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Dettaglio seduta n.212 del 08/11/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.02 il Presidente Allasia constata la mancanza del numero legale e ai sensi dell'articolo 59, comma 5, del Regolamento, aggiorna i lavori alle ore 10.30)



(La seduta inizia alle ore 10.37)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Cirio, Cerutti, Chiorino Icardi, Protopapa, Ricca, Riva Vercellotti e Ruzzola.
Il numero legale, pertanto, è 22.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere, se fosse possibile, un'informativa della Giunta in merito al tema dei bandi e al reclutamento per i medici di base. Come abbiamo letto in questi giorni sui giornali - e alcuni colleghi se ne sono occupati - sono andati deserti tanti posti vacanti ed è necessario far partire i corsi di formazione proprio per quei ragazzi che, con una laurea in medicina, devono entrare nel corso di specialità (che dura tre anni) per poter permettere loro di diventare medici di base sui territori.
Nello stesso tempo, permetterebbe velocemente a coloro che sono nel percorso di formazione l'assegnazione di un posto dove poter esercitare la loro attività. Infatti, alcuni di questi posti spesso diventano vacanti perché chi li va a ricoprire poi si sposta velocemente, in quanto non è tenuto a ricoprire quell'incarico in quel luogo. Sappiamo che nell'ASL TO4 così come nelle nostre valli, ma anche nei centri abitati come Torino abbiamo oggettivamente delle percentuali basse.
Pertanto, se l'Assessore Icardi avesse tempo e voglia in questi quattro giorni, o almeno in questi primi due giorni di Consiglio, di portare un'informativa sul tema, sarebbe opportuno, anche perché rischiamo di non avere la protezione sanitaria adeguata sui medici di medicina generale.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Anche da parte mia c'è una richiesta di un'informativa da parte della Giunta o del Presidente Cirio in persona rispetto alle ipotesi di scelta nucleare del Piemonte, che hanno riempito le pagine dei giornali di ieri.
Dopo le affermazioni del Presidente Cirio, sarebbe opportuno che questo Consiglio riesca a capire se siamo di fronte ad una nuova strategia energetica della Regione, se c'è una modifica del Piano energetico regionale in corso, rispetto ad una tematica che ha visto il nostro Paese esprimersi due volte con un referendum.
Viene anche detto che, con un commissariamento, sarebbe possibile realizzare centrali nucleari in due anni. Sarebbe, invece, forse opportuno sveltire le pratiche per le rinnovabili, come anche il Presidente nazionale di Unioncamere ha ribadito proprio al Presidente Cirio; pratiche che oggi assommano a circa sette anni per la realizzazione di interventi di impianti di rinnovabili, che ben più prontamente potrebbero dare una risposta di alternativa energetica al nostro Paese.
Credo che questo tema coinvolga tutti e sicuramente coinvolga nelle decisioni e nelle scelte questo Consiglio, per cui in un prossimo Consiglio o in Commissione ci aspettiamo di poter avere un'informativa al riguardo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo, volevo chiedere l'inserimento di un ordine del giorno dal titolo "Contro ogni forma di violenza", in merito alle intimidazioni che recentemente sono state fatte ad un esponente della Giunta da parte di alcune associazioni in ambito universitario (in particolare all'Assessore Chiorino) e anche in merito ad analoghe intimidazioni di altra natura comparse nelle settimane scorse nell'ambito della protesta No TAV.
Ne volevo dune chiedere l'inserimento, affinché in questi due giorni si possa, come Consiglio regionale, condannare questa tipologia di violenza verbale o scritta nei confronti di chi si occupa di amministrazione, anche se di partiti diversi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi associo alla richiesta formulata dalla Presidente Accossato per un'informativa della Giunta regionale, possibilmente del Presidente Cirio visto che è stato lui a fare queste dichiarazioni sul nucleare, che spuntano un po' dal nulla.
Abbiamo un Piano energetico regionale, al di là del fatto che si favoleggia di centrali nucleari di quarta generazione che si costruiscono in due anni.
Fa già ridere così, però sarebbe importante capirne di più, anche perch ricordo che non questa Regione ma questo Paese non sta riuscendo a costruire un deposito per le scorie che ha già. E giustamente anche esponenti del centrodestra hanno fatto opposizione sui territori all'ipotesi di costruirlo in Piemonte. Anche noi non vogliamo questo deposito nazionale in Piemonte, perché il Piemonte ha già dato.
Peccato che poi le centrali nucleari abbiano bisogno di questi depositi perché alcuni Consiglieri nella passata legislatura hanno visitato (come me) un sito in Francia, che è dieci volte tanto quello che serve all'Italia e non è l'unico esistente in Francia, perché la Francia è attiva dal punto di vista nucleare. Per cui qualcuno dovrebbe spiegare dove si fanno le centrali e anche dove si fanno questi depositi.
Capisco che, a volte, bisogna fare delle boutade giornalistiche per fare uscire dei titoli e per mettersi in linea con la comunicazione nazionale però poi queste cose al Consiglio regionale vanno spiegate. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Fava; ne ha facoltà.



FAVA Mauro

Grazie, Presidente.
Chiedo l'inserimento nella discussione odierna di un ordine del giorno che ha come oggetto "Integrazione di risorse per la realizzazione delle opere derivanti da accordi di programma". Non ho ancora il numero, perch l'abbiamo appena caricato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Mi unisco alla richiesta di informativa rispetto alle parole pronunciate dal Presidente Cirio sull'opportunità del nucleare. Mi collego anche a quanto detto dal collega Bertola. Siamo ancora qui ad aspettare una pre sentenza della CNAI e, nonostante questo, ci sono forti preoccupazioni dei territori per la realizzazione di un deposito nucleare che servirebbe solamente ad accogliere la nostra eredità nucleare e qualche nuova produzione nucleare da parte di aziende e centri di ricerca, ma a bassa o media intensità, non certo ad alta intensità come i rifiuti che derivano dalle centrali nucleari.
Inoltre, non capisco proprio il collegamento fra la competitività delle imprese e il nucleare. Sfatiamo un mito: il nucleare non è competitivo; il nucleare costa un sacco di soldi; per realizzare il nucleare bisogna impiegare molto tempo, perché le procedure per la realizzazione di una centrale nucleare sono complesse. Non è sufficiente la nomina di un commissario, perché non si tratta della costruzione di un ponte, ma di una centrale nucleare, che è un pochino più complessa dal punto di vista ingegneristico.
Le imprese di cui si preoccupa il Presidente, forse, potrebbero essere soccorse nel breve tempo con una vera spinta della produzione rinnovabile della nostra regione, che attualmente è ancora troppo indietro rispetto a tanti progetti e anche nelle proposte di realizzazione di nuovi impianti.
Se consideriamo quelle già presentate, la maggior parte degli impianti dovrebbero essere realizzati in Puglia e in Sicilia; diciamo che come Piemonte non stiamo ambendo ancora ad una sufficiente produzione di megawatt dall'energia rinnovabile per i prossimi anni, che ci consentirebbe di aiutare veramente le nostre imprese, fornendo l'energia che in futuro non sarà legata all'andamento del mercato.
Consideriamo che, da quando esiste, il nucleare ha sempre incrementato i costi per megawatt; da quando esistono le centrali nucleari, ogni anno che passa il costo al megawatt del nucleare è sempre maggiore. E poi, in che modo diventiamo indipendenti con le centrali nucleari? Abbiamo forse delle miniere di uranio in Italia? Forse sì, ma attualmente non ne siamo a conoscenza; già stiamo fantasticando con il gas, perch stiamo mettendo insieme tutta una serie di false dichiarazioni sulle potenzialità di estrazione del gas nei nostri mari che sono estremamente al di sotto rispetto quelle che vengono prospettate sui giornali: basta approfondire leggermente di più i temi, per capire che non siamo un Paese che possa contare sulle fossili né tanto meno sul nucleare. Siamo il Paese del sole, siamo il Paese del vento e siamo il Paese dell'idroelettrico: queste sono le fonti su cui dobbiamo fare affidamento.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo altre richieste di proposte di modifica.
Sono state formulate due richieste d'informativa alla Giunta: dal Consigliere Magliano sul bando dei medici di base e dai Consiglieri Accossato, Bertola e Sacco sulle ipotesi di scelta nucleare per la Regione Piemonte.
La Giunta è presente e anche il Vicepresidente: se intendono intervenire lo chiedano.
Sull'inserimento dell'ordine del giorno n. 886, presentato dal Consigliere Stecco e di quello del Consigliere Fava sull'integrazione delle risorse su accordi di programma chiedo se ci sono pareri contrari. Poiché nessuno è contrario, possiamo considerarli inseriti a calce dell'elenco degli atti d'indirizzo.
Se sull'informativa non ci sono interventi, possiamo procedere.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Cirio Cerutti, Chiorino, Icardi, Protopapa, Ricca, Riva Vercellotti e Ruzzola.
b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 18/10/2022.
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Se non vi sono richieste d'intervento sulle comunicazioni, procediamo con l'esame del punto successivo.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame disegno di legge n. 220, inerente a "Disposizioni finanziarie e variazione del bilancio di previsione 2022-2024"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 220, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato richiamato in Aula, ai sensi dell'articolo 37 comma 4 del Regolamento interno, dal Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio, il 2 novembre scorso; in quanto non ancora licenziato dalla Commissione, il provvedimento non ha relatori.
La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Il disegno di legge che stiamo discutendo è stato affrontato anche in Commissione ed è una variazioni di bilancio. Sostanzialmente, mette a posto alcune voci per l'ultima parte dell'anno che nel bilancio preventivo erano carenti o non avevano assegnazioni sufficienti.
Certamente, c'è un grande sforzo anche in relazione a quanto richiesto dal Consiglio, sia dalla maggioranza che dall'opposizione; c'è una grande attenzione al tema delle scuole, sul quale andiamo a mettere dei soldi per le borse di studio, per un totale di 3.200.000 euro.
Andiamo anche a finanziare interventi per il miglioramento della qualità dell'aria nelle aule scolastiche, una delle richieste del Consiglio mettendolo sugli anni '23-'24, inserendo un milione e due milioni nel 2024.
Diamo un'attenzione anche alla questione delle aziende, con il Fondo acquisizione delle aziende in crisi, dove inseriamo 800.000,00 euro all'interno dell'anno 2022; poi abbiamo un altro tema assolutamente importante e urgente (ed è per questo che mi sono permesso di chiedere un'approvazione la più rapida possibile, compatibilmente con le giuste e legittime attenzioni politiche delle varie parti in Consiglio regionale) sull'integrazione delle risorse e dei contratti della sanità, 7 milioni e 300 mila euro, del 2022, che consentiranno di prorogare i contratti in essere nel settore infermieristico.
Dopodiché, abbiamo altri capitoli abbastanza interessanti; ne cito uno per tutti: la cultura, dove inseriamo ulteriori quattro milioni di euro per arrivare ad avere una soddisfazione piena di questo mondo culturale, un mondo piegato dalla pandemia, cercando di sostenerlo nel migliore modo possibile.
Oltre a questo, abbiamo alcune questioni tecniche come la continuità dell'informatica, tutte questioni che non riguardano gli investimenti, ma la continuità sulla gestione informatica dell'Ente Regione, con sei milioni e 944 mila.
Chiuderemo inoltre completamente il debito con AIPO (finalmente), la quota di rientro finale con l'Agenzia, per un totale di sei milioni e 83 mila euro.
Abbiamo poi tante altre voci interessanti, ma di più piccolo cabotaggio come l'associazione HYDROAID, su cui mettiamo 50.000,00 euro per cercare di rivitalizzare questo rapporto, di cui tutti insieme abbiamo compreso l'importanza.
Diamo un'attenzione anche al benessere animale, con 500.000,00 sul 2022 alle associazioni fondiarie; alle ATL; ai Consorzi degli operatori turistici e a tanti altri mondi che non sto qui a elencare, ma che ho già illustrato in Commissione.
La Giunta presenterà alcuni emendamenti, Presidente, che non so se sia il caso di illustrare adesso (magari li illustrerò più tardi).
Questo, nella sostanza, è quanto cerchiamo di fare.
Abbiamo preparato un emendamento, presentato ieri ai Consiglieri, sulla questione dell'energia, dove stanziamo tre milioni di euro sulle piccole medie e micro imprese, per cercare di essere a sostegno (non di risolverlo perché è impossibile) su quello che farà il Governo all'interno della prossima manovra, che credo illustrerà il Governo nei prossimi giorni, se non la prossima settimana.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere all'Assessore se poteva completare il ragionamento sugli emendamenti presentati dalla Giunta, in modo da avere contezza, come da ultimo esempio che ha fatto, se ci sono aumenti aggiuntivi rispetto alla discussione svolta in Commissione. Lo chiedo per avere un quadro completo degli impegni su questa variazione di bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Non ci sono emendamenti aggiuntivi, se non quello che ho illustrato. Gli altri sono sostanzialmente tecnici (politico c'è solo quello, in maniera importante, ovviamente vado a memoria).
Ne approfitto per dire che siamo anche riusciti, con questa variazione, a dare adito a richieste dell'ANCI e dei Consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione, sulla questione dei cofinanziamenti ai FESR e agli FSE.
Inseriamo risorse regionali sui cofinanziamenti, così possiamo partire e liberare risorse per altre questioni dagli FSC.
Questo è un altro dei temi che probabilmente prima mi sono dimenticato di citare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Presidente, mi ricorda solo quanti minuti ho a disposizione?



PRESIDENTE

Dieci minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Iniziamo i lavori rispetto a questo importante provvedimento e, quindi, a questa variazione di bilancio di circa 44 milioni di euro. Questa variazione, Presidente, certifica una volta di più l'inadeguatezza e l'incapacità di governo da parte della maggioranza e di questa Giunta.
Questa affermazione andrà ovviamente dimostrata nell'intervento, anche a fronte di alcuni numeri che cercheremo di dimostrare insieme ai colleghi delle opposizioni, per raccontare come questi 44 milioni di euro, nella maggior parte, sono stati spesi e saranno spesi in maniera non adeguata. In maniera non adeguata a che cosa? Alle esigenze e alle difficoltà dei piemontesi.
Questa variazione dimostra anche un altro elemento: la differenza tra la vostra realtà, chiusa all'interno di questo Palazzo, e la realtà di quello che invece capita fuori da questo Palazzo, nella vita reale e nella società reale.
Affermiamo questo perché - ripeto - i 44 milioni di euro, in gran parte non rispondono alle esigenze e alle difficoltà dei piemontesi. Dico "in gran parte" (e lo citerò alla fine del mio intervento), perché invece circa 14 milioni sono ben spesi e ben imputati. Ma lo dirò alla fine del mio intervento.
In questa differenza fra mondo reale e mondo all'interno di questo Palazzo il mondo reale è venuto a bussarvi alla porta e a bussare alla porta di quest' Aula e di questo palazzo molte volte negli ultimi mesi; ma questa maggioranza, Presidente, o non ha risposto o, addirittura, alcune volte, ha chiuso la porta in faccia alle persone che venivano a chiedervi aiuto.
Cito tre esempi molto chiari, anche con delle date. Il 18 ottobre, il mondo reale delle case popolari è venuto qui a chiedervi sostegni straordinari per affrontare la crisi economica, in particolare derivante dal caro bollette.
Il 25 ottobre, i ragazzi di Extinction Rebellion e prima i ragazzi del Fridays For Future sono venuti sempre qui davanti per chiedervi e ricordarvi che esiste un'emergenza globale, un'emergenza climatica e vi hanno detto che questa emergenza la state almeno sottovalutando, se non negando.
Pochi giorni dopo, sui giornali, e anche nelle nostre mail, sono arrivate richieste sia da parte degli studenti universitari sia da parte delle famiglie con figli in età scolare, che vi e ci hanno scritto che molte famiglie erano escluse da quelli che sappiamo essere i contributi, i voucher per l'acquisto dei libri, per la copertura dei costi di trasporto.
Oggi - Presidente e Assessore - nonostante una quota parte di quei circa 14 milioni di euro dei 44 spesi più o meno bene, nonostante quella parte di impegno, restano escluse 70 mila famiglie dai voucher libri, dai voucher trasporti. Ripeto: 70.000 famiglie (non poche).
Cito solo tre grandi esempi, ma credo che i colleghi ne citeranno altri.
Oggi ci sono diversi articoli che trattano del tema delle tariffe e delle rette delle RSA, con molte persone che dichiarano di non poter portare i propri cari in quelle strutture perché non hanno denari utili per sostenere i bisogni dei propri anziani.
Il paese reale sta vivendo davvero, di nuovo, un momento di crisi; dopo quello pandemico, oggi c'è quello relativo, come citato, al caro bollette per le famiglie, per le imprese e per molti settori diversi, come le associazioni, il settore culturale degli eventi dal vivo, degli spettacoli dal vivo. In questi 44 milioni, su questo tema, al netto dell'ultimo emendamento citato - e siamo contenti che almeno qualche suggerimento sia stato preso in considerazione - in quei 44 milioni, dicevo, non c'è nulla che copra le esigenze dei piemontesi.
In molti altri enti istituzionali di livello minore - solo in senso di rappresentanza, sto parlando, ad esempio, degli Enti locali - se lei Presidente si facesse un giro, verificherebbe che nelle variazioni di bilancio che stanno approvando molti Comuni del Piemonte, in quota parte ci sono dei fondi che coprono le esigenze dei piemontesi, in particolare sul tema del caro bollette. Ci sono Comuni che stanno dando finanziamenti alle associazione sportive; ci sono Comuni che stanno dando straordinariamente dei finanziamenti alle attività commerciali; ci sono Comuni, addirittura - e questo sarà il focus della nostra proposta in senso positivo - che stanno prendendo dei finanziamenti e dei soldi pubblici per coprire le difficoltà nei condomini privati. Questo capita nella vita reale, ma nella vita parallela di questo palazzo tali emergenze non vengono considerate.
In questa divisione fra vita reale e vita nel palazzo, però, avete voluto fare alcune scelte. Ad esempio avete deciso di impegnare il bilancio per i prossimi tre anni su un evento, il campionato europeo rally, senza passare da una manifestazione di interesse, da un bando. Avete costruito un articolo ad hoc per dare due milioni e 400 mila euro per un evento; noi non siamo quelli che dicono no agli aventi, ma, se c'è una coerenza, molti eventi dello spettacolo dal vivo, a differenza degli altri anni, avete deciso di farli - forse giustamente - passare dentro i bandi ordinari.
Vi chiediamo: perché alcuni eventi che hanno un carattere internazionale almeno pari a questo devono passare dai bandi ordinari e, invece, per questo Rally europeo gli si dà un contributo diretto, stabilito da un articolo della proposta di variazione di bilancio? I sette milioni del CSI: in un momento di crisi c'è bisogno di rivedere la spesa. Voi sapevate che questa crisi sarebbe arrivata, che questo momento emergenziale sarebbe arrivato, perché non avete impostato una riflessione, ad esempio, su quei sette milioni che state impegnando nei confronti del CSI? Perché non siamo andati a capire come ristrutturare quell'intervento? Altri due elementi, soprattutto di metodo e non tanto di contenuto: i 60 mila euro che prevedete, sempre con un articolo, al Comune di Pradleves per comprare un terreno per costruirci un presidio di carabinieri forestali non mettiamo in discussione la voglia di contribuire per avere maggiore sicurezza sul nostro territorio, ma perché lì e non da altre parti? Abbiamo ricevuto sollecitazioni da molti Comuni che ci chiedevano e vi chiedevano una mano per aumentare la sicurezza: perché avete deciso di farlo solo lì, senza una programmazione? Perché avete deciso di dare solo 50.000 euro ad un evento importante, anche internazionale, come quello dell'associazione Teatro Popolare di Sordevolo per la Passione di Cristo che vale quasi un milione di euro? Avete messo 50.000 euro, attraverso un articolo, dentro la variazione. Alcuni elementi ci fanno dire che alcune scelte hanno un preciso impatto sul vostro elemento politico di costruire delle cosiddette "marchette politiche", come posizionamento politico.
Chiudo, Presidente, con le nostre scelte, quello che avremmo fatto noi.
Abbiamo depositato un emendamento, che rappresenta la nostra cifra su questa variazione: due milioni di euro per rispondere alle esigenze dei privati e dei condomini privati delle famiglie per contribuire al caro bollette; quattro milioni di euro per i voucher scuola libri e trasporti perché 70 mila famiglie idonee che non riceveranno nulla crediamo sia un danno esagerato, un elemento incomprensibile.
Abbiamo poi chiesto di inserire altri finanziamenti, ad esempio per 664.000,00 euro, per il personale sanitario: perché è vero che avete previsto 7 milioni e 300.000,00 euro, ma quella cifra non basta neanche a coprire coloro che sono andati in pensione.
Non ultimo, ovviamente, il tema delle RSA, e ciò che vediamo oggi sui giornali.
Concludo il mio intervento, soffermandomi sulle proposte positive che avete formulato, che però sono le nostre, caro Presidente e caro Assessore: tre milioni e 200.000,00 euro sulle borse di studio universitarie, con cui finalmente arriviamo al cento per cento di copertura; un milione di euro sui voucher scuola iscrizione e frequenza per le scuole paritarie, grazie al lavoro delle opposizioni; 2 milioni di euro sui voucher scuola trasporti e libri, da cui però rimangono comunque escluse 70.000 famiglie.
In ultimo, come ho ricordato poc'anzi, sette milioni e 300.000,00 per il personale sanitario, che però - come ho anticipato - non bastano neanche a coprire coloro che sono andati in pensione.
Nelle passate settimane abbiamo voluto concentrare questo intervento in un'operazione verità per tutto il Piemonte. Perché, davvero, se non cambierete idea rispetto all'emendamento dei due milioni di euro per i condomini privati, finalizzato a dare una mano alle famiglie, avrete certificato che la vostra realtà non è quella che c'è all'interno del Piemonte, che quindi non state rispondendo alle esigenze dei piemontesi e che le vostre scelte politiche su questo bilancio sono inadeguate e non comprensibili.
Per queste ragioni, ovviamente, questa variazione di bilancio per noi è totalmente negativa. Aspettiamo la discussione in Aula, sperando che alcuni emendamenti vengano approvati. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Si è aperta la discussione in Aula in merito al disegno di legge n.
220, inerente alla variazione di bilancio di previsione 2022-2024. La cifra di 44 milioni - è stato già detto - rappresenta l'oggetto dell'approfondimento prima e poi degli indirizzi politici che servono per allocare le risorse e definire il sistema delle priorità che la maggioranza offre al dibattito, raccogliendo le esigenze dei piemontesi per tentare, in qualche modo, di affrontare e risolvere i problemi o per costruire le migliori condizioni per sostenere il futuro, anche da un punto di vista economico.
Noi crediamo che la vostra proposta sia coerente e in perfetta linea con ciò che avete fatto sino ad ora: siamo convinti che la vostra proposta sia caratterizzata dell'indeterminatezza e della confusione politica perché non siete riusciti, ancora una volta, a cogliere l'occasione per definire un contesto di condivisione delle priorità che anche noi avremmo voluto offrire a questo dibattito. Fa parte delle vostre caratteristiche affrontare le discussioni per gli argomenti di giornata, per mettere le toppe laddove vedete qualche buco, come si dice in alcuni ambienti.
In questa proposta non riusciamo a leggere una visione di Piemonte che dovrebbe rappresentare il profilo della vostra azione politica. Su tre temi in particolare, che dovrebbero essere al centro di questo confronto e di questo dibattito, sui quali anche il collega che mi ha proceduto si è soffermato, non possiamo che notare la vostra assenza - anzi, la scelta di essere assenti - rispetto a delle esigenze che sono reali.
Il primo riguarda la casa, uno dei diritti fondamentali che è messo in discussione in questo periodo, non soltanto in termini di proprietà piuttosto che di affitto, ma anche di case popolari. Quando affronteremo una discussione seria sul sistema delle ATC piemontesi? Lo chiedo all'Assessore competente. Quando faremo un'analisi appropriata circa il fatto che il sistema piemontese delle case popolari non è più adeguato a rispondere alle esigenze fondamentali di parti fragili della nostra società? Non la faremo, perché non è al centro delle vostre attenzioni - mi riferisco alla casa in senso generale - consapevoli del fatto che, al di là dei provvedimenti nazionali che oggi restituiscono soltanto il profumo degli annunci, in verità la stragrande maggioranza delle famiglie italiane e piemontesi si appresta ad affrontare la stagione fredda con molte apprensioni.
Sapete tutti che non sarà una stagione fredda solo da un punto di vista climatico; quella che dovranno affrontare i piemontesi sarà una stagione molto fredda anche da un punto di vista economico. E, in questo senso, a partire dalla questione energetica, gli spazi per tentare di fare qualcosa di più e meglio che avevate a disposizione anche in questo disegno di legge sono stati da voi completamente "disabitati", per usare un termine che riporta al tema della casa: non avete occupato quello spazio per tentare di offrire qualche soluzione più concreta, tranquillizzando i piemontesi.
Il secondo tema è l'ambiente: è vero, avreste potuto dedicare più risorse per riqualificare o qualificare meglio se non l'intero Piemonte almeno porzioni significative del nostro territorio e della nostra Regione.
Come sapete, provengo dalla provincia di Alessandria e alcuni giornali ieri hanno pubblicato l'ultimo studio che dimostra che il capoluogo alessandrino, dato il lavoro degli ultimi anni (non certamente degli ultimi mesi) è il terzultimo in Italia rispetto alla qualità dell'ambiente. È il terzultimo in Italia! Non ricordo quali sono le ultime due città del sud del nostro Paese che, in questa triste classifica (una classifica capovolta), precedono Alessandria.
È semplicemente un fatto di cronaca e non so nemmeno se l'avete letto tant'è che non vedo alcun tipo di impegno rispetto a fattori che, per voi sono stati ben definiti sul piano politico dal vostro - non voglio sbagliare il genere - Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero che è la natura che è attorno all'uomo e non che l'uomo è parte della natura. Per voi la natura deve adattarsi alle esigenze dell'uomo.
Quindi, forse vi do troppa importanza, ma anche in questo disegno di legge ancora una volta, con il vostro disimpegno, dimostrate che ci siete voi, il vuoto con la ciambella natura attorno sulle vostre politiche ambientali. In un periodo così complicato, non soltanto per il Piemonte e per il sistema Italia, ma anche per quelle porzioni del nostro pianeta solitamente abituate a non mettere in discussione alcuni diritti - fra questi lo studio e lo spazio per garantire risorse in grado di evitare disuguaglianze in quel campo (il diritto allo studio), quella disponibilità non è assolutamente sufficiente dal nostro punto di vista. Ed è la denuncia politica che facciamo.
Nella presentazione degli emendamenti avremo modo di dimostrare come su temi altrettanto importanti gli spazi per fare di più, meglio o anche solo bene, ci sono. Da adesso all'approvazione del documento vi chiediamo di riflettere insieme a noi su alcune opzioni e alcune opportunità, che sono importanti non per le minoranze, ma per tutti gli abitanti di questa Regione.
Per quanto riguarda gli emendamenti, sono grato per l'attività dell'opposizione, in particolare del Gruppo del Movimento 5 Stelle, che vi dimostrerà come voi siete molto attaccati al tema della propaganda - cosa che fate molto bene, siete molto bravi in questo senso.
In questi dieci minuti mi aiuto con un esempio. Avete riempito i giornali del vostro impegno nella realizzazione di nuovi ospedali in Piemonte: in questa discussione vi dimostreremo come, candidando per esempio la provincia di Alessandria all'INAIL per la realizzazione di un nuovo ospedale, nella delibera di programmazione di edilizia sanitaria approvata avete detto che a quella candidatura serve un impegno di spesa per le tre fasi progettuali, che sono fondamentali, perché senza le quali non è possibile candidare alcun ospedale ad ottenere i fondi INAIL e senza le quali quella delibera non ha senso. I fondi per quei progetti non sono a bilancio, non li avete messi a bilancio. I colleghi del Movimento 5 Stelle hanno depositato un emendamento per mettere a disposizione quei fondi e finalmente avviare le procedure necessarie.
Quando vi chiediamo un confronto, significa prendere atto della bontà di un emendamento e chiedervi un ragionamento che porti verso l'approvazione.
Questa è la sfida concreta che vi poniamo di fronte da adesso al giorno in cui schiaccerete il bottone che permetterà l'approvazione di questo disegno di legge. Confrontatevi concretamente, perché le condizioni ci sono altrimenti resterete sul terreno che vi è più congeniale - e lo capiamo che è quello dell'annuncio. Per carità, quello dell'annuncio è un terreno anche della serietà politica, ma che non può essere sempre e soltanto quello della propaganda.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo con piacere su alcuni aspetti specifici di questa variazione di bilancio. La relazione complessiva è stata fatta dal collega Sarno - che ringrazio per il lavoro che ha svolto per il Partito Democratico come relatore di minoranza - e su molti aspetti è intervenuto anche il collega Ravetti nel merito.
Credo che sia opportuno focalizzare questa discussione, che penso sarà a senso unico, perché non credo che la maggioranza interloquirà con noi, ma sono sicuro che l'Assessore, al termine di questa ampia discussione generale, riuscirà a darci delle risposte e comunque dei commenti. Credo che sia opportuno intervenire su alcuni aspetti di questa variazione di bilancio, perché stiamo affrontando questo disegno di legge in un momento delicato ed importante per il nostro Paese, per le famiglie piemontesi e per i cittadini tutti. Ed è uno di quegli strumenti che ci permettono (o ci avrebbe permesso) di inserire delle misure sui temi e sui bisogni odierni delle famiglie e dei cittadini piemontesi per provare a dare delle risposte. Tutti gli Enti stanno cercando di farlo.
Questa variazione di bilancio - 44 milioni di euro - è una delle più ampie degli ultimi anni. Siamo abituati a fare bilanci tecnici ed assestamenti tecnici; in questo caso abbiamo una variazione di bilancio che ha delle risorse e delle disponibilità da destinare. Per quanto riguarda la destinazione di queste risorse noi siamo completamente contrari; abbiamo una visione completamente diversa rispetto a quanto deciso da questa maggioranza e da questa Giunta, ma nel merito.
Provo a descrivere le quattro cose che più ci preoccupano in questa variazione. La prima: quando diciamo che in questa variazione di bilancio non si parla di "caro energia" e non si parla del problema del riscaldamento e del teleriscaldamento, e proponiamo, con un emendamento l'istituzione di un fondo per la morosità incolpevole, questa è la nostra battaglia più grande in questa fase di bilancio; avremmo voluto fosse una battaglia comune di tutto il Consiglio regionale, ma questo non è avvenuto.
L'istituzione del fondo per la morosità incolpevole (abbiamo voluto chiamarlo così) riguarda quelle persone che, incolpevolmente, non possono e non riescono a pagare le rate del riscaldamento e del teleriscaldamento mettendo in crisi totalmente i condomini in cui vivono, ai quali vengono chiusi i contratti, lasciano in difficoltà interi condomini e intere famiglie.
Quando diciamo che è necessario discutere insieme per trovare risorse per dare dei contributi a quelle famiglie in modo chirurgico e specifico e aiutando loro aiutiamo interi condomini a superare questa fase, a superare l'inverno e a intervenire sul caro riscaldamento, stiamo cercando di portare nella discussione di quest'Aula consiliare, nella discussione di questo disegno di legge di variazione di bilancio, un problema reale e specifico attuale, al quale pensavamo che questa Giunta avrebbe risposto a prescindere dalle nostre sollecitazioni: l'articolo n. 15 terdecies, citato dall'Assessore Tronzano, non risponde a questa esigenza.
La somma di 3 milioni di euro che voi andate a mettere in Finpiemonte per il sostegno alle micro, piccole e medie imprese - leggo testualmente: "per le spese relative ai maggiori oneri sostenuti per l'aumento dei costi energetici" - non risponde a questa esigenza e a questo bisogno, ma risponde a un altro bisogno, assolutamente legittimo.
Allora ci chiediamo: perché mettiamo un fondo tre milioni di euro in Finpiemonte, quando qualche settimana fa, a tutta pagina, su tutti i giornali, il Presidente Cirio ho annunciato che, grazie a lui il Piemonte ha ottenuto mezzo miliardo in più di FESR (una cifra che in realtà ha ottenuto il Paese in generale: dieci miliardi in più sui Fondi europei e quindi, una parte anche il Piemonte) e 260 milioni di euro di quel fondo andrà per il caro energia per le imprese? Ci sono dichiarazioni su tutti i giornali. Poi, nell'articolo, si legge che il Presidente dice che giustamente deve chiedere alla Comunità europea se può destinare le risorse lì e se si possono destinare per risolvere quel problema.
Se siete così certi di quella proposta, a cosa servono 3 milioni di euro per le piccole e medie imprese per sostenere l'aumento dei costi energetici? Tra l'altro, sarebbe interessante capire nel merito di che tipo di contributo stiamo parlando e quante imprese andremo a sostenere con questa misura. Noi voteremmo anche a favore (ne discuteremo insieme) perché è sempre qualcosa in più che diamo al mondo imprenditoriale ed economico piemontese che oggi vive in difficoltà, ma non capisco che relazione abbia con la grande proposta e con l'annuncio del Presidente Cirio di non più di un mese fa, sulla destinazione di 260 milioni di euro del FESR per il caro bollette e il caro energia per le imprese. Quello è un annuncio a cui non seguirà nulla e voi volete intervenire su quella crisi in questo modo? Noi crediamo di sì, ma attendiamo delle risposte da voi.
Il secondo grande tema di discussione relativo a questo disegno di legge riguarda la somma di 7 milioni e rotti per la conferma degli infermieri e dei medici, insomma del personale sanitario che non rientra nella legge nazionale che prevede la conferma e la stabilizzazione del personale assunto nel periodo del COVID, perché non ha i requisiti. Un accordo tra questa Giunta e il mondo sindacale prevedeva che la Giunta sarebbe intervenuta - e bene fa, per intenderci - con stanziamenti regionali per coprire e prorogare fino alla fine dell'anno quel personale, che altrimenti dovremmo lasciare a casa. Noi conosciamo la crisi cronica del personale sanitario della nostra sanità e sappiamo che non possiamo permetterci questa situazione.
In questa discussione, però, non ci dite e siamo.



(Brusìo in aula)



GALLO Raffaele

Chiedo al collega Martinetti se può aiutarmi a non essere disturbato.
Grazie.
In questa discussione non ci dite se e in che modo applicherete il decreto Calabria all'interno di quell'accordo con il mondo sindacale sul personale sanitario. Voi avete annunciato che lo applicherete nel 2022 per il 2%; per intenderci e per uscirne dai tecnicismi: un aumento dei tetti di spesa del personale per incrementare le assunzioni, però mettendo una postilla in quell'accordo e, cioè, che nel 2022 sarebbe stato sub iudice in attesa del riparto del Fondo sanitario nazionale, perché se fosse stato minore rispetto all'anno precedente non sarebbe stato applicato, ma traslato nel 2023. Poiché, quindi, il riparto del fondo sanitario è stato leggermente inferiore, diteci se applicate o no il decreto Calabria nel 2022. Vi voglio ricordare che il mondo sanitario aspetta risposte e questo è il momento in cui dobbiamo darle, perché siamo a metà di novembre, e dobbiamo decidere in che direzione andare nel 2022.
Noi temiamo - ma saremo smentiti di sicuro - che anche su quel tema l'annuncio non avrà un seguito e che quelle risorse e quello scostamento del 2% sul decreto Calabria sarà traslato nel 2023, rinviando ulteriormente all'anno successivo (poi vedremo in che mese dell'anno successivo) l'incremento dei tetti di spesa per il personale, che è un annuncio di questa Giunta del giugno 2022.
Sul caro energia abbiamo già detto che siamo in disaccordo, perch pensavamo si potesse e si dovesse intervenire sul tema delle famiglie riguardo al teleriscaldamento. Molti giornali hanno rappresentato questa esigenza, ma non c'era bisogno dei giornali, che fanno un lavoro prezioso perché conosciamo già questa emergenza, soprattutto nel Torinese e nella provincia di Torino.
Sul tema delle imprese ho già detto del caro energia ma- Assessore Tronzano ci manca pure che non mettiamo i soldi per il cofinanziamento regionale! E lo dico in modo propositivo, perché voteremo a favore. In tal modo riusciamo a far partire i fondi europei entro quest'anno e, comunque sicuramente dal prossimo anno. L'economia ne ha assolutamente bisogno e quindi, non dico che è un atto dovuto, perché sicuramente avete fatto uno sforzo economico importante per allocare queste risorse, però era prevedibile che ci fosse.
Chiudo sul tema dell'edilizia sanitaria, che in questi giorni ha riempito le pagine dei giornali e, anche ieri, è stato dato l'annuncio del nuovo ospedale di Savigliano. Anche qui, la deliberazione che abbiamo fatto tutti assieme, il 18 gennaio 2022, sul piano dell'edilizia sanitaria prevede che quel piano di edilizia sanitaria, finanziato con l'INAIL, di sei ospedali sia vincolato (quindi non sia operativo) fino a quando non si trovano i soldi per la progettazione degli ospedali.
Noi ci saremmo dunque aspettati che in questo disegno di legge ci fosse qualche soldo per la progettazione degli ospedali, anche perché questa Giunta sta andando in giro per il Piemonte a dare il via libera a una serie di operazioni di edilizia sanitaria. Ieri, a Savigliano - è stata l'ultima e guardo il collega Bongioanni - ma ce ne saranno sicuramente altre.
Sappiamo tutti che quelle cose non funzionano e non hanno valore fino a quando non troviamo i soldi per la progettazione (su questo ci hanno lavorato i colleghi del Movimento 5 Stelle, per cui lascerò a loro l'approfondimento).
Anche su questo, non vediamo nulla, nessun emendamento; è per quello Assessore Tronzano, che abbiamo chiesto di completare il ragionamento con gli emendamenti che aveva annunciato sarebbero stati depositati in quest'Aula, perché non c'è nessun tipo di emendamento e di risorsa, oggi sul disegno di legge di variazione finanziaria che impegna risorse per quell'aspetto.
Sull'edilizia sanitaria - attenzione - stiamo sentendo tanti annunci e tante comunicazioni, ma negli atti consiliari, amministrativi e legislativi non troviamo nulla e di questo siamo preoccupati. Per questo, voteremo contro il disegno di legge di variazione di bilancio.



PRESIDENTE

Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Chiedo scusa per l'intromissione nel dibattito interessante, ma ha ragione il Consigliere Gallo: prima mi sono dimenticato di dire che stiamo preparando un emendamento sulla progettazione degli ospedali. Stiamo preparando un emendamento che consente alla Giunta di attivare dei mutui fino a trenta milioni di euro, per la progettazione degli ospedali, degli otto ospedali.
Avevo dimenticato di dirlo all'inizio.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Voglio rassicurare l'Assessore Marrone dicendogli che gli emendamenti per la progettazione degli ospedali sono già pronti e sono a firma del Movimento 5 Stelle. Il mio Gruppo ha pensato a questo importante tema perché, a dispetto di quanto succede nella maggioranza, non si fanno i selfie solo quando si firmano fantomatici accordi o altro. Occorre mettere i soldi: senza i soldi, gli ospedali non si costruiscono.
Quello che mi viene da pensare è che questa idea non ci sia mai stata perché questo disegno di legge, dal mio Gruppo denominato "doppiette e motori", non prende assolutamente in considerazione il tema dell'edilizia sanitaria. Possibile che la Giunta debba sempre arrivare in corner su temi importanti per questa Regione? Stiamo parlando di ospedali; stiamo parlando di assunzione di medici e di personale sanitario per riempire le strutture stiamo parlando di aiuti ai cittadini piemontesi e in questo disegno di legge ci sono contributi per il rally e le sgommate e contributi per cancellare le tasse alle aziende faunistico-venatorie? Ma vi stupite colleghi? In questo disegno di legge ci sono le priorità della Giunta. Ci sono le priorità della Giunta! In questo disegno di legge ci sono interventi che consentono ad alcune realtà di sorpassare i procedimenti dei bandi a cui partecipano tutte le realtà, dal tema culturale al tema sportivo, dal tema degli aiuti al tema dei bandi regolari. L'ultimo mese dell'anno, invece, la Giunta dice "Aspetta, a chi dobbiamo ancora elargire risorse? Facciamolo con il bilancio di variazione".
Io mi chiedo perché dare i soldi per un rally; altre manifestazioni sportive non erano altrettanto interessanti? Non era possibile fare bandi per i contributi delle grandi manifestazioni sportive? Non era forse questo il momento di destinare quelle risorse, prese dal capitolo della promozione sportiva, magari alle famiglie che non hanno i soldi per consentire ai figli di partecipare ad attività sportive? Questa è una priorità.
C'è poi il tema del diritto allo studio. Sui voucher scuola l'intervento è altamente insufficiente, perché non consente di scorrere le graduatorie e assegnare questi contributi alle famiglie che ne hanno bisogno. C'è un timido contributo, ma non basta alle famiglie per fronteggiare l'emergenza emergenza anche data dal momento storico che stiamo vivendo.
Sulle borse di studio possiamo dire quello che vogliamo, ma abbiamo esaurito le borse di studio e c'è stato un contributo europeo per fare questo. Da una parte si dà una mano con i soldi agli studenti e dall'altra, gliela si mette direttamente nelle tasche. Dico ciò perché, a fronte del contributo dato per le borse di studio, viene aumentata la mensa agli studenti. Quindi cosa facciamo? Con una mano glieli diamo e con l'altra glieli togliamo? Un 40% di aumento sulle mense e la maggioranza dice agli studenti: "Andate a lavorare, guadagnatevi i soldi per potervi mantenere gli studi".
Dall'altra parte, loro rispondono: "Scusate, caro bollette, aumento delle tasse, famiglie in difficoltà e ora devo pure pagare di più la mensa?", con il risultato che magari quelle mense nessuno le frequenterà più, perch probabilmente converrà andare al bar o magari proprio non mangiare.
Questa è la situazione e queste sono le priorità della Giunta piemontese.
Mi di cosa ci stupiamo? Di cosa ci stiamo stupendo? A oggi, il Movimento 5 Stelle presenta emendamenti sulla progettazione e la costruzione di ospedali (forse finalmente qualcosa di concreto) e l'Assessore si sveglia, nemmeno in Commissione ma in Consiglio regionale dopo il richiamo in Aula del provvedimento, e dice: "Vabbè, magari qualche soldo per la progettazione degli ospedali mettiamolo, altrimenti come li ricostruiamo?".
Chiedo al mio collega Sacco, che su questo tema ci lavora da tanto tempo di fare dopo un approfondimento.
La verità è che da provvedimenti come questi - il bilancio di previsione e la variazione di bilancio - si vedono le vere idee di una Giunta regionale e le vere priorità di una Giunta regionale. A oggi, noi le abbiamo viste.
Sono qui, sono scritte su carta: non c'è bisogno nemmeno di andarle a cercare.
Se vogliamo fare un discorso serio, oltrepassiamo il testo di legge iniziale, perché mi verrebbe da dire che fa quasi ridere. Tra l'altro, il tema della tassa di concessione sulle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie, il famoso provvedimento "salva doppiette", va in contrasto con quanto dice lo Stato e con quanto avete scritto voi nel precedente bilancio di previsione, dove, anziché sospendere la tassa, gli facevate uno sconto. Dite tutto e il contrario di tutto, pur di cercare di far vedere alla lobby della caccia che siete dalla loro parte. Non sapete nemmeno quello che scrivete. Tra l'altro, vi è stato detto pure nella tabella dei nodi critici, non ce lo stiamo inventando noi: ve l'hanno detto gli Uffici, per cui non dite che ce lo stiamo inventando.
Dall'altra parte, ci sono i Comuni e le Amministrazioni locali, che in questo momento soffrono gli effetti di una crisi senza precedenti, arrivata dopo l'emergenza COVID, per cui si parla di amministrazioni in ginocchio da anni. L'ANCI ve l'ha detto; il CAL ve l'ha detto. Ci sono esigenze rappresentate dagli Enti locali, non contemplate dalla variazione di bilancio in esame, ma relative al mancato trasferimento delle risorse finanziarie e umane alla Città metropolitana per la delega conferita in materia di Protezione civile; relative alla necessità di risorse per far fronte ai danni causati da fauna selvatica: relative alla necessità di prevedere risorse per sostenere gli Enti locali e per le maggiori spese dovute ai rincari energetici e relative alla creazione di un fondo per garantire la liquidità degli Enti locali nella gestione del PNRR.
Questi sono i Comuni. Per cui, oltre a quello che vi dicono gli Uffici oltre a quello che vi stiamo dicendo noi oggi, ci sono i Comuni che vi stanno bacchettando per questa variazione di bilancio. Se volete discutere nel merito di proposte utili per i cittadini e per il Piemonte, noi siamo disponibili a dialogare e lo saremmo stati anche in Commissione prima del richiamo del provvedimento in Aula; ci si prenda la responsabilità, ci si sieda al tavolo e si prendano veramente in considerazione queste tematiche altrimenti ve lo sconsiglio, a fronte di tutto quello che è stato detto dalle realtà che ho appena citato: se approvate questo disegno di legge, vi fate una magra figura.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Porto il mio, spero rapido, contributo a questa discussione. Andr leggermente fuori tema rispetto al documento amministrativo che abbiamo davanti, ma spero non fuori tema dal punto di vista politico.
Non riesco a sfuggire dal raccontare un aneddoto. C'era un anziano, ormai deceduto, Capogruppo del Partito Comunista, che era sempre all'opposizione in un Comune nel Cuneese - guarda caso - che, a ogni discussione di bilancio, esordiva dicendo "Cari colleghi questo, per l'ennesima volta, non è un bilancio ma un mero" e tutti in coro dicevano "esercizio ragionieristico" (il Consigliere Paolo Bongioanni forse sa anche a chi mi riferisco).
Io non esordirò così, se non altro perché non penso, per ragioni ovvie, di stare trent'anni all'opposizione qui, ma soprattutto non esordirò così perché ho grande stima, essendo ragioniere, degli esercizi ragionieristici ben fatti e anche dell'attività degli esperti contabili. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare e complimentarmi, da antico Presidente della Regione, con i collaboratori dell'Assessore, che si dimostrano sempre all'altezza della sfida tecnica che richiede una manovra così complessa con qualche scivolone di tipo, forse, procedurale, sicuramente politico come quello dei due milioni e 400 mila euro per il rally. Non so proceduralmente (l'ha già detto il Consigliere Sarno), si verificherà; di sicuro in questo momento ho dei dubbi.
Al netto del fatto che io sono uno che quando sente le moto che sgasano anche in città mi viene un'istintiva voglia di buttarli per terra (ma questa è una mia fisima, me ne rendo conto), credo che dal punto di vista degli eventi sportivi ci siano anche altri ambiti - penso al ciclismo e ai grandi tour - su cui due milioni e 400 mila euro potrebbero fare significativa differenza dal punto di vista dell'attrattività e della visibilità della nostra Regione, per non parlare di altri eventi culturali.
Lo considero un po' uno scivolone politico, ma si discuterà (se discuterete, valuterete).
Sottolineo alcune cose contenute nell'intervento del Consigliere Sarno e del Capogruppo Gallo, cioè alcune necessità come le case popolari, i voucher per i trasporti, per i libri.
Tra l'altro, io non ci sono riuscito, ma c'è qualcosa di strutturale da rivedere nel meccanismo complessivo dei voucher. Non ha senso che ci siano delle famiglie che riescono ad accedere al 100% dei contributi e altre famiglie, che ne hanno altrettanto bisogno, forse anche di più dal punto di vista del reddito, che invece non riescono ad accedere. Ci sarebbe un discorso strutturale da affrontare, difficile, ma che andrebbe affrontato con grande disponibilità di discussione. In ogni caso, nell'immediato bisogna riequilibrare, perché non è possibile che ci siano 70 mila famiglie che non accedono ai benefici del voucher trasporto e del voucher libri ragion per cui bisogna stanziare più risorse nell'immediato.
Approfitto dei circa cinque minuti che mi restano per dirvi che alcuni mi hanno scritto per chiedermi alcune impressioni su Gilberto Pichetto, che è diventato un ministro importante. Mi hanno scritto dicendo: "Ma lei che è stato Presidente" - lui era all'opposizione - "ha qualche aneddoto? Qualcosa da ricordare?" Io ho riposto che non avevo aneddoti da raccontare non tanto perché noi piemontesi già siamo schivi, i biellesi, come Pichetto, figuriamoci, quindi grande aneddotica non c'è, però ricordo sempre grande senso di responsabilità istituzionale, grande correttezza e grande competenza. Ricordo che, ogni volta che c'era la discussione su questi temi, Gilberto Pichetto - mi permetto di chiamarlo così - chiedeva conto sulle scelte che noi stavamo facendo per lo sviluppo della Regione. E aveva ragione. Alla fine della fiera, questo non è il solo, ma è uno dei documenti che maggiormente dà il segnale di dove vogliamo andare a parare di dove vogliamo portare la Regione dal punto di vista della crescita sostenibile e equilibrata.
Faccio delle domande, Assessore; so bene che alcune di queste risorse sono da un'altra parte, ma la mia domanda è politica. Il cosiddetto Competence Center per l'automobile e l'aeronautica: mi risulta che siamo sempre fermi alle risorse che erano state stanziate nel 2018, inizio 2019, dalla nostra amministrazione. Sembrava, e credo che lo sia ancora, una specie di fiore all'occhiello dell'imprenditoria torinese e piemontese: a che punto siamo? Perché, se siamo ancora lì, siamo indietro.
Crisi complessa. Sono stati sbandierati, non so se sono arrivati, i primi dieci milioni dei 50, ma ricordo sommessamente che la dichiarazione di crisi complessa è frutto di un'iniziativa all'epoca dell'amministrazione comunale di Torino guidata da Chiara Appendino e della nostra Giunta che.
quasi in limine mortis, riuscì a portare al Governo la relazione - perch spettava alla Regione farlo e non al Comune - che consentì di inserire Torino nelle aree a crisi complesse e quindi di godere di questa prima tranche; quindi, siamo fermi lì.
Mi dica se sbaglio. Sui fondi europei ha già detto il Consigliere Gallo.
L'aumento è un aumento da lungimiranza di sistema economico e da ruolo del Governo Draghi; semmai, se c'è un ruolo della Regione, è quello di chi c'era prima che ha speso bene i soldi. Se c'è una ragione per la quale, in un contesto di aumento, il Piemonte non è stato penalizzato, semmai è quella.
Infrastrutture: facciamo il punto una volta tanto? La cosiddetta Pedemontanina che interessa il Nord-Est del Piemonte, un pezzo del Nord Est, a che punto è? Perché quello collega uno dei centri produttivi del Piemonte a Biella con il sistema autostradale. Io mi auguro che stia andando avanti: da quello che lei che leggo - perché è difficile avere un'interlocuzione in questa sede - siamo sempre, più o meno, al punto in cui eravamo all'inizio, cioè c'è un progetto, c'è una discussione, c'è chi lo vuole in un modo e chi lo vuole in un altro.
Non parliamo, poi, della Asti-Cuneo: mi auguro che possiate inaugurarla, ma sul tratto che va da Cherasco a Roddi voglio vedere cosa succederà e quali saranno i tempi! Mi auguro - lo ripeto - che voi riusciate a partire da Biella e raggiungere Gattinara collegando tutta l'autostrada entro il 2023, così come mi auguro che riusciate a terminare i collegamenti autostradali Cuneo-Asti senza interruzioni entro il 2023, però comincio a nutrire dei dubbi.
Per non parlare dell'edilizia sanitaria, su cui si è già detto e su cui interverranno altri colleghi con più competenze del sottoscritto. Trovo un po' bislacco - mi permetta, Assessore - che, se non fosse intervenuto il collega Gallo a ricordare che forse c'è un problema di finanziamenti, lei non avrebbe precisato che si sta facendo un provvedimento che, sotto molti aspetti, è fondamentale, perché senza quello, di ospedali nuovi non se ne parla (parlo di quelli che non sono già stati impostati, peraltro sempre dalla nostra Amministrazione).
Il senso del mio ragionamento è proprio questo: visto che non è presente il Presidente - ma lei è un interlocutore più che autorevole - ci dica dal punto di vista della crescita, in questo o in un altro documento, a che punto siamo.
Farò un'affermazione ormai abusata: questa mania dell'annuncio prima o poi cozzerà contro la realtà! Cioè ci sarà un momento in cui si svelerà se il re è nudo oppure no.
Penso che si svelerà che il re è nudo; mi auguro - lo dico rivolgendomi al mio Capogruppo - che a quell'epoca ci sarà qualcuno in grado di rivestirlo di un colore nuovo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
È sempre difficile intervenire dopo il Presidente Chiamparino, perché è sicuramente una persona simpatica e piacevole.
Volevo iniziare il mio intervento dicendo che questo è un bilancio di variazione, e non di previsione. Da alcuni interventi delle minoranze è sembrato fosse un bilancio di previsione di quasi 14 miliardi di euro, che comprende 361 milioni su lavoro e formazione; 40 milioni sul fondo dei disabili; 85 milioni sul diritto allo studio; 181 milioni sulle politiche sociali; 45 milioni sugli extra LEA e 187 milioni sulla tutela del territorio e dell'ambiente (questo per citare le voci più consistenti).
Questa, invece, è una variazione di circa 44 milioni di euro su un bilancio macro che è dell'ordine di 14 miliardi di euro.
Cosa c'è in questo bilancio di variazione? Ci sono 200.000 euro sulle associazioni fondiarie, che lottano contro il microspezzettamento fondiario (lo cito per primo, perché è un aspetto che interessa i piccoli Comuni e la montagna); ci sono tre milioni e 200.000 euro per coprire interamente le borse di studio, come ogni anno il centrodestra promette di fare e mantiene.
Concedetemi una parentesi: è una protesta esagerata quella di occupare la sede di un Assessorato, quindi di una sede istituzionale. La pubblicazione di una foto a testa in giù di un Assessore di questa Giunta, facendo un richiamo all'impiccagione e a Piazzale Loreto, è totalmente incomprensibile e inaccettabile, ed è giusto che ne paghino anche le conseguenze penali e civili. Si è trattato di una protesta per l'aumento del piatto tris da 1.80 euro a 2.15: parliamo di 0,35 centesimi! In un qualsiasi bar di Torino il piatto tris costa 5, 6, 7, 8 o 10 euro! Riportiamo le cose nella giusta realtà: ci accusate di essere scollegati realtà, ma chi è scollegato alla realtà...
Fortunatamente, queste sono delle piccolissime associazioni seguite da pochissimi studenti, per cui non rappresentano assolutamente tutti gli studenti torinesi! Sono veramente quattro residuati bellici che esistono solo qua a Torino, perché nel resto del Piemonte non ci sono. Qua a Torino resistono per proteste assurde.
Gli studenti diventeranno la nostra classe dirigente; dovranno rimboccarsi le maniche e lavorare. Peraltro, anche nel momento universitario si pu fare qualche lavoretto extra: quanti bar, quanti ristoranti, quante piccole imprese cercavano personale quest'estate e non lo hanno trovato! I nostri nonni hanno dovuto lottare, hanno combattuto la guerra mondiale, hanno avuto sofferenze incredibili, eppure hanno reso grande l'Italia: di certo non protestavano per l'aumento di 30 centesimi di euro. Non diamogli, per neanche troppo spazio, perché la protesta era veramente limitata a dieci residuati bellici, che non rappresentano le migliaia e migliaia di bravi e valorosi studenti dell'università torinese e piemontese.
Per tornare al bilancio di variazione, ci sono due milioni di euro di finanziamento per trasporti e libri; c'è un milione di euro per le scuole paritarie; ci sono sette milioni e 300 mila euro per l'integrazione alle risorse dei contratti della sanità: al riguardo, ricordo che tutti i contratti della sanità, stabiliti naturalmente da norme statali, in Piemonte sono stati stabilizzati, anche con risorse importantissime regionali. Tutti, tutti, tutti! C'è poi 1 milione di euro per il fondo regionale della disabilità e ci sono tante altre partite importanti.
Si è parlato, inoltre, del Rally europeo, il cui impegno, spalmato su tre anni, interessa le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Io non penso che si possa fare un bando, perché, quando assegniamo un contributo per il Giro d'Italia, per il Tour de France o per un evento sportivo, sono loro che lo organizzano, per cui bisogna andare da loro: non si può chiedere un'evidenza pubblica e andare da altri per una cosa specifica come questa.
Mi sembra, quindi, che anche questa sia una polemica assolutamente banale.
Sono stati previsti tre milioni di euro (che rappresentano quasi il 10% di questa variazione) come aiuto alle piccole e medie imprese rispetto al caro energia; però la partita - lo sappiamo tutti - ha un'evidenza nazionale, se non europea.
Fortunatamente il nostro Governo a guida centrodestra, con il Ministro leghista Giorgetti all'economia, sta lavorando, ha almeno 15 miliardi di euro per dare agio alle famiglie, ad imprese ed Enti locali per ridurre l'impatto impressionante delle bollette. Sono 15 miliardi di euro che arriveranno e che ci sono a livello statale per tutto il Paese, ma le cifre di cui ha bisogno il Paese sono queste e non possono essere pochi milioni di euro. Noi, con la nostra variazione, possiamo fare quello che possiamo fare, ma è bene che ci sia un intervento pesante del Governo.
Come ha già anticipato l'Assessore Tronzano, per le progettazioni - perch in questa fase si parla di progettazioni - dei nuovi ospedali l'intenzione, che diventerà certezza e diventerà atto definitivo della Giunta, è quella di chiedere un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti per andare a progettare questi nuovi ospedali.
Alcuni ospedali verranno realizzati, invece, con i fondi INAIL, perché sono già a disposizione e ce lo hanno già confermato, mentre altri ospedali verranno realizzati con i project, probabilmente utilizzando i fondi dell'ex articolo 20. con una procedura mista pubblico-privata, come succede in tante Regioni italiane.
Grazie e mille. Siamo quindi assolutamente soddisfatti e contenti di questa variazione, seppur minima rispetto ad un bilancio generale, che però dà delle risposte significative al territorio piemontese.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Capogruppo Preioni per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Magliano ne ha facoltà per dieci minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Siamo arrivati al punto dove l'Aula dovrà esaminare il lavoro fatto in Commissione, la quale ha provato ad approfondire le scelte della Giunta. Ci sono alcuni temi che è necessario riconoscere come lavoro aggiunto, fra i quali alcuni ordini del giorno che il mio Gruppo ha presentato, con i quali, di fatto, hanno trovato soddisfazione, ad esempio, il tema delle scuole paritarie e il tema dei voucher. Come opposizione, abbiamo chiesto che venisse scalata integralmente la graduatoria, fino ad arrivare a 26 mila euro.
Questo lo dico anche per amor di verità. In Aula, ad oggi, sappiamo che queste risorse riescono a colmare una parte della graduatoria a 26 mila euro sui voucher frequenza, perché siamo in attesa della certificazione delle economie, che in parte hanno già scalato la graduatoria. Con questo bilancio, riusciremo a dare soddisfazione a tutti coloro che hanno scelto di iscrivere i propri figli all'interno del sistema paritario.
Nello stesso tempo, è necessario riconoscere anche un'attenzione legata al mondo del diritto allo studio universitario. Certo è - e questo dobbiamo saperlo con grande chiarezza e con ipotesi anche di lavoro futuro - che non sarà facile garantire in futuro il cento per cento di borse di studio. Su questo, forse, sarà importante anche fare un ragionamento su quanti, una volta ricevuta la borsa, l'anno dopo sono ancora in grado di mantenerla cioè il tasso di non riassegnazione di borse ai vincitori dell'anno precedente. Questo oggettivamente dovrà aprire una riflessione anche per noi, che ha a che fare con il nostro modello universitario, ma che soprattutto ha a che fare con quel diritto allo studio che è la forma di welfare che viene garantita a coloro che vengono a studiare in Piemonte o che da piemontesi studiano nelle nostre università.
Un'altra richiesta arrivata dalle opposizioni riguarda la stabilizzazione del personale sanitario. Questi sette milioni e più, di fatto, sono un segnale di forza che noi diamo ad un comparto, che però da questo punto di vista - lo dobbiamo dire con chiarezza - vede delle carenze importanti.
Noi, in questi anni, abbiamo denunciato in maniera forte tutto il tema legato al numero esiguo di addetti e di medici di neuropsichiatria infantile. È una piaga enorme. Io costantemente incontro famiglie che, da questo punto di vista, sono decisamente preoccupate, perché non trovano una risposta adeguata nel settore pubblico e sono costrette a rivolgersi al settore privato. E tutte le volte che ti rivolgi al settore privato non convenzionato, evidentemente si allarga il discrimine sociale, perché non tutti sono in grado di mantenere quel tipo di qualità di cura.
Così come il tema della cronicità, perché tanto quanto la preoccupazione che esprimiamo oggi riguarda la fascia dei bimbi e degli adolescenti, tutto il tema della cronicità - anche, come diciamo spesso, legato al fatto demografico - non vede, a nostro giudizio, una risposta pronta e che tenga conto dei dati epidemiologici, da una parte, e dei dati demografici dall'altra.
Questa Regione sta invecchiando velocemente e non è in grado di supplire al numero di morti con nuove nascite. Questo dato, indipendentemente dalle ideologie di appartenenza, metterà in seria crisi il sistema di welfare quello legato al sistema delle RSA e della cronicità, ma soprattutto quello legato al sistema della domiciliarità, che tutte le volte proviamo ad affrontare come ipotesi di sviluppo, di rilancio e di umanizzazione delle cure.
Dobbiamo riscontrare che, alla luce delle risorse che in tanti anni abbiamo chiesto sulla vita indipendente, sono stati messi circa due milioni in più.
Questo è un dato positivo, perché rappresenta un ulteriore tentativo secondo noi, oggettivamente non sufficiente - di immaginare il dopo di noi.
Il dopo di noi è una delle questioni, a mio giudizio, più importanti che una classe dirigente matura deve affrontare. Noi oggi abbiamo un sistema sanitario che è in grado di prolungare la vita, di curare per più anni e per più tempo le bimbe e i bimbi, le ragazze e i ragazzi, donne e uomini con disabilità. È evidente che il passaggio con cui, ad un certo punto, si diventa soli rispetto al proprio contesto familiare, cioè al non avere più una madre e un padre, è sempre più frequente.
In Italia ci sono delle esperienze, a nostro giudizio, bellissime da questo punto di vista, di inizio di convivenze in comunità, in villaggi e in luoghi dove questo passaggio alla vita indipendente, senza avere i genitori poiché deceduti, dovrebbe essere una delle priorità. Sono temi evidentemente sanitari, ma temi che non possono non trovare un collegamento con le politiche sociali che mettiamo in campo.
Per cui, da questo punto di vista, noi siamo, da una parte, contenti - come ho detto all'inizio del mio intervento - per il sostegno alle scuole paritarie, ma c'è un enorme tema che dovremmo affrontare con serietà che è legato all'altra parte del diritto allo studio, proprio perché non pensiamo che ci possano essere studenti di serie A e studenti di serie B. Il tema dei POF è un tema enorme.
Noi oggi riusciamo a scalare la graduatoria fino a 26 mila, ancorché le domande siano aumentate, ma questo ce lo aspettavamo alla luce della crisi economica; dall'altra parte, sul diritto allo studio nelle scuole statali come spesso diciamo con i colleghi, addirittura l'ISEE è sceso, perché le domande sono aumentate e perché più persone avevano diritto di presentare domanda alla luce della loro dichiarazione dei redditi.
Rimane il grande tema legato all'energia, questo è certo. È evidente che le politiche energetiche e il contrasto al caro energia è una materia prettamente nazionale. Tutto quello che può fare la Regione Piemonte è un aiuto; mi lascia solo perplesso, da questo punto di vista, la non attenzione (questo dobbiamo dircelo con chiarezza), perché non siamo ancora riusciti ad audire i Sindacati in merito agli inquilini delle case ATC: quella è una misura che, a nostro giudizio, poteva essere messa in cantiere.
Sul tema delle ATC potremmo parlare per ore intere, perché c'è un problema infrastrutturale: quelle strutture non sono mai state ammodernate, tranne alcuni interventi come quello di corso Racconigi. Da una parte, vi è una mancanza di controllo delle utenze e dell'utilizzo energetico, perch strutturalmente necessitano di investimenti importanti; dall'altra parte però, e su questo dobbiamo essere molto seri anche alla luce del dibattito che ieri c'è stato in Consiglio comunale di Torino, l'aumento delle ore di riscaldamento equivale a maggiori consumi, maggiori consumi equivalgono a maggiori bollette e noi dobbiamo fare anche in modo che non cresca la morosità. La morosità all'interno delle case ATC è un dato oggettivamente allarmante; non possiamo permetterci, in questa fase, di sbilanciarsi solo sull'utilizzo indiscriminato del riscaldamento, quando rischiamo di dover rincorrere i cittadini che hanno accumulato un costo energetico molto più alto dell'affitto che loro pagano per stare in quei luoghi.
L'acqua è un altro tema sul quale prima o poi bisognerà ragionare, perch ancora oggi, al di là del tema delle occupazioni abusive, vi è un mancato controllo sulla quantità di acqua che viene utilizzata e su come viene utilizzata. A tale proposito, mi auguro che prima o poi si apra una stagione vera d'investimenti, perché tanto quanto abbiamo un problema sanitario - e faccio mie le parole dei colleghi su come riusciremo ad ammodernare i nostri ospedali - il passaggio successivo riguarda le infrastrutture e il tema legato all'edilizia popolare. Oggi siamo ancora fermi su investimenti del passato; i pochi interventi che facciamo sembrano rivoluzionari, quando nella normalità degli Stati europei c'è un tasso di emivita, sia degli ospedali sia dell'edilizia popolare, che necessitano costantemente di un ammodernamento.
Sono scelte politiche, Assessore, e la politica fa le sue scelte. Scegliete di utilizzare parte dei 44 milioni di euro per dare manforte ad alcuni temi a voi cari e ad alcune realtà a voi care? Questa è una scelta politica ed è corretto che sia fatta.
Tuttavia, pensiamo che su alcuni di questi temi sia necessaria una maggiore attenzione e un maggior controllo della spesa per una maggiore efficienza e sensibilità rispetto agli ultimi, a coloro che hanno una malattia cronica a tutti coloro che in questa fase vivono condizioni di patologie che fino a 10-15 anni fa potevamo definire rare e che oggi rare non sono perché i casi aumentano. Su questo tema siamo preoccupati, perché crediamo non vi sia una visione a 15-20 anni. Chi vuol fare politica oggi, chi vuole provare a essere utile in un'ottica di bene comune nella propria comunità, se vive pensando a sei mesi dopo, all'anno dopo o ai due anni dopo, di fatto, dovrà rincorrere costantemente l'emergenza.
Mi auguro, quindi, che, su questo tema, nel bilancio preventivo del prossimo anno ci sarà un utilizzo sensato delle risorse europee giustamente inserite all'interno della nostra programmazione, ma anche la prospettiva di quale Regione consegneremo nei prossimi vent'anni a coloro che nasceranno e che vivranno in Piemonte; mi riferisco sia alle famiglie ma anche alle imprese che cercheranno di venire a lavorare qui e noi faremo di tutto perché ciò accada. Per lavorare qui, però, il contesto che si deve proporre non è solo logistico, ma è un contesto di welfare, di sanità che funzioni ed è un contesto anche di collegamento delle infrastrutture del trasporto pubblico e non solo. Questo è il contributo che noi proviamo a dare.
Abbiamo così presentato alcuni emendamenti che esporrò successivamente. Non sono molti, ma sono il frutto di un lavoro attento con alcune realtà del mondo della Protezione civile, con alcune realtà del mondo delle dipendenze, con alcune realtà del mondo della cultura, che penso possano essere presi in considerazione sotto forma di emendamento o come ordini del giorno; infine, ho riproposto l'ordine del giorno legato alla cybersicurezza, che mi auguro sarà approvato, perché dopo quello che abbiamo sentito in Commissione diventa fondamentale garantire la maggior protezione possibile dai cyberattacchi e dei nostri cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bongioanni, sulla discussione generale.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Iniziamo la discussione su questo provvedimento assolutamente importante che nasce da un'azione virtuosa della nostra maggioranza, un'azione che ci ha visto essere attenti gestori e risparmiatori delle risorse regionali in un momento particolare, dove le difficoltà legate ai tre anni di pandemia e al caro d'inflazione rendono tutto più difficile. Nonostante tutto questo però, quella linea di rigore intrapresa negli esercizi precedenti migliora ancora e di questo voglio complimentarmi con l'Assessore competente l'Assessore Tronzano. Il nostro disavanzo, infatti, migliora ogni anno e noi ricordiamo che abbiamo ereditato all'inizio della legislatura un debito di 9 miliardi e 600 milioni e che ogni anno abbiamo mantenuto un trend di riduzione di 322 milioni; adesso siamo a 8,6.
È un risultato importante che questa maggioranza giustamente si attribuisce, perché è stato raggiunto senza aumentare di un centesimo le tasse ai contribuenti piemontesi, dopo aver investito con il Riparti Piemonte decine di milioni di euro a sostegno di quel comparto imprenditoriale formidabile che è la nostra piccola e media impresa. A questo si sono aggiunte le spese vertiginose che abbiamo dovuto affrontare soprattutto nei primi due anni dell'emergenza pandemica, e oggi si pone il problema del caro energia e dell'inflazione.
Credo che si sia fatto un lavoro attento, meticoloso e prudente che continua, seppure in una variazione di bilancio, a erogare importanti risorse ed investimenti sul territorio. Segnalo quella che riguarda il miglioramento della qualità dell'aria negli edifici scolastici introducendo, com'è è avvenuto in altre regioni italiane - e cito le Marche il principio della ventilazione meccanica anti COVID-19 come metodo di prevenzione; un intervento del quale Fratelli d'Italia è stato promotore e ringrazio l'Assessore Elena Chiorino per il lavoro svolto. Ricordo anche gli oltre 7 milioni di euro destinati a sostegno delle aziende in difficoltà o in crisi economica e i 2,5 milioni stanziati per il fondo per l'acquisizione delle aziende in crisi.
Un modello, questo, virtuoso in cui il pubblico cammina a fianco del mondo imprenditoriale, dei lavoratori e delle imprese e non li abbandona. Sono risorse che verranno irrorate e che vanno avanti a costituire il primo soccorso per le realtà artigianali e commerciali che si trovano ad affrontare uno dei periodi più difficili dal punto di vista socio economico, forse, il più difficile, senza precedenti, dal dopoguerra a oggi.
Un risultato importante è stato anche la proroga dei contratti precari della sanità per quelle assunzioni del periodo dell'emergenza pandemica del Covid-19; un riconoscimento corretto e giusto verso quelle professionalità che noi continuiamo a ringraziare, ma che dobbiamo ringraziare anche con i fatti per l'eccellente lavoro e sostegno che hanno dato alla nostra comunità in quel momento così difficile.
Andiamo alle disposizioni di interesse generale. Qui entriamo in uno dei temi, secondo me, più significativo: l'allocazione sul bilancio regionale delle risorse finanziarie per compartecipare agli interventi della programmazione europea (parlo del POR FESR '21-'27). È questo lo strumento più importante per intervenire sul nostro Piemonte e far partire l'erogazione di fondi strategici per tanti assi dello sviluppo del nostro territorio. Ovviamente, questi fondi verranno erogati più avanti, per voglio sottolineare quel risultato importante ottenuto quando si è riusciti a portare a casa, dalla Commissione europea, quel miliardo e mezzo di euro per lo sviluppo del territorio piemontese, che testimonia un incremento del 50% rispetto al precedente settennato. Siamo passati da 966 milioni a un miliardo e mezzo, che testimonia la qualità e il lavoro della maggioranza.
Personalmente, ho lavorato e cercato di fare in modo - ringrazio la disponibilità dell'amico Andrea Tronzano - che il sistema turistico della Regione Piemonte non avesse dei tagli. Si è compensata una serie di interventi sia delle aziende turistiche locali sia dei Consorzi, quindi chi è deputato alla promozione e alla commercializzazione, in modo da avere le stesse risorse degli scorsi anni, riuscendo a fare quel lavoro importante che ha generato numeri straordinari questa estate (nelle Langhe, ma anche su Torino città), numeri formidabili per quanto riguarda le presenze turistiche, numeri migliori di quelli anti COVID.
Per concludere, dico che questa variazione di bilancio non può che essere considerata salutare per lo sviluppo della Regione Piemonte. Non aumenta il debito e fornisce supporto ai settori produttivi, investimenti importanti al comparto del personale socio-sanitario e promuove investimenti a livello comunitario.
Arriviamo al tema che, per il secondo anno consecutivo, viene sostenuto: un evento internazionale e importante quale il campionato europeo di rally. Ho ascoltato il Consigliere Chiamparino, che ascolto sempre con attenzione perché fa scuola con i suoi interventi, con cui anche in passato ci siamo confronti, sia pure con posizioni differenti, sulla fluidità delle nostre strade e dei nostri percorsi, vuoi con mezzi a pedalata (magari a pedalata assistita) vuoi con mezzi meccanici. Sono un sostenitore del rispetto delle nostre vallate e delle nostre montagne, ma, allo stesso tempo, della fruizione turistica a 360 gradi, con rispetto e con regolamentazione.
Sul rally - Consigliere Chiamparino - mi permetto di risponderle in questo modo: lei ha conosciuto un mio grande concittadino, Direttore di "Tutto sport" quando la stampa aveva un peso fondamentale perché non c'erano i social e Internet, Piero Dardanello, il quale mi diceva sempre: "Non avrai mai i soldi e mai le risorse per fare una promozione come fanno certe Regioni del mondo, ma se saprai portare i grandi eventi, questi ti daranno ritorno economico, immagine del territorio, passaparola e grande visibilità".
Ecco, Presidente, credo che questo evento, che ha una copertura mediatica planetaria, possa essere uno strumento che, aggiunto a quelli da lei giustamente citati (il Giro d'Italia, il Tour de France e l'ATP di tennis) possa creare un palcoscenico e un ventaglio di grandi eventi piemontesi che potrebbero portare il nostro Piemonte non a essere grigio e isolato (perch così non deve essere, magari qualcuno lo vorrebbe, ma noi non lo vogliamo) ma sempre più vivo e sempre più sorridente.
Grazie, Presidente.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Ha chiesto di intervenire sulla discussione generale la Consigliera Accossato; ne ha facoltà.



ACCOSSATO Silvana

Grazie, Presidente.
Non intendevo intervenire in discussione generale, perché non ho partecipato alla discussione e agli approfondimenti nella Commissione competente, essendo entrata solo da pochi giorni in Consiglio (ho il vizio di parlare solo quando conosco e faccio fatica se non so); per probabilmente, dovrò abituarmi a un nuovo metodo di questo Consiglio, un nuovo rapporto con i Consiglieri, soprattutto rispetto alla leggerezza e alla tranquillità con cui si fanno affermazioni o si lanciano epiteti nei confronti di categorie di cittadini. Onestamente, non ne sono abituata, ma mi attrezzerò anche a sentire affermazioni che reputo non consoni all'autorevolezza di questo Consiglio.
Ritengo opportuno intervenire su alcuni aspetti di questa variazione e di questo dibattito, peraltro aspetti che hanno sempre molto coinvolto sia me personalmente, quando ero in questo Consiglio, sia il mio Gruppo consiliare Liberi Uguali e Verdi, relativi al tema dell'educazione, del diritto allo studio e della possibilità per tutti e tutte, bambini e bambine, ragazze e ragazzi, di accedere con le migliori condizioni all'educazione, allo studio.
Dal dibattito di oggi mi sembra che, prima di tutto, manchi un fondamentale, che si ritenga il diritto allo studio un'elargizione, quindi non un diritto, ma una benevola elargizione che questo Ente concede a qualche cittadino. Direi di no. Credo sia opportuno riprendere sia la nostra Costituzione che le leggi che regolano questi diritti. Non a caso sono chiamati in questo modo, peraltro in un Paese dove ancora registriamo la più bassa percentuale di laureati in Europa. Credo, quindi, che lo sforzo di consentire a tutte e tutti i meritevoli, con pochi mezzi, di accedere agli studi universitari dovrebbe essere condiviso in modo più ampio e sostenuto. Siamo soddisfatti che, ancora una volta, ci sia la copertura di tutti gli aventi diritto per gli assegni e le borse di studio però voglio anche ricordare, rispetto alla protesta degli studenti e studentesse che hanno manifestato la loro preoccupazione e il loro disappunto, che stiamo parlando di giovani che cercano di raggiungere il loro obiettivo di laurearsi nel minor tempo possibile, che magari vorrebbero anche poter lavorare, ma non sempre questo è conciliabile con un percorso di studi onorevole.
Credo che chiunque di noi si sia laureato conosca la fatica di rispettare i tempi e come, a volte, ci si trovi di fronte all'alternativa: mi mantengo agli studi, però ho un percorso più lungo, oppure mi concentro sullo studio medesimo. Ahimè, questo mi sembra non cambiato, anche se ormai il mio percorso universitario è molto lontano nel tempo, ma lo verifico con mia figlia, con i suoi amici e le sue amiche.
Rispetto a queste polemiche, innanzitutto il diritto di protestare è sancito, è garantito così come il diritto, anzi - scusate - il dovere che ogni rappresentante di un'istituzione ha di ascoltare le cittadine e i cittadini, anche quando sono un po' impertinenti, anche quando magari non ci piacciono, ma non ci possiamo permettere, da rappresentanti delle istituzioni, dire "non ascolto qualcuno". Questo non lo possiamo fare e invece un rappresentante di questa Giunta l'ha fatto e l'ha detto - spero che poi la questione sia stata superata - rispetto al merito di un aumento che viene ritenuto irrisorio. Certo, irrisorio dipende sempre da che punto si parte; probabilmente per le nostre indennità è irrisorio, per alcuni giovani, figli di famiglie in difficoltà che sono lì perché hanno un ISEE modesto e quindi presumibilmente o personalmente le loro famiglie non hanno un reddito elevato, anche pochi centesimi sono tanto, soprattutto per i giovani fuori sede che devono non soltanto mangiare ogni tanto al bar quando non c'è mamma che cucina a casa, ma devono, invece, mangiare fuori due volte al giorno e tutti i giorni della settimana.
Rispetto a questo, quindi, io non irriderei alle loro proteste che sono invece serie, anche perché questa Regione ha fatto un giochetto non tanto piacevole a questi studenti nel momento in cui, a fronte di un aumento del dato medio delle borse garantito dal Governo nazionale, questa Regione ha pensato bene di incamerarlo, contestualmente o quasi subito aumentando le tariffe dei servizi che vengono forniti. Forse dovremmo sottrarci a questi giochi ed essere più leali da questo punto di vista.
Ancora un passaggio sul tema dei voucher del diritto allo studio per la scuola dell'obbligo. Questo è un impegno che, ancora una volta, questo Consiglio e la Giunta non è riuscito a rispettare, quello di esaurire le tante domande presenti degli aventi diritto. Ovviamente, io e la nostra forza politica auspichiamo soluzioni più generali in cui il diritto allo studio sia garantito per tutti e quindi l'accesso all'istruzione sia gratuito, dagli asili nido all'università. Probabilmente, prima o poi riusciremo ad arrivare a questa soluzione, ma per intanto noi continuiamo a sostenere che un impegno maggiore, come peraltro alcuni emendamenti di altre forze di opposizione chiedono sul tema dei voucher per l'istruzione obbligatoria, sia indispensabile perché, ad oggi, troppi degli aventi diritto rimangono scoperti e le famiglie, e con queste le bambine e i bambini che, invece, riescono a goderne, sono davvero troppo poche.
Peraltro, colgo anche l'occasione per ricordare i lunghi tempi di erogazione di questo contributo, che fa sì che, ormai a due mesi dall'inizio dell'anno scolastico, moltissime famiglie ritenute finanziabili non abbiano ancora avuto l'erogazione del contributo, per cui si sono trovate ad anticipare somme che, per quel tipo di famiglie, sicuramente non sono facilmente affrontabili.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Accossato per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale la Consigliera Frediani.
Prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire per dieci minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Devo aggiungere ben poco rispetto a quello che hanno già detto i colleghi.
Devo dire che questa promessa di confronto politico con l'Assessore viene sempre un po' rimandata in ogni fase di discussione delle varie sessioni di bilancio, anche se, questa volta, leggendo l'articolo 1, ho avuto un minimo di soddisfazione rispetto a quella che è stata una nostra proposta nella scorsa sessione, cioè quella di provvedere a fornire le aule scolastiche dei dispositivi di areazione.
Il Consigliere Bongioanni si ricorderà che era già stato approvato un emendamento che stanziava una cifra, diciamo simbolica, di 10.000,00 euro per avviare delle sperimentazioni rispetto a questo tema, incontrando chiaramente il favore dell'Assessore Chiorino. In seguito, l'Assessore confrontandosi anche con gli Uffici, ha deciso di dare più corposità a questo capitolo, che sappiamo essere ancora ben distante dalla totale copertura perché, se non sbaglio, la cifra che si ipotizzava per una copertura totale per tutti gli istituti era di 10 milioni di euro. C'è ancora molto da fare, ma cogliamo positivamente il segnale che viene dato nell'articolo 1 di questa variazione di bilancio.
Noi abbiamo comunque presentato degli emendamenti; ovviamente, ci uniamo a tutti i rilievi che sono stati fatti dai colleghi dell'opposizione perch crediamo che la visione di Piemonte che ha questa Giunta sia molto distante dalla nostra. D'altronde, era una cosa che dicevamo anche nella scorsa legislatura a chi governava prima di questa Giunta, quindi immaginiamo di essere una piccola enclave in questo Consiglio che continua a fare opposizione a destra e a sinistra, ma non riesce a trovare piena soddisfazione sui temi che poniamo di volta in volta.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliera Frediani.
Invito il Consigliere Martinetti ad accomodarsi da una parte o dall'altra.



FREDIANI Francesca

È perché siamo all'opposizione di tutti, quindi ci fanno tutti opposizione allo stesso modo: non riusciamo ad esprimerci liberamente.
Rispetto agli emendamenti che abbiamo presentato, intanto ce n'è uno che va a rilevare il problema degli enti del terzo settore o delle associazioni accreditate nei consultori. Un tema che era emerso anche discutendo i finanziamenti del fondo vita nascente e quindi rispetto a questo non so se l'Assessore abbia valutato come andrà ad influire questa modifica rispetto all'erogazione dei fondi e del fondo vita nascente togliendo l'accreditamento delle associazioni.
Era un tema, quindi, che era già stato posto e non so come sia stato risolto, se sia stato risolto, in riferimento all'altro provvedimento che abbiamo votato in quest'Aula qualche settimana fa. Quello è un primo tema che poniamo a livello di contenuto e anche di ricadute rispetto ad altre misure che sono già attive nella nostra regione.
Poniamo, come sempre, il tema dei voucher (l'Assessore ormai lo sa che è un altro nostro chiodo fisso), quindi la copertura delle graduatorie in modo totale. Crediamo che coprire le graduatorie della scuola dell'obbligo sia fondamentale ancor più, non per sminuire questo aspetto, delle borse di studio universitarie, perché sull'obbligo formativo parliamo proprio di spese rispetto alle quali le famiglie non possono sottrarsi. Noi crediamo che su questo tema sia fondamentale impegnarsi al massimo. Condivido in parte il fatto che ci sia un problema strutturale da risolvere, ma se il problema strutturale implica il fatto che si questo diritto ad alcune famiglie, allora non sono più tanto d'accordo, per cui credo che si debba andare a vedere come vengono spese altre risorse e, laddove vengano spese non a vantaggio dei cittadini, spostarle su quei capitoli che realmente incidono sulla vita delle famiglie e, in particolare, dei più giovani.
Anche in questo caso, abbiamo fatto delle proposte emendative rispetto alle attività culturali. Abbiamo avuto un'intera generazione di giovani studenti chiusa in casa per quasi due anni, a fasi alterne, per colpa della pandemia; le attività scolastiche e le lezioni in presenza sono state sospese; bisogna quindi recuperare questo gap; bisognerà riabituare i giovani ad utilizzare la cultura, ad avvicinarsi alla cultura, a frequentare i teatri, a frequentare i concerti.
Abbiamo presentato emendamenti anche rispetto alla pratica dello sport, per sostenere le famiglie che intendono far esercitare un'attività sportiva ai loro figli. Su questo so che anche l'Assessore Tronzano ha una certa sensibilità, in quanto sportivo o ex sportivo (a tratti, so che pratica ancora qualcosa), quindi speriamo che in futuro si possa continuare a confrontarsi anche su questo e ad avere qualche soddisfazione nella documentazione che verrà poi sottoposta in Commissione e in Consiglio.
Ho letto anch'io a mezzo stampa alcune dichiarazioni della Giunta; devo rilevare che anche quello che ho sentito oggi in quest'Aula da parte del Presidente Preioni mi lascia un po' perplessa, anche rispetto alla visione un po' stereotipata che abbiamo sui giovani studenti che protestano, che non meritano attenzione, rispetto a questa visione contrapposta, rispetto a questo conflitto generazionale, rispetto al fatto di dire che "i nostri nonni hanno fatto la guerra, quindi cosa vogliono i nostri giovani!". Io credo che se il Presidente Preioni partecipasse ogni tanto all'indagine conoscitiva promossa dal Presidente Stecco sul disagio giovanile, forse potrebbe chiarirsi meglio la visione che ha dei giovani e capire che abbiamo a che fare con un nemico che ci porta un po' in guerra. Perché la guerra non è solo quella in cui si spara o si muore. Ci sono anche delle guerre più subdole: il nemico che abbiamo davanti è un disagio giovanile fortissimo, che ha portato ad un aumento di casi di disturbi dell'alimentazione, di disagio che arriva fino al suicidio.
Credo, quindi, che liquidare con poche frasi i giovani che esprimono disagio e che ci chiedono attenzione non dia proprio una bella immagine di un'istituzione che invece ha dimostrato il suo impegno sul tema promuovendo un'indagine conoscitiva che ci ha portato a confrontarci con chi tutti i giorni frequenta, conosce e approfondisce il disagio giovanile un disagio che purtroppo in questo bilancio non trova ancora risposte. A partire dal prossimo previsionale, servirà sicuramente un impegno maggiore di risorse per cercare di dare una risposta a questi giovani, che devono essere ascoltati, devono essere protetti, devono essere sostenuti; non devono essere criminalizzati, né essere considerati dei "bamboccioni", come qualcuno ad un livello istituzionale più alto del nostro li aveva definiti.
Insomma, serve un po' di comprensione, serve un po' di impegno.
Se vogliamo davvero costruire quella che sarà la futura classe dirigente e tutta la società del futuro dovremo mostrare un pochino più di umiltà, un pochino più di ascolto e un maggior impegno nell'assegnare e gestire i fondi pubblici che devono essere a beneficio della società e di null'altro.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Alberto Avetta.
Prego, collega; ne ha facoltà per dieci minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
La ringrazio per l'opportunità di intervenire su questa variazione di bilancio; variazione di bilancio che noi, com'è stato più volte rimarcato dai colleghi che mi hanno preceduto, consideriamo del tutto inadeguata a rispondere alle necessità che oggi ha di fronte la nostra Regione e i piemontesi.
Cercherò di riprendere alcune considerazioni che sono già state anticipate e di svilupparle ulteriormente; soprattutto, farò un ragionamento più ampio che in realtà anticipa un po' la discussione che faremo quando affronteremo il prossimo bilancio di previsione, che poi, di fatto, sarà anche l'ultimo di questa legislatura (perché immagino che quello del 2024, com'è stato più volte annunciato, sarà un bilancio tecnico). Per questa ragione, aggiungo due temi, che ci stanno particolarmente a cuore, a quelli che sono già stati affrontati: mi riferisco al trasporto pubblico e all'ambiente, inteso in senso generale, ma soprattutto in riferimento al modo con cui questa Regione intende approcciasi ad un tema così complesso, così sensibile e anche così attuale, come ben sappiamo.
Iniziamo dai trasporti: non è che noi pensiamo che in questa variazione di bilancio si potessero affrontare grandi questioni relative al trasporto pubblico locale - peraltro, c'è un nostro emendamento che prevede alcuni incentivi all'utilizzo del trasporto pubblico locale - ma certamente è un tema che merita la nostra massima attenzione, anche per tutte le conseguenze che presuppone. Tuttavia, come abbiamo sottolineato in questi anni e in questi mesi, registriamo che questa attenzione da parte della Giunta purtroppo sia invece sempre mancata.
Dopo tanti anni abbiamo raggiunto un obiettivo che alcuni hanno definito addirittura "epocale": la Regione Piemonte qualche settimana fa ha sottoscritto un contratto di servizio regionale. L'annuncio, a nostro avviso eccessivamente enfatico, è che con questo contratto di servizio regionale che riguarda il cosiddetto "Piemonte 2" - quindi non il Servizio Ferroviario Metropolitano sulla città di Torino e sulla Città metropolitana abbasseremo l'età media dei treni che percorrono le ferrovie piemontesi regionali, passando dagli attuali 26 anni di età media ("26 anni", non è un errore, ma una dichiarazione dell'Assessore, quindi vi lascio immaginare i picchi di età di questi treni) addirittura a 14 anni.
Questo è stato annunciato come un evento epocale, però questa comunicazione così enfatizzata tradisce l'insufficienza e l'inadeguatezza di tutte le variazioni di bilancio e di tutte le proposte di bilancio a cui abbiamo assistito in questi anni sul tema del trasporto pubblico locale. Perché ci sono altre Regioni - ricordo sempre il caso emblematico dell'Emilia Romagna non dissimili dalla nostra per tante ragioni che ci accomunano, che hanno ridotto l'età media dei treni, ma l'hanno ridotta ad un anno, non a 14. Ci per dire che altre Regioni hanno fatto politiche di bilancio con un obiettivo condiviso ed importante e probabilmente anche molto ambizioso e l'hanno raggiunto. Sono Regioni che hanno le nostre stesse caratteristiche e quindi non vedo perché noi non siamo stati in grado in questi anni quanto meno di impostare una politica che andasse in quella direzione e che traguardasse un risultato che sarebbe stato considerato, anche da noi tutti, come epocale.
Passare da 26 anni a 14 anni è certamente un obiettivo condivisibile ed auspicabile. Non è ancora capitato, quindi lo verificheremo quando effettivamente entro il 2026 (così è stato detto) sarà raggiunto, per certamente non è, a nostro avviso, un cambiamento così epocale come invece, è stato annunciato. Nelle altre Regioni l'hanno fatto garantendo un servizio ferroviario regionale efficiente ed efficace: treni caldi in inverno e freschi in estate. L'hanno fatto garantendo questo tipo di servizio, molto analogo e molto simile al servizio che le Ferrovie garantiscono sulle tratte ad alta velocità. Questo ha invogliato - e le statistiche lo confermano - molti emiliani ad utilizzare il trasporto pubblico locale.
Questo non sta avvenendo in Piemonte, tant'è vero che appena annunciamo la sottoscrizione del contratto di servizio ferroviario regionale, cosa succede? Che l'Autorità dei trasporti regionali evidenzia le prime crepe le prime discrepanze e contraddizioni di quel contratto appena sottoscritto. Vi lascio immaginare, ma l'avete letto sui giornali, qual è stata la reazione dell'associazione dei consumatori e dei pendolari rispetto a questo annunciato epocale contratto di servizio.
Credo che questo non sia un bel biglietto da visita per il trasporto pubblico piemontese, in particolare per il trasporto pubblico su ferro e per come la Regione Piemonte viene percepita dai suoi cittadini e dagli utenti che ancora ostinatamente, nonostante tutto, decidono di usare il trasporto pubblico locale, peraltro lasciando a casa la macchina privata e quindi contribuendo al miglioramento della qualità dell'aria, che è un beneficio che riguarda tutti, anche coloro che sono costretti, purtroppo ad utilizzarla ancora per gli spostamenti per ragioni di studio e di lavoro.
Dicevo che, nello stesso giorno in cui è stata annunciata la sottoscrizione del contratto, c'è stato subito il primo rilievo da parte dell'Autorità di regolazione dei trasporti. Vedremo che tipo di conseguenza avrà, ma le conseguenze possono essere molto significative, perché ci sono anche delle sanzioni rispetto al mancato rispetto (scusate il bisticcio di parole) delle direttive dell'Autorità di erogazione dei trasporti.
Così come in questa variazione, a mio avviso, si parla poco di energia.
Prima il Presidente Gallo ha accennato al nostro emendamento che va in quella direzione, ma nulla si dice nemmeno sulla prospettiva di consolidare un'idea su come vogliamo approcciare il tema ambientale. La questione del trasporto su ferro è un aspetto che sicuramente contribuisce ad un'idea di come questa Regione vuole affrontare il tema ambientale. È un contributo molto significativo, ma nulla si dice nemmeno per esempio sulle comunità energetiche. Ne abbiamo parlato a lungo e abbiamo depositato una proposta di legge che va nella direzione di sostenere le comunità energetiche e soprattutto suggerisce a questa maggioranza di cogliere le occasioni che ci sono in questo periodo storico. Ci sono 2 miliardi e 200 milioni di fondi europei per il sostegno alle comunità energetiche; altre Regioni lo stanno già facendo e sono molto più avanti di noi.
In questa variazione nulla si dice, ma ricordo che già nel bilancio di previsione, a cui questa variazione segue, noi avevamo proposto degli emendamenti che andavano nella direzione di cogliere l'occasione che si prospettava davanti a noi e che altre Regioni stanno cogliendo ed hanno colto. Quegli emendamenti sono stati respinti, quindi bocciati.
Credo che su questo qualche riflessione sia necessaria e lo dico guardando l'Assessore Tronzano, che è la persona che alla fine raccoglie tutte queste istanze e deve cercare un punto di equilibrio. Mi rendo conto di quanto sia un'operazione complessa e difficile, ma se vogliamo mettere i trasporti come contributo alla questione di come approcciamo il tema ambientale quindi facendo un unico cappello su un tema così importante e dirimente rispetto al futuro nostro e delle prossime generazioni - credo che qualche parola in più sarebbe stata utile dirla, anche in sede di una variazione di bilancio che, per ovvie ragioni, è contenuta, seppure sia una variazione di assoluta rilevanza, perché stiamo parlando di 44 milioni. Molti colleghi hanno già ampiamente esplicitato come sarà spesa una parte significativa di questi 44 milioni, se la variazione passerà in questo modo. Non voglio aggiungere critiche al "marchettificio", perché sono cose già dette.
Per queste ragioni pensiamo che questa variazione sia del tutto inadeguata ad affrontare le sfide importanti e significative che ci attendono. Mi auguro che quanto meno gli emendamenti che abbiamo depositato siano presi in considerazione da questa maggioranza, perché qui non si tratta più di capire come impostiamo la legislatura, ma si tratta di capire come riusciamo, in questa ultima fase di legislatura, a mettere qualche pezza in più rispetto ad una direzione che, a nostro avviso, è stata del tutto incoerente rispetto alle sfide, alle necessità e alle istanze che il Piemonte attende da questa maggioranza e anche da questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Avetta per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Sacco; ne ha facoltà per dieci minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Spero che almeno la Giunta sia collegata, altrimenti sarebbe un intervento a vuoto almeno da quella parte, ma parlo comunque per rispetto dei Consiglieri.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo depositato diversi emendamenti e abbiamo voluto sottolineare principalmente la necessità di realizzare i nuovi ospedali nella nostra Regione. Se ne parla da molti anni e se bastasse un articolo di giornale per costruire ospedali sarebbero già tutti realizzati perché questo argomento è stato riportato dai giornali in modo eccessivo pure abusandone, se mi posso permettere.
Per quanto riguarda il finanziamento, poiché si dice continuamente che mancano i soldi e i fondi per la progettazione, ricordo che nel momento in cui è stata stabilita la realizzazione di nuovi ospedali in Piemonte con fondi INAIL, implicitamente, ci siamo presi l'impegno di finanziare la progettazione di nuovi ospedali. Diverse volte è stato denunciato da me e dall'opposizione il fatto che è molto difficile capire quali sono le disponibilità all'interno dei fondi regionali per finanziare gli interventi che vorremmo attuare: immagino che l'unico fondo dal quale possiamo attingere in modo abbastanza semplice sia quello di Riserva. Ci siamo dunque detti: "Partiamo almeno da quel dato".
Abbiamo così presentato alcuni emendamenti, con una copertura certa e definita, nel fondo di Riserva per la progettazione di almeno alcuni ospedali; inizialmente, abbiamo depositato quello di Alessandria, visto che ricordo che in campagna elettorale lo si dava già per costruito o quasi. Ma si sa: le promesse fatte durante la campagna elettorale vanno spesso "in cavalleria" e poi ci si confronta con tutta una serie di questioni che spesso sono delle matasse difficili da districare.
Tuttavia, noi i fondi li abbiamo individuati; quindi la Giunta, volendo potrebbe approvare già oggi i nostri emendamenti per partire almeno con la progettazione di quei due ospedali. L'Assessore Tronzano ha comunicato che forse, sta preparando un emendamento per dare la possibilità alla Regione di accendere dei mutui per realizzare nuovi ospedali. Beh, menomale che ci stiano lavorando adesso; spero non abbiano iniziato a lavorarci soltanto quando hanno visto i nostri emendamenti, altrimenti significa che non si sta seguendo un iter logico per la realizzazione dei nuovi ospedali, ma si corre dietro alla necessità del giorno.
Detto questo, un altro aspetto importante sarebbe quello d'individuare le zone idonee alla realizzazione di questi nuovi ospedali, per evitare che siano totalmente alla mercé dello scambio politico elettorale. Nel momento in cui si realizza un nuovo ospedale, si stanno investendo non solo centinaia di milioni di euro dei contribuenti, ma si dà anche la prospettiva di un servizio più attento e accurato, di un servizio più all'avanguardia, di un servizio corretto rispetto alle necessità di cura di una determinata popolazione e, soprattutto, bisogna garantire la sostenibilità del Servizio sanitario regionale nei prossimi anni. Per questo motivo, la scelta del finanziamento che faremo per la realizzazione di questi nuovi ospedali non è di poco conto, perché tutto quello che non saremo in grado di risparmiare verrà sottratto alle prestazioni legate al servizio sanitario: la realtà è questa.
Inoltre, ricordo che la scorsa legislatura da parte del Consiglio regionale era stato dato l'indirizzo d'immaginare una struttura, un gruppo di lavoro che si occupasse della realizzazione dei nuovi ospedali e non di demandare la realizzazione di ogni singolo ospedale ad ogni singola ASO o ASL.
Se centralizzassimo la progettazione per la realizzazione degli ospedali in capo ad una struttura terza, che in questo caso potrebbe essere l'Azienda Zero - altrimenti, cosa l'abbiamo creata a fare? - potremmo sfruttare le competenze che abbiamo a livello regionale per tutti gli ospedali, facendo tesoro delle esperienze relative a un unico iter di progettazione e di realizzazione di nuovi ospedali in capo ad un'unica struttura, evitando di dividere le competenze in dieci o undici strutture diverse. Questo ci consentirebbe di avere un maggiore potere contrattuale nei confronti dei privati e di mettere il Servizio sanitario regionale nelle condizioni di fare le migliori scelte non solo in un'ottica del singolo territorio, ma in un'ottica piemontese, ragionandolo come un unico sistema sanitario e non come tanti piccoli feudi divisi tra ASL o ASO.
Spero si possa andare almeno in questa direzione, altrimenti diventa difficile; già vediamo le enormi difficoltà cui va incontro la realizzazione dei due nuovi ospedali e le difficoltà che hanno le Aziende ospedaliere a seguire un complesso iter burocratico con cui non si sono mai cimentate prima d'ora o, comunque, non in tempi recenti.
Inoltre, abbiamo depositato un ordine del giorno per fare in modo che si possa impostare questa direzione e, quindi, reperire le risorse necessarie per la realizzazione di nuovi ospedali, ma anche accompagnandole ad un sistema di monitoraggio e di controllo centralizzato e non, come ho detto prima, diviso per ogni singola ASL e ogni singola ASO. Uniamo le competenze, mettiamo insieme il meglio del Piemonte, perché esiste; abbiamo ottimi professionisti, mettiamoli insieme e uniamoli tutti allo stesso tavolo all'interno dello stesso organismo per monitorare la realizzazione dei nuovi ospedali, perché non c'è più tempo, non abbiamo più tempo.
Era stato detto che, addirittura, avremmo risolto tutto con il partenariato pubblico-privato, che non c'era tempo per fare le cose con l'INAIL progettazioni e quant'altro; sono però trascorsi tre anni, ci sono due gare bloccate e abbiamo dovuto mettere altri 100 milioni per sbloccarne una. A risolvere i problemi continuando a mettere soldi sono buoni tutti: qui ci vanno le competenze.
Un altro tema importante che vorrei toccare è la questione dell'energia.
Stamattina ne abbiamo parlato e abbiamo chiesto un'informativa al Presidente Cirio sulle sue dichiarazioni sulle centrali nucleari. Per fortuna non c'è nessuna proposta di legge sulle centrali nucleari in questo consesso regionale, ma abbiamo diverse proposte di legge per la realizzazione di impianti a energia rinnovabili, per il sostegno delle comunità energetiche rinnovabili.
Mi chiedo se la Giunta abbia immaginato di destinare risorse anche in previsione della realizzazione di queste importanti infrastrutture energetiche, andando incontro alle necessità del domani. Sicuramente non riusciremo a costruirle in un giorno, ci vorranno anni, ma prima o poi dobbiamo iniziare. A oggi, non abbiamo ancora iniziato e non possiamo sempre aspettare che succeda qualcosa per muoverci: abbiamo dovuto aspettare il COVID per renderci conto che c'era un problema del servizio sanitario; abbiamo dovuto aspettare la crisi energetica per capire che forse era il caso di investire sulle energie rinnovabili, ma allora investiamo, facciamo qualcosa, non parliamo solamente, dal punto di vista retorico, di fantomatici sistemi di generazione dell'energia che impiegheranno decenni a essere implementati.
Abbiamo delle proposte di legge, affrontiamole; abbiamo delle risorse mettiamole su queste proposte di legge. Sono proposte di legge a difesa dell'ambiente, ma che potrebbero anche essere un vero e proprio motore economico per la nostra Regione, una ricaduta di crescita importante e tangibile, come hanno già dimostrano diversi studi sugli investimenti che fanno le pubbliche amministrazioni, e non solo, anche i privati sull'installazione di energia rinnovabile.
Con questo concludo perché ho finito il tempo, ma mi riservo di intervenire anche sugli emendamenti.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sacco per l'intervento.
Mancando quattro minuti alle ore 13, sospendo la seduta e ci riaggiorniamo alle ore 14.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.56, riprende alle ore 14.44)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Riprendiamo i lavori sospesi alle ore 12.56.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per dieci minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Ascoltando gli interventi dei miei colleghi, credo che sarebbe già sufficiente averli ascoltati con attenzione per dissuadere chiunque dal votare questo provvedimento. Sono state sollevate tutta una serie di questioni su cui, già solo per prenderne atto, avremmo dovuto chiudere la discussione e riscrivere questo provvedimento o, almeno, prendere in seria considerazione alcuni degli emendamenti che arrivano dalla minoranza.
Il Consigliere Sacco, che ringrazio per il grande lavoro che ha fatto, ha esposto molto bene la situazione dell'edilizia ospedaliera. In questo Consiglio abbiamo approvato tempo fa un programma di edilizia ospedaliera un programma che, tra l'altro, prevede degli atti formali, anche costosi (acquisizione di terreni, progetti, ecc.), ma se poi andiamo a guardare così come abbiamo fatto noi con gli emendamenti presentati dal mio Gruppo scopriamo che non ci sono assolutamente le risorse. Questa maggioranza si arrampica sugli specchi con soluzioni fantasiose, prestiti ponte da Finpiemonte...
Tra l'altro, su Finpiemonte bisognerebbe anche fare degli approfondimenti per capire veramente cosa stanno facendo, se questi soldi possono darceli.
Ho apprezzato molto anche l'intervento del collega Avetta, che ha fatto una panoramica su quello che sta succedendo nel trasporto pubblico e con le ferrovie. In Commissione qualche giorno fa l'Assessore Gabusi ci ha spiegato come s'intende sopperire alle lamentele dei comitati dei pendolari. Sono anni che sento sempre le stesse lamentele, sono sempre gli stessi comitati che vengono a riproporre questioni che si potrebbero risolvere con una redistribuzione di fondi, in maniera diversa da come ce la state proponendo voi. Ma non funziona così, c'è uno scollamento, come qualcuno stamattina diceva, tra la vita reale e la politica di questa maggioranza.
Ieri sera ho partecipato a una trasmissione in cui si parlava della crisi del piccolo commercio. Erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni ed è emerso chiaramente quanto siamo lontani, con i nostri provvedimenti, dal risolvere i problemi di queste persone che poi, tutto sommato, sono anche problemi semplici, non sono problemi strutturali su cui bisogna veramente intervenire in maniera radicale: qualche piccolo accorgimento potrebbe veramente semplificare loro la vita e il lavoro di tutti i giorni. Per esempio, potremmo aiutarli magari sostituendo un furgone che abbiamo messo fuorilegge e che quindi non possono utilizzare per andare a lavorare. Un furgone che non utilizzerebbero per andare a spasso, ma per andare tutte le mattine a lavorare, alzandosi alle cinque per montare un banchetto d'estate al caldo e d'inverno al freddo.
Qualche settimana fa siamo corsi per firmare una raccolta firme promossa da La Stampa sulla sicurezza stradale. Come ben sapete, vengo da una provincia che è maglia nera per quello che riguarda gli incidenti automobilistici con gravissime conseguenze (morti, feriti gravi). Ho presentato degli emendamenti, vedremo come si comporterà la maggioranza in tal senso, ma non mi sembra che di vostra iniziativa, oltre a raccogliere quelle famose firme, abbiate in qualche maniera provato a pensare veramente a risolvere un problema di questo tipo. Posso anche capire che non crediate in un trasporto più green. Quando molti di noi vi suggeriscono di provare a fare dei progetti per sviluppare anche il trasporto su merci, è perché avremo sicuramente un problema da risolvere quando il porto di Vado entrerà in funzione a pieno regime e dovremo movimentare milioni di container con le strade che abbiamo. Non credete nel trasporto su ferro - per noi non va bene, per voi sì - ma se puntate al trasporto su gomma, almeno rendiamo sicure le strade, rendiamole fruibili. Non si può fare? Sono tutte scuse.
Purtroppo è così, siete affetti da una politica di annunci che poi fate fatica a mantenere. È un virus che prima aveva un po' solo la Giunta, ma adesso sta colpendo anche una buona parte dei Consiglieri. Stamattina sentivo dai banchi della maggioranza: il centrodestra promette, il centrodestra mantiene. Solo slogan. Siete affetti da quello che amichevolmente, posso definire un virus, che vi porta a fare chilometri e chilometri per questa regione e a fare degli annunci che poi rimangono, in buona parte, disattesi. Poiché non c'è un vaccino per questo virus, vi auguro almeno che gli anticorpi dei cittadini facciano il loro effetto e vi portino a capire veramente come stiamo governando, come si sta governando questa Regione.
L'ennesimo annuncio è stato quello sul nucleare del Presidente Cirio. Anche su questo siamo subito intervenuti a chiederne conto, è di nuovo una politica energetica che non ci piace. Tra l'altro, dimentichiamo che il nostro è un Paese che, negli anni addietro, ha votato compattamente contro questo tipo di energia. Mi chiedo veramente che senso abbia promuovere delle proposte che poi rimarranno ferme lì, perché rimangono ferme anche quelle che votiamo qui dentro. In proposito, vorrei leggere la risposta che mi è stata data a un question time la settimana scorsa. È un atto pubblico ma non so se tutti i Consiglieri l'hanno letta.
A sostegno di quanto sto dicendo, avevo presentato un'interrogazione a risposta immediata in cui chiedevo come mai la legge sulla filiera della canapa industriale, approvata oltre un anno fa, a distanza di oltre un anno non fosse ancora entrata in vigore, sebbene in legge fosse scritto che entro 60 giorni (o 90 giorni, adesso mi sfugge il dato temporale preciso) bisognava darne attuazione.
Do lettura della risposta: "Con riferimento all'interrogazione a risposta immediata n. 1198 del Consigliere Martinetti, si rende noto che la Direzione Agricoltura e la Direzione Competitività del sistema regionale a valle degli approfondimenti svolti evidenziano quanto segue: le aziende agricole che coltivano la canapa sono già comunque destinatarie degli aiuti diretti previsti dalla politica agricola comune, in quanto sono ricomprese tra i beneficiari del fondo per le filiere agricole minori e hanno la possibilità, come per tutti gli altri comparti produttivi agricoli, di accedere ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale".
Noi avevamo fatto questa proposta di legge per dare una spinta a una filiera che, invece, era rimasta indietro. Comunque, questo potrebbe in qualche maniera rientrare.
Quello che mi preoccupa è il seguito della risposta: "Attualmente, la suddivisione della somma disponibile stanziata all'interno della missione 14" - ricordo che erano 240 mila euro in tre anni, e un anno ce lo siamo praticamente giocato, perché non avendo fatto né il decreto attuativo né il regolamento non abbiamo potuto spenderli - "tra le aziende che coltivano abitualmente la canapa si tradurrebbe in un finanziamento a pioggia privo di un reale effetto incentivante per lo sviluppo della coltura" - ricordo che l'abbiamo votata tutti insieme! - "e sarebbe comunque impossibile destinare tali fondi semplici a sostegno del reddito degli agricoltori interessati, in quanto imputati a bilancio quali spese per investimenti.
Nel caso in cui si optasse invece per un bando a sostegno degli investimenti delle aziende agricole, ad esempio per l'acquisto di macchinari specifici per la coltivazione della canapa" - ricordo che avevamo aperto una discussione su quanto fosse costoso raccogliere e trebbiare questo tipo di coltura, perché in Italia non abbiamo specifici macchinari, ma li fanno arrivare dall'estero con spese ingenti - "non si dispone comunque di una somma sufficiente al finanziamento dei medesimi, ma nel contempo occorrerebbe avviare le procedure di notifica alla Commissione europea per un nuovo regime di aiuto. Le norme attualmente in vigore non consentirebbero l'utilizzo dell'intera somma in favore dei primi trasformatori operanti in Piemonte, perché in questo caso si tratterebbe di un unico soggetto già individuabile a priori", quasi come se noi avessimo fatto questa legge per dare i soldi a qualcuno, cosa che non è assolutamente nelle intenzioni di nessuno qui dentro.
Termino con la chicca finale: "Per quanto sopra evidenziato, occorre una revisione normativa che consenta l'utilizzo delle risorse stanziate".
Praticamente ci rispondono che dobbiamo rifare la legge, o modificarla.
Il mio collega Sacco si preoccupava di una eventuale proposta di legge per riattivare il nucleare. Lo tranquillizzo io: anche se ci fosse, tanto non verrebbe attuata, quindi possiamo stare tutti tranquilli! Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Martinetti per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi in discussione generale.
Prego, collega; ne ha facoltà per dieci minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Proverò anch'io a portare un contributo a questa discussione su un atto di bilancio che dovrebbe essere importante - lo è certamente per la nostra Regione - e che noi cercheremo di migliorare anche con l'attività emendativa, come hanno già spiegato i miei colleghi. Proverò a concentrarmi, in particolare, su due aspetti.
Il primo riguarda la sanità: al riguardo, vorrei proprio partire dal dato NADEF nazionale, perché ci aiuta a capire il quadro e si ricollega poi alla nostra attività di Consiglio regionale.
Assessore, immagino che lei lo abbia letto meglio di me; io mi sono soffermato sul passaggio che riguarda le spese sanitarie e purtroppo ho rilevato immediatamente che nella prima NADEF approvata da questo Consiglio dei Ministri scopriamo che dai 133 miliardi del 2022 stanziati per la spesa sanitaria passeremo a 129 miliardi nel 2025. Questa discesa di risorse di spesa sanitaria corrisponde anche a una discesa della percentuale rispetto al PIL, perché passiamo da un investimento a livello nazionale pari al 7 del PIL nel 2022, al 6% nel 2025.
Praticamente, la previsione che oggi fa il Governo sulla questione sanitaria, che dopo il COVID avremmo dovuto mettere al centro degli investimenti...
Ci siamo detti più volte "adesso non sarà più come prima", "basta tagli" "basta risparmiare sulla sanità", "non c'è un'economia senza salute", "non possiamo farci trovare impreparati rispetto alle prossime sfide". Invece che cosa facciamo noi? Appena si affievolisce la pressione della pandemia praticamente andiamo a tagliare immediatamente.
Perché citavo la percentuale rispetto al PIL? Perché sappiamo che i paesi virtuosi - cioè i paesi che spendono quello che è necessario e che hanno sistemi sanitari che funzionano meglio dei nostri, al netto dell'alta professionalità dei nostri professionisti - spendono tra il 7% e l'8% del PIL. Di conseguenza, nel 2022 eravamo appena sulla soglia dei paesi virtuosi, se pensiamo all'area euro. Nei prossimi anni invece scenderemo al 6%, quindi a una cifra davvero molto bassa rispetto al PIL.
Perché questa lunga premessa, Assessore? Lei dirà: "Che cosa c'entro io con la NADEF?". Non voglio metterla sul piano politico, nel senso che è chiaro che in questo momento, essendoci un Governo nazionale dello stesso colore di quello regionale, sarebbe utile anche da parte nostra, come Ente Regione, rivedere questi numeri, rivedere gli investimenti e la spesa sanitaria. Perché, altrimenti, è evidente che saremo tra le Regioni (noi però conosciamo la sofferenza che c'è a casa nostra!) che pagheranno il prezzo di questi tagli, soprattutto per quanto riguarda le cose di cui abbiamo bisogno: prima di tutto l'assunzione di nuovo personale; in seconda battuta, un adeguamento dei salari dei nostri operatori sanitari, che in questo momento, se paragonati ai salari del livello europeo, guadagnano molto meno.
Tutto questo avrà, chiaramente, conseguenze negative sulle liste d'attesa che in questo momento hanno tempi lunghissimi, ma nel momento in cui andremo a tagliare ulteriormente la spesa sanitaria, vi sarà un peggioramento delle prestazioni.
È per questo, Assessore Tronzano, che ci auguriamo che si possa prendere in considerazione il nostro emendamento n. 307), con il quale proponiamo uno stanziamento di 664 mila euro che vorremmo dedicare proprio al tema dell'assunzione di personale nell'ambito sanitario. Questa cifra, dai calcoli che abbiamo fatto - ma sicuramente i suoi uffici sono nella condizione di essere più precisi di noi - basterebbero per coprire i pensionamenti fino a dicembre 2022. Chiaramente non abbiamo in questo momento la pretesa di risolvere in assoluto il problema del personale piemontese, ma vorremmo dare un segnale, anche a fronte dei tagli che il Governo nazionale, purtroppo, ha già immaginato su questo settore che abbiamo detto essere strategico, ma che torniamo immediatamente a trattare come un settore da tagliare. Questo è il primo aspetto rispetto alla questione sanitaria.
C'è un altro elemento su cui stiamo lavorando e nelle prossime ore depositeremo un ordine del giorno. Riguarda quello che sta succedendo nel settore delle ATL. Stiamo assistendo, di fatto, al disegno di una nuova geografia delle ATL in Piemonte, senza che questo Consiglio ne abbia mai discusso né in Commissione né in Aula. Di fatto, si passa dal basso, quindi alla fine del percorso avremo una nuova geografia, ma il Consiglio non ne avrà discusso, nonostante sia di nostra competenza.
Lei mi chiederà cosa c'entra con il bilancio. C'entra perché chiaramente alcuni passaggi sono fatti con partite di bilancio. Le faccio l'esempio del quadrante nord est nella Provincia di Novara; proprio ieri in Consiglio comunale si è votato per l'accorpamento delle ATL di Novara, Biella e Vercelli. E nonostante gli auspici del Sindaco di Novara - che ha dichiarato che sarebbe stato meglio fare il quadrante, quindi includendo anche il VCO - questo non è stato possibile, perché il VCO ha scelto di stare da solo. Ma noi sappiamo che il VCO ha potuto scegliere di stare da solo perché aveva le caratteristiche anche economiche richieste dalla legge Madia. Caratteristiche economiche che però non avrebbe avuto se la Regione non avesse trattato quell'ATL - come ha fatto con altre ATL, ad esempio quella delle Langhe - in maniera molto generosa rispetto ad altre, con un aumento di capitale che è arrivato fino a 330 mila euro circa (nelle Langhe siamo ancora più alti), a fronte di poche decine di migliaia di euro che invece, abbiamo distribuito alle ATL più povere, facendo anche in questo caso i Robin Hood al contrario. Infatti, prendiamo dai più piccoli, dai più poveri e da quelli che hanno meno numeri, da quelli che avrebbero bisogno del nostro sostegno per fare percorsi turistici, e li diamo a chi, invece consentitemi di dirlo - anche senza ATL non avrebbe il problema dei turisti, perché sul lago le persone ci vanno ugualmente. E lo stesso vale per le Langhe.
Da questo punto di vista, vorremmo intanto che ci fosse una discussione in quest'Aula, cioè che le cose non si facciano solo con atti amministrativi perché stiamo parlando di un asse strategico per il nostro Piemonte.
Pertanto, l'organizzazione e il finanziamento di queste situazioni dovrebbero essere almeno oggetto di discussione. Inoltre, vorremmo trovare il modo di avere un atteggiamento dal punto di vista finanziario - ed è per questo che ne sto parlando in sede di bilancio - nei confronti di tutti i cittadini piemontesi, partendo da un criterio di giustizia. Questo significa che la Regione dà una mano a chi ne ha più bisogno e soprattutto, cerca di agire con un ruolo di programmazione super partes per superare quegli egoismi territoriali e quei campanilismi che spesso sono di ostacolo al buon funzionamento delle istituzioni.
Infatti, tornando all'esempio sulle ATL del quadrante nord di cui dicevo prima, è evidente che un quadrante che avesse previsto un'ATL con all'interno anche il distretto dei laghi sarebbe stato di aiuto ai territori più in difficoltà sul turismo. Invece, in questo modo abbiamo fatto vincere il criterio dell'egoismo istituzionale, per cui chi sta bene continuerà a stare bene e noi gli diamo ancora più risorse, mentre chi è in difficoltà si arrangerà in qualche maniera e sarà costretto a rispettare le regole. Difatti, non pensiamo che le ATL che si sono unite a seguito della legge Madia siano contente di averlo fatto. Lo fanno perché giustamente bisogna rispettare le regole, ma questa sarebbe stata un'occasione da sfruttare per rilanciare quei territori. Invece anche in questo caso non l'abbiamo fatto e ne siamo un po' corresponsabili, perché abbiamo permesso con dei finanziamenti disomogenei, di fare in modo che alcuni superassero la soglia del milione.
Da questo punto di vista, cercheremo di dare una mano per migliorare questo testo, affinché si dia una risposta a quei settori che abbiamo visto essere trascurati o a quelle fasce che in questi mesi avranno più bisogno di noi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Rossi per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale la Consigliera Nicotra ne ha facoltà.



NICOTRA Letizia Giovanna

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi urgenze di votazioni, possiamo sospendere per dieci minuti i lavori dell'Aula per la riunione di maggioranza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.06, riprende alle ore 15.55)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Avevamo sospeso i lavori per una riunione di maggioranza sul disegno di legge 220 ed era intervenuto il Consigliere Martinetti.
Chiedo se vi siano altri colleghi che vogliono intervenire in discussione generale.
La parola alla Consigliera Canalis.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire anch'io sul disegno di legge n. 220, relativo alla variazione di bilancio del nostro Ente, in particolare focalizzandomi su un aspetto, che credo sia particolarmente rilevante per le politiche regionali e che mi pare sia stato in parte trascurato all'interno del provvedimento.
Mi riferisco alle politiche degli anziani, in particolare, alle politiche per le persone non autosufficienti.
I dati ci restituiscono un numero estremamente rilevante di persone con più di 65 anni residenti nella nostra regione e di persone che nel nostro territorio risiedono all'interno di residenze socio-assistenziali, oppure ricevono le cure a domicilio.
La popolazione piemontese con più di 65 anni è superiore a un milione e 100 mila abitanti; tra questi, circa 35 mila sono ospitati nelle RSA e 28 mila ricevono cure sanitarie e sociali in lungodegenza presso il loro domicilio.
purtroppo, a fronte di questi dati molto alti, sappiamo che sono moltissime le persone in lista d'attesa per ricevere un aiuto in termini di assistenza e di sanità. I dati più aggiornati in nostro possesso risalgono all'ottobre 2021 e sono di quasi 4.900 persone già certificate come non autosufficienti in lista d'attesa per un progetto residenziale e di più di 11 mila persone già certificate come non autosufficienti e in lista d'attesa per un progetto domiciliare. Complessivamente, stiamo parlando di più di 15 mila piemontesi, esclusi coloro che hanno caratteristiche di non autosufficienza, ma che non hanno ancora ottenuto una certificazione ufficiale dalle Commissioni UVG delle nostre ASL.
Ebbene, a fronte di numeri così alti e anche a fronte di un tasso di non saturazione dei posti letto nelle nostre RSA (la saturazione era soltanto dell'81% nel dicembre 2021), ecco nel mese di settembre di quest'anno la Giunta regionale ha emanato una deliberazione che aggiorna le tariffe per l'inserimento nelle nostre strutture socio-sanitaria e sappiamo che la tariffa è composta da due componenti: una componente sanitaria, di cui si fa carico il Servizio Sanitario Regionale e che è definita al 50% della cifra complessiva, e una componente sociale-alberghiera che è a carico dell'utente o della famiglia, ma qualora questi fossero in condizioni economiche disagiate, è a carico del Comune o del consorzio socio assistenziale.
Noi non contestiamo in sé la deliberazione di settembre, perché sappiamo che le tariffe erano ferme dal 2013 e, quindi, anche solo alla luce del processo inflattivo in atto, ma anche degli adeguamenti ISTAT, chiaramente si era reso necessario un processo di revisione. Quello che contestiamo è che questo processo di revisione sia avvenuto coinvolgendo soltanto uno degli attori che hanno a che fare con la vita delle nostre RSA e delle persone che ospitano; soltanto i gestori delle RSA.
Allora l'adeguamento delle tariffe può rappresentare una boccata d'ossigeno per queste strutture, che si sono trovate a più riprese negli ultimi mesi in difficoltà economiche molto grandi e sull'orlo del collasso, ma riteniamo sbagliato e scorretto non coinvolgere in questo processo di revisione anche i lavoratori, quindi le organizzazioni che li rappresentano e, soprattutto, gli ospiti, gli utenti di queste strutture e le loro famiglie, considerando che non tutto l'aumento della tariffa è a carico della sanità e della Regione, perché una parte ricade direttamente sui bilanci familiari e sui bilanci dei Comuni e dei Consorzi socio assistenziali.
L'altra gamba che riteniamo non sia stata coinvolta in maniera sufficiente è quella delle organizzazioni di rappresentanza degli Enti locali, in particolare dell'ANCI. Infatti, poche settimane fa il 27 settembre proprio l'ANCI del Piemonte ha indirizzato al nostro ente, in particolare alla Giunta regionale, una lettera in cui manifesta perplessità rispetto all'adeguamento delle tariffe nelle RSA non concordato e non mediato con la rappresentanza degli Enti locali.
In questa lettera ANCI fa anche una previsione sulla ricaduta finanziaria sui bilanci dei Comuni; una previsione che, io credo, può essere considerata al ribasso, prudenziale, quindi non allarmistica. Nell'anno 2022 ANCI propone alla Regione di farsi carico di almeno 358 mila euro per venire incontro all'aggravio dei costi per i bilanci comunali; nel 2023 di un milione e 702 mila euro e nel 2024 di un milione e 702 mila euro.
La ritengo una stima prudenziale, quindi comunque già una manifestazione di una disponibilità di mediazione da parte di ANCI, perché il solo Comune di Torino ha stimato un aggravio di spesa di 600 mila euro conseguente all'aumento di tariffe nelle RSA. Capite che i 358 mila euro ipotizzati da ANCI non coprirebbero neanche il solo Comune di Torino, figuriamoci gli altri Comuni.
L'obiettivo del mio intervento è quello di sensibilizzare quest'Assemblea e, in particolare, la componente assessorile sul rischio che corriamo. Se insomma, l'aumento delle tariffe che, in sé, intrinsecamente era un provvedimento atteso, comunque un provvedimento di aggiornamento di buonsenso rispetto al tempo trascorso dall'ultimo aggiornamento può essere considerato benefico, tale non è se viene decontestualizzato, cioè se questa modifica non va di pari passo come una serie di altri interventi.
In particolare, mi riferisco al fatto che non possiamo limitarci ad aumentare le tariffe nelle RSA, ma dobbiamo anche garantire che tale aumento non comporti una diminuzione dei posti letto convenzionati che verranno riempiti. È chiaro che se la sanità regionale non si impegna addirittura con un vincolo, a spendere almeno 268 milioni di euro l'anno per i convenzionamenti, ma rimane sulla media degli anni precedenti, a fronte di un aumento delle tariffe, noi andremo a riempire meno posti letto.
Crediamo che l'aumento delle tariffe possa essere ragionevole, ma debba essere accompagnato da una presa di responsabilità seria sull'impegno della sanità nel riempire i posti letto convenzionati e debba essere accompagnato da un aiuto nei confronti delle RSA per il reperimento del personale, in particolare infermieristico. Crediamo debba essere accompagnato da un processo di revisione, non soltanto delle tariffe (elemento contenuto nelle DGR del 2013 e del 2014), ma anche del modello di cura. Non possiamo limitarci ad aumentare le tariffe, dobbiamo anche considerare che in questi nove anni il tipo di utenza delle RSA è cambiato: sono molto più numerose le persone in condizione di non autosufficienza per cui, ad esempio, i minutaggi definiti anni fa non sono più aggiornati.
Il punto non è limitarsi ad aumentare le tariffe, facendolo con una scarsa concertazione con tutti gli attori coinvolti, ma fare un provvedimento decontestualizzato e non accompagnato da una serie di altri provvedimenti che davvero potrebbero rendere più sostenibili i bilanci e le condizioni di vita in queste strutture.
Come Partito Democratico, abbiamo presentato un emendamento che ricalca la proposta dell'ANCI, che non va a proporre una cifra eccessiva (sul 2022 stiamo parlando soltanto di 358 mila euro); un emendamento che sia un segnale di attenzione agli enti locali, ai consorzi socio-assistenziali, ai rappresentanti dei lavoratori e ai rappresentanti delle famiglie.
Se non diamo questo segnale di attenzione rischiamo davvero, non solo di non garantire la sostenibilità finanziaria delle RSA, ma di non dare soccorso alle famiglie piemontesi che si trovano ad avere cura di persone in condizioni gravissime, prive di una qualsiasi autonomia e bisognose di cure 24 ore su 24. Per queste persone, in alcuni casi è necessario il ricovero in una struttura residenziale, soprattutto quando non c'è una sufficiente rete familiare, un'adeguata condizione abitativa o quando le patologie che le interessano sono molto gravi. Nei confronti di queste persone non possiamo limitarci a chiedere tariffe più alte, dobbiamo metterle in condizioni di poterle pagare anche quando il loro ISEE non è abbastanza alto.
Grazie.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sulla discussione generale il Consigliere Marello; ne ha la facoltà per dieci minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, ma sarò più breve di dieci minuti.
Come hanno già detto tutti, è una variazione di bilancio importante e anche se siamo opposizione (lo hanno già fatto i miei colleghi, in particolare il collega Sarno, che da nostro relatore ha analizzato la variazione in maniera più puntuale) dobbiamo riconoscere che ci sono alcune poste in questa variazione che corrispondono a battaglie che in questi tre anni e mezzo da questi banchi, come Partito Democratico, ma anche come altre forze di opposizione, abbiamo fatto. Mi riferisco alla stabilizzazione del personale sanitario, con i limiti già evidenziati dal collega (non sufficienti neanche per rimpiazzare i sanitari andati in pensione e su questo abbiamo presentato un emendamento per aumentare questi fondi) e ai voucher scuola.
È importante soddisfare le istanze di 20 mila famiglie, ma ne restano altre 70 mila. Su questo abbiamo presentato un altro emendamento importante, mi pare dell'entità di due milioni di euro, non risolutivo, ma che consentirebbe ad alcune di queste famiglie di avere un aiuto sui libri scolastici e sui trasporti. Oggi, invece, sono tagliate fuori. Mi riferisco ai fondi che l'Assessore ha messo sull'EDISU e ai voucher per le scuole paritarie.
Rispetto a questo, credo che un'opposizione seria debba riconoscere quando talune delle sue battaglie vengono accolte, sia pure parzialmente, e darne atto.
A nostro parere, ci sono questioni, in questa variazione, non affrontate e c'è un ordine di priorità, nel mettere questi 44 milioni, che non segue le reali priorità dei piemontesi e della nostra Regione. I miei colleghi si sono soffermati su alcuni argomenti, io mi vorrei soffermare su tre argomenti, oggetto anche di specifici emendamenti che poi illustrerò (due a mia prima firma), di cui due legati al tema del caro energia e del caro bollette che, come abbiamo detto tante volte in questi mesi, sta mettendo in grossissima difficoltà la gente comune, le famiglie, le imprese e tutti coloro che hanno una qualche attività.
Un primo emendamento riguarda il fatto di andare incontro con uno stanziamento, sia pure soltanto di un milione di euro (di più non si potrebbe fare) al mondo dello sci, agli operatori sciistici e alle stazioni sciistiche che speriamo, complice un inverno nervoso, possano lavorare, pur andando incontro a spese di natura energetica decisamente superiori, che non possono essere semplicemente compensate con aumenti, perché sarebbero stratosferici.
Con un altro emendamento abbiamo voluto evidenziare la situazione della formazione professionale in Piemonte, Assessore, perché la formazione professionale è una delle competenze principali, come lei ben sa, di una Regione, assieme alla sanità e ai trasporti. Le è sicuramente noto che i centri di formazione professionale sono in grande sofferenza e hanno avuto tra la fine del 2021 e nel corso di quello in corso, anche se forse avverrà in maniera meno forte del previsto nei prossimi mesi, degli aumenti dei costi di riscaldamento e dei costi dell'energia, di cui sino a oggi si sono fatti carico totalmente sui loro bilanci. Stiamo parlando, per tutti i centri di formazione professionale, che sono tanti in Piemonte, di centinaia di migliaia di euro.
L'emendamento che ho presentato chiede un primo atto, un primo gesto, un primo sostegno da parte della Regione in questo settore strategico per le famiglie, per i ragazzi e per le imprese, quello della formazione; iniziare a mettere su quest'anno quattro milioni di euro che non risolvono il problema, ma sicuramente costituiscono un po' di ossigeno.
Un ultimo emendamento, che non è legato ai costi energetici.
Chiedo scusa, Presidente, ma faccio fatica a sentirmi da solo.



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, vi chiedo di abbassare un po' il brusìo in aula perché ho difficoltà a sentire il Consigliere.



MARELLO Maurizio

Non ho la pretesa di essere ascoltato, ma quantomeno di avere la possibilità di esprimermi.
Da ultimo, dicevo, un emendamento legato alla progettazione degli ospedali rispetto ai quali mi sono interessato, in modo particolare dell'ospedale unico di pianura del Saviglianese, Saluzzese e Fossanese. In queste ultime settimane abbiamo avuto incontri, abbiamo assistito a notevoli prese di posizione da parte del Presidente Cirio e dall'Assessore Icardi, ma sappiamo tutti bene che, una volta individuato il sito dove costruire il nuovo ospedale - e mi pare che su questo ci sia stato un sostanziale accordo nei territori interessati - per iniziare qualsiasi percorso e stabilire qualsiasi cronoprogramma, bisognerà finanziare la progettazione.
Trattandosi di un nosocomio che, a detta dell'Assessore, verrà realizzato con fondi INAIL, allora quella progettazione, quantomeno in questa fase, è a carico della Regione (su questo punto sentiremo poi l'Assessore, che ci ha già preannunciato qualcosa prima nel suo intervento).
Ho trattato tre argomenti prioritari, molto più prioritari di certe voci invece, che troviamo in questa variazione di bilancio su spese di promozione, con contributi dati un po' a pioggia qua e là che, se magari possono essere tenuti in considerazione con un atteggiamento comprensivo in tempi di "vacche grasse", come si suol dire, credo che in tempi come quelli che stiamo attraversando debbano cedere il passo, invece, alle priorità reali.
A questo proposito, consentitemi una parola sul contributo di due milioni e 400 mila euro che è stato previsto e diviso su tre annualità sul tema del Campionato europeo di rally, che ha origine dal cosiddetto Rally di Alba.
Mi voglio collegare a quanto ha detto il Consigliere Bongioanni, quando ci ha ricordato nel suo intervento il valore, anche economico, dei grandi eventi e della promozione dei territori. Credo di poterlo capire bene questo intervento, perché per dieci anni sono stato Sindaco di quella che in Piemonte è una delle principali terre di promozione e di presenza turistica, e lo è sicuramente in maniera considerevole nella Provincia di Cuneo, quindi conosco perfettamente il valore di queste manifestazioni.
Questa manifestazione, nata molti anni fa, era stata sospesa per un po' di anni ed è ripresa proprio nel periodo della mia sindaca tura, quando, tra l'altro, è diventata anche tappa del campionato italiano di rally, come ben sa l'Assessore Carosso. Il Comune di Alba e la Regione Piemonte, già in tempi passati, si sono spesi, ciascuno secondo le proprie forze, in maniera significativa a favore dell'iniziativa. Dico questo per ricordare che è una manifestazione importante.
Tuttavia, lo stanziamento previsto questa volta mi pare, considerati i tempi che stiamo attraversando, uno stanziamento abnorme; uno stanziamento come leggevo in un articolo di una rivista del settore del rally, che viene definito imponente se paragonato ad altre prove di campionato europeo (addirittura viene citata da questi esperti del settore la prova di Roma).
Imponente dal punto di vista del contributo pubblico, perché sappiamo che queste manifestazioni si reggono sui contributi pubblici ma, soprattutto sulle sponsorizzazioni. Quello che voglio dire è che se riuscissimo a coprire i voucher scuola, le spese dei libri e le spese dei trasporti per le 70 mila famiglie che oggi ne sono escluse, non avrei problemi a dire che probabilmente ci può anche stare il fatto che il Piemonte, con i soldi dei piemontesi, finanzi una manifestazione di questo tipo con questa entità. Ma visto che non riusciamo a soddisfare priorità che toccano la pelle e la carne della nostra gente e delle nostre famiglie, allora dobbiamo fermarci e riflettere e trovare la giusta misura di un contributo di questo tipo.
Altrimenti rischiamo di fare un atto che non soltanto crea delle polemiche tra chi può essere favorevole e può essere contrario, ma un atto che, dal punto di vista sociale, è profondamente ingiusto.
La seconda considerazione che faccio - chiedo ancora un minuto, Presidente poi oggi non intervengo più - la faccio, lo premetto, non come una considerazione negativa personale sul Vicepresidente Carosso con il quale tra l'altro, ci conosciamo da una vita, ma come ragionamento di opportunità politica.
Quando sempre su quella rivista del settore ho letto, quindi scritta da un giornalista che si occupa di rally, che questa prova ha ottenuto il finanziamento grazie al Presidente Cirio in particolare e al Vicepresidente Carosso e viene anche citato il fatto che - magari non corrisponde al vero non lo so - uno degli organizzatori è colui con il quale lei ha vissuto questo tipo d'esperienza, allora vi dico: facciamo attenzione (parlo come Regione, non mi riferisco all'Assessore). Su queste cose la trasparenza dev'essere massima, non dobbiamo ingenerare alcun tipo di sospetto. Ripeto soprattutto quando in quest'Aula approviamo atti di questo tipo che, anche soltanto indirettamente, possono riguardare dei mondi a noi vicini.
Credo che su questo - lo dico a futura memoria - si debba prestare maggior attenzione, perché ritengo che questo elemento di trasparenza riguardi tutti e preservi l'istituzione che noi rappresentiamo anche rispetto al proprio funzionamento.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Marello per l'intervento.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento in discussione generale darei la parola all'Assessore per la replica.
Prego, Assessore; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere rapido e di fornire una risposta a tutto quello che è stato detto, o perlomeno alla maggior parte, naturalmente se riesco.
Partiamo da un concetto di principio: le esigenze della Regione Piemonte sono enormi, sono tantissime. Nel tempo si sono stratificate, in particolare sulla spesa corrente, e oggi qualunque tipo di spostamento crea problematiche che si aprono per coloro che ricevono questi soldi e queste risorse pubbliche. Dobbiamo quindi fare attenzione a non mettere in difficoltà il sistema Piemonte e coloro che ricevono il sostegno pubblico: dobbiamo cercare di trovare risorse nuove, o perlomeno liberarle fra quelle che magari utilizziamo meno, o che non utilizziamo, per dare una spinta a settori dove l'impegno è notevole e c'è bisogno di inserirsi.
È chiaro che non è questione di annunci - con questo cerco di rispondere al Presidente Chiamparino - ma è questione di acquisire dei bisogni, a seguito della credo indubbia e indubitabile capacità di ascolto che questa Giunta oggettivamente ha, e rimetterli sostanzialmente sul lavoro quotidiano che poi porta a un risultato. Questa capacità d'ascolto porta all'emersione di bisogni, per cui si dovrà cercare di renderli concreti. Al tempo stesso con cosa combattiamo (con questo rispondo ancora al Presidente Chiamparino su MTCC e su Città dell'Aerospazio)? Combattiamo con il nostro avversario peggiore, che è la burocrazia, intesa in senso lato, non di funzionari pubblici, intesa nelle procedure, intesa nelle consuetudini, intesa nelle formalità. È chiaro che l'intenzione politica può essere bella e immediata ma poi si scontra con quello che è il moloch che le barriere delle norme molte volte giuste e assolutamente importanti, creano.
Pertanto, se oggi diciamo che l'MTCC e la Città dell'Aerospazio sono in fase di cammino, diciamo la verità. Come per il grattacielo, il nostro intendimento era quello di iniziare con il grattacielo e chiuderlo (perch era sostanzialmente finito, nel senso che mancava quel 3% che però era il 3% più difficile in assoluto, per cui ringrazio gli Uffici e in particolare SCR per averlo risolto); ma, dall'altra parte, cercare di mettere la cosiddetta prima pietra il più in fretta possibile, anche per tranquillizzare il sistema economico.
Noi abbiamo la necessità di fare le cose in fretta (lo diciamo tutti, dal Politecnico alle associazioni di categoria, alla politica, alle aziende) però stiamo lavorando per cercare di rendere fluido questo percorso, che non è semplice.
Stiamo andando avanti - questa è la risposta - e speriamo, sia su MTCC sia sulla Città dell'Aerospazio, di riuscire a mettere la prima pietra. In particolare, sulla Città dell'Aerospazio vorremmo che i laboratori partissero, perché tutti e due i progetti partono da un concetto di fondo che è quello di avere didattica, ricerca e impresa insieme, nello stesso luogo.
Su MTCC cercheremo di andare avanti rapidamente, attraverso il Politecnico dall'altra parte, cercheremo di mettere in condizione i laboratori e la casa delle imprese (chiamiamola così, due edifici che sono il n. 37 e il n.
27), di decollare, mettendo la cosiddetta prima pietra.
Detto questo, capite anche le difficoltà che ci sono nel fare delle scelte o, comunque, nel modificare dei percorsi che sono decenni che vanno in quella direzione. Noi ci proviamo: molte volte ci riusciamo; altre volte non ci riusciamo nella maniera completa, ed è qui che voglio focalizzare l'attenzione, in particolare sulla questione dei voucher scuola, che sta a cuore a buona parte dell'opposizione, ma anche alla maggior parte della maggioranza (anzi, a tutta la maggioranza). Sono temi così trasversali che non c'è la primazia di voler dare sfogo a un principio; c'è la consapevolezza che quelle sono risorse indispensabili per la famiglia. Ma dobbiamo far riferimento a quanto detto all'inizio, ossia che comunque le esigenze sono stratificate nel tempo e sono di tutti i settori. Con i voucher scuola abbiamo stanziato una cifra importante, che certo non soddisferà tutto, ma con questa operazione si cercherà di soddisfare le richieste dalla maggioranza delle persone che ne faranno domanda (quest'anno, tra l'altro, hanno avuto dei picchi). Questi soldi serviranno dunque per questo.
Dopodiché, una cosa importante la voglio dire sull'energia, perché è interessante e importante che anche i Consiglieri lo sappiano. Noi non partecipiamo a IREN come Regione. Però IREN nell'aumento del 130% dei costi dell'energia ha spalmato questo aumento anche sulle spese fisse. Che cosa vuol dire? Vuol dire che le bollette sono state caricate di questa quota quindi i condomini di 19 mila alloggi di Torino sono stati gravati di una spesa che, probabilmente, poteva essere evitata. L'ATC calcola che sia di circa 50 euro il risparmio per alloggio nel caso in cui queste spese fisse siano rimodulate, quindi non vorremmo che vengano caricate sulle bollette.
Stiamo quindi cercando di ragionare con IREN per arrivare a quel risultato (lo sta facendo ATC, attraverso il Presidente di ATC del Piemonte centrale).
Questo non vuol dire che non ci sia bisogno di risorse, ma certamente in questa fase aspettiamo a mettere risorse per vedere che cosa succede.
Le mettiamo, invece, sull'aspetto delle imprese, che saranno naturalmente da sovrapporre all'intervento centrale dello Stato. Non possiamo prescindere da quell'intervento, ma dobbiamo assolutamente aspettarlo.
In merito al CSI, il carico che abbiamo messo sul bilancio deriva dalle cosiddette "CTE", cioè dalla continuità. Non si tratta di investimenti, ma di fasi che CSI porta avanti regolarmente per sostenere quello che c'è già.
La dico in maniera un po' rozza, non essendo un tecnico informatico: non sono nuovi investimenti, ma sono interventi di continuità che il CSI deve poter fare per soddisfare le necessità della Regione Piemonte sul sistema informatico.
Sulla questione dell'energia ho già parlato. Per quanto riguarda l'aumento della mensa scolastica, è tutto legittimo; lo dico alla Consigliera Accossato, già Sindaco del Comune di Collegno, che stimo come persona quindi le rivolgo anche gli auguri per il suo nuovo incarico in Regione. Da 1,8 a 2,5 (per fare cifra tonda) certamente non è quello il cambio che gli studenti patiranno nella maniera impossibile. Secondo noi, quel tipo di aumento è proporzionato e mettere i soldi sulle borse di studio è importante per continuare a soddisfarle al cento per cento. Su quello abbiamo deciso di continuare a mantenere la promessa; sul resto, è chiaro che dobbiamo cercare di mettere il bilancio in condizione di poter essere sostenuto, per cui questo aumento si rende necessario.
Però io lo dico nuovamente a tutti i Consiglieri: se non facciamo attenzione, la questione delle borse di studio prima o poi scoppierà in mano a chiunque governerà in futuro. Non c'è nient'altro da dire. Il cento per cento vuol dire che gli studenti sono attratti e vengono qui senz'altro l'Assessore Chiorino lo saprebbe dire molto meglio di me.
Pertanto, aumentano di numero, ma a un certo punto bisognerà guardarci in faccia e cercare di capire che cosa fare, perché il bilancio regionale non sarà più in grado nel tempo (non domani) di sostenere questo tipo di peso.
Insomma, lo dico come proposta, per cercare di ragionare non nell'immediato, ma nel medio-lungo termine.
Il Rally. Il Rally è un grande evento, lo dico al Consigliere Marello. Gli eventi, come diceva il Capogruppo Bongioanni e anche il Capogruppo Preioni sono per noi importanti, sono una scelta politica. Di conseguenza, non è pensabile criticare la scelta politica, perché la politica ha libertà di fine ed è in grado, quindi, di fare delle scelte. Quella scelta per noi è strategica e, tra l'altro - lo dico a beneficio dei Consiglieri - non è che si aggiungono delle risorse nuove; sono risorse che c'erano già a bilancio e che l'Assessore competente e la Giunta hanno deciso di mettere a disposizione di questo evento europeo, che è senz'altro fondamentale.
Sulle altre questioni che mi sono appuntato non mi pare che ci siano cose importanti da rilevare. Per quanto riguarda la questione dell'energia, il Presidente Cirio non ha fatto un annuncio ma, come tutti coloro che fanno politica al suo livello, il Presidente Cirio è soggetto a delle domande che derivano anche dall'attualità. Il Presidente Cirio ha detto con molta chiarezza che uno dei nostri intendimenti è provare a utilizzare i fondi europei per cercare di dare seguito a questa richiesta immediata, per poi riaverli indietro nel prosieguo. Però non ha detto che domani si fa bisogna attivare le procedure necessarie - ed è quello che dicevo all'inizio - per arrivare a quel risultato. Pertanto, gli annunci sono sempre nella testa di chi li legge, questo è evidente. La politica è annuncio, altrimenti il consenso non ci sarebbe o comunque tutti noi non saremmo qui.
Certamente poi agli annunci deve seguire il lavoro e, di solito, questa Giunta non fa mai mancare quell'aspetto, cioè il lavoro successivo all'annuncio, e la maggior parte delle volte riesce a raggiungere l'obiettivo nella maniera piena; altre volte magari lo riesce a raggiungere solo in maniera parziale, ma sempre a seguito di ragioni che non sono certamente di volontà politica, ma legate alla burocrazia.
Non ho altre cose da dire, quindi ringrazio i Consiglieri per il dibattito e chiudo con il ringraziamento agli Uffici. Ha ragione il Presidente Chiamparino su questo: i nostri Uffici sono determinanti, a partire da quelli del bilancio. Ringrazio il Direttore Lepri, il dirigente Bottazzi e a tutti i loro collaboratori, come anche la dottoressa Gaidano per quanto riguarda la Ragioneria. Sono senz'altro indispensabili e determinanti per il buon andamento di questo bilancio che, come diceva il collega Bongioanni, continua a scendere nel disavanzo, pur non aumentando le tasse e cercando di non ridurre i servizi a disposizione dei cittadini piemontesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo ora all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non essendovi richieste d'intervento, passiamo alla votazione.
Il numero legale è 23.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 356) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Leggo velocemente la motivazione.
Con il presente emendamento, per maggior chiarezza sulle finalità disposte dall'articolo 2, si precisa la norma che costituisce la base giuridica del fondo acquisizione aziende in crisi.



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 356).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Sarno, per dichiarazione di voto.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo per dichiarazione di voto sull'articolo 2, che ritengo abbia un obiettivo assolutamente importante, legittimo e fondamentale in questo momento.
Presidente, vorremmo sollevare una questione, nel senso che l'articolo riguardo al fondo già acquisito e totalmente speso nei mesi passati, parla di finanziamento del fondo di acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura; ovviamente, relativamente ai contributi per l'occupazione.
Il milione speso precedentemente, già speso sulla stessa Missione (stesso obiettivo), stando ai dati che abbiamo richiesto e che l'Assessorato ci ha fornito, non ha contribuito ad acquisire aziende in crisi. Questo lo dico perché l'articolo ha un obiettivo molto importante, che arriva anche da politiche europee di un certo tipo.
Siamo d'accordo sulla spesa e il nostro voto non sarà contrario ma di presenza, però vorremmo che la Giunta e, in particolare, l'Assessora Chiorino, abbiano un po' più di coraggio nel valutare, perché con quel fondo ci sono state occasioni di salvare alcune aziende e non solo una quota parte dei dipendenti di quelle aziende, come per esempio Cosmonova ma siamo arrivati semplicemente in ritardo, perché i contributi che potevamo spendere su quell'azienda erano inferiori al milione di euro già stanziato e speso. Quel fondo non è stato utilizzato, perché, rispetto a questa Missione, la Giunta è semplicemente arrivata in ritardo; c'era la disponibilità dei lavoratori ad acquisire l'azienda in crisi che stava chiudendo, dal momento che c'erano le commesse che garantivano l'attività di quell'azienda, ma alla fine quei lavoratori sono stati licenziati e hanno dovuto trovare un posto di lavoro diverso, per chi ce l'ha fatta.
Lo dico in maniera molto chiara: speriamo che con gli 800 mila euro che si mettono su questa Missione ci sarà un po' più di coraggio nell'intervenire per entrare nelle aziende in crisi per salvarle e non soltanto - ripeto sicuramente è un aspetto importante e fondamentale - salvare una quota dei posti di lavoro, perché dai numeri che abbiamo visto sappiamo che in alcune circostanze, con questa Missione e con quest'impegno di risorse pubbliche non siamo riusciti a salvarli tutti. Nell'esempio di prima, con quell'azienda, si poteva avere una storia differente.
Questo per dire che il nostro voto sarà di presenza.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
La parola all'Assessore Chiorino.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Vorrei specificare al Consigliere Sarno che, fin dalla Commissione confonde il Fondo acquisizione di aziende in crisi con il Fondo sviluppo e rilancio, nato e formalizzato successivamente, il cui regolamento è stato approvato successivamente: non ci sono stati ritardi rispetto a Cosmonova perché sono due fondi differenti.
Ripeto, uno è il fondo di acquisizioni di aziende in crisi, che si divide a sua volta su due capitoli, uno di competenza dell'Assessore Tronzano e l'altro di competenza della sottoscritta. L'altro riguarda sviluppo e rilancio, che sarebbe quello che effettivamente - è vero e concordo - si sarebbe potuto utilizzare in quel caso, ma se fosse già stato terminato l'iter di autorizzazione con la trasmissione del fondo e dell'autorizzazione della Banca d'Italia che, invece, è avvenuto successivamente.
Questo per dovere di chiarezza.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 357) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 357) inserisce il comma 2 bis, che recita: "Gli atti emanati in attuazione dell'articolo 3 della presente legge che prevede l'attivazione di azioni configurabili come aiuti di Stato, a eccezione dei casi in cui detti aiuti sono erogati in conformità a quanto previsto dai regolamenti comunitari di esenzione, o in regime 'de minimis' , sono oggetto di notifica ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea".
Così completa l'articolo 3.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'articolo, ma in realtà anche sull'emendamento che lo corregge, facendolo rientrare nel regime de minimis per gli aiuti alle piccole e medie imprese.
Rileviamo come l'articolo 3 sia l'unico articolo che impegna risorse in una variazione di bilancio 2022 sul 2023 e ne impegna otto milioni di euro per un ulteriore stanziamento a sostegno di un'iniziativa di politiche per il lavoro dell'Assessore Chiorino, che già a inizio legislatura aveva annunciato che questo fondo (se a questo si riferisce) era per intervenire nel capitale sociale delle aziende in crisi, per farle uscire dal momento di crisi e rilanciarle.
Leggendo l'articolo, stanziamo ulteriori otto milioni di euro, ma non è chiaro per cosa. È una delle misure più importanti che stanziamo con questa legge di bilancio per cui, dato che è presente l'Assessore Chiorino, ci piacerebbe approfondire gli aspetti legati alla destinazione di queste risorse e la filosofia di sostegno alle imprese, nell'ambito delle politiche per il lavoro, che stanno dietro quest'importante misura che cuba otto milioni di euro solo per l'anno 2023 e che ci premuriamo di inserire oggi, in un assestamento di bilancio sul 2022, probabilmente perché si è impegnata già a gennaio 2023, altrimenti non capisco perché non si aspetti il bilancio 2023.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 357).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Comunico il voto di presenza della Consigliera Canalis e del Consigliere Chiamparino.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sì, però eravamo in fase di votazione.
Avevo aperto la votazione e capisco la questione politica sull'emendamento 357).
Se non vi sono interventi, procediamo con la votazione dell'articolo 3.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo sull'articolo 3; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Metteteci nelle condizioni di sapere cosa votiamo, perché vediamo uno stanziamento di otto milioni di euro - lo dico a chi ci ascolta - sulla legge regionale 34/2008, a norma dell'articolo 30. Abbiamo chiesto all'Assessore presente in aula, Assessore al lavoro, per cosa saranno destinate queste risorse e nessuno ci risponde. Credo sia molto grave questo comportamento e neanche lei, Presidente, mi sta ascoltando.
Stiamo discutendo di una delle misure più importanti inserite in questa variazione di bilancio e non possiamo neanche chiedere e sapere vagamente su quale linea di intervento andiamo a inserire queste risorse! Presidente, garantisca l'Aula. Per favore, Presidente Allasia. Io non so più cosa dire: diteci almeno le linee guida d'intervento di queste risorse che andiamo a stanziare. Credo sia una normale dialettica, tra l'altro serenissima, all'interno di quest'Aula. Trovo surreale che nessuno ci risponda.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Chiorino sull'articolo 3.
Prego, Assessore.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Il Fondo di otto milioni è quello che va a riempire quel Fondo di cui si parlava anche poc'anzi, cioè il Fondo sviluppo e rilancio, che con il regolamento appena approvato e definito servirà a sostenere e supportare le aziende in crisi, che però hanno un business plan potenzialmente sostenibile. Non stiamo parlando di assistenzialismo puro, stiamo parlando di quelle aziende che hanno un momento di difficoltà e che per questo motivo, in quel momento, non sono bancabili, oppure rischiano acquisizioni predatorie da parte di fondi predatori oppure, peggio ancora, rischiano infiltrazioni 'ndranghetiste.
Su questo, in Piemonte abbiamo un'altissima attenzione perché, dopo la pandemia, 'ndrangheta, mafia e tutte le varie associazioni delinquenziali hanno la tendenza ad acquisire fette di economia reale, guardando alle nostre imprese in difficoltà.
Questa voce va a intervenire a supporto laddove - ripeto - ci siano dei business plan sostenibili per il rilancio delle aziende stesse e laddove queste non siano bancabili, ma che con un business plan sostenibile possono ricominciare a camminare. Di conseguenza, un supporto in questo caso potrebbe evitarne la chiusura, infiltrazioni 'ndranghetiste, il rischio usura e l'acquisizione di fondi predatori o acquisizioni estere del nostro know how che, pertanto, andrebbero a depotenziare o addirittura a interrompere la nostra filiera.
La finalità del Fondo è questa e i soldi servono a questi interventi che verranno valutati di volta in volta, sulla base delle aziende in crisi e dei potenziali business plan di rilancio.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire sull'articolo 3? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
In extremis, chiedo ancora la possibilità di discutere un po' più approfonditamente in III Commissione consiliare, cioè la Commissione competente in materia di politiche del lavoro e di attività produttive, il contenuto di quest'articolo, che mi pare estremamente innovativo e inedito.
Purtroppo non c'è stato modo, nella discussione relativa alla variazione di bilancio, di entrare nel merito della proposta dell'Assessore Chiorino. Non essendo noi nelle condizioni, in questo momento, di esprimere una posizione circostanziata sul contenuto di questo provvedimento che, ricordiamolo prevede anche uno stanziamento di ben otto milioni di euro, chiederemmo la sospensione della discussione per fare un approfondimento in III Commissione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Sulla richiesta della Consigliera Canalis qualcuno chiede di intervenire? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, questa settimana abbiamo convocato due Consigli regionali, e probabilmente anche la settimana prossima, per discutere, non per star qui a guardarci in viso. Capisco che non si voglia sospendere l'articolo, ma credo sia opportuno che almeno in quest'Aula ci diciamo che, quando saranno pronti gli atti esecutivi, l'Assessore venga in III Commissione, di cui la collega Canalis è Vicepresidente, a rappresentare le linee d'intervento di questo fondo.
Questo fondo va, per come lo leggiamo noi, a essere complementare con il fondo già operativo destinato a sostegno delle imprese interessate da crisi aziendali (si chiama Fondo rilancio e sviluppo). Questo è un pezzo in più che si aggiunge al Fondo rilancio, se ho capito bene, Presidente.
A noi interessa capire: il Fondo rilancio e sviluppo quante imprese ha sollevato dalle crisi aziendali? Queste risorse da otto milioni di euro quante imprese dovranno interessare e in che modo interesseranno queste imprese fuori dalla crisi aziendale per rilanciarle e salvaguardare l'occupazione e i livelli di competitività? Parliamo di temi molto articolati e delicati, forse avremmo dovuto emendare l'articolo con il passaggio obbligatorio in III Commissione. Credo che l'Aula si possa prendere tale impegno nel momento in cui diventerà operativo, anche perché mi sembra di capire che non c'è voglia di discuterne adesso, ma di andare avanti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Non essendovi altre richieste d'intervento sull'articolo, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

L'articolo 4 - parlo io per la Giunta - consta di due commi (1 e 2) e ha come oggetto l'esenzione dal pagamento delle tasse sulle concessioni regionali per quanto riguarda le aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie (sempre intendendo le aziende), le cui superfici ricadono nei territori in cui, a causa dell'epidemia di peste suina africana, sono state imposte limitazioni sull'attività venatoria.
Le opposizioni daranno un voto di presenza rispetto all'articolo, ma colgo l'occasione per annunciare - ringrazio anche i colleghi che hanno firmato la mozione che sarà collegata al disegno di legge ora in votazione - una mozione che chiede al Consiglio regionale l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla gestione della peste suina africana, non come ovviamente, atto d'accusa, ma come approfondimento circa la gestione complessiva di questa vicenda che noi riteniamo debba essere posta al centro di un approfondimento necessario.
L'auspicio che formuliamo è quello di una convergenza dell'intera Aula su questa proposta, affinché si possano dare risposte ancora più puntuali a tutti quei settori che sono interessati, ahimè, dalla peste suina africana.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Per una brevissima dichiarazione di voto e per fare chiarezza.
Il Consigliere Ravetti, sono sicuro senza alcun intento malevolo, ha detto che le opposizioni esprimeranno un voto di presenza su quest'articolo, ma volevo precisare che noi esprimeremo un voto convintamente contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Vi sono altre richieste d'intervento sull'articolo 4? Non essendoci emendamenti, pongo direttamente in votazione l'articolo 4.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 360) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Con il presente emendamento, gli interventi previsti all'articolo 10 della legge 22/2019 sono autorizzati anche per gli anni 2022, 2023 e 2024.
Così facendo, rendiamo più chiaro l'articolo 5, relativo al Sacro Monte di Oropa, che è sostenuto da una legge regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non vi sono richieste d'intervento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 360).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 5, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Vogliamo intervenire su tale articolo per chiedere qualche precisazione (lo abbiamo fatto in discussione generale, Assessore, proviamo a rifarlo anche sull'articolo).
Prima premessa: non siamo contrari a una maggior sicurezza sul nostro territorio, quindi nel contenuto non vi è contrarietà, in ultima analisi rispetto all'obiettivo. Vorremmo tuttavia chiedere all'Assessore in particolare com'è arrivata la Giunta a prevedere questo stanziamento ad hoc specifico. Perché ci sono arrivate alcune richieste da altri Comuni...
Mi fermo, Presidente, solo perché vorrei poi ricevere una risposta dall'Assessore, che al momento vedo impegnato. È vero che magari è capace a fare due cose insieme, ci mancherebbe, però...



PRESIDENTE

Sì, sì.



SARNO Diego

Ah, riesce a fare due cose insieme? È un grande Assessore!



PRESIDENTE

Un magnifico Assessore.



SARNO Diego

Dicevo, con quest'articolo stiamo andando a stanziare 60 mila euro per l'acquisizione di un terreno e dare la possibilità al Comune in oggetto di costruirci un presidio di Carabinieri e Carabinieri forestali.
Al netto del contenuto, che è assolutamente utile perché andiamo creare un presidio di ordine pubblico, di sicurezza, di lavoro di un certo tipo quindi nessuno può essere contrario in tal senso, credo che la Regione abbia la capacità e gli strumenti per analizzare quali sono le esigenze di tutto il territorio.
Noi sappiamo che ci sono alcune esigenze anche nella stessa provincia: arrivano segnalazioni da diversi Comuni vicini (non quelli dell'accordo territoriale su cui insiste e insisterà questa stazione, ma poco più in là), che chiedono, potenzialmente, di avere ulteriori servizi e spazi per organizzare nuovi presidi.
Per noi è un po' strano trovarci un articolo di questa natura senza una programmazione a monte, cioè senza capire quali sono le esigenze del territorio (e ce ne sono!), senza prevedere uno stanziamento magari più ampio e non solo così esclusivo rispetto a questo Comune.
Ci riesce difficile votare l'articolo esclusivamente per questa ragione.
Allora, vorremmo chiedere all'Assessore maggiori specifiche su come si è arrivati a questa decisione; vorremmo conoscere la genesi di questa decisione, perché, altrimenti, rischiamo di fare figli e figliastri. E fare figli e figliastri con il bene pubblico non è proprio il massimo! Per questi motivi, una volta ricevuta la risposta dell'Assessore - speriamo magari dichiareremo il nostro voto, che sicuramente non sarà a favore, ma capiremo se indicare un voto di presenza, di astensione o addirittura di contrarietà.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Dopo la votazione dell'articolo 6, chiedo una sospensione di pochi minuti per un confronto di maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Possiamo anche sospendere adesso, così c'è maggiore contezza da parte della Giunta delle dichiarazioni del Consigliere Sarno.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.08, riprende alle ore 17.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
È intervenuto il Consigliere Sarno sull'articolo 6, che non ha emendamenti.
Poiché non ci sono altri emendamenti, proseguiamo con la votazione dell'articolo 6.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale che la Consigliera Accossato ha espresso un voto di presenza.
ARTICOLO 7 Emendamento rubricato n. 361) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Si chiede di sostituire le parole "ai sensi dell'art. 1 comma 268 paragrafo b) della L. 234/2021" con le parole "ai sensi dell'art. 1 comma 268, paragrafo a) della L. 234/2021".



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Capisco che l'emendamento e l'articolo siano presentati in modo tecnico ma leggendo l'emendamento, ho notato che ha un'implicazione di carattere politico-sanitaria non da poco.
Chiedo, se è possibile, di sospendere la discussione per un paio di minuti.



PRESIDENTE

Grazie.
Se nessuno intende intervenire, procediamo con la votazione dell'emendamento n. 361).
Sulla sospensione non interviene nessuno.



GALLO Raffaele

Possiamo chiedere una riunione di un minuto delle opposizioni?



PRESIDENTE

Va bene.
La seduta è sospesa, per una riunione delle opposizioni.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.25, riprende alle ore 17.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo di sospendere l'articolo 7 e di proseguire con il resto dell'articolato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Passiamo all'articolo 8.
ARTICOLO 8 Su tale articolo non insistono emendamenti.
Non essendovi dichiarazioni sull'articolo 8, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo di convertire il mio voto da contrario a presenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale che il voto del Consigliere Rossi è di presenza e non contrario.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Ho avuto indicazioni sull'articolo 7. Possiamo ritornarci?



PRESIDENTE

Sì.
Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie.
È stato un refuso, perché il paragrafo b) e la lettera b) sono le stabilizzazioni, quindi quelle vanno avanti per conto loro. Con questa modifica, invece, mettiamo la lettera a), che consente la proroga dei tempi determinati.
Questo è il motivo tecnico. La lettera a), quindi, è quella adatta al nostro.



(Commenti fuori microfono)



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Non sono in alternativa, vanno a stabilizzazioni per conto loro e qui vanno sul tempo determinato, che è il punto su cui mettiamo i soldi.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
È un po' più attività di Commissione, quindi il comma b), com'era scritto prima, è la stabilizzazione prevista per legge che va automaticamente. Sono i 1.100 previsti per legge che hanno i requisiti per legge e quindi vengono stabilizzati. Noi, con i sette milioni interveniamo con risorse nostre per stabilizzare coloro che sono fuori da quei parametri.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Prorogarli, sì, però - scusate - quella proroga è prevista nel decreto legislativo al comma a), quindi era sbagliato prima.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Sì, sì, ok.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Vi sono dichiarazioni di voto sull'emendamento 361) all'articolo 7? Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie.
Su quest'emendamento voteremo a favore, perché crediamo sia utile al sistema sanitario e sia una delle misure previste in questa variazione di bilancio che ci unisce da questo punto di vista.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, procediamo con la votazione sull'emendamento.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 361).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendovi richieste di intervento sull'articolo 7, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 10 Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Chiederemo solo maggiori specifiche rispetto a quest'articolo per capire.
Nell'articolo vi è la dicitura:"La Giunta regionale definisce i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi e la rendicontazione delle spese". È vero ma vorremmo capire qual è la strategia che c'è dietro e soprattutto, a quali soggetti in qualche modo verranno erogati questi contributi, un po' qual è stata la genesi rispetto alla scelta di impegnare 50 mila euro sugli esercizi finanziari '22-'23-'24.
Crediamo sia un elemento sicuramente importante, ma un po' come per altri articoli in queste settimane non siamo riusciti a capire fino in fondo quali possono essere in particolare i soggetti a livello piemontese cui si fa riferimento nell'articolo. Vorremmo avere maggiori specifiche, se fosse possibile, per votare al meglio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento sull'articolo 10? Non essendovi altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'articolo 10.
Indìco la votazione palese sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 11 Emendamento rubricato n. 355) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Aggiungiamo solo "per ciascuna delle annualità", cioè 2022-2023-2024.



PRESIDENTE

Vi sono richieste d'intervento sull'emendamento rubricato n. 355)? Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento rubricato n. 355).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 355).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Vi sono richieste d'intervento sull'articolo 11? Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'articolo 11.
Indìco la votazione palese sull'articolo 11, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 12 Vi sono richieste d'intervento sull'articolo 12? Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'articolo 12.
Indìco la votazione palese sull'articolo 12.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Diamo atto a verbale che il Consigliere Martinetti modifica il suo voto da "favorevole" a "presenza".
ARTICOLO 13 Emendamento rubricato n. 433) presentato da Sarno (primo firmatario).
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 359) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno per l'illustrazione dell'emendamento n. 433); ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'emendamento chiede di abrogare l'articolo 13 - e quindi di non inserirlo in questa variazione di bilancio - per le ragioni che abbiamo illustrato questa mattina, a inizio seduta.
Non è che le opposizioni (o il mio Gruppo) siano contrarie all'organizzazione e alla valorizzazione di eventi. Il problema, come ha ribadito lo stesso collega Marello in uno dei suoi interventi, è il contesto attuale, soprattutto per un evento che non prevede una programmazione, né una partecipazione a una manifestazione d'interesse o a un bando, cosa che invece questa Giunta in questi tre anni, anche per eventi della stessa portata...
Al Capogruppo Preioni vorrei rispondere con chiarezza che non si pu paragonare quest'evento, che sicuramente sarà interessante e utile, ad esempio alle ATP Finals, che hanno una portata mondiale.
Costruire un'assegnazione diretta di fondi - tra l'altro, l'Assessore ha specificato che sono fondi che non sono stati utilizzati nel capitolo dello sport e degli eventi - e destinarli a un evento di questa portata, senza farli passare da una condivisione, da una programmazione e da un bando crediamo sia profondamente sbagliato, visto soprattutto il momento che stiamo vivendo, nel senso che con quei 2.400 mila euro (o comunque con gli 800 mila iniziali che si vogliono spendere per l'evento) si potrebbero arginare alcune difficoltà dei piemontesi e spostare, evidentemente, quelle risorse su altre funzioni, costruendo anche sinergie, ad esempio, con il mondo privato. Invece non si adotta questa scelta, ma si danno direttamente 2.400 mila euro, così com'è scritto nell'articolo 13.
Crediamo sia sbagliato farlo in questo modo: ecco perché abbiamo depositato un emendamento che abroga l'articolo 13.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, chiedo all'Assessore Tronzano di esprimere il parere della Giunta regionale sui due emendamenti che insistono sull'articolo 13.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La Giunta esprime parere contrario sull'emendamento rubricato n. 433) avente come primo firmatario il collega Sarno.
Esprime, ovviamente, parere favorevole sull'emendamento rubricato n. 359).



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 433), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 359).
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 13, come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 14 Se non vi sono interventi, passiamo alla votazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Volevamo un approfondimento anche su quest'articolo, visto che introduce una nuova modalità finanziaria per l'edilizia universitaria, per l'EDISU.
Volevamo un approfondimento, se è possibile, su tale aspetto.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Rapidamente per dire che la nostra intenzione è di costruire nuove residenze universitarie. Dobbiamo renderle compatibili con il bilancio regionale a seguito dei ragionamenti che facevo prima. Pertanto introduciamo questo tipo di modalità, che consente di avere sotto controllo, da parte della Regione, la spesa, chiamiamola così in senso generale, per attivare la partnership pubblico-privata.
Questo è il senso sostanziale dell'articolo.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 14.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sia riportato a verbale che il voto dell'Assessore Chiorino è favorevole.



SARNO Diego

Può mettere a verbale il mio voto di astensione? Avevo votato solo la presenza, ma vorrei cambiare con astensione.
Grazie.



PRESIDENTE

Riportiamo a verbale che il voto del Consigliere Sarno è di astensione.
Prima di dare la parola all'Assessore Tronzano, ricordo che c'è un accordo per concludere i lavori prima della votazione dell'articolo 15.
La parola all'Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Per consentire ai Consiglieri l'organizzazione dei loro tempi, comunico che domani purtroppo ho un impegno improrogabile alle ore 10 e sarò in aula verso le 11.15. Lo dico solo per correttezza, in modo che possiate organizzarvi.



PRESIDENTE

L'elenco delle interpellanze lo stanno mandando.
Abbiamo ascoltato la comunicazione dell'Assessore.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Pertanto, ci rivediamo domani alle ore 11?



PRESIDENTE

È un rapporto fra maggioranza e opposizione e sta anche alle opposizioni convenire. Se c'è intenzione di iniziare alle ore 10, penso che la maggioranza ringrazi. Se c'è intenzione, come normalmente succede, di chiedere l'intervento dell'Assessore competente, incominciamo alle ore 11.



GALLO Raffaele

Non è una questione di orario d'inizio, ma è una questione di presenza dell'Assessore che, come vede, risponde ai dubbi che man mano solleviamo.
Aspetteremo l'Assessore.
Grazie.



PRESIDENTE

Alle ore 11 si aprirà la seduta, mentre alle ore 10 ci sarà l'esame delle interrogazioni e interpellanze.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.05)



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