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Dettaglio seduta n.178 del 15/03/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.34 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Per incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni ed interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni ed interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 1017 presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino.
Chiedo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni ed interpellanze di attenersi rigorosamente ai tempi e di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula.
Ricordo ancora agli interroganti che, nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti che degli Assessori che rispondono.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti, la risposta da parte dei componenti della Giunta per tre minuti e non sono previste repliche.
Prego ancora i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Edilizia scolastica

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 1017 presentata da Valle, inerente a "Interventi di manutenzione e messa in sicurezza della scuola Boncompagni di Via Vidua"


PRESIDENTE

Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Vicepresidente Valle, che interviene in qualità di Consigliere.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per due minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Ormai un paio di settimane fa è apparsa sugli organi di stampa la notizia circa l'esclusione della scuola Boncompagni, sita in Torino, dai finanziamenti relativi alla manutenzione straordinaria dell'immobile. La notizia, ovviamente, ha destato parecchia attenzione nella comunità torinese di quel quartiere, in particolare nella Circoscrizione 4, perché è una scuola molto importante, frequentatissima e, peraltro, con una buona adesione da parte della popolazione. La notizia, ovviamente, ha destato preoccupazione.
Penso che sia necessario, con questa interrogazione, cercare di fare chiarezza rispetto ai motivi dell'esclusione ad altre possibilità di finanziamento per gli interventi di manutenzione necessari di cui la scuola abbisogna e, al di là delle notizie che si sono un po' rincorse sulla stampa (sono a conoscenza che sono partite due raccolte firme, una in Regione e un'altra presso il Consiglio comunale), avere una dichiarazione ufficiale della situazione e anche delle eventuali opportunità per il futuro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Valle per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiorino.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
È evidente che la gestione della manutenzione delle scuole primarie, con la legge 23 del 1996, è in capo ai Comuni; lo Stato e le Regioni possono concorrere con l'assegnazione di contributi, ma non hanno la competenza primaria. Questo, in premessa, per dire che la Città di Torino - ahimè - ha mancato i criteri del bando. Criteri che sono stati individuati dal Ministero dell'Istruzione e dove la Regione non ha competenza alcuna.
Il Comune di Torino ha candidato a contributo il primo studio di fattibilità relativo alla scuola Boncompagni nel 2018 e solo nel 2020 ha proposto un progetto definitivo finanziabile a valere sulla programmazione regionale, classificandosi al 17° posto degli interventi ammissibili.
Nell'aggiornamento della programmazione attuato nel 2022 per l'assegnazione delle risorse del PNRR, il progetto della scuola è sceso al 20° posto poiché non rispondeva a tutti i criteri e quinti a tutti gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, obiettivi che sono tradotti in criteri e che, evidenzio ancora, non sono stabiliti dalla Regione, bensì dal Ministero dell'Istruzione.
Ecco quindi che, partecipando a un bando rispetto al quale non si risponde a tutti gli obiettivi del bando stesso, la Città di Torino ha portato dal 17° al 20° posto la posizione in graduatoria della scuola Boncompagni.
Questo è quanto ed è evidente che, fatta salva una nuova programmazione qualora vengano attribuite nuove risorse da parte del Ministero, la Regione provvederà a far scorrere la graduatoria.
Ricapitolando, c'erano degli obiettivi sul bando PNRR definiti dal Ministero dell'Istruzione, ma la progettazione della scuola Boncompagni così come proposta dalla Città di Torino, non rispondeva a tutti gli obiettivi.
Ho concluso, grazie Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Elena Chiorino per la risposta e, nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni ed interpellanze.
Al fine e nel rispetto della normativa vigente riguardante il COVID 19, si invita tutti i Consiglieri e tutto il personale dell'Assemblea ad uscire in modo ordinato dall'Aula per i 15 minuti di areazione dei locali.
Alle ore 10.00 il Presidente Stefano Allasia aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 9.40 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.06 il Presidente Allasia comunica che i lavori inizieranno alle ore 10.40 per mancanza del numero legale)



(La seduta inizia alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta, si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Comunico che sono in congedo i Consiglieri Cirio, Lanzo, Protopapa Tronzano; il numero legale è pertanto 24.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione e chiedo se vi siano proposte di modifica.
Prima di dare la parola ai colleghi per le eventuali modifiche che vogliono porre, a tale proposito comunico che, nel corso della seduta dell'Ufficio di Presidenza del 14 marzo 2022, il Vicepresidente Valle e il Consigliere Segretario Martinetti hanno chiesto, ai sensi articolo 9, comma 3, del Regolamento interno, che sia il Consiglio regionale a pronunciarsi con atto di indirizzo sull'opportunità di costituirsi in giudizio avverso al ricorso promosso dal Consigliere Bongioanni, relativamente all'annullamento della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 1 (articoli 15 e 16), e 2 (articolo 16) del 2022 e della DCR 195-2598 dell'8 febbraio 2022, in quanto questione politico-amministrativa di rilevante importanza.
Visto che il parere sull'opportunità della costituzione in giudizio deve essere espresso entro il 15 marzo 2022, e richiamato sempre l'articolo 9 nella parte in cui prevede che il Consiglio regionale si pronunci con atto di indirizzo nella prima seduta utile, comunico che all'o.d.g. è inserito il punto concernente: "Pronunciamento ai sensi dell'articolo 9 comma 3 del Regolamento in merito all'opportunità di costituzione in giudizio avverso il ricorso proposto nei confronti delle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza n. 1 (articoli 15 e 16) e 2 (articolo 16) del 2022 e della DCR 195-2598 dell'8 febbraio 2022".
Chiedo se ci sono ulteriori richieste.
Ha chiesto la parola il Presidente Preioni; prego.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente. Io chiederei di portare l'importante proposta di legge sull'endometriosi, che oltretutto è stata licenziata all'unanimità dalla IV Commissione, dal punto 9) al punto 5). Grazie.



PRESIDENTE

Perciò, la richiesta di inversione è trasferire il punto 9) dopo la modifica della legge sull'Azienda Zero, prima del punto 5); poi l'istituzione della giornata regionale del valore alpino.
Ci sono altre richieste di modifica? Consigliere Magliano; prego.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente. Io avrei piacere di chiedere un'informativa alla Giunta, se fosse possibile, per capire se in queste ore, oltre al tema dell'accoglienza dei profughi ucraini, si sta immaginando una cabina di regia per far fronte al grande tema del costo dell'energia, sia l'elettricità che il riscaldamento, perché penso che tutti noi siamo raggiunti in queste ore da segnalazioni di scuole, di cittadini, di aziende.
So che altre Regioni si sono mosse su questo (penso a Regione Lombardia). Mi chiedo se non si possa iniziare a ragionare di un fondo, di tutto ciò che compete alle Regioni per capire se vi è la possibilità di lavorare sulle tariffe, sulle convenzioni che abbiamo in atto, su tutte le attività che dipendono da Regione Piemonte o che hanno a che fare con aziende, istituzioni, soggetti del privato sociale che hanno relazioni con la Regione. Volevo capire - Presidente - se fosse possibile da questo punto di vista avere un'informativa, perché è evidente che qualche parola di chiarezza, oltre a quello che sta facendo il Governo, sarebbe importante dirla ai cittadini piemontesi, anche luce del fatto che alcune misure del Governo non si applicano ad alcuni soggetti che vivono in alcune parti del nostro territorio e non si applicano ad alcune figure giuridiche che invece sono presenti - penso ad alcune realtà del terzo settore - sul nostro territorio.
Quindi vorrei capire se la Giunta sta operandosi con una cabina di regia, con una task force su questo tema, perché è evidente che è un problema che sta un po' "coperto", per fortuna e purtroppo, dalla crisi umanitaria che stiamo vivendo, ma è un problema che si sta sviluppando in maniera decisamente importante e abbiamo aziende che preferiscono spegnere alcuni forni, spegnere alcuni macchinari, perché costerebbe troppo produrre con questo costo energetico. Quindi chiedo, se possibile, di avere dalla Giunta un'informativa di questo tenore, cioè che cosa stiamo immaginando che cosa sta immaginando di fare, proprio per rassicurare o comunque dire quali sono i passaggi che ha in mente questa Giunta per far fronte a questo problema.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; prego.



SACCO Sean

Grazie, Presidente. Nello scorso febbraio, abbiamo approvato in II Commissione l'ordine del giorno, a mia prima firma, intitolato "Richiesta associazioni pendolari - Impegno per coinvolgere le associazioni nella stesura e approvazione dei nuovi contratti di servizio". Considerando che ieri, in I Commissione, ci è stato sottoposto dall'Assessore Tronzano un provvedimento di bilancio in cui, in uno degli articoli, era presente appunto un impegno per una copertura di un contatto decennale con Trenitalia, e considerato che queste associazioni non sono ancora state ascoltate, chiederei di inserire l'ordine del giorno n.702 all'o.d.g. del Consiglio, proprio perché il fatto di questa iscrizione all'interno del bilancio significa un'accelerazione anche rispetto a quelle che sono le intenzioni dell'Agenzia a stipulare un nuovo contratto; ad oggi, per ancora nessuno ha coinvolto le associazioni dei pendolari, neanche per informarli rispetto a quelle che sono le possibili ipotesi da parte della Regione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere Ravetti; prego.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente. Chiedo cortesemente, in Aula, se possibile diversamente in Commissione - la III, e se è la III il luogo di discussione sono pronto ad inviare formalmente la richiesta - un'informativa da parte dell'Assessore competente sulla crisi del settore termale piemontese, in particolare quella che coinvolge la città di Acqui Terme. Chiedo di poter affrontare in questa aula la discussione; ribadisco, qualora si decidesse di attivarla in III Commissione, chiedo Presidente, però, di non rinviare oltre una settimana tale convocazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se ci siano ulteriori richieste di modifica. Presidente Grimaldi, prego.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente, nei prossimi minuti riapriremo la discussione sul piano energetico regionale, però colgo l'occasione di unirmi al collega Magliano su una richiesta diversa dalla sua, ma in linea con l'oggetto generale cioè siamo davanti a un'escalation di una guerra, che ha amplificato ancora di più il tema della dipendenza energetica del nostro Paese, ma anche le fibrillazioni legate alle speculazioni in atto. Possiamo dircelo e possiamo anche dirci che dobbiamo essere pronti a misure straordinarie, a partire dal tema della sobrietà energetica di cui parlava il collega, ma anche delle misure da intraprendere nei tempi più rapidi.
Che cosa le sto chiedendo, Presidente? A differenza del collega Magliano io le chiedo una cosa in più o diversa, cioè vorrei un'informativa da parte dell'Assessore Icardi, unita, se possibile, all'Assessore Marnati, perché è incredibile che abbiamo parlato per tante ore di piano energetico e non ci sia una persona che in quest'Aula, a partire dall'Assessore Icardi, ci abbia detto le reali condizioni dello stato della bolletta energetica del Piemonte che, come sapete, almeno per il nostro ente Regione Piemonte, è collegata alla bolletta delle ASL.
Noi abbiamo paradossalmente davanti un'emergenza nell'emergenza, che tra l'altro è esplosa durante una Commissione poche settimane fa, nel silenzio più totale. Stavamo discutendo - lo dico per chi ci ascolta - una proposta di legge a mia prima firma sui senza dimora, per dotare questa Regione di un avanzamento, cioè la possibilità di dare un medico di medicina generale a tutti i senza dimora. Abbiamo approvato in via legislativa un testo all'unanimità e poi ci siamo fermati sulla parte di copertura economica.
Parliamo di una cifra irrisoria (meno di 300 mila euro), ma ci siamo fermati perché un funzionario dell'Assessorato ha dichiarato che, vista l'emergenza e i bilanci in rosso di tante ASL, la vicenda dei prezzi dell'energia rischia di portarci fuori da qualsiasi parametro di equilibrio di bilancio.
Io lo dico così: ma dobbiamo apprendere da un funzionario che questa emergenza rischia di far saltare tutti i conti delle ASL? È possibile che davanti a un bilancio di previsione che ha già un maxiemendamento e un sub emendamento al maxi emendamento, che non raccoglie minimamente questo grido d'allarme, non abbiamo ancora sentito una parola dell'Assessore Icardi su questa crisi energetica? Vorrei, visto che abbiamo tutto il tempo per farlo anche nella discussione del Piano Energetico Regionale, che l'Assessore alla sanità, l'Assessore Marnati o il Presidente Cirio stesso ci dicano cosa stiamo facendo per evitare che questa vicenda esploda quanto prima.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano ulteriori richieste di intervento. Non essendoci altri interventi, possiamo procedere alle proposte di modifica dell'o.d.g.
Il Presidente Preioni ha chiesto un'inversione; il Consigliere Sacco ha chiesto un inserimento. Per quanto riguarda le informative, chiedo alla Giunta se intende intervenire sulle questioni energetiche e sul costo energia. Sulla questione delle crisi termali proposta dal Consigliere Ravetti, se non intende intervenire, la porrei alla Conferenza dei Capigruppo. Mi rivolgo all'Assessore Poggio: in sede di Capigruppo, porremo la questione dell'audizione dell'Assessore in III Commissione.
Se non ci sono contrari, intendiamo accolte le modifiche.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Presidente Gallo, lei è già intervenuto.
Il Consigliere Ravetti è intervenuto, poi se non è del suo Gruppo.
Ha la parola sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Presidente, è intervenuto il collega Ravetti per aggiungere un punto all'o.d.g., però ho chiesto di intervenire solo per un chiarimento sull'ordine dei lavori. Dato che lei, in modo asettico, ha dato una comunicazione di fondamentale importanza, che è quella della discussione a cui è rimessa quest'Aula sul tema del ricorso al TAR di un Gruppo di maggioranza, vorrei solo capire, in quanto non è stato chiaro, dato che l'ha letto molto velocemente e nella confusione non si è chiarito, se discutiamo subito di questo punto all'o.d.g.
Se non è così, chiediamo formalmente di aprire la discussione su questo.
Grazie.



PRESIDENTE

Sì, non ho detto che non intendevo intervenire come primo punto all'o.d.g.
e lasciarlo in sospeso nella giornata; essendo un punto dell'Ufficio di Presidenza portato in Aula come da Regolamento, come è già avvenuto in altre situazioni, è discusso come primo punto all'o.d.g. prima degli altri.
Non ho utilizzato, come l'ha definito lei, un discorso asettico, perché non mi pareva fosse una situazione da enfatizzare. Emotivamente non mi prende mi spiace, Presidente Gallo: a lei molto probabilmente di più. Al massimo vi posso girare il ricorso, se c'è la possibilità; parlerò con l'avvocato eventualmente rigetterò il ricorso sulla sua persona.
A parte le battute, ritornando alle modifiche dell'o.d.g. attuale, se non ci sono contrari le darei per approvate con la richiesta delle informative in III Commissione.
Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Lei dà per approvata l'inversione, però non ho capito una cosa, e lo dico al collega Preioni. Se capisco bene, noi abbiamo fatto una riunione dei Capigruppo in cui ci siamo dati un ordine sulle leggi in corso, cioè adesso abbiamo il Piano energetico e successivamente una serie di leggi. Adesso lui ci chiede, se capisco bene, di anticipare il tema dell'endometriosi rispetto ai due provvedimenti del Consigliere Marin e a quello degli alpini.
Lo dico senza nessuna polemica: noi vorremmo approvare il testo sull'endometriosi, ma anche presentare degli emendamenti. Possiamo accogliere l'inversione dell'o.d.g., ma se noi, soprattutto piccoli Gruppi, non abbiamo chiara la scaletta dei punti all'ordine dei lavori facciamo un po' di fatica, perché già dobbiamo presentarli in corso di seduta, in quanto spesso alcuni testi vengono anticipati, altri vengono richiamati, ecc. Non è il caso dell'endometriosi, però è appena uscito dalle Commissioni. Qualche minuto fa con il collega Valle pensavamo di fare alcuni emendamenti di natura proprio cultural-politica, alcuni istituzionali, alcuni sanitari.
Lo dico così, senza alcuna offesa nei confronti del collega Preioni: non sarebbe meglio anticipare queste vicende in Capigruppo, così anche noi ci regoliamo sui tempi? Adesso abbiamo qualche ora di tempo per depositarli e magari, facendolo in fretta e furia, rischiamo di sbagliare, mentre invece pensavamo di non avere fretta, visto che ci sono ben altri due provvedimenti prima.
Sarei contrario ad anticiparlo solo per questo motivo, non per un motivo di merito, perché vorrei votare anch'io il testo finale sull'endometriosi.
Mi rivolgo al collega Preioni perché.



(Commenti fuori microfono)



GRIMALDI Marco

Sì, sì, ho votato favorevolmente in Commissione e voglio votarlo, per vorrei anche depositare alcuni emendamenti, mentre così facendo non ho neanche il tempo tecnico per farlo, dato che fra qualche minuto discutiamo di altro.
Chiederei al collega di soprassedere, però non so se è disponibile.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Il punto 9) all'o.d.g., la proposta di legge n. 169, segue effettivamente altre proposte, però sia il Consigliere Stecco sia il Capogruppo Preioni hanno valutato l'opportunità di discuterlo anticipatamente, rispetto ad altre proposte di legge già licenziate dalla Commissione (la proposta di legge n. 120, la n. 125 e la n. 154), che hanno una numerazione inferiore alla n. 169. Indubbiamente, come Presidente del Consiglio, alla Conferenza dei Capigruppo ho tenuto conto delle tempistiche di uscita dalla Commissione e anche del punto di vista numerico della presentazione della stessa legge.
È stata richiesta l'anticipazione per motivi, non dico tecnici, ma di tempistiche, dato che la prossima settimana, Consigliere Stecco, è prevista la giornata mondiale sulla patologia dell'endometriosi. Non era necessario però c'era la volontà della maggioranza di intervenire anticipatamente rispetto a quella giornata.
L'opportunità politica c'è e le prerogative della modifica di inversione sono dettate dal Regolamento, per cui adesso chiedo al Consigliere Preioni che, se intende mantenere l'inversione, la intendo accolta; altrimenti soprassediamo.
Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Sì, lei sa che sono molto realista. Abbiamo aspettato fino all'ultimo e sappiamo che la discussione che avverrà tra poco richiederà alcuni minuti quindi avevamo pensato di portare avanti di qualche punto, nell'o.d.g., una proposta che, comunque, ha avuto un'ampia condivisione ed è stata votata all'unanimità (poi ci mancherebbe, può essere sempre migliorata). Avevo l'illusione che i documenti approvati all'unanimità non dovessero essere ancora modificati. È un'altra delle mie illusioni, però ci sono po' di ore davanti, ma sappiamo benissimo che i tempi di gestione dell'Aula non dipendono dalla maggioranza. Spero di essere smentito e che, a fine giornata, arriveremo a discutere il punto sull'endometriosi. Non penso, non sono così positivo, però spero di essere smentito dai fatti. Intendiamo dunque ribadire questa richiesta.
Riteniamo un consiglio importante quello di essere chiari e avere una programmazione - ci mancherebbe - perché in Capigruppo occorre essere chiari e dare una programmazione precisa, però in questa consiliatura i colpi di scena non mancano mai e, quindi, le mie scelte sono anche dettate dai colpi di scena che avvengono.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Quindi intende mantenere la richiesta di inversione, tenendo conto vi ricordo - che la convocazione di oggi e di domani è unica, perciò le richieste di modifica di inversione devono essere effettuate oggi e non domani. Se poi si trova l'accordo, fra maggioranza e opposizione, di sospendere il provvedimento per dare maggiore tempo per la presentazione degli emendamenti, penso che i presentatori possano eventualmente accordare, con l'interesse di approvare, al massimo nella giornata di domani, la legge stessa.
Se non ci sono contrarietà, do per modificato l'attuale o.d.g., con l'inversione del punto proposto dal Consigliere Preioni e l'inserimento del Consigliere Sacco. Le informative richieste dai Consiglieri Magliano Grimaldi e Ravetti verranno discusse alla Conferenza dei Capigruppo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'iscrizione e all'inversione di punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Se non ci sono ulteriori richieste di modifica, l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, comunico che sono in congedo i Consiglieri Cirio, Lanzo, Protopapa, Tronzano.
b) Processi verbali precedenti sedute È a disposizione e visibile sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" il processo verbale relativo alla seduta dell'8/03/2022.
c) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
d) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 10 marzo 2022 la seguente legge regionale: legge regionale n. 1 del 26 gennaio 2022 "Ulteriori modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2007, n. 28 Norme sull'istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa".
Se non ci sono interventi sulle comunicazioni, procedo con l'esame del punto successivo, che avevamo già annunciato.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Pronunciamento ai sensi dell'articolo 9, comma 3 del Regolamento in merito all'opportunità di costituzione in giudizio avverso il ricorso proposto nei confronti delle deliberazioni dell'Ufficio Presidenza n. 1 (articolo 15 e 16) e 2 (articolo 16) del 2022, e della DCR 195-2598 dell'8 febbraio 2022


PRESIDENTE

Ricordo che la trattazione del punto deve concludersi con l'approvazione da parte dell'Aula di un atto di indirizzo dell'Ufficio di Presidenza riassuntivo dell'orientamento.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle.
Prego, Vicepresidente, ha facoltà di intervenire.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Quando abbiamo avuto notizia del ricorso e abbiamo avuto modo di leggere gli atti e, soprattutto, abbiamo preso atto del fatto che ne avremmo dovuto discutere nell'Ufficio di Presidenza che si è riunito ieri pomeriggio, io e il collega Martinetti non abbiamo scelto di rimandare la discussione all'Aula a cuor leggero, perché sapevamo che è un atto assolutamente inconsueto: è la seconda volta in cinquant'anni che capita. Quando si costruisce un precedente, non lo si fa con leggerezza. Tuttavia, è anche vero che è forse la prima volta in cinquant'anni che una forza politica che appartiene alla maggioranza e che governa la Regione, ricorre contro se stessa in Tribunale. È capitato, e capiterà ancora, che questo possa succedere tra enti diversi, un Comune dello stesso colore politico o di colore politico differente che ricorre contro la Regione; una Regione che ricorre contro il Governo, ma questo sta al fatto che ciascuno di noi quando siede in un'istituzione, fa prevalere gli interessi di quell'istituzione rispetto a quelli politici di parte (almeno così dovrebbe fare). In quest'Aula, invece, non sta capitando questo ed è una novità assoluta.
Certo sarebbe stata non dico scusabile, ma comprensibile, se fosse stata relativa a qualche questione di principio importante, valoriale, che attiene ai valori della forza politica in questione o alle persone, ma la realtà è che il ricorso riguarda le modalità con cui si è scelto di far svolgere la votazione relativa all'elezione dell'Ufficio di Presidenza; in particolare, si contesta la modalità informatica. Non so se tra i colleghi di Fratelli d'Italia ci sia qualcuno che è particolarmente perito di quella materia, ma di fatto ci si sta attaccando soltanto a una questione procedurale, perché diventa oggetto di contrattazione tra forze politiche rispetto al rimpasto di Giunta che è avvenuto soltanto pochi giorni fa.
Immediatamente dopo il rimpasto, una volta ottenuto il bottino, si presenta il ricorso e adesso si rialza il tiro, perché stiamo per ridiscutere l'elezione delle Presidenze delle Commissioni rispetto alle quali, evidentemente, si vogliono far valere dei nuovi e diversi rapporti di forza tra le forze di maggioranza.
Rapporti di forza che sono variati perché in quest'Aula c'è stato anche un po' di "calcio mercato", non certo perché si parla di elezioni che si sono svolte fuori di qua. Francamente il motivo è piuttosto misero e in compenso, però, investe la serietà dell'Aula e del lavoro dell'Ufficio di Presidenza e la condivisione dei processi con cui noi decidiamo di stare insieme per poi dividerci nel merito delle questioni che legittimamente ci dividono.
L'idea di portare questa discussione in Aula, ancorché in maniera un po' eccezionale, deriva dal fatto e dall'intenzione di voler innanzitutto tutelare il Consiglio regionale, le sue prerogative e i suoi organismi.
Tutela, innanzitutto, la Presidenza che ha assunto quella scelta, perch c'era già un chiacchiericcio montante per cui queste erano regole costruite su misura per permettere all'Ufficio di Presidenza di stare lì e di farsi confermare; tutela chi era in quell'Ufficio di Presidenza e oggi non lo è più, come i colleghi Bertola e Salizzoni, perché hanno partecipato a quella scelta ed è giusto che possano partecipare alla discussione sulla costituzione in giudizio; tutela tutti i Capigruppo, perché la prima discussione rispetto alle modalità con cui far avvenire quella votazione è avvenuta in Conferenza dei Capigruppo e l'Ufficio di Presidenza ha soltanto preso atto di un indirizzo prevalente, ancorché con opzioni e proposte differenti in quel momento, ma intorno al quale si è costruita una condivisione ampia.
Penso che faccia bene a quest'Aula e tuteli, infine, anche i cittadini piemontesi che hanno il diritto di vedere che questa maggioranza sta andando sostanzialmente in pezzi: anche nei matrimoni, quando si arriva alle carte bollate, non c'è più niente da fare e neanche un terapista pu più intervenire.
Non solo in questo Ente, ma anche negli altri non ho ricordi di una forza politica che, facendo parte della stessa maggioranza, ricorre contro la sua medesima maggioranza nel medesimo Ente. Portare la discussione in Aula è un grande atto di chiarezza nei nostri confronti e nei confronti dei cittadini piemontesi, che possono vedere lo stato dell'arte delle relazioni interne a questa maggioranza. Mi dispiace che, ancora una volta - ma questa ormai è un'abitudine - alla discussione non prenda parte il Presidente Cirio perché buona parte di questa commedia investe lui che ha tranquillizzato e rassicurato - posso supporre - la Lega per Salvini Premier ad andare avanti sul rinnovo dell'Ufficio di Presidenza in questo assetto; posso supporre che abbia fatto altrettanto con Fratelli d'Italia dicendo: "Tranquilli, tanto con il rimpasto ci penso io". Sono abbastanza certo perché l'ho sentito anch'io - che il Presidente ha tranquillizzato noi delle opposizioni, dicendo che questo ricorso non era nient'altro che una pagliacciata e che sarebbe stato ritirato; ancora stamattina si vociferava che potesse arrivare l'ultima PEC che ritirava questo ricorso.
Forse sarebbe il caso di fare chiarezza anche su questo e provare ad affrontare di petto i problemi. Una maggioranza che non riesce più a discutere, ma che porta i propri problemi in Tribunale è una maggioranza alla fine e, quando si esce dall'Aula per entrare in Tribunale, la politica ha finito il suo compito.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie Vicepresidente Valle, la prossima volta che fa delle considerazioni politiche la prego di sedersi nei banchi del Consiglio. Non mi è stato consegnato il testo precedentemente alla richiesta di intervento, per cui pensavo fosse un intervento come membro dell'Ufficio di Presidenza, ma così non è stato.
Chiedo a tutti i membri dell'Ufficio di Presidenza, nell'eventualità volessero intervenire, di farlo dai banchi del Consiglio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Voglio fare una premessa, secondo me doverosa, in quello che abbiamo poc'anzi sentito.
Fatemi capire: mentre l'opossum Cirio si fingeva morto e trattava le deleghe per non andare a casa, Fratelli d'Italia passava, di fatto all'appoggio esterno e scriveva ricorsi. Mettete lì questo dato, perch commentiamo l'oggi. Quello che abbiamo appena udito, anzi quello che abbiamo visto, anche con la caduta del numero legale a inizio seduta, è uno spettacolo indecoroso di una maggioranza litigiosa, che - lo diciamo solo per chi ci ascolta - litiga su una poltrona dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, appena, tra l'altro, rieletto, seppure con settimane di ritardo.
Quindi, non sono bastati, come avete colto, le accuse reciproche, i ricatti, le minacce: tra Fratelli d'Italia e la Lega si è passati appunto al livello successivo; adesso non usiamo le parole di guerra, perché siamo davvero dentro una recrudescenza tale per cui queste miserie umane non sono paragonabili rispetto al dolore e alla devastazione. Ma, insomma, è come se si fosse superato un allert, una soglia di guardia.
Il ricorso al Tribunale per risolvere queste beghe interne, per dimostra che si è perso completamente il senso e il rispetto delle istituzioni. Il fatto - lo ribadiamo qua in Aula - è di una gravità inaudita, perché oltre a mettere in dubbio - senza alcuna prova tra l'altro, cosa che non avete detto, ma io trovo il fatto gravissimo - il lavoro degli uffici del Consiglio regionale, il lavoro di dipendenti, di dipendenti che hanno costruito, in fretta ma con tutta la dovizia del caso degli strumenti utili a far sì che il nostro Consiglio regionale, che pure era in ritardo, per esempio sull'Ufficio di Presidenza, potesse dotarsi di uno strumento che tutti noi abbiamo scelto e tra l'altro, l'abbiamo fatto è bene ricordarlo - anche per i tre delegati piemontesi che hanno contribuito all'elezione del Presidente della Repubblica; votazione - così lo dico tra l'altro, en passant - a cui sia Lega che Fratelli d'Italia hanno partecipato. Ricordo bene o no, colleghi? Ecco, io trovo che questo si faccia per una bega tutta interna e così si delegittimano anche tutte le votazioni, il rispetto fra noi, il rispetto verso gli uffici, ma la cosa di cui - ripeto - mi pare che non si è guardato abbastanza. Qualcuno potrebbe dire: "Va beh, stavano litigando, si è arrivati al culmine, poi hanno fatto il ricorso, poi però hanno chiuso il patto - il patto dell'opossum - c'è stato il "rimpastino" e va beh, questo è uno strascico di una guerra che poi in realtà si è pacificata con un accordo".
Io non la vedo così; cioè è molto facile vederla così, ma c'è qualcosa di più grave, perché - appunto - abbiamo appreso che mesi di penultimatum sgambetti in Aula e minacce di appoggi esterni hanno partorito quel "rimpastino" di cui parlavamo prima. Però, io lo dico così e chiudo (non so quanti minuti ho, se ho ancora qualche minuto), gli animali ricorrono spessissimo nel nostro linguaggio e nei modi di dire, a volte proprio per indicare una caratteristica delle personalità umane di cui un certo animale rappresenta l'emblema. Ecco allora che una persona può essere rozza come un cinghiale: lunatica come un cavallo; coraggiosa come un leone; forte con un toro; noiosa come una mosca o una zanzara; sfuggente come un'anguilla; muta come un pesce; furba come una volpe; curiosa come una scimmia; grassa come una balena o un maiale; testarda come un mulo; cieca come una talpa; veloce come una lepre; docile come un agnello; puzzolente come una capra; in silenzio come un opossum o infida come una serpe.
Qualcuno,, in questa maggioranza, deve decidere a che gioco stiamo giocando, perché qua non si scherza più e il rispetto non manca solo fra voi: manca fra voi e noi; fra voi e chi lì dietro lavora per tutti noi; fra voi e chi lì fuori inizia a non comprendere più niente di quello che sta succedendo, perché questa farsa indegna, a un certo punto, deve pur finire.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto si intervenire il Consigliere Bertola; prego.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente. Le confesso che mi sento a disagio, sono molto imbarazzato per quello che sta succedendo. È una situazione che fa anche rabbia, perché - guardi - ai cittadini piemontesi di questa vicenda non interessa assolutamente nulla, quindi diciamo che è un interna corporis stiamo parlando di questioni che attengono al Consiglio regionale e che interessano solo a noi, ma non sono meno fastidiose. Questo è un altro passo di una vicenda veramente paradossale, che si arricchisce di altri episodi paradossali.
Poi, in premessa - questo lo devo dire - gli interventi politici in Aula si fanno dei banchi dei Consiglieri, non si fanno dei banchi della Presidenza. Questo lo dico. perché bisogna avere rispetto per l'istituzione e imparare a dividere le questioni politiche dalle questioni istituzionali.
Detto ciò, come dicevo, la situazione è pasticciata e questo pasticcio ora arriva al TAR. Riguarda il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza, rinnovo che poteva essere fatto, doveva essere fatto prima della fine dell'anno così come prevede il nostro Regolamento, ma che poi è entrato nel gioco di forza all'interno della maggioranza ed è stato vittima delle divisioni interne alla maggioranza che, a parole, parevano finite con il cosiddetto "rimpastino", ma questo è uno strascico che, oserei dire, è molto importante. Per cui, ancora una volta, il Consiglio regionale, che deve occuparsi delle questioni dei piemontesi che non sono quelle che interessano stamattina, è ostaggio delle liti interne alla maggioranza.
Dispiace anche, Presidente, che l'Ufficio di Presidenza non sia stato compatto su questo. Perché, signori, la nomina dei nuovi componenti dell'Ufficio di Presidenza, avvenuta a seguito della votazione assunta con delibera del Consiglio regionale, è un atto del Consiglio regionale ed è perfettamente normale che il Consiglio regionale resista in giudizio per difendere un suo atto. Quindi, il fatto importante non è il voler riportare la discussione in Aula, ma la non unanimità. L'articolo 9, comma 3, è chiaro: "Nel caso in cui su questioni politico amministrative di rilevante importanza non si raggiunga l'unanimità, qualsiasi componente l'Ufficio ha diritto di chiedere al Consiglio regionale di pronunciarsi con un atto di indirizzo nella prima seduta utile. L'Ufficio di Presidenza adotta le conseguenti deliberazioni". Significa che l'Ufficio di Presidenza non era compatto nel dire "Ok, il Consiglio regionale resiste in giudizio per difendere un suo atto". Questo mi lascia francamente perplesso.
Sulla questione non ho cambiato assolutamente idea: la votazione era assolutamente valida e mettere in dubbio la validità della votazione significa mettere in dubbio la capacità, la competenza e la buona fede di tutte le persone che si sono impegnate affinché si potesse effettuare quella votazione, anche in una situazione in cui non si poteva essere in presenza. L'abbiamo detto più volte; io stesso quando avevo la delega ai sistemi informativi feci da cavia e da test per una votazione via pec. È una votazione che garantisce assolutamente la segretezza del voto: non ho dubbi su quello. Il Consiglio regionale deve resistere contro quel ricorso e deve vincere quel ricorso, perché la votazione era assolutamente valida.
Ritengo però assurdo e paradossale che oggi si sia chiamati in Aula per votare questo. Per cui noi non parteciperemo nemmeno alla votazione, perch era normale che l'Ufficio di Presidenza decidesse di resistere in giudizio e non portasse la questione alla discussione dell'Aula e del Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Voglio anch'io lasciare agli atti alcune considerazioni su ciò che sta accadendo in quest'Aula, oggi e ormai da qualche tempo, che possiamo riassumere come la difficoltà di coordinamento, la disunione e la confusione che regna nella maggioranza. La cosa, di per sé, non sarebbe una notizia, se non fosse che siamo nella circostanza di dover gestire una situazione di emergenza non solo dal punto di vista energetico - e stamattina ne ha parlato il collega Magliano - ma soprattutto - lo richiamano gli organi di comunicazione e i media proprio questa mattina la gestione dell'arrivo di tutti i profughi, di tutti i cittadini ucraini che si stanno allontanando dalla loro terra e che saranno destinati anche al nostro territorio.
Siamo al paradosso di avere, da una parte, i cittadini e il territorio disponibili ad accogliere e, dall'altra, la Regione - la cui maggioranza litiga sui posti e sulle poltrone - che va alle riunioni con i Comuni trovandosi in ritardo rispetto all'organizzazione e alla copertura che deve dare agli stessi Comuni per l'accoglienza dei profughi di cui sopra.
Come è stato detto da altri colleghi, la vicenda del ricorso al TAR ci lascia a disagio e ci lascia un senso di rabbia. Aggiungo che a me lascia un senso di forte perplessità, perché da parte di un Capogruppo della maggioranza si muove un ricorso nei confronti di una decisione della sua stessa maggioranza, del suo stesso Presidente del Consiglio. È un'azione contro i suoi stessi, cioè ricorre contro se stesso, perché fino a prova contraria quella è una decisione, un procedimento che la maggioranza ha preso insieme a tutta l'Aula rispetto al modo in cui ci si sarebbe dovuti muovere.
Per cosa viene mosso questo ricorso? Da dove origina il gesto? Il dubbio è che origini - ma non è un dubbio, perché è stato anche dichiarato pubblicamente dal diretto interessato e riportato dai media - dalla mancata assegnazione di quello che si riteneva una legittima aspettativa all'interno dell'Ufficio di Presidenza. Quindi, la contraddizione è che non si sta parlando di temi politici, ma si sta parlando di assegnazioni e di spartizione di potere. E peraltro la contraddizione nel merito di ciò che viene avanzato sta in questi termini: delle due l'una, o il modo in cui è avvenuta l'elezione dell'Ufficio di Presidenza era corretto oppure non era corretto; questo indipendentemente da quali fossero poi i risultati finali dell'Ufficio di Presidenza. E ad un'opposizione neanche troppo maliziosa viene da chiedere: ma il soggetto avrebbe mosso le medesime considerazioni se invece ci fosse stata, dal suo punto di vista, equa distribuzione delle poltrone all'interno dell'Ufficio di Presidenza? Ci viene il dubbio, perch delle due o non va bene in ogni caso oppure la cosa non si sostiene dal principio.
Quello che a noi lascia perplessi è che questo ricorso - che non condividiamo e al quale ci opponiamo, perché la procedura è stata studiata dagli uffici attentamente e portata a compimento nella maniera più corretta possibile - derivi non tanto da un aspetto formale quanto da un'aspettativa che risiede in ben altri ambiti e in ben altre sedi. Quello che ci lascia ancor più amareggiati è che avviene proprio in un momento di difficoltà per tutta la Regione, in cui bisognerebbe lavorare uniti per organizzare un'emergenza, che sarà sanitaria, sarà sociale, sarà la necessità di organizzare e di dare ai Comuni gli strumenti per organizzare l'assistenza dal punto di vista psicologico e scolastico, a tutti i profughi.
Le famiglie (ce ne sono più di quattromila in tutto il Piemonte), senza preoccuparsi di come siano stati spartiti i posti in Ufficio di Presidenza in maniera molto più concreta hanno detto: "Diteci solo come dobbiamo fare". Adesso, gli stessi Sindaci dei Comuni dicono: "Diteci solo come dobbiamo organizzarci, perché tutto il peso non può essere solo su di noi" perché ovviamente non si tratta di una settimana o di un mese, ma di un'operazione che dovrà durare nel tempo e che dovrà dare copertura e assistenza a questi profughi per un periodo ben lungo.
Presidente, quello che ci sembra emerga è che, a fronte di un Presidente che fa la figura di un uomo solo al comando, che va, giustamente e legittimamente (e ne siamo anche contenti) a prendere i piccoli malati oncologici in Ucraina e che, a parole, dice di essere pronto ad accoglierli (come lo è tutto il suo territorio), dietro ci sia il nulla; dietro ci siano Assessori, di ottima volontà e che hanno già dimostrato di lavorare bene, come il collega Gabusi, che dicono: "Abbiate pazienza, perch oggettivamente non siamo ancora pronti".
Forse non siamo ancora pronti perché, invece di metterci al tavolo per organizzare questo tipo di emergenza, stiamo discutendo di tutt'altri argomenti di cui, non solo la rilevanza è scarsa, ma non importa niente ai cittadini piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Oggi, l'Aula dovrebbe riflettere anche su un altro dato. Oggi, ci troviamo a discutere del fatto che il Consiglio regionale deve difendersi da se stesso. C'è una forza in Consiglio, che senza avere annunciato possibili irregolarità, ma per questioni scaturite dopo una differente composizione di un organo di questo Consiglio, non certo rispetto alle modalità, si trova a "farla pagare" a questo Consiglio, presentando un ricorso al TAR ricorso che costerà anche ai contribuenti nel momento in cui dovesse andare avanti o, almeno, molto probabilmente costerà ai contribuenti. Per cosa poi, non si capisce, perché abbiamo sempre utilizzato sistemi di votazione elettronica anche per altri motivi. L'abbiamo utilizzato per eleggere i delegati al Presidente alla Repubblica, per cui, anche la procedura di votazione del Presidente della Repubblica è stata viziata e chiunque abbia utilizzato un sistema del genere, in teoria, non lo poteva utilizzare.
Cosa facciamo a questo punto? Fra l'altro, è anche abbastanza curioso che tutto questo venga fuori dopo il rimpasto di deleghe da parte del Presidente Cirio. Certo, lo Statuto prevede la facoltà, per il Presidente Cirio, di modificare le deleghe agli Assessori, previa comunicazione al Consiglio regionale, ma sarebbe stato carino e corretto, nei confronti dell'Aula, venire in aula a spiegare i motivi di queste modifiche.
Detto questo, un altro tema su cui dovrebbero interrogarsi l'Aula e la maggioranza è che, se siamo arrivati a questo punto, forse è il caso di fare una riflessione. Siamo in un momento particolarmente complicato e, se una maggioranza non c'è più, forse, è il caso di prenderne atto e comportarci in maniera adeguata rispetto a questo nuovo dato, nel momento in cui si compie un atto così importante come quello di portare in Tribunale il Consiglio regionale su una questione amministrativa; una questione che, come hanno detto giustamente i colleghi, è stata anche dibattuta nel precedente Ufficio di Presidenza, ma anche all'interno della Conferenza dei Capigruppo, dove si è discusso sull'opportunità di votare o meno. Ricordo, perché faccio parte della Conferenza dei Capigruppo, che inizialmente, le problematiche della maggioranza non erano legate alle modalità di voto, che fosse da remoto o meno, ma a problemi all'interno della maggioranza, rispetto alle persone che dovevano essere indicate all'interno dell'Ufficio di Presidenza, la cosiddetta spartizione dei posti.
Il fatto che non siano riusciti, all'interno della maggioranza, a soddisfare le necessità dei vari partiti che la compongono, non è certo motivo per muovere un'azione legale che potrebbe avere anche conseguenze importanti per questo Consiglio.
Siamo abbastanza certi che tutto è stato fatto nella maniera più corretta possibile. È stato fatto nella maniera più corretta possibile ed è stato fatto nella maniera corretta, ma sappiamo anche benissimo che, in questo Paese, l'unica cosa certa è l'incertezza del diritto, per cui mettiamo il Consiglio regionale di fronte a una pendenza che potrebbe anche provocare un danno.
Auspico che questa discussione porti anche a una riflessione da parte del gruppo di maggioranza di Fratelli d'Italia rispetto all'atto annunciato.
Non ho avuto modo di leggere il ricorso (sarebbe anche interessante capire le motivazioni che l'hanno addotto), ma forse sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere rispetto alle conseguenze che potrebbe avere un atto del genere nel momento in cui dovesse andare avanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Come diceva il collega Giaccone, forse noi oggi qui avremmo dovuto discutere di alcuni fatti che stanno capitando nella nostra area occidentale; di alcuni fatti che stanno capitando nel nostro Piemonte; di come - e penso che su questo anche altri colleghi possono testimoniarlo riceviamo segnalazioni da realtà del terzo settore che vorrebbero in qualche modo essere d'aiuto, scuole che vorrebbero essere d'aiuto rispetto all'emergenza Ucraina e non riescono a trovare una regia che sappia, da questo punto di vista, sostenere e aiutare fino in fondo tutto questo atto di generosità che deve essere per forza organizzato: la solidarietà non organizzata rischia di produrre danni, produrre aspettative e produrre, a suo modo, incertezze.
Avremmo dovuto parlare o dovremmo parlare del "caro bollette", di quello che sta capitando nella nostra città, di realtà di cittadini che si vedono costretti a pagare più di utenze che di affitti. Penso, ad esempio, a tutto il tema delle case popolari. Problematiche che si vivono in tutta la regione.
Invece, dobbiamo parlare di un ricorso al TAR che arriva in Aula proprio perché l'Ufficio di Presidenza, all'unanimità, non decide di costituirsi e di opporsi ad esso. Questo ricorso getta, a nostro giudizio, una luce troppo opaca, troppo scura sul lavoro che abbiamo fatto in questi mesi.
Colleghi, guardate che c'è l'elezione dell'Ufficio di Presidenza, c'è l'elezione dei grandi elettori, ma abbiamo votato nello stesso modo alcune nomine importanti. Veramente, lo chiedo ai colleghi che hanno voluto intentare questo tipo di procedimento, per un posto in Ufficio di Presidenza si mettono in discussione tutti questi atti del Consiglio regionale? Veramente pensate che la politica possa farsi così? Sembra oggettivamente la riproposizione di un evento biblico: muoia Sansone e tutti i filistei. Per far del male a chi penso che sia il mio nemico, di fatto, elimino me stesso. È un po' questo che accade depositando un ricorso contro la propria maggioranza. Eliminare la forza stessa del rapporto politico, eliminare la forza stessa della dialettica politica: in nome di cosa? Mi sarei aspettato una battaglia di questo tipo contro una legge contro un posizionamento politico, contro un atto che era lontano anni luce, ad esempio, dalle sensibilità di Fratelli d'Italia. Potevo immaginare una cosa di questo tipo, ma non di sicuro per un fatto di questo tenore cioè un posto in Ufficio di Presidenza. Poi è andata avanti la trattativa sappiamo bene che il Presidente Cirio è giunto a un rimpasto, dunque si immaginava che la scenetta che ha tenuto il Consiglio regionale in stand-by per mesi fosse conclusa.
Non entro nel merito rispetto alle persone, rispetto agli aspetti umani di questa vicenda; dico solo che si è toccato il livello più basso possibile da che io ne abbia memoria da quando sono nelle istituzioni, del rapporto tra un Gruppo politico, una lista, un Consiglio regionale, gli Uffici che lavorano in Consiglio regionale - ripeto, gli Uffici che lavorano in Consiglio regionale - e le regole di rispetto tra di noi.
Mi auguro che veramente si usi questo aver toccato il fondo come la possibilità di ripartire, perché è evidente che in politica, a volte, si riesce a far valere le proprie ragioni; a volte si riesce a mettere i propri rappresentanti nei luoghi in cui ci si aspetta siano quelli più adeguati rispetto a una forza politica, ma quando non accade non serve continuare a fare il dibattito e diatriba politica tra forze politiche e mettere in discussione il lavoro degli Uffici. Ricordo a quest'Aula che il lavoro degli Uffici ci ha permesso di essere uno dei Consigli regionali che più di altri ha lavorato durante la pandemia. Noi siamo stati un Consiglio regionale che ha lavorato durante la pandemia più di tanti altri Consigli regionali. Abbiamo dipendenti di questo Consiglio regionale che sono stati in piedi notte e giorno per permettere a noi di lavorare e dunque ai piemontesi di avere un governo della propria Regione. Quell'atto è un atto innanzitutto di non fiducia verso chi ha studiato giorni e ore e si è interfacciato con altre istituzioni. Mi ricordo quando si è dovuto discutere con il Parlamento, con le due Camere per capire se questo sistema elettorale andava bene per poter eleggere i nostri grandi elettori. Secondo me questo è il vero punto.
Mi spiace, e concludo Presidente, che in nome di una propria pretesa politica si metta in discussione il lavoro di decine e decine di persone che hanno continuato a servire l'ente con dignità, con fierezza e con professionalità: questo, in nome di una battaglia politica - almeno per come sono stato cresciuto politicamente - non si fa. È una pagina bruttissima dei rapporti tra una parte del Consiglio e chi, in modo professionale, ci fa essere orgogliosi, e lo dico chiaramente, del personale che lavora in Consiglio regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo facendo inizialmente due premesse. La prima si collega a quello che diceva il Consigliere Magliano: voglio ringraziare in quest'Aula gli Uffici per il grande lavoro svolto e per averci permesso, in un momento comunque particolare e difficile, di svolgere il nostro ruolo. Glielo dobbiamo, perché credo che quell'impegno e quel lavoro non debba essere come diceva il Consigliere Magliano, messo in discussione per beghe politiche interne alla maggioranza.
Seconda premessa. Capisco e condivido quello che diceva il collega Bertola che questo argomento è evidente ha un interesse pubblico dei cittadini abbastanza basso, però, Presidente, chi ha fatto quel ricorso è la maggioranza: almeno si presenti in Aula per discutere, per ascoltare e per confrontarsi. Dovrebbe almeno avere l'attenzione istituzionale di essere presente in quest'Aula, soprattutto chi ha promosso quel ricorso che invece, non è in Aula, non sta ascoltando (forse sta rientrando adesso) e magari poi ci onorerà di una sua riflessione in merito.
Fatte queste due premesse, io credo che se è vero, come diceva il collega Bertola, che c'è poco interesse pubblico, chi ha una funzione istituzionale deve essere messo nelle condizioni e deve avere il primo interesse nel cercare di tutelare l'istituzione pubblica. Rispetto alla tutela dell'istituzione pubblica, del ruolo pubblico all'interno di quest'Aula, la vicenda del ricorso è una vicenda drammatica, una vicenda imbarazzante ecco perché ne stiamo discutendo in Aula (ringrazio l'Ufficio di Presidenza per aver chiesto di discuterla in Aula e non solo in Ufficio di Presidenza).
Chiediamo al Consigliere Bongioanni e a tutta la maggioranza se è davvero un ricorso per tutelare l'istituzione pubblica o se, invece, è un ricorso che certifica una spaccatura o invece è un ricorso che certifica una spaccatura ormai quotidiana e costante di una forza politica che, sotto varie forme, mette credo in imbarazzo non solo l'istituzione pubblica, ma anche la maggioranza.
E allora - e faccio il secondo esempio di questo imbarazzo e di questa poca, secondo noi, tutela dell'aspetto istituzionale di quest'Aula - oltre a questo ricorso al TAR sull'elezione dell'Ufficio di Presidenza, oggi ci aspettavamo che il Presidente Cirio, che l'Assessore Marrone venissero in Aula, perché nell'ottica di questa rappresentanza istituzionale noi, dal 2020, poi con un question time della scorsa settimana e poi anche con una comunicazione ufficiale, abbiamo posto la questione sul fatto che oggi l'Assessore Marrone sia ancora rappresentante della repubblica autoproclamata del Donetsk qui in Italia; abbiamo posto - qualcuno rideva 13 domande, e quelle 13 domande sono 13 domande puntuali, precise, sempre rispetto alla tutela dell'istituzione pubblica e a proposito di quella delega alla cooperazione internazionale.
Di nuovo, oggi, l'Assessore Marrone e il Presidente Cirio non ci sono e allora abbiamo bisogno di risposte chiare, ma - e termino, Presidente forse su questa vicenda, almeno su questa seconda vicenda, la risposta ce l'abbiamo dalla Sala Rossa della Città di Torino, perché ieri il Consiglio comunale ha approvato un atto che denuncia, che condanna l'invasione russa in Ucraina, ma cita anche un altro passaggio che leggo, e termino Presidente: "Il Consiglio comunale di Torino ritiene che il Presidente della Regione debba rimuovere le deleghe all'Assessore Marrone per la complicità, mai smentita, con il fronte antieuropeo del Donetsk, che è stato propedeutico all'invasione di Putin dell'Ucraina.
Perché lo leggo testualmente? Perché questo atto, Presidente, è stato votato anche dalla Lega e dal Gruppo consiliare della Lega in Comune, a Torino (almeno così riportano i giornali) e quindi.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Sarno, se ritorna sull'oggetto in questione.



SARNO Diego

E' sempre lo stesso oggetto.



PRESIDENTE

No, non è la stessa questione.



SARNO Diego

Presidente, è sempre lo stesso oggetto.



PRESIDENTE

Non può parlare di altro, non può parlare.



SARNO Diego

Mi faccia finire, è sempre lo stesso.



PRESIDENTE

No, non la faccio finire: o lei interviene sul punto oppure non pu parlare.



SARNO Diego

Sto intervenendo sul punto.



PRESIDENTE

No, sta parlando di altro.



SARNO Diego

Sto intervenendo sul ricorso al TAR, in quanto questo ricorso, per noi e per me, è un elemento drammatico di rappresentanza istituzionale ed è un problema della maggioranza. Dentro a questo rapporto con l'istituzione pubblica, a tutela dell'istituzione pubblica, c'è anche questo elemento: è collegato ad una dimensione di tutela dell'istituzione pubblica, quindi c'entra eccome. Su questo noi chiediamo evidentemente delle risposte aspettiamo delle risposte, su entrambi i temi.
Grazie



PRESIDENTE

L'ho richiamata all'ordine perché era un altro tema.



(Commenti del Consigliere Sarno)



PRESIDENTE

No. È un'opinione della Presidenza, perciò non le ho tolto la parola però la richiamo all'ordine.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; prego.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Buongiorno a lei e a tutti i colleghi. Intanto ringrazio anch'io l'Ufficio di Presidenza, in particolare i due componenti Valle e Martinetti, per avere fortemente voluto che fosse questo Consiglio regionale a dibattere e a decidere se costituirsi in giudizio contro il ricorso al TAR che è stato avviato, notificato credo dal Gruppo di Fratelli d'Italia, dal Capogruppo Bongioanni. Posto che si tratta - come è stato detto dal Consigliere Valle - della prima volta in cinquant'anni della storia della nostra Regione, di questa istituzione, che accade un fatto di questo tipo, e cioè che una forza che compone la maggioranza impugna al TAR, chiedendone l'annullamento, un atto dell'Ufficio di Presidenza, nella fattispecie le modalità di elezione dell'attuale Ufficio di Presidenza che abbiamo svolto qualche settimana fa, è un fatto rilevante e quindi è corretto che sia il Consiglio regionale a dare un indirizzo.
Io dico subito che, per quanto mi riguarda, ma credo per quanto riguarda il nostro Gruppo, ci sia - lo dirà poi il Capogruppo - la piena convinzione nel sostenere la costituzione in giudizio e la difesa di quanto è stato fatto, che ha portato all'elezione del nuovo Ufficio di Presidenza.
Ciò detto, credo anche che vada riconosciuta una coerenza al Capogruppo Bongioanni, al Gruppo Fratelli d'Italia, se non altro perché noi abbiamo rinviato, in alcune sedute, l'elezione dell'Ufficio di Presidenza - vi ricorderete - eravamo online - che doveva essere fatta entro la fine dell'anno del 2021; l'abbiamo procrastinata di diverse settimane, andando sin oltre l'elezione del Presidente della Repubblica.
Un fatto, anche questo, credo abbastanza unico; non ho un dato su cui fondare questa mia affermazione, ma voglio presumere, è quanto meno una presunzione, che non sia pressoché mai accaduto che il rinnovo degli organi che presiedono alla conduzione, al funzionamento di questa assise non venisse fatto nei tempi stabiliti. Ebbene, ogni volta, era il Consigliere Bongioanni a chiedere che non si votasse, motivando formalmente questa richiesta sulla base del fatto che il voto online non era un voto regolare ed ammesso.
Quindi, poiché poi il voto è stato fatto ed è stato fatto online, credo che una coerenza ci sia, nel momento in cui il Consigliere Bongioanni procede al ricorso e alla sua notifica. Coerenza non vuol dire che io condivida quello che hanno fatto, cosa che non condivido affatto; coerenza non vuol dire che la motivazione fosse realmente quella, perché io credo che non fosse una motivazione formale e non lo sia ancora oggi, ma ci fosse una motivazione di natura politica, e cioè la sostanziale esclusione del Gruppo di Fratelli d'Italia, come poi è avvenuto, da una rappresentanza nell'Ufficio di Presidenza, ma almeno formalmente c'è un percorso che ha una sua linearità.
Ora, io avrei voluto ascoltare le parole del Consigliere Bongioanni che spero magari poi intervenga, ma conoscendo la sua abilità, anche giuridica, posso presumere che ci magari dirà che, in realtà, stiamo discutendo del nulla, perché lui ha notificato un ricorso, ma non l'ha ancora depositato. Voi sapete che i ricorsi vanno notificati entro sessanta giorni all'ente che ha emanato l'atto e almeno ad un controinteressato, poi ci sono trenta giorni per il deposito del ricorso presso il TAR. Quindi tamquam non esset.
In realtà, se così dovesse, per caso, affermare il Presidente Bongioanni vorrei anticipatamente rispondergli che non è proprio così, perché un ricorso al TAR e la sua notifica non sono propriamente una lettera di cortesia che viene indirizzata ad un amico o alla propria innamorata, ma produce qualche effetto di più. Introduce il giudizio; tecnicamente si dice che instaura il contraddittorio, quindi avvia il procedimento, tant'è che se non si procede con questa notifica nei sessanta giorni, l'atto non pu più essere impugnato. Poi è vero che per andare avanti bisogna depositarlo e da lì si instaura il giudizio, ma questa notifica produce tanti effetti tra cui anche quello di cui stiamo discutendo oggi, cioè la possibilità o meno dell'Ufficio di Presidenza di costituirsi in giudizio. Per cui è un atto rilevante sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista politico, che è la cosa che ci interessa di più in questo momento, perch dal punto di vista politico consacra una lacerazione nella maggioranza chiarissima ormai da mesi, che ha portato a procrastinare nel tempo l'elezione dell'Ufficio di Presidenza, che ha portato addirittura il Gruppo di Fratelli d'Italia a dichiarare una sorta di appoggio esterno all'attuale governo Cirio.
Questo va segnalato da parte di un'opposizione seria, segnalando anche il fatto che in questa fase, come hanno già detto i miei colleghi, la nostra Regione ha bisogno di tutto tranne che delle beghe interne alla maggioranza di centrodestra che ci governa, che rendono debole ancora di più di quanto non sia già l'azione del governo stesso e della Giunta Cirio, in un momento in cui il Piemonte, per tutte le ragioni che conosciamo, avrebbe bisogno di concentrarsi sulle questioni per dare risposte ai nostri cittadini.
Pertanto stigmatizzo dal punto di vista politico questo comportamento e sottolineo il fatto che, rispetto ai profili giuridici, è giusto che l'Ufficio di Presidenza e che il Consiglio regionale diano un'indicazione di costituzione in giudizio di resistenza rispetto al ricorso presentato da Fratelli d'Italia nei prossimi giorni.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Non voglio fare una disquisizione tra questioni regolamentari e politiche però lasciatemelo dire: qui stiamo discutendo di un fatto politico enorme e se anche abbiamo superato qualche fase regolamentare per portarlo in Aula abbiamo fatto bene a fare questa scelta, perché in quest'Aula dobbiamo discutere una volta per tutte di questo fatto politico.
I cittadini piemontesi devono sapere da quale maggioranza sono stati governati in questi tre anni, da quale maggioranza saranno governati forse, nei prossimi due e che cos'è il centrodestra oggi in Piemonte. È un centrodestra litigioso, diviso su tutto, che arriva a fare per la prima volta, dopo cinquant'anni, un ricorso amministrativo contro se stesso.
Non si è mai visto nella storia della Regione Piemonte che una forza politica di maggioranza, un autorevole esponente di maggioranza - di Fratelli d'Italia in questo caso - depositi qualcosa del genere. Anche se non l'ha depositato, l'ha comunque scritto o annunciato, ma ritengo che probabilmente l'abbia già depositato, altrimenti l'Ufficio di Presidenza nella sua riunione di ieri, non avrebbe posto la questione per cui noi come Consiglio regionale, dobbiamo costituirci contro Paolo Bongioanni e contro un ricorso al TAR per tutelare l'elezione del Presidente del Consiglio regionale e del suo Ufficio di Presidenza.
Colleghi, questo è un fatto politico enorme e lo dobbiamo discutere in quest'Aula e facciamo bene a farlo. È normale che lo stesso Capogruppo di una forza di maggioranza qualche settimana fa abbia dato dell'opossum al Presidente Cirio? Colleghi, è normale? Io non credo che - e lo cito perch lo stimo e lo apprezzo - neanche il collega Grimaldi, che in molti casi nella scorsa legislatura aveva delle posizioni diverse dalla maggioranza sia mai arrivato a tanto. Non penso neanche nelle Amministrazioni precedenti.
Fino a che punto dobbiamo arrivare per vedere che questo centrodestra in Piemonte è diviso su tutto? È diviso in Piemonte ed è diviso anche a livello nazionale. Non possiamo far finta di non vedere che la Lega è da una parte, Forza Italia è da una parte e Fratelli d'Italia è all'opposizione dello stesso Governo dove ci sono dei Ministri della Lega e di Forza Italia. Tutto questo non è normale, tutto questo è giusto che i cittadini piemontesi lo sappiano, è giusto che lo si discuta in quest'Aula.
Guardi, Presidente Bongioanni, con la stima che ho nei suoi confronti ascolti un consiglio da parte mia e da parte delle opposizioni. Abbiamo tutto che ci divide dal punto di vista valoriale: noi la pensiamo in un modo e lei in un altro.



PRESIDENTE

Presidente Gallo, si rivolga alla Presidenza.



GALLO Raffaele

Presidente, mi rivolgo e parlo a lei affinché mi ascolti il Presidente Bongioanni. Abbiamo tutto che ci divide, ma abbiamo una cosa che ci unisce in questi anni e nei prossimi anni, che è l'opposizione al Presidente Cirio, a questa maggioranza e a questa Giunta. Quindi, collega Bongioanni ascolti un consiglio veramente gratuito: le facciamo posto, a lei, al collega Davide Nicco e al collega Carlo Riva Vercellotti da questa parte delle opposizioni.
Le abbiamo fatto anche i nomi.



(I Consiglieri del Gruppo del Partito Democratico espongono manifesti recanti immagini dei Consiglieri del Gruppo Fratelli d'Italia)



PRESIDENTE

Consiglieri, togliete i volantini, togliete quelle immagini! Togliete quelle immagini, Consiglieri! Consiglieri, vi richiamo all'ordine!



GALLO Raffaele

Da domani, da oggi pomeriggio si sieda al nostro fianco e faccia con noi la battaglia contro il Presidente Cirio!



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, le sospendo l'intervento!



GALLO Raffaele

Così come sta facendo da quella posizione, abbia il coraggio di venire accanto a noi a denunciare gli errori.



PRESIDENTE

Sospendo la seduta.



GALLO Raffaele

Lo faccia e abbia il coraggio di farlo!



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.04, riprende alle ore 12.10)



PRESIDENTE

Intendo concluso l'intervento del Consigliere Gallo, perciò possiamo proseguire con gli altri interventi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni, però le chiedo di attendere un attimo, Consigliere Bongioanni, che si ripristini l'ordine in aula e chiedo di lasciare l'emiciclo libero.
Prego, Consigliere.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, ringrazio il Consigliere Gallo per il simpatico siparietto in cui hanno esposto un'immagine che mi ritraeva meglio di come sono in realtà.
Detto questo, ho ascoltato con attenzione, benché sia stato un po' fuori dall'Aula, gli interventi dei colleghi dell'opposizione, di fronte alla cui capacità dialettica già più volte mi sono espresso con rispetto e ammirazione, ma devo dire che sono stati un pochettino ripetitivi, salvo forse l'intervento del collega Sarno, che sembrava imputare all'Assessore Marrone la colpa della guerra in Ucraina. Siamo più o meno arrivati a questi livelli.
Detto questo, ho invece apprezzato - lo riconosco - l'intervento del collega Marello, che, da giurista preparato e capace qual è, ha tracciato e letto lo stato dell'arte.



(Commenti del Consigliere Gallo)



BONGIOANNI Paolo

Posso finire, Presidente?



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Gallo, la richiamo all'ordine, altrimenti la devo fare allontanare dall'aula.



BONGIOANNI Paolo

Vado avanti, Presidente; grazie.
Devo anche imputare ai colleghi di minoranza il fatto di avere poca memoria, perché sia durante cinque riunioni della Conferenza dei Capigruppo sia in due sedute di Aula avevo esternato la posizione di Fratelli d'Italia circa il sistema E-Poll di voto da remoto.
Quella di oggi, che poi andremo in chiusura a chiarire di cosa si tratta, è la coda di un'iniziativa che non nasce oggi; era nata all'indomani del voto dell'Ufficio di Presidenza. Chi ha seguito quella seduta di Consiglio ricorderà il mio intervento, dove avevo già anticipato che avremmo percorso delle vie legali. Questa azione - sia chiaro - è stata notificata alla Regione, ma al momento non è ancora stata depositata presso gli uffici del TAR. Inoltre, non ha nulla a che vedere con il rapporto attuale di Fratelli d'Italia all'interno della maggioranza (così togliamo un po' di equivoci che, ad arte, i colleghi di minoranza hanno cercato di generare), rapporto che è solido, come abbiamo ribadito non più tardi di due venerdì fa, quando abbiamo riorganizzato le posizioni della Giunta. È una posizione che abbiamo ribadito, sia il sottoscritto come Capogruppo sia il nostro Segretario regionale Fabrizio Comba; però è chiaro che siamo in un periodo in cui c'è un eccesso di deroghe motivate dalla crisi pandemica.
Abbiamo ribadito - l'ho detto sia in Conferenza dei Capigruppo sia in Aula la necessità di salvaguardare le garanzie di libertà e segretezza del voto di ogni Consigliere. È in questa direzione che va il provvedimento.
Benché ci troviamo ancora nella coda dell'emergenza pandemica, riteniamo che il sistema E-Poll non garantisca la segretezza né a monte (che di sicuro non garantisce) né a valle.
Invito i colleghi ad andare su Twitter a leggere cosa scrive di questo sistema di voto il professor Stefano Zanero, docente di Cyber Security presso il Politecnico di Milano. Avrete, quindi, il parere di un tecnico importante.
Sono stato accusato di non avere rispetto del lavoro degli Uffici. Bene voglio chiarire bene la posizione guardando in faccia i nostri funzionari che siedono qui in aula, e quelli che sono collegati o che in questo momento sono nei loro uffici: il mio rispetto al lavoro del sistema funzionariale della Regione Piemonte è assoluto. Noi abbiamo la fortuna tutti noi Consiglieri regionali, di avere una squadra di funzionari dirigenti e direttori formidabile, che ci accompagna e ci aiuta, aiutandoci anche a velocizzare, in certi momenti, provvedimenti che da soli non saremmo in grado di portare avanti.
Più di questo non posso dire, nel rispetto del loro lavoro; resta la posizione su questo sistema di voto che riteniamo, quantomeno a monte fallace.
Ovviamente, c'è ancora un fatto che devo chiarire. In questo momento, noi stiamo discutendo, per quanto mi riguarda, del nulla. Fratelli d'Italia non parteciperà al voto, quindi annuncio già quella che sarà la nostra posizione sul voto, perché, in questo momento, il ricorso non è stato depositato presso nessun Tribunale Amministrativo Regionale d'Italia.
Tecnicamente, quindi, come mi hanno spiegato i legali, il ricorso in questo momento non esiste. Fratelli d'Italia, quindi, a seguito di questa motivazione, non parteciperà al voto. È stato notificato alla Regione, al Presidente Allasia, al Presidente Cirio e ai componenti dell'Ufficio di Presidenza. Quando e se verrà depositato, in quella fase allora ci pronunceremo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente, ma non mi costringa a chiedere agli Uffici esattamente il verbale di quanto poc'anzi ha detto il Consigliere Bongioanni. Se capisco bene, ha appena detto che non hanno presentato un ricorso, ma hanno chiesto, di fatto, di bloccare i termini. Vorrei capire bene, visto che stiamo per votare un atto e, comunque, c'è un punto all'o.d.g. molto chiaro. Può spiegarci lei che cosa ha compreso, visto che non stiamo parlando di soggetti esterni? Sono gli stessi colleghi che fanno ricorso contro l'Ente, quindi vorrei solo capire che cosa hanno fatto esattamente e su che cosa noi ci costituiamo, visto che, se comprendo, c'è una richiesta di prorogare dei termini.
Le chiedo di far spiegare bene al collega cosa c'è in corso e quali sono i termini della vicenda.
Grazie.



PRESIDENTE

È pervenuto il ricorso del Consigliere Bongioanni alla Regione Piemonte e al sottoscritto, in qualità di Presidente del Consiglio regionale. È un ricorso sul sistema che è in discussione adesso, appena enunciato anche dal Consigliere Bongioanni.
Il ricorso, come ha descritto il Consigliere Bongioanni, è stato mandato agli interessati e non ancora depositato. Come giustamente e correttamente ribadito da altri colleghi prima del Consigliere Bongioanni, ci sono trenta giorni di tempo per depositarlo presso il Tribunale. Attualmente, il Consigliere Bongioanni, e fino a che non c'è una richiesta di atti d'ufficio ben precisa presso il Tribunale, presso la Corte d'Appello specifica o dell'interessato o della Regione, non c'è la possibilità di sapere se, effettivamente, è stato depositato. L'unica soluzione possibile tecnicamente è quella che, oggi, l'Avvocatura della Regione Piemonte richieda il parere dell'opportunità della costituzione in giudizio nel ricorso promosso davanti al TAR del Piemonte di Bongioanni Paolo all'Ufficio di Presidenza, entro il 15 marzo 2022.
Se non ci sarà il deposito del ricorso, ci sarà un nulla di fatto; se ci sarà il deposito del ricorso, l'Avvocatura della Regione avrà tutti i tempi prestabiliti di legge per attuare la documentazione per opporsi, come il Consiglio regionale eventualmente riterrà.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, sarà che prima ho raccontato la prima parte della favola di Esopo in cui, per intenderci, la morale che forse non avete colto è che se si fa una tana con le vipere, se le si calpestano, si rischia di essere morsi. La morale è: se si fa una tana con le vipere, evitate di pestare questa specie animale che vi morde per difesa, non perché infida. Gli animali non hanno le caratteristiche che dicevo prima: sono gli uomini che gli danno quegli aggettivi.
Dico due cose. La prima: quanto può andare avanti questa farsa? Non l'ho deciso io di fare una tana con delle vipere. Secondo: è possibile che, dopo le minacce per il "rimpastino", adesso si minacci l'Aula? Se comprendo bene, quindi, c'è un ricorso pendente arrivato a voi, che può essere notificato entro tot giorni e lo stesso Presidente si riserva se depositarlo oppure no? Ma che fa? Minaccia anche noi? Non ho compreso bene.
Se è così, Presidente, lo trovo un fatto gravissimo - ripeto, gravissimo di cui dovremmo discutere in questa sede, nell'Ufficio di Presidenza e anche iniziare a capire fra noi se ci sono i termini per continuare ad andare avanti in questa discussione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Non essendo in un bosco, ma in un'Aula del Consiglio regionale procediamo in ordine andando avanti con l'o.d.g., per cui dobbiamo mettere in evidenza l'ordine del giorno del Consigliere Preioni.
. Ordine del giorno n. 783 "Atto d'indirizzo all'Ufficio di Presidenza ai sensi dell'articolo 9 del Regolamento interno del Consiglio regionale in merito alla costituzione in giudizio avverso ricorso pervenuto" presentato da Preioni.
La parola al Consigliere Preioni per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 783.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Ho presentato l'ordine del giorno che ha per oggetto "Atto di indirizzo all'Ufficio di Presidenza ai sensi dell'articolo 9 del Regolamento interno del Consiglio regionale in merito alla costituzione in giudizio avverso ricorso pervenuto".
Premesso che è stato promosso avanti al TAR Piemonte un ricorso da parte del Consigliere Bongioanni avverso le deliberazioni 1 e 2 dell'Ufficio di Presidenza nella parte in cui disciplinano la votazione a scrutinio segreto con sistema di votazione sistema remoto EPOLL e, conseguentemente, avverso la deliberazione del Consiglio regionale n. 195 dell'8 febbraio 2022 di rinnovo dei componenti dell'Ufficio di Presidenza; rilevata la richiesta dell'Avvocatura all'Ufficio di Presidenza di esprimere entro il 15 marzo 2022, il proprio parere sull'opportunità di costituzione in giudizio considerata la richiesta di pronunciamento effettuata all'Ufficio di Presidenza ai sensi dell'articolo 9, comma 3 del Regolamento interno del Consiglio regionale ove è previsto che "nel caso in cui, su questioni politico amministrative di rilevante importanza non si raggiunga l'unanimità, qualsiasi componente l'Ufficio di Presidenza ha diritto di chiedere al Consiglio regionale di pronunciarsi con un atto di indirizzo nella prima seduta utile".
Preso atto che nel ricorso viene contestata la legittimità delle citate deliberazioni per avere arbitrariamente modificato, in deroga a quanto previsto dall'articolo 76 del Regolamento interno del Consiglio regionale le modalità di svolgimento della votazione a scrutinio segreto, con conseguente violazione dei principi costituzionali e normativi in materia di segretezza del voto e di riservatezza di chi esprime il medesimo voto ritenuto che le deliberazioni in questione, espressione della potestà di autoregolamentazione interna del Consiglio regionale e come tali non sindacabili giurisdizionalmente, sono pienamente legittime. Infatti, con tali deliberazioni, l'Ufficio di Presidenza ha disciplinato le modalità di votazione dei delegati all'elezione del Presidente della Repubblica, del componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Regio e dei componenti dell'Ufficio di Presidenza, dando seguito all'orientamento espresso nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari e rappresentando compiutamente e legittimamente la volontà dell'Assemblea di coniugare, nel periodo di emergenza epidemiologica, il pieno rispetto del principio della segretezza del voto ed il diritto alla piena partecipazione del plenum del Consiglio regionale, il Consiglio regionale invita l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ad esprimere parere favorevole alla costituzione in giudizio avverso il ricorso promosso avanti al TAR del Piemonte da Bongioanni Paolo contro le deliberazioni citate in premessa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni, per l'illustrazione dell'ordine del giorno.
Ci sono richieste di intervento sull'ordine del giorno? Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 783, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sarà mia cura farvi avere la documentazione che predisporrà l'Ufficio di Presidenza in merito.


Argomento: Problemi energetici

Esame proposta di deliberazione n. 37, inerente a "Approvazione del Piano energetico ambientale regionale"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare il punto all'o.d.g. successivo, che era la proposta di deliberazione n. 37 "Approvazione del Piano energetico ambientale regionale"; nella seduta consiliare dell'8 marzo 2022 è proseguito l'esame del provvedimento; sono stati esaminati e votati gli emendamenti proposti; al provvedimento sono stati collegati atti di indirizzo, alcuni dei quali dichiarati inammissibili. Il Consigliere Grimaldi ha illustrato gli ordini del giorno n. 760, 765, 766, 768, 769 770, 771. 772, 773.



GRIMALDI Marco

Presidente, posso intervenire sull'ordine dei lavori (perché me lo chiedono i colleghi)? Poi presenterò.



PRESIDENTE

Ah, scusi. Avevo capito che era sulla presentazione degli ordini del giorno; prego, Consiglieri Grimaldi,sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie. Diversi colleghi mi hanno chiesto di evitare l'illustrazione e io sono anche disponibile a illustrare solo l'ordine del giorno n. 774, il cui esame è già in corso, che tra l'altro è sull'efficienza energetica e sul tema della sobrietà energetica, credo tema assai contingente.



(Brusìo in aula)



GRIMALDI Marco

Sull'ordine dei lavori, se l'Assessore Icardi ci fa il favore di. Solo perché siamo ancora dentro la seduta.
Dicevo, io sono disponibile a non prendere più la parola su questo provvedimento e arrivare alle dichiarazioni finali. Ricordo solo ai colleghi che non c'è stata nessuna apertura, da parte della maggioranza decine e decine di emendamenti di merito sono stati respinti, tra l'altro senza neanche un giudizio tecnico, ma semplicemente parlando di emendamenti ridondanti e già superati; cosa non vera, visto che la gran parte degli auditi nelle scorse settimane ci ha chiesto almeno di modificare quelle premesse, quegli obiettivi.
Dopodiché, prendiamo atto che non c'è stata la volontà di accogliere nessuno dei nostri emendamenti. Chiederei, però, Presidente, a fronte della non illustrazione dei prossimi ordini del giorno se non il n. 774, di evitare di prorogare i termini di questi due Consigli fino alle ore 21.00 sia di martedì s di mercoledì; davanti all'apertura da parte del Capogruppo Preioni ad anticipare la chiusura delle due sedute - ripeto - si pu andare subito alle dichiarazioni finali di voto. Se non fosse così, mi dispiace per i colleghi che mi hanno fatto questa richiesta, ma non ritengo giusto non illustrarli semplicemente per non prendere tempo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Perciò, Consigliere Grimaldi, passiamo all'ordine del giorno n.
774.
Il Consigliere Preioni ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori; prego.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente. Naturale che, se c'è la disponibilità delle minoranze di ridurre i tempi di illustrazione, di per sé si riduce poi anche il tempo della chiusura del Consiglio regionale; lo abbiamo fatto già altre volte, siamo assolutamente disponibili. Sappiamo che la capacità oratoria del collega Grimaldi è infinita e non vogliamo assolutamente provocare la sua infinita capacità di parlare in quest'Aula. Quindi c'è la disponibilità da parte la maggioranza di chiudere anche mezz'ora, un'ora prima: ci mancherebbe.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 774 "Efficienza energetica per le imprese e le famiglie" presentato da Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 775 "Fondo di garanzia per le comunità energetiche" presentato da Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 776 "Decarbonizzazione" presentato da Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 777 "Progetto Elettrificazione verde" presentato da Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 778 "Risparmio, efficientamento e smartworking" presentato da Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 779 "Denuclearizzare e demilitarizzare l'energia" presentato da Grimaldi.
Ora passerei all'illustrazione dell'ordine del giorno n. 774; chiedo se il Presidente Grimaldi intende illustrarlo. prego.



GRIMALDI Marco

Grazie. Ovviamente, come stavo dicendo, la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina ha portato in primo piano il tema energetico e soprattutto il fatto che l'Europa e l'Italia dipendano, al momento, dalle fonti fossili; è una dipendenza che andrebbe frenata, cambiando appunto radicalmente paradigma, poiché non solo allontana l'obiettivo di una vera transizione ecologica ed energetica, ma continua ad alimentare guerre, non permette all'Europa e all'Italia di esercitare in maniera indipendente un ruolo di mediazione e dialogo per arrivare alla pace.
Non vi dirò le tante ricette che secondo noi, andrebbero messe al centro di questo dibattito; abbiamo parlato di tante di esse, ma in particolare c'è una cosa da fare: intanto presentare, quanto prima, una nuova e ambiziosa strategia per l'efficienza energetica, che metta mano ai certificati bianchi per l'industria, ai bonus per l'edilizia, al conto termico per l'edilizia pubblica, per premiare e semplificare tutti gli interventi che riducono i consumi di gas attraverso interventi di efficienza energetica e di autoconsumo con le fonti rinnovabili.
Ma in particolare - e lo dico a lei, Assessore Marnati. e all'assessore Icardi - dobbiamo fare tutto il necessario ,perché gli energy manager - se esistono, Assessore - di tutte le ASL prendano in fretta dei provvedimenti facciano, in qualche modo, il loro dovere, cosa che avrebbero dovuto già mettere al centro di una riflessione. Inoltre, la invito, oltre all'impegno di questo ordine del giorno, se non l'ha già fatto, immagino che sarà al centro di questa discussione, a mettere insieme, in fretta tutti i Direttori delle ASL e tutti gli energy manager delle nostre partecipate e ovviamente delle ASL piemontesi, per far sì che questo segnale arrivi, arrivi con forza e si metta al centro anche delle risorse del PNRR tutto questo.
La ringrazio; sono stato - spero - nei termini.



PRESIDENTE

Grazie. Chiedo se vi siano ulteriori interventi sull'ordine dei del giorno; se non ci sono, chiederei il parere all'Assessore, alla Giunta su tutti gli ordini del giorno, dal n. 760 al n. 779. Prego.



MARNATI Matteo, Assessore all'energia

Grazie, Presidente.
Le motivazioni sono simili a quelle espresse sugli emendamenti, anche perché le tematiche che sono state affrontate sono le stesse e molto spesso anche ripetitive. Quindi, non possiamo dare il consenso all'approvazione di questi ordini del giorno.



PRESIDENTE

Pertanto sugli ordini del giorno il parere è negativo.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 760, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 765, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 766, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 768, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 769, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 770, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 771, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 772, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 773, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 774, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 775, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 776, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 777, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 778, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 779), il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 37, il cui testo, come emendato, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Segnalo che i Consiglieri Bertola e Frediani hanno votato la presenza.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Anch'io vorrei rettificare il voto con la sola presenza.



PRESIDENTE

Segnaliamo che hanno votato la presenza anche i Consiglieri Ravetti Martinetti, Valle e Sacco (mi fa piacere che seguiate l'indicazione dei vostri Gruppi).
Ricordo che alle ore 13.00 in sala Viglione ci sarà la sottoscrizione della Convenzione di cooperazione tra Consiglio regionale e l'Università di Torino, l'Università del Piemonte Orientale e IRES Piemonte. Siete tutti invitati in Sala Viglione.
Per questioni tecniche, dobbiamo spostare l'esame dei question time di mezz'ora, quindi alle ore 14.30. Successivamente, riprenderà la seduta d'Aula con il prosieguo dei lavori sul disegno di legge n. 188.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.54)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori riprendono alle ore 14.32 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Su incarico del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 1030 presentata dal Consigliere Maurizio Marello, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1031 presentata dal Consigliere Alberto Avetta, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1032 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato posticipata alla prossima seduta; interrogazione a risposta immediata n.
1033 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 1034 presentata dal Consigliere Marco Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1028 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 1029 presentata dal Consigliere Domenico Ravetti, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati.
Ricordo agli Assessori che rispondono alle interrogazioni a risposta immediata di disporre l'invio via mail delle risposte scritte agli interroganti e all'Ufficio Aula. Ricordo ancora agli interroganti che, nel resoconto della seduta, che viene trasmesso via mail e in visione a tutti i Consiglieri intervenuti dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Per quanto riguarda le interrogazioni a risposta immediata, ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta immediata n. 1030 presentata da Marello, inerente a "Siccità e agricoltura in Piemonte"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n.
1030.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Maurizio Marello ne ha facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Saluto lei e l'Assessore Marnati, che credo risponderà in luogo dell'Assessore all'agricoltura Protopapa.
L'interrogazione verte su un tema noto a tutti, cioè la siccità che sta toccando in modo particolare questo angolo d'Italia che è il nord-ovest con particolare riferimento al Piemonte. I dati statistici ci dicono che questo è il terzo inverno più caldo negli ultimi 65 anni; è dall'8 dicembre che non piove e in quella data in buona parte del Piemonte ci furono delle precipitazioni risibili. È il quinto periodo più secco degli ultimi 65 anni; dall'inizio dell'anno abbiamo l'85% in meno in media di piogge e pochissima neve. C'è il tema dei bacini che si stanno svuotando dei fiumi e dei torrenti che sono in secca; ne cito 2, il Sesia (nord Piemonte) e il Tanaro, dove si parla di una media del -70% di portata rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. È un quadro drammatico che conferma quello che tutti sappiamo, cioè che sono fenomeni ciclici che si verificavano già in passato, ma si tratta di fenomeni estremi sicuramente acuiti dai cosiddetti cambiamenti climatici.
Le organizzazioni agricole sono molto preoccupate, sono sul pezzo e ci hanno ricordato, anche di recente in Commissione, le difficoltà che tutto questo potrà comportare al mondo agricolo della nostra regione. Stimano sin d'ora circa 50 milioni di danni, guardando ai cereali e ai seminativi senza prendere ancora in considerazione la frutta. Sappiamo che lo scorso anno, con un fenomeno analogo, con temperature parecchio alte ci sono state delle gelate che in talune zone del Piemonte hanno radicalmente compromesso il raccolto.
Quindi, è un quadro molto complicato, nel quale credo occorra porre in essere degli interventi e dare delle risposte, che evidentemente non possono essere semplicemente legate al tema risarcitorio o a temi analoghi di sostegno economico, seppure importanti. Sicuramente una situazione climatica di questo tipo consolidata ci chiama a degli interventi strutturali, che le stesse organizzazioni agricole in modo costruttivo suggeriscono alle nostre istituzioni. Mi ha particolarmente colpito quella di Coldiretti, quando parla utilizzare in tempi rapidi i fondi del PNRR, che in parte sono orientati anche sul tema ambientale, per creare una rete di piccoli invasi facilmente realizzabili, poco impattanti che potrebbero aiutarci a superare anche in futuro questi momenti di secca.
Pertanto, l'interrogazione ha come scopo di chiedere alla Giunta, in modo particolare all'Assessorato all'agricoltura, quali sono i provvedimenti che hanno pensato o stanno pensando di porre in essere. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Maurizio Marello per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Rispondo sia per la competenza della Direzione Ambiente sia dell'Agricoltura. La risposta è più lunga, ma la lascio agli atti.
Interventi di competenza della Direzione Ambiente. Il Piano di tutela delle acque prevede una gamma articolata e coordinata di azioni da implementare in un'ottica di cambiamento climatico e, in particolare, si richiama l'articolo 36 riguardante il riequilibrio del bilancio idrico. Inoltre, in coerenza con il Piano di bilancio idrico dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, nonché in relazione alle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, la Regione elabora un documento programmatico riguardante la disponibilità idrica per i diversi usi.
Linee di indirizzo regionali per la gestione dinamica degli scenari di scarsità idrica. La Giunta regionale ha adottato specifiche linee guida di indirizzo per tutti gli operatori: deliberazione dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po n. 1 del 13 luglio 2016; deliberazione dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po n. 4 del 14 dicembre 2017; deliberazione del Consiglio regionale del Piemonte n. 179 del 2 novembre 2021 e deliberazione della Giunta Regionale 22 dicembre 2021, n.
27.
Protocollo d'intesa per la coltivazione del riso. La Regione Piemonte, con DGR n. 4 del 19/11/2021, ha approvato lo schema del "Protocollo d'intesa per la coltivazione del riso". Lo scopo del Protocollo è principalmente quello di predisporre strategie comuni rispetto alla gestione dei programmi di intervento della futura politica agricola comune (PAC) e di favorire il confronto per il reciproco scambio delle informazioni utili a migliorare i sistemi gestionali.
Iniziative attuate nello specifico per la crisi meteoidrologica del 2022: allestimento di una pagina web dedicata alla siccità; richiesta di convocazione anticipata dell'Osservatorio del distretto (15 febbraio e 3 marzo); riunione in data 8 febbraio di coordinamento con le Autorità concedenti; riunione, congiunta con i tecnici della Direzione Agricoltura in data 8 febbraio, di coordinamento con i consorzi; incontro tecnico congiunto con i tecnici della Direzione Agricoltura, in data 18 febbraio con le Confederazioni Agricole; incontro tecnico, congiunto con i tecnici della Direzione Agricoltura, in data 3 marzo, di preparazione all'Osservatorio di Distretto del Po.
Esito Osservatorio di Distretto del 3 marzo: confermata la condizione di severità media "arancio" per il Piemonte, in assenza di precipitazioni.
Il prossimo Osservatorio, nel quale sarà garantita un'ampia partecipazione attiva degli Uffici regionali competenti (Ambiente e Agricoltura) è stato pianificato per il giorno 17 marzo.
Poi c'è il monitoraggio degli effetti della siccità sulle Aree protette.
Con riferimento ad un articolo dell'Ente Parco del Po richiamato, le competenze del Settore Sviluppo sostenibile, Biodiversità e Aree Naturali e degli Enti di Gestione delle Aree protette piemontesi solo relative ai controlli e prossimi monitoraggi nei territori dei parchi, che contribuiranno a verificare gli effetti della siccità sullo stato di conservazione delle specie legate agli ambienti umidi.
Aspetti energetici. Rispetto alla richiesta di Legambiente Piemonte, citata dall'interrogante e che non è ai nostri atti, di "abbassare di almeno un grado la temperatura degli stabili regionali, provinciali e della Città di Torino, scuole comprese, e di ridurre l'illuminazione pubblica e di ridurre di 10 km/h i limiti di velocità lungo le strade di competenza", si concorda con l'opportunità di proporre agli enti locali, in primis alla Regione stessa, di valutare la misura della riduzione della temperatura negli stabili e la riduzione dell'illuminazione pubblica.
Interventi relativi all'approvvigionamento idrico nel settore agricolo.
Come ormai noto, negli ultimi anni stiamo assistendo a un progressivo mutamento delle condizioni climatiche del nostro territorio.
Le aziende agricole e i consorzi che gestiscono l'irrigazione in Piemonte sono i soggetti che per primi si sono trovati a dover fare i conti con questa nuova situazione, pagando direttamente i costi delle sempre più frequenti avversità atmosferiche che arrecano danni alle produzioni, alle strutture aziendali e alle infrastrutture irrigue.
Questa transizione è accompagnata da due distinti ambiti di intervento di competenza del comparto agricolo: 1), la riforma della governance del sistema irriguo piemontese; 2), la realizzazione di interventi strutturali e infrastrutturali finalizzati ad adeguare il complesso sistema irriguo regionale.
Per il primo punto si sta provvedendo a delineare i nuovi regolamenti in materia di enti di bonifica e irrigui operanti in Piemonte; questa azione si svolge in particolare attraverso il lavoro di confronto con i portatori di interesse nell'ambito del tavolo regionale per l'irrigazione e la bonifica.
Per il secondo punto, tramite specifici interventi sia a livello aziendale attraverso le specifiche misure del PSR, sia a livello sovraziendale tramite i finanziamenti gestiti a livello nazionale e regionale (3 bandi infrastrutture nel 2019 e bando regionale per la progettazione di prossima apertura).
Poi c'è una serie di altri dati che lascio all'interrogante. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marnati per la risposta.


Argomento: Industria - Commercio - Artigianato: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 1031 presentata da Avetta, inerente a "Tutela dell'export piemontese. La Regione come intende agire? "


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1031.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione.
Prego, collega, ne ha facoltà per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente, e grazie Assessore per la risposta.
L'inaccettabile invasione militare ai danni dell'Ucraina ha ricevuto una giusta condanna dalla comunità internazionale.
Noi ci siamo schierati dalla parte di quei Paesi che hanno censurato l'aggressione e abbiamo aderito alla scelta di imporre sanzioni economiche alla Federazione Russa. Sapevamo, tuttavia, che questa scelta avrebbe comportato tante ripercussioni, a cominciare da quelle che stiamo vivendo sui costi di importazione di energia e delle materie prime.
Tra le conseguenze che comporta la scelta giusta e corretta di censurare e condannare l'aggressione dell'Ucraina, il trascorrere di questi giorni evidenzia anche un ulteriore problema che coinvolge le esportazioni. In Piemonte, nel 2021 - sono dati Unioncamere - avevamo dei dati molto positivi: si stima, secondo questi dati, che il valore delle esportazioni piemontesi al 2021 fosse arrivato quasi a 50 miliardi di euro, con un +20 nel 2021, a fronte di importazioni per 35 miliardi, quindi con una bilancia commerciale positiva.
È evidente che i settori coinvolti da questa esportazione sono settori molto rilevanti: dall'automotive alla meccanica, all'alimentare, al tessile, ma anche una significativa quota rispetto all'enogastronomia piemontese, quindi all'alimentare.
L'interrogazione verte sul tema dell'export piemontese, ma parte da una notizia di stampa: una piccola azienda canavesana si è vista annullare un contratto di vendita di ventimila bottiglie di vino "Erbaluce di Caluso" destinate, in particolare, ai centri commerciali e ai ristoranti russi.
Noi pensiamo che la Regione Piemonte abbia tutte le carte in regola e titolo per intervenire sulla vicenda. Nell'interrogazione siamo partiti da un esempio specifico, ma è sicuramente un tema che riguarda molte aziende piemontesi che esportano a livello mondiale ed esportano certamente anche nei confronti dei Paesi direttamente coinvolti in questo drammatico conflitto.
Pensiamo che sarebbero necessari tanti interventi, che partono ovviamente dagli ovvi ristori nei confronti delle imprese danneggiate da questa situazione, ma anche interventi e politiche mirati ad agevolare le imprese nell'espandersi verso altri Paesi alternativi a quelli coinvolti, in particolare la Russia, che ha deciso di fare questa incomprensibile e folle aggressione all'Ucraina.
Con l'interrogazione vorremmo sapere se e quali misure la Regione intenda adottare, nel breve e nel medio periodo, a tutela e al rilancio dell'export piemontese, con particolare riferimento alle imprese il cui fatturato per esportazioni risulti penalizzato dagli effetti di questo drammatico conflitto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Alberto Avetta per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In risposta all'interrogazione, con la quale si chiede se la Giunta regionale e l'Assessore intendano adottare, nel breve e nel medio periodo a tutela e rilancio dell'export piemontese, con particolare riferimento alle imprese il cui fatturato per esportazioni risulti penalizzato dagli effetti del drammatico conflitto in Ucraina, si comunica quanto segue.
A livello nazionale è stata attivata, su impulso del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, "l'Unità di crisi per le imprese", per aiutare le nostre aziende a far fronte alle conseguenze negative del conflitto russo-ucraino. È stata creata una casella di posta elettronica dedicata: export.crisiucraina@esteri.it.
Questo strumento permetterà di raccogliere le segnalazioni delle aziende esportatrici per fornire loro informazioni sulle limitazioni agli scambi correlate all'impianto sanzionatorio dell'Unione Europea e degli Stati Uniti d'America, sulle misure adottate da parte russa e sui possibili effetti della crisi. La casella di posta contribuirà a facilitare il dialogo tra istituzioni e imprese con l'obiettivo di mitigare la contrazione delle loro attività sui mercati interessati e preservare la competitività dell'export verso queste aree.
In questa fase, non sono stati previste misure finanziarie da parte della Regione ma, anche nell'ambito delle iniziative di promozione già in essere l'intensificazione dell'attività di prospezione di nuovi mercati che possono offrire alle imprese regionali margini di incremento delle esportazioni per ovviare a quanto perso a causa del conflitto ed il reperimento di eventuali nuovi fondi europei per assicurarne tale attività.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta e continuiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 1033


Argomento: Problemi energetici

Interrogazione a risposta immediata n. 1033 presentata da Magliano inerente a "Luce e gas, quanto mi costi: questa Giunta è disposta a fare la sua parte per contrastare l'impennata delle bollette?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1033.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il mercato energetico italiano sta affrontando un'emergenza senza precedenti nella storia recente del Paese; il costo dell'energia elettrica e del gas naturale ha toccato negli ultimi mesi valori elevatissimi per i clienti finali (famiglie e imprese), con conseguenze dirette sulle bollette di luce e gas, mai così care; la causa principale di questa situazione è la forte crescita delle quotazioni delle materie prime sul mercato all'ingrosso (il Governo è stato in grado, finora, soltanto di attenuare parzialmente i rincari).
Premesso altresì che i rincari energetici iniziano a travolgere anche gli Enti locali, sempre più in difficoltà a garantire ai cittadini servizi indispensabili, quali per esempio il riscaldamento nelle scuole o l'illuminazione pubblica.
Considerando che il "caro bollette" sta creando difficoltà in diversi settori del commercio, dell'ospitalità, della ristorazione e dell'artigianato, si stima che i costi dell'approvvigionamento energetico di ASL e ospedali siano raddoppiati (fonte: Repubblica); parallelamente ai prezzi di luce e gas crescono, con esiti ugualmente drammatici, quelli delle materie prime; questa situazione rischia di annullare gli effetti della già difficoltosa ripresa economica.
Rilevato che il Governo ha varato un decreto legge da sei miliardi di euro per il contrasto del caro bollette: sono azzerati gli oneri di sistema anche nel secondo trimestre, ma tutto dipenderà dal costo della materia energetica; per cittadini e imprese potrebbe non cambiare molto, dal momento che il costo delle bollette è il risultato di altri e diversi fattori.
Rilevato inoltre che lo scorso febbraio ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente), in audizione in Senato, ha spiegato che l'impennata dei prezzi all'ingrosso dell'energia si è riflessa sulle bollette già a partire dal secondo semestre 2021 (ce ne siamo accorti dalle tante segnalazioni che ci sono giunte e guardando alle nostre di bollette). Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas.
Constatato che anche le operazioni speculative da parte di grandi operatori energetici e la politica internazionale sono tra le cause degli aumenti delle bollette di luce e gas.
Dato atto del fatto che lo scorso 14 febbraio ad esempio la Regione Lombardia e le Associazioni di categoria, durante la seduta del Tavolo Competitività, hanno deciso di redigere un documento, da sottoporre al Governo, con ulteriori proposte urgenti e concrete, per affrontare l'emergenza caro-energia e per sostenere il credito; il Presidente Cirio ha annunciato nei giorni scorsi l'istituzione di un fondo di emergenza a sostegno delle piscine (impianti che, alla luce dall'aumento del costo energetico, ne avranno un danno importante), tra i settori colpita dell'energia.
Tenuto conto che fonti giornalistiche riferiscono di un'ulteriore impennata delle bollette prevista per aprile per aziende e famiglie, interrogo l'Assessore per sapere quali misure intenda mettere in atto la Giunta regionale per tutelare le famiglie e le imprese, già provate dalla crisi economica connessa alla pandemia, facendosi promotrice presso il Governo affinché si attivino strumenti efficaci di contenimento del caro bollette.
Entro nel particolare. Ci sono arrivate segnalazioni di scuole paritarie che chiudevano il loro bilancio con 7-8 mila euro di utile e non di più perché stanno veramente sul filo dell'equilibrio finanziario e che, con la triplicazione dei costi, evidentemente non riuscirebbero più a far fronte.
Mi rendo conto - e concludo, Presidente - che è un problema di vasta portata, ma le Regioni, soprattutto una Regione come la nostra, può fare la sua parte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'energia

Grazie, Presidente.
Si sottolinea che la Regione Piemonte non ha competenze dirette sulle riduzione degli oneri nelle bollette energetiche per le famiglie, ma si solleciterà il Governo nelle opportune sedi, quali le Commissioni competenti - ad esempio quella Stato-Regioni che è coordinata dalla Regione Sardegna - ad adottare ogni misura per calmierare le bollette, come quella recentemente adottata dal Consiglio dei Ministri sul bilancio statale che ha stanziato sei miliardi di euro per tale fine.
Va comunque ricordato che, in un'ottica di medio e lungo termine, l'attuale disegno di legge della Giunta regionale, il PEAR - Piano energetico ambientale e regionale - promovendo strategie che andranno ad aumentare le fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi energetici, nonché la diffusione di forme di autoconsumo collettivo di energia, quali le comunità energetiche, avranno un forte impatto nella prevenzione della povertà energetica delle famiglie, ma anche nei confronti delle imprese o della gestione delle spese energetiche connesse agli edifici del patrimonio pubblico.
Infine, nell'ambito del nuovo programma FESR sono previste azioni specifiche sull'efficienza energetica per imprese ed edifici pubblici nonché azioni per rilanciare gli investimenti sulle energie rinnovabili e lo stoccaggio di energia (in ottica di risparmio), ma chiaramente anche gli effetti di tutto questo si vedranno nel medio e lungo periodo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 1034 presentata da Grimaldi inerente a "Attuazione delle linee di indirizzo ministeriale a garanzia del principio di autodeterminazione delle donne"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1034.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Marco Grimaldi.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Mi spiace debba rispondermi l'Assessore Marnati, perché è una vicenda che riguarda l'Assessore Icardi e riguarda, tra l'altro, un'attenzione che spero la Regione dia con questa risposta.
Come sapete, il 26 novembre alla Regione Piemonte è stata notificata una diffida da parte di 27 Associazioni aderenti alla "Rete più di 194 voci" e da Laiga (Libera associazione italiana ginecologi). Il testo diffida la Regione non solo perché non si è ancora adeguata alle nuove linee d'indirizzo delle autorità sanitarie nazionali ma, di fatto, ostacola l'applicazione e, in caso di interruzione di interruzione di gravidanza con metodo farmacologico continua a richiedere il ricovero sino a tre giorni.
Nella diffida, le scriventi sostengono che la Regione non solo non applica la legge n. 194/78, ma neppure l'aggiornamento delle linee di indirizzo sull'interruzione volontaria di gravidanza che, come sapete, sono state approvate il 12 agosto 2020. Queste linee di indirizzo prevedono il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni, pari a nove settimane compiute, in day hospital o presso strutture ambulatoriali, consultori pubblici adeguatamente attrezzati funzionalmente collegati all'ospedale e all'autorizzazione della Regione.
Questa possibilità, in uso nella gran parte dei Paesi europei, garantirebbe il riconoscimento del principio di autodeterminazione. Di fatto, la diffida stragiudiziale notificata alla Regione tramite ufficiale giudiziario richiede che siano correttamente ed integralmente applicate le linee di indirizzo; che sia consentito a tutte le donne, dopo adeguata informazione di scegliere il metodo farmacologico o chirurgico con il quale effettuare l'interruzione di gravidanza e anche il luogo dove effettuarla; che sia consentito a tutte le donne che abbiano scelto di interrompere la gravidanza con il metodo farmacologico di farlo fino al 63esimo giorno e in regime ambulatoriale o consultoriale; che vengano individuati i consultori che, in stretto collegamento con le strutture ospedaliere, possono garantire questa esecuzione e anche di eseguire l'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica; che le operatrici e gli operatori dei consultori vengano adeguatamente formati e sia garantito il servizio di mediazione culturale per una corretta informazione, nonché sui metodi contraccettivi, al fine di prevenire gravidanze indesiderate. Alla data odierna, non c'è stata risposta. Non risulta che vi sia stato alcun riscontro in merito alla diffida in oggetto e nemmeno l'applicazione di queste linee guida.
Quindi, in base a quanto previsto dalla diffida, dalla normativa nazionale in materia di interruzione di gravidanza e dalle Linee di indirizzo del Ministero della Salute - Consiglio Superiore di Sanità del 4 agosto 2020 nonché dall'aggiornamento delle linee di indirizzo sull'interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine assunto in data 12 agosto 2020, interroghiamo la Giunta per sapere quali iniziative siano state assunte a seguito della notifica di diffida che ho letto, se intende convocare i soggetti che hanno mandato questa diffida per un confronto e dare una risposta pubblica su questi temi.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Marco Grimaldi per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente. Ovviamente rispondo a nome dell'Assessore Icardi.
"Attuazione delle Linee di indirizzo ministeriale a garanzia del principio di autodeterminazione delle donne".
L'interrogante chiede di sapere quali iniziative siano state assunte a seguito della notifica dell'atto di diffida per garantire alle donne i diritti previsti dalla legge nazionale e dalle Linee di indirizzo ministeriali e il riconoscimento del proprio principio di autodeterminazione.
In riferimento alla nota del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 che ha aggiornato le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine, la Regione Piemonte garantisce l'accesso in day hospital in modo diffuso sul territorio presso strutture ospedaliere che hanno esperienza in materia e che possano attuare le nuove disposizioni, garantendo alle donne percorsi sicuri.
Inoltre, la Direzione Sanità ha condotto una valutazione con le ASL per un'analisi più approfondita dei contesti aziendali e regionali, per l'applicazione della nota ministeriale. Da tale valutazione è emersa la necessità di predisporre un ulteriore piano di intervento a favore dei diversi servizi territoriali, che finora sono stati attivi su altri percorsi del Dipartimento Materno Infantile, cioè il percorso nascita crescita, e cronicità con relazioni di rete-territorio e ospedale territorio.
Anche il Coordinamento regionale consultori si è a lungo confrontato sulla materia, seppure la situazione legata all'emergenza epidemiologica da SARS Cov2 abbia comportato le note difficoltà organizzative, anche per le strutture territoriali, rallentando di fatto il percorso.


Argomento: Attivita' di promozione

Interrogazione a risposta immediata n. 1028 presentata da Frediani inerente a "Partecipazione di una delegazione della Regione Piemonte a Expo Dubai 2020"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1028.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente, sarò breve.
L'oggetto è già stato enunciato con il titolo dell'interrogazione e parliamo di Expo Dubai 2020, che è stato rimandato a causa della pandemia e che si è svolto recentemente. Noi abbiamo visto la delibera di approvazione della partecipazione della Regione Piemonte all'esposizione nell'ambito del Padiglione Italia, aderendo al percorso espositivo nello spazio denominato "Il Belvedere". Ci sono state anche le mostre "Monografia regionale" e "Short Stories" nelle settimane dal 31 ottobre al 6 novembre e poi dal 27 febbraio al 5 marzo. La delibera stanziava una cifra con un tetto di 2 milioni di euro.
Abbiamo visto anche qualche articolo pubblicato con toni piuttosto ironici.
Ovviamente, non basiamo il nostro giudizio su quello che abbiamo letto all'interno degli articoli, che molto spesso nascondono anche l'intenzione di evidenziare degli aspetti che altrimenti sfuggirebbero ai lettori, per ci sembra doveroso fare chiarezza rispetto alla partecipazione della Regione relativamente ai costi e anche alle persone che hanno effettivamente partecipato all'interno della delegazione della Regione. Ci risulta che fossero presenti alcuni Assessori, alcuni Dirigenti della Regione, alcuni rappresentanti di Enti e Istituzioni e alcuni giornalisti.
Questa interrogazione mira a fare chiarezza, proprio perché riteniamo che certi articoli possano indurre dei dubbi che potrebbero anche screditare l'ente, quindi far apparire una spedizione come un qualcosa di più simile ad una vacanza che non ad una missione istituzionale. Crediamo sia utile e doveroso far luce proprio sulla composizione di questa delegazione, per cui nell'interrogazione abbiamo chiesto chi fossero i componenti della delegazione della Regione Piemonte, includendo anche eventuali ospiti accompagnatori e giornalisti invitati, e con quali fondi siano state coperte le spese relative a questa missione. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo una sintesi, poi verranno allegati dei fogli con più approfondimenti.
Innanzitutto, si ringrazia la Consigliera interrogante per l'opportunità che riserva alla Giunta di enucleare il lavoro messo in campo per promuovere il Piemonte in occasione di Expo, il più grande evento mondiale dedicato alle singole peculiarità di ogni Paese.
Un investimento fortemente voluto, ancora più alla luce del programma di ripresa che la Giunta regionale ha impostato e che vede la nostra Regione tornare protagonista, dopo l'impatto della pandemia, con eventi di richiamo internazionale e con iniziative - in ogni campo capace di attrarre visitatori e turisti - di alto profilo contenutistico.
La partecipazione a Expo, quindi, si inserisce in questa programmazione garantendo il raggiungimento di obiettivi rilevanti quali la promozione turistica, la promozione sportiva e l'internazionalizzazione del Piemonte.
A questo proposito, è utile citare, come esempio, alcune delle iniziative che la Consigliera troverà meglio definite nel documento allegato alla presente risposta: workshop dedicato alla sostenibilità; workshop dedicato alle Università; workshop dedicato all'esperienza del vigneto urbano torinese.
Tre esempi che, da soli, servono a chiarire meglio quale sia stata l'intenzione della Giunta regionale.
A questi è necessario aggiungere, poi, gli ulteriori eventi e le tante iniziative che si sono svolte lungo tutto l'anno di Expo e che hanno visto la realizzazione di innumerevoli momenti di approfondimento e confronto alcuni dei quali particolarmente preziosi (vedasi la partecipazione di 9 piccole-medie imprese piemontesi all'International Astronautical Congress).
L'investimento di 2 milioni, deliberato con DGR 2-3468 nel 2 luglio 2021 ha sostenuto il "Sistema Piemonte" nella sua interezza, consentendo alla nostra regione di avere una vetrina di incomparabile importanza a livello mondiale.
È la stessa interrogante, peraltro, a indicare con quali fondi siano state finanziate le spese sostenute e, pur essendo ultroneo ribadirlo, è giusto sottolineare che esse provengono da Fondo Sviluppo e Coesione e Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.
La delegazione regionale era composta dal Vicepresidente della Giunta Fabio Carosso, dall'Assessore alla Internazionalizzazione, Fabrizio Ricca e dall'Assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano. Insieme ad essi, la Direttore dott.ssa Paola Casagrande (Direzione Coordinamento Politiche e Fondi Europei, Turismo e Sport) e la dott.ssa Giulia Marcon (Responsabile del Settore Promozione Internazionale).
A livello di collaboratori, erano componenti della delegazione regionale la dott.ssa Josè Urso (Portavoce del Presidente della Giunta regionale), il dottor Giuseppe Rasolo (Ufficio di Comunicazione dell'Assessore Tronzano) e il sig. Andrea Nava (Ufficio di Comunicazione dell'Assessore Ricca, dal 25/02 all'1/03).
Al fine di dare la massima diffusione alle tantissime iniziative organizzate da Regione Piemonte nell'ambito dell'Expo, hanno fatto parte della delegazione alcuni giornalisti e i responsabili di alcune agenzie regionali, quasi VisitPiemonte DMO e Ceipiemonte, oltre al Comitato Organizzatore delle Universiadi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Veterinaria

Interrogazione a risposta immediata n. 1029 presentata da Ravetti, inerente a "Costi per la realizzazione e la manutenzione della maxi-recinzione anti Peste suina africana (Psa)"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
1029.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Abbiamo affrontato in audizione l'argomento peste sudafricana, alla presenza del Commissario straordinario, dottor Ferrari, e le associazioni dei cacciatori. Francamente, ci aspettiamo, nei prossimi giorni, la convocazione della Commissione competente per condividere il percorso con altri soggetti interessati alla materia, ad esempio le associazioni agricole, i Sindaci del territorio e molte altre associazioni che rappresentano interessi pubblici in provincia di Alessandria.
Mi sia permesso, Presidente, un passaggio rispetto al fatto che, da notizie stampa, rilevo che l'Assessore all'agricoltura, caccia e pesca (non so se nel rimpasto, o rimpastino, quelle deleghe sono rimaste in capo all'Assessore Protopapa, ma credo proprio di sì) ha incontrato le associazioni agricole alla presenza di un parlamentare alessandrino dello stesso partito dell'Assessore. Lo dico, Presidente, perché su questo tema sarebbe utile coinvolgere tutti noi e tutti i parlamentari e non cercare di trovare soluzioni sotto le insegne di un unico partito. Il problema è così grande che le soluzioni rischiano di essere davvero troppo piccole.
Detto questo, parrebbe che, dall'Unione Europea, dei commissari abbiano indicato, tra le soluzioni, quella prioritaria con una recinzione metallica, parrebbe di 270 chilometri, che dividerebbe le zone con la presenza di suini infetti da quelle libere da suini infetti.
Forse un approfondimento in Commissione sarebbe utile. Per ora ci limitiamo a interrogare l'Assessore regionale competente in materia per conoscere nei dettagli, i costi relativi alla costruzione e manutenzione della maxi recinzione anti Peste suina africana.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Ravetti per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo a nome dell'Assessore Luigi Icardi.
L'interrogante chiede di conoscere nei dettagli i costi relativi alla costruzione e manutenzione della maxi-recinzione anti peste suina africana.
Nelle more di un dispositivo nazionale, sulla base delle richieste dell'Unione Europea, che confermi gli obblighi di posizionamento delle reti per il contenimento degli spostamenti dei cinghiali dall'aria di circolazione virale, sono state predisposte delle stime basate sui costi sostenuti in altri Paesi che hanno già affrontato la peste suina africana.
I costi sono legati al costo dei materiali (pali, rete, sistemi di fissaggio, ecc.) e al costo della manodopera per l'installazione.
Con gli attuali prezzi di mercato, i costi stimati per l'installazione ammontano a circa 8 milioni di euro. La stima per la manutenzione ammonta a 400 mila euro all'anno.
Al momento, non vi sono stanziamenti previsti a livello nazionale, per cui i costi dovranno essere sostenuti a carico del bilancio regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta e, nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per l'incarico, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
Al fine e nel rispetto della normativa vigente riguardante il COVID 19, si invitano tutti i Consiglieri e tutto il personale dell'Assemblea ad uscire in modo ordinato dall'Aula per i 15 minuti di areazione del locale.
Alle ore 15.30 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.00.
Grazie e buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 15.12 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Comunico che il disegno di legge n. 188 inerente a "Ulteriori modifiche all'articolo 23 della legge regionale 18/2007" è stato licenziato a maggioranza dalla IV Commissione il 3 marzo scorso.
Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Devo dire che avevo avuto un presagio quando sulla legge n. 194 ha iniziato a rispondermi l'Assessore Marnati; mi sono detto "Va beh; avranno la decenza di dare la parola all'Assessora Caucino". Le ricordo, Assessora Caucino che, anche se è difficile ammetterlo da parte delle opposizioni riteniamo che siamo passati dalla padella alla brace sulle politiche sociali. Però, almeno dal punto di vista del contenzioso amministrativo, ho appreso dall'Assessore Marnati che non volete più contestare le linee sulla legge n. 194 dello Stato. È già un punto di avanzamento; non so se l'Assessore Marrone è contento, ma di sicuro lo sono le donne e anche i tanti concittadini torinesi.
Dicevo, Presidente, che ho avuto la percezione che sulla legge n. 194 mi rispondesse l'Assessore Marnati e mi sono chiesto: "Come mai non mi risponde l'Assessore Icardi, che tra qualche minuto deve essere presente in Aula a discutere con noi delle modifiche di Azienda Zero, visto che era tanto importante discuterne?" Con tutto il rispetto del Vicepresidente Carosso, che immagino svolga le sue funzioni da Vicepresidente, è normale che facciamo le leggi senza l'Assessore competente? Secondo me no e comunque questa è la mia opinione.



PRESIDENTE

Grazie. La Giunta è ben rappresentata da vari esponenti, perciò adesso darei la parola al relatore di maggioranza, Presidente Stecco, per l'illustrazione del disegno di legge.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; prego.



GALLO Raffaele

Intervengo sull'ordine dei lavori, perché va tutto bene e, per carità, il Vicepresidente della Giunta regionale è Vicepresidente anche dell'Assessore Icardi, ma il fatto che discutiamo di Azienda Zero senza l'Assessore alla sanità è un po' sui generis. Non ho capito se l'Assessore arriva nel pomeriggio o no.
Se dobbiamo fare questa modifica, perché ce lo chiede il Governo, perch avete fatto un errore nella vostra legge su Azienda Zero, la correggiamo.
Però cerchiamo di capirci: se andiamo avanti, succede questa volta e non succederà più, perché il Vicepresidente Carosso non può rappresentare le deleghe di tutti gli Assessori. Se vale oggi, vale anche sul bilancio e lo fa il Vicepresidente Carosso; allora possiamo far venire solo il Presidente Cirio o il Vicepresidente Carosso e facciamo dimettere tutti gli Assessori.
Facciamo solo chiarezza su questo, perché non vorrei fosse un precedente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono già altri precedenti, ma, come i detti popolari - visto che oggi si sono sprecati - "uno fa il pane con la farina che ha" e io esamino le leggi con gli Assessori presenti. Non posso fare altrimenti.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Constatiamo l'assenza dell'Assessore Icardi, ma è constatare qualcosa che percepiamo con i sensi, fermo restando il rispetto per il Vicepresidente Carosso. Del resto, lui come Assessore, ma anche nella sua facoltà di Vicepresidente della Giunta, rappresenta la Giunta regionale. Posto che è singolare iniziare la discussione di un disegno di legge della Giunta senza la presenza dell'Assessore competente, è altrettanto singolare - e direi anche inaccettabile - che la Giunta regionale non illustri il suo provvedimento in Aula.
Per fortuna, ci sono ancora delle istituzioni democratiche in questo Paese e il momento della trattazione di un disegno di legge in Aula è importante non solo perché vengono approvati degli atti, ma anche perché è il momento in cui si illustrano i progetti di legge e i disegni di legge anche ai cittadini piemontesi. Difatti, questa è una seduta pubblica, a differenza della Commissione che non lo è.
Quindi, mi sembra veramente il minimo - non solo nel rispetto dei Consiglieri regionali e del Consiglio regionale, ma anche nel rispetto dei cittadini piemontesi - che la Giunta in Aula, in un momento di assemblea pubblica, illustri il suo provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie. Ricordo a tutti i presenti che essendo una legge (proposta di legge o disegno di legge) sono i relatori che illustrano le proposte, che siano un disegno di legge o una proposta di legge. Uno degli atti che illustra la Giunta e l'Assessore competente è la delibera, com'è successo per la delibera precedentemente approvata, che era stata illustrata dall'Assessore Marnati.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 188, inerente a "Ulteriori modifiche all'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 188, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Stecco, che ha facoltà di intervenire.



STECCO Alessandro, relatore

Grazie, Presidente.
Questo disegno di legge regionale recepisce una modifica richiesta dal Governo, in particolare per sostituire il comma 5 dell'articolo 23, che individua gli organi di Azienda Zero. Questo al fine di esplicitare che la nomina del Direttore generale, nonché quella del Direttore sanitario e Direttore amministrativo che lo coadiuvano, avviene nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo n. 171/2016. Questo rinvio normativo consente di superare la criticità evidenziata in sede governativa e assicura che la nomina del Direttore generale di Azienda Zero avverrà attingendo obbligatoriamente ed esclusivamente all'elenco nazionale dei soggetti idonei all'incarico di Direttore generale delle Aziende sanitarie delle Aziende ospedaliere e degli altri Enti del Servizio sanitario nazionale, albo istituito presso il Ministero della Salute ed aggiornato con cadenza biennale.
Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale il 15 febbraio, è stato assegnato il 24 in sede referente alla IV Commissione che lo ha licenziato il 3 marzo.
L'importanza di questo passaggio è di assolvere a questa unica rettifica che il Governo ha richiesto, di una legge molto complessa, molto articolata, la prima in Piemonte; una legge che poteva avere molti più richiami, vista la sua complessità, che invece vede questa unica richiesta che il Consiglio regionale oggi è chiamato a votare. Ciò nell'ottica di un impianto di una legge su cui non entriamo nel merito, avendo già fatto la discussione nelle precedenti sedute di Consiglio regionale in cui abbiamo approvato la proposta di legge.
È però una legge molto importante per la sanità piemontese, quindi questa unica rettifica su tutto l'impianto normativo, a nostro avviso, ci dice che la proposta è stata estremamente positiva. Di fronte ai numerosi richiami normativi che, spesso, il Governo fa sulle leggi approvate dalle Regioni averne una sola su una legge così complessa (e anche la prima in questa Regione), è certamente un risultato che riteniamo buono (assolutamente da fare la modifica) per l'attività legislativa di questo Consiglio regionale.
Approvando questa modifica, ci mettiamo nelle condizioni di permettere finalmente alla Giunta di avviare il percorso di start up dell'Azienda Zero, un'Azienda sanitaria di cui riteniamo che il Piemonte abbia forte necessità per coordinare al meglio le sue funzioni più strategiche e in ambito sanitario.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al relatore di minoranza, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco, relatore

Grazie, Presidente.
Mi dispiace davvero che non sia presente l'Assessore Icardi, perché avremmo potuto confrontarci e dirci in faccia quello che, in parte, ci siamo detti qualche mese fa.
Mi dispiace davvero constatare il fatto che avessimo ragione. Questo ennesimo passaggio in Consiglio dimostra che, probabilmente, era opportuno ascoltare i tanti operatori sanitari, che ci hanno detto che non era l'oggetto di discussione e che non doveva essere questo il punto di svolta e di snodo degli effetti nefasti di tantissimi anni di depotenziamento dell'Assessorato alla sanità.
Cosa intendo? Credo che pian piano siano state fatte scelte che hanno portato sempre di più a svuotare l'esoscheletro della macchina regionale l'Assessorato alla sanità. Parlo di scelte che, dalla Giunta Ghigo in poi hanno, pian piano, esternalizzato verso le ASL piemontesi molte scelte in campo sanitario e amministrativo.
Di fatto, sempre di più l'Assessorato alla sanità si è trovato dei grandi direttori e dei grandi funzionari pubblici. Lo dico, perché anche nella scorsa legislatura - il Presidente Chiamparino lo sa - ho visto all'opera grandi direttori che hanno provato più volte a cambiare pelle alla nostra sanità, portandola, nel caso della scorsa legislatura, fuori dalle maglie nere del commissariamento. Tuttavia, al di sotto di questi grandi direttori, vi era una struttura sempre meno capace di coordinare armonizzare e gestire uniformemente le ASL piemontesi.
Guardate, lo scoppio della pandemia ha fatto da detonatore ai vostri errori politici. Vi ricordo che voi usate come scusa "Ci mancavano tanti dirigenti", come se foste arrivati il giorno prima della pandemia. Lo dico sommessamente per chi ci ascolta: la pandemia è scoppiata un anno abbondante dopo l'insediamento di questa legislatura. Non li abbiamo scelti noi i direttori generali, li avete scelti voi e li avete messi da parte avete utilizzato impropriamente delle strutture sbagliate per coordinare un'alluvione sanitaria. Uso il termine "alluvione", perché voi avete utilizzato le strutture della Protezione civile, adibite per le emergenze per gravi dissesti ambientali, avete pensato di mutuare quella forma e farla diventare, a un certo punto, la vera cabina di regia sanitaria.
Vi siete accorti anche lì dell'errore, senza mai ammetterlo, perché poi "Tele Cirio" è bravissimo a mettere tutto dietro la sua immagine e, forse da one man show com'è, sa benissimo quando non essere presente in Aula.
Nella sua scelta di diversificare questo Assessorato, anziché mettere da parte l'Assessore Icardi (ve lo ricordate il Direttore Generale Aimar? Non so dove sia adesso: di sicuro, non è più il Direttore Generale del nostro Assessorato), inizia a nominare Commissari, a istituire task force e a utilizzare una struttura che pian piano diventerà il DIRMEI, per assolvere al problema generale di come ristrutturare una macchina che ormai ha perso i dirigenti migliori (quando avete vinto le elezioni, sono andati quasi tutti via, vi ricordo solo che i più famosi erano nel Lazio e in Lombardia a dirigere anche lì questo tsunami).
Che cosa vi viene in mente dopo questa riflessione? Di chiudere l'esperienza del DIRMEI e di reinternalizzare alcuni dei problemi che avete affrontato con le varie task force? Avete deciso di tagliare la catena di comando più lunga della storia della sanità piemontese? No. Avete deciso di fare un'altra superfetazione, la cosiddetta Azienda Zero, immaginandovi - è lì l'errore - di prendere un manager, magari da una grande impresa. Ci avete già pensato nelle scorse legislature e gli avete dato le deleghe alla sanità; vi ricordo com'è finita: commissariati, come la storia ci ricorda.
Avete pensato fosse possibile prendere un manager magari dal privato magari da altre esperienze che non c'entravano con la sanità per dire: "Guardate come risolviamo le vicende della sanità piemontese". Alla fine vi è andata male. Ci sarà un motivo per cui siete di nuovo qua su una legge che avete approvato qualche settimana fa in Consiglio? Credo che il punto sia semplice: voi ci avete chiesto una Commissione legislativa, se non sbaglio, perché si trattava di una modifica tecnica, un errore da niente. Alla fine il testo della modifica dice che il direttore dell'Azienda Zero deve essere scelto nelle liste dei direttori delle ASL cioè dei direttori con un profilo sanitario, idonei per fare anche il direttore dell'ASL Zero. Quindi non può essere un manager privato; non pu stare nella retorica del Presidente Cirio e di quell'uomo che viene qui e salva la sanità piemontese; non può stare nella retorica di dire che le macchine sanitarie sono uguali ad altre macchine pubbliche o private.
Questo è il punto. Siete stati smentiti nel disegno generale.
Volete far passare un emendamento tecnico e una nuova legge come se non ci fosse niente, tanto ogni volta che sbagliate non ammettete gli errori e non dite neanche qual era il punto di vista iniziale da cui siete partiti altrimenti perché questa modifica non l'avete inserita nella legge originaria? Siamo al punto da capo: chi ha ipotizzato questo tipo di scelte non è presente; chi, in qualche modo, le ha narrate nell'unico modo possibile per sveltire le pratiche delle ASL piemontesi, oggi non si fa vedere e l'Assessore Carosso non ha nemmeno voluto introdurre il tema, non ci ha neanche provato perché non è compito suo, non è affar suo. Non lo so lei sta qui, è suo dovere, non fa il prestanome.
Dopodiché, Assessore Carosso, lei non potrà rispondere a queste accuse politiche, perché sono la verità iscritta nella discussione generale di questo testo qualche settimana fa in Aula. Se volete, andiamo a risentire le parole dell'Assessore alla sanità, le parole più volte dette anche dal Presidente Cirio e oggi scoprirete, a distanza di mesi, che avete detto delle cose non vere e che, grazie ai suggerimenti dello Stato, oggi siete qui a dover rimodificare una legge che, di fatto, cambia anche la natura dell'Azienda Zero.
Grazie, Presidente



PRESIDENTE

La parola al relatore di minoranza, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele, relatore

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione di questa relazione sul disegno di legge che corregge un errore relativo ad Azienda Zero per aprire e focalizzare l'attenzione su una questione sanitaria molto importante. Noi oggi discutiamo di una correzione su Azienda Zero, che abbiamo approvato a ottobre, andando a modificare l'elenco dal quale va cercato il direttore generale dell'Azienda Zero, che nei vostri intenti dovrebbe essere la soluzione a tutti i problemi economici e gestionali della nostra sanità. Vi abbiamo detto fin dall'inizio che, secondo noi, sarà un'azienda che creerà solo più confusione e quindi peggiorerà la situazione della gestione sanitaria ancora di più oggi che andiamo a modificare la modalità di scelta del direttore generale, riconducendo la scelta agli elenchi previsti per la scelta dei direttori delle ASL e quindi individuando una figura che, nel vostro intendimento, doveva essere un manager di controllo dei conti della gestione dell'organizzazione sanitaria; invece, in questo modo, andrà ad essere definito con altre caratteristiche.
Al netto di tutto questo - in attesa che Azienda Zero diventi operativa perché ne parliamo da due anni, tra poco finirà la legislatura e siamo ancora qui a correggere altri aspetti, prima di farla entrare in funzione e nel frattempo è quasi finita la pandemia - ci troviamo di fronte a un problema enorme e gigantesco, che è quello dei conti della sanità.
I conti della sanità sono legati alla gestione COVID, alla gestione ordinaria della sanità, alla gestione dei conti legati al caro energia e al "caro bollette". I conti dell'amministrazione ordinaria della sanità ci arriveranno tra qualche mese, quando discuteremo di bilancio direttamente in quest'Aula, ma impatteranno sui servizi da erogare ai cittadini piemontesi. E oltre a quello, in senso generale, anche le modalità con le quali noi andremo a stabilizzare il personale sanitario che avete assunto in un periodo di emergenza più imminente e più cogente. Per anni avete annunciato che avreste stabilizzato il personale sanitario assunto durante l'emergenza COVID in questi due anni. Oggi vi si chiede giustamente conto di quegli annunci e della vostra propaganda. Vi ricordo che sono circa 5.700 persone assunte con contratto a tempo determinato, più una serie di figure e di persone assunte con contratti attraverso le agenzie interinali che hanno aiutato a tamponare la carenza di personale in quell'emergenza che hanno lavorato con noi due anni e che oggi sono pronte, sono formate e inserite ormai nei nostri ospedali e nelle nostre ASL e alle quali probabilmente nei prossimi mesi diremo che non possiamo stabilizzare e delle quali dovremo privarci.
C'è l'emergenza dei conti legata all'emergenza del personale, perché, con la fine della pandemia, rischiamo di avere un gradino in discesa per l'impossibilità di confermare queste persone, che già oggi non garantiscono gli organici necessari ad offrire un servizio adeguato ai cittadini.
Pensate un domani, senza queste persone inserite a tempo determinato, in che situazione avremo la sanità. Quindi, con i conti in rosso, con la situazione del personale assolutamente in allarme rosso, con i fondi del PNRR per la cui gestione, come denunciato in quest'Aula anche con question time, non abbiamo le risorse tecniche ed amministrative, stiamo andando direttamente verso un flop della sanità e della gestione sanitaria di questa Giunta.
Di questo, però noi ci preoccupiamo, perché è interesse di tutti cercare di trovare le soluzioni in ambito sanitario. Non crediamo che Azienda Zero possa essere la soluzione, non crediamo che discutendo ancora oggi di organismi di Azienda Zero - quindi neanche di politiche sanitarie da affidare ad Azienda Zero - stiamo impegnando in modo adeguato il nostro tempo per cercare di affrontare questi problemi. Non vediamo in quest'Aula una Giunta attenta a questi temi, perché anche l'ultimo Assessore - che è Ricca e che ringrazio - si sta allontanando, per cui, Presidente, parler con lei che rappresenta tutti.
La preoccupazione nostra è quella delle risposte che dobbiamo dare ai cittadini piemontesi e questo non si fa con l'ennesimo annuncio. Dobbiamo incominciare a dirlo. Lo posso dire a lei, Presidente Allasia, visto che non c'è nessuno che mi ascolta? Nessuno della Giunta, perché evidentemente siete così certi che con l'ennesimo annuncio..



PRESIDENTE

Sono in aula, ma chiedo agli esponenti della Giunta di stare ai propri banchi, perché è pur sempre un disegno di legge.



GALLO Raffaele

Assessore Marrone, mi ascolti almeno lei! Non c'è nessuno in Giunta, si sono allontanati tutti. Il Vicepresidente Carosso c'è, non l'avevo visto: eravate però occupati a discutere di altro.



PRESIDENTE

Sono presenti in aula.



GALLO Raffaele

Sì, però mi farebbe piacere dire al Vicepresidente Carosso - perché il Presidente Cirio non c'è mai - che non è con l'ennesimo annuncio di 50 milioni per le liste di attesa che avete fatto in questi minuti che risolveremo i problemi della sanità. O ci mettiamo veramente con testa e con serietà ad affrontare tutti i problemi della sanità oppure voi continuerete ancora per due anni - poi speriamo che i piemontesi lo capiscano e possano scegliere un'alternativa - a fare annunci e propaganda a botte di 10-30 o 40-50 milioni che creano un'aspettativa, ma che non risolvono nulla per i cittadini e per il servizio sanitario che dobbiamo offrire.
Di questo siamo stufi, ma siamo a disposizione per discutere insieme come risolvere il problema gigantesco dei conti, che probabilmente avete creato voi, ma è problema collettivo di tutto il Consiglio regionale. Vorremmo sapere con chi parlarne e in che modalità parlarne, perché anche su questo tema oggi l'Assessore Icardi non è presente in Aula. Grazie.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.
Se non ci sono interventi in discussione generale, proseguiamo con l'esame degli emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Guardi, non ho voglia di fare come in altre sedute, cioè di prendere il microfono e parlare per ore. Chi applaude e gioisce di questo ha poco da scherzare, perché a me pare che continuate a non comprendere la gravità delle cose che fate. Non sarà certo questa reprimenda che vi farà cambiare idea. Sarebbe stato legittimo, da parte delle opposizioni, chiedere almeno una replica politica, ma c'è un deserto qui davanti e ringrazio vivamente l'Assessore Marrone per essere lì ad ascoltare le nostre relazioni.
Vi faccio però notare un dato. Quando si ha un Direttore generale della sanità e tanti Direttori delle ASL, si sa che quella figura apicale è una figura diversa dagli altri Direttori delle ASL, ma è proprio diversa anche per caratteristiche. Questo non vuol dire che il Direttore generale della sanità non può essere un ex Direttore dell'ASL, ma quando ricopre quel ruolo è una figura terza, diversa, diversa ancora dall'Assessore, ma comunque non un pari grado.
Solo per capirci: quale sarà il rapporto fra i Direttori delle ASL e il Direttore dell'ASL Zero che, tra l'altro, è un loro pari grado? È una domanda che possiamo fare all'Assessore Icardi? È legittimo farla? Qual è la risposta? Silenzio. Silenzio, perché, di fatto, abbiamo capito che l'Assessore Carosso non ha in mano questo dossier; forse non sa neanche la metà delle critiche che gli ha appena avanzato il collega Gallo. Non credo che si comprenda il fatto che voi volevate un manager e avrete, se va bene un Direttore delle ASL qualificato per fare il Direttore delle ASL e non il Direttore generale vicario - perché poi continuerà a esserci un Direttore della sanità piemontese, spero. E continuerete a lasciare noi, così come i concittadini piemontesi, senza una risposta ai dubbi che abbiamo avanzato.
Questo è lo stato della democrazia qui dentro. Mi fermo subito, perché non voglio neanche sprecare le parole per dirvi che questa discussione risulta ancora più ridicola senza un confronto vero con l'Amministrazione. Però vi lascio tanti emendamenti da votare, perché forse l'unica cosa che comprendete è questa e questo genere di interlocuzione fra noi e voi.
Almeno stancatevi nel pensare alle domande che abbiamo fatto, visto che tanto non avremo risposta. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire in discussione generale il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, la mia richiesta di intervento era solo per sollecitare una replica del Vicepresidente Carosso che, rappresentando la Giunta e tutte le deleghe presenti nella Giunta, ci permette di discutere di questo tema.
Quindi, volevo capire meglio cosa ne pensa. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori richiese di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e procediamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 All'articolo 1 sono stati presentati 77 emendamenti.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Siamo all'emendamento rubricato n. 6).
Il Consigliere Grimaldi intende illustrarlo?



GRIMALDI Marco

Non posso perché non sono numerati, quindi vi chiederei un attimo di.



PRESIDENTE

Sono in fondo. Sono successivi a questi, per cui si può iniziare. Ci sono 55 emendamenti da illustrare: può illustrare questi, se vuole; nel mentre gli Uffici mettono in linea gli emendamenti.
Ce ne sono ulteriori 17 successivi a questi.
Intende rinunciare all'illustrazione?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Per cosa? Per quale motivazione?



GALLO Raffaele

Presidente, scusi, le chiedo un minuto di sospensione per una riunione delle opposizioni. Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo la seduta.
Comunico che gli emendamenti sono in linea.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.17, riprende alle ore 16.29)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'è stato un incontro, prima di minoranza e poi di maggioranza, ragione per cui abbiamo ritardato di qualche minuto la ripresa dei lavori rispetto.
Mi sembra che da quell'incontro sia stata trovata un'intesa: qualche Consigliere intende intervenire o enuncio io l'intesa? Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ci sono diversi emendamenti ancora da illustrare, ma noi, come abbiamo detto a verbale, vorremmo chiudere l'interlocuzione con l'Assessore Icardi quindi possiamo soprassedere sull'illustrazione; a questo punto, le chiederemmo di sospendere il punto, aspettare l'arrivo dell'Assessore Icardi e riprendere il disegno di legge quando sarà possibile, però con la presenza dell'Assessore. La ringrazio.



PRESIDENTE

Sospendiamo l'esame del punto 4) all'o.d.g. inerente al disegno di legge n.
188.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame proposta di legge n. 169, inerente a "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 10 del 4 luglio 2017 'Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi'"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 169, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato all'unanimità dalla IV Commissione il 7 marzo u.s.
Relatore di maggioranza è il Consigliere Stecco, che ha facoltà di intervenire.



STECCO Alessandro, relatore

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Aula dell'attenzione che rivolge a questa patologia e nel voler trattare questa proposta in tempo utile per la prossima Giornata nazionale dell'endometriosi.
E' una patologia altamente invalidante che coinvolge a vari livelli tantissime donne fin dall'età scolare, perché comporta disturbi lievi fino a disturbi invalidanti. È una situazione che conosciamo anche come Consiglio regionale, in quanto nel 2017 è stata varata una legge che ha normato l'approccio dal punto di vista del sistema sanitario regionale nei confronti di questa patologia, per riordinare e creare dei percorsi migliorativi per le pazienti.
Rispetto a tale legge si è poi ipotizzato di portare avanti delle modifiche migliorative, dopo aver analizzato il funzionamento nella realtà e nella pratica della legge stessa, anche perché nel frattempo sono state introdotte delle modifiche e delle innovazioni che potevano in qualche modo agevolare il funzionamento di una legge regionale su questo importantissimo tema. È un tema che riguarda fino a 300 mila donne in Piemonte, quindi è estremamente importante fare in modo che l'assistenza sanitaria sia la migliore possibile.
Il DPCM del 3 marzo 2017 ha previsto l'istituzione per tantissime patologie del Registro elettronico in generale, quindi tra le proposte di modifiche abbiamo inserito l'introduzione del Registro elettronico anche per l'endometriosi, al fine di migliorare la conoscenza epidemiologica sulla malattia, gli accertamenti diagnostici, i trattamenti e gli esiti. Questa normativa dispositiva dello Stato del 2017 non era stata recepita dai governi regionali e, come stanno facendo in questi anni alcune Regioni vorremmo che anche la nostra si occupasse di inserire nella normativa di legge il Registro elettronico.
Mentre la legge regionale precedente non prevedeva questo registro elettronico, perché normativamente era stato istituito dopo, riteniamo di poter aggiungere questo nel percorso dell'endometriosi, che è importantissimo per poter avere dei dati, anche per future attività che ci chiede l'Europa. L'Europa chiede all'Italia l'utilizzo dei dati secondari sanitari per finalità di ricerca. Su questo c'è una linea europea e avere dei registri a livello sanitario (ovviamente nel rispetto della privacy) permette di formulare delle politiche di pianificazione, non solo nazionale ma anche europea.
Inoltre, c'è il tema dell'Osservatorio, che è il luogo dove si ha il rapporto con le associazioni e gli enti. Questo Osservatorio precedentemente normato in modo abbastanza fiscale, non era poi partito perché se in una legge si scrive che devono esserci, ad esempio, 10 enti e poi se ne trovano solo 9, l'Osservatorio non si può far partire. Per cui abbiamo modificato, allargando un po' la possibilità di farlo partire almeno con un certo numero di associazioni rispetto a quelle previste normate dalla legge, che sono elencate.
In più, abbiamo aggiunto nella proposta un'altra cosa, che è relativa ad una situazione che si verifica spesso, ovvero la difficoltà di far funzionare queste leggi a livello di una sanità, che è abbastanza a silos nelle Aziende sanitarie. Avere un centro di riferimento esperto, cosa che in molte patologie funziona - parlo di patologie anche più rare dell'endometriosi, più o meno frequenti - avvalersi di un centro esperto di coordinamento sanitario serve a migliorare gli skills e a fare funzionare meglio l'output sanitario nei confronti del paziente. Abbiamo ipotizzato di istituire il Centro di riferimento regionale, di cui si avvale poi l'Osservatorio.
La proposta si compone di nove articoli: articolo 1, che sostituisce l'articolo 3, relativo all'Osservatorio regionale e lo aggiorna in composizione e in funzionamento; articolo 2, che inserisce il Centro di riferimento regionale sull'endometriosi, la cui la partecipazione a titolo gratuito non comporta il riconoscimento di compensi, gettoni e rimborsi di spesa; articolo 3, che istituisce il Registro elettronico dell'endometriosi, ovviamente in rapporto alle modalità di realizzazione e di gestione della rete regionale per la prevenzione e la cura dell'endometriosi.
Nell'articolo 4 si interviene relativamente all'attività delle associazioni di volontariato, campagne informative e formazione del personale sanitario al fine di precisare che la pianificazione dell'attività formativa e di aggiornamento sono in capo al Centro di riferimento regionale sull'endometriosi e prevedono anche l'utilizzo di tecnologie innovative quali la teledidattica, la videochirurgia, la telechirurgia e la telecooperazione sanitaria.
Inoltre, abbiamo introdotto una quarta modifica relativa al terzo settore in particolare, inseriamo un articolo in cui riconosciamo l'apporto del terzo settore, degli enti del terzo settore (anche perché loro stessi hanno avuto una normativa nel 2017 di modifica del settore) che si occupano di questa patologia. Riteniamo, quindi, che ci debbano essere forme di coinvolgimento degli stessi nelle campagne di sensibilizzazione e informazione inerenti ai percorsi.
L'ultima questione, Presidente, è quella di formalizzare l'istituzione della Giornata regionale (che mancava) alla lotta all'endometriosi, da celebrare il 28 marzo (mancava nel senso che c'è a livello nazionale, ma non regionale). Naturalmente, la istituiamo nella stessa data della giornata nazionale, dedicata a promuovere iniziative di sensibilizzazione.
Presidente, anche queste sono iniziative di sensibilizzazione che, come sa chi fa attività legislativa, ma anche chi si occupa di queste materie in termini organizzativi, aiutano la crescita del sistema nei confronti dei pazienti che hanno bisogno di un sistema sempre più attento, sempre più sensibile e sempre più organizzato.
Grazie, Presidente, ho terminato.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.
La parola al relatore di minoranza, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico, relatore

Grazie, Presidente.
Il mio sarà un intervento breve, anche perché tutto quanto era necessario dire è stato detto dal Consigliere Stecco, relatore di maggioranza.
Come ha già detto il collega, è stato un percorso condiviso di una legge che va a implementare una precedente legge regionale, promossa e approvata nella scorsa legislatura, che abbiamo fortemente desiderato, per dare una risposta importante alle tante donne che soffrono di questo problema.
È importante, come legislatori, riuscire a valutare le nostre leggi periodicamente e a migliorarle; capire quali sono i punti che funzionano bene, quelli che non funzionano per nulla e quelli che possono essere migliorati. Questo è bene che si faccia in continuità tra legislature anche quando c'è discontinuità politica, perché su alcuni temi - e la salute è certamente uno di questi - non bisogna contrapporre le posizioni politiche differenti, ma mettere al centro sempre la salute dei cittadini.
Ecco perché era importante, prima di tutto, istituire il Registro, che mancava nella scorsa legislatura, perché l'iter della precedente legge si era, dal punto di vista temporale, accavallato all'iter che aveva portato al DPCM, quindi aspetti che si sono chiariti meglio nei mesi successivi.
È stato anche corretto rivedere il funzionamento dell'Osservatorio che nelle modalità previste, creava alcuni impedimenti; così come è importante potenziare tutti gli aspetti di informazione su un tema così rilevante.
Sappiamo quanto, nelle politiche sanitarie, la consapevolezza dell'informazione corretta sia elemento fondamentale della prevenzione.
Mi auguro, Presidente, che nel rispetto dello spirito di questo percorso condiviso in ogni suo aspetto ci sia, da parte della maggioranza l'accoglimento di alcune proposte delle minoranze, alcune sotto forma di emendamenti e altre sotto forma di atti di indirizzo collegati, che noi stiamo depositando proprio per dare importanza a elementi legati alla sintomatologia, spesso collegata alla patologia dell'endometriosi, che non sempre e non tutti, anche nell'ambito sanitario, riescono a collegare.
È importante, se oggi riparliamo di endometriosi, non dimenticare tutte le varie patologie sintomatologie collegate a questa patologia principale e farci carico di dare una risposta unitaria, da parte di tutte le forze politiche, magari con una presenza nell'Osservatorio o dando un'interlocuzione alle tante associazioni che si occupano di questi problemi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla relatrice di minoranza, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca, relatrice

Grazie, Presidente.
Anzitutto ringrazio il Consigliere Stecco per aver ripreso questo tema, già oggetto di una legge approvata nella scorsa legislatura, a prima firma della collega Caputo. Anche allora avevamo discusso con grande spirito collaborativo perché, quando si lavora su questi temi, non ci può essere un approccio differente.
Questo testo, a distanza di pochi anni, va a intervenire su alcuni aspetti della legge che, sicuramente, aspettavano una correzione e una revisione per rendere il provvedimento maggiormente incisivo. Parliamo, in particolare, del registro elettronico, che consente di approfondire le conoscenze relativamente alla malattia e, di conseguenza, anche cercare i trattamenti terapeutici più adatti, contribuendo quindi alla ricerca.
Parliamo anche dell'Osservatorio. Abbiamo molti osservatori collegati a leggi regionali e, molto spesso, ci si accorge che gli osservatori non sono efficienti e devono essere, in qualche modo, rivisti e migliorati dal punto di vista anche della composizione, altrimenti rischiamo di avere degli osservatori che sono organismi vuoti, che in realtà non lavorano e quindi non portano nessun beneficio rispetto alle tematiche che vanno ad affrontare.
Ovviamente, anche noi abbiamo dato un voto favorevole in Commissione su questo provvedimento, perché riteniamo che un tagliando rispetto a una legge regionale, fatto anche dopo pochi anni, nel momento in cui va a migliorare la norma, soprattutto se parliamo di malattia, e quindi siamo in ambito sanitario, non può che portare un beneficio alla collettività e, in particolare, alle persone che soffrono di questa malattia.
Rispetto a questo, riteniamo anche importante sottolineare che nella giornata dedicata alla malattia si debbano compiere delle attività, mettere in atto delle attività informative che possano consentire - a chi, magari inconsapevolmente, è affetto da questa malattia oppure non riconosce i sintomi che a volte possono essere latenti oppure è consapevole di esserne affetto, ma per vari motivi non accede a terapia e cure efficaci attraverso le giornate dedicate, in particolare alla giornata che verrà celebrata il 28 marzo, di accedere a materiale informativo e anche confrontarsi con degli specialisti ed avviare quindi un percorso di cura.
In definitiva, riteniamo che questo provvedimento vada a migliorare un provvedimento che era già valido, su cui si era già lavorato seriamente nella scorsa legislatura, ragion per cui abbiamo anche accettato di avere un percorso abbreviato, di fare uscire rapidamente dalla Commissione il testo e di discuterlo oggi in Aula, anche per dare un segnale a tutte le donne che soffrono di questa malattia e necessitano più che mai di avere strumenti a disposizione per poterla affrontare in modo efficace.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
La proposta di legge in discussione mira a modificare la legge regionale n.
10 del 2017, che è intervenuta su una patologia ancora oggi pudicamente sottovalutata. L'endometriosi è una malattia femminile determinata dall'accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall'utero. Questa anomalia determina nel corpo un'infiammazione cronica che si manifesta tramite forti dolori. Già questo breve accenno indica quanto questa malattia rappresenti un elemento limitante, se non addirittura invalidante per le donne che ne sono affette.
Giusto per avere contezza della dimensione del fenomeno, ricordo che secondo i dati del Ministero della Salute, tale patologia ha una prevalenza di circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva e interessa tra il 30 e il 50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire.
Come ricordato nella relazione al provvedimento, i casi conclamati in Italia sono almeno tre milioni, di cui 300 mila solo in Piemonte. La norma regionale vigente rappresenta un buon punto di partenza, tanto che venne approvata a larga maggioranza, con ampia condivisione ed è intervenuta al fine di migliorare la tutela della salute e le condizioni di vita individuali delle donne, attraverso azioni di prevenzione e sensibilizzazione.
Come Gruppo di Forza Italia siamo sempre stati sensibili e attenti rispetto all'argomento; la scorsa legislatura si è portato un contributo fattivo alla definizione della norma e, anche in questa legislatura, abbiamo sollecitato la Giunta regionale a dare piena attuazione alla legge n. 10 trovando grande sensibilità nell'Assessore Icardi. Oggi si intende migliorare questa norma per darne piena attuazione sia attraverso una modifica puntuale di alcuni aspetti, a partire dalla composizione dell'Osservatorio regionale sull'endometriosi per rendere tale organismo più efficace e operativo, sia prevedendo l'introduzione del registro regionale elettronico dell'endometriosi, utile per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia.
L'introduzione di questo registro elettronico era prevista in un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del marzo 2017, che al momento non ha ancora trovato piena applicazione nel nostro ordinamento regionale pertanto, la proposta di legge, colmando questo vulnus, rappresenta un fondamentale strumento conoscitivo per la comunità medica di grande importanza nella risposta e nella gestione dell'endometriosi.
Per queste ragioni, anticipo fin da ora il voto favorevole del Gruppo di Forza Italia.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Biletta.
Vi sono ulteriori interventi in merito alla discussione generale sulla proposta di legge n. 169? Sospendiamo per qualche minuto la seduta, perché occorre esaminare gli emendamenti pervenuti sulla proposta di legge.
La seduta è sospesa fino alle ore 17.00.



(La seduta, sospesa alle ore 16.53, riprende alle ore 17.09)



PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altri interventi in discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti i colleghi, perché nelle scorse settimane e negli scorsi mesi queste malattie sono ritornate al centro della contesa politica e personalmente, ne vedo un'accezione positiva. Sono entrate sulla scena dell'opinione pubblica e dei notiziari, anche grazie al fatto che, a partire da "Non una di meno" e dalle manifestazioni delle scorse settimane e anche dell'8 marzo, tantissime donne sono scese in piazza per chiedere il riconoscimento, in primis, di molte malattie di genere, a partire dall'endometriosi. Questo vorrei che fosse in qualche modo messo a verbale in questa discussione.
Che cosa chiedevano? Il riconoscimento di alcune malattie invisibili, per esempio la vulvodinia e l'endometriosi, delle patologie poco studiate dalla medicina. Che cosa rivendica il nuovo movimento femminista italiano? Rivendica diritti, tutele e sostegno economico e anche cure da parte dello Stato e del Servizio sanitario nazionale per malattie invalidanti che sono molto diffuse e che richiedono cure costose, ma che sono, allo stesso tempo, quasi ignorate dalla medicina del Servizio sanitario nazionale.
Ci sono state diverse mobilitazioni; per dare un senso delle proporzioni sono state tantissime le città italiane che hanno chiesto questo riconoscimento. Qualche settimana fa, l'Assessore Icardi ha risposto ad un nostro question time e ci dicevamo che il riconoscimento della vulvodinia della neuropatia del pudendo, della fibromialgia e dell'endometriosi e delle tante forme di dolore pelvico sono ancora oggi un tabù, un tabù soprattutto fuori dai livelli essenziali di assistenza. Questo non vale per tutte e la discussione di oggi ne è la dimostrazione; di alcune malattie c'è stato un avanzamento pure istituzionale, anche grazie alle leggi delle Regioni che vanno ampliate, migliorate e, se possibile, rese efficaci.
Per questo ringrazio prima di tutto gli Assessori competenti che in queste due legislature hanno provato a dare una prima apertura, ma soprattutto ringrazio i Consiglieri che se ne sono occupati, a partire dai colleghi Stecco e Frediani, che hanno voluto migliorare un testo, che era già un testo coordinato e unificato nella scorsa legislatura con più Gruppi politici, a dimostrazione che in quest'Aula i tabù non ci sono stati, non ci sono, ma c'è la volontà di migliorare ancora di più l'ipotesi che abbiamo messo in campo.
I numeri, d'altra parte, parlano chiaro; secondo gli studi più recenti circa il 16% delle donne ha sperimentato nel corso della propria vita sintomi riconducibili alle malattie di cui facevo menzione. Quindi, non solo quella di cui stiamo discutendo oggi, ma anche di tutte le malattie femminili di cui spesso non si sente parlare, cioè di sindromi croniche che comportano fra i vari sintomi anche quello della chiusura verso.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Chiedo all'Aula di tenere un tono più pacato e moderato, in modo che si riesca a sentire meglio chi interviene. Prego, Consigliere Grimaldi prosegua.



GRIMALDI Marco

Dicevo che, mentre la fibromialgia colpisce circa 2 milioni di persone, con un rapporto donne di 3 a 1 (e anche questa malattia viene identificata in media dopo cinque anni dalla comparsa dei sintomi), la patologia più difficile è l'endometriosi, che riguarda non solo l'apparato riproduttivo come hanno detto i colleghi, ma può estendersi ad altri organi dell'area pelvica e non solo.
Credo che la cosa importante di questa discussione è provare a non mettere in serie A, in serie B e in serie C prima di tutto la conoscenza. Per questo, insieme al collega Valle abbiamo approvato ad armonizzare il testo con altre patologie. Se non sarà possibile - lo diciamo già - abbiamo provato a ricalcare insieme, in un ordine del giorno a sua prima firma alcune richieste al Parlamento, perché come diceva l'Assessore Icardi in una risposta ad un question time, noi vorremmo l'inserimento della vulvodinia, della neuropatia del pudendo e della fibromialgia nell'elenco delle malattie croniche invalidanti previste dai livelli essenziali di assistenza. Così come vorremmo, in qualche modo, accrescere le competenze delle figure sanitarie idonee a garantire un'adeguata assistenza, in relazione alle specificità delle patologie di cui stiamo parlando. Sarebbe importante che i presidi sanitari piemontesi trovassero nelle nostre eccellenze anche la capacità, a partire dall'avanzamento che facciamo oggi sull'endometriosi, di avere dei grandi luoghi di ricerca in questo campo e di estensione di un diritto universale.
Rivolgiamo questo appello soprattutto a chi ogni giorno lavora nei nostri consultori, a chi lavora da tempo al Sant'Anna per far diventare il Piemonte un'eccellenza anche nella capacità di spiegare a tutta la medicina che una medicina di genere sempre di più deve includere, partendo dal fatto che non bisogna stigmatizzare, banalizzare e ridicolizzare.
Lo dicevamo qualche settimana fa: c'è stato bisogno di qualche star o del gossip pubblico per uscire dal silenzio, ben venga; però poi queste Aule devono rimettere al centro i diritti di tutte le persone che in questi anni hanno sofferto anche dell'impossibilità di curarsi nel pubblico. Ne parlavamo proprio oggi: c'è chi addirittura è dovuto andare in altre Regioni per trovare professionisti che inquadrassero al meglio queste malattie.
Credo e spero che l'opportunità di avere un disegno di legge senza barriere e senza confini politici, come è stato questo, ci aiuti, intanto, ad avere un testo sempre migliore e anche la disponibilità dei colleghi, qualora non succedesse già in questo testo, a rinquadrare tutte le malattie di cui abbiamo provato a parlare e far sì che ci sia una risposta del servizio sanitario nazionale, a partire da quello piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Presidente, colleghi, grazie. Un ringraziamento voglio rivolgerlo anche al collega Presidente Stecco, per questa proposta di modifica della legge n.
10 del 2017 sull'endometriosi. Come ricordato dai colleghi, si tratta di una malattia fortemente invalidante, una malattia determinata dall'accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall'utero, che determina, nel corpo un'infiammazione cronica che si manifesta tramite forti dolori.
Secondo quanto riportato nel "Vademecum per un benessere psicofisico al femminile" del Ministero della Salute, l'endometriosi risulta essere spesso sottovalutata, soprattutto per i tempi necessari alla diagnosi (si parla addirittura di cinque/dieci anni). Come è stato evidenziato dai colleghi, è una patologia che ha una prevalenza del 10-15% delle donne in età riproduttiva, interessando, tra il 30 e il 50%, donne infertili o che hanno difficoltà a concepire.
Nel 2017, la Regione ha legiferato con la legge n. 10: "Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi", al fine di migliorare la tutela della salute e la condizione di vita delle donne attraverso azioni di prevenzione e di sensibilizzazione.
La legge n. 10 andava a istituire l'Osservatorio sull'endometriosi, con il compito di predisporre le linee guida per il percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare; elaborare programmi per la formazione l'aggiornamento del medico e del personale medico; analizzare i dati e svolgere tutta una serie di attività.
Inoltre, la legge prevede l'adozione di un Piano regionale di azione per la prevenzione e la cura dell'endometriosi stessa, contenente gli obiettivi di attività delle articolazioni del Servizio Sanitario Regionale.
Nonostante l'ampia condivisione che ha portato all'approvazione di questa legge a larga maggioranza in Consiglio nella scorsa legislatura, non si è data attuazione alla norma. In assenza di una piena operatività dell'Osservatorio, pare ad esempio inopportuno adottare delle linee guida la cui competenza sarebbe in capo all'Osservatorio.
In sostanza, ci sono un po' di problemi: l'Osservatorio non è mai partito a riguardo richiamo il fatto abbiamo una serie di Osservatori, Comitati e Commissioni legiferati dalla Regione in questi ultimi dieci/quindici/vent'anni, a cui, addirittura, non è mai stata data attuazione e regolamenti fermi da più di dieci anni. Forse un ragionamento andava posto su questo Osservatorio, per cui bene ha fatto il collega Stecco a porre l'attenzione sul tema. Pertanto, un'asciugatura, un miglioramento nella sua composizione credo sia fondamentale, come credo sia utile valorizzare questa giornata dell'endometriosi.
Esattamente due anni fa avevo predisposto un'interrogazione, proprio nei momenti che anticipavano l'arrivo del COVID, per chiedere alla Giunta cosa si intendeva fare per la giornata nazionale sull'endometriosi. Devo dire che ho riscontrato una sensibilità da parte della Giunta in tal senso, ma poi arrivò il COVID, quindi tutta la priorità venne data alla gravità dell'emergenza e della situazione. Per qualcuno, aggiungere la giornata regionale a quella nazionale potrebbe essere solo una questione di forma in realtà, è un modo per calcare e rafforzare l'attenzione della nostra Regione sul tema, per cui ci sta che venga istituita una giornata regionale sul tema.
Bene ha fatto il collega Stecco, che ringrazio anche per aver portato all'attenzione il tema del Registro elettronico. Benissimo.
È vero che questa norma non prevede oneri a carico della Regione; è vero che si potevano fare anche altre iniziative e si potevano promuovere interventi di carattere oneroso a carico del bilancio della Regione per promuovere iniziative di sensibilizzazione, per esempio proprio per la giornata del 28 marzo; è vero che si poteva, ad esempio, promuovere una linea gialla, un telefono dedicato da mettere a disposizione delle donne con questo grave problema, magari in collaborazione con le tante associazioni che si occupano, nella nostra regione, della malattia. Per penso sia già un bel segnale che diamo, alla luce dell'esperienza di questi anni, per rafforzare una legge importante su una malattia che, per chi la vive, è realmente drammatica. È altrettanto fondamentale lavorare nelle nostre scuole, sui nostri giovani e sulle ragazze, al fine di una diagnosi precoce della malattia.
Il lavoro svolto in questi ultimi anni dalle istituzioni e dalle molte associazioni è un segnale importante che va nella giusta direzione; questa legge farà lo stesso: andrà nella giusta direzione di contrastare una malattia così fortemente invalidante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Valle in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Con questo intervento, oltre ad intervenire in discussione generale presento contestualmente anche un atto di indirizzo in un solo passaggio così lo daremo per illustrato quando arriveremo al momento della votazione.
Con il collega Grimaldi abbiamo inteso presentare e collegare un atto di indirizzo alla discussione che abbiamo in corso oggi, perché il confronto che abbiamo avuto in quest'Aula sulle malattie cosiddette invisibili, come il caso dell'endometriosi che noi abbiamo già cominciato un po' di anni fa non si esaurisce con questa patologia, ma riguarda anche altre situazioni e altre patologie e sintomatologie differenti che ancora non sono riconosciute nei livelli essenziali di assistenza. Tra queste, alcune di quelle che intendiamo portare all'attenzione dell'Aula con questo atto di indirizzo, sono la vulvodinia, la neuropatia del pudendo e la fibromialgia.
Sono tutte patologie o sintomatologie difficili da rilevare; non hanno un biomarcatore in grado di accertarle immediatamente; soprattutto sono facili da confondere con problematiche di carattere psicosomatico.
Queste sintomatologie hanno una diffusione piuttosto importante. Si stima che tutte insieme possano interessare circa una donna su sette, anche se non esistono studi territorialmente georeferenziati; molto spesso la diagnosi arriva con considerevole ritardo, con tutto quello che pu comportare, come potete immaginare, una diagnosi che mediamente si ritarda di quasi quattro cinque anni, quindi problematiche psicologiche connesse degenerazione della malattia, spreco e uso/abuso di farmaci anche per un trattamento inadeguato. E tutte le conseguenze che potete immaginare di carattere sociale ad esso connesse.
Con la nostra mozione (che peraltro non trovate più caricata sul portale perché è già depositata, quella che trovate caricata è una versione vecchia prima delle modifiche che mi ha suggerito il Consigliere Stecco, per cui chi vuole aggiungere la firma può farlo al banco della Presidenza) chiediamo alla Regione di sostenere l'inserimento di queste sintomatologie in Conferenza Stato-Regioni e presso il Comitato LEA all'interno dei livelli essenziali di assistenza; di avviare un percorso, da una parte, di accrescimento delle competenze sanitarie che si occupano di queste patologie e, dall'altra, di individuare dei presidi sanitari pubblici che siano centri di riferimento unico regionale in maniera da evitare il rimbalzo, come una pallina di ping pong, dei pazienti da un centro all'altro, alla ricerca di qualcuno che li possa seguire o del dover costruire loro quell'approccio multidisciplinare che il sistema sanitario da solo non sempre è in grado di offrire; infine, di promuovere campagne di informazione e di sensibilizzazione periodiche sulle problematiche relative a queste sintomatologie.
Come dicevo, nell'impegno abbiamo già avuto modo di confrontarci anche con il Consigliere Stecco per arrivare a una formulazione che fosse condivisibile; in questo senso, mi auguro che possa essere quindi approvato dall'Aula con il più ampio consenso possibile.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere se sia possibile collegare a questa proposta di legge, che ha visto il nostro voto favorevole in Commissione, la mozione n.724 presentata il 9 dicembre 2021 che si occupa di fibromialgia (ringrazio i colleghi Canalis, Avetta, Sarno, Salizzoni e Valle per averla sottoscritta).
Nello stesso tempo, oltre a chiedere il collegamento a questa proposta di legge come poc'anzi fatto dal collega Valle, comunico un'ipotesi di emendamento negli impegni della Giunta. Nel testo è scritto che si impegna la Giunta regionale ad inserire la sindrome fibromialgica tra le malattie croniche invalidanti; adesso proponiamo di utilizzare la formula "propone alla Giunta regionale di farsi promotrice presso il Comitato LEA e la Conferenza delle Regioni per il riconoscimento della fibromialgia tra le malattie croniche invalidanti", sulla scia della stessa ipotesi di modifica di cui diceva prima il collega Valle, perché a bilancio e a risorse invariate non possiamo aggiungere altre risorse.
Questo è il tema e nell'ultimo punto - questo però lo valuteremo magari con il Consigliere Stecco - noi chiediamo anche di dare concretezza alle azioni sopra riportate con l'istituzione di un apposito capitolo e la definizione di un budget dedicato. Era una misura un po' più finalizzata e un po' più cogente rispetto alle altre impegnative, ma per dare maggiormente forza.
Volevo innanzitutto capire dalla Presidenza se potevamo collegare la nostra mozione alla legge e se è possibile fare quella modifica sull'impegnativa dopodiché capire se è possibile votarla oggi.
Se fosse utile, mi avvicinerei al banco della Presidenza per concordare la modifica.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Vi sono ulteriori interventi in discussione generale? Invito il Consigliere Magliano ad avvicinarsi al banco della Presidenza per sottoscrivere le modifiche.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire brevemente in discussione generale, ricordando che il tema, già sollevato da diversi colleghi Consiglieri, del dolore pelvico cronico e di tutte le sintomatologie che creano chiaramente disabilità o difficoltà lavorative piuttosto che ulteriori situazioni a livello psicologico, sono chiaramente un fronte nuovo su cui è giusto, secondo me richiamare chiaramente la Commissione LEA a livello nazionale e la Conferenza Stato-Regioni affinché identifichino delle nuove categorie di vera e propria patologia da inserire eventualmente nei LEA; dopo tale inserimento, impegnare le Regioni, insieme al Governo e con eventuali fondi, delle forze fisiche maggiori, anche organizzative, e dei budget.
Questa discussione generale fa emergere che il comitato LEA è un po' il convitato di pietra che deve aggiornare determinate patologie. Le Regioni insistono sulla Conferenza Stato-Regioni per favorire questi percorsi credo, siano temi assolutamente nuovi e molto importanti, ma che, come sempre, richiedono legislativamente e normativamente dei tempi a livello nazionale e da cui però non possiamo prescindere.
Pertanto credo che temi assolutamente condivisibili debbano avere i passaggi che sono stati anche menzionati ad esempio dal Vicepresidente Valle e dal Presidente Magliano. Pertanto, lo dico a livello personale sono patologie, situazioni o disordini che, di fatto, sono delle cronicità e che però non hanno un riconoscimento a livello LEA, quindi a livello di esigibilità e di organizzazione che viene messa in piedi. È giusto sensibilizzare in questo senso gli organi nazionali preposti per poter migliorare anche questi aspetti.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Chiedo alla Giunta se intende intervenire.
Non essendoci richieste, passiamo all'esame degli emendamenti; nell'attesa che vengano caricati, sospenderei la seduta per qualche minuto.
Sull'ordine dei lavori ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente. Senza dover per forza sospendere la seduta, chiedo solo delle delucidazioni. Come avete capito, c'è un intento collaborativo da parte delle opposizioni, anche perché su questo testo c'è la volontà di arrivare presto all'approvazione finale, ovviamente appena finiremo di esaminare l'articolato.
Però mi pareva che avessimo sospeso il testo precedente semplicemente perché avevamo appreso che l'Assessore Icardi non era indisponibile, ma stava semplicemente facendo una conferenza stampa in cui annunciava i 50 milioni per ridurre di un terzo le liste d'attesa. Almeno così abbiamo appreso. Così, per l'ennesima volta, colleghi, solo per capirci: i giornalisti ci chiedono di rispondere all'Assessore Icardi che, nel frattempo, non è qui a parlare delle sue leggi, ma da un'altra parte a fare una conferenza stampa. È solo per ricordare il contesto.
Presidente, abbiamo notizie? Perché se ritorna l'Assessore Icardi possiamo chiudere le leggi precedenti e magari avere delle risposte anche nel merito sanitario su quella di cui stiamo parlando. Altrimenti, rischia davvero che anche la volontà da parte delle opposizioni di non illustrare niente, di non presentare emendamenti ostruzionistici e di passare da una legge all'altra sia semplicemente una presa in giro da parte della maggioranza nei nostri confronti. Quindi, visto che, nel frattempo, un'ora è passata le chiederei se ha notizie dell'arrivo dell'Assessore. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Non ho nessuna notizia in merito. Essendoci altri esponenti della Giunta, possiamo anche continuare ad intervenire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Presidente, intervengo rispetto agli emendamenti alla mozione, per dire a verbale che ho eliminato un punto dell'impegnativa, precisamente l'ultimo punto, cioè quello che recita: "di dare concretezza alle azioni sopra riportate con l'istituzione di un apposito capitolo e la definizione di un budget dedicato", proprio perché era una richiesta di spesa.
Ci tenevo a dire a verbale che ho eliminato questo punto nella mozione n.
724, che ho chiesto di collegare alla legge.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, nell'attesa che vengano caricati gli emendamenti, sospendiamo i lavori per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.37, riprende alle ore 17.46)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sono pervenuti 16 emendamenti a prima firma del Consigliere Grimaldi.
ARTICOLO 01 Emendamento rubricato n. 1) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 2) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 3) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 4) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 5) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 9) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 02 Emendamento rubricato n. 6) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 7) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 8) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Emendamento rubricato n. 10) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 11) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 bis Emendamento rubricato n. 12) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Emendamento rubricato n. 13) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 16) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Emendamento rubricato n. 14) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 15) presentato da Grimaldi, Bertola, Frediani Giaccone, Magliano.
(Testo allegato al presente verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione congiunta degli emendamenti sopra elencati.



GRIMALDI Marco

Se i colleghi sono d'accordo, soprattutto il Consigliere Stecco e la Consigliera Frediani, li illustrerei tutti e 16 addirittura in tre minuti (forse anche meno).



PRESIDENTE

Prego.



GRIMALDI Marco

Abbiamo semplicemente voluto adeguare il testo, come diceva il Consigliere Valle, a tutte le malattie derivate dall'endometriosi, collegate all'endometriosi o simili all'endometriosi, per non - tra virgolette "sottovalutare" quello che ci stanno dicendo le tante colleghe che in Italia hanno fatto lo stesso lavoro. Per una volta, ringraziamo le tante colleghe italiane, soprattutto donne, mentre mi fa piacere che in quest'aula ci siano tanti colleghi che, al pari delle colleghe, hanno voluto cimentarsi su una medicina che, ripeto, è di genere. Mi riferisco in particolare, a un emendamento, il primo, che modifica l'articolo con: "a) la diagnosi precoce dell'endometriosi, della vulvodinia e della neuropatia del nervo pudendo...".
In generale, questi emendamenti (ovviamente, se i colleghi lo riterranno utile, posso specificare qualcuno dei 16 emendamenti) servono semplicemente per ampliare il testo e aggiornarlo, così come ci chiedono in tanti nel resto del Paese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori interventi sugli emendamenti, do la parola all'Assessore Carosso per il parere della Giunta.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Scusi, Vicepresidente, dall'1 all'8 sono emendamenti aggiuntivi prima dell'articolo 1.
Dall'emendamento rubricato n. 1) all'emendamento rubricato n. 5) il parere è contrario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Capisco che adesso l'Assessore Carosso si voglia giustamente cimentare in un ruolo che gli competerebbe anche, ma ci può almeno spiegare le motivazioni per cui la Giunta non vuole aggiornare il testo originario neanche il testo presentato dai Consiglieri oggi? Vorrei capire se ci sono dei tabù - spero di no - verso l'aggiornamento del quadro normativo, soprattutto delle malattie di riferimento o se c'è un problema a far sì che la prevenzione, le complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza anche sociale di queste malattie sia un problema per questa Giunta.



PRESIDENTE

La Giunta chiede di intervenire? Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente Carosso, ne ha facoltà.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Semplicemente perché noi siamo favorevoli che gli emendamenti vengano inseriti o recepiti in una legge statale, ma non possiamo inserirli in una legge regionale. Questa è la motivazione.



PRESIDENTE

Grazie, Vicepresidente Carosso.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Dal momento che ho sottoscritto gli emendamenti volevo capire meglio. Non ho capito benissimo, anche perché non ho sentito, la motivazione del Vicepresidente Carosso: la Giunta è favorevole agli emendamenti, ma non può inserirli nella legge regionale? Può spiegare meglio, perché non ho capito cosa intenda dire: nel senso che potrebbero implicare un aumento di risorse oppure non sono attinenti al tema? Non ho compreso la motivazione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Personalmente, credo che si possa andare avanti con la votazione degli emendamenti. La Giunta ha giustamente detto che il tema è attenzionato e attenzionabile ed è importantissimo valutare determinati aspetti, ma in questa fase gli emendamenti possono non essere inseriti nella legge regionale, ma devono essere rimandati a un livello nazionale, dove possono essere prese delle decisioni inerenti a questi aspetti che hanno una rilevanza sicuramente molto importante, ma in questa fase, su questo tipo di legge, non si ritiene opportuno inserirli nella legge regionale. Così ho interpretato.
Vorrei chiedere all'Aula se potevamo andare avanti; non so se ci sono altri interventi, ma credo di aver fatto chiarezza sulla questione sollevata.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Voglio solo far notare agli attuali relatori - ma credo che la relatrice Frediani lo sappia bene - che con lo stesso tipo di obiezione, quest'Aula non avrebbe prodotto il testo precedente. Il senso del testo precedente che oggi aggiorniamo è perché voleva anticipare e promuovere quello che poi è successo a livello nazionale.
Non ho capito perché - ragionateci con noi, colleghi - sull'endometriosi abbiamo anticipato i tempi e semplicemente oggi, giustamente, andiamo a rivedere una legge perché la vogliamo aggiornare e migliorare. Mi spiegate con che ratio vogliamo trattare la vulvodinia, le neuropatie del nervo pudendo, come se invece su questo si dovesse seguire un altro iter che prima è nazionale e poi è regionale? Iter che, comunque, sull'endometriosi non abbiamo seguito (se è questa la motivazione).
Magari l'Assessore Carosso si è espresso non nei termini giuridici più corretti; allora, visto che nel frattempo è arrivato l'Assessore Icardi gli chiederei di leggere gli emendamenti e di darne una lettura culturalpolitica dal punto di vista sanitario. Ripeto, se l'obiezione è: aspettiamo che sia inserito nei LEA, non è questo il punto, almeno nel riconoscimento di quello che potremmo fare come Regione Piemonte, a partire anche dal ruolo degli osservatori; a partire, per esempio, dall'emendamento 2, in cui ricordiamo che dobbiamo promuovere la conoscenza delle patologie e dei loro effetti in ambito sanitario sociale, familiare e lavorativo. Non si capisce perché lo dobbiamo fare per l'endometriosi e non possiamo farlo anche, per esempio, per la vulvodinia e per la neuropatia del pudendo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Il parere sugli emendamenti è già stato dato; l'Assessore Icardi non intende intervenire. Possiamo procedere con le votazioni.
ARTICOLO 01 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 02 L'emendamento rubricato n. 6) è identico agli emendamenti rubricati n. 7) e n. 8).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 1 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 2 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 bis Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 4 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'articolo 6.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



GRIMALDI Marco

Presidente, non ho votato. Può segnare il mio voto favorevole?



PRESIDENTE

Mettiamo agli atti che il Consigliere Grimaldi ha votato a favore dell'articolo 9.
Sono state presentate due mozioni.
. Mozione n. 724 "Quali sono le intenzioni della Giunta regionale rispetto al riconoscimento della fibromi algia o sindrome fibromialgica?" presentata da Magliano, Canalis, Sarno, Avetta Salizzoni, Valle . Mozione n. 784 "Riconoscimento di vulvodinia, neuropatia del pudendo e fibromi algia come malattie croniche e invalidanti" presentata da Valle, Avetta, Ravetti, Rossi, Sarno, Sacco, Magliano, Marello.
.
Chiedo alla Giunta di esprimere il parere sulle due mozioni.
La Giunta esprime parere favorevole su entrambe, così come modificate.
Se non vi sono richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla mozione n. 724, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sulla mozione n. 784, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo se ci sono interventi per dichiarazione di voto sull'intero testo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Voterò a favore del testo con convinzione, perché sarebbe assurdo far pagare la nostra rabbia a chi soffre per malattie così importanti ed invisibili come l'endometriosi. Sarebbe assai sciocco prendersela con un testo che ha ovviamente delle rigidità e anche figlio di un adeguamento e di un'innovazione che è precedente a questa legislatura.
Faccio però notare che auspicavamo un po' più di sensibilità, anche solo nel comprendere il senso dei nostri emendamenti così come dell'ordine del giorno che con il collega Valle abbiamo in parte illustrato. Avremmo almeno voluto un'apertura sul senso di aggiungere la vulvodinia, così come altre malattie invisibili che abbiamo descritto; penso alla discussione che abbiamo avviato sulla fibromialgia e su quelle che sono tutte le malattie che sono state per tanti anni assenti dallo scenario pubblico e anche dalla riconoscibilità del Servizio sanitario nazionale, così come di molti consultori e anche di luoghi così importanti come il Sant'Anna.
Cosa le sto chiedendo, Presidente? E cosa chiedo soprattutto al Presidente Stecco? Prima di tutto, se possibile, di rivedere questo testo nei prossimi mesi, anche accorgendoci che le parole che oggi ha pronunciato l'Assessore Carosso sono insufficienti ed inadeguate. Perché sono insufficienti ed inadeguate? Perché se qualche anno fa abbiamo innovato a livello nazionale facendo una legge come questa, non si capisce perché per altre malattie non si possa fare lo stesso, riconoscendole e scrivendole in legge, anche sapendo, Assessore Icardi, che è lei che ha la responsabilità più di noi nel pretendere - come mi ha risposto in un question-time - nel tavolo che si occupa dei LEA e nella Commissione, che la fibromialgia, la vulvodinia e la neuropatia del pudendo siano inserite in questo senso. Così come è importante - visto che abbiamo appena votato la mozione ed è un motivo in più per votare positivamente su questa legge - avviare un accrescimento delle competenze delle figure sanitarie, idonee a garantire un'adeguata assistenza in relazione alla specificità delle patologie, così come bisogna individuare i presidi sanitari pubblici dedicati alla diagnosi e alla cura di queste malattie di genere.
Per questo ringrazio il collega Magliano e il collega Valle perché, perch hanno comunque ampliato questa legge con due mozioni; ringrazio anche la collega Frediani perché, da relatrice, ha colto positivamente i nostri emendamenti che - ahimè - oggi sono stati bocciati. Spero che tutti insieme potremo riscrivere alcuni termini di questa legge, perché non ci sono malattie di serie A e di serie B e non ci sono, soprattutto in questo campo, avanzamenti che non possiamo fare tutti insieme, come oggi proviamo a fare.
Per questo, il nostro voto è positivo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Volevo ringraziare tutta l'Aula per il lavoro svolto, sia in Commissione sia in Aula, e per il dibattito sviluppato su temi così importanti.
Sul tema del dolore pelvico femminile e del riconoscimento delle patologie che lo causano, come è stato già detto in Aula, c'è la massima sensibilità e la massima attenzione; si spera possa avvenire, come anche per altre patologie altamente invalidanti, un riconoscimento da parte del Governo della Commissione LEA e della Conferenza Stato-Regioni.
Sul tema si era già espresso in precedenza il nostro Assessore, ma non solo. Anche a Roma, i nostri deputati hanno aderito all'Intergruppo sulla sindrome del nervo accudendo, sulla vulvodinia e sulla fibromialgia.
A livello di gruppo, a livello politico, questi temi sono assolutamente alla nostra attenzione e l'abbiamo dimostrato interagendo con la mozione proposta dal Partito Democratico, con cui abbiamo interagito anche in sede di modifica e poi, addirittura, sottoscrivendola. Pertanto, non possiamo non dire che ci sia una massima attenzione da parte nostra su questi tre temi aggiuntivi. Analogamente, abbiamo votato convintamente l'ordine del giorno del Consigliere Magliano sul tema specifico della fibromialgia.
Entrambi i documenti vanno nella giusta direzione di identificare il percorso, che è quello di avere chiare azioni a livello regionale e anche l'inquadramento nell'ambito delle patologie, nell'ambito dei LEA nell'ambito di prestazioni esigibili da parte dei pazienti, quindi la possibilità di fare dei percorsi diagnostico-terapeutici e anche di finanziare questo tipo di attività.
Credo che quest'Aula oggi abbia fatto un bel dibattito; un dibattito in cui sono emerse le sensibilità di tutti, anche proprio appoggiando questi atti trasversalmente. É chiaro che quest'Aula, su un disegno di legge come questo, con le modifiche sull'impianto dell'endometriosi (patologia già riconosciuta, quindi è già oltre quel passaggio che invece si intende spingere e stimolare per altre patologie oggi in parola, di cui oggi si è parlato) ha fatto il massimo, ha dato uno stimolo su tre situazioni di dolore pelvico cronico e sulla fibromialgia e ha svolto un'attività legislativa importante che, però, non basterà.
È importante l'aspetto legislativo, però ricordiamoci le difficoltà che a volte si incontrano nell'applicarla. Su questo, certamente c'è massima attenzione sia da parte nostra, come Consiglieri regionali, sia da parte dell'Assessore e della Giunta, affinché ci sia il massimo sforzo, nelle Aziende sanitarie, per mettere in funzione i meccanismi migliori per portare un'assistenza sanitaria e anche organizzativa ai pazienti.
È solo un primo passo; dobbiamo guardare bene quanto poi verrà applicato delle leggi. Ricordiamoci che non ci si può fermare alle leggi; dopo c'è anche l'applicazione e l'applicazione è sempre complicata, spesso non pienamente attuata in molti campi della medicina e della sanità. Questo è un tema su cui dovremo ritornare, sul perché a volte ci sono queste difficoltà. Spesso è per il personale, ma altre volte è perché Aziende diverse hanno meccanismi non simili, per cui forse occorrerebbe una maggiore co-registrazione - la definirei così - da parte di chi eroga servizi sanitari, in modo da mettere a sistema le best practice anche laddove funzionano meno.
Parlo anche a nome del mio Gruppo: ringrazio tutti per la collaborazione soprattutto nell'ottica di aver fatto un qualcosa di migliorativo per almeno 300 mila donne piemontesi e che possa essere di riferimento per altre Regioni che vogliano intraprendere un percorso simile al nostro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Brevissimo, per ringraziare il presentatore di questa legge e i colleghi per il dibattito di oggi e per il lavoro che abbiamo provato a fare su un tema di assoluta importanza. Vorrei anche ringraziare per l'apertura rispetto all'atto che ho presentato sul tema legato alla sindrome della fibromialgia.
Iniziamo ad avere troppe malattie che non hanno risposte; troppe malattie che non hanno protocolli; troppe malattie che vengono trattate in modalità o con atteggiamenti che rendono il paziente più solo. Oggi, invece, andiamo avanti su questo tipo di approccio. È necessario che il Governo, come abbiamo chiesto in queste mozioni, inizi ad ampliare i LEA anche su queste patologie. Sappiamo che altre Regioni, che hanno più risorse, sono in grado di sviluppare leggi ad hoc per nuove patologie o per patologie che non possiamo definire nuove, ma che iniziano ad avere un numero tale di pazienti per cui non possiamo più concepirle e considerarle patologie rare.
Inizia un percorso e ci auguriamo che, da questo punto di vista, la nostra Regione, come oggi sull'endometriosi, possa essere pioniera anche sulle altre patologie di cui abbiamo parlato anche oggi, anche perché alcune di queste, penso alla fibromialgia, portano a una difficoltà di vita, di approccio con gli altri, con se stessi e sul posto di lavoro che, sentendo le testimonianze di chi ne è affetto a diverso grado e livello, è oggettivamente devastante.
Sappiamo anche che un approccio più attento, più completo e multidisciplinare potrebbe rendere la vita migliore a tutte le persone che in questo momento ne sono affette.
Ringrazio i colleghi per il lavoro svolto, per la tenacia con la quale il Consigliere Stecco ha voluto portare in Aula questa norma; ci auguriamo che si apra una nuova stagione di riconoscimento di quelle patologie per cui, ad oggi, i pazienti si sentono lasciati soli o, comunque, non totalmente compresi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che ogni proposta legislativa finalizzata a promuovere la diagnosi e il trattamento dell'endometriosi non può che vederci favorevoli. Il Piemonte, con questo provvedimento, non solo vuole adeguarsi alle ultime novità scientifiche e organizzative, ma conferma la volontà di essere in prima fila, a fianco di tante donne afflitte da una patologia così dolorosa e diffusa.
Come Gruppo di Fratelli d'Italia abbiamo condiviso e appoggiato sia in Consiglio sia in Commissione le modifiche introdotte con questa proposta di legge, a partire dall'istituzione del Registro elettronico, il rafforzamento delle competenze e le funzioni, le modifiche nelle funzioni e nella composizione dell'Osservatorio regionale e la creazione di un centro di riferimento regionale.
Nella passata legislatura, la legge n. 10/2017 si è arenata nelle pastoie burocratiche e nella scarsa attenzione dell'Assessorato; con questa legge snellendo l'Osservatorio e valorizzando, come ho sostenuto e richiesto in questi anni, la giornata dell'endometriosi, chiediamo un altro passo e una decisa attenzione e azione nell'informazione e nella sensibilizzazione delle donne e soprattutto di tante giovani adolescenti. Tutte azioni che ci sono state sollecitata in questi anni da tante associazioni, da tante istituzioni e da tante donne che, loro malgrado, devono vivere con questa grave malattia.
Il nostro voto, naturalmente, sarà favorevole.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di intervento, metto in votazione l'intero testo della proposta di legge 169.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Proseguimento esame disegno di legge n. 188, inerente a "Ulteriori modifiche all'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 1888, inerente a "Ulteriori modifiche all'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)" Eravamo sull'articolo 1; ricordo che ci sono 68 emendamenti a prima firma Consigliere Grimaldi. Prego Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Credo che l'Assessore Carosso abbia fatto in tempo a dire all'Assessore Icardi quali sono state le questioni poste dall'opposizione: se gentilmente può risponderci, noi possiamo anche soprassedere sull'illustrazione. Se comprendo bene - lo dico a verbale, senza infingimenti - vorrei però capire anche gli intendimenti della maggioranza qualora questa seduta si chiuda con l'approvazione. Che venga messo a verbale, anche per il prosieguo dei lavori.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Icardi.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Spero che si possa concludere questa piccola correzione di una norma. Una correzione che ci ha chiesto il Governo e che ci ha ristretto un po' l'ambito di ricerca del direttore generale. Noi ci eravamo tenuti più liberi di scegliere un professionista a 360°, che potesse essere il direttore di un'azienda che ha competenza sull'intero territorio soprattutto per il coordinamento, il controllo e la verifica del lavoro dei bilanci e delle attività delle ASL.
In realtà, il Governo ci ha chiesto di limitare la ricerca del direttore generale e di rimetterla nell'ambito delle stesse norme che regolano la scelta dei direttori delle aziende, quindi nell'elenco nazionale dei direttori generali. Il disegno di legge, sostanzialmente, afferma una cosa molto semplice: il direttore generale di Azienda Zero dovrà essere assunto e reclutato con i criteri previsti dalla norma nazionale, che sono gli stessi criteri che si utilizzano per i direttori delle ASL, quindi dall'elenco nazionale, con le rose regionali e con le procedure che tutti conosciamo.
Abbiamo firmato una lettera di impegno al Governo nel momento in cui ci ha detto che avrebbe impugnato la norma; ci siamo impegnati di correggerla nel senso che ci avevano richiesto ed è tutto il contenuto del disegno di legge: sostanzialmente una riga molto semplice che dice questo.
Gli emendamenti che ho potuto leggere riguardano invece tutti altri aspetti della norma più generale di Azienda Zero, aspetti che erano già stati condivisi con le minoranze e che avevano già trovato una loro approvazione sui quali oggi non credo che sia opportuno entrare, riaprendo un dibattito e delle scelte già condivise in passato tra maggioranza e minoranza (abbiamo votato anche delle cose insieme).
Alcuni emendamenti sono inaccettabili - mi dispiace dirlo - come "previa condivisione con i Sindaci" - 1.200 - e posto che non è prevista l'assemblea dei Sindaci all'interno di Azienda Zero, o "con i Comuni" o "di concerto con le aziende sanitarie". Tutti temi che abbiamo già trattato.
Sintetizzo il parere negativo della Giunta su tutti gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 188.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Anche a nome della maggioranza, confermiamo che la sintesi è quella, cioè che una volta approvata la modifica tecnica di Azienda Zero, siamo d'accordo a sconvocare la seduta di domani.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, passiamo alla votazione degli emendamenti.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 6) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 5) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Volevo chiedere, a patto che l'Aula condivida, di dare la stessa votazione su tutti gli emendamenti.



PRESIDENTE

Chiedo se c'è la condivisione di tutti i Gruppi.
C'è il silenzio-assenso, quindi proseguiamo.
Emendamento rubricato n. 4) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 1) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 9) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 9), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 10), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 11) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 11), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 12) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 12), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 13), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 31) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 7) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 15) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 15), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 18) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 18), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 16) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 16), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 19) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 19), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 33) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 33), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 38) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 38), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 39) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 39), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 40) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 40), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 32) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 32), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 3) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 3), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 21) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 21), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 23) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 23), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 22) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 22), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 35) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 35), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 34) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 34), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 24) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 24), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 26) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 26), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 27) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 27), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 36) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 36), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 31) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 29) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 29), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 30) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 30), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 25) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 25), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 37) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 37), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 41) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 41), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 42) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 42), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 43) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 43), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 44), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 45) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 45), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 46) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 46), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 47) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 47), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 51) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 51), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 48) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 48), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 50) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 50), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 49) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 49), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 55) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 55), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 54) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 53) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 53), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 56) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 56), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 57) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 57), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 60) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 60), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 61) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 61), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 59) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 59), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 58) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 58), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 63) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 63), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 65) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 65), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 64) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 64), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 62) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 62), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 66) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 66), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 68) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 68), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 67) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 31), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere negativo.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 2



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento in dichiarazione di voto sull'intero testo, proseguiamo con la votazione dell'intero testo.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Come intesa intercorsa tra i Gruppi, mi sembra ci sia la necessità di chiudere la seduta e di sconvocare la giornata di Consiglio di domani.
La Conferenza dei Capigruppo sarà convocata nella giornata di domani; vi faremo avere comunicazione.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 19.00)



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