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Dettaglio seduta n.195 del 14/06/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 10.04 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione ordinaria n.
1066 presentata dalla Consigliera Canalis; interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1003 presentata dal Consigliere Valle.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione n. 1066, presentata da Canalis, inerente a "Quando arriveranno i treni Rock in Piemonte?" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito all'interrogazione n. 1066 presentata dalla Consigliera Canalis l'interrogante ha chiesto che le sia inviata risposta scritta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1003 presentata da Valle, inerente a "Situazione attuale del programma Prevenzione Serena" (risposta scritta)


PRESIDENTE

In merito all'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1003 presentata dal Consigliere Valle, l'interrogante ha richiesto che gli sia inviata risposta scritta.
Nel ringraziare il Presidente Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
Comunico che il Presidente Allasia aprirà la seduta del Consiglio regionale alle ore 10.30.



(Alle ore 10.06 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g.)



PRESIDENTE

inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze") PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA GRAGLIA FRANCESCO



(Alle ore 10.35 il Vicepresidente Graglia comunica che la seduta avrà inizio alle ore 11.00)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 11.00)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento interno del Consiglio regionale comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino, Cirio, Chiorino Giaccone, Icardi, Protopapa, Ricca, Ruzzola, Tronzano e Carosso.
Il numero legale è, pertanto, 21.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei richiedere, se possibile, un'informativa alla Giunta regionale. I colleghi avranno letto certamente sui giornali di quest'ulteriore pandemia legata al malessere psicologico e psichiatrico dei nostri ragazzi, dei più giovani, degli adolescenti. Come Gruppo, abbiamo presentato un'interpellanza in merito che giace ormai da 190 giorni, alla quale l'Assessore Icardi non vuole rispondere, non può rispondere o non sa rispondere, dove fondamentalmente chiediamo come pensiamo di potenziare i servizi di neuropsichiatria infantile, sia presso i nostri ospedali (ad esempio, al Regina Margherita), sia sui territori.
Sono abbastanza colpito - lo dico anche da padre - da ciò che sta accadendo e dai dati clinici che emergono dagli studi relativamente a quanti bimbi e bimbe, ragazzi e ragazze entrano, purtroppo, in percorsi legati a una fragilità psicologica che diventa, poi, fragilità psichiatrica.
Per questi motivi, Presidente, chiederei un'informativa su questo tema alla Giunta - ancorché i banchi della Giunta in questo momento appaiano deserti proprio perché non possiamo voltarci dall'altra parte, perché stiamo parlando del futuro di questa Regione, di ragazzi e ragazze che sempre più in tenera età iniziano, purtroppo, ad avere disturbi di questo tipo. Sono convinto che dovremmo farcene carico, affrontando la questione in maniera seria, precisa e puntuale, e non evitando, tra le altre cose, di rispondere ai Gruppi consiliari che presentano atti come interpellanze su temi come questi.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano altre richieste d'intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.
GALLO Raffaele (fuori microfono) Presidente, non c'è la Giunta!



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, non gridi, non è il caso.
Non deve gridare: può chiedere la parola e intervenire sull'ordine dei lavori. È il Regolamento che lo prescrive, non può fare quello che vuole.
Prego, Consigliere Gallo; ha facoltà di intervenire.



GALLO Raffaele

Agevolavo i lavori d'Aula per non far perdere un minuto e mezzo o due.
Vorrei mettere a verbale che manca tutta la Giunta.



PRESIDENTE

Per agevolare l'Aula, dovreste inserire la tessera quando inizia la seduta non quando volete voi.
Prego.



GALLO Raffaele

Certo.
Saremo liberi di inserire la tessera quando lo riteniamo utile?



PRESIDENTE

E allora le tolgo la parola! Consigliere Grimaldi, prego.



GALLO Raffaele

Comunque, manca tutta la Giunta regionale.



PRESIDENTE

Le tolgo la parola! GALLO Raffaele (fuori microfono) È inutile che faccia così, perché non c'è nessuno della Giunta presente in aula!



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, la richiamo all'ordine! Consigliere Grimaldi, prego; ha facoltà di intervenire.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
È con vivo rammarico che constato anch'io l'assenza della Giunta, più che altro perché. volendo chiedere a lei di inserire all'o.d.g. un'informativa è molto difficile farlo quando, di fatto, tutta la Giunta è assente.
Presidente, vorrei parlare di una vicenda molto grave. Come lei sa, questa legislatura è nata sotto un segno sbagliato e oggi è arrivata una sentenza molto pesante per l'ex Assessore della Regione Piemonte che era seduto qui nei vostri banchi, nei banchi della Giunta, che oggi sono vuoti.
Questo Assessore, appartenente al Gruppo di Fratelli d'Italia, è stato condannato a cinque anni per voto di scambio politico mafioso. So che volete cancellare questa vicenda, ma questa vicenda è indelebile e adesso finalmente, il procedimento di primo grado che ruotava intorno a un'organizzazione criminale legata alla 'ndrangheta ha oggettivamente mosso i suoi primi passi verso la verità.
Certo, siamo in un sistema garantista in cui fino al terzo grado si dice che non c'è il giusto processo, ma credo che fosse ben chiaro già allora che il patto è andato a buon fine. Quando abbiamo letto che il costo del voto valeva in qualche modo tot euro, quando abbiamo visto che in qualche modo le 'ndrine e le cosche avevano in mano parte di un voto organizzato c'era qualcosa di più che un indizio.
Per questo credo che il Presidente Cirio, anche se non è presente, sia consapevole del fatto che il voto in Piemonte, che piaccia o no, è stato inquinato, e che questa è una macchia indelebile sulla legislatura.
Se ci pensate, è una vicenda giudiziaria molto più grave di quella che chiuse l'era Cota e, per ammetterlo, non bisogna certo aspettare il terzo grado di giudizio. Vi voglio anche ricordare che il punto non è chi ha perso le elezioni: il centrosinistra le ha straperse quelle elezioni straperse! Il punto, dunque, non è la prova di resistenza. Perché i voti della mafia non si contano, non si chiedono, ma soprattutto non si restituiscono. Quei voti sono arrivati a voi. E guardate che quello scambio di voti è più letale del doping! Guardate, nelle elezioni si può vincere.



(Commenti del Consigliere Cane)



GRIMALDI Marco

Ho finito.
Mi faccia concludere.



PRESIDENTE

Le ricordo che ha tre minuti a disposizione. Ha già concluso.



GRIMALDI Marco

Però, Presidente, è lei che mi toglie la parola, non il collega Cane! LEONE Claudio (fuori microfono) Presidente, sono illazioni inaccettabili!



PRESIDENTE

Consigliere Leone, la richiamo all'ordine! LEONE Claudio (fuori microfono) Sono illazioni inaccettabili!



PRESIDENTE

Consigliere Leone, la richiamo all'ordine! LEONE Claudio (fuori microfono) I voti della mafia sono arrivati a voi!



PRESIDENTE

Consigliere Leone, la richiamo all'ordine! Consigliere Leone! LEONE Claudio (fuori microfono) Sono illazioni inaccettabili!



PRESIDENTE

Consigliere Leone!



GRIMALDI Marco

Quali illazioni?



PRESIDENTE

Chiedo a tutti di essere corretti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Proseguiamo.
Ci sono altri Consiglieri che intendono.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Però, Presidente, stavo terminando, ero all'ultima frase.



PRESIDENTE

Ha concluso il tempo a sua disposizione.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Non è che perché il collega Leone interviene e parla di illazioni.



PRESIDENTE

Ha concluso il tempo! È andato oltre il tempo.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) La condanna di primo grado è un'illazione?



PRESIDENTE

Ha concluso il tempo! Il Regolamento prevede tre minuti, ma lei era già a tre minuti e venti secondi.
LEONE Claudio (fuori microfono) Sono arrivati a voi i voti delle mafie!



PRESIDENTE

Consigliere Leone!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Non mi fate espellere qualcuno!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Se ha voglia di uscire, è liberissimo di farlo, Consigliere Leone! Ci sono altri Consiglieri che intendono intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anche noi vogliamo intervenire in scia all'ultimo intervento del collega Grimaldi.
La vicenda è nota ed è chiara. È chiara perché c'è una sentenza; è chiara perché in quella sentenza sono scritte parole chiare e su quello non ci possono essere dubbi, almeno in questa fase. Vedremo in seguito come e se continuerà quella vicenda processuale e che cosa dirà quella vicenda processuale di più o di meno rispetto alla sentenza.
Presidente, il tema è anche e soprattutto politico, perché ricordo ai colleghi della maggioranza che il vostro Presidente, subito dopo quella vicenda, venne in aula e affermò con molta chiarezza.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Sarno, siamo sulle proposte di modifica dell'o.d.g.
per cui faccia la sua proposta di modifica.



SARNO Diego

La devo motivare prima.



PRESIDENTE

Prima fa la proposta e poi la motiva, è diverso.



SARNO Diego

Ma questo è un suo modo di intraprendere un'interlocuzione. Io prima metto.



PRESIDENTE

Consigliere, ha ancora tre minuti e poi le tolgo la parola.



SARNO Diego

Va bene, Presidente, io sto nei tre minuti, non c'è problema, però mi deve ridare i secondi che mi ha fatto perdere, se seguiamo il Regolamento.
Stavo dicendo che in quelle dichiarazioni il Presidente Cirio, per prendere le distanze da quei fatti, dichiarò alcuni impegni precisi. Gli impegni erano diversi e tra di essi c'era, tre anni fa ormai, una proposta di portare prima in Commissione legalità e poi in Aula un codice etico. Il Presidente aveva fatto riferimento ad alcuni codici etici che derivavano dalla sua esperienza al Parlamento europeo, aveva fatto riferimento ad alcuni corsi di formazione sia per la parte politica sia per la parte tecnica, aveva fatto riferimento a un aumento di risorse proprio sul tema legalità e cultura della legalità. A oggi, Presidente, nella maggior parte di questi impegni, siamo a zero. In particolare, il codice etico non si è mai visto, neanche in bozza.
La richiesta, Presidente, negli ultimi secondi che mi rimangono, è stigmatizzare l'assenza ulteriore del Presidente Cirio e di tutta la Giunta in Aula e chiediamo, se dovesse mai arrivare qualcuno della Giunta, a che punto siamo con quel codice etico, altrimenti qualche dubbio ci viene.
Chiediamo un'informativa per sapere a che punto è il codice etico proposto dal Presidente Cirio a fronte delle vicende che hanno riguardato l'ex Assessore Rosso.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere, le ricordo che è arrivato e tre minuti e ventitre secondi.
Doveva recuperare cinque secondi, ma tre minuti più cinque secondi fanno tre minuti e cinque secondi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi atterrò scrupolosamente ai tempi previsti dal Regolamento per non doverle far fare dei calcoli.
Mi associo alla richiesta d'informativa alla Giunta regionale - peraltro assente totalmente, non è presente nessuno della Giunta - su quanto fatto relativamente alle promesse e agli impegni politici che sono stati presi allorquando esplose la vicenda giudiziaria legata all'allora Assessore Rosso.
C'è stata una sentenza che tutti conosciamo, alcuni fatti per ora sono acclarati ed erano stati presi degli impegni da parte del Presidente Cirio che, a tutt'oggi, non risultano onorati. A tutt'oggi risulta solo un'iscrizione all'associazione Avviso Pubblico che, alla luce dei fatti, è vista da noi come una pura operazione di facciata. Anche noi vorremo vedere realizzati quei progetti e quegli impegni, quindi chiediamo alla Giunta regionale - che non è presente - un'informativa relativamente all'adempimento degli impegni presi non solo con i cittadini piemontesi, ma anche con il Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ci sono altre richieste d'intervento sulla proposta di modifica? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Volevo solo fare una precisazione relativamente all'intervento che ho sentito prima.
A noi non sono arrivati i voti della malavita! La responsabilità penale in Italia, giustamente, appartiene ai singoli. Ripeto, a noi non sono arrivati i voti della malavita e la responsabilità penale è singola; nel sistema giudiziario che vogliamo noi, chi sbaglia paga. In questo caso, c'è stata una condanna di primo grado. Vedremo come andrà a finire al termine del giudizio, ma al momento prendiamo atto della condanna.
Tra l'altro, ricordo che si tratta di un esponente che non fa parte del nostro movimento e del nostro partito. Ripeto, noi non abbiamo ricevuto voti dalla malavita, perché questa distorsione è una cosa che non possiamo assolutamente accettare, vista l'onorabilità del nostro movimento e delle tante persone perbene che ci votano a fasi alterne (alcune volte prendiamo più voti, altre volte un po' meno, ma poi ritornano a votarci).



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, su cosa chiede di intervenire? Le ricordo che è già intervenuto?



GRIMALDI Marco

Sulle parole "a voi", perché voglio che sia messo a verbale il punto. Si è ricostruita una vicenda su una dichiarazione che era ben chiara.



PRESIDENTE

Se fa un intervento, deve alzarsi.



GRIMALDI Marco

Volevo fare una precisazione.
L'ex Assessore Rosso, per essere scelto dal Presidente Cirio in Giunta, ha preso dei voti, non era un Assessore esterno. Ha preso dei voti e quei voti sono arrivati, lo scambio è andato a buon fine. Non lo dico io, ma i giudici e una sentenza di primo grado, e credo che non ci voglia un terzo grado di giudizio per dire che quei voti sono arrivati a tutta la coalizione. I voti di quel singolo erano all'interno di una coalizione quindi quel "a voi" non è certo un modo di criminalizzare né la Lega n Fratelli d'Italia né tantomeno chi non è invischiato con quell'organizzazione. Chi dice che non c'entra nulla con quella vicenda è in buona fede ma, ahimè, Presidente, i voti non si possono dare indietro e non si possono restituire.
Nello sport, una squadra può aver legittimamente vinto, ma se uno degli atleti è risultato positivo al doping, quella squadra viene squalificata.
Non dico di commissariare il Piemonte, dico solo che quella sostanza anabolizzante del voto di scambio è molto più grave del doping. Su questo c'è poco da dire.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste d'intervento, faccio una breve sintesi.
È stata richiesta dal Consigliere Magliano un'informativa sulla fragilità psicologica dei giovani, mentre i Consiglieri Grimaldi, Sarno e Bertola hanno presentato una richiesta d'informativa della Giunta sulla condanna di primo grado dell'ex Consigliere Rosso. Quando la Giunta sarà presente e avrà intenzione di fornire comunicazioni in merito, sarà sua premura chiederlo.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Caucino, Cirio, Chiorino, Giaccone, Icardi Protopapa, Ricca, Ruzzola, Tronzano e Carosso.


Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 27 e 28 aprile 2022 e del 3 maggio 2022.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

d) Comunicazione in merito a "Piano degli indicatori di bilancio"


PRESIDENTE

Ai fini degli adempimenti di cui all'allegato 4/1.11 al decreto legislativo 111/2011, comunico che l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 90 del 25 maggio 2022, ha approvato, ai sensi del decreto legislativo 118/2011, il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale relativo al bilancio di previsione finanziario per gli anni 2022 2024.
Il Piano costituisce un sistema di voci riferite ai programmi e agli altri aggregati di bilancio costruite secondo metodologie comuni, in modo da rappresentare in maniera dinamica l'andamento delle principali voci di bilancio.
La deliberazione dell'Ufficio di Presidenza è caricata sul supporto dei documenti per la seduta odierna al fine della sua consultazione.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 27 aprile 2022.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)


PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Presidente, mi chiedevo se fosse intenzionato a proseguire la seduta con la totale assenza della Giunta, perché è vero che il Consiglio regionale è la casa dei Consiglieri regionali, ma è anche vero che esistono gli scranni della Giunta. Di questo ci sarà un perché, soprattutto nel momento in cui si va a discutere una proposta di legge, cosa che stiamo facendo già da diverse sedute. Pertanto, mi chiedo chi esprimerà il parere sugli emendamenti.
Per rispetto verso il lavoro dell'Aula, vorrei sapere se stia arrivando qualche esponente della Giunta e, nel caso, se possiamo sospendere nell'attesa che arrivi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Dalle sue comunicazioni risulta che ci sono otto colleghi di Giunta in congedo e mi pare che la Giunta sia composta da dodici persone. Mi chiedevo se lei ha notizie del fatto che queste quattro persone, che sono le ultime che possono rappresentare la Giunta, oggi saranno presenti, perché se non è così, credo che sarebbe bene sospendere la seduta ed evitare di proseguire con una pratica sbagliata. Già quando c'è solo una persona della Giunta a rappresentarla tutta, ci sembra un po' uno sgarbo istituzionale a tutta l'Aula, ma quando nessuno della Giunta è presente, credo che ci sia qualcosa di irrimediabilmente sbagliato.
Credo che lei possa avere contezza, grazie alle comunicazioni che ci ha dato, degli altri quattro colleghi che, se non sono in congedo, immagino stiano arrivando. Pertanto, se dobbiamo dare il tempo a queste quattro persone di raggiungere l'aula, sarebbe opportuno concedere questa possibilità.
Le chiedo se ci può dire, nel corso di questo inizio di seduta, se è possibile chiedere all'Assessore Marrone, che immagino sia ancora il referente della Giunta con la Conferenza dei Capigruppo, o al Presidente Cirio o al Vicepresidente Carosso.
Inoltre, ci sono richieste d'informativa che abbiamo presentato e che non possono essere neanche prese in considerazione, perché non c'è nessuno. Le ricordo che c'è un Assessore agli affari legali - mi pare che sia la neo nominata Assessora Caucino - la quale, se non è in congedo, potrebbe darci un'informativa, anche perché mi pare che la Regione si sia costituita parte civile nel processo contro l'ex Assessore Rosso, per cui magari lei potrà dirci che cosa ha dedotto la Regione da questo primo grado di giudizio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire in merito alle sue comunicazioni e, in particolare sull'iscrizione in sede referente alla III Commissione consiliare della proposta di legge n. 207. Mi permetto di intervenire, perché questa proposta di legge riguarda l'iscrizione all'anagrafe dei cosiddetti "bambini invisibili", cioè dei bambini che abitano nel nostro paese, ma che per svariate ragioni non risultano iscritti all'anagrafe e quindi non beneficiano di tutta una serie di diritti fondamentali, di cui dovrebbero fruire.
Visto che questo tema è più inerente alle politiche sociali che non alle politiche migratorie, chiederei all'Ufficio di Presidenza di riconsiderare l'incardinamento in III Commissione, perché mi pare più coerente incardinarlo in IV Commissione.
Lo propongo all'Ufficio di Presidenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Lo verificheremo, anche se il Regolamento prevede che sia la III Commissione a occuparsi dei movimenti migratori. Verificheremo ulteriormente e, se è il caso, lo approfondiremo in un'altra Commissione.
Essendo in discussione una proposta di legge del Consigliere Nicco, non c'è l'obbligatorietà circa la presenza degli esponenti della Giunta. Sapete benissimo che doveva essere presente l'Assessore Protopapa, che per stanotte ha scoperto di essere positivo al COVID. Sta per arrivare l'Assessore Marrone.
Possiamo proseguire, così chi ha necessità e volontà di vedere almeno un membro della Giunta presente, sarà soddisfatto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Chiedo di sottoscrivere tutti gli emendamenti delle opposizioni alla proposta di legge n. 120.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Abbia pazienza, Presidente, ma mi rivolgo a lei in quanto garante anche delle opposizioni. Le chiedo veramente, per cortesia e per rispetto dell'Aula, di aspettare almeno l'arrivo dell'Assessore Marrone, perché è veramente deprimente discutere con i banchi della Giunta totalmente deserti.
Chiedo, quindi, se fosse possibile sospendere.



PRESIDENTE

Ma voi dovete interloquire con me, non con la Giunta.



FREDIANI Francesca

Ho capito...



PRESIDENTE

Possiamo proseguire, grazie.



FREDIANI Francesca

Infatti sto interloquendo con lei per chiederle, in qualità di garante anche delle.



PRESIDENTE

Ma non viene violata né la maggioranza né la minoranza sulla discussione.



FREDIANI Francesca

È una questione di rispetto dell'Aula allora, diciamo così. Di rispetto dell'Aula e, di conseguenza, anche dei cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Quella è un'altra faccenda.



FREDIANI Francesca

Il totale disinteresse di questa Giunta per l'Aula è più che palese da parecchio tempo, ma oggi è proprio lampante.



PRESIDENTE

Anche come Presidente del Consiglio prendo atto che c'è disinteresse da parte della Giunta e la maggioranza deve farsene una ragione, prendere atto di questa situazione e risolvere il problema al più presto.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Proseguimento esame proposta di legge n. 120, inerente a "Istituzione della giornata regionale del Valore Alpino"


PRESIDENTE

Colleghi, ho necessità di proseguire l'iter procedurale del Consiglio, per cui possiamo tranquillamente proseguire con la trattazione della proposta di legge n. 120, "Istituzione della Giornata regionale del Valore alpino" di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta consiliare del 31 maggio 2022 è proseguito l'esame del provvedimento con l'esame dell'articolato.
È stato votato l'articolo 1 ed è iniziato l'esame degli emendamenti rubricati all'articolo 2.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Mi pare che, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, si possa sempre richiedere, anche contestualmente se ci sono nuovi elementi, una sospensiva. Per me, in realtà, la richiesta di sospensiva è di sospendere il provvedimento e passare agli ordini del giorno, dove non è necessaria la presenza della Giunta.
Chiederei, quindi, di sospendere motivatamente, vista l'assenza della Giunta, i punti 3), 4), 5), 6) e 7) dell'o.d.g. e passare al punto 8).
Chiederei di sospendere fino all'arrivo della Giunta perché, mentre gli ordini del giorno.



PRESIDENTE

Mi scusi, sta chiedendo un'inversione? Perché questa è un'inversione.



GRIMALDI Marco

No.



PRESIDENTE

Sì, questa è un'inversione ed è un'altra questione. Con la sospensiva si sospende il provvedimento e si passa al provvedimento successivo.



GRIMALDI Marco

Esatto.



PRESIDENTE

Se però ci sono nuovi elementi. Quali sono i nuovi elementi?



GRIMALDI Marco

Se lei vuole, chiedo solo il punto 3).



PRESIDENTE

Sì, però quali sono i nuovi elementi riferiti al punto 3)?



GRIMALDI Marco

No, riferiti ai punti 3), 4), 5), 6) e 7). Chiedo di sospenderne ben cinque, in quanto non è presente la Giunta. Discutere progetti di legge senza un rappresentante.



PRESIDENTE

Mi permetta una battuta: non è un nuovo elemento l'assenza della Giunta.



GRIMALDI Marco

Eh beh, l'elemento è che non ci sono. La scorsa volta erano presenti.



PRESIDENTE

Era una battuta!



GRIMALDI Marco

Certo, la Giunta spesso è assente, ma in questo caso è totalmente assente.
È totalmente assente, per cui il nuovo elemento è che, dalla volta scorsa a oggi, non c'è nessun rappresentante e non potevamo neanche saperlo in Conferenza dei Capigruppo. Pertanto, chiedo di sospendere ben quattro punti all'o.d.g. e di passare al punto 8).
Non chiedo un'inversione, ma proprio di sospendere più punti.
Se lei vuole, a ogni punto farò la stessa richiesta, per cui poi la farò al punto 4).
Se lei ritiene più giusto che chieda la sospensione solo del punto 3) chiederei di metterla ai voti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ritengo sia una sospensiva da mettere in discussione, per cui possiamo proseguire con l'esame.
Sono stati illustrati gli emendamenti fino al n. 23).
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Le posso chiedere di metterla ai voti, dato che lei non ritiene.



PRESIDENTE

No, perché non ritengo sia una sospensiva da mettere ai voti, molto semplicemente.



GALLO Raffaele

Lei interpreta sempre il Regolamento a suo modo.



PRESIDENTE

Interpreto e applico.
È il Presidente che può ammettere o meno. Assolutamente nessun problema, si figuri.
Proseguiamo con gli emendamenti.
ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 23) presentato da Grimaldi, Giaccone, Frediani Gallo, Sarno.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo al Consigliere Grimaldi se intende intervenire.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 23).
Ci abbiamo messo un attimo a capire anche noi, scusate.
Consigliere Grimaldi, se vuole intervenire c'era lei, non potete fare come volete.
Prego.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

No, io le ho dato la parola già diversi secondi fa, doveva iniziare a intervenire diversi secondi fa, poi è il primo emendamento e posso capire.
Prego, collega Grimaldi. Può illustrare l'emendamento rubricato n. 23).



GRIMALDI Marco

Sì, sì, lei può darmi la parola, ma se i colleghi vogliono sottoscrivere l'emendamento prima di iniziarne l'esame, credo sia loro diritto e non vorrei bruciare i tempi.



PRESIDENTE

Loro non possono sottoscrivere gli emendamenti all'articolo 2, ma dall'articolo 3 in poi, perciò hanno tutto il tempo. Ci sono circa quindici emendamenti all'articolo 3 che possono sottoscrivere in corso d'opera.
Prego.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Chiederei di inserire a verbale chi ha sottoscritto gli emendamenti all'articolo 2.
L'emendamento n. 23) all'articolo 2 recita "La Regione istituisce la 'Giornata regionale del valore alpino', da celebrarsi ogni anno il 17 gennaio, in ricordo dell'inizio del ripiegamento delle truppe italiane sul fronte orientale e del coraggio di alcuni reparti di Alpini che avevano conservato armi e risolutezza permettendo quella ritirata, nonostante un equipaggiamento criminalmente inadeguato, che causò circa 95 mila tra morti e dispersi".
Con l'emendamento, in realtà, vogliamo riconoscere alla proposta di legge che istituisce la giornata del valore alpino un taglio maggiormente rispondente ai valori costituzionali della Repubblica Italiana e ricordare le scelte criminose dell'allora Governo Mussolini, che dotò quei militari di un equipaggiamento criminalmente inadeguato che causò quasi 100 mila vittime.
Come abbiamo provato a spiegare, ovviamente, non vogliamo che la data sia quella scelta dalla nostra Regione. In realtà, tutti noi pensiamo che questa legge abbia poco senso di esistere e oggi lo ha ancora meno, visto che nel frattempo è stata approvata una legge nazionale.
Per chi si fosse collegato soltanto in questi minuti, ricordo che abbiamo chiesto di sospendere questa legge e di rivederla, anche perché, se dobbiamo parlare dei valori universali di solidarietà e di cooperazione crediamo che, oltre alle forze degli alpini, ci siamo tanti soggetti in Piemonte che esprimano gli stessi valori. Inoltre, pensiamo sia sbagliato fare una legge per ogni grande istituzione.
Con questi emendamenti, proviamo a migliorare il testo attuale, dove non si dice che la battaglia di Nikolaevka è avvenuta dentro un contesto d'invasione da parte dei nazifascisti. Ricordo che in quel caso l'Unione Sovietica, paese sovrano (lo dico ai sovranisti dei giorni nostri), aveva subito una guerra d'invasione. Noi vorremmo celebrare un ripiegamento, ma ripeto - almeno si dica che è stato un ripiegamento avvenuto per la responsabilità criminale dell'allora Governo Mussolini.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Quest'emendamento all'articolo 2 vuole ristabilire un elemento di verità e di chiarezza, anche relativamente...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Bertola. L'emendamento 23) non è stato sottoscritto da lei, ma dalla sua collega di Gruppo, la Consigliera Frediani, e dai colleghi Giaccone, Gallo e Sarno.



BERTOLA Giorgio

Va bene. Io li ho sottoscritti tutti, però.



PRESIDENTE

Sulla tabella non c'è, ma verifichiamo.



BERTOLA Giorgio

Vado a verificare l'e-mail.



PRESIDENTE

Nel frattempo, qualcuno vuole intervenire? Consigliere Bertola, al massimo le do la parola dopo.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Io, sicuramente, ho sottoscritto tutti gli emendamenti delle opposizioni e quindi, intervengo con piacere sull'emendamento del collega Grimaldi, che modifica, all'articolo 2, la Giornata regionale del valore alpino suggerendo un'altra data rispetto a quella individuata dal proponente.
S'intende introdurre un ragionamento già affrontato in sede di discussione generale. Anche se non tutti siamo intervenuti, la nostra posizione l'ha espressa bene il collega Sarno che interverrà dopo di me, e cioè che non s'intende entrare nel merito di una legge a favore del valore alpino, ma nel merito di una questione: se discutiamo di una legge regionale, una legge specifica per il Piemonte, che è un doppione rispetto a quella già approvata qualche mese fa a livello nazionale, se proprio dobbiamo discuterne perché lo si vuole fare, individuiamo una data più aderente alla nostra Regione o, comunque, non la data proposta dal collega Nicco, ma una data che caratterizzi meglio il valore alpino.
Con quest'emendamento interveniamo sul giorno che è stato individuato scegliendo il 17 gennaio. Tuttavia, potremmo individuare altre date, che auspichiamo possano essere più aderenti alla storia del Piemonte, così come hanno fatto, per esempio, Regione Lombardia (di cui voi copiate spesso le proposte di legge), che ha individuato una data più aderente alla storia lombarda e, in particolare, legata al grande valore e al supporto che gli alpini hanno fornito a Bergamo nella gestione del COVID in quelle giornate terribili.
Con quest'emendamento apriamo un ragionamento sulla scelta di una data diversa da quella proposta dal primo firmatario. Crediamo non sia neanche opportuno individuare la data della fondazione del corpo stesso, ma una data più aderente al valore alpino o, in senso più generale, più aderente a un fatto avvenuto in Piemonte. Per esempio, pensiamo si possa individuare come elemento legato al valore alpino che ha interessato il Piemonte l'alluvione del 1994, un fatto.



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, aveva due minuti.



GALLO Raffaele

Sì, chiudo il ragionamento.
Dicevo, una calamità che ha colpito le nostre terre, che ha colpito il nostro Piemonte e che, forse, vale la pena inserire all'interno della legge regionale sugli alpini.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anche su quest'emendamento, così come sui precedenti, a sostegno della richiesta del Consigliere Grimaldi.
Tra l'altro, faccio notare che in Aula non è presente neanche il primo firmatario, anche se adesso è arrivato l'Assessore Marrone, che ringraziamo per la sua presenza, però si era detto che l'importante è che ci sia il primo firmatario, ma adesso non c'è nemmeno più quello e continuiamo comunque, a parlare al nulla.
Mi chiedo, intanto, se stiamo facendo un buon servizio ai cittadini considerato anche il forte segnale pervenuto dall'astensionismo alle elezioni che si sono svolte domenica. Credo che questo nostro comportamento in Aula non contribuisca a riavvicinare i cittadini alla politica, a maggior ragione se andiamo a perdere tempo discutendo una norma regionale che, probabilmente sarà approvata, purtroppo, dopo l'approvazione di una norma nazionale sullo stesso tema.
L'emendamento del collega Grimaldi sottolinea la giornata che intendiamo celebrare, il suo valore, il suo significato, ma vorremmo che non fosse stravolto dalla narrazione dell'eroismo epico che abbiamo sentito troppe volte anche in questi giorni rispetto a situazioni più contemporanee.
Bisogna consegnare la giusta verità ai fatti e ricordarci che cosa abbia rappresentato per i nostri soldati la partecipazione alla battaglia che s'intende celebrare.
Nell'emendamento si va dunque a sottolineare il fatto che gli alpini avessero un equipaggiamento criminalmente inadeguato, che causò circa 95 mila tra morti e dispersi. Lo dico per restituire un po' di verità storica ai fatti che stiamo riesumando in Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo, come il mio Capogruppo Gallo, a sostegno di quest'emendamento, proprio per stigmatizzare la scelta culturale che sta alla base della data inserita in questo provvedimento come Giornata regionale del Valore Alpino.
C'è una differenza rispetto a queste scelte, una differenza molto chiara: da un lato, s'individua una data capace di ricordare le azioni sostanzialmente criminose dell'allora Governo mussoliniano (questa è storia, non è una valutazione politica o di altro genere), per cui se dovessimo approvare la proposta di legge con quella data si andrebbe a ricordare e a collegare la Giornata del Valore Alpino con una data storica.
E sappiamo che le date storiche hanno dei significati, non sono neutre (non lo dico io, lo sostengono tutti gli storici; lo dicono i libri).
L'emendamento ben proposto dal collega Grimaldi propone invece una data diversa, che è proprio la data del ripiegamento; è una data con cui si vuole evidenziare simbolicamente quella scelta scellerata di un equipaggiamento criminale e inadeguato che causò, appunto, circa 95 mila tra morti e dispersi.
Alla luce di questo, così come relazionato all'interno delle motivazioni all'emendamento, chiediamo al primo firmatario, alla Giunta e ai colleghi della maggioranza di fare una scelta più consona ai principi istituzionali repubblicani, costituzionali e quindi antifascisti.
Questo è l'emendamento che vi chiediamo di approvare per rimetterci tutti nella cornice costituzionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Emendamento rubricato n. 22) presentato da Grimaldi, Giaccone, Frediani Gallo, Sarno.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 2, il comma 1 è così sostituito: "1. La Regione istituisce la 'Giornata regionale del valore alpino', da celebrarsi ogni anno il 22 febbraio, in ricordo del primo giorno di attività, nel 2020, del Corpo degli Alpini nell'emergenza da COVID-19".
Questa era una delle tante ipotesi che abbiamo discusso con le opposizioni discutevamo giusto con i colleghi Chiamparino e Marello di quanto in questi vent'anni il Corpo degli Alpini si sia impegnato in tante vicende delicate.
Insieme abbiamo affrontato le alluvioni d'inizio anni Novanta, quei drammatici eventi che hanno visto la Protezione civile e il Corpo degli Alpini impegnatissimi nella difficile salvaguardia dei manufatti dell'ambiente e, soprattutto, delle persone. Come sapete, anche allora ci sono stati tantissimi morti e tantissimi dispersi, così com'è avvenuto successivamente, nell'alluvione del 2001.
Poiché è una legge regionale dei nostri tempi, credo che questo Consiglio regionale e le nuove generazioni ricorderanno per sempre l'inizio della pandemia, i giorni delle prime "zone rosse" in Italia. Ovviamente, tutti hanno in mente le immagini drammatiche della Lombardia e dei numerosi focolai in tutta Italia, fra i quali ricorderete benissimo che rientravano anche alcune zone piemontesi. Quello è stato un anno distopico: mi riferisco al fatto di vedere le nostre città deserte, vedere la gran parte dei nostri concittadini dietro i balconi osservare come i limiti dello sviluppo dell'uomo avessero incontrato un nuovo "epifenomeno", se così possiamo chiamarlo.
Che cosa vorremmo celebrare, in questo senso? Come sapete, siamo usciti da questa pandemia - forse lo rivendichiamo in un modo troppo poco istituzionale e, comunque, culturalmente non nel modo più adeguato - dopo una lunghissima battaglia nei nostri pronto soccorso e nella nostra sanità territoriale, che era piena di buchi; ne siamo usciti soprattutto grazie a una campagna vaccinale che ha visto tantissime persone impegnate, fra cui il Corpo degli Alpini, insieme a tanti altri.
In generale, noi vorremmo una legge che premi il valore solidale delle tante istituzioni. In questo senso, facciamo una proposta anche per migliorare il testo per celebrare questa giornata.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Sempre in scia alle parole del collega, e quindi alla tematica che stiamo affrontando sulla data, non volendo metterci a discutere su quello che pu essere - anche se c'è, come ho detto precedentemente - il valore culturale della scelta di una data, allora vi diamo un'altra occasione. Un'occasione che credo non metta nessuno in difficoltà ma, anzi, metta tutti comunemente in una situazione di agio e di serenità nel scegliere quello che oggi, tra l'altro, gli alpini fanno maggiormente - in particolare quelli che sono ancora nel corpo, ma anche quelli che nel corpo non ci sono più - in termini operativi, quindi tenendo insieme tutte quelle persone che, in questi ultimi due anni e mezzo, hanno dato un grande contributo.
Su questo mi è doveroso aprire una parentesi perché, come abbiamo detto all'inizio, questa proposta di legge fa figli e figliastri nel senso che proprio in scia della data del 22 febbraio in ricordo del primo giorno di attività nel 2020 del Corpo degli Alpini nell'emergenza COVID, sappiamo che in occasione dell'emergenza COVID tanti corpi volontari hanno dato una grande mano e grazie a loro abbiamo potuto, quota parte, resistere a quell'ondata.
Sicuramente, se ognuno di noi pensa alla propria città di residenza e al proprio Comune di residenza, ha visto gli alpini dare sistematicamente una mano, mettersi a disposizione nel portare i pacchi spesa, nel portare conforto alle persone, nel dare una mano nel trasporto. Ecco perch chiediamo che quest'emendamento sia valutato dalla maggioranza e sia presa in considerazione la data del 22 febbraio e non quella attuale.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 22) del collega Grimaldi va proprio nella direzione di quanto ho detto prima nella presentazione dell'emendamento n. 23) sull'articolo 2, in particolare sul comma 1, cioè quello di fare una legge regionale che collochi la data che noi identifichiamo per celebrare il valore alpino all'interno di alcune date strettamente collegate alla storia del Piemonte.
Questa è una di quelle proposte, cioè istituire la Giornata regionale del Valore Alpino nella data del 22 febbraio in ricordo del primo giorno di attività del 2020 del Corpo degli Alpini nell'ambito dell'emergenza COVID 19. Sappiamo quanto sia stato importante l'intervento degli alpini anche in quella situazione, non solo nelle alluvioni, nei disastri ambientali e naturali, ma proprio recentemente, in questi due anni di lotta alla pandemia da COVID-19. Che cosa avremmo fatto se non avessimo avuto il supporto degli alpini proprio in quei primi mesi e in quelle prime settimane così complicate nella gestione della pandemia e nell'allestimento delle tende, nel supporto ai tamponi, nel supporto sanitario? Identifichiamo quella data proprio in ricordo del supporto che è stato dato alla Regione Piemonte, quindi alla nostra attività diretta, che è quella della gestione sanitaria, nell'emergenza da COVID.
Così si giustifica una legge regionale calata sul territorio piemontese che è giustificata anche in parallelo con la legge nazionale, anche se c'è già una legge nazionale, ma viene istituita perché è relativa a una questione legata al Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani: ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
L'emendamento è in linea con l'emendamento che, tra l'altro, è stato accolto dal primo firmatario, che è relativo alle finalità della legge quindi il fatto di contribuire a diffondere una cultura di pace. Noi crediamo che valorizzare il ruolo degli alpini durante la pandemia sia proprio un contributo a questa visione, dal momento che vorremmo continuare a vivere in un periodo di pace e vorremmo che il Corpo degli Alpini potesse esprimere i suoi principi di solidarietà e di vicinanza ai cittadini in momenti di difficoltà, ma non in eventi legati a guerre o situazioni belliche.
Crediamo sia importante valorizzare il contributo che questo corpo ha dato durante la pandemia. Una battaglia che ci ha unito tutti contro un unico nemico, una battaglia durante la quale tutti hanno tirato fuori il meglio di sé, quindi hanno tirato fuori il loro valore positivo e hanno contribuito non dico alla vittoria, perché purtroppo è una battaglia che non è ancora vinta e non è ancora conclusa (anzi, temiamo che ci possa essere un ritorno di nuove ondate anche in futuro), ma proprio per questo bisogna valorizzare quanto di buono è stato fatto e riconoscere il giusto merito e l'importante contributo che gli alpini hanno dato durante le fasi più critiche della pandemia.
L'emendamento propone di celebrare la Giornata regionale del Valore Alpino dove per valore intendiamo il valore, il contributo di solidarietà, di presenza costante e d'impegno sul territorio in momenti di difficoltà - il 22 febbraio, che è il primo giorno di attività nel 2020 di emergenza COVID che ha riguardato non solo la nostra regione, non solo il nostro Paese ma il mondo intero.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Emendamento rubricato n. 10) presentato da Grimaldi, Giaccone, Frediani.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 68) presentato da Nicco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti rubricati n. 10) e n. 68) sono di identico contenuto.
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 10).



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente Questo è stato uno dei primi emendamenti che abbiamo proposto al collega Nicco. Non so se intendesse proprio questo quando la scorsa seduta ha detto che ci sarebbe stato un parere positivo anche sul nostro emendamento.
Se fosse così, come abbiamo detto già informalmente al Consigliere Nicco ovviamente, ovunque e ove possibile togliere la maglietta nera agli alpini noi siamo felici, perché quelle penne devono rimanere fuori dalla contesa politica, quindi evitiamo la scelta di un giorno così nefasto per la storia del nostro Paese e così tremendo per l'immagine che abbiamo avuto nel mondo. Credo che per tanti anni essere stati a fianco alle forze naziste e aver partecipato a un'invasione come quella che abbiamo perpetrato, non solo tra l'altro nei confronti della Russia, perché credo che sia noto l'impegno dell'Italia e del Governo Mussolini nell'Est di questa Europa sia stato un ricordo devastante.
Per questo ricordiamo a tutti che c'è ancora la possibilità di sospendere il provvedimento e rivederlo completamente, anche perché credo sarebbe più giusto investire sul tema della solidarietà oltre i confini dei corpi. Ma se dobbiamo proprio valorizzare un corpo come quello degli Alpini, ha più senso che la Regione istituisca questa giornata il 15 ottobre, cioè in ricordo della data di fondazione del corpo stesso. È uno dei suggerimenti che provengono da molti istituti di ricerca e da chi ha fatto notare prima di tutto, le nostre accademie e le nostre università - che la data del 26 gennaio sarebbe sbagliatissima. Credo che il Presidente Mattarella abbia ragione quando dice che quella decisione a livello parlamentare va rivista, in quanto, essendo istituita immediatamente prima del Giorno della Memoria, rappresenta anche uno sfregio a quella giornata.
Non ricordare quel contesto ci porta anche in contrasto con quella giornata, perché in questo caso parliamo di "valore alpino", ma qual è il valore alpino? Quello di essere stati carne da macello degli interessi di un Governo che ha voluto far pagare il suo tributo di sangue a Hitler? Credo che questa vicenda vada archiviata, per cui se il Consigliere Nicco darà un parere positivo a quest'emendamento, lo voteremo, anche se continuiamo a essere non convinti dell'impianto generale della legge.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano altri interventi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi erano venuti dei dubbi relativamente alla sottoscrizione dell'emendamento, che, peraltro, è rispondente alla mia volontà.
L'emendamento n. 10) è uno di quegli emendamenti che cercano in qualche modo di mettere una pezza. Pertanto, se da una parte ribadiamo l'intenzione e la volontà politica principale di non far passare questo provvedimento e quindi, di non far diventare legge questa proposta di legge per tutte le ragioni che abbiamo illustrato nelle sedute precedenti, dall'altra cerchiamo anche di indirizzare l'attività emendativa verso una direzione che possa portare, se non altro, a migliorare il testo e a togliere forti elementi d'insensatezza e anche di grave errore presenti in quel testo.
Proprio per questo motivo, l'emendamento n. 10) va a modificare la data e recita: "La Regione istituisce la Giornata regionale del Valore Alpino da celebrarsi ogni anno il 15 ottobre". Il 15 ottobre è la data di fondazione del Corpo degli Alpini. Pare che sia una data, da un certo punto di vista più neutra e che sgombera il campo anche da tutta una serie di valutazioni che sono state fatte negli emendamenti precedenti relativamente al significato profondo che, invece, aveva il fatto di scegliere un'altra determinata giornata; significato, peraltro, connesso al sacrificio tremendo del Corpo degli Alpini e a chi lo impose. Ecco perché riteniamo migliore questa data rispetto a quella proposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Nicco; ne ha facoltà.



NICCO Davide

Grazie, Presidente.
Come già preannunciato nel mio intervento all'articolo 1, ho presentato l'emendamento, rubricato n. 68), che ricalca l'emendamento n. 10) del Consigliere Grimaldi, proponendo un cambio di data dall'originario 16 gennaio al 15 ottobre. Questo perché, dopo la discussione e l'approvazione in Commissione della proposta di legge - durante la quale non era pervenuta alcuna obiezione rispetto alla data del 16 gennaio - è intervenuto, com'è noto, il Parlamento italiano, che ha approvato una norma che ipotizza una data quasi sovrapponibile a quella del 16 gennaio.
La data del 16 gennaio non vuole mettere la maglietta a nessuno e aveva una motivazione che continuo a condividere e a ritenere opportuna. Per meri motivi pratici, essendo le due norme non uguali ma destinate alla stessa platea, risulta opportuno, sentite anche le sezioni ANA, allontanare la data della giornata piemontese da quella nazionale. Pertanto, accogliendo anche i suggerimenti dell'ANA e i suggerimenti arrivati addirittura a livello nazionale dal Presidente della Repubblica, che aveva già consigliato questa data al Governo e al Parlamento, s'intende recepire la proposta e ipotizzare un'altra data, non il 16 gennaio, bensì il 15 ottobre, che è la data di costituzione del Corpo degli Alpini.
Come ho già detto, non faccio una questione ideologica su una data e mi sembra anche sciocco farlo. Per decidere la data bisogna scegliere uno tra i 365 giorni all'anno in cui ricordare gli alpini. Dev'essere però una data simbolica e questa mi pare lo sia, soprattutto perché, a differenza di altre date, non richiama l'azione di altre forze di volontariato sul territorio, ma esclusivamente quella del Corpo degli Alpini, in quanto è la data di sua costituzione.
Per queste motivazioni, ho presentato l'emendamento con il quale si chiede di spostare la data al 15 ottobre.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Sull'emendamento rubricato n. 10) intervengo con piacere e a supporto perché è una delle ipotesi che il collega Grimaldi ha messo in campo per avvicinarsi al centrodestra e individuare insieme una data che potesse andare bene.
Il 15 ottobre è la data di istituzione e di fondazione del Corpo degli Alpini. Anche il collega Nicco, primo firmatario della proposta di legge ha riposizionato la data con un suo emendamento proprio sul 15 ottobre riconoscendo almeno l'importanza di individuare la data di fondazione del Corpo degli Alpini e non una data collegata a un evento di guerra.
Credo che questo, quando si andrà a votare o a ragionare su tutti gli emendamenti, possa essere quel punto di caduta per individuare insieme una data. Tuttavia, rimango dell'idea che sia più importante individuare una data specificamente piemontese. Nell'emendamento precedente, il collega Grimaldi individuava la data nel 22 febbraio, ma tutti insieme possiamo individuarne un'altra: la notte tra il 4 e il 5 novembre, ad esempio, notte in cui l'alluvione del 1994 ha arrecato tanti danni e morti in Piemonte. A partire da quei giorni, infatti, gli alpini hanno svolto un ruolo e un compito importantissimo salvando persone e permettendo a quella parte del Piemonte di tornare alla normalità in tempi rapidi.
La discussione è aperta e quest'emendamento aiuta a far sì che anche nel centrodestra emerga una volontà di ripensare alla data individuata nel testo di legge, così come presentato dal primo firmatario Nicco individuando una data più aderente a una giornata dedicata al Valore Alpino.
Noi continuano a pensare che possa essere una data più piemontese e meno nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Cerco di dare una scossa all'Aula.
È la quarta seduta in cui discutiamo di questa proposta: poiché sento parlare di apprezzamento per il valore degli alpini e delle associazioni, a questo punto chiedo alle minoranze se è reale o se c'è un'intenzione ostruzionistica. Dai miei calcoli mi pare che ci siano ancora diciotto ore di interventi, per cui volete tenere a ribollire il provvedimento per quattro/cinque/sei/sette/otto/dieci sedute o siete tirati da una parte di elettorato (penso alla parte antagonista, penso alla parte dei centri sociali) che, di certo, non ha buoni rapporti con le forze armate per forti questioni ideologiche? Lo vediamo ogni qualvolta c'è una manifestazione anche in quel di Torino.
Il vostro apprezzamento sugli alpini è reale? Fate andare avanti speditamente questa legge e così la votiamo insieme? Sulla data si può ragionare, mentre sento continui richiami al fascismo che non riesco a comprendere, o magari sono stato poco attento. Stiamo parlando della legge del riconoscimento del valore degli alpini, quindi non capisco questi continui richiami al fascismo.
Se la volontà di apprezzamento per l'attivismo dei volontari di questo incredibile Corpo per il patrimonio italiano è reale, allora dimostratelo anche in Aula e approviamo insieme questa proposta di legge, altrimenti mi sembra di assistere a scene retoriche da teatrino che poi, in realtà esprimono la volontà di fare ostruzionismo per bloccarla! Grazie.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Consiglieri del Gruppo Lega Salvini Piemonte)



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Speravo prolungassero l'applauso, così mi caricavo un po', invece hanno già finito, pensi un po'! Mi chiedo dove sia stato il Consigliere Preioni in questi giorni, perch l'abbiamo spiegato e rispiegato. Al di là del suo weekend, che sono affari suoi personali, mi riferivo alle scorse sedute. Abbiamo spiegato per parecchi minuti il punto che contestiamo rispetto a questa norma, anzi i punti. C'è un problema di contrasto con la norma nazionale, di cui sicuramente anche voi vi sarete accorti, seppur distratti dalle varie vicende legate ai referendum (scusate se uso una parola che può urtare la vostra sensibilità).
C'è una sovrapposizione con la norma nazionale anche rispetto al contenuto e a quello che si va a celebrare nel testo. Non è una questione di continui richiami al fascismo; è una questione di contenuto di una norma partita male proprio nelle sue fondamenta, cioè nel celebrare una giornata che, in realtà, non è da celebrare proprio per nulla e che, anzi, è una pagina molto scura della nostra storia.
Tutti noi riconosciamo il valore alpino soprattutto in riferimento all'attualità, come si è visto in uno degli ultimi emendamenti illustrati.
Vogliamo, e continuiamo a sottolinearlo, che quella attuale rimanga un'era di pace, in cui il Corpo degli Alpini dia il suo contributo di solidarietà e di vicinanza ai cittadini nel momento in cui c'è necessità. Tutti noi ne abbiamo ricordato e riconosciuto la costante presenza e il valore.
Tutto il resto mi sembra una reazione nervosa a una situazione d'Aula che non abbiamo generato noi. Non siamo noi normalmente a occupare, con provvedimenti inutili, questa sala.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori, perché l'intervento del collega Preioni mi ha un po' sorpreso.
Vede, collega Preioni, l'intervento e il deposito degli emendamenti non può, fortunatamente per quest'Aula, essere piegato alle vostre forzature regolamentari. Lo potete fare su tante altre questioni, e lo state facendo senza ascoltarci perché presiedete l'Aula e avete il potere che vi conferisce il Regolamento. Tuttavia, sul deposito degli emendamenti, nei tempi prestabiliti e con le firme previste, non potete chiudere la discussione. È una questione, oltre che di merito, che ormai stiamo rappresentando da giorni, anche di metodo di gestione di quest'Aula nelle ultime settimane.
Potete annullare e cancellare i question time per non permetterci di svolgere attività di sindacato ispettivo (e poi discutiamo in che modo l'avete fatto).
Potete non farci intervenire e annullarci sospensive e quant'altro, perch ve lo permette il Regolamento, però, in base a quanto previsto dal Regolamento, possiamo depositare emendamenti nel merito e discuterne.
Potete anche non essere presenti in Aula e capisco che il Presidente Cirio possa essere impegnato in altre attività istituzionali. Mi risulta infatti, che a breve sarà a palazzo, perché dovrebbe incontrare la delegazione del Consiglio direttivo piccole industrie di Confindustria Cuneo. Non so se ci sarà davvero, ma nella locandina è previsto che l'incontro si svolgerà alle ore 12 a Palazzo Lascaris, per cui potrebbe magari avere il tempo di venire in Aula a prendere parte con noi a una discussione del Consiglio regionale, tra l'altro, su un'iniziativa legislativa che non contestiamo sul valore degli alpini, ci mancherebbe altro, ma sull'individuazione della data e quant'altro.
Dopodiché, voi potete anche contingentare i termini e andremo avanti così ma noi ci difendiamo con le armi regolamentari che abbiamo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Non ho capito se il Consigliere Preioni abbia sottoscritto l'emendamento 10) sul quale il collega Nicco ha.



PRESIDENTE

Come ho fatto intervenire il Consigliere Bertola, ho fatto interviene anche il Consigliere Preioni, che non aveva sottoscritto né.



(Commenti del Consigliere Bertola)



PRESIDENTE

Non l'aveva sottoscritto, Consigliere Bertola, mi spiace.
Guardi, è arrivata.



(Commenti del Consigliere Bertola)



PRESIDENTE

L'ho fatta intervenire, perché mi sembrava.
BERTOLA Giorgio (fuori microfono) Non voglio concessioni!



PRESIDENTE

Non le ho fatto una concessione, mi è sembrato un modo cortese e garbato.



(Commenti del Consigliere Bertola)



PRESIDENTE

Se non vuole, non la faccio intervenire più.
Va bene, Consigliere Bertola, e mi scuso con l'Aula.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Presidente, non potevo sapere se il Consigliere Preioni l'avesse sottoscritto oppure no, quindi gliel'ho chiesto, ma poiché mi ha fatto delle domande.



PRESIDENTE

È intervenuto sull'ordine dei lavori, come il Consigliere Gallo e come interviene anche lei adesso sull'ordine dei lavori. Sa benissimo com'è il Regolamento. Prego.



GRIMALDI Marco

Io lo conosco, ma visto che il Consigliere Preioni ha fatto delle domande a noi, vorrei rispondere, se è possibile.
Vorrei spiegare ad Alberto Preioni, che si è svegliato adesso dopo tre settimane turbolenti di campagna elettorale, che cosa è successo in Aula noi abbiamo fatto campagna elettorale, ma allo stesso tempo eravamo qui.
Che cosa è successo? Sul perché ogni volta che parliamo di una proposta di Fratelli d'Italia si finisca sul fascismo io non lo so, lo chieda a loro. Non si capisce perch ogni volta che depositano una proposta, gira e rigira, ritorniamo lì? Spiego perché ritorniamo lì: perché di tutto il valore alpino che c'è stato in questi cento anni, dovevamo discutere proprio della vicenda del gennaio 1943 (adesso le spiego, Preioni, perché è stato assente), quando il Corpo degli Alpini partecipò, insieme alle forze residue dell'asse, cioè i nazisti di Hitler - se vuole comprenderlo più facilmente - in una terribile battaglia, che è quella di Nikolaevka, la stessa scelta dal primo firmatario Nicco per festeggiare il valore alpino.
Che cosa succedeva, Consigliere Preioni, lei che cade dal pero? Succedeva che le truppe italiane furono decimate e martoriate dall'allora esercito sovietico. Prima dell'8 settembre i nostri - come si può dire? - giovani alpini hanno vissuto esperienze devastanti, come le campagne di Grecia, di Jugoslavia e di Russia.
Il 16 gennaio 1943, il giorno dell'inizio della ritirata, data scelta appunto, tra l'altro, diversa da quella nazionale, nella confusione più totale, l'armata degli alpini contava 61 mila uomini; circa 40 mila di loro rimasero indietro e in dieci giorni i soldati persero migliaia e migliaia di concittadini e compagni in quella spedizione.
Infine, Consigliere Preioni, che cosa vogliamo dire? Che quella è una data sbagliata; inoltre, che se voi voterete l'emendamento n. 10) saremo tutti felici, perché almeno scegliamo il Corpo degli Alpini come tale e togliamo la maglietta nera del fascismo agli alpini.
Pertanto le dico e le replico, Consigliere Preioni, che noi non abbiamo nulla contro gli alpini, anzi vogliamo valorizzarli, così come vogliamo valorizzare la solidarietà di tante altre persone che, in questo Piemonte esprimono quei valori, ma di certo non vogliamo valorizzare una vicenda che è stata una delle più drammatiche della storia dell'Italia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno, sull'ordine dei lavori.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Abbiamo ascoltato l'accalorato intervento del Capogruppo Preioni, che forse, Presidente, è arrivato a questo martedì un po' scombussolato dal weekend elettorale. Pertanto, capiamo come questo weekend elettorale collega Preioni, l'abbia un po' agitato non facendolo dormire la notte, e come le abbia fatto venire un po' di mal di pancia facendola rigirare nel letto. Comprendiamo umanamente la difficoltà e il nervosismo della Lega all'inizio di questa seduta e, in particolare, del Capogruppo Preioni, che magari si è sentito con il suo Segretario regionale. Capisco le difficoltà in questo momento storico, però, Consigliere Preioni, il nostro non è ostruzionismo.
Abbiamo detto fin dall'inizio in Commissione, e credo che lo ricordasse anche la collega Frediani, che noi non siamo contro il valore degli alpini.
Noi siamo contro il modo con cui state valorizzando gli alpini. È una cosa differente: la data è sbagliata.
In Commissione, abbiamo modificato in parte questo provvedimento, perch gli alpini, secondo noi, sarebbero dovuti andare, ad esempio, nelle scuole a trattare di cyberbullismo e a parlare di temi educativi; state sbagliando il contenuto del valore, ma non il valore in sé. Nessuno qui è contro il valore degli alpini, ma vi abbiamo detto dall'inizio della Commissione che anzitutto, com'è stato detto nelle audizioni e non dalle opposizioni cattive, che era sbagliato fare un provvedimento ad hoc solo per gli alpini, perché ci sono altri corpi che, soprattutto durante la pandemia hanno operato tanto quanto gli alpini. Allora, così fareste un provvedimento esclusivo, che crea figli e figliastri.
La data e il contenuto sono sbagliati, Presidente, per cui ci permetta almeno di fare qualche emendamento e di dire come migliorare questo provvedimento.
Facciamo così: la Giunta praticamente non c'è, anche se ringrazio l'Assessore Marrone che è arrivato con qualche minuto di ritardo e il Presidente è nel palazzo a fare altro, secondo ruoli istituzionali e ci mancherebbe altro, ma la Giunta non è composta soltanto dal Presidente. Ci permetta almeno di migliorare questo testo, altrimenti alla fine cosa facciamo? Usciamo da quest'aula? L'altra volta vi ho detto che dovevamo occupare l'aula; se vi diamo così tanto fastidio, usciamo da quest'aula, ve la prendete e fate quello che volete, però non funziona così! Collega Preioni, non funziona così: l'Aula è sovrana e ha il diritto di proporre emendamenti e di discutere di un provvedimento che, non in generale, ma nella sostanza, crediamo sia sbagliato, come ho detto, non per il valore alpino, ma per il senso che gli state attribuendo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato, sull'ordine dei lavori.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Provo a esprimere anch'io il sentimento del mio Gruppo in merito a questo provvedimento e su come si stanno svolgendo i lavori d'Aula.
I colleghi hanno presentato emendamenti importanti per esprimere valutazioni su questa legge e sicuramente non per fare dell'ostruzionismo perché ci sono grosse problematiche che sono state evidenziate.
La prima è che questa norma rappresenta di base un doppione di un qualcosa che già esiste a livello nazionale, quindi non si capisce perché, fatta una legge, si debba figliare anche nei Consigli regionali e in altri enti per creare un doppione che, tra l'altro, riporta episodi sbagliati.
La seconda questione riguarda proprio la data, nel senso che emerge una non coincidenza fra le due date; peraltro, si vuole celebrare gli alpini in un momento sbagliato dal punto di vista storico. Senza contare che molte altre forze, che pure andrebbero valorizzate, rimangono escluse a fronte di un provvedimento che va a celebrare solo il valore alpino.
Di fatto, poi, si parla di "valorizzare", ma mi sa che qui si sta strumentalizzando la questione, per cui riteniamo doveroso presentare degli emendamenti.
Farei però notare un aspetto, Presidente, sempre che lei voglia ascoltarmi giusto per rispetto, perché abbiamo speso pochissime parole su questa proposta di legge, ben mirate a far capire che non condividiamo il metodo e che si dovrebbero sicuramente prendere in considerazione le proposte di modifica della minoranza.
Come dicevo, ci tengo a sottolineare un aspetto: qui stiamo parlando della celebrazione di una giornata dedicata al valore alpino; dopodiché, magari verrà la celebrazione della Festa del Piemonte; insomma, assistiamo in continuazione a celebrazioni, feste, festini, tagli di nastri e strette di mano. Siamo veramente "il Consiglio regionale delle feste": non si parla più di altro, praticamente! Non voglio fare della retorica sul periodo storico complicato che stiamo vivendo e sui motivi per cui dovremmo parlare di temi ben più importanti anche se la realtà è quella. Mi preme sottolineare, però, che al di fuori di queste mura e di questo Consiglio regionale si rilevano numerose problematiche in riferimento alla sanità, all'utilizzo dei fondi del PNRR alla crisi economica, alla crisi energetica. Sono tutte questioni cui dobbiamo rispondere non con le feste, non con le strette di mano e non con i tagli di nastro! Direi di chiudere questa partita abbastanza in fretta: si prendano in considerazione gli emendamenti migliorativi della minoranza e torniamo a parlare di argomenti che non siano i soliti, per il bene dei cittadini piemontesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sull'ordine lavori.
Rimango piuttosto stupito - direi anche un po' allibito - dall'intervento del Capogruppo Preioni, che giudico abbastanza scomposto.
Capisco la rabbia, però la ragione per cui sono stati presentati e s'illustrano questi emendamenti è stata esposta chiaramente all'inizio addirittura all'interno delle questioni sospensive che abbiamo presentato.
Abbiamo fatto nostro l'appello del Presidente della Repubblica Mattarella che, nel promulgare la norma, giacché non poteva dire al Parlamento "non ti promulgo la legge", ha tuttavia fatto notare due aspetti: il primo è che c'è già una Giornata delle Forze armate, che è il 4 novembre; il secondo è che nell'individuare una Giornata del Valore Alpino, e quindi di una singola forza armata, probabilmente si dovrebbero prendere in considerazione anche le altre forze armate.
Questa è la ragione per cui abbiamo detto: "Forse a livello nazionale è stato commesso un errore. Visto che abbiamo tempo, non commettiamolo anche noi". Questa è la ragione.
Per quanto riguarda, poi, i riferimenti al mondo antagonista, del quale non faccio parte - salvo che non si pensi che le scelte di non violenza di chi ha fatto l'obiettore di coscienza appartengano al mondo antagonista, ma questo la direbbe già lunga su una certa cultura - abbiamo detto di riconoscere il valore degli alpini e anche il valore della bandiera italiana. Su questo, Presidente, non accettiamo lezioni da un esponente di una forza politica il cui leader, ancora attuale, ha detto in passato che non si riconosceva nella bandiera italiana! Lezioni da loro non ne accettiamo!



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 69) presentato da Grimaldi, Frediani, Bertola Gallo, Sarno.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente: lei ha annunciato l'emendamento rubricato n. 10) e l'emendamento rubricato n. 68). Ma il Consigliere Nicco non ha mai illustrato l'emendamento n. 68).



PRESIDENTE

Non è obbligatorio che intervenga.



GRIMALDI Marco

No, è che lo ha detto in fretta; secondo me, il collega Nicco voleva invece intervenire.
Ma magari mi faccio avvocato degli affari miei.



PRESIDENTE

Siamo all'emendamento rubricato n. 69).
Prego, Consigliere Grimaldi; ha facoltà di illustrarlo.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 69) chiede di sostituire il comma 1 dell'articolo 2 con il seguente: "1. La Regione istituisce la 'Giornata regionale del valore alpino', da celebrarsi ogni anno il 4 novembre quale giornata unica per celebrare le forze armate".
Questo suggerimento non viene tanto dal Consigliere Chiamparino o dal Consigliere Marello, ma viene dalla Presidenza della Repubblica (peraltro era una delle ipotesi di cui si discuteva qualche mese fa), perché avrebbe poco senso - qui, invece, prendo in prestito le parole del Consigliere Chiamparino - decidere l'istituzione di una giornata celebrativa per ogni corpo quando, di fatto, esiste già una giornata unica delle Forze armate.
Forse, sarebbe più giusto celebrarle nello stesso momento.
Più in generale, possiamo dire che il tema del valore della solidarietà esula dalle Forze armate, nel senso che, per fortuna, non dobbiamo istituire la solidarietà all'interno di una delle tante istituzioni del nostro Paese. In che senso? Lo dicevo per scherzo, ma così come il Consigliere Nicco oggi dice che è importante promuovere la Giornata regionale del Valore Alpino, perché un domani il professor Salizzoni non potrebbe chiedere, per esempio, la celebrazione della Giornata piemontese del valore della solidarietà nella donazione degli organi, per ricordare chi, in qualche modo, si attiva positivamente nel mondo della sanità pubblica e privata affinché le donazioni avvengano in tempi utili? Potremmo farlo per la donazione del sangue; potremmo farlo per la Caritas, che pone i valori della solidarietà al centro delle sue azioni ogni giorno, non solo nel contesto italiano, ma anche all'estero. Potremmo farlo per la Croce Rossa, per l'ARCI, per l'ACLI.
Noi proviamo a emendare questo testo proponendo delle giornate alternative alla battaglia di Nikolaevka. Proviamo in qualche modo a uscire dalla forzatura che abbiamo visto e, in questo senso, l'emendamento rubricato n.
69) propone la sintesi che ha fatto il Presidente Mattarella.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste di intervento sull'emendamento rubricato n. 69)? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come ricordava anche il Consigliere Bertola prima del Consigliere Grimaldi anche quest'emendamento risponde a una precisa richiesta del Presidente Mattarella. Il fatto di non individuare ulteriori date, commento che è stato fatto in occasione dell'approvazione della legge nazionale, a maggior ragione vale durante la discussione di un'eventuale approvazione di una legge regionale che va a istituire un'ulteriore giornata.
Se vogliamo riconoscere il valore alpino dal punto di vista militare quindi gli alpini come rappresentanti della forza militare del nostro Paese, abbiamo già una data, che è quella del 4 novembre, in cui sono celebrate tutte le forze armate. Il fatto di riconoscere un valore alpino che è un valore che viene esibito soprattutto in tempo di pace o in tempo di difficoltà com'è stato durante la pandemia, riguarda un valore di tipo diverso, che fa sempre parte del Corpo degli Alpini, ma si riferisce a epoche diverse. Noi chiaramente auspichiamo che quel valore alpino in tempo di pace rimanga quello che tutti noi continueremo a conoscere.
Riteniamo opportuno sottoscrivere e sostenere quest'emendamento che ricorda il valore alpino legato al significato di alpino in quanto rappresentante delle Forze armate, già riconosciuto nella giornata del 4 novembre.
Raccogliendo quindi l'invito del Presidente Mattarella chiediamo, qualora si voglia proprio proseguire con la discussione e l'eventuale approvazione di questa proposta di legge, di confermare il 4 novembre come giornata regionale del valore alpino da celebrarsi in occasione dalla celebrazione delle intere Forze armate del nostro Paese.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Con l'emendamento stiamo sull'interlocuzione con la maggioranza - i cui banchi sono sempre più spogli - alla quale chiediamo di continuare a ragionare sul tema della data. Su questo tema l'emendamento dà un'ulteriore occasione, come le precedenti, con la quale chiediamo al primo firmatario di costruire un ragionamento alternativo - cosa che, in parte, ha anche fatto - che stigmatizzi un po' la scelta originaria di questo provvedimento.
Anche per riprendere un po' le parole del Capogruppo Preioni, rispetto a come il provvedimento è partito in Commissione, oggi sta già arrivando leggermente modificato, a partire proprio anche dalla data.
Questa è un'interlocuzione utile per migliorare il testo, per condividerlo per non fare figli e figliastri, per non costruire differenze tra i corpi e quindi anche differenze su significati culturali che una data, come dicevo precedentemente, può avere o non avere.
Quest'emendamento pone invece l'attenzione sulla giornata del 4 novembre giornata unica per celebrare tutte le Forze armate. Giornata istituzionale giornata importante, giornata nella quale ricordiamo le nostre Forze armate sotto diversi profili e sotto diversi aspetti.
Per questa ragione, continuiamo a sostenere questi emendamenti e a interloquire con la maggioranza attraverso gli emendamenti per far capire alla stessa che il provvedimento è sbagliato nel contenuto, non nell'obiettivo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 69), all'articolo 2, comma 1 prevede di istituire la giornata regionale del Valore Alpino il 4 novembre, quale giornata unica per celebrare le Forze armate.
Questo riprende la richiesta anche del Presidente Mattarella, con il dubbio che ha avuto nel momento in cui è stata fatta la legge di carattere nazionale, e va nella direzione di rendere almeno omogenee le due norme regionali e nazionali, dato che vogliamo fare un doppione di una legge già esistente in Parlamento. Potrebbe essere anche questa un'opzione sulla quale ragionare, per almeno fare una festa unica, riconosciuta a livello nazionale e a livello piemontese, e che valorizzi veramente il Corpo degli Alpini, in modo da permetterci, in quella giornata e in quel momento, di ringraziarli per tutto quello che hanno fatto in questi mesi e in questi anni, ormai da decenni sul nostro territorio, a tutela delle persone in Italia e in Piemonte.
Questa dovrebbe essere una delle opzioni che viene presa in considerazione dalla maggioranza e dal primo firmatario Nicco, non perché lo dica il Consigliere Grimaldi, per il quale noi nutriamo profondo rispetto e stima ma perché è un suggerimento che arriva dal Presidente Mattarella nell'ambito della medesima discussione che si è svolta a livello nazionale.
Fatemi dire, negli ultimi trenta secondi, che mi spiace dover approfondire così nel merito e nel dettaglio i ragionamenti sulla legge sul valore alpino, cosa che non avremmo voluto fare, ma quando il metodo di gestione di quest'Aula è come quello che abbiamo visto nelle ultime settimane, le opposizioni hanno solo uno strumento per rendere plastica la spaccatura che si è creata a causa della gestione di quest'Aula, quindi vi permettiamo, in questo modo, di approfondire ancora più nel merito un testo così importante che rimarrà, comunque, nel momento in cui l'approverete e probabilmente contingentando, per l'ennesima volta, i tempi di discussione delle opposizioni.
Vale la pena, quindi, non correre quando si discutono temi così delicati e non farlo a colpi di maggioranza, ma approfondendo i singoli emendamenti che, fortunatamente, le forze di opposizione producono. Emendamenti non di carattere ostruzionistico, perché sono tutti nel merito delle questioni che stiamo discutendo su questa legge, con motivazioni e approfondimenti ben specifici, anche definiti all'interno delle relazioni che accompagnano gli emendamenti che sono stati depositati.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni sull'ordine dei lavori ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Presidente, chiedo, se è possibile, la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo alla ripresa pomeridiana dei lavori d'Aula.
Grazie.



PRESIDENTE

Adesso verifichiamo se è possibile convocare una Conferenza dei Capigruppo.
Nel frattempo, proseguiamo con l'esame degli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 42) presentato da Frediani, Bertola, Giaccone Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Nonostante l'Aula sia mezza vuota, c'è comunque rumore. Anche quest'emendamento è finalizzato a richiamare l'attenzione in particolare sulla data scelta, che abbiamo già contestato nelle scorse sedute, in quanto legata a una pagina decisamente triste e negativa della nostra storia, ma in generale legata al contenuto del valore che volete riconoscere in questa proposta di legge.
Pertanto, chiediamo che nella giornata che si andrà a dedicare al valore alpino si ricordino i caduti non soltanto in terra di Russia, ma in tutte le guerre, perché se riconosciamo il valore degli alpini, dobbiamo riconoscere anche il contributo e il sacrificio di tanti giovani che sicuramente non avrebbero voluto sacrificare la loro vita in quel modo.
Cerchiamo anche di smontare quella narrazione dell'eroismo, perch l'eroismo in guerra è un po' forzato e obbligato. Purtroppo sono giovani che vanno molto spesso a morire - com'è successo nel caso della battaglia più volte raccontata in quest'Aula - perché non hanno possibilità di sopravvivenza; per cui sono dei condannati a morte loro malgrado.
La richiesta contenuta in questo emendamento è di andare a sostituire al comma 1 dell'articolo 2 le parole "in terra di Russia" con le parole "in tutte le guerre", proprio per ricordare il sacrificio che si ripete in ogni guerra e ancora oggi si ripete nelle guerre che si stanno combattendo in tutto il mondo. Ed è il motivo per cui dovremmo evitare, con tutti gli strumenti a disposizione, di portare avanti altre guerre, di continuare a produrre armi, di continuare a fornire armi, perché non possiamo immaginare che la nostra società (che dovrebbe essere una società civile) contribuisca all'incremento di vittime cui, purtroppo, assistiamo ancora oggi nella nostra società.
Mi collego un momento alla richiesta del Capogruppo Bongioanni, che vedo con piacere, non avendolo visto nella Giunta per le elezioni questa mattina. La richiesta di una Conferenza dei Capigruppo mi fa supporre che ci sarà qualche richiesta rispetto alla prosecuzione dei lavori d'Aula. Vi chiedo solo di non forzare troppo la mano, perché abbiamo ancora due anni di lavoro davanti a noi e il clima in Aula potrebbe diventare decisamente invivibile. Pertanto, durante la pausa pranzo cercate di rilassarvi, di riflettere e di capire quali siano le priorità del Piemonte e quali siano i provvedimenti realmente importanti e rispetto ai quali magari si può un po' forzare la mano ogni tanto.
Vi suggerisco di non abusare degli strumenti che il Consiglio regionale vi mette a disposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Questo è uno dei tanti emendamenti di senso che la Consigliera Frediani insieme al collega Bertola, ha voluto presentare a questa legge. Se mi permettono i colleghi, credo che il senso di questo emendamento venga in un contesto più generale in cui nasce la proposta di legge.
Siamo di nuovo davanti a una delle cose peggiori che potevamo aspettarci dopo la pandemia, cioè il ritorno della guerra, ma soprattutto il ritorno non solo degli scenari di guerra, ma della normalizzazione della guerra del lessico (se possiamo parlare di lessico) che fino a pochi mesi fa il Presidente Cirio utilizzava per fronteggiare quella che è stata una vera crisi sanitaria internazionale.
Vi ricordate il linguaggio bellico? Poi è arrivata la guerra, quella vera quella in cui muoiono altrettante migliaia di vittime innocenti, ma per scelta scellerata dell'uomo contro l'uomo. E a questo linguaggio di guerra noi abbiamo accompagnato non solo la giusta interpretazione di chi è l'invaso e chi è l'invasore e su questo non c'è mai stato un dubbio parlando della guerra in Ucraina e dell'invasione russa. Ma abbiamo in qualche modo armato non solo il nostro lessico, ma anche la nostra pratica politica, fino ad arrivare all'ipotesi dell'aumento strutturale delle spese militari. Altro che invio o no delle armi in Ucraina! Per questo, al comma 1 dell'articolo 2 della proposta di legge si vogliono sostituire le parole "in terra di Russia" con le parole "in tutte le guerre", perché l'emendamento intende ampliare il testo agli alpini caduti in tutte le guerre, in tutte quelle che sono avvenute e ricordare che sono stati degli uomini belligeranti, degli uomini della Resistenza a scrivere nella nostra Costituzione che ripudiamo la guerra.
La guerra l'hanno vinta con le armi, ma proprio perché sapevano benissimo com'è la guerra e come sono le armi, la volevano ripudiare come metodo e strumento di contesa.



PRESIDENTE

Sull'emendamento rubricato n. 42), ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'emendamento al comma 1 dell'articolo 2 è molto semplice: intende sostituire le parole "in terra di Russia" con le parole "in tutte le guerre" proprio per rendere ancora più chiaro che il sacrificio degli uomini del Corpo degli Alpini in primis, ma di tutte le altre persone che hanno partecipato a quelle operazioni, è il sacrificio che si è verificato in tutte le guerre e non solo in quella sciagurata spedizione dell'Armir in terra di Russia. In qualche modo vuole dare un significato più ampio a questo provvedimento legislativo nel caso in cui - ripeto - lo si volesse adottare. Non è stato compreso, ma siamo stati chiarissimi dall'inizio nel dire che facevamo nostre non tanto istanze provenienti da un immaginario mondo antagonista, ma quelle del Presidente della Repubblica, garante anche del tricolore cui facevo riferimento prima.
In questo senso, s'intende migliorare il testo proposto.
Come diceva la collega e i colleghi che mi hanno preceduto, noi intendiamo andare avanti in quest'operazione. Siamo consapevoli che probabilmente ci sarà la volontà di forzare anche su questo provvedimento, ma sarebbe un'operazione che si descrive bene da sola.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, proseguiamo con gli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 43) presentato da Frediani, Bertola, Giaccone Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Siamo sempre sull'articolo 2. È un emendamento abrogativo del comma 2 comma che vado a leggere per meglio chiarire le motivazioni per cui sono arrivata a chiederne l'abrogazione.
"In occasione della giornata di cui al comma 1, la Regione promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione sui temi oggetto della presente legge, in collaborazione con le sezioni territoriali e i gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini del Piemonte, nonché con la partecipazione volontaria di altri enti o associazioni, anche a livello locale".
È su questo punto che non comprendo il ruolo della Regione. Che cosa dovrebbe fare la Regione per promuovere i temi oggetto di questa legge e per quale motivo, soprattutto, dovrebbe promuovere la Regione? Come richiamato del comma stesso, esistono le sezioni territoriali e i gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini che, ricordiamolo, hanno già istituito una loro giornata con legge nazionale, per cui anche l'unitarietà del corpo si riconosce nel fatto che c'è una festa nazionale, oltre all'adunata, di cui tutti siamo a conoscenza. Anche l'adunata è un momento di festa che a volte, purtroppo, degenera, com'è successo nell'ultima edizione, però è un momento di riconoscimento del Corpo degli Alpini durante la quale i commilitoni si ritrovano, sfilano con grande partecipazione dei cittadini e con grande affetto dimostrato dalla cittadinanza.
Pertanto, ci chiediamo: materialmente e formalmente, che cosa farà la Regione? Che cosa farà che il Corpo degli Alpini non possa già fare da solo, con la sua forza, la sua presenza, la sua visibilità e l'affetto che già lo lega alla cittadinanza? Gli alpini hanno davvero bisogno che la Regione istituisca questa giornata, durante la quale promuoverà i temi oggetto della presente legge? In che modo e perché, soprattutto? Questo è proprio ciò che non comprendo della norma, al di là della data che riteniamo non essere corretta; al di là del fatto che andiamo a sovrapporci a una norma nazionale; al di là del fatto che esiste già il 4 novembre; al di là del fatto che la seconda domenica di maggio c'è già l'adunata.
Andiamo a istituire quest'altra giornata, con un ruolo della Regione che francamente, fatichiamo a comprendere. Fatichiamo veramente a comprendere che cosa la Regione possa fare più di quello che già gli alpini fanno.
Lo fanno perché sono già riconosciuti in un certo modo dai cittadini, per cui non hanno sicuramente bisogno di quest'ulteriore momento di promozione.



PRESIDENTE

Grazie.
Prego, Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
L'emendamento intende abrogare il comma 2 dell'articolo 2, per le ragioni appena illustrate dalla collega Frediani. Rileviamo una certa insensatezza nel contenuto normativo del comma quando recita: "In occasione della giornata di cui al comma 1, la Regione promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione sui temi oggetto dalla presente legge, in collaborazione con le sezioni territoriali e i gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini del Piemonte, nonché con la partecipazione volontaria di altri enti e associazioni, anche a livello locale".
Com'è già stato detto, ci sono enti, come l'ANA e le sezioni locali, che già normalmente si attivano nelle loro varie iniziative. Come dicevamo la volta scorsa, la Regione Piemonte, nel voler partecipare alla Giornata nazionale sul Valore Alpino, poteva non adottare un suo provvedimento, ma legarsi a quella giornata nazionale, magari con iniziative o con finanziamenti (si potevano trovare anche dei modi: magari ci sarà un disegno di legge collegato alla finanziaria) per individuare un emendamento o un articolo che riservasse risorse per la Giornata nazionale sul Valore Alpino, per portare avanti determinate attività.
Ecco che così si darebbe valore a quella giornata e si porterebbero avanti iniziative senza occupare l'Aula per un numero imprecisato di sedute.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Tengo a intervenire su quest'emendamento, molto stringato dal punto di vista del testo, ma che ha un valore importante, a sostegno della prima firmataria Frediani.
Con l'emendamento si va ad abrogare il comma 2 dell'articolo 2 della proposta di legge n. 120, anche perché, dopo aver ascoltato le ragioni e le motivazioni illustrate dalla collega Frediani e dal collega Bertola, manca di substrato legislativo. Il comma 2 dell'articolo 2 recita: "In occasione della giornata di cui al comma 1" - la famosa giornata di cui dobbiamo ancora decidere la data, sulla quale ci sono varie proposte - "la Regione promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione sui temi oggetto della presente legge, in collaborazione con le sezioni territoriali dei gruppi dell'Associazione Nazionale Alpini del Piemonte, nonché con la partecipazione volontaria di altri enti o associazioni, anche a livello locale".
Questo comma si può legittimamente abrogare e eliminare, anche perché, in qualsiasi momento, possiamo sostenere l'Associazione Nazionale Alpini attraverso forme di contributo dell'Ufficio di Presidenza, per promuovere varie iniziative come la sensibilizzazione, la formazione e l'informazione sui temi legati al valore alpino.
Penso che questo comma sia ridondante rispetto a quello che si può fare a prescindere dall'approvazione di una legge che, in alcune parti, è un doppione inutile che, come già detto in modo diffuso, identifica una data che, secondo noi, è sbagliata.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, sull'emendamento n. 43).



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Proviamo a tornare indietro; l'emendamento presenta la possibilità di abrogare l'intero comma 2 e di riportare le lancette indietro rispetto a questa discussione.
Che cosa vogliamo davvero da questo testo? Oltre all'istituzione di una giornata, qual è il ruolo attivo della Regione e quale sarebbe il senso della nostra attività? Come sapete, mentre la Regione all'articolo 1 riconosce l'attività sul territorio dei valori di solidarietà e l'impegno degli alpini, al fine di promuovere le attività solidaristiche, di volontariato e diffusione dei valori che, come ci siamo detti, sono quelli sociali e culturali, bisogna capire che cosa s'intende con quelli storici.
In particolare, abbiamo già espresso le nostre perplessità su come l'articolo 1 è stato formulato. Quando il Movimento 5 Stelle diceva nella scorsa seduta che dovremmo andare un po' oltre la retorica delle date, in realtà, con la risposta che danno i colleghi Frediani e Bertola, che cosa dovremmo fare? Cancellare i doppioni, cancellare questo tipo di possibilità. Forse, il fatto che, nel frattempo, il Parlamento abbia legiferato, potrebbe anche produrre la conseguenza che la cancellazione dell'articolo 2, in realtà, tenga tutto unito anche con la legge nazionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 12) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 12) recita: "All'articolo 2, al comma 2, dopo le parole 'al comma 1,' sono aggiunte le seguenti: 'all'interno del contesto della Costituzione italiana e dei valori in essa contenuti,'".
Con quest'emendamento intendiamo riconoscere alla proposta di legge che istituisce la Giornata regionale del Valore Alpino un taglio maggiormente rispondente ai valori costituzionali della Repubblica Italiana.
In che senso? Perché si dice "all'interno del contesto della Costituzione e dei valori in essa contenuti"? Perché - ripeto - è importantissimo, secondo noi, definire questo testo e questa istituzione all'insegna di una temporalità e di un contesto storico.
Quando si dice che i valori sono centenari, andando anche prima della Costituzione della Repubblica Italiana, addirittura, scegliendo la data del 1943, com'è nell'attuale proposta di legge, scegliendo la battaglia di Nikolaevka si rischia d'incorrere in errori - e non ci torno su - come a dire che i valori di quei corpi e delle forze armate di cento anni fa fossero gli stessi di oggi.
Fatemi dire: non è più così neanche per la Chiesa; non lo è così per la gran parte degli Stati dell'Unione Europea. Quasi niente ha gli stessi i valori storici e tradizionali di oltre cent'anni fa e mi vien da dire "per fortuna"! Molte delle nostre istituzioni non riconoscevano la parità dei sessi; fino al dopoguerra le donne italiane non potevano neanche esprimere il proprio voto, anzi, la Repubblica Italiana nasce grazie alla forza di quel voto popolare e la Costituente è stata uno dei momenti spartiacque nella storia del nostro Paese.
Allora, non è che perché rappresento le forze (tra virgolette) progressiste intendo cancellare quello che c'è di buono nella memoria storica di istituzioni che traguardano i secoli, però il riferimento alla Costituzione e a questi valori ci sembra sempre importante quando si prendono le radici da passati nefasti, come quello appunto descritto nella battaglia di Nikolaevka.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire.
Essendo giunti alle ore 13, sospenderei i lavori per riprenderli dopo la Conferenza dei Capigruppo delle ore 14.30, in Sala A. Successivamente, si riprenderà la seduta, esaminando l'emendamento seguente rispetto al n. 12).
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.00)



(La seduta riprende alle ore 16.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

In sede di Conferenza dei Capigruppo, da poco conclusa, sono stati disposti il contingentamento dei tempi per otto ore, con inizio nella seduta odierna, e il proseguimento nella seduta consiliare del 28 giugno prossimo.
Nella seduta consiliare odierna è proseguito l'esame degli emendamenti rubricati all'articolo 2. Riprendiamo con l'esame dell'emendamento rubricato n. 11).
Chiedo se sia stata messa in linea la tabella dei tempi contingentamenti.
Si sono scongedati i Consiglieri Mosca, Ricca e Ruzzola. Il numero legale è 22.
Chiedo se vi siano interventi sull'emendamento 11) a firma Grimaldi.
La parola al Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori e sulle sue comunicazioni.
Vorrei solo mettere a verbale, visto che.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, faccio fatica a sentire l'intervento.
Poiché dev'essere registrato e c'è anche una diretta, ci dev'essere anche la possibilità che all'esterno possano ascoltare che cosa si dice in aula non essendo presente il pubblico, momentaneamente.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Vorrei sia riportato a verbale, poiché dal Regolamento potrebbe non essere dedotto e che la Conferenza dei Presidenti ha annunciato il contingentamento, che le opposizioni non sono per niente contente di questa decisione.
Siamo davanti a un provvedimento con meno di cento emendamenti ancora da discutere, tra l'altro tutti di merito. Abbiamo provato a spiegare le distanze che ci sono e, forse, prossimamente nell'articolo 2 ci saranno anche dei punti di convergenza, visto che il Consigliere Nicco ha annunciato il parere positivo su un nostro emendamento che, di fatto, farà decadere tutta la discussione sulla battaglia di Nikolaevka.
A questo punto, sinceramente, non vediamo le motivazioni nel merito, dopo una discussione che è andata a rilento anche per lo stop delle elezioni per altre priorità che avete messo prima o, banalmente, perché, nel frattempo, il Parlamento ha scelto una sua legge nazionale e noi vi abbiamo chiesto di ripensarla, anche perché quella data è stata dichiarata errata dal Presidente della Repubblica.
Insomma, non capiamo questi toni, non capiamo il senso istituzionale di contingentare i tempi. Soprattutto, vi ricordo che con l'abuso dello strumento del contingentamento, previsto dal nostro Regolamento a fianco delle leggi di bilancio e ad altri provvedimenti di comprovate necessità anche di relativa urgenza, così come sono stati intesi dai colleghi negli anni scorsi, anche per quelle leggi che voi stessi (su questo, dovreste farvi un esame di coscienza) ritenete non così strategiche, contingentando su provvedimenti che anche voi stessi ritenete non strategici, salta anche il senso del Regolamento stesso e - crediamo - anche della sua interpretazione, Presidente.
Mi taccio. Ovviamente, a questo punto, non possiamo fare altro che apprendere quanti minuti ci rimangono per illustrare gli emendamenti e dire a tutti che non è certo una nostra scelta quella di aver inserito come primo punto all'ordine lavori questa legge sul valore alpino, posto che gli alpini non c'entrano proprio niente, ahimè, in questa discussione, perch del loro valore, della loro solidarietà e di quello che fanno ogni giorno noi siamo disponibilissimi non solo a discutere, ma a valorizzare quello che effettivamente hanno fatto nei vent'anni scorsi per il nostro Piemonte a partire dalle alluvioni fino alla pandemia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo non per sostenere quanto dice Grimaldi, perché ovviamente non necessita del mio sostegno, perché siamo tutti concordi, ma perché mi è caduto l'occhio su un post di Facebook di un collega della Lega.
Sinceramente, tengo a dire a verbale che noi, al contrario di voi, che invece state strumentalizzando il valore alpino e gli alpini, non stiamo facendo ostruzionismo sulla giornata del valore alpino, okay? L'ho già spiegato questa mattina: non è una norma finanziaria di bilancio di vitale importanza per questo ente e non vi è alcun motivo per contingentarla. Il vostro atteggiamento e il contingentamento su una norma che non è n urgente dal punto di vista del tempo, né strategica dal punto di vista del perseguimento del programma con il quale avete vinto le elezioni non hanno alcuna motivazione! Voi lo state facendo perché vi siete incagliati di nuovo nella gestione dell'Aula e del Consiglio regionale, cosa che è capitata per un'applicazione sbagliata del Regolamento, che voi utilizzate solo a vostro piacimento, non in modo equilibrato tra maggioranza e opposizione. Di conseguenza, avete scatenato la reazione dell'opposizione, che ha depositato emendamenti, perché è l'unico strumento con cui possiamo difenderci e rappresentarvi tutta la nostra contrarietà rispetto alle vostre decisioni.
Allora, non si tratta di una questione legata agli alpini e vi prego di non strumentalizzarla.
Ai piemontesi diciamo che siamo qui per discutere perché non riteniamo giusta la scelta fatta da questa maggioranza, ma non siamo contrari alla norma, anche se è un doppione rispetto alla legge nazionale. Siamo contrari all'applicazione del Regolamento che fate sistematicamente, perché cercate di metterci il bavaglio! Ma non ve lo permetteremo, perché oggi ci avete contingentato, ma la legislatura continua e arriveranno altri provvedimenti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani, sull'ordine dei lavori.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei ribadire le stesse considerazioni che ho espresso in sede di Capigruppo: non è più accettabile piegare il Regolamento in questo modo alle esigenze di una parte della maggioranza che, ovviamente, viene sostenuta dagli alleati.
Tra l'altro, nel post citato dal collega vedo che si parla di "infruttuoso dibattito". Faccio notare che il testo che stiamo discutendo oggi in Consiglio è stato modificato, in parte, dai nostri emendamenti, ad esempio relativamente a una data che avrebbe creato una situazione d'imbarazzo proprio per la sua scelta, quindi grazie a questo dibattito, assolutamente non infruttuoso, siamo arrivati a una modifica.
Ovviamente, speravamo di non dover discutere questa proposta in quanto copia di un provvedimento già approvato a livello nazionale. Respingiamo al mittente le considerazioni sul fatto che non vogliamo celebrare il valore alpino, perché mi sembra che in tutti i nostri interventi abbiamo sottolineato l'importanza del Corpo nazionale degli Alpini in ogni momento di necessità. Piuttosto, abbiamo evidenziato come auspichiamo che il loro rimanga un ruolo di sostegno alla società civile nei momenti d'emergenza e non in occasione di combattimenti o di guerre, cosa che, purtroppo, non sembra poi così lontana in questo momento storico.
Il nostro lavoro di opposizione in Aula punta a ridiscutere e a indurre a una riflessione sul ritiro del provvedimento in quanto ormai inutile essendo già stato approvato a livello nazionale, e per accogliere la raccomandazione del Presidente Mattarella. Assolutamente non ha nulla a che vedere con le strumentalizzazioni che vedo fiorire sui social e a mezzo stampa, con riferimenti all'elettorato e ai centri sociali. Siamo veramente a livelli di una bassezza mai vista e che, spero, non vedremo più in futuro.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Come hanno detto i colleghi, intervengo per il verbale, ma anche per chi legittimamente, segue i lavori del Consiglio e sente parlare di "contingentamento".
Il comma 6 dell'articolo 69 del nostro Regolamento recita: "Quando è in discussione la legge finanziaria, il bilancio, il rendiconto l'assestamento o altro argomento di rilevante importanza, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari definisce la durata del dibattito e il tempo a disposizione per ogni singolo Gruppo", leggasi contingentamento dei tempi.
Argomento di rilevante importanza! Al di là di come la si possa pensare sostenere che l'istituzione della Giornata regionale del Valore Alpino sia un argomento di rilevante importanza mi sembra veramente andare a "stiracchiare" il Regolamento. Di rilevante importanza si può intendere qualcosa che magari non è un provvedimento legato al bilancio, alla finanziaria o al rendiconto, ma è l'attuazione di un punto importante del programma della maggioranza o della Giunta regionale. Non siamo proprio in questa fattispecie.
Il provvedimento passerà, ma non cambierà il destino dei piemontesi proprio perché non è un provvedimento di rilevante importanza. Ciò che resterà è lo scempio che, ancora una volta, è stato fatto del Regolamento e dei lavori di quest'Assemblea. Creerà un precedente veramente pesante e coprirà di ridicolo il senso delle regole che ci diamo per operare in questo Consiglio regionale.
Io non sarò presente nel prossimo Consiglio regionale, ma un giorno queste regole, così stiracchiate e male interpretate, potrebbero ritorcersi anche contro di voi. Questa, per fortuna, è un'istituzione che andrà avanti negli anni e ciò che è veramente grave è coprire di ridicolo il Regolamento e questa istituzione. Questo, al di là del provvedimento che andiamo ad approvare, è veramente grave.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per il verbale, rispetto alla scelta che ha voluto e avete voluto imporre con il contingentamento. Non entro nel merito delle dichiarazioni dei colleghi, anche perché nel mio percorso politico da Consigliere comunale a Torino ho sempre combattuto affinché i centri sociali potessero non occupare più abusivamente gli immobili della nostra città e che questi fossero destinati a realtà di volontariato o al mondo del sociale, ma unire questi argomenti è ridicolo e un po' stucchevole.
Certo è, Presidente, che come Gruppo non possiamo non constatare la piega che sta prendendo la gestione dell'Aula e che la possibilità data ai Consiglieri di minoranza e di opposizione, di porre le loro istanze, viene sempre più ridotta. Sul tema delle interpellanze, ad esempio, strumento che abbiamo per svolgere il sindacato ispettivo, le risposte vengono date con il contagocce.
Oggi non si sono svolti neanche i question time; non vorrei che da qui alla fine del mandato non si volesse utilizzare la dialettica e il compromesso modalità con le quali si riesce a trovare, nelle ragioni delle minoranze un'opportunità di lavoro comune, ma si scelga di utilizzare il Regolamento per imbavagliare noi e approvare leggi che hanno poco a che fare con l'urgenza.
Volevo stigmatizzare questa scelta, che si pone dentro un quadro ancora più preoccupante, perché decidere di non svolgere il question time e di non fare le giuste e adeguate pressioni politiche affinché la Giunta risponda alle interpellanze rischia di portare questi ultimi mesi, non a un lavoro utile e proficuo per i piemontesi, ma a un rapporto muscolare tra chi dovrebbe essere chiamato, come in questo caso, a scegliere per il bene di tutti.
Ci tenevo dire a verbale che la nostra non è una posizione assolutamente contraria a questa legge, anzi, ma certo è che questa legge diventa simbolo di come la maggioranza, e l'utilizzo del Regolamento, in questo momento non sta permettendo alle minoranze di svolgere il proprio lavoro; minoranze che dovete farvene una ragione - rappresentano una parte importante dei piemontesi.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Credo sia l'ennesimo accaduto in cui viene usato il contingentamento su una discussione d'Aula, in totale arbitrio del centrodestra, che decide quali sono i provvedimenti importanti. Apprendiamo che lo sono tutti, per cui sulle feste usiamo il contingentamento per celebrare il prima possibile qualsiasi tipo d'iniziativa, questa come altre.
Come ho detto in precedenza, questo sta diventando il Consiglio regionale delle feste e delle celebrazioni.
Ci sarebbero tantissimi argomenti molto più importanti da discutere in Aula, per cui forse andrebbe fatta con giudizio una selezione più accurata.
Sarebbe ancora meglio non utilizzare il contingentamento, perché chi siede da questa parte dell'emiciclo si sente inascoltato: ogni volta che s'inizia una discussione si pensa che le minoranze vadano per le lunghe perch illustrano temi e questioni non presi in carico dalla maggioranza anche in sede di consultazione. Sottolineano che potrebbero essere delle migliorie da apportare alle proposte di legge e agli atti.
Cerchiamo di puntualizzare su questi argomenti e, puntualmente, non si viene ascoltati o tacciati di fare ostruzionismo, com'è successo nel post alla "Morisi style".
Noi siamo abituati a questo tipo di comunicazione: si è fatto il post siamo tutti amici e compagni di Grimaldi; adesso tutti diranno "sono gli amici dei centri sociali", "sono contro gli alpini". Questa è la retorica che andiamo ad alimentare con questo dibattito in Aula.
Tra un'ora leggeremo i commenti che diranno "non vogliono fare la giornata sul valore alpino", "sono contro le divise". Personalmente, penso davvero che sia riduttivo questo tipo di retorica, questo tipo di spiegazione data ai cittadini che, probabilmente, non si rendono nemmeno conto di quello che stiamo facendo in Aula. Se azionassero il tasto della diretta streaming crederebbero di vedere un film di fantascienza, ormai sono settimane che andiamo avanti con quest'argomento, che si viene totalmente ignorati e si ripetono sempre le stesse cose.
Credo veramente che, al di là di tutto, basterebbe prendere in considerazione le questioni sollevate durante le consultazioni e durante i momenti di dibattito per evitare tutte le lungaggini che stiamo portando avanti. Questo non succede puntualmente, si viene totalmente ignorati, ma questo è lo strumento che le minoranze hanno a disposizione per dire alla maggioranza che forse sta sbagliando.
Non si tratta di perdita di tempo, non si tratta assolutamente di ostruzionismo. Penso che si tratti semplicemente di buonsenso e probabilmente, se si utilizzassero le orecchie anziché lamentarsi sempre per gli interventi lunghi, forse riusciremmo anche a rendere un buon servizio ai cittadini e a migliorare gli atti che sono depositati in Consiglio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non vi sono altri interventi sull'ordine dei lavori.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Proseguimento esame proposta di legge n. 120, inerente a "Istituzione della giornata regionale del Valore Alpino" (seguito)


PRESIDENTE

Procediamo con il proseguimento dell'esame del proposta di legge n. 120, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Proseguiamo con l'esame degli emendamenti all'articolo 2.
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Vi sono richieste d'intervento per l'illustrazione?



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

I tempi di contingentamento sono in linea e non dobbiamo interrompere il Consiglio perché un Consigliere deve leggerli.
Adesso vi leggo la tabella, poiché qualcuno non è capace di farlo, anche se questo esula dal mio compito di Presidente del Consiglio. Voi continuate a criticare il Presidente del Consiglio dicendo che non lavora per le opposizioni, ma io sto lavorando per voi.
Totale otto ore: almeno un terzo del tempo complessivo agli interventi delle opposizioni.
Contingentamento per Gruppi consiliari. Tempo a disposizione per Gruppi consiliari di maggioranza: 5,15 ore (mi scuso che alcuni sono espressi in minuti e altri in decimali, ma correggeremo eventualmente questa stortura).
Gruppo Lega Salvini Piemonte: 221 minuti. Gruppo Forza Italia: 52 minuti.
Gruppo Fratelli d'Italia: 39 minuti.
Tempo a disposizione per i Gruppi di opposizione: due ore e 45 minuti.
Gruppo Partito Democratico: 100 minuti. Gruppo Movimento 5 Stelle: 30 minuti; Gruppo Chiamparino per il Piemonte-Monviso: 10 minuti; Gruppo Liberi e Uguali-Verdi: 10 minuti; Gruppo Moderati: 10 minuti; Gruppo Movimento 4 ottobre: 20 minuti.
Questi sono nel complessivo le otto ore di contingentamento sulla proposta di legge n. 120.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Volevo comunicarle che proprio perché il mio Gruppo avrà solo dieci minuti farò la dichiarazione di voto finale e forse qualche intervento in discussione generale.
Quando chiederà se qualcuno vuole illustrare gli emendamenti, non lo far non perché non lo voglia fare, ma perché non ho i minuti per farlo.



PRESIDENTE

Per prassi procedurale, chiedo se i Consiglieri intendono illustrare gli emendamenti, poi se avete intenzione di fare un'illustrazione generica dei vari emendamenti siete liberi, altrimenti proseguiamo.
Siamo sull'emendamento rubricato n. 11) del Consigliere Grimaldi. Se nessun Consigliere chiede di illustrarlo, passiamo all'esame degli altri emendamenti.
Emendamento rubricato n. 44) presentato da Frediani, Bertola, Giaccone Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 15) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 16) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 14) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 13) presentato da Grimaldi, Frediani, Giaccone.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 45) presentato da Frediani, Bertola, Giaccone Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 46) presentato da Frediani, Bertola, Giaccone Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Intervengo sull'ordine del lavori.
I sottoscrittori degli emendamenti possono intervenire?



PRESIDENTE

Sì.



SARNO Diego

Stiamo esaminando l'articolo 2 bis?



PRESIDENTE

Adesso finiamo di esaminare l'articolo 2 e poi passiamo all'articolo 2 bis.



SARNO Diego

Se ci fossero emendamenti presentati dalle opposizioni sui prossimi articoli, vorrei sottoscriverli tutti.



PRESIDENTE

Dall'articolo 2 bis in poi?



SARNO Diego

Dall'articolo 2 bis in poi sottoscrivo tutti gli emendamenti.
Visto che c'è il contingentamento e lei va molto spedito dicendo che non si possono illustrare.



PRESIDENTE

Si possono illustrare.



SARNO Diego

Visto che i colleghi hanno pochi minuti e non possono illustrarli per tenere i minuti per la dichiarazione di voto finale e visto che il Gruppo del Partito Democratico, invece, ha cento minuti, vorrei solo avere il tempo, essendo uno dei sottoscrittori degli emendamenti, di leggere l'emendamento non illustrato e avere il tempo di decidere su quali intervenire. Altrimenti se lei, Presidente, fa l'elenco degli emendamenti presentati diventa difficile individuarli e quindi decidere di intervenire.



PRESIDENTE

In tempi normali lo posso fare, ma se poi valuto che è solo ostruzionismo e si vuole perdere tempo come, normalmente, le opposizioni fanno, vado spedito.



SARNO Diego

L'esempio è appena accaduto. Lei ha annunciato l'emendamento rubricato n.
11) ed è subito passato agli emendamenti successivi, senza darmi il tempo di leggere l'emendamento rubricato n. 11).



PRESIDENTE

Come può capire, non posso stare, su ogni emendamento, due minuti a guardare se qualche Consigliere ha intenzione di intervenire.
Dovete anche voi essere veloci e celeri a sviluppare il lavoro.
Chiedo se vi siano richieste d'intervento in discussione generale.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anch'io volevo sottoscrivere gli emendamenti presentati ai successivi articoli.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Spero che gli Uffici siano riusciti a prendere nota di tutto, per evitare successive dimenticanze (era la preoccupazione cui facevo riferimento prima).
Qualcuno desidera intervenire sul complesso degli emendamenti che insistono sull'articolo 2?



(Commenti del Consigliere Gallo)



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, sta chiedendo cosa stiamo aspettando? Stiamo aspettando il suo collega Grimaldi.
Proprio per venire in aiuto al collega che sta alle sue spalle.
GALLO Raffaele (fuori microfono) Non l'ho attaccata, Presidente!



PRESIDENTE

No, no, glielo spiegavo. Le ho solo riferito cosa stiamo aspettando. Alle volte anch'io mi domando cosa sto aspettando, però.
Si decantata sempre la dematerializzazione, ma se ci fosse ancora il cartaceo il lavoro si svilupperebbe più velocemente. Ma siccome il suo collega Sarno non lo vuole.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Sì, due minuti fa le ho dato la parola.



GRIMALDI Marco

Scusi, non l'ho proprio sentita.



PRESIDENTE

Però se questo è il modo di procedere, proseguiamo come dico io. Se volete che venga incontro ai Consiglieri.



GRIMALDI Marco

Ma io non l'ho sentita proprio, Presidente. Se no, sarei intervenuto.



PRESIDENTE

Lei ha chiesto la parola per svolgere una dichiarazione complessiva sugli emendamenti.



GRIMALDI Marco

Sì, e lei si è fermato e non sapevo.



PRESIDENTE

Più volte, Consigliere Grimaldi, mi chiede, guarda e controlla il computer: io non so cosa faccia al computer, e non m'interessa.
Pensavo che stesse esaminando gli emendamenti su cui intervenire.



GRIMALDI Marco

Sì, stavo esaminando tutti gli emendamenti che insistono sull'articolo 2 ma finché non mi concede la parola non intervengo.



PRESIDENTE

Ma gliel'avevo già concessa prima.



GRIMALDI Marco

Le sto dicendo che non l'avevo sentita.



PRESIDENTE

Allora prego, può intervenire.



GRIMALDI Marco

Però azzeri il tempo, perché veramente io non l'ho sentita.



PRESIDENTE

No, si figuri, non è un problema.
Era solo per chiarirci.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Il senso dell'articolo 2 racchiude tutte le criticità che abbiamo in parte rappresentato nelle discussioni.
Intanto, nella foga di promuovere i valori della difesa della sovranità e dell'interesse nazionale si è già compiuto un grave errore nello scegliere di celebrare un episodio che noi riteniamo penoso per il suo significato storico e politico, nonché per gli effetti su chi l'ha vissuto: ci riferiamo a quegli alpini e a quei giovani che, in qualche modo, hanno dovuto dare un contributo di sangue all'asse con i nazifascisti.
Per noi, ogni provvedimento a nostra prima firma, come l'emendamento rubricato n. 10), approvato per istituire una giornata regionale del Valore Alpino in una data che non sia quella delle battaglie di Nikolaevka rappresenta un avanzamento positivo. In questo senso, la data proposta è il 15 ottobre, in ricordo della fondazione del Corpo degli Alpini, così come hanno chiesto diversi istituti storici e la comunità scientifica.
Quello che per noi continua a essere incredibile è l'aver sottovalutato gli effetti nefasti della comunicazione su questo valore. Scegliere, invece, la battaglia Nikolaevka è un qualcosa che rischia di non far comprendere fino in fondo che l'equipaggiamento criminalmente inadeguato di quei soldati insieme all'umiliazione subita a causa delle scelte ciniche e sconsiderate del regime fascista, e anche il desiderio di rivalsa verso l'alleato nazista che li aveva traditi nel momento peggiore, ha indotto molti alpini al ritorno in Italia dalla disastrosa ritirata, a unirsi alla Resistenza.
Questo è l'oggetto di discussione che abbiamo provato a introdurre anche per valorizzare la storia degli alpini di questo territorio. Perché dopo l'8 settembre molti di loro non solo si rifiutarono di tornare sotto le armi della Repubblica sociale, ma diedero un contributo fondamentale alla liberazione.
A chi ci attacca, come il collega Cerutti, rivolgendosi ai "kompagni", tra l'altro scritto con la lettera k.
Non so che istituti abbia frequentato, però si evolva un po' e rispetti chi ha liberato questo Paese anche per far sì che noi si possa parlare liberamente! Siete voi che dovreste farvi un'analisi di coscienza. Invece di parlare sempre del sorpasso con Fratelli d'Italia, chiedetevi perch ogni volta che il Gruppo Fratelli d'Italia scrive qualcosa, deve ricordare quel ventennio, come se non avesse superato davvero anche psicologicamente il dover sempre ritornare lì! Ogni volta dovete ritornare lì, all'infinito senza mai fare i conti con le responsabilità che la storia ci ha messo davanti.
Noi riteniamo giusto - lo ripeto - valorizzare la storia degli alpini, ma in questo disegno di legge, come nelle manifestazioni che spesso hanno al centro questo ricordo, non si rammenta che nel periodo che va dal 1943 al 1945 non c'è spazio per la storia della liberazione da parte degli alpini di tante parti d'Italia. Per voi la storia degli alpini sembra fermarsi alla ritirata di Russia: invece cosa ne è della storia di Antonio Gurioli detto Tony, dell'ingegner Giacomo Chilsotti, detto Nettuno, dell'artigliere Germano Baron Turco? Sono tutti partigiani alpini che hanno fatto parte della storia di questo territorio, tutti decorati con la medaglia d'oro al valore.
È il motivo per cui volevamo raccontare la storia che ha visto questo corpo unito nelle gravi crisi civili e nelle gravi emergenze; penso, ad esempio alle alluvioni e alle vicende del COVID.
Concludo, dicendo che ci sono tanti modi per valorizzare le storie, ma l'unico modo sbagliato è quello di non raccontarle tutte e stare ogni volta dalla parte sbagliata. Voi riuscite sempre a raccontarne solo una parte e a essere sempre dalla parte sbagliata della storia.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi sugli emendamenti all'articolo 2, chiedo il parere al Consigliere Nicco.
Ricordo a tutti che è una PDL vuol dire proposta di legge che viene presentata dai Consiglieri.
La parola al Consigliere Nicco.



NICCO Davide

Grazie.
Per le motivazioni già espresse in precedenza, il parere è negativo, tranne per l'emendamento n. 10) presentato dal Consigliere Grimaldi. Tra l'altro vi è un emendamento di pari contenuto - mi pare il n. 68) - presentato dal sottoscritto, che ovviamente ha parere positivo.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo per dichiarazione di voto sugli emendamenti proposti dalle opposizioni e sottoscritti dal mio Gruppo, sui quali voteremo a favore.
Aggiungo una considerazione: credo che ci sia - come ha dimostrato il collega Cerutti che un'ora e mezza fa ha scritto un post su Facebook - un problema di comprensione del testo (la dico così) e di quello che, caro collega, abbiamo detto in Aula su questa proposta di legge.
Cito tutto il post, Presidente, perché credo che sia doveroso, considerato come si diceva prima, chi ascolta da fuori e facciamo riferimento alle comunicazioni che si fanno fuori dall'Aula, ma che la riguardano.
Il Consigliere Cerutti scrive: "In Consiglio regionale del Piemonte Grimaldi e kompagni" - addirittura con la k non lo scrivevo nemmeno quando avevo quindici anni - "stanno bloccando i lavori di Aula su una proposta di legge che andrà a istituire una giornata sul valore alpino. Come sempre noi dalla parte delle forze dell'ordine, loro a favore dei centri sociali".
Applaudite pure, ma applaudire un testo del genere, Presidente, vuol dire non entro sulla citazione dei centri sociali, perché questo davvero lo facevo quando avevo quindici anni - non comprendere il dibattito. Insomma è come quando a scuola le maestre dicevano ai genitori: "Suo figlio ha un po' d'incapacità a comprendere il testo".
Presidente, dovrebbe dire al collega Cerutti che abbiamo provato a dare delle indicazioni di contenuto, non di ostruzionismo. E quando diciamo questa cosa, la diciamo con i fatti: vi abbiamo chiesto di cambiare una data e, infatti, la state cambiando. Non stiamo facendo ostruzionismo, la state cambiando e approvate un emendamento che cambia la data. Non stiamo facendo altro, non stiamo facendo ostruzionismo.
Lo dico solo per comprenderci, Presidente, perché avete contingentato i tempi e avete fatto quello che volete e va bene, però abbiate almeno l'onestà intellettuale di dire che su questa proposta di legge non c'è ostruzionismo. Ecco perché voteremo a favore degli emendamenti, anche di quell'emendamento che cambia la data.
Se c'è un problema di comprensione del testo, non è un problema delle opposizioni, ma è un problema della maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Collega Sarno, non ci faccia cambiare idea, perché eravamo convinti di cambiare la data e di votarlo.
Lo dico scherzando e con sarcasmo, ma non ci faccia cambiare idea. La data viene cambiata.
Non devo difendere io il collega Nicco, che è un gentiluomo, però ribadisco un concetto che ho detto prima nella Conferenza dei Capigruppo, perch prima negli interventi è stato dipinto quasi come una persona che esaltava i concetti del nazifascismo, quando nella testa di Nicco e nell'individuazione di quella data c'era il ricordo degli eroi e della gente che ha dato la vita in quella battaglia. Ed era palese, però ogni tanto anche le cose palesi bisogna ricordarle e sottolinearle, altrimenti si finisce per distorcere sempre la realtà.
Noi non siamo una maggioranza ottusa e quando c'è un emendamento di merito o un emendamento che può migliorare il testo, lo approviamo. L'abbiamo già dimostrato più di una volta. C'era un problema di contrapposizione di date e di avere più di una data per quella giornata, quindi siamo assolutamente disponibili.
Il discorso del contingentamento è perché, come abbiamo detto prima, è da tre o quattro sedute che siamo su questo testo. La gran parte dei Consigli regionali italiani in una seduta delibera tre o quattro leggi. Noi siamo su una legge che riteniamo assolutamente importante per il valore degli alpini in questo Paese e soprattutto per gli attacchi strumentali che hanno ricevuto nelle ultime settimane. Pertanto, ha ancora più valore questa proposta di legge, ma riteniamo che dopo alcune sedute in cui abbiamo sentito e risentito le vostre giuste rimostranze, si possa anche arrivare al dunque. Ecco perché la maggioranza ha chiesto con forza di contingentare e di dare dei tempi certi.
Siamo stati tutti a scuola e non abbiamo bisogno di ripetere e sentir ripetere lezioncine da professori e professorini vari.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo per pochi minuti, anzi per pochi secondi perché vorrei conservare i minuti per la dichiarazione di voto finale. Noi abbiamo venti minuti da dividere tra me e il Consigliere Bertola.
Non avevo visto il post del collega Cerutti e mi riferivo al post di un altro collega, ma mi pare di capire che la narrazione che uscirà da quest'Aula sarà questa. Pertanto, io mi ritengo parte dei "kompagni", visto che gli emendamenti sono stati presentati soprattutto dal Consigliere Grimaldi e dalla sottoscritta, quindi immagino di fare parte dei "kompagni" con la k, però ricordo che sono stata eletta in una forza politica che non vedeva distinzioni fra destra e sinistra; adesso sono cambiati pure loro e infatti, io ne sono uscita da tempo.
Non vorrei dare lezioni a nessuno, però prima di fare un post sarebbe meglio capire almeno la differenza tra il Corpo degli Alpini e quelle che definiamo forze dell'ordine, perché gli alpini non sono forze dell'ordine.
Non per fare la "maestrina", però quando si fa un post, magari prima verificate: gli alpini sono forze dell'ordine? No, non lo sono. Correggete il post e modificatelo, non fate figuracce, visto che parliamo proprio del valore alpino.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Nicco.



NICCO Davide

Grazie, Presidente.
Cercherò di evitare di scendere in polemiche, perché mi pare che gli alpini non meritino un clima di questo tipo e cercherò di ribadire la motivazione per la quale io stesso chiedo di cambiare una norma. Dopodiché, ognuno ne può dare la narrazione che crede; poco importa a me e meno ancora importa agli alpini.
Ribadisco ancora che la data originaria del 16 gennaio, stabilita in Commissione dopo oltre due mesi di discussioni, non aveva ricevuto nessuna obiezione da parte di nessuno; neanche chi aveva presentato gli emendamenti a quella legge non aveva avuto nulla da ridire e non aveva presentato emendamenti sulla data.
Dopo l'approvazione della legge in Commissione (con quella data), è intervenuta una norma statale, che tra l'altro ha cambiato all'ultimo momento la data in cui celebrare la Giornata nazionale degli Alpini prevedendo una data molto vicina a quella che avevamo stabilito in Commissione.
Di conseguenza, mi sono consultato per vie brevi con gli alpini, ho presentato un emendamento in cui, recependo un suggerimento del Presidente nazionale, ipotizzavo come data migliore quella del 15 ottobre perché, pure essendo una manifestazione diversa e con una finalità diversa rispetto alla legge regionale (su questo magari interverrò dopo) è comunque finalizzata a essere utilizzata dagli stessi destinatari, presumibilmente le sezioni ANA quindi non bisogna metterle in difficoltà prevedendo manifestazioni molto ravvicinate l'una all'altra.
Questo è quanto è stato detto già quindici giorni fa. Sulla data tutti erano a conoscenza già da quindici giorni che non sarebbe più stata quella (peraltro, stabilita dal Governo) la data prevista dalla proposta di legge piemontese per le celebrazioni. Nonostante questo, per quindici giorni si è continuato a fare polemica su quella data, quando si sapeva che quella non sarebbe stata confermata, ma sarebbe stata cambiata.
Ora si dice che questo non è ostruzionismo, ma continuare per quindici giorni a fare polemiche su una data che si sa già che non sarà quella scelta a me viene da chiamarlo ostruzionismo. Voi lo chiamerete "clima costruttivo", va bene, non importa; l'importante è che, grazie al contingentamento, si porta a casa questa legge che renderà orgogliosi 60 mila iscritti all'ANA. Forse, 60 mila meno uno, ma non si può sempre piacere a tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altri iscritti a parlare, procediamo con la votazione degli emendamenti all'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10) identico all'emendamento rubricato n. 68), sul quale il Consigliere Nicco ha espresso parere favorevole.
Ricordo che siamo sulla votazione dell'emendamento rubricato n. 10) identico all'emendamento rubricato n. 68).
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Proteste dei Consiglieri Bertola, Frediani e Grimaldi)



PRESIDENTE

Proseguiamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 69), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 42) con il parere contrario del presentatore.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Fermo la votazione.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Mi ascolti. Di solito si fanno le dichiarazioni di voto e la discussione generale; si chiede il parere della Giunta e adesso siamo passati a quello del Consiglio; poi ci sono le dichiarazioni di voto, si dice che viene approvato il cambio della data ma, ahimè, al Consigliere Nicco dispiace che purtroppo l'indicazione di quella data l'ho presentata prima di lui, ma decide di accoglierla.
Alla fine, con l'astensione ci votate contro, il vostro emendamento non viene neanche votato e quindi stiamo per arrivare al voto finale sull'articolo 2 in difformità con quanto dice la maggioranza senza averne discusso nelle ultime tre sedute. Ci contingentate e non sapete esattamente cosa state per fare? Possiamo fermare, a questo punto, le votazioni? È esattamente successo quello che non doveva succedere e, tra l'altro, in modo opposto a quello che avete detto dieci minuti fa. Siamo alla psicosi più assoluta. Altro che "kompagni", altro che centri sociali! Voi non sapete nemmeno che cosa state facendo! Le chiedo, per favore, di sospendere prima di arrivare a una votazione dall'esito incerto, perché proprio voi avete detto che volevate cambiare la data non più di dieci minuti fa.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Nicco; ne ha facoltà.



NICCO Davide

Presidente, vorremo solo chiedere una sospensione di qualche minuto.



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per cinque minuti, fino alle ore 17.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.08, riprende alle ore 17.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'è stata anche un'interruzione della seduta per una consultazione con gli Uffici.
Ha chiesto la parola il Consigliere Nicco; ne ha facoltà.



NICCO Davide

Grazie, Presidente.
Abbiamo avuto un confronto con i Consiglieri di maggioranza.
Relativamente all'emendamento rubricato n. 10), di identico contenuto al mio emendamento rubricato n. 68), in fase di parere avevo espresso un giudizio positivo.
C'è stato un qui pro quo all'interno della maggioranza, nel senso che non si era compreso quale fosse l'emendamento in votazione, se entrambi o uno solo.
In forza di questo, ai sensi dell'articolo 75, comma 2 del Regolamento interno, le chiederei, se possibile, di rifare quella votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Vi sono altri Consiglieri che desiderano intervenire? Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Sinceramente, non ho sentito benissimo l'intervento del collega, ma se non ho compreso male ha richiesto di rifare la votazione.
Collega Nicco, conferma? NICCO Davide (fuori microfono) Sì.



MARELLO Maurizio

Io non so se nel Regolamento ci sia scritto che, quando c'è un qui pro quo uso le parole del collega Nicco - si rifanno le votazioni. Credo che il voto si sia svolto regolarmente. Non si annullano per riserve mentali i voti.
Può capitare, talvolta, che un Consigliere si sbagli a votare e dica al Presidente che ha espresso l'astensione, ad esempio, anziché votare favorevolmente. Questo è un discorso.
Tuttavia, qui c'è stato un voto complessivo di astensione da parte della maggioranza. Non ho capito per quale motivo, ma immagino che la maggioranza pensasse di poter votare favorevolmente solo al proprio emendamento rivendicando così il cambiamento della data, mentre è noto che non ci si può pronunciare due volte sulla stessa materia.
Alla luce di questo, invito calorosamente il Presidente e l'Ufficio di Presidenza al rispetto del Regolamento, al rispetto delle norme basilari del convivere di quest'Aula. Del resto, lo stesso Presidente ha sottolineato più volte - anche oggi pomeriggio - di rifarsi sempre e giustamente al rispetto del Regolamento. Di conseguenza, se la maggioranza vuole tornare indietro su questa materia, ha una sola soluzione: ritirare la proposta di legge e ripresentarla. Non vedo altre alternative.
Se passa questa linea, cioè l'annullamento di questa votazione - questa mattina abbiamo chiuso una vicenda sull'incompatibilità del Consigliere Bongioanni per un ricorso al TAR - preannuncio sin da ora che tale decisione sarà impugnata. Sarebbe veramente un precedente macroscopico: vorrebbe dire che qui possiamo rimettere in discussione quando vogliamo tutte le votazioni per la riserva mentale di non aver capito.
Pertanto, o si procede su questa strada e, quindi, proseguiamo con le altre votazioni (la data non è stata cambiata, evidentemente, sebbene abbiate i numeri per farlo), oppure il proponente ritira la proposta di legge e la ripresenta.
A questo punto, siamo ovviamente disponibili a convenire su quella che era la data sulla quale avevamo addirittura presentato un emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola; ne ha facoltà.
Seguiranno i Consiglieri Gallo e Grimaldi.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
È un caso di fronte al quale non mi ero mai trovato prima, quindi anch'io sono andato a consultare il Regolamento. Ho sentito citare da qualcuno il comma 2 dell'articolo 75 del Regolamento, che titola "Votazione palese e per appello nominale".
Il comma 2 recita: "Il Presidente, qualora ritenga che sussistano giustificati motivi, può disporre la ripetizione del voto per appello nominale". Ripeto: "del voto per appello nominale", e quella non era una votazione per appello nominale, ma a scrutinio palese.
Mi pare, quindi, che il comma 2 dell'articolo 75 non rientri in quella fattispecie.
Il comma 2, come ho detto, recita: "Il Presidente, qualora ritenga che sussistano giustificati motivi.". Come sempre è a sua discrezione, però non può disporre la ripetizione sulla base di quello, perché quella votazione era a scrutinio palese e non per appello nominale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
I colleghi hanno già detto molto di quello che penso. Non so, però, se chi ci ascolta da casa, i giornalisti e chi ha seguito tutto il dibattito abbia compreso l'accaduto.
In realtà, credo che sia successo questo: parliamo di due emendamenti, il n. 10), presentato dal sottoscritto, e il n. 68), presentato dal Consigliere Nicco. Più volte il primo firmatario della norma mi ha chiesto se ero sicuro di voler mantenere il mio emendamento (lo ha fatto almeno due volte) e gli ho risposto che quell'emendamento non l'avrei ritirato perch pensavo che la riduzione del danno è sempre uno degli obiettivi più importanti delle opposizioni.
Pertanto, pur non condividendo lo spirito di molte cose che ci siamo detti preferivo istituire una giornata celebrativa - seppure rappresentasse un doppione rispetto a quella nazionale - che coincidesse con una data migliore rispetto a una delle tragedie più nefaste della storia del nostro Paese e del Corpo degli Alpini, laddove fu utilizzato come carne da macello per i soli interessi di Mussolini nella guerra con l'asse.
Quello che è successo è che, per non votare l'emendamento del "kompagno" Grimaldi, così come scrive il collega Cerutti, "che sta bloccando i lavori di aula su una proposta che andrà a istituire.". Prosegue:"Come sempre, noi dalla parte delle Forze dell'ordine e loro dalla parte dei centri sociali".
Collega Cerutti, mi faccia dire che il livello è davvero basso; credo che mia figlia all'asilo argomenterebbe in un modo un po' più sofisticato e intelligente questo tipo di contrapposizione.
Insomma, da settimane cerchiamo di spiegarvi con pazienza che se davvero voi e i vostri soci aveste voluto onorare gli alpini non avreste scelto quella data. Vi abbiamo fornito più ipotesi: una di queste è stata scelta non da noi, ma dal mondo accademico, suggerita da tante istituzioni e dagli alpini stessi, che hanno detto: "Se non volete tirarci per le penne scegliete la data dalla fondazione del nostro corpo".
Adesso, Presidente Allasia, io mi trovo in estrema difficoltà, perché a tutta l'Aula è noto che, nel caso in cui vi siano due emendamenti con lo stesso oggetto, qualora se ne bocci uno, l'altro con lo stesso oggetto non può essere votato. Ed è chiaro a tutti che se ne è stato presentato uno qualche settimana prima e uno qualche settimana dopo, si vota prima quello che ha il numero precedente - perché sono numerati per questo motivo - che era quello presentato dal sottoscritto.
Allora, qual è la riserva? Che si voleva astenersi sull'uno e votare l'altro? Lo sapete che non si può fare e non si è mai fatto, altrimenti qual è il senso di questa cosa? Che tutti gli emendamenti che hanno lo stesso oggetto ma presentati dalle opposizioni sono respinti, così la maggioranza può approvare i suoi. In democrazia non funziona così, a nostra tutela e a vostra tutela, perché prima o poi potrebbe succedere anche a voi. Se uno dice "passami il sale" e siamo tutti d'accordo, non è che perché lo dice l'opposizione o lo dice il "kompagno" Grimaldi non si pu votare.
Pertanto, Presidente, credo che oggettivamente i colleghi Marello e Bertola abbiano ragione, cioè vorrei che voi tornaste indietro e votaste a favore del mio emendamento, su cui, tra l'altro, c'era un parere favorevole.
Non posso accettare questo e allora faccio una proposta. Proprio perché non voglio che sia scelta la battaglia di Nikolaevka e non voglio che quei fascisti che hanno obbligato gli alpini ad andare lì, invece di essere puniti dalla storia e ricordati come la macchina più indelebile e più grande.
No, rimettiamo la camicia nera a quegli alpini? No, io vi chiedo un'altra cosa a questo punto: ritiriamo il testo, ritiriamolo, così non viene bocciato e così si può rivotare. Presentate entro ventiquattrore una Commissione legislativa e io, a dimostrazione del fatto che non sono qui per fare ostruzionismo, m'impegnerò con gli altri colleghi - ovviamente se c'è un intento e uno spirito collaborativo e con il cambiamento di nome e con tutte le correzioni che ci siamo detti - a valutare e ad approvare il testo così modificato.
A me pare l'unica strada legittima, perché ha ragione il collega Marello: se dopo tre o quattro votazioni si torna indietro, capendo il pasticcio che si è fatto, si crea un precedente che è difficile da cancellare. Pertanto credo che il buonsenso e anche il voler non compromettere tutto mi porta a dire che si potrebbe addirittura accettare l'idea di una Commissione legislativa per un tema che non solo non mi appassiona, ma ritengo pure sbagliato. Ma piuttosto che violare i nostri diritti, il Regolamento e tornare indietro su un errore, credo che sia meglio far così.
Questo è quello che avevo da dirle, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi sull'ordine dei lavori o qualcuno che intende intervenire in merito? Premetto che l'errore è stato del sottoscritto, perché non ho citato l'emendamento n. 68), che era identico all'emendamento n. 10), in quanto ho ritenuto che ci fosse stata già una presa d'atto dei Consiglieri. Infatti la maggioranza ha votato con l'astensione, come avete visto, e potete andarlo a vedere: l'Ufficio di Presidenza di maggioranza ha votato a favore dell'emendamento, perciò non c'è stata l'unitarietà, ma c'è stata una disattenzione da parte dei Consiglieri richiedendo la correzione dell'errore.
Essendo in quest'Aula per fare delle leggi e cercando di fare le leggi migliori possibili - poi tutte sono modificabili - ritengo, vista l'eccezionalità della situazione, che si possa applicare l'articolo 75 comma 2, del Regolamento che recita: "Il Presidente, qualora ritenga che sussistano giustificati motivi, può disporre la ripetizione del voto per appello nominale".
Perciò ritenendo opportuno.
GRIMALDI MARCO (fuori microfono) Sono passate quattro votazioni!



PRESIDENTE

Non sono passate quattro votazioni.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Presidente, non ho sentito una risposta rispetto alle osservazioni del collega Bertola, perché mi sembra piuttosto chiaro che l'articolo fa riferimento alla ripetizione del voto per appello nominale.



PRESIDENTE

No. "Il Presidente, qualora ritenga che sussistano giustificati motivi, pu disporre la ripetizione del voto per appello nominale". Il voto verrà per appello nominale e non per voto palese, la cosa è ben differente. Comunque è già avvenuto in altri situazioni l'annullamento del voto, a maggior ragione essendo un emendamento e non un articolo, perché abbiamo annullato la votazione anche degli articoli e abbiamo ripetuto la votazione per vari motivi.
Non trovo nulla di strano e di straordinario nel ripetere questa votazione.



FREDIANI Francesca

Però avevo chiesto la parola. Posso terminare? GALLO Raffaele (fuori microfono) È l'ennesima volta che piega il Regolamento alla sua volontà!



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, faccia concludere la Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Credo che sia una forzatura, perché nel comma 1 si dice: "Nelle votazioni palesi e per appello nominale, i Consiglieri esprimono" eccetera. Nel comma 2 si dice: "Il Presidente può disporre la ripetizione del voto per appello nominale", cioè della votazione per appello nominale, non fa riferimento al voto palese.
Lei mi sta dicendo che si ripete con una votazione per appello nominale.
Per quale motivo il Regolamento dovrebbe dire che si ripete il voto con appello nominale? Dove sta scritto? Si dice semplicemente che, nel caso in cui il voto sia per appello nominale, si può ripetere, ma in caso di voto palese no.
Faccio solo notare, tra l'altro, che si fa riferimento a "giustificati motivi". Quando abbiamo visto accendersi tutti i pallini arancioni, ho chiesto al Consigliere Nicco perché stessero votando in quel modo. Abbiamo fatto presente sia io sia il Consigliere Grimaldi che questo avrebbe comportato il respingimento anche dell'emendamento uguale. Pertanto avevano tutto al tempo di modificare il loro voto. Tutto il tempo!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Solo per dire che, senza offendere nessuno, a me sembra che la sua interpretazione, al di là degli aspetti regolamentari che ha citato la collega Frediani, sia capziosa, perché è evidente che la maggioranza aveva capito benissimo, tant'è che si è astenuta. Perché cosa aveva in testa? La maggioranza voleva astenersi sull'emendamento di Grimaldi per non votare contro, perché quest'emendamento era uguale a quello del Consigliere Nicco e volevano votare quello.
Al di là della norma, la maggioranza non può sostenere che si è sbagliata.
Voleva fare un'operazione politica e l'ha sbagliata, per cui rimedi con un atto politico ritirando la proposta di legge, si vada in sede legislativa e noi c'impegniamo in ventiquattrore ad approvarla con la nuova data.



PRESIDENTE

Sospendo i lavori per cinque minuti, per confrontarmi dal punto di vista tecnico, semmai, successivamente, anche con i Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.41, riprende alle ore 17.56)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Nicco.



NICCO Davide

Presidente, mi pare che lei non l'abbia ancora detto esplicitamente, ma dai colloqui intercorsi si esclude la possibilità di rimettere al voto l'emendamento 10).
Personalmente mi sarebbe piaciuto e sarei stato d'accordo a indicare, come data della Giornata nazionale, il 15 ottobre, ma se tecnicamente non è possibile (abbiamo anche chiesto un accordo per trovare una soluzione tecnica e riuscire a farlo) lasceremo questa data che, ribadisco per la terza volta, è scevra di qualsiasi significato politico che, in modo strumentale, gli si voglia attribuire. Ricorda un grosso sacrificio di tutta una generazione di alpini e di forze militari che, per ubbidire a ordini ricevuti, come sempre fanno i militari, sono stati oggetto di avvenimenti drammatici, addirittura mortali.
Questo, come ho già detto in altre occasioni, può essere anche positivo per ricordare che la guerra non è un luogo o un palcoscenico in cui si ottiene onore e gloria, ma è un avvenimento da rifuggire con il massimo impegno perché vuol dire sofferenza, vuol dire dolore, vuol dire morte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ritenendo che l'articolo 75, comma 2, possa essere utilizzato, com'è già successo in altre situazioni analoghe, per l'annullamento di una votazione (parlando di un emendamento e non di un articolo, cosa che si è fatta anche in votazione di articoli), c'è una valutazione diversa rispetto a quella solo procedurale, che è di proseguire e di tenere conto del respingimento dell'emendamento 10), identico all'emendamento 68), per cui possiamo proseguire con le votazioni.
Avendo votato l'emendamento 69), possiamo passare all'emendamento 42).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie.
Provo, in extremis, a fare un'ultima mediazione.
Essendo che la fine del contingentamento è prevista per martedì (non il prossimo, ma quello successivo) e martedì prossimo le sedute sono sospese per i ballottaggi, decidere negli ultimi secondi di questa seduta gli scenari che abbiamo davanti è un errore. Spesso, la fretta ci ha portato a commettere errori e, secondo me, anche l'imprudenza.
Posto che fretta e imprudenza è meglio mai mischiarli in politica, vi chiederei di sospendere la seduta e fissare entro la Conferenza dei Capigruppo di mercoledì prossimo (che mi pare sia già fissata, quindi magari durante quella mattinata in cui c'è la Giunta per elezioni) un confronto fra noi sulle varie ipotesi. Non vorrei che questa vicenda finisse al TAR, come paventato da alcuni colleghi, e vorrei che si trovasse una soluzione degna e rispettosa della discussione svolta.
Le chiederei, quindi, di sospendere in questo momento la seduta e di riaggiornarci alla Conferenza dei Capigruppo, per comprendere al meglio come proseguire.
Grazie.



PRESIDENTE

Vi sono altri Consiglieri che intendono intervenire sull'ordine dei lavori? Non essendovi altre richieste d'intervento, proseguiamo con la votazione degli emendamenti.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale il relatore ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Mi sembra che vi sia un accordo per sospendere la seduta non votando l'articolo 2.
Proseguiremo nella prossima seduta le votazioni relative alla proposta di legge n. 120.
Augurio a tutti una buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.13)



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