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Dettaglio seduta n.204 del 28/07/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento consiliare hanno chiesto congedo i Consiglieri Carosso, Caucino, Chiorino Cirio, Leone, Marrone, Poggio Protopapa e Ricca.
Il numero legale è 22.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 26 luglio scorso.
Di intesa nella giornata di ieri, si è deciso di svolgere, come primo punto della giornata odierna, il punto sulle nomine, per svolgere quelle che non avevano raggiunto il quorum.


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Colleghi, possiamo passare all'esame del punto 2) all'o.d.g., inerente a "Nomine".
Si proceda alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 242 - Fedora - Azienda speciale della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi alto Piemonte - Collegio dei Revisore dei conti - (Articolo 8 Statuto dell'Ente) - nomina di un membro effettivo e un membro supplente

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 250 - Parco Nazionale del Gran Paradiso Consiglio direttivo - (legge 473/25, legge n. 561/56 e art. 2 D.M. 20 novembre 1997, n.436) - Designazione di un rappresentante

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 251 - Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta - Collegio dei Revisore dei Conti - (art. 10, accordo tra le regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ) - Designazione di due membri

Argomento: Nomine

Proposta di deliberazione n. 249 - Garante degli animali - Nomina del Garante per i diritti degli animali


PRESIDENTE

Poiché nella seduta consiliare di ieri, 27 luglio 2022, non è stata raggiunta la maggioranza assoluta dei votanti prevista dal comma 4 dell'articolo 79 del Regolamento consiliare, dispongo che venga svolta nella giornata odierna la seconda votazione ai sensi del citato comma 4 dell'articolo 79 del Regolamento. In tale seconda votazione saranno eletti i candidati che avranno riportato il maggior numero di voti.
Dispongo che venga consegnato il plico delle schede. Successivamente procederò alla chiamata nominale per il deposito nell'urna.
Verrà consegnata anche la scheda relativa alla nomina per il Garante degli animali che non era presente nel plico prima distribuito.



PRESIDENTE

Nomino scrutatori i Consiglieri Gavazza e Mosca.
Prego il Consigliere Segretario Martinetti di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Martinetti effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Poiché tutti i presenti hanno votato, chiudiamo la votazione.
Possiamo dare incarico agli scrutatori di procedere allo scrutinio delle schede.
Comunico che alla proclamazione degli eletti provvederò nel corso la seduta, non appena concluse le operazioni di spoglio delle schede.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame disegno di legge n. 200, inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2021"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 200, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Perugini, che ha facoltà di intervenire.



PERUGINI Federico, relatore

Grazie, Presidente.
Questa mattina la I Commissione consiliare ha licenziato il Rendiconto oggetto della relazione, ovvero il disegno di legge 200 del 10 maggio 2022.
È un documento che consta di 9 articoli e vede 12 emendamenti, anche questi oggetto di discussione questa mattina, che interessano gli articoli 7 e 8 del testo.
Possiamo evidenziare che, per quanto riguarda quest'Assemblea, siamo interessati in particolar modo agli emendamenti che sono all'articolo 8 sono 3 emendamenti aggiuntivi, dove si inserisce il Rendiconto consolidato che comprende i risultati della gestione del Consiglio regionale 2021 e quindi, la più ampia completezza anche nell'ottica di quello che è stato il confronto e le conclusioni fatte nella giornata di ieri in sede di Corte dei Conti.
All'articolo 1 si prevede l'approvazione del Rendiconto da parte di quest'Aula.
All'articolo 2 troviamo le entrate e le spese di competenza; il totale delle entrate accertate nell'esercizio finanziario 2021 sono definite nel rendiconto in euro 14.528.909.596,34 (di fatto, 14 miliardi e mezzo). Il totale delle spese impegnate nell'esercizio sono corrispondenti a euro 14.314.803.153,35.
All'articolo 3 sono indicati i residui attivi e i residui passivi degli esercizi finanziari 2020; all'articolo 4 vengono poi ripresi e, infatti sono indicati i residui attivi e quelli passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2021, che ammontano a circa 7 miliardi.
All'articolo 5 sono indicati quasi 300 milioni (277.688) iscritti al Fondo pluriennale vincolato per spese correnti. Nelle previsioni di spesa risultano iscritti, e ripartiti per missioni e programmi, i Fondi pluriennali vincolati per spese correnti, complessivamente per 333 milioni e, per spese in conto capitale, per 369 milioni.
L'articolo 6 descrive la situazione di cassa, corrispondente al totale che abbiamo visto, mentre all'articolo 7 abbiamo il risultato di amministrazione citato nei numeri.
L'articolo 8 indica, in questo disegno di legge, i ben 26 allegati che corredano il testo della legge; che vanno a specificare le entrate, le spese; che ci danno il quadro riassuntivo; gli equilibri di bilancio; il risultato di amministrazione e tutto quanto necessario.
Concluderemo con l'approvazione, prima dell'intero testo, dell'articolo 9 relativo alla dichiarazione di urgenza.
Proviamo a fare una descrizione sommaria e arrivare alle conclusioni del testo che oggi è portato all'approvazione.
Il Rendiconto generale dimostra i risultati della gestione contabile dell'esercizio. È stato redatto secondo le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e la norma di riferimento, come tutti qui sappiamo, è il decreto legislativo n. 118 del 2011, con i suoi successivi aggiornamenti.
Il Rendiconto generale per l'esercizio finanziario comprende, poi, il conto economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa. Il conto del bilancio dimostra la risultanza finanziaria di competenza e di cassa della gestione delle entrate e delle spese, secondo la struttura del bilancio di previsione redatto, come detto, sulla base delle disposizioni del decreto legislativo n. 118 e va ad articolarlo per titoli e tipologia, mentre le spese sono classificate per missioni e programmi. Tutto questo l'abbiamo trovato, nella nostra fase di studio e di approfondimento fino all'approvazione di questa mattina, nei numerosi allegati che ho citato.
Il valore iscritto a saldo del conto di bilancio corrisponde alle somme giacenti presso il Tesoriere alla data del 31 dicembre 2021, incrementate dei residui attivi e ridotte dei residui passivi risultanti a tale data: rappresenta l'avanzo di amministrazione se è positivo e un disavanzo, come a tutti è chiaro, se negativo.
Nei prospetti illustranti la situazione di rendiconto si dà l'evidenza delle componenti positive e negative che concorrono alla formazione del risultato contabile. Il disavanzo risultante la sottrazione del risultato contabile degli importi rilevanti, quali quote di avanzo vincolato e accantonato, deve poi essere assorbito negli esercizi successivi, secondo le vigenti normative in materia, mediante stanziamento della parte assorbita in competenza per ciascuno degli esercizi finanziati (l'abbiamo detto scorrendo prima l'articolato).
Al conto di bilancio viene affiancato lo stato patrimoniale, che è il documento di sintesi delle scritture economico-patrimoniali e che rappresenta la composizione qualitativa e quantitativa del patrimonio della Regione, inteso come complesso coordinato dei beni, dei rapporti giuridici attivi e passivi valutati nell'ipotesi che l'ente sia destinato a perdurare nel tempo e - perché no - rafforzato da una sana autonomia, come previsto in Costituzione.
Infine, il conto economico è il documento di sintesi che consente di confrontare il valore della ricchezza consumata con quella della ricchezza prodotta e acquisita nel corso della gestione, al fine di determinare il risultato economico dell'esercizio, cioè l'incremento o la riduzione del patrimonio netto dell'ente.
Ai sensi dell'articolo 40-quater della legge regionale 11 aprile 2001, n.
7, che riguarda l'ordinamento contabile della Regione Piemonte, il Collegio dei Revisori dei Conti della Regione stessa ha espresso il suo parere obbligatorio sul progetto di bilancio di Rendiconto in data 20 giugno e, di fatto, ha attestato la corrispondenza dell'esercizio finanziario alle risultanze contabili. Viene attestato, quindi, che l'analisi contabile è corrispondente ai numeri espressi nel disegno di legge.
Questo stesso disegno di legge di Rendiconto è poi oggetto di parificazione da parte della Corte dei Conti (che è avvenuta nella giornata di ieri), da parte della competente sezione regionale.
Questo, come detto, è stato fatto e, secondo le disposizioni in materia di funzionamento degli enti territoriali, come compreso nel testo del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, sono avvenuti alcuni passaggi, tra cui, per primo, la relazione introduttiva della Presidente, la quale, nelle sue premesse, ha affermato che, pur nelle difficoltà del momento (e questo esercizio finanziario 2021 lo descrive molto chiaramente nei numeri), la Regione Piemonte ha proseguito la linea di rigore intrapresa nei precedenti esercizi, migliorando ancora il proprio disavanzo e proseguendo quel trend avviato negli anni precedenti.
Quelle uscite nel corso della presentazione di ieri e nella fase di parificazione sono parole molto importanti e molto pesanti, perché anche all'esterno del nostro Ente e di quest'Aula si sta dicendo quello che in questa relazione sto provando a descrivere anch'io, ovvero che c'è stato un miglioramento dei conti di Regione Piemonte, una continuità di miglioramento e, soprattutto, quel miglioramento che è riuscito a intervenire in una fase molto delicata come quella che tutti abbiamo vissuto (chissà se davvero è terminata) della pandemia.
Qui è l'occasione per dire che i ¾ del bilancio del Rendiconto di Regione Piemonte sono destinati alla gestione della sanità, ovvero il 75% di tutti gli importi che abbiamo citato poco fa.
In sede di parificazione di ieri, le conclusioni richieste dal procuratore sono state di pronunce di regolarità del Rendiconto generale. Questo è avvenuto, ovvero così è stato.
Due passaggi molto veloci per concludere questa relazione e per dire che c'è grande attenzione al contenimento del debito.
Non si vogliono aprire nuovi mutui ed è chiuso il capitolo del grattacielo il buco nero, come è stato detto anche nelle parole dell'Assessore Tronzano, che è qui presente e che, con l'occasione, da parte della maggioranza, ringraziamo per il lavoro svolto nella redazione del Rendiconto di bilancio, ovvero di questo disegno di legge cui abbiamo contribuito con l'attività di Commissione, per quanto modestamente di competenza.
Chiuso quel capitolo nero, che è una prospettiva che ci deve portare a una migliore gestione patrimoniale e a una razionalizzazione, in continuità con quanto abbiamo appena descritto.
Infine, riguardo a tutta una serie di attività - lo vediamo nei conti legati ai contributi ricevuti e poi magari dati, derivanti dall'Unione europea, ci sono stati momenti di richiesta di restituzione. L'impegno che mi pare di cogliere, non solo da questo Rendiconto, ma dalla linea programmatica, è che si verifichi puntualmente che i destinatari ne abbiano pieno titolo e pieno diritto per evitare di dover arrivare lì.
Rimane comunque il fatto che questo Rendiconto di bilancio rappresenta una razionalizzazione, una tenuta seria dei conti, una conformità dei conti che vuole dire massima trasparenza, soprattutto in un anno in cui peraltro, abbiamo provato un organismo di controllo come ORECOL, organismo di controllo della gestione esterno, autonomo e indipendente.
Concludo davvero, auspicando che il Governo centrale (quando arriverà) parlando di conti di una Regione come il Piemonte e se pensiamo al residuo fiscale - ci lasci quel residuo fiscale, perché abbiamo dimostrato di avere la capacità, la serietà e la responsabilità di saper gestire le risorse per raggiungere gli obiettivi, realizzare i progetti e dare risposte ai bisogni dei piemontesi.
Questo è quello che diciamo oggi dai banchi di maggioranza nella nostra relazione e chiudo - me lo concederete tutti - ringraziando gli uffici dell'Assessore Tronzano; uffici competenti perché un disegno di legge così complesso, così articolato e così delicato come il rendiconto della Regione Piemonte richiede un lavoro altamente professionale.
Chiudo ringraziando, a nome di una parte dell'Assemblea, in particolar modo della maggioranza, tutte le persone che hanno lavorato: dal direttore, fino ad arrivare a chi ha aperto la porta per permettervi di entrare negli uffici e lavorare serenamente. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
La parola al relatore di minoranza, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi siamo qua a discutere del rendiconto 2021, in una seduta un po' distratta, perché è un argomento molto tecnico e di contabilità. La discussione e l'approvazione del rendiconto 2021, in realtà, è una cosa molto importante, perché rappresenta un documento di sintesi di quello che è stato l'anno 2021 che dietro ai numeri, dietro all'analisi dei conti e dei saldi di finanza pubblica, nasconde le politiche che sono state messe in campo in questo anno e nasconde - nasconde nel senso che ha dietro di s tutti i lati positivi - pochi - del 2021 e i lati negativi che si evidenziano dai numeri. Numeri che si devono trasformare in dibattito politico, perché dietro ogni numero c'è una scelta politica e una decisione politica che è stata presa.
L'importanza di questo documento ce lo ricorda la Corte dei Conti nella sua introduzione alla relazione di ieri - ancora di più in questi anni in cui abbiamo in gestione tanti fondi come quelli del PNRR - la quale rileva bene nelle prime pagine, che "la corretta gestione" - lo cito puntualmente "della finanza pubblica è condizione necessaria per avviare questo processo di rilancio del paese con i fondi PNRR e il buon esito di essa è strettamente collegato anche alla corretta gestione delle risorse.
Significatività, trasparenza, veridicità e destinazione dei fondi".
Se entriamo un po' più nel dettaglio della relazione di ieri della Corte dei Conti, che ha parificato il nostro rendiconto ma ha evidenziato molti aspetti sia contabili che gestionali, possiamo dire che di luce ne vediamo una sola, ma di ombre tante.
La luce che riconosciamo anche all'Assessore Tronzano viene esplicitata bene ed è sicuramente il fatto che la Regione Piemonte ha continuato, pur nella difficoltà del momento, a proseguire la linea del rigore intrapresa negli esercizi precedenti: ha quindi migliorato ancora il proprio disavanzo e ha perseguito quel trend avviato già negli anni passati e che ci dovrà accompagnare, a prescindere da chi governerà questa Regione, anche nei futuri vent'anni (se non ricordo male fino al 2036 siamo in difficoltà).
Paghiamo debiti e scelte sbagliate degli anni passati e noi dobbiamo continuare a farlo, per non scaricare sulle future generazioni i debiti accumulati in questi anni.
Tuttavia, al netto di questo e detto questo - che è assolutamente un lato positivo che riconosciamo anche noi - i lati negativi che noi evidenziamo sono parecchi e sono - anche se al Consigliere Preioni non interessa sugli elementi distintivi di questa Giunta. Sono evidenziati sostanzialmente su due aspetti: sulla gestione di Finpiemonte e non tanto la gestione della società.



(Brusìo in aula)



GALLO Raffaele, relatore

Io vado avanti, perché l'Assessore Tronzano ha rispetto di chi parla e mi sta ascoltando.



PRESIDENTE

Chiedo a tutti di rimanere seduti e di mantenere un comportamento idoneo all'Aula e all'Assemblea. Mi scuso se non sono intervenuto, ma io la stavo ascoltando.



GALLO Raffaele, relatore

Io ho richiamato il Consigliere Preioni, ma non mi ha ascoltato: è in campagna elettorale.
Guardate che è interesse di tutti dibattere su questi temi, anche perch sono argomenti che non si esauriscono nell'arco di una legislatura o di due anni, questo lo riconosciamo anche noi. Tuttavia, i temi che ha evidenziato come criticità la Corte dei Conti sono patrimonio di questo dibattito perché sono problemi cogenti della Regione Piemonte che vanno affrontati e vanno avviate delle politiche che possano correggere queste tendenze.
Il primo è sul carattere distintivo del bonus Piemonte e di Finpiemonte non tanto sulla gestione della società. Il tema dei crediti deteriorati è un tema enorme, sul quale la Corte dei Conti ci richiama ancora sulla copertura, sul tentativo e sulla necessità di avviare procedure ancora più incisive nel recupero di questi crediti. Ricordo, al di là del termine tecnico, i crediti deteriorati sono soldi dei piemontesi, che noi abbiamo prestato a delle imprese per fare sviluppo, queste imprese non ce l'hanno fatta a restituirli, ma sono soldi di tutti noi, patrimonio nostro, che dobbiamo cercare di recuperare per poter aiutare altre imprese della nostra Regione. È interesse comune e collettivo che queste azioni vadano nella migliore delle direzioni. Mi sembra che - adesso non ho il numero sottomano a fronte di 120 milioni di crediti deteriorati, ne abbiamo recuperati solo 18; è un'azione che sicuramente chiediamo che questa Giunta porti avanti con più incisività e che dovrà continuare anche negli anni futuri.
Così come il bonus Piemonte, una politica distintiva della Regione Piemonte e su cui la Corte dei Conti ci richiama alla necessità di verificarne l'applicazione. Noi siamo stati contrari fin dall'inizio. Avete deciso di utilizzare 150 milioni a pioggia sulle imprese, oggi dobbiamo effettuare quelle verifiche di controllo e quelle verifiche di congruità degli investimenti rispetto alla destinazione delle risorse, affinché quelle risorse destinate non vadano perse e vengano utilizzate nel miglior modo possibile. È il secondo anno che la Corte dei Conti ci richiama su questo e, con la fine dell'emergenza, sicuramente dovrà essere accelerato il richiamo ai controlli sul bonus Piemonte, che non solo, da un lato, ha esaurito tutte le risorse che avevamo a disposizione per far politiche economiche, ma rischiamo non siano state utilizzate nel miglior modo possibile.
Il secondo grande tema, da cui non si scappa, è la sanità. Anche la Corte dei Conti ha messo nero su bianco tante delle cose che noi abbiamo detto in questi mesi e in questi anni di dibattito politico in quest'Aula, poco ascoltati dal Consiglio e dalla Giunta, ma che vengono richiamate, una dopo l'altra, dalla Corte dei Conti nella sua relazione. Vado per titoli; vado per titoli, perché non approfondisco e bastano i titoli.
Partiamo da Azienda Zero: quante volte noi abbiamo detto che Azienda Zero creerà più confusione invece che efficienza, soprattutto sulla procedura degli acquisti, perché abbiamo creato un'azienda nuova e non si capisce più chi fa cosa, rispetto a SCR, rispetto ad Azienda Zero, rispetto alle ASL, alle Aziende ospedaliere: si è creato un organismo rispetto al quale non è più chiaro a chi è in capo la procedura degli acquisti e quali sono le politiche sugli acquisti. Non solo: la Corte dei Conti ci richiama anche al fatto che molte Aziende sanitarie non utilizzano la centrale di committenza regionale, ma fanno le gare proprie, andando a inficiare quello che potrebbe essere l'efficienza generata dalle gare centralizzate.
Inoltre - vado per titoli - non esiste un Piano socio sanitario; non esiste una programmazione a medio termine di investimenti in sanità e della politica più generale sulla sanità. Quante volte l'abbiamo detto! E devo dire che non siamo riusciti a farlo neanche noi del centrosinistra, perch l'ultimo Piano socio sanitario è del 2015. Ma noi siamo usciti dal piano di rientro nel 2017 e poi si è completata la legislatura, ma quante volte abbiamo detto, a maggior ragione con l'arrivo dei fondi del PNRR, che noi dobbiamo avere ben chiaro un modello, un disegno di sanità, rispetto al quale facciamo gli investimenti del PNRR e decidiamo come, in che modo costruire nuovi ospedali. E' quello che è scritto in questa relazione della Corte dei Conti, nero su bianco, nel giudizio di parifica, perché senza una programmazione collettiva si rischia di fare interventi frammentari, non efficienti e non organici tra di loro (lo dice la Corte dei Conti).
Quindi, Azienda Zero, il Piano socio sanitario, dentro al quale ci sono i nuovi ospedali. Anche qui, la Corte dei Conti bacchetta la Regione Piemonte sul rallentamento e sulla effettiva non costruzione di nessun nuovo ospedale; solo l'ospedale di Verduno è stato inaugurato, ma nessun nuovo ospedale è stato effettivamente avviato nelle sue procedure esecutive, anzi quelli che erano in fase di attuazione - penso all'ospedale di Moncalieri o del VCO che sono stati bloccati, ripensata completamente la procedura e la localizzazione, ritardando - e di conseguenza aumentando i costi di manutenzione degli ospedali vecchi, senza mettere in campo una politica di investimenti reali sugli ospedali.
E non basta scrivere una delibera di Consiglio regionale in cui diciamo "Facciamo nuovi ospedali per due miliardi": servono gli atti esecutivi di progetti, almeno la localizzazione di questi ospedali rispetto ai quali stiamo ancora aspettando indicazioni della Giunta.
Altro tema molto tecnico, ma in realtà molto importante - e vado verso la conclusione - la Corte dei Conti ci bacchetta sul fatto che i bilanci delle ASL non sono approvati nei tempi giusti. Ma come possiamo avere il controllo della spesa sanitaria, se non rispettiamo i dettati di legge rispetto all'approvazione dei bilanci delle ASL e la loro approvazione in Giunta regionale? È evidente che non possiamo avere il controllo della spesa sanitaria e quindi generiamo disavanzo e deficit sanitario. Non è solo colpa del COVID, è colpa di una mancanza amministrativa e gestionale che la Corte dei Conti ha rilevato bene nel suo rendiconto.
Ultimo tema (ed è scolpito nella pietra): gli investimenti in sanità sono pari allo 0,1% della spesa complessiva sanitari. Penso non siano necessari commenti su questo aspetto, se non per dire che avete non dato una nuova velocità al Piemonte, ma l'avete completamente fermato.



PRESIDENTE

Grazie. Do ora la parola al Consigliere Grimaldi, in qualità di relatore di minoranza.



GRIMALDI Marco, relatore

Grazie, Presidente. La solitudine dell'Assessore Tronzano, di questa immagine è un po' la fotografia impietosa di chi, in qualche modo, si deve assumere le responsabilità, ma lo fa ogni volta che le telecamere e i riflettori non sono accesi sulle buone notizie.
La dico così, Presidente Allasia: Tele Cirio, quando ci sono le cattive notizie, non c'è mai! E' una delle tecniche migliori della comunicazione ma gli uomini delle istituzioni dovrebbero, in qualche modo, ricordarsi che non basta, come sempre, maledire il cattivo tempo, i cambiamenti climatici le pandemie, la guerra: i problemi sono sempre degli altri o sono sempre qualcosa che viene da fuori, dall'esterno.
Io credo che - come diceva il collega Gallo - la fotografia impietosa della Corte dei Conti sulla Giunta regionale è la stessa che da tempo denunciamo. Non ci siamo inventati niente, in questi anni, e non credo che la Corte dei Conti possa essere tacciata di avere un colore politico.
Da tempo proviamo a contrapporre - appunto - alla propaganda di Tele Cirio lo zero alla casella "investimenti in sanità". Zero! Perché i numeri poi, come i nodi, vengono al pettine.
L'Assessore Tronzano lo sa, perché di solito è solo anche nei luoghi dove danno questi numeri. Sapete chi c'era durante la presentazione dell'IRES? Lui stesso! Ecco: la solitudine dei numeri e della responsabilità ci porta a una delle propagande più inutili e costose di questa legislatura.
I bonus a pioggia erogati anche a chi probabilmente non li avrebbe dovuti ottenere hanno messo in ginocchio le casse di Finpiemonte e quell'avvertimento della Corte dei Conti, che semplicemente vi dice che forse avete aumentato dal 5% al 10% i controlli, rileva che, di fatto, voi avete, se va bene.
Come sapete il Presidente di Finpiemonte è venuto qua e quando gli abbiamo chiesto esattamente "Ma dove sono finiti questi 100 milioni di euro?". Anzi di più: quanti sono in tutto? 110? 121. Dove sono finiti? Se va bene, Presidente Allasia, sono finiti in barriere di plexiglass, che credo, sarebbero più lunghe dei Murazzi del Po; se va bene, abbiamo fatto comprare talmente tanti litri di amuchina, che il Po potrebbe rialzarsi e non vedere la siccità degli scorsi sei mesi. Avete presente cosa sono 121 milioni di euro in plexiglass e amuchina? Perché devono essere in investimenti. Se va bene, è andata così (se va bene).
Il problema è che, nella propaganda di Tele Cirio e della sua maggioranza, per qualche mese, tra l'altro aggiungendo categoria dopo categoria dimenticata e non facendo nessuna analisi, perché sarebbe stato anche possibile fare un'analisi di "a chi servono quei 121 milioni?" A chi non può riaprire, a chi deve fare degli investimenti straordinari o magari, traguardare la pandemia. No, facciamo finta che sia helicopter money, cioè soldi da dare a tutti, non ricordandoci che sono soldi per investimenti.
Ecco, io credo che bisogna stare ai numeri e per comprendere lo stallo è sufficiente guardare quei numeri. Nel 2019 la spesa per gli investimenti sanitari era di 245 milioni; l'anno successivo 103 milioni e soltanto 10 nel 2021. E dire che di ospedali nuovi - come sapete - ce ne sarebbe pur bisogno, non solo perché dei 600 nuovi posti letto annunciati durante la pandemia è stato realizzato solo - cito la Corte dei Conti - il 23% nelle terapie intensive e il 38% nelle semintensive.
Circa il 58% delle strutture ospedaliere risulta critico per qualità strutturale e il 68% per obsolescenza. Le liste d'attesa richiedono un intervento più incisivo dopo il periodo COVID, che ha segnato profondi ritardi negli interventi di prevenzione.
Ma arriviamo proprio a quei numeri. C'è stato un botta e risposta sul tema delle assunzioni; vorrei solo darvi un dato, perché secondo me, mentre Cirio piagnucola dicendo:



(Il Consigliere Grimaldi prosegue l'intervento imitando il Presidente Cirio e usando un tono lamentoso)



GRIMALDI Marco, relatore

"Abbiamo avuto sempre problemi."; "Non riusciamo a fare progettazione." "Abbiamo sempre il fiato sul collo."; "Come faremo a."



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Posso fare il tono che voglio. Non sto insultando nessuno!



PRESIDENTE

No, no, non può fare quello che vuole e dire quello che vuole in Aula!



GRIMALDI Marco

Non sto insultando nessuno!



PRESIDENTE

La richiamo all'ordine!



GRIMALDI Marco

La Costituzione mi fa dire quello che voglio!



PRESIDENTE

La richiamo all'ordine! Non è al bar. Non è fra i suoi amici. È in un'aula di un Consiglio regionale!



GRIMALDI Marco

Al bar ci sono quelli che non ascoltano! Al bar è la Giunta completamente assente!



PRESIDENTE

Non si preoccupi!



GRIMALDI Marco

È lei che mi sta.



PRESIDENTE

La richiamo all'ordine!



GRIMALDI Marco

Ma che cosa.?



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, esca dall'Aula!



GRIMALDI Marco

Ma sta scherzando?



PRESIDENTE

No, non scherzo! La invito a uscire dall'Aula.



GRIMALDI Marco

Questa è una violazione della Costituzione!



PRESIDENTE

Non è nessuna violazione! Lei viola il Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte! Sospendo la seduta.



(La seduta, sospesa alle ore 10.54, riprende alle ore 10.57)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Gli interventi dei relatori sono terminati. Dichiaro aperto la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni. Chiedo a tutti di essere.



(La Consigliera Frediani chiede di intervenire)



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori? Aspetti, Consigliere Preioni.
Prego; la parola alla Consigliera Frediani sull'ordine dei lavori.



FREDIANI Francesca

Vorrei capire se il Consigliere Grimaldi è stato espulso o meno. Nel caso in cui fosse stato espulso, chiederei di rivedere la decisione, perché non mi sembra sia stato un comportamento così grave da portare all'espulsione di un Presidente di Gruppo che stava svolgendo una relazione su un documento importante della Regione.
Chiederei, se è possibile, di far rientrare il Consigliere Grimaldi e consentirgli di concludere l'intervento.



PRESIDENTE

Verifichiamo il Regolamento.
Sospendo la seduta per alcuni minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta sospesa alle ore 10.58, riprende alle ore 10.59)



PRESIDENTE

La seduta riprende.



(Su autorizzazione del Presidente del Consiglio Allasia il Consigliere Grimaldi rientra in Aula)



(Commenti del Consigliere Grimaldi)


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame disegno di legge n. 200, inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2021" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 200.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che dal dibattito dei relatori di minoranza sembra che la parifica non sia arrivata, ma comunico ai piemontesi e alle minoranze che la parifica è arrivata e che c'è il parere positivo della Corte dei Conti.
Leggo da la Stampa, cronaca di Torino (giornale non nostro amico, e mi pare che i titoloni degli ultimi tempi del direttore siano abbastanza eloquenti), le parole del Presidente della Corte dei Conti Maria Teresa Polito: "Pur nelle difficoltà del momento, è apprezzabile che anche nel 2021 si sia proseguito sulla linea del rigore."



(Commenti del Consigliere Gallo)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, lasciate intervenire il Consigliere Preioni. Chi vuole intervenire successivamente, siamo in discussione generale, lo pu fare prenotandosi.



PREIONI Alberto

La parifica è arrivata, ne siamo contenti e ringraziamo l'Assessore Tronzano, la Giunta, il Presidente Cirio, il Direttore Lepri e tutti i funzionari.
Il bonus Piemonte lo rivendichiamo politicamente con forza, perché in un momento in cui è arrivato, come uno tsunami, il COVID e le nostre partite IVA e la nostra economia sono state travolte, dare un aiuto immediato veloce e con poca burocrazia è stato un segnale forte che Regione Piemonte voleva dare. Pochissimi ne hanno fatto un uso improprio; naturalmente ci sono tutti i sistemi di verifica e tutte le modalità per andare a recuperare risorse che sono state usate ingiustamente, ma per la stragrande maggioranza il bonus è stato un piccolo aiuto, come giustamente anche il Governo ha dato, per dare una mano e un po' di respiro alle aziende, alle partite IVA, ai negozi, ai ristoranti e ai bar che erano chiusi e non avevano un introito e si trovavano far fronte solo a delle spese. Noi lo rivendichiamo assolutamente con forza.
Quando sentiamo parlare la minoranza sembra che in questa regione - che molto spesso ha visto un'alternanza di governo tra centrodestra e centrosinistra - la sinistra non abbia mai governato. Vorrei capire che cosa avete fatto nei vostri cinque anni rispetto alla nuova edilizia sanitaria (il Consigliere Gallo l'ha riconosciuto e gliene do atto).
Noi governiamo da tre anni, con due anni di COVID; due anni di una pandemia che ha sconvolto il mondo e in nessuna regione del mondo, in nessuna parte del mondo ci si è messi a costruire nuovi ospedali, ma l'emergenza erano le terapie intensive, i respiratori, le mascherine e i DPI. È naturale che due anni di COVID non sono una scusa, non sono un nascondersi, ma sono la realtà di una pandemia che ha sconvolto il mondo e che ha fatto emergere delle priorità come le terapie intensive. Oggi usciamo da questa fase e sappiamo tutti che in autunno la Giunta arriverà alle deliberazioni e il Consiglio voterà per i famosi otto nuovi ospedali, perché abbiamo una rete ospedaliera vecchia e non vogliamo assolutamente perdere tempo. Ribadisco che non si è perso tempo, perché il COVID non è una giustificazione blanda ma il COVID è la realtà che ha sconvolto tutto il mondo.
Relativamente ad Azienda Zero. Azienda Zero non confonde le ASL; Azienda Zero sarà, e stanno partendo tutte le procedure di attuazione, un'azienda che sovrintende, soprattutto in momenti critici, rispetto agli acquisti e rispetto alle procedure in momenti di crisi. Pensate che in Veneto la gestione del COVID è stata interamente coordinata dall'Azienda Zero, la struttura sanitaria quasi non c'entrava rispetto alla gestione della pandemia.
Azienda Zero è la soluzione, è stata fortemente voluta da noi, sostenuta da questa maggioranza e oggi la Giunta sta attuando tutte le procedure di legge per arrivare all'indizione dei concorsi per assumere personale, per recuperare personale, soprattutto amministrativo, da parte delle altre ASL. La Lega ha le sue radici nell'autonomia e guardiamo assolutamente all'autonomia anche delle singole ASL, ma ci sono alcuni momenti in cui serve un'azienda centralizzata nel significato nobile del termine per sovrintendere questi momenti, per fare degli acquisti uniformi, per ricevere comunicazioni giuste tra un'ASL e l'alta. Abbiamo visto, nella fase emergenziale, che c'erano ASL che non comunicavano tra loro; ASL in cui mancavano i reagenti e altre che ne avevano troppi; ASL in cui mancavano i tamponi, ecc. Azienda Zero va a uniformare e strutturare tutto questo.
Mi pare una svolta epocale. Naturalmente non c'è la bacchetta magica e nulla si crea nell'immediato, ci sono dei tempi da rispettare, ma questa Giunta sta facendo tutti gli atti per arrivare ad avere una sanità più forte.
Siamo contenti di questa parifica, siamo contenti e fieri di quello che abbiamo fatto con il bonus Piemonte, perché non riteniamo siano fondi sprecati. Siamo contenti di andare a strutturare la sanità che, come sapete benissimo, in questi anni costa oltre nove miliardi nel nostro bilancio regionale. Siamo contenti di avere i conti in ordine, nonostante aver ereditato dal compagno Peveraro - e lo dirò sempre - i derivati (derivati che ha anche il Comune di Torino) e nonostante delle gestioni dove la spesa sanitaria è andata fuori controllo.
Oggi, invece, c'è una gestione oculata del debito e del futuro della Regione Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Marello ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente Vorrei aggiungere qualche parola all'intervento puntuale e preciso - che non ho potuto ascoltare, ma mi è stato riferito - del nostro capogruppo Consigliere Gallo, sul rendiconto, rispetto al quale sicuramente un elemento di positività è dato dalla prosecuzione della politica di riduzione del debito da parte di questa Giunta; politica che, ricordo, fu iniziata dalla Giunta Chiamparino, dall'allora Assessore al bilancio.
Una procedura di rientro che fu necessaria rispetto alla grande mole di debito che quella Giunta ereditò dalla Giunta Cota, perché un po' di cose del passato bisogna anche ricordarle. Quanto meno, l'esperienza della precedente Amministrazione ebbe il grande merito intanto di fare chiarezza sul quantum del debito e poi di programmarne il rientro. Oggi bisogna dare merito all'Assessore Tronzano di avere proseguito in questa direzione.
Questo credo sia un primo punto di chiarezza.
La seconda questione che volevo evidenziare è meno positiva ed è legata alle politiche di bilancio e al ruolo che ha il Consiglio regionale in queste politiche, come in quelle sanitarie e come in tutte le politiche in cui la Regione ha delle competenze. Mi riferisco al ruolo di programmazione. Noi oggi possiamo parlare di riduzione del debito, perch c'è stata una Giunta che insieme al Consiglio regionale ha programmato questo rientro, seppure ci vogliano molti anni e a costo anche di contrarre investimenti, ma andava fatto.
Dal punto di vista della programmazione, rilevo che in questi tre anni abbiamo veramente programmato poco in Consiglio regionale. Non ci è stata data la possibilità di programmare dal punto di vista delle politiche del bilancio, che sono andate avanti, riduzione del debito a parte, con una sorta di navigazione a vista. Qualcuno potrà dirmi che c'è stato il COVID e la crisi. Certo, questo è stato un elemento che ha influito, ma in quella fase abbiamo anche dato fondo alle poche risorse che la Regione aveva per le politiche dei bonus. Queste, da un lato, hanno avuto il merito di dare un minimo di respiro alle aziende che avevano sofferto di più la chiusura soprattutto nel 2020; dall'altro, sappiamo bene che queste politiche non hanno risolto le questioni economiche di quelle aziende e non hanno posto le basi per un reale rilancio economico della nostra Regione, con l'aggravante che i soldi sono finiti. Ci sono, inoltre, i controlli sollecitati dalla Corte dei Conti, che ci dice che dobbiamo farli con maggiore frequenza ed intensità rispetto a quanto non sia stato fatto fino ad ora.
La mancanza di programmazione della politica di bilancio è stata soprattutto una mancanza di programmazione nel settore strategico della Regione, cioè la sanità. Anche su questo - ma qui la differenza è sostanziale - la precedente Giunta aveva iniziato dei ragionamenti importanti (e non solo dei ragionamenti) per la costruzione di nuovi ospedali; aveva portato a termine la realizzazione dell'ultimo ospedale che è stato aperto due anni fa in Regione Piemonte, vale a dire l'Ospedale Unico Alba-Bra a Verduno, grazie a uno stanziamento di 50 milioni di euro che fu decisivo per chiudere un cantiere che negli anni precedenti era rimasto fermo per circa due anni. Inoltre, ha posto le basi per la Città della Salute di Torino, per quella di Novara e per quella di altri ospedali, rispetto ai quali, diversamente da quanto è accaduto per la riduzione del debito, la vostra Giunta è rimasta ad oggi sostanzialmente ferma.
E anche laddove si erano prese delle decisioni su dove costruire degli ospedali - ad esempio la vicenda del VCO - non solo non si è andati avanti ma si è tornati indietro, perché viene rimesso in discussione un po' tutto. Anche i nuovi ospedali che sono stati inseriti nella vostra programmazione - sto parlando di Alessandria, di Cuneo e dell'ospedale di pianura di Savigliano-Fossano-Saluzzo - hanno per ora soltanto un rimando alla richiesta di finanziamento all'INAIL e sostanzialmente nulla di più.
Quindi, vedo complicato riuscire a fare tutto in questi due anni di consiliatura, che poi sono un anno e mezzo e potrebbero anche essere meno perché se fossero vere le voci che circolano in questi giorni, e cioè che in caso di vittoria del centrodestra il nostro Governatore si candiderà ad essere Ministro del nuovo Governo, è molto probabile che abbiamo davanti solo qualche mese. Quindi, nella migliore delle ipotesi, non avremo tempo a sufficienza per poter avviare i cantieri di questi nuovi ospedali. Questo è un vulnus che la Corte dei Conti evidenzia, ma in realtà non abbiamo neanche bisogno che sia la Corte dei Conti ad evidenziarlo, perché è sotto gli occhi di tutti, nostri e dei cittadini.
Nella nostra Regione sono presenti ospedali vecchi, obsoleti e con delle strutture inadeguate, che è anche una delle cause (non l'unica) della mobilità dei piemontesi che vanno a farsi curare magari in Lombardia, con un grave danno per le nostre casse.
In questi tre anni, mi aspettavo che la vostra Giunta affrontasse questo tema strategico con un'altra velocità, così come avevate promesso. Invece l'altra velocità è stata non dico un immobilismo, ma sicuramente una rapidità di movimento del tutto inadeguata rispetto alle esigenze. A ci aggiungiamo anche la grave crisi che il mondo sanitario sta attraversando a causa del personale. Leggiamo tutti i giorni gli articoli relativi ai nostri pronto soccorsi e ai grossi problemi che ci sono. Per cui alla mancanza di programmazione si unisce un'emergenza quotidiana non facile da gestire.
Mi fermo a queste due considerazioni - ma ce ne sarebbero altre già sottolineate dal nostro Capogruppo - per dire che una Regione che non sa programmare, magari può vivere nel breve periodo di annunci, che possono anche essere percepiti positivamente dalla gente, ma nel medio e lungo periodo, quando non si ha la capacità di dare delle risposte strutturali ai problemi complessi, il grave rischio è che, da un lato, i cittadini, le imprese, gli operatori sociali ed economici non vedano le risposte che attendono e, dall'altro, in una società competitiva come quella di oggi, di arretrare nelle posizioni complessive di qualità della vita sociale ed economica in generale rispetto al resto del Paese. Da questo punto di vista, credo che il Piemonte, magari non da oggi, qualche problema ce l'abbia.
Il rendiconto è occasione per qualche riflessione di questo tipo, sperando questo autunno di riuscire a fare un lavoro più incisivo per quanto riguarda il bilancio di previsione che, sostanzialmente, sarà l'ultimo bilancio di previsione di un certo peso che questa legislatura sarà chiamata ad approvare.
Spero che saremo in grado di mettere in campo risorse e politiche finalmente adeguate dal punto di vista politico.



GAVAZZA GIANLUCA



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, dichiaro chiusa la discussione generale. Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
La votazione è annullata per intervenuti problemi tecnici.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.19, riprende alle ore 11.44)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Era stata sospesa per mancanza del numero legale, anche per colpa del sottoscritto (faccio mea culpa e mi scuso, ma ero impegnato in una conferenza stampa qui a Palazzo), per cui ripetiamo la votazione dell'articolo 1.
Il numero legale è 22.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti del Consigliere Ruzzola)



PRESIDENTE

Mi sembra ci sia l'intenzione di richiedere, da parte del Consigliere Ruzzola, di dare lo stesso esito di votazione dell'articolo 1.
Se siamo tutti d'accordo, possiamo proseguire.



(L'Aula tacitamente acconsente)



PRESIDENTE

Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Si sono concluse le votazioni dell'articolato.
Chiedo se ci sono interventi in dichiarazione di voto sull'intero testo.
Prego, Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Ogni tanto il sistema è difettoso, quindi chiederei, se fosse possibile una verifica sulla mia votazione e, quindi, di aver votato nelle successive votazioni.



PRESIDENTE

C'erano 22 voti favorevoli, da quello che mi ricordo, e i pallini erano tutti accesi sia della maggioranza sia della minoranza; comunque verifichiamo se il voto del Consigliere Stecco sull'articolo 1 era favorevole.
Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'intero testo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Ci apprestiamo ad approvare un atto politico fondamentale per qualsiasi ente pubblico, il bilancio consuntivo, atto che, insieme al DEFR e al bilancio preventivo, costituisce l'architrave dell'analisi finanziaria della programmazione e della verifica dei risultati di quella programmazione.
Dal giudizio di parificazione della Corte dei Conti sono emersi dati e indicazioni estremamente eloquenti. Intanto, è una parificazione senza eccezioni. La Corte ha fatto rilievi? Sì, come in tutte le occasioni: le ha fatte lo scorso anno e le ha fatte nella passata legislatura. Sono rilievi che, personalmente, ho sempre ritenuto utili per migliorare la qualità della programmazione e della gestione finanziaria. È segno di un'ottima collaborazione tra la Corte e la Regione dopo anni davvero difficili difficili perché il fardello del debito non svanisce certo in una o in due legislature.
Tuttavia, Presidente, non bisogna essere pessimisti, perché il percorso di riduzione del debito prosegue. Questo è un aspetto virtuoso riconosciuto oggi da tutti - maggioranza, minoranza e la stessa Corte dei Conti - ed è un dato oggettivo, esattamente come è un dato oggettivo il fatto che mentre il debito pubblico regionale diminuisce, il debito pubblico nazionale negli ultimi dieci anni sia aumentato da 2.000 miliardi di euro a 2.800 miliardi di euro (il 40% in più).
Il debito è un fardello che noi carichiamo sulle spalle e sulla vita dei nostri figli, perché così facendo si ruba il futuro ai giovani, si rallentano gli investimenti, si impoverisce la crescita, si impoverisce una Regione e un Paese intero.
Fa male, ogni volta, ascoltare quanto il Piemonte sia gravato da questi debiti finanziari che drenano le risorse per lo sviluppo e la crescita. I debiti vanno restituiti, come ricordava ieri il Presidente Cirio nella sua relazione alla Corte dei Conti: quasi mezzo miliardo che ogni anno dobbiamo sottrarre alla sanità, al sociale, alla famiglia, allo sport, alla cultura alla competitività, all'ambiente e alla sicurezza per pagare i debiti del passato. Tutti passaggi che sono stati ben evidenziati ieri dal Presidente e dall'Assessore Tronzano (e con lui tutti i suoi collaboratori) a cui va il merito della prudenza in questi anni e della capacità dell'ascolto.
Mi permetto di concludere con alcune riflessioni. Intanto, mi ha fatto piacere che quest'anno anche dai banchi della minoranza si sia discusso di questo bilancio consuntivo; lo scorso anno ci fu il silenzio dai banchi della minoranza, perché bisognava parlare di un argomento evidentemente per loro più interessante, quale quello del referendum sull'eutanasia.
Anche lo scorso anno la Corte dei Conti segnalò i ridotti investimenti sulla sanità e l'Assessore Icardi li ha ben rappresentati ancora ieri evidenziando come sulla sanità lo scorso anno si siano programmati gli investimenti del futuro.
La seconda considerazione politica che faccio prima di chiudere a nome del Gruppo è che a noi interessa la concretezza. Alla fine, da questi risultati, diciamo una cosa: abbiamo ereditato, Assessore Tronzano, un debito mostruoso? Sì. Abbiamo attuato una politica del rigore? Sì. Abbiamo ridotto il disavanzo? Sì. Abbiamo aumentato la cassa? Sì. Abbiamo ridotto i tempi di pagamento? Sì. Abbiamo aumentato le tasse? No.
Abbiamo avviato dei progetti innovativi lo scorso anno? Io dico orgogliosamente sì e ne cito alcuni.
Prima ricordavo tutta la parte di programmazione sanitaria che è partita lo scorso anno; penso ad un progetto che avevo particolarmente a cuore sui temi ambientali: la tutela delle falde acquifere; penso anche al tema delle grandi progettazioni: il fatto di aver messo per la prima volta un fondo di progettazione che ha consentito di progettare e di incamerare dei soldi decine e decine di milioni di euro su ogni strada progettata: penso alla Novara-Vercelli, alla tangenziale di Asti e non solo.
Questa è la politica del fare, questa è la strada giusta ed è con grande convinzione che il gruppo di Fratelli d'Italia confermerà anche quest'anno il proprio voto favorevole. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Condivido pienamente le parole di chi mi ha preceduto, il collega Riva Vercellotti, per cui in parte non mi ripeterò, ma mi limiterò a dire che ognuno di noi, quasi tutti noi, ha esperienza di amministrazione locale e tutti noi sappiamo che quando guardiamo anche il bilancio del più piccolo Comune ci sono due indicatori che sono tra i più significativi. Uno è quello della cassa, che ci fa capire se quell'ente è sano, se quell'ente ha le risorse piuttosto che essere addirittura in difficoltà (alcuni enti chiedono addirittura le anticipazioni); l'altro ovviamente è elemento dell'indebitamento.
Qui sappiamo che c'è un indebitamento mostruoso ma, come ricordava prima il collega Marello, possiamo fare come quelli che guardano alle legislature precedenti. Il Consigliere Marello tornava indietro di due legislature, io torno a quella della Presidente Bresso, con quelle fantasie che avevano preso non solo la Regione Piemonte, ma un po' tutta l'Italia, quando siamo diventati tutti esperti di strumenti finanziari, che poi si sono rivelati disastrosi per le amministrazioni pubbliche. Senza stare a cercare quello che è stato, guardiamo giustamente quello che stiamo facendo noi.
Come hanno ricordato i colleghi quello che stiamo facendo noi è quello che farebbe ogni buon padre di famiglia. Abbiamo dunque ridotto l'indebitamento, ovviamente senza mettere nuove tasse, perché siamo tutti capaci a chiedere nuovi soldi, anche se qualcuno, oltre a chiedere nuovi soldi, riesce anche a fare maggiore indebitamento. Noi siamo riusciti a ridurre l'indebitamento, senza incidere minimamente sul reddito dei cittadini piemontesi, che tutti sappiamo, peraltro, in questi anni essere in grande difficoltà. Anzi, non dimentico: abbiamo utilizzato tutte le risorse che avevamo per metterle a disposizione dei cittadini, dei piccoli imprenditori, degli artigiani e dei commercianti, per cercare di far superare loro questo momento pesantissimo di crisi che è arrivato in seguito alla pandemia.
L'altro elemento è quello della cassa. Stiamo migliorando anche quell'elemento, quindi non possiamo che essere orgogliosi oggi di appartenere a questa maggioranza. Per questo risultato, ovviamente, un ringraziamento a tutta la Giunta ma, in modo particolare, all'Assessore al bilancio, all'Assessore Tronzano, per aver condotto così bene, sotto la sua guida, i conti ed essere qui oggi ad approvare un bilancio che ci dice che possiamo continuare in questa direzione, perché, oltre aver dato tanti buoni risultati, aver fatto importanti investimenti e avere aiutato le famiglie e le imprese, siamo riusciti a ridurre l'indebitamento e a mettere a posto la cassa.
Grazie Assessore e grazie alla Presidenza.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Ci sono altre richieste in dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Intervengo rapidamente innanzitutto per ringraziare i Consiglieri che hanno partecipato al dibattito, in particolare la maggioranza e il relatore Perugini, che ha ricordato una cosa importante, cioè gli uffici. Voglio ribadire un ragionamento, e lo dico anche all'opposizione: senza le abilità di alcune persone (dottor Lepri, dottor Bottazzi e la dottoressa Gaidano in particolare) tutto questo non si potrebbe realizzare. La politica certamente ha il suo peso perché indirizza, cerca di contenere le giuste richieste dei Consiglieri, ma senza la capacità e le abilità della tecnica tutto questo non succede. Io sono orgoglioso di aver creato tra politica e tecnica un connubio virtuoso, che garantisce una collaborazione leale fra gli uffici e la politica e consente di tradurre molte volte (non sempre) in cose concrete, gli indirizzi che la politica dà.
Secondo. La politica è sovrana, l'ho detto ieri e lo dico soprattutto all'opposizione, perché conosco la loro sensibilità su questo tema, così com'è la nostra peraltro. Lo dico, perché se pensiamo allo strabordare della spesa corrente rispetto alla spesa degli investimenti, dobbiamo fare una riflessione comune. Infatti, la spesa corrente è senz'altro prediletta dalla politica rispetto alla spesa di investimenti. Questo è giusto, non è criticabile, mi va benissimo, però sappiamo che la spesa corrente certamente incide di più e oggi è preponderante rispetto alla spesa in conto capitale, anche perché la politica vuole così; le giuste e legittime richieste dell'Aula molte volte sono appostate su quel Titolo 1 e non tanto sui capitoli che iniziano con il 2 nel bilancio.
Ieri ho ribadito che la politica è sovrana e per me questo è assolutamente da rispettare; se questa è la richiesta di chi è stato eletto dal popolo ben venga e non c'è nessun tipo di problema. Per cui andiamo avanti naturalmente cercando di fare il possibile per contenerla.
Secondo tema. Un orgoglio nostro è quello della riduzione del debito l'abbiamo detto tutti, ma non soltanto è un orgoglio nostro, perché poi il tema nostro è sempre di non gravare sulle nuove generazioni. Le nuove generazioni non devono essere caricate di debiti, ma per fare in modo che non siano caricate di debiti, bisogna che anche chi oggi non è al governo capisca che, se dovesse poi arrivare al governo, le difficoltà saranno le stesse che incontriamo noi.
L'avete già provato nel 2014; noi lo stiamo provando nel 2019 e vedremo chi vincerà le elezioni tra due anni, ma certamente i problemi saranno i medesimi. È quindi necessario fare attenzione a predire il futuro, senza tenere in considerazione la realtà, perché può essere ingannevole.
Pertanto accontentiamoci o, perlomeno, mettiamo in evidenza i grandi passaggi che la Corte dei Conti - come diceva anche il Presidente Riva Vercellotti - ci ha sottolineato, cioè il fatto di un debito che diminuisce e un disavanzo che diminuisce; il fatto di aver chiuso il grattacielo; il fatto di non aver contratto nuovi mutui; il fatto di rispettare i parametri e i termini di pagamento dei fornitori (i 30 giorni), che sono straordinari ed importantissimi; l'adeguamento degli stanziamenti che sono stati fatti sulle norme previste. Questi rappresentano un aspetto magari poco conosciuto, ma molto importante. Tutti questi successi, secondo me, è bene sottolinearli.
Inoltre, consentitemi alcune battute, perché ogni tanto un po' di ritorno alla storia ci va. Il fatto di citare sempre Cota e la Giunta Cota, secondo me, non è corretto, perché se vogliamo andare a vedere realmente il fatto vero è che i problemi sostanziali sono esplosi prima della Giunta Cota. La Giunta Cota ha subito questi effetti ed è dovuta andare in piano di rientro; la Giunta Chiamparino ha subito quegli effetti, è rientrata, ma al tempo stesso ha comunque diminuito il disavanzo. La Giunta Cirio continua ad andare in quella direzione. Però io lo dico, dal mio punto di vista magari privilegiato: certamente la Giunta Cota non è la responsabile dell'ingresso nel piano di rientro della sanità.
Un piccolo dettaglio sugli NPL e lo dico al Presidente Gallo, perché è importante. Mi pare che il Presidente Vietti sia venuto in Commissione e io lo dico solo come informazione, non perché ritenga di avere ragione o che sia giusto. Noi dobbiamo cercare di mettere in sicurezza quegli Npl e certamente lo faremo, perché firmeremo nuove convenzioni con le banche, che probabilmente prima hanno vigilato poco, così come probabilmente Finpiemonte ha vigilato poco. Però sono 3.835 mutui erogati dagli anni '90 e su 2 miliardi di euro erogati da Finpiemonte, 121 milioni significa il 5%. Chi conosce un po' la finanza, sa che è una quota fisiologica.
Certamente - lo ripeto - avremmo dovuto fare meglio tutti, ma il 5% è una quota fisiologica. Adesso cerchiamo di porre rimedio a questo, attraverso una nuova convenzione con le banche, affinché siano più attente.
L'ultima cosa che sottolineo è relativamente a quello che diceva il Presidente Ruzzola, così come il Presidente Preioni e il Presidente Riva Vercellotti. Non abbiamo aumentato le tasse e, credetemi, scegliendo altre linee, si sarebbe potuto fare. Non l'abbiamo voluto fare e, in più, non ci siamo piegati alla logica dei tagli, che è un altro aspetto molto importante.
Terzo e ultimo concetto: abbiamo aderito al fondo del MEF e cercheremo con INVIMIT di valorizzare meglio il nostro patrimonio regionale. La partenza del grattacielo - credetemi - sarà una svolta, a mio giudizio, epocale perché consentirà un nuovo ragionamento che, attraverso i risparmi, potrà valorizzare meglio anche gli immobili che oggi la Regione possiede.
Ringrazio realmente la mia maggioranza e la Giunta e ringrazio l'opposizione per il supporto e i consigli che cerca di dare, non sempre condivisibili ma non importa, perché ci sta nel dibattito complessivo.
Quest'anno, e speriamo anche nei prossimi, teniamo i conti in ordine e i piemontesi non sono gravati da ulteriori tasse. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
È pervenuto un atto di indirizzo collegato presentato dal Presidente Grimaldi.
Ricordo che il rendiconto è una fotografia della gestione contabile dell'esercizio 2021.
Chiedo al Presidente Grimaldi se intende illustrare l'ordine del giorno n.
866. Lo dà per illustrato?



GRIMALDI Marco

Ricordo a tutti che è la discussione che abbiamo già fatto sul Terzo settore e sul fatto che, essendo caduto il Governo, le Camere devono ancora approvare quelle norme che possono salvare tutto il Terzo settore dalle regole imposte anche dall'Unione Europea.
L'ordine del giorno chiede di attivarsi presso il Governo, al fine di individuare strumenti ed opportunità finalizzate a garantire efficaci ed efficienti servizi che possano essere utili al terzo settore. Credo che possa essere accettato.
Il testo che abbiamo depositato è stato presentato anche in Emilia Romagna in Lombardia, in Veneto, in Toscana e nel Lazio ed è stato approvato a larga maggioranza. C'è anche una buona notizia: ieri il Parlamento ha predisposto degli adempimenti che spero verranno affrontati anche in una sessione straordinaria, come quella dello scioglimento delle Camere.
Questa era l'ultima opportunità per dare un segnale a tutto il Terzo settore sul fatto che anche noi siamo favorevoli affinché si trovino soluzioni, pure dal punto di vista fiscale, in modo da non far chiudere questi enti nei prossimi mesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Apprendiamo adesso di questo ordine del giorno, che ci ha spiazzato un po'.
Sono cadute le Camere, si andrà a votare come in una qualsiasi Repubblica parlamentare di un Paese democratico e il 25 settembre sarà insediato un nuovo Parlamento; quindi siamo più che tranquilli.



(Commenti fuori microfono)



PREIONI Alberto

Sì, il 25 si vota e dopo qualche giorno ci sarà l'insediamento, come avviene in tutti i Paesi democratici e occidentali del mondo, come il nostro.
Ci mancherebbe, da parte nostra, non dare una mano al terzo settore per quello che fanno di fantastico nel sociale e in tutti i campi d'intervento: c'è, ci sarà sempre, ci mancherebbe. Spero però che quest'azione non sia strumentale rispetto alla caduta del Governo.
Lo ribadisco: a un certo punto, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, si avrà una maggioranza politica certa, che potrà assolutamente affrontare tutte le proposte politiche.
Chiedo la sospensione di un paio di minuti per esaminare il documento insieme alla Giunta.



PRESIDENTE

Anziché sospendere, vorrei procedere con la proclamazione degli eletti. Nel frattempo, l'Assessore può fare una più attenta valutazione.


Argomento: Nomine

Nomine - Proclamazione degli eletti


PRESIDENTE

Relativamente al punto 2) all'o.d.g., che reca "Nomine", in base allo scrutinio effettuato, possiamo procedere alla proclamazione degli eletti delle seguenti nomine: Proposta di deliberazione n. 249 - Garante degli animali - Nomina del Garante per i diritti degli animali Proclamo eletto, quale Garante per il diritto degli animali, il signor Guiso Paolo.
Proposta di deliberazione n. 251 - Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta - Collegio dei Revisore dei Conti - (art. 10, accordo tra le regioni Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ) - Designazione di due membri Proclamo designati, quali membri, in seno al Collegio dei Revisori dei Conti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle D'Aosta, la signora Sara Scavone e il signor Fabio Aimar.
Proposta di deliberazione n. 242 - Fedora - Azienda speciale della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi alto Piemonte - Collegio dei Revisore dei conti - (Articolo 8 Statuto dell'Ente) - nomina di un membro effettivo e un membro supplente Proclamo nominati, in seno al Collegio dei Revisori dei Conti dell'Azienda Speciale della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte - FEDORA quale membro effettivo il signor Massimo Melone e quale membro supplente il signor Marco Caviglioli.
Proposta di deliberazione n. 250 - Parco Nazionale del Gran Paradiso Consiglio direttivo - (legge 473/25, legge n. 561/56 e art. 2 D.M. 20 novembre 1997, n.436) - Designazione di un rappresentante Proclamo designato, quale rappresentante in seno al Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il signor Mauro Guglielmetti.
Rammento, inoltre, che ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo n.
39 del 2013, la presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti nominati sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità, di cui al citato decreto, è condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'incarico.


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame disegno di legge n. 200, inerente a "Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2021" (seguito) (Atto d'indirizzo n. 866)


PRESIDENTE

Ritornando all'esame del disegno di legge n. 200, procediamo con l'esame dell'ordine del giorno collegato n. 866, presentato dal Consigliere Grimaldi.
Chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Dopo essermi confrontato con i Capigruppo della maggioranza, chiedo la sospensione dell'ordine del giorno. Non siamo assolutamente in grado di votarlo oggi; è necessario approfondirlo, essendo complesso e, magari importante.



PRESIDENTE

Grazie Chiedo al presentatore se intende sospenderlo o se procedere con la votazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Mi sono consultato con i colleghi dell'opposizione e pensiamo sarebbe meglio dedicare una seduta in merito, magari in occasione del Consiglio del 6 settembre.
Ieri, per fortuna, si sono diradate alcune nubi e ringrazio, tra l'altro anche l'onorevole Lepri, che si è occupato di questa vicenda, in particolare nelle scorse ore. L'unico mio timore è semplicemente questo: agosto dovrebbe essere il mese in cui questa vicenda si chiude, altrimenti rischia di essere rimandata alla prossima legislatura. Tuttavia, in questo caso, essendoci già alcuni adempimenti da compiere dai primi di settembre il rischio sarebbe di non andare oltre, almeno nell'impegnativa.
Comunque, se non ci sono altre possibilità, lo valuteremo il 6 settembre ma le chiedo semplicemente di dare all'argomento la giusta rilevanza magari collocandolo al primo punto dell'o.d.g.



PRESIDENTE

Grazie.
L'ordine del giorno n. 866 presentato da Grimaldi è sospeso.
Se non ci sono interventi sull'ordine dei lavori, procediamo con la votazione dell'intero provvedimento.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mi sembra ci sia l'intesa di sospendere i lavori della giornata odierna. Nella prossima Conferenza dei Capigruppo verranno convocate le Commissioni e la prossima seduta di Consiglio.
La seduta è chiusa.



(La seduta termina alle ore 12.17)



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