedimento e mi spiace che la sua serietà sia stata messa un po' in ombra da questi ultimi interventi, in particolare, con l'ultimo emendamento che riporta quella tabella, dove al posto del numero degli emendamenti potevate scrivere direttamente il nome del Consigliere che l'ha richiesto.
Ormai questa volta è andata in questo modo, però la prossima volta evitiamo di dire che sono variazioni tecniche, che non c'è spazio per la politica perché se poi c'è spazio soltanto per la politica - passatemi il termine da marchetta della maggioranza, allora partiremo tutti con una serietà diversa sulle prossime discussioni in ogni sessione di bilancio.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altri iscritti a parlare.
Procediamo con la votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



BONGIOANNI Paolo

Chiedo scusa, chiedo di registrare il mio voto favorevole. Non ha funzionato il sistema.



PRESIDENTE

Sia inserito a verbale che il Consigliere Bongioanni ha espresso voto favorevole sull'emendamento n. 16).
Comunico che l'emendamento rubricato n. 428) presentato dal Consigliere Bongioanni è stato ritirato.
ARTICOLO 15 terdecies Emendamento rubricato n. 429) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Rapidamente, sono erogati tre milioni per l'energia a favore delle imprese attraverso Finpiemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono dichiarazioni di voto sull'emendamento n. 429), procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 429).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 quaterdecies Emendamento rubricato n. 430) presentato da Disabato (prima firmataria).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Martinetti per l'illustrazione.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
L'emendamento, come gli altri presentati prima dei miei colleghi, la Capogruppo, Consigliera Disabato e il collega Sacco, fa riferimento per l'ennesima volta all'edilizia sanitaria.
Parliamo dell'Ospedale di Cuneo, un'opera importante, attesa e, mi lasci dire, anche piuttosto travagliata. Dopo lunghe discussioni e dibattiti pubblici, si è giunti finalmente all'individuazione del sito su cui far sorgere questa struttura, che - lo ricordo a chi non ne fosse a conoscenza sarà l'hub della nostra provincia, cioè l'ospedale più importante di tutta la provincia di Cuneo, che dovrà servire la provincia Granda, che come dice il nome, è una provincia estesa, che ha bisogno non solo di opere di collegamento per questo ospedale, ma di un ospedale che sia veramente di eccellenza.
Nella nostra provincia sorge a Verduno.



(Brusìo in aula)



MARTINETTI Ivano

Però, Presidente!



PRESIDENTE

Consiglieri! Gavazza, Sarno, Disabato e altri!



MARTINETTI Ivano

Presidente, deve fare rispettare l'ordine.
Grazie, Presidente, e mi scusi.
Dicevo che è un ospedale che sarà un punto di riferimento per tutta la provincia e ci auguriamo che possa collaborare in maniera proficua per una sanità di eccellenza con l'Ospedale di Verduno. Anche qui avevamo individuato alcune anomalie sulla progettazione: si era partiti con il finanziamento dell'INAIL, poi a un certo punto è arrivata la notizia che probabilmente ci sarebbe stata qualche società disposta a intervenire con il partenariato (tutte cose che ho letto sui giornali, non ci è stata data informativa o indicazioni al riguardo). Avevamo pensato che fosse la maniera più corretta per dare un giusto finanziamento affinché, con un progetto esecutivo, potessero finalmente partire i lavori per un'opera di cui abbiamo un fondamentale bisogno.
L'eccellenza della sanità di un territorio non si misura solo su un tipo di ospedale, ma quando tutta la rete ospedaliera funziona bene. Avremmo dovuto ragionare in questa direzione.



PRESIDENTE

La Giunta regionale esprime parere contrario sull'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 430), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 quinquies.decies Emendamento rubricato n. 431) presentato da Marello (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 432) presentato da Marello (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 431) e n. 432) sono di identico contenuto.
Prego, Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Presidente, i due emendamenti sono identici (probabilmente ho commesso qualche errore), per cui ritirerei l'emendamento rubricato n. 431) e terrei l'emendamento rubricato n. 432).
L'oggetto sono i fondi per finanziare il progetto dell'Ospedale Unico Savigliano-Saluzzo-Fossano.



PRESIDENTE

Ha ragione, Consigliere Marello; prego.



MARELLO Maurizio

Volevo solo dire che ritiro l'emendamento 431) e mantengo l'emendamento 432).



PRESIDENTE

Sì, grazie.



MARELLO Maurizio

Con l'emendamento proponiamo di inserire 20 milioni di euro per il finanziamento dell'Ospedale Unico Savigliano-Saluzzo-Fossano, prendendoli in parte dal Fondo di riserva e in parte dal Fondo sanitario.
Dato che al momento né la Giunta, che lo ha presentato, né la maggioranza (vedremo poi quando verrà discusso) ha voluto specificare meglio il successivo emendamento, il n. 434), mi pare che questo mio emendamento sia stato accolto nel 434), quello in cui si appostano non solo 20 milioni, ma 30 milioni di euro per la progettazione di ospedali. Credo che si possa tranquillamente leggere per la progettazione dell'Ospedale Unico Savigliano Saluzzo-Fossano.
Segnalo che il meccanismo di finanziamento previsto nel nostro emendamento era molto più semplice che non quello di attingere attraverso un mutuo ancora da stipulare, che sicuramente comporterà tempi maggiori. In ogni caso, sapendo che questo nostro emendamento avrà parere negativo della Giunta e non sarà approvato, perché ovviamente la maggioranza ha i numeri per non approvarlo, mi consola il fatto che dopo avremo l'emendamento 434) presentato dall'Assessore Tronzano, con cui si finanzierà questo progetto.



PRESIDENTE

La ringrazio.
Chiedo il parere della Giunta sull'emendamento 432), la quale esprime parere contrario.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 432), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 15 sexies.decies Subemendamento rubricato n. 438) presentato da Gallo (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Subemendamento rubricato n. 437) presentato da Gallo (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Subemendamento rubricato n. 436) presentato da Gallo (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 434) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Per evitare fraintendimenti ed essere chiari: sospendiamo l'emendamento rubricato n. 434), lo portiamo in Commissione lunedì mattina alle 9.30 l'Assessore Icardi e il sottoscritto lo illustreranno, così capiremo che non si tratta di scegliere fra ospedali.
Se siete d'accordo, lo sospendiamo temporaneamente e lo portiamo in Commissione. Sospendiamo anche i subemendamenti all'emendamento. Terminiamo i lavori del Consiglio con l'articolo 16 e partiamo la prossima settimana con l'articolo 17.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Ricordo che i subemendamenti rubricati n. 438), n. 437) e n. 436) all'emendamento rubricato n. 434) sono sospesi.
Passiamo all'emendamento rubricato n. 435) che introduce l'articolo 15 septies decies.
ARTICOLO 15 septies decies Emendamento rubricato n. 435) presentato da Allasia (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Presidente, come minoranze non accettiamo la non illustrazione dell'emendamento marchetta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Nel merito dell'emendamento basta leggerlo, c'è poco da spiegare e da illustrare.
Credo che la cosa più importante da dire è che stiamo utilizzando i risparmi del Consiglio regionale (l'ha anticipato il collega Valle prima intervenendo sul tema del caro energia).
Il tema, oltre al merito dell'emendamento su cui interveniamo puntualmente è che stiamo utilizzando i risparmi del Consiglio regionale 2021, che non sono le risorse che ha in gestione la Giunta per portare avanti le politiche della Regione Piemonte secondo le linee guida della maggioranza che ha vinto le elezioni, ma sono i risparmi del Consiglio regionale che avete fatto tutti insieme, grazie all'Ufficio di Presidenza, in questo caso del 2021, e che nel bilancio di aprile abbiamo assegnato alla Giunta, come ogni anno, e che adesso ci decidiamo di riprendere e di destinare a pioggia sotto varie forme.
Le chiedo: le sembra corretto e giusto che non si discuta in nessuna sede di come utilizzare, se sono tornati nella disponibilità del Consiglio regionale, i risparmi che abbiamo fatto tutti assieme come Consiglio regionale? Per adesso non entro nel merito dell'emendamento, ma sul metodo.
Abbiamo chiesto una Commissione sul tema dell'edilizia sanitaria, ma guardate che era necessario convocare un Ufficio di Presidenza sulla destinazione di quelle risorse.
Parlo a lei, Presidente, per parlare ai tre Capigruppo che hanno firmato l'emendamento per depositarlo. Io credo che questo sia un vulnus istituzionale incredibile. Ogni volta che votiamo il bilancio, lo votiamo all'unanimità in Ufficio di Presidenza - a meno che non ci siano cose particolari - e in Aula e decidiamo insieme come destinare quelle risorse quando le restituiamo alla Giunta. Non è così? Chiedo il supporto del Consigliere Valle, ma anche del collega Salizzoni che per due anni è stato in Ufficio di Presidenza. Questa volta è stato fatto, tra l'altro, durante l'assestamento di bilancio, probabilmente questa mattina, quando non capivamo cosa stesse succedendo. Pensavamo vi foste concentrati sull'emendamento da 30 milioni della sanità che, per inciso, discuteremo in IV Commissione, ma lo dico pubblicamente, dato che ne abbiamo discusso oggi: prevede solo la progettazione e peccato che nella vostra delibera voi prevedete anche l'acquisto delle aree e degli arredi per accedere ai finanziamenti INAIL.
Vi siete dimenticati un pezzo, ma il buon Gallo ve l'ha subemendato e quindi ve lo correggerà. Ogni tanto studiamo anche noi, anche se non ci credete.
Credo che il vulnus principale sia questo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Che questo sia un "marchettone" lo abbiamo già detto: è evidente a tutti ed è palese. Ci sono righe nella tabella degli emendamenti dove manca solo nome e cognome perché non si possono mettere, ma sono delle vere e proprie firme.
Oltre a essere un "marchettone", è qualcosa di arrogante. Rientra nelle facoltà dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione fare degli emendamenti, ma ricordo che in passato gli avanzi del Consiglio regionale di solito si destinavano o, meglio, per gli avanzi del Consiglio regionale era il Consiglio a darvi un indirizzo con un ordine del giorno votato in Aula, spesso a margine della votazione del bilancio del Consiglio in cui si diceva: quest'anno sono stati avanzati "enne" milioni di euro e li destiniamo, ad esempio, all'edilizia scolastica e si votava all'unanimità.
Quello era denaro risparmiato dall'istituzione, che è di tutti, con un Ufficio di Presidenza nel quale sono rappresentate la maggioranza e l'opposizione, quindi era l'istituzione che diceva: "Il Consiglio regionale è virtuoso, ha risparmiato del denaro, l'Aula esprima un indirizzo unitario per restituirlo alla cittadinanza piemontese".
Questo, invece, è veramente arrogante perché - ripeto - il Consiglio regionale è un'istituzione virtuosa, ha degli avanzi tutto l'anno: ne sono orgoglioso come cittadino piemontese, come Consigliere regionale e come Consigliere regionale che ha fatto parte d'Ufficio di Presidenza.
Benissimo! Proprio per quello sarebbe stato più che opportuno decidere di destinarlo per varie missioni utili e in modo diverso. Qui sta proprio l'arroganza: usare l'avanzo del Consiglio regionale per piccole marchette territoriali per farsi belli.
Ripeto se questo, da una parte, è probabilmente lecito, dall'altra è veramente, come ha detto qualcuno, un vulnus per questa istituzione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intervengono anch'io più sul metodo che nel merito di questo emendamento.
Presidente, penso che le istituzioni abbiano anche una prassi consolidata di lavoro comune, che va oltre le regole (sebbene le regole siano importanti e vadano rispettate). Sicuramente, questa condivisione del Consiglio regionale sull'utilizzo dei fondi avanzati e non utilizzati dal Consiglio stesso è una prassi importante da rispettare, al di là delle diverse appartenenze, al di là ovviamente dei ruoli di maggioranza e di opposizione; condivisione che ha passato e superato le legislature e che ha consentito di dare risposte ai cittadini il modo partecipato.
Credo anch'io che sia molto grave quest'arroganza, l'atteggiamento di "asso pigliatutto" che la maggioranza ha voluto porre in essere con tale atto.
Tutti, bene o male, ascoltiamo il territorio, viviamo sul territorio. Tutti siamo a conoscenza di situazioni di difficoltà e di richieste, dalle più piccole, minimali e puntuali, a quelle più strategiche e rilevanti. Tutti siamo nelle condizioni di presentarle in Aula, come peraltro è stato fatto con gli emendamenti.
Pertanto, non si tratta d'incapacità di ascolto, ma dell'opportunità voglio rimarcarlo - e forse anche qualcosa in più, dell'esigenza che noi esprimiamo con forza di condividere indirizzi; indirizzi che poi la Giunta cui sono stati affidati quei fondi, poteva assegnare con modalità più pubbliche, meno pubbliche, di accesso diretto o di bandi, ma condividendo quantomeno gli indirizzi.
L'indirizzo era quello di aiutare i piccoli Comuni per piccole opere? Ci poteva anche stare: magari condividevamo quest'esigenza forte in un momento difficile e, volentieri, si poteva condividere e definire insieme la strategia e la modalità per attuarla. Perché non credo che i piccoli Comuni in difficoltà si trovino solo nel Cuneese (personalmente, ne conosco anche in altre aree del Torinese, probabilmente ce ne saranno anche in altre aree del Piemonte).
Credo, con questo, di aver espresso il mio dissenso, il mio disaccordo e anche il mio disappunto per una scelta che sicuramente non aiuta un lavoro condiviso e proficuo in quest'Aula per il futuro.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori, ovviamente.
Credo che il fatto che non si abbia avuto il coraggio, nei lavori d'Aula di presentare l'emendamento, sia davvero irrispettoso anche della formalità e del verbale degli interventi in Aula. Quando racconteremo ai piemontesi che cosa sta succedendo, il silenzio certo avrà un significato.
Forse nessuno si prende la briga, la responsabilità e il coraggio di intervenire, e allora lo faccio io. Ve li leggo: restauro conservativo di una statua; manutenzione di un campo da calcio e di un giardino botanico di un pezzo di strada, di una fontana; rimozione di un traliccio; bagno per disabili in una Pro Loco; riqualificazione di un'area a parcheggio (tra l'altro, 100 mila euro!); manutenzione per 30 mila euro di piste ciclabili.
Perché non avete avuto il coraggio di raccontare quali sono state le scelte, la genesi, il perché? Perché la statua lì e non la statua da un'altra parte? Perché il campo da calcio? Guardate, arrivo da Nichelino un Comune di 50 mila abitanti che ha tre campi da calcio, dove giocano bambini dai cinque-sei anni fino alla prima squadra e che fanno fatica a competere con le grandi società sportive perché non possono avere un campo in sintetico, per cui c'è la terra. Il Comune ha provato a dare il proprio contributo, ma non basta. Perché il campo da calcio qui e non lì? Quei bambini sono meno fortunati o hanno meno contatti con quest'Aula? La Croce Rossa di Sampeyre ha meno contatti in quest'Aula della Croce Rossa di Nichelino? Abbiate il coraggio di raccontare questa tabella! Abbiate il coraggio! Perché non lo fate? Qual è il limite? Qual è? Non è neanche più un orpello fastidioso questo Consiglio per voi, lo dico dall'inizio. È quasi un nascondersi di avere l'autorevolezza di presentare queste voci, che peraltro arrivano a circa sei milioni di euro.
Presidente - lo ribadisco - spero che qualcuno abbia voglia di alzarsi da quella parte dell'aula e di spiegarci qual è la genesi di questo elenco a piè di lista.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Lo dico con molta umiltà, perché non vorrei apparire supponente: consapevole del fatto che tutti possiamo commettere degli errori - ne ho commessi in passato, e, figuriamoci, non sarò esente da errori nel futuro devo ricordare ai colleghi che noi siamo "legislatori", non so se è chiaro.
Siamo legislatori: è un ruolo importante; cioè noi in questo momento abitiamo in un'Aula che fa leggi per il Piemonte. Siamo legislatori.
Ora, se prestiamo per un attimo attenzione, dal vostro punto di vista riuscite a trovare compatibilità tra questa proposta emendativa e il ruolo di legislatori in una delle più importanti Regioni d'Italia? Per favore ditemelo. I legislatori si comportano in questo modo? Cioè di fronte al problema - ad esempio, i campi sportivi - un legislatore mette a disposizione 270 mila euro (o quant'è) per un campo sportivo? Un legislatore, rispetto alle difficoltà delle tante Pro Loco del nostro Piemonte, che, grazie al cielo, soprattutto nella ripresa post-pandemica hanno tentato di riaggregare da un punto di vista sociale la nostra comunità in spazi che meriterebbero interventi per riqualificare i loro luoghi per la socializzazione, mette a disposizione 20 mila euro per una precisa Pro Loco, per i bagni di una precisa Pro Loco? Vi prego, ragioniamo insieme consapevoli del fatto che posso anch'io in questo momento offrire un punto di vista e non una verità. Vi prego di riflettere sul vostro ruolo. Questo vi chiedo, di riflettere sul vostro ruolo, cioè se un legislatore si deve comportare in questa modalità, se è questo l'approccio nel fare leggi. Perché non qui, ma altrove - lo dico a tutte le persone serie che mi stanno guardando in questo momento - potrebbe capitare la stessa cosa e anche voi direste che sembra molto quella storia di quello che prima delle elezioni dava una scarpa e dopo le elezioni dava l'altra scarpa, per fare il paio. Non voi. Sembra molto questa cosa, però.
Vi prego, perché non sono soldi vostri, ma non sono nemmeno nostri, anche se l'avanzo è di tutti e siamo stati bravi ad avanzare questi fondi. Vi chiedo se questa è la maniera di impegnare soldi che non sono vostri.
Riflettete e rimandate quest'articolo in una Commissione. Avete ancora tempo, facciamolo insieme. Ci sono punti che mi convincono sull'edilizia scolastica, sugli scuolabus, sull'amianto. Avete all'interno degli impegni che ci convincono e avete fatto bene a inserirli, li condividiamo. Il resto non è un atteggiamento da legislatori. Fermatevi! Fermatevi un attimo, ma è sbagliato anche per le persone ragionevoli.
Presidente, mi rivolgo a lei e chiudo: ne parli con l'Assessore che è persona moderata ed equilibrata. Ci sono ragioni della maggioranza, ma ci sono ragioni delle istituzioni che vengono prima delle esigenze della maggioranza e dei Consiglieri regionali che stanno in maggioranza.
Fermiamoci, perché il rischio per la prossima volta è di fare scuola. È questo il rischio che non dobbiamo correre, cioè di fare così la prossima volta, e sarebbe sbagliatissimo.
Lo dico, perché se questo è l'atteggiamento, nessuno proponga disegni di legge o proposte di legge per aumentare un centesimo sui costi della politica di questo Consiglio. Perché se i nostri avanzi finiscono nel modo in cui voi li utilizzate, nessuno avrà vita facile qui dentro a presentare proposte di legge o disegni di legge per aumentare i costi della politica.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Arrivati a questo punto della discussione, vorrei esprimere, a nome del mio Gruppo, la solidarietà nei confronti di tutti i volontari e delle volontarie della Protezione civile che non potranno rinnovare il proprio parco mezzi o le proprie divise. Vorrei esprimere solidarietà nei confronti di tutti quei Comuni e di tutte quelle realtà montane che non vedranno sorgere sul proprio territorio una pista da sci. Vorrei esprimere solidarietà nei confronti dei volontari della Croce Rossa che non riceveranno la marchetta da parte di nessun Consigliere regionale. Vorrei esprimere solidarietà nei confronti di quelle migliaia di Comuni che non potranno partecipare a un bando, magari regolare, per l'assegnazione e la costruzione di nuovi campi da calcio, di rotonde, di piste ciclabili, di parcheggi e di qualsiasi altra cosa.
Vorrei esprimere solidarietà nei confronti dei Comuni che non potranno ricostruirsi un nuovo palazzo civico, una nuova sede comunale e a tutti quei dipendenti che dovranno continuare a lavorare in sedi piuttosto vetuste. Ma soprattutto vorrei rivolgere la mia solidarietà nei confronti di tutte quelle Pro Loco e di tutte quelle realtà che non potranno rinnovare, ristrutturare o costruire nuovi bagni. Mi verrebbe da dirvi che vi siete dimenticati di mettere nell'assegnazione anche la carta igienica perché effettivamente manca soltanto quello a corredo di questo documento.
Sull'emendamento ci sono tre firme, che dovrebbero sottoscrivere un documento di cose fatte. In realtà, voi avete sottoscritto un documento che dice tanto di quello che potevate fare con dei bandi, con delle assegnazioni e con delle leggi e, in realtà, non avete fatto. Sarà mia premura - e penso e spero anche di tutti i colleghi dell'opposizione predisporre delle mail per comunicare a tutti i Comuni e alle sedi delle Protezione civile, della Croce Rossa e quant'altro, come sono stati assegnati questi fondi e tutto quello che non avete fatto per le realtà che non sono indicate in questo triste documento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Mi associo all'appello di solidarietà che ha fatto la Capogruppo Disabato.
Vorrei qualche delucidazione, perché non so se quest'emendamento verrà illustrato. Mi salta all'occhio, però, una voce che credo andrebbe approfondita: sono i 370 mila euro destinati al Comune di Lagnasco per le politiche giovanili. Noi abbiamo un forum regionale dei giovani fermo dal 2019, per il quale non riusciamo a fare un regolamento o un decreto attuativo. Non ci sono grandi risorse e, se anche ci fossero, vedo che l'Assessore Ricca, che dovrebbe occuparsene, scuote la testa - e me ne dispiace un po'.
Tra l'altro, per quanto riguarda il Comune di Lagnasco le risorse sono destinate per politiche giovanili, sport e tempo libero. Gli impianti sportivi sono in via Dalmasso e, per chi non conosce Lagnasco, Dalmasso è il cognome del Sindaco che è stato candidato alle provinciali con poca fortuna, dopo una lunga battaglia con un candidato che doveva essere di centrodestra e poi è diventato di centrosinistra. Insomma, non si è capito bene.
Su quest'emendamento, qualche approfondimento l'avrei voluto.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

È stato citato il coraggio, ma state tranquilli che non abbiamo proprio alcun problema a intervenire in Aula.
Intervengo per dire che prima è passato un po' in sordina, ma abbiamo votato un emendamento che prevede tre milioni di euro di aiuto alle imprese per il caro bollette. Pertanto, quando si dice che non è stato votato nulla, non è vero, perché tre milioni di euro sono stati stanziati per quello. Inoltre, come avevo già anticipato nella scorsa seduta, il Governo sta stanziando 15 miliardi di euro, grazie a Giorgetti, per le imprese e le famiglie per ridurre questo impatto.
Come ha detto, in parte giustamente, il collega Ravetti, si parla anche di molti scorrimenti di graduatoria per gli accordi di programma (tre milioni di euro) e, se lui andrà a vedere, troverà anche delle risorse importanti per la provincia di Alessandria. Pertanto, non è vero che la provincia di Alessandria è stata esclusa, quindi, mi troverà piacevolmente favorevole a questo aspetto.
Ci sono le progettazioni delle infrastrutture nei territori delle province ci sono gli acquisti degli spazzaneve per i Comuni montani (naturalmente perché parliamo di spazzare la neve); gli acquisti degli scuolabus e la bonifica dell'amianto nelle scuole.
Ci sono anche i Comuni che non fanno capo al centrodestra, ci sono anche Comuni di centrosinistra, non è stata fatta di certo una scelta scientifica centrodestra o centrosinistra. Abbiamo detto che sono risparmi del Consiglio regionale e sapete benissimo, per dirci le cose in maniera chiara, che eravamo anche venuti a verificare la disponibilità di destinare una quota alle minoranze, ma tale disponibilità è stata rifiutata naturalmente, proporzionale tra la maggioranza e la minoranza.
Ho sentito, invece, e quello non mi è piaciuto, parlare molto male dei piccoli Comuni, definendoli minuscoli Comuni. Il territorio della Regione Piemonte ha 1.181 Comuni e vi sono tanti piccoli Comuni. Siamo fieri di avere tanti piccoli Comuni, perché ogni municipio è un campanile con una sua identità specifica.
DISABATO Sarah (fuori microfono) Che non vedranno un euro!



PRESIDENTE

Colleghi, fate concludere il Consigliere.



PREIONI Alberto

Posso? Tanti piccoli Comuni, se non lo sapete, hanno difficoltà a partecipare ai bandi, non hanno personale perché i dipendenti sono a scavalco e hanno oggettive difficoltà a partecipare ai bandi. Se parlate con loro, ve lo diranno.
Ad esempio, è stato tanto citato il bagno dei disabili di una Pro Loco, che però nel 2014 aveva partecipato a un bando ai sensi della legge 4; era in graduatoria, ma la vostra Giunta non ha mai scorso quella graduatoria, per cui oggi andiamo a sanare con questo piccolo aiuto, perché si tratta di un piccolo aiuto: si parla di tre milioni su dieci. Vi ho già spiegato che vanno in accordi di programma, altri vanno a seguito dello scorrimento della graduatoria, ma di questi dieci milioni, tre sono destinati per piccoli aiuti ai piccoli Comuni.
L'altro aspetto è che siamo un ente legislativo e quello che deliberiamo diventerà legge; le minacce che voi agitate rispetto alla Corte dei Conti sono totalmente infondate. La Corte dei Conti si occupi del caso Finpiemonte e di cose molto più serie anziché sindacare su una legge regionale che aiuta i piccoli Comuni!



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Sull'emendamento, quello che volevo dire l'ho già detto prima, discutendo sull'emendamento sui due milioni di euro, che è stato respinto, per istituire un fondo per i condomini che non ce la fanno a pagare le bollette. Ora, l'intervento del Consigliere Preioni mi induce a fare un paio di riflessioni.
Il Consigliere Preioni dice che ci sono Comuni di tutte le parti politiche.
Non voglio citare il Comune in cui lei, da Sindaco, ha avuto delle responsabilità in passato, ma voglio citare (lo ha fatto il Consigliere Martinetti, ma voglio essere più chiaro ancora) il Comune di Lagnasco, che riceve 370 mila euro per sistemare un campo da calcio.
Abbiate pazienza, non voglio essere sospettoso, ma forse i colleghi di maggioranza che non provengono dalla provincia di Cuneo non hanno ben presente che il 25 settembre nella provincia di Cuneo ci sono state le elezioni per eleggere il Presidente della Provincia. C'erano due candidati ma uno di questi due candidati del centrodestra, fortemente sostenuto dal Presidente Cirio, era il Sindaco di Lagnasco, che ha perso. Dico solo questo.
CHIAMPARINO Sergio (fuori microfono) Ma è una pura coincidenza!



MARELLO Maurizio

È una pura coincidenza!



(Commenti fuori microfono)



MARELLO Maurizio

È una pura coincidenza.
La seconda cosa che voglio dire, Presidente, poiché il collega Preioni, di cui apprezzo la schiettezza e lo dico sinceramente.
CHIAMPARINO Sergio (fuori microfono) Mi dissocio da Marello!



MARELLO Maurizio

Al collega Preioni, che ha fatto un accenno al fatto che se avessimo voluto noi, se avessimo accettato, potevamo essere partecipi di questa distribuzione, come opposizione, in quota parte, rispondo che noi non siamo sul mercato! Rispondo che non siamo né in vendita e nemmeno ci facciamo comprare da una quota parte di sei milioni di euro!



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Consiglieri dei Gruppi di minoranza)



MARELLO Maurizio

Lo dico molto seriamente, perché un conto è condividere un progetto generale nel quale determinati emendamenti e determinate battaglie che l'opposizione fa possono essere accolte, ma un conto è avere a disposizione qualche fondo per fare anche noi delle marchette! A noi questo non piace, così l'abbiamo rispedito - e la rispediremo sempre al mittente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altri interventi, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il parere è favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo, per dichiarazione di voto.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Non solo non voteremo quest'emendamento, ma usciremo da quest'Aula per rispetto di quest'Aula, perché state utilizzando dei soldi del Consiglio regionale senza aver condiviso le scelte. Noi vi abbiamo chiesto di mettere dei soldi sul caro bollette, vi abbiamo chiesto di mettere dei soldi sul voucher per aiutare le famiglie e non di mettere 300 o 400 mila euro qua e là per Comuni e progetti vari, ma vi abbiamo chiesto di interviene sui problemi attuali delle famiglie, vi abbiamo chiesto di mettere più soldi per la progettazione degli ospedali per coprire tutte le spese, perché in tutti i territori del Piemonte c'è bisogno di costruire un nuovo ospedale e non solo di sceglierne uno utilizzando quei 30 milioni.
Allora, noi usciamo da quest'Aula, perché questo emendamento non lo votiamo e non vogliamo neanche essere presenti in un momento così brutto! RAVETTI Domenico (fuori microfono) Voto nominale! Chiediamo il voto nominale, Presidente!



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi sono altre richieste d'intervento.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Chiediamo il voto nominale, Presidente!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Accossato, per dichiarazione di voto.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Intervengo soltanto per comunicare all'Aula che anche il mio Gruppo non partecipa al voto, affinché rimanga a verbale.



PRESIDENTE

Va bene.
Grazie.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Voto nominale, Presidente.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, posso avere tanti difetti, ma la memoria a breve termine ce l'ho ancora buona. Magari la prossima settimana le farò sapere se mi è partita anche quella!



(I Consiglieri dei Gruppi di minoranza abbandonano l'Aula)



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione per appello nominale sull'emendamento n. 435).
Indìco la votazione nominale sull'emendamento rubricato n. 435, sul quale la Giunta regionale ha espresso voto favorevole.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 Emendamento rubricato n. 2) presentato da Frediani (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

L'emendamento n. 2) è un emendamento sostitutivo.
Proponiamo di riscrivere il comma 1) dell'articolo 19 della legge 6/2022 in questo modo: "La Regione, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze riconosce il valore sociale della maternità e concede contributi a consultori ed enti socio-assistenziali, per attuare progetti di accompagnamento e situazioni di fragilità e vulnerabilità sociale, mirati al superamento delle cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza".
In sintesi, crediamo sia necessario dare i fondi ai consultori e agli enti socio-assistenziali. In questo modo, interveniamo sull'articolo del disegno di legge che prevede ancora la presenza delle associazioni all'interno dei consultori.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste di intervento, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Premettendo che, come sapete, nella delibera attuativa del fondo è prevista una parte riservata direttamente ai consorzi socio-assistenziali per il parto in segretezza, il parere è comunque contrario, perché c'è una volontà politica di destinare l'altra parte di fondo al terzo settore, premettendo che anche lì è stato comunque precisato che ci sarà un raccordo operativo con i consultori e i centri per la famiglia.
Pertanto, il parere è contrario nel merito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 1) presentato da Frediani (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento, dopo il comma 1) dell'articolo 16, inseriamo il comma 1 bis: "L'accesso ai contributi, di cui al comma 1), non è consentito a organizzazioni di volontariato e associazioni del privato sociale operanti nel settore della tutela materno-infantile".
Tra l'altro, con l'articolo inserito nel disegno di legge viene rimosso l'elenco degli enti accreditati, quindi non so come sia stata risolta la questione in riferimento alla delibera del fondo "Vita nascente". Non so se è anche questo il contesto in cui possiamo dare qualche spiegazione rispetto al tema.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle politiche sociali e

dell'integrazione socio-sanitaria Posto che il parere della Giunta regionale è contrario, l'occasione è utile, brevissimamente, per dire che è stato tolto il riferimento all'accreditamento perché, secondo il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio, il termine "accreditamento" lasciava intendere un convenzionamento su prestazioni di tipo sanitario. A livello amministrativo, invece, parliamo di iscrizione ed elenchi, non di accreditamento, che è quello che va su chi fornisce i servizi.
Diciamo che è solo una correzione del termine utilizzato: era giusto il procedimento amministrativo fatto dalle ASL e recepito dalle DGR, quindi si è evitato di fare questo riferimento perché già perfezionato negli atti amministrativi.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 16, nel testo originario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 bis Emendamento rubricato n. 317) presentato da Sacco (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato dal proponente.
Chiedo il parere della Giunta regionale sull'emendamento, la quale esprime parere contrario.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 317), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 ter Emendamento rubricato n. 354) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Sono i cofinanziamenti FESR.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 354).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 16 quater Emendamento rubricato n. 427) presentato da Gallo (primo firmatario) (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento viene dato per illustrato, non essendo presente il Consigliere Gallo.
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 427), che introduce l'articolo 16 quater.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 427), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mi sembra che l'Assessore abbia chiesto la sospensione dei lavori prima di introdurre la discussione sugli emendamenti rubricati all'articolo 17.
Concludiamo i lavori, così come concordato dai Capigruppo.
Buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.49)



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