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Dettaglio seduta n.171 del 08/02/22 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 09.35 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta orale n. 935, presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino; interpellanza n. 937, presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino e interrogazione differibile e urgente n. 963, presentata dal Consigliere Marco Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Chiara Caucino.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa richiesta di questa Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Prima di dare la parola all'Assessore Chiara Caucino, ricordo che per le interrogazioni ordinarie a risposta orale non è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante; vi è la risposta del componente della Giunta ed è prevista la replica dell'interrogante per cinque minuti.


Argomento: Nomine

Interrogazione n. 935 presentata da Valle inerente "Nomine Federcasa Piemonte"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione n. 935, presentata dal Consigliere Valle.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione ordinaria delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia, dei bambini e della casa

Grazie, Presidente, ma sarò molto più celere.
Il Consigliere interrogante, il Consigliere Valle, chiede alla Giunta regionale se siano regolari le nomine a Presidente e a Vicepresidente di Federcasa Piemonte, conferite al signor Fabio Tassone e al signor Leo Spataro.
A questo fine, si rileva che Federcasa è un'associazione avente personalità giuridica privata, propria, quindi non soggetta in alcun modo a un controllo, un indirizzo o un coordinamento da parte della Regione quindi da parte dell'istituzione che rappresento. Le modalità di funzionamento rispetto a Federcasa, Consigliere, sono assolutamente individuate, stabilite e disciplinate dal proprio Statuto. Gli accadimenti relativi a questa associazione esulano completamente da qualsivoglia coinvolgimento dal punto di vista, non solo istituzionale, ma anche normativo, perché non sussiste alcuna normativa che crei un collegamento tra questa realtà e la Regione, quindi esulano da qualsiasi coinvolgimento della realtà istituzionale regionale. Non spetta quindi alla Regione pronunciarsi, perché lo faremmo senza nessun tipo di legittimità, sulla regolarità o meno degli atti assunti da parte di Federcasa nell'ambito della propria attività.
Dispiace, ma questo è quanto in dovere conferire, dire e rappresentare: non siamo nelle condizioni di poter esprimere un giudizio su quanto accaduto a livello di Federcasa, perché non ne abbiamo la legittimità, n istituzionale né normativa.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta; ha chiesto di replicare alla risposta il Consigliere Daniele Valle.
Prego, Consigliere, ne la facoltà per cinque minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Grazie al cielo sappiamo che almeno la tutela giurisdizionale non si invoca in Regione, perché ci mancherebbe che gli riconoscessimo anche questa competenza; però, secondo me, era importante porre il punto dell'interrogazione, ossia che la Regione fosse informata di quanto capitato. È vero che Federcasa è un'associazione di carattere privato, ma i soci di Federcasa sono, per natura esclusiva, le Agenzie per la Casa dei diversi territori piemontesi e non solo. La Regione, nel momento in cui nomina i suoi rappresentanti all'interno delle ATC, inevitabilmente finisce per delineare la composizione sociale dell'organo assembleare di Federcasa perché sono soci necessari. È inevitabile, non possono essere altri.
In questo quadro, il fatto che si sia proceduto alle nomine in sfregio alle norme che statutariamente, per quanto riguarda l'associazione presiedevano alla convoca dell'assemblea, è qualcosa che la Regione doveva sapere. Penso sapesse; in ogni caso, dopo questa interrogazione è venuto a saperlo, perché penso che ci saranno sicuramente conseguenze in merito al comportamento degli attuali amministratori delle Agenzie per la Casa che hanno provveduto a cambiare gli organi di Federcasa in sfregio alle norme dello Statuto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Valle per la replica.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interpellanza n. 937 presentata da Magliano, inerente a "Accelerazione dei tempi di assegnazione degli alloggio di edilizia sociale"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interpellanza n. 937.
Prima di dare la parola al Consigliere Silvio Magliano, ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti; la risposta dell'Assessore per cinque minuti e l'eventuale replica dell'interpellante per altrettanti cinque minuti.
Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Oggetto dell'interpellanza è l'accelerazione dei tempi di assegnazione degli alloggi di edilizia sociale - Assessora Caucino, la ringrazio per rispondere all'interpellanza - in particolare sul Comune di San Mauro.
Nella premessa dell'interpellanza faccio un po' l'excursus delle norme che regolano questo tipo di attività, in primis l'articolo 5 della legge regionale 3 del 2010. Per ottenere l'assegnazione di un alloggio (edilizia sociale sovvenzionata) occorre partecipare ad un bando di concorso; il bando di concorso per l'assegnazione di alloggi di edilizia sociale è emesso dal Comune sul cui territorio sono situati gli alloggi: ne è data notizia mediante affissione nell'albo pretorio e nelle sedi di decentramento del Comune o dei Comuni compresi nell'ambito territoriale del bando, nella sede di ATC in luogo aperto al pubblico e nel proprio sito informatico, con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione e con avviso presso i Consolati.
L'articolo 3 della legge predispone i requisiti necessari per poter partecipare al bando e conseguire tale assegnazione; i Comuni possono inoltre, assegnare una percentuale di alloggi al di fuori dei bandi, a favore di nuclei in situazione di emergenza abitativa (sappiamo che è una caratteristica che viene utilizzata proprio per questioni emergenziali).
Constatato che tutte le domande raccolte sono trasmesse dal Comune che ha emesso il bando alla Commissione Assegnazione Alloggi, organo autonomo di nomina regionale, affinché provveda alla formazione di graduatoria provvisoria, la suddetta graduatoria è pubblicata nell'Albo pretorio dei Comuni compresi nell'ambito territoriale del bando nonché nella sede dell'ATC.
Considerato che le assegnazioni degli alloggi, in applicazione della legge regionale 3/2010, sono effettuate esclusivamente dai Comuni secondo l'ordine dato dalla graduatoria definitiva, sono ancora tante, troppe, le famiglie che risultano iscritte alla graduatoria per la casa popolare perché non riescono ad affrontare un affitto sul mercato ordinario; si tratta di un numero in crescita - questo lo sappiamo bene e sappiamo che l'Amministrazione regionale si sta occupando di questo tema - e i danni economici causati dal COVID aumentano oggettivamente queste problematiche.
Tra gli appartamenti che si liberano, non tutti sono immediatamente abitabili: al contrario, purtroppo, un'aliquota rilevante di essi necessita di sostanziali interventi di manutenzione o ristrutturazione.
Accertato che in risposta a un accesso agli atti sulle disponibilità nel Comune di San Mauro Torinese, ATC ha dichiarato: "Sono tredici gli appartamenti liberi, di cui tre da poco nelle disponibilità del Comune per nuova assegnazione, uno in fase di accertamento legale e nove in attesa di lavori di manutenzione". La stessa richiesta di accesso agli atti l'abbiamo fatta all'Ufficio Casa del Comune di San Mauro Torinese, che ha così risposto (una risposta diversa da ATC, e questo è un tema): sette alloggi di proprietà della Città di Trino non sono disponibili per l'assegnazione in quanto inseriti nei piani di cambio/vendita (vendere o dare in cambio alloggi che potrebbero essere destinate alle famiglie ha dell'assurdo) quattro alloggi di proprietà della Città di Torino sono inseriti nei programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria e progetto PINQUA; un alloggio di proprietà ATC non disponibile per l'assegnazione di quanto inserito nel piano cambio/vendita (quindi un altro che lo si dà in cambio o si vende); quattro alloggi di proprietà ATC inseriti nei programmi di manutenzione ordinaria/ straordinaria e progetti PINQUA.
Rilevato che al bando Casa 2018, pubblicato dal Comune di San Mauro Torinese, sono in graduatoria 49 nuclei e 23 sono in attesa di collocazione nella stessa, per un totale di 72 nuclei, interpello la Giunta regionale, e quindi l'Assessore Caucino - che ringrazio per essere qui oggi - per sapere quali siano i tempi di consegna al Comune di San Mauro Torinese dei nove appartamenti oggi liberi e in attesa di manutenzione e se sia stata valutata la possibilità di assegnare i nove appartamenti sopra citati ai cittadini in graduatoria, ai sensi della legge regionale 3 del 17 febbraio 2010, articolo 22 bis.
Su questo è evidente che c'è il tema del perché noi stiamo facendo vendere o si ragiona di una vendita di alloggi quando abbiamo tante famiglie in graduatoria.
Grazie, Presidente, ho concluso e spero di non aver usato troppi minuti.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia, dei bambini e della casa

Grazie, Presidente.
Con riferimento all'interpellanza in oggetto, gli Uffici regionali dell'Assessorato hanno provveduto a richiedere all'ATC per la Casa del Piemonte centrale opportune informazioni.
L'ATC, con la nota n. 1.436 del 17 gennaio 2022, ha evidenziato che gli appartamenti attualmente sfitti e in attesa di lavori nel Comune di San Mauro Torinese sono in totale undici. Il numero, però, è in costante evoluzione, perché è evidente che, alla luce delle unità immobiliari che vengono riconsegnate dagli assegnatari, quelle unità che invece vengono lavorate e quelle che vengono rimesse in disponibilità, è un numero in continua evoluzione e che cambia costantemente. Di questi undici alloggi sei sono di proprietà della Città di Torino, che ha dato priorità alle ristrutturazioni di appartamenti sul proprio territorio, preferendo invece, indirizzare quelli siti in San Mauro Torinese ai cambi destinati alla vendita, Questa è stata una scelta della Città di Torino.
Sei, quindi, sono della Città di Torino; tre, invece, sono inseriti nel Piano di ristrutturazione previsto dai progetti approvati nell'ambito del Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell'abitare (stiamo parlando del PINQUA). Rispetto a questi tre, non è ancora possibile indicare con precisione le tempistiche di realizzazione, essendo ATC in attesa dell'approvazione definitiva dei progetti e dell'anticipo del finanziamento da parte del competente Ministero, ma siamo assolutamente fiduciosi che questa situazione si sblocchi il prima possibile.
Infine, restano gli ultimi due alloggi: uno è già in lavorazione Consigliere, e sarà pronto entro un mese; l'altro andrà, invece, in lavorazione a breve e con tempi di realizzazione altrettanto brevi - così ci viene detto - necessitando di soli interventi di manutenzione ordinaria.
Questo per quanto riguarda gli undici alloggi che ci sono stati indicati.
È evidente che, alla luce di quanto ci ha comunicato ATC, le motivazioni per cui non è stato fatto ricorso alla procedura di cui all'articolo 22 bis della legge regionale 3 del 2010, (l'istituto dell'autorecupero) sono assolutamente evidenti. Consigliere, sono assolutamente consapevole del fatto che, spesso, c'è una discrasia tra dati, non soltanto tra ATC e Comuni, ma anche tra ATC, Comuni e Regione.
Questo accade da sempre - da quando ho assunto la delega alla casa è una costante - e sto pensando ad una modalità che, e in qualche modo, sto progettando - e magari la coinvolgerò, Consigliere, anche perché si tratta di un cambiamento importante - per cercare di realizzare una sorta di banca dati, un po' come abbiamo realizzato per le RSA, per cui costantemente le ATC e i Comuni possano aggiornare questa banca dati, affinché i dati siano comuni a tutti. È evidente che non possiamo lavorare e agire attraverso delle azioni di natura politica efficace se i dati non corrispondono.
Questo è un problema annoso che sto cercando di risolvere e che a breve troverà soluzione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta; il Consigliere Silvio Magliano ha chiesto di intervenire per una replica.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Ringrazio il Presidente. Chiedo all'Assessora, come lei ha già detto in apertura, se può inoltrare subito la nota al mio ufficio anche per poterla studiare con attenzione Sono d'accordo con l'Assessora, nel senso che non si possono mettere in atto delle politiche se non si dispone di dati. Se non si hanno i dati peraltro aggiornati in modo costante (non dico quotidiano, ma almeno settimanale), la politica non ha i drive. Questo è il tema vero.
L'altro aspetto riguarda questa farraginosità di dati, richiesti sia ad ATC sia al Comune stesso. Tale diversità è ulteriormente problematica se coinvolge anche la Regione, per cui penso che su questo sia necessario un intervento. Mi auguro, quindi, che questo lavoro che lei auspicava si velocizzi. Rimane comunque aperto un grande tema, sul quale bisognerà sicuramente ragionare (forse è un tema più di carattere politico): dobbiamo capire l'opportunità di vendere o di permutare beni che, invece - immagino con qualche migliaia di euro potrebbero essere messi a disposizione delle famiglie. Anche perché San Mauro, come tante cittadine, inizia ad avere delle graduatorie e delle persone in lista d'attesa con dei numeri importanti, che tanti anni fa non aveva (lo sappiamo bene, purtroppo a causa della crisi economica e della crisi da COVID).
Anche su questo, quindi, occorre un'azione politica forte, per discutere con il Comune di Torino sulle strategie che intende attuare.
Perché - pongo un esempio di calcolo banale, scolastico - se si vendono cinque appartamenti e con il ricavato se ne comprano altri due, è evidente che abbiamo perso dei posti abitativi.
Sarebbe importante, Presidente, convocare in Commissione l'Assessora Caucino, che su questo tema si sta già muovendo, ma anche chi oggi è nella disponibilità di questi beni (perché ATC gestisce talvolta beni propri, ma nella maggior parte dei casi sono beni del Comune di Torino o di altri Comuni), e capire con loro quali sono le strategie da adottare. Quanti ne vogliono vendere? Ne voglio vendere cento per comprarne cinquanta dimezzando quindi la capacità abitativa? Non vorrei - mi avvio alla conclusione - che su questo aspetto vi fossero delle scelte di opportunità non coordinate da una regia, quella di cui parlava prima l'Assessore, che poi rischiano di contribuire al depotenziamento del numero dei posti disponibili, lasciandosi così intere famiglie in graduatoria per l'emergenza abitativa che entrano, purtroppo in quel loop da cui sarà difficile uscire: già perdere il lavoro è grave ma quando si perde la casa, quel piano inclinato diventa difficilissimo da risalire.
Ringrazio dunque l'Assessora perché ha risposto puntualmente a tutte le domande che abbiamo posto. Ma chiedo con forza che si apra una discussione anche in sede di Commissione (peraltro, domani discuteremo in quella sede dell'emergenza sfratti, dal momento c'è stata concessa questa ulteriore opportunità). Affrontiamo anche questo tema prima che sia troppo tardi, affinché la regia regionale sia sovrana e decida come muoversi su queste unità abitative, che ormai sono diventate una ricchezza enorme proprio per chi non è in grado di pagarsi una casa attraverso il mercato ordinario.
Grazie, Presidente, ho concluso. Ringrazio anche l'Assessora per la risposta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Agricoltura: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 963 presentata da Grimaldi, inerente a "Gravi conseguenze economiche del Decreto interministeriale recante 'Elenco delle specie di piante officinali coltivate nonché criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie di piante officinali spontanee'"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 963. Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti; la risposta del componente della Giunta per tre minuti e non è prevista replica.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Grimaldi.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per due minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione scaturisce da un fatto molto grave.
In data 12 gennaio è stato recepito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano lo schema di decreto interministeriale recante "Elenco delle specie di piante officinali coltivate nonché criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie di piante officinali spontanee".
All'articolo 1, punto 4, il suddetto decreto sancisce che la coltivazione delle piante di cannabis ai fini della produzione di foglie e infiorescenze o di sostanze attive ad uso medicinale è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, ossia è disciplinata dal Testo Unico sugli stupefacenti.
In virtù di tale interpretazione, a partire dalla data di efficacia del decreto, tutti i coltivatori e i rivenditori di infiorescenze della cosiddetta "cannabis light" diventeranno passibili delle sanzioni derivanti dall'apparato penale del DPR 309/90, che ne vieta la coltivazione senza un'autorizzazione da parte del Ministero della salute.
In sostanza, la Conferenza Stato-Regioni ha recepito un provvedimento che renderebbe illegale la cannabis light, venduta in tutti gli shop specializzati, nelle tabaccherie e nei distributori automatici, con la conseguenza che chiuderebbero circa 3.000 imprese, con 15.000 dipendenti. A questo punto, l'unico soggetto che potrebbe essere autorizzato dal Ministero della salute a produrla sono le case farmaceutiche. Tutto ci mentre l'OMS raccomanda la rimozione della cannabis dalla tabella degli stupefacenti e raccomanda altresì di uscire da questa fatwa. Peraltro queste raccomandazioni sono recepite dall'ONU e da molti Paesi che si muovono nella direzione di una legalizzazione generale.
Qui siamo alla totale schizofrenia. Tra l'altro, la legge piemontese sulla cannabis terapeutica, che mi vedeva primo firmatario tanti anni fa poteva essere un modello di normativa regionale idoneo a sostenere e a garantire la sicurezza della filiera territoriale della canapa. Ma evidentemente, ci sono forze all'opera nel nostro Paese che sono rimaste quasi ferme all'equiparazione "fiori di canapa = droga", e non intendono in alcun modo offrire uno spazio di apertura alla coltura italiana.
Ricordo che siamo fra le Regioni che hanno i maggiori interessi in questo senso: siamo stati i secondi produttori al mondo fino all'inizio della vera guerra americana negli anni del "dopo proibizionismo". In qualche modo, dopo l'alcol, la fatwa verso la canapa ha portato un vero movimento proibizionista. E così hanno fatto tante altre leggi, come se stessimo parlando, fra l'altro, di droghe pesanti. Quest'ultima interpretazione rischia di far diventare soggetti che operano alla luce del sole, che emettono regolari fatture, che pagano le tasse, che gestiscono negozi su strada. Mica si nascondono come gli spacciatori! Mi fa davvero arrabbiare, perché, nel caso chiudessero, la maggior parte dei consumatori italiani tornerebbe ad acquistare la cannabis vera in strada dalla criminalità organizzata, con tutti i rischi del caso.
Insomma, tra queste forze che fanno di tutto per togliere questa possibilità, spero non ci sia anche l'attuale Giunta regionale, che per già ad ottobre ha modificato e ci ha quasi obbligato a modificare la legge approvata dal Consiglio regionale il maggio scorso, abolendo qualsiasi riferimento alle possibilità di ottenere, dalla canapa industriale a fiore biomassa da estrazione o canapa come pianta officinale. Mentre la Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum sulla legalizzazione della cannabis, noi continuiamo con questa assurda offensiva e con questo continuo proibizionismo.
Noi lo diciamo così all'Assessora Caucino, che sappiamo non ha le deleghe all'agricoltura: è ora di piantarla e spero davvero, Assessora che ci risponda positivamente e aiuti i tanti piemontesi e le tante esperienze che vogliono continuare a lavorare nella legalità alla luce del sole.
Dico un ultimo fatto, Presidente Gavazza. La scorsa settimana sono stati per la prima volta sanzionati dei produttori di Novara, che legalmente stavano continuando la loro attività alla luce del sole.
Evitiamo di criminalizzare un settore che non c'entra niente con la criminalità organizzata e con la droga, ma che ha semplicemente voglia di portare alla luce del sole questa battaglia di civiltà. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Grimaldi per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per tre minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Le aziende piemontesi che hanno coltivato la canapa nel 2021 sono 146 per una superficie di 198,33 ettari. Questi sono i dati desunti dall'anagrafe unica regionale. Non disponiamo, invece, di dati statistici in ordine a coloro che utilizzano fiori e foglie a scopo medicinale. Va precisato, però, che il decreto ministeriale oggetto dell'interrogazione si riferisce evidentemente a tutte le piante officinali e la sua approvazione consentirà di superare le norme disciplinanti questo comparto, le quali, in quanto risalenti al 1931, paiono chiaramente superate e certamente non hanno contribuito allo sviluppo di un settore di indubbio interesse per molte aziende della nostra Regione.
Si tratta, quindi, di un decreto alla cui stesura e approvazione ha contribuito, come il Consigliere saprà, il Ministero della Salute.
Quest'ultimo ha ritenuto indispensabile riportare nel decreto stesso il riferimento al DPR n. 309/90 tuttora vigente, che non rappresenta una nuova limitazione alla coltivazione della canapa. Pertanto, è opportuno sottolineare che una disposizione contenuta in un decreto ministeriale non avrebbe potuto in alcun modo modificare una norma di rango superiore. In ogni caso, si rileva come la limitazione di cui al punto precedente riguardi esclusivamente l'uso di fiori e di foglie a scopo medicinale mentre tutti gli altri utilizzi della varietà di canapa liberamente coltivabili sono consentiti senza alcuna prescrizione aggiuntiva.
Per questo si evidenzia che il superamento definitivo della problematica illustrata nell'interrogazione, anche al fine di dare seguito a quanto stabilito dalla Corte di Giustizia europea e in linea con quanto sta accadendo in altri Paesi dell'Unione, comporti la necessità di agire a livello normativo, promuovendo l'adozione di una norma di legge o di una nuova formulazione del DPR n. 309/1990. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la risposta.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via mail a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata. Causa il prolungamento delle interrogazioni, alle ore 10,15 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Buona salute a tutti e a tutte.



(Alle ore 10.03 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.15)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 10 gennaio 2022, n. 1, come modificata dalla deliberazione n. 2 del 17 gennaio 2022, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
In apertura di seduta procederò all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Durante la chiamata nominale tutti i Consiglieri componenti della Giunta regionale sono tenuti a mantenere attiva la telecamera e il proprio dispositivo e a confermare la propria presenza sulla chat.
Ricordo che nel corso della seduta è consentito a tutti i partecipanti di formulare richieste di intervento esclusivamente attraverso l'utilizzo della chat interna alla piattaforma dedicata.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, comunico che è in congedo il Consigliere Tronzano.
Il numero legale è, pertanto, 26.
Procedo all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Scusi, Presidente, sono presente.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Chiedo, per favore, l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 722 che ha come oggetto "Salvaguardia del sistema dei grandi impianti sportivi pubblici piemontesi".
Domenica scorsa c'è stata la serrata delle piscine; credo che sia un tema che non può più essere rinviato, ragion per cui ne chiedo la discussione nella seduta odierna.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Biletta.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere l'inserimento all'o.d.g. della mozione n. 730 avente ad oggetto "Ospedale civico di Settimo Torinese: azioni concrete sul futuro del presidio sanitario".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo, chiedo l'inserimento, dal momento che oggi celebreremo la giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, dell'ordine del giorno a mia prima firma avente ad oggetto: "Giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo - Prevenzione e contrasto del fenomeno" Ne chiedo quindi l'inserimento, se ci sarà una fase di trattazione di questi ordini del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Gli Uffici mi comunicano che l'atto di indirizzo cui fa riferimento non dispone ancora di numerazione.



STECCO Alessandro

No, non è ancora stato numerato.



PRESIDENTE

Appena l'atto riceverà la numerazione riferiremo in merito.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io, a nome del Gruppo del Partito Democratico, chiedo l'inserimento all'o.d.g. dell'odierna seduta della mozione n. 733, avente ad oggetto "Prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyber bullismo e piena attuazione della legge regionale 2/2018".
Visto che oggi dedicheremo un momento a questo argomento, ne chiediamo la trattazione nella seduta odierna. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Anticipo già che, dopo la trattazione del punto 3) all'o.d.g., recante "Nomine", chiederò la parola per sollevare una questione sospensiva.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Chiedo la possibilità di invertire i punti all'o.d.g. e di trattare anticipatamente la proposta di deliberazione n. 37, inerente a "Approvazione del Piano energetico ambientale regionale", vista l'importanza dell'argomento per la Regione Piemonte (non che gli altri provvedimenti siano meno rilevanti).
Poiché il provvedimento è stato licenziato dalla Commissione competente e c'è la disponibilità dell'Assessore Marnati, che è presente, ritengo sia una tematica da trattare. Anche perché, se ricordate, nell'ultima seduta si era deciso di introdurre il provvedimento, di sospenderlo e di riprenderlo successivamente.
Ho visto, però, che nell'elenco dei punti iscritti all'o.d.g.
dell'odierna seduta è sceso come posizione: noi chiediamo di farlo risalire come da intesa tra maggioranza e minoranza nell'ultima seduta. Grazie.



PRESIDENTE

Posto che è già stata avanzata una richiesta di modifica dell'o.d.g. da parte del suo Gruppo, nello specifico dal Presidente Stecco, faccio comunque presente che, nel corso dell'ultima Conferenza dei Capigruppo, ci si era accordati (nessuno era intervenuto in senso contrario) di trattare la proposta di deliberazione n. 37, inerente a "Approvazione del Piano energetico ambientale regionale", attualmente al punto 9) all'o.d.g., in altra seduta, soprattutto alla luce del fatto che è calendarizzato un Consiglio regionale aperto in materia di ambiente. In ogni caso, valuteremo attentamente anche la sua richiesta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
È corretto quanto lei ha detto, anche perché altrimenti invalidiamo il senso di convocare le Conferenze dei Capigruppo. In quella sede, avevamo chiesto, come opposizioni, di avere una settimana in più per gli emendamenti, cioè per confrontarci con voi anche in vista di quelli che sono i nuovi obiettivi nazionali ed europei. Ma, a parte questo aspetto come ha appena ricordato lei - non ci sarebbe più bisogno, quindi, del mio intervento - non solo è stato accordato il rinvio della trattazione del punto di una settimana, ma ci sembrava anche lecito, oltre che politicamente più sensato, far sì che il martedì dopo il Consiglio aperto (che mi pare cada di lunedì) si approvasse il PEAR, prendendo anche atto e raccogliendo le osservazioni della comunità scientifica piemontese.
Non so cosa sia successo nel frattempo, ma devo chiedervi, colleghi, di non inquinare nel merito la discussione delle Conferenze dei Capigruppo con questo braccio di ferro dentro la maggioranza su altri temi. Lo chiedo ovviamente al Presidente Allasia, che è il garante del rispetto degli impegni assunti. Evitiamo di non ricordarci quello che ci siamo già detti! Il PEAR non c'entra niente con la discussione odierna. Limitiamoci ad affrontare i punti che riteniamo più correlati e inerenti a questa seduta ed evitiamo di utilizzare strumentalmente aspetti su cui ci siamo già espressi tutti insieme.
Le chiederei di soprassedere sulla richiesta testé sollevata di far avanzare nell'o.d.g dell'odierna seduta il punto relativo al PEAR, perch non ci pare l'oggetto della discussione e - come ripeto - andrebbe in contrasto con quanto deciso in Conferenza dei Capigruppo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Le richieste di inserimento di nuovi punti avanzate dai Consiglieri Biletta, Magliano, Stecco e Rossi riguardanti il cyberbullismo si considerano attratte dalla discussione sul medesimo argomento, per cui gli atti di indirizzo di cui si chiede l'inserimento (insieme eventualmente, agli altri che nel frattempo verranno presentati) saranno trattati in coda al tema.
In merito all'ultima richiesta avanzata dal Consigliere Preioni, se il collega intende formalizzarla, trattandosi di una richiesta di inversione punti all'o.d.g., bisognerà porla in votazione (a meno che non siano tutti tacitamente concordi).
Ricordo, però, che in sede di Conferenza dei Capigruppo si era concordato di spostare alla prossima seduta la discussione relativa alla proposta di deliberazione n. 37.



(Commenti del Consigliere Preioni)



PRESIDENTE

Il Consigliere Preioni comunica di rinunciare alla richiesta.
Nella prossima Conferenza dei Capigruppo si valuterà attentamente quando calendarizzare la trattazione della proposta di deliberazione n. 37 inerente a "Approvazione del Piano energetico ambientale regionale".
Ha chiesto la parola Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Ho chiesto la parola solo perché non ho capito se l'atto di indirizzo di cui ho chiesto l'iscrizione viene inserito o meno in coda all'o.d.g.
dell'odierna seduta.



PRESIDENTE

Sì. Mi scusi, forse l'ho saltata nel riepilogo delle richieste.
Le richieste di iscrizione di nuovi punti all'o.d.g. avanzate della Consigliera Biletta e dal Consigliere Magliano, relative agli ordini del giorno n. 722 avente ad oggetto "Salvaguardia del sistema dei grandi impianti sportivi pubblici piemontesi" e n. 730 avente ad oggetto "Ospedale Civico di Settimo Torinese: azioni concrete sul futuro del presidio sanitario", sono accolte.
Invece, gli altri due atti di indirizzo sono attratti dalla discussione sul cyberbullismo, che affronteremo nel pomeriggio.
L'ordine del giorno è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali dell'1, 7, 13, 14 e 21 dicembre 2021.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)

Argomento:

b) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute dell'11 e 18 gennaio 2022.


Argomento:

c) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 21 gennaio 2022 le seguenti leggi regionali: legge regionale n. 28 del 29 novembre 2021 "Norme in materia di trasparenza e obblighi di pubblicazione relativi ai soggetti titolari di cariche pubbliche elettive e di governo della Regione Piemonte e di cariche di nomina regionale" legge regionale n. 30 del 7 dicembre 2021 "Modifiche all'articolo 14 bis della legge regionale 12 novembre 1999, n. 28 (Disciplina, sviluppo e incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114)" e in data 31 gennaio 2022 la seguente legge regionale: legge regionale n. 29 del 29 novembre 2021 "Modifiche alla legge regionale 8 giugno 1981, n. 20 (Assegnazione di personale ai Gruppi consiliari) e alla legge regionale 1° dicembre 1998, n. 39 (Norme sull'organizzazione degli uffici di comunicazione e sull'ordinamento del personale assegnato)" ed ha deliberato la non impugnativa.


Argomento:

d) Sentenza della Corte Costituzionale


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 4 del 24 novembre 2021, nel giudizio di legittimità costituzionale dell'articolo 75 (Disposizioni in materia di appalti e concessioni) della legge n. 15/2020 (Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale - Collegato), promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 75 della suddetta legge, in quanto la disposizione regionale si pone in contrasto con l'articolo 117 primo e secondo comma lettera e) della Costituzione, che riserva alla potestà esclusiva dello Stato la legislazione in tema di concorrenza.
Copia della sentenza è a disposizione presso la Segreteria dell'ufficio Aula.



PRESIDENTE

Ricordo, infine, che in apertura della sessione pomeridiana si svolgerà un momento di raccoglimento in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dei bambini vittime di violenza e di maltrattamenti


PRESIDENTE

Come deliberato dalla Conferenza dei Capigruppo, procedo con la commemorazione dei bambini vittime di violenza e maltrattamenti.
La tragedia di Fatima Skika, bambina di 3 anni morta in centro a Torino cadendo dal quarto piano, è un nuovo monito a tenere alta l'attenzione sulle violenze e sui maltrattamenti che i bambini, purtroppo, subiscono.
Fatima si è spenta la mattina di venerdì 14 gennaio; con lei c'era il patrigno, un giovane di origine marocchina che avrebbe abusato di alcol e droghe e che si trova attualmente in carcere con l'accusa di omicidio colposo.
Questa notizia si aggiunge, purtroppo, alle tante vicende drammatiche nelle quali i bambini sono vittime innocenti di abusi, maltrattamenti e violenze, non solo fisiche ma anche psicologiche ed emotive.
Casi che, con i lockdown e la pandemia, hanno segnato un aumento statistico. Sono oltre 77 mila i bambini e i giovani vittime di maltrattamenti in Italia, secondo i dati emersi dall'ultima indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti condotta per l'Autorità nazionale Garante per l'infanzia e l'adolescenza. In tutto. sono circa 400 mila, tra bambini e ragazzi presi in carico dei servizi sociali.
La forma di maltrattamento principale è la patologia delle cure, di cui è vittima il 40,7% dei minori in carico ai Servizi sociali, seguita dalla violenza assistita (32,4%). Il 14,1% dei minori, invece, è al centro di maltrattamento psicologico, mentre il trattamento fisico è registrato nel 9,6% dei casi e l'abuso sessuale nel 3,5%. Un quadro peggiorativo, come si diceva, si è registrato durante i ripetuti lockdown degli ultimi due anni di pandemia.
Secondo i dati del Dossier Indifesa 2021 rispetto al 2019 in Italia si è registrato un aumento in famiglia del 13% dei reati di maltrattamento contro i minorenni. Infatti, oltre 2300 bambini hanno subito violenza all'interno delle mura domestiche, abusi che avrebbero ripercussioni per tutta la loro vita. È una situazione allarmante, se si pensa che l'aumento delle vittime per tale reato nel decennio 2010-2020 registra un incremento del 137%.
Colpire un bambino significa colpire il cuore di una società calpestare ciò che è appena germogliato, impedendo una crescita sana e serena, lasciando tracce indelebili che condizioneranno il suo futuro e potenzialmente, quello di chi gli sarà accanto. È un problema grave che è necessario affrontare, facendo rete tra forze dell'ordine, servizi sociali scuola ed istituzioni, intensificando l'azione e la collaborazione per prevenire, dove sia possibile, e per fornire sostegno alle vittime garantendo loro protezione e strumento di assistenza.
Ma oltre ad un'adeguata rete di attori per dare aiuto e contrastare questa piaga, è fondamentale intervenire a monte, partendo dall'educazione.
Quasi sempre questi fenomeni avvengono in situazioni di marginalità, di vite vissute in condizioni di precarietà esistenziale, di disagio di vario genere, di scelte frutto di disperazione, di rapporti familiari e sociali fragili, privi di strade tracciate e di punti di riferimento.
Chi cresce nella violenza può diventare a sua volta violento. È una responsabilità di tutti coloro che vivono in una società civile creare le condizioni perché questo circolo vizioso si spezzi e perché la difficoltà e la fragilità non alimentino nuove tragedie. L'educazione al rispetto e all'accoglienza diventa il primo pilastro per costruire relazioni non violente ed equilibrate.
Un insegnamento rivolto ai più piccoli, che saranno gli adulti e i genitori di domani, ma che ha l'obiettivo di estendersi a tutti i componenti della famiglia, che oggi, da nido sicuro, diventa troppo spesso luogo pericoloso, in cui si riflettono frustrazioni e disagio esasperato e dove si consuma la violenza contro i minori.
È poi compito e responsabilità delle istituzioni intervenire affinché a ogni bambino siano garantiti tutti quei diritti irrinunciabili sanciti da atti e carte internazionali - a partire dalla Convenzione dell'ONU sui diritti del fanciullo - e che si possono riassumere nel diritto alla felicità. A vivere pienamente la propria infanzia, seguendo una crescita armoniosa e serena, circondato da persone in grado di esprimere amore e comprensione.
Un diritto che sembrerebbe ovvio, ma che ogni giorno appare minacciato e messo a dura prova in ogni parte del mondo, compreso il Piemonte.
Di fronte a questa tragedia non possiamo rimanere inerti, ma deve rinnovarsi l'impegno di istituzioni e società civile, insieme, per rendere effettivo questo diritto per ogni bambino della terra in memoria di ogni bambino che non c'è più.
Proprio in omaggio alle giovani vittime di maltrattamenti e violenze osserviamo ora un minuto di silenzio.



(L'Assemblea osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono richieste di intervento, proseguiamo con l'attuale o.d.g, con il punto 3) "Nomine".
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Sì, Presidente.
Come comunicato nella chat dei Presidenti, visto che è a scadenza e ci viene richiamato, chiedo la nomina del componente del Teatro Regio. Sulle altre nomine penso si possa trovare un accordo per effettuarle con calma nelle prossime sedute del Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Informo che è necessario procedere alla seguente nomina Proposta di deliberazione n. 217 "Fondazione Teatro Regio di Torino Consiglio di indirizzo"- Nomina di un componente Fondazione Teatro Regio di Torino, Consiglio di indirizzo e nomina di un componente Gli elenchi delle candidature pervenute a seguito di avviso pubblico sui quali la Commissione consultiva per le nomine ha espresso parere favorevole, ai sensi dell'articolo 9, comma 6, della legge regionale 23 marzo 1995, la n. 39 "Criteri e disciplina delle nomine e incarichi pubblici di competenza regionale in rapporti con la Regione e i soggetti nominati" sono stati messi a disposizione dei Consiglieri tramite pubblicazione su supporto della seduta d'Aula.
Ai sensi dell'articolo 79, comma 2 del Regolamento, occorre procedere a votazione a scrutinio segreto previo appello nominale. Ricordo che, ai sensi del comma 4 dello stesso articolo, nel caso si debba procedere alla nomina di non più di due persone, saranno eletti i candidati che hanno raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti, salvo che per i posti riservati alle minoranze. Se tale maggioranza non è raggiunta alla prima votazione, in seconda votazione saranno eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di voti.
Ricordo che le votazioni sono effettuate ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 10 gennaio 2022, n. 1, come modificata dalla deliberazione n. 2 del 17 gennaio 2022. L'espressione del voto avviene tramite la posta elettronica certificata di ciascun Consigliere con sistema "EPOLL", idoneo a garantire la segretezza e la personalità del voto.
Per ciascuna votazione, a ciascun Consigliere è inviata una mail di invito alla votazione stessa. La mail di invito contiene l'elenco dei candidati in ordine alfabetico. Ogni nominativo è preceduto da un numero in ordine crescente.
Al fine di evitare sovrapposizioni nella gestione delle mail ricevute e inviate, invito tutti i Consiglieri a cancellare sia la mail ricevuta sia la nomina o designazione precedente effettuata.
Rammento che ciascun Consigliere esprime il proprio voto rispondente alla mail di invito, indicando nella prima riga in alto le proprie preferenze tra quelle disponibili in base a quanto riportato nella mail di invito. Nel caso si debba esprimere una sola preferenza, è necessario riportare esclusivamente il numero corrispondente al candidato prescelto.
Sono nulli i voti espressi in materia difforme.
Se è stato espresso un numero di preferenze superiore a quello consentito, il voto è valido, ma sono considerate nulle le ulteriori preferenze espresse dopo quella prevista.
Per esprimere scheda bianca, il Consigliere risponde al messaggio di invito alla votazione inviando una mail completamente vuota, cancellando il testo già esistente.
Informo che sono considerati presenti, ai fini del numero legale, i Consiglieri che al momento dell'appello dichiarano di aver inviato il voto.
Non sono conteggiati tra i votanti, pur essendo computati ai fini del numero legale, coloro che inviano il voto prima dell'apertura della votazione o dopo la chiusura della medesima.
Comunico che al termine della votazione verrà verificata la corrispondenza tra i nominativi di coloro che hanno dichiarato di aver votato e l'elenco dei votanti forniti dal sistema.
Se risultano più votanti rispetto al numero dei Consiglieri che hanno dichiarato di aver votato, la votazione rimane valida e sono conteggiati tutti i voti pervenuti. Nel caso, invece, in cui il sistema rilevi meno votanti rispetto al numero dei Consiglieri che hanno dichiarato di aver votato, provvederò a richiedere ai Consiglieri non risultanti nell'elenco l'esibizione delle ricevute di avvenuta consegna e accettazione della PEC al fine di verificare la regolarità della votazione, fermo restando, se del caso, la ripetizione della stessa.
Non sono computati tra i votanti coloro che, pur avendo dichiarato di aver votato, non hanno una votazione rilevata dal sistema e non sono in grado di esibire la ricevuta di consegna e accettazione della PEC.
Chiedo adesso a tutti di aprire la PEC.
Le votazioni inizieranno alle ore 10.50. Appena arriverà la PEC sulle vostre mail, sarà possibile iniziare la procedura di voto.
Non è ancora arrivata? Purtroppo non possiamo incidere sui tempi di arrivo; è stata inviata, sono 51 mail che devono partire.
C'è un errore formale del sistema per cui dobbiamo rimandare la mail e azzerare quella precedente. Ripeto, c'è stato un errore formale nel sistema, la PEC non è partita, è tornata indietro, ma la PEC dà la possibilità di verificare le motivazioni per cui non è partita. Adesso viene riformulata la mail di partenza e cambiamo l'ora di votazione.
È stata inviata la mail; dalle ore 10.56 si può votare. Attendete l'inizio della chiamata delle presenze. È arrivata: non inviatela fino alle ore 10.56. Alle ore 10.56 inizierò l'appello e da quel momento potete iniziare a inviarle: poi sarete chiamati singolarmente. Ricordo che non dovete cancellare nulla, dovete solo scrivere il numero di riferimento della persona che volete votare. Se volete esprimere scheda bianca, dovete cancellare tutto il testo. Chi non ha ancora ricevuto la mail, faccia il riaggiorna. Tutte le mail inviate precedentemente alle ore le 10.56 non saranno considerate valide.
Per votare "scheda bianca" basta cancellare tutto il testo della e-mail e inviarla direttamente.
Ancora pochi istanti e inizierò l'appello nominale per la rilevazione delle presenze: da quel momento si potrà inviare l'e-mail di votazione.
Sono le ore 10.56, per cui procedo con l'appello nominale.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è chiusa alle ore 11.02.
Sospendiamo la seduta per cinque minuti in attesa dell'esito della votazione.
I lavori riprenderanno alle ore 11.07.



(La seduta, sospesa alle ore 11.02, riprende alle ore 11.15)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione.
Presenti 45, votanti 44.
Hanno ottenuto preferenze: Pani 26, bianche 15, nulle 3.
Visto l'esito della votazione, proclamo nominato, quale componente in seno al Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Regio di Torino il signor Pani Roberto, che ha riportato 26 voti.


Argomento:

Programmazione dei lavori (Richiesta di sospensiva del Consigliere Bongioanni, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento del punto 4 all'o.d.g.)


PRESIDENTE

Possiamo procedere al successivo punto all'o.d.g.
Aveva chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Avanzo, quindi, questa richiesta di questione sospensiva. Le chiedo solo: quanti minuti ho a disposizione per questo breve intervento?



PRESIDENTE

Tre minuti.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente, sono più che sufficienti.
Voglio comunicare all'Aula, e a chi ci ascolta, che Fratelli d'Italia non parteciperà al voto, se si voterà, relativamente al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza. È una scelta che arriva dopo una maturazione attenta e anche sofferta. È una riflessione che legge un comportamento che riteniamo - e lo dico senza mezzi termini - scorretto, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista istituzionale (e lo ritengo gravissimo dal punto di vista istituzionale), dei partiti - e lo metto tra virgolette - cosiddetti "alleati", Lega e Forza Italia, nei nostri confronti; partiti che ostinatamente non hanno voluto riconoscere la presenza del loro alleato all'interno di questo suddetto Ufficio di Presidenza.
l'unico caso in Italia, Presidente, dove non vi sia un rappresentante delle forze di governo all'interno dell'Ufficio di Presidenza. Fratelli d'Italia sarà l'unico partito, esclusi i monogruppi della nostra assise che nel quinquennio di legislatura sarà escluso dall'Ufficio di Presidenza della Regione Piemonte. A tutto questo siamo arrivati nonostante colloqui rinvii e incontri (incontri che hanno anche fruttato - lo dico in senso ironico - al mio amico Governatore Alberto Cirio, l'appellativo di "opossum", quel simpatico animaletto che di fronte al pericolo si finge morto), dove, però, non si è voluto dar seguito a una richiesta legittima e si è dato vita - ripeto - a quello che io ritengo, da Capogruppo di Fratelli d'Italia, uno sfregio sia politico sia istituzionale.
Questo comportamento, però, non potrà non avere conseguenze da qui e fino alla fine della legislatura. La nostra posizione ora, su ogni provvedimento e su ogni proposta legislativa, vuoi di Aula vuoi di Commissione, sarà valutata di volta in volta: alcuni saranno votati, altri emendati, altri non votati e altri respinti. Questo, ovviamente, sempre nell'interesse di tutelare tutti i piemontesi.
Mi chiedo, Presidente, come mai i padri fondatori della nostra Regione avessero inserito nel Regolamento il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza a metà mandato, se non per significare che i componenti dell'organo dovevano turnare, venire sostituiti, "rinnovati" come dice il termine. Questo per cercare anche di migliorare la funzionalità dell'Ufficio stesso, cosa che non succederà in questa legislatura continuando a lasciare l'Ufficio - mi spiace dirlo - nella lentezza e nello stagnamento che lo ha caratterizzato fin qua.
Ciò che riteniamo una questione sospensiva è che non si possa votare l'ho già detto in tutte le altre sedi, in Conferenza dei Capigruppo e in Aula - da remoto il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza. Una votazione che riteniamo illegittima e quindi chiediamo che, ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento interno del Consiglio regionale, non venga votato.
Tuttavia, se la nostra richiesta non verrà accolta, ci riserviamo di adire alle vie previste dalla legge per tutelare la legittimità di questo voto, con l'auspicio di non essere più costretti a votare con questo sistema curioso di PEC asseritamente anonimo, ma ritrovarci finalmente in presenza per poter espletare al completo le nostre funzioni di Consiglieri regionali.
Concludo, Presidente, e quindi aspetto repliche e se si voterà la richiesta di sospensiva.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento in merito? Il Consigliere Bongioanni ha avanzato una richiesta di sospensiva ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, non entro nel merito della richiesta di sospensiva che come sapete, noi come Gruppo del PD abbiamo respinto più volte in questo ultimo mese e mezzo, perché abbiamo ritenuto inaccettabile la vostra continua richiesta di rinvio. Oggi, 8 febbraio, chiediamo ulteriormente il rinvio di un organo che è scaduto sostanzialmente il 31 dicembre e che dovevamo rinnovare oggi.
Noi chiediamo di andare avanti con la votazione sul rinnovo dell'Ufficio di Presidenza e di utilizzare lo strumento che abbiamo utilizzato per il voto dei delegati alla elezione del Presidente della Repubblica, che è la carica più alta per cui siamo chiamati a partecipare al voto.
Faccio una riflessione politica. Mi sembra chiaro che, con oggi, la maggioranza che sostiene il Presidente Cirio sia sostanzialmente esplosa e quindi ci siano delle profonde rotture politiche all'interno dei partiti che compongono questa maggioranza, non solo a livello nazionale, ma a livello piemontese. Dalle parole che abbiamo sentito dal Consigliere Bongioanni, pagheranno dazio i piemontesi perché le vostre continue litigate e le continue prese di posizione, per segnare un punto di vista diverso all'interno della vostra maggioranza, rallentano, rallenteranno e bloccheranno i provvedimenti per il Piemonte.
Questo è il dato politico più importante che segnaliamo prima dell'inizio dalla votazione dell'Ufficio di Presidenza alla quale chiedo a lei, Presidente, di dare seguito e di non rinviare. La vostra frattura politica è talmente profonda che non servirà nessun giorno in più per ricomporla. Oggi, a metà mandato, certificate la rottura completa della maggioranza che guida la Regione Piemonte.
Di questo siamo molto preoccupati e ne vedremo le conseguenze nelle prossime settimane.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come tanti colleghi di opposizione avevamo già detto e richiesto di non prenderci in giro qualche settimana fa, quando per motivi pandemici ci avevate chiesto di rinviare le votazioni. Il problema non era certo il rientro dall'Islanda del Consigliere Preioni, ma far sì che i "Fratellini d'Italia" ottenessero più deleghe e potere all'interno della maggioranza e legittimamente, come diceva il Capogruppo Bongioanni, un posto all'interno dell'Ufficio di Presidenza.
Il voto dell'Ufficio di Presidenza che doveva, ricordiamo a chi ci sta ascoltando, eleggere a fine 2021 il rinnovo delle cariche, per motivi prima di forma e poi di sostanza è stato rinviato più volte. Oggi avete sentito tutti: la maggioranza è esplosa. Deciderà poi il Presidente Cirio se gli basteranno i 29 Consiglieri che, in qualche modo, potrebbero garantire la maggioranza.
Presidente, la cosa che mi dispiace maggiormente - questo intervento è sull'ordine dei lavori - non sono soltanto le minacce politiche, che comprendiamo e non sono nuove. Vi ricordo che questo braccio di ferro l'abbiamo visto più volte su tante partite, mentre "Tele Cirio" continua a fare le sue conferenze stampa.
Non so, Consigliere Bongioanni, se il Presidente è un opossum quando appare in TV. Forse lo è sui vostri conflitti che continuano ardere in questo Consiglio regionale, come vediamo da mesi, ma - come diceva il Consigliere Gallo - purtroppo a farne le spese sono proprio i piemontesi.
Ma la cosa grave, Presidente Allasia, come dicevo, è la minaccia finale di questa sospensiva: il Consigliere Bongioanni ha detto che se non sospendiamo le votazioni sull'Ufficio di Presidenza, il Gruppo Fratelli d'Italia valuterà l'ipotesi di chiamare in giudizio, se ho capito bene o comunque, di contestare la votazione, perché secondo lo stesso Consigliere la votazione via PEC non è anonima.
È la seconda o terza volta che fa questa cosa affermazione. È auspicio di tutti noi vederci in presenza: chi fra noi non sarebbe felice di ritornare in qualche modo a vedere dei dati diversi sulla pandemia, di modo che non fosse più necessario il distanziamento sociale! Tutti noi auspichiamo di essere vicini alla fine della pandemia, con i vaccini a portata di tutte e tutti, soprattutto di chi soffre più di noi e di chi ha perso il lavoro, ossia di chi, in qualche modo, ha pagato doppiamente una crisi sociale, economica e sanitaria.
Se gli auspici del Consigliere Bongioanni sono legittimi, così come sono legittime le accuse politiche che vi rivolge - non sono certo io, come non ha fatto il Consigliere Gallo, a dover dirimere le vostre controversie che sono esplose durante l'elezione della Presidenza della Repubblica, che sono sotto gli occhi di tutti, ma che qua già bruciavano.
L'unica cosa che non possiamo fare, Presidente Allasia, è accettare che questa sospensiva avvenga sotto minaccia. Voi fatevi minacciare sui provvedimenti; fatevi minacciare dal Gruppo Fratelli d'Italia su ogni punto in votazione finché l'Assessore Marrone non otterrà le deleghe che vuole o finché non avrà finalmente un membro in Ufficio di Presidenza, tanto sognato. Ma ciò che non può fare l'opposizione - e, a mio avviso, me neanche lei - è accettare che la questione sospensiva sia prodromica a un'eventuale o non eventuale accusa del nostro sistema di voto, che vuol dire mettere sotto accusa gli Uffici e invalidare le votazioni precedenti (ricordo, infatti, che mediante quel sistema abbiamo espresso i delegati alla Presidenza della Repubblica e abbiamo appena votato delle nomine).
Non si capisce perché il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza richieda un sistema di voto diverso. Presidente Allasia, so di metterla ulteriormente in difficoltà, tra l'altro proprio sul voto relativo al rinnovo della sua delega, ma le chiedo di fare il Presidente prima di essere votato. Mi rendo conto della difficoltà, ma questo atteggiamento non è accettabile.
Chiedo a lei e agli Uffici di valutare quello che è appena successo: non è possibile pensare che qualcuno metta in discussione questo sistema di voto ad un minuto dall'espressione, sostenendo che potrebbe essere irregolare.
Fra le tante cose che abbiamo sentito, questa non è proprio accettabile. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io ritengo inaccettabile che si continui a mettere in dubbio il fatto che le votazioni siano segrete, sicure e garantiscano anonimato: ne abbiamo parlato tante volte anche in Conferenza dei Capigruppo e tenuto conto che i piemontesi ci stanno ascoltando (almeno alcuni) o comunque assisteranno al resoconto di questa seduta, credo che sia assolutamente inopportuno, fuori luogo e offensivo per tutti noi dire che le votazioni non garantiscano l'anonimato che, invece, dovrebbe essere assicurato a tutti noi.
Aggiungo solo che mi spiace vedere che il Consiglio regionale finisca vittima della politica di livello nazionale, perché è indubbio che ci siano delle ricadute sul nostro territorio e sulla nostra istituzione di quanto sta accadendo a livello nazionale. Lo dico per la maggioranza, ma anche per l'opposizione.
Speravo che il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza rappresentasse un momento di confronto e di dialogo fra tutti noi e che desse degna rappresentanza a tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
Soprattutto, ritenevo che non si dovesse discutere per più sedute consecutive di questo rinnovo, adducendo anche dei pretesti che sono assolutamente non condivisibili.
Da parte nostra - io e il Consigliere Bertola siamo solo in due continueremo a fare opposizione nell'opposizione, e chiediamo che ci sia il massimo rispetto per le istituzioni da parte di tutti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
La richiesta di sospensiva non può essere accolta, anche perché abbiamo affrontato più volte questo tema. Capiamo che ci siano nelle problematiche all'interno della maggioranza - ormai sono evidenti - ma queste non possono bloccare i lavori del Consiglio e le naturali scadenze previste dalle norme.
Per questo motivo, riteniamo che il voto, seppur macchinoso, da remoto garantisca comunque l'anonimato a tutti quanti. È un sistema rodato, che abbiamo utilizzato anche in altre occasioni, quindi non sussistono motivi ostativi rispetto a questo tipo di modalità o a questo tipo di procedura.
Colgo anche l'occasione per ringraziare gli Uffici per averci consentito di votare, nonostante le problematiche di salute (giustamente chi è positivo al COVID non può entrare in Consiglio). Si è scelta questa modalità proprio per garantire a tutti la massima espressione di democraticità, con la possibilità di votare anche da casa attraverso questo sistema, che si è rivelato sicuro e affidabile.
Per questo motivo, speriamo che con oggi si riesca finalmente a chiudere questo capitolo e a proseguire, per andare incontro ai reali bisogni dei cittadini piemontesi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io per ribadire quanto sia opportuno, ad un mese dalla naturale scadenza dell'Ufficio di Presidenza - con ciò che questo significa e comporta anche per i relativi Uffici, che è bene che funzionino e che abbiano una struttura di riferimento per proseguire il lavoro che fino ad oggi è stato svolto - procedere con la votazione e quindi con il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza.
Rispetto a quanto ha ribadito il collega Bongioanni, ci tengo invece a rivolgere un ringraziamento sincero al Presidente Alberto Cirio per ciò che ha fatto e che sta facendo in questo periodo, occupandosi soprattutto come peraltro è suo dovere - dei problemi reali e concreti dei piemontesi a partire dalla pandemia, per poi proseguire sulla questione del lavoro del caro-bollette e delle crisi che ci sono, lasciando invece a noi - e quindi all'Aula - il compito di risolvere la dialettica politica che ci pu essere fra i Gruppi (in questo caso per una divergenza rispetto alle posizioni dell'Ufficio di Presidenza).
Credo che una singola divergenza, peraltro sulla composizione dell'Ufficio di Presidenza, non significhi affatto che non ci sia più una maggioranza coesa: semplicemente, c'è un punto su cui ci sono vedute diverse. Ma non credo assolutamente che questo aspetto vada ad inficiare il buon lavoro che questa maggioranza ha portato avanti finora, né il lavoro che il nostro Presidente porterà avanti come sta facendo attualmente. Lo ringrazio, quindi, per il lavoro che sta svolgendo, al di là di quelle che sono le beghe politiche elettorali. Facciamo parte di un'Assemblea, siamo espressione di partiti politici, quindi ci possono anche essere momenti in cui non c'è una totale condivisione. Ma questo non vuol dire che non si possa proseguire con un buon lavoro.
Credo, soprattutto, che sia dovere di un Presidente occuparsi di altre cose, che sono molto più di diretto interesse dei nostri cittadini. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo della Lega, esprimo l'opportunità del rinnovo dell'Ufficio di Presidenza nella giornata odierna. Rispetto alla votazione da remoto, ci sono tutte le certificazioni del CSI e degli organi di controllo. L'abbiamo già fatto rispetto ai grandi elettori delegati per la votazione del Capo dello Stato. La pandemia e la situazione di alcuni nostri Consiglieri ci hanno imposto la seduta da remoto, ma ci auguriamo tutti, stanti i dati, di venirne fuori al più presto e di rivederci in presenza, anche perché i dati sono in netto miglioramento. Nella giornata odierna, per ovvie ragioni, siamo ancora da remoto. Riteniamo opportuno votare in questa modalità, che garantisce le prerogative di ognuno di noi.
Visto che le minoranze parlano di una maggioranza che non esiste più dopo questa votazione vedremo se c'è questa maggioranza o no. Basta aspettare pochissimo. Grazie.



PRESIDENTE

Come richiesto dal Presidente Bongioanni, in base all'articolo 71 comma 1 del Regolamento, le questioni pregiudiziali e sospensive devono essere messe in votazione.
Volevo solo ribadire il concetto dell'assoluta certezza, non mia personale ma delle strutture competenti, sulla segretezza del voto.
Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Sì, Presidente, concluda il concetto sulla sicurezza del voto e poi vorrei prendere la parola per dire una cosa.



PRESIDENTE

Il servizio è erogato su infrastruttura certificata con tutte le certificazioni del caso (ISO e altre sigle che fanno riferimento alle certificazioni in ambito informatico), per cui vi è l'assoluta certezza che il sistema EPOLL ha un tracciamento a norma di legge.
Il software è realizzato con una logica di "automa" che non prevede interazione umana e interrogazione dall'esterno.
Tutte le comunicazioni con il mondo esterno vengono avviate dall'automa su canali di comunicazione protetti, secondo gli standard di sicurezza correnti e normati. Eventuali attacchi all'infrastruttura "Nivola Piemonte" sono mitigati da protezione perimetrale di firewall, protezione web application firewall e anti-DDOS.
Di seguito sono elencate le principali misure di sicurezza del servizio.
installazione su infrastruttura Cloud mezzo trasmissivo PEC che garantiscono integrità, identificazione certa mittente, consegna lavorazione automatizzata che consente massima confidenzialità espressione del voto solo su invito (elenco chiuso e predefinito degli aventi titolo al voto), perciò precluso agli esterni espressione del voto solo entro orario prestabilito assunzioni: utenti collegati in rete, casella PEC individuale/nominativa ad uso esclusivo dell'avente titolo, perciò non c'è la possibilità che un esterno possa farlo, neanche se delegato, o votare per un altro, come a norma di Statuto.
Tutte le PEC sull'espressione di voto vengono automaticamente distrutte mano a mano che vengono processate, perciò non c'è la possibilità di risalire alla PEC di riferimento.
Inoltre, posso dirvi che la volontà di utilizzare il sistema numerico per dare la votazione consente la massima sicurezza e la massima trasparenza della votazione, a differenza di altri sistemi che potrebbero far coincidere dei gruppi di persone che votano in un modo rispetto ad un altro, soprattutto utilizzando il nome e il cognome o nomignoli del candidato.
Tutte le PEC in arrivo da mittenti non aventi titolo vengono distrutte sistematicamente. L'acquisizione del voto automatico è incrementale l'acquisizione del voto espresso è disgiunta dal votante e lo spoglio e la totalizzazione si svolgono ad evento di scadenza dell'orario di votazione.
Perciò le ulteriori mail che arrivano fuori orario non vengono prese in considerazione.
Passiamo agli accorgimenti organizzativi: non sono consentiti accessi in delega alle caselle PEC; è raccomandato lo stesso dominio/Provider PEC per tutti gli attori (si devono utilizzare esclusivamente le caselle PEC fornite dal Consiglio regionale). Si raccomanda l'utilizzo della ricevuta di consegna breve. Ex-post ogni votante deve cancellare le proprie PEC di voto inviate, in modo da evitare violazioni della segretezza, qualora si verificasse un incidente di sicurezza (ad esempio, intrusione nella casella PEC di partenza di chi vota non di chi gestisce successivamente gli esiti della votazione).
Il codice sorgente del servizio E-POLL è aperto e rilasciabile al pubblico.
Concludendo, sulla base delle specifiche di realizzazione del sistema di voto segreto da parte del CSI Piemonte sopra riportate, non risultano possibilità lecite di conoscere l'espressione del voto del singolo Consigliere. L'unica possibilità ad oggi plausibile consiste nell'entrare in modo fraudolento nella casella PEC del Consigliere, andando a leggere la mail inviata per votare. Per tale motivo è raccomandato di cancellare tempestivamente, anche dal cestino, le mail inviate.
Inoltre, il Consiglio regionale del Piemonte ha avuto un'interazione con la Presidenza della Camera dei Deputati prima delle votazioni del Presidente della Repubblica, dovuta al fatto che la Camera dei Deputati richiedeva un eventuale sistema alternativo a quello che avete visto e letto sui giornali con riferimento al voto drive-in, il voto nel parcheggio della Camera dei Deputati, per dare la possibilità ai positivi al COVID di poter votare il Presidente della Repubblica.
Il sistema non è poi stato utilizzato non perché non fosse accessibile e fruibile dalla Presidenza della Camera, ma perché avevano ovviato con un decreto e dato la possibilità ai positivi al COVID di potersi spostare per quella singola esclusiva votazione, ma è stata valutata l'assoluta segretezza del voto, con la certificazione della Presidenza della Camera dei de Deputati.
Perciò, come Presidenza del Consiglio, fino a quando non sarà rinnovato, ci sono tutti i requisiti perché io possa procedere alla votazione con l'attuale sistema. Tuttavia, essendoci una questione sospensiva posta dai Consiglieri, indubbiamente dovremo metterla ai voti.
Prima di procedere alla votazione, ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo semplicemente perché vorremmo consultarci un attimo come opposizioni. Le parole del Consigliere Preioni sono molto chiare. Noi abbiamo parlato di maggioranza in frantumi, ma a noi è chiaro che, anche senza Fratelli d'Italia, sono 28 i Consiglieri di maggioranza. Dopodich il Consigliere Preioni dice una cosa diversa, dice: vediamo dal prossimo voto se la maggioranza esiste o no e quella è la maggioranza che ci sarà.
Visto che non sono sicuro che le opposizioni vogliano per forza aderire a questa scommessa del Consigliere Preioni, vorrei solo un minuto di sospensione per decidere con i colleghi come votare e se è il caso di diversificare, visto che, come avete capito, siamo contrari a questa sospensiva, ma non vorremmo mai che il Consigliere Preioni ci acquisisse nella sua nuova maggioranza.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Sospendiamo la seduta per un paio di minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.44, riprende alle ore 11.54)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ci sono ulteriori richieste di intervento? In base all'articolo 71 del Regolamento, procediamo con la votazione sulla richiesta della questione sospensiva sollevata dal Consigliere Bongioanni del punto n. 4) all'o.d.g.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Scusi, Presidente, un chiarimento sulla votazione: avviene per appello nominale e chiama prima i Consiglieri di maggioranza e poi quelli di opposizione?



PRESIDENTE

Si, Consigliere.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

È già intervenuto il Consigliere Sacco: volevo fare la stessa domanda.



PRESIDENTE

Se non ci sono ulteriori richieste di intervento, metto in votazione la richiesta sulla questione sospensiva del punto 4) dell'o.d.g. presentata dal Consigliere Bongioanni.
La votazione è aperta.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di sospensiva sollevata dal Consigliere Bongioanni.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
La sospensiva sollevata ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento interno del Consiglio regionale è respinta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 218 relativa a "Articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno - Adempimenti relativi al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Se ho ben capito, adesso procederemo con il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza.
Visto che dopo parecchi mesi vediamo che è collegato anche il Presidente Cirio, riteniamo che sia utile un intervento da parte sua, dopo questa spaccatura politica, a prescindere da quello che capiterà nel voto perché emerge una chiara, lampante, formale e pubblica rottura politica mai sentita in quest'Aula con quella veemenza, da parte di un Gruppo di maggioranza.
Io non credo che il Presidente Cirio possa, per così dire, far finta di nulla e non intervenire prima di votazioni così importanti come quelle relative al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza.
Chiedo quindi al Presidente della Giunta di intervenire per farci sapere se ritiene di avere ancora una maggioranza in quest'Aula. Più che altro, a noi preoccupano le ripercussioni sui cittadini piemontesi della vostra spaccatura e della vostra incapacità. Già quand'eravate uniti avete dimostrato un'incapacità amministrativa generale: figuriamoci oggi, che litigate e siete spaccati al vostro interno! Come saranno i prossimi due anni di governo?



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Userei le parole del collega Bongioanni: Presidente Cirio, non faccia l'opossum. Torni tra noi, non si finga morto.
Fratelli d'Italia ha semplicemente dichiarato l'appoggio esterno, se capisco bene (perché l'idea di votare provvedimento per provvedimento è da appoggio esterno). E, di solito, chi ha un appoggio esterno ritira la delegazione in Giunta.
Non vorrei che il "TeleCirio", mentre stacca i canali, stia già trattando le deleghe, e quindi, come già dicono i giornali di oggi, sia tutta una sceneggiata in vista di un rimpasto, i cui danni si intravedono già.
Vorrei capire, Presidente Allasia, se è possibile uscire da questa "cronaca di un'esplosione annunciata" per comprendere se il Presidente Cirio ci annuncia già il nuovo rimpasto in Giunta o se ha tutto sotto controllo prima dell'appoggio esterno.
Insomma, vorremmo capirci di più, perché non comprendiamo il motivo per cui si debba pagare doppiamente questo scontro cui assistiamo da mesi senza avere neanche il privilegio di sentire dal Presidente Cirio, se esiste o no un suo punto di vista in tutto questo.



PRESIDENTE

Grazie. Se non vi sono ulteriori richieste di intervento sull'ordine dei lavori, proseguiamo con l'esame del punto 4) all'o.d.g.
A questo punto, lascio la Presidenza al Vicepresidente Graglia.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

La ringrazio, Presidente Allasia.
Proseguiamo i lavori con l'esame della proposta di deliberazione relativa a "Articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno Adempimenti relativi al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Informo che, ai sensi dell'articolo 22, comma 5, dello Statuto e dell'articolo 5, comma 11, del Regolamento interno, occorre rinnovare l'Ufficio di Presidenza con l'elezione del Presidente, di due Vicepresidenti e di tre Consiglieri segretari.
Poiché l'Ufficio di Presidenza resta in carica trenta mesi, la scadenza dell'attuale Ufficio di Presidenza, eletto il 1° luglio 2019, ha avuto luogo il 1° gennaio 2022.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 4, del Regolamento l'elezione del Presidente ha luogo a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio (maggioranza assoluta: 26 voti).
Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede a una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il più anziano di età.
Se, viceversa, nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta e nessun altro candidato ha ottenuto voti, si procede a una seconda votazione con unico candidato il consigliere che ha ottenuto voti in prima votazione.
Il candidato è eletto qualora ottenga il voto della maggioranza dei votanti.
Invito, quindi, i rappresentanti delle forze politiche che lo ritengano, a intervenire per indicare i candidati alla carica di Presidente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Il candidato alla carica di Presidente è Stefano Allasia.



PRESIDENTE

Non essendoci ulteriori interventi, dichiaro chiusa la discussione e procedo alla prima votazione riservata alla elezione del Presidente del Consiglio.
Ricordo che le votazioni per l'Ufficio di Presidenza sono effettuate a scrutinio segreto con appello nominale e che, ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 10 gennaio 2022, n. 1, come modificata dalla deliberazione n. 2 del 17 gennaio 2022, l'espressione del voto avviene tramite la posta elettronica certificata di ciascun Consigliere con sistema "EPOLL", idoneo a garantire la segretezza e la personalità del voto.
A ciascun Consigliere è inviata una mail di invito alla votazione, che contiene l'elenco dei 51 Consiglieri in ordine alfabetico. Ogni nominativo è preceduto da un numero in ordine crescente.
Rammento che ciascun Consigliere esprime il proprio voto rispondendo alla mail di invito indicando una sola preferenza, mediante l'inserimento del numero del candidato prescelto nella prima riga in alto.
Sono nulli i voti espressi in maniera difforme.
Se è stato espresso un numero di preferenze superiore a una, il voto è valido, ma sono considerate nulle le ulteriori preferenze espresse dopo quella consentita. Per esprimere scheda bianca il Consigliere risponde al messaggio di invito alla votazione, inviando una mail completamente vuota cancellando il testo già esistente.
Informo anche che sono considerati presenti, ai fini del numero legale i Consiglieri che, al momento dell'appello, dichiarano di aver inviato il voto. Non sono conteggiati tra i votanti, pur essendo computati ai fini del numero legale, coloro che inviano il voto prima dell'apertura della votazione o dopo la chiusura della medesima.
Comunico che al termine della votazione verrà verificata la corrispondenza tra i nominativi di coloro che hanno dichiarato di aver votato e l'elenco dei votanti forniti dal sistema. Se risultano più votanti rispetto al numero dei Consiglieri che hanno dichiarato di aver votato, la votazione rimane valida e sono conteggiati tutti i voti pervenuti.
Nel caso, invece, in cui il sistema rilevi meno votanti rispetto al numero dei Consiglieri che hanno dichiarato di aver votato, provvederò a richiedere ai Consiglieri non risultanti nell'elenco l'esibizione delle ricevute di avvenuta consegna e accettazione della PEC, al fine di verificare la regolarità della votazione, ferma restando, se del caso, la ripetizione della stessa.
Non sono computati tra i votanti coloro che, pur avendo dichiarato di aver votato, non hanno una votazione rilevata dal sistema e non sono in grado di esibire le ricevute di consegna e accettazione della PEC.
Procedo ora ad aprire la votazione per l'elezione del Presidente del Consiglio.
Sarà inviata una PEC e si potrà votare dalle ore 12,12. Raccomando di non votare prima delle ore 12,12. Aspettate l'inizio dell'appello, per favore.



MARELLO Maurizio

Scusi, Presidente, la PEC è stata inviata?



PRESIDENTE

È stata inviata, ma non è ancora arrivata.
Per cortesia, non votate fino alle ore 12.12.
Sono le ore 12.12 per cui si può votare.
Procedo all'appello nominale al quale ciascun Consigliere risponderà dando conto di aver effettuato la votazione.
I presente sono 46.
Dichiaro chiusa la votazione alle ore 12.18 e sospendiamo la seduta per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.18, riprende alle ore 12.32)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Comunico che il risultato della votazione è il seguente: ai sensi della deliberazione n. 2/2022 hanno risposto all'appello n. 46 Consiglieri.
Le PEC pervenute risultano 45.
Hanno ottenuto voti: Il n. 1, corrispondente al Consigliere Allasia Stefano, ha riportato n.
29 voti Schede bianche n. 16.
Visto l'esito della votazione proclamo, quindi, eletto Presidente del Consiglio regionale il Consigliere Stefano Allasia, che ha riportato n. 29 voti.
Complimenti, Presidente!



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Grazie a tutti.
Procedo ora all'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento, ciascun Consigliere può votare un solo candidato e che sono eletti Vicepresidenti i due Consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto al comma 3, secondo cui uno dei Vicepresidenti deve essere espresso dalle minoranze.
Invito i rappresentanti delle forze politiche ad intervenire per indicare i candidati alla carica di Vicepresidente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente Noi candidiamo Daniele Valle.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Noi proponiamo il Consigliere Franco Graglia alla carica di Vicepresidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori interventi, procedo alla votazione riservata alla elezione di due Vicepresidenti del Consiglio.
Ricordo che le votazioni per l'Ufficio di Presidenza sono effettuate a scrutinio segreto con appello nominale e che, ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 10 gennaio 2022, n. 1, come modificata dalla deliberazione n. 2 del 17 gennaio 2022, l'espressione del voto avviene tramite la Posta Elettronica Certificata di ciascun Consigliere.
A ciascun Consigliere è inviata una mail di invito alla votazione, che contiene l'elenco dei 51 Consiglieri in ordine alfabetico. Ogni nominativo è preceduto da un numero in ordine crescente.
Al fine di evitare sovrapposizioni nella gestione delle mail ricevute ed inviate, invito tutti i Consiglieri a cancellare sia la mail ricevuta per l'elezione del Presidente del Consiglio regionale, sia la relativa risposta inviata.
Ciascun Consigliere esprime il proprio voto rispondendo alla mail di invito, indicando una sola preferenza mediante l'inserimento del numero del candidato prescelto nella prima riga in alto.
Sono nulli i voti espressi in maniera difforme.
Rammento che, se è stato espresso un numero di preferenze superiore ad una, il voto è valido, ma sono considerate nulle le ulteriori preferenze espresse dopo quella consentita.
Per esprimere scheda bianca, il Consigliere risponde al messaggio di invito alla votazione inviando una mail completamente vuota, cancellando il testo già esistente.
Ricordo che non si considerano tra i votanti coloro che abbiano inviato il voto con PEC prima dell'apertura della votazione o dopo la chiusura della medesima.
Procedo ora ad aprire la votazione per l'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.
I Consiglieri potranno iniziare ad inviare le risposte alla PEC alle ore 12.40.
Gli Uffici mi comunicano che è stata inviata la mail; alle ore 12.40 procederò all'appello nominale. Vi ricordo di inserire solo il numero senza alcun nome. La mail è arrivata.
Informo che ci sono dei nomi sbagliati nell'elenco. Annullo dunque la votazione, perché c'è un errore nella trascrizione dell'elenco dei nomi.
Appena sarà possibile, la rinvieremo con un altro inizio di votazione.
La mail che vi è arrivata non consideratela e cancellatela, perch ripeto - c'è un errore nella trascrizione dell'elenco dei nomi dei candidati. Ora è stata fatta una verifica sui nomi e sarà rinviata. Fra poco vi arriverà la mail della votazione. Cancellate la mail 2 relativa all'elezione del Vicepresidente e prendete in considerazione la mail 3 "Elezione Vicepresidente". Fate attenzione. La mail è stata inviata e dovete guardare l'ora di arrivo, cioè le ore 12.43. Si inizia a votare dalle ore 12.46, ora in cui inizierò l'appello nominale.
Vi apprestate a compilare la scheda per poi inviarla quando sarete chiamati, dopo le ore 12.46. Ricordo di inserire il numero e fate attenzione che nell'oggetto ci sia scritto "Elezione 3 - elezione Vicepresidenti", che è quella corretta.



STECCO Alessandro

Quindi, la mail con "Elezione 2" non va presa in considerazione?



PRESIDENTE

No, "Elezione 2" è la mail con i nomi sbagliati.
La mail giusta è quella con oggetto "Elezione 3".
Sono le ore 12.46. Procediamo alla votazione per appello nominale a scrutinio segreto tramite PEC per i Vicepresidenti del Consiglio regionale.



(Il Presidente effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è chiusa alle ore 12.51.
Hanno votato 46 Consiglieri.
Attendiamo l'esito.
Sospendo la seduta per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.51, riprende alle ore 12.57)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Do l'esito delle votazioni per l'elezione dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale del Piemonte.
Comunico che il risultato della votazione è il seguente: ai sensi della deliberazione n. 2/2022 hanno risposto all'appello n. 46 Consiglieri.
Le PEC pervenute risultano 46.
Hanno ottenuto voti: Il n. 23, corrispondente al Consigliere Graglia, ha riportato n. 29 voti Il n. 50, corrispondente al Consigliere Valle, ha riportato 16 voti Il n. 46, corrispondente al Consigliere Salizzoni, ha riportato 1 voto.
Schede bianche 0.
Schede nulle 0.
Visto l'esito della votazione proclamo quindi eletti Vicepresidenti del Consiglio regionale i Consiglieri Graglia Franco e Valle Daniele che hanno riportato il maggior numero di voti, uno dei quali in rappresentanza delle minoranze.
Complimenti.
Sono le ore 12.58; mi sembra che ci sia la condivisione di tutti i Capigruppo di sospendere le votazioni e proseguirle dopo il question time.
Chi è contrario, mi dia un cenno di dissenso, altrimenti sospendo i lavori.
Alle ore 14.00 inizieremo i lavori con il question time e successivamente riprenderà la seduta con l'esame del punto 4) all'o.d.g.
relativo all'elezione dell'Ufficio di Presidenza.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12,59, riprende alle ore 14.01)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.01 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 980 presentata dal Consigliere Paolo Ruzzola, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 981 presentata dalla Consigliera Francesca Frediani, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 982 presentata dal Consigliere Alberto Avetta, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi interrogazione a risposta immediata n. 983 presentata dal Consigliere Paolo Bongioanni, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 984 presentata dal Consigliere Maurizio Marello, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n.
987 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Marco Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 985 presentata dal Consigliere Sean Sacco, cui risponderà il Vicepresidente Fabio Carosso interrogazione a risposta immediata n. 988 presentata dal Consigliere Marco Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino; interrogazione a risposta immediata n. 979 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n.
986 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta; ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento sull'interrogazione a risposta immediata non sono previste repliche.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 980 presentata da Ruzzola, inerente a "Interventi di messa in sicurezza del Ponte di Quincinetto"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
980.
La parola al Consigliere Ruzzola per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente, e grazie Assessore per l'attenzione.
Come ha già detto il Presidente citando il titolo, stiamo parlando di un ponte nel territorio del Comune di Quincinetto, il ponte sulla Dora Baltea. Stiamo parlando di una problematica già conosciuta dall'Assessore ma che credo abbia la necessità di ricevere un'attenzione particolare dalla Regione, anche se non ha alcuna proprietà e, quindi, non ha alcuna responsabilità diretta sul ponte.
È una vicenda che ormai va avanti da anni. Parliamo della mancata manutenzione della struttura che ha portato a una riduzione della portata dei mezzi che possono transitare. Il territorio della zona su cui insiste il ponte è a elevata fragilità, a partire dal movimento franoso che da anni incombe sull'autostrada A5 Torino-Aosta, minacciando il territorio da Baio Dora a Pont Saint Martin.
Dobbiamo evidenziare che, nel caso si dovesse procedere in modo temporaneo, come è già successo, o per tempi prolungati, alla chiusura dell'autostrada e al conseguente dirottamento del traffico, soprattutto per raggiungere la regione Valle d'Aosta, su quel ponte (che rappresenterebbe l'unico snodo di riferimento della zona) il transito sarebbe fortemente limitato, perché oltre un certo tonnellaggio i mezzi non possono transitare.
Stiamo parlando di un ponte che ha un interesse strategico per la viabilità, sia di tipo locale sia di tipo extra regionale, ma direi per tutta l'economia del territorio.
L'interrogazione è per chiedere all'Assessore di farsi carico di aprire un tavolo con tutti i soggetti che hanno un interesse su quel ponte: Ministero, Regione Valle d'Aosta, Città metropolitana, Comune di Quincinetto e società ATIVA che, per quello che risulta (c'è anche una causa in corso), aveva l'onere della manutenzione.
Direi che è arrivato il momento di dare una risposta a quell'istanza: riavere un ponte nella sua piena efficacia e che possa rispondere alle esigenze del territorio. Per fare questo, crediamo ci sia la necessità di una regia e che l'Assessorato e la Regione possano convocare questo tavolo di regia, per arrivare finalmente, e in tempi celeri, alla soluzione di un problema ormai annoso.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Paolo Ruzzola per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente, e grazie Consigliere.
Credo di mettere a disposizione una parte del mio tempo, perch l'inquadramento fatto dal Consigliere Ruzzola è molto puntuale e molto preciso.
una situazione ben nota. Ha detto bene il Consigliere: ognuno, nelle proprie competenze, prova a fare il massimo possibile, ma la soluzione pu diventare deflagrante da un momento all'altro, soprattutto nel momento in cui la viabilità, per la frana di Quincinetto, dovesse essere bloccata.
Ricordiamoci che quello non è solo una viabilità che collega due regioni ma è un transito internazionale.
Colgo con favore, anzi lo ringrazio, lo spunto del Consigliere Ruzzola nel momento in cui dice che la Regione può farsi parte attiva non solo per la regia degli interventi - è noto ormai a tutti, ed è anche un riconoscimento importante, che la Città Metropolitana abbia sottoscritto la convenzione con il Comune per la manutenzione ordinaria riconoscendo quella viabilità come di livello superiore a un transito puramente locale ma è altrettanto evidente - basta andare sul posto per rendersene conto come quel ponte non sia adatto a soddisfare i carichi che potrebbero riproporsi in quel territorio in occasioni particolari, ma che così particolari non sono perché si ripropongono diverse volte all'anno.
Credo che il tema più importante sia il ruolo che può avere la Regione pur non essendo una infrastruttura propria, ovvero quello di sollecitare e raccogliere lo spunto del territorio rispetto a una nuova edificazione, a un nuovo viadotto che possa superare la problematica attuale e soprattutto, che possa vedere un finanziamento da parte del Ministero, in quanto quella è evidentemente un'opera accessoria, un'opera complementare ad una viabilità autostradale, ma anche a una viabilità internazionale.
Raccolgo lo spunto e mi farò interprete di questa sollecitazione presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e della Mobilità Sostenibile affinché nel rinnovo delle convenzioni quest'opera possa essere studiata e soprattutto possa essere realizzata. Abbiamo diverse possibilità di finanziamento; tra l'altro, fra poco ci sarà un ulteriore decreto che dovrebbe finanziare ponti e viadotti. Io credo che sia da chiarire che, al netto delle competenze tra Città metropolitana, Comune, ANAS e Autostrade quello è un ponte che va rifatto e quindi noi ci impegniamo a farlo presente; poi, una volta elencato e enunciato il problema, saremo in grado di prospettare anche altre soluzioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Diritti umani - Immigrazione

Interrogazione a risposta immediata n. 981 presentata da Frediani, inerente a "La tragica morte di un ragazzino afgano di 15 anni, Ullah Rezwan Sheyzad, pone le istituzioni di fronte all'urgenza di intervenire a sostegno e tutela dei migranti al confine italo-francese"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 981.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Frediani prego, Consigliera, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente e buon pomeriggio Assessore.
Parliamo di un tragico fatto che si è verificato lo scorso 26 gennaio e che è soltanto l'ultimo, in ordine di tempo, di molti fatti che, purtroppo da diversi mesi si stanno verificando sulle nostre montagne, proprio nei nostri confini.
Il motivo di queste disgrazie, se così vogliamo chiamarle, è che non si riesce a controllare e gestire il flusso di migranti che si spostano da zone in cui vivere è diventato molto difficile, se non impossibile. Questo ragazzo di cui stiamo parlando fuggiva dall'Afghanistan, quindi da un territorio che sappiamo sta vivendo un momento di grande difficoltà.
Parliamo di un minore, di un ragazzino di 15 anni che, da solo, stava cercando di attraversare il confine, seguendo i binari del treno pensando di essere più sicuro. Seguendo i binari pensava di riuscire ad arrivare a destinazione senza perdersi sulle montagne, come capita invece a molti altri profughi migranti che arrivano sul nostro territorio.
Questo è un problema che non si verifica da poco tempo; la disperazione che vediamo sul nostro territorio, negli occhi di queste persone che passano di qui, cercando di arrivare in Francia e poi da lì chissà dove, è sicuramente il sintomo di una situazione generale che non va, di una situazione che l'Europa intera sta decisamente ignorando.
Ricordiamo, tra l'altro, che la Francia sta attuando dei respingimenti sia a Ventimiglia sia alla nostra frontiera in Valle di Susa: questo ha ben poco a che vedere con lo spirito di unione che dovrebbe animare la nostra Europa.
Vorrei un aggiornamento perché ho già presentato delle interrogazioni in passato, ma questo tragico fatto ci impone una nuova riflessione e un nuovo confronto; vorrei quindi capire come si stia intervenendo al confine considerando che la situazione non è assolutamente sotto controllo e ci sono ancora troppe persone che muoiono sulle nostre montagne.
Se mi consente, Assessore, negli ultimi secondi di questa illustrazione vorrei sottoporre alla sua attenzione, anche se so che non è di sua competenza, la situazione del mio caro amico Emilio Scalzo, che non abbiamo esitato a consegnare ai francesi per un processo; una persona che non si è mai voltata dall'altra parte e che, con il suo grande cuore, dovrebbe insegnare a tutti noi come dobbiamo affrontare certe situazioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Leggo, per evitare maldestre interpretazioni, l'appunto dell'Assessore Ricca.
Questo episodio ci ricorda come, troppo spesso, le storie di migrazioni si risolvono in tragedie, fallimenti e esiti dolorosi. È bene ricordare che la scelta di partire e di rompere i propri legami determina sempre un'incertezza di fondo e possibili esiti finali, a volte molto diversi da quelli prospettati. Ci dobbiamo interrogare su quali risposte dare a questi progetti di vita; sicuramente un tema così ampio e pervasivo impedisce una programmazione volta a favorire al meglio l'inclusione sociale e lavorativa di queste persone. Prova ne sono i fatti e le misure sostanzialmente di carattere emergenziale che sono state emanate negli ultimi anni da parte dello Stato.
La materia dell'immigrazione, dell'accoglienza emergenziale e della gestione dei flussi, come è noto, è interamente in capo allo Stato, che agisce sui territorio tramite le Prefetture. Come Regione ci siamo trovati molte volte a collaborare con loro su specifiche progettualità, che mirano sostanzialmente a garantire percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Si tratta di progetti che sostengono l'inserimento lavorativo, la conoscenza della lingua e la fuoriuscita da percorsi di sfruttamento.
Anche per questo, riguardo ai minori stranieri non accompagnati per i quali esiste l'obbligo giuridico di presa in carico e di assistenza diretta da parte del titolare della funzione socio assistenziale che viene a conoscenza di un caso, la Regione si è attivata tramite il Garante dei minori con l'avviamento di corsi formativi per l'individuazione di tutori volontari e, in linea generale, con le risorse destinate agli enti gestori delle funzioni socio assistenziali.
Per quanto riguarda la Valle Susa, è ovvio che la vicinanza al confine determina una situazione particolare per la quale solamente la Prefettura può dettare la linea su come intervenire al riguardo, trattandosi di flussi in transito.
La situazione è sicuramente da monitorare con attenzione, a stretto contatto con gli enti del territorio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Interrogazione a risposta immediata n. 982 presentata da Avetta, inerente a "Allarme disservizi all'ATC Piemonte Nord"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 882.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Alberto Avetta; prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente e buongiorno Assessore e grazie per la risposta che vorrà darmi.
Questa interrogazione nasce dalla lettura di alcuni articoli di stampa delle settimane scorse, che avevano dato evidenza ad alcune criticità sulla gestione dei servizi, in particolare per l'ATC Piemonte Nord. Come sappiamo, la pandemia da COVID ha sicuramente accentuato le divergenze sociali e, in questo clima di incertezza e di difficoltà, che colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione, è evidente che l'efficienza dei servizi (anche per un settore così importante come l'edilizia popolare) e di ogni altra misura di sostegno può rappresentare soprattutto per le fasce più deboli, una necessità importante.
Apprendiamo, altresì, che ATC Piemonte Nord avrebbe improvvisamente interrotto il contratto che la legava alla società Casa ATC Servizi s.r.l.
società completamente controllata da ATC Torino, cui erano affidati una serie di servizi, tra cui il contact center per le emergenze di manutenzione ordinaria e altri servizi (fatturazione ed altro).
Vorremmo capire, quindi, lo stato dell'arte. In altre parole, vorremmo comprendere se ATC-Piemonte Nord abbia risolto le criticità che sono state evidenziate dagli organi di stampa, e con quali modalità oggi l'Agenzia stia erogando quei servizi, che prima erano affidati alla società controllata.
Grazie, Presidente e grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Alberto Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
In questo caso, leggerò la risposta preparata dall'Assessore Caucino.
Con riferimento all'interrogazione posta, si informa che gli Uffici dell'Assessorato hanno provveduto a richiedere all'ATC del Piemonte Nord informazioni di dettaglio circa l'attuale modalità di gestione delle attività oggetto del contratto scaduto con la società Casa ATC Servizi s.r.l. Ci si riserva, quindi, di fornire tali informazioni di dettaglio non appena perverrà il riscontro da parte di ATC Piemonte Nord.
Ciò premesso, è necessario far rilevare che la problematica oggetto dell'interrogazione è attinente ad attività di carattere meramente gestionale, in ordine alla quale ATC ha piena autonomia, non rientrante tra quelle sulle quali è previsto l'esercizio di controllo da parte della Giunta regionale.
L'andamento dei canoni non riscossi rientra, invece, nell'ambito dei controlli annuali sulla gestione attraverso l'analisi dei bilanci consuntivi delle tre ATC.
Si rammenta che la relazione relativa al 2018 è stata illustrata in sede di II Commissione il 30 settembre 2020 nell'ambito della richiesta di informativa in merito alla situazione economico-finanziaria delle Agenzie Territoriali per la Casa.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 983 presentata da Bongioanni inerente a "Ripristino servizio ferroviario Cavallermaggiore-Bra"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 983.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Bongioanni prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Si tratta di un'interrogazione che rivolgo all'Assessore Gabusi e che verte sulla necessità di ripristino del servizio ferroviario sulla linea Cavallermaggiore-Bra-Alba. È una segnalazione che arriva dagli abitanti di Cavallermaggiore, in particolare dal Capogruppo in Consiglio comunale Chiara Voghera.
Si tratta di un'infrastruttura importante nella mobilità provinciale cuneese, che veniva utilizzata da studenti, pendolari e cittadini provenienti da Cuneo, da Fossano, e non solo, che però è stata sospesa dalla Regione Piemonte quando è iniziata la pandemia, con la motivazione del calo di utenza dovuto - ovviamente - ai ripetuti lockdown e anche al ricorso in ambito scolastico della didattica a distanza.
Ora la situazione epidemiologica è notevolmente migliorata e con la vaccinazione anche dei ragazzi in età scolare si può presumere che si arriverà ad una progressiva riduzione della didattica a distanza. Sarebbe quindi necessario sostenere la riapertura della linea al servizio passeggeri, anche in considerazione del fatto che i bus che si usano oggi rappresentano una soluzione esclusivamente "ponte".
Oltre a questo, ricordiamo altresì che, in base alle direttive europee che insistono sull'inquinamento atmosferico, e agli obiettivi esposti dal cosiddetto Green New Deal europeo, si dovrebbe cercare di privilegiare un trasporto ecologico e sostenibile, che abbia un basso impatto ambientale.
In questo caso, quindi, il treno sarebbe il mezzo ideale da preferire.
La legge regionale 1/2000 all'articolo 1, lettera d) prevede, fra le varie cose, che i servizi minimi di cui al comma 1 devono assicurare in particolare "le esigenze di ridurre la congestione del traffico e l'inquinamento acustico ed atmosferico"; in questa direzione va ovviamente il traffico su rotaia, a dispetto di quello su gomma.
La richiesta che rivolgiamo all'Assessore è se, nell'ambito anche del futuro contratto di servizio che andremo a porre in essere tra Trenitalia e Regione Piemonte - dove, fra l'altro, mi è stato detto dal Presidente che investiamo una cifra importante che quota sui 150 milioni di euro - sia prevista la possibilità di ripristinare il servizio ferroviario sulla linea Bra-Cavallermaggiore sul modello similare all'epoca pre-COVID, in particolare per garantire il pendolarismo scolastico. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Paolo Bongioanni per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi; prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Questa volta non leggerò nulla, risponderò mea sponte.
Il Consigliere Bongioanni ha inquadrato il problema, che è un problema di utenza e di COVID, ma anche di servizio ferroviario.
Aggiungo due dati, perché è giusto che ci confrontiamo anche sui numeri. Parliamo, intanto, di una linea diesel che purtroppo ha una rottura di carico tra Bra e Cavalermaggiore, dove le linee sono elettrificate, sia andando verso Alba che da Cavalermaggiore andando verso Torino o Savigliano. È importante ribadire che c'è un problema infrastrutturale complesso, che complica la vita anche nell'esercizio, perché i treni quando il servizio era in attivo, andavano a Torino Lingotto per far rifornimento di gasolio.
In pre-pandemia, i treni erano trenta al giorno, con un'utenza complessiva media in un giorno feriale di 693 persone (una media di 23 persone a treno). Posso aggiungere che vi erano due treni da circa 65-70 persone in orario pendolare; tutti gli altri treni viaggiavano con circa 15 20 passeggeri: questo è un dato inconfutabile.
Al netto di questo, grazie anche ad un grosso sforzo fatto da tutto il Consiglio regionale - lo anticipava il Consigliere Bongioanni - stiamo cercando di rinnovare il contratto di servizio che questa Regione non ha per cause ormai note. Abbiamo postato 15 milioni di euro per i prossimi anni, in modo da sottoscriverlo e siamo - credo, spero - vicini alla conclusione.
È evidente che in quella sede abbiamo chiesto a Trenitalia di proporci tutto il tariffario delle linee sospese, quindi il costo di esercizio di ogni linea e il costo per riattivarle: penso alle linee Bra-Cavalemaggiore ma vedendo il Consigliere Gavazza penso altresì alla Asti-Chivasso, alla Asti-Alba, alla Saluzzo-Savigliano, alla Novara-Varallo e a tante altre linee sospese, in modo da poter poi decidere.
Intanto, si sta compiendo un lavoro in tale direzione in Commissione trasporti, presieduta dal Presidente Fava, in cui tutti i Consiglieri stanno cercando di analizzare i flussi e le utenze per dare la priorità a quelle riaperture e soprattutto, con il lavoro che faremo insieme a Trenitalia, capire quali sono le risorse aggiuntive che dovremo postare nel bilancio per gestire il servizio.
È evidente che il servizio è stato ridotto (parliamo di marzo 2020); la mobilità era di 144 utenti su 30 treni, quindi era assolutamente inopportuno. Devo dire che, con qualche difficoltà, nel senso che è evidente che il servizio su gomma ha dei limiti e anche danni maggiori dal punto di vista ambientale e di condizioni del traffico, si è riusciti a gestire una linea, perché sostanzialmente il transito su gomma è di 3-4 minuti superiore a quello su treno. Fortunatamente siamo riusciti a gestire la situazione, ma non è sempre così facile. D'altro canto, il tema dominante è sempre quello del mancato contratto di servizio e delle mancate risorse che ci mettono in questa condizione.
Sono ben contento, così come fatto sul contratto di servizio ferroviario regionale, di poter riattivare tante linee; quali dovremo valutarlo insieme. La sede ritenuta più opportuna è quella della Commissione trasporti e quindi vi invito a riproporre in quella sede tutte le istanze, in maniera che chiederò ulteriori risorse, perché purtroppo la verità è che, al netto delle valutazioni, che sono giuste, politiche ed assolutamente condivisibili, come amministratori è necessario mettere le risorse per poterle sostenere. Noi, che proviamo ad amministrare la Regione in maniera diversa dal passato, riteniamo che sia corretto spiegare il processo completo e, soprattutto, essere molto trasparenti nei confronti dei territori. Io l'ho sempre fatto, anche assumendomene la responsabilità.
Credo di dover continuare a farlo, sapendo che abbiamo, avete risolto un grosso problema, perché senza quei 15 milioni saremmo a parlare di riduzione del servizio attuale e quindi riduzione delle corse sulle linee che sono in esercizio oggi.
Abbiamo dunque dato una nuova prospettiva al trasporto pubblico regionale, grazie a quell'investimento; adesso si tratta di lavorare per capire quali linee si potranno aprire prima.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Interrogazione a risposta immediata n. 987 presentata da Canalis, inerente a "Aggiudicazione logo Universiadi invernali 2025"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 987.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Questa interrogazione a risposta immediata riguarda un evento che ci siamo aggiudicati come Città di Torino lo scorso anno. Si tratta delle Universiadi invernali 2025, un grande evento sportivo internazionale, che è nato proprio a Torino nel 1959 e che la nostra città capoluogo ha ospitato per la seconda volta nel 2007.
Nel 2021, la FISU (Federazione Internazionale dello Sport Universitario) ha scelto di nuovo Torino per ospitare la 32esima edizione delle Universiadi invernali, che si svolgeranno dal 13 al 23 gennaio 2025.
A seguito di questa aggiudicazione, è stato costituito un comitato organizzatore, di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Comune di Torino il CUS, il CUSI e l'EDISU. Il Presidente di questo Comitato è Alessandro Ciro Sciretti, che è anche l'attuale Presidente di EDISU Piemonte.
Il 30 ottobre 2021 è stato pubblicato su diversi siti - quello dell'EDISU, quello del CUS ed altri - un bando per un concorso di idee relativo al logo delle Universiadi invernali del 2025. La scadenza, che originariamente era prevista per il 15 dicembre 2021, è stata successivamente posticipata al 31 dicembre; la Commissione valutatrice era composta dai membri del Consiglio del comitato organizzatore.
L'esito e la graduatoria del concorso sono stati pubblicati il 15 gennaio del presente anno e il premio è consistito in 5 mila euro. Il logo scelto dalla Commissione valutatrice, di cui faceva parte anche il Presidente del comitato organizzatore (che è anche Presidente dell'EDISU) è stato quello di Matteo Belletti, studente dell'Università degli Studi di Torino ed anche impiegato presso la Caffeina s.r.l., che è una società di servizi di marketing con sede a Torino.
Per questa stessa società, che ufficialmente si è complimentata con Matteo Belletti apostrofandolo come "collega", ha collaborato anche il Presidente del comitato organizzatore nonché Presidente EDISU e membro della Commissione valutatrice che ha scelto questo logo.
Quindi, intorno alla Caffeina ruotano alcune collaborazioni professionali che sono comuni sia a uno dei membri della Commissione valutatrice sia alla persona che ha vinto per il logo migliore, che tra l'altro tutti noi apprezziamo, compresa la sottoscritta.
Per cui, la domanda che pongo alla Giunta regionale è questa: se sia al corrente che il Presidente del comitato organizzatore delle Universiadi invernali del 2025, nonché Presidente EDISU, abbia comunicato in sede di Commissione di valutazione il rapporto professionale che lo collegherebbe indirettamente al vincitore di questo concorso di idee per il logo delle Universiadi invernali; se sia a conoscenza di una comunicazione di questo genere. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi; prego, Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore regionale

Grazie. Leggo la nota preparata dall'Assessore Ricca, che cita quanto segue. Nel testo del question time viene dato atto che il Presidente di EDISU e del comitato promotore, Sciretti, è collegato e ha svolto collaborazioni professionali per la società Caffeina s.r.l.
Preliminarmente, è doveroso precisare, come da nota pervenuta, che il Presidente Sciretti non ha alcun ruolo all'interno della compagine societaria de quo e, sebbene abbia svolto attività di consulenza alla medesima, tale tipo di collaborazione si è interrotta all'incirca nell'estate del 2020.
Si apprende, inoltre, dalla pagine social della Caffeina s.r.l., che il vincitore del concorso - che ha partecipato allo stesso a titolo personale in quanto studente dell'Università degli Studi di Torino - è stato assunto ad ottobre 2021; pertanto non poteva essere noto al Presidente Sciretti che il concorrente potesse avere rapporti lavorativi con la sopra citata società.
Deve ulteriormente essere precisato che i loghi partecipanti al concorso sono stati forniti alla Commissione in forma del tutto anonima e contrassegnati unicamente da un numero identificativo, alla presenza di un legale che vigilasse sulla correttezza dell'operazione.
Alla luce di quanto sopra, non è stato necessario che il Presidente Sciretti comunicasse il proprio pregresso lavorativo, in quanto nessun tipo di rapporto professionale diretto e/o indiretto è mai intercorso tra i soggetti in causa.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 984 presentata da Marello, inerente a "Progetti PNRR: opere relative al trasporto ferroviario regionale"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 984.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione; prego Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Mi scuso se non attivo il video, ma oggi, a seguito del forte vento di ieri, ho problemi di collegamento.
L'interrogazione è molto semplice. Stiamo entrando nel vivo, per fortuna, della vicenda PNRR, per cui l'interrogazione ha lo scopo di sapere, dal punto di vista delle opere relative al trasporto ferroviario della nostra Regione, a che punto siamo.
Ho preso spunto dalla notizia di questi giorni, secondo cui RFI ha definito tutte le progettazioni tecnico-finanziarie delle dieci grandi opere finanziate dai fondi europei per oltre 4 miliardi di euro. Volevo conoscere, quindi, quanti e quali progetti relativi alla mobilità ferroviaria regionale il Piemonte - inteso come Regione e RFI - intende proporre al finanziamento del PNRR.
Sappiamo che una delle missioni principali dei fondi è relativa all'ambiente, alla sostenibilità ambientale e alla mobilità sostenibile per cui è indubbio che il trasporto su ferro è uno dei punti focali della missione.
Molto in sintesi, volevo conoscere dall'Assessore i progetti che si intende finanziare con il PNRR in Piemonte, per quanto riguarda il trasporto ferroviario.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Marello per darmi l'opportunità, per l'ennesima volta, di condividere e spiegare quanto è stato concordato e descritto dalla Regione sul PNRR, in merito alla mobilità ferroviaria.
Intanto, la premessa d'obbligo è che non vi sono - e questo è doveroso sottolinearlo - spese finanziate sul trasporto pubblico, quindi spese correnti, spese di esercizio, ma ci sono investimenti importanti in tema infrastrutturale che però - come ha detto il Consigliere Marello nella parte iniziale del suo intervento - sono stati predisposti direttamente da RFI e dai Ministeri, sulla base di un documento strategico nazionale e sulla base di una serie di indicazioni che vanno a migliorare le reti TEN-T e a rafforzare l'intermodalità tra merci e la direttrice adriatica.
C'è una serie di spunti del Governo e dei Ministeri che hanno portato all'elaborazione delle scelte rispetto agli investimenti ferroviari del PNRR. In questo caso, pur partecipando al tavoli di ascolto, nessuna Regione ha avuto voce in capitolo.
Diverso è il discorso per le ferrovie regionali, quelle considerate regionali per la proprietà delle ferrovie stesse. Qui credo che la Regione Piemonte abbia forse lo stanziamento maggiore in Italia, con 140 milioni per le uniche due linee, entrambe finanziate (la Canavesana e la Torino Ceres) per oltre 140 milioni di euro, che consentiranno l'ammodernamento e la funzionalità maggiore delle linee e l'interconnessione della Torino Ceres alla rete nazionale: vuole dire Caselle, vuole dire le Valli di Lanzo, vuole dire centinaia di migliaia di utenti che potranno giovare del servizio, da un lato, per chi abita nelle Valli di Lanzo e, dall'altro, per i tanti turistici che avranno un approdo diverso arrivando dall'aeroporto principale della nostra Regione.
L'interrogazione è particolarmente opportuna nel momento in cui proprio questa sera, tutti gli Assessori ai trasporti nazionali incontreranno il Ministro Giovannini per cominciare a parlare del contratto di programma RFI e dei nuovi finanziamenti. Quella è la sede in cui le Regioni potranno far valere le proprie ragioni e le proprie istanze. Lì potrò essere in grado di raccontarvi e di capire, al di là della riunione di questa sera che sarà di metodo, quale sarà lo strumento e il modello di confronto.
Noi un'idea molto precisa ce l'abbiamo, perché ci sono investimenti nel contratto di programma RFI che vanno attualizzati, nel senso che vanno realizzati: penso al passante Porta Susa-Porta Nuova; alla conclusione dei lavori di Novara Boschetto; all'elettrificazione della Biella-Novara all'ammodernamento e adeguamento della linea Torino-Savona per il transito merci, per dare un ulteriore sbocco logistico alla Provincia di Cuneo; al raddoppio selettivo della Chivasso-Ivrea-Aosta, che nella parte alta sarà elettrificata, mentre nella parte bassa dovrà assolutamente usufruire del doppio binario, almeno in alcune zone, per rendere più sicuri i transiti ai progetti importanti per l'abbattimento di passaggi a livello.
Abbiamo un metodo, all'interno del nostro Assessorato, che ci porta a individuare le priorità (naturalmente pronti a riceverne altre dai territori), ma è evidente che non è stato il PNRR la sede per poterne parlare, se questa è la risposta che interessa al Consigliere Marello perché ci sono direttive nazionali che hanno verificato le priorità e i stringenti parametri sulla parte più locale, che hanno portato a individuare solo le ferrovie di proprietà regionale. In Piemonte ne abbiamo due, che sono state finanziate per 140 milioni di euro.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici - Logistica

Interrogazione a risposta immediata n. 985 presentata da Sacco, inerente a "Variante nuovo polo logistico Alessandria - adottata con DCC n. 111 del 3/11/2021 -importanti criticità nel rispetto della norma, del PPR e del Piano Territoriale Regionale"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 985.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente, e buongiorno Assessore.
L'interrogazione tratta un'annosa vicenda che sta interessando il Comune di Alessandria: la variante per un nuovo polo logistico su cui il Comune e Provincia hanno idee molto diverse.
Considerato che, nell'istruttoria, l'Amministrazione provinciale ha rilevato "che la variante modifichi la strategia del PRG e le sue impostazioni fondamentali concorrenti a definirne l'architettura.
Individuare un nuovo polo produttivo in ambito agricolo, confinante con il nucleo urbano prettamente residenziale, vuole dire andare ad incidere sulla struttura del Piano regolatore e quindi non trovare riscontro in una variante parziale bensì in una strutturale.
La variante non risulta compatibile con le disposizioni della pianificazione sovraordinata, quindi il Piano Territoriale Provinciale come approvato dalla stessa Regione Piemonte in conformità con il Piano Territoriale regionale. Inoltre, la variante non è compatibile con il Piano Paesaggistico Regionale. La variante si inserisce nella modifica di un'area che lo stesso PRGC e il PAI identificano come area di classe di pericolosità III ( area caratterizzata da una pericolosità geomorfologica alta). Non è presente un'effettiva analisi degli impatti e degli effetti della variante e dell'opera in oggetto; infatti mancano sostanziali analisi su incremento significativo del traffico veicolare, specialmente camion in entrata e in uscita dal sito logistico; occupazione del suolo e impermeabilizzazione.
La Regione Piemonte dovrebbe verificare la conformità, in quanto la Provincia di Alessandria ha rilevato la mancanza nell'atto deliberativo della variante della dichiarazione di conformità con i piani sovraordinati tra cui il PPR e il PTR, come prescritto dal comma 2 dell'articolo 17 della legge regionale 56/1977.
Il polo logistico oggetto della variante sembra essere in contrasto con la strategia regionale e nazionale che riguarda l'evoluzione del sistema per il trasporto logistico incentrato sul ferro, come stabilito dall'Unione Europea. Da fonte stampa, abbiamo appreso le dichiarazioni del Vicesindaco di Alessandria, che non accetta le osservazioni legittime della Provincia di Alessandria effettuate a norma di legge, ma dichiara che l'Amministrazione valuterà se procedere comunque con l'iter di variante senza quindi tener conto delle osservazioni tecniche fatte sulle varianti in sé, oltre che le osservazioni sulla Valutazione Ambientale Strategica.
Interrogo dunque la Giunta per sapere quale sia il parere della Regione sulla variante oggetto dell'interrogazione alla luce delle premesse esplicitando le azioni che intende intraprendere per dirimere la disputa fra Provincia e Comune di Alessandria, oltre che concretizzare quale sia il progetto di sviluppo logistico del sud del Piemonte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sacco per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Fabio Carosso.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



CAROSSO Fabio, Assessore programmazione territoriale e paesaggistica

Grazie Presidente e buongiorno a tutti.
Che sia un'annosa situazione l'abbiamo capito anche dalla richiesta dell'interrogazione da parte del Consigliere Sacco.
Il progetto è piuttosto contestato a livello locale, in quanto previsto nel quartiere residenziale di Alessandria denominato "Europa" che risulta molto popoloso. Quartiere rinomato e apprezzato per vivibilità e tranquillità, nonché per dotazione di standard, quali verde e presenza di vari istituti scolastici. Si tratta di una zona residenziale della città dislocata in direzione del fiume Bormida, in parte anche commerciale (è presente il centro commerciale "Panorama" e nei dintorni, sulla statale 10 anche il Retail Park in zona Marengo).
L'area di intervento ricade, inoltre, nei dintorni della vasta zona dove è appena stata terminata la costruzione di un Centro smistamento e deposito Amazon (vicino alla tangenziale, ex statale 10) non ancora in attività.
In particolare, sulla richiesta di intervento, va precisato che le varianti parziali sono approvate dai Comuni, ai sensi dell'articolo 17 legge 56 del 1977, in piena autonomia e secondo le proprie scelte discrezionali. Ai medesimi Comuni è rimessa la valutazione di tali atti sotto il profilo della legittima amministrativa e la conseguente e relativa responsabilità sulla conformità delle leggi vigenti.
Le relative deliberazioni comunali di approvazione di varianti parziali, secondo il procedimento previsto dalla legge regionale richiamata, vengono trasmesse alla Regione solo per notizia poiché, come chiarito dalla circolare del Presidente della Giunta regionale il 5 agosto 1998 n. 12, non si tratta di atti amministrativi complessi. A ciò si aggiunga che la Regione è titolare del procedimento giurisdizionale previsto dal comma 14 del medesimo articolo 17 della legge 56 del 1977, che leggo testualmente: "Qualora la variante parziale sia stata approvata con procedura non coerente con i suoi contenuti, chiunque vi abbia interesse può presentare, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione, motivato ricorso al Presidente della Giunta regionale, agli effetti del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n.
1199 (Semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi)".
Tale ruolo non consente alla Regione di esprimere alcun giudizio nell'ambiente delle varianti parziali poiché, se la Regione fosse chiamata a giudicare la legittimità di una variante parziale - peraltro ciò avviene con decreto del Presidente della Giunta regionale - e l'Ente si fosse già espresso su quella medesima variante parziale, ci si troverebbe in un caso di giudizio influenzato da precedente valutazione o giudizio che invaliderebbe l'intero procedimento di ricorso gerarchico presentato e verrebbe così sottratto al ricorrente uno strumento di ricorso giurisdizionale.
Per tutto quanto sopra espresso, non è possibile, a questo Ente pronunciarsi su quanto richiesto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Carosso per la risposta.


Argomento: Acque minerali e termali - Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 988 presentata da Grimaldi, inerente a "Preoccupazione per la sorte dei lavoratori di Terme di Acqui e per il futuro termale della cittadina"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 988.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Grimaldi prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie Presidente e grazie all'Assessore, che avrà letto le notizie che ho riportato nel question time.
Il 4 febbraio, attraverso un comunicato stampa congiunto di UILTuCS FILCAMS e Fisascat di Alessandria, abbiamo appreso che l'azienda Terme di Acqui ha comunicato, nel corso di un incontro attraverso una videochiamata al quale hanno partecipato le sigle sindacali che ho citato, la volontà di chiudere il Grand Hotel e di ridurre il comparto termale, addirittura ipotizzando il licenziamento dei 30 lavoratori e lavoratrici che attualmente sono impiegati al Grand Hotel delle Terme della città.
I tre Segretari di categoria hanno dichiarato, come avete visto, che "dopo diversi appelli del Sindacato a tutte le istituzioni locali, ora l'azienda risponde con un piano industriale che vede come unico scopo quello di smantellare fino ad arrivare alla chiusura completa delle Terme ed il suo Hotel, vanto del territorio alessandrino, meta turistica e stabilimento termale di eccellenza che ha dato anche lustro all'intero territorio regionale".
Ovviamente, come loro, ci allarmano le ricadute occupazionali sui lavoratori, ma anche l'effetto nefasto in questo periodo, che dovrebbe essere, invece, un periodo in cui si guarda oltre la pandemia, oltre questa crisi economica.
Il passo annunciato dalla proprietà ci appare l'ultimo atto del progressivo smantellamento di un bene pubblico. Ricordiamo che la società fa capo a Finsystems e detiene oltre l'80% delle quote acquisite dalla Regione, per 9,5 milioni di euro, tramite un bando nel 2016.
Come dicevo, è un bene pubblico quello che rischiamo di smantellare che non è stato abbastanza tutelato negli ultimi anni (a mio avviso anche negli anni precedenti; come sapete, su questo, ho un'idea ben chiara).
La proprietà non avrebbe neppure deliberatamente attivato il "bonus terme", che ha garantito a molte aziende del settore di superare almeno in parte gli effetti negativi del COVID e questo ci fa sospettare che questa idea fosse già nell'aria; altrimenti, perché non avrebbero dovuto almeno utilizzare parte di quel bonus? La decisione di chiudere totalmente il Grand Hotel ci pare comunque in contrasto con il crescente successo delle Spa e delle Terme in ogni angolo d'Italia, il più delle volte costruite in luoghi in cui non vi è alcun accesso ad acque termali. Noi, invece, avremmo un'occasione unica straordinaria.
Insomma, la notizia della chiusura ha avuto un'eco immediata a livello nazionale, tanto che la Presidentessa dell'Associazione Nazionale Comuni Termali ha dichiarato che "la decisione della proprietà di chiudere il Grand Hotel Nuove Terme è una ferita profonda che colpisce al cuore Acqui Terme, con gravi conseguenze per quel comparto termale che da sempre è simbolo della Città".
Presidente, le chiedo ancora qualche secondo per concludere poche battute.
Prima di chiudere le strutture che utilizzano e gestiscono l'acqua termale, i proprietari dovrebbero cercare degli operatori interessati a cui vendere le proprie quote. Le alternative a quanto sopra esposto non mancano: come già accaduto in altre città termali, infatti, sarebbe auspicabile che si sollecitasse l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti insieme a veri imprenditori del settore.
Alla luce di quanto sopra descritto, interroghiamo la Giunta, che abbiamo sentito troppo silenziosa, per sapere quali azioni intenda mettere immediatamente in campo, intanto a salvaguardia dei posti di lavoro (quei 30 lavoratori di cui dicevo), e poi per non mettere in pericolo il Grand Hotel di Acqui Terme e per scongiurare lo smantellamento del comparto termale nella città di Acqui Terme.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
L'Assessore competente mi segnalava un problema di scaletta.



GRIMALDI Marco

Se l'Assessore non ha sentito l'illustrazione, sono disposto a ripeterla.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marco Grimaldi.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Elena Chiorino.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Mi scuso, ma avevo un ordine di risposte differente da quello che poi si è verificato. Consigliere Grimaldi, l'ho sentita e ho anche avuto modo di leggere e di valutare il suo question time, per cui riesco comunque a fornirle una risposta, che testimonia la debita attenzione su quella che è la situazione che si sta effettivamente verificando.
In un quadro o fotografia che è doveroso dare, la società Terme di Acqui, a seguito di un bando pubblico, dal 2016 risulta essere di proprietà per oltre l'80% di quote della Finsystems s.r.l. di Alessandro Pater e, per la restante quota (15,7%), del Comune di Acqui.
Già lo scorso anno c'era stato un passaggio che aveva suscitato quantomeno perplessità, con la decisione da parte della società di non aderire al "bonus terme" che era stato promosso dal Ministero dello sviluppo economico e da Invitalia, finalizzato a supportare il comparto.
Come ho detto, da parte della società non c'era stata adesione a questo bonus, che era un'agevolazione, sostanzialmente, che prevedeva un rimborso del cento per cento sul prezzo dei servizi finali, fino ad un massimo di 200 euro a persona. All'origine della decisione - così spiegò Giovanni Rebora, Direttore sanitario - c'erano questioni di tempi e di incertezza sulle modalità di applicazione della norma.
Successivamente, il Comune di Acqui impugnò il bilancio 2020 delle Terme di Acqui Sp.A.: il bilancio, infatti, evidenziava una perdita di 4 milioni e 600.000 euro che, unitamente alle perdite registrate negli esercizi precedenti, pari a 1 milione e 600.000 euro, determinavano una riduzione del capitale sociale delle Terme di Acqui di oltre un terzo.
Nei giorni scorsi, la società Terme di Acqui - lo ha ricordato anche l'interrogante - ha comunicato, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali (per intenderci, Regione Piemonte non era presente), la volontà di chiudere il Grand Hotel di Acqui e di ridurre il comparto termale, con il possibile conseguente licenziamento di 30 lavoratori che attualmente sono impiegati tra il Grand Hotel e le Terme della città.
Dalla discussione che ci viene riportata, pare che non sia emersa la volontà di ricorrere all'utilizzo di ammortizzatori sociali (posso solo fornirle un qualcosa che è stato riportato, dal momento che la Regione come le ho anticipato, non era presente, non perché fosse stata assente, ma perché non prevista dalla convocazione di quell'incontro, di cui siamo venuti a conoscenza solo successivamente).
Come in tutte le vicende di questo tipo, delle quali, sostanzialmente apprendiamo a volte da fonti indirette o dai giornali (l'Assessorato segue la questione e la seguì già allora, ricevendo la nota in cui il bonus non veniva sostanzialmente attivato), posso dirle, per oggi, tutto quello che abbiamo potuto verificare, sempre senza che ci sia ancora un tavolo formalizzato: al momento, non ci risultano in atto procedure di licenziamento collettivo da parte dell'azienda e, come in tutte queste situazioni, siamo più che a disposizione. Tuttavia, per formalizzare i vari passaggi, ben sappiamo che dobbiamo avere una richiesta di incontro formalizzata sostanzialmente dalle parti, per poter fare, successivamente dei passaggi diretti.
Ribadisco che c'è la disponibilità della Regione ad inserirsi e a lavorare in un'ottica di tutela occupazionale, perché è la nostra delega diretta, ma anche, laddove possibile con le azioni che ci competono, di salvaguardia di una realtà che è sempre stata un'eccellenza del nostro territorio, in un comparto che riteniamo vada non soltanto preservato, ma anche valorizzato per tutto quello che è possibile.
Purtroppo più di questo, ad oggi, non abbiamo da dire, perché non c'è ancora stato il coinvolgimento formale della Regione rispetto alle dichiarazioni e agli incontri che ci sono stati.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 979 presentata da Disabato, inerente a "L'Ospedale di Ciriè garantisca il diritto all'interruzione volontaria della gravidanza"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 979.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
L'Ospedale di Ciriè è andato sulle prime pagine dei giornali piemontesi per un triste primato, in quanto essendo un punto di riferimento per l'intera Valle di Lanzo fino ad arrivare a Venaria, presenta il 100% di medici obiettori tra i ginecologi presenti nell'organico. Per questo motivo, non garantisce il servizio di interruzione volontaria di gravidanza. Ciò purtroppo accade per altri 15 presidi presenti in Italia e questo dato ci inserisce nella triste lista nella quale l'ospedale rientra in quanto non eroga questo servizio.
Il Direttore dell'ASL TO4 ha riferito a mezzo stampa che ci sono altri presidi dell'ASL che garantiscono il servizio, però dobbiamo tenere conto della distanza di questi ospedali da Ciriè e dal resto delle valli, per cui diventa molto difficile il raggiungimento.
Annuncio che ho depositato anche un'interrogazione ordinaria, con la quale chiedo i dati precisi, ASL per ASL, dei medici obiettori di coscienza, il numero di interventi di interruzione volontaria di gravidanza e le modalità con cui vengono erogati, per capire come l'attuazione della legge n. 194 venga garantita nella nostra Regione.
Quello che per adesso sappiamo, sempre a mezzo stampa, è che in Piemonte, in questo momento, il 64% dei medici ginecologi è obiettore quindi diventa difficile garantire questa prestazione. Oltretutto, il 47 quindi siamo vicini a numeri intorno al 50% - delle interruzioni volontarie di gravidanza avviene presso il Sant'Anna, per cui nella zona di Torino. Sarebbe da capire come vengono erogate queste prestazioni nel resto del Piemonte.
Il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza viene garantito da una legge nazionale, la n. 194, che dà la facoltà al personale sanitario di potersi sottrarre dall'effettuare questa pratica, ma la garantisce a tutte le donne che decidono di accedervi. Per cui, di fatto, la Regione deve vigilare e monitorare affinché i contenuti di questa legge vengano effettivamente attuati sul nostro territorio.
Questa triste notizia si aggiunge ad altre notizie negative da questo punto di vista, perché non possiamo dimenticare il fatto che la nostra Regione non abbia recepito le nuove..



PRESIDENTE

Consigliera, dovrebbe concludere, perché ha terminato il tempo.



DISABATO Sarah

. linee ministeriali per l'interruzione volontaria di gravidanza e come invece è stata attuata una determina che inserisce le associazioni pro-vita nei consultori. Questa è l'ennesima notizia che va a minare un diritto garantito da una legge nazionale e ci preoccupa alquanto.
Abbiamo comunque ricevuto rassicurazioni sul fatto che l'ASL TO4 si sta attivando per garantire le IVG presso l'Ospedale di Ciriè. Lo abbiamo appreso a mezzo stampa, ma vogliamo sapere precisamente entro quanto verrà messo a disposizione il servizio, le modalità e chi si prenderà carico di ricevere le donne del territorio per le interruzioni volontarie di gravidanza. Vogliamo qualche dettaglio in più dall'Assessore alla sanità.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi; prego, Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Sarò breve. Nell'interrogazione e nella domanda c'era già molta parte della risposta sulla tematica dei medici obiettori di coscienza e sulla tematica della carenza dei medici. Forse non è stato ben citato, ma ci troviamo in questo momento, per la pandemia e per tutta una serie di motivi, in una condizione di carenza di personale sanitario, non solo medici, ma in particolare medici.
Nell'ASL TO4 però, come è già stato detto nell'interrogazione, questo diritto viene garantito. È un diritto che è garantito in tutta la Regione non necessariamente in tutti gli ospedali, ma certamente in tutta la regione e negli ospedali limitrofi. Quindi, la possibilità di effettuare l'interruzione di gravidanza nell'Azienda Sanitaria Torino 4 sicuramente c'è, anche con dei tempi rapidi e con delle risposte adeguate per quanto riguarda la richiesta della popolazione; quindi, a Ivrea e a Chivasso.
Stiamo valutando, anzi è in corso, la procedura di espletamento del concorso di Direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia di Ciriè. Nell'ambito di questa riorganizzazione complessiva del Dipartimento materno infantile, ovviamente, c'è la previsione di estendere nei prossimi mesi tale servizio anche al presidio ospedaliero di Ciriè.
Le difficoltà che ci sono state in questi mesi e che stiamo cercando di risolvere sono oggettive e sotto gli occhi di tutti, ma l'Azienda Sanitaria sta lavorando proprio nella direzione dell'estensione del servizio anche nell'ospedale di Ciriè, con le modalità che ho espresso prima. Fare una previsione di tempi non è così agevole e così facile, perché rischieremmo di creare delle aspettative poi magari disattese, ma assicuro la Consigliera Disabato che il tema è oggetto di valutazione e di lavoro da parte del Direttore generale dell'Azienda Torino 4. Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL)

Interrogazione a risposta immediata n. 986 presentata da Magliano, inerente a "Ufficio Protesica ASL Città di Torino, permangono gravi ritardi nella concessione di ausili agli utenti"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 986.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione; prego Consigliere, ha la facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Come sa l'Assessore, che ringrazio di essere qui oggi, è un tema che avevamo già trattato a seguito di una mia interpellanza. Riporto quanto scritto: "Da aprile 2019, il Servizio Protesica e Integrativa dell'ASL Città di Torino ha riorganizzato la sua attività in due nuove sedi, via Cavezzale 6 e via Farinelli 2, e rinnovato la procedura di richiesta. Con la procedura informatizzata non è più necessario accedere allo sportello di persona, ma con la prescrizione del medico è possibile rivolgersi direttamente al fornitore di fiducia (farmacia o negozio) che si occuperà della pratica.
Già prima della riorganizzazione, gli Uffici di assistenza protesica dell'ASL accumulavano ritardi consistenti (gli utenti dovevano attendere mesi prima che fosse loro assegnato quanto richiesto), ma con la nuova organizzazione, lungi dal migliorare, la situazione è peggiorata".
Noi sappiamo, come mi aveva risposto l'Assessore, che fin dall'inizio della pandemia, per far fronte all' enorme ondata di pazienti affetti da COVID-19, molti servizi sanitari sono stati ridimensionati, riorganizzati o completamente sospesi, generando ulteriori ritardi.
Gli utenti degli Uffici di assistenza protesica sono, secondo le stime alcune decine di migliaia, un numero in crescita considerato l'invecchiamento della popolazione e al servizio si rivolge anche chi ha una disabilità temporanea.
Sappiamo Assessore, come lei ben sa, che la protesica è sia ausili sia tutto il tema dell'assorbenza, quindi parliamo anche del tema dei pannoloni. È vero che sono servizi diversi, ma sono forniture che noi diamo ai cittadini piemontesi in base a una loro necessità, a un loro bisogno.
Sono ancora numerose le segnalazioni di utenti che da mesi sono in attesa di ricevere gli ausili richiesti e i tempi di attesa dovrebbero essere adeguati alle necessità dei pazienti.
Tenuto conto che, al fine di sollecitare l'attenzione e l'interesse della Giunta, avevo depositato, in data 24/05/2021, un'interpellanza proprio parlando dell'Ufficio Protesica ASL Città di Torino, nella risposta e vado alla conclusione, Presidente, per non usare secondi in più l'Assessore concludeva dicendo: "A tal fine, l'Assessore Icardi comunica che nei prossimi mesi sarà effettuata, con la Direzione aziendale un'attenta valutazione delle azioni correttive da intraprendere per il progressivo recupero dell'operatività ordinaria".
Interrogo dunque per sapere come intende intervenire questa Giunta nei confronti dell'ASL Città di Torino, al fine di accelerare le tempistiche di erogazione di protesi e degli ulteriori ausili, anche tecnologici, agli utenti e smaltire le lunghe liste d'attesa, affinché si eviti di accumulare ritardi esistenti già in epoca precedente all'arrivo della pandemia.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente, e grazie Consigliere Magliano.
Ricordo bene di avere già trattato il tema dell'organizzazione e delle conseguenti attese per la Protesica. Come promesso nella risposta che le ho dato l'ultima volta, ci siamo trovati con l'ASL Città di Torino e abbiamo definito le procedure di snellimento e il potenziamento degli Uffici preposti.
Alla fine, tutto si fa se ci sono le persone che mandano avanti le attività. In questo momento, sono in fase conclusiva i concorsi per l'assunzione di un medico e di altro personale, proprio per il potenziamento dell'Ufficio Protesica, per dare quelle risposte adeguate che lei - che noi - volevamo dare e che lei aveva sollecitato.
La pandemia certamente non ha aiutato; abbiamo dovuto impiegare moltissime risorse nella battaglia contro il COVID sia in ospedale sia per fare le vaccinazioni e i tamponi. Questo ha rallentato i tempi della risposta, ma in questo momento sono in corso le procedure. Il piano operativo per il potenziamento dell'Ufficio è stato fatto e condiviso con l'Azienda sanitaria. Attendiamo l'esito delle procedure concorsuali l'effettivo coinvolgimento e applicazione delle misure e l'inserimento del personale per il potenziamento di questi Uffici, al fine di fornire risposte in tempi più rapidi e più confacenti alle necessità della popolazione.
Con questo ho concluso.
La ringrazio, Presidente, e ringrazio anche lei, Consigliere Magliano che ci ricorda sempre temi importanti per i nostri cittadini.



PRESIDENTE

Ringraziamo e congediamo l'Assessore Luigi Icardi.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via mail a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.20 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.
Grazie e buona salute a tutte e a tutti.



(Alle ore 15.10 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.33)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il Consiglio regionale, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ricorda, con un momento di raccoglimento, le vittime di bullismo e di cyberbullismo.
Nel corso dell'odierna seduta pomeridiana, pertanto, sullo schermo durante la diretta in videoconferenza appariranno gli hashtag ".
Nobullismo" e ".
Nocyberbullismo" a fianco del logo del Consiglio regionale. La stessa grafica sarà caratterizzata per tutta la giornata anche nel canale Facebook del Consiglio regionale.
Dopo i procedimenti del punto 4), proseguiremo con gli atti di indirizzo collegati al bullismo già presentati.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Esame proposta di deliberazione n. 218 relativa a "Articolo 22 dello Statuto e articolo 5 del Regolamento interno - Adempimenti relativi al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'elezione dei Consiglieri Segretari.
Si procede con la votazione per l'elezione dei Consiglieri Segretari.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 6 del Regolamento, ciascun Consigliere può votare non più di due candidati e che sono eletti i Consiglieri Segretari che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto dal comma 3, secondo cui un Consigliere Segretario deve essere espresso dalle minoranze.
Invito i Consiglieri delle forze politiche a intervenire per indicare i candidati alla carica di Consigliere Segretario.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
I nostri candidati sono Mosca e Gavazza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Il nostro candidato è il collega Ivano Martinetti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Se mi consente, vorrei fare soltanto una brevissima premessa. Siamo consapevoli di essere, l'ho già detto questa mattina, un'opposizione all'interno dell'opposizione e di non avere la forza numerica per poter guidare certe scelte. In realtà, noi crediamo, più che ai giochi di alleanza che dal livello nazionale si ripercuotono anche a livello regionale e locale, nel rispetto. Rispetto per le persone e rispetto per il lavoro delle persone.
Colgo l'occasione per ringraziare il professor Salizzoni per aver messo la sua autorevolezza al servizio di tutti noi negli anni passati e annuncio la ricandidatura, da parte nostra, per il ruolo di Segretario, del Consigliere Giorgio Bertola, che in questi anni ha svolto il suo ruolo con serietà, impegno, competenza e con grande rispetto per l'istituzione soprattutto, e di tutte le persone che lavorano in questa istituzione. Mi creda, Presidente, oggi il rispetto è sempre più difficile da trovare in politica, anche e soprattutto nei rapporti di lavoro.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera.
Non essendoci più richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione e procedo alla votazione riservata all'elezione dei tre Consiglieri Segretari del Consiglio.
Ricordo che le votazioni per l'Ufficio di Presidenza sono effettuate a scrutinio segreto con appello nominale e che, ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 1, come modificato dalla deliberazione n.
2/2022, l'espressione del voto avviene tramite la posta elettronica certificata di ciascun Consigliere.
A ciascun Consigliere è inviata una mail di invito alla votazione. La mail di invito contiene l'elenco dei 51 Consiglieri in ordine alfabetico.
Ogni nominativo è proceduto da un numero in ordine crescente.
Al fine di evitare sovrapposizioni della gestione delle mail ricevute e inviate, invito tutti i Consiglieri a cancellare sia la mail di ricevuta per l'elezione del Vicepresidente del Consiglio regionale sia la relativa risposta inviata.
Rammento che ciascun Consigliere esprime il proprio voto rispondendo alla mail di invito, indicando non più di due preferenze, mediante l'inserimento del numero dei candidati prescelti separati da una virgola nella prima riga in alto. Sono nulli i voti espressi in maniera difforme.
Se è stato espresso un numero di preferenze superiore a due, il voto è valido, ma sono considerate nulle le ulteriori preferenze espresse dopo quelle consentite.
Per esprimere scheda bianca, il Consigliere risponde al messaggio di invito alla votazione inviando una mail completamente vuota, cancellando il testo già esistente.
Ricordo che non si considerano tra i votanti coloro che abbiano inviato i voti con PEC prima dell'apertura della votazione o dopo la chiusura della medesima.
Procedo ora ad aprire la votazione per l'elezione dei Consiglieri Segretari regionali.
I Consiglieri potranno iniziare a inviare le risposte alla PEC alle ore 15.42; a quell'ora, incomincerò a fare l'appello nominale per l'invio delle votazioni.
Ricordo che devono essere segnalate due preferenze e devono essere interposte da una virgola. Ripeto: si vota dalle ore 15.42.



(Il Presidente effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione alle ore 15.48. Hanno votato 46 Consiglieri.
Sospendo la seduta per cinque minuti, in attesa dei risultati. Alla ripresa dei lavori, comunicherò l'esito dello spoglio delle votazioni espresse, effettuato dal sistema mediante disaccoppiamento tra il voto espresso e il nominativo del Consigliere che ha provveduto a effettuare la votazione.
(La seduta, sospesa alle ore 15.48, riprende alle ore 16.00)



PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
Il risultato della votazione per l'elezione dei Consiglieri Segretari è il seguente: Ai sensi della deliberazione n. 2/2022 hanno risposto all'appello n. 46 Consiglieri.
Le PEC pervenute risultano 46, di cui 45 votanti.
Hanno ottenuto voti: il n. 21, corrispondente al Consigliere Gavazza, ha riportato n. 29 voti il n. 33, corrispondente al Consigliere Mosca, ha riportato n. 27 voti il n. 32, corrispondente al Consigliere Martinetti, ha riportato n. 16 voti il n. 3, corrispondente al Consigliere Bertola, ha riportato n. 7 voti Schede bianche n. 2.
Visto l'esito della votazione, proclamo, quindi, eletti Segretari i Consiglieri Gavazza, Mosca e Martinetti, che hanno riportato il maggior numero di voti, di cui uno in rappresentanza delle minoranze.
Con quest'ultimo adempimento, abbiamo concluso il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza.
Sospendo la seduta per cinque minuti, per poi riprendere i lavori con la trattazione degli atti di indirizzo in materia di bullismo e cyberbullismo (mi riferisco alla mozione n. 733, avente ad oggetto "Prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e piena attuazione della legge regionale 2/2018", il cui primo firmatario è il Consigliere Rossi, e all'ordine del giorno n. 734, avente ad oggetto "Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo - prevenzione e contrasto al fenomeno", il cui primo firmatario è il collega Stecco).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.02, riprende alle ore 16.13)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prima di riprendere l'esame degli atti di indirizzo inerenti al bullismo e al cyberbullismo, desidero ringraziare tutti i colleghi che mi hanno votato e anche quelli che non lo hanno fatto, per la riconferma a Presidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Ringrazio, in particolare, i Presidenti Salizzoni e Bertola, che sono stati sempre rispettosi istituzionalmente, com'è già stato ribadito più di una volta, e hanno avuto una particolare attenzione al lavoro svolto all'interno della Presidenza, arricchendo di contenuti e professionalità la qualità del lavoro da loro svolto, nella speranza che questa voglia di dare al Consiglio regionale continui in modo positivo per tutti noi. Grazie.
Spero che la seconda parte della legislatura sia più fortunata della prima. Purtroppo, i primi trenta mesi sono stati interessati dalla pandemia, ma nonostante questa condizione il Consiglio regionale non si è mai fermato, anzi ha continuato l'attività a pieno ritmo, attraverso sedute in videoconferenza, come quella di quest'oggi.
Tra l'altro, mi preme ricordare che questa Assemblea legislativa è stata la prima Pubblica Amministrazione in Italia nel marzo 2020 ad avere utilizzato il sistema da remoto, che ha permesso di garantire la continuità dei lavori. Ringrazio a tal proposito l'impegno e la professionalità di tutto il personale del Consiglio regionale, che si è adattato immediatamente ad un nuovo sistema di lavoro. Avete fatto un ottimo lavoro e vi ringrazio a nome di tutti i Consiglieri.
Nell'attesa che si veda definitivamente la luce in fondo al tunnel dobbiamo cercare di migliorare ed incrementare la nostra attività individuando quelle sintesi politiche che ci permettono di approvare in quest'Aula i provvedimenti utili per la ripartenza del nostro Piemonte. In questi primi trenta mesi, come Presidente ho cercato di essere imparziale consapevole che il mio ruolo non è politico, ma istituzionale.
In questa seconda parte di mandato cercherò di assolvere il mio compito con lo stesso impegno e con la stessa determinazione, consapevole anche dei miei difetti, che cercherò di superare grazie a tutti voi. Nei prossimi mesi, dovremo concludere la riforma della legge elettorale, non solo per venire incontro a disposizioni di legge, ma per semplificare il voto ai cittadini. Inoltre, dovremo metterci al passo con le altre Regioni per le modifiche statutarie e del Regolamento. Proprio sul Regolamento ci sarà da fare un grande lavoro per dare al Consiglio regionale del Piemonte lo strumento più idoneo per essere un ente legislativo al passo con i tempi.
Grazie a tutti e ora al lavoro. Viva el Piemunt!


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Giovani

Esame mozione n. 733 presentata da Rossi, Canalis, Magliano, Sarno, Gallo Valle Avetta, Giaccone, Marello, inerente a "Prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e piena attuazione della legge regionale 2/2018"

Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Giovani

Esame ordine del giorno n. 734 presentato da Stecco, Fava, Gavazza Cerutti, Cane, Perugini, Mosca, Preioni, Zambaia, Marin, Gagliasso Nicotra, inerente a "Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo - prevenzione e contrasto al fenomeno"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 733.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione della mozione n.
733.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Illustro la mozione. Sappiamo quanto sia importante questo tema per tutti noi e non è un caso che anche oggi l'Ufficio di Presidenza e la Conferenza dei Capigruppo - e per questo la ringrazio, Presidente abbiano ipotizzato la trattazione e un momento di riflessione su questi temi.
Sappiamo che, rispetto a qualche anno fa, anche solo il 2018, anno in cui è stata approvata la legge regionale da lei citata, o il 2017, anno in cui è stata approvata la legge nazionale n. 71 sul tema, la consapevolezza è cresciuta nel nostro Paese. Fino a qualche anno fa, molti guardavano questi temi con sospetto, come a questioni bagatellari, di piccolo conto oggi, invece, tutti gli stakeholders istituzionali, tutte le Agenzie educative e ogni famiglia si rende conto di quanto invece la trasformazione nelle proprie vite e nelle nostre relazioni, che la rivoluzione digitale ha portato, sta trasformando radicalmente il modo in cui i ragazzi, ma non solo, guardano a loro stessi e al modo in cui le persone si relazionano tra di loro.
Questo sta portando tante opportunità, chiaramente, ma sta portando anche tanti pericoli con sé. La rete, i social, questo mondo connesso, in un continuum con il mondo reale, spesso nasconde insidie, talvolta anche pericolose, creando fenomeni che provocano sofferenza e a volte anche tragedie, come purtroppo è avvenuto a casa nostra e nella nostra regione.
Da questo punto di vista, quindi, è compito delle istituzioni fornire tutte le risposte necessarie. La Regione l'ha fatto nel 2018, approvando una legge e mettendo in campo una serie di iniziative, ma i dati emersi dalle ricerche di questi anni ci dicono che il fenomeno è in crescita.
Nella nostra mozione riporto alcuni dati che emergono dalla piattaforma Elisa, una piattaforma nazionale sul tema. Ne cito solo alcuni: il 22,3 degli studenti e studentesse è stato vittima di bullismo da parte dei pari il 7% risulta aver subito prepotenze per questioni etnico o per pregiudizio. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ci ha ricordato che il 50% dei ragazzi tra gli undici e i diciassette anni ha subito episodi di bullismo e che c'è chi utilizza quotidianamente il cellulare per diverse ore.
Grazie alla nostra legge regionale è stata possibile una ricerca stanziata con fondi della Regione, dell'Università di Torino e dell'Ateneo del Piemonte Orientale, cui hanno partecipato diverse scuole piemontesi, in cui emerge che il 24,6% degli intervistati ha dovuto gestire una situazione di bullismo, o come vittima o come spettatore o perché coinvolto in una relazione.
Sempre questo report evidenza che episodi di bullismo e cyberbullismo osservati dai ragazzi e dalle ragazze, sarebbero, per quanto riguarda le aggressioni fisiche, diminuite (tra prima del lockdown e l'attuale anno scolastico), mentre restano invariate quelle cyber. Inoltre, sempre la ricerca dell'Università individua, in base alla testimonianza dei ragazzi che i luoghi del bullismo sono la scuola, i social, le app di messaggistica, gli spazi fuori dalla scuola e la strada.
Da questo punto di vista, quindi, è importante che il nostro impegno non si blocchi. Abbiamo il dovere di mettere insieme la memoria di queste situazioni con un impegno sempre rinnovato. Tengo a sottolineare Presidente, un certo orgoglio piemontese sul tema che rischiamo di dimenticare.
Provo a spiegare il perché: la legge nazionale n. 70 del 2017 nasce su iniziativa di una senatrice piemontese; la nostra legge n. 2 del 2018 è stata una delle prime in Italia; il progetto "patentino per l'uso consapevole dello smartphone" nasce in Piemonte, nella provincia del VCO e poi si estende in tutta la Regione; diverse Regioni stanno mutuando questo progetto, ce lo stanno copiando - e fanno bene a farlo - come il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, l'Umbria, il Molise. Diverse Regioni stanno prendendo esempio dalla nostra Regione e tutto questo, dal mio punto di vista, rischiamo di tenerlo sottotraccia. Dovremmo esserne più orgogliosi e rivendicarlo con più forza.
Altro elemento che rende il Piemonte punto di riferimento nazionale è il lavoro della rete interistituzionale. Da noi, da sempre e ancora oggi le scuole lavorano molto tra di loro, con la Procura, con la Questura, con i Servizi sociali, con le Agenzie educative. C'è un dato significativo, da questo punto di vista, che riguarda le ammonizioni che i Questori possono fare, sulla base della legge nazionale n. 71 (quindi una novità legislativa introdotto nel 2017), nei confronti di autori di situazioni di cyberbullismo e bullismo.
Siamo fuori dall'ambito del diritto penale, ma il Questore pu richiamare il ragazzo, con la famiglia se è minorenne, come un segnale di limite, un richiamo alla gravità di quello che sta accadendo. La consapevolezza di questo aspetto normativo è ancora poco diffusa nel Paese perché sappiamo che non basta la legge, occorre avere consapevolezza di questo. In Piemonte questo avviene di più perché c'è un lavoro di rete importante.
Tra il 2017 e il 2021 ci sono state 72 ammonizioni in tutta l'Italia di cui 9 in Piemonte (8 a Torino e 1 a Novara); nel 2021, 19 in tutta Italia, di cui 4 in Piemonte (3 a Torino e 1 a Novara).
Termino, Presidente, dicendo cosa chiediamo con la mozione. Crediamo serva un salto di qualità. Abbiamo sperimentato, per i primi anni, la legge regionale, con gli strumenti e la consapevolezza che avevamo nel 2018. Oggi abbiamo una consapevolezza diversa, siamo tutti più concentrati sul fenomeno e dobbiamo fare di più. Dobbiamo fare un salto di qualità.
Come possiamo farlo? Prima di tutto, dando piena attuazione alla legge n. 2 del 2018, che non è completamente attuata. Cosa manca ancora della legge regionale da attuare? Intanto, manca il Piano triennale degli interventi. La legge prevede che la Regione elabori un Piano triennale da portare in Consiglio, per superare la logica della frammentarietà degli interventi e avere una visione più di medio-lungo periodo; serve realizzare i centri specializzati nella cura dei disturbi derivanti dal bullismo e cyberbullismo che la legge prevedeva e che la pandemia, chiaramente, ha bloccato (di questo me ne rendo conto).
Anche facendo riferimento al discorso del Presidente per l'inizio della seconda parte del suo mandato, è importante che nella restante parte di questa legislatura, con una pandemia che ci auguriamo tutti rallenti o sparisca, si possa tornare a occuparci di tutti questi temi e dei centri specializzati, per tutti quei fenomeni di sofferenza spesso anche acuta che derivano dalle dipendenze, per esempio, da connessione o da traumi derivanti da cyberbullismo.
Serve, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, rendere il progetto del patentino per l'uso consapevole dello smartphone strutturale a livello piemontese; serve aumentare i fondi che ogni anno mettiamo a bilancio su questa legge per fare in modo che i bandi e i progetti aumentino sul territorio regionale.
Rivolgiamo una richiesta all'Assessora Chiorino: chiediamo che rivendicando l'orgoglio di quanto il Piemonte sta facendo e, in particolare, con riferimento anche al patentino per lo smartphone, venga portato in Conferenza Stato-Regioni questo progetto, con la proposta che diventi un modello da adottare su tutto il territorio nazionale. Queste iniziative sono partite dalla Regione, quelle formative in maniera particolare; sarebbe molto bello che il Piemonte si intestasse orgogliosamente questa iniziativa e facesse in modo che questa iniziativa a cui le altre Regioni si ispirano, diventi formale e istituzionale. Siamo noi a portare una proposta in Conferenza Stato-Regioni, facendo in modo che il patentino per l'uso dello smartphone diventi strutturale su tutto il territorio nazionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
La parola al Consigliere Stecco per l'illustrazione dell'ordine del giorno 734 "Giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo Prevenzione e contrasto al fenomeno".



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Gentili colleghi, come tutti sapete ieri è stata la giornata nazionale di lotta al bullismo e al cyberbullismo. Ho presentato questo ordine del giorno, d'intesa con il Presidente del Gruppo e i colleghi, perché come amministratori pubblici ma, prima ancora, come persone, genitori e professionisti, non possiamo e non dobbiamo assolutamente voltare le spalle al fenomeno, ma dobbiamo guardare sempre avanti nel cercare di migliorare il contrasto.
Il bullismo è un fenomeno studiato già ad inizio anni Novanta, non è un tema che nasce oggi; non è nato nel 2017-2018-2019, ma è un problema sempre più studiato e sempre più emergente, quindi bene hanno fatto i legislatori, a livello nazionale e regionale, a promulgare le leggi attualmente vigenti a livello nazionale e regionale.
Tuttavia, alla luce della nuova era tecnologica, che da una parte riduce la distanza, ma dall'altra le crea all'interno di relazioni interpersonali, nasce il fenomeno del cyberbullismo, cioè una forma di pressione, aggressione, molestie e ricatto ai danni di minorenni realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti, a volte online, il cui scopo intenzionale e predominante è quello di isolare un minore, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.
Un aspetto che differenzia il cyberbullismo dal bullismo tradizionale consiste nella natura indiretta delle prepotenze attuate in rete, non c'è un contatto viso a viso, faccia a faccia tra vittima e aggressore: è una sorta di attacco ancora più vigliacco. Si tratta, in entrambi i casi comunque, di un fenomeno fluido, non statico che cambia nel tempo, anche in base al contesto e lo scenario in cui avviene che, come sapete, è cangiante e dove vi sono diverse dinamiche che si modificano nel tempo.
Ragion per cui è rilevante e fondamentale che il lavoro di studio e di approfondimento non cessi mai. La Regione Piemonte, con la legge regionale 2018, che è stata veramente una ottima legge e un'ottima intuizione faccio i complimenti pertanto agli estensori, in particolare al primo firmatario Rossi - dispone che il Co.re.com. eserciti funzioni di osservatorio sul fenomeno, anche attivando apposite convenzioni e protocolli di intesa con soggetti terzi.
Questa funzione di osservatorio viene svolta mediante l'acquisizione di informazioni con un sistema di monitoraggio permanente: la raccolta di dati statistici e il loro tempestivo aggiornamento, nonché l'elaborazione di studi, analisi e ricerca, come l'ultima che è stata presentata recentemente in Consiglio regionale l'anno scorso, nonché l'elaborazione di studi e analisi sul fenomeno presente sul territorio regionale, affinché gli amministratori locali possano calibrare al meglio gli interventi normativi di propria competenza e quindi orientare le politiche pubbliche in modo adeguato.
Nel 2019 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra gli Assessorati Sanità e Istruzione, l'Ufficio Scolastico Regionale l'Osservatorio sul bullismo, l'Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, il Garante regionale per l'infanzia e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino, con lo scopo di realizzare collaborazioni sinergiche per seguire obiettivi comuni. Per quanto possiamo apprendere dagli ultimi dati Istat, andando sulle percentuali e sull'incidenza, sei adolescenti su dieci - un'indagine non recente, dati Istat 2020 su dati del 2015 - hanno assistito ad atti di bullismo e di cyberbullismo. Un numero enorme, che è anche discrepante rispetto a quelli che sono veramente segnalati. Su questo dobbiamo anche porre una maggiore attenzione. Quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni, a differenza del cyberbullismo che invece colpisce maggiormente le ragazze, ma non solo (questo a livello statistico).
A questo, si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale subiti dal 32% delle ragazze contro il 6,7% dei ragazzi. In ultimo, ma non meno importante, altri due aspetti: i nostri figli sono la prima generazione di adolescenti cresciuti in una società in cui essere connessi in rete è un dato di fatto: sono iperconnessi, indipendentemente dal contesto sociale di provenienza. Nel 2019, quasi il 90% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni utilizzava quotidianamente il telefono cellulare; credo che questa percentuale possa ancora essere incrementata negli ultimi due anni. Tre quarti di ragazzi della stessa fascia di età naviga in internet tutti i giorni e i sui social tutti i giorni. Le più frequenti utilizzatrici del cellulare della rete sono le ragazze; la maggiore propensione delle ragazze adolescenti a utilizzare il telefono cellulare e connettersi a Internet le espone maggiormente ai rischi della rete e dei nuovi strumenti di comunicazione.
Bullismo e cyberbullismo tendono spesso a colpire gli stessi ragazzi l'88% dei ragazzi dichiara di aver subito altrettante vessazioni anche in altri contesti del vivere quotidiano.
Mi avvio verso la conclusione, Presidente, ricordando a tutti che il nostro lavoro come amministratori pubblici deve essere anche quello di informare, quindi ricordo a tutti che presso gli uffici del Co.re.com e sul loro sito è possibile trovare il modulo e la mail con la quale segnalare eventuali episodi che richiedano sostegno, tenendo bene a mente che non parliamo solo di una violenza fatta di contatto fisico, ma più spesso di un attacco alle proprie insicurezze e a quell'identità che va formandosi in modo sempre più marcato proprio negli anni dell'adolescenza.
Forse, se c'è un qualcosa da fare, è rendere più semplice, più snella e più agevole la modalità di segnalazione di questi casi. Perché, se nei dati che abbiamo letto (2019-2021), risultano segnalati solo alcuni casi, nella pratica questo avviene molto più frequentemente. Per cui dobbiamo riuscire a portare un numero di segnalazioni maggiore e fare in modo che sia più semplice segnalare.
Questo può essere un obiettivo da perfezionare in questa legislatura oltre, naturalmente, a quanto è già stato espresso correttamente anche dal collega che mi ha preceduto.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale sulla mozione n. 733 e sull'ordine del giorno n. 734 testé illustrati dai proponenti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intanto ringrazio sia il collega Rossi che l'amico Presidente Stecco per aver incardinato questa tematica, che è quantomai attuale. È una piaga che affligge una buona fetta della nostra società e va ad impattare in modo negativo sui nostri giovani.
Purtroppo, com'è stato detto - il collega Stecco ha fatto degli incisi abbastanza significativi sui numeri - abbiamo assistito negli ultimi due anni ad un incremento di episodi che sono, giocoforza, da imputare alla pandemia, che ha visto ridursi, se non azzerarsi, la socialità fra i ragazzi, sicuramente con dei riflessi psicologici negativi (ne abbiamo già parlato in Aula più di una volta).
Sicuramente, una delle basi da cui partire e su cui si dovrà lavorare per contrastare il bullismo è la scuola, che credo mai come oggi serva ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, che possano frequentarla in presenza e in continuità. Soprattutto, occorre avere degli insegnanti preparati, che sappiano cogliere i segnali di disagio che possono insorgere nei ragazzi vittime dei bulli, che, proprio per timidezza o perché subiscono, cercano poi di nasconderli.
Voglio ringraziare a tal proposito l'Assessore Elena Chiorino, che ha finanziato con il suo Assessorato le dieci "Scuole polo" piemontesi: sono scuole distribuite su tutto il territorio della nostra Regione che riceveranno un finanziamento dall'Assessorato all'istruzione proprio per iniziative di formazione dei docenti contro il bullismo e il cyberbullismo.
È un primo passo importantissimo, a cui, chiaramente, dovranno seguirne altri.
Certo, questa è una storia vecchia - penso che tutti noi, nei vari momenti del percorso scolastico (o anche dopo), abbiamo subìto da qualche bullo qualche angheria - ma sono segnali che non vanno ignorati, proprio perché vanno a colpire e a creare danni nei più fragili, quelli che hanno più bisogno di tutela, quelli che non vanno mai abbandonati.
Penso che le iniziative di cui si è parlato (come quella che ho citato poc'anzi, dell'Assessore Chiorino) siano importantissime e, se possibile occorre che questi sforzi vengano incrementati, affinché tutti i ragazzi che vanno a scuola possano sentirsi sereni di andarci: questo è un obbligo morale e sociale che dobbiamo assumerci tutti. Non si può andare a scuola avendo paura di dover affrontare qualcuno o temendo di dover essere bullizzato da qualcuno.
Inoltre, verso chi si comporta male bisogna essere decisi e determinati: non si può scherzare con questi atti, perché poi lasciano delle tracce nella psicologia e nei momenti di crescita di tutti quelli che li subiscono, che potrebbero incidere nel loro processo evolutivo e nella loro formazione in modo anche devastante.
Però, senza dubbio, accanto alla scuola, che rappresenta il primo e il più importante momento formativo, non si può dimenticare l'importanza che riveste la famiglia. Il ruolo educativo della famiglia è importantissimo.
Anche su questo bisogna far passare il messaggio di quanto sia importante ascoltare - ribadiamo, quindi, l'importanza dell'ascolto - perché la capacità di ascoltare i propri figli diventa determinante a volte per captare quel momento di disagio che loro cercano di nascondere, ma che noi genitori dobbiamo riuscire a leggere, proprio per andare incontro ai nostri ragazzi e aiutarli in quella che sarà la loro vita di domani.
Concludo il mio intervento con una citazione. Mi sono stampato una frase che ha scritto una mamma di Fossano che ha vissuto un problema con il proprio figlio, che all'età di dieci anni aveva commesso qualche atto vandalico e di bullismo. Questa madre ha mostrato un grande senso civico e umano nel riconoscere gli errori del proprio figlio; ha ripagato personalmente i danni che il figlio aveva commesso alla collettività e poi ha pronunciato le parole che vi leggo, con cui chiudo le mie considerazioni. Il testo recita: "A dodici anni ti credi un po' il re del mondo, che tutto ti sia concesso senza conseguenze. Ma è fondamentale insegnare ai nostri figli il rispetto per le persone e per le cose altrui di tutti".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Come professionista, diverse volte sono stato con ragazzi e ragazze sia delle medie inferiori che delle medie superiori, a parlare proprio degli effetti della rete e di come l'utilizzo della stessa (quindi principalmente, l'utilizzo dei social) possa diventare assolutamente distorto.
Il messaggio chiaro che deve passare è che, in ogni caso, sopra i 14 anni la legge punisce ogni atto considerato, a tutti gli effetti, una fattispecie penale: molti ragazzi e ragazze non lo sanno e pensano che i social network siano un terreno franco, dove sia possibile scrivere e dire di tutto, trasmettere foto che, in qualche modo, possano violare la privacy di altri compagni di classe, ridicolarizzare il vicino di banco, eccetera.
Tutto questo rientra in quel tipo di attività che per i giovani, molto spesso, non avendo neanche un'educazione di tipo civico - lo dobbiamo dire perché spesso alla base del fenomeno c'è proprio una mancanza di conoscenza di quelle che sono le regole cui tutti noi che viviamo in una società civile dobbiamo sottostare - porta ad una distorsione e ad un abuso di uno strumento così importante e così fantastico come la rete e i social network.
Sembra banale dirlo, ma credo che il principio fondamentale parte dall'educazione e da una formazione che noi, come istituzione, dobbiamo promuovere, scendendo in campo con tutte le professionalità possibili per parlare con i nostri ragazzi.
È l'unico modo per far conoscere loro, al di là della questione di base, cioè il principio di educazione, le conseguenze che si possono avere.
Al di là del tema del commettere illeciti penali - come possono essere il fenomeno del cyberbullismo, della diffamazione e della sostituzione di persona fino ad arrivare ai più gravi casi di revenge porn - questi sono aspetti che i nostri giovani devono conoscere, perché nonostante siano minorenni hanno responsabilità pari ed uguali a chi ha più di 18 anni.
Dobbiamo far capire che i toni da utilizzare sui social network devono essere limitati al fenomeno parallelo della vita normale, quindi non si pu fare sui social quello che non si farebbe mai nella vita reale, con una distonia totale dal mondo virtuale nel mondo reale. Tra l'altro, quello del cyberbullismo è uno dei fenomeni che nasce anche perché il soggetto molte volte può essere anonimo, grazie all'utilizzo dei profili falsi. Questo trasforma persone e ragazzi che mai compierebbero atti di bullismo concretamente e realmente, li trasforma in tali perché di fronte alla rete c'è un'alienazione completa del soggetto.
Questo ve lo do come spunto e come esperienza personale: non deve essere un'esperienza di repressione, nel senso che ho parlato fino adesso di regole scritte nel nostro codice penale, però è necessario un intervento delle istituzioni per far conoscere gli strumenti di tutela che abbiamo per la nostra popolazione.
Do un altro spunto. In quelle che sono le regole e i principi che si leggono e si analizzano per quanto riguarda la tutela dei nostri ragazzi che soffrono perché hanno avuto questo tipo di problemi riguardante il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, credo che sia fondamentale intervenire anche sui big player, sui grandi giocatori (chiamiamoli così) della rete. Ritengo che le istituzioni debbano creare - uso questo paradosso - una rete, in modo da regolamentare al meglio i rapporti con i social network. Infatti, i social network hanno tutti gli strumenti per poter filtrare messaggi, foto, video e comunicazioni senza sforare nella violazione o comunque nella censura. Però una grande mano la possono dare direttamente i social network, perché così come vengono creati i filtri ad esempio sui motori di ricerca dove non si può ricercare tutto quello che si vuole o quanto meno non c'è il suggerimento da parte di un motore di ricerca di alcune parole chiave che sono illecite o illegittime, questo potrebbe essere fatto benissimo sui social network.
Come istituzioni e anche come legislatori in un mondo così vario e virtuale, nel quale bisogna fissare delle regole chiare, dobbiamo dunque essere i primi a stabilire quali sono le regole sui social network, che hanno il monopolio e l'oligopolio delle notizie e delle informazioni presenti sulle loro piattaforme, e quindi partecipiamo noi nelle loro regole che si auto consegnano con dei codici di autodisciplina. Noi, come legislatori, dovremmo intervenire per far capire che in questo aspetto ci dovrebbero dare una mano.
La stessa cosa vale per il reperimento delle informazioni che i social network dovrebbero fornire, ad esempio, con riferimento a chi ha commesso il fatto. La cosa più complicata in assoluto è l'individuazione dei soggetti sulla rete. E i legislatori - noi regionali, ma questa delega è demandata a livello nazionale quando si tratta di questo tipo di principio dovrebbero seriamente intervenire nelle regole del gioco, altrimenti ogni anno ci troveremo a ricordare quanto sia impegnativo e difficile dare una mano alle nostre fasce più deboli, ma farlo senza strumenti diventa molto complicato.
Per cui un invito è quello di fare intervenire chi può e chi ha gli strumenti adatti, affinché chi gioca in questa grande sovrastruttura di internet abbia regole serie e chiare come nel mondo normale. Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi in merito alla mozione e all'ordine del giorno sul bullismo e il cyberbullismo, dichiaro chiusa la discussione generale.
Chiedo il parere della Giunta sui due atti di indirizzo: la mozione n.
733 e l'ordine del giorno n. 734.
Non essendoci interventi, passiamo alla votazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Posso chiedere un minuto di sospensione per leggere gli ordini del giorno?



PRESIDENTE

Nel frattempo, cerchiamo la Giunta. Se non intende intervenire passeremo alla votazione, visto che non è necessario avere il parere sugli atti di indirizzo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.49, riprende alle ore 16.59)



PRESIDENTE

La seduta riprende.



ROSSI Domenico

Le chiedo di poter intervenire, Presidente, per cortesia.



PRESIDENTE

Sì, Consigliere Rossi, sulla sua mozione n. 733? Prego.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Tengo a precisare, anche a seguito di un'interlocuzione con l'Assessore Icardi (se poi la Giunta vorrà intervenire, ovviamente troveremo il modo migliore per tutti), che il passaggio della mozione che recita - lo rileggo "A realizzare i centri specializzati nella cura dei disturbi derivanti dal bullismo e dal cyberbullismo" è una citazione dell'articolo 4 della legge, nel senso che non è nuova.
Tengo a specificare che non intendevamo, né con la legge né oggi con la mozione, la costruzione di edifici o di centri nuovi, ma stavamo parlando di un servizio all'interno delle dipendenze o della Neuropsichiatria, in base alle indicazioni che devono dare i clinici. Non sta a noi indicarle.
Tengo a specificarlo e spero che questo, rimanendo a verbale, vada bene alla Giunta, altrimenti lo modificheremo come la Giunta ritiene. Non si tratta di edifici nuovi o di strutture nuove, ma all'interno di ASL esistenti o di Aziende ospedaliere esistenti (perché non è detto che sia un'ASL, potrebbe anche essere un'Azienda ospedaliera). Ciò significa formare in maniera specifica il pediatra, il neuropsichiatra e l'esperto di dipendenze e offrire un servizio all'interno di strutture già esistenti, ma in questo senso specializzate nella formazione di professionalità sanitarie. Da questo punto di vista si intende un centro specializzato.
Anche dopo l'interlocuzione con l'Assessore Icardi, mi auguro che l'interpretazione di quanto scritto, rimanendo a verbale, possa andare bene.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono ulteriori interventi, chiedo alla Giunta se intende intervenire. Prego, Assessore.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Ci siamo parlati con il Consigliere Rossi e la conversazione è esattamente nel senso che ha appena descritto. Va benissimo realizzare percorsi di cura all'interno di strutture esistenti, ovviamente senza realizzare nuove strutture o nuovi ambulatori. Dovrebbe essere un percorso diagnostico terapeutico all'interno delle dipendenze o della neuropsichiatria, a seconda di come vorrà essere modulato. Per me, in questi termini, va bene.
Dalla lettura nuda e cruda, sembrava si dovessero realizzare nuove strutture fisiche o, addirittura, ambulatori dedicati all'interno delle strutture, con persone dedicate che, onestamente, non siamo in grado di fare. Inserita nei termini di un percorso diagnostico terapeutico di cura per me va bene. Basta inserire questa piccola modifica, come ha spiegato bene il Consigliere Rossi.
Per noi va benissimo e nulla osta all'approvazione del provvedimento.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere, potrebbe inviarci le modifiche accolte?



ROSSI Domenico

Si, provò a riformularla inserendo la parola "percorsi".
Se però devo riscriverla, Presidente, abbiamo necessità di qualche minuto di sospensione prima di votarla, altrimenti la riformuleremo poi insieme agli Uffici, in base a quanto è stato detto.
Mi dica lei come intende precedere.



PRESIDENTE

Conviene avere il testo.



ROSSI Domenico

Allora le chiedo un paio di minuto per poterlo fare. Grazie.



PRESIDENTE

Sospendiamo la seduta e appena finisce ci avvisa.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.04, riprende alle ore 17.12)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Do lettura della riscrittura del punto a) della mozione n. 733: "A realizzare i centri specializzati nella cura dei disturbi derivati del bullismo e del cyberbullismo, intesi come percorsi di presa in carica specifici da realizzare all'interno delle Aziende Sanitarie o Aziende Ospedaliere Regionali".
Questa è la riscrittura del primo firmatario che viene accolta dall'Assessore Icardi, che quindi darebbe parere favorevole.
Anche sull'ordine del giorno n. 734 del Consigliere Stecco c'è il parere favorevole della Giunta, per cui possiamo procedere con le votazioni.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione per appello nominale della mozione n. 733, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 734, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà



GRIMALDI Marco

Le chiederei, come ipotizzato, se possiamo interrompere qui i lavori della seduta di oggi e rinnovare la discussione mercoledì in Conferenza dei Capigruppo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Chiedo ai Consiglieri Capigruppo di dare una risposta, non tanto al sottoscritto, ma alla proposta delle minoranze di sospendere i lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Sostanzialmente siamo favorevoli a chiudere i lavori del Consiglio, ma le chiederei se fosse possibile, perché credo sia un punto che ci vede tutti favorevoli, di esaminare la proposta di deliberazione n. 183.



CERUTTI Andrea

Scusi, Presidente.
Anch'io concordo con l'intervento del Consigliere Ruzzola sull'opportunità di esaminare il punto 5 all'o.d.g.


Argomento: Istituzione nuovi comuni - Mutamento denominazioni

Esame proposta di deliberazione n. 183, inerente a "Art. 6 comma 6 della L.R. n. 51/92 - Richiesta di modifica della denominazione del Comune di 'Casorzo' a 'Casorzo Monferrato"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 183, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato dalla VII Commissione in data 23 dicembre 2021.
Prima di dare la parola all'Assessore per l'illustrazione, ricordo a chi volesse intervenire di prenotarsi sulla chat.
Essendo una proposta di deliberazione della Giunta, in assenza dell'Assessore Carosso può intervenire qualsiasi altro membro di Giunta.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Posso intervenire io, Presidente?



PRESIDENTE

Se vuole sì.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

La Giunta regionale, con deliberazione del 5 febbraio 2021, n. 20, ha proposto al Consiglio regionale di approvare una modifica (che riguarda più che altro un aspetto di classificazione) riguardante esclusivamente il Comune di Borgofranco d'Ivrea, in provincia di Torino, ed è motivata dall'istanza di un privato presentata il 22 luglio del 2020 all'Assessorato all'agricoltura, per ottenere la modifica alla suddetta deliberazione del Consiglio regionale.



RAVETTI Domenico

Ma di quale proposta di deliberazione stiamo discutendo?



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore Protopapa: lei sta illustrando la proposta di deliberazione n. 79, "Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Modifiche allo Statuto", di cui al punto 8) all'o.d.g.
Noi, invece, abbiamo introdotto la proposta di deliberazione n. 183 inerente a "Art. 6 commi 6 e 7 della L.R. n. 51/92 - Richiesta di modifica della denominazione del Comune da 'Casorzo' a 'Casorzo Monferrato'", di cui al punto 5) all'o.d.g.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Chiedo scusa.



PRESIDENTE

Anzi, non stava neanche illustrando la proposta di deliberazione n. 79 bensì la proposta di deliberazione n. 132, "Legge regionale 63/1978 articolo 13, comma 3. DCR n. 826-6658 del 12 maggio 1988. Modifica della classificazione e ripartizione del territorio regionale fra montagna collina depressa, collina e pianura relativamente al Comune di Borgofranco d'Ivrea".



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Esattamente.



PRESIDENTE

Siamo ancora fermi alla proposta di deliberazione n. 183, di cui al punto 5) all'o.d.g..



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Chiedo scusa. Ho letto "collina depressa" e pensavo di poter aiutare il collega Carosso.



GRIMALDI Marco

Niente di grave, Presidente. Possiamo chiudere i lavori? Mi perdonerà il collega Ruzzola: dovrà fidarsi del suo sottosegretario al sindacato.



PRESIDENTE

Se nessun membro di Giunta intende intervenire sulla proposta di deliberazione n. 183, possiamo chiudere la seduta.



RUZZOLA Paolo

A questo punto, concordo con il collega Grimaldi.



PRESIDENTE

Consigliere Gallo?



GALLO Raffaele

Sì, Presidente, anche perché mi sembra un teatrino.
Dovevamo già interrompere i lavori dopo la trattazione degli atti di indirizzo inerenti al bullismo e cyberbullismo; se ora non c'è neanche la Giunta che presenta il testo di questa proposta di deliberazione, direi che possiamo chiudere qua e rinviare i lavori alla prossima seduta.



PRESIDENTE

Va bene.
Seguiamo anche le indicazioni della maggioranza e del Presidente Ruzzola.
Sospendiamo, quindi, tutti i provvedimenti in esame.
I prossimi lavori saranno calendarizzati nel corso della Conferenza dei Capigruppo prevista per domani.
Con questo vi ringrazio e auguro a tutti una buona serata e un buon lavoro.
Ringrazio ulteriormente tutti i partecipanti che hanno potuto dar seguito al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza. Ringrazio, altresì, tutti gli Uffici e i dipendenti del Consiglio regionale per la loro pazienza.
Grazie a tutti e buona serata.
La seduta è chiusa.



(La seduta termina alle ore 17.26)



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