Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.206 del 27/09/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.05)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che sono in congedo Cirio, Chiorino Icardi, Lanzo, Protopapa Ricca, Stecco e Zambaia.
Pertanto, il numero legale è 22.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 869, "Realizzazione interventi diretti all'eliminazione delle barriere architettoniche. Proroga al 2023".
Presidente, come sa, nella legge di previsione del 2022, emanata nel 2021 si dava la possibilità di fare questi interventi con delle agevolazioni fiscali; è stato posto un quesito all'Agenzia delle Entrate, che però ha risposto soltanto il 6 settembre, e quindi a ridosso del 31 dicembre 2022.
Chiedo, quindi, di inserire quest'ordine del giorno che impegna il Presidente e la Giunta regionale a farsi promotori verso il Governo affinché la nuova misura introdotta dalla legge di bilancio 2022 per l'eliminazione delle barriere architettoniche sia prorogata al 2023, questo per permettere un anno in più. In sostanza, si chiede al Governo questa proroga, proprio perché l'oggetto è l'eliminazione delle barriere architettoniche sia all'interno delle imprese, sia all'interno delle aziende e sia all'interno degli enti strumentali delle stesse.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Chiederei, se è possibile, di aggiungere un ordine del giorno avente a oggetto: "Futuro della Casa di riposo Città di Asti".
Come lei sa, la Casa di riposo di Asti, con 315 posti letto autorizzati, è la seconda casa di riposo pubblica più grande d'Italia.
Durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperto di Asti del 12 settembre scorso, le numerose e varie testimonianze consegnate alla cittadinanza hanno dimostrato le gravi difficoltà in cui versa questa casa di riposo. Inoltre, rispetto a quanto prospettato anche qualche settimana fa, ad oggi risulta che i principali soggetti interessati all'acquisizione di questa struttura si siano tirati indietro, poiché - almeno credo - la copertura del debito risulterebbe troppo esosa rispetto ai servizi sanitari ottenibili.
Nella stessa seduta non si è registrata alcuna assunzione d'impegno da parte della nostra Regione, i cui rappresentanti, però, nella sede del Consiglio comunale, hanno avuto una posizione molto interlocutoria. Tra l'altro, ero al telefono con l'Assessore; credo che non sia presente perché in congedo, ma ci piacerebbe discutere di questo ordine del giorno che - ricordo - visto che non siamo in maggioranza ad Asti, è stato votato anche dalle forze politiche di maggioranza; spero, quindi, che ci sia la possibilità d'inserirlo e di discuterlo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo la parola per questa ragione. Credo che, in una sessione differente rispetto a quella del Consiglio regionale, dovremmo approfondire questo tema e cioè quali sono i diritti dei Consiglieri regionali e non soltanto i doveri.
Credo che se un Consigliere regionale deposita una richiesta di accesso agli atti, e se entro 30 giorni (io l'ho presentata il 12 luglio Presidente) non viene soddisfatta, almeno entro i 10 giorni successivi così come io ho fatto, il 29 agosto, sollecitando quella risposta con una PEC inviata a lei e all'Assessore competente, la risposta debba essere consegnata.
Le segnalo, Presidente, e vale per me, ma può valere per qualsiasi altro collega, che se le risposte finiscono sui giornali e non finiscono nelle e mail e nelle caselle di posta istituzionali dei Consiglieri che l'hanno depositata, è un problema che riguarda i diritti dei Consiglieri regionali.
Quando vorrà, Presidente, sarò nelle condizioni di presentarle tutto l'iter, in maniera tale che lei possa garantire e svolgere, come sempre bene il suo lavoro, garantendo le azioni dei Consigliere regionali.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano altre richieste di modifica all'attuale o.d.g.
Ci sono due iscrizioni all'o.d.g.: l'ordine del giorno n. 869 del Consigliere Magliano e quello del Consigliere Grimaldi, n. 867.
Se non ci sono contrari, li consideriamo inseriti senza votazione; li inseriamo in calce all'attuale ordine dei lavori.
Pertanto, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 14/06/2022, del 28/06/2022, del 05/07/2022, 12/07/2022, 19/07/2022 20/07/2022, 26/07/2022, 27/07/2022 e 28/07/2022.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Cirio Chiorino Icardi, Lanzo, Protopapa, Ricca, Stecco e Zambaia.


Argomento:

b) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri, in data 8 settembre 2022, ha esaminato le seguenti leggi regionali e ha deliberato la non impugnativa della legge regionale n. 9 del 2022, "Modifiche alla legge regionale del 4 gennaio 2000, n. 1 (Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del Decreto legislativo n. 422 del 1997) e alla legge regionale n. 17 del 23 giugno 2021 (Disposizioni urgenti in materia di trasporti)"; della legge regionale n. 11 del 27 luglio 2022: "Modifiche alla legge regionale del 29 ottobre 2020 (Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico) alla legge regionale n. 20 del 5 agosto 2002 (Legge Finanziaria per l'anno 2002) e la legge n. 44 del 2000 (Disposizioni normative per l'attuazione del Decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998 'Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 59 del 1997.
In data 16 settembre 2022 ha esaminato le seguenti leggi regionali e ha deliberato la non impugnatività della legge 10 del 2022: "Disposizione per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie" e della legge 12 del 2022: "Modifiche alla legge regionale del 30 marzo 1988, la n. 15 'Disciplina delle attività di organizzazione e intermediazione di viaggi e turismo".


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame proposta di deliberazione n. 255, inerente a "Bilancio consolidato della Regione Piemonte per l'esercizio finanziario 2021"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 255, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione in data odierna.
Illustra la proposta l'Assessore Tronzano.
Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'articolo 11 bis del Dlgs. 118/2021, il bilancio consolidato consente di rappresentare le risultanze di bilancio al 31/12/2021 di enti e società controllate/partecipate, "unitamente" ai dati del bilancio economico-patrimoniale della Regione.
Il bilancio consolidato è, quindi, lo strumento informativo di dati patrimoniali, economici e finanziari del gruppo, inteso come un'unica entità economica distinta dai singoli enti/società componenti il gruppo.
Insieme alla capogruppo Regione Piemonte rientrano, nel perimetro di consolidamento 2021, gli enti e le società che risultano nella medesima composizione dello scorso anno.
Per quanto concerne il G.A.P., Regione Piemonte, già dal 2020, su indicazione dalla Corte dei Conti, ha considerato anche le società partecipate indirettamente dalla Regione.
Ai fini del consolidamento, sono considerati rilevanti gli enti e le società che: registrano un valore dal totale dell'attivo, del patrimonio netto e del totale dei ricavi caratteristici non inferiore al 3%, rispetto al valore registrato dalla capogruppo. Si tratta, quindi, di AIPO; Agenzia dalla mobilità piemontese; Agenzia territoriale per la casa del Piemonte centrale, Piemonte Nord e Piemonte sud; CSI Piemonte; Finpiemonte e SCR sono enti e società in house providing non già rientranti nel parametro precedente. Si tratta di 5T; CEIPE, DMO; IPLA; IRES; RSA e SORIS oppure enti e società da ritenere comunque rilevanti ai fini del consolidamento, secondo quanto indicato dalla Corte dei Conti, che sono: APL; ARPEA; ARPA e Finpiemonte Partecipazioni.
Oltre alla citata soglia del 3%, riferita al singolo ente, è necessario verificare che il totale dei valori di bilancio degli enti e società non rilevanti abbia un'incidenza inferiore al 10% rispetto al corrispondente valore registrato dalla capogruppo. In caso contrario, sarà necessario inserire nel perimetro di consolidamento il numero di enti necessario a ricondurre i totali al di sotto della soglia del 10%. In ragione di tale verifica, vengono confermati, anche nel perimetro di consolidamento 2021: EDISU; SITO; Fondazione XX Marzo e Fondazione Museo delle Antichità egizie.
Nella relazione, che comprende la nota integrativa, è riportato l'elenco degli enti e società rientranti nel perimetro consolidato 2021, dove confermiamo il perimetro dello scorso anno; la descrizione dell'attività svolta dagli enti e società; le incidenze percentuali delle varie voci di bilancio; i criteri di valutazione; le variazioni per macro aggregati, i bilanci delle società; le operazioni di consolidamento e l'articolazione delle voci di bilancio.
A questa proposta sono aggiunti i due emendamenti esclusivamente testuali.
Il numero 1) allega la relazione dei Revisori dei Conti, inserendo, dopo il punto 1), il punto 2) "di allegare, ai sensi dell'articolo 11 bis, la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti rilasciata in data 16 settembre 2022".
L'emendamento n. 2) aggiunge la sezione "Descrizione delle principali attività svolte da enti e società rientranti nel perimetro di consolidamento" e si pone l'obiettivo di descrivere maggiormente le attività svolte dagli enti e società rientranti nel perimetro di consolidamento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiedo di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutti i colleghi Consiglieri e Assessori.
Da qualche anno ci ritroviamo questo adempimento, cioè da quando è stato introdotto, per le Amministrazioni locali e l'Ente Regione, il bilancio consolidato, legge quanto mai opportuna, nel tentativo di fare un quadro completo delle partecipazioni, in questo caso della Regione, e del reale stato di salute economico e finanziario della Regione stessa.
Voglio soltanto ricordare, come piccolo riferimento storico, il perch venne introdotto questo bilancio consolidato, anche a seguito di fatti incresciosi che colpirono diversi Comuni italiani, che apparentemente avevano il loro bilancio a posto; dopodiché, attraverso le società partecipate, si moltiplicavano i debiti (abbiamo avuto anche casi di Comuni andati in default e commissariati, anche Comuni importanti del nostro Paese).
È quindi il tentativo di vedere qual è lo stato di salute, con riferimento alle società partecipate; un bilancio che è anche legato all'attenzione che va riservata a questo ambito, in modo tale da circoscrivere le partecipazioni degli enti pubblici, in questo caso della Regione, a quelle società che, da un lato, sono effettivamente indispensabili per il raggiungimento degli scopi istituzionali dell'Ente e, dall'altro, per razionalizzare e uscire da quelle società che non solo non sono indispensabili, ma determinano e possono determinare per l'Ente delle perdite. Questa è un po' la ratio in ragione della quale venne introdotto il bilancio consolidato.
Chiaramente, più questo bilancio è esteso al maggior numero di società partecipate e più è attendibile, nel senso che più il quadro è completo e più ci rendiamo conto di qual è la situazione. Nel caso di specie, mi pare che non ci siano grandi rilievi e diversi da quelli che avevamo già sollevato lo scorso anno, quando avevamo evidenziato che mancavano ancora delle partecipazioni significative, da un lato; dall'altro, probabilmente la Regione deve ancora fare un lavoro di effettiva razionalizzazione fino in fondo delle proprie partecipazioni, senza nasconderci che poi ci possono essere delle partecipazioni in enti che hanno scopi di natura sociale e quindi non hanno finalità di natura economica che, ovviamente, possono non apportare utile, ma addirittura perdite. Ma questo fa parte anche - ripeto delle funzioni istituzionali che il nostro Ente deve esercitare.
Prendiamo atto, pertanto, del bilancio così com'è stato presentato e della puntuale relazione che ha fatto l'Assessore Tronzano. Dichiaro sin d'ora che, coerentemente con le posizioni in materia di politica di bilancio che abbiamo tenuto in tutti questi anni, manifestiamo quello che sarà il nostro voto contrario.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marello per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale la Consigliera Monica Canalis; prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ringrazio innanzitutto l'Assessore Tronzano per l'illustrazione che ha svolto poco fa in Aula su questo provvedimento. Allacciandomi a quello che diceva il collega Maurizio Marello, credo anch'io che sia opportuno esprimere qualche osservazione su questo provvedimento.
Innanzitutto, richiamando qual è la funzione principale assegnata dalla nostra Costituzione alle Regioni italiane, che non è una funzione gestionale, bensì una funzione di programmazione. Come più volte abbiamo avuto modo di sollevare in questo consesso, purtroppo, rileviamo che in questi ultimi tre anni e mezzo di amministrazione Cirio ci sono state numerose carenze sul fronte della programmazione e, di pari passo, invece un eccesso di attivismo e anche forse di allargamento improprio delle funzioni gestionali del nostro Ente che non è chiamato a svolgere funzioni gestionali.
Anche richiamando il Testo Unico delle Società Partecipate di settembre 2016, che prevede una revisione periodica delle partecipazioni pubbliche di tutti gli enti pubblici del nostro Paese, crediamo, come già detto il collega Marello, che sia opportuno procedere ad una ulteriore razionalizzazione e revisione. Di conseguenza, il nostro voto non potrà che essere non favorevole rispetto a questo provvedimento che riguarda il bilancio consolidato della Regione e degli enti da lei partecipati.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Canalis per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Bongioanni; prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio l'Assessore Tronzano per la spiegazione e l'enunciazione di questo provvedimento che ci accingiamo ad approvare, che è il bilancio consolidato normativo. Un provvedimento necessario che ci dà il quadro economico reale e complessivo della nostra Regione, una fotografia vera della situazione finanziaria, basata su numeri certi. Ad esempio, quando facciamo il bilancio previsionale, possono esserci tanti fattori che costringono a fare delle modifiche. Basta vedere in questa fase l'impatto che sta avendo la crisi energetica sul nostro sistema economico, una preoccupazione alla quale richiamo tutti i colleghi e rispetto alla quale dovremo cominciare a ragionare, quando si insedierà il nuovo Governo, in modo solerte e veloce per muoverci verso le nostre famiglie e soprattutto verso la nostra piccola e media impresa che - ricordo - è il volano della nostra economa. Crisi economica vuol dire bomba sociale e non ce la possiamo permettere.
Noi siamo obbligati, come Regione Piemonte, a presentare il bilancio consolidato; come ha detto l'Assessore, è obbligatorio da quando fu emanato il decreto legislativo n.118 del 2011 che ha cambiato in Italia il regime della contabilità pubblica; la Regione Piemonte sta facendo un buon lavoro su un documento contabile e consuntivo che è di primaria importanza. Come è stato detto sia dall'Assessore sia dal Consigliere Marello, integra la situazione economica patrimoniale del nostro Ente con quella delle partecipate, con le aziende controllate, con gli enti strumentali. Questi enti importanti e cruciali servono quanto mai in un momento come questo.
Qualcuno è già stato citato; io cito altre partecipate di importanza come l'Agenzia per la Mobilità, EDISU, ARPEA, Piemonte Lavoro, ATC, ARPA Finpiemonte, DMO Piemonte Scrl, Soris, le ATL, che vanno a costruire un lavoro fondamentale oggi, in un momento che è da attenzionare in modo formidabile per quanto riguarda la nostra impresa e impattano in modo positivo e felice sul sistema turistico.
Queste società erogano dei servizi che sono indispensabili per la nostra popolazione: passiamo dai trasporti alla manutenzione, all'edilizia popolare, alle borse di studio, alla formazione di investimenti per le imprese, alla formazione sul personale, che è quanto mai indispensabile oggi in un mondo che è diventato, in una notte, multipolare. Investire sulle risorse umane diventa fondamentale.
Mi auguro non ci siano ulteriori tagli a quelli che sono già stati fatti che erano obbligati; teniamo inoltro in conto che ci muoviamo anche in settori socio-sanitari e scolastici della piccola e media impresa che sono fondamentali per la nostra sussistenza. Enti partecipati importanti, che devono avere oggi e domani il supporto della Regione Piemonte a loro favore e io mi auguro - non c'è l'Assessore competente, ma il messaggio gli verrà trasferito - devono avere un coordinamento più forte da parte nostra. Un coordinamento, un'attenzione e un dialogo che sono fondamentali per quelle che sono le richieste dei cittadini e delle imprese.
Concludo, annunciando ovviamente il voto favorevole del Gruppo Fratelli d'Italia al provvedimento, e ringraziando l'Assessore per il passo in avanti che è stato fatto rispetto allo scorso anno, quando approvammo questo provvedimento nel mese di novembre. Quest'anno, infatti, nonostante la pausa di un mese dovuta al momento elettorale, abbiamo anticipato alla fine di settembre l'approvazione di un documento che è estremamente importante per gli investimenti pubblici della nostra Regione: sostenendo le nostre partecipate, ci muoviamo - io credo - nella direzione giusta.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Bongioanni per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio altresì l'Assessore Tronzano per l'illustrazione del provvedimento, Assessore di cui apprezziamo la dedizione e lo stile nel rappresentare le tante proposte che questa Giunta ha messo in campo in quasi quattro anni di Governo. Si tratta di proposte che più volte abbiamo avuto modo di criticare, sia nel merito, quindi nella sostanza e negli obiettivi che si ponevano, sia soprattutto per il fatto che molto raramente tali proposte - che, come dicevo, sono state tante in questi quattro anni anche per i piemontesi che le hanno, tra virgolette, subite - si sono tradotte in quello slancio di cui il Piemonte avrebbe avuto bisogno. Non abbiamo nemmeno colto questa prospettiva nella gestione delle società partecipate, attraverso le quali avremmo potuto raggiungere obiettivi che a nostro avviso, erano alla nostra portata, ma che le scelte che questa Giunta ha compiuto ne hanno impedito il conseguimento. Riconosco anche il fatto - l'abbiamo ribadito più volte - che questa Giunta abbia dovuto affrontare un'emergenza molto complessa e molto complicata per tutti (lo è stata certamente per il Piemonte, così come per le altre Regioni italiane).
Tuttavia, non abbiamo colto attraverso queste scelte - una in particolare quella dei "bonus", ma ne potremmo citare molte altre - quello slancio e quella prospettiva che invece avremmo voluto cogliere, e di cui il Piemonte avrebbe avuto tanta necessità.
Riprendendo, allora, le considerazioni fatte poc'anzi dalla collega Canalis, vorrei riportare l'attenzione su quelli che sono gli obiettivi e le prerogative di un Ente come la nostra Regione: sono obiettivi e prerogative di programmazione, piuttosto che di gestione.
La sensazione percepita è che abbiamo rincorso le urgenze quotidiane senza aver saputo far fare al Piemonte, attraverso i bracci operativi, che sono le sue società partecipate, un salto di qualità di cui la nostra Regione avrebbe avuto bisogno, anche a seguito di un periodo così complicato come quello che abbiamo vissuto (mi riferisco, evidentemente alla crisi pandemica).
Per questo motivo, e ribadendo le considerazioni già anticipate dal collega Marello e dagli altri colleghi intervenuti, credo che il nostro voto non potrà che essere negativo.
Manca ancora un anno e mezzo al termine di questa legislatura: mi auguro di non ritrovarci nuovamente a discutere del prossimo bilancio come di un "bilancio tecnico", perché siamo alla fine della legislatura. Se questa è la prospettiva - auspico ovviamente che non sia così - significa che avremo passato quattro anni a discutere di bilanci tecnici che rincorrono urgenze; in pratica, avremo passato quattro anni (che alla fine saranno praticamente cinque) a rincorrere urgenze e non ad offrire prospettive alla nostra Regione, di cui invece avrebbe certamente bisogno così come di sguardi sollevati oltre le urgenze quotidiane. Ad oggi registriamo che questo invece non è avvenuto.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Avetta per l'intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutte e a tutti, ben ritrovati.
Crediamo che sia fondamentale intervenire rispetto al bilancio consolidato, anche per focalizzare l'attenzione, come diceva il collega Avetta, su una modalità che oggi si certifica nuovamente anche per questo bilancio consolidato 2021; modalità con la quale questa maggioranza ha interagito (al netto della pandemia e dell'emergenza, come ripetiamo sempre) con quella visione e quella prospettiva di organizzare questa Regione, sostenendo le difficoltà con un progetto legato evidentemente ai prossimi anni e agli anni che avete avuto per gestire e per governare questo territorio.
Se andiamo a leggere le 133 pagine della relazione, si denota in maniera molto chiara questa caratteristica. Arrivando dal livello amministrativo, riconosco quanto sia importante il bilancio consolidato perché certifica e analizza quelle che sono state le scelte, in questo caso del 2021; scelte che però sono state relative a "pezzi" particolari e parziali di gestione di questo territorio. Questo è il tema.
Se uno avesse avuto la capacità di osservare con anticipo i problemi all'interno di questa Regione, si sarebbero potuti affrontare anche in prospettiva 2022, per cui avremmo avuto un bilancio consolidato diverso che partiva dal 2020, e quindi dall'emergenza, ma che poteva guardare secondo alcune scelte, ai problemi del 2021 e poi a quelli del 2022.
Pongo un esempio di questi ultimi giorni, che forse a qualcuno è sfuggito perché ancora immerso nella campagna elettorale: il fatto che non si sia realizzata un'operazione per tutelare le mense universitarie dall'aumento dei costi a carico dei nostri studenti, insieme a questo bilancio consolidato, genera una visione semplicemente sbagliata. Anzi. dirò di più: una visione che non c'è, un'idea di programmazione di questa Regione che non esiste, Assessore. Perché se uno avesse avuto modo di capire che quello sarebbe stato un problema da affrontare, avrebbe avuto modo di organizzare il bilancio, che è lo strumento con il quale andiamo a risolvere anche i problemi emergenti. Così facendo, avremmo evitato quell'aumento (lo faccio davvero a titolo di esempio) per le mense universitarie che infatti ha visto l'EDISU non votare all'unanimità.
Questo è il tema, Presidente. Crediamo fortemente, al netto della campagna elettorale appena terminata, che abbiamo un dovere nei confronti dei piemontesi per raccontare in ogni occasione che, come in altri casi, qui non c'è una catena di comando o un'organizzazione che ponga davvero i problemi del Piemonte. E questo bilancio consolidato, se leggete le 133 pagine e le relative voci, dimostra la parzialità degli interventi del vostro governo. Ecco qual è il problema.
Avremo modo costantemente di evidenziarlo; l'abbiamo fatto in questa circostanza ed è per questa ragione che il nostro voto sarà contrario.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire l'onorevole Marco Grimaldi; ne ha la facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Spero che ci sia tempo di discutere veramente di un bilancio. Abbiamo avuto occasione di farlo in tante sedute precedenti e abbiamo discusso anche un assestamento che, per l'ennesima volta, ha rimandato delle scelte. In questo caso, però, dobbiamo stare all'oggetto di oggi, cioè anche alla relazione che gli organi di revisione ci mettono a disposizione. Credo che sarebbe utile per le sedute del prossimo mese calendarizzare alcune discussioni.
Abbiamo avuto una giusta intuizione negli scorsi mesi, cioè quella di richiedere in Aula un'audizione di Finpiemonte per fare un punto sulla nostra finanziaria regionale. Credo che dovremmo farlo su tante di queste partecipate di cui parliamo una volta l'anno e che mettiamo, di solito dentro il quadro consolidato dell'Ente, ma poi di fatto non le sentiamo e non le vediamo più.
Parlo di 5T, una società in house di cui abbiamo discusso pochissimo dell'Agenzia Interregionale del Po; dell'Agenzia per la mobilità: credo che la Commissione trasporti insieme alla Commissione bilancio dovrebbe audirla almeno una volta l'anno, anche per comprendere le strategie dell'Agenzia.
C'è poi il tema dell'Agenzia Piemonte Lavoro, dell'Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura e ovviamente quella più importante fra i nostri enti strumentali, cioè l'ARPA, che spesso audiamo per i fenomeni climatici soprattutto per le emergenze e per la strategia sulle emissioni, ma sentiamo poco dal punto di vista strutturale, del suo core business, che è quello di ente esterno competente anche per il tema dei controlli ambientali.
Ci sono poi le ATC e subito dopo altri enti di cui parliamo pochissimo; ad esempio, il CEIPE, che si occupa di internazionalizzazione, che è un'altra società in house. C'è il CSI, per quelle che sono le competenze informatiche e il grande tema della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e di quanto questa possa innovare i processi. Pensate quanto è stato importante, durante la pandemia, avere un ente incluso in questo modello, che non è più direttamente solo in house, ma ci parla anche di una Pubblica Amministrazione a rete, visto il gran numero di consorziati.
C'è l'EDISU, che è uno degli enti strumentali che eroga più servizi, tra i quali ci sono le borse di studio di cui parliamo spesso, ma meno ad esempio del tema delle residenze e delle sue mense - di cui, tra l'altro, avete visto pieni i giornali, visti gli effetti della scelta di aumentare il pasto.
Poi ci sono le due Finpiemonte, la Fondazione 20 marzo, anche questa salita nuovamente agli onori delle cronache solo per un'inchiesta giudiziaria sul pregresso del post-olimpico, mentre la Fondazione 20 marzo non è mai stata audita in quest'Aula.
C'è la Fondazione del Museo Egizio, anch'essa balzata agli onori delle cronache solo per degli errori nelle nomine e mai ascoltata per le sue funzioni. Poi ci sono l'IPLA, l'IRES, le RSA S.r.l., la SCR - che abbiamo avuto l'onore di audire più per i lavori di quest'Aula che per le sue funzioni - SITO e SORIS.
Ho fatto un breve elenco di quei soggetti che vengono citati nel nostro consolidato, che dovrebbero essere al centro di una riflessione anche politica e non solo sulle partecipazioni. Credo che sarebbe utile nelle prossime settimane, se i colleghi vorranno, avviare un percorso di audizioni e di analisi di queste società, utili per svolgere finalmente una discussione più ampia sul consolidato e che sia utile anche a costruire il perimetro del nostro Ente. Faccio un esempio e concludo: proprio l'audizione con Finpiemonte ci ha portato a discutere degli effetti delle nostre politiche, soprattutto dei cosiddetti bonus, che in realtà erano degli investimenti per il rilancio delle nostre attività chiuse.
Credo che solo attraverso una vera analisi del bilancio consolidato, anche degli effetti di quelle politiche, si possa definire un quadro virtuoso delle relazioni con questi enti. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'onorevole Grimaldi per l'intervento.
Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 255, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Famiglie

Esame disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti"


PRESIDENTE

Richiesta di rinvio in Commissione



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 64, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato richiamato in Aula, ai sensi dell'articolo 37 comma 4, del Regolamento interno, dal Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio, il 6 luglio scorso. Pertanto, in quanto non ancora licenziato dalla Commissione, il provvedimento non ha relatori.
Comunico che, come previsto dall'articolo 17 della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 2 del 2022, gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 64 sono consultabili esclusivamente nel disco condiviso denominato "emendamenti" a cui sono abilitati tutti i componenti del Consiglio e della Giunta regionale.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo dieci minuti di sospensione, per una riunione di minoranza.



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, se è utile per il buon andamento dei lavori, concedo la sospensione, altrimenti.



(Commenti della Consigliera Disabato)



PRESIDENTE

Adesso non esageri.
Va bene. Le concedo dieci minuti di sospensione.



(La seduta, sospesa alle ore 10.47, riprende alle ore 11.18)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Avevamo sospeso la seduta per una riunione di minoranza sul disegno di legge n. 64.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo ai sensi del Regolamento, in particolare dell'articolo 37, comma 5): "Quando un argomento sia posto in discussione a norma del comma 4, il Consiglio, su richiesta motivata della Commissione o di almeno tre Consiglieri" (chiedo di mettere a verbale che lo chiediamo io, il Consigliere Giaccone, il Consigliere Magliano e la Consigliera Frediani insieme agli altri Capigruppo di opposizione, i colleghi Gallo e Disabato) "di rinviare l'argomento stesso in Commissione".
Come lei sa, Presidente, questa discussione ha avuto un suo iter molto lungo, per cui comprendiamo che, a un certo punto, ci sia anche l'esigenza di accelerare il passo; però ricordiamo a tutti i colleghi che negli scorsi mesi non abbiamo più fatto riunioni di Commissione. Abbiamo dato la disponibilità a convocare anche più sedute sullo stesso tema ed eravamo arrivati a una discussione ampia su emendamenti presentati dalla Giunta che così spariscono. Tra l'altro, in questa maniera, non abbiamo neanche più i relatori di maggioranza e di opposizione e non avremo neanche la possibilità - ma di questo ne discuteremo anche in alcune pregiudiziali di merito e in alcune sospensive - di conoscere fino in fondo, dai relatori di maggioranza e di opposizione, il testo. Questo è di nuovo il testo base che l'Assessora Caucino ha più volte detto essere superato. Noi abbiamo un problema: tante volte c'è stato un richiamo in Aula di un testo, però non è mai successo che, nel frattempo, questo testo fosse dichiarato superato dall'Assessore stesso.
Non sappiamo davvero fino in fondo di cosa stiamo per parlare ed è per questo che ci saranno tanti altri interventi di merito.
Noi chiediamo il ritorno in Commissione, intanto per avere i relatori di maggioranza e di opposizione, ma, soprattutto, per conoscere il vero orientamento della Giunta e capire fino in fondo perché non si possa decidere anche un termine limite di discussioni in Commissione, per riapprodare poi in Aula con un testo che almeno sia un testo unico della Giunta.
Nelle scorse settimane ci è parso di capire, visti anche i boati di una parte di maggioranza che adesso è maggioritaria nel Paese, che il diktat di ritornare al testo base abbia cancellato tutto quello che l'Assessora Caucino per giorni ci ha detto in Commissione. Ricordo - e la ringrazio che l'Assessora Caucino è stata presente in diverse sedute di Commissione dichiarando il superamento delle barricate su cui erano saliti in tanti (prima delle opposizioni la società civile, oggi ancora qui fuori a chiederci di fermare il provvedimento). L'Assessora ha più volte detto: "Fermiamo, fermiamo questa escalation; io sono pronta al dialogo, ho cambiato anche il testo originario proprio per andare incontro a quello che gli Atenei, il Terzo settore, le famiglie, gli enti locali, ecc., ecc.".
Ora, però, siamo confusi, perché non sappiamo davvero da dove stiamo reiniziando ed è per questo che le chiediamo di ritornare in Commissione per avere un iter più chiaro e più definito anche nelle prossime settimane.



PRESIDENTE

Proseguiamo con un intervento a favore e uno contro.
L'articolo 37, comma 5, recita: "Quando un argomento sia posto in discussione a norma del comma 4, il Consiglio, su richiesta motivata della Commissione o di almeno tre Consiglieri, può deliberare, con la maggioranza dei membri assegnati, di rinviare l'argomento stesso alla Commissione perché concluda o effettui la dovuta istruttoria, fissando alla stessa un termine non superiore a 30 giorni per riferire in Consiglio".
Chiedo se qualche Consigliere intende intervenire a favore.
Prego, Consigliere Cane.



CANE Andrea

Come Gruppo Lega ci dichiariamo ovviamente contro.



PRESIDENTE

Grazie per la sintesi estrema: la posizione è chiara.
Possiamo procedere alla votazione della richiesta del Consigliere Grimaldi di rinvio in Commissione del disegno di legge n. 64, in base all'articolo 37, comma 5), del Regolamento.
Ricordo che il numero legale è 22.



(Il Consigliere Ravetti, fuori microfono, chiede la votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di rinvio in Commissione del disegno di legge n. 64.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Famiglie

Esame disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti"


PRESIDENTE

Presentazione questioni sospensive ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento



PRESIDENTE

Questione sospensiva presentata dal Consigliere Rossi



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, di presentare una questione sospensiva.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Rossi; ha facoltà di intervenire.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
La mia richiesta di rinviare la discussione del disegno di legge n. 64 è legata alla necessità del Piemonte di dotarsi di un provvedimento che deve passare da quest'Aula e che riteniamo debba avere la precedenza. Provo ad argomentare nei pochi minuti che ho a disposizione qual è la questione.
Noi sappiamo che, in data 20 settembre 2021, la gara per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara è andata deserta. Questa circostanza ha fatto sì che si mettesse mano al piano finanziario e si arrivasse a stabilire in una nuova cifra, diversa dai precedenti 320 milioni ipotizzati come base di gara, un nuovo piano economico e finanziario di 419 milioni. Piano che è andato in Nucleo di Valutazione, al Ministero, è stato approvato e che adesso attende la revisione della PDCR approvata a maggio 2018 in quest'Aula che, invece, riporta ancora la vecchia cifra.
Nei mesi scorsi non si era potuto andare avanti, perché mancava la revoca da parte del MEF del vecchio Accordo di programma, ma dai verbali della Giunta ho appreso che nella seduta del 19 settembre la Giunta regionale ha approvato un documento che prende atto del fatto che finalmente questa revoca è arrivata e il nuovo piano economico-finanziario su Novara ora è adottato anche dalla Giunta regionale. Tuttavia, questo non è sufficiente per arrivare a un nuovo Accordo di programma che permetterà poi all'azienda Ospedaliera universitaria di fare il bando, perché prima dobbiamo cambiare la PDCR che è stata approvata in quest'Aula a maggio 2018.
Vista la necessità e l'urgenza condivisa anche dalla maggioranza - come è sempre stato dichiarato e noi chiaramente ci crediamo - noi riteniamo che questa attività abbia una precedenza assoluta rispetto a qualsiasi altro provvedimento e chiediamo che venga portato in Aula al più presto.
Da questo punto di vista, ci auguriamo che la Giunta adotti la proposta di PDCR e che venga in Aula anche in una seduta straordinaria, se necessario ma al più presto possibile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiamparino sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Intervengo a sostegno della richiesta di sospensiva presentata dal Consigliere Rossi per un motivo. Mi pare, ma posso sbagliare, che da tempo il tema dell'edilizia sanitaria, il tema dell'ammodernamento dell'edilizia sanitaria sia una delle questioni cruciali per una migliore organizzazione del sistema sanitario piemontese, sia nella sua articolazione territoriale che giustamente è sempre più importante e su cui ci sono ritardi storicamente determinati e che vanno recuperati - sia nella sua struttura ospedaliera che, comunque sia, resta lo snodo centrale del Servizio sanitario.
La Città della Salute di Novara, insieme alla Città della Salute di Torino (poi ci sarebbero le altre, su cui non mi dilungo), rappresentano due degli interventi più significativi. La Città della Salute di Novara era quella come ci ha ricordato il Consigliere Rossi, più avanzata.
Visto che sembrerebbe finalmente arrivato a conclusione l'iter procedurale attraverso i Ministeri, io credo sarebbe urgente portare la modifica a cui faceva riferimento il Consigliere Rossi, per evitare che, ai ritardi che ci sono stati indipendentemente dall'operato nostro e della Giunta, si aggiungano altri ritardi dovuti a una discussione su un tema importante che sarà inevitabilmente lunga.
Chiedo che venga portata all'attenzione del Consiglio la richiesta presentata dal Consigliere Rossi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per sostenere la richiesta del Consigliere Rossi, perché appare evidente, dopo tutto quello che abbiamo vissuto e tutto quello che abbiamo imparato dopo l'emergenza COVID, che forse varrebbe veramente la pena, da questo punto di vista, accelerare l'iter anche alla luce dei maggiori costi che vi sono all'interno delle gare d'appalto. Sappiamo bene quanto oggi ci sia necessità, in qualche modo, di tener conto del caro energetico, del caro aumento di materiali; quindi, l'idea di arrivare quanto prima a discutere e votare questo tipo di atto, penso sia doveroso. Doveroso perch tutto il modello sanitario, tutte le proposte e l'offerta sanitaria che noi dovremmo dare e daremo ai cittadini piemontesi deve avere oggettivamente un'altra tipologia di natura, un'altra tipologia di efficacia, un'altra tipologia di effetto.
È chiaro a tutti ed è stato evidente che oggi o rinasce una rinnovata percezione, un rinnovato impegno rispetto ad un sistema sanitario che sia sostenibile sia dal punto di vista della Città della Salute e della Scienza sia nel rapporto con i territori, sia nel rapporto con le realtà che hanno in qualche modo impattato, maggiormente rispetto al contrasto COVID, oppure non saremo in grado di dare quello che i piemontesi oggi si aspettano anche alla luce dei dati epidemiologici che abbiamo e di quello che sta accadendo rispetto al dato demografico.
Mi pare che la richiesta del collega Rossi abbia oggettivamente una priorità rispetto a quanto oggi abbiamo calendarizzato in Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ricordo che, per ogni questione preliminare richiesta, può intervenire un Consigliere per Gruppo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Nei giorni scorsi abbiamo visto che la Giunta regionale ha approvato una delibera in cui, di fatto, si dà corso a un nuovo documento programmatico ma, soprattutto, come diceva il collega Rossi, viene parzialmente revocata la precedente delibera nella quale veniva stabilita la realizzazione del grande polo sanitario novarese in cui si fissavano i parametri tecnici e finanziari.
La Giunta dice che questo è un passaggio necessario dopo che, esattamente un anno fa, la gara per l'affidamento della concessione, della costruzione e della gestione della Città della Salute, con il sistema del partenariato pubblico, di fatto privato, è andata deserta. Tra l'altro, come ampiamente previsto, nessuno dei sette grandi gruppi che avevano manifestato interesse alla realizzazione dell'opera si era presentato al momento di comunicare le offerte. Di fatto, cosa ci dice chi gestisce l'azienda? Sostiene che è verosimile che la mutata situazione economica - visto l'aumento dei prezzi, prima provocato dalla gravità della situazione pandemica, poi dalla guerra - abbia reso necessario tutto questo.
La decisione dell'ASO e della Città della Salute di revocare gli atti della procedura di gara per la realizzazione del Parco della Salute e di procedere, quindi, alla riapertura e al dialogo competitivo non solo non ci sorprende, ma è fonte di grande preoccupazione, perché significa tornare alla casella di partenza; significa rimettere le lancette indietro rischiando, così facendo, di compromettere un progetto che continua a non avere la solidità soprattutto dell'impegno istituzionale. Insomma, c'è il concreto rischio che il progetto venga rimodulato alla luce dei maggiori costi e si torni, quindi, ad ipotizzare un ulteriore ridimensionamento.
Mentre in altre Regioni c'è una sorta di "corsa" a chiudere questi investimenti - di solito, non trascorre un'intera legislatura senza vedere grandi passi in avanti - qua non abbiamo avuto un vero sostegno neanche dentro la discussione del PNRR. Noi pensavamo che almeno i grandi progetti strategici avessero un grande acceleratore grazie agli investimenti del PNRR. Anzi, ritenevamo che si potesse abbassare la parte di indebitamento pubblico delle Regioni e la parte di contribuzione dello Stato, aprendo alla possibilità - in quel caso sì - che i privati scendessero nel cofinanziamento, accelerando questi tipi di investimento (vale per Novara ma poteva valere anche per Torino).
Per questo motivo, chiediamo questa sospensiva e credo che sia giusto ricominciare a discuterne nel più breve tempo possibile. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sostengo la questione sospensiva avanzata dal Consigliere Rossi, perch ritengo che questo Consiglio debba stabilire delle priorità in termini di discussione: dunque, quale altra priorità se non l'edilizia sanitaria? Come ricordava prima il Presidente Grimaldi, sono anni che non riusciamo a vedere messe in pratica quelle che sono le azioni annunciate sulla carta (azioni che, tra l'altro, subiscono anche diverse variazioni).
Quello che però giudico grave è che di queste notizie ce ne giunga voce soltanto attraverso i giornali: non è possibile che il Consiglio regionale e la Commissione sanità non trattino in modo approfondito il tema dell'edilizia sanitaria e i tanti progetti che questa Regione dovrebbe mettere in atto per dare ai cittadini piemontesi nuove strutture, anche tecnologicamente avanzate, per poter essere presi in carico dal sistema sanitario.
Da quello che abbiamo appreso, la gara prevedeva il partenariato pubblico-privato, che, tra l'altro, è una tecnica di finanziamento che abbiamo sempre criticato, a scapito dell'utilizzo dei fondi INAIL, Se ricordate bene, il collega Sean Sacco si è sempre opposto a questa scelta proprio perché ci possono essere dei costi maggiori a carico del pubblico per concedere un profitto maggiore al privato.
Noi ci eravamo confrontati e opposti a quella scelta, tuttavia la Giunta aveva deciso di andare avanti. Oggi, però, quella gara va deserta per cui vorremmo capire quale sarà la direzione che vorrà prendere in merito la Giunta regionale, eventualmente anche dando priorità agli atti che tratteranno di questa situazione. Ma questo bisognerà farlo in Consiglio regionale, magari anche a seguito di un'audizione con l'Assessore Icardi, che oggi tra l'altro non è presente.
Di questo gradirei parlare in Consiglio, oltre che della sanità piemontese in generale: ovviamente, c'è anche tutto il tema legato all'utilizzo dei fondi del PNRR, il tema delle Case e degli Ospedali di comunità, il tema delle strutture di prossimità che dovranno vedere la luce tramite l'utilizzo di questi importanti fondi dall'Europa. Questi temi invece, sono desaparecido dal panorama regionale! Sinceramente, sono stanca di dover leggere il giornale per rimanere informata su quelli che sono gli sviluppi o gli indirizzi della Giunta regionale su questi temi.
Con tutto il rispetto, abbiamo trattato delle questioni assolutamente non prioritarie: sono state cambiate delle leggi che non dovevano essere toccate; nei mesi scorsi abbiamo parlato di feste, festicciole ed iniziative; sarebbe ora di parlare di sanità! Ma invece di vedere approfonditi gli argomenti relativi all'edilizia sanitaria viene richiamato un disegno di legge su cui ci sarebbe voluto un ulteriore approfondimento nelle Commissioni competenti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Anch'io sottolineo l'importanza del richiamo che il collega Rossi ha condiviso in quest'Aula.
Nel corso dell'ultima pandemia COVID ci siamo resi conto che il nostro sistema sanitario si regge su due reti: la rete territoriale e la rete ospedaliera. La seconda, in particolare, è stata quella che ci ha consentito di reggere (rispetto alle difficoltà riscontrate da quella territoriale) e di garantire un'assistenza ai cittadini piemontesi permettendoci di superare, pur con tutti gli ostacoli e le difficoltà, una situazione di tale drammaticità.
È chiaro che se la rete territoriale ha un evidente bisogno di riorganizzazione, di rafforzamento e probabilmente anche di ripensamento rispetto ai ruoli e ai compiti, la rete ospedaliera, che si è ben comportata, ha bisogno, dall'altro lato, di un adeguamento, di un rinnovo e di un ragionamento che parta proprio dall'edilizia sanitaria per sostenere tutto quell'ambito. Altrimenti, di fronte a nuove problematiche che riguarderanno non solo gli aspetti collettivi, ma anche quelli particolari del territorio, ci troveremo nuovamente in quest'Aula a recriminare per il fatto di avere delle strutture non adeguate.
Anch'io richiamo l'importanza di sospendere l'argomento che stiamo per affrontare per favorire, invece, quello riguardante l'ospedale novarese proprio perché quell'ospedale rappresenta una possibilità di copertura per un'area importante del nostro territorio.
Rinnovo con forza questo richiamo, perché il tema sanitario, come sappiamo e com'è stato dimostrato in tempi recenti, è quello che più sta a cuore ed è il più urgente per tutti i cittadini della nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi unisco a questa richiesta e faccio solo un premessa. Non ritengo il tema che andremo ad affrontare in Aula meno importante di altri temi; anzi proprio perché lo ritengo importante, credo che l'invito al ritorno in Commissione, per potersi confrontare ulteriormente sull'argomento, possa agevolare la discussione. E se non è possibile un ritorno in Commissione chiedo che si trovi una modalità per riaprire la discussione almeno sugli aspetti più critici. Avevamo notato un'apertura da parte dell'Assessore prima della sospensione e prima del richiamo in Aula, che per noi è stato un po' una sorpresa, proprio perché sapevamo che, dopo una lunga serie di audizioni, qualche apertura si era manifestata da parte dell'Assessore Caucino. Per cui spiace un po' trovarsi nuovamente con un muro contro muro e ci piacerebbe poter ritornare a dialogare e capire se ci sia un margine di confronto.
Tornando al tema posto dal Consigliere Rossi, non posso fare altro che sostenere la richiesta, in particolare sul punto che riguarda l'ospedale di Novara, ma il discorso può essere esteso, come hanno fatto i colleghi rispetto ad altre strutture, anche in considerazione (come ricordava il Presidente Magliano) dell'aumento dei costi delle materie prime e di come questo andrà ad incidere sui cantieri che sono già aperti o che dovranno aprirsi nei prossimi mesi.
Credo dunque che dovremmo trovare un altro canale di discussione per il tema che viene definito, secondo noi impropriamente, "Allontanamento zero" e cercare di riaprire il dialogo. Sappiamo che c'è una possibilità di dialogo con l'Assessore rispetto ad alcuni temi e riteniamo utile dedicare il tempo dell'Aula e soprattutto delle Commissioni - auspicando ovviamente la presenza e il ritorno tra di noi dell'Assessore Icardi - a questi temi che sono altrettanto urgenti e che richiedono massima attenzione; ci considerando lo spazio che la sanità occupa nel nostro bilancio e anche quanto incida sulla vita dei cittadini piemontesi che si apprestano ad affrontare un periodo di crisi durissima che impatterà su tutti noi anche e soprattutto in termini di servizi sanitari.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Magliano



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per sollevare un'altra questione sospensiva; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso che siano giunte nelle caselle postali di tutti i colleghi le richieste e le preoccupazioni del mondo dell'Alleanza delle Cooperative piuttosto che di tante altre realtà legate al mondo dell'edilizia popolare rispetto al caro energetico e quindi alle bollette che sono salite e che rappresentano un costo enorme soprattutto per il mondo del Terzo settore soprattutto per il mondo del sociale e per quei comparti della nostra Regione che spesso riescono a fare delle attività di assoluta inclusione ma lo fanno oggettivamente sapendo di poter contare su bilanci che sono al limite o spesso in pareggio.
Il mondo della cooperazione sociale ha chiesto con forza, scrivendo agli Assessori, al Governatore e a noi Capigruppo, di provare a mettere all'ordine del giorno questa questione, che è annosa.
Noi sappiamo cosa vuol dire, a causa dell'aumento delle bollette, vedere i bilanci di queste realtà che non possono più garantire una stabilità e una programmazione. Questo avrà di sicuro un impatto sull'utenza, sui loro assistiti, su coloro che traggono benefici da queste opere sociali, così come sul grande tema che citavo in premessa legato all'edilizia popolare.
Ci troviamo di fronte a persone che, purtroppo, stanno pagando 3-4 volte (anche 5-6 volte) il costo che pagavano prima di questa crisi; pagare delle utenze che costano molto di più dell'affitto diventa oggettivamente insostenibile.
C'è tutto il mondo legato al Terzo settore, al socio-sanitario e all'assistenza che è in grande fibrillazione e vive con grande preoccupazione, perché forse in questa fase possono ancora reggere mettendo mano alle risorse o a patrimoni che hanno da parte oppure indebitandosi con un istituto di credito. Non penso che possano arrivare fino alla fine dell'anno vedendo il livello di aumento di queste bollette.
Chiedo dunque la possibilità di discutere di questo tema con gli Assessori competenti e con il Governatore, per capire quale ruolo e quale partita vogliamo giocare anche rispetto al nuovo Governo, su un tema che io ritengo fondamentale. Anche perché tante di queste realtà, nel caso dovessero chiudere, difficilmente potrebbero riaprire, perché, a differenza delle aziende e del mondo profit - che peraltro vive anch'esso una crisi enorme da questo punto di vista - questi soggetti una volta chiusi tendenzialmente, non riescono poi a riaprire.
Pertanto, su questo tema pongo una sospensiva, proprio per provare a ragionare insieme su quali misure e quali leve possiamo avere evidentemente non sul tema caro bollette ma su tutto l'altro tema di tassazione e di tributi che la Regione Piemonte può togliere a soggetti come questo - ad esempio, l'IRAP sulle cooperative sociali - come accade in altre Regioni.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anche io, in virtù dell'articolo 71 del nostro Regolamento, vorrei intervenire a sostegno della questione sospensiva posta dal collega Magliano, che ha sottolineato ed enfatizzato molto appropriatamente due dei settori che rischiano il collasso in questa crisi energetica. Sono settori strettamente connessi alle politiche della Regione e che si richiamano al privato sociale, ma che operano o in accreditamento o in convenzionamento con le nostre ASL oppure che hanno delle convenzioni con la nostra Regione penso ad esempio alle politiche abitative.
In particolare, vorrei porre l'accento sui due appelli che sono stati divulgati lo scorso 20 e 21 settembre. Il primo è quello avanzato dal sindacato degli inquilini delle case in edilizia residenziale pubblica e il secondo è quello dell'Alleanza delle cooperative. Entrambi invocano da parte della Giunta Cirio un intervento tempestivo e più incisivo rispetto alle politiche abitative. Siamo alle porte di un autunno che, a dispetto delle temperature, rischia davvero di essere un autunno caldo per tante famiglie che, se non ci sarà un'integrazione da parte della Regione ai 25 milioni di euro stanziati dal Governo Draghi per sostenere l'affitto degli inquilini, rischiano lo sfratto. A differenza di altre Regioni, la nostra non ha integrato i fondi nazionali, ma si è limitata a ripartire i fondi stanziati dal Governo.
Pertanto, a fronte di una crisi sociale così grave ed imminente, crediamo che sia più opportuno discutere di questo tema; sospendere la discussione sul disegno di legge n. 64 "Allontanamento zero" per affrontare quest'altra questione che è più urgente, è una vera e propria emergenza.
Relativamente all'appello dell'Alleanza delle cooperative, chiediamo che sul fronte dell'edilizia agevolata la Regione Piemonte soprassieda in merito alla rivalutazione dei canoni, alla luce delle profonde difficoltà che i soci delle cooperative a proprietà indivisa stanno attraversando; si tratta di persone in condizione di forte fragilità economica e sociale.
Dobbiamo evitare di rivalutare i canoni (la rivalutazione è prevista dalla legge regionale) per evitare che persone in condizioni di fragilità si trovino senza casa e, quindi, si trovino in condizioni di necessità di altri interventi delle politiche sociali.
Per quanto riguarda la seconda parte dell'intervento del Consigliere Magliano, quella che concerne le persone in condizione di non autosufficienza ospitate nelle RSA del Piemonte, dobbiamo ricordare che parliamo di tantissimi nostri concittadini, circa 35 mila, che vivono nelle 600 RSA sparse nelle varie province del nostro territorio, che non solo sono accreditate, ma in molti casi operano anche in convenzione con le ASL piemontesi, quindi, sono finanziate dal Sistema sanitario regionale.
Bisogna intervenire urgentemente sull'emergenza energetica di queste strutture.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Sostengo anch'io la richiesta di sospensiva proposta dal Consigliere Magliano e aggiungo un dato: nell'ultimo Consiglio regionale ho depositato un'interrogazione a risposta immediata, interrogando l'Assessore Tronzano su misure urgenti da mettere in atto per il sostegno ai cittadini, alle imprese e a tutte quelle realtà che soffriranno per la crisi economica dovuta anche ovviamente alla crisi energetica. Quando ho chiesto questi aiuti ho sperato in una risposta positiva, soprattutto per quanto riguarda le strutture convenzionate con Regione Piemonte - e penso alle strutture sanitarie convenzionate, alle strutture di edilizia residenziale convenzionate, ai cittadini che ne usufruiscono e quant'altro - perché la crisi sarà pungente nei prossimi mesi. È vero che siamo in attesa, anzi ci saranno degli aiuti da parte del Governo e conosciamo anche la loro consistenza: penso che in campagna elettorale si sia sentito di tutto su questi aiuti non giudicati consistenti da parte di tutte le forze politiche.
Per questo motivo ho chiesto un intervento alla Regione, perché nelle altre Regioni hanno messo in atto altri interventi; ne ho citato proprio uno: il Lazio si stava proponendo di sostenere i cittadini residenti presso le case di edilizia convenzionata per affrontare il caro bollette. Ritengo che questi siano interventi da mettere in atto il più presto possibile, anche sostenendo, per esempio, tutte quelle realtà che si stanno rivolgendo alla Regione per un aiuto; penso al sistema delle RSA piemontesi che prima hanno patito per la crisi legata al Covid, poi per la crisi economica successiva (gli aiuti non sono stati sufficienti) e adesso arriva anche la crisi energetica. È chiaro che queste strutture non potranno fare fronte al caro bollette con le proprie risorse.
E poi ci sono i cittadini e le imprese. Io penso ai cittadini.
Presidente, in questa campagna elettorale ho sentito tutte le forze politiche di maggioranza e centrodestra dire che dovremmo abolire il reddito di cittadinanza, perché è un aiuto inaccettabile in questo periodo un esborso inutile; oggi ci accorgiamo, invece, che c'è una crisi energetica per la quale servono subito interventi per aiutare i cittadini più fragili e più deboli.
Mi chiedo quali misure ha in mente la Giunta di centrodestra, capitanata da Fratelli d'Italia, Lega e altri partiti che propongono l'abolizione del reddito di cittadinanza, per sostenere i cittadini fragili, ammesso che prossimamente non si voglia assistere a una crisi di dimensioni bibliche che impedirà ai cittadini non di arrivare a fine mese, ma a metà mese senza la possibilità di portare un pasto caldo sulle proprie tavole! Questo è lo scenario che abbiamo di fronte e io penso che sia prioritario affrontarlo oggi, senza rimandare ulteriormente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questo è un tema che abbiamo sollevato anche prima della pausa elettorale il riferimento, in particolare, è alla situazione delle imprese e, infatti avevamo chiesto un'informativa da parte dell'Assessore Chiorino, che purtroppo non abbiamo più avuto modo di incontrare e che nemmeno oggi vediamo in Aula.
Crediamo sia il caso di fare il punto in riferimento agli aumenti dei costi dell'energia che impatteranno fortemente sul nostro sistema produttivo e di conseguenza, sui lavoratori. Vorremmo capire se la Regione pu intervenire per sostenere alcune situazioni che temiamo porteranno alla chiusura di molte attività.
Accanto a questo c'è ovviamente il tema sollevato dal Consigliere Magliano quello di tutti gli enti del Terzo settore che dovranno affrontare spese sempre più crescenti, che impatteranno fortemente sulla condizione sia degli operatori che degli ospiti di alcune strutture come le RSA che, poco fa, citavano anche i colleghi.
Crediamo necessario un intervento strutturale di ampio raggio e che la Regione si ponga alcuni obiettivi; soprattutto, che faccia sentire la propria presenza a tutti coloro che operano attivamente, in particolare nell'ambito del Terzo settore, così come ai cittadini e alle imprese che dovranno affrontare rincari che, abbiamo visto anche da alcune testimonianze che stanno girando in rete, sui social e sui media, portano ad aumenti delle bollette che a volte arrivano a triplicare la spesa.
Non possiamo assolutamente rimandare questo tema; non possiamo fare finta che questa emergenza prima o poi non ci pioverà addosso; anzi sta già piovendo addosso ai cittadini. Ci aspettiamo quindi che la Giunta, insieme a tutto il Consiglio regionale, trovi una soluzione e faccia sentire loro che il tema è ben presente, che il problema verrà affrontato con tutti gli strumenti che l'istituzione può mettere a disposizione e, soprattutto, che ci sarà anche un confronto con il nuovo Governo che si andrà ad insediare nelle prossime settimane.
Tutte le situazioni devono fare un richiamo a quello che ho visto e che anche il Presidente Cirio richiama sui quotidiani oggi, il senso di responsabilità, e mettere in ordine le proprie priorità, dimostrando che non viviamo in un contesto totalmente avulso dalla realtà, ma che abbiamo ben presente quello che succede al di fuori di qui e che siamo pronti a fronteggiarlo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone, sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
È chiaro che la crisi energetica investe tutti gli ambiti della nostra comunità e dei nostri territori. C'è un tema, come ha richiamato la collega Frediani, legato all'attività delle imprese e un altro che riguarda tutti i cittadini indistintamente, soprattutto adesso che ci avviciniamo all'inverno, ma in particolare la fascia più debole, quella più delicata e più fragile, quella cui ha fatto riferimento il collega Magliano, che forse subirà più di altri gli effetti della crisi. Mettere a fuoco i due ambiti descritti dal collega Magliano - le RSA e le case popolari - significava fare attenzione a quella parte della nostra comunità meno garantita, meno tutelata e che più facilmente, di fronte a una situazione di difficoltà potrebbe andare in crisi ed essere compromessa.
Ragionare, come è già stato richiamato, su integrazioni da parte della nostra Regione, dal punto di vista economico, a quanto già provveduto dal punto di vista nazionale, per contenere gli effetti della crisi energetica e fare in modo che non impatti in maniera così violenta - per ora - sui cittadini, mi sembra la giusta riflessione. Non è solo una questione di quale risorsa investire, ma si tratta di capire quale ragionamento e quale impostazione dare tutti insieme a questa grave crisi, che dovremo affrontare in maniera molto concreta nei prossimi mesi e capire quali soluzioni e risposte dare già adesso tutti insieme con urgenza, anticipando il ragionamento, sia pure urgente e importante, del disegno di legge n. 64 sull'"allontanamento zero".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Per rispondere a questa sollecitazione, credo che la soluzione migliore sia di parlare con la voce di altri.
Mi scrive Francesco, proprietario di uno storico pub, che a fine di agosto si è visto recapitare una bolletta di 12.028 euro (se volete ve la faccio vedere in foto). Non aveva mai ricevuto una bolletta superiore ai 2.000 euro.
Ci sono tantissime storie come questa, ma quegli oltre 12 mila euro che la compagnia energetica rifiuta di dilazionare, cioè quei "tutti e maledetti subito", sono una vergogna che si aggiunge a un'altra vergogna. Lo diciamo da tempo: ci sono davvero troppi extraprofitti su questa vicenda, di cui nessuno vuole discutere. Abbiamo proposto di rimettere al centro di una discussione pubblica l'abbassamento delle bollette e l'emergenza. Altro che autunno caldo! Per alcuni sarà un autunno freddissimo, perché dovranno decidere se staccare o meno il riscaldamento delle proprie case, mentre sugli esercizi pubblici, come sapete, non si potrà fare.
La misera tassazione del 25% su quei guadagni extra, ad oggi, non è stata nemmeno pagata. Abbiamo dovuto presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché, intanto, si indagasse su quante imprese energetiche non avessero ancora versato il giusto. Come sapete, nel frattempo è stata aperta un'inchiesta proprio sulla questione.
Credo che la Regione Piemonte dovrebbe mettere al centro questa discussione e dovrebbe comprendere che cosa si può fare per tanti, a partire dai più deboli. I più deboli colpiti da queste vicende sono sia chi vive con gli affitti concordati sia chi ha canoni di locazione dentro le nostre città magari con redditi molto bassi, che hanno sicuramente bisogno di sostegni.
Ci sono poi tantissime piccolissime imprese, esercenti e botteghe che si sono viste recapitare quel tipo di bolletta che vi ho appena descritto e che rischiano di chiudere se non troveremo in fretta delle soluzioni.
Io credo che, a differenza di altre volte, le risorse ci siano e sono già lì. Tra l'altro, ricordo che queste speculazioni finanziarie sono entrate in campo ben prima della recrudescenza del conflitto in Ucraina, quindi basterebbe aprire gli occhi e iniziare una discussione pubblica a partire da questi dati.
Grazie.
Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Gallo



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono ulteriori questioni sospensive da presentare? Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Vorrei proporre una nuova questione sospensiva, perché dopo tante settimane di blocco dei lavori dell'Aula e di discussioni politiche, oggi ci troviamo a discutere del disegno di legge sull'Allontanamento zero. In realtà abbiamo tante altre priorità di cui discutere. Quella che propongo è sicuramente centrale: stiamo vedendo un problema di enorme crisi economica per le nostre imprese legata sicuramente ai costi dell'energia ma, più in generale, legata al contesto generale, sulla quale sicuramente il Governo nazionale dovrà agire. Tuttavia, ricordiamoci che anche la Regione Piemonte ha strumenti importantissimi da attivare: mi riferisco al tema di Finpiemonte e di tutti i fondi relativi alle imprese.
Di questo tema non ne parliamo più da tre anni e mezzo ormai, perché c'è stata la pandemia e ci sono sempre altre questioni di cui discutere (il gioco d'azzardo e tutte le questioni che avete portato in quest'Aula). Ci siamo quasi dimenticati che Regione Piemonte ha, in pancia e in house, una società finanziaria, tra l'altro consolidata al 100% nel bilancio che avete votato prima, che è Finpiemonte. Finpiemonte è ferma da tre anni e mezzo non fa nulla; non porta avanti nessun tipo di misura; non ha avuto alcun tipo di ruolo nel sostegno alle nostre imprese e alle nostre attività.
Non si può sempre, come fa spesso il Presidente Cirio, rivolgersi al Governo e a livello nazionale. Adesso, con il cambio di Governo, avrete anche la stessa linea politica, ma la Regione Piemonte - lo dico per tutti quelli che ci ascoltano - ha delle risorse in pancia e ha aziende e società partecipate che per anni hanno messo in campo misure, finanziamenti e contributi. Da tre anni a questa parte non se ne discute.
A noi piacerebbe discutere di questo: cosa fa la Regione Piemonte attraverso la sua finanziaria? Che misure mette in campo per aiutare le imprese? Non possiamo tornare al bonus Piemonte che ci ha fatto spendere 150 milioni di euro e non è servito a nulla. Noi dobbiamo mettere in campo misure industriali e finanziarie, fondi rotativi. Quando e dove ne discutiamo di tutto questo? Dove discutiamo di un piano industriale su Finpiemonte? Dove discutiamo delle misure che voi avete in testa? Noi le idee chiare le abbiamo, abbiamo fatto depositare e approvare degli emendamenti sul sostegno alla capitalizzazione delle imprese, sulle start-up, sulle imprese giovanili. In quest'Aula non si discute mai di Finpiemonte, di giovani e di misure a sostegno delle nostre imprese.
Al di là degli slogan di cui siete tanto bravi, noi vorremmo portare in quest'Aula una discussione seria su questo tema, perché possiamo fare delle cose, dovete fare delle cose, avete il potere, attraverso la vostra penna di fare delle cose. Se non le fate, è vostra responsabilità non mettere in campo tutto quello che avete a disposizione per sostenere le nostre imprese.
Non si può guardare sempre solo a Roma. Prima di tutto facciamo i compiti in casa, poi chiediamo un aiuto anche a Roma.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, in qualità di Consigliere sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Gallo ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno della richiesta di sospensiva presentata dal Consigliere Gallo. Il Consigliere ha centrato assolutamente il problema, al netto del fatto che non ritengo meno importante l'argomento che è stato posto in discussione, cioè il disegno di legge n. 64.
In questo momento siamo tutti reduci da una campagna elettorale Presidente; penso che anche lei abbia fatto la sua parte attiva e il grosso argomento che ci è stato posto da tutti è cosa ne sarà di noi. C'è una grossa crisi economica e, come sottolineava il Consigliere Gallo, la Regione ha anche degli strumenti da mettere in campo. Il Consigliere ha parlato di Finpiemonte, una partecipata che, da quando io sono in Consiglio, ha subìto tutta una serie di traversie, dal cambio del consiglio di Amministrazione alla riduzione dei Consiglieri. Un cambio al vertice che doveva dare una vera svolta a questa partecipata - forse una delle più importanti della nostra Regione - ma all'orizzonte non si vede una grossa programmazione, non si capisce neanche bene dove si vuole andare.
Si è parlato di fondi che possono essere erogati, ma personalmente io continuo a ricevere diverse lamentele sul meccanismo farraginoso con cui si confrontano gli imprenditori che cercano di accedere a quei fondi. È vero qualcosa è stato fatto, ad esempio il bonus, ma non possiamo andare avanti con dei provvedimenti a spot per determinati settori. La Regione ha assolutamente bisogno, soprattutto in questo momento, di un piano strategico che dobbiamo discutere insieme. Non ci viene neanche presentata una bozza, siamo all'anno zero per quello che riguarda un piano strategico.
Faccio solo un piccolo esempio. Ho presentato una modesta proposta di legge, quella sul sostegno alla filiera della canapa industriale, che è stata approvata all'unanimità. Un progetto che vuole anche rivalutare una cultura secolare del nostro Piemonte ma, dopo un anno e mezzo dall'approvazione, abbiamo ancora i fondi bloccati (tra l'altro erano veramente quattro spiccioli per una Regione come la nostra), senza un regolamento, senza un decreto attuativo e con i fondi fermi. Mi chiedo veramente se non sia il caso, in questo momento, con questa grossa profonda crisi, di affrontare in maniera seria questo argomento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Ci sono altre richieste di intervento sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Gallo? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Con questa richiesta di sospensiva ci ricolleghiamo al discorso che abbiamo fatto poco fa, quindi alla richiesta anche di un intervento da parte dell'Assessore Chiorino, ma non solo, come chiedeva il Consigliere Gallo anche un approfondimento rispetto all'attività di Finpiemonte. Da troppo tempo non riusciamo a discutere di questo tema, non riusciamo a confrontarci sull'attività che questa partecipata della Regione anzi questo ente strumentale, va a esercitare sul territorio; su quale sia l'impatto delle iniziative che Finpiemonte ha messo in atto negli ultimi anni e quali siano le sue intenzioni rispetto al futuro.
Prima si citava il reddito di cittadinanza e l'ostilità che molto spesso il centrodestra ha manifestato nei confronti di questa importantissima misura ci chiediamo allora quale sia la ricetta, la soluzione per il centrodestra rispetto alla mancanza e alla difficoltà di trovare posti di lavoro per i cittadini piemontesi. Noi crediamo che, attuando delle politiche attive e andando a sostenere le imprese, magari cercando di favorire l'incontro fra domanda e offerta, soprattutto per quello che riguarda i nostri giovani che fanno più fatica ad entrare nel mondo del lavoro, forse potremmo in qualche modo andare a sostenere le giovani generazioni che molto spesso vivono ai margini della società e non riescono a sviluppare pienamente le loro ambizioni, nonostante abbiano profili più elevati di altre persone che riescono a inserirsi più facilmente in attività lavorative.
Noi riteniamo che sarebbe fondamentale, in questo momento, sospendere questa discussione e andare ad approfondire le politiche che Finpiemonte intende attuare; capire quali siano le prospettive per le nostre imprese e quali siano i progetti, in particolar modo per le generazioni più giovani.
Tutti questi temi non hanno trovato grande spazio negli scorsi mesi, per usare un eufemismo; sono temi di estrema importanza, considerato che abbiamo di fronte a noi una crisi economica che impatterà fortemente sull'intero sistema produttivo e, in particolare, sulle famiglie piemontesi. Sappiamo che un impatto sul sistema produttivo si traduce poi su un impatto sui lavoratori e, di conseguenza, sulle famiglie.
Chiediamo, quindi, di sospendere la discussione sul disegno di legge n. 64 e di richiamare in Aula l'Assessore Chiorino, l'Assessore Tronzano e tutti coloro che hanno delle competenze in materia di economia e lavoro per affrontare questi temi con la massima urgenza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello, sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Il tema sollevato dal collega Gallo, come hanno già detto altri colleghi, è di fondamentale importanza in un momento complicato come questo. In questi anni, in Consiglio regionale abbiamo discusso del rilancio dell'economia piemontese purtroppo soltanto come conseguenza delle vicende legate al COVID, e lo abbiamo fatto attraverso le politiche che la maggioranza ha posto in essere, che erano di mera assistenza - le cosiddette "politiche dei bonus" - e che, com'è stato già ricordato, hanno dato fondo a tutte le riserve accumulate nel tempo presso Finpiemonte per un rilancio economico vero. Adesso questo tema non può più essere eluso, e diventa di fondamentale importanza per le nostre imprese e per le nostre aziende che stanno vivendo le drammatiche conseguenze del caro-bollette e del caro-energia; conseguenze che si faranno sentire ancora di più quest'inverno. Insomma, c'è tutta una serie di elementi da cui si evince che si tratta di un tema assolutamente prioritario per il Paese e per la nostra Regione, e che deve assolutamente essere affrontato.
Aggiungo anche che, purtroppo, il nostro Piemonte è agli onori della cronaca soltanto quando ci sono crisi aziendali, quando ci sono degli annunci o delle fotografie del nostro Presidente con amministratori delegati di importanti aziende, che vengono magari a dirci che tolgono qualcosa e ricollocano qualcos'altro.
Io penso che la politica regionale dovrebbe ambire a fare qualcosa di più, e cioè a programmare i propri interventi, ma anche a programmare una propria linea politica, in modo tale da interloquire con tutti i soggetti interessati (sia quelli che lavorano nella nostra Regione, sia quelli che sono entrati in difficoltà lavorando nella nostra Regione) con una linea precisa e non semplicemente con degli annunci estemporanei.
Ben venga, quindi, una sospensione per affrontare questi temi.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Salizzoni



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono ulteriori richieste di intervento in merito alla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Gallo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Salizzoni, per illustrare una nuova questione sospensiva; ne ha facoltà.



SALIZZONI Mauro

Ritengo che, per quanto delicata ed importante sia la questione dell'affidamento (non mi risulta, peraltro, che in Piemonte ci siano situazioni particolarmente critiche), ci sono altri temi e altri problemi da discutere con grande urgenza. Voglio riferirmi, in particolare, alla vetustà della situazione ospedaliera piemontese. Ricordo che il Piemonte ha gli ospedali (esclusi alcuni, come Biella, Mondovì e Verduno) tra i più vecchi del nostro Paese. Questo comporta, naturalmente, una situazione difficile, constatando anzitutto che una parte della nostra Regione di fatto già converge sulla Regione Lombardia, alla quale tutti gli anni la Regione Piemonte deve pagare prestazioni per circa 250 milioni di euro. Ma con questo vanno anche perse altre risorse.
Non mi stupisco del fatto che dall'ospedale di Novara (un grande ospedale, con competenze notevoli) ci siano giovani medici e infermieri che se ne vadano; non mi stupisco che dall'ospedale Molinette - il mio ospedale, in cui ho vissuto per cinquant'anni! - molti giovani medici non riescano ad adattarsi e molti infermieri preferiscano andare a lavorare nel privato. Perché è difficile lavorare in quelle strutture. Per non parlare poi, della questione energetica: pensate all'ospedale Molinette, con quegli immensi corridoi che d'inverno devono essere riscaldati, perché ci passano i malati. Ne ho avuto esperienza diretta proprio in questi giorni: partendo da un reparto di Corso Genova, per raggiungere la cardiochirurgia dall'altra parte abbiamo calcolato che c'è una distanza di un chilometro esatto, tra andata e ritorno. E badate che andarci su una barella non è come andarci con il camice bianco, a passo lesto; è un percorso lunghissimo, che non finisce più! Immaginate i pazienti che devono andare da una parte all'altra dell'ospedale per prestazioni molto più serie, molto più difficili e più pericolose! Ritengo che la questione relativa alla programmazione ospedaliera debba essere messa nero su bianco quanto prima e che questo Consiglio debba prenderla molto molto sul serio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo sulla questione sospensiva avanzata dal collega Salizzoni.
Credo che la richiesta del collega sia importantissima. Al di là del fatto che siedo accanto a lui e sostengo le sue posizioni politiche, credo che sia proprio nell'interesse di quest'Aula e dell'intero Piemonte anteporre le ragioni presentate da Mauro Salizzoni a quelle che vorrebbe presentare l'Assessora Cucino. Interessano particolarmente ai piemontesi le questioni relative alla programmazione sull'edilizia sanitaria sull'intero territorio piemontese. Negli ultimi giorni e nelle ultime settimane mi pare che in alcune zone del nord del Piemonte vi siano stati dei rallentamenti, diciamo così, rispetto all'edilizia sanitaria, che dovranno essere meglio affrontati in Aula nelle prossime settimane. Mi pare, però, che oltre a ci che è stato reso pubblico vi siano altre questioni: faccio riferimento alla necessità di dare un senso alla delibera discussa in quest'Aula sull'edilizia sanitaria, di dare un senso all'idea che voi avete, come maggioranza, dell'edilizia sanitaria in altre zone del Piemonte (penso alle Province del sud, come Alessandria e Cuneo, per esempio). Sono discussioni fondamentali, che si collegano peraltro alle prospettive della Città di Torino.
Noi crediamo - lo ha detto il collega prima - che utilizzare il tempo per affrontare dignitosamente questa discussione valga più di quello che la maggioranza ha nel suo programma; programma che, peraltro, fa riferimento a tre anni fa, con "pezzi" di maggioranza che avevano anche una rappresentanza sociale e politica diversa rispetto all'attuale. Ad esempio lo dico in conclusione, Presidente, all'inizio di questa legislatura noi eravamo molto più interessati e condizionati dal pensiero della Lega rispetto al pensiero di Fratelli d'Italia. Ora ascoltare il Capogruppo di Fratelli d'Italia per noi è diverso rispetto al racconto e alla posizione del Presidente del Gruppo della Lega. Saremo molto rispettosi, ma vale il doppio Il discorso che attenderemo ogni volta dal Gruppo Fratelli d'Italia rispetto a quello che ascolteremo da parte della Lega.
Quindi, come vedete, le priorità cambiano; quelle di inizio legislatura sono completamente differenti dalle priorità che voi con questa discussione volete mettere al centro in questa ultima fase di legislatura.
Credo aver utilizzato tutto il mio tempo, Presidente. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Mi collego nel ragionamento che il collega Salizzoni ci ha sottoposto appoggiandolo, a quello che avevo detto in precedenza rispetto all'ospedale di Novara. Già avevo sottolineato come il nostro sistema si fondi su due reti, quella territoriale e quella ospedaliera, e che vadano presidiate entrambe. Se da una parte c'è necessità di organizzare, dall'altra senz'altro c'è necessità di rinnovare.
In particolare, penso che l'argomento che più sta a cuore al collega Salizzoni nel momento in cui fa riferimento al procedere nell'ambito dell'edilizia sanitaria, sia quello del Parco della Salute. È un tema che la sua stessa figura richiama ogni volta che lo si incontra, per il suo significato professionale sia di carriera sia di temi a cui fa riferimento.
Su questo voglio solo sottolineare che, per quanto riguarda il Parco della Salute, noi non stiamo solamente parlando di un elemento che rappresenta un valore dal punto di vista dell'edilizia sanitaria e un valore dal punto di vista sanitario e della salute di tutti i nostri cittadini. È un polo che essendo rinnovato, riorganizzato e ricostruito, consentirebbe di dare un servizio ai cittadini molto più efficace ed efficiente e di far lavorare tutti i professionisti in condizioni molto più rispettose delle loro capacità e dei loro sforzi. Infatti, sappiamo che al momento le strutture fatiscenti, purtroppo, sono un altro elemento di difficoltà, oltre ai tanti che tutti i giorni devono affrontare.
Non è solo il tema sanitario che sottende ad una politica di edilizia sanitaria adeguata, ma sono anche tanti gli altri temi. Riuscire a creare un polo del sapere, della conoscenza e della ricerca che richiami, nella nostra città e in tutta la nostra Regione, competenze e saperi da diverse parti dell'Italia e da fuori e che le sviluppi, le elabori, le riproponga e le ritrasformi in elementi di valore economico è senz'altro un aspetto fondamentale. Senza contare, per rifarsi al tema della precedente richiesta di sospensiva di natura economica del collega Gallo, l'impulso che tale tipo di iniziativa, nel momento in cui venisse finalmente avviata, potrebbe dare anche all'economia non solo del mondo edilizio, ma di tutto ciò che a questo è collegato sempre per la nostra città.
C'è poi un altro elemento, che è quello urbanistico. Riuscire a ricostruire e a riorganizzare tutto un ambito e una fetta della città sarebbe un ulteriore elemento di vantaggio, detto che quello prioritario, come abbiamo espresso all'inizio, è erogare un servizio alla salute del cittadino più adeguato e più vicino alle necessità dei tempi.



PRESIDENTE

Sulla sospensiva presentata dal Consigliere Salizzoni, ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Ne abbiamo discusso all'inizio con la vicenda di Novara, ma per come l'ha posta il collega Salizzoni non c'è solo il Parco della Salute di Torino: più in generale c'è la preoccupazione su una programmazione sanitaria che non ha (lo ricordiamo) un Piano sanitario alle spalle. Rischiamo di far dimenticare ai piemontesi che sono passati altri anni e, nel frattempo, non abbiamo un vero strumento di programmazione sanitaria che ci guidi in questa discussione.
Le vicende dei due Parchi della Salute sono emblematiche e credo che la recrudescenza della guerra e le vicende collegate strettamente ai costi non solo energetici, ma anche delle materie prime, siano solo la fine di una discussione mai partita, almeno in quest'Aula. Gli investimenti sono gli stessi ipotizzati dalla Giunta precedente, con la differenza degli spezzatini e i tentativi di spostare l'oggetto dell'attenzione magari sull'autonomia di alcune parti della sanità pubblica, come se queste non potessero essere autonome ma dentro dei progetti integrati. Pensate alla vicenda dell'ospedale Sant'Anna, che dovrebbe essere ritornato dentro il Parco della Salute, a differenza del Regina Margherita, ma che abbiamo visto tirare per la giacchetta, come se la salute delle donne fosse in contrapposizione con l'autonomia di quel luogo.
Anzi, noi pensiamo che l'alta complessità serva davvero ad uscire dagli steccati e anche da quelle che sono state le storie di alcune comunità, fra cui anche quella sanitaria, perché non c'è nessun bisogno di pensare che stare insieme vuol dire perdere autonomia; anzi, vuol dire far crescere l'autonomia dentro il lavoro collettivo. Credo che il professor Salizzoni in questo caso, abbia dimostrato con la sua storia che tutto questo è possibile.
La cosa più grave non è tanto la poca attenzione a quel progetto, ma è la poca attenzione agli altri progetti. Ad esempio, che cosa ne sarà della zona nord di Torino? Sembra assurdo, ma ormai son passati più di tre anni e non abbiamo nemmeno la destinazione di quell'idea e non abbiamo nemmeno le risorse per mettere in sicurezza il Giovanni Bosco e rimetterlo all'onor del mondo. Cosa ne sarà della discussione del Maria Vittoria? Il Maria Vittoria avrebbe bisogno paradossalmente di incorporare tutto il controviale che ha a fianco, almeno per evitare quello che è un boarding di tantissime persone, soprattutto al pronto soccorso.
Tutto questo per dire che ci sarebbero ben altre priorità invece che discutere di "Allontanamenti zero".



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, sulla sospensiva del Consigliere Salizzoni.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per sostenere la richiesta di sospensiva del collega Salizzoni perché mi pare che l'esempio che ha citato in aula rispetto al chilometro da percorrere da parte dei pazienti e dell'équipe medica per raggiungere una sala operatoria sia abbastanza esplicitante di che cosa significa oggi operare e lavorare all'interno di alcune delle nostre strutture.
Questo dobbiamo dircelo con chiarezza e da questo punto di vista dobbiamo essere molto attenti in quale tipologia di ospedale pensiamo dovrebbero andare a lavorare i nostri medici, i nostri infermieri, le nostre OSS.
Perché questo è il vero tema: il nostro capitale umano ha bisogno di formazione e di competenza, ma anche di una Regione, di un'istituzione in grado di garantire tecnologicamente e infrastrutturalmente il meglio possibile. Il turismo sanitario, la perdita di pazienti che noi oggettivamente abbiamo a scapito di altre Regioni e a nocumento delle risorse di Regione Piemonte è troppo alto per una Regione come la nostra.
Da questo punto di vista, faccio mia questa richiesta, perché penso che meritiamo di più; le pagine dei giornali spesso sono piene di segnalazioni di denunce, di esposti per laboratori analisi non perfettamente a norma per strutture che, di fatto, non sono all'avanguardia, di infrastrutture che tendenzialmente stanno pagando il fio alla vetustà, rispetto alle quali si è fatta poca manutenzione e si sono fatti pochi investimenti strutturali.
Non c'è niente di peggio di avere una classe medica d'eccellenza, che non trova però un'adeguata istituzione che le fornisca la possibilità di operare e di lavorare al meglio delle condizioni.
Questo è il dato e, quindi, sono assolutamente d'accordo rispetto alla sospensiva del collega.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, sulla sospensiva del Consigliere Salizzoni.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Salizzoni per aver sollevato questo tema; mi fa piacere che in Consiglio regionale si parli di sanità, di edilizia sanitaria e di personale. Se non altro, se ne occupano le opposizioni visto che la maggioranza su questi temi è profondamente latente.
Sul Parco della Salute c'è una questione aperta, all'incirca simile a quella che riguarda tutte le altre strutture di edilizia sanitaria previste in Regione Piemonte che, in questo momento, non riescono a vedere la luce.
L'ombra della rivisitazione del progetto, il caro dei materiali e dell'energia e, quindi, delle speculazioni rischiano di essere un fenomeno più che reale, per cui bisogna intervenire presto. Anche lì, le uniche notizie che riceviamo le possiamo apprendere dai giornali: questo è assolutamente inaccettabile. Sarebbe utile audire l'Assessore Icardi per ricevere direttamente dall'Assessore un'informativa in Commissione, se non in Consiglio.
Oltre ai temi dell'edilizia sanitaria che stanno a cuore a tutti noi bisognerebbe capire a che punto siamo a livello del personale. Sappiamo che c'è stata qualche stabilizzazione a seguito dell'emergenza COVID stabilizzazioni non sufficienti per coprire il fabbisogno di organico nelle nostre strutture sanitarie. Sappiamo che c'è un problema nei nostri pronto soccorso. I pronto soccorso sono sguarniti di personale e spesso vengono chiusi; se vengono chiusi non vengono più riaperti e se vengono riaperti vengono privatizzati o dati in gestione a cooperative al doppio del loro costo originario. Così i prezzi raddoppiano e la sanità viene privatizzata.
Spesso e volentieri il servizio non è efficiente, salvo poi fondare l'Azienda Zero, che dovrebbe occuparsi di monitorare il sistema sicuramente con un sistema dirigenziale ben articolato, ma di fatto sulle azioni assolutamente non sappiamo ancora nulla o di come deciderà di muoversi. Questa è la situazione riassunta.
Penso che mancheranno tante altre tematiche e vedo che il collega Martinetti qui a fianco addirittura mi dà dei suggerimenti, ma questa è la situazione della sanità in Piemonte.



PRESIDENTE

Mi scusi.
Collega Martinetti, non interrompa la sua collega.



DISABATO Sarah

Il collega Martinetti si occupa giustamente di darmi i giusti suggerimenti a corredo di questa discussione. Addirittura, saremmo intervenuti entrambi Presidente.



PRESIDENTE

Non c'è la possibilità di fare un intervento a due: facciamone uno alla volta.
Prego.



DISABATO Sarah

In ogni caso, ho l'elenco delle sospensive che per la maggior parte riguardano i temi della sanità.
Il collega Martinetti - la informo così la tranquillizzo - tratterà il tema dell'Ospedale di Cuneo e Savigliano, peraltro tema caldo, perché se non se ne occupa il Consigliere Martinetti, insieme ad altri colleghi come Salizzoni. E menomale che c'è il Consigliere Salizzoni che ci dà un monito sul tema dell'inefficienza della sanità e delle misure che dovremo mettere in atto! Presidente, ci tengo a dire che anche sull'Allontanamento zero parliamo di sanità, perché chiediamo di aumentare le risorse a carico del sistema della sanità, del sociale, perché prendono in carico tutti gli episodi di maltrattamento e di violenza che si presentano in Regione Piemonte, che rappresentano il 90% dei maltrattamenti all'interno delle famiglie, con più 137% nel decennio dal 2010/2020. Se non parliamo di sanità in questi termini, vorrei capire di che cosa dobbiamo parlare.
Comunque sarebbe bene che fosse presente l'Assessore Icardi, perch sicuramente il collega Salizzoni avrebbe grandi lezioni da impartire.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, sulla sospensiva Salizzoni.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io - penso per ultima - a sostegno della richiesta del Consigliere, professor Salizzoni, come ricordava il Consigliere Grimaldi.
Tutti noi abbiamo riconosciuto l'autorevolezza di questo intervento e di questa richiesta che arriva da parte di una persona che per anni ha vissuto all'interno delle strutture sanitarie e che, con la sua esperienza, pu arricchire la nostra attività in Consiglio e porre l'attenzione sui temi che dovrebbero essere realmente prioritari. Sicuramente, quello dell'edilizia sanitaria è un tema prioritario, che poi viene declinato anche dai colleghi su base più locale.
Il professor Salizzoni, invece, faceva un discorso un pochino più generale unitamente al fatto di poterci confrontare con l'Assessore Icardi per capire quali siano le intenzioni a livello regionale, quali gli investimenti previsti, qual è la situazione attuale e la previsione futura ritornando anche al discorso dell'aumento dei costi delle materie prime e cercare di capire come impatterà tutto questo sui cantieri che sono in essere attualmente e su quelli che si prevede di aprire nei prossimi mesi.
Questo è un tema che sicuramente andrebbe affrontato con urgenza; un tema che riguarda tutta la nostra comunità. Credo che tutti noi abbiamo presente strutture sanitarie sui nostri territori, che dovrebbero essere oggetto di un intervento di ammodernamento che possa portare a un risparmio energetico; un'attenzione non più rimandabile che dobbiamo assolutamente porci, rispetto alla quale dobbiamo trovare soluzioni e intervenire tempestivamente. Oltre a questo, avere strutture moderne, come ricordava il Consigliere Giaccone, potrebbe richiamare eccellenze sul nostro territorio e diventare un volano per la nostra economia, oltre che portare benefici a tutte le persone che usufruiscono del servizio sanitario. Basta guardare gli annunci riportati dai giornali rispetto a interventi salvavita portati avanti nelle nostre strutture sanitarie: immaginate interventi di questo tipo, o anche scoperte scientifiche, come possano costituire una speranza di futuro per molti cittadini.
L'attenzione della Regione, quindi, dovrebbe essere massima su questi temi verso il personale, ma anche verso le strutture e i laboratori, con una ricerca sempre più moderna ed efficiente. Ricordiamo che Regione Piemonte è tra le prime Regioni ad avere dichiarato massima attenzione verso la sperimentazione senza utilizzo di animali, per cui anche un investimento di questo tipo, che possa consentire il superamento di una sperimentazione ormai obsoleta, crediamo non possa essere più rimandabile e debba essere portato all'attenzione di quest'Aula in un confronto con l'Assessore Icardi.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Ravetti



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Vorrei introdurre nel dibattito una nuova richiesta di questione sospensiva, Presidente, in base all'articolo 71 del Regolamento. Vorrei che la maggioranza si convincesse ad anticipare, rispetto al provvedimento sull'Allontanamento zero, la discussione, il confronto e poi una scelta possibilmente unanime, sul tema della mancanza di operatori sanitari in ospedale sul territorio piemontese. Riteniamo che sia una necessità più impellente per il Piemonte.
In queste settimane anche lei, Presidente, avrà avuto modo di incontrare parecchie persone e avrà avuto modo, come noi, di essere ancora più presente sul territorio di quanto, di norma, lo è stato o lo siamo stati noi. Le ragioni elettorali ci portano a stare tra le persone molto di più che in altri periodi, per cui avrà certamente avuto modo di riscontrare anche le paure, ma sicuramente i bisogni e le esigenze dei cittadini sulla necessità di essere soddisfatti da un numero sufficiente di operatori sanitari, soprattutto medici, all'interno delle strutture pubbliche piemontesi e, in particolare, sui territori marginali.
Spesso, usiamo il termine "territorio" per darci un tono. Noi che facciamo politica riteniamo che usare la parola "territorio" durante la campagna elettorale ci faccia diventare di colpo politici di prossimità, rispetto ai problemi delle persone. Noi, invece, dovremmo portare servizi di prossimità; dovremmo portare la sanità pubblica il più possibile vicino alle persone e in particolare - mi sia concesso - in quei territori cosiddetti marginali, quelli che la legge permette spesso di essere definite aree interne, ma che, in verità, meritano attenzioni sempre, non soltanto durante le campagne elettorali.
Una delle attenzioni che la Regione Piemonte, la maggioranza e l'Assessorato alla sanità non mettono in circolo è la mancanza dei medici di medicina generale nei territori marginali. Non per colpa loro, ma per esigenze professionali,: se un nuovo medico di medicina generale pu decidere dove esercitare la propria professione, tendenzialmente - la realtà è questa - evita i territori lontani dei centri più abitati, tant'è che soprattutto le persone non auto sufficienti (intendo anche rispetto al trasporto pubblico locale, perché le vostre disattenzioni riguardano anche l'indebolimento che avete dimostrato in questi anni sul trasporto pubblico locale) hanno difficoltà a trovare le minime risposte, soprattutto bussando alle porte degli ambulatori dei medici di medicina generale.
Detto questo, Presidente, sono convinto che se lei potesse convincere i colleghi della maggioranza a scegliere tra il carattere, anche e non solo ideologico di Allontanamento zero e il carattere pratico della discussione sulla necessità di avere più medici in Piemonte, li convincerebbe a discutere della necessita di avere più medici nelle strutture del territorio.
Ci aiuti, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Devo ringraziare innanzitutto il collega Ravetti per aver posto una questione fondamentale, non tanto per quest'Aula, quanto per i piemontesi soprattutto per coloro che abitano nelle zone montane. Oramai già anche in collina comincia a diventare un problema di difficile soluzione: stanno reggendo solamente le città, dove fra l'altro, nonostante alcuni provvedimenti come la medicina di gruppo che abbiamo votato in quest'Aula solamente nei centri urbani c'è la possibilità, per un medico, di scegliere se lavorare da solo o in gruppo, perché oramai nei altri territori più periferici il medico non c'è, quindi non ci sarà mai una medicina di gruppo.
Riprendendo quanto illustrato dal collega nella presentazione del suo intervento, qui c'è chiaramente un tema di programmazione che ci portiamo dietro da tempo. In questi anni abbiamo provato, anche durante le discussioni di bilancio, a fare proposte costruttive per cercare di arginare il tema della "gobba previdenziale". Sapevamo da anni che in tanti sarebbero andati in pensione e che non c'erano i numeri per sostituirli.
Purtroppo, fino adesso, questa maggioranza ha scelto di fare poco o nulla sul tema, demandando le soluzioni soltanto al Governo. È chiaro che poi questa situazione si inserisce all'interno di un ragionamento più ampio che ci auguriamo di poter fare prima o poi anche in quest'Aula: come facciamo precipitare la riforma della medicina territoriale, che a livello nazionale incrocia il DM 71 e quanto previsto dal PNRR, declinando il tutto nella nostra realtà, nella nostra Regione. Serve una discussione per capire come adattare queste previsioni sul territorio e come rispondere alle esigenze specifiche.
In questo momento ciascuno di noi presente in Aula riceve molto spesso delle telefonate di Sindaci che dicono che è andato in pensione il medico e non riescono a sostituirlo o di cittadini, soprattutto anziani, che dicono di non farcela a percorrere quaranta chilometri per andare dal medico di base. È chiaro che serve sicuramente affrontare questo tema con urgenza noi l'abbiamo detto- serve un piano straordinario, ma è chiaro che se non ne parliamo è difficile anche gestire l'ordinario.
È importante che, parlando di pianificazione e progettazione, quest'Aula se ne occupi al più presto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sulla sospensiva presentata dal Consigliere Ravetti? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che tutti voi abbiate ben presente cosa sta succedendo attualmente nella sanità piemontese, ma anche italiana. Credo sia inaccettabile che ci siano diversi nostri concittadini che per richiedere una colonscopia o una gastroscopia debbano aspettare più di un anno.
Tra l'altro, la cosa più grave è che se si ha qualche risorsa, se si hanno 360 o 240 euro, queste stesse risposte si trovano in intramoenia o nel privato. La risposta, c'è poco da fare, è nel ripensare al ruolo della sanità nazionale a partire, ovviamente, da quella piemontese; capire che cosa dobbiamo fare in termini di offerta. Non è una questione di App o di Sovracup; il problema non è, come dicevamo con il collega Giaccone aumentare i luoghi (le farmacie, per esempio, fanno già parte di questa richiesta). Il punto è la domanda e l'offerta e ovviamente sapere quanti medici risponderanno a queste possibilità.
Credo che in questi anni abbiamo discusso troppo poco del tema delle scuole di specializzazione di cui abbiamo parlato più volte. Nella scorsa legislatura io e il Consigliere Rossi abbiamo chiesto che le Regioni contribuissero sempre di più a delle borse di specializzazioni locali perché la carenza dei medici si vede soprattutto dove l'intramoenia non c'è. Parliamo dei nostri pronto soccorso, parliamo dei medici di medicina generale. È incredibile come ormai sia normale pensare che un Sindaco faccia una festa di paese per il ritorno di un medico di medicina generale magari assente per qualche semestre. Non succede solo nelle nostre vallate ma anche in luoghi più antropizzati, succede nella nostra provincia. Quando a Borgaro nel giro di due mesi un medico "no vax" è stato radiato e un medico di medicina generale è andato nel privato, migliaia e migliaia di nostri concittadini non hanno ricevuto più una risposta. Proprio per questo serve discutere della carenza dei medici, serve continuare nella discussione che abbiamo fatto sulla stabilizzazione dei precari. Ci piacerebbe davvero sapere dall'Assessore Icardi il quadro delle assunzioni ASL per ASL, e che cosa stiamo facendo, tra l'altro, per arrivare a delle nuove richieste al Governo che sta per arrivare.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ci sono altre richieste di intervento sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Ravetti? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Come abbiamo citato prima, tra i tanti problemi che riguardano la sanità piemontese, c'è sicuramente quello della carenza dei medici di medicina generale; per carità, possiamo imputarlo tranquillamente ad una mancanza di programmazione avvenuta negli anni, ad un disinteresse generico nei confronti dell'intero sistema, ma poi ovviamente c'è anche il tema del numero chiuso al test di medicina che sicuramente il prossimo Governo dovrà affrontare.
C'è anche un problema relativo alla pianificazione. Credo che una delle segnalazioni che i Consiglieri ricevono più sovente è proprio quella inerente ad interi territori, Sindaci che si appellano al Consiglio regionale per chiedere un'accelerata nello scorrimento delle graduatorie per fornire ai territori il medico di medicina generale. Spesso e volentieri questo non succede soltanto nei territori marginali - spesso si ritiene che soltanto quelli siano vittime di una mancanza di programmazione e di pianificazione - ma anche nelle grandi città, dove ci sono quartieri completamente abbandonati. Questo è un grosso problema soprattutto per le persone più fragili, per gli anziani, per le persone disabili che fanno fatica a raggiungere il medico in un altro quartiere. Spesso ci si scontra con la realtà di non avere nessuno a disposizione, quindi di lasciare intere aree sguarnite.
Ricordo che in questa legislatura è stata comunque approvata una legge regionale che andava ad incentivare il sistema delle associazioni dei medici di medicina generale: sarebbe interessante capire a che punto siamo.
Abbiamo stanziato 10 milioni di euro da destinare ai medici di medicina generale per sviluppare queste forme associative già previste per la categoria, ma non credo di aver mai visto i risultati di quella legge; non ho mai sentito proferire una parola dall'Assessore Icardi dopo l'approvazione di quella norma che, tra l'altro, prevedeva anche lo sviluppo e la diffusione dell'infermiere di famiglia, un'altra figura fondamentale che dovrebbe essere messa a disposizione di tutti i piemontesi per migliorare sicuramente la presa in carico anche a livello domiciliare.
Sarebbe bene capire su questo tema, oltre ovviamente a ricevere le solite segnalazioni, a che punto siamo e che cosa intenda fare l'Assessore Icardi soprattutto capire quali sono i risultati raggiunti con lo stanziamento di 10 milioni sulla legge regionale approvata in questa legislatura.
Per il resto, auspichiamo che ci sia una svolta in futuro, perché i dati sono allarmanti, i report li abbiamo letti tutti, non solo quelli pubblicati dalla FIMMG, ma anche da ANAAO, da tantissime realtà, sindacati e associazioni del mondo sanitario che ci dicono che nei prossimi anni la carenza diventerà quasi irrimediabile. Noi ci siamo scontrati contro la realtà del COVID, con una scarsa assistenza sanitaria a livello territoriale; abbiamo detto che il territorio è importante, ma nei prossimi anni i cittadini si ritroveranno senza medico di medicina generale: poi non lamentiamoci se tutti quanti si riversano in ospedale, perché anche la guardia medica non si riesce a contattare se non telefonicamente altrimenti, non si può accedere direttamente.
Noi dobbiamo combattere in ogni modo questo senso di abbandono che sentono i cittadini sui territori e che non trovano assistenza presso la medicina di prossimità.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il tema posto dal Consigliere Ravetti è sicuramente un tema importante che più volte abbiamo affrontato, soprattutto attraverso interrogazioni e anche durante la discussione della legge che ricordava poco fa la Consigliera Disabato che, tra l'altro, contiene quel riferimento alla legge che ricordava poco fa la Presidente Disabato e che richiama l'infermiere di comunità, che è stato proprio oggetto di una nostra proposta recepita dall'Assessore Icardi.
Il tema della medicina territoriale tornerà purtroppo alla ribalta anche nella stagione invernale ormai prossima, perché sentiamo già parlare della diffusione di un'epidemia influenzale che si sta manifestando con largo anticipo rispetto ai tempi che normalmente conosciamo. Speriamo che non ci sia anche un ritorno della pandemia che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni. Tutti noi ci auguriamo che non si verifichi nuovamente quella situazione di estrema criticità che ha interessato soprattutto i medici di base, che hanno dovuto far fronte ad una crescente domanda di attenzione da parte degli assistiti e che molto spesso non sono riusciti ad affrontarla, mettendo a rischio la propria salute anche in termini di stabilità mentale. Il fatto di doversi dedicare costantemente (molto spesso anche al di fuori dell'orario di lavoro) ai pazienti che cercavano delle risposte e che molto spesso non trovavano per altre vie ha inciso profondamente anche sulla stabilità e sulla salute stessa dei medici di base, che sono sempre più rari, soprattutto nelle aree montare, e rispetto ai quali dovremmo riservare invece la massima attenzione, perch per molti cittadini rappresentano il primo punto di accesso alla sanità.
Dunque, per evitare che i cittadini accorrano ad intasare i pronto soccorso (soprattutto in occasione di manifestazioni influenzali che potrebbero essere tranquillamente tenute sotto controllo nelle proprie abitazioni qualora il medico di base sia facilmente raggiungibile e possa dedicarsi ai propri pazienti con la dovuta attenzione), dobbiamo cercare di implementare e sostenere questa rete territoriale.
Tra l'altro, abbiamo anche delle proposte di legge che riguardano non solo la figura del medico di base, ma anche quella dello psicologo del territorio (è una proposta del Consigliere Valle), che si accompagna a quella dello psicologo scolastico, che è una proposta invece a mia prima firma. Entrambe le proposte inizieranno a breve il loro iter in Commissione e crediamo che siano un valido sostegno alla rete territoriale, che dev'essere assolutamente sostenuta ed implementata.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Molto rapidamente - perché mi sembra che alla fine dell'orario d'aula manchino meno di tre minuti - voglio intervenire anch'io sul tema sollevato dal collega, perché oggettivamente la presenza di un adeguato numero di medici sul nostro territorio, in qualunque declinazione essi esercitino la loro professione, rappresenta un elemento che ha uno stretto legame con il diritto del cittadino alla salute. Come abbiamo osservato negli ultimi tempi, se una carenza dei medici sul territorio fa sì che con maggior lentezza il cittadino si trovi ad avere anche un servizio non adeguato (per l'intasamento del lavoro, per il sovraffollamento del numero di richieste di accesso ai medici o perché il tempo non è sufficiente), noi neghiamo uno dei diritti che consideriamo fondamentali per la nostra cultura e per la nostra società.
Non si tratta solamente di una questione di programmazione sistemica generale, cioè di quali sono i bisogni e di come vengano proiettati negli anni futuri. A tal proposito, siamo rimasti un po' perplessi rispetto al fatto che nell'ultimo concorso di accesso alla facoltà di medicina più della metà degli aspiranti studenti che si erano iscritti non abbiano raggiunto il punteggio sufficiente per poter accedere alla facoltà. Non si tratta, quindi, solo di una questione sistemica, ma anche, a livello locale, di sostegno per esempio a tutto il tema degli specializzandi. Il Piemonte è una delle Regioni nelle quali gli specializzandi assunti sono meno numerosi, più esigui; questo li costringe a turni piuttosto impegnativi - anzi, direi decisamente impegnativi - e a sostenere sforzi durante la loro attività, che è la prima attività lavorativa e quindi, da un certo punto di vista, anche più rischiosa.
Rispetto a questa tematica, la richiesta è quella di riservare maggiore attenzione al tema degli specializzandi, proprio per adeguare il numero delle loro presenze, ma anche la loro remunerazione e, quindi, la motivazione a trattenerli qui. Perché noi sappiamo che molti di loro, una volta formati, purtroppo si allontanano.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Sono conclusi gli interventi a sostegno della questione sospensiva avanzata dal Consigliere Ravetti. Sospendo pertanto i lavori per riprenderli alle ore 14.00 con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata e il prosieguo delle ulteriori questioni sospensive avanzate dai Consiglieri.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.00)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.07 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1181 presentata dal Consigliere Valle, cui risponderà l'Assessore Tronzano; interrogazione a risposta immediata n. 1182 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Tronzano interrogazione a risposta immediata n. 1183 presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 1184 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Icardi.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo ancora agli interroganti che nel resoconto della seduta, trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta e non sono previste repliche.
Prego ancora i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Beni demaniali e patrimoniali

Interrogazione a risposta immediata n. 1181 presentata da Valle, inerente a "Sede Unica della Regione: 10 ottobre 2022, sarà la volta buona?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 1181.
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Non ripercorro tutto l'iter di questo cantiere infinito, perché lo conosciamo e non è l'oggetto dell'interrogazione di oggi, e quindi lo do per assunto. A noi oggi interessa approfondire il tema dell'agibilità del grattacielo e, in particolare, del conseguente futuro trasloco. Nell'ultima perizia suppletiva si immaginava un trasferimento nell'estate del 2022 evidentemente non ce l'abbiamo fatta, ma arriveremo successivamente - e si immaginava di presentare la richiesta di agibilità in Comune entro il 10 ottobre. Da questo documento poteva poi conseguire un progressivo spostamento dei lavoratori, alcuni dei quali, in particolare quelli che sovrintendono allo spostamento, sarebbero già da subito operativi presso la sede unica.
La nostra interrogazione di oggi è finalizzata a conoscere innanzitutto se questa pratica di agibilità verrà davvero presentata il 10 ottobre e se poi tutto il grattacielo verrà messo a disposizione per il trasferimento o se solo parte di esso e dobbiamo attendere altri passaggi per la progressiva messa a disposizione dei locali del grattacielo. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Valle per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Andrea Tronzano, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



TRONZANO Andrea, Assessore al patrimonio

Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Valle per questa richiesta che ci permette anche di mettere i puntini sulle "i" su alcune cose che possono essere utili sia ai Consiglieri sia ai cittadini.
Innanzitutto, partiamo dal 29 luglio 2022, che è una data, a mio giudizio storica ed importante, perché il direttore dei lavori, in quella data, ha dichiarato la fine dei lavori di costruzione del palazzo, naturalmente a meno di lavorazioni non inficianti l'uso del grattacielo, per le quali sono stati concessi ulteriori 60 giorni, come prevede il Codice degli appalti con scadenza il 27 settembre, e a meno del corpo di fabbrica cosiddetto "ex asilo", di cui, per questioni amministrative legate - anche queste - al fallimento della prima ATI di imprese, la realizzazione della chiusura vetrata della facciata di forma curvilinea è stata affidata ad una terza impresa.
Questo è molto importante: il 29 luglio 2022 fine lavori. Naturalmente, i lavori che ho appena detto non costituiscono ostacolo all'allestimento della torre, degli spazi interrati, del centro servizi e dei parcheggi.
Seconda cosa: si premette - andiamo all'inizio della risposta innanzitutto che da disposizioni di servizio del 18 gennaio 2022, il responsabile del procedimento, che è l'ingegner Anna Maria Facipieri - che ringrazio pubblicamente insieme al dottor Smania, direttore dei lavori, per quello che hanno fatto insieme ai loro collaboratori che è veramente meritorio e direi fantastico, usando una parola forse desueta in queste sede - ha fissato quale data di presentazione della pratica SCIA antincendio il 14 ottobre 2022.
Quindi, il 14 ottobre 2022, come recitava l'interrogazione del Consigliere Valle, ci sarà la presentazione della pratica SCIA antincendio, che significa, unitamente al collaudo statico dell'opera e ai collaudi funzionali degli impianti, la prodromicità alla pratica di agibilità.
Quindi, la SCIA è prodromica all'agibilità.
Attualmente sono in corso le attività per la predisposizione della pratica SCIA che per l'opera in questione è complessa, comportando la raccolta di una mole considerevole di documenti inerenti alle strutture e le certificazioni degli impianti installati. Dico il perché sono una mole di documenti. La raccolta non è semplice, soprattutto della documentazione relativa al primo periodo dei lavori. Com'è noto, la costruzione del palazzo ha avuto due momenti: il primo dell'avvio dei lavori dal novembre 2011 all'ottobre 2015, data della messa in liquidazione coatta dell'ATI Coopsette; il secondo con la ripresa dei lavori nel giugno 2017, con la firma dell'atto integrativo tra Regioni e ATI subentrante con mandataria CMB.
Questa raccolta di documenti non è mai stata consegnata da Coopsette e quindi la nuova direzione lavori, costituita da SCR, ha dovuto, tra le altre cose, provvedere ad una faticosa attività di ricostruzione.
Il 29 luglio è successo quello che ho detto in premessa: in sostanza, il progetto Fuksas e relative varianti è allo stadio del fine lavori intendendo con questo termine la conclusione dei lavori contrattuali e l'avvio della fase di chiusura contabile con definizione delle partite creditorie vantate dalla Regione, nonché l'avvio della fase relativa all'allestimento degli spazi, allestimento che non era possibile effettuare prima che CMB terminasse i lavori di sua spettanza per l'interferenza che si sarebbe venuta a creare.
Contestualmente, sono in corso di attuazione gli interventi in capo al Settore informatica, che dovrà rendere gli spazi di lavoro effettivamente operativi. Si stanno, inoltre, definendo gli aspetti logistici per l'arrivo degli arredi e delle forniture che non poteva avere luogo prima della fine dei lavori di costruzione del palazzo, causa interferenze con i lavori della torre.
Sono in corso le attività volte all'adesione della convenzione CONSIP relativa all'appalto di facility e cosiddetti grandi immobili. È stato predisposto il provvedimento per affidare a SCR l'espletamento della gara per l'affidamento del servizio di ristorazione; è in corso la progettazione del sistema di automazione ingressi/uscite e di pagamento, al fine di affidare in concessione la gestione del parcheggio interrato da parte di un gestore specializzato.
Occorre precisare che, data la complessità dell'opera, possono ancora emergere criticità che potranno richiedere aggiustamenti che, naturalmente si cercherà di gestire.
Infine, si evidenzia che i contenziosi in corso con ATI e i procedimenti giudiziari che, occorre precisare, si riferiscono alla prima fase dell'appalto (quello con mandataria COOP7), pur distogliendo energie e tempo alle attività operative della direzione, per le azioni tecniche da predisporre a supporto all'Avvocatura regionale non hanno fatto venir meno il dovere dell'ATI di imprese costruttrici all'esecuzione delle prestazioni previste dal contratto, dagli ordini di servizio della direzione e dalle varianti approvate; quindi, si può dire che non costituiscono pregiudizio per l'utilizzo del complesso regionale.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 1182 presentata da Canalis, inerente a "Fermata Frecciarossa Milano-Parigi in Alta Valle di Susa: la Giunta si è rimangiata la promessa?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1182.
La parola alla Consigliera Canalis, per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione a risposta immediata riguarda la mancata fermata dei treni Frecciarossa Milano-Parigi nelle stazioni della Valle di Susa, che rischia di portare a una marginalità turistica del territorio piemontese e in particolare, di questo lembo della Provincia di Torino a forte vocazione turistica.
Riteniamo che la valorizzazione di una stazione comporterebbe un vantaggio competitivo per il nostro territorio, anche specularmente rispetto al versante francese.
Il 18 dicembre 2021 è partito il nuovo servizio internazionale di Trenitalia e, come già avvenuto lo scorso febbraio, chiediamo quindi all'Assessore Gabusi cosa ne è stato delle intenzioni della Giunta Cirio rispetto all'ottenimento di una fermata del Frecciarossa Milano-Parigi anche nella Valle di Susa.
Avevamo ricevuto alcune rassicurazioni mesi fa, ma poi se ne è persa traccia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano, per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Userò meno tempo, in questo caso, ringraziando naturalmente la Consigliera Canalis per aver riportato l'attenzione su questa tematica.
Come già detto, nel febbraio scorso, Regione Piemonte si è attivata con Trenitalia affinché questa istanza del territorio venisse esaudita, seppure su un servizio a mercato e, quindi, non di competenza, né amministrativa n economica, della Regione stessa.
Nei vari incontri, Trenitalia ci ha rassicurato sulla fattibilità tecnica della fermata che sarebbe dovuta concordarsi con il gestore dell'infrastruttura francese, avendo la fermata stessa ripercussioni seppur di pochi minuti, sulla linea in territorio d'Oltralpe.
Nei primi giorni di settembre, ho avuto la conferma - dice l'Assessore Gabusi - per le vie brevi che questa soluzione è stata trovata e vedrà la luce con l'orario invernale.
Ringraziamo Trenitalia per aver mantenuto fede a una promessa che rende merito a una valle importante per la nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1183 presentata da Rossi, inerente a "Cronoprogramma per il nuovo bando della Città della salute e della Scienza di Novara"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1183.
La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Come sappiamo, in data 20 settembre 2021 la gara di appalto per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara è andata deserta. Tale situazione ha reso necessaria la redazione di un nuovo piano economico-finanziario che ha visto, quindi, una rivalutazione della base d'asta per la gara, che è arrivata a prevedere una cifra pari a 419 milioni di euro contro i 320 iniziali. Si tratta di una proposta che è stata inviata al Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici presso il Ministero dalla sanità e ha avuto un parere positivo in data 23 maggio 2022.
Da una serie di interrogazioni che abbiamo presentato nei mesi scorsi e anche dalle risposte dell'Assessore Icardi, era apparso evidente che, per procedere al un nuovo bando, sarebbero stati necessari la revoca del vecchio accordo di programma, la modifica della nostra DCR sull'edilizia sanitaria e, poi, un nuovo Accordo di programma; soltanto dopo tutti questi passaggi si sarebbe potuto procedere al nuovo bando.
Dal verbale della seduta di Giunta del 19 settembre, abbiamo appreso che finalmente, è arrivato il parere che recideva il vecchio Accordo di programma da parte del MEF e che la Giunta ha già adottato il nuovo documento che prende atto del nuovo Piano economico finanziario.
A questo punto ci sono tutti gli elementi per procedere con i passaggi necessari che prima ho menzionato; tale question time ha proprio l'obiettivo di interrogare l'Assessore per sapere quale sia la tempistica necessaria per produrre i seguenti atti: la proposta di deliberazione di Consiglio per la modifica della DCR n. 286-18810 dell'8 maggio 2018; la sottoscrizione del nuovo Accordo di programma e la pubblicazione del nuovo bando da parte dell'Azienda ospedaliera universitaria.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi, per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore all'edilizia sanitaria

Grazie, Presidente.
Questo è un argomento che continuiamo a ripercorrere.
In data 15 settembre, il Ministero della Salute ci ha trasmesso - come lei ha detto, "finalmente" - il decreto, firmato anche dal Ministero dell'Economia, registrato alla Corte dei Conti con il numero 2383, relativo alla revoca, ai sensi dell'articolo 1, comma 310 della legge n. 266, come modificata dalle successive normative.
La revoca dell'accordo di programma, necessaria per le successive procedure, è stato sottoscritta in data 14 febbraio 2018.
In data 16 settembre, quindi il giorno dopo, l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, con deliberazione n. 712, ha approvato la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, il nuovo quadro economico e l'intervento, quindi con tutti gli allegati, gli elaborati grafici costituenti il progetto di fattibilità tecnico-economica.
In data 19 settembre, quindi due giorni dopo, è stata approvata la DGR n.
45-5674 "Realizzazione Nuova Città della Salute e della Scienza di Novara Programma investimenti ex art. 20 L. 67/88 - Approvazione nuovo Documento programmatico e revoca parziale della DGR n. 3-5999 del 29.11.2017", con la quale è stato individuato, tra l'altro, il piano degli stanziamenti regionali che, come ha correttamente citato, è stato incrementato di 99 milioni.
È stata predisposta la deliberazione della Giunta regionale da proporre al Consiglio regionale e la modifica della deliberazione del Consiglio regionale dell'8 maggio 2018 n. 286-18810 (Rete ospedaliera regionale).
La tempistica per la sottoscrizione dell'Accordo di Programma è in capo al Ministero della Salute. Noi, come ha visto, in tre giorni abbiamo predisposto tutti gli atti e attendiamo la firma del Ministro Speranza perché passi dalla Conferenza delle Regioni e possa essere nuovamente riportato il procedimento alla nostra Azienda di Novara.
La pubblicazione del bando di gara, che dovrebbe prevedere una procedura aperta in un'unica fase, potrà avvenire solo dopo l'emissione del decreto di ammissione al finanziamento che - come dicevo - è nelle mani del Ministro Speranza, aumentando le risorse, ex art. 20 della L. 67/88, di 99 milioni per integrare quella importante differenza di prezzo che abbiamo tutti visto.
La stazione appaltante sta predisponendo, anzi, ha già tutti gli atti relativi pronti; manca solo la data (bando, disciplinare, linee-guida alla progettazione e relativi allegati, schema di convenzione e tutto quello indicato nelle procedure), al fine di essere immediatamente disponibile ad attivare tutte le procedure previste dalla normativa.
Stiamo aspettando - ed è alla firma del Ministro della Salute Roberto Speranza - la firma di questo provvedimento che ci permetterà di proseguire.
Mi permetta una considerazione: lei ha citato più volte la gara che è andata deserta nel 2021. Le gare vanno deserte quando si predispongono e il progetto non ha, soprattutto in questo caso, prezzi adeguati a quelli di mercato (oltretutto, con l'aggravante dell'incremento dei prezzi dovuti alla guerra, prezzi che partivano già molto bassi). Quindi, falliscono le gare nel momento in cui si progettano, nel momento in cui si crea un quadro economico non adeguato.
Per quanto riguarda i tempi, ha visto benissimo che il Ministero ci ha impiegato tre mesi per ricostituire il Nucleo di Valutazione: bastava un attimo, invece ci sono dovuti tre mesi. Ci sono voluti altri due mesi per fare la valutazione del nucleo, una cosa minimale, visto che il progetto è invariato e cambiava solo il prezzo.
Oggi lei mi chiede il crono-programma. Mi scusi, ma una telefonata al suo collega di partito Speranza sarebbe più utile, perché noi dipendiamo, in tutto: da quando firmeranno questi atti, il giorno dopo noi avremo tutto pronto per proseguire e attivare il bando di gara. Mi auguro che al massimo nel mese di novembre possa essere fatto, ma - le ripeto - noi dipendiamo esclusivamente dei tempi che il Ministero impiegherà per firmare il provvedimento e discuterlo in Conferenza delle Regioni.
Come ha visto, in tre giorni l'Azienda sanitaria ha deliberato e la Regione ha deliberato, per cui rimaniamo in attesa dei provvedimenti del Ministero.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 1184 presentata da Magliano inerente a "Piscina riabilitativa e secondo piano dell'Unità Spinale del CTO di Torino: urge intervenire subito. La Giunta farà qualcosa in merito?


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1184.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premesso che è trascorso ormai un anno da quando, in risposta alla manifestazione del 27 ottobre davanti all'USU di Torino di oltre cento persone con paraplegia e tetraplegia, il Direttore generale della Città della Salute aveva dichiarato che il secondo piano dell'Unità Spinale e la piscina riabilitativa avrebbero riaperto; le due cose non sono avvenute o meglio, come dirò dopo, stamattina ha riaperto la piscina e ieri pomeriggio è arrivato il mio question time, ma andiamo avanti.
Le due cose non sono avvenute: la piscina attualmente risulta ancora chiusa (da stamattina è aperta) e la situazione è peggiorata, poiché continuano a mancare all'appello 24 posti di degenza, i quali incidono sulle liste di attesa per gli interventi e sulla salute di persone con serie disabilità.
Premesso, altresì, che in risposta all'interrogazione n. 1157 del 25 luglio 2021 presentata dallo scrivente, l'Assessore Icardi, nella seduta del Consiglio regionale del 26 luglio scorso, aveva dichiarato che la piscina riabilitativa avrebbe riaperto entro la metà di agosto, ma ciò non è avvenuto.
Considerato che la piscina riabilitativa riscaldata è pronta e il personale dedicato continua a essere stipendiato per non svolgere le proprie funzioni (perché in risposta alla mia interpellanza mi si è detto che il personale faceva altro); alla luce degli aumenti del caro bollette e delle delimitate risorse di cui disponiamo in questo periodo, pare inopportuno continuare a mantenere la piscina attiva, ma inutilizzata ed è un grave spreco di risorse (l'abbiamo tenuta riscaldata fino a ieri, ed è ripartita oggi).
Le sale operatorie sono disponibili, ma non la degenza in USU, unica struttura con personale specializzato nella cura di persone con mielolesione. Torino ha solo due posti di degenza per le problematiche di neuro-urologia, diversamente dalle realtà come Milano e Firenze, che hanno a disposizione rispettivamente 14 e 12 posti letto. Tali posti limitati devono, tra l'altro, soddisfare le esigenze di tutto il territorio piemontese e valdostano, visto che le altre realtà simili all'Unità Spinale di Torino, Alessandria e Novara si appoggiano comunque a Torino per tale specialistica. Milano ha annunciato investimenti e lavora per un ampliamento del 50% in più dei posti e l'USU di Montecatone vanta 88 posti letto diventando, probabilmente, la più grande Unità Spinale d'Europa.
Torino resta indietro, senza rappresentanti nel coordinamento nazionale delle USU.
Tale situazione lascia inattese le necessità di moltissimi pazienti che iniziano a rivolgersi ad altre strutture pubbliche, talvolta fuori Regione o private a pagamento, non solo per esami diagnostici e strumentali, ma anche per visite o interventi di altro genere, compresi quelli neuro urologici, fisiatrici e fisioterapici. I problemi di natura neuro urologica, di gestione complessa, sono tra i più diffusi e invalidanti per chi ha una lesione midollare.
Il Coordinamento regionale Associazioni persone con mielolesione ha convocato una manifestazione per giovedì 29 settembre 2022, alle ore 11, in piazza Castello 165 a Torino, per ribadire quanto sia indispensabile che le Unità Spinali della nostra Regione tornino a essere pienamente efficienti e sinergicamente collegate in modo da garantire e salvaguardare la salute di tutti coloro che hanno subito un danno al midollo spinale.
In tutta la provincia di Torino e in Valle d'Aosta sono moltissime le persone con lesione midollare (purtroppo) che hanno come riferimento l'Unità Spinale torinese, il cui ruolo è seguire i pazienti lungo tutto il percorso di vita, anche e soprattutto per evitare l'aggravamento di sintomi pericolosi sia per la salute sia per la gestione dalla vita quotidiana.
In conclusione, la carenza di posti inevitabilmente allunga molto le liste d'attesa per le varie tipologie di interventi: 18 mesi per interventi urologici complessi; quasi due anni per interventi di chirurgia plastica su ulcere e piaghe da decubito, spesso a rischio di infezioni e setticemia per i pazienti, a fronte di 21 persone in lista.
In questo campo, anche un intervento di routine può incidere e tracciare il confine tra una quotidianità dignitosa e indipendente da un lato e una quotidianità limitante in diversi ambiti (in famiglia, sul lavoro o nella socialità) dall'altro.
È fondamentale e pare opportuno disporre la riapertura del secondo piano di degenza dell'Unità Spinale del CTO, la cui chiusura, se prolungata, rischia di provocare l'allontanamento di un sempre crescente numero di pazienti.
È fondamentale che tale specialistica riprenda a funzionare a pieno ritmo tornando ad essere un'eccellenza di alto livello.
Interrogo dunque per sapere se la Giunta intenda intervenire per garantire una riapertura immediata della piscina riabilitativa e la piena operatività in tempi brevi del secondo piano di degenza dell'Unità Spinale del CTO di Torino.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Mi pare di ricordare che l'apertura fosse prevista per la seconda quindicina di agosto; infatti, la Direzione generale mi dice che l'apertura era stata programmata per l'ultima settimana di agosto. A rinforzo di ci si segnala che era in programma anche la chiusura dei reparti COVID al presidio CTO e alle Molinette, ma tale decisione è stata differita per l'aumento dei contagi e dei casi di ricovero COVID.
A partire dalla scorsa settimana, è stato dato mandato di procedere con tutte le azioni propedeutiche alla piena ripresa di tutte le attività che lei ha citato. È stata verificata la funzionalità degli impianti ed eseguita la sanificazione dell'area. La piscina è oggi operativa e i primi pazienti sono già stati programmati per le terapie dalla giornata di martedì, quindi da oggi.
Poiché mi avevano detto che l'apertura sarebbe stata nella seconda quindicina di agosto e mi hanno detto che la piscina oggi è aperta, ho chiesto una prova: ho qui le foto con tanto di pazienti che stanno nuotando (fotografati rigorosamente di schiena per motivi di privacy) che consegno a prova del fatto che la piscina è aperta (le foto del secondo piano non ce le ho).
Per quanto riguarda la chiusura del reparto, come già anticipato dall'Azienda alle Associazioni dei pazienti mielolesi nel mese di aprile ultimo scorso, la riapertura anche parziale del reparto sarebbe avvenuta dopo l'estate, quindi era già stato dichiarato che dopo l'estate sarebbe stato riaperto.
Come da impegno preso, l'Azienda sta provvedendo a riaprire una parte dell'area di degenza del secondo piano (tra gli otto e i dieci posti letto), azione che sarà avviata proprio questa settimana e in questo modo potranno essere ricoverati i pazienti cronici anche per il trattamento delle lesioni da decubito.
La piscina è aperta; il reparto verrà aperto questa settimana, ma se ci non avvenisse me lo comunichi e provvederemo in merito. Io le consegno la risposta e anche le foto probatorie del fatto che la piscina è aperta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 14.45 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.00.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.
(Alle ore 14.35 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 14.48)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Ricordo che il provvedimento in esame è stato richiamato in Aula ai sensi dell'articolo 37, comma 4, del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Comunico che, così come previsto dall'articolo 17 della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 2/2022, gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 64 sono consultabili sul disco condiviso denominato "Emendamenti", a cui sono abilitati tutti i componenti del Consiglio e della Giunta regionale.
Nella seduta antimeridiana odierna sono state presentate questioni sospensive dai Consiglieri Rossi, Magliano, Gallo, Salizzoni e Ravetti.
Chiedo se vi siano ulteriori questioni sospensive da sollevare.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

È davvero gentile a concedermi la parola, Presidente.
La ragione per cui le ho chiesto di intervenire è la seguente: in questo momento, molti colleghi dell'opposizione sono in riunione per capire come affrontare questo passaggio, che noi riteniamo molto significativo per la vita del Consiglio regionale, peraltro su un provvedimento che può segnare le politiche socio-sanitarie del nostro Piemonte.
Le chiedo, pertanto, di valutare l'opportunità di interrompere per dieci minuti la seduta del Consiglio regionale affinché le stesse opposizioni possano completare l'approfondimento in corso.



PRESIDENTE

Collega Ravetti, le ricordo che ho già fatto riprendere la seduta cinque minuti dopo l'ora prevista. Il Consiglio era convocato alle ore 14.00 per la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata. Terminato il question-time si è dato ulteriore spazio: posso concedere ulteriori dieci minuti, però mi sembra che si stia utilizzando questo sistema per tardare l'approvazione di un provvedimento che il Consiglio stava discutendo. Per le questioni ostruzionistiche il Regolamento concede altre possibilità.
Concedo ancora dieci minuti, ma alle ore 15.00 riprendiamo la seduta, e lo facciamo un po' spediti, perché si stanno tardando i lavori.



RAVETTI Domenico

Lo apprezzo molto, Presidente.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Avvisate i Capigruppo di rientrare alle ore 15.00.



RAVETTI Domenico

Grazie davvero.



PRESIDENTE

Invito anche la maggioranza ad essere in Aula, perché vedo che tardano un po' a bere il caffè, e mi sembra eccessivo, visto che sono le ore 14.50; i colleghi di minoranza abbiamo appurato essere in riunione; spero che anche quelli di maggioranza siamo in riunione (ovviamente non nella stessa).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.51, riprende alle ore 15.03)


Argomento: Famiglie

Esame disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti" (seguito)


PRESIDENTE

Presentazione questioni sospensive ai sensi dell'art. 71 del Regolamento



PRESIDENTE

Questione sospensiva presentata dal Consigliere Chiamparino



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori con la richiesta di sospensiva del Consigliere Chiamparino, che ha pertanto facoltà di intervenire.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente, anche per la pausa che ha concesso.
Voglio sollevare una questione che ha a che vedere con i fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che secondo me è prioritaria in questo momento per alcuni motivi che vado rapidamente a dire. Intendo dire che è prioritario discutere in quest'Aula di questo tema prima del disegno di legge n. 64, che è all'attenzione dell'Aula. Spero di convincere anche l'Assessora Caucino della bontà di questa mia riflessione; ne dubito, ma lo spero.
Parto da una questione che mi consente anche di fare i complimenti al Presidente Cirio e al Sindaco Lo Russo per come si sono confrontati con l'Amministratore delegato del Gruppo Stellantis, Tavares, sulla questione del futuro di Mirafiori, che perlomeno sembrerebbe aver trovato un suo profilo e una sua vocazione che, secondo me, offre comunque delle prospettive. Certo, non più quelle dei tempi di quando ero giovane io, ma per fortuna offre comunque delle prospettive. Però, da quel che si intende dal protocollo d'intesa, ci vogliono risorse; sia la Regione sia il Comune di Torino dovranno mettere delle risorse su quel tavolo di negoziazione che naturalmente andrà avanti anni.
Al momento, leggendo i giornali, ho visto che le uniche risorse che ci sono, sono quelle del cosiddetto "accordo di crisi complessa" (25 milioni se non ricordo male, sui 50 dovuti) che, lo dico sommessamente, sono ancora figli del piano che avevamo presentato noi in limine mortis della legislatura scorsa. Mi risulta che ci siano le risorse che, invece, avevamo stanziato noi come Regione precedentemente per il cosiddetto manufacturing technology center. Lo dico per dire che mi piacerebbe capire (e credo sia urgente capire) quali sono le risorse del PNRR, ad esempio sulla digitalizzazione e sul green, che possono essere caricate sulla gestione di questo protocollo d'intesa. Non ne sappiamo nulla.
Secondo punto molto importante. Ho letto ancora stamattina un'intervista del Presidente Cirio che parla di utilizzare i fondi europei già a disposizione della Regione per fare un bonus che dimezzi il caro bollette.
È molto giusto, anche se, come tutti i bonus, ha poco respiro e mi chiedo quali sono questi fondi già a disposizione. Se sono quelli che noi conoscevamo come Fondi di coesione sociale, questi in qualche modo si toglieranno da altre parti o fanno parte già dell'utilizzo del pacchetto dei fondi del PNRR? Terza cosa e concludo. C'è un nuovo Governo e ne approfitto anche per fare i complimenti ai vincitori, che non hanno fatto mistero di voler ridiscutere il PNRR. Questo introduce un'incognita molto grande e io mi permetto di ritenere che i tre motivi che ho detto - e ringrazio per il tempo in più che mi è stato concesso - giustificherebbero una discussione preliminare su questo tema.
Presidente, la ringrazio per avermi permesso di sforare il tempo.



PRESIDENTE

Chiedo se ci sia qualche Consigliere che intende sostenere la sospensiva appena presentata.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io, ai sensi dell'articolo 71 del nostro Regolamento, vorrei intervenire in merito alla questione sospensiva posta dal Consigliere Chiamparino. Sappiamo bene che, in un momento di emergenza energetica e di gravissima crisi inflattiva, i fondi del PNRR approvati dalla Commissione europea nel luglio 2021, che in quantità copiosa hanno già cominciato a raggiungere il nostro Piemonte, rappresentano una vera e propria boccata d'ossigeno. È una cifra che oscilla tra i 7 e i 10 miliardi per la nostra Regione, su voci di bilancio fondamentali, come la sanità, la transizione ecologica e la transizione digitale, che davvero potrebbero imprimere una grande rivoluzione di innovazione e di modernizzazione del nostro territorio.
Noi pensiamo che questo argomento assuma un carattere tale di urgenza e di necessità di discussione tempestiva che sopravanza l'argomento che invece è stato iscritto oggi all'ordine dei lavori, ovvero il disegno di legge inerente all'"allontanamento zero". Pensiamo che, anche alla luce dei grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi (la guerra in Ucraina, la siccità, l'inflazione, il caro energia e nella nostra regione anche la peste suina africana, che è un problema ancora impellente) sia necessario un momento di confronto con la Giunta regionale. Lo avevamo avuto nei mesi passati - questo va riconosciuto, in particolare, all'Assessore Tronzano e alla sua struttura - ma in seguito è venuto meno quel momento di monitoraggio e di messa a punto che era stato concordato con la Conferenza dei Capigruppo.
Pertanto, noi chiederemmo con questa sospensiva di convocare la Commissione consiliare competente per poter fare il punto e capire se sia necessaria una revisione del Piano, anche alla luce delle elezioni che si sono tenute due giorni fa e che hanno modificato la maggioranza del Parlamento nazionale. Ci sembra una richiesta ragionevole ed opportuna, soprattutto alla luce delle difficoltà che il nostro territorio si trova ad affrontare e dei grandi cambiamenti non solo nazionali, ma sovranazionali, che sono intercorsi nel frattempo.
Riteniamo che il tema del PNRR sia molto più urgente del disegno di legge inerente all'"allontanamento zero" che, come sapete, ci vede anche tecnicamente contrari. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Chiedo se ci siano altri colleghi che vogliono sostenere la sospensiva posta dal collega Chiamparino.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io, ai sensi dell'articolo 71 del nostro Regolamento, a sostegno della richiesta presentata dal collega Chiamparino, che ha sollevato un tema di altissimo interesse. Si è parlato già stamattina, in un'altra sospensiva, di programmazione economica e di quali siano le intenzioni di questo Consiglio per portare avanti i progetti di sviluppo per il Piemonte.
Giustamente, il collega Chiamparino si pone una domanda che si pongono in molti, perché in questa campagna elettorale, andando nei vari Comuni, è capitato di ricevere da parte di alcuni Sindaci o amministratori locali l'indicazione di possibili lavori che, a loro dire, si sarebbero potuti eseguire con l'intervenendo dei fondi del PNNR. Questa discussione è stata un po' accantonata, però, a mio giudizio, dovremmo riprenderla, anche per le ragioni che hanno sollevato, sia il collega Chiamparino che la collega Canalis.
Intanto, è necessario individuare questi fondi e quali sono i progetti.
Ricordo che sono state fatte diverse riunioni nei mesi scorsi in cui si raccoglievano le richieste degli amministratori locali in una sorta di "libro bianco" per individuare i progetti attuabili che avrebbero dato una svolta allo sviluppo del nostro Piemonte; tuttavia, come sappiamo, ci sono delle regole e questi fondi non si possono utilizzare per qualsiasi cosa.
Prima, quando si parlava di queste risorse, si diceva che bisognerebbe andare a vedere se in parte contribuiamo noi come Regione o se si possono utilizzare questi fondi.
Inoltre - è stato ricordato - sicuramente ci sarà un cambio della guardia al Governo e, dalle notizie che abbiamo, sembra che si vogliano mettere in discussione i progetti che erano già stati portati avanti. Sarebbe davvero interessante, quindi, aprire una discussione, che ritengo prioritaria rispetto all'argomento che stiamo trattando, per poter dare risposte precise ai cittadini. Mi auguro che non li si voglia incontrare soltanto in campagna elettorale, nella speranza che si abbia voglia di dare loro delle risposte: non si devono incontrare i cittadini soltanto quando fa comodo diciamo così - per un proprio interesse personale. bisogna, poi, anche restituire loro qualcosa.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani sulla sospensiva del Consigliere Chiamparino.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il tema che è stato posto è uno di quelli centrali di questo nostro momento storico, perché l'arrivo delle risorse del PNRR sicuramente consentirà di effettuare investimenti su alcune aree strategiche, per cercare di rilanciare la nostra regione in questo periodo di crisi. Si tratta di molte risorse, si tratta di risorse che vanno utilizzate in modo oculato rispetto alle quali abbiamo già visto quali siano le intenzioni della Giunta e rispetto alle quali ci aspettavamo un aggiornamento puntuale e costante in un'interlocuzione continua, perché stiamo parlando di investimenti che vanno a ricadere e a incidere su tutto il territorio: essendo noi esponenti di diversi territori, vorremmo essere costantemente informati.
Oltre a questo, sappiamo che il cambio di Governo forse comporterà qualche modifica, perché si parla già di una ridiscussione rispetto ad alcuni temi che erano, invece, stati definiti nella scorsa legislatura; crediamo quindi, che il fatto di rimanere costantemente aggiornati e in contatto possa costituire un valore aggiunto per tutti noi.
Questa richiesta, secondo noi, non solo è legittima, ma richiama anche un comportamento che da parte della Giunta ci sembrerebbe più che responsabile, anche nei confronti dei cittadini piemontesi che saranno destinatari, da più punti di vista: sia dal punto di vista dell'imprenditoria, sia dal punto di vista dei servizi ai cittadini, sia dal punto di vista degli investimenti anche in edilizia (parlavamo questa mattina dell'edilizia sanitaria); tutti questi aspetti sicuramente andranno costantemente monitorati.
Un approfondimento ci sembra doveroso e torniamo a richiamare l'attenzione della Giunta su quella necessità di aggiornamento costante di tutto il Consiglio regionale, anche attraverso dei confronti periodici in occasione delle Commissioni. La prossima discussione che andremo ad affrontare in I Commissione sarà quella sul bilancio; però crediamo che, parallelamente, si possa prevedere un momento di aggiornamento e di ridiscussione o, comunque di raccolta delle volontà e delle intenzioni di tutti i Consiglieri che rappresentano, come dicevo prima, territori e anche interessi dei singoli cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano sulla sospensiva del Consigliere Chiamparino.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ritengo la richiesta del collega assolutamente puntuale, anche alla luce degli scenari e del lavoro che abbiamo svolto con il gruppo di lavoro nato in seno alla Conferenza di Capigruppo.
Come lei sa, Presidente, abbiamo affrontato ed esaminato tutte le misure del PNRR che, in parte, sono gestite da Regione Piemonte o, in parte, sono rivolte a Regione Piemonte e ai vari settori d'impresa della Regione Piemonte; in parte, sono misure direttamente nazionali. Pertanto, l'idea è di capire a che punto siamo e penso sia assolutamente doveroso guardare allo stato dell'arte della situazione attuale: i bandi, i progetti, le risorse, cosa è già stato speso, come viene speso, quali sono le missioni interessate e interessanti per le nostre politiche.
Penso sia doveroso, proprio perché, come sappiamo, il combinato disposto tra il PNRR e la nuova programmazione europea rappresentano insieme le uniche due grandi leve che noi abbiamo per fare delle politiche di rilancio di questa Regione, che ne ha quanto mai bisogno; ciò anche alla luce di quello che sta vivendo il comparto imprenditoriale delle nostre aziende dei nostri artigiani, dei nostri commercianti che, alla luce del caro energetico, alla luce dell'incertezza sui mercati, da questo punto di vista, si ritrovano a guardare alla Regione e a queste risorse come a un forte alleato, un alleato capace di sostenere l'intrapresa di costoro, ma anche di sostenere una transizione, una capacità d'innovazione e di adeguamento rispetto alla posta in gioco che, oggettivamente, è importante.
È chiaro che, da questo punto di vista, la richiesta del collega Chiamparino porta con sé tutto il buonsenso di mettere al centro del dibattito di quest'Aula, per le varie competenze e per i vari Assessorati questa tipologia di risorse. Queste sono risorse che devono essere spese in tempi certi, che devono essere allocate e utilizzate il prima possibile e nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Pertanto, Presidente, ho sentito il dovere d'intervenire in Aula per fare mia la richiesta del collega e sostenerla, augurandomi che possa essere accolta e che quindi si possa discutere di questo tema, che è un tema non solo esclusivamente e squisitamente legato alle risorse, ma anche a un'idea di sviluppo, di capacità e di innovazione di cui questo Piemonte ha assolutamente bisogno. Queste risorse, quindi, rappresentano un volano che non possiamo perdere e delle quali non possiamo non tenere conto rispetto alla loro importanza e alla loro capacità di sviluppo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Magliano per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ho letto che, nelle scorse ore, l'Unione europea ha confermato le future tranche di 21 miliardi per l'Italia. Mi pare di comprendere che anche chi ha appena terminato la campagna elettorale vincendo, uscendo vincitrice dalle elezioni politiche, ha più volte detto che sarebbe necessario riscrivere e rivedere gli obiettivi del PNRR. In realtà, questa discussione in Italia non è partita fino in fondo. In che senso? Credo che il PNRR sia nato per traghettare soprattutto la nostra economia e la nostra società dentro una pandemia e una evidente crisi ecologica.
Credo, fino in fondo, che ci sia il rischio che miliardi e miliardi di euro vengano investiti su politiche che.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, chiedo un po' di silenzio per favore. Grazie.
Prego, Consigliere Grimaldi, continui pure.



GRIMALDI Marco

C'è il rischio che questi miliardi non servano agli obiettivi dati dall'Europa, cioè una transizione ecologica vera della nostra economia, un avvicinamento della nostra sanità al territorio ma, soprattutto, l'idea di una resilienza fatta di comunità e di investimenti utili alle nostre città per la socialità e l'aggregazione.
Il senso di questi investimenti doveva essere ricercato in una chiamata pubblica e collettiva, soprattutto ai Sindaci, agli enti locali e alle Regioni, di ripensare a investimenti pubblici, a partire da quelli più fragili (dalle case popolari, al tema delle bollette energetiche della sanità pubblica, ma non solo). Ci sarebbe tanto bisogno di discutere con il Presidente Cirio di questo e di tanti altri passaggi non discussi in quest'Aula. Ricordo che il Presidente ha più volte chiesto a tutti noi una condivisione degli impegni, degli scenari e anche dei progetti, ma - ahimè non abbiamo avuto né quella condivisione né quei luoghi di confronto.
Credo che la richiesta del Consigliere Chiamparino sia di sospendere la discussione su "Allontanamento Zero" e iniziare con una discussione pubblica sugli scenari dei prossimi anni.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Grimaldi per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Ci troviamo di fronte a uno dei provvedimenti più importanti a livello europeo, dal punto di vista dello stanziamento economico-finanziario, che coinvolge, non solo il nostro Paese, ma l'intera aerea EU: 750 miliardi come concordato dall'Unione Europea, come risposta alla pandemia, che per 221 miliardi riguardano il nostro Paese.
Gli argomenti non solo sono attuali, come abbiamo riscontrato dai temi che hanno caratterizzato i risultati di queste ultime elezioni (transazione ecologica e ambiente, digitalizzazione e innovazione, competitività rivoluzione verde e transazione ecologica, infrastrutture, coesione e salute), ma concorrono tutti, oltre al sostegno di un Paese, alla sua essenza e alla sua stessa sopravvivenza.
Ci sono obiettivi che l'Europa individua con il nome di milestone and target, ossia elementi di avanzamento che fino a oggi sono stati conseguiti nel processo che conduce allo svolgimento di questa intera operazione epocale: digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette; il supporto tecnico alle autorità locali; la semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l'efficientamento energetico; la semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico e misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.
Alcuni bandi sono già stati chiusi: la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento impianti esistenti; progetti faro di economia circolare; le isole verdi; gli interventi per la sostenibilità ambientale dei porti; cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali ricerca e sviluppo sull'ideologico. Tuttavia, sono ancora molti i capitoli di questo milestone and target che devono essere raggiunti e sviluppati molti dei quali coinvolgono progetti che hanno avuto origine nella nostra stessa Regione.
Sarebbe opportuno, come è stato auspicato dallo stesso Presidente e dalla maggioranza, monitorarli e seguirli con maggiore puntualità e con maggiore frequenza temporale, cosa che ci eravamo detti un po' di tempo fa, ma che poi non è stata mai ripresa.
L'operazione è di una tale importanza che lasciarla passare senza un controllo, una valutazione e una possibilità di restituire anche ai cittadini - non solo a noi - i risultati di quanto proposto, non è solo la perdita di un'opportunità importante, ma anche un rischio enorme per le prospettive e gli orizzonti di crescita del nostro territorio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Giaccone per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.
Questione sospensiva presentata dalla Consigliera Canalis



CANALIS Monica

Sono già intervenuta sulla questione sospensiva del collega Chiamparino quindi ne depositerei un'altra.



PRESIDENTE

Va bene, proceda grazie.



CANALIS Monica

Pongo un'altra questione sospensiva, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, riguardante la necessità di anteporre la discussione della variazione di bilancio rispetto alla discussione del disegno di legge n. 64 "Allontanamento zero".
Dico questo soprattutto alla luce di una mancata piena discussione o comunque, un possibile inserimento di un contributo delle minoranze sia nell'autunno 2021 sia nell'assestamento di luglio 2022. In entrambi i casi, l'Assessore al bilancio Tronzano ha definito questi passaggi come meri assestamenti tecnici, un altro modo per dire che non c'era spazio per alcun contributo delle minoranze o per alcuna variazione rispetto alla proposta fatta dalla maggioranza. Questo, di fatto, ha ingessato il dibattito, lo ha reso pressoché inutile e ha vanificato anche tutto il tentativo non ostruzionistico, ma di merito, fatto con i nostri emendamenti.
Faccio un esempio su tutti: un emendamento ricorrente che io ho depositato in questi anni è relativo all'assunzione di guardie faunistiche provinciali. Una necessità riconosciuta anche dai banchi della maggioranza che sarebbe un intervento tecnicamente molto più serio, rispetto agli altri che sono stati fatti in questi tre anni e mezzo di vostro mandato, rispetto al tema della fauna selvatica. Sappiamo che gli agenti faunistici provinciali sono fortemente sotto organico; sono dipendenti pubblici che operano al di fuori delle logiche della caccia in tutti i periodi dell'anno seguendo le direttive date dall'ente. C'è una fortissima carenza, una fortissima sofferenza di questo personale e da tanti anni noi sottoponiamo la proposta di aumentare le risorse per la loro assunzione, ma puntualmente questa proposta viene respinta dalla maggioranza. È solo un esempio su tutti. Pensiamo ai fondi necessari alla stabilizzazione del personale sanitario, in particolare degli infermieri, che necessitano del passaggio nella variazione di bilancio.
Ci chiediamo - visto che, soprattutto nel primo anno di mandato l'Assessore Tronzano si era riproposto di fare il bilancio di previsione dell'anno successivo entro il 31 dicembre come dovrebbe essere - perché non fare adesso la variazione di bilancio, non soffermarci in maniera sufficiente e approfondita su questo importante provvedimento, non cogliere anche alcune istanze non ostruzionistiche delle minoranze, invece di continuare a insistere su un altro provvedimento, tra l'altro così divisivo, così foriero di polemiche e di controversie come il disegno di legge "Allontanamento zero". Penso che il bilancio dovrebbe avere la priorità.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Canalis per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire sulla sospensiva presentata dalla Consigliera Canalis il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso che la richiesta della collega sia quanto mai opportuna, anche perché, nella variazione di bilancio, ci sono alcune misure proposte dalla Giunta che in parte ci soddisfano, altre che invece noi vorremmo approfondire e valutare con più attenzione. Pensiamo al grande tema del diritto allo studio, al tema dei voucher: rispetto alle misure che sono state proposte, a nostro giudizio, in questa prima fase - lo dico anche agli amici della maggioranza che spesso sulla libertà di educazione si sono impegnati - non è detto che le risorse stanziate siano in grado di far scalare tutta la graduatoria di assegni e frequenza. Su questo tema aprirei una discussione subito in Aula per trovare quelle risorse e quali economie utilizzare per garantire la libertà di scelta educativa.
Ci sono altri temi che vorremmo mettere all'o.d.g proprio su questa variazione. Penso ad alcuni punti dove le pubbliche assistenze, quindi le ambulanze e il primo soccorso, necessitano un'implementazione, un maggior numero di ore, oppure proprio dei punti nuovi per poter garantire nelle valli maggiore copertura ed evitare che ci siano delle sproporzioni rispetto a dei punti di assistenza presenti h24 in alcune valli e la completa assenza, se non la presenza a molti chilometri di distanza, di punti di pubblica assistenza.
Da questo punto di vista, occorrerebbe poter approfondire oggi il tema del bilancio e poter valutare quali risorse imputare nei capitoli più importanti, soprattutto rispetto alle emergenze che in questo momento abbiamo e anche rispetto alle cose di cui discutevamo prima; capire come sostenere e aiutare il mondo del terzo settore, cercare di immaginare delle forme di agevolazione o pensare di immaginare delle formule che possono aiutare quella parte di Piemonte che in questo momento fa fatica o è in crisi, forse questo sarebbe prioritario. Non che non lo sia discutere della legge sull'"allontanamento zero", ma è evidente che il tema posto dalla collega è un tema strategico, perché ci pare che questa possa essere la variazione di bilancio sulla quale appoggiare tutto il peso politico della maggioranza e della minoranza per dare risposte concrete ai cittadini piemontesi.
Faccio mia la richiesta della collega e mi auguro che venga accolta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire sulla sospensiva presentata dalla Consigliera Canalis il Consigliere Ravetti.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Intervengo molto volentieri.
Avrà notato, Presidente, che tutte le richieste di sospensiva che abbiamo presentato hanno buone ragioni politiche, non soltanto di parte: hanno buone ragioni che incontrano le esigenze della nostra comunità. Se io fossi un componente della maggioranza, su questa starei particolarmente attento in particolare mi rivolgo all'Assessore al bilancio, il collega Tronzano.
Provo a fare non una provocazione, ma una proposta che è questa. Con una variazione, - prevista tra l'altro dal TUEL e da tutte le normative che regolano le attività del bilancio degli enti pubblici, soprattutto in tempi di grave difficoltà e di crisi delle imprese e delle famiglie - in corso d'opera del bilancio annuale si intercettano i bisogni della popolazione e si adegua il bilancio a quelle esigenze per trovare le risposte necessarie in tempi rapidi e per dimostrare ai cittadini che le istituzioni servono e sono davvero al loro servizio. A questo servono principalmente le variazioni. Servono anche perché, nella fase di previsione, non tutte le dinamiche possono essere messe a sistema contabile e generale delle dinamiche economiche; tuttavia, Assessore lei lo sa principalmente una variazione può andare incontro a risvolti economico sociali che non possono essere previsti all'inizio dell'anno contabile.
La proposta è questa, Assessore. Per il bene del Piemonte, sono disponibile a mettermi a disposizione per convincere i Capigruppo di questa opposizione ad approvare in tempi brevi la variazione che lei vorrà mettere in campo che lei propone, non offrendole uno scambio politico, ma chiedendole di ragionare sull'opportunità di rinviare più in là possibile nel tempo, per quanto ci riguarda sine die, ma per quanto riguarda la maggioranza nel 2023, la discussione sulla legge "Allontanamento zero".
Valuti lei: provo a mettermi a disposizione per ridurre le distanze tra la maggioranza e le esigenze delle persone. Io credo che questa opportunità potrebbe essere colta.
Chieda eventualmente una sospensione, se lo ritiene, per poter confrontarci su questo tema.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Ravetti per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire la collega Disabato sulla questione sospensiva avanzata dalla Consigliera Canalis. Prego, Consigliera; ne ha facoltà per tre minuti.
Collega Gallo, vedo che lei ha già assunto una posizione centrista: ci fa piacere, grazie!



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non entro nel merito delle posizioni del collega Gallo, ma mi limito a sostenere la questione sospensiva avanzata dalla collega Canalis, anche perché la ritengo assolutamente di buonsenso.
In questi giorni, arriverà in Commissione la variazione di bilancio peraltro, spero che siano state inviate anche le tabelle di dettaglio che riportano le singole voci, affinché i Consiglieri possano ben comprendere e commentare tutti i capitoli che saranno oggetto della stessa variazione.
Sicuramente, ci saranno dei temi che giudico di fondamentale importanza da trattare ovviamente nel contesto della variazione di bilancio: penso sicuramente all'aumento dei fondi per i voucher scuola; penso alle borse di studio; sarebbero da trattare i temi relativi agli aiuti alle imprese e agli adeguamenti dei costi per le spese energetiche a carico degli Enti regionali o degli Enti convenzionati, come abbiamo detto poc'anzi nell'ambito delle RSA, delle case ATC e quant'altro. Sicuramente, è richiesto un lavoro di approfondimento importante su tutti i temi, così com'è richiesta la presenza degli Assessori. Ringrazio l'Assessore Tronzano per essere presente in questa discussione, visto che stiamo chiamando in causa il bilancio. Però non vedo altri Assessori presenti: sarebbe importante e interessante confrontarci con loro per ben comprendere quali sono le intenzioni su questa variazione.
Io l'ho chiesto anche durante la Conferenza dei Capigruppo: "Non ritenete prioritario affrontare questa discussione in Consiglio regionale?", ma mi è stato risposto a tutto campo che si sarebbe valutato, nel corso della discussione sul provvedimento relativo ad "Allontanamento zero", se sospenderne la trattazione per dare spazio al bilancio di variazione.
A mio avviso, sarebbe stato utile non iniziare neanche l'esame del disegno di legge n. 64 inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti", visto che ci sono delle priorità che riconoscete pure voi, ma incardinare all'interno delle Commissioni competenti la discussione sulla variazione di bilancio in modo da arrivare in Consiglio regionale con i dati alla mano e con tutte le informazioni utili per poter affrontare la questione.
Io non sono favorevole ad interrompere una discussione. Oltretutto iniziamo un disegno di legge che avrebbe richiesto un ulteriore approfondimento in sede di Commissione: come abbiamo detto (dal momento che è stato richiamato), forse era il caso di continuare magari con le audizioni, richiamando anche i Sindaci che hanno firmato gli oltre quaranta ordini del giorno che ci sono stati inviati. Insomma, di audizioni utili sul disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti" ce ne sarebbero state, così come ci vorrebbe un approfondimento anche sulla variazione di bilancio.
Ritengo intanto utile iniziare con quella discussione e sospendere immediatamente la trattazione del disegno di legge n. 64. Facciamo i dovuti approfondimenti e, chiaramente, diamo un ordine di priorità ai provvedimenti. Non che il tema "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti" non sia importante, perché ritengo che la discussione sui maltrattamenti sui minori sia di fondamentale importanza e sia da affrontare nei giusti modi per capire quali sono le azioni che possiamo mettere in campo per potenziare i servizi sanitari, i servizi sociali e tutto il sistema che interviene in questi casi.; però, lo si deve fare ponderando bene le azioni da mettere in campo, possibilmente senza richiamare in Aula un disegno di legge senza i dovuti approfondimenti.
Dedichiamo invece tutto il tempo di cui abbiamo bisogno alla variazione di bilancio. Tra l'altro, penso che si debba ancora fare uno sforzo a livello regionale per trovare le coperture e per garantire alle famiglie degli aiuti che possano intervenire per supportarle in questo periodo di emergenza...



PRESIDENTE

Grazie, collega Disabato.



DISABATO Sarah

Ho visto che si era distratto, allora ho proseguito.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Disabato per l'intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, che interviene sulla questione sospensiva avanzata dalla Consigliera Canalis.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Tra l'atro, credo che l'Assessore Tronzano accoglierà la proposta della Consigliera Canalis. Anzi, dovrebbe ringraziarla, perché difficilmente in altre Aule consiliari una Consigliera di opposizione tende così la mano alla maggioranza, ricordando all'Assessore - l'unico presente - che sono più importanti i suoi temi rispetto a quelli che stiamo per discutere. Ma non solo sono più importanti perché le sue deleghe sono più importanti di altre, bensì perché l'Ente si appresta a fare una variazione di bilancio che è il vero "assestamento" che non abbiamo fatto prima dell'estate: questa è la cosa più grave. Cioè. noi ci siamo rivisti a maggio, se non erro, dicendo che bisognava fare subito l'assestamento, altrimenti non ci sarebbero stati i tempi tecnici. Avevamo ipotizzato un assestamento con un emendamento di Giunta, che poi non è arrivato, ma ci è stato spiegato che ci sarebbe stato semplicemente un assestamento tecnico. Davvero un assestamento politico può essere fatto ad ottobre, magari addirittura a fine ottobre? Lo chiedo, perché non so se avete compreso cosa state per fare. Se non vi fermerete sul provvedimento relativo ad "Allontanamento zero" noi continueremo con questo lavoro ostruzionistico.
Noi, invece, attraverso questa richiesta, vi stiamo dicendo qualcosa in più. La Consigliera Canalis vi sta dicendo: "Venite a miti consigli.
Ritorniamo alle priorità vere di questa Regione. Discutiamo subito anche dell'assestamento e della variazione di bilancio; discutiamo di quelle che sono le emergenze e le urgenze. Ma, soprattutto, non perdiamo questo mese per discutere del disegno di legge inerente a 'Allontanamento zero.
Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti'".
Rimettiamo al centro quelle che sono anche delle necessità tecniche. Lo chiedo all'Assessore Tronzano e ai suoi collaboratori: davvero pensate che sia possibile fare una variazione di bilancio di fatto a fine anno, per l'ennesima volta? Non ci siamo già detti che fare le variazioni di bilancio ad ottobre o a novembre è quasi inutile, anche rispetto alla possibilità di mettere le risorse nelle poste giuste e soprattutto di poter fare delle politiche adeguate? Credo che questo ramoscello d'ulivo vi possa servire, vi possa essere utile. Credo, soprattutto, che una parte così attenta alle esigenze, anche degli uffici, unitamente al fatto di dover dare delle risposte, potrebbe accogliere la nostra proposta e votare questa sospensiva. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Grimaldi per l'intervento.
Sulla richiesta di sospensiva presentata dalla Consigliera Canalis ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io a sostegno di questa sospensiva, perché, come ricordavo in un precedente intervento, nelle prossime settimane saremo impegnati nella discussione sul bilancio. Credo dunque che dovremmo accantonare il tema che è oggetto del disegno di legge "Allontanamenti zero", in quanto è un tema fortemente divisivo e che quindi già sottrae forza e spazio ad un confronto che dovrebbe essere tutto rivolto alla destinazione delle risorse nella prossima variazione. Sospendere questa discussione non cambia molto dal punto di vista del buon funzionamento dell'Aula, o meglio, cambia nel senso che l'Aula sicuramente riprenderebbe a lavorare su un tema non divisivo, come può essere il bilancio - visto che il nostro obiettivo è quello di allocare al meglio le risorse - e si potrebbe trovare un nuovo spazio per riaprire il confronto su questo disegno di legge. Quindi, si sposterebbe la discussione avanti nel tempo, ma si arriverebbe probabilmente ad una soluzione per cercare di distendere un po' quella che adesso è diventata una contrapposizione che appare poco risolvibile.
I temi sul bilancio, che per noi saranno oggetto di discussione, come ricordava anche il Presidente Magliano, saranno ovviamente quelli che portiamo sempre all'attenzione della Giunta anno dopo anno e in ogni fase di discussione di bilancio. In particolare, come citava il Presidente Magliano, sono i temi del diritto allo studio, quindi i voucher riferiti soprattutto alla parte di iscrizione e frequenza; io aggiungerei anche la parte destinata a libri, POF e trasporti. Non dimentichiamo, infatti, che esiste anche una graduatoria rispetto a queste spese che incidono pesantemente sui bilanci familiari. Tra l'altro, quelle relative ai libri non sono nemmeno spese detraibili. Questo è un altro grande tema che dovremmo portare anche all'attenzione del futuro Governo, perché in un momento di crisi come questo, dovremmo trovare assolutamente la modalità per sostenere le famiglie che devono affrontare le spese riferite al diritto allo studio, tra l'altro in una fase della vita dei ragazzi in cui vige l'obbligo di istruzione. Pertanto, è dovere delle istituzioni trovare tutte le risorse possibili per sostenere queste spese che le famiglie devono affrontare.
Sappiamo che nella variazione di bilancio sono state aumentate le risorse.
però non crediamo che siano sufficienti; comunque, sarebbe meglio riuscire ad allargare ulteriormente la platea di famiglie che devono affrontare questi costi che incidono pesantemente sul bilancio familiare ed incideranno ancora di più con l'arrivo dell'autunno e della pesante crisi che andremo ad affrontare.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani per l'intervento.
Sulla sospensiva presentata dalla Consigliera Canalis ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; prego



GIACCONE Mario

Riprendendo i ragionamenti che, in generale, hanno preceduto il mio intervento, anch'io sollevo la questione legata al fatto che sarebbe opportuno affrontare i temi di bilancio che su alcuni argomenti ci vedono dare interpretazioni e, di conseguenza, destinazioni diverse nelle voci.
Sarebbe opportuno su questo poter ragionare, in quanto c'è una sensibilità diversa rispetto a certi temi. Nel momento in cui l'Assessore Tronzano, con riconosciuti sforzi, cerca di venire incontro alle sollecitazioni e alle sensibilità espresse dalla minoranza, il fatto di poter avere più tempo e un clima anche più disteso potrebbe essere utile a stemperare gli animi ed evitare di arrivare al momento in cui si dovrà parlare di questi argomenti in urgenza con animi decisamente meno predisposti, se si anticipa il disegno di legge n. 64 inerente all'"allontanamento zero".
Anche rispetto a questo, lasciatemi dire che non ci si sta approssimando alla discussione con il percorso netto più favorevole. Dico questo, perch oggettivamente, da una prima formulazione che noi avevamo osteggiato con energia, avevamo avuto la conferma del fatto che l'Assessora che se ne occupava avesse in qualche modo recepito per certi aspetti le istanze della minoranza; purtroppo, a seguito di un'ulteriore sollecitazione da parte di altri componenti della maggioranza, ha rimodificato i contenuti, facendo un passo indietro, anzi, più che un passo indietro, un intero sentiero indietro rispetto agli elementi che noi consideravamo migliorativi e che erano stati, nel frattempo, condivisi. È chiaro che questo atteggiamento e questo percorso non ci porta ad avere animo sereno, come avete avuto modo di osservare fin da questa mattina, rispetto al provvedimento e ci costringe a cercare, in qualche modo, di indurre un ragionamento nella maggioranza che porti nuovamente ad una riconsiderazione della proposta e della formulazione della legge stessa.
Per questi motivi, sostengo quanto richiesto dalla collega Canalis, cioè di invertire i due ragionamenti per poter avere la mente più limpida e anche più tranquilla rispetto al bilancio e, nel frattempo, il tempo di poter ragionare nuovamente sul disegno di legge n. 64, per individuare se esistono elementi comuni che possano condurci ad un tragitto più armonioso nella discussione della legge stessa.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Valle



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Giaccone per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei presentare una sospensiva, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, in particolare legata alla questione del grattacielo che dovrebbe ospitare gli uffici della Regione. Non ci sarebbe urgenza, mi dirà lei, perché sono 11 anni che vanno avanti i lavori, ma la realtà è che invece le notizie di questi giorni e le scadenze che questa Giunta aveva annunciato rispetto all'andamento dei lavori imporrebbero una discussione anche in quest'Aula e una condivisione più ampia.
Poco fa, mi è capitato di presentare un question time su questo punto.
Durante la conferenza stampa di inizio anno, il Presidente Cirio aveva annunciato, in pompa magna, che il 10 ottobre sarebbe stata presentata la pratica per l'agibilità e che, conseguentemente, sarebbe iniziato il procedimento per il trasloco e per il trasferimento dei lavoratori. Come immaginavamo, siamo ben lontani dal deposito di questa pratica; non è ancora stata presentata neanche la SCIA antincendio, propedeutica per ottenere l'agibilità, e soprattutto abbiamo notizie non confermate.
Purtroppo, il question time non è stato l'occasione per chiarire questo aspetto e, quindi, probabilmente, torneremo su questo tema, ma sarebbe meglio poterlo fare in una discussione compiuta, rispetto al fatto che l'agibilità che si otterrà, ad oggi, non sarebbe totale, ma solo parziale cioè relativa a una parte della struttura; questo vorrebbe dire ovviamente, procrastinare ulteriormente il trasferimento dei lavoratori con tutto quello che ne consegue anche in termini di razionalizzazione delle spese e ottimizzazione delle risorse economiche, a maggior ragione in quest'anno quando le utenze, come sappiamo, raggiungeranno costi davvero importanti per l'Ente. Questa è una discussione che, rispetto all'organizzazione dei nostri lavori, mi pare necessario condividere, anche perché - appunto - il procedimento è lungo (i lavori vanno avanti da circa undici anni).
Quello che le chiederei è di sospendere questa discussione per dedicare una seduta di approfondimento alla questione dei lavori presso il grattacielo alla questione del trasferimento dei nostri dipendenti dentro la struttura del grattacielo; mi sento anche di proporre, eventualmente, un nuovo sopralluogo della Commissione, che possa consentirci di approfondire in prima persona la situazione reale, al di là della prossima conferenza stampa o del prossimo annuncio dell'apertura.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti, sulla sospensiva presentata dal Consigliere Valle.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Vorrei ringraziare il collega Valle per aver sollevato questo argomento.
Ricordo che, mi pare nel 2019, avevamo fatto un sopralluogo al grattacielo e sembrava già cosa fatta, ma tra di noi dell'opposizione c'era già qualche dubbio. Dubbi che sono confermati dalle parole del collega Valle, che adesso ci riporta notizie che destano qualche preoccupazione.
Come ben sappiamo, affinché una macchina come questa possa funzionare bene c'è anche la necessità che tutto funzioni, compreso un trasferimento che ritengo non possa essere - e condivido quanto detto dal Consigliere Valle solo parziale, come sembra emergere da quanto è stato programmato. Accolgo con favore anche la sua richiesta e soprattutto spero che venga accolta dalla Giunta l'istanza per un nuovo sopralluogo.
Credo sia veramente importante avere delle certezze perché - come veniva detto - di conferenze stampa in cui si prospettano trasferimenti immediati con annunci roboanti ce ne sono state, ma poi c'è il problema concreto che se il trasloco non avviene nei modi giusti, mettendo così tutti in condizione di svolgere bene il proprio lavoro, ci potrebbero essere problemi che si ripercuotono a livello organizzativo anche sui lavori dei Consiglieri e del Consiglio. L'organizzazione che c'è dietro è rilevante e lo si può notare quando si organizza anche soltanto un piccolo evento.
Personalmente, ho avuto occasione, nel mio mandato, di dover organizzare qualche piccolo evento in collaborazione con il Consiglio regionale; devo dire che mi sono reso conto di quante persone sono coinvolte nella preparazione: ritengo che tutte queste persone devono essere messe nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il loro lavoro.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Salizzoni, sulla sospensiva del Consigliere Valle.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
"Torre chiama Torre". Non posso non ricordare, ma a volte tutti facciamo finta di non saperlo e di dimenticarcelo, che quella torre è vicina a una futura auspicabile torre, che è quella del Parco della Salute.
Il Parco della Salute sarà esattamente lì, avranno la stessa entrata. Chi fa il sottopasso del Lingotto si sarà certo già reso conto che addirittura, ci sono le uscite stradali per portare al Parco della Salute e anche a quella che è la torre della Regione.
Da troppo tempo questa torre è stata dimenticata. Mi rendo conto che un trasferimento di personale e di Assessorati in quella torre comporta dei problemi; però quella torre intanto va riscaldata in qualche maniera, con un consumo energetico non indifferente e, quindi, bisogna decidere che cosa farne una volta per tutte.
Abbiamo tutti fatto finta di credere che potesse essere destinata a scopo sanitario. Vorrei che fosse chiaro a tutti, e che ci impegnassimo su questo aspetto, che quella torre non può avere sbocchi sanitari: quella torre non ha i requisiti per allocare alcunché di programmazione medica, ma certamente può accogliere degli uffici.
Da questo punto si vista la Regione, proprietaria della torre, deve decidere bene cosa fare e, nel contempo, decidere anche che cosa fare dell'area prospiciente e se davvero c'è la volontà di arrivare al Parco della Salute. Ricordo che, con la deliberazione del direttore, è ripartita la discussione, quindi ormai non si parla più di 3 o 4 anni, ma penso che il Parco della Salute, se sarà attuato e sarà usufruibile, lo sarà tra non meno di 6-7 anni. Sei, sette anni sono una enormità, un'eternità rispetto ai bisogni sanitari di Torino, soprattutto rispetto a quello che Le Molinette è ancora in grado di dare.
L'ospedale delle Molinette contiene grandi competenze e io sono preoccupato che queste competenze svaniscano, perché non hanno il posto giusto in cui essere collocate. Lì bisogna essere precisi: occorre assolutamente prendere una decisione e dire che quella torre non può avere sbocchi sanitari. È la torre della Regione Piemonte. Dipendesse da me, la venderei, perché crea molti problemi nell'allocamento, ma purtroppo non credo sia possibile o quanto meno, molto difficile.
Ho detto quello che pensavo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Salizzoni per l'intervento.
Ha chiesto di interviene la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Questo è un tema che ha seguito più da vicino il mio collega Bertola quindi porto anche la sua voce.
Ci piacerebbe avere un ulteriore approfondimento anche per capire le tempistiche, il tipo di organizzazione e quale sarà il progetto futuro, dal punto di vista organizzativo. Conosciamo perfettamente (più che altro a mezzo stampa) le vicissitudini che questo grattacielo ha attraversato. Ci piacerebbe parlarne proprio dal punto di vista dell'organizzazione: capire come si intenda organizzare il personale, come impatterà il nuovo posizionamento del personale all'interno della struttura, quali saranno le modalità di lavoro e quale sarà la logica alla base dell'organizzazione funzionale.
Sono discorsi che ci piacerebbe fare, al di là dell'approfondimento sugli aspetti più tecnici e sui vari problemi che il grattacielo ha incontrato durante la sua costruzione e realizzazione, proprio per capire come impatterà sul personale.
Avevo rivolto una domanda all'Assessore Caucino rispetto alla sua visione dello smart working, dato che parliamo di famiglia, di donne, di donne che lavorano, di impatto sulla genitorialità e di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Sappiamo essere un tema di grande interesse per l'Assessore, ma non abbiamo avuto modo di approfondire la sua visione.
Conoscevamo la visione dell'Assessore Gabusi rispetto al tema, una visione non troppo vicino alla nostra (sappiamo che sullo smart working la sua visione era, non dico ostile, ma non molto favorevole), mentre ci è parso di capire che l'Assessora Caucino avesse mostrato un'apertura maggiore.
Pertanto, anche rispetto allo spostamento del personale nel grattacielo e alle nuove esigenze di mobilità e di logistica (perché ricordiamoci che molte persone verranno spostate e concentrate in un unico luogo che sarà raggiungibile con diversi mezzi di trasporto e abbiamo personale che arriva anche da fuori città, quindi c'è pure un discorso di mobilità, con un richiamo alla presenza dell'Assessore Gabusi), vorremo avere una visione di insieme riferita, non tanto e non solo alla realizzazione dell'immobile, ma proprio a come impatterà sull'organizzazione del personale e sulla vita di queste persone, che cambieranno sia il luogo di lavoro sia l'organizzazione e, magari, avranno strumenti in più per conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani per l'intervento.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere per una nuova sospensiva.



VALLE Daniele

No, Presidente, sull'ordine dei lavori, perché ho già presentato una questione sospensiva.



PRESIDENTE

Va bene, prego.



VALLE Daniele

Capisco tutto; capisco che probabilmente è in corso una riunione di maggioranza con la nuova forza che traina questa maggioranza in Consiglio regionale; capisco che possa non interessare all'Assessore Caucino la discussione sul disegno di legge "Allontanamento zero", che è a sua prima firma; capisco che siamo in una fase post elettorale, ma se dobbiamo parlare così.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Collega Ravetti.



VALLE Daniele

Voi siete Fratelli d'Italia, va bene, ma se dobbiamo fare un Consiglio regionale in questo modo, lo chiudiamo, ci rivediamo la settimana prossima e proviamo a discutere di questi argomenti.
Noi stiamo ponendo questioni centrali nel dibattito del Piemonte, tanti temi di cui voi non vi siete mai occupati in questi anni. Almeno una gentilezza all'Assessore Caucino possiamo chiederla di essere in Aula? Ringrazio l'Assessore Tronzano, che gentilmente rappresenta la Giunta, ma non è proprio la sua delega il disegno di legge "Allontanamento zero", per cui, Presidente, potrebbe verificare, gentilmente, dov'è l'Assessore? Altrimenti possiamo terminare i lavori del Consiglio.


Argomento: Famiglie

Esame disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti" (seguito)


VALLE Daniele

Presentazione questioni sospensive ai sensi dell'art. 71 del Regolamento



VALLE Daniele

Questione sospensiva presentata dal Consigliere Martinetti



PRESIDENTE

Grazie, verificheremo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Come aveva già annunciato stamattina la Consigliera Disabato, sollevo una questione sospensiva, sempre ai sensi dell'art. 71 del Regolamento, sulla programmazione della costruzione di due nuovi ospedali nella provincia di Cuneo.



PRESIDENTE

Mi scusi, collega Martinetti.
Collega Gallo, vede che l'Assessore è arrivato? GALLO Raffaele (fuori microfono) Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Martinetti; proceda pure.



MARTINETTI Ivano

Grazie, sono più ispirato anch'io. Vedendo l'Assessore Caucino sono più ispirato anch'io. Grazie, la ringrazio per la presenza, Assessora.
Presidente, sicuramente avrà seguito la discussione di questa mattina e molte, tra le questioni sospensive sollevate, riguardano l'edilizia sanitaria. Credo sia un argomento, senza nulla togliere al disegno di legge presentato, prioritario. Ci troveremo a riorganizzare la sanità in tutto il Piemonte, ma alcuni territori dovranno veramente affrontare sfide importanti.
Il dibattito sugli ospedali che dovrebbero essere costruiti nella mia provincia si è già infiammato alcuni mesi fa, più che altro sui giornali sui mass media, sui social, ma se ne è parlato troppo poco.
Ricordo che già l'ospedale di Cuneo ha avuto un iter piuttosto travagliato anche solo per la scelta del luogo, nonostante ci fossero terreni di proprietà dell'ASL (si è organizzata una Conferenza dei Sindaci e c'è stata una votazione). L'Assessore, su nostro consiglio - cosa che non ha fatto per l'ospedale di Novara - sembrava intenzionato a ricorrere a un finanziamento tramite i fondi dell'INAIL per l'ospedale di Cuneo; adesso sembra stia cambiando rotta.
L'altro giorno ho letto un articolo su un giornale in cui si parlava dell'ospedale di Savigliano che, rispetto alla costruzione dell'ospedale di Cuneo, è ancora assolutamente indietro, perché mentre per l'ospedale di Cuneo avevamo dei terreni già di proprietà, per l'ospedale di Savigliano non si è ancora scelto il sito, il luogo dove costruirlo; in più è arrivata una lettera dal Sindaco di Savigliano e firmata da altri Sindaci del territorio in cui si chiedeva espressamente all'Assessore Icardi di fare chiarezza su quale sarà la destinazione di questo nuovo ospedale.
Al netto dei ragionamenti che stiamo facendo, che sono tutti importanti una discussione di questo tipo è in linea con le problematiche che abbiamo per Novara e per la Città della Salute che è stata tirata in ballo più volte nella discussione di oggi, ragion per cui credo che veramente bisognerebbe sospendere questo provvedimento per cercare di far luce sulle intenzioni di questo Assessorato.
Grazie, Presidente.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Valle (seguito)



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Congeliamo un attimo la sospensiva presentata dal Consigliere Martinetti e torniamo sulla sospensiva presentata dal Consigliere Valle sulla quale ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
La ringrazio per la comprensione, ma c'era stato un malinteso legato al fatto che quando il Consigliere Martinetti ha chiesto di intervenire sia io che il collega Grimaldi ritenevamo sarebbe intervenuto ancora sul tema precedente; quindi gli abbiamo lasciato lo spazio, ma eravamo rimasti indietro rispetto all'argomento legato al tema "grattacielo" sollevato dal collega Valle, sul quale entrambi avevamo da fare delle considerazioni.
La vicenda legata alla realizzazione "grattacielo", dal punto di vista storico, è una delle vicende più significative del Consiglio regionale perché un progetto di così lunga data, anche se ideato dall'altra parte politica, da un certo punto di vista era un progetto valido, di lungimiranza rispetto alle prospettive di risparmio legate allo spostamento e alla riallocazione di tutti gli edifici che in questo momento vengono utilizzati per svolgere l'attività del Consiglio e della Giunta regionale.
È chiaro che arrivare a superare i dieci anni dal momento in cui si ragiona di partire, dal momento in cui si riescono a consegnare le chiavi per poter iniziare il trasferimento ed il trasloco, sembrano non solo a noi, ma a tutti i cittadini piemontesi un numero di anni decisamente eccessivo ed esagerato.
Un po' tutti noi abbiamo subìto l'ombra negativa di una operazione così faticosa, così lunga che ha prodotto anche una ingente dispersione di risorse pubbliche. Tuttavia, pensavamo - almeno, così ritenevamo dalle dichiarazioni che lo stesso Presidente aveva fatto - di poter essere arrivati al momento in cui oggettivamente si partiva. Le preoccupazioni del collega Valle preoccupano dunque anche noi, perché lui stesso ha detto di non essere così sicuro che si possano effettivamente rispettare i tempi della metà di ottobre che erano stati ancora di recente confermati come quelli dell'inizio del trasferimento.
Ed è per questo che noi vorremmo poter anticipare il tema, per capire se questi tempi verranno rispettati o se ci troviamo di fronte all'ennesimo rinvio che, francamente, sembrerebbe ridicolo ed eccessivo, soprattutto in considerazione di quanto illustrato fino ad oggi. Certo è che anche il trasloco di per sé non è una questione né semplice né breve, tant'è che una parte dei dipendenti dovrà occuparsene ed organizzarlo dalla sede del grattacielo per poter permettere a tutti i colleghi e poi a tutti i Consiglieri e quindi anche agli Assessorati di spostarsi. A questo punto devo dire all'opposizione che non è che interessi sapere tanto a quale piano quale Assessore sarà sistemato (mi sembrano aspetti secondari), ma quello che a tutti noi interessa è sapere con urgenza quando e con quale cronoprogramma effettivamente avverranno i trasferimenti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Ha chiesto di intervenire sulla sospensiva presentata dal Consigliere Valle il collega Grimaldi.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che non dovessimo attendere il question-time del collega Valle per discutere, invece, di una vicenda così importante e ha ragione il Consigliere di voler rivolgere un appello alla Giunta per discutere dell'unica cosa immutabile di questi anni. Sono passati davvero diversi Governi e questa ombra rimane lì. Parlo di un'ombra perché è incredibile che questa opera, che è già costata tantissimo e che ha avuto diverse vicende - anche, ahimè, giudiziarie - sia ancora lì, ancora in attesa . se capisco bene, se ho compreso dal question-time - della pratica SCIA antincendio che verrà presentata il prossimo 14 ottobre. Fa ridere, perch una pratica come quella immagino che potesse essere presentata anche prima ma credo che ogni ritardo si sia accumulato e si sia sovrapposto ad altri.
Oltre a questo piano di comunicazione pubblica, in cui si continuano a susseguire gli annunci di un possibile arrivo dei primi dipendenti, manca il coinvolgimento dei dipendenti. Assessore Tronzano, non so se lo sa, ma noi Capigruppo di opposizione e maggioranza abbiamo incontrato i dipendenti della Regione Piemonte qualche settimana fa, i quali ci hanno chiesto un piano - mi rivolgo alla maggioranza perché dovevano essere fra i promotori di questa richiesta - un momento di condivisione con i sindacati, proprio per discutere di come avverrà questo trasferimento, soprattutto quali saranno i numeri iniziali e quando si arriverà al piano definitivo in cui tutti saranno trasferiti nel grattacielo.
Ci piacerebbe sapere, a questo punto, se nel bilancio di previsione del prossimo anno si inizieranno a vedere cancellate le spese degli altri uffici, perché immagino alcuni di essi verranno dismessi. Se, in qualche modo, l'Assessore è intenzionato, possiamo sospendere subito, senza che l'Assessora al 74° piano si offenda, l'iniziativa su "Allontanamento zero"e aprire un confronto qui in Aula per comprendere esattamente cosa succederà nei prossimi mesi.
Questione sospensiva presentata dal Consigliere Martinetti (seguito)



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Grimaldi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marello, che interviene sulla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Martinetti. Prego Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Ringrazio il Consigliere Martinetti per aver toccato due temi a me cari: il primo riguarda la realizzazione degli ospedali in provincia di Cuneo, che ancora mancano, come quello di Alessandria, e più in generale nel Piemonte 2, che sono quelli di Savigliano e di Cuneo, sui quali in passato avevo anche presentato delle interrogazioni per chiedere all'Assessore Icardi informazioni sullo stato dell'arte. Il secondo tema richiamato riguarda, più in generale, l'edilizia ospedaliera, su cui abbiamo già avuto modo di discutere in quest'Aula.
È del tutto evidente, visto che ormai sono passati più di tre anni dall'inizio di questa legislatura a guida Cirio, che si possa dire, con una ragionevole previsione, che per quanto riguarda l'edilizia ospedaliera non partirà assolutamente nulla. Anzi, le ipotesi già avviate dalla Giunta Chiamparino al momento sono state sostanzialmente fermate (ne hanno parlato anche i colleghi questa mattina): da Torino, a Novara, al VCO, a Moncalieri, solo per fare degli esempi. In pratica, per quanto riguarda l'edilizia ospedaliera, abbiamo un quadro che è assolutamente sconfortante e ci preoccupa: preoccupa noi, preoccupa i cittadini, preoccupa l'accesso al cosiddetto "diritto alla salute" dei piemontesi.
Nello specifico, per quanto riguarda gli ospedali promessi dall'Assessore Icardi e dal Presidente Cirio, vale a dire Alessandria Cuneo e Savigliano, registriamo situazioni di totale incertezza relativamente ai finanziamenti e alle localizzazioni, per non parlare dei progetti, che non ci sono ancora. Quindi il quadro è sicuramente sconfortante.
Dunque, trovarci qui a discutere di un provvedimento che tratta un tema molto delicato - Allontanamento zero - sul quale la politica dovrebbe entrarci in punta di piedi e non come elefanti in mezzo agli oggetti di cristallo, in luogo di discutere di altre serie questioni in materia sanitaria e ospedaliera, su cui anche l'opposizione ritiene di poter offrire il proprio contributo, credo sia un grave errore.
Pertanto, sostengo convintamente la questione sospensiva avanzata dal collega Martinetti, che è assolutamente fondata su una priorità decisamente più significativa rispetto a quella che ci troviamo a trattare in questo momento.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Marello per l'intervento.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato, che interviene sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Martinetti.
Prego, collega; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente e grazie alle minoranze che continuano a portare avanti un dibattito sull'edilizia sanitaria nella nostra Regione. È un argomento di cui leggiamo spesso sui giornali, rispetto al quale si cambia idea, si cambia metodo di finanziamento, si cambia collocazione: insomma di questi ospedali si sente sempre parlare, salvo non vedere mai posare la prima pietra, oserei dire. Mi verrebbe da fare una domanda anche un po' ironica: chissà se per la fine della legislatura magari una pietra - almeno una! - riusciremo a posarla? Perché poi, di fatto, se una Giunta non riesce a tirare su nemmeno un ospedale, non so quanto si possa poi riproporre ai cittadini per un altro mandato! Questa è la domanda che pongo: riflettete sulla risposta da darmi.
Sta di fatto che su Cuneo la situazione l'abbiamo appresa dai giornali: si era deciso di intraprendere un percorso con i fondi INAIL, ma anche in quel caso si parte, magicamente, con un progetto di partenariato pubblico privato, esattamente com'era successo per l'ospedale di Novara, esattamente come si sta parlando adesso per l'ospedale di Savigliano. Insomma, pare che il privato debba essere ovunque, sempre sulla scia di quanto detto in precedenza: iniziamo a privatizzare i reparti? Iniziamo a privatizzare gli ambulatori? Poiché iniziamo ad inserire i privati ovunque, e adesso i privati entrano pure nella costruzione di ospedali, penso che il passo a privatizzare la sanità nella nostra Regione, che già è un percorso che stiamo intraprendendo, diventerà sempre più breve! C'è poi tutto il discorso inerente alle localizzazioni di queste strutture: penso, ad esempio, all'ospedale dell'ASL TO5, sul quale interverrà anche il collega Sarno, che in questo momento non è presente dove c'è un continuo rimpallo su dove collocarlo. Continuano ad arrivare relazioni e proposte, ma questi ospedali sono sempre ostaggio della politica, se così vogliamo vederla. Probabilmente, mi sfuggono anche altri esempi (sul Parco della Salute è già intervenuto in precedenza il collega Salizzoni).
Mi dica lei, Presidente, se a suo avviso ci saranno delle buone basi o almeno mezze certezze - per pensare di riuscire a vedere un qualcosa di concreto sull'edilizia sanitaria nella nostra regione. Per non parlare poi, degli Ospedali e delle Case di comunità che ho citato prima, su cui sappiamo esserci un Piano che prevede un certo numero di strutture sul nostro territorio, per un importo di 200 milioni di euro. Al riguardo avevo chiesto le schede di dettaglio dei progetti, ma non sono mai arrivate. Ad oggi, abbiamo un bell'elenco della spesa da presentare al Ministero, ma non sappiamo assolutamente quali verranno riqualificati quali saranno le strutture ex novo, per non parlare - credo che sia una domanda fin troppo azzardata - di quale personale ci lavorerà.
Poiché penso che su questi temi ci sia una priorità assoluta, sollecito nuovamente la presenza dell'Assessore Icardi, che tra l'altro ho visto comparire prima: se magari ha voglia di materializzarsi in aula...



PRESIDENTE

Grazie, collega Disabato.
Il tempo a sua disposizione è scaduto.



DISABATO Sarah

Grazie a lei.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, che interviene in merito alla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Martinetti.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Anche i nostri Gruppi consiliari a Cuneo sono molto preoccupati, in particolare sul canone di 50 milioni di euro all'anno che il Comune dovrebbe corrispondere all'impresa appaltatrice, a fronte della quota che sembrerebbe poterle spettare; il costo pagato al privato è almeno il triplo di quello normale e sussistono costi molto elevati anche di transazione e tempi larghissimi. Si rischia non solo la scarsa trasparenza in caso si invocasse il segreto commerciale e sussiste la possibilità che l'aumento del canone si ribalti sul settore sanitario e sulle prestazioni.
Pensiamo che queste vicende siano strettamente legate non solo al tema del partenariato che è utilizzato in tanti luoghi, ma anche all'indirizzo che il pubblico vuole dare per salvaguardare le competenze degli ospedali di quella città. Tutti noi saremmo molto interessati a conoscere la posizione dell'Assessore Icardi. Credo che, così come abbiamo già detto su Torino e Novara, sarebbe importante un approfondimento anche di natura tecnica su quelle che sono le vere possibilità rispetto al cofinanziamento pubblico.
Quindi, chiederei, Presidente, di sospendere questa seduta e, visto che le richieste sono già tre, di convocare l'Assessore Icardi per poter confrontarci su questi ospedali e sugli investimenti dei prossimi anni.
Grazie.
Richiesta di sospensiva della Consigliera Frediani



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Grimaldi. Non vedo richieste di intervento sulla sospensiva presentata dal collega Martinetti. Chiedo pertanto se qualcun altro vuole presentare una sospensiva oppure passiamo alle votazioni.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non intervengo sulla sospensiva presentata dal collega Martinetti, perch sono già intervenuti i colleghi che hanno approfondito il tema in modo molto preciso. Chiedo, invece, un approfondimento rispetto ad un tema che riguarda un po' tutte le famiglie in un modo o nell'altro, cioè il tema della scuola. Per cui torno a richiamare in causa l'Assessore Chiorino che purtroppo vediamo sempre meno frequentemente in quest'Aula - perch vorrei capire, dopo il periodo di pandemia che abbiamo vissuto e nella speranza di non doverne affrontare un altro, come pensiamo di affrontare quest'anno scolastico. È un anno scolastico che sicuramente è vissuto in modo diverso dai ragazzi, che finalmente possono ritornare in Aula senza le mascherine e senza vivere grandi limitazioni, però è un anno scolastico che ci pone di fronte all'urgenza di interventi di sostegno verso le giovani generazioni che, attraverso la scuola, possono essere facilmente attuati.
Richiamavo prima la discussione, che spero si avvii presto, sullo psicologo scolastico, che è una proposta che abbiamo presentato in Commissione sanità, ma che riguarda anche l'aspetto più legato alle competenze dell'Assessore Chiorino, perché crediamo che la scuola debba essere un luogo di confronto, di creazione di stimoli per i ragazzi e un luogo in cui possiamo aiutarli, in cui possiamo cogliere i segnali di disagio ed intervenire tempestivamente.
Le nuove generazioni si trovano a vivere loro malgrado quello che sta succedendo nella società, perché non hanno alcuna responsabilità e sono vittime delle scelte degli adulti - scelte più che mai scellerate. Sono bombardati da notizie catastrofiche e, difatti, non siamo mai stati negli ultimi decenni sull'orlo di una catastrofe come quella che ci raccontano i media in questo periodo. Quindi, immaginiamo in quale modo possa impattare dopo una pandemia un momento storico come quello che stiamo vivendo, come le notizie arrivino e vengano elaborate e vissute dalle giovani generazioni.
Per questo, dobbiamo impegnarci e metterci totalmente a disposizione cercando di studiare ogni metodo e ogni via possibile per arrivare a sollevare questo enorme macigno che sta pesando sulle giovani generazioni in modo da alleviare ed intervenire laddove possiamo cogliere precocemente segnali di disagio, prima di arrivare a situazioni estreme che, purtroppo nella nostra cronaca quotidiana leggiamo sempre più spesso.
Inoltre, e concludo, c'è tutto il discorso relativo alla situazione delle nostre aule scolastiche. La settimana scorsa a Bussoleno è caduta una finestra su quattro giovani studenti, che peraltro hanno ripreso la situazione nelle classi, ottenendo in cambio il divieto di uso dei cellulari a scuola. Direi che non è il metodo giusto per rapportarsi con i ragazzi, ai quali dovremmo molto spesso chiedere scusa piuttosto che intervenire vietando l'utilizzo di uno strumento per evitare che certe notizie escano al di fuori delle classi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano sulla sospensiva presentata dalla collega Frediani; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso che il tema posto dalla collega sia centrale, anche perché, leggendo gli articoli di cronaca, abbiamo ormai dati certi sul disagio che i ragazzi hanno vissuto durante il COVID, che porta con sé un attuale disagio psicologico e anche comportamentale nelle relazioni. Da questo punto di vista, veniamo spesso raggiunti da comunicazioni di mamme e di papà che ci raccontano come questi due anni hanno lasciato un segno; situazione che porta con sé tutta la necessità di ricostruire fratture, luoghi e spazi nei quali le persone e soprattutto i ragazzi possano risentirsi comunità.
Questo manca in maniera importante e forse sarebbe necessario, come chiedeva la collega, parlare sia dal punto di vista umano, cioè le infrastrutture sociali che dobbiamo ricostruire, sia dal punto di vista delle infrastrutture vere e proprie, perché il tema delle nostre scuole e della condizione infrastrutturale delle nostre scuole è una questione che dovremmo affrontare con forza e con un alto livello di vigilanza.
Certo, l'inizio di quest'anno porta con sé una normalità e questo lo possiamo dire con chiarezza. È una normalità rispetto ai percorsi di studio dei nostri ragazzi, ma comunque non possiamo non pensare che non vedano e non vivano quello che sta accadendo negli scenari internazionali: l'incertezza rispetto al lavoro delle mamme e dei papà, l'incertezza rispetto a quello che accadrà legato allo scenario mondiale; quindi, su questo dovremmo provare a discutere fino in fondo per trovare tutte le soluzioni, anche rispetto al contesto familiare.
In Aula c'è l'Assessore Caucino che ha questa delega; penso che le famiglie avranno un ruolo sempre più importante e dovremmo rimetterle al centro rispetto al rapporto educativo, perché non si tratta soltanto di istruzione, ma è formazione, patto educativo, ed è anche un rischio educativo quello che le famiglie e gli insegnanti si prendono rispetto al contesto in cui ragazzi sono chiamati a vivere oggi.
Pertanto, faccio mie le parole della collega e mi auguro che si possa, da questo punto di vista, intervenire e discuterne quanto prima, magari già quest'oggi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno, sulla sospensiva Frediani.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io, secondo il Regolamento, sulla sospensiva della collega Frediani, che coerentemente con il tempo che stiamo vivendo, pone il tema fondamentale della scuola, del lavoro all'interno delle nostre istituzioni scolastiche. Crediamo fondamentali, prioritariamente e non in termini d'importanza, nell'ambito scolastico di oggi tutta una serie di elementi che dovrebbero essere narrati e confrontati con il Consiglio, proprio per capire insieme come affrontare una serie di difficoltà che le nostre scuole stanno vivendo. Sono difficoltà che riguardano alcuni aspetti a livello nazionale e governativo, questo è evidente e nessuno lo nasconde, per hanno ricadute in termini di scelte anche a livello regionale.
Penso davvero che nella nuova programmazione dovrebbe essere posta la questione e dovremmo farlo adesso, non fra qualche mese (per l'ennesima volta in ritardo) proprio sul tema dell'edilizia scolastica, sul tema di molte palestre non utilizzate o inagibili, in quanto abbiamo la competenza soprattutto su alcune palestre delle scuole superiori, ma non solo. Ci sono competenze anche di altre istituzioni e penso alla Città metropolitana di Torino, con la quale bisogna però aprire una riflessione, in quanto la stessa Città metropolitana sta intervenendo su alcune scuole, proprio per agevolarne il funzionamento.
Da un po' di tempo non sentiamo più citare il Piano nazionale sull'edilizia scolastica, quindi non abbiamo nuovi dati nemmeno sulla programmazione. Il tema sugli interventi urgenti era stato lanciato dall'Assessore Chiorino: vi ricordate quando si era aperto un fondo nel bilancio non per i grandi lavori, ma per tutti quegli interventi urgenti, immediati e veloci che servivano, ad esempio, per mettere a norma o rimettere in funzione alcuni spazi all'interno delle scuole? Ebbene, sono ormai mesi che non abbiamo nessun tipo d'informazione al riguardo.
Non me ne voglia l'Assessore Caucino, perché non è in termini di una mancata importanza del tema che dobbiamo affrontare sul cosiddetto "allontanamento zero", una proposta di legge che fa rabbrividire già leggendo il titolo, ma il tema è quello di discutere prioritariamente di alcune questioni contingenti rispetto alle quali, una volta passato il periodo d'avvio della scuola, arriveremmo semplicemente in ritardo.
Ecco perché crediamo che questa sospensiva sia particolarmente urgente e importante ed è per questo motivo che chiediamo di rinviare la discussione sull'"allontanamento zero" per affrontare invece questo, che è il più urgente e contingente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, sulla sospensiva Frediani.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Poiché l'Assessora Chiorino rimarrà con noi, immagino sia.



(Commenti del Consigliere Giaccone)



GRIMALDI Marco

Non è Chiorino l'Assessore alla scuola?



(Commenti del Consigliere Giaccone)



GRIMALDI Marco

No, no. L'Assessora Caucino rimane insieme a noi, non voleva fare la deputata.
Come dicevo, poiché l'Assessora Chiorino rimarrà con noi, credo sia venuto il momento di discutere.



(Commenti fuori microfono)



GRIMALDI Marco

Sì, con noi, con noi.
Credo sia giunto il momento di discutere dello stato della scuola soprattutto perché, dopo due anni di pandemia, ritenevo fosse necessario così come la proponente Frediani, discutere delle nostre classi, a partire anche, tra l'altro, dai luoghi.
Come sapete, abbiamo proposto da tempo l'idea di un ripensamento di tutti gli edifici vuoti per mettere assieme il fatto che, in realtà, le classi andrebbero ridotte (anche di numero), per ritornare a una educazione di qualità, a un rapporto più bilanciato nel ruolo degli insegnanti.
Penso che troppo spesso lasciamo sulle spalle dell'insegnante una responsabilità enorme, che è anche quella di essere, di fatto, il vero psicologo di comunità, non rendendoci conto che se gli insegnanti devono svolgere sempre più ore anche di educazione civica e anche per intercettare i malesseri, questo si può fare soltanto se si riducono quei numeri e se si ritrova un rapporto più equilibrato fra insegnanti e alunni.
Questo è soltanto uno dei temi di cui vorremmo parlare, così come gli psicologi di scuola e i luoghi di ascolto; in tanti hanno fatto delle proposte appena sono arrivati questi dati choc sulle crisi, soprattutto nell'adolescenza, a partire dai disturbi alimentari, ma anche dalle depressioni. Come sapete, in questi mesi sono aumentati tantissimo gli accessi ai pronto soccorso e a quelli che sono i luoghi dove i ragazzi arrivano ormai in condizioni molto, molto difficili.
Per questo motivo, credo sarebbe davvero utile sospendere la discussione sugli allontanamenti zero e mettere in primo piano uno dei settori centrali della nostra Regione, del quale in aula credo non abbiamo parlato praticamente per nulla.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, sulla sospensiva della Consigliera Frediani.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ritengo sia questo un tema davvero importante, anche perché sovente non si parla quasi mai di scuola, di studenti, di ragazzi, mentre invece lo potremmo fare sotto tantissimi aspetti. Sicuramente, è stato sollevato quello dell'aiuto psicologico ai giovani e questo si rende più che necessario dopo il periodo che abbiamo vissuto, quello della pandemia quello delle chiusure, un periodo in cui i ragazzi hanno pagato il prezzo più alto per quello che è successo, tant'è che anche di recente si sono sentite proposte come la chiusura delle scuole per risparmiare energia e sul carovita. Sarebbero sempre loro a pagare: i primi e a volte anche gli unici.
Non lo ritengo assolutamente giusto. Chiaramente, tutto questo discorso andrebbe affrontato con l'aiuto degli insegnanti, ma anche dando loro supporto, perché sono la prima interfaccia con gli studenti, quelli in grado di intercettare in modo più efficiente il disagio. Potrebbero essere aiutati nel supportare e nel prevenire situazioni drammatiche.
Come diceva prima il Consigliere Grimaldi, di recente abbiamo assistito a un aumento, presso le strutture sanitarie piemontesi, di giovani che compiono gesti estremi. Spesso, questi gesti si palesano già in atteggiamenti presso il proprio istituto, presso le scuole. Diventano evidenti e quindi, se intercettati per tempo, potrebbero essere prevenuti anche con l'ausilio degli psicologi, che andrebbero a inserirsi all'interno delle strutture scolastiche.
C'è poi tutto il tema legato all'edilizia. Sono contenta perché presto nel mio Comune inizieranno i lavori per un istituto atteso da dieci anni: parlo dell'ampliamento dell'istituto Curie-Levi di Collegno. Ovviamente c'è stata un'ampia interlocuzione tra i vari enti (Città metropolitana e Regione) dieci anni sono tanti, però finalmente possiamo dire che vedremo sorgere questa struttura nella nostra città.
È un segnale di attenzione che va rivolto ovviamente anche ad altri territori, magari quelli marginali, quelli dove le strutture scolastiche di qualsiasi grado e livello non sono presenti. La stessa attenzione occorre averla sugli interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza dal punto di vista sismico. Sappiamo che certe situazioni possono aggravarsi diventare critiche e trasformarsi in situazioni di pericolo per i nostri studenti.
Altro tema importantissimo di cui bisognerebbe parlare è l'aumento delle risorse che destiniamo al diritto allo studio, come abbiamo citato poco fa e anche il tema dei voucher scuola. Penso che in questo periodo chiunque di noi sia sommerso di richieste, perché lo scorrimento delle graduatorie non sta avvenendo.
Certo, sappiamo che qualche risorsa in più verrà messa a bilancio dall'Assessore, però non saranno sufficienti per scorrere tutte le graduatorie e dare una mano alle famiglie che quest'anno si vedranno aumentati i costi per il materiale scolastico anche del 5%. Si parla di cifre veramente astronomiche: una media di 171 euro per il materiale scolastico, che va ad aggiungersi ai 481 euro di media per l'acquisto dei libri scolastici, su cui c'è stata un'impennata.
È chiaro che, a oggi, aumentare il carico di risorse su quei capitoli aiuterebbe molte più famiglie a far fronte a questi aumenti. Sarebbe bello poter scorrere tutta la graduatoria, però purtroppo dobbiamo fare i conti con le risorse, per cui chiedo uno sforzo in più. Sicuramente su questi temi non bisogna giocare al risparmio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Frediani per aver sollevato il tema scolastico e, più in generale, il tema dell'educazione delle nuove generazioni. Faccio un piccolo inciso: non è solamente una questione ostruzionistica legata all'enunciazione di tutti questi temi che fin da stamattina stiamo illustrando ai colleghi della maggioranza, alla parte della Giunta presente e a chi ci ascolta, ma è una sorta di agenda di quelle che sono, nel macro e poi anche più nel dettaglio, le tematiche che l'opposizione ritiene di una certa urgenza.
Se andiamo a rileggerli tutti, c'è un filo logico che li collega e rende atto delle preoccupazioni che la minoranza ritiene di sottoporre alla maggioranza in questa sede.
Il tema dell'educazione della scuola e dei giovani è un tema che nel nostro Paese (e anche la nostra Regione non fa eccezione) si manifesta in una delle contraddizioni più rilevanti e più significative della nostra società. Qualsiasi cittadino piemontese, interrogato sulle priorità della nostra comunità, ritiene che l'educazione delle nuove generazioni, una formazione corretta e il fatto di poterla garantire in maniera uniforme a tutti i giovani, secondo le loro peculiarità, siano urgenze e siano elemento sia di indicazione di quanto una comunità sia civile ed evoluta sia, al contempo, la possibilità di riscatto e di sviluppo per un intero territorio.
L'enorme contraddizione è che, a qualunque livello di istruzione poniamo la domanda, la risposta è più o meno omogenea, ma se domandiamo: "Vuoi investire risorse e mezzi, vuoi strutturare meglio l'intero impianto che garantisce la formazione?", allora lì inizia a manifestarsi la contraddizione che considera prioritario il tema, ma che poi, nel momento in cui c'è da destinare le risorse, le energie, o anche ragionare di come si possa aiutare questo comparto, non sa dare la medesima efficacia ed efficienza di risposte che la domanda porrebbe.
Questo si manifesta a diversi livelli. Alcuni colleghi li hanno già illustrati: c'è il tema legato all'edilizia e alla sicurezza fisica di tutti i ragazzi nei loro diversi livelli di studio; il tema più attuale legato alle difficoltà della socializzazione e a quanto abbiamo saputo sostenere la loro crescita in un momento delicato della loro vita, quando dovevano interrompere tutte le relazioni sociali.
Le chiedo scusa, Presidente, solo qualche secondo in più per dire che c'è una categoria che sta sostenendo più di tante altre la crisi, le urgenze e la difficoltà di questo settore, che è quella dei professori, degli insegnanti in generale, che spesso si sobbarcano molto più di quanto sia l'orario previsto garantito e pagato e devono, oltre il loro stesso orario coprire tutte le necessità di una scuola in grossa difficoltà.
Grazie, Presidente.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Giaccone.
C'è qualche nuova richiesta di sospensiva? Prego, Consigliere Sarno; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SARNO Diego

Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
Credo che sia irrispettoso per l'Aula e per i colleghi quello che l'Assessore Caucino ha voluto comunicare attraverso post, ANSA ecc.. Vorrei ricordare all'Assessore che dovrebbe rispondere in Aula alle domande che stiamo ponendo e che abbiamo posto all'inizio di queste sospensive.
Mi scusi, Presidente, ma credo che sia opportuno evidenziarlo. L'Assessore Caucino ha dichiarato: "Dopo anni di confronto a 360° e di passaggi in Commissione in cui mi sono confrontata con tutti i soggetti coinvolti, oggi la sinistra in Consiglio regionale del Piemonte evidentemente è alla frutta. Si attacca al seppur legittimo ostruzionismo." Pregherei l'Assessore Caucino, invece, di rispondere alla prima domanda delle opposizioni. L'Assessore Caucino, grazie a quel confronto, aveva proposto degli emendamenti che poi, forse per un diktat della ormai forza di maggioranza che è la forza più rilevante a cui bisogna obbedire nel campo della maggioranza, guarda caso, quegli emendamenti sono spariti. Ecco perché stiamo facendo ostruzionismo, ecco perché stiamo cercando di capire come rallentare legittimamente, come l'Assessore ha detto. Ma l'Assessore dovrebbe rispondere alle domande che abbiamo posto in quest'Aula all'inizio di questa seduta e magari non fare post su Facebook o fare dei comunicati stampa all'ANSA, dicendo che noi siamo alla frutta. Forse alla frutta c'è qualcun altro.
Grazie, Presidente.


Argomento: Famiglie

Esame disegno di legge n. 64, inerente a "Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti" (seguito)


SARNO Diego

Presentazione questioni sospensive ai sensi dell'art. 71 del Regolamento



SARNO Diego

Richiesta di sospensiva del Consigliere Marello



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sulla richiesta di sospensiva? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello. Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Al ritorno in quest'Aula dopo le vacanze, dopo la pausa legata alle elezioni, mi sarei atteso, ad esempio, di parlare di un tema che ha condizionato e sta condizionando ormai pesantemente il vivere quotidiano.
Mi riferisco, da un lato, ai cambiamenti climatici, dall'altro al tema della siccità che ha colpito in maniera pesante più di altre Regioni proprio l'angolo del nord-ovest e in particolare il Piemonte.
Ricordo ai colleghi, che lo sanno meglio di me, quante difficoltà e quanta sofferenza, in questi mesi, hanno vissuto e stanno vivendo interi comparti agricoli, da quello del riso a quello delle nocciole, a quello del mais dei seminativi, dei prati, delle viti. Ce n'è per tutti. Poiché, tra le altre cose, l'agricoltura è una delle competenze specifiche più significative che ha la Regione, penso che, di fronte ad un quadro così drammatico e per certi aspetti inedito, anche se dovremmo abituarci nei prossimi anni a queste situazioni, avremmo dovuto, in Commissione e in Consiglio regionale, provare ad affrontare questi temi.
Innanzitutto avrebbe dovuto cercare di affrontarli la Giunta e gli Assessorati competenti in maniera decisa, cosa che mi pare non abbiamo ancora visto; sicuramente era un tema degno di essere affrontato in questi giorni in Consiglio senza tardare.
Ripeto: non è un tema secondario perché poi, tra l'altro, declinato sotto il titolo della transizione ecologica, è stato un tema che ha caratterizzato anche la campagna elettorale; devo dire non di tutti perch comunque, ha caratterizzato in particolare la campagna elettorale dei partiti di centrosinistra, sul lato del centrodestra vedremo. Siamo passati dallo scetticismo al negazionismo, cercheremo di capire come adesso il nuovo Governo saprà affrontare questa vera e propria emergenza.
Tuttavia noi stiamo alle nostre competenze, non allarghiamoci: almeno questo avremmo secondo me dovuto farlo, invece siamo qui a discutere di altre cose che avrebbero potuto non soltanto attendere, ma semplicemente questo provvedimento avrebbe dovuto essere ritirato o profondamente emendato, anche a seguito del lungo lavoro a cui queste minoranze hanno cercato di dare il loro contributo.
Pertanto, la mia sospensiva è volta a chiedere l'accantonamento del disegno di legge 64 "Allontanamento zero" e una seria discussione sui temi della siccità, dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento al settore agricolo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'agricoltura è un settore portante dell'economia praticamente di tutte e otto le Province piemontesi, è davvero un ambito produttivo che offre occupazione, un cardine del nostro export, ma ormai anche del nostro turismo e dell'immaginario collettivo che viene associato alla nostra Regione.
Il tema della siccità è fortemente impattante per questo settore, lo hanno vissuto le filiere produttive nell'ultimo anno, ma è anche collegato a tutti i ragionamenti fatti nelle numerose sessioni aperte del Consiglio regionale sul tema del cambiamento climatico.
Credo che l'attuale maggioranza regionale in questi anni abbia eluso il tema e che, addirittura in certe occasioni l'abbia sfidato, come se il tema non esistesse, che fosse frutto di speculazioni o di invenzioni di parte.
Il teme invece esiste, è un tema urgente, è un tema che può compromettere il futuro delle prossime generazioni e che già oggi sta compromettendo la produzione e l'approvvigionamento di cibo. Unito al problema dell'inflazione, a quello del caro energia, alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime - il collega Marello, di cui sto appoggiando la sospensiva, parlava dei seminativi, ma lo stesso si può dire dei concimi ad esempio - unito a queste problematiche, il tema della società rischia davvero di mettere in ginocchio una parte importante dell'economia piemontese e della nostra occupazione.
Credo che sarebbe saggio discutere di questo in III Commissione consiliare discuterne con gli Assessori competenti che sono più di uno, invece di continuare a insistere sul disegno di legge 64 "Allontanamento zero" peraltro anche irridendo al lavoro che, con le altre forze di minoranza stiamo facendo in questa giornata. Sbaglia l'Assessore Caucino a ritenere che siamo alla frutta; si ricordi che quello che lei sostiene esserci stato in questi tre anni, cioè un confronto, un dialogo con le parti sociali e con i soggetti della società civile, in realtà è stato cancellato dalla sua retromarcia. Gli "emendamenti Caucino" discussi in Commissione consiliare a inizio 2022 sono stati spazzati via da un colpo di spugna non appena il Gruppo Fratelli d'Italia, che ormai è il vero azionista di maggioranza della Giunta Cirio, ha chiesto di tornare alla versione più retrograda e più originaria del disegno di legge.
Questa è la verità: non c'è stato alcun confronto, alcun dialogo alcuna concertazione. Anzi, c'è stata una cristallizzazione della prima versione approvata a novembre 2019.
Dunque, piuttosto di fare questi battibecchi sui social o di irridere le minoranze, parliamo di cose serie: parliamo della siccità, che assolutamente non è risolta con qualche pioggerellina tardo-estiva parliamo del cambiamento climatico.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Canalis per l'intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Martinetti, che interviene in qualità di Consigliere regionale sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Marello.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Ringrazio lei, Presidente, ma anche il Consigliere Marello per aver sollevato questo tema, che il collega conosce molto bene; è un tema che come ha detto prima la Consigliera Canalis, riguarda l'agricoltura, un settore cardine importantissimo per la nostra Regione. Tutte e otto le Province hanno delle peculiarità che fanno riferimento all'agricoltura e quest'anno, con una tale siccità, hanno subito gravi danni. È un problema affine a quelli che sono i cambiamenti climatici.
Quante volte in quest'Aula abbiamo accolto delegazioni o convocato sedute aperte per trattare l'argomento? Però, poi, com'è stato ricordato nei fatti si è fatto molto poco.
Io ho avuto modo di accompagnare una delegazione che veniva da Cuba con cui ci si è confrontati sui metodi di coltivazione, oltre che sui rispettivi prodotti, ed è emerso che l'approvvigionamento dell'acqua è un aspetto su cui dobbiamo veramente riflettere. Non possiamo arrivare sempre all'ultimo, cercando in qualche maniera di deviare corsi di fiumi o fiumiciattoli, e rovinando l'ecosistema. Dobbiamo cominciare a ragionare anche su un tipo di agricoltura diversa. Perché in agricoltura si pu risparmiare acqua, nel senso che si può intervenire anche su questo aspetto.
Come i colleghi sapranno, ho presentato una proposta di legge (di cui ancora non si sono affrontate le prime determinazioni) inerente alle colture idroponiche, alle colture acquaponiche e a quelle aeroponiche. La tecnologia può veramente venire in supporto in questo senso! Parliamo di colture che consentono un risparmio di acqua anche oltre l'80% per determinati prodotti. Certo, non possiamo coltivare il mais con il sistema idroponico, così come non possiamo sicuramente coltivare le mele o le piante da frutta, ma tutta una serie di verdure e di altri prodotti vegetali potrebbero tranquillamente essere trattati in questa maniera. Non sono qui a dire che dobbiamo rivoluzionare quella che è la nostra tradizione agricola, ma dovremmo cominciare a lavorare in maniera diversa ed investire su nuovi modelli di coltivazione che ci consentano di risparmiare acqua; acqua che potrebbe poi essere utilizzata in quelle colture per cui davvero non si può fare diversamente.
Credo, però, che sia importante cominciare a parlarne seriamente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Martinetti per il suo intervento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Per qualche mese abbiamo parlato di siccità, poi abbiamo smesso di occuparcene, come se le pochissime piogge che sono venute giù abbiano cambiato il corso della situazione.
Di fatto, lo stato di emergenza che il Consiglio dei Ministri ha deliberato, mi pare fino al 31 dicembre 2022, doveva metterci nelle condizioni di aprire una discussione in merito, tanto nei territori dell'Emilia-Romagna, quanto in Friuli Venezia Giulia, in Lombardia, in Piemonte e in Veneto. Per far fronte ai primi interventi, erano stati stanziati 36 milioni di euro, di cui quasi 8 in Piemonte. Lo stato di emergenza serviva a fronteggiare, con mezzi e poteri straordinari, la situazione in atto e soprattutto serviva a realizzare quegli interventi necessari che solo in Piemonte credo superino 100 milioni di euro; cifra che, dopo lo stato di emergenza, che rappresenta anche uno stato di calamità per la nostra agricoltura (a livello nazionale conta già più di 1 miliardo di danni), doveva servire ad aprire anche una discussione con l'Assessore Protopapa sullo stato dei sussidi agricoli.
La siccità è un tema che richiede una regia e un'attenzione nazionale ed europea e ha bisogno di tutta la nostra attenzione. Credo che non basti mettere insieme i costi delle autobotti o gli interventi da realizzare nel breve periodo per definire l'emergenza di cui stiamo parlando; infatti questo dibattito - lo dico anche ai colleghi - senza una discussione più generale sui cambiamenti climatici non ha molto senso, perché l'acqua evapora, ci sono dei negazionisti o dei clima-freghisti che continuano a dire che "tanto, prima o poi, viene giù". Ma il punto è in quanto tempo dove, come e, soprattutto, in che valli queste bombe d'acqua arriveranno.
La siccità è figlia della tropicalizzazione della nostra Italia e rischia di compromettere fino in fondo la nostra agricoltura e le nostre colture: basti pensare allo stato dell'uva, e quindi del vino, in Piemonte per renderci conto che non ci possiamo permettere un Barbera di 0.5 gradi in più.



PRESIDENTE

Grazie, collega Grimaldi.
Chiedo se c'è ancora qualcuno che desidera intervenire sulla sospensiva avanzata dal Consigliere Marello.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi unisco alla richiesta del collega Marello per porre l'attenzione sul tema della siccità, che è sicuramente sentito e, tra l'altro, è una conseguenza diretta del cambiamento climatico. Si è parlato di agricoltura ma aggiungerei che dovremmo parlare anche degli allevamenti, in particolare di quelli intensivi, e capire come nella nostra regione possiamo cambiare questo metodo che, fortunatamente, non è così diffuso come in altre regioni, però sappiamo essere comunque presente. Per cui nel fare un ragionamento più globale sull'impatto degli allevamenti intensivi sull'ambiente e, di conseguenza, dei cambiamenti climatici sull'agricoltura, farei anche un richiamo all'importanza dell'acqua. Visto che parliamo di siccità, cito un tema che non credo sia stato toccato dai colleghi, che è quello del rispetto e del mantenimento delle nostre falde acquifere e dell'impatto delle grandi opere sulle falde acquifere.
Abbiamo tutti ben presente il disastro che è stato causato nel Mugello con la costruzione della linea ad alta velocità e il fatto che questa grande opera abbia impattato sulle falde, prosciugandole e lasciando senza acqua tutti i paesi che circondano il tracciato. Richiamo l'attenzione dei colleghi, che probabilmente non hanno toccato questo tema per vari motivi sul mantenimento delle nostre falde. Tra l'altro, sul lato francese sappiamo che alcuni parlamentari stanno portando avanti un'azione a livello parlamentare, perché la costruzione della linea ad alta velocità sul lato francese sta andando in contrasto con una legge che in Francia tutela le falde acquifere, cosa che in Italia, purtroppo, non è prevista e non è oggetto di legiferazione.
Credo che, con un minimo di buon senso, potremmo tutti quanti impegnarci per capire quali interventi siano necessari. Sono interventi spesso molto radicali che possono riguardare, ad esempio, la modifica del tipo di allevamento che utilizziamo, ma anche qualche ripensamento su alcune iniziative che si rivelano distruttive per il nostro ambiente e la cui modifica in questo momento non è più rimandabile.
Richiesta di sospensiva del Consigliere Grimaldi



PRESIDENTE

Ringraziamo la collega Frediani per l'intervento. Chiedo se ci sono altri interventi sulla sospensiva presentata dal Consigliere Marello.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Sembra non conoscere fine il calo delle immatricolazioni del gruppo.



PRESIDENTE

Mi scusi, onorevole, non avevo visto che lei non ha ancora illustrato la sua sospensiva. Ne ha facoltà per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Non mi chiami onorevole, visto che ci conosciamo da tempo, anche perch sono un concittadino, sono un collega come tutti voi.



PRESIDENTE

Prosegua, amico Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie. Dicevo che, a partire dai dati dello scorso anno, in tutta Europa c'è stato un calo delle immatricolazioni di più del 21%. A fronte di una capacità produttiva italiana di un 1 milione e 600 mila vetture, oggi ne produciamo 700 mila, di cui 300 mila sono furgoni della Ducato.
Siamo convinti che sul futuro dei sette stabilimenti in Italia e sulla componentistica serva un accordo fra i Governi, le aziende e i sindacati oltre ovviamente al confronto già partito con la Città di Torino e la Regione Piemonte. Crediamo che il Presidente Cirio dovrebbe discutere di queste vicende prima di tutto in Aula. Come ricordate, avevamo chiesto tutti insieme un confronto permanente con il Presidente e lui ci aveva convocati tutti in Piazza Castello, dove aveva detto "Sì, faremo una cabina di regia"; da allora non abbiamo sentito nulla.
La vicenda della gigafactory avrebbe dovuto chiudersi diversamente, come abbiamo detto più volte, ma ora è veramente cruciale portare a Torino la filiera dell'indotto, del riciclo, del riuso e dello smaltimento delle batterie. Credo che siamo finalmente ad un punto di svolta e che la mobilità elettrica, da oggi al 2030, debba portare all'obiettivo di almeno 10 milioni di veicoli elettrici circolanti e di 100 mila punti di ricarica pubblica. Sul tema delle ricariche pubbliche non abbiamo mai discusso in Aula, ma credo che dovrebbe essere uno dei punti più importanti.
Concludo con una considerazione più generale. L'auto a scoppio e l'auto elettrica non sono di per sé la fotografia di due stagioni dello stesso tipo di macchina. Cosa voglio dire? Non si può sostituire un modello con l'altro; l'auto elettrica parla di condivisione, quindi di sharing, e parla addirittura di autonomia dalla proprietà, nel senso che probabilmente le auto del futuro saranno collettive, saranno magari dentro delle abitazioni che, in qualche modo, ricorderanno anche la funzione dei cortili condivisi dei parcheggi condivisi, ma saranno intermodali, perché non si utilizzerà l'auto elettrica per tutto. Per questo dobbiamo pensare anche a degli ambienti, come quelli in superficie, delle nostre città in cui i mezzi di trasporto pubblici si alterneranno a questa nuova mobilità più dolce.
Per questo mi sarebbe piaciuto discutere di questa vicenda sia con l'Assessore Tronzano sia con gli Assessori ai trasporti e all'ambiente.
Speriamo che adesso la maggioranza interrompa questa seduta per poterne parlare.



PRESIDENTE

Sulla sospensiva presentata dal Consigliere Grimaldi ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà per tre minuti.



GIACCONE Mario

E' chiaro che il tema sollevato dal collega Grimaldi è rilevante per il Paese in generale e per l'evoluzione dei sistemi di trasporto che prevederemo di avere nei prossimi anni, ovviamente in relazione alle problematiche ambientali che stiamo vivendo. È anche chiaro che sul nostro territorio la relazione con uno dei player più importanti - relazione che è legata proprio alle radici che questo stesso ha con uno dei player più importanti nell'ambito dei trasporti - ha una sua rilevanza.
È altrettanto chiaro, però, che nel passaggio da uno tipo di motore (il collega ne ha fatto riferimento) a un altro, si presuppone anche il passaggio da un'organizzazione e da una tipologia di fruizione legata alla proprietà privata a un altro tipo di fruizione anche di proprietà che diremmo più collettiva, ma anche legata senz'altro allo sharing e all'intervento del Pubblico.
Ora, perché sarebbe stato interessante e continua ad esserlo anticipare questo tema rispetto a quello che avevamo in calendario? Non tanto perché il secondo sia meno rilevante, ma perché oggettivamente capire come si possa risolvere la complessità di questo problema - cioè il fatto che l'elettrico sia legato fortemente all'organizzazione sharing e alla condivisione, il fatto che, come dimostrano le tante iniziative anche nella nostra città, lo sharing per ora non abbia un ritorno economico che consenta quantomeno di andare in pari rispetto all'investimento e, infine il fatto che il Comune o comunque il territorio su cui questo tipo di progetto possa insistere sia interessato a quel tipo di soluzione, ma al tempo stesso coinvolto dal punto di vista economico, pur nelle ristrettezze nelle quali sappiamo le nostre amministrazioni versino in questo periodo sarebbe stato oltremodo interessante, coinvolgendo gli Assessori che, per materia, avevano competenze e pertinenza, in un ragionamento generale che ci aiutasse a capire come i prossimi anni possano essere quelli nei quali questo tipo di transizione avviene, proprio perché i nodi sono numerosi, ma la problematica è urgente ed inevitabile.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti, sulla sospensiva del Consigliere Grimaldi.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Grimaldi per aver sollevato questo argomento che com'è già stato detto, è di assoluta rilevanza.
Il tema della mobilità sostenibile è una questione su cui non possiamo più derogare e l'ha ricordato bene il Consigliere; inoltre ha ricordato come ci siano stati degli incontri, anzi più che incontri organizzativi sono stati incontri cordiali o poco più e anche il ruolo che da sempre riveste questa città nel settore dell'automotive.
Quando parliamo di mobilità sostenibile dobbiamo tenere presente che non siamo ancora sufficientemente attrezzati, come veniva ricordato dai miei colleghi negli interventi precedenti. Inoltre, le dirò, Presidente, in una Provincia come quella dalla quale provengo, dove è veramente difficile organizzare un trasporto pubblico efficiente, perché ci sono delle conformazioni geografiche che non lo consentono e le distanze seppur brevi diventano complicate per poter organizzare un servizio puntuale del quale tutti possono fruire, sarebbe veramente importante aprire una discussione per dare la possibilità alle persone che obbligatoriamente - e, ribadisco quasi obbligatoriamente - devono spostarsi con i mezzi propri, poter usufruire dei mezzi che siano perlomeno non inquinanti o che lo siano il meno possibile. Ci sono diverse soluzioni, al di là delle auto puramente elettriche, ci sono quelle ibride o plug-in (che lo sono parzialmente), che potrebbero essere utilizzate per coprire queste distanze, cercando d'inquinare meno, perché consentono un chilometraggio sufficiente per spostarsi per brevi tratti.
Penso che il Consigliere Grimaldi abbia assolutamente centrato il problema: dobbiamo fare una discussione seria e approfondita per capire cosa vogliamo fare, ma soprattutto come vogliamo creare questa mobilità sostenibile anche nella nostra regione, che come ho già detto, è veramente complicata da collegare con i mezzi tradizionali che si possono usare per il trasporto pubblico urbano. Quindici chilometri in una città come Torino, con la metropolitana si riescono a coprire anche in un tempo piuttosto breve; c'è un servizio pubblico che secondo me è sufficientemente efficiente, mentre per chi vive.



(Commenti del Consigliere Chiamparino)



MARTINETTI Ivano

Il Presidente Chiamparino mi ricorda che è merito suo; io vengo da Alba e ci credo. Da noi, per coprire distanze anche solo di dieci o quindici chilometri, dopo determinati orari, è quasi impossibile se non si ha un mezzo privato o se non c'è qualcuno che ci viene a recuperare. Pertanto ribadisco il massimo sostegno alla sospensiva Grimaldi.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



< torna indietro